Migranti, di cosa si parlerà nel summit di domenica 24 giugno

Il summit europeo di domenica 24 giugno, convocato d’urgenza dalla Germania, ha lo scopo di trovare un accordo sulla migrazione. Ma l’impresa è ardua

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German Chancellor Angle Merkel and Italian Prime Minister Conte chat upon Conte's arrival at the Chancellery on June 18, 2018 in Berlin, Germany. This is Conte's first visit to Germany since he recently took office.2018 Getty Images

Angela Merkel e Giuseppe Conte all'arrivo di Conte a Berlino il 18 giugno 2018.Questa è la prima visita di Conte in Germania da quando è diventato premier (Foto di Sean Gallup / Getty Images[/caption]

La cancelliera tedesca Angela Merkel ha convocato un summit Ue urgente per domenica 24 giugno, al quale parteciperanno 9 paesi, tra i quali Italia e Grecia, tra i più sollecitati a rispondere alle esigenze dei flussi migratori, a causa della loro esposizione. Lo scopo dichiarato è quello di convincere i leader dei 28 paesi a frenare l’immigrazione e a limitare l’afflusso di richiedenti l’asilo. Lo scopo meno pubblicizzato è interno: la Grosse Koalition, le “larghe intese” di governo, sta scricchiolando.

Si tratterà di un vertice di preparazione a quello che si terrà giovedì 28 e venerdì 29 giugno durante il quale verrà rivisto il regolamento di Dublino, la cui bozza parla di “piattaforme di sbarco regionali per gestire quanti prendono la via del mare e sono salvati nel corso di operazioni di ricerca e salvataggio”. Non da ultimo la bozza parla della necessità di “riconoscere i migranti economici da quelli che necessitano di protezione”. (Qui alcune riflessioni sulle modalità per farlo).

Il vertice Ue di fine giugno sarà tesissimo, anche perché dovranno partecipare anche le nazioni meno propense ad accettare migranti, tra le quali Polonia, Repubblica Ceca e Ungheria (che hanno rifiutato di partecipare al summit di domenica 24 giugno).

Merkel però non perde le speranze e, nell'intenzione di riuscire a dare un colpo alla botte e uno al cerchio, ha fatto circolare una bozza in cui si legge che è “fortemente necessario ridurre i movimenti secondari, impedendo l’attraversamento illegale delle frontiere interne tra Stati membri da parte di migranti irregolari e richiedenti asilo, garantendo rapide riammissioni da parte dello Stato membro competente”.

Schengen a rischio (?)Non scricchiola solo la coalizione di governo tedesca, scricchiola anche Schengen, il trattato sulla libera circolazione. Ad oggi i richiedenti asilo, fino a quando la loro richiesta non viene disbrigata, non hanno la libertà di muoversi liberamente all’interno dell’Ue ma, proprio in virtù del patto sulla libera circolazione, diventa complesso fermarli. Di fatto questi sono “i movimenti secondari” a cui la Merkel ha fatto riferimento nella bozza redatta in vista del meeting di domenica. Va anche detto che, stando ai dati Onu, gli arrivi di migranti via mare sono in forte calo, ciò non toglie che il ministro degli Interni tedesco Horst Seehofer, leader del partito Csu che forma la coalizione di governo, si è detto pronto a rifiutare l’ingresso in Germania di tutti i migranti che hanno chiesto asilo in altri Stati membri, se l’Ue non trova una convincente formula di ripartizione degli stessi migranti.

La propostaAngela Merkel ha chiesto a tutti gli stati di riaccogliere i richiedenti asilo che raggiungono in un secondo momento la Germania. Così facendo la cancelliera spera di salvare l’accordo di governo con il Csu. La proposta coinvolge anche l’Italia e il premier Giuseppe Conte ha fatto sentire la propria voce, incalzato anche da Matteo Salvini, secondo il quale “l’Italia è più propensa a dare che a ricevere”, riferendosi ai flussi migratori.

La retromarcia sull’asse italo-tedescoSecondo il governo italiano il vertice di domenica 24 giugno serve più per risolvere i problemi politici della Merkel che quelli europei, motivo per il quale ha minacciato di non prendervi parte. La reazione della cancelliera tedesca non si è fatta attendere, con una brusca frenata seguita da una retromarcia istantanea. Giovedì 21 giugno il presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha ricevuto conferma direttamente da Merkel che la bozza dell’incontro di domenica 24 giugno è stata stralciata, lasciando spazio al modello proposto dallo Stivale, i cui punti salienti sono l’apertura di centri di protezione europei, aree in cui verranno valutati i reali diritti all’asilo dei richiedenti, una maggiore collaborazione tra stati e maggiori contingenti e sforzi a tutela dei confini.