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La Massoneria smascherata - Sentieri Antichi

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Giacinto Butindaro<br />

Contro l'infiltrazione e l'influenza di<br />

questa diabolica istituzione nelle<br />

Chiese Evangeliche


Giacinto Butindaro<br />

LA MASSONERIA<br />

SMASCHERATA<br />

Contro l'infiltrazione e l'influenza di questa<br />

diabolica istituzione nelle Chiese Evangeliche


Comunicazioni<br />

1. Ringrazio l'Iddio e Padre del nostro Signore Gesù Cristo per avermi messo in grado di scrivere<br />

anche questo libro, che sono fiducioso sarà usato da Dio per salvare delle anime dall'errore della<br />

loro via in quanto le indurrà a rientrare in loro stessi e riconoscere la verità per uscire dal laccio del<br />

diavolo che le aveva prese affinché facessero la sua volontà; e per confermare potentemente nelle<br />

loro parole e opere tutti coloro che combattono strenuamente per difendere la verità confutando le<br />

false dottrine e smascherando le opere infruttuose delle tenebre, tra cui c'è appunto la <strong>Massoneria</strong>.<br />

Un ringraziamento anche a mio fratello Illuminato che mi è stato di grande aiuto nella stesura di<br />

questo libro confutatorio, come peraltro nella stesura di tutti gli altri che ho scritto.<br />

2. Esorto tutti coloro che amano e temono Dio e che leggeranno questo libro a non rimanere in<br />

silenzio, ma a mettersi a suonare la tromba per mettere in guardia più fratelli possibili dalla<br />

<strong>Massoneria</strong> e dai suoi legami con le Chiese Evangeliche come anche dalla sua infiltrazione tra di<br />

esse e la sua influenza che non fa altro che annullare la Parola di Dio. Esorto anche tutti quei<br />

Cristiani che nel leggere questo libro scopriranno di essersi 'massonizzati', cioè di avere subito<br />

l'influenza diabolica della <strong>Massoneria</strong>, a ravvedersi e ad abbandonare ogni sentiero tortuoso, come<br />

anche la denominazione di cui fanno parte e che li ha massonizzati con la sua dottrina.<br />

3. Questo libro viene da noi offerto gratuitamente perchè così ci ha ordinato di fare il Signore Gesù<br />

Cristo, e quindi incoraggiamo e approviamo la sua distribuzione gratuita da parte di chi lo leggerà<br />

mentre condanniamo con forza una sua eventuale messa in vendita da parte di chicchessia.<br />

4. Non è necessaria alcuna autorizzazione per citazioni, e riproduzioni parziali di questo libro non<br />

importa in che forma avvengano, ma si invita a citare l'autore, il titolo e la data di pubblicazione del<br />

libro.<br />

5. Per quanto riguarda le foto prese da libri, quotidiani, riviste o da siti internet, e che si trovano in<br />

questo libro, il loro uso viene fatto in accordo con la legislazione italiana che afferma: 'E' consentita<br />

la libera pubblicazione attraverso la rete internet, a titolo gratuito, di immagini e musiche a bassa<br />

risoluzione o degradate, per uso didattico o scientifico e solo nel caso in cui tale utilizzo non sia a<br />

scopo di lucro' (Articolo 70 della legge sui diritti d'autore, 1bis -<br />

http://www.altalex.com/index.php?idnot=34610).<br />

6. Le ricerche effettuate per la stesura di questo libro ci hanno portato a conoscere tante cose che<br />

prima ignoravamo - come per esempio simboli massonici, l'appartenenza di pastori o predicatori<br />

evangelici alla massoneria, o la collaborazione di denominazioni e associazioni evangeliche con la<br />

massoneria, ecc. - per cui è ovvio che adesso il nostro giudizio su talune persone o organizzazioni<br />

o eventi o altre cose è fatto anche alla luce delle cose che abbiamo scoperto nel corso delle nostre<br />

ricerche sulla <strong>Massoneria</strong>.<br />

7. Chiunque, nel leggere questo libro, in particolare i capitoli che trattano i rapporti tra <strong>Massoneria</strong><br />

e Chiese Evangeliche, si dovesse ricordare o sa di qualcosa di significativo o utile che ha visto o<br />

sentito lui stesso in merito a questo argomento, è invitato a scriverci o telefonarci.<br />

2


Avvertimento<br />

Amati nel Signore, quello che state per leggere è un libro confutatorio che da<br />

un lato vi scioccherà e addolorerà profondamente, ma dall'altro vi permetterà<br />

di conoscere il piano della <strong>Massoneria</strong>, ideato da Satana e da lui portato<br />

avanti in seno alla Chiesa, il cui scopo è quello di distruggere il Cristianesimo<br />

attraverso le Chiese Evangeliche.<br />

In seno alla Chiesa infatti esistono tanti massoni sia 'con il grembiule' che<br />

'senza il grembiule' - anche tra pastori e predicatori - i quali con la loro astuzia<br />

sono riusciti a far cadere tante Chiese sotto la diabolica influenza massonica,<br />

e le prove di questa influenza sono inequivocabili.<br />

Se dunque la Chiesa che frequenti è una di quelle sotto la diabolica influenza<br />

della <strong>Massoneria</strong>, sappi che sei in grande pericolo e devi uscirtene<br />

immediatamente! Per capirlo però devi cominciare a leggere questo libro<br />

dall'inizio e non dai capitoli finali, perchè innanzi tutto devi capire bene cosa è<br />

la massoneria, quali sono i suoi insegnamenti, i suoi simboli, e i suoi obbiettivi<br />

e ideali.<br />

Vi lascio dunque alla lettura, non prima però di dirvi di tenere bene a mente<br />

da subito le seguenti parole dette da un Gran Maestro del Grande Oriente di<br />

Francia, 33° Grado del Rito Scozzese:<br />

'Un uomo che, pur non essendo massone, condivide ed appoggia i nostri<br />

principi, è già un massone senza grembiule',<br />

confermate da Albert Pike, pure lui un massone del 33° del Rito Scozzese,<br />

che disse:<br />

'Si incontrano molti Massoni che non si sono mai sottoposti all'iniziazione'<br />

e da Licio Gelli, ex capo della Loggia massonica segreta P2, che ha<br />

affermato:<br />

'Ci sono più «fratelli senza grembiule» che non nei templi'<br />

3


Indice<br />

Comunicazioni ________________________________________________________________ 2<br />

Avvertimento _________________________________________________________________ 3<br />

Indice ________________________________________________________________________ 4<br />

Presentazione________________________________________________________________ 16<br />

Capitolo 1 _______________________________________________________________________________ 17<br />

Cos'è la <strong>Massoneria</strong> __________________________________________________________ 17<br />

Capitolo 2 _______________________________________________________________________________ 22<br />

Storia _______________________________________________________________________ 22<br />

Hiram e la costruzione del tempio di Salomone ______________________________________ 22<br />

Londra 24 Giugno 1717: nasce la massoneria 'speculativa' o moderna ________________ 26<br />

<strong>La</strong> scomunica di Clemente XII ______________________________________________________ 29<br />

Scisma inglese del 1753 e sua ricomposizione _______________________________________ 31<br />

Scisma franco-inglese del 1877 _____________________________________________________ 32<br />

In Italia ___________________________________________________________________________ 32<br />

<strong>La</strong> <strong>Massoneria</strong> e il Fascismo _______________________________________________________ 34<br />

Personaggi famosi massoni e cifre _________________________________________________ 38<br />

Capitolo 3 _______________________________________________________________________________ 41<br />

<strong>La</strong> <strong>Massoneria</strong> Azzurra _______________________________________________________ 41<br />

Il tempio __________________________________________________________________________ 41<br />

I gradi ____________________________________________________________________________ 45<br />

Apprendista ________________________________________________________________________________ 47<br />

Il racconto personale di una iniziazione alla <strong>Massoneria</strong> ______________________________________ 50<br />

Compagno d'Arte ___________________________________________________________________________ 52<br />

Maestro Massone __________________________________________________________________________ 52<br />

Ufficiali di Loggia __________________________________________________________________ 54<br />

Simboli e linguaggio _______________________________________________________________ 54<br />

Segnali massonici di riconoscimento _______________________________________________ 60<br />

L'obbiettivo finale della massoneria _________________________________________________ 82<br />

Capitolo 4 _______________________________________________________________________________ 84<br />

Riti e Organizzazioni alleate ___________________________________________________ 84<br />

Riti di perfezionamento massonico _________________________________________________ 84<br />

Il Rito Scozzese Antico ed Accettato (R.S.A.A.) ________________________________________________ 85<br />

4


Il Rito di York ______________________________________________________________________________ 89<br />

Il rito Misraim-Memphis ______________________________________________________________________ 90<br />

Organizzazioni alleate _____________________________________________________________ 91<br />

Shriners (Antico Ordine Arabo dei Nobili del Mistico Velo) _______________________________________ 91<br />

Ordine della Stella Orientale _________________________________________________________________ 92<br />

L'Ordine di DeMolay ________________________________________________________________________ 93<br />

L'Ordine Internazionale dell'Arcobaleno per le ragazze __________________________________________ 94<br />

L'Ordine Internazionale delle Figlie di Giobbe __________________________________________________ 94<br />

Capitolo 5 _______________________________________________________________________________ 96<br />

Le retrovie della <strong>Massoneria</strong>: i club ____________________________________________ 96<br />

Rotary International _______________________________________________________________ 96<br />

Lions Club International ___________________________________________________________ 98<br />

Capitolo 6 ______________________________________________________________________________ 100<br />

<strong>La</strong> <strong>Massoneria</strong> confutata _____________________________________________________ 100<br />

<strong>La</strong> <strong>Massoneria</strong> è una religione _____________________________________________________ 100<br />

<strong>La</strong> Bibbia ________________________________________________________________________ 101<br />

Dottrina massonica ________________________________________________________________________ 101<br />

Confutazione ______________________________________________________________________________ 103<br />

<strong>La</strong> Bibbia è un libro unico al mondo, essendo la Parola di Dio ________________________________ 103<br />

Dio ______________________________________________________________________________ 104<br />

Dottrina massonica ________________________________________________________________________ 104<br />

Confutazione ______________________________________________________________________________ 106<br />

C'è un solo vero Dio, il Padre del nostro Signore Gesù Cristo _________________________________ 106<br />

Dio è distinto dalla creazione _____________________________________________________________ 107<br />

Dio si adira ogni giorno e nella sua ira fa morire i malvagi ____________________________________ 108<br />

Chi si nasconde dietro il Grande Architetto dell'Universo di cui parla la <strong>Massoneria</strong> _____________ 108<br />

Il nome di Dio ____________________________________________________________________ 114<br />

Dottrina massonica ________________________________________________________________________ 114<br />

Confutazione ______________________________________________________________________________ 114<br />

Guai a loro: hanno unito il nome santo di Dio a quello del dio Baal e del dio Osiris ______________ 114<br />

Gesù Cristo ______________________________________________________________________ 115<br />

Dottrina massonica ________________________________________________________________________ 115<br />

Confutazione ______________________________________________________________________________ 116<br />

Gesù di Nazareth è il Cristo, il Figlio dell'Iddio vivente e vero, ed ha il primato in ogni cosa _______ 116<br />

<strong>La</strong> <strong>Massoneria</strong> ha come obbiettivo quello di unire e quindi porta a disprezzare Gesù Cristo che<br />

invece è venuto a dividere gli uomini ______________________________________________________ 118<br />

<strong>La</strong> <strong>Massoneria</strong> sostiene che è tramite 'il libro della natura' e non per mezzo di Gesù Cristo che si<br />

giunge alla conoscenza di Dio ____________________________________________________________ 119<br />

<strong>La</strong> Trinità ________________________________________________________________________ 120<br />

Dottrina massonica ________________________________________________________________________ 120<br />

Confutazione ______________________________________________________________________________ 121<br />

<strong>La</strong> Divinità è composta da Dio Padre, dal suo Figliuolo Gesù Cristo, e dallo Spirito Santo ________ 121<br />

<strong>La</strong> creazione _____________________________________________________________________ 122<br />

Dottrina massonica ________________________________________________________________________ 122<br />

5


Confutazione ______________________________________________________________________________ 123<br />

Dio ha creato i mondi dal nulla ____________________________________________________________ 123<br />

Il diavolo _________________________________________________________________________ 123<br />

Dottrina massonica ________________________________________________________________________ 123<br />

Confutazione ______________________________________________________________________________ 124<br />

Le origini di Satana ______________________________________________________________________ 124<br />

Il carattere e le opere di Satana ___________________________________________________________ 124<br />

Gesù Cristo ha vinto Satana ______________________________________________________________ 128<br />

Il destino di Satana ______________________________________________________________________ 128<br />

L'anima dell'uomo ________________________________________________________________ 129<br />

Dottrina massonica ________________________________________________________________________ 129<br />

Confutazione ______________________________________________________________________________ 130<br />

L’uomo prima di essere concepito nel seno di sua madre non esisteva sotto nessuna forma _____ 130<br />

L'uomo e il peccato _______________________________________________________________ 131<br />

Dottrina massonica ________________________________________________________________________ 131<br />

Confutazione ______________________________________________________________________________ 132<br />

L'uomo è un essere completamente depravato sotto il dominio del peccato ed ha bisogno di essere<br />

salvato, e questa salvezza si ottiene soltanto mediante la fede in Gesù Cristo __________________ 132<br />

I figli di Dio_______________________________________________________________________ 134<br />

Dottrina massonica ________________________________________________________________________ 134<br />

Confutazione ______________________________________________________________________________ 134<br />

Figliuoli di Dio si diventa credendo in Gesù Cristo ___________________________________________ 134<br />

Salvezza e vita futura _____________________________________________________________ 135<br />

Dottrina massonica ________________________________________________________________________ 135<br />

Confutazione ______________________________________________________________________________ 137<br />

<strong>La</strong> salvezza è per grazia, mediante la fede in Gesù Cristo ____________________________________ 137<br />

<strong>La</strong> luce e le tenebre _______________________________________________________________ 140<br />

Dottrina massonica ________________________________________________________________________ 140<br />

Confutazione ______________________________________________________________________________ 141<br />

Gesù Cristo è la luce del mondo, e solo i suoi discepoli sono quindi nella luce __________________ 141<br />

Il soprannaturale (lingue, visioni, rivelazioni, e miracoli) _____________________________ 142<br />

Dottrina massonica ________________________________________________________________________ 142<br />

Confutazione ______________________________________________________________________________ 143<br />

Il nostro Dio opera cose meravigliose ______________________________________________________ 143<br />

Divorzio, contraccezione, aborto, riconoscimento delle coppie civili eterosessuali e<br />

omosessuali .... __________________________________________________________________ 145<br />

Dottrina massonica ________________________________________________________________________ 145<br />

Confutazione ______________________________________________________________________________ 146<br />

<strong>La</strong> libertà secondo la carne è condannata da Dio____________________________________________ 146<br />

Veracità _________________________________________________________________________ 147<br />

Dottrina massonica ________________________________________________________________________ 147<br />

Confutazione ______________________________________________________________________________ 148<br />

<strong>La</strong> Sacra Scrittura comanda di non mentire _________________________________________________ 148<br />

Segretezza _______________________________________________________________________ 148<br />

Dottrina massonica ________________________________________________________________________ 148<br />

6


Confutazione ______________________________________________________________________________ 148<br />

Il Cristianesimo non è caratterizzato dalla segretezza ________________________________________ 148<br />

I giuramenti ______________________________________________________________________ 150<br />

Dottrina massonica ________________________________________________________________________ 150<br />

Confutazione ______________________________________________________________________________ 151<br />

Dio ci comanda di non giurare ____________________________________________________________ 151<br />

<strong>La</strong> ricerca della verità _____________________________________________________________ 151<br />

Dottrina massonica ________________________________________________________________________ 151<br />

Confutazione ______________________________________________________________________________ 152<br />

Il Cristiano ha trovato e conosce la verità ___________________________________________________ 152<br />

Esclusivismo_____________________________________________________________________ 152<br />

Dottrina massonica ________________________________________________________________________ 152<br />

Confutazione ______________________________________________________________________________ 153<br />

Dio non ha riguardo alla qualità delle persone ______________________________________________ 153<br />

<strong>La</strong> magia: la via che mena alla luce e alla verità massonica __________________________ 153<br />

<strong>La</strong> dottrina segreta _______________________________________________________________ 159<br />

Un'inquietante interpretazione 'cristiana' della <strong>Massoneria</strong> simbolica _________________ 162<br />

Il tempio che la <strong>Massoneria</strong> costruisce è un falso tempio ____________________________ 165<br />

Il mondo delle leggende ___________________________________________________________ 168<br />

Capitolo 7 ______________________________________________________________________________ 172<br />

<strong>Massoneria</strong>, Giudaismo e Sionismo Cristiano _________________________________ 172<br />

Affinità tra <strong>Massoneria</strong> e Giudaismo _______________________________________________ 173<br />

Ebrei Massoni ____________________________________________________________________ 177<br />

B'nai B'rith _______________________________________________________________________ 178<br />

<strong>La</strong> <strong>Massoneria</strong> ebraica appoggia il cosiddetto sionismo cristiano ____________________ 180<br />

Capitolo 8 ______________________________________________________________________________ 187<br />

Satanismo, Magia ed Esoterismo nella <strong>Massoneria</strong> ____________________________ 187<br />

Il Satanismo Massonico ___________________________________________________________ 187<br />

Luciferismo-Satanismo Culturale tra i Massoni del Grande Oriente d’Italia ________________________ 187<br />

I Massoni, Giosué Carducci e Satana ______________________________________________________ 188<br />

Baphomet, 'il dio cornuto' ___________________________________________________________________ 195<br />

Magia ed esoterismo ______________________________________________________________ 198<br />

Capitolo 9 ______________________________________________________________________________ 207<br />

<strong>Massoneria</strong>, poteri criminali, finanza e magistratura ___________________________ 207<br />

Cosa nostra ______________________________________________________________________ 207<br />

'Ndrangheta ______________________________________________________________________ 212<br />

Finanza __________________________________________________________________________ 215<br />

Magistratura _____________________________________________________________________ 224<br />

Capitolo 10 _____________________________________________________________________________ 233<br />

7


<strong>Massoneria</strong>, Illuminati e Gesuiti ______________________________________________ 233<br />

L'ordine degli Illuminati ___________________________________________________________ 233<br />

Teschio e Ossa ___________________________________________________________________________ 237<br />

Il Club Boemo _____________________________________________________________________________ 239<br />

Consiglio per le Relazioni con l'Estero _______________________________________________________ 243<br />

Gruppo Bilderberg _________________________________________________________________________ 246<br />

Commissione Trilaterale ____________________________________________________________________ 251<br />

I Gesuiti _________________________________________________________________________ 251<br />

Capitolo 11 _____________________________________________________________________________ 262<br />

<strong>La</strong> <strong>Massoneria</strong> nella Chiesa Cattolica Romana e nelle Chiese Protestanti ________ 262<br />

Nella Chiesa Cattolica Romana ____________________________________________________ 262<br />

<strong>La</strong> piovra massonica nel palazzo ____________________________________________________________ 263<br />

<strong>La</strong> massoneria alla conquista della Chiesa ___________________________________________________ 267<br />

Premessa ______________________________________________________________________________ 267<br />

Capitolo I - Mino Pecorelli e la «Gran Loggia Vaticana»: una rivelazione sulla penetrazione<br />

massonica nella Chiesa __________________________________________________________________ 267<br />

Capitolo II - Una premessa indispensabile: il segreto massonico ______________________________ 268<br />

Capitolo III - Le liste di Panorama e di O.P.: loro valore probatorio ____________________________ 271<br />

Capitolo IV - Altre prove di veridicità _______________________________________________________ 274<br />

Capitolo V - Che conclusioni trarre se la lista è vera? Il giudizio di Panorama. Ma vi erano altri<br />

cardinali, per parlare solo di quelli, assai sospettabili anche al di fuori della lista. <strong>La</strong> dichiarazione di<br />

Lichtenau. Cardinali grandi elettori; 'Loggia di San Pietro'; Il card. Liénart e il Vaticano II.<br />

L'ecumenismo conciliare nel giudizio di un 33. Il 'Grande Iniziato' Oswald Wirth e la sua religione. 277<br />

Capitolo VI - Giovanni XXIII, Paolo VI e Giovanni Paolo II e il loro atteggiamento verso la <strong>Massoneria</strong>:<br />

dalla scomunica alle «Grandi Concordanze» _______________________________________________ 280<br />

Nelle Chiese Protestanti __________________________________________________________ 284<br />

All'estero _________________________________________________________________________________ 286<br />

Inghilterra ______________________________________________________________________________ 286<br />

Spagna ________________________________________________________________________________ 287<br />

Francia ________________________________________________________________________________ 289<br />

Germania ______________________________________________________________________________ 290<br />

Norvegia _______________________________________________________________________________ 292<br />

Svizzera _______________________________________________________________________________ 292<br />

Brasile _________________________________________________________________________________ 293<br />

Stati Uniti d'America _____________________________________________________________________ 297<br />

Billy Graham _________________________________________________________________________ 298<br />

Norman Vincent Peale _________________________________________________________________ 304<br />

Robert Schuller _______________________________________________________________________ 307<br />

Oral Roberts __________________________________________________________________________ 308<br />

In Italia ___________________________________________________________________________________ 310<br />

<strong>La</strong> <strong>Massoneria</strong> tra Chiese Libere, Luterane, Valdesi, Metodiste, Battiste e Chiese dei Fratelli _____ 312<br />

Pentecostali Massoni ____________________________________________________________________ 329<br />

Avvertimento sull'influenza massonica valdese sulle Chiese Pentecostali ____________________ 330<br />

<strong>La</strong> mancanza di confutazioni sulla <strong>Massoneria</strong> e di dichiarazioni ufficiali di condanna della doppia<br />

appartenenza da parte delle Chiese Pentecostali _________________________________________ 332<br />

Capitolo 12 _____________________________________________________________________________ 334<br />

Influenze e somiglianze massoniche nelle Chiese _____________________________ 334<br />

8


<strong>La</strong> Bibbia viene messa sullo stesso livello di altri cosiddetti libri sacri ________________ 334<br />

L'Iddio di cui parla la Bibbia viene equiparato ad altri dii_____________________________ 336<br />

Viene negata la Trinità ____________________________________________________________ 337<br />

Gesù Cristo viene considerato una delle vie che menano a Dio ______________________ 338<br />

Viene predicata la salvezza per opere ______________________________________________ 342<br />

Si cerca di conciliare la fede con la scienza moderna________________________________ 343<br />

Viene propagato il pensiero positivo _______________________________________________ 347<br />

Viene propagato l'amore per il denaro, il potere e il lusso tramite il messaggio della<br />

prosperità________________________________________________________________________ 348<br />

Viene rigettato il soprannaturale che viene da Dio___________________________________ 352<br />

Del diavolo e delle sue macchinazioni non si sente parlare __________________________ 353<br />

L'inferno non viene menzionato ___________________________________________________ 353<br />

L'uomo viene presentato non come un peccatore, ma come un essere con dei difetti o<br />

con poca autostima _______________________________________________________________ 354<br />

<strong>La</strong> dottrina e la morale vengono relativizzate _______________________________________ 355<br />

<strong>La</strong> donna è libera di fare quello che vuole ____________________________________________________ 358<br />

Divorzio, contraccezione, aborto .... __________________________________________________________ 359<br />

Piena libertà sessuale per uomini e donne, e di vestirsi come si vuole per le donne ________________ 359<br />

Parola d'ordine massonica: 'Eliminare il velo per le donne, e farle diventare pastoresse' ___________ 361<br />

Si incita a far abrogare leggi che violano i 'diritti' dell'uomo __________________________ 362<br />

Conclusione _____________________________________________________________________ 363<br />

Capitolo 13 _____________________________________________________________________________ 365<br />

L'ombra della massoneria sulle Assemblee di Dio in Italia (ADI) ________________ 365<br />

Massoni e amici della <strong>Massoneria</strong> nei rapporti tra ADI e Governo Italiano _____________ 365<br />

Frank Bruno Gigliotti, Charles Fama, Patrick J. Zaccara, e Francis J. Panetta, del Comitato per la<br />

Libertà Religiosa in Italia ___________________________________________________________________ 366<br />

Roberto Bracco li menziona facendo solo i loro cognomi _____________________________________ 366<br />

L'ambasciatore Alberto Tarchiani, a cui Frank Gigliotti mandò la memoria, era anche lui un<br />

massone _____________________________________________________________________________ 376<br />

<strong>La</strong> potenza del Comitato per la Libertà Religiosa in Italia _____________________________________ 379<br />

Fece scrivere una clausola della Carta delle Nazioni Unite _________________________________ 379<br />

Si presentò davanti al Senato Americano per chiedere di rivedere il Trattato di Pace __________ 381<br />

Il Comitato per la Libertà Religiosa in Italia aveva contatti diretti con la <strong>Massoneria</strong> di Palazzo<br />

Giustiniani ____________________________________________________________________________ 387<br />

Frank Gigliotti: un potente massone e agente segreto americano _____________________________ 389<br />

<strong>La</strong> sua opera vitale a favore del Grande Oriente d'Italia ____________________________________ 389<br />

Teneva dei discorsi nelle logge _________________________________________________________ 400<br />

I Massoni Italiani resero onore al loro fratello Frank Gigliotti per la sua opera a favore della libertà<br />

religiosa in Italia ______________________________________________________________________ 401<br />

Onorato e medagliato per la sua opera a favore della <strong>Massoneria</strong> in Italia ___________________ 402<br />

Mobilitò la <strong>Massoneria</strong> americana a favore di Richard Nixon _______________________________ 403<br />

Quando Frank Gigliotti diventò un 33°, ossia un Sov rano Grande Ispettore Generale __________ 404<br />

9


Agente della Cia colluso con la mafia ____________________________________________________ 405<br />

Frank Gigliotti e il criminale mafioso Michele Sindona _____________________________________ 410<br />

Coinvolto nella scissione del Partito Socialista Italiano di Palazzo Barberini nel 1947 __________ 414<br />

Manovratore dietro le quinte per fare entrare nel Governo Italiano persone gradite agli USA ___ 417<br />

Frank Gigliotti, il bandito Salvatore Giuliano e la strage di Portella della Ginestra in Sicilia _____ 419<br />

Altri esempi di uso dell'illegalità e della violenza anticomunista impiegata dal bandito Giuliano<br />

che il 'reverendo' Gigliotti approvava __________________________________________________ 423<br />

Fu Frank Gigliotti a reclutare Licio Gelli __________________________________________________ 424<br />

Incitò i Cristiani ad andare in guerra _____________________________________________________ 428<br />

Charles Fama: un potente massone antifascista e agente della CIA ___________________________ 430<br />

Gigliotti e Fama mandati in Italia da una organizzazione 'massonica' __________________________ 434<br />

Quello che ha fatto il massone Frank B. Gigliotti per le ADI ___________________________________ 437<br />

Preparò ed inviò all'Ambasciatore d'Italia una memoria a favore del Movimento Pentecostale __ 437<br />

<strong>La</strong>nciò minacce contro l'Italia e i preti che erano negli USA _________________________________ 448<br />

Scrisse a Gaetano Salvemini ___________________________________________________________ 451<br />

Fece scrivere una importante clausola del Trattato di Pace nel 1947 concernente la libertà<br />

religiosa in Italia ______________________________________________________________________ 454<br />

Fece scrivere gli articoli della Costituzione Italiana che assicurano la libertà religiosa _________ 455<br />

Il Presidente dell'Assemblea Costituente era un massone _______________________________ 462<br />

Uno dei relatori dell'art. 19 della Costituzione Italiana era un massone ____________________ 464<br />

L'intervento di un massone a favore dei Pentecostali durante le discussioni all'Assemblea<br />

Costituente sull'articolo 19 ___________________________________________________________ 465<br />

Massoni presenti nella Costituente ____________________________________________________ 472<br />

L'importanza dell'articolo 19 __________________________________________________________ 474<br />

Una precisazione necessaria: la libertà religiosa non è il riconoscimento giuridico __________ 483<br />

Le pressioni massoniche su Alcide De Gasperi e le rassicurazioni da lui date ______________ 490<br />

Il Vaticano e l'articolo 19 _____________________________________________________________ 496<br />

Gigliotti fece allacciare l'acqua alla casa di Enrico Marin, pastore delle Assemblee di Dio e<br />

sollecitato si mosse in favore delle ADI in altre circostanze _________________________________ 498<br />

Esponenti delle Assemblee di Dio assieme a massoni _______________________________________ 505<br />

Umberto Gorietti e altri esponenti delle Assemblee di Dio in bella posa con i massoni: la prova<br />

visiva della collusione delle ADI con la <strong>Massoneria</strong> ________________________________________ 505<br />

Il viaggio 'segreto' di Umberto Gorietti dal suo amico massone Frank Gigliotti ________________ 510<br />

Dominick Lisciandrello, importante esponente delle Assemblee di Dio, rende onore al suo amico<br />

massone Frank Gigliotti ________________________________________________________________ 512<br />

Roberto Bracco in azione con i massoni Frank Gigliotti e Charles Fama _____________________ 513<br />

I massoni coinvolti negli aiuti alle Chiese delle Assemblee di Dio in Italia ____________________ 515<br />

Henry H. Ness e le sue frequentazioni massoniche _______________________________________ 521<br />

Frank B. Gigliotti teneva discorsi in mezzo alle Assemblee di Dio USA ______________________ 522<br />

Henry H. Ness: il rappresentante delle ADI che, aiutato dalla <strong>Massoneria</strong>, incontrò Pio XII per<br />

chiedergli la fine della persecuzione contro le ADI ___________________________________________ 524<br />

L'incontro con Pio XII __________________________________________________________________ 524<br />

Quando le Assemblee di Dio si allearono con il Vaticano contro il comunismo ________________ 534<br />

Incontri con importanti prelati della Chiesa Cattolica Romana ______________________________ 543<br />

Le ADI difendono il metodo apolemico di Henry H. Ness; e ci credo! ________________________ 545<br />

<strong>La</strong> fine orribile che ha fatto Henry H. Ness _______________________________________________ 552<br />

Sia fatta la volontà di Frank Gigliotti e della CIA ___________________________________________ 553<br />

Attenzione quindi agli agenti della CIA infiltrati nelle Chiese ________________________________ 556<br />

E le ADI si appoggiarono ad un importante esponente dell'Ordine dei Cavalieri di Malta, che è<br />

intrecciato con la <strong>Massoneria</strong> _____________________________________________________________ 557<br />

Una voce fuori dal coro __________________________________________________________________ 568<br />

10


Sull'alleanza delle ADI con la massoneria nel secondo dopoguerra per uscire dalla persecuzione_ 569<br />

Fred P. Corson, il famoso massone presente nella Commissione giunta in Italia nel 1947 della quale ha<br />

parlato Roberto Bracco _____________________________________________________________________ 574<br />

Arturo Carlo Jemolo, avvocato delle ADI, massone ____________________________________________ 578<br />

Leopoldo Piccardi, avvocato delle ADI, massone ______________________________________________ 581<br />

Luigi Preti, deputato massone, referente politico e portavoce delle istanze delle ADI al Parlamento__ 584<br />

Giorgio Spini, amico della <strong>Massoneria</strong> Italiana, e il suo aiuto alle ADI nella stipulazione dell'Intesa con lo<br />

Stato _____________________________________________________________________________________ 591<br />

I massoni nel governo Craxi, sotto il quale venne conclusa l'intesa tra Stato e ADI ____ 603<br />

Lo stemma delle Assemblee di Dio in Italia è opera di un massone? Giudicate voi _____ 604<br />

Le origini dello stemma delle ADI ____________________________________________________________ 604<br />

Biografia di Paolo Paschetto ________________________________________________________________ 605<br />

'Artista massone' su Wikimedia ______________________________________________________________ 607<br />

Lo stile adottato da Paolo Paschetto fu creato da un massone __________________________________ 608<br />

<strong>La</strong> stella a cinque punte presente sullo stemma della Repubblica Italiana è un simbolo massonico __ 609<br />

Le stelle a cinque punte nel tempio Valdese __________________________________________________ 616<br />

<strong>La</strong> fiaccola ardente nei francobolli di Paschetto è un simbolo massonico _________________________ 617<br />

<strong>La</strong> dea Minerva dipinta da Paolo Paschetto nel Palazzo dell'Istruzione è un simbolo massonico ____ 620<br />

Il piede alato di Paolo Paschetto è un simbolo esoterico-massonico _____________________________ 623<br />

Simboli massonici sulla tessera del partito repubblicano disegnata da Paolo Paschetto ____________ 625<br />

Triangoli massonici ________________________________________________________________________ 630<br />

Altri simboli massonici-occulti in disegni di Paschetto __________________________________________ 631<br />

Paolo Paschetto al lavoro nella 'casina delle streghe' __________________________________________ 632<br />

Paolo Paschetto in alcune pose massoniche __________________________________________________ 635<br />

<strong>La</strong> collaborazione con la rivista Bilychnis, avente uno spirito 'massonico' _________________________ 637<br />

<strong>La</strong> collaborazione con la rivista Conscientia, avente anch'essa uno spirito 'massonico' _____________ 642<br />

Amico di un pastore valdese massone _______________________________________________________ 646<br />

Amico di un pittore massone ________________________________________________________________ 647<br />

Amante della musica del massone Felix Mendelssohn _________________________________________ 648<br />

Non amante della teologia, ma difensore dello spiritista e massone Fogazzaro ___________________ 649<br />

Appartenente alle ACDG, avente legami ed ideali massonici ____________________________________ 652<br />

Lo stemma delle ADI rimanda alla simbologia massonica ______________________________________ 654<br />

Nelle ADI alcuni sanno che ... _______________________________________________________________ 661<br />

Conclusione ______________________________________________________________________________ 662<br />

<strong>La</strong> stella a otto punte di ADI-Media: un simbolo esoterico-occulto-massonico _________ 663<br />

Il pentacolo massonico-satanico nel locale di culto di una Chiesa ADI ________________ 674<br />

Un'altra versione del simbolo esoterico-occulto-massonico della stella a otto punte su un<br />

pulpito ADI _______________________________________________________________________ 678<br />

Il palladianesimo, lo stile architettonico adottato dai Massoni, ha fatto breccia nelle ADI<br />

_________________________________________________________________________________ 685<br />

A proposito del frontone ____________________________________________________________________ 691<br />

Triangoli ... _______________________________________________________________________ 694<br />

L'entrata del locale ADI di Via dei Bruzi assomiglia all'entrata di due logge massoniche 698<br />

Sette triangoli molto inquietanti sulla facciata del locale di culto ADI di Via Repetti a Roma<br />

_________________________________________________________________________________ 699<br />

11


Altri inquietanti triangoli, questa volta nel locale di culto della Chiesa ADI di Napoli ___ 703<br />

<strong>La</strong> 'massoneria dei ragazzi' è entrata nelle ADI ______________________________________ 704<br />

Le teorie scientifiche inventate da massoni accettate dalle ADI ______________________ 706<br />

<strong>La</strong> Gap-theory (o Teoria Restituzionista) _____________________________________________________ 707<br />

<strong>La</strong> teoria dei miliardi di anni della terra _______________________________________________________ 708<br />

Il parlare massonico ______________________________________________________________ 709<br />

Su Dio ___________________________________________________________________________________ 709<br />

Dio viene presentato solo come un Dio di amore, che ama i peccatori _________________________ 709<br />

Il concetto biblico che Dio è un Dio vendicatore viene rigettato ________________________________ 714<br />

Dio non viene presentato come un Dio geloso ______________________________________________ 716<br />

Sulla Bibbia _______________________________________________________________________________ 717<br />

<strong>La</strong> lettera uccide ....______________________________________________________________________ 717<br />

Sull'uomo _________________________________________________________________________________ 720<br />

L'uomo viene presentato non come un essere totalmente depravato, ma come un essere che nasce<br />

puro ___________________________________________________________________________________ 720<br />

Viene proclamato ed esaltato il 'libero arbitrio' ______________________________________________ 722<br />

Viene diffusa la fede nell'uomo ____________________________________________________________ 724<br />

Fede nei medici per ottenere la guarigione _________________________________________________ 725<br />

Sulla fede ________________________________________________________________________________ 729<br />

Tutti gli uomini hanno la fede _____________________________________________________________ 729<br />

Sulla salvezza _____________________________________________________________________________ 730<br />

<strong>La</strong> salvezza anche senza Gesù Cristo _____________________________________________________ 730<br />

Sul mondo e le sue concupiscenze __________________________________________________________ 733<br />

Godetevi la vita, amate il mondo e le cose che sono nel mondo _______________________________ 733<br />

E' lecito voler arricchire per aiutare l'opera della <strong>Massoneria</strong> .... è lecito voler arricchire per aiutare l'<br />

«Opera» in Italia ________________________________________________________________________ 734<br />

Sulla cosiddetta libertà religiosa _____________________________________________________________ 737<br />

Bisogna combattere per averla e una volta ottenuta per salvaguardarla ________________________ 737<br />

Gesù Cristo l'esempio di fede perfetto che le ADI hanno rigettato ___________________________ 742<br />

Il rigetto della sovranità di Dio __________________________________________________________ 744<br />

<strong>La</strong> partecipazione alla diffusione del peccato e delle dottrine di demoni ______________________ 746<br />

Sulla tolleranza ____________________________________________________________________________ 748<br />

In nome del libero arbitrio nessuno ha il diritto di interferire in alcuna maniera nel credo che professa<br />

il suo prossimo __________________________________________________________________________ 748<br />

<strong>La</strong> libertà secondo la <strong>Massoneria</strong> _______________________________________________________ 756<br />

Gesù Cristo era contro la cosiddetta libertà religiosa e di pensiero __________________________ 757<br />

<strong>La</strong> libertà in Cristo sotto attacco delle ADI ________________________________________________ 762<br />

Sul peccato e le false dottrine _______________________________________________________________ 764<br />

Sono indulgenti verso il peccato ___________________________________________________________ 764<br />

Vengono tollerati il peccato e l'errore dottrinale _____________________________________________ 765<br />

'Non giudicate' dice la <strong>Massoneria</strong> .... e non 'Non giudicate' dicono anche le ADI ________________ 766<br />

Parola d'ordine della <strong>Massoneria</strong> e delle ADI: 'Devono evitarsi le controversie religiose' _________ 768<br />

Sul divorzio e seconde nozze, sulla contraccezione e sull'aborto ________________________________ 769<br />

Sono questioni personali in cui le persone sono libere di agire come vogliono __________________ 769<br />

Sull'aldilà _________________________________________________________________________________ 774<br />

Il fuoco dell'inferno e la Nuova Gerusalemme sono allegorie__________________________________ 774<br />

L'agire massonico ________________________________________________________________ 775<br />

Il pastore viene considerato come il 'Maestro Venerabile' _______________________________________ 776<br />

12


Il luogo di culto viene considerato sacro come il tempio massonico ______________________________ 776<br />

<strong>La</strong> sontuosità del locale di culto per 'onorare' Dio ______________________________________________ 777<br />

Affermano che gli accusatori sono tutti diffamatori e maldicenti __________________________________ 778<br />

<strong>La</strong> manipolazione delle Sacre Scritture _______________________________________________________ 779<br />

<strong>La</strong> segretezza: una necessità come nella <strong>Massoneria</strong> __________________________________________ 782<br />

Collaborazione con la Società Biblica Britannica e Forestiera ________________________ 783<br />

Tre storici che ci fanno indignare __________________________________________________ 784<br />

Daniele Di Iorio - Massoni ed ideali massonici esaltati __________________________________________ 784<br />

Stefano Gagliano - Il professore al convegno organizzato dal Grande Oriente Italiano _____________ 793<br />

Alessandro Iovino - L'intervista al massone Licio Gelli __________________________________________ 795<br />

Giuseppe Gangale, il maestro massone che frequentava la Chiesa ADI di Crotone ed il<br />

suo pastore ______________________________________________________________________ 799<br />

Alcune parole ai nostri fratelli che sono nelle ADI ___________________________________ 801<br />

Capitolo 14 _____________________________________________________________________________ 804<br />

Il piano dei Massoni/Illuminati: distruggere il Cristianesimo per mezzo delle Chiese<br />

Evangeliche ________________________________________________________________ 804<br />

Il Consiglio Nazionale delle Chiese negli USA - National Council of Churches (NCC) ___ 804<br />

Il Consiglio Mondiale delle Chiese - World Council of Churches (WCC) _______________ 808<br />

Idolatria __________________________________________________________________________________ 814<br />

Omosessualità ____________________________________________________________________________ 815<br />

Eresie di perdizione ________________________________________________________________________ 815<br />

L'Alleanza Evangelica Mondiale - World Evangelical Alliance (WEA) __________________ 816<br />

L'Associazione Giovanile Maschile Cristiana - Young Men’s Christian Association (YMCA)<br />

_________________________________________________________________________________ 820<br />

L’Alleanza Interreligiosa __________________________________________________________ 825<br />

Il Movimento di Losanna __________________________________________________________ 826<br />

<strong>La</strong> Fondazione Tony Blair per la Fede ______________________________________________ 829<br />

Società Bibliche __________________________________________________________________ 830<br />

Società Biblica Americana (American Bible Society) ___________________________________________ 830<br />

Società Biblica Britannica e Forestiera (British and Foreign Bible Society) ________________________ 830<br />

L'Esercito della Salvezza __________________________________________________________ 833<br />

I Boy Scout ______________________________________________________________________ 836<br />

<strong>La</strong> Federazione delle Chiese Evangeliche __________________________________________ 842<br />

Il Primo Congresso Evangelico (1920) _______________________________________________________ 842<br />

Il Secondo Congresso Evangelico (1965) _____________________________________________________ 846<br />

Una coincidenza molto inquietante ________________________________________________________ 850<br />

<strong>La</strong> <strong>Massoneria</strong> spinge all'ecumenismo con la Chiesa Cattolica Romana _______________________ 851<br />

I due cardinali massoni che promossero il dialogo tra Cattolici Romani e Pentecostali ___ 854<br />

<strong>La</strong> <strong>Massoneria</strong> spinge ad accettare l'aborto, il divorzio, i 'matrimoni' gay, ecc. __________________ 856<br />

Cosa fare ________________________________________________________________________ 857<br />

Capitolo 15 _____________________________________________________________________________ 860<br />

13


Il Nuovo Ordine Mondiale ____________________________________________________ 860<br />

Breve storia ______________________________________________________________________ 860<br />

1773 - Mayer Amschel Rothschild _________________________________________________________ 860<br />

1776 - L'Ordine degli Illuminati ____________________________________________________________ 861<br />

1782 - Il Congresso di Wilhelmsbad, quando gli Illuminati si allearono con la <strong>Massoneria</strong> ________ 861<br />

1785 - Uno degli Illuminati colpito a morte da un fulmine _____________________________________ 862<br />

1790 - Mayer Amschel Rothschild e il suo disprezzo verso i governi nazionali __________________ 863<br />

1797 - Le prove della Cospirazione degli Illuminati __________________________________________ 863<br />

1821 - <strong>La</strong> dialettica hegeliana _____________________________________________________________ 864<br />

1833 - Il presidente americano John Quincy Adams contro la <strong>Massoneria</strong> ______________________ 865<br />

1844 - Nasce la YMCA ___________________________________________________________________ 866<br />

1848 - Karl Marx e il suo proposito di distruggere l'idea di Dio ________________________________ 866<br />

1870 - Giuseppe Mazzini scrive ad Albert Pike ______________________________________________ 867<br />

1889 - Albert Pike proclama che la religione massonica si basa sul culto a Lucifero _____________ 869<br />

1893 - Il Parlamento Mondiale delle Religioni _______________________________________________ 869<br />

1908 - Nasce il Consiglio Federale delle Chiese ____________________________________________ 870<br />

1913 - The New Freedom ________________________________________________________________ 870<br />

1913 - <strong>La</strong> Federal Reserve _______________________________________________________________ 871<br />

1921 - Nasce il Consiglio per le Relazioni con l'Estero (CFR) _________________________________ 872<br />

1928 - '<strong>La</strong> Cospirazione Aperta' e 'Il Nuovo Ordine Mondiale' _________________________________ 872<br />

1935 - Sul dollaro americano appare il simbolo degli Illuminati ________________________________ 873<br />

1942 - Il Consiglio Federale delle Chiese approva Il Nuovo Ordine Mondiale ___________________ 874<br />

1945 - Harry Truman esalta il Governo Mondiale ____________________________________________ 874<br />

1945 - Le Nazioni Unite __________________________________________________________________ 875<br />

1948 - Nasce il Consiglio Mondiale delle Chiese ____________________________________________ 875<br />

1950 - 'Con il consenso o con la conquista' _________________________________________________ 876<br />

1954 - Il Gruppo Bilderberg _______________________________________________________________ 877<br />

1966 - Il professore Quigley porta alla luce il gruppo della Tavola Rotonda _____________________ 877<br />

1968 - Il Club di Roma ___________________________________________________________________ 878<br />

1973 - <strong>La</strong> Commissione Trilaterale ________________________________________________________ 878<br />

1986 - <strong>La</strong> giornata Mondiale di preghiera per la pace ________________________________________ 879<br />

1991 - George Bush annunzia il Nuovo Ordine Mondiale _____________________________________ 880<br />

1991 - David Rockefeller ringrazia i media per avere tenuto nascosto il piano di creare un Nuovo<br />

Ordine Mondiale ________________________________________________________________________ 880<br />

1992 - Henry Kissinger si esprime sul Governo Mondiale ____________________________________ 881<br />

1992 - Strobe Talbott e la nascita della nazione globale ______________________________________ 882<br />

1993 - Il secondo Parlamento Mondiale delle Religioni _______________________________________ 883<br />

1994 - Nasce l'Alleanza Interreligiosa ______________________________________________________ 883<br />

1994 - Lo Human Development Report ____________________________________________________ 883<br />

2002 - David Rockefeller ammette pubblicamente il suo intento _______________________________ 884<br />

2004 - Giovanni Paolo II parla della necessità di un Nuovo Ordine Mondiale ___________________ 885<br />

2005 - Benedetto XVI esorta a costruire un nuovo ordine mondiale ____________________________ 885<br />

2006 - Giorgio Napolitano, il presidente della Repubblica Italiana, auspica la creazione di un Nuovo<br />

Ordine Mondiale ________________________________________________________________________ 886<br />

2007 - Aaron Russo svela il piano segreto dei Rockefeller ___________________________________ 887<br />

2008 - Tony Blair Foundation _____________________________________________________________ 887<br />

2008 - Barack Obama e i muri che devono essere abbattuti __________________________________ 888<br />

2008 - Il Barone David de Rothschild afferma che esiste un Nuovo Ordine Mondiale ____________ 888<br />

2009 - Il presidente francese Sarkozy invoca il Nuovo Ordine Mondiale ________________________ 889<br />

2009 - Gordon Brown al G-20 di Londra ____________________________________________________ 890<br />

14


Nei film, nei cartoni animati e nella musica _________________________________________ 890<br />

<strong>La</strong> venuta del Signore Gesù Cristo è vicina _________________________________________ 892<br />

Capitolo 16 _____________________________________________________________________________ 897<br />

Avvertimenti ed esortazioni finali _____________________________________________ 897<br />

Perchè un Cristiano non può essere un massone ___________________________________ 897<br />

Perchè le Chiese Evangeliche non condannano la <strong>Massoneria</strong> e la doppia appartenenza<br />

_________________________________________________________________________________ 898<br />

Non tollerate la <strong>Massoneria</strong> _______________________________________________________ 901<br />

<strong>La</strong> strategia dei massoni per poter lavorare nell'ombra indisturbati ___________________ 902<br />

Appendice __________________________________________________________________ 904<br />

Note allo scritto '<strong>La</strong> <strong>Massoneria</strong> alla conquista della Chiesa' _________________________ 904<br />

Foto _____________________________________________________________________________ 910<br />

15


Presentazione<br />

Roma, Dicembre 2012<br />

Fratelli nel Signore, la <strong>Massoneria</strong> è una diabolica istituzione perchè predica un altro Vangelo, un<br />

Vangelo diverso da quello del Signore Gesù Cristo, che essa vuole far accettare a tutti gli uomini,<br />

tra i quali ci sono perciò anche i Cristiani, e quindi essa va <strong>smascherata</strong> e riprovata.<br />

<strong>La</strong> natura diabolica della <strong>Massoneria</strong> emergerà in maniera evidente man mano che analizzeremo i<br />

suoi insegnamenti, i suoi rituali, i suoi simboli e i suoi propositi, ma sappiate che essa viene<br />

astutamente presentata come un'opera di Dio a favore dell'umanità, infatti Foster Bailey (1888-<br />

1977) - massone del 32° grado del Rito Scozzese Ant ico ed Accettato (quindi di un grado<br />

massonico molto alto) che era il marito di Alice Bailey (1880-1949) una nota occultista e spiritista<br />

del New Age - ha detto: '<strong>La</strong> <strong>Massoneria</strong> non è fatta dall'uomo; è fatta da Dio .... <strong>La</strong> <strong>Massoneria</strong> è<br />

sopravvissuta ai secoli perchè nella verità e nei fatti noi siamo stati guidati dall'ispirazione e<br />

dall'intuizione, dalla Grande Loggia in Alto, i cui membri non sono dei Massoni morti, ma una<br />

Società vivente di Menti Illuminate, i Conoscitori del Piano di Dio' (Foster Bailey, The Spirit of<br />

Masonry [Lo Spirito della <strong>Massoneria</strong>], Hampstead London, Lucis Trust, 1972, pag. 119 - <strong>La</strong> casa<br />

editrice Lucis Trust fondata dai coniugi Bailey, originariamente si chiamava 'Lucifer Publishing<br />

Company' perchè i Bailey erano adoratori di Satana). E questa Grande Loggia in Alto sarebbe<br />

dunque la Loggia Madre di tutte le logge massoniche, e starebbe operando incessantemente per il<br />

progresso spirituale e morale dell'umanità appunto attraverso le logge massoniche!<br />

Queste cosiddette Menti Illuminate di cui parla Foster Bailey, che sono anche definite 'i conoscitori<br />

del Piano di Dio', non sono altro quindi che spiriti maligni, che vengono presentati dagli occultisti e<br />

dagli spiritisti in questa maniera per non rivelare la loro reale natura che è malvagia, in quanto<br />

sono degli esseri spirituali al servizio di Satana.<br />

Ecco perchè ho scritto questo libro contro la <strong>Massoneria</strong>, affinché voi fratelli nel Signore sappiate<br />

che cosa è veramente la <strong>Massoneria</strong> e cosa si propone di fare, e non vi lasciate quindi ingannare<br />

da tutti quelli che la presentano come una istituzione amica della Chiesa o addirittura una<br />

organizzazione Cristiana, e vi guardiate da essa e da tutti coloro che ne fanno parte o che provano<br />

simpatia verso di essa. Anche perchè - dovete sapere - la <strong>Massoneria</strong> è presente in mezzo alla<br />

Chiesa, perchè nelle Chiese Evangeliche sparse per il mondo ci sono tanti Massoni che talvolta<br />

sono anche pastori o conduttori di Chiese, ma soprattutto la <strong>Massoneria</strong> è presente in mezzo alla<br />

Chiesa con la sua filosofia. E quindi in mezzo alla Chiesa sono all'opera degli spiriti seduttori che<br />

da parte del diavolo diffondono il pensiero massonico.<br />

<strong>La</strong> grazia del Signore Gesù Cristo sia con voi<br />

Giacinto Butindaro<br />

16


Capitolo 1<br />

Cos'è la <strong>Massoneria</strong><br />

Che cosa è la <strong>Massoneria</strong>? Albert Pike (1809-1891) - massone del 33° grado, Sovrano Gran<br />

Commendatore del Supremo Consiglio del R.S.A.A. (Rito Scozzese Antico e Accettato) della<br />

Giurisdizione Sud degli Stati Uniti dal 1859 fino alla sua morte - nel suo libro Morals and Dogma<br />

che è considerato '<strong>La</strong> Bibbia della <strong>Massoneria</strong> di Rito Scozzese' 'la cui lettura e il cui studio sono<br />

indispensabili per chi voglia essere un Maestro dell'Arte Reale nel senso più vero e profondo'<br />

(Introduzione di Elvio Sciubba in Albert Pike, Morals and Dogma, Edizione Italiana, Bastogi Editrice<br />

Italiana, Foggia 2004, Vol. 1, pag. 17), la definisce così: '<strong>La</strong> <strong>Massoneria</strong> è un sistema di regole<br />

etiche velato in allegorie ed illustrato da simboli da cui si possono attingere lezioni di moralità e<br />

filosofia. [.....] Essenzialmente filosofica, filantropica ed apportatrice di progresso, essa ha per base<br />

il dogma di una ferma fede nell'esistenza di Dio, nella Sua Provvidenza e nell'immortalità<br />

dell'anima; per oggetto la diffusione della verità morale, filosofica, politica, religiosa e la pratica di<br />

tutte le verità. In ogni età il suo motto è stato: «Libertà, Uguaglianza, Fraternità» [....]. Abbraccia<br />

tutti i partiti e tutte le religioni, per formare tra di esse tutta una vasta fraterna associazione. Essa<br />

riconosce la dignità della natura umana e il diritto dell'uomo alla libertà di cui è degno, e non<br />

conosce alcun criterio di preferenza tra gli uomini, discriminando solo il vizio, l'ignoranza, la<br />

depravazione e riconoscendo la necessità di subordinazione ad un ordine legale e ad un'autorità.<br />

E' filantropica, perchè riconosce come una grande verità che tutti gli uomini hanno la stessa<br />

origine, comuni interessi e devono cooperare per lo stesso fine. Perciò insegna ai propri membri<br />

ad amarsi l'un l'altro, a offrirsi l'un l'altro mutua assistenza e aiuto in tutte le circostanze della vita, a<br />

dividere ciascuno pene e tristezze altrui, come gioie e piaceri, a salvaguardare la reputazione,<br />

rispettare le opinioni, essere tolleranti degli errori l'un dell'altro, in materia di fede e di principio. E'<br />

filosofica, perchè insegna le grandi verità concernenti la natura e l'esistenza di una suprema<br />

divinità, e l'esistenza e l'immortalità dell'anima. [...] Fine della <strong>Massoneria</strong> è il perfezionamento<br />

fisico, l'elevazione morale e il progresso intellettuale e spirituale dell'individuo e della società'<br />

(Albert Pike, Morals and Dogma, Edizione Italiana, Bastogi Editrice Italiana, Foggia 2011, Vol. 2,<br />

pag. 5, 169, 167). Questo sistema è suddiviso in gradi, tramite i quali i membri della <strong>Massoneria</strong>,<br />

usandosi di rituali e simboli, avanzano verso la perfezione, ossia marciano verso la verità e la luce,<br />

e ognuno dei quali segna - secondo loro ovviamente - un progresso morale e spirituale, che il<br />

massone dovrà usare per migliorare e perfezionare la società per farla diventare come vuole la<br />

<strong>Massoneria</strong>. In altre parole, la <strong>Massoneria</strong> - detta anche Libera Muratoria o Frammassoneria, - è<br />

un ordine iniziatico che si propone la ricerca della verità ed ha come fine il perfezionamento morale<br />

e spirituale dell'individuo e dell'umanità.<br />

Il massone Lino Sacchi nel suo libro <strong>Massoneria</strong> per principianti dice: '<strong>La</strong> <strong>Massoneria</strong> è una via di<br />

ricerca intellettuale. Qualcuno preferisce «ricerca della Verità» o, metaforicamente, «ricerca della<br />

Luce». Il metodo è, essenzialmente, quello prescritto dall'oracolo di Delfi («Conosci te stesso») ed<br />

espresso in linguaggio figurato dall'alchimista quando dice «visita l'interno della Terra rettificando<br />

troverai la pietra occulta», dove l'interno della Terra è la nostra interiorità. Non è né mistico né<br />

contemplativo, non assomiglia alla «preghiera del cuore» di certi mistici, né alla meditazione dei<br />

monaci del Monte Athos, ma è bensì quello di una laica e faticosa autoanalisi. Comporta di fare<br />

17


nascere la Verità con un lavoro da ostetrico, quello che Socrate chiamava maieutica, ma una<br />

maieutica diversa da quella socratica, che in fondo era poi un raffinato gioco intellettuale di tipo<br />

sofistico. Il metodo comprende anche il perseguimento del perfezionamento morale, che è il primo<br />

gradino e il primo strumento' (Lino Sacchi, <strong>Massoneria</strong> per principianti, Edizioni L'Età dell'Acquario,<br />

Torino 2008, pag. 142-143).<br />

Giuliano Di Bernardo, ex Gran Maestro del Grande Oriente d'Italia, ha definito la <strong>Massoneria</strong> così:<br />

'<strong>La</strong> <strong>Massoneria</strong> è una concezione della vita e dell'uomo: sono massoni quegli uomini che si<br />

ispirano a certi principi, che li interiorizzano e li assumono come ragioni della propria condotta:<br />

sono i principi della libertà, della tolleranza, della fratellanza, della trascendenza, e del fondamento<br />

iniziatico' (dall'intervista fattagli da Daniele Luttazzi durante la puntata della trasmissione Satyricon<br />

andata in onda su Rai 2 l'11 Aprile 2001 - video su Youtube: http://youtu.be/EGRDdv50V8s).<br />

Tuttavia, queste definizioni date sulla <strong>Massoneria</strong> nascondono quello che è oggi realmente la<br />

<strong>Massoneria</strong>, ossia un'associazione che come vedremo si prefigge di avere ed estendere il<br />

controllo della società, e quindi dell'ambiente politico, militare, finanziario, economico, mediatico,<br />

culturale e religioso. E nella quale molti entrano dunque, non perchè credono nella funzione<br />

umanitaria e spiritualistica dell'organizzazione, ma per avere un ruolo importante all'interno del<br />

sistema, e solitamente ottengono privilegi, denaro e opportunità per diventare persone importanti<br />

all'interno di settori come la politica, la magistratura, l'economia, la finanza, l'esercito, il<br />

giornalismo, l'università e pure all'interno delle varie religioni e delle denominazioni o federazioni o<br />

associazioni protestanti. Non c'è dunque alcun dubbio, la <strong>Massoneria</strong> costituisce un occulto centro<br />

di potere sia a livello nazionale che internazionale.<br />

Il procuratore Agostino Cordova, che nel 1992 avviò una inchiesta sui rapporti tra poteri criminali e<br />

massoneria, ha affermato per esempio che 'la massoneria deviata è il tessuto connettivo della<br />

gestione del potere, e ciò sia per la natura che per il numero delle attività illecite e degli interessi<br />

accertati, sia per la qualità ed il numero dei personaggi coinvolti, tutti occupanti appunto posti di<br />

potere, e costituenti un enorme partito trasversale ramificato non solo in tutto il territorio nazionale,<br />

ma collegato con corrispondenti od analoghe organizzazioni in tutto il mondo. Situazione tanto più<br />

preoccupante quanto, per l'attuale crisi delle istituzioni e dei partiti, la massoneria deviata<br />

occuperà, ed occultamente, anche gli spazi lasciati liberi da essi. In conclusione, come ho<br />

ripetutamente affermato in ogni occasione, ritengo che la società italiana sia nelle mani di<br />

inesplorati gruppi occulti di potere e di altre consociazioni e congregazioni e che solo di tanto in<br />

tanto, ed unicamente in occasione di vicende eclatanti, se ne renda conto. Per dimenticarsene<br />

immediatamente dopo, spesso perchè l'attenzione è subito distolta o sviata da altre vicende o<br />

controvicende analoghe: come abitualmente e liberamente avviene nel nostro Paese, in cui la<br />

memoria è corta, e non si va oltre l'episodio contingente' (dalla Postfazione presente in Francesco<br />

Forgione & Paolo Mondani, Oltre la cupola: massoneria mafia politica, Rizzoli Editore 1994, pag.<br />

248). Il procuratore quando parla di 'massoneria deviata' indica la massoneria 'cattiva e disonesta',<br />

quella cioè che compie attività illegali, per contraddistinguerla dunque dalla <strong>Massoneria</strong> 'seria e<br />

onesta' che si attiene alle leggi dello Stato.<br />

Tuttavia bisogna stare attenti a quando questa espressione viene usata dai massoni, perchè i<br />

massoni spesso usano le parole 'massoneria deviata' per 'sbarazzarsi' davanti all'opinione<br />

pubblica di logge o di massoni (non importa se segreti o non segreti) - regolarmente facenti parte<br />

della loro Obbedienza e le cui attività erano più o meno note - nel momento che la magistratura<br />

scopre le loro attività che mirano al controllo dello Stato o sono in aperta violazione delle leggi<br />

dello Stato. Già perchè deve essere la magistratura a scoprirle le cose, perchè i massoni sono<br />

chiamati a tenersi per sè eventuali reati penalmente rilevanti commessi da loro fratelli e a non<br />

18


farne parola ai magistrati, in quanto 'come rivela una sentenza a sezioni unite del Tribunale<br />

massonico del 28/X/1978, per il principio n. 1 Cap. IV degli <strong>Antichi</strong> Doveri il massone anche se a<br />

conoscenza di un reato non può neanche minacciare di denunciare un fratello a quello che viene<br />

definito “Tribunale Profano”, ovvero l’organo giudiziario previsto dalla Costituzione italiana, pena<br />

l'immediata espulsione dalla loggia' (tratto da: http://paolofranceschetti.blogspot.it/). Un esempio<br />

per tutti è quello della Loggia P2 capeggiata da Licio Gelli che da importanti esponenti del Grande<br />

Oriente d'Italia - l'obbedienza massonica a cui apparteneva la P2 - ora viene indicata come 'loggia<br />

deviata' o 'massoneria deviata' (addirittura viene asserito che 'la P2 stava alla massoneria come le<br />

Brigate Rosse stavano al Partito Comunista Italiano'!) e quindi come non vera massoneria, il che è<br />

falso in quanto fino a che non fu scoperta e non scoppiò lo scandalo, la P2 risultava una loggia<br />

«segreta» regolarmente inserita all'interno del Grande Oriente d'Italia (GOI). Si può dire che non<br />

tutti i massoni di allora erano 'piduisti' o d'accordo con Gelli, ma non che i 'piduisti' non fossero<br />

parte del GOI o che non fossero veri massoni, e difatti l'ex Gran Maestro del GOI Giuliano di<br />

Bernardo sull'appartenenza o meno della P2 al GOI, ha affermato: «Quando si parla di Gelli, di<br />

Ortolani e della P2 come di "massoneria" non si dice il falso, perchè Gelli, Ortolani e la P2 erano<br />

parte del Grande Oriente d'Italia. Ma si semplifica troppo. <strong>La</strong> P2 e i suoi esponenti non<br />

rappresentavano tutta la massoneria italiana. Ma certo ne erano parte» (Ferruccio Pinotti, Fratelli<br />

d'Italia, Terza edizione BUR Futuropassato, 2008, pag. 30).<br />

Da quello che ho potuto capire studiando la <strong>Massoneria</strong>, l'espressione 'massoneria deviata' viene<br />

puntualmente usata da molti massoni per evitare che si scopra che la vera massoneria è segreta.<br />

Il magistrato Carlo Alberto Agnoli nel suo libro <strong>La</strong> <strong>Massoneria</strong> alla conquista della Chiesa fa la<br />

seguente osservazione che mi trova d'accordo: 'Checché affermino i suoi pubblici sostenitori, la<br />

<strong>Massoneria</strong> è sempre stata e rimane una Società Segreta operante all'insaputa di tutti, tramite<br />

personaggi noti bensì, e spesso anche notissimi, ma la cui appartenenza ad essa resta circondata<br />

dal più rigoroso mistero. Costoro si incontrano in riservatissimi conciliaboli che li riuniscono al di là<br />

delle apparenti divergenze e dei contrasti anche clamorosi che appaiono al «mondo profano», per<br />

attuare piani e programmi comuni che devono restare ignoti al pubblico. Ciò è stato recentemente<br />

dimostrato dalla notoria vicenda della Loggia P2 nella quale confluivano uomini dalle più diverse e<br />

in apparenza contraddittorie etichette politiche e ideologiche. Né si dica, per favore, che la P2 era<br />

una Loggia «atipica» e «deviata». È lo stesso incontestato storico ufficiale della <strong>Massoneria</strong>, il<br />

professor Aldo Mola, ad affermare in un'intervista a Il Sabato, del 26 settembre 1992 - come<br />

sintetizza l'articolista - che la P2 «non fu una Loggia deviata, ma si dovette sacrificarla perché non<br />

si scoprisse che la vera <strong>Massoneria</strong> era coperta». Ciò, peraltro, è risultato ben chiaro a tutti in<br />

seguito alle indagini del giudice Agostino Cordova che hanno rivelato tutto un pullulare di Logge<br />

«deviate» in combutta con mafia, camorra e n'drangheta e immerse fino al collo nel «mercato»<br />

degli appalti truccati e delle tangenti' (Carlo Alberto Agnoli, <strong>La</strong> <strong>Massoneria</strong> alla conquista della<br />

Chiesa, EILES, 1996, pag. 6). Per cui nessuno si illuda, la vera <strong>Massoneria</strong> è quella coperta o<br />

segreta: tutto il resto - cioè l'immagine di una associazione filantropica e filosofica che rispetta le<br />

leggi dello Stato e che ha come obbiettivo il progresso morale e spirituale dell'uomo - è<br />

semplicemente una 'faccia pulita' da presentare all'opinione pubblica per nasconderle la vera<br />

<strong>Massoneria</strong> che opera nell'ombra ai più alti livelli della società per controllare tutti i settori della<br />

società e per permetterle così di continuare ad operare senza destare sospetti. Dovete infatti<br />

tenere sempre a mente che il principale obiettivo dei Massoni (e i loro associati Illuminati) è un<br />

governo mondiale sotto il controllo di una élite massonica.<br />

I membri della massoneria (i massoni) sono chiamati anche frammassoni, dal francese francmaçon<br />

e dall'inglese freemason, che significa 'libero muratore'. Il termine 'muratori' deriva dal fatto<br />

che la massoneria viene detto risale agli operai e muratori che costruirono il tempio di Salomone<br />

19


(ma su questo ci torneremo fra breve); mentre l'aggettivo 'libero' dal fatto che nel Medioevo<br />

l'appartenenza alle Corporazioni di Muratori assicurasse dei privilegi e la libertà da certe servitù<br />

feudali.<br />

<strong>La</strong> massoneria sarebbe nata come associazione di mutuo appoggio e perfezionamento morale tra<br />

artigiani muratori, mentre in seguito si trasformò in una confraternita di tipo iniziatico caratterizzata<br />

dal segreto rituale, con un'organizzazione a livello mondiale.<br />

I massoni hanno in comune gli stessi ideali morali e metafisici e la credenza in un essere supremo,<br />

da loro chiamato 'Grande Architetto dell'Universo' o G.A.D.U. (ci sono però alcune logge<br />

massoniche che ammettono anche gli atei, ma sono considerate 'irregolari'), e nell'immortalità<br />

dell'anima; si considerano e chiamano vicendevolmente 'Fratelli'; e devono darsi l'un l'altro<br />

insegnamento ed assistenza entro i limiti del giusto e dell’onesto (anche se come vedremo dopo, i<br />

massoni hanno sostanzialmente giurato di mentire in caso devono difendere un loro fratello o<br />

l'Ordine).<br />

I Massoni si riuniscono e lavorano nelle Logge. Il termine Loggia però oltre che riferirsi al locale<br />

(Tempio) adibito alle riunioni rituali, si riferisce anche all’assemblea stessa dei Massoni. Il nome<br />

deriva dalle baracche costruite sul luogo di lavoro dalle corporazioni edilizie medievali, che<br />

servivano anche per le riunioni dei soci muratori e costruttori per la discussione dei progetti di<br />

costruzione.<br />

Non esiste un'autorità centrale massonica, ma esistono numerose giurisdizioni di governo della<br />

massoneria, ciascuna delle quali sovrana e indipendente dalle altre e di solito definita su base<br />

nazionale. <strong>La</strong> massima autorità a capo di una giurisdizione massonica è di solito chiamata Gran<br />

Loggia o, a volte, Grande Oriente, e corrisponde normalmente ad una singola nazione, sebbene il<br />

territorio possa essere più ampio o più ristretto.<br />

Fino al 1994 erano esclusi dalla <strong>Massoneria</strong> i negri: in quell'anno infatti la Gran Loggia Unita<br />

d'Inghilterra (UGLE) - che è considerata dai massoni la «Gran Loggia Madre del Mondo» - ha<br />

riconosciuto la Prince Hall Grand Lodge del Massachusetts che fa parte della <strong>Massoneria</strong> afroamericana<br />

chiamata Prince Hall, che è nata ufficialmente nel 1784 per opera del massone Prince<br />

Hall (1735-1807) in quanto fu in quell'anno che la Gran Loggia d’Inghilterra concesse la Bolla di<br />

fondazione all'African Lodge di cui Prince Hall era Maestro Venerabile.<br />

Alle Logge massoniche non possono aderire le donne. Quelle che permettono la loro adesione<br />

sono dette 'logge irregolari'. Perchè le donne non possono aderire alla <strong>Massoneria</strong>? I Massoni<br />

adducono varie ragioni, ma la vera ragione di questa loro esclusione risiede nella filosofia<br />

fondamentale di questa istituzione. Il massone infatti è un rappresentante della sua divinità, il<br />

principio generativo, e deve perciò essere un uomo, deve possedere la virilità generativa.<br />

Riguardo all'affiliazione delle donne alla massoneria, vorrei dire però anche questo. Fu la<br />

<strong>Massoneria</strong> francese nel diciottesimo secolo a concedere alle donne di affiliarsi in quelle logge che<br />

venivano appositamente organizzate a tale scopo, che erano chiamate 'Les loges d’Adoption', per<br />

cui questo tipo di <strong>Massoneria</strong> venne chiamata <strong>Massoneria</strong> Adottata. Questo tipo di logge diedero<br />

vita nel 1952 alla Grande Loggia Femminile di Francia che oggi conta circa 13.000 donne.<br />

Anche in altre nazioni però le donne hanno ora spazio nella <strong>Massoneria</strong>, esiste per esempio, <strong>La</strong><br />

Grande Loggia Femminile del Belgio e alcune istituzioni massoniche di donne, tra le quali<br />

l’Onorevole Fratellanza dell’Antica <strong>Massoneria</strong>, con sede a Londra. Negli Stati Uniti esistono Le<br />

Droit Humaine, la Unione Massonica e dell’Ordine Orientale della Unione Massonica<br />

20


Internazionale, tutte istituzioni massoniche che permettono l’affiliazione delle donne. A Washington<br />

DC si trova il quartier generale del Rito Adottato dell’Ordine Internazionale della Stella d’Oriente<br />

per le donne dei maestri massoni, mentre le Dame del Santuario d’Oriente del Nord America<br />

curano l’attività degli ospedali che sotto la loro egida si occupano di bimbi ammalati e l’Ordine<br />

Internazionale delle Figlie di Giobbe raggruppa giovani ragazze e spose imparentate con iniziati<br />

alla <strong>Massoneria</strong>. In Italia la Gran Loggia Massonica Femminile d’Italia (GLMFI), costituitasi a Roma<br />

nel 1990, è attualmente l’unica obbedienza femminile operante in Italia, con statuto e regolamenti<br />

riconosciuti a livello internazionale. Essa ha al suo vertice la Gran Maestra. Nel novembre 2000 la<br />

GLMFI ha partecipato alla fondazione dell’Unione delle Obbedienze Massoniche del Mediterraneo.<br />

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Capitolo 2<br />

Storia<br />

Hiram e la costruzione del tempio di Salomone<br />

Secondo la tradizione massonica, le origini della massoneria risalgono alla costruzione del tempio<br />

di Salomone (che ebbe luogo circa 1000 anni prima della venuta di Cristo) in cui ebbe un ruolo<br />

importante Hiram (o Huram), che il re di Tiro mandò al re Salomone dietro richiesta di quest'ultimo<br />

per aiutarlo nei lavori della casa di Dio, secondo che è scritto: "Poi Salomone mandò a dire a<br />

Huram re di Tiro: ‘Fa’ con me come facesti con Davide mio padre, al quale mandasti de’ cedri per<br />

edificarsi una casa di abitazione. Ecco, io sto per edificare una casa per il nome dell’Eterno,<br />

dell’Iddio mio, per consacrargliela, per bruciare dinanzi a lui il profumo fragrante, per esporvi<br />

permanentemente i pani della presentazione, e per offrirvi gli olocausti del mattino e della sera, dei<br />

sabati, dei novilunî, e delle feste dell’Eterno, dell’Iddio nostro. Questa è una legge perpetua per<br />

Israele. <strong>La</strong> casa ch’io sto per edificare sarà grande, perché l’Iddio nostro è grande sopra tutti gli<br />

dèi. Ma chi sarà da tanto da edificargli una casa, se i cieli e i cieli de’ cieli non lo posson<br />

contenere? E chi son io per edificargli una casa, se non sia tutt’al più per bruciarvi de’ profumi<br />

dinanzi a lui? Mandami dunque un uomo abile a lavorare l’oro, l’argento, il rame, il ferro, la<br />

porpora, lo scarlatto, il violaceo, che sappia fare ogni sorta di lavori d’intagli, collaborando con gli<br />

artisti che sono presso di me in Giuda e a Gerusalemme, e che Davide mio padre aveva<br />

approntati. ...... E Huram, re di Tiro, rispose così in una lettera, che mandò a Salomone: ‘L’Eterno,<br />

perché ama il suo popolo, ti ha costituito re su di esso’. Huram aggiunse: ‘Benedetto sia l’Eterno,<br />

l’Iddio d’Israele, che ha fatto i cieli e la terra, perché ha dato al re Davide un figliuolo savio, pieno di<br />

senno e d’intelligenza, il quale edificherà una casa per l’Eterno, e una casa reale per sé! Io ti<br />

mando dunque un uomo abile e intelligente, maestro Huram, figliuolo d’una donna della tribù di<br />

Dan e di padre Tiro, il quale è abile a lavorare l’oro, l’argento, il rame, il ferro, la pietra, il legno, la<br />

porpora, il violaceo, il bisso, lo scarlatto, e sa pur fare ogni sorta di lavori d’intaglio, ed eseguire<br />

qualsivoglia lavoro d’arte gli si affidi. Egli collaborerà coi tuoi artisti e con gli artisti del mio signore<br />

Davide, tuo padre" (2 Cronache 2:3-7, 11-14), ed anche: "Il re Salomone fece venire da Tiro<br />

Hiram, figliuolo d’una vedova della tribù di Neftali; suo padre era di Tiro. Egli lavorava in rame; era<br />

pieno di sapienza, d’intelletto e d’industria per eseguire qualunque lavoro in rame. Egli si recò dal<br />

re Salomone ed eseguì tutti i lavori da lui ordinati. Fece le due colonne di rame. <strong>La</strong> prima avea<br />

diciotto cubiti d’altezza, e una corda di dodici cubiti misurava la circonferenza della seconda. E<br />

fuse due capitelli di rame, per metterli in cima alle colonne; l’uno avea cinque cubiti d’altezza, e<br />

l’altro cinque cubiti d’altezza. Fece un graticolato, un lavoro d’intreccio, dei festoni a guisa di<br />

catenelle, per i capitelli ch’erano in cima alle colonne: sette per il primo capitello, e sette per il<br />

secondo. E fece due ordini di melagrane attorno all’uno di que’ graticolati, per coprire il capitello<br />

ch’era in cima all’una delle colonne; e lo stesso fece per l’altro capitello. I capitelli che erano in<br />

cima alle colonne nel portico eran fatti a forma di giglio, ed erano di quattro cubiti. I capitelli posti<br />

sulle due colonne erano circondati da duecento melagrane, in alto, vicino alla convessità ch’era al<br />

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di là del graticolato; c’eran duecento melagrane disposte attorno al primo, e duecento intorno al<br />

secondo capitello. Egli rizzò le colonne nel portico del tempio; rizzò la colonna a man destra, e la<br />

chiamò Jakin; poi rizzò la colonna a man sinistra, e la chiamò Boaz. In cima alle colonne c’era un<br />

lavoro fatto a forma di giglio. Così fu compiuto il lavoro delle colonne. Poi fece il mare di getto, che<br />

avea dieci cubiti da un orlo all’altro; era di forma perfettamente rotonda, avea cinque cubiti<br />

d’altezza, e una corda di trenta cubiti ne misurava la circonferenza. Sotto all’orlo lo circondavano<br />

delle colloquintide, dieci per cubito, facendo tutto il giro del mare; le colloquintide, disposte in due<br />

ordini, erano state fuse insieme col mare. Questo posava su dodici buoi, dei quali tre guardavano a<br />

settentrione, tre a occidente, tre a mezzogiorno, e tre ad oriente; il mare stava su di essi, e le parti<br />

posteriori de’ buoi erano vòlte verso il di dentro. Esso avea lo spessore d’un palmo; il suo orlo,<br />

fatto come l’orlo d’una coppa, avea la forma d’un fior di giglio; il mare conteneva duemila bati. Fece<br />

pure le dieci basi di rame; ciascuna avea quattro cubiti di lunghezza, quattro cubiti di larghezza e<br />

tre cubiti d’altezza. E il lavoro delle basi consisteva in questo. Eran formate di riquadri, tenuti<br />

assieme per mezzo di sostegni. Sopra i riquadri, fra i sostegni, c’erano de’ leoni, de’ buoi e dei<br />

cherubini; lo stesso, sui sostegni superiori; ma sui sostegni inferiori, sotto i leoni ed i buoi, c’erano<br />

delle ghirlande a festoni. Ogni base avea quattro ruote di rame con le sale di rame; e ai quattro<br />

angoli c’erano delle mènsole, sotto il bacino; queste mensole erano di getto; di faccia a ciascuna<br />

stavan delle ghirlande. Al coronamento della base, nell’interno, c’era un’apertura in cui s’adattava il<br />

bacino; essa avea un cubito d’altezza, era rotonda, della forma d’una base di colonna, e aveva un<br />

cubito e mezzo di diametro; anche lì v’erano delle sculture; i riquadri erano quadrati e non circolari.<br />

Le quattro ruote eran sotto i riquadri, le sale delle ruote eran fissate alla base, e l’altezza d’ogni<br />

ruota era di un cubito e mezzo. Le ruote eran fatte come quelle d’un carro. Le loro sale, i loro<br />

quarti, i loro razzi, i loro mòzzi eran di getto. Ai quattro angoli d’ogni base, c’eran quattro mènsole<br />

d’un medesimo pezzo con la base. <strong>La</strong> parte superiore della base terminava con un cerchio di<br />

mezzo cubito d’altezza, ed aveva i suoi sostegni e i suoi riquadri tutti d’un pezzo con la base. Sulla<br />

parte liscia de’ sostegni e sui riquadri, Hiram scolpì dei cherubini, de’ leoni e delle palme, secondo<br />

gli spazi liberi, e delle ghirlande tutt’intorno. Così fece le dieci basi; la fusione, la misura e la forma<br />

eran le stesse per tutte. Poi fece le dieci conche di rame, ciascuna delle quali conteneva quaranta<br />

bati, ed era di quattro cubiti; e ogni conca posava sopra una delle dieci basi. Egli collocò le basi<br />

così: cinque al lato destro della casa, e cinque al lato sinistro; e pose il mare al lato destro della<br />

casa, verso sud-est. Hiram fece pure i vasi per le ceneri, le palette ed i bacini. Così Hiram compì<br />

tutta l’opera che il re Salomone gli fece fare per la casa dell’Eterno: le due colonne, le due palle dei<br />

capitelli in cima alle colonne, i due reticolati per coprire le due palle dei capitelli in cima alle<br />

colonne, le quattrocento melagrane per i due reticolati, a due ordini di melagrane per ogni<br />

reticolato che coprivano le due palle dei capitelli in cima alle colonne, le dieci basi, le dieci conche<br />

sulle basi, il mare, ch’era unico, e i dodici buoi sotto il mare; i vasi per le ceneri, le palette e i bacini.<br />

Tutti questi utensili che Salomone fece fare a Hiram per la casa dell’Eterno, erano di rame tirato a<br />

pulimento. Il re li fece fondere nella pianura del Giordano, in un suolo argilloso, fra Succoth e<br />

Tsarthan. Salomone lasciò tutti questi utensili senza riscontrare il peso del rame, perché erano in<br />

grandissima quantità" (1 Re 7:13-47).<br />

L'origine della <strong>Massoneria</strong> viene fatta risalire alla costruzione del tempio di Salomone<br />

(praticamente viene detto che 'quasi tutti i massoni del mondo si riunirono a Gerusalemme allo<br />

scopo d'edificare un grande Tempio. A lavoro ultimato, vollero espandersi nei quattro continenti,<br />

diffondendo i principi della Libera Muratoria in Oriente e in Occidente' - cfr. Christian Jacq, <strong>La</strong><br />

<strong>Massoneria</strong>: storia e iniziazione, Ugo Mursia Editore, Milano 1978, pag. 23) anche perchè, come<br />

vedremo dopo, la <strong>Massoneria</strong> sostiene di costruire anch'essa un tempio, ossia il tempio<br />

dell'umanità, trasformando ogni uomo per renderlo atto ad occupare un posto in questo tempio, e<br />

quindi quella costruzione ordinata dal re Salomone ha un enorme valore simbolico per i Massoni. E<br />

23


per collegare ulteriormente le sue origini alla costruzione del tempio di Salomone, la tradizione<br />

Massonica ha creato attorno ad Hiram una leggenda dove lo ha fatto diventare l'architetto del<br />

tempio, come si legge su un sito della massoneria: 'Nella leggenda massonica il geniale artigiano<br />

diviene invece l’architetto del Tempio, preposto alla direzione di tutti i lavori e di tutti gli operai'<br />

(www.loggialux.com/), che ad un certo punto viene ucciso e poi risuscitato dal re Salomone.<br />

Leggenda questa che ha un ruolo fondamentale nella <strong>Massoneria</strong> simbolica (quella dei primi tre<br />

gradi), precisamente nel rituale d'iniziazione al Grado di Maestro Massone (3°). Secondo questa<br />

leggenda infatti, Hiram - che nel rituale viene interpretato dal candidato a Maestro Massone - viene<br />

ucciso da tre Compagni d'Arte, perchè si rifiuta di rivelare loro la Parola Sacra che avrebbe<br />

permesso loro di conseguire il salario di Maestro Massone. Dopo essere stato seppellito, viene<br />

ritrovato, e il re Salomone - che nel rituale è interpretato dal Maestro Venerabile, cioè dal 'capo'<br />

della Loggia - lo riporta in vita mediante una presa massonica che costituisce la vera presa di un<br />

Maestro Massone, e gli sussurra allora all'orecchio la parola sostitutiva di quella perduta. E così<br />

tutti esultano, perchè Hiram è rinato nel nuovo Maestro! E il concetto di Hiram 'risorto' nella<br />

<strong>Massoneria</strong> sta a identificare il raggiungimento dell'Illuminazione. I massoni infatti (che peraltro si<br />

fanno anche chiamare 'figli della vedova' in ragione del fatto che Hiram era "figliuolo d'una vedova"<br />

- 1 Re 7:13-14) dicono che il nome Hiram deriverebbe dai monosillabi 'Hi' (vivo) e 'Ram' (elevato),<br />

e quindi indica la massima elevazione spirituale raggiungibile dall'uomo!<br />

Iniziazione al Grado di Maestro (secolo XVIII)<br />

Questa leggenda è stata creata dai Massoni prendendola dall'antica religione Egizia, in quanto si<br />

tratta sostanzialmente dell'antica leggenda di Osiride, il che conferma il forte legame tra la<br />

<strong>Massoneria</strong> e il Paganesimo.<br />

Su un sito Massonico si legge infatti a proposito della leggenda di Hiram: '<strong>La</strong> drammatica leggenda<br />

non può dirsi inspirata dalla Bibbia; infatti biblicamente Hiram è ricordato quale geniale artista,<br />

fonditore delle due colonne del Tempio e dei loro capitelli, del « mare di bronzo » e di altre cose<br />

ancora, ma mai quale architetto preposto alla costruzione del Tempio e capo di una immensa<br />

schiera di operai che avrebbe ripartito in Apprendisti, Compagni, Maestri. Essa è piuttosto inspirata<br />

dalla iniziazione Osirica, da quel terzo grado della iniziazione Egizia che si chiamava « Porta della<br />

24


Morte », anzi la riproduce: la bara di Osiride, di cui l'assassinio era supposto recente, portava<br />

ancora le tracce del sangue ed era posta al centro della sala dei Morti, ove avveniva una parte<br />

della cerimonia; si chiedeva all'Iniziando se aveva preso parte all'assassinio di Osiride, e dopo<br />

altre prove malgrado i suoi dinieghi era colpito, o gli si imponeva la sensazione di essere colpito,<br />

con un colpo di ascia alla testa; esso era rovesciato, avvolto in bende come le mummie; si gemeva<br />

attorno a lui; balenavano lampi; l'Iniziando, il supposto morto, era avvolto-di fuoco, poi reso alla<br />

vita' (www.goirsaa.it/).<br />

Che Hiram non fu l'architetto del tempio che fece costruire Salomone, è provato da queste parole<br />

prese dalla Scrittura: "Allora Davide diede a Salomone suo figliuolo il piano del portico del tempio e<br />

degli edifizi, delle stanze dei tesori, delle stanze superiori, delle camere interne e del luogo per il<br />

propiziatorio, e il piano di tutto quello che aveva in mente relativamente ai cortili della casa<br />

dell’Eterno, a tutte le camere all’intorno, ai tesori della casa di Dio, ai tesori delle cose consacrate,<br />

alle classi dei sacerdoti e dei Leviti, a tutto quello che concerneva il servizio della casa dell’Eterno,<br />

e a tutti gli utensili che dovean servire alla casa dell’Eterno. Gli diede il modello degli utensili d’oro,<br />

col relativo peso d’oro per tutti gli utensili d’ogni specie di servizi, e il modello di tutti gli utensili<br />

d’argento, col relativo peso d’argento per tutti gli utensili d’ogni specie di servizi. Gli diede<br />

l’indicazione del peso dei candelabri d’oro e delle loro lampade d’oro, col peso d’ogni candelabro e<br />

delle sue lampade, e l’indicazione del peso dei candelabri d’argento, col peso d’ogni candelabro e<br />

delle sue lampade, secondo l’uso al quale ogni candelabro era destinato. Gli diede l’indicazione<br />

del peso dell’oro necessario per ognuna delle tavole dei pani della presentazione, e del peso<br />

dell’argento per le tavole d’argento; gli diede ugualmente l’indicazione del peso dell’oro puro per i<br />

forchettoni, per i bacini e per i calici; e l’indicazione del peso dell’oro per ciascuna delle coppe<br />

d’oro e del peso dell’argento per ciascuna delle coppe d’argento; e l’indicazione del peso<br />

necessario d’oro purificato per l’altare dei profumi, e il modello del carro ossia dei cherubini d’oro<br />

che stendevano le ali e coprivano l’arca del patto dell’Eterno. ‘Tutto questo’, disse Davide, ‘tutto il<br />

piano da eseguire, te lo do per iscritto, giacché la mano dell’Eterno, che è stata sopra me m’ha<br />

dato l’intelligenza necessaria’ " (1 Cronache 28:11-19). Come infatti potete vedere fu Davide a<br />

dare a Salomone i piani e i modelli, e quei piani e quei modelli provenivano dalla mano di Dio. Per<br />

cui Hiram fu solo un esecutore dei piani che Salomone aveva ricevuto da Davide suo padre.<br />

Hiram dunque non fu l'architetto del tempio, come neppure colui che fu preposto alla direzione di<br />

tutti i lavori e di tutti gli operai, in quanto la Scrittura dice: "Il re Salomone fece una comandata<br />

d’operai in tutto Israele, e furon comandati trentamila uomini. Li mandava al Libano, diecimila al<br />

mese, alternativamente; un mese stavano sul Libano, e due mesi a casa; e Adoniram era preposto<br />

a questa comandata. Salomone aveva inoltre settantamila uomini che portavano i pesi, e<br />

ottantamila scalpellini sui monti, senza contare i capi, in numero di tremila trecento, preposti da<br />

Salomone ai lavori, e incaricati di dirigere gli operai" (1 Re 5:13-16).<br />

Ma non è finita qua, perchè non è neppure vero che 'quasi tutti i massoni del mondo si riunirono a<br />

Gerusalemme allo scopo d'edificare un grande Tempio' e questo perchè coloro che costruirono il<br />

tempio risiedevano in Israele, secondo che è scritto: "Salomone fece fare il conto di tutti gli<br />

stranieri che si trovavano nel paese d’Israele, e dei quali già Davide suo padre avea fatto il<br />

censimento; e se ne trovò centocinquantatremila seicento; e ne prese settantamila per portar pesi,<br />

ottantamila per tagliar pietre nella montagna, e tremila seicento per sorvegliare e far lavorare il<br />

popolo" (2 Cronache 2:17-18).<br />

E' chiaro dunque che la tradizione massonica proclama diverse menzogne sulla costruzione del<br />

tempio di Dio a Gerusalemme da parte del re Salomone.<br />

25


Londra 24 Giugno 1717: nasce la massoneria<br />

'speculativa' o moderna<br />

<strong>La</strong> massoneria come la conosciamo noi oggi, chiamata massoneria moderna, nacque ufficialmente<br />

il 24 giugno 1717 con la Gran Loggia di Londra, successivamente denominata Gran Loggia<br />

d'Inghilterra, che fu il risultato dell'unione di quattro logge londinesi, della quale fu eletto capo, con<br />

il titolo di gran maestro, un certo Anthony Sayer.<br />

Questa loggia con il tempo assunse una sempre maggiore importanza, tanto da diventare<br />

l'istituzione massonica centrale in grado di 'riconoscere' o 'non riconoscere' le obbedienze di<br />

questa o quella nazione.<br />

<strong>La</strong> Freemason's Hall di Londra, il quartiere generale della Gran Loggia Unita d'Inghilterra, Gran Loggia 'Madre del Mondo'<br />

Quel giorno del 1717 nacque la massoneria 'speculativa', perchè quella che era esistita fino a quel<br />

tempo era stata una massoneria 'operativa'; chiamata così perchè i massoni medievali facevano<br />

'opere', in particolare costruivano edifici religiosi e militari, e residenze di signori; mentre quelli<br />

'speculativi' invece che occuparsi di edilizia si occupano di problemi teorici ovvero 'speculativi'.<br />

Come dice Christian Jacq nel suo libro <strong>La</strong> <strong>Massoneria</strong>: storia e iniziazione: 'Gli avvenimenti del<br />

1717 segnano l'attesa nascita di una <strong>Massoneria</strong> che s'eleva verso le cime intellettuali,<br />

abbandonando il vecchio condizionamento manuale e incolto. Tutti gli storici sono comunque<br />

26


d'accordo sul fatto che gli intellettuali hanno finito col rimpiazzare gli artigiani. Il processo ebbe<br />

inizio nel secolo XVII, quando principiarono a formarsi le logge dei Massoni detti «accettati»,<br />

perchè non praticavano professioni artigianali. E' per tale motivo che si designa l'antica comunità<br />

con l'espressione «<strong>Massoneria</strong> operativa» e la nuova comunità con quella di «<strong>Massoneria</strong><br />

speculativa» (Christian Jacq, <strong>La</strong> <strong>Massoneria</strong>: storia e iniziazione, pag. 19). <strong>La</strong> <strong>Massoneria</strong><br />

'speculativa' però conservò simboli, rituali, linguaggio, abiti e abitudini di origine corporativa.<br />

E a tal proposito va detto che sui simboli e i rituali della <strong>Massoneria</strong> ci fu la forte influenza dei<br />

Rosa-Croce (l'Ordine dei Rosacroce sarebbe nato nel XV secolo e i suoi esponenti si dicono eredi<br />

di antiche tradizioni che interessano l’alchimia, lo gnosticismo, l'occulto, il segreto dell'antico Egitto,<br />

la Kabbalah ebraica e il neoplatonismo), erano stati loro infatti nel XVII secolo a introdurre i loro<br />

simboli e a modificare il rituale iniziatico. Nel 18° secolo l’Ordine della Rosa-Croce e la <strong>Massoneria</strong><br />

erano strettamente legati, il che spiega perché la denominazione di uno degli 'alti gradi' massoni (il<br />

18° grado del 'Rito Scozzese Antico e Accettato') è 'Principe Rosa Croce'.<br />

<strong>La</strong> <strong>Massoneria</strong> è stata influenzata anche dai Cavalieri Templari, che era un ordine cavalleresco<br />

sorto nel XII secolo con lo scopo dichiarato di difendere i pellegrini che si recavano in Terra Santa<br />

dagli attacchi dei musulmani, ma avente anche un altro scopo, uno 'scopo segreto', che era quello<br />

di trovare antiche reliquie 'dai poteri immensi' come l'Arca dell’Alleanza e il Santo Graal ossia il<br />

calice che Gesù distribuì ai suoi discepoli la notte in cui fu tradito; ordine che fu soppresso con la<br />

violenza all'inizio del XIV secolo. Molti studiosi massonici affermano infatti che esistono<br />

collegamenti diretti e concreti tra la <strong>Massoneria</strong> e l’Ordine Templare, e uno di questi collegamenti è<br />

l'esoterismo comune sia ai Cavalieri Templari che alla <strong>Massoneria</strong>. Secondo una tradizione<br />

massonica infatti, dopo la distruzione dell'Ordine, i Cavalieri sopravvissuti trovarono rifugio nelle<br />

Logge Massoniche, alle quali conferirono in dote segreti iniziatici importati dalla terra santa.<br />

Addirittura ci sono studiosi che sostengono che 'la <strong>Massoneria</strong> rappresenti la continuazione<br />

dell’Ordine del Tempio o in qualche modo sia una promanazione di questa mitica Istituzione<br />

cavalleresca del medioevo'. Comunque a conferma di questo legame tra i Cavalieri Templari e la<br />

<strong>Massoneria</strong> c'è il fatto che all'interno del Rito di York esiste l'Ordine dei Cavalieri Templari, che<br />

costituisce uno dei tre Corpi Rituali del Rito di York e precisamente l'ultimo, al quale però possono<br />

accedere solo massoni che professano di essere 'Cristiani'!<br />

C'è stata quindi una influenza esoterica ed occulta sulla <strong>Massoneria</strong> sin dall'inizio. Giuliano di<br />

Bernardo lo ha affermato esplicitamente: '<strong>La</strong> filosofia occulta è quella che ha trovato uno dei<br />

maggiori rappresentanti in Pico De <strong>La</strong> Mirandola, e che consiste nell'ermetismo, nella cabala<br />

cristiana, nell'alchimia, nella magia, nel rosa crocianesimo, ebbene, la massoneria inglese nasce<br />

recependo tutto questo' (dall'intervista fattagli da Daniele Luttazzi durante la puntata della<br />

trasmissione Satyricon andata in onda su Rai 2 l'11 Aprile 2001 - video su Youtube:<br />

http://youtu.be/EGRDdv50V8s).<br />

Questa è la ragione per cui la <strong>Massoneria</strong> ha sempre attratto occultisti, spiritisti e maghi al suo<br />

interno. Per esempio l'occultista francese Eliphas Levi - pseudonimo di Alphonse Louis Constant<br />

(1810-1875) -, era massone. Un altro noto occultista massone fu il mago Aleister Crowley (1875-<br />

1947), di cui si dice che praticò sacrifici umani, in quanto facevano parte dei suoi diabolici<br />

insegnamenti: «Per il lavoro spirituale e più elevato si deve scegliere di conseguenza quella vittima<br />

che contiene la forza più grande e più pura. Un bambino maschio dall’innocenza perfetta e<br />

dall’intelligenza superiore è la vittima più soddisfacente e più appropriata [...]. Ma il sacrificio di<br />

sangue, sebbene più pericoloso, è il più efficace; e per quasi tutti gli scopi il sacrificio umano è il<br />

migliore» (cfr. A. Crowley, Magick In Theory and Practice, Magickal Childe Publishing Inc., 1990,<br />

pag. 95-96).<br />

27


Il mago occultista Aleister Crowley con le copertine di alcuni dei suoi diabolici libri<br />

Torniamo alla Gran Loggia di Londra. Tra i membri di quella loggia ebbero un ruolo preminente<br />

due pastori protestanti: il pastore anglicano John Theophilus Desaguliers (1683-1744), e il pastore<br />

presbiteriano James Anderson (1680 o 1684-1739) a cui si devono le Costituzioni dei Liberi<br />

Muratori (nella foto) adottate nel 1723.<br />

Frontespizio delle Costituzioni di Anderson<br />

E' interessante il Titolo I di quelle Costituzioni, concernente 'Dio e la religione', che afferma: «Un<br />

Massone è tenuto, per la sua condizione a obbedire alla legge morale; e se egli intende rettamente<br />

l'Arte non sarà mai un ateo stupido né un libertino irreligioso. Ma sebbene nei tempi antichi i<br />

Muratori fossero obbligati in ogni Paese a essere della religione di tale Paese o Nazione, quale<br />

essa fosse, oggi si reputa più conveniente obbligarli soltanto a quella Religione nella quale tutti gli<br />

28


uomini convengono, lasciando a essi le loro particolari opinioni; ossia, essere uomini buoni e leali o<br />

uomini di onore e di onestà, quali che siano le denominazioni o confessioni che servono a<br />

distinguerli; per cui la <strong>Massoneria</strong> diviene il Centro di Unione e il mezzo per annodare una sincera<br />

amicizia tra persone che sarebbero rimaste in perpetuo estranee».<br />

<strong>La</strong> frase 'per la sua condizione a obbedire alla legge morale; e se egli intende rettamente l'Arte non<br />

sarà mai un ateo stupido né un libertino irreligioso' sarà nel tempo modificata più volte, con un<br />

richiamo a Dio anziché alla legge morale, e questo causerà parecchie discordie tra le diverse<br />

obbedienze massoniche.<br />

In quelle Costituzioni c'era pure la seguente regola: 'Ripicche personali o private querele non<br />

debbono oltrepassare la soglia della loggia; ancor più debbono evitarsi le controversie religiose,<br />

nazionali o concernenti lo stato, atteso che, nella nostra qualità di Massoni noi non professiamo<br />

che la religione universale e ci diciamo di tutte le nazioni, di tutte le lingue, di tutte le razze e<br />

possessori di tutti i linguaggi e pertanto risolutamente contrari a ogni politica, poichè essa non ha<br />

mai recato beneficio alla loggia, nè mai potrebbe apportarlo' (VI, 2).<br />

C'è un altra parte interessante e degna di nota in quelle Costituzioni, che è la seguente e che<br />

riguarda il 'Comportamento in presenza di estranei non Massoni': 'Sarete cauti nelle vostre parole<br />

e nel vostro portamento affinché l'estraneo più accorto non possa scoprire o trovare quanto non è<br />

conveniente che apprenda; e talvolta dovrete sviare un discorso e manipolarlo prudentemente per<br />

l'onore della rispettabile Fratellanza' (VI, 4). Queste parole mostrano come la segretezza è stata<br />

sin dall'inizio una caratteristica della <strong>Massoneria</strong>, per nascondere la quale naturalmente si può<br />

usare la menzogna.<br />

<strong>La</strong> massoneria si diffuse anche fuori dall'Inghilterra; in particolare per quel che concerne l'Italia, nel<br />

1732 sorse la prima loggia a Firenze (alcuni sostengono invece che la prima loggia italiana sorse<br />

nel 1723 a Girifalco in provincia di Catanzaro), e nel 1735 sorsero logge a Roma, Milano, Verona,<br />

Padova, Vicenza, Venezia, e Napoli. E nel 1736 fu fondata la loggia di Genova.<br />

<strong>La</strong> scomunica di Clemente XII<br />

Nel 1738 la <strong>Massoneria</strong> venne colpita dalla scomunica di Clemente XII, contenuta nella lettera In<br />

eminenti apostolatus specula.<br />

Ecco il testo dell'enciclica: 'A tutti i fedeli, Salute e Apostolica Benedizione. Posti per volere della<br />

Clemenza Divina, benché indegni, nell'eminente Sede dell'Apostolato, onde adempiere al debito<br />

della Pastorale provvidenza affidato a Noi, con assidua diligenza e con premura, per quanto Ci è<br />

concesso dal Cielo, abbiamo rivolto il pensiero a quelle cose per mezzo delle quali - chiuso l'adito<br />

agli errori ed ai vizi - si conservi principalmente l'integrità della Religione Ortodossa, e in questi<br />

tempi difficilissimi vengano allontanati da tutto il mondo Cattolico i pericoli dei disordini. Già per la<br />

stessa pubblica fama Ci è noto che si estendono in ogni direzione, e di giorno in giorno si<br />

avvalorano, alcune Società, Unioni, Riunioni, Adunanze, Conventicole o Aggregazioni<br />

comunemente chiamate dei Liberi Muratori o des Francs Maçons, o con altre denominazioni<br />

chiamate a seconda della varietà delle lingue, nelle quali con stretta e segreta alleanza, secondo<br />

loro Leggi e Statuti, si uniscono tra di loro uomini di qualunque religione e setta, contenti di una<br />

certa affettata apparenza di naturale onestà. Tali Società, con stretto giuramento preso sulle Sacre<br />

29


Scritture, e con esagerazione di gravi pene, sono obbligate a mantenere un inviolabile silenzio<br />

intorno alle cose che esse compiono segretamente. Ma essendo natura del delitto il manifestarsi<br />

da se stesso e generare il rumore che lo denuncia, ne deriva che le predette Società o<br />

Conventicole hanno prodotto tale sospetto nelle menti dei fedeli, secondo il quale per gli uomini<br />

onesti e prudenti l'iscriversi a quelle Aggregazioni è lo stesso che macchiarsi dell'infamia di<br />

malvagità e di perversione: se non operassero iniquamente, non odierebbero tanto decisamente la<br />

luce. Tale fama è cresciuta in modo così considerevole, che dette Società sono già state proscritte<br />

dai Principi secolari in molti Paesi come nemiche dei Regni, e sono state provvidamente eliminate.<br />

Noi pertanto, meditando sui gravissimi danni che per lo più tali Società o conventicole recano non<br />

solo alla tranquillità della temporale Repubblica, ma anche alla salute spirituale delle anime, in<br />

quanto non si accordano in alcun modo ne con le Leggi Civili ne con quelle Canoniche;<br />

ammaestrati dalle Divine parole di vigilare giorno e notte, come servo fedele e prudente preposto<br />

alla famiglia del Signore, affinché questa razza di uomini non saccheggi la casa come ladri, ne<br />

come le volpi rovini la Vigna; affinché, cioè, non corrompa i cuori dei semplici né ferisca<br />

occultamente gl'innocenti; allo scopo di chiudere la strada che, se aperta, potrebbe impunemente<br />

consentire dei delitti; per altri giusti e razionali motivi a Noi noti, con il consiglio di alcuni Venerabili<br />

Nostri Fratelli Cardinali della Santa Romana Chiesa, e ancora motu proprio, con sicura scienza,<br />

matura deliberazione e con la pienezza della Nostra Apostolica potestà, decretiamo doversi<br />

condannare e proibire, come con la presente Nostra Costituzione, da valere in perpetuo,<br />

condanniamo e proibiamo le predette Società, Unioni, Riunioni, Adunanze, Aggregazioni o<br />

Conventicole dei Liberi Muratori o des Francs Maçons, o con qualunque altro nome chiamate.<br />

Pertanto, severamente, ed in virtù di santa obbedienza, comandiamo a tutti ed ai singoli fedeli di<br />

qualunque stato, grado, condizione, ordine, dignità o preminenza, sia <strong>La</strong>ici, sia Chierici, tanto<br />

Secolari quanto Regolari, ancorché degni di speciale ed individuale menzione e citazione, che<br />

nessuno ardisca o presuma sotto qualunque pretesto o apparenza di istituire, propagare o favorire<br />

le predette Società dei Liberi Muratori o des Francs Maçons o altrimenti denominate; di ospitarle e<br />

nasconderle nelle proprie case o altrove; di iscriversi ed aggregarsi ad esse; di procurare loro<br />

mezzi, facoltà o possibilità di convocarsi in qualche luogo; di somministrare loro qualche cosa od<br />

anche di prestare in qualunque modo consiglio, aiuto o favore, palesemente o in segreto,<br />

direttamente o indirettamente, in proprio o per altri, nonché di esortare, indurre, provocare o<br />

persuadere altri ad iscriversi o ad intervenire a simili Società, o in qualunque modo a giovare e a<br />

favorire le medesime. Anzi, ognuno deve assolutamente astenersi dalle dette Società, Unioni,<br />

Riunioni, Adunanze, Aggregazioni o Conventicole, sotto pena di scomunica per tutti i<br />

contravventori, come sopra, da incorrersi ipso facto, e senza alcuna dichiarazione, dalla quale<br />

nessuno possa essere assolto, se non in punto di morte, da altri all'infuori del Romano Pontefice<br />

pro tempore. Vogliamo inoltre e comandiamo che tanto i Vescovi, i Prelati Superiori e gli altri<br />

Ordinari dei luoghi, quanto gl'Inquisitori dell'eretica malvagità deputati in qualsiasi luogo,<br />

procedano e facciano inquisizione contro i trasgressori di qualunque stato, grado, condizione,<br />

ordine, dignità o preminenza, e che reprimano e puniscano i medesimi con le stesse pene con le<br />

quali colpiscono i sospetti di eresia. Pertanto concediamo e attribuiamo libera facoltà ad essi, e a<br />

ciascuno di essi, di procedere e di inquisire contro i suddetti trasgressori, e di imprigionarli e punirli<br />

con le debite pene, invocando anche, se sarà necessario, l'aiuto del braccio secolare. Vogliamo<br />

poi che alle copie della presente, ancorché stampate, sottoscritte di mano di qualche pubblico<br />

Notaio e munite del sigillo di persona costituita in dignità Ecclesiastica, sia prestata la stessa fede<br />

che si presterebbe alla Lettera se fosse esibita o mostrata nell'originale. A nessuno dunque,<br />

assolutamente, sia permesso violare, o con temerario ardimento contraddire questa pagina della<br />

Nostra dichiarazione, condanna, comandamento, proibizione ed interdizione. Se qualcuno osasse<br />

tanto, sappia che incorrerà nello sdegno di Dio Onnipotente e dei Santi Apostoli Pietro e Paolo.<br />

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[Traduzione del testo integralmente trascritto da Benedetto XIV nella bolla Providas Romanorum,<br />

del 18-3-1751, in Tutte le encicliche e i principali documenti pontifici emanati dal 1740. 250 anni di<br />

storia visti dalla Santa Sede. Volume I. Benedetto XIV {1740-1758), a cura di Ugo Bellocchi,<br />

Libreria Editrice Vaticana, Roma 1993, pp. 289-291].<br />

<strong>La</strong> posizione della Chiesa Cattolica Romana non è cambiata infatti si legge nella Dichiarazione<br />

sulla massoneria a cura della Congregazione per la dottrina della fede fatta il 26 novembre 1983:<br />

'Rimane pertanto immutato il giudizio negativo della Chiesa nei riguardi delle associazioni<br />

massoniche, poiché i loro principi sono stati sempre considerati inconciliabili con la dottrina della<br />

Chiesa e perciò l’iscrizione a esse rimane proibita. I fedeli che appartengono alle associazioni<br />

massoniche sono in stato di peccato grave e non possono accedere alla Santa Comunione'<br />

(www.vatican.va/).<br />

Anche diverse Chiese Protestanti si sono ufficialmente schierate contro la <strong>Massoneria</strong> definendola<br />

- come fa la Chiesa Cattolica Romana - incompatibile con il Cristianesimo.<br />

Pur tuttavia la <strong>Massoneria</strong> è ben presente sia nella Chiesa Cattolica Romana che nelle Chiese<br />

Protestanti (anche in quelle che ufficialmente dicono che la <strong>Massoneria</strong> è incompatibile con il<br />

Cristianesimo, che però per svariate ragioni tollerano quei loro membri che sono massoni), come<br />

ho dimostrato più avanti in questo libro. Peraltro, in merito alla presenza della <strong>Massoneria</strong> nella<br />

Chiesa Cattolica Romana, l'ex Gran Maestro del GOI Giuliano di Bernardo ha affermato che<br />

'storicamente sono sempre esistite delle logge massoniche all'interno della Chiesa Cattolica'<br />

(Ferruccio Pinotti, Fratelli d'Italia, pag. 51), e questo perchè la Chiesa Cattolica Romana le ha<br />

sempre ritenute necessarie al rafforzamento del proprio potere e per altri scopi.<br />

Scisma inglese del 1753 e sua ricomposizione<br />

Nel febbraio 1752 in Inghilterra ci fu una scissione: nove logge dissidenti dettero vita ad un'altra<br />

Gran Loggia, che nel 1753 prese il nome di Gran Loggia dei Liberi e Accettati Muratori secondo le<br />

Antiche Istituzioni, da cui il nome di Antients o Ancients, mentre la Gran Loggia del 1717 venne dai<br />

dissidenti chiamata dei cosiddetti 'Moderni' (Moderns).<br />

<strong>La</strong> ragione di questo scisma fu che i 'Moderni' furono accusati dai dissidenti di avere stravolto<br />

alcuni connotati massonici tradizionali e introdotto alterazioni nel rituale. Lo scisma si ricompose<br />

solo nel 1813, quando si pervenne alla fusione delle Grandi Logge dei Moderns e degli Ancients e<br />

alla nascita di un'unica Gran Loggia, sotto la denominazione completa di Gran Loggia Unita degli<br />

<strong>Antichi</strong> Liberi Muratori d'Inghilterra. <strong>La</strong> riunificazione fu possibile grazie a un compromesso<br />

accuratamente formulato, che venne messo nelle nuove Costituzioni della Gran Loggia Unita<br />

d'Inghilterra, che furono approvate nel 1815.<br />

E' da notare che nelle nuove Costituzioni venne affermato «qualunque sia la religione o il modo di<br />

praticarla, nessuno sarà escluso dall'Ordine, purché creda nel glorioso Architetto del cielo e della<br />

terra, e pratichi i sacri doveri della moralità». In altre parole, per essere ammesso alla massoneria<br />

al candidato veniva richiesto la fede in un Essere supremo.<br />

31


Scisma franco-inglese del 1877<br />

Nel 1877 il Grande Oriente di Francia decise di togliere il requisito della fede nell'Architetto del<br />

cielo e della terra (e quindi spalancò le porte agli atei), per essere ammessi nella <strong>Massoneria</strong>, e<br />

difatti il primo articolo della nuova Costituzione del Grande Oriente recitava quanto segue: '<strong>La</strong><br />

libera Muratoria ha per oggetto la ricerca della verità, lo studio della morale universale, delle<br />

scienze e delle parti e l'esercizio della beneficenza. Essa ha per principio l'assoluta libertà di<br />

coscienza e la solidarietà umana. Essa non esclude alcuno per le sue credenze e ha per motto:<br />

Libertà, Eguaglianza, Fratellanza'. Questa decisione produsse il secondo grande scisma nella<br />

<strong>Massoneria</strong>, in quanto la Gran Loggia d'Inghilterra dichiarò 'irregolare' il Grande Oriente francese,<br />

e così fecero anche le logge di altre nazioni. E questo secondo scisma perdura tuttora. L'unico<br />

Ordine Massonico francese riconosciuto dalla Gran Loggia d'Inghilterra è la Gran Loggia<br />

Nazionale Francese, fondata nel 1913.<br />

In Italia<br />

In Italia la massoneria è piuttosto frammentata. L'istituzione massonica con il maggiore numero di<br />

aderenti è il Grande Oriente d'Italia - GOI - (cosiddetto 'di Palazzo Giustiniani' a Roma, dalla sua<br />

sede storica), che accetta solo uomini. E' interessante notare in merito a questa Comunione o<br />

Obbedienza massonica, che nell'ordinamento giuridico italiano il G.O.I. ha lo status delle<br />

associazioni non riconosciute (articolo 36 del Codice Civile) - e quindi non ha personalità giuridica<br />

e non è eretto a ente morale - e che il patto che vincola gli associati è costituito da uno statuto,<br />

detto Costituzione dell’Ordine, e da un Regolamento: la sua costituzione in vigore è ufficialmente<br />

depositata presso il Tribunale di Roma. Va detto inoltre che il GOI nel 1993 ha perso il<br />

riconoscimento da parte della Gran Loggia Unita d'Inghilterra. Altra cosa importante è che il GOI<br />

'non ha mai nascosto di apprezzare l'intervento della massoneria nella vita politica ed economica<br />

italiana' (in Ferruccio Pinotti, Fratelli d'Italia, pag. 299), ed è arrivato anche a manifestare in un Gay<br />

Pride (cfr. Ibid., pag. 299).<br />

Poi vi è la Gran Loggia Nazionale d'Italia (detta anche 'di Piazza del Gesù' sempre a Roma, dalla<br />

sua sede storica, o 'di Palazzo Vitelleschi' dalla sua sede attuale), che accetta donne (dal 1956) e<br />

uomini. Questa Obbedienza massonica si è formata nel 1910 da un gruppo di massoni capeggiato<br />

da Saverio Fera, un pastore protestante allora esponente di spicco della <strong>Massoneria</strong> italiana, che<br />

nel 1908 si era separato dal GOI.<br />

C'è anche la solo maschile Gran Loggia Regolare d'Italia, sorta nel 1993 per opera dell'ex Gran<br />

Maestro del GOI Giuliano di Bernardo, che è riconosciuta dalla Gran Loggia d'Inghilterra,<br />

riconoscimento di cui vanno molto orgogliosi i membri di questa loggia infatti Fabio Venzi, che è il<br />

Gran Maestro di questa obbedienza, ha affermato: 'Siamo l'unica loggia riconosciuta dalla<br />

massoneria inglese, e questo perchè siamo gli unici che seguono le sue regole' (in Ferruccio<br />

Pinotti, Fratelli d'Italia, pag. 297).<br />

Queste sono le Obbedienze principali, essendocene altre. Le Comunioni o Obbedienze<br />

massoniche sono federazioni di più logge, articolate sul territorio nazionale e coordinate fra loro a<br />

livello provinciale e regionale. <strong>La</strong> <strong>Massoneria</strong> si può paragonare dunque ad un albero con diversi<br />

32


ami dove per rami si intendono le varie obbedienze, che comunque nonostante le differenze tra di<br />

esse, alla fine portano avanti gli stessi ideali e principi massonici.<br />

Da tenere presente che esistono anche logge massoniche coperte o segrete a cui sono iscritti<br />

personaggi della politica o della finanza molto importanti che vogliono rimanere segreti. A tale<br />

riguardo ecco cosa dice Giuliano di Bernardo: «Le logge coperte sono sempre esistite, in<br />

massoneria. <strong>La</strong> loro funzione era quella di salvaguardare persone di particolare importanza<br />

istituzionale, politica e finanziaria, proteggendole da pressioni indebite da parte di altri 'fratelli'» (in<br />

Ferruccio Pinotti, Fratelli d'Italia, pag. 397).<br />

Altra cosa da dire in merito alle appartenenze 'segrete' di molti importanti personaggi italiani<br />

dell'economia, della finanza e delle istituzioni, è che essi non risultano appartenere alla<br />

massoneria italiana perchè sono iscritti a logge straniere, e possono comunque godere della rete<br />

dei rapporti massonici perchè appartengono alla fraternità massonica mondiale, infatti sempre il Di<br />

Bernardo afferma: 'Un cittadino italiano, comune o altolocato che sia, può chiedere l'iscrizione a<br />

una loggia della massoneria straniera: in Inghilterra, in Francia, negli Stati Uniti, a Tokyo. Se uno<br />

ha rapporti di amicizia all'estero - poniamo il caso di un manager che abbia lavorato in una<br />

multinazionale, o un professore che abbia insegnato all'estero - questi amici possono proporgli di<br />

entrare in una loggia inglese, ad esempio. Ci sono tanti italiani che sono membri di logge straniere,<br />

senza esserlo in Italia. Anzi questo è più facile se una persona non appartiene alle massonerie<br />

italiane ..... E' ciò che avviene normalmente; cioè che esponenti delle banche e della finanza<br />

italiana si iscrivano a logge straniere, dove sono presenti figure con cui hanno già rapporti<br />

personali o di lavoro. In questo caso, il banchiere italiano si iscrive direttamente a una loggia<br />

inglese, dove sono presenti i membri della City di Londra. Allora si stabilisce un ulteriore rapporto,<br />

rafforzato dall'appartenenza alla massoneria. Capita spesso' (Ferruccio Pinotti, Fratelli d'Italia, pag.<br />

398, 399).<br />

Il procuratore Agostino Cordova, che nel 1992 avviò una inchiesta sui rapporti tra 'ndrangheta e<br />

massoneria, in un rapporto inviato al CSM nel 1993 ha parlato dell'ingerenza massonica nei<br />

pubblici poteri al riparo della segretezza delle logge, e a proposito di questa segretezza afferma<br />

che 'nella massoneria, il ricorso alla iscrizione «coperta», quindi assolutamente segreta, è un<br />

fenomeno dilagante. «L'esistenza di massoni coperti è certa» scrive Cordova «in base ai seguenti<br />

elementi: dichiarazioni di persone informate sui fatti, relativamente a soggetti indicati come<br />

massoni, i cui nominativi non risultano negli elenchi ufficiali; l'esistenza negli archivi del Goi di circa<br />

8000 nominativi senza l'indicazione dell'attività, di circa 300 nelle liste della Gran Loggia d'Italia<br />

(denominata anche Centro sociologico), mentre in quelle del Grande Oriente Italiano di Muscolo<br />

l'indicazione manca per tutti; l'esistenza di numerose "obbedienze" oltre le tre principali (almeno<br />

altre 25) di cui a malapena si conosce il nome, il che equivale ad una totale segretezza; l'esistenza<br />

di schede cartacee nell'archivio del Goi i cui intestatari non erano inseriti nell'archivio informatico<br />

(ad esempio i magistrati). Lo stesso Di Bernardo ha parlato di possibilità di copertura mediante<br />

l'iscrizione in logge diverse da quelle di residenza, l'indicazione di attività non corrispondente a<br />

quella attuale, la storpiatura del nome, l'uso di segni convenzionali in relazione a nomi<br />

convenzionali, l'omissione della data di nascita e della professione, l'iscrizione di uno stretto<br />

congiunto al posto proprio, la sussistenza della forma di affiliazione detta "all'orecchio del<br />

maestro", cioè la comunicazione solo verbale ed esclusiva della propria iscrizione» (Francesco<br />

Forgione & Paolo Mondani, Oltre la cupola: massoneria mafia politica, pag. 215). Quando dunque<br />

si parla della <strong>Massoneria</strong>, si parla di una realtà molto complessa, perchè sono molti i massoni<br />

'segreti'.<br />

33


Sui rapporti tra Stato e <strong>Massoneria</strong> essi sono buoni, infatti nel 2007 alla Gran Loggia, che è un<br />

incontro che ogni anno riunisce per tre giorni tutti i massoni del GOI, giunse il saluto ufficiale del<br />

Governo Prodi, che fu questo: '<strong>La</strong> Repubblica e il Governo vi salutano. <strong>La</strong> Repubblica italiana si<br />

riconosce nei valori della massoneria. <strong>La</strong> massoneria è stata un baluardo nella difesa della libertà<br />

del cittadino, pagando un prezzo durissimo soprattutto durante il fascismo, periodo durante il quale<br />

era stata decretata la sua messa fuorilegge'. Il saluto fu letto dal sottosegretario alle politiche<br />

giovanili Elidio De Paoli.<br />

Anche il presidente emerito della Repubblica Francesco Cossiga - un grande amico e difensore<br />

della massoneria - mandò un saluto scritto che fu questo: 'Non massone, ma di famiglia<br />

massonica, da cattolico, da liberale e da repubblicano ho sempre difeso la vostra Fratellanza come<br />

strumento di lotta per la libertà' (cfr. Ferruccio Pinotti, Fratelli d'Italia, pag. 186).<br />

Secondo Gustavo Raffi, attuale Gran Maestro del GOI, in Italia ci sono 4500 politici che sono<br />

massoni. In una intervista apparsa nel 2010 su affaritaliani.it alla domanda 'Ha parlato di 4mila<br />

politici che appartengono alla <strong>Massoneria</strong>. Sono dati reali?' ha risposto infatti: 'Ho parlato di 4mila<br />

e 500 persone ma noi non facciamo censimenti. Di politici che appartengono alla <strong>Massoneria</strong> ce<br />

ne sono a sinistra, destra e centro' (http://affaritaliani.libero.it/).<br />

<strong>La</strong> <strong>Massoneria</strong> e il Fascismo<br />

Voglio parlare brevemente dei rapporti tra <strong>Massoneria</strong> e Fascismo perchè più in là nel libro<br />

accennerò alla persecuzione contro la <strong>Massoneria</strong> da parte del Regime Fascista.<br />

<strong>La</strong> <strong>Massoneria</strong> inizialmente appoggiò il Fascismo; il massone antifascista Ubaldo Triaca 'non ha<br />

dubbi sul determinante sostegno ripetutamente offerto dalla <strong>Massoneria</strong> al Partito nazionale<br />

fascista e a Mussolini in tutti i tornati più difficili della lunga via verso la conquista del potere' (Aldo<br />

A. Mola, Storia della <strong>Massoneria</strong> Italiana, Tascabili Bompiani, Milano, VII edizione, 2008, pag.<br />

501).<br />

E questo appoggio era dovuto soprattutto al fatto che la <strong>Massoneria</strong> aveva in comune con il<br />

fascismo (il primo fascismo) l'anticlericalismo, infatti Benito Mussolini all’inizio della sua carriera<br />

mostrò un atteggiamento fortemente anticlericale (era conosciuto come uno 'versato soprattutto in<br />

anticlericalismo'), scrivendo numerosi articoli contro la religione e contro la Chiesa Cattolica<br />

Romana, e il programma iniziale del partito fascista prevedeva l’espropriazione dei beni<br />

appartenenti alla Chiesa, infatti il Manifesto dei Fasci italiani di combattimento - che furono<br />

ufficialmente fondati il 23 marzo 1919, nella sala riunioni Circolo dell'Alleanza Industriale, in piazza<br />

San Sepolcro a Milano, messa a disposizione dall'Associazione lombarda degli industriali,<br />

presieduta da Cesare Goldmann, un industriale nonché massone di Palazzo Giustiniani -<br />

affermava: 'NOI VOGLIAMO .... Il sequestro di tutti i beni delle Congregazioni religiose e<br />

l'abolizione di tutte le mense Vescovili, che costituiscono una enorme passività per la Nazione, e<br />

un privilegio di pochi'.<br />

Punto questo che condividevano i massoni infatti lo storico Aldo Mola afferma: 'Il movimento dei<br />

«fasci di combattimento» nacque sotto gli auspici della diretta presenza di massoni, bastevolmente<br />

inteneriti da quel passo del programma fascista in cui si chiedeva «il sequestro di tutti i beni delle<br />

34


Congregazioni religiose e l'abolizione di tutte le mense vescovili che costituiscono una enorme<br />

passività per la Nazione e un privilegio di pochi»' (Aldo Mola, Storia della <strong>Massoneria</strong> Italiana, pag.<br />

485). E d'altronde tra coloro che collaborarono attivamente alla stesura del Manifesto dei Fasci<br />

Italiani di Combattimento c'era il massone Alceste de Ambris.<br />

Un'altra ragione di questo appoggio della <strong>Massoneria</strong> al Fascismo fu la paura del bolscevismo:<br />

'Nel primo dopoguerra la massoneria, composta in prevalenza di elementi della piccola e media<br />

borghesia, sebbene si ispirasse a un patriottismo democratico di origine risorgimentale e coltivasse<br />

in larga misura propensioni progressiste, fu coinvolta dalla paura del bolscevismo e dall'ansia del<br />

ristabilimento dell'ordine. «Si spiega così come mai alcune logge vedessero con favore il<br />

movimento fascista fin dalle origini e molti massoni partecipassero a questo e poi al Pnf»'<br />

(Ferruccio Pinotti, Fratelli d'Italia, pag. 327).<br />

Il sostegno al Partito Fascista venne sia dalla <strong>Massoneria</strong> di Palazzo Giustiniani che da quella di<br />

Piazza del Gesù, i cui rispettivi Gran Maestri erano Domizio Torrigiani e Raoul Palermi.<br />

Il deputato fascista Michele Terzaghi, massone del 33°, afferma: 'Dall'atteggiamento delle due<br />

Massonerie dipese il fatto che alle elezioni del 1921 entrarono nel gruppo fascista della Camera<br />

alcuni fratelli di Piazza del Gesù. Esattamente cinque: Banelli, Bottai, Capanni, Farinacci,<br />

Terzaghi. Dei Giustinianei c'erano, ma in una forma molto coperta, soltanto Oviglio, Chiostri e<br />

<strong>La</strong>nfranconi [...]. Subito dopo le elezioni altri deputati fascisti entrarono a Piazza del Gesù: Acerbo,<br />

Sardi, Torre Edoardo, Bilucaglia e forse qualche altro che non rammento' (Michele Terzaghi,<br />

Fascismo e <strong>Massoneria</strong>, Arnaldo Forni Editore, Ristampa Anastatica, 2010, pag. 42).<br />

L'allora Gran Maestro del Grande Oriente d'Italia Domizio Torrigiani il 19 ottobre del 1922 - quindi<br />

pochi giorni prima della Marcia su Roma - diramò una circolare nella quale il fascismo veniva<br />

giustificato come 'rivolta necessaria' e approvato quale 'liberazione' dalla confusione in cui versava<br />

il paese. Tuttavia Torrigiani avvertì: 'Se si sopraffacesse la libertà, o se si menomassero le libertà<br />

singole, tutte essenziali, se si imponesse una dittatura, una oligarchia, tutti i Liberi Muratori sanno<br />

quale sarebbe il loro dovere: sanno che queste sono cose sacre per le quali la nostra tradizione<br />

gloriosa ed eroica c'insegna che si può vivere e si può morire' (Aldo Mola, op. cit., pag. 504). Ci<br />

furono persino logge appartenenti al GOI che raccolsero denaro per sovvenzionare il Partito<br />

Fascista, per oltre tre milioni e mezzo, come ha affermato Eugenio Chiesa (in <strong>La</strong> mano nel sacco,<br />

Milano, Tarantola, 1946, pag. 120); 'ma - dice lo storico Aldo Mola - sin dalle origini del movimento<br />

fascista Torrigiani aveva dovuto lamentare che a Milano i massoni raccoglievano ufficialmente<br />

soldi a nome delle Logge, malgrado il contrario avviso del G:. O:., che non avrebbe mai permesso<br />

una colletta pubblica' e poi lo stesso Chiesa esplicitamente scrisse che i finanziatori agirono 'per<br />

conto loro proprio, alla insaputa dell'Ordine' (Aldo Mola, Storia della massoneria italiana, pag. 508).<br />

Raoul Palermi dal canto suo si adoperò per finanziare la marcia su Roma e andò ad incontrare<br />

Mussolini. Ecco cosa dice Michele Terzaghi: 'Il Palermi si era adoperato efficacemente per il<br />

finanziamento della Marcia su Roma ed aveva offerto il credito delle sue relazioni internazionali.<br />

Andò alla stazione a ricevere Mussolini. Valendosi della circostanza che la <strong>Massoneria</strong> di Piazza<br />

del Gesù aveva il crisma del riconoscimento internazionale, e soddisfacendo nel medesimo tempo<br />

alla sua ostinatezza di mettersi sempre in contrasto con Palazzo Giustiniani, si offrì di<br />

tranquillizzare le potenze anglo-sassoni (Inghilterra e America particolarmente) circa la portata di<br />

quella che Mussolini imprudentemente chiamava rivoluzione. Consegnò a Mussolini il brevetto del<br />

33° grado ad honorem, gli esibì la dichiarazione di principi contenuta nel manuale degli<br />

apprendisti, e su questa Mussolini appose di suo pugno: «Visto e approvato. B. Mussolini».'<br />

(Michele Terzaghi, Fascismo e <strong>Massoneria</strong>, pag. 59-60). <strong>La</strong> stazione fu quella di Roma e l'incontro<br />

35


avvenne il 25 ottobre del 1922, e lì il Palermi garantì a Mussolini l'appoggio totale delle sue logge<br />

alla imminente marcia su Roma.<br />

Il 28 ottobre 1922 ci fu la Marcia su Roma: alcune decine di migliaia di militanti fascisti si diressero<br />

sulla capitale rivendicando dal sovrano la guida politica del Regno d'Italia e minacciando, in caso<br />

contrario, la presa del potere con la violenza. Tra quei militanti fascisti c'erano anche tanti<br />

massoni, tra i quali i quadrumviri: '.... i quattro quadrumviri della marcia su Roma – Michele<br />

Bianchi, Emilio De Bono, Cesare Maria De Vecchi e Italo Balbo – appartenevano anch’essi a logge<br />

massoniche' (Fulvio Conti, Breve storia dell'anticlericalismo, in http://www.treccani.it/; cfr. Aldo<br />

Mola, Storia della <strong>Massoneria</strong> Italiana, pag. 505).<br />

Foto da: http://it.wikipedia.org/wiki/Gran_Loggia_d'Italia_degli_Alam<br />

Una volta salito al potere, Mussolini cominciò la sua marcia di avvicinamento alla Chiesa Cattolica<br />

Romana (che ricordiamo aiutò Mussolini ad andare al potere) che culminò nella stipulazione dei<br />

Patti <strong>La</strong>teranensi nel 1929, vantaggiosi sia per Mussolini che per il Vaticano, ma soprattutto per il<br />

Vaticano. In questa marcia il Fascismo doveva impedire alla <strong>Massoneria</strong> di intromettersi nei piani<br />

del Governo, e quindi Mussolini cominciò a distanziarsi dalla <strong>Massoneria</strong>, e così il 15 febbraio<br />

1923 nella sua quarta riunione, il Gran Consiglio del Fascismo dichiarò l'incompatibilità tra<br />

iscrizione al Partito Nazionale Fascista (PNF) e appartenenza alle Logge massoniche. Nonostante<br />

36


però questa sua opposizione alla <strong>Massoneria</strong>, Mussolini continuò a servirsi dei massoni che già<br />

collaboravano con lui e di altri ancora. Per esempio, si servì dell'economista Alberto Beneduce di<br />

cui lui aveva grande stima e che fu a capo dell'IRI.<br />

Le logge cominciarono ad essere oggetto di atti ostili da parte degli squadristi nel luglio 1923, e poi<br />

all'inizio del 1924 ci fu una prima raffica di assalti e devastazioni. Il Regime fascista peraltro,<br />

essendosi eretto a strenuo difensore della Chiesa Cattolica, contestava alla <strong>Massoneria</strong> il suo<br />

anticlericalismo, infatti Rodolfo Briganti, rivolgendosi alla <strong>Massoneria</strong>, su 'Critica Fascista' scriveva:<br />

“Il Fascismo riprova questo spirito anticattolico per ragioni di ordine morale, storico, politico. Quel<br />

perfezionamento morale che la <strong>Massoneria</strong> italiana e mondiale dice di voler perseguire è<br />

compreso potenzialmente nella dottrina religiosa. <strong>La</strong> religione è parte inesauribile di ogni<br />

insegnamento etico che contribuisce a formare buoni cittadini plasmandoli al fuoco del giusto, del<br />

bello, dell’onesto” (citato in Fabio Venzi, <strong>Massoneria</strong> e fascismo. Dall'intesa cordiale alla<br />

distruzione delle Logge: come nasce una «guerra di religione», Editore Castelvecchi, 2008, pag.<br />

51 - invece di 'la religione è parte ...' nel documento che si trova in appendice a pag. 117 c'è 'la<br />

religione è fonte ...').<br />

Poi il 12 gennaio 1925 Mussolini presentò alla Camera un disegno di legge sulla disciplina di<br />

associazioni, enti e istituti e sull'appartenenza ai medesimi del personale dipendente dallo stato,<br />

dalle amministrazioni comunali e provinciali e da istituti sottoposti per legge alla tutela dello stato e<br />

degli enti locali; disegno di legge che pur non nominando mai la massoneria era stato presentato<br />

dal Partito Fascista per mettere fuorilegge proprio la massoneria.<br />

Infatti il deputato comunista Antonio Gramsci in un suo discorso alla Camera che tenne a maggio<br />

affermò: 'Il disegno di legge contro le società segrete è stato presentato alla Camera come un<br />

disegno di legge contro la massoneria; esso è il primo atto reale del fascismo per affermare quella<br />

che il Partito fascista chiama la sua rivoluzione. Noi, come Partito comunista, vogliamo ricercare<br />

non solo il perché della presentazione del disegno di legge contro le organizzazioni in generale,<br />

ma anche il significato del perché il Partito fascista ha presentato questa legge rivolta<br />

prevalentemente contro la massoneria', e ad un deputato che lo interruppe dicendogli 'Parli della<br />

massoneria' Gramsci rispose: 'Volete che io parli della massoneria. Ma nel titolo della legge non si<br />

accenna neppure alla massoneria, si parla solo delle organizzazioni in generale'. E ad un<br />

giornalista che lo interrogò sulla natura e l'intenzione del disegno di legge, Mussolini rispose: 'In<br />

Germania, in Inghilterra, in America i massoni sono una confraternita caritatevole e filantropica. In<br />

Italia, invece, i massoni costituiscono un'organizzazione politica segreta. Di più e di peggio, essi<br />

dipendono completamente dal Grande Oriente di Parigi. Io auspico che i Massoni italiani diventino<br />

quello che sono gli inglesi e gli americani: un'associazione fraterna apolitica di mutuo soccorso' (in<br />

Aldo Mola, Storia della <strong>Massoneria</strong> italiana, pag. 536).<br />

Il 19 Maggio 1925 venne approvato dalla Camera il disegno di legge, e successivamente, il 20<br />

novembre 1925 esso fu approvato dal Senato. <strong>La</strong> legge fu pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale il 26<br />

novembre, ed è passata alla storia come 'la legge contro la massoneria' perchè in essa la<br />

<strong>Massoneria</strong> veniva implicitamente definita 'associazione segreta' e così messa al bando. E in<br />

questa maniera quindi Mussolini si accattivò la benevolenza della Chiesa Cattolica Romana,<br />

nemica storica della <strong>Massoneria</strong>, che cercava degli alleati nella sua lotta secolare contro la<br />

<strong>Massoneria</strong>. <strong>La</strong> messa al bando della <strong>Massoneria</strong> quindi procurò al Fascismo una ulteriore patente<br />

di credibilità agli occhi della Chiesa papista. Peraltro, pur conoscendo le intenzioni di Mussolini in<br />

merito alla massoneria, la rivista dei gesuiti Civiltà Cattolica pochi mesi prima sembrò ricordare a<br />

Mussolini che la messa al bando della massoneria costituiva un elemento di successo per<br />

l'eventuale trattativa con la Santa Sede; ed infatti, scriveva: '... la massoneria anglo-americana,<br />

37


stretta d'intenti e di scopi con le varie sette protestanti e teosofiche, tenti, in Italia e negli altri Paesi<br />

cattolici d'Europa la medesima opera iniziale di proselitismo e di demolizione del sentimento<br />

cattolico e di snazionalizzazione che si sta compiendo con ingentissimi mezzi e, purtroppo, in molti<br />

luoghi con successo, conforme alle loro speranze, in tutti i Paesi cattolici dell'America latina»; e<br />

proseguendo chiedeva che la gente venisse informata «intorno a questi gravi pericoli che<br />

minacciano a un tempo gli interessi della fede e della Nazione, onde sappia riconoscere in coloro<br />

che vantano la privativa di sentimento di Patria, i veri traditori d'Italia e affinché, ciò che più preme,<br />

si prendano ad ora e tempo opportuni provvedimenti prima che i biechi maneggi della setta<br />

producono effetti irreparabili»'.<br />

Il 22 novembre il Gran Maestro del GOI, Domizio Torrigiani, ordinò l'autodissoluzione delle logge<br />

italiane alla sua obbedienza e la 'Rivista Massonica' cessò le pubblicazioni. <strong>La</strong> persecuzione<br />

antimassonica proseguì per tutto il periodo della dittatura, tanto che Mussolini, rivolgendosi a un<br />

gruppo di federali, disse: 'I massoni che sono in sonno potrebbero risvegliarsi. Eliminandoli si è<br />

sicuri che dormiranno per sempre'. Gli squadristi saccheggiarono le logge, e tanti massoni furono<br />

vittima di aggressioni da parte delle squadre fasciste. All'inizio del 1926, il governo Mussolini,<br />

acquisì Palazzo Giustiniani - la sede storica del Grande Oriente d'Italia - al demanio pubblico e ne<br />

concesse l'utilizzo al Senato. Torrigiani e tanti altri massoni vennero mandati al confino, mentre<br />

molti altri massoni intrapresero la via dell'esilio rifugiandosi soprattutto in Francia, dove nel 1930 a<br />

Parigi fu ricostituito il Grande Oriente d'Italia, che fu aiutato finanziariamente in particolar modo dai<br />

massoni italo-americani. <strong>La</strong> <strong>Massoneria</strong> comunque in Italia non scomparve, perchè continuò ad<br />

operare nella clandestinità (nel senso che comunque sia tanti massoni continuarono a riunirsi in<br />

maniera informale), e poi una parte dei Massoni entrarono nei Rotary Clubs che infatti subirono<br />

una rapida diffusione in quel periodo.<br />

<strong>La</strong> <strong>Massoneria</strong> riprenderà ad operare apertamente e si ricostituirà una volta caduto il fascismo, e<br />

come vedremo dopo in questa opera di rifondazione ebbe un ruolo determinante un 'pastore'<br />

protestante italo americano, che era un potente massone.<br />

Personaggi famosi massoni e cifre<br />

<strong>La</strong> <strong>Massoneria</strong> nel corso della sua storia ha avuto come membri personaggi di spicco sia all'estero<br />

che in Italia.<br />

Diversi dei cosiddetti padri fondatori dell'America erano loro stessi dei massoni come George<br />

Washington, Thomas Jefferson, Benjamin Franklin, Ethan Allen, John Hancock, John Paul Jones,<br />

Paul Revere, Robert Livingston, e 35 altri meno conosciuti che erano firmatari della Dichiarazione<br />

di Indipendenza e/o della Costituzione.<br />

Altri personaggi stranieri famosi massoni sono Wolfgang Amadeus Mozart (compositore e<br />

pianista), Ludwig von Beethoven (compositore e pianista), William Shakespeare (drammaturgo e<br />

poeta), Louis Armstrong (trombettista e cantante), Harry Houdini (illusionista e attore), Henry Ford<br />

(imprenditore americano, fondatore della Ford Motor Company), Napoleone Bonaparte (politico e<br />

militare francese), Winston Churchill (politico e storico britannico), Harry S. Truman (il 33º<br />

Presidente degli Stati Uniti d'America), Franklin D. Roosevelt (il 32º presidente degli Stati Uniti<br />

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d'America), John Wayne (attore), Alexander Fleming (medico, biologo e farmacologo britannico a<br />

cui viene attribuita la scoperta della penicillina), Johann Wolfgang von Goethe (drammaturgo,<br />

poeta, saggista, e scrittore tedesco), Charles Montesquieu (filosofo, giurista, storico e pensatore<br />

politico francese), Voltaire (filosofo, drammaturgo, storico, scrittore, poeta), Victor Hugo (poeta,<br />

drammaturgo, saggista, e scrittore), Sigmund Freud (neurologo e psicoanalista austriaco), Joseph<br />

Smith, (fondatore e primo presidente della setta dei Mormoni), Brigham Young, (secondo<br />

presidente dei Mormoni e primo Governatore dello Stato di Utah), Charles Dickens (scrittore e<br />

giornalista britannico), Walt Disney (fumettista, imprenditore e cineasta statunitense), Carlo Marx<br />

(filosofo, economista, e storico tedesco), Albert Einstein (fisico e filosofo della scienza), Nelson<br />

Mandela (politico sudafricano), Albert Schweitzer (medico e missionario luterano tedesco), Samuel<br />

Hahnemann (medico tedesco, fondatore della medicina alternativa chiamata omeopatia), Edwin<br />

Buzz Aldrin (astronauta americano, il secondo uomo a mettere il piede sulla luna).<br />

1969: l'astronauta Edwin Aldrin (a destra) con Luther A. Smith, il Sovrano Gran Commendatore del Supremo Consiglio<br />

del Rito Scozzese, e la bandiera Massonica che egli portò con sè sulla luna.<br />

Foto da: http://www.militaryphotos.net/<br />

In Italia, tra i massoni più famosi ricordiamo Giosuè Carducci (poeta e scrittore), Ugo Foscolo<br />

(poeta e scrittore), Giovanni Pascoli (poeta), Francesco Crispi (politico), Edmondo De Amicis<br />

(scrittore), Carlo Goldoni (drammaturgo e scrittore), Antonio De Curtis (attore comico, in arte Totò,<br />

che quando morì aveva il 30°, ma nel 2012 c'è stato da parte della Gran Loggia d'Italia -<br />

l'obbedienza massonica a cui l'attore napoletano apparteneva - il conferimento postumo del 33°<br />

del RSAA), Gino Cervi (attore), Gino Bramieri (attore), Giovanni Casanova (poeta, filosofo e<br />

scrittore), Carlo Collodi (scrittore e giornalista), Gabriele D'Annunzio (scrittore, poeta,<br />

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drammaturgo, militare, e politico), Giuseppe Garibaldi (generale e condottiero), Giuseppe Mazzini<br />

(politico, filosofo e giornalista, sulla cui appartenenza alla <strong>Massoneria</strong> c'è però una controversia),<br />

Antonio Meucci (inventore), Ernesto Nathan (politico, che fu sindaco di Roma), Nicolò Paganini<br />

(violinista e compositore), Quasimodo Salvatore (poeta), Goffredo Mameli (poeta e scrittore, che fu<br />

l'autore dell'inno d'Italia), Alessandro Manzoni (scrittore, poeta e drammaturgo), Vittorio<br />

Formentano (il fondatore dell'Associazione Volontari Italiani Sangue), Enrico Fermi (fisico); Gianni<br />

Agnelli (imprenditore).<br />

Per conoscerne molti altri potete visitare la seguente pagina internet<br />

http://www.goilombardia.it/personaggi_illustri.php che è del Grande Oriente d'Italia (Palazzo<br />

Giustiniani). Comunque nel resto di questo libro troverete riferimenti ad altri noti personaggi<br />

stranieri e italiani affiliati alla <strong>Massoneria</strong>.<br />

<strong>La</strong> <strong>Massoneria</strong> esiste oggi in varie forme in più di 160 nazioni, con una partecipazione stimata in<br />

circa 6 milioni di membri. Solo negli USA ci sarebbero almeno 4 milioni di Massoni in 15.300 logge.<br />

Nel mondo ci sono oltre 33.000 Logge (cfr. John Ankerberg & John Weldon, The Secret Teachings<br />

of the Masonic Lodge [Gli insegnamenti segreti della Loggia Massonica], Moody Publishers,<br />

Chicago, 1990, pag. 21-22). In Italia, secondo Gian Mario Cazzaniga, professore di filosofia morale<br />

all’Università di Pisa, che ha diretto i volumi della Storia d’Italia Einaudi sulla <strong>Massoneria</strong> (2006) e<br />

sull’Esoterismo (2010), gli affiliati alla <strong>Massoneria</strong> 'sono circa 30 mila in totale, di cui 20 mila del<br />

Grande Oriente' (http://loggiaheredom1224.blogspot.it/2011/05/giovani-muratori-crescono.html).<br />

Ricordiamo però che - come sanno i bene informati - ci sono anche massoni che non compaiono<br />

nelle liste ufficiali. Le tre principali obbedienze massoniche in Italia sono in continuo aumento in<br />

termini numerici e soprattutto di domande di ammissione. Gustavo Raffi ha parlato di una media di<br />

1000-1500 nuove domande di ammissione all'anno per quanto riguarda il GOI.<br />

Tenete bene a mente però che quantunque 'pochi', i massoni occupano in tutti i settori della<br />

società posti che contano; si trovano infatti in posti di comando e di grande responsabilità per cui<br />

l'influenza della massoneria è garantita nel mondo.<br />

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Capitolo 3<br />

<strong>La</strong> <strong>Massoneria</strong> Azzurra<br />

<strong>La</strong> <strong>Massoneria</strong> Azzurra (che nei paesi anglosassoni si chiama Blue Lodge) è quella parte della<br />

<strong>Massoneria</strong> di cui fanno parte la maggior parte dei Massoni a livello mondiale. Possiamo definirla<br />

la <strong>Massoneria</strong> di base (ma i massoni la chiamano 'Ordine'), da cui - una volta raggiunto il 3° grado<br />

che è quello di 'Maestro massone' e che è il grado massimo ottenibile nella <strong>Massoneria</strong> Azzurra -<br />

si può accedere se lo si vuole al Rito Scozzese Antico ed Accettato (R.S.A.A.) e al Rito di York -<br />

che sono organismi massonici collaterali alla <strong>Massoneria</strong> Azzurra - dove si accede ai 'gradi alti'<br />

della <strong>Massoneria</strong>. Vediamo dunque di parlarne sia pur brevemente per inquadrarla. Parlerò<br />

dunque del tempio massonico dove si riuniscono i Massoni, dei tre gradi massonici che<br />

costituiscono la <strong>Massoneria</strong> Azzurra, poi degli ufficiali di loggia, dei simboli e del linguaggio<br />

massonico e poi dell'obbiettivo finale della <strong>Massoneria</strong>.<br />

Il tempio<br />

Il luogo ove la loggia si riunisce abitualmente in modo rituale, è detto 'Tempio', mentre 'Centro' o<br />

'casa massonica' è l'edificio ove uno o più Templi si trovano e che comprende anche altri ambienti.<br />

Il tempio massonico è a forma di rettangolo, con un’unica porta d’accesso che viene<br />

simbolicamente considerata orientata ad occidente. Ai lati di questa porta si trovano due colonne<br />

che hanno un grande significato simbolico perchè sono il simbolo della vita. Quella posta a sinistra<br />

entrando, sostiene un globo terracqueo e porta incisa la lettera 'B', iniziale di Boaz. Essa<br />

rappresenta il principio attivo, l'elemento maschile e la Forza. <strong>La</strong> colonna opposta invece sorregge<br />

tre o quattro melagrane semiaperte e porta impressa la lettera 'J', iniziale di Jachin (o Jakin); e<br />

rappresenta il principio passivo, l'elemento femminile e la Bellezza. Le due colonne - per i Massoni<br />

- segnano la separazione tra il mondo sacro (che è il loro naturalmente) e quello profano (cioè il<br />

mondo di quelli che non sono massoni). I nomi Boaz e Jachin erano anche i nomi delle colonne<br />

poste all'ingresso del tempio fatto costruire dal re Salomone, come si legge in 1 Re 7:21 e 2<br />

Cronache 3:17. Come potete vedere, ci sono dei chiari riferimenti al tempio di Salomone, e questo<br />

perchè ogni tempio massonico rappresenta il tempio di Salomone.<br />

<strong>La</strong> sala ha una volta azzurra cosparsa di stelle, ed è simbolicamente sostenuta da dodici colonne:<br />

sei a settentrione e sei a mezzogiorno, ognuna contraddistinta da un segno zodiacale. I dodici<br />

segni dello zodiaco sono sempre evidenziati nel Tempio massonico, con affreschi, ceramiche od<br />

impressioni sulle colonne collocate a settentrione e meridione. Genericamente i segni dello<br />

Zodiaco hanno lo scopo di ricordare ai Massoni le diverse tipologie umane, ognuna diversa da<br />

tutte le altre. Quindi essi sono un appello all'osservanza del principio della tolleranza, che come<br />

vedremo dopo è uno dei principi della <strong>Massoneria</strong> in teoria ma non nella pratica. Ovviamente i<br />

41


segni dello zodiaco presenti nel tempio massonico stanno ad indicare che l'astrologia è in qualche<br />

maniera parte integrante della <strong>Massoneria</strong>.<br />

Al centro del Tempio (nella foto quattro templi massonici) c'è poi il mosaico, ossia il pavimento a<br />

riquadri bianchi e neri, che è simbolo della contrapposizione fra l'Io e l'Altro, fra Spirito e Materia,<br />

fra Vero e Falso, fra Bene e Male, fra Bello e Brutto.<br />

Nel tempio massonico l'elemento centrale è l'Ara (o l'altare - vedi foto), che viene usata per sancire<br />

il patto di associazione tra l'adepto e l'Istituzione massonica (l'Apprendista per esempio giura<br />

fedeltà alla <strong>Massoneria</strong> inginocchiato presso l'altare). Sull'altare sono poste le tre 'Luci Maggiori<br />

della Loggia' (ovvero il Libro sacro o della Legge, e la Squadra e il Compasso).<br />

Nel Tempio c'è anche la raffigurazione della dea greca Atena (alla quale corrisponde la latina<br />

Minerva), che è collocata nei pressi del 'Maestro Venerabile' (che è colui che presiede, governa e<br />

42


appresenta la loggia ed è eletto tra coloro che hanno il grado di Maestro), per evidenziarne la dote<br />

principale, cioè la 'sapienza'. Costui nella loggia si pone in un luogo sacro che viene denominato<br />

Trono di Salomone.<br />

A proposito del Maestro Venerabile, va detto che la sua autorità è considerata sacra ed inviolabile.<br />

Egli svolge gli atti rituali di sua competenza, esegue, con la collaborazione dei Dignitari e degli<br />

Ufficiali, le deliberazioni adottate dalla loggia, ed è responsabile dell'esecuzione delle deliberazioni<br />

degli Organi del Grande Oriente. Può essere eletto fra i massoni che abbiano non meno di tre anni<br />

di anzianità nel Grado di Maestro e che abbiano ricoperto una carica di dignitario per almeno un<br />

anno. Rimane in carica un anno, e può essere eletto tre volte consecutivamente. Alla scadenza del<br />

suo mandato, non può essere rieletto Maestro Venerabile nel triennio successivo, in nessuna<br />

Loggia.<br />

Al centro della parete orientale del Tempio massonico, alle spalle del Maestro Venerabile, vicino<br />

alla scritta A.G.D.G.A.D.U. (che sta per 'Alla Gloria del Grande Architetto dell'Universo' e che nelle<br />

cosiddette Logge regolari è evidenziata nel Tempio, all'Oriente, intervallando lettere con tre puntini<br />

che formano un triangolo, A:.G:.D:.G:.A:. D:. U:.), c'è Il Delta Luminoso che è di norma illuminato<br />

(vedi foto). Albert Pike lo ha definito: 'Un simbolo della luce della Ragione, data da Dio all'uomo,<br />

mediante la quale egli è capace di leggere nel grande Libro della Natura la storia del pensiero, la<br />

rivelazione degli attributi della Divinità' (Albert Pike, Morals and Dogma, Edizione Italiana, Vol. 2,<br />

pag. 152 - 13° Cavaliere dell'Arco Reale di Salomon e). É costituito da un triangolo equilatero,<br />

posizionato con il vertice in alto, con al suo centro la lettera 'G' che sta per God (Dio) - oppure<br />

Gnosi, Geometria, Generazione -, o il tetragramma ebraico o un occhio.<br />

Quando una Loggia massonica esclude dai <strong>La</strong>vori rituali: a) il Libro Sacro posto sull’Ara massonica<br />

con sovrapposti Squadra e Compasso; b) l’evidenziazione nel Tempio della dedica dei <strong>La</strong>vori 'Alla<br />

Gloria del Grande Architetto dell’Universo', è definita 'una loggia irregolare'.<br />

I rituali massonici prevedono che un massone - chiamato Copritore Esterno - stia fuori dalla porta<br />

della Loggia e, armato di una spada, tenga lontani eventuali 'profani' che intendessero entrare nel<br />

Tempio. Costui è chiamato anche Tegolatore (da tegolare = esaminare), in quanto ha anche il<br />

compito di verificare la regolarità dei massoni visitatori che richiedessero di accedere ai <strong>La</strong>vori.<br />

Ciascuna loggia, quando operativa, deve essere 'coperta', ovvero con la porta custodita cosicché<br />

non entrino o presenzino alle riunioni persone che non siano massoni.<br />

Le attività massoniche sono coperte dalla massima 'segretezza' perchè ogni massone ha il dovere<br />

di non rivelare all'esterno ciò che viene svolto nel tempio dalle logge riunite ritualmente. <strong>La</strong><br />

segretezza è l'essenza della massoneria, necessaria alla sua stessa esistenza, ed è protetta da<br />

giuramenti che vengono amministrati al termine dell'iniziazione in tutti i gradi massonici. Questi<br />

giuramenti impongono all'iniziato di proteggere i segreti dei gradi. Questi giuramenti sono la pietra<br />

angolare della <strong>Massoneria</strong>.<br />

I Massoni, qualunque sia il loro Grado e la loro funzione, sono sottoposti alla Giustizia Massonica,<br />

e vi restano soggetti anche se 'in sonno' o decaduti. Costituisce colpa massonica - dicono i<br />

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massoni - l'inosservanza dei principi della <strong>Massoneria</strong> e delle norme della Costituzione e del<br />

Regolamento dell'Ordine. E' colpa massonica: a) ogni contegno nei rapporti massonici contrario ai<br />

sentimenti di rispetto, di fraternità e di tolleranza; b) ogni azione contraria alla lealtà, all'onore od<br />

alla dignità della persona umana, ed ogni comportamento, nell'ambito della vita profana, che<br />

tradisca gli ideali dell'Istituzione. Il Regolamento dell'Ordine determina le sanzioni secondo la<br />

gravità della colpa.<br />

Per entrare a far parte di una loggia bisogna essere uomini. Le donne sono ammesse solo nelle<br />

logge irregolari.<br />

I Massoni si salutano con un abbraccio, che è triplice, ed è accompagnato da un bacio prima sulla<br />

guancia destra, poi sulla sinistra, poi ancora sulla destra. Poi hanno anche delle strette di mano<br />

particolari (nella foto), che fanno parte del sistema segreto dei loro 'metodi di riconoscimento'.<br />

A proposito di metodi di riconoscimento, è bene sapere che i massoni possono anche comunicare<br />

di essere massoni senza che i non massoni attorno a loro se ne accorgano. Nel libro The<br />

Brotherhood; The Secret World of the Freemasons (<strong>La</strong> Fratellanza: Il Mondo Segreto dei Massoni)<br />

di Stephen Knight per esempio alla domanda ad un massone ex giudice dell'alta corte inglese:<br />

'Come può un massone far sapere in un tribunale (ossia mentre si trova davanti ad un giudice) che<br />

egli è un massone senza che i non Massoni presenti si rendano conto che egli stia facendo o<br />

dicendo qualcosa di strano?' la risposta è stata la seguente: 'Non sono libero di dirti queste cose<br />

perchè sono coperte dal nostro obbligo di segretezza. Ci sono certe parole, certe frasi, certi<br />

movimenti. Se tu non fossi un Massone non ci presteresti attenzione' (pag. 159). Ma c'è dell'altro, i<br />

Massoni riescono a comunicare dei messaggi anche mentre rilasciano interviste alla televisione,<br />

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senza che nessuno che non sia un massone se ne accorga: ne è la prova quello che è avvenuto<br />

durante una puntata del programma Satyricon dell' 11 aprile 2001. Verso la fine dell'intervista fatta<br />

da Daniele Luttazzi a Giuliano Di Bernardo, ex Gran Maestro del Grande Oriente d'Italia, Luttazzi<br />

gli chiede: '... c'è veramente una stretta di mano massonica segreta?' e alla risposta del Di<br />

Bernardo: 'Sì, è un modo per riconoscersi', gli chiede: 'Qual'è?' e il Di Bernardo dice: 'Io non posso<br />

dare una stretta di mano a tutti per sentire se sono in grado di rispondere: ho fatto alcuni segni e<br />

qualcuno ha risposto ...' e Luttazzi meravigliato gli dice: 'Addirittura? .... Quindi ha fatto dei segni<br />

questa sera?' e il suo interlocutore: 'Ho fatto, ho fatto' e Luttazzi dice: 'O mamma mia, quindi anche<br />

a casa sono arrivati questi segni?' e il Di Bernardo dice: 'Io direi di sì', e alla domanda di Luttazzi:<br />

'Sono dei messaggi segreti di cui devo avere paura? egli risponde: 'No, messaggi di fratellanza!'<br />

(video su Youtube: http://youtu.be/O1lYvFQ0woY). Ma per avere il quadro più chiaro e completo<br />

su questo aspetto della <strong>Massoneria</strong> leggi più avanti 'Segnali massonici di riconoscimento'.<br />

Ogni Massone è tenuto a versare una quota annuale chiamata 'capitazione', che il massone è<br />

tenuto a versare entro i tempi stabiliti o su richiesta del Tesoriere. Con questo atto ogni adepto<br />

contribuisce al sostegno finanziario dell'Istituzione massonica. I massoni che ricoprono cariche di<br />

Dignitari ed Ufficiali di Loggia, portano degli ornamenti chiamati 'gioielli', generalmente in metallo,<br />

distintivi delle loro specifiche cariche nella loggia.<br />

I gradi<br />

Innanzi tutto bisogna dire che per entrare nella <strong>Massoneria</strong> bisogna essere uomini 'liberi e di buoni<br />

costumi'.<br />

Essere libero significa 'non schiavo di ristrettezze mentali, di pregiudizi e credenze, ma di mente<br />

aperta e tollerante, disposto quindi a ricercare attivamente ogni possibile fonte di conoscenza e di<br />

verità. Uomo dotato di un atteggiamento mentale imparziale, pronto a modificare idee precedenti<br />

ed a sperimentare, desideroso di passare dalle tenebre alla Luce.' Ma significa anche che uno non<br />

deve avere problemi economici di sorta, per questo gli Statuti Generali della Libera Muratoria<br />

prevedono che 'non può essere ammesso né conservato chi abbia esercitato o eserciti mestieri o<br />

impieghi servili, abietti e disonoranti' (21), che tradotto nella pratica significa che non deve essere<br />

povero materialmente.<br />

Di buoni costumi 'significa uomo dotato di qualità fisiche, animiche e spirituali che non lo pone solo<br />

in armonia col mondo di relazione in cui vive ed opera, ma lo conduce a sviluppare<br />

quell'intelligenza intuitiva che porta a compiere il salto qualitativo da uomo determinato<br />

dall'ambizione e dall'egoismo a Uomo teso ad integrare la propria natura nel ritmo della Legge<br />

universale di Evoluzione ed Amore'. Inoltre va detto che nella <strong>Massoneria</strong> si entra per cooptazione.<br />

Cooptare significa 'Chiamare qualcuno a far parte di un organo collegiale da parte degli stessi<br />

componenti il collegio'.<br />

I Massoni si distinguono in tre gradi: Apprendista, Compagno di Mestiere (o d'Arte) e Maestro<br />

Massone. Questi gradi simbolici, o di prova, sono definiti la <strong>Massoneria</strong> Azzurra, per alludere a<br />

quella praticata in tutto il mondo, e quindi Universale, che è sotto l'egida e l'autorità delle Grandi<br />

Logge. Da questa <strong>Massoneria</strong> Azzurra, come vedremo poi, si può accedere ai 'gradi alti' della<br />

<strong>Massoneria</strong>, che sono il Rito Scozzese Antico e Accettato e il Rito di York, dove il Massone impara<br />

cosa è realmente la <strong>Massoneria</strong>. <strong>La</strong> maggior parte dei Massoni appartiene però alla <strong>Massoneria</strong><br />

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Azzurra, ecco perchè la maggior parte dei Massoni non conoscono cosa è realmente la<br />

<strong>Massoneria</strong>!<br />

<strong>La</strong> <strong>Massoneria</strong> Azzurra in realtà viene usata per ingannare i Massoni, facendogli credere tramite di<br />

essa di conoscere la <strong>Massoneria</strong> quando in realtà non la conoscono. Il massone statunitense<br />

Albert Pike (1809-1891), che viene considerato da non pochi massoni 'Il Platone della <strong>Massoneria</strong>'<br />

o anche 'Il Papa della <strong>Massoneria</strong>', che era Massone di 33° grado del Rito Scozzese della<br />

<strong>Massoneria</strong> e che ha scritto <strong>La</strong> Morale ed il Dogma dell'Antico e Accettato Rito Scozzese (In<br />

inglese il titolo abbreviato è Morals and Dogma), che è per molti massoni una specie di Bibbia<br />

della massoneria mondiale - infatti ha affermato: 'I gradi azzurri [ossia della <strong>Massoneria</strong> azzurra]<br />

non sono che il cortile esterno o il portico del Tempio. Parte dei simboli sono esposti là all'iniziato,<br />

ma egli viene intenzionalmente indotto in errore tramite false interpretazioni. Non è inteso che egli<br />

li debba capire; ma che egli immagini di capirli. <strong>La</strong> loro reale interpretazione è riservata agli Adepti,<br />

ai Principi della <strong>Massoneria</strong>' (Albert Pike, Morals and Dogma, 1871, pag. 819 - 30° Cavaliere<br />

Kadosh - http://www.sacred-texts.com/mas/md/md31.htm [Quando in una citazione metto il link<br />

alla versione inglese on line di Morals and Dogma vuol dire che ho preferito tradurre io quelle<br />

specifiche parole dalla versione inglese in quanto la versione ufficiale italiana - che comunque<br />

citerò spesso - in quella parte da me citata non mi soddisfava come era stata tradotta]), ed ancora:<br />

'<strong>La</strong> <strong>Massoneria</strong>, come tutte le Religioni, i Misteri, l'Ermetismo e l'Alchimia, nasconde i propri segreti<br />

a tutti tranne che agli Adepti e ai Saggi, o gli Eletti, e usa false spiegazioni ed erronee<br />

interpretazioni dei propri simboli, per indurre in errore coloro che meritano solo di essere indotti in<br />

errore, per nascondere loro la Verità, che essa chiama Luce, e per allontanarli da essa' (Albert<br />

Pike, Morals and Dogma, pag. 104-105 - 3° Maestro Libero Muratore - http: //www.sacredtexts.com/mas/md/md04.htm).<br />

Come potete vedere, le parole di questo eminente Massone<br />

confermano che i Massoni imparano cosa è realmente la <strong>Massoneria</strong>, quando salgono agli alti<br />

gradi della <strong>Massoneria</strong>, che sono costituiti dal Rito Scozzese e dal Rito di York, perchè è qui che<br />

vengono loro rivelati i misteri della <strong>Massoneria</strong> che vengono astutamente tenuti nascosti ai<br />

Massoni dei primi tre gradi. L'ex massone Jim Shaw, convertitosi a Cristo, nel suo libro The Deadly<br />

Deception [L'Inganno Mortale] afferma che dopo essere diventato Maestro Massone, un massone<br />

gli disse: 'Jim, tu devi proprio entrare nel Rito Scozzese, perchè tu non sai cosa realmente è la<br />

<strong>Massoneria</strong> fino a quando non ci entri. Il Rito Scozzese e i suoi 29 gradi ti apriranno veramente gli<br />

occhi' (Jim Shaw & Tom McKenney, The Deadly Deception, Huntington House Inc, <strong>La</strong>fayette,<br />

Louisiana, 1988, pag. 58). E difatti, fu proprio entrando nel Rito Scozzese che egli apprese i<br />

'misteri' delle religioni pagane di Babilonia, dell'Egitto, della Grecia, della Persia e così via; perchè<br />

è su quelli che si basa la <strong>Massoneria</strong>.<br />

Che sia così come ha detto Pike, lo conferma Henry C. Clausen (che fu il Gran Comandante<br />

Sovrano della <strong>Massoneria</strong> dell'Antico ed Accettato Rito Scozzese della Giurisdizione del sud degli<br />

Stati Uniti dal 1969 al 1985) in questa maniera: 'E' evidente che i tre gradi simbolici non possono<br />

rivelare tutti i segreti della <strong>Massoneria</strong>. Si tratta solo di un punto di partenza proprio come le prime<br />

tre regole di aritmetica precedono lo studio della matematica, e come poche note della nostra<br />

scala musicale sono origine per combinazioni che danno vita alla composizione dei maestri. Un<br />

iniziato può sperare di comprendere gli insegnamenti morali, i simboli e gli enigmi, ma la vera<br />

interpretazione di questi è riservata all'adepto più esperto. Questo perchè i primi tre gradi della<br />

<strong>Massoneria</strong> sono stati descritti come: «Colonne spezzate di un Tempio Druido nella loro rozza e<br />

mutilata grandezza». Ogni vero massone e studioso della <strong>Massoneria</strong> sa che nel Rito Scozzese<br />

può intravedere il simbolismo, le parabole e le allegorie, le grandi imprese, la conoscenza delle<br />

sublimi e profonde verità e filosofie che derivano dai saggi del passato attraverso i Misteri. Queste<br />

tradizioni ci fanno ritornare ai tempi più remoti, prima dell'alba della civiltà preistorica, e prima che<br />

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le iscrizioni geroglifiche fossero scritte e tenute nascoste al riparo dalla profanazione nelle tombe e<br />

nei templi della Valle del Nilo. Questa antica saggezza, quale è insegnata nel Rito Scozzese, è la<br />

fonte perenne della <strong>Massoneria</strong> che scorre verso noi in un grande fiume da ogni parte del mondo'<br />

(Sommario e Commento di Henry C. Clausen, in Albert Pike, Morals and Dogma, Edizione Italiana,<br />

Bastogi Editrice Italiana, Foggia 2011, Vol. 3, pag. 100 - 24° Principe del Tabernacolo). Tradotto<br />

nella pratica, significa che il Maestro Massone nel proseguire nel Rito Scozzese il suo 'viaggio' alla<br />

ricerca della verità e della luce, si immergerà in quell'oceano di insegnamenti falsi e rituali occulti<br />

costituito dalla magia, l'alchimia, le religioni misteriche e gnostiche, e la kabbalah, e per capire<br />

questo basta leggere attentamente Morals and Dogma; oceano che possiamo chiamare 'oceano<br />

degli antichi misteri' con il quale la <strong>Massoneria</strong> si identifica, perchè Pike afferma che 'nonostante la<br />

<strong>Massoneria</strong> sia identica agli antichi Misteri, lo è solo in questo preciso senso, che presenta solo<br />

un'imperfetta immagine del loro splendore' (Albert Pike, Morals and Dogma, Edizione Italiana, Vol.<br />

3, pag. 202 - 28° Cavaliere del Sole). Notate come Pike parli di splendore degli <strong>Antichi</strong> Misteri. E<br />

Foster Bailey conferma lo stretto legame tra <strong>Massoneria</strong> e <strong>Antichi</strong> Misteri, affermando che 'lo<br />

studio delle realtà spirituali che si trovano nella <strong>Massoneria</strong> rivela che noi abbiamo perpetuato e<br />

sempre più attivato i principi essenziali delle antiche Scuole di Mistero che sono esistite sin dai<br />

tempi più antichi' (Foster Bailey, The Spirit of Masonry, pag. 125)<br />

Se dunque, il reale significato della <strong>Massoneria</strong> viene nascosto persino a tanti Massoni -<br />

precisamente a quelli appartenenti alla <strong>Massoneria</strong> Azzurra -, è inevitabile che esso venga<br />

nascosto anche ai non Massoni, cioè ai profani, e difatti gli scrittori Massoni nei loro libri cercano in<br />

tutte le maniere di tenerglielo nascosto usando espressioni fuorvianti e ambigue, o usando certe<br />

parole in una maniera che sembra vogliono dire una cosa ma in effetti ne vogliono dire un'altra, in<br />

altre parole praticando una sorta di disinformazione molto efficace. E questo lo posso attestare<br />

personalmente visto che ho letto alcuni libri di autori massoni. Non possono rivelare al pubblico<br />

certi loro insegnamenti esoterici ed occulti, perchè molti proverebbero disgusto, si<br />

spaventerebbero e non si interesserebbero più alla <strong>Massoneria</strong>. Quindi non credete ai Massoni<br />

quando negano pubblicamente di professare certe eresie, perchè è una loro vecchia tattica questa.<br />

Ma torniamo alla <strong>Massoneria</strong> Azzurra. Nella <strong>Massoneria</strong> Azzurra i passaggi di Grado possono<br />

essere concessi quando il massone abbia dato segni di aver progredito nell'apprendimento<br />

dell'Arte Reale e della cultura Massonica, e decorso almeno un anno di vita massonica nel Grado.<br />

<strong>La</strong> Loggia, con domanda motivata al Gran Maestro, può chiedere eccezionalmente il nullaosta per<br />

l'abbreviazione dei termini di permanenza in uno dei primi due Gradi Simbolici ove il massone<br />

abbia dato particolare prova di maturità, di cultura massonica e di attaccamento alla <strong>Massoneria</strong>.<br />

Apprendista<br />

L'apprendista nella Loggia rappresenta il primo Grado della gerarchia massonica. Il candidato<br />

all'iniziazione al grado di Apprendista deve tra le altre cose: credere nell'esistenza di un Essere<br />

Supremo, e nell'immortalità dell'anima; sentire amore per l'Umanità, ed essere disposto ad<br />

acquisire e sviluppare lo spirito della tolleranza; essere sensibile ai problemi dell'uomo, essere<br />

consapevole della sua perfettibilità, ed essere disposto a lavorare per il bene e per l'evoluzione<br />

della società umana; essere uomo libero e disposto a inserirsi nella società per portarvi i principi<br />

fondanti della <strong>Massoneria</strong> che sono Libertà, Uguaglianza e Fratellanza; essere in grado di<br />

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sostenere gli oneri richiesti dall'appartenenza all'Ordine; vivere ed operare nel rispetto delle leggi<br />

dello Stato in cui risiede.<br />

Adesso spieghiamo per sommi capi come si svolge il rito dell'iniziazione al grado di Apprendista<br />

(ho trascritto solo quelle parti del rituale che ho ritenuto utile che voi conosciate):<br />

Il candidato viene innanzi tutto portato in un'angusta camera oscura, chiamata il 'gabinetto di<br />

riflessione' dove incontra diversi simboli massonici (il teschio, il cappio, il sale, il pezzo di pane e il<br />

bicchiere d’acqua), dove deve meditare e scrivere il proprio testamento. Poi viene guidato al<br />

tempio, e ci viene portato spogliato dei suoi metalli, con la gamba destra scoperta, senza la scarpa<br />

al piede sinistro (sostituita da una pantofola), con una corda al collo, e con una benda nera sugli<br />

occhi, segni questi che hanno i seguenti significati: spogliato dei suoi metalli significa che gli viene<br />

chiesto di separarsi da tutti gli oggetti metallici che ha addosso, oggetti simboleggianti le ricchezze<br />

materiali, ma soprattutto i pregiudizi e le idee preconcette che possono ostacolare il suo cammino<br />

nella ricerca della verità; la gamba destra scoperta, sta a significare l'imperfezione della sua mente<br />

offuscata dagli errori, dai pregiudizi e dalle superstizioni; il piede sinistro scalzato significa 'fedeltà<br />

e amore', in quanto nel rito dell'iniziazione massonico, si chiede al futuro Apprendista un totale<br />

impegno e un cosciente sentimento di riverenza verso l'Ordine massonico a cui egli accorda la sua<br />

fiducia; la corda al collo simbolizza il cordone ombelicale che trattiene il bimbo alla sua matrice,<br />

nello sforzo supremo di venire alla Luce; tale corda sarà simbolicamente tagliata con la cerimonia<br />

dell'Iniziazione; la benda nera è il simbolo dell’ignoranza che rende il neofita incapace di capire e<br />

di muoversi in un ambiente caratterizzato dal simbolismo, qual è appunto il Tempio massonico. In<br />

merito agli occhi bendati, dice il massone Paolo Gastaldi, presidente dei maestri venerabili della<br />

Lombardia del Grande Oriente d’Italia: «Sono le tenebre che bisogna lasciare alle spalle. Entrare<br />

in <strong>Massoneria</strong> non significa iscriversi a un club, ma vuol dire stravolgere la propria vita e passare<br />

dalle tenebre alla luce» (Erasmo, Anno VIII, Numero 17-18, 15-31 Ottobre 2007, pag. 26).<br />

Arrivato alla porta del Tempio, il Maestro Esperto gli fa battere ripetuti colpi disordinati e forti.<br />

Quando gli verrà permesso di entrare, il Maestro Venerabile, che è colui che dirige la loggia, gli<br />

chiede: 'Profano, che cosa avete sugli occhi?' e lui risponde 'Una benda', al che il Maestro gli dice:<br />

'<strong>La</strong> benda che copre i vostri occhi è il simbolo delle tenebre nelle quali si trova l'uomo, dominato<br />

dalle passioni e immerso nell'ignoranza e nella superstizione. <strong>La</strong> Libera Muratoria potrà aiutarvi a<br />

sciogliere codesta benda, ma prima dovrete dimostrarci la vostra buona volontà rispondendo<br />

lealmente alle domande che vi rivolgerò. Siete disposto?'.<br />

Dopo che il candidato risponde 'Sì', il Maestro gli chiede: 'Dichiarate sul vostro onore che venite a<br />

chiedere la Luce Massonica liberamente e spontaneamente, con disinteresse e spirito di sacrificio,<br />

per il vostro e per il nostro perfezionamento?', e il Profano risponde: 'Lo dichiaro sul mio onore'.<br />

Poi il Maestro Venerabile, invita a far avvicinare il profano (o candidato), e comanda al Maestro<br />

delle Cerimonie di portare la 'Coppa dei Giuramenti'. Fatto avvicinare, viene invitato a mettersi la<br />

mano destra sul cuore rimanendo in piedi, e allora il Maestro delle Cerimonie arriva portando la<br />

Coppa dei Giuramenti che viene data al Profano affinché la beva (beve acqua dolce). Poi il<br />

Maestro Venerabile gli dice: 'Profano, pronunciate con me questo giuramento: “io mi impegno sul<br />

mio onore al silenzio più assoluto su tutti i particolari relativi alle prove che sto per subire”. ...<br />

Profano, dovete conoscere tutta l'importanza di un giuramento. Se voi mancaste alla parola così<br />

solennemente data.... Bevete!' Gli viene fatta bere l'acqua, alla quale è stata aggiunta una<br />

sostanza amara, e allora il Maestro Venerabile dice: 'Che questo liquido, che da dolce è diventato<br />

amaro, sia per voi il simbolo dell'amarezza e dei rimorsi dai quali sarebbe invaso il vostro cuore se<br />

lo spergiuro vi avesse sfiorato le labbra'.<br />

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Poi l'Oratore legge la seguente formula di giuramento: 'Io ... liberamente e spontaneamente, con<br />

pieno e profondo convincimento dell'anima, con assoluta ed irremovibile volontà, alla presenza del<br />

Grande Architetto dell'universo, prometto e giuro di non palesare giammai i segreti della Libera<br />

<strong>Massoneria</strong>, di non far conoscere ad alcuno ciò che mi verrà svelato; prometto e giuro di prestare<br />

aiuto ed assistenza a tutti i Fratelli Liberi Muratori sparsi su tutta la superficie della Terra; prometto<br />

e giuro di consacrare tutta la mia esistenza al bene ed al progresso della Patria, al bene ed al<br />

progresso di tutta l'Umanità; prometto e giuro di adempiere ed eseguire le Leggi, i Regolamenti e<br />

le disposizioni tutte dell'Ordine e di portare ossequio ed obbedienza alla Suprema Autorità ed a<br />

quanti sono miei superiori; prometto e giuro di mantenermi e conservarmi sempre onesto, solerte e<br />

benemerito cittadino, rispettando le Leggi dello Stato, amico, membro della mia famiglia e<br />

Massone, per abbattere sempre il vizio e propugnare la virtù; prometto e giuro di non attentare<br />

all'Onore delle famiglie dei miei Fratelli; finalmente giuro di non appartenere ad alcuna Società che<br />

sia in urto o in opposizione con la Libera Muratoria'. Il Maestro Venerabile allora chiede al<br />

candidato se è disposto a prestare giuramento. Il candidato risponde 'Sì'. Poi gli viene tolta la<br />

benda dagli occhi. Dopodiché il candidato ripete con il Maestro Venerabile la formula del<br />

giuramento (mentre il candidato è inginocchiato su un ginocchio davanti all'altare, con la mano<br />

destra aperta sulla Squadra e Compasso che si trovano sopra il Libro della Legge Sacra) [1]. Ciò<br />

fatto, il Maestro Venerabile impugna la spada fiammeggiante e la impone sul capo del candidato e<br />

dice: 'Alla gloria del Grande Architetto dell'Universo, in nome della <strong>Massoneria</strong> Universale e sotto<br />

gli auspici della [nome della Loggia], per i poteri a me conferiti, ti inizio, ti costituisco, ti creo<br />

apprendista libero muratore'. A questo punto, il Maestro Venerabile porge la mano all'Iniziato, lo fa<br />

alzare, gli dà il triplice bacio, iniziando dalla guancia sinistra, e gli dice: 'Tu sei mio Fratello'. Ora il<br />

candidato è legato alla <strong>Massoneria</strong> da un potente legame spirituale, di natura diabolica, perchè di<br />

fatto, come vedremo dopo, egli stringe un patto con il diavolo.<br />

Il candidato che presta giuramento per diventare Apprendista<br />

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Nel Tempio ogni Apprendista prende posto lungo la Colonna 'J', posta a settentrione, e si trova<br />

sotto la guida, la tutela e la vigilanza del Secondo Sorvegliante della Loggia. Suoi strumenti di<br />

lavoro sono il Maglietto e lo Scalpello, indispensabili per squadrare la pietra grezza, compito<br />

fondamentale dell'Apprendista espresso simbolicamente. In Loggia l'apprendista deve osservare il<br />

silenzio più assoluto, e non ha alcun diritto alla parola.<br />

Infine c'è da tenere presente questa cosa che riguarda l'iniziazione alla <strong>Massoneria</strong>, e cioè che<br />

secondo i massoni, una volta che uno diventa massone ci rimane per tutta la vita. Giuliano Di<br />

Bernardo ha affermato infatti: 'Quando si diventa massoni attraverso una iniziazione, si resta<br />

massoni per tutto il resto della propria vita [.....] anche se si diventa nemici della massoneria, ecco,<br />

si resta sempre massoni perchè si è ricevuta l'iniziazione, e l'iniziazione è un atto sacro'<br />

(dall'intervista fattagli da Daniele Luttazzi durante la puntata della trasmissione Satyricon andata in<br />

onda su Rai 2 l'11 Aprile 2001 - video su Youtube: http://youtu.be/AGY3MQ1OUK8).<br />

[1] I giuramenti che si fanno nella <strong>Massoneria</strong> per accedere a qualsiasi grado sono giuramenti in cui si giura di fare o non<br />

fare qualcosa pena orribili punizioni corporali. Vedi nel capitolo 6 la parte dove parlo dei giuramenti.<br />

Il racconto personale di una iniziazione alla <strong>Massoneria</strong><br />

Quella che leggerete adesso è l'iniziazione alla <strong>Massoneria</strong> dell'autore del romanzo Massone per<br />

caso - ispirato da una storia vera -:<br />

'All'ingresso fui bendato e guidato in una stanza tetra e quivi sbendato. Il mio accompagnatore era<br />

incappucciato. Mi fu detto che stavo per morire e che dovevo scrivere il mio testamento. Prima di<br />

abbandonarmi a me stesso nella riflessione funebre mi furono tolti i miei averi e tutti i metalli che<br />

avevo indosso. Ciò doveva stare a significare che mi sarei dovuto accostare alla nuova vita<br />

spogliato di tutte le cose superficiali e altere del mio essere nudo e puro.<br />

<strong>La</strong> stanza in cui mi trovavo era piccola, soffocante e dava il senso di una bara. Ero circondato da<br />

frasi minacciose sui muri, da teschi, scritte in latino e simboli occulti che mi ammonivano. Mi<br />

accorsi che nulla era casuali nelle disposizioni degli oggetti e dei moniti. Fui in grado di intuire che<br />

ogni elemento rifletteva un ordine studiato e risalente ad ataviche età. Il teschio davanti a me mi<br />

adduceva che stavo per morire ma erano invero presenti una clessidra, a vestigia che il tempo mi<br />

rendeva consunto e subito il sale e il pane, il gallo, segni serafici di quel simbolismo a me tanto<br />

caro. Innanzi a me il foglio ceruleo nel quale avrei dovuto, nel silenzio ramingo di quell'atmosfera<br />

funebre, porre le mie ultime espressioni.<br />

Il testamento prevedeva tre domande: i miei doveri verso me stesso, verso l'umanità e verso la<br />

patria.<br />

Di me stesso scrissi di essere in dovere di servire sempre la causa della verità, oltre la vita stessa<br />

se necessario, e di ricercarla in ogni sua espressione: dalle più calibrate architetture della ragione<br />

alle più evanescenti forme dei sensi e dell'esperienza, poichè la conoscenza si nasconde<br />

nell'illusione dei sensi e la verità nella menzogna come il sole si nasconde nella luna.<br />

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Dell'umanità scrissi di far sempre bandiera la lotta contro il dogmatismo e il pregiudizio per farmi<br />

guida verso un più elevato perfezionamento dell'uomo.<br />

Indugiai invece sui miei doveri verso la patria. Scrissi di getto la formula secondo la quale la mia<br />

patria è ogni terra ove rifulga la luce della verità e della ragione e mio connazionale ogni uomo che<br />

ricerchi la verità.<br />

Il tempo passava interminabile ed io continuavo ad attardarmi in quella stanza in penombra che<br />

faceva da sigillo alla mia morte, la morte che avrebbe dovuto condurmi ad una vita più nobile.<br />

Osservavo i simboli occulti alle pareti, le vestigia di un sapere antico e misterioso, e mi domandavo<br />

se sarei stato all'altezza della prova.<br />

Infine vennero a prelevarmi e tornarono a bendarmi.<br />

Fui messo seminudo e seco tratto verso l'altare del gran maestro che mi impose di giurare fedeltà<br />

all'ordine sotto veementi formule di sbudellamento in caso di tradimento. Mi misero un cappio al<br />

collo. Probabilmente, pensai, la corda doveva in qualche modo simboleggiare, attraverso la morte<br />

per impiccagione, la separazione dell'anima dalla mente, del cervello dallo spirito. Il cappio infatti<br />

soffoca, toglie l'aria, e, nel mondo dei simboli, l'aria è l'araldo del pensiero, della mente,<br />

contrapposta al cuore. Ero, nonostante la forte emozione, fiero di me. Procedevo di petto verso le<br />

prove, sebbene in fibrillazione evidente.<br />

Fui quindi sottoposto a prove di purificazione attraverso i quattro elementi ed altri giuramenti. Mi<br />

purificarono con l'acqua e mi battezzarono con il fuoco.<br />

Udivo rumori spettrali e musiche ululanti. Per comprovare la mia fedeltà all'Obbedienza dovetti<br />

sottostare ad una prova, che, almeno nella sua atmosfera, risultava a suo modo terribile. Mi fecero<br />

bere un intruglio che pareva veleno dato il suo sapore arcigno ed esiziale. - Ecco cosa ti aspetta se<br />

tradirai il nostro Ordine! - Roboava una voce proterva e imponente. Ammetto che mi trasalì<br />

l'agitazione.<br />

- Sei pronto a vedere la luce?- Sì - dissi urlando<br />

Mi tolsero la benda e li vidi disposti in cerchio attorno a me incappucciati, con le punte delle spade<br />

puntate dritte verso il mio cuore e in atto di colpirmi da un momento all'altro. L'estremo ed ultimo<br />

giuramento mi consacrò finalmente massone ed al mio ultimo Sì, tolsero il cappuccio. Il Maestro<br />

venerabile venne da me e mi consacrò membro dell'Ordine degli antichi e liberi accettati muratori.<br />

Fui di spada, secondo la tradizione cavalleresca, iniziato all'ordine della massoneria.<br />

Ce l'avevo fatta. Morendo ero nato a nuova vita, ed essendo, almeno simbolicamente, tutti morti,<br />

avevamo egual diritti ed eguaglianza gli uni agli altri; o almeno così si professava.<br />

Quando tolsero i cappucci con mia sorpresa riconobbi persone che già conoscevo, lì, nel tempio di<br />

Salomone, in piena Udine. Mi invitarono a sedermi in attesa del termine dei lavori' (Emilio<br />

Francesco Graaz, Massone per caso, Audax Editrice, Udine 2011, pag. 29-31).<br />

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Compagno d'Arte<br />

Il secondo grado della gerarchia massonica è rappresentato dal Compagno d'Arte.<br />

Per essere promosso Compagno d'Arte, l'Apprendista Libero Muratore dev'essere in grado di<br />

certificare d'aver ormai fatto il suo tempo, essendosi privato dell'influenza dei 'metalli', e che il suo<br />

Tutore (il Secondo Sorvegliante) sia soddisfatto di lui per i progressi acquisiti. Deve soprattutto<br />

aver dato prova di applicazione, di zelo e di ardore nel <strong>La</strong>voro della massoneria.<br />

Anche nel rito d'iniziazione al secondo grado viene richiesto un giuramento al candidato che è il<br />

seguente: 'Io sottoscritto …. sul mio onore ed in piena coscienza, giuro solennemente di non<br />

rivelare i segreti che mi verranno confidati né ai Fratelli Apprendisti, né tantomeno ai profani. Giuro<br />

di eseguire gli Statuti Generali dell'Ordine e di consacrarmi con tutte le mie forze alla difesa della<br />

Patria e dell'Umanità, alla diffusione dei Principi della Libera Muratoria, ed alla loro incarnazione in<br />

ogni svolgimento della vita profana. Giuro, Giuro, Giuro!'<br />

Il Compagno d'Arte ha diritto di parola. Quando l'Apprendista viene elevato a Compagno d'Arte si<br />

dice che passa dalla Perpendicolare alla Livella il che significa che 'egli, dopo aver approfondito gli<br />

elementi della conoscenza, diventa capace di considerarli nelle loro molteplici relazioni con<br />

l'universo'.<br />

Maestro Massone<br />

Il terzo grado della <strong>Massoneria</strong> è il Maestro Massone, che è 'colui che è potenzialmente riuscito ad<br />

assimilare tutti i segreti dell'Arte Reale'. Fu introdotto nella <strong>Massoneria</strong> inglese solo a partire dal<br />

1733. Fino ad allora esistevano infatti due soli gradi, ovvero quello d'Apprendista e quello di<br />

Compagno d'Arte. <strong>La</strong> Maestria rappresenta ritualmente e simbolicamente l'iniziazione massonica<br />

definitiva. Il titolo di Maestro era prima di allora riservato unicamente al Compagno eletto alla<br />

conduzione della Loggia, l'attuale Maestro Venerabile.<br />

Attraverso il rituale di iniziazione di un Compagno d'Arte a Maestro Massone, risorge Hiram Abif<br />

con il cui assassinio (avvenuto per opera di tre Compagni d'Arte perchè Hiram si era rifiutato di<br />

rivelare loro la parola segreta del Maestro Massone che loro volevano estorcergli per poter avere<br />

un immeritato salario superiore, cioè quello riservato ai Maestri) la parola segreta del Maestro<br />

Massone era andata perduta. Questo rituale di iniziazione che è di fondamentale importanza nella<br />

<strong>Massoneria</strong> dei primi tre gradi, è un rituale piuttosto lungo e complesso, e quindi vi accenno solo<br />

alcuni dei suoi momenti più significativi.<br />

Innanzi tutto va detto che la loggia è decorata a lutto, e i maglietti del Maestro Venerabile e dei<br />

