Viaggio in Brasile: guida alla nuova San Paolo

Musica, boutique ecofriendly, terrazze panoramiche e deliziosi ristoranti: alla scoperta del meglio di San Paolo
Viaggio in Brasile guida alla nuova San Paolo

San Paolo, ovvero il Brasile intero concentrato nella sua città più rappresentativa dopo Rio de Janeiro. San Paolo, ovvero tutta la diversity - umana, creativa, culturale, artistica - di un paese grande quanto un continente riversata e sintetizzata in un unico luogo. San Paolo, ovvero la meta del momento per chi sta pianificando un viaggio in Brasile (anche in vista della São Paulo Fashion Week, 22-27 aprile). Noi ve la raccontiamo esplorando l'ultima tendenza: l'occupazione urbana che apre e rivitalizza spazi della città un tempo non accessibili. E' in corso un processo di gentrificazione positiva, in cui i giovani giocano un ruolo fondamentale reinventando interi quartieri. Abbiamo fotografato le aree di questo cambiamento, con una selezione dei luoghi più cool del momento, ma senza dimenticare i classici, ovvero quei luoghi senza passare dai quali non si può dire di conoscere davvero San Paolo.

Gli imperdibili
Il Copan di Oscar Niemeyer (attualmente in ristrutturazione, ma un tipo di ponteggio "light" lo lascia intravvedere), esempio celeberrimo del modernismo brasiliano, è uno degli edifici simbolo della megalopoli sudamericana. Caldamente consigliato agli appassionati di architettura, è interessante anche per la zona centrale in cui sorge, non lontano da Anhangabaú e dalla Sé, la Cattedrale. Concepito da Niemeyer come un esperimento sociale, il Copan ospitava sia appartamenti di lusso sia esercizi commerciali popolari. Oggi al piano terra sono rimasti alcuni negozi di parrucchiere, una caffetteria dal sapore rètro e una galleria d'arte. Accanto al Copan, l'altrettanto famoso Edificio Italia ospita una terrazza con vista per un aperitivo memorabile: lo skyline della città di notte è uno spettacolo che arriva dritto al cuore. Il disegno tracciato dai grattacieli illuminati si può ammirare anche dall'ultimo piano dell'hotel Tivoli Mofarrej, a pochi passi dall'avenida Paulista, affacciato sul parco Siqueira Campos, che ospita il bar Seen, la cui vista sulla città è a 360 gradi. Stesso spettacolo di luci e grattacieli all'Esther Rooftop, altro locale che dall'alto di un edificio modernista svela la faccia più affascinante di San Paolo.

La Avenida Paulista di notte. @Facundo Guerra

Il parco Siqueira Campos. @Facundo Guerra

La musica
Uno dei motori della rinascita di San Paolo, la “Berlino” del Brasile, è la musica. Ha aperto di recente il Caracol, @caracolbar, locale punto di ritrovo dei collezionisti di musica e persone che lavorano nel settore. I dj del momento suonano qui, un vecchio garage nel quartiere emergente Vila Buarque, dove ci si incontra per ballare ma anche per fare conversazione, caratterizzato da un lungo piano bar e una parte esterna dove è possibile mangiare.

Copan. @Facundo Guerra

Il bar Caracol

Il Bar dos Arcos è un'altra grande novità. Questo ristorante bar si trova nelle cantine dello storico Teatro dell’Opera di San Paolo. Assolutamente consigliata anche una visita al teatro.Tra le ultime aperture c'è anche il Blue Note, lo storico jazz club. Si trova in uno degli edifici storici del Conjunto Nacional, nella avenida Paulista, la via principale di San Paolo.
A San Paolo è sempre consigliabile controllare Instagram (il Brasile è il secondo Paese al mondo per numero di utenti dopo gli Stati Uniti) e stanno nascendo molte radio online come namaintega.com (@namaintega), utilissime per avere un assaggio della scena musicale della città.

