Il governo pronto a limitare il lavoro domenicale, anche per lo shopping online

Le promesse del ministro Di Maio prendono forma, la proposta di legge porta l’Italia del lavoro all’epoca pre-Monti. Plaudono i sindacati di base

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(Foto: Lapresse)[/caption]

Il sottosegretario allo Sviluppo economico Davide Crippa (M5s) ha presentato al Parlamento una proposta di legge sul lavoro domenicale e festivo. Emerge il limite del 25% dei giorni festivi e delle domeniche durante i quali gli esercizi potranno essere aperti, reintroduce i turni tra il personale che vive sul territorio dove le aziende sono ubicate e rimanda agli enti locali il compito di rendere esecutive le nuove norme, che non si applicheranno però ai comuni ad alto potenziale turistico.

Si torna quindi in buona sostanza all’epoca precedente al decreto Salva Italia, voluto dal governo Monti nel 2011 (dl 201/11). Lo shopping online non verrà invece risparmiato. Gli ordini online effettuati di domenica e durante i giorni festivi verranno sbrigati a partire dal primo giorno feriale seguente. Lo scorso Natale Luigi Di Maio, all'epoca aspirante alla presidenza del Consiglio, aveva rilanciato il tema del diritto al riposo anche per chi lavora per piattaforme ecommerce.

La proposta è piaciuta ai sindacati Cobas che ne hanno discusso in via informale con il sottosegretario al Lavoro e alle politiche sociali Claudio Cominardi. Anche il presidente di Federazione moda Italia e vicepresidente di Confcommercio Renato Borghi ha applaudito la proposta di legge, sposando la necessità di regolare le aperture festive di negozi ed esercizi.

Il ministro dello Sviluppo economico e ministro del Lavoro e delle politiche sociali Luigi di Maio aveva anticipato questa proposta di legge lo scorso 20 giugno, anche per porre un freno allo sfruttamento, parlando di “imprenditori e prenditori”, una misura pensata per fermare chi sfrutta lo Stato e i lavoratori mentre, aveva concluso, “gli imprenditori seri possono stare tranquilli”.