Sorveglianti sono ricoperti di stoffa nera, e questo perchè si deve assistere all'uccisione di Hiram<br />

(rappresentato nell'occasione dal Candidato) e alla sua sepoltura. In mezzo al Tempio c'è inoltre<br />

una bara coperta da un drappo mortuario con sopra un ramo di acacia, che nella massoneria<br />

simboleggia l'immortalità e che nella leggenda di Hiram servì a riconoscere il luogo di sepoltura di<br />

Hiram: la leggenda infatti racconta che la salma di Hiram era stata seppellita in una foresta, dove il<br />

tumulo era stato contrassegnato con un ramo d'acacia, e quando poi il re Salomone mandò a<br />

cercare Hiram la sua tomba fu identificata grazie al ramo d'acacia. Il Candidato a Maestro<br />

52


Massone indossa il Grembiule di Compagno d'Arte ed è senza guanti. Durante il rituale di<br />

iniziazione, che avviene in un'atmosfera a dire poco tetra, avviene ad un certo punto che tre<br />

massoni (che interpretano i tre assassini di Hiram) colpiscono il Candidato con alcuni strumenti di<br />

lavoro. Posto dentro la bara, Hiram viene poi 'fatto rivivere' dal Maestro Venerabile, che, postosi ai<br />

piedi della Bara, prende, con il Toccamento ad Artiglio da Maestro (si tratta di una particolare<br />

presa massonica con la mano chiamata in inglese 'The Lion's Paw' ossia '<strong>La</strong> Presa del Leone'), la<br />

mano destra del Candidato e lo tira a sé. A questo punto due massoni (i due sorveglianti) aiutano il<br />

Candidato a mettersi seduto nella Bara. Allora il Maestro Venerabile gli passa la mano sinistra<br />

dietro il collo e, aiutato dai due sorveglianti, lo rialza e lo fa uscire dalla Bara. Ecco dunque che<br />

viene intonata una musica trionfale, perchè Hiram è ritornato in vita! E così il Maestro Venerabile<br />

afferma: 'Eccoti, Maestro, risorto tra noi!' E i segni a lutto con cui è decorata la sala, vengono<br />

rimossi, e un massone va ad accendere tutte le luci, e tutti i massoni lasciano le insegne a lutto.<br />

A questo punto il Maestro Venerabile afferma: 'Fratello … ti rivelerò ora i cinque punti della<br />

Maestria!' 1) Con la mano ad artiglio, impugna la destra del Candidato e dice: "Mano con mano": ti<br />

riconosco e saluto come Fratello. 2) Ponendo il piede destro a contatto con la parte interna del<br />

piede destro del Candidato: "Piede con piede": prometto di sostenerti in ogni tua legittima impresa.<br />

3) Unendo il ginocchio destro con il ginocchio destro del Candidato: "Ginocchio con ginocchio": ti<br />

darò appoggio nelle tue necessità. 4) Avvicinando il proprio petto al petto del Candidato: "Petto a<br />

petto": custodirò i segreti che vorrai affidarmi. 5) Mettendo la mano sinistra sulla spalla destra del<br />

Candidato: "Spalla con spalla": ti abbraccio. Io difenderò e custodirò il tuo carattere, tu presente o<br />

assente.<br />

E in questa posizione, il Maestro Venerabile sussurra all'orecchio del Candidato: 'Eccoti la Parola<br />

Sacra dei Maestri: Ma-ha-bone' (sarebbe la parola che i massoni dicono sostituisce la parola<br />

perduta e che deve essere usata fino a che non sarà ritrovata la Parola Perduta [1]). Ripeti. E poi il<br />

Maestro Venerabile dice: 'Maestri esultate! Hiram è rinato nel nuovo Maestro…', e il primo<br />

Sorvegliante afferma: '<strong>La</strong> Parola Sacra è ritrovata!', mentre il secondo: 'Luce è tornata a splendere<br />

nel Tempio!'<br />

Dopodiché, il Maestro Venerabile fa leggere al Maestro Massone il giuramento che lo impegnerà<br />

fino alla morte, che è il seguente: 'Io, …, di mia libera e spontanea volontà, in presenza del Grande<br />

Architetto dell'universo e di tutti i Maestri qui riuniti, e in faccia a tutti i Liberi Muratori sparsi sul<br />

Globo, prendo sul mio onore e sulla mia coscienza solenne Giuramento di compiere fedelmente e<br />

con zelo gli obblighi imposti dal Grado di Maestro che sta per essermi conferito; di praticare<br />

sempre ed in tutto i principi massonici; di amare e cercare la verità; di odiare e fuggire la<br />

menzogna. Prometto e Giuro di svolgere la mia attività intellettuale e la mia azione incessante di<br />

propaganda massonica per il bene della mia Patria e dell'Umanità, con l'aspirazione alla<br />

Fratellanza Universale degli Uomini e dei Popoli. Prometto e Giuro amicizia ed attaccamento a tutti<br />

i miei Fratelli, a tutti i Figli della Vedova, e mi impegno a soccorrerli anche con l'inevitabile pericolo<br />

della mia vita. Prometto e Giuro di non rivelare a nessuno i segreti che mi fossero confidati, di<br />

istruirmi e di sollevare il mio spirito e di fortificare la mia ragione, perché tutte le mie facoltà siano<br />

quind'innanzi sacre alla gloria ed alla potenza dell'Ordine. Se mancassi a questo Giuramento che<br />

io sia disonorato per sempre, severamente punito, e privato della società della gente onesta.'<br />

[1] Questa parte del rituale è veramente assurda perchè non si capisce il bisogno di una parola sostitutiva per quella<br />

originale perduta visto che Hiram conosceva quella originale, per cui una volta che Salomone 'fece tornare in vita' Hiram<br />

bastava che chiedesse a Hiram qual'era la parola sacra originale. Non vi pare?<br />

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Ufficiali di Loggia<br />

Fasi del rituale d'iniziazione a Maestro Massone<br />

<strong>La</strong> <strong>Massoneria</strong> impiega l'espressione 'Ufficiali di Loggia' per definire i Massoni che celebrano un<br />

ufficio o che prestano un servizio ricoprendo cariche nell’ambito della Loggia. In base ad un<br />

Dizionario Massonico, sono considerati Ufficiali di Loggia:<br />

l’Archivista (contrassegno: due Colonne, siede a fianco del Segretario); · il Guardasigilli (siede a<br />

fianco dell’Archivista); · il Primo Esperto (una spada, siede con le spalle appoggiate al seggio del<br />

Segretario); · Il Primo ed il Secondo Diacono (una colomba, entrambi sono muniti di verga, il Primo<br />

siede alla destra del Maestro Venerabile, il secondo alla destra del Primo Sorvegliante); · il<br />

Portastendardo (siede alla testa della Colonna del meridione); · l’Araldo o Portaspada (siede in<br />

testa alla Colonna del settentrione); · il primo Architetto (munito di Misura, siede accanto al<br />

Portastendardo); · l’Architetto Revisore (munito di Compasso, siede accanto al primo Architetto); ·<br />

l’Economo (siede accanto al Tesoriere); · il Maestro di Casa (Cornucopia, siede accanto<br />

all’Economo); · l’Elemosiniere (corona d’Acacia, siede accanto all’Araldo); · l’Ospitaliere (un calice,<br />

siede accanto all’Elemosiniere); · il Copritore Interno (due chiavi incrociate, siede accanto al<br />

Secondo Diacono). Inoltre vi sono · l’Esperto Tegolatore, · il Copritore Esterno, · il Fratello<br />

Terribile, · quello Preparatore, · il Sacrificatore ed · il Censore. Nella Loggia è consentita la nomina<br />

di un Oratore Aggiunto, di un Segretario Aggiunto e di Ufficiali Aggiunti. Gli Uffici sono cumulabili,<br />

tranne quelli dei Dignitari. Sono Dignitari di Loggia: il Primo Sorvegliante; il Secondo Sorvegliante,<br />

l’Oratore; il Tesoriere ed il Segretario. I Dignitari e gli Ufficiali Loggia coadiuvano il Maestro<br />

Venerabile nella conduzione della Loggia.<br />

Simboli e linguaggio<br />

<strong>La</strong> <strong>Massoneria</strong> fa largo uso di simboli, che sono l'essenza stessa della <strong>Massoneria</strong>, infatti il<br />

massone Pierre Mariel, nell'opera Gli autentici figli della Luce, afferma: 'Il Simbolo è l'essenza<br />

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stessa, la ragione d'essere della <strong>Massoneria</strong>. Ciò che è visibile è il riflesso di ciò che è invisibile.<br />

Ora, se noialtri Massoni ci esprimiamo mediante i simboli, ciò non è dovuto a un desiderio di<br />

distinguersi dagli altri uomini, ma bensì in base a una necessità che scaturisce dallo stesso<br />

configurarsi delle conoscenze. Il simbolo dunque, non è destinato a nascondere la verità. Il suo<br />

scopo è invece quello di selezionare coloro che, integrandosi a esso, si mostrano degni di<br />

accedere alla Realtà ultima' (Christian Jacq, <strong>La</strong> <strong>Massoneria</strong>: storia e iniziazione, pag. 227). Ed il<br />

significato dei simboli è il grande segreto della <strong>Massoneria</strong>, come disse Andrew Michael Ramsay<br />

(1686-1743): 'Noi possediamo dei segreti, segreti che consistono in segni grafici e in parole sacre<br />

e che compongono un linguaggio tanto muto quanto eloquente, grazie al quale possiamo dialogare<br />

a distanza e riconoscere di primo acchito i nostri Confratelli, quale che sia la loro lingua' (citato in<br />

Ibid., pag. 227).<br />

In relazione ai due primi gradi della <strong>Massoneria</strong>, ci sono due simboli molto importanti nella<br />

<strong>Massoneria</strong>, che sono la pietra grezza e quella cubica.<br />

<strong>La</strong> Pietra Grezza, che ha a che fare con l’allegoria della costruzione del Tempio dell’Umanità, alla<br />

cui edificazione si dedicano tutti i Massoni, 'simboleggia l’uomo nel suo stato rude ed incolto,<br />

caratterizzato dai vizi e dalle molte passioni che ogni Libero Muratore deve imparare a dominare.<br />

<strong>La</strong> pietra grezza simboleggia soprattutto il neofita, che non può essere utilizzato fino a quando,<br />

diventato Apprendista, la sua preparazione intellettuale e morale non abbia raggiunto un grado<br />

nella scala del perfezionamento sufficiente a fargli guadagnare la patente di affidabilità. <strong>La</strong> pietra<br />

grezza dovrà essere squadrata quel tanto che è necessario a consentirne l’impiego con le altre. Al<br />

massone viene continuamente ricordato che egli è pietra grezza che dev’essere levigata per<br />

ricavarne una ben definita personalità, richiesta dalle Leggi geometriche dell’architettura<br />

dell’Umanità. <strong>La</strong> pietra grezza dev’essere portata ad una forma più prossima possibile al cubo<br />

perfetto, va cioè trasformata dall’Apprendista in Pietra Cubica, che è caratteristica del Grado<br />

massonico superiore di Compagno d’Arte'.<br />

<strong>La</strong> Pietra Cubica rappresenta invece 'la pietra perfetta, in cui tutte le dimensioni sono tra loro<br />

uguali. Simboleggia l’uomo che, operando su sé stesso, ha superato le sue condizioni primordiali<br />

attraverso l’eliminazione sistematica e graduale, iniziaticamente pilotata, delle imperfezioni da cui<br />

era costituito. <strong>La</strong> regolarità dei nuovi elementi costitutivi conseguiti è proporzionale all’abilità ed alla<br />

diligenza di ogni singolo Artefice, messe in atto nel corso della lavorazione della sua Pietra<br />

Grezza. Quanto di purificato ed istruito si è strettamente collegato ed amalgamato nell’Apprendista<br />

Libero Muratore, si manifesterà nella sua realtà nel Compagno d’Arte, dentro e fuori della Loggia.<br />

Generalmente nel Tempio massonico la pietra cubica viene rappresentata da un Cubo di pietra<br />

posto al fianco settentrionale dell’Ara, sormontato da una piramide dalle facciate a triangoli<br />

equilateri, onde evidenziarne la perfezione costruttiva'.<br />

Un altro simbolo massonico è la Squadra e il Compasso, disposti a formare un quadrilatero. <strong>La</strong><br />

squadra viene detto che rappresenta la materia, ed il compasso lo spirito o la mente; od ancora<br />

viene detto che la squadra rappresenta 'il mondo del concreto, o la misura della realtà oggettiva,<br />

mentre il compasso rappresenta l'astrazione, o giudizio soggettivo', e così via. <strong>La</strong> squadra e il<br />

compasso sono mostrati a tutte le riunioni massoniche, assieme al Libro della Legge Sacra aperto.<br />

Considerando che il libro della Legge Sacra può variare nelle logge, e quindi ci sono Logge dove<br />

non viene posta la Bibbia, mentre la squadra e il compasso devono essere presenti in ogni loggia,<br />

essi hanno una importanza superiore alla Bibbia! <strong>La</strong> squadra e il compasso infatti simboleggiano le<br />

due grandi luci in cui devono camminare i Massoni. Il significato reale però di queste due luci è<br />

questo: la Squadra rappresenta il principio generativo femminile (e quindi il principio passivo),<br />

mentre il Compasso rappresenta il principio generativo maschile (e quindi il principio attivo). E<br />

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difatti Albert Pike, parlando di un simbolo ermetico che apparve una prima volta nell'Athos<br />

Philosophorum di Basilio Valentino stampato a Francoforte nel 1613, ha affermato: '<strong>La</strong> figura<br />

maschile tiene nella mano il compasso che rappresenta il principio generativo dell'uomo, mentre la<br />

figura femminile sorregge la squadra quale simbolo della procreazione della donna' (Albert Pike,<br />

Morals and Dogma, Edizione Italiana, Vol. 3, pag. 280 - 32° Sublimi Principi del Real Segreto), e<br />

poi dice: 'Il Compasso perciò è il simbolo ermetico della Deità creativa e la Squadra della Terra<br />

feconda' (Ibid., pag. 281); e questo perchè alla base della <strong>Massoneria</strong> c'è il culto fallico! Ed è così<br />

importante questo simbolo per la <strong>Massoneria</strong>, che Pike dice ai massoni del 32° che 'tutti i simboli,<br />

sia per gli Apprendisti che per i Maestri, per i Cavalieri e per i Principi, sono riconducibili al<br />

Compasso e alla Squadra' (Ibid., pag. 284).<br />

Abbiamo poi il Maglietto e lo Scalpello. 'Il Maglietto rappresenta la forza di volontà, la ferrea<br />

determinazione ad agire per il bene, secondo quanto dettato da Virtù e Coscienza; lo Scalpello<br />

prefigura il Discernimento, cioè la capacità di distinguere le parti utili della pietra, essenziali alla<br />

costruzione, da quelle inutili. <strong>La</strong> combinazione della forza di volontà e della capacità di<br />

discernimento produce il graduale perfezionamento dei pezzi dell'opera. Così, se il Maglietto<br />

esprime la volontà di agire, lo Scalpello simboleggia la conoscenza di ciò che deve esser fatto, di<br />

contro a ciò che deve essere evitato. In ultima analisi, i due strumenti segnalano la necessità di<br />

combinare azione e pensiero'.<br />

<strong>La</strong> Cazzuola, che è lo strumento del Muratore che serve a stendere la calce che connette le<br />

pietre, 'simboleggia la beneficenza, ossia la volontà di soccorrere chi è nel bisogno. Esprime così<br />

la bontà attiva, la carità, ovvero quella buona volontà dovuta al genere umano'.<br />

Il Regolo rappresenta 'la perfezione e l'ordine che risultano dall'azione giusta ed equilibrata.<br />

Allude alla necessità di impostare confronti costruttivi sulla base di parametri stabili e regole<br />

stipulate e condivise'. Simboleggia anche le '24 ore del giorno, una parte delle quali deve essere<br />

dedicata al pensiero, mentre un'altra parte deve essere impiegata lavorando, riposando, ed anche<br />

aiutando fraternamente chi ne ha bisogno'.<br />

<strong>La</strong> Livella, che 'simboleggia l'uguaglianza sociale, base del diritto naturale, l'equità nella<br />

valutazione degli uomini, delle cose e degli eventi, che debbono essere considerati e meditati nella<br />

loro sostanza e mai secondo le loro forme ed apparenze. <strong>La</strong> Livella insegna che la conoscenza<br />

dev'essere rapportata al piano terrestre, il cui livello è unico, che interessa direttamente l'uomo, e<br />

rappresenta il corretto impiego delle conoscenze acquisite'.<br />

Foto (da sinistra a destra): Pietra grezza e levigata, Squadra e Compasso, Scalpello e Maglietto, Cazzuola, Regolo, Filo a piombo e<br />

livella.<br />

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L'acacia è un simbolo particolarmente importante nella <strong>Massoneria</strong>, nel rituale d'iniziazione (od<br />

elevazione) al Grado di Maestro Massone. Infatti l’acacia fa parte della leggenda di Hiram in<br />

quanto si dice che servì a individuare la tomba in cui era stato sepolto Hiram. L’acacia è anche<br />

considerata emblema della resurrezione (morte e rinascita) che ogni uomo dovrebbe operare in sé<br />

superando i vizi e le passioni umane; ecco perchè secondo i Masonic Catechisms del secolo XVIII<br />

il nome del Maestro Massone è 'Cassia', ovvero quello della pianta sostituita all’acacia nei rituali<br />

inglesi dell’epoca e nelle Costituzioni di Anderson del 1738, in quanto il Maestro Massone è<br />

l’essere divenuto cosciente del fatto che tutti i segreti sono in lui; è l’uomo rigenerato, che vivendo<br />

in stretta obbedienza agli obblighi e ai precetti massonici è libero dal peccato!<br />

Nella <strong>Massoneria</strong>, il triangolo è uno dei simboli più importanti. In un Dizionario massonico si legge<br />

a proposito del triangolo: 'Come simbolo massonico, è presente nel Tempio sotto la<br />

denominazione di Delta Luminoso [....] Nell’ambito massonico il T. va interpretato soprattutto come<br />

vettore direzionale, nella cui verticalità apicale simboleggia il <strong>La</strong>voro, la dynamis, rivolto alla gloria<br />

del G.A.D.U.' che sarebbe il Grande Architetto dell'Universo. I tre lati del triangolo stanno ad<br />

indicare i tre principi fondamentali della <strong>Massoneria</strong> che sono Libertà, Uguaglianza e Fratellanza,<br />

come anche i tre gradi della <strong>Massoneria</strong> Azzurra che sono Apprendista, Compagno d'Arte e<br />

Maestro Massone. Il triangolo lo si trova all'interno del tempio massonico (è il Delta Luminoso<br />

all'interno del quale si trova l'occhio 'onniveggente' o la lettera G), sui grembiuli (con un triangolo<br />

capovolto), ed anche all'esterno di tanti templi massonici (vedi le tre foto). Ma la forma del triangolo<br />

si trova in tanti altri ambiti massonici, tra cui i segnali di riconoscimento.<br />

Altro simbolo massonico importante è il pentagramma o pentalfa massonico (la stella a cinque<br />

punte, che si vede nelle due foto a seguire). In queste foto vedete quello presente nella<br />

Freemason's Hall di Londra, che è il quartiere generale della Gran Loggia Unita d'Inghilterra, e poi<br />

uno presente sul pavimento di una loggia massonica. Secondo la <strong>Massoneria</strong>, la stella a cinque<br />

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punte che, sotto forma di PENTALFA FIAMMEGGIANTE, arde – nella Camera di Compagno –<br />

all’oriente di tutte le Logge Massoniche, è l’astro che indica la via ai Compagni Liberi Muratori; è la<br />

stella a cui quotidianamente si rivolgono per avere sicuro orientamento nella lenta ascesa. E come<br />

vedremo meglio in seguito, questa stella non è altro che Satana, che loro chiamano Lucifero, che<br />

secondo loro è il portatore di luce (di quella massonica ovviamente) nonchè di libertà, quella<br />

secondo la carne naturalmente, in quanto il pentalfa 'è il significativo emblema della Libertà' (Albert<br />

Pike, Morals and Dogma, Edizione italiana, Vol. 1, pag. 38 - 1° Apprendis ta) e dato che per i<br />

Massoni il diavolo 'è lo strumento della Libertà' (Ibid., pag. 143 - 3° Maestro Massone), è evidente<br />

il significato diabolico del pentalfa.<br />

I massoni indossano dei grembiuli (vedi foto). Il grembiule è composto da tre parti: una base<br />

quadrata, una bavetta triangolare e una cintura. Gli Apprendisti e i Compagni indossano grembiuli<br />

in pelle o di raso bianchi, senza decori. I Maestri hanno invece un grembiule bordato di rosso (o di<br />

azzurro o di verde, in certe obbedienze) ornato variamente. Il compito del grembiule sarebbe<br />

quello di proteggere i massoni durante il loro lavoro, non consentendo che si possano ferire con le<br />

schegge che si distaccano dalla loro pietra grezza. I frantumi sono le loro difficoltà umane, pronte a<br />

far sentire maggiormente il loro peso proprio quando cercano di sbarazzarsi di esse.<br />

Quando i massoni prendono la parola in loggia, si pongono in piedi e prima di parlare fanno il<br />

'gesto dell'Ordine', che è obbligatorio nel Tempio quando si abbandona la posizione di seduti. Il<br />

segno dell'Ordine lo fanno in questa maniera: collocano la mano destra al livello della gola,<br />

l'avambraccio orizzontale, il pollice teso a formare una squadra, e subito passano rapidamente la<br />

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mano da un lato all'altro della gola, come se si tagliasse il collo, lasciando poi cadere il braccio sul<br />

fianco. Il significato di questo segno è che il massone preferirà avere la gola tagliata, piuttosto che<br />

rivelare i segreti che gli sono stati trasmessi.<br />

Questi sono dei fotogrammi tratti da un video presente su YouTube (http://youtu.be/eOyz_LPJjPo) ripreso segretamente da un massone<br />

durante i lavori in una loggia massonica in Turchia. Notate la posizione della mano e del braccio prima e dopo.<br />

Al termine di ogni riunione massonica nel tempio, i massoni si sfilano i guanti bianchi (che servono<br />

a ricordare al Massone che le sue mani devono essere 'senza macchia') che hanno indossato sino<br />

a quel momento e formano una 'catena d'unione' che rappresenta la fraterna unione che lega tutti<br />

gli iniziati sparsi sulla superficie della terra.<br />

Tra gli elementi caratteristici, indicativi dell'esoterismo massonico, vi sono i segni di riconoscimento<br />

e la parola di riconoscimento del libero muratore.<br />

I massoni quando usano il termine 'profano' si riferiscono a colui che non appartiene alla<br />

'fratellanza massonica'.<br />

Quando i massoni usano l'espressione 'essere quadrato', vogliono dire che un massone ha<br />

raggiunto un particolare livello di consapevolezza nell'arte libero muratoria. In altre parole, il<br />

profano che viene iniziato nella loggia massonica è nello stato di 'pietra grezza', e con il tempo<br />

tramite il lavoro massonico di affinamento tenderà a raggiungere, quadrandosi appunto, lo stato di<br />

'pietra cubica', divenendo così persona affidabile, di riferimento e sostegno per gli altri fratelli. Ogni<br />

pietra cubica costituisce un mattone che edifica il Tempio morale ed ideale della massoneria.<br />

Quando i massoni usano l'espressione 'incontrarsi sulla livella', vogliono dire che in loggia ci si<br />

ritrova senza tener conto delle differenze sociali, economiche, religiose o culturali.<br />

Altra espressione comune ai massoni è la formula adoperata per il brindisi delle loro agapi rituali,<br />

che si conclude con il grido 'fuoco!'<br />

'Al coperto' è un'espressione massonica rituale impiegata per indicare che i <strong>La</strong>vori nel Tempio<br />

sono svolti al riparo da ogni sguardo profano. 'Essere coperto' significa invece 'appartenere'<br />

all'Ordine.<br />

Nel linguaggio massonico si dice che un massone è 'in sonno' o 'dormiente' quando questo decide<br />

per sue esigenze personali di autosospendersi dai lavori rituali e dalla vita dell'ordine.<br />

59


Segnali massonici di riconoscimento<br />

Voglio approfondire il discorso sul linguaggio usato dai Massoni mostrandovi alcuni segnali di<br />

riconoscimento che vengono usati dai massoni facendo uso del corpo quando posano davanti a<br />

telecamere, fotografi o ritrattisti. Dovete infatti tenere sempre a mente che nella <strong>Massoneria</strong> la<br />

geometria ha un enorme significato, e quindi anche le forme geometriche che i massoni fanno<br />

assumere in foto o ritratti ufficiali al loro corpo, hanno un significato ben preciso. Noi cosiddetti<br />

'profani' potremo pure non capirle tutte, ma sicuramente i massoni non fanno assumere alle loro<br />

mani, alle loro braccia, e ai loro piedi, pose involontarie quando sono ripresi in situazioni ufficiali, e<br />

quindi bisogna prestare la massima attenzione alle pose che assumono davanti a telecamere o<br />

fotografi o ritrattisti. Ci tengo a precisare che qui non stiamo parlando di gesti che chiunque di noi<br />

può fare involontariamente ma di segni che i massoni o gente che è data all'occulto e<br />

all'esoterismo fa appositamente (sapendo dunque cosa sta facendo) per comunicare un<br />

messaggio particolare a chi li vede in un ritratto o in fotografia o in televisione.<br />

1. Il dito che punta verso l'alto. Indica l'approvazione da parte dell'elite dell'intelletto dell'individuo e la sua<br />

idoneità alla promozione al successivo livello.<br />

Da sinistra: un disegno da un vecchio testo massonico (foto da: Texe Marrs, Codex Magica, 2005, Edizione<br />

Kindle); Jenner Edward Anthony (1749-1823) medico e naturalista britannico, noto per l'introduzione del<br />

vaccino contro il vaiolo e considerato il padre dell'immunizzazione (foto da: http://it.wikipedia.org/); Malcom X<br />

(1925-1965) un attivista statunitense, massone appartenente alla Prince Hall Freemasonry (foto da:<br />

http://axiomamnesia.com/).<br />

Da sinistra: Licio Gelli, che è stato a capo della Loggia Massonica P2; Aleister Crowley (1875-1947), mago<br />

occultista, anche lui massone (foto da: http://im9.eu/picture/aleister-crowley-thinker); Ernest Borgnine (1917-<br />

2012), famoso attore americano, che era un massone di alto grado. Qui le dita sotto hanno una posizione<br />

leggermente diversa, in quanto una di esse è sulla bocca o vicina ad essa, per cui è possibile che questo<br />

segno abbia un altro significato.<br />

60


Da sinistra: la cantante Barbara Hendricks che fa il segno massonico con il dito verso l'alto (foto da:<br />

http://www.hiram.be/). Questo poster fu usato nel 2007 per un Gala Filantropico organizzato dal Grande<br />

Oriente del Belgio, infatti potete vedere la squadra e il compasso in alto; la copertina del libro The Masonic<br />

Wife (foto da: http://www.masonic-lodge-of-education.com/masonic-wife.html).<br />

Sempre in merito a questo segnale massonico, ecco da sinistra Gustavo Raffi, il Gran Maestro del GOI, che<br />

fa lo stesso segnale, ma con il dito indice leggermente più in basso (foto da: http://politicainrete.it/), e Gianni<br />

Agnelli, che faceva parte della Loggia di Montecarlo, in un ritratto fatto dal pittore Mauro Capponi nel 1984<br />

(foto da: http://www.gigarte.com/).<br />

2. Due dita rivolte verso l'alto. Stanno ad indicare la legge degli opposti presente nella <strong>Massoneria</strong> e tra gli<br />

Illuminati, che è la legge del portare ordine fuori dal caos, del riconciliare gli opposti, ossia il bene e il male,<br />

la luce e le tenebre; ma esse indicano anche le due colonne del tempio massonico. Ecco qua alcuni esempi.<br />

Da sinistra: un disegno da un testo massonico (foto da: Richardson's Monitor of Freemasonry, pag. 42);<br />

Gustavo Raffi, attuale Gran Maestro del Grande Oriente d'Italia (foto da: http://www.luogocomune.net/); il<br />

primo ministro israeliano Ariel Sharon, massone, su un manifesto (foto da: International Jerusalem Post, 9<br />

Febbraio 2001); Leonard Nimoy, ebreo e massone, famoso attore della serie televisiva Star Trek, in una foto<br />

apparsa sul Time Magazine del 4 aprile 2005; Giuseppe Mazzini, massone; e l'ex presidente del Consiglio<br />

61


Silvio Berlusconi (massone, in quanto iniziato alla Loggia massonica P2) sulla copertina del libro 'Il ritratto di<br />

un principe' scritto da Alessandro Iovino che è uno storico e saggista appartenente alle Assemblee di Dio in<br />

Italia (peraltro lo stesso Iovino nel retro del libro ha messo una sua foto in cui è con un dito alla testa e tre<br />

dita sotto, posizione che è simile al primo segno sopra visto). Per chi volesse vedere un'altra foto di<br />

Berlusconi (quando era più giovane però) dove dà questo segnale massonico, che è praticamente uguale a<br />

quello di Gustavo Raffi, vada a questa pagina http://www.fanpage.it/ma-berlusconi-legge-fanpage/<br />

Qui invece potete vedere il principe Antonio De Curtis (in arte Totò, 1898-1967) - massone - in due pose che<br />

rimandano a quella massonica, e difatti tra le tantissime foto su Totò presenti su Internet il sito massonico<br />

http://www.montesion.it/ nella sezione intitolata 'Antonio De Curtis il Fratello' ha messo quella a sinistra,<br />

mentre il sito del Grande Oriente d'Italia (http://goirsaa.it/) nella pagina dedicata a Totò ha messo quella a<br />

destra. <strong>La</strong> ragione? E' evidente.<br />

62


In queste due foto (prese da: http://en.wikipedia.org/ e http://www.socialphy.com/) potete vedere Oscar<br />

Wilde (1854-1900), poeta, scrittore, drammaturgo, giornalista e saggista irlandese, che era un massone.<br />

Notate anche qui due dita in basso e due in alto.<br />

Qui invece potete vedere Guy Arcizet, Gran Maestro del Grande Oriente di Francia. <strong>La</strong> foto è apparsa sulla<br />

rivista francese Le Point.fr (http://www.lepoint.fr/societe/guy-arcizet-elu-grand-maitre-du-grand-orient-defrance-02-09-2010-1231780_23.php)<br />

in un articolo che parlava proprio della sua elezione a Gran Maestro.<br />

63


Questo è invece Hank McKinnell sulla copertina di Business Week (28 febbraio 2005). Il McKinnell è il<br />

Presidente e Chief Executive Officer della Pfizer Inc., con sede a New York, che è la più grande società del<br />

mondo operante nel settore della ricerca, della produzione e della commercializzazione di farmaci. Hank<br />

McKinnell fa parte della Commissione Trilaterale (http://www.conspiracyarchive.com/) e quindi degli<br />

Illuminati.<br />

64


Ecco da sinistra l'imprenditore francese André-Gustav Citroën (1878-1935), il fondatore della casa<br />

automobilistica Citroen (foto da: http://www.myheritage.it/photo-2000004_56174781_56174781/1-re-citroen),<br />

che era un massone; il cardinale statunitense Richard Cushing (1895-1970) di cui il magistrato Carlo Alberto<br />

Agnoli dice: 'Tornando ai Cardinali in carica all'epoca della lista, ma non elencati dal Pecorelli, su cui<br />

nondimeno sussistono fondati sospetti di affiliazione e sicure prove di simpatie massoniche, citiamo Richard<br />

Cushing (1895-1970), Arcivescovo di Boston, che tenne in quella città, rispettivamente nel 1965 e nel 1966,<br />

due conferenze in Logge libero-muratorie, e partecipò unitamente ad altri presuli a «riunioni conviviali» con<br />

esponenti della <strong>Massoneria</strong>; ...' (Carlo Alberto Agnoli, <strong>La</strong> <strong>Massoneria</strong> alla conquista della Chiesa, pag. 33).<br />

Mentre sotto l'imprenditore americano Henry Ford (1863-1947) fondatore della Ford Motor Company,<br />

massone del 33°, che però non si capisce se in alto abbia due dita o un dito soltanto (foto da:<br />

http://www.150681.it/).<br />

65


Osservate anche questa foto di Pietro Longo, ex segretario del PSDI, iscritto alla Loggia Massonica P2. <strong>La</strong><br />

posizione delle due dita in alto con le due dita in basso è evidente, come è altrettanto evidente il pollice<br />

messo in maniera da formare una squadra.<br />

Fotogramma tratto dal seguente video http://youtu.be/Y5ydht46m3Y, che è una intervista del giornalista Enzo Biagi a<br />

Nara <strong>La</strong>zzerini segretaria di Licio Gelli dal 1977 fino a quando Gelli decise di lasciare l'Italia.<br />

Ho detto poco fa che in fondo al libro 'Il ritratto di un principe' c'è una foto di Alessandro Iovino con una posa<br />

simile a quella massonica se non uguale, che peraltro si trova anche in fondo al libro 'Demagogistris' (in cui<br />

lo Iovino critica l'operato dell'attuale sindaco di Napoli, Luigi de Magistris), e sul suo profilo Facebook<br />

(http://www.facebook.com/alessandro.iovino.50), quindi in posti dove è molto visibile. Che dire? Lo Spirito<br />

Santo ci attesta che questa sua foto ha qualcosa che non è da Dio.<br />

Fotogramma dal video pubblico su Youtube visionabile qua http://youtu.be/63TH1CDuVU4. Si tratta di un servizio<br />

giornalistico realizzato da Pupia TV sulla presentazione del libro di Alessandro Iovino 'Demagogistris'.<br />

66


3. Pugno sulla guancia destra. A sinistra l'attore americano Clark Gable (1901-1960), che era un massone<br />

(foto da: http://celebrity-female-top.blogspot.it/2011/12/clark-gable-photos.html); e a destra l'attore italiano<br />

Totò, anche lui massone (foto da: http://it.wikipedia.org/wiki/Totò).<br />

Qui a sinistra invece il presidente americano Harry Truman (1884-1972), massone del 33° (foto da:<br />

http://www.americanheritage1.com/presidents/harry-s-truman.htm), e a destra l'attore Ernest Borgnine<br />

(http://www.ipodder.org/blog/2012/07/ernest-borgnine-dies-at-95/) anche lui un 33°. Il pugno in questa posa<br />

è però in un'altra maniera.<br />

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4. Mano sulla guancia destra. Sopra il pastore presbiteriano James Anderson (1680 o 1684-1739),<br />

massone (foto da: http://freemasonry.bcy.ca/biography/anderson_j/anderson_j.html), che ha avuto un ruolo<br />

importante nella nascita della <strong>Massoneria</strong> Moderna mettendo a punto nel 1723 «Le Costituzioni dei massoni,<br />

comprendenti la storia, i doveri, le regole di questa antica e venerabile confraternita»; mentre sotto Licio<br />

Gelli, ex Maestro Venerabile della Loggia P2 (foto da: Google immagini). Notate dietro Gelli i gradini, che<br />

nella <strong>Massoneria</strong> indicano i gradi della <strong>Massoneria</strong>.<br />

68


5. Dito sulla bocca. E' il segno del silenzio che fa capire che il massone deve tenere chiusa la bocca e non<br />

rivelare i segreti dell'Ordine pena punizioni terribili. Come potete vedere in questa foto, Winston Churchill<br />

(1874-1965), l'ex primo ministro del Regno Unito, che era massone, lo fece durante un evento pubblico, e<br />

apparentemente non appare per niente un segno particolare a chi non conosce la <strong>Massoneria</strong>: eppure è un<br />

segno massonico (foto da: Texe Marrs, Codex Magica, 2005, Edizione Kindle).<br />

6. Due dita sotto al mento a forma di squadra. Anche questo gesto è un segnale massonico perchè le dita<br />

formano una squadra. Da sinistra: un ritratto di Paul Revere (1735-1818), un incisore e patriota statunitense,<br />

che era un massone (foto da: http://www.biographycentral.net/paul-revere.php); Aleister Crowley, mago<br />

occultista, anche lui massone (foto da: http://ac2012.com/2012/08/05/aleister-crowley-myths-actually-true/).<br />

69


7. Dita sopra il mento che formano una squadra. Sopra a destra: Robert Schuller, predicatore americano<br />

(foto da: http://www.mfairladyblogspot.com/2009/10/positive-thinking-taking-your-life-to.html). Sotto da<br />

sinistra: Walt Disney (1901-1966) il noto fumettista, imprenditore e cineasta statunitense (foto da:<br />

http://fairlyoddparents.wikia.com/wiki/Walt_Disney); e il politico Umberto Terracini (1895-1983), comunista e<br />

presidente della Costituente (foto da: http://www.senato.it/leg/09/BGT/Schede/Attsen/00002381.htm), tutti e<br />

tre massoni<br />

8. Mano sulla cravatta o sul collo. Si tratta del segno della distretta, che viene fatto per chiedere aiuto ai<br />

propri fratelli massoni. Quello nella foto a sinistra è l'ex presidente dello Stato di Israele Ehud Olmert che a<br />

quanto pare è massone e fece questo segno a gennaio 2007 dopo che fu pubblicato un devastante rapporto<br />

sulla disastrosa guerra del Libano del 2006 (foto da: http://www.waitingtorot.blogspot.it/2007/11/12-masonicsigns-of-recognition_27.html);<br />

al centro invece c'è Klaus Wowereit che è un politico tedesco, che ha fatto<br />

questo gesto quando nel 2006 durante le elezioni a sindaco di Berlino al primo voto gli mancarono i voti<br />

necessari a vincere, che invece arrivarono nel secondo voto (foto da:<br />

70


http://kervba.wordpress.com/2010/07/08/conspiracy-–-12-masonic-signals-in-the-media/); e a destra il<br />

presidente americano Franklin Delano Roosevelt (1882-1945). Il significato è il seguente: "Io, il massone X,<br />

sono in distretta. Cari fratelli massoni, aiutatemi nella misura del possibile della posizione in cui voi vi<br />

trovate'.<br />

9. Mano nascosta. Il suo significato massonico è ispirato dal versetto biblico di Esodo 4:6. 'In questo<br />

versetto biblico, il cuore («petto») sta per ciò che siamo, la mano per quello che facciamo. Può quindi essere<br />

interpretato in questo modo: Quello che siamo è ciò che in ultima analisi, facciamo. Il significato simbolico di<br />

questo gesto potrebbe spiegare il motivo per cui è così ampiamente utilizzato dai massoni più importanti. <strong>La</strong><br />

mano nascosta consente agli altri iniziati di sapere che l’individuo raffigurato nell’opera fa parte della<br />

confraternita segreta e che le sue azioni sono ispirate dalla filosofia massonica e dalle sue credenze. Inoltre,<br />

la mano che esegue le azioni viene nascosta da un vestito, che simbolicamente si riferisce alla natura<br />

occulta delle azioni massoniche' (http://www.neovitruvian.it/2012/03/26/la-mano-nascosta-che-hamanipolato-la-storia/).<br />

Da sinistra in alto: disegno da un libro massonico; l'imperatore francese Napoleone<br />

Bonaparte (1769-1821); il compositore Wolfgang Amadeus Mozart (1756-1791). Da sinistra in basso: lo<br />

scultore francese Frederich Bartholdi (1834-1904); il pastore metodista James Henry Piggott (1831-1917),<br />

che fece parte della commissione per revisionare la Bibbia Diodati, che quantunque non abbiamo trovato la<br />

conferma che fosse un massone, pure questa sua posizione sembrerebbe farlo capire chiaramente (peraltro<br />

anche la maniera in cui tiene l'altra mano è massonica); e il generale Giuseppe Garibaldi (1807-1882).<br />

71


10. Mano sul petto. E' il segno di fedeltà. Non è quello che vedete fare a molti mentre viene suonato l'inno<br />

nazionale, ma quello che si vede fare da taluni in contesti in cui non c'è nessun inno nazionale in<br />

esecuzione. Il pollice rivolto verso l'alto sta a significare la sottomissione a poteri superiori. Da sinistra: alcuni<br />

dignitari massoni nei loro paramenti: André Boisclair, politico canadese, leader del Parti Québécois dal 2005<br />

al 2007 (foto da: http://www.waitingtorot.blogspot.it/2007/11/12-masonic-signs-of-recognition_27.html);<br />

l'attore statunitense Christopher Walken.<br />

11. <strong>La</strong> presa del leone. Da sinistra: un disegno da un testo massonico; Pat Robertson - il noto predicatore<br />

americano fondatore della Christian Broadcasting Network (CBN), che nel 1988 corse per le presidenziali<br />

americane - sulla copertina della rivista Time del 17 Febbraio 1986 con la sua mano in una posa massonica<br />

chiamata 'The Lion's Paw' (<strong>La</strong> Presa del Leone). Che messaggio volle dare con questa posa ai lettori<br />

massoni? Da tenere presente che Pat Robertson è da anni alleato del Sovrano Ordine Militare dei Cavalieri<br />

di Malta, e che suo padre, il senatore Absalom Willis Robertson (1887-1971), era un massone dichiarato<br />

(William Fox, Lodge of the Double-Headed Eagle Two Centuries of Scottish Rite Freemasonry in America's<br />

Southern Jurisdiction, University of Arkansas Press, 1999, pag. 472); sempre Pat Robertson ma in un'altra<br />

foto con la stessa posa; Annie Besant (1847-1933), occultista e teosofa, facente parte della <strong>Massoneria</strong> ma<br />

di quella irregolare che ammette anche le donne.<br />

Da sinistra: Jesse e Frank James, fuorilegge americani, che erano massoni: John Wilkes Booth (1838-<br />

1865), attore statunitense che si rese colpevole dell'assassinio del presidente americano Abraham Lincoln,<br />

che era un massone (foto da: Texe Marrs, Codex Magica, 2005, Edizione Kindle).<br />

72


12. Segno dell'ariete. Il mettere ambedue le mani verso il basso per creare l'apparenza di due corna di un<br />

ariete è un segno cabalistico che viene spesso dato da membri delle Logge del Medio Oriente, specialmente<br />

le Logge in Israele. E' un gesto di alto livello, che viene compiuto per invocare la buona fortuna su sè stessi<br />

e spesso viene fatto pubblicamente all'inizio di un progetto. Da sinistra: il senatore Joseph Liebennan ebreo;<br />

il promotore ebreo Sidney Shlenker; il leader Palestinese Mahmoud Abbas (foto da:<br />

http://www.bibliotecapleyades.net/sociopolitica/codex_magica/codex_magica21.htm).<br />

13. Braccio sinistro a forma di squadra che forma anche un triangolo. In queste foto potete vedere tre<br />

massoni che assumono questa posizione: il generale Giuseppe Garibaldi, il pastore valdese Matteo Prochet<br />

e il satanista e mago Albert Pike.<br />

73


Osservate in questa foto apparsa su L'Unità la posizione in cui è messo Licio Gelli. E' molto evidente la<br />

forma a squadra del suo braccio sinistro. Comunque anche la posizione del suo braccio destro è un segnale<br />

massonico.<br />

Foto da: http://www.giornaleblog.it/arte-cultura-hobby/2010/05/licio-gelli-lancia-video-messaggi-criptati-nelweb.html<br />

74


14. Braccio destro a forma di squadra che forma un triangolo. Da sinistra: il presidente americano<br />

George Washington; l'afro-americano Prince Hall (con piedi a forma anch'essi di squadra) definito il padre<br />

della <strong>Massoneria</strong> afro-americana che si chiama Prince Hall Freemasonry; Joseph Smith il fondatore della<br />

setta dei Mormoni che era massone.<br />

Da sinistra: Victor Horta (1861-1947), architetto massone belga, creatore dello stile Liberty (foto da:<br />

http://www.agendartestudio.it/?page_id=1069); Gustave Alexander Eiffel (1832-1923), ingegnere e<br />

imprenditore francese divenuto famoso per la costruzione della Torre Eiffel a Parigi, che era anche lui<br />

massone (foto da: http://traveltofrancelevel2.blogspot.it/p/biography-from-alexandre-gustave-eiffel.html).<br />

75


Qui si possono vedere due altri massoni posizionati in maniera tale da mostrare il loro braccio a forma di<br />

triangolo. Nella foto sopra (apparsa sulla rivista Newsweek) il politico statunitense, 36° presidente<br />

americano, Lyndon B. Johnson (1908-1973); e sotto David Rockefeller Sr (sulla rivista Town & Country), il<br />

fondatore della Commissione Trilaterale ed importante membro degli Illuminati. Nella seconda foto, notate<br />

come il busto non sia centrato. Foto prese da: Texe Marrs, Codex Magica, 2005, Edizione Kindle.<br />

76


15. Ambedue le braccia a forma di squadra. Richard Gephardt è un uomo politico ed avvocato<br />

statunitense che è un massone. Qui è sulla rivista Time magazine (30 settembre 1996), con le sue due<br />

braccia a forma di triangolo, e poi notate l'arco dietro di lui (e come sappiamo bene, il simbolo dell'arco è<br />

importante nella massoneria e difatti esiste la massoneria dell'Arco Reale), come anche i tre gradini dietro di<br />

lui che simboleggiano i tre gradi della <strong>Massoneria</strong> Azzurra.<br />

77


16. Mani a forma di triangolo o piramide. Da sinistra: Hernando Osorio Rico, Past Gran Maestro della<br />

Gran Loggia di Colombia (foto da: http://masonicpressagency.blogspot.it/): il 'reverendo' Alfred Charles 'Al'<br />

Sharpton Jr. che è un attivista e politico statunitense massone (foto da: http://smileyandwest.ning.com/); il<br />

predicatore Billy Graham, che è massone (foto da Billy Graham: the man and his mission, Inghilterra 1984,<br />

pag. 29); e Robert Schuller, pastore di una Chiesa associata alla Chiesa Riformata in America, che è anche<br />

lui massone (foto da: http://blogs.pioneerlocal.com/). In merito al fatto che sia Billy Graham che Robert<br />

Schuller siano massoni, vedi più avanti.<br />

78


17. Braccia incrociate: sia con la sinistra sopra la destra che viceversa. Sopra da sinistra: un disegno<br />

tratto da una pubblicazione massonica; Camille Savoire (1869-1951), celebre massone francese (foto da:<br />

http://rflexionssurtroispoints.blogspot.it/2010/05/serie-grande-figures-du-passe-camille.html). Sotto da<br />

sinistra: il predicatore Norman Vincent Peale (1898-1993), il padre del pensiero positivo e amico intimo di<br />

Billy Graham, che era massone del 33° (foto da: htt p://freemasonrywatch.org/secrets.html); Gerald Ford<br />

(1913-2006), il 38esimo Presidente degli USA che era anche lui un 33° (foto da:<br />

http://en.wikipedia.org/wiki/Gerald_Ford).<br />

79


18. Mani incrociate. Sopra da sinistra: un massone; Armando Corona (1921-2009), che fu Gran Maestro<br />

del GOI (foto da: http://www.centrosangiorgio.com/). Sotto da sinistra: il predicatore massone Billy Graham<br />

alla sinistra dell'ex presidente americano Eisenhower (foto da: Billy Graham: the man and his mission,<br />

Inghilterra 1984, pag. 2) che anche se pare non fosse massone aveva grande simpatia per la <strong>Massoneria</strong><br />

(notate il suo braccio destro a forma di squadra, che è una posa massonica); Mikhail Gorbaciov, ex<br />

presidente della Russia, che è un massone (foto da: http://www.forumcivico.it/mikhail-gorbaciov-uomo-primatutto-discorso-integrale-389.html).<br />

80


19. Dito sotto il mento. L'attore americano Michael A. Richards, che è un massone di alto grado, sulla<br />

rivista ufficiale del Rito Scozzese Antico ed Accettato (settembre 2000); Benjamin Franklin (1706-1790) noto<br />

statista americano che era massone, in un ritratto del 1766-67 fatto da David Martin.<br />

20. Mano sotto il mento. In questa foto apparsa su Sette il Magazine del Corriere della Sera, potete vedere<br />

Gustavo Raffi del Grande Oriente d'Italia in questa posa massonica.<br />

81


21. Mano sugli occhiali. In questa foto potete vedere Guy Arcizet, Gran Maestro del Grande Oriente di<br />

Francia (foto da: http://www.jlturbet.net/article-guy-arcizet-en-donneur-de-le-on-contre-la-grande-loge-defrance-107812857.html).<br />

.<br />

L'obbiettivo finale della massoneria<br />

<strong>La</strong> <strong>Massoneria</strong> ha adottato come simbolo operativo, che ne definisce la finalità, la costruzione del<br />

Tempio di Salomone, e ad esso fa riferimento anche nei suoi riti.<br />

Nel linguaggio massonico costruire il tempio di Salomone significa costruire il tempio dell'umanità,<br />

ossia unire il mondo sotto l'ombrello della dottrina massonica che insegna che Dio è il padre di tutti<br />

gli uomini, che tutti gli uomini sono quindi fratelli, e che l'anima è immortale. I Massoni prevedono il<br />

giorno in cui tutte le divisioni religiose e ogni settarismo saranno spazzati via, e comincerà quindi<br />

una nuova era di pace universale e fratellanza.<br />

Albert Pike ha affermato che la speranza del Massone è 'nel definitivo annientamento del male<br />

nell'universo e [nel] trionfo finale della <strong>Massoneria</strong>, che farà di tutti gli uomini una sola famiglia e<br />

casa' (Albert Pike, 'The meaning of Masonry', in Little Masonic Library, 5:35).<br />

Questa è la ragione per cui la <strong>Massoneria</strong> è considerata dai Massoni come un grande ordine di<br />

uomini selezionati, iniziati e addestrati per far sì che la volontà di Dio, ossia - secondo loro - la<br />

<strong>Massoneria</strong>, prevalga. Quindi i Massoni si propongono di trasformare il mondo, e questo perchè<br />

ritengono che i non Massoni siano nelle tenebre ed hanno bisogno della luce, che fornisce<br />

ovviamente la <strong>Massoneria</strong>, per essere salvati dall'errore e dalla superstizione. Questo<br />

naturalmente significa che il Cristianesimo, dato che per i Massoni costituisce una dottrina<br />

82


esclusiva o settaria, non può essere tollerato affinchè la <strong>Massoneria</strong> abbia successo (cfr. John<br />

Ankerberg, The Secret Teachings of the Masonic Lodge, pag. 33-34). Ma il Cristianesimo non<br />

viene solo considerato una dottrina settaria, ma anche uno gnosticismo bastardo in quanto ha<br />

preso dalla <strong>Massoneria</strong> lo gnosticismo vero e lo ha adulterato con teorie assurde e false (!), e<br />

quindi il dovere di ogni vero Massone è quello di eliminare dalla faccia della terra questo<br />

gnosticismo bastardo e rimpiazzarlo con quello puro e vero che è la <strong>Massoneria</strong> soltanto a<br />

possederlo. I massoni dunque devono operare affinchè trionfi nel mondo lo gnosticismo della<br />

<strong>Massoneria</strong>. Da qui la forte avversione della <strong>Massoneria</strong> verso il Vangelo di Cristo e la dottrina di<br />

Dio.<br />

Quando dunque la <strong>Massoneria</strong> afferma che essa rispetta e tollera le altre religioni, in effetti essa<br />

mente, perchè il rispetto e la tolleranza ci sono solo quando le altre religioni sono d'accordo con<br />

essa infatti l'autorevole massone J. M. Ward nel suo libro Freemasonry: Its Aims and Ideals<br />

[<strong>Massoneria</strong>: I Suoi Scopi e Ideali] ha infatti detto a pag. 187: 'Io dichiaro coraggiosamente che la<br />

<strong>Massoneria</strong> è una religione, tuttavia essa non è in conflitto in nessuna maniera con alcun'altra<br />

religione, a meno che quella religione sostenga che nessuno fuori dai suoi portali possa essere<br />

salvato', o non l'attaccano perchè in questo caso la <strong>Massoneria</strong> scatena la sua offensiva, come<br />

disse l'allora Gran Maestro del GOI Giuliano Di Bernardo in occasione di un attacco sferratogli dal<br />

cardinale Silvano Piovanelli (il quale aveva parlato di «massoneria corruttrice della vita civile» nel<br />

1991): 'Siamo pacifici cittadini, viviamo nella riservatezza, non attacchiamo nessuno, ma se<br />

qualcuno ci attacca, come il Papa, siamo pronti ad attivare i nostri eserciti' (citato in Ferruccio<br />

Pinotti, Fratelli d'Italia, pag. 48).<br />

E poi la <strong>Massoneria</strong> mente perchè essa si propone di prendere il posto delle religioni a livello<br />

mondiale. D'altronde se la <strong>Massoneria</strong> afferma che spera di togliere dal mondo tutti i 'dogmi' e tutte<br />

le 'credenze superstiziose', ciò non può che significare che essa si propone di sostituire le religioni<br />

con 'la più grande, la più bella, la più nobile, la più civile di tutte le religioni!' (Ugo Lenzi, in Gran<br />

Loggia Nazionale dei Liberi Muratori d'Italia, 1951, pag. 51. Bollettino del G\O\ d'Italia), che è<br />

appunto la <strong>Massoneria</strong> perchè adogmatica e senza credenze assurde, false e insensate (!!!). E<br />

questo leggendo gli scritti dei Massoni si vede molto chiaramente: solo i ciechi non possono<br />

vederlo!<br />

83


Capitolo 4<br />

Riti e Organizzazioni alleate<br />

A fianco della massoneria esistono vari organismi con essa concordi ed a vario titolo da essa<br />

dipendenti.<br />

Riti di perfezionamento massonico<br />

I Riti consentono un 'progresso spirituale', in genere attraverso gradi successivi al terzo (che è<br />

Maestro Massone), secondo percorsi differenti. Ecco alcune notizie su tre di essi: il Rito Scozzese<br />

Antico ed Accettato, il Rito di York, e il Rito di Misraim-Memphis, che sono molto conosciuti e<br />

diffusi nel mondo.<br />

I gradini della <strong>Massoneria</strong><br />

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Il Rito Scozzese Antico ed Accettato (R.S.A.A.)<br />

Da sinistra: il simbolo che nella maggior parte dei casi viene associato al Rito Scozzese Antico ed Accettato, e la sede<br />

del Rito Scozzese Antico ed Accettato a Washington D.C. che è chiamata 'House of the Temple'<br />

Il Rito Scozzese Antico e Accettato, comunemente conosciuto come 'Rito scozzese', è uno dei Riti<br />

più conosciuti in tutto il mondo ed il più delle volte si identifica con la stessa <strong>Massoneria</strong>. Un rito è<br />

una serie progressiva di gradi che sono conferiti da varie organizzazioni massoniche o organismi,<br />

ciascuno dei quali opera sotto il controllo di una autorità centrale. Nel Rito Scozzese l'autorità<br />

centrale è chiamata Consiglio Supremo.<br />

Il Rito Scozzese - con 33 gradi (che includono i primi tre gradi della <strong>Massoneria</strong> Azzurra) come è<br />

oggi - nacque a Charleston (Carolina del Sud, USA), dove fu impiantato il primo Consiglio<br />

Supremo, nel 1801 da una rivisitazione del Rito di perfezione in 25 gradi che a sua volta era stato<br />

elaborato in Francia nella seconda metà del XVIII secolo. 'Il Rito di Perfezione' era un sistema di<br />

25 gradi sorto in Francia nel 1758, i cui primi sei gradi però erano nati nel 1754 nel Collegio<br />

Gesuita di Clermont (Parigi) nel 1754 ed erano stati chiamati 'il Capitolo di Clermont' che era un<br />

'Capitolo di Gradi Avanzati'. Per cui il Rito di Perfezione non era altro che l'iniziale Capitolo di<br />

Clermont esteso a 25 gradi. Poi ad esso furono aggiunti altri 8 gradi ed ecco il Rito Scozzese<br />

Antico ed Accettato come lo conosciamo oggi.<br />

E' bene però precisare che quando si parla del Supremo Consiglio del Rito Scozzese sorto a<br />

Charleston nel 1801, si parla del Supremo Consiglio della Giurisdizione del Sud degli USA con<br />

sede a Washington D.C., che è quello più importante e prestigioso in quanto governa il Rito<br />

Scozzese in 35 stati degli USA. Esiste infatti un altro Supremo Consiglio negli USA, che è quello<br />

della Giurisdizione del Nord, che è sorto nel 1813 e governa il Rito in 15 Stati americani, ed ha la<br />

sua sede a Lexington (Massachusetts, USA).<br />

Il Rito Scozzese opera nel rispetto della esclusività giurisdizionale delle Grandi Logge che<br />

amministrano i primi tre Gradi simbolici (e che rappresentano il fondamento della <strong>Massoneria</strong><br />

moderna, che è chiamata <strong>Massoneria</strong> Azzurra), ed offre attraverso la serie dei suoi Gradi, dal IV al<br />

XXXIII, una più profonda interpretazione dei Simboli ed una maggiore 'illuminazione' che sprona il<br />

Massone nella ricerca della Verità. Il che nella pratica significa che il Rito Scozzese conduce<br />

l'adepto ad addentrarsi nella Magia, nell’Alchimia, nella Cabala, nell'Ermetismo, nel<br />

Rosacrocianesimo e nel Templarismo, per approfondire dottrine non più o non sempre studiate<br />

85


nelle Logge simboliche. E' la Cabala però che la fa da padrona tra le materie in cui si addentra il<br />

Massone dopo avere conseguito il 3°. Ecco perchè l' autorevole scrittore massone Albert Gallatin<br />

Mackey (nato nel 1807 e morto nel 1881, fu un medico statunitense, massone e studioso di<br />

<strong>Massoneria</strong>, nella quale fu Gran Segretario e Grande Oratore della Gran Loggia della Carolina del<br />

Sud dal 1842 al 1867 e Segretario Generale del Rito Scozzese Antico ed Accettato per la<br />

Giurisdizione del Sud fino all'anno della sua morte) ha detto che si fa molto uso della Cabala 'negli<br />

alti gradi e interi Riti sono stati costruiti sui suoi principi' (Albert Mackey, Encyclopedia of<br />

Freemasonry Part 1 And its Kindred Sciences ..., pag. 440).<br />

Il Rito Scozzese conta 33 gradi, che vengono conferiti da diversi organismi. Il primo di questi è la<br />

Loggia, che conferisce il grado di Apprendista, Compagno e Maestro. Le Logge però operano sotto<br />

l'autorità della Gran Loggia e non del Rito Scozzese. Il Rito scozzese è dunque uno degli<br />

organismi collaterali della <strong>Massoneria</strong>, ai quali può aderire un Maestro muratore appartenente alle<br />

varie Logge Massoniche. Una volta dunque conseguito il grado di Maestro Massone in una loggia<br />

azzurra o appartenente alla <strong>Massoneria</strong> Azzurra (grado che vi ricordo è il terzo grado), e si passa<br />

al Rito Scozzese i gradi che si incontrano nel Rito Scozzese sono i seguenti, attraverso i quali il<br />

massone avanzerà verso la perfezione.<br />

Prima c'è il gruppo dei Gradi Capitolari o <strong>Massoneria</strong> rossa che sono:<br />

4° Grado - Maestro Segreto<br />

5° Grado - Maestro Perfetto<br />

6° Grado - Segretario Intimo<br />

7° Grado - Prevosto e Giudice<br />

8° Grado - Intendente degli Edifici<br />

9° Grado - Cavaliere Eletto dei IX<br />

10° Grado - Cavaliere Eletto dei XV<br />

11° Grado - Sublime Eletto del Dodici o Principe Ameth<br />

12° Grado - Grande Maestro Architetto<br />

13° Grado - Cavaliere dell'Arco Reale di Salomone<br />

14° Grado - Grande Eletto<br />

15° Grado - Cavaliere d’Oriente<br />

16° Grado - Principe di Gerusalemme<br />

17° Grado - Cavaliere d’Oriente e d’Occidente<br />

18° Grado - Principe Rosa Croce<br />

Poi c'è il gruppo dei Gradi 'filosofici' - o '<strong>Massoneria</strong> Nera' che sono:<br />

19° Grado - Gran Pontefice<br />

20° Grado - Venerabile Gran Maestro 'Ad Vitam'<br />

21° Grado - Noachita o Cavaliere Prussiano<br />

22° Grado - Cavaliere dell’Ascia Reale<br />

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23° Grado - Capo del Tabernacolo<br />

24° Grado - Principe del Tabernacolo<br />

25° Grado - Cavaliere del Serpente di bronzo<br />

26° Grado - Principe di Compassione<br />

27° Grado - Gran Commendatore del Tempio<br />

28° Grado - Cavaliere del Sole o Principe adepto<br />

29° Grado - Cavaliere di Sant’Andrea<br />

30° Grado - Cavaliere Kadosh<br />

E poi ci sono gli ultimi tre gradi del Rito Scozzese detti Gradi 'amministrativi' o 'sublimi' (o anche<br />

'<strong>Massoneria</strong> Bianca'). Essi sono al vertice della Piramide scozzese ed hanno le massime<br />

responsabilità connesse alla gestione del R:.S:.A:.A:.<br />

31° Grado - Grande Ispettore Inquisitore e Commenda tore<br />

32° Grado - Sublime Principe del Real Segreto<br />

33° Grado - Sovrano Grande Ispettore Generale. In merito al 33° grado va detto che non si può meri tare o comprare, e<br />

non si può ottenere facendone richiesta perchè una eventuale richiesta di questo grado verrebbe rigettata e considerata<br />

come una automatica e permanente esclusione da questo onore. I candidati vengono infatti eletti dal Supremo Consiglio<br />

del 33° grado.<br />

Il massone statunitense Albert Pike (1809-1891), Sovrano Gran Commendatore del Supremo<br />

Consiglio del R.S.A.A. della Giurisdizione Sud degli Stati Uniti dal 1859 fino alla sua morte, fu colui<br />

che operò la revisione dei rituali dei gradi del Rito Scozzese fino al 32°. Ma l'opera per cui Pike è<br />

meglio conosciuto è il suo libro pubblicato nel 1871 <strong>La</strong> Morale ed il Dogma dell'Antico e Accettato<br />

Rito Scozzese (Morals and Dogma), che è considerato 'la più completa esposizione della filosofia<br />

del Rito Scozzese' considerazione questa fatta da C. Fred Kleinknecht (1924-2011) che è stato<br />

Sovrano Gran Commendatore del Supremo Consiglio del 33° grado del R.S.A.A della<br />

Giurisdizione del Sud degli USA dal 1985 al 2003.<br />

Il 33º Grado Albert Pike (1809-1891) e la sua opera Morals and Dogma of the Ancient and Accepted Scottish Rite of<br />

Freemasonry (1871), detta la «bibbia dei massoni».<br />

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<strong>La</strong> copertina di Morals and Dogma con il motto del Rito che dice 'Ordo Ab Chao' (Ordine fuori dal Caos) e la frase<br />

satanica 'Deus Meumque Jus' (Dio e il Mio Diritto)<br />

Pike fu un esponente di spicco del Ku Klux Klan (che è una organizzazione americana terroristica<br />

e razzista), un occultista e incallito praticante di magia nera (cfr. Peter Haining, Maghi e magia,<br />

Edizioni Mediterranee, 1977, pag. 61), un satanista ed un importante esponente di un gruppo<br />

luciferiano noto come Ordine del Palladium (o Sovrano Consiglio della Sapienza), fondato a Parigi<br />

nel 1737. Era veramente un ministro di Satana, come peraltro potete riconoscere leggendo le sue<br />

dichiarazioni che ho messo in questo libro. Egli peraltro teorizzò un piano il cui fine ultimo era la<br />

realizzazione di un unico governo mondiale. Albert Pike collaborò con la massoneria italiana in<br />

quanto nella rivista Massonica 'Erasmo', in un articolo dal titolo Albert Pike e l’Italia, si legge<br />

quanto segue: 'Insieme al giuramento massonico di Giovanni Pascoli che documenta, ormai senza<br />

dubbi, l’appartenenza liberomuratoria del poeta, il Grande Oriente d’Italia ha acquisito un carteggio<br />

di rilevanza internazionale. Tra i documenti massonici messi all’asta a Roma da Bloomsbury il 19<br />

giugno, il Gran Bibliotecario Bernardino Fioravanti ha infatti individuato un’ampia documentazione<br />

– relativa al periodo che va dalla seconda metà dell’Ottocento agli anni Cinquanta del Novecento –<br />

che è stata acquistata dal Grande Oriente contestualmente al giuramento di Pascoli. Un esame più<br />

approfondito del materiale ha consentito la scoperta di una lettera di Albert Pike, figura preminente<br />

della <strong>Massoneria</strong> americana della seconda metà dell’Ottocento, indirizzata al fratello Timoteo<br />

Riboli, medico di Garibaldi ed esponente di spicco dell’Istituzione in Italia. Il testo, dai toni<br />

confidenziali e affettuosi, è stato scritto da un Pike malato, dieci mesi prima della sua morte<br />

avvenuta il 2 aprile 1891, e attesta la collaborazione tra Libera Muratoria americana e italiana'<br />

('Erasmo', Bollettino d'Informazione del Grande Oriente d'Italia, Anno VIII - Numero 13-14, 15-31<br />

Luglio 2007, pag. 12). Le sue spoglie sono conservate nell'House of Temple, che è il Tempio del<br />

Rito Scozzese a Washington, dove peraltro esiste un museo dedicato a Pike, il che mostra<br />

l'importanza che ha avuto e continua ad avere quest'uomo nella <strong>Massoneria</strong>. E difatti Pike è stato<br />

definito 'il Maestro Costruttore del Rito Scozzese' dal già citato C. Fred Kleinknecht.<br />

Il Rito Scozzese Antico ed Accettato è sorto in Italia nel 1805 con l’installazione del primo Supremo<br />

Consiglio d’Italia ad opera del conte Alexandre François Auguste de Grasse-Tilly. In Italia esistono<br />

vari Supremi Consigli del Rito Scozzese, associati alle varie obbedienze massoniche ma<br />

solamente il Rito Scozzese Antico e Accettato, aderente al Grande Oriente d'Italia è riconosciuto a<br />

livello internazionale dal Supremo Consiglio del RSAA della Giurisdizione del Sud degli USA, noto<br />

ai massoni di tutto il mondo come 'Mother Supreme Council of the World', ovvero 'Supremo<br />

Consiglio Madre del Mondo' (http://www.macrolibrarsi.it/autori/_r-s-a-a-supremo-consiglio.php).<br />

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Il Rito di York<br />

Il simbolo che viene spesso usato per indicare il Rito di York (i tre cerchi in alto sono quelli che corrispondo ai tre ordini<br />

del Rito).<br />

Il Rito di York è un altro rito di perfezionamento massonico molto diffuso al mondo, rito tramite il<br />

quale un Maestro Massone può progredire nella conoscenza della <strong>Massoneria</strong>. Il rito prende il<br />

nome dalla città inglese di York, dove secondo una leggenda massonica si tennero i primi incontri<br />

di massoni in Inghilterra. Il Rito di York è composto da tre corpi rituali per un totale di dieci gradi<br />

oltre i tre gradi della <strong>Massoneria</strong> Azzurra. Nel Rito di York un Maestro Massone può quindi<br />

diventare membro di tre corpi rituali che consistono in dieci addizionali gradi.<br />

I corpi rituali sono l'Ordine dell'Arco Reale, l'Ordine Criptico dei Maestri Reali ed Eletti, e l'Ordine<br />

dei Cavalieri Templari al quale però possono accedere solo i maestri massoni che sono 'cristiani'. I<br />

gradi invece sono i seguenti. Con riguardo all'Ordine dell'Arco Reale, abbiamo i gradi di Mark<br />

Master (Maestro del Sigillo o del Marchio), Past Master (Maestro ex Venerabile), Most Excellent<br />

Master (Maestro Eccellentissimo), e di Royal Arch Mason (Massone dell'Arco Reale). Per quanto<br />

riguarda l'Ordine dei Maestri Reali ed Eletti o Criptici, sono previsti i gradi di Royal Master (Maestro<br />

Reale), Select Master (Maestro Eletto) e di Super Excellent Master (Maestro Eccellentissimo).<br />

Infine nell'Ordine dei Cavalieri Templari sono previsti i gradi di Order of Red Cross (Ordine della<br />

Croce Rossa), Order of Malta (Ordine di Malta) e di Order of the Temple (Ordine del Tempio).<br />

Il Rito di York ha avuto la sua origine ufficiale nel 1797, anno in cui negli USA fu fondato il Gran<br />

Capitolo Generale dell'Arco Reale, anche se parte dei suoi gradi si trovano praticamente già<br />

all'inizio della <strong>Massoneria</strong> Operativa. In Italia si è diffuso agli inizi degli anni '60 per mezzo di un<br />

gruppo di Massoni di Milano che cominciarono a praticare il rito di York in Germania. Il Rito in Italia<br />

riunisce il Gran capitolo dei liberi muratori dell'Arco Reale in Italia, il Gran Concilio dei massoni<br />

criptici d'Italia, e la Gran Commenda dei Cavalieri Templari d'Italia. Sul sito del Collegio<br />

Circoscrizionale dei Maestri Venerabili dell'Umbria, che fa capo al Grande Oriente d'Italia, si legge:<br />

'Ecco che ci appare in maniera chiara la piena congiunzione esistente fra il Capitolo Dell'Arco<br />

Reale, il Concilio Dei Massoni Criptici, e la Commenda Dei Cavalieri Templari. Attraverso i tre<br />

Ordini sta la simbologia dell'evoluzione spirituale dell'uomo e si ravvisa il concetto unitario di<br />

colleganza dei tre Corpi del Rito di York. Sintetizzando attraverso la simbologia della costruzione<br />

del Tempio e della perdita e del ritrovamento della Parola Sacra, il fine unico dell'umanità: la<br />

salvezza attraverso la conoscenza. <strong>La</strong> grande novità che caratterizza il Rito di York consiste nella<br />

prevalenza del senso spirituale che pervade i suoi Rituali e che nella Camera Templare è tutto<br />

calato nella dimensione della Gnosi cristiana' (http://www.goiumbria.org/).<br />

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Il rito Misraim-Memphis<br />

Il logo sul sito del rito di Misraim-Memphis per gli USA<br />

Le origini del rito Misraim ('Egizio') sarebbero queste. L'occultista massone Cagliostro (1743-1795)<br />

nel dicembre del 1784 fondò a Lione <strong>La</strong> Sagesse Triomphante, la Loggia Madre e Maestra del<br />

'Rito dell’Alta <strong>Massoneria</strong> Egiziana'. Poi nell'autunno del 1788, rientrato in Italia, mentre era a<br />

Venezia, gli fu richiesta da parte di un gruppo di alti massoni veneziani una 'patente costitutiva per<br />

poter operare sotto la sua egida'. Costoro erano dei sociniani, ossia dei 'protestanti' che<br />

rigettavano la Trinità. Il rito andò quindi diffondendosi sia in Italia che all'estero. Alla sua diffusione<br />

contribuirono tra gli altri, il barone Cesare Tassoni di Modena, noto con il nome iniziatico di Filalete<br />

Abraham e considerato già un altissimo grado del Rito; e Marc Bédarride (1776-1846), che era uno<br />

scrittore ebreo francese, che assieme ad altri costituì la prima Loggia di rito egizio a Parigi nel<br />

maggio 1815. Nel 1856, questo rito, dopo alterne vicende verrà definitivamente assorbito dal rito<br />

massonico di Memphis, che era stato fondato nel 1838 da Jacques-Étienne Marconis de Nègre<br />

(1795-1865) il quale affermò che il rito risaliva all’antichità, precisamente a un gruppo chiamato<br />

Società dei Fratelli Rosacroce d’Oriente' la quale a sua volta era stata fondata da un sacerdote<br />

dell’antica religione egizia chiamato Ormus, convertito al cristianesimo da San Marco, i cui<br />

discepoli comprendevano membri degli esseni! Nel 1881 poi i due Riti massonico-egiziani di<br />

Memphis e Misraim saranno riunificati in Italia da Giuseppe Garibaldi, Gran Maestro del Rito di<br />

Misraim dal 1860.<br />

Oggi si chiama 'Ordine Massonico Orientale del Rito Antico e Primitivo di Memphis e Misraim' o<br />

semplicemente 'Antico e Primitivo Rito di Memphis e Misraim' " (A:.P:.R:.M:.M:.), e viene definito<br />

'un sistema muratorio spiritualista che contiene e conserva tutti i fondamenti operativi dei due<br />

grandi percorsi iniziatici, che nel loro insieme, costituiscono la grande Tradizione iniziatica<br />

Occidentale, cioè; la Tradizione Italico-Mediterranea e la Tradizione Nord-Atlantica'. <strong>La</strong> Scala<br />

filosofica del Rito è composta da 95 gradi, o come li chiamano i massoni 'gradini'.<br />

Questo Rito opera in diverse nazioni, tra cui anche l'Italia, dove collabora con il GOI.<br />

Sul sito americano di questo sito si legge che 'questo Rito è caratterizzato da una richiesta<br />

iniziatica fondata su: 1) un orientamento spiritualistico e deista; 2) una vocazione a preservare e a<br />

trasmettere il riflesso filosofico sui simboli dell'Antico Egitto e delle diverse correnti che hanno<br />

caratterizzato la nostra civiltà (Ermetica, Gnostica, Cabalistica, Templare e Rosa Croce) 3)<br />

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un'aperta e riflessiva ricerca per una comprensione migliore di sè stessi e dell'umanità'.<br />

http://www.memphis-misraim.us/ . E sul sito del Collegio Circoscrizionale dei Maestri Venerabili<br />

dell'Umbria, si legge che 'l'Antico e Primitivo rito di Memphis e Misraim si rivolge solo a quegli<br />

iniziati che, seguendo pazientemente le molteplici occasioni di ispirata meditazione, intendono<br />

scoprire i canali di forza che permettono di mettersi in perfetta risonanza con i piani superiori di<br />

esistenza e con la transpersonalità dell'essere. <strong>La</strong> funzione del Nostro Venerabile Rito è quella di<br />

costituire un filo invisibile, ma realmente presente, che lega il basso con l'alto. Esso offre la chiave<br />

degli arcani a tutti gli uomini di Volontà buona, affinché questi stessi arcani possano essere svelati<br />

e praticati' (http://www.goiumbria.org/). Queste parole fanno chiaramente capire quanto siano fitte<br />

le tenebre spirituali in cui sono immersi quelli che fanno parte di questo Rito, in quanto sono dati<br />

all'occultismo e allo spiritismo.<br />

Organizzazioni alleate<br />

Oltre ai riti di perfezionamento, esistono degli organismi che sono strettamente collegati alla<br />

<strong>Massoneria</strong>, in quanto ammettono solo massoni o parenti di massoni, ed alcuni anche persone che<br />

non sono massoni o parenti di massoni, che tendono a diffondere l'insegnamento della<br />

massoneria, per il miglioramento dei propri membri e dell'intera società, oppure perseguono uno<br />

scopo filantropico.<br />

Tra questi segnaliamo i seguenti. L'Antico Ordine Arabo dei Nobili del Mistico Velo (Shriners),<br />

l'Ordine della Stella Orientale, l'Ordine di DeMolay, l'Ordine Internazionale dell'Arcobaleno per le<br />

ragazze, e l'Ordine Internazionale delle Figlie di Giobbe<br />

Shriners (Antico Ordine Arabo dei Nobili del Mistico Velo)<br />

Il logo degli Shriners del Nord America<br />

L'Antico Ordine Arabo dei Nobili del Mistico Velo che in inglese è conosciuto come Shriners, e la<br />

cui sigla è A.A.O.N.M.S, è sorto per opera di due massoni (Walter Millard Fleming e William J.<br />

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Florence) nel 1872 in America. Dal 2010 si chiama Shriners International e possiede circa 200<br />

templi in Nord America, Sud America, Europa e Asia del Sud Est, per un totale di circa 340.000<br />

membri. Il quartiere generale si trova a Tampa, Florida.<br />

Questa organizzazione si definisce come una fraternità di Massoni che si basa sul divertimento,<br />

sulla comunione e sui principi Massonici. E' conosciuta meglio per gli Ospedali per Bambini<br />

Shriners che essa gestisce e per il fez che indossano i suoi membri.<br />

Tutti gli Shriners devono essere massoni. Fino al 2000 per essere accettati come membri<br />

bisognava aver completato o il Rito Scozzese Antico e Accettato o il Rito di York, ma ora qualsiasi<br />

Maestro massone può aderirvi.<br />

Tra le loro file ci sono presidenti americani, senatori, giocatori professionisti di golf, cantanti della<br />

musica country, astronauti e piloti di macchine da corsa.<br />

Organizzano delle parate di vario genere, all'insegna del divertimento, per promuovere una<br />

immagine positiva della loro organizzazione.<br />

Ordine della Stella Orientale<br />

L'Ordine della Stella d'Oriente (Order of the Eastern Star) è una organizzazione massonica a cui<br />

possono aderire sia uomini che donne. Fu fondata negli USA nel 1850 da Rob Morris un avvocato<br />

di Boston, che era un massone. Affermano di basarsi su insegnamenti biblici, ma sono aperti a<br />

persone di qualsiasi credo teista. Ha oltre un milione di membri sparsi in 15 nazioni, con 13000<br />

capitoli subordinati al Gran Capitolo Generale<br />

(http://www.pagrandlodge.org/freemason/1201/oes.html). In Italia esistono già 19 Capitoli. Il<br />

quartiere generale si trova a Washington, DC. Il primo capitolo negli USA fu fondato nel 1876.<br />

I membri dell'Ordine hanno dai diciotto anni in su, gli uomini devono essere dei Maestri Massoni e<br />

le donne devono essere legate a loro da stretti vincoli di parentela. L'Ordine della Stella d'Oriente<br />

sostiene e favorisce i giovani membri di alcuni gruppi giovanili paramassonici: 1) - l'Ordine<br />

Internazionale delle Rainbow for Girls 2) l'Ordine Internazionale delle Job's Daughters, e 3)<br />

l'Ordine Internazionale De Molay.<br />

L'Ordine ha una fondazione caritatevole e contribuisce con denaro alla ricerca su varie malattie.<br />

Offre anche borse di studio a studenti di teologia e di musica religiosa.<br />

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L'Ordine di DeMolay<br />

L'Ordine di DeMolay (o semplicemente DeMolay International) è un'associazione internazionale<br />

sorta a Kansas City, nel Missouri, nel 1919, per giovani che vanno dai 12 ai 21 anni. Il suo<br />

fondatore si chiamava Frank Sherman <strong>La</strong>nd (1890-1959), ed era un massone di alto grado. Il<br />

nome dell'ordine deriva da Jacques DeMolay (1243-1314), l'ultimo Grande Maestro dei Cavalieri<br />

Templari, e ricalca il modello della <strong>Massoneria</strong>.<br />

I rapporti tra l'Ordine di DeMolay e la <strong>Massoneria</strong> sono molto stretti, in quanto l'Ordine è guidato<br />

dalla <strong>Massoneria</strong> (a conferma di questo stretto legame si consideri che nel famoso libro di William<br />

R. Denslow, 10,000 Famous Freemasons l'ordine di DeMolay è menzionato in una maniera o<br />

nell'altra veramente tante volte). Inoltre, i capitoli dell'Ordine si radunano nella sala di una loggia, o<br />

in qualche altra stanza dell'edificio dove si trova la loggia, in quanto ogni capitolo dell'Ordine deve<br />

essere sponsorizzato da un organismo massonico locale o da qualche altro gruppo formato<br />

esclusivamente da massoni. Non meraviglia dunque sapere che molti giovani che sono stati<br />

nell'Ordine di DeMolay sono in seguito diventati Massoni. Hanno poi dei riti o delle cerimonie che<br />

svolgono all'interno delle logge, che sono veramente inquietanti per svariati motivi: basta guardare<br />

alcuni video su Youtube messi da membri dell'Ordine, per capirlo molto bene. Attualmente l'Ordine<br />

conta circa mezzo milione di membri sparsi un po' in tutto il mondo. In Italia al momento ci sono<br />

sette Capitoli del DeMolay (un capitolo è un gruppo locale di DeMolay) pienamente riconosciuti ed<br />

operanti.<br />

Per essere ammessi all'Ordine occorre oltre che avere l'età appropriata, anche credere<br />

nell'esistenza di un Essere Supremo, per cui all'interno dell'Ordine si trovano ragazzi di ogni<br />

religione, e poi sforzarsi di essere delle brave persone. Per quanto riguarda gli scopi dell'Ordine, il<br />

suo fondatore disse: 'In senso stretto, direi che l'Ordine di DeMolay è una organizzazione giovanile<br />

per ragazzi il cui scopo è quello della costruzione di cittadini migliori' ('Literally speaking, I would<br />

say the Order Or DeMolay is a youth organization for young men whose purpose is the building of<br />

better citizens'), e quindi è quello di migliorare il mondo, che praticamente è anche un obbiettivo<br />

della <strong>Massoneria</strong>. Ma considerando le cose nel loro insieme, pare proprio che questo Ordine si<br />

prefigga di fare dei suoi giovani membri dei buoni Massoni!<br />

Le attività del DeMolay sono molto varie, si va dalle attività benefiche alle competizioni sportive, a<br />

serate di ballo, e vengono proposte ed amministrate direttamente dai ragazzi, sotto un controllo<br />

solo indiretto da parte degli adulti; questi ultimi si occupano principalmente della gestione delle<br />

risorse finanziarie e garantiscono la sicurezza dell'ambiente in cui i ragazzi si trovano ad operare.<br />

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L'Ordine Internazionale dell'Arcobaleno per le ragazze<br />

L'ordine internazionale dell'arcobaleno per le ragazze (International Order of the Rainbow for Girls<br />

- IORG) è una organizzazione giovanile massonica i cui membri vanno dagli 11 ai 20 anni.<br />

L'Ordine è sorto nel 1922, tramite il pastore protestante W. Mark Sexson (1877-1953), massone<br />

del 33° grado, il quale pensò di organizzare una or ganizzazione per ragazze simile all'Ordine di<br />

DeMolay, che professasse alcuni dei principi della <strong>Massoneria</strong>. Attualmente l'Ordine è presente in<br />

molti stati degli USA ed anche in altre nazioni, tra cui anche l'Italia. Il quartiere generale dell'Ordine<br />

è a McAlester, Oklahoma.<br />

Per aderire all'Ordine bisogna essere la figlia o la nipote di un Maestro Massone, o anche un<br />

amica di una ragazza arcobaleno. Non bisogna professare un particolare credo - basta credere in<br />

un Essere Supremo - per cui vi possono aderire ragazze di ogni religione. Negli insegnamenti e<br />

nelle cerimonie dell'Ordine però viene usata la Bibbia, e spesso vengono citate delle parole di<br />

Gesù dal Nuovo Testamento. Tuttavia ci tengono a precisare che non c'è nessuna pressione sulle<br />

ragazze non Cristiane affinchè diventino Cristiane. L'Ordine si occupa di istruire i membri ad amare<br />

il prossimo e servirlo (raccogliendo denaro per opere caritatevoli), al patriottismo e all'ubbidienza<br />

delle leggi dello Stato. Vengono anche organizzati eventi in cui le ragazze si divertono.<br />

L'Ordine Internazionale delle Figlie di Giobbe<br />

Job's Daughters International (Le Figlie di Giobbe Internazionale), come si chiama oggi, è una<br />

organizzazione giovanile, sponsorizzata dalla <strong>Massoneria</strong>, per ragazze dall'età di 10 ai 20 anni.<br />

94


L'Ordine fu fondato nel 1920 da Ethel T. Wead Mick (1881-1957) assieme a suo marito e diversi<br />

Massoni e membri della Stella Orientale del Nebraska, che diede questo nome all'Ordine<br />

prendendolo dal libro di Giobbe dove si parla appunto delle figlie di Giobbe. Lo scopo dell'Ordine è<br />

quello di unire giovani ragazze che sono imparentate ad un Maestro massone, e costruire il loro<br />

carattere attraverso un processo morale e spirituale. Si prefigge di istruire a riverire Dio e le Sacre<br />

Scritture, come detto nella Costituzione dell'Ordine, a mostrarsi leali alla propria nazione e<br />

bandiera, e rispettare i genitori e gli anziani. Oltre a visitare gli anziani nelle case di riposo e gli<br />

ammalati negli ospedali, e a svolgere altri servizi di assistenza verso il prossimo, organizzano<br />

eventi sportivi, gite e serate di ballo, per divertirsi.<br />

Per aderirvi non occorre professare un particolare credo, ma solo credere in un essere supremo<br />

per cui anche in questo caso i membri appartengono a molte religioni e culture.<br />

Ogni capitolo si chiama Bethel (come anche il luogo dove avvengono le riunioni), e i membri del<br />

capitolo solitamente si incontrano nell'edificio di una loggia massonica.<br />

95


Capitolo 5<br />

Le retrovie della <strong>Massoneria</strong>: i club<br />

Qualcuno ha detto: 'Se la massoneria è un esercito di prima linea, i club sono le retrovie che<br />

alimentano gli avamposti', e non si può non concordare con lui. Questi club sono anche stati<br />

soprannominati '<strong>Massoneria</strong> bianca', perchè quantunque non facciano parte della <strong>Massoneria</strong>,<br />

sono di ispirazione massonica in quanto portano avanti ideali massonici ed hanno legami con la<br />

<strong>Massoneria</strong>. E quindi tramite questa cosiddetta <strong>Massoneria</strong> Bianca è piuttosto facile avvicinarsi<br />

alla <strong>Massoneria</strong>. Attenzione dunque, perchè la <strong>Massoneria</strong> usa proprio questa cosiddetta<br />

'<strong>Massoneria</strong> bianca' per reclutare nuovi adepti. Queste retrovie sono costituite da organizzazioni<br />

culturali e filantropiche come il Rotary International e il Lions Club International, con cui<br />

collaborano anche delle Chiese Evangeliche e tra i cui soci purtroppo ci sono anche degli<br />

Evangelici. Per capire il legame tra questi club e la <strong>Massoneria</strong> basta ricordare che il Gran maestro<br />

del GOI Giordano Gamberini, sulla rivista massonica 'Hiram' del 1 febbraio 1981, rivendicò<br />

ufficialmente che sia i Rotary sia i Lions derivano e confluiscono nell'organizzazione della<br />

massoneria, scrivendo: «Melvin Jones, maestro massone di Chicago, fu tra i fondatori dei Lions.<br />

Ne divenne segretario generale e tesoriere fin dal 1917. Nel Lions, l'origine massonica risulta<br />

evidente anche dal primo stemma che si diede l'associazione. Pressoché identici rapporti con la<br />

massoneria aveva avuto il Rotary». Diamo dunque qualche informazione in più in merito a questi<br />

club, presenti anche in Italia.<br />

Rotary International<br />

Il fondatore ed ispiratore del Rotary fu Paul H. Harris (1868-1947), un avvocato di Chicago, che a<br />

quanto pare non era massone. Comunque tra i fondatori del Rotary (anno di nascita 1905; luogo di<br />

nascita Chicago), c'erano i seguenti massoni: Harry L. Huggles (Loggia Exemplar N.966), Robert<br />

C. Flechter (Loggia <strong>La</strong>grange N.770) e Charles A. Newton (Loggia Golden Rule N. 726), e sin<br />

dall'inizio il Rotary si è ispirato ai principi della <strong>Massoneria</strong>. Paul Harris infatti invitò alcuni dei suoi<br />

clienti a unirsi a lui per formare un club il cui scopo era quello di promuovere l'amicizia ed allargare<br />

96


le conoscenze professionali. Dirà poi Harris: 'Mi venne l'idea che forse le mie sensazioni erano<br />

comuni a centinaia o migliaia di persone che erano arrivate come me in questa grande città.....Ero<br />

sicuro che c'erano tanti altri giovani che provenivano come me dalla provincia, dalla campagna per<br />

farsi strada a Chicago ... Perché non provare a farli riunire? Se anche gli altri cercavano un<br />

affiatamento di questo tipo, forse saremmo riusciti a creare qualcosa' (Paul P. Harris, My Road to<br />

Rotary). Il nome 'Rotary' fu scelto in riferimento alla pratica di tenere gli incontri a rotazione nelle<br />

sedi in cui i membri esercitavano le rispettive attività. Mentre il gruppo si sviluppava in una<br />

organizzazione internazionale, Harris sottolineò i principi sui quali si basava il club: 'I Rotariani<br />

rispettano le opinioni altrui e sono sempre tolleranti e ben disposti' e disse che 'al Rotary, cattolici,<br />

protestanti, mussulmani, ebrei e buddisti mangiano alla stessa tavola'. Quindi i principi<br />

fondamentali del Rotary sono gli stessi di quelli della <strong>Massoneria</strong>, vale a dire libertà, fratellanza e<br />

uguaglianza. Più avanti negli anni, Harris, dichiarò che la sua affiliazione religiosa era difficile da<br />

etichettare: 'Non ho una vera e propria affiliazione religiosa......non posso essere classificato; nel<br />

senso che le cose in cui credo non sono quelle che si riconoscono completamente nell'affiliazione<br />

ad una singola chiesa......Naturalmente adesso uno può anche ascoltare i sermoni per radio e io,<br />

di domenica, ne ascolto almeno tre o quattro'. Oggi, il Rotary International annovera circa 34.000<br />

club in oltre 200 nazioni, per un totale di 1,2 milioni di membri. <strong>La</strong> fondazione ogni anno dona oltre<br />

cento milioni di dollari per borse di studio e organizzazione mediche volontarie. Il loro impegno -<br />

come dicono sul loro sito - è focalizzato sulle seguenti aree d'intervento: 1) Pace e<br />

prevenzione/risoluzione dei conflitti; 2) Prevenzione e cura delle malattie; 3) Acqua e strutture<br />

igienico-sanitarie; 4) Salute materna e infantile; 5) Alfabetizzazione e educazione di base; 6)<br />

Sviluppo economico e comunitario (http://www.rotary.org/it/). A conferma di un legame o<br />

collegamento tra il Rotary International e la <strong>Massoneria</strong>, c'è la scoperta di un distintivo con la ruota<br />

del Rotary che circonda la squadra e il compasso con la lettera 'G' all'interno, e poi similmente una<br />

busta che ha una etichetta che dice: 'LOGGIA ROTARIANA N° 4195. Una loggia Massonica per<br />

Membri del Movimento Rotary il cui distintivo è nell'Emblema'.<br />

<strong>La</strong> Loggia Rotariana N° 4195 di Londra ricevette l'a utorizzazione della Gran Loggia Unita di<br />

Inghilterra il 3 Novembre 1920. <strong>La</strong> loggia ebbe 29 membri fondatori, che erano tutti membri del<br />

Rotary Club di Londra, che a quel tempo aveva oltre 300 membri. <strong>La</strong> loggia esiste ancora e si<br />

riunisce presso la Freemasons Hall di Great Queen Street a Londra. E si badi che questa non è la<br />

sola loggia rotariana sotto la Gran Loggia Unita d'Inghilterra, in quanto ne esistono altre (notizie e<br />

foto tratte da: http://www.rotaryfirst100.org/). Ma oltre a ciò c'è il fatto che Giorgio Hugo Balestrieri,<br />

che è 'Immediate Past President' del Rotary Club di New York (http://www.nyrotary.org/), è un<br />

massone. Iscritto alla P2 di Licio Gelli (cfr. Mario Guarino & Fedora Raugei, Gli anni del disonore,<br />

Edizioni Dedalo, Bari 2006, pag. 132), ha dichiarato: 'Mi ci sono trovato benissimo' (cfr. 'Realizzerò<br />

il desiderio del Conte Ugolini di portare la preziosa scultura a San Marino' in<br />

http://www.sanmarinoworld.sm/).<br />

Per ciò che concerne i rapporti tra Evangelici e Rotary, faccio presente che Riccardo Bachrach,<br />

appartenente alla Chiesa Luterana, che è il tesoriere della Federazione delle Chiese Evangeliche e<br />

97


quindi membro del Consiglio della FCEI, è stato Presidente del Rotary Club di Napoli Nord Est<br />

(http://www.claudiana.it/pdf/9788870168181-saggio.pdf). In una sua relazione del 2010 fatta in<br />

seno alla Comunità Luterana di Napoli ha affermato: 'Continua il nostro sostegno al progetto<br />

“Nisida Futuro Ragazzi” con le borse lavoro che regolarmente finanziamo. A dicembre 2009<br />

abbiamo concesso l’uso della chiesa di via Carlo Poerio al Rotary Club (Napoli Castel dell’Ovo )<br />

per un concerto di beneficenza, il cui ricavato ci è stato dato per Nisida'. Quindi la Chiesa Luterana<br />

collabora con il Rotary.<br />

Lions Club International<br />

Nel 1917 Melvin Jones (1879-1961), un uomo d'affari di Chicago, che era massone (Loggia<br />

Garden City N. 141, Chicago), disse ai soci del proprio business club locale che avrebbero dovuto<br />

guardare oltre i problemi legati al lavoro e dedicarsi al miglioramento della comunità e del mondo.<br />

Il gruppo di Jones, il Business Circle di Chicago, fu d'accordo. Dopo aver contattato gruppi simili<br />

negli Stati Uniti fu tenuto un incontro organizzativo il 7 giugno 1917, a Chicago (USA). Il nuovo<br />

gruppo prese il nome di uno dei gruppi invitati, la "Association of Lions Clubs". Nell'ottobre dello<br />

stesso anno si tenne una convention nazionale a Dallas (USA) nel corso della quale vennero<br />

approvati lo statuto, il regolamento, gli scopi e il codice etico. Nell'arco di tre anni i Lions divennero<br />

un'organizzazione internazionale. I Lions hanno 46.000 club con oltre 1 milione e 300 mila soci,<br />

che la rendono l'organizzazione di club di assistenza più grande del mondo. Va rimarcato che<br />

inizialmente la lettera “L”, che compare nel logo del Club, era racchiusa tra squadra e compasso<br />

(vedi foto), tipico simbolo massonico, e questo fa capire quanto anche i Lions abbiano dei forti<br />

legami con la <strong>Massoneria</strong>.<br />

Il primo logo del 1916<br />

http://www.lionsclubs.org/EN/common/pdfs/lions_brand.pdf<br />

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Le Finalità di Lions International sono le seguenti:<br />

1) Organizzare, fondare e sovrintendere i club di assistenza noti come Lions club;<br />

2) Coordinare le attività e rendere standard l'amministrazione dei Lions club;<br />

3) Creare e promuovere uno spirito di comprensione tra i popoli del mondo;<br />

4) Promuovere i principi di buon governo e buona cittadinanza;<br />

5) Partecipare attivamente al benessere civile, culturale, sociale e morale della comunità;<br />

6) Unire i club con legami di amicizia, fratellanza e comprensione reciproca;<br />

7) Fornire un luogo di dibattito per discussioni aperte su tutte le questioni di interesse pubblico,<br />

fatto salvo che politica e religione non saranno argomenti di discussione fra i soci;<br />

8) Incoraggiare le persone predisposte a servire la comunità senza derivarne vantaggi finanziari,<br />

incoraggiare l'efficienza e promuovere alti valori di etica nel commercio, nell'industria, nelle<br />

professioni, nelle attività pubbliche e in quelle private (http://www.lionsclubs.org/IT/).<br />

Ad ulteriore conferma del legame tra questi club e la <strong>Massoneria</strong>, sulla bacheca Facebook della<br />

Loggia Heredom 1224 di Cagliari il giorno mercoledì 16 novembre 2011 è stato postato<br />

quest'annuncio: 'Morris Ghezzi, Grande Oratore del Grande Oriente d'Italia, sarà a Monselice, a<br />

pochi chilometri da Padova, il 18 novembre per una conferenza organizzata dal Lions Club<br />

cittadino. <strong>La</strong> serata sarà in interclub con il Lions Club di Conselve e di Arquà Petrarca e l'invito è<br />

stato esteso anche ai Clubs di Montagnana, Este Host e Colli Euganei Dogi Contarini. Tema<br />

dell'incontro '<strong>La</strong> <strong>Massoneria</strong> e i 150 anni dell'Unità d'Italia' (www.facebook.com/notes/loggiaheredom-1224-di-cagliari/).<br />

99


Capitolo 6<br />

<strong>La</strong> <strong>Massoneria</strong> confutata<br />

<strong>La</strong> <strong>Massoneria</strong> è una religione<br />

I Massoni, ogni qualvolta ne hanno l'opportunità, ci tengono a fare affermazioni come queste: '<strong>La</strong><br />

<strong>Massoneria</strong> non è una religione né il sostituto di una religione. Essa richiede ai suoi appartenenti la<br />

piena e sincera credenza in un Essere Supremo ma non fornisce una propria dottrina di fede. <strong>La</strong><br />

massoneria è aperta agli uomini di tutte le fedi religiose. Durante le proprie riunioni qualsiasi<br />

discussione di carattere teologico è vietata.' ed ancora: '<strong>La</strong> <strong>Massoneria</strong> è priva degli elementi<br />

fondamentali di una religione: a) Non possiede alcuna dottrina teologica e, vietando le discussioni<br />

sulla religione durante le proprie riunioni, non permette l'insorgere di una dottrina teologica<br />

massonica. b) Non offre sacramenti e non esercita alcun culto. c) Non pretende di condurre alla<br />

salvezza tramite opere, conoscenze segrete o qualsiasi altro mezzo'.<br />

Ma stanno veramente così le cose? E' proprio vero che la <strong>Massoneria</strong> non è una religione? <strong>La</strong><br />

risposta è 'No', in quanto proprio dei Massoni autorevoli la definiscono una religione.<br />

Albert Pike, che era un 33°, infatti ha affermato q uanto segue: 'Ogni Loggia Massonica è un tempio<br />

di religione; e i suoi insegnamenti sono istruzioni nella religione' - Every Masonic Lodge is a temple<br />

of religion; and its teachings are instructions in religion - (Albert Pike, Morals and Dogma, pag. 213<br />

- 13° Cavaliere dell'Arco Reale di Salomone - http: //www.sacred-texts.com/mas/md/md14.htm;<br />

nell'edizione italiana la seconda parte è stata tradotta così: 'I suoi insegnamenti restituiscono un<br />

patrimonio religioso'), ed ancora: 'Qualunque cosa possa inculcare sentimenti puri, nobili e<br />

patriottici, o che tocchi il cuore con la bellezza della virtù e con l'eccellenza di una vita onesta è in<br />

accordo con la religione della <strong>Massoneria</strong> ed è [il] Vangelo della letteratura e dell'arte' (Albert Pike,<br />

Morals and Dogma, Edizione Italiana, Vol. 2, pag. 154 - 13° Cavalie re dell'Arco Reale di<br />

Salomone).<br />

Umberto Gorel Porciatti, anche lui un 33°, ha detto : '... vien fatto di chiedersi se la <strong>Massoneria</strong> non<br />

sia una religione: rispondo nettamente che la <strong>Massoneria</strong> è la Religione' (Umberto Gorel Porciatti,<br />

Simbologia Massonica: <strong>Massoneria</strong> Azzurra, Orizzonti, Roma 1946, pag. 27). E Ugo Lenzi, che fu<br />

Gran Maestro del Grande Oriente d'Italia dal 1949 fino alla sua morte, l'ha definita 'la più grande, la<br />

più bella, la più nobile, la più civile di tutte le religioni!' (Ugo Lenzi, in Gran Loggia Nazionale dei<br />

Liberi Muratori d'Italia, 1951, pag. 51. Bollettino del G\O\ d'Italia).<br />

E infatti se si considera che i Massoni si riuniscono in Templi dove innalzano preghiere ad una<br />

divinità, hanno un altare e un libro considerato sacro, dei 'ministri', un rituale di iniziazione per i loro<br />

membri, una morale che insegnano, credono nell'immortalità dell'anima e in una salvezza futura<br />

per conseguire la quale insegnano cosa bisogna fare, non si può fare altro che dire che la<br />

100


<strong>Massoneria</strong> è una religione. E quindi mentono quei Massoni che negano che la <strong>Massoneria</strong> sia<br />

una religione.<br />

A questo punto qualcuno si domanderà come mai la maggior parte dei Massoni ci tiene a negare<br />

che la <strong>Massoneria</strong> sia una religione. <strong>La</strong> risposta è che se la <strong>Massoneria</strong> si presentasse come<br />

un'altra religione non potrebbe guadagnare così tanti 'convertiti'. Per cui dal loro punto di vista è<br />

necessario ricorrere all'inganno per mantenere i vecchi 'convertiti' e guadagnarne di nuovi.<br />

Stabilito dunque che la <strong>Massoneria</strong> è una religione, adesso vediamo quello che essa afferma sulla<br />

Bibbia, su Dio, Gesù Cristo, la Trinità, la creazione, il diavolo, l'uomo e il peccato, la salvezza, e su<br />

altre cose, al fine di capire se sia lecito per un Cristiano entrare a far parte di questa istituzione<br />

religiosa.<br />

<strong>La</strong> Bibbia<br />

Dottrina massonica<br />

I massoni considerano la Bibbia come il 'Volume della Legge Sacra', ed è uno degli 'attrezzi' usati<br />

nelle logge massoniche. Ma la Bibbia viene usata solo nelle logge 'cristiane' (le quali vengono<br />

dedicate generalmente - come dicono i Massoni - a 'San Giovanni Battista e a San Giovanni<br />

Evangelista'), perchè nelle logge mussulmane viene usato il Corano, i Veda vengono usati nelle<br />

logge brahmane, e così via. Non esiste un libro sacro comune a tutti i massoni. E difatti la<br />

massoneria accetta come membri persone di ogni religione, e quindi non solo Cristiani, ma anche<br />

Mussulmani, Induisti, Buddisti, Shintoisti, ecc..<br />

Ecco cosa si legge sul sito di una loggia massonica: '<strong>La</strong> Bibbia, considerata dai Massoni come il<br />

Volume della Legge Sacra, viene sempre tenuta aperta durante le riunioni massoniche', ed anche<br />

'gli impegni dei Massoni vengono sempre presi sopra il Volume della Legge Sacra o sul Libro da<br />

essi ritenuto sacro che viene tenuto aperto. Si tratta di promesse atte a mantenere riservati gli<br />

antichi modi di riconoscimento fra Massoni e l'impegno a seguire i principi morali della <strong>Massoneria</strong>'<br />

(www.haniel.it). Dunque la Bibbia ha un valore relativo e non assoluto nella <strong>Massoneria</strong>.<br />

A conferma del valore relativo che ha la Bibbia nella <strong>Massoneria</strong>, ecco cosa ha dichiarato in una<br />

intervista Paolo Gastaldi, il presidente dei maestri venerabili della Lombardia del Grande Oriente<br />

d’Italia Palazzo Giustiniani, quando gli è stato fatto notare 'Tenete la Bibbia sul tavolo, però non la<br />

leggete': «E certo, se la leggessimo, qualche fratello, non cristiano, potrebbe non identificarsi con<br />

quei testi. <strong>La</strong> Bibbia sta lì aperta come simbolo dell’ente superiore che per ognuno può essere<br />

diverso» (Erasmo, Numero 17-18 / 2007, pag. 26).<br />

In Masonry Defined ('<strong>La</strong> <strong>Massoneria</strong> Definita'), che è una compilazione di scritti di Albert Pike e<br />

Albert Mackey, si legge: 'Massonicamente, il Libro della Legge è quel libro sacro che ogni<br />

Massone di qualsiasi religione crede che contenga la volontà di Dio rivelata .... perciò per il<br />

Cristiano Massone (è) il Vecchio e il Nuovo Testamento; per l'Ebreo il Vecchio Testamento, per il<br />

Mussulmano il Corano; per il Brahmano i Veda; e per il Parso lo Zend-Avesta' (pag. 78,79).<br />

101


Albert Pike ha affermato: 'Il Vangelo è parte essenziale dei simboli di una Loggia Cristiana, solo<br />

perchè è il Libro Sacro della Religione Cristiana. Il Pentateuco in una Loggia ebraica e il Corano in<br />

una maomettana appartengono pure all'Altare; uno solo di questi libri sacri, unito alla Squadra e al<br />

Compasso forma la triade delle Grandi Luci, con le quali un Massone deve lavorare. Il giuramento<br />

di un aspirante (candidato) deve sempre essere solennemente pronunciato sul Libro o sui Libri<br />

Sacri della sua religione, perchè così possa considerarlo più solenne ed impegnativo; e perciò vi fu<br />

chiesto di quale religione eravate. Noi non abbiamo obiezioni sul vostro credo religioso' (Albert<br />

Pike, Morals and Dogma, Edizione italiana, Vol. 1, pag. 34 - 1° Apprendis ta)<br />

Nel Chase's Digest of Masonic <strong>La</strong>w viene detto: 'Gli Ebrei, i Cinesi, i Turchi, rigettano ognuno o il<br />

Nuovo Testamento, o il Vecchio Testamento, o ambedue, e tuttavia noi non vediamo nessuna<br />

buona ragione per cui non dovrebbero essere fatti Massoni. In effetti la <strong>Massoneria</strong> della Loggia<br />

Azzurra non ha niente a che fare con la Bibbia. Non è fondata sulla Bibbia; se lo fosse non<br />

sarebbe <strong>Massoneria</strong>, sarebbe qualcosa d'altro' (pag. 207-209).<br />

Albert G. Mackey nel suo 'Lessico della <strong>Massoneria</strong>' alla voce 'Bibbia' afferma: '<strong>La</strong> Bibbia viene<br />

usata fra i massoni come simbolo della volontà di Dio, in ogni modo questa possa essere<br />

espressa' (www.freemasons-freemasonry.com/lessico_massoneria.html)<br />

Un altro autorevole scrittore massonico, Henry Wilson Coil, conferma ciò dicendo che 'l'opinione<br />

massonica prevalente è che la Bibbia sia solo un simbolo della Volontà, della Legge, o della<br />

Rivelazione Divina e non che il suo contenuto sia la Legge Divina, ispirata o rivelata. Fino ad ora<br />

nessuna autorità responsabile [massonica] ha sostenuto che un massone debba credere nella<br />

Bibbia o a qualche parte di essa' (Henry Wilson Coil, Coil's Masonic Encyclopedia, New York,<br />

Macoy, 1961, pag. 520).<br />

<strong>La</strong> Bibbia dunque nella pratica nella <strong>Massoneria</strong> è semplicemente una parte indispensabile dell'<br />

'arredo' di una Loggia 'Cristiana', tutto qua. Perchè per i Massoni non conta pressoché nulla, dato<br />

che viene messa allo stesso livello di altri libri che vengono considerati da loro sacri. Anzi, i<br />

Massoni affermano che ne possono persino fare a meno, infatti il massone Albert Pike ha<br />

affermato che i Massoni si basano sul 'libro della natura', dicendo: 'Per quanto sta a sé, essa [la<br />

<strong>Massoneria</strong>] trova sufficienti le scritture incise dalla mano di Dio, nel cuore dell'uomo e nelle<br />

pagine del libro della natura' (Albert Pike, Morals and Dogma, Edizione Italiana, Vol. 2, pag. 174 -<br />

14° Grande Eletto), ed anche: '.... la vera conosce nza di Dio, della Sua natura e dei Suoi attributi, è<br />

da Lui scritta sopra le pagine del gran Libro della Natura Universale e può esservi letta da tutti<br />

coloro che siano dotati della necessaria intelligenza. Questa conoscenza di Dio, così scritta e di cui<br />

la <strong>Massoneria</strong> in tutti i secoli è stata l'interprete, è la Parola del Maestro Massone' (Albert Pike,<br />

Morals and Dogma, Edizione Italiana, Vol. 2 pag. 151 - 13° Cavalier e dell'Arco Reale di<br />

Salomone).<br />

I Massoni dunque invitano a leggere e studiare 'il libro della natura' - ovviamente sotto la guida dei<br />

Massoni di alto grado - anziché la Bibbia. E questo perchè 'la <strong>Massoneria</strong> - dice Albert Pike - se<br />

attentamente considerata, è un'interpretazione del grande libro della Natura, un breviario per la<br />

comprensione dei fenomeni astronomici e fisici, insomma una più pura filosofia. E', per così dire, il<br />

deposito in cui, come in un tesoro, sono conservate tutte le verità della primitiva rivelazione, che<br />

formano la base di tutte le religioni' (Albert Pike, Morals and Dogma, Edizione Italiana, Vol. 3, pag.<br />

203 - 28° Cavaliere del Sole).<br />

102


Confutazione<br />

<strong>La</strong> Bibbia è un libro unico al mondo, essendo la Parola di Dio<br />

<strong>La</strong> Bibbia è la Parola di Dio; essa è composta da sessantasei libri di cui trentanove dell'Antico<br />

Patto e ventisette del Nuovo Patto, i quali sono tutti ispirati da Dio secondo che dice Paolo: "Ogni<br />

Scrittura è ispirata da Dio" (2 Timoteo 3:16), ed anche Pietro: "Nessuna profezia della Scrittura<br />

procede da vedute particolari; poiché non è dalla volontà dell'uomo che venne mai alcuna profezia,<br />

ma degli uomini hanno parlato da parte di Dio, perché sospinti dallo Spirito Santo" (2 Pietro 1:20-<br />

21).<br />

E' vero che le parole di Paolo si riferiscono alle Scritture dell'Antico Patto, infatti Paolo prima di dire<br />

a Timoteo quelle parole gli disse: "che fin da fanciullo hai avuto conoscenza degli Scritti sacri, i<br />

quali possono renderti savio a salute mediante la fede che è in Cristo Gesù" (2 Timoteo 3:15); ma<br />

questo non significa che gli Scritti di Paolo non sono ispirati da Dio e quindi non vanno chiamati<br />

anch'essi sacra Scrittura. Difatti l'apostolo Pietro alla fine della sua seconda epistola parlando delle<br />

cose difficili a capire presenti nelle epistole di Paolo dice che gli uomini ignoranti ed instabili le<br />

torcono "come anche le altre Scritture" (2 Pietro 3:16) cioè gli Scritti dell'Antico Testamento che<br />

essi possedevano. Come potete vedere Pietro chiamava "Scritture" anche gli Scritti di Paolo che fu<br />

un suo contemporaneo. Comunque anche all'interno delle epistole di Paolo ci sono espressioni<br />

che attestano l'origine divina delle sue parole. Per esempio ai Tessalonicesi dice che essi avevano<br />

ricevuto la parola predicata da lui, Silvano e Timoteo non come parola di uomini ma "quale essa è<br />

veramente, come parola di Dio" (1 Tessalonicesi 2:13), ed ancora: "Questo vi diciamo per parola<br />

del Signore" (1 Tessalonicesi 4:15). Ai Corinzi egli dice: "Le cose che io vi scrivo sono<br />

comandamenti del Signore" (1 Corinzi 14:37); ed anche: "Parliamo mossi da sincerità, da parte di<br />

Dio, in presenza di Dio, in Cristo" (2 Corinzi 2:17).<br />

Anche per quanto riguarda le parole dell'apostolo Pietro (quelle di 2 Pietro 1:20-21 citate prima) va<br />

detto che esse si riferiscono agli Scritti dell'Antico Testamento, ma anche nel suo caso va detto<br />

che i suoi Scritti sono ispirati da Dio e perciò parola di Dio, difatti alla fine della sua prima epistola<br />

egli dice che le cose che egli ha scritto sono la vera grazia di Dio ed esorta i santi a rimanere saldi<br />

in essa (cfr. 1 Pietro 5:12).<br />

Sono Parola di Dio quindi anche gli Scritti di Paolo e Pietro, come pure quelli di Matteo, Marco,<br />

Luca, Giovanni, dello scrittore agli Ebrei, di Giacomo, e Giuda.<br />

L'ispirazione di tutti questi Scritti (cioè quelli dell'Antico e del Nuovo Patto) ci è attestata dallo<br />

Spirito Santo (che è lo Spirito della verità) che Dio ha mandato nei nostri cuori. Infatti quando noi<br />

leggiamo o ascoltiamo o meditiamo una qualsivoglia parte di essi, in noi avvertiamo l'assenso dello<br />

Spirito Santo che si manifesta nella pace e nella gioia che Egli ci fa provare. Ma perché dalla<br />

lettura o dall'ascolto o dalla meditazione delle parole di tutti questi Scritti noi riceviamo pace e<br />

gioia? Perché le parole di Dio consolano, edificano e rallegrano il nostro uomo interiore. Anche nel<br />

mettere in pratica i precetti che sono trascritti nella Bibbia noi proviamo grande gioia e pace, e<br />

questo perchè sono precetti di Dio. <strong>La</strong> Bibbia è dunque un libro unico al mondo perché è composto<br />

da scritti ispirati da Dio, e quindi SACRI.<br />

Tra la stesura del primo libro della Bibbia, cioè la Genesi, e la stesura dell'ultimo libro, cioè<br />

l'Apocalisse, sono intercorsi circa 15 secoli, dato che la legge venne scritta da Mosè attorno al<br />

103


1400 a. C. e il libro dell'Apocalisse fu scritto verso la fine del primo secolo d. C. Tutti i libri della<br />

Bibbia (66) assieme formano un tutt'uno ben compatto, senza nessuna contraddizione al loro<br />

interno (ci sono però delle apparenti contraddizioni), il che sta a confermare la loro ispirazione.<br />

<strong>La</strong> Bibbia contiene tutto ciò che l'uomo ha bisogno di credere per essere salvato e che noi credenti<br />

abbiamo bisogno di sapere per piacere a Dio con tutta la nostra condotta, oltre che le predizioni di<br />

cose future che è indispensabile conoscere in vista della fine di ogni cosa.<br />

<strong>La</strong> Bibbia è dunque un libro unico. Oltre la Bibbia non esiste sulla faccia di tutta la terra un altro<br />

libro che può essere definito Sacra Scrittura come la Bibbia; tutti coloro che pretendono di<br />

possedere dei libri sacri (oltre la Bibbia o al posto della Bibbia) definendoli Sacre Scritture sono<br />

stati sedotti dal serpente antico e seducono gli altri.<br />

Un Cristiano quindi non può aderire ad una organizzazione che relativizza la Bibbia, come fa la<br />

<strong>Massoneria</strong>, in quanto la Bibbia non è uno dei tanti libri sacri che esistono sulla terra, ma il solo<br />

libro sacro che esiste in quanto è la Sacra Scrittura, ossia la Parola di Dio. Ed essa non è neppure<br />

un simbolo della volontà, della legge e della rivelazione divina, ma semmai la Volontà, la Legge e<br />

la Rivelazione divina per l'uomo. Per cui quando affermiamo: '<strong>La</strong> Bibbia dice', è come se<br />

dicessimo: 'Dio dice'.<br />

D'altronde, i Massoni stessi affermano che la <strong>Massoneria</strong> non si basa sulla Bibbia (o la Scrittura)<br />

ma sul gran libro della natura universale, e quindi dato che la Scrittura è la Parola di Dio non si può<br />

non concludere che la <strong>Massoneria</strong> è dal diavolo, che è l'avversario, ossia Satana, perchè è lui che<br />

vuole che gli uomini non si basino sulla Scrittura ma sul cosiddetto libro della natura universale. E<br />

che essa sia dal diavolo, lo confermeremo con altre inequivocabili prove.<br />

Dio<br />

Dottrina massonica<br />

Per diventare membro della massoneria è richiesto al candidato di credere in Dio, ma al candidato<br />

non viene mai chiesto in quale dio egli creda: '<strong>La</strong> <strong>Massoneria</strong> ... richiede semplicemente che tu<br />

creda in qualche deità, dagli il nome che vuoi ... qualsiasi dio tu voglia, così egli è il tuo dio' (Little<br />

Masonic Library, Macoy Publishing, 1977, 4:32).<br />

In una Guida Massonica si legge: 'Il Monoteismo è il solo dogma della <strong>Massoneria</strong>. <strong>La</strong> credenza in<br />

un Dio è richiesta ad ogni iniziato, ma la sua concezione dell'Essere Supremo è lasciata alla sua<br />

propria interpretazione. <strong>La</strong> <strong>Massoneria</strong> non si occupa di distinzioni teologiche. Questa è la base<br />

della nostra universalità' (Grande Loggia dell'Indiana, Indiana Monitor & Freemason's Guide,<br />

Edizione 1993, pag. 41).<br />

I massoni generalmente chiamano la loro deità come il 'Grande Architetto dell'Universo' o 'l'Essere<br />

Supremo'. L'abbreviazione G.A.D.U. sta appunto per Grande Architetto dell'Universo, e come dice<br />

uno scrittore massone: 'Ogni massone ha diritto alla sua visione del G.A.D.U., dato che il concetto<br />

non è mai stato codificato' (Lino Sacchi, <strong>Massoneria</strong> per principianti, pag. 30). Dio quindi viene<br />

104


chiamato il Grande Artefice, il Grande Maestro della Grande Loggia dell'aldilà, Yahweh, Allah,<br />

Buddha, Brahma, Vishnu, Shiva, o il Grande Geometra. Va bene qualsiasi nome, in quanto<br />

secondo i massoni il nome reale di Dio è stato perso.<br />

Per loro Dio è conosciuto come 'il senza nome di un centinaio di nomi' (Henry Wilson Coil, "A<br />

Comprehensive View of Freemasonry," Richmond: Macoy Publishing, 1973, pag 192), e difatti<br />

Albert Pike ha affermato che 'il vero Dio, nella sua essenza, concepito come increato e Unico, non<br />

ha nome. Tale era la dottrina di tutti i Saggi ed è così specificatamente dichiarato nella Kabalah'<br />

(Albert Pike, Morals and Dogma, Edizione Italiana, Vol. 3, pag. 279 - 32° Sublimi Principi del Real<br />

Segreto); ed è egualmente 'presente con il pio Hindù nel tempio, con l'Ebreo nella sinagoga, con il<br />

Maomettano nella moschea, e con il Cristiano nella chiesa' (Albert Mackey, Mackey's Revised<br />

Encyclopedia of Freemasonry, Richmond: Macoy Publishing, 1966, 1:409-410).<br />

Sul sito di una loggia massonica italiana si legge quanto segue: 'I nomi usati per indicare l'Essere<br />

Supremo offrono a uomini di fedi diverse, che altrimenti sarebbero rimasti estranei gli uni agli altri,<br />

la possibilità di riunirsi insieme alla gloria del Dio in cui ciascuno di essi crede, senza che i<br />

contenuti delle invocazioni possano causare dissensi tra loro. Non esiste un dio massonico: il Dio<br />

di un massone è il Dio della religione che egli professa. I massoni si riuniscono nel comune rispetto<br />

dell'Essere Supremo che rimane supremo nelle loro confessioni religiose. <strong>La</strong> <strong>Massoneria</strong> non tenta<br />

in alcun modo di fondere assieme le singole religioni. Non esiste, pertanto, alcun Dio massonico<br />

sincretico' (www.haniel.it).<br />

Il noto massone Albert Pike affermò: '... ogni concezione umana di Dio deve essere proporzionata<br />

alla sua cultura mentale, e ai suoi poteri intellettuali, e alla sua eccellenza morale. Dio è, come<br />

l'uomo lo concepisce, l'immagine riflessa dell'uomo stesso' (Albert Pike, Morals and Dogma, pag.<br />

223 - 14° Grande Eletto - http://www.sacred-texts.c om/mas/md/md15.htm).<br />

Oltre a ciò, la <strong>Massoneria</strong> insegna che Dio è solo amore e che non è in grado di punire: '<strong>La</strong><br />

<strong>Massoneria</strong> insegna che Dio è infinitamente buono ... Noi abbiamo fede nell'Infinito: fede<br />

nell'Infinito Amore di Dio; ed è questa fede che deve salvarci. Nessuna dispensazione della<br />

Provvidenza di Dio, nessuna sofferenza o privazione è un messaggero di ira: nessuna delle sue<br />

circostanze sono indicazioni dell'Ira di Dio. Egli è incapace di rabbia ... Gli uomini cattivi non<br />

muoiono perchè Dio li odia. Essi muoiono perchè la cosa migliore per loro è che essi debbano<br />

morire; e, per quanto cattivi essi sono, è meglio per loro essere nelle mani del Dio infinitamente<br />

buono, che in qualsiasi altro luogo' (Albert Pike, Morals and Dogma, pag. 718 - 28° Cavaliere del<br />

Sole o Principe adepto - http://www.sacred-texts.com/mas/md/md29.htm).<br />

Alcuni massoni arrivano ad identificare Dio con la creazione. J.D. Buck per esempio ha affermato:<br />

'Dio non si è mai manifestato per farsi vedere dagli uomini. <strong>La</strong> creazione è la sua manifestazione<br />

.... Tutta la manifestazione della natura è la parola pronunciata della divinità' (Buck, Mystic<br />

Masonry, p.113). Il massone Roberto Ascarelli (1904-1970) diceva: «Siamo tutti parte di un anello<br />

che né si apre né si chiude e che è parte integrante di quell'Ente Supremo che noi chiamiamo<br />

Grande Architetto dell'Universo» (cfr. Rivista della <strong>Massoneria</strong> Italiana, 1968, pag. 536). Ed ancora<br />

il Maestro Venerabile della Loggia Sabazia, a Savona, il 14 giugno 1969, alla presenza del Gran<br />

Maestro del GOI Giordano Gamberini (che era valdese), affermò: «Noi crediamo in Dio quale<br />

intelligenza e principio attivo dell'Universo; principio generante e riproduttore, insito in ogni uomo<br />

che è parte della stessa monade» (cfr. Valle del Letimbro: Primo Centenario della Risp Loggia<br />

Madre «Sabazia» all'Oriente di Savona, Grafica L.P., Genova, pag. 60. Monade, dal greco monos<br />

'unico'. In filosofia la monade è l'unità minima e indivisibile della sostanza spirituale di cui tutte le<br />

cose sono composte). Per cui il fine ultimo dell'iniziazione massonica è la conquista e<br />

105


l'applicazione pratica di una consapevolezza del Sé individuale e universale, in virtù della quale i<br />

massoni dovranno - come dice il massone Gorel Porciatti - «cercare Iddio non fuori di (loro), ma<br />

dentro di (essi) e nell'Umanità, che ne è la manifestazione e l'interprete, come scrisse il nostro<br />

grande Mazzini» (cfr. U. Gorel Porciatti, Simbologia Massonica Gradi Scozzesi, Atanòr, Roma<br />

1948, pag. 308). Insomma, costoro hanno una concezione di Dio di tipo panteistica, come quelli<br />

del New Age.<br />

Confutazione<br />

C'è un solo vero Dio, il Padre del nostro Signore Gesù Cristo<br />

<strong>La</strong> Bibbia condanna una tale concezione di Dio, perchè secondo la sacra Scrittura, che è la Parola<br />

di Dio, vi è un solo Dio, il Padre, secondo che è scritto in Isaia: "Io sono il primo e sono l'ultimo, e<br />

fuori di me non v'è Dio" (Isaia 44:6) ed ai Corinzi: "... per noi c'è un Dio solo, il Padre ..." (1 Corinzi<br />

8:6). E il suo nome è YHWH che si pronuncia 'Yahweh' e significa 'Colui che è'. Nel libro<br />

dell’Esodo leggiamo infatti che quando Dio si rivelò a Mosè presso il monte Sinai apparendogli<br />

nella fiamma di un pruno ardente e ordinandogli di andare in Egitto a liberare il suo popolo, Mosè<br />

chiese a Dio: "Ecco, quando sarò andato dai figliuoli d’Israele e avrò detto loro: L’Iddio de’ vostri<br />

padri m’ha mandato da voi, se essi mi dicono: Qual è il suo nome? che risponderò loro?" e Iddio gli<br />

rispose: "Io sono quegli che sono. Poi disse: 'Dirai così ai figliuoli d’Israele: L’Io sono m’ha<br />

mandato da voi". Iddio disse ancora a Mosè: Dirai così ai figliuoli d’Israele: L’Eterno, l’Iddio de’<br />

vostri padri, l’Iddio d’Abrahamo, l’Iddio d’Isacco e l’Iddio di Giacobbe mi ha mandato da voi. Tale è<br />

il mio nome in perpetuo, tale la mia designazione per tutte le generazioni" (Esodo 3:13-15). Il<br />

termine tradotto in italiano (nella Bibbia Riveduta) con «l’Eterno» in ebraico è Yahweh, che<br />

significa 'Colui che è'. Più precisamente l’ebraico è YHWH, ossia il Tetragramma (dal greco tetra<br />

‘quattro’, e gramma ‘lettera’), perché le vocali furono aggiunte in seguito dai copisti ebrei al fine di<br />

facilitare la sua pronuncia. Come però si può leggere, Dio si definì pure l’Iddio di Abramo, di Isacco<br />

e di Giacobbe (e questo perché Egli è l’Iddio dei viventi e non dei morti, dato che per lui vivono<br />

tutti) e disse che questa è la sua designazione in perpetuo.<br />

Egli è un Essere spirituale secondo che è scritto: "Iddio è spirito" (Giovanni 4:24), infinitamente<br />

potente e saggio secondo che è scritto nei salmi: "...immenso è il suo potere, la sua intelligenza è<br />

infinita" (Salmo 147:5), conoscitore di ogni cosa secondo che è scritto: "L’Eterno è un Dio che sa<br />

tutto" (1 Samuele 2:3), e presente in ogni luogo secondo che è scritto: "Se salgo in cielo tu vi sei;<br />

se mi metto a giacere nel soggiorno dei morti, eccoti quivi" (Salmo 139:8). Egli vede secondo che<br />

è scritto: "Gli occhi dell’Eterno sono in ogni luogo, osservando i cattivi ed i buoni" (Proverbi 15:3);<br />

sente secondo che è scritto: "... ascolta la preghiera dei giusti" (Proverbi 15:29); parla secondo che<br />

è scritto: "Quando fa udire la sua voce v’è un rumor d’acque nel cielo" (Geremia 10:13); ricorda<br />

secondo che è scritto: "Egli si ricorda in perpetuo del suo patto..." (Salmo 105:8); è pieno di pietà,<br />

di benignità e di misericordia secondo che è scritto: "L’Eterno è pietoso e clemente, lento all’ira e di<br />

gran benignità" (Salmo 103:8) ed anche: "..il nostro Dio è misericordioso" (Salmo 116:5); è giusto e<br />

perciò premia coloro che fanno ciò che è giusto ai suoi occhi secondo che è scritto: "Egli adempie<br />

il desiderio di quelli che lo temono" (Salmo 145:19) e punisce chi lo merita secondo che è scritto:<br />

"... rende immediatamente a quelli che l’odiano ciò che si meritano, distruggendoli" (Deuteronomio<br />

7:10); protegge secondo che è scritto: "L’Eterno protegge i semplici" (Salmo 116:6); e guida<br />

106


secondo che è scritto: "...mi guida lungo le acque chete" (Salmo 23:2). Ho enumerato solo alcune<br />

delle virtù di Dio e delle cose che Egli fa.<br />

Dio è distinto dalla creazione<br />

Questo Dio ha creato dal nulla, mediante la Parola, tutte le cose, secondo che è scritto che "per<br />

fede intendiamo che i mondi sono stati formati dalla Parola di Dio; cosicché le cose che si vedono<br />

non sono state tratte da cose apparenti" (Ebrei 11:3); ed esse sussistono tutte ai Suoi ordini<br />

secondo che è scritto: "Tutto sussiste anche oggi secondo i tuoi ordini, perché ogni cosa è al tuo<br />

servigio" (Salmo 119:91). Quindi l’universo che noi vediamo non è Dio ma l’opera Sua; Egli sì lo<br />

riempie, dice infatti Dio in Geremia: "Non riempio io il cielo e la terra?" (Geremia 23:24), ma rimane<br />

sempre distinto da esso essendone il Creatore. Gesù Cristo, il Figlio di Dio che scese dal cielo per<br />

rivelarci Dio, in tutti i suoi insegnamenti non accennò mai al panteismo (la dottrina secondo cui 'Dio<br />

è Tutto' e 'Tutto è Dio'). Lui, prima di venire in questo mondo, era presso Dio lassù nel cielo, anzi<br />

egli era presso Dio ancora prima che ogni cosa fosse fatta, Egli conosceva appieno Dio, ma non<br />

identificò mai Dio con l’universo o con il mondo. Difatti quando Egli disse di non giurare, disse di<br />

non giurare per il cielo "perché è il trono di Dio" (Matteo 5:34), e neppure per la terra "perché è lo<br />

sgabello dei suoi piedi" (Matteo 5:35).<br />

Come potete vedere, Gesù chiamò il cielo il trono di Dio e la terra lo sgabello dei suoi piedi, e noi<br />

sappiamo che c’è una grande differenza tra chi siede su un trono e il trono su cui siede, tra lui e lo<br />

sgabello dei suoi piedi. Da come parlano i massoni panteisti invece Dio è uno con il trono e lo<br />

sgabello dei suoi piedi, ossia per loro dire trono o sgabello dei piedi è lo stesso che dire Colui che<br />

vi siede sopra. Questa è follia; in verità dobbiamo dire che dicendosi savi sono diventati stolti! Essi<br />

non conoscono Dio. E poi, noi diciamo ancora: Se fosse così come dicono i massoni panteisti<br />

perché mai Dio ha detto nella legge: "Vegliate diligentemente sulle anime vostre ... affinché,<br />

alzando gli occhi al cielo e vedendo il sole, la luna, le stelle, tutto l’esercito celeste, tu non sia tratto<br />

a prostrarti davanti a quelle cose e ad offrire loro un culto" (Deuteronomio 4:15,19)? Non è forse<br />

appunto perché le cose da lui create non sono Dio, ma solo le opere delle sue mani? Certo, perciò<br />

noi dobbiamo adorare e servire il Creatore e non le opere delle sue mani.<br />

Noi quindi, quantunque crediamo che Dio riempie l’universo, non facciamo della natura una<br />

divinità, perché crediamo che la natura rimanga sempre distinta dal suo Creatore e subordinata a<br />

Lui. <strong>La</strong> natura non è la Divinità ma porta solo l’impronta della Divinità che l’ha fatta; come dice<br />

infatti Paolo "le perfezioni invisibili di lui, la sua eterna potenza e divinità, si vedono chiaramente<br />

sin dalla creazione del mondo, essendo intese per mezzo delle opere sue" (Romani 1:20).<br />

Dunque, la terra e tutte le piante e tutti gli animali che essa contiene, come anche gli esseri umani<br />

che sono sulla terra, il sole, il cielo, le stelle, i pianeti, sono parte della creazione di Dio ma non<br />

sono parte del Creatore.<br />

E questo unico e vero Dio nella pienezza dei tempi ha mandato nel mondo il Suo unigenito<br />

Figliuolo, Gesù Cristo, per compiere la propiziazione dei nostri peccati, affinché mediante la fede<br />

nel Suo nome noi ricevessimo la remissione dei nostri peccati e la nostra parte d'eredità fra i santi:<br />

cose queste che la <strong>Massoneria</strong>, come vedremo fra poco, rigetta categoricamente, manifestandosi<br />

perciò ancora una volta per ciò che essa è veramente, vale a dire una istituzione diabolica.<br />

107


Dio si adira ogni giorno e nella sua ira fa morire i malvagi<br />

Per quanto riguarda poi la dichiarazione sulla infinita bontà di Dio e sull'incapacità di Dio di adirarsi<br />

e far morire i malvagi, diciamo che è falsa in quanto l'Iddio della Bibbia non è solo buono ma anche<br />

giusto e quindi si adira contro i malvagi ed esercita la sua giustizia sulla terra castigandoli anche<br />

con la morte quando Lui decreta ciò. <strong>La</strong> Scrittura dice infatti che Dio è "un giusto giudice, un Dio<br />

che s’adira ogni giorno. Se il malvagio non si converte egli aguzzerà la sua spada; egli ha teso<br />

l’arco suo e lo tien pronto; dispone contro di lui strumenti di morte; le sue frecce le rende infocate"<br />

(Salmo 7:11-13). Ed uno di questi strumenti di morte che Dio dispone contro gli operatori di iniquità<br />

è il terremoto infatti la Scrittura afferma: "Per l’ira sua trema la terra" (Geremia 10:10). <strong>La</strong> ragione<br />

di questo furore divino contro i malvagi - che si manifesta anche facendoli morire - è l'odio che Egli<br />

nutre verso di loro, secondo che è scritto: "Tu odii tutti gli operatori d'iniquità" (Salmo 5:5). Altro<br />

che dire che gli uomini cattivi non muoiono perchè Dio li odia, perchè è proprio il contrario, infatti è<br />

scritto: "Certo, tu ucciderai l’empio, o Dio" (Salmo 139:19). Ah, il tempo verrebbe meno se dovessi<br />

trascrivere tutti gli esempi biblici di empi messi a morte da Dio. Prendiamone solo due: Er e Onan.<br />

Ascoltate cosa dice la Scrittura: "E Giuda prese per Er, suo primogenito, una moglie che avea<br />

nome Tamar. Ma Er, primogenito di Giuda, era perverso agli occhi dell’Eterno, e l’Eterno lo fece<br />

morire. Allora Giuda disse a Onan: ‘Va’ dalla moglie del tuo fratello, prenditela come cognato, e<br />

suscita una progenie al tuo fratello’. E Onan, sapendo che quella progenie non sarebbe sua,<br />

quando s’accostava alla moglie del suo fratello, faceva in modo d’impedire il concepimento, per<br />

non dar progenie al fratello. Ciò ch’egli faceva dispiacque all’Eterno, il quale fece morire anche lui"<br />

(Genesi 38:6-10). Al bando dunque le ciance del satanista Albert Pike, che con i suoi sofismi e<br />

vani ragionamenti presenta un Dio diverso da quello della Bibbia. Nessuno dei suoi seguaci e<br />

ammiratori vi seduca.<br />

Chi si nasconde dietro il Grande Architetto dell'Universo di cui parla la<br />

<strong>Massoneria</strong><br />

Ma se l'Iddio di cui parla la <strong>Massoneria</strong> - che vi ricordo i massoni chiamano Grande Architetto<br />

dell'Universo - non è l'Iddio e Padre del nostro Signore Gesù Cristo, chi è allora? E' il Principio<br />

Creatore che è identico al Principio Generativo degli Indù e degli antichi Egizi, che era<br />

simboleggiato anticamente dal linga (il membro riproduttivo dell'uomo) e che è una energia, una<br />

forza, che viene concepita come la natura divina, come la deità immanente nella natura.<br />

Che sia così è confermato dal massone Gorel Porciatti che afferma che «le due colonne del<br />

Tempio ricordano quelle del vestibolo del Tempio di Salomone (1 Re 7, 21), l'una alla parte sinistra<br />

dell'entrata del Tempio dal nome "Bohaz" che significa "la forza, la fermezza"; l'altra a destra dal<br />

nome "Jackin" che significa "la stabilità, che Dio l'ha fermata" (significato letterale delle parole) [...].<br />

Questo binario fondamentale rappresenta il duplice aspetto del principio animatore di tutte le cose:<br />

il Fuoco che si accende in tutti gli esseri e ne assicura la crescenza, lo sviluppo, la potenza, ed è<br />

raffigurato dalla colonna "Bohaz"; il Vento, cioè l'Aria che tutto avvolge e tutto circonda e tutto<br />

riceve nel suo seno, che dà la possibilità della vita universale, è raffigurata dalla colonna Jackin. Le<br />

due colonne compendiano i due essenziali principî dell'Universo secondo le dottrine esoteriche e<br />

secondo ogni filosofia vivente. <strong>La</strong> colonna B\ è Agni dell'antichissimo culto vedico, l'Eterno<br />

Mascolino, l'Intelletto creatore, lo spirito puro; la colonna J\ è Soma, l'Eterno Femminino, l'Anima<br />

108


del mondo o sostanza eterea, matrice di tutti i mondi visibili e invisibili ad occhio umano, natura o<br />

materia sottile nelle sue infinite trasformazioni. Le proporzioni delle colonne del Tempio di<br />

Salomone quali ci sono tramandate dalla Bibbia conferiscono loro un aspetto fallico che le<br />

ravvicina a numerosi monumenti fenici consacrati al potere generatore maschile, e il capitello<br />

terminantesi in calotta emisferica circondato da un doppio ordine di melagrane completa il simbolo<br />

della generazione» (cfr. U. Gorel Porciatti, Simbologia Massonica: <strong>Massoneria</strong> Azzurra, pag. 51-<br />

52). Roberto Ascarelli, ebreo e quindi conoscitore della lingua ebraica, Presidente della Gran<br />

Loggia d'Italia di Rito Simbolico Italiano, in un volume di suoi Scritti e discorsi pubblicato nel 1971,<br />

ha affermato in maniera esplicita: «Il mondo, per il suo futuro, e cioè nella sua eternità, ha bisogno<br />

di procreare. Lo "Iod" ebraico, che corrisponde grosso modo alla "J" di "Jachin", è il simbolo del<br />

sesso maschile; il "Bed", che corrisponde grosso modo alla "B" di "Booz", corrisponde al simbolo<br />

femminile, perché "Bed" significa "casa", da cui l'idea di ricettacolo, caverna, utero. Se vogliamo<br />

ancora una curiosa conferma magica di questa interpretazione e teniamo presenti unicamente le<br />

consonanti, ben sapendo che in ebraico non si scrivono le vocali, e scriviamo "Jachin" con un<br />

"caph" ("c" dura) e un "nun", e leggiamo a rovescio, troviamo che il "nun" e il "caph" sono il segno<br />

scritto del coito e della copula, mentre scrivendo il "Bed" (b) e il "Zain" (z) e li leggiamo a rovescio,<br />

abbiamo il segno scritto dell'organo fecondatore, il fallo» (cfr. R. Ascarelli, Scritti e discorsi, pag.<br />

132. Leggere al contrario è una pratica tipica dell'interpretazione magica cabalistica). Albert Pike,<br />

accenna a questo significato fallico che hanno le due colonne del tempio massonico, quando,<br />

parlando agli Apprendisti, dice in merito a queste due colonne: 'Siete entrati nella Loggia,<br />

passando fra due colonne. Esse rappresentano le Colonne che stavano nel portico del Tempio, ai<br />

lati della grande porta orientale. Queste colonne di bronzo, secondo il Primo e il Secondo Libro dei<br />

Re, confermati da Geremia, erano alte 18 cubiti, con un capitello alto 5 cubiti, e il piedistallo di<br />

ognuna era di 4 cubiti di diametro. Un cubito è circa 60 centimetri. I capitelli erano arricchiti da<br />

mele granate di bronzo, coperte da una rete e adornate con corone di bronzo, e sembra che<br />

imitassero la forma del pericarpo del loto o del giglio Egiziano, un simbolo sacro per gli Hindù e per<br />

gli Egizi. <strong>La</strong> colonna sulla destra o al Sud è detta, stando alla traduzione usualmente accolta dalla<br />

parola ebraica, JACHIN, e quella sulla sinistra, BOAZ. I nostri traduttori dicono che la prima parola<br />

significa: «Egli fonderà» e la seconda «In essa è la forza». Esse erano le imitazioni fatte da<br />

Khurum, l'artista di Tiro, delle grandi colonne, consacrate ai Venti e al Fuoco, poste all'ingresso del<br />

famoso Tempio di Malkart, nella città di Tiro. Abitualmente nelle Logge del Rito di York si vede un<br />

globo celeste su una colonna e un globo terrestre sull'altra; ma questo non è giustificato se si tratta<br />

di imitazioni delle due Colonne originali del Tempio. Limitiamo per ora a questi elementari concetti<br />

il significato simbolico delle colonne, aggiungendo soltanto che gli Apprendisti accettati<br />

custodiscono i loro attrezzi nella colonna JACHIN, dandovi l'etimologia e il significato letterale dei<br />

due nomi. JACHIN - era probabilmente pronunciato «Yaka-yan», e significava, come participio,<br />

«Colui che fortifica», e quindi che è saldo, stabile, onesto. BOAZ - significa solido, forte, potente,<br />

rifugio, fonte di forza, ma assume la forma del gerundio latino: Roborando, cioè Rincorando. <strong>La</strong><br />

prima parola significa anche «egli fonderà», oppure «egli pianterà in posizione eretta».<br />

Probabilmente significava Energia attiva e vivificante; la seconda, BOAZ, significava anche<br />

Stabilità, Permanenza, nel senso passivo' (Albert Pike, Morals and Dogma, Edizione Italiana, Vol.<br />

1, pag. 32-33 - 1° Apprendista Libero Muratore). Qu indi queste due colonne, hanno un grande<br />

significato simbolico, in quanto rappresentano il principio attivo (elemento maschile) e quello<br />

passivo (elemento femminile). E secondo Pike questa Energia Attiva o Elemento Attivo è il<br />

Principio Creatore o il fallo, infatti egli emanò, da Charleston, il 20 marzo 1876, un Decreto nel<br />

quale, tra l'altro affermava: «L'espressione “Principio Creatore” non è affatto una frase nuova: essa<br />

non è che un'antica parola rediviva. I numerosi e formidabili avversari della <strong>Massoneria</strong> diranno, e<br />

ne avranno il diritto, che il nostro principio creatore è identico al principio generatore degli indiani e<br />

109


degli egizi, e che potrebbe venir convenientemente simboleggiato, come anticamente era, col<br />

Linga, col Phallus, e col Priapo. Patha-Torè, dice Matter nella sua "Storia dello Gnosticismo", non<br />

è che un'altra modificazione del Phta. Sotto questa forma è "principio creatore", o meglio, "principio<br />

generatore". Questo Phta, questo Dio Phallico, tenendo il priapo in una mano, e brandendo con<br />

l'altra il flagello, era effettivamente il "Padre delle origini", il Principio Creatore degli antichi egizi»<br />

(Rivista della <strong>Massoneria</strong> Italiana, del 1º settembre 1876, pag. 4).<br />

Il simbolismo fallico si trova oltre che nelle colonne del tempio, anche nella squadra e il compasso<br />

(che è un altro importante simbolo massonico) che assieme al libro sacro costituiscono 'le tre<br />

grandi luci' della <strong>Massoneria</strong>. Infatti il significato di queste 'due luci' è questo: la Squadra<br />

rappresenta il principio generativo femminile (e quindi il principio passivo), mentre il Compasso<br />

rappresenta il principio generativo maschile (e quindi il principio attivo). E difatti Albert Pike,<br />

parlando di un simbolo ermetico che apparve una prima volta nell'Athos Philosophorum di Basilio<br />

Valentino stampato a Francoforte nel 1613, ha affermato: '<strong>La</strong> figura maschile tiene nella mano il<br />

compasso che rappresenta il principio generativo dell'uomo, mentre la figura femminile sorregge la<br />

squadra quale simbolo della procreazione della donna' (Albert Pike, Morals and Dogma, Edizione<br />

Italiana, Vol. 3, pag. 280 - 32° Sublimi Principi d el Real Segreto), e poi dice: 'Il Compasso perciò è<br />

il simbolo ermetico della Deità creativa e la Squadra della Terra feconda' (Ibid., pag. 281). Notate<br />

come Pike dica che il principio generativo dell'uomo è la Deità creativa. Ecco perchè sempre<br />

Pike dice ai massoni del 32° che 'tutti i simboli, sia per gli Apprendisti che per i Maestri, per i<br />

Cavalieri e per i Principi, sono riconducibili al Compasso e alla Squadra' (Ibid., pag. 284), perchè il<br />

compasso è il simbolo della Divinità dei massoni!<br />

Nella <strong>Massoneria</strong>, il simbolismo fallico si trova anche nella lettera G nel centro della stella<br />

fiammeggiante a cinque punte. Per il massone Gorel Porciatti non sembra esservi alcun dubbio<br />

sulle relazioni tra il simbolismo fallico e la suddetta «G»: «Nel Pentagramma, che figura soltanto al<br />

secondo poi al 3º Grado la cosa è diversa: nel secondo siamo nel regno della Natura che<br />

geometrizza tutto, quindi il solo significato della "G" è "Geometria", così come indica il nostro<br />

rituale; nel 3º Grado, i Misteri della Natura vengono approfonditi e viene raggiunta la certezza che<br />

in essa nulla si crea, ma che tutto si genera, e perciò [...] il significato della "G" è Generazione.<br />

Concludiamo perciò che in seno al Pentagramma la lettera "G" significa "Geometria" per i<br />

Compagni e "Generazione" per i Maestri che sanno come dalla morte venga la vita, come il seme<br />

che muore generi la pianta che nasce» (cfr. U. Gorel Porciatti, Simbologia Massonica: <strong>Massoneria</strong><br />

Azzurra, pag. 114 - http://www.centrosangiorgio.com/).<br />

Ecco dunque cosa bisogna intendere per il Grande Architetto dell'Universo: il fallo, che è il «vero<br />

principio creatore per la <strong>Massoneria</strong>» o «la Deità creativa». <strong>La</strong> <strong>Massoneria</strong> non è altro quindi che<br />

l'antico culto fallico ben mascherato. Nessun Massone vi seduca con vani ragionamenti, perchè<br />

anche quando i Massoni parlano del nome ebraico di Dio, o dell'Ineffabile Nome (che loro<br />

presentano come la Parola Perduta del Maestro), fanno dei riferimenti velati proprio al culto fallico<br />

perchè gli danno una arbitraria interpretazione fallica, in quanto - lo ripeto - nella <strong>Massoneria</strong> la<br />

Deità creativa è il principio generativo dell'uomo.<br />

Alla luce di quello che dice la Bibbia quindi, il dio della <strong>Massoneria</strong> è sicuramente una entità<br />

spirituale malvagia. E difatti è Satana, in quanto Albert Pike ha detto: '... la Religione Massonica<br />

dovrebbe essere, da noi tutti iniziati dei gradi alti, mantenuta nella purità della Dottrina Luciferina.<br />

Se Lucifero non fosse Dio, Adonay [l'Iddio e Padre del nostro Signore Gesù] le cui opere provano<br />

la sua crudeltà, perfidia, e odio verso l'uomo, le sue barbarie e la sua repulsione per la scienza,<br />

[dico] Adonay e i suoi preti lo calunnierebbero? Sì, Lucifero è Dio, e sfortunatamente Adonay è<br />

anche Dio. Perchè l'eterna legge è che non c'è nessuna luce senza ombra, nessuna bellezza<br />

110


senza bruttezza, nessun bianco senza nero, perchè l'assoluto può esistere solo come due dii;<br />

l'oscurità essendo necessaria affinché la luce serva come suo smacco come il piedistallo è<br />

necessario alla statua, e i freni alla locomotiva. ..... Perciò la dottrina del Satanismo è una eresia; e<br />

la vera e pura religione filosofica è la credenza in Lucifero, l'eguale di Adonay; ma Lucifero, Dio<br />

della Luce e Dio del Bene, sta combattendo per l'umanità contro Adonay, il Dio delle Tenebre e del<br />

Male' (A.C. De <strong>La</strong> Rive, <strong>La</strong> Femme et l'Enfant dans la Franc-Maconnerie Universelle, pag. 588;<br />

<strong>La</strong>dy Queenborough [uno pseudonimo di Edith Starr Miller], Occult Theocrasy, pp. 220-221; Keith<br />

Harris, The Masonic/Christian conflict explained, pag. 78; Jack Harris, Freemasonry: The Invisibile<br />

Cult In Our Midst, [<strong>La</strong> Frammassoneria: Il Culto Invisibile Nel Nostro Mezzo], Whitaker House,<br />

1983, pag. 24-25).<br />

Ecco dunque che Pike ci dice che Lucifero è il Dio della luce, e difatti Lucifero viene definito il<br />

Portatore di Luce da Pike. Ascoltate cosa afferma in Morals and Dogma: 'L'Apocalisse è, per quelli<br />

che ricevono il 19° Grado, l'Apoteosi di quella Fed e Sublime che aspira soltanto a Dio e disprezza<br />

tutte le pompe e i lavori di Lucifero. Lucifero, il Portatore di Luce! Strano e misterioso nome da<br />

dare allo Spirito delle Tenebre! Lucifero, il figlio del Mattino! E' lui che porta la Luce, e con i suoi<br />

insopportabili splendori acceca i deboli, i sensuali e gli egoisti? Non ne dubitate! Perchè le<br />

tradizioni sono piene di Rivelazioni e Ispirazioni Divine, e l'Ispirazione non appartiene soltanto a<br />

un'epoca o a una credenza. Anche Platone e Filone, erano ispirati' (Albert Pike, Morals and<br />

Dogma, Edizione Italiana, Vol. 3, pag. 13 - 19° Gran Pon tefice). Notate come il massone Pike dica<br />

chiaramente che Lucifero porta la luce. Non fatevi ingannare dal fatto che Pike dice che Lucifero<br />

con i suoi insopportabili splendori acceca i deboli, i sensuali e gli egoisti, perchè dovete tenere<br />

bene a mente che i veri massoni - prendete per esempio i 33° come Albert Pike - non sono<br />

considerati nè deboli, nè sensuali e neppure egoisti, e quindi gli insopportabili splendori di Lucifero<br />

non possono accecare pure loro, anzi li illuminano. E non fatevi trarre in inganno neppure dal fatto<br />

che egli parla di disprezzo verso tutte le pompe e i lavori di Lucifero, perchè questo è il tipico modo<br />

di parlare di Pike, ambiguo e doppio all'occorrenza, che si propone di ingannare i 'profani' cioè i<br />

non-massoni a cui la <strong>Massoneria</strong> nasconde gelosamente i propri segreti e che intenzionalmente<br />

svia perchè pretendono di interpretare la <strong>Massoneria</strong>; e finanche i massoni dei primi tre gradi che<br />

secondo Pike devono essere indotti in errore tramite false spiegazioni. Il culto o il servizio a<br />

Lucifero, in effetti è tra quelle verità della <strong>Massoneria</strong> che Pike afferma che la <strong>Massoneria</strong><br />

'accenna, in modo oscuro; o interpone una nuvola tra esse e gli occhi, che ne verrebbero<br />

abbagliati' (Albert Pike, Morals and Dogma, Edizione Italiana, Vol. 2, pag. 167 - 14° Grande<br />

Eletto). E difatti, tenete bene a mente che Pike afferma che 'la Luce è l'equilibrio tra le tenebre e<br />

l'accecante raggio del Sole' (Albert Pike, Morals and Dogma, Edizione Italiana, Vol. 3, pag. 276 -<br />

32° Sublimi Principi del Real Segreto), perchè non si può 'pretendere di ricevere la Luce da una<br />

fonte che risplende senza ombra' (Ibid., pag. 278). E quindi in fin dei conti anche 'lo Spirito delle<br />

Tenebre' è parte della luce! Tanto è vero che nell'edizione Italiana di Morals and Dogma in una<br />

nota vengono citate le seguenti parole del mago Giuliano Kremmerz: '<strong>La</strong> Luce per eccellenza è Dio<br />

e i Diavoli' (Albert Pike, Morals and Dogma, Vol. 2, pag. 216 - 17° Cavaliere d'Oriente e<br />

d'Occidente). Ma poi, se si considera che Pike afferma che Platone e Filone erano ispirati, ed essi<br />

erano due filosofi che con le loro menzogne tennero e continuano a tenere le anime lontano dalla<br />

verità, e portarono e continuano a portare all'inferno tante anime; si può ben capire come dietro la<br />

<strong>Massoneria</strong> si nasconda abilmente il diavolo. Che le cose stanno così, e cioè che il dio della<br />

massoneria è Satana o il Serpente Antico, è confermato ancora da Albert Pike, il quale bestemmia<br />

contro Dio riferendosi a lui come 'i Demoni' che vietarono ad Adamo di mangiare il frutto della<br />

conoscenza del bene e del male; mentre dipinge il serpente (cioè Satana) come 'un Angelo di<br />

Luce' che indusse Adamo a trasgredire il comando de 'i Demoni' ed in questa maniera diede ad<br />

Adamo 'il mezzo della vittoria', per cui Pike chiama il peccato di Adamo ed Eva il mezzo della<br />

111


vittoria su Dio (cfr. Albert Pike, Morals and Dogma, pag. 567 - 26° Principe di Compassione -<br />

http://www.sacred-texts.com/mas/md/md27.htm). In altre parole, tramite la sua ribellione a 'i<br />

Demoni', che Adamo compì perchè vi fu indotto da un angelo di luce, Adamo fu illuminato e iniziato<br />

alla vera religione che ovviamente è la <strong>Massoneria</strong>! E a Pike gli fa eco Oswald Wirth (1860-1943),<br />

un occultista massone del 33° grado, iniziato della Grande Loggia di Francia, che ebbe un ruolo<br />

molto importante tra i massoni francesi scrivendo molti libri in francese sulla <strong>Massoneria</strong>, il quale<br />

ebbe a dire a proposito del serpente che sedusse Eva nel giardino dell'Eden: 'Il serpente<br />

seduttore, che ci incita a mangiare il frutto dall'albero della conoscenza del bene e del male,<br />

simboleggia un istinto particolare. Esso si allontana dall'istinto conservatore e rappresenta un<br />

impulso più nobile e sottile, il cui scopo è quello di rendere l'uomo consapevole del suo bisogno di<br />

salire nella scala degli esseri. Questo impulso segreto è il promotore di tutto il progresso, e di tutte<br />

le conquiste che espandono la sfera di azione sia degli individui che dei gruppi. Ciò spiega perchè<br />

il Serpente che ispira la disobbedienza, l'insubordinazione e la rivolta, fu considerato maledetto<br />

dalle antiche teocrazie, mentre nello stesso tempo fu onorato tra gli iniziati, che ritenevano che non<br />

ci potesse essere nulla di più sacro di quelle aspirazioni che ci portano sempre più vicini agli Dèi,<br />

che sono visti come poteri razionali, incaricati di portare l'ordine fuori dal caos e di governare il<br />

mondo' (Oswald Wirth, Le Livre du Compagnon, Paris, Ed. Dorbon Aîné, 1927, pag. 74; citato in<br />

Leon de Poncins, Freemasonry and the Vatican [<strong>La</strong> <strong>Massoneria</strong> e il Vaticano], pag. 87-88). Quindi,<br />

dietro questo culto che i Massoni rendono al Grande Architetto dell’Universo, non c'è altro che il<br />

culto a Satana il Serpente Antico che viene visto come il simbolo dell'istinto nobile che è il<br />

promotore del progresso umano: solo che questo loro servizio a Satana viene dissimulato molto<br />

abilmente nella <strong>Massoneria</strong>. E difatti Domenico Margiotta, un ex massone del 33° convertitosi al<br />

Cattolicesimo ha scritto: 'Il Segreto dei segreti dell’alta <strong>Massoneria</strong> è la deificazione di Satana<br />

dissimulata sotto il titolo di Grande Architetto dell’Universo'<br />

(http://holywar.org/italia/ds_mondialismo/testi/pdmcc41.htm).<br />

Ma ci sono altre prove che dimostrano senza ombra di dubbio che la <strong>Massoneria</strong> è un culto o<br />

servizio a Satana.<br />

Innanzi tutto c'è una scritta satanica in latino scritta sulla copertina del diabolico libro di Albert Pike<br />

Morals and Dogma, che vi ricordo i Massoni la considerano la 'Bibbia' della <strong>Massoneria</strong>. <strong>La</strong> scritta<br />

dice 'Deus Meumque Jus' che tradotto letteralmente significa 'Dio e il Mio Diritto'. Un ex satanista<br />

ed Illuminato di nome Doc Marquis dice che questa dichiarazione è una dichiarazione molto<br />

caratteristica all'interno del Satanismo. Primo, significa che i massoni possono dipendere sul loro<br />

dio, per stabilire il loro diritto e la loro giustizia; e secondo che dato che il dio della massoneria è<br />

Lucifero, i Massoni stanno dicendo che essi stanno 'usando metodi occulti', attraverso Lucifero, per<br />

conseguire i loro Diritti e la loro Giustizia. Il Marquis prosegue dicendo che questa frase è molto<br />

potente e molto pericolosa in seno al Satanismo. Se un Satanista vede questa frase in <strong>La</strong>tino sul<br />

libro di Pike, egli sa che il materiale all'interno è satanico, ancora prima di mettersi a leggerlo<br />

(http://www.cuttingedge.org/free11.html).<br />

E poi c'è questa dichiarazione fatta da un Massone del 33° grado di nome Manly P. Hall (1901-<br />

1990): 'Il giorno viene quando i Compagni d'Arte devono conoscere e applicare la loro<br />

conoscenza. <strong>La</strong> chiave perduta al loro grado è la padronanza dell'emozione, che pone l'energia<br />

dell'universo ai loro ordini. L'uomo può solo aspettare che gli venga affidato un grande potere<br />

provando la sua abilità di usarlo in maniera costruttiva e disinteressata. Quando il Massone impara<br />

che la chiave al guerriero sul blocco è l'appropriata applicazione della dinamo della potenza divina,<br />

egli ha imparato il mistero della sua Arte. Le energie in ebollizione di Lucifero sono nelle sue mani,<br />

e prima che egli possa muovere un passo in avanti e verso l'alto, egli deve dimostrare la sua abilità<br />

112


nell'applicare l'energia in maniera appropriata. Egli deve seguire le orme del suo antenato Tubal-<br />

Cain, che con la potente forza del dio della guerra martellò la sua spada in un vomere' [Manly P.<br />

Hall, The Lost Keys of Freemasonry or The Secret of Hiram Abiff [Le Chiavi perdute della<br />

<strong>Massoneria</strong> o Il Segreto di Hiram Abiff], Macoy Publishing and Masonic Supply Company, Inc.,<br />

Richmond, Virginia, p. 48). Credo dunque che non ci sia alcun dubbio sulla natura della<br />

<strong>Massoneria</strong>, e sul suo fine che è quello di portare gli uomini ad adorare e servire Satana, che è<br />

quello che fanno già i massoni del 33° grado!<br />

Una cosa dunque è certa, il dio della <strong>Massoneria</strong> non è affatto l'Iddio e Padre del nostro Signore<br />

Gesù Cristo, infatti il massone Henry Wilson Coil afferma: 'Gli uomini devono decidere se vogliono<br />

un Dio come l'antico Ebreo Jahweh, un Dio tribale e partigiano, con cui essi possono parlare e<br />

discutere e da cui essi possono nascondersi se necessario, o uno Spirito Divino infinito, eterno,<br />

universale, senza denominazione, e internazionale, così vastamente rimosso dal granello<br />

chiamato uomo, che Egli non può essere conosciuto, nominato, o avvicinato' (Henry Wilson Coil,<br />

Coil's Masonic Encyclopedia, New York, Macoy, 1961, pag. 516). Dunque, nessun massone vi<br />

seduca, perchè il loro dio non ha niente a che vedere con il nostro Dio, che è il solo vero Dio,<br />

perchè il loro dio è Satana, il principe della potestà dell'aria, quello spirito che opera al presente<br />

negli uomini ribelli tra i quali ci sono i Massoni.<br />

L'interno della House of the Temple a Washington, il quartiere generale del Rito Scozzese Antico ed Accettato.<br />

Osservate in alto presso le due colonne dei serpenti a destra e a sinistra. E come noi sappiamo Satana nella Bibbia è<br />

chiamato 'il Serpente Antico'. Questa è un'ulteriore conferma della natura satanica della <strong>Massoneria</strong>, in quanto tiene in<br />

alta considerazione il Serpente seduttore di tutta l'umanità.<br />

113


Il nome di Dio<br />

Dottrina massonica<br />

Come abbiamo visto, la <strong>Massoneria</strong> afferma che il vero nome di Dio è andato perduto, ma questo<br />

viene detto solo nella <strong>Massoneria</strong> Azzurra cioè quella dei primi tre gradi, perchè nel grado dell'Arco<br />

Reale del Rito di York (che è uno dei riti di perfezionamento massonico più diffuso al mondo),<br />

questo nome viene rivelato, ed è 'Jahbulon'. 'Jah' sta per Jahweh, a cui viene aggiunto 'Bel' o 'Bul'<br />

che sta per Baal l'antico dio dei Cananei, e poi 'On' sta per Osiris, il dio degli Egizi.<br />

Nella Coil's Masonic Encyclopedia viene detto che 'Jah, Bel, e On appaiono nel rituale Americano<br />

del grado dell'Arco Reale sulla supposizione che Jah era il nome Siriaco di Dio, Bel (Bal) il nome<br />

del dio Caldeo, e On quello del dio Egizio' (pag. 516).<br />

Confutazione<br />

Guai a loro: hanno unito il nome santo di Dio a quello del dio Baal e del dio<br />

Osiris<br />

Ecco dunque un'ulteriore conferma che la <strong>Massoneria</strong> adora un dio straniero, un dio che non ha<br />

niente a che fare con l'Iddio di cui parla la Bibbia e che noi abbiamo conosciuto.<br />

Faccio presente in merito a Baal, una di queste divinità straniere inserite in questo presunto vero<br />

nome di Dio, che Dio ha in avversione sia Baal che tutti coloro che gli rendono il culto, secondo<br />

che è scritto: "Dirai così: Ascoltate la parola dell’Eterno, o re di Giuda, e abitanti di Gerusalemme!<br />

Così parla l’Eterno degli eserciti, l’Iddio d’Israele: Ecco, io fo venire sopra questo luogo una<br />

calamità, che farà intronar gli orecchi di chi n’udrà parlare; poiché m’hanno abbandonato, hanno<br />

profanato questo luogo, e vi hanno offerto profumi ad altri dèi, che né essi, né i loro padri, né i re di<br />

Giuda hanno conosciuti, e hanno riempito questo luogo di sangue d’innocenti; hanno edificato<br />

degli alti luoghi a Baal, per bruciare nel fuoco i loro figliuoli in olocausto a Baal; cosa che io non<br />

avevo comandata, della quale non avevo parlato mai, e che non m’era mai venuta in cuore. Perciò,<br />

ecco, i giorni vengono, dice l’Eterno, che questo luogo non sarà più chiamato ‘Tofet’, né ‘la valle<br />

del figliuolo d’Hinnom’, ma ‘la valle del Massacro’. " (Geremia 19:3-6), ed anche: "Ecco, voi mettete<br />

la vostra fiducia in parole fallaci, che non giovano a nulla. Come! Voi rubate, uccidete, commettete<br />

adulterî, giurate il falso, offrite profumi a Baal, andate dietro ad altri dèi che prima non<br />

conoscevate, e poi venite a presentarvi davanti a me, in questa casa sulla quale è invocato il mio<br />

nome, e dite: ‘Siamo salvi!’ - e ciò per compiere tutte queste abominazioni?! È ella forse, agli occhi<br />

vostri, una spelonca di ladroni questa casa sulla quale è invocato il mio nome? Ecco, tutto questo<br />

io l’ho veduto, dice l’Eterno" (Geremia 7:8-11), ed ancora: "Poiché, o Giuda, tu hai tanti dèi quante<br />

sono le tue città; e quante sono le strade di Gerusalemme, tanti altari avete eretti all’infamia, altari<br />

per offrir profumi a Baal" (Geremia 11:13).<br />

114


Il culto a Baal è idolatria, e i Massoni dunque si rendono colpevoli di idolatria rendendo il culto a<br />

Baal. Essi violano il primo comandamento che afferma: "Non avere altri dii nel mio cospetto"<br />

(Esodo 20:3).<br />

Peraltro mettendo Yahweh, che è il nome di Dio, assieme a quello di alcune divinità straniere, la<br />

<strong>Massoneria</strong> ha violato anche il comando: "Non usare il nome dell’Eterno, ch’è l’Iddio tuo, in vano;<br />

perché l’Eterno non terrà per innocente chi avrà usato il suo nome in vano" (Esodo 20:7). Dunque i<br />

Massoni hanno rigettato il solo vero Dio e rendono il culto ad un falso dio, a un dio che si sono<br />

creati basandosi sulle religioni pagane antiche, e dietro il quale c'è Satana, e per questo<br />

porteranno la pena della loro iniquità in eterno. Come ha detto giustamente qualcuno: 'Quello che<br />

questi uomini fanno, è adorare un dio demoniaco tanto lontano dal vero Dio che sicuramente<br />

questa adorazione profana la santità di Dio e assicura a chi pronuncia il suo nome in una tale<br />

cerimonia un veloce viaggio fino all'inferno'.<br />

Gesù Cristo<br />

Dottrina massonica<br />

<strong>La</strong> <strong>Massoneria</strong> rifiuta di credere che Gesù è il Cristo di Dio, infatti afferma che egli aveva<br />

conseguito uno stato di 'coscienza cristica' ottenibile da tutta l'umanità: 'Gesù di Nazaret aveva<br />

raggiunto un livello di coscienza e di perfezione, che è stato chiamato con svariati nomi: coscienza<br />

cosmica, rigenerazione dell'anima, iniziazione filosofica, illuminazione spirituale, Splendore<br />

Braminico, coscienza di Cristo' (Lynn F. Perkins, The Meaning of Masonry, CSA Press, 1971, 53),<br />

come pure non crede che Gesù è Dio, infatti l'importante scrittore massone J. D. Buck nel suo<br />

Symbolism or Mystic Masonry afferma: 'I Teologi [Cristiani] prima fecero dell'Impersonale<br />

Onnipresente Divinità un feticcio, e poi strapparono il Christos dai cuori di tutti gli uomini al fine di<br />

divinizzare Gesù, affinchè avessero un uomo-dio peculiarmente loro' (pag. 57; citato in Jack<br />

Harris, Freemasonry: The Invisibile Cult In Our Midst, pag. 102).<br />

Dai Massoni Gesù viene considerato uno dei tanti maestri di morale e riformatori esistiti, infatti la<br />

massoneria 'vede in Mosè, il datore della legge degli Ebrei, in Confucio e Zoroastro, in Gesù di<br />

Nazareth, e nell'Iconoclasta Arabo [Maometto], Grandi Maestri di Morale ed Eminenti Riformatori'<br />

(Albert Pike, Morals and Dogma, pag. 525 - 26° Principe di Compassione - http://www .sacredtexts.com/mas/md/md27.htm).<br />

E quindi anche Gesù va ammirato e riverito come tutti gli altri<br />

maestri e riformatori e considerato un loro fratello, perchè dicono i massoni: 'Ammiriamo e<br />

riveriamo tutti i maestri e riformatori dell'umanità [.....]. Riconosciamo ogni maestro di moralità, ogni<br />

riformatore, come nostro fratello, in questo grande lavoro ' (Albert Pike, Morals and Dogma,<br />

Edizione Italiana, Vol. 2, pag. 288, 285 - 18° Prin cipe Rosa-Croce).<br />

Se Gesù è un Salvatore, è uno dei tanti Salvatori, infatti sul Kentucky Monitor, nella prefazione, a<br />

partire dall'edizione del 1946 per continuare fino ad almeno cinque edizioni, una discussione sulle<br />

varie religioni e i loro salvatori si è conclusa dicendo che Gesù è un salvatore per i Cristiani,<br />

mentre Hiram è il salvatore per i Massoni: 'Tutti credettero in una vita futura, da essere conseguita<br />

per mezzo della purificazione e delle prove; in uno stato o in successivi stati di ricompensa e<br />

115


punizione; e in un Mediatore o Redentore, tramite cui il Principio Malvagio doveva essere vinto e la<br />

Suprema Divinità riconciliata alle Sue creature. <strong>La</strong> credenza era generale che Egli doveva nascere<br />

da una vergine e soffrire una dolorosa morte. Gli Hindù lo chiamarono Krishna; i Cinesi Kioun-tse; i<br />

Persiani Sosiosch; i Caldei Dhouvanai; gli Egizi Horus; Platone, l'Amore; gli Scandinavi Balder; i<br />

Cristiani Gesù; i Massoni Hiram' (pagine XIV-XV).<br />

Nelle Logge massoniche è vietato parlare di Gesù Cristo come anche offrire a Dio una preghiera<br />

nel nome di Gesù Cristo. Questo perchè la <strong>Massoneria</strong> non crede che Gesù è l'unico mediatore tra<br />

Dio e gli uomini e che la salvezza è ottenibile quindi solo attraverso Lui. Per la <strong>Massoneria</strong> infatti<br />

ognuno può avere il mediatore che vuole: 'Per ogni massone c'è un Dio, uno, supremo, [....]. Come<br />

e per mezzo di quali intermediari Egli crea ed agisce, e in che modo Egli si rivela e manifesta sono<br />

domande che la <strong>Massoneria</strong> lascia alle religioni' (Albert Pike, Morals and Dogma, Edizione Italiana,<br />

Vol. 3, pag. 155 - 26° Il Principe della Carità). S e dunque un 'Venerabile Maestro' permette di<br />

offrire preghiere nel nome di Gesù, la sua loggia può essere chiusa e il suo ufficio può essergli<br />

revocato dalla Grande Loggia del suo Stato.<br />

Jack Harris, ex Maestro massone, nel suo libro confutatorio Freemasonry, racconta che Dio<br />

cominciò a fargli comprendere l'inganno diabolico che stava dietro la <strong>Massoneria</strong> tramite alcuni<br />

fatti accadutigli, e uno di questi fu che una sera il Cappellano terminò le sue preghiere con la frase<br />

'nel nome del Signore Gesù Cristo', e quando fece ciò fu sollevata una obiezione contro di ciò, al<br />

che lui rimase scioccato perchè aveva sempre pensato che dovunque veniva adorato e riverito<br />

Dio, quindi anche in una loggia, una preghiera non doveva mai terminare senza escludere il Suo<br />

Figliuolo Gesù Cristo (cfr. Jack Harris, Freemasonry: The Invisibile Cult In Our Midst, pag. 9-10).<br />

Anche Jim Shaw, ex massone convertitosi a Cristo, racconta una cosa simile. Egli dice infatti che<br />

durante una riunione della Guardia del Rito Scozzese, lesse una preghiera del predicatore<br />

metodista John Wesley, e alla fine della cerimonia il Comandante della Guardia lo riprese<br />

chiamandolo 'fanatico religioso', perchè aveva terminato la sua preghiera nel nome di Gesù Cristo,<br />

e per questo fu chiamato a rapporto. Il segretario del Rito Scozzese, quindi, lo chiamò e lo riprese<br />

dicendogli che non doveva mai terminare una preghiera nel nome di Gesù ma doveva rendere le<br />

sue preghiere universali (Cfr. Jim Shaw & Tom McKenney, The Deadly Deception, pag. 72).<br />

Oltre a ciò nelle cosiddette logge massoniche cristiane, i passi della Bibbia che vengono letti che<br />

contengono il nome di Gesù vengono modificati togliendo il nome di Gesù, come per esempio 2<br />

Tessalonicesi 3:6. Queste modifiche vengono spiegate dicendo che si tratta di 'leggere ma<br />

necessarie modifiche' (Albert G. Mackey, Masonic Ritualist, pag. 272).<br />

Confutazione<br />

Gesù di Nazareth è il Cristo, il Figlio dell'Iddio vivente e vero, ed ha il primato<br />

in ogni cosa<br />

Per confutare quest'altra diabolica dottrina della <strong>Massoneria</strong>, mi limito a far presente che secondo<br />

quello che afferma la Bibbia, Gesù di Nazareth è il Cristo di Dio – dal Greco ‘Christòs,’ che<br />

significa ‘unto’ - (Luca 9:20; Matteo 1:16; Matteo 16:16), il Figliuol dell’Iddio vivente (Matteo 16:16),<br />

l’Unigenito venuto da presso al Padre (Giovanni 1:14), il Signore (Luca 24:34 – Greco ‘Kurios’), Il<br />

116


Signore della gloria (1 Corinzi 2:8; Giacomo 2:1), Il Signore dei signori (Apocalisse 17:14 e<br />

Apocalisse 19:16), Il Signore e dei morti e dei viventi (Romani 14:9), l’Eterno nostra giustizia<br />

(Geremia 23:6), Dio benedetto in eterno (Romani 9:5), il vero Dio (1 Giovanni 5:20), il nostro<br />

grande Dio (Tito 2:13), il Santo di Dio (Giovanni 6:69), la Parola di Dio (Apocalisse 19:13), la<br />

potenza di Dio (1 Corinzi 1:24), la sapienza di Dio (1 Corinzi 1:24), la salvezza di Dio (Luca 2:30;<br />

3:6; Isaia 46:13), l’Agnello di Dio che toglie il peccato del mondo (Giovanni 1:29), la via la verità e<br />

la vita (Giovanni 14:6) senza il quale nessuno può andare al Padre, il Principe della vita (Atti 3:15),<br />

il pane della vita (Giovanni 6:35), la luce del mondo (Giovanni 8:12), la vera luce che illumina ogni<br />

uomo (Giovanni 1:9), l’autore di una salvezza eterna per tutti quelli che gli ubbidiscono (Ebrei 5:9-<br />

10), il mediatore del nuovo patto (Ebrei 12:24), il Salvatore del mondo (Giovanni 4:42), il Primo e<br />

l’Ultimo, che fu morto e tornò in vita (Apocalisse 2:8), il buon pastore (Giovanni 10:11), il sommo<br />

Pastore (1 Pietro 5:4), la pietra angolare (Matteo 21:42), il capo della Chiesa (Efesini 5:23), il capo<br />

d’ogni uomo (1 Corinzi 11:3), il capo d’ogni principato e d’ogni potestà (Colossesi 2:10), il Principe<br />

della Pace (Isaia 9:6), la propiziazione per i nostri peccati, e non soltanto per i nostri, ma anche per<br />

quelli di tutto il mondo (1 Giovanni 2:2), il termine della legge (Romani 10:4), il giusto giudice (2<br />

Timoteo 4:8), il giudice dei vivi e dei morti (Atti 10:42), la vita eterna (1 Giovanni 1:2; 5:20), la<br />

resurrezione (Giovanni 11:25), la speranza della gloria (Colossesi 1:27), la beata speranza (Tito<br />

2:13), il primogenito di ogni creatura (Colossesi 1:15), il primogenito dai morti (Colossesi 1:18), il<br />

Principio e la Fine (Apocalisse 1:8; 22:13), il primo e l’ultimo (Apocalisse 22:13), l’Alfa e l’Omega<br />

(Apocalisse 1:8; 22:13), il testimone fedele e verace (Apocalisse 3:14), l’Amen (Apocalisse 3:14), il<br />

Santo (Apocalisse 3:7), il giusto (Isaia 53:11), il Fedele e il Verace (Apocalisse 19:11), il Re dei re<br />

(Apocalisse 17:14), l’Apostolo e il Sommo Sacerdote della nostra professione di fede (Ebrei 3:1), il<br />

duce della nostra salvezza (Ebrei 2:10), il Pastore e Vescovo delle anime nostre (1 Pietro 2:25), la<br />

nostra giustizia, santificazione e redenzione (1 Corinzi 1:30), il nostro Signore (Romani 5:1), il<br />

nostro Salvatore (Tito 1:4), la nostra vita (Colossesi 3:4), la nostra speranza (1 Timoteo 1:1), la<br />

nostra pace (Efesini 2:14), Colui che non ha conosciuto peccato (2 Corinzi 5:21), Colui che il Padre<br />

ha santificato e mandato nel mondo (Giovanni 10:36), Colui che ci ama, e ci ha liberati (o lavati)<br />

dai nostri peccati col suo sangue (Apocalisse 1:5), Colui che è salito al disopra di tutti i cieli,<br />

affinchè riempisse ogni cosa (Efesini 4:10), Colui che battezza con lo Spirito Santo (Giovanni<br />

1:33), Colui che porta a compimento ogni cosa in tutti (Efesini 1:23), il Maestro (Matteo 22:36;<br />

23:10). Non è abbastanza chiaro chi è il Gesù di cui parla la Bibbia? Rigettate dunque le profane<br />

ciance dei Massoni che presentano un altro Gesù, che niente ha a che fare con Gesù Cristo il<br />

Figlio di Dio. Voglio peraltro ricordare che chi nega che Gesù è il Cristo, è un anticristo, secondo<br />

che è scritto: "Chi è il mendace se non colui che nega che Gesù è il Cristo? Esso è l’anticristo, che<br />

nega il Padre e il Figliuolo" (1 Giovanni 2:22), per cui tutti quei Massoni che negano che Gesù è il<br />

Cristo sono degli anticristi.<br />

Sul divieto di rivolgere le preghiere a Dio nel nome di Gesù, dico che è semplicemente una<br />

conferma dell'odio dei Massoni verso Dio e il Suo Cristo, in quanto Gesù ha detto: "Non siete voi<br />

che avete scelto me, ma son io che ho scelto voi, e v’ho costituiti perché andiate, e portiate frutto,<br />

e il vostro frutto sia permanente; affinché tutto quel che chiederete al Padre nel mio nome, Egli ve<br />

lo dia" (Giovanni 15:16), e Paolo afferma: "E qualunque cosa facciate, in parola o in opera, fate<br />

ogni cosa nel nome del Signor Gesù, rendendo grazie a Dio Padre per mezzo di lui" (Colossesi<br />

3:17). Discorso simile anche in merito alle modifiche apportate ai passi della Bibbia letti nelle logge<br />

dove è menzionato il nome di Gesù Cristo, che viene prontamente tolto; questo comportamento<br />

mostra la natura diabolica della <strong>Massoneria</strong>. Non ci sono dubbi a tale riguardo.<br />

117


<strong>La</strong> <strong>Massoneria</strong> ha come obbiettivo quello di unire e quindi porta a disprezzare<br />

Gesù Cristo che invece è venuto a dividere gli uomini<br />

Siccome la <strong>Massoneria</strong> considera Gesù uno dei tanti maestri di morale e riformatori esistiti, e<br />

questo perchè deve accettare al suo interno membri di ogni religione, essa non attribuisce al Suo<br />

messaggio l'esclusività che gli diamo noi, e che esso possiede da sè. Le sue parole sono quindi<br />

messe sullo stesso livello di quelle di Zarathustra, Maometto, Buddha e così via.<br />

Se la <strong>Massoneria</strong> mettesse le parole di Gesù al di sopra delle parole di qualsiasi altro personaggio<br />

religioso vissuto sulla terra, e le considerasse la sola verità, cesserebbe di esistere perchè non<br />

avrebbe più ragione di esistere. Il suo obbiettivo infatti è unire persone di tutte le religioni. Il sommo<br />

pontefice della <strong>Massoneria</strong> universale Albert Pike ha infatti affermato che la missione che la<br />

<strong>Massoneria</strong> ha è quella di invitare 'tutti gli uomini di tutte le religioni a riunirsi, sotto le sue bandiere<br />

[n.d.e. Libertà, Uguaglianza e Fratellanza], nella guerra contro il male, l'ignoranza e l'ingiustizia'<br />

(Albert Pike, Morals and Dogma, Edizione Italiana, Vol. 2, pag. 289 - 18° Princip e Rosa-Croce).<br />

E per potere unire tutte queste persone con credenze diverse, deve necessariamente mettere<br />

Gesù sullo stesso livello di Buddha, Maometto, e così via. Ecco perchè la <strong>Massoneria</strong> si vanta di<br />

unire gli uomini. Ascoltate questo massone cosa dice: 'Poichè la <strong>Massoneria</strong> non si occupa della<br />

salvezza, qual'è la pertinenza delle varie opinioni dei suoi membri su questo argomento? E' la<br />

bellezza della <strong>Massoneria</strong> che persone buone, non curanti delle credenze religiose possano<br />

radunarsi e condividere quelle verità senza tempo sulla natura umana che sono comuni a tutte le<br />

grandi religioni. Per me, una delle gioie che traggo dalla <strong>Massoneria</strong> è l'opportunità di condividere<br />

con gli Ebrei, i Mussulmani, e altri, quelle verità senza tempo che riguardano la condotta etica e di<br />

approfondire la mia personale fede e comprensione di Dio con l'aiuto delle aggiunte prospettive di<br />

altri che credono con in qualche modo interpretazioni differenti. <strong>La</strong> <strong>Massoneria</strong> .... unisce; essa<br />

non divide. Essa rispetta tutte le persone e non cerca di rimpiazzare le religione di nessuna di<br />

esse, e non pretende neppure che alcune sono superiori ad altre' (R. Stephen Doan, 'An Open<br />

Letter', Scottish Rite Journal, Febbraio 1993: 43).<br />

E perchè mette tutte le religioni sullo stesso livello? Perchè - come dice Albert Pike 'in tutte le<br />

religioni vi è una base formata dalla verità, in tutte vi è pure moralità' (Albert Pike, Morals and<br />

Dogma, Edizione Italiana, Vol. 2, pag. 288 - 18° Princip e Rosa-Croce). Stando così le cose, un<br />

massone 'che professa di credere in Gesù' non è chiamato a predicare Cristo a quei massoni che<br />

sono seguaci di Buddha, di Maometto, di Zarathustra e così via, esortandoli a ravvedersi e a<br />

credere in Gesù Cristo, ossia nella sua morte e nella sua resurrezione, per essere salvati,<br />

altrimenti periranno perchè nè Buddha, nè Maometto nè altri possono salvare gli uomini. Se lo<br />

facesse, verrebbe meno ad uno dei principi fondanti della <strong>Massoneria</strong>, perchè diventerebbe<br />

intollerante, fanatico, e settario, cosa che la <strong>Massoneria</strong> detesta che gli uomini diventino. In altre<br />

parole, diventerebbe uno che divide invece di essere uno che unisce; praticamente diventerebbe<br />

come Gesù stesso, che venne a dividere gli uomini e non ad unirli, secondo che Egli disse: "Non<br />

pensate ch’io sia venuto a metter pace sulla terra; non son venuto a metter pace, ma spada.<br />

Perché son venuto a dividere il figlio da suo padre, e la figlia da sua madre, e la nuora dalla<br />

suocera; e i nemici dell’uomo saranno quelli stessi di casa sua" (Matteo 10:34-36), ed anche:<br />

"Pensate voi ch’io sia venuto a metter pace in terra? No, vi dico; ma piuttosto divisione; perché, da<br />

ora innanzi, se vi sono cinque persone in una casa, saranno divise tre contro due, e due contro tre;<br />

saranno divisi il padre contro il figliuolo, e il figliuolo contro il padre; la madre contro la figliuola, e la<br />

figliuola contro la madre; la suocera contro la nuora, e la nuora contro la suocera" (Luca 12:51-53).<br />

118


Ecco perchè in definitiva la <strong>Massoneria</strong> disprezza Gesù Cristo, il suo messaggio e la sua opera,<br />

perchè Gesù crea divisione nel mondo: i massoni lo sanno bene questo, e quindi pur annoverando<br />

Gesù tra i grandi riformatori e maestri di morale, non possono fare altro che disprezzarlo perchè il<br />

Suo messaggio divide e non unisce: crea attriti tra gli uomini e non quella pace tra i popoli che la<br />

<strong>Massoneria</strong> desidera portare. Considerate questo per un momento: Gesù afferma di essere venuto<br />

a mettere spada tra gli uomini, mentre la <strong>Massoneria</strong> afferma che la sua missione è mettere pace<br />

tra gli uomini: non vi pare che le due missioni sono inconciliabili? E' inevitabile quindi che il<br />

messaggio della <strong>Massoneria</strong> deve per forza di cose essere contrario a quello portato da Cristo<br />

Gesù, e quindi che la <strong>Massoneria</strong> sprezzi il nostro Signore Gesù Cristo. E sprezza non solo il<br />

Padrone di casa, ma anche quelli di casa sua, cioè noi suoi discepoli. Perchè? Appunto perchè noi<br />

con il messaggio esclusivista che portiamo, che è questo: "E in nessun altro è la salvezza; poiché<br />

non v’è sotto il cielo alcun altro nome che sia stato dato agli uomini, per il quale noi abbiamo ad<br />

esser salvati" (Atti 4:12) - messaggio che si basa pienamente sulle parole e sull'opera di Gesù - noi<br />

non facciamo altro che portare divisione nel mondo invece che unità! Ecco perchè un Cristiano non<br />

può aderire alla <strong>Massoneria</strong>, perchè essa si oppone a quello che si è proposto di fare sin dall'inizio<br />

Gesù: cioè dividere gli uomini!<br />

<strong>La</strong> <strong>Massoneria</strong> sostiene che è tramite 'il libro della natura' e non per mezzo di<br />

Gesù Cristo che si giunge alla conoscenza di Dio<br />

Sul disprezzo che nutre la <strong>Massoneria</strong> verso Gesù Cristo c'è altro da dire, ed è questo, che la<br />

<strong>Massoneria</strong> non può che essere portata a rigettare Gesù Cristo per Colui che è realmente in<br />

quanto per la <strong>Massoneria</strong> Dio si può conoscere osservando e studiando la natura.<br />

Ecco infatti cosa ha affermato Albert Pike: '.... la vera conoscenza di Dio, della Sua natura e dei<br />

Suoi attributi, è da Lui scritta sopra le pagine del gran Libro della Natura Universale e può esservi<br />

letta da tutti coloro che siano dotati della necessaria intelligenza. Questa conoscenza di Dio, così<br />

scritta e di cui la <strong>Massoneria</strong> in tutti i secoli è stata l'interprete, è la Parola del Maestro Massone'<br />

(Albert Pike, Morals and Dogma, Edizione Italiana, Vol. 2 pag. 151 - 13° Cavalier e dell'Arco Reale<br />

di Salomone). Dunque la <strong>Massoneria</strong>, non ha bisogno della Parola fatta carne, cioè di Gesù Cristo,<br />

per giungere alla conoscenza di Dio, in quanto essa ha già la sua 'Parola' che è costituita dal 'libro<br />

della natura universale'. Che importanza dunque possono avere per un massone queste parole di<br />

Gesù Cristo: "Ogni cosa m’è stata data in mano dal Padre mio; e niuno conosce appieno il<br />

Figliuolo, se non il Padre; e niuno conosce appieno il Padre, se non il Figliuolo e colui al quale il<br />

Figliuolo avrà voluto rivelarlo" (Matteo 11:27), o quest'altre di Giovanni: "Nessuno ha mai veduto<br />

Iddio; l’unigenito Figliuolo, che è nel seno del Padre, è quel che l’ha fatto conoscere" (Giovanni<br />

1:18)? Nessuna, proprio nessuna. E perchè? Perchè in base a queste parole la vera conoscenza<br />

di Dio si ottiene tramite Gesù Cristo, il Figlio di Dio, che è Colui che fa conoscere Dio a chi vuole<br />

lui. E la <strong>Massoneria</strong> non può accettare una simile cosa, altrimenti cadrebbe tutto il castello che ha<br />

costruito e che ha come base la religione naturale ('la religione nella quale tutti gli uomini<br />

convengono') il cui nucleo è costituito dalla credenza nell'esistenza di un Essere Superiore, definito<br />

Dio, e dalla credenza nell'immortalità dell'anima.<br />

Dunque non fatevi ingannare dal fatto che i Massoni asseriscono di credere in Dio e di onorarLo,<br />

perchè rigettando il suo Figliuolo Gesù Cristo, dimostrano proprio il contrario, ossia di non credere<br />

119


in Dio e di non onorarlo, secondo che ha detto Gesù: "Chi non onora il Figliuolo non onora il Padre<br />

che l’ha mandato" (Giovanni 5:23).<br />

I Massoni assomigliano a quei Giudei che volevano uccidere Gesù e nello stesso tempo<br />

dichiaravano di avere Dio come Padre, a cui però Gesù rispose così: "Se Dio fosse vostro Padre,<br />

amereste me, perché io son proceduto e vengo da Dio, perché io non son venuto da me, ma è Lui<br />

che mi ha mandato. Perché non comprendete il mio parlare? Perché non potete dare ascolto alla<br />

mia parola. Voi siete progenie del diavolo, ch’è vostro padre, e volete fare i desiderî del padre<br />

vostro. Egli è stato omicida fin dal principio e non si è attenuto alla verità, perché non c’è verità in<br />

lui. Quando parla il falso, parla del suo, perché è bugiardo e padre della menzogna. E a me,<br />

perché dico la verità, voi non credete. Chi di voi mi convince di peccato? Se vi dico la verità,<br />

perché non mi credete? Chi è da Dio ascolta le parole di Dio. Per questo voi non le ascoltate;<br />

perché non siete da Dio" (Giovanni 8:42-47).<br />

Ecco dunque chi sono i Massoni: figli del diavolo (che si camuffano da figli di Dio), e questo perchè<br />

rifiutano di credere quello che ha detto Gesù di essere. Nessuno vi inganni con parole seducenti.<br />

