Erdogan ha mostrato il video del massacro di Christchurch a un comizio

Il gesto, corredato da un brano del manifesto dell'attentatore che si riferisce ai turchi, sarebbe un tentativo di recuperare consensi alla vigilia delle elezioni locali che si terranno a fine mese

Mentre la Nuova Zelanda si batteva per rimuovere il video del massacro di Christchurch dai social network, il presidente turco Tayyip Erdogan chiedeva ai suoi funzionari di salvarlo per poterlo mostrare a un suo evento politico: cosa che poi ha effettivamente fatto, tra lo sdegno internazionale di mezzo mondo.

Il filmato, che mostra l'attentatore sparare sui fedeli all'interno di due moschee nel paese australe, è stato proiettato in un maxi schermo durante un comizio elettorale. Dopo la visione, Erdogan avrebbe inoltre chiesto al suo staff di proiettare alcuni estratti di The Great Replacement, il delirante manifesto scritto dall'attentatore, il 28enne australiano Brenton Tarrant, prima di compiere la strage. Il motivo: uno di questi passaggi prospettava la cacciata dei turchi dalla Tracia orientale, meglio conosciuta come Turchia europea.

“Siamo qui da mille anni e rimarremo qui fino all'Apocalisse con la volontà di Dio”, avrebbe detto il presidente turco secondo i media che riportano il fatto. “Non riuscirete a trasformare Istanbul in Costantinopoli”. Il riferimento è al nome della capitale turca ai tempi dell'impero cristiano-bizantino prima della conquista del paese da parte dell'impero ottomano nel 1453.

Ma perché?Secondo il Guardian, Erdogan avrebbe mostrato estratti del video e del manifesto nel tentativo di recuperare voti alla vigilia delle elezioni turche che si terranno alla fine del mese. Le politiche economiche del presidente hanno avuto un impatto negativo sulla crescita del paese: il settore dell'edilizia è in crisi e l'inflazione è galoppante. Erdogan, però, è ancora molto popolare tra i conservatori che vedono in lui una garanzia nella tutela dei valori fondanti della società, un po' come capita in Ungheria con Viktor Orban. La lotta a quella che definisce “islamofobia”, unita alla critica dell'Occidente, potrebbe quindi rivelarsi il suo cavallo di battaglia durante la campagna elettorale.

Le reazioniLa decisione di Erdogan di mostrare il video è stata molto criticata in Nuova Zelanda. Il ministro degli esteri Winston Peters ha detto che il filmato “mette a rischio” la reputazione del paese fuori dai confini e che, insieme al manifesto, può causare fenomeni di emulazione. “Abbiamo avviato da tempo un dialogo con qualsiasi paese, e anche con la Turchia, per assicurare che il nostro paese non venga rappresentato per ciò che non è”, ha chiarito Peters aggiungendo che questa azione va nella direzione opposta.

Il vicepresidente turco Fuat Oktay non ha commentato il fatto. Prima che la notizia della visione circolasse, aveva però detto: “Dobbiamo iniziare a utilizzare un linguaggio diverso. Tutto il mondo deve smettere di promuovere questo tipo di linguaggio provocatorio”.