Roma (Lazio) 27 maggio 2019

SUCCESSO PRESENTAZIONE LIBRO DI DANIELA BROGI ALLE GALLERIE BARBERINI CORSINI

SILVANA LAZZARINO E A CURA DI VITTORIO BERTOLACCINI
Al centro del libro di DANIELA BROGI “UN ROMANZO PER GLI OCCHI. MANZONI, CARAVAGGIO E LA FABBRICA DEL REALISMO” (Ed.Carocci Roma, 2018)” sono parole e immagini che restituiscono una realtà umana e di riferimento religioso in cui vengono coinvolte due figure dell’arte e della letteratura: Caravaggio e Manzoni. Parole e imamgini si intrecciano a restituire attenzione religiosa e culturale alla tradizione di temi fissati dal cristianesimo e al realismo che anticipa di molto quello ottocentesco. Ad introdurre lo scorso 23 maggio la presentazione del volume di Daniela Brogi docente di letteratura italiana contemporanea presso l’Università per stranieri di Siena,è stata FLAMINIA GENNARI SANTORI direttrice delle Gallerie Barberini Corsini, cui sono seguiti gli interventi di Andrea Cortellessa, Sergio Guarino e Gabriele Pedullà. L’incontro dedicato alla presentazione di questo volume di grande spessore è stato realizzato nell’ambito della Rassegna LIBRI BARBERINI/CORSINI curata da Silvia Pedone.
“Le figure vicine a Cristo, nella Cena in Emmaus, appartengono alla moltitudine anonima che trova spazio nelle tele secentesche di Caravaggio e che assomiglia all’umanità “di piccol affare” passata sulla terra senza lasciar traccia, ma richiamata in vita dai Promessi sposi. Il volume accosta Manzoni a Caravaggio con tre obiettivi principali: costruire uno scambio tra parola e immagine che …funzioni come esperienza di reciproca implicazione; restituire un’attenzione non solo religiosa ma culturale alla ricchissima tradizione di temi e narrazioni fissata dal cristianesimo; infine, riformulare un’idea di realismo che arriva da molto più lontano rispetto a quello ottocentesco. È il realismo delle opere che ci chiedono di entrare anche con gli occhi dentro il mondo rappresentato, usando le medesime abitudini a consumare e raccontare le storie che lo hanno fatto esistere sotto forma di immagini”.
Silvana Lazzario