Elezioni europee 2019, cambia la pubblicità politica su Google

Il motore di ricerca cambia gli strumenti per gli annunci di candidati e partiti politici. Dal 21 marzo saranno introdotte verifiche sugli inserzionisti

Nella sua battaglia contro la disinformazione in vista delle elezioni europee di maggio 2019, Google ha aggiornato la policy per gli annunci pubblicitari politici per garantire maggiore trasparenza. Tutti gli annunci pubblicitari acquistati tramite Google Ads o Dv360 dovranno essere sottoposti a una verifica necessaria per accertare che l’inserzionista possa pubblicarli all'interno dell'Unione europea.

Google richiederà un'attestazione di cittadinanza europea dell’inserzionista oppure l’appartenenza a un ente di uno stato membro della Ue. Ogni annuncio sarà corredato da informazioni che permetteranno di sapere chi sta pagando. Le verifiche di Google verranno applicate a tutte quelle inserzioni che fanno riferimento a un partito politico, a un candidato o a un funzionario attualmente in carica.

Non saranno soggetti a verifica invece gli annunci relativi al merchandising legato ai partiti politici. Come quelli per la vendita di magliette o cappellini con i loghi dei partiti, oppure gli annunci pubblicati da agenzie stampa per promuovere le campagne elettorali.

Per le elezioni parlamentari della Ue nel 2019, lavoreremo con i dati delle commissioni elettorali in tutti gli Stati membri per rendere disponibili informazioni elettorali autorevoli e aiutare le persone a trovare le informazioni di cui hanno bisogno per uscire e votare”, scrive Lie Junius, direttrice delle relazioni istituzionali con la Ue per Google.

Junius aggiunge: “Stiamo pensando seriamente alle elezioni e al modo in cui continuiamo a sostenere i processi democratici in tutto il mondo, anche aumentando la trasparenza della pubblicità politica online, aiutando a collegare le persone a informazioni utili e pertinenti relative alle elezioni e lavorando per proteggere informazioni elettorali online”. Le nuove regole entreranno in vigore dal 21 marzo 2019.