Essere pagati per guardare i porno? Ci pensa la criptovaluta Vit

Al via il lancio di un gettone che permette di guadagnare denaro se si guardano film a luci rosse. Ma i crediti potranno essere spesi per altri contenuti hard

Porno in realtà virtuale

Appagamento o pagamento? Per i fan del porno presto le due cose potrebbero andare a braccetto. Guardare film a luci rosse e guadagnarci, come neppure il mitologico Larry Flint avrebbe mai osato sperare. Ma ai suoi tempi non c’erano le criptovalute. La Vice Industry Token, una startup sostenuta da alcuni big dell'intrattenimento per adulti, qualche giorno fa ha annunciato che i fan del porno potranno guadagnare token (gettoni) crittografici - chiamati Vit - da usare per visualizzare contenuti premium e altri prodotti e servizi su siti web erotici. Come dire: voi guardate i porno che vi segnaliamo, e noi vi regaliamo la visione di quelli che vi piacciono. Il tutto senza farlo sapere alla vostra carta di credito, perché altrimenti che senso avrebbe usare una criptovaluta e non Paypal?

Per quanto sia bizzarra, l'idea ha un senso. Secondo Stuart Duncan, amministratore delegato di Vice Industry Token, il settore dell'intrattenimento video per adulti genera il 62% delle entrate dell'industria del porno e rappresenta il 30% del traffico internet globale. Tuttavia il panorama negli anni si affollato di contenuti e la concorrenza per l'attenzione degli spettatori è spietata, mentre le entrate pubblicitarie calano. "L'attenzione delle persone è una risorsa preziosa e scarsa”, commenta Duncan. Per questo, aggiunge, “Vice Industry Token ribalta il modello commerciale orientato agli annunci per capitalizzare la nuova Attention Economy, permettendo agli editori porno di impegnarsi attivamente con gli spettatori premiandoli con il Vit per la loro genuina attenzione e autentico impegno". Ma prima che il concetto di “autentico impegno” dia luogo a fraintendimenti, il comunicato stampa spiega che al massimo vi si chiederà di eseguire azioni come l'upvoting, il commento o la condivisione. Tutto questo vi farà guadagnare un po’ di Vit.

Il banner di VIT: la criptovaluta del porno

Ma se di impegnare ore di attenzione su porno sperimentale non se ne parla, i token si possono anche acquistare. “Chi acquista Vit durante la vendita iniziale di token riceverà sconti fino all'80% per prodotti e servizi da un numero selezionato di editori partner”, aggiunge Duncan.

Il meccanismo vi ricorda quello di Ico (Initial coin offering) più blasonate? È proprio così. "Le persone guardano sempre il porno. Ma l’attuale modello basato sulla pubblicità è enormemente imperfetto e guidato da frodi ", spiega Duncan. E continua: "Al contrario, il modello di Attention Economy alza il livello per tutti i soggetti coinvolti. Premia gli spettatori per l'autentica attenzione e incentiva i produttori a sviluppare contenuti di alta qualità e coinvolgenti per i quali gli spettatori saranno disposti a prestare attenzione”.

E qui l’affare s’ingrossa. Il Vit è infatti sulla carta è una criptovaluta da manuale, una di quelle altcoin di nuova generazione in grado di attirare capitali sulla fiducia della bontà dei servizi offerti da una startup. Il progetto è supportato da Penthouse TV e sono previste partnership con una serie di siti come Cams.com and Exxxtasy e altri più o meno noti ai frequentatori del Porno.

Ico Rating, uno dei siti più affidabili nella valutazione delle Ico, riconosce a Vit un lancio (hype) importante, tuttavia lo definisce un investimento ad alto rischio e per ora non si pronuncia sul rating.

La vendita dei token avverrà il 20 febbraio 2018 con 2 miliardi dei 4 miliardi di getto generati disponibili per la vendita. Vit spiega che “l’11 gennaio la società ha creato un processo di registrazione che consentiva ai potenziali acquirenti di riservarsi il diritto di acquistare gettoni durante la vendita di token in cambio di una piccola commissione di prenotazione”. Risultato? “In meno di 5 giorni, i fan del porno hanno riservato più di 5 milioni di dollari di Vit”.