Cina, niente più limiti al numero di figli per rilanciare l'economia

Il governo di Pechino è pronto a rivedere le politiche di controllo sulle nascite per affrontare le cause dell'invecchiamento della popolazione

Sempre meno figli, una popolazione sempre più vecchia e prettamente maschile. Sono questi i motivi che stanno spingendo la Cina ad eliminare i limiti previsti dalla legge sul numero dei figli.

Quello del crollo delle nascite è, in realtà, un problema del globale. Secondo un rapporto della Banca Mondiale tanto in Occidente quanto in Asia l'urbanizzazione ha generato un calo demografico, a prescindere dalla ricchezza dei paesi coinvolti.

Secondo il rapporto dunque, i cinesi avrebbero fatto comunque meno figli. Certo, anni di politiche restrittive sulle nascite hanno sicuramente contribuito a determinare l'attuale situazione con la quale fa ora deve fare i conti il governo di Pechino.

In Cina la pianificazione familiare è in vigore dal 1979 e solo dal 2016 – con l'abolizione della legge sul figlio unico – è stata concessa la possibilità alle coppie cinesi di avere fino a due bambini. Negli ultimi anni però, non si è segnalata una significativa inversione di tendenza e l'aumento delle nascite non ha seguito i numeri preventivati dal governo. Ecco che l'invecchiamento della popolazione diventa dunque la diretta conseguenza di 40 anni di rigidi controlli demografici.

Diminuisce dunque il numero di cittadini in età lavorativa e crescono gli anziani. Secondo i dati in possesso di Pechino, entro il 2030 circa un quarto della popolazione avrà compiuto 60 anni, con ben 30 milioni di donne in meno rispetto agli uomini. Due grandi problemi che rischiano di colpire diversi settori economici, portando maggiori costi sanitari e pensionistici, una crescita più bassa e frequenti tensioni sociali.

Da qui l'idea di rivedere i limiti demografici. Anche se, come rivelato dal The Guardian, la linea del governo non è ancora chiara. Si discute se innalzare il limite a tre figli o dare il via libera a un numero illimitato di nascite. C’è ancora tempo per decidere però: la revisione del codice civile, in questi giorni in fase di discussione, verrà presa in esame dall'Assemblea nazionale del popolo (il Parlamento cinese) solo nel marzo 2020.