Trump vuole tassare gli iPhone prodotti in Cina

Il Presidente Donald Trump dichiara, in una recente intervista, l'intenzione di imporre delle tasse sugli iPhone e gli altri dispositivi prodotti in Cina.
Il Presidente Donald Trump dichiara, in una recente intervista, l'intenzione di imporre delle tasse sugli iPhone e gli altri dispositivi prodotti in Cina.

Donald Trump, il Presidente degli Stati Uniti, vuole imporre una tassa su tutti gli iPhone e gli altri dispositivi elettronici prodotti in Cina, per permetterne l’import negli Stati Uniti. È quanto lo stesso Trump ha dichiarato in una recente intervista per il Wall Street Journal, una decisione che potrebbe colpire non solo Apple, ma anche gli altri big del settore dei device elettronici.

L’inquilino della Casa Bianca incontrerà il Presidente cinese Xi Jinping questa settimana, per discutere di eventuali accordi sulle importazioni. In caso non venisse trovato un punto in comune, Trump si è detto pronto alla creazione di una tassa sull’import di tutti i dispositivi elettronici prodotti in Cina, facendo particolare riferimento a iPhone.

Forse lo farò. Dipende dall’imposta. Intendo, se imponessi il 10%, i consumatori potrebbero sopportarlo facilmente.

I dazi sulle importazioni dalla Cina, come già ampiamente noto, diventeranno più severi dal prossimo gennaio, quando le imposte passeranno dal 10 al 25%. Al momento sono esenti da questa normativa numerosi prodotti di largo consumo, come gli smartphone targati mela morsicata, ma al momento non è dato sapere se la stessa esenzione riguardi altre categorie come Apple Watch, AirPods, gli accessori e molto altro ancora. Non ultimo, le ultime dichiarazioni del Presidente potrebbero aver lasciato intendere la volontà di includere anche gli iPhone in questa misura.

Apple, attraverso il CEO Tim Cook, ha già commentato la scorsa estate gli intenti dell’amministrazione Trump, sottolineando “ottimismo” per la risoluzione di eventuali problematiche sull’import. Il Presidente da tempo insiste affinché Apple produca tutto all’interno dei confini degli Stati Uniti, addirittura da prima della sua elezione, e il gruppo californiano ha risposto con massicci investimenti a stelle e strisce per i prossimi anni. Al momento, non sono giunte nuove dichiarazioni dalle parti di Apple Park.

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