La vita, le imprese e la sconfitta di Napoleone Bonaparte

Dalla guida dell'esercito francese contro gli austriaci alla campagna d’Egitto, fino all’esilio: una delle figure più famose della storia Occidentale
Napoleone in esilo a Sant'Elena illustrazione di Jacques Onfroy de Breville JOB 1908
Napoleone in esilo a Sant'Elena, illustrazione di Jacques Onfroy de Breville, JOB, 1908Stefano Bianchetti/Getty Images

Console, imperatore, condottiero, dal 23 novembre Napoleone Bonaparte sarà anche protagonista di Napoleon, il biopic di Ridley Scott tra i film più attesi della stagione. Fondatore del primo impero francese, sotto di lui è stato scritto il Codice napoleonico, ovvero la prima raccolta di leggi racchiuse nel codice civile francese. Durante la campagna d'Egitto è stata rinvenuta la stele di Rosetta, il primo reperto grazie al quale si è potuto in seguito studiare un testo scritto in greco antico, domotico e con i geroglifici. Sul conto di Napoleone Bonaparte si tramandano diverse leggende tra cui anche quella che narra che il condottiero abbia rubato e portato in Francia la Gioconda, il celebre ritratto realizzato da Leonardo Da Vinci, nel corso dell’annessione di alcune regioni della penisola, durante la quale sono state trafugate diverse opere d’arte. Il quadro invece è stato portato oltralpe dall'autore stesso del dipinto.

La vita e le imprese

Originario di una famiglia nobile, Napoleone Bonaparte è nato ad Ajaccio, nell’attuale Corsica, nel 1769 e ha intrapreso la carriera militare diventando tenente dopo aver frequentato la scuola militare nella capitale francese Parigi. La sua prima impresa da condottiero è stata quella in cui ha guidato l’esercito francese nel corso della campagna contro gli Austriaci nel Nord Italia, al termine della quale è avvenuta l’acquisizione della Savoia e di Nizza. Napoleone ha poi proseguito la sua avanzata anche in Emilia e in Romagna, fino ad ottenere un armistizio con l’Austria e impadronirsi dello Stato pontificio.

Nel 1798 dà inizio alla campagna d‘Egitto, un’operazione che ha il fine di indebolire l’Inghilterra attaccando i suoi interessi economici. Dopo la sconfitta dei Mamelucchi durante la battaglia delle Piramidi, la flotta francese viene però sconfitta da quella inglese guidata dall’ammiraglio Horatio Nelson, che ha approfittato della crisi in cui versava il governo francese in quel momento. Il 9 novembre 1799 è la data in cui è avvenuto il colpo di stato del 18 brumaio, al seguito del quale al Direttorio, che costituiva il governo francese, è subentrato il triumvirato composto da tre consoli, tra cui Napoleone Bonaparte, Sieyès e Ducos.

Assunti i pieni poteri per mezzo di un plebiscito per l’approvazione di una nuova costituzione nel 1800, nel 1801 sconfigge gli Austriaci a Marengo, mentre nell’anno successivo, il 1802, il Piemonte diventa territorio francese. Il 1802 è anche l’anno in cui avviene assegnato il titolo di console a vita. Bisognerà aspettare il 18 maggio 1804 affinché Napoleone, in seguito a un altro plebiscito, venga incoronato imperatore e, nel 1805, re d’Italia. In quell’anno, infatti, Napoleone ha sconfitto gli austriaci ad Austerlitz conquistando il Veneto, l’Istria, la Dalmazia e il Regno di Napoli, che successivamente viene affidato al fratello, Giovanni Bonaparte.

Nel 1806 l’avanzata di Napoleone pone fine al Sacro romano impero con la creazione della Confederazione del Reno, e l’impero francese ha annesso anche la Prussia e l’Olanda. Nell’anno successivo, l’impero francese si allea con la Russia, governata dallo zar Alessandro I, con la pace di Tilsit. Nel 1809 vengono annesse alla Francia anche l’Umbria, il Lazio, la Toscana e Parma.

La sconfitta di Napoleone

Nel tentativo di costringere la Russia e lo zar a prestare giuramento di fedeltà verso il suo impero nel 1812 Napoleone ha dato inizio alla campagna di Russia, durante la quale, dopo aver perso 400mila uomini e aver esaurito le scorte (i russi infatti avevano abbandonato le loro dimore rendendo impossibile il rifornimento delle scorte delle truppe francesi), l’imperatore viene sconfitto a Lipsia nel 1813 dalle forze congiunte di Russia, Austria, Inghilterra e Prussia, che si erano coalizzate contro l’impero. Napoleone, rifugiatosi all’isola d’Elba, ritorna a Parigi nel 1815 e riassume il potere, prima di essere sconfitto di nuovo nella battaglia di Waterloo sempre nello stesso anno. Napoleone viene mandato in esilio a Sant’Elena. Il condottiero muore in esilio il 5 maggio 1821.