Facebook verifica le inserzioni politiche

Facebook ha iniziato a verificare le pubblicità politiche; gli inserzionisti dovranno provare la loro identità e specificare chi paga la campagna.
Facebook verifica le inserzioni politiche
Facebook ha iniziato a verificare le pubblicità politiche; gli inserzionisti dovranno provare la loro identità e specificare chi paga la campagna.

Facebook ha iniziato a verificare le inserzioni politiche in America. Alcune settimana fa, il social network aveva annunciato che avrebbe cambiato sensibilmente il modo con cui gli annunci politici appaiono all’interno della sua piattaforma. Chiunque voglia effettuare una campagna pubblicitaria di matrice politica dovrà prima di tutto verificare la sua identità prima che le inserzioni vadano online. Inoltre, i messaggi stessi saranno etichettati come pubblicità politica e riporteranno chiari riferimenti a chi ha pagato la campagna.

Idealmente, queste modifiche dovrebbero rendere le pubblicità su Facebook molto più trasparenti. Facebook, dunque, ha iniziato a porre in essere queste modifiche sul territorio americano. L’obiettivo, comunque, è di estenderle anche al resto del mondo nei prossimi mesi. Dunque, chiunque adesso abiti sul territorio americano e abbia intenzione di condurre una campagna pubblicitaria politica attraverso Facebook dovrà sottoporsi ad un processo di verifica fornendo un indirizzo postale valido ed un ID emesso dal Governo. Il social network invierà poi una lettera con un codice di accesso univoco che potrà essere utilizzato solo dall’account dell’inserzionista. Un sistema di autenticazione alla vecchia maniera ma che dovrebbe offrire un buon livello di affidabilità.

Gli inserzionisti, come detto, dovranno anche rivelare chi pagherà gli annunci prima che il social network li pubblichi. Mano a mano che questo sistema di autenticazione per le inserzioni politiche entra in vigore sarà possibile capire se il social network ha intrapreso una strada valida per rendere più trasparenti le pubblicità politiche o se saranno necessari altri aggiustamenti per evitare che soggetti terzi abusino della piattaforma degli annunci per inoculare messaggi pensati per distorcere la realtà come già successo in passato.

Queste modifiche arrivano parallelamente ad un comunicato della società in cui Facebook spiega come sono trattati i dati degli utenti all’interno delle pubblicità ed in particolar modo cosa gli inserzionisti sanno degli iscritti.

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