Il Teatro Munucipal

Il lusso con "jeitinho" brasiliano
Dagli storici hotel di lusso come il Fasano e l'Emiliano agli alberghi più nuovi, dai marchi di cosmesi e moda, fino al food, oggi la creatività brasiliana è orientata alla riscoperta del savoir faire (il "jeitinho") locale, con una marcata attenzione all'ecologia e all'impegno sociale.
Saissu ("amore" nella lingua tupi-guaranì dei nativi brasiliani) per esempio è un brand di prodotti in fibre sostenibili e materiali riciclati. Unendo un gruppo di donne artigiane dell’Amazonia, offrendo quindi loro un lavoro e recuperando antiche tecniche indigene, Luly Vianna ha fondato questo marchio che produce, tra l'altro, le nuove capsule collection ecologiche per l’hotel Emiliano, tra cui una linea di borse realizzata riciclando gli asciugamani inutilizzati.
Pinga, invece, è un nuovo negozio multibrand che raccoglie le “gocce” (dal portoghese "pinga", goccia) di tanti talenti brasiliani e sudamericani. Un contenitore di brand come Dotz, Wymann e Bem Phyna, che vanno dalla sartoria locale a una selezione di vintage di lusso.

Nuovi centri culturali
Aprendo uno spazio d'arte si riqualifica un’intera area. Ecco alcuni esempi della rinascita di San Paolo, da non perdere.
Farol Santander. Uno spazio culturale in un luogo dei più famosi di San Paolo, uno degli edifici iconici del centro riaperto da un anno. All’interno si trovano una galleria d’arte e un bar con una delle viste più belle della città.

Farol

StudioRGB

Farol

TACI SUZUKI

Instituto Moreira Salles. E' la sede paulista della fondazione culturale della famiglia Moreira Salles di Rio de Janeiro, che ha dato al Brasile diplomatici, banchieri, scrittori e registi. Offre mostre di fotografia, illustrazione e arte a ingresso gratuito, cinema e un ristorante che vale davvero la pena provare al piano terra. Si chiama Balaio ed è una creazione dello chef Rodrigo Oliveira del Mocotó, altro locale tra i più frequentati della città. Qui potete cenare oppure semplicemente concedervi la deliziosa variante agli agrumi della Caipirinha, accompagnata dagli squisiti "dadinhos de tapioca", bocconcini di tapioca.

Instituto Moreira Salles. @Facundo Guerra

I ristoranti
Sempre in tema di food - la gastronomia a San Palo è una cosa seria - l'Orfeu offre uno dei piatti più gustosi della cucina brasiliana: la "casquinha de siri", ovvero il guscio di una particolare specie di granchio ripieno della sua polpa, aromatizzata con spezie. Allo stellato Mani invece la cucina è sperimentale, e si propone di rivisitare la tradizione locale, ma sempre con armonia e in perfetto equilibrio per il palato. Consigliati, tra le creazioni della chef Helena Rizzo, la Salada Mata Atlântica, saporitissima insalata con ortaggi locali, e i Talharim de pupunha, deliziosi tagliolini di palmito conditi con una crema di formaggio. A pochi metri del ristorante, chi vuole sperimentare uno dei migliori breakfast (o brunch) in città, trova la Padoca do Mani, filiale informale del locale principale.
Mukquifo è invece l’ultimo progetto della chef Renata Vanzeto, una delle più intraprendenti imprenditrici del settore. Trai suoi ristoranti più famosi EMA, sosta perfetta dopo lo shopping in Rua Oscar Freire.
Da non trascurare anche le "padarias", panetterie/tavola calda, come Bom Bom, nella stessa via di Mani, o lo storico Estadão aperto 24 ore (in centro), meta classica per il panino della "madrugada" (le ore piccole). Per chi non li avesse ancora assaggiati, da non tralasciare prima di partire i "pão de queijo , piccoli panini al formaggio tipici dello stato di Minas Gerias, ma diffusi in tutto il Paese.

Il ristorante Orfeu

Daniel Mitsuo

Il Carnevale
Infine, una nota sul Carnevale, in corso in questi giorni, con i suoi “blocos”, le band che animano le strade di tutta la città. Si tratta di solito di gruppi di amici o associazioni di quartiere, come il bloco Bagaceira, che hanno passato tutto l'anno a preparare le canzoni, il carro e i vestiti per "sfilare" nelle vie della città. Sono sempre più numerosi tanto che a San Paolo, con i suoi 20 milioni di abitanti, oggi si vive lo street carnival più grande del mondo, un’esperienza unica (da sapere, è quasi un day rave) che coinvolge tutta la città, con un misto di - canta Caetano Veloso - "chuva, suor e cerveja" (pioggia, sudore e birra).

Le foto scattate dall'alto, con i droni, sono di Facundo Guerra @facundoguerra, e sono tratte dal libro "São Paulo, Z axis".
Si ringraziano Renata Padovan, la famiglia Machado e Iza Dezon.