<strong>La</strong> Trinità<br />

Dottrina massonica<br />

<strong>La</strong> <strong>Massoneria</strong> rigetta il concetto biblico della Trinità. Ogni qualvolta i massoni definiscono Dio, lo<br />

definiscono come 'uno', 'singolo', o 'unitariano'. Devono fare questo per non offendere i Massoni<br />

che non sono Cristiani e rigettano quindi la Trinità. Albert Mackey considera la missione principale<br />

della <strong>Massoneria</strong> 'la preservazione della credenza nell'unità di Dio' e nel suo Lessico della<br />

<strong>Massoneria</strong> alla voce 'Dio' afferma: 'Mentre il mondo attorno a loro [i Massoni] era infetto<br />

dall'adorazione del sole e delle bestie e da tutte le assurdità del politeismo la massoneria, seppur<br />

nelle sue forme spurie degli antichi misteri, era l'unica che si occupasse di innalzare altari a Colui<br />

che è, dichiarando ed insegnando l'unità della divinità' (http://www.freemasonsfreemasonry.com/lessico_massoneria.html).<br />

Albert Pike, dopo avere menzionato la Trinità così come viene creduta da tanti, tra cui gli Indiani,<br />

gli Egizi, gli antichi Prussiani, gli antichi Etruschi, i filosofi Platone e Filone, i Kabalisti, e i Cristiani,<br />

afferma: 'Mentre ognuna di queste fedi asserisce di essere la vera, la <strong>Massoneria</strong> si limita ad<br />

insegnare solamente la sua vecchia dottrina: che Dio è uno solo' (Albert Pike, Morals and Dogma,<br />

Edizione Italiana, Vol. 3, pag. 167 - 26° Il Princi pe della Carità).<br />

Qualche massone arriva a dire che ai Cristiani massoni è permesso di credere in 'una simbolica<br />

essenza trina', che ovviamente non è la Trinità di cui parla la Bibbia. Questo ulteriore falso<br />

insegnamento massonico, dimostra come la <strong>Massoneria</strong> rigetti la Sacra Scrittura, in quanto il<br />

concetto della Trinità è biblico.<br />

120


Confutazione<br />

<strong>La</strong> Divinità è composta da Dio Padre, dal suo Figliuolo Gesù Cristo, e dallo<br />

Spirito Santo<br />

<strong>La</strong> Divinità è composta da Dio Padre, dal suo Figliuolo Gesù Cristo, e dallo Spirito Santo. Questa<br />

dottrina viene comunemente denominata la dottrina della Trinità, termine questo che deriva dal<br />

latino Trinitas che significa ‘la riunione di tre’, una parola coniata da Tertulliano di Cartagine (uno<br />

dei cosiddetti padri della Chiesa), alla fine del secondo secolo dopo Cristo, per illustrare il concetto<br />

che la Divinità è composta da Tre persone divine, ossia il Padre, il Figliuolo e lo Spirito Santo. <strong>La</strong><br />

parola Trinità non è presente nelle Scritture, ma questo è relativo, perché come vedremo meglio<br />

fra poco il concetto di un Dio trino è abbondantemente presente nelle Scritture. Per fare un<br />

paragone con il nome di un’altra dottrina biblica non presente (il nome) nella Bibbia è come dire<br />

che nella Bibbia quantunque non sia presente l’espressione ‘l’immortalità dell’anima’ vi è<br />

chiaramente presente il concetto dell’immortalità dell’anima. E così nella Bibbia quantunque non ci<br />

sia la parola Trinità c’è il concetto della Trinità. Ecco alcuni passi della Scrittura attestanti il<br />

concetto della Trinità<br />

- "Allora Gesù dalla Galilea si recò al Giordano da Giovanni per esser da lui battezzato. Ma questi<br />

vi si opponeva dicendo: Son io che ho bisogno d’esser battezzato da te, e tu vieni a me? Ma Gesù<br />

gli rispose: <strong>La</strong>scia fare per ora; poiché conviene che noi adempiamo così ogni giustizia. Allora<br />

Giovanni lo lasciò fare. E Gesù, tosto che fu battezzato, salì fuor dell’acqua; ed ecco i cieli<br />

s’apersero, ed egli vide lo Spirito di Dio scendere come una colomba e venir sopra lui. Ed ecco<br />

una voce dai cieli che disse: Questo é il mio diletto Figliuolo nel quale mi son compiaciuto" (Matteo<br />

3:13-17). In questo evento che si verificò al Giordano vediamo il Padre che parlò dal cielo, il<br />

Figliuolo che era sulla terra che fu battezzato da Giovanni, e lo Spirito Santo che discese su lui in<br />

forma corporea a guisa di colomba.<br />

- Gesù disse ai suoi discepoli: "Se voi mi amate, osserverete i miei comandamenti. E io pregherò il<br />

Padre, ed Egli vi darà un altro Consolatore, perché stia con voi in perpetuo, lo Spirito della verità..."<br />

(Giovanni 14:16-17). Gesù, mentre era ancora sulla terra con i suoi discepoli, era il Consolatore<br />

che Dio aveva mandato per consolare quelli che facevano cordoglio, ma siccome Egli doveva<br />

tornare al Padre che lo aveva mandato, pregò il Padre di dare ai suoi discepoli un altro<br />

Consolatore, appunto lo Spirito Santo il quale sarebbe rimasto con loro per sempre. Il Padre<br />

quindi, supplicato dal suo Figliuolo, ha mandato lo Spirito della verità per supplire alle necessità<br />

che si vennero a creare con la dipartenza del suo Figliuolo. Il concetto della trinità è evidente nelle<br />

parole di Gesù.<br />

- Gesù, prima di essere assunto in cielo, disse ai suoi discepoli: "Andate dunque, ammaestrate tutti<br />

i popoli, battezzandoli nel nome del Padre e del Figliuolo e dello Spirito Santo...." (Matteo 28:19). Il<br />

battesimo in acqua, che ricordiamo non purifica dai peccati perché è la richiesta di una buona<br />

coscienza fatta a Dio, deve essere ministrato nel nome del Padre e del Figliuolo e dello Spirito<br />

Santo. Il Signore non avrebbe mai comandato una simile cosa se Lui, il Padre e lo Spirito Santo<br />

non fossero stati uno.<br />

- Paolo dice ai Romani: "E se lo Spirito di colui che ha risuscitato Gesù dai morti abita in voi, Colui<br />

che ha risuscitato Cristo Gesù dai morti vivificherà anche i vostri corpi mortali per mezzo del suo<br />

121


Spirito che abita in voi" (Romani 8:11). In queste parole troviamo Dio Padre che ha risuscitato<br />

Gesù; il Figliuolo che é stato da Lui risuscitato; e lo Spirito Santo che Egli ha mandato nei nostri<br />

cuori. Anche qui il concetto della trinità é espresso in maniera chiara.<br />

- Paolo, al termine di una delle sue epistole ai Corinzi, scrisse: "<strong>La</strong> grazia del Signor Gesù Cristo e<br />

l’amore di Dio e la comunione dello Spirito Santo siano con tutti voi" (2 Corinzi 13:13). Anche qui le<br />

tre persone sono nominate distintamente, ma benché ciò sono una stessa cosa.<br />

- Paolo agli Efesini dice: "V’è... un unico Spirito...V’è un solo Signore... un Dio unico e Padre di<br />

tutti, che é sopra tutti, fra tutti ed in tutti" (Efesini 4:4,5,6). Anche da queste parole comprendiamo<br />

come le tre persone divine di cui é composta la Divinità, sono distinte tra loro ma unite tra loro in<br />

perfetta unità.<br />

- Paolo disse ai Corinzi: "Or vi é diversità di doni, ma v’è un medesimo Spirito. E vi é diversità di<br />

ministerî, ma non v’è che un medesimo Signore. E vi é varietà di operazioni, ma non v’è che un<br />

medesimo Iddio, il quale opera tutte le cose in tutti" (1 Corinzi 12:4-6). Notate come Paolo<br />

menziona prima lo Spirito, poi il Signore Gesù Cristo e poi Dio. Anche queste sue parole fanno<br />

capire come queste tre persone divine, benché distinte l’una dall’altra, sono uno stesso Dio.<br />

- <strong>La</strong> Scrittura condanna le tre bestemmie indirizzate a tutte e tre le persone della Divinità. Chi<br />

bestemmia il nome di Dio si rende colpevole di un peccato perché é scritto: "Non bestemmierai<br />

contro Dio" (Esodo 22:28); anche chi bestemmia contro il Figliuol dell’uomo e contro lo Spirito<br />

Santo si rende colpevole di un peccato. Ma il fatto é che mentre coloro che bestemmiano contro<br />

Dio e contro il Figliuol dell’uomo possono essere perdonati, chi bestemmia contro lo Spirito Santo<br />

non può ottenere la remissione del suo peccato, perché Gesù disse: "Ai figliuoli degli uomini<br />

saranno rimessi tutti i peccati e qualunque bestemmia avranno proferita; ma chiunque avrà<br />

bestemmiato contro lo Spirito Santo, non ha remissione in eterno, ma é reo d’un peccato eterno"<br />

(Marco 3:28-29).<br />

Vi esorto, dunque, fratelli, a rimanere attaccati alla dottrina della Trinità, rigettando con forza<br />

l'eresia massonica.<br />

<strong>La</strong> creazione<br />

Dottrina massonica<br />

<strong>La</strong> <strong>Massoneria</strong> nega che Dio ha creato tutte le cose dal nulla, infatti Albert Pike ha affermato: 'Dire<br />

che il mondo venne fuori dal nulla significa proporre un'assurdità mostruosa' (Albert Pike, Legenda<br />

and Readings of the Ancient and Accepted Scottish Rite of Freemasonry, pag. 109). E perchè<br />

secondo lui Dio non ha creato l'universo dal nulla? Perchè lui dice in Morals and Dogma che tutto<br />

era originariamente nella Divinità, e che l'Universo è uscito fuori dalla Divinità, e non è stato quindi<br />

creato dalla Divinità dal nulla; per cui l'idea dell'Universo, esistente nella Divinità prima della sua<br />

fuoriuscita, deve essere stata reale come la Divinità stessa. Quindi l'intera razza Umana, o<br />

l'Umanità, per esempio, esisteva nella Divinità, non distinta in individui, ma come una Unità, da cui<br />

la Molteplicità doveva fuoriuscire (cfr. Morals and Dogma, pag. 764 - 28° Cavaliere del Sole -<br />

http://www.sacred-texts.com/mas/md/md29.htm). Per cui, 'prima dell'evoluzione dell'Universo,<br />

122


esso doveva esistere potenzialmente, tutto quanto, con tutti i suoi individui, inclusi in una singola<br />

Unità. Questo era l'Idea o il Piano dell'Universo; e questo doveva essere formato. Doveva<br />

emanare dall'Infinità Divinità [...] Alla luce della Cabala, Dio e l'Universo erano Uno ... ' (Ibid., pag.<br />

764-765). Quindi Pike insegnava la preesistenza dell'Universo, e quindi anche la preesistenza<br />

dell'uomo, che sarebbe niente altro che un'emanazione di Dio. E mentre Pike si affannava a<br />

negare il creazionismo, il suo contemporaneo Charles Darwin si inventava la teoria dell'evoluzione<br />

che sarà accettata dalla <strong>Massoneria</strong> che la integrerà nel suo sistema filosofico trovandole un posto<br />

d'onore!<br />

Confutazione<br />

Dio ha creato i mondi dal nulla<br />

<strong>La</strong> Sacra Scrittura insegna che "per fede intendiamo che i mondi sono stati formati dalla parola di<br />

Dio; cosicché le cose che si vedono non sono state tratte da cose apparenti" (Ebrei 11:3; cfr.<br />

Apocalisse 4:11), e quindi Dio creò l'universo dal nulla. Esso perciò non esisteva prima di venire<br />

all'esistenza. Per quanto riguarda l'uomo, la Sacra Scrittura afferma che Dio lo formò dalla polvere<br />

della terra e gli soffiò nelle narici un alito vivente: "E l’Eterno Iddio formò l’uomo dalla polvere della<br />

terra, gli soffiò nelle narici un alito vitale, e l’uomo divenne un’anima vivente" (Genesi 2:7), e quindi<br />

l'uomo non esisteva prima di essere creato. L'uomo non poteva esistere nella Divinità, altrimenti<br />

Dio non avrebbe potuto dire a Giobbe: "Dov’eri tu quand’io fondavo la terra? Dillo, se hai tanta<br />

intelligenza" (Giobbe 38:4) perchè si sarebbe visto rispondere: 'Assieme a te, o in te'. <strong>La</strong><br />

<strong>Massoneria</strong> quindi non fa altro che fare Dio bugiardo a più non posso: è veramente una religione<br />

diabolica!<br />

Il diavolo<br />

Dottrina massonica<br />

<strong>La</strong> <strong>Massoneria</strong> sostiene che Satana, inteso quale nemico di Dio e del Suo Regno e come un<br />

essere spirituale malvagio potente che cerca di tentare, sedurre e distruggere, non esiste.<br />

L'umanità ha semplicemente supposto che le cose stiano così. <strong>La</strong> percezione che i Cristiani hanno<br />

di Satana è semplicemente 'una distorsione della verità su Lucifero, il portatore di luce, che in<br />

realtà è buono ed è lo strumento della libertà, ma è generalmente frainteso e malignizzato'. Albert<br />

Pike ha affermato che 'il vero nome di Satana, dicevano i Cabalisti, è quello di Yahveh,<br />

pronunciato all'incontrario: perchè Satana è la negazione di Dio. Il Diavolo è la personificazione<br />

dell'Ateismo o dell'Idolatria. Per gli Iniziati, il Diavolo non è una 'Persona', ma una 'Forza', creata<br />

per il bene che 'può' servire per il male. E' lo strumento della Libertà o del Libero Arbitrio' (Albert<br />

Pike, Morals and Dogma, Edizione italiana, Vol. 1, pag. 143 - 3° Maestro Libero Muratore), e che<br />

123


'la convinzione di tutti gli uomini che Dio è buono portò a credere in un Diavolo' (Albert Pike,<br />

Morals and Dogma, pag. 324 - 19° Gran Pontefice - http://www.sacred -<br />

texts.com/mas/md/md20.htm), ed ancora che 'non c'è alcun ribelle demone del Male, o Principio di<br />

Tenebre coesistente e in eterna controversia con Dio' (Albert Pike, Morals and Dogma, pag. 859 -<br />

32° Sublime Principe del Real Segreto - http://www. sacred-texts.com/mas/md/md33.htm).<br />

Confutazione<br />

Le origini di Satana<br />

Satana è un essere spirituale malvagio e potente. <strong>La</strong> parola Satana deriva dalla parola ebraica<br />

Satan che significa ‘Avversario’. Satana è “il nemico” (Luca 10:19) di Dio e di tutti i figli di Dio (1<br />

Pietro 5:8). Egli possiede un regno (Matteo 12:26); tutti coloro che sono sotto la sua potestà fanno<br />

parte del suo regno e sono chiamati “i figliuoli del maligno” (Matteo 13:38) ed anche “i figli del<br />

regno” (Matteo 8:12), e i Satanisti - vi ricordo che Albert Pike era Satanista - sono tra di essi.<br />

Satana è aiutato dai demoni nel portare avanti le sue attività in tutto il mondo, che sono spiriti<br />

malvagi o spiriti immondi che sono sotto la direzione di Satana, che è chiamato appunto per<br />

questo “il principe dei demoni” (Matteo 12:24). I demoni sono dei suoi fedeli sudditi, che fanno la<br />

sua volontà tra le altre cose opprimendo e possedendo tante persone. Quindi Satana porta avanti<br />

la sua opera tramite di essi. Il regno di Satana non è diviso contro sé stesso, ecco perché Satana<br />

non può cacciare Satana (Matteo 12:25-27), cioè perché un servitore di Satana posseduto da<br />

spiriti maligni non può cacciare gli spiriti maligni fuori dal corpo di una persona posseduta da spiriti<br />

maligni. Per quanto riguarda le origini di Satana, questo essere malvagio originariamente era una<br />

santa creatura celeste ma poi a motivo della sua superbia si corruppe e diventò quello che è ora e<br />

con lui trascinò anche degli angeli che sono chiamati "i suoi angeli" (Apocalisse 12:7). Nel libro del<br />

profeta Isaia ci sono le seguenti parole che si suppone si riferiscano all'origine del diavolo: "Come<br />

mai sei caduto dal cielo, o astro mattutino, figliuol dell’aurora?! Come mai sei atterrato, tu che<br />

calpestavi le nazioni?! Tu dicevi in cuor tuo: ‘Io salirò in cielo, eleverò il mio trono al disopra delle<br />

stelle di Dio; io m’assiderò sul monte dell’assemblea, nella parte estrema del settentrione; salirò<br />

sulle sommità delle nubi, sarò simile all’Altissimo’ (Isaia 14:12-14). Anche nel profeta Ezechiele ci<br />

sono delle parole che si suppone si riferiscano allo stesso avvenimento: "Così parla il Signore,<br />

l’Eterno: Tu mettevi il suggello alla perfezione, eri pieno di saviezza, di una bellezza perfetta; eri in<br />

Eden il giardino di Dio; eri coperto d’ogni sorta di pietre preziose: rubini, topazi, diamanti, crisoliti,<br />

onici, diaspri, zaffiri, carbonchi, smeraldi, oro; tamburi e flauti erano al tuo servizio, preparati il<br />

giorno che fosti creato. Eri un cherubino dalle ali distese, un protettore. Io t’avevo stabilito, tu stavi<br />

sul monte santo di Dio, camminavi in mezzo a pietre di fuoco. Tu fosti perfetto nelle tue vie dal<br />

giorno che fosti creato, finché non si trovò in te la perversità" (Ezechiele 28:11-15).<br />

Il carattere e le opere di Satana<br />

Satana è malvagio e perciò le sue opere sono malvage. Esaminiamo il suo carattere e le sue<br />

opere malvage alla luce delle Sacre Scritture.<br />

124


Satana è “il serpente antico … il seduttore di tutto il mondo” (Apocalisse 12:9), in quanto seduce<br />

persone in tutto il mondo affinché credano ogni tipo di menzogna. Egli “è bugiardo e padre della<br />

menzogna” (Giovanni 8:44), non c’è verità in lui. Il primo essere umano che Satana sedusse con la<br />

sua astuzia fu Eva (2 Corinzi 11:3), la moglie di Adamo il primo uomo, in quanto Satana, per<br />

mezzo del serpente, indusse Eva a dubitare della Parola di Dio (Dio aveva detto ad Adamo:<br />

“Mangia pure liberamente del frutto d’ogni albero del giardino; ma del frutto dell’albero della<br />

conoscenza del bene e del male non ne mangiare; perché, nel giorno che tu ne mangerai, per<br />

certo morrai” - Genesi 2:16-17) e ad accettare la sua menzogna, secondo cui mangiando il frutto<br />

dell’albero della conoscenza del bene e del male, Eva ed Adamo non sarebbero morti. Eva<br />

credette a Satana e prese del frutto e lo mangiò e ne diede a suo marito che ne mangiò anch’egli.<br />

In quello stesso giorno però Adamo ed Eva morirono spiritualmente. Accadde quello che Dio<br />

aveva detto ad Adamo che sarebbe accaduto se avesse mangiato di quel particolare frutto.<br />

Naturalmente, quel frutto proibito da Dio era un frutto buono in sé stesso, ma era stato proibito da<br />

Dio. Quindi, mentre le parole di Satana si rivelarono false, le parole di Dio si dimostrarono veraci<br />

(Genesi 3:1-7). Satana ha continuato questa sua opera diabolica attraverso la storia dell’umanità,<br />

e la sta tuttora perseguendo. Egli con la sua astuzia induce le persone a credere che Dio non<br />

esiste, che Gesù Cristo non è venuto in carne, che Gesù non morì per i nostri peccati e non<br />

resuscitò per la nostra giustificazione e non è il Cristo (proprio quello che sostengono i Massoni),<br />

che l’uomo è Dio, che tutte le cose sono Dio, che il peccato è una bella cosa, che i viventi possono<br />

consultare i morti e parlare con essi, che le scienze occulte sono utili per la ricerca della verità<br />

(proprio quello che sostiene la <strong>Massoneria</strong>), che non ci sarà un giorno del giudizio, che la salvezza<br />

è per opere (proprio quello che sostengono i Massoni), che dopo la morte finisce tutto, che dopo la<br />

morte l’anima dell’uomo va a reincarnarsi nel corpo di un altro uomo o nel corpo di un animale, che<br />

il diavolo non esiste (proprio quello che dicono i Massoni), che non c’è alcun inferno, che si può<br />

trovare la felicità nei piaceri della vita e nelle concupiscenze mondane, e così via. Queste sono<br />

solo alcune delle sue menzogne, e noi sappiamo che coloro che credono nelle menzogne di<br />

Satana sono più numerosi di coloro che credono nella verità che è in Cristo Gesù. Perché Satana<br />

vuole far credere alle persone le menzogne? Perché lui odia le persone e vuole che vadano in<br />

perdizione. Mentre Dio vuole che gli uomini siano salvati, lui vuole che essi vadano in perdizione.<br />

Questo è confermato da quello che Gesù disse nella parabola del seminatore a proposito di coloro<br />

lungo la strada: “Quelli lungo la strada son coloro che hanno udito; ma poi viene il diavolo e porta<br />

via la Parola dal cuor loro, affinché non credano e non siano salvati” (Luca 8:12). Considerate<br />

questo: Satana porta via la Parola di Dio dal cuore di alcune persone perché vuole impedirgli di<br />

credere ed essere salvate. Ovviamente Satana desidera sedurre anche i figli di Dio, e questo tenta<br />

di farlo tramite falsi ministri del Vangelo, che si travestono da ministri di Cristo e sono chiamati da<br />

Paolo ‘ministri di Satana’ (2 Corinzi 11:15). Essi operano come il loro padrone, che “si traveste da<br />

angelo di luce” (2 Corinzi 11:14). <strong>La</strong> loro luce sembra essere vera, ma è una falsa luce. Le loro<br />

dottrine sembrano essere sane, ma sono false. Quindi noi dobbiamo guardarci dai ministri di<br />

Satana. Satana talvolta conferma le sue menzogne tramite segni e prodigi, e quindi in questi casi i<br />

segni e i prodigi sono compiuti grazie a poteri occulti. Ci sono molti falsi profeti che operano questi<br />

segni e prodigi, sia nelle nazioni Occidentali che in quelle Orientali. Non ha forse detto Gesù:<br />

“Perché sorgeranno falsi cristi e falsi profeti, e faranno gran segni e prodigî da sedurre, se fosse<br />

possibile, anche gli eletti” (Matteo 24:24)? Costoro sono vestiti da pecore, ma dentro sono lupi<br />

rapaci pronti a divorare i figli di Dio. Inoltre, sia l’uomo del peccato (o l’anticristo) che il falso<br />

profeta, che appariranno prima del ritorno di Cristo, compiranno grandi segni e prodigi, secondo<br />

che è scritto: “E allora sarà manifestato l’empio, che il Signor Gesù distruggerà col soffio della sua<br />

bocca, e annienterà con l’apparizione della sua venuta. <strong>La</strong> venuta di quell’empio avrà luogo, per<br />

l’azione efficace di Satana, con ogni sorta di opere potenti, di segni e di prodigî bugiardi; e con<br />

125


ogni sorta d’inganno d’iniquità a danno di quelli che periscono perché non hanno aperto il cuore<br />

all’amor della verità per esser salvati” (2 Tessalonicesi 2:8-10), ed anche: “E operava grandi segni,<br />

fino a far scendere del fuoco dal cielo sulla terra in presenza degli uomini. E seduceva quelli che<br />

abitavano sulla terra coi segni che le era dato di fare in presenza della bestia, dicendo agli abitanti<br />

della terra di fare un’immagine della bestia che avea ricevuta la ferita della spada ed era tornata in<br />

vita” (Apocalisse 13:13-14).<br />

Abbiamo visto che Satana seduce le persone affinché credano ogni sorta di menzogne, e porta via<br />

la Parola di Dio dai cuori di molti di coloro nei quali essa è stata seminata, affinché non credano e<br />

non siano salvati, affinché dopo morti vadano all’inferno e in quel giorno siano gettati nel fuoco<br />

eterno. C’è però qualcosa d’altro che fa Satana affinché le persone non credano e non siano<br />

salvate, e cioè acceca le loro menti. Ecco quello che Paolo dice ai Corinzi: “E se il nostro vangelo<br />

è ancora velato, è velato per quelli che son sulla via della perdizione, per gl’increduli, dei quali<br />

l’iddio di questo secolo ha accecato le menti, affinché la luce dell’evangelo della gloria di Cristo,<br />

che è l’immagine di Dio, non risplenda loro” (2 Corinzi 4:3-4). Questa è la ragione per cui tante<br />

persone in tutto il mondo non accettano il Vangelo della grazia di Dio, perché le loro menti sono<br />

state ottenebrate dal maligno. E tra queste persone ci sono sicuramente anche i Massoni, sì anche<br />

loro che si dicono 'figli della luce' perchè non ci può essere nessuna luce in coloro che rifiutano di<br />

credere che Gesù Cristo è morto sulla croce per compiere l'espiazione dei nostri peccati e<br />

acquistarci così una redenzione eterna. D’altro canto però il Signore Iddio apre le menti di alcuni di<br />

coloro in cui è stata seminata la Parola, affinché la luce dell’evangelo glorioso di Cristo possa<br />

risplendere loro. A Lui sia la gloria ora e in eterno. Amen.<br />

Satana è “il tentatore” (Matteo 4:3). Egli tentò Gesù, il Figlio di Dio, affinché peccasse, ma non<br />

riuscì nel suo intento (Matteo 4:11; Ebrei 4:15). Egli tenta anche noi affinché noi trasgrediamo i<br />

comandamenti di Dio, ma se noi ci sottomettiamo a Dio e gli resistiamo, egli fuggirà da noi<br />

(Giacomo 4:7). Noi possiamo opporci efficacemente al diavolo solo rivestendoci della completa<br />

armatura di Dio, di cui l’apostolo Paolo parla agli Efesini, secondo che egli dice: “Rivestitevi della<br />

completa armatura di Dio, onde possiate star saldi contro le insidie del diavolo; poiché il<br />

combattimento nostro non è contro sangue e carne, ma contro i principati, contro le potestà, contro<br />

i dominatori di questo mondo di tenebre, contro le forze spirituali della malvagità, che sono ne’<br />

luoghi celesti. Perciò, prendete la completa armatura di Dio, affinché possiate resistere nel giorno<br />

malvagio, e dopo aver compiuto tutto il dover vostro, restare in piè. State dunque saldi avendo<br />

presa la verità a cintura dei fianchi, essendovi rivestiti della corazza della giustizia e calzati i piedi<br />

della prontezza che dà l’Evangelo della pace; prendendo oltre a tutto ciò lo scudo della fede, col<br />

quale potrete spegnere tutti i dardi infocati del maligno. Prendete anche l’elmo della salvezza e la<br />

spada dello Spirito, che è la Parola di Dio; orando in ogni tempo, per lo Spirito, con ogni sorta di<br />

preghiere e di supplicazioni; ed a questo vegliando con ogni perseveranza e supplicazione per tutti<br />

i santi” (Efesini 6:11-18). Satana opera quello che egli desidera in coloro che non si sottomettono a<br />

Dio e non resistono al diavolo, inducendoli a commettere ogni sorta di peccati. Ecco perché egli è<br />

chiamato “il principe della potestà dell’aria”, e “quello spirito che opera al presente negli uomini<br />

ribelli” (Efesini 2:2). Quindi, la ragione per cui gli uomini sono schiavi di ogni sorta di vizi e peccati<br />

è che c’è uno spirito malvagio chiamato Satana, e gli uomini sono sotto la sua potestà; egli li<br />

controlla, li domina, cosicché essi sono dati ad ogni sorta di peccati. Infatti Giovanni dice che “chi<br />

commette il peccato è dal diavolo, perché il diavolo pecca dal principio” (1 Giovanni 3:8), ed anche<br />

che “tutto il mondo giace nel maligno” (1 Giovanni 5:19).<br />

Satana è il diavolo, cioè l’accusatore dei figliuoli di Dio, in quanto li accusa davanti a Dio giorno e<br />

notte (Apocalisse 12:10). <strong>La</strong> parola ‘diavolo’ deriva dal greco diabolos, che significa ‘accusatore’.<br />

126


<strong>La</strong> Scrittura conferma chiaramente che Satana è l’accusatore, ecco infatti cosa vide e sentì il<br />

profeta Zaccaria in visione: “E mi fece vedere il sommo sacerdote Giosuè, che stava in piè davanti<br />

all’angelo dell’Eterno, e Satana che gli stava alla destra per accusarlo. E l’Eterno disse a Satana:<br />

‘Ti sgridi l’Eterno, o Satana! ti sgridi l’Eterno che ha scelto Gerusalemme! Non è questi un tizzone<br />

strappato dal fuoco?’ Or Giosuè era vestito di vestiti sudici, e stava in piè davanti all’angelo. E<br />

l’angelo prese a dire a quelli che gli stavano davanti: ‘Levategli di dosso i vestiti sudici!’ Poi disse a<br />

Giosuè: ‘Guarda, io ti ho tolto di dosso la tua iniquità, e t’ho vestito di abiti magnifici’. E io dissi: ‘Gli<br />

sia messa in capo una tiara pura!’ E quelli gli posero in capo una tiara pura, e gli misero delle vesti;<br />

e l’angelo dell’Eterno era quivi presente” (Zaccaria 3:1-5). Noi che siamo figli di Dio però abbiamo<br />

un avvocato presso il Padre, cioè Gesù Cristo il Giusto (1 Giovanni 2:1), che ci difende (dalle<br />

accuse del diavolo) confessando davanti a Dio di averci rivestito della giustizia di Dio, che si basa<br />

sulla fede in Cristo, e che il Suo sangue ci purifica da ogni peccato (1 Giovanni 1:7). Questa è la<br />

ragione per cui noi non temiamo le accuse del diavolo.<br />

Satana è omicida (Giovanni 8:44). Egli è in grado di uccidere e questo è quello che egli fa<br />

personalmente o attraverso i suoi malvagi servitori (sia persone che praticano arti occulte o sia che<br />

non le praticano, le quali sono da lui indotte ad uccidere) in tutto il mondo. Alcuni credenti che<br />

erano maghi o streghe prima della loro conversione a Cristo, ci hanno raccontato di aver ucciso<br />

delle persone tramite i loro poteri occulti, e che avevano tentato di uccidere persino dei Cristiani<br />

ma non riuscirono nel loro intento perché questi erano protetti da Dio. Fu Satana ad indurre Caino<br />

ad uccidere suo fratello Abele, perché l’apostolo Giovanni dice: “Poiché questo è il messaggio che<br />

avete udito dal principio: che ci amiamo gli uni gli altri, e non facciamo come Caino, che era dal<br />

maligno, e uccise il suo fratello. E perché l’uccise? Perché le sue opere erano malvage, e quelle<br />

del suo fratello erano giuste” (1 Giovanni 3:11-12). Mentre Gesù era sulla terra riprese i Giudei che<br />

lo volevano uccidere, dicendo loro che il loro padre era il diavolo e perciò essi volevano fare i<br />

desideri del padre loro, che è stato omicida fin dal principio (Giovanni 8:41,44). Satana è il nostro<br />

avversario e va attorno a noi a guisa di leone ruggente, cercando chi possa divorare (1 Pietro 5:8).<br />

Quindi, noi dobbiamo studiarci di non fargli spazio (Efesini 4:27), altrimenti ci distruggerà.<br />

Vediamo altre opere di Satana. Satana incita le persone a ribellarsi contro Dio. Fu lui ad incitare<br />

Davide a censire Israele, e siccome quello fu un atto di ribellione contro Dio, Dio punì Israele (1<br />

Cronache 21:1-27). Satana colpisce le persone con la malattia. Fu lui a colpire Giobbe con un<br />

ulcera maligna (Giobbe 2:1-7), e a tenere legata una donna per 18 anni tramite uno spirito<br />

d’infermità (Luca 13:10-16). Satana mette in cuore alle persone di fare cose malvage e può anche<br />

entrare in loro. Egli mise in cuore a Giuda Iscariota, che era uno dei dodici apostoli di Gesù Cristo,<br />

di tradire il Maestro (Giovanni 13:2), ed entrò in Giuda, che andò a conferire coi capi sacerdoti e i<br />

capitani sul come lo darebbe loro nelle mani (Luca 22:3-4). E Satana riempì il cuore di Anania per<br />

farlo mentire allo Spirito Santo e ritenere parte del prezzo del podere che lui e sua moglie avevano<br />

venduto, e per quel peccato Anania fu messo a morte da Dio (Atti 5:1-10). Satana talvolta<br />

impedisce ai servitori di Cristo di fare delle cose che essi hanno in cuore di fare per la gloria di Dio.<br />

Satana infatti impedì a Paolo e ai suoi compagni di recarsi a visitare i santi di Tessalonica (1<br />

Tessalonicesi 2:18). Satana getta in prigione i servitori di Cristo. Gesù disse infatti all’angelo della<br />

Chiesa di Smirne: “Non temere quel che avrai da soffrire; ecco, il diavolo sta per cacciare alcuni di<br />

voi in prigione, perché siate provati; e avrete una tribolazione di dieci giorni. Sii fedele fino alla<br />

morte, e io ti darò la corona della vita” (Apocalisse 2:10). Satana semina i suoi figli in mezzo ai figli<br />

di Dio. Gesù, nello spiegare la parabola delle zizzanie, disse: “Il campo è il mondo; la buona<br />

semenza sono i figliuoli del Regno; le zizzanie sono i figliuoli del maligno; il nemico che le ha<br />

seminate, è il diavolo; la mietitura è la fine dell’età presente; i mietitori sono angeli” (Matteo 13:38-<br />

39). Satana pone dei lacci per i figliuoli di Dio per prenderli appunto nel suo laccio. Satana prese<br />

127


nel laccio Imeneo e Fileto per fargli fare la sua volontà, perché si erano sviati dalla verità<br />

affermando che la resurrezione era già avvenuta (2 Timoteo 2:17-18, 24-26). Quindi, dobbiamo<br />

pregare Dio che ci liberi dal maligno, come ci ha comandato di fare Gesù (Matteo 6:13).<br />

<strong>La</strong> Scrittura insegna che solo Dio è degno di adorazione. Satana sa questo, e siccome è malvagio<br />

e presuntuoso, vuole essere adorato anche lui dagli esseri umani. Il fatto che Satana in un<br />

occasione tentò Gesù Cristo affinché questi lo adorasse, secondo che è scritto: “Di nuovo il diavolo<br />

lo menò seco sopra un monte altissimo, e gli mostrò tutti i regni del mondo e la lor gloria, e gli<br />

disse: Tutte queste cose io te le darò, se, prostrandoti, tu mi adori. Allora Gesù gli disse: Va’,<br />

Satana, poiché sta scritto: Adora il Signore Iddio tuo, ed a lui solo rendi il culto” (Matteo 4:8-10),<br />

mostra molto chiaramente che Satana vuole essere adorato. Ed è riuscito a farsi adorare da molti<br />

nel mondo, cioè dai Satanisti (di cui una parte sono Massoni), i quali si sono dati al culto a Satana<br />

in cambio di poteri, ricchezze, e successo, a loro perdizione naturalmente. Perché l’adorazione a<br />

Satana è idolatria, in quanto egli è una creatura.<br />

Questo è quello che dice la Bibbia su Satana, quindi non ciò che è la nostra percezione di Satana.<br />

E dato che la Bibbia è la Parola di Dio, sia Dio riconosciuto verace ma i massoni bugiardi. I<br />

Massoni in effetti avendo quella falsa concezione di Satana, dimostrano di essere sotto la potestà<br />

di Satana, che per poter agire liberamente tra gli uomini ha bisogno di persone proprio come i<br />

Massoni con una idea su Satana proprio di questo tipo.<br />

Gesù Cristo ha vinto Satana<br />

Colgo però l'occasione anche per dire che la Parola di Dio dichiara che Gesù Cristo mediante la<br />

sua morte ha distrutto il diavolo che aveva l'impero della morte (Ebrei 2:14). Egli ha vinto l'uomo<br />

forte (così è chiamato anche il diavolo) e adesso può strappargli dalle mani le anime (Matteo<br />

12:29). In altre parole, in virtù del sangue che ha sparso sulla croce, Cristo può liberare coloro che<br />

sono sotto la potestà di Satana, e portarli sotto la potestà di Dio (Atti 26:18). E questo Egli sta<br />

facendo salvando anche delle anime che erano rimaste intrappolate nella <strong>Massoneria</strong>.<br />

In virtù del sangue di Gesù Cristo sparso da Lui sulla croce e in virtù della parola della nostra<br />

testimonianza anche noi, quali discepoli di Cristo, abbiamo vinto il diavolo (Apocalisse 12:11; 1<br />

Giovanni 2:14).<br />

Noi dunque non lo temiamo. Quando ci attacca lo affrontiamo con coraggio, ma non con armi<br />

carnali o armi nostre, ma con le armi di Dio, con la sicurezza che riusciremo tramite di esse a non<br />

cadere vittime di alcuna delle sue macchinazioni ordite da lui contro di noi figliuoli di Dio (Efesini<br />

6:10-18).<br />

Il destino di Satana<br />

Il diavolo, quantunque sia stato vinto da Cristo, è però ancora libero di agire sulla terra, ma verrà il<br />

tempo in cui egli sarà punito come merita. Ecco infatti cosa dice la Bibbia a tal proposito.<br />

128


Durante il periodo che precederà la venuta del Signore Gesù, e durante il quale Dio colpirà gli<br />

empi con molte piaghe, l’arcangelo Michele e i suoi angeli combatteranno contro Satana e i suoi<br />

angeli, ma Satana e i suoi angeli non vinceranno e saranno gettati sulla terra, secondo che è<br />

scritto: “E vi fu battaglia in cielo: Michele e i suoi angeli combatterono col dragone, e il dragone e i<br />

suoi angeli combatterono, ma non vinsero, e il luogo loro non fu più trovato nel cielo. E il gran<br />

dragone, il serpente antico, che è chiamato Diavolo e Satana, il seduttore di tutto il mondo, fu<br />

gettato giù; fu gettato sulla terra, e con lui furon gettati gli angeli suoi” (Apocalisse 12:7-9).<br />

Dopo di ciò, quando Gesù Cristo ritornerà dal cielo, Satana sarà legato per mille anni e gettato<br />

nell’abisso, affinché non seduca più le persone fino alla fine dei mille anni, quando sarà liberato<br />

dalla sua prigione per un breve tempo e riuscirà a sedurre le nazioni che sono sulla terra, ma allora<br />

sarà gettato nel fuoco eterno che è stato "preparato pel diavolo e per i suoi angeli" (Matteo 25:41).<br />

Ecco quello che dice la Scrittura: “Poi vidi un angelo che scendeva dal cielo e avea la chiave<br />

dell’abisso e una gran catena in mano. Ed egli afferrò il dragone, il serpente antico, che è il Diavolo<br />

e Satana e lo legò per mille anni, lo gettò nell’abisso che chiuse e suggellò sopra di lui onde non<br />

seducesse più le nazioni finché fossero compiti i mille anni; dopo di che egli ha da essere sciolto<br />

per un po’ di tempo. Poi vidi dei troni; e a coloro che vi si sedettero fu dato il potere di giudicare. E<br />

vidi le anime di quelli che erano stati decollati per la testimonianza di Gesù e per la parola di Dio, e<br />

di quelli che non aveano adorata la bestia né la sua immagine, e non aveano preso il marchio sulla<br />

loro fronte e sulla loro mano; ed essi tornarono in vita, e regnarono con Cristo mille anni. Il<br />

rimanente dei morti non tornò in vita prima che fosser compiti i mille anni. Questa è la prima<br />

risurrezione. Beato e santo è colui che partecipa alla prima risurrezione. Su loro non ha potestà la<br />

morte seconda ma saranno sacerdoti di Dio e di Cristo e regneranno con lui quei mille anni. E<br />

quando i mille anni saranno compiti, Satana sarà sciolto dalla sua prigione e uscirà per sedurre le<br />

nazioni che sono ai quattro canti della terra, Gog e Magog, per adunarle per la battaglia: il loro<br />

numero è come la rena del mare. E salirono sulla distesa della terra e attorniarono il campo dei<br />

santi e la città diletta; ma dal cielo discese del fuoco e le divorò. E il diavolo che le avea sedotte fu<br />

gettato nello stagno di fuoco e di zolfo, dove sono anche la bestia e il falso profeta; e saran<br />

tormentati giorno e notte, nei secoli dei secoli” (Apocalisse 20:1-10).<br />

Come potete vedere, viene il giorno in cui Satana sarà punito per tutte le sue opere malvage; Dio<br />

infatti lo condannerà ad un tormento eterno nel fuoco eterno. L’apostolo Paolo in merito alla<br />

punizione che Dio infliggerà a Satana dice ai santi di Roma: “E l’Iddio della pace triterà tosto<br />

Satana sotto ai vostri piedi” (Romani 16:20). A Dio sia la gloria ora e in eterno. Amen.<br />

L'anima dell'uomo<br />

Dottrina massonica<br />

Ora, come abbiamo visto, i Massoni credono oltre che nell'esistenza di un Essere Supremo, anche<br />

nell'immortalità dell'anima.<br />

Questa loro credenza nell'immortalità dell'anima implica però anche la credenza nella preesistenza<br />

delle anime. Ecco infatti cosa ha affermato Albert Pike nel suo Morals and Dogma: 'Come avrete<br />

appreso nel 24° Grado, Fratelli miei, gli antichi f ilosofi ritennero che l'anima dell'uomo avesse avuto<br />

129


le sue origini in Cielo. Questa era - dice Macrobio - un'opinione radicata in tutti loro e anzi<br />

sostenevano che non fosse da sapienti affermare il contrario della sola vera saggezza. E dato che<br />

l'anima era unita al corpo, questa guardava sempre verso il luogo della sua origine e tentava di<br />

tornare lì da dove era venuta. Essa abitava fra le stesse fisse, finchè, sedotta dal desiderio di<br />

animare un corpo, discendeva per essere imprigionata nella materia. Da questo momento l'anima<br />

non ha altra risorsa che il ricordo, ed è sempre attratta verso la sua originaria dimora. Essa deve<br />

trovare in se stessa il mezzo per ritornare in cielo. Perciò deve dominare il corpo nel quale soffre.<br />

Così i Misteri illustravano la grande dottrina dell'aspirazione dell'uomo a Dio, conseguenza della<br />

nobile origine dell'anima umana immortale ed eterna, che rende l'uomo superiore agli animali.<br />

Forse gli <strong>Antichi</strong> sbagliarono nell'affermare che l'anima fosse simile al fuoco o alla luce e che essa<br />

dal cielo discendesse attraverso le stelle. Questi particolari del mitico racconto sono tuttavia di<br />

secondaria importanza rispetto alla grande verità che in forma allegorica e simbolica essi<br />

esprimono, rendendo più intuitiva e accessibile alla mente umana l'idea fondamentale dell'antica<br />

filosofia. [....] Questa dottrina dell'esistenza delle anime, sostanze celestiali e pure prima della loro<br />

unione con i nostri corpi, è molto antica. Un moderno Rabbino, Manasseh Ben Israel, dice che<br />

questa credenza appartiene da sempre agli Ebrei. Essa fu condivisa dalla maggioranza dei filosofi<br />

che ammettevano l'immortalità dell'anima, ed era insegnata nei Misteri. Come dice <strong>La</strong>ttanzio, era<br />

inconcepibile l'esistenza dell'anima in dipendenza del corpo. <strong>La</strong> stessa dottrina fu adottata dai più<br />

grandi filosofi greci e latini: e prevarrebbe largamente nei giorni attuali, se gli uomini si<br />

preoccupassero di riflettere su questo soggetto e si domandassero quanto parlare di immortalità<br />

dell'anima comporti l'attribuzione ad essa d'una vita precedente a quella del corpo' (Albert Pike,<br />

Morals and Dogma, Edizione Italiana, Vol. 3, pag. 106, 109 - 25° Gr an Commendatore del<br />

Tempio).<br />

Confutazione<br />

L’uomo prima di essere concepito nel seno di sua madre non esisteva sotto<br />

nessuna forma<br />

Cominciamo col dire che l’essere umano è composto da uno spirito, da un’anima e da un corpo<br />

perché Paolo dice ai Tessalonicesi: "E l’intero essere vostro, lo spirito, l’anima ed il corpo, sia<br />

conservato irreprensibile, per la venuta del Signor nostro Gesù Cristo" (1 Tessalonicesi 5:23). Poi<br />

proseguiamo col dire che sia il nostro spirito che la nostra anima hanno avuto un principio come lo<br />

ha avuto il nostro corpo, ma questo principio lo hanno avuto sulla terra e non in qualche altro<br />

mondo o nelle sfere celesti. Certo riconosciamo di non potere dire esattamente quando in noi sia<br />

comparso lo spirito e l’anima; certamente mentre eravamo nel seno di nostra madre ma non<br />

possiamo dire di più. Quello che mi preme sottolineare però è che anche il nostro spirito e la nostra<br />

anima sono stati creati da Dio assieme al nostro corpo sulla terra perché Dio dice in Isaia: "Poiché<br />

io non voglio contendere in perpetuo né serbar l’ira in eterno, affinché gli spiriti, le anime che io ho<br />

fatte, non vengan meno dinanzi a me" (Isaia 57:16).<br />

No, la nostra anima non è scesa dal cielo - dove dimorava - andandosi ad incorporare nel nostro<br />

corpo, ma è stata creata da Dio mentre eravamo nel seno di nostra madre. Se la preesistenza<br />

delle anime fosse una dottrina vera, cioè se l’uomo esisteva spiritualmente già quando Dio si mise<br />

a creare i cieli e la terra, Dio non avrebbe potuto dire a Giobbe: "Dov’eri tu quand’io fondavo la<br />

130


terra? Dillo, se hai tanta intelligenza" (Giobbe 38:4), perché si sarebbe visto rispondere: ‘Con te in<br />

cielo’. Ma Giobbe quando Dio fondava la terra non era spiritualmente in cielo con Dio, perché non<br />

esisteva affatto come d’altronde nessuno di noi. Ecco perché Giobbe quando rispose a Dio la<br />

prima volta gli disse tra le altre cose: "Ecco, io son troppo meschino; che ti risponderei? Io mi<br />

metto la mano sulla bocca" (Giobbe 40:3-4); perché non sapeva proprio che rispondere a Dio. Egli<br />

non credeva dunque nella preesistenza della sua anima.<br />

E poi, c’è da dire che se noi prima di nascere in questo mondo con questo corpo mortale fossimo<br />

esistiti in cielo, per forza di cose dovremmo ricordarci della nostra preesistenza celeste. Gesù<br />

infatti nei giorni della sua carne si ricordava della sua preesistenza con Dio Padre in cielo. Non<br />

disse forse al Padre: "Glorificami tu presso te stesso della gloria che avevo presso di te avanti che<br />

il mondo fosse" (Giovanni 17:5), ed ai Giudei: "Prima che Abramo fosse nato, io sono" (Giovanni<br />

8:58), e ad alcuni dei suoi discepoli (che si erano scandalizzati per delle sue parole): "E che<br />

sarebbe se vedeste il Figliuol dell’uomo ascendere dov’era prima" (Giovanni 6:62)? Dunque anche<br />

noi, se fossimo esistiti con Gesù in cielo prima di venire in questo mondo, dovremmo ricordarci<br />

qualcosa di questa nostra precedente esistenza. Ma non c’è nessuno che possa ricordarsi della<br />

sua preesistenza celeste. E’ dovuto alla mancanza di memoria forse? Affatto, perchè per quanto<br />

smemorati possiamo essere o diventare, qualcosa della nostra fanciullezza ci ricordiamo sempre;<br />

chi poco chi tanto ma tutti ci ricordiamo qualcosa. Ma della nostra cosiddetta preesistenza celeste<br />

nessuno si ricorda proprio niente! E la ragione dunque non è la mancanza di memoria ma la<br />

mancanza di una nostra preesistenza nelle sfere celesti assieme a Dio per cui è impossibile<br />

ricordarsi di qualcosa che non fa parte di quello che ci è accaduto.<br />

<strong>La</strong> dottrina della preesistenza delle anime è dunque una falsa dottrina. Noi siamo delle creature di<br />

Dio che prima di esistere nel seno di nostra madre non esistevamo per nulla sotto nessuna forma,<br />

quindi neppure sotto forma di anime in cielo. Nessuno vi inganni.<br />

L'uomo e il peccato<br />

Dottrina massonica<br />

<strong>La</strong> <strong>Massoneria</strong> nega ed avversa fortemente la dottrina del peccato originale. Il massone Lorenzo<br />

Fusi, in un suo discorso sul tema «Supremazia della dottrina massonica», pronunciato nella Loggia<br />

Roma di Roma, in seduta d'istruzione massonica, nel 1950, parlando del peccato originale lo<br />

chiamò, insieme agli altri dogmi della Chiesa «leggende mitologiche», «imposture», «piedistallo,<br />

sia pure d'argilla, sul quale poggia tutta la fede giudaicocristiana. Ed affermò: «Si tolga questo mito<br />

alla credenza cattolica e si vedrà crollare di colpo tutta l'impalcatura dogmatica del cattolicesimo<br />

[...] (perché) il dogma del peccato originale postula logicamente il dogma della redenzione; la<br />

redenzione postula la venuta di un messia redentore, proclamata e preannunciata da una serie di<br />

grandi profeti giudaici le cui profezie gli evangelisti trassero ad avvalorare il messianismo cristiano<br />

[...]. Ma queste verità assolute e immutabili di santa madre chiesa, non sono la Verità verso la<br />

quale ci incamminiamo noi. Ben altre verità ci rivelò e ci viene rivelando il progresso del pensiero<br />

svincolatosi dai ceppi della tradizione: basti mentovare, per limitarci al solo Evo Moderno, alcuni<br />

dei più famosi nomi quali Giordano Bruno, Campanella, Galilei, Keplero, Spinoza, Leibniz, Locke,<br />

Vico, Voltaire, per vedere in quali nuovi profeti si proiettò quell'altra non meno divina ispirazione e<br />

131


illuminazione, che fece crollare tutte le pretese verità bibliche» (Ed. L.E.D.A., Roma 1950, pag. 13-<br />

14).<br />

E di conseguenza la <strong>Massoneria</strong> nega che la natura dell'uomo sia depravata. L'importante<br />

massone Robert Macoy (1815-1895) ha affermato: '<strong>La</strong> <strong>Massoneria</strong> non insegna neppure che la<br />

natura umana è una cosa depravata, come le rovine di una costruzione una volta fiera. Molti<br />

pensano che l'uomo era una volta un essere perfetto ma che attraverso una inimmaginabile<br />

catastrofe morale egli diventò corrotto fino all'ultima fibra del suo essere, cosicché senza qualche<br />

tipo di aiuto soprannaturale o miracoloso dall'esterno egli non può mai da se stesso fare, o dire, o<br />

pensare, o essere alcuna cosa tranne ciò che è deformato, spregevole e orribile' (H. L. Haywood,<br />

The Great Teachings of Masonry [I Grandi Insegnamenti della <strong>Massoneria</strong>], Richmond. Va.: Macoy<br />

Publishers and Supply Co., 1971, pag. 138-139).<br />

Ma c'è di più: la <strong>Massoneria</strong> afferma che quello che la Bibbia chiama 'il peccato di Adamo' non fu<br />

altro che una ribellione di Adamo contro 'i Demoni', i quali gli avevano vietato di mangiare il frutto<br />

della conoscenza del bene e del male, ribellione a cui Adamo fu indotto da 'un Angelo di luce' (così<br />

viene chiamato il serpente e quindi Satana) il quale 'angelo' in questa maniera diede ad Adamo 'il<br />

mezzo della vittoria', per cui il peccato di Adamo fu il mezzo della vittoria su Dio. In altre parole,<br />

tramite la sua ribellione contro 'i Demoni', che Adamo compì perchè vi fu indotto da un angelo di<br />

luce, Adamo fu illuminato e iniziato alla vera religione che ovviamente è la <strong>Massoneria</strong>!<br />

L'uomo, quindi, secondo i Massoni, non è un essere che pecca trasgredendo la legge di Dio,<br />

perchè è un essere depravato, e che quindi essendo schiavo del peccato ha bisogno di essere<br />

affrancato dal peccato; ma è un essere 'rozzo e imperfetto per natura' che ha bisogno di<br />

perfezionarsi: '<strong>La</strong> perfezione è di già all'interno. Tutto ciò che viene richiesto è rimuovere la<br />

ruvidità, le escrescenze, spogliando i nostri cuori e le nostre coscienze di tutti i vizi e di tutte le<br />

superfluità della vita per mostrare il perfetto uomo e Massone che è dentro' (Carl H. Claudy, Little<br />

Masonic Library 4, Richmond, Va.: Macoy Publishers and Supply Co., 1946, pag. 51).<br />

I massoni quindi negano la realtà del peccato come la presenta la Bibbia, e pensano che l'uomo<br />

possa vincere da sè qualsiasi 'difetto' e 'vizio' tramite una maggiore illuminazione, che appunto si<br />

può sperimentare nella <strong>Massoneria</strong>. E questo perchè secondo i massoni, l'uomo ha in sè la<br />

capacità o è in grado di perfezionarsi, il che significa che per compiere questa opera di<br />

perfezionamento egli non ha bisogno di appoggiarsi sull'opera espiatoria compiuta da Gesù Cristo.<br />

Tuttavia nell'ottenere il grado di Maestro Massone, il simbolismo implica che la persona sia<br />

redenta dalla morte del peccato e dall'inquinamento del peccato. In effetti, l'ottenimento del grado<br />

di Maestro nella <strong>Massoneria</strong> è considerato una sorta di rigenerazione o nuova nascita.<br />

Confutazione<br />

L'uomo è un essere completamente depravato sotto il dominio del peccato ed<br />

ha bisogno di essere salvato, e questa salvezza si ottiene soltanto mediante<br />

la fede in Gesù Cristo<br />

<strong>La</strong> Scrittura invece dice che tramite il peccato commesso dal primo uomo (che era una creatura<br />

retta) la sua natura diventò una natura totalmente depravata e corrotta al servizio del peccato, e<br />

132


quindi da allora essendo che il peccato è passato su ogni uomo, tutti hanno peccato e sono sotto<br />

la condanna divina.<br />

Il peccato commesso dal primo uomo è raccontato dalla Scrittura in questi termini: "Or il serpente<br />

era il più astuto di tutti gli animali dei campi che l’Eterno Iddio aveva fatti; ed esso disse alla donna:<br />

‘Come! Iddio v’ha detto: Non mangiate del frutto di tutti gli alberi del giardino?’ E la donna rispose<br />

al serpente: ‘Del frutto degli alberi del giardino ne possiamo mangiare; ma del frutto dell’albero ch’è<br />

in mezzo al giardino Iddio ha detto: Non ne mangiate e non lo toccate, che non abbiate a morire’. E<br />

il serpente disse alla donna: ‘No, non morrete affatto; ma Iddio sa che nel giorno che ne<br />

mangerete, gli occhi vostri s’apriranno, e sarete come Dio, avendo la conoscenza del bene e del<br />

male’. E la donna vide che il frutto dell’albero era buono a mangiarsi, ch’era bello a vedere, e che<br />

l’albero era desiderabile per diventare intelligente; prese del frutto, ne mangiò, e ne dette anche al<br />

suo marito ch’era con lei, ed egli ne mangiò. Allora si apersero gli occhi ad ambedue, e<br />

s’accorsero ch’erano ignudi; e cucirono delle foglie di fico, e se ne fecero delle cinture" (Genesi<br />

3:1-7).<br />

Il serpente antico dunque, non è per nulla un portatore di luce (quasi che tramite quell'atto che egli<br />

indusse Adamo a compiere contro Dio l'uomo fu illuminato), ma semmai un portatore di tenebre,<br />

perchè tramite quella seduzione che egli operò verso la donna e nella quale la donna cadde,<br />

trascinando poi suo marito alla disubbidienza, le tenebre si sono diffuse in tutto il mondo: e sotto la<br />

potestà di queste tenebre ci sono anche i Massoni, che chiamano luce ciò che è tenebre, e<br />

tenebre ciò che è luce e quindi sono tra coloro a cui la Scrittura dice "Guai a loro".<br />

Il fatto che tramite quella disobbedienza il peccato e la condanna si sono estesi a tutti gli uomini è<br />

confermato dall'apostolo Paolo ai Romani quando dice: "Perciò, siccome per mezzo d’un sol uomo<br />

il peccato è entrato nel mondo, e per mezzo del peccato v’è entrata la morte, e in questo modo la<br />

morte è passata su tutti gli uomini, perché tutti hanno peccato... con un sol fallo la condanna si è<br />

estesa a tutti gli uomini, .... per la disubbidienza di un solo uomo i molti sono stati costituiti<br />

peccatori .... , così anche per l’ubbidienza d’un solo, i molti saran costituiti giusti" (Romani 5:12,18,<br />

19).<br />

Quindi - come afferma sempre la Scrittura - i disegni del cuore dell'uomo sono malvagi sin dalla<br />

sua fanciullezza (Genesi 8:21), in quanto gli uomini sono stati formati nell'iniquità e concepiti nel<br />

peccato (Salmo 51:5). Essi sono dunque servi del peccato, che li ripaga con la morte in quanto il<br />

salario del peccato è la morte (Romani 6:23), e perciò sono morti nei loro falli e nelle loro<br />

trasgressioni. E il servizio che essi rendono al peccato li rende anche nemici di Dio.<br />

L'uomo dunque ha bisogno di essere salvato dal peccato, vivificato e riconciliato con Dio, e la<br />

salvezza, la vivificazione e la riconciliazione con Dio l'uomo le ottiene quando si ravvede e crede<br />

che Gesù Cristo è morto per i nostri peccati e risuscitato a cagione della nostra giustificazione.<br />

<strong>La</strong> salvezza dal peccato che Cristo opera nell'uomo che si ravvede e crede coincide con la<br />

rigenerazione o nuova nascita, che consiste in una resurrezione spirituale che sperimenta l'uomo<br />

morto nei suoi peccati e nei suoi falli per mezzo della Parola di Dio e dello Spirito Santo. Nuova<br />

nascita che permette all'uomo di essere spiritualmente vivo e di avere comunione con Dio. Gesù<br />

parlò della nuova nascita ad un dottore dei Giudei di nome Nicodemo, al quale disse che se uno<br />

non è nato di nuovo non può nè vedere e neppure entrare nel regno di Dio (cfr. Giovanni 3:1-5).<br />

I Massoni dunque errano grandemente, e non può essere altrimenti visto che hanno rigettato di<br />

sottomettersi alla Parola di Dio. E quindi la loro cosiddetta rigenerazione o nuova nascita è<br />

menzogna.<br />

133


I figli di Dio<br />

Dottrina massonica<br />

Sul sito della Grande Loggia del Michigan, si legge che 'la <strong>Massoneria</strong> insegna che siccome Dio è<br />

il Creatore, tutti gli uomini e tutte le donne sono i figli di Dio. A motivo di ciò, tutti gli uomini e tutte<br />

le donne sono fratelli e sorelle ...' (www.gl-mi.org/freemasonry-explained.htm - Freemasonry<br />

teaches that: Since God is the Creator, all men and women are the children of God. Because of<br />

that, all men and women are brothers and sisters ...).<br />

Il massone Albert Pike affermò infatti che 'Egli è il nostro Padre, e noi siamo tutti Fratelli' (Albert<br />

Pike, Morals and Dogma, Edizione Italiana, Vol. 2, pag. 175 - 14° Grande Eletto), ed ancora che<br />

attorno agli altari della <strong>Massoneria</strong> 'il Cristiano, l'Ebreo, il Mussulmano, il Buddista, il seguace di<br />

Confucio e di Zoroastro possono riunirsi come fratelli ed accomunarsi nella preghiera al solo Dio<br />

....' (Ibid., pag. 174).<br />

Quindi, la <strong>Massoneria</strong> insegna che tutti gli uomini, a prescindere che siano Cristiani, Buddisti,<br />

Mussulmani, Induisti, Scintoisti, e così via, sono figli di Dio.<br />

Confutazione<br />

Figliuoli di Dio si diventa credendo in Gesù Cristo<br />

Quello che insegna la <strong>Massoneria</strong> è falso, perché la Bibbia dice che figli di Dio sono solo coloro<br />

che credono nel nome del Figliuolo di Dio, secondo che è scritto: “È venuto in casa sua, e i suoi<br />

non l’hanno ricevuto; ma a tutti quelli che l’hanno ricevuto egli ha dato il diritto di diventar figliuoli di<br />

Dio; a quelli, cioè, che credono nel suo nome; i quali non son nati da sangue, né da volontà di<br />

carne, né da volontà d’uomo, ma son nati da Dio” (Giovanni 1:11-13) ed ancora: “Siete tutti figliuoli<br />

di Dio, per la fede in Cristo Gesù” (Galati 3:26).<br />

Quindi tutti gli increduli (e badate bene che molti sono increduli anche se credono che Dio esiste, e<br />

questo perché non credono che Gesù Cristo è il Figlio di Dio morto sulla croce per i nostri peccati e<br />

risorto per la nostra giustificazione) non sono figli di Dio.<br />

Dio è il Padre solo di coloro che Egli ha generato mediante la Parola di verità; come nella vita<br />

naturale per essere definiti figli di Tizio occorre essere stati generati da Tizio, così è in ambito<br />

spirituale, per essere chiamati figli di Dio occorre essere stati generati da Dio, ossia essere nati da<br />

Dio. E questa nascita da Dio o rigenerazione l'uomo la sperimenta quando egli si riconosce<br />

peccatore davanti a Dio, si pente e crede nella morte espiatoria e nella resurrezione di Gesù<br />

Cristo. In quel momento egli NASCE DA DIO e Dio manda nel suo cuore il suo Spirito mediante il<br />

quale egli può gridare: 'Abba! Padre!' secondo che è scritto: "E perché siete figliuoli, Dio ha<br />

mandato lo Spirito del suo Figliuolo nei nostri cuori, che grida: Abba, Padre. Talché tu non sei più<br />

servo, ma figliuolo; e se sei figliuolo, sei anche erede per grazia di Dio" (Galati 4:6-7). E' lo Spirito<br />

134


dunque che attesta - assieme allo spirito di colui che è stato rigenerato - che egli è un figlio di Dio<br />

(cfr. Romani 8:16).<br />

Coloro che invece non diventano figli di Dio, sono chiamati figli d'ira (cfr. Efesini 2:3), figliuoli della<br />

disobbedienza (cfr. Efesini 2:2 - Diodati), ed anche figli del diavolo infatti Gesù quando riprese i<br />

Giudei che lo volevano uccidere disse loro: "Voi siete progenie del diavolo, ch’è vostro padre, e<br />

volete fare i desiderî del padre vostro. Egli è stato omicida fin dal principio e non si è attenuto alla<br />

verità, perché non c’è verità in lui. Quando parla il falso, parla del suo, perché è bugiardo e padre<br />

della menzogna" (Giovanni 8:44), e quando spiegò la parabola delle zizzanie disse: "Colui che<br />

semina la buona semenza, è il Figliuol dell’uomo; il campo è il mondo; la buona semenza sono i<br />

figliuoli del Regno; le zizzanie sono i figliuoli del maligno; il nemico che le ha seminate, è il diavolo;<br />

la mietitura è la fine dell’età presente; i mietitori sono angeli. Come dunque si raccolgono le<br />

zizzanie e si bruciano col fuoco, così avverrà alla fine dell’età presente. Il Figliuol dell’uomo<br />

manderà i suoi angeli che raccoglieranno dal suo regno tutti gli scandali e tutti gli operatori<br />

d’iniquità, e li getteranno nella fornace del fuoco. Quivi sarà il pianto e lo stridor de’ denti. Allora i<br />

giusti risplenderanno come il sole nel regno del Padre loro. Chi ha orecchi, oda" (Matteo 13:37-43).<br />

Anche l'apostolo Giovanni fa una distinzione tra i figli di Dio e i figli del diavolo, dicendo: "Da<br />

questo sono manifesti i figliuoli di Dio e i figliuoli del diavolo: chiunque non opera la giustizia non è<br />

da Dio; e così pure chi non ama il suo fratello" (1 Giovanni 3:10).<br />

Alla luce di quanto dice la Scrittura, dunque, non si può che ribadire che la <strong>Massoneria</strong> è dal<br />

diavolo, il padre della menzogna, che quindi tramite di essa seduce le persone.<br />

Salvezza e vita futura<br />

Dottrina massonica<br />

I massoni pensano che la salvezza sia una questione di auto-miglioramento, di moralità, e buone<br />

opere, inclusa l'obbedienza all'obbligo massone e alle più alte autorità massoniche. <strong>La</strong> fede<br />

nell'espiazione compiuta da Gesù non ha niente a che fare con la salvezza, che per loro è<br />

piuttosto una questione di illuminazione, passo dopo passo, che giunge attraverso l'iniziazione nei<br />

gradi massonici e nei loro misteri.<br />

Albert Mackey nella sua Enciclopedia della Libera Muratoria, alla voce 'apron' (Grembiule) afferma:<br />

'Tramite la pelle dell'agnello al Massone viene ricordata quella purità di vita e rettitudine di condotta<br />

che sono così essenzialmente necessarie per guadagnare l'ammissione dentro la Loggia<br />

Celestiale sopra, dove il Supremo Architetto dell'Universo presiede', mentre nel suo Lessico della<br />

Libera Muratoria afferma sempre alla voce 'grembiule' che 'dal suo colore immacolato e<br />

dall'innocenza dell'animale dal quale esso proviene noi veniamo ammoniti a conservare quella<br />

purezza senza macchia di vita e di condotta che sola ci permetterà di presentarci davanti al Gran<br />

Maestro dell'Universo mondi dal peccato e dal vizio'. (www.freemasonsfreemasonry.com/lessico_massoneria.html).<br />

Il massone J. D. Buck afferma che '... la salvezza per fede e l'espiazione vicaria non furono<br />

insegnate da Gesù come sono interpretate oggi, e queste dottrine non sono neppure insegnate<br />

135


nelle scritture esoteriche. Esse sono delle posteriori e ignoranti perversioni delle dottrine originali'<br />

(J. D. Buck, Mystic Masonry, pag. 57).<br />

Al funerale di un Massone viene detto tra le altre cose: 'Questo Massone è stato fedele a tutti i<br />

nostri insegnamenti, e il grembiule che egli ora indossa nella bara rappresenta quella purità di vita<br />

e di condotta tramite cui egli ora guadagnerà l'ammissione nella Loggia Celestiale di sopra' (citato<br />

in Keith Harris, The Masonic/Christian conflict explained, [Il conflitto Massonico/Cristiano spiegato],<br />

The Olive Press, USA 2005, pag. 31).<br />

Elvio Sciubba, un importante massone del GOI e 33°g rado del Rito Scozzese Antico ed Accettato,<br />

ha affermato in una nota di commento al 4° di Morals and Dogma: 'Fare il bene è giusto in sè e<br />

non esiste altra ricompensa che il premio di un'altra vita, di cui non saremo mai certi finchè non<br />

concluderemo senza macchie di fronte alla inconoscibile giustizia divina questa nostra vita' (Nota<br />

di Commento di Elvio Sciubba, in Albert Pike, Morals and Dogma, Edizione Italiana, Vol. 2, pag. 16<br />

- 4° Maestro Segreto).<br />

Albert Pike, il Gran Comandante Sovrano della <strong>Massoneria</strong> del RSAA della Giurisdizione del Sud<br />

degli Stati Uniti, ha affermato 'che ogni cosa che l'uomo si mette a fare, se è fatta bene e con fede,<br />

lo aiuta naturalmente a conquistarsi la salvezza' (Albert Pike, Morals and Dogma, Edizione<br />

Italiana, Vol. 2, pag. 153 - 13° Cavaliere dell'Arc o Reale di Salomone). Ovviamente per 'fede', Pike<br />

intende fede nell'esistenza di un Dio qualsiasi.<br />

Quindi i massoni insegnano una salvezza attraverso opere o attraverso uno sviluppo caratteriale e<br />

non attraverso la fede in Cristo. Per la <strong>Massoneria</strong>, in altre parole, è sufficiente che un Massone<br />

riconosca di credere in un Essere Supremo, e che la sua legge sia la sua guida e che egli si sforzi<br />

di vivere per la sua 'fede'; per il resto essa non si interessa di quali possono essere gli altri suoi<br />

articoli di fede, perchè insegna che il massone sarà ricevuto nella loggia di sopra a causa della sua<br />

giusta condotta. Inoltre, la <strong>Massoneria</strong> non parla mai dell'inferno in nessuno dei suoi rituali e in<br />

nessuna delle sue cerimonie dei tre gradi della <strong>Massoneria</strong> Azzurra, dei dieci gradi del Rito di York<br />

e dei trentatre gradi del Rito Scozzese. <strong>La</strong> <strong>Massoneria</strong> quindi non mette in guardia gli uomini<br />

dall'inferno, e questo perchè essa considera la Bibbia solo un simbolo!<br />

Altra cosa da dire in merito alla vita futura è questa. <strong>La</strong> <strong>Massoneria</strong> insegna che dopo la morte<br />

l'anima dovrà passare un tempo di purificazione o di perfezionamento prima di poter raggiungere<br />

la meta celeste. Ecco infatti cosa ha affermato Albert Pike: '.... il Massone deve prima arrivare al<br />

solido convincimento, fondato sulla ragione, che egli ha in sè una natura spirituale, un'anima che<br />

non muore quando il corpo è decomposto, ma continua ad esistere ed ad andare verso la<br />

perfezione, attraverso gli stadi dell'eternità' (Albert Pike, Morals and Dogma, Edizione Italiana, Vol.<br />

3, pag. 284 - 32° Sublimi Principi del Real Segreto ). Questa è la ragione per cui Pike riconosce<br />

come veraci alcuni elementi concernenti la dottrina della reincarnazione: 'Anche la dottrina della<br />

trasmigrazione delle anime, universalmente diffusa tra gli Indù e gli Egizi, riposava sulla base<br />

dell'antica religione primitiva, e si riconnetteva a un sentimento puramente religioso. Tale dottrina<br />

aveva in sè questo nobile elemento di verità: poichè l'uomo aveva vagato nel peccato e si era<br />

allontanato da Dio, sarebbero serviti molti sforzi e sarebbe stato necessario affrontare le fatiche di<br />

un lungo e penoso pellegrinaggio prima che l'uomo potesse ricongiungersi alla fonte di tutte le<br />

perfezioni. Essa si esprimeva anche nella ferma convinzione e positiva certezza che niente di<br />

difettoso, impuro o macchiato di colpe terrene, possa mai entrare nella pura regione dei perfetti<br />

spiriti, ed essere eternamente unito a Dio. Perciò l'anima doveva superare molte difficili prove e<br />

conoscere successive e graduali purificazioni prima di raggiungere la meta celeste' (Ibid., pag. 201<br />

- 28° Cavaliere del Sole).<br />

136


Da qui si spiega il fatto che nella <strong>Massoneria</strong> è presente anche la credenza nella reincarnazione.<br />

Albert Mackey per esempio sosteneva di essere la reincarnazione di Jacques De Molay (1244<br />

circa - 1314), l'ultimo Maestro dei Cavalieri Templari. Anche il pastore valdese Ugo Janni (1865-<br />

1938), che era massone, credeva nella reincarnazione (non sappiamo però di chi si credeva<br />

essere la reincarnazione), dandogli una interpretazione diciamo 'cristiana'! Jim Shaw, ex 33° del<br />

Rito Scozzese, credeva anche lui nella reincarnazione, prima di convertirsi a Cristo (cfr. Jim Shaw,<br />

The Deadly Deception, pag. 85). E nel corso del tempo tanti altri Massoni hanno sostenuto l'eresia<br />

della reincarnazione: d'altronde la reincarnazione faceva parte di diverse religioni antiche sui cui<br />

misteri si basa la <strong>Massoneria</strong>, e quindi non deve sorprendere la sua accettazione da parte di tanti<br />

massoni. E così ci sono massoni che credono che prima di raggiungere la Gran Loggia Celeste<br />

dovranno reincarnarsi!<br />

Confutazione<br />

<strong>La</strong> salvezza è per grazia, mediante la fede in Gesù Cristo<br />

<strong>La</strong> Sacra Scrittura afferma invece che tutti hanno peccato (cfr. Romani 3:23), perciò tutti sono<br />

schiavi del peccato che commettono secondo che é scritto: "Chi commette il peccato è schiavo del<br />

peccato" (Giovanni 8:34). Ma essa afferma anche che il peccatore può essere affrancato dalla<br />

schiavitù del peccato. In che maniera? Deve soltanto ravvedersi dai propri peccati e credere nel<br />

Signore Gesù Cristo. Ma perché dopo essersi pentito è necessario che creda in Gesù Cristo?<br />

Perché Egli è colui che è stato mandato da Dio a salvare gli uomini dai loro peccati. L’angelo che<br />

apparve a Giuseppe prima che Maria partorisse Gesù gli disse infatti: "E’ lui che salverà il suo<br />

popolo dai loro peccati" (Matteo 1:21) e Gesù stesso disse che era venuto nel mondo per salvarlo<br />

(cfr. Giovanni 12:47).<br />

Ma in che maniera Gesù venne a salvare l’uomo dal peccato? Offrendo in sacrificio la sua carne e<br />

il suo sangue. Vediamo di spiegare questo concetto fondamentale partendo dal peccato. Il peccato<br />

è entrato nel mondo tramite un uomo solo di nome Adamo e questo peccato è passato su tutti gli<br />

uomini, per cui tutti hanno peccato (cfr. Romani 5:12). Ma che cosa rende forte il peccato<br />

nell’uomo? <strong>La</strong> legge, perché come dice Paolo essa è "la forza del peccato" (1 Corinzi 15:56).<br />

Sempre Paolo spiega questo quando dice che: "Il peccato, còlta l’occasione, per mezzo del<br />

comandamento, mi trasse in inganno; e, per mezzo d’esso, m’uccise" (Romani 7:11). In altre<br />

parole il peccato fa leva sulla legge per portare la morte nell’uomo; la legge è sì buona e santa, ma<br />

il peccato si usa di essa proprio per cagionare la morte nell’uomo. Così il peccato omicida si usa<br />

delle legge data da Dio ad Israele, e perciò buona, per uccidere spiritualmente le persone. Quindi<br />

occorreva annullare il peccato, cioè spogliarlo del suo potere che aveva sull’uomo. E Gesù ha fatto<br />

proprio questo con il suo sacrificio sulla croce, ha annullato il peccato (cfr. Ebrei 9:26); lo ha potuto<br />

fare questo perché egli si è caricato delle nostre iniquità morendo sulla croce per noi tutti (cfr. Isaia<br />

53:6,11,12). Ecco perché chi crede in lui viene affrancato dal peccato perché Gesù sulla croce ha<br />

crocifisso il suo (di chi crede) vecchio uomo (cfr. Romani 6:6-7). Quindi chi crede in Cristo muore<br />

con Cristo al peccato; e di conseguenza la legge cessa di dominarlo perché la legge signoreggia<br />

l’uomo solo mentre egli vive e non anche dopo che è morto. Ed il credente mediante il corpo di<br />

Cristo è morto alla legge, a quella cioè che lo teneva soggetto a schiavitù, per appartenere ad un<br />

altro, cioè a colui che è risorto dai morti (cfr. Romani 7:1-6).<br />

137


Come ho già detto, la liberazione dal dominio dal peccato avviene mediante la fede in Cristo, non<br />

quindi mediante le opere, sia che esse siano compiute prima o dopo avere creduto, o magari<br />

mediante il battesimo che si riceve dopo avere creduto in Gesù, ma soltanto mediante la fede.<br />

Ecco perché la salvezza è per grazia, perché per ottenerla è necessario solo credere in Colui che<br />

libera dal peccato, cioè Gesù. E dato che si riceve per la grazia di Dio e non per i nostri meriti,<br />

l’uomo davanti a Dio non ha nulla di che gloriarsi. Egli può solo gloriarsi nel Signore, cioè gloriarsi<br />

di avere ricevuto dalla sua mano questa grande salvezza esclusivamente per la sua grande<br />

misericordia.<br />

Ecco alcune Scritture che attestano in maniera inequivocabile che si viene salvati soltanto<br />

mediante la fede, e quindi per grazia e non per opere.<br />

- Paolo e Sila, quando il carceriere di Filippi chiese loro: "Signori, che debbo io fare per esser<br />

salvato?" (Atti 16:30), gli risposero: "Credi nel Signor Gesù, e sarai salvato tu e la casa tua" (Atti<br />

16:31).<br />

- Paolo disse ai Romani: "Io non mi vergogno dell’Evangelo; perché esso é potenza di Dio per la<br />

salvezza d’ogni credente" (Romani 1:16).<br />

- Paolo dice agli Efesini: "Poiché gli è per grazia che voi siete stati salvati, mediante la fede; e ciò<br />

non vien da voi; è il dono di Dio. Non è in virtù d’opere, affinché niuno si glorî...." (Efesini 2:8,9).<br />

- Paolo dice ai Tessalonicesi: "Ma noi siamo in obbligo di render del continuo grazie di voi a Dio,<br />

fratelli amati dal Signore, perché Iddio fin dal principio vi ha eletti a salvezza mediante la<br />

santificazione nello Spirito e la fede nella verità" (2 Tessalonicesi 2:13).<br />

- Paolo dice ai Corinzi: "Fratelli, io vi rammento l’Evangelo che v’ho annunziato, che voi ancora<br />

avete ricevuto, nel quale ancora state saldi, e mediante il quale siete salvati..." (1 Corinzi 15:1), poi<br />

dice loro l’Evangelo che gli aveva annunziato, ed infine dice: "Così noi predichiamo, e così voi<br />

avete creduto" (1 Corinzi 15:11).<br />

- Paolo dice nell’epistola a Tito: "Anche noi eravamo una volta insensati, ribelli, traviati, servi di<br />

varie concupiscenze e voluttà, menanti la vita in malizia ed invidia, odiosi e odiantici gli uni gli altri.<br />

Ma quando la benignità di Dio, nostro Salvatore, e il suo amore verso gli uomini sono stati<br />

manifestati, Egli ci ha salvati non per opere giuste che noi avessimo fatte, ma secondo la sua<br />

misericordia, mediante il lavacro della rigenerazione e il rinnovamento dello Spirito Santo..." (Tito<br />

3:3-5).<br />

- Paolo dice a Timoteo che Dio "ci ha salvati e ci ha rivolto una santa chiamata, non secondo le<br />

nostre opere, ma secondo il proprio proponimento e la grazia che ci è stata fatta in Cristo Gesù<br />

avanti i secoli, ma che è stata ora manifestata coll’apparizione del Salvator nostro Cristo Gesù..."<br />

(2 Timoteo 1:9,10).<br />

- Pietro disse a Gerusalemme, dinanzi agli altri apostoli e agli anziani: "Anzi, noi crediamo d’esser<br />

salvati per la grazia del Signor Gesù, nello stesso modo che loro" (Atti 15:11).<br />

- Gesù nei giorni della sua carne disse queste parole a due donne: "<strong>La</strong> tua fede t’ha salvata" (Luca<br />

8:48; 7:50): le disse alla donna che fu guarita dal suo flusso di sangue, e a quella donna peccatrice<br />

che gli rigò di lacrime i suoi piedi e glieli asciugò coi suoi capelli e glieli unse d’olio. Ad uno di quei<br />

dieci lebbrosi che egli guarì, ed a Bartimeo disse le medesime parole, vale a dire: "<strong>La</strong> tua fede t’ha<br />

salvato" (Luca 17:19; 18:42).<br />

138


- Paolo dice ai Romani: "Questa è la parola della fede che noi predichiamo; perché, se con la<br />

bocca avrai confessato Gesù come Signore, e avrai creduto col cuore che Dio l’ha risuscitato dai<br />

morti, sarai salvato; infatti col cuore si crede per ottener la giustizia e con la bocca si fa<br />

confessione per esser salvati. Difatti la Scrittura dice: Chiunque crede in lui, non sarà svergognato.<br />

Poiché non v’è distinzione fra Giudeo e Greco; perché lo stesso Signore è Signore di tutti, ricco<br />

verso tutti quelli che lo invocano; poiché chiunque avrà invocato il nome del Signore, sarà salvato"<br />

(Romani 10:8-13).<br />

Alla luce di quanto afferma la Bibbia sulla salvezza, è evidente dunque che i Massoni hanno<br />

annullato la grazia di Dio perchè fanno dipendere la salvezza dell’uomo dalle sue opere, e perciò<br />

dichiarano che Gesù Cristo è morto inutilmente! I Massoni perciò proclamano una falsa ed<br />

ingannevole via della salvezza, in quanto hanno reso vano il sacrificio espiatorio di Cristo. Si può<br />

tranquillamente dire che il Vangelo che proclama la <strong>Massoneria</strong> è un altro Vangelo e coloro che lo<br />

annunziano sono anatema! E quindi coloro che lo accettano andranno di certo all'inferno quando<br />

moriranno (cioè nell'Ades o soggiorno dei morti che è il luogo di tormento dove vanno le anime dei<br />

peccatori - cfr. Luca 16:19-31 - in attesa del giorno del giudizio quando essi risorgeranno per<br />

essere giudicati e gettati in un altro luogo di tormento chiamato stagno ardente di fuoco e di zolfo<br />

dove saranno tormentati per l'eternità - cfr. Apocalisse 20:12-15; 21:8; 14:10-11) perchè la<br />

Scrittura afferma che "tutti coloro che si basano sulle opere della legge sono sotto maledizione;<br />

perché è scritto: Maledetto chiunque non persevera in tutte le cose scritte nel libro della legge per<br />

metterle in pratica!" (Galati 3:10), mentre coloro che hanno la fede in Cristo sono benedetti con il<br />

credente Abramo e quindi quando muoiono si dipartono dal corpo e vanno ad abitare con il<br />

Signore in cielo (cfr. Filippesi 1:23; 2 Corinzi 5:8; Apocalisse 6:9).<br />

Come può quindi un discepolo di Cristo entrare a far parte di una istituzione che rigetta e disprezza<br />

il Vangelo del nostro Signore Gesù Cristo, illudendo le persone che con le loro opere buone si<br />

possono guadagnare l'entrata in cielo mentre invece esse andranno all'inferno? Come può un<br />

Cristiano entrare a far parte di una istituzione che rigetta l'affermazione di Paolo secondo cui "il<br />

dono di Dio è la vita eterna in Cristo Gesù, nostro Signore" (Romani 6:23), perchè questa<br />

istituzione rifiuta di accettare che "chi crede nel Figliuolo ha vita eterna; ma chi rifiuta di credere al<br />

Figliuolo non vedrà la vita, ma l’ira di Dio resta sopra lui" (Giovanni 3:36)?<br />

Concludo confutando la tesi della purificazione dell'anima dopo la morte.<br />

<strong>La</strong> Scrittura afferma che coloro che sono in Cristo, non sono più sotto la condanna di Dio, in<br />

quanto sono stati giustificati per grazia mediante la fede in Cristo, e quindi sono stati purificati<br />

appieno dai loro peccati mediante il prezioso sangue di Gesù Cristo, e perciò nel momento in cui<br />

moriranno la loro anima si dipartirà ed andrà in cielo con il Signore. Non è previsto nessun periodo<br />

di purificazione o perfezionamento una volta che il Cristiano si diparte dal corpo, ma solo la<br />

resurrezione del suo corpo che avverrà al ritorno di Cristo, e mediante la quale si compirà la<br />

redenzione del corpo. E questo perchè chi crede in Cristo, riceve la perfezione quanto alla<br />

coscienza, secondo che è scritto: "Perché con un’unica offerta egli [Cristo] ha per sempre resi<br />

perfetti quelli che son santificati" (Ebrei 10:14). E quindi non è prevista neppure alcuna<br />

reincarnazione!<br />

Quanto è differente dunque la dottrina cristiana sul dopo la morte da quella massonica! E perchè<br />

questo? Perchè i Cristiani si basano sulla Scrittura, che è la Parola di Dio, e non sulle profane<br />

ciance delle religioni misteriche dell'antichità. E poi soprattutto perchè la fede di un Cristiano è<br />

nella morte espiatoria di Cristo e nella sua resurrezione avvenuta a cagione della nostra<br />

giustificazione, e quindi la sua fede è nel prezioso sangue versato da Cristo Gesù: mentre il<br />

139


Massone per la sua salvezza confida in sè stesso, ossia nei suoi sforzi e sacrifici da lui fatti per il<br />

progresso suo e di quello dell'umanità, che però non possono in nessuna maniera purificarlo dai<br />

suoi peccati e neppure dargli la vita eterna. Ricordatevi infatti che la <strong>Massoneria</strong> non si basa per<br />

niente sulla fede nell'espiazione compiuta da Gesù Cristo, perchè rigetta categoricamente la<br />

dottrina dell'espiazione che infatti non fa parte della <strong>Massoneria</strong>, in quanto per i Massoni 'la<br />

salvezza per fede e l'espiazione vicaria .... sono delle posteriori e ignoranti perversioni delle<br />

dottrine originali'.<br />

I massoni quindi non raggiungeranno mai la meta celeste, ma raggiungeranno l'inferno, che<br />

aspetta di aprire la sua bocca per inghiottirli. Perchè all'inferno sono destinati tutti coloro che non<br />

credono nell'opera espiatoria di Cristo Gesù. Gli empi se ne andranno al soggiorno dei morti, dice<br />

la Scrittura. Lo sappiano dunque i Massoni dove stanno andando.<br />

<strong>La</strong> luce e le tenebre<br />

Dottrina massonica<br />

<strong>La</strong> <strong>Massoneria</strong> insegna che tutti i 'profani', cioè coloro che non sono Massoni, sono dei miserabili,<br />

ciechi e perduti nelle tenebre spirituali. Solamente l'iniziazione nei gradi e nei misteri della<br />

<strong>Massoneria</strong> può trasportarli dalle tenebre alla luce, purificarli e impartirgli la nuova vita. 'I Liberi<br />

Muratori sono enfaticamente chiamati 'Figli della Luce' .... mentre i profani o non iniziati (non<br />

Massoni) che non hanno ricevuto questa conoscenza .... viene detto che sono nelle tenebre'<br />

(Masonic Dictionary, alla voce 'Light', Consolidated Book Pub, 1963).<br />

'Applicato al simbolismo Massonico, essa (l'oscurità) serve a ricordare al candidato la sua<br />

ignoranza, che la <strong>Massoneria</strong> deve illuminare; la sua natura malvagia, che la <strong>Massoneria</strong> deve<br />

purificare; il mondo nella cui oscurità egli vaga e da cui la <strong>Massoneria</strong> deve riscattarlo' (Albert<br />

Mackey, Manual of the Lodge, pag. 39).<br />

'Anche i massoni viaggiano alla ricerca della luce spirituale, che soltanto può essere trovata<br />

all'oriente da dove essa trae origine, ed avendone ottenuto il possesso, essi hanno assunto il<br />

nome di 'Figli della Luce'. Ma la luce della massoneria, emanandosi dalla sorgente di ogni purezza<br />

e perfezione è pura ....' (Albert G. Mackey, Lessico della Libera Muratoria, voce 'Luce').<br />

'Nella <strong>Massoneria</strong>, l'oscurità che avvolge la mente dei non iniziati (non massoni) viene rimossa<br />

dallo splendore della Luce Massonica. I Massoni sono appropriatamente chiamati i Figli della Luce'<br />

(Lightfoot's Manual of the Lodge, pag. 175).<br />

<strong>La</strong> luce di cui parla la <strong>Massoneria</strong> si trova nella Cabala infatti Albert Pike ha affermato: '<strong>La</strong><br />

<strong>Massoneria</strong> è una ricerca della luce. Quella ricerca ci porta indietro, come voi vedete, alla Cabala.<br />

In quell'antico e poco compreso miscuglio di assurdità e filosofia [medley of absurdity and<br />

philosophy] l'iniziato troverà la sorgente di molte dottrine; e potrà con il passare del tempo arrivare<br />

a capire i filosofi Ermetici, gli Alchimisti, tutti i pensatori antipapali del Medio Evo, ed Emmanuel<br />

Swedenborg' (Albert Pike, Morals and Dogma, pag. 741 - 28° Cavaliere del sole -<br />

http://www.sacred-texts.com/mas/md/md29.htm). <strong>La</strong> Cabala è la tradizione esoterica-occultistica<br />

ebraica (molto apprezzata negli ambienti dell'occulto, dello spiritismo e della stregoneria); Pike la<br />

140


definisce 'la chiave delle scienze occulte' (Albert Pike, Morals and Dogma, Edizione Italiana, Vol. 3,<br />

pag. 203 - 28° Cavaliere del sole) e afferma che, c ome la <strong>Massoneria</strong>, la dottrina cabalistica tende<br />

'alla perfezione spirituale dell'uomo e alla fusione delle varie religioni e delle diverse popolazioni' e<br />

sostiene che 'tutti gli uomini sono fratelli' (Ibid., pag. 203); mentre Swedenborg era uno spiritista!<br />

<strong>La</strong> luce di cui parla la <strong>Massoneria</strong> non è altro quindi che tenebre, fitta oscurità, in cui colui che vi<br />

cammina non sa dove va perchè ha gli occhi chiusi.<br />

Peraltro, va detta una cosa fondamentale per capire che in effetti i Massoni non hanno nessuna<br />

luce. Al candidato massone, sin da quando entra nella loggia la prima volta viene detto che egli<br />

sarà trasportato nella luce, ma il fatto è che una volta diventato apprendista, per lui inizierà un<br />

viaggio alla ricerca della luce, che passerà per gli altri gradi ma senza mai raggiungere la luce. Egli<br />

potrà raggiungere pure il trentaduesimo grado del Rito Scozzese, ma sarà ancora in cerca della<br />

luce. Infatti al candidato al 32° grado viene detto che egli ancora non ha raggiunto la luce: ha sì<br />

raggiunto la cima della montagna, ma questa cima è coperta da nubi e foschia, per cui la luce è<br />

ancora oscurata, è insomma da qualche parte là oltre lui! Ecco perchè Albert Pike ha definito la<br />

<strong>Massoneria</strong> 'una marcia e una lotta verso la luce' (Albert Pike, Morals and Dogma, pag. 32 - 2°<br />

Compagno d'Arte - http://www.sacred-texts.com/mas/md/md03.htm).<br />

Confutazione<br />

Gesù Cristo è la luce del mondo, e solo i suoi discepoli sono quindi nella luce<br />

Gesù Cristo è la luce del mondo, e coloro che lo seguono sono i figli della luce. Solo da Cristo si<br />

può essere illuminati dunque, e al di fuori di Lui ci sono tenebre fitte, nelle quali si trovano gli<br />

uomini tra cui i Massoni. Gesù disse infatti: "Io son la luce del mondo; chi mi seguita non<br />

camminerà nelle tenebre, ma avrà la luce della vita" (Giovanni 8:12), e l'apostolo Pietro: "Ma voi<br />

siete una generazione eletta, un real sacerdozio, una gente santa, un popolo che Dio s’è<br />

acquistato, affinché proclamiate le virtù di Colui che vi ha chiamati dalle tenebre alla sua<br />

maravigliosa luce" (1 Pietro 2:9), e Paolo: "... già eravate tenebre, ma ora siete luce nel Signore"<br />

(Efesini 5:8).<br />

Ho detto che anche i Massoni sono nelle tenebre fitte, perchè essi non considerano Gesù la luce<br />

del mondo, e difatti non lo seguono. Basta considerare che per loro Gesù è semplicemente uno dei<br />

tanti maestri di morale, per capire che non possono essere nella luce. In realtà per avere la luce<br />

della vita, i Massoni devono rigettare la <strong>Massoneria</strong> che costituisce tenebre agli occhi di Dio, e per<br />

fare questo devono ravvedersi e credere in Gesù Cristo.<br />

Anche qui dunque sorge spontanea la domanda: come può un Cristiano, un vero figlio della luce,<br />

entrare in una organizzazione la cui sbandierata luce non è altro che fitta oscurità? Non è forse<br />

vero che se un Cristiano facesse un tale passo, egli entrerebbe a far parte di coloro a cui la<br />

Scrittura dice: "Guai a quelli che chiaman bene il male, e male il bene, che mutan le tenebre in<br />

luce e la luce in tenebre, che mutan l’amaro in dolce e il dolce in amaro!" (Isaia 5:20)?<br />

141


Il soprannaturale (lingue, visioni, rivelazioni, e miracoli)<br />

Dottrina massonica<br />

L'essenza stessa della <strong>Massoneria</strong> - almeno, ad esempio, di quella italiana - è il naturalismo.<br />

Questo spiega il culto della ragione umana e della libertà illimitata dell'uomo non sottoposta a<br />

nessuna legge divina, come anche la sua avversione verso il soprannaturale di cui parla la Parola<br />

di Dio. Si può tranquillamente dire che la <strong>Massoneria</strong> è al servizio e alla difesa della religione<br />

naturale, che distrugge e soffoca ogni forma di soprannaturale. Per cui uno dei suoi scopi è quello<br />

di eliminare il soprannaturale dal Cristianesimo. «<strong>La</strong> <strong>Massoneria</strong> è un'istituzione che ha il suo<br />

principio nella Ragione» (S. Farina, Il Libro dei Rituali del Rito Scozzese Antico e Accettato,<br />

Piccinelli, Roma 1946, pag. 59); infatti i massoni affermano, «per noi massoni [...] il criterio più alto<br />

(unico) è la ragione» (cfr. Era Nuova, marzo 1947, pag. 30), che è al centro della realtà massonica.<br />

Quindi, l'Iddio onnipotente creatore e autore della Rivelazione trasmessaci, è stato sostituito dalla<br />

ragione umana che è quella che deve dominare ed avere la supremazia nella vita dell'uomo. E<br />

proprio questa ragione fa capire ai Massoni la differenza tra il vero e il falso e gli fa rigettare i<br />

pregiudizi, le superstizioni e le false credenze diffuse dalla Bibbia, come il fatto che Dio intervenga<br />

nella nostra vita con miracoli, visioni o ci parli personalmente con una voce udibile. Essa - dicono<br />

loro - «ci fà distinguere il vero dal falso [...], dissipa i pregiudizi, i vani terrori, sostituisce le<br />

credenze false, assurde e insensate, con nozioni sane, chiare, intelligibili [...], nozioni basate sulla<br />

natura, ed è superfluo aggiungere che esse sono divine» (S. Farina, op. cit., pag. 132).<br />

Dunque, bisogna che il Cristiano che aderisce alla <strong>Massoneria</strong> smetta di basare la propria fede<br />

sulla Bibbia per basarla invece sulla ragione: bisogna in altre parole che egli innalzi nel suo cuore<br />

un altare alla 'dea' ragione! «Svanita l'ingenua fede che alla maggior parte di noi venne inculcata<br />

nei teneri anni dell'infanzia; affermatasi nell'età matura l'esigenza imperativa di sottoporre i più<br />

ardui problemi della vita, i più reconditi misteri del mondo, all'indagine e al vaglio del libero esame,<br />

il muratore divenuto veramente affrancato da ogni giogo, deve muovere alla ricerca di una nuova<br />

luce che gli derivi dal felice connubio della ragione e delle nozioni scientifiche naturali» (Cfr.<br />

Onoranze al Gran Maestro della <strong>Massoneria</strong> Italiana Ugo Lenzi, Coppini, Firenze 1952, pag. 26).<br />

E 'il Gran Maestro' Lenzi indica la via maestra della ragione: «Io spero che ognuno di noi, che ha<br />

chiesto di entrare in questo Tempio, ha compreso che è uscito da un altro Tempio - dove si<br />

adoravano gli dèi falsi e bugiardi - ed è entrato qui dove si venera il trinomio e si sente, in modo<br />

fraterno, l'amore [...]. Usciti dai Templi dedicati a dèi falsi e bugiardi, entrati nel Tempio della luce e<br />

della verità, voi non potete essere degli indifferenti; voi avete una religione [...]. Il legame fraterno<br />

che ci unisce insieme è, appunto, il legame che deriva da un alto principio. È nella ricerca del vero,<br />

nel dubitare quotidianamente, nel volere ogni giorno accrescere il patrimonio delle nostre<br />

cognizioni, è - come dicono gli antichi - nel togliere il velo alla misteriosa dea Iside, la nostra<br />

religione! Religione che la <strong>Massoneria</strong> professa e che istilla nell'animo dei propri adepti, perché<br />

essi - apostoli di luce e di verità - escano dal chiuso dei templi, vadano in mezzo ai profani,<br />

illuminino il cammino di coloro che sono ancora nelle tenebre, portino la fiaccola di questa fede<br />

antica e nuova, basata sulla scienza, basata sulla ragione, basata sull'intuizione esoterica degli alti<br />

misteri dell'Universo» (cfr. Gran Loggia Nazionale dei Liberi Muratori d'Italia, 1951, pag. 50).<br />

<strong>La</strong> religione massonica quindi non fa che basarsi sul deismo che - come si legge sul sito<br />

dell'Unione Mondiale dei Deisti (World Union of Deists) - 'nega la rivelazione [...] e ammette solo<br />

142


l’esistenza di un Dio come causa del mondo, e una forma di religione naturale fondata sulla<br />

ragione' per cui è la ragione che permette all'uomo di conoscere Dio; ed oltre a ciò 'il deismo<br />

combatte tutte le superstizioni che sono frutto di ignoranza popolare'<br />

(http://www.deism.com/deismitalian.htm). D'altronde il noto scrittore massone J. G. Findel (1828-<br />

1905) nel suo History of the Freemasonry from its rise down to the present day (Storia della<br />

<strong>Massoneria</strong> dalla sua nascita fino ad oggi) ha confermato la chiara influenza del Deismo sulla<br />

<strong>Massoneria</strong> affermando che 'l'ultimo e nello stesso tempo più decisivo agente nella realizzazione<br />

della trasformazione della <strong>Massoneria</strong>, fu quel movimento intellettuale conosciuto con il nome di<br />

Deismo Inglese, che con franchezza rigettava ogni Rivelazione e tutti i Dogmi religiosi, e sotto il<br />

vittorioso stendardo della ragione e della critica ruppe tutte le barriere sul suo sentiero .... E'<br />

innegabile che deve trovarsi un certo collegamento spirituale tra questo movimento e la Fraternità<br />

dei Massoni, come in seguito apparve ... Questa Rivoluzione intellettuale deve necessariamente<br />

avere esercitato una importante influenza sulla Fraternità dei Massoni, e non possiamo dubitare<br />

che essa contribuì essenzialmente alla sua finale trasformazione da una società operativa ad una<br />

universale speculativa' (J. G. Findel, History of the Freemasonry from its rise down to the present<br />

day, Asher & Co., Londra, 1866, pag. 133,134).<br />

In questa religione dunque non può esserci spazio per il parlare in lingue, le visioni, le rivelazioni<br />

da parte di Dio, e i miracoli. Che sono queste cose se non superstizioni e assurdità trasmesse<br />

dalla Chiesa? Ma i Massoni errano grandemente perchè non conoscono nè le Scritture e neppure<br />

la potenza di Dio.<br />

Confutazione<br />

Il nostro Dio opera cose meravigliose<br />

<strong>La</strong> Sacra Scrittura insegna che esiste un battesimo, chiamato battesimo con lo Spirito Santo, che<br />

fu quello che sperimentarono i circa centoventi il giorno della Pentecoste e che consistette in un<br />

riempimento di Spirito Santo, riempimento che fu immediatamente accompagnato da un parlare in<br />

lingue straniere a loro sconosciute. Fenomeno questo predetto da Gesù Cristo quando disse a<br />

proposito dei segni che accompagneranno coloro che avranno creduto "nel mio nome ….<br />

parleranno in lingue nuove" (Marco 16:17).<br />

E fenomeno questo che accompagnò anche altri battesimi con lo Spirito Santo registrati nel libro<br />

degli Atti (non in tutti gli altri battesimi con lo Spirito Santo registrati viene menzionato il fenomeno<br />

del parlare in lingue, ma questo solo perchè Dio non volle che fosse scritto proprio in tutti i casi e<br />

non perché non si verificò in tutti i casi), che sono quello della casa di Cornelio secondo che è<br />

scritto: "Mentre Pietro parlava così, lo Spirito Santo cadde su tutti coloro che udivano la Parola. E<br />

tutti i credenti circoncisi che erano venuti con Pietro, rimasero stupiti che il dono dello Spirito Santo<br />

fosse sparso anche sui Gentili; poiché li udivano parlare in altre lingue, e magnificare Iddio" (Atti<br />

10:44-46); e il caso dei circa dodici discepoli di Efeso secondo che è scritto: "Udito questo, furon<br />

battezzati nel nome del Signor Gesù; e dopo che Paolo ebbe loro imposto le mani, lo Spirito Santo<br />

scese su loro, e parlavano in altre lingue, e profetizzavano. Erano, in tutto, circa dodici uomini" (Atti<br />

19:5-7).<br />

143


Il parlare in altre lingue quindi è, in base all’insegnamento biblico, il segno esteriore che<br />

caratterizza o che evidenzia il battesimo con lo Spirito Santo. Riguardo al parlare in altre lingue va<br />

però precisato che mentre tutti coloro che sperimentano il battesimo con lo Spirito Santo parlano in<br />

lingue, non tutti hanno il dono della diversità delle lingue perché questo è la capacità data dallo<br />

Spirito Santo solo ad alcuni credenti di parlare più lingue straniere e non una sola (cfr. 1 Corinzi<br />

12:10). Ecco perché Paolo dice ai santi di Corinto: "Parlan tutti in altre lingue?" (1 Corinzi 12:30).<br />

Comunque, a prescindere che chi è stato battezzato con lo Spirito Santo abbia o meno il dono<br />

della diversità delle lingue, il parlare in lingue è un parlare rivolto a Dio perché Paolo dice: "Perché<br />

chi parla in altra lingua non parla agli uomini, ma a Dio; poiché nessuno l’intende, ma in ispirito<br />

proferisce misteri" (1 Corinzi 14:2). Questi misteri possono consistere in preghiere rivolte a Dio in<br />

favore dei santi: "Parimente ancora, lo Spirito sovviene alla nostra debolezza; perché noi non<br />

sappiamo pregare come si conviene; ma lo Spirito intercede egli stesso per noi con sospiri<br />

ineffabili; e Colui che investiga i cuori conosce qual sia il sentimento dello Spirito, perché esso<br />

intercede per i santi secondo Iddio" (Romani 8:26-27); in cantici e ringraziamenti rivolti a Dio<br />

perché Paolo dice: "Che dunque? Io pregherò con lo spirito, ma pregherò anche con l’intelligenza;<br />

salmeggerò con lo spirito, ma salmeggerò anche con l’intelligenza. Altrimenti, se tu benedici Iddio<br />

soltanto con lo spirito, come potrà colui che occupa il posto del semplice uditore dire ‘Amen’ al tuo<br />

rendimento di grazie, poiché non sa quel che tu dici? Quanto a te, certo, tu fai un bel<br />

ringraziamento; ma l’altro non è edificato" (1 Corinzi 14:15-17).<br />

Questo parlare in lingue in certe occasioni viene compreso da persone presenti che non sono<br />

ancora dei Cristiani, in altre parole avviene la stessa cosa che avvenne il giorno della Pentecoste a<br />

Gerusalemme. E naturalmente il fatto che coloro che parlano in altre lingue non abbiano imparato<br />

presso nessuna scuola la lingua straniera che parlano per lo Spirito, suscita grande meraviglia in<br />

quegli uditori che li ascoltano parlare. In questo caso il parlare in lingue serve di segno per i non<br />

credenti (cfr. 1 Corinzi 14:22). E in certi casi questa meraviglia porta la persona che ha udito<br />

esterrefatto parlare nella lingua del suo paese a convertirsi al Signore. Il giorno della Pentecoste i<br />

Giudei che erano di soggiorno a Gerusalemme, quando si riunirono presso il luogo dove i circa<br />

centoventi discepoli parlavano in altre lingue, rimasero meravigliati nel sentire quei Galilei parlare<br />

delle cose grandi di Dio nelle loro lingue natie, e dopo che Pietro parlò loro, molti di loro si<br />

convertirono (cfr. Atti 2:5-41).<br />

Ci sono poi casi in cui il parlare in altra lingua viene inteso anche da certi credenti, ma non perchè<br />

hanno imparato quella lingua a scuola o perchè è la lingua del loro paese, ma perché hanno<br />

ricevuto dallo Spirito Santo il dono dell’interpretazione delle lingue (cfr. 1 Corinzi 12:10). In questo<br />

caso il credente che ha questo dono sarà in grado di interpretare per la chiesa riunita il parlare<br />

straniero, interpretazione che sarà di edificazione alla chiesa secondo che è scritto: "Or io ben<br />

vorrei che tutti parlaste in altre lingue; ma molto più che profetaste; chi profetizza è superiore a chi<br />

parla in altre lingue, a meno ch’egli interpreti, affinché la chiesa ne riceva edificazione" (1 Corinzi<br />

14:5). <strong>La</strong> Chiesa sarà edificata nel sentire in una lingua conosciuta quella preghiera o quel cantico<br />

pronunciato per lo Spirito in una lingua sconosciuta, e potrà dire: ‘Amen!’<br />

In merito alle visioni e alle rivelazioni, diciamo che la sacra Scrittura insegna che Yahweh ovvero<br />

Colui che è, l’Io sono che è l’Iddio d’Abrahamo, di Isacco e di Giacobbe, e che è l’Iddio e Padre del<br />

nostro Signore Gesù Cristo, è un Dio che parla all’uomo anche mediante sogni, visioni e con una<br />

voce udibile senza l’ausilio di sogni e visioni. <strong>La</strong> Sacra Scrittura infatti al suo interno contiene molti<br />

sogni e molte visioni dati da Dio a tanti nell’antichità, come anche tanti casi in cui Dio parlò facendo<br />

sentire una voce. Quando dico nell’antichità mi riferisco sia al periodo prima della venuta di Cristo<br />

(per intenderci quello che cominciò dalla creazione di Adamo fino alla nascita di Cristo) che al<br />

144


periodo durante il quale visse Cristo sulla terra e a quello dopo la venuta di Cristo che per ciò che<br />

concerne la Scrittura arriva all’anno 90 circa quando Giovanni in visione vide e sentì tutte quelle<br />

cose che mise per iscritto nel libro dell’Apocalisse. E dato che Dio non muta, come Lui stesso ebbe<br />

a dire tramite il profeta Malachia, Egli ancora oggi parla all'uomo nella medesima maniera.<br />

Altrimenti Egli non avrebbe detto: "E avverrà negli ultimi giorni, dice Iddio, che io spanderò del mio<br />

Spirito sopra ogni carne; e i vostri figliuoli e le vostre figliuole profeteranno, e i vostri giovani<br />

vedranno delle visioni, e i vostri vecchi sogneranno dei sogni" (Atti 2:17).<br />

Per quanto riguarda i miracoli e le guarigioni, diciamo brevemente che essi ancora oggi vengono<br />

compiuti da Dio, come venivano compiuti da Dio tramite Gesù Cristo quando questi era sulla terra,<br />

e tramite gli apostoli, perchè il loro tempo non è terminato.<br />

Tutte queste cose quindi non sono superstizioni, delle assurdità, o delle false credenze inculcate<br />

dalla Chiesa, ma cose reali ancora possibili, che vengono concesse da Dio, ovvero dal solo e vero<br />

Dio che abbiamo conosciuto perchè al Figliuolo è piaciuto rivelarcelo, che non ha nulla a che fare<br />

con il Grande Architetto dell'Universo di cui parla la <strong>Massoneria</strong>. Come si può vedere, la<br />

<strong>Massoneria</strong> rigettando queste cose che sono confermate dalla Scrittura, mostra la sua vera natura,<br />

che è una natura diabolica. Ecco perchè ribadiamo che la <strong>Massoneria</strong> è inconciliabile con la fede,<br />

quella vera ovviamente, perchè esiste anche la fede finta con cui la <strong>Massoneria</strong> va d'amore e<br />

d'accordo.<br />

Divorzio, contraccezione, aborto, riconoscimento delle<br />

coppie civili eterosessuali e omosessuali ....<br />

Dottrina massonica<br />

Quando i massoni parlano della loro morale, ci tengono a dire che essi compiono opere di<br />

beneficienza in nome dei loro principi massonici. E in effetti essi fanno delle opere di beneficienza,<br />

ma bisogna comunque sempre tenere presente che essi le fanno per guadagnarsi la vita eterna,<br />

ossia l'entrata in quello che loro chiamano Oriente Eterno. E quindi sono opere che alla fine non<br />

serviranno loro a nulla: sono un abito lordato davanti a Dio, in quanto costituiscono una giustizia<br />

che si basa sulle proprie opere. <strong>La</strong> giustizia che permette di entrare nel regno dei cieli è quella di<br />

Dio che viene dalla fede in Gesù Cristo, che invece i Massoni rigettano, in quanto essi rigettano i<br />

dogmi, tra cui il dogma della giustificazione per sola fede in Cristo.<br />

Quello però che essi non dicono sulla loro morale, è che essa è a favore di una totale libertà nella<br />

sfera sessuale come anche in altre sfere della vita. Infatti l'ex massone francese Maurice Caillet,<br />

che è stato Venerabile Maestro di una Loggia di Rennes (appartenente al Grande Oriente di<br />

Francia) e 18° grado del Rito Scozzese Antico ed Ac cettato, afferma che la <strong>Massoneria</strong> promuove<br />

le leggi che favoriscono il divorzio, la contraccezione, l'aborto, i pacs, le manipolazioni embrionali<br />

ed ora anche la depenalizzazione delle droghe, nonché la legalizzazione dell'eutanasia.<br />

145


E difatti il Caillet afferma che la <strong>Massoneria</strong> francese è stata determinante per l'introduzione<br />

dell'aborto libero in Francia nel 1974: 'L'elezione di Valéry Giscard d'Estaing a Presidente della<br />

Repubblica Francese portò Jacques Chirac a diventare Primo Ministro, avendo questi come<br />

consigliere personale Jean-Pierre Prouteau, Gran Maestro del Grande Oriente di Francia,<br />

principale ramo massonico francese, di tendenza laicista. Al Ministero della Sanità fu collocata<br />

Simone Veil, giurista, ex deportata di Auschwitz, che aveva come consigliere il dottor Pierre<br />

Simon, Gran Maestro della Grande Loggia di Francia, con il quale io mantenevo una<br />

corrispondenza. I politici erano ben circondati da quelli che chiamavamo i nostri “Fratelli tre punti”,<br />

e il disegno di legge sull'aborto venne elaborato rapidamente. Adottata dal Consiglio dei Ministri<br />

nel mese di novembre, la legge Veil venne votata a dicembre. I deputati e i senatori massoni di<br />

destra e di sinistra votarono all'unanimità!' (Confessioni di un ex massone, Maurice Caillet,<br />

Venerabile di una Loggia francese, ne svela i segreti - http://www.grisrimini.org/).<br />

<strong>La</strong> <strong>Massoneria</strong> Francese si è anche schierata a favore della legge sul riconoscimento delle coppie<br />

omosessuali (che comprende anche il loro diritto ad adottare bambini) che in Francia è passata il 7<br />

Novembre 2012, infatti in un comunicato del Grande Oriente di Francia del 5 Novembre 2012 si<br />

legge: '<strong>La</strong> definizione dei diritti della persona dipende solo dalla volontà collettiva degli uomini. Il<br />

Grande Oriente di Francia condanna fermamente le dichiarazioni della Chiesa Cattolica circa il<br />

progetto di legge sull'apertura del matrimonio civile a tutte le coppie che sarà presentato al<br />

Consiglio dei Ministri mercoledì prossimo. Pertanto, l'evocazione del cardinale André Vingt-Trois di<br />

"profondi cambiamenti della nostra legislazione che potrebbero trasformare radicalmente le<br />

modalità delle relazioni che sono alla base della nostra società" testimonia posizioni retrogade<br />

ossia oscurantiste in completo disaccordo con i necessari sviluppi sociali e politici del nostro<br />

tempo. Questo progetto di legge mira a garantire un riconoscimento repubblicano della libera<br />

scelta matrimoniale delle persone che lo desiderano, in nome della parità di diritti. In nome della<br />

<strong>La</strong>icità, il Grande Oriente di Francia ricorda che le Chiese devono limitarsi alla sola sfera spirituale,<br />

e non interferire, con imprecazioni stigmatizzanti e amalgami violenti e di odio, con i legittimi<br />

dibattiti pubblici e democratici che presiedono all'evoluzione e al progresso dei diritti civili'<br />

(http://www.godf.org/).<br />

Le cose non sono diverse qui in Italia, perchè anche in Italia i Massoni hanno appoggiato a suo<br />

tempo il divorzio e l'aborto, e sono a favore della contraccezione, delle manipolazioni embrionali,<br />

del riconoscimento statale delle coppie di fatto (quindi sia coppie eterosessuali che omosessuali),<br />

nonché della legalizzazione dell'eutanasia.<br />

Confutazione<br />

<strong>La</strong> libertà secondo la carne è condannata da Dio<br />

Questa libertà di cui si fa paladina la <strong>Massoneria</strong>, è una libertà secondo la carne che porta a<br />

ribellarsi ai comandamenti di Dio, e quindi ad attirarsi l'ira ardente di Dio. Coloro dunque che<br />

promuovono questa libertà sono persone che hanno l'animo alle cose della carne e quindi non<br />

possono piacere a Dio, perché l'apostolo Paolo dice: "Ciò a cui la carne ha l’animo è inimicizia<br />

contro Dio, perché non è sottomesso alla legge di Dio, e neppure può esserlo; e quelli che sono<br />

nella carne, non possono piacere a Dio" (Romani 8:7-8).<br />

146


Dunque, anche questo conferma che dietro la <strong>Massoneria</strong> c'è il diavolo, perché è il diavolo che<br />

spinge le persone a ribellarsi ai comandamenti di Dio.<br />

Veracità<br />

Dottrina massonica<br />

<strong>La</strong> <strong>Massoneria</strong> insegna che è giusto mentire, se necessario, per proteggere i 'segreti' della Loggia,<br />

o per proteggere un altro Massone nascondendo il suo malvagio operare. Può pure essere giusto<br />

ingannare deliberatamente Massoni sinceri che cercano di imparare le lezioni e i segreti della<br />

<strong>Massoneria</strong>.<br />

In un manuale massonico si legge infatti: 'Tu devi nascondere tutti i crimini dei tuoi fratelli Massoni<br />

... e se dovessi essere citato come testimone contro un fratello Massone sii sempre sicuro di<br />

proteggerlo ... Può essere spergiuro fare questo, è vero, ma tu devi osservare i tuoi obblighi'<br />

(Edmond Ronayne, Ronayne's Handbook of Masonry, pag. 183); ed anche: 'Se tua moglie, o tuo<br />

figlio, o il tuo amico, dovesse domandarti qualsiasi cosa sulla tua iniziazione - come per esempio,<br />

se ti furono tolti i tuoi vestiti, se fosti bendato, se ti fu messa una corda attorno al collo, ecc., tu devi<br />

nascondere .... devi deliberatamente mentire su ciò. Fa parte del tuo impegno ...' (Ibid., pag. 74).<br />

E Albert Pike affermò: 'I gradi azzurri [ossia della <strong>Massoneria</strong> azzurra] non sono che il cortile<br />

esterno o il portico del Tempio. Parte dei simboli sono esposti là all'iniziato, ma egli viene<br />

intenzionalmente indotto in errore tramite false interpretazioni. Non è inteso che egli li debba<br />

capire; ma che egli immagini di capirli. <strong>La</strong> loro reale interpretazione è riservata agli Adepti, ai<br />

Principi della <strong>Massoneria</strong>' (Albert Pike, Morals and Dogma, pag. 819 - 819 - 30° Cavaliere Kadosh<br />

- http://www.sacred-texts.com/mas/md/md31.htm), ed ancora: '<strong>La</strong> <strong>Massoneria</strong>, come tutte le<br />

Religioni, i Misteri, l'Ermetismo e l'Alchimia, nasconde i propri segreti a tutti tranne che agli Adepti<br />

e ai Saggi, o gli Eletti, e usa false spiegazioni ed erronee interpretazioni dei propri simboli, per<br />

indurre in errore coloro che meritano solo di essere indotti in errore, per nascondere loro la Verità,<br />

che essa chiama Luce, e per allontanarli da essa. [....] Così la <strong>Massoneria</strong> nasconde gelosamente<br />

i propri segreti, e intenzionalmente svia gli interpreti presuntuosi' (Albert Pike, Morals and Dogma,<br />

pag. 104-105 - 3° Maestro Libero Muratore - http:// www.sacred-texts.com/mas/md/md04.htm).<br />

E difatti i Massoni imparano cosa è realmente la <strong>Massoneria</strong> solo quando salgono agli alti gradi<br />

della <strong>Massoneria</strong>, che sono nel Rito Scozzese e nel Rito di York, perchè è qui che vengono loro<br />

rivelati i misteri della <strong>Massoneria</strong> che vengono astutamente tenuti nascosti ai Massoni dei primi tre<br />

gradi. L'ex massone Jim Shaw, convertitosi a Cristo, nel suo libro The Deadly Deception afferma<br />

che dopo essere diventato Maestro Massone, un massone gli disse: 'Jim, tu devi proprio entrare<br />

nel Rito Scozzese, perchè tu non sai cosa realmente è la <strong>Massoneria</strong> fino a quando non ci entri. Il<br />

Rito Scozzese e i suoi 29 gradi ti apriranno veramente gli occhi' (Jim Shaw & Tom McKenney, The<br />

Deadly Deception, pag. 58).<br />

E difatti, fu proprio entrando nel Rito Scozzese che egli apprese i 'misteri' delle religioni pagane di<br />

Babilonia, dell'Egitto, della Grecia, della Persia e così via; perchè è su quelli che si basa la<br />

<strong>Massoneria</strong>.<br />

147


Confutazione<br />

<strong>La</strong> Sacra Scrittura comanda di non mentire<br />

<strong>La</strong> Bibbia invece dice: "Non attestare il falso contro il tuo prossimo" (Esodo 20:16), ed anche: "Non<br />

ruberete, e non userete inganno né menzogna gli uni a danno degli altri" (Levitico 19:11), ed<br />

ancora: "Non mentite gli uni agli altri" (Colossesi 3:9). I bugiardi avranno la loro parte nello stagno<br />

ardente di fuoco e di zolfo (Apocalisse 21:8), dove saranno tormentati per l'eternità. L'obbligo di<br />

dire menzogne in talune circostanze, come anche il deliberato inganno perpetrato ai danni di una<br />

parte dei Massoni, mostra la natura diabolica della <strong>Massoneria</strong>, infatti il diavolo è bugiardo e padre<br />

della menzogna (Giovanni 8:44).<br />

Segretezza<br />

Dottrina massonica<br />

<strong>La</strong> segretezza è l'essenza della <strong>Massoneria</strong>, in quanto necessaria per la sua stessa esistenza, ed<br />

è protetta da giuramenti di sangue.<br />

Albert Pike infatti ha affermato: '<strong>La</strong> segretezza è indispensabile in un Massone di qualsivoglia<br />

grado' (Albert Pike, Morals and Dogma, pag. 109 - 4° Maestro Segreto - http://www.sacred -<br />

texts.com/mas/md/md05.htm).<br />

E Albert Mackey ha detto: '<strong>La</strong> segretezza di questa istituzione è un altro e molto importante<br />

landmark ... Se fosse spogliata del suo carattere segreto, perderebbe la sua identità, e cesserebbe<br />

di essere Libera Muratoria ... la sua esposizione legalizzata sarebbe seguita dalla morte<br />

dell'Ordine. <strong>La</strong> Libera Muratoria, come associazione segreta, è vissuta inalterata per secoli; come<br />

una società aperta non durerebbe per così tanti anni' (Albert Mackey, Textbook of Masonic<br />

Jurisprudence, 23esimo <strong>La</strong>ndmark, 'Secrecy' - I landmarks sono quei «fondamenti immutabili e<br />

immutati che fanno della Istituzione massonica quello che è, e senza i quali essa sarebbe<br />

qualcosa di completamente diverso»).<br />

Confutazione<br />

Il Cristianesimo non è caratterizzato dalla segretezza<br />

Il Cristianesimo non è caratterizzato dalla segretezza, perchè Gesù Cristo stesso disse ai suoi<br />

nemici: "Io ho parlato apertamente al mondo; ho sempre insegnato nelle sinagoghe e nel tempio,<br />

148


dove tutti i Giudei si radunano; e non ho detto nulla in segreto" (Giovanni 18:20), ed ai suoi<br />

discepoli disse: "Quello ch’io vi dico nelle tenebre, ditelo voi nella luce; e quel che udite dettovi<br />

all’orecchio, predicatelo sui tetti" (Matteo 10:27).<br />

E difatti gli apostoli del Signore annunziarono ai santi tutto il consiglio di Dio, senza nascondere<br />

nulla. Nel Cristianesimo dunque non esistono insegnamenti segreti, come neppure dei rituali<br />

segreti, che la Chiesa deve fare di tutto affinchè il mondo non venga a conoscerli, come neppure<br />

insegnamenti segreti che all'interno della Chiesa sono riservati solo a pochi adepti. Così anche per<br />

quanto riguarda le riunioni della Chiesa, non ci sono riti o pratiche che dobbiamo tenere segreti, in<br />

quanto sono tutte cose trascritte già nella Bibbia attorno alle quali se interpellati non abbiamo<br />

nessun problema a dare le necessarie spiegazioni ai nostri interlocutori, come anche non abbiamo<br />

alcun problema a permettere a persone che non sono ancora Cristiani di essere presenti alle<br />

nostre riunioni di culto. <strong>La</strong> Chiesa quindi non è caratterizzata dalla segretezza come invece lo è la<br />

<strong>Massoneria</strong> (che però ricorre ad alcune strategie per non apparire segreta).<br />

Quindi anche dall'obbligo di segretezza a cui sono sottoposti i massoni, si capisce la natura<br />

diabolica della <strong>Massoneria</strong>, che possiede segreti che non devono essere conosciuti all'esterno, per<br />

evitare che essa sia riprovata e rigettata dai 'profani'.<br />

E questi segreti sono di due tipi: ci sono i segreti esoterici-occulti all'interno della massoneria, e poi<br />

ci sono i segreti sull'azione politica e la propaganda ideologica dei massoni (che camminano mano<br />

nella mano) al di fuori delle logge che ha come obbiettivo quello di eliminare il Cristianesimo e fare<br />

accettare a tutti la religione naturale. E la <strong>Massoneria</strong> riesce a mascherare molto bene la sua<br />

attività segreta, proponendosi ai 'profani' come una istituzione essenzialmente filosofica e<br />

filantropica che si propone la ricerca della verità e di aiutare il prossimo, nonchè il progresso<br />

materiale e morale e il perfezionamento intellettuale e sociale dell'umanità! Intanto però tramite i<br />

suoi fidati canali diffonde a piene mani la sua ideologia nel mondo riuscendo a rimanere nascosta,<br />

perchè come disse una volta qualcuno di loro: '<strong>La</strong> <strong>Massoneria</strong> si deve sentire dappertutto, ma non<br />

la si deve scoprire da nessuna parte'.<br />

Ma non solo, ci sono delle cose che anche all'interno della <strong>Massoneria</strong> vengono tenute segrete<br />

alla maggior parte dei Massoni, che sono quelli appartenenti ai primi tre gradi, e per tenergliele<br />

segrete viene usato l'inganno, in quanto lo ripetiamo Albert Pike ha affermato che 'i gradi azzurri<br />

[ossia della <strong>Massoneria</strong> azzurra] non sono che il cortile esterno o il portico del Tempio. Parte dei<br />

simboli sono esposti là all'iniziato, ma egli viene intenzionalmente indotto in errore tramite false<br />

interpretazioni. Non è inteso che egli li debba capire; ma che egli immagini di capirli. <strong>La</strong> loro reale<br />

interpretazione è riservata agli Adepti, ai Principi della <strong>Massoneria</strong>' (Albert Pike, Morals and<br />

Dogma, pag. 819 - 819 - 30° Cavaliere Kadosh - http://www .sacred-texts.com/mas/md/md31.htm).<br />

Ora, vi domando: 'Come non si può non giudicare diabolica una istituzione che deliberatamente<br />

inganna gran parte dei suoi membri, facendogli credere una cosa per un'altra affinchè non<br />

sappiano cosa sia realmente la <strong>Massoneria</strong> perchè ciò lo devono sapere solo i gradi alti della<br />

<strong>Massoneria</strong>?'<br />

Ma c'è dell'altro, perchè alla maggior parte dei Massoni è tenuta nascosta anche l'esistenza della<br />

Direzione Iniziatica Universale. Questo è quanto viene affermato dall'esoterista e massone del 33°<br />

Serge Raynaud de la Ferriére (1916-1962): 'Innanzi tutto è bene sapere che, al di sopra delle<br />

nostre Logge, dei nostri Templi, dei nostri Grandi Orienti e dei nostri Riti, è sempre esistita una<br />

Direzione Iniziatica Universale, una <strong>Massoneria</strong> ed un Grande Oriente Universale di carattere<br />

esoterico, il cui Cons:. Sup:, composto di veri Iniziati, riceve la linea direttiva dai propri Santi<br />

149


Santuari Esoterici, per subito trasmetterla, attraverso intermediari, ad Organismi sempre più<br />

esoterici. Siamo certi che la maggior parte dei nostri Fr:. M:. si stupirà di questo, non avendo mai<br />

sentito parlare di tale Direzione Superiore. Coloro che lo sanno e lo custodiscono gelosamente nel<br />

proprio cuore per mantenere la propria promessa, si scandalizzeranno per tale divulgazione:<br />

mantengano però la serenità, poichè presenteremo loro nuovi elementi, tenendo conto dei quali si<br />

tranquillizzeranno. Tutti coloro che come noi appartengono al Sup:. Cons:. del Gr:. Collegio dei<br />

Riti, sanno che recentemente questa Direzione Superiore, vista la deformazione del vero Spirito<br />

Massonico dei nostri giorni, ha deciso, dopo quasi due secoli di volontario silenzio, di intervenire<br />

ed ha inviato al Mondo una FORZA X con la missione di rinnovare e ristabilire il Verbo Sacro, che<br />

sempre più scompare dai nostri Templi, cedendo il passo all'ignoranza ed al fanatismo.<br />

Naturalmente non è dato di rivelare il nome di questa forza, che, come il suo significato indica,<br />

deve malgrado tutto, rimanere sconosciuta, nè si tratta di entrare in dettagli più precisi circa il<br />

Sublime Organismo che la invia. Peraltro, anche se lo volessimo, non lo potremmo fare; un<br />

silenzio sepolcrale veramente iniziatico, lo preserva da qualsiasi tentativo di curiosità del mondo<br />

profano. Questa Direzione Mondiale, organizza ed istruisce le varie Associazioni Segrete ed in<br />

ogni epoca ha avuto le sue ramificazioni in ogni paese, cosa che permise di perpetuare la<br />

Tradizione Iniziatica da millenni. <strong>La</strong> sua origine si perde nella notte dei tempi ....' (Serge Raynaud<br />

de la Ferriére, Il Libro Nero della Framassoneria, Antares Editrice, Palermo 2009, pag. 19-20).<br />

I giuramenti<br />

Dottrina massonica<br />

I giuramenti massonici, pena lesioni e morte violenta in caso della loro violazione, sono ministrati<br />

alla fine dell'iniziazione in ogni grado Massonico, ed hanno lo scopo di proteggere i segreti dei<br />

gradi. Questi giuramenti sono considerati inviolabili e sono quella cosa che rendono un uomo<br />

massone. Si può dire che questi giuramenti sono la pietra angolare della <strong>Massoneria</strong>.<br />

Ecco per esempio il giuramento che deve prestare l'iniziato al grado di Apprendista, e quindi colui<br />

che entra nella <strong>Massoneria</strong>: 'Liberamente, spontaneamente, con pieno e profondo convincimento<br />

dell’animo, con assoluta e irremovibile volontà, alla presenza del Grande Architetto dell’Universo,<br />

prometto e giuro di non palesare giammai i segreti della <strong>Massoneria</strong>, di non far conoscere ad<br />

alcuno ciò che mi verrà svelato, sotto pena di aver tagliata la gola, strappato il cuore e la lingua, le<br />

viscere lacere, fatto il mio corpo cadavere e in pezzi, indi bruciato e ridotto in polvere, questa<br />

sparsa al vento per esecrata memoria di infamia eterna. Prometto e giuro di prestare aiuto e<br />

assistenza a tutti i fratelli liberi muratori su tutta la superficie della terra, prometto e giuro di<br />

consacrare tutta la mia esistenza al bene e al progresso della mia patria, al bene e al progresso di<br />

tutta l’umanità, prometto e giuro di adempiere ed eseguire tutte le leggi, i regolamenti e le<br />

disposizioni tutte nell’Ordine e di portare ossequio e obbedienza alla suprema autorità e a tutti<br />

quanti sono i miei superiori. Prometto e giuro di conservarmi sempre onesto, solerte e benemerito<br />

cittadino ossequiente alle leggi dello stato, amico membro della mia famiglia e massone per<br />

abbattere sempre il vizio e propugnare la virtú. Prometto e giuro di non attentare all’onore delle<br />

famiglie dei miei fratelli. Finalmente giuro di non appartenere ad alcuna società che sia in<br />

150


opposizione con la libera massoneria, sottoponendomi rispetto alle pene personali piú gravi e<br />

terribili'.<br />

Confutazione<br />

Dio ci comanda di non giurare<br />

Il Signore Gesù Cristo ci ha comandato di non giurare: "Avete udito pure che fu detto agli antichi:<br />

Non ispergiurare, ma attieni al Signore i tuoi giuramenti. Ma io vi dico: Del tutto non giurate, né per<br />

il cielo, perché è il trono di Dio; né per la terra, perché è lo sgabello dei suoi piedi; né per<br />

Gerusalemme, perché è la città del gran Re. Non giurar neppure per il tuo capo, poiché tu non puoi<br />

fare un solo capello bianco o nero. Ma sia il vostro parlare: Sì, sì; no, no; poiché il di più vien dal<br />

maligno" (Matteo 5:33-37), e Giacomo, il fratello del Signore, ha confermato questo comando<br />

dicendo: "Ma, innanzi tutto, fratelli miei, non giurate né per il cielo, né per la terra, né con altro<br />

giuramento; ma sia il vostro sì, sì, e il vostro no, no, affinché non cadiate sotto giudicio" (Giacomo<br />

5:12).<br />

Oltretutto, nel caso del Massone egli deve giurare di violare la Parola di Dio, perchè egli si<br />

impegna a non riprovare e a non mettere in guardia le persone dai 'diabolici segreti' della<br />

<strong>Massoneria</strong> che sono delle opere infruttuose delle tenebre che invece la Scrittura comanda di<br />

smascherare. Per non parlare poi delle pene orribili che uno giura di subire nel caso di violazione<br />

di questi giuramenti. Non c'è che dire: la <strong>Massoneria</strong> è proprio una religione il cui padre è il<br />

diavolo!<br />

<strong>La</strong> ricerca della verità<br />

Dottrina massonica<br />

Albert Pike ha affermato che 'la storia della <strong>Massoneria</strong> è la storia della Filosofia' (Albert Pike,<br />

Morals and Dogma, pag. 540 - 26° Principe di Compassione - http://w ww.sacredtexts.com/mas/md/md27.htm),<br />

ed in quanto tale non riuscirà mai a condurre i suoi adepti alla<br />

conoscenza della verità perchè - dice sempre Pike - 'la filosofia è un tipo di viaggio, che impara<br />

sempre, eppure non arriva mai alla perfezione ideale della verità' (Albert Pike, Morals and Dogma,<br />

pag. 691 - 28° Cavaliere del Sole - http://www.sacr ed-texts.com/mas/md/md29.htm).<br />

<strong>La</strong> <strong>Massoneria</strong> è dunque una ricerca senza fine della verità, che il Massone deve cercare ma non<br />

troverà mai. In altre parole, secondo la <strong>Massoneria</strong> il Massone deve essere sempre in cerca della<br />

verità, ma non deve mai trovarla! Il Massone è quindi uno che non può dire: 'Conosco la verità'.<br />

151


Confutazione<br />

Il Cristiano ha trovato e conosce la verità<br />

<strong>La</strong> Bibbia dice che noi discepoli di Cristo abbiamo conosciuto la verità, perchè abbiamo conosciuto<br />

Colui che è la verità (Giovanni 14:6). L'apostolo Giovanni dice infatti: "Io vi ho scritto non perché<br />

non conoscete la verità, ma perché la conoscete, e perché tutto quel ch’è menzogna non ha che<br />

fare colla verità" (1 Giovanni 2:21). Dunque, chi crede in Gesù Cristo ha la verità e la conosce,<br />

mentre chi non crede in Lui non ha la verità e non la conosce. <strong>La</strong> cosa è così semplice. Se un<br />

cristiano dunque volesse entrare nella <strong>Massoneria</strong>, dovrebbe rinnegare che ha trovato e<br />

conosciuto la verità, appunto perchè la <strong>Massoneria</strong> non pretende di conoscere la verità e di farla<br />

conoscere, ma propone solo un viaggio nella filosofia alla ricerca della verità che non porterà mai i<br />

viaggiatori alla conoscenza della verità! Non è questa l'ulteriore conferma del carattere satanico<br />

della <strong>Massoneria</strong>? Certo che lo è, perchè il fatto che essa afferma di non poter condurre alla verità<br />

i suoi adepti, significa implicitamente che essa non riconosce in Gesù Cristo la verità, e quindi fa<br />

Gesù Cristo bugiardo; come non riconosce neppure la Sacra Scrittura, che è la Parola di Dio,<br />

quale verità, come invece fece Gesù quando disse al Padre: "<strong>La</strong> tua parola è verità" (Giovanni<br />

17:17). E così dicendo, è evidente che la <strong>Massoneria</strong> si propone - cercando di fare proseliti tra i<br />

Cristiani - di indurre i Cristiani a rinnegare la verità che è in Cristo Gesù, facendogli credere che<br />

essi non hanno ancora conosciuto la verità ma si devono mettere in viaggio alla ricerca della<br />

verità, che peraltro non troveranno mai. Giudicate voi da persone intelligenti quello che dico.<br />

Esclusivismo<br />

Dottrina massonica<br />

<strong>La</strong> Libera Muratoria è solo per quei pochi iniziati che ne fanno parte, da cui sono esclusi oltre che<br />

le donne, i poveri (che non sono in grado di pagare la quota annuale per il sostentamento della<br />

loggia), gli storpi, i ciechi e i sordi (che non sono in grado di vedere o sentire i segni di<br />

riconoscimento).<br />

A proposito dell'esclusione dei poveri dalla <strong>Massoneria</strong>, essa viene spiegata dicendo che il<br />

requisito di essere 'libero' (l'altro requisito per entrare nella massoneria è 'di buoni costumi')<br />

significa che uno non deve avere problemi economici di sorta, per questo gli Statuti Generali della<br />

Libera Muratoria prevedono che 'non può essere ammesso né conservato chi abbia esercitato o<br />

eserciti mestieri o impieghi servili, abietti e disonoranti' (21), che tradotto nella pratica significa che<br />

non deve essere povero materialmente. Nel romanzo Massone per caso di Emilio Francesco<br />

Graaz - che è ispirato da una storia vera - l'autore racconta per esempio come reagirono con<br />

'inaudita incomprensione' dei Massoni della loggia in cui lui era stato iniziato, quando lui disse loro<br />

che era povero, cosa che era riuscito fino a quel momento a nascondergli (cfr. Emilio Francesco<br />

Graaz, Massone per caso, pag. 53-54). E' veramente molto interessante il suo racconto perchè fa<br />

152


comprendere sostanzialmente che la <strong>Massoneria</strong> è riservata a persone che stanno bene<br />

economicamente e finanziariamente, e difatti la <strong>Massoneria</strong> è costituita in grandissima parte da<br />

persone appartenenti al ceto medio-alto. E difatti è cosa risaputa che nella <strong>Massoneria</strong> entrano<br />

molte persone che contano nella società. Lo stesso Graaz - che era povero ma era riuscito ad<br />

entrare nella <strong>Massoneria</strong> nascondendo che era povero - afferma per esempio che una volta andò<br />

ad un incontro che coinvolgeva diverse logge, incontro che si teneva in un rinomato albergo di cui<br />

era proprietario un massone, e in quell'occasione per la prima volta ebbe l'impressione di essere<br />

un 'infiltrato' in quell'ambiente, e dice: 'Mi sentivo fuori luogo sebbene cercassi di indossare bene la<br />

mia parte. Che ironia del destino, riflettevo d'un tratto; nell'albergo di lusso in cui mi trovavo,<br />

succedeva che lavorassi sporadicamente come facchino. Ero invero un pò teso e pensai per un<br />

istante che la mia copertura potesse saltare. [...] I signori miei convitati erano tutti industriali,<br />

dirigenti di azienda, politici, avvocati, medici, presidenti di società, rappresentanti dell'economia,<br />

della finanza, del mondo culturale e amministrativo. Membri di importanti istituzioni bancarie,<br />

esponenti della provincia, della regione, della camera di commercio, dell'industria erano ora di<br />

fronte a me a bere e a parlare di simbologia, di filosofia e quel che è più ironico mi chiamavano<br />

loro fratello' (Ibid., pag. 36).<br />

Confutazione<br />

Dio non ha riguardo alla qualità delle persone<br />

<strong>La</strong> Bibbia dice che la salvezza e la verità sono per coloro che Dio ha eletti in Cristo a salvezza sin<br />

dalla fondazione del mondo, ma di questi eletti fanno parte donne, persone appartenenti ad ogni<br />

razza e tribù e popolo e lingua, poveri, storpi, ciechi, e sordi, e questo perchè Dio non ha riguardo<br />

alla qualità delle persone. In merito ai poveri, Gesù disse ai suoi discepoli: " Beati voi che siete<br />

poveri, perché il Regno di Dio è vostro" (Luca 6:20), quindi i discepoli di Cristo che sono poveri<br />

sono beati. E Giacomo, il fratello del Signore, conferma ciò quando dice: " Ascoltate, fratelli miei<br />

diletti: Iddio non ha egli scelto quei che sono poveri secondo il mondo perché siano ricchi in fede<br />

ed eredi del Regno che ha promesso a coloro che l’amano?" (Giacomo 2:5). Nella <strong>Massoneria</strong><br />

invece il povero viene disprezzato: non può entrare a far parte degli iniziati alla cosiddetta luce<br />

massonica!<br />

Anche in questo dunque vediamo quanto sia incompatibile la <strong>Massoneria</strong> con il Cristianesimo. In<br />

verità il dio dei massoni non è l'Iddio e Padre del nostro Signore Gesù Cristo.<br />

<strong>La</strong> magia: la via che mena alla luce e alla verità<br />

massonica<br />

<strong>La</strong> magia è parte integrante della <strong>Massoneria</strong>, e questo non lo si può non notare leggendo Morals<br />

and Dogma, dove il massone satanista Albert Pike elogia appunto la magia, o la scienza [occulta]<br />

dei magi. Ascoltate cosa dice: 'Magico è ciò che è, che è di per se stesso come la matematica che<br />

è l'esatta e assoluta scienza della natura e delle sue leggi. Magica è la scienza degli antichi Magi,<br />

153


e la religione cristiana, che ha ridotto al silenzio gli oracoli e messo fino al potere dei falsi dei, essa<br />

stessa però dà credito ai Magi che vennero dall'Oriente, guidati da una stella, per adorare il<br />

Salvatore del mondo nella sua culla. <strong>La</strong> tradizione dà a questi Magi il titolo di «Re», perchè<br />

l'iniziazione nella magia costituisce una genuina regalità e perchè la grande arte dei Magi è definita<br />

da tutti gli adepti quale Arte Reale, il Regno Santo o Impero, Sanctum Regnum. <strong>La</strong> stella che li<br />

guidò è la stessa che troviamo raffigurata in tutte le tradizioni iniziatiche. Per gli alchimisti essa è il<br />

segno della Quintessenza, per i Magi il Grande Arcano, per i Kabalisti il Sacro Pentagramma. Lo<br />

studio di questo Pentagramma non potè che condurre i Magi alla conoscenza del Redentore che<br />

stava sorgendo sull'orizzonte e faceva inginocchiare tutte le creature che avevano fede nel Verbo<br />

di Dio. <strong>La</strong> Magia riunì in una sola varie scuole filosofiche, riconoscendosi nella religione<br />

dell'Infallibile e dell'Eterno. Essa riconcilia perfettamente e incontestabilmente termini che, a prima<br />

vista, sembrano fra loro opposti: fede e ragione, scienza e religione, autorità e libertà. Dà inoltre<br />

alla mente umana uno strumento di indagine speculativa e spirituale, rigoroso come la matematica<br />

e garante dell'infallibilità della matematica stessa' (Albert Pike, Morals and Dogma, Edizione<br />

Italiana, Vol. 3, pag. 273 - 32° Sublimi Principi d el Real Segreto).<br />

Avete notato che Pike definisce l'iniziazione nella magia 'una genuina regalità', e l'arte dei magi<br />

'Arte Reale' e 'Il Regno Santo'? Più chiaro di così! E d'altronde, Pike stesso era un incallito<br />

praticante di magia nera (cfr. Peter Haining, Maghi e magia, Edizioni Mediterranee, 1977, pag. 61).<br />

E avete notato come cerca di far dire alla Bibbia che essa appoggia le arti occulte dei magi, in<br />

quanto secondo Pike, i magi per poter giungere alla conoscenza del Salvatore dovettero studiare<br />

la stella che era loro apparsa, che il Pike chiama Pentagramma o Sacro Pentagramma perchè per<br />

lui quella stella che apparve ai Magi era il Pentalfa Massonico ossia la Stella a cinque punte? Ma<br />

dove mai, diciamo noi, nella Bibbia, viene detto che la stella che apparve ai magi era una stella a<br />

cinque punte, e poi dove mai viene detto che i Magi si misero a studiarne il significato per arrivare<br />

a conoscere il Salvatore? Queste sono tutte cose che si è inventato Pike per poter ingannare i<br />

semplici. <strong>La</strong> Scrittura dice solamente e semplicemente questo: "Or essendo Gesù nato in Betleem<br />

di Giudea, ai dì del re Erode, ecco dei magi d’Oriente arrivarono in Gerusalemme, dicendo: Dov’è il<br />

re de’ Giudei che è nato? Poiché noi abbiam veduto la sua stella in Oriente e siam venuti per<br />

adorarlo. Udito questo, il re Erode fu turbato, e tutta Gerusalemme con lui. E radunati tutti i capi<br />

sacerdoti e gli scribi del popolo, s’informò da loro dove il Cristo dovea nascere. Ed essi gli dissero:<br />

In Betleem di Giudea; poiché così è scritto per mezzo del profeta: E tu, Betleem, terra di Giuda,<br />

non sei punto la minima fra le città principali di Giuda; perché da te uscirà un Principe, che pascerà<br />

il mio popolo Israele. Allora Erode, chiamati di nascosto i magi, s’informò esattamente da loro del<br />

tempo in cui la stella era apparita; e mandandoli a Betleem, disse loro: Andate e domandate<br />

diligentemente del fanciullino; e quando lo avrete trovato, fatemelo sapere, affinché io pure venga<br />

ad adorarlo. Essi dunque, udito il re, partirono; ed ecco la stella che aveano veduta in Oriente,<br />

andava dinanzi a loro, finché, giunta al luogo dov’era il fanciullino, vi si fermò sopra. Ed essi,<br />

veduta la stella, si rallegrarono di grandissima allegrezza" (Matteo 2:1-10). Ma quale<br />

pentagramma? Ma quale studio del pentagramma condusse i Magi alla conoscenza del Salvatore?<br />

In verità, Pike era un ministro di Satana! I Magi videro in Oriente una stella, che loro definirono 'la<br />

stella del re dei Giudei', e seguendola giunsero in Israele, e dopo avere avuto indicazioni dal re<br />

Erode che li mandò a Betlemme, videro la stella che andava dinnanzi a loro, e quando la stella<br />

giunse al luogo dove era stato posto il fanciullino Gesù, vi si fermò sopra, e i magi entrarono in<br />

quella casa e adorarono Gesù. Tutto qua. Che va cianciando quindi Pike?<br />

Ma poi avete notato che Pike afferma pure che la magia 'riconcilia perfettamente e<br />

incontestabilmente termini che, a prima vista, sembrano fra loro opposti: fede e ragione, scienza e<br />

154


eligione, autorità e libertà'? Ah, ecco la magia quindi va ricercata perchè opera una riconciliazione<br />

che si rivela utile per l'uomo, in quanto riconcilia la fede e la ragione, la scienza e la religione,<br />

l'autorità e la libertà! E questo non è il solo pregio della magia, perchè la magia dà 'alla mente<br />

umana uno strumento di indagine speculativa e spirituale, rigoroso come la matematica e garante<br />

dell'infallibilità della matematica stessa'! E che cosa sono queste parole se non parole provenienti<br />

dal diavolo, che vuole far passare il male per bene o parte del bene? <strong>La</strong> magia, non importa in<br />

quale forma viene presentata e con quale nome viene chiamata, è condannata da Dio, in quanto<br />

Dio ha detto: "Non si trovi in mezzo a te chi faccia passare il suo figliuolo o la sua figliuola per il<br />

fuoco, né chi eserciti la divinazione, né pronosticatore, né augure, né mago, né incantatore, né chi<br />

consulti gli spiriti, né chi dica la buona fortuna, né negromante; perché chiunque fa queste cose è<br />

in abominio all’Eterno; e, a motivo di queste abominazioni, l’Eterno, il tuo Dio, sta per cacciare<br />

quelle nazioni d’innanzi a te" (Deuteronomio 18:10-12).<br />

Ecco dunque cosa insegna, in maniera spesso velata, la <strong>Massoneria</strong>, che studiando e praticando<br />

la magia - che ovviamente riunisce in sè tanti insegnamenti e riti di tante scuole - si viene condotti<br />

alla 'verità'! E difatti più avanti sempre Pike afferma che praticamente la magia è 'un metodo<br />

infallibile per giungere ad essa' e che 'quelli che l'accettano come una regola possono dare alla<br />

loro volontà un potere sovrano che li renderà padroni di tutte le cose e di tutti gli spiriti erranti, li<br />

renderà arbitri e re del mondo' (Albert Pike, Morals and Dogma, Edizione Italiana, Vol. 3, pag. 273<br />

- 32° Sublimi Principi del Real Segreto). E questo perchè la magia - secondo Pike - produce un<br />

equilibrio tra l'errore e la verità, tra le tenebre e la luce, e questo equilibrio costituisce la verità e la<br />

luce. Ecco cosa dice infatti Pike: '<strong>La</strong> Luce è l'equilibrio tra le tenebre e l'accecante raggio del Sole.<br />

[....] L'Errore è l'ombra della Verità con cui Dio illumina l'anima' (Ibid., pag. 276). E questo perchè<br />

non si può 'pretendere di ricevere la Luce da una fonte che risplende senza ombra' (Ibid., pag.<br />

278)! E così, gli opposti nella <strong>Massoneria</strong> si incontrano e formano la verità e la luce, che i massoni<br />

devono mettersi a cercare con fervore durante la loro esistenza, ovviamente ricorrendo<br />

all'esoterismo e all'occultismo, che sono degli strumenti indispensabili delle loro ricerche, e questo<br />

si può appurare leggendo non solo Morals and Dogma ma anche tanti altri libri di autorevoli autori<br />

massoni! Questo cosiddetto equilibrio costituisce il Segreto Reale di cui i massoni del 32° sono<br />

Principi, in quanto Pike afferma: 'Il SEGRETO REALE, di cui sei Principe, se tu sei un vero Adepto,<br />

se la conoscenza ti pare opportuna, e la Filosofia è per te raggiante di una bellezza divina, è ciò<br />

che il Sohar definisce Il Mistero della Bilancia. E' il Segreto dell'EQUILIBRIO UNIVERSALE' (Albert<br />

Pike, Morals and Dogma, pag. 858-859 - 32° Sublimi Principi del Real Segr eto - http://www.sacredtexts.com/mas/md/md33.htm).<br />

Equilibro che Pike afferma è un equilibrio tra bene e male, e luce e<br />

tenebre, e che ci dimostra che 'anche le nostre concupiscenze e i nostri sensi sono delle Forze<br />

dateci da Dio, per scopi di bene, e non i frutti della malignità di un Diavolo che devono essere<br />

detestati e mortificati, e, se possibile resi inerti e morti: che esse ci sono date per essere i mezzi<br />

tramite cui noi saremo fortificati e incitati ad opere grandi e buone, e devono essere saggiamente<br />

usate senza abusarne; per essere controllate e tenute entro i dovuti limiti dalla Ragione e dal<br />

Senso Morale; per essere fatti utili strumenti e servi, e non va loro permesso di diventare gli<br />

amministratori e i padroni usando il nostro intelletto e la nostra ragione come strumenti di base per<br />

la loro gratificazione' (Albert Pike, Morals and Dogma, pag. 860 - 32° Sublimi Principi del Real<br />

Segreto - http://www.sacred-texts.com/mas/md/md33.htm).<br />

Dunque, non è diabolico solo il metodo che la <strong>Massoneria</strong> prescrive ai suoi adepti per la ricerca<br />

della luce e della verità, ma anche l'obbiettivo, in quanto questo cosiddetto equilibrio è una<br />

menzogna del diavolo, in quanto la Bibbia dice che "Dio è luce, e che in Lui non vi son tenebre<br />

alcune" (1 Giovanni 1:5), per cui è ovvio che nella luce divina non ci possono essere tenebre<br />

155


alcune, non importa in quale forma e misura. E difatti che dice Giacomo? Che presso il Padre degli<br />

astri luminosi non c’è variazione né ombra prodotta da rivolgimento (cfr. Giacomo 1:17).<br />

Stesso discorso per la verità che noi sappiamo è in Cristo Gesù: nella verità non c'è alcuna ombra<br />

di errore, in quanto "tutto quel ch’è menzogna non ha che fare colla verità" (1 Giovanni 2:21), per<br />

cui l'errore non può essere l'ombra della verità, in quanto la verità non produce nessuna<br />

menzogna, come non convive con alcuna menzogna. Che ha da fare la paglia con il frumento?<br />

Niente.<br />

E ovviamente vogliamo spendere anche qualche parola sulle concupiscenze - che Pike in un altro<br />

posto chiama brame sensuali e cattive passioni - e che esorta ad usare saggiamente senza farne<br />

abuso, ad usarle a scopo di bene e non a mortificarle. E' evidente che il suo discorso va contro la<br />

Parola di Dio, che invece afferma in maniera inequivocabile: "Fate dunque morire le vostre<br />

membra che son sulla terra: fornicazione, impurità, lussuria, mala concupiscenza e cupidigia, la<br />

quale è idolatria. Per queste cose viene l’ira di Dio sui figliuoli della disubbidienza; e in quelle<br />

camminaste un tempo anche voi, quando vivevate in esse" (Colossesi 3:5-7), ed ancora: "Se<br />

vivete secondo la carne, voi morrete; ma se mediante lo Spirito mortificate gli atti del corpo, voi<br />

vivrete; poiché tutti quelli che son condotti dallo Spirito di Dio, son figliuoli di Dio" (Romani 8:13-<br />

14). E questo perchè la Bibbia non ci esorta a trovare un equilibrio tra bene e male, ma ad<br />

attenerci fermamente al bene, e ad aborrire il male (Romani 12:9), ed anche ad astenerci da ogni<br />

specie di male (1 Tessalonicesi 5:22). Che equilibrio quindi può mai un figlio della luce ricercare tra<br />

bene e male nella sua vita, quando peraltro la Scrittura afferma che "quelli che son di Cristo hanno<br />

crocifisso la carne con le sue passioni e le sue concupiscenze" (Galati 5:24)?<br />

Nessuno vi inganni dunque con vani ragionamenti, come se il male fosse necessario per fare o<br />

ottenere il bene e quindi faremo bene ad accettarlo anche se in misura 'controllata' per trarne del<br />

bene, perchè Paolo dice: "E perché (secondo la calunnia che ci è lanciata e la massima che taluni<br />

ci attribuiscono), perché non «facciamo il male affinché ne venga il bene?» <strong>La</strong> condanna di quei<br />

tali è giusta" (Romani 3:8). Vedete dunque come anche alla fine della scala Massonica, la<br />

<strong>Massoneria</strong> si palesa ancora una volta per quello che essa è veramente: un'opera del diavolo. E<br />

non può essere altrimenti, perchè la <strong>Massoneria</strong> ha rigettato Gesù Cristo per quello che Egli è<br />

veramente, e quello che Egli ha compiuto, ossia l'espiazione per i nostri peccati mediante la sua<br />

morte e la sua resurrezione. Era dunque inevitabile che la <strong>Massoneria</strong> arrivasse a queste<br />

conclusioni diaboliche, in quanto si tratta di una istituzione che non ha come fondamento Cristo<br />

Gesù, ma l'esoterismo e l'occultismo, che loro chiamano i Misteri <strong>Antichi</strong>.<br />

E che non ci vengano a dire i 'Maestri Massoni' che siamo dei presuntuosi interpreti della<br />

<strong>Massoneria</strong>, e quindi che non abbiamo capito niente del 'Reale Segreto' della <strong>Massoneria</strong>. Perchè<br />

abbiamo compreso, eccome se abbiamo compreso cosa si nasconde dietro questo linguaggio<br />

ambiguo, contorto e strano di Pike, si nasconde l'astuzia del diavolo, il nemico, che vuole portare<br />

le anime a praticare o studiare le scienze occulte perchè sa che coloro che le praticano, oltre che<br />

rimanere nelle tenebre, sono in abominio a Dio e se ne andranno nello stagno ardente di fuoco e di<br />

zolfo, che è la morte seconda, dove saranno tormentati per l'eternità.<br />

D'altronde dopo che Pike ha esaltato i Misteri <strong>Antichi</strong> e gli iniziati ai Misteri <strong>Antichi</strong>, come per<br />

esempio Ermete Trismegisto (un personaggio leggendario dell'età ellenistica) del quale dice: 'Dal<br />

cuore dell'Egitto nacque un uomo di grande saggezza, iniziato alla segreta scienza dell'India, della<br />

Persia e dell'Etiopia, chiamato Thot o Phtha dai suoi compatrioti: Taaut dai Fenici; Ermete<br />

Trismegisto dai Greci; Adris dai Rabbini. <strong>La</strong> Natura sembrava averlo scelto come suo favorito e<br />

avergli donato generosamente tutte le qualità necessarie per consentirgli di studiarla e conoscerla<br />

156


a fondo. <strong>La</strong> Divinità aveva, per così dire, infuso in lui le scienze e le arti affinchè egli potesse<br />

trasmetterle al mondo intero. [...]. In Egitto istituì i geroglifici; scelse un certo numero di persone da<br />

lui giudicate adatte per affidar loro i suoi segreti, in quanto erano in grado di raggiungere il trono e<br />

le principali cariche di governo; unì queste persone in un gruppo, dei Sacerdoti del Dio Vivente,<br />

insegnò loro le scienze e le arti e spiegò loro i simboli sotto i quali esse si celavano. [....]. Le<br />

scienze insegnate da Ermete celavano segreti che egli aveva svelato agli Iniziati alla sola<br />

condizione che si impegnassero, attraverso un solenne giuramento, a non rivelarli mai a nessuno,<br />

se non a persone giudicate meritevoli di conoscerli in seguito ad un lungo esame. I Re proibivano<br />

di rivelare i segreti anche sotto minaccia di morte. Questi segreti venivano denominati «arte<br />

sacerdotale» e comprendevano l'alchimia, l'astrologia, la magia, la scienza degli spiriti, ecc.<br />

Ermete dava loro la chiave per interpretare i geroglifici di queste scienze occulte, considerati sacri<br />

e tenuti celati nei luoghi più segreti del Tempio' (Albert Pike, Morals and Dogma, Edizione Italiana,<br />

Vol. 3, pag. 76-77 - 23° Capo del Tabernacolo), che cosa ci si poteva aspettare se non un elogio<br />

delle arti occulte prodotte dal diavolo, dato che i cosiddetti Misteri <strong>Antichi</strong> non erano altro che<br />

insegnamenti occulti e i suoi Iniziati non erano altro che persone che brancolavano nel buio più<br />

fitto, sotto la potestà del diavolo, che erano dati a riti magici o occulti?<br />

E poi, se qualcuno volesse accusarmi di avere frainteso 'il Reale Segreto' della <strong>Massoneria</strong>, voglio<br />

dirgli che se l'ho frainteso io, lo ha frainteso pure Henry C. Clausen, anche lui un 33° come Pike, in<br />

quanto egli ha affermato nel suo sommario e commento al 32° in Morals and Dogma che 'la magia<br />

è, dopotutto, la scienza assoluta della natura e delle sue leggi. Così la stella della speranza brilla<br />

per noi veramente come la cometa, che indicò la strada verso Bethlemme ai saggi. Oggi, come al<br />

tempo della creazione dell'universo, la Bilancia dell'equilibrio è la forza più attiva del progetto<br />

eterno dell'Onnipotente. Quindi, creato e materia, materia e antimateria, positivo e negativo, luce e<br />

ombra, maschio e femmina, attrazione e repulsione, male e bene, giustizia e misericordia, sono<br />

esempi di quello che la magia della bilancia può creare sotto la Legge dell'Equilibrio Universale.<br />

Cerchiamo la santa dottrina, la fiammeggiante stella della Verità, il Real Segreto della Creazione.<br />

Così lentamente ci eleveremo verso il traguardo finale, lo stato di perfezione. [....]. <strong>La</strong> saggezza è il<br />

potere divino, giustizia e clemenza, necessità e libertà, onnipotenza e libera volontà, bene e male,<br />

luce e ombra sono esempi della legge finale. L'uomo ottiene la vera parola quando questi caratteri<br />

opposti dello spirituale e del materiale, gli istinti mortali e le passioni terrene sono in equilibrio. Egli<br />

penetra così il Real Segreto. Tutto ciò non può essere spiegato esplicitamente, dovete imparare a<br />

trovare ciò in voi stessi, come Doroty del The Wizard of Oz [Il Mago di Oz], che usava delle<br />

pantofole magiche con le quali alla fine riuscì a farsi trasportare nel Kansas. Così, se voi<br />

cercherete e troverete, potrete viaggiare oltre il mondo materiale e potrete affermare il mondo<br />

spirituale e vedere la divinità. Sarete condotti verso la verità totale e quella rara, finale e mistica<br />

luce che vi farà comprendere voi stessi e l'universo. Così saprete perchè siamo qui, che cosa<br />

facciamo e da dove veniamo' (Ibid., pag. 291, 294 - Sommario e commento di Henry C. Clausen al<br />

32° Sublimi Principi del Real Segreto).<br />

E aggiungo, che se l'ho frainteso io l'ha frainteso allora pure Manly P. Hall, anche lui un 33°,<br />

perchè egli ha affermato: 'L'ordine Massonico non è una semplice organizzazione sociale, ma è<br />

composta da tutti coloro che si sono associati per apprendere ed applicare i principi del misticismo<br />

e i riti occulti' ('The Masonic order is not a mere social organization, but is composed of all those<br />

who have banded themselves together to learn and apply the principles of mysticism and the<br />

occult rites' - Manly P. Hall, The Lost Keys of Freemasonry, pag. 19).<br />

Questa è la ragione per cui molti, una volta diventati Massoni, si sono dati all'occultismo o alle<br />

cosiddette scienze occulte; e sempre questa è la ragione per cui la <strong>Massoneria</strong> ha sempre attratto<br />

157


occultisti, spiritisti e maghi al suo interno (per esempio Manly Palmer Hall entrò nella <strong>Massoneria</strong><br />

quando era già un rinomato occultista). E' fuor di dubbio quindi che esista un forte legame della<br />

<strong>Massoneria</strong> con l'occultismo; senza timore di essere smentiti possiamo dire che la <strong>Massoneria</strong> e<br />

l'occultismo camminano mano nella mano. E quando si parla di occultismo si parla di spiriti<br />

maligni, che sono coloro che vi stanno dietro, per cui darsi all'occultismo per chiunque significa<br />

mettersi in contatto con spiriti malvagi e fargli spazio cadendo sotto la loro influenza, che<br />

ovviamente può pure sfociare nella possessione demoniaca.<br />

<strong>La</strong> <strong>Massoneria</strong> dunque serve al diavolo come mezzo per mettere in contatto i Massoni con gli<br />

spiriti malvagi. Che sia così lo conferma Harold Waldwin Percival (1868-1953) che era un teosofo<br />

ed occultista, quando dice: 'Le Intelligenze nella sfera della terra [gli spiriti] sono dietro la<br />

<strong>Massoneria</strong>, sebbene le logge non siano consapevoli di questo nell'era presente. Lo spirito che<br />

attraversa il sistema degli insegnamenti Massonici mette in contatto queste Intelligenze con ogni<br />

Massone, dal più grande al più piccolo, che li pratica' (Harold Waldwin Percival, Masonry and Its<br />

Symbols [<strong>La</strong> <strong>Massoneria</strong> e i Suoi Simboli], The World Foundation Inc., Forest Hills, N.Y., 1979,<br />

pag. 2). <strong>La</strong> natura satanica della <strong>Massoneria</strong> è quindi evidente. E questo spiega perchè il diavolo<br />

appoggia fortemente la <strong>Massoneria</strong> aiutandola a diffondersi sempre maggiormente in mezzo alle<br />

Chiese.<br />

Ecco dunque spiegato cosa esorta a fare la <strong>Massoneria</strong> per trovare la verità e la luce - che loro<br />

chiamano IL SEGRETO REALE: ricorrere all'occultismo, ossia, come dice Clausen, indossare le<br />

scarpette magiche che indossava la ragazzina Doroty nel romanzo Il Mago di Oz, scarpette che lui<br />

dice porteranno il massone a fare un viaggio verso la verità totale e la luce finale e mistica che gli<br />

faranno capire tante cose, ma che noi diciamo invece lo porteranno nelle tenebre più fitte,<br />

tenendolo lontano dalla verità e dalla luce del solo e vero Dio, e dopo la morte lo porteranno prima<br />

nel fuoco dell'Ades e poi in quello dello stagno ardente di fuoco e di zolfo.<br />

Nessuno si illuda dunque sulla vera natura della <strong>Massoneria</strong>, essa è satanica e porta le anime<br />

nelle tenebre e nella menzogna, per poi farle precipitare nel tormento eterno: altro dunque che<br />

portarle alla luce e alla verità e poi nella 'Gran Loggia Celeste'!<br />

D'altronde, quando nacque la <strong>Massoneria</strong> moderna nel 1717, essa nacque dalla fusione dei<br />

Massoni con i Rosacroce, che erano dati alla magia nonchè pregni di dottrine gnostiche ed<br />

esoteriche, e quindi da questo albero malvagio non potevano che venire fuori questi frutti malvagi.<br />

Secondo un documento massonico italiano del 1945, infatti, documento riservato ai quadri delle<br />

logge, 'il Rosa-croce naturalista John Theophilus Desaguliers, e James Anderson, ministro di culto<br />

protestante, ed altre persone, il 24 giugno 1717 convocarono a Londra, i membri di quattro logge<br />

che avevano lì allora la loro attività. Questa riunione aveva per obbiettivo di far fondere la<br />

Fraternità dei Massoni Liberi ed Accettati con la Società Alchimista dei Rosa-Croce, di permettere<br />

ai Rosa-Croce di proteggere le loro ricerche alchimiste e le loro idee gnostiche e razionalistiche<br />

dietro la rispettabile facciata della Fraternità, e di far avere ai Massoni Liberi ed Accettati i vantaggi<br />

che solo gli adepti ricchi, influenti e ambiziosi dei Rosa-Croce potevano loro dare, visto la<br />

decadenza certa che minacciava l'antica Fraternità' (citato in Léon de Poncins, Christianisme et<br />

Franc-Maçonnerie, Editions De Chiré, Terza Edizione, 2010, pag. 161).<br />

158


<strong>La</strong> dottrina segreta<br />

Nella <strong>Massoneria</strong> esiste una dottrina segreta che persino tanti massoni non conoscono, ed essa è<br />

strettamente collegata al 3° grado della <strong>Massoneria</strong> , che è quello di Maestro Massone per ottenere<br />

il quale il candidato si deve sottoporre ad un rituale particolare che si basa sulla leggenda di Hiram.<br />

Hiram infatti - quello che nella <strong>Massoneria</strong> viene definito l'architetto del tempio di Salomone che<br />

ogni giorno disponeva il lavoro per gli operai che dovevano completarlo - è il personaggio chiave<br />

del rituale d'iniziazione al Grado di Maestro. Cosa succede infatti in questo rituale? Che il<br />

candidato a Maestro Massone impersonifica Hiram Abif, e durante il rituale sperimenterà la morte<br />

e la resurrezione di Hiram così come raccontata nella leggenda. Ecco dunque brevemente la<br />

leggenda di Hiram, come viene presentata dai Massoni e raffigurata in questo rituale.<br />

Salomone - interpretato nel rituale dal Maestro Venerabile - aveva stabilito Hiram Sopraintendente<br />

e Direttore dei <strong>La</strong>vori, e il numero degli operai alle dipendenze di Hiram era enorme. Hiram aveva<br />

diviso gli operai in tre Categorie: gli Apprendisti; i Compagni d'Arte; e i Maestri. E ciascuna<br />

categoria aveva parole e segni segreti per mezzo dei quali gli operai si riconoscevano fra di loro e<br />

si facevano riconoscere per ricevere il salario secondo il tipo di <strong>La</strong>voro svolto. Si entrava nel<br />

Tempio per tre porte distinte: quella destinata agli Apprendisti era posta all'Occidente; quella<br />

destinata ai Compagni era posta al Mezzogiorno; quella destinata ai Maestri era posta all'Oriente.<br />

Ma ecco che tre Compagni d'Arte (chiamati 'i ruffiani' e che nel rituale sono interpretati da tre<br />

membri della loggia), essendo insoddisfatti del loro salario, ma non ancora meritevoli dell'aumento,<br />

ordirono un complotto e decisero di farsi dare da Hiram la Parola Sacra, di strappargliela anche<br />

con la violenza pur di poter percepire il salario riservato ai Maestri. E così al tramonto, i tre<br />

Compagni d'Arte si nascosero nel Tempio e aspettarono ('armati' rispettivamente di un regolo, di<br />

una squadra e di un maglietto) che il Maestro Hiram venisse, com'era suo solito fare ogni sera, ad<br />

ispezionare il <strong>La</strong>voro della giornata. E così quando arrivò Hiram, essendo che egli si rifiutò di<br />

svelare loro la Parola Segreta, dicendo: 'Potete avere la mia vita, ma la mia integrità non l'avrete<br />

mai', i tre lo uccisero. I ruffiani allora seppellirono Hiram. Nel rituale il candidato - che è bendato ed<br />

accompagnato da un massone -, dopo che viene 'colpito' dai tre, viene messo in una bara!<br />

Vengono compiute delle ricerche per ordine del re, ma il suo cadavere non viene trovato. Le<br />

ricerche continuano, fino a che viene trovata una tomba, e il corpo di Hiram è in essa. Il suo<br />

cadavere era stato nella tomba 15 giorni. Il re Salomone allora da l'ordine che il corpo di Hiram sia<br />

sollevato usando la presa dell'Apprendista e quella del Compagno d'Arte, ma il tentativo non ha<br />

successo. Il Re Salomone dichiara che il suo timore è quello che con la morte di Hiram Abif la<br />

parola del Maestro Massone sia andata perduta. Quindi la prima parola detta dopo che Hiram sarà<br />

sollevato dalla tomba costituirà la parola sostitutiva. A quel punto, il Re Salomone solleva Hiram -<br />

ossia Hiram viene fatto tornare dal regno dei morti - tramite una presa particolare, una stretta di<br />

mano massonica denominata 'la presa del leone' che costituisce la vera presa di un Maestro<br />

Massone. Il Re Salomone allora sussurra all'orecchio di Hiram la parola sostitutiva di quella<br />

perduta, e questa parola è Ma-Ha-Bone. E così tutti esultano, perchè Hiram è rinato nel nuovo<br />

Maestro! Dopo ciò, il Maestro Venerabile fa leggere al Maestro Massone il giuramento che lo<br />

impegnerà fino alla morte!<br />

Questo è il rituale massonico con cui un Compagno d'Arte diventa Maestro Massone.<br />

Ora, questo rituale costituisce il più importante simbolo della massoneria, in quanto sull'Indiana<br />

Masonic Monitor (un documento ufficiale che è una sorta di manuale guida della Gran Loggia<br />

159


dell'Indiana) si legge quanto segue: '<strong>La</strong> Leggenda del Terzo Grado. Questo è il più importante e<br />

significativo simbolo leggendario della <strong>Massoneria</strong>. E' stato tramandato d'età in età tramite<br />

tradizione orale, ed è stato preservato in ogni rito Massonico, praticato in qualsiasi nazione o<br />

lingua, senza alcuna essenziale alterazione ' (pag. 38), e la ragione per cui il 3° nella <strong>Massoneria</strong><br />

riveste questa così grande importanza è perchè 'tramite la sua leggenda e tutto il suo rituale, è<br />

sottinteso che noi siamo stati redenti dalla morte del peccato e il sepolcro della contaminazione'<br />

(Ibid., pag. 145). Albert Mackey ha poi affermato sul 3° g rado: 'L'importante proposito del grado è<br />

quello di simboleggiare le grandi dottrine della resurrezione del corpo e dell'immortalità dell'anima<br />

[...] il Maestro Massone rappresenta un uomo salvato dalla tomba dell'iniquità ed elevato alla fede<br />

della salvezza' (Albert G. Mackey, A Manual of the Lodge, 1862, pag. 96). Quindi, questo dimostra<br />

che anche la <strong>Massoneria</strong> ha un piano di salvezza per i suoi adepti, checché ne dicano i scrittori<br />

massoni quando affermano - sapendo di mentire - che la massoneria non ha una dottrina sulla<br />

salvezza o una salvezza da offrire!<br />

Ma questo rituale massonico così importante per la <strong>Massoneria</strong>, che eleva il Compagno d'arte al<br />

grado di Maestro Massone, ha un significato segreto sconcertante. Il massone J. D. Buck, 32°<br />

grado, afferma infatti 'Nel terzo grado il candidato impersonifica Hiram, che è stato mostrato<br />

essere identico al Cristo dei Greci, e ai Dii-Sole di tutte le altre nazioni. A questo punto la<br />

superiorità della <strong>Massoneria</strong> su tutte le Religioni esoteriche consiste in questo: tutte queste<br />

religioni prendono il simbolo per la cosa simboleggiata. Cristo era originariamente come il Padre.<br />

Ora Egli è fatto identico al Padre. Nel deificare Gesù, tutta l'umanità è privata del Cristo quale<br />

potenza eterna all'interno di ogni anima umana, un Cristo latente in ogni uomo. Nel deificare così<br />

un solo uomo, essi hanno reso orfana tutta l'umanità! D'altro canto, la <strong>Massoneria</strong>, nel far sì che<br />

ogni candidato impersonifichi Hiram, ha preservato l'insegnamento originale, che è un glifo<br />

universale. Pochi candidati possono essere consapevoli che Hiram che essi hanno rappresentato<br />

e personificato è idealmente e precisamente lo stesso che Cristo. Eppure è senza dubbio così' (J.<br />

D. Buck, Symbolism of Freemasonry or Mystic Masonry and the Greater Mysteries of antiquity,<br />

pag. 133-134). Cosa significa questo? Che il candidato a Maestro Massone nel rituale di<br />

iniziazione impersonifica Cristo, che muore e risorge, e redime quindi sè stesso. E difatti sempre lo<br />

stesso Buck afferma: 'Ogni anima deve operare la sua stessa salvezza, e prendere il Regno dei<br />

Cieli con la forza. <strong>La</strong> salvezza per fede e l'espiazione vicaria non furono insegnate da Gesù come<br />

sono interpretate oggi, e queste dottrine non sono neppure insegnate nelle scritture esoteriche.<br />

Esse sono delle posteriori e ignoranti perversioni delle dottrine originali. Nella Chiesa Primitiva,<br />

come nella Dottrina Segreta, non esisteva un solo Cristo per tutto il mondo, ma un potenziale<br />

Cristo in ogni uomo' (J. D. Buck, op. cit., pag. 57), ed ancora: 'E' molto più importante che gli<br />

uomini debbano sforzarsi per diventare Cristo, del fatto che debbano credere che Gesù era Cristo.<br />

Se lo stato di Cristo [Christ-state] può essere raggiunto da un solo essere umano durante l'intera<br />

evoluzione della razza, allora l'evoluzione dell'uomo è una farsa e la perfezione umana una<br />

impossibilità' (Ibid., pag. 62).<br />

Ecco dunque la dottrina segreta della <strong>Massoneria</strong>, che l'uomo entrando nella <strong>Massoneria</strong>, e<br />

diventando Maestro Massone, si redime da sè stesso diventando Cristo o meglio raggiungendo lo<br />

stato di Cristo. Il concetto di Hiram 'risorto' sta infatti a identificare il raggiungimento<br />

dell'Illuminazione, che comunque nella pratica il Maestro Massone non ha raggiunto ancora perchè<br />

poi a partire da questo grado il Maestro Massone dovrà proseguire il suo percorso in cerca della<br />

verità e della luce. Come dice infatti Albert Pike a coloro che raggiungono il grado successivo a<br />

quello di Maestro Massone: 'Voi avete fatto il primo passo attraverso la soglia, il primo passo verso<br />

il «Sancta Sanctorum», il cuore del Tempio. Voi siete sul cammino che ascende alla «montagna<br />

della verità» e dipende dalla vostra capacità di mantenere il segreto, dalla vostra obbedienza, dalla<br />

160


vostra fede, il poter progredire nella via dell'illuminazione scozzese' (Albert Pike, Morals and<br />

Dogma, Edizione Italiana, Vol. 2, pag. 5-6 - 4° Maestro Segreto). E questo percorso implica un<br />

processo di studio e di riflessione ovviamente che avrà come oggetto i libri di importanti esponenti<br />

Massoni, e che hanno come obbiettivo quello di far diventare l'uomo un dio. Infatti Manly P. Hall<br />

(1901-1990), massone del 33° grado molto conosciuto nella <strong>Massoneria</strong>, ha affermato: 'L'uomo è<br />

un dio che si sta facendo, e come nei miti mistici dell'Egitto, egli viene modellato nella ruota del<br />

vasaio. Quando la sua luce brilla per sollevare e preservare tutte le cose, egli riceve la triplice<br />

corona della divinità e si unisce a quella folla di Maestri Massoni che, nelle loro vesti di Azzurro e<br />

Oro, stanno cercando di disperdere l'oscurità della notte con la triplice luce della Loggia<br />

Massonica' (Manly P. Hall, The Lost Keys of Freemasonry, Macoy Publishing and Supply Co.,<br />

Richmond, Va, 1976, pag. 92 - 'Man is a god in the making, and as in the mystic myths of Egypt,<br />

on the potter's wheel he is being molded. When his light shines out to lift and preserve all things,<br />

he receives the triple crown of godhood and joins that throng of Master Masons who, in their robes<br />

of Blue and Gold, are seeking to dispel the darkness of night with the triple light of the Masonic<br />

Lodge').<br />

E' chiaro che i massoni ci tengono a sottolineare il valore simbolico della morte e della<br />

resurrezione del candidato che impersonifica Hiram, ma sta di fatto che l'iniziato sottoponendosi a<br />

questo rituale che simboleggia la morte e la rinascita, non fa altro che proclamare che si salva<br />

imitando Hiram, ossia preferendo morire come Hiram piuttosto che tradire la fiducia della<br />

<strong>Massoneria</strong>, e per essere salvato quindi non deve credere nella morte e nella resurrezione del<br />

Signore Gesù Cristo, perchè la dottrina dell'espiazione compiuta da Cristo è una dottrina<br />

posteriore che è stata pervertita, ma semplicemente deve imitare la condotta virtuosa del loro Gran<br />

Maestro Hiram Abif, che pur di non rivelare la parola segreta si fece uccidere. E quindi il 'salvatore'<br />

dei Massoni è Hiram, che 'si fece uccidere per salvare la <strong>Massoneria</strong> e i futuri Massoni', ma è il<br />

loro salvatore in questo senso, che Hiram ha mostrato loro la maniera in cui ci si salva e quindi<br />

essi devono imitare Hiram affinchè possano sperimentare il Cristo latente in ogni uomo e<br />

guadagnarsi così l'entrata nella Gran Loggia Celeste ed andare a passare l'eternità con il loro<br />

Grande Architetto dell'Universo. In altre parole, il piano di salvezza che offre la <strong>Massoneria</strong> è<br />

imitare Hiram - che mostra praticamente ai massoni la maniera per essere salvati - per 'rinascere'<br />

e guadagnarsi il Paradiso, che poi nella pratica significa che ogni uomo è il salvatore di sè stesso,<br />

per cui se non si salva da sè, non sarà salvato.<br />

E queste non sono mie congetture, ma è quello che insegnano i Massoni, infatti in uno scritto dal<br />

titolo '<strong>La</strong> vicenda di Hiram Abif' presente sul sito massonico del Supremo Consiglio d’Italia e di San<br />

Marino si legge quanto segue: '<strong>La</strong> massoneria insegna la redenzione individuale e la salvazione,<br />

come compito che è nelle possibilità e nelle responsabilità di ogni singolo individuo massone. In<br />

fondo Hiram può essere considerato un esempio e quindi un salvatore, nell’indicare che ogni uomo<br />

è il salvatore e redentore di se stesso e se non salva se stesso, egli non arriverà alla salvezza.<br />

Hiram salva moralmente se stesso e, seguendo questo esempio, ogni massone può salvarsi. I tre<br />

assassini rappresentano il vizio, la corruzione, le tentazioni. Hiram ci insegna la strada per arrivare<br />

alla salvazione di se stessi nei confronti di se stessi, dell’umanità e del divino. Ci traccia quindi la<br />

via per la rinascita, dopo ogni morte che può verificarsi nella nostra esistenza fino a quella<br />

biologica' (http://www.massoneriascozzese.it/).<br />

E quindi questo piano di salvezza massonico è un piano diabolico, che porta all'inferno coloro che<br />

lo seguono perchè la Scrittura proclama che la salvezza è solo in Cristo Gesù, secondo che ha<br />

detto l'apostolo: "E in nessun altro è la salvezza; poiché non v’è sotto il cielo alcun altro nome che<br />

sia stato dato agli uomini, per il quale noi abbiamo ad esser salvati" (Atti 4:12), in quanto Gesù<br />

161


Cristo è il Figlio di Dio morto per i nostri peccati e risorto a cagione della nostra giustificazione. E<br />

per ottenere la salvezza bisogna credere nella sua morte espiatoria e nella sua resurrezione. Chi<br />

crede in Lui sarà salvato, mentre chi non crede in Lui sarà condannato a spendere l'eternità nel<br />

fuoco.<br />

Peraltro voglio farvi notare che sottoporsi a questo rituale massonico o approvare il suo significato<br />

spirituale equivale a negare che Gesù di Nazareth è IL CRISTO, che è proprio quello che il diavolo<br />

vuole che gli uomini facciano, perchè egli sa che l'uomo nasce d'acqua e di Spirito proprio quando<br />

crede che Gesù di Nazareth è il Cristo di Dio (1 Giovanni 5:1), ossia l'Unto del quale Dio aveva<br />

predetto la venuta tramite i suoi antichi profeti e che nella pienezza dei tempi è morto per i nostri<br />

peccati e risorto per la nostra giustificazione tre giorno dopo.<br />

Non solo, sottoporsi a questo rituale o approvarne il significato equivale a negare sia il Padre che il<br />

Figlio, in quanto l'apostolo Giovanni dice: "Chi è il mendace se non colui che nega che Gesù è il<br />

Cristo? Esso è l’anticristo, che nega il Padre e il Figliuolo. Chiunque nega il Figliuolo, non ha<br />

neppure il Padre; chi confessa il Figliuolo ha anche il Padre" (1 Giovanni 2:22-23).<br />

E quindi questo così importante rituale massonico contribuisce a tenere delle anime sotto la<br />

potestà di Satana, e a menarle nel fuoco eterno.<br />

Massoni, ascoltatemi, siete stati ingannati, e quindi vi state illudendo di poter entrare in cielo<br />

imitando il vostro Hiram; poichè ve ne andrete all'inferno se non vi ravvedete e credete che Gesù è<br />

il Cristo morto e risorto per acquistarci con il suo prezioso sangue una redenzione eterna, che<br />

appunto perchè l'ha acquistata Lui si può ricevere solo per grazia, ossia gratuitamente.<br />

Un'inquietante interpretazione 'cristiana' della<br />

<strong>Massoneria</strong> simbolica<br />

<strong>La</strong> <strong>Massoneria</strong> Simbolica è quella costituita dai primi tre gradi, ossia dal grado di Apprendista (1°),<br />

dal grado di Compagno d'Arte (2°), e dal grado di M aestro Massone (3°).<br />

A tale riguardo esiste una interpretazione 'cristiana', che il massone Albert Pike dice che è degna<br />

di rispettosa considerazione come quelle di tutti i Massoni, che voglio proporvi così come si trova<br />

in Morals and Dogma:<br />

'Nel primo grado, si applicano tre simbolismi:<br />

1. L'Uomo, dopo la Caduta, fu lasciato nudo e senza difesa contro il giusto sdegno della Divinità.<br />

Dedita al male, la specie umana cadde ciecamente nella stessa coltre oscura dell'empietà,<br />

trascinata dalla sua natura peccaminosa. <strong>La</strong> corruzione morale fu seguita da miseria fisica. <strong>La</strong><br />

povertà ed il bisogno invasero la terra. Guerra, carestia e pestilenza riempirono la misura del male,<br />

e l'uomo corse coi piedi nudi e feriti sui taglienti vetri della sfortuna e dell'avversità. Questa<br />

situazione di cecità, miseria, bisogno ed orrore, da cui ci riscattò il Redentore, è simboleggiata<br />

dalla condizione del candidato, quando è portato la prima volta alla porta della Loggia.<br />

162


2. Nonostante la morte del Redentore, l'uomo può essere salvato dalla fede, dal pentimento,<br />

dall'uniformarsi ai voleri di Dio. Per pentirsi, deve sentire la penetrante punta della coscienza e del<br />

rimorso, che come una spada ferisce la sua pelle. <strong>La</strong> sua fiducia nella propria guida, che egli deve<br />

seguire, la sua fede in Dio, di cui egli compie professione, e la punta della spada diretta nel suo<br />

petto nudo dal lato del cuore contro la sua carne, simboleggiano la Fede, il pentimento e la volontà<br />

di migliorare, necessari a portarlo alla luce.<br />

3. Pentitosi e miglioratosi, legatosi al servizio di Dio con un severo giuramento, la luce della<br />

speranza cristiana splende, pur nell'oscurità, sul cuore dell'umile penitente, e lo solleva al livello<br />

del Cielo. Ciò è simboleggiato dal fatto che il candidato riceve la luce, dopo il giuramento, dal<br />

Maestro Venerabile, che nel far ciò rappresenta il Redentore, e lo porta alla luce, con l'aiuto dei<br />

Fratelli, e come Lui insegnava la parola, con l'aiuto degli Apostoli.<br />

Nel secondo grado vi sono due simbolismi:<br />

4. Il cristiano assume nuovi doveri verso Dio e verso i propri simili. Verso Dio, di amore, di<br />

gratitudine e venerazione, ed un ansioso desiderio di servirlo e glorificarlo; verso i propri simili, di<br />

tolleranza, umanità, giustizia. L'assunzione di tali doveri è simboleggiata dal giuramento di<br />

Compagno, col quale egli viene accolto tra i Fratelli, ed assume i doveri attivi di un buon Massone.<br />

5. Il cristiano, riconciliato con Dio, vede il mondo sotto una nuova luce. Questo grande Universo<br />

non è più un semplice meccanismo costruito seimila o sei milioni di anni fa, e lasciato camminare<br />

per sempre, in virtù di una legge cosmica creata all'inizio, senza ulteriore cura e considerazione da<br />

parte della Divinità; esso diventa per lui una grande emanazione di Dio, il prodotto del suo<br />

pensiero, non una semplice macchina senza vita, ma un qualcosa di vivente, su cui Dio veglia<br />

continuamente, e ogni suo movimento è immediatamente prodotto dalla Sua azione, essendo la<br />

legge dell'armonia essenza della Divinità, che si attua in ogni istante. Ciò è simboleggiato<br />

dall'imperfetta istruzione data nel grado di Compagno, nelle scienze, e particolarmente nella<br />

geometria, connesse, come quest'ultima, con Dio nella mente di un Massone, perchè la stessa<br />

lettera, sospesa nell'Est, rappresenta entrambi; e l'astronomia, o la conoscenza delle leggi del<br />

moto e dell'armonia che governano le sfere celesti, non è che una minima parte della geometria. E'<br />

così simboleggiato, perchè è qui, nel secondo grado, che il candidato riceve per la prima volta<br />

un'istruzione più che morale.<br />

Vi sono anche due simbolismi del terzo grado:<br />

6. Il candidato, dopo essere passato attraverso la prima parte della cerimonia, si immagina<br />

Maestro, ed è sorpreso allorché lo si informa che ancora non lo è, e che è incerto se egli mai lo<br />

sarà. Gli si parla di un difficile e pericoloso cammino ancora da compiere, e lo si avvisa che da<br />

quel viaggio dipende se egli diverrà o no Maestro. Questo è simbolo di quel che i nostri Savi<br />

dissero a Nicodemo, cioè che, nonostante moralmente fosse libero da ogni pecca, pure non<br />

poteva entrare nel regno dei cieli, finché non fosse nato di nuovo, morendo simbolicamente, e di<br />

nuovo entrando nel mondo rigenerato, come un neonato dallo spirito purissimo.<br />

7. L'assassinio di Hiram, la sua sepoltura e la sua resurrezione da parte del Maestro sono simboli<br />

della morte, sepoltura e resurrezione del Redentore; e della morte e sepoltura dell'uomo, e della<br />

sua resurrezione a nuova vita, o rinascita, dovuta alla diretta azione del Redentore, dopo che la<br />

moralità (simboleggiata dalla stretta di mano del Compagno) non è riuscita a sollevarlo. Quello del<br />

Leone, infatti, è il segno del vincolo più forte, l'alleanza con cui Cristo, discendente della stirpe di<br />

Giuda, ha legato a sè l'intera umanità, abbracciandola strettamente ed affettuosamente come i<br />

