5 ricordi di Fabrizio Frizzi
È morto nella notte fra il 25 e il 26 marzo il conduttore televisivo Fabrizio Frizzi. Volto storico di numerose trasmissioni Rai, il presentatore era stato colto da un'ischemia il 23 ottobre scorso, allontanandosi per qualche mese dalla conduzione del quiz L'eredità, alla cui guida è tornato poco prima della fine dell'anno. Ieri invece è stato colto da un altro malore che lo ha ucciso: "Grazie Fabrizio per tutto l'amore che ci hai donato", ha scritto in una nota la moglie Carlotta Mantovani, giornalista, sposata nel 2013 e da cui ha avuto una figlia, dopo la relazione storica con la conduttrice Rita Dalla Chiesa.
*"Con Fabrizio se ne va un pezzo di noi, della nostra storia, del nostro quotidiano" *è invece il commento della Rai. Conduttore sempre garbato e sorridente ("Se entri in casa d'altri lo devi fare in punta di piedi", diceva), è stato al timone di trasmissioni importanti della tv di Stato come Miss Italia, Europa Europa, Scommettiamo che...?, I fatti vostri, Luna Park e I soliti ignoti. E nella sua carriera ha trovato spazio anche per progetti di impegno sociale e altri di puro divertimento.
1.Il mitico Woody
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Frizzi debuttò sulle reti Rai agli inizi degli anni Ottanta con diverse trasmissioni per bambini come Il barattolo, Tandem e Pane e marmellata. L'amore per i più piccoli non si spense mai tanto che nel 1995 accettò di buon grado di doppiare il cowboy Woody nel primo film della Pixar Toy Story (in originale la voce era di Tom Hanks). Tornò poi nel ruolo anche nei successivi film, compreso l'ultimo del 2010. Fu anche doppiatore in Cars e in un episodio della venticinquesima stagione dei Simpson.
2.L'impegno per la ricerca
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"Non è ancora finita. Se guarirò racconterò tutto nei dettagli, perché diventerò testimone della ricerca. Ora è la ricerca che mi sta aiutando": così parlava Frizzi al rientro dal suo congedo forzato a fine 2017.In effetti è da sempre stato uno dei presentatori che più si sono impegnati sul fronte della raccolta fondi per iniziative benefiche. Dal 1994 a oggi ha condotto svariate edizioni di Telethon, la maratona di sensibilizzazione e finanziamento dei progetti per le malattie rare. E da ancora prima è stato l'animatore, a volte anche scendendo in campo, de La partita del cuore, la sfida sportiva fra la Nazionale italiana cantanti e vari altri team uniti per raccogliere fondi per diverse onlus nel corso degli anni.
3.In versione fumetto
Fra i vari omaggi che la cultura pop ha tributato negli anni al conduttore c'è stata anche la consacrazione in versione fumetto su Topolino: nel numero 2778 del febbraio 2009, infatti, è comparsa la storia intitolata I Bassotti gli insoliti ignoti. Ispiratosi al programma di access prime time condotto allora da Frizzi, I soliti ignoti, i fumetti raccontavano di come i furfanti di Topolinia si infiltrino nel quiz condotto da Paprizio Sfrizzi.
4.L'esempio in prima persona
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I giornali e i colleghi in queste ore raccontano di come Frizzi fosse una persona generosa e schiva, che non amava farsi pubblicità. Ma un evento in particolare lo consegna alla memoria come un esempio da seguire: nel 2000 il suo midollo osseo risulta compatibile con quello di una bimba veronese affetta da leucemia; lui lo dona, invitando gli italiani a fare altrettanto. Solo negli scorsi anni è stata rivelata l'identità di Valeria, la ragazza ormai ventenne salvata proprio per quel gesto di generosità.
5.Trasformista
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Fabrizio Frizzi era un volto riconoscibile e in molti si relazionavano a lui proprio per la sua aria familiare, rassicurante e vecchio stampo. Ma nella sua carriera ebbe modo anche di partecipare a progetti che lo misero in situazioni inedite: fu concorrente nella prima edizione di Ballando con le stelle nel 2005, ma fu anche il barone Mirko Zeta in una versione de La vedova allegra andata in scena all'Arena di Verona. E poi le trasformazioni di Tale e quale show, in cui si è calato nei panni di svariati personaggi, da Alberto Sordi a Piero Pelù.