Capitolo 25

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Terence a gran fatica riusciva ad aprire gli occhi, si sentiva stordito e indolenzito , sentiva gran dolore per tutto il corpo
Gli occhi fissi contro il soffitto, la stanza era enorme e buia.
Capì subito di non essere in ospedale. Dov'era e quando tempo aveva dormito si chiese.
A gran fatica raggiunse la finestra era giorno o notte, riuscì ad aprire le tende, fuori era buio.

A gran fatica raggiunse la finestra era giorno o notte, riuscì ad aprire le tende, fuori era buio

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Si sentì subito soffocare al vedere la finestra protetta da una griglia di ferro.
La testa iniziava a pulsare forte, corse verso la porta cercando in vano di aprirla era chiusa a chiave, inizio a gridare e a chiedere aiuto.
<<Aiuto aiuto!! Aprite questa porta!!>>
Nessuna risposta solo silenzio assordante.
Ebbe un forte capogiro, e cadde a terra privo di sensi.
Erano le prime ore del mattino quando riaprì di nuovo gli occhi aveva un gran mal di testa.
Sentiva una voce da lontano
<<Ciao Terence, sperò che hai riposato bene??>>
Terence guardò la donna si sentiva smarrito, aveva una grande confusione.
<<Chi sei??cosa vuoi da me e dove mi trovo??>> Urlava Terence sconvolto.
<<Ehi calmati il mio nome è Elisabeth, ci siamo conosciuti tanto tempo fa a Londra, io e te siamo molto amici quasi intimi.
Ora sarò io a prendermi cura di te.>>
Iriza fece un sorrisetto ironico.
Terence non ricordava affatto il volto di quella ragazza non sentiva nessuna simpatia sentiva che le stava mentendo, sentiva di essere in trappola.

<<Ho fatto preparare un caldo bagno e dei vestiti puliti e la colazione , più tardi potremmo fare una bella passeggiata!!>> Disse Iriza entusiasta

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<<Ho fatto preparare un caldo bagno e dei vestiti puliti e la colazione , più tardi potremmo fare una bella passeggiata!!>> Disse Iriza entusiasta.
Terence aveva gli occhi infuocati dalla rabbia colpi il vassoio cade a terra.
<<Io non voglio fare nessuna passeggiata!! Voglio solo andarmene da qui!!>>
<<Ehi Terence calmanti, è questo il modo di ringraziarmi, dopo tutto quello che sto facendo per te??>>grido Iriza infuriata.
<<Resterai chiuso in questa stanza fin quando non ti calmerai !!>>
Apri la porta uscì sbattendola e chiuse a chiave.
Terence gridava forte contro la porta <<Maledetta Maledetta!!>>

Cadde in ginocchio non aveva le forze, i suoi occhi erano lucidi alzò il capo gridava disperatamente<<Angelo Biondo dove sei??>>Doveva reagire trovare una soluzione per uscire da lì si guardava, attorno quelle sbarre di ferro davanti alla finestra...

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Cadde in ginocchio non aveva le forze, i suoi occhi erano lucidi alzò il capo gridava disperatamente<<Angelo Biondo dove sei??>>
Doveva reagire trovare una soluzione per uscire da lì si guardava, attorno quelle sbarre di ferro davanti alla finestra, gli mancava l'aria, la sua vita si era trasformata in un incubo.

Cadde in ginocchio non aveva le forze, i suoi occhi erano lucidi alzò il capo gridava disperatamente<<Angelo Biondo dove sei??>>Doveva reagire trovare una soluzione per uscire da lì si guardava, attorno quelle sbarre di ferro davanti alla finestra...

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La testa iniziò di nuovo a girare, e di nuovo vennero a mancare le forze, molte erano le sostanze iniettate nel suo corpo.
Si distese sul letto e cadde in un sonno profondo.
Solo in tarda serata riprese coscienza.
Udì il rumore della chiave nella serratura, si avvicinò con gran velocità davanti alla porta si vide Iriza, che era rimasta sorpresa nel vederlo davanti i suoi occhi.
Terence con tutta la sua forza la spinse contro il muro, fino a farla cadere, Terence iniziò a correre velocemente doveva uscire da quella villa da quella prigione.
<<Non andrai da nessuna parte Terence Granchester!!>>gridava Iriza da terra.
Terence era riuscito a raggiungere il portone della villa , quando si sentì colpire alla testa con violenza.
<<Dove pensi di andare?? stupido damerino!!!>>
Sentiva una voce che lo insultava, più volte sentì il suono di quella voce, ebbe la sensazione di averla sentita già.
Riuscì a guardarlo in faccia, non era un volto nuovo,conosceva quel cattivo sguardo di Neal Legan.
Neal era insieme ad altri due uomini, iniziarono a colpirlo violentemente a calci e pugni. Terence tentò inutilmente di
ribellarsi ma era troppo debole, il sangue iniziava a gocciolare dal suo naso, il suo respiro era debole.
Uno degli uomini gli inietto' una siringa, cadde a terra sfinito, uno di loro lo tirò a se facendolo strisciare al suolo con forza.
Decisero di rinchiuderlo nel sotterraneo.
Rimase rinchiuso a lungo in una delle buie stanze gli era concesso solo del pane e acqua.
Solo dopo alcuni giorni Iriza costrinse suo fratello a liberarlo.
Di riportarlo nella sua stanza,
In quei giorni piccoli frammenti di memoria tornavano nella sua mente, si sforzava di ricordare dove avesse incontrato Neal.
Ricordava di aver sentito parlare da Candy di un certo Neal e descritto la sua malvagità.
Era sicuro che Neal facesse parte del suo passato.
Decise di cambiare tattica fingendosi amica di Iriza fino ad ottenere la sua fiducia.

A Parigi regnava un aria pesante tra il dottor Morel e Candy c'era una grande tensione, dopo il loro ultimo episodio

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A Parigi regnava un aria pesante tra il dottor Morel e Candy c'era una grande tensione, dopo il loro ultimo episodio.
Ma ora sentiva una grande amarezza non avere le notizie di Terence era veramente straziante, camminava in vano lungo il cortile dell' ospedale in quel momento desiderava un caldo abbraccio del suo caro Albert.

Ma ora sentiva una grande amarezza non avere le notizie di Terence era veramente straziante, camminava in vano lungo il cortile dell' ospedale in quel momento desiderava un caldo abbraccio del suo caro Albert

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Si sentiva sola e lontana da tutti.
In ospedale era giunto un telegramma da parte di William Andrew,a prendere quel telegramma fu Morel il quale da alcune voci gli arrivò la notizia che il potente William era alla ricerca del giovane Granchester.
Dopo aver letto che William Andrew stava giungendo a Parigi decise che quel telegramma non sarebbe mai giunto nelle mani di Candy Andrew.
Prese il biglietto e lo custodi nella sua cartellina.
Fu richiamato dalle urla di un'infermiera, bisognava intervenire c'era un emergenza in corso.
Iniziò, a correre a gran velocità, senza rendersi conto che il telegramma gli stava scivolando dalla cartellina
Dopo alcuni istanti un inserviente, passò da quelle parti.

Dove ho usato immagini dell'artista fan art credito dell'autore.

William Albert AndrewDove le storie prendono vita. Scoprilo ora