163


Fratelli si abbracciano l'un l'altro con i cinque punti dell'amicizia e della fraternità' (Albert Pike,<br />

Morals and Dogma, Edizione Italiana, Vol. 3, pag. 209-211 - 28° Cav aliere del Sole).<br />

In tutti questi simbolismi riscontriamo ancora una volta l'astuzia del Serpente Antico, che è il capo<br />

assoluto della <strong>Massoneria</strong>, e colui che tiene sotto la sua potestà tutti i Massoni.<br />

Notate infatti come il presentarsi alla porta della Loggia bendato, benda che rappresenta la cecità<br />

spirituale in cui si trova l'iniziato, rappresenta la condizione di cecità in cui si trova l'uomo prima di<br />

convertirsi a Cristo. Il pentimento e la fede che egli sperimenta nella sua conversione, sono<br />

simboleggiati dalla punta della spada che viene diretta al petto nudo dell'iniziato. <strong>La</strong> luce che il<br />

convertito riceve da Dio nel momento che si converte, è simboleggiata dalla luce che il candidato<br />

riceve dal Maestro Venerabile, che addirittura simboleggia il Salvatore, che trasporta il candidato<br />

dalle tenebre alla luce. Non c'è che dire, proprio una diavoleria questa interpretazione 'cristiana'<br />

dell'iniziazione massonica, fatta su misura per quei 'cristiani' che decidono di entrare nella<br />

<strong>Massoneria</strong>.<br />

Come trattasi di diavoleria, l'interpretazione 'cristiana' del secondo grado, dove invece il<br />

giuramento massonico del Compagno d'Arte, rappresenta l'impegno che il neonato Cristiano<br />

prende di servire Dio!<br />

Stesso discorso per il simbolismo presente nel terzo grado di massone, nel rituale di Hiram che<br />

viene risuscitato dal Maestro Venerabile, dove Hiram rappresenta Gesù e il Maestro Venerabile<br />

Dio; e dove il candidato muore e risorge a nuova vita per opera sempre del Maestro Venerabile!<br />

Quante diavolerie.<br />

Tutto ciò mostra come il diavolo per rendere allettante la <strong>Massoneria</strong> simbolica agli occhi della<br />

Chiesa, ha escogitato questa interpretazione 'cristiana' per portare sotto le sue grinfie più anime<br />

possibili. Perchè è evidente che l'ignaro Cristiano di turno che verrà portato in una loggia 'cristiana'<br />

penserà di sottoporsi a dei rituali che hanno una interpretazione cristiana, quando invece sono dei<br />

riti con delle chiare origini occulte e quindi con dei significati occulti a cui nelle cosiddette logge<br />

cristiane vengono però dati dei significati apparentemente biblici, solo per trarre in inganno gli<br />

iniziati e portarli sotto la potestà del diavolo.<br />

Si tenga sempre presente infatti che la <strong>Massoneria</strong> è anticristiana fino alle midolle, e il suo<br />

obbiettivo è quello di togliere di mezzo il Cristianesimo, e quindi ogni qualvolta fa uso di storie,<br />

concetti e versetti biblici lo fa solo per ingannare i Cristiani, perchè dà ad essi un significato falso,<br />

ossia un significato massonico, che è quello che serve ai Massoni per confermare la dottrina<br />

segreta o occulta della <strong>Massoneria</strong>. Leggendo Morals and Dogma, per esempio, questo si può<br />

vedere molto bene. D'altronde per la <strong>Massoneria</strong> la Bibbia è solo un simbolo della volontà di Dio, e<br />

quindi i massoni si sentono autorizzati ad usare quello che trovano scritto nella Bibbia a loro<br />

piacimento dandogli il significato che vogliono per sostenere le loro menzogne.<br />

Nessuno dunque si lasci ingannare dal fatto che i Massoni usano talvolta la Bibbia, citandone<br />

anche dei versetti o delle storie o dei concetti, perchè è solo una tattica per apparire che<br />

insegnano cose bibliche e quindi per apparire Cristiani o amici dei Cristiani, perchè nella realtà<br />

insegnano cose assolutamente contrarie alla Parola di Dio. In altre parole, i Massoni usano la<br />

Bibbia nella stessa maniera in cui la usa il diavolo, il serpente antico, cioè per ingannare gli uomini<br />

e menarli in perdizione. E in questo l'occultista e mago Albert Pike fu proprio un maestro.<br />

164


Il tempio che la <strong>Massoneria</strong> costruisce è un falso<br />

tempio<br />

Come abbiamo visto in precedenza, la <strong>Massoneria</strong> - traendo spunto dalla costruzione del tempio di<br />

Salomone a Gerusalemme - sostiene di costruire il tempio dell'umanità, trasformando ogni uomo<br />

per renderlo atto ad occupare un posto in questo tempio. Albert Pike ha affermato infatti: 'Per noi<br />

infatti l'intero mondo è il Tempio di Dio, come lo è ogni cuore onesto. Stabilire ovunque nel mondo<br />

la Nuova Legge e il Regno dell'Amore, della Pace, della Carità, della Tolleranza, è costruire quel<br />

Tempio accetto a Dio, nella cui edificazione la <strong>Massoneria</strong> è ora impegnata' (Albert Pike, Morals<br />

and Dogma, Edizione Italiana, Vol. 2, pag. 203 - 16° Princip e di Gerusalemme).<br />

E per rappresentare questa trasformazione dell'uomo la <strong>Massoneria</strong> usa la metafora della pietra<br />

grezza che tramite un lavoro assolutamente umano diventa pietra cubica. Ecco infatti quello che si<br />

legge in un dizionario massonico: 'Pietra Grezza: ... Simboleggia l’uomo come l’ha creato la<br />

natura, nel suo stato rude ed incolto, caratterizzato dai vizi e dalle molte passioni che ogni Libero<br />

Muratore deve imparare a dominare. <strong>La</strong> P. simboleggia soprattutto il neofita, che non può essere<br />

utilizzato fino a quando, diventato Apprendista, la sua preparazione intellettuale e morale non<br />

abbia raggiunto un grado nella scala del perfezionamento sufficiente a fargli guadagnare la patente<br />

di affidabilità. <strong>La</strong> P. dovrà essere squadrata quel tanto che è necessario a consentirne l’impiego<br />

con le altre. Al massone viene continuamente ricordato che egli è P. che dev’essere levigata per<br />

ricavarne una ben definita personalità, richiesta dalle Leggi geometriche dell’architettura<br />

dell’Umanità. <strong>La</strong> P. dev’essere portata ad una forma più prossima possibile al cubo perfetto, va<br />

cioè trasformata dall’Apprendista in Pietra Cubica, che è caratteristica del Grado massonico<br />

superiore di Compagno d’Arte. - Pietra Cubica: Rappresenta la pietra perfetta, in cui tutte le<br />

dimensioni sono tra loro uguali. É il simbolo massonico legato, con la Pietra Grezza, all’allegoria<br />

della costruzione del Tempio dell’Umanità, alla cui edificazione si dedicano tutti i Massoni.<br />

Simboleggia l’uomo che, operando su sé stesso, ha superato le sue condizioni primordiali<br />

attraverso l’eliminazione sistematica e graduale, iniziaticamente pilotata, delle imperfezioni da cui<br />

era costituito. <strong>La</strong> regolarità dei nuovi elementi costitutivi conseguiti è proporzionale all’abilità ed alla<br />

diligenza di ogni singolo Artefice, messe in atto nel corso della lavorazione della sua Pietra<br />

Grezza. Quanto di purificato ed istruito si è strettamente collegato ed amalgamato nell’Apprendista<br />

Libero Muratore, si manifesterà nella sua realtà nel Compagno d’Arte, dentro e fuori della Loggia'.<br />

Dunque, la <strong>Massoneria</strong> si propone di rendere perfetto l'uomo, purificandolo dalle sue scorie o<br />

imperfezioni, e questo usandosi di strumenti umani, infatti viene detto che la pietra cubica<br />

rappresenta 'l’uomo che, operando su sé stesso, ha superato le sue condizioni primordiali<br />

attraverso l’eliminazione sistematica e graduale, iniziaticamente pilotata, delle imperfezioni da cui<br />

era costituito', e quindi può entrare a far parte del tempio dell'umanità che a sua volta è costituito<br />

dalle altre pietre cubiche che la <strong>Massoneria</strong> in tutto il mondo sforna. <strong>La</strong> <strong>Massoneria</strong> dunque<br />

permette alle varie pietre cubiche di essere inserite nel Tempio ideale dell'umanità, pietre cubiche<br />

che quindi stanno assieme ben unite grazie all'impiego della malta, rappresentata proprio dalla<br />

Libera Muratoria.<br />

Ora, considerando quale siano le dottrine insegnate dalla <strong>Massoneria</strong>, non si può che giungere alla<br />

conclusione che ci troviamo davanti ad un tempio falso, tempio peraltro che non è altro che una<br />

falsa copia del vero tempio che Cristo Gesù, il Figlio di Dio è venuto a costruire sulla pietra<br />

angolare che è Lui medesimo e del quale fanno parte tutti i figli di Dio.<br />

165


Vediamo di spiegarlo con la Parola di Dio. Dio predisse che il Suo Figliuolo avrebbe costruito una<br />

casa o tempio al Suo nome, secondo che disse a Davide: "Quando i tuoi giorni saranno compiuti e<br />

tu giacerai coi tuoi padri, io innalzerò al trono dopo di te la tua progenie, il figlio che sarà uscito<br />

dalle tue viscere, e stabilirò saldamente il suo regno. Egli edificherà una casa al mio nome, ed io<br />

renderò stabile in perpetuo il trono del suo regno. Io sarò per lui un padre, ed egli mi sarà figliuolo"<br />

(2 Samuele 7:12-14). Questa casa o tempio nel Nuovo Testamento porta il nome di 'Chiesa', e<br />

difatti un giorno Gesù Cristo disse a Pietro: "Tu sei Pietro, e su questa pietra edificherò la mia<br />

Chiesa, e le porte dell’Ades non la potranno vincere" (Matteo 16:18). E questa casa o tempio è<br />

costituito da tutti i figli di Dio, cioè da tutti coloro che si sono ravveduti ed hanno creduto che Gesù<br />

Cristo è morto per i nostri peccati e risorto per la nostra giustificazione, secondo che Paolo dice<br />

agli Efesini: "Voi dunque non siete più né forestieri né avventizî; ma siete concittadini dei santi e<br />

membri della famiglia di Dio, essendo stati edificati sul fondamento degli apostoli e de’ profeti,<br />

essendo Cristo Gesù stesso la pietra angolare, sulla quale l’edificio intero, ben collegato insieme,<br />

si va innalzando per essere un tempio santo nel Signore. Ed in lui voi pure entrate a far parte<br />

dell’edificio, che ha da servire di dimora a Dio per lo Spirito" (Efesini 2:19-22), e l'apostolo Pietro<br />

agli eletti: "Accostandovi a lui, pietra vivente, riprovata bensì dagli uomini ma innanzi a Dio eletta e<br />

preziosa, anche voi, come pietre viventi, siete edificati qual casa spirituale, per essere un<br />

sacerdozio santo per offrire sacrificî spirituali, accettevoli a Dio per mezzo di Gesù Cristo. Poiché si<br />

legge nella Scrittura: Ecco, io pongo in Sion una pietra angolare, eletta, preziosa; e chiunque crede<br />

in lui non sarà confuso" (1 Pietro 2:4-6). E' anche scritto nell'epistola agli Ebrei: "E Mosè fu bensì<br />

fedele in tutta la casa di Dio come servitore per testimoniar delle cose che dovevano esser dette;<br />

ma Cristo lo è come Figlio, sopra la sua casa; e la sua casa siamo noi se riteniam ferma sino alla<br />

fine la nostra franchezza e il vanto della nostra speranza" (Ebrei 3:5-6).<br />

Dunque, il vero tempio, di cui il tempio costruito da Salomone era solo un'ombra, è quello che nella<br />

pienezza dei tempi è venuto a costruire il Figlio di Dio, il cui nome è Gesù Cristo. Ed Egli è il<br />

costruttore e la pietra angolare di questo tempio, di cui fanno parte tutte le pietre viventi che Egli ha<br />

scelto di inserirvi. Queste pietre infatti una volta erano morte, in quanto facevano parte dell'umanità<br />

morta nei peccati, ma Lui le ha vivificate, scegliendole fuori dal mondo e dandogli vita. Ecco<br />

perchè dunque le pietre di questa casa spirituale sono chiamate "pietre viventi". Queste pietre,<br />

quando sono state vivificate dal Signore sono state rese perfette quanto alla coscienza in virtù del<br />

sangue di Cristo sparso sulla croce, secondo che è scritto: "Perché con un’unica offerta egli ha per<br />

sempre resi perfetti quelli che son santificati" (Ebrei 10:14), perfezione quanto alla coscienza che<br />

non era possibile conseguire sotto la legge di Mosè mediante i sacrifici che venivano del continuo<br />

offerti, secondo che è scritto: "Esso [il primo tabernacolo] è una figura per il tempo attuale,<br />

conformemente alla quale s’offron doni e sacrificî che non possono, quanto alla coscienza, render<br />

perfetto colui che offre il culto, poiché si tratta solo di cibi, di bevande e di varie abluzioni,<br />

insomma, di regole carnali imposte fino al tempo della riforma" (Ebrei 9:9-10), ed ancora: "Poiché<br />

la legge, avendo un’ombra dei futuri beni, non la realtà stessa delle cose, non può mai con quegli<br />

stessi sacrificî, che sono offerti continuamente, anno dopo anno, render perfetti quelli che<br />

s’accostano a Dio" (Ebrei 10:1)<br />

Questo per quanto riguarda la perfezione quanto alla coscienza. Ma c'è un'altra perfezione (che è<br />

quella rappresentata da Cristo Gesù in quanto Lui fu perfetto in ogni aspetto della sua vita), che<br />

invece ognuno di noi che facciamo parte di questo tempio dobbiamo procacciare del continuo,<br />

secondo che è scritto: "Procacciate la perfezione" (2 Corinzi 13:11). Ma come la procacciamo?<br />

Non con mezzi umani, ma mediante 'mezzi' divini, in quanto questa opera viene compiuta in noi da<br />

Dio mediante la Sua Parola e il Suo Santo Spirito, secondo che dice Paolo: "Così, miei cari, come<br />

sempre siete stati ubbidienti, non solo come s’io fossi presente, ma molto più adesso che sono<br />

166


assente, compiete la vostra salvezza con timore e tremore; poiché Dio è quel che opera in voi il<br />

volere e l’operare, per la sua benevolenza" (Filippesi 2:12-13), ed anche: "Ora, il Signore è lo<br />

Spirito; e dov’è lo Spirito del Signore, quivi è libertà. E noi tutti contemplando a viso scoperto,<br />

come in uno specchio, la gloria del Signore, siamo trasformati nell’istessa immagine di lui, di gloria<br />

in gloria, secondo che opera il Signore, che è Spirito" (2 Corinzi 3:17-18), ed ancora: "E per questa<br />

ragione anche noi rendiamo del continuo grazie a Dio: perché quando riceveste da noi la parola<br />

della predicazione, cioè la parola di Dio, voi l’accettaste non come parola d’uomini, ma, quale essa<br />

è veramente, come parola di Dio, la quale opera efficacemente in voi che credete" (1<br />

Tessalonicesi 2:13).<br />

Attenzione dunque al tempio che i Massoni vogliono costruire perchè non ha nulla a che fare con il<br />

vero tempio di cui parla la Scrittura, in quanto il tempio massonico non è costruito su Cristo Gesù -<br />

in quanto per la <strong>Massoneria</strong> Gesù è stato semplicemente uno dei tanti maestri di morale - ma su<br />

un cumulo di menzogne. L'opera della <strong>Massoneria</strong> è dunque un'opera del diavolo.<br />

E che sia così è provato dal fatto che di questo tempio fanno parte persone di tutte le religioni,<br />

perchè lo scopo ultimo della <strong>Massoneria</strong> è quello di creare una grande religione universale, infatti<br />

nelle Costituzioni massoniche del 1723, si legge: «L’idea della <strong>Massoneria</strong> è di riunire tutte le<br />

religioni e creare una religione universale: religione nella quale tutti gli uomini si accordano», e il<br />

massone Foster Bailey ha detto che la <strong>Massoneria</strong> 'fu la prima Religione Mondiale Unita. Poi<br />

venne l'era della separazione di molte religioni e del settarismo. Oggi noi stiamo operando di<br />

nuovo verso una Religione Universale Mondiale' (Foster Bailey, The Spirit of Masonry, pag. 31).<br />

Una religione universale dove ognuno è libero di professare il credo che vuole, dove ogni dottrina è<br />

relativa, dove a Dio si può dare il nome che si vuole, e dove ogni libro considerato sacro è ben<br />

accetto, e dove l'uomo è posto al centro di tutto in quanto è lui ad operare su sè stesso per<br />

redimersi e guadagnarsi un posto nell'aldilà - che ognuno chiama come vuole lui - con il dio che<br />

vuole lui. Che cosa è questo se non un piano diabolico ordito dal diavolo, che è bugiardo e padre<br />

della menzogna?<br />

Come può dunque un Cristiano far parte di una simile organizzazione, che proprio perchè si<br />

propone ciò ha in profonda avversione noi figliuoli di Dio che affermiamo che conosciamo la verità,<br />

perchè la verità è Cristo Gesù, e che abbiamo la vita perchè Egli è la vita, e che siamo sulla via<br />

giusta perchè Egli è la via, secondo che disse Lui stesso: "Io son la via, la verità e la vita; nessuno<br />

viene al Padre se non per mezzo di me" (Giovanni 14:6)? Ascoltate cosa si legge su un sito<br />

massonico: '<strong>La</strong> <strong>Massoneria</strong> non è settaria né faziosa né anticlericale, accogliendo nel suo seno<br />

uomini diversi in eguaglianza di posizioni, e di qualsiasi fede religiosa. Tuttavia essa respinge<br />

quanti pretendono di esercitare il monopolio di Dio, o di essere gli unici detentori della Verità, ed in<br />

nome di tale dogma vuole imporre una fede dannando chi in essa non crede. Contro costoro essa<br />

si ribella, affermando che solo nell'adogmatismo possono essere affermati i diritti della libera<br />

coscienza e del libero pensiero' (http://www.granloggiaditalia.com/). Queste parole fanno<br />

chiaramente capire quale sia il vero sentimento massonico verso il Cristianesimo e noi Cristiani.<br />

Sono delle parole che procedono dal diavolo, perchè è lui che parla così al fine di far apparire la<br />

via dedicata da Gesù Cristo come una delle tante vie esistenti in campo religioso. Massima<br />

attenzione dunque alle macchinazioni del diavolo portate avanti da lui tramite la <strong>Massoneria</strong> e i<br />

Massoni quindi.<br />

Come può inoltre un Cristiano entrare a far parte di una organizzazione i cui membri si definiscono<br />

'uomini di dubbio' in quanto dichiarano di essere alla ricerca della verità, e che professano il<br />

relativismo dottrinale e morale? Ma noi conosciamo la verità, in quanto Dio ce l'ha fatta conoscere<br />

nella sua misericordia. Noi Cristiani siamo 'uomini di certezze' in quanto abbiamo la certezza di<br />

167


avere conosciuto la verità, non una verità, ma la verità che è in Cristo Gesù. Rigettiamo dunque il<br />

relativismo massonico, perchè noi abbiamo la certezza assoluta non solo che Dio esiste, ma<br />

anche che Gesù Cristo è il Suo Figliuolo, che è morto per i nostri peccati e risorto per la nostra<br />

giustificazione, e che è stato assunto in cielo ed a suo tempo ritornerà per risuscitare i morti in<br />

Cristo e accoglierli presso di Lui; e che esiste una salvezza in quanto esiste la schiavitù dal<br />

peccato, e questa salvezza è solo in Cristo Gesù perchè Egli è Colui che Dio ha mandato nel<br />

mondo a salvare il mondo, e quindi per essere salvati dal peccato e dalla perdizione eterna è<br />

assolutamente indispensabile credere in Gesù Cristo. Abbiamo anche la certezza su cosa è male<br />

e su cosa è bene, e questo grazie alla Parola di Dio in cui Dio ci mostra cosa è male e cosa è bene<br />

ai Suoi occhi.<br />

<strong>La</strong> <strong>Massoneria</strong> afferma anche che 'si propone di costruire il tempio ideale dell'umanità, previa<br />

trasformazione dell'essere umano, guida a costruire in sè il proprio tempio interiore'.<br />

Anche qui ci troviamo davanti ad un proposito che un Cristiano non può accettare di fare suo, in<br />

quanto egli è già un tempio, e precisamente il tempio di Dio, secondo che dice l'apostolo Paolo ai<br />

santi di Corinto: "E non sapete voi che il vostro corpo è il tempio dello Spirito Santo che è in voi, il<br />

quale avete da Dio, e che non appartenete a voi stessi?" (1 Corinzi 6:19), un tempio santo quindi<br />

in cui dimora lo Spirito di Dio che è la verità (1 Giovanni 5:6). Questo significa che un Cristiano non<br />

deve neppure costruire il proprio tempio perchè egli è già un tempio santo nel Signore Gesù; come<br />

anche significa che non deve mettersi a ricercare la verità, perchè la verità è in lui.<br />

Il mondo delle leggende<br />

Nello studiare la <strong>Massoneria</strong> mi sono reso conto che si tratta di un mondo dove ci sono<br />

frequentemente riferimenti a leggende. Ho già accennato alla leggenda massonica sulla morte e<br />

risurrezione di Hiram, su cui peraltro si basa molto la <strong>Massoneria</strong> simbolica (che è quella a cui<br />

appartengono la stragrande maggioranza dei Massoni a livello mondiale), ma qui voglio proporvi<br />

altre leggende tra le tantissime che si possono trovare nei libri di autori massoni.<br />

Albert Mackey afferma nel suo Lessico della <strong>Massoneria</strong> alla voce 'Alfabeto degli angeli': 'I giudei<br />

raccontano d'un alfabeto mistico e celestiale che, essi affermano, fu trasmesso dagli angeli ai<br />

patriarchi. Kircher ne fornisce una versione nella sua opera Oedipus Egyptiacus, tomo ii. p. 105. A<br />

quest'alfabeto si fa più volte riferimento nel rituale del rito Scozzese', e alla voce 'Enoc' afferma: 'Di<br />

Enoc, padre di Matusalemme, è interessante la seguente leggenda. Quando l'accresciuta<br />

cattiveria dell'uomo costrinse Dio a minacciare la distruzione universale del mondo. Enoc temé che<br />

la conoscenza delle arti e delle scienze perisse assieme con la razza umana. Per scongiurare<br />

questa catastrofe e preservare i principi delle scienze per la posterità di coloro che Dio avesse<br />

voluto salvare, egli eresse due grandi colonne sulla cima della montagna più alta, una di bronzo,<br />

atta a resistere alle acque, e l'altra di marmo, per resistere al fuoco, poiché egli non sapeva se la<br />

distruzione sarebbe avvenuta a causa di un diluvio universale o per mezzo di un'immensa<br />

conflagrazione. Sulla colonna di marmo egli scolpì le istruzioni per raggiungere il tempio<br />

sotterraneo da lui stesso costruito su ispirazione dell'Altissimo, mentre su quella di bronzo riportò i<br />

principi delle arti liberali, con speciale riferimento alla massoneria. Nel susseguente diluvio,<br />

naturalmente, la colonna di marmo venne spazzata via, ma a causa del permesso divino la<br />

colonna di bronzo resistette alle acque, dimodochè gli antichi insegnamenti sulle arti e sulla<br />

massoneria sono potute giungere fino a noi. Questa leggenda viene narrata nella loggia di<br />

168


perfezione (rito Scozzese) e forma parte del grado dell'Antico Arco di Salomone, o dei Cavalieri del<br />

Nono Arco', e alla voce 'Misteri Egizi' dice sui misteri di Osiride: 'Osiride era il sole ed Iside la luna.<br />

Tifone era il simbolo dell'inverno che distrugge i poteri fecondi e fertilizzanti del sole, privandolo<br />

così della vita'.<br />

Albert Pike, in merito alla discesa delle anime dal cielo per andarsi ad unire ai corpi in quanto lui<br />

sosteneva la preesistenza delle anime, dice: 'Secondo Pitagora, dalla Via <strong>La</strong>ttea aveva origine la<br />

strada che conduceva al regno di Plutone e, finchè le anime non lasciavano la Galassia, riteneva<br />

che non avessero iniziato la discesa verso i corpi terrestri. Finchè non arrivavano al segno del<br />

Cancro, esse non l'avevano ancora lasciata ed erano ancora nella sfera divina. Quando entravano<br />

nel Leone, cominciavano il tirocinio per la loro futura condizione, e quando si trovavano<br />

nell'Acquario, il segno opposto al Leone, esse venivano rapite alla vita umana. L'anima,<br />

scendendo dai confini celesti, dove si uniscono lo Zodiaco e le Galassie, perde la sua forma<br />

sferica, forma di tutte le nature divine, ed è allungata come un cono, così come un punto è<br />

allungato in linea. Poi si sdoppia, ossia l'unità è scissa e origina disarmonie e contrasti. Solo allora<br />

essa comincia a rendersi conto del disordine che regna nella materia a cui si unisce, quasi<br />

intossicata da correnti di materia pesante, della cui inebriazione è chiaro simbolo la coppa di<br />

Bacco' (Albert Pike, Morals and Dogma, Edizione Italiana, Vol. 3, pag. 107 - 25° Gran<br />

Commendatore del Tempio).<br />

Ancora Albert Pike, questa volta in merito a dove va l'anima dopo la morte, afferma: 'Gli antichi<br />

ritenevano che l'anima umana, per tornare alla sua origine nell'Infinito, dovesse salire, come era<br />

discesa, attraverso le sette sfere. <strong>La</strong> Scala con la quale si compiva l'ascesa ha, secondo Marsilio<br />

Ficino, nel suo commentario alle Enneadi di Plotino, sette ordini o gradini; ugualmente nei Misteri<br />

di Mitra, portati a Roma sotto gli Imperatori, la scala, con i suoi sette scalini, era un simbolo che si<br />

riferiva all'ascesa attraverso le sfere dei sette pianeti' (Albert Pike, Morals and Dogma, Edizione<br />

Italiana, Vol. 1, pag. 33). Anche questa favola, viene presa da Pike per sostenere un concetto<br />

antibiblico, che è quello di una graduale purificazione o perfezione a cui andrà incontro l'anima<br />

dell'uomo una volta morto.<br />

E sempre Pike racconta la leggenda di Osiris (o Osiride) e Isis (o Iside) in questi termini: 'Osiris,<br />

considerato un antico Re dell'Egitto, era il Sole; Isis, sua moglie, la Luna; la loro storia narra, in<br />

stile poetico e per immagini, il viaggio del grande Astro del Cielo attraverso i dodici segni dello<br />

zodiaco. In assenza di Osiris, Tifone, suo fratello, pieno di invidia e cattiveria, progettò di<br />

strappargli il trono, ma i suoi progetti furono annullati da Isis. Allora egli decise di uccidere Osiris. E<br />

ciò fece persuadendolo ad entrare in un sarcofago che poi gettò nel Nilo. Dopo lunghe ricerche Isis<br />

trovò la salma e la nascose nel cuore di una foresta: ma Tifone la ritrovò e la tagliò in quattordici<br />

pezzi. Isis, dopo affannose ricerche, rinvenì solo tredici di questi pezzi, meno uno divorato da<br />

pesci. Isis sostituì il pezzo mancante con uno di legno e seppellì il corpo a Philae dove, in onore di<br />

Osiris, fu eretto un tempio di insuperata magnificenza. Isis, aiutata dal figlio Orus (o Horus o Haroeri),<br />

combattè contro Tifone e lo sconfisse; regnò gloriosamente e alla sua morte fu riunita, nella<br />

stessa tomba, ad Osiris' (Albert Pike, Morals and Dogma, Edizione Italiana, Vol. 3, pag. 91 - 24°<br />

Principe del Tabernacolo), ed ancora: 'Osiride venne ucciso da Tifone, suo rivale, che aveva<br />

cospirato contro di lui insieme a Cassiopea Regina d'Etiopia, dalla quale Plutarco diceva - vennero<br />

designati i venti. I paranteli dello Scorpione (il segno occupato dal Sole, quando Osiride venne<br />

ucciso) erano i Serpenti, che fornirono gli attributi dei Geni del Male e di Tifone. Osiride discendeva<br />

negli inferi, nel mondo delle tenebre. Lì prendeva il nome di Serapide e ne assumeva la natura.<br />

Entrava quindi in congiunzione con Serpentario, identico a Esculapio, del quale assumeva le forme<br />

durante il suo passaggio attraverso i segni inferiori, dove prendeva i nomi di Plutone e Ade. Iside<br />

169


quindi piangeva per la morte di Osiride. <strong>La</strong> Natura si doleva per l'incombente perdita delle sue<br />

glorie d'Estate, per l'avvento del regno delle tenebre, per il ritiro delle acque rese fertili dal Toro<br />

durante la Primavera, per l'accorciarsi dei giorni e per lo sconvolgimento della Terra. Allora il Toro,<br />

in diretta opposizione al Sole, entrava in quel cono oscuro che, proiettato dalla terra, eclissava la<br />

Luna e, al sopraggiungere della notte, sorgeva e discendeva sempre al di sopra del nostro<br />

orizzonte come se fosse coperto da un velo. Il corpo di Osiride, racchiuso in una cassa, veniva<br />

gettato nel Nilo. Pan e Satiro furono i primi a scoprire, vicino Chemmis, il suo corpo e ad<br />

annunciare la sua morte con grida, diffondendo ovunque dolore e sconforto. Il Toro, assieme alla<br />

Luna piena, entrava quindi nel cono delle tenebre, lasciando sotto di sè il Fiume sacro, il Nilo. Iside<br />

quindi si mise alla ricerca del corpo. Dapprima incontrò alcuni bambini che, avendolo visto, le<br />

diedero informazioni in cambio del dono della divinazione. Com'è noto, la seconda Luna piena<br />

cadeva nei Gemelli (Gemini), che presiedevano agli oracoli di Didimo; uno di essi era Apollo, Dio<br />

della divinazione. Iside, esaminando una corona di foglie di meliloto, che Osiride aveva lasciato<br />

dietro di sè, comprese che questi per errore si era accoppiato con sua sorella Nefti. Ne era nato un<br />

bambino che Iside cercò, trovò, educò e legò a sè con il nome di Anubi. <strong>La</strong> terza luna piena<br />

cadeva nel Cancro, domicilio della Luna. I paranteli di quel segno erano: la corona di Proserpina,<br />

fatta di foglie di meliloto; Procione e l'Orsa maggiore una stella della quale era detta Stella di Iside.<br />

Iside si diresse a Biblo e si sedette vicino ad una fonte, ove venne poi trovata dalle donne della<br />

Corte del Re. Fu indotta a visitare la Corte e divenne la nutrice del figlio del Re. <strong>La</strong> quarta Luna<br />

piena cadeva nel Leone, domicilio del Sole (Adone), Re di Biblo. I paranteli di questo segno erano:<br />

le fluenti acque dell'Acquario e Cefo, Re d'Etiopia. Dietro di esso sorgevano: Cassiopea, Regina<br />

d'Etiopia, Andromeda, sua figlia, e Perseo, marito di sua figlia - tutti paranteli in parte di questo<br />

segno ed in parte della Vergine. Di notte, Iside allattava il bambino. Essa bruciò tutte le parti<br />

mortali del suo corpo e, assumendo le sembianze di una rondine, volò verso la grande colonna del<br />

palazzo, fatta con l'albero di tamarisco che conteneva il corpo di Osiride. <strong>La</strong> quinta Luna piena<br />

cadeva nella Vergine, vera immagine di Iside. Quest'immagine raffigurava una donna mentre<br />

allattava un infante, figlio di Iside, nato poco prima del Solstizio d'Inverno. Questo segno aveva<br />

come suoi paranteli: l'albero della Nave Celestiale, il pesce con coda di rondine ed una parte di<br />

Perseo. Ritrovata la sacra urna, Iside, assieme al figlio maggiore del Re, si diresse con un vascello<br />

da Biblo a Boutos, e durante il suo viaggio prosciugò un fiume. Una volta arrivata a Boutos, ella<br />

nascose l'urna nella foresta. Alla luce della Luna, mentre era a caccia di un cinghiale, Tifone la<br />

scoprì e, riconosciuto il corpo del suo rivale, lo tagliò in quattordici pezzi - il numero dei giorni<br />

intercorrenti tra la luna piena e quella nuova, in ciascun giorno dei quali la Luna perdeva parte di<br />

quella luce che all'inizio faceva apparire intero il suo disco. <strong>La</strong> sesta Luna piena cadeva nella<br />

Bilancia. Orione, che tramontava al mattino, era uno dei paranteli della Bilancia con l'Orsa<br />

Maggiore, ed il Dragone del Polo Nord, e il venerato Pitone, dal quale furono derivati gli attributi di<br />

Tifone. Tutti questi circondavano la Luna piena della Bilancia, il segno che precedeva la Luna<br />

nuova della primavera che doveva riprodursi nel Toro per congiungersi ancora una volta con il<br />

Sole. Iside raccolse gli sparsi frammenti del corpo di Osiride, li seppellì e consacrò solennemente il<br />

fallo, durante le feste dell'Equinozio di primavera, allorquando si celebrava l'incontro tra Osiride e<br />

la Luna. Ecco quindi che Osiride ritornò dalle tenebre per aiutare Horo, suo figlio, ed Iside, sua<br />

moglie, contro le forze di Tifone' (Ibid., pag. 126-128 - 25° Gran Commendatore del Tempio).<br />

Questa leggenda - come del resto ogni altra leggenda che viene raccontata nella <strong>Massoneria</strong> - si<br />

deve tenere presente, ha un significato per Pike, infatti lui dice che 'in tutte le storie ispirate alle<br />

gesta degli Dei e degli Eroi si possono ritrovare evidenti riferimenti ai fenomeni della natura e ai<br />

corpi celesti. Questi, a loro volta, erano simboli di ben più alte e profonde verità' (Ibid., pag. 90).<br />

Peraltro questa leggenda di Osiride e Iside per Pike era alla base della leggenda di Hiram, che<br />

170


come abbiamo visto ha una importanza fondamentale nella <strong>Massoneria</strong> simbolica, in relazione al<br />

grado di Maestro Massone.<br />

Come potete capire da voi stessi, nella <strong>Massoneria</strong> si fa largo uso di leggende, di storie delle<br />

mitologie antiche, cosa questa che è espressamente vietata dalla Scrittura che a più riprese ci<br />

mette in guardia da queste cose che sono chiamate favole profane e da vecchie.<br />

Paolo dice a Timoteo infatti: "Ti ripeto l’esortazione che ti feci quando andavo in Macedonia, di<br />

rimanere ad Efeso per ordinare a certuni che non insegnino dottrina diversa né si occupino di<br />

favole e di genealogie senza fine, le quali producono questioni, anziché promuovere la<br />

dispensazione di Dio, che è in fede" (1 Timoteo 1:3-4), ed anche: "Ma schiva le favole profane e da<br />

vecchie; esèrcitati invece alla pietà" (1 Timoteo 4:7), ed ancora: "Io te ne scongiuro nel cospetto di<br />

Dio e di Cristo Gesù che ha da giudicare i vivi e i morti, e per la sua apparizione e per il suo regno:<br />

Predica la Parola, insisti a tempo e fuor di tempo, riprendi, sgrida, esorta con grande pazienza e<br />

sempre istruendo. Perché verrà il tempo che non sopporteranno la sana dottrina; ma per prurito<br />

d’udire si accumuleranno dottori secondo le loro proprie voglie e distoglieranno le orecchie dalla<br />

verità e si volgeranno alle favole" (2 Timoteo 4:1-4).<br />

<strong>La</strong> <strong>Massoneria</strong> dunque, ancora una volta, si dimostra quale essa è veramente: diabolica, perchè<br />

ha abbracciato le favole che non fanno altro che rodere come la cancrena e tenere le anime<br />

lontane da Dio.<br />

I massoni perciò accettano la favole, che non sono storie vere e su cui si basano traendo da esse<br />

conclusioni e insegnamenti di vario tipo, ma rigettano la verità che è in Cristo Gesù verso la quale<br />

provano una forte avversione.<br />

171


Capitolo 7<br />

<strong>Massoneria</strong>, Giudaismo e Sionismo Cristiano<br />

Il Giudaismo ha indubbiamente esercitato una fondamentale influenza sulla <strong>Massoneria</strong>. Esistono<br />

perciò delle importanti affinità o stretti rapporti tra la <strong>Massoneria</strong> e il Giudaismo, che peraltro in<br />

ambito ebraico vengono da taluni riconosciute apertamente, e io dico, non potrebbe essere<br />

altrimenti. Ecco alcune testimonianze in tal senso.<br />

Il rabbino Elia Benamozegh su <strong>La</strong> vérité israélite ha affermato: «Lo spirito della <strong>Massoneria</strong> è lo<br />

spirito del giudaismo nelle sue credenze più fondamentali; sono le sue idee, è il suo linguaggio, è<br />

quasi la sua organizzazione [...]. <strong>La</strong> speranza che sostiene e fortifica la <strong>Massoneria</strong> è la stessa che<br />

illumina e irrobustisce Israele nella sua via dolorosa mostrandogli nell'avvenire il trionfo certo.<br />

L'avvento dei tempi messianici, che altro non è se non la constatazione solenne e la<br />

proclamazione definitiva degli eterni principî di fratellanza e di amore, l'associazione di tutti i cuori<br />

e di tutti gli sforzi nell'interesse di ciascuno e di tutti, e il coronamento di questa meravigliosa casa<br />

di preghiera di tutti i popoli, di cui Gerusalemme sarà il centro e il simbolo trionfante» (cfr. E.<br />

Benamozegh in <strong>La</strong> vérité israélite [<strong>La</strong> verità israelita], 1865, pag. 74; cit. in L. de Poncins, <strong>La</strong><br />

Franc-Maçonnerie d'après ses documents secrets [<strong>La</strong> <strong>Massoneria</strong> secondo i suoi documenti<br />

segreti], Beauchesne et Fils éditeurs, 1941, pag. 265), e nel suo scritto pubblicato postumo Israele<br />

e umanità, affermò che 'la teologia massonica corrisponde abbastanza bene a quella della<br />

Qabbalah' e che 'uno studio approfondito dei monumenti rabbinici dei primi secoli dell’era cristiana<br />

fornisce numerose prove che l’hagaddah era la forma popolare di una scienza segreta, che offriva,<br />

con i metodi d’iniziazione, impressionanti analogie con l’istituzione massonica'.<br />

Il rabbino Isaac Mayer Wise (1819-1900), ha detto; «<strong>La</strong> <strong>Massoneria</strong> è un'istituzione ebraica la cui<br />

storia, i Gradi, gli incarichi e le parole d'ordine sono ebraiche dal principio alla fine» (cfr. I. Wise in<br />

The Israelite of America («L'Israelita d'America»), del 3 agosto 1866; cit. in J. Ousset, Pour qu'Il<br />

règne («Affinché Egli regni»), 1949, pag. 250).<br />

The Jewish Tribune: «<strong>La</strong> <strong>Massoneria</strong> è basata sul giudaismo. Eliminate dal rituale massonico gli<br />

insegnamenti dell'ebraismo e cosa ne resta»? (cfr. The Jewish Tribune («<strong>La</strong> tribuna ebraica»),<br />

New York, del 28 ottobre 1927).<br />

Il filosofo e teologo ebreo Gershom Scholem ha affermato: ‘I legami fra ebraismo e massoneria<br />

sono strettissimi, anzi inscindibili' (<strong>La</strong> Cabala, Edizioni ‘Mediterranee 1992).<br />

Questi stretti legami li ha attestati anche Giuliano di Bernardo, ex Gran Maestro del GOI, dicendo:<br />

'D'altra parte c'è sempre stato un rapporto forte tra ebraismo e massoneria: .... Vi è sempre stato<br />

interesse da parte degli ebrei per la massoneria .... esiste quindi un interesse dottrinale di Israele e<br />

dell'ebraismo per la massoneria' (Ferruccio Pinotti, Fratelli d'Italia, pag. 399-400).<br />

172


Affinità tra <strong>Massoneria</strong> e Giudaismo<br />

Fatemi quindi spiegare brevemente alcune di queste affinità, affinchè comprendiate la forte ed<br />

influente presenza degli Ebrei nella <strong>Massoneria</strong>.<br />

<strong>La</strong> <strong>Massoneria</strong> si basa su storie e nomi tratti dalla Bibbia Ebraica (quello che noi chiamiamo<br />

Vecchio Testamento), quali la costruzione del tempio di Salomone, che viene usata come metafora<br />

della costruzione del tempio dell'umanità; le due colonne del tempio, Boaz e Jakin, che<br />

rappresentano rispettivamente il principio attivo ossia l'elemento maschile, e il principio passivo<br />

ossia l'elemento femminile; le parole Tubal-Cain, Shibboleth, Macbenac, ecc..., che vengono usate<br />

come parole di riconoscimento e d'ordine (per esempio il termine Tubal-Cain è usato nel grado di<br />

Maestro-Massone nel rituale e nelle cerimonie della <strong>Massoneria</strong>: Shibboleth che è una stretta di<br />

mano massonica segreta); il personaggio Hiram - che è di fondamentale importanza nel rituale<br />

massonico - su cui i Massoni hanno costruito una leggenda, mescolando i riferimenti biblici che<br />

quindi sono verità con elementi fantasiosi che sono delle menzogne. Nel Rito Scozzese Antico ed<br />

Accettato, ci sono dei gradi che in qualche maniera si riferiscono a personaggi o cose trascritte<br />

nella Bibbia: il 13° grado è quello di Cavaliere de ll'Arco Reale di Salomone, il 21° è Noachita o<br />

Cavaliere Prussiano, il 22° è Cavaliere dell'Ascia Reale o Principe del Libano, il 23° è Capo del<br />

Tabernacolo, il 24° è Principe del Tabernacolo, il 25° è Cavaliere del Serpente di Bronzo, il 27° è<br />

Grande Commendatore del Tempio, il 30° è Cavaliere Grand'Eletto Kadosh (in ebraico Kadosh<br />

significa 'santo, sacro'). Inoltre il 4° grado, cio è quello di Maestro Segreto, è chiamato anche grado<br />

Ebraico-Hiramitico.<br />

Persino il calendario massonico assomiglia a quello ebraico, per cui i massoni non usano<br />

l'espressione 'avanti Cristo' e 'dopo Cristo': d'altronde nè la <strong>Massoneria</strong> e neppure l'Ebraismo<br />

riconoscono che Gesù è il Cristo. <strong>La</strong> tradizione massonica classica infatti per datare l'anno 2012,<br />

secondo l'uso corrente nel sistema muratorio contemporaneo, ricorre a due sistemi di datazione: 1)<br />

Aggiunge alla cifra 2012 le lettere 'E.V.' che stanno per 'Era Volgare' (dal latino 'vulgaris' o 'vulgo',<br />

che in italiano significa 'pubblico' 'comune a tutti', cioè ad iniziati e non iniziati); 2) Aggiunge alla<br />

cifra 2012 la cifra 4000 (indica gli anni precedenti la nostra era) raggiungendo il totale 6012 per<br />

intendere, simbolicamente, che il mondo è stato creato diversi millenni prima della nascita di<br />

Cristo.<br />

<strong>La</strong> <strong>Massoneria</strong> si basa molto sulla Cabala, come ha detto Albert Pike: '<strong>La</strong> <strong>Massoneria</strong> è una<br />

ricerca della luce. Quella ricerca ci porta indietro, come voi vedete, alla Cabala. In quell'antico e<br />

poco compreso miscuglio di assurdità e filosofia [medley of absurdity and philosophy] l'iniziato<br />

troverà la sorgente di molte dottrine; e potrà con il passare del tempo arrivare a capire i filosofi<br />

Ermetici, gli Alchimisti, tutti i pensatori antipapali del Medio Evo, ed Emmanuel Swedenborg'<br />

(Albert Pike, Morals and Dogma, pag. 741 - 28° Cavaliere del sole - http://www.sa credtexts.com/mas/md/md29.htm).<br />

Peraltro, a conferma di ciò, c'è l'importanza nella <strong>Massoneria</strong> data<br />

ai numeri, che è una caratteristica della Cabala. E l’ebraismo è stato fortemente influenzato dalla<br />

Kabbalah che significa ‘ricezione’ o ‘ciò che è stato ricevuto’. Kabbalah è un termine generale che<br />

sta ad indicare un insegnamento religioso tramandato oralmente dall’origine di generazione in<br />

generazione. In particolare però il termine kabbalah dopo l’XI secolo cominciò ad essere usato per<br />

indicare quel tipo di pensiero mistico giudaico che si diceva trasmesso dal lontano passato e che<br />

era stato affidato come dottrina segreta a pochi privilegiati e che diventerà, dal XIV secolo uno<br />

studio a cui si dedicheranno apertamente molti. <strong>La</strong> Kabbalah è composta di complicate dottrine<br />

esoteriche a cui si sentono tuttora attratti coloro che studiano e praticano le arti occulte. Essa ha<br />

173


determinato nuovi riti e costumi ed ha influenzato l’Halakah (la legislazione religiosa ebraica). <strong>La</strong><br />

Kabbalah comprende più libri tra i quali il più importante è lo Zohar (ebraico per ‘Splendore’) che<br />

comparve attorno al 1300, ed è lo scritto che dopo il Talmud ha esercitato l’influenza più profonda<br />

sul Giudaismo.<br />

A conferma dell'interesse della <strong>Massoneria</strong> per la Cabala, vi è l'esistenza di una loggia italiana<br />

chiamata Har Tzion Montesion N° 705, che è una logg ia molto importante per gli amanti della<br />

ricerca nel campo dell'esoterismo. E' sorta nel 1969 per decreto dell'allora Gran Maestro del GOI<br />

Giordano Gamberini, e si occupa prevalentemente della Tradizione esoterica della cabala ebraica,<br />

e difatti sul loro sito dicono: '<strong>La</strong> Har Tzion Montesion nasce con lo scopo di approfondire la<br />

tradizione esoterica della <strong>Massoneria</strong>, con significativo orientamento alla Qabalah, anche se<br />

l'associazione, proponendosi come organismo teso alla ricerca di una via illuminativa, è una<br />

Istituzione Iniziatica che ignora la guida spirituale di un maestro o di una Tradizione, non<br />

fondandosi su nessuna dottrina, ma tutte abbracciandole e superandole' (http://www.montesion.it/).<br />

Secondo alcuni questa loggia è diventata un punto d'incontro con il mondo ebraico.<br />

<strong>La</strong> <strong>Massoneria</strong> sostiene e difende l'unicità di Dio (anche se abbiamo visto ognuno lo può chiamare<br />

come vuole lui), rigettando la dottrina della Trinità e di conseguenza la divinità di Gesù Cristo, e<br />

così fa il Giudaismo. Il secondo articolo di fede di Maimonide (1138-1204), famoso filosofo e<br />

rabbino ebreo i cui articoli di fede sono alla base dell'Ebraismo, afferma infatti: ‘Io credo con piena,<br />

ferma e sincera fede, che il Creatore, benedetto sia il suo nome, è unico e che non esiste un’unità<br />

in alcun modo paragonabile alla sua, e ch’egli solo è e sarà il nostro Dio’. Con queste parole viene<br />

espressa la credenza che Dio è uno e che fuori di Lui non v’è altro dio, e quindi è inaccettabile<br />

credere che Gesù sia il Figlio di Dio e divino come il Padre. Una parte dei Giudei ortodossi infatti<br />

evitano persino di menzionare il nome di Gesù Cristo. Quando devono riferirsi a lui dicono ‘il<br />

fondatore del cristianesimo’. Il suo nome è vietato farlo perché è il nome del Dio dei Cristiani, fatto<br />

tale da Paolo, e nella legge è scritto: “Non pronunzierete il nome di dèi stranieri: non lo si oda<br />

uscire dalla vostra bocca”! (Esodo 23:13). <strong>La</strong> Jewish Encyclopedia dopo avere detto che Gesù<br />

Cristo fu ‘elevato da Paolo al rango di un dio e piazzato accanto a Dio il Padre’ (The Jewish<br />

Encyclopedia, vol. IV, pag. 54), dice: ‘Non meraviglia quindi che gli Ebrei videro in tutto ciò<br />

l’idolatria, e si sentirono costretti ad applicare la legge ‘Non menzionate il nome di altri dii’ anche a<br />

Gesù; così il nome di uno dei migliori e veri maestri Ebrei fu schivato dall’Ebreo medievale’ (Ibid.,<br />

pag. 54). Quindi, alla fine Gesù nell'Ebraismo al massimo viene definito un maestro di morale,<br />

esattamente come nella <strong>Massoneria</strong>.<br />

<strong>La</strong> <strong>Massoneria</strong>, come abbiamo visto nega che Gesù è il Cristo o il Messia, e questo fa anche<br />

l'Ebraismo. Tutti gli Ebrei infatti - sia essi Ortodossi o Riformati - affermano che Egli non era e non<br />

è il Messia, e questo perchè secondo loro non diede inizio a nessuna era di pace. Lo studioso<br />

ebreo Samuel Sandmel (1911-1979) infatti ha affermato: ‘Il diniego antico o quello moderno da<br />

parte ebraica che Gesù era il Messia si basa semplicemente sull’osservazione che la carriera di<br />

Gesù non portò quello che gli Ebrei si aspettavano che il Messia compiesse’ (Samuel Sandmel,<br />

Anti-Semitism in the New Testament?, pag. 132); e: ‘Paolo associa il Cristo Gesù non con<br />

l’indipendenza Giudaica o il raduno degli esuli, ma con il peccato e l’espiazione. In verità Paolo<br />

considera il Cristo in modi così cambiati dalla solita opinione ebraica che nella maggior parte delle<br />

questioni basilari non c’è quasi nulla in comune eccetto la parola. L’opinione di Paolo sul Cristo è<br />

così del tutto differente da quella tenuta dagli Ebrei che gli Ebrei ordinari sono del tutto incapaci di<br />

capirla, e i Cristiani ordinari, non informati di quello che gli Ebrei credevano sul Messia, sono<br />

anche loro incapaci di capire il diniego ebraico della messianità di Gesù’ (Ibid., pag. 133).<br />

174


<strong>La</strong> <strong>Massoneria</strong> nega il peccato originale dell'uomo e la completa depravazione dell'uomo e questo<br />

fa pure il Giudaismo, che afferma che l’uomo nasce senza peccato. <strong>La</strong> tradizione ebraica infatti<br />

dice: ‘Un bambino di un anno, che non ha sentito sapore di peccato’ (Joma, 22b); e: ‘Felice l’uomo<br />

di cui l’ora della morte somiglia all’ora della nascita; come alla sua nascita è esente da peccato,<br />

così alla sua morte possa essere esente da peccato’ (p. Ber., 4d).<br />

<strong>La</strong> <strong>Massoneria</strong> sostiene che è in potere dell'uomo salvarsi da sè, e questo fa pure il Giudaismo<br />

che insegna che si può entrare nel regno di Dio tramite le opere buone senza assolutamente fare<br />

affidamento all'opera espiatoria compiuta da Gesù Cristo. E’ inammissibile per il Giudaismo che un<br />

giudeo dica: ‘Io non ce la posso fare’; perchè lui ce la può e ce la deve fare. E’ quindi chiaro che<br />

questo modo di vedere le cose da parte dei Giudei fa passare l’ebreo come capace di giustificarsi<br />

da solo appoggiandosi sulla legge di Mosè e quindi non bisognoso di un redentore, di qualcuno<br />

che lo liberi gratuitamente dal peccato che lo tiene schiavo e lo giustifichi sempre gratuitamente.<br />

‘Che bisogno abbiamo di credere in Gesù se possiamo autogiustificarci mediante la legge di<br />

Mosè?’, dicono gli Ebrei. E non dice forse sostanzialmente la stessa cosa la <strong>Massoneria</strong> quando<br />

dice che si può entrare nell'Oriente Eterno senza credere in Gesù? Ma non è che gli Ebrei si<br />

limitano a fare presente a noi Cristiani che essi sono giustificati e salvati mediante la legge di Mosè<br />

ma essi si oppongono con forza alla dottrina della salvezza per sola fede, di questa dottrina<br />

enunciata molto chiaramente da Paolo nelle sue epistole, di questa dottrina che fa dell’uomo<br />

l’oggetto della grazia di Dio nel senso che fa dell’uomo un essere che per essere giustificato<br />

davanti a Dio deve solo credere in Gesù Cristo e basta, senza le opere della legge. Ecco per<br />

esempio come Elia Benamozegh facendo un raffronto tra la via della salvezza nel Giudaismo e<br />

quella nel Cristianesimo si scaglia contro la dottrina della salvezza per grazia mediante la fede in<br />

Gesù Cristo: ‘L’ebraismo, l’abbiamo detto, riconosce anch’esso un Verbo (Tiféret, Lògos); lo<br />

chiama, per di più, Legge, Torà; crede alla sua incarnazione nella Malkhùt, la Torà shebbealpè, la<br />

tradizione; e questo Verbo, o Torà, disceso tra noi, maestro, consigliere, guida dei nostri pensieri,<br />

dei nostri sentimenti, delle nostre azioni, ha per missione di cancellare a poco a poco le stigmate<br />

dell’antica schiavitù, di riparare il peccato del primo uomo. Ma come avviene nell’ebraismo la<br />

redenzione? Facendo dell’uomo stesso, della sua coscienza, della sua anima, della sua volontà, il<br />

primo, il principale, sto per dire l’unico strumento della sua riabilitazione, chiamandolo ad aprire la<br />

mente ed il cuore agli insegnamenti, alle esortazioni, alla luce ed al calore che emanano dalla<br />

parola divina, affinché tutto l’interno dell’uomo si trasformi, che la sua forza si svegli, che le sue<br />

facoltà si sviluppino, e che lavori egli stesso, sotto l’occhio e sotto la mano di Dio, alla sua propria<br />

salvezza. In una parola, la redenzione, nell’ebraismo, è tutta interiore (..) Non si può dunque<br />

misconoscere ciò che la dottrina ebraica, ciò che il suo Verbo incarnato, la sua Redenzione, hanno<br />

di eminentemente favorevole alla dignità dell’uomo che essi elevano, alla sua attività morale che<br />

sollecitano, alla sua trasformazione interna, la sola che sia seria perchè è sua propria opera, alle<br />

sue facoltà, alle sue virtù chiamate all’opera, alla sua vera giustificazione, frutto di un lavoro lento,<br />

interno, soggettivo, morale, che non lascia un solo angolo nello spirito, nella coscienza, in cui la<br />

luce divina non respinga la potenza delle tenebre. Avviene forse la stessa cosa nel cristianesimo?<br />

Il suo Verbo, la sua Redenzione, la sua azione sull’anima umana, - impossibile negarlo - sono tutti<br />

esteriori, tutti oggettivi; essi operano dall’esterno dell’uomo senza che l’uomo vi prenda nessuna<br />

parte, salvo che con atto di fede nella virtù, nell’efficacia del sacrificio di Gesù secondo alcuni, o<br />

tutt’al più, secondo altri, un atto di fede generale in Gesù, alla sua missione, ai suoi comandamenti,<br />

alle sue promesse. Rimane sempre il fatto che i meriti che giustificano, che procurano la grazia,<br />

sono meriti altrui, i meriti di Gesù; rimane il fatto che l’uomo non li conquista col sudore della<br />

fronte, ma che gli sono concessi...’ (Elia Benamozegh, Morale ebraica e morale cristiana,<br />

Beniamino Carrucci Editore Assisi/Roma 1977, pag. 42-44). In sostanza la dottrina ebraica sulla<br />

redenzione sarebbe favorevole alla dignità dell’uomo perchè ritiene l’uomo capace di<br />

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autogiustificarsi mediante l’osservanza della legge, mentre la dottrina della redenzione cristiana<br />

sarebbe invece sfavorevole alla dignità dell’uomo perchè non lo ritiene per nulla capace di<br />

giustificarsi avendo egli - per ottenere la giustificazione - bisogno solo di un atto di fede in una<br />

persona, cioè Gesù. In altre parole nell’ebraismo l’uomo riesce a meritarsi la redenzione con i suoi<br />

sforzi e perciò se la guadagna con il suo sudore, nel cristianesimo invece l’uomo non se la può<br />

meritare per nulla perchè gli viene concessa gratuitamente mediante la fede in virtù dei meriti di<br />

Gesù Cristo. Quindi l’ebraismo la fiducia la ripone nell’uomo, il cristianesimo no. Si noti come alla<br />

base di questo modo di parlare c'è la dottrina della fiducia nelle innate potenzialità umana. E non<br />

viene forse detta la stessa cosa anche nella <strong>Massoneria</strong>? Ecco perchè proprio Elia Benamozegh<br />

ha detto che 'lo spirito della <strong>Massoneria</strong> è lo spirito del giudaismo nelle sue credenze più<br />

fondamentali'.<br />

<strong>La</strong> <strong>Massoneria</strong> sostiene il libero arbitrio dell'uomo, e così fa il Giudaismo in cui il libero arbitrio<br />

riveste una posizione fondamentale. I rabbini per sostenerlo usano spesso queste parole del<br />

Talmud: ‘Tutto è nelle mani del Cielo, eccetto il timore del Cielo’ (Ber., 33b), e dicono che Dio non<br />

interviene nella scelta dell’uomo; l’uomo prende la strada che si sceglie.<br />

<strong>La</strong> <strong>Massoneria</strong> sostiene che tutti gli uomini sono figli di Dio, e così fa il Giudaismo, i cui rabbini<br />

spiegano la paternità di Dio estesa a tutti gli uomini prendendo le parole che disse Dio a Israele:<br />

“Voi siete i figliuoli dell’Eterno” (Deuteronomio 14:1).<br />

C'è poi un'altra affinità tra la <strong>Massoneria</strong> e il Giudaismo, ed è la forte ostilità che mostra verso il<br />

Cristianesimo fino al punto da volerlo distruggere. Siccome il Cristianesimo è fondato su Cristo<br />

Gesù, la pietra angolare dai Giudei sprezzata e rigettata, la loro attitudine non può non essere<br />

negativa, anche se taluni mostrano un certo apprezzamento verso una parte dell’etica cristiana. In<br />

linea generale quindi i Giudei si oppongono fortemente a noi Cristiani e ci contrastano fortemente.<br />

Ci accusano di essere politeisti perchè diciamo di avere un Dio formato da Tre Persone Divine, di<br />

credere in una dottrina ripugnante quale il sacrificio umano di Gesù per i nostri peccati, di avere<br />

fatto diventare l’uomo un essere decaduto, totalmente depravato incapace di salvarsi da sè perchè<br />

solo la fede in Gesù lo può salvare, giusto per citare alcune delle loro principali accuse. E non<br />

sono forse le stesse accuse che la <strong>Massoneria</strong> lancia contro di noi Cristiani?<br />

Ho detto prima che la <strong>Massoneria</strong> si propone di eliminare il Cristianesimo e quindi il desiderio dei<br />

Massoni è quello di vedere scomparire il Cristianesimo. E anche gli Ebrei desiderano che il<br />

Cristianesimo sparisca dalla faccia della terra, non solo perchè le dottrine del Cristianesimo sono<br />

ripugnanti e assurde per un Ebreo, ma anche perchè ‘il grande ideale del Giudaismo è che il<br />

mondo intero sia compenetrato dell’insegnamento ebraico e che una fraternità universale delle<br />

nazioni, un giudaismo allargato, subentri a tutte le razze e religioni’ (‘Jewish World’ del 9.02.1863).<br />

Dunque, non sorprende sentire il rabbino Elia Benamozegh affermare che 'la speranza che<br />

sostiene e fortifica la <strong>Massoneria</strong> è la stessa che illumina e irrobustisce Israele nella sua via<br />

dolorosa mostrandogli nell'avvenire il trionfo certo'.<br />

Qualcuno forse dirà: 'Ma gli Ebrei non aspettano forse il Messia?' Non tutti, una buona parte non lo<br />

aspetta, ma aspetta solo una era messianica di pace e giustizia. Quindi la <strong>Massoneria</strong> va proprio a<br />

braccetto con una buona parte di Ebrei. Addirittura c'è chi afferma che i massoni sono degli<br />

strumenti nelle mani dei Giudei per distruggere il Cristianesimo. Nell'anno 1870, Dee Camille<br />

scriveva su Le Monde - il noto giornale francese - che durante un giro da lui compiuto in Italia s'era<br />

imbattuto in un suo antico conoscente, massone. Avendogli chiesto come andavano le faccende<br />

dell'Ordine al quale apparteneva egli ne ottenne questa risposta: «Ho abbandonato per sempre la<br />

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mia Loggia, avendo acquisito la profonda convinzione che noi eravamo soltanto strumento degli<br />

ebrei, e che questi ci spingevano ad operare per la distruzione totale del cristianesimo» (cfr. D.<br />

Camille, «<strong>La</strong> Franc-maçonnerie, secte juive («<strong>La</strong> massoneria, sètta ebraica»), in Le Monde, pag.<br />

43-46)<br />

Qual'è la mia convinzione personale a tale riguardo? Questa: che una parte degli Ebrei hanno<br />

interesse ad appoggiare e promuovere nel mondo la <strong>Massoneria</strong>, perchè in un certo senso gli fa<br />

comodo per il raggiungimento dei loro ideali.<br />

Peraltro la massoneria serve allo Stato ebraico anche nei suoi rapporti con gli Stati Uniti<br />

d'America, infatti Giuliano di Bernardo afferma che 'i rapporti dello Stato ebraico con gli Stati Uniti<br />

nel corso del tempo si sono manifestati anche attraverso la massoneria, in modo particolare<br />

attraverso la comune appartenenza di alcuni maestri, come me, al Rito Scozzese antico e<br />

accettato' (Ferruccio Pinotti, Fratelli d'Italia, pag. 400).<br />

E non si tralasci poi il fatto che la <strong>Massoneria</strong> serve ai potenti banchieri e finanzieri ebrei massoni<br />

per promuovere i loro affari nel mondo.<br />

Ebrei Massoni<br />

E' una cosa ben nota che nella <strong>Massoneria</strong> a livello mondiale, ci sono stati sin a questo momento<br />

molti Ebrei che hanno avuto un ruolo molto importante in essa.<br />

Per quanto riguarda la <strong>Massoneria</strong> in America, facciamo presente che gli Ebrei vi parteciparono<br />

attivamente agli inizi. Ci sono prove che furono tra quelli che stabilirono la <strong>Massoneria</strong> in 7 dei 13<br />

stati originali: Rhode Island, New York, Pennsylvania, Maryland, Georgia, South Carolina, Virginia.<br />

L'Ebreo Massone Moses Michael Hays, aiutò a introdurre il Rito Scozzese in America. Ebrei<br />

Massoni ebbero un importante parte nella Rivoluzione Americana, con 24 di loro che erano ufficiali<br />

nell'esercito di George Washington. E ci sono anche prove che degli Ebrei, inclusi dei Rabbini,<br />

continuarono ad essere coinvolti nella <strong>Massoneria</strong> negli Stati Uniti. Ci sono stati infatti almeno 51<br />

Gran Maestri Ebrei Americani. Oggi ci sono molti Ebrei attivi nella <strong>Massoneria</strong> in America e in altre<br />

nazioni. In Israele ci sono circa 60 Logge con alcune migliaia di membri.<br />

Anche in Europa gli Ebrei hanno avuto un ruolo importante nella diffusione della <strong>Massoneria</strong>. Lo<br />

scrittore francese Roger Gougenot des Mousseaux (1805-1876) raccolse tanti documenti che<br />

provarono che erano proprio gli Ebrei che guidavano i circoli interni della <strong>Massoneria</strong> in Europa.<br />

Nel 1869 scrisse un libro in cui affermava: '... la <strong>Massoneria</strong>, questa immensa associazione, di cui i<br />

rari iniziati, vale a dire di cui i reali capi, che bisogna guardarsi di confondere con i capi nominali,<br />

vivono in una stretta ed intima alleanza con i membri militanti del giudaismo, principi ed iniziatori<br />

dell'alta cabala' (Le Juif, le judaïsme et la judaïsation des peuples chrétiens [L'Ebreo, il giudaismo<br />

e la giudaizzazione dei popoli cristiani], 1869, pag. 340)<br />

In Francia l'ebreo Adolphe Crémieux, (1796-1880), giurista e politico francese, fu per anni un<br />

esponente importante della <strong>Massoneria</strong>, infatti ricoprì la carica di Sovrano Gran Commendatore<br />

del Rito Scozzese Antico ed Accettato dal 1869 al 1880. Più volte membro del governo nazionale,<br />

si impegnò per le libertà e i diritti civili dell'Algeria, al tempo sotto dominazione francese. Fu altresì<br />

fondatore della Universal Israelite Alliance a Parigi nel 1860, che ha obbiettivi simili a quelli della<br />

<strong>Massoneria</strong>.<br />

177


In Italia di Ebrei nella <strong>Massoneria</strong> ce ne sono stati a partire dalla seconda metà del Settecento. A<br />

capo della 'Loggia della Perfetta Unione', fondata nel 1796 a Livorno dagli ufficiali della<br />

guarnigione francese, troviamo un commerciante ebreo di origine avignonese, che si chiamava<br />

Felice Morenas; David Levi, ebreo piemontese, iniziato a Livorno nel 1837, fu poi segretario del<br />

Grande Oriente d’Italia; Leone Provenzal, ebreo livornese, attivo dal 1835 probabilmente nella<br />

loggia inglese di Livorno, finirà con l'essere membro del Grande Oriente d’Italia e suo maestro<br />

onorario; Ernesto Nathan, il figlio di Sarina Levi, l’intima amica di Mazzini, fu Gran Maestro del<br />

Grande Oriente d'Italia dal 1896 al 1903 e dal 1917 al 1919. Di lui - che molto probabilmente è<br />

l'ebreo massone in Italia più conosciuto - lo storico Aldo Mola dice: 'Venne iniziato massone nel<br />

1887 e affiliato alla Loggia «Propaganda massonica». Dall'ottobre 1893 fu membro della Giunta di<br />

governo del Grande Oriente d'Italia, istituita con la riforma della costituzione nel maggio<br />

precedente. Dopo il noviziato nell' influente loggia "Propaganda", rimase dunque ininterrottamente<br />

al governo dell'Ordine per quasi un trentennio (1893-1921): la stagione durante la quale la<br />

massoneria si volle fulcro dello Stato. Educato nella tradizione mazziniana, Nathan ne trasse<br />

stimoli e refrattarietà nei confronti dell'Ordine nel cui ambito da decenni militavano discepoli di<br />

Giuseppe Mazzini' (http://www.grandeoriente.it/).<br />

Sulla presenza odierna degli Ebrei nella <strong>Massoneria</strong> in Italia, è molto importante quello che ha<br />

detto il professore Antonio Panaino, preside della facoltà di Conservazione dei beni culturali<br />

dell'Università di Bologna, che è un esponente di spicco del Grande Oriente d'Italia, e che è<br />

condirettore della rivista massonica 'Hiram': '... nel Grande Oriente abbiamo protestanti, cattolici,<br />

qualche mussulmano, molti ebrei, tanti Valdesi ....' (Ferruccio Pinotti, Fratelli d'Italia, pag. 213 - il<br />

grassetto corsivo è mio). Avete visto? Questo importante esponente massone dice che<br />

attualmente nel GOI ci sono MOLTI EBREI, e vi ricordo che il GOI è solo una delle obbedienze<br />

massoniche in Italia per cui di Ebrei affiliati alla <strong>Massoneria</strong> ce ne sono altri oltre quelli del GOI.<br />

Ma d'altronde questo conferma che c'è tuttora un forte legame tra <strong>Massoneria</strong> ed Ebraismo.<br />

B'nai B'rith<br />

L'Ordine Indipendente B'nai B'rith ('figli dell’alleanza') fu fondato il 13 ottobre del 1843 a New York<br />

da Henry Jones e altri undici immigranti Ebrei tedeschi come società di mutuo soccorso per<br />

occuparsi della 'deplorevole condizione degli ebrei' in America. Un mese dopo la sua fondazione<br />

cambiò il nome dal nome tedesco originario 'Bundes-Brueder' (che significa 'Lega dei fratelli'), in<br />

quello attuale che conserva le iniziali ('BB'). Almeno quattro dei fondatori del BB erano massoni.<br />

Il B'nai B'rith fu organizzato in logge con sei gradi gerarchici sul modello della <strong>Massoneria</strong>. E poco<br />

dopo, cominciò ad occuparsi di costruire ospedali, ospizi e orfanotrofi, e fornire servizi di<br />

assistenza sociale e scolastica per i nuovi immigrati. Nel 1913 il B'nai B'rith fondò la Lega<br />

Antidiffamazione 'per fermare con appelli alla ragione, alla coscienza e, se necessario, alla legge,<br />

la diffamazione contro il popolo ebraico'. Ferruccio Pinotti nel suo libro Fratelli d'Italia, definisce<br />

l'Anti-Defamation League 'una delle più influenti organizzazioni ebraiche americane, figlia del B'nai<br />

B'rith, una sorta di potentissima massoneria in rapporti con molti gruppi di potere' (pag. 474), e cita<br />

una dichiarazione del massone Giuliano Di Bernardo che afferma: '<strong>La</strong> ricerca delle certezze lo<br />

porta [l'uomo] a vedere, sotto una luce nuova non più negativa, i poteri forti che, in modo più o<br />

meno occulto, hanno guidato le sorti dell'umanità. Si tratta di quei poteri secolari come, ad<br />

esempio, gli ordini preposti all'esercizio del potere temporale che esistono all'interno di alcune<br />

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Chiese (l'Opus Dei nella Chiesa cattolica), la massoneria, certe organizzazioni ebraiche (l'Anti-<br />

Defamation League) e altre' (pag. 465). Come potete vedere, un massone di alto grado come il Di<br />

Bernardo ha definito <strong>La</strong> Lega Antidiffamazione uno dei poteri forti.<br />

Attualmente è la maggiore organizzazione mondiale che sostiene gli Ebrei. E' attivo in oltre 50<br />

paesi (in Italia il B’nai B’rith è sorto a Milano nell’aprile 1954) e patrocina cause sioniste.<br />

L’organizzazione partecipa a numerose attività legate ai servizi sociali, tra cui la promozione dei<br />

diritti degli ebrei, l’assistenza negli ospedali e alle vittime dei disastri, stanzia premi per gli studenti<br />

di scuole ebraiche e combatte l’antisemitismo. B’nai B’rith è anche un forte sostenitore dello Stato<br />

di Israele. <strong>La</strong> B'nai B'rith Anti-Defamation Commission sponsorizza anche il Consiglio per un<br />

Parlamento delle Religioni del Mondo (http://www.parliamentofreligions.org/index.cfm?n=24&sn=5).<br />

Essendo nata per opera anche di massoni e come 'società segreta', è evidente che esso abbia dei<br />

legami con la <strong>Massoneria</strong>, anche se i suoi dirigenti negano ciò. E difatti nel libro 10,000 Famous<br />

Freemasons (10.000 Massoni Famosi), ci sono i seguenti membri del B'nai B'rith: Frank Goldman<br />

(1891-1965), che è stato presidente del B'nai B'rith internazionale dal 1947 al 1953 e membro della<br />

commissione nazionale dell'Anti-Defamation League, era un massone del 32° grado; Simon Wolf<br />

(1836-1923), di cui viene detto che è stato uno dei leaders Ebrei più influenti del XIX e XX secolo,<br />

e che fu presidente dell'ordine B'nai Brith dal 1904 al 1905, era un massone del 33° grado;<br />

Benjamin Louis Berman (1892-1967), membro del comitato dei governatori del B'nai Brith, era<br />

massone.<br />

Sono persuaso dunque che non sbaglino affatto quelli che hanno definito questo ordine il 'ramo<br />

ebraico della massoneria' o '<strong>Massoneria</strong> colorata di Giudaismo'.<br />

Lo storico Vicente Risco (1884-1963) nella sua opera intitolata Histoire des Juifs («Storia degli<br />

ebrei») afferma quanto segue su questa organizzazione: «Per qualcuno, l'organizzazione direttiva<br />

dell’ebraismo mondiale sarebbe l'Ordine massonico universale del B'nai B'rith, che è<br />

esclusivamente ebraico e che non ammette tra i suoi membri quelli che non sono ebrei. Il B'nai<br />

B'rith forma un Ordine massonico che ufficialmente si proclama indipendente, possiede una<br />

struttura internazionale nettamente dichiarata e ammette solo quelli che sono ebrei. Per questa<br />

ragione è la più segreta delle sètte massoniche. Un fatto indiscutibile è che mentre i membri del<br />

B'nai B'rith possono far parte delle Logge di qualsiasi altro rito massonico, nelle proprie Logge<br />

esso ammette solamente degli ebrei e nessun massone può farvi parte se non è ebreo [...].<br />

Numerosi membri dell'Ordine occupano posti importanti nel Governo e nella diplomazia<br />

nordamericana» (Cfr. V. Risco, Histoire des Juifs, pag. 339-343).<br />

Il B'nai B'rith ha influenzato in maniera determinante la Dichiarazione Nostra Ætate, fatta dal<br />

Concilio Vaticano II, attraverso negoziazioni col Cardinale Augustin Bea (si veda a tale riguardo lo<br />

scritto di Léon de Poncins nel libro Infiltrations ennemies dans l'église, Documents et temoignages,<br />

Ed. Henry Coston, Parigi 1970, pag. 79 e ss).<br />

Il 22 Marzo 1984 Giovanni Paolo II concesse un'udienza ad una delegazione del B’nai B’rith in<br />

Vaticano e rivolse loro un discorso, in cui disse tra le altre cose: 'Cari amici. Sono molto lieto di<br />

ricevervi oggi in Vaticano. Voi siete un gruppo di dirigenti della nota associazione ebraica, fondata<br />

negli Stati Uniti, ma attiva in molte parti del mondo, e anche in Roma, la “Anti-Defamation League<br />

of B’nai B’rith”. Voi avete anche stretti rapporti con la Commissione per i rapporti religiosi con<br />

l’ebraismo, fondata dieci anni fa da Paolo VI al fine di promuovere le relazioni, al livello del nostro<br />

comune impegno di fede, tra Chiesa cattolica e Comunità ebraica. Il fatto stesso della vostra visita,<br />

della quale vi sono grato, è prova dello sviluppo e dell’approfondimento costante di tali rapporti.<br />

179


Infatti, se si guarda retrospettivamente agli anni antecedenti al Concilio Vaticano II e alla sua<br />

dichiarazione «Nostra Aetate» e si cerca di valutare il lavoro fatto da allora, si ha la sensazione<br />

che il Signore abbia fatto “grandi cose” per noi (cf. Lc 1, 49). Perciò siamo chiamati ad unirci in un<br />

sincero atto di ringraziamento a Dio. Il verso iniziale del Salmo 133 è ben appropriato: “Ecco<br />

quanto è buono e quanto è soave che i fratelli vivano insieme!” ' (http://www.vatican.va/).<br />

Anche il successore di Giovanni Paolo II è in buoni rapporti con il B'nai Brith infatti il 12 Maggio<br />

2011 Benedetto XVI, ha ricevuto una delegazione del B’nai B’rith International. Sul sito della<br />

Comunità Ebraica di Roma si legge infatti: 'Oggi la delegazione del B’nai B’rith International è stata<br />

ricevuta in visita privata da Papa Ratzinger. Delegazione che è stata guidata dal presidente Allen<br />

Jacobs, la cui parole sul Pontefice Giovanni Paolo II hanno lasciato spazio a una grande<br />

commozione, che hanno sottolineato la necessità “di proseguire e di rafforzare il cammino e il<br />

dialogo tra mondo ebraico e cristianesimo, in una serie di passi duraturi, costanti e rispettosi delle<br />

proprie identità”. Il rafforzamento del dialogo fra la Chiesa e Israele; l’antisemitismo dilagante che<br />

sta permeando parte dell’Europa e la metaforica protezione della religione cristiana nei paesi<br />

islamici sono stati discussione in un incontro, considerato fondamentale da entrambe le parti. “<strong>La</strong><br />

nostra speranza – ha detto Jacobs – è che i popoli del Medio Oriente possano giungere alla<br />

libertà, alla dignità e avere opportunità di crescita e di sviluppo”. Il massimo esponente del B’nai<br />

B’rith International ha invitato la Santa Sede a farsi promotrice di un intervento umanitario per<br />

ottenere la liberazione di Gilad Shalit, il soldato israeliano nella mani di Hamas dal 2006. Il Santo<br />

Padre ha affermato: “Ci sono molti modi attraverso cui ebrei e cristiani possono cooperare per il<br />

miglioramento del mondo e al bene dell’umanità. Questo convincimento resta il più sicuro<br />

fondamento per l’impegno, da parte di tutti, nel difendere e promuovere i diritti inalienabili di ogni<br />

essere umano”. <strong>La</strong> delegazione del B’nai B’rith International è stata successivamente ricevuta dal<br />

presidente della Camera Gianfranco Fini, con cui si sono discussi temi legati alla situazione<br />

geopolitica in Medio Oriente. Il presidente della sezione italiana del B’nai B’rith, Sandro Di Castro<br />

ha ricordato: “Questi temi insieme alle politiche attive volte a contrastare ogni forma di<br />

discriminazione, non soltanto nei confronti del mondo ebraico, sono nella nostra agenda di lavoro e<br />

costituiscono le motivazioni con le quali, in passato abbiamo assegnato il prestigioso<br />

riconoscimento della Menorah d’Oro ad eminenti personalità del mondo politico e culturale italiano,<br />

fra i quali recentemente il Presidente Fini e la Comunità di S. Egidio”.<br />

(http://www.romaebraica.it/bene-berit-papa/). Dunque, da un lato il Vaticano condanna la<br />

<strong>Massoneria</strong>, e poi dall'altro stringe ottimi rapporti fraterni con un ordine massonico, che è risaputo<br />

che è tale non solo da chiunque abbia un minimo di conoscenza della massoneria, ma dagli stessi<br />

Ebrei non iscritti alla massoneria.<br />

Termino dicendo che questa organizzazione massonica ha consegnato nel 1969 la Targa della<br />

Torcia della Libertà della Lega Anti Diffamazione al predicatore americano Billy Graham.<br />

D'altronde Billy Graham è un massone, e quindi i suoi fratelli massoni ebrei lo hanno voluto<br />

premiare.<br />

<strong>La</strong> <strong>Massoneria</strong> ebraica appoggia il cosiddetto sionismo<br />

cristiano<br />

Prima di entrare nel merito della questione, è bene che sappiate che cosa si intende per Sionismo<br />

Cristiano in ambito Evangelico. E' una corrente sorta in ambito delle Chiese Evangeliche, che<br />

180


sostiene che dato che il ritorno degli ebrei nella terra d'Israele - che Dio diede ai loro padri - e la<br />

fondazione dello Stato di Israele nel 1948 sono l'adempimento di predizioni bibliche, bisogna farsi<br />

coinvolgere in iniziative che sostengano lo stato d'Israele e gli Ebrei in generale, contro gli attacchi<br />

che subiscono in tutto il mondo. In altre parole, bisogna difendere lo Stato d'Israele e gli Ebrei a<br />

tutti i costi. Tra i Sionisti Cristiani ci sono anche quelli che raccolgono somme di denaro per darli<br />

allo Stato d'Israele, o per destinarli alla ricostruzione del Tempio a Gerusalemme. Ma questo<br />

appoggio incondizionato a Israele, implica anche che non ci si impegni a predicargli il<br />

ravvedimento e il Vangelo, perchè gli Ebrei sono amati per via dei loro padri, con loro Dio ha fatto<br />

un patto, e quindi hanno una relazione particolare con Dio, e si possono salvare anche se rifiutano<br />

di credere che Gesù di Nazaret è il Messia. Questa è la 'Dual Covenant Theology' ossia la<br />

'Teologia del Doppio Patto', che alla luce della Scrittura è una eresia. E' vero che non tutti i Sionisti<br />

Cristiani sostengono questa eresia, ma è pur vero che essa si sta facendo sempre più strada in<br />

mezzo a loro, e poi comunque va fatto notare che anche in quelle organizzazioni 'pro Israele' che<br />

non sostengono la 'dual covenant theology' in una maniera o nell'altra si vede che esse non hanno<br />

come loro principale obbiettivo la conversione a Gesù Cristo degli Ebrei, e quindi la loro<br />

evangelizzazione non è poi tanto incoraggiata. Anche perchè per gli Ebrei qualsiasi missione da<br />

parte di noi Gentili - o anche degli Ebrei Messianici - che si propone di persuaderli ad accettare<br />

che Gesù è il Messia, è una missione non pro Israele ma contro Israele: e quindi chi cerca di<br />

persuaderli che per essere salvati devono ravvedersi e credere in Gesù Cristo, cerca il loro male e<br />

non il loro bene, è un loro nemico e non un amico. E poi va fatto notare che molti di loro si stanno<br />

giudaizzando, invece che cristianizzare gli Ebrei. Basta considerare per esempio come sono<br />

perseguitati dagli Ebrei quelli di 'Jews for Jesus' (Ebrei per Gesù) che sono degli Ebrei messianici<br />

che si propongono la conversione a Cristo degli Ebrei, e che sono molto zelanti in questo. Loro<br />

sono considerati dei nemici di Israele, altro che amici di Israele. E difatti quelli di 'Jews for Jesus'<br />

sono indignati e preoccupati per l'avanzamento di questo Sionismo Cristiano in mezzo alle Chiese<br />

Evangeliche, perchè esso sta contribuendo a fargli perdere l'appoggio proprio nelle Chiese<br />

Evangeliche che hanno aderito al Sionismo Cristiano, quasi che fossero nemici di Israele. E questo<br />

sentimento contro l'evangelizzazione degli Ebrei, è fomentato in mezzo alle Chiese Evangeliche da<br />

potenti gruppi di Ebrei soprattutto americani. Per capire meglio questo argomento vi invito a<br />

leggere un interessante articolo in inglese dal titolo 'War on Jewish Evangelism' che ho messo alla<br />

fine di questo capitolo [1 - ci tengo a precisare però che non condivido affatto la richiesta di denaro<br />

che viene fatta verso la fine di questo articolo].<br />

Ma entriamo ora nel merito della questione che dobbiamo trattare qua.<br />

Martedì 22 Novembre 2011 il sito 'Evangelici d'Italia per Israele' ha pubblicato una lettera aperta<br />

dal titolo 'L'assalto al sionismo cristiano' che il rabbino Yechiel Eckstein, fondatore (nel 1983) e<br />

direttore di 'International Fellowship of Christians and Jews' (che però quando fu fondata nel 1983<br />

si chiamava 'the Holyland Fellowship of Christians and Jews'), ha inviato agli 'amici cristiani<br />

d’Israele' per metterli in guardia da un pericolo emergente nelle Chiese Evangeliche, che lui<br />

chiama 'palestinismo cristiano'. Ecco una parte di questa sua lettera: ' ... Che cos’è il “palestinismo<br />

cristiano”? si tratta di un movimento che pretende di essere “pro-palestinese”, ma in realtà fa<br />

propaganda anti-israeliana e disinformazione storica. E poiché i suoi aderenti cercano di<br />

influenzare le comunità evangeliche, il sostegno a Israele tra gli evangelici è in pericolo, e la<br />

prossima generazione di evangelici potrebbe crescere con una visione molto negativa di Israele e<br />

dei suoi sostenitori. Il “palestinismo cristiano” si manifesta in una varietà di modi. Si può vedere in<br />

un film del 2010 ampiamente proiettato nei college e nelle chiese intitolato Con Dio dalla nostra<br />

parte, che pretende di confutare il sionismo cristiano, ma in realtà offre solo mezze verità e<br />

complete bugie, confezionate per rivolgersi ai cristiani che non hanno una grande conoscenza dei<br />

181


fatti del conflitto arabo-israeliano. Ha preso piede in college evangelici come Wheaton, nella<br />

periferia di Chicago, dove il professor Gary Burge indottrina i suoi studenti con un patologico<br />

disprezzo per quello che chiama l’”apartheid” israeliana. Ed è vivo e vegeto in megachiese come<br />

Willow Creek, dove Lynne Hybels, moglie del pastore Bill Hybels, abbraccia con entusiasmo il<br />

movimento palestinese “Cristo al checkpoint”, che riduce il sionismo a “un movimento politico<br />

moderno” che “è diventato etnocentrico, e ha privilegiato un popolo a spese di altri”. Per i cristiani<br />

che amano e sostengono Israele, così come per gli ebrei che ormai danno per scontato il sostegno<br />

evangelico, tutto questo potrebbe essere uno shock. Ma non c’è tempo per essere scioccati – è il<br />

momento di agire. <strong>La</strong> battaglia per informare i cristiani sulla verità del conflitto arabo-israeliano è<br />

una lotta che non possiamo permetterci di perdere – ma questo potrebbe facilmente accadere se<br />

si aspetta troppo tempo ad impegnarsi in essa' (http://www.edipi.net/).<br />

Ma chi è questo rabbino? E' un Ebreo NON CONVERTITO A CRISTO, che quindi rifiuta di credere<br />

che Gesù di Nazareth è il Messia, che da molti anni si occupa di costruire ponti di comprensione e<br />

cooperazione tra Cristiani ed Ebrei e di ampio supporto per lo Stato d'Israele. E' un esperto in usi e<br />

costumi ebraici e la massima autorità ebraica a livello mondiale in materia di Cristiani Evangelici.<br />

Ma è anche uno che - prima di fondare la International Fellowship of Christians - era condirettore<br />

degli Affari Interreligiosi per l'Anti-Defamation League del B'nai B'rith (cfr. Yaakov Shalom Ariel,<br />

Evangelizing the chosen people: missions to the Jews in America, 1880-2000, pag. 266), e quindi<br />

è un massone ebreo che porta avanti gli ideali del B'nai B'rith, tra cui c'è quello di impedire in ogni<br />

maniera che i Cristiani evangelizzino gli Ebrei. Infatti questo rabbino ha escluso dalle attività della<br />

sua organizzazione le persone coinvolte direttamente in missioni volte alla conversione degli Ebrei,<br />

cercando in questa maniera di promuovere una atmosfera tra gli Evangelici che scoraggerebbe<br />

l'evangelizzazione degli Ebrei e indirizzare l'interesse degli evangelici nel popolo Ebraico a più<br />

costruttivi canali, ovviamente dal punto di vista ebraico. In un suo libro che lui ha scritto per far<br />

familiarizzare i Cristiani con gli Ebrei e l'Ebraismo, Eckstein ha dedicato un capitolo alle attitudini<br />

degli Ebrei verso le missioni cristiane dirette agli Ebrei e verso l'Ebraismo Messianico. Ed ha<br />

chiesto agli Evangelici 'di lasciare la conversione degli Ebrei a Dio, che potrà o non potrà portarla a<br />

compimento quando i tempi dei Gentili arriveranno' (Yechiel Eckstein, What Christians Should<br />

Know about Jews and Judaism, Word Books, Waco, Texas,1984, pag. 299).<br />

Dunque, il messaggio di questo rabbino è '<strong>La</strong>sciate in pace gli Ebrei, non evangelizzateli, non<br />

cercate di fare proseliti fra di loro, non cercate di persuaderli mediante le Scritture che Gesù è il<br />

Cristo di Dio!'. Eppure costui ha ricevuto le lodi dai seguenti predicatori evangelici: Bill Bright, Jerry<br />

Falwell, Jack Hayford, Pat Robertson, e James C. Dobson.<br />

Dunque, è evidente che dietro il sostegno di questa organizzazione ai 'Sionisti Cristiani', non c'è<br />

altro che la massoneria ebraica del B'nai B'rith - con L'Anti-Defamation League (ADL, Lega<br />

Antidiffamazione) - che è così riuscita a mettere il bavaglio a tanti di questi cosiddetti Sionisti<br />

Cristiani, dissuadendoli dal predicare che Gesù è il Cristo agli Ebrei al fine di salvarne alcuni. E<br />

difatti ci sono organizzazioni evangeliche pro Israele che hanno delle esplicite regole contro il<br />

proselitismo tra gli Ebrei (cfr. Timothy P. Weber, On the Road to Armageddon: How Evangelicals<br />

Became Israel's Best Friend, Grand Rapids, 2004, pag. 230-232).<br />

Anzi il B'nai B'rith collabora pure con i Cristiani Sionisti, infatti nel Febbraio 2009 nella città di<br />

Antwerp (Belgio), si è tenuto un evento a supporto dello Stato di Israele, i cui organizzatori sono<br />

stati il B’nai B’rith Antwerp e i Cristiani per Israele del Belgio (http://www.bnaibritheurope.org/)!<br />

182


Dunque, bisogna stare molto attenti, e riprovare pubblicamente questo tentativo massonico in atto<br />

in mezzo alle Chiese Evangeliche di scoraggiare l'evangelizzazione degli Ebrei, in una maniera o<br />

nell'altra.<br />

Fratelli, guardate che qui ci si trova davanti ad una macchinazione del diavolo contro la Chiesa,<br />

abilmente camuffata da amore per Israele, ma che non è vero amore, perchè chi ama veramente<br />

gli Ebrei, li esorta o meglio li scongiura come faceva Paolo a ravvedersi e a credere in Gesù Cristo.<br />

L'amore non fa male alcuno al suo prossimo, e chi non evangelizza gli Ebrei, chi non cerca,<br />

procaccia la loro conversione a Cristo, non li ama, ma li odia.<br />

--------------------<br />

[1] The War on Jewish Evangelism (<strong>La</strong> Guerra all'Evangelismo Ebraico)<br />

July 1, 2004<br />

This recent letter sent to our friends and supporters, "The War on Jewish Evangelism," received press coverage—not all<br />

of it necessarily accurate—since being mailed in late 2003. This is a text copy of the original letter, also available as a<br />

PDF download, for those who may have seen some of the coverage but not the original.<br />

Dear ___,<br />

Have you noticed, the gay community in this country has done a masterful public relations job. Within a few decades, the<br />

homosexual lifestyle has been redefined from a deviation to a legitimate, acceptable alternative. The gay community has<br />

worked on several fronts to accomplish this, from the legislative route to making their cause known in the media to<br />

appealing to the popular culture. The fact that some hate-filled and violent people have treated homosexuals shamefully<br />

has been used against anyone who dares to say that homosexuality is a sin, no matter how gently.<br />

Similarly, the face of abortion has changed radically, largely due to public relations and strategy. Those who oppose<br />

abortion are said to oppose a woman's right to choose. And again, the fact that some hate-filled and violent people have<br />

bombed abortion clinics has been used against anyone who dares to say that abortion is a sin.<br />

The radical shifts in how these things are perceived color all levels of our society. Some Christians wonder why more and<br />

more churches are accepting behavior that the Bible rejects. If the church is not salt and light, if the church is not<br />

invading the world system with the gospel, then the opposite will occur. The world system will invade the church.<br />

What does this have to do with Jewish evangelism?<br />

People's perceptions are subject to change. Some in leadership in the Jewish community have learned very well from<br />

the above examples what public relations can do. A smart public relations job can take something that was once<br />

unacceptable and make it appear acceptable…but it works the opposite way around, too, so that something which ought<br />

to be acceptable, like Jewish people preaching the gospel to other Jews, can be made to appear unacceptable. The fact<br />

that historically there has been violence against Jewish people in the name of the gospel has been used against those<br />

who dare to say that Jewish people need the gospel.<br />

There are those who have worked both overtly and subtly to demonize Jewish believers in Jesus and to make the work<br />

of Jewish evangelism seem unacceptable, not only in the world at large, but also in the church.<br />

The ministry of preaching the gospel to Jewish people is being called into question and we stand in danger of losing<br />

some serious ground if God's people don't sit up and take notice. Let me give you some examples.<br />

Jewish leaders, in consultation with the U.S. Catholic Bishops, helped forge a major document saying that, targeting<br />

Jews for conversion to Christianity is no longer theologically acceptable in the Catholic Church. ("Reflections on<br />

Covenant and Mission," August 12, 2002)<br />

183


Some within the mainline Protestant community are also abandoning Jewish evangelism. The Christian Scholars Group<br />

on Christian-Jewish Relations, whose members include Lutherans, Methodists and Episcopalians wrote, In view of our<br />

conviction that Jews are in an eternal covenant with God, we renounce missionary efforts directed at converting Jews.<br />

("A Sacred Obligation Rethinking Christian Faith in Relation to Judaism and the Jewish People," September 1, 2002)<br />

Those who want to stop Jewish evangelism view these and other examples among Catholics and mainline Protestants<br />

as successes. They are now employing various tactics to step up their efforts in evangelical Christian circles as well.<br />

Demonizing Jews who believe in Jesus<br />

It starts with criticizing our motives, methodology and mores. We are charged with, "failing the test of ethical evangelism,"<br />

"using misleading rhetoric and mass marketing," "speaking out of both sides of their [our] mouths," conducting a<br />

"shameless crusade to promote the absurd idea that converting to Christianity is the most Jewish thing one can do,"<br />

"seeking out and exploiting Jews who are the least knowledgeable of Judaism," "engaging in subterfuge and dishonesty"<br />

and "exhibiting cult like tendencies." (All the phrases in quote marks are actual excerpts from newspapers.)<br />

These false accusations have been effective in motivating some of our Jewish people to fear us and keep us at arm's<br />

length. But we don't expect to have much of a reputation in the Jewish community. Historically, anyone who wanted to<br />

consider Jesus has had to go against the flow. For the most part, such accusations don't carry weight with many in our<br />

evangelical family. Why? Brothers and sisters in Christ know us too well. And if they have doubts, we can point to our<br />

membership in evangelical churches and associations, to having our staff educated in evangelical institutions and<br />

ordained in mainline denominations, to our books being carried by Christian publishers and so on. However, a more<br />

insidious strategy is chipping away at the church.<br />

Theologizing that Jews don't need Jesus to be saved<br />

We now find ourselves under attack in the theological realm. Groups like the American Jewish Committee's Interreligious<br />

Affairs Department and B'nai B'rith's Anti- Defamation League have full-time professionals lobbying Christian<br />

denominational groups to back off on Jewish evangelism for theological reasons. Their fingerprints are all over the official<br />

statements on the subject.<br />

They argue that God made one covenant for Jews and another for Gentiles and that it's just not necessary for Jews to<br />

accept Christ. This is sometimes called twocovenant theology. Others who consider themselves in the evangelical camp<br />

are now saying that Jews can be saved by Jesus without actually knowing or believing in Him, or a variation of that idea.<br />

Another front on the battle for Jewish evangelism regards well-meaning evangelicals who just seem to lack discernment<br />

regarding which people and what organizations to endorse.<br />

Christian endorsements that hurt Jewish evangelism<br />

Some well-known pastors and Christian leaders have either endorsed those who oppose Jewish evangelism or have<br />

carefully avoided endorsing anyone who does engage in effective gospel outreach to Jewish people. Some are flattered<br />

by the affirmation rabbis bestow on them. Others fear that standing with those who believe in Jewish evangelism might<br />

jeopardize their friendship with these rabbis. Many simply don't think through the implications or realize that those they<br />

are endorsing oppose Jewish evangelism. In any case, the cause of Christ among the Jewish people is hurt.<br />

You can find examples of good Christians endorsing people who oppose our efforts on the web site of Rabbi Yechiel<br />

Eckstein. As director of the International Fellowship of Christians and Jews, Eckstein has diverted tens of millions of<br />

dollars in mission giving to his nonmissionary efforts. Yet Lloyd Ogilvie, Gary Bauer, Jack Hayford, Jerry Falwell, Pat<br />

Robertson and Pat Boone as well as the late Bill Bright are all listed on his site with quotes that sing the rabbi's praises.<br />

The quotes may not reflect their knowledge of Eckstein's anti-evangelism stance, or even portray their sentiments today,<br />

but they are there just the same. Many lay Christians depend on such leaders to help determine if a cause is "kosher."<br />

No wonder evangelicals are duped into supporting Rabbi Eckstein.<br />

Then there are those leaders who simply keep a safe distance from those involved in Jewish evangelism. For example,<br />

Billy Graham has refused to put in print that appealing specifically to Jewish people with the gospel message is a<br />

legitimate Christian endeavor. His statement, "In my evangelistic efforts, I have never felt called to single out the Jews as<br />

Jews…" is interpreted by some as disapproval of Jewish evangelism.<br />

In fact, that comment, made almost thirty years ago, is still quoted by Jewish community leaders as proof that Graham<br />

does not approve of evangelistic ministry directed to Jewish people.<br />

184


Overtures to evangelicals urging them to denounce us<br />

The Cleveland Jewish Community Federation sent hundreds of letters to churches asking pastors to openly discourage<br />

your fellowship from associating themselves with "Jews for Jesus," and deny the group access to your facility.<br />

The director of the Canadian Jewish Congress employed the same strategy. He wrote to about 800 pastors of<br />

evangelical churches in the greater Toronto area saying,<br />

Rejection of the mission of Jews for Jesus is a way for you to say, "we support the right of each Jewish man, woman and<br />

child to live their life as Jews, without being targeted by those who would diminish their faith."<br />

It would be nice to be able to say that all of the pastors who got these letters came to our defense. Some did, praise God,<br />

but most remained silent.<br />

Some Christian leaders are standing with the Jewish leadership to publicly denounce us<br />

Two recent examples from outside the U.S. are indicative of what is happening right here. B'nai B'rith Canada called on<br />

Dr. Charles McVety, president of Canada Bible College, to co-author an opinion piece in the Toronto Star in which he<br />

condemned "the ongoing attempt by some Christian groups to lure Jews away from the faith of their ancestors." When<br />

the head of our Toronto branch spoke with him, McVety said that he knew of nothing we have done that was<br />

inappropriate—yet on Canadian television and in print he has characterized our evangelistic efforts as deceitful and<br />

unethical.<br />

In the United Kingdom, it seems that the Chief Rabbi of Britain and the Jewish Board of Deputies complained to the<br />

Archbishop of Canterbury (the head of the Church of England) about our Behold Your God London street evangelism<br />

campaign this past summer. In response, the archbishop wrote to the head of our London work that should he be asked<br />

about our efforts, he would say "…that the campaign by Jews for Jesus represented an approach to Christian witness<br />

which neither he nor the wider Church of England could endorse."<br />

The battle is not over<br />

The above are long-term strategies that have begun to erode the average Christian's understanding of the need for<br />

Jewish evangelism. As Irish philosopher Edmund Burke said, "The only thing necessary for the triumph of evil is for good<br />

men to do nothing." Friends, the silence is deafening. I feel like support for our cause is slipping and that many Christians<br />

are being quietly influenced by a smart public relations job that opposes Jewish evangelism.<br />

Fewer evangelical churches are opening their doors to our ministry and it is affecting support for our missionaries and<br />

projects all over. As I write, our support from church missions giving and offerings is down $371,130 from what it was last<br />

year at this time. That is a sizeable amount for us and the shortfall is not being made up any place else. That is why I<br />

need you to come alongside now as we fight this battle.<br />

This attack against our evangelical position requires us to alert and mobilize the evangelical troops into action. I am<br />

hoping that God will use friends like you to help turn things around for us. You have been a friend of Jews for Jesus<br />

because you know us, because you know what we do, because you know by God's grace we are able to be effective in<br />

preaching the gospel to Jews and Gentiles around the world. I need you to share your confidence in us with your<br />

Christian friends.<br />

I want to ask you to start with the pastor of your home church. Perhaps it has been a while since you have had a<br />

presentation from Jews for Jesus in your church. Maybe we have never been to your church before. Would you help<br />

introduce us to your church, open the door for us to minister to the congregation? We have several programs that will be<br />

a blessing to your church friends and family, but we need the opportunity to be heard. I think we can win the friendship of<br />

pastors and Christians who love Jesus and love my Jewish people if they can just meet us and hear our heart. You can<br />

use the enclosed response slip to introduce us to your church or other Christian friends.<br />

Thankfully, our support from individuals is not down from last year, but neither has it gone up at all. This is the first year<br />

since I have been executive director that our support has not increased from one year to the next. That, combined with<br />

the fact that our church missions giving and offerings are way down, has made for a lot of belt-tightening around here.<br />

We have put a freeze on hiring any new staff. We have halted all purchases of replacement equipment and we have<br />

postponed any salary increases until we see where we stand at the end of the year.<br />

185


It is my duty to ask for your help at this time to meet some of the shortfall we have experienced this year. I hope that I will<br />

be able to give the salary increases that our staff has earned, but I can't do it unless we see an increase in our level of<br />

support by about $87,336 per month. We also have half a dozen new missionaries waiting to begin their training in<br />

January. Each is working hard to raise support, but if we add them all to our training class, overall our expenses will<br />

increase by approximately $30,000 each month. Then there is the equipment that needs updating or replacing—vehicles<br />

that have traveled more miles than I care to think, computers which should have been upgraded but have just limped<br />

along. I think you get the picture.<br />

I know that some are already giving all they can to support us, and if that is you, I want to say a great big "TODAH!"<br />

Thank you for your love and faithfulness to the Lord Jesus. Please don't feel any pressure to give more than what the<br />

Lord has already told you to give.<br />

Yet I imagine there are some who might prayerfully be able to increase their support in the coming year. I have been told<br />

by David Stone, our chief administrator, that if those who have been giving could increase their support by just 10% that<br />

would do it. For example, if each friend who has been giving $10 a month could give one extra dollar each month and so<br />

on, that would enable us to give those salary increases, add those new missionaries and continue to stand tall in the<br />

battle we are facing. While some will not be able to do that, others may be able and willing to do more than that.<br />

Whatever you feel you can afford would be greatly appreciated at this time. You might even want to use the enclosed<br />

electronic fund transfer form to send your support automatically.<br />

As we enter this season of Thanksgiving I am grateful to God for His many blessings to us in Jews for Jesus. I also want<br />

to thank you for caring, for taking the time to read this letter, and for standing by us in this time of need. As a way of<br />

saying thank you, in response to a donation of $30 or more I would like to send you a copy of our brand new Liberated<br />

Wailing Wall album, "Behold Your God." This recording of Jewish gospel music will stir your soul and lift your eyes to see<br />

that the fields are indeed white unto harvest. I hope you will enjoy listening to it as much as I do. (Please check the<br />

appropriate box on the response slip.)<br />

I don't want you to think for one minute that our detractors are winning. I may feel overwhelmed at times, but I am excited<br />

about all that God has been doing and hopeful for great things in the future. I believe this battle could actually turn into "a<br />

victory parade" if it mobilizes friends like you to help us. I believe God can turn the tide of this opposition. We may be<br />

getting a bit bruised right now, but like Paul, I can say, "we are hard-pressed on every side but not crushed…" I know it is<br />

God's intention to bless us in the work of Jewish evangelism and to prosper the work of our hands. The task of reaching<br />

my Jewish people with the good news is ultimately His work, so we cannot fail. Thank you for your love and friendship.<br />

Your Jewish brother in Jesus,<br />

David Brickner<br />

(Da: http://www.jewsforjesus.org/resources/war)<br />

186


Capitolo 8<br />

Satanismo, Magia ed Esoterismo nella <strong>Massoneria</strong><br />

Il Satanismo Massonico<br />

Come abbiamo visto prima, Satana nella massoneria viene visto e presentato come il simbolo del<br />

Libero Pensiero e il portatore della cosiddetta Luce massonica. Possiamo quindi dire che nella<br />

<strong>Massoneria</strong> esiste una forma di Satanismo. I massoni naturalmente cercano di confondere le menti<br />

dei 'profani' con dei ragionamenti molto complessi, con i quali vorrebbero far capire che il loro<br />

Satana non è il Satana della Bibbia, che è malvagio e nemico di Dio, ma analizzando bene le loro<br />

parole non si può che arrivare alla conclusione che il loro Satana è invece proprio il diavolo di cui<br />

parla la Bibbia. Non dimenticatevi che i Massoni sono autorizzati a mentire pur di non rivelare i<br />

segreti della vera <strong>Massoneria</strong>, quella cioè degli alti gradi.<br />

A conferma di ciò, cioè dell'esistenza di questa forma di Satanismo nella <strong>Massoneria</strong>, vi propongo<br />

questo interessante scritto, che fa parte di uno studio dal titolo Iniziazione, Esoterismo e<br />

Luciferismo nella <strong>Massoneria</strong> del GOI, a cura di Paolo M. Siano che è un cattolico (e quindi in esso<br />

troverete talvolta espressioni 'cattoliche'). Ci tengo a precisare che faccio questo perchè lo studio<br />

di questo cattolico contiene delle informazioni molto importanti ai fini dello smascheramento della<br />

<strong>Massoneria</strong>, che è lo scopo di questo libro, e che naturalmente il mio giudizio sulla Chiesa<br />

Cattolica Romana - giudizio che ho ampiamente espresso nel mio libro '<strong>La</strong> Chiesa Cattolica<br />

Romana' - non è cambiato. Questo discorso vale anche per qualsiasi altra citazione presa da altri<br />

scritti di cattolici. Questo giusto per evitare fraintendimenti di qualsiasi genere.<br />

Luciferismo-Satanismo Culturale tra i Massoni del Grande<br />

Oriente d’Italia<br />

'Sulla base di prove documentarie (illustrate in questo mio studio), oso asserire che in ambienti e<br />

personaggi assai distinti della <strong>Massoneria</strong> del Grande Oriente d’Italia – Palazzo Giustiniani (GOI),<br />

sussiste un certo satanismo-luciferismo di matrice razionalistica e gnostico-esoterica. Intendo<br />

parlare di un luciferismo o satanismo culturale o “filosofico”, quale traspare da scritti di massoni.<br />

Non posso dire con certezza matematica (di cartesiana memoria) che ci sono massoni del GOI<br />

dediti anche a pratiche apertamente sataniche (es.: Messe Nere al Diavolo, orge e profanazioni di<br />

ostie consacrate…). Tuttavia, dinanzi alle prove della esistenza di un luciferismo culturale<br />

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(filosofico-esoterico) in prestigiosi ambienti massonici, lo studioso “profano” (cioè non massone)<br />

non fa “peccato” se sospetta che accanto alla teoria possa esserci (negli ambienti su indicati)<br />

anche un certo tipo di prassi…<br />

Dalla metà del secolo XIX fino ai nostri giorni, l’Inno a Satana del massone Giosué Carducci (il<br />

quale giunse al 33° ed ultimo grado RSAA) gode di u na discreta simpatia tra i Maestri Massoni<br />

(non di rado insigniti anche di Alti Gradi, es. nel RSAA) che considerano Satana quale simbolo<br />

della Natura e della Ragione, della Luce massonica, del Libero Pensiero, e del Progresso contro il<br />

presunto “oscurantismo” dei dogmi della Chiesa Cattolica Romana, la quale (dal punto di vista<br />

massonico) pretenderebbe di possedere tutta la verità.<br />

Inoltre, il Satana carducciano può essere interpretato – dai Massoni – come la «Intelligenza<br />

demiurgica» («il re del convito») che ha fatto e congiunto cielo e terra, sole-luna, maschilefemminile,<br />

superiore-inferiore… principi opposti che anche la <strong>Massoneria</strong> vuole unire…<br />

Il Diavolo, dal punto di vista massonico, può essere anche interpretato come la manifestazione<br />

dell’Assoluto (per cui nella Dualità, dunque nel Male, si manifesterebbe l’Unità!), ovvero come una<br />

tendenza ciclica ed eterna di involuzione (o deviazione) necessaria dell’Assoluto, secondo idee di<br />

matrice panteistica, induistica e guénoniana.<br />

Per i Maestri Massoni esperti di scienze iniziatico esoteriche (ed insigniti di Alti Gradi, es.: RSAA),<br />

Lucifero può essere (è) non solo il simbolo della Luce massonica, della ribellione ai dogmi cattolici,<br />

ma anche lo Spirito di Luce, di vita, di libertà quasi demiurgo o creatore del mondo , il «Portatore di<br />

Luce» (essere personale o energia impersonale e cosmica, stato mentale illuminativo a cui<br />

giungono gli Iniziati), lo Spirito divino della Gnosi e della Luce che (volontariamente o costretto dal<br />

Destino oppure dal malvagio Demiurgo Adonai, ossia il Dio Creatore venerato dai Cattolici…)<br />

scende nelle Tenebre della Materia terrestre (l’Inferno), alla maniera del Lucifero dantesco, e con il<br />

quale l’Iniziato massone deve confrontarsi, incontrarsi, in certo qual modo assimilarsi nella<br />

ricerca/trasmissione della Luce Massonica e nella discesa agli inferi (morte mistica, morte<br />

iniziatica), tappa necessaria per risalire alla Luce… .<br />

«Lucifero» (o il «Diavolo») è interpretato, dai Maestri Massoni, anche come un Principio magico<br />

necessario per conoscere e per arrivare a Dio, alla Luce… , o come una forza magica che può<br />

contribuire ad aiutare l’iniziato massone nel suo processo di perfezionamento («Grande Opera»)<br />

alchemico, oppure simbolo dell’uomo (l’Iniziato) che giunge a compimento dell’opera di Alchimia<br />

esoterica e, illuminato, penetra e conquista le tenebre.<br />

Il Serpente della Genesi (talora chiamato esplicitamente dai massoni anche coi nomi di «Lucifero»,<br />

«Diavolo», «Satana») rappresenta l’agente o il principio (personale o impersonale) che porta<br />

all’uomo (Adamo ed Eva) la Conoscenza-Libertà-Luce-Progresso… .<br />

I Massoni, Giosué Carducci e Satana<br />

Nel 1869, il Bollettino del Grande Oriente d’Italia pubblica il testo completo dell’Inno a Satana del<br />

massone Carducci sotto lo pseudonimo di Enotrio Romano. È interessante osservare che la Legge<br />

esoterica dell’Unione degli Opposti risalta anche nell’Inno a Satana del Carducci, generalmente (e<br />

superficialmente) inteso come semplice protesta razionalistica e anticlericale. Ma in effetti non vi<br />

mancano gli spunti gnostico-esoterici, poiché Carducci chiama Satana: «de l’essere principio<br />

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immenso/ Materia e spirito/ Ragione e senso», lasciando intendere una certa conciliatio<br />

oppositorum.<br />

Nel 1874, in un contesto anticlericale e razionalista, la Rivista della <strong>Massoneria</strong> Italiana (RMI) del<br />

Grande Oriente d’Italia, diretta da Ulisse Bacci (all’epoca 30°, ma più tardi 33° grado RSAA),<br />

pubblica alcuni articoli in cui è presente l’elogio massonico nei confronti di Satana.<br />

In uno di quegli articoli, un anonimo massone (Ulisse Bacci?) lamenta che i Massoni sono<br />

calunniati ed accusati di adorare il Diavolo. Tuttavia, a proposito del Satana elogiato dal poeta<br />

massone Giosué Carducci, l’anonimo giornalista scrive: «Se, come disse il poeta, Satana è il nume<br />

vindice della ragione, i Liberi Muratori, sono lieti che il saggio spirito presieda e informi le loro<br />

adunanze».<br />

Il massone Giosuè Carducci e il suo 'Inno a Satana'<br />

Il numero di novembre-dicembre 1896 della RMI, dedica alcune pagine al Congresso<br />

antimassonico di Trento (settembre 1896). L’anonimo giornalista massone si sofferma tra l’altro<br />

sulla relazione antimassonica di un sacerdote tedesco, «il dott. Schewarz». Costui afferma che i<br />

massoni praticano «il culto dell’umanesimo», «i massoni al principio divino, quindi sostituiscono, il<br />

principio umano; sono nemici della rivelazione divina»; «secondo i massoni al posto delle<br />

rivelazioni divine subentra la ragione (Ma benissimo! proprio così! diciamo noi)». Poi, il dott.<br />

Schewarz accusa i massoni di spingersi nel «culto satanico». Egli cita «l’Inno a Satana del<br />

Carducci» e si rifà all’autorità di Leo Taxil… . L’oratore tedesco propone di creare a Roma un<br />

centro dell’antimassoneria la cui opera dovrebbe venir appoggiata dalla stampa e anche in<br />

Germania si dovrebbe creare una stampa antimassonica… .<br />

L’anonimo massone commenta il discorso del dott. Schewarz lasciando ironicamente trapelare di<br />

condividere non solo il culto umanistico della <strong>Massoneria</strong>, ma anche, in sostanza, «l’Inno a Satana<br />

del Carducci». Di per sé, c’è una logica armonia tra l’umanesimo massonico e l’Inno a Satana del<br />

Carducci. Se per Satana si intende il Libero Pensiero opposto ai dogmi cattolici, (e non il diavolo<br />

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cornuto), allora è inevitabile che il Satana carducciano piacerà ai massoni umanisti, e anche a<br />

quelli cosiddetti “atei”…<br />

Nel corso di una solenne cerimonia massonica presso la loggia romana “Rienzi”, svoltasi il 2<br />

febbraio 1909, il massone Oratore di Loggia ha tenuto un discorso a un nuovo iniziato. <strong>La</strong> Rivista<br />

Massonica ha riportato quel discorso, in cui l’oratore massone ha detto tra l’altro:<br />

«<strong>La</strong> massoneria non è una religione, appunto perché non ammette dogmi, ma rispetta tutte le fedi<br />

ragionevolmente sentite e sinceramente professate. <strong>La</strong> formula del Grande Architetto<br />

dell’Universo, che le si rimprovera, come un equivoco o un assurdo, è la più larga e onesta<br />

affermazione dell’immenso principio dell’essere, e può personificare così il Dio di Giuseppe<br />

Mazzini come il Satana di Giosuè Carducci: Dio, sì, ma fonte d’amore, non d’odio; Satana, sì, ma<br />

genio del bene, non del male». L’anonimo massone scrive tra l’altro: «<strong>La</strong> lotta fra la <strong>Massoneria</strong> e<br />

la chiesa è lotta tra la luce e le tenebre» .<br />

Desidero far notare che l’espressione «immenso principio dell’essere», impiegata dall’oratore<br />

massone per indicare la natura di ciò che si predica con la formula massonica di «Grande<br />

Architetto dell’Universo», è la stessa espressione con cui Carducci apre l’Inno a Satana: («A te, de<br />

l’essere/ Principio immenso/ Materia e spirito/ Ragione e senso [...] Te invoco o Satana,/ Re del<br />

convito») e con la quale, ovviamente, il poeta indica Satana medesimo.<br />

Anche negli Anni ’50, abbiamo testimonianze di massoni che elogiano (in modo implicito o<br />

esplicito) l’Inno a Satana del Carducci: il Satana carducciano è simbolo della Natura e della<br />

Ragione, che i Massoni del GOI (chi più esplicitamente, e chi meno) oppongono ai dogmi della<br />

Chiesa Cattolica ritenuta retrograda e oppressiva della coscienza umana.<br />

Nel discorso per il cinquantenario della morte del massone Giosué Carducci, il Gran Maestro del<br />

GOI, Umberto Cipollone, dimostra di sapere bene che con l’Inno a Satana Carducci cantò «la forza<br />

vindice della ragione», e quindi quel Libero Pensiero tanto caro ai massoni del GOI.<br />

Nel 1971, la Rivista Massonica pubblica un paio di articoli del massone Carlo Gentile sul rituale del<br />

primo grado massonico di Apprendista. Gentile spiega la ritualità massonica in senso magico<br />

usando una terminologia filosofico-esoterica non facilmente comprensibile.<br />

Il trono del Maestro Venerabile (M.V.) in Loggia si eleva su tre gradini. Scrive al riguardo il Gentile:<br />

«Tre sono i mondi (divino, umano, inferico) con i quali l’iniziato si pone in rapporto ed esercita la<br />

propria azione (invocatrice, mediatrice, evocativa)». In Loggia vi è un’ara coperta di azzurro, che è<br />

«la sintesi delle forze umane e delle energie cosmiche» .<br />

Gentile spiega che l’antica formula massonica God and the Square (Dio e la Squadra) ha un<br />

importante significato speculativo poiché essa indica che «la massoneria è unità di celeste e di<br />

terreno, di divino e di umano, di alto e di basso (la Tavola Smeraldina dichiara che la circolarità<br />

della Vita manifesta i miracoli della Unità)» .<br />

Circa questa formula massonica (God and the Square), scrive ancora il massone Gentile:<br />

«<strong>La</strong> formula DIO e la SQUADRA si ritrova allora nella unione di URANO e DEMETRA, cioè<br />

nell’atto supremo della espressione della Vita, nelle nozze cosmiche che il Fr. Giosué Carducci,<br />

con perfetta ritualità massonica, ha tradotto in poesia, cantando «l’imene arcano» o il sorriso della<br />

Terra e del Sole, al cui momento egli può invocare la Intelligenza demiurgica, il «re del convito»<br />

(Inno a Satana)» .<br />

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Leggendo l’Inno a Satana, notiamo che quel «re del convito», magnificato dal Carducci, è proprio<br />

Satana.<br />

Gentile spiega che il Maestro Venerabile è «guida illuminante» dei lavori di Loggia poiché egli ha<br />

come dote «la mediazione degli opposti». Nella Loggia, il M.V. ha il trono all’Oriente, proprio<br />

«come il Sole, che quando disfa, rigenera. È il senso cosmico di Civa», cioè Shiva, il dio induista<br />

della morte-rigenerazione…<br />

Nel seguito di tal articolo, Carlo Gentile spiega che lo scopo dei lavori massonici è «EDIFICARE<br />

TEMPLI e SCAVARE PRIGIONI» , per «IL BENE E IL PROGRESSO DELL’UMANITÀ». <strong>La</strong> tesi<br />

dell’unione degli opposti ed il carattere luciferico-tenebroso dell’iniziazione massonica sembra<br />

proprio adombrato nelle seguenti affermazioni di Gentile: «Sappiamo del resto che le antiche<br />

iniziazioni ricevevano il supremo suggello nelle cripte (interiorità della Pietra, discesa della FORZA-<br />

LUCE tra le tenebre: templi e prigioni, virtù e vizi si toccano)».<br />

Le tesi sopra esposte del Gentile sono da lui ribadite in un libro dal titolo Alla ricerca di Hiram<br />

(1977). Ne ho consultato l’edizione del 1980, pubblicata dalle Edizioni Bastogi di Foggia e dedicata<br />

ad Ennio Battelli (all’epoca Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia) e recante la prefazione alla<br />

1ª edizione (quella del 1977) scritta da Giordano Gamberini (già Gran Maestro del GOI) .<br />

Nel dicembre 1978, la Rivista Massonica propone le meditazioni esoteriche (piuttosto astruse e<br />

non facilmente comprensibili ad una prima lettura) scritte da un certo Emmanuel sul tema<br />

Simbolismo, diabolismo e Bibbia. Emmanuel afferma che la Bibbia è usata in <strong>Massoneria</strong> non<br />

come libro di narrazioni storiche, ma come un simbolo (simbolo = unità, sintesi). Egli ipotizza che il<br />

protagonista della Bibbia sia il Demiurgo, o Urizen, il Creatore descritto dal poeta William Blake. <strong>La</strong><br />

Bibbia è caratterizzata dal conflitto tra gli uomini e Dio (il malvagio Demiurgo) e solo quando «il Dio<br />

– Demiurgo o Satana che sia» si farà «Uomo», allora gli uomini lo vinceranno uccidendolo e<br />

saranno liberi. Dalle parole del massone Emmanuel si deduce che se il Dio biblico Creatore è<br />

malvagio (Demiurgo), allora il suo avversario (il Serpente della Genesi) sarà benefico agli uomini…<br />

È molto interessante leggere anche le tesi illustrate dal massone Eugenio Bonvicini (membro del<br />

GOI, e forse all’epoca, già 33° grado del RSAA) in un libro del 1978, poi riproposte in un suo libro<br />

del 1994.<br />

Bonvicini rigetta le accuse di «Luciferismo», «Satanismo» e «messe nere» mosse ai massoni del<br />

33° grado della <strong>Massoneria</strong>; secondo Bonvicini si tr atta delle menzogne del famigerato Leo Taxil<br />

[1] (†1907). Poi, a proposito del «preteso Luciferismo» massonico, Bonvicini accenna alla<br />

polemica suscitata dal celebre Inno a Satana di Giosué Carducci (massone del GOI dal 1862, e<br />

dal 1888, 33° grado RSAA): Bonvicini sembra proprio condividere il serio commento del sacerdote<br />

Bino Bellomo («al riguardo il sacerdote cattolico Bino Bellomo seriamente commenta:…») il quale<br />

precisa che Satana, per i Massoni, non è il demonio tenebroso che si immagina il volgo “ignorante”<br />

(e cattolico) ma è «il libero pensiero», la «Ragione» e la «Natura» demonizzate dalla Fede<br />

cattolica e dalla Chiesa Romana .<br />

Inoltre il massone Bonvicini insegna che la <strong>Massoneria</strong> persegue il concetto «gnostico» di ricerca<br />

interiore del giusto e del vero, la <strong>Massoneria</strong> vuol portare l’uomo alla massima liberalizzazione<br />

mentale e spirituale, al di là dei dogmi.<br />

Bonvicini spiega che il Maestro Venerabile (Maestro Massone presidente della Loggia) è<br />

«concettualmente, il portatore della Luce, della Tradizione», ossia quella massonica…<br />

191


E allora, dico io, perché non definire il Maestro Venerabile quale novello Lucifero (portatore di<br />

luce)? Bonvicini scrive che il <strong>La</strong>voro Rituale Massonico non è collegabile con «qualsiasi pratica di<br />

Luciferismo, Magia Nera, ecc., intesa come evocazione degli “Spiriti del male”», in quanto la<br />

<strong>Massoneria</strong> vuole il Bene dell’Umanità… .<br />

Tuttavia, dalle stesse parole del Bonvicini 33°, de duciamo che se il massone interpreta Lucifero (o<br />

Satana) come Libero Pensiero, Ragione e Natura, di carducciana memoria, allora si può parlare di<br />

Luciferismo massonico…<br />

Se, come scrive Bonvicini, il massone può interpretare liberamente il simbolismo massonico, allora<br />

egli è libero di vedere nel Maestro Venerabile il Lucifero (il portatore di Luce) che porta il Libero<br />

Pensiero, ossia la Luce Massonica. Tra i contenuti della Luce (o Conoscenza) massonica, illustrati<br />

dal Bonvicini, troviamo: la «morte-rinascita iniziatica» o «“discesa agli Inferi” nel centro della Terra»<br />

(al 1° Grado di Apprendista, nel c.d. Gabinetto di Riflessione, simbolo dell’oscuro Centro della<br />

Terra, dove, simbolicamente, il candidato giunge per ritrovare la Luce…), il congiungimento degli<br />

opposti (Luce-Tenebre, maschile-femminile, bene-male…), la «più completa liberalizzazione<br />

dell’uomo da ogni sudditanza spirituale, dogmatica o teologica» …<br />

A proposito di Satana è interessante notare anche quanto ha scritto Armando Corona in un<br />

discorso pronunciato durante la sua Gran Maestranza nel GOI (1982-1990). Il Gran Maestro<br />

Corona sottolinea che all’inizio l’uomo non era schiavo poiché seguiva la «religione naturale» con i<br />

ritmi della «natura», adorando anche il sole e la luna. Poi sopraggiunse la «religione rivelata», che<br />

impose condizionamenti all’uomo e in Italia la religione è quella Cristiana, con i suoi precetti.<br />

Allora la <strong>Massoneria</strong> è intervenuta a favore dell’uomo il quale non ha più voluto essere «schiavo»<br />

della religione rivelata. Accennando poi a vari Massoni che dal Settecento al Novecento hanno<br />

contribuito al “progresso” umano e laico, il Gran Maestro Corona cita anche Giosué Carducci:<br />

«Sapete che il Carducci scrisse “L’Inno a Satana” sempre demonizzato dalla Chiesa.<br />

Egli, però, rispondendo a una lettera del Fr. Quirico Filopanti che gli chiedeva spiegazioni sul<br />

valore e sul significato dell’Inno a Satana, scrisse: Ma io non sono scettico, io amo e credo.<br />

Ho scritto l’inno a Satana perché la Chiesa demonizza la natura e la ragione sotto forma di<br />

satanismo che io ritengo, invece, parti nobili della mia anima, perciò ho magnificato Satana, per<br />

magnificare la ragione e la natura».<br />

Con queste parole, il Gran Maestro Corona ha indubbiamente apprezzato il Satana carducciano,<br />

sia pure inteso come simbolo della natura e della ragione mortificate (secondo i Massoni) dal<br />

dogma cattolico.<br />

Lo sfondo laicistico e antidogmatico (anticattolico) di un tale pensiero (carducciano e coroniano)<br />

permette però, in ogni caso, di parlare di un certo satanismo massonico, sia pure inteso, almeno,<br />

in senso culturale, laicistico o razionalista.<br />

Nel numero di gennaio 1989 la rivista Hiram pubblica un articolo del massone Aldo Chiarle il quale<br />

espone una sintesi sul Convegno Diabolos, dialogos, dàimon tenutosi a Torino nel 1988.<br />

In quel convegno si è anche discusso dei rapporti tra Satana e <strong>Massoneria</strong>, e si è affermato,<br />

ovviamente, che si tratta di fantasie del famigerato imbroglione Leo Taxil. A parte questo, il<br />

massone Chiarle (in chiusura del suo articolo) dimostra però una certa simpatia verso il Diavolo.<br />

192


Scrive il Chiarle: «A questo punto – lo confessiamo – questo povero Diavolo, come tutte le<br />

minoranze indifese e timidamente appese alla ragione umana, ci sta davvero più simpatico di<br />

prima. Gli auguriamo pertanto un anno nuovo un po’ meno... infernale» .<br />

Nel gennaio 1990, la rivista massonica Hiram pubblica una Sintesi filosofica del simbolismo<br />

massonico. Si tratta di una conferenza del massone Adelchi Borzi letta alla Loggia “<strong>La</strong> III Italia”, il 7<br />

gennaio 1923.<br />

Borzi spiega di voler illustrare con tale conferenza il «valore filosofico» e la «sintesi logica del<br />

pensiero massonico». I simboli del Tempio massonico rappresentano «le Leggi della Natura» ,<br />

scrutate da secoli dagli adepti delle Scuole iniziatiche. <strong>La</strong> <strong>Massoneria</strong> si collega a quel mondo<br />

iniziatico in cui si insegnavano «i più grandi Misteri della Natura» .<br />

Borzi scrive che dall’analisi della Natura, gli antichi Iniziati pervennero ai concetti di «Unità» e di<br />

«dualità», concetti che sono espressi dall’attuale simbolismo massonico .<br />

Circa il concetto di «Unità», il massone Borzi afferma che il Tempio massonico è il simbolo<br />

dell’Universo, l’Uno-tutto, l’«Unità sintetica» che si manifesta in modo dinamico nella divisibilità,<br />

nella dualità.<br />

Cito testualmente:<br />

«Il Tempio è l’emblema del Tutto Assoluto nella sua solitudine assoluta.<br />

Questa Unità assoluta non può rimanere in riposo ma tende a disgregarsi in molteplicità e la<br />

pluralità, a sua volta tende a fondersi nella Unità. Questo è il supremo meccanismo cosmico» .<br />

Il concetto di dualità rappresentato dalle 2 colonne del Tempio massonico, esprime la<br />

manifestazione dell’Unità Assoluta. Scrive Borzi:<br />

«L’Assoluto Unico per divenire un individuo distrugge la sua omogeneità e si differenzia in parti;<br />

l’Infinito si limita nel finito, l’indeterminato nel determinato, l’Assoluto nel relativo, l’Essere nel non-<br />

Essere, lo Spirito nella Materia, l’attivo nel passivo, il positivo nel negativo, il bene nel male,<br />

l’azione nella reazione, Iddio nel diavolo. <strong>La</strong> chiave di ogni dualità è appunto l’antitesi, e la chiave<br />

di ogni manifestazione è la dualità. Come si potrebbe pensare ad un effetto senza la sua causa, ad<br />

un oggetto esistente senza una causa della sua esistenza?» .<br />

Sul concetto di dualità qui esposto, scrive ancora il Borzi:<br />

«Le due colonne che stanno alla porta del Tempio rappresentano questo concetto.<br />

Esse, come tutti i simboli di Loggia, sono dei termini che servono a risolvere il grande problema<br />

della natura, spiegando tutti i misteri dell’antagonismo, sia naturale che religioso e rappresentando<br />

la lotta generatrice del principio attivo contro il principio passivo, del maschile contro il femminile.<br />

Infatti secondo la Legge di Natura: “il principio passivo deve resistere all’attivo e questo deve<br />

sedurre e sottomettere l’altro.” Gli antichi iniziati dicevano che: “il principio attivo cerca il principio<br />

passivo, il pieno ama il vuoto, la gola del serpente attira la sua coda e girando su sé stesso fugge<br />

e si insegue» .<br />

Dall’analisi dell’articolo del massone Borzi (1923), riproposto dalla rivista del Grande Oriente<br />

d’Italia nel 1990 (sotto la Gran Maestranza di Corona), si evince una certa rivalorizzazione positiva<br />

del diavolo, in virtù della legge esoterico-iniziatica della dualità: l’Assoluto si manifesta, limitandosi<br />

193


in 2 princìpi opposti: bene-male, attivo-passivo, Iddio-diavolo... 2 princìpi opposti, attraverso cui si<br />

manifesta l’Assoluto...<br />

Gli iniziati antichi e i Massoni comprendono questa legge...<br />

Il massone socialista Aldo Chiarle 33° (dal 2004, G ran Maestro Onorario del Grande Oriente<br />

d’Italia-Palazzo Giustiniani) ha elogiato l’Inno a Satana del Carducci in un articolo pubblicato dal<br />

giornale Avanti! (24 luglio 2005) e ripubblicato nel Bollettino di informazione del GOI.<br />

In quell’articolo Chiarle scrive che «l’opera carducciana è la più alta espressione dei principi e del<br />

pensiero della massoneria». Ecco il brano del Gran Maestro Onorario Chiarle, che più ci interessa:<br />

«Ma il carme che meglio riflette e sintetizza il pensiero massonico è indubbiamente l’ “Inno a<br />

Satana”, contro cui si scagliò in furibonde polemiche il clericalume becero e astioso, come<br />

irriverente e blasfemo, mentre è, un alto e nobilissimo grido di prometeica liberazione,<br />

rivendicazione dei diritti della coscienza e del pensiero, voce di quella religione naturale e<br />

razionale che Bovio espresse filosoficamente.<br />

E l’intimo senso pagano che pervade il canto si ritroverà vent’anni dopo nella più perfetta delle Odi<br />

Barbare “Alle fonti del Clitunno” che ben fu detto un nuovo e più completo “Inno a Satana”, sereno<br />

e sicuro quale si conveniva alla trionfante virilità del poeta» .<br />

In modo trionfante, Chiarle cita alcuni versi dell’Inno a Satana del Carducci: «“gitta i tuoi vincoli –<br />

uman pensiero – e splendi e folgora – di fiamme cinto – materia innalzati – Satana ha vinto”» .<br />

Nell’ottobre 2006, il bollettino del GOI, Erasmo Notizie, segnala un altro articolo di Aldo Chiarle sul<br />

Carducci, pubblicato su l’Avanti! del 25 settembre 2006, in occasione del centenario (1906-2006)<br />

dell’assegnazione del Premio Nobel al Carducci, definito «cantore del nostro Risorgimento».<br />

Cito gli apprezzamenti di Chiarle verso il Carducci massone e verso il suo Inno a Satana.<br />

Il testo che riporto è simile a quello già pubblicato dal Chiarle nel luglio 2005:<br />

«Si può senza tema di smentita affermare che l’opera carducciana è la più alta espressione dei<br />

principi e del pensiero della <strong>Massoneria</strong>: un grande amore per la patria, una sana filosofia fondata<br />

sulla ragione, un pagano sentimento della natura e un ardente anelito verso la giustizia.<br />

Questo è lo spirito che dominò la sua mente. Ma il cardine che meglio riflette e sintetizza il<br />

pensiero massonico è indubbiamente “L’inno a Satana”, contro cui si scagliò in furibonde<br />

polemiche il clericalume becero e astioso, additandolo come blasfemo e irriverente, mentre è un<br />

alto e nobilissimo grido di liberazione, di rivendicazione dei diritti della coscienza e del pensiero,<br />

voce di quella religione naturale e razionale che Bovio espresse filosoficamente. È l’intimo senso<br />

pagano che si ritroverà vent’anni dopo nella più perfetta delle odi Barbare, “Alle fonti del Cliturno”»'<br />

(Tratto da: http://www.mediatrice.net/modules.php?name=News&file=article&sid=2774). Fin qua lo<br />

scritto del Siano.<br />

[1 - Nde] Léo Taxil, vero nome Marie Joseph Gabriel Antoine Jogand-Pagès (1854-1907), fu uno scrittore e giornalista<br />

francese, che si spacciò per un ex massone convertito al Cattolicesimo e dal 1885 al 1897 scrisse contro la massoneria<br />

mettendo in risalto la natura satanica del culto massonico. Taxil però nel 1897 dichiarò che le sue 'rivelazioni' erano un<br />

falso. I massoni ovviamente, per difendere la <strong>Massoneria</strong> dalle accuse di essere satanica, non perdono occasione per<br />

ricordare la frode perpetrata da Leo Taxil. Ma come ho ampiamente dimostrato in questo mio libro confutatorio la natura<br />

satanica della <strong>Massoneria</strong> si evince chiaramente da quello che dicono gli stessi Massoni.<br />

A conferma della presenza del Satanismo nella <strong>Massoneria</strong>, c'è anche questa notizia:<br />

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Nel 1893, il palazzo Borghese, a Roma, fu dato in affitto al Grand’Oriente d’Italia. Due anni più<br />

tardi, in virtù d’una clausola inscritta nel contratto di locazione, la Frammassoneria ricevette<br />

l’intimazione di sloggiare la parte del palazzo che occupava. Il Corriere Nazionale pubblicò allora<br />

quanto segue: “L’incaricato d’affari della famiglia Borghese, essendosi presentato per visitare<br />

quegli appartamenti e porli in condizione d’essere occupati da D. Scipione Borghese e dalla<br />

duchessa de Ferrari, una sala rimaneva chiusa e non fu potuta aprire che dietro minaccia<br />

d’invocare la forza pubblica per sfondare la porta. Essa era trasformata in tempio satanico! Il<br />

giornale ne fece questa descrizione: “I muri erano coperti di damasco rosso e nero; nel fondo vi<br />

era un grande arazzo sul quale spiccava la figura di Lucifero. Lì vicino, era una specie d’altare o di<br />

rogo; qua e là dei triangoli ed altre insegne massoniche. All’intorno erano collocate delle<br />

magnifiche sedie dorate aventi ciascuna sopra la spalliera una specie di occhio trasparente e<br />

illuminato da luce elettrica. Nel mezzo di questo tempio eravi qualche cosa somigliante ad un<br />

trono” (Riportato nel libro di Enrico Delassus: Il problema dell’ora presente, Desclée e C.<br />

Tipografia-Editori, Roma, 1907, Vol. I, p. 486; citato in L'eletta del dragone<br />

http://www.chiesaviva.com/eletta.htm)<br />

Baphomet, 'il dio cornuto'<br />

C'è una figura-simbolo presente nella <strong>Massoneria</strong> che desta un particolare orrore, è il Baphomet<br />

(vedi foto) che si trova nella storia dell'occultismo, e che ormai è diventato un simbolo associato a<br />

qualcosa in relazione all'occultismo, alla magia nera, alla stregoneria, al satanismo e<br />

all'esoterismo.<br />

Questa figura compare nella storia dei Cavalieri Templari i quali furono accusati di usarla nelle loro<br />

cerimonie di iniziazione, ed anche di adorarla. Sono diverse le teorie sulle origini del nome: Eliphas<br />

Levi (pseudonimo di Alphonse Louis Constant, nato nel 1810 e morto nel 1875), occultista e<br />

massone francese di alto grado che ha disegnato il celebre dipinto del Baphomet, sostenne che il<br />

nome derivava da una codifica cabalistica: 'Il nome del Baphomet dei Templari, che dovrebbe<br />

essere pronunciato cabalisticamente al contrario, è composto di tre abbreviazioni: Tem.; OHP.;<br />

AB.; Templi omnium hominum patti Abbas, 'il padre del tempio della pace di tutti gli uomini'. <strong>La</strong><br />

rappresentazione moderna del Baphomet affonda le sue origini nelle divinità pagane. Infatti, nelle<br />

mitologie di un gran numero di antiche civiltà si parla di una sorta di divinità cornuta.<br />

Nel 1861, Eliphas Levi incluse nel suo libro Dogma e rituale dell'alta Magia, un disegno che<br />

diventerà poi la più famosa rappresentazione del Baphomet: un capro umanoide alato con un paio<br />

di seni e una torcia sulla testa tra le corna. Nella prefazione del suo libro, Levi dichiarò: '<strong>La</strong> capra<br />

sul frontespizio porta il segno del pentagramma sulla fronte, con una punta in alto, simbolo di luce,<br />

le sue due mani che formano il segno dell’ermetismo, quella rivolta verso l’alto verso la luna bianca<br />

di Chesed, l’altra verso il basso in direzione di quella nera di Geburah. Questo segno esprime la<br />

perfetta armonia della misericordia con la giustizia. Un suo braccio è femminile, l’altro è maschile<br />

come quelli dell’androgino di Khunrath, attributi che abbiamo dovuto unire con quelli del nostro<br />

caprone perché è uno e lo stesso simbolo. <strong>La</strong> fiamma di intelligenza brillante tra le corna è la luce<br />

magica dell’equilibrio universale, l’immagine dell’anima elevata sopra la materia, come la fiamma,<br />

pur essendo legato alla materia, brilla sopra di essa. L’orrenda testa della bestia esprime l’orrore<br />

del peccatore, che agendo materialmente, è l’unico responsabile che dovrà sopportare la<br />

punizione, perché l’anima è insensibile secondo la sua natura e può solo soffrire nel momento in<br />

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cui si materializza. L’asta eretta in piedi al posto dei genitali simboleggia la vita eterna, il corpo<br />

ricoperto di squame l’acqua, il semicerchio sopra l’atmosfera. L’umanità è rappresentata dai due<br />

seni e dalle braccia androgine di questa sfinge delle scienze occulte.' Osservando da vicino questa<br />

figura, si può vedere che è un personaggio androgino in quanto è in possesso delle caratteristiche<br />

di entrambi i sessi. Nella filosofia occulta l'androgenietà rappresenta il più alto livello di iniziazione<br />

alla ricerca dell’unione con dio.<br />

Voglio aggiungere qualcosa in merito alle due parole scritte sulle braccia del disegno, ossia 'solve'<br />

sul braccio destro, e 'coagula' su quello sinistro. Assieme formano la frase 'solve coagula' o 'solve<br />

et coagula', il cui significato è 'soluzione e coagulazione' che è una filosofia basata su pratiche<br />

alchemiche medievali. Gli alchimisti si proponevano tre grandi obiettivi: 1) conquistare<br />

l'onniscienza; 2) creare la panacea universale, un rimedio cioè per curare tutte le malattie, per<br />

generare e prolungare indefinitamente la vita; 3) la trasmutazione delle sostanze e dei metalli in<br />

oro. In merito a quest'ultimo obbiettivo, essi sostenevano che la trasmutazione dei metalli di base<br />

in oro rappresentava un tentativo di arrivare alla perfezione, in quanto l'oro era considerato la<br />

sostanza che più si avvicinava alla perfezione a motivo della sua intrinseca natura di incorruttibilità.<br />

Per cui se fossero riusciti a svelare il segreto dell'immutabilità dell'oro avrebbero ottenuto la chiave<br />

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per vincere le malattie ed il decadimento organico; da qui si spiega l'intreccio di tematiche<br />

chimiche, spirituali ed astrologiche presenti nell'alchimia medievale. Il processo alchemico quindi<br />

era quello di prendere la 'materia prima' e mescolarla con lo zolfo ed il mercurio e scaldarla nella<br />

fornace, per trasformarla gradualmente, passando attraverso vari stadi. Quindi la 'materia prima'<br />

veniva demolita (solve), per trasmutarla e unirla in una forma nuova (coagula). Eliphas Levi applicò<br />

questa frase al regno religioso/spirituale dove - secondo lui - i credi non-illuminati potevano essere<br />

demoliti e poi trasformati in sentieri più illuminati che avrebbero unito tutti in una prospettiva nuova<br />

che avrebbe messo tutti d'accordo. In altre parole, egli voleva demolire la dottrina che Gesù Cristo<br />

è l'unica via che mena a Dio, ed altre 'dottrine settarie' come questa, affinché l'umanità potesse<br />

unirsi per seguire il suo dio in una unica religione mondiale. Esattamente quello che è il proposito<br />

della massoneria.<br />

Inoltre è da notare il braccio destro posto a forma di squadra, che è un simbolo massonico; come<br />

anche le due mani che hanno ambedue due dita rivolte verso l'alto che stanno ad indicare la legge<br />

degli opposti presente nella <strong>Massoneria</strong>, che è la legge del portare ordine fuori dal caos, del<br />

riconciliare gli opposti, ossia il bene e il male, la luce e le tenebre.<br />

Il massone Albert Pike sostiene che, nella <strong>Massoneria</strong>, Baphomet è un simbolo, il cui vero<br />

significato è rivelato solo agli iniziati di alto livello: 'E ‘assurdo supporre che gli uomini di intelletto<br />

adorassero un idolo mostruoso chiamato Baphomet, o che riconoscessero in Maometto un profeta<br />

ispirato. Il loro simbolismo, inventato secoli prima, per nascondere ciò che era pericoloso<br />

confessare, fu ovviamente male interpretato da coloro che non erano iniziati, e ai loro nemici<br />

sembrò essere panteistico. [...] I simboli dei saggi diventano sempre gli idoli della moltitudine<br />

ignorante. Ciò che i Capi dell’Ordine veramente credevano e insegnavano, viene indicato agli<br />

Adepti per mezzo dei suggerimenti contenuti nei Gradi elevati della <strong>Massoneria</strong>, e per mezzo dei<br />

simboli che solo gli Adepti capiscono' (Albert Pike, Morals and Dogma, pag. 818-819 - 30°<br />

Cavaliere Kadosh - http://www.sacred-texts.com/mas/md/md31.htm). Le dichiarazioni di Pike<br />

mostrano che quindi questo simbolo è uno dei 'simboli della Saggezza' (ovviamente noi sappiamo<br />

che si tratta della saggezza diabolica, carnale e terrena) e quindi fa implicitamente parte dei<br />

simboli della massoneria, e difatti l'altro massone Albert Mackey gli fa eco quando dice che il<br />

'Baphomet' era 'semplicemente un impressionante simbolo che insegnava la lezione della<br />

mortalità' (Albert Mackey, Encyclopedia of Freemasonry, Part 1, pag. 120).<br />

In queste foto da sinistra a destra: la figura di Baphomet, poi il disegno di Baphomet fatto da Aleister Crowley noto<br />

occultista e satanista nonchè massone di alto grado, e Albert Pike (anche lui massone di alto grado) con un segno<br />

distintivo che indica Baphomet, e due massoni con lo stesso segno distintivo sul loro cappello. In merito a questo<br />

cappello, esso indica che chi lo porta è un 33° Sovr ano Grande Ispettore Generale e un membro attivo del Consiglio<br />

Supremo, e quindi è qualcuno molto in alto nella <strong>Massoneria</strong>.<br />

197


Ecco perchè Baphomet viene invocato tra i massoni, in quanto è il portatore di luce e della<br />

conoscenza. In seno alla <strong>Massoneria</strong> Italiana ci sono infatti logge massoniche in cui Baphomet<br />

viene invocato; in un articolo dal titolo 'Gran Maestro cercasi' apparso su <strong>La</strong> Repubblica il 2<br />

Novembre 1993 si legge infatti che l'ex Gran Maestro del Grande Oriente d'Italia Giuliano di<br />

Bernardo ha scritto che 'nelle logge del Goi si praticano riti osceni, derivanti dalla tradizione<br />

templare francese, nei quali il diavolo Baphomet è invocato unitamente all'ente supremo'<br />

(http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1993/11/02/gran-maestro-cercasi.html).<br />

Secondo Anton <strong>La</strong>vey (1930-1997), fondatore della Chiesa di Satana, i Templari usavano<br />

Baphomet come simbolo di Satana. Baphomet è presente in maniera prominente durante i rituali<br />

della Chiesa di Satana, come simbolo è posto sopra l’altare rituale. Nella Bibbia Satanica, <strong>La</strong>vey<br />

descrive il simbolo di Baphomet: 'Il simbolo di Baphomet era usato dai Cavalieri Templari per<br />

rappresentare Satana. Attraverso i secoli questo simbolo è stato chiamato con molti nomi diversi.<br />

Tra questi ci sono: <strong>La</strong> Capra di Mendes, <strong>La</strong> Capra di mille giovani, <strong>La</strong> Capra nera, <strong>La</strong> Capra di<br />

Giuda, e forse nella maniera più appropriata, Il Capro espiatorio. Baphomet rappresenta le<br />

Potenze delle Tenebre combinate con la fertilità generativa della capra. Nella sua forma “pura”, il<br />

pentagramma viene mostrato comprendente la figura di un uomo all’interno delle cinque punte<br />

della stella – tre che puntano verso l’alto, due rivolte verso il basso – a simboleggiare la natura<br />

spirituale dell’uomo. Anche nel satanismo il pentagramma viene usato, ma dato che il satanismo<br />

rappresenta gli istinti carnali dell’uomo, o l’opposto della natura spirituale, il pentagramma è<br />

invertito per ospitare perfettamente la testa del capro – le corna, che rappresentano la dualità, la<br />

spinta verso l’alto nella sfida, gli altri tre punti rovesciati, o la Trinità negata. Le figure ebraiche<br />

attorno al cerchio esterno del simbolo derivanti dagli insegnamenti magici della Cabala,<br />

precisamente quelli del 'Leviathan', il serpente dell'abisso acquatico, ed identificato con Satana.<br />

Queste figure corrispondono alle cinque punte della stella rovesciata.'<br />

Magia ed esoterismo<br />

<strong>La</strong> <strong>Massoneria</strong> è permeata di esoterismo, magia ed occultismo. Questo si vede nei loro rituali e<br />

nelle loro dottrine. Ecco perchè la <strong>Massoneria</strong> ha sempre attirato al suo interno maghi, occultisti ed<br />

esperti di esoterismo.<br />

A conferma di ciò vi propongo quindi questo scritto dal titolo 'Iniziazione ed esoterismo nella<br />

<strong>Massoneria</strong> del Grande Oriente d’Italia (GOI)', che fa parte sempre dello studio dal titolo<br />

Iniziazione, Esoterismo e Luciferismo nella <strong>Massoneria</strong> del GOI, a cura di Paolo M. Siano (tratto<br />

da: http://www.mediatrice.net/modules.php?name=News&file=article&sid=2774).<br />

'Con questo studio voglio approfondire qualche aspetto interessante dell’altra nota vitale della<br />

<strong>Massoneria</strong> del GOI, ossia l’esoterismo. I contenuti dell’esoterismo massonico offrono – a mio<br />

avviso – i motivi più profondi e veritieri dell’incompatibilità tra Chiesa e Loggia e spiegano anche il<br />

perché di tanta ostinazione massonica nella promozione irrinunciabile del laicismo.<br />

Il massone Angelo Sebastiani (GOI) afferma che «in pratica l’esoterismo è un orientamento<br />

spirituale che si fonda su dottrine a carattere segreto e che è trasmesso oralmente dal Maestro a<br />

pochissimi discepoli eletti». Sebastiani, con onestà intellettuale, riconosce che «interessarsi<br />

all’esoterismo in <strong>Massoneria</strong>, significa perseguire gli studi delle scienze occulte» . Scopo delle<br />

dottrine esoteriche è trasformare l’uomo, farlo passare dal piano umano a quello divino… .<br />

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L’art. 5 della Costituzione della <strong>Massoneria</strong> del Grande Oriente d’Italia afferma: «<strong>La</strong> Comunione<br />

Massonica Italiana segue il simbolismo nell’insegnamento e l’esoterismo nell’Arte Reale» .<br />

<strong>La</strong> <strong>Massoneria</strong> non è solo scuola di laicismo (ovvero razionalismo illuministico), ma è anche o<br />

soprattutto una associazione iniziatica ed esoterica, costituita da gradi e riti di iniziazione. Già al<br />

primo grado (Apprendista), la <strong>Massoneria</strong> – attraverso il ruolo centrale del Presidente di Loggia<br />

(«Maestro Venerabile» o «Maestro di Loggia») – pretende di trasmettere al candidato «la Luce<br />

Massonica». L’iniziato massone muore al mondo profano e rinasce alla vita massonica. Nel gergo<br />

massonico si dice che l’Iniziazione Massonica (nel Gabinetto di Riflessione) realizza la «morte<br />

iniziatica» , «morte simbolica» , «morte mistica» , o addirittura «suicidio metafisico» .<br />

Tra i Massoni del GOI ci sono coloro che affermano (e coloro che, per lo meno, lasciano<br />

chiaramente intendere) che le azioni rituali massoniche (es. “squadratura” del Tempio, “Catena<br />

d’Unione”, posizione rituale… iniziazione ai tre gradi fondamentali di Apprendista-Compagno-<br />

Maestro Libero Muratore) sono autentici riti magici che intendono sacralizzare l’ambiente della<br />

Loggia, trasformare l’uomo, elevarlo sul piano divino, divinizzarlo. In ogni caso, il carattere<br />

intrinsecamente magico dei riti massonici si evince dall’esame oggettivo della ritualità massonica,<br />

a prescindere dalle “interpretazioni” dei singoli massoni. Per comprendere meglio la magia rituale<br />

massonica (la cui essenza filosofica è la soggettivistica volontà di potenza), si consideri il<br />

soggettivismo religioso che permea la Loggia. I lavori rituali massonici si svolgono A Gloria del<br />

Grande Architetto dell’Universo (GADU). Il GADU è per i massoni «il simbolo iniziatico» , l’ideale<br />

“trascendente”, ciascuno libero di interpretarlo secondo la propria fede o credenza (dunque:<br />

soggettivismo religioso)… . <strong>La</strong> Loggia è il luogo in cui i massoni, oltrepassando dogmi ed autorità<br />

religiose, entrano in rapporto col GADU (soggettivisticamente inteso) e ricevono (o pretendono di<br />

ricevere) luce, coscienza, effluvi spirituali (ma solo i massoni preparati e motivati ne<br />

usufruiscono…). I Maestri Massoni del GOI, esperti di esoterismo, non fanno fatica a intendere<br />

panteisticamente il GADU come una Forza Cosmica di cui essi sarebbero una scintilla<br />

consustanziale…<br />

Nel rituale del grado di Maestro Massone del GOI, datato Roma 1880, durante l’inaugurazione di<br />

un Tempio massonico, il corteo guidato dal Maestro Venerabile entra in loggia portando «il fuoco<br />

sacro». <strong>La</strong> «stella fiammeggiante» è posta sul trono del Venerabile, il quale, scendendo dal trono e<br />

rivolto verso la stella dice:<br />

«Luce misteriosa e divina, fuoco sacro, anima dell’Universo, principio eterno del mondo e degli<br />

esseri, simbolo del G.·.A.·. rischiara il nostro spirito, illumina i nostri lavori, fortifica i nostri animi ed<br />

infondi in noi il fuoco vivificante della <strong>Massoneria</strong>!» .<br />

Durante il funerale massonico, la Loggia è parata in lutto. Il Maestro Venerabile rivolge tra l’altro la<br />

seguente orazione al Grande Architetto dell’Universo: «G.·.A.·.D.·.U.·. forza infinita, fuoco venerato<br />

che tutto ciò che vive fecondi, immutabile origine d’ogni trasformazione, fa che il nostro Fr.·. possa<br />

vivere eternamente con te come ha vissuto con noi» .<br />

Il simbolismo della Luce è un leitmotiv fondamentale e costante in <strong>Massoneria</strong>. I Maestri Massoni<br />

portano la Luce, la trasmettono ai neofiti e agli altri massoni… <strong>La</strong> <strong>Massoneria</strong> si presenta come un<br />

Culto di Luce-Fuoco (Lichtkult, direbbero i massoni di lingua tedesca). Con grande pompa<br />

vengono celebrati Solstizi ed Equinozi…<br />

Il Gran Maestro Gustavo Raffi afferma che l’investitura a Gran Maestro:<br />

199


«È il frutto spirituale di una convergenza iniziatica, realizzata sotto l’egida della Luce, che culmina<br />

e si perfeziona nel momento della trasmissione all’eletto dei poteri sacrali, gerarchici e tradizionali<br />

ad opera dell’ex Gran Maestro» .<br />

Dal punto di vista massonico, l’investitura a Gran Maestro comporta «una trasmissione gerarchica<br />

di poteri in nome della Luce» .<br />

Raffi sottolinea «la centralità del Rituale»:<br />

«Per questo, vogliamo ricordare e ribadire che il Rituale non solo è ciò che segna la nostra<br />

appartenenza – il nostro tratto distintivo – ma ciò che ci fa seguaci della Luce. Senza il Rituale non<br />

esisteremmo, senza il Rituale i nostri atti, i nostri gesti, le nostre insegne sarebbero ingranaggi<br />

senza vita, parole senza effetto, atti privi di senso. Sarebbero i movimenti inconsulti o, comunque,<br />

profani di un grande corpo dotato di una vita meccanica, materiale, ma non spirituale. Il Rituale –<br />

specchio della Luce – è la linfa vitale che anima la Comunione: è la parola che crea, trasforma e<br />

perfeziona l’iniziazione» .<br />

Il Grande Oriente d’Italia prevede un Rituale della Festa delle Rose (o di San Giovanni Battista)<br />

per celebrare il Solstizio d’Estate, insieme ad amici profani. È un rituale di ispirazione druidica (così<br />

è precisato dalla dotta introduzione al suddetto Rituale). Ad un certo punto della Cerimonia, il<br />

Maestro Venerabile dice:<br />

«Il Fuoco di San Giovanni è il simbolo della Luce. È il Fuoco cosmico che è all’origine di ogni vita,<br />

materiale e spirituale. Il Fuoco crea dunque la vita: la sostiene, la conserva e la distrugge. Ma<br />

distruggendola, da sempre vita ad una nuova vita. Il Fuoco è in tutto: è nel sole, nei pianeti e<br />

nell’uomo. Esso è negli animali, nelle piante e nei minerali» .<br />

Il Rituale della Festa delle Rose denota una religiosità ed una mistica panteistica ed animista,<br />

gnostica, in cui l’elemento cristiano (es.: il riferimento a san Giovanni Battista) è solo esteriore e<br />

comunque da intendersi sempre in modo indipendente da qualsiasi dogma ecclesiastico. <strong>La</strong><br />

ritualità massonica deve essere sempre letta nel contesto mètadogmatico, soggettivistico ed<br />

antidogmatico della “sapienzialità” (o “filosofia”) massonica.<br />

Il carattere quasi-sacramentale (o, per meglio dire, magico) del culto massonico alla Luce, traspare<br />

anche dal Rituale per la Festa della Luce o di San Giovanni d’Inverno (27 dicembre). I Massoni del<br />

GOI sono avversi ai dogmi cattolici (inclusi quelli cristologici). Il loro Cristo ed il loro san Giovanni<br />

Evangelista è solo un riferimento essoterico (cioè esteriore) che essi, esotericamente<br />

(interiormente) “riempiono” di contenuti magico-occultistici.<br />

Poco prima dell’inizio della Festa della Luce, il Maestro Venerabile (MV) dice: «Sia illuminato lo<br />

spazio di questo Tempio con il fuoco proveniente dall’alto dell’Oriente. <strong>La</strong> sua luce, che proviene<br />

dall’Uno eterno, ci completi e ci illumini nel lavoro che ci avviamo a compiere».<br />

Il MV chiede al 1° Sorvegliante di Loggia perché ci si raduna in quell’occasione. Il 1° Sorv.<br />

risponde: «Perché il Solstizio d’Inverno è il simbolo della rinascita spirituale attraverso i riti<br />

d’Iniziazione; è la fine del regno delle tenebre, la rinascita del sole invitto e il trionfo della Luce» .<br />

Durante la cerimonia (aperta anche ai profani, amici o parenti di massoni), con l’estinzione delle<br />

Luci è raffigurato il dominio delle Tenebre sulla Terra. Mentre nella Loggia regna l’oscurità ed il<br />

«silenzio assoluto» (solo il braciere all’Oriente è acceso), il 1° Sorvegliante di Loggia dice<br />

200


«lentamente e solennemente»: «<strong>La</strong>ssù, nella lontananza dell’Oriente, una luce ardente annuncia<br />

nuova vita» . Quindi le Luci sono ritualmente riaccese e ritorna la “gioia”…<br />

Quindi si celebra con “gioia” il ritorno della Luce… Al termine della ritualità, il MV chiede che ora è.<br />

Il 1° Sorv. risponde che «le luci dell’esterno sono da tempo spente». E il 2° Sorv. aggiunge : «Ma,<br />

invincibile, rimane in noi la Luce interiore»; al che, il MV replica: «Portiamo questa luce con noi, a<br />

beneficio del mondo intero».<br />

Anche di recente, il Gran Maestro del GOI (Gustavo Raffi) ha ribadito che al momento<br />

dell’Iniziazione, i massoni ricevono la «Luce Iniziatica», la «Luce della Verità». Raffi mostra<br />

simpatia verso la «Tradizione Ermetico-Iniziatica» . Il «Patrimonio Iniziatico» custodito dai Liberi<br />

Muratori si riallaccia anche a «l’insegnamento sapienziale del grande Ermete» (Ermete<br />

Trismegisto).<br />

Gustavo Raffi spiega che la <strong>Massoneria</strong>, nata nel secolo XVIII, custodisce sia un patrimonio<br />

iniziatico ed esoterico («il pitagorismo, l’ermetismo alessandrino del II e del III secolo ..., l’alchimia,<br />

la Qabbalah, la gnosi, il templarismo, i RosaCroce, la teurgia, la magia rinascimentale e le<br />

tradizioni greco-romana ed egizia»), sia un insieme di idee della filosofia liberale inglese del sec.<br />

XVII e dell’Illuminismo del sec. XVIII.<br />

Pertanto la magia fa parte dell’ossatura della Ritualità Massonica, ne costituisce la “linfa vitale” e<br />

l’essenza; insomma, la magia è intrinseca al Rito Massonico, già nelle Massonerie regolari, già nei<br />

primi tre gradi amministrati da Grandi Orienti o Grandi Logge e nel caso specifico, parliamo del<br />

Grande Oriente d’Italia. Poi, i Massoni, soprattutto col Terzo Grado di Maestro, possono<br />

approfondire ulteriormente teorie e prassi magiche, in sistemi massonici detti “Alti Gradi” oppure in<br />

gruppi paramassonici che ufficialmente non sono massonici ma di fatto constano (esclusivamente,<br />

o almeno in gran parte) di massoni.<br />

Ora, nell’ambito della magia teorico-pratica, la sessualità può avere un ruolo assai importante. <strong>La</strong><br />

magia sessuale (o alchimia interna) pretende di condurre l’adepto/a all’immortalità, al<br />

conseguimento, qui in terra, del corpo di gloria, dunque la propria auto-redenzione o autodivinizzazione.<br />

Le varie tecniche di magia sessuale (Arcana Arcanorum), o alchimia interna, sono<br />

trasmesse da antiche tradizioni gnostiche, tantriche, alchemiche e hanno trovato praticanti e<br />

trasmettitori tra adepti o cerchie interne dei seguenti gruppi massonico-esoterici:<br />

a) l’Ordine Egizio o Rito Egiziano, fondato dal celebre mago e massone Giuseppe Balsamo detto il<br />

Conte di Cagliostro (1743?-1795), frequentatore di ambienti magici napoletani del Settecento.<br />

Nella Napoli della metà del Settecento l’interesse per l’occulto, l’alchimia e la magia erano<br />

notoriamente coltivati dal Gran Maestro della <strong>Massoneria</strong> locale, Raimondo di Sangro, principe di<br />

San Severo (1710-1771). Certamente Cagliostro è stato promotore di tecniche di magia sessuale<br />

(gli Arcana Arcanorum o Scala di Napoli).<br />

b) Riti massonici egittosofici di Misraim e di Memphis, nati nel secolo XIX e che tra XIX e XX<br />

secolo hanno conosciuto varie combinazioni e scissioni a catena (Rito di Misraim, Rito di Memphis,<br />

Riti di Misraim e Memphis, Antico e Primitivo Rito di Memphis e Misraim…). Si tratta di Riti (Corpi<br />

di Alti Gradi) massonici di magia evocatoria egiziana, cabalistica, alchemica, ermetistica, insomma,<br />

terreno propizio per la trasmissione e la prassi degli Arcana Arcanorum.<br />

c) Fratellanze Miriamiche, seguaci delle dottrine del mago Giuliano Kremmerz, alias Ciro<br />

Formisano, nato a Portici nel 1861 e morto a Beausoleil (Francia) nel 1930. Kremmerz fondatore<br />

della Fratellanza Terapeutica Myriamica fu cultore di ermetismo egiziano e di magia sessuale.<br />

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Intorno al 1920, al Kremmerz (con Vincenzo Soro, Arturo Reghini e altri) fu chiesta collaborazione<br />

dal massone Ciro Alvi (GOI), fondatore e dirigente della celebre editrice massonico-esoterica<br />

Atanòr.<br />

Le dottrine kremmerziane hanno avuto ed hanno ancora seguaci tra i massoni del GOI e del RSAA<br />

giustinianeo e anche di altre Obbedienze massoniche.<br />

Il massone Natale Mario Di Luca ha rilevato, circa Kremmerz, che «al suo insegnamento ermetico,<br />

si richiamano ancora, in tutto o in parte, numerosi membri del G.O.I., del R.S.A.A. e delle varie<br />

massonerie “egiziane”».<br />

Il massone Di Luca (già Presidente del Collegio Circoscrizionale dei Maestri Venerabili delle logge<br />

del <strong>La</strong>zio, GOI) ha citato i nomi di alcuni massoni del GOI che, tra la prima e la seconda metà del<br />

secolo XX, hanno avuto la passione per il lavoro esoterico. Di Luca afferma che, in quel periodo,<br />

nell’ambito del GOI, il «lavoro iniziatico» è stato «riservato a gruppi largamente minoritari ed<br />

élitari». Dunque i gruppi massonici magico-occultisti sarebbero minoritari, da un punto di vista<br />

“sociologico” (che fa comodo ai massoni per “scaricare” all’occorrenza i Fratelli più occultisti<br />

dinanzi all’opinione pubblica e soprattutto cattolica), ma da un punto di vista qualitativo, sarebbero<br />

gruppi “élitari” (e non marginali!) ossia custodi dell’autentico “patrimonio” sapienziale della<br />

<strong>Massoneria</strong>.<br />

d) Ordini martinisti (dediti alla magia secondo la tradizione teurgica di Louis-Claude de Saint-<br />

Martin, un mago e massone del Settecento). I martinisti italiani del sec. XX (divisi in vari gruppi<br />

antagonisti) si considerano gli eredi dei “martinisti napoletani” (ossia dei discepoli del celebre Elifas<br />

Levi, ex suddiacono cattolico, occultista francese del sec. XIX) attivi nel secolo XIX: Nicola<br />

Spedalieri, Giustiniano Lebano (che vedremo più avanti), Pasquale De Servis, la cui “eredità”<br />

confluisce nella magia di Giuliano Kremmerz . Nel primo Novecento, i martinisti italiani si dividono<br />

in almeno due gruppi, ciascuno legato ad esponenti delle due principali Massonerie italiane<br />

dell’epoca: un Ordine Martinista è legato ad un massone del GOI e 33° grado RSAA di Palazzo<br />

Giustiniani (Adolfo Banti, di Ancona); l’altro Ordine Martinista è legato invece ad esponenti del<br />

RSAA “scismatico” detto di Piazza del Gesù (nato da una scissione dal GOI, nel 1908) che fu<br />

presieduto da Vittorio Raoul Palermi 33° (successor e di Saverio Fera 33°, iniziatore dello<br />

“scisma”).<br />

Il massone e martinista Gastone Ventura scrive che agli inizi del Novecento, martinisti entravano<br />

nelle logge del GOI e viceversa. Ad esempio: nel 1910, Dunstano Cancellieri, (GOI e 18° grado del<br />

RSAA) entrò nel Martinismo; nel 1922, entrò nel Martinismo anche Adolfo Banti 33° (RSAA di<br />

Palazzo Giustiniani, e quindi membro del GOI). Altri celebri massoni martinisti: Ciro De’ Conca,<br />

Arturo Reghini, Giordano Gamberini, Umberto Gorel Porciatti 33°.<br />

e) Chiese gnostiche, tra cui:<br />

1- la Chiesa Gnostica d’Italia (nata nel 1945 e guidata da importanti esponenti del GOI e del<br />

RSAA: Giordano Gamberini 33°, Mario De’ Conca 33°, William Anceschi, Carlo Gentile…);<br />

2- la Ecclesia Gnostica Catholica (ECG): nasce negli ambienti dell’OTO di Theodor Reuss<br />

(membro di un Rito di Memphis e Misraim); annovera tra i suoi membri Aleister Crowley; subisce<br />

vari scismi… e prevede una messa gnostica.<br />

3- la Chiesa Gnostica Italiana (Loris Carlesi, Francesco Brunelli, Luigi Furlotti…).<br />

202


4- la Ecclesia Gnostica Spiritualis, di Michel Bertiaux (OTO, OTOA, Rito massonico di Memphis e<br />

Misraim).<br />

f) sistemi “neo-templari” di magia cerimoniale: l’Ordo Templi Orientis (OTO) e l’Ordo Templi<br />

Orientis Antiqua (OTOA).<br />

Tra i massoni italiani ci sono stati (e probabilmente ci sono tuttora) massoni membri di vari gruppi<br />

magico-esoterici sopra segnalati, ad esempio:<br />

- Giustiniano Lebano (1832-1909): avvocato napoletano, risorgimentale, massone e dignitario del<br />

GOI, della Società Teosofica, del Rito di Memphis (di Giambattista Pessina) e poi dei Riti di<br />

Memphis e Misraim uniti (da Giuseppe Garibaldi, eroe del Risorgimento, già Gran Maestro del<br />

GOI, 33° grado del RSAA). Lebano conobbe il massone Giosué Carducci (GOI), il cui «Inno a<br />

Satana» lo ispirò a comporre un «Padre Nostro satanico» (“componimento” massonico ed<br />

anticlericale). Lebano fu uno degli “eredi” napoletani degli interessi magico-occultistici di massoni<br />

settecenteschi quali Raimondo di Sangro e Cagliostro. Il famoso Kremmerz/Formisano entrò in<br />

contatto anche con Giustiniano Lebano.<br />

- Marco Egidio Allegri (†1949): 33° grado del RSAA giustinianeo , martinista, membro del Rito di<br />

Misraim e Memphis.<br />

- Adolfo Banti (di Ancona), membro del GOI, membro del Supremo Consiglio del 33° grado RSAA<br />

giustinianeo (almeno dal 1908), nel 1922 fu iniziato all’Ordine Martinista da Marco Egidio Allegri<br />

33°.<br />

- Tito Signorelli (1875-1958): veneziano, pastore evangelico, sopraintendente della Chiesa<br />

Metodista Episcopale d’Italia, iniziato massone nel 1924, diventò Luogotenente Sovrano Gran<br />

Commendatore (LtSGC) del Supremo Consiglio del 33° grado del RSAA della <strong>Massoneria</strong><br />

Unificata Italiana (nel periodo della seconda guerra mondiale, dal 1943) e dal 1946 al 1949 fu<br />

Sovrano Gran Commendatore del RSAA di Palazzo Giustiniani. Fu in collegamento col Rito del<br />

Misraim e Memphis di Allegri e diede licenza a Mario De’ Conca 33° di ricevere il grado 33.·.95.·.<br />

del Rito di Memphis amministrato da Allegri. In una lettera ad Allegri, Signorelli spiega che molti<br />

massoni del RSAA giustinianeo sono membri del Rito di Memphis.<br />

- Alberto Russo-Frattasi: avvocato barese (assai legato a Giuliano Kremmerz), membro del<br />

Supremo Consiglio del 33° grado RSAA giustinianeo ( già in epoca pre-fascista), fu uno dei<br />

principali ricostruttori del GOI in Puglia, dopo il 25 luglio 1943.<br />

- Mario De’ Conca (1901-1970): figlio di un ex-sacerdote cattolico, Mario De’ Conca è stato<br />

membro del GOI, 33° grado RSAA giustinianeo, e dal 1945 (quando era già alto dignitario del<br />

RSAA) membro del Martinismo e del Misraim e Memphis (di Marco Egidio Allegri), dal 1948<br />

vescovo della Chiesa Gnostica d’Italia e fino alla morte (senza rinunciare al suo “bagaglio”<br />

gnostico-massonico) fu unico rappresentante legittimo in Italia della Chiesa Vecchio-Cattolica di<br />

Utrecht.<br />

- Giovanni Pica: chirurgo napoletano, membro del GOI (forse: Loggia I Figli del Vesuvio di Torre<br />

Annunziata – NA), Sovrano Gran Commendatore del Supremo Consiglio del 33° ed ultimo grado<br />

RSAA di Palazzo Giustiniani dal 1967 al 1976, e membro di uno dei filoni napoletani della<br />

Fratellanza Myriamica di Giuliano Kremmerz .<br />

203


- Francesco Brunelli (1927-1982): medico e psicanalista perugino, massone del GOI, martinista e<br />

fondatore dell’Antico Ordine Martinista Tradizionale, vescovo della Chiesa Gnostica Italiana, è<br />

stato tra i (ri)fondatori in Italia dell’Antico e Primitivo Rito di Memphis e Misraim, che dagli Anni ’80<br />

(sino al presente) fa parte dei Riti (Corpi di Alti Gradi) a cui possono accedere i Maestri Massoni<br />

del GOI. Brunelli ha avuto un ruolo importante nella <strong>Massoneria</strong> perugina a partire dagli Anni ’70.<br />

Dell’APRMM, Brunelli riprende la linea massonica delle successioni: Garibaldi-Degli Oddi-Yarker-<br />

Reuss-Teder-Bricaud-Chevillon-Dupont-Ambelain (tutti massoni che hanno trasmesso il Rito di<br />

Memphis e Misraim, un Rito di Alti Gradi massonici contenenti: magia, ermetismo, alchimia, gnosi,<br />

e riferimenti al Tantrismo) .<br />

- Carlo Gentile (1920-1984): insegnante pugliese, massone dal 1945, dal 1966 ha ricoperto alti<br />

incarichi nel GOI (Gran Maestro Aggiunto e, nel 1979, Gran Maestro Onorario del GOI), 33° grado<br />

RSAA giustinianeo (dal 1968), 33.·.66.·.90.·. grado dell’APRMM di Brunelli , martinista, sacerdote<br />

della Chiesa Gnostica di Carlesi-Brunelli…<br />

Eccetto che per Brunelli e per i kremmerziani, degli altri non so se siano rimasti operativamente<br />

affascinati dalla magia sessuale (o «magia trasmutatoria», come la chiamava Brunelli ). Il men che<br />

si può dire è che in quegli ambienti esoterici non era, e non è difficile acquisire e praticare tali<br />

conoscenze (o gnosi)… .<br />

Intorno agli anni Ottanta del secolo XX, il massone Alberto Moscato (GOI e RSI) risulta a capo<br />

della sezione italiana dell’Ordo Templi Orientis, un ordine magico paramassonico fondato tra la<br />

fine del secolo XIX e gli inizi del XX, da massoni di area anglosassone (Karl Kellner 33°, Theodor<br />

Reuss 33°). L’OTO è aperto a uomini e donne, segue gradi massonici e pratica magia sessuale di<br />

tipo tantrico, per realizzare l’Androgino perfetto, sotto gli auspici del «Baphomet, Capro Ineffabile»,<br />

«Teschio Barbuto» o «Satana» .<br />

In uno studio che ho consultato online nel 1999, è precisato che l’OTO di Moscato († 2006) ha<br />

instaurato rapporti benevoli col GOI e circa 10 membri dell’OTO sono (o sono stati) massoni.<br />

Nel 1998, la Bastogi Editrice Italiana pubblica un libro di Alberto Moscato (per la collana “Biblioteca<br />

massonica”) sull’Ordo Templi Orientis (OTO). Questo gruppo di magia (potenziato e diretto dal<br />

celebre mago inglese Aleister Crowley dal 1922 al 1947) fonde gli insegnamenti di: Chiesa<br />

Cattolica Gnostica, RSAA, Illuminati, ecc... .<br />

In questo libro, Moscato (massone e Agente Capo dell’OTO in Italia) afferma che il lavoro iniziatico<br />

nell’OTO (aperto a uomini e donne) mira alla formazione dell’«Androgino», la trasformazione<br />

dell’iniziato in Androgino (ricomposizione in lui delle energie maschile-femminile), il risveglio del<br />

potere serpentino, o il Serpente del tantrismo (la «Kundalini»), energia divina posta nel Mulhadara<br />

Chakra (alla base della colonna vertebrale). <strong>La</strong> magia dell’OTO vuole risvegliare questa energia e<br />

permettere all’iniziato di riappropriarsi dell’antica divinità che ha perduto in seguito alla caduta<br />

edenica .<br />

Moscato scrive che nell’OTO si pratica «Tantrismo», o «Magia Sessuale» , «Orgia Rituale» o<br />

«Orgia Sacra», da intendersi – spiega lui – non come depravazione sessuale, bensì come<br />

cerimonia in cui si ricorre a simbolismi sessuali, pur senza praticarne gli atti. Tuttavia, poi il<br />

Moscato esalta l’atto sessuale (tra uomo e donna) compiuto con fini iniziatici, cioè allo scopo di<br />

formare l’Androgino e divinizzarsi. Egli definisce tale atto sessuale come «Atto Sacro»,<br />

«Sacramento» ; insomma si tratta di vera e propria magia sessuale.<br />

204


Moscato sottolinea troppo la “sacralità” dell’Orgia e la vuol purificare, scagionandola dalle accuse<br />

di perversione sessuale mosse dai “profani”. Questo tentativo vale sulla carta e in teoria, ma nella<br />

prassi, conoscendo la fragilità dell’uomo dinanzi a certe passioni (e parliamo dell’uomo senza la<br />

grazia di Dio, che cerca anzi di auto-divinizzarsi), riteniamo che è praticamente impossibile<br />

resistere a certi impulsi…<br />

Inoltre, Moscato, il cui nome iniziatico nell’OTO è Baphomet, pubblica, in Appendice al suo libro, il<br />

Rituale 729, rituale di invocazione preparato da Baphomet-Moscato per Cavalieri e Dame<br />

dell’OTO. In questo rituale, «il Mago» invoca «Baphomet» chiamandolo «Aquila, Pellicano,<br />

Satana», «Teschio barbuto», «idolo bifronte», «androgino archetipo di perfezione», «Capro<br />

Ineffabile», «vita inestinguibile». Nella cerimonia, il mago pronuncia formule attraverso cui egli si<br />

dona a Baphomet (il suo nome è invocato anche dagli altri presenti), e desidera essere abitato da<br />

lui ed essere suo strumento. Nel rituale si accenna anche a: a) «l’Eucaristia per la comunione con<br />

Baphomet»; b) un’«Ostia» che il mago impregna col suo sangue; c) la consumazione<br />

dell’«eucaristia», dopo la quale, «esplode libera e gaia la gioia degli astanti» .<br />

<strong>La</strong> magia sessuale attira dunque l’interesse e il beneplacito anche di massoni regolari. Oltre al<br />

caso del Dr. Moscato c’è anche quello del Dr. Giuseppe Schiavone, anch’egli membro del Grande<br />

Oriente d’Italia (GOI), membro del RSAA di Palazzo Giustiniani. Nel suo libro L’androgino,<br />

Schiavone descrive (con competenza e approvazione) la magia sessuale quale via per giungere<br />

alla perfezione e beatitudine iniziatica .<br />

Tra i massoni del GOI, legati (almeno intellettualmente e affettivamente) al mondo della magia<br />

gnostica e sessuale (OTOA, Corrente 93…), possiamo annoverare (a partire dagli Anni ’80) anche<br />

i calabresi Giuseppe M. S. Ierace e Aurelio Palmieri (di Locri), animatori della rivista esoterica<br />

Sixtrum (iniziata nel 1980). Altri massoni del GOI legati (almeno di recente) a Sixtrum (secondo<br />

quanto emerge dal N° 2/2005, di Sixtrum ), con funz ioni dirigenziali (qui indicate) e/o di articolisti:<br />

- Mariano Luigi Bianca, già legato alle Edizioni Atanòr di Roma (che, almeno dal 2005, editano<br />

anche Sixtrum), e fino al 2002, direttore responsabile delle riviste del GOI: <strong>Massoneria</strong> Oggi e poi<br />

Hiram; direttore responsabile di Sixtrum.<br />

- Michele Greco (di Cosenza), almeno nel periodo 2001-2002 è stato Presidente del Collegio<br />

Circoscrizionale dei Maestri Venerabili della Calabria all’Obbedienza del GOI ; direttore di Sixtrum.<br />

- cav. Aurelio Palmieri (vice-direttore e capo redazione).<br />

- Arturo Pacinotti: Presidente del Collegio Circoscrizionale dei Maestri Venerabili della Toscana<br />

(GOI) .<br />

- Alberto Samonà (scrive anche su Hiram, rivista del GOI).<br />

- (Avv.) Ernesto D’Ippolito: massone cosentino, 33° grado del RSAA di Palazzo Giustiniani ,<br />

Presidente Emerito degli Ordini Forensi della Calabria e (dal 2003) Gran Maestro Onorario del<br />

Grande Oriente d’Italia – Palazzo Giustiniani (GOI) .<br />

- Ovidio <strong>La</strong> Pera: (massone fiorentino).<br />

<strong>La</strong> rivista Sixtrum ha evidenti interessi per la magia sessuale. Sul website di Sixtrum si trova un<br />

articolo di Giuseppe M.S. Ierace (del 2002) che recensisce, in modo implicitamente positivo,<br />

l’opera Earth-Inferno dell’occultista Austin Osman Spare, esperto di magia sessuale “selvaggia”.<br />

205


Pansessualismo e magia nera costituiscono il cardine del pensiero e della vita di Spare, contenuti<br />

anche in Earth-Inferno'.<br />

206


Capitolo 9<br />

<strong>Massoneria</strong>, poteri criminali, finanza e<br />

magistratura<br />

Ho deciso di introdurre in questo mio libro anche una parte dedicata ai rapporti tra la <strong>Massoneria</strong> e<br />

i poteri criminali, perchè credo che sia importante conoscere a grandi linee le collusioni tra<br />

<strong>Massoneria</strong> e criminalità organizzata in Italia, per avere un quadro il più possibile chiaro sulla<br />

<strong>Massoneria</strong>. Citerò soprattutto delle informazioni presenti nel libro Fratelli d'Italia scritto dal<br />

giornalista Ferruccio Pinotti, che ritengo molto utile per capire questo aspetto della <strong>Massoneria</strong>, o<br />

meglio di una parte della <strong>Massoneria</strong> perchè non tutti i Massoni accettano o sono d'accordo con la<br />

presenza di criminali mafiosi nella <strong>Massoneria</strong> anche perchè l'ingresso di un criminale o di un<br />

mafioso nella <strong>Massoneria</strong> viola uno dei requisiti essenziali che deve avere il 'profano' per entrare<br />

nella <strong>Massoneria</strong>, cioè quello di essere di buoni costumi, che nel linguaggio massonico significa<br />

che il 'profano' per essere ammesso nella <strong>Massoneria</strong> 'deve essere buon genitore, buon cittadino,<br />

rispettoso delle leggi, della morale comune e della libertà altrui; avere uno stile morale di vita, se<br />

non irreprensibile, almeno superiore alla media quanto a serietà, saggezza, discrezione e<br />

prudenza. Insomma non l'uomo perfetto, ma un uomo che mediamente, nel giudizio dei più, in una<br />

certa società ed in un determinato periodo, sia considerato persona onesta ed affidabile, corretto<br />

nelle relazioni umane, rispettoso delle leggi e degli altri. Dovrebbe essere questo l'individuo di<br />

“buoni costumi” del quale dobbiamo andare in cerca' (http://www.esonet.it/News-file-print-sid-<br />

731.html). Tratterò anche brevemente i legami della <strong>Massoneria</strong> con la finanza, perchè esistono e<br />

sono anche forti. Ed infine farò un accenno anche ai legami che esistono tra la <strong>Massoneria</strong> e certi<br />

ambienti della magistratura.<br />

Cosa nostra<br />

I rapporti tra massoneria e mafia risalgono già al periodo della seconda guerra mondiale, quando il<br />

'pastore' protestante Frank Bruno Gigliotti, massone ed agente dell'OSS (poi CIA), preparò lo<br />

sbarco in Sicilia degli alleati attraverso i rapporti con la mafia e la massoneria. Quindi la<br />

massoneria siciliana ha avuto un ruolo 'fondamentale, insieme a elementi della mafia, nel<br />

preparare lo sbarco degli Alleati in Sicilia' (Ferruccio Pinotti, Fratelli d'Italia, pag. 37). Ma questi<br />

rapporti sono proseguiti nel tempo e si sono rafforzati.<br />

L'ex Gran Maestro del GOI Giuliano Di Bernardo racconta che mentre era Gran Maestro del<br />

Grande Oriente d'Italia Armando Corona (1982-1990), siccome Corona fece riscrivere i<br />

regolamenti interni, le costituzioni del GOI, trasformando - come dice lui - 'la massoneria in una<br />

specie di società per azioni in cui la giunta è diventata un consiglio d'amministrazione' (Ibid., pag.<br />

35), avvenne che la massoneria americana tolse il riconoscimento al GOI, e a questo punto rivela<br />

207


dei particolari a dir poco inquietanti: '<strong>La</strong> riforma della costituzione massonica voluta da Corona fece<br />

perdere al Grande Oriente il riconoscimento da parte della massoneria americana. I gran maestri<br />

regionali, soprattutto del Sud, che erano molto irritati, avevano rapporti molto stretti con la Gran<br />

Loggia di New York. Quindi anche con la mafia, infiltrata nella famosa loggia Garibaldi: un<br />

concentrato di esponenti dell'area grigia tra massoneria e malavita. Ricordo che una volta, quando<br />

andai in visita a quella loggia, pensai di avere intorno a me tutti i capi di Cosa nostra in America'<br />

(Ibid., pag. 36-37).<br />

Altre concrete prove sui rapporti tra <strong>Massoneria</strong> e Mafia provengono dal processo sull'omicidio di<br />

Roberto Calvi, infatti nella requisitoria del pubblico ministero Luca Tescaroli al processo 'Omicidio<br />

di Roberto Calvi', si legge a proposito di Angelo Siino, ex «ministro dei lavori pubblici» di Cosa<br />

nostra ed ora collaboratore di giustizia: «Gran Maestro dell'Oriente di Palermo della loggia<br />

massonica Camea, con il grado di trentatré, Angelo Siino ha riferito di aver incontrato per caso<br />

Roberto Calvi a Santa Margherita Ligure all'interno della sede della loggia, una chiesa<br />

sconsacrata, adibita a tempio massonico, mentre stava parlando con l'allora Gran Maestro della<br />

loggia, Aldo Vitale, personaggio importante in quella zona, medico condotto. Siino si era recato a<br />

Santa Margherita con Giacomo Vitale, cognato di Stefano Bontate, massone parimenti<br />

appartenente alla loggia Camea» (Requisitoria del pubblico ministero Luca Tescaroli al processo<br />

«Omicidio di Roberto Calvi», Procura della Repubblica, Tribunale di Roma, P.p. 13034/95 RG Noti,<br />

Roma, 9 Marzo 2007, parte I, p. 106; in Ferruccio Pinotti, Fratelli d'Italia, pag. 544). Siino descrisse<br />

quell'incontro in questa maniera: 'Aldo Vitale, sempre espansivo, gentile ed accogliente nei suoi<br />

confronti, gli aveva detto di 'aspettare un attimo'. Si era meravigliato ed aveva domandato al suo<br />

accompagnatore 'ma chi è questo che è in compagnia di Vitale?'. Questi gli aveva risposto che era<br />

Calvi, 'un banchiere di Milano' 'un personaggio importante', 'anche perchè gestisce dei soldi nostri'.<br />

Aveva usato il plurale maiestatis per fargli intendere che 'gestiva dei soldi di Cosa nostra'.<br />

Nell'occasione, aveva detto che gestiva anche denaro di altri. Aveva usato l'espressione 'e non<br />

solo'. Si era meravigliato del fatto che Aldo Vitale conoscesse Roberto Calvi. Era, però, un<br />

personaggio importante, anche amico di Licio Gelli, circostanza che aveva potuto constatare<br />

personalmente' (Requisitoria del pubblico ministero Luca Tescaroli al processo «Omicidio di<br />

Roberto Calvi», Procura della Repubblica, Tribunale di Roma, P.p. 13034/95 RG Noti, Roma, 9<br />

Marzo 2007, parte I, p. 106; in Ferruccio Pinotti, Fratelli d'Italia, pag. 544-545).<br />

Oltre al Siino, anche un altro ex mafioso ora collaboratore di giustizia che si chiama Gioacchino<br />

Pennino è un massone, infatti nella requisitoria si legge a suo proposito: «Uomo d'onore riservato,<br />

medico specialista, Gioacchino Pennino ha fatto parte di una loggia appartenente all'obbedienza di<br />

Palazzo Giustiniani e, prima ancora, sin dagli anni Sessanta, all'ordine di Rito Scozzese antico e<br />

accettato di cui era Gran Sovrano il principe Giovanni Alliata di Monreale, che aveva sede a Roma,<br />

in via del Gesù, e che si rifaceva alla loggia del Mondo di Washington. Negli anni Sessanta aveva<br />

ricevuto il titolo massonico di 'dumitis' dell'Ordine del gladio e dell'aquila» (Verbale del 12 aprile<br />

2006, Procedimento penale n. 13034/95 RG Noti, p. 8; in Ferruccio Pinotti, Fratelli d'Italia, pag.<br />

545-546), ed ha rivelato delle cose sulla massoneria che vale la pena trascrivere: 'Il principe<br />

Gianfranco Alliata è appartenuto alla famiglia mafiosa di Brancaccio e, al contempo, ha rivestito il<br />

ruolo di Grande Sovrano della massoneria di piazza del Gesù, con il ruolo di sovrano dell'ordine di<br />

Rito scozzese antico ed accettato, che aveva come riferimento il duca di Kent, la Gran Loggia<br />

Unita di Inghilterra e, in America, la loggia del Mondo di Washington. E' stato uno dei mandanti<br />

della strage di Portella delle Ginestre per conto del partito monarchico e della massoneria.<br />

Facevano parte di questa massoneria Michele Sindona e Antonino Schifando; ed era frequentata<br />

da alcuni associati a Cosa nostra, quali Angelo Cosentino, responsabile della famiglia di Santa<br />

Maria del Gesù a Roma, con il ruolo di capo decina; da Giuseppe Calò e Luigi Faldetta. Aveva<br />

