Russia 2018, tutte le tecnologie che scendono in campo nel mondiale
Il calcio d'inizio arriva il 14 giugno e tutto è pronto per i mondiali di Russia 2018, una competizione destinata a collezionare diversi primati. Alcuni lusinghieri, altri meno. Almeno per noi, visto che – non serve ricordarlo – è la prima volta in 60 anni che la nostra nazionale non calcherà i campi di un mondiale di calcio. Per fortuna, altre prime volte sono molto più interessanti, come le molte soluzioni hi-tech che faranno il loro debutto durante i mondiali russi. Vediamo allora alcune delle tecnologie più interessanti che scenderanno in campo quest’anno.
VarL’innovazione principale di questo mondiale 2018 sarà certamente il Video Assistant Referee (o Var), tecnologia già nota ai tifosi nostrani perché ha fatto il suo debutto proprio quest’anno anche nel campionato italiano. Durante il mondiale russo ogni partita vedrà impegnata una squadra di assistenti a supporto delle decisioni dell’arbitro, armati di tutti i filmati delle reti televisive, e di quelli di due speciali telecamere dedicate specificamente alla valutazione dei fuori gioco. Sarà la prima volta per una competizione internazionale, ed è facile prevedere che non mancheranno le polemiche (anche perché alcune ricerche recenti sembrano dimostrare che i direttori di gara tendono ad estrarre più spesso i cartellini quando hanno a disposizione le immagini di gioco a rallentatore).
In ogni caso, la Fifa ha deciso di riservare ben 13 arbitri nel ruolo di video assistant referee, e di mettere al fianco di ognuno di loro altri tre assistenti video assistenti (assistant video assistant referees), per un totale di quattro paia di occhi sempre pronte a cogliere in fallo i giocatori scorretti. Una scelta che ha già incassato il supporto di colossi del calcio come Diego Armando Maradona e Javier Zanetti, e che non aspetta altro che la prova del campo per scoprire se si rivelerà azzeccata.
G****oal line technologyIn questo caso, più che di una novità si tratta di una riconferma. La tecnologia di porta (o goal line technology) è stata infatti utilizzata per la prima volta durante il mondiale brasiliano del 2014, debuttando nel match del girone E tra Francia e Honduras per assistere l’arbitro su un tiro del francese Karim Benzema. Si tratta, come evidente dal nome, di una soluzione tecnologica che valuta in automatico se la palla abbia superato o meno la linea di porta. Per farlo, il sistema utilizza 14 telecamere per ognuna delle due porte, capaci di registrare immagini ad alta velocità e di allertare il direttore di gara con un delay di un solo secondo, direttamente su uno smartwhatch indossato al polso.
Nel caso del suo primo utilizzo, si trattò di un tiro finito sul palo, con la palla che rimbalzò sul filo della linea di porta prima di essere messa in rete inavvertitamente dall’intervento dello stesso portiere. La tecnologia di porta assegnò correttamente la rete alla Francia, che vinse poi il match per 3 a 0.
EptsAutentica novità di quest’anno sarà invece l’esordio dell’Electronic performance and Tracking Systems (o Epts), un sistema di monitoraggio in tempo reale dei giocatori destinato a fornire informazioni tattiche alle panchine delle due squadre in campo. Il sistema, autorizzato per la prima volta dalla Fifa, si affida a telecamere e dispositivi wearable per tracciare i movimenti dei giocatori e della palla durante tutta la partita.
Durante il mondiale russo la Fifa offrirà a tutti i team il supporto logistico necessario per far operare il proprio analista, che armato delle tecnologie Epts e in collegamento costante con allenatore e panchina, valuterà le performance della squadra e offrirà al coach intuizioni, consigli e informazioni tattiche. Oltre a rappresentare un vantaggio per giocatori e allenatori, la tecnologia dovrebbe rivelarsi interessante anche per gli appassionati, perché raccoglierà statistiche sul match in tempo reale.
Monitoraggio medicoIl monitoraggio quest’anno non si limiterà inoltre al lato tecnico della partita, ma terrà conto anche dei parametri fisiologici dei giocatori. Un membro dello staff medico seduto in tribuna avrà accesso a tutti i dati registrati dai device wearable e alle immagini delle telecamere, e potrà fornire in tempo reale le sue valutazioni ai sanitari presenti in panchina. Valutando la gravità dei contrasti di gioco, esaminando lo stato di salute e di affaticamento dei giocatori.
Non resta che attendere il fischio d’inizio dunque per sapere che impatto avrà sulle partite (difficile sbagliare i cambi ad esempio sapendo quali giocatori sono più stanchi) e sulla salute dei giocatori.
PallaCome ogni mondiale che si rispetti, anche quello russo avrà il suo pallone ufficiale, realizzato per l’occasione dall’Adidas. E in questa edizione si tratterà di un concentrato di tecnologia, come si intuisce già dal nome: il telstar18 riprende il design e l’ispirazione del suo predecessore, il telstar messo in campo durante i mondiali messicani del 1970, ed è dedicato come in quell’occasione al satellite per le telecomunicazione telstar messo in orbita nel 1962.
Come il modello brazooka, realizzato per gli scorsi mondiali, anche il nuovo pallone dell’Adidas è pensato per risolvere i problemi di aerodinamica che provocavano traiettorie imprevedibili in modelli come lo Jabulani utilizzato nel 2010. Per riuscirvi, i designer dell’Adidas hanno pensato un pallone formato da soli sei pannelli, che in questo caso non sono cuciti tra loro ma bensì saldati a laser, per fornire una superficie più uniforme possibile alla palla. Al suo interno inoltre trova posto un chip Ncf, che a differenza dell’edizione passata non servirà a tracciare traiettorie e potenza dei tiri, ma è riservato ai tifosi che decideranno di acquistare il pallone, e fornirà contenuti speciali relativi al mondiale direttamente sul cellulare del suo acquirente.