C'è una nuova indagine sulla Lega di Matteo Salvini

La procura di Bergamo sta indagando su alcuni versamenti effettuati dall'imprenditore Luca Parnasi a favore di società riconducibili al Carroccio

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LaPresse

(Foto: Claudio Furlan / LaPresse)

C'è una nuova indagine sulla Lega e, questa volta, riguarda il periodo della gestione di Matteo Salvini. Dopo la nota vicenda dei 49 milioni di euro da risarcire allo stato italiano, un fascicolo aperto dalla Procura di Bergamo ipotizza il reato di finanziamento illecito ai partiti e si riferisce a una serie di versamenti che l'imprenditore Luca Parnasi avrebbe effettuato a favore dell'associazione Più Voci, riconducibile appunto al Carroccio.

L'indagineL'ipotesi della Procura parte dai risultati di un'altra indagine, quella sullo stadio della Roma, che aveva portato alla luce un flusso di denaro di 250mila euro, transitato dai conti dell'imprenditore Parnasi a quelli dell'associazione con sede in via Angelo Maj 24, a Bergamo, stesso indirizzo legale di Mc srl, la società cui fa capo la testata online Il Populista, a sua volta controllata dalla Pontida Fin.

La procura orobica sta ricostruendo in queste ore le operazioni in entrata e in uscita di una galassia di società-satellite che si sospettano essere riconducibili alla Lega, in un'indagine che potrebbe saldare i destini del nuovo e del vecchio Carroccio, sulla cui testa pesa il fardello dei 49 milioni di euro frutto di proventi illeciti frutto di truffa aggravata sui rimborsi elettorali, come da sentenza confermata in Corte d'appello appena due settimane fa.

I legami con la vecchia LegaA settembre il tesoriere della Lega Giulio Centemero aveva raggiunto con la Procura di Genova – titolare dell'inchiesta a carico di Umberto Bossi e Francesco Belsito – un accordo per la dilazione del debito in rate da 100mila euro ogni due mesi. Il cordone parallelo sulla nuova Lega, spiega La Stampa riferendo le parole degli inquirenti, si rende necessario al fine di proseguire le indagini sui depositi di via Bellerio, nel caso il partito non dovesse adempiere ai futuri versamenti.