208


appreso le circostanze sull'appartenenza e le frequentazioni massoniche di questi boss nel corso<br />

degli anni, da Stefano Bontate e dal cognato Giacomo Vitale, entrambi defunti e massoni. Non era<br />

in grado di precisare a quale massoneria apparteneva Bontate. Giacomo Vitale, dapprima,<br />

apparteneva alla massoneria di piazza del Gesù e, successivamente, aveva aderito alla Camea,<br />

loggia di origine ligure, con alcune logge in Sicilia e a Palermo soprattutto. Gianfranco Alliata<br />

aveva presentato Michele Sindona a Stefano Bontate» (Ibidem).<br />

E proseguiamo, perchè di prove ce ne sono altre molto importanti. Infatti nell'aprile del 1986 la<br />

squadra mobile di Trapani fece irruzione nel Centro, situato in via Carreca, sequestrando gli<br />

elenchi di sette logge massoniche (circa 200 gli iscritti). Dopo un attento esame si scoprì che una<br />

delle sette logge era 'coperta' e i suoi quasi cento affiliati non erano presenti in alcun elenco o<br />

registro ufficiale. Dopo qualche settimana emersero i primi nomi degli affiliati segreti: funzionari del<br />

comune e della provincia, un burocrate della prefettura, imprenditori edili, commercianti, un famoso<br />

deputato della Democrazia Cristiana, e boss mafiosi. Il giornalista Attilio Bolzoni scrisse allora su<br />

<strong>La</strong> Repubblica: «Alcuni 'fratelli', ammette un investigatore, oltre ad essere in buoni rapporti con i<br />

boss, occupano posti importanti nella Pubblica amministrazione. Altri, forse, hanno anche in mano<br />

le chiavi della città ... Un sospetto inquietante' (<strong>La</strong> Repubblica, 3 Dicembre 1986).<br />

Di quel Centro si occupò pure la Commissione parlamentare antimafia. Nel resoconto stenografico<br />

della seduta del 4 dicembre 1992, che era presieduta dall'onorevole Luciano Violante si legge:<br />

'Nell'aprile del 1986 la magistratura trapanese dispose il sequestro di molti documenti presso la<br />

locale sede del Centro studi Scontrino. Il centro studi, di cui era presidente Giovanni Grimaudo -<br />

con precedenti penali per truffa, usurpazione di titolo, falsità in scrittura privata e concussione - era<br />

anche la sede di sei logge massoniche: Iside, Iside 2, Osiride, Ciullo d'Alcamo, Cafiero ed Hiram.<br />

L'esistenza di un'altra loggia segreta, trovò una prima conferma nel rinvenimento, in un'agenda<br />

sequestrata al Grimaudo, di un elenco di nominativi annotati sotto la dicitura 'loggia C'; tra questi<br />

quello di Natale L'Ala, capomafia di Campobello di Mazara. Nella loggia Ciullo d'Alcamo risultano<br />

essere stati affiliati: Fundarò Pietro, che operava in stretti rapporti con il boss mafioso Natale Rimi;<br />

Pioggia Giovanni, della famiglia mafiosa di Alcamo; Asaro Mariano, imputato nel procedimento<br />

relativo all'attentato al giudice Carlo Palermo». <strong>La</strong> relazione della Commissione antimafia dice<br />

ancora quanto segue: «Nel procedimento trapanese contro Grimaudo vari testimoni hanno<br />

concordato nel sostenere l'appartenenza alla massoneria di Mariano Agate; dagli appunti rinvenuti<br />

nelle agende sequestrate al Grimaudo risultano poi collegamenti con i boss mafiosi Calogero<br />

Minore e Gioacchino Calabrò, peraltro suffragati dai rapporti che alcuni iscritti alle logge<br />

intrattenevano con gli stessi. Alle sei logge trapanesi ed alla 'loggia C' erano affiliati amministratori<br />

pubblici, pubblici dipendenti (comune, provincia, regione, prefettura), uomini politici (l'onorevole<br />

Canino ha ammesso l'appartenenza a quelle logge, pur non figurando il suo nome negli elenchi<br />

sequestrati), commercialisti, imprenditori, impiegati di banca. Gli affiliati a questo sodalizio<br />

massonico interferivano sul funzionamento di uffici pubblici, si occupavano di appalti e di<br />

procacciamento di voti in occasione delle competizioni elettorali, tentavano di favorire posizioni<br />

giudiziarie e di corrompere appartenenti alle forze dell'ordine amici. Il Grimaudo risulta aver chiesto<br />

soldi agli onorevoli Canino (Dc) e Blunda (Pri) per sostenerne la campagna elettorale; la moglie di<br />

Natale L'Ala ha testimoniato che, su richiesta del Grimaudo, il marito si attivò per favorire l'elezione<br />

degli onorevoli Nicolò Nicolosi (Dc) e Aristide Gunnella (Pri)» (Commissione parlamentare<br />

antimafia, resoconto stenografico della seduta del 4 dicembre 1992 [n. 38, XI legislatura]<br />

presieduta dall'onorevole Luciano Violante, pp. 1833-1834; in Ferruccio Pinotti, Fratelli d'Italia, pag.<br />

561-562), e riferisce pure: «Particolare rilevanza assume, infine, nel contesto descritto, il rapporto<br />

di Grimaudo con Pino Mandalari. Mandalari fu arrestato nel 1974 per favoreggiamento nei<br />

confronti di Leoluca Bagarella e nel 1983, fu imputato con Rosario Riccobono. E' legato a Totò<br />

209


Riina e socio fondatore nel 1974, con il mafioso Giuseppe Di Stefano, della società Stella d'Oriente<br />

di Mazara del Vallo, della quale fece parte dal 1975 Mariano Agate. Della società facevano parte<br />

parenti del boss camorristico Nuvoletta, membro di Cosa nostra. Mandalari è un esponente<br />

significativo della massoneria e riconobbe, nel 1978, le logge trapanesi che facevano capo a<br />

Grimaudo» (Ibidem; in Ferruccio Pinotti, Fratelli d'Italia, pag. 562-563). Il giornalista Antonio Nicaso<br />

definisce il Mandalari 'il commercialista di Totò Riina' e 'Gran Maestro dell'Ordine e Gran Sovrano<br />

del Rito scozzese antico e accettato, un uomo al centro di mille sospetti e di altrettanti misteri' (in<br />

Ferruccio Pinotti, Fratelli d'Italia, pag. 533).<br />

Anche negli atti del processo Dell'Utri emergono collusioni tra la <strong>Massoneria</strong> e la Mafia, infatti nella<br />

lunga requisitoria pronunciata dai pubblici ministeri Antonio Ingroia e Nico Gozzo nel corso di<br />

diverse udienze viene detto dai pm: «Il tema della massoneria è centrale in questa parte della<br />

requisitoria che riguarda la fine degli anni '70. E' fondamentale per l'associazione mafiosa, e<br />

specie per Bontate, che voleva svezzare Cosa nostra ed introdurla ancora di più negli ambienti che<br />

contano. Tramite la massoneria viene acquisita una serie di contatti [...]. <strong>La</strong> massoneria - ed in<br />

particolare proprio Licio Gelli, fondatore della loggia massonica coperta Propaganda 2 - in quel<br />

periodo si trova al centro di una serie di interessi, che avevano come propri terminali associati<br />

mafiosi» (Testo della requisitoria relativa al procedimento penale numero 4578/96 N.R. nei<br />

confronti di Gaetano Cinà e Marcello Dell'Utri, pubblicato in Peter Gomez e Marco Travaglio,<br />

L'amico degli amici, Rizzoli-Bur, Milano 2005, p. 227). Ed in effetti, come dice Ferruccio Pinotti, 'in<br />

Sicilia, tra il 1976 e il 1980, i mafiosi fanno a gara per entrare nella massoneria. Cosa nostra offre<br />

ai massoni l'efficacia della propria macchina militare, ma soprattutto una formidabile carta di<br />

pressione politica: il denaro. I massoni offrono ai boss i canali legali per riciclare e investire i soldi, i<br />

contatti politici giusti per concludere grandi affari e i magistrati adatti per l'«aggiustamento» dei<br />

processi. Le logge, negli anni Ottanta, fioriscono. Solo a Palermo, dopo la Camea, la Armando<br />

Diaz, la Normanni di Sicilia. Nella sola Sicilia all'epoca si contano più di centosettanta logge'<br />

(Ferruccio Pinotti, Fratelli d'Italia, pag. 576).<br />

Questa commistione tra <strong>Massoneria</strong> e Mafia è stata confermata dal collaboratore di giustizia<br />

Vincenzo Calcara, l'ex capo mafioso di Castelvetrano (Trapani). Ecco infatti cosa riporta la<br />

requisitoria del PM Tescaroli (nel processo sull'omicidio di Calvi) sulle sue dichiarazioni in merito ai<br />

rapporti tra mafia e massoneria: «Appare utile, per poter apprezzare l'attendibilità delle sue<br />

dichiarazioni dibattimentali, riportare quanto ha riferito Calcara sui temi d'interesse del presente<br />

processo. In data 2.12.1992, ha riferito: 'Voglio adesso parlare di un argomento del quale avevo<br />

già iniziato a parlare con il Giudice Borsellino ma solo a voce. E con il quale avevamo rimandato la<br />

verbalizzazione di tali fatti. Esiste infatti un grosso collegamento tra la Loggia Massonica di<br />

Castelvetrano, Campobello e Trapani e l'organizzazione mafiosa che milita in quella zona. Infatti il<br />

Vaccarino è un massone, e anche l'avv. Pantaleo di Campobello. Voglio essere molto preciso nel<br />

parlare di queste cose perchè chiaramente sono cose molto delicate. So per certo che molti uomini<br />

d'onore delle famiglie di cui ho parlato sono appartenenti alle Logge Massoniche. Una volta il<br />

Vaccarino parlando di tale argomento, mi disse che la <strong>Massoneria</strong> era una cosa grande, più<br />

grande di noi. E mi disse che il suo piacere era che io facessi parte di tale organizzazione. Fu lo<br />

stesso Vaccarino a dirmi che lo Schiavone è massone e nell'ambito delle famiglie si diceva che<br />

anche il giudice Carnevale era massone. Ricordo, che una volta mi recai a Roma e lì andai a<br />

trovare lo Schiavone il quale mi accompagnò a Montecitorio perchè io dovevo consegnare per<br />

conto di Pantaleo una grande busta sigillata, da consegnare a mano all'on.le Miceli dell'Msi. A<br />

Montecitorio la Segreteria dell'on.le Miceli mi disse che l'onorevole non era in sede. Io allora uscii<br />

da Montecitorio (fuori mi aspettava lo Schiavone) e chiamai per telefono il Pantaleo che mi aveva<br />

consegnato la busta. Questi mi disse di consegnarla allo Schiavone. Di tali fatti chiesi spiegazione<br />

210


al Vaccarino che mi disse: 'Cose di Massoni' e in quell'occasione aggiunse che parlavano di una<br />

cosa più grande di noi. Sono argomenti estremamente difficili e delicati perchè di difficile riscontro.<br />

Bisogna anche considerare che i probabili anzi più che probabili elenchi dopo tutti questi fatti siano<br />

stati occultati. Ricordo che il giorno prima che Borsellino morisse, conversammo, per telefono;<br />

Borsellino in quella occasione mi disse che dovevamo vederci presto per parlare di quelle 'cose<br />

importanti' e chiaramente intendeva riferirsi a quei discorsi sulla <strong>Massoneria</strong> che insieme avevamo<br />

fatto. Voglio aggiungere sull'argomento che ho anche sentito dire che l'on.le Culicchia era<br />

massone e comunque ribadisco che moltissimi uomini d'onore delle famiglie di cui ho parlato fanno<br />

parte della Loggia Massonica e ciò perchè per la realizzazione di determinati traffici tale condizione<br />

li aiutava, e anche per quello che è la vita sociale in genere. Voglio però precisare che non intendo<br />

affermare che, per quanto a mia conoscenza, il semplice fatto di essere massone significhi essere<br />

legato all'organizzazione mafiosa. Certo è comunque, come ho già detto, che i mafiosi che fanno<br />

parte della Loggia Massonica evidentemente ne ricevevano i loro vantaggi» (Requisitoria del<br />

pubblico ministero Luca Tescaroli al processo «Omicidio di Roberto Calvi», Procura della<br />

Repubblica, Tribunale di Roma, P.p. 13034/95 RG Noti, Roma, 9 Marzo 2007, parte II, pp. 288-<br />

289; in Ferruccio Pinotti, Fratelli d'Italia, pag. 585-586).<br />

Come ha scritto giustamente un giornalista su <strong>La</strong> Repubblica: «Le affiliazioni massoniche offrono<br />

all'organizzazione mafiosa uno strumento formidabile per estendere il proprio potere per ottenere<br />

favori e privilegi in ogni campo, sia per la conclusione di grandi affari sia per l'aggiustamento di<br />

processi, come hanno rilevato numerosi collaboratori della giustizia' (<strong>La</strong> Repubblica, 23 aprile<br />

1993). E io aggiungo, non solo all'organizzazione mafiosa, ma anche a quei pastori evangelici<br />

corrotti che si affiliano alla massoneria - non importa se a logge ufficiali o coperte - per ricevere<br />

'aiuti' dai criminali, che poi loro puntualmente presenteranno alle loro Chiese come aiuti provenienti<br />

da Dio! E di cosa bisogna meravigliarsi sapendo quanta corruzione e malvagità esiste nelle<br />

denominazioni evangeliche e che ci sono pastori in esse che si alleerebbero pure con il diavolo in<br />

persona per perseguire i loro interessi personali? Questi sono tra quei pastori amici di malfattori,<br />

che cercano il loro proprio interesse e non ciò che è di Cristo, e di cui il profeta Isaia dice: "I<br />

guardiani d’Israele son tutti ciechi, senza intelligenza; son tutti de’ cani muti, incapaci d’abbaiare;<br />

sognano, stanno sdraiati, amano sonnecchiare. Son cani ingordi, che non sanno cosa sia l’esser<br />

satolli; son dei pastori che non capiscono nulla; son tutti vòlti alla loro propria via, ognuno mira al<br />

proprio interesse, dal primo all’ultimo. ‘Venite’, dicono, ‘io andrò a cercare del vino, e c’inebrieremo<br />

di bevande forti! E il giorno di domani sarà come questo, anzi sarà più grandioso ancora!’" (Isaia<br />

56:10-12). Guai a loro!<br />

<strong>La</strong> commistione tra <strong>Massoneria</strong> e mafia in Sicilia è tale che dopo le stragi di Capaci e di Via<br />

d'Amelio, avvenute nel 1992, in cui furono uccisi dalla mafia i magistrati Giovanni Falcone e Paolo<br />

Borsellino, 'il professor Orazio Catarsini, uno dei massimi esponenti del mondo accademico,<br />

presidente del collegio dei Maestri Venerabili, sottopone ai confratelli delle logge un documento di<br />

condanna delle stragi, ma il documento non passa'<br />

(http://www.alfiocaruso.com/milano_ordina.html).<br />

L'ex Gran Maestro del GOI Giuliano Di Bernardo, a tale proposito, 'ha raccontato al Procuratore di<br />

Palmi che, in una riunione del Collegio dei Gran Maestri delle logge siciliane, il 26 luglio 1992, il<br />

suo presidente, il professor Catarsini «aveva ritenuto opportuno far approvare un documento che<br />

attestasse la presa di posizione della massoneria rispetto alla mafia, anche alla luce dei gravi fatti<br />

accaduti con l'uccisione di Falcone e Borsellino. Subito dopo la riunione, Catarsini mi telefonò alle<br />

Canarie» ricorda Di Bernardo «dove mi trovavo in vacanza, comunicandomi, turbato, la mancata<br />

211


approvazione del documento, che lo aveva disorientato e non sapeva come interpretare»'<br />

(Francesco Forgione & Paolo Mondani, Oltre la cupola: massoneria mafia politica, pag. 211).<br />

'Ndrangheta<br />

C'è commistione anche tra la <strong>Massoneria</strong> e la 'ndrangheta calabrese, una delle più potenti<br />

organizzazioni criminali in Italia, anzi la più potente secondo l'ex procuratore nazionale antimafia<br />

Pier Luigi Vigna che l'ha definita «la mafia più potente, l'agente monopolistico nel traffico degli<br />

stupefacenti. Ha collegamenti internazionali in Germania e in Francia e con logge massoniche<br />

coperte che non appartengono alla massoneria ufficiale: centri di interessi, di incontri, di<br />

agevolazioni' (Ferruccio Pinotti, Fratelli d'Italia, pag. 508).<br />

Nel 2007 Giancarlo Bregantini, il vescovo cattolico romano di Locri, in un convegno ha dichiarato<br />

che «la mafia è diventata ancora più insidiosa perchè ora è meno evidente e stringe sempre più i<br />

rapporti con la massoneria» (Ferruccio Pinotti, Fratelli d'Italia, pag. 509).<br />

Sui rapporti tra <strong>Massoneria</strong> e 'ndrangheta il giornalista Mario Guarino - esperto in rapporti tra<br />

massoneria e criminalità - ha scritto: «Mentre i manovali del crimine eseguono dunque il 'lavoro<br />

sporco' eliminando gli avversari, e mentre i capicosca trattano per accaparrarsi appalti e per<br />

concludere affari su enormi quantitativi di droga, ci sono Maestri della massoneria che, al riparo dei<br />

loro 'centri studi' o dei propri uffici commerciali o notarili, tessono la tela con pezzi del potere<br />

politico, finanziario o giudiziario. Essi rappresentano il 'volto istituzionale' delle 'ndrine. E' un<br />

passaggio obbligato, perchè attraverso la massoneria la 'ndrangheta da organizzazione avulsa<br />

dalla società civile assume un'altra sembianza per diventare mafia imprenditrice» (Mario Guarino,<br />

Poteri segreti e criminalità - L'intreccio inconfessabile tra 'ndrangheta, massoneria e apparati dello<br />

Stato, Dedalo, Bari 2004, pag. 105-106).<br />

Anche il giornalista Antonio Nicaso - che risiede a Toronto perchè molti anni fa lasciò la Calabria e<br />

andò in Canada dietro suggerimento del magistrato Giovanni Falcone che praticamente gli disse:<br />

'Vattene, altrimenti ti uccideranno ...' - afferma sostanzialmente la stessa cosa: «<strong>La</strong> 'ndrangheta ha<br />

modificato il suo assetto organizzativo per favorire l'ingresso dei suoi esponenti di vertice nelle<br />

logge coperte. Una sorta di enclave paramassonica in seno alla 'ndrangheta è servita a favorire il<br />

dialogo diretto con esponenti delle istituzioni, della finanza, senza più delegare questo delicato<br />

compito ai politici. In Calabria, il processo di integrazione con gli ambienti eversivi e paramassonici<br />

avvenne nel 1979 quando, durante la latitanza a Reggio Calabria del terrorista nero Franco Freda,<br />

venne costituita la cosiddetta 'Superloggia', un organismo segretissimo con diramazioni a Messina<br />

e Catania, collegato alla Loggia dei Trecento, l'organizzazione massonica di Stefano Bontate. Alla<br />

Superloggia, oltre ai più importanti capibastone della 'ndrangheta, avrebbero aderito esponenti<br />

della destra eversiva, 'fratelli' già affiliati alla P2 e ad altre logge coperte, uomini politici,<br />

rappresentanti delle forze dell'ordine e del mondo imprenditoriale, magistrati» (Ferruccio Pinotti,<br />

Fratelli d'Italia, pag. 538).<br />

Il magistrato Nicola Gratteri, che lavora presso la Procura della Repubblica di Reggio Calabria e<br />

che è un profondo conoscitore dei rapporti tra 'ndrangheta e massoneria, ha affermato che<br />

«massoneria, 'ndrangheta, camorra e mafia si giovano del 'trasversalismo' che ormai impera<br />

anche nei rapporti tra politica e crimine organizzato, un trasversalismo che coinvolge sinistra,<br />

destra e centro senza distinzioni, da Forza Italia ai Ds» (Ferruccio Pinotti, Fratelli d'Italia, pag.<br />

212


514), e traccia delle analogie tra la 'ndrangheta e la massoneria che secondo lui favoriscono una<br />

sorta di riconoscimento reciproco. Tra queste analogie c'è quella del giuramento, dice infatti il<br />

magistrato: «Anche nella 'ndrangheta, come nella massoneria, agli affiliati è richiesto un<br />

giuramento di fedeltà, che prevede di recitare una formula, che tradotta in italiano suona: 'Giuro su<br />

quest'arma e di fronte a questi nuovi fratelli di Santa di rinnegare la società di sgarro e qualsiasi<br />

altra organizzazione, associazione e gruppo e di fare parte della Santa Corona e di dividere con<br />

questi nuovi fratelli di Santa la vita e la morte nel nome dei cavalieri Osso, Mastrosso e<br />

Carcagnosso. E se io dovessi tradire dovrei trovare nello stesso momento dell'infamia la morte».<br />

Comunque, per Gratteri la doppia appartenenza sia alla 'ndrangheta che alla massoneria è<br />

possibile, in quanto «la doppia appartenenza è particolarmente utile quando si tratta di operazioni<br />

di un certo livello, di sedersi al tavolo della pubblica amministrazione per decidere gli appalti»<br />

(Fratelli d'Italia, pag. 517-518, 519 - 'Santa' è il nome con cui è chiamata al suo interno la<br />

'ndrangheta).<br />

Nel 1992 il procuratore di Palmi Agostino Cordova avviò una inchiesta sui rapporti tra 'ndrangheta<br />

e massoneria, e chiese al Grande Oriente d'Italia gli elenchi dei massoni calabresi. Allora era<br />

Giuliano Di Bernardo a capo del GOI. Il Di Bernardo mostrò un atteggiamento collaborativo,<br />

nonostante le pressioni interne, perchè si convinse che il lavoro di Cordova era fondato basandosi<br />

su elementi concreti. A tale riguardo, ecco dei particolari interessanti raccontati dal Pinotti sempre<br />

nel suo libro Fratelli d'Italia in cui intervista il Di Bernardo: 'Di Bernardo, in quel momento, si sente<br />

in dovere di opporre resistenza all'inchiesta, ma qualcosa lentamente lo convince che il lavoro di<br />

Cordova non è infondato, che l'inchiesta del magistrato si basa su elementi concreti. E' il<br />

passaggio più difficile del suo racconto. «Un giorno mi sono recato a incontrare Cordova in un<br />

luogo segreto. Ricordo ancora vividamente quell'incontro. Il Magistrato mi guardò fisso e mi<br />

apostrofò con queste parole: 'Professore, lei lo sa di essere un fiore su una palude? Lo sa di<br />

rappresentare delle realtà con le quali lei non ha nulla a che fare?' Cordova disse proprio così».<br />

Come valutò il professore quelle parole? «Inizialmente reagii male: 'Come si permette di dire cose<br />

del genere? Le può dire solo se è in grado di dimostrarle'». Ma poi qualcosa mutò il suo<br />

atteggiamento. Di Bernardo spiega che Cordova gli produsse vasta evidenza empirica dei fatti, che<br />

le indagini sulle connessioni tra mafia, 'ndrangheta e massoneria si basavano su denunce che<br />

provenivano addirittura dagli stessi massoni, cioè da liberi muratori onesti preoccupati del dilagare<br />

dei comitati d'affari e delle collusioni pericolose con ambienti malavitosi. Di fronte a queste<br />

rivelazioni, avvenute nell'incontro «segreto», Di Bernardo restò senza parole, ammutolito da una<br />

realtà molto più complessa di quella che poteva immaginare. Gli addebiti dell'inchiesta Cordova<br />

non erano fantasie, ma provenivano addirittura dall'interno del Grande Oriente. Non si trattava<br />

delle persecuzioni di un magistrato; ma di «fratelli» onesti, che erano stanchi di essere affiancati a<br />

disinvolti affaristi. Di Bernardo deve affrontare un grosso dilemma morale: collaborare con la<br />

magistratura, dando così ai «fratelli» l'impressione di averli traditi, o assumere un atteggiamento di<br />

cieca difesa, tradendo così la propria coscienza? Il Gran Maestro, in cuor suo, sente che non può<br />

ignorare quanto il magistrato gli sta dicendo; che il suo interlocutore ha delle ragioni serie per<br />

indagare. Sceglie così di collaborare con la giustizia, difendendo allo stesso tempo le ragioni della<br />

parte pulita della massoneria. Ma è una linea troppo sottile per essere compresa. Attorno a Di<br />

Bernardo si scatena un violento scontro, che non può essere percepito dall'esterno ma che scuote<br />

dalle fondamenta l'istituzione massonica' (Ferruccio Pinotti, Fratelli d'Italia, pag. 64-65).<br />

Questa sua collaborazione con Cordova fece dunque infuriare il GOI, che gli si rivolta contro e lo<br />

lascia solo per indurlo a dimettersi, e difatti il 20 marzo 1993 durante una assemblea il Di Bernardo<br />

quando prende la parola 'lancia accuse. Accuse contro gli istigatori dell'ormai evidente progetto.<br />

Contro coloro che ne erano diventati portavoce. Contro tutti quelli che si erano riuniti la sera<br />

213


precedente. Contro il governo dell'Ordine. Contro i Gran Maestri Onorari. Di Bernardo precisa e<br />

rilancia nuove accuse. Dichiara di essere stato lasciato solo. Isolato. Di non avere avuto alcun<br />

appoggio per le richieste di epurazione di alcuni fratelli. Di essere stato ostacolato nel suo progetto<br />

di trasparenza. Le accuse sono forti e cadono precise. Nella sala il silenzio è assoluto' (Ferruccio<br />

Pinotti, Fratelli d'Italia, pag. 70).<br />

Nel libro Oltre la cupola si legge a proposito di quegli eventi: 'E dentro al Goi si scatena la bagarre.<br />

Il Gran Maestro Di Bernardo propone l'operazione trasparenza, ma nessuno lo segue su questo<br />

terreno. Anzi, gli fanno poco alla volta le scarpe. Al Vascello, la grande casa del Goi tra villa<br />

Pamphili e il Gianicolo, si apre una lotta senza esclusione di colpi. Armando Corona si mette alla<br />

testa dei rivoltosi, non perdona a Di Bernardo di essere stato morbido con Cordova. <strong>La</strong> battaglia si<br />

svolge per qualche settimana alla pari, ma il timore di sbragare di fronte ai giudici sposta<br />

definitivamente l'ago della bilancia a favore dei ribelli' (Francesco Forgione & Paolo Mondani, Oltre<br />

la cupola: massoneria mafia politica, pag. 218).<br />

Ma quel violento scontro scoppiato all'interno della <strong>Massoneria</strong> contro il Di Bernardo è fatto anche<br />

di gravissime minacce che ricevono sia il Di Bernardo che la sua famiglia, minacce che lo<br />

porteranno a decidere di dimettersi e di uscire dal Grande Oriente d'Italia. Egli infatti il 14 Aprile<br />

1993 convoca una riunione dei membri di Giunta del Grande Oriente, in cui afferma: «Volevo<br />

comunicarvi le mie decisioni. Ho ricevuto minacce gravissime e con me tutta la mia famiglia. Ho<br />

visto mia madre piangere per l'inquietudine che avevano suscitato in lei quelle minacce. Ne hanno<br />

ricevute mia moglie e i miei figli. <strong>La</strong> mia famiglia è spaventata e vive in constante angoscia. Ho<br />

quindi deciso di dimettermi' (citato in Ferruccio Pinotti, Fratelli d'Italia, pag. 73).<br />

Ma che fine ha fatto poi quell'inchiesta di Cordova? Innanzi tutto proseguì tra tanti ostacoli. Lo<br />

stesso Agostino Cordova - come si legge nel libro Oltre la cupola - il 9 luglio 1993 davanti alla<br />

Commissione antimafia denunciò che 'alla sua inchiesta stanno mettendo i bastoni fra le ruote. «Il<br />

fatto più allarmante è che sembra esservi una generale riluttanza ad eseguire le indagini. Abbiamo<br />

scritto pressoché a tutti gli organi di polizia giudiziaria - Digos, comandi provinciali dei carabinieri,<br />

guardia di finanza, eccetera - illustrandone l'oggetto. E' raro però che vengano eseguite. Numerosi<br />

organi di polizia rispondono dicendo di non conoscere, nel loro territorio, l'esistenza di logge<br />

massoniche, talvolta anche in centri dove tali logge pullulano. Normalmente le indagini consistono<br />

nella spedizione di elenchi anagrafici di coloro che risultano iscritti alle varie logge. Quasi sempre<br />

gli elenchi li mandiamo noi, ma ad essi non segue nessuno sviluppo degli elementi acquisiti e ci si<br />

limita a mandare le generalità, notizie sull'attività svolta, qualche volta la denuncia dei redditi<br />

dell'ultimo anno e se quelle persone abbiano avuto "pregiudizi penali", con ciò intendendo<br />

giudiziari. Ma questa è una attività che potremmo benissimo svolgere noi collegandoci all'anagrafe<br />

comunale e tributaria, o al terminale del ministero degli Interni. Questa degli organi di polizia è una<br />

strana indisponibilità, strana.». <strong>La</strong> stranezza è subito spiegata. Negli elenchi in possesso di<br />

Cordova innumerevoli sono gli ufficiali (esercito, CC, Finanza e Ps) appartenenti alle logge.<br />

Moltissimi anche i generali' (Francesco Forgione & Paolo Mondani, Oltre la cupola: massoneria<br />

mafia politica, pag. 216-217). Ma essa proseguì anche tra tanti attacchi contro il magistrato, infatti<br />

sempre in Oltre la cupola si legge: 'Nel frattempo il senatore Cossiga, sempre lui, viene a<br />

conoscenza del rapporto riservato che Cordova aveva inviato al Csm e reagisce in maniera<br />

furibonda. «Fascista. Paleostalinista. Modestissima persona. Ma chi ti ha fatto entrare in<br />

magistratura? Meno male che non lo feci nominare Superprocuratore antimafia», è solo qualche<br />

assaggio della vulgata cossighiana. Il senatore è infuriato per i riferimenti ai suoi rapporti con<br />

Armando Corona contenuti nella relazione. «Nel 1987», si legge nel rapporto «Corona, tramite<br />

l'onorevole Sergio Berlinguer (segretario generale del Quirinale), raccomandò a Cossiga il<br />

214


maresciallo De Lisa perchè fosse trasferito al Sismi.» L'ex capo dello Stato è «intervenuto molte<br />

volte in difesa della <strong>Massoneria</strong>, e Corona fu invitato all'insediamento di Cossiga e si recò da lui<br />

centinaia di volte». Nel caso di inviti improvvisi «Corona veniva prelevato all'aeroporto dagli autisti<br />

del Quirinale». Se ce ne fosse ancora bisogno, ecco un'ulteriore prova di interferenza della<br />

massoneria nei pubblici poteri: il capo dei massoni che raccomanda al capo dello Stato uno 007.<br />

Ma a Cossiga non pare così: «Cordova è andato a raccogliere spazzatura negli angiporti di<br />

qualche confidente delle forze di polizia» dirà ai giornalisti. <strong>La</strong> polemica non finisce lì, il senatore è<br />

fermamente intenzionato a dare una spallata decisiva all'inchiesta. Telefona al presidente Scalfaro<br />

e gli segnala una presunta illegalità del dossier Cordova, a cui fa seguire una interpellanza urgente<br />

al presidente del Consiglio e ai ministri di Grazia e Giustizia e dell'Interno dove adombra il sospetto<br />

di essere stato spiato da Cordova in maniera abusiva. Cossiga si sente perseguitato, tanto da<br />

sostenere di nutrire dubbi sulla sua incolumità e di avere bisogno di una scorta. Chiede persino<br />

che la Procura di Roma apra una indagine su chi lo avrebbe intercettato, visto che la<br />

raccomandazione di Corona gli arrivò per telefono' (Francesco Forgione & Paolo Mondani, Oltre la<br />

cupola: massoneria mafia politica, pag. 218-219). Questo dimostra di quanto sia difficile persino ad<br />

un magistrato indagare su questo fronte così delicato.<br />

Poi Agostino Cordova nell'ottobre 1993 fu trasferito a Napoli. Dice il giornalista Guarino:<br />

«Sperando che la smetta di occuparsi di questioni tanto destabilizzanti per la politica e la<br />

massomafia, i Palazzi del potere già da tempo avevano deciso di isolare Cordova, attraverso<br />

giornali ed emittenti amiche. <strong>La</strong> sua candidatura a Procuratore antimafia nazionale era stata<br />

bocciata, ma poichè il magistrato aveva le carte in regola, ecco il trasferimento-promozione alla<br />

Procura di Napoli, il 6 ottobre 1993. Un modo come un altro per far sì che non si impicciasse più di<br />

massomafia-politica. Prima di trasferirsi a Napoli, Cordova ha avuto la soddisfazione di assistere a<br />

una manifestazione popolare in suo favore' (Mario Guarino, Poteri segreti ...., pag. 512).<br />

Poi le indagini vennero trasferite - per «incompetenza tecnica» della Procura di Palmi a occuparsi<br />

della materia - alla Procura di Roma nel giugno del 1994. Il procedimento rimase pressoché fermo<br />

per quasi sei anni, e poi nel dicembre 2000, il giudice per le indagini preliminari dispose<br />

l'archiviazione dell'inchiesta, nonostante nel corso degli anni fossero stati raccolti ottocento faldoni<br />

e ci fossero sessantun indagati (cfr. Ferruccio Pinotti, Fratelli d'Italia, pag. 80).<br />

Finanza<br />

<strong>La</strong> <strong>Massoneria</strong> ha forti legami con l'alta finanza, l'economia e gli affari (legami che ovviamente<br />

determinano anche scelte e indirizzi politici sia a livello nazionale che internazionale); e questo<br />

perchè 'da sempre la libera muratoria rappresenta le élites, il mondo dell'establishment' (Ferruccio<br />

Pinotti, Fratelli d'Italia, pag. 351).<br />

Prima di parlare di questi legami però è bene tenere presente che la massoneria ha avuto un ruolo<br />

fondamentale nell'unità d'Italia, in quanto dietro Garibaldi e Cavour c'era la <strong>Massoneria</strong> inglese,<br />

che infatti finanziò la spedizione dei Mille condotta da Giuseppe Garibaldi, lui stesso massone<br />

(anzi 'Primo massone d'Italia'). Ed inoltre bisogna considerare che i primi passi dell'Italia unita<br />

furono guidati da un Parlamento costituito in gran parte da massoni ed è cosa risaputa che i<br />

Massoni si aiutano tra di loro per cui i politici massoni spesso e volentieri aiutano e favoriscono i<br />

finanzieri e imprenditori massoni e viceversa. D'altronde è stato provato che persino nella<br />

215


magistratura i giudici massoni non sono imparziali, in quanto favoriscono i loro fratelli massoni nei<br />

processi. Tra i numerosi parlamentari che erano massoni ricordiamo i seguenti.<br />

Bonaventura Mazzarella (1818-1882). Il 27 gennaio 1861, quando si tennero le consultazioni<br />

elettorali per scegliere il primo Parlamento del Regno d’Italia, fu eletto nel collegio di Gallipoli. Nel<br />

gennaio 1863 riprese la sua attività di magistrato dopo essere stato richiamato dal ministro di<br />

Giustizia a svolgere le funzioni di consigliere presso la corte d’appello di Genova. <strong>La</strong> nomina a<br />

magistrato lo costrinse a dimettersi da deputato fino alle elezioni del 22 ottobre 1865, quando entrò<br />

alla Camera, dove sarebbe rimasto anche per le successive legislature schierato nelle fila<br />

dell’estrema Sinistra.<br />

Carlo Pellion di Persano (1806-1883). Deputato nelle legislature VII e VIII per il collegio della<br />

Spezia, divenne Ministro della Marina nel primo governo Rattazzi e fu nominato senatore l’8<br />

ottobre 1865.<br />

Agostino Depretis (1813-1887). Fu presidente del Consiglio dei ministri italiano ben nove volte tra il<br />

1876 e il 1887.<br />

Michele Coppino (1822-1901). Nel 1860 venne eletto nell'ultima legislatura del Regno di Sardegna,<br />

e rieletto nel 1861 nella prima legislatura del Regno d'Italia. Da allora fece parte del Parlamento<br />

quasi ininterrottamente per quarant'anni, e fu più volte Presidente della Camera dei deputati.<br />

Ministro della pubblica istruzione nel primo e nel secondo governo Depretis (1876-1878), nel 1877<br />

varò la riforma (Legge Coppino) che rese obbligatoria e gratuita la frequenza della scuola<br />

elementare. Fu nuovamente ministro dell'istruzione nei governi Depretis e Crispi tra il 1884 e il<br />

1888.<br />

Francesco Crispi (1818-1901). Fu presidente del consiglio dei ministri del Regno d'Italia dal luglio<br />

1887 al febbraio 1891 e dal dicembre 1893 al marzo 1896.<br />

Giuseppe Zanardelli (1826-1903). Fu per alcune volte presidente della Camera; ministro dei <strong>La</strong>vori<br />

Pubblici nel primo governo Depretis del 1876 e ministro della Giustizia nel governo Depretis del<br />

1881. Fu inoltre Presidente del Consiglio dei ministri dal 1901 al 1903.<br />

Tra la fine del diciannovesimo e l'inizio del ventesimo secolo, la massoneria ebbe un ruolo<br />

importante nel decollo economico e finanziario del Nord Italia, infatti la Banca Commerciale Italiana<br />

(Comit) - che è stata una delle prime e più importanti banche italiane - fu fondata nel 1894 dal<br />

massone Otto Joel (insieme a Federico Weil) il quale ne fu direttore centrale tra il 1894 e il 1908, e<br />

successivamente ne fu amministratore delegato. Sarà proprio Otto Joel a chiamare in Italia il<br />

potente banchiere massone Giuseppe Toepliz nel 1891, il quale avrà grande parte nello sviluppo<br />

del Nord industriale italiano negli anni a venire. Terminata la prima guerra mondiale, la Comit<br />

contribuì alla riconversione postbellica dell'apparato produttivo. Nel corso degli anni venti, la banca<br />

- guidata da Giuseppe Toeplitz - fu sempre più coinvolta nel finanziamento dei grandi gruppi<br />

industriali, diventandone in molti casi azionista di maggioranza. Nello stesso periodo la Comit<br />

proseguì la sua espansione all'estero, soprattutto nell'Europa Centrale, Orientale e balcanica, fino<br />

alla Turchia e all'Egitto.<br />

<strong>La</strong> grande economia - spiega lo storico Aldo Mola - era in mano allora a uomini della finanza di<br />

appartenenza massonica: 'Giuseppe Volpi, Otto Joel, Giuseppe Toepliz, vale a dire l'alta banca<br />

privata, Bonaldo Stringher, direttore generale della Banca d'Italia e membro autorevole della<br />

'Dante Alighieri', e numerosi altri esponenti di prima fila del mondo finanziario, largamente<br />

rappresentato tra le colonne dei Templi massonici oltre che presso Borse, Camere di commercio,<br />

216


consigli d'amministrazione di società finanziarie, commerciali, industriali, erano andati ultimamente<br />

imprimendo fiduciosa e dinamica baldanza alla politica estera italiana' (Aldo Mola, Storia della<br />

<strong>Massoneria</strong> Italiana, pag. 393-394).<br />

Tra gli imprenditori massoni che in quel periodo contribuirono a far decollare l'economia dell'Italia<br />

Unita, segnaliamo il potente imprenditore Luigi Orlando che apparteneva alla Loggia segreta<br />

Propaganda, che era stata creata nel 1877 per accogliere importanti personaggi della vita politica,<br />

economica e finanziaria del paese. Luigi Orlando (1862-1933) comprò nel 1902 da un gruppo di<br />

francesi la Società Metallurgica Italiana (SMI) che era una società metallurgica con tre stabilimenti<br />

situati a Limestre, Livorno e Mammiano. Nel 1905 poi Orlando fondò la SELT - Società Ligure<br />

Toscana di Elettricità con il sostegno del gruppo industriale degli Odero di Genova e della Banca<br />

Commerciale Italiana.<br />

Nel primo dopoguerra la massoneria finanziò il movimento fascista aiutandolo ad andare al potere,<br />

e questo perchè 'nel primo dopoguerra la massoneria, composta in prevalenza di elementi della<br />

piccola e media borghesia, sebbene si ispirasse a un patriottismo democratico di origine<br />

risorgimentale e coltivasse in larga misura propensioni progressiste, fu coinvolta dalla paura del<br />

bolscevismo e dall'ansia del ristabilimento dell'ordine. «Si spiega così come mai alcune logge<br />

vedessero con favore il movimento fascista fin dalle origini e molti massoni partecipassero a<br />

questo e poi al Pnf» .... «Questi massoni fascisti appartenevano in parte a logge dipendenti dal<br />

Grande Oriente di Palazzo Giustiniani, di cui era Gran Maestro Domizio Torrigiani, e in parte forse<br />

maggiore alle logge scissioniste di tendenza conservatrice, dipendenti dalla Gran Loggia di piazza<br />

del Gesù di cui era Gran Maestro Raoul Palermi, che a Mussolini, già incontrato alla vigilia della<br />

marcia su Roma, conferì in seguito la sciarpa e il brevetto di 33° grado». Il rapporto tra fascismo e<br />

massoneria, quindi, per alcuni anni fu tutt'altro che conflittuale. «E' così, a cominciare dal<br />

finanziamento offerto da alcune logge milanesi alle squadre fasciste che si apprestavano a<br />

marciare su Roma. L'andata al potere del fascismo, del resto, fu auspicata da Palazzo Giustiniani<br />

fin dal 19 ottobre del 1922, pur con l'avvertimento che 'i massoni sarebbero insorti a difesa della<br />

libertà, qualora venisse imposta all'Italia una dittatura o un'oligarchia'. Tra i finanziatori del<br />

nascente fascismo vi furono gli industriali massoni Cesare Goldmann e Federico Cerasola e il<br />

'fratello' Napoleone Tempini, poi perseguitati dallo stesso Mussolini. Il fascio di Milano fu fondato<br />

da Mussolini il 21 marzo del 1919 al numero 9 di piazza San Sepolcro, grazie a Cesare Goldmann,<br />

che mise a sua disposizione il salone dell'Alleanza industriale e commerciale di Milano. Fra gli<br />

intervenuti c'erano i 'fratelli' Eucardio Momigliano, Camillo Bianchi e Pietro Bottini; Michele Bianchi,<br />

affiliato a piazza del Gesù; Ambrogio Binda, medico personale di Mussolini e massone di piazza<br />

del Gesù; Federico Cerasola, presidente del Collegio dei venerabili delle logge milanesi obbedienti<br />

a Palazzo Giustiniani; Roberto Farinacci, iscritto alla massoneria di Palazzo Giustiniani nel 1915 e<br />

passato a quella di piazza del Gesù nel 1921; Decio Canzio Garibaldi, Mario Giampaoli e il citato<br />

Cesare Goldmann; Luigi <strong>La</strong>nfranconi, massone di piazza del Gesù; Giovanni Marinelli; Umberto<br />

Pasella, affiliato a piazza del Gesù; Guido Podrecca, direttore de 'L'Asino'; Luigi Razza, affiliato a<br />

piazza del Gesù: e Cesare Rossi' (Ferruccio Pinotti, Fratelli d'Italia, pag. 327-329). Ricordiamo<br />

peraltro che l'economista massone Alberto Beneduce (1877-1944), conoscitore e manovratore dei<br />

meccanismi finanziari, lavorò nell'ombra per lunghi anni con Benito Mussolini (che aveva grande<br />

stima di lui) e il suo ruolo fu essenziale nella ristrutturazione dell'economia italiana successiva alla<br />

crisi mondiale del 1929. Il Beneduce fu infatti tra gli artefici della creazione dell'IRI e suo primo<br />

presidente. L'IRI (Istituto per la Ricostruzione Industriale) è stato un ente pubblico italiano, istituito<br />

nel 1933 per iniziativa dell’allora capo del Governo Benito Mussolini al fine di evitare il fallimento<br />

delle principali banche italiane (Commerciale, Credito Italiano e Banco di Roma) e con esse il<br />

crollo dell’economia, già provata dalla crisi economica mondiale iniziata nel 1929.<br />

217


Nel secondo dopoguerra, alla ricostruzione dell'economia italiana ha dato un forte impulso oltre<br />

che la Comit anche Mediobanca, un istituto di credito italiano fondato nel 1946 per iniziativa di<br />

Raffaele Mattioli (allora Presidente della Banca Commerciale Italiana che ne fu promotrice insieme<br />

con il Credito Italiano) e di Enrico Cuccia (che ne fu il Direttore Generale dalla fondazione al 1982).<br />

'Mediobanca fu costituita per soddisfare le esigenze a media scadenza delle imprese produttrici e<br />

per stabilire un rapporto diretto tra il mercato del risparmio e il fabbisogno finanziario per il riassetto<br />

produttivo delle imprese, reduci dalle devastazioni della Seconda guerra mondiale'. Ebbene, il<br />

banchiere Enrico Cuccia (1907-2000), era un massone membro della loggia massonica segreta<br />

'Giustizia e Libertà' (cfr. Aldo Mola, Storia della <strong>Massoneria</strong> Italiana, pag. 744), ed è stato uno degli<br />

uomini più potenti d'Italia (ed anche d'Europa) fino alla sua morte. Raffaele Mattioli, stando alla<br />

biografia ufficiale, non era massone, ma sul sito del Grande Oriente democratico si dice di lui 'che<br />

di <strong>Massoneria</strong> ed Esoterismo se ne intendeva assai' (in Mario Monti massone a sua insaputa<br />

/parte II del 22-23 gennaio 2012 - http://www.grandeoriente-democratico.com/). In merito al ruolo<br />

della Comit e di Mediobanca nella ricostruzione economica postbellica, è interessante quello che<br />

dice lo storico Silvano Danesi: 'Il piano Marshall era uno strumento economico strettamente<br />

connesso con la Nato, ossia con la partecipazione a un'alleanza difensiva che legava tra loro le<br />

due sponde dell'Atlantico. Gli Americani, quando pensarono al nostro Paese, delegarono in buona<br />

sostanza il governo della nazione ai cattolici, che avevano il consenso della maggioranza della<br />

popolazione e una rete diffusa di presidi (le parrocchie) sul territorio; mentre la gestione<br />

dell'economia fu affidata alla finanza laica che, nella fattispecie, era incarnata da Comit e da<br />

Mattioli. Mattioli, la Comit, Mediobanca e Cuccia sono stati, dunque, gli interlocutori e i garanti di<br />

una ricostruzione che doveva avvenire all'interno di un patto, quello atlantico, che scaturiva dalla<br />

sconfitta del fascismo e del nazismo. [...] Mattioli fu il garante di quel patto sul versante finanziario,<br />

così come De Gasperi lo fu su quello politico. [...] <strong>La</strong> Comit e Mediobanca, indipendentemente dal<br />

fatto che Cuccia fosse massone, sono state, in primo luogo, la cabina di regia della ricostruzione<br />

dell'economia reale e del capitalismo italiani all'interno di uno schema atlantico' (in Ferruccio<br />

Pinotti, Fratelli d'Italia, pag. 335-336).<br />

Veniamo ora alla FIAT che ha avuto un ruolo fondamentale nello sviluppo economico dell'Italia nel<br />

dopoguerra. Dice Ferruccio Pinotti che 'i padroni della Fiat hanno sempre avuto rapporti di<br />

simpatia e frequentazione con il mondo massonico [....]. Tutto l'ambiente in cui si muovono gli<br />

Agnelli, sin dalla fine dell'Ottocento, è di impronta massonica' (Ferruccio Pinotti, Fratelli d'Italia,<br />

pag. 351).<br />

Giovanni Agnelli senior (1866-1945), che fu tra i fondatori della casa automobilistica FIAT nel 1899<br />

e ne fu amministratore delegato e presidente, aveva come stretto collaboratore di alto livello il<br />

professore Attilio Cabiati, che era un massone. Peraltro, nel 1908 la massoneria venne in aiuto a<br />

Giovanni Agnelli - che era imputato di illecita coalizione, aggiotaggio e falso in bilancio - infatti<br />

Vittorio Emanuele Orlando, che era l'allora ministro della Giustizia e che era un importante<br />

massone, esercitò un'ingerenza nei confronti della magistratura torinese e affermando che<br />

«un'azione penale nei confronti di Agnelli avrebbe avuto conseguenze negative sulla nascente<br />

industria nazionale, in particolare piemontese». E così 'con la benevola attenzione del ministro<br />

Vittorio Emanuele Orlando e attraverso ricorsi vari, Agnelli riuscì a rinviare il processo sino al 21<br />

giugno 1911', e poi il 22 maggio 1912 il Tribunale assolse Agnelli, e a nulla servì il ricorso del<br />

pubblico ministero. Giovanni Agnelli nel 1921 chiamò alla Fiat come direttore centrale il massone<br />

Vittorio Valletta, che poi seguirà e affiancherà Giovanni Agnelli junior per alcuni decenni. Giovanni<br />

Agnelli assieme a Vittorio Valletta saranno tra i primi membri italiani del Bilderberg Group, che è un<br />

potente circolo finanziario paramassonico mondiale sorto ufficialmente nel 1954 ma le cui prime<br />

riunioni informali si tennero già nel 1951 (vedi più avanti la parte dedicata a questo gruppo nel<br />

218


capitolo 10 intitolato '<strong>Massoneria</strong>, Illuminati e Gesuiti'). Alla morte di Giovanni Agnelli senior,<br />

Valletta assumerà la presidenza della FIAT e ne rimarrà presidente fino al 1966 quando poi verrà<br />

nominato senatore a vita. Il suo posto lo prenderà Gianni Agnelli «l'avvocato» (1921-2003), che,<br />

secondo il giornalista Roberto Fabiani, 'conobbe la massoneria su incitamento dell'allora<br />

presidente della Fiat e massone Vittorio Valletta' (Roberto Fabiani, I massoni in Italia, pag. 18-19)<br />

e secondo Licio Gelli 'faceva parte di una loggia «coperta», la loggia di Montecarlo' (Ferruccio<br />

Pinotti, Fratelli d'Italia, pag. 363), il che non meraviglia affatto visto che l'appartenenza a logge<br />

coperte o segrete di importanti personaggi italiani dell'economia e della finanza è una cosa molto<br />

diffusa da molto tempo, in quanto ciò serve a proteggere questi importanti personaggi 'da pressioni<br />

indebite da parte di altri «fratelli»', parole queste di Giuliano Di Bernardo ex Gran Maestro del GOI<br />

(Ferruccio Pinotti, Fratelli d'Italia, pag. 397), come anche non meraviglia che questa loggia a cui<br />

apparteneva Gianni Agnelli fosse all'estero, visto che l'affiliazione all'estero pare essere una prassi<br />

per i personaggi molto importanti della finanza, dell'economia e della politica. Peraltro Gianni<br />

Agnelli è stato uno dei fondatori della Commissione Trilaterale che collaborò con David<br />

Rockefeller. Non sorprende quindi affatto venire a sapere (lo ha dichiarato lo stesso Agnelli ai<br />

giudici, e la cosa è stata confermata dall'ex Gran Maestro del GOI Giuliano di Bernardo) che la<br />

FIAT ha finanziato abbondantemente il Grande Oriente d'Italia all'epoca quando era Gran Maestro<br />

Lino Salvini (cfr. Ferruccio Pinotti, Fratelli d'Italia, pag. 367).<br />

Oltre a Gianni Agnelli, un altro noto imprenditore e finanziere massone che ha avuto un ruolo<br />

importante nell'economia e nella finanza in Italia è Carlo De Benedetti. Anche lui infatti - come<br />

Gianni Agnelli - risulta affiliato alla <strong>Massoneria</strong>, in quanto risulta essere entrato nella <strong>Massoneria</strong> a<br />

Torino, nella loggia Cavour del Grande Oriente d'Italia, «regolarizzato nel grado di Maestro il 18<br />

marzo 1975 con brevetto n. 21272» (Ansa, 5 novembre 1993). L'anno prima, De Benedetti era<br />

diventato presidente dell'Unione Industriali di Torino. Nel 1978 entrò in Olivetti, di cui divenne<br />

presidente. In questa azienda 'pose le basi per un nuovo periodo di sviluppo, fondato sulla<br />

produzione di personal computer e sull'ampliamento ulteriore dei prodotti, che vide aggiungersi<br />

stampanti, telefax, fotocopiatrici e registratori di cassa'. Però a causa di una grave crisi della<br />

Olivetti, nel 1996 decise di lasciare l'azienda, (di cui rimase presidente onorario fino al 1999) dopo<br />

aver fondato la Omnitel. Nel 1987, attraverso la CIR, De Benedetti entrò nell'editoria acquisendo<br />

una partecipazione rilevante nella Arnoldo Mondadori Editore e, attraverso di essa, nel gruppo<br />

Espresso-Repubblica. Nel 1997 l'Espresso incorporò Repubblica e assunse l'attuale<br />

denominazione di Gruppo Espresso.<br />

E veniamo all'imprenditore Silvio Berlusconi, l'ex presidente del Consiglio, che è uno degli uomini<br />

più ricchi e potenti in Italia, perchè anche lui è massone, in quanto risulta essersi iscritto alla<br />

Loggia P2 - anche questa una 'loggia coperta' come quella di Montecarlo - di cui Licio Gelli era il<br />

Maestro Venerabile. Berlusconi fu iniziato alla Loggia massonica P2 (Tessera n° 1816, Fascicolo<br />

0625) nel 1978. Per quale ragione Berlusconi è entrato nella <strong>Massoneria</strong>, ce lo dice Gioele<br />

Magaldi del Grande Oriente Democratico: '.... l’adesione di Berlusconi alla <strong>Massoneria</strong> non fu<br />

soltanto il desiderio di entrare a far parte di un network nazionale e internazionale molto potente: in<br />

lui c’era anche un desiderio filosofico autentico di percorrere un sentiero iniziatico di<br />

perfezionamento spirituale. Certo, la sua idea della Via massonica era e resta un’idea elitaria,<br />

gerarchica, oligarchica, in nome della quale dei Gruppi ristretti di Maestri (presunti) Illuminati hanno<br />

il diritto-dovere di manipolare le masse, asservendole ai loro disegni «superiori»' (Intervista di Akio<br />

Fujiwara a Gioele Magaldi per il quotidiano giapponese Mainichi Shimbun presente sul sito<br />

http://www.grandeoriente-democratico.com/). E sempre il Magaldi ci spiega come la <strong>Massoneria</strong><br />

ha aiutato Berlusconi ad arrivare alla sua posizione dominante nel campo dei mezzi di<br />

comunicazione e ad entrare nel mondo della politica, infatti dice: 'Grazie alla protezione di Gelli e<br />

219


di altri potenti Fratelli Massoni piduisti, negli anni ’70 innanzitutto Berlusconi fu “sdoganato” dallo<br />

status di semplice imprenditore brianzolo a quello di player autorevole nel mondo dei media. I<br />

Fratelli Massoni consentirono al titolare della tessera P2 n.1816 di diventare un autorevole<br />

opinionista sul Corriere della Sera “piduista”, mentre iniziava l’acquisizione azionaria del Giornale<br />

di Indro Montanelli. Dopo di che, già dagli anni 1978-80, i dirigenti della P2 pianificarono che<br />

Berlusconi potesse essere il loro “cavallo di Troia” per la costituzione progressiva di un gruppo<br />

televisivo privato al servizio dei loro interessi, secondo quanto prevedeva il cosiddetto “Piano di<br />

rinascita democratica” stilato pochi anni prima. Non bisogna dimenticare, però, che a partire dalla<br />

primavera 1981, dopo il blitz di Castiglion Fibocchi del 17 marzo 1981 che dette origine al<br />

cosiddetto “scandalo P2”, il Fratello Berlusconi iniziò a “guardarsi intorno” in cerca di nuove<br />

protezioni. Che trovò immediatamente e in modo clamoroso proprio nel principale avversario di<br />

Licio Gelli nel G.O.I: l’ex Presidente della Corte Centrale (massonica) e Gran Maestro di Palazzo<br />

Giustiniani a partire dal 1982, Fratello Armando Corona. Proprio negli anni dal 1982 al 1990<br />

Berlusconi verrà supportato in modo formidabile a incrementare e conservare lo status di semimonopolista<br />

della televisione privata italiana, con importanti “sortite” industriali anche all’estero. E<br />

sarà supportato dalla <strong>Massoneria</strong> italiana e internazionale così come dal PSI craxiano a grande<br />

densità massonica. Ma dal 1982 al 1990 (anni della Gran Maestranza del G.O.I. di Armando<br />

Corona) i Fratelli che aiutarono Berlusconi a diventare dominus nel campo dei media non erano<br />

per la gran parte piduisti. Erano Massoni importanti, semmai, come il Gran Maestro Corona, che<br />

insieme al Presidente della Repubblica Francesco Cossiga (dal 1985 al 1992), all’Onorevole<br />

Giuseppe Pisanu, a Flavio Carboni e ad altri, si riunivano spesso e volentieri per dei summit<br />

strategici con il Fratello Silvio Berlusconi' (Ibid.,).<br />

Sempre in merito a questo legame tra massoneria e finanza, ricordiamo che nel mese di Marzo del<br />

2007 partì dalla Procura di Catanzaro, guidata dal sostituto procuratore Luigi De Magistris,<br />

un'inchiesta sui rapporti tra politica corrotta, massoneria, lobby d'affari e malavita organizzata. Il<br />

sistema affaristico indagato da De Magistris sarebbe stato tenuto, secondo l'ipotesi accusatoria, da<br />

una loggia massonica coperta con sede a San Marino: un comitato d'affari che avrebbe influito<br />

sulle scelte di amministrazioni pubbliche sia per l'utilizzo di finanziamenti europei che per<br />

l'assegnazione di appalti (cfr. Ferruccio Pinotti, Fratelli d'Italia, pag. 453-463).<br />

Ed a conferma di questo stretto legame, nel libro Fratelli d'Italia di Ferruccio Pinotti c'è una<br />

testimonianza molto interessante fatta ad un banchiere di cui viene occultato il vero nome (come<br />

vengono occultati altri nomi per ragioni legali) e che viene chiamato Fabrizio Girelli, il quale<br />

racconta una storia reale - ambientata nel mondo bancario del profondo Nord - sostenuta da<br />

documenti depositati presso uno studio legale. Trascrivo una parte di questa testimonianza.<br />

'«Sono stato assunto alla Banca Popolare nel 1994 dopo alcuni mesi di indecisione sulle mie<br />

future scelte professionali. Ero infatti in procinto di trasferirmi a Londra per Banque Paribas dopo<br />

aver sostenuto con successo il colloquio di selezione presso la sede inglese della banca d'affari.<br />

<strong>La</strong> decisione di scegliere l'istituto anziché Londra è stata presa per ragioni familiari; era infatti dal<br />

1986 che la mia vita si svolgeva lontano da casa e vedevo la soluzione Banca Popolare come<br />

un'opportunità di avvicinamento. Non era facile per le mie caratteristiche professionali trovare un<br />

lavoro soddisfacente vicino a casa. Avevo lavorato esclusivamente in istituzioni finanziarie<br />

internazionali (Goldman Sachs, Merrill Lynch e ING) e la professionalità maturata in molti anni di<br />

lavoro con esperienze anche all'estero non rendevano facile una collocazione in una banca<br />

italiana. Dovetti accettare un ridimensionamento professionale ed economico significativo in<br />

cambio di una scelta di vita e mi sono rimesso in gioco. D'altronde pensavo che gestire la fase di<br />

ristrutturazione di un istituto di credito, anche se piccolo, avrebbe potuto creare delle opportunità e<br />

una nuova esperienza che poteva anche riuscire interessante.». Gli inizi furono un pò faticosi, per<br />

220


il giovane banchiere. «I primi mesi furono molto difficili perchè non riuscivo ad adeguarmi ai lenti<br />

ritmi di lavoro e la mentalità era un pò troppo arretrata. Dopo un mese circa di assoluta inattività<br />

iniziai a cercare di capire almeno i numeri della tesoreria per sapere come la banca gestiva il<br />

portafoglio titoli di proprietà e quali erano i risultati che si prospettavano per fine anno. Insomma,<br />

non si sapeva se si guadagnava o si perdeva e non c'erano strumenti di monitoraggio adeguati per<br />

valutare le posizioni d'investimento. Con mia enorme sorpresa, fu difficilissimo ottenere i dati<br />

relativi a un portafoglio titoli che era di quasi 600 miliardi nel 1994 e incontrai un certo<br />

ostruzionismo da parte di alcune persone che vedevano il mio interessamento come un'intrusione<br />

in affari altrui.» Quando chiese il perchè di questa strana difficoltà ad avere i dati, Fabrizio incontrò<br />

le prime allusioni alla massoneria e ad altri giri di potere occulto che alcune persone esercitavano<br />

nella banca, scoprendo che alcuni percorsi di carriera all'interno dell'azienda sembravano, per<br />

alcune persone, già tracciati e accettati dai più come cose fatte. «Ma non volli fermarmi a quelle<br />

voci e mi impegnai ancora di più nel lavoro. Con l'aiuto di un bravo impiegato del settore si iniziò la<br />

ricostruzione manuale di tutta la posizione in titoli che richiese più di un mese. Alla fine emerse con<br />

enorme stupore che la banca stava perdendo circa 150 miliardi ma nessuno lo sapeva, o almeno<br />

si cercava di non farlo sapere. 150 miliardi erano l'intero patrimonio di allora e quando me ne resi<br />

conto fui preso dal panico. Avevo deciso di venire a lavorare in un istituto dove avrei dovuto<br />

giocarmi tutto il mio passato e il mio futuro e ora mi accorgevo che la mia scelta era stata un<br />

gravissimo errore perchè la banca era virtualmente fallita. Tutto poteva finire in poche settimane<br />

nel peggiore dei modi. Potevo già immaginare una imminente aggregazione con un altro istituto<br />

dove avrei dovuto spiegare che io non c'entravo nulla e che avevo trovato una situazione<br />

disastrosa. <strong>La</strong> banca sarebbe fallita su errati investimenti in titoli e io ero il responsabile, seppure<br />

da pochi mesi, proprio di quel settore. Le voci su interferenze massoniche proseguivano, ma non<br />

sapevo che peso veramente attribuire a tali indiscrezioni e come valutarle. Cercai di tenere duro.»<br />

Fabrizio Girelli spiega: «In ogni caso non potevo tornare più indietro e mi diedi da fare per<br />

informare la direzione e cercare di uscire dalla tragica situazione. Il nuovo direttore generale<br />

Ramada dovette correre in Banca d'Italia per informare la vigilanza e dopo alcune titubanze gli fu<br />

concesso un anno per sistemare le cose. Con un pò di fortuna e una serie di operazioni azzeccate<br />

uscimmo da tale situazione; e nell'arco di un anno eravamo ancora in corsa per la possibilità di<br />

iniziare a esplorare nuove esperienze manageriali, nuove strategie e nuove iniziative. <strong>La</strong> banca era<br />

ripartita e i risultati erano veramente incoraggianti. Da parte mia ero riuscito a creare un gruppo di<br />

persone veramente affiatato e molto motivato. Quando ero arrivato mi avevano assegnato un<br />

ufficio di tre persone. Alla fine del 1999 avevo una intera direzione con oltre 60 persone e il 50 per<br />

cento dei ricavi dell'istituto provenivano direttamente e indirettamente dal settore finanziario. Tutto<br />

andava per il meglio fino a quando nell'estate del 1999 la direzione generale decise di acquistare<br />

una rete di promotori finanziari». Di nuovo il giovane banchiere non capisce, sente che c'è<br />

qualcosa di strano. «Quella decisione non venne motivata. E di nuovo iniziarono i rumors che<br />

parlavano di pressioni massoniche dell'ambiente romano per effettuare quella acquisizione.<br />

Purtroppo tale acquisto si rivelò una decisione sciagurata perchè la rete rilevata celava una serie di<br />

pesantissime minusvalenze sul portafoglio titoli e questa situazione era stata tenuta nascosta dai<br />

venditori alla direzione. Non essendo stata effettuata alcuna due diligence [verifica tecnica basata<br />

su parametri bancari specifici, Nda] sulla composizione delle attività finanziarie in essere sui clienti,<br />

nessuno si era accorto che la rete era ingestibile e che le perdite sui titoli della clientela avrebbero<br />

compromesso qualsiasi possibilità di ottenere reddito da tale acquisizione, anche perchè il<br />

portafoglio dei clienti avrebbe potuto rimanere immobilizzato per anni in attesa che i titoli<br />

obbligazionari strutturati, che erano stati collocati a suo tempo, tornassero al valore di emissione.<br />

Le minusvalenze complessive si quantificavano in circa 80 miliardi su un portafoglio di 500 miliardi<br />

circa. Una cifra enorme per una piccola banca del Nord come la nostra, dove tutti i ricavi di un<br />

221


anno (il margine lordo d'intermediazione), in quel periodo, assommavano a 200 miliardi di lire. Fui<br />

io a constatare il disastro in seguito ad alcune verifiche che avevo fatto fare da un collaboratore e<br />

informai con urgenza la direzione generale». Ma fu così che iniziarono i problemi di Fabrizio Girelli'<br />

(Ferruccio Pinotti, Fratelli d'Italia, pag. 479-482), che fu costretto a dimettersi nel 2002 perchè -<br />

con le sue prese di posizione contrarie alla filosofia aziendale - si era rifiutato di entrare nel giro dei<br />

'grembiulini' che dominava dentro e fuori la banca, e una volta uscito fu investito da una vasta<br />

ondata di diffamazione, infatti tra le altre cose la direzione cercò di far capire ai suoi ex colleghi che<br />

Girelli era stato licenziato perchè aveva provocato pesanti perdite alla banca. Girelli passò un<br />

periodo difficile pensando più volte al suicidio a causa del profondo stato di angoscia e<br />

depressione nel quale si trovava. Poi alla fine però, grazie all'intervento della magistratura con la<br />

quale il Girelli collaborò come persona informata dei fatti sul dissesto di Banca Popolare,<br />

magistratura che fece emergere connessioni criminali e giri pericolosi in cui era coinvolta l'ex<br />

banca di Girelli, venne fuori la verità, e lui 'ha visto riconosciute le ragioni delle sue scelte<br />

coraggiose e contro corrente; in qualche modo ha «vinto» la sua lunga guerra. Ma il prezzo pagato<br />

è stato alto' (Ferruccio Pinotti, Fratelli d'italia, pag. 503). Dal lungo racconto che fa il Girelli<br />

nell'intervista dunque emerge in maniera evidente che nel sistema bancario e finanziario italiano<br />

esistono forti pressioni massoniche. Stesso discorso ovviamente per quello internazionale.<br />

Esiste un forte rapporto tra finanza massonica e finanza Vaticana, che secondo l'ex direttore<br />

finanziario dell'Eni Florio Fiorini, 'che conosce come pochi i rapporti tra finanza e poteri occulti, i<br />

canali sotterranei attraverso i quali si decidono le sorti del denaro' (Ferruccio Pinotti, Fratelli d'Italia,<br />

pag. 370), si è venuto a creare con Giovanni XXIII (che fu eletto papa nel 1958), che risulta infatti<br />

essere stato affiliato alla massoneria. Dice Fiorini: '<strong>La</strong> finanza vaticana è stata più o meno stabile<br />

fin tanto che non è arrivato al soglio pontificio Giovanni XXIII. Prima di lui, ad avere in mano la<br />

finanza vaticana era la cosiddetta 'nobiltà nera', la quale era imparentata sia coi francesi - basti<br />

citare Paolina Bonaparte, che aveva sposato il principe Borghese - sia con gli inglesi, pensiamo al<br />

legame dell'ammiraglio Nelson con Napoli. Quindi la finanza vaticana, gestita dalla nobiltà romana,<br />

era infiltrata da elementi di contatto con la massoneria francese e inglese, che fungevano da<br />

'sponde' internazionali in Europa. Tutto cambiò con Giovanni XXIII il quale, da buon figlio di<br />

contadini, non si sentiva legato a questo mondo della nobiltà romana ed europea. Era invece un<br />

uomo che aveva viaggiato e che come nunzio apostolico aveva conosciuto molte realtà. In<br />

particolare, fu il primo Papa a orientare la finanza vaticana verso gli Stati Uniti' (Ferruccio Pinotti,<br />

Fratelli d'Italia, pag. 377-378), e il tramite per operare quel cambiamento fu il potente cardinale di<br />

New York Francis Spellman, il «gran protettore» dei Cavalieri di Malta, il quale era vicino alla<br />

massoneria e attivo negli USA dal 1927, e che aveva intensi rapporti con l'ingegnere Bernardino<br />

Nogara, il noto amministratore delle finanze vaticane che lo Spellman definì 'dopo Gesù Cristo la<br />

cosa più grande che è capitata alla Chiesa cattolica', e questo perchè dopo che il Vaticano<br />

concluse i Patti <strong>La</strong>teranensi con il Governo di Mussolini nel 1929, fu proprio Nogara ad<br />

amministrare i soldi che il Vaticano ricevette dallo Stato Italiano e a farli fruttare grandemente. Per<br />

cui si può dire che i mezzi finanziari che lo Stato italiano diede al Vaticano costituirono il<br />

fondamento su cui venne costruito quell’impero finanziario che il Vaticano costituisce oggi.<br />

Entriamo un pò nel merito per spiegare cosa avvenne. Il giorno stesso in cui l’accordo con Benito<br />

Mussolini fu ratificato Pio XI creò una nuova agenzia finanziaria, la Amministrazione Speciale della<br />

Santa Sede e ne nominò suo direttore e manager Bernardino Nogara. Costui accettò la proposta<br />

del papa perché il papa soddisfece le sue richieste tra cui c’erano queste: che tutti gli investimenti<br />

che egli scegliesse di fare fossero totalmente e completamente liberi da qualsiasi considerazioni<br />

religiose o dottrinali; che egli fosse libero di investire i fondi del Vaticano dovunque nel mondo. E<br />

così Nogara si mise in moto. Martin Malachi, Gesuita ex-professore al Pontificio Istituto Biblico di<br />

222


Roma, nel suo libro Rich Church, Poor Church (Chiesa Ricca, Chiesa Povera) edito nel 1984, dice:<br />

‘Fedele ai suoi piani iniziali, i primi maggiori acquisti di Nogara in Italia furono attuati nel ramo del<br />

gas, dei tessili, nella costruzione pubblica e privata, nell’acciaio, nell’arredamento, negli alberghi, in<br />

prodotti minerari e metallurgici, prodotti dell’agricoltura, energia elettrica, armi, prodotti<br />

farmaceutici, cemento, carta, legname da costruzione, ceramica, pasta, ingegneria, ferrovie, navi<br />

passeggeri, telefoni, telecomunicazioni e banche’ (pag. 40). Prima dello scoppio della seconda<br />

guerra mondiale il Vaticano acquisì il controllo di molte compagnie e banche sia in Italia che<br />

all’estero e in molte altre compagnie invece riuscì ad avere una partecipazione minore ma<br />

sostanziale. Verso gli anni ‘30 il Vaticano possedeva circa 3 milioni e 716.000 metri quadrati di<br />

beni immobili a Roma, e col tempo sarebbe diventato il maggior proprietario terriero in Italia dopo<br />

lo stesso governo italiano. Quando Mussolini ebbe bisogno di armamenti per l’invasione<br />

dell’Etiopia nel 1935 una sostanziosa parte di essi fu provveduta da una fabbrica di munizioni che<br />

Nogara aveva acquisito in nome del Vaticano. Il 27 giugno 1942 Pio XII, su proposta di Nogara,<br />

fondò una nuova società finanziaria nel Vaticano chiamata Istituto per le Opere Religiose (IOR). <strong>La</strong><br />

proposta di Nogara era stata questa: ‘Stabilire una società ecclesiastica centrale per la Chiesa<br />

Universale, una società dotata dello status di una banca all’interno dello Stato sovrano della Città<br />

del Vaticano e che avesse il vantaggio di appartenere al papato e al Vaticano; una società che si<br />

specializzasse nell’investire e nel negoziare i fondi e le risorse degli enti ecclesiastici della Chiesa<br />

intera’ (Martin Malachi, op. cit., pag. 43). Tramite lo IOR i vari organismi ecclesiastici erano in<br />

grado di investire il loro denaro in tutta segretezza ed esenti da tasse. Dopo la seconda guerra<br />

mondiale, sempre sotto Nogara, l’impero finanziario vaticano continuò a crescere. Quando<br />

Bernardino Nogara morì nel 1958 - lo stesso anno in cui salì al soglio pontificio Giovanni XXIII -<br />

lasciò un Vaticano enormemente ricco. Ma anche dopo la morte di Nogara le finanze continuarono<br />

a crescere, appunto tramite Giovanni XXIII (che fu papa dal 1958 al 1963) che orientò la finanza<br />

vaticana verso gli USA.<br />

Anche sotto Paolo VI (che fu papa dal 1963 al 1978), che era massone come il suo predecessore,<br />

il Vaticano continuò ad arricchirsi grandemente. Verso la metà degli anni sessanta, le agenzie<br />

finanziarie del Vaticano controllavano la metà delle agenzie di credito in Italia. Molte industrie<br />

avevano dietro denaro del Vaticano. L’Istituto Farmacologico Serono di Roma per esempio era di<br />

proprietà Vaticana. Nel 1968, secondo quanto dichiarò l’allora ministro delle Finanze Preti, la ‘S.<br />

Sede’ possedeva titoli azionari italiani per un valore di circa 100 miliardi, con un dividendo che<br />

oscillava dai tre ai quattro miliardi l’anno. Anche all’estero il Vaticano possedeva titoli azionari per<br />

molti miliardi. Esso aveva pacchetti azionari in diverse grandi compagnie internazionali tra cui la<br />

General Motors, la Shell, Gulf Oil, General Electric, Betlehem Steel, International Business<br />

Machines (IBM), e TWA.<br />

Nel 1971 Paolo VI nominò Paul Marcinkus (anche lui massone) presidente dello IOR, e sotto la<br />

sua direzione lo IOR risultò coinvolto in alcuni scandali finanziari a motivo di manovre finanziarie<br />

illegali da esso compiuto con l’aiuto del finanziere siciliano Michele Sindona (massone) - il<br />

mandato di cattura spiccato contro Sindona parlava ‘di prove documentali di operazioni irregolari<br />

effettuate da Sindona per conto del Vaticano’ -, e di Roberto Calvi (anche lui massone), presidente<br />

del Banco Ambrosiano.<br />

Per tornare agli investimenti del Vaticano negli USA, essi hanno delle implicazioni massoniche<br />

perchè dopo il 1945 gli USA espressero la loro politica estera in Italia anche attraverso la<br />

massoneria, e il Vaticano sfruttò questi canali per i suoi investimenti negli USA. E così oggi la<br />

Chiesa Cattolica Romana americana è tra le cinque potenze immobiliari negli USA.<br />

223


Ovviamente il Vaticano è una potenza immobiliare anche in Italia. In un articolo dal titolo 'San<br />

Mattone' apparso su Il Mondo nel maggio 2007 e scritto da Sandro Orlando si legge per esempio:<br />

'Un quarto di Roma, a spanne, è della Curia. Partendo dalla fine di via Nomentana, all'altezza<br />

dell'Aniene, dove le Orsoline possiedono un palazzo di sei piani da oltre 50 mila metri quadri di<br />

superficie, mentre le suore di Maria Ripatrarice si accontentano di un convento di tre piani; e<br />

scendendo a sud est per le centralissime via Sistina e via dei Condotti, fino al Pantheon e a piazza<br />

Navona, dove edifici barocchi e isolati di proprietà di confraternite e congregazioni si alternano a<br />

istituzioni come la Pontificia università della Santa Croce. E ancora, continuando giù per il<br />

lungotevere e l'isola Tiberina, che appartiene interamente all'ordine ospedaliero di San Giovanni di<br />

Dio. E poi su di nuovo per il Gianicolo, costeggiando il Vaticano fino sull'Aurelia Antica dove si<br />

innalza l'imponente Villa Aurelia, un residence con 160 posti letto, con tanto di cappella privata e<br />

terrazza con vista su San Pietro, che fa capo alla casa generalizia del Sacro Cuore. È tutto di enti<br />

religiosi. Un tesoro immenso che si è accumulato nei decenni grazie a lasciti e donazioni: più di 8<br />

mila l'anno scorso nella sola area di Roma città. Ma non c’è solo la Capitale. <strong>La</strong> Curia vanta<br />

possedimenti cospicui anche nelle roccaforti bianche del Triveneto e della Lombardia: a Verona,<br />

Padova,Trento. Oppure a Bergamo e Brescia, dove gli stessi nipoti di Paolo VI, i Montini, di<br />

mestiere fanno gli immobiliaristi. «Il 20-22% del patrimonio immobiliare nazionale è della Chiesa»,<br />

stima Franco Alemani del gruppo Re, che da sempre assiste suore e frati nel business del<br />

mattone. Senza contare le proprietà all’estero. «A metà degli anni ‘90 i beni delle missioni si<br />

aggiravano intorno ai 800-900 miliardi di vecchie lire, oggi dovrebbero valere dieci volte di più»,<br />

osserva l’immobiliarista Vittorio Casale, massone conclamato che all’epoca era stato chiamato dal<br />

cardinale Jozef Tomko a partecipare ad un progetto di ristrutturazione del patrimonio di<br />

Propaganda Fide, il ministero degli Esteri del Vaticano' (tratto da:<br />

http://lnx.mariostaderini.it/staderini/?q=node/142).<br />

Magistratura<br />

Alcune parole ora sui rapporti tra <strong>Massoneria</strong> e magistratura.<br />

Innanzi tutto va detto che affiliarsi alla <strong>Massoneria</strong> non è reato, in quanto la <strong>Massoneria</strong> non è tra<br />

le 'associazioni segrete' proibite dalla Costituzione italiana con l'articolo 18 ('Sono proibite le<br />

associazioni segrete e quelle che perseguono, anche indirettamente, scopi politici mediante<br />

organizzazioni di carattere militare'); tuttavia 'il Consiglio Superiore della Magistratura ha affermato<br />

con chiarezza l'incompatibilità fra affiliazione massonica e l'esercizio delle funzioni di magistrato'<br />

(http://www.legge-e-giustizia.it/), perchè 'le caratteristiche delle logge massoniche sono quelle di<br />

«un impegno solenne di obbedienza, solidarietà, e soggezioni a principi e a persone diverse dalla<br />

legge» e determinano perciò «come conseguenza inevitabile una menomazione grave<br />

dell'immagine e del prestigio del magistrato e dell'intero ordine giudiziario»' ('I magistrati non<br />

possono essere massoni', Corriere della Sera, 17 gennaio 1995, pag. 1); e secondo la<br />

Cassazione, il giudice massone può essere ricusato dall'imputato, in quanto l'appartenenza a<br />

logge preclude «di per sè l'imparzialità»' del magistrato (<strong>La</strong> Cassazione, 5a sezione penale n°<br />

1563 / 98), in altre parole, perchè - come ha detto il giudice Alfonso Amatucci - 'essere iscritti alla<br />

massoneria significa vincolarsi al bene degli adepti, significa fare ad ogni costo un favore. E l'<br />

224


unico modo nel quale un magistrato può fare un favore è piegandosi ad interessi individuali nell'<br />

emettere sentenze, ordinanze, avvisi di garanzia'.<br />

Esistono allora magistrati che sono massoni? Sì. Per esempio ecco cosa si legge nell'articolo dal<br />

titolo 'E sui magistrati massoni indagherà anche Conso' a firma di Franco Coppola e apparso su <strong>La</strong><br />

Repubblica il 15 luglio 1993: 'Smentiscono, querelano, minacciano fuoco e fiamme. Ma i loro nomi<br />

sono lì, negli atti giudiziari raccolti dalle procure di Palmi e di Torino. Sono le toghe incappucciate, i<br />

magistrati sparsi per il territorio nazionale che hanno giurato fedeltà alla Costituzione e al credo<br />

massonico, qualcuno addirittura aderendo alle logge segrete, quelle espressamente vietate anche<br />

a chi non fa parte dell' ordine giudiziario. Per ora sono usciti fuori 36 nomi, due o tre dei quali<br />

appartenenti a personaggi ormai in pensione che hanno appeso nell'armadio dei ricordi le toghe da<br />

magistrati ma forse non i grembiulini e i cappucci da massoni. E così ora di loro si occupano non<br />

più soltanto il Consiglio superiore della magistratura, che può trasferirli d'ufficio ad altra sede o ad<br />

altra funzione, ma anche il ministro della Giustizia Giovanni Conso e il procuratore generale della<br />

Cassazione Vittorio Sgroi che, come titolari dell' azione disciplinare, possono avviare un<br />

procedimento disciplinare, le cui conseguenze potranno essere, a seconda dei casi, blande o<br />

particolarmente severe' (http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1993/07/15/suimagistrati-massoni-indaghera-anche-conso.html)<br />

Ma nella magistratura esistono anche avvocati, cancellieri, docenti di materie giuridiche, ufficiali<br />

giudiziari, e così via, che sono affiliati alla massoneria. Ed ovviamente tutti costoro, in virtù del loro<br />

giuramento massonico (che recita tra le altre cose: '.... prometto e giuro di non palesare giammai i<br />

segreti della Libera <strong>Massoneria</strong>, di non far conoscere ad alcuno ciò che mi verrà svelato; prometto<br />

e giuro di prestare aiuto ed assistenza a tutti i Fratelli Liberi Muratori sparsi su tutta la superficie<br />

della Terra....'), devono anche loro aiutare i loro fratelli massoni, per cui è ovvio che quando un<br />

massone si troverà indagato o imputato in un processo, egli al 'momento giusto' riceverà una<br />

qualche forma di aiuto dai suoi fratelli che sono nella magistratura (o nella politica) che si<br />

muoveranno come sanno fare loro in questi casi.<br />

Un esempio di inchiesta giudiziaria contro dei massoni 'affossata' è quello dell'inchiesta del<br />

procuratore di Palmi Agostino Cordova da lui avviata nel 1992, a cui abbiamo accennato prima,<br />

che dopo che Agostino Cordova fu trasferito-promosso alla Procura di Napoli nel 1993 e che le<br />

indagini vennero trasferite (per «incompetenza tecnica» della Procura di Palmi a occuparsi della<br />

materia) alla Procura di Roma nel giugno del 1994, rimase pressoché ferma per quasi sei anni, e<br />

poi nel dicembre 2000, il giudice per le indagini preliminari dispose l'archiviazione dell'inchiesta,<br />

nonostante fossero stati raccolti centinaia di faldoni e tantissime fonti di prova sulle attività illecite<br />

di logge italiane con decine di indagati, coinvolgenti influenti personaggi del mondo imprenditoriale,<br />

finanziario, politico e istituzionale, nonché della stessa magistratura, collusi con la ‘ndrangheta con<br />

cui avevano costituito delle vere e proprie società di affari, attraverso le quali si spartivano i<br />

proventi derivanti dagli accordi perversi del sodalizio criminale. Per capire la portata dell'inchiesta<br />

di questo coraggioso magistrato consiglio di leggere Oltre la cupola: massoneria, mafia, politica,<br />

scritto da Francesco Forgione e Paolo Mondani, pubblicato da Rizzoli Editore nel 1994.<br />

Un esempio invece di processo in cui erano imputati dei massoni con evidenti prove di<br />

colpevolezza contro di essi, e che si è concluso con la loro assoluzione, è quello del 'golpe<br />

Borghese'.<br />

Il 'golpe Borghese' fu un colpo di Stato tentato in Italia durante la notte tra il 7 e l'8 dicembre 1970<br />

e organizzato e guidato da Junio Valerio Borghese (ex comandante della X Mas nella repubblica<br />

sociale italiana, e leader dell'organizzazione neofascista Fronte nazionale), allo scopo di impedire<br />

225


l'accesso del Partito Comunista al governo. Il nome del colpo di stato aveva come nome in codice<br />

'Operazione Tora Tora', in ricordo dell'attacco giapponese a Pearl Harbor del 7 dicembre 1941. Tra<br />

i golpisti c'erano oltre che uomini dei servizi segreti e fascisti, anche massoni e mafiosi. In vista del<br />

'golpe Borghese' infatti, la <strong>Massoneria</strong> aveva chiesto l'aiuto di Cosa nostra e della criminalità<br />

organizzata calabrese per averne un appoggio armato.<br />

<strong>La</strong> sera del 7 dicembre 1970, i congiurati - in gran parte armati, e provenienti da varie regioni<br />

d'Italia - si concentrarono nei vari punti prestabiliti della Capitale. Il piano eversivo prevedeva tra le<br />

altre cose, l'uccisione del capo della polizia Angelo Vicari, e l'irruzione al Quirinale di una squadra<br />

di congiurati armati comandati da Licio Gelli (capo della loggia massonica segreta P2) per<br />

sequestrare il presidente della Repubblica Giuseppe Saragat. Ma ecco che poco dopo la<br />

mezzanotte ai congiurati arriva improvviso il contrordine: l'azione golpista è sospesa e rinviata.<br />

L'inchiesta giudiziaria che ne seguì non riuscirà a chiarire le circostanze dell'improvviso contrordine<br />

impartito ai congiurati. Secondo alcuni, la sospensione del golpe è da attribuire alla defezione di un<br />

importante personaggio che avrebbe reso impossibile l'attuazione dell'aspetto strategico del golpe.<br />

Secondo altri, il golpe non fu attuato, benchè avallato dagli USA, a causa dell'imprevista presenza<br />

della flotta russa nel Mediterraneo la notte tra il 7 e l'8 dicembre. Comunque il tentato golpe ci fu.<br />

In merito al procedimento giudiziario e il processo che si tenne contro coloro che furono coinvolti<br />

nel 'Golpe Borghese', ecco cosa dice il senatore Sergio Flamigni, che ha fatto parte della<br />

Commissione Parlamentare sulla Loggia P2: 'Nel procedimento giudiziario scaturito dal «golpe<br />

Borghese» risulteranno coinvolti piduisti di primo piano: il generale Vito Miceli, promosso capo del<br />

Sid per intervento di Licio Gelli presso il ministro della Difesa Mario Tanassi (il cui segretario<br />

particolare, Bruno Palmiotti, e il cui fratello, Vittorio Tanassi, sono affiliati alla Loggia segreta);<br />

Giuseppe Lo Vecchio, colonnello dell'Aeronautica; Giuseppe Casero, ufficiale dell'Aeronautica;<br />

Giovanni Torrisi, ufficiale di Marina; Giovambattista Palumbo, Franco Picchiotti e Antonio<br />

Calabrese, ufficiali dei Carabinieri; Giuseppe Santovito, ufficiale dell'Esercito; il banchiere Michele<br />

Sindona; l'alto magistrato Carmelo Spagnuolo; il consigliere regionale andreottiano Filippo De<br />

Jorio (consigliere di Andreotti a Palazzo Chigi anche dopo il suo coinvolgimento nel tentato golpe).<br />

Tutti costoro risulteranno affiliati alla Loggia P2 nel gruppo Centrale, cioè in diretto collegamento<br />

con Gelli. Nella «Operazione Tora Tora» risulteranno coinvolti anche altri massoni, tra i quali:<br />

Duilio Fanali (capo di Stato maggiore dell'Aeronautica, che nel tentato golpe aveva il compito di<br />

insediarsi nel ministero della Difesa e impartire ordini a tutto l'apparato militare); il costruttore<br />

romano Remo Orlandini; Sandro Saccucci (deputato nelle liste del Msi, nel 1972, per avvalersi<br />

dell'immunità parlamentare); Salvatore Drago (ufficiale medico della Polizia, fedelissimo del<br />

piduista Federico Umberto D'Amato); Gavino Matta e Tommaso Rook Adami (massoni<br />

appartenenti alla Comunione di Piazza del Gesù); Giacomo Micalizio. [....] Benchè nella<br />

«Operazione Tora Tora» abbia avuto un ruolo centrale, Licio Gelli non viene coinvolto nel processo<br />

seguito al «golpe Borghese». Il Venerabile gode infatti di particolari coperture e di ferree protezioni.<br />

Nel luglio 1974, nello studio privato del ministro della Difesa Giulio Andreotti, si tiene una riunione<br />

alla quale partecipano, oltre al ministro: il nuovo capo del Sid ammiraglio Mario Casardi il<br />

comandante dei Carabinieri generale Enrico Mino, il capo dell'ufficio D del Sid generale Gianadelio<br />

Maletti (piduista), e gli ufficiali del Sid colonnello Sandro Romagnoli e capitano Antonio <strong>La</strong>bruna<br />

(piduista). Oggetto della riunione è un dossier compilato dai Servizi sul «golpe Borghese», da<br />

inviare alla magistratura. Il dossier giunto al ministro Andreotti è già stato sottoposto a numerosi<br />

tagli; infatti il capo di Stato maggiore della Difesa, ammiraglio Eugenio Henke, ha disposto la<br />

cancellazione di ogni riferimento ad alcuni collaboratori del Sid. Ma a questo punto è Andreotti che<br />

suggerisce a Maletti di «sfrondare il malloppo e di eliminare i dati non riscontrabili». Così dal<br />

226


apporto scompare il nome di Gelli [....]. Il processo per il «golpe Borghese», celebrato presso il<br />

Tribunale di Roma, consentirà di accertare una serie di gravissimi fatti. Ma tutti gli imputati piduisti,<br />

anche grazie al sotterraneo attivismo di Licio Gelli, verranno assolti. [....]. I gravissimi fatti culminati<br />

nel tentato golpe della notte tra il 7 e l'8 dicembre 1970 subiranno in fasi processuale un inopinato<br />

ridimensionamento. Benchè si sia trattato di un preciso piano eversivo sostenuto da ampi settori<br />

dei vertici militari in collegamento con gruppi armati di civili ramificati in tutto il Paese, a<br />

conoscenza dei comandi Nato e con la partecipazione di Cosa nostra e della 'ndrangheta<br />

calabrese, nel corso dei vari gradi di giudizio il processo si risolverà in un progressivo<br />

insabbiamento, tra proscioglimenti e archiviazioni, fino alla generale assoluzione degli imputati<br />

superstiti da parte della Corte di Cassazione. [....] Le sentenze della Corte di assise di Roma del<br />

14 novembre 1978 e della Corte di assise d'appello del 27 novembre 1984, affermando<br />

l'insussistenza del delitto di insurrezione armata, predisporranno la Corte di cassazione a<br />

trasformare il tentato golpe in un semplice «complotto di pensionati», e ad assolvere tutti gli<br />

imputati. Molti anni dopo, il giudice istruttore del Tribunale di Milano Guido Salvini scriverà infatti<br />

che «una vasta e continuativa trama golpista, corroborata sul piano probatorio anche da numerosi<br />

elementi documentati, [è stata] così ridotta ai progetti velleitari di qualche anziano Ufficiale<br />

nostalgico e di poche Guardie forestali. Certamente non è stato così». Il giudice citerà una serie di<br />

documenti e testimonianze, prove di un'ampia articolazione eversiva di forze: alti ufficiali delle<br />

Forze armate e <strong>Massoneria</strong>, P2 e servizi segreti, mafia siciliana e 'ndrangheta calabrese, strutture<br />

clandestine di militari e civili e gruppi della destra eversiva e neofascista, con sullo sfondo i<br />

comandi della Nato' (Sergio Flamigni, Trame Atlantiche, Kaos Edizioni, Seconda Edizione 2005,<br />

pag. 45-46, 48, 50, 53,54).<br />

A conferma che anche nella magistratura si muove la mano della <strong>Massoneria</strong> vi propongo una<br />

parte di un interessante scritto dal titolo '«Fratellanza giuridica». I magistrati e la massoneria' a<br />

cura di Solange Manfredi, pubblicato sul blog di Paolo Franceschetti il 20 luglio 2010, che credo<br />

renda bene l'idea di questo intreccio, che spiega il perchè certe indagini che coinvolgono massoni<br />

vengono ostacolate o affossate, e dei processi contro esponenti della massoneria finiscono con<br />

l'assoluzione degli imputati.<br />

[....]. Quando mio padre (avvocato) morì, 15 anni fa, nella cassaforte di casa trovai, insieme al suo<br />

tesserino di affiliazione alla massoneria, centinaia di documenti massonici.<br />

Tra questi rinvenni un piccolo libricino rilegato che riportava in copertina:<br />

“Fratellanza Giuridica" Statuto<br />

Appena ne lessi il contenuto rimasi sconvolta, come sconvolti sono rimasti avvocati e giudici (non<br />

massoni ovviamente) a cui l’ho mostrato.<br />

L'esistenza di uno Statuto che, all’interno delle varie logge (e quindi tra massoni già vincolati dal<br />

giuramento di silenzio, assistenza ed aiuto reciproci e dal divieto di denunciare un fratello al<br />

Tribunale profano [ 1]), univa in una “più fraterna collaborazione” avvocati – cancellieri – docenti di<br />

materie giuridiche – dottori commercialisti – magistrati – notai – ragionieri ed ufficiali giudiziari, in<br />

altri termini tutti i tasselli “sensibili” di un Tribunale, era sconvolgente.<br />

Un legame così stretto tra i protagonisti delle vicende giudiziarie si prestava veramente a<br />

deviazioni infinite.<br />

227


Il fatto, poi, che gli elenchi di questa “Fratellanza Giuridica” fossero a disposizione dei massoni<br />

iscritti alle varie logge italiane poteva rendere ogni Tribunale raggiungibile da qualsiasi fratello in<br />

cerca di aiuto massonico.<br />

Nessun rischio a chiedere un “aiutino”: il massone infatti ha giurato sia di aiutare sia di non<br />

denunciare mai un fratello al Tribunale profano. Non a caso ogni scandalo che ha riguardato<br />

magistrati e massoni è sempre stato originato dalla scoperta di documenti durante una<br />

perquisizione o, come in questo caso, da intercettazioni telefoniche; ma mai in nessun caso<br />

un'indagine ha avuto origine dalla denuncia di un fratello verso un altro fratello.<br />

Se all'interno della stessa loggia, della stessa cittadina, si ritrovano regolarmente per studiare,<br />

lavorare, o altro... avvocati, cancellieri, magistrati e ufficiali giudiziari, si sa, l'occasione fa l'uomo<br />

ladro. <strong>La</strong> frequentazione, l'amicizia, ma, soprattutto, il giuramento di reciproco aiuto ed assistenza,<br />

fanno sì che in queste "logge" possa scattare la richiesta di “aiutino”. In fondo, per insabbiare un<br />

processo, per depistare, per creare confusione, basta poco: una notifica sbagliata, un fascicolo<br />

sparito, una nullità non rilevata, ecc.. piccoli errorini, idonei a deviare il corso di un processo; ma<br />

errorini per cui in Italia non si rischia assolutamente nulla.<br />

Certo si parla di possibilità, non è detto che accada però, come già sottolineato, l'occasione fa<br />

l'uomo ladro.<br />

Proprio per questo i magistrati ed avvocati più attenti a livello deontologico (non vi preoccupate, è<br />

una razza ormai quasi estinta) evitano le frequentazioni con avvocati almeno dello stesso foro in<br />

cui esercitano.<br />

Il motivo di tale comportamento è chiaro (o dovrebbe esserlo) il giudizio del magistrato, per non<br />

lasciare adito ad alcun dubbio, deve essere il più possibile scevro da condizionamenti di<br />

qualunque genere.<br />

Chi frequenta i Tribunali, invece, spesso si trova a dover costatare comportamenti ben diversi, e si<br />

può incappare in situazioni in cui avvocati e magistrati dello stesso foro dividono l'affitto di una<br />

garconier con cui andare con le rispettive amanti.<br />

Sarà, dunque, forse un caso che più di 7 processi su dieci saltano per notifiche sbagliate? Sarà<br />

forse un caso che spesso le indagini o processi che vedono coinvolti massoni hanno un iter<br />

burrascoso con avocazioni di indagine (Why not, Toghe Lucane), trasferimenti di sede (Piazza<br />

Fontana, Golpe Sogno, Scandalo loggia P2) od altro?<br />

Probabilmente si, non vogliamo in alcun modo pensar male anche se, come diceva Andreotti, a<br />

pensar male si fa peccato ma, raramente, si sbaglia.<br />

Trascrivo qui il contenuto dello Statuto rinvenuto tra i documenti di mio padre.<br />

Ovviamente, e per estrema correttezza, avverto il lettore che non posso assicurare che detto<br />

statuto sia vero, ma, dati i rapporti che intratteneva mio padre (avvocato), ciò che mi aveva detto<br />

riguardo i magistrati che frequentavano regolarmente la nostra casa e il fatto di averlo rinvenuto<br />

all’interno di una cassaforte insieme a centinaia di documenti giuridici firmati da “fratelli”, mi fa<br />

propendere per il si.<br />

Se così fosse parrebbero esistere "Fratellanze" costituite esclusivamente da magistrati, avvocati,<br />

cancellieri, ufficiali giudiziari, professori universitari, ecc.. le cui "deviazioni" potrebbero<br />

condizionare il sistema giudiziario ostacolando il corso di processi importanti.<br />

228


1<br />

A.G.D.G.A.D.U.<br />

GRAN LOGGIA NAZIONALE<br />

DEI LIBERI MURATORI D’ITALIA<br />

“GRANDE ORIENTE D’ITALIA”<br />

*<br />

STATUTO<br />

DELLA<br />

“FRATELLANZA GIURIDICA”<br />

(Approvato a Roma, il 21 settembre 1968)<br />

<strong>La</strong> Fratellanza Giuridica è costituita da Fratelli attivi e quotalizzanti nelle rispettive Logge della Comunione<br />

italiana, appartenenti alle seguenti categorie professionali, e che ne facciano domanda: avvocati e<br />

procuratori legali –cancellieri – docenti di materie giuridiche – dottori commercialisti – magistrati – notai –<br />

ragionieri – ufficiali giudiziari.<br />

2<br />

<strong>La</strong> Fratellanza Giuridica ha come principali finalità: a) Dare, quando richiestane, pareri giuridici al Grande<br />

Oriente o ai vari Organi massonici, attraverso la Gran Segreteria; b) Promuovere lo studio dei problemi<br />

interessanti i vari aspetti del diritto, internazionale e nazionale, e quelli delle singole categorie iscritte alla<br />

Fratellanza; c) Consentire una più fraterna collaborazione, nell’ambito di ciascuna categoria, per l’esercizio<br />

dell’attività degli iscritti; d) Indicare nominativi di difensori d’ufficio, se richiestane dai Tribunali massonici; e)<br />

Curare la raccolta della giurisprudenza delle decisioni degli organi giudiziari massonici, anche comparata<br />

con l’opera giudiziaria delle altre Comunioni regolari; f) Studiare ed approfondire ogni altra questione<br />

attinente all’esercizio professionale degli iscritti, nel rispetto delle leggi e delle tradizioni massoniche.<br />

3<br />

<strong>La</strong> Fratellanza Giuridica ha sede presso il suo Presidente effettivo.<br />

Essa può essere sciolta in qualunque momento, o per decisione del Gran Maestro, previo il parere<br />

favorevole del Consiglio dell’Ordine, o per decisione dell’Assemblea degli iscritti.<br />

Le elezioni e le decisioni dei vari Organi della Fratellanza Giuridica sono valide a maggioranza semplice ed<br />

impegnano anche gli assenti e, per il caso di scioglimento, con il voto favorevole di almeno due terzi degli<br />

iscritti.<br />

Le cariche non sono rinunciabili ed impegnano gli eletti sino a quando non siano accettate eventuali loro<br />

dimissioni, da inoltrarsi al Consiglio Direttivo.<br />

4<br />

Sono Organi della Fratellanza Giuridica:<br />

a) L’Assemblea degli iscritti;<br />

229


) Il Consiglio Direttivo;<br />

c) L’Ufficio di Presidenza;<br />

d) Ufficio di Segreteria e Tesoreria.<br />

5<br />

L’Assemblea degli iscritti è convocata dall’Ufficio di presidenza almeno una volta l’anno, entro il 31 marzo, o<br />

quando appaia opportuno, ovvero quando gliene faccia richiesta la maggioranza semplice del Consiglio<br />

Direttivo oppure almeno un quinto degli iscritti.<br />

Alla Assemblea sono demandate tutte le decisioni comunque riguardanti la Fratellanza Giuridica, anche<br />

nelle materie di spettanza dei singoli Organi.<br />

6<br />

Il Consiglio Direttivo è composto dai Delegati circoscrizionali, che durano in carica tre anni e sono rieleggibili.<br />

I Delegati circoscrizionali vengono eletti, anche mediante schede inviate per posta, dagli iscritti alla<br />

Fratellanza Giuridica, nell’ambito delle circoscrizioni regionali massoniche.<br />

Il Consiglio Direttivo si riunisce per convocazione dell’Ufficio di Presidenza, almeno due volte l’anno, ovvero<br />

quando ne faccia richiesta, allo stesso Ufficio di Presidenza, almeno un terzo dei suoi membri.<br />

7<br />

Le riunioni del Consiglio Direttivo sono valide con la presenza di almeno la metà dei suoi componenti. In<br />

caso di parità di voti prevale quello del presidente.<br />

8<br />

Ciascun delegato circoscrizionale deve promuovere riunioni di iscritti, iniziative e attività varie, nell’ambito<br />

della propria circoscrizione, in armonia con le leggi massoniche, con le finalità della Fratellanza Giuridica,<br />

con le deliberazioni dell’Assemblea e del Consiglio Direttivo.<br />

9<br />

L’Ufficio di Presidenza è composto:<br />

a) Dal Gran Maestro;<br />

b) Dal presidente effettivo, che viene eletto dal Consiglio Direttivo;<br />

c) Da un Vice-Presidente.<br />

Al Presidente effettivo (o, in caso di suo impedimento o assenza, al Vice-Presidente) spettano la<br />

rappresentanza, la direzione, le decisioni di ordinaria amministrazione della Fratellanza Giuridica.<br />

10<br />

L’Ufficio di Segreteria è composto:<br />

a) Dal Gran Segretario;<br />

230


) Da un Segretario o da un Vice-Segretario, nominati dal Consiglio Direttivo, ai quali spetta la tenuta degli<br />

schedari, dei verbali, della corrispondenza della Fratellanza Giuridica. L’Ufficio di Segreteria effettua il<br />

controllo annuale della regolare appartenenza alle Logge della Comunione di tutti gli iscritti della Fratellanza.<br />

Il Segretario o il Vice-Segretario possono essere eletti anche al difuori del Consiglio Direttivo, nel qualcaso vi<br />

partecipano senza diritto di voto.<br />

11<br />

Il Tesoriere è nominato da Presidente effettivo, anche non fra i Delegati circoscrizionali, nel qual caso<br />

partecipa al Consiglio Direttivo senza diritto di voto.<br />

Il Tesoriere cura l’amministrazione, la contabilità, la riscossione delle quote e degli eventuali contributi<br />

volontari, e quant’altro attiene alla economia della Fratellanza Giuridica.<br />

Il Tesoriere redige, entro il 31 dicembre di ciascun anno il bilancio consuntivo degli incassi e delle spese, ed<br />

un bilancio preventivo per l’anno successivo, da sottoporre all’approvazione dell’Assemblea.<br />

12<br />

Per far fronte alle spese di organizzazione e funzionamento della Fratellanza Giuridica, tutti gli iscritti devono<br />

versare una quota annuale.<br />

13<br />

Entro il 31 maggio di ciascun anno il Consiglio Direttivo:<br />

a) Predispone ed approva bilanci consuntivi e preventivi redatti dal Tesoriere da sottoporre all’Assemblea;<br />

b) Fissa l’ammontare della quota annuale obbligatoria a carico degli iscritti;<br />

c) Redige una relazione morale sull’attività compiuta nell’anno precedente che, se approvata<br />

dall’Assemblea, viene inviata alla Gran Maestranza;<br />

d) Delibera la destinazione delle somme pervenute per contributi volontari dai vari iscritti.<br />

14<br />

Ogni notizia relativa agli elenchi degli iscritti potrà essere chiesta e fornita dai rispettivi Delegati<br />

circoscrizionali, a ciascuno dei quali tali elenchi verranno consegnati, ovvero, in mancanza, dall’Ufficio di<br />

Segreteria.<br />

15<br />

Il presente Statuto potrà essere modificato con delibera di almeno un terzo degli iscritti, i Assemblea.<br />

16<br />

E’ demandata al Consiglio Direttivo la formulazione del regolamento di attuazione del presente Statuto.<br />

Note:<br />

[1] Come rivela una sentenza a sezioni unite del Tribunale massonico del 28/X/1978, per il principio n. 1<br />

Cap. IV degli <strong>Antichi</strong> Doveri” il massone anche se a conoscenza di un reato non può neanche minacciare di<br />

denunciare un fratello a quello che viene definito “Tribunale Profano”, ovvero l’organo giudiziario previsto<br />

dalla Costituzione italiana, pena l'immediata espulsione dalla loggia.<br />

Da: http://paolofranceschetti.blogspot.it/2010/07/fratellanza-giuridica-imagistrati-e-la.html<br />

231


Peraltro, vorrei anche dire che quando un magistrato (o un politico e così via) afferma: «<strong>La</strong><br />

massoneria? Io l’ho lasciata da tempo…», e non prova in alcuna maniera questa sua<br />

affermazione, quello che intende dire è che in effetti lui non ha lasciato la <strong>Massoneria</strong>, ma soltanto<br />

che si è messo 'in sonno', che nel linguaggio massonico significa che un massone ha deciso per<br />

sue esigenze personali di autosospendersi dai lavori rituali e dalla vita dell'ordine, ma egli rimane a<br />

tutti gli effetti un massone obbligato ad osservare il giuramento massonico, pena gravissime<br />

conseguenze per la sua vita; e questa sua condizione di 'dormiente' è revocabile in qualsiasi<br />

momento e quando uscirà dal suo stato di 'sonno' i suoi fratelli massoni faranno festa.<br />

232


Capitolo 10<br />

<strong>Massoneria</strong>, Illuminati e Gesuiti<br />

L'ordine degli Illuminati<br />

L'Ordine degli Illuminati è il nome di una società segreta bavarese del secolo XVIII. Venne fondato<br />

a Ingolstadt (Germania) il 1 maggio del 1776 dal Gesuita Johann Adam Weishaupt (1748-1830 - di<br />

origine ebraica e quindi convertito al Cattolicesimo), che era docente di diritto canonico<br />

all'Università dei Gesuiti di Ingolstadt, assieme agli studenti Anton von Massenhausen (1758-1815)<br />

e Max Merz (1758-1807). Adam Weishaupt professava idee occulte infatti sosteneva che «ogni<br />

uomo capace di trovare in se stesso la Luce Interiore... diventa eguale a Gesù, ossia Uomo-Re...»,<br />

e che Dio è ogni cosa: «...tutte le religioni si fondano sull'impostura e le chimere, che tutte<br />

finiscono per rendere l'uomo debole, strisciante e superstizioso, che tutto, nel mondo, è materia e<br />

che Dio e il mondo non sono che un'unica cosa». <strong>La</strong> società subì una riorganizzazione con<br />

l'affiliazione nel 1780 del barone Adolf von Knigge (1752-1796), il quale conosceva i rituali<br />

massonici e suggerì quindi a Weishaupt una riorganizzazione. L'organizzazione della setta era<br />

simile a quella massonica, aveva struttura piramidale e diversi gradi di iniziazione a cui<br />

corrispondeva una consapevolezza progressiva dei segreti della setta e un maggiore potere. Solo<br />

gli adepti dei gradi superiori erano a conoscenza dell'ultimo scopo dell'Ordine, del vero illuminismo,<br />

questi capi parlavano di questo scopo agli altri adepti, senza mai dire in che cosa consistesse.<br />

Questa massoneria illuminata aveva anche tre gradi inferiori a cui potevano accedere tanti adepti<br />

che in realtà non venivano iniziati sui veri segreti della setta, ma allo stesso tempo costituivano<br />

quella parte dell'Ordine che si infiltrava dappertutto nella società. <strong>La</strong> maggior parte dei membri<br />

appartenevano già ad altre società segrete e ricoprivano posizioni di prestigio nel clero, nella<br />

nobiltà, nella magistratura, nell'esercito, in ambito culturale, oppure erano rinomati avvocati. Anche<br />

molti personaggi illustri si associarono all'Ordine degli Illuminati. Pare che tra gli Illuminati figurava<br />

anche il compositore massone Wolfang Amadeus Mozart, il cui Flauto Magico è pieno di allusioni<br />

massoniche e illuministiche, essendo un'opera pro-Illuminati.<br />

Weishaupt, che era soprannominato Spartacus, avendo compreso il vantaggio che avrebbe avuto<br />

dall'aderire alla <strong>Massoneria</strong>, in quanto avrebbe ottenuto il consenso dei numerosi massoni sparsi<br />

per tutto il mondo, dal 1777 assieme ai suoi compagni Illuminati aderì alla loggia massonica<br />

Theodore del Buon Consiglio di Monaco. Anche gli altri membri della setta si infiltrarono<br />

velocemente nelle logge che alla fine del 1700 si stavano diffondendo un po' in tutta Europa e a<br />

queste diedero un forte impulso rivoluzionario. Nel 1782 poi ci fu il Congresso di Wilhelmsbad che<br />

sancì in maniera ufficiale l'alleanza dell'Ordine degli Illuminati con la <strong>Massoneria</strong>. A quello storico<br />

Congresso c'erano i rappresentanti di circa 3 milioni di membri appartenenti a società segrete<br />

europee, e i rappresentanti degli Illuminati riuscirono a far adottare i piani organizzativi che gli<br />

Illuminati avevano formulato (Gary Allen, «Illumunism, The Great Conspiracy», American Opinion,<br />

233


[June, 1976], pag. 47-49), e per questa ragione se ne andarono via completamente soddisfatti<br />

dall'esito.<br />

Ma qual'era l'obbiettivo di questo Ordine? Essenzialmente quello di creare un unico governo<br />

mondiale portando le nazioni all'eliminazione di ogni forma di governo e di religione già esistente.<br />

In altre parole, creare un nuovo ordine mondiale. E per portare a compimento questo loro progetto<br />

usavano la dissimulazione, infatti Weishaupt ebbe a dichiarare: 'Esso [l'Ordine degli Illuminati] non<br />

deve mai apparire con il proprio nome, bensì occultarsi sotto il nome di un'altra società. Le logge<br />

inferiori della <strong>Massoneria</strong> sono intanto il velo più conveniente al nostro grande oggetto, perchè il<br />

mondo è già abituato a non aspettarsi dai massoni nulla di grande e che meriti attenzione. Inoltre,<br />

al nostro scopo meglio si adatta la forma di società erudita o letteraria, e se la <strong>Massoneria</strong> non<br />

fosse esistita, questo è il mascheramento che si sarebbe dovuto adottare. E potrebbe essere non<br />

soltanto un costume, ma anche un potente strumento nelle nostre mani. Instituiremo società e<br />

centri letterari, che saranno tutti sotto la nostra direzione, sostenendoli con le nostre opere, per<br />

piegare l'opinione pubblica a nostro piacere' (citato in Arthur Goldwag, Il Libro che la <strong>Massoneria</strong><br />

non ti farebbe mai leggere, Newton Compton Editori, Roma 2011, pag. 237). In altre parole, gli<br />

Illuminati decisero di servirsi dei massoni per raggiungere il loro obbiettivo, e difatti Johann Adam<br />

Weishaupt ebbe a dichiarare anche: 'I massoni, devono esercitare l'autorità sugli uomini di ogni<br />

stato, di ogni nazione, di ogni religione, dominarli senza alcuna costrizione esterna, tenerli uniti con<br />

legami durevoli, ispirando a tutti uno stesso spirito, diffondere ovunque uno stesso spirito, nel<br />

massimo silenzio e con tutta l'operosità possibile, dirigere tutti gli uomini sulla terra per lo stesso<br />

fine. E nell'intimità delle società segrete che si deve conoscere come preparare l'opinione"<br />

(Emmanuel Barbier, Les Infiltrations maconniques dans d'Eglise, Ed. Desclée de Brouwer et Cie,<br />

Paris 1910, p. 3).<br />

<strong>La</strong> banconota del dollaro americano contiene sul suo retro il simbolo degli Illuminati, cioè la piramide (tronca) con<br />

l'occhio onniveggente in cima ad essa, e con la data della nascita dell'Ordine degli Illuminati scritta in numeri romani<br />

sulla base della piramide, e con la scritta in latino Novus Ordo Seclorum che significa 'nuovo ordine delle epoche'.<br />

'Annuit Coeptis' significa invece 'Egli favorisce le nostre imprese'.<br />

234


Nel 1785 il movimento degli Illuminati parve disgregarsi, perchè le autorità bavaresi si misero a<br />

perseguire gli Illuminati (come anche i Massoni) per tradimento contro lo stato ed eresia e<br />

arrestarono diversi di loro, ma in realtà i suoi membri si erano sparsi in tutto il mondo, continuando<br />

a promuovere gli ideali dell'Ordine operando in segreto dietro il paravento della <strong>Massoneria</strong>.<br />

Gli Illuminati hanno dunque continuato ad esistere fino ad oggi. Esistono, e la loro sede, se così si<br />

può chiamare, è negli Stati Uniti d'America. Praticamente gli Illuminati si fondano sul Rito<br />

Scozzese antico ed accettato che ha il suo epicentro a Washington. Infatti secondo quanto dice<br />

Leo Zagami, che dichiara di essere un ex membro degli Illuminati, gli Illuminati sono parte<br />

integrante del Rito Scozzese Antico ed Accettato, e la prova è nella premessa al Rituale nel IV<br />

grado del Rito Scozzese Antico ed Accettato, noto come Il libro Dell'obbedienza e del Segreto -<br />

Rituale per i Maestri Segreti, approvato dal Supremo Consiglio dei Sovrani Grandi Ispettori<br />

Generali del 33° e ultimo grado per la Giurisdizion e Massonica Italiana Grande Oriente d'Italia<br />

Palazzo Giustiniani: 'I gradi Superiori - alcuni dei quali conferiti per comunicazione - trovarono e<br />

trovano una esoterica giustificazione nella necessità di una più completa ed idonea espansione del<br />

pensiero muratorio e di raccogliere in essi quelle scuole iniziatiche anteriori che trovarono nella<br />

Libera Muratoria il loro naturale complemento e l'officina più adatta alle loro speculazioni: così gli<br />

Alchimisti, I Franchi Giudici, gli Illuminati, i Neotemplari, ecc. [...] Tutti questi sistemi, pur nella loro<br />

primitiva semplicità, debbono essere considerati come i più sicuri antecessori del Rito Scozzese<br />

Antico e Accettato, sia dal punto di vista iniziatico, sia da quello storico' (in Leo Lyon Zagami, Le<br />

confessioni di un Illuminato, Uno Editori, Vol. 1, 2012, pag. 20).<br />

Si dice che l'Ordine degli Illuminati è una realtà potente e che il nocciolo duro di essa siano le più<br />

importanti famiglie americane o americanizzate, dai Kennedy ai Rockefeller, dai Rothschild agli<br />

Onassis. Certo, loro non si fanno chiamare Illuminati, ma questo è irrilevante perchè sono loro che<br />

portano avanti gli obbiettivi e i metodi operativi enunciati da Weisphaupt. Quindi è relativo il fatto<br />

che in America non si facciano chiamare Illuminati, perchè di fatto lo sono. Sono loro infatti che<br />

stanno ricercando di instaurare sulla terra quello che loro chiamano il Nuovo Ordine Mondiale.<br />

E a conferma di ciò c'è quello che ha affermato Aaron Russo (1943-2007), un produttore<br />

cinematografico americano e politico, durante una intervista rilasciata poco tempo prima di morire<br />

al giornalista Alex Jones. Il Russo infatti ha parlato di alcune cose che ha saputo personalmente<br />

da Nicholas Rockefeller (di cui è stato per un tempo amico) sull'intento di una elite di governare il<br />

mondo intero. Russo afferma che Rockefeller (della potentissima dinastia bancaria e finanziaria dei<br />

Rockefeller) gli chiese, durante una conversazione privata, se fosse disposto a far parte del<br />

Consiglio per le Relazioni Estere (Council on Foreign Relations, CFR), ma Russo rifiutò l'invito<br />

spiegando di non essere interessato a 'schiavizzare la gente'. Russo poi dice: 'Gli chiesi quale era<br />

il senso di tutto ciò'. Aggiunsi: 'Avete tutto il denaro e tutto il potere di cui avete bisogno, quale è il<br />

vostro fine ultimo?”. Rockefeller rispose: 'Il fine ultimo è di far mettere in tutti il microchip, per<br />

controllare l'intera società, per far controllare il mondo dai banchieri e dagli appartenenti all'élite'<br />

(video su Youtube: http://youtu.be/MZnGkSVVOug - min. 28).<br />

Ma credo che la migliore conferma venga da David Rockefeller Sr. (1915-) l'attuale patriarca della<br />

famiglia Rockefeller, che nel suo libro autobiografico dal titolo Memorie, confessa candidamente:<br />

'Alcuni credono persino che noi [la famiglia Rockefeller] facciamo parte di una cabala segreta che<br />

manovra contro i migliori interessi degli Stati Uniti, definendo me e la mia famiglia 'internazionalisti'<br />

e [ci accusano] di complottare con altri nel mondo di costruire una struttura politica ed economica<br />

globale più integrata, un unico mondo, se volete. Se questa è l’accusa, mi dichiaro colpevole e<br />

sono orgoglioso di esserlo” (David Rockefeller, Memoirs, Random House, New York, 2002, pag.<br />

405).<br />

235


Agli Illuminati degli USA fanno riferimento gli Illuminati d'Italia fondati da Giuliano di Bernardo, ex<br />

Gran Maestro del GOI, nel 2002 (con sede a Piazza di Spagna a Roma). Infatti il Di Bernardo ha<br />

affermato: «Questo perchè gli Illuminati americani hanno sempre svolto un ruolo importante nella<br />

finanza internazionale. Quindi io mi sono ricollegato storicamente agli Illuminati di Baviera, di cui<br />

ho messo in evidenza i limiti e le differenze. Ma, nel presente, ho fatto riferimento agli Illuminati<br />

degli Stati Uniti» (in Ferruccio Pinotti, Fratelli d'Italia, pag. 475).<br />

Dunque, il Di Bernardo non vuole ripetere gli errori storici degli Illuminati di Baviera, la cui colpa<br />

principale fu - secondo lui - quella di abbandonare l'idea universale originaria per appiattirsi sulla<br />

massoneria.<br />

Lui quindi ha l'idea universale degli Illuminati, e quindi il suo progetto è di creare un potere<br />

veramente mondiale, unendo un pò tutti i poteri secolari e le istituzioni nazionali e internazionali, e<br />

in questo progetto ha un ruolo forte l'economia e la finanza. Ascoltate cosa afferma: «Quando le<br />

istituzioni nazionali e internazionali sono in crisi, quando la società è conflittuale e a tale<br />

conflittualità non esiste soluzione, allora è necessario ritornare all'uomo, al singolo uomo, all'uomo<br />

di qualità, all'uomo illuminato e porlo al centro dell'universo. Uomini illuminati, senza distinzione di<br />

sesso, razza, lingua, religione e cultura, si incontrano per creare una comunione universale il cui<br />

compito principale è quello di difendere i princìpi e i valori che possono dare all'uomo benessere e<br />

felicità. Saranno questi Illuminati - filosofi, scienziati, medici, matematici, artisti, giuristi, economisti,<br />

imprenditori, comunicatori, sportivi, musicisti - a costruire il faro che respingerà le tenebre che<br />

avvolgono l'umanità' (Ibid., pag. 466-467). E noi sappiamo bene cosa intendono i cosiddetti<br />

Illuminati per tenebre, cioè i dogmi del Cristianesimo che loro odiano fortemente.<br />

E questo progetto degli Illuminati - che naturalmente è portato avanti da un piccolo numero di<br />

individui - pare che abbia un forte consenso, secondo il fondatore: 'Ad altissimi livelli vi è<br />

certamente comprensione, e quindi predisposizione verso il progetto degli Illuminati. Disponibilità a<br />

condividerlo. <strong>La</strong> visione degli Illuminati è naturalmente di tipo elitario. Non in senso negativo, ma è<br />

una realtà in cui bisogna conoscere, sapere di storia, filosofia, diritto. Essere Illuminati significa<br />

essere uomini di qualità, essere in grado di capire e quindi di condividere. Non può essere un<br />

fenomeno di massa come la massoneria, dove non c'è più un'analisi della preparazione culturale<br />

dei candidati. Gli Illuminati devono rimanere pochi, non possiamo introdurre persone dei livelli più<br />

bassi, questo può produrre un inquinamento' (Ibid., pag. 476). Vicina agli Illuminati sembra esserci<br />

anche il B'nai B'rith, che come abbiamo visto è una potente organizzazione massonica facente<br />

parte della lobby ebraica americana. D'altronde, il Di Bernardo nel 1992 aveva fondato in Svizzera<br />

la Fondazione Dignity (un progetto come quello degli Illuminati) in cui era coinvolto anche Abraham<br />

Foxman della potente Anti-Defamation League, che però dopo poco tempo fu sciolta dallo stesso<br />

Di Bernardo in seguito ad un articolo molto pesante del giornalista Vittorio Feltri contro la<br />

fondazione, in cui affermava tra le altre cose che era stata 'scoperta la loggia segreta di Di<br />

Bernardo' (cfr. Ibid., pag. 474). Comunque il Di Bernardo ha poi fondato un Ordine Cavalleresco<br />

chiamato Dignity Order che è attivo ed ha anche un sito internet (http://www.dignityorder.com/):<br />

ordine che viene presentato dal fondatore come un Ordine per la difesa della dignità dell'uomo e di<br />

cui fanno parte anche massoni.<br />

Gli Illuminati d'Italia sono strutturati in maniera gerarchica: si entra con il grado di quadrato, si<br />

diventa cerchi e infine triangoli. Per entrare a farne parte, bisogna essere presentati e la proposta<br />

deve essere votata ed accettata. C'è anche un rito di iniziazione che però è segreto, infatti dice il<br />

Di Bernardo al giornalista Ferruccio Pinotti: «... quello non posso spiegarglielo» (Ibid., pag. 471).<br />

Le categorie che formano gli Illuminati sono dodici: Filosofia, Scienze naturali e matematiche,<br />

Scienze bio-mediche, Scienze umane e sociali, Scienze ingegneristiche, Architettura e ambiente,<br />

236


Diritto, Economia e finanza, Arte, Religione, Relazioni internazionali, Comunicazione. Ogni<br />

categoria è presieduta da un coordinatore e i dodici coordinatori formano il Supremo Consiglio<br />

degli Illuminati, che è presieduto dal Sovrano Grande Illuminato. E questo in breve per quello che<br />

concerne gli Illuminati. Superfluo dirvi che costoro camminano nelle tenebre, non avendo la luce<br />

della vita che è Cristo Gesù, il Figlio di Dio, che è morto per i nostri peccati e risorto per la nostra<br />

giustificazione.<br />

Ora, passiamo ad esaminare alcuni gruppi o società che si propongono di costruire il Nuovo<br />

Ordine Mondiale enunciato dagli Illuminati. Li metterò in ordine di data di fondazione.<br />

Teschio e Ossa<br />

Skull and Bones ('Teschio e ossa') è una società segreta che ha la sua sede presso la prestigiosa<br />

Università di Yale (a New Haven nel Connecticut). Fu fondata nel 1832 da William H. Russell<br />

(1809-1885). Questa società è conosciuta con svariati pseudonimi, tra cui Fratellanza della morte<br />

(in inglese Brotherhood of Death), Loggia 322, e L'Ordine. Loro si chiamano anche 'The Knights of<br />

Eulogia', ossia i 'Cavalieri di Eulogia' che è la dea dell'eloquenza a cui i membri rendono il culto<br />

durante le loro cerimonie. <strong>La</strong> denominazione sociale ufficiale dell'organizzazione è Russell Trust<br />

Association. <strong>La</strong> sede principale di questa diabolica società è in un edificio all'interno del vecchio<br />

campus di Yale chiamato 'la tomba' (vedi foto), dove avvengono riti diabolici in onore del diavolo.<br />

Alexandra Robbins, autrice del libro 'Secrets of the Tomb' [Segreti della Tomba], sostiene che «Riti<br />

e rituali di questa setta sono una via di mezzo fra Harry Potter e il conte Dracula con alterni ruoli<br />

per personaggi come il Diavolo, il Papa e Don Chisciotte, che nomina 'cavaliere di Eulogia' il nuovo<br />

entrato posandogli una spada sulla spalla sinistra». Studenti dell'università di Yale hanno spesso<br />

affermato che nelle notti in cui avvengono le cerimonie nella 'tomba' hanno sentito grida acute e<br />

raccapriccianti provenire dall'interno della tomba.<br />

Sia George W. Bush (presidente degli Stati Uniti dal 2000 al 2008) che il senatore democratico<br />

John F. Kerry (candidato alle presidenziali 2004, poi sconfitto dallo stesso Bush) sono membri<br />

degli Skull and Bones. Anche il padre di George Bush fa parte di questa società. Ma di essa hanno<br />

fatto parte e fanno parte molti altri personaggi influenti e potenti, che fanno tutti parte di coloro che<br />

vogliono instaurare un nuovo ordine mondiale: ossia degli Illuminati.<br />

Gli iniziati a questa diabolica società sono comunemente chiamati Bonesmen, ed hanno l'obbligo<br />

di negare sempre la loro appartenenza alla Skull and Bones. Ogni anno tra gli studenti della Yale<br />

University 15 entrano a far parte di questa società occulta.<br />

Quello che segue è un articolo dal titolo 'Il segreto che unisce Bush e Kerry' scritto dal giornalista<br />

Maurizio Molinari sull'appartenenza di Bush e Kerry a questa società.<br />

'Possibili rivali nelle urne il prossimo 2 novembre, George W. Bush e John F. Kerry hanno differenti<br />

vite alle spalle e opposte visioni della società americana, ma ciò che li accomuna è l’essere<br />

entrambi dei «Bonesmen», ovvero membri della elitaria setta segreta «Skull & Bones» (Teschio ed<br />

Ossa) nella quale vennero cooptati durante i rispettivi periodi di studio passati all’Università di<br />

Yale. Fondata 172 anni fa sul modello di analoghe associazioni segrete tedesche e con sede in un<br />

edificio di Yale denominato «The tomb» (la Tomba), la setta è fra le più esclusive, potenti e meno<br />

237


conosciute degli interi Stati Uniti. Per decenni ha ammesso solo i figli dell’aristocrazia «wasp»<br />

(bianca anglosassone e protestante) capaci di dimostrare di avere tre doti: pedigree famigliare e<br />

scolastico al di sopra di ogni sospetto, passione per l’avventura alle frontiere della natura e abilità<br />

nell’arte militare.<br />

Dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale sono caduti uno dopo l’altro i veti nei confronti di<br />

ebrei, afroamericani, omosessuali e – solo negli ultimi anni – donne, ma basta scorrere l’elenco dei<br />

circa 800 membri attuali per accorgersi che la grande maggioranza sono ancora soprattutto<br />

«wasp», legati da vincoli di parentela e amicizia.<br />

Nulla da sorprendersi, dunque, se la «Tomba» è diventata un’anticamera del potere americano: da<br />

qui sono passate tre generazioni di Bush, l’ex presidente William Howard Taft, l’ex ambasciatore<br />

americano nella Mosca di Stalin, Averell Harriman, il fondatore del settimanale «Time» Henry<br />

Luce, capi della Cia come James Woolsey, neoconservatori come il sottosegretario agli armamenti<br />

John Bolton e il braccio destro di Cheney, Lewis Libby, nonché schiere di 007, giudici della Corte<br />

Suprema, deputati, senatori e diplomatici inclusi Paul Bremer III, attuale capo dell’amministrazione<br />

militare alleata in Iraq, e democratici come John Kerry.<br />

Quando si trattò di designare il nuovo capo della Sec (la Consob d’America) per far fronte agli<br />

scandali finanziari che hanno scosso Wall Street, George W. ha scelto William Donaldson,<br />

«Bonesmen» classe 1953. A Prescott Bush, nonno dell’attuale presidente, la tradizione attribuisce<br />

la guida del raid notturno per impossessarsi del teschio del capo indiano Geronimo che viene<br />

utilizzato nel rito di iniziazione come poggiapiedi del novizio, mentre è di pochi mesi fa lo «scoop»<br />

del giornale universitario secondo il quale l’ultima generazione di «Bonesmen» sarebbe riuscita a<br />

far di meglio, impossessandosi del teschio del comandante ribelle messicano Pancho Villa. Ron<br />

Rosenbaum, editorialista del «New York Observer», ha dedicato trent’anni di lavoro a penetrare i<br />

segreti della setta spartana e fra le pratiche iniziatorie sulle quali ha raccolto testimonianze vi sono<br />

la lotta libera a corpo totalmente nudo e il dovere di confessare ogni dettaglio della passata vita<br />

sessuale stando stesi nudi dentro una bara, circondati dagli altri membri della setta seduti su dei<br />

panni in rituale silenzio, in una sala gelida e a luci basse.<br />

«Riti e rituali di questa setta sono una via di mezzo fra Harry Potter e il conte Dracula – ha<br />

raccontato alla tv Cbs Alexandra Robbins, autrice del libro «Secret of the Tomb» - con alterni ruoli<br />

per personaggi come il Diavolo, il Papa e Don Chisciotte, che nomina “cavaliere di Eulogia” il<br />

nuovo entrato posandogli una spada sulla spalla sinistra». Secondo alcune testimonianze raccolte,<br />

e rigorosamente anonime, al fine di impressionare le reclute uno dei primi «passaggi» è osservare<br />

una donna assatanata che pone un coltello insanguinato alla gola di un giovane. <strong>La</strong> ritualità è<br />

mirata a creare un legame indissolubile fra chi appartiene alla setta. Gli adepti sono vincolati al<br />

segreto perenne su quanto avviene nella «Tomba», ed è questo che determina una fratellanza<br />

inscindibile fra coloro che fanno parte della setta, che sarà messa a dura prova in caso di<br />

un’eventuale sfida Bush-Kerry. Ogni anno vengono ammessi appena quindici nuovi membri:<br />

vengono selezionati dai loro compagni di corso più anziani e l’esito della scelta viene comunicato a<br />

sorpresa nella notte a ognuno di loro separatamente. Il rituale inizia con un rintocco alla porta della<br />

propria stanza. Così accadde anche nel caso di George W., che fu svegliato nel sonno e quando<br />

aprì si trovò di fronte il padre, George H. W. Bush, che senza neanche salutarlo e parlando con<br />

voce chiara e forte gli chiese di «fare la cosa giusta, entrare a far parte di “Skull & Bones” e<br />

diventare una brava persona». Essendo Kerry della classe 1966 e George W. di quella 1968, non<br />

si può escludere che i due si siano incrociati durante i rituali nella «Tomba». Il governatore<br />

repubblicano di New York George Pataki, altro «Bonesmen» e classe 1967, si è limitato a<br />

rilasciare in proposito al «New York Times» una dichiarazione bipartisan: «L’appartenenza di<br />

238


entrambi a “Skull & Bones” dimostra che tutti e due godevano del rispetto dei compagni» (Teschio<br />

& Ossa - Il segreto che unisce Bush e Kerry, di Maurizio Molinari, tratto da «<strong>La</strong> Stampa»<br />

06/02/2004 ).<br />

Il Club Boemo<br />

Il logo della società segreta 'Skull and Bones' e la sede principale presso l'Università Yale.<br />

Spendiamo ora qualche parola a riguardo del Bohemian Club (Club Boemo) e del Bohemian Grove<br />

(Boschetto Boemo), perchè ha una stretta relazione con la <strong>Massoneria</strong> e gli Illuminati, in quanto<br />

sostanzialmente è un gruppo massonico formato da persone che stanno ad altissimi livelli nel<br />

mondo politico, militare, finanziario, economico, dello spettacolo e della comunicazione. Presidenti,<br />

ex presidenti, generali, banchieri, leader di compagnie petrolifere, vertici di multinazionali,<br />

proprietari di TV, giornalisti, cantanti e attori. E' veramente un club di ricchi e potenti del mondo.<br />

Il Bohemian Club è un circolo privato maschile delle arti fondato nel 1872 a San Francisco da un<br />

gruppo di giornalisti. Nel 1891 esso spostò parte della sua attività nell'omonimo 'Bohemian Grove',<br />

che è un grande bosco di sequoie esteso circa 1000 ettari sito a Monte Rio, in California, di<br />

proprietà del club. Il motto del club è 'Weaving Spiders Come Not Here' ossia 'non fare affari nel<br />

Grove', ma nella realtà i membri gli affari li fanno tra di loro e poi qui i potenti prendono decisioni<br />

politiche di rilievo (si dice che fu proprio nel Bosco Boemo che nel 1942 si decise l'utilizzo della<br />

bomba atomica durante la guerra, e che è lì che si decide chi deve correre nelle corse elettorali per<br />

la Casa Bianca). Il Club è super sorvegliato, per cui è inaccessibile a coloro che non vi sono iscritti,<br />

e coloro che vi sono iscritti sono obbligati a tenere nascosto quello che avviene in esso.<br />

Tra i membri di questo club (che sono moltissimi) ci sono i Bush (padre e figlio, del partito<br />

repubblicano americano, che sono stati ambedue presidenti USA), Dick Cheney (Vice Presidente<br />

degli Stati Uniti durante l'amministrazione di George W. Bush), Tony Blair (Primo Ministro del<br />

Regno Unito dal 1997 al 2007), Colim Powell (Segretario di Stato degli Stati Uniti sotto il<br />

Presidente George W. Bush), Donald Rumsfeld (Segretario della Difesa degli Stati Uniti sotto<br />

l'amministrazione del Presidente Gerald Ford dal 1975 al 1977 e successivamente sotto il<br />

presidente George W. Bush, dal 2001 al 2006), Karl Rove (famoso giornalista che attualmente<br />

collabora con la Fox News, il Newsweek ed il Wall Street Journal), Henry Kissinger (segretario di<br />

stato degli Stati Uniti durante le presidenze di Richard Nixon e di Gerald Ford), David Rockefeller<br />

239


(banchiere statunitense), Shimon Peres (l'attuale presidente Israeliano), Al Gore (vicepresidente<br />

degli Stati Uniti d'America durante la presidenza di Bill Clinton, Premio Nobel per la pace 2007),<br />

Newt Gingrich (dirigente nazionale del Partito Repubblicano americano), <strong>La</strong>wrence Summers (l'ex<br />

rettore dell'Università di Harvard) e perfino il cantante degli U2 Bono Vox, e l'attore nonché ex<br />

governatore della California Arnold Schwarzenegger.<br />

In questo Bosco (in cui ci sono lussuosi accampamenti) annualmente - per due settimane nella<br />

seconda metà di luglio - si tiene un campo estivo a cui partecipano appunto molti potenti della terra<br />

(circa duemila), durante il quale i potenti si siedono sulle rive di un laghetto davanti ad una statua<br />

alta 12 metri raffigurante un gufo ai piedi del quale un feticcio umano viene cremato con un rito<br />

sacrificale officiato da sacerdoti che indossano mantelli da druidi. Questa cerimonia diabolica si<br />

chiama Cremation of Care ('Cremazione della Cura', che alcuni rendono 'Cremazione dell'Intento'),<br />

e nel 2000 è stata filmata segretamente con una videocamera nascosta dal giornalista<br />

investigativo Alex Jones (che è riuscito ad infiltrarsi e ad eludere gli stretti controlli dei servizi<br />

segreti che ci sono al Bohemian Grove), ed è visionabile su Youtube<br />

(http://youtu.be/FVtEvplXMLs). Il documentario si intitola 'Dark Secrets inside Bohemian Grove'<br />

(Segreti Oscuri dentro il Bosco Boemo), e devo dire che rende molto bene l'idea di come questi<br />

potenti siano dediti all'idolatria e a pratiche occulte in abominio a Dio. Atmosfera lugubre, diabolica,<br />

parole e lodi in onore di un idolo gigante che ha la forma di un gufo, applausi durante la cerimonia,<br />

urla e risate diaboliche. Però c'è un altro video che vi invito a visionare su Youtube<br />

(http://youtu.be/VhlRIH9iPD4) sempre prodotto da Alex Jones che si intitola 'The Order of Death'<br />

(L'Ordine della Morte) perchè anche qui ci sono immagini riprese di nascosto nel Bohemian Grove,<br />

ma da altre persone, che non si vedono nel primo video. Niente di nuovo naturalmente sotto il sole,<br />

perchè di potenti della terra dati a riti pagani-occulti, e finanche a sacrifici umani in onore di questo<br />

o quest'altro dio, ce ne sono sempre stati sin dai tempi antichi, ma questo video è molto importante<br />

perchè documenta in maniera inconfutabile quello che tanti personaggi molto importanti fanno in<br />

occulto all'insaputa di molti, e poi tanti di questi si proclamano pubblicamente dei Cristiani al solo<br />

fine di coprire la loro reale identità che è quella di figli del diavolo sulla via della perdizione che<br />

hanno bisogno di nascere di nuovo se vogliono scampare alle fiamme eterne. Qualcuno si<br />

domanderà perchè proprio in questo bosco si tengono simili riti. Bene, perchè il Bohemian Grove si<br />

trova al centro di un territorio chiamato la 'sacra Sonoma', un tempo abitato dai tenebrosi<br />

pellerossa Pomo, che erano adoratori di una 'Via della Morte', un percorso 'sacro' ove si<br />

compivano i riti divinatori e di cremazione. E difatti questo ed altri luoghi di Sonoma sono oggetto<br />

di grande interesse da parte di gente che pratica riti satanici ed occulti, che attribuiscono al<br />

Bohemian Grove una grande importanza in quanto credono che sia posto all'incrocio di due 'linee<br />

esoteriche' che collegano i principali siti sacri di Sonoma, e lungo questo percorso 'magico' è<br />

possibile evocare forze demoniache ed energie sataniche potenti al punto da controllare l'intero<br />

pianeta. Ecco dunque perchè proprio gli Illuminati massoni hanno tanto a cuore questo luogo,<br />

perchè qui possono attingere nuove energie sataniche per controllare il mondo, e creare quello<br />

che è chiamato Nuovo Ordine Mondiale!<br />

Oltre alla infame cerimonia sacrificale notturna in onore del Grande Gufo, sulle rive di questo<br />

laghetto vengono tenute adunanze in occasione dei 'Discorsi sulla riva del lago', in cui si parla di<br />

religione, filosofia, scienza, economia e politica, ossia di come controllare completamente il<br />

pianeta. Ma c'è dell'altro che avviene durante questo campo estivo. Secondo Alfredo Lissoni 'in<br />

realtà, al B. C. si consumerebbe ben altro: decisioni segrete, tra strani riti e sesso, spesso con<br />

minorenni affatto consenzienti, molti dei quali verrebbero addirittura sacrificati al diavolo; il tutto<br />

verrebbe filmato e le pellicole hard, o snuff movies, girerebbero tra gli adepti d'alto bordo e,<br />

affermano i maligni, servirebbero a CIA ed FBI per ricattare i potenti a causa delle loro devianze<br />

240


sessuali. Alcuni riti sessuali prevedrebbero l'adescamento di giovani legati a membri appartenenti<br />

a gruppi esoterici o satanici. L'americana Cathie O'Brien, figlia di genitori militanti nella Loggia<br />

massonica blu, sostiene di essere stata portata da piccola a questi raduni, di cui tra l'altro capiva<br />

assai poco. Diversi uomini politici avrebbero approfittato di lei. Da allora Cathie avrebbe subito<br />

ripetutamente violenze di ogni genere, pressioni psicologiche e persino lavaggi del cervello, per<br />

cancellarle dalla mente - una volta divenuta adulta e quindi potenzialmente pericolosa per l'enclave<br />

massonica - il ritorno di quelle esperienze', e oltre a ciò, in questo bosco ci sono anche 'persone<br />

che si aggirano nude per la foresta rossa, urinando sugli alberi e recitando strane formule<br />

magiche', e l'ex presidente Richard Nixon è stato registrato mentre parlava di attività omosessuali<br />

nel Boschetto, ed è stato ampiamente documentato che ogni anno pornostars maschili e femminili<br />

vengono invitate al ritrovo annuale' ('Bohemian Club, Circolo Satanico' in Il segno del<br />

soprannaturale, n° 239 maggio 2008). Secondo quanto dice John Com pact, sommo sacerdote del<br />

Bohemian Grove, il 20 per cento dei partecipanti si danno ad attività omosessuali, e 'i membri<br />

spesso lasciano il campo durante la notte per godere della compagnia delle molte prostitute che<br />

vengono da tutto il mondo per quest'occasione' (citato in Leo Zagami, Le Confessioni di un<br />

Illuminato, Vol. 1, pag. 240). Inoltre, ancora il Lissoni dice che 'anche la stampa inglese ha<br />

investigato sul Bosco Boemo, spiando i propri leader. Ciò che hanno scoperto è poco rassicurante.<br />

'Tony Blair e moglie sono ossessionati dalle pratiche New Age ed assidua è la loro partecipazione<br />

a rituali aztechi e di rinascita, riti che, come è noto, prevedono sacrifici umani', commentò il<br />

quotidiano londinese The Guardian. Secondo il London Times, Blair 'ha preso delle decisioni<br />

politiche in base a certe letture New Age che sostengono l'esistenza di una forza segreta chiamata<br />

The Light, <strong>La</strong> Luce...'.<br />

Proprio l'evocazione di questa 'luce' permetterebbe ai Boemi di padroneggiare energie in grado di<br />

conferire il potere'. Ricordiamo a proposito di Tony Blair che è amico del predicatore Rick Warren<br />

con cui collabora.<br />

In questa foto: da sinistra in alto, il logo del club, poi figlio e padre Bush, Ronald Reagan e Richard Nixon, e sotto alcune<br />

fasi della cerimonia occulta-pagana del 'Cremation Care' (osservate la grossa statua del Gufo a cui viene resa<br />

l'adorazione durante la cerimonia). Le foto sono state prese da Internet.<br />

Altre foto del Bohemian Grove. Osservate in particolare quella dove c'è un uomo impiccato (probabilmente un<br />

manichino), e quella con una persona di pelle scura sdraiata su un ripiano a mo di indicare un suo sacrificio. Nelle ultime<br />

241


due in fondo si può vedere una sorta di scena che rappresenta un culto reso a qualcosa e un omicidio. In effetti questo<br />

bosco è permeato di uno spirito diabolico.<br />

In merito alla statua raffigurante un gufo presente nel Club Boemo, è importante sapere che il gufo<br />

rappresenta la 'dea della sapienza'. Anticamente infatti la dea greca Atena, e poi quella romana<br />

242


Minerva (di cui vi ricordo nelle logge massoniche c'è una statua), talvolta era rappresentata da un<br />

gufo o da una civetta. Il gufo simboleggia la sapienza, e come il gufo può vedere nel buio, così gli<br />

illuminati possono vedere quello che noi non possiamo vedere, per cui essi sono in possesso di<br />

informazioni che noi ignoriamo.<br />

Da sinistra: una antica moneta greca con il simbolo della civetta (che ha la stessa valenza del gufo), e poi al centro e a<br />

destra i sigilli minervali degli Illuminati bavaresi che erano dei ciondoli, indossati attorno al collo degli iniziati al grado<br />

Minervale, caratterizzati dalla Civetta di Minerva<br />

Consiglio per le Relazioni con l'Estero<br />

Il Consiglio per le Relazioni con l'Estero (o CFR, Council on Foreign Relations) è sia un gruppo di<br />

esperti che un club privato statunitense composto da circa 4500 membri, che include eminenti<br />

legislatori, ex capi di Stato, membri di gabinetto passati e presenti, insigni militari, accademici,<br />

diplomatici ed esponenti di spicco dell'industria, della finanza e dei mass media. David Rockefeller<br />

è il presidente onorario del CFR. È sorto nel 1921 - con finanziamento della famiglia Rockefeller - e<br />

ha sede a New York e a Washington. In un articolo apparso sull'Harper's Magazine del luglio del<br />

1958 intitolato 'School for statesman' (Scuola per statista), scritto da Joseph Craft, membro del<br />

CFR, il Colonnello americano Edward Mandell House viene identificato come uno dei fondatori del<br />

gruppo. Nello stesso articolo Craft afferma che membri del CFR sono anche grandi banchieri<br />

americani, rettori universitari, direttori giornalistici, direttori delle fondazioni Ford, Rockefeller, i<br />

presidenti americani Hoover, Eisenhower, Johnson e Nixon, i segretari di stato americani<br />

Stettinius, Acheson, Dulles, Herter e Rusk. Anche questo organismo ha nella sua agenda il Nuovo<br />

Ordine Mondiale. Johnny Eugene Stewart, fondatore del F.R.E.E. (Fund to Restore an Educated<br />

Electorate), infatti dopo aver affermato che chi controlla il governo degli Stati Uniti ed elabora la<br />

sua politica interna ed estera sono 'i banchieri internazionali che operano attraverso una rete<br />

internazionale rappresentata negli Stati Uniti dal Consiglio per le Relazioni con l'Estero e dalla<br />

Commissione Trilaterale' dice che 'si sta progettando il NUOVO ORDINE MONDIALE. Si<br />

tratterebbe di un governo unico mondiale, di stampo socialista'<br />

(http://www.biblebelievers.org.au/stewart.htm).<br />

Rick Warren, pastore della Saddleback Community Church di <strong>La</strong>ke Forest (una Chiesa affiliata alla<br />

Convenzione Battista del Sud), è membro del CFR (vedi la foto del 'Membership Roster' presa dal<br />

sito del CFR). Nel 2005 fu invitato a parlare al CFR. E proprio nel 2005 Warren lanciò il 'P.E.A.C.E.<br />

Plan' che ha come scopo quello di rendere il nostro pianeta un mondo migliore perchè lui vuole<br />

243


sconfiggere la povertà e la miseria. Poi nel 2008 Warren ha lanciato una iniziativa che lui ha<br />

chiamato 'The PEACE coalition', cioè '<strong>La</strong> coalizione della PACE'. P.E.A.C.E sta per: Promuovere la<br />

riconciliazione; Equipaggiare i leaders servitori; Assistere i poveri; Curarsi degli ammalati; ed<br />

Educare la successiva generazione, e di questa coalizione internazionale fanno parte Chiese,<br />

uomini di affari, ministeri, università ed altre istituzioni, e gente di ogni religione, quindi anche<br />

massoni. Tenete a mente inoltre che Warren è un grande amico di George Wood l'attuale<br />

presidente delle Assemblee di Dio USA, che lo ha invitato a parlare al Consiglio Generale delle<br />

Assemblee di Dio USA nel 1997, 2009 e 2011 (nelle foto sotto il 'Membership Roster' del CFR,<br />

potete vedere l'abbraccio tra Wood - quello a sinistra - e Warren e quest'ultimo mentre tiene il suo<br />

discorso durante il Consiglio Generale del 2011), e gli ha permesso di introdurre la sua ideologia<br />

perversa nelle Chiese di questa denominazione. Ed infine sappiate che anche le Assemblee di Dio<br />

USA sono coinvolte nel ‘piano della pace’ di Rick Warren. <strong>La</strong> notizia è apparsa sulla nota rivista<br />

Time US il 27 Maggio 2008 all’interno dell’articolo dal titolo ‘Rick Warren Goes Global’ scritto da<br />

David Van Biema. Warren ha affermato di avere avuto l'appoggio di influenti leaders delle<br />

Assemblee di Dio USA.<br />

244


Se si considera dunque che le Assemblee di Dio in Italia sono alleate e camminano a braccetto<br />

con le Assemblee di Dio USA c'è veramente da preoccuparsi.<br />

In questa foto potete vedere Felice Antonio Loria (quello seduto in mezzo) attuale presidente delle ADI, a fianco di<br />

George Wood (quello seduto alla destra nella foto) durante un suo viaggio in America nel 2008. Loria ha detto a<br />

proposito del suo incontro con Wood: 'Negli uffici della sede di Springfield (AG Headquarters) ho incontrato il fratello<br />

George O. Wood, sovraintendente generale. <strong>La</strong> conversazione si è svolta all’insegna della cordialità e della chiarezza.<br />

Ho ricevuto parole di esortazione e un incoraggiamento ...' (Risveglio Pentecostale, Dicembre 2008, pag. 8).<br />

Tra i membri del CFR c'è anche un'altro importante pastore Battista americano, che si chiama<br />

Richard D. <strong>La</strong>nd (nella foto), che è il presidente della Ethics & Religious Liberty Commission<br />

(ERLC), l'entità che nella Convenzione Battista del Sud si occupa di morale e libertà religiosa.<br />

245


Sul sito del predicatore evangelico Texe Marrs viene giustamente riprovata questa loro<br />

appartenenza al CFR (http://www.texemarrs.com/022007/occult_theocracy.htm).<br />

Gruppo Bilderberg<br />

Il Gruppo Bilderberg (detto anche conferenza Bilderberg o club Bilderberg) è sorto nel 1954 ed è<br />

un incontro annuale per inviti di circa 120 partecipanti, dei quali circa due terzi vengono dall'Europa<br />

e il resto dal Nord America. Circa un terzo dei partecipanti sono capi di Stato e politici, e due terzi<br />

uomini della finanza, dell'industria, del mondo del lavoro, dell'educazione e delle comunicazioni. <strong>La</strong><br />

prima conferenza si tenne il 29 maggio 1954 presso l'hotel de Bilderberg a Oosterbeek in Olanda.<br />

Anche in Italia il gruppo si è riunito alcune volte: nel 1957 a Fiuggi, nel 1965 a Villa d'Este<br />

(Cernobbio), e nel 2004 a Stresa.<br />

Tra le grandi personalità che vi hanno partecipato in passato è spesso citato l’ex segretario di<br />

Stato Usa Henry Kissinger, l’ex presidente americano Bill Clinton e l'ex cancelliere tedesco Gerard<br />

Schroeder. <strong>La</strong> lista dei partecipanti al Gruppo Bilderberg nel giugno 2011 includeva tra gli altri gli<br />

italiani Franco Bernabè (Telecom), John Elkann (Fiat), Paolo Scaroni (Eni), Mario Monti<br />

(Presidente dell'Università Luigi Bocconi, e attuale Presidente del Consiglio dei ministri) [1], e<br />

Giulio Tremonti (Ministro dell'Economia e delle Finanze) - cfr. http://www.bilderbergmeetings.org/.<br />

Nel 1993, nella conferenza Bilderberg che si tenne ad Atene, vi partecipò anche Tony Blair, che<br />

poi un anno dopo diventò il leader del partito laburista e nel 1997 il primo ministro del Governo<br />

Inglese!<br />

Il gruppo si riunisce ogni anno in hotel o resort di lusso completamente svuotati di ospiti e residenti<br />

e circondati da soldati, guardie armate, servizi segreti e forze dell’ordine nazionali e locali. Chi non<br />

è invitato non può parteciparvi dunque. Nel giugno del 2011, mentre il gruppo si riuniva a Saint<br />

Moritz, nel cantone svizzero dei Grigioni, Mario Borghezio, parlamentare europeo della Lega Nord,<br />

si è presentato al lussuoso hotel dove si teneva l'incontro e avrebbe chiesto di assistere alla<br />

riunione, esibendo passaporto e tesserino da parlamentare europeo, ma sarebbe stato allontanato<br />

in malo modo dall’hotel Suvretta House. «Sono stato assistito dalla polizia elvetica, ma il<br />

trattamento subito dalla sicurezza dell’incontro è stato brutale. Ho intenzione di presentare una<br />

denuncia - ha riferito Borghezio all’agenzia di stampa Ansa - Il trattamento subito mi conferma che<br />

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questa è una riunione molto importante, chiamata a prendere decisioni rilevanti senza alcun<br />

controllo popolare. È evidente che il club Bilderberg è una società segreta, come pensano in tanti,<br />

di cui meno si sa e meglio è».<br />

Normalmente gli incontri avvengono in Europa, e una volta ogni quattro anni negli Stati Uniti o in<br />

Canada. <strong>La</strong> conferenza è chiusa al pubblico e ai media. Le discussioni tenute durante questa<br />

conferenza non vengono mai registrate o riportate all'esterno, perchè tutto deve rimanere segreto.<br />

Le decisioni che i partecipanti prendono hanno come fine ultimo il Nuovo Ordine Mondiale, e quindi<br />

sono molto importanti. Richard J. Aldrich infatti nel libro 'The American Committee on United<br />

Europe', afferma che fin dagli anni ’50 il Gruppo influenzò una serie di decisioni chiave nello<br />

scenario internazionale, a partire dal Trattato di Roma del 1957 di cui fu il primo sostenitore.<br />

Giovanni Agnelli, per anni membro dello Steering Committee al fianco di David Rockefeller ed<br />

Henry Kissinger, una volta disse: 'L’integrazione europea è il nostro scopo finale e dove i governi<br />

hanno fallito, noi industriali speriamo di avere successo'.<br />

Il gruppo Bilderberg è il più potente circolo finanziario para-massonico mondiale, dove per<br />

paramassonico si intende che possiede una ristretta dirigenza massonica, ma include anche<br />

elementi che sono dei 'profani' simpatizzanti per la <strong>Massoneria</strong>, che quindi non sono massoni in<br />

senso stretto ma tra coloro che sono definiti dall'interno della <strong>Massoneria</strong> come 'massoni senza<br />

grembiule'. Daniel Estulin, l'autore del libro 'Il Club Bilderberg: la storia segreta dei padroni del<br />

mondo' lo ha definito in una intervista «lo strumento con cui le oligarchie finanziarie, le élite di Usa<br />

e Europa, riescono a imporre le loro politiche ai governi» (Paolo Bracalini, «L'ombra del Bilderberg:<br />

'Monti fa gli interessi dei poteri forti mondiali'», 18/06/2012, http://www.ilgiornale.it/): e la rivista<br />

britannica Observer, mentre nella primavera del 1963 era in corso a Cannes una riunione dei<br />

membri del Bilderberg, affermò: «<strong>La</strong> clandestinità delle loro discussioni dimostra che essi non<br />

cercano che una cosa: assicurare il loro effettivo dominio sui popoli, ma dissimulandolo,<br />

lasciandone la responsabilità a dei governi politici» (cfr. Y. Moncomble, <strong>La</strong> Trilatérale et les secrets<br />

du mondialisme, pag. 70).<br />

Nel giugno del 2011 il senatore della Repubblica Italiana Elio <strong>La</strong>nnutti ha presentato una<br />

interrogazione parlamentare proprio sul gruppo Bilderberg, che ritengo farvi conoscere perchè<br />

mostra come questa società segreta si propone il controllo mondiale dell'economia e della politica<br />

ricorrendo ad ogni mezzo.<br />

'LANNUTTI – Al Presidente del Consiglio dei ministri e al Ministro dell’economia e delle finanze. -<br />

Premesso che:<br />

come si apprende dalla lettura di un articolo del 10 giugno 2011 pubblicato su “Liquida”, quest’anno il gruppo<br />

Bilderberg, l’incontro segreto dei potenti del mondo occidentale, si è riunito «nelle stanze del lussuoso Hotel<br />

Das Suvretta House a St.Moritz, in Svizzera, dal 9 al 12 Giugno. Banchieri, politici, capi di stato,<br />

amministratori di multinazionali, direttori delle grandi compagnie di trasporti e dell’energia, proprietari dei<br />

principali mezzi di comunicazione, si riuniscono quattro giorni in gran segreto, con l’obiettivo di decidere le<br />

sorti politiche, economiche e finanziarie dell’Europa, dell’America e le azioni da intraprendere con il resto del<br />

mondo. (…) <strong>La</strong> riunione Bilderberg, che prende il nome dal primo incontro svoltosi nel 1954 nell’omonimo<br />

hotel olandese, è un conclave che riunisce, oggi anno, l’élite economica, politica e militare del mondo<br />

occidentale, per discutere, a porte rigorosamente chiuse, la situazione globale mondiale del momento e le<br />

politiche da promuovere nelle sedi internazionali ufficiali, quali l’Unione Europea, il Fondo Monetario<br />

Internazionale, la NATO, il G8, il G20 e così via. (…) “I media sono il quarto potere in una democrazia,<br />

dovrebbero avere la responsabilità di occuparsi di eventi come la riunione segreta Bilderberg – ha detto<br />

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Andrew Müller, attivista del movimento We Are Change – se i direttori dei mass-media si riuniscono in<br />

segreto con i nostri politici, allora la democrazia è in pericolo”»;<br />

si apprende invece in un altro articolo di “Liquida” pubblicato il 15 giugno: «In un’intervista fatta da<br />

WeAreChange a un importante banchiere svizzero il 30 maggio del 2011, vengono svelate le relazioni<br />

profondamente intrecciate tra i manager di altro livello della banche svizzere e il club del Bilderberg. È<br />

oramai palese che il Bilderberg usa le banche svizzere per le attività di riciclaggio del denaro, il<br />

finanziamento per rovesciare i governi, per gli assassini e per mandare in bancarotta le nazioni»;<br />

in altri siti Internet si legge l’intervista: in particolare, il banchiere riferiva di essere stato coinvolto nel<br />

pagamento diretto in contanti di una persona che uccise il presidente di un paese straniero. Diversi servizi<br />

segreti provenienti dall’estero, soprattutto di lingua inglese, diedero l’ordine di finanziare azioni illegali,<br />

compresa l’uccisione di persone che non seguirono gli ordini del Bilderberg o del FMI o della Banca<br />

Mondiale, attraverso le banche svizzere. «Posso confermare quello che John Perkins ha scritto nel suo libro<br />

“Confessioni di un Sicario Economico”. Esiste veramente un solo Sistema e le banche svizzere hanno le<br />

mani in pasta in esso». Continua il banchiere: «Perché il prossimo Bilderberg meeting si farà in Svizzera.<br />

Perché la situazione mondiale peggiora sempre di più. Infine perché le maggiori banche Svizzere sono<br />

coinvolte in attività non etiche. <strong>La</strong> maggior parte di queste operazioni sono al di fuori del bilancio. Non sono<br />

sottoposte a verifica e non prevedono tasse. Si parla di cifre con molti zeri. Somme enormi (…), si parla di<br />

triliardi, illegali, non sottoposti a controllo fiscale. Fondamentalmente si tratta di una rapina per tutti. Voglio<br />

dire le persone normali pagano le tasse e rispettando le leggi. Quello che sta accadendo qui è<br />

completamente contro i nostri valori svizzeri, come la neutralità, l’onestà e la buona fede. Negli incontri dove<br />

fui coinvolto, le discussioni erano completamente contro i nostri principi democratici. Vedete, la maggior<br />

parte degli amministratori delle banche svizzere non sono più locali, sono stranieri, soprattutto anglosassoni,<br />

sia americani che britannici, non rispettano la nostra neutralità, non rispettano i nostri valori, sono contro la<br />

nostra democrazia diretta, basta loro usare le nostre banche come mezzi per fini illegali. Utilizzano enormi<br />

quantità di denaro creato dal nulla e distruggono la nostra società e distruggono le persone in tutto il mondo<br />

solo per avidità. Cercano il potere e distruggono interi paesi, come Grecia, Spagna, Portogallo, Irlanda. Una<br />

persona come Josef Ackermann, che è un cittadino svizzero, è l’uomo di punta di una banca tedesca<br />

(Deutsche Bank) e usa il suo potere per avidità e non rispetta la gente comune. Ha un bel paio di casi legali<br />

in Germania e ora anche negli Stati Uniti. È un Bilderberger e non si preoccupa della Svizzera o di qualsiasi<br />

altro paese»;<br />

alla domanda dell’intervistatore se alcune di queste persone citate parteciperanno all’imminente riunione del<br />

Bilderberg a St. Moritz il banchiere risponde di sì ed aggiunge che i partecipanti sono in una posizione di<br />

potere: «Hanno enormi quantità di denaro disponibile e lo utilizzano per distruggere interi paesi. Distruggono<br />

la nostra industria e la ricostruiscono in Cina. Dall’altra parte hanno aperto le porte a tutti i prodotti cinesi in<br />

Europa. <strong>La</strong> popolazione attiva europea guadagna sempre meno. Il vero obiettivo è quello di distruggere<br />

l’Europa»; inoltre riguardo ai mass media in Occidente che «se ne stanno più o meno completamente in<br />

silenzio per quanto riguarda il gruppo Bilderberg» il banchiere sostiene che «esiste un accordo tra loro e i<br />

proprietari dei mezzi di comunicazione. Alle riunioni vengono invitate anche alcune personalità di spicco del<br />

mondo dei media, ma viene detto loro di non riferire nulla di ciò che vedono o sentono»;<br />

considerato che: come si legge nell’atto di sindacato ispettivo dell’interrogante 4-04265 «il Bilderberg opera<br />

nel segreto assoluto e per 50 anni non si è saputo nemmeno che esistesse. Solo di recente ha aperto un sito<br />

realizzato in grande economia e che dice di fatto pochissimo. Non si conoscono le sue finalità, i suoi membri,<br />

curiosamente, non vantano l’appartenenza al gruppo nei curricula vitae. Quando il club si riunisce in seduta<br />

plenaria ai giornalisti non è permesso avvicinarsi; tra i promotori del gruppo Bilderberg ci sono Bernhard van<br />

Lippe-Biesterfeld, presidente del Bilderberg fino a quando nel 1976 diede le dimissioni per lo scandalo di una<br />

tangente da 1,1 milioni di dollari dalla Lockheed Corporation per la vendita di aerei caccia all’aviazione<br />

olandese; Joseph Retinger, economista polacco, il quale fu tra i fondatori e segretario generale fino al 1952<br />

dell’United european movement presieduto da Winston Churchill e finanziato dall’ACUE (American<br />

Committee for United Europe); (…) il gruppo ha svolto i seguenti incontri: 29-31 maggio 1954: Oosterbeek,<br />

Olanda; 18-20 marzo 1955: Barbizon, Francia; 23-25 settembre 1955: Garmisch-Partenkirchen, Germania<br />

248


dell’Ovest; 11-13 maggio 1956: Fredensborg, Danimarca; 15-17 febbraio 1957: St Simons Island, Georgia,<br />

USA; 4-6 ottobre 1957: Fiuggi, Italia; 13-15 settembre 1958: Buxton, Inghilterra; 18-20 settembre 1959:<br />

Yesilköy, Turchia; 28-29 maggio 1960: Bürgenstock, Svizzera; 21-23 aprile 1961: St Castin, Canada; 18-20<br />

maggio 1962: Saltsjöbaden, Svezia; 29-31 maggio 1963: Cannes, Francia; 20-22 marzo 1964: Williamsburg,<br />

Virginia, USA; 2-4 aprile 1965: Villa d’Este, Italia; 25-27 marzo 1966: Wiesbaden, Germania dell’Ovest; 31<br />

marzo-2 aprile 1967: Cambridge, Inghilterra; 26-28 aprile 1968: Mont Tremblant, Canada; 9-11 maggio<br />

1969: Marienlyst, Danimarca; 17-19 aprile 1970: Bad Ragaz, Svizzera: 23-25 aprile 1971: Woodstock,<br />

Vermont, USA; 21-23 aprile 1972: Knokke, Belgio; 11-13 maggio 1973: Saltsjöbaden, Svezia; 19-21 aprile<br />

1974: Megève, Francia; 25-27 aprile 1975: Çesme, Turchia; 22-24 aprile 1977 (nel 1976 non ci fu alcuna<br />

conferenza poiché il principe Bernhard fu coinvolto nello scandalo Lockheed): Torquay, Inghilterra; 21-23<br />

aprile 1978: Princeton, New Jersey, USA; 27-29 aprile 1979: Baden, Austria; 18-20 aprile 1980: Aachen,<br />

Germania dell’Ovest; 15-17 maggio 1981: Bürgenstock, Svizzera; 14-16 maggio 1982: Sandefjord, Norvegia;<br />

13-15 maggio 1983: Montebello, Canada; 11-13 maggio 1984: Saltsjöbaden, Svezia; 10-12 maggio 1985:<br />

Rye Brook, New York, USA; 25-27 aprile 1986: Gleneagles, Scozia; 24-26 aprile 1987: Villa d’Este, Italia; 3-<br />

5 giugno 1988: Telfs-Buchen, Austria; 12-14 maggio 1989: <strong>La</strong> Toja, Spagna; 11-13 maggio 1990: Glen<br />

Cove, New York, USA; 6-9 giugno 1991: Baden-Baden, Germania; 21-24 maggio 1992: Evian-les-Bains,<br />

Francia; 22-25 giugno 1993: Atene, Grecia; 3-5 giugno 1994: Helsinki, Finlandia; 8-11 giugno 1995: Zurigo,<br />

Svizzera; 30 maggio-1º giugno 1996: Toronto, Canada; 12-15 giugno 1997: <strong>La</strong>ke <strong>La</strong>nier, Georgia, USA; 14-<br />

17 maggio 1998: Turnberry, Ayrshire, Scozia; 3-6 giugno 1999: Sintra, Portogallo; 1°-4 giugno 2000: Ge nval,<br />

Bruxelles, Belgio; 24-27 maggio 2001: Gothenburg, Svezia; 30 maggio-2 giugno 2002: Chantilly, Virginia,<br />

USA; 15-18 maggio 2003: Versailles, Parigi, Francia; 3-6 giugno 2004: Stresa, Italia; 5-8 maggio 2005:<br />

Rottach-Egern, Monaco, Germania; 8-11 giugno 2006: Ottawa, Canada; 31 maggio-3 giugno 2007: Istanbul,<br />

Turchia; 5-8 giugno 2008: Chantilly, Virginia, USA; 14-16 maggio 2009: Atene, Grecia; cui si aggiunge<br />

l’incontro avvenuto il 3-6 giugno 2010 a Sigtes in Spagna; ancora dalla lettura del citato articolo del 10<br />

giugno su “Liquida” si apprende che questi sono «alcuni dei partecipanti italiani che avrebbero preso parte<br />

agli incontri Bilderberg degli scorsi anni: Franco Bernabè, John Elkann, Mario Monti, Tommaso Padoa<br />

Schioppa, Paolo Scaroni, Giulio Tremonti, Gianni Agnelli, Umberto Agnelli, Alfredo Ambrosetti, Emma<br />

Bonino, Giampiero Cantoni, Lucio Caracciolo, Luigi G. Cavalchini, Adriana Ceretelli, Innocenzo Cipolletta,<br />

Gian C. Cittadini Cesi, Rodolfo De Benedetti, Ferruccio De Bortoli, Paolo Zannoni, Antonio Vittorino, Ignazio<br />

Visco, Walter Veltroni, Marco Tronchetti Provera, Ugo Stille, Barbara Spinelli, Domenico Siniscalco, Stefano<br />

Silvestri, Renato Ruggiero, Carlo Rossella, Virginio Rognoni, Sergio Romano, Gianni Riotta, Alessandro<br />

Profumo, Romano Prodi, Corrado Passera, Mario Monti, Cesare Merlini, Rainer S. Masera, Claudio Martelli,<br />

Giorgio <strong>La</strong> Malfa, Francesco Giavazzi, Gabriele Galateri, Paolo Fresco, John Elkann, Mario Draghi, Gianni<br />

De Michelis»; in occasione della precedente riunione del gruppo Bilderberg, l’interrogante aveva presentato<br />

il citato atto di sindacato ispettivo, che ad oggi non ha avuto risposta, per chiedere ragione delle misteriose<br />

riunioni,<br />

si chiede di sapere:<br />

se il Governo non ritenga che l’assoluta segretezza che ha sempre caratterizzato le riunioni Bilderberg non<br />

sia accettabile considerato che politici e capi di Stato dovrebbero sempre render conto di tutte le riunioni che<br />

fanno ai propri cittadini, consentendo quindi ai mass media di seguire l’evento e fare domande circa l’agenda<br />

dettagliata dell’incontro Bilderberg e delle decisioni che si prenderanno in merito ai piccoli ed ai grandi<br />

problemi che coinvolgono tutti; se non intenda, vista la partecipazione agli incontri del gruppo Bilderberg di<br />

Ministri ed esponenti dei vertici di aziende pubbliche italiane, favorire, nelle opportune sedi, la massima<br />

trasparenza delle riunioni, considerato che la riservatezza maniacale alimenta il sospetto e il mistero in<br />

democrazia è malsano; se negli incontri riservati vengano decisi anche i rapporti di affari tra i banchieri, i<br />

governatori delle banche centrali, i “capitani di industria” ed i “vari faccendieri” che possono così effettuare<br />

allegre speculazioni.<br />

(Legislatura 16 - Atto di Sindacato Ispettivo n° 4- 05452 pubblicato il 22 giugno 2011, seduta n. 571 - da<br />

http://www.eliolannutti.it/blog/?s=bilderberg).<br />

249


L'intervista al banchiere svizzero - che devo dire è molto inquietante - di cui si fa cenno<br />

nell'interrogazione è visionabile qua in lingua inglese http://bilderbergconferences.com/bilderbergagenda/interview-with-swiss-banker-reveals-bilderberg-2011-plans-for-internet-censorship-arecoming/<br />

mentre qua in lingua italiana<br />

http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=8428<br />

Foto: l'hotel dove si è tenuto il primo incontro nel 1954 e una foto di quell'incontro.<br />

Note<br />

[1] Secondo quanto ha affermato il maestro massone Gioele Magaldi, leader del movimento Grande Oriente<br />

Democratico, durante una intervista andata in onda su Radio24 durante il programma '<strong>La</strong> zanzara' del<br />

25/11/2011, «Mario Monti è un massone. [...] Ha avuto una duplice affiliazione: una inglese e una in un<br />

contesto [...] misto anglo-franco-belga» ed appartiene ad «un corpo d'elite, superiore ai tre gradi [...] <strong>La</strong><br />

massoneria di Monti è una massoneria appunto molto british, e direi è parte del gota internazionale della<br />

<strong>Massoneria</strong>». Ed oltre a ciò, nel suo Governo «c'è un alto tasso» di massoni. (intervista ascoltabile qua<br />

http://youtu.be/SLgYDSzBYPk). Mario Monti però ha smentito di essere massone, in quanto in una intervista<br />

fattagli dalla giornalista Lilli Gruber - in occasione della trasmissione 'Otto e Mezzo' su <strong>La</strong>7 del 20 gennaio<br />

2012 - alla domanda: 'Posso chiederle se è massone?' ha detto tra le altre cose: 'Non so bene cosa sia la<br />

massoneria, so certamente di non essere massone. E non saprei neanche come valutare i massoni, come<br />

accorgermi se uno è massone' (video su Youtube dal titolo: 'OttoeMezzo - Lilli Gruber a Mario Monti: Lei è<br />

Massone? 20/01/2012' http://youtu.be/KB0DmXOzYb4). Parole queste che hanno fatto arrabbiare quelli del<br />

Grande Oriente Democratico, che hanno ribadito con forza che Mario Monti è massone dicendogli: 'Se<br />

proprio volevi glissare sulle tue appartenenze massoniche, potevi rispondere a Lilli Gruber: “Mi scusi, ma<br />

queste sono questioni mie personali, che nulla hanno a che vedere con le modalità della mia presente<br />

azione di governo”. Sarebbe stata una risposta alquanto evasiva e altrettanto insincera, ma molto più<br />

dignitosa. E anche volendo negare (per presunta tattica mediatica volta ad evitare incidenti di percorso) ciò<br />

che Tu sai bene essere vero, un po’ di riflessione prudente e sobria avrebbe dovuto consigliare di astenerti<br />

dal dichiararti semi-analfabeta sul piano storico e sociologico pur di dissimulare le tue frequenze fra le<br />

colonne del Tempio di Salomone; frequenze verificatesi tanto in ambito britannico che continentale, come<br />

ben ricordano diversi tuoi Confratelli da una parte all’altra della Manica' (http://www.grandeorientedemocratico.com/).<br />

250


Commissione Trilaterale<br />

<strong>La</strong> Commissione Trilaterale (in inglese, Trilateral Commission) è un gruppo non governativo e non<br />

partitico di studio-discussione sorto nel giugno del 1973 per opera dell'Illuminato David<br />

Rockefeller, presidente della Chase Manhattan Bank, e di altri dirigenti e notabili, tra cui l'ebreo<br />

Henry Kissinger (ex segretario di Stato USA) e Zbigniew Brzezinski (che fu consigliere per la<br />

sicurezza nazionale sotto la presidenza di Jimmy Carter). <strong>La</strong> Trilaterale conta oltre trecento<br />

membri (uomini d'affari, politici, intellettuali) provenienti dall'Europa, dal Giappone e dall'America<br />

Settentrionale, e ha l'obiettivo di promuovere una cooperazione più stretta tra queste tre aree (di<br />

qui il nome). Ha la sua sede sociale a New York.<br />

Tra i membri italiani si annoverano tra gli altri: Mario Monti, l'attuale presidente del Consiglio dei<br />

ministri italiano nonché senatore a vita e presidente dell'Università Bocconi, che nel 2010 era<br />

diventato presidente europeo della Commissione Trilaterale, e membro del comitato direttivo del<br />

Gruppo Bilderberg, ma che a seguito della nomina a presidente del Consiglio si è dimesso da<br />

questi incarichi il 24 novembre 2011; John Elkann, presidente di Fiat SpA, Exor e della Giovanni<br />

Agnelli e C; Enrico Letta, politico italiano e attuale vicesegretario del Partito Democratico; e<br />

Marco Tronchetti Provera, imprenditore e dirigente d'azienda italiano (da Wikipedia).<br />

Lo scrittore e giornalista francese Jacques Bordiot (1900 - 1983) ha affermato riguardo ai membri<br />

della commissione, che 'il solo criterio che si esige per la loro ammissione, è che essi siano<br />

giudicati in grado di comprendere il grande disegno mondiale dell'organizzazione e di lavorare<br />

utilmente alla sua realizzazione' e che 'il vero obiettivo della Trilaterale è di esercitare una<br />

pressione politica concertata sui governi delle nazioni industrializzate, per portarle a sottomettersi<br />

alla loro strategia globale'.('Présent', 28 e 29 gennaio 1985). E il senatore americano Barry<br />

Goldwater (1909-1998) nelle suo libro With No Apologies ha scritto che 'il vero impegno della<br />

Trilaterale è la creazione di un potere economico mondiale superiore al governo politico delle<br />

nazioni implicate. Essi sono convinti che lo sfrenato materialismo che si propongono di creare<br />

possa superare le differenze esistenti. In quanto dirigenti e creatori del sistema, governeranno il<br />

futuro' (citato in Arthur Goldwag, Il Libro che la <strong>Massoneria</strong> non ti farebbe mai leggere, pag. 206).<br />

I Gesuiti<br />

I Gesuiti hanno avuto un'influenza sia sulla <strong>Massoneria</strong> che sugli Illuminati, e secondo alcune<br />

testimonianze sarebbero proprio i Gesuiti a controllare sia la <strong>Massoneria</strong> che gli Illuminati per poter<br />

realizzare il Nuovo Ordine Mondiale in cui verrà adorato il diavolo.<br />

I Gesuiti sono un ordine all'interno della Chiesa Cattolica Romana che viene chiamato anche<br />

Compagnia di Gesù, e il cui capo è soprannominato 'Papa nero' per l'enorme potere che esercita<br />

in Vaticano fino al punto che secondo degli ex Gesuiti è lui che controlla le gerarchie vaticane e la<br />

Chiesa Cattolica Romana .<br />

Il fondatore di questo ordine fu uno spagnolo di nome Ignazio Loyola (1491 ca. - 1556). Costui<br />

assieme a dieci suoi amici che egli aveva reclutato per formare un ordine che doveva avere come<br />

251


obbiettivo la conversione degli infedeli, dopo avere assieme a loro redatto gli statuti della loro<br />

Società ed averla chiamata ‘Compagnia di Gesù’ ne chiese l’approvazione a Paolo III il quale gliela<br />

accordò il 17 settembre del 1540. Ai tre voti ordinari di castità, di povertà e di obbedienza, la<br />

società ne aggiunse un altro. Essa giurava di ‘votare la sua vita al servizio costante di Cristo e dei<br />

papi, di combattere sotto la bandiera della Croce, di servire solo il Signore e il romano pontefice,<br />

suo vicario in terra; essa s’impegnava d’obbedire al papa ed i suoi successori in tutto quanto<br />

concerneva la salvezza delle anime e la propagazione della fede, qualunque fossero i paesi ove li<br />

avrebbero condotti gli ordini di Sua Santità’. Così il papa si trovò a sua disposizione un ordine<br />

pronto a tutto pur di difendere i suoi interessi che in quel tempo erano fortemente attaccati dai<br />

Protestanti le cui idee si erano diffuse per tutta l’Europa.<br />

L’ordine era strutturato gerarchicamente. Al suo vertice c’era il generale. Egli aveva il diritto di fare<br />

le costituzioni e le regole, conferiva tutte le cariche, regolava ed ordinava a suo piacimento tutta la<br />

società; tutta l’autorità dei provinciali e degli altri superiori dipendeva da lui; poteva dispensare<br />

dalle costituzioni e dai voti; insomma era un monarca assoluto a cui tutti dovevano una obbedienza<br />

cieca. Il primo generale fu Ignazio Loyola.<br />

Il corpo della compagnia era composto da quattro categorie o gradi. <strong>La</strong> prima categoria o grado<br />

era quella dei preti professi che avevano pronunciato i tre voti solenni di povertà, castità, e<br />

obbedienza e aveva fatto uno speciale voto di ubbidienza al papa. Anche se tutti i Gesuiti erano<br />

tenuti ad ubbidire al papa i preti professi facevano questo particolare voto. Solo i Gesuiti di questa<br />

categoria potevano accedere alla carica di generale e ai posti immediatamente inferiori.<br />

<strong>La</strong> seconda categoria o grado era costituita da preti che prendevano i voti semplici, non solenni, e<br />

che non pronunciavano il quarto voto al papa. Erano chiamati coadiutori spirituali.<br />

Il terzo grado era quello dei fratelli laici; questi non diventavano mai preti, ma prendevano i tre voti<br />

semplici ed erano incaricati del lavoro manuale nelle case: cucinare, pulire, ecc.<br />

<strong>La</strong> quarta categoria era quella dei giovani allievi, generalmente chiamati scolastici perché la loro<br />

preparazione avveniva attraverso le varie scuole del sapere. Alla fine dei loro studi venivano<br />

ordinati preti e a secondo dei loro progressi entravano tra i professi o tra i coadiutori spirituali.<br />

Per entrare nell’ordine occorreva prima seguire un periodo di noviziato che durava due anni<br />

durante il quale il novizio era sottoposto ad una dura disciplina perché doveva perdere la sua<br />

individualità e mettersi interamente nelle mani del suo superiore. Chi riusciva a superare il<br />

noviziato prendeva i tre voti semplici; alcuni restavano fratelli laici, altri continuavano come<br />

scolastici per diventare professi o coadiutori spirituali. Alla fine dell’istruzione pronunciavano i voti<br />

finali; i professi aggiungevano anche il quarto voto speciale.<br />

Gli effettivi della compagnia erano organizzati in ‘provincie’ in cui si trovavano le diverse case<br />

dell’ordine che erano di sei tipi. Le residenze (per scrittori, studiosi, superiori locali, membri a<br />

riposo o malati); le case di studio (per giovani Gesuiti); un noviziato (dove venivano esaminati e<br />

preparati gli aspiranti della provincia); e poi c’erano scuole e collegi destinati all’educazione dei<br />

laici e case per il ritiro spirituale dove i laici andavano in cerca di aiuto spirituale o per compiere<br />

delle devozioni. Ogni casa aveva un superiore (sotto cui c’erano altri superiori intermedi), e al di<br />

sopra di tutti i superiori delle case della provincia c’era un provinciale e al di sopra di tutti i<br />

provinciali c’era un assistente che risiedeva a Roma con il generale.<br />

Ad ogni Gesuita era richiesto di ubbidire incondizionatamente al suo superiore qualunque cosa egli<br />

gli ordinasse infatti nel libro delle regole dei Gesuiti dal titolo Regulae societatis Jesu alla<br />

252


costituzione numero 36 si legge: ‘Ciascuno persuada sé stesso, che coloro che vivono sotto la<br />

ubbidienza, sono condotti e diretti dalla divina provvidenza; e che perciò debbono lasciare che i<br />

superiori lo trattino come se fosse un cadavere, che si lascia far tutto senza lagnarsi; ovvero come<br />

il bastone di un vecchio, il quale colui che lo tiene in mano se ne serve quando, dove, ed in<br />

qualunque cosa egli vuole’. Il Gesuita doveva vedere nella persona del superiore Gesù stesso:<br />

nella regola n° 16 e 18 si legge: ‘Non guardate nel la persona del superiore l’uomo soggetto ad<br />

errare, e sottoposto alle umane miserie; ma riguardate in lui la stessa persona di Cristo, che è<br />

somma sapienza, immensa bontà, e carità infinita, il quale né può essere ingannato, né può volere<br />

ingannare voi. E siate certi che seguendo la volontà del superiore, voi seguite con tutta certezza la<br />

divina volontà. Voi dovete fermamente credere che tutto quello che il superiore comanda è<br />

precetto e volere di Dio’. Con simili regole è chiaro che il Gesuita ritenesse il suo superiore<br />

infallibile e perciò disubbidirgli per lui avrebbe significato disubbidire a Dio. E poi che il superiore si<br />

trovava nei confronti di coloro che erano alle sue dipendenze in una posizione che gli permetteva<br />

di far fare loro tutto quello che avrebbe voluto senza essere contraddetto. Inoltre, affinché il<br />

superiore conoscesse bene i suoi schiavi alla costituzione n° 40 era prescritto al Gesuita che<br />

entrava nella compagnia che egli ‘debba manifestare al superiore tutta la sua coscienza con<br />

grande umiltà, purità e carità, non nascondendo nulla di quello col quale avesse potuto offendere<br />

Iddio, e renda ad esso, od a chi sarà da lui deputato, un intero conto della sua vita precedente; ed<br />

ogni sei mesi renda poi lo stesso conto incominciando dall’ultimo’. Il Gesuita aveva inoltre l’ordine<br />

di non riferire agli esterni le cose dell’ordine. Le regole comuni n° 38 e 39 dicono infatti: ‘Nessuno<br />

riferisca a quei di fuori quello che si fa o si pensa fare fra noi. Nessuno, senza espressa licenza del<br />

superiore, comunichi le nostre costituzioni, i nostri libri, ovvero scritti nei quali si contengono le<br />

nostre ordinazioni o privilegi. Nessuno dia o mandi fuori le istruzioni spirituali, le meditazioni, o gli<br />

esercizi della società’.<br />

L’ordine si proponeva di convertire al Cattolicesimo gli eretici e i pagani tramite la predicazione,<br />

l’insegnamento e la confessione. Esso affermava di fare tutto ad majorem Dei gloriam (a maggiore<br />

gloria di Dio) il che significava a maggiore gloria del papato perché per i Gesuiti glorificare il papa -<br />

per loro il vicario di Cristo sulla terra - significava glorificare Dio. Ecco perché diversi papi<br />

concessero loro tanti privilegi e li appoggiarono; perché la loro opera tendeva a consolidare ed<br />

estendere il dominio del papato nel mondo. Ma nello stesso tempo, e questo lo si deve ben tenere<br />

presente, l’ordine procacciava pure i suoi propri fini che erano quelli di voler dominare il mondo e<br />

arricchirsi.<br />

Ma l’ordine affermava altresì che per raggiungere i propri obbiettivi erano leciti tutti i mezzi anche<br />

quelli illeciti (o come esso affermava tutti i mezzi erano indifferenti), e quindi la menzogna,<br />

l’astuzia, il furto, la frode e la violenza ecc. erano consentiti. Avevano una morale che giustificava il<br />

peccato con ogni sorta di sofismi, cosicché l’aborto, l’omicidio, l’adulterio, il furto, il duello, la<br />

menzogna, la doppiezza, l’idolatria, l’impurità, erano permessi in svariate circostanze e se non<br />

diventarono proprio delle virtù di certo venivano fatti passare per delle lievi colpe o per cose da<br />

nulla. Insomma il peccato nelle mani dei Gesuiti divenne irriconoscibile e nei loro libri introvabile.<br />

Per cui con le loro lusinghe si acquistarono il favore di coloro che prendevano piacere in ogni sorta<br />

di peccato. Perché questo era il loro scopo, volgere più persone dalla loro parte per dopo<br />

spogliarle dei loro beni se erano ricche e se in posti di autorità per usarsi di loro per estendere la<br />

compagnia nel loro paese. <strong>La</strong> diabolica massima 'il fine giustifica i mezzi' era (ed è) l’essenza del<br />

gesuitismo. Si insediarono alle corti dei re e dei principi sia come predicatori che come confessori<br />

e riuscirono con la loro astuzia ad avere da loro il permesso di aprire collegi ed altre istituzioni e a<br />

persuaderli a distruggere quelli che per loro erano degli eretici. In Italia aprirono diversi collegi,<br />

furono protetti dai principi e presero parte ai massacri dei Valdesi sia al nord che al sud d’Italia.<br />

253


Anche nelle altre nazioni aprirono dei collegi, e si cattivarono l’amicizia di imperatori e principi<br />

(facendogli credere che cercavano il loro interesse) per indurli a favorire la loro società e<br />

sterminare i Protestanti. Quando qualche re dimostrava di favorire il protestantesimo a danno del<br />

cattolicesimo o di non gradire la ‘Compagnia di Gesù’ nel suo paese essi erano pronti a toglierlo di<br />

mezzo o ad incoraggiare altri a farlo. Perché anche questo era permesso ad majorem Dei gloriam.<br />

Suarez, uno dei loro teologi più conosciuti disse infatti che un re eretico prima può essere deposto,<br />

e dopo, se continua a regnare può essere legalmente ucciso come un tiranno. Ecco le sue parole:<br />

‘Ma però data che è la sentenza, (il Sovrano) è decaduto dal trono, sicché per giustizia, non può<br />

più possederlo. Fin d’allora adunque può essere trattato come un Tiranno, e come tale da<br />

qualunque privato può essere ucciso’ (Franc. Suarez, Def. Fid. Cathol. lib. VI, cap. 4) (questa<br />

diabolica dottrina si chiama regicidio). Alcuni esempi che confermano questo loro modo di agire<br />

sono i seguenti. Baldassare Gèrard, l’assassino di Guglielmo d’Orange, ‘confessò che aveva<br />

partecipato la sua intenzione al rettore del collegio dei Gesuiti di Trèves, il rettore l'aveva<br />

approvata, gli aveva impartito la benedizione, assicurandolo che ove avesse perduto la vita<br />

eseguendo l’attentato, sarebbe stato compreso nel numero dei martiri’ (G. Huber, I Gesuiti, Roma<br />

1909, pag. 134). Ma non sempre riuscirono i loro complotti contro i re; per esempio il re del<br />

Portogallo scampò all’attentato che i Gesuiti avevano ordito per ucciderlo e per questo vennero<br />

espulsi con la forza dal paese, imbarcati su navi reali e sbarcati sulle coste dello Stato della chiesa<br />

e tutte le loro proprietà furono confiscate (questo avvenne tra il 1759 e il 1761). Anche in Inghilterra<br />

un tentativo di assassinare il re non ebbe il risultato che essi volevano perché fu scoperta la mina<br />

che doveva fare saltare il parlamento alla sua apertura il 7 febbraio 1605. I tre Gesuiti che erano<br />

tra i congiurati fuggirono, ma furono presi, processati e condannati a morte.<br />

L’ordine fu soppresso (anche se i Gesuiti nella pratica continuarono a sussistere in Prussia e in<br />

Russia) da Clemente XIV nel 1773 ma fu restaurato da Pio VII nel 1814. E in mezzo a molte<br />

polemiche sussiste ancora in seno alla Chiesa Cattolica Romana.<br />

<strong>La</strong> Pontificia Università Gregoriana, il Pontificio Istituto biblico, e il Pontificio Istituto di studi<br />

orientali, che si trovano qui a Roma sono tutti gestiti dai Gesuiti. Giovanni Paolo I eletto papa il 26<br />

Agosto 1978 aveva un atteggiamento sfavorevole alla compagnia di Gesù e si proponeva di<br />

pronunciare un duro discorso di monito alla Congregazione generale dei Gesuiti che si sarebbe<br />

tenuta a Roma il 30 settembre 1978. Il papa aveva in mente, se la Compagnia non ritornava ad<br />

assumere il ruolo che gli era stato assegnato, di liquidare definitivamente l’ordine. Ma quel<br />

discorso non poté tenerlo perché la mattina del 29 settembre fu trovato morto sul suo letto.<br />

Giovanni Paolo II nel 1981 depose l’allora Generale dell’ordine Pedro Arrupe perché aveva fama di<br />

liberale (costui infatti permetteva la pubblicazione di libri di autori Gesuiti che andavano contro gli<br />

insegnamenti tradizionali della chiesa cattolica) e nominò un altro al suo posto. Il cattolicesimo<br />

rimane comunque fortemente impregnato di gesuitismo perché molti istituti cattolici sono in mano<br />

ai Gesuiti e là gli studenti imparano la ‘morale’ dei Gesuiti.<br />

Molti Gesuiti di oggi insegnano apertamente cose che si oppongono alla dottrina cattolica (per<br />

esempio approvano l’omosessualità, l’aborto, il sacerdozio delle donne, il coinvolgimento diretto<br />

nella politica, mettono in dubbio la divinità di Cristo, l’infallibilità papale, ecc.), per cui non sono<br />

affatto ben visti in seno al Cattolicesimo. E difatti nel corso della trentacinquesima Congregazione<br />

generale della Compagnia di Gesù, riunitasi a Roma per eleggere il nuovo Preposto Generale in<br />

sostituzione dell’uscente Peter-Hans Kolvenbach, il cardinale Franc Rodé, prefetto della<br />

congregazione romana che si occupa degli ordini religiosi, ha tenuto un discorso in cui ha<br />

ammonito i Gesuiti dicendo: 'Con tristezza e inquietudine vedo anche un crescente allontanamento<br />

dalla gerarchia. <strong>La</strong> spiritualità ignaziana di servizio apostolico "sotto il Romano Pontefice" non<br />

254


accetta questa separazione', ed ancora: ' I tempi sono cambiati e la Chiesa deve oggi affrontare<br />

nuove ed urgenti necessità. Ne menziono una, e la propongo alla vostra considerazione, poiché a<br />

mio giudizio è oggi urgente e allo stesso tempo complessa. È la necessità di presentare ai fedeli e<br />

al mondo l’autentica verità rivelata nella Scrittura e nella Tradizione. <strong>La</strong> diversità dottrinale di coloro<br />

che a tutti i livelli, per vocazione e missione, sono chiamati ad annunciare il Regno di verità e di<br />

amore, disorienta i fedeli e conduce verso un relativismo senza orizzonte'<br />

(http://holyqueen.altervista.org/teol_att_gesuiti.htm).<br />

Ma veniamo al ruolo avuto dai Gesuiti nella <strong>Massoneria</strong> e alla loro presenza in essa. I Gesuiti<br />

hanno avuto un ruolo nella creazione del Rito Scozzese Antico ed Accettato, infatti in una lettera<br />

del massone Charles Sotheran (1847-1902), che aveva ottenuto tanti gradi nella <strong>Massoneria</strong> da<br />

poter essere considerato un'autorità in materia, indirizzata al New York Press Club datata 11<br />

Gennaio 1877, si legge: 'E' anche curioso notare che la maggior parte di questi enti, come l'Antico<br />

e Accettato Rito Scozzese, il Rito di Avignone, l'Ordine del Tempio, il Rito di Flesser, il Grande<br />

Consiglio degli Imperatori di Oriente e di Occidente, i Principi sovrani Massoni ecc., sono quasi tutti<br />

frutto dei figli di Ignazio di Loyola. Il barone Hundt, il cavaliere Ramsay, Tschoudy, Zinnendorf e<br />

numerosi altri che fondarono i gradi in questi riti, operarono dietro istruzioni del Generale dei<br />

gesuiti. Il nido in cui questi gradi vennero covati e nessun rito massonico è immune dalla sua<br />

funesta influenza - è stato il Collegio gesuitico di Clermont a Parigi. Il trovatello bastardo della<br />

massoneria, l' 'Antico e Accettato Rito Scozzese', che non è riconosciuto dalle Logge Azzurre, fu<br />

anzitutto l'enunciato del cervello del gesuita cavaliere Ramsay. Fu portato da lui in Inghilterra nel<br />

1736-38 per sostenere la causa dei cattolici Stuart. Nella sua forma attuale di trentatré gradi, il rito<br />

è stato riorganizzato alla fine del diciottesimo secolo da una mezza dozzina di avventurieri<br />

massoni a Charleston, nella Carolina del Sud' (in Helena Petrovna Blavatsky, Iside Svelata,<br />

Volume 2, pag. 303). Questa cosa è confermata anche dallo scrittore massone William O.<br />

Peterson, 32° grado nella <strong>Massoneria</strong>, che dice: 'Ch evalier de Bonneville formò un capitolo di<br />

venti-cinque Gradi dei cosiddetti Alti Gradi nel College dei Gesuiti di Clermont a Parigi nel 1754.<br />

Gli aderenti della Casa Stuart avevano fatto del college di Clermont il loro istituto, essendo quasi<br />

tutti Scozzesi. Uno di questi Gradi essendo il 'Maestro Scozzese', il nuovo ente organizzato a<br />

Charleston, Carolina del Sud, nel 1801, diede il nome di Rito Scozzese a questi Gradi, nome che<br />

da allora ha caratterizzato il Rito in tutto il mondo' (Masonic Quiz Book “Ask Me Another, Brother,”<br />

William O. Peterson, Chicago, Illinois: The Charles T. Powner Co., 1951, pag. 194, 195).<br />

Quanto il Gesuitismo sia pieno di Massoni, lo conferma Alberto Rivera, ex Gesuita convertitosi a<br />

Cristo, quando dice: 'Più in alto andavo nell'Ordine Gesuita, e più corruzione vedevo all'interno<br />

dell'istituzione. Fui invitato da Gesuiti di alto grado a partecipare ad una messa nera segreta in un<br />

monastero nella parte nord della Spagna. Quando mi inginocchiai per baciare l'anello di un alto<br />

ufficiale, vidi un simbolo su quell'anello che mi fece diventare il sangue freddo. Era un simbolo<br />

Massonico! Una cosa che io odiavo e che mi era stato detto di combattere .... Io scoprii che il<br />

Generale Gesuita era anche un Massone e un membro del Partito Comunista in Spagna' (Alberto:<br />

Alberto Part One, Jack Chick, Chino, California: Chick Publications, 1979, pag. 27, 28).<br />

Nella lista 'Pecorelli' compaiono questi prelati Gesuiti massoni: il prete Giovanni Caprile e<br />

l'arcivescovo Alessandro Gottardi. Secondo 'la lista di Mons. Marinelli' pubblicata in molti scritti, il<br />

cardinale gesuita Carlo Maria Martini, arcivescovo emerito di Milano, morto nell'agosto del 2012,<br />

era anch'egli un massone (cfr. 'Lo scandalo del tempio satanico a San Giovanni Rotondo dedicato<br />

a San Padre Pio' a cura di Franco Adessa e Alberto Felici -<br />

http://musicasacra.forumfree.it/?t=51100131). <strong>La</strong> cosa è stata confermata da quelli del Grande<br />

Oriente Democratico in occasione della sua morte, infatti affermano del Martini che 'volle essere<br />

255


iniziato Libero Muratore' - http://www.grandeoriente-democratico.com/). Questa sua appartenenza<br />

alla <strong>Massoneria</strong>, spiegherebbe dunque le belle parole spese dal Gran Maestro del GOI Gustavo<br />

Raffi in occasione della sua morte: 'Ha creduto nell’ecumenismo e nel dialogo con la società civile<br />

e con le altre religioni a cominciare dall’ebraismo e mancherà a credenti e non credenti la sua<br />

grande umanità e l’esempio di una riflessione che ha affrontato i grandi temi della vita umana. In<br />

ogni occasione ha saputo sempre guardare l’altro negli occhi, cercando insieme la verità'<br />

(http://www.corrispondenzaromana.it/omaggio-del-grandoriente-al-card-martini/). Vorrei peraltro<br />

ricordare che il cardinale Carlo Maria Martini fu assieme ad altri l'iniziatore del Movimento<br />

Carismatico Cattolico in Italia, come si legge sul sito del Rinnovamento: 'Fu - e lo ricordava spesso<br />

- tra gli iniziatori del Rinnovamento in Italia, alla Università Pontificia Gregoriana, già nel 1971,<br />

insieme ad altri confratelli e colleghi gesuiti. Tra tutti p. Francis Sullivan, animatore dei primi gruppi<br />

romani di lingua inglese, italiana, francese, tedesca e spagnola che trovarono impianto e prima<br />

"accoglienza ecclesiale" proprio alla Gregoriana' (http://www.rns-italia.it/).<br />

Inoltre nel libro Fratelli d'Italia di Ferruccio Pinotti leggiamo che l'Università di Trento sarebbe nata<br />

da un «patto» segreto tra Gesuiti e massoneria (cfr. Fratelli d'Italia, pag. 22-23).<br />

A conferma di quanto stretti siano i legami tra <strong>Massoneria</strong> e Gesuiti, c'è la dichiarazione di Giuliano<br />

di Bernardo, ex Gran Maestro del GOI, che alla domanda del giornalista Ferruccio Pinotti se<br />

esistono veramente delle contiguità o delle concordanze tra Gesuiti e massoneria ha risposto così:<br />

'Le concordanze ci sono sempre, al vertice. A un certo livello ci sono sempre state, segretamente.<br />

Quando si parla di questo filo segreto, si parla di un dialogo sottile, profondo, che esiste tra<br />

persone di qualità. Sono queste convergenze a evitare - in caso di crisi o conflitti - i danni maggiori,<br />

le situazioni irreparabili. E' chiaro che, alla base della piramide, troviamo il prete e il massone che<br />

si comportano come don Camillo e Peppone. Ma i vertici, poichè sono vertici illuminati, si toccano<br />

sempre' (Ferruccio Pinotti, Fratelli d'Italia, pag. 23). Dunque gli stretti rapporti tra <strong>Massoneria</strong> e<br />

Gesuiti sono provati.<br />

Ad avvalorare poi tutto ciò c'è anche la testimonianza dell'ex Gesuita Gerard Bouffard. Infatti in un<br />

articolo di Greg Szymanski (del 2006), a cui l'ex vescovo gesuita Gerard Bouffard ora pastore di<br />

una Chiesa in Canada, ha rilasciato una interessante intervista, leggiamo alcune cose molto<br />

interessanti dette da questo ex Gesuita a proposito del rapporto tra Gesuiti e <strong>Massoneria</strong>/Illuminati:<br />

«L'ex vescovo Gerard Bouffard del Guatemala ha affermato che il Vaticano è “il reale controllore<br />

spirituale” degli Illuminati e del Nuovo Ordine Mondiale, mentre i Gesuiti, tramite il Papa Nero, il<br />

generale padre Peter Hans Kolvenbach [1], controllano effettivamente la gerarchia vaticana e la<br />

Chiesa Cattolica Romana. Il vescovo Bouffard, che ha lasciato la Chiesa ed ora è un Cristiano<br />

nato di nuovo che vive in Canada, ha fondato la sua conclusione dopo aver lavorato sei anni come<br />

sacerdote in Vaticano, incaricato del compito di trasmettere la corrispondenza giornaliera e<br />

sensibile tra il Papa ed i dirigenti dell'Ordine dei Gesuiti, che risiedono in Borgo Santo Spirito n° 5,<br />

vicino Piazza San Pietro.<br />

“Sì, l'uomo conosciuto come il Papa Nero controlla tutte le più importanti decisioni prese dal Papa<br />

ed egli a sua volta controlla gli Illuminati,” ha dichiarato il vescovo Bouffard la settimana scorsa nel<br />

corso del programma radiofonico di Greg Szymanski “Il Giornale Investigativo”, a<br />

www.gcnlive.com, dove gli archivi delle sensazionali dichiarazioni possono essere ascoltati nella<br />

loro interezza.<br />

“So che questo è vero, dato che ho lavorato per anni in Vaticano ed ho viaggiato con Papa<br />

Giovanni Paolo II. Il Papa prende i suoi ordini di marcia dal Papa Nero, mentre i Gesuiti sono<br />

256


anche i leaders del Nuovo Ordine Mondiale, con il compito di infiltrarsi nelle altre religioni e nei<br />

governi del mondo, allo scopo di realizzare un governo mondiale unico fascista ed una religione<br />

mondiale unica basata sul Satanismo e su Lucifero.”<br />

“Le persone non possono immaginare quanto male e quanta distruzione i Gesuiti hanno causato e<br />

causeranno, mentre nello stesso tempo usano la perfetta copertura di nascondersi dietro tuniche<br />

nere e di professare di essere uomini di Dio.”<br />

<strong>La</strong> conoscenza di prima mano da parte del vescovo Bouffard del male che si cela all'interno della<br />

gerarchia del Vaticano e particolarmente nell'Ordine dei Gesuiti conferma la testimonianza di altri<br />

ricercatori, compreso Bill Hughes, autore degli sconvolgenti libri “Il nemico smascherato” ed “I<br />

terroristi segreti”, come pure il preminente ricercatore sull'Ordine dei Gesuiti Eric Jon Phelps,<br />

autore di “Assassini Vaticani”.<br />

Oltre a dipingere un ritratto oscuro del Papa Nero in Roma, il vescovo Bouffard sostiene che il<br />

potere malefico dei Gesuiti si estende in tutto il mondo, inclusa una solida infiltrazione nel governo<br />

Usa, nel Consiglio per le Relazioni con l'Estero (CFR) e nelle più importanti organizzazioni<br />

religiose.<br />

Il vescovo Bouffard sostiene che i Gesuiti agiscono come perfetti camaleonti, assumendo l'identità'<br />

di Protestanti, Mormoni, Battisti e Giudei, con l'intenzione di causare il tracollo degli Usa così come<br />

di portare la nazione sotto una religione mondiale unica, fondata in Gerusalemme e sotto il<br />

controllo del loro leader, Lucifero.<br />

“Io so di prima mano che il Vaticano controlla e monitora ogni cosa in Israele, con l'intenzione di<br />

distruggere i Giudei,” ha affermato il vescovo Bouffard, aggiungendo che il vero proposito<br />

dell'Ordine dei Gesuiti è quello di orchestrare e controllare tutti i leaders del mondo, allo scopo di<br />

provocare un gran conflitto mondiale, che alla fine distruggerà gli Usa, il Medio Oriente ed Israele.<br />

“Essi distruggono ogni cosa dall'interno e vogliono provocare la distruzione pure della stessa<br />

Chiesa Cattolica, allo scopo di dare inizio ad una religione mondiale unica basata sul Satanismo.<br />

Ciò si vede anche nel modo in cui i sacerdoti adorano durante la Messa, in effetti adorando i morti.<br />

Inoltre segni di Satanismo si vedono in molti simboli esteriori, usanze e paramenti esibiti dalla<br />

Chiesa”.<br />

Dopo aver prestato servizio in Roma, il vescovo Bouffard passò del tempo in Africa ed in<br />

Guatemala, salendo ad una posizione di potere all'interno della Chiesa. Comunque, insieme a<br />

questo potere religioso, sopravvenne l'affiliazione e l'appartenenza come Frammassone, e divenne<br />

membro massonico del 37° grado [2], un qualcosa in apparenza disapprovato nella Chiesa<br />

Cattolica Romana, dal momento che, secondo il Diritto canonico, l'appartenenza ad una Loggia<br />

massonica comporta l'immediata scomunica. Secondo il vescovo Bouffard la Frammassoneria<br />

viene usata dalla Chiesa per adempiere i suoi piani segreti, dato che molti altri sacerdoti di alto<br />

livello, vescovi, cardinali e persino papi, si sono uniti a società segrete insieme ad altri in posizioni<br />

di potere in altre religioni e governi, molti lavorando insieme per promuovere la malvagia agenda<br />

degli Illuminati.<br />

E le sue dichiarazioni avvalorano i rapporti che affiorarono sui giornali italiani e francesi nei primi<br />

anni '80, che riportarono più di 150 sacerdoti di alto rango iscritti alla Frammassoneria, compresa<br />

la Loggia massonica P2, e ad altre società segrete.<br />

“Alla fine sono nato di nuovo ed ho denunciato la Chiesa Cattolica,” ha affermato il vescovo<br />

Bouffard, che ora è un Cristiano praticante e segue la parola di Dio tramite la Bibbia. “Dobbiamo<br />

257


sempre pregare per i nostri dirigenti, denunciando apertamente il male e smascherando i Gesuiti<br />

per quello che realmente sono.”<br />

Dopo aver lasciato la Chiesa, il vescovo Bouffard fece anche ammenda e chiese perdono al<br />

defunto [ex] sacerdote gesuita, padre Alberto Rivera. Padre Rivera fu uno dei pochi sacerdoti<br />

Gesuiti con il coraggio di smascherare le intenzioni malvage della Società di Gesù, venendo avanti<br />

dicendo in che modo lavorasse come uno degli infiltrati dell'Ordine dei Gesuiti in Usa, con il<br />

compito di penetrare nelle chiese Protestanti e Battiste, con l'intento di distruggerle dall'interno.<br />

'Quando ero vescovo ed ancora fedele alla Chiesa, una volta scrissi una lettera, denunciando<br />

padre Rivera e patrocinando la sua morte,' ha dichiarato il vescovo Bouffard. “Quando compresi la<br />

verità', cercai padre Rivera e chiesi il suo perdono. Diventammo buoni amici ed io so che diceva la<br />

verità. Era un uomo onesto che trovò anche lui Dio.”<br />

'Io so che i Gesuiti hanno cercato di alterare la verità, affermando che egli non era mai stato un<br />

sacerdote e distruggendo ogni prova che avvalorasse ciò. Hanno cercato di fare lo stesso a me,<br />

ma padre Rivera proclamava la verità senza dubbi. So questo per certo e sono anche stato con lui<br />

alcune settimane prima della sua morte. Soffriva terribilmente dopo essere stato avvelenato con<br />

acido. Come ho già detto, non potete immaginare la sofferenza e la distruzione che sono state<br />

causate e saranno causate dai Gesuiti'» (L'intero articolo può essere letto in inglese qua<br />

http://www.arcticbeacon.com/confessions/25-Sept-2006.html).<br />

E termino con quello che ha detto un altro ex Gesuita, Martin Malachi (1921-1999), eminente<br />

teologo e professore presso il Pontificio Istituto Biblico, intimo amico di Paolo VI e segretario del<br />

Cardinal Bea. Egli sostenne che un gruppo di Massoni-Illuminati fatto di plutocrati Occidentali<br />

chiamato 'L'Assemblea' o la 'Superforza' si era infiltrato ai più alti livelli dell'amministrazione<br />

Vaticana e stavano lavorando per realizzare un Nuovo Ordine Mondiale. D'altronde la Chiesa<br />

Cattolica Romana è una organizzazione enorme che ha circa un miliardo di membri sparsi in tutto<br />

il mondo, che esercita un enorme influenza geopolitica nel mondo intero, e quindi gli Illuminati non<br />

potevano non cercare di infiltrarsi in essa per portare a compimento il loro progetto.<br />

Ecco le risposte date da Martin Malachi a John F. McManus, in una intervista fattagli per The New<br />

American:<br />

McManus: Il tuo libro sostiene che influenze sovversive nelle più alte posizioni clericali della<br />

Chiesa stanno lavorando per introdurla nel Nuovo Ordine Mondiale. Che cosa intendi per 'Nuovo<br />

Ordine Mondiale?'<br />

Martin: Nella sua forma completamente progettata ... i governi del mondo saranno diretti da quelli<br />

che sono ascesi al punto culminante.<br />

McManus: Che cosa intendi per 'il punto culminante'?<br />

Martin: <strong>La</strong> forza sottostante di cui ho scritto in Windswept House è strutturata in maniera molto<br />

simile ad una piramide. E' larga nella parte inferiore dove molti individui operano per i suoi<br />

obbiettivi e sperano di essere elevati ad un posto più elevato. Ci sono sempre meno abitanti in<br />

ognuno dei gradini ascendenti nella struttura. Solo molto pochi formano il suo finale consiglio<br />

d'amministrazione, il punto culminante della piramide' (John F. McManus, 'Interview with Malachi<br />

Martin,' The New American, June 9, 1997 - http://www.newswithviews.com/).<br />

258


Questa descrizione fatta da Martin Malachi, come potete vedere, non è altro che la struttura<br />

piramidale degli Illuminati, il cui simbolo - appunto quello di una piramide - si può vedere sulla<br />

banconota del dollaro americano. Ma Malachi Martin conferma anche l'esistenza in Vaticano del<br />

Satanismo, che gli Illuminati vogliono instaurare nel Nuovo Ordine Mondiale, infatti nel suo libro<br />

The Keys of This Blood sostiene che Giovanni Paolo II era andato contro 'la irremovibile presenza<br />

di una forza maligna nel suo Vaticano e nelle cancellerie di certi vescovi. Era quella che gli uomini<br />

di Chiesa bene informati chiamavano la 'superforza'. Voci di corridoio, sempre difficili da verificare,<br />

legavano la sua installazione all'inizio del regno di Papa Paolo VI nel 1963. In effetti Paolo aveva<br />

alluso cupamente al 'fumo di Satana che era entrato nel Santuario' ... un riferimento indiretto ad<br />

una cerimonia di intronizzazione fatta dai Satanisti in Vaticano' (Malachi Martin, Keys of this Blood:<br />

Pope John Paul II Versus Russia and the West for Control of the New World Order, New York:<br />

Simon and Schuster, 1991, pag. 632). Quella cerimonia di intronizzazione secondo Martin avvenne<br />

in Vaticano il 29 Giugno 1963, e contemporaneamente se ne tenne un'altra parallela negli Stati<br />

Uniti nella città di Charleston, nella Carolina del Sud (USA). Perchè proprio questa città? Perchè a<br />

Charleston nel 1801 fu fondato il Primo Supremo Consiglio Madre del Mondo del Rito Scozzese<br />

Antico ed Accettato, che come sappiamo promuove il culto di Satana.<br />

Nella sopra citata intervista, Martin conferma l'accaduto infatti leggiamo:<br />

'McManus: Il tuo libro comincia con una descrizione vivida di una sacrilega 'Messa Nera' tenutasi<br />

nel 1963 a Charleston, nella Carolina del Sud. Accadde veramente ciò?<br />

Martin: Sì, accadde veramente. E anche la partecipazione via telefono di alcuni alti ufficiali della<br />

Chiesa nel Vaticano è un fatto [cioè è vera]. <strong>La</strong> giovane donna che fu costretta ad essere parte di<br />

questo rituale satanico è piena di vita e felicemente è riuscita a sposarsi e a condurre una vita<br />

normale. Ella ha fornito dei dettagli su quell'evento ...<br />

McManus: Inoltre ... tu descrivi numerosi altri cardinali e vescovi sotto una luce molto brutta. Sono<br />

basate su dei fatti queste caratterizzazioni?<br />

Martin: Sì, tra i cardinali e la gerarchia ci sono satanisti [3], omosessuali, anti-papisti, e cooperatori<br />

nella spinta per il governo del mondo.<br />

E sempre Martin nel suo romanzo Windswept House (romanzo ambientato in Vaticano durante gli<br />

anni novanta che parla in maniera piuttosto esplicita di vicende legate al pontificato di Giovanni<br />

Paolo II) racconta quanto segue: 'Improvvisamente divenne indiscutibile che ora durante questo<br />

papato, l'organizzazione della Chiesa Cattolica Romana portava dentro di sè una permanente<br />

presenza di chierici che praticavano il culto di Satana e lo apprezzavano; di vescovi e preti che si<br />

sodomizzavano a vicenda e sodomizzavano bambini; di suore che praticavano i 'riti neri' della<br />

wicca, e che vivevano in relazioni lesbiche... Ogni giorno, inclusa la domenica e i giorni santi, atti di<br />

eresia e blasfemia erano commessi e permessi ai sacri Altari da uomini che un tempo erano<br />

chiamati preti. Atti e riti sacrileghi non solo erano effettuati dinanzi i sacri Altari, ma avevano la<br />

connivenza o almeno il tacito permesso di alcuni Cardinali, arcivescovi e vescovi... Il loro numero<br />

totale era minoritario - qualcosa come dall'uno al dieci percento dei consacrati. Ma di questa<br />

minoranza, molti occupavano sorprendentemente alte posizioni o ranghi... I fatti che conducevano<br />

il Papa ad un nuovo livello di sofferenza erano principalmente due: i sistematici legami<br />

organizzativi - la rete, in altre parole - che era stata stabilita fra alcuni gruppi di chierici<br />

omosessuali e covens satanisti. E la disordinata potenza ed influenza di questa rete" (pag 492-<br />

493).<br />

259


Note<br />

[1] Dal gennaio 2008 a Peter Hans Kolvenbach è succeduto Adolfo Nicolás Pachón (1936-) gesuita spagnolo.<br />

[2] Per capire questa dichiarazione dovete sapere che questo ex gesuita nell'intervista audio afferma che ci sarebbero<br />

due piramidi massoniche: una in Nord America il cui capo è un 38 grado, l'altra in Europa e il cui capo è sempre un 38°<br />

grado. Il capo supremo della massoneria sarebbe invece il 39° grado. A tale proposito, lui riferisce ch e Paolo VI era un<br />

massone del 39° grado, quindi a capo della Massoner ia mondiale (video su Youtube: http://youtu.be/us-KSYFFB-k<br />

minuto 6-7).<br />

[3] Articoli di stampa che riportano le dichiarazioni di Milingo sulla presenza di Satanisti in Vaticano, cosa questa<br />

attestata a più riprese dal defunto Gesuita Malachi Martin. I Massoni-Illuminati voglio creare un nuovo ordine mondiale<br />

basato sul culto a Satana.<br />

260


261


Capitolo 11<br />

<strong>La</strong> <strong>Massoneria</strong> nella Chiesa Cattolica Romana e<br />

nelle Chiese Protestanti<br />

Nella Chiesa Cattolica Romana<br />

Come ho già detto innanzi, la <strong>Massoneria</strong> si è infiltrata nella Chiesa Cattolica Romana. Essa è<br />

presente in essa anche ad alti livelli. Il prete e teologo cattolico romano Luigi Villa (morto a<br />

novembre 2012) - noto 'cacciatore di massoni' dedito a combattere la <strong>Massoneria</strong> presente nelle<br />

gerarchie ecclesiastiche della Chiesa Cattolica Romana - racconta che nella seconda metà del<br />

1963, durante un incontro con Pio da Pietrelcina si sentì dire da quest'ultimo: «Coraggio, coraggio,<br />

coraggio! perché la Chiesa è già invasa dalla <strong>Massoneria</strong>» ed anche: «<strong>La</strong> <strong>Massoneria</strong> è già<br />

arrivata alle pantofole del Papa». Ha pubblicato numerosi libri ed articoli per dimostrare la<br />

presenza della <strong>Massoneria</strong> nelle gerarchie ecclesiastiche della Chiesa Cattolica Romana.<br />

Secondo il Villa, sia Giovanni XXIII che Paolo VI erano affiliati alla <strong>Massoneria</strong>; e i cardinali e i<br />

vescovi che più si adoperarono per indirizzare il Concilio Vaticano II in senso 'modernista' erano<br />

tutti massoni, di grado più o meno elevato. In merito a Giovanni XXIII, secondo quanto scrive il<br />

Villa nel suo libro Anche Giovanni XXIII beato? (Editrice Civiltà, Brescia 2000, pag. 56), Giovanni<br />

XXIII fu iniziato alla <strong>Massoneria</strong> a Parigi e partecipò alle Officine ad Istanbul (a tal proposito viene<br />

citata una dichiarazione fatta dal Gran Maestro del GOI Virgilio Gaito fatta ad un giornalista). In<br />

merito a Paolo VI, il Villa ha esibito le prove della massonità di Paolo VI nei suoi libri Paolo VI,<br />

beato?, e Paolo VI, processo a un Papa?, tra le quali prove ci sono un bassorilievo sulla porta di<br />

bronzo della Basilica di San Pietro, a Roma (poi modificato), in cui appaiono i simboli massonici sul<br />

dorso della sua mano (la stella a cinque punte); mentre altri simboli massonici (la squadra e il<br />

compasso, sovrastati da un triangolo) sono ben visibili nel sacello della madre di Montini a<br />

Verolavecchia, in provincia di Verona: opera disegnata dal suo stesso figlio. Inoltre, Paolo VI<br />

ricevette il capo della P2, Licio Gelli, in Vaticano, nel 1965, e sotto il suo pontificato venne<br />

concessa a Licio Gelli la nomina a commendatore Equitem Ordinis Sancti Silvestri Papae. E poi -<br />

aggiungo io - se Gustavo Raffi, attuale Gran Maestro del GOI, ha affermato che 'il periodo migliore<br />

della Chiesa, dal punto di vista del dialogo, è stato senza dubbio il periodo montiniano' (in Fratelli<br />

d'Italia, pag. 230), questo vorrà pur dire qualche cosa. Non vi pare? E poi il Capo della Gran Logia<br />

Occidental Mexicana, il Gran Commendatore del Supremo Consiglio Carlos Vasquez Rangel,<br />

affermò nel 1992: «Angelo Roncalli e Giovanni Montini furono iniziati, lo stesso giorno, agli augusti<br />

misteri della fratellanza, perciò non è strano che molte cose che sono state realizzate nel Secondo<br />

Concilio Vaticano, da Giovanni XXIII, siano basate su princìpi e postulati massonici» (Luigi Villa,<br />

Anche Giovanni XXIII beato?, pag. 56; citato in Ferruccio Pinotti, Fratelli d'Italia, pag. 638). Ma per<br />

saperne di più sull'affiliazione massonica di Giovanni XXIII e Paolo VI leggi '<strong>La</strong> massoneria alla<br />

conquista della Chiesa'.<br />

262


Per capire quali rapporti ci siano tra la <strong>Massoneria</strong> e gli alti gradi della gerarchia cattolica romana,<br />

è interessante quello che dice Giuliano Di Bernardo, ex Gran Maestro del GOI, alla domanda del<br />

giornalista Ferruccio Pinotti 'esistono veramente delle «contiguità» tra gesuiti e massoneria? Delle<br />

concordanze?': 'Le concordanze ci sono sempre, al vertice. A un certo livello ci sono sempre state,<br />

segretamente. Quando si parla di questo filo segreto, si parla di un dialogo sottile, profondo, che<br />

esiste tra persone di qualità. Sono queste convergenze a evitare - in caso di crisi o conflitti - i danni<br />

maggiori, le situazioni irreparabili. E' chiaro che, alla base della piramide, troviamo il prete e il<br />

massone che si comportano come don Camillo e Peppone. Ma i vertici, poichè sono vertici<br />

illuminati, si toccano sempre' (Ferruccio Pinotti, Fratelli d'Italia, pag. 23). In effetti, credo che le<br />

cose siano le stesse anche in merito ai vertici di tanti ambienti Protestanti, i quali anch'essi 'si<br />

toccano sempre' con la <strong>Massoneria</strong>.<br />

<strong>La</strong> piovra massonica nel palazzo<br />

Nel libro Via col vento in Vaticano c'è un capitolo dal titolo 'Il fumo di Satana in Vaticano' che<br />

affronta la presenza della <strong>Massoneria</strong> nella Chiesa Cattolica Romana, di cui ritengo che alcune<br />

parti siano degne di nota per cui ve le trascrivo.<br />

'Tra le culture più esclusive quella romana è la più chiusa, dove neppure i titoli nobiliari e<br />

aristocratici sono sufficienti a farvela introdurre; ancor più esclusiva è quella ecclesiastica. Eppure<br />

la massoneria in quest'ultima vi entra facilmente dalla porta di servizio e senza biglietto,<br />

mimetizzandosi alla perfezione. <strong>La</strong> massoneria non usa cambiare la metodologia che trova sul<br />

posto dove opera. In Vaticano, strenuo baluardo della Chiesa cattolica, essa si arma di diabolica<br />

pazienza e aspetta, aspetta tanto finché non riesca a raggiungere le migliori leve del potere e del<br />

comando. Tale setta, che s'infiltra sempre là 'dove batte la storia' al dire di Cesare Pavese, sa che<br />

il Vaticano resta da sempre un'ardita antenna che capta e trasmette messaggi più avanzati su<br />

tutto; riuscire a trasmettergli l'epidemia nello spirito, di riflesso significa distruggere le difese<br />

immunologiche nella ragione umana. <strong>La</strong> parola d'ordine è: «Credere il meno possibile, senza<br />

essere eretico; per obbedire il meno possibile, senza essere ribelle» (Giuseppe De Mestre). <strong>La</strong><br />

mano invisibile della massoneria in Vaticano, al centro di poteri occulti tra alta finanza e alti livelli,<br />

non è una diceria: la si avverte da per tutto, nel processo di assunzioni, nel metodo delle<br />

promozioni, nel corso di diffamazioni o di elogi per questo o quel monsignore secondo peso e<br />

misura. Così, codesto centro che per divino mandato dev'essere un faro, dentro il suo corpo da<br />

tempo ospita tumescenze che lo decompongono. Per uno sfregio al giudizio universale della<br />

Cappella Sistina il mondo intero scatterebbe in piedi a condannarne la profanazione; ma<br />

l'infiltrazione massonica in Vaticano è ancor più dissacrante perchè stravolge le menti e la sacralità<br />

del cuore del cristianesimo. Contraddittorietà e ambiguità di realtà programmate disorientano i<br />

credenti, impotenti a frenare e a domare fatti ed eventi fluidi ed evanescenti nell'ambiente.<br />

<strong>La</strong> piovra nel Palazzo, mai come oggi sui livelli di guardia, si riveste del dono dell'ubiquità in alto e<br />

in basso, dentro e fuori. Se ne avverte la presenza opaca dai lunghi tentacoli, ma non dove<br />

s'annida. Essa si serve di emissari sul posto, mercenari oscuri che non disdegnano l'equivoco di<br />

quella malavita organizzata, ben introdotta nell'ambiente, fatta di miseria e nobiltà. Quando deve<br />

colpire, non è mai un atto inconsulto. <strong>La</strong> maglia è così stretta che chi ne è colpito palpa solo la<br />

propria impotenza e capisce che reagire è dannoso piuttosto a sè che alla bestia.<br />

263


Una sentenza di tribunale in Italia ha sancito che la parte in causa può ricusare il giudice che è<br />

iscritto alla massoneria. In Vaticano questa ricusa non sarà mai possibile; nessun alto dignitario<br />

porterà scritto sulla fronte la sua appartenenza alla massoneria.<br />

Molte riviste e rotocalchi hanno scritto apertamente dell'infiltrazione massonica in Vaticano. Per<br />

due secoli, da Clemente XII (1730-40), che con bolla comminò la scomunica nel 1738, fino al<br />

1974, quando il gesuita padre Giovanni Caprile con un benevolo articolo su 'Civiltà Cattolica' (19<br />

ottobre 1974) rassicurò i cattolici affiliati alla massoneria di non darsi pensiero: «Se la sua fede di<br />

cattolico non vi riscontra nulla di sistematicamente ostile, organizzato nel gruppo massonico a cui<br />

appartiene, contro la Chiesa e i suoi princìpi dottrinali e morali, egli [il cattolico massone, ndr] può<br />

rimanere nell'associazione. Non dovrà più essere considerato come scomunicato e perciò alla pari<br />

di ogni altro fedele potrà accostarsi ai sacramenti e partecipare pienamente alla vita della Chiesa.<br />

Non ha bisogno di una speciale assoluzione dalla scomunica dal momento che questa nel caso<br />

suo concreto non vige più».<br />

In realtà, siffatta «piena partecipazione alla vita della Chiesa» di un cospicuo numero di cattolici e<br />

prelati massoni avveniva già da molti anni precedenti. Appena arrivato ad arcivescovo di Milano,<br />

monsignor Montini eleggeva a suo consulente finanziario il cattolicissimo massone Michele<br />

Sindona. Affidando poi, da Papa, le sorti della finanza cattolica dello Ior all'indiscussa competenza<br />

ladresca e criminale dei cattolici massoni Michele Sindona e Roberto Calvi, che si avvalevano<br />

dell'apporto di due altri fedeli massoni della Loggia P2, Licio Gelli e Umberto Ortolani.<br />

Nel 1987 il giornalista massone Pier Carpi, confermando l'assunto del 'fratello' Fulberto <strong>La</strong>uro<br />

secondo il quale alla Loggia P2 aderivano anche cardinali e vescovi in incognito, specificava che<br />

«si chiama 'Loggia Ecclesia' ed è in contatto diretto con il gran maestro della Loggia Unita<br />

d'Inghilterra, il duca Michele di Kent. Tale loggia opera in Vaticano dal 1971. Vi appartengono più<br />

di cento fra cardinali, vescovi e monsignori di curia. Riescono a mantenere il più assoluto segreto,<br />

ma non al punto da sfuggire alle indagini degli uomini della potente 'Opus Dei'.<br />

Infine, la rivista cattolica messicana 'Processo' (n° 832 del 12 ottobre 1992), informava che la<br />

massoneria ha diviso il territorio vaticano in otto quartieri, dove sono in funzione quattro logge<br />

massoniche del rito scozzese i cui adepti, alti funzionari del piccolo Stato, standovi in forma<br />

indipendente non si conoscerebbero fra loro, neanche battendo i tre colpi col polpastrello del<br />

pollice. Esse all'occorrenza prendono contatti con altre logge massoniche delle singole nazioni;<br />

anzi, là dove la Chiesa opera in clandestinità a causa del Corano, le relazioni con la Chiesa locale<br />

passano segretamente attraverso tale rete settaria, che così rende un servigio religioso in favore<br />

dei loro fratelli di stanza in Vaticano.<br />

Le nazioni del blocco islamico, benché mantengano relazioni diplomatiche con la Sede Apostolica,<br />

in forza del Corano si ostinano a vietare qualsiasi forma di culto cattolico e di proselitismo. I<br />

rispettivi governi designano come ambasciatori presso il Vaticano per l'appunto quei fratelli<br />

massoni tra i più zelanti e attivi, ai quali danno istruzioni sul differente modo di procedere con gli<br />

odiati ecclesiastici tutti d'un pezzo, e con quegli altri invece benevoli verso la massoneria, dei quali<br />

molti riescono a giungere ad avere le leve del potere in Vaticano. In combutta con questi, si cerca<br />

oggi di 'pilotare' Giovanni Paolo II, vecchio e malato, il quale cammina a fatica (solleva i piedi solo<br />

di pochi centimetri da terra) a causa del morbo soffre di frequenti amnesie.<br />

<strong>La</strong> stampa di ogni tendenza frequentemente e da varie fonti continua a fare nomi e cognomi di<br />

cardinali e alti dignitari dentro e nel contorno del Vaticano, insieme ad altri prelati, quali affiliati alla<br />

massoneria, e nessuno di essi si dà pensiero, salvo qualche blanda smentita, di esporre denuncia<br />

264


alla magistratura per una dovuta anzi necessaria ritrattazione, se non per onorabilità personale,<br />

almeno per decenza all'ufficio e alla credibilità dell'incarico che gli indiziati ricoprono. Il loro silenzio<br />

non avvalora l'assioma «quod gratis asseritur, gratis negatur» («ciò che si asserisce gratuitamente,<br />

gratuitamente si nega»), perchè qui, visto che di fatto non c'è chi nega, tutto porta a credere che<br />

chi tace acconsente. [....]<br />

«Dunque, la massoneria è certamente di casa in Vaticano, anche se il suo circolo ricreativo è<br />

dislocato altrove. Se ne dovette accorgere, con un primo colpo al cuore, il pontefice Albino Luciani,<br />

quando il giornalista Paolo Panerai - il 31 agosto 1978, all'indomani della di lui elezione - sul<br />

settimanale economico 'Il Mondo' rivolse al Papa a bruciapelo un'accorata lettera: 'Santità, è giusto<br />

che il Vaticano operi sui mercati come un agente speculatore? E' giusto che il Vaticano abbia una<br />

banca che interviene nei trasferimenti illegali di capitali dall'Italia in altri Paesi? E' giusto che quella<br />

banca aiuti gli italiani a evadere il Fisco?'. Quel sant'uomo di Papa non s'era ancora ripreso dalla<br />

scioccante interrogazione, che il 12 settembre successivo l'intrigante settimanale 'Op' diretto da<br />

Mino Pecorelli, massone poi assassinato, dal titolo '<strong>La</strong> Gran Loggia Vaticana', pubblicava tra l'altro<br />

l'elenco di ben 121 nomi di esponenti vaticani e di alti prelati, indicati come affiliati alla massoneria<br />

... [...]<br />

Quando la stampa informò l'opinione pubblica dell'esistenza della potente loggia massonica<br />

'Propaganda 2', nota meglio come P2, presieduta dal venerabile maestro Licio Gelli, in combutta<br />

con Michele Sindona, Roberto Calvi e Umberto Ortolani, cattolicissimi massoni implicati a loro<br />

volta con lo Ior nel crac del Banco Ambrosiano, si faceva menzione anche di nomi di alti prelati,<br />

elencati nella suddetta lista di 121 nomi posti in ordine alfabetico con le relative date d'iscrizione<br />

all'Ordine massonico matricola e nome di loggia, già da qualche anno prima in circolazione'.<br />

Avendo fatto molto scalpore in Vaticano e fuori, poichè parecchi di quei nomi erano tra i più<br />

prestigiosi dignitari, un altro periodico dell'area massonica provvedeva a pubblicare un'ulteriore<br />

lista di ecclesiastici e laici, nella quale assieme ai nomi del primo elenco venivano aggiunti altri,<br />

allo scopo di confondere i veri iscritti con gli estranei alla massoneria. Gli uni, i veri affiliati, e gli<br />

altri, che non c'entravano, ebbero buon gioco a dimostrare l'estraneità e l'infondatezza dell'asserita<br />

propria affiliazione alla setta.<br />

Ma i vaticanisti più informati sapevano che si trattava di un falso a metà. In Vaticano da molto<br />

prima e da più parti diverse, pervenivano segnalazioni su nomi e cognomi di ecclesiastici,<br />

certamente affiliati e in stretta collaborazione con la massoneria. Si scelse la politica del silenzio,<br />

per comodità, da entrambe le parti.<br />

Il lettore che voglia controllare la verità dei fatti prenda i nomi riportati in quella lista e li confronti<br />

con quelli contenuti nell'indice degli Annuari pontifici degli anni Novanta; chiunque al raffronto<br />

constaterà che la maggior parte di tutti quei nomi ha fatto splendida carriera ecclesiastica. Molto<br />

più dei due terzi di quei prelati, certamente non del tutto meritevoli, se nel frattempo non sono<br />

deceduti, ora li si riscontrano ai vertici della curia romana: chi cardinale, chi insignito<br />

dell'episcopato in diocesi prestigiose, chi al comando di qualche importante dicastero, chi<br />

capocordata di clan dalle ventose incollate ai bastioni michelangioleschi. E tutto ciò non per fortuito<br />

caso o per un infortunio sul lavoro. [....]<br />

Nel caso che qualche ecclesiastico, non chiamato, volesse far carriera con l'appoggio di quella<br />

consorteria, i responsabili tanto per iniziare lo mettono in prova, impegnandolo a tenere dotte<br />

conferenze ai distinti soci nei club dei Lions e dei Rotary delle città distrettuali, che sono circoli<br />

culturali nei quali si prepara il semenzaio da cui scegliere gli affiliandi alla massoneria.<br />

265


A riguardo di detti circoli, la rivista gesuitica '<strong>La</strong> Civiltà Cattolica' dimostrò senza veli di dubbio che<br />

detti circoli, essendo di derivazione massonica, mantengono stretti legami con la setta. Ci fu<br />

serrata polemica sulla veridicità o meno dell'asserzione, finchè il gran maestro Giordano<br />

Gamberini, sulla rivista massonica 'Hiram' del 1 febbraio 1981, rivendicò ufficialmente che sia i<br />

Rotary sia i Lions derivano e confluiscono nell'organizzazione della massoneria, scrivendo:<br />

«Melvin Jones, maestro massone di Chicago, fu tra i fondatori dei Lions. Ne divenne segretario<br />

generale e tesoriere fin dal 1917. Nel Lions, l'origine massonica risulta evidente anche dal primo<br />

stemma che si diede l'associazione. Pressoché identici rapporti con la massoneria aveva avuto il<br />

Rotary».<br />

Appunto per ciò, l'anno appresso 1982 a governatore del distretto rotaryano di Sicilia-Malta per la<br />

prima volta fu un gesuita a essere insignito della prestigiosa carica, padre Federico Weber, senza<br />

che i superiori gliene facessero veto. Persino molti cardinali, lautamente compensati, incoraggiati<br />

dal fratello cardinale Baggio, ora defunto, si ritengono altamente onorati dell'invito dei dignitari<br />

rotaryani a inaugurarne le nuove sedi o l'anno sociale, dando lustro di sè con dotte conferenze e<br />

prelibati pranzi'.<br />

Da: I Millenari, Via col Vento in Vaticano, Kaos Edizioni, Milano 1999, pag. 224-241. Questo libro -<br />

secondo una nota dell'editore posta al suo interno - che contesta duramente la nomenklatura<br />

vaticana è stato 'scritto da alcuni prelati della curia vaticana' e quindi proviene dall'interno del<br />

palazzo della Chiesa Cattolica di Roma.<br />

A proposito della presenza di prelati nel Rotary, 'Omero Ranelletti, nel suo 'Il Rotary e la Chiesa<br />

Cattolica', riferisce che, nel 1981, Giovanni Paolo II ricevette dalle mani del Presidente<br />

internazionale del Rotary Club le insegne di “Paul Harris Fellow” e che oggi tra i rotariani italiani si<br />

annoverano ben 5 Cardinali, 10 Arcivescovi, 19 Vescovi e tanti Prelati' (citato in Chiesa Viva,<br />

mensile di formazione e cultura, anno XL - N° 430, settembre 2010, pag. 33)<br />

Vi propongo ora qui un interessante scritto del magistrato Carlo Alberto Agnoli dal titolo '<strong>La</strong><br />

<strong>Massoneria</strong> alla conquista della Chiesa' che risale al 1996, pubblicato a Roma da EILES [1], che<br />

conferma la forte presenza della <strong>Massoneria</strong> nella Chiesa Cattolica Romana ad alti livelli. E' vero<br />

che molti dei nomi di ecclesiastici citati, sono già morti, ma questo è relativo ai fini di quello che<br />

vogliamo dimostrare perchè è risaputo che ancora oggi nelle gerarchie ecclesiastiche esiste la<br />

massoneria.<br />

Questo lo ha confermato di recente il maestro massone Gioele Magaldi, che conosce molto bene<br />

la realtà massonica in italia, in una intervista rilasciata a Francesco Esposito, infatti alla domanda<br />

'Ci sono anche uomini di Chiesa?' ha risposto: 'Si, anche alti e altissimi prelati. Si tratta per lo più di<br />

persone che furono iniziate alcuni decenni fa e che adesso sono molto riservate e defilate rispetto<br />

alla loro appartenenza. Però ci tengono moltissimo ad essere considerati convinti massoni. Sono<br />

uomini dalla spiritualità aperta e complessa, insofferenti di ogni dogmatismo e angustia fideistica.<br />

Perciò vivono con disagio lo spirito anti-conciliare, conservatore e reazionario propugnato<br />

dall’attuale Papa, Benedetto XVI.' (Intervista integrale al “Venerabile” Gioele Magaldi, leader di<br />

“Grande Oriente Democratico”, Francesco Esposito, il 3 agosto 2011, in http://www.grandeorientedemocratico.com/).<br />

Ecco dunque cosa dice Carlo Alberto Agnoli.<br />

266


<strong>La</strong> massoneria alla conquista della Chiesa<br />

Premessa<br />

In queste pagine non ci proponiamo di provare la veridicità, nome per nome, della famosa lista di<br />

prelati massoni pubblicata il 12 settembre 1978 dal giornalista Mino Pecorelli in seguito a molteplici<br />

altre liste che erano già trapelate sulla stampa. Infatti, come escludere che Pecorelli, che era un<br />

piduista, o comunque vicinissimo a Licio Gelli, Venerabile della più famosa e famigerata Loggia<br />

massonica italiana, possa avere inserito dei nomi per confondere le acque o danneggiare qualche<br />

avversario? Certo, come meglio vedremo, c'è il significativo riscontro della lista di Panorama, del<br />

10 agosto 1976. Ma anche questo elemento di per sé non è conclusivo. Anche personaggi<br />

fortemente indiziati di affiliazione massonica potrebbero in realtà non essere iscritti alla sètta, ma<br />

solo idealmente molto prossimi alle sue posizioni. Proprio per questa ragione abbiamo ritenuto<br />

opportuno non riprodurre per intero l'elenco apparso su Osservatore Politico ritenendo che le<br />

posizioni individuali vadano valutate caso per caso. Quello che invece ci preme dimostrare è la<br />

generale attendibilità della lista pecorelliana, sintomo di una penetrazione della <strong>Massoneria</strong> nelle<br />

più alte gerarchie ecclesiastiche così profonda da generare il dubbio che quella sètta si sia<br />

praticamente impadronita del timone di quella Chiesa cattolica che, nel segreto delle sue Logge,<br />

da secoli aveva giurato di distruggere, e che la stia pilotando verso gli scogli di un disastroso<br />

naufragio da cui solo la mano potente di Dio potrà salvarla.<br />

Capitolo I - Mino Pecorelli e la «Gran Loggia Vaticana»: una rivelazione sulla<br />

penetrazione massonica nella Chiesa<br />

Il 12 settembre 1978 la rivista Osservatore Politico del noto giornalista Mino Pecorelli (1928-1979)<br />

pubblicava un articolo intitolato «<strong>La</strong> Gran Loggia Vaticana» che destava notevole scalpore. In detto<br />

articolo, il Pecorelli, premesso che tanto in ambiente massonico quanto in ambiente cattolico<br />

tradizionalista correvano insistenti voci su una massiccia infiltrazione della <strong>Massoneria</strong> nelle più<br />

alte cariche ecclesiastiche e che l'agenzia di informazioni Euroitalia il 17 e il 25 agosto di<br />

quell'anno aveva diffuso, con tanto di numero e data di iscrizione alla sètta addirittura i nomi di<br />

quattro «papabili» in vista dell'imminente Conclave, elencava 113 nominativi di ecclesiastici e otto<br />

di altre personalità influenti in ambiente cattolico. Il tutto corredato con data di adesione, numero di<br />

matricola e sigla massonica. Il giornalista non precisava come fosse venuto in possesso di quei<br />

nominativi, ma è noto che era persona molto vicina al «Venerabile» Licio Gelli e alla famigerata<br />

Loggia P2. Da notare che nella lista in questione erano indicati, con identici dati di<br />

immatricolazione e di iscrizione alla sètta, anche i quattro cardinali di cui aveva parlato l'agenzia<br />

Euroitalia, e precisamente gli autorevolissimi Sebastiano Baggio (1913-1993), Salvatore<br />

Pappalardo (1918-2006), Ugo Poletti (1914-1997) e Jean Villot (1905-1979).<br />

L'autenticità di questo elenco - se veridico sconvolgente perché comproverebbe che già almeno<br />

dal 1978 (anzi, come vedremo in seguito, dal 1976) la massoneria, da sempre condannata ed<br />

esecrata come la setta dell'Anticristo, aveva acquistato un potere tanto più smisurato in quanto<br />

267


occulto e incontrollabile, sull'intera Chiesa cattolica - ha formato oggetto di polemiche. Data<br />

l'eccezionale importanza del tema che getta lunghe ombre di sospetto sulla gerarchia ecclesiastica<br />

conciliare e persino sul suo insegnamento, riteniamo assai utile fare il punto sulla questione in<br />

base agli elementi in nostro possesso, molti dei quali sopravvenuti all'articolo del Pecorelli. Prima,<br />

peraltro, di passare alla discussione dell'argomento, e affinché il lettore possa rendersi conto delle<br />

difficoltà in cui, a prescindere da certi indispensabili personaggi di facciata, si imbatte chiunque<br />

voglia accertare l'appartenenza di una o più persone a quella sètta, riteniamo necessario illustrare<br />

brevemente la questione del segreto libero-muratorio.<br />

Capitolo II - Una premessa indispensabile: il segreto massonico<br />

Checché affermino i suoi pubblici sostenitori, la <strong>Massoneria</strong> è sempre stata e rimane una Società<br />

Segreta operante all'insaputa di tutti, tramite personaggi noti bensì, e spesso anche notissimi, ma<br />

la cui appartenenza ad essa resta circondata dal più rigoroso mistero. Costoro si incontrano in<br />

riservatissimi conciliaboli che li riuniscono al di là delle apparenti divergenze e dei contrasti anche<br />

clamorosi che appaiono al «mondo profano», per attuare piani e programmi comuni che devono<br />

restare ignoti al pubblico. Ciò è stato recentemente dimostrato dalla notoria vicenda della Loggia<br />

P2 nella quale confluivano uomini dalle più diverse e in apparenza contraddittorie etichette<br />

politiche e ideologiche. Né si dica, per favore, che la P2 era una Loggia «atipica» e «deviata». È lo<br />

stesso incontestato storico ufficiale della <strong>Massoneria</strong>, il professor Aldo Mola, ad affermare in<br />

un'intervista a Il Sabato, del 26 settembre 1992 - come sintetizza l'articolista - che la P2 «non fu<br />

una Loggia deviata, ma si dovette sacrificarla perché non si scoprisse che la vera <strong>Massoneria</strong> era<br />

coperta». Ciò, peraltro, è risultato ben chiaro a tutti in seguito alle indagini del giudice Agostino<br />

Cordova che hanno rivelato tutto un pullulare di Logge «deviate» in combutta con mafia, camorra e<br />

n'drangheta e immerse fino al collo nel «mercato» degli appalti truccati e delle tangenti. Tanto<br />

clamorose e numerose furono queste rivelazioni che - è cronaca recente - il 17 aprile 1993 il<br />

professor Giuliano Di Bernardo, fino a poco prima Gran Maestro del Grand'Oriente d'Italia, fondò<br />

una nuova «obbedienza» massonica, denominata «Gran Loggia Regolare d'Italia» per prendere le<br />

distanze - piuttosto tardivamente invero - da una organizzazione ormai ampiamente screditata. A<br />

dimostrare la gravità, l'importanza e l'essenzialità del segreto massonico, riportiamo qui da Il libro<br />

completo dei rituali massonici, pubblicato nel 1946 da Salvatore Farina (33º e massimo Grado del<br />

Rito Scozzese Antico e Accettato) parte della formula del giuramento dell'Apprendista massone, e<br />

cioè di colui che viene ammesso al primo grado della "luce" iniziatica; giuramento pronunciato di<br />

fronte ai "fratelli", che vi assistono in piedi e con le spade in pugno ad asseverarne la gravità e<br />

l'importanza, nonché i pericoli in cui incorre l'incauto divulgatore: «"Io N.N. liberamente e<br />

spontaneamente, con pieno e profondo convincimento dell'anima, con assoluta e irremovibile<br />

volontà, alla presenza del Grande Architetto dell'Universo: prometto e giuro di non palesare<br />

giammai i segreti della Libera <strong>Massoneria</strong>; di non far conoscere ad alcuno ciò che mi verrà rivelato,<br />

sotto pena di aver tagliata la gola, strappato il cuore e la lingua, le viscere lacere, fatto il mio corpo<br />

cadavere in pezzi, indi bruciato e ridotto in polvere, questa sparsa al vento per esecrata memoria e<br />

infamia eterna; prometto e giuro di prestare aiuto e assistenza a tutti i fratelli Liberi Muratori sparsi<br />

sulla superficie della terra».<br />

Un'altra significativa formula di giuramento massonico analoga, ma non uguale, viene riportata su<br />

Il Sabato, del 30 giugno 1990 da Giano Accame (1928-2009) che lo trae dall'Emulation Ritual, «un<br />

rituale assai diffuso dal Settecento nelle Logge inglesi» introdotto in Italia nel 1976, essendo Gran<br />

268


Maestro Livio Salvini, pubblicato dalle Edizioni Soc. Erasmo del Grand'Oriente d'Italia. Eccone il<br />

testo: «Al fine di impedire che le nostre arti segrete e i nostri misteri nascosti possano essere<br />

impropriamente conosciuti per colpa della mia imprudenza, io solennemente giuro di osservare<br />

questi diversi punti senza accampare pretesti, equivoci o riserva mentale di sorta, pena, violando<br />

anche solo uno di essi, di avere la mia g. t. di L, la mia 1. s. d. s. r. e s. s. 1. r. d. m. a. 1. d. b. m. o<br />

alla d. d. - u. g. d. r. dove i. f. e r. d. m. a. r. d. v. o. 24 o.». Ed eccovi, secondo la spiegazione<br />

fornita dal già citato prof. Aldo Mola, in una pubblica conferenza, il significato di quelle iniziali: .«g.<br />

t. di t. significa gola tagliata di tondo, 1. s. d. s. r. lingua strappata dalla sua radice, s. s. 1. r. d. m.<br />

seppellimento sotto la riva del mare, a. 1. d. b. m. a livello della bassa marea, d. d. - u. g. d. r.<br />

distanza di una gomena dalla riva, dove i. f. e r. d. m. a. r. d. v. o. 24 o. il flusso e riflusso della<br />

marea arriva regolarmente due volte ogni 24 ore». In quell'articolo intitolato «Calvi horror show»,<br />

l'Accame osserva come la morte del banchiere italiano Roberto Calvi (1920-1982) sotto il ponte dei<br />

«Frati Neri» di Londra ricordi singolarmente questo rituale. «Infatti - egli commenta - se uno viene<br />

strozzato per impiccagione gli si spacca la gola di netto mentre la lingua fuoriesce dalla sede<br />

naturale. Il cadavere del banchiere venne trovato alla distanza di una gomena dalla riva, dove il<br />

deflusso del Tamigi si imbatte ogni giorno con il flusso delle maree. E se manca il seppellimento<br />

nella sabbia, resta pur sempre la coincidenza del fatto che l'altezza del luogo in cui è stato ritrovato<br />

il cadavere di Calvi corrisponde esattamente al livello in cui si troverebbe la sabbia se non ci<br />

fossero gli argini costruiti artificialmente. Ce n'è quanto basta per autorizzare almeno la<br />

supposizione che dietro il suicidio di Calvi, banchiere cattolico ma anche massone della Loggia P2<br />

(giacché persino a livello ecclesiastico esistono connessioni con la <strong>Massoneria</strong>) si celi in realtà un<br />

omicidio rituale massonico. Un'ipotesi che negli stessi ambienti massonici ha circolazione. Ho anzi<br />

motivo di ritenere che alla <strong>Massoneria</strong> stessa non dispiaccia che lo si creda, a dimostrazione della<br />

sua tenebrosa potenza».<br />

Sempre a proposito del segreto massonico, in un opuscolo senza data pubblicato a Roma nella<br />

seconda metà degli anni Cinquanta, intitolato L'essenza del segreto massonico, citato in Massoni<br />

e <strong>Massoneria</strong> di Padre Giovanni Caprile s.j. [2], si leggono queste significative parole: «<strong>La</strong><br />

<strong>Massoneria</strong> è tutta un segreto per il mondo profano. Segreto di uomini, segreto di idee, segreto di<br />

cose e di fatti... (I nemici) hanno ragione di temere la pratica del segreto, perché è un'arma sottile<br />

e possente nelle mani della saggezza e della bontà. Li assilla costante il pensiero di questo<br />

esercito inafferrabile, i cui soldati non si sa chi siano, né quanti siano, ne dove siano, ne che<br />

facciano, né di che mezzi dispongano [...]. Disorienta la loro ostilità preconcetta, l'ignorare quali<br />

cose portino fra le pieghe nascoste il suggello di una nostra volontà l'influsso di uno spirito nostro»<br />

[3]. Ancora: dal libro Geheimbünde in Tirol («Società Segreta in Tirolo»), di Helmut Reinalter [4],<br />

apprendiamo che nella Loggia massonica fondata a Innsbruck nell'autunno del 1799, in prevalenza<br />

fra studenti italiani, uno dei temi fondamentali di discussione all'atto della costituzione fu quello di<br />

stabilire «quando un membro meritasse la pena di morte per avere rivelato il segreto» [5]. In quella<br />

circostanza uno dei «Fratelli» fondatori, tale Giannini, compose un regolamento in versi in cui si<br />

leggeva: «Chi rivela il segreto estinto cada, Faccialo per nequizia o per follia; Che l'util legge solo<br />

al danno bada» [6].<br />

A conclusione di questo argomento ricordiamo che il «segreto dell'Istituzione», a quanto ci riferisce<br />

il Dizionario massonico di Luigi Trofei [7] è uno dei <strong>La</strong>ndmarks, e cioè di quei «fondamenti<br />

immutabili e immutati che fanno della Istituzione massonica quello che è, e senza i quali essa<br />

sarebbe qualcosa di completamente diverso». L'importanza di questo <strong>La</strong>ndmark è tale che il<br />

«Fratello» massone viene continuamente richiamato alla sua osservanza dallo stesso segno di<br />

saluto massonico. Infatti, in un Vademecum del Libero Muratore Apprendista, pubblicato dal<br />

269


Saggissimo della Valle del Tevere nel 1948 e riedito quest'anno in ristampa anastatica dalle<br />

Edizioni Brenner, leggiamo queste parole:<br />

- «Posizione all'Ordine: Per stare in piedi all'ordine si mette la mano destra sotto la gola, con le<br />

quattro dita strette e il pollice aperto in forma di squadra, e il braccio sinistro pendente lungo il<br />

corpo;<br />

- Segno di saluto: Stando all'ordine si stende il braccio e la mano destra orizzontalmente verso la<br />

spalla destra, e si lascia poi cadere lungo il lato destro del corpo, formando così la figura di una<br />

squadra. Questo segno, detto gutturale, significa che il Libero Muratore preferirebbe avere la<br />

gola tagliata anziché mancare al suo giuramento e rivelare i segreti massonici» [8].<br />

Il taglio della gola, decisamente, in <strong>Massoneria</strong> è una vera e propria ossessione! Questa lunga<br />

premessa serve per dire che sarebbe del tutto fuori luogo, per non dire ridicolo, pretendere di<br />

accertare e verificare l'appartenenza di una persona alla <strong>Massoneria</strong> allo stesso modo che si<br />

accertano i dati di Tizio o di Caio all'ufficio anagrafe. «Massone scoperto non serve più... Massone<br />

notorio è spesso poco utile all'idea che professa», ebbe a dire il Gran Maestro Aggiunto della<br />

<strong>Massoneria</strong> italiana G. Francocci [9]. E' dunque evidente che la <strong>Massoneria</strong>, il cui sistema di<br />

potere e di dominio è dato, notoriamente, dalla infiltrazione nelle organizzazioni politiche,<br />

amministrative, culturali, economiche e nella stessa Chiesa, ha tutto l'interesse e a mantenere<br />

occulti i nomi dei propri adepti, e che tale interesse è tanto maggiore quanto più estraneo alla sètta<br />

è l'organismo infiltrato. Come, dunque, accertare l'appartenenza di una persona alla Libera<br />

Muratoria? A questo riguardo occorre tener presente che trattasi di una Società Segreta assai<br />

vasta: i suoi iscritti in Italia ammontano a qualche decina di migliaia, mentre in Inghilterra siamo<br />

nell'ordine delle centinaia di migliaia, e negli USA addirittura in quello dei, seppur pochi, milioni. In<br />

una struttura così estesa (vi sono Logge massoniche in tutto il mondo) e numerosa, nonostante le<br />

tremende minacce rivolte a chi viola il segreto, ma che possono essere attuate solo in casi estremi<br />

per non allarmare eccessivamente la società civile, sono inevitabili fughe di notizie. Si consideri, ad<br />

esempio, che non è affatto raro il caso di frammassoni che, pentiti, si convertono al cattolicesimo<br />

e, apertamente o per interposta persona, rivelano i segreti di cui sono venuti a conoscenza. Vi<br />

sono poi all'interno della <strong>Massoneria</strong> gravi e aspre contrapposizioni fra varie «obbedienze» - basti<br />

citare, per l'Italia, quella notissima fra la <strong>Massoneria</strong> detta «di Palazzo Giustiniani» e quella detta<br />

«di Piazza del Gesù» - e persino fra Logge. Non possiamo qui intrattenerci sulla natura e i limiti di<br />

quei dissidi, però anche la rivelazione di nomi della parte avversa può entrare nel quadro di siffatte<br />

contese. Non mancano, poi, i casi in cui, a prescindere da ogni infrazione dell'obbligo del segreto,<br />

autorità sèttarie diffondono singoli nomi o interi elenchi per dimostrare, ad esempio, l'importanza<br />

culturale o sociale della loro istituzione, o la sua insospettabilità. Fu, ad esempio, in questo ordine<br />

di idee che in un'intervista apparsa su <strong>La</strong> Stampa, del 23 marzo 1990, l'allora Gran Maestro Di<br />

Bernardo fece presente l'affiliazione massonica del presidente degli USA George Bush. Altri<br />

elenchi o nominativi possono venir diffusi da «liberi battitori» che si servono dei segreti appresi in<br />

Loggia a scopo di ricatto o per ripicche o vendette, o per altri fini personali. Non è da escludere<br />

neppure che a un certo momento e per particolari motivi le centrali del potere latomistico decidano<br />

di sacrificare un'intera Loggia o parte di essa, come un giocatore di scacchi non esita a sacrificare<br />

una pedina o un alfiere, al fine di raggiungere determinati obiettivi. È verosimile che questo sia<br />

stato anche il caso della Loggia P2. Infatti, il noto scrittore piduista Pier Carpi (1940-2000) nella<br />

sua biografia di Licio Gelli [10], definisce quello della P2 «uno scandalo calcolato e mirato<br />

preparato nella sua strategia a tavolino». Certo, comunque, si è che di queste incertezze la<br />

<strong>Massoneria</strong> si avvale spregiudicatamente anche nella ricostruzione delle vicende storiche che la<br />

videro protagonista. Così, ad esempio, mentre da un lato rivendica come creazione propria la<br />

270


Rivoluzione Francese, dall'altro, attraverso altri autori, la ripudia, mantenendo sempre quel clima di<br />

equivoco e di bivalenza che costituisce uno degli aspetti caratteristici del segreto massonico.<br />

Recentemente, il già citato storico ufficiale della sètta, Aldo Mola, nel suo libro Storia della<br />

<strong>Massoneria</strong> dalle origini ai nostri giorni [11], riferendosi agli «studi» di un autore contemporaneo,<br />

certo Charles Porset, nega che siano stati massoni numerosi protagonisti o precursori della<br />

Rivoluzione dell'89, e in particolare Siéyès, Condorcet, D'Alembert, Diderot e Robespierre.<br />

In tal modo però egli contraddice quanto sempre asserito da altri autorevoli storici sèttari che<br />

indubbiamente avevano ingresso agli archivi delle Logge, inaccessibili ai «profani». Il fatto si è che<br />

l'ultimo libro del Mola è stato scritto in un frangente in cui, con le vicende della P2 e di<br />

«tangentopoli», occorreva tranquillizzare il pubblico allarmato dall'emergere del potere oscuro delle<br />

Logge, implicate nei più loschi traffici e in tenebrose mene politiche, e presentare la <strong>Massoneria</strong><br />

come una inoffensiva associazione di velleitari priva di reale incidenza sulla vita e sui governi delle<br />

nazioni.<br />

Capitolo III - Le liste di Panorama e di O.P.: loro valore probatorio<br />

Abbiamo così inquadrato il problema del segreto massonico e delle difficoltà che incontra chiunque<br />

voglia individuare, anche sul piano della pura indagine storica, quali eventi rechino il sigillo della<br />

<strong>Massoneria</strong> e quali siano stati gli uomini di cui quella istituzione si è servita, al di là dei nomi dei<br />

pochi dignitari che debbono esporsi pubblicamente per poter sostenere di fronte al pubblico che la<br />

<strong>Massoneria</strong> non è una Società Segreta e di quelli dei rari adepti che preferiscono manifestare<br />

pubblicamente la propria affiliazione. A questo punto possiamo finalmente passare a discutere la<br />

questione della attendibilità che va attribuita alla lista di Osservatore Politico del 12 settembre 1978<br />

e a quella ad essa precedente, apparsa su Panorama del 10 agosto 1976. Esse ci risultano essere<br />

le principali liste di prelati assertamente aderenti alla <strong>Massoneria</strong> che siano state pubblicate da<br />

quando, nel 1717, è stata fondata quella istituzione [12]. Giova notare che i nomi che figurano nei<br />

due elenchi sono pressoché gli stessi: la differenza è che O.P. omette due nominativi riportati da<br />

Panorama, e ne aggiunge altri otto che in quest'ultima rivista non figurano. Quale valore possiamo<br />

attribuire a detti elenchi? Anzitutto va detto che sarebbe gravemente erroneo liquidarli come<br />

senz'altro inattendibili, come sbrigativamente fece il giornalista di Panorama con riferimento a<br />

quello da lui stesso pubblicato. Egli, infatti, specificò che quei nominativi «circola(va)no da qualche<br />

mese» in Vaticano. È ragionevole, dunque, arguirne che in ambiente così qualificato essi<br />

trovavano, quanto meno, qualche credito. Tanto ne trovavano che [13] alcuni Cardinali «chie(sero)<br />

con insistenza che si fa(cesse) chiarezza» e che Paolo VI (1897-1978), tramite l'allora Vescovo,<br />

poi Cardinale, Monsignor Benelli, fin dal 1975, affidò in via discreta e confidenziale le indagini<br />

nientemeno che al Comandante Generale dell'Arma dei Carabinieri Generale Enrico Mino, con<br />

particolare riguardo alla persona del Vescovo Annibale Bugnini (1912-1982), autore della discussa<br />

e rivoluzionaria riforma liturgica. Riferisce il giornalista di 30 Giorni che, sulla base degli elementi<br />

da lui acquisiti, quell'alto ufficiale espresse il convincimento che l'elenco fosse vero [14].<br />

Nuovi e più approfonditi accertamenti sulla lista di Panorama vennero richiesti al medesimo<br />

generale verso la metà del 1977 dall'autorevole Cardinale Arcivescovo di Genova Giuseppe Siri<br />

(1906-1989), evidentemente insoddisfatto perché vedeva rimanere ai loro posti di comando nella<br />

Chiesa persone in forte odore di <strong>Massoneria</strong>. Ma il generale Mino il 31 ottobre di quell'anno<br />

precipitò col suo elicottero, in Calabria sul monte Covello, trovando la morte in circostanze che 30<br />

Giorni dell'11 novembre 1992, indica come altamente sospette [15] «portando così nella tomba -<br />

271


commenta sempre quella rivista - i risultati della seconda indagine». «Restano poi da spiegare -<br />

prosegue il nostro giornalista - delle misteriose telefonate, di cui esistono le intercettazioni, nel<br />

corso delle quali (Licio Gelli) Venerabile burattinaio (della Loggia P2) parlava della successione al<br />

Generale Mino prima ancora che questo morisse nel tragico incidente aereo». Perché quella lista<br />

trovò tanto credito in Vaticano? È evidente che essa dovette essere presentata con qualche<br />

sostanziosa parvenza di veridicità. È quindi verosimile la storia, riferita dal giornalista di 30 Giorni,<br />

che essa fosse stata compilata sulla base di documenti fotocopiati presso la sede del<br />

Grand'Oriente d'Italia da un giovane impiegato - nipote di un frate - che, in presenza dello zio,<br />

consegnò il tutto a Mons. Giovanni Benelli (1921-1982), allora Sostituto della Segreteria di Stato, il<br />

quale li fece giurare entrambi «che non stavano mentendo su un argomento così grave» [16].<br />

Certo si è che un plico di fotocopie di quei documenti, verosimilmente di seconda generazione, era<br />

in possesso del Cardinale Dino Staffa (1906-1977). Anche 30 Giorni, del 6 giugno 1992, ne<br />

riproduce tre. Ma ecco che dopo la lista di Panorama sopravviene quella dell'Osservatore Politico<br />

di Pecorelli, che aggiunge, come si è visto, altri nominativi. Mino Pecorelli, come risulta dagli atti<br />

della commissione di inchiesta parlamentare su quella famigerata Loggia, è membro della P2: le<br />

sue parole sono quelle di uno che è addentro alle segrete cose. Nella premessa all'elenco,<br />

terribilmente corredato, a differenza di quello di Panorama, di tanto di data e numeri delle tessere<br />

di iscrizione, il che gli conferisce un tono di grande attendibilità, egli dice, in sintesi, di essere<br />

venuto in possesso della lista il 28 agosto precedente. Invita quindi l'appena eletto Albino Luciani<br />

(1912-1978) a un rigoroso controllo e conclude con queste parole: «Pubblicando questa lista di<br />

ecclesiastici forse affiliati alla <strong>Massoneria</strong> riteniamo di offrire un piccolo contributo (alla chiarezza<br />

nella Chiesa cattolica). O una pioggia di smentite o, nel silenzio, l'epurazione» [17]. Mancò la<br />

«pioggia» e mancò anche l'epurazione. Anche perché di lì a pochi giorni Giovanni Paolo I - «che<br />

aveva manifestato l'intenzione di metter mano alla questione dello IOR e di far chiarezza in merito<br />

alla lista dei presunti prelati iscritti alla <strong>Massoneria</strong>», che egli evidentemente non sottovalutava [18]<br />

- morì nelle circostanze a tutti note, mentre Mino Pecorelli fu freddato a colpi di pistola pochi mesi<br />

dopo, e precisamente il 20 marzo 1979. Perché Pecorelli fu ucciso? A quanto pare non per questa<br />

lista, o, almeno, non solo per questa lista. Ma egli era persona, come si è detto, a conoscenza di<br />

molti segreti, e non era facile smentirlo. Ragioniamo un po': Pecorelli pubblica il suo elenco; il<br />

Vaticano è già in subbuglio per elementi già in possesso di alcuni autorevoli Cardinali, e voci<br />

conturbanti corrono per tutta la penisola.<br />

Quale occasione più opportuna perché tutti gli elencati si collegassero smentendo con grande<br />

pubblicità un'accusa tanto più indegna in quanto corredata di dati che, se falsi, non potevano<br />

essere che frutto di un'ignobile invenzione, sollecitando essi stessi un'indagine chiarificatrice, a<br />

partire dall'analisi grafologica delle sigle in calce ai documenti che supportavano l'accusa? È<br />

giocoforza riconoscere che questa mancanza di smentite e questo silenzio, sottolineato anche dal<br />

Messaggero, del 29 maggio 1981 (pag. 3) sono estremamente eloquenti di per sé soli e rivestono<br />

un valore indiziario di grandissimo rilievo. Ma questo è ancora poco. Anzitutto, infatti, va detto, che<br />

prima ancora della loro pubblicazione le future liste di Panorama e di OP avevano trovato una<br />

significativa conferma. Abbiamo già visto, infatti, che l'oggetto principale dell'indagine avrebbe<br />

dovuto essere Monsignor Bugnini, particolarmente sgradito ai prelati tradizionalisti per avere<br />

predisposto quella famosa riforma liturgica che ha sconvolto in maniera inaudita il rito millenario<br />

della Santa Messa. Ebbene, nel luglio 1975 quel prelato veniva eliminato dalla Curia romana e nel<br />

settembre spedito come Nunzio in Iran, ed è lui stesso, nel suo libro intitolato <strong>La</strong> riforma liturgica a<br />

riconoscere che il suo allontanamento fu dovuto alle prove di appartenenza alla sètta raccolte a<br />

suo carico [19]. Naturalmente il Bugnini nel suo libro sostenne trattarsi di una «perfida calunnia».<br />

Bisogna però credere che si trattasse di prove assai robuste se Paolo VI, che con lui aveva<br />

strettamente collaborato alla riforma liturgica, lavorando al suo fianco per ore e ore [20] e il cui<br />

272


atteggiamento nei confronti della <strong>Massoneria</strong> era - come meglio vedremo più oltre - altamente<br />

favorevole, si decise a un simile passo. Più ancora, però, la lista pecorelliana trovò conferma tre<br />

anni dopo, allorché scoppiò clamorosamente il caso della Loggia P2. Infatti, in quella circostanza<br />

non solo venne alla luce la strettissima collaborazione con la <strong>Massoneria</strong> di un personaggio assai<br />

importante - il Vescovo Paul Casimir Marcinkus (1922-2006), presidente dello IOR, elencato nella<br />

lista, ma si riportò la traumatica certezza che il Vaticano fosse largamente implicato nell'oscura<br />

vicenda, a partire dall'incarico di liquidazione dei beni della Santa Sede in Italia conferito al<br />

finanziere piduista Michele Sindona (1920-1986) dal Cardinal Sergio Guerri (1905-1992) su<br />

consiglio dello stesso Paolo VI [21]. Infatti, come tutti ricordano, intorno a Marcinkus fu fatto<br />

robusto quadrato a partire dal sommo vertice della gerarchia vaticana, e quel prelato rimase<br />

tranquillo al suo posto ancora per molti anni. E ciò malgrado che, a quanto asserisce Nick<br />

Tosches, uno dei più famosi giornalisti degli USA, in un libro intervista che viene a buon diritto<br />

considerato «il memoriale postumo di Michele Sindona», Giovanni Paolo II (1920-2005), per<br />

pagare i duecentocinquanta milioni di dollari che lo IOR versò per quella vicenda allo Stato italiano,<br />

abbia ritenuto di dover ricorrere addirittura all'indizione di un Anno Santo straordinario, quello del<br />

1983 [22]. È superfluo richiamare alla memoria il discredito che quell'affare tenebroso gettò sulla<br />

gerarchia ecclesiastica di allora e, attraverso di essa, sull'intera Chiesa. Il bello si è che, sebbene<br />

siano ormai decorsi tanti anni dalla sua pubblicazione, la lista del Pecorelli mantiene una sua<br />

attualità e continua a gettare luce su nuovi fatti di cronaca giudiziaria. Alludiamo qui, in particolare,<br />

al più clamoroso e odioso degli scandali che hanno travolto il governo dei partiti, quello del<br />

Ministero della Sanità, definito da Panorama del 14 novembre 1993 una truffa che in vent'anni è<br />

costata al contribuente italiano almeno 40.000 miliardi di vecchie lire. Ebbene, in questa vicenda<br />

emerge il nome di Mons. Fiorenzo Angelini, che figura nell'elenco di OP come entrato in Loggia fin<br />

dal lontano 14 ottobre 1957 [23]. Di questo prelato, nominato Cardinale nel penultimo Concistoro<br />

da Giovanni Paolo II, e che fin dal 1985 riveste la carica di presidente del Pontifìcio Consiglio<br />

Pastorale degli Operatori Sanitari, creato proprio in quell'anno dal medesimo Giovanni Paolo II,<br />

sono venuti alla luce gli stretti contatti col famigerato Duilio Poggiolini, Direttore generale del<br />

Servizio Farmaceutico Nazionale. Non vogliamo qui soffermarci sui fatti che hanno valso a quel<br />

Monsignore il soprannome di «Sua Sanità», ma solo sottolineare che, guarda caso, il Poggiolini è,<br />

come Calvi e Sindona, membro della Loggia P2.<br />

A questo riguardo, infatti, la giornalista <strong>La</strong>ura Maragnani, su Panorama del 14 novembre 1993,<br />

premesso che la militanza massonica del Poggiolini è talmente nota che in ambiente farmaceutico<br />

egli viene scherzosamente chiamato «Loggiolini», riferendosi a quel personaggio, così scrive:<br />

«Naturalmente è un chiacchierato. Tutti sanno che è protetto dal Cardinale Fiorenzo Angelini. E<br />

tutti sanno che è un massone, anzi, un piduista, codice E 18.91, tessera 2247. Altrettanto noto è il<br />

fatto che intrattenesse ottimi rapporti con le industrie farmaceutiche guidate da massoni». Non<br />

possono non colpire questi stretti rapporti fra un Cardinale e un noto esponente di una sètta che,<br />

fino al Concilio Ecumenico Vaticano II, è stata la più anatemizzata in centinaia di documenti<br />

pontifici in tutta la bimillenaria storia della Chiesa e che, per bocca di uno dei suoi più alti<br />

esponenti, il Gran Maestro del Grand'Oriente di Francia, Jacques Mitterrand, omonimo dell'ex<br />

Presidente della Repubblica francese, si autodefinisce ancora oggi «la controchiesa» [24]. Un altro<br />

fra i più clamorosi episodi di tangentopoli è quello dei novantadue miliardi in titoli di Stato pagati<br />

dalla Montedison ai partiti. Quei titoli sono stati riciclati dallo IOR - che fà così la sua ricomparsa<br />

sulla scena dei grandi scandali - con complesse manovre bancarie all'estero riscuotendo però<br />

un'esosa provvigione di parecchi miliardi [25]. Tale provvigione, per il suo spropositato ammontare,<br />

costituisce prova del fatto che i responsabili del Vaticano erano perfettamente consapevoli della<br />

illecita provenienza di quel danaro. Orbene chi ha gestito l'operazione? Per l'Enimont Luigi<br />

Bisignani, che è un notorio tesserato della P2 [26], mentre per il Vaticano si parla di Mons. Donato<br />

273


De Bonis (1930-2001), il quale pure - sconcertante coincidenza - figura nell'elenco pecorelliano<br />

come iscritto alla <strong>Massoneria</strong> il 24 giugno 1968 [27]. Era lui «l'uomo chiave dello IOR che ha<br />

l'incarico di tenere i rapporti tra la commissione dei cinque Cardinali che gestiscono le finanze<br />

vaticane e l'organo laico che presiede l'istituto» [28].<br />

Capitolo IV - Altre prove di veridicità<br />

Uno dei personaggi più altolocati indicati nella lista di OP è certamente il Cardinale Agostino<br />

Casaroli, che ricoprì poi per diversi anni la carica di Segretario di Stato, e cioè la più prestigiosa,<br />

nella Chiesa, dopo quella del Papa. Ebbene, sull'appartenenza alla <strong>Massoneria</strong> di questo prelato,<br />

oltre a una gravissima prova di cui parleremo in seguito, vi è un significativo indizio fornito dal<br />

Padre paolino Rosario Esposito. Questi, in un suo libro recante il programmatico titolo Le Grandi<br />

Concordanze tra Chiesa e <strong>Massoneria</strong>, pubblicato nel 1987 presso la massonica casa editrice<br />

Nardini di Firenze, riferisce che il Casaroli, in data 20 ottobre 1985, in occasione delle celebrazioni<br />

del quarantesimo anniversario dell'ONU, tenne, nella chiesa di San Patrizio, a New York,<br />

«un'omelia di vasto respiro» i cui contenuti, sui quali non è qui il luogo di soffermarsi, «attestano<br />

che le concordanze fra Chiesa e <strong>Massoneria</strong> possono essere considerate di fatto acquisite» [29].<br />

Nella sua relazione su quel sermone, Padre Esposito fà osservare che nel corso di esso il<br />

Cardinale usò per ben due volte all'ìncirca le stesse parole che aprono e designano la Bolla In<br />

eminenti apostolatus specula con cui nel lontano 1738 Papa Clemente XII (1652-1740) aveva<br />

fulminato la prima scomunica contro la <strong>Massoneria</strong>, ma in un contesto e con valenza inversi, quasi<br />

a ricomunicare ciò che era stato scomunicato [30]. <strong>La</strong> persona del Cardinal Casaroli richiama poi<br />

alla mente un'altra lista di prelati indicati come appartenenti alla <strong>Massoneria</strong>: quella apparsa sul<br />

numero di luglio del 1976 della rivista francese Introibo. Tale rivista, cattolica, e quindi di matrice<br />

del tutto diversa da quella del giornale di Pecorelli, riportava, oltre un anno prima, insieme con<br />

quello del nostro porporato, i nomi di numerosi altri ecclesiastici che figureranno poi negli elenchi di<br />

Panorama e di OP. Con questa differenza, però: che essa reca le date di affiliazione, ma non i<br />

numeri di tessera mentre, come si è visto, Panorama non riproduce né le une né gli altri, e OP, il<br />

più completo, li pubblica entrambi. Si registrano, inoltre, fra la lista di Introibo e quella di Pecorelli,<br />

alcune differenze nelle date di affiliazione. Pare logico dedurne che la seconda non derivi dalla<br />

prima e che la sua maggiore specificità e completezza si spieghi col fatto che Pecorelli era uomo di<br />

Loggia e, come tale, più addentro nei segreti della sètta. Ma se le cose stanno in questi termini se<br />

ne deve dedurre che l'elenco di Introibo va considerato come un ulteriore riscontro dei due già<br />

citati. E allora non può non colpire il ricorrere dei medesimi nomi, fra cui, oltre a quello del Casaroli,<br />

indicato con la stessa data di iscrizione della lista di OP, anche quelli del Cardinal Leo Jozef<br />

Suenens (1904-1996), del Cardinal Baggio, del Cardinal Michele Pellegrino (1903-1986), di Mons.<br />

Bugnini, di Mons. Angelini, del Vescovo di Trento, Mons. Alessandro Maria Gottardi (1912-2001), e<br />

via discorrendo. Fra i nomi di spicco indicati dal Pecorelli figura anche quello del famoso Padre<br />

scolopio Ernesto Balducci, scomparso in un incidente stradale il 26 aprile 1992, in occasione della<br />

cui morte l'Osservatore Romano ebbe ad esprimere profonda emozione e dolore. Ebbene, è<br />

sufficiente una conoscenza superficiale dell'opera di questo frate per rendersi conto che abbiamo a<br />

che fare con un uomo profondamente permeato dagli insegnamenti della Loggia. Ci limiteremo a<br />

spigolare alcune citazioni traendole dal suo libro L'Uomo Planetario [31]: «Chi ancora si professa<br />

ateo, o marxista, o laico, e ha bisogno di un cristiano per completare la serie delle rappresentanze<br />

sul proscenio della cultura, non mi cerchi. Io non sono che un uomo» [32]. Più oltre, commentando<br />

l'incontro «ecumenico» di Assisi del 27 ottobre 1986, così si esprime: «Siamo così alla resa dei<br />

274


conti. E in questa resa dei conti le religioni sono costrette a rivelarsi per quel che sono: produzioni<br />

simboliche di gruppi umani, sistemi ideologici in veste sacra [...]. Timor fecit deos» [33]. Poco<br />

prima, infatti, aveva scritto: «Nella generale eclissi delle identità, il nostro primo dovere è di restare<br />

fedeli a quella che abbiamo costruito [34], con una variante però, che essa va ritenuta non come il<br />

tutto ma come un frammento del tutto, di un tutto ancora nascosto nel futuro [...]. Come il vero Dio,<br />

così anche il vero uomo è absconditus» [35].<br />

Il Deus absconditus, il dio del futuro che si deve ancora rivelare e che nascerà dalla fusione e dalla<br />

morte di tutte le religioni esistenti! È, pari pari, l'insegnamento del 32º Grado del Rito Scozzese<br />

Antico e Accettato. Concludiamo il nostro excursus su Padre Balducci con questa citazione di<br />

sconvolgente crudezza: «È finita l'età dei popoli eletti. è finita anche l'età dei salvatori. Come mi<br />

appare vera, oggi, la frase che Nietzsche rivolgeva ai cristiani del suo tempo: "Chi vi salverà dal<br />

vostro Salvatore"»? [36]. A questo punto è opportuno ricordare brevemente chi è quel Friedrich<br />

Nietzsche (1844-1900) alla cui autorità Padre Balducci si richiama per ripudiare Gesù e il suo<br />

messaggio. Autore, tra l'altro, di un libro il cui titolo, L'Anticristo, è già tutto un programma, quel<br />

filosofo preconizza un «Superuomo» «liberato» da ogni precetto e remora di ordine morale, e<br />

contrappone Dioniso, dio della gioia, al Nazareno, predicatore di una tetra «morale da schiavi»<br />

[37]. Il suo pensiero, compreso il mito dell'eterno ritorno, è tutto permeato di quelle dottrine<br />

gnostiche che, secondo i più autorevoli trattatisti massonici (Albert Pike, René Guénon, ecc...)<br />

costituiscono il midollo della <strong>Massoneria</strong>, e che evidentemente il Balducci in gran parte condivide.<br />

Un altro dei personaggi più in vista della lista di OP è certamente il cardinale Leo Suenens,<br />

Primate del Belgio. Ebbene, il 24 settembre 1970, questo prelato, fatto senza precedenti negli<br />

annali della Chiesa belga, tenne una importante conferenza in una riunione massonica organizzata<br />

dall'alta <strong>Massoneria</strong> ebraica del B'nai B'rith [38]. Questo fatto rivela, quanto meno, una<br />

sorprendente vicinanza a quella <strong>Massoneria</strong> che la Chiesa preconciliare anatemizzava come la<br />

sua principale, acerrima nemica. L'indizio, già di per sé assai grave, è tanto più significativo in<br />

quanto Mons. Suenens è autorevolissimo esponente di Pax Christi, un'organizzazione in cui<br />

l'impegno politico-sociale soverchia quello propriamente religioso fino a farlo scomparire. Ciò<br />

risulta evidente ai più sprovveduti dalla lettura del suo manifesto sul disarmo del maggio 1982,<br />

dove Dio, Gesù, la Vergine e i Santi non sono neppure nominati e tutto il discorso è incentrato, in<br />

buona sostanza, sulla prospettiva di quel Governo Mondiale o Repubblica Universale cui la<br />

<strong>Massoneria</strong> aspira fin dai suoi primordi, come già si evince dalle Costituzioni di Anderson del 1723,<br />

testo fondamentale della sètta libero-muratoria [39]. Un'ulteriore gravissima conferma della lista<br />

Pecorelli viene da un'intervista apparsa sul settimanale Oggi, del 17 giugno 1981, sotto il titolo<br />

«Salvini mi confidò nomi di insospettabili». In tale intervista, l'avvocato Ermenegildo Benedetti di<br />

Massa Carrara, già Grande Oratore del Grand'Oriente d'Italia, e quindi, come egli stesso si<br />

esprime, numero due della <strong>Massoneria</strong> italiana, poi espulso per essere entrato in rotta di collisione<br />

con Licio Gelli e con i Gran Maestri che lo appoggiavano, dopo avere indicato fra i piduisti quasi<br />

sicuri Gianni Agnelli (1921-2003), e il conte Agusta, oltre che Vittorio Emanuele di Savoia, venendo<br />

al mondo ecclesiastico rese una dichiarazione che ci pare importante riportare per intero. «In<br />

<strong>Massoneria</strong> - egli disse - di Cardinali e di preti è piena la storia: si diceva di Monsignor Bettazzi, di<br />

monsignor Casaroli, del Cardinale Paletti, di Padre Caprile, direttore di "Civiltà Cattolica" e del<br />

Cardinale Marcinkus, l'uomo delle finanze vaticane, il cosiddetto "banchiere di Dio". Di questa<br />

gente si è cominciato a parlare dal 1970 in poi. Sia chiaro, non erano chiacchiere di corridoio,<br />

erano informazioni riservate che ci scambiavamo noi del vertice della <strong>Massoneria</strong> italiana». A parte<br />

due imprecisioni, irrilevanti ai nostri fini e a quelli del Benedetti [40], cosa si ricava da questa<br />

dichiarazione uscita dalla bocca di un espulso e di un deluso che non ha più interesse a mentire e<br />

confondere le acque e che non ha avuto, a quanto pare, alcun rapporto con gli ecclesiastici<br />

indicati, onde è assurdo ipotizzare un suo intento diffamatorio?<br />

275


- che i nomi da lui proferiti sono tutti riscontrabili nella lista Pecorelli;<br />

- che non si trattava di «voci», sia pure autorevoli, bensì di «informazioni riservate» correnti fra i<br />

sommi vertici della <strong>Massoneria</strong> italiana.<br />

Non ci risulta, poi, che nessuno dei prelati chiamati in causa sia intervenuto a querelare l'alto<br />

dignitario massonico nonostante la grande diffusione della notizia, pubblicata su un settimanale<br />

nazionale a larga tiratura. Le parole dell'ex Grande Oratore ci offrono lo spunto per un ennesimo<br />

riscontro in ordine all'attendibilità della lista Pecorelli: tra gli ecclesiastici menzionati dall'avvocato<br />

Benedetti figura infatti il famoso Padre gesuita Giovanni Caprile. Costui, che pure era stato per<br />

molti anni il campione dell'antimassonismo italiano, dopo il Concilio Vaticano II effettuò una virata<br />

di 180º gradi. Tale svolta fu così radicale da indurlo a entrare a far parte con don Vincenzo Miano,<br />

Padre Rosario Esposito, don Franco Molinari, professore alla Cattolica di Milano, e altri sacerdoti<br />

meno noti, di un gruppo preposto al dialogo Chiesa-<strong>Massoneria</strong>, che tenne contatti e pubblici<br />

incontri con i massimi dignitari italiani di quella sètta [41]. Non solo: il Caprile arrivò al punto di<br />

scrivere, in collaborazione con un altro gesuita spagnolo, Padre José Antonio Ferrer Benimeli, un<br />

libro intitolato <strong>Massoneria</strong> e Chiesa cattolica ieri oggi e domani [42], in cui, sia pur citando un altro<br />

loro confratello, Padre Michel Riquet (1898-1993), si giungeva sino ad auspicare che fra Chiesa e<br />

<strong>Massoneria</strong> si pervenisse, da un iniziale «ecumenismo dei cuori» ad un «ecumenismo delle<br />

intelligenze e delle dottrine» [43], vale a dire, niente meno, che alla fusione, anche sul piano delle<br />

credenze, fra cristianesimo e <strong>Massoneria</strong>, fra Chiesa e «<strong>Antichi</strong>esa»! Un'ennesima verifica della<br />

lista di Pecorelli e di quella di Panorama che proponiamo al lettore è quella relativa al servita Padre<br />

Davide Maria Turoldo, morto il 6 febbraio 1992, esaltato dai suoi ammiratori come «profeta» e<br />

«poeta» dei nuovi tempi. Ebbene, è gioco-forza riconoscere che anche costui era un cattolico e un<br />

frate molto sui generis: convinto sostenitore del divorzio ai tempi del referendum promosso dai<br />

cattolici contro quell'istituto, nel 1971, nel santuario di Tirano, spezzò una corona del Rosario e la<br />

scaraventò fra i fedeli gridando: «Basta con queste superstizioni da Medio Evo»! Si ammetterà che<br />

da parte di un «servo di Maria» è un gesto piuttosto sconcertante. Ma di non diverso stampo era la<br />

sua «devozione» per Gesù Cristo: sul numero di Panorama, del 26 maggio 1988, infatti, scrivendo<br />

a proposito dell'esposizione dei crocifissi nei luoghi pubblici, egli ebbe a sostenere: «Ci sia o non ci<br />

sia appeso ai muri non cambia niente. Il crocifisso non vale più niente per il mondo d'oggi; non dice<br />

più nulla a questa società [...]. Oggi il Crocifisso in sé non rappresenta più nulla [...]. Il Crocifisso<br />

per me è Oscar Romero ucciso, è il povero Luther King ucciso, sono i neri del Sud Africa, è<br />

Mandela in galera [...]. Quelli sono i veri crocifissi»! Ci si domanda: c'è proprio tanto da stupirsi a<br />

trovare un frate di questo stampo in una o più liste massoniche? A noi, davvero non pare! L'ultimo,<br />

ma non certo in ordine di importanza, dei personaggi della lista di cui esaminiamo le posizioni è il<br />

Cardinale Jean Villot, per lunghi anni Segretario di Stato di Paolo VI, e poi fino alla morte,<br />

avvenuta il 9 marzo 1979, di Giovanni Paolo II.<br />

Questo porporato, visto il suo nome pubblicato sul mensile francese Lectures Françaises in una<br />

lista di ecclesiastici assertamente iscritti alla <strong>Massoneria</strong>, i cui nomi poi apparvero tutti nell'articolo<br />

del Pecorelli, eccezion fatta per quello del Cardinale Achille Liénart (1884-1973), scrisse al<br />

direttore della rivista una lettera del seguente tenore: Il Cardinale Jean Villot, Segretario di Stato,<br />

saluta distintamente il Signor Direttore di Lectures Françaises. Avendo appreso recentemente che<br />

la rivista, nel suo numero di settembre del 1976, aveva menzionato il suo nome presentandolo<br />

come massone, il Cardinal Villot dichiara nella maniera più formale che non ha mai avuto in<br />

alcun momento della sua vita il minimo rapporto con la <strong>Massoneria</strong> né con alcuna altra<br />

società segreta. Aderisce pienamente alle condanne inflitte dai Sommi Pontefici. Il Cardinal<br />

Villot prega il Direttore di Lectures Françaises di volergli inviare un esemplare del numero che<br />

276


pubblicherà questa smentita, e con anticipo lo ringrazia. Vaticano, 31 ottobre 1976. Jean Cardinal<br />

Villot [44].<br />

Dopo la sua morte, però, fra le sue cose fu trovato un libro intitolato Vie et perspectives de la francmaçonnerie<br />

traditionnelle («Vita e prospettive della <strong>Massoneria</strong> Tradizionale»), di Jean Tourniac,<br />

Grande Oratore della Gran Loggia Nazionale di Francia. Sul frontespizio di detto libro figuravano<br />

due dediche manoscritte al medesimo Villot, una dello stesso autore, e l'altra del Gran Maestro<br />

della medesima Loggia.<br />

Di fronte a questo documento la «formale» assicurazione del porporato di non aver mai avuto «in<br />

alcun momento della sua vita il minimo rapporto con la <strong>Massoneria</strong>», appare, francamente, poco<br />

credibile. Del resto, le posizioni teologiche e ideali di Villot erano notoriamente quelle dei Cardinali<br />

Suenens, Poletti, Casaroli, del Vescovo Gottardi di Trento, ecc..., che figurano insieme con lui<br />

nella lista di Introibo, in quella di Panorama e in quella dell'Osservatore Politico.<br />

Capitolo V - Che conclusioni trarre se la lista è vera? Il giudizio di Panorama.<br />

Ma vi erano altri cardinali, per parlare solo di quelli, assai sospettabili anche<br />

al di fuori della lista. <strong>La</strong> dichiarazione di Lichtenau. Cardinali grandi elettori;<br />

'Loggia di San Pietro'; Il card. Liénart e il Vaticano II. L'ecumenismo conciliare<br />

nel giudizio di un 33. Il 'Grande Iniziato' Oswald Wirth e la sua religione.<br />

<strong>La</strong> gravità delle implicazioni derivanti dalla conclusione che le liste di OP e di Panorama sono, per<br />

lo meno in rilevantissima parte, veridiche, non può sfuggire a nessuno. Invero lo stesso Panorama,<br />

proprio nel citato numero del 10 agosto 1976, nel commentare la sua lista, che pur definiva<br />

inattendibile e falsa, non esitava ad affermare: «Se l'elenco fosse autentico, la Chiesa sarebbe in<br />

mano ai massoni. Paolo VI ne sarebbe addirittura circondato. Anzi, sarebbero stati loro a fargli da<br />

grandi elettori e poi a pilotarlo nelle più importanti decisioni prese durante questi tredici anni di<br />

pontificato. E, prima ancora, sarebbero stati loro a spingere il Concilio Vaticano II sulla strada delle<br />

riforme». Questa deduzione appare evidente sol che si consideri che la lista riporta i nomi di due<br />

Cardinali (Villot e Casaroli) che sono stati niente meno che Segretari di Stato della Santa Sede, e<br />

quello di un altro Cardinale (Poletti) che all'epoca era addirittura Cardinal Vicario di Roma e cioè il<br />

rappresentante di Paolo VI nel governo della Diocesi dei Papi. Più ancora allarma il fatto che vi<br />

siano fortissimi elementi per ritenere che i detti elenchi non fossero esaustivi. Ad esempio,<br />

esistono gravissimi indizi di affiliazione massonica sul Cardinale Franz Koenig (1905-2004),<br />

autorevole Arcivescovo di Vienna, che fu, col Cardinal Suenens e altri, uno dei principali promotori<br />

delle innovazioni conciliari. Il Koenig, infatti, che è stato il grande elettore di Giovanni Paolo II [45],<br />

viene indicato da Aldo Mola, storico ufficiale della <strong>Massoneria</strong> italiana, al condizionale ma, come<br />

egli stesso dice, sulla base delle informazioni di un «altissimo e ottimamente informato dignitario<br />

giustinianeo», come membro di una Loggia coperta romana, di cui facevano parte, Cesare<br />

Merzagora, Marcello Saccucci, Giuseppe Caradonna, Luigi Preti, Eugenio Cefis, Guido Carli,<br />

Enrico Cuccia, Michele Sindona, insieme con altri personaggi celebri e celeberrimi [46]. Anche la<br />

rivista italiana Il Borghese, del 15 agosto 1976, parlò di una sua presunta affiliazione alla<br />

<strong>Massoneria</strong>. Un'ulteriore gravissima prova a carico di Koenig è data dal fatto che egli, insieme col<br />

Gran Maestro Delegato della <strong>Massoneria</strong> austriaca, Dottor Kurt Baresch, fu il promotore della<br />

commissione che approvò, in gran segreto, la «Dichiarazione» di Lichtenau, del 5 luglio 1970,<br />

277


messa per iscritto da Rolf Appel, membro del Senato delle Grandi Logge Riunite della <strong>Massoneria</strong><br />

tedesca.<br />

Detta dichiarazione, elaborata e sottoscritta da una commissione mista massonico-cattolica,<br />

esordisce, incredibilmente, con una invocazione al Grande Architetto dell'Universo, e cioè al dio<br />

della <strong>Massoneria</strong>, e conclude auspicando la revoca di tutte le innumerevoli condanne emesse dalla<br />

Chiesa cattolica contro quella sètta nel corso dei secoli, e in particolare dei canoni del Codice di<br />

Diritto Canonico del 1917 che irrogano ai massoni la scomunica. Tale auspicio, giova ricordarlo, fu<br />

poi adempiuto da Giovanni Paolo II con la promulgazione del nuovo Codex Juris Canonici del 1983<br />

[47]. Un altro nome di Cardinale che non figura nella lista Pecorelli è quello dell'oggi defunto<br />

Antonio Samorè (1905-1983), definito da 30 Giorni, del 4 aprile 1993 (pag. 51), «grande pioniere»,<br />

insieme con Koenig, «del dialogo catto-massonico». Questo ecclesiastico viene indicato dal noto<br />

scrittore e giornalista piduista Pier Carpi - grande amico del Venerabile Licio Gelli - in un'intervista<br />

rilasciata all'Europeo, del 12 dicembre 1987, sotto il titolo «Nella Loggia di San Pietro», come<br />

membro attivo e influente della Loggia Ecclesia. Tale Loggia, a detta del Carpi, opererebbe in<br />

Vaticano alle dirette dipendenze del duca di Kent, Gran Maestro della Gran Loggia Madre<br />

d'Inghilterra. Essa viene definita da Gelli, nelle sue confidenze all'amico scrittore, come<br />

«potentissima» e sarebbe composta «solo (da) Cardinali e alti prelati» (pag. 53). Una notizia<br />

analoga ci giunge dal lontano Messico, riportata sulla rivista messicana cattolica progressista<br />

Proceso, del 12 ottobre 1992: il Commendatore del Supremo Consiglio della <strong>Massoneria</strong><br />

messicana Carlos Vasquez Rangel, nel commentare la partenza per Roma del Gran Maestro della<br />

<strong>Massoneria</strong> di quel Paese, Enrique Olivares Santana, per assumervi la carica di ambasciatore<br />

presso la Santa Sede, così ebbe a dire: «Certamente troverà lì (in Vaticano) molti reazionari, ma<br />

anche molti Fratelli massoni: negli otto quartieri che formano il territorio del Vaticano funzionano<br />

quattro Logge massoniche. Alcuni degli alti funzionari del Vaticano sono massoni. Appartengono<br />

come noi al Rito Scozzese, ma in forma indipendente (e cioè sono collegati direttamente al duca di<br />

Kent, come afferma il Carpi). Anche nei Paesi dove la Chiesa non può operare, essi esplicano la<br />

loro attività segretamente, tramite le Logge». Tornando ai Cardinali in carica all'epoca della lista,<br />

ma non elencati dal Pecorelli, su cui nondimeno sussistono fondati sospetti di affiliazione e sicure<br />

prove di simpatie massoniche, citiamo Richard Cushing (1895-1970), Arcivescovo di Boston, che<br />

tenne in quella città, rispettivamente nel 1965 e nel 1966, due conferenze in Logge liberomuratorie<br />

[48], e partecipò unitamente ad altri presuli a «riunioni conviviali» [49] con esponenti<br />

della <strong>Massoneria</strong>; il Cardinale Avelar Brandào Vilela (1912-1986), Arcivescovo di Sào Salvador de<br />

Bahia, che il 26 dicembre 1975 arrivò addirittura a celebrare una messa di Natale per i membri<br />

della Loggia massonica Libertade della sua città, e i loro familiari (vedi fotografia sotto) [50], e il<br />

Cardinale Paulo Evaristo Arns, cui nel 1976 fu conferita «un'alta onorificenza massonica» [51].<br />

Sempre con riferimento all'ambiente americano, la rivista Renaissance traditionelle, al suo numero<br />

27 del luglio 1976 (pag. 200), riferisce che la stampa massonica aveva annunciato con<br />

soddisfazione che il 28 marzo 1976 il Cardinale Terence James Cooke (1921-1983) aveva<br />

assistito a un grande banchetto cui erano intervenuti tremila massoni della Gran Loggia di New<br />

York e in quella occasione aveva preso la parola per deplorare «i passati malintesi» ed esprimere<br />

la speranza che i medesimi non avrebbero compromesso il «riavvicinamento fra Chiesa e<br />

<strong>Massoneria</strong>» [52]. Un Cardinale il cui nome non figura nella lista di Pecorelli e in quella di<br />

Panorama, ma appare in quella, già citata, del periodico Introibo, del luglio 1976, è Achille Liénart,<br />

vescovo di Lilla. Il nome di questo prelato era già incluso in una lista di alti ecclesiastici massoni<br />

pubblicata dal settimanale italiano Il Borghese. Il Liénart sarebbe stato iniziato alla <strong>Massoneria</strong> a<br />

Cambrai nel lontano 1912, e nel 1924 sarebbe stato elevato addirittura al 30° Grado del Rito<br />

Scozzese Antico e Accettato. Sul suo letto di morte, a detta della rivista francese Tradition-<br />

278


Information (nº 7, pag. 21), egli avrebbe esclamato: «Umanamente parlando, la Chiesa è perduta»<br />

[53]. Ed è giocoforza riconoscere che, sapendo quel che pare sapesse sulle infiltrazioni<br />

massoniche nella Sposa di Cristo, «umanamente parlando» aveva ottime ragioni per esprimersi a<br />

quel modo. Liénart è un personaggio particolarmente significativo e importante perché, oltre ad<br />

essere il presidente della Conferenza Episcopale di Francia [54] fu lui che, il 14 ottobre 1962, in<br />

occasione della prima seduta dei lavori del Concilio, diede inizio alla ribellione contro i programmi<br />

della Curia romana, respingendo i nomi da questa proposti per la composizione delle varie<br />

commissioni. In tal modo, pose le basi per la messa in discussione di tutti i lavori preparatori [55]<br />

per l'introduzione di quelle «novità» conciliari che nel giro di qualche lustro avrebbero<br />

profondamente modificato la liturgia e la stessa fisionomia e il concetto di Chiesa [56]. Liénart fu<br />

poi uno dei capi di quel gruppo organizzato di padri conciliari del Nord Europa, di tendenze<br />

dichiaratamente liberali, che riuscì a prendere il timone del Concilio, pilotandolo verso lidi nuovi e<br />

inattesi. Tra gli esponenti più di spicco di tale gruppo figuravano il Cardinale Koenig e il Cardinal<br />

Suenens. Il nome di quest'ultimo si riscontra sia nell'elenco di Panorama che in quello di Pecorelli,<br />

ed è noto che egli fu in seguito il grande elettore di Paolo VI [57], il quale lo nominò<br />

immediatamente moderatore del Concilio a fianco del Cardinale Grégoire-Pierre Agagianian (1895-<br />

1971) [58]. Tali essendo le condizioni della Chiesa ai tempi di Paolo VI e di Giovanni XXIII, non<br />

può stupire che il barone Yves Marsaudon, 33º Grado della <strong>Massoneria</strong> di Rito Scozzese Antico e<br />

Accettato, membro del Supremo Consiglio di Francia della <strong>Massoneria</strong>, nel suo libro, intitolato<br />

L'oecumenisme vu par un franc-maçon de Tradition («L'ecumenismo visto da un massone di<br />

tradizione»), e prefazionato da Charles Riandey, Sovrano Gran Commendatore di quel medesimo<br />

Supremo Consiglio, già nei primi mesi del 1964, e quindi molto prima della conclusione del<br />

Concilio Vaticano II e della redazione dei suoi documenti più rivoluzionari - le dichiarazioni<br />

conciliari Nostra Ætate e Dignitatis Humanæ - scrivesse parole che dovrebbero far riflettere ogni<br />

cattolico: «Essi (cioè i cattolici) - spiegava infatti il Marsaudon - non dovranno dimenticare che ogni<br />

strada (ossia ogni religione) conduce a Dio e mantenersi in questa coraggiosa nozione di libertà di<br />

pensiero, che - a tale proposito si può veramente parlare di rivoluzione partita dalle nostre<br />

logge massoniche - si è estesa magnificamente sotto il Duomo di San Pietro» [59]. E altrove,<br />

dopo avere esaltato «la rivoluzione voluta da Giovanni XXIII, la libertà di coscienza» [60],<br />

aggiunge: «Noi pensiamo che un massone degno di questo nome non possa che felicitarsi<br />

senza alcuna restrizione dei risultati irreversibili del Concilio» [61].<br />

In prefazione, del resto, aveva scritto: «Questo senso di universalismo che sta venendo alla luce a<br />

Roma è veramente la nostra (dei massoni) ragion d'essere. Di conseguenza, non possiamo<br />

ignorare il Concilio e le sue conseguenze» [62]. Molto meno dovrebbe felicitarsene, a nostro<br />

avviso, un «cattolico degno di questo nome». Infatti, a pag. 82 del medesimo libro, apprendiamo<br />

che il barone Marsaudon, richiamandosi alla «teologia» evoluzionistica di Teilhard de Chardin<br />

(1881-1955) [63], si augura che il concetto di Dio che alla fine prevarrà sarà quello di «una<br />

congiunzione della scienza e della mistica in un accordo ormai possibile». In tale congiunzione il<br />

punto Omega teilhardiano (e cioè Dio), «coinciderà finalmente con l'infinito matematico», nel<br />

contesto di un «relativismo metafisico», posto «ad un livello talmente lontano dai dogmi da non<br />

avere più nulla di assoluto» [64]. Ma più ancora dovrebbe allarmare il fatto che il barone<br />

Marsaudon, come prefaziona l'editore al suo libro, fosse discepolo di quel «Grande Iniziato che fu<br />

Oswald Wirth» [65], noto cultore di magia e satanista, come risulta, ad esempio, dal suo libro I<br />

Tarocchi, dove si incontrano frasi come le seguenti: «Il diavolo è il grande agente magico grazie al<br />

quale si compiono i miracoli» [66]: oppure: «Senza ardore diabolico noi rimaniamo freddi e<br />

impotenti: dobbiamo avere il diavolo in corpo [67] per influenzare gli altri e per agire in questo<br />

modo al di fuori di noi stessi» [68]; o ancora: «Sulla terra nessuno può regnare se non fà alleanza<br />

col Principe di questo Mondo» [69]. Da notare che il Wirth auspicava anch'egli, come il suo<br />

279


discepolo Marsaudon, e come tutta la <strong>Massoneria</strong>, «l'unità religiosa dell'umanità fondata<br />

sull'esoterismo comune a tutte le religioni» [70], e cioè sulla fusione ecumenica di tutte le religioni<br />

indistintamente. Tale fusione si realizzerà grazie «alla rivolta luciferina contro i dogmi regnanti»<br />

[71] e la nuova fede sincretistica sarà posta sotto la presidenza di un «papa» di nuovo genere.<br />

Trionferà finalmente in tal modo quello che il Wirth chiama il vero «cattolicesimo integrale» e quel<br />

papa sarà «il Sommo Pontefice di tutta l'umanità credente» [72].<br />

Capitolo VI - Giovanni XXIII, Paolo VI e Giovanni Paolo II e il loro<br />

atteggiamento verso la <strong>Massoneria</strong>: dalla scomunica alle «Grandi<br />

Concordanze»<br />

Il tema della nostra indagine si ferma qui; alla lista di Mino Pecorelli considerata punto di arrivo di<br />

tutta una serie di liste pubblicate da altri periodici, e probabilmente riproduzione fedele di quella<br />

che già circolava in Vaticano da almeno due anni. D'altro canto, non è certo cosa di tutti i giorni<br />

che una benemerita «talpa» riesca a infiltrarsi negli archivi del Grand'Oriente e a sottrarne i<br />

documenti più riservati. Vanno comunque tenuti presenti i limiti della lista, derivanti dal fatto che,<br />

se esatta è la fonte indicata di 30 Giorni, i nominativi pubblicati da OP sono solo quelli - e forse<br />

neppur tutti - esistenti presso la sede del Grand'Oriente d'Italia, con esclusione quindi di quelli di<br />

altre Logge straniere o più riservate. Al capitolo V, ci siamo sforzati di dimostrare le ragioni per cui<br />

vi è motivo di ritenere che la lista Pecorelli sia largamente incompleta. Così delineati i limiti del<br />

nostro lavoro, comprendiamo tuttavia perfettamente, e condividiamo, l'interrogativo che<br />

inevitabilmente si affaccerà alla mente dei nostri lettori, e cioè: se tale era la situazione del 1978,<br />

anzi del 1976, quale sarà quella di oggi? Altri nomi di prelati sono stati indicati dalla stampa, in<br />

questi anni, come sospetti di appartenenza alla <strong>Massoneria</strong>, o quanto meno di collusioni con la<br />

medesima. Si parla anzi di un'altra lista di ventotto ecclesiastici massoni, recentemente venuta in<br />

possesso della magistratura nel corso delle indagini del giudice Cordova su vicende criminose in<br />

cui la <strong>Massoneria</strong> risulta largamente coinvolta [73]. Senza affrontare quelle nuove accuse, ci<br />

limitiamo ad osservare che tra i nomi della lista Pecorelli figurava anche quello del Cardinale<br />

Sebastiano Baggio [74]. Orbene, quel porporato era Prefetto della Congregazione dei Vescovi, e<br />

quindi preposto alla nomina dei nuovi Vescovi, e tale fu lasciato, nonostante l'accusa pendente sul<br />

suo capo, ancora per lunghi anni. È logico inferirne che, se esatte sono le accuse risultanti anche<br />

da Panorama, da Introibo, da Lectures Françaises, e dal comunicato dell'agenzia Euroitalia, egli<br />

abbia inondato le diocesi del mondo intero di iscritti alle Logge e che la situazione, lungi dal<br />

migliorare, sia di gran lunga peggiorata. D'altronde, è caratteristico dei poteri occulti, e quindi<br />

incontrollati, estendere sempre più le proprie radici fino ad invadere per intero a somiglianza di un<br />

tumore maligno, il corpo aggredito. Il Cardinal Siri, del resto, che, come abbiamo visto, della<br />

questione si era largamente occupato, nel febbraio 1988 espresse a due giornalisti di 30 Giorni il<br />

timore che la sètta potesse arrivare a manipolare i Conclavi, e quindi ad eleggere un proprio<br />

«papa» [75]. Giova comunque notare, anche se questo è un argomento che esula dal nostro<br />

esame, cui quindi accenniamo solo marginalmente, che l'atteggiamento di Giovanni XXIII, Paolo VI<br />

e Giovanni Paolo II nei confronti della <strong>Massoneria</strong> è purtroppo radicalmente diverso da quello di<br />

tutti coloro che li hanno preceduti sul Soglio di Pietro. Il 25 settembre 1964 appariva sul giornale<br />

francese Juvénal un'intervista rilasciata dal già citato barone Yves Marsaudon, ministro del<br />

Supremo Consiglio di Francia della <strong>Massoneria</strong> di Rito Scozzese, a Jean André Faucher che il<br />

280


Padre paolino Rosario Esposito riproduce nel suo libro intitolato Le Grandi Concordanze tra<br />

Chiesa e <strong>Massoneria</strong> [76]. Ne riproduciamo qui le parti salienti:<br />

- Jean André Faucher: «Lei ha conosciuto bene Papa Giovanni»?<br />

- Yves Marsaudon: «Ero molto legato a Mons. Roncalli, Nunzio Apostolico a Parigi. Mi ha ricevuto più volte alla<br />

Nunziatura, e in diverse occasioni egli è venuto nel mio domicilio di Bellevue nella Seine-et-Oise. Quando sono stato<br />

nominato ministro dell'Ordine di Malta ho manifestato al Nunzio le mie perplessità a causa della mia appartenenza<br />

massonica. Mons. Roncalli mi ha confermato formalmente di restare in <strong>Massoneria</strong>».<br />

- Jean André Faucher: «L'ha riveduto dopo la sua elevazione alla tiara»?<br />

- Yves Marsaudon: «Sì, mi ha ricevuto a Castel Gandolfo nella mia qualità di Ministro emerito dell'Ordine di Malta e mi<br />

ha dato la sua benedizione rinnovandomi il suo incoraggiamento per un'opera di riavvicinamento tra le Chiese, come<br />

pure tra la Chiesa e la <strong>Massoneria</strong> di Tradizione».<br />

Date tali premesse, non stupisce che lo stesso Marsaudon abbia premesso al citato suo libro<br />

L'oecumenisme vu par un franc-maçon de Tradition la seguente dedica: «Alla memoria di Angelo<br />

Roncalli/ Prete/ Arcivescovo di Mesembria/ Nunzio Apostolico a Parigi/ Cardinale della Chiesa<br />

Romana/ Patriarca di Venezia/ Papa sotto il nome di Giovanni XXIII/ che si è degnato di<br />

accordarci/ la Sua Benedizione/ la Sua Comprensione/ e la Sua Protezione/ Al Padre dei Poveri/ Al<br />

Papa della Pace/ Al Padre di tutti i Cristiani/ All'Amico di tutti gli Uomini/ al suo Augusto<br />

continuatore/ Sua Santità il Papa/ Paolo VI». Più recentemente, il Gran Maestro della <strong>Massoneria</strong><br />

italiana, Virgilio Gaito, in ben due occasioni si è espresso in merito ai rapporti tra la <strong>Massoneria</strong> e<br />

Giovanni XXIII: la prima volta in un'intervista a Fabio Andriola apparsa su L'Italia Settimanale, del<br />

26 gennaio 1994, e la seconda in un'intervista a Giovanni Cubeddu apparsa su 30 Giorni, del<br />

febbraio 1994. Riportiamo nell'ordine i testi delle due interviste nella parte che qui importa:<br />

- Italia Settimanale: «Sì dice che Giovanni XXIII sia stato iniziato alla <strong>Massoneria</strong> quando era<br />

nunzio a Parigi. Riferisco quello che mi è stato detto. Del resto, nei suoi messaggi ho colto molti<br />

aspetti che sono proprio massonici».<br />

- 30 Giorni: «Papa Giovanni XXIII, del resto, pare che sia stato iniziato a Parigi ed abbia<br />

partecipato ai lavori delle Officine ad Istanbul. Quando poi ho ascoltato le gerarchie ecclesiastiche<br />

parlare nelle omelie dell'uomo come centro dell'Universo mi sono commosso fino alle lacrime».<br />

Di fronte a dichiarazioni così autorevoli e pubbliche ci lascia gravemente perplessi il fatto che, a<br />

quanto almeno ci risulta, il Vaticano non abbia ritenuto di dovere intervenire con vigorose e<br />

documentate smentite [77]. Quanto a Paolo VI, la sua posizione nei confronti della <strong>Massoneria</strong> è<br />

stata, se possibile, ancor più favorevole di quella del suo predecessore. L'autorevole Padre paolino<br />

Rosario Esposito, professore in diverse Università Pontificie, grande fautore dell'accordo Chiesa-<br />

<strong>Massoneria</strong>, riferisce infatti che egli «seguiva e incoraggiava» [78] i pubblici incontri che, in spirito<br />

di ecumenica fratellanza, ebbero luogo nel periodo 1969-1977, fra esponenti della Chiesa e<br />

altissimi dignitari della sètta libero-muratoria. Di tali incontri l'Esposito parla con cognizione di<br />

causa perché ne fu protagonista con Don Miano, segretario del Segretariato per i non credenti, con<br />

il Vescovo Alberto Ablondi (1924-2010), presidente della Commissione Episcopale per<br />

l'Ecumenismo, (il cui nome, guarda caso, apre la lista Pecorelli e quella di Panorama) e con<br />

l'autorevole Padre Caprile di Civiltà Cattolica. Da parte massonica era quasi sempre presente il<br />

Gran Maestro Giordano Gamberini († 2003), poi clamorosamente coinvolto nella vicenda P2,<br />

affiancato di volta in volta da altri esponenti del Grand'Oriente d'Italia e, in un caso, da un<br />

rappresentante della Gran Loggia Nazionale di Francia [79].<br />

281


Da notare che l'Esposito, in un'intervista al periodico massonico Corriere Partenopeo, si è<br />

professato «massone fino al profondo dello spirito» aggiungendo: «Talmente solidale con loro,<br />

condivido tutto: le Costituzioni, i <strong>La</strong>ndmarks, gli <strong>Antichi</strong> Doveri: sono totalmente con loro» [80]. E<br />

sempre il medesimo Padre Esposito a scrivere su <strong>La</strong> Rivista Massonica del luglio 1978: «Il<br />

domenicano P. Felix Morlion, molto noto come fondatore della Università internazionale "Pro Deo"<br />

[...] mi confidava un giorno di avere parlato con l'allora Mons. G. B. Montini dei rapporti disastrosi<br />

esistenti fra la Chiesa e la <strong>Massoneria</strong>. Il Montini gli disse: "Non passerà una generazione e tra le<br />

due società la pace sarà fatta"» [81]. II religioso paolino commenta osservando che più che di una<br />

«previsione» sarebbe il caso di parlare di una «decisione», che poi il Monsignore lombardo,<br />

divenuto Paolo VI, attuò nei termini temporali preannunciati [82]. Del resto, parlando dei rapporti<br />

fra Montini e la <strong>Massoneria</strong> non si può dimenticare che non solo il suo grande elettore fu il<br />

Cardinale Suenens, il cui nome figura sulla lista di OP e di Panorama, ma anche che la sua<br />

nomina fu preceduta, propiziata e probabilmente decisa in una specie di «preconclave» tenutosi<br />

nella villa di Grottaferrata di Umberto Ortolani (1913-2002), membro famoso della P2 e indicato da<br />

taluni come il vero cervello della Loggia massonica di Licio Gelli [83]. L'atteggiamento di favore di<br />

Paolo VI nei confronti della <strong>Massoneria</strong> si manifestò anche nella fiducia accordata al famigerato<br />

finanziere, pure piduista, Michele Sindona, poi condannato all'ergastolo come mandante<br />

dell'omicidio Ambrosoli e suo amico fin dai tempi in cui era Cardinale a Milano [84]. A lui, infatti,<br />

tramite il Cardinale Guerri, egli diede l'incarico di liquidare buona parte del patrimonio immobiliare<br />

della Santa Sede [85]. Sempre a proposito del Montini, non possiamo esimerci dal citare un altro<br />

atto, ben più univoco e significativo. Intendiamo riferirci al ricevimento ufficiale, in pubblica udienza,<br />

di una rappresentanza dell'alta <strong>Massoneria</strong> ebraica, denominata B'nai B'rith, che ebbe luogo il 3<br />

giugno 1971, e fu reso noto al mondo intero attraverso le pagine dell'Osservatore Romano [86].<br />

Non per nulla, alla morte di Montini la Rivista Massonica, del luglio 1978, uscì con un articolo<br />

dell'ex Gran Maestro della <strong>Massoneria</strong> italiana Giordano Gamberini dal contenuto fortemente<br />

apologetico, in cui si legge fra l'altro: «Per noi è la morte di chi ha fatto cadere la condanna di<br />

Clemente XII e dei suoi successori. Ossia è la prima volta che muore il capo della più grande<br />

religione occidentale, non in stato di ostilità coi massoni. E per la prima volta nella storia i massoni<br />

possono rendere omaggio al tumulo di un Papa senza ambiguità né contraddizioni» [87]. Venendo,<br />

infine, a Giovanni Paolo II, le sue manifestazioni di benevolenza e di apprezzamento nei confronti<br />

della sètta libero-muratoria sono state anch'esse purtroppo assai esplicite . Egli, invero, ha ricevuto<br />

delegazioni delle Logge del B'nai B'rith per ben tre volte: la prima il 22 marzo 1984, la seconda il<br />

19 aprile 1985 e la terza il 6 dicembre 1990. Nel corso della prima udienza indirizzò ai delegati<br />

parole di caloroso benvenuto chiamandoli «cari amici» e proseguendo: «Sono molto felice di<br />

accogliervi in Vaticano. Voi siete un gruppo di dirigenti nazionali e internazionali dell'Associazione<br />

ebraica ben conosciuta la cui sede è negli Stati Uniti, ma la cui attività si estende in numerosi<br />

paesi, compresa Roma, ed è appunto la Lega del B'nai B'rith contro la Diffamazione [...]. Il versetto<br />

di apertura del Salmo 113 viene a proposito: "Come è bello e dolce abitare tutti assieme come<br />

fratelli"» [88]. <strong>La</strong> seconda udienza fu molto più significativa della precedente perché ebbe luogo in<br />

occasione delle celebrazioni del ventesimo anniversario di uno dei più importanti documenti del<br />

Concilio Vaticano II, la Dichiarazione Nostra Ætate, sulla cui origine e sul cui contenuto la<br />

<strong>Massoneria</strong> del B'nai B'rith aveva influito in maniera determinante, attraverso negoziazioni col<br />

Cardinale Augustin Bea (1881-1968), come fu reso noto in un sensazionale articolo apparso il 25<br />

gennaio 1966 sulla rivista americana Look [89].<br />

Di quelle celebrazioni commemorative romane il B'nai B'rith fu uno degli istituti promotori insieme<br />

con la Facoltà Teologica della Pontificia Università San Tommaso d'Aquino e altre organizzazioni<br />

cattoliche [90]. In tal modo quella <strong>Massoneria</strong> apponeva, anche di fronte al mondo intero, la propria<br />

firma sotto il documento conciliare e il ricevimento in quella occasione da parte di Giovanni Paolo<br />

282


II, convalidava e confermava quella rivendicata paternità. Anche l'udienza del 1990, infine, fu<br />

correlata, non a caso, a un anniversario, il 25°, d ella Nostra Ætate. Questa partecipazione del<br />

B'nai B'rith al Concilio Vaticano II come forza determinante e ispiratrice di almeno uno dei<br />

documenti fondamentali di quell'assise non può non sconcertare. Ciò tanto più ove si consideri che<br />

detta organizzazione è da anni al centro di aspre polemiche a causa di contatti, attraverso suoi<br />

esponenti di spicco, col traffico degli stupefacenti e con la malavita americana [91], nonché per il<br />

favore e il sostegno da essa accordato a Playboy, la più famosa rivista pornografica del mondo,<br />

impegnata anche nel campo della diffusione della «cultura della droga» [92]. Il B'nai B'rith, infine, si<br />

è segnalato per la lotta senza quartiere che conduce negli USA allo scopo di cancellare dalle<br />

istituzioni di quel Paese ogni traccia di cristianesimo [93].<br />

Ciò premesso non può poi ragionevolmente considerarsi casuale il fatto che Giovanni Paolo II<br />

abbia scelto come proprio «Teologo di Palazzo» il domenicano Georges Cottier, autore di un<br />

saggio intitolato Regards catholiques sur la Franc-Maçonnerie («Uno sguardo cattolico sulla<br />

<strong>Massoneria</strong>»), apparso sui numeri 4 e 5 del 1987 della rivista Nova et Vetera, e anche sui numeri 2<br />

e 3 del medesimo anno della rivista del Segretariato per i non credenti Athéisme et Dialogue. In<br />

quello scritto, il Cottier auspica «dialogo e collaborazione» tra Chiesa e <strong>Massoneria</strong> non solo nel<br />

campo dei grandi compiti che si impongono all'umanità tutta intera come «la sopravvivenza della<br />

specie» e quella «della cultura», i «problemi della pace e della guerra», e via discorrendo, ma<br />

anche «sui valori etici» e «sul piano strettamente dottrinale» nei quali, evidentemente, ritiene che<br />

la Chiesa abbia qualcosa da imparare dalla <strong>Massoneria</strong> cui deve associarsi nella comune «ricerca<br />

della verità». L'affermazione, lo si ammetterà, è piuttosto strana da parte di un esponente di una<br />

Istituzione che si afferma di origine divina, arca della verità rivelata e della salvezza, e che ora,<br />

invece, riconosce di dovere andare a scuola da un'altra istituzione, o almeno di dovere, con essa,<br />

mettersi alla ricerca di una verità evidentemente ancora ignota. Tanto più strana ove si consideri<br />

che, giova ripeterlo, la nuova compagna di strada è stata in passato, nell'arco di 245 anni,<br />

anatemizzata dalla Gerarchia ecclesiastica circa 590 volte [94]. Eppure tanta è la fiducia che<br />

Giovanni Paolo II attribuisce a Cottier che lo ha nominato presidente della Commissione Teologica<br />

[95] che dovrebbe preparare quel Giubileo del Terzo millennio che sembra costituire l'obiettivo<br />

massimo del suo lungo governo. Del resto, come già accennato, Karol Wojtyla è colui che,<br />

accogliendo i voti della <strong>Massoneria</strong> mondiale, ha promulgato nel 1983 il nuovo Codice di Diritto<br />

Canonico che, dopo due secoli e mezzo, cancella la scomunica contro gli aderenti della<br />

<strong>Massoneria</strong>. In questo contesto non può stupire che nell'ultimo Concistoro egli abbia elevato al<br />

cardinalato due personaggi che figurano nella lista Pecorelli, e precisamente Fiorenzo Angelini,<br />

indicato come iscritto alla sètta fin dal lontano 14 ottobre 1957 [96], e Virgilio Noè, che viene dato<br />

come affiliato il 3 aprile 1961 [97]. D'altronde, si è già visto che il «grande elettore» di Giovanni<br />

Paolo II è stato quel Cardinal Koenig i cui strettissimi legami con la <strong>Massoneria</strong> sono stati da noi<br />

illustrati e che lo storico della sètta, Aldo Mola, indica come probabilissimo adepto di una<br />

riservatissima e assai potente Loggia romana. Né si può trascurare il fatto che Giovanni Paolo II<br />

risulta essere membro del Rotary Club, un'associazione non segreta, ma di incontestabile<br />

impronta massonica, fondata il 23 febbraio 1905 dall'avvocato massone Paul Harris (1868-1947) di<br />

Chicago e da altri tre colleghi, massoni come lui [98].<br />

<strong>La</strong> notizia è apparsa sulla rivista ufficiale del Rotary italiano del 9 settembre 1986, in una lettera<br />

intitolata «Una precisazione sull'articolo: "<strong>La</strong> <strong>Massoneria</strong> va a Canossa?"», riprodotta poi sulla<br />

rivista della <strong>Massoneria</strong> italiana Hiram del novembre-dicembre del medesimo anno, a firma di<br />

<strong>La</strong>mberto Mosci, Governatore del 203° distretto rota riano. In essa, l'Autore, prendendo lo spunto<br />

da una riunione dei Rotary torinesi cui intervenne l'allora Gran Maestro della <strong>Massoneria</strong> italiana,<br />

Armando Corona (1921-2009), dopo aver esaltato i «valori spirituali comuni alla <strong>Massoneria</strong> e ai<br />

283


Rotary Clubs», fà presente che ormai la scomunica nei confronti della prima è caduta e insieme<br />

con essa anche i divieti canonici nei confronti dei secondi. A sostegno del suo assunto afferma, né<br />

ci risulta che questa autorevole e pubblica affermazione sia mai stata smentita, che «lo stesso<br />

Pontefice Giovanni Paolo II è un Paul Harris Fellow», vale a dire un rotariano. Non per nulla, infatti,<br />

Wojtyla ha reiteratamente ricevuto in Vaticano delegazioni del Rotary lodando i principi ispiratori di<br />

quell'associazione [99]. Il fatto tanto più sconcerta in quanto la Rotary Foundation appoggia la<br />

diffusione del Notiziario della Buona Volontà Mondiale, organo neopagano e neognostico del Lucis<br />

Trust, già Lucifer Trust [100]. Anche alla luce di questi fatti, va analizzata un'asserzione del più<br />

volte citato Padre Rosario Esposito che, nel suo libro intitolato Le grandi concordanze fra Chiesa e<br />

<strong>Massoneria</strong> parla non pure, come già fece a suo tempo Mons. Montini, di una «pace» fra le due<br />

istituzioni, ma addirittura di una identità [101] di idee e di programmi fra la gerarchia ecclesiastica<br />

postconciliare e la sètta libero-muratoria. Perché mai quell'autorevole e ben noto religioso non solo<br />

non è stato scomunicato per queste sue tesi, ma neanche, almeno che ci risulti, richiamato o<br />

solennemente smentito? Egli è tanto sicuro di quanto sostiene che, nel ribadire il suo impegno per<br />

una stretta collaborazione fra Chiesa e <strong>Massoneria</strong>, e i suoi panegirici nei confronti di quest'ultima,<br />

sul n° 2 di Vita Pastorale del 1993, rispondendo a un sacerdote che gli rimproverava il suo<br />

conclamato fìlo-massonismo, poteva tranquillamente scrivere: «Più volte ho chiarito che intendo<br />

portare avanti questo dialogo (quello, cioè, fra Chiesa e <strong>Massoneria</strong>) nello spirito della Chiesa [...].<br />

Ogniqualvolta se n'è presentata l'occasione, ho detto che sono e intendo rimanere figlio umile e<br />

devoto della Santa Chiesa, aderendo incondizionatamente alla sua dottrina su questo argomento<br />

senza eccezioni e restrizioni. Lo ripeto anche ora. è proprio in questo spirito che seguendo<br />

l'insegnamento dei Sommi Pontefici (evidentemente di quelli «conciliari», non certo dei precedenti;<br />

N.d.A.), del Concilio e di tanti compagni di viaggio proseguo il dialogo con la <strong>Massoneria</strong>»'<br />

Nelle Chiese Protestanti<br />

Ancora oggi - come nel passato - ci sono protestanti che - sedotti dal serpente antico - entrano<br />

nella massoneria per far penetrare nella società (e quindi anche nella Chiesa) gli ideali di<br />

uguaglianza, di tolleranza e di libertà, così cari alla <strong>Massoneria</strong>, e quindi sanno di trovare un<br />

potente alleato nella Confraternita Massonica per portare avanti questo loro progetto di costruzione<br />

di una società migliore, come lo chiamano loro. E tra questi protestanti ci sono anche pastori di<br />

Chiese - che sono quelli che sostengono il cosiddetto vangelo sociale - che attraverso l'adesione<br />

alla massoneria si aprono verso la società, il che significa che si mettono a fare lotte sociali e<br />

politiche con l'obbiettivo di far trionfare - come dicono loro - nel mondo i principi di libertà, di<br />

uguaglianza e di tolleranza. Ci sono poi quelli che entrano nella massoneria perchè tra i massoni<br />

possono affrontare tematiche ed argomenti che nelle Chiese difficilmente si affrontano, come la<br />

reincarnazione, o lo spiritismo o l'occultismo, e questo perchè essi si interessano a queste cose<br />

essendone attratti. E poi anche quelli che ci entrano per ragioni opportunistiche, perchè sanno che<br />

quando si diventa massoni - soprattutto in certe obbedienze e gradi - aumenta il cerchio delle<br />

amicizie, e ci si fa amici uomini potenti appartenenti all'ambiente non solo politico, ma anche<br />

economico, finanziario, religioso, e culturale, che possono poi essere di grande aiuto; per cui la<br />

massoneria esercita un notevole fascino su quegli Evangelici che confidano nell'uomo anziché in<br />

Dio, e che non sono pochi, e che vogliono arricchire o diventare 'qualcuno' nella società o vogliono<br />

riconoscimenti e aiuti per la loro chiesa o denominazione. Peraltro la massoneria è presente anche<br />

284


nella magistratura, per cui si possono avere anche giudici o magistrati massoni amici che<br />

sicuramente non faranno mancare il loro appoggio al loro fratello massone in caso avesse bisogno<br />

di loro perchè indagato o imputato.<br />

Peraltro, se entrano nella massoneria degli esponenti mafiosi proprio per questi motivi, come ha<br />

detto chiaramente l'ex presidente della Commissione Antimafia Luciano Violante: 'L'ingresso nelle<br />

logge di esponenti mafiosi corrisponde a una scelta strategica; non è un fatto accidentale. Le<br />

affiliazioni massoniche offrono infatti all'organizzazione mafiosa uno strumento formidabile per<br />

estendere il proprio potere, per ottenere favori e privilegi in ogni campo: sia per la conclusione di<br />

grandi affari, sia per «l'aggiustamento» dei processi, come hanno rivelato numerosi collaboratori di<br />

giustizia' (Luciano Violante, Non è la piovra, Einaudi, 1994, pp. 168 s.), e anche nelle Chiese<br />

esistono membri - inclusi pastori - che operano iniquamente e bramano arricchire e estendere il<br />

proprio potere e ottenere favori e privilegi, non ci si deve meravigliare se ci entrano anche i 'mafiosi<br />

evangelici'. Scrisse una volta il giornalista Mino Pecorelli a proposito della <strong>Massoneria</strong> che 'è<br />

anche una bottega per coloro che la sanno sfruttare. [....] Medici e professionisti in cerca di<br />

baiocchi, burocrati in cerca di protezioni, industriali squattrinati e ufficiali in via di pensionamento,<br />

intriganti imbroglioni, falsi moralisti, tutta una ramazzaglia di arrivisti e mitomani. Libertà, fratellanza<br />

e uguaglianza sono i tre termini della più geniale truffa che sia mai stata organizzata per sfruttare<br />

la democrazia. Riti, cerimoniali, simboli, formulari, statuti, logge segrete e coperte; una cortina<br />

fumogena per coprire piccoli e grandi imbrogli; trampolini per avvicinare politici e banchieri,<br />

generali, direttori di banca, magistrati e burocrati. Trampolini [...] per migliorare la propria posizione<br />

e per sistemare i propri affari' (in Mario Guarino & Fedora Raugei, Gli anni del disonore, pag. 194).<br />

Per cui sapendo come in mezzo alle Chiese ci sia una ricerca di questi trampolini, perchè regna la<br />

carnalità in tutte le sue forme, non meraviglia per nulla sapere che ci sono pastori o membri di<br />

Chiese che entrano nella <strong>Massoneria</strong> o sono fortemente collusi con essa.<br />

A questo punto sorge spontanea questa domanda: 'Ma perchè la <strong>Massoneria</strong> 'fa proseliti' nelle<br />

Chiese Protestanti e tramite di essi si studia di tenere buoni rapporti con esse?' <strong>La</strong> risposta è<br />

perchè avere dei buoni rapporti con le Chiese Protestanti significa che le Chiese possono fornire<br />

aderenti alla <strong>Massoneria</strong>, per cui la <strong>Massoneria</strong> cerca di afferrare in primo luogo pastori o<br />

predicatori - se sono famosi e influenti è meglio - per diffondere nelle Chiese tramite di essi i suoi<br />

principi di libertà, tolleranza e fratellanza universale in vista della formazione di quell'unica religione<br />

mondiale che essa si prefigge di instaurare sulla terra. E badate che per la <strong>Massoneria</strong> non è<br />

indispensabile che un pastore si affili ad una loggia, perchè basta che egli promuova l'ideologia<br />

massonica nella Chiesa e questo gli è sufficiente: in altre parole gli basta anche che sia solo 'un<br />

massone senza grembiule'. E poi, altra cosa molto importante, tenendo buoni rapporti con le<br />

Chiese o 'aiutandole', la <strong>Massoneria</strong> evita che queste riprovino e condannino ufficialmente e<br />

pubblicamente la massoneria e la doppia appartenenza, cosa questa che gli fa molto comodo per<br />

poter continuare a lavorare nell'ombra.<br />

E a seguire viene da domandarsi anche: 'Come ha fatto la <strong>Massoneria</strong> ad infiltrarsi nella Chiesa?'<br />

Qui le risposte sono diverse. Una delle ragioni è certamente perchè essa asserisce che non è una<br />

religione o un sostituto di essa, ma semplicemente una fratellanza che cerca di migliorare il<br />

mondo. E poi essa asserisce che è compatibile con tutte le religioni e non ha nulla contro il<br />

Cristianesimo. Inoltre, perchè la <strong>Massoneria</strong> fa presente l'importanza di credere in Dio e dice che<br />

ogni membro è libero di interpretare Dio in qualsiasi maniera egli desidera. Ed infine, ciò è potuto<br />

accadere perchè molti Massoni sono arrivati ad affermare che l'istituzione della <strong>Massoneria</strong> esiste<br />

per assistere ed aiutare la Chiesa. E siccome che molti credenti non sanno cosa sia realmente la<br />

285


<strong>Massoneria</strong>, e non vengono messi in guardia da essa, allora è accaduto che si è potuta<br />

tranquillamente infiltrare in mezzo a tante Chiese Evangeliche.<br />

All'estero<br />

Quando in Inghilterra nel 1717 nacque la massoneria 'speculativa', ci furono due pastori protestanti<br />

inglesi che ebbero un ruolo di primo piano nella sua formazione: il pastore anglicano John<br />

Theophilus Desaguliers (1683-1744), e il pastore presbiteriano James Anderson (1680 o 1684-<br />

1739) a cui si devono le Costituzioni dei Liberi Muratori adottate nel 1723. Come ha detto Luc<br />

Nefontaine, storico delle religioni e dottore in filosofia e lettere dell'Università Libera di Bruxelles,<br />

specialista sulle sette e sulla massoneria: '<strong>La</strong> massoneria si potrebbe dire che in qualche modo è<br />

la figlia naturale del protestantesimo. Il problema è che le Chiese Luterane e Calviniste non hanno<br />

mai riconosciuto questa figlia. E quindi è difficile (è per questo che usiamo il termine figlia<br />

naturale), è difficile fare della massoneria una istituzione protestante. Potremmo dire che<br />

massoneria e protestantesimo in fondo sono cugini' (http://blog.oratoiredulouvre.fr/2010/02/leprotestantisme-et-la-franc-maconnerie/).<br />

Non ci si deve dunque meravigliare nel constatare che tra<br />

una buona parte del protestantesimo - non solo quello nei paesi anglosassoni ma anche quello in<br />

altre parti del mondo - e la massoneria ci sono sempre stati dei forti legami, o comunque dei buoni<br />

rapporti di vicinato. E' fuori di dubbio infatti che la <strong>Massoneria</strong>, da quando è sorta, si è infiltrata<br />

massicciamente in mezzo al Protestantesimo. Nel 1972 sulla 'Rivista Massonica' apparve uno<br />

scritto del valdese Giordano Gamberini, esponente di spicco della <strong>Massoneria</strong> Italiana, in cui<br />

l'autore affermava che '.... i protestanti sono, negli Stati Uniti e in tutto il mondo anglosassone, la<br />

schiacciante maggioranza dei massoni e che numerosi ministri di culto sono fra i più attivi dignitari<br />

e membri di logge' (in Marco Novarino, L'Italia delle minoranze. <strong>Massoneria</strong>, protestantesimo e<br />

repubblicanesimo nell'Italia contemporanea, Edizioni l'Età dell'Acquario, Torino 2003, pag. 204).<br />

Ricordiamo però anche che in seno alle Chiese Protestanti anglosassoni ci sono stati famosi<br />

predicatori che hanno riprovato la <strong>Massoneria</strong> prendendo apertamente una posizione contro di<br />

essa, come per esempio Charles G. Finney che peraltro era stato un massone (aveva raggiunto il<br />

terzo grado) prima di convertirsi e una volta lasciata la massoneria scrisse 'Why I Left<br />

Freemasonry' (Perchè ho lasciato la Frammassoneria) in cui espresse - inevitabilmente direi io,<br />

visto la natura diabolica di questa istituzione - duri giudizi contro la <strong>Massoneria</strong>. Dato che la<br />

massoneria speculativa è sorta in Inghilterra, cominciamo dunque proprio dall'Inghilterra, per<br />

spiegare la presenza massonica nelle Chiese Protestanti, per poi passare ad altre nazioni.<br />

Inghilterra<br />

<strong>La</strong> Chiesa di Scozia non vieta ai suoi membri di diventare massoni, ma nel 1989 l'Assemblea<br />

Generale dichiarò che c'erano delle 'difficoltà teologiche molto reali' nell'essere massoni da parte<br />

dei membri della Chiesa di Scozia.<br />

<strong>La</strong> Conferenza Metodista d'Inghilterra del 1985 ha affermato che la <strong>Massoneria</strong> rivaleggia con le<br />

credenze Cristiane, chiedendo ai Metodisti Massoni di riconsiderare la loro appartenenza alla<br />

<strong>Massoneria</strong> e che gli incontri massonici siano vietati nelle strutture Metodiste. Essa tuttavia non ha<br />

vietato ai suoi membri di aderire alla <strong>Massoneria</strong> e alcuni incontri massonici hanno continuato ad<br />

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avere luogo in strutture della Chiesa Metodista. A seguito di quel rapporto che attestava<br />

l'incompatibilità tra l'appartenenza alla Chiesa e alla <strong>Massoneria</strong>, i molti massoni Metodisti diedero<br />

vita all'Associazione dei Metodisti Massoni! Peraltro esistono due logge in Inghilterra - una a<br />

Londra e l'altra a Manchester - i cui membri fanno parte interamente delle denominazioni<br />

Metodiste (cfr. Dudley Wright, Ethics of Freemasonry, Kessinger Publishing Co. 1997, pag. 6).<br />

Molti ufficiali dell'Esercito della Salvezza sono Massoni, la Chiesa Presbiteriana del Galles è<br />

'fortemente influenzata' dalla <strong>Massoneria</strong>, e la Chiesa di Inghilterra è da oltre duecento anni una<br />

roccaforte della <strong>Massoneria</strong> (cfr. John Ankerberg, The Secret Teachings of the Masonic Lodge,<br />

pag. 46).<br />

In merito alla Chiesa d'Inghilterra, Rowan Williams l'arcivescovo di Canterbury, dopo aver<br />

affermato nel 2002 che credeva che il Cristianesimo e la <strong>Massoneria</strong> erano incompatibili, è stato<br />

costretto nel 2003 a scusarsi con le centinaia di migliaia di massoni che ci sono in Inghilterra<br />

(http://www.cesnur.org/2003/coe.htm). Considerate voi quanto sia forte dunque la presenza della<br />

<strong>Massoneria</strong> nella Chiesa d'Inghilterra.<br />

Spagna<br />

Anche in Spagna tra molte Chiese Protestanti e la <strong>Massoneria</strong> ci sono state e ci sono tuttora buoni<br />

rapporti. In un interessante studio dal titolo 'Il legame massonico dei dirigenti protestanti spagnoli,<br />

1868-1939', Jean-Pierre Bastian, del Centro di Sociologia delle Religioni e dell'Etica Sociale,<br />

presso la Facoltà di Teologia Protestante a Strasburgo, ha redatto una lista di dirigenti protestanti<br />

spagnoli affiliati alla <strong>Massoneria</strong> tra il 1868 e il 1939. Metto tutta la sua lista (dove sono specificati<br />

anche il nome della loggia massonica di appartenenza di ognuno e la sua posizione o funzione<br />

massonica, dove naturalmente è stato possibile per lui metterla), affinchè vi rendiate conto come<br />

anche in altre nazioni la <strong>Massoneria</strong> è ben addentro alle Chiese Protestanti. Ecco le Abbreviazioni<br />

che troverete nella lista: IEE = Iglesia Evangélica Española (Chiesa Evangelica Spagnola); IERE =<br />

Iglesia Española Reformada Episcopal (Chiesa Spagnola Riformata Episcopale); UEBE = Unión<br />

Evangélica Bautista Española (Unione Evangelica Battista Spagnola); P = pasteur (pastore); M =<br />

maître d’école (maestro di scuola); GONE = Gran Oriente Nacional Español (Grande Oriente<br />

Nazionale Spagnolo); GOE = Gran Oriente de España (Grande Oriente di Spagna); GOL = Gran<br />

Oriente Lusitano (Grande Oriente Lusitano); GLE = Gran Logia de España (Gran Loggia di<br />

Spagna); SCF = Supremo Consejo de Francia (Supremo Consiglio di Francia).<br />

1. ALBRICIAS, Francisco, (?-1934), P, IEE, Alona No. 44 (GOE), Alicante, 1890, oratore; Esperanza (loggia<br />

indipendente), Alicante, Maestro Venerabile, 1896.<br />

2. ALBRICIAS GOËTJ, Franklin, P, IEE, Constante Alona No. 3 (GOE), Alicante, 1930.<br />

3. ALHAMA TEBA, Antonio, (1839-?), cappellano, IEE, Lux in Excelsis No. 7, Fávila, Granada, 1885, Gr. 3, Ospitaliere.<br />

4. ALHAMA TEBA, José, (1826-1892), P, IEE, Lux in Excelsis No. 7, Mazzini, Granada, 1885, Gr. 13.<br />

5. ALHAMA HERRERA, José, (1865- ?), cappellano, Beni-Garnata No. 170 (GONE), Granada, iniziato; Granada No.<br />

271, Granada, Zorilla, Gr. 11, Segretario, 1885.<br />

6. ALONSO LALLAVE, Manrique, P, IEE, Numancia No. 16 (GOL), Siviglia, 1886, Venerabile Maestro fondatore ;<br />

Numantina No. 67 (GLSE), Siviglia, Venerabile Maestro fondatore.<br />

287


7. ARAUJO CARRETERO, Carlos, (1856-1925), P, IEE, Constancia No. 238, Gustavo Adolfo, Saragozza, Oratore nel<br />

1914, Primo Sorvegliante nel 1915, Venerabile Maestro nel 1916.<br />

8. BEN-OLIEL TICATI, Jorge Simeón, P, IEE, Alona No. 44 (GOE), Alicante, 1876, iniziato, Libre examen No. 152,<br />

Alcoy, 1879, fondatore.<br />

9. BLANCO FERNÁNDEZ, Angel, P, IEE, Pirámides No. 250, Cadice, Oratore.<br />

10. CABRERA e IVARS, Juan Bautista, (1837-1916), P, IERE, Mantuana No. 1 (GONE), Knox, Madrid, Iniziato nel 1888,<br />

Oratore, Venerabile Maestro, Gr. 33.<br />

11. CAÑELLAS y RIVAS, Juan, P, IERE, Bética No. 110 (GOE), Lutero, 1864.<br />

12. CARREÑO DEL TORO, Emilio, P, IEE, Espíritu Práctico No. 345 (GONE), Siviglia.<br />

13. COCO y MARTÍN, Atilano, (1902-1936), P, IERE, Helmántica No. 22 (GOE), Timoteo, Salamanque, 1921, Primo<br />

Sorvegliante, fucilato il 9 décembre 1936.<br />

14. DIAZ RODRÍGUEZ, Antonio José, (1889-?), P, IEE, Constancia No. 16, Mirapeix, Saragozza, 1932, Gr. 3.<br />

15. DIGÓN, Ángel (?-1923), P, IEE, Providencia No. 270 (GONE), San Sebastiano, Oratore.<br />

16. FUENTES, Juan Emeterio, (1855-?), P, IERE, Alianza de 1817 No. 112, Melanchtón, Granada, iniziato nel 1878,<br />

1885, Gr. 18, Secondo Sorvegliante; Amigos de la Humanidad No. 61 (GONE), Melanchtón, Gijón, 1887, Gr. 33, Oratore<br />

nel 1889, Venerabile Maestro nel 1891-1894.<br />

17. GAGEL SCHMITZ, Pablo, (1828-1912), P, IEE, Logia Virtud, Malaga.<br />

18. GARCÍA RUBIERA, José, Bracciante, Diacono, IERE, Amigos de la Humanidad No. 61, (GONE), Gravina, Gijón,<br />

1871, Primo Sorvegliante nel 1887, Gr. 3, Copritore nel 1892-1894.<br />

19. GUTIÉRREZ MARÍN, Claudio, (1902-?), P, IEE, Patria Grande, Malaga, 1936.<br />

20. HERAS BENITO, Benjamín (1909-), P, IEE, Constancia No. 16, Palavas, Saragozza, 1932, Gr. 3.<br />

21. HERAS MAÍZ, Ángel, M, IEE, Altuna No. 15 (GOE), Euclides, San Sebastiano, 1932, Gr. 3, Secondo Sorvegliante.<br />

22. LÓPEZ RODRÍGUEZ, Alejandro, M, IEE, Luz de Figueras No. 21 (GLE), Daniel, Figueras, 1891, Gr. 18.<br />

23. LÓPEZ RODRÍGUEZ, Luís, P, IEE, Luz de Figueras No. 21 (GLE), Moisés, Figueras, 1891, Gr. 18, Gr. 33,<br />

Ospitaliere, 1934.<br />

24. LÓPEZ-RODRÍGUEZ MURRAY, Luís, (1883-1937), P e medico, IEE, Luz de Figueras No. 21 (GLE), Figueras,<br />

Iniziato nel 1932, Oratore nel 1934.<br />

25. LUSA HERRERO, Guillermo, (1901-?), M, musicista, IEE, figlio del pastore Mauricio Lusa (?-1941), membro del<br />

Triangolo massonico di Valladolid, 1936.<br />

26. MARIBLANCA GARCÍA, Eliseo, M della scuola protestante, quadro dirigente del GOE a Siviglia, 1934.<br />

27. MARQUÉS, José, P, IEE, Caridad No. 20 (GONE), Bilbao, Gr. 19, Oratore ; Luz del Norte No. 57, Bilbao, Gr. 30.,<br />

Segretario.<br />

28. MARQUÉS FERNÁNDEZ, Elías Bautista, P, IEE, Altuna No. 15 (GOE), Jonathan, San Sebastiano, 1932, Segretario.<br />

29. MARTÍN MOLINA y ZURITA, Santos, (1900-1966), P, IERE, Isis y Osiris No. 377, Moisés, Siviglia, 1936.<br />

30. MEDINA, Federico, IEE, Conde Real, 1939.<br />

31. MORENZA, Juan, P, Alianza No. 57, Santander.<br />

32. OREJÓN DELGADO, Felipe, P, IEE, Híjos de Hiram No. 118 (GONE), Cártago, Cartagena, Oratore; Sparta No. 18<br />

(GOI), Cartagena, fondatore; Unión No. 160 (GOI), Cartagena, fondatore.<br />

288


33. PALOMARES GARCÍA, Francisco, (1835- ?), P, IERE, Numantina No. 61, Galileo, Siviglia, 1878, Segretario.<br />

34. REGALIZA, Daniel, P, IERE, Híjos de la Humanidad No. 251 (GONE), Melanchton, Salamanca, 1888, Maestro<br />

Venerabile.<br />

35. ROLDÁN RODRÍGUEZ, Juan Pedro, (1899-?), P, EBE, Patria Grande, Malaga, 1937<br />

36. SABIO DEL VALLE, Segundo, P, IEE, Caballeros de la noche No. 33 (GOL), Arnaldo de Brescia, Saragozza, 1886,<br />

primo diacono.<br />

37. SALA y VILLARET, Pedro, (?-1916), P., IERE, Mantuana No. 1 (GONE), Madrid, Secondo sorvegliante, Gr. 32 nel<br />

1894.<br />

38. SANTELICES PELLÓN, José, IERE, Constante Ilona No. 3, Alicante, 1880, Gr. 33 nel 1898.<br />

39. TIENDA, Enrique, (?-1905), P, IEE, Alianza No. 57 (GOLU), Autoskenes, Santander, fondatore, Oratore.<br />

40. TORNOS y BLASCO, Cipriano, (1843-1918), P, IEE, Acacia Fraternal No. 3 (GONE), Madrid ; Mantuana No. 1<br />

(GONE), Elliot, Madrid, 1892, Grande Oratore aggiunto.<br />

41. TUDURY DE LA TORRE, Francisco, P, IEE, Amigos de la humanidad No. 158 (SCF), Mahon, fondatore, 1868.<br />

42. TRIGO BUSTAMANTE, Miguel, (1825-?), P, IEE, Hijos de Hiram, Cartagena, 1869, fondatore, Maestro Venerabile<br />

nel 1869-1870; Union Africana, Oran, 1868, Iniziato.<br />

43. TRIGO, Salomé, Híjas del Sol, Madrid, 1877.<br />

Francia<br />

In Francia sin dall'inizio, ci sono stati tanti protestanti nella <strong>Massoneria</strong>. Nel XVIII secolo la<br />

partecipazione dei protestanti alla massoneria fu notevole: prima dell'Editto della Tolleranza del<br />

1787, ci furono molti protestanti nelle logge di Marsiglia, Bordeaux, Sedan, Strasburgo, Nantes e<br />

altre città. Tra questi protestanti c'era Antoine Court de Gébelin (1724 o 1728-1784), che dopo<br />

essere stato ordinato pastore nel 1754 aderì alla <strong>Massoneria</strong> nel 1771 e diventò un noto occultista<br />

che si occupava dell'interpretazione dei Tarocchi! Durante la Rivoluzione numerosi deputati<br />

protestanti erano massoni (tra cui 16 erano pastori). A partire dal 1802 i protestanti e i massoni<br />

furono riconosciuti dallo Stato, e si contavano circa 3000 protestanti massoni. François de<br />

Jaucourt (1757-1852), membro del Concistoro della Chiesa Riformata di Parigi, nonchè uno dei<br />

fondatori della Società Biblica di Parigi di cui ne fu il primo presidente dal 1818 al 1852, era un<br />

massone. Il pastore Frédéric Desmons, esponente di spicco dei protestanti liberali, aderì ad una<br />

loggia nel 1861, e dopo avere lasciato il pastorato, divenne Gran Maestro del Grande Oriente di<br />

Francia nel 1887. Attualmente, nella <strong>Massoneria</strong> francese 'si trovano dei pastori, dei professori di<br />

teologia, e dei responsabili di associazioni protestanti'. Sul sito de L’Église Réformée de l’Oratoire<br />

du Louvre (<strong>La</strong> Chiesa Riformata dell'Oratorio del Louvre) che è una Chiesa Protestante<br />

appartenente alla Chiesa Riformata di Francia e quindi alla Federazione Protestante di Francia,<br />

alla domanda di un giovane lettore che chiede di sapere se ci sia incompatibilità tra l'iniziazione<br />

massonica e la dottrina protestante, il pastore Marc Pernot (dell'Église Réformée de Paris-<br />

Oratoire) risponde così: 'Nella nostra forma di protestantesimo, noi siamo piuttosto dell'idea di<br />

lasciare le persone libere di decidere da loro stesse. Io conosco diversi parrocchiani de l'Oratorio<br />

che dicono pubblicamente che appartengono ad una loggia ed io evidentemente non ho niente da<br />

ridire a tale riguardo .... Certe persone appartengono a delle logge e lo nascondono, è un loro<br />

289


diritto farlo ....' (4 Marzo 2011 - http://blog.oratoiredulouvre.fr/2011/03/protestantisme-et-francmaconnerie/).<br />

Segnalo infine che Claude Baty, il presidente della Federazione Protestante di Francia (FPF), ha<br />

partecipato nel 2011 ad una grande cena organizzata dalla Gran Loggia di Francia nel ristorante<br />

della propria sede in rue Puteaux a Parigi. I tavoli degli invitati erano 21, e il Baty era seduto al<br />

tavolo dove c'era il Gran Maestro della Loggia (http://blogs.lexpress.fr/). <strong>La</strong> Federazione<br />

Protestante di Francia ha tra i suoi membri Luterani, Riformati, Battisti, Salutisti, e Pentecostali, per<br />

un totale di circa 900.000 membri. Le Assemblee di Dio non ne sono ancora membri, ma da anni<br />

hanno avviato un dialogo con la Federazione.<br />

Germania<br />

In Germania la <strong>Massoneria</strong> è piuttosto diffusa nelle Chiese Evangeliche, anche grazie alla<br />

Commissione ufficiale del dialogo della Chiesa evangelica tedesca, che ha intrapreso colloqui con i<br />

massoni, la quale ha sostanzialmente dato il permesso ai cristiani evangelici di entrare nella<br />

<strong>Massoneria</strong>. E' vero che questa Commissione ha espresso delle perplessità sui lavori che<br />

avvengono nel tempio massonico, dicendo: "Non è stato possibile agli ecclesiastici partecipanti al<br />

colloquio farsi una opinione definitiva sul significato del rituale e sulle sue ripercussioni nella vita<br />

interiore. Perciò essi si sono chiesti se l'influsso del rituale nella vita interiore e il lavoro del<br />

massone non concorressero a diminuire l'idea della giustificazione per grazia nei cristiani<br />

evangelici" (Information Nr. 20 der Evangelischen Zentralstelle für Weltanschauungsfragen, 56/74,<br />

p. 19 - cfr. http://www.alleanzacattolica.org/), ma esse non servono a impedire a dei credenti di<br />

rimanere presi nel laccio della <strong>Massoneria</strong>, perchè alla fine gli si dà il permesso di aderire ad una<br />

religione diabolica. Veramente una follia la conclusione a cui è arrivata questa commissione<br />

evangelica, ma d'altronde quando manca il timore di Dio e la conoscenza delle Scritture non si può<br />

che giungere a queste conclusioni che sono molte dannose per la Chiesa. Viene da loro detto che<br />

'non è stato possibile agli ecclesiastici partecipanti al colloquio farsi una opinione definitiva sul<br />

significato del rituale e sulle sue ripercussioni nella vita interiore', il che va a loro vergogna, perchè<br />

invece avrebbero dovuto fare delle investigazioni serie e profonde, perchè qui c'è di mezzo la<br />

salvezza delle persone, che li avrebbero portati a fare delle dichiarazioni di tenore completamente<br />

diverso.<br />

In Germania esiste la <strong>Massoneria</strong> Cristiana. <strong>La</strong> Große <strong>La</strong>ndesloge der Freimaurer von<br />

Deutschland (Grande Loggia Nazionale dei Massoni di Germania), o il Freimaurerorden (FO),<br />

ossia l'Ordine dei Massoni, è una Grande Loggia Massonica tedesca fondata nel 1770 da Johann<br />

Wilhelm Kellner von Zinnendorf, un medico dell'esercito Prussiano.<br />

290


Non si definisce una comunità religiosa e non è richiesta l'affiliazione ad una particolare<br />

denominazione cristiana, come anche non è neppure richiesto ai membri dell'Ordine di essere<br />

espressamente Cristiani, tuttavia le regole dell'Ordine richiedono che ogni membro 'riconosca gli<br />

insegnamenti di Gesù Cristo così come sono scritti nella Sacra Scrittura'. Mi domando come si<br />

faccia a riconoscere gli insegnamenti di Cristo e nello stesso tempo essere membri di un ordine<br />

massonico, quando la <strong>Massoneria</strong> per sua natura è contraria agli insegnamenti di Cristo. In effetti,<br />

coloro che accettano gli insegnamenti di Gesù Cristo non possono entrare a far parte di alcuna<br />

loggia massonica, neppure quindi di una loggia che si definisce cristiana.<br />

E a conferma di questa commistione tra Chiese Protestanti tedesche e <strong>Massoneria</strong> c'è la recente<br />

notizia che il 29 settembre 2012 ad Amburgo, nell'edificio di culto della Chiesa Luterana chiamata<br />

'St. Michealis Kirche' si sono radunati 1500 massoni provenienti da tutto il mondo (per il GOI c'era<br />

Gustavo Raffi), per commemorare con delle cerimonie massoniche i 275 anni della presenza<br />

massonica in Germania. Si è trattato della prima volta di un rituale massonico nell'edificio di culto<br />

di una Chiesa in Germania. E «per l’occasione, gli stessi fedeli evangelici sono stati “sfrattati” dal<br />

loro tempio: un cartello all’esterno ne ha proibito l’accesso per l’intera giornata, “causa<br />

manifestazione” si è scritto, come se all’interno vi fosse una normalissima riunione di condominio o<br />

un raduno dei sindacati» (http://www.corrispondenzaromana.it/per-la-prima-volta-1-550-massoniriuniti-per-un-rituale-in-un-tempio-protestante/)!<br />

Ecco alcune foto di quel raduno massonico.<br />

Da: http://eponymousflower.blogspot.it/2012/09/lutheran-church-closed-to-host.html<br />

Da: http://www.welt.de/newsticker/news3/article109543461/1-500-Freimaurer-treffen-sich-zu-Ritual-im-Hamburger-<br />

Michel.html<br />

291


Norvegia<br />

L'Ordine Norvegese dei Frammassoni (in norvegese: Den Norske Frimurerorden) è la Gran Loggia<br />

Massonica in Norvegia. Segue il rito Svedese, e per aderirvi bisogna aderire al Cristianesimo. Che<br />

cosa intendono per Cristianesimo? Un Cristianesimo che si sono fatti su misura, in quanto dicono<br />

che ai membri non viene richiesto di aderire a particolari dogma o credi. E poi basta considerare<br />

che all'interno del loro tempio centrale a Oslo ci sono simboli egizi, per capirlo. Quindi ci si trova<br />

davanti ad una Loggia Massonica che è 'Cristiana' solo di nome, perchè di fatto il loro rito è pieno<br />

di esoterismo ed occultismo. Leo Zagami, un ex Illuminati, ha affermato a proposito di questo rito:<br />

'Loro si chiamano un 'ordine massonico cristiano' ok? ammettono solo cristiani lì dentro [....]<br />

l'enfasi è all'esterno sulla cristianità, ma una volta dentro al tempio in cima noterete questo<br />

simbolo, che ha tutto fuorché origini cristiane, vi accorgerete che il tempio dentro che è del rito<br />

svedese, uno dei più esoterici ed occulti riti massonici che vengono praticati qui in Norvegia ed in<br />

tutta la Scandinavia' (Leo Zagami - Confessioni di un ex Illuminati - http://video.google.com/ - da 1<br />

ora 10 minuti). L'Ordine nel 2009 aveva circa 20.000 membri. Fanno sapere che l'Ordine non si<br />

impegna in questioni politiche nazionali o internazionali, e neppure in dispute religiose o sociali; e<br />

che i membri mostreranno rispetto per l'Ordine stesso e gli obbiettivi della Frammassoneria. Di<br />

questo Ordine massonico faceva parte Anders Behring Breivik, l'estremista norvegese che<br />

nell'estate del 2011 uccise 77 persone.<br />

Ecco lo stemma dell'Ordine Norvegese dei Frammassoni a sinistra e la foto dell'interno del loro tempio in cui potete<br />

vedere in alto una simbologia occulta pagana (che è quella che fa notare Leo Zagami nel suddetto video indicandola<br />

però su un documento cartaceo).<br />

Svizzera<br />

Foto prese da: http://en.wikipedia.org/wiki/Norwegian_Order_of_Freemasons<br />

In un'intervista sulla <strong>Massoneria</strong> fatta da un giornalista della rivista Protestante Bonne Nouvelle al<br />

pastore Jean-Luc Rojas, teologo e massone lui stesso, alla domanda 'Si trovano dei pastori nelle<br />

292


logge in Svizzera?' questo pastore ha risposto così: 'Sì, ma non tanti, meno di cento anni fa. Ce ne<br />

sono di più in Francia, in Belgio, e ancora di più nel mondo anglo-sassone. <strong>La</strong> tendenza<br />

evangelica attuale è molto antimassonica. Pertanto, i pastori del risveglio nel XIX secolo a Ginevra,<br />

erano massoni. Non esiste una posizione ufficiale nelle nostre Chiese e niente impedisce ad un<br />

pastore di essere massone. Anche per i fedeli c'è una totale libertà' (http://www.bonnenouvelle.ch/)<br />

Brasile<br />

In Brasile la commistione tra la <strong>Massoneria</strong> e alcune denominazioni, in particolare quella Battista e<br />

quella Presbiteriana - è antica. Per quanto riguarda i Battisti, gli emigrati dagli USA che si<br />

stabilirono a Santa Bàrbara (stato di San Paolo) dove nel 1871 fondarono la prima Chiesa Battista<br />

brasiliana, nel 1874 fondarono in quella città la Loggia Massonica George Washington. José de<br />

Souza Marques (1894-1974), noto pastore e teologo battista, che ha ricoperto anche la carica di<br />

presidente della Convenzione Battista Brasiliana, era membro del Grande Oriente del Brasile,<br />

nonchè membro del Consiglio Supremo del Brasile del Rito Scozzese Antico ed Accettato. Il<br />

famoso pastore battista Rubens Lopes (1914 – 1979), che fu anche presidente della Convenzione<br />

Battista Brasiliana nonchè vice presidente dell'Alleanza Mondiale Battista, era un massone. Il<br />

pastore David Mein (1919-1995) che è stato il rettore del Seminario Teologico del Nord del<br />

Brasile, ed anche Presidente della Convenzione Battista, era un massone appartenente al Grande<br />

Oriente del Brasile ed aveva raggiunto il 30° grado . In merito ai Presbiteriani, bisogna dire che la<br />

presenza massonica in questa Chiesa portò nel 1903 una scissione al suo interno, dalla quale<br />

nacque la Igreja Presbiteriana Independente do Brasil (IPIB), il cui fondatore fu Eduardo Carlos<br />

Pereira (1856-1923) il quale assieme ad altri pastori si separò dalla Chiesa Presbiteriana perchè<br />

riteneva incompatibile la <strong>Massoneria</strong> con l'Evangelo di Cristo Gesù. Ci sono stati anche pastori<br />

pentecostali massoni, tra cui il famoso pastore Paulo Leivas Macalão (1903-1982), fondatore<br />

dell'Assemblea di Dio Ministério de Madureira - Rio de Janeiro, che peraltro compose e tradusse<br />

diversi inni che sono parte dell'innario ufficiale delle Assemblee di Dio; e l'altrettanto famoso Túlio<br />

de Barros Ferreira (1921-2007) pastore dell'Assemblea di Dio di São Cristóvão – Rio de Janeiro<br />

(cfr. Folha Maçônica, Nº 291, 9 de abril de 2011, pag. 2-4).<br />

In Brasile la <strong>Massoneria</strong> in ambito evangelico sta crescendo molto, tanto che il 3 Agosto 2011, più<br />

di 60 massoni evangelici (appartenenti a circa 10 differenti Chiese Evangeliche) si sono radunati<br />

presso l'Hotel Guanabara, a Rio de Janeiro, per dare vita al Movimento de Integração dos<br />

Evangélicos Maçons (Movimento di Integrazione degli Evangelici Massoni) il cui obbiettivo è<br />

combattere le persecuzioni o discriminazioni che i massoni evangelici soffrono per opera delle loro<br />

Chiese, famiglie e amici, 'per colpa di assurde menzogne disseminate in maniera irresponsabile<br />

dai nemici dell'Ordine Massonico', così si legge sul sito del Grande Oriente del Brasile<br />

(http://www.gob.org.br/).<br />

Il pastore Lindemberg Mendes Viana - che ha diretto il 'culto' massonico in quel raduno - è<br />

professore della Cappellania Fatum Facoltà Teologica universale, Pastore Presidente del Ministero<br />

Ruach, Direttore del Cappellania OTIB-federale (Ordine federale dei Teologi del Brasile), affiliato<br />

alla OMEB (Ordine dei Ministri Evangelici in Brasile); alla CGADB (Convenzione delle Assemblee<br />

di Dio del Brasile); alla COMADERJ (Convenzione dei ministri delle Assemblee di Dio dello Stato<br />

di Rio de Janeiro; alla CIMEB (Convenzione Interdenominazionale dei Ministri Evangelici del<br />

Brasile); e alla UCEBRAS (Unione dei Cappellani Evangelici del Brasile). Costui è il Maestro<br />

Venerabile della loggia Estrela do Rio Comprido Nº 2045 – GOB/RJ.<br />

293


Foto scattata a quel raduno: al centro si può leggere '1° Incontro degli Evangelici Massoni'.<br />

Va anche detto che i seguenti pastori pentecostali sono amici del Grande Oriente di Goiás e<br />

collaborano con esso che quindi è molto grato a questi evangelici: si tratta del pastore e deputato<br />

federale João Campos - grande amico del vescovo Manoel Ferreira - che è pastore della<br />

Assemblea di Dio e deputato federale per il PSDB/GO, e leader della FPE (Fronte Parlamentare<br />

Evangelico); e del pastore e deputato di Stato Daniel Messac - Pastore della Chiesa<br />

dell'Assemblea di Dio Madureira (da: www.horadaverdade.com/ e http://www.gobgo.org.br/).<br />

Inoltre, Stefani Saad, ex massone del 33° grado, di ce che quando era nella massoneria era un<br />

pastore evangelico che illudeva le persone, ma il Signore lo ha salvato, ed afferma che i dirigenti<br />

delle denominazioni evangeliche più importanti, comprese le Assemblee di Dio brasiliane, sono<br />

massoni, e le chiese evangeliche sono sotto il controllo della massoneria che opera come una<br />

'mafia'. Tra i nomi che lui ha fatto ci sono: Edir Macedo (vescovo e fondatore della Chiesa<br />

Universale del Regno di Dio, che peraltro vuole costruire una replica del tempio di Salomone che<br />

come sappiamo è un simbolo molto caro ai Massoni); Jose Wellington Bezerra Da Costa,<br />

presidente della Convenzione Generale delle Assemblee di Dio in Brasile; Manoel Ferreira<br />

pastore delle Assemblee di Dio di Madureira; Silas Malafaia pastore della Igreja Assembleia de<br />

Deus Vitória em Cristo di Rio de Janeiro che ha circa 20.000 membri e che è stato vice-presidente<br />

della Convenção Geral das Assembleias de Deus del Brasile; e il 'reverendo' Isaías de Souza<br />

Maciel, della Chiesa Presbiteriana.<br />

Da: http://www.verdadeocultadownload.com/2011/05/testemunho-do-ex-macom-stefani-saad.html<br />

294


In merito a quest'ultimo, diciamo che Isaías de Souza Maciel è presidente dell'OMEBE (Ordem de<br />

Ministros Evangélicos no Brasil e no Exterior ossia Ordine dei Ministri Evangelici in Brasile e<br />

all'Estero), che raggruppa ben 27.000 pastori evangelici), ed è stato Gran Maestro del Grande<br />

Oriente Indipendente di Rio De Janeiro dal 1981 al 1984, come si può vedere in questa foto presa<br />

dal loro sito internet, in cui si vede lui in paramenti massonici.<br />

Da: http://goirj.com/site/index2.php?ctx_menu=8&fb_source=message<br />

Peraltro vorrei far notare come nel logo dell'OMEBE c'è pure un piccolo pentalfa massonico.<br />

Da: http://www.omebe.org.br/index.php<br />

295


Isaías de Souza Maciel è anche presidente nazionale del SASE (Servizio di Assistenza Sociale<br />

Evangelico), ed anche della CONBRASE (Confederazione Brasiliana dei Servizi di Assistenza<br />

Sociale Evangelici), e dell'APE (Associazione Promotrice dell'Evangelismo). Isaías de Souza<br />

Maciel era intimo amico del pastore massone Paulo Leivas Macalão dell'Assemblea di Dio<br />

Ministério de Madureira (http://www.admadureira.com.br/) ed è in ottimi rapporti con questa<br />

denominazione pentecostale, come si può vedere da questi fotogrammi presi da un video dove il<br />

De Souza viene intervistato da João Nunes pastore dell'Assemblea di Dio:<br />

Da: http://youtu.be/JRmse5O_hNY<br />

Va anche detto che la <strong>Massoneria</strong> è penetrata anche nella Congregazione Cristiana del Brasile<br />

(CCB) che è una delle attuali denominazioni Pentecostali brasiliane più grandi (conta alcuni milioni<br />

di membri), il cui fondatore fu Luigi Francescon (1866-1964). Ci sono infatti conduttori di Chiese<br />

che sono massoni, e si dice che ci sono persone vicine al Presidente della CCB che sono legate<br />

alla <strong>Massoneria</strong> (cfr. http://www.blogdomario.com/2010/10/maconaria-esta-entre-nos.html). Inoltre<br />

ci sono fratelli che affermano che da qualche tempo hanno cominciato a notare segni e toccamenti<br />

massonici nel corso delle Assemblee Annuali della CCB.<br />

296


Stati Uniti d'America<br />

L'ex massone americano Jack Harris ha affermato che 'molti pastori, anziani, diaconi,<br />

amministratori e insegnanti della Scuola Domenicale' sono Massoni (Jack Harris, Freemasonry:<br />

The Invisibile Cult In Our Midst, pag. X) e un altro ex massone afferma che 'molti predicatori che<br />

avevo conosciuto e amato e rispettato erano Massoni' (John R. Rice, Lodges Examined by the<br />

Bible [Le logge esaminate per mezzo della Bibbia], Murfreesboro, Tennessee, Sword of the Lord,<br />

1943, pag. 6).<br />

Un rapporto datato 2000 fatto dalla Convenzione Battista del Sud dice che più di 1000 pastori di<br />

questa denominazione sono massoni. E questo perchè la Convenzione Battista del Sud (SBC) nel<br />

1993 ha dichiarato che l'appartenenza alla <strong>Massoneria</strong> è 'una questione di coscienza personale',<br />

per cui un Battista è libero di aderirvi o meno (watch.pair.com/sbc.html). Secondo alcune stime<br />

esisterebbero tra i 400.000 e i 500.000 Battisti del Sud che sono massoni. Quelli che vi segnalerò<br />

qui di seguito sono stati dei noti Battisti americani affiliati alla <strong>Massoneria</strong>.<br />

George W. Truett (1867-1944), pastore della First Baptist Church di Dallas (1897-1944), presidente della SBC (1927-<br />

1929), presidente della Baptist World Alliance (1934-1939), e amministratore della Baylor University e del Southwestern<br />

Baptist Theological Seminary, era un massone del Rito Scozzese. Diventò Maestro Massone nel 1920 nella Dallas<br />

Lodge No. 760; e ricevette il 32esimo grado nel 1921.<br />

B.H. Carroll (1843-1914), primo presidente del Southwestern Seminary, era un membro della Waco Lodge No. 92 e della<br />

Herring Lodge No. 1224, ambedue localizzate a Waco, Texas. Fu autore di oltre 20 libri, tra cui The Bible Doctrine of<br />

Repentance (<strong>La</strong> Dottrina Biblica del Ravvedimento), Baptists and Their Doctrines (I Battisti e le loro Dottrine), e<br />

Evangelistic Sermons (Sermoni Evangelistici).<br />

L.R. Scarborough (1870-1945) era un membro della Gray Lodge No. 329 di Houston, Texas. Fu pastore della First<br />

Baptist Church di Abilene, Texas, dal 1901 al 1908; professore di evangelismo presso il Southwestern seminary dal 1908<br />

al 1914, quando ne diventò presidente. Fu autore di diversi libri.<br />

W.W. Barnes (1883-1960), professore di storia della Chiesa presso il Southwestern seminary (1913-1953), era un attivo<br />

massone del 32esimo grado del Rito Scozzese.<br />

W.T. Conner (1877-1952), che insegnò teologia al Southwestern seminary dal 1910 fino al 1949, era un membro della<br />

Southside Lodge No. 1114 di Fort Worth fino alla sua morte.<br />

William W. Hamilton (1868-1960), massone, fu presidente del Baptist Bible Institute (BBI), ora chiamato New Orleans<br />

Baptist Theological Seminary, dal 1927 al 1943. Fu presidente della SBC dal 1940 al 1942.<br />

Louie D. Newton (1892-1986), presidente della SBC (1947-1948) e vice presidente della Baptist World Alliance (1939-<br />

1959), era membro della Joseph C. Greenfield Lodge No. 400 di Atlanta. Era anche un massone del Rito di York.<br />

James P. Wesberry (morto nel 1992), pastore della Morningside Baptist Church di Atlanta per 31 anni, era un massone<br />

del Rito di York, e un 32esimo grado del Rito Scozzese.<br />

Joseph Samuel Murrow (1835-1929), un missionario dei Battisti del Sud, che secondo un resoconto fondò oltre 100<br />

chiese, era chiamato 'il fondatore della <strong>Massoneria</strong> in Oklahoma'. Diventato Maestro Massone nel 1867, fu Gran Maestro<br />

della Grand Lodge dell'Indian Territory dal 1877 al 1878, e scrisse il Murrow Masonic Monitor.<br />

J.B. <strong>La</strong>wrence, massone, fu vice presidente della SBC (1916-1917).<br />

Richard A. McLemore, presidente del Mississippi College di Clinton (1957-1968), era membro della Hattiesburg Lodge<br />

No. 397 e un 33esimo grado del Rito Scozzese.<br />

Da: http://jesus-is-savior.com/False%20Religions/Freemasonry/famous_baptists.htm<br />

297


Oltre alla maggiore denominazione Battista americana, anche altre denominazioni Protestanti<br />

americane non hanno espresso ufficialmente nessuna obbiezione alla doppia appartenenza dei<br />

loro membri alla <strong>Massoneria</strong> e alla Chiesa (quindi non espellono quei membri di Chiesa che sono<br />

massoni e rifiutano di abbandonare la massoneria), e sono quella Metodista, quella Presbiteriana e<br />

quella Episcopale (cfr. William J. Whalen, Christiantity and American Freemasonary [Cristianesimo<br />

e <strong>Massoneria</strong> Americana], Ignatius Press, Terza Edizione, San Francisco USA, 1998, pag. 16). Da<br />

qui si spiega la presenza di molti Massoni (molti dei quali pastori di chiese) anche in queste<br />

denominazioni (basta leggere il libro di William R. Denslow e Harry S. Truman, 10,000 Famous<br />

Freemasons, ed anche quello di Forrest D. Haggard, The Clergy and the Craft, per rendersi conto<br />

di questo).<br />

I massoni però sono presenti anche in denominazioni che dichiarano che nessuno può ricoprire<br />

incarichi di governo nella Chiesa o finanche essere un membro se appartiene alla <strong>Massoneria</strong>,<br />

come mi hanno confermato quelli di Followers of Jesus Christ che hanno la loro base a Evansville,<br />

Indiana (USA) - ritualabusefree.org - che confutano anche la massoneria e mettono in guardia i<br />

Cristiani da essa. Le ragioni sono essenzialmente tre: perchè i massoni generalmente<br />

costituiscono una risorsa finanziaria per queste denominazioni, perchè sono considerati delle<br />

persone rispettabili, e poi perchè la Chiesa ignora la storia e le pratiche della <strong>Massoneria</strong> (lettera<br />

inviatami il 5 gennaio 2012).<br />

Keith Harris, nel suo libro The Masonic/Christian conflict explained, fa le seguenti affermazioni: '<strong>La</strong><br />

schiavitù della Frammassoneria ha colpito il corso spirituale di molti individui - persino<br />

denominazioni intere - offrendo i mezzi tramite cui molte persone sentenziano sè stesse all'inferno<br />

riponendo la loro fiducia nelle cose sbagliate, per l'ammissione al regno di Dio' (Keith Harris, The<br />

Masonic/Christian conflict explained, pag. 111), ed anche: 'Un numero significativo di Massoni<br />

mantengono ancora posizioni di governo in chiese della nostra nazione' (Ibid., pag. 113). E un<br />

testo massonico fa notare che quali insegnanti della Bibbia e della Scuola Domenicale, questi<br />

Massoni 'stanno apportando all'interpretazione della Bibbia molte delle grandi rivelazioni della<br />

<strong>Massoneria</strong>' in tema di religione (come la salvezza per meriti personali, l'idea che tutti gli uomini<br />

sono figli di Dio e quindi fratelli) - ma senza dottrina o teologia. In altre parole, la Bibbia viene<br />

reinterpretata dai Massoni per conformarla alla dottrina Massonica (cfr. John Ankerberg, The<br />

Secret Teachings of the Masonic Lodge, pag. 45-46).<br />

Ci sono predicatori americani molto famosi che sono massoni, tra i quali Billy Graham<br />

(www.whale.to/b/33.html).<br />

Billy Graham<br />

Per quel che concerne Billy Graham (1918 -), il famoso predicatore americano, è un massone in<br />

base alle seguenti prove.<br />

1) Nel libro The Deadly Deception dell'ex massone (convertitosi a Cristo) Jim Shaw, c'è una parte<br />

dove lui parla del giorno in cui ricevette il 33esimo grado massonico del Rito Scozzese ed<br />

Accettato, e dice sulla cerimonia: 'C'erano alcuni uomini estremamente importanti quel giorno,<br />

inclusi un Re Scandinavo, due ex presidenti degli Stati Uniti d'America, un evangelista<br />

internazionalmente importante, due altri predicatori internazionalmente importanti, e un ufficiale<br />

298


molto alto del governo federale, colui che effettivamente mi diede [presented me with] il certificato<br />

del 33esimo Grado. Alcuni fecero solo delle brevi apparizioni; altri stettero molto più a lungo' (Jim<br />

Shaw & Tom McKenney, The Deadly Deception, pag. 104-105).<br />

Tom McKenny, che è co-autore con Shaw del libro, ha detto che l'evangelista internazionalmente<br />

importante che era presente a quella cerimonia era Billy Graham (l'associazione di Billy Graham<br />

ha confermato questa circostanza, cosa questa di per sè molto grave e indicativa) e che il nome di<br />

Billy Graham era stato rimosso dal libro prima della pubblicazione altrimenti la Casa Editrice non lo<br />

avrebbe pubblicato. Inoltre Shaw prima di morire gli aveva detto che Graham era un Massone del<br />

33esimo Grado. Graham non ha mai personalmente negato di essere un massone. Qua c'è la foto<br />

di una lettera di Tom McKenney, in cui dice peraltro che lui si è convinto che Graham sia un<br />

massone quando gli ha scritto e ha ricevuto da Graham una elaborata non-risposta.<br />

Da: http://newjerusalemchronicle.blogspot.it/2010/04/problem-with-billy-graham-part-one.html<br />

Notate che era presente Eisenhower, che sì non era massone, ma aveva una grande stima della<br />

<strong>Massoneria</strong> (cfr. William R. Denslow, 10,000 Famous Freemasons, pag. 14), per cui era un<br />

'massone senza grembiule'.<br />

299


2) Nel libro di Albert Mackey The History of Freemasonry (<strong>La</strong> Storia della Frammassoneria), nella<br />

copertina, Billy Graham viene dalla casa editrice menzionato tra i Massoni elencati:<br />

3) Sul sito della 'Grande Loggia dello Stato della Louisiana' c'è una sezione intitolata, "Famous<br />

Masons" [Massoni famosi] (www.la-mason.com/famous.htm), e in una sotto sezione intitolata<br />

"Other Famous Masons" [Altri Massoni Famosi], nella lista c'era anche Billy Graham! Dico 'c'era'<br />

perchè una volta che dei fratelli americani hanno denunciato la cosa facendola conoscere, il nome<br />

di Billy Graham è stato rimosso.<br />

300


Ma alcuni avevano fatto in tempo a fare lo screenshot di quella parte in cui compariva il nome di<br />

Graham, che è il l seguente (Notizie tratte da: www.cuttingedge.org/News/n1082.cfm)<br />

4) In questa foto Billy Graham saluta con una stretta di mano massonica l'ex presidente americano<br />

Harry S. Truman che era anche lui un massone. Si noti anche la mano sinistra di Graham te tenuta in<br />

una tipica posizione massonica.<br />

Per confermarvi che si tratta di una stretta di mano massonica guardate questa stretta di mano (a<br />

destra è ingrandita) tra due potenti massoni, di cui uno è il presidente americano Franklin D.<br />

Roosevelt. Identica!<br />

301


5) Nel libro The Clergy and the Craft, scritto dal maestro massone Forrest D. Haggard, Billy<br />

Graham elogia l'organizzazione massonica giovanile DeMolay (che è alleata con la <strong>Massoneria</strong>)<br />

dicendo: 'Possa Dio benedire riccamente tutti quelli di Demolay mentre continuano la loro buona<br />

opera ' (Forrest D. Haggard, The Clergy and the Craft, The Ovid Bell Press, USA 1970, pag. 127).<br />

Per farvi capire come l'organizzazione DeMolay sia filo-massonica, ecco quello che si trova scritto<br />

sulla pagina facebook della Loggia Heredom 1224 di Cagliari il giorno giovedì 24 marzo 2011: 'In<br />

occasione della Gran Loggia di Rimini l'Ordine De Molay Italia sarà presente, come di consueto,<br />

con una riunione rituale nel corso della quale interverranno numerosi invitati illustri, tra cui anche<br />

alcuni massimi esponenti e rappresentanti del GOI nonchè una nutrita rappresentanza di giovani<br />

DeMolay e Delegati da tutta Italia ed Europa. Il Programma dei lavori prevede il Training dei futuri<br />

Advisor per l'Ordine DeMolay Italiano che avrà luogo il 1 Aprile 2011, alle ore 15:00, presso la sala<br />

del Tempio DeMolay. Il 2 Aprile 2011, alle ore 10:00, si svolgerà una mini-conferenza dei ragazzi<br />

DeMolay dal titolo "Giovani: riflessioni e propositi nel 150° dell'Unità d'Italia" e sempre nello stes so<br />

giorno, alle ore 15:00, si terrà una riunione rituale con l'iniziazione di alcuni ragazzi provenienti da<br />

tutte le Regioni italiane'. (www.facebook.com/notes/loggia-heredom-1224-di-cagliari/ordinedemolay-gran-loggia-2011/10150126162202367).<br />

<strong>La</strong> foto della pagina del libro The Clergy and the Craft, dove ci sono quelle parole di Billy Graham. Forrest D. Haggard, l'autore di questo<br />

libro, massone del 33°, fu ordinato pastore dalla C hiesa di Cristo del Kansas e fondò la Overland Park Christian Church (Discepoli di<br />

Cristo), ed è stato il Presidente della Convenzione Mondiale delle Chiese di Cristo dal 1975 al 1980.<br />

302


6) Diversi eminenti Massoni hanno fatto parte dell'Associazione Evangelistica di Billy Graham, che<br />

sono i seguenti: William M. Watson, David M. McConnell, e Arthur Lee Malory. E' interessante poi<br />

notare come per la Crociata Evangelistica tenuta da Billy Graham nel 1992 a Portland (Oregon),<br />

furono autorizzati ad esibirsi solo clowns appartenenti a Shriners (cfr. Cathy Burns, Billy Graham<br />

and His Friends [Billy Graham e i Suoi Amici], Sharing, Second Printing 2002, pag. 177), che è<br />

un'organizzazione massonica per entrare nella quale fino al 2000 bisognava essere un massone<br />

del 32° del Rito Scozzese Antico e Accettato o aver e completato i gradi del Rito di York.<br />

7) Billy Graham era intimo amico di Norman Vincent Peale (1898-1993), predicatore del pensiero<br />

positivo, che era un massone del 33° grado del Rito Scozzese (lui stesso affermava di essere un<br />

massone), e difatti Graham nel 1966 disse al Consiglio Nazionale delle Chiese: 'Non conosco<br />

nessuno che abbia fatto per il regno di Dio più di quanto abbiano fatto Norman e Ruth Peale, o che<br />

abbiano significato di più nella mia vita per l'incoraggiamento che mi hanno dato' (Hayes Minnick,<br />

BFT Report #565 p. 28) Secondo Tom McKenney coautore assieme a Jim Shaw del libro The<br />

Deadly Deception, Billy Graham e Norman Vincent Peale erano assieme presenti all'iniziazione di<br />

James Shaw al 33° Grado del Rito Scozzese.<br />

8) <strong>La</strong> dottrina di Billy Graham sulla salvezza è 'massonica' in quanto lui insegna che si può andare<br />

in cielo anche senza conoscere Cristo. Infatti in una intervista rilasciata a Robert Schuller nel 1997,<br />

egli ha affermato: ‘Io penso che tutti coloro che amano Cristo o conoscono Cristo, a prescindere<br />

che essi siano consapevoli di ciò o non siano consapevoli, essi sono membri del corpo di Cristo …<br />

quando egli [Giacomo] disse che il piano di Dio per questa era è trarre un popolo per il suo nome.<br />

E questo è quello che Dio sta facendo oggi: Egli sta chiamando persone fuori dal mondo per il Suo<br />

nome, sia che essi vengono dal mondo mussulmano, o dal mondo Buddista, o dal mondo<br />

Cristiano, o dal mondo dei non credenti, essi sono membri del Corpo di Cristo, perchè essi sono<br />

stati chiamati da Dio. Essi possono anche non conoscere il nome di Gesù, ma essi sanno nel loro<br />

cuore che essi hanno bisogno di qualcosa che non hanno ed essi si volgono alla sola luce che<br />

hanno, e io credo che essi sono salvati e che essi saranno con noi in paradiso’<br />

(www.cuttingedge.org/News/n1141.cfm). Si consideri peraltro che secondo Billy Graham, Giovanni<br />

Paolo II, che era un idolatra, è ora in cielo, come pure altre persone morte nei loro peccati! E poi<br />

anche la morale di Billy Graham si avvicina a quella massonica in quanto approva l'aborto (in certi<br />

casi) e le mondane concupiscenze!<br />

9) Billy Graham è fortemente ecumenico, caratteristica questa di tutti i 'Protestanti' massoni. Nel<br />

1997, durante una intervista nel corso del programma <strong>La</strong>rry King Live, Billy Graham dichiarò di<br />

avere una meravigliosa comunione con i Mormoni e i Cattolici Romani, e sempre in quella<br />

intervista affermò che il rabbino ebreo Marc H Tanenbaum (1925-1992) era un suo grande amico,<br />

e dipese da lui costantemente sia teologicamente che spiritualmente (cfr. Cathy Burns, Billy<br />

Graham and His Friends: A Hidden Agenda?, pag. 17). Pensate cosa dobbiamo sentire: che un<br />

predicatore del Vangelo ha una meravigliosa comunione con gli eretici Mormoni e gli idolatri<br />

Cattolici Romani e che è dipeso dai consigli spirituali e teologici di un rabbino ebreo che rifiutava di<br />

credere che Gesù è il Messia.<br />

10) Fritz Springmeier & Cisco Wheeler nel loro libro The Illuminati Formula to Create an<br />

Undetectable Total Mind Control Slave affermano che il ministerio di Billy Graham è stato 'creato' e<br />

finanziato dagli Illuminati per portare a compimento il loro disegno del Nuovo Ordine Mondiale<br />

(NOM).<br />

Essi dicono che un certo David Hill, che era un ex Mafioso e Massone convertitosi a Cristo, e<br />

amico di Franklin Graham (figlio di Billy Graham), un giorno comprese che Billy Graham era uno<br />

303


strumento nelle mani degli Illuminati e lo avvertì. Essi dicono infatti: '.... era un amico di Franklin<br />

Graham (figlio di Billy) ed aveva vissuto per due anni in casa di Billy Graham. Egli non capì che<br />

Graham era stato coinvolto nel Nuovo Ordine Mondiale fino a che non si incontrò con Billy<br />

Graham. David Hill, che era un ex Massone convertito a Cristo, che aveva lavorato con molti<br />

dell'elite mondiale, trascorse 18 ore in una camera di hotel a mettere in guardia Billy Graham dal<br />

Nuovo Ordine Mondiale. Billy Graham, alla fine dei loro due giorni di discussione in questo hotel<br />

dell'est degli USA, disse a David Hill che egli era 'un prigioniero di quella organizzazione' [NOM]. In<br />

altre parole, dopo essersi posto sotto la sponsorizzazione degli Illuminati verso la fine degli anni<br />

'40, Billy Graham ha avuto la scelta o di continuare a fare il suo lavoro per loro o di essere<br />

distrutto. Siccome gli Illuminati hanno creato quello che lui è, essi lo possono distruggere. E lui lo<br />

sa questo. David Hill continuò a cercare di smascherare il Nuovo Ordine Mondiale e perse la sua<br />

vita (fu ucciso) appena finì di scrivere un manoscritto in cui lo smascherava. [....] David Hill sapeva<br />

che William Randolph Hearst era parte degli Illuminati, egli era parte del ramo Illuminati - a quello<br />

che potrebbe essere definito il 6° grado. William R andolph Hearst era immerso totalmente nel<br />

paganesimo. Ciò è molto evidente facendo un giro nella sua villa in California che è stata<br />

trasformata in un museo. Fu William Randolph Hearst che finanziò i primi tre anni delle Crociate<br />

[evangelistiche] di Billy Graham. [...] Anche la famiglia californiana dei Van Duyn, che fa parte degli<br />

Illuminati, ha aiutato il ministerio di Billy Graham a partire. Una delle maniere in cui gli Illuminati<br />

travasarono denaro a Billy Graham fu tramite un assegno mensile spedito all'ufficio di Jeanne<br />

Dixon, che ogni mese veniva ritirato dallo staff di Billy Graham. Dopo che la segretaria della Dixon<br />

si convertì a Cristo, ella cercò di smascherare la connessione di Billy Graham con Jeanne Dixon.<br />

Jeanne Dixon vende sfere di cristallo con serpenti. Ella fa parte degli Illuminati. Billy Graham le<br />

scrisse una lettera chiamandola «una donna di Dio». <strong>La</strong> segretaria della Dixon, dopo che divenne<br />

una Cristiana, ebbe una copia di questa lettera con la firma di Billy Graham su di essa'<br />

(http://educate-yourself.org/mc/illumformula5Bchap.shtml; tutto il libro in file pdf è scaricabile da<br />

qua http://www.emhdf.com/Monarch-mind-control.pdf).<br />

Che dire? Le prove del coinvolgimento di Billy Graham nella massoneria e negli Illuminati sono<br />

evidenti, c'è dunque un chiaro collegamento tra il predicatore Billy Graham e gli ambienti<br />

Massonici e degli Illuminati che lo hanno manovrato abilmente nel corso di tutti questi anni per<br />

portare menzogne, divisione e confusione in seno alle Chiese, e dobbiamo riconoscere che ci sono<br />

riusciti. Le sue amicizie quindi con molti presidenti americani, con molti uomini politici di fama<br />

mondiale, con capi religiosi sparsi in tutto il mondo, con personaggi importanti dello spettacolo,<br />

della finanza e dell'economia, il suo parlare doppio come anche il suo modo di comportarsi doppio,<br />

e le sue false dottrine, e la mancanza di qualsiasi riprovazione pubblica della <strong>Massoneria</strong> e dei<br />

suoi piani diabolici, si spiegano in questa maniera.<br />

Norman Vincent Peale<br />

Norman Vincent Peale (1898-1993), che fu per 52 anni pastore della Marble Collegiate Church che<br />

è una Chiesa Riformata (affiliata alla Reformed Church in America) di New York City, e che è<br />

considerato il padre del cosiddetto 'pensiero positivo', era massone.<br />

304


Appare tra i massoni sul sito massonico (http://freemasonry.bcy.ca/) della 'Grand Lodge of British<br />

Columbia and Yukon' e sulla rivista massonica 'Scottish Rite Journal' (pubblicata dal Supremo<br />

Consiglio del Rito Scozzese Antico ed Accettato 33° Grado - http://scottishrite.org/srjournal/).<br />

Inoltre ecco la foto di una lettera presente nel libro massonico 'Transactions, The Supreme Council<br />

33º 1975' a pagina 48. Lettera scritta nel 1975 da Norman Peale all'allora Sovrano Gran<br />

Commendatore del Rito scozzese per esprimergli le sue congratulazioni per un suo libro diabolico<br />

che aveva scritto. Notate sotto la firma di Peale la dicitura 33° che indica il grado massonico di<br />

Peale (http://www.theforbiddenknowledge.com/).<br />

305


Alcuni dei libri di Peale tradotti in Italiano:<br />

Vincent Peale approvava materiale occulto, come per esempio The Jesus Letters che è una<br />

raccolta di lettere scritte da Jane Palzere tramite scrittura automatica sotto la guida di un spirito<br />

che lei chiama 'Gesù Cristo', ma che in realtà è un spirito maligno in quanto il Gesù di 'The Jesus<br />

Letters' dice tante menzogne, come quella che il paradiso è per tutti e che tutti gli uomini compresi<br />

i pagani hanno Cristo dentro di loro. Ovviamente è un libro che approva i medium spiritualisti.<br />

Peale definì questo libro un 'libro veramente ispirato' (cfr. Cathy Burns, Billy Graham and His<br />

Friends: A Hidden Agenda?, pag. 27-28). Altro materiale occulto approvato da Peale fu il libro dal<br />

titolo The Dead are Alive! They Can and Do Communicate with You [I Morti sono Vivi! Essi<br />

Possono Comunicare e Comunicano con Voi] il cui autore è un medium spiritista. Peale lo definì<br />

'un capolavoro' (Ibid., pag. 29).<br />

Peale poi sosteneva tra le tante falsità, che 'non è necessario nascere di nuovo', e che 'Cristo è<br />

una delle vie', e negava che Gesù Cristo è morto sulla croce per espiare i nostri peccati mediante il<br />

306


suo sangue, come negava pure il significato letterale delle Scritture (Ibid., pag. 29-36). In altre<br />

parole, il Gesù di Vincent Peale non era il Gesù di cui parla la Bibbia, come neppure il Vangelo che<br />

lui predicava in quanto lui predicava il vangelo dell'autostima e si rifiutava di predicare il<br />

ravvedimento. Eppure Billy Graham, nonostante ciò, nella sua autobiografia del 1997 ha definito<br />

Vincent Peale 'un credente profondamente dedicato [a deeply committed believer]' (Billy Graham,<br />

Just as I am, pag. 315). Stando così le cose, è evidente che Billy Graham è privo di ogni<br />

discernimento spirituale: d'altronde essendo un massone non può avere discernimento spirituale<br />

essendo caduto vittima di spiriti seduttori.<br />

Robert Schuller<br />

Robert Schuller (1926-) è un famoso predicatore della prosperità e del pensiero positivo, che<br />

predica agli uomini l’autostima in contrapposizione al messaggio di ravvedimento. E' stato il<br />

fondatore della Crystal Cathedral di Garden Grove (California), un enorme cattedrale coperta da<br />

10.000 lastre di vetro e capace di 2.700 posti a sedere. <strong>La</strong> Chiesa di cui lui era pastore è associata<br />

alla Chiesa Riformata in America.<br />

Il predicatore Texe Marrs, che da anni smaschera i massoni e gli illuminati, fa sapere nel suo video<br />

Tower of Infamy ossia 'Torre dell'Infamia'<br />

(http://video.google.com/videoplay?docid=7871532030062743382 - min. 39-41), che l'ex massone<br />

del 33° grado Jim Shaw, autore del libro The Deadly Deception in cui smaschera la massoneria, gli<br />

disse che alla cerimonia tenutasi a Washington nel 1966 quando fu iniziato al 33° grado del Rito<br />

Scozzese Antico ed Accettato, oltre a Billy Graham e Norman Vincent Peale, c'era pure Robert<br />

Schuller che quindi anche lui è un massone del 33° grado.<br />

Non sorprende quindi sapere che Robert Schuller insegna diverse eresie. Sostiene infatti che<br />

Gesù Cristo non è l'unica via per andare in cielo, in quanto sia gli Ebrei che le persone delle altre<br />

religioni possono andare in cielo senza la fede in Gesù Cristo; che il peccato è qualsiasi atto o<br />

pensiero che priva l'uomo della sua autostima; che l'inferno è uno stato psicologico in quanto una<br />

persona è all'inferno quando ha perso la sua autostima; che è anticristiano cercare di rendere le<br />

persone consapevoli del loro stato di peccato in cui si trovano e che esso li menerà in perdizione, e<br />

quindi gli uomini non vanno chiamati peccatori e non gli si deve predicare il ravvedimento come<br />

neanche l'ira di Dio; che nascere di nuovo significa che noi dobbiamo essere trasformati da una<br />

immagine negativa di noi stessi ad una positiva, da un senso di inferiorità all'autostima. Promuove<br />

fortemente l'ecumenismo con la Chiesa Cattolica Romana, ed anche il dialogo interreligioso, infatti<br />

promuove la comunione con i Mussulmani e non solo con loro (cfr. Cathy Burns, Billy Graham and<br />

His Friends: A Hidden Agenda?, pag. 113-122).<br />

Come non sorprende sapere che Robert Schuller era grande amico di Norman Vincent Peale, che<br />

lui chiama 'l'uomo che più di ogni altra persona vivente ha inciso e influenzato il suo pensiero e la<br />

sua teologia e la sua vita' (Robert Schuller, 'The Plus Factor', estratti pubblicati da una<br />

conversazione di Peale durante il programma 'Hour of Power', 1985, p. 3). Schuller trasformerà il<br />

pensiero positivo di Norman Peale in Pensiero della Possibilità: 'Il pensiero della possibilità fa<br />

accadere miracoli ... <strong>La</strong> potenza più grande nel mondo è la potenza del pensiero della possibilità'<br />

(Robert Schuller, Your Church, pag. 85.). Questo suo pensiero della possibilità che fa miracoli però<br />

non è riuscito a fargli evitare la bancarotta nel 2010!<br />

307


L'altro grande amico di Schuller è Billy Graham, dal quale è molto stimato infatti Billy Graham ha<br />

detto che Schuller 'ha fatto alcune delle cose più grandi per il Regno di Dio di qualsiasi uomo nella<br />

nostra generazione' (in Cathy Burns, Billy Graham and His Friends: A Hidden Agenda?, pag. 116 -<br />

He has done some of the greatest things for the Kingdom of God of any man in our generation), ed<br />

anche: 'Robert Schuller è un grande uomo di Dio ...' (Ibid., pag. 121).<br />

In Italia la casa editrice EUN, che è diretta da Giuseppe <strong>La</strong>iso, ha pubblicato due libri di Robert<br />

Schuller: Atteggiamenti per essere felici e Cambiate il vostro stress in forza.<br />

In questa foto presa dal sito di Texe Marrs (http://www.texemarrs.com/) potete vedere Robert Schuller che dà una stretta<br />

di mano 'massonica' all'ex presidente dell'Unione Sovietica Michael Gorbaciev (massone) invitato a parlare alla Crystal<br />

Cathedral.<br />

Oral Roberts<br />

Ora Roberts, famoso predicatore americano (morto nel 2009 a 91 anni), e fondatore della nota<br />

Oral Roberts University (ORU), che viene considerato da molti il padre del messaggio della<br />

prosperità (che tanto danno ha fatto nella vigna del Signore sviando tante persone dalla fede), era<br />

un massone. Sul sito Collegio Circoscrizionale dei Maestri Venerabili del Piemonte e Valle d'Aosta<br />

viene infatti messo tra i leader religiosi massoni. Fritz Springmeier & Cisco Wheeler, nel loro libro<br />

The Illuminati Formula to Create an Undetectable Total Mind Control Slave, sostengono che Oral<br />

Roberts era un 33° (http://educate-yourself.org/mc/ illumformula5Bchap.shtml). E non solo questo,<br />

sempre in questo libro viene detto che sotto la Torre della Preghiera presente nel campus della<br />

ORU ci sarebbe un centro in cui si sarebbero svolti dei rituali satanici in cui lo stesso Oral Roberts<br />

avrebbe partecipato. In un video dal titolo 'Satanic Ritual Abuse at Oral Roberts University'<br />

visionabile su YouTube (http://youtu.be/OrJUzEBJRIw) si può ascoltare una donna che racconta la<br />

sua orribile esperienza presso la ORU quando era una bambina.<br />

308


Anche Texe Marrs dichiara che Oral Roberts era un massone del 33° grado, ed ha affermato: 'Ho<br />

visitato il campus della Oral Roberts University (ORU) e sono rimasto sorpreso di vedere che la<br />

torre ed altri edifici architettonici sono progettati nella forma di simboli del New Age e della<br />

<strong>Massoneria</strong>'. In effetti ha ragione Texe Marrs, perchè come si può vedere dalle foto che ho messo<br />

qui di seguito nello stemma della ORU c'è un triangolo capovolto, e poi nel comprensorio del<br />

centro c'è per esempio una costruzione a forma piramidale. Secondo quanto riportato sempre da<br />

Texe Marrs, Oral Roberts anni fa invitò (dandogli decine di migliaia di dollari) il massone Michael<br />

Gorbaciev a parlare presso la Oral Roberts University.<br />

Oral Roberts era un amico del massone Billy Graham ed era anche molto ecumenico.<br />

Il triangolo capovolto lo si trova in anelli massonici del 32° grado, come si vede qua sotto.<br />

309


Dal sito del Collegio Circoscrizionale dei Maestri Venerabili del Piemonte e Valle d'Aosta: Oral Roberts viene messo tra i<br />

leader religiosi massoni assieme a Robert Schuller e Vincent Peale.<br />

In Italia<br />

http://www.goipiemonte-aosta.it/massoni_famosi.html<br />

Anche in Italia nel corso del tempo ci sono stati protestanti massoni, sia pastori che semplici<br />

membri di Chiese Protestanti. In particolare durante il Risorgimento tanti Protestanti aderirono alla<br />

<strong>Massoneria</strong>, in quanto quest'ultima contrastava il papato proclamando la piena libertà religiosa,<br />

cose che invece il papato negava e faceva negare, e poi nel tentativo di liberare l'Italia dal potere<br />

del papato e di riunificare la penisola sotto una sola bandiera; perchè - come disse il massone<br />

Albert Pike - 'la vera <strong>Massoneria</strong>, non evirata, sostiene le bandiere della Libertà e dell'Uguaglianza<br />

dei Diritti, ed è ribelle alla tirannia temporale e spirituale' (Albert Pike, Morals and Dogma, Edizione<br />

Italiana, Vol. 1, pag. 82).<br />

I massoni infatti ebbero un ruolo nell'unificazione dell'Italia, e rivendicano di avere avuto un ruolo<br />

fondamentale in essa, come ha detto Gustavo Raffi il 20 settembre 2000 durante una<br />

manifestazione tenutasi a Porta Pia: 'Noi Massoni festeggiamo questa ricorrenza da oltre un<br />

secolo con il cuore e la passione di quanti sono consapevoli di aver svolto un ruolo determinante<br />

nel processo di fondazione dello stato unitario' (http://www.radioradicale.it/). Peraltro va ricordato a<br />

tal proposito che la <strong>Massoneria</strong> inglese finanziò la spedizione dei Mille, finanziamento che fu<br />

determinante perchè si trattò di un finanziamento di alcuni milioni di franchi che servirono a<br />

Garibaldi (massone, e così anticlericale che affermò: «il grido di ogni italiano, dalle fasce alla<br />

vecchiezza deve essere: guerra al prete») per comprare a Genova i fucili di precisione, senza i<br />

quali non avrebbe potuto affrontare l’esercito borbonico, e poi oltre a ciò la massoneria inglese<br />

monitorò costantemente la spedizione (cfr. Michele Traversa, '<strong>La</strong> spedizione dei Mille fu finanziata<br />

dalla massoneria inglese' in LSDmagazine, 11 Luglio 2009 - http://www.lsdmagazine.com/laspedizione-dei-mille-fu-finanziata-dalla-massoneria-inglese/2771/).<br />

E in questa lotta per l'unità<br />

d'Italia la <strong>Massoneria</strong> si trovò degli alleati sia in tanti Protestanti che anche in tanti Ebrei, che<br />

310


appunto entrarono nella <strong>Massoneria</strong> proprio per questo, per opporsi allo strapotere del papato e<br />

liberare il popolo Italiano dalle sue grinfie.<br />

Quindi tanti Protestanti, essendo già anticattolici per motivi dottrinali, e sapendo di essere una<br />

piccola minoranza in Italia, si allearono con questa istituzione diabolica che è la <strong>Massoneria</strong> -<br />

anch'essa una piccola minoranza, ma molto potente - per 'difendersi' dal soverchiante avversario<br />

che era il papato e liberare gli Italiani dal suo opprimente potere, nella speranza di far acquisire ai<br />

Protestanti 'la libertà religiosa', non tenendo in considerazione innanzi tutto di prestare la mano<br />

d'associazione ad una istituzione che si propone di annientare il Cristianesimo, e poi che il<br />

combattimento che devono affrontare i Cristiani non è contro carne e sangue e quindi le armi non<br />

sono carnali.<br />

Anche dopo la riunificazione però, la <strong>Massoneria</strong> ha continuato ad attirare al suo interno tanti<br />

Protestanti, soprattutto nella prima metà del Novecento, e non solo per la sua opposizione alla<br />

Chiesa Cattolica Romana, ma anche a motivo del positivismo e della scienza accettati dalla<br />

<strong>Massoneria</strong>.<br />

A tale riguardo è interessante quello che dice Marco Novarino su questo rapporto tra <strong>Massoneria</strong> e<br />

Protestantesimo, ossia sugli elementi che hanno contribuito a unire i due soggetti: 'Dopo la lunga<br />

parentesi imposta dalla Restaurazione, il rapporto tra massoneria e protestantesimo in Italia<br />

riprese su basi diverse, in cui l'anticlericalismo divenne l'elemento che rese saldo il rapporto tra<br />

questi due soggetti. <strong>La</strong> comune opposizione alla politica della Chiesa cattolica, secondo alcuni<br />

autori, nasceva da posizioni di difesa e rientrava in quel fenomeno ricorrente di alleanza tra<br />

minoranze nei confronti di un avversario soverchiante. Per avvalorare queste interpretazioni e<br />

meglio comprendere la relazione di mutuo aiuto esistente è sufficiente leggere i rapporti inviati dai<br />

pastori o colportori ai responsabili dei comitati di evangelizzazione delle varie Chiese. Spesso<br />

avveniva che nei piccoli e medi centri le logge o i massoni influenti, anche senza nutrire un<br />

particolare interesse per l'opera degli evangelici e tanto meno avendo l'intenzione di abbracciare<br />

una nuova fede, mettessero a disposizione le loro reti di relazioni per difenderli dagli attacchi del<br />

clero locale e, con altrettanta frequenza, accadeva che in breve tempo chi aveva beneficiato di tale<br />

aiuto chiedesse di essere iniziato. Sebbene l'anticlericalismo fosse un forte elemento unificante,<br />

esistettero, pur nella diversità degli ambiti d'intervento, anche altri atteggiamenti, non solo di tipo<br />

«difensivo», che agevolavano l'incontro e che agivano all'interno di un comune progetto di<br />

sostenere il tentativo di laicizzazione e modernizzazione condotto dalla dirigenza liberale italiana.<br />

Questo venne favorito anche dal fatto che nelle Chiese protestanti, nella seconda metà<br />

dell'Ottocento, incominciò a diffondersi la teologia liberale, aperta al positivismo e alla scienza.<br />

Anche il deismo, professato da buona parte dei massoni, non era considerato l'anticamera<br />

dell'ateismo, come in seguito venne sostenuto dai teologi post-barthiani. Anzi, fino all'avvento del<br />

fascismo, i teologi protestanti rivolgevano molta attenzione a coloro che, partendo da vaghe<br />

concezioni deiste, cercavano una religione e una Chiesa «nuova», non tollerando più le posizioni<br />

del cattolicesimo, incapace di offrire una risposta spirituale adeguata al mondo moderno' (Marco<br />

Novarino '<strong>Massoneria</strong> e Protestantesimo', in Gian Mario Cazzaniga, Storia d'Italia, Annali, 21, <strong>La</strong><br />

<strong>Massoneria</strong>, Giulio Einaudi Editore, Torino, 2006, pag. 268-269). Notate le parole: 'Spesso<br />

avveniva che nei piccoli e medi centri le logge o i massoni influenti, anche senza nutrire un<br />

particolare interesse per l'opera degli evangelici e tanto meno avendo l'intenzione di abbracciare<br />

una nuova fede, mettessero a disposizione le loro reti di relazioni per difenderli dagli attacchi del<br />

clero locale e, con altrettanta frequenza, accadeva che in breve tempo chi aveva beneficiato di tale<br />

aiuto chiedesse di essere iniziato', perchè sono molto e ripeto molto inquietanti, perchè mostrano<br />

come tra coloro che la <strong>Massoneria</strong> aiuta ci siano coloro che proprio grazie al fatto di avere visto<br />

311


l'efficacia dell'aiuto massonico si sentano attirati alla Confraternita Massonica e chiedano<br />

l'iniziazione. Quando dunque la <strong>Massoneria</strong> 'aiuta' la Chiesa, sicuramente essa presta il suo aiuto<br />

con la speranza di poter far proselitismo in mezzo alla Chiesa.<br />

In particolare i Massoni sono stati e sono presenti soprattutto nella Chiesa Valdese, quella<br />

Metodista, e in quella Battista.<br />

<strong>La</strong> <strong>Massoneria</strong> tra Chiese Libere, Luterane, Valdesi, Metodiste, Battiste e<br />

Chiese dei Fratelli<br />

Sin dalla nascita della <strong>Massoneria</strong> in Italia, il Protestantesimo è stato coinvolto in essa, tanto che<br />

Marco Novarino dice: 'Alcune delle prime logge italiane furono fondate da cittadini stranieri, per lo<br />

più inglesi ma anche francesi, svizzeri, prussiani, danesi e olandesi, di religione protestante, in città<br />

come Firenze e Roma, oltre che nelle principali città portuali: Genova, Livorno, Napoli, Palermo,<br />

Messina, Trieste' (Marco Novarino, L'Italia delle minoranze, pag. 58), ed ancora: 'Nei suoi studi<br />

Carlo Francovich ha pubblicato numerosi elenchi in cui era consistente la presenza di Protestanti.<br />

E' sufficiente citare le logge di Genova e Novi Ligure, frequentate da ufficiali ugonotti francesi e da<br />

ufficiali luterani tedeschi e ungheresi e le logge inglesi e olandesi operanti a Napoli. Una<br />

testimonianza della presenza protestante nelle logge italiane è presente nelle memorie del teologo<br />

luterano Friedrich Münter. Danese, ma d'origine tedesca, Münter venne inviato in Italia dalla<br />

Stretta Osservanza e dagli Illuminati di Baviera per tracciare un quadro preciso della massoneria<br />

nei vari Stati della Penisola. Ufficialmente il suo viaggio venne finanziato dal governo danese con<br />

lo scopo di catalogare testi sacri conservati in chiese e conventi, lavoro che svolse con perizia<br />

grazie alla sua formazione. Al contempo Carlo d'Assia, grazie all'appoggio del genero, il re di<br />

Danimarca, gli affidò il compito di riorganizzare la massoneria in Italia, allineandola all'indirizzo<br />

impresso dal convento di Wilhelmsbad. Gli Illuminati, a loro volta, lo incaricarono di individuare,<br />

all'interno delle logge, gli elementi più attivi e di gettare le basi dell'Ordine nella Penisola' (Marco<br />

Novarino '<strong>Massoneria</strong> e Protestantesimo', in Gian Mario Cazzaniga, Storia d'Italia, Annali, 21, <strong>La</strong><br />

<strong>Massoneria</strong>, pag. 268 - Friederich Christian Carl Heinrich Münter [1761-1830] è stato un vescovo<br />

luterano, archeologo, filologo, massone, storico della Chiesa, numismatico, orientalista e<br />

naturalista tedesco naturalizzato danese. Di confessione luterana, era noto per la conoscenza<br />

delle lingue antiche. In missioni segrete per la corte danese e la massoneria, percorse buona parte<br />

dell’Europa. <strong>La</strong> sua azione più significativa egli la svolse nella capitale del Regno di Napoli e in<br />

Sicilia, ove soggiornò per tre volte [1785-1786] con un finanziamento del reggente di Danimarca).<br />

Anche lo storico valdese Giorgio Spini conferma l'esistenza di un vecchio connubio tra <strong>Massoneria</strong><br />

e Protestantesimo, quando dice: 'Era il segreto di Pulcinella che fino dal tempo del Risorgimento<br />

non pochi esponenti dell'Italia evangelica erano affiliati alla <strong>Massoneria</strong>' (Giorgio Spini, Italia di<br />

Mussolini e Protestanti, Claudiana Editrice, Torino 2007, pag. 75).<br />

L'ex massone Paolo Orano a proposito della presenza dei Protestanti nella <strong>Massoneria</strong> in Italia fra<br />

il 1900 e il 1915, afferma: 'Oltre gli ebrei, le logge hanno buon numero di protestanti. Si può dire<br />

senza tema di errare che le chiese protestanti d'Italia siano in maggioranza massoniche. I<br />

protestanti in massoneria, attaccati come debbono essere alla monarchia e alle leggi italiane, si<br />

trovano a tutto loro agio. Non fanno molto parlare di loro, ma i loro rappresentanti attivi nell'Ordine<br />

si fanno valere e conquistano le cariche alte per meriti massonici distinti' (Paolo Orano, <strong>La</strong><br />

312


massoneria dinnanzi al Socialismo, F. Giorgetti, Macerata 1913; citato in Marco Novarino, L'Italia<br />

delle minoranze. pag. 199).<br />

Si consideri a tal proposito che nel 1900 per opera di Valdesi massoni fu fondata a Torre Pellice la<br />

Loggia Excelsior. <strong>La</strong> cronaca della cerimonia con la quale fu fondata l'8 Luglio 1900 apparve sulla<br />

'Rivista della <strong>Massoneria</strong> Italiana' del 31 Luglio, e vi si legge tra le altre cose questo: 'Tutti i membri<br />

del Grande Oriente che facevano parte della Commissione installatrice, furono proclamati membri<br />

onorari della nuova Officina, la quale è composta di ottimi e autorevoli elementi e si propone il<br />

compito, che certo conseguirà, di diffondere la luce massonica in quelle alpestri e pittoresche<br />

vallate' (in Augusto Comba, Valdesi e <strong>Massoneria</strong>, Claudiana Editrice, Torino 2000, Seconda<br />

edizione, pag. 118-119). Di quella Loggia facevano parte commercianti, funzionari pubblici,<br />

insegnanti, ministri di culto e qualche militare. Fu dato questo nome alla loggia in riferimento alla<br />

fiducia nel progressivo miglioramento dell’Umanità. Questa loggia sarà impegnata anche<br />

politicamente e sarà presente nelle contese elettorali della Val Pellice tra il 1900 ed il 1915,<br />

favorendo generalmente l’ala conservatrice dei liberali, di ispirazione Giolittiana. Con l'avvento del<br />

Fascismo la loggia fu sciolta, ma ancora prima del decreto di scioglimento del 1925 si mise 'in<br />

sonno'. Tra i suoi membri di maggior spicco in quegli anni vanno ricordati oltre a Teofilo Gay, i<br />

professori del Collegio Valdese di Torre Pellice Giovanni Maggiore e Davide Jahier, grazie ai quali<br />

si stabilì sin dall’inizio uno stretto legame tra la Loggia ed il Collegio, legame che è rimasto vivo<br />

negli anni. Poi, una volta che l'Italia verrà liberata nel 1945, ci sarà la rifondazione della Loggia<br />

Excelsior (www.goipiemonte-aosta.it/21.html).<br />

Ma vediamoli alcuni dei Protestanti Massoni: partendo dal periodo risorgimentale, e poi<br />

proseguendo con il novecento per arrivare ai nostri giorni.<br />

Pietro Geymet (1753-1822), pastore valdese nonché moderatore della tavola valdese, fu nel 1807<br />

e 1808 il primo maestro venerabile della loggia massonica chiamata Parfaite Amitié, da lui fondata<br />

a Pinerolo nel 1807, di cui facevano parte anche una decina di Valdesi. Del gruppo dirigente di<br />

questa loggia faceva parte anche un altro pastore, Jean-Daniel Olivet. Dal 1801 al 1814 Pietro<br />

Geymet fu sotto-prefetto napoleonico di Pinerolo (cfr. Augusto Comba, Valdesi e <strong>Massoneria</strong>, pag.<br />

25-33; www.comune.pomaretto.to.it/index.php/luoghi-storici.html). Questo Pietro Geymet fu anche<br />

presidente della Società Biblica fondata a Torre Pellice nel 1815 (cfr. http://www.risorgimento.it/ e<br />

Giorgio Spini, Risorgimento e Protestanti, Claudiana, Torino 2008, pag. 93).<br />

Giuseppe Tartaro (1765 ca – ...), un missionario protestante in Italia, era massone, membro della<br />

loggia napoletana <strong>La</strong> Concordia. Fu ingaggiato per diffondere la Bibbia in Toscana da Henry<br />

Drummond (1786-1860), banchiere e politico inglese, conosciuto meglio per essere tra i fondatori<br />

della Chiesa Apostolica o Chiesa Irvingita (che sosteneva strane dottrine), il quale aveva fatto<br />

pubblicare a Napoli (come poi a Livorno) un'edizione del Nuovo Testamento versione cattolica del<br />

Martini, ed anche un volumetto che illustrava gli scopi e l'attività della Società Biblica. Questa<br />

collaborazione del Tartaro diede occasione alla Chiesa Cattolica Romana di accusare le Società<br />

Bibliche di convivenze con la massoneria o con società segrete (cfr. Giorgio Spini, Risorgimento e<br />

Protestanti, pag. 92-93, 126-127; http://www.risorgimento.it/). Accuse vere perchè sin dall'inizio<br />

della sua fondazione, la Società Biblica Britannica e Forestiera ha avuto ottimi rapporti con la<br />

<strong>Massoneria</strong> (vedi il capitolo 14).<br />

<strong>La</strong>jos Kossuth (1802 - 1894). Personaggio storico conosciuto per essere stato il capo delle<br />

rivoluzioni ungheresi dell’Ottocento. Fu uno dei membri stranieri della comunità valdese di Torino.<br />

Dopo il fallimento del tentativo rivoluzionario del 1859, si stabilì in Torino capitale, dove fu tra l’altro<br />

membro autorevolissimo della dirigenza del Grande Oriente Italiano, di cui facevano parte<br />

313


numerosi massoni ungheresi esuli in Italia. Chiesta l’iscrizione alla Chiesa valdese, la mantenne<br />

fino alla morte, sopravvenuta nel 1894 (cfr. Umberto Levra, Storia di Torino, VI, <strong>La</strong> città nel<br />

Risorgimento: 1798-1864, Giulio Einaudi Editore, 2000, pag. 853).<br />

Tito Chiesi (1805-1886). Valdese, avvocato al tribunale di Pisa e alla corte d'Appello di Lucca, e<br />

assessore comunale e segretario della Camera di Commercio dalla sua fondazione nel 1863. Fu<br />

autore di alcune opere di carattere storico su Diodati e sulla riforma evangelica ottecentesca in<br />

Toscana. Fu eletto membro del Comitato di Evangelizzazione per due mandati (1873-1875 e 1880-<br />

1886). Fu socio a vita della Società biblica italiana, e 'uno stimato propagatore della Bibbia'. Era<br />

massone. (cfr. Dora Bognandi & Mario Cignoni, Scelte di fede e di libertà: profili di evangelici<br />

nell'Italia unita, Claudiana, Torino 2011, pag. 23-25).<br />

Luigi Desanctis (1808-1869) ex membro dell'ordine dei 'Camilliani' e per un certo periodo parroco<br />

della Chiesa di Santa Maria Maddalena in Roma, divenne protestante nel 1847 e fu consacrato<br />

pastore valdese nel 1853 a Torre Pellice. Nel 1854 però si distaccò momentaneamente dalla<br />

Chiesa Valdese, svolgendo un ministero di evangelista indipendente presso le comunità libere e<br />

diventando membro del Comitato della neonata Società Evangelica Italiana di Torino. Nel 1863,<br />

trasferitosi a Firenze, Desanctis riprese rapporti più istituzionali con la Chiesa Valdese, lavorando<br />

con Alessandro Gavazzi ad un “Progetto di unione delle chiese evangeliche” e dirigendo «L’eco<br />

della verità». A Firenze, la Facoltà valdese di Teologia lo incaricò sin dal 1865 di insegnare “Storia<br />

delle dottrine della Chiesa romana”. In seguito fu nominato professore titolare di teologia polemica,<br />

apologetica e pratica (1868) e tenne inoltre corsi di polemica, di archeologia cristiana, di<br />

introduzione all'Antico e Nuovo Testamento, di apologetica e di teologia evangelistica. Oltre<br />

all'insegnamento, Desanctis si occupò insieme a Paolo Geymonat della cura della comunità<br />

valdese di Firenze, diventando anche membro del Concistoro. Tra i suoi scritti confutatori<br />

ricordiamo: <strong>La</strong> Confessione, saggio dommatico-storico ... riveduto ed accresciuto dall'autore<br />

(1858); Il Celibato dei Preti, riflessioni storico-dommatiche (1861); Il purgatorio (1861); <strong>La</strong> messa<br />

(1862); Il Papa non è successore di San Pietro. Osservazioni storiche (1872); Roma papale<br />

descritta in una serie di lettere con note (1882), che rimane la sua opera più famosa. Il Bollettino<br />

della società di studi valdesi lo mette tra i massoni assieme a Charles Beckwith e <strong>La</strong>jos Kossuth<br />

(Edizioni 196-199 - Pagina 216). Marco Novarino lo mette tra gli 'importanti esuli protestanti iniziati<br />

ai segreti dell' «Arte Reale»' (Marco Novarino '<strong>Massoneria</strong> e Protestantesimo', in Gian Mario<br />

Cazzaniga, Storia d'Italia, Annali, 21, <strong>La</strong> <strong>Massoneria</strong>, pag. 273).<br />

Alessandro Gavazzi (1809-1889), pastore protestante che nel 1870 fondò la Chiesa Cristiana<br />

Libera in Italia, secondo lo storico valdese Giorgio Spini era sicuramente massone (cfr. G. Spini,<br />

L’evangelo e il berretto frigio, p. 27). <strong>La</strong> Chiesa libera da lui fondata (a cui non voIle legarsi la<br />

Chiesa dei Fratelli sia per il rifiuto di ogni forma di organizzazione, sia perché non approvavano i<br />

legami che la Chiesa libera aveva con la massoneria) si sciolse nel 1904, e le singole chiese che<br />

ne facevano parte aderirono ai due rami metodisti in Italia (episcopale e wesleyano); mentre altre<br />

si unirono ai battisti o ai valdesi.<br />

Amedeo Bert senior (1809-1883). Nato a Torre Pellice, studiò teologia a Ginevra, dove fu<br />

consacrato il 17 luglio del 1832, dopodichè fu inviato per un anno, fra il 1832 e il 1833 a Rodoretto<br />

(Prali), villaggio della Val Germanasca. Nel 1833 fu nominato cappellano delle ambasciate<br />

protestanti a Torino, incarico che mantenne fino al 1864. Nella capitale del Regno di Sardegna, in<br />

seguito all'editto di Carlo Alberto del 1848, fondò la Chiesa evangelica francofona, che nel 1849<br />

diventò la sedicesima “parrocchia” valdese, e ne divenne pastore. Fin dal 1839 ideò a Torino un<br />

“Rifugio” per malati protestanti (dedicato nel 1843), primo nucleo di quello che sarebbe diventato<br />

l'Ospedale evangelico di Torino; istituì inoltre una scuola per bambini, una biblioteca popolare e<br />

314


ottenne un reparto del cimitero cittadino per gli evangelici (1846). Il 15 dicembre 1853 ci fu la<br />

dedicazione del tempio valdese di Torino. Nel 1865 si ritirò a Torre Pellice e assunse la carica di<br />

giudice conciliatore e ispettore scolastico. Fu insignito del titolo di cavaliere della Corona d’Italia<br />

nel 1870 e di ufficiale dello stesso ordine nel 1877. Fu membro della Società dei trattati religiosi dal<br />

1855 al 1861 (http://www.studivaldesi.org/dizionario/evan_det.php?evan_id=106&str=amedeo).<br />

Era un massone, in quanto fu iniziato il 4 aprile 1831 nella loggia ginevrina <strong>La</strong> Triple Union des<br />

Quatres Nations, fondata nel 1769 (cfr. Marco Novarino '<strong>Massoneria</strong> e Protestantesimo', in Gian<br />

Mario Cazzaniga, Storia d'Italia, Annali, 21, <strong>La</strong> <strong>Massoneria</strong>, pag. 274). Anche suo figlio Amedeo<br />

Bert junior fu massone.<br />

Giuseppe Petroni (1812-1888), affiliato prima alla Chiesa battista di Roma e poi a quella<br />

Metodista episcopale di Terni, fu massone, infatti dal 1880 al 1885 fu Gran Maestro del Grande<br />

Oriente d'Italia. Iniziato nel 1871 nella Loggia Universo di Roma, il 23 ottobre 1873 ne divenne<br />

Maestro Venerabile e tenne tre anni il maglietto. Fondò il 4 aprile 1881 la Loggia Rienzi e ne fu<br />

Maestro Venerabile. Elevato nel Rito Scozzese Antico e Accettato al 33° grado, fu eletto membro<br />

del Supremo Consiglio. Eletto Gran Maestro Aggiunto, alla morte del G. M. Mazzoni (1880) fu<br />

innalzato alla Grande Maestranza. <strong>La</strong>sciata la carica del 1885, fu nominato Gran Maestro Emerito<br />

(cfr. Marco Novarino, L'Italia delle minoranze, pag. 61-62, www.mclm.org/storiagoi.htm e<br />

www.akhenaton.org/; Aldo A. Mola, Storia della <strong>Massoneria</strong> Italiana, pag. 182, 186).<br />

Ecco una circolare che il Petroni, il 21/04/1884, cioè il giorno dopo l'Enciclica Humanum Genus di<br />

Leone XIII, scrisse ai Massoni:<br />

'Illustri, Egregi e Venerati Fratelli, Se noi ci crediamo in obbligo di dirigervi la parola, segnalandovi il documento, che, col<br />

nome di Enciclica, il Papa Leone XIII ha diretto a tutto il Mondo Cattolico, non è, certamente, perché reputiamo, che, in<br />

tutto quel lungo accatastamento di frasi, più o meno elaborate, si trovi una sola asserzione, che meriti di essere<br />

seriamente confutata e discussa. <strong>La</strong> nostra antica e gloriosa Istituzione è abituata a simili violente diatribe dei Pontefici<br />

della Chiesa di Roma, ed era inutile che Leone XIII ci facesse l'enumerazione di quelle sciagurate Bolle ed Encicliche,<br />

che invocavano contro la <strong>Massoneria</strong>, oltre che i castighi di Dio punitore, il braccio secolare dei Principi e la tortura ed il<br />

capestro del carnefice. E tutto ciò perché la nostra Istituzione, umanitaria e veramente moralizzatrice e civile,<br />

combatteva, con l'energia dei suoi onesti sentimenti e con la forza della ragione e della scienza, quelle superstizioni<br />

pericolose e immorali, che avevano ritardato il fatale cammino della Umanità sulla eccelsa via del progresso. Però fomite<br />

ai maggiori odii contro di noi era il vederci banditori e sostenitori sinceri, quanto convinti, di quei sacrosanti princìpi di<br />

tolleranza, di fratellanza e di amore, che il Divino Institutore del Cristianesimo aveva predicati, e il suo Vangelo<br />

consacrava, e che a Chiesa di Roma aveva, rinnegato, e dei quali avrebbe voluto, potendolo, soffocare persin la<br />

memoria. All'intolleranza del Clero di Roma pareva enormità, che nei Templi della Libera Muratoria si ammettessero tutti<br />

gli uomini onesti, che onoravano il grande Ideale umano della Divinità in tutte le forme e in tutti i modi della preghiera con<br />

le opere caritatevoli e sante ed anche con la stessa negazione scientifica. Però, ora avremmo creduto che anche la<br />

Chiesa di Roma, quantunque si faccia bella della sua immobilità in mezzo allo incessante progredire delle cose umane,<br />

avesse dai tempi e dalle vicissitudini qualcosa imparato, e credevamo anzi che, dopo l'Enciclica Quanta cura, emanata,<br />

con infelice esito, dal predecessore dell'attuale Pontefice, Leone XIII, che ha pure fama di dotto e di sapiente, non<br />

avrebbe mai fatto seguire questa dell'Humanum Genus, più insipiente e più inqualificabile, per le sue asserzioni gratuite<br />

e per le sue insinuazioni calunniose. Il documento, o Egregi e Carissimi Fratelli, vi è noto, e non abbiamo quindi bisogno<br />

di segnalarvene i passi più fieramente avversi alla nostra Istituzione. Voi li avrete a quest'ora già giudicati e stigmatizzati<br />

con la vostra sapiente disapprovazione. «Libero alla Chiesa di Roma di querelarsi a sua posta sul toltole potere<br />

temporale; libero di ricalcitrare contro la stessa Provvidenza, che ne ha determinato inesorabilmente la fine; libero di<br />

vaneggiare sul suo ideale dell'abbassamento e dell'annichilimento della dignità umana, fino a rimpiangere i secoli barbari<br />

e santificare, in Giuseppe <strong>La</strong>bre, l'esempio del cinismo e dell'abbrutimento morale ! Ciò si comprende; come si<br />

comprende il tardo ed intempestivo appello al braccio secolare dei Principi per distruggere quella Sètta, alla quale si<br />

addebita tutto il progresso dell'incivilimento umano, e si infligge la responsabilità anche di quelle aberrazioni, che, in ogni<br />

grande elaborazione, di principii e nella esplicazione delle più giuste riforme, sogliono sempre, più o meno, infiltrarsi.<br />

Queste cose erano da aspettarsi, da parte di una Istituzione, che si vede crollare sotto i piedi il presente e che<br />

certamente e giustamente diffida del proprio avvenire. Ma la <strong>Massoneria</strong>, forte com'è, sotto l'usbergo della coscienza<br />

pura, individuale e collettiva dei suoi aderenti, non avrebbe ad occuparsene, lasciando ai ciechi di negare il sole,<br />

lasciando agli uomini ed alle istituzioni, destinati a perire, la libertà degli ultimi aneliti. Tolleranti ed amorevoli, come<br />

315


sempre, noi ci saremmo accontentati di sorridere di compassione, di guardare e di passare avanti nel nostro cammino.<br />

Ma quando vediamo, in un documento, destinato ad essere letto e commentato in tutto il Mondo civile, segnalarsi al<br />

sospetto, al disprezzo ed agli odii feroci delle classi più inintelligenti, una classe di cittadini, soltanto perché si chiamano<br />

Massoni, allora noi dobbiamo pensare, se non sia il caso di legittima difesa, e se non si debba, pur troppo, ricordare,<br />

che, nella seconda metà di questo secolo, e pochi anni or sono, da questa stessa Roma, ancora dominata dal Potere<br />

Teocratico, partivano assoldati e benedetti i briganti che insanguinavano le nostre Provincie Meridionali. Ricordate, o<br />

Egregi e Dilettissimi Fratelli, quante lagrime e quanto sangue, in altri paesi, e proprio in questi ultimi anni, abbiano<br />

costato alcune imprudenti e poco cristiane insinuazioni contro la operosa e innocente razza Semitica; e pensate che, non<br />

invano, una parola, anche insipiente, è detta in così alto luogo, e che, se non si provveda in tempo ai riparo, potremmo,<br />

davvero, rimpiangere la nostra indifferenza e quella noncuranza, che sarebbe legittima e sublime, se non potesse<br />

riuscire pericolosa e fatale. Illustri, Egregi e Venerati Fratelli, <strong>La</strong> <strong>Massoneria</strong> Italiana, giovane di anni, ma ardente di fede<br />

e di coraggio, sta alla vostra avanguardia. A Voi, però, la parola d'ordine, per assegnarci il posto di battaglia e per<br />

dirigerci con mosse sapienti, a quella vittoria, che non può mancare, a chi combatte per la verità e per la giustizia.<br />

Gradite, Illustri e Venerati Fratelli, il mio fraterno saluto'.<br />

L'anno dopo, a giugno, sappiamo che ricevette il battesimo in seno alla Chiesa Evangelica Battista<br />

di Roma di cui era pastore James Wall, e dopo aver frequentato per qualche tempo quella chiesa,<br />

andò a vivere a Terni a casa di sua figlia Erminia. A Terni frequentò la Chiesa Metodista<br />

Episcopale (dove fu membro del consiglio di Chiesa) fino alla sua morte avvenuta nel 1888.<br />

In merito alla sua morte, c'è però qualcosa che fa molto riflettere ed è questa. Quando morì, il<br />

pastore metodista si recò a casa della figlia di Petroni, per partecipare, con la chiesa, al funerale,<br />

ma le persone presenti negarono che il Petroni fosse mai diventato evangelico, affermando che<br />

era sempre vissuto come deista e mazziniano, la qual cosa ovviamente causò molta tristezza alla<br />

Chiesa Metodista (cfr. Dora Bognandi & Mario Cignoni, Scelte di fede e di libertà: profili di<br />

evangelici nell'Italia unita, Claudiana, Torino 2011, pag. 116).<br />

Bonaventura Mazzarella (1818-1882). In seguito all’incontro con il pastore Giovanni Pietro Meille,<br />

da lui incontrato e frequentato a Torino nel 1850, conobbe la teologia protestante del Risveglio e si<br />

convertì; e nel 1851 entrò a far parte della comunità valdese. Nel marzo 1852 si recò a Ginevra<br />

accogliendo l’invito del Comité d’évangélisation italien-suisse, che sosteneva l’opera di<br />

evangelizzazione in Italia e da cui dipendeva, come pastore della congregazione italiana, anche<br />

Luigi Desanctis. A Ginevra il Mazzarella lavorò a stretto contatto con Desanctis nella piccola<br />

comunità italiana composta per lo più di esuli e qui iniziò la sua attività di predicatore, ma già il 1°<br />

dicembre 1852 fece rientro in Italia chiamato dal pastore Paolo Geymonat a collaborare alla<br />

missione nella città di Genova. Nel 1854 decise di lasciare la Chiesa valdese, e aderì come<br />

semplice predicatore ad una Società Evangelica che intanto era sorta a Genova. Poco dopo,<br />

assieme ad altri, diede vita alla Chiesa Italiana Indipendente. Nel 1865 nacque la Chiesa Cristiana<br />

Libera, e la Comunità Libera di Genova dove c'era Mazzarella vi aderirà solo nel 1879. Fu anche<br />

deputato del Parlamento Italiano dal 1865 al 1882. Secondo Augusto Comba, il Mazzarella fu<br />

iniziato alla <strong>Massoneria</strong> dal Supremo Consiglio scozzese. Quando morì la sua bara fu decorata da<br />

tutti gli emblemi massonici. Domenico Maselli, che è stato presidente della FCEI dal 2006 al 2009,<br />

lo definisce 'un personaggio molto importante, per il mondo evangelico italiano, ma anche per la<br />

massoneria in Italia' (cfr. Augusto Comba, Valdesi e <strong>Massoneria</strong>, pag. 42, 43, 69, 168-171. Cfr.<br />

Marco Novarino, L'Italia delle minoranze, pag. 61), ed anche 'il modello di un parlamentare<br />

veramente evangelico' (in Dora Bognandi & Mario Cignoni, Scelte di fede e di libertà: profili di<br />

evangelici nell'Italia unita, pag. 43).<br />

Teodorico Pietrocola Rossetti (1825-1883), predicatore e patriota italiano del risorgimento, che<br />

si convertì nel 1853 tramite il conte Guicciardini ed ambedue frequentarono per un certo tempo i<br />

gruppi evangelici di Londra, e che viene considerato fra gli originatori delle Chiese dei fratelli in<br />

Italia, era massone (Marco Novarino, L'Italia delle minoranze, pag. 61). Nel 1857 venne richiamato<br />

316


in Italia, per dirigere la neonata chiesa evangelica di Alessandria. Nella città piemontese rimase<br />

per alcuni anni, svolgendo una triplice attività: curava la comunità evangelica, esercitava come<br />

medico omeopata e proseguiva l'attività politica scrivendo, senza firmare i suoi articoli, sull'<br />

“Avvisatore alessandrino”, un giornale di opposizione di sinistra. Subito dopo la seconda guerra di<br />

indipendenza prese a collaborare con la rivista napoletana “Il Nomade”. A questi anni risalgono tre<br />

importanti scritti politici apparsi sulla “Rivista contemporanea”, che sanciscono, nonostante la<br />

professata fede politica democratica, la collaborazione con il conte di Cavour e con il governo<br />

piemontese: Cenni statistici sull'ex Reame di Napoli, Cenni statistici sulla Sicilia e Il Messico<br />

(www.centrorossetti.eu/e_view.asp?E=152).<br />

Salvatore Ragghianti (1825-1892). Nato a Viareggio entrò giovanissimo in collegio a Lucca e<br />

quindi in convento, dove a sedici anni diventò frate dei Minori Osservanti di S. Francesco e iniziò a<br />

predicare con il nome di Padre Gabriele (o Gabriello) da Viareggio. Abbandonato il convento,<br />

indossò la camicia rossa garibaldina e partecipò alle battaglie di Magenta (1859), Milazzo (1860) e<br />

del Volturno (1860). Nel 1873 avvenne la conversione ed entrato nella Chiesa Metodista<br />

Wesleyana diventò pastore. Fu autore di inni (alcuni ancora in uso nelle chiese evangeliche),<br />

articoli e discorsi, e operò per circa vent’anni tra Napoli, Catanzaro, Messina, Castellammare,<br />

Pozzuoli, S. Maria Capua Vetere, dove morì. Accanto alla bara furono poste la Bibbia, la camicia<br />

rossa garibaldina e le insegne massoniche, per testimoniare le tre cause cui Ragghianti aveva<br />

dedicato la propria vita (cfr. http://www.studivaldesi.org/).<br />

Felice Dardi (1826-1931). Triestino, fondatore nel 1898 della Chiesa metodista nella città di<br />

Trieste, di cui ne fu pastore, era un massone (http://www.dehominisdignitate1314.org/massoni-<br />

D.htm). A Roma nel 1893 sotto il suo impulso era sorto «L'Aurora », periodico settimanale della<br />

Chiesa Metodista Episcopale, dedicato ai fanciulli delle Scuole Metodiste Episcopali.<br />

Giuseppe Moreno (1829-1900) Nel 1866 fu uno dei primi pastori ordinati nella Chiesa Metodista<br />

Wesleyana. Fu pastore nelle Chiese metodiste di Roma, Parma, Firenze, Pavia e in ultimo<br />

Genova. Fu membro della Loggia massonica 'Giuseppe Garibaldi' di Palermo nel 1868 e della<br />

Loggia 'Alberico Gentile' di Parma dal 1874. Scrisse nel 1889 Inni Religiosi e curò la revisione del<br />

Compendio di Controversia colla Chiesa Romana di Luigi Desanctis, oltre a pubblicare diversi<br />

racconti, tra cui Le serate d'inverno, Il Genio Malefico, Ad Maiorem Dei Gloriam e diversi studi<br />

biblici che apparvero sul periodico «L'Evangelista» (http://www.studivaldesi.org/).<br />

Giovanni Ribetti (1834-1904), che fu pastore della Chiesa Valdese di Pisa dal 1882 al 1892, fu<br />

massone (Marco Novarino, L'Italia delle minoranze, pag. 61; cfr. Giorgio Spini, Italia liberale e<br />

protestanti, Claudiana Editrice, Torino 2002, pag. 184).<br />

Matteo Prochet (1836-1907), pastore valdese, fu massone. Fu pastore a Lucca, Pisa, Genova e<br />

Roma. Fu presidente del Comitato di evangelizzazione dal 1871 al 1905. Augusto Comba dice di<br />

lui che 'si ascrisse alla massoneria e che il suo caso fu di quelli in cui «si collegarono strettamente<br />

le due qualità di protestante e di massone»' (Augusto Comba, Valdesi e <strong>Massoneria</strong>, pag. 88; cfr.<br />

Renato Salvaggio, Vivere il vangelo in minoranza. Breve storia dei valdesi a Palermo, Il Pozzo di<br />

Giacobbe, Trapani 2005, pag. 29-30; Marco Novarino, L'Italia delle minoranze, pag. 62). Ricoprì la<br />

carica di Gran Maestro della massoneria in Italia, avendo strette relazioni con i massoni<br />

statunitensi (http://www.studivaldesi.org/). Il figlio Mario, un anno prima della morte del padre,<br />

entrò anch'egli nella massoneria, nella loggia Stella d'Italia di Torino (cfr. Marco Novarino<br />

'<strong>Massoneria</strong> e Protestantesimo', in Gian Mario Cazzaniga, Storia d'Italia, Annali, 21, <strong>La</strong><br />

<strong>Massoneria</strong>, pag. 276).<br />

317


Francesco Sciarelli (1837-1899), pastore della Chiesa Metodista wesleyana, ex-prete, era<br />

massone (Marco Novarino, L'Italia delle minoranze, pag. 61).<br />

Giacomo Roland (1838-1916), per circa venti anni pastore della Chiesa Metodista Wesleyana di<br />

Bologna, che veniva dalle valli Valdesi, era massone. Fu iniziato nel 1906 a Torre Pellice nella<br />

loggia Excelsior (cfr. Augusto Comba, Valdesi e <strong>Massoneria</strong>, pag. 46).<br />

Paolo De Michelis (1839-1883) pastore della Chiesa evangelica pisana, era massone. Nato a<br />

Novi Ligure nel 1839, studiò Legge. Poco dopo il matrimonio divenne evangelico insieme alla<br />

moglie Luigia Candia (iniziata alla <strong>Massoneria</strong> da Giuseppe Garibaldi nel 1862, dal quale ricevette<br />

il grado di Maestra nel 1867). Nella Chiesa evangelica di Pisa si scontrò con alcuni membri che<br />

chiedevano l’espulsione di altri, dichiaratisi anti-trinitari; il suo rifiuto gli valse l’accusa di essere egli<br />

stesso anti-trinitario, e la nascita di un secondo nucleo evangelico, aderente alla Chiesa valdese e<br />

in conflitto con la comunità di De Michelis. Paolo De Michelis fu il Maestro Venerabile della Loggia<br />

Dovere e Diritto n° 75 (prima) all'Obbedienza del S upremo Consiglio di Palermo, e presidente della<br />

Fratellanza Artigiana di Pisa. Consigliere comunale nel 1878, assessore all’istruzione, si<br />

prevedeva una sua elezione a deputato alla Camera ma nel 1882 fu colpito dalla tubercolosi.<br />

Trasferitosi a <strong>La</strong> Spezia per tentare una cura, vi morì nella notte tra il 21 e il 22 dicembre 1883 (cfr.<br />

'Paolo De Michelis' in Dizionario Biografico dei Protestanti in Italia -<br />

http://www.studivaldesi.org/dizionario/evan_det.php?evan_id=131; Ippolito Spadafora e Piane<br />

Sergio, <strong>La</strong> massoneria a Pisa. Dalle origini ai primi del Novecento, Editore Bastogi, 2006, pag.<br />

119, 126).<br />

Giovanni Battista Gattuso di Brancaccio (1844-1922). Nato a Palermo nel 1844, a soli sedici<br />

anni prese parte all'insurrezione di Palermo del 1860, entrando in contatto con Giuseppe Garibaldi.<br />

Si arruolò in seguito nell'esercito e partecipò a diverse battaglie del Risorgimento, prima come<br />

semplice soldato e poi con il grado di ufficiale. Divenuto protestante nel 1872, nel novembre dello<br />

stesso anno entrò a far parte della Chiesa Metodista Episcopale, intraprendendo poco tempo dopo<br />

gli studi teologici. Terminata la sua formazione, fu mandato in prova a Roma nel 1876 e<br />

successivamente nelle comunità di Arezzo (1877-1879), Pisa (1879-1881) e Perugia (1882-1886).<br />

In quest'ultima sede si avvicinò ai locali ambienti massonici e ben presto divenne Maestro<br />

venerabile della principale loggia del capoluogo umbro, la «Francesco Guardabassi». Nel 1886 si<br />

spostò a Milano dove entrò in contatto con l'Alleanza Evangelica Mondiale, e fu membro della<br />

sezione milanese. Due anni dopo, nel 1888, divenne sovraintendente del Distretto meridionale<br />

della Chiesa Metodista episcopale. Grazie all'aiuto di Saverio Fera (massone), abbandonò la<br />

Chiesa Metodista per passare nel 1897 alla Chiesa Cristiana Libera, che in quello stesso anno gli<br />

affidò la comunità di Scicli, in Sicilia. Con la fine della Chiesa Cristiana Libera, nel 1905 ritornò<br />

nella Chiesa Metodista Episcopale, e gli furono affidate le comunità di Nizza di Sicilia (1904-1906);<br />

Taormina (1906-1911) e infine, a partire dal 1912, Mottola (cfr. http://www.studivaldesi.org/; Marco<br />

Novarino, L'Italia delle minoranze, pag. 60; cfr. Giorgio Spini, Italia Liberale e protestanti, pag.<br />

202).<br />

William Burgess (1845-1930), pastore metodista wesleyano, originario di Manchester, venne<br />

iniziato alla Loggia 'Rienzi' di Roma il 23 Aprile 1900. Nello scisma che ci fu nella <strong>Massoneria</strong><br />

Italiana per opera di Saverio Fera, si schierò con Fera. E difatti poi nel 1912 si recò a Washington<br />

assieme a Saverio Fera per conseguire il riconoscimento del primo Supremo Consiglio del mondo<br />

e di numerosi altri Supremi Consigli. Fu Gran Maestro di Piazza del Gesù dal 12/01/1918 al<br />

21/03/1919 (cfr. Aldo Mola, Storia della <strong>Massoneria</strong> Italiana, pag. 417; Giorgio Spini, Italia liberale<br />

e protestanti, pag. 288-289; Marco Novarino, L'Italia delle minoranze, pag. 203-204; Doxa, Rivista<br />

di studi massonici e di scienze umanistiche, Anno III, pag. 86).<br />

318


Luigi Angelini (1847-1919) ex sacerdote, divenne pastore della Chiesa Cristiana Libera, poi<br />

pastore della Chiesa Valdese. Appartenente alla <strong>Massoneria</strong>, fu insignito del titolo di cavaliere e<br />

commendatore dell'Ordine della Corona d'Italia (http://www.studivaldesi.org/).<br />

Giovanni Rochat (1849-1919), pastore valdese che operò soprattutto in varie comunità della<br />

Toscana, fu anche lui un massone (Augusto Comba, Valdesi e <strong>Massoneria</strong>, pag. 47).<br />

Carlo Alberto Tron (1850-1930), pastore valdese. Fu un esponente di spicco della <strong>Massoneria</strong>.<br />

Inizialmente fu pastore a Torino dal 1881 al 1889 della 'chiesa italiana'. Nel 1893, grazie a rapporti<br />

massonici, organizzò assieme all'altro massone Teofilo Gay, l'emigrazione nella Carolina del Nord<br />

dalla quale nacque la cittadina di Valdese (cfr. Augusto Comba, Valdesi e <strong>Massoneria</strong>, pag. 45, 92;<br />

Giorgio Spini, Italia Liberale e protestanti, pag. 100), dove superfluo dirlo c'è una presenza<br />

massonica, infatti c'è la Lovelady Lodge # 670, che è sorta nel 1933<br />

(http://ncmason.net/lovelady670/).<br />

Saverio Fera (1850-1915), ex garibaldino, fu un personaggio di primo piano della <strong>Massoneria</strong><br />

Italiana. Convertitosi assieme alla sua famiglia nel 1872, entrò nella Chiesa Wesleyana. Nel 1877<br />

venne nominato pastore e inviato in missione dapprima a Napoli e poi a Palermo, dove ricevette<br />

l’iniziazione alla massoneria. Nel 1888, scontratosi con i dirigenti della Chiesa Wesleyana, passò<br />

nelle file alla Chiesa Cristiana Libera, alla quale nel 1890 il Fera fece cambiare nome con Chiesa<br />

Evangelica Italiana ed ottenne un decreto di erezione ad Ente morale. Ma questa Chiesa 'chiuse'<br />

nel 1904, e i suoi membri confluirono in parte nella Chiesa Metodista Episcopale e in parte nella<br />

Chiesa Metodista Wesleyana. Fera fu Maestro Venerabile e ricoprì importanti cariche nell’Ordine,<br />

e divenne uno dei massimi dirigenti del Rito Scozzese Antico ed Accettato. Membro del Supremo<br />

Consiglio, nel 1906 divenne, come Luogotenente, il numero due del Rito, accanto al Sovrano Gran<br />

Commendatore. Quando poi l'allora Sovrano Gran Commendatore si dimise, il Fera ne assunse le<br />

funzioni. E in questa veste, l’anno dopo, si recò a Bruxelles, dove rappresentò l’Italia alla<br />

Conferenza mondiale dei Riti Scozzesi. Nel 1908, il Fera fu protagonista del noto scisma all’interno<br />

della <strong>Massoneria</strong> di Palazzo Giustiniani. Il Fera infatti (per ragioni che non sto qui a spiegarvi)<br />

dichiarò di non riconoscersi più nel Grande Oriente, e si proclamò scissionista. Il risultato di quella<br />

scissione fu che undici logge si schierarono con Fera, e la sede della nuova organizzazione<br />

massonica fu fissata prima in via Ulpiano e, successivamente, in Piazza del Gesù. Ecco spiegato<br />

perchè questa loggia massonica si chiamerà 'Gran Loggia di Piazza del Gesù' (cfr. Giorgio Spini,<br />

Italia liberale e protestanti, pag. 174-176, 286-290; Augusto Comba, Valdesi e <strong>Massoneria</strong>, pag.<br />

73-75; cfr. Aldo A. Mola, Storia della <strong>Massoneria</strong> Italiana, pag. 305, 324-331).<br />

Teofilo Gay (1851-1912), pastore e giornalista, entrò nella massoneria (nel Supremo Consiglio<br />

Scozzese di Torino) nel 1877, vale a dire quattro anni dopo essere diventato pastore metodista.<br />

Nella massoneria fece una carriera fulminea in quanto già nel 1878 faceva parte, con il 33° grado<br />

e con la carica di G. Cerimoniere, della sezione costituita a Roma dai vertici rituali del Supremo<br />

Consiglio di Torino del Rito Scozzese. Quando poi ci fu la fusione (nel 1887) del Supremo<br />

Consiglio di Torino e delle logge alle sue dipendenze, con il Grande Oriente d'Italia, Teofilo Gay<br />

entrò nella dirigenza del Grande Oriente d'Italia. Nel 1889 lascerà la Chiesa metodista per entrare<br />

nella Chiesa Valdese, rimanendo però massone. Teofilo Gay compì 'fruttuosi viaggi negli Stati<br />

Uniti alla ricerca di finanziamenti, ottenuti anche grazie alle relazioni derivategli dai suoi incarichi<br />

nel Rito Scozzese' (Marco Novarino '<strong>Massoneria</strong> e Protestantesimo', in Gian Mario Cazzaniga,<br />

Storia d'Italia, Annali, 21, <strong>La</strong> <strong>Massoneria</strong>, pag. 279). Augusto Comba dedica a Teofilo Gay un<br />

lungo capitolo nel suo libro Valdesi e <strong>Massoneria</strong> (pag. 53-75).<br />

319


Amedeo Bert junior, pastore della comunità riformata svizzera di Genova, di cui fu pastore dal<br />

1858 al 1896. Fu a Genova (non si sa quando però) che fu iniziato alla massoneria. Nel 1886 in<br />

una lettera diretta a Giacomo Dall'Orso, un alto esponente genovese della massoneria, gli scriveva<br />

a proposito della Chiesa Valdese: 'Alcuni dei suoi membri appartengono alla massoneria, ma<br />

credo siano pochi, anzi pochissimi, e se si potesse ottenere che i loro pastori si unissero a noi,<br />

sarebbe per noi e per essi stessi un incontrastabile elemento di forza e di vita. Ma sarà difficile<br />

raggiungere questo scopo, imperocchè la massoneria nè può nè deve rivestire un colore<br />

determinato, il che ne trasformerebbe il carattere fondamentale e ne escluderebbe tutti coloro che<br />

a tale forma sarebbero avversi. - Nullameno credo che si potrebbe tentare e che al Presidente<br />

della Missione valdese Sig. Cav. Matteo Prochet (Roma, Via Nazionale n° 1 07) uomo intelligente e<br />

liberale, potrebbesi fare colla dovuta prudenza, qualche apertura in proposito' (citata da Augusto<br />

Comba in Valdesi e <strong>Massoneria</strong>, pag. 100-101; cfr. Giorgio Spini, Italia Liberale e Protestanti, pag.<br />

223-224). Interessante la maniera in cui si esprime questo pastore massone, perchè fa capire<br />

come i massoni cercano di fare 'adepti' in mezzo alle Chiese Evangeliche.<br />

William Burt (1852-1936), di origine inglese, nominato nel 1888 presidente della Chiesa Metodista<br />

Episcopale era massone, e come obbiettivo si era proposto di distruggere l'egemonia papale in<br />

Italia soprattutto con l'aiuto della massoneria! (cfr. Renato Salvaggio, Vivere il vangelo in<br />

minoranza. Breve storia dei valdesi a Palermo, pag. 29-30). Il corpo pastorale della Chiesa guidata<br />

da Burt era formato tutto da massoni doc - dice Giorgio Spini in Italia di Mussolini e protestanti<br />

(pag. 63).<br />

Ernesto Filippini (1854-1928), pastore metodista, era massone. Dice Giorgio Spini di lui: '... vi fu<br />

tra i convertiti della missione wesleyana Ernesto Filippini, divenuto evangelico a Roma subito dopo<br />

il 1870, per effetto della predicazione di Sciarelli. Studiò per pastore e fu ordinato ministro, ma fu<br />

anche professore di materie letterarie nei licei. Resse prima la chiesa di Pavia, poi quella della<br />

Spezia ove fu pure direttore delle attività educative della sua denominazione, e infine fu per lunghi<br />

anni segretario per l'Italia dell'Unione Mondiale delle Scuole Domenicali. Oltre a questo, fu anche<br />

un pezzo grosso della <strong>Massoneria</strong>, ... Il suo nome figura infatti nell'elenco dei membri del Consiglio<br />

dell'Ordine, al tempo in cui Ernesto Nathan era Gran Maestro, fra i delegati del Supremo Consiglio<br />

dei 33 (scozzesista)' (Giorgio Spini, Italia Liberale e Protestanti, pag. 188, 224; cfr. Aldo A. Mola,<br />

Storia della <strong>Massoneria</strong> Italiana, pag. 264, 351). Il Filippini fu dunque un massone del 33° e un<br />

importante esponente del GOI!<br />

Giovanni Daniele Buffa (1857-1935). Pastore valdese che operò tra l'altro a Roma, Nizza e a<br />

Torino nella 'chiesa italiana', era massone. In una sua lettera del 21 luglio 1920 al moderatore<br />

Giampiccoli protestava contro un intervento antimassonico che era comparso sulla rivista<br />

evangelica '<strong>La</strong> Luce' dicendo che 'abbiamo avuto da quel sodalizio ... un aiuto non indifferente<br />

all'opera nostra' (cfr. Augusto Comba, Valdesi e <strong>Massoneria</strong>, pag. 46).<br />

Ugo Janni (1865-1938), che negli anni 1890 era un autorevole esponente della chiesa vecchiocattolica,<br />

nel 1900 (o 1901 secondo altri) aderì assieme con la sua comunità di S. Remo alla<br />

Chiesa valdese, e nello stesso anno fu affiliato alla loggia 'Mazzini' pure di S. Remo. E' da molti<br />

considerato come un pioniere dell'ecumenismo. Giorgio Spini dice di lui: ''... Janni si era affiliato ad<br />

una loggia di San Remo, anche se poi era «entrato in sonno» sotto il profilo libero-muratorio. A<br />

guardare bene, l'idea di Janni di una sostanziale unità cristiana, latente sotto le apparenti divisioni<br />

confessionali, era tutt'altro che inconciliabile con certi universalismi massonici' (Giorgio Spini, Italia<br />

liberale e protestanti, pag. 259; cfr. Augusto Comba, Valdesi e <strong>Massoneria</strong>, pag. 48, 72, 95). Nel<br />

libro Scelte di fede e di libertà: profili di evangelici nell'Italia unita, Janni viene definito 'pastore e<br />

teologo colto e competente ... scrittore forbito e oratore eloquentissimo' e viene detto che 'era<br />

320


conosciuto e stimato presso la cittadinanza sanremese ma anche in Italia e all'estero' e 'nel 1927<br />

l'università scozzese di Saint Andrews gli conferì il titolo di Doctor divinitatis honoris causa e in<br />

quella occasione pronunziò un discorso in latino' (pag. 131).<br />

Enrico Meynier (1868-1947), pastore valdese che fu pastore della Chiesa di Pisa dal 1912 al<br />

1919 era un massone (Augusto Comba, Valdesi e <strong>Massoneria</strong>, pag. 47; cfr. Giorgio Spini, Italia<br />

liberale e protestanti, pag. 347). Nel 1912, in occasione del 40° anniver sario della morte di<br />

Giuseppe Mazzini, egli scrisse: «Più si studia Giuseppe Mazzini, più lo si ama, e si vorrebbe che<br />

maggiormente la nostra gioventù non ne dimenticasse gl’insegnamenti. Non già che in lui tutto sia<br />

perfetto. Ma stimiamo essere grande errore il trascurare l’esempio di fede, di disinteresse che Egli<br />

ci dà nel compimento dei nostri doveri. E fu ben detto di lui: “Giuseppe Mazzini visse nella luce di<br />

una visione spirituale; egli fu un vero e grande idealista; un carattere nel senso strettamente più<br />

austero; un credente nel senso più alto della parola”» (Enrico Meynier, <strong>La</strong> fede di Giuseppe<br />

Mazzini, in: '<strong>La</strong> Rivista Cristiana', maggio 1912, p. 336). Ecco in che termini questo pastore<br />

valdese si esprimeva nei confronti di un uomo che affermò: 'Non sono Cristiano; non credo alla<br />

religione cristiana, alla divinità di Cristo, al dogma della caduta, ecc., credo alla morale del Cristo,<br />

ma credo che essa sia insufficiente all'adempimento dei destini sociali dell'umanità' (Lettres<br />

intimes de Mazzini [Lettere intime di Mazzini], pubblicate da D. Melegari, Parigi 1895, pag. 57).<br />

Nicolò Introna (1868-1955). Valdese, ricordato soprattutto perchè fu vice-governatore della Banca<br />

d'Italia, era iscritto all'Obbedienza Massonica di Palazzo Giustiniani (cfr. Augusto Comba, Valdesi<br />

e <strong>Massoneria</strong>, pag. 148). Fece parte del concistoro della Chiesa valdese di via IV Novembre a<br />

Roma (come anziano, diacono e cassiere) per quasi cinquant'anni e per otto volte venne inviato<br />

come deputato della chiesa al Sinodo (cfr. Dora Bognandi & Mario Cignoni, Scelte di fede e di<br />

libertà: profili di evangelici nell'Italia unita, pag. 123).<br />

Ernesto Giampiccoli (1869-1921), pastore valdese, fu massone. Dice lo storico Giorgio Spini:<br />

'Oltre a due intellettuali di notevole statura, come Janni e Luzzi, i valdesi del primo Novecento<br />

ebbero la ventura di trovare anche un abile e lungimirante uomo di governo ecclesiastico in<br />

Ernesto Giampiccoli (1869-1921). Neanche a farlo apposta, come Luzzi e Janni, non era un<br />

valdese di nascita. Era un veneto, di famiglia oriunda di Fonzaso, in quel di Feltre. Venuto a<br />

Firenze come studente di Lettere all'Istituto di Studi Superiori, aveva incontrato Emilio Comba, si<br />

era convertito alla fede evangelica, e dopo un anno aveva lasciato Lettere per la Scuola Teologica<br />

valdese. Consacrato nel 1893, dopo un breve servizio a Aidone, in Sicilia, era stato assegnato a<br />

Prochet come collaboratore a Roma e vi restò finchè nel 1898 divenne pastore della Chiesa di<br />

Torino. Lì visse sedici anni, cioè finché non tornò a Roma in qualità di moderatore della Tavola.<br />

Suo padre era un alto funzionario delle imposte: si era pure convertito e viveva a Milano, e lì restò<br />

anche dopo la sua morte, la sede della famiglia. Insomma Giampiccoli era dalla testa ai piedi un<br />

uomo della Terza Italia post-risorgimentale, vissuto sempre tra Roma, Torino, Milano, cioè nei<br />

grandi centri di quell'Italia. E' quasi superfluo dire che era anche massone' (Giorgio Spini, Italia<br />

Liberale e Protestanti, pag. 262-263). Fu eletto presidente del Comitato di Evangelizzazione nel<br />

1913, e moderatore della Tavola Valdese nel 1915 e lo restò fino alla sua morte. Giorgio Spini lo<br />

chiama 'un uomo di fede e di calda pietà personale' ed afferma che 'ciò che stava a cuore a<br />

Giampiccoli era di togliere una buona volta i valdesi, e tutta l'Italia evangelica con loro, da quella<br />

posizione marginale - fra i «culti tollerati» in cui li aveva messi l'art. 1 dello Statuto e li aveva<br />

mantenuti l'Italia liberale ...' (in Dora Bognandi & Mario Cignoni, Scelte di fede e di libertà: profili di<br />

evangelici nell'Italia unita, pag. 125). Assieme al suo fratello massone valdese Matteo Prochet, che<br />

fu presidente del Comitato di evangelizzazione dal 1871 al 1905, era un acceso sostenitore<br />

'dell'idea che l'evangelizzazione dell'Italia poteva avvenire solo attraverso una stretta<br />

321


collaborazione con gli ambienti liberali, democratici e anticlericali' (Marco Novarino '<strong>Massoneria</strong> e<br />

Protestantesimo', in Gian Mario Cazzaniga, Storia d'Italia, Annali, 21, <strong>La</strong> <strong>Massoneria</strong>, pag. 276).<br />

Alessandro Simeoni (1870-1941). Nato a Dignano al Tagliamento il 24 aprile 1870. Educato in un<br />

collegio dei cappuccini, compì gli studi liceali a Padova e quelli di teologia a Venezia, e fu<br />

consacrato dal card. Sarto (poi Pio X). Professore di Filosofia scolastica tomistica a Padova,<br />

direttore spirituale e confessore nel seminario vescovile di Padova. Nel 1897 lasciò il convento e si<br />

recò a Firenze dove rimase un anno nella Chiesa Libera. Frequentò la Scuola valdese di Teologia<br />

di Firenze. Consacrato nel 1909. Candidato pastore a Verona (1901-1902); Mantova (1902-1907);<br />

Revere (1907-1909). Pastore a Cerignola (1909-1910); Brescia (1910-1917); Roma, IV Novembre<br />

(1917-1924); Genova (1924-1929); Torino (1929-1939). Emeritato nel 1939, deceduto a Torino il 1<br />

aprile 1941. Fu un massone (www.valdesigenova.com/; cfr. Augusto Comba, Valdesi e<br />

<strong>Massoneria</strong>, pag. 48).<br />

Vincenzo C. Nitti (1871-1957), pastore metodista, fu massone e mazziniano ardente (Giorgio<br />

Spini, Italia di Mussolini e Protestanti, pag. 91; cfr. Aldo A. Mola, Storia della <strong>Massoneria</strong> Italiana,<br />

pag. 708).<br />

Alfredo Taglialatela (1872-1949), pastore metodista episcopale, era 'uno degli astri del<br />

firmamento masson-evangelico' (Giorgio Spini, Italia di Mussolini e protestanti, pag. 63). Fu<br />

direttore della rivista evangelica 'L'Evangelista' e tra i membri della Commissione per la Versione<br />

Riveduta della Bibbia (1915). Finì con il rigettare la dottrina della Trinità e difatti verso la fine della<br />

sua vita scrisse anche un'opera contro la Trinità che restò inedita, quando morì nel 1949 (Giorgio<br />

Spini, op. cit., pag. 154).<br />

Tito Signorelli (1875-1958), veneziano, pastore evangelico, sopraintendente della Chiesa<br />

Metodista Episcopale d’Italia, iniziato massone nel 1924, diventò Luogotenente Sovrano Gran<br />

Commendatore (LtSGC) del Supremo Consiglio del 33° grado del Rito Scozzese Antico e<br />

Accettato della <strong>Massoneria</strong> Unificata Italiana (nel periodo della seconda guerra mondiale, dal<br />

1943) e dal 1946 al 1949 fu Sovrano Gran Commendatore del RSAA di Palazzo Giustiniani<br />

(digilander.libero.it/iniziazioneantica/index.html in 'Giosuè Carducci esoterico'; cfr. Aldo A. Mola,<br />

Storia della <strong>Massoneria</strong> Italiana, pag. 679, 687, 689, 694). Fu in collegamento col Rito del Misraim<br />

e Memphis di Allegri e diede licenza a Mario De’ Conca 33° di ricevere il grado 33.·.95.·. del Rito di<br />

Memphis amministrato da Allegri. In una lettera ad Allegri, Signorelli spiega che molti massoni del<br />

RSAA giustinianeo sono membri del Rito di Memphis.<br />

Lo scrittore Fulvio Conti afferma che il riconoscimento del GOI da parte della <strong>Massoneria</strong><br />

americana nel secondo dopoguerra (vedi più avanti il capitolo 'L'ombra della massoneria sulle<br />

Assemblee di Dio in Italia' dove parlo di Frank Gigliotti per capire meglio di che si tratta) fu<br />

possibile anche grazie al confluimento nel Grande Oriente d'Italia del gruppo massonico<br />

capeggiato dal Signorelli: 'Nel novembre 1945 il gruppo massonico facente capo a Tito Signorelli<br />

decise di confluire nel Grande Oriente d’Italia. Per il GOI si rivelò una mossa molto abile, perché in<br />

un colpo solo gli consentì di acquisire una consistente rappresentanza di logge del rito scozzese e<br />

un autorevole esponente delle chiese evangeliche in Italia, Signorelli appunto, cui nel febbraio<br />

1946 venne conferita la carica di sovrano gran commendatore del rito. Queste novità –<br />

l’acquisizione di un gruppo di logge e di un organismo direttivo del rito scozzese, combinata con<br />

l’ulteriore radicamento dell’obbedienza nel mondo protestante, cui apparteneva anche Cipollone –<br />

crearono le condizioni perché il GOI ottenesse il riconoscimento della massoneria americana'<br />

(Fulvio Conti, <strong>La</strong> massoneria a Firenze. Dall'età dei Lumi al secondo Novecento, Bologna 2007,<br />

322


pag. 445-446). Considerate dunque quale fosse il livello di commistione tra le Chiese Metodiste e<br />

la <strong>Massoneria</strong>!<br />

Alberto Clot (1876-1916). Nato a Riclaretto, fu consacrato nel 1901 ed esercitò il pastorato a<br />

Palermo, Rio Marina, Vittoria e Grotte. Per diversi anni fu Segretario della American Waldensian<br />

Aid Society, che operava a favore degli emigranti evangelici negli Stati Uniti. Era un massone, e<br />

fondò una loggia massonica (cfr. Renato Salvaggio, Vivere il vangelo in minoranza. Breve storia<br />

dei valdesi a Palermo, pag. 118; Augusto Comba, Valdesi e <strong>Massoneria</strong>, pag. 46).<br />

Camillo Pace, anziano della Chiesa dei Fratelli era un massone. Si era convertito verso gli ultimi<br />

anni dell'Ottocento, mentre era a Bologna. Nel 1905 si trasferì a Pescara; lavorò con dei missionari<br />

inglesi. Guidò le comunità di Pescara, Paglieta e Gissi. Era fortemente anticattolico infatti non<br />

voleva che nessuna delle sue predicazioni fosse priva di una polemica contro il papato, la Chiesa<br />

Cattolica e i suoi dogmi. Giorgio Spini dice di lui: 'Pace aveva collaborato strettamente con<br />

missionari inglesi e si era affiliato alla <strong>Massoneria</strong>' (Giorgio Spini, Italia di Mussolini e Protestanti,<br />

pag. 179-180), ed anche: 'Durante il fascismo ebbe la casa perquisita e finì al confino perchè nella<br />

perquisizione era stato trovato in possesso di simboli massonici ...' (Giorgio Spini, Italia Liberale e<br />

protestanti, pag. 234).<br />

Per quanto riguarda la Chiesa dei Fratelli, Andrea Diprose, che fa parte del corpo docente<br />

dell'Istituto Biblico Evangelico Italiano (IBEI) appartenente alla Chiesa dei Fratelli, riferendosi al<br />

libro di Giorgio Spini Italia di Mussolini e Protestanti ha affermato che '... nei decenni fra il 1870 e il<br />

1950, ci sono stati conduttori di chiesa, appartenenti a varie denominazioni protestanti, persino<br />

anziani di qualche assemblea «dei Fratelli» (in Italia), che sono stati affiliati alla massoneria.<br />

Questo, probabilmente, è dovuto al fatto che in passato la massoneria, come i protestanti, lottava<br />

per la libertà, in senso anche anti-clericale', ed anche: 'Inoltre, da altre fonti attendibili ho saputo di<br />

evangelici all’estero, appartenenti a movimenti similari alla «chiesa dei Fratelli» italiana e cioè<br />

persone aderenti alle «assemblee dei Fratelli» e alle «Chiese di Cristo» che sono state legate<br />

anch’esse alla massoneria' (puntoacroce.altervista.org/_Cul/T1-<strong>Massoneria</strong>_protestanti_Oc.htm).<br />

Arturo Mingardi (1877-1942), ex teologo cattolico modernista che, divenuto pastore valdese fu<br />

responsabile della Chiesa di Riesi dal 1918 al 1930, era un massone (www.riesi.com/ cfr. Augusto<br />

Comba, Valdesi e <strong>Massoneria</strong>, pag. 48; Giorgio Spini, Italia Liberale e protestanti, pag. 290).<br />

Giuseppe <strong>La</strong> Scala (1877-1961), pastore metodista, fu un massone. '<strong>La</strong> sua conversione era<br />

avvenuta alla fine dell'Ottocento nel suo paese natale, Mandanici, a pochi chilometri da Messina:<br />

un piccolo centro di origine greca, vivace, aperto al nuovo, dove, per la prima volta, aveva<br />

ascoltato la predicazione ispirata dei primi missionari. Da quel primo gruppo di anglicani si passò<br />

poi all'azione più incisiva dei metodisti, che seppero coinvolgerlo con entusiasmo al suo ritorno dal<br />

servizio militare in Marina, durato quattro anni (1896-1900)' (Dora Bognandi & Mario Cignoni,<br />

Scelte di fede e di libertà: profili di evangelici nell'Italia unita, pag. 134). 'Il 23 maggio del 1909<br />

ricevette a Venezia l’ordinazione a Diacono della chiesa metodista episcopale (Methodist<br />

Episcopal Church) dalle mani del Vescovo Earl Cranston. Nel diploma di nomina sul nome<br />

Giuseppe sono evidenti i tre puntini della crittografia massonica che andrebbero meglio<br />

approfonditi in quanto <strong>La</strong> Scala venne iniziato alla loggia massonica “Michele Bello” di Siderno solo<br />

il 25 aprile 1911 come apprendista, l’8 gennaio del 1912 fu promosso a compagno d’arte (secondo<br />

grado della gerarchia massonica) e anche a maestro (terzo e ultimo grado indispensabile per<br />

accedere ai riti massonici). E’ noto come in Italia numerosi pastori metodisti appartenenti alla<br />

missione episcopale trovarono ospitalità nei templi massonici. <strong>La</strong> Scala fu uno di questi insieme al<br />

battista Bruno Saccomani ....' ('Giuseppe la Scala' in http://www.mandanici.net/).<br />

323


Carlo Maria Ferreri (1878-1942), pastore metodista episcopale, era massone. E' spesso ricordato<br />

per questa ragione. All'inizio dello scorso secolo la missione metodista episcopale americana<br />

aveva fatto costruire centri di istruzione in Italia, come per esempio il complesso costruito a Monte<br />

Mario a Roma e la Casa Materna a Napoli. Dopo la crisi economica del 1929 però i metodisti<br />

americani si ritirarono dall’Italia e interruppero ogni aiuto economico. E così Carlo Maria Ferreri,<br />

che era il sovrintendente, vendette i beni della Missione per pagare le liquidazioni ai dipendenti ed<br />

evitare un fallimento. Chiusero le comunità presenti in città ove si trovavano chiese evangeliche di<br />

altra denominazione. Le altre vennero conservate perché i pastori rimasero al loro posto anche<br />

senza stipendio (cfr. Giorgio Spini, Italia di Mussolini e Protestanti, pag. 152; Valdo Benecchi,<br />

Guardare al passato, pensare al futuro. Figure del metodismo italiano, Claudiana, Torino 2011,<br />

pag. 9; Marco Novarino, L'Italia delle minoranze. <strong>Massoneria</strong>, protestantesimo e repubblicanesimo<br />

nell'Italia contemporanea, pag. 206).<br />

Ugo Bazoli, pastore metodista, era massone. Il valdese Giordano Gamberini, alto esponente della<br />

<strong>Massoneria</strong> in Italia, ha detto di lui: 'Nell'archivio del Supremo Consiglio di Washington ho trovato<br />

due lettere mandate nel 1926 dal pastore metodista Ugo Bazoli, da Savona. Sul «Christian<br />

Science Monitor» di Boston egli aveva letto il messaggio indirizzato da John Cowles, Sovrano<br />

Gran Commendatore del Supremo Consiglio della Giurisdizione Sud degli Stati Uniti, agli uomini<br />

politici d'America per invocare solidarietà a favore dei massoni italiani, perseguitati dal fascismo. E<br />

il Fr. Bazoli già Venerabile della Loggia «Sabazia» e Saggissimo del Capitolo gli scrive per<br />

ringraziarlo e per dirgli che purtroppo questo messaggio arriva troppo tardi ... «Tutte le nostre<br />

Logge sono state occupate dai soldati del governo; in tutte le città, chiusi i locali, rubato il mobilio e<br />

proibite le sedute» (Giordano Gamberini, Protestanti e massoni nel primo quindicennio del secolo,<br />

in 'Rivista massonica', 1972, n. 7, pag. 432).<br />

Franco Panza De Maria, pastore della comunità evangelica di lingua italiana di Losanna, era<br />

massone. Grazie al suo aiuto, negli anni '30 Ernesto Buonaiuti (il noto storico e teologo cattolico<br />

romano scomunicato per aver preso le difese del movimento modernista) fu invitato, dalla Facoltà<br />

teologica del capoluogo del canton di Vaud, Losanna, a tenere dei corsi liberi. E dopo alcuni anni<br />

di insegnamento, l’Università gli offrì di divenire professore ordinario chiedendogli, discretamente,<br />

di aderire alla chiesa evangelica cantonale della quale egli avrebbe dovuto preparare ed<br />

esaminare i futuri pastori. Ma Buonaiuti, pur riconoscendo la legittimità della condizione posta,<br />

declinò l’offerta (cfr. Augusto Comba, Valdesi e <strong>Massoneria</strong>, pag. 49; vedi anche Ernesto<br />

Buonaiuti, Pellegrino di Roma, pag. 307, 323 versione pdf qui pt.gloria.tv/?media=115351; Marco<br />

Novarino, L'Italia delle minoranze. <strong>Massoneria</strong>, protestantesimo e repubblicanesimo nell'Italia<br />

contemporanea, pag. 206).<br />

Ernesto Geymonat, valdese, titolare dell'omonimo stabilimento farmaceutico in Torre Pellice, fu<br />

iniziato nell'ottobre del 1910 nella loggia Excelsior. Fu 1° sorvegliante (cfr. Augusto Comba,<br />

Valdesi e <strong>Massoneria</strong>, pag. 126).<br />

Stefano Peyrot, avvocato valdese, fu iniziato nella loggia Giordano Bruno di Pinerolo, dove<br />

conseguì il grado di maestro nel 1910. Ebbe la carica di oratore (cfr. Augusto Comba, Valdesi e<br />

<strong>Massoneria</strong>, pag. 126, 136-137).<br />

Federico Margaria, valdese, amministratore delegato di una piccola industria tessile, fu iniziato<br />

nel giugno del 1900 nella loggia Cavour di Torino. Fu nominato Maestro Venerabile Onorario. In un<br />

documento diretto al Gran Maestro Guido <strong>La</strong>j, nel 1946, scriveva tra le altre cose: 'Localmente<br />

abbiamo ottenuto l'adesione della popolazione e diversi nostri FF.*. fanno parte dei comitati sia<br />

come presidenti sia in qualità di membri. Tuttavia prevediamo che, in ragione della mole dei lavori,<br />

324


ci sarà necessaria la Vostra Assistenza a Roma stessa presso i singoli Ministeri. Diteci se<br />

possiamo contare sulla vostra benevola e fraterna collaborazione per il conseguimento di tali<br />

progetti' (cfr. Augusto Comba, Valdesi e <strong>Massoneria</strong>, pag. 126-127).<br />

Giuseppe Angeleri (1878-1952). Pastore evangelico battista, era massone. Divenne pastore della<br />

chiesa battista di Pordenone nel 1903. (http://www.dehominisdignitate1314.org/massoni.htm<br />

http://www.storiastoriepn.it/blog/?p=2609).<br />

Davide Augusto Albarin (1881-1959). Valdese, emigrato in Egitto (nel 1905), fu qui iniziato nella<br />

loggia 'Cincinnato'. Fu Gran Maestro del Grande Oriente d'Italia in esilio. Tenne in piedi la rete<br />

delle logge italiane all'estero, e combattè il fascismo, aderendo anche a tutte le organizzazioni<br />

clandestine antifasciste, sostenendole con la sua fede di massone, incoraggiandole con la sua<br />

coscienza di fiero repubblicano, in relazione costante con i gruppi di «Giustizia e Libertà» e di<br />

«Azione antifascista, di Parigi» (cfr. Augusto Comba, Valdesi e <strong>Massoneria</strong>, pag. 51, 120-121).<br />

Corrado Jalla (1883-1947), pastore valdese che operò in Sicilia dal 1908 al 1911, fu iniziato nella<br />

massoneria nel 1910 nella loggia 'Aurelio Saffi' di Barcellona P.D.G. Nel 1911-12 fu cappellano<br />

valdese presso le truppe impegnate in Libia (Cfr. Renato Salvaggio, Vivere il vangelo in<br />

minoranza. Breve storia dei valdesi a Palermo, pag. 119; Augusto Comba, Valdesi e <strong>Massoneria</strong>,<br />

pag. 47, 93).<br />

Emanuele Sbaffi (1883-1965), pastore della Chiesa metodista wesleyana, era massone dal 1922<br />

- come sostiene Giordano Gamberini - essendo stato iniziato a Napoli alla loggia 'Propaganda' il 6<br />

Luglio 1922 (cfr. Marco Novarino, L'Italia delle minoranze. <strong>Massoneria</strong>, protestantesimo e<br />

repubblicanesimo nell'Italia contemporanea, pag. 204; Giorgio Spini, Italia di Mussolini e<br />

Protestanti, pag. 75).<br />

Giorgio Tron (1884-1963), Valdese, biologo di fama. Fu direttore dell'Istituto Sieroterapico Italiano<br />

di Napoli dal 1940 al 1953, studioso di parapsicologia, ed anche membro e segretario della Società<br />

Italiana di Parapsicologia. Fu iniziato nella Loggia Propaganda di Torino nel 1907, e membro della<br />

Loggia Hermes n. 594 di Roma. Fu Gran Maestro del Grande Oriente d'Italia dal 1960 al 1961, e<br />

membro effettivo del Supremo Consiglio del Rito Scozzese Antico e Accettato<br />

(it.wikipedia.org/wiki/Giorgio_Tron cfr. Augusto Comba, Valdesi e <strong>Massoneria</strong>, pag. 51, 128-130;<br />

cfr. Aldo A. Mola, Storia della <strong>Massoneria</strong> Italiana, pag. 714-715).<br />

Davide Bosio (1885-1950), professore della Facoltà valdese di teologia e esponente della<br />

'tradizione liberale', molto vicino all'allora moderatore Comba; era massone, almeno secondo un<br />

rapporto del 1931 della polizia fascista (citato da J.P. Viallet, <strong>La</strong> chiesa valdese di fronte allo stato<br />

fascista, Torino, Claudiana 1985, p. 366, nota 9). Fu il fondatore della FUV (Federazione Unioni<br />

Valdesi), un movimento giovanile riconosciuto dal Sinodo Valdese nel 1938, e fu anche direttore<br />

della rivista valdese '<strong>La</strong> Luce' (http://www.pinerolovaldese.org/linea7/pinerolo15.php).<br />

Guglielmo Del Pesco (1889-1951), pastore delle Comunità Evangeliche Unite Elvetica e Valdese<br />

di Trieste, nonché Moderatore della Tavola Valdese (dal 1948 al 1951), era un massone: 'Nel<br />

corpo pastorale valdese vi furono massoni che detennero le massime cariche della chiesa: il<br />

presidente del Comitato per l’evangelizzazione (da cui Pinerolo dipendeva sino al 1886) Matteo<br />

Prochet, i moderatori Ernesto Giampiccoli e Guglielmo Del Pesco'<br />

(pinerolovaldese.org/linea7/pinerolo10.php; cfr. Augusto Comba, Valdesi e <strong>Massoneria</strong>, pag.<br />

48,49). In merito alla sua elezione a moderatore della Tavola Valdese nel 1948, nel libro Scelte di<br />

fede e di libertà: profili di evangelici nell'Italia unita viene detto che 'la sua elezione significava una<br />

prudente apertura a una visione ecumenica della chiesa (in quello stesso anno si costituì il<br />

325


Consiglio ecumenico delle chiese a Ginevra) in una prospettiva pastorale, dopo le tragedie della<br />

seconda guerra mondiale' (pag. 144). Dunque, Del Pesco era ecumenico, e non poteva non<br />

esserlo, essendo massone nonchè seguace di Ugo Janni. Interessante poi notare che tra i<br />

presidenti del Consiglio ecumenico delle Chiese sorto nel 1948 - come vedremo dopo - c'erano<br />

due massoni. Che coincidenza!<br />

Cesare Gay (1892-1970). Avvocato valdese, massone, fu dirigente della ACDG e presidente della<br />

YMCA in Italia che era 'in stretti rapporti con la massoneria'. Fu iniziato alla massoneria nei primi<br />

anni dello scorso secolo nella Loggia Losanna a Napoli, ricoprendo poi varie cariche nell'Ordine<br />

massonico e nel Rito Scozzese. Fondò la Loggia Mario Savorgnan d'Osoppo di Pinerolo.<br />

Appoggiò i modernisti, ed era profondamente ecumenico, infatti di lui si dice che a lui è legata gran<br />

parte della storia dell’ecumenismo valdese nella prima metà del Novecento (cfr. Augusto Comba,<br />

Valdesi e <strong>Massoneria</strong>, pag. 48,140-141; Giorgio Spini, Italia di Mussolini e Protestanti, pag. 199-<br />

200; http://www.pinerolovaldese.org/linea7/pinerolo15.php).<br />

Carlo Piccinni, divenuto evangelista dell'opera Battista, iniziò intorno al 1891 un'attività<br />

evangelistica nella città di Matera. Fu pastore della Chiesa Battista di Miglionico in provincia di<br />

Matera dal 1892 al 1919. Era un massone, appartenente alla loggia Mario Pagano di Potenza (cfr.<br />

di Tommaso Russo e Prinzi Vittorio, <strong>La</strong> massoneria in Basilicata. Dal decennio francese<br />

all'avvento del fascismo, Editore Franco Angeli, 2012, pag. 51, 74).<br />

Teofilo Pons (1895-1991). Professore per molti anni nel Collegio valdese di Torre Pellice, dove<br />

sarà anche preside della Scuola media, fu iniziato alla Loggia Excelsior nel 1946. Ricoprì diverse<br />

cariche nella Società di Studi valdesi, rimanendo a lungo Direttore responsabile del 'Bollettino' (cfr.<br />

Augusto Comba, Valdesi e <strong>Massoneria</strong>, pag. 135).<br />

Giuseppe Gangale (1898-1978), appartenente ad una Chiesa Battista, era massone. Fu lui che<br />

coniò il termine 'Massonevangelismo' per indicare quella doppia militanza, in una Chiesa<br />

evangelica e nella massoneria, che caratterizzava così tanti personaggi di primo piano del suo<br />

tempo. Gangale infatti sosteneva che 'le società segrete sono una naturale reazione nei paesi<br />

dove c'è intolleranza spirituale e politica, cioè nei paesi cattolici' (Giuseppe Gangale, Consensi e<br />

dissensi, «Conscientia», a. III n° 29, 19 luglio 1924), per cui era giusto e normale che degli<br />

Evangelici anche in Italia vi aderissero per opporsi al papato!<br />

Bruno Saccomani (1902 - 1970), pastore battista della Chiesa Isola dei Liri dal 1928 al 1929 e di<br />

quella di Miglionico dal 1929 al 1931, era un massone (web.tiscali.it/labriola/pastori.htm; Augusto<br />

Comba, Valdesi e <strong>Massoneria</strong>, pag. 147).<br />

Augusto Armand Hugon (1915-1980). Valdese e massone: era un 'insigne storico del movimento<br />

Valdese'. Nel 1943 venne incaricato della cattedra di lettere al Liceo Valdese, dove poi diviene<br />

preside. E' stato anche presidente della Società di Studi Valdesi. E' stato inoltre sindaco di Torre<br />

Pellice dal 1949 al 1961 (cfr. Augusto Comba, Valdesi e <strong>Massoneria</strong>, pag. 130-133).<br />

Ernesto Ayassot (-1996), teologo valdese-metodista, docente di lingua e letteratura inglese<br />

(molto conosciuto nei paesi di lingua inglese), traduttore della Lettera ai Romani nella Bibbia<br />

concordata, 1968, e pastore a Biella, era massone. Giorgio Spini dice di lui: 'Era un noto anglofilo,<br />

legato alle A.C.D.G e anch'egli esponente della <strong>Massoneria</strong>' (Giorgio Spini, Italia di Mussolini e<br />

protestanti, pag. 251).<br />

Domenico Abate (morto a 93 anni alla fine dello scorso secolo), valdese, appassionato<br />

antifascista, era un massone. Ebbe un ruolo importante nella rifondazione della Loggia Excelsior di<br />

326


Torre Pellice, dopo la liberazione d'Italia. Si era trasferito a Torre Pellice da Catania, dove era<br />

membro attivo della loggia Martini (cfr. Augusto Comba, Valdesi e <strong>Massoneria</strong>, pag. 125, 127,<br />

146).<br />

Giordano Gamberini (1915-2003). Valdese, è stato un eminente figura della massoneria e<br />

dell'esoterismo italiano. 'Insegnante di chimica, venne iniziato al linguaggio dei simboli dal pastore<br />

protestante veneziano Tito Signorelli' (http://www.goiradio.it/notizie/notizia_13.htm). Fu Vescovo<br />

della Chiesa Gnostica d'Italia con il nome di Tau Julianus ed eletto per la prima volta Gran Maestro<br />

del Grande Oriente d'Italia nel 1961, rimanendo in carica sino al 1970. Fu direttore dal 1966 della<br />

'Rivista Massonica' (che dal febbraio 1980 cambiò formato e denominazione, mutata in Hiram), fu<br />

promotore della sua rinascita. Era un massone con spiccate propensioni allo studio del<br />

simbolismo, della filosofia e della spiritualità; partecipò alla stesura della 'Bibbia concordata'<br />

nell'ambito della quale tradusse il Vangelo di San Giovanni. E' passato alla storia della <strong>Massoneria</strong><br />

italiana per lo più per le sue doti di diplomatico, sia per il suo dialogo con la Chiesa cattolica al fine<br />

di far rimuovere la scomunica contro i massoni, sia con la Gran Loggia Unita d'Inghilterra al fine di<br />

far ottenere il riconoscimento di regolarità massonica al Grande Oriente d'Italia. Fu inoltre autore<br />

dei volumi "Mille volti di massoni italiani" (1975); "Attualità della massoneria. Contenti gli operai?"<br />

(1978) e "Storia e costituzione della Repubblica Romana attraverso i manifesti" (1981). Venne<br />

espulso dalla <strong>Massoneria</strong> con sentenza della Corte Centrale del 13 settembre 1986 per fatti<br />

inerenti la Loggia "P2". Venne sostituito da Augusto Comba alla direzione della rivista Hiram.<br />

(www.akhenaton.org/ cfr. Aldo A. Mola, Storia della <strong>Massoneria</strong> Italiana, pag. 715-736).<br />

Augusto Comba (1923-2009). Valdese, è stato professore di storia del Risorgimento all'università<br />

di Torino, e direttore del 'Bollettino della Società di Studi Valdesi'. Entrato in loggia nel 1949, fu<br />

componente della Giunta del Grande Oriente d'Italia, e direttore della sua rivista ufficiale 'Hiram'<br />

per diversi anni. Nel 1969, lui, Gamberini e Roberto Ascarelli, ebbero dei colloqui con una<br />

delegazione ufficiosa di tre sacerdoti cattolici, Rosario Esposito, Giovanni Caprile e Vincenzo<br />

Miano, al fine di far rimuovere la scomunica papale contro la massoneria. Il risultato di quei<br />

colloqui fu che anni dopo, nel nuovo Codice canonico scomparve la scomunica esplicita alla<br />

massoneria. Nel 1974, quindi anni prima che scoppiasse lo scandalo della loggia P2 diretta da<br />

Licio Gelli, aveva espresso alla Giunta del Grande Oriente il suo invito ad espellere Gelli e<br />

compagnia, ma non fu ascoltato, anzi fu sottoposto ad un procedimento disciplinare. Quando<br />

Comba morì nel 2009 il Grande Oriente d'Italia emanò questo comunicato stampa: 'Roma 4 agosto<br />

2009. Le condoglianze del Gran Maestro Gustavo Raffi per la morte del fr. Augusto Comba. Il Gran<br />

Maestro Gustavo Raffi e i Membri della Giunta del Grande Oriente d'Italia partecipano commossi al<br />

dolore dei familiari e dei Liberi Muratori per la scomparsa dell'Illustrissimo Fratello Augusto Comba,<br />

già Grande Dignitario dal 1961 al 1970 e direttore della rivista massonica "Hiram", e ne ricordano<br />

le grandi doti, il profondo rigore morale, lo spessore culturale mai ostentato. Promotore del<br />

risveglio spirituale della <strong>Massoneria</strong> Italiana negli anni '50 – '60, ha testimoniato e garantito negli<br />

anni bui del piduismo che il Grande Oriente d'Italia si identifica con i valori della Democrazia e<br />

della Carta Repubblicana' (www.grandeoriente.it/). Il suo libro 'Valdesi e <strong>Massoneria</strong>: due<br />

minoranze a confronto' è fondamentale per capire i rapporti tra Valdesi e <strong>Massoneria</strong>. Lo ha<br />

dedicato a due maestri massoni, vale a dire Augusto Armand Hugon e Paolo Ungari.<br />

Pier Carlo Longo, Valdese, già Gran maestro aggiunto della Gran Loggia d’Italia, ora è il gran<br />

maestro di una nuova <strong>Massoneria</strong> che inizia all’Arte Muratoria sia uomini sia donne (Barbara Curti,<br />

<strong>La</strong> nuova <strong>Massoneria</strong> reggiana, 6 Aprile 2001 - www.telereggio.it/). E' menzionato nel libro Valdesi<br />

e <strong>Massoneria</strong> (pag. 172-179).<br />

327


Antonio Mucciardi (1945-) è stato pastore della Chiesa di Napoli – Rione Berlingieri – e di Torre<br />

del Greco delle Chiese Cristiane Libere, una denominazione legata storicamente al risorgimento<br />

Italiano e incardinata dal 1980 nella Chiesa Valdese e Metodista; eletto per tre trienni consigliere<br />

nazionale della Federazione delle Chiese Evangeliche in Italia assumendo in questa<br />

organizzazione anche la responsabilità di Segretario del Servizio di Azione Sociale; ed è stato per<br />

sette anni Segretario Generale della Consulta Evangelica. Il Supremo Consiglio dei Sovrani Grandi<br />

Ispettori Generali del 33° ed ultimo grado del Rito Scozzese Antico ed Accettato della Libera<br />

Muratoria Universale per la giurisdizione italiana del Grande Oriente Italiano – Obbedienza di<br />

Piazza del Gesù – il giorno 11 aprile 2010 lo ha eletto nuovo Sovrano Gran Commendatore (cfr.<br />

www.grandeorienteitaliano.it). Quantunque non sia più pastore, rimane pur sempre membro della<br />

Chiesa Valdese Metodista. Leo Zagami, un ex Illuminati, lo definisce infatti 'legato alla Chiesa<br />

Valdese' (Leo Zagami, Le confessioni di un Illuminato, Vol. 1, pag. 171).<br />

Come potete vedere, il coinvolgimento di Protestanti nella <strong>Massoneria</strong> è evidente, a tal punto che<br />

Giorgio Bouchard, pastore valdese ed ex presidente della Federazione delle Chiese Evangeliche<br />

in Italia (lo fu dal 1988 al 1994) ha affermato: 'Per quanto riguarda le chiese evangeliche italiane, è<br />

particolarmente imbarazzante dover ammettere che molte fra le personalità che hanno «fatto» il<br />

nostro protestantesimo (i dirigenti delle due chiese metodiste, e poi Matteo Prochet, Teofilo Gay,<br />

Ernesto Giampiccoli, Ugo Janni) erano membri attivi della massoneria ...' (Augusto Comba,<br />

Valdesi e <strong>Massoneria</strong>, pag. 162). Persino la nota casa editrice Claudiana è stata 'fatta' anche da<br />

massoni, infatti John Richardson Mc Dougall (1831- 1900), ordinato pastore della Chiesa libera di<br />

Scozia nel 1855 e venuto in Italia nel 1859, che 'aiutò molto i valdesi per l'impianto della tipografia<br />

Claudiana', era affiliato alla <strong>Massoneria</strong> (Giorgio Dimitriadis, I valdesi e il movimento evangelico<br />

nel Salento 1868-1915, pag. 48 nota 40).<br />

E' un dato dunque inconfutabile che il protestantesimo di oggi in Italia è il risultato anche di<br />

influenze massoniche di non poco conto, e questo lo vedremo meglio quando parleremo della<br />

genesi della FCEI. Non solo, è altrettanto inconfutabile il fatto che la massoneria è tuttora presente<br />

nel Protestantesimo odierno. Il teologo valdese Paolo Ricca infatti nel corso di una relazione dal<br />

titolo 'Protestantesimo e massoneria dopo l'Unità d'Italia', tenuta a Torino in occasione di un<br />

convegno organizzato nel 1997 da Pier Carlo Longo dal titolo Protestantesimo e massoneria in<br />

Italia nel secolo XX, ha confermato che la <strong>Massoneria</strong> è presente in seno alle Chiese Protestanti,<br />

dicendo che mentre prima, cioè fino all'avvento del fascismo, 'la presenza protestante nella<br />

massoneria era una presenza pastorale, oggi questa presenza, ridotta nei ranghi, è laica' (in<br />

Augusto Comba, Valdesi e <strong>Massoneria</strong>, pag. 174).<br />

Ma sulla presenza odierna dei Protestanti - soprattutto dei Valdesi - nella <strong>Massoneria</strong>, è molto<br />

importante quello che ha detto il professore Antonio Panaino, già preside della facoltà di<br />

Conservazione dei beni culturali dell'Università di Bologna, che è un importante esponente del<br />

Grande Oriente d'Italia infatti è direttore scientifico nonchè condirettore della rivista massonica<br />

'Hiram': '... nel Grande Oriente abbiamo protestanti, cattolici, qualche mussulmano, molti ebrei,<br />

tanti Valdesi ....' (in Ferruccio Pinotti, Fratelli d'Italia, pag. 213 - il grassetto corsivo è mio). Avete<br />

visto? Attualmente nella <strong>Massoneria</strong> ci sono TANTI VALDESI. E questo lo dice uno dall'interno del<br />

GOI che conosce bene le cose come stanno. Ecco perchè i rapporti tra la Chiesa Valdese e la<br />

<strong>Massoneria</strong> sono buoni, tanto è vero che nel 2008 in occasione del centenario della nascita del<br />

Grande Oriente Italiano Obbedienza del Gesù, sì è tenuto il 20 settembre un convegno sul tema<br />

“Prospettive etiche della modernità - Culture laiche a confronto”, a Roma presso l’aula magna della<br />

Facoltà Valdese di Teologia. Tra gli altri c'erano il Gran Maestro Dott. Nicola Tucci, il professore<br />

328


Daniele Garrone, decano della Facoltà Valdese di Teologia, e Antonio Mucciardi Grande Oratore<br />

G.O.I. Obbedienza Piazza del Gesù. Il Convegno è stato voluto dal Grande Oriente Italiano (Doxa,<br />

Rivista di studi massonici e di scienze umanistiche, Anno III, pag. 1-88). E' vero anche che alcuni<br />

in seno alla Chiesa Valdese vorrebbero cacciare i massoni dal loro mezzo, perchè ritengono<br />

incompatibile il Cristianesimo con la <strong>Massoneria</strong>, ma essi non contano niente, e infatti i tanti<br />

massoni sono ancora al loro posto, in quanto la Chiesa Valdese non ha alcuna intenzione di<br />

cacciare via i massoni. Non caccia quei suoi membri che sono omosessuali e lesbiche, anzi<br />

adesso benedice pure le coppie gay, figuriamoci se si va a mettere contro i valdesi massoni, che<br />

poi come abbiamo visto sono TANTI!<br />

Pentecostali Massoni<br />

Abbiamo visto di massoni appartenenti a diverse Chiese Evangeliche, ma nessuno alle Chiese<br />

Pentecostali. Ma questo non significa affatto che non siano esistiti o che non esistano massoni<br />

membri di Chiese Pentecostali. A proposito di Pentecostali nella <strong>Massoneria</strong>, ma all'estero, C. F.<br />

McQuaig, un pastore delle Assemblee di Dio USA, aveva così tanti massoni nella sua<br />

congregazione che fece delle intense ricerche sulla <strong>Massoneria</strong> e scrisse The Masonic Report, che<br />

è un libro confutatorio che smaschera la massoneria. Il suo libro fu pubblicato nel 1976<br />

(www.crossroad.to/articles2/006/freemasons.htm).<br />

E poi in Brasile ci sono importanti pastori pentecostali che sono massoni, appartenenti a varie<br />

denominazioni Pentecostali.<br />

Come si può pensare quindi che in seno alle Chiese Pentecostali in Italia - che nel loro insieme<br />

contano più membri di tutte le Chiese non Pentecostali messe anch'esse insieme - non ci siano<br />

affatto dei massoni o dei massoni senza grembiule? Non si può. Peraltro, dovete considerare che<br />

in Italia esistono anche Chiese Pentecostali brasiliane che fanno parte di denominazioni che in<br />

Brasile sono colluse con la <strong>Massoneria</strong>.<br />

In base a delle informazioni in mio possesso, in una denominazione pentecostale italiana ci sono<br />

dei massoni tra i quali alcuni pastori (e sono nomi importanti). Cosa questa risaputa dai ben<br />

informati. A tale proposito, vorrei ricordare che prima che uscissero a suo tempo sul giornale OP<br />

329


(Osservatore Politico) i nomi degli ecclesiastici della Chiesa Cattolica Romana affiliati alla<br />

<strong>Massoneria</strong>, 'in Vaticano da molto prima e da più parti diverse, pervenivano segnalazioni su nomi e<br />

cognomi di ecclesiastici, certamente affiliati e in stretta collaborazione con la massoneria', per cui i<br />

ben informati sapevano. Anche nel caso di questa denominazione la cosa è un pò simile: i ben<br />

informati sanno, e quando Dio farà sì che usciranno i nomi di questi pastori, rimarranno sorpresi<br />

solo quelli che non sanno.<br />

Per il momento mi limito a riferirvi questo, che ritengo basti per indurvi a riflettere molto seriamente<br />

e a tenere alta la guardia. Comunque, sappiate che è presente uno spirito massonico in mezzo a<br />

tante Chiese Pentecostali che si sta diffondendo sempre di più, e a supporto di quello che dico ci<br />

sono tante prove, tra cui quella della sempre maggior diffusione dell'ecumenismo e del dialogo<br />

interreligioso all'interno del Movimento Pentecostale, perchè la <strong>Massoneria</strong> è promotrice dei<br />

principi di tolleranza e di fratellanza universale, che purtroppo anche tra di noi Pentecostali vanno<br />

diffondendosi.<br />

Ma per avere un quadro completo di ciò leggi questi capitoli 'Influenze e somiglianze massoniche<br />

nelle Chiese', 'L'ombra della massoneria sulle Assemblee di Dio in Italia' e 'Il piano dei<br />

Massoni/Illuminati: distruggere il Cristianesimo per mezzo delle Chiese evangeliche'.<br />

Avvertimento sull'influenza massonica valdese sulle Chiese Pentecostali<br />

Come abbiamo visto in precedenza, il professore Antonio Panaino, che è un importante esponente<br />

del Grande Oriente d'Italia, e che è condirettore della rivista massonica 'Hiram' ha affermato: '... nel<br />

Grande Oriente abbiamo protestanti, cattolici, qualche mussulmano, molti ebrei, tanti Valdesi ....'<br />

(Ferruccio Pinotti, Fratelli d'Italia, pag. 213 - evidenziatura mia).<br />

Ora, questa cosa non può lasciare indifferenti, perchè egli parla di TANTI VALDESI che sono<br />

massoni, oltre naturalmente ad un certo numero di Protestanti non Valdesi perchè lui prima cita in<br />

generale i Protestanti e poi fa una specificazione riguardante la consistenza numerica dei Valdesi.<br />

E si badi che questo 'tanti Valdesi' riguarda solo il Grande Oriente d'Italia, quindi solo una delle<br />

Obbedienze massoniche italiane anche se la più numerosa, perchè ci sono le altre Obbedienze<br />

ufficiali in cui anche lì ci sono Protestanti, per non parlare delle Logge coperte, in cui non si può<br />

escludere la presenza di Protestanti, anzi.<br />

Ma voglio concentrarmi sulla presenza valdese nel GOI, perchè è quella che ci riguarda più<br />

direttamente a noi Pentecostali. Ma andiamo per ordine, abbozzando prima la composizione<br />

sociale del GOI, per capire che ceto sociale ricoprono i Valdesi che ne fanno parte.<br />

Gli operai sono il 2 per cento circa, gli impiegati l'11 per cento, gli imprenditori il 15 per cento, gli<br />

insegnanti il 20 per cento, i pensionati il 22 per cento, liberi professionisti 30 per cento. Oltre a<br />

questo, va detto che i titolari di scuola media superiore sono il 25 per cento degli iniziati, mentre i<br />

laureati sono il 70 per cento (cfr. Fratelli d'Italia, pag. 14-15). In base a questi dati si può quindi dire<br />

che i tanti Valdesi massoni contano nella Chiesa Valdese (per non parlare poi dei massoni valdesi<br />

senza grembiule!). D'altronde, abbiamo visto che in passato hanno fatto parte della <strong>Massoneria</strong><br />

esponenti di spicco della Chiesa Valdese, quindi non ci meravigliamo nello scoprire che anche<br />

oggi è la stessa cosa.<br />

330


Ma proseguiamo. Ora, è evidente che siccome 'il vero Massone è colui che opera strenuamente<br />

per aiutare l'Ordine a realizzare i suoi grandi scopi' (Albert Pike, Morals and Dogma, Edizione<br />

Italiana, Vol. 1, pag. 58 - 2° Compagno d'Arte), e difatti ai Massoni viene ordinato: 'Siate fedeli alla<br />

<strong>Massoneria</strong>, che è fedele ai massimi interessi dell'umanità. <strong>La</strong>vorate, con la fermezza e con<br />

l'esempio, per elevare il livello morale del corpo massonico, per allargare la sua sfera d'influenza,<br />

per divulgare i suoi insegnamenti, per fare che tutti lo conoscano come un grande apostolo della<br />

pace, dell'armonia e della buona volontà fra gli uomini sulla terra, per la libertà, l'eguaglianza, la<br />

fraternità' (Albert Pike, Morals and Dogma, Edizione Italiana, Vol. 2, pag. 11 - 4° Maestro S egreto);<br />

anche i tanti Valdesi affiliati alla <strong>Massoneria</strong> operano strenuamente per aiutare la <strong>Massoneria</strong>, e<br />

noi conosciamo l'agenda della <strong>Massoneria</strong>. E quindi essi esercitano sicuramente una influenza<br />

nella Chiesa Valdese, non importa come, dove e quando, e in che misura, essi fanno sentire la<br />

loro influenza, che è una influenza dannosa per la Chiesa naturalmente. E credo che questo sia<br />

ben visibile.<br />

Vedere dunque tante Chiese Pentecostali che ormai vanno 'd'amore e d'accordo' - per così dire -<br />

con la Chiesa Valdese, come le Assemblee di Dio in Italia (l'ex presidente Francesco Toppi era in<br />

ottimi rapporti con i Valdesi e difatti era amico di Giorgio Spini); la Federazione delle Chiese<br />

Pentecostali che ha nella sua facoltà dei docenti valdesi (Pawel Gajewski, pastore valdese, ha<br />

affermato con soddisfazione che 'il corpo docente della Facoltà è composto anche da professori<br />

appartenenti alle chiese valdesi, metodiste e battiste' -<br />

http://www.ildialogo.org/pentecostali/unita29112007.htm) e che dialoga (secondo il teologo valdese<br />

Paolo Ricca questo dialogo 'ha dato sinora buoni frutti'! -<br />

http://www.ildialogo.org/pentecostali/fape11062008.htm) e collabora con i Valdesi da anni; e le<br />

Assemblee di Dio (AD) che addirittura nel 2009 hanno contratto una alleanza con la Chiesa<br />

Valdese-Metodista che prevede lo scambio dei pulpiti; dico vedere queste cose, non può che<br />

destare tanta indignazione, perchè è cosa certa che l'influenza massonica presente nella Chiesa<br />

Valdese - come anche nelle altre Chiese Protestanti storiche - è destinata a diffondersi anche in<br />

ambito pentecostale, e già questo sta avvenendo.<br />

Il massone (appartenente alla Chiesa Battista) Giuseppe Gangale disse: «Il protestantesimo deve<br />

rendersi conto della realtà pentecostale" (Paolo Sanfilippo, Giuseppe Gangale araldo del nuovo<br />

protestantesimo italiano. Genova, Editrice <strong>La</strong>nterna, 1981 pp. 91 ss), e difatti se n'è reso ben conto<br />

infatti è riuscito ad introdurre il suo pensiero massonico nelle Chiese Pentecostali che ormai<br />

assomigliano sempre di più alle Chiese Protestanti storiche.<br />

D'altronde, se un pò di lievito fa lievitare tutta la pasta, è evidente che il lievito malvagio costituito<br />

dalla <strong>Massoneria</strong> presente in mezzo alla Chiesa Valdese - e non solo in essa perchè esso è<br />

presente anche nelle altre Chiese Protestanti - è destinato a far lievitare tutto l'ambiente<br />

evangelico italiano che ha legami di amicizia e di collaborazione con la Chiesa Valdese. Nessuno<br />

si illuda dunque. E d'altronde i fatti parlano chiaro.<br />

Davanti a questa situazione, non potete far finta di niente, fratelli che frequentate queste Chiese,<br />

dovete reagire per non trovarvi anche inconsapevolmente a dare una mano alla <strong>Massoneria</strong>, e già<br />

molti di voi una mano gliela state dando, eccome se gliela state dando, in quanto avete assimilato<br />

bene insegnamenti e concetti massonici.<br />

Che dovete fare dunque? Sbarazzarvi in ogni modo del lievito malvagio che è in mezzo a voi, e<br />

rompere ogni legame con la Chiesa Valdese, quella Metodista, quella Battista, quella Luterana, e<br />

la Federazione delle Chiese Evangeliche, in cui la <strong>Massoneria</strong> e i Massoni sono tollerati.<br />

331


<strong>La</strong> mancanza di confutazioni sulla <strong>Massoneria</strong> e di dichiarazioni ufficiali di condanna della doppia<br />

appartenenza da parte delle Chiese Pentecostali<br />

Visto che la <strong>Massoneria</strong> - questo sistema di dottrine e pratiche diaboliche che fanno volgere i<br />

massoni all'idolatria in quanto il dio massone non è il vero ed unico Dio di cui parla la Scrittura -<br />

costituisce una potente macchinazione del diavolo contro la Chiesa, e che essa è tollerata se non<br />

approvata in alcune Chiese Evangeliche in Italia, e difatti essa è ben presente in esse, qualcuno<br />

forse porrà la seguente domanda: 'Abbiamo compreso il perchè le Chiese Valdesi-Metodiste e<br />

quelle Battiste non confutano la <strong>Massoneria</strong> e non condannano la doppia appartenenza di loro<br />

membri ad essa, ma come mai mancano delle confutazioni della <strong>Massoneria</strong> nelle Chiese<br />

Pentecostali e mancano dichiarazioni ufficiali delle varie denominazioni pentecostali che<br />

condannano la massoneria, e ne proibiscono l'affiliazione dei loro membri pena l'estromissione<br />

dalla Chiesa?'<br />

Dopo avere esaminato la questione, posso dire che le ragioni possono essere diverse.<br />

<strong>La</strong> prima è che a capo di queste Chiese Pentecostali ci siano dei massoni (poco importa se con o<br />

senza il grembiule), per cui è impensabile che essi condannino la <strong>Massoneria</strong>.<br />

<strong>La</strong> seconda è che in queste Chiese ci siano massoni o persone che simpatizzano per la<br />

<strong>Massoneria</strong>, per cui fare una simile cosa porrebbe dei seri problemi ai dirigenti delle Chiese, nel<br />

senso che si potrebbero creare delle fratture o divisioni, e quindi per compiacere agli uomini<br />

stanno zitti.<br />

Ed infine c'è questa ragione, e cioè che queste Chiese non vogliono inimicarsi le Chiese<br />

Protestanti Storiche che tollerano la <strong>Massoneria</strong> e che hanno al loro interno numerosi massoni, in<br />

particolare la Chiesa Valdese che è risaputo a livello politico conta nel panorama evangelico<br />

italiano, e quindi queste Chiese Pentecostali non hanno per nulla intenzione di farsi nemici i<br />

Valdesi che peraltro possono servire - come sono già serviti alle ADI - in vista dell'ottenimento di<br />

una intesa con lo Stato per esempio.<br />

Quindi, io sono persuaso che se una Chiesa Pentecostale qui in Italia è a conoscenza di cosa è la<br />

<strong>Massoneria</strong>, se non dice e fa niente per avvertire i propri membri da essa, e non la condanna<br />

pubblicamente vietando ai suoi membri di affiliarsi ad essa o non ordina a quei suoi membri<br />

massoni di rinnegare immediatamente la <strong>Massoneria</strong>, pena l'estromissione dalla Chiesa, ciò vuol<br />

dire che quella Chiesa tollera la <strong>Massoneria</strong> ed eventuali Massoni al suo interno, e quindi tollera<br />

l'idolatria perchè ripeto la <strong>Massoneria</strong> è idolatria e i Massoni sono idolatri in quanto servono un<br />

altro dio, che è il dio di questo presente secolo malvagio cioè Satana.<br />

L'apostolo Paolo afferma: " ..... quel che v’ho scritto è di non mischiarvi con alcuno che,<br />

chiamandosi fratello, sia un fornicatore, o un avaro, o un idolatra, o un oltraggiatore, o un<br />

ubriacone, o un rapace; con un tale non dovete neppur mangiare. Poiché, ho io forse da giudicar<br />

que’ di fuori? Non giudicate voi quelli di dentro? Que’ di fuori li giudica Iddio. Togliete il malvagio di<br />

mezzo a voi stessi" (1 Corinzi 5:11-12).<br />

Quindi quei conduttori che invece si mettono o incitano a mettersi con quelli che pur definendosi<br />

fratelli sono massoni, violano la Parola di Dio, e da essi bisogna guardarsi e ritirarsi perchè dice<br />

sempre Paolo: "Or io v’esorto, fratelli, tenete d’occhio quelli che fomentano le dissensioni e gli<br />

scandali contro l’insegnamento che avete ricevuto, e ritiratevi da loro. Poiché quei tali non servono<br />

332


al nostro Signor Gesù Cristo, ma al proprio ventre; e con dolce e lusinghiero parlare seducono il<br />

cuore de’ semplici" (Romani 16:17-18).<br />

333


Capitolo 12<br />

Influenze e somiglianze massoniche nelle Chiese<br />

Nello studiare approfonditamente la dottrina e la morale della <strong>Massoneria</strong> e confrontandole con la<br />

dottrina e la morale di molte Chiese Evangeliche, ho ravvisato delle concordanze o somiglianze<br />

nonchè delle evidenti influenze massoniche su queste Chiese. Ve ne voglio dunque parlare,<br />

affinchè comprendiate anche voi che esiste in mezzo a tante Chiese un'influenza massonica, e<br />

quindi diabolica, che non fa altro che recare dei gravissimi danni alla vita spirituale dei Cristiani.<br />

E difatti in una interessante indagine dei rapporti fra massoneria e religione, contenuta nel libro di<br />

John <strong>La</strong>wrence Freemasonry - A Way of Salvation?, l'autore, che è un ministro di culto anglicano,<br />

afferma: 'Le mie ricerche mi hanno messo in contatto con molti cristiani, ecclesiastici e laici, i quali<br />

affermavano di sentire che la Chiesa è così danneggiata dall'influsso massonico che lo Spirito di<br />

Dio viene soffocato, e proprio da uomini sinceri e di buona volontà' (John <strong>La</strong>wrence, Freemasonry<br />

- A Way of Salvation? [<strong>La</strong> <strong>Massoneria</strong> - Una Via di Salvezza?], Kingsway, Nottingham 1982, p. 23).<br />

Questo significa che in tutte quelle Chiese che sono sotto l'influsso massonico, lo Spirito Santo<br />

viene fortemente contristato e contrastato e quindi esse o dormono o sono morte.<br />

Non può essere altrimenti, visto che in seno alla Chiesa ci sono tanti massoni o uomini che pur<br />

non essendo iscritti a nessuna loggia massonica ragionano e parlano come i massoni (per questo<br />

vengono comunemente chiamati 'massoni senza grembiule') che con la loro astuzia sono riusciti a<br />

portare al suo interno il modo di ragionare e di operare caratteristico dei Massoni. Per cui si può<br />

dire che tante Chiese Evangeliche si sono da un lato massonizzate e dall'altro decristianizzate; per<br />

cui assomigliano più a delle logge massoniche che a delle Chiese di Cristo.<br />

<strong>La</strong> Bibbia viene messa sullo stesso livello di altri<br />

cosiddetti libri sacri<br />

<strong>La</strong> <strong>Massoneria</strong> fa usare la Bibbia solo nelle logge 'cristiane', perchè nelle logge mussulmane viene<br />

usato il Corano, perchè ambedue i libri sono considerati egualmente sacri.<br />

Ci sono sempre più Chiese che ormai pensano che il Corano sia un libro sacro come la Bibbia, e<br />

quindi hanno finito con il mettere la Bibbia sullo stesso livello del Corano. Non è forse vero infatti<br />

che è nato Faith Shared, un movimento che mira a 'fondere' Cristianesimo ed Islam ed aiuta ad<br />

organizzare funzioni religiose per così dire 'ibride', con la partecipazione di membri delle comunità<br />

islamiche locali e con tanto di letture suggerite dalla Bibbia e dal Corano?<br />

334


Costoro quindi hanno intrapreso un dialogo interreligioso con i Mussulmani, per camminare<br />

assieme a loro. Ovviamente le due parti in questo caso non devono ritenersi gli unici detentori<br />

della verità, e devono fare delle parziali concessioni reciproche, e questo per non offendersi l'un<br />

l'altro. Non è forse questo quello che fa la <strong>Massoneria</strong>, nell'accettare al suo interno uomini di ogni<br />

religione, vietando però ai Cristiani di parlare di Gesù come l'unica via che mena a Dio?<br />

Dunque, massima attenzione al dialogo interreligioso che tante Chiese hanno intrapreso con<br />

l'Islam e altre religioni, perchè dietro di esso si nasconde la <strong>Massoneria</strong>, che gradisce simili<br />

iniziative, tanto è vero che nel 1975 il Gran Maestro Pietro Maria Muscolo scrisse una lettera a<br />

Giovanni Paolo II in cui gli diceva tra le altre cose: «A Sua Santità il Papa Giovanni Paolo II. Città<br />

del Vaticano - Roma ». Il Concilio Vaticano si può considerare per la Chiesa di Roma come<br />

l’evento più significativo del secolo XX per le implicanze ideologiche che ha ribadito, ma anche e<br />

soprattutto per le prospettive che ha aperto alla cristianità e a quegli uomini sinceri ricercatori della<br />

verità in attesa di una risposta al travaglio delle loro menti. Il Concilio ha impresso alla Chiesa una<br />

nuova dinamica e tempestività che le condizioni della vita moderna richiedono, ma soprattutto ha<br />

segnato un’era nuova circa i rapporti con la non-cristianità, desiderosa di conoscere la verità e i<br />

valori universali cui l’uomo ha l’obbligo di rivolgersi per la sua condotta. Le indicazioni conciliari si<br />

sono dirette verso una ecumenicità, che vorrebbe essere totale, almeno nel desiderio e nella<br />

invocazione, in quanto il Concilio apre le porte, alza la voce ed attende ansioso. <strong>La</strong> Chiesa non ha<br />

tradito il messaggio sancito in sede conciliare nella persona dei Pontefici che si sono susseguiti e<br />

ciascuno ha ribadito, secondo le esigenze delle svolte storiche, i contenuti ideologici più eminenti.<br />

Paolo VI, per esempio, ha messo in opera il disegno di realizzare il dialogo, che era stato scelto<br />

dal Concilio come metodologia pastorale, con l'enciclica Ecclesian suam, nella quale delinea un<br />

panorama ordinato secondo tre grandi categorie che simbolizzano gli uomini ai quali portare il<br />

messaggio di salvezza. I famosi « cerchi concentrici » disposti attorno al mistero centrale della<br />

Chiesa. I più vicini sono i fratelli separati, i meno vicini i non cristiani, i più lontani, « i molti,<br />

moltissimi purtroppo, che non professano alcuna religione ». Già intrapreso da Papa Giovanni, il<br />

dialogo con i non cristiani venne da Paolo VI continuato ed intensificato ed un segno della<br />

continuità dell'interesse della Chiesa per esso per dare all'uomo la sua autenticità è dimostrato<br />

dalla recente enciclica Redemptor Hominis di Papa Giovanni Paolo Il, che nella sua visuale<br />

cristologica e redentiva non chiude le porte alle concezioni laiche allorché scrive: « E' nobile<br />

essere predisposti a comprendere ciascun uomo, ad analizzare ogni sistema, a dare ragione a ciò<br />

che è giusto [...] ». Il filo conduttore del dialogo con le grandi religioni non cristiane è costituito dai<br />

valori fondamentali dell'uomo nel suo cammino terreno. Un dialogo pieno di rispetto per un mondo<br />

numericamente più grande di quello cristiano, improntato alle esigenze della lealtà e dell'onestà;<br />

condotto nello spirito non soltanto di dare, ma di ricevere. Questa predisposizione, questi stati<br />

d'animo non lasciano insensibili i destinatari. Fra questi ci sentiamo annoverati noi, Fratelli Liberi<br />

Muratori, che concordiamo sulla piattaforma del dialogo che la Chiesa vuole aprire con tutti coloro<br />

che con spirito di abnegazione, con sincerità ricercano la verità per migliorarsi. come uomini e per<br />

migliorare il mondo che li circonda ('Lettera aperta del Gran Maestro Pietro Maria Muscolo a Papa<br />

Wojtyla (1975)', in Doxa, Rivista di studi massonici e di scienze umanistiche. Anno I°, pag. 7-9).<br />

D'altronde il sommo pontefice della <strong>Massoneria</strong> universale Albert Pike ha affermato che la<br />

missione che la <strong>Massoneria</strong> ha è quella di invitare 'tutti gli uomini di tutte le religioni a riunirsi, sotto<br />

le sue bandiere [n.d.e. Libertà, Uguaglianza e Fratellanza], nella guerra contro il male, l'ignoranza<br />

e l'ingiustizia' (Albert Pike, Morals and Dogma, Edizione Italiana, Vol. 2, pag. 289 - 18° Princip e<br />

Rosa-Croce).<br />

335


E' evidente dunque che un predicatore come Rick Warren, che promuove con l'Islam sia un<br />

dialogo che un progetto interreligioso per un mondo migliore, non può che far piacere alla<br />

<strong>Massoneria</strong>. E difatti sono persuaso che dietro questa iniziativa di Rick Warren ci siano Massoni e<br />

Illuminati, che lo appoggiano. D'altronde la Chiesa di cui è pastore Rick Warren fa parte della<br />

Southern Baptist Convention, cioè la Convenzione Battista del Sud, che come abbiamo visto è una<br />

denominazione battista ad altissima concentrazione massonica.<br />

Peraltro faccio notare, che 'The PEACE coalition', cioè '<strong>La</strong> coalizione della PACE', dove P.E.A.C.E<br />

sta per: Promuovere la riconciliazione; Equipaggiare i leaders servitori; Assistere i poveri; Curarsi<br />

degli ammalati; ed Educare la successiva generazione; che è una coalizione internazionale - il cui<br />

scopo è migliorare il mondo in cui viviamo - di cui fanno parte Chiese, uomini di affari, ministeri,<br />

università ed altre istituzioni, e gente di ogni religione (quindi anche massoni), è stata lanciata da<br />

Rick Warren il 24 Maggio 2008. Mentre la Tony Blair Faith Foundation, fondata dal suo amico Tony<br />

Blair (ex primo ministro britannico di cui da più parti viene detto che sia un massone di alto grado e<br />

uno degli Illuminati, e che si è convertito al Cattolicesimo nel 2007) che promuove il dialogo<br />

interreligioso con le maggiori religioni del mondo e nel cui International Religious Advisory Council<br />

(Consiglio Consultivo Religioso Internazionale) c'è anche proprio Rick Warren, è stata lanciata da<br />

Blair il 30 Maggio 2008. Una coincidenza significativa!<br />

Questo ribelle e seduttore di Rick Warren peraltro è riuscito a portare dalla sua parte persino le<br />

Assemblee di Dio USA, che si sono alleate con Rick Warren, infatti le Assemblee di Dio USA sono<br />

coinvolte nel ‘piano della pace’ di Rick Warren e quindi fanno parte della 'Coalizione della Pace'.<br />

<strong>La</strong> notizia è apparsa sulla nota rivista Time US il 27 Maggio 2008 all’interno dell’articolo dal titolo<br />

‘Rick Warren Goes Global’ scritto da David Van Biema. Ecco quello che viene detto: ‘Warren è<br />

particolarmente eccitato dai coinvolgimenti attivi di alcune delle persone più prominenti nella<br />

comunità Evangelica. ‘Un tipo diceva: ‘Io prenderò il Mozambico’, ed un altro: ‘Io prenderò la<br />

Nigeria’, ha detto felicemente, aggiungendo che si è già assicurato gli impegni personali da parte<br />

di influenti leaders nell’Esercito della Salvezza e nelle Assemblee di Dio (la più grande<br />

denominazione Pentecostale). Ha riferito: ‘Hanno detto che loro sono in ballo, e devono farsi<br />

seguire dai loro comitati’ (http://www.time.com/)<br />

L'Iddio di cui parla la Bibbia viene equiparato ad altri dii<br />

Questo è quello che viene fatto anche da certe Chiese Evangeliche. Per esempio nel novembre<br />

del 2007 fu rilasciato un documento dal titolo ‘A Christian Response to ‘A Common Word Between<br />

Us and You’ (Una Risposta Cristiana a ‘Una Parola Comune Tra Noi e Voi’).<br />

Questo documento fu appunto una risposta ad una lettera aperta dal titolo ‘A Common Word<br />

Between Us and You’, che il mese prima 138 tra studiosi, religiosi e intellettuali Mussulmani<br />

avevano mandato a Benedetto XVI (il capo della Chiesa Cattolica Romana), ai patriarchi della<br />

Chiesa ortodossa e ai capi di diverse denominazioni protestanti ed evangeliche, nella quale i<br />

Cristiani e i Mussulmani venivano invitati a trovare un terreno comune nell’operare assieme per la<br />

pace e l’armonia (su Wikipedia viene detto: ‘<strong>La</strong> missiva promuove la pace tra musulmani e cristiani<br />

e cerca un terreno comune di dialogo e comprensione basato sui due valori principali comuni alle<br />

due fedi: l’amore per l’unico Dio e l’amore per il prossimo’); lettera che però nasconde una<br />

macchinazione diabolica perché ciò che si propone la religione Mussulmana è che ogni persona si<br />

deve sottomettere ad Allah (che non è il Dio della Bibbia) per avere pace, e poi anche dove nella<br />

336


lettera si parla di amore di Dio e di amore per il proprio prossimo il significato che gli danno i<br />

Mussulmani a queste parole non è quello che gli dà la Bibbia.<br />

Ora, nel documento ‘Una Risposta Cristiana a ‘Una Parola Comune Tra Noi e Voi’ viene detto che i<br />

Mussulmani e i Cristiani adorano lo stesso Dio e che ‘il futuro del mondo dipende dalla pace tra i<br />

Mussulmani e i Cristiani’, e quindi viene dichiarato: ‘…. noi dobbiamo impegnarci in un dialogo<br />

interreligioso come coloro che cercano il bene l’un dell’altro, poiché l’unico Dio cerca<br />

incessantemente il nostro bene’.<br />

Questo documento è stato firmato da tanti prelati e religiosi cattolici romani, predicatori<br />

appartenenti a svariate denominazioni protestanti ed evangeliche, teologi, e professori.<br />

Tra i tantissimi firmatari di questo scandaloso documento (che potete trovare a questo indirizzo<br />

www.yale.edu/faith/acw/acw.htm), io vorrei segnalarvi questi:<br />

• Rick Warren, fondatore e pastore della Saddleback Church, <strong>La</strong>ke Forest, CA. Ecumenico,<br />

propagatore di insegnamenti falsi, alcuni suoi libri sono anche in lingua italiana.<br />

• Robert Schuller, fondatore della Crystal Cathedral (che è andata in bancarotta tempo fa), e noto<br />

predicatore della prosperità e dell’auto stima. Ecumenico e massone.<br />

• David Yonggi Cho, Fondatore e pastore della Yoido Full Gospel Church (Seul, Corea del Sud),<br />

che è la più grande Chiesa Pentecostale al mondo, appartenente alle Assemblee di Dio. Alcuni<br />

suoi libri sono stati tradotti anche in italiano. Predica la prosperità e la cosiddetta quarta<br />

dimensione.<br />

• Cecil M. Robeck, Jr., noto Professore di Storia della Chiesa e di Ecumenismo presso il Fuller<br />

Theological Seminary, ed esponente delle Assemblee di Dio USA. Noto ecumenico che da tanti<br />

anni fa ecumenismo con la Chiesa Cattolica Romana.<br />

Costoro però errano grandemente per mancanza di conoscenza in quanto con i Mussulmani non<br />

c’è nessuna comunione, ma proprio nessuna, perchè adorano un dio straniero e negano che Gesù<br />

Cristo è il Figlio di Dio, morto per i nostri peccati e risorto per la nostra giustificazione.<br />

Ma tutto ciò è gradito e approvato dalla <strong>Massoneria</strong> e sicuramente dietro questo documento c'è<br />

un'influenza della <strong>Massoneria</strong>, per la quale Dio può essere chiamato con qualsiasi nome.<br />

Viene negata la Trinità<br />

<strong>La</strong> <strong>Massoneria</strong>, come abbiamo visto prima, rigetta la dottrina della Trinità. E quindi è evidente che<br />

la <strong>Massoneria</strong> in una maniera o nell'altra esercita una influenza nefasta su quegli 'Evangelici' che<br />

decidono di aderirvi, e difatti questo è quello che ha fatto nel tempo. Prendo ad esempio per farvi<br />

capire ciò, il pastore metodista episcopale Alfredo Taglialatela (1872-1949), 'uno degli astri del<br />

firmamento masson-evangelico' (Giorgio Spini, Italia di Mussolini e protestanti, pag. 63), che fu<br />

direttore della rivista evangelica 'L'Evangelista' e tra i membri della Commissione per la Versione<br />

Riveduta della Bibbia (1915), che rigettò la dottrina della Trinità e difatti verso la fine della sua vita<br />

scrisse anche un'opera contro la Trinità che restò inedita, quando morì nel 1949 (Giorgio Spini, op.<br />

337


cit., pag. 154). Senza dubbio il diabolico pensiero massonico esercitò una influenza su di lui, non<br />

può essere altrimenti.<br />

Credo che l'esempio di questo pastore mostri molto bene come la <strong>Massoneria</strong> spinga un credente<br />

a rigettare la Trinità e a mettersi a fare all'interno delle Chiese una propaganda antitrinitariana.<br />

Qualcuno forse si domanderà se oggi in ambito del Protestantesimo storico esiste una opposizione<br />

alla Trinità. <strong>La</strong> risposta è 'sì', e non potrebbe essere altrimenti visto la massiccia presenza di<br />

massoni in seno alle Chiese Protestanti. Dai tanti protestanti massoni non si può infatti pretendere<br />

che non facciano niente per portare avanti l'ideologia massonica in mezzo alle Chiese Protestanti.<br />

Quello che voglio dire è che senza dubbio in mezzo ai Protestanti i massoni stanno operando per<br />

indurre in una maniera o nell'altra a negare la Trinità, per far negare la divinità di Gesù Cristo. Ed è<br />

un dato di fatto che in seno al Protestantesimo sono in aumento coloro che rifiutano di credere che<br />

Gesù è Dio.<br />

Quindi bisogna stare molto attenti, perchè l'influenza della <strong>Massoneria</strong> nelle Chiese si manifesta<br />

anche con una opposizione alla Trinità, che per i Massoni è uno di quegli assurdi dogmi della<br />

Cristianità che vogliono abbattere.<br />

Gesù Cristo viene considerato una delle vie che<br />

menano a Dio<br />

<strong>La</strong> <strong>Massoneria</strong> dichiara che ci sono molte vie per giungere a Dio, e quindi nega che l'unica via sia<br />

Gesù Cristo. E non è forse quello che ha fatto Billy Graham quando in una intervista rilasciata a<br />

Robert Schuller nel 1997, ha affermato: ‘Io penso che tutti coloro che amano Cristo o conoscono<br />

Cristo, a prescindere che essi siano consapevoli di ciò o non siano consapevoli, essi sono membri<br />

del corpo di Cristo … quando egli [Giacomo] disse che il piano di Dio per questa era è trarre un<br />

popolo per il suo nome. E questo è quello che Dio sta facendo oggi: Egli sta chiamando persone<br />

fuori dal mondo per il Suo nome, sia che essi vengono dal mondo mussulmano, o dal mondo<br />

Buddista, o dal mondo Cristiano, o dal mondo dei non credenti, essi sono membri del Corpo di<br />

Cristo, perchè essi sono stati chiamati da Dio. Essi possono anche non conoscere il nome di<br />

Gesù, ma essi sanno nel loro cuore che essi hanno bisogno di qualcosa che non hanno ed essi si<br />

volgono alla sola luce che hanno, e io credo che essi sono salvati e che essi saranno con noi in<br />

paradiso’? (www.cuttingedge.org/News/n1141.cfm). Quando dunque un predicatore parla come<br />

Billy Graham, non sta facendo altro che portare avanti - anche magari involontariamente (questo<br />

però non è il caso di Billy Graham che come abbiamo visto è un massone) - idee massoniche.<br />

Ma non ci sono solo famosi predicatori come Billy Graham a promuovere idee massoniche, ma<br />

anche intere denominazioni protestanti che ormai nella pratica non ci credono più che la salvezza<br />

è solo in Gesù Cristo, in quanto partecipano ad eventi interreligiosi di portata planetaria, come<br />

quello tenutosi ad Assisi nel 2002.<br />

Il 24 Gennaio 2002 infatti ad Assisi, per iniziativa di Giovanni Paolo II, si tenne la ‘Giornata di<br />

Preghiera per la Pace fra i Popoli nel mondo’, alla quale egli invitò i rappresentanti di tutte le<br />

religioni del mondo 'per pregare insieme Iddio affinché conceda a questo mondo quella pace che<br />

338


non ha mai avuta fin da quando il Serpente regalò la morte ad Adamo ed Eva e Caino uccise<br />

Abele'. E a quell'evento parteciparono anche rappresentanti di tante Chiese Evangeliche. Per i<br />

Pentecostali il rappresentante era Cecil M. Robeck, Jr. che è un ministro di culto molto famoso<br />

appartenente alle Assemblee di Dio USA, che è professore di storia della Chiesa ed insegna al<br />

famoso Fuller Theological Seminary di Pasadena (California).<br />

Ecco l’elenco dei partecipanti appartenenti alle Chiese Protestanti (aggiornato al 22.01.2002), così<br />

come lo troviamo sul sito dell’Associazione per la salvaguardia della Tradizione latino-gregoriana<br />

(www.unavox.it/Assisi2002.htm):<br />

Comunione Anglicana<br />

- S.E. Richard Garrard, Vescovo Assistente per la Diocesi d’Europa della Chiesa d’Inghilterra,<br />

Direttore del Centro Anglicano in Roma<br />

Federazione Luterana Mondiale<br />

- Rev. Dr. Ismael Noko, Segretario Generale della Federazione Luterana Mondiale - S.E. Munib A.<br />

Younan, Vescovo Luterano di Gerusalemme<br />

Alleanza Mondiale delle Chiese Riformate<br />

- Rev. Dr. Setri Nyomi, Segretario Generale dell’Alleanza Mondiale delle Chiese Riformate<br />

Chiesa Presbiteriana di Scozia<br />

- Rev.mo John D. Miller, Moderatore<br />

Consiglio Metodista Mondiale<br />

- Rev.mo Sunday Mbang, Presidente del Consiglio Metodista Mondiale - Rev. Dr. George<br />

Freeman, Segretario Generale del Consiglio Metodista Mondiale<br />

Christian Church (Disciples of Christ)<br />

- Rev. Alvin O. Jackson, Moderatore, Pastore della National City Christian Church a Washington -<br />

Dr. David M. Thompson, Moderatore del Disciples Ecumenical Consultative Council e primo Vice<br />

Presidente della World Convention of Churches of Christ<br />

Pentecostali<br />

- Rev. Dr. Cecil M. Robeck, Co-Presidente della Commissione internazionale di dialogo cattolicapentecostale<br />

Alleanza Battista Mondiale<br />

- Rev. Denton Lotz, Segretario Generale dell’Alleanza Battista Mondiale<br />

Federazione Battista Europea<br />

- Rev. Pastore Italo Benedetti, Unione Battista Italiana<br />

Conferenza Mennonita Mondiale<br />

339


- Dr. Mesach Krisetya, Presidente della Conferenza Mennonita Mondiale<br />

The Salvation Army (Esercito della Salvezza)<br />

- Capitano Pascal Lemasle, Quartiere Generale per l’Italia dell’Esercito della Salvezza - Capitano<br />

Frederick Wong, Quartiere Generale per l’Italia dell’Esercito della Salvezza<br />

Friends World Committee for Consultation (Quaccheri)<br />

- Ms. Hamsa Eichler, del Vienna Quaker Group<br />

Moravian Church (Chiesa Morava)<br />

- Rev. Angetile Yesaya Musomba, Direttore della Unity Board della Chiesa Morava – Unitas<br />

Fratrum<br />

World Council of Churches (Consiglio Ecumenico delle Chiese)<br />

- Rev. Konrad Raiser, Segretario Generale del Consiglio Ecumenico delle Chiese<br />

Vi voglio ora proporre le dichiarazioni di alcuni rappresentanti di Chiese Evangeliche che<br />

parteciparono a quell'incontro:<br />

Dr. Ishmael Noko (Federazione Luterana Mondiale): 'Questo è un giorno in cui ci rivolgiamo al<br />

Signore, nostra potente fonte di vita dai molti nomi, con la nostra supplica per il futuro del mondo.<br />

… Il dialogo interreligioso e le relazioni tra persone diverse di differenti fedi sono essi stessi<br />

espressione di genuina fede in Dio. Esse costruiscono ponti di mutua fiducia e rispetto, e<br />

abbattono muri di ostilità. Le relazioni interreligiose non possono essere isolate dalle loro<br />

implicazioni sociali e politiche. … Le Nazioni Unite, che a giusta ragione hanno ricevuto lo scorso<br />

anno il Premio Nobel per la Pace, devono continuare a svilupparsi ulteriormente … Devono<br />

contribuire nella sostanza a rettificare e a sanare ingiustizie del passato, come pure ad edificare<br />

visioni comuni per un futuro migliore. … Una responsabilità grave pesa al presente sui politici del<br />

mondo, come pure sulle comunità religiose, sulle istituzioni finanziarie, sulle comunità scientifiche<br />

ed educative, sulle istituzioni e le agenzie di informazione, e sul mondo dello spettacolo. … Nella<br />

congiuntura critica attuale, le Chiese della Federazione Luterana Mondiale cercheranno di<br />

adempiere al loro ruolo di partner per la fraternità umana e per la giustizia nelle differenti regioni,<br />

specialmente attraverso il dialogo e l'azione comune con gli aderenti ad altre fedi'.<br />

Dr. Setri Nyomi (Alleanza Mondiale delle Chiese Riformate): 'Il Buon Samaritano. E chi è il mio<br />

prossimo? È interessante rilevare che il nostro Signore Gesù Cristo ha raccontato questa storia in<br />

risposta ad una domanda sulle condizioni per la salvezza; tale vicenda è pervasa da toni di amore,<br />

di rispetto, di attenzione e di comunanza di condivisione verso quanti possono essere di cultura o<br />

religione totalmente differente, piuttosto che oltrepassarli, ignorarli o trattarli da nemici. …<br />

Occorrono più samaritani che, ispirati dalla fede, decidano che le differenze religiose non<br />

dovrebbero permettere di ignorare, o addirittura odiare, quanti sono diversi. Viviamo nelle stesse<br />

comunità sullo stesso pianeta. Quando ci impegniamo a costruire la pace dentro le nostre<br />

comunità, ciò non è sleale nei confronti delle nostre religioni o addirittura contrario ai nostri spiriti<br />

religiosi. Un tale impegno è parte della nostra vocazione'.<br />

Ora, in quell'occasione ognuno pregò il suo Dio a modo suo, 'senza rinnegare la propria religione,<br />

senza prevaricare, senza voler imporre, ma nel pieno rispetto della diversità confessionale'; e<br />

questo è esattamente quello che fanno i Massoni ogni qual volta si riuniscono in una Loggia 'per<br />

340


lavorare per il bene dell'umanità' in quanto ogni Massone è libero di professare la sua religione e di<br />

portare nella Loggia le sue proprie convinzioni religiose, purché non ne parli agli altri cercando di<br />

fare proseliti tra di essi. Per cui se un Cristiano entra nella <strong>Massoneria</strong>, deve impegnarsi a non<br />

considerare la sua fede come l'unica vera fede, e a non predicare il Vangelo ai Massoni che<br />

appartengono all'Islam, al Buddismo, all'Induismo, e così via, affinché essi si ravvedano e credano<br />

nel Signore Gesù Cristo per essere salvati.<br />

Quello che si è visto ad Assisi, e che si vede in tutti gli altri incontri di questo genere, non è altro<br />

quindi che l'applicazione dei principi della tolleranza massonica; tolleranza che però vi ricordo non<br />

viene più usata dalla <strong>Massoneria</strong> nei confronti del Cristiano nel momento in cui egli afferma che<br />

Gesù Cristo è il Figlio di Dio e che Lui è la Via, la Verità e la Vita e il solo Mediatore tra Dio e gli<br />

uomini e quindi coloro che non sono seguaci di Cristo sono nelle tenebre e sulla via della<br />

perdizione, perché in questo caso il Cristiano viene accusato di essere 'settario' e 'schiavo di<br />

ristrettezze mentali e di pregiudizi'.<br />

Dunque, fratelli, massima attenzione, perchè la <strong>Massoneria</strong> quando entra nella Chiesa non farà<br />

altro che perseguire i suoi scopi e ideali - tra cui c'è quello di unire le religioni e di relativizzare<br />

quindi il Cristianesimo - che come abbiamo visto sono in aperto contrasto con la Parola di Dio.<br />

Concludo riportandovi alcune parole dette da un massone che fanno riflettere molto ogni credente.<br />

Il massone che le ha dette è il barone Yves Marsaudon, 33º Grado della <strong>Massoneria</strong> di Rito<br />

Scozzese Antico e Accettato, membro del Supremo Consiglio di Francia della <strong>Massoneria</strong>, che nel<br />

suo libro, intitolato L'oecumenisme vu par un franc-maçon de Tradition («L'ecumenismo visto da<br />

un massone di tradizione»), e prefazionato da Charles Riandey, Sovrano Gran Commendatore di<br />

quel medesimo Supremo Consiglio, già nei primi mesi del 1964, e quindi tempo prima della<br />

conclusione del Concilio Vaticano II (con il quale la Chiesa Cattolica Romana si aprì<br />

all'ecumenismo e al dialogo interreligioso), scrisse: «Essi [cioè i cattolici] - spiegava il Marsaudon -<br />

non dovranno dimenticare che ogni strada [ossia ogni religione] conduce a Dio e mantenersi in<br />

questa coraggiosa nozione di libertà di pensiero, che - a tale proposito si può veramente parlare di<br />

rivoluzione partita dalle nostre logge massoniche - si è estesa magnificamente sotto il Duomo di<br />

San Pietro» (Cfr. Y. Marsaudon, L'oecuménisme vu par un franc-maçon de Tradition, éditions<br />

Vitiano, Parigi, 1° trimestre 1964, pag. 121). E al trove, dopo avere esaltato «la rivoluzione voluta<br />

da Giovanni XXIII, la libertà di coscienza», aggiunse: «Noi pensiamo che un massone degno di<br />

questo nome non possa che felicitarsi senza alcuna restrizione dei risultati irreversibili del<br />

Concilio» (cfr. Y. Marsaudon, op. cit., pag. 120).<br />

Perchè ho detto che le parole di questo massone fanno riflettere ogni credente? Perchè le sue<br />

parole fanno capire quanto piacere faccia alla <strong>Massoneria</strong> sentire dire a qualche predicatore o<br />

Chiesa Evangelica che per giungere a Dio esistono più vie, e non una sola cioè Gesù Cristo. In<br />

quanto la <strong>Massoneria</strong> non si propone altro che l'unione delle religioni, o meglio la fratellanza di tutti<br />

gli uomini, e la formazione di una religione mondiale in cui uno è libero di credere in quello che<br />

vuole. E i numerosi massoni presenti ad alti livelli sia nella Chiesa Cattolica Romana che nelle<br />

Chiese Protestanti, come anche nella religione mussulmana, buddista, induista e così via, si<br />

stanno impegnando strenuamente affinchè questo proposito massonico si adempia. E affinchè ciò<br />

avvenga i massoni che si trovano nelle Chiese Protestanti stanno spingendo affinchè queste<br />

Chiese disconoscano Gesù come l'unica via di salvezza, e dobbiamo riconoscere che in molti casi<br />

ci sono riusciti. I massoni ormai si sono impadroniti di tante Chiese e le gestiscono a loro<br />

piacimento, indirizzandole nella direzione che vogliono. D'altronde, circa un secolo fa un leader<br />

massonico affermò pubblicamente che 'l'obbiettivo non è più la distruzione della Chiesa ma<br />

piuttosto usarla infiltrandosi in essa'. E dobbiamo riconoscere che questo obbiettivo lo stanno<br />

341


aggiungendo, e questo perchè Dio ha messo in cuore loro di eseguire il Suo disegno che prevede<br />

l'apostasia e la manifestazione dell'anticristo prima del ritorno glorioso di Gesù Cristo, per cui<br />

l'opera diabolica dei massoni in seno alla Chiesa non è altro che qualcosa di necessario affinchè si<br />

adempia quello che Dio ha detto dover accadere. A Dio sia la gloria ora e in eterno. Amen.<br />

Si veda a proposito del fatto che 'Gesù Cristo viene considerato una delle vie che menano a Dio' la<br />

parte dedicata al Consiglio Mondiale delle Chiese nel capitolo 14.<br />

Viene predicata la salvezza per opere<br />

Quanto sto per dire adesso è strettamente collegato a quanto detto poco fa. Come abbiamo visto<br />

prima, la <strong>Massoneria</strong> proclama un altro vangelo, che si basa sulla giustizia dell'uomo anziché sulla<br />

giustizia di Dio che viene dalla fede in Cristo Gesù, e questo perchè siccome la <strong>Massoneria</strong> rigetta<br />

l'espiazione compiuta da Cristo di conseguenza deve rigettare che la vita eterna si ottiene solo<br />

credendo in Gesù. Le cose dunque sono inscindibili.<br />

In seno alle Chiese Evangeliche si fanno sempre più numerosi - a causa dell'opera diabolica dei<br />

massoni che vi sono presenti e che occupano spesso i pulpiti o posti molto importanti - coloro che<br />

predicano un vangelo diverso da quello che è presente nella Bibbia, che non è che un altro<br />

vangelo in quanto sostiene che alla fin fine non è indispensabile ravvedersi e credere in Gesù<br />

Cristo per entrare in paradiso, in quanto ci si può entrare anche facendo opere giuste e quindi ci<br />

saranno persone che pur non avendo sentito parlare di Cristo Gesù o pur non avendo creduto in<br />

Lui dopo averne sentito parlare andranno lo stesso in cielo perchè durante la loro vita si sono<br />

sforzati di fare il bene e di vivere una vita giusta: erano delle persone buone o religiose e quindi<br />

saranno in cielo. Quindi in cielo vanno anche coloro che non si sono ravveduti e non hanno<br />

creduto in Gesù Cristo, perchè alla fine Dio nella sua misericordia li accoglierà in gloria. Gli uomini<br />

dunque si possono salvare da loro stessi, senza Cristo! Basta considerare quello che viene<br />

insegnato e accettato da molti in seno al Consiglio Mondiale delle Chiese per rendersi conto di<br />

questo. E di conseguenza la predicazione che viene rivolta agli uomini non è quella che dovrebbe<br />

essere, perchè è priva dell'ordine di ravvedersi, come anche di quello di credere in Gesù Cristo, e<br />

dell'avvertimento che se non si ravvederanno e non crederanno nella morte espiatoria e nella<br />

resurrezione di Cristo se ne andranno nel fuoco del soggiorno dei morti in attesa del giudizio del<br />

gran giorno quando saranno giudicati e condannati al tormento eterno nello stagno ardente di<br />

fuoco e di zolfo. D'altronde, se basta essere delle 'brave persone' per andare in cielo, non c'è<br />

bisogno di dire loro tali cose. E così i locali di culto di queste Chiese sono pieni di persone che<br />

hanno solo l'apparenza di Cristiani, in quanto non lo sono mai diventati essendo ancora morti nei<br />

loro falli e nelle loro trasgressioni. E poi, in ragione di questa idea, questi pastori cercano di unire i<br />

Cristiani con i Mussulmani, i Buddisti, gli Induisti, e così via, attraverso delle opere buone per la<br />

causa della pace nel mondo. Sono i cosiddetti promotori del cosiddetto 'vangelo sociale' che<br />

unisce le religioni del mondo per la causa della pace, che ormai si sono insinuati dappertutto,<br />

anche nelle Chiese Pentecostali. Il loro motto è 'bisogna unirsi e non dividersi' e quindi non si<br />

possono offendere quelli che non sono Cristiani dicendo loro che sono perduti e che andranno<br />

all'inferno se non si ravvederanno e crederanno in Gesù.<br />

<strong>La</strong> Scrittura è estremamente chiara a tale riguardo. L'uomo è salvato per grazia mediante la fede<br />

in Cristo Gesù, secondo che è scritto: "Poiché gli è per grazia che voi siete stati salvati, mediante<br />

la fede; e ciò non vien da voi; è il dono di Dio" (Efesini 2:8), ed anche: "E in nessun altro è la<br />

342


salvezza; poiché non v’è sotto il cielo alcun altro nome che sia stato dato agli uomini, per il quale<br />

noi abbiamo ad esser salvati" (Atti 4:12). E quindi non c'è alcuna possibilità di salvezza per gli<br />

uomini fuori da Cristo. Non importa dunque quanto il peccatore si sforzerà di essere buono o<br />

quante opere giuste farà, egli quando morirà non potrà entrare nel regno dei cieli ma scenderà nel<br />

soggiorno dei morti, nei tormenti. <strong>La</strong> salvezza non è in virtù d'opere, affinché nessuno si glori<br />

(Efesini 2:9). E poi se la salvezza si potesse ottenere mediante opere buone, la grazia sarebbe<br />

annullata e Cristo sarebbe dunque morto inutilmente (Galati 2:21).<br />

E' indispensabile dunque predicare a tutti gli uomini, non importa che religione essi professano, il<br />

Vangelo di Dio che afferma "che Cristo è morto per i nostri peccati, secondo le Scritture; che fu<br />

seppellito; che risuscitò il terzo giorno, secondo le Scritture" (1 Corinzi 15:3-4) e che apparve a<br />

molti dopo la sua resurrezione, perchè questo messaggio è la potenza di Dio per la salvezza di<br />

ognuno che crede. Questo messaggio ovviamente divide e non unisce, ma questo è quello che ha<br />

sempre fatto sin dai giorni degli apostoli che lo annunciavano e che continuerà a fare, perchè Colui<br />

del quale il Vangelo annunzia la morte e la resurrezione non è venuto per unire gli uomini, ma per<br />

dividere gli uomini come lui stesso ebbe a dire un giorno (Matteo 10:34-36).<br />

Rigettate dunque il cosiddetto 'vangelo sociale' che non fa altro che portare i Cristiani a violare il<br />

comandamento di non mettersi con gli infedeli, e ad illudere i peccatori aiutandoli ad andare in<br />

perdizione. E guardatevi da quelli che lo promuovono: sono dei serpenti.<br />

Si cerca di conciliare la fede con la scienza moderna<br />

Uno degli obbiettivi della <strong>Massoneria</strong> è di unire o fondere fede e scienza moderna. Ascoltate cosa<br />

dichiarò Ernesto Nathan (1845-1921), Ebreo di origine inglese primo sindaco di Roma, che fu Gran<br />

Maestro del Grande Oriente d'Italia (lo fu dal 1896 al 1903 e dal 1917 al 1919), in un suo famoso<br />

discorso pronunciato a Torino nel 1898, intitolato al «Compito massonico»: 'E però siamo<br />

associazione educatrice. Perono le religioni, vive immortale la religione, quel sentimento che, nella<br />

lenta evoluzione delle razze, ispira gli uomini a muoversi innanzi e risalire le vette inesplorate della<br />

civiltà, alla ricerca delle leggi che li governa. Base e fondamento d'ogni fede, non isterilità,<br />

permane nel cuore umano la conoscenza, la sete dell'idea e, che, attraverso la scoperta della<br />

scienza e le manifestazioni della natura, lo martella e persegue. Là gli eroi nostri del risorgimento<br />

attinsero la forza per subire persecuzioni e martiri, e il martirio più d'ogni altro doloroso, l'opera<br />

persistente, sconosciuta, calunniata: là il gran coro greco del popolo ignoto trasse ispirazione e<br />

lena per morire, senza speranza di riconoscenza o di guiderdone, in cento attentati, in cento, in<br />

cento campi di battaglia; là pensatori e poeti trovarono le forti ispirazioni che scossero le coscienze<br />

e sollevarono le sante ire e i santi odii. Risvegliare nelle anime assopite quelle sante ispirazioni,<br />

informandole alle esigenze odierne di riscatto morale; temprare le coscienze col sentimento del<br />

dovere civile all'amore fraterno, alla fraterna difesa contro la ingiustizia; piantare profonde le radici<br />

della idealità che, fondendo la fede con la scienza, sollevi in alto l'essere, ecco l'apostolato<br />

educatore dell'Italia civile; e per essa, nel desiderio del bene che ci punge, dove altri non<br />

comprendano e si incarnino il compito sublime della <strong>Massoneria</strong> .... un'associazione universale,<br />

che non riconosce limiti al progresso, nè ceppi alla pacifica manifestazione del pensiero, mancipia<br />

di uomini e gruppi i quali asservono progresso e pensiero a parziali, immediati, determinati fini' (sul<br />

discorso pubblicato in «Garibaldi», numero unico edito dalla massoneria savonese, Savona, 4<br />

343


Luglio 1907, cfr. L. Fucini, <strong>La</strong> massoneria nel Ponente ligure, Edizioni Atene, Arma di Taggia<br />

2003).<br />

Dunque, l'obbiettivo della massoneria è unire fede e scienza, e la scienza deve servire come base<br />

per la formazione della nazione, e dunque in questo compito si devono impegnare tutti. Per i<br />

massoni questa è una missione, e - a prescindere il loro credo religioso - si impegnano fortemente<br />

con lo scopo di costruire la nazione dove risiedono ognuno attraverso le proprie qualità e attività. E<br />

naturalmente per fare ciò cercano di far accettare alle Chiese le moderne teorie scientifiche che<br />

vanno ad annullare la Parola di Dio. Ci sono riuscite prima con la Chiesa Cattolica Romana, e poi<br />

con tante Chiese Evangeliche. Una di queste teorie scientifiche è quella dell'evoluzione<br />

propugnata da Charles Darwin, nella quale la <strong>Massoneria</strong> ha pensato di trovare un 'potente alleato'<br />

per dissipare le tenebre più fitte propagate dalla Chiesa nel corso dei secoli e liberare dunque gli<br />

uomini dall'ignoranza nella quale erano caduti per colpa della Chiesa!! In altre parole, la<br />

<strong>Massoneria</strong> ha trovato nell'evoluzione un potente strumento per annullare il creazionismo, e far<br />

quindi accettare il racconto biblico della creazione come simbolico o allegorico!<br />

Ecco perchè la <strong>Massoneria</strong> - negando il creazionismo proclamato dalla Bibbia - ha accettato e<br />

promosso sin dall'inizio la teoria dell'evoluzione propugnata da Darwin. Ecco cosa dice lo storico<br />

della <strong>Massoneria</strong> Aldo A. Mola: 'Su un piano parallelo al culto della Tradizione, e con il riposto<br />

intento di sostituirvisi, cresceva l'opinione che la Parola Perduta, di cui i figli d'Hiram erano andati<br />

in cerca attraverso i secoli, fosse Evoluzione. Grimaldello onniesplicativo, la teoria generale<br />

dell'evoluzione apriva suggestivi spiragli cosmogonici attraverso i quali la multiforme varietà del<br />

mondo esperienziale veniva ricondotta a una 'unità' bene accetta ai teisti, che le attribuivano<br />

razionalità, finalità e persino provvidenzialità, non meno che ai più irriducibili agnostici e<br />

materialisti, che la identificavano con il 'caos-caso' primigenio o con la 'materia'. Nella cultura<br />

filosofica e scientifica italiana di metà Ottocento, 'senza intima vita e chiusa ad ogni soffio degli<br />

studi stranieri contemporanei' (G. Gentile), non era solo l'idealismo tedesco a ingenerare rumori e<br />

scotimenti. L'irruente positivismo evoluzionistico 'squassò e distrusse con violento urto e quasi con<br />

furia barbarica sorda ad ogni voce che parli di arte, di religione e di qualsiasi altro interesse<br />

esterno' la 'filosofia di cartapesta' sino ad allora dominata dal pio Terenzio Mamiani. Il quale - va<br />

notato bene - era molto innanzi tra i cultori dell'Arte Reale. Fulcro polemico dell'evoluzionismo, la<br />

trionfale rivendicazione della stretta parentela tra gli uomini e le scimmie sconvolgeva gli orizzonti<br />

etici, culturali e scentifici, ancora imperniati su un antropocentrismo (vale a dire un restaurato<br />

geocentrismo radicato nel preteso rapporto privilegiato tra l'Uomo e Dio, e quindi, tra la Terra e<br />

Dio) passato pressochè indenne attraverso l'affermazione della fisica classica e l'avvento di<br />

paleontologia, biologia e della meccanica celeste di Immanuel Kant e del napoleonico marchese<br />

Pierre Simon <strong>La</strong>place. In quel secolo di guerra e rivoluzioni l'antropocentrismo era anzi l'ultima<br />

trincea su sui allestiva le proprie difese la concezione reazionaria dei rapporti sociali e delle<br />

istituzioni politiche, pronta ad appropriarsi, a buon profitto, persino del luogo comune secondo cui<br />

'siamo tutti nella storia'. <strong>La</strong> vulgata dell'evoluzionismo divenne presto uno dei punti d'incontro di<br />

certi massoni che, anche senz'avere una precisa cognizione dei contenuti scientifici del<br />

darwinismo e delle sue possibili implicanze socio-politiche, dalle strenua lotta sostenuta dalla<br />

Chiesa di Roma contro la sua diffusione e per la sua stessa provenienza dalla terra di Desaguliers<br />

e Anderson deducevano ch'esso fosse comunque un buon compagno di strada, se non verso la<br />

Vera Luce almeno per dissipare le tenebre più fitte; e che dalla sua diffusione sarebbe scaturita la<br />

definitiva liberazione dai lacci dell'ignoranza e dall'occhiuta 'clerocrazia cattolica' ....' (Aldo A. Mola,<br />

Storia della <strong>Massoneria</strong> Italiana, pag. 103-104).<br />

344


In merito a Charles Darwin (1809-1882), così tanto amato dai Massoni (in Italia sono a lui intitolate<br />

diverse Logge), attualmente non ci sono documenti tali da poter affermare che fosse un massone,<br />

anche se molti lo danno per massone. Comunque Darwin non era affatto estraneo alla<br />

<strong>Massoneria</strong>, anzi, in quanto lo scrittore Albert Mackey dice nell'Enciclopedia della massoneria che<br />

fu massone suo nonno, Erasmus Darwin (1732-1802), che era stato iniziato in Scozia nella famosa<br />

'Time Immemorial Lodge of Cannongate Kilwinning, No. 2' (Albert Mackey, Encyclopedia of<br />

Freemasonry, vol . 3, pag. 1199). Fu massone anche uno dei suoi figli, Sir Francis Darwin, iniziato<br />

nella Tyrian Lodge, n. 253, a Derby, nel 1807 o 1808, e Reginald figlio di Francis (cugino di<br />

Charles Darwin), iniziato nella Tyrian Lodge nel 1840' (Ibid.,). Charles Darwin, non appare nei<br />

registri nella Loggia - dice Albert Mackey - ma è molto possibile che lui, come Francis, fosse un<br />

Massone' (Ibid.,). Ma c'è di più, la teoria dell'evoluzione - quantunque venga attribuita a Charles<br />

Darwin - in effetti era stata già enunciata da Erasmus Darwin, il nonno di Charles Darwin, che era<br />

un importante medico e scienziato del suo tempo e come abbiamo visto anche massone. Costui<br />

infatti nel 1794 aveva pubblicato l'opera Zoo-nomia o Le leggi della vita organica in cui aveva<br />

suggerito innanzi tutto l'origine spontanea per caso della vita e poi la graduale evoluzione delle<br />

semplici piante e animali originali in piante ed animali più complessi. Charles Darwin lesse l'opera<br />

di Erasmus e poi nel 1859, avendo elaborato la teoria di suo nonno, scrisse la sua infame opera<br />

L'origine delle specie che tanto danno ha fatto e continua a fare nel mondo e nella Chiesa.<br />

<strong>La</strong> teoria dell'evoluzione infatti è penetrata in molte Chiese Protestanti. Si chiama evoluzione<br />

teistica o creazione evolutiva od ancora Darwinismo cristiano, e partendo dal presupposto che<br />

esiste un'entità superiore ed onnipotente, generalmente identificata con Dio Creatore, sostiene che<br />

la vita ebbe origine per volontà divina e che Dio avrebbe quindi scelto e calibrato il meccanismo<br />

dell'evoluzione, per creare ogni tipo di essere vivente, dalle creature invisibili ad occhio nudo come<br />

microbi, sino alle piante ed ai mammiferi. Da qui il termine di 'creatio continua' data a questa teoria,<br />

perchè la creazione non sarebbe uscita dalle mani del Creatore interamente compiuta, ma in uno<br />

stato predisposto e avviato per la sua perfezione ultima. Quindi nel caso dell'uomo, Dio non lo creò<br />

come lo vediamo e conosciamo adesso, ma come un bruto come un essere inferiore e con il<br />

tempo fece sì che diventasse o diventò poi quello che è adesso. Praticamente è la stessa teoria<br />

evolutiva accettata e insegnata dalla Chiesa Cattolica Romana.<br />

In ambito Protestante è stata accettata nel corso del tempo da molte Chiese, e sta via via<br />

diffondendosi sempre di più. D'altronde il Protestantesimo storico è pieno di massoni anche ad alti<br />

livelli, quindi non ci si deve meravigliare di ciò. <strong>La</strong> Chiesa Anglicana e quella Metodista per<br />

esempio accettano ufficialmente questa teoria evolutiva sull'uomo. Ma ci sono altre denominazioni<br />

in cui sta conquistando molto terreno. All'Evolution Weekend - un importante evento annuale a cui<br />

partecipano tanti pastori che ha tra i suoi obbiettivi quello di mostrare alle religioni che non c'è<br />

nessuna contraddizione o incompatibilità tra la religione e l'evoluzione - tenutosi dal 10 al 12<br />

Febbraio 2012, hanno partecipato 567 Congregazioni da 50 Stati Americani e da Washington D.C.,<br />

e rappresentanti 10 nazioni. <strong>La</strong> lista di tutti i partecipanti è consultabile on line sul sito di questo<br />

evento, ma qui vi posso dire che c'erano Cattolici Romani, Anglicani, Episcopaliani, Presbiteriani,<br />

Congregazionalisti, Battisti, Riformati, Luterani, Metodisti, Universalisti Unitariani (queste Chiese<br />

Unitariane non vanno confuse con le Chiese Pentecostali Unitariane), e Quaccheri<br />

(http://www.theclergyletterproject.org/). Negli anni precedenti però fino al 2007 hanno partecipato<br />

più congregazioni: il massimo fu raggiunto nel 2009 (quando ricadeva il bicentenario della nascita<br />

di Charles Darwin) con la partecipazione di 1049 Congregazioni. Questa ampia partecipazione<br />

mostra quanto la diabolica teoria dell'evoluzione si è fatta strada in ambito Protestante.<br />

345


Il predicatore Billy Graham si è aperto a questa teoria evoluzionista sull'origine dell'uomo, infatti ha<br />

affermato: 'Penso che non ci sia affatto alcun conflitto tra la scienza oggi e le Scritture. Penso che<br />

abbiamo interpretato male le Scritture molte volte ed abbiamo cercato di far dire alle Scritture cose<br />

che esse non intendevano dire, penso che abbiamo fatto un errore nel pensare che la Bibbia sia<br />

un libro scientifico. <strong>La</strong> Bibbia non è un libro di scienza. <strong>La</strong> Bibbia è un libro di Redenzione, e<br />

naturalmente io accetto la storia della Creazione. Io credo che Dio creò l'universo. Io credo che Dio<br />

creò l'uomo, e sia che esso venne tramite un processo evolutivo e ad un certo punto Egli prese<br />

questa persona o questo essere e lo fece un'anima vivente o non venne in questa maniera, ciò<br />

non cambia il fatto che Dio creò l'uomo' (Billy Graham: Personal Thoughts of a Public Man, 1997,<br />

pag 72-74). D'altronde lui è un massone, e da vero massone deve cercare di fondere fede e<br />

scienza.<br />

In Italia la teoria dell'evoluzione è presente nella Chiesa Valdese, dove ci sono quelli che<br />

sostengono che l'uomo discende dalla scimmia, esattamente come faceva Giovanni Luzzi (1856-<br />

1948), già professore alla Facoltà Teologica valdese di Roma, che ebbe a dichiarare: '...il primo<br />

uomo, nel racconto genesiaco, sarebbe presentato come un essere fin da principio<br />

intellettualmente evoluto in modo completo; come un essere fin da principio nel pieno, perfetto,<br />

armonico sviluppo di tutte le sue facoltà (....) Come dissi già nel quarto capitolo, le ultime<br />

conclusioni dell’archeologia, della geologia, della biologia e delle altre scienze affini ritengono<br />

come fatto probabilissimo che l’uomo, invece di aver cominciato la sua esistenza in mezzo ad un<br />

tranquillo, felice paradiso terrestre, sia uscito lentamente, a poco a poco, dalla condizione<br />

selvaggia nella quale primordialmente si trovava ; condizione che, almeno esternamente, non<br />

avrebbe differito molto da quella dei bruti. ‘E perché no ...?’ io chiedevo a quel punto del capitolo<br />

quarto. Ora qui aggiungo. Non è forse più in armonia con quanto sappiamo del governo<br />

provvidenziale di Dio nella natura e nella storia l’ammettere, non che l’uomo fosse fin da principio<br />

intellettualmente evoluto in modo completo e nel pieno, armonico sviluppo di tutte le sue facoltà,<br />

ma un essere perfettibile, chiamato, come tutto nell’immenso dominio della creazione, a passare<br />

gradualmente da forme più rudi a forme meno rudi, da forme meno perfette a forme più perfette’.<br />

(Giovanni Luzzi, <strong>La</strong> religione cristiana secondo la sua fonte originaria, Roma 1939, pag. 181-182).<br />

D'altronde Luzzi faceva parte di quella nuova élite protestante di cui facevano parte anche diversi<br />

massoni, che voleva affrancarsi da tante assurdità che la Chiesa aveva proclamato fino a quel<br />

momento, quindi non ci si meraviglia più di tanto di questa sua eresia. A conferma della presenza<br />

odierna di questa eresia nella Chiesa Valdese, ecco quello che troviamo scritto sul sito della<br />

Chiesa Valdese in un articolo dal titolo 'Creazione ed Evoluzione' di Giovanna Pons: 'Lo scrittore<br />

della Genesi, malgrado non avesse conoscenze scientifiche moderne, intuì quanto tempo doveva<br />

essere passato prima che nell’universo potesse nascere la vita. Oggi sappiamo che i giorni della<br />

Bibbia corrispondono a miliardi di anni e che la vita è il risultato di una serie di cambiamenti, alcuni<br />

graduali e altri sporadici, responsabili delle forme e delle funzioni presenti in oggetti, organismi e<br />

sistemi naturali e artificiali. È questa l’idea generale dell’evoluzione biologica, a cui l’uomo ha<br />

sovrapposto l’evoluzione culturale' (tratto da Riforma del 25 novembre 2005 -<br />

http://www.chiesavaldese.org/).<br />

Per conoscere altre due teorie scientifiche di origine massonica che tante Chiese Evangeliche<br />

hanno accettato e che vanno anch'esse ad annullare la Parola di Dio, leggi il capitolo 'L'ombra<br />

della massoneria sulle Assemblee di Dio in Italia'.<br />

346


Viene propagato il pensiero positivo<br />

Oggi molte Chiese Evangeliche - tra cui molte Chiese Pentecostali, come la Parola della Grazia, le<br />

Chiese Elim e molte altre - hanno accettato la dottrina del 'pensare positivo', che nella pratica<br />

afferma che tu devi pensare e parlare positivo se vuoi avere una buona salute, ricchezze e<br />

successo nella vita. Quindi un credente - dicono questi del Pensiero Positivo - deve sviluppare un<br />

insieme di affermazioni e visualizzazioni positive che lo terranno motivato e focalizzato sulla<br />

realizzazione dei suoi 'sogni' e obbiettivi. Nella sostanza il messaggio di costoro è 'Tu puoi se vuoi',<br />

'volere è potere', e quindi essi esortano i credenti ad avere fiducia in sè stessi e nelle proprie<br />

abilità. Per costoro se tu pensi positivo e accompagni i pensieri positivi con un parlare positivo, le<br />

circostanze attorno a te cambieranno in tuo favore, e ti renderanno pieno di successo e felice.<br />

Ecco dunque la soluzione ad ogni problema dell'uomo! Ora, questo insegnamento è falso alla luce<br />

della Parola di Dio in quanto induce il Cristiano ad avere fiducia in sè stesso, cosa questa<br />

condannata dalla Scrittura secondo che è scritto: "Chi confida nel proprio cuore è uno stolto"<br />

(Proverbi 28:26) ed anche: "Non t’appoggiare sul tuo discernimento" (Proverbi 3:5), ed infatti ha<br />

prodotto dei danni enormi nella Chiesa di Dio facendo sviare tanti dalla fede.<br />

E chi è stato il padre di questo cosiddetto pensiero positivo? Un massone del 33° grado del Rito<br />

Scozzese Antico ed Accettato, che si chiamava Norman Vincent Peale (1898-1993), pastore di<br />

una Chiesa Evangelica Riformata di New York City, il quale proclamava al mondo: 'CREDETE IN<br />

VOI STESSI ! Abbiate fede nelle vostre abilità! Senza una umile ma ragionevole fiducia nei vostri<br />

propri poteri voi non potete avere successo o essere felici' (Norman Vincent Peale, The Power of<br />

Positive Thinking, Simon & Schuster, First Fireside Edition, 2003, pag. 1 - 'BELIEVE IN<br />

YOURSELF ! Have faith in your abilities! Without a humble but reasonable confidence in your own<br />

powers you cannot be successful or happy.'). Il suo libro di maggior successo si intitola 'The Power<br />

Of Positive Thinking' ossia 'Il Potere Del Pensiero Positivo' ed ha venduto fino ad ora oltre 20<br />

milioni di copie in 41 lingue. <strong>La</strong> ragione per cui Norman Vincent Peale esortava l'uomo ad avere<br />

fiducia nel suo proprio pensiero, è che nella <strong>Massoneria</strong> esiste il principio del pensare positivo per<br />

creare o cambiare le situazioni, infatti Albert Pike ebbe a dire: 'Penso! Ma che cosa è il pensiero?<br />

Non è materia nè spirito. Non è una cosa, ma un potere, una forza. [...] E' una energia che agisce<br />

sugli uomini, li riempie di entusiasmo, ispira loro il sentimento del patriottismo, governa la loro<br />

condotta, controlla i loro destini, dispone della vita e della morte. [...] Il pensiero umano è, quindi,<br />

una vera esistenza, una forza, una energia, capace di agire sulla materia e di controllarla come la<br />

mente' (Albert Pike, Morals and Dogma, Edizione Italiana, Vol. 3, pag. 164,165 - 26° Il Principe<br />

della Carità). Per le prove che dimostrano che Norman Vincent Peale era un massone, leggi il<br />

paragrafo 'Norman Vincent Peale' nel capitolo 11.<br />

Non vi fa riflettere questo? A me fa riflettere molto fratelli, perchè quello che faceva Norman Peale<br />

non era altro che quello che deve fare ogni massone, infatti Albert Pike ha scritto nel suo Morals<br />

and Dogma: '<strong>La</strong> <strong>Massoneria</strong> ed il Massone debbono sempre lavorare per diffondere fede<br />

nell'uomo, ....' (Albert Pike, Morals and Dogma, Edizione Italiana, Vol. 1, pag. 136). Quindi ancora<br />

una volta, dobbiamo constatare che la <strong>Massoneria</strong> è riuscita a penetrare in tante Chiese di<br />

soppiatto, senza farsi notare, senza squilli di tromba. E ovviamente dobbiamo anche constatare<br />

che il suo fine rimane sempre lo stesso: distruggere la Chiesa con le sue eresie!<br />

347


Viene propagato l'amore per il denaro, il potere e il<br />

lusso tramite il messaggio della prosperità<br />

Il cosiddetto messaggio della prosperità, chiamato anche il Vangelo della prosperità economica e<br />

finanziaria (che sostiene che Dio vuole che noi siamo ricchi), è senza dubbio una delle false<br />

dottrine più diffuse in ambito evangelico, soprattutto pentecostale (dove viene predicato ormai da<br />

tantissimi pastori e predicatori in tutto il mondo), che ha prodotto enormi danni facendo sviare tante<br />

anime instillando in loro l'amore per il danaro e la superbia della vita.<br />

Chi è il padre di questo messaggio distruttivo? Il famoso predicatore metodista Oral Roberts<br />

(amico di Billy Graham, nonchè massone ed ecumenico come quest'ultimo), che lo fece conoscere<br />

nel 1970 con il suo libro The Miracle of Seed-Faith. Roberts, quantunque da giovane era entrato<br />

nel Movimento Pentecostale, era un membro ufficiale della Chiesa Metodista a cui aderì nel 1968.<br />

<strong>La</strong> ragione di questa adesione - come lui stesso ebbe a dichiarare in una intervista - fu che lui non<br />

si era mai trovato pienamente a suo agio fuori dalla Chiesa Metodista. D'altronde la Chiesa<br />

Metodista in America è una di quelle Chiese con un'alta percentuale di massoni, e quindi non<br />

sorprende più di tanto sentire parlare Oral Roberts in questi termini. Lì infatti certamente era a suo<br />

agio tra i tanti suoi fratelli massoni metodisti!<br />

Su Oral Roberts (1918-2009) vale peraltro ricordare che faceva una vita molto lussuosa, ed<br />

estorceva molto denaro ai suoi seguaci facendo ricorso ad astuzie di ogni genere, come per<br />

esempio quando nel gennaio del 1987 annunziò che Dio gli aveva detto che doveva raccogliere 8<br />

milioni di dollari entro il primo Marzo di quell’anno, altrimenti lo avrebbe fatto morire. Il denaro<br />

doveva servire per delle spese che la sua associazione doveva affrontare nel campo medico. Egli<br />

disse che 3,5 milioni erano stati già raccolti, ma ne mancavano 4,5. Superfluo dire che tutti i soldi<br />

arrivarono entro la fatidica data (anzi ne arrivarono di più). Inoltre, nel 1983 Roberts annunciò che<br />

Gesù gli era apparso e gli aveva dato l'incarico di trovare la cura per il cancro (Time, 4 Luglio<br />

1983): cura che doveva essere cercata presso la Scuola di Medicina (associata alla Oral Roberts<br />

University da lui fondata nel 1963) che lui aveva fondato nel 1978 (notate la fusione di fede e<br />

scienza moderna, che come abbiamo visto caratterizza il pensiero massonico), e che non trovò,<br />

anche perchè nel 1989 dovette chiuderla per gravi problemi finanziari e quindi la visione che lui<br />

348


aveva detto di aver avuto nel 1977 in cui Dio gli aveva detto che il Medical Center della sua City of<br />

Faith sarebbe stato un successo si rivelò un'impostura! E poi, Oral Roberts si schierò a favore<br />

della cosiddetta Benedizione di Toronto e appoggiò quell'altro impostore di nome Rodney Howard<br />

Browne che si è dichiarato 'il barista dello Spirito Santo'!<br />

Ora, Oral Roberts, in base a quanto dice Vinson Synan il famoso storico del Movimento<br />

Pentecostale (http://www.believersstandunited.com/word_of_faith_movement.html), per formulare<br />

il suo vangelo della prosperità economica attinse da un libro molto famoso nel dopoguerra - uno<br />

dei libri più venduti di tutti i tempi - dal titolo Think and Grow Rich, tradotto in italiano 'Pensa e<br />

arricchisci te stesso', scritto nel 1937 da Napoleon Hill (1883-1970), che era uno scrittore e<br />

saggista statunitense. Il motto di questo Hill era: 'Ciò che la mente può concepire e credere, può<br />

realizzarlo' e chiamò i suoi insegnamenti '<strong>La</strong> filosofia del Successo'. In altre parole, per Napoleon<br />

Hill il pensiero positivo e il potere della mente controllano la realtà e la indirizzano dove uno vuole,<br />

quindi verso il successo!<br />

Alle idee di Napoleon Hill poi, Oral Roberts ci aggiunse qualche passo della Bibbia che a suo<br />

parere suffragavano le idee di Hill, ed ecco il messaggio velenoso che adottato poi da predicatori<br />

come Kenneth Hagin e Kenneth Copeland, ammiratori di Oral Roberts, si è diffuso in tutta<br />

l'America prima, e poi in tutto il mondo, compresa l'Italia.<br />

E cosa emerge studiando la vita di Napoleon Hill? Che era un massone. Lo ammette lui stesso nel<br />

suo libro The <strong>La</strong>w of Success, dove parla di una spilla massonica che lui portava sul vestito<br />

(Napoleon Hill, The <strong>La</strong>w of Success in Sixteen Lessons (<strong>La</strong> legge del Successo in Sedici Lezioni),<br />

The Ralston University Press, Meriden, Conn., 1928, Lezione XV, Tolleranza, pag. 7). Ecco<br />

dunque chi ha portato questo messaggio distruttivo in mezzo a noi Pentecostali: un massone<br />

(Roberts) influenzato da un altro massone (Hill) che peraltro afferma di essere stato influenzato da<br />

Andrew Carnegie (1835-1919), che era un imprenditore britannico naturalizzato statunitense il<br />

quale nel 1889 aveva scritto The Gospel of Wealth (Il Vangelo della Ricchezza) e che era anche lui<br />

un massone (cfr. http://heritagelodge730.ca/1GuyanaFreemasonry.htm) e fu tra gli sviluppatori<br />

dell'idea del nuovo ordine mondiale. E Hill non fu influenzato solo da Andrew Carnegie ma anche<br />

da Charles Francis Haanel (1866-1949) un noto uomo d'affari, massone del 32° grado, autore del<br />

famoso libro The Master Key System (in cui parla del potere creativo del pensiero e del profondo<br />

349


collegamento che esisterebbe tra il proprio mondo interno o la mente e la Mente Universale,<br />

comprendendo il quale gli uomini possono effettivamente raggiungere i loro obbiettivi, diventare<br />

ricchi e rimanere in controllo delle loro vite!), da lui pubblicato nel 1912, infatti nel 1919 Napoleon<br />

Hill scrisse a Haanel ringraziandolo per The Master Key System e dicendogli che il suo successo<br />

era largamente dovuto ai principi da lui esposti in The Master Key System<br />

(http://haanel.com/history-influence.html). Tutto questo conferma quello che ha detto un ex<br />

massone sulla <strong>Massoneria</strong>, e cioè che essa insegna agli uomini 'ad adorare il denaro e il potere'<br />

altro che rendere migliori gli uomini! Giudicate voi.<br />

E non solo, il massone Napoleon Hill era in contatto con spiriti maligni, che lui chiama 'Consiglieri<br />

Invisibili' che gli trasmisero questo messaggio. Ascoltate cosa dice nel suo libro Think and Grow<br />

Rich: '... durante i miei incontri con gli 'Invisibili Consiglieri' io trovo la mia mente molto ricettiva di<br />

idee, pensieri e conoscenza che mi raggiungono attraverso il sesto senso. Posso dire<br />

sinceramente che devo dare interamente ai miei 'Invisibili Consiglieri' il pieno merito di queste idee,<br />

fatti, e di questa conoscenza, dato che ho ricevuto tramite 'ispirazione'. In un sacco di occasioni,<br />

quando ho affrontato delle emergenze, alcune delle quali così gravi che la mia vita era in pericolo,<br />

sono stato guidato miracolosamente fuori da queste difficoltà attraverso l'influenza dei miei<br />

'Invisibili Consiglieri'. Il mio obbiettivo originale nel condurre riunioni di Consiglio con esseri<br />

immaginari, era esclusivamente quello di impressionare la mia mente subconscia, attraverso il<br />

principio dell'autosuggestione, con certe caratteristiche che io desideravo acquisire' (Napoleon Hill,<br />

Think and Grow Rich, pag. 199-200). E oltre che con questi 'Invisibili Consiglieri', Napoleon Hill era<br />

in contatto con dei suoi 'amici invisibili' che appartenevano alla Grande Scuola dei Maestri che<br />

risiede sui monti dell'Himalaya, che anche questi lo guidavano a scrivere quello che essi volevano.<br />

Ascoltate infatti cosa afferma nel suo libro Grow Rich with Peace of Mind che fu pubblicato nel<br />

1967: 'Talvolta ho avuto la prova che degli amici invisibili mi ronzano attorno, inconoscibili ai sensi<br />

ordinari. Nei miei studi scoprii che c'è un gruppo di esseri strani che mantengono una scuola di<br />

sapienza che deve avere diecimila anni, ma io non li collegavo con me stesso. Ora ho scoperto<br />

che esiste un collegamento. Io non sono uno di essi! - ma sono stato osservato da loro. Ecco<br />

come l'ho scoperto. [....] Una voce parlò. Non vidi nessuno. Non posso dirvi da dove proveniva la<br />

voce. Prima essa disse una parola segreta conosciuta a pochi uomini, che concentrò la mia<br />

attenzione. 'Sono venuto', disse la voce, 'per darti un'altra sezione da includere nel tuo libro. Nello<br />

scrivere questa sezione tu potrai indurre alcuni lettori a rifiutarsi di crederti, eppure tu scriverai<br />

onestamente e molti crederanno e ne beneficeranno. Al mondo sono state date molte filosofie<br />

tramite cui gli uomini vengono preparati per la morte, ma tu sei stato scelto per dare all'umanità<br />

una filosofia tramite cui gli uomini vengono preparati per vivere felicemente'. Sussurrai 'Chi sei?'.<br />

Con una voce abbassata, che assomigliava a scampanii di grande musica, l'invisibile oratore<br />

replicò: 'Io provengo dalla Grande Scuola dei Maestri. Io sono uno del Consiglio dei Trenta-Tre che<br />

servono la Grande Scuola e i suoi iniziati sul piano fisico'. <strong>La</strong> Grande Scuola dei Maestri! Quella è<br />

la scuola di sapienza che persiste segretamente nell'Himalaya da diecimila anni. Qualche volta<br />

conosciuta come la Fratellanza Venerabile dell'India Antica, essa è la grande miniera centrale<br />

della conoscenza religiosa, filosofica, morale, fisica, spirituale e psichica. Pazientemente questa<br />

scuola si sforza di innalzare l'umanità dall'infanzia spirituale e dalle tenebre alla maturità dell'anima<br />

e alla illuminazione finale' (Napoleon Hill, Grow Rich with Peace of Mind, pag. 169, 170).<br />

Dunque, ritroviamo anche qui degli spiriti maligni come quelli di cui parla il massone Foster Bailey<br />

quando dice che i massoni in tutti questi anni sono stati guidati dagli spiriti della Grande Loggia in<br />

Alto, che fanno parte di una ''Società vivente di Menti Illuminate, i Conoscitori del Piano di Dio'<br />

(Foster Bailey, The Spirit of Masonry [Lo Spirito della <strong>Massoneria</strong>], Hampstead London, Lucis<br />

Trust, 1972, pag. 119).<br />

350


Peraltro, voglio che sappiate che la <strong>Massoneria</strong> incoraggia i massoni a voler diventare ricchi<br />

adducendo la stessa motivazione che adducono astutamente i predicatori della prosperità, e cioè<br />

che è legittimo avere questo desiderio se poi con le ricchezze si aiuta il prossimo! Ascoltate cosa<br />

ebbe a dire il massone Albert Pike: 'Vi sono tuttavia ragioni per cui un Massone può seriamente e<br />

legalmente aspirare a possedere una fortuna. Se può riempire un bel palazzo, esso stesso<br />

un'opera d'arte, con la produzione di alti geni; se può essere l'amico e il soccorritore del<br />

bisognoso; se può cercarla quando malferma salute o avversa fortuna premono duramente, per<br />

sollevare o fermare le ore amare che lo stanno portando alla pazzia o alla tomba; se può<br />

intromettersi tra l'oppressore e la sua preda; se può chiedere al carceriere di rilasciare la sua<br />

vittima; se può creare grandi istituzioni di insegnamento o accademie d'arte; se può aprire fontane<br />

di sapere per il popolo, e convogliare le loro correnti nei debiti canali; se può far di più che elargire<br />

elemosine per il povero, anche pensare a lui e fare progetti per la sua elevazione morale ed etica,<br />

invece di aprire sempre gli antichi serbatoi e le risorse per la sua imprevidenza; se ha cuore e<br />

anima sufficienti per fare tutto questo o parte di questo, se la ricchezza fosse per lui il fulcro dello<br />

sforzo, facilitandolo e dando successo al tentativo, allora egli potrebbe legalmente ed anche<br />

fortemente desiderarla. Ma se è per non far nulla per quel povero, ma solo per il proprio comodo e<br />

indulgenza e per far cadere i propri figli nella stessa cattiva scuola, allora non ci sono ragioni per<br />

cui dovrebbe desiderarla' (Albert Pike, Morals and Dogma, Edizione Italiana, Vol. 3, pag. 54-55 -<br />

22° Cavaliere dell'Ascia Reale). Avete notato con q uale astuzia il Serpente Antico si espresse<br />

tramite questo massone? Praticamente Pike ha detto che è legittimo voler diventare ricchi, se poi<br />

con le proprie ricchezze si aiutano gli altri tra cui i poveri, il che è una menzogna, perchè la Sacra<br />

Scrittura afferma che un Cristiano non deve voler diventare ricco, perchè "quelli che vogliono<br />

arricchire cadono in tentazione, in laccio, e in molte insensate e funeste concupiscenze, che<br />

affondano gli uomini nella distruzione e nella perdizione. Poiché l’amor del danaro è radice d’ogni<br />

sorta di mali; e alcuni che vi si sono dati, si sono sviati dalla fede e si son trafitti di molti dolori" (1<br />

Timoteo 6:9-10). Quindi non importa per quale ragione un Cristiano dice di voler diventare ricco,<br />

quand'anche dicesse che vuole diventare ricco per aiutare gli altri, egli si svierà dalla fede e<br />

l'amore per il denaro lo sprofonderà nella distruzione e nella perdizione. Albert Pike, quindi, con le<br />

suddette sue parole ha confermato per l'ennesima volta di essere un ministro di Satana travestito<br />

da ministro di giustizia, perchè con le sue parole non faceva altro che affondare gli uomini nella<br />

distruzione e nella perdizione. Giudicate voi da persone intelligenti.<br />

E' chiaro dunque che l'origine del messaggio della prosperità è occulta e demoniaca, e questo in<br />

tutti questi anni lo abbiamo potuto constatare dai cattivi frutti che ha portato, infatti tutti coloro che<br />

lo hanno accettato si sono messi ad amare il mondo e le sue concupiscenze, mettendosi a vivere<br />

una vita lussuosa e a darsi ai piaceri della vita (magari dando ai poveri 'qualche centesimo' delle<br />

loro ricchezze e con gran suon di tromba solo per ingannare le persone facendogli credere che<br />

loro si prendono cura dei poveri, quando in realtà essi servono il loro proprio ventre), e per<br />

giustificare ciò - cioè per giustificare il loro scandaloso e vergognoso modo di vivere - hanno fatto<br />

dire alla Bibbia ogni sorta di menzogne. Considerate che sono arrivati a dire che Gesù sulla terra<br />

non era povero ma ricco. Se dunque si sono messi a dire delle menzogne sul nostro Signore Gesù<br />

Cristo, è evidente che il loro messaggio non può essere da Dio. Guai a loro! Peraltro, va detto che<br />

tanti predicatori della prosperità, per incitare i credenti a dare molto denaro al loro 'ministerio', dato<br />

che insegnano l'obbligatorietà della decima sotto la grazia, arrivano a prendere le seguenti parole<br />

di uno degli Illuminati più conosciuti che porta il nome di John Davison Rockefeller (1839-1937),<br />

della dinastia dei Rockefeller che sono una famiglia molto ricca e potente facente parte degli<br />

Illuminati, il quale ebbe a dire: 'Non sarei mai stato capace di dare la decima sul mio primo milione<br />

di dollari che feci, se non avessi pagato la decima sul mio primo salario, che fu di 1 dollaro e<br />

mezzo la settimana' ('I never would have been able to tithe the first million dollars I ever made if I<br />

351


had not tithed my first salary, which was $1.50 per week'). Uno di questi predicatori della prosperità<br />

avidi di denaro e di potere come lo era John D. Rockefeller, che citano le suddette parole di questo<br />

uomo ricco, è Edir Macedo (il fondatore della Chiesa Universale del Regno di Dio in Brasile) che<br />

ha tessuto le lodi di Rockefeller perchè pagava la decima esortando a prenderlo come esempio<br />

(http://www.bispomacedo.com.br/)!<br />

Viene rigettato il soprannaturale che viene da Dio<br />

L'essenza stessa della <strong>Massoneria</strong> - almeno, ad esempio, di quella italiana - è il naturalismo.<br />

Questo spiega il culto della ragione umana e di conseguenza la sua avversione verso il<br />

soprannaturale di cui parla la Parola di Dio. Si può tranquillamente dire che la <strong>Massoneria</strong> è al<br />

servizio e si leva in difesa della religione naturale, che distrugge e soffoca ogni forma di<br />

soprannaturale. Per cui uno dei suoi scopi è quello di eliminare il soprannaturale dal Cristianesimo.<br />

E non è forse vero che tante Chiese Evangeliche hanno eliminato il soprannaturale che viene da<br />

Dio, e lo avversano profondamente? Basta considerare come si pongono le Chiese Battiste,<br />

Valdesi, Metodiste, Riformate, Chiese dei Fratelli, ed altre Chiese Protestanti, nei confronti delle<br />

lingue, delle visioni, delle rivelazioni, e dei miracoli, per capire quanto ormai anche in seno alla<br />

Chiesa il soprannaturale divino ha finito con l'essere definito da molti 'assurdità e superstizione',<br />

esattamente come viene definito dalla <strong>Massoneria</strong>. E badate che ormai persino in seno a certe<br />

Chiese Pentecostali istituzionalizzate, il soprannaturale divino è stato rigettato, e difatti coloro che<br />

parlano del soprannaturale che viene da Dio sono mal visti, e considerati dei superstiziosi o dei<br />

fanatici. <strong>La</strong> 'dea' ragione ha fatto proseliti anche in seno a tante Chiese Pentecostali, in cui si<br />

accetta solo ciò che si può spiegare con la ragione umana, e si rigetta tutto il resto. Se colui che<br />

scrive, molti anni fa è stato definito da un predicatore pentecostale con una impostazione dottrinale<br />

ADI (in quanto è stato per diversi anni pastore di una delle più grandi Chiese delle ADI) 'Persona<br />

da farsi ricoverare in un manicomio' solo per aver dichiarato in sua presenza che io e mio fratello<br />

stavamo aspettando che Dio ci parlasse e rivelasse personalmente dove andare a predicare il<br />

Vangelo (cosa che grazie a Dio a suo tempo è poi avvenuta e a Lui diamo la gloria in eterno),<br />

potete capire come il pensiero massonico sia penetrato anche in mezzo a noi Pentecostali.<br />

E che ci sia questa profonda avversione verso le manifestazioni soprannaturali che procedono da<br />

Dio anche in tante Chiese Pentecostali, è confermato dal fatto che i pastori di queste Chiese non<br />

ne parlano, e non incoraggiano i credenti ad aspettarsi da Dio miracoli, guarigioni, visioni,<br />

rivelazioni. Attenzione, fratelli, perchè tutto ciò non è altro che una prova che il pensiero massonico<br />

sta avanzando in tante Chiese Pentecostali.<br />

Non importa se chi diffonde questo pensiero sia un massone o un amico di massoni o uno che non<br />

sappia neppure cosa sia la massoneria, una cosa è certa: sicuramente dietro a questa diffusa<br />

incredulità nel soprannaturale che viene da Dio c'è anche la massoneria che si è infiltrata nelle<br />

Chiese e che spinge in quella direzione. Ormai il Cristianesimo di molti Evangelici pare un qualche<br />

cosa che assomiglia sempre di più al Deismo (filosofia razionalistica della religione sviluppatasi nei<br />

secoli XVII e XVIII prima in Gran Bretagna e, successivamente in Francia e in Germania, che<br />

riconosce l'esistenza di un ente supremo chiamato Dio ordinatore dell'universo, ma nega ogni<br />

forma di rivelazione e di miracolo) di cui è permeata la <strong>Massoneria</strong>, in quanto essi sostengono che<br />

con la morte dell’apostolo Giovanni o il completamento del canone della Bibbia, e quindi verso la<br />

fine del primo secolo dopo Cristo, sono cessate nella Chiesa le seguenti manifestazioni: lingue,<br />

352


profezie, predizioni di eventi futuri, visioni e sogni, e guarigioni e miracoli. E quindi i Cristiani –<br />

secondo costoro – non possono più parlare in lingue, profetizzare, predire eventi futuri, avere<br />

visioni e sogni, e guarire e compiere i miracoli come avveniva nella Chiesa primitiva descritta nel<br />

libro degli Atti.<br />

Del diavolo e delle sue macchinazioni non si sente<br />

parlare<br />

<strong>La</strong> <strong>Massoneria</strong> nega l'esistenza del diavolo, quale nemico di Dio e dell'umanità, e difatti non ne<br />

parla mai. In molte Chiese Evangeliche avviene una cosa simile, perchè i pastori non parlano mai<br />

del diavolo e neppure delle sue macchinazioni contro i santi.<br />

E nella pratica quindi avviene che per molte Chiese, il diavolo è come se non esistesse. Eppure la<br />

Bibbia parla molto sia del diavolo che delle sue macchinazioni. Ditemi voi se non c'è una forte<br />

somiglianza con la <strong>Massoneria</strong>!<br />

L'inferno non viene menzionato<br />

Non è solo la <strong>Massoneria</strong> a non parlare dell'inferno e a non mettere in guardia da esso, ma anche<br />

tanti predicatori evangelici persino Pentecostali. Pare proprio infatti che per costoro non bisogna<br />

parlare di questo luogo di tormento dove scendono le anime di coloro che muoiono nei loro<br />

peccati, come anche non bisogna parlare dello stagno ardente di fuoco e di zolfo dove alla<br />

resurrezione i peccatori saranno gettati anima e corpo per esservi tormentati per l'eternità. E quindi<br />

alla fin fine, l'inferno è come se non esistesse per tante Chiese: viene ignorato e fatto ignorare.<br />

Molti pastori arrivano a biasimarci per mettere in guardia le anime dall'inferno, perchè così facendo<br />

le spaventiamo, e noi non dobbiamo spaventare le anime! Costoro però dimenticano<br />

volontariamente che la Bibbia parla parecchio sia dell'Ades che della Geenna.<br />

E quando alcuni di questi predicatori accennano all'inferno (cosa rarissima) lo fanno passare per<br />

un luogo dove non c'è vero fuoco, come ha fatto il famoso predicatore Billy Graham - che come<br />

abbiamo visto è un massone - in più di una occasione dicendo che il fuoco non è da intendersi<br />

come un fuoco letterale (cfr. Billy Graham, The Challenge, Sermons from Madison Square Garden,<br />

pag. 74-75; Graham, Orlando Sentinel, Orlando, Florida, April 10, 1983; Billy Graham, interview<br />

with Richard Ostling, Time magazine, Nov. 15, 1993). E badate che anche Francesco Toppi, ex<br />

presidente delle ADI, ha in comune con Billy Graham il fatto che nega la letteralità del fuoco<br />

dell'inferno (cfr. Francesco Toppi, A Domanda Risponde, Volume 1, pagina 231, ADI-MEDIA,<br />

seconda edizione, Roma 2004).<br />

E perchè fanno questo queste Chiese Evangeliche? Perchè dicono che parlare dell'inferno e<br />

avvertire le anime da esso disonora Dio facendolo apparire cattivo e vendicativo, esattamente<br />

quello che pensa la <strong>Massoneria</strong>, perchè come ha detto il massone Albert Pike: ''Noi non<br />

dovremmo credere in ciò che la Ragione nega decisamente, in ciò che il senso della giustizia<br />

respinge, in ciò che è assurdo o contraddittorio, in conflitto con l'esperienza e la scienza, in ciò che<br />

353


degrada il simbolo della Divinità, facendola apparire vendicativa, maligna, crudele o ingiusta'<br />

(Albert Pike, Morals and Dogma, Edizione italiana, Vol. 1, pag. 59). Questa è la ragione per cui<br />

siamo persuasi che tutti quegli Evangelici che rifiutano di parlare dell'inferno e di avvertire le anime<br />

da esso in effetti non ci credono: se ci credessero, ne parlerebbero secondo che è scritto: "Ma<br />

siccome abbiam lo stesso spirito di fede, ch’è in quella parola della Scrittura: Ho creduto, perciò ho<br />

parlato, anche noi crediamo, e perciò anche parliamo" (2 Corinzi 4:13).<br />

L'uomo viene presentato non come un peccatore, ma<br />

come un essere con dei difetti o con poca autostima<br />

Come abbiamo visto prima, la <strong>Massoneria</strong> presenta l'uomo come un essere 'rozzo e imperfetto per<br />

natura' che ha bisogno di perfezionarsi. E non è forse quello che fanno anche tanti predicatori, che<br />

non considerano l'uomo un essere totalmente depravato e corrotto, schiavo del peccato, a cui<br />

bisogna predicargli il ravvedimento dalle opere morte, ma semplicemente un essere con dei difetti,<br />

che ha bisogno di migliorare, e quindi non bisogna parlargli nè di peccato e neppure di<br />

ravvedimento? Basta ascoltare alcuni predicatori per rendersi conto di ciò.<br />

Uno di questi è il famoso predicatore Robert Schuller (massone), pastore di una Chiesa Riformata<br />

in America, che ha affermato: 'Non penso che ci sia stato qualcosa compiuto nel nome di Cristo e<br />

sotto lo stendardo del Cristianesimo che si è dimostrato più distruttivo per la personalità umana e,<br />

di conseguenza, controproducente per l'impresa dell'evangelismo, della sovente cruda e rozza e<br />

non cristiana strategia di cercare di far sentire le persone consapevoli della loro condizione perduta<br />

e peccaminosa' (Time, March 18, 1985 - I don't think anything has been done in the name of Christ<br />

that and under the banner of Christianity that has proven more destructive to human personality<br />

and, hence, counterproductive to the evangelism enterprise than the often crude, uncouth, and<br />

unchristian strategy of attempting to make people aware of their lost and sinful condition). Credo<br />

che queste diaboliche parole di Schuller mostrino molto bene l'ideologia massonica. D'altronde<br />

Schuller ha una dottrina sul peccato assolutamente contraria alla Bibbia, infatti alla domanda: 'Che<br />

cosa è peccato?' ha risposto: 'Cosa intendo per peccato? Qualsiasi condizione umana o atto che<br />

deruba Dio della gloria privando uno dei suoi figli del loro diritto alla dignità divina - Il peccato è<br />

qualsiasi atto o pensiero che deruba me o un altro essere vivente della sua auto-stima' (Self-<br />

Esteem: The New Reformation, Word Books, 1982, pag. 14 - Question: What is sin? Answer: What<br />

do I mean by sin? Any human condition or act that robs God of glory by stripping one of his<br />

children of their right to divine dignity - Sin is any act or thought that robs myself or another human<br />

being of his or her self-esteem).<br />

E ovviamente questa idea sbagliata sul peccato, ha portato Schuller a riformulare la dottrina della<br />

nuova nascita, infatti per lui nascere di nuovo 'significa che noi dobbiamo essere trasformati da<br />

una immagine negativa di noi stessi ad una positiva, dall'inferiorità all'autostima, dalla paura<br />

all'amore, dal dubbio alla fiducia' (Ibid., pag. 68).<br />

354


<strong>La</strong> dottrina e la morale vengono relativizzate<br />

<strong>La</strong> <strong>Massoneria</strong> - come disse Albert Pike - 'non dogmatizza, nè vanamente immagina che esistono<br />

assolute certezze' (Albert Pike, Morals and Dogma, Edizione Italiana, Vol. 2, pag. 57 - 8°<br />

Intendente degli Edifici). Ognuno quindi è libero di credere nel dio che vuole, non importa come si<br />

chiama; come anche ognuno è libero di accettare come sacro il libro che vuole; ed ognuno è libero<br />

di credere nella sua verità perchè non esiste una verità assoluta, per cui un uomo può dire:<br />

'Questa è la verità, seguitela'. Nella <strong>Massoneria</strong> dunque c'è un rifiuto categorico di accettare gli<br />

insegnamenti di Cristo e degli apostoli, come la verità in senso assoluto. Questo rifiuto si fonda<br />

sulla assoluta autodeterminazione dell’uomo, perchè nella <strong>Massoneria</strong> l’uomo, la dignità dell’uomo<br />

e la completa autodeterminazione dell’uomo stanno al centro. L’Internationales Freimaurer-Lexikon<br />

approfondisce questo concetto con la seguente affermazione: 'Il punto di vista della massoneria<br />

riguardo al problema del mondo e dell’umanità si deduce dal relativismo. Nel suo simbolismo e nei<br />

suoi rituali appare chiaramente l’atteggiamento relativistico' (Eugen Lennhoff e Oskar Posner,<br />

Internationales Freimaurer-Lexikon [Enciclopedia massonica internazionale], Vienna-Monaco di<br />

Baviera 1980, col. 1300). Per questo, chi vuole essere ammesso alla <strong>Massoneria</strong> deve essere un<br />

uomo 'che possiede quell’intima libertà di pensiero che non conosce sottomissione a dogmi e a<br />

passioni'.<br />

E quindi nella <strong>Massoneria</strong> c'è l'esaltazione del cosiddetto libero arbitrio dell'uomo. Dicono i<br />

massoni infatti: 'L’uomo è l’unico essere visibile che ha coscienza di se stesso, coscienza della vita<br />

e della morte, del bene e del male; che ha facoltà di libero arbitrio. Su queste premesse si fonda il<br />

principio d’uomo, cioè il principio secondo cui ogni uomo è dotato di spirito, ragione,<br />

autoconsapevolezza, volontà, autonomia, libertà'. In altre parole, un massone afferma. 'Io sono un<br />

essere totalmente libero, e quindi libero di credere quello che vuole, e nessuno mi deve dire quello<br />

che devo credere o fare, nessuno ha il diritto di impormi alcunché'! Albert Pike per esempio<br />

affermava sull'uomo: '<strong>La</strong> sua Libertà significa essere libero d'avere una propria fede ed una propria<br />

volontà senza il controllo di poteri esterni. Tutti i Sacerdoti e gli Auguri di Roma e della Grecia non<br />

hanno diritto di imporre a Cicerone o a Socrate di credere nell'assurda mitologia plebea. Tutti gli<br />

Imam dell'Islamismo non hanno diritto di chiedere ad un Pagano di credere che Gabriele abbia<br />

dettato il Corano al Profeta. Tutti i Bramini di questo mondo, se riuniti in conclave come i cardinali,<br />

non potrebbero avere il diritto di obbligare anche un singolo essere umano a credere nella<br />

Cosmogonia Induista. Nessun uomo, o consorzio di uomini, può essere infallibile, nè essere<br />

autorizzato a decidere in quale cosa altri uomini debbano credere, qualunque sia il dogma della<br />

loro fede' (Albert Pike, Morals and Dogma, Edizione italiana, Vol. 1, pag. 59-60 - 2° Compag no<br />

d'Arte). E badate che questo principio nella <strong>Massoneria</strong> viene applicato anche a certe idee<br />

religiose dello stesso Albert Pike, infatti Ludovico Fulci, un 33° del RSAA, nella sua nota di<br />

commento al 5° di Morals and Dogma, ha scritto: '.... la presenza di elementi che in Pike<br />

denunciano una formazione religiosa cristiana non significa che i massoni debbano condividere le<br />

sue personali opinioni religiose' (Nota di commento di Ludovico Fulci, in Albert Pike, Morals and<br />

Dogma, Edizione italiana, Vol. 2, pag. 25 - 5° Maestro P erfetto).<br />

E naturalmente questa cosiddetta libertà di pensiero va di pari passo con la tolleranza verso tutti<br />

coloro che insegnano cose storte e perverse agli occhi di Dio, e infatti nella <strong>Massoneria</strong> - che<br />

peraltro è un insieme di eresie - non esiste nessuna opposizione alle eresie, nessuna confutazione<br />

di esse, perchè loro ritengono che coloro che la pensano diversamente devono essere tollerati, e<br />

infatti la <strong>Massoneria</strong> accoglie tutti e tollera tutti (tolleranza di cui si vanta), tranne i veri discepoli di<br />

Cristo che si oppongono alle eresie della <strong>Massoneria</strong> e non tollerano coloro che le insegnano. Chi<br />

355


scrive, un giorno parlando con un massone, dinnanzi ad una mia categorica affermazione biblica<br />

che non lasciava dubbi di alcun genere, mi ha detto con un certo senso di intolleranza nella voce:<br />

'Questa è la tua interpretazione!'. Questo perchè i massoni detestano e avversano quelli che loro<br />

chiamano 'gli integralisti' o 'i fondamentalisti', e difatti nell’Editoriale del numero 4/2000 di Hiram<br />

(rivista del GOI), il Gran Maestro Raffi a conclusione di un suo discorso, afferma: «Per questi<br />

motivi i massoni, che si sono posti da sempre l’obbiettivo della laicizzazione e modernizzazione del<br />

Paese, saranno sempre in prima fila per difendere l’esperienza risorgimentale, che si cementò sul<br />

vincolo strettissimo fra sentimento nazionale, spinta modernizzatrice e forte visione laica della<br />

civiltà, e saranno fieri avversari dell’integralismo cattolico e delle forze disgregatrici che, da<br />

qualunque versante politico provengano, tenteranno di minare la democrazia e il laicismo nel<br />

nostro Paese». Qui lui ovviamente ha citato l'integralismo cattolico, ma il suo discorso vale anche<br />

per l'integralismo protestante. Infatti Giuliano di Bernardo, ex Gran Maestro del Grande Oriente<br />

d'Italia nonché fondatore della Gran Loggia Regolare d’Italia, nel suo libro intitolato Filosofia della<br />

<strong>Massoneria</strong>, afferma: 'Il principio di tolleranza è per definizione la negazione di ogni forma di<br />

integralismo” (pag. 94). Nella massoneria c'è dunque il divieto di accettare dogmi che vengano<br />

dall'esterno, e quindi i comandamenti di Dio. Ecco perchè i massoni sono a favore del controllo<br />

della nascite, dell'aborto, del divorzio, dell'eutanasia, dei 'matrimoni' gay e di altre cose perverse<br />

agli occhi di Dio, perchè per loro al centro di tutto c'è l'assoluta libertà dell'uomo di decidere quello<br />

che vuole fare della propria vita. Un esperto di massoneria ha detto che 'tutte le propagande per il<br />

divorzio, per l’aborto, per la droga, per le famiglie omosessuali sono finanziate e volute dalla alta<br />

massoneria'.<br />

E non è forse quello che avviene in molte Chiese Evangeliche, anche Pentecostali? Quante volte,<br />

dopo avere affermato che Cristo ha comandato questo o gli apostoli hanno comandato questo, ci<br />

siamo sentiti dire: 'Questo è il tuo pensiero!', o 'Questa è la tua idea!', o 'Questo è opinabile!'? E<br />

quindi coloro che hanno il coraggio di affermare con forza quello che ci hanno comandato Cristo e<br />

gli apostoli, e di dire che bisogna ubbidire ad essi se non si vuole essere definiti dei ribelli, vengono<br />

in fin dei conti definiti dei dogmatici o fanatici o degli integralisti o dei fondamentalisti che sono<br />

addirittura contrari allo spirito del cristianesimo, che è uno spirito di libertà e non di costrizione a<br />

credere o fare certe cose! Cosa significa questo se non che c'è un influsso massonico nelle<br />

Chiese? In nome quindi di una cosiddetta libertà di pensiero e di idee, tipica della <strong>Massoneria</strong>,<br />

ecco che nella Chiesa è penetrata una forte avversione verso molte parti del consiglio di Dio. Ed<br />

alla radice di ciò c'è il cosiddetto libero arbitrio sbandierato ai quattro venti dai ribelli. E<br />

naturalmente questa cosiddetta libertà cammina assieme alla tolleranza verso i falsi ministri del<br />

Vangelo e le loro eresie.<br />

Ma le parole di Cristo e quelle degli apostoli non sono opinabili o discutibili, ma devono essere<br />

credute ed osservate, perchè la verità di Dio.<br />

<strong>La</strong> Sacra Scrittura afferma che "la legge è stata data per mezzo di Mosè; la grazia e la verità son<br />

venute per mezzo di Gesù Cristo" (Giovanni 1:17). E difatti il Figliuolo di Dio, nei giorni della sua<br />

carne, non disse mai e mai fece capire che le sue parole fossero una delle tante verità esistenti,<br />

ma LA VERITA'. Infatti oltre ad affermare di essere Lui stesso la verità (Giovanni 14:6), fece<br />

svariate affermazioni che fanno capire il valore assoluto che hanno le sue parole. Alcuni esempi<br />

significativi. Ai Giudei che volevano ucciderlo, disse: " cercate d’uccider me, uomo che v’ho detta<br />

la verità che ho udita da Dio .... Perché non comprendete il mio parlare? Perché non potete dare<br />

ascolto alla mia parola. Voi siete progenie del diavolo, ch’è vostro padre, e volete fare i desiderî del<br />

padre vostro. Egli è stato omicida fin dal principio e non si è attenuto alla verità, perché non c’è<br />

verità in lui. Quando parla il falso, parla del suo, perché è bugiardo e padre della menzogna. E a<br />

356


me, perché dico la verità, voi non credete. Chi di voi mi convince di peccato? Se vi dico la verità,<br />

perché non mi credete? " (Giovanni 8:40, 43-46); e a Ponzio Pilato, quando questi gli chiese se era<br />

re, rispose: " Tu lo dici; io sono re; io son nato per questo, e per questo son venuto nel mondo: per<br />

testimoniare della verità. Chiunque è per la verità ascolta la mia voce" (Giovanni 18:37).<br />

L'apostolo Paolo - fedele discepolo e imitatore di Cristo - disse ai Romani: "Io dico la verità in<br />

Cristo" (Romani 9:1), ed ai Corinzi: "V’abbiam detto in ogni cosa la verità" (2 Corinzi 7:14) ed<br />

anche: "<strong>La</strong> verità di Cristo è in me" (2 Corinzi 11:10); e ai Galati: "Son io dunque divenuto vostro<br />

nemico dicendovi la verità?" (Galati 4:16).<br />

Quindi il Vangelo che Cristo prima, e poi gli apostoli hanno annunciato, come anche la loro<br />

dottrina, non è una verità, ma LA VERITA'.<br />

E difatti gli apostoli, che annunciarono agli uomini il Vangelo e la dottrina di Cristo, ne parlarono in<br />

termini assolutistici e non relativistici.<br />

Paolo per esempio ai Galati e ai Colossesi parlò della "verità del Vangelo" (Galati 2:5,14;<br />

Colossesi 1:5), e agli Efesini chiama il Vangelo 'la parola della verità' secondo che dice: "In lui voi<br />

pure, dopo aver udito la parola della verità, l’evangelo della vostra salvazione, in lui avendo<br />

creduto, avete ricevuto il suggello dello Spirito Santo che era stato promesso, il quale è pegno<br />

della nostra eredità fino alla piena redenzione di quelli che Dio s’è acquistati, a lode della sua<br />

gloria" (Efesini 1:13-14; cfr. Giacomo 1:18).<br />

Questa è la ragione per cui noi che abbiamo creduto nel Vangelo, abbiamo creduto nella verità, e<br />

quindi siamo nella verità e la verità dimora in noi, e come dice Paolo abbiamo ben conosciuto la<br />

verità (1 Timoteo 4:3; cfr. Ebrei 10:26). L'apostolo Pietro dice che noi siamo stabiliti nella verità che<br />

ci è stata recata (2 Pietro 1:12). Siamo perciò "la Chiesa dell’Iddio vivente, colonna e base della<br />

verità" (1 Timoteo 3:15).<br />

Coloro dunque che non hanno ancora creduto nel Vangelo non conoscono la verità (1 Timoteo<br />

2:4), e coloro che dopo averlo accettato lo hanno abbandonato si sono sviati dalla verità (Giacomo<br />

5:19<br />

Coloro dunque che contrastano il Vangelo e la dottrina degli apostoli, sono degli stolti che<br />

contrastano la verità, secondo che dice Paolo: "E come Jannè e Iambrè contrastarono a Mosè,<br />

così anche costoro contrastano alla verità: uomini corrotti di mente, riprovati quanto alla fede. Ma<br />

non andranno più oltre, perché la loro stoltezza sarà manifesta a tutti, come fu quella di quegli<br />

uomini" (2 Timoteo 3:8-9). Sono degli stolti perchè fanno un'opera vana, in quanto dice la Scrittura:<br />

"Poichè noi non possiamo nulla contro la verità; quel che possiamo è per la verità" (2 Corinzi 13:8),<br />

perchè mettersi contro la verità significa mettersi contro Dio, perchè così Gesù chiamò l'Iddio e<br />

Padre suo quando disse ai Giudei: "Colui che mi ha mandato è verità" (Giovanni 7:28).<br />

Costoro soffocano la verità con le loro menzogne (favole e comandamenti di uomini che voltano le<br />

spalle alla verità), e perciò riceveranno da Dio il giusto castigo, secondo che dice la Scrittura:<br />

"Poiché l’ira di Dio si rivela dal cielo contro ogni empietà ed ingiustizia degli uomini che soffocano<br />

la verità con l’ingiustizia" (Romani 1:18).<br />

Guardatevi dunque, fratelli, da tutti quegli 'Evangelici' che relativizzano le parole di Cristo e quelle<br />

degli apostoli, perchè non vi parlano da parte di Dio. Dice bene Giovanni: "Noi siamo da Dio; chi<br />

conosce Iddio ci ascolta; chi non è da Dio non ci ascolta. Da questo conosciamo lo spirito della<br />

verità e lo spirito dell’errore" (1 Giovanni 4:6).<br />

357


Ma entriamo nel merito di alcune posizioni della <strong>Massoneria</strong>, che fanno capire molto bene la<br />

relativizzazione in campo morale - che consiste di fatto in ribellione contro Dio - diffusa dalla<br />

<strong>Massoneria</strong>.<br />

<strong>La</strong> donna è libera di fare quello che vuole<br />

Il movimento chiamato femminista si propone di far acquisire alla donna la piena libertà, come la<br />

chiamano loro. E nella pratica questo significa che il suo obbiettivo è quello di indurre la donna a<br />

sentirsi libera di vestirsi in maniera indecorosa, libera di non avere figli, o di non avere molti figli,<br />

libera di abortire, libera di fare una carriera lavorativa per fare la quale occorre trascurare il proprio<br />

marito e i propri figli, libera di fare quello che vuole insomma, anche eventualmente di<br />

abbandonare il proprio marito per sposarsi un altro uomo. Per riassumere in poche parole<br />

l'obbiettivo di questo movimento, potremmo dire che questo movimento si propone di indurre la<br />

donna a ribellarsi alla Parola di Dio, e quindi di non sottomettersi al suo capo che è l'uomo. Gli<br />

slogan di questo movimento sono: 'Donna è bello', e 'Donne non si nasce ma si diventa'.<br />

E questo movimento femminista ha fatto tante vittime anche in mezzo alla Chiesa di Dio, dove<br />

ormai tante donne in nome di questa presunta emancipazione femminile si vestono in maniera<br />

indecente, impediscono il concepimento, abortiscono, si fanno sterilizzare, divorziano dai propri<br />

mariti e si risposano, trascurano la famiglia (e quindi anche i figli) perchè vogliono fare carriera<br />

nella società, e quando non vogliono far carriera nella società la vogliono fare nelle denominazioni,<br />

cominciando a fare le pastoresse per poi arrivare a ricoprire la posizione di presidenti o moderatrici<br />

di questa o quell'altra denominazione evangelica. E si badi che alcune di queste donne sono pure<br />

lesbiche: ovviamente questo in nome della piena libertà sessuale che il movimento femminista<br />

promuove. E' chiaramente un movimento il cui padre è il diavolo. Bene, dovete sapere che anche<br />

dietro il movimento femminista esistono i massoni e gli illuminati.<br />

Infatti nell'intervista che ho già citato rilasciata da Aaron Russo - che fu per un tempo amico di<br />

Nicholas Rockfeller (facente parte degli Illuminati) - al giornalista Alex Jones, il Russo racconta che<br />

Nicholas Rockefeller un giorno gli chiese: 'Secondo te, cosa è stato il movimento femminista?” e<br />

Russo gli rispose: “Beh, una cosa buona, la donna che si libera, non è più schiava, può uscire a<br />

lavorare, realizzarsi,...”, al che Rockefeller gli disse: 'Vedi che non sai proprio niente? Siamo stati<br />

noi a finanziare e promuovere il movimento femminista. E vuoi sapere perchè? Per una serie di<br />

motivi, ma ti cito i due principali: Primo, se la donna lavora fuori, possiamo tassare anche il suo<br />

lavoro, cosa che non possiamo fare se lavora in casa; secondo, perchè così possiamo togliere i<br />

bambini fin dall’infanzia dal controllo della famiglia, e metterli sotto il controllo dello stato.'<br />

E difatti la nota giornalista americana Gloria Steinem, che negli anni '60 e '70 era considerata<br />

portavoce e leader del femminismo negli USA, era un agente della CIA, che sappiamo è piena di<br />

massoni e illuminati, ed agì quindi sotto la direzione della CIA che finanziò segretamente il<br />

movimento della liberazione della donna.<br />

358


Divorzio, contraccezione, aborto ....<br />

Come abbiamo visto prima, l'ex massone francese Maurice Caillet, che è stato Venerabile Maestro<br />

di una Loggia di Rennes (appartenente al Grande Oriente di Francia) e 18° grado del Rito<br />

Scozzese Antico ed Accettato, afferma che la <strong>Massoneria</strong> promuove le leggi che favoriscono il<br />

divorzio, la contraccezione, l'aborto, i pacs, le manipolazioni embrionali ed ora anche la<br />

depenalizzazione delle droghe, nonché la legalizzazione dell'eutanasia. E difatti il Caillet afferma<br />

che la <strong>Massoneria</strong> francese è stata determinante per l'introduzione dell'aborto libero in Francia nel<br />

1974 (cfr. Confessioni di un ex massone, Maurice Caillet, Venerabile di una Loggia francese, ne<br />

svela i segreti - http://www.grisrimini.org/). Le cose non sono diverse qui in Italia, perchè anche in<br />

Italia la <strong>Massoneria</strong> ha appoggiato a suo tempo il divorzio e l'aborto, ed è a favore della<br />

contraccezione, delle manipolazioni embrionali, del riconoscimento statale delle coppie di fatto<br />

(quindi sia coppie eterosessuali che omosessuali), nonché della legalizzazione dell'eutanasia.<br />

E non è forse vero che anche tante Chiese Evangeliche appoggiano il divorzio e le seconde nozze<br />

mentre l'altro coniuge è ancora in vita (e quindi appoggiano l'adulterio), la contraccezione e<br />

finanche la sterilizzazione per impedire di avere figli o molti figli quando Dio comanda alla coppia di<br />

moltiplicare, come anche l'aborto che agli occhi di Dio è un omicidio? E non è forse vero che ci<br />

sono Chiese a favore del riconoscimento statale delle coppie di fatto, come anche della<br />

legalizzazione dell'eutanasia, che sono tutte cose che sono contrarie alla sana dottrina?<br />

Come non si può pensare dunque anche qui, ad una influenza massonica diretta o indiretta sulle<br />

Chiese che sono a favore di queste cose perverse?<br />

Piena libertà sessuale per uomini e donne, e di vestirsi come si<br />

vuole per le donne<br />

In merito alla fornicazione e all'adulterio, come anche sul modo di vestirsi indecoroso delle donne,<br />

la <strong>Massoneria</strong> si esprime a favore. In un suo editoriale dal titolo '<strong>La</strong> doppia morale del Massone<br />

Silvio Berlusconi e del Cardinale Tarcisio Bertone', Gioele Magaldi, massone del 30° del Rito<br />

Scozzese Antico ed Accettato, uno dei fondatori nel 2010 del 'Grande Oriente Democratico' - che<br />

come viene detto sul loro sito ufficiale 'non è un’ “Obbedienza/Comunione” che si sia scissa dal<br />

Grande Oriente d’Italia. Grande Oriente Democratico è un Movimento massonico d’opinione nato<br />

in seno al Grande Oriente d’Italia di Palazzo Giustiniani (appunto la più importante e maggioritaria<br />

Comunione italiana), con il preciso scopo di riformarne in termini rivoluzionari la struttura interna e<br />

la prospezione esterna verso la società civile, all’insegna della trasparenza, della lealtà<br />

comunicativa e del rigore iniziatico, intellettuale e morale dei suoi adepti. In questa prospettiva,<br />

Grande Oriente Democratico è la principale “forza di opposizione interna” al regime dispotico e<br />

liberticida instaurato nel GOI dal Gran Maestro Gustavo Raffi' (http://www.grandeorientedemocratico.com/)<br />

- ha fatto le seguenti affermazioni che credo mostrano molto chiaramente quale<br />

sia la posizione dei Massoni sul sesso e sul modo di vestirsi o comportarsi di una donna: '... vorrei<br />

tributare al Fratello Silvio un ringraziamento perché è stato il primo (prima e meglio di altri), negli<br />

anni ’70 e ’80, ad aver favorito uno svecchiamento della bigotta e moralistica televisione italiana,<br />

dove i clericali e i chierici la facevamo da padroni, censurando con pari virulenza la pubblicità del<br />

cibo per animali (da costoro ritenuta immorale a fronte della fame umana nel Mondo…) e<br />

359


l’esibizione troppo esplicita del corpo femminile (e maschile). Attraverso “quei c.... e quelle t....”,<br />

finalmente ostentati con leggerezza e joie de vivre su Mediaset, trovava compimento quel<br />

processo liberatorio iniziato con gli anni Sessanta, il ’68 e il Femminismo. Quel Femminismo<br />

armonioso e solido e non quello sgangherato e malmostoso di ieri e di oggi, che ha finito per<br />

propugnare lodi solo a quelle donne che usano la “mente” e non ostentano il “corpo”, riservando<br />

esecrazione accigliata a tutte le donne troppo discinte e desiderose di utilizzare le proprie virtù<br />

estetiche per fare carriera. In realtà, se non ricordo male, la prima emancipazione femminile era<br />

cominciata con le minigonne anni Sessanta, quelle che scandalizzavano sin da allora i/le<br />

benpensanti moraliste dal pensiero angusto. Se non mi sfugge qualcosa, l’esecrazione per “il<br />

libero uso e la libera ostentazione del proprio corpo” raggiunge i massimi livelli in quei paesi<br />

dispotici, illiberali, anti-democratici, paternalisti, maschilisti e misogini dove le donne vengono<br />

“nascoste” da numerosi veli e pastrani (nel migliore dei casi) o da quella specie di scafandri<br />

chiamati burqa. Perciò, mi sia lecito concludere: ognuno viene dotato dalla Natura o da Dio di certi<br />

talenti, chi dello spirito, chi della fenomenologia fisica; quindi a ciascuno sia lasciato di scegliere<br />

come meglio utilizzare questi talenti, senza indebite intromissioni di chicchessia. Soprattutto, a<br />

ciascuno sia lasciato di mostrare o meno la propria avvenenza fisica o intellettuale a scelta, senza<br />

per questo essere guardato dall’alto in basso da parte di chi giudica l’estetica dei corpi inferiore a<br />

quella degli spiriti. Ad ognuno sia lasciato di esercitare il mestiere che crede (compresa la<br />

prostituzione, che fornisce un “servizio” a molti milioni di italiani ipocriti, bravi “padri di famiglia” che<br />

di giorno ammaestrano i figli a seguire la morale impartita nelle parrocchie e di sera vanno con le<br />

“schiave” del sesso nigeriane o di altre sfortunate nazionalità…le quali, a differenza di chi si<br />

prostituisce per propria libera scelta, sono delle poverette costrette e sfruttate dalla malavita<br />

organizzata). Qui, sul punto della propria libertà sessuale di fare ad Arcore tutte le orge che vuole,<br />

con prostitute, veline, attrici o aspiranti politiche (basta che non siano minorenni perché questo la<br />

Legge non lo consente e basta che nessuno si metta di mezzo a fare il ruffiano e lo sfruttatore<br />

perché la Legge attuale, a torto o a ragione, non consente nemmeno questo) finisce il tributo di<br />

solidarietà al Fratello Massone Silvio Berlusconi da Arcore' (Editoriale del 24 gennaio 2011: “<strong>La</strong><br />

doppia morale del Massone Silvio Berlusconi e del Cardinale Tarcisio Bertone” presente su<br />

http://www.grandeoriente-democratico.com/ - [di alcuni termini ho messo solo le parole iniziali]).<br />

In merito all'omosessualità, bisogna dire che la <strong>Massoneria</strong> non si è mai palesemente espressa<br />

contro gli omosessuali, anche perchè ci sono stati nel tempo tanti omosessuali massoni, come per<br />

esempio Beethoven e Oscar Wilde. E' vero che tra i Massoni c'è qualcuno che rigetta<br />

l'omosessualità, ma la maggioranza della <strong>Massoneria</strong> l'accetta ed è schierata a favore dei<br />

cosiddetti diritti degli omosessuali. A tal proposito va detto infatti che il Grande Oriente d’Italia nel<br />

2000 appoggiò il Gay Pride, cioè la giornata dell’orgoglio e della rivendicazione dei diritti<br />

omosessuali, infatti disse:<br />

'Piena solidarietà a questa minoranza per le ignobili aggressioni subite. Noi crediamo fermamente<br />

che a nessuno sia concesso censurare le scelte individuali di ciascuno». Ben venga la<br />

manifestazione - ha detto - perché 'rappresenta una vittoria della laicità dello Stato di fronte a<br />

rigurgiti di vera e propria intolleranza religiosa'<br />

(Paolo Conti, 'I massoni appoggiano il Gay Pride', Corriere della Sera, 21 giugno 2000, pag. 16 -<br />

http://archiviostorico.corriere.it/2000/giugno/21/massoni_appoggiano_Gay_Pride_co_0_00062111<br />

002.shtml).<br />

Ora, come si può vedere, nella <strong>Massoneria</strong> c'è piena libertà sessuale, e quindi sono ammessi sia<br />

la fornicazione che l'adulterio che anche l'omosessualità, tutte cose queste che sono peccati agli<br />

occhi di Dio e che menano all'inferno coloro che vi sono dati, in quanto la Scrittura afferma che nè i<br />

360


fornicatori, nè gli adulteri e neppure gli omosessuali erediteranno il Regno di Dio (cfr. 1 Corinzi 6:9-<br />

10). E non è forse vero che anche in tante Chiese Evangeliche si è diffusa questa libertà sessuale,<br />

che è una libertà secondo la carne? Rifletteteci, e vi accorgerete che è così. <strong>La</strong> fornicazione è<br />

permessa - magari solo tra fidanzati ancora - e dai pulpiti non viene pressoché condannata, come<br />

non vengono ammoniti i fornicatori della fine che faranno se non si ravvedono del loro peccato;<br />

l'adulterio anch'esso è permesso, infatti la maggior parte delle Chiese permette al coniuge tradito o<br />

lasciato di passare a seconde nozze, come se niente fosse; e sull'omosessualità ormai tante<br />

Chiese sono schierate a favore, come quella Valdese che si è persino spinta a benedire le coppie<br />

omosessuali!<br />

Anche in merito all'ornamento esteriore della donna, la <strong>Massoneria</strong> è per la piena libertà, e quindi<br />

una donna può tranquillamente mettersi la minigonna, vestirsi in maniera provocante e seducente,<br />

e non solo per attirare gli sguardi degli uomini, ma anche per sedurre o farsi sedurre ed<br />

eventualmente fare carriera. Quelle nazioni dove queste cose non sono permesse persino dallo<br />

Stato, sono definite 'paesi dispotici, illiberali, anti-democratici, paternalisti, maschilisti e misogini<br />

dove le donne vengono “nascoste” da numerosi veli e pastrani (nel migliore dei casi) o da quella<br />

specie di scafandri chiamati burqa'. E quindi, ci fanno sapere i Massoni, 'ognuno viene dotato dalla<br />

Natura o da Dio di certi talenti, chi dello spirito, chi della fenomenologia fisica; quindi a ciascuno sia<br />

lasciato di scegliere come meglio utilizzare questi talenti, senza indebite intromissioni di<br />

chicchessia. Soprattutto, a ciascuno sia lasciato di mostrare o meno la propria avvenenza fisica o<br />

intellettuale a scelta, senza per questo essere guardato dall’alto in basso da parte di chi giudica<br />

l’estetica dei corpi inferiore a quella degli spiriti'. Ma non trovate in questi discorsi delle forti<br />

somiglianze e convergenze con quei discorsi che fanno tante Chiese Evangeliche sul modo di<br />

vestirsi in particolare femminile? Io devo dire che questo modo di ragionare e parlare lo riscontro in<br />

tante Chiese Evangeliche, e soprattutto in tanti pastori evangelici, che quando ci sentono<br />

proclamare quello che dice la Scrittura, e cioè: "Similmente che le donne si adornino d’abito<br />

convenevole, con verecondia e modestia: non di trecce e d’oro o di perle o di vesti sontuose, ma<br />

d’opere buone, come s’addice a donne che fanno professione di pietà" (1 Timoteo 2:9-10), e ci<br />

sentono quindi riprovare capi di abbigliamento come la minigonna, vesti succinte e scollate, come<br />

anche tacchi a spillo e trucchi di ogni genere, ci accusano di essere dei talebani che vorrebbero<br />

che le sorelle andassero con il burqa, e di essere contro la donna, ed altre insensatezze. Giudicate<br />

voi da persone intelligenti.<br />

E' evidente dunque, che ancora una volta, dobbiamo riscontrare delle sconcertanti affinità tra il<br />

pensiero massonico e quello di tanti Evangelici. E credo che il savio di cuore rifletterà e ne trarrà<br />

grande ammaestramento e ammonimento.<br />

Parola d'ordine massonica: 'Eliminare il velo per le donne, e<br />

farle diventare pastoresse'<br />

Nel libro <strong>La</strong> <strong>Massoneria</strong> e la Chiesa Cattolica scritto da Luigi Villa, un prete cattolico che<br />

combatteva la massoneria all'interno della Chiesa Cattolica Romana, c'è una parte che tratta di un<br />

'piano massonico' per la distruzione della Chiesa Cattolica. In questo piano massonico che viene<br />

presentato così: 'Direttive del gran Maestro della <strong>Massoneria</strong> ai Vescovi massoni: effettive dal<br />

1962 (aggiornamento del Vaticano II), rielaborate nel 1993 come piano progressivo per lo stadio<br />

finale. Tutti i massoni occupati nella Chiesa Cattolica debbono accoglierle e realizzarle', c'è un<br />

361


punto in cui viene detto: 'Incoraggiate le donne a non coprirsi la testa con il velo; in chiesa, i capelli<br />

sono “sexy”. Pretendete le donne come lettrici, e presentate come necessità democratica che<br />

divengano sacerdotesse. Fondate i movimenti per la liberazione della donna. Spingete a far<br />

entrare in chiesa con vesti trasandate, per sentirsi come a casa propria. Ciò diminuirà l’importanza<br />

della Messa' (Luigi Villa, <strong>La</strong> <strong>Massoneria</strong> e la Chiesa Cattolica, Editrice Civiltà, Brescia, 2008, pag.<br />

17).<br />

Leggendo queste parole, fratelli, non si può far finta di niente, perchè se cambiate alcuni termini<br />

mettendo 'pastoresse' al posto di 'sacerdotesse', e 'culto' al posto di 'Messa', possiamo applicare<br />

quelle parole anche alle Chiese Evangeliche, e vi accorgerete quindi ancora meglio che uno degli<br />

obbiettivi della <strong>Massoneria</strong> è quello di far ribellare la donna ai comandamenti di Dio per lei, non<br />

solo quindi al comandamento che prevede un ornamento femminile verecondo e modesto<br />

("Similmente che le donne si adornino d’abito convenevole, con verecondia e modestia: non di<br />

trecce e d’oro o di perle o di vesti sontuose" 1 Timoteo 2:9), ma anche a quello del velo ("la donna<br />

deve, a motivo degli angeli, aver sul capo un segno dell’autorità da cui dipende. .... ogni donna che<br />

prega o profetizza senz’avere il capo coperto da un velo, fa disonore al suo capo, perché è lo<br />

stesso che se fosse rasa" 1 Corinzi 11:10,5); come pure a quello che le vieta di insegnare e quindi<br />

di fare il pastore ("non permetto alla donna d’insegnare, né d’usare autorità sul marito, ma stia in<br />

silenzio. Perché Adamo fu formato il primo, e poi Eva; e Adamo non fu sedotto; ma la donna,<br />

essendo stata sedotta, cadde in trasgressione" 1 Timoteo 2:12-14).<br />

Dunque possiamo dire con assoluta certezza che se in ambito Protestante tante donne sono ribelli<br />

e la loro ribellione viene fomentata dai pastori, che hanno annullato tutti questi comandamenti<br />

divini che concernono la donna, questo è dovuto anche ad una influenza massonica che si fa<br />

sentire molto in ambito Protestante visto che la massoneria è abbondantemente presente nelle<br />

Chiese Protestanti.<br />

Si incita a far abrogare leggi che violano i 'diritti'<br />

dell'uomo<br />

<strong>La</strong> <strong>Massoneria</strong> è schierata contro quelle leggi che violano i cosiddetti diritti dell'uomo e incita i<br />

massoni a farle abrogare, infatti Albert Pike ha scritto: 'A editti che vengano dal solo arbitrio di una<br />

forza dispotica, contrastanti con la legge di Dio o con la grande legge della natura, contrari ai veri<br />

diritti dell'uomo, che violano il diritto del libero pensiero, libera parola, libere coscienze, è legittimo<br />

ribellarsi, e sforzarsi di abrogarli' (Albert Pike, Morals and Dogma, Edizione italiana, Vol. 2, pag. 8 -<br />

4° Maestro Segreto). In altre parole, la <strong>Massoneria</strong> è contro quelle leggi che fanno dello Stato uno<br />

stato confessionale in quanto sostiene il principio della laicità dello Stato.<br />

<strong>La</strong> Federazione delle Chiese Evangeliche ha lo stesso sentimento della <strong>Massoneria</strong>, e difatti lotta<br />

al fine di far abrogare quelle leggi che violano questi 'diritti'.<br />

In un articolo apparso su <strong>La</strong> Repubblica il 17 luglio 2007 dal titolo 'Ma ebrei e protestanti plaudono<br />

alla svolta' scritto da Orazio <strong>La</strong> Rocca, si legge infatti: 'E, invece, a ebrei, protestanti, Testimoni di<br />

Geova e altre confessioni minori piace il nuovo testo sulla libertà religiosa in Italia. Piace,<br />

soprattutto, quel passaggio del testo unico in cui si sottolinea che «la libertà religiosa trova il suo<br />

fondamento nel principio di laicità dello Stato». Lo hanno puntualizzato, in modo chiaro e senza<br />

362


indugi, Renzo Gattegna, presidente dell' Unione delle Comunità ebraiche italiane (Ucei), e il<br />

pastore Domenico Maselli, presidente della Federazione delle Chiese evangeliche in Italia (Fcei),<br />

ascoltati ieri alla Commissione Affari costituzionali dopo l' intervento dell' arcivescovo Giuseppe<br />

Betori, segretario generale della Cei, che - al contrario - aveva sollevato le critiche più ferme<br />

proprio al riferimento sulla laicità dello Stato contenuto nel disegno di legge. Malgrado le riserve<br />

della Cei, è stato quasi unanime il coro dei consensi espresso durante l'audizione dai<br />

rappresentanti delle altre religioni. «Noi ebrei italiani siamo una minoranza che oggi vede<br />

avvicinarsi il superamento delle disparità di trattamento tra le diverse confessioni religiose del<br />

nostro Paese», ha esordito Gattegna, che si è detto «ampiamente soddisfatto» dell'impianto<br />

generale del testo, giudicato «migliore rispetto alle proposte presentate in precedenza». Tra i punti<br />

più «significativi» indicati dal presidente degli ebrei il superamento del «concetto stesso di<br />

abrogazione della legislazione dei culti ammessi prevista dalle leggi sui culti varate nel 1929-30<br />

che risentivano del clima politico del tempo». «Con questa nuova legge che - ha spiegato<br />

Gattegna - sopprime i culti ammessi e introduce il concetto di pari dignità tra le confessioni<br />

religiose si alza il livello della convivenza civile del nostro Paese ed è un bene per tutti. Questa<br />

nuova legge, quindi - a parere del presidente degli ebrei italiani - va bene così come è stata<br />

presentata perché i suoi princìpi sono tutti condivisibili, anche se per l'attuazione pratica ci<br />

sarebbero alcuni articoli che vanno spiegati meglio. Ma c'è tutto il tempo per apportare ulteriori<br />

miglioramenti, come ha garantito il presidente della Commissione Luciano Violante». Parole in<br />

sintonia con quanto sostenuto anche dal pastore Maselli, secondo il quale «l' affermazione che la<br />

legge sulla libertà religiosa trova il suo fondamento nel principio di laicità dello Stato va sostenuta<br />

senza alcuna incertezza». Un principio di «garanzia» aperto a qualsiasi scelta religiosa, perché<br />

«solo uno Stato laico può garantire una autentica libertà per tutte le comunità di fede. Per questo,<br />

la laicità dello Stato è per noi evangelici garanzia fondamentale della stessa libertà religiosa». «In<br />

questo nuovo testo - per Maselli - vi si nota la volontà di deburocratizzare le norme per<br />

l'acquisizione dei vari diritti. Particolarmente positivo, appare, inoltre, l'articolo 9 che riguarda le<br />

scuole pubbliche e paritarie, e l'articolo 11 che prevede spazi adeguati di trasmissione per le<br />

singole confessioni nel servizio pubblico radiotelevisivo». Oltre a Maselli - intervenuto anche a<br />

nome della Tavola valdese e della Chiesa evangelica luterana in Italia (Celi) -, la galassia<br />

evangelica italiana ieri è stata rappresentata da Domenico Tomasetto per l'Unione cristiana<br />

battista d' Italia; Dora Bognandi per l'Unione delle Chiese cristiane avventiste del Settimo giorno;<br />

Roberto Giannini per la Chiesa apostolica in Italia e Felice Loria per le Assemblee di Dio' (da:<br />

http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2007/07/17/ma-ebrei-protestanti-plaudono-alla-svolta.html)<br />

Si noti come assieme alla Federazione delle chiese Evangeliche in questa direzione operano gli<br />

Avventisti che sono osservatori della FCEI (tra i cui osservatori c'è anche la Federazione delle<br />

Chiese Pentecostali e quindi anch'essa si muove in quella direzione), e la Chiesa Apostolica in<br />

Italia e le Assemblee di Dio in Italia che pur non facendo parte della FCEI su questo si trovano<br />

pienamente d'accordo con la FCEI.<br />

Come si può vedere lo spirito massonico è pienamente presente in queste organizzazioni religiose.<br />

Conclusione<br />

Vedete, fratelli, qui non si tratta di voler vedere dappertutto un complotto massonico contro la<br />

Chiesa o una influenza massonica, cioè anche dove non ci sono, ma di vedere queste cose dove<br />

363


ci sono, dove è provato che ci sono, e le prove addotte fino ad ora sono evidenti a mio parere.<br />

Peraltro è ampiamente provato che in mezzo alle Chiese Evangeliche ci sono tanti massoni, tra cui<br />

anche pastori di Chiese, per cui non si può non parlare di un'influenza massonica sulle Chiese a<br />

livello mondiale, influenza che si è diffusa in una maniera o nell'altra a tutto l'ambiente evangelico,<br />

compreso quello Pentecostale. Ma a proposito di questa infiltrazione e influenza Massonica nelle<br />

Chiese Evangeliche vi rimando al capitolo 13 e 14, dove esibirò altre prove.<br />

Qualcuno forse mi dirà: 'Ma ci sono pastori che non sanno neppure cosa sia la <strong>Massoneria</strong>,<br />

eppure parlano e ragionano come i Massoni!' A questa affermazione rispondo così. Quand'anche<br />

un pastore evangelico non sapesse neppure cosa sia la <strong>Massoneria</strong>, e quindi non sapesse che<br />

essa cerca di far annullare in ogni maniera questa o quest'altra parte del consiglio di Dio, di certo<br />

egli annullando queste parti del consiglio di Dio e andandoci contro, e condividendo e<br />

promuovendo i principi massonici, non fa altro che dare una mano alla <strong>Massoneria</strong> nel suo<br />

tentativo di distruggere la Chiesa di Dio. Per cui lo si può definire un massone senza grembiule,<br />

come disse infatti una volta un Gran Maestro del Grande Oriente di Francia, 33° Grado del Rito<br />

Scozzese: 'Un uomo che, pur non essendo massone, condivide ed appoggia i nostri principi, è già<br />

un massone senza grembiule'. E di questi massoni senza grembiule ce ne sono veramente tanti!<br />

Albert Pike ebbe infatti a dichiarare: 'Si incontrano molti Massoni che non si sono mai sottoposti<br />

all'iniziazione' (Albert Pike, Morals and Dogma, Edizione italiana, Vol. 1, pag. 66 - Compagno<br />

Libero Muratore).<br />

Credo dunque che tutti quei pastori evangelici che parlano e ragionano come i massoni, anche a<br />

loro insaputa, devono farsi un esame di coscienza davanti a Dio, ravvedersi dalle loro opere e<br />

parole malvage, e fare frutti degni del ravvedimento. Perchè sono dei massoni senza grembiule, e<br />

questo 'riconoscimento' gli viene dato dalla <strong>Massoneria</strong>!<br />

E credo anche che i membri di queste Chiese, che seguono ciecamente questi loro conduttori<br />

anche quando gli propongono le menzogne, da ora in poi non potranno più dire che in fin dei conti<br />

qui si tratta di avere opinioni diverse su questo o quell'altro argomento biblico, per cui io ho le mie<br />

opinioni e loro hanno le loro, perchè qui le cose stanno così, che è provato che queste loro opinioni<br />

sono esattamente le opinioni di Satana. E quindi anch'essi devono ravvedersi e fare opere degne<br />

di ravvedimento.<br />

<strong>La</strong> cosa è seria, molto seria, quindi perchè c'è una parte della Chiesa che non sta facendo altro<br />

che quello che si propone di fare la <strong>Massoneria</strong>, che è sotto la direzione e il controllo di Satana. E<br />

quindi è giusto continuare come prima, e più di prima se possibile, a confutare quelli che in seno<br />

alla Chiesa insegnano cose perverse e storte per la gioia dei Massoni.<br />

364


Capitolo 13<br />

L'ombra della massoneria sulle Assemblee di Dio<br />

in Italia (ADI)<br />

Nelle ADI è presente uno spirito massonico che promuove principi e insegnamenti della<br />

<strong>Massoneria</strong>. Voglio dire però che questo stesso spirito massonico esiste, oltre che nelle Chiese<br />

Protestanti storiche, anche nella stragrande maggioranza delle Chiese Pentecostali 'non ADI'. A<br />

quando risale questa sua intrusione in mezzo alle ADI? A quanto pare questo è avvenuto nel<br />

dopoguerra quando le ADI si sono alleate con i massoni - con i quali condividevano la lotta per la<br />

libertà di religione - per poter ottenere la fine della persecuzione. Noi sappiamo infatti che quando<br />

la Chiesa permette a dei Massoni di entrare nel suo mezzo o essa si allea con la <strong>Massoneria</strong>, con i<br />

massoni entra anche lo spirito diabolico della <strong>Massoneria</strong> che porta corruzione e distruzione. I<br />

Massoni infatti sono ministri di Satana che fanno la sua volontà, e quindi è del tutto ovvio che con<br />

questi ministri fraudolenti è entrato anche uno spirito diabolico. E in questo capitolo ci sono le<br />

prove inconfutabili della presenza di questo spirito nelle ADI, che sono fiducioso nel Signore<br />

indurranno coloro che amano e temono Dio a uscire dalle ADI per mettersi in salvo, già proprio in<br />

salvo, perchè le ADI sono come una nave che sta imbarcando acqua da tutte le parti e sta colando<br />

a picco.<br />

Massoni e amici della <strong>Massoneria</strong> nei rapporti tra ADI e<br />

Governo Italiano<br />

Cominciamo dunque con la storia delle Assemblee di Dio in Italia, e precisamente con i suoi<br />

rapporti con il Governo Italiano a partire dal secondo dopo guerra, quando le Chiese Pentecostali<br />

erano ancora sottoposte a persecuzioni e discriminazioni e vessazioni da parte delle autorità<br />

governative di concerto ovviamente con prelati della Chiesa Cattolica Romana. Infatti dopo la<br />

caduta del regime fascista, continuò a rimanere in vigore la circolare emanata nel 1935 dal<br />

sottosegretario Guido Buffarini-Guidi, che vietava ai pentecostali di rendere il loro culto a Dio sia<br />

privatamente che pubblicamente. Ecco il testo di quella circolare (che fu emanata dal governo<br />

Mussolini sotto pressione della Chiesa Cattolica Romana e che rimase in vigore fino al 1955):<br />

‘Esistono in alcune province del regno semplici associazioni di fatto che, sotto la denominazione di<br />

pentecostali o pentecostieri o neumatici o tremolanti, attendono a pratiche di culto in riunioni generalmente<br />

presiedute da ‘anziani’. Il culto professato dalle anzidette associazioni, non riconosciute a norma dell’articolo<br />

2 della legge 24 giugno 1929, n. 1159, non può ulteriormente essere ammesso nel regno, agli effetti<br />

dell’articolo 1 della citata legge, essendo risultato che esso estrinseca e concreta in pratiche religiose<br />

contrarie all’ordine sociale e nocive all’integrità fisica e psichica della razza. Pertanto le Loro Eccellenze<br />

provvederanno subito per lo scioglimento, dovunque esistano, delle associazioni in parola, e per la chiusura<br />

dei relativi oratori e sale di riunione, disponendo conseguentemente anche per una opportuna vigilanza, allo<br />

365


scopo di evitare che ulteriori riunioni e manifestazioni di attività religiosa da parte degli adepti possano avere<br />

luogo in qualsiasi altro modo o forma. Si gradirà sollecita assicurazione dell’adempimento’.<br />

Nel 1946, le ADI (che però allora si chiamavano 'Chiese Cristiane Evangeliche Pentecostali') per<br />

cercare di far cambiare atteggiamento al Governo Italiano verso di loro, si rivolsero ad una<br />

associazione diretta da massoni con sede a New York, che si chiamava American Committee for<br />

Religious Freedom in Italy (Comitato Americano per la Libertà Religiosa in Italia), che mise in moto<br />

i suoi potenti canali in favore delle ADI. Nel 1952, poi, le ADI nel presentare il ricorso contro il<br />

Ministero dell'Interno si rivolsero ad Arturo Carlo Jemolo (1891-1981) e Leopoldo Piccardi (1899-<br />

1974), che erano degli avvocati molto conosciuti ed ambedue massoni.<br />

Negli anni '80 poi le ADI misero Giorgio Spini (1916-2006), che era un amico della <strong>Massoneria</strong>, a<br />

capo della delegazione che doveva rappresentare le ADI nella Commissione di studio istituita dalla<br />

Presidenza del Consiglio dei ministri 'per valutare le richieste delle Assemblee di Dio in Italia in<br />

vista della predisposizione del progetto di intesa'.<br />

Frank Bruno Gigliotti, Charles Fama, Patrick J. Zaccara, e<br />

Francis J. Panetta, del Comitato per la Libertà Religiosa in<br />

Italia<br />

Roberto Bracco li menziona facendo solo i loro cognomi<br />

Nell'agosto del 1947 (proprio mentre a Napoli si teneva il 6° Convegno Nazionale, che fu una<br />

pietra miliare per la costituzione dell’organizzazione ‘Assemblee di Dio in Italia’, e quando ancora<br />

al Movimento Pentecostale non era ancora stata accordata la cosiddetta libertà di culto), sulla<br />

rivista Risveglio Pentecostale, uscì un articolo a firma di Roberto Bracco (che era direttore della<br />

rivista, nonchè segretario delle nascenti ADI) dal titolo '<strong>La</strong> libertà del movimento pentacostale in<br />

Italia' in cui si legge tra le altre cose:<br />

'Questo argomento, oltre ad essere di vivo interesse per tutte le chiese della nostra nazione, suscita in questi<br />

giorni la più appassionata partecipazione da parte delle fratellanze estere e delle rappresentanze politiche di<br />

molte nazioni e di Enti e Comitati costituiti al preciso scopo di promuovere leghe per la tutela delle<br />

fondamentali libertà dell'uomo. In Italia, però, nonostante tante pressioni interne ed esterne, non si è potuta<br />

ancora raggiungere la tanto auspicata libertà. E' intuibile il perchè del mancato raggiungimento di questa<br />

principalissima libertà umana ed è soprattutto intuibile se si considera che, in questo particolare periodo<br />

storico, tutte le cose della nazione seguono il corso delle interessate manovre politiche delle fazioni dei vari<br />

colori. Le nostre chiese, che si sono costantemente tenute al di fuori e al di sopra delle questioni politiche, e<br />

che per questo motivo sono state sempre vittime delle basse manovre di partiti al potere, riguardano anche<br />

al presente il corso degli eventi con l'occhio sereno della fede, continuando a sperare più che dalle pressioni<br />

interne ed esterne, da quella pressione che può venire dall'ALTO. Registriamo per la cronaca e per<br />

informarne i fratelli che desiderano seguire da vicino quanto è stato fatto, le seguenti principali pratiche: - Nel<br />

1945, con domanda circostanziata e perfettamente documentata è stato chiesto al Ministero degli Interni il<br />

primo riconoscimento per un ministro di culto del nostro Movimento. Nel corso dell'anno successivo sono<br />

state operate pressioni mediante solleciti per l'evasione della pratica. - Nel 1946, informati che il Governo<br />

italiano, per accertare le origini e la posizione legale del nostro Movimento, aveva inviato esplicita richiesta di<br />

informazioni all'Ambasciatore presso il Governo degli Stati Uniti, Sig. Tarchiani, abbiamo fatto pressione<br />

presso il Comitato per la Tutela della Libertà Religiosa, con sede in New York, perchè fossero fornite ampie<br />

366


e dettagliate informazioni del Movimento Pentecostale. Il menzionato Comitato, nelle persone dei propri<br />

dirigenti Rev. Panetta e Rev. Zaccara, affidò l'incarico di presentare una chiara memoria al Rev. Dott.<br />

Gigliotti. <strong>La</strong> memoria venne presentata, accompagnata da una lettera personale, al Sig. Tarchiani. In pari<br />

tempo venne data pubblica conoscenza negli Stati Uniti di quanto presentato al nostro ambasciatore, e la<br />

memoria del Dott. Gigliotti, a cura di vari enti e di varie chiese di differenti denominazioni, venne stampata e<br />

diffusa nella considerevole quantità di quattro milioni di copie. - Nel 1947 hanno inizio in Italia i dibattiti alla<br />

Costituente; per l'occasione viene presentata una nostra memoria con l'esposizione della ingiusta posizione<br />

giuridica del Movimento e con la legittima rivendicazione dei diritti umani. Essa viene menzionata in alcune<br />

discussioni e la questione del Movimento Pentecostale viene presentata come la questione tipica<br />

relativamente alla libertà religiosa. Alcune rigorose misure di pubblica sicurezza provocano prima un<br />

intervento del nostro rappresentante, fratello U. N. Gorietti, presso le competenti autorità centrali e<br />

periferiche e poi una protesta inviata dallo stesso in lettera circolare a tutti gli esponenti del Governo. Viene<br />

data ospitalità alla lettera del fratello Gorietti su alcuni quotidiani. In coincidenza con gli avvenimenti di cui<br />

sopra giungono in Italia i Dottori Fama e Gigliotti, inviati in rappresentanza di vari Comitati per la tutela delle<br />

libertà umane. Essi prendono contatto con moltissime personalità del Governo e si incontrano anche con<br />

l'On. De Gasperi, Presidente del Consiglio. Presentano varie questioni inerenti alla libertà ma con particolare<br />

insistenza, specialmente dal Dott. Gigliotti, la questione del Movimento Pentecostale. In linea di massima<br />

ricevono promettenti assicurazioni, benchè la Presidenza del Consiglio si prenda cura di smentire<br />

pubblicamente le promesse fatte personalmente da De Gasperi e rese di pubblica ragione attraverso una<br />

intervista concessa dai Dottori Gigliotti e Fama ai giornalisti italiani' (Risveglio Pentecostale, Anno 2, n°<br />

2, Agosto 1947, pag. 12).<br />

Chi erano questi dottori Gigliotti e Fama di cui vengono omessi VOLONTARIAMENTE E<br />

ASTUTAMENTE i nomi? Erano Frank Bruno Gigliotti e Charles Fama. Questo è attestato dalla<br />

rivista The Pentecostal Evangel delle Assemblee di Dio USA che pubblicarono la memoria di Frank<br />

Gigliotti, che era peraltro un pastore presbiteriano, ed anche la lettera personale che quest'ultimo<br />

scrisse all'ambasciatore Alberto Tarchiani (che fu ambasciatore negli USA dal 1945 al 1955, e sul<br />

quale Frank Gigliotti nel febbraio 1945 espresse questo giudizio: '..capace di vendere chiunque per<br />

i propri interessi' giudizio che è riportato in un rapporto del OSS cioè del servizio segreto<br />

americano - http://www.fondazionecipriani.it/), lettera nella quale egli menziona anche Charles<br />

Fama definendolo il presidente nazionale dell'American Committee for Religious Freedom in Italy<br />

(cfr. The Pentecostal Evangel, 8 Febbraio 1947, pag. 6-7,11 - vedi foto), che era 'il Comitato per la<br />

Tutela della Libertà Religiosa con sede in New York' di cui parla Bracco, fondato nel 1943, infatti il<br />

reverendo Panetta di cui parla Roberto Bracco era il pastore protestante Francis J. Panetta che<br />

era segretario appunto dell'American Committee for Religious Freedom in Italy (cfr. The Herald<br />

Statesman, 17 Maggio, 1950); e il reverendo Zaccara era Patrick J. Zaccara che era anche lui tra<br />

i dirigenti del Comitato (ne era presidente assieme a Fama). Peraltro, va anche detto che in quella<br />

lettera personale di Gigliotti all'ambasciatore Tarchiani, Gigliotti dice che l'incarico di preparare<br />

quella memoria gli fu dato non solo dall'American Committee for Religious Freedom in Italy di cui<br />

era presidente nazionale Charles Fama, ma anche dal National Committee of Americans for<br />

Religious Emancipation di cui era presidente il senatore Olin D. Johnston, nonchè da un gruppo di<br />

Chiese pentecostali che si chiamava Evangelical Christian Pentecostal Churches of the United<br />

States and Foreign <strong>La</strong>nds alla cui guida c'era il pastore pentecostale Dominick Lisciandrello. Altra<br />

cosa da notare, pure Frank Gigliotti faceva parte dell'American Committee for Religious Freedom<br />

in Italy e assieme a Fama ne era un rappresentante ufficiale (cfr. Christian Science Monitor, 9 e 30<br />

Aprile 1947).<br />

Anche la rivista avventista Review and Herald - nel giugno 1947 -conferma questo (cfr. Vol. 124,<br />

No. 24, Giugno 1947, pag. 2 - vedi foto), specificando che Frank Gigliotti era segretario dei<br />

Citizens United for Religious Emancipation, e Charles Fama presidente dell'American Committee<br />

for Religious Freedom in Italy. Li chiama uomini di Chiesa, e dice che partendo da Roma per<br />

367


Washington (dopo avere soggiornato in Italia per due mesi per una loro indagine sulla situazione<br />

delle Chiese Protestanti in Italia che poi presentarono alle autorità degli USA) in riferimento alla<br />

persecuzione della 'setta pentecostale' in Italia, essi hanno dichiarato: 'Noi lasciamo l'Italia convinti<br />

che gli Stati Uniti dovrebbero richiedere garanzie per quanto riguarda la libertà religiosa per il<br />

Movimento Pentecostale a Roma'.<br />

<strong>La</strong> notizia sulla rivista avventista Review and Herald del giugno 1947<br />

Ma andiamo avanti, col dire che Frank Bruno Gigliotti e Charles Fama - come pure Patrick J.<br />

Zaccara e Francis J. Panetta - erano massoni, già proprio massoni.<br />

Da sinistra: Frank B. Gigliotti, Charles Fama, Patrick J. Zaccara e Francis J. Panetta<br />

Frank Bruno Gigliotti (1896-1975), originario di San Bernardo (Catanzaro, Calabria), emigrò negli<br />

USA - in una piccola città della Pennsylvania - con sua madre vedova quando lui aveva quattro<br />

anni, e rimase orfano all'età di 10 anni. Si trovò allora un lavoro come assistente di un<br />

ipnotizzatore, ma mentre si trovavano nel Sud Dakota l'ipnotizzatore una notte lo abbandonò.<br />

Il giovane Frank fu quindi adottato prima dagli Indiani Sioux del Sud Dakota, e poi dagli Indiani<br />

Cheyennes del Montana, e stette con loro. In seguito cominciò una carriera di successo come<br />

368


fantino, partecipando a molte corse di cavalli in molte parti degli USA ed anche all'estero, e<br />

guadagnando molti soldi. Poi all'improvviso un giorno, mentre si trovava in Canada, lui racconta<br />

che si convertì sentendo parlare un predicatore ad un angolo della strada. Smise dunque di fare il<br />

fantino, col proposito di voler vivere una vita migliore. Nel 1917 Gigliotti parte per partecipare alla I<br />

Guerra Mondiale, durante la quale in Francia viene ferito gravemente e quindi costretto a passare<br />

molti mesi in un ospedale. Le ferite di guerra gli causeranno una invalidità di circa il 50%. Nel<br />

1919, finita la guerra, torna negli USA dove entra in un Istituto Biblico a New York. Preso il diploma<br />

nel 1921 viene chiamato dalla Chiesa Presbiteriana Italiana di Schenectady (NY) per diventarne il<br />

pastore, e nel 1922 si sposò. Una volta ordinato pastore, però mostrò una condotta indegna di un<br />

ministro del Vangelo, infatti i Presbiteriani lo ripresero perchè 'trascurava i suoi doveri religiosi' per<br />

darsi a organizzazioni fraterne, alla politica e ad altri 'interessi esterni', e due diaconesse della<br />

Chiesa lo accusarono di essere un tipo 'marcio nel cuore' e 'biblicamente ignorante' e si dimisero<br />

perchè affermarono che era impossibile lavorare con lui. <strong>La</strong> presenza di Gigliotti diventò dunque<br />

una cosa imbarazzante per la Chiesa Presbiteriana, che quindi nel 1924 lo persuase ad accettare<br />

di andare a studiare presso un Istituto Biblico di Roma (informazioni prese da The Fabulous Frank<br />

Gigliotti [Il Favoloso Frank Gigliotti], terza ristampa, <strong>La</strong> Mesa, California, s. d. [post 10 lug. 1950]; ;<br />

'Gigliotti, World War Hero, Attains Boyhood Ambition' in The Billings Gazette, 9 Ottobre 1927, pag.<br />

4; e da Robert R. Pascucci, Electric City Immigrants: Italians and Poles of Schenectady, N.Y.,<br />

1880-1930, State University of New York at Albany, Department of History, 1984, pag. 129-184,<br />

presente qua http://www.schenectadyhistory.org/). E così Gigliotti venne in Italia e frequentò il<br />

Collegio Metodista Internazionale di Monte Mario a Roma. Mentre studiava presso quell'Istituto<br />

Biblico, fondò la Legione Americana dei Veterani di guerra, per i quali fece approvare nel 1926 dal<br />

Congresso Americano una legge in favore dei Veterani di Guerra Americani in Europa che permise<br />

loro di tornare in America (cosa che fino ad allora non era stata loro permessa a motivo di una<br />

clausola presente nelle leggi per le immigrazioni che glielo impediva). E sempre nel 1926 Gigliotti<br />

ricevette un importante riconoscimento dallo Stato Italiano, quello di Commendatore della Corona<br />

d'Italia, che gli fu conferito alla presenza del Re Vittorio Emanuele III, di Benito Mussolini, ed altre<br />

importanti personalità politiche, per i suoi servizi al Governo Italiano e per quello che aveva fatto<br />

per i Veterani di Guerra ('Gigliotti, World War Hero, Attains Boyhood Ambition' in The Billings<br />

Gazette, 9 Ottobre 1927, pag. 4). Ecco perchè Gigliotti spesso veniva presentato come 'il<br />

Commendatore Gigliotti'. Presa la laurea in teologia presso il Collegio Metodista di Roma nel 1928,<br />

tornò negli USA, dove fu pastore di una Chiesa nel Montana, poi di un'altra nell'Oregon, e poi<br />

pastore di una Chiesa Presbiteriana in California a Lemon Grove.<br />

Gigliotti era un massone: quando nel 1946-47 entrò in contatto con le ADI era di sicuro già almeno<br />

maestro massone (3° grado), e nel 1971 ottenne il m assimo grado, cioè il 33°. Che Gigliotti era un<br />

massone lo conferma Aldo Mola, storico della <strong>Massoneria</strong>, che lo chiama il 'Fratello Frank Gigliotti'<br />

(Aldo A. Mola, Storia della <strong>Massoneria</strong> Italiana, pag. 667 - vedi la foto in fondo al libro). Quando<br />

infatti morì nel 1975, i funerali di Gigliotti si svolsero a San Diego in un Tempio Massonico del Rito<br />

Scozzese sotto gli auspici della Loggia 736 di Lemon Grove. Ma per conoscere altri aspetti del<br />

profilo massonico di Gigliotti vedi più avanti. Gigliotti era anche un agente dei servizi segreti<br />

americani, ed anche qui vedi più avanti il suo profilo di agente segreto. Il presidente americano<br />

Franklin Roosevelt (1882-1945), massone del 32° gra do, considerava Gigliotti 'un uomo secondo il<br />

suo cuore', e lo aveva soprannominato 'Buddha' (The Fabulous Gigliotti, pag. 5).<br />

A proposito del primo giudizio dato da Roosevelt su Gigliotti, sono persuaso che anche per i<br />

dirigenti delle ADI fosse un uomo secondo il loro cuore.<br />

369


Per quanto riguarda Charles Fama (1889-1959), originario di Mistretta (Messina), famoso medico<br />

di New York, pastore presbiteriano come Gigliotti, anche lui era massone in quanto lo storico Aldo<br />

Mola - in merito alle iniziative avviate da massoni italo-americani e loro simpatizzanti a favore degli<br />

antifascisti in esilio - afferma: 'Per «creare una coscienza massonica italiana antifascista» -<br />

obbiettivo cui concorreva anche l'alto dignitario massonico Cowles da Washington - Charles Fama<br />

proponeva una azione su due livelli: la fondazione di un Concistoro di 32 ∴ grado, quale perno<br />

della riorganizzazione della famiglia massonica italiana in esilio, e la raccolta di fondi tra massoni e<br />

simpatizzanti da devolvere alla Concentrazione o a massoni in bisogno' (Aldo Alessandro Mola, '<strong>La</strong><br />

<strong>Massoneria</strong> e «Giustizia e Libertà», in AA.VV., Il Partito d'Azione dalle origini all'inizio della<br />

resistenza armata, Atti del Convegno (Bologna, 23-25 marzo 1984) promosso dalla F.I.A.P. e<br />

dall'Istituto di Studi Ugo <strong>La</strong> Malfa, Archivio trimestrale, 1985, pag. 323). Secondo un articolo<br />

apparso sul New York Times il 31 Agosto 1959 aveva il 32° grado e faceva part e dell'Ordine Sons<br />

of Italy.<br />

In una lettera del 30 Ottobre 1930 scritta dal pastore metodista italo americano Arturo di Pietro<br />

(quando ancora era 'profano' in quanto fu iniziato alla <strong>Massoneria</strong> alla vigilia della sua morte) a<br />

Giuseppe Leti, già alto dignitario del GOI in Italia e figura molto importante della massoneria in<br />

esilio durante il regime fascista perchè fu tra coloro attorno a cui a Parigi si ricostituì il Grande<br />

Oriente d'Italia, leggiamo che Charles Fama era 'un massone americano' ed 'il più leale e sincero<br />

amico della <strong>Massoneria</strong> Italiana' (Ibid., pag. 364-365 - vedi foto).<br />

370


Anche il 'reverendo' Zaccara, menzionato da Bracco nell'articolo, era un massone, infatti si trattava<br />

di Patrick J. Zaccara (1909-1984), un pastore Presbiteriano, che faceva parte della Loggia<br />

Garibaldi No. 542 di New York, come risulta chiaramente sul sito della Loggia<br />

(http://garibaldilodge.com/ - foto a sinistra), e della quale faceva parte anche Frank Gigliotti. Anche<br />

su The Harlem Valley Times (9 Maggio 1957, pag. 7 - foto a destra) viene confermato che Zaccara<br />

era un massone. Peraltro, in merito alla Loggia Garibaldi, l'ex Gran Maestro del GOI Giuliano Di<br />

Bernardo parla di 'mafia, infiltrata nella famosa loggia Garibaldi: un concentrato di esponenti<br />

dell'area grigia tra massoneria e malavita' e dice: 'Ricordo che una volta, quando andai in visita a<br />

quella loggia, pensai di avere intorno a me tutti i capi di Cosa nostra in America' (in Ferruccio<br />

Pinotti, Fratelli d'Italia, pag. 36-37). Questo giusto per inquadrare meglio l'ambiente massonico in<br />

cui si muovevano i due 'reverendi' Gigliotti e Zaccara!<br />

A conferma che Patrick J. Zaccara era un massone c'è questo articolo apparso sul Reading Eagle<br />

del 28 Dicembre 1956, in cui si parla di un Banchetto tenuto da una loggia massonica, e durante il<br />

quale l'oratore principale è stato appunto Patrick J. Zaccara, gran cappellano della Gran Loggia<br />

dello Stato di New York, che ha sottolineato davanti ad una platea di oltre 500 persone<br />

l'importanza della fratellanza universale, che come sappiamo è uno dei principi della <strong>Massoneria</strong>.<br />

Nella foto da sinistra si vede Judson B. Severns, l'uscente venerabile maestro della Loggia 62, che consegna il Maglietto all'entrante<br />

venerabile maestro Lester E. Shoemaker. Quelli che osservano questa consegna sono Patrick J. Zaccara e James E. Bauer.<br />

371


Su The Harlem Valley Times del 30 Novembre 1967 (pag. 11 - vedi foto) viene detto tra le altre<br />

cose che nel settembre 1967 Zaccara fu insignito del 33° grado della <strong>Massoneria</strong>, che è il più<br />

grande onore nella 'Fraternità'.<br />

Zaccara era molto attivo nella <strong>Massoneria</strong>; le seguenti notizie apparse su alcuni giornali negli anni<br />

Sessanta lo confermano. Da sinistra: 1964, Zaccara fa un discorso a 419 Maestri Massoni; 1968,<br />

Zaccara tiene un discorso ad una celebrazione organizzata dall'Ordine massonico della Stella<br />

d'Oriente; 1966, in un tempio massonico Zaccara tiene un discorso dal titolo 'Cattolicesimo<br />

Romano e Frammassoneria'.<br />

372


In un articolo apparso sul Millbrook Round Table del 9 Aprile 1964 (vedi foto), il cui titolo è<br />

'Zaccara dice ai Massoni: Noi dobbiamo vivere la <strong>Massoneria</strong>', si parla di una riunione di oltre 500<br />

Massoni a cui il Gran cappellano della loggia Patrick J. Zaccara ha fatto un discorso che aveva<br />

come tema il fatto che non bisogna solo parlare della <strong>Massoneria</strong>, ma bisogna anche praticarla! E<br />

badate che questo Zaccara è - come vedremo dopo - lo stesso con cui le ADI hanno collaborato in<br />

Italia nel dopoguerra!<br />

373


Per quanto riguarda il pastore protestante (della Chiesa Presbiteriana) Francis Joseph Panetta<br />

(nato nel 1874 e morto nel 1951), che era il segretario dell'American Committee for Religious<br />

Freedom in Italy, era pure lui un massone. Questo ci risulta in quanto su The New Age Magazine<br />

(che ora si chiama The Scottish Rite Journal of Freemasonry Southern Jurisdiction e che è una<br />

rivista ufficiale del Rito Scozzese Antico ed Accettato) v.58, 1950, a pag. 98 (vedi foto) si legge<br />

quanto segue: 'Abbiamo ricevuto una lettera da Napoli, Italia, dal Rev. Francis J. Panetta, un<br />

Massone Italiano che vive a New York. Il Fratello Panetta visita la Casa del Tempio una volta ogni<br />

tanto e noi siamo sempre felici ...'. Sappiamo inoltre che di sicuro tra il 1946 e il 1948 aveva il 3°<br />

grado (Maestro Massone).<br />

<strong>La</strong> visita in Italia di Francis J. Panetta a cui fa riferimento l'articolo è quella che Panetta fece in<br />

Italia nel 1949-1950 quando si trattenne in questa nazione per diversi mesi. L'House of the Temple<br />

che si dice che Panetta visitava una volta ogni tanto, è il Tempio del Rito Scozzese, che si trova a<br />

Washington e che è una costruzione 'ricca di simboli egizi, costruito a imitazione del Mausoleo di<br />

Alicarnasso e progettato agli inizi del 1900 dall’architetto massone John Russell Pope. All’ingresso<br />

vi sono due sfingi egizie, che simboleggiano saggezza e potere. <strong>La</strong> sfinge della saggezza reca sul<br />

petto l’immagine di una dea egizia, forse Iside; mentre su quella del potere è inciso l’ankh (la<br />

cosiddetta chiave della vita) e il simbolo dell’ureo (decorazione a forma di serpente) che indica la<br />

discendenza solare dei faraoni. Nell’atrio vi sono due statue egizie di scribi seduti, collocate ai<br />

piedi di uno scalone cerimoniale' (Da: Wikipedia). Ecco qua in questa foto l'House of the Temple.<br />

374


L'interno dell'House of Temple, con l'altare al centro<br />

Oltre a ciò, per rendere più completo il quadro, dovete sapere che il senatore americano Olin D.<br />

Johnston (1896-1965) che era il Presidente della National Committee of Americans for Religious<br />

Emancipation, che incaricò F. Gigliotti di presentare quella memoria, era anche lui un massone. Lo<br />

troviamo infatti nel libro di William R. Denslow 10000 Massoni Famosi (cfr. William R. Denslow,<br />

10,000 Famous Freemasons - vedi foto), dove viene definito membro del Rito Scozzese a<br />

Charleston, nella Carolina del Sud.<br />

375


L'ambasciatore Alberto Tarchiani, a cui Frank Gigliotti mandò la memoria, era anche lui un<br />

massone<br />

Ma la lista di massoni implicati in questa faccenda non è finita, perchè tra di essi bisogna pure<br />

annoverare Alberto Tarchiani (1885-1964), l'ambasciatore italiano negli USA, a cui Frank Gigliotti<br />

mandò la memoria (con lettera personale) e alla quale - lo abbiamo saputo tramite il deputato<br />

socialista Luigi Preti (vedi più avanti) - l'ambasciatore rispose favorevolmente.<br />

Alberto Tarchiani, nato a Roma nel 1885, iniziò l'attività giornalistica nel 1903 collaborando al<br />

'Nuovo Giornale' di Firenze, dove visse a contatto con ambienti noti ai suoi amici massoni aderenti<br />

alla loggia 'Concordia'. Espatriato in Francia nel 1925, era stato nel 1930 tra i fondatori del gruppo<br />

'Giustizia e Libertà, e poi nel 1937 assieme al suo fratello massone Randolfo Pacciardi diede vita<br />

al movimento repubblicano e antifascista '<strong>La</strong> Jeune Italie' (<strong>La</strong> Giovine d'Italia). Quando poi nel<br />

1940 la Francia fu invasa dai Tedeschi, egli emigrò negli USA dove fu segretario della 'Mazzini<br />

Society'. Rientrato in Italia nel 1943, aderì al Partito d'Azione, e poi diventò ministro dei lavori<br />

pubblici nel secondo governo Badoglio e ambasciatore italiano negli USA durante i governi<br />

Bonomi, Parri e De Gasperi. Alberto Tarchiani, in qualità di ambasciatore fu un elemento<br />

fondamentale della tessitura delle relazioni italo-americane, per intessere le quali si valse di<br />

Fiorello <strong>La</strong> Guardia, Charles Poletti, e Charles Fama, che erano tutti massoni (cfr. Giuseppe<br />

Casarrubea, Fra' diavolo e il governo nero, Franco Angeli Editore, 1998, pag. 47).<br />

Secondo lo storico Aldo Mola, Tarchiani era massone in quanto dice: 'I massoni italiani in terra di<br />

Francia si contrastavano anche per ragioni che poco avevano a che fare con il diritto massonico.<br />

Mentre da una parte operavano i 'politici' in connessione con la dialettica partitica francese,<br />

Modigliani, Buozzi, Campolonghi, Tarchiani 'il quale rimane il capo riconosciuto del nuovo<br />

raggruppamento' (da un rapporto su <strong>La</strong>briola, Parigi, 11 luglio 1931), Ubaldo Triaca e altri<br />

facevano riferimento al repubblicano Carlo Bazzi insieme con qualche 'dissidente' (Aldo Mola,<br />

Storia della <strong>Massoneria</strong> Italiana, pag. 614-615. Cfr. Gianni Rossi & Francesco Lombrassa, In nome<br />

della «Loggia»: le prove di come la massoneria segreta ha tentato di impadronirsi dello Stato<br />

italiano: i retroscena della P2, Casa Editrice Roberto Napoleone, Roma 1981, pag. 23). Che si<br />

tratta di Alberto Tarchiani, si evince anche dal fatto che nell'Indice dei nomi posto alla fine del libro<br />

alla voce 'Alberto Tarchiani' c'è la pagina 615 dove compare 'Tarchiani'.<br />

376


Peraltro, nel libro In nome della «Loggia» Alberto Tarchiani viene definito 'influente protettore del<br />

tandem Gigliotti-Fama' (Gianni Rossi & Francesco Lombrassa, In nome della «Loggia»: le prove di<br />

come la massoneria segreta ha tentato di impadronirsi dello Stato italiano: i retroscena della P2,<br />

pag. 23).<br />

Dunque l'American Committee for Religious Freedom in Italy con sede in New York, di cui era<br />

presidente Charles Fama, e su cui le nascenti Assemblee di Dio in Italia fecero pressione - come<br />

dice Roberto Bracco -, e che intraprese passi rilevanti a favore delle ADI, non era altro che<br />

un'associazione paramassonica. E questi due personaggi - vale a dire Gigliotti e Fama - che ne<br />

facevano parte e che hanno perorato la causa delle nascenti Assemblee di Dio in Italia, e con cui<br />

ovviamente sono entrati in contatto diversi pastori di allora, erano degli importanti massoni. Per<br />

non parlare poi del fatto che anche l'ambasciatore italiano negli USA, vale a dire Alberto Tarchiani,<br />

a cui Gigliotti presentò la memoria che ricevette il suo parere favorevole, era un massone anche<br />

lui. Giudicate voi, fratelli, da persone intelligenti.<br />

Possiamo dunque dire che per cercare di fare ottenere alle Assemblee di Dio in Italia la tanto<br />

auspicata libertà di culto, si è messa in moto la massoneria americana, di concerto sicuramente<br />

con quella italiana che aveva i suoi esponenti non solo tra le autorità italiane ma anche tra le mura<br />

del Vaticano, cosa questa da non sottovalutare affatto. Ovviamente vi lascio immaginare i contatti<br />

o gli incontri tenuti dal massone Frank Gigliotti con i suoi fratelli massoni americani e italiani, e con<br />

pastori pentecostali, per portare avanti la sua 'missione' a favore dei Pentecostali in Italia. Che<br />

dire? Una vergogna e uno scandalo. Una cosa di una gravità enorme. E poi ci si domanda perchè<br />

proprio a partire da quel tempo è cominciato il declino morale, dottrinale e spirituale delle ADI: è<br />

evidente il motivo, perchè costoro per uscire dalla persecuzione si affidarono ai massoni - e vi<br />

ricordo che i Massoni hanno giurato di lavorare per l'utile della <strong>Massoneria</strong> - anzichè confidare in<br />

Dio. In altre parole, perchè le ADI si appoggiarono alla <strong>Massoneria</strong>, appoggio che porta<br />

inevitabilmente la maledizione di Dio.<br />

Hanno avuto degli effetti positivi gli interventi massonici a favore delle Chiese Pentecostali? Sì, e<br />

già nel breve tempo infatti su The Pentecostal Evangel del 13 Settembre 1947 si legge che 'la<br />

situazione tra le Chiese Pentecostali Italiane ora è più facile. Varie proteste, fatte contro le<br />

persecuzioni che esse hanno subito recentemente, sono state ascoltate dalle autorità' (pag. 10 -<br />

vedi foto a sinistra). E sul Chicago Daily Tribune del 21 Marzo 1949 (foto a destra), Gorietti fece<br />

sapere che 'la pressione esercitata da uomini di Chiesa americani ha portato il Governo qui ad<br />

assumere un'attitudine più tollerante verso i Pentecostali ...'.<br />

Ma più avanti parleremo ulteriormente dei movimenti dei massoni in favore delle ADI e dei loro<br />

effetti: soprattutto di quello che fece Frank Gigliotti per le ADI, perchè è lui il personaggio diciamo<br />

377


chiave della storia delle ADI nel dopoguerra, personaggio che però nei libri o articoli ufficiali delle<br />

ADI che trattano la storia delle ADI non viene neppure menzionato; sembra incredibile ma è così.<br />

<strong>La</strong> parte dell'articolo di Roberto Bracco apparso su Risveglio Pentecostale dell'Agosto 1947 dove si parla di Fama,<br />

Gigliotti, Panetta e Zaccara (pag. 12)<br />

378


<strong>La</strong> potenza del Comitato per la Libertà Religiosa in Italia<br />

Il Comitato per la Libertà Religiosa in Italia (in inglese American Committee for Religious Freedom<br />

in Italy) - del quale era presidente Charles Fama assieme a Patrick J. Zaccara, mentre Francis J.<br />

Panetta ne era il segretario - era nato nel 1943, rappresentava oltre 400 Chiese, di cui la maggior<br />

parte erano italiane, ed era in costante contatto con il Governo Italiano del dopo guerra, il Governo<br />

Americano ed anche l'Organizzazione delle Nazioni Unite. Sappiamo per certo che i dirigenti delle<br />

Chiese Valdesi, Battiste e Metodiste in Italia conobbero questo Comitato e la sua opera a favore<br />

della libertà religiosa in Italia quando Patrick Zaccara fu in Italia nel 1945 (cfr. Henry Smith Leiper,<br />

Christianity today: a survey of the state of the churches, Morehouse-Gorham Co., New York 1947,<br />

pag. 77-78). E' molto probabile quindi che anche i Pentecostali in Italia vennero a conoscenza di<br />

questo Comitato in quel periodo. Per farvi capire cosa rappresentava nel secondo dopoguerra il<br />

Comitato per la Libertà Religiosa in Italia e a che livelli esso si muoveva, vi propongo i seguenti<br />

fatti.<br />

Fece scrivere una clausola della Carta delle Nazioni Unite<br />

Secondo quanto dice Frank Gigliotti nella sua memoria in difesa delle Assemblee di Dio mandata<br />

all'allora ambasciatore italiano negli USA, Alberto Tarchiani, di cui abbiamo detto innanzi, la<br />

clausola della Carta delle Nazioni Unite che garantisce la libertà religiosa a tutti i membri delle<br />

Nazioni Unite (ONU), fu scritta per istigazione del Comitato per la Libertà Religiosa in Italia. Ecco<br />

le parole di Gigliotti all'ambasciatore Tarchiani: 'Vorrei richiamare la tua attenzione sulla clausola<br />

della Carta delle Nazioni Unite che assicura la libertà religiosa a tutti i membri delle Nazioni Unite.<br />

<strong>La</strong> Carta dichiara, in parte, che nessuna nazione sarà ammessa come membro delle Nazioni Unite<br />

a meno che non assicuri la libertà di culto religioso ai suoi cittadini e ai gruppi minoritari che vivono<br />

entro i suoi confini. (Ciò fu scritto nella Carta delle Nazioni Unite per istigazione del Comitato<br />

Americano per la Libertà Religiosa in Italia)' ('An Appraisal of the Pentecostal Movement', in The<br />

Pentecostal Evangel, 8 Febbraio 1947, pag. 11).<br />

379


<strong>La</strong> parte della memoria scritta da Frank Gigliotti dove lui fa quest'osservazione<br />

380


A proposito della stesura della Carta delle Nazioni Unite, faccio presente che Frank Gigliotti, che<br />

rappresentava anche il Comitato per la Libertà Religiosa in Italia, fu tra i delegati che nel 1945 a<br />

San Francisco si radunarono durante una Conferenza che si tenne dal 25 Aprile al 26 Giugno per<br />

fondare le Nazioni Unite, come si vede chiaramente in questa foto presente sul sito delle Nazioni<br />

Unite. E la Carta delle Nazioni Unite fu firmata il 26 Giugno 1945 a San Francisco dai<br />

rappresentanti delle 50 nazioni che si erano riuniti per redigere la Carta.<br />

.<br />

http://www.unmultimedia.org/<br />

Si presentò davanti al Senato Americano per chiedere di rivedere il Trattato di Pace<br />

Ecco qui due audizioni compiute da rappresentanti di questo Comitato davanti alla Commissione<br />

per le Relazioni con l'Estero al Senato Americano, per chiedere la revisione del Trattato di pace,<br />

firmato a Parigi il 10 febbraio 1947 tra l'Italia e le potenze vincitrici della II Guerra Mondiale, perchè<br />

ritenuto da loro contenente delle condizioni insopportabili per la neonata Repubblica Italiana. <strong>La</strong><br />

prima audizione è quella di Anthony Caliandro il 30 Aprile 1947 e la seconda quella di Patrick J.<br />

Zaccara il 2 Maggio 1947. Queste pagine in lingua inglese sono tratte da 'Treaties of peace with<br />

Italy, Rumania, Bulgaria, and Hungary. Hearings before the Committee on Foreign Relations,<br />

United States Senate, Eightieth Congress, first session, on Executives F, G, H, and I. March 4,<br />

April 30, May 1, 2, and 6, 1947' (pag. 117-118, 132-134), pubblicato dall'Ufficio Stampa del<br />

Governo a Washington nel 1947. Questo giusto per capire a che livelli si muovevano i<br />

381


appresentanti di questo Comitato. Peraltro, bisogna dire che anche se il Trattato non fu rivisto,<br />

nella pratica le pressioni degli Italo-americani ebbero il loro effetto, in quanto il Trattato fu alleviato<br />

come scrisse l'ambasciatore Alberto Tarchiani nel suo libro America-Italia: Le dieci giornate di De<br />

Gasperi negli Stati Uniti: 'Il Trattato era duro e offensivo in qualche sua parte; ma l'America ne<br />

ignorava già, a nostro vantaggio, alcuni articoli tra i più incisivi (rimborso paghe truppe e spese<br />

militari americane in Italia) e prometteva di non applicarne altri, come quello sui beni italiani<br />

sequestrati e sull'eccedenza della nostra marina da guerra. Inoltre prometteva, per bocca di tutti i<br />

suoi uomini responsabili, sostegno ed aiuto, e senza mai domandare compensi o imporre<br />

condizioni: l'augurio era che l'Italia riprendesse il suo posto e che fosse retta coi sistemi di una<br />

sana e stabile democrazia' (Alberto Tarchiani, America-Italia: Le dieci giornate di De Gasperi negli<br />

Stati Uniti, Rizzoli Editore, Milano 1947 [finito di stampare nel luglio del 1947], pag. 13).<br />

382


383


384


385


386


Il Comitato per la Libertà Religiosa in Italia aveva contatti diretti con la <strong>Massoneria</strong> di Palazzo<br />

Giustiniani<br />

Il Comitato per la libertà religiosa in Italia - di cui era presidente nazionale Charles Fama e di cui<br />

faceva parte anche Frank Gigliotti, e a cui vi ricordo si rivolsero le nascenti ADI facendo pressione<br />

su di esso, come scrisse l'allora pastore ADI Roberto Bracco - aveva dei rapporti diretti con la<br />

<strong>Massoneria</strong> di Palazzo Giustiniani a Roma, tramite il pastore protestante italo-americano Anthony<br />

Caliandro, che era tornato in Italia nel 1947 e aveva fondato a Napoli un istituto biblico evangelico<br />

per ex sacerdoti cattolici romani. Lo storico Roy Palmer Domenico infatti - rifacendosi alle parole di<br />

un prefetto - afferma nel suo 'For the Cause of Christ Here in Italy': Evangelical America's Holy<br />

Mission in Italy and the Cultural Ambiguities of the Cold War (Diplomatic History 29 [4] September<br />

2005), a pagina 647, che Caliandro 'manteneva un contatto diretto con il quartiere generale<br />

massonico Italiano di Palazzo Giustiniani a Roma'. Ecco qui la foto della pagina.<br />

387


Questo Caliandro infatti era vice presidente del suddetto Comitato, cosa che risulta da un articolo<br />

del Daytona Beach Morning Journal del 20 Febbraio 1953 (vedi foto), che riporta la decisione del<br />

Governo Italiano di espellere Caliandro dall'Italia. Caliandro stesso infatti dice: 'Io sono vice<br />

presidente dell'American Committee for Religious Freedom in Italy, fondato 10 anni fa'.<br />

<strong>La</strong> foto di Anthony Caliandro è presa da un articolo apparso su Cedar Rapids Gazette, 28 Ottobre 1950, pag. 2<br />

Ora, Anthony Caliandro era un massone, infatti in un suo articolo dal titolo 'Situation in Italy'<br />

(Situazione in Italia) apparso il 20 Maggio 1947 sullo Scottish Rite News Bulletin [Bollettino di<br />

Notizie del Rito Scozzese] viene presentato come 'Rev. Anthony Caliandro, 3°'. 3° nel linguaggio<br />

massonico significa 'massone del terzo grado' (Scottish Rite News Bulletin, v.79-126, 1946-47)<br />

Inoltre Anthony Caliandro teneva anche discorsi presso i Rotary Club, infatti in un articolo apparso<br />

sul San Mateo Times il 13 Maggio 1952 a pag. 6 viene dato come oratore ad un incontro del<br />

Burlingame Rotary Club, e noi sappiamo che il Rotary è un organizzazione filo massonica.<br />

388


Frank Gigliotti: un potente massone e agente segreto americano<br />

Sottopongo ora alla vostra attenzione altre informazioni che concernono Frank Gigliotti, affinchè<br />

inquadriate meglio questo particolare personaggio che fa parte a pieno titolo della storia delle ADI,<br />

ma del quale nei libri ufficiali delle ADI dove si parla della storia delle ADI non si fa assolutamente<br />

menzione (almeno noi non abbiamo trovato nulla), come se non c'entrasse niente con le ADI e non<br />

avesse fatto nulla per le ADI quando invece c'entra parecchio e molto ha fatto per le ADI. E<br />

leggendo queste cose, capirete ancora meglio le ragioni per cui i dirigenti delle ADI hanno deciso<br />

di non nominarlo neppure.<br />

<strong>La</strong> sua opera vitale a favore del Grande Oriente d'Italia<br />

Come abbiamo già detto, Frank Gigliotti era un massone, del Rito Scozzese Antico ed Accettato.<br />

Era peraltro membro della famosa loggia massonica Garibaldi Lodge di New York, come si può<br />

vedere da questo screenshot preso dal sito di questa loggia.<br />

In merito alla Loggia Garibaldi, l'ex Gran Maestro del GOI Giuliano Di Bernardo parla di 'mafia,<br />

infiltrata nella famosa loggia Garibaldi: un concentrato di esponenti dell'area grigia tra massoneria<br />

e malavita' e dice: 'Ricordo che una volta, quando andai in visita a quella loggia, pensai di avere<br />

intorno a me tutti i capi di Cosa nostra in America' (in Ferruccio Pinotti, Fratelli d'Italia, pag. 36-37).<br />

Questo giusto per inquadrare meglio l'ambiente massonico in cui si muoveva il 'reverendo' Gigliotti!<br />

Gigliotti era un alto dignitario della massoneria statunitense ('un pezzo da novanta della<br />

fratellanza', viene definito dal magistrato Ferdinando Imposimato nel suo libro <strong>La</strong> Repubblica delle<br />

stragi impunite), in quanto presidente del comitato dei massoni Usa che dopo la caduta di<br />

Mussolini condurrà in porto la riunificazione della massoneria italiana sotto il controllo di quella<br />

389


USA. Un'opera fondamentale per la <strong>Massoneria</strong> Italiana, tanto che il World Affairs Report afferma<br />

che 'dopo la sconfitta di Mussolini, la Frammassoneria fu fatta rivivere dall'ecclesiastico Metodista<br />

Californiano, Frank B. Gigliotti' (California Institute of International Studies., 1982, Volume 12, pag.<br />

361 - 'After the defeat of Mussolini, Freemasonry was revived in Italy by California Methodist<br />

clergyman Frank B. Gigliotti').<br />

Nel 1947 infatti Gigliotti fu l'artefice del primo riconoscimento del Grande Oriente d'Italia di Palazzo<br />

Giustiniani da parte della Circoscrizione del Nord della massoneria americana. E nella primavera<br />

del 1958 Frank Bruno Gigliotti fondò il «Comitato nazionale di cittadini americani per rendere<br />

giustizia alla massoneria italiana» che condurrà in porto la riunificazione della massoneria italiana<br />

sotto il controllo di quella Usa. Nel Comitato nazionale di cittadini Usa per rendere giustizia alla<br />

massoneria italiana entrarono i maggiori esponenti della massoneria Usa, tra i quali Goodwyn<br />

Knight, ex governatore della California, William Standley, ex ambasciatore e contrammiraglio,<br />

Christian Herter, segretario di stato ecc. A Roma Gigliotti poteva contare sull'appoggio<br />

dell'ambasciatore Usa di origine ebraica e massone James Zellerbach.<br />

Nella primavera del 1960, il GOI - unendosi con la Gran Loggia degli ALAM, con un atto di<br />

unificazione firmato ufficialmente il 24 aprile 1960 a Napoli alla presenza di Frank Gigliotti - ottiene<br />

il secondo riconoscimento, quello cioè della Circoscrizione del Sud della <strong>Massoneria</strong> americana. A<br />

proposito di questo riconoscimento la Commissione Parlamentare d'inchiesta sulla loggia<br />

massonica P2 presieduta dall'onorevole Tina Anselmi ha affermato: 'Sempre nel 1960 i fratelli<br />

americani intervennero attraverso il Gigliotti nell'operazione di unificazione del Supremo Consiglio<br />

della Serenissima Gran Loggia degli ALAM del principe siciliano Giovanni Alliata di Montereale (il<br />

cui nome sarà legato alle vicende del golpe Borghese, a quelle della Rosa dei Venti, alle<br />

organizzazioni mafiose), poi finito nella Loggia P2, con il Grande Oriente. Sembra che quella<br />

dell'unificazione del Grande Oriente con la massoneria di Alliata, di forte accentuazione<br />

conservatrice, sia stata la condizione posta da Gigliotti in cambio dell'intervento americano nelle<br />

trattative con il Governo italiano concernenti il Palazzo Giustiniani. L'unificazione comportò<br />

l'estensione al Grande Oriente del riconoscimento che aveva già dato alla Serenissima Gran<br />

Loggia di Alliata la Circoscrizione Sud degli USA, nonché numerosi elementi di prestigio<br />

nell'ambiente massonico' (http://www.laprivatarepubblica.com/).<br />

Lo scrittore Dino P. Arrigo riassume così questa questione: 'In tema di rapporti internazionali<br />

interviene il solito Frank B. Gigliotti che continua ad orientare la vita politica italiana ed anche<br />

quella massonica. Il riconoscimento da parte della 'Circoscrizione Nord' degli USA era già stato<br />

ottenuto dal Grande Oriente, mentre quello della 'Circoscrizione Sud' era stato assegnato al<br />

'gruppo degli Alam' (Piazza del Gesù). Occorre riunirli. Per fare questo bisogna convincere i<br />

rappresentanti delle due famiglie a superare le antiche diatribe. Gigliotti inizia insieme a Cortini<br />

[n.d.e. Gran Maestro del GOI dal 1953 al 1956] una grande opera di mediazione. Ma l'ultima<br />

pregiudiziale imposta dal Grande Oriente al rappresentante italo americano, però, sembra<br />

vanificare l'accordo: la condizione all'intesa è quella che tutti i fratelli presentino il proprio certificato<br />

penale insieme a quello dei carichi pendenti. Il Grande Oriente, infatti, non si fida. Sono circolate<br />

troppe voci riferite ad i componenti dell'altro gruppo. Gigliotti si dà da fare. Alcuni fratelli del gruppo<br />

degli Alam si dimettono mentre altri vengono allontanati. Il problema rimane circoscritto al principe<br />

Alliata di Monreale accusato di essere in qualche modo collegato alla strage di Portella delle<br />

Ginestre dove la banda di Salvatore Giuliano aveva sparato contro la folla riunita per la festa del<br />

primo maggio provocando undici morti ed una settantina di feriti. Al separatista Alliata di<br />

Montereale si contestavano anche rapporti con gruppi legati alla mafia siciliana. Tutti i fratelli<br />

trattengono il fiato. Ad essere imputato, infatti, è il massimo rappresentante di Piazza del Gesù. Ma<br />

390


l'opera di persuasione di Gigliotti, svolta anche attraverso parte del personale americano presso<br />

l'ambasciata romana (che poi costituirà la loggia 'Colosseum') produce i suoi frutti. Poco dopo il<br />

parlamentare monarchico, rassicurato di rimanere in qualche modo all'interno dello stesso gruppo<br />

massonico, rassegna le proprie dimissioni pur continuando a mantenere i rapporti con la loggia<br />

americana 'Colosseum'. L'unione avviene. Gigliotti ha vinto' (Dino P. Arrigo, Fratelli d'Italia,<br />

Rubettino Editore 1998, pag. 20-21). E così - dice il giornalista Roberto Fabiani - 'il patto di<br />

unificazione venne firmato sotto lo sguardo vigile e furbesco dell'immancabile Frank Gigliotti, al<br />

quale non sembrava vero poter intiepidire il calderone sinistroide di Palazzo Giustiniani<br />

aggiungendoci il brodo freddo e spesso reazionario degli ex seguaci del deputato monarchico<br />

Alliata di Montereale' (Roberto Fabiani, I Massoni in Italia, Editoriale L'Espresso 1978, pag. 69).<br />

Poi nel luglio 1960 Gigliotti fece riavere alla massoneria italiana il Palazzo Giustiniani. Spieghiamo<br />

brevemente come andarono le cose. Palazzo Giustiniani è la sede storica del GOI che il governo<br />

fascista aveva confiscato. In sostanza, era avvenuto che 'il Demanio dello Stato, che durante il<br />

fascismo aveva espropriato senza indennizzo Palazzo Giustiniani, reclamò il possesso dell'edificio.<br />

Il Gran maestro Guido <strong>La</strong>j si oppose alla restituzione dell'antica sede e la vertenza finì dinanzi al<br />

Tribunale Civile di Roma che, in primo grado, decretò ufficialmente il diritto del GOI al possesso<br />

del palazzo rinascimentale romano. In sede di appello, peraltro, la Corte condannò il Grande<br />

Oriente alla restituzione della sede occupata e al risarcimento allo Stato della somma di<br />

140.000.000 di lire' (Wikipedia). A questo punto i dirigenti del GOI si rivolsero al loro fratello Frank<br />

Gigliotti, che risolse la questione. Dice Dino Arrigo: 'L'annosa questione viene risolta<br />

stragiudizialmente. Gigliotti si fa rilasciare una apposita dichiarazione da parte del Segretario di<br />

Stato americano Christian S. Herter e riesce a far sospendere dalla Corte di Cassazione la<br />

procedura di sfratto e quella relativa al pagamento dei 140.000.000 di lire. Subito dopo, nell'estate<br />

del '60, si siedono al tavolo delle trattative l'allora ministro delle finanze Giuseppe Trabucchi in<br />

rappresentanza dello Stato Italiano, Publio Cortini per la massoneria, e James Zellerbach,<br />

l'ambasciatore americano. L'accordo è presto raggiunto: lo Stato rinunzia ad i 140.000.000 e<br />

concede in uso per vent'anni al Grande Oriente una parte di palazzo Giustiniani, con accesso<br />

dall'entrata di servizio, previo pagamento di un canone annuo inizialmente concordato in lire<br />

1.000.000' (Dino Arrigo, Fratelli d'Italia, pag. 19).<br />

<strong>La</strong> foto della transazione è presa da Wikipedia<br />

391


E' interessante il racconto che fa di questa vicenda il giornalista Roberto Fabiani nel suo libro I<br />

Massoni in Italia, perchè mette in risalto il personaggio Gigliotti: '<strong>La</strong> prima battaglia dei giustinianei<br />

dopo la caduta del fascismo venne combattuta proprio con quell'obbiettivo, riconquistare la sede<br />

storica. Per riuscirci credettero che la strada migliore fosse quella dei tribunali della Repubblica,<br />

dove si precipitarono invocando Dio e il loro diritto, difesi da Arturo Carlo Jemolo. [...] Levarono gli<br />

scudi in segno di giubilo quando i magistrati romani sentenziarono che il Grande Oriente d'Italia,<br />

espropriato con la forza e sotto la minaccia delle armi dai fascisti, aveva diritto alla restituzione di<br />

Palazzo Giustiniani. E per giunta il Demanio doveva anche pagare 768 mila e sei lire per spese di<br />

giudizio. [...] Il loro adorato palazzo, lo Stato non glielo voleva ridare più, forte di una sentenza<br />

della Corte d'Appello che dichiarava estinto il diritto avanzato dai massoni per prescrizione dei<br />

termini. Si poteva pensare a una legge che sanasse l'ingiustizia patita, ma Cortini rifiutò questa<br />

strada: voleva una sentenza definitiva dai magistrati. Ricorse in Cassazione ma mise in moto<br />

anche altri meccanismi destinati a rivelarsi risolutivi: andò a chiedere aiuto agli americani. E questi<br />

crearono addirittura un comitato di agitazione pro restituzione di palazzo Giustiniani e ne<br />

nominarono presidente un personaggio tutto da studiare, l'italo americano Frank Gigliotti. Questo<br />

apparteneva alla nutrita e selezionatissima covata di agenti dell'OSS (Office of Strategic Services,<br />

il servizio segreto delle forze armate americane durante la guerra) che mai disperso nè perduto di<br />

vista avrebbe costituito la fonte battesimale della Cia. E perchè mai il servizio segreto americano si<br />

preoccupava tanto di un gruppetto minoritario di distinti signori usi a riunirsi vestiti curiosamente di<br />

grembiuli, collari e guanti bianchi? Perchè negli Stati Uniti la massoneria era una potenza, aveva<br />

templi sontuosi e ospedali e scuole e logge frequentate da personalità di rilievo che arrivavano alle<br />

massime cariche pubbliche, presidenza compresa. Forse in Italia non era la stessa cosa, ma a<br />

scanso di sorprese conveniva andare a posare il cappello anche in quell'angolo, soprattutto se<br />

l'operazione costava poca fatica. Ed era evidente che l'impresa sarebbe costata poco o nulla: per<br />

caso in quegli anni c'era qualche richiesta fatta dagli americani al governo italiano e da questo non<br />

soddisfatta immediatamente? Non c'era. Si trattava solo di porre la domanda con garbo, grazia e<br />

scappellandosi in maniera scenografica davanti alle prerogative sovrane dello Stato amico. Gigliotti<br />

era il tipo adatto a mettere in scena la pantomina. Per giunta l'uomo della Cia poteva contare su<br />

appoggi di tutto rilievo; il segretario di Stato alla Casa Bianca, Cristian Herter, 33 della loggia<br />

Monte Tabor di Boston. E l'ambasciatore a Roma, il massone James Zellerbach. Questo<br />

naturalmente aveva alle sue dipendenze l'Usis, il servizio informazioni degli Stati Uniti che<br />

diffondeva in Italia libri, riviste, notizie per i giornali e raccoglieva materiale per la centrale<br />

informativa negli USA. Fu proprio l'Usis a muoversi per primo. I tempi stringevano perchè<br />

nonostante il ricorso per Cassazione la sentenza della Corte d'Appello stava diventando<br />

provvisoriamente esecutiva e il vertice della massoneria italiana buttato fuori con regolare sfratto<br />

notificato da ufficiale giudiziario. L'Usis lanciò una serie di dispacci ai giornali, annunciando che in<br />

America stava montando una mobilitazione generale a sostegno della giusta causa del Grande<br />

Oriente d'Italia, espropriato di quanto sacrosantamente gli apparteneva per cavilli scovati nelle<br />

pieghe del codice di procedura civile. Proceduto da questo tam-tam che aveva come unici<br />

destinatari i governanti italiani, arrivò a Roma Frank Gigliotti che si scatenò subito per impedire<br />

l'onta dello sfratto. Prima vittoria; la corte di Cassazione sospese l'esecuzione della sentenza.<br />

Adesso bisognava risolvere il problema del palazzo una volta per tutte e nel modo migliore. Per<br />

questo sbarcarono a Napoli i Sovrani Gran Commendatori delle circoscrizioni nord e sud degli Stati<br />

Uniti; rappresentavano tre milioni di fratelli, moltissimi dei quali piazzati nei centri decisionali più<br />

delicati dell'apparato pubblico americano di cui i poveri uomini politici italiani avevano tanto<br />

bisogno. Accolti sulla banchina dallo stato maggiore della massoneria italiana vennero subito<br />

pilotati dall'immancabile Gigliotti a Roma, verso il ministero delle Finanze retto dal Dc Giuseppe<br />

Trabucchi e quello degli Esteri, sul quale governava la diafana figura di Antonio Segni. Che come<br />

392


al solito era indisposto e quindi i Sovrani e l'uomo della Cia si dovettero contentare del<br />

sottosegretario Carlo Marchiori. Che capì tutto al volo, disse che la cosa andava risolta<br />

rapidamente e con senso di giustizia; e questo avrebbe «rafforzata e resa più duratura l'amicizia<br />

tra gli Stati Uniti e il popolo italiano». Così, nel luglio del 1960, mentre l'Italia era in rivolta contro il<br />

governo neo-fascista di Ferdinando Tambroni e si sparava per le strade, si riunirono tre distinti<br />

signori: Giuseppe Trabucchi in rappresentanza del governo italiano, Publio Cortini in<br />

rappresentanza del Grande Oriente e un autentico intruso che non aveva nessun titolo per stare lì,<br />

l'ambasciatore americano James Zellerbach. Firmarono il protocollo che risolveva in via<br />

extragiudiziale la questione di Palazzo Giustiniani' (Roberto Fabiani, I Massoni in Italia, pag. 58,<br />

59, 61-64). Notate come Gigliotti venga definito 'un uomo tutto da studiare', e noi che lo abbiamo<br />

studiato possiamo dire che era un uomo furbo, doppio, malvagio e pronto a ricorrere ad ogni<br />

mezzo pur di portare a compimento le sue iniziative. D'altronde non per niente era un agente della<br />

CIA.<br />

Ecco ora il particolareggiato resoconto di questo evento fatto da Gianni Rossi nel libro In nome<br />

della «Loggia»:<br />

'Per loro era una questione «di vita o di morte». <strong>La</strong> riconquista di Palazzo Giustiniani da parte della<br />

più potente famiglia massonica italiana, quella che si riuniva attorno al Grande Oriente d'Italia, era<br />

diventato un incubo. E per raggiungere questo scopo alcuni dei potenti fratelli erano disposti a<br />

tutto: anche a far entrare nei segreti della Comunione italiana gli «ingombranti» fratelli americani.<br />

All'arrivo a Roma delle truppe della Quinta armata alleata, i massimi dignitari della risorta<br />

massoneria italiana rifiutarono un'allettante proposta per il risarcimento dei danni arrecati loro dal<br />

fascismo. A fare i passi decisivi in questa direzione fu proprio un loro confratello, di origine italiana,<br />

Frank B. Gigliotti (era nato in Calabria il 15 ottobre 1896), reverendo di una chiesa metodista a<br />

Lemon Grove in California, ma soprattutto «chief adviser», consigliere capo, dell'Oss (Office of<br />

strategic service, il servizio segreto che nel 1947 darà vita alla Cia). <strong>La</strong> sua era una proposta molto<br />

pratica: «Invece di ricorrere ai tribunali per riavere Palazzo Giustiniani - disse in sostanza ai suoi<br />

sbigottiti fratelli italiani: - accontentatevi di villa Margherita, come risarcimento di guerra». Si<br />

trattava in pratica di ricalcare la via seguita anche per i massoni napoletani che avevano avuto una<br />

sfarzosa sede nel centro della città, requisita appositamente per loro dal colonnello dell'Oss<br />

Charles Poletti (i locali sotto la Galleria San Carlo vennero consegnati al fratello Gabriele Iannelli,<br />

più tardi senatore del Psi). Ma a Guido <strong>La</strong>j, Gran Maestro del Grande Oriente d'Italia, vicesindaco<br />

di Roma, subito dopo la liberazione, l'offerta di Gigliotti non piacque. Per lui i massoni dovevano<br />

rientrare con tutti gli onori nello storico palazzo di via Giustiniani, magari anche aspettando le<br />

lungaggini giudiziarie. Villa Margherita andò così all'ambasciata americana in Italia e i massoni<br />

iniziarono il lungo calvario delle udienze in tribunale. Alla prima virtuale vittoria ottenuta dal Grande<br />

Oriente nei confronti del Demanio, proprietario dal 1927 di Palazzo Giustiniani, seguì la sconfitta<br />

del '54, in Corte d'appello, con una sentenza dal tono ambiguo: «Viene dichiarato estinto per<br />

prescrizione il diritto avanzato dalla società Urbs (dietro cui si cela la massoneria italiana, n.d.a.) di<br />

usufruire dei locali di Palazzo Giustiniani». Ma poichè si trattava di una «violenza politica» subita<br />

sotto il regime fascista, occorreva promulgare una legge per riparare i danni subiti. Il Gran maestro<br />

di allora, l'industriale romano Publio Cortini (proprietario della Mater, specializzata in carrozzerie<br />

per gli autobus e i filobus utilizzati dall'azienda comunale dei trasporti e amministratore delegato<br />

della Retam di Milano) ricorse subito in Cassazione, anche perchè, si disse, «era contrario ad una<br />

soluzione legislativa della disputa». Cortini, infatti, era l'unico convinto che nonostante tutto era<br />

meglio finire l'iter giudiziario in gran segreto e nello stesso tempo intrattenere rapporti con alcuni<br />

ambienti massonici d'oltreoceano, che potevano senz'altro influenzare i governanti italiani. E lui un<br />

393


«amico fraterno e potente» negli Stati Uniti ce l'aveva da tempo. Il suo nome era Frank B. Gigliotti.<br />

<strong>La</strong> loro amicizia risaliva sicuramente ai primissimi anni del dopoguerra, quando l'Oss tirava le fila<br />

dei rapporti tra antifascisti italiani, di orientamento anticomunista, e gli ambienti mafiosi americani.<br />

In un documento «classificato» del Dipartimento di Stato, datato 7 luglio 1947, Walter Dowling<br />

della Divisione affari europei, scrive: «Temo che Gigliotti, anch'egli membro dell'Oss, stia cercando<br />

di riattivare la vecchia banda dell'Oss in Italia come mezzo per combattere il comunismo .... Come<br />

già specificato, ho avuto alcuni giorni fa due lunghi incontri con Gigliotti. Egli ritiene essenziale che<br />

Saragat entri nel governo. Ha detto che a tal fine Joe Lupis ne ha parlato con Ivan Matteo<br />

Lombardo e che questi è d'accordo. Ha fatto il nome di due altri italiani che possono aiutare ad<br />

allineare i partiti non comunisti al governo: Publio Cortini e il colonnello Pacciardi» (come si può<br />

rilevare dal libro di Roberto Faenza e Marco Fini Gli americani in Italia, ed. Feltrinelli, 1976 Milano,<br />

pp 13 e 224).<br />

E il 17 dicembre '47 il Psli di Saragat e il Pri di Pacciardi e Ugo <strong>La</strong> Malfa entrano nel governo De<br />

Gasperi, che ha spezzato l'unità antifascista. Che Cortini fosse anticomunista e per di più legato<br />

agli ambienti spionistici americani per i massoni del Grande Oriente era davvero una cosa<br />

impensabile. Ma che quell'indaffarato industrialotto romano non avesse tutti i «requisiti» massonici<br />

a posto, almeno per allora, questo sì era possibile. Difatti proprio le capacità manageriali e i suoi<br />

rapporti d'affari con gli amministratori democristiani di Roma finirono ben presto col danneggiare<br />

l'immagine del Gran maestro Cortini. Senza farlo sapere a nessuno dei suoi confratelli, era stato<br />

insignito in quegli anni dell'onorificenza vaticana di Cavaliere del Santo Sepolcro. Per i massoni del<br />

Grande Oriente, anticlericali e dichiaratamente di sinistra, equivaleva ad un insulto. Così,<br />

nonostante avesse restituito l'onoreficenza, Cortini si dovette dimettere dalla gran maestranza<br />

(ufficialmente per motivi di salute) il 27 settembre del '56, dopo quasi tre anni di reggenza. Rimase<br />

comunque nella Giunta esecutiva, il governo massonico, e nel Supremo consiglio dei 33 del «Rito<br />

scozzese antico ed accettato» (la scuola di perfezionamento iniziatico che detiene il potere dei<br />

riconoscimenti internazionali).<br />

I contatti e le amicizie d'oltreoceano del Cortini furono comunque utilizzati per risolvere la<br />

«questione del palazzo». Tornato al «Supremo maglietto» il 30 novembre del '57, l'avvocato<br />

Umberto Cipollone, repubblicano, iniziò fitti scambi di corrispondenza e organizzò incontri con i<br />

fratelli americani perchè si risolvesse «stragiudizialmente» la questione. Tutto il suo impegno,<br />

durante il triennio di reggenza (rimase in carica fino al 28 maggio '60), fu rivolto ad intessere quei<br />

legami con le due Circoscrizioni massoniche americane (la Nord di Boston e la Sud di Washington)<br />

e con gli ambienti diplomatici statunitensi in Italia, che portarono alla risoluzione, nel maggio del<br />

'69, della causa con lo Stato italiano ed alla prima riunificazione con i «fratelli separati» che si<br />

raccoglievano in via Lombardia, a Roma, attorno al Supremo consiglio della Serenissima Gran<br />

Loggia degli Alam del principe siciliano Giovanni Alliata di Montereale. Due piccioni con una fava,<br />

insomma: il rientro a Palazzo Giustiniani e il secondo riconoscimento massonico da parte della<br />

Circoscrizione sud degli Stati Uniti. Ma prima di riuscire nel suo intento, Cipollone (che era stato<br />

uno degli avvocati del collegio di difesa nella causa contro il Demanio, insieme a suo figlio<br />

Domenico e ad Arturo Carlo Jemolo) supplicò in mille modi i fratelli americani.<br />

In una lettera del 16 settembre '58, inviata al Gran maestro della Gran loggia della California,<br />

chiedeva l'aiuto delle altre Comunioni sorelle perchè Roma potesse avere «un grande edificio<br />

destinato a scopo culturale ed umanitario, nell'interesse di tutto il mondo massonico (così come<br />

tutte le nazioni ne hanno); e in parte di esso potesse avere degna sede (dietro corrispettivo) la<br />

Comunione italiana!». L'anno seguente, il 25 luglio del '59, Cipollone durante l'inaugurazione della<br />

prima Loggia massonica Nato, la «Benjamin Franklin», di Livorno, chiese l'aiuto degli alti ufficiali<br />

394


americani lì convenuti perchè si facessero portavoci presso i loro fratelli d'oltreoceano,<br />

concorrendo così alla «risoluzione dei suoi (della massoneria italiana, n.d.a.) problemi<br />

organizzativi, tra i quali quello della Casa massonica». Il «grido di dolore» lanciato dai fratelli del<br />

Grande Oriente era stato finalmente accolto. Negli Stati Uniti, infatti, si era creato da qualche<br />

tempo un «Comitato di agitazione» alla presidenza del quale era stato messo Frank B. Gigliotti.<br />

Nel «Comitato nazionale di cittadini americani per rendere giustizia alla massoneria italiana»<br />

entrarono a far parte i maggiori esponenti massoni degli Stati Uniti, uomini della diplomazia e delle<br />

alte gerarchie militari, tra cui: Goodwyn Knight, ex-governatore della California, William Standley,<br />

ex-ambasciatore e contrammiraglio, Christian S. Herter, Segretario di Stato alla Casa Bianca<br />

(massone dal '32, iscritto alla loggia Monte Tabor di Boston col grado di 33), e Luther A. Smith,<br />

allora Sovrano gran commendatore del Supremo consiglio dei 33 per la Circoscrizione sud. A<br />

Roma, poi, Gigliotti e i suoi fratelli potevano contare sull'aiuto dell'ambasciatore, anche lui<br />

massone, di origine ebraica, James Zallerbach. I fratelli americani per risolvere felicemente la<br />

questione avevano investito «oltre 40 mila dollari su Palazzo Giustiniani», come riportava la rivista<br />

massonica The New Age (settembre '60), e per questo fatto si sentivano nel diritto anche di<br />

«chiedere al nostro governo (quello americano, n.d.a.) di avere un'udienza», cosa che fu poi<br />

concessa. L'occasione per risolvere «stragiudizialmente» la vertenza tra il Demanio e il Grande<br />

Oriente d'Italia fu data dalla quarta Conferenza europea dei Supremi consigli di Rito scozzese.<br />

Nelle intenzioni degli americani, le conferenze europee dovevano servire a scambiarsi le<br />

esperienze, a cercare di riunificare le Comunioni separate nell'ambito di una stessa nazione<br />

(com'era il caso italiano) e inoltre a finanziare le massonerie più deboli. Il tutto, ovviamente, era<br />

seguito dal versamento di una «cambiale» ideologico-politica che portava le Comunioni così<br />

riassestate tra le braccia vischiose degli americani. Le prime tre conferenze si erano tenute a<br />

Vienna, Bruxelles e Atene, questa doveva svolgersi in primavera ad Istanbul, facendo tappa prima<br />

a Roma per risolvere la nota questione del Palazzo. Durante la conferenza tenuta ad Istanbul,<br />

all'Hotel Hilton (contemporaneamente, come risulta dai documenti massonici americani, nello<br />

stesso albergo si svolgeva un'importante riunione della Nato), si decise la creazione del Supremo<br />

consiglio della Danimarca e si discusse la proposta americana di «risolvere i problemi» delle<br />

Grandi logge dei paesi centroamericani (Messico, Costarica e Guatemala). Ultimo, ma non meno<br />

importante, punto trattato fu la situazione, non solo massonica, in cui versava l'Egitto. Gli<br />

americani, entrano in scena sul «teatro» italiano il 9 febbraio del '60, giocando la carta delle<br />

«informazioni teleguidate». Un dispaccio dell'Usis, l'agenzia di informazioni americana che ha sede<br />

in via Veneto a Roma e che è controllata dall'ambasciatore, fa pervenire quel giorno un<br />

comunicato stampa (ripreso dal Paese Sera e dal Corriere della Sera) in cui si annuncia una vasta<br />

campagna di opinione pubblica a sostegno del Grande Oriente d'Italia, contro il governo italiano<br />

che sta per sfrattarlo da Palazzo Giustiniani. Per portare avanti questa «santa causa», recitava il<br />

comunicato dell'Usis, era stato già costituito un Comitato nazionale cui aderivano i più illustri nomi<br />

della «high society» del sud e del nord degli Stati Uniti. Tutti gli atti dello sbarco in Italia e della<br />

permanenza della delegazione statunitense, delle condizioni dettate per la «restituzione» di<br />

Palazzo Giustiniani al Grande Oriente e per il doppio riconoscimento del Rito scozzese riunificato<br />

furono raccolti in un libello del Sovrano gran commendatore della Circoscrizione nord, George E.<br />

Bushnell; mentre il suo collega, capo della Circoscrizione sud, li pubblicò su The New Age, sotto il<br />

titolo di «Mission to Italy» (settembre '60, pp 11-50). Scorrendo soprattutto l'opera di Bushnell (A<br />

giant step towards Scottish rite unity, «Un gigantesco passo verso l'unità del rito scozzese» sintesi<br />

delle visite fatte in Italia, Turchia e Grecia riportata dall'assistente, Sidney R. Baxter, 33) ci si rende<br />

conto di quali appoggi potevano usufruire i fratelli americani per riuscire a dare una mano a<br />

Cipollone, Cortini e soci. Con una lettera «d'intenti» scritta dal Segretario di Stato, Herter, Frank<br />

Gigliotti e signora erano partiti alcune settimane prima alla volta di Roma per anticipare l'arrivo<br />

395


della delegazione ufficiale guidata da Smith e Bushnell. Prima della sua partenza, però, Gigliotti<br />

aveva fatto telegrafare dall'ambasciata italiana a Washington al ministro degli Esteri a Roma, il<br />

democristiano Antonio Segni, per far revocare l'ingiunzione di sfratto da Palazzo Giustiniani e per<br />

bloccare il pagamento, a seguito della perdita della causa, di quasi 140 milioni di lire. L'ambasciata<br />

americana a Roma funzionò da tramite, come anche in seguito, e il ministro degli Esteri Segni,<br />

insieme al suo collega di partito Giuseppe Trabucchi, ministro delle Finanze, obbedirono. <strong>La</strong> Corte<br />

di Cassazione, come orgogliosamente riportò The New Age nel suo resoconto, di fronte<br />

«all'evidenza dei nuovi fatti succedutisi» chinò la testa e bloccò l'ingiunzione di sfratto e il relativo<br />

pagamento. Salpata da New York City il 14 aprile del '60, la delegazione arriva con la motonave<br />

italiana «Saturnia» a Napoli domenica 24 aprile, dopo avere fatto una breve sosta a Gibilterra.<br />

«Nel mite clima primaverile di Napoli - riporta il libello - i viaggiatori, piacevolmente sorpresi di<br />

trovare un'accoglienza così cortese alla banchina, hanno presenziato alle formalità dello sbarco ed<br />

al trasferimento all'hotel. Da Roma erano giunti il fratello Frank B. Gigliotti e moglie, accompagnati<br />

dagli illustrissimi fratelli Elio Minici, 33, e moglie, e Pier Andrea Bellerio, 33 (ambedue in<br />

rappresentanza del gruppo di via Lombardia, n.d.a.), Athos Roncaglia, 33, proveniente da Milano,<br />

e il fratello David P. Gould, console degli Stati Uniti a Roma, con la moglie. Presenti per Napoli<br />

erano Robert E. Waska, vice console degli Stati Uniti e i membri più importanti del Club (loggia,<br />

n.d.a.) «Squadra e Compasso-Vesuvio», incluso il presidente Richard C. Eichacker, i fratelli<br />

Charles F. Giersberg Jr. e Barry Boswell con moglie». Dopo una cena consumata davanti al<br />

suggestivo panorama del Vesuvio, alla quale partecipava anche il fratello H. W Dawson della<br />

loggia Nato «B. Franklin» la delegazione si trasferisce a Roma, al nuovo albergo Claridge, dove<br />

vengono accolti da Publio Cortini, «ministro degli esteri» del Grande Oriente. Mercoledì 27 aprile la<br />

delegazione (Smith, Bushnell, l'assistente Baxter, Gigliotti e Paul Erculisse, Sovrano gran<br />

commendatore del Belgio e membro del Comitato per la Conferenza europea di Instanbul) viene<br />

ricevuta ufficialmente all'ambasciata americana. Nei locali di via Veneto intrattengono «un cordiale<br />

e proficuo colloquio con il consigliere d'ambasciata, Horace G. Torbert Jr. il fratello Earl Sohm,<br />

primo segretario, e il fratello George D. Whittinghill, console. Assente alla riunione l'ambasciatore,<br />

fratello James Zellerbach, in visita privata a Washington. Sempre nella stessa giornata, un pò più<br />

tardi, la delegazione viene «ricevuta piacevolmente nei locali del ministero delle Finanze dal<br />

ministro Giuseppe Trabucchi». E così il giorno dopo, il gruppo accompagnato anche dal «fratello<br />

Francesco Aurelio De Bella, uno degli eminenti eroi della guerra italiana» fa visita al ministro degli<br />

Esteri. «L'onorevole Antonio Segni non potè essere presente perchè malato e così i visitatori<br />

furono ricevuti dall'onorevole Carlo Marchiori, sottosegretario, che espresse la speranza e<br />

l'opinione che la cosa si sarebbe risolta con un giusto accordo». Entrambe le parti, insomma,<br />

erano ben consapevoli che «una soluzione equa e soddisfacente dell'affare avrebbe rafforzata e<br />

resa più duratura l'amicizia fra gli Stati Uniti ed il popolo d'Italia». Il compromesso fra il Grande<br />

Oriente e lo Stato Italiano fu raggiunto qualche mese dopo, il 7 luglio del '60, con un atto di<br />

transazione firmato dal ministro delle Finanze Trabucchi, Publio Cortini, in rappresentanza dei<br />

massoni, e James Zallerbach, ambasciatore Usa a Roma. Fuori dalle ovattate stanze del<br />

ministero, nello stesso periodo, si scatenava la repressione poliziesca del governo democristianomissino,<br />

presieduto da Ferdinando Tambroni. Le clausole dell'accordo, siglato senza nemmeno<br />

avvertire la Direzione generale del demanio, recitavano: rinuncia da parte dello Stato dei 140<br />

milioni dovuti dal Grande Oriente; concessione di un'ala di Palazzo Giustiniani, con ingresso in via<br />

Giustiniani (quello che una volta era l'entrata di servizio), per la durata di 20 anni, rinnovabile;<br />

pagamento di un canone d'affitto annuale inizialmente di un milione di lire; nell'eventualità che il<br />

Senato avesse avuto bisogno dei locali affittati al Grande Oriente, lo Stato si impegnava a risarcire<br />

la massoneria costruendo locali di uguale cubatura in un luogo idoneo.<br />

396


Nonostante la segretezza dell'accordo, la notizia però venne resa di dominio pubblico da Paese<br />

Sera, il 2 novembre di quell'anno, in piena campagna elettorale per il rinnovo delle amministrazioni<br />

locali. Trabucchi fu anche costretto a far pubblicare una «precisazione» il giorno seguente per<br />

spiegare che: «Essendo intervenute le trattative sul terreno della più assoluta legalità nell'interesse<br />

dello Stato italiano, è sempre pronto (il ministro, n.d.a.) a riferirne in Parlamento, come di ogni altro<br />

suo atto». Ma proprio il confronto col Parlamento era l'ultima cosa che gli americani desiderassero.<br />

Difatti secondo Frank Gigliotti la questione non si sarebbe risolta favorevolmente per i massoni<br />

italiani poichè il Parlamento era «composto da cattolici romani e da comunisti, tutti dichiarati nemici<br />

dei Liberi Muratori», come dichiarò sulla rivista massonica americana The New Age. Ma anche a<br />

destra fu attaccato l'operato di Trabucchi. Il periodico missino Il Borghese pubblicò il 17 novembre<br />

persino una fotografia che ritraeva i firmatari dell'accordo: Gigliotti e moglie, un certo dottor Bartoli,<br />

Cortini, il ministro Trabucchi e l'allora giudice Ugo Niutta. Ma, come capita sempre con i poco<br />

limpidi affari gestiti dai massoni italiani, la campagna stampa non ebbe seguito e tutte le<br />

implicazioni politiche e propriamente massoniche derivate dalla «cambiale americana» si<br />

cominciarono a far sentire nei decenni seguenti. Gli americani, soprattutto gli esponenti della<br />

massoneria legata agli ambienti mafiosi e alla Cia, avevano ormai in pugno l'avvenire del Grande<br />

Oriente d'Italia. All'occorrenza, come in parte era avvenuto nei primi anni del dopoguerra, i canali<br />

massonici potevano essere sfruttati per condizionare con qualsiasi mezzo le decisioni politiche<br />

italiane senza doversi esporre pubblicamente. Per arrivare a questo era necessario, comunque,<br />

procedere anche all'emarginazione della componente storica socialista e anticlericale,<br />

concretizzare il riavvicinamento con la Chiesa Cattolica (o quantomeno far accettare la<br />

«cristianizzazione» dei lavori di loggia secondo il rito anglosassone), rimettere in piedi e affidare in<br />

«mani sicure» una struttura riservata che sarebbe servita come canale di penetrazione e di ricatto<br />

tra i più segreti ambienti del Palazzo: la loggia P2. Tuttavia, a quel tempo, le maggiori soddisfazioni<br />

personali le ricevette il massone italo-americano e uomo della Cia, Frank Gigliotti, che paragonato<br />

ai «due grandi della tradizione massonica e risorgimentale italiana, Mazzini e Garibaldi», fu<br />

insignito del grado di «Gran maestro onorario a vita, membro emerito del Supremo consiglio<br />

italiano del Rito scozzese e rappresentante per l'Italia alla Conferenza di Washington» (Gianni<br />

Rossi & Francesco Lombrassa, In nome della «Loggia»: le prove di come la massoneria segreta<br />

ha tentato di impadronirsi dello Stato italiano: i retroscena della P2, pag. 13-20).<br />

Nell'agosto del 1960, quindi il mese dopo la transazione con lo Stato per il rilascio di Palazzo<br />

Giustiniani che era avvenuta il 7 luglio, la massoneria italiana proclamò Frank Gigliotti Gran<br />

Maestro Onorario a vita e rappresentante per l'Italia alla Conferenza Massonica di Washington (cfr.<br />

Ferruccio Pinotti, Fratelli d'Italia, pag. 37).<br />

Da quello che risulta, tra le condizioni che Gigliotti aveva posto al GOI per avere il riconoscimento<br />

della <strong>Massoneria</strong> USA e quindi disporre dell'appoggio americano per riavere quel Palazzo c'era<br />

quella 'di consentire la formazione in Italia di Logge americane extraterritoriali' (cfr. Mario Guarino<br />

e Fedora Raugei, Gli anni del disonore, pag. 46 - 47). E così, 'la <strong>Massoneria</strong> americana, attraverso<br />

Frank Bruno Gigliotti, uomo dell'intelligence Usa, rafforza la sua presenza in Italia, con la<br />

creazione di logge statunitensi appoggiate alle basi militari, ai consolati e all'ambasciata' (Ferruccio<br />

Pinotti, Fratelli d'Italia, pag. 116). Dice Dino Arrigo: 'Adesso, però, il Grande Oriente d'Italia,<br />

ottenuto il pieno riconoscimento da parte degli Stati Uniti, deve aprire le proprie porte a tutte le<br />

logge formate da personale civile e militare americano sparse sul territorio italiano: a Roma la<br />

loggia 'Colosseum' nella stessa ambasciata statunitense, a Vicenza la 'George Washington'<br />

all'interno della base Nato così come a Verona con la 'Verona American Lodge', a Livorno la<br />

'Benjamin Franklin', a Bagnoli la 'H.S. Truman' ed a San Vito dei Normanni in Puglia la 'J.L.<br />

McClellan' (Dino Arrigo, Fratelli d'Italia, pag. 21). A proposito della Loggia 'Colosseum' di Roma,<br />

397


iservata formalmente al personale americano dell’ambasciata degli USA a Roma, a quanto pare<br />

fu fondata da Gigliotti (cfr. L'Espresso, Volume 38, 1992, Edizioni 14-17)<br />

Questa loggia sarà poi sciolta nel 1992 da Giuliano di Bernardo, in quanto secondo gli inquirenti la<br />

Cia aveva piazzato al suo interno dei suoi agenti con l'intenzione di farne una loggia modello-P2<br />

(Pantaleone Sergi, 'Logge, dopo le banche si scava nelle finanziarie', in <strong>La</strong> Repubblica, 6<br />

Novembre 1992 - http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1992/11/06/logge-dopole-banche-si-scava-nelle.html).<br />

Ma Gigliotti impose un'altra condizione alla <strong>Massoneria</strong> Italiana, cioè quella che da parte del<br />

Grande Oriente d'Italia non doveva esserci più alcuna dimostrazione di simpatia verso il partito<br />

comunista. Questo è quello che ha affermato in una intervista su Stampa Sera (28 Febbraio 1977,<br />

pag. 4 - vedi foto) Francesco Siniscalchi (già maestro venerabile della loggia Hermes, che fu<br />

espulso dalla <strong>Massoneria</strong> Italiana per avere fornito alla magistratura notizie e documenti sulla<br />

Loggia P2 e sulla sua attività eversiva, e rivelato l’oscuro ruolo di Licio Gelli e le 'deviazioni'<br />

all’interno di Palazzo Giustiniani). Questo perchè la dichiarazione di princìpi adottata nel 1948 dalla<br />

Conferenza dei Grandi maestri americani, tra le altre cose, affermava: «<strong>La</strong> massoneria aborre il<br />

comunismo come ripugnante alla sua concezione della dignità della personalità individuale,<br />

distruttivo dei diritti fondamentali che sono la Divina Eredità di tutti gli uomini e nemico della<br />

dottrina massonica fondamentale della fede in Dio», e la Serenissima Gran loggia nazionale degli<br />

Alam (con sede a Roma in via Lombardia, di cui era Gran maestro Pier Andrea Bellerio), per poter<br />

conseguire nel novembre del 1948 il riconoscimento da parte della Circoscrizione massonica sud<br />

degli USA aveva dovuto sottoscrivere anche quel principio anticomunista (cfr. Gianni Rossi &<br />

Francesco Lombrassa, In nome della «Loggia»: le prove di come la massoneria segreta ha tentato<br />

di impadronirsi dello Stato italiano: i retroscena della P2, pag. 21-22); per cui quando il GOI si unì<br />

nella primavera del 1960 alla Gran Loggia degli ALAM - unione che fu indispensabile per il GOI<br />

affinchè potesse ottenere il riconoscimento della Circoscrizione massonica americana del sud e<br />

quindi l'appoggio per riavere Palazzo Giustiniani -, dovette anch'esso sottoscrivere la dichiarazione<br />

massonica anticomunista del 1948.<br />

E' interessante poi notare queste cose:<br />

1) che il 15 Luglio 1961, il valdese Giordano Gamberini, che era un uomo di fiducia della CIA,<br />

venne eletto Gran Maestro del Grande Oriente d'Italia e manterrà la carica fino al 1970, in quanto<br />

398


fu lui l'uomo 'scelto' dagli americani per portare avanti senza indugi la loro politica (non sorprende<br />

quindi sapere che quando nel 1970 Lino Salvini fu eletto Gran Maestro del GOI, quest'ultimo fu<br />

sentito chiaramente pronunciare questa domanda a Gamberini: 'E adesso i rapporti con la Cia li<br />

tieni tu?' (Gianni Rossi & Francesco Lombrassa, In nome della «Loggia»: le prove di come la<br />

massoneria segreta ha tentato di impadronirsi dello Stato italiano: i retroscena della P2, pag. 44);<br />

2) che Licio Gelli nel 1959 era entrato ufficialmente nella <strong>Massoneria</strong>, nel GOI, e poi nel 1963<br />

passò alla loggia massonica 'Gian Domenico Romagnosi' di Roma (cfr. Ferruccio Pinotti, Fratelli<br />

d'Italia, pag. 115); e che Gamberini sponsorizzerà la rapida ascesa di Licio Gelli nella massoneria,<br />

incaricandolo di proseguire l'opera di Frank Bruno Gigliotti nel mantenere le relazioni con le logge<br />

USA. Ma Gelli con la sua loggia P2 - della quale il presidente della Repubblica Sandro Pertini ebbe<br />

a dire: 'Nessuno può negare che la P2 sia un'associazione a delinquere' (Mario Guarino, Gli anni<br />

del disonore, pag. 7) - contribuirà anche a mantenere i rapporti tra massoneria e mafia (che<br />

ricordiamo erano stati avviati da Gigliotti per preparare lo sbarco degli alleati), e difatti Massimo<br />

Brugnoli, esperto di criminalità organizzata, afferma: 'E proprio la P2 di Gelli sarà, nei decenni<br />

successivi, il terreno d’incontro prediletto fra Cosa Nostra e massoneria' (Venerabile Cosa Nostra -<br />

http://www.antimafiaduemila.com/). Lo stesso Gelli aveva legami con la mafia, infatti il senatore<br />

Sergio Flamigni afferma: 'Nara <strong>La</strong>zzerini [n.d.e. la segretaria di Licio Gelli] testimonierà dei viaggi<br />

di Gelli in Sicilia negli anni 1977-79, il triennio che registra un forte incremento nelle affiliazioni alle<br />

logge coperte della <strong>Massoneria</strong> siciliana. «Gelli mi disse che si recava spesso in Sicilia per<br />

incontrarsi con varie persone. Egli mi disse anche che in Sicilia si incontrava anche con esponenti<br />

della mafia. Non mi fece mai nomi di mafiosi, ricordo però che mi disse che si incontrava con<br />

l'onorevole Lima. Non mi spiegò i motivi di questi incontri' (Sergio Flamigni, Trame Atlantiche, pag.<br />

347).<br />

E così Gigliotti, dopo avere conseguito quelle 'vittorie', scomparve - per modo di dire - dalla scena<br />

italiana, perchè in effetti lui poteva continuare ad operare in Italia dietro le quinte: 'I due artefici<br />

delle vittorie recenti, Gigliotti e Cortini, si defilarono, i rapporti da loro intessuti rimasero ben saldi,<br />

anzi furono rafforzati negli anni seguenti; entrambi potevano lo stesso influire sulle decisioni e gli<br />

indirizzi da prendere nella qualità di membri onorari del Grande Oriente' (Gianni Rossi &<br />

Francesco Lombrassa, In nome della «Loggia»: le prove di come la massoneria segreta ha tentato<br />

di impadronirsi dello Stato italiano: i retroscena della P2, pag. 28).<br />

Da sinistra: Frank Gigliotti mentre riceve un premio (notate in mano a colui che gli sta accanto qualcosa con su una<br />

squadra e un compasso); annuncio che Frank Gigliotti - definito Past Gran Maestro dei Massoni d'Italia - parlerà a dei<br />

Massoni del Rito Scozzese. <strong>La</strong> foto di Gigliotti è stata presa da: http://lemongrove.patch.com/ ed è di Helen Ofield,<br />

mentre l'annuncio a fianco è preso dal Corona Daily Independent del 9 Aprile 1968 a pagina 6.<br />

399


Teneva dei discorsi nelle logge<br />

Frank Gigliotti teneva dei discorsi sulla <strong>Massoneria</strong> nelle logge, come si può vedere qua in questo<br />

annuncio apparso sul San Diego Union nel maggio 1934 in cui viene detto che l'oratore presso la<br />

Blackmer Lodge n° 442 sarà il fratello Dr. Frank B. Gigliotti e il soggetto sarà '<strong>La</strong> <strong>Massoneria</strong> in<br />

Italia', e tutti i Massoni sono cordialmente invitati.<br />

In questo altro annuncio del Marzo 1939 sullo stesso giornale invece Gigliotti veniva annunciato<br />

come oratore presso la Commanderia dei Cavalieri Templari a San Diego, e il soggetto sarebbe<br />

stato '<strong>La</strong> Sfida Attuale per la <strong>Massoneria</strong> Mondiale'.<br />

400


I Massoni Italiani resero onore al loro fratello Frank Gigliotti per la sua opera a favore della libertà<br />

religiosa in Italia<br />

Sul San Diego Union del 3 Marzo 1951 a pagina 7 uscì una notizia che il Dr. Frank B. Gigliotti di<br />

Lemon Grove era stato avvisato in quel giorno che era stato fatto membro onorario della Gran<br />

Loggia Massonica Italiana (ossia il Grande Oriente d'Italia). Gigliotti riferì che l'encomio affermava<br />

che questo onore gli era stato conferito a motivo della sua opera nell'aiutare a scrivere nella<br />

Costituzione Italiana le garanzie per le libertà di riunione e di culto religioso. Anche il suo amico e<br />

fratello massone Charles Fama ricevette questo onore, per avere aiutato a migliorare la<br />

Costituzione Italiana! Come vedremo dopo, Gigliotti contribuì a scrivere gli articoli della<br />

Costituzione che assicurano la libertà religiosa e di riunione anche per i suoi amici delle<br />

Assemblee di Dio in Italia, dai quali era peraltro stato incaricato di scrivere una memoria a loro<br />

difesa da inviare al Governo Italiano tramite l'ambasciatore italiano negli USA, ma come vedremo<br />

dopo, questi suoi amici delle Assemblee di Dio in Italia non gli hanno dedicato neppure una parola<br />

di riconoscimento a livello ufficiale!<br />

401


Onorato e medagliato per la sua opera a favore della <strong>Massoneria</strong> in Italia<br />

In questo articolo del San Diego Union del 3 Ottobre del 1965, il giornalista parla dell'onore<br />

tributato dal Kiwanis Club di Lemon Grove (California) a Frank Gigliotti durante un banchetto in suo<br />

onore, a cui hanno partecipato centinaia di persone, per la sua lotta a favore della libertà e della<br />

democrazia, e poi anche del riconoscimento ottenuto per la sua vittoriosa battaglia durata 14 anni<br />

per ottenere l'indennità per 500 templi massonici bruciati o confiscati dal Governo Italiano durante<br />

la dittatura di Mussolini.<br />

402


In quest'altro articolo apparso sul San Diego Union il 22 Settembre 1975, ossia pochi giorni dopo<br />

la morte di Frank Gigliotti, uscì un articolo per ricordare la figura di Frank Gigliotti, e tra le altre<br />

cose viene detto di lui quanto segue: 'HA AIUTATO I MASSONI. Gigliotti condusse pure una<br />

battaglia lunga 14 anni per far pagare al Governo Italiano una indennità per 500 templi Massonici<br />

bruciati o confiscati durante la dittatura di Mussolini. Fu nominato Commendatore dell'Ordine<br />

Militare e Ospedaliero di Santa Maria di Betlemme, uno dei pochi Protestanti onorati in questa<br />

maniera per la sua opera a favore dei templi Massonici. Egli teneva 10 medaglie per l'opera<br />

compiuta in Italia per la <strong>Massoneria</strong> ed era anche un gran maestro onorario del Grande Oriente<br />

d'Italia' (San Diego Union, 22 Settembre 1975, pag. 8). Proprio dunque il paladino dei Massoni<br />

italiani nel dopoguerra!<br />

Mobilitò la <strong>Massoneria</strong> americana a favore di Richard Nixon<br />

Per capire la potenza massonica di Frank Gigliotti in America, ecco quello che si legge a pagina 96<br />

del libro The Making of a Catholic President: Kennedy Vs. Nixon 1960 scritto da Shaun Casey. Per<br />

riassumere l'autore dice che Nixon mantenne rapporti anche con Frank Gigliotti, che era un leader<br />

sia tra i Massoni che nell'Associazione Nazionale degli Evangelici (NAE), e che Gigliotti scrisse a<br />

Nixon dicendogli di avere parlato con alcuni degli uomini nel suo ufficio e di avergli detto che i<br />

Massoni avrebbero fatto tutto quello che potevano per Nixon nella grande battaglia che stava loro<br />

innanzi. Poi l'autore aggiunge che sia Luther A. Smith, che era il Sovrano Gran Comandante della<br />

Giurisdizione Massonica del Sud, che George Bushnell, Sovrano Gran Comandante della<br />

403


Giurisdizione Massonica del Nord, volevano incontrare privatamente Nixon per discutere come<br />

essi avrebbero aiutato la campagna elettorale. Pare però che quell'incontro non ebbe mai luogo,<br />

ma i Massoni vennero comunque in suo aiuto.<br />

Quando Frank Gigliotti diventò un 33°, ossia un Sov rano Grande Ispettore Generale<br />

Nella <strong>Massoneria</strong> del Rito Scozzese Antico ed Accettato, il 33° è il più alto grado che si può<br />

ricevere, e Frank Gigliotti lo ricevette nel dicembre del 1971. Sul San Diego Union il 19 Ottobre<br />

1971 a pag. 5 (foto a destra) apparve infatti la notizia che Gigliotti assieme ad altri massoni<br />

avrebbero ricevuto il 33 grado nella Cattedrale del Rito Scozzese di Los Angeles. E colui che glielo<br />

avrebbe conferito era Henry C. Clausen (foto a sinistra, non presente però nell'articolo di giornale<br />

del San Diego Union), che fu il Gran Comandante Sovrano della <strong>Massoneria</strong> dell'Antico ed<br />

Accettato Rito Scozzese della Giurisdizione del sud degli Stati Uniti, dal 1969 al 1985. Di questo<br />

Henry C. Clausen c'è un video su YouTube intitolato 'Scottish Rite' (http://youtu.be/yrUoD_1YIbM)<br />

in cui lui presenta l'aspetto esoterico ed occulto del Rito Scozzese, e a sentirlo viene ribrezzo tante<br />

sono le abominazioni che vomita dalla bocca. Era proprio un ministro di Satana! E questo ministro<br />

di Satana fece diventare Gigliotti un 33° anche lui . Gigliotti dunque, che si presentava come 'un<br />

ministro del Vangelo' anche qui in Italia, con il tempo salì di grado nella <strong>Massoneria</strong> fino a<br />

diventare un 33°, e quindi fino ad avere la consacr azione ufficiale di ministro di Satana: non che<br />

non lo fosse prima di ricevere questo alto grado e riconoscimento massonico, ma con quella<br />

404


cerimonia lui ricevette proprio il sigillo di ministro di Satana. Ecco chi era dunque il Frank Gigliotti<br />

con cui si misero le ADI: un ministro di Satana che a suo tempo ricevette il 33° della <strong>Massoneria</strong>, e<br />

vi ricordo che solo coloro che vengono scelti dal Supremo Consiglio dei Sovrani Grandi Ispettori<br />

Generali del 33° possono ricevere quel grado.<br />

Agente della Cia colluso con la mafia<br />

Frank Bruno Gigliotti negli anni della seconda guerra mondiale entrò a far parte dei servizi segreti<br />

americani: fu chiamato a farne parte nel 1939. 'Poi un giorno nel 1939 squillò il telefono.<br />

Washington stava chiamando. E Frank cominciò i suoi servizi con il governo federale su un'opera<br />

di difesa così segreta che non se ne può ancora discutere' (The Fabulous Gigliotti, pag. 4). Fu<br />

prima un informatore dell'FBI (Federal Bureau of Investigation, i servizi segreti interni statunitensi)<br />

con il nome in codice 'Agente A-70' (a chi desidera conoscere qualcosa di specifico sulla sua<br />

opera di spionaggio in seno agli Italo Americani consiglio di leggere «Philippine Pacification and<br />

the Rise of the US National Security State» - pag. 50-52 - scritto da Alfred McCoy e presente qua<br />

http://sydney.edu.au/arts/research/nation_empire_globe/downloads/Paper_Alfred_McCoy.pdf); poi<br />

un agente dell'Oss (Office of Strategic Service) che era un servizio segreto statunitense istituito nel<br />

giugno 1942 che fu operante nel periodo della seconda guerra mondiale (Gigliotti fu capo<br />

consigliere della sezione italiana dell'OSS), i cui membri erano soprannominati 'cloak-and-dagger<br />

men' ossia 'uomini maschere e pugnali'; e poi un agente della CIA dal 1947 (peraltro nel 1960<br />

Gigliotti fu nominato capo settore della CIA in Italia - cfr. Gianni Ferraro & L. Oliva, Enciclopedia<br />

dello spionaggio nella Seconda guerra mondiale, 2010, pag. 316), e difatti è presente nel libro Chi<br />

è nella CIA (pag. 122 - vedi la foto in fondo al libro) scritto dallo specialista in spionaggio Julius<br />

Mader.<br />

405


Nel 1942 Gigliotti (assieme all'Oss) formò l'American Committee for Italian Democracy (Il Comitato<br />

Americano per la Democrazia Italiana), appoggiato dall'associazione di stampo massonico Sons of<br />

Italy di cui peraltro Gigliotti stesso era un importante membro in quanto un leader dei Sons of Italy<br />

di San Diego, che era un'associazione fondata dal massone Vincenzo Sellaro (appartenente alla<br />

famosa loggia italo-americana Garibaldi) di cui facevano parte anche massoni, mafiosi e agenti<br />

segreti, e che fu usata per preparare lo sbarco degli Americani in Sicilia (cfr. Mario Guarino, Gli<br />

anni del disonore, pag. 46; Ferruccio Pinotti, Fratelli d'Italia, pag. 525).<br />

Gigliotti si occupò per conto dell'OSS di preparare lo sbarco degli americani in Sicilia, e difatti<br />

Frank Gigliotti il 1 Dicembre del 1942 mandò al generale Ralph Van Deman (1865–1952) -<br />

soprannominato da molti 'Il Padre dell'Intelligence Militare Americana' - un analisi strategica per<br />

una futura invasione del sud dell'Italia, raccomandando innanzi tutto un bombardamento strategico<br />

per abbattere le gigantesche dighe idroelettriche della regione, e poi di pianificare le operazioni<br />

assicurandosi che le truppe statunitensi saranno 'ricevute ..... come liberatori' in questa regione, e<br />

poi di provvedere alle truppe in avanscoperta di interpreti che parlano i molti dialetti locali (cfr. A-<br />

70, Confidential Monthly Report, 1 December 1942 (R-5992), Box 39, Records of the US Senate<br />

Internal Security Subcommittee, Van Deman Papers, RG 46, NARA).<br />

Una lettera scritta il 29 Settembre 1945 da Earl Brennan, capo della sezione Italiana dell'OSS, a Frank Gigliotti in cui gli esprime il suo<br />

apprezzamento per l'opera da lui compiuta per tre anni e mezzo, che lui definisce 'un contributo sostanziale al successo degli eserciti<br />

americani nel Teatro Mediterraneo delle Operazioni, e alla liberazione degli Italiani dal Fascismo e dalla dominazione dell'Asse [n.d.e: il<br />

termine Asse indica l'insieme delle nazioni che parteciparono alla seconda guerra mondiale in opposizione agli Alleati], e al benessere<br />

degli Italiani susseguente la loro liberazione' (The Fabulous Gigliotti, pag. 9). Peraltro, anche Earl Brennan era massone.<br />

406


Gigliotti preparò lo sbarco degli americani in Sicilia anche attraverso i rapporti con la mafia e la<br />

massoneria. Frank Gigliotti era infatti legato al 'Circolo della mafia' messo in piedi dal boss Victor<br />

Anfuso per preparare lo sbarco degli Alleati in Sicilia - come dice Massimo Brugnoli, esperto di<br />

criminalità organizzata, nel suo articolo dal titolo 'Venerabile Cosa Nostra': 'Si dà il caso che<br />

Gigliotti fosse anche legato al “Circolo della mafia” messo in piedi dal boss Victor Anfuso per<br />

preparare lo sbarco degli Alleati in Sicilia ....' (http://www.antimafiaduemila.com/) - che<br />

ricambieranno il favore nominando molti capimafia 'interpreti', consulenti o addirittura sindaci del<br />

nuovo governo. Dice infatti lo storico Antonio Aroldo nel suo 'Il lato oscuro del potere: il sanguinario<br />

gioco dei predestinati' (http://www.caffenews.it/):<br />

'Gli “Alleati” in quel periodo si stavano preparando allo “Sbarco Alleato in Sicilia”. L’“Alto Comando dell’OSS”,<br />

in previsione di ciò, aveva creato la cosiddetta “Sezione Italia”. <strong>La</strong> “Sezione Italiana dell’OSS”, all’epoca, era<br />

guidata da James Jesus Angleton. Angleton, secondo quanto raccontato dallo storico Nicola Tranfaglia,<br />

nacque in una “Famiglia Massonica”. Egli, essendo cresciuto in casa di un industriale presidente della<br />

“Camera Italo-Americana”, durante alcuni anni del fascismo, in Italia, fu destinato a una folgorante, nonché<br />

misteriosa carriera, nei “Servizi Segreti Americani”. Egli, infatti, fu, innanzi tutto, dal 1941 al ’43 una sorta di<br />

“Agente di Collegamento” tra il “Servizio Segreto Britannico” e il “Neonato OSS”, poi responsabile del “Desk<br />

Americano” in Italia dal ’43 al ’45 e infine fu anche implicato, secondo quanto sostenne il “Procuratore<br />

Distrettuale di New Orleans”, Jim Garrison, nell’“Omicidio Kennedy”. Angleton, insieme al “Suo Braccio<br />

Destro” dell’epoca, Earl Brennan, scelse un piccolo ma strano gruppo di persone per creare la “Squadra<br />

Italiana dell’OSS”. Essa, infatti, era formata da: Frank B. Gigliotti (massone reverendo di una chiesa<br />

metodista di Lemon Grace in California), Vincent Scamporino (avvocato di famiglie mafiose italo-americane),<br />

Victor Anfuso (anche lui avvocato) e infine da un ragazzo di circa vent’anni appassionato di romanzi gialli,<br />

originario di Melilli in provincia di Siracusa, chiamato Max Corvo. Questi cinque individui, in buona sostanza,<br />

sarebbero dovuti essere tutti, ognuno a modo suo, “Esperti di Affari Italiani”. Lo stesso Brennan, infatti, era<br />

stato, prima della guerra, “Vice Console” a Firenze per conto del governo americano. Il bizzarro gruppo del<br />

comandante Angleton, infatti, come si può comprendere dalla “Privilegiata Testimonianza” di un altro<br />

importante agente americano, di quel periodo, di nome Peter Tompkins, era composto da persone,<br />

completamente a digiuno, di “Cultura Italiana”. Esse, però, grazie anche a “Alcuni Amici”, contattati tramite<br />

Lucky Luciano, riuscirono ad ambientarsi presto. Lucky Luciano, infatti, soprattutto nel “Sud Italia”, (Sicilia e<br />

Campania), aveva molte “Vecchie Amicizie”. Queste ultime, in cambio di alcuni “Posti di Potere” nella “Nuova<br />

Amministrazione”, fornirono molto volentieri aiuto e “Supporto Logistico”, sia all’“Esercito Anglo-Americano”,<br />

sia a quelli dell’OSS. Quelli dell’“OSS Italiano”, infatti, non appena sbarcarono in Sicilia, corsero a<br />

Favignana. In quell’isola, infatti, c’erano rinchiusi, all’epoca, i “Principali Capi-Mafia Siciliani” arrestati durante<br />

il fascismo. I “Reparti Speciali dell’OSS”, però, non liberarono soltanto quelli detenuti a Favignana, ma ci<br />

furono, scarcerazioni di tal genere, in tutta la Sicilia. Alcune di queste persone liberate erano: Calogero<br />

Vizzini, altrimenti detto “Don Calò” (nominato dall’esercito americano sindaco di Villalba), Giuseppe Genco<br />

Russo, anche conosciuto come “Zu Peppi Jencu” (nominato sopraintende all’assistenza pubblica di<br />

Mussomeli), Vincenzo Di Carlo (responsabile degli ammassi di grano presso l’amministrazione di<br />

Mussomeli), Salvatore Malta (nominato sindaco di Valle-Lunga), nella città di Palermo, infine, tanto per fare<br />

un altro esempio, fu nominato sindaco un altro cosiddetto “Uomo d’Onore” di nome Lucio Tasca'.<br />

A proposito della collaborazione tra i Servizi Segreti Americani e i mafiosi siciliani, in vista dello<br />

sbarco degli alleati in Sicilia, il giornalista e storico Ezio Costanzo afferma quanto segue:<br />

'Rileggendo due importanti inchieste americane degli anni '50, note per lo più agli studiosi e poco divulgate,<br />

quella del senatore Esten Kefauver sugli intrecci tra criminalità organizzata e potere politico ed economico, e<br />

quella di Herlands, che indagò sul contributo offerto dalla delinquenza americana allo sforzo bellico degli<br />

Stati Uniti durante la seconda guerra mondiale, emergono particolari inquietanti sulla spregiudicatezza con la<br />

quale l'Operazione Underworld (Operazione Malavita) fu condotta e sulla sua riuscita. Le testimonianze e i<br />

racconti dei protagonisti hanno fatto emergere dati incontrovertibili sull'esistenza di tale accordo e su come la<br />

mafia americana sia stata determinante per garantire sia la sicurezza delle navi in partenza per l'Europa, sia<br />

la minuziosa ricerca di notizie in vista dell'occupazione della Sicilia' (Ezio Costanzo, Mafia & Alleati.<br />

407


Servizi segreti americani e sbarco in Sicilia, da Lucky Luciano ai sindaci «uomini d'onore», Le<br />

Nove Muse Editrice, Catania 2006, pag. 12-13), e sull'uso dei boss mafiosi da parte degli Alleati per<br />

rendere meno faticosa la conquista della Sicilia e in seguito per governarla, sempre Costanzo afferma: 'Uno<br />

dei più attivi collaboratori del governo militare alleato [n.d.e. in inglese Allied Military Government of<br />

Occupied Territories, abbreviato con la sigla AMGOT] fu Joseph Russo, un italo-americano capo della<br />

sezione palermitana dell'OSS. Scotten [n.d.e. il capitano americano W.E. Scotten, che era vice console<br />

americano a Palermo] attinse da Russo parecchie informazioni sulla malavita organizzata siciliana, con la<br />

quale quest'ultimo aveva preso contatti appena giunto in Sicilia. Fu lo stesso Russo a confermarlo in una<br />

intervista televisiva di qualche anno addietro: «Quando arrivai in Sicilia e assunsi il comando dell'ufficio di<br />

