Qual è il destino dei migranti dell’Aquarius?

Dopo 7 giorni di navigazione i migranti sono approdati a Valencia, ora è il momento di pensare al loro futuro. Ecco cosa succederà

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Nave Aquarius (Foto: Ra Boe / Wikipedia, CC BY-SA 3.0 de, https://commons.wikimedia.org)[/caption]

Domenica 17 giugno i 629 migranti distribuiti sulle navi Aquarius, Dattilo e Orione sono giunti al porto spagnolo di Valencia dopo 7 giorni di navigazione. Per il momento si è concluso il viaggio della nave dell’Ong francese Sos Méditerranée, interrotto lo scorso 9 giugno dal ministro degli Interni Matteo Salvini, che ne aveva impedito l’attracco in Italia, ingaggiando una disputa con Malta e una diplomatica con la Francia.

Ad accogliere i migranti in Spagna circa 2.500 persone, tra le quali un migliaio di volontari della Croce Rossa e 450 traduttori. 150 circa i migranti portati in ospedale, affetti soprattutto da sindrome da annegamento e ustioni. Cade così definitivamente il supporto che il ministro delle Infrastrutture e dei trasporti ha cercato di fornire a Salvini quando, nel legittimarne la decisione di bloccare la nave, ha sostenuto che a bordo della stessa non vi fossero emergenze di nessuna natura.

Il Corriere della Sera ha riferito che gran parte dei migranti farà domanda di protezione internazionale. Circa la metà di loro, ha riferito il primo ministro spagnolo Pedro Sánchez, è intenzionato a chiedere asilo politico alla Francia e Parigi ha aperto le porte, pronto ad accogliere almeno una parte dei richiedenti.

Permessi di soggiorno per motivi umanitariI migranti stanno per ricevere un permesso di soggiorno per restare in Spagna 45 giorni, periodo che dovrebbe essere sufficiente ad applicare la procedura di rito, che comincia con l’identificazione e termina con l’accoglimento o il respingimento della richiesta di soggiorno o asilo. Questo è quello che succederà ai migranti, le cui situazioni personali verranno considerate caso per caso. Non è quindi da escludere che, laddove non si dovessero riscontrare i parametri per la concessione dell’asilo, i migranti possano essere persino rimandati nei loro paesi d’origine, con apposite procedure di rimpatrio in ogni caso più sicure di un viaggio in nave.

Dove sono oraOltre le 150 persone ricoverate e i minori che sono stati portati ad Alicante, i migranti sono stati alloggiati in apposite strutture a Cheste, piccolo centro a 35 chilometri a ovest di Valencia.