Era difficile da immaginare ma anche un'isola come Ibiza può offendersi. E a scatenare le ire delle istituzioni isolane è stato niente meno che un film realizzato e diffuso su Netflix. La pellicola incriminata si chiama appunto Ibiza e*** ***racconta di due ragazze che scappano sull'isola alla ricerca di un fantomatico dj. Poco importa (come spesso accade nelle produzioni televisive e cinematografiche, in ogni caso) che le riprese si siano svolte in realtà a Barcellona e Croazia.
L'ente turistico locale si è quindi indispettito per la rappresentazione erronea che il film fa non solo delle caratteristiche geografiche del luogo ma anche nel descrivere una cultura di feste, discoteche e avventure senza limiti. Il Consel d'Eivissa, l'istituzione rappresentativa dell'isola, aveva in prima battuta negato l'autorizzazione alla produzione del film di girare il loco, proprio dopo aver letto la sceneggiatura e averla trovata poco idonea al tipo di turismo che invece raggiunge l'isola.
La comunità ibizenca rivendica il fatto che l'isola non sia fatta solo di club e party, come fa credere il film, ma anche di una vivace cultura agricola, gastronomica e artigianale. Non è la prima volta che una location prende le distanze dalla sua rappresentazione filmica: l'Hollywood Reporter ricorda come anche l'Iran si fosse mosso contro la pellicola del 2013 Argo di Ben Affleck, accusata di diffondere islamofobia nei confronti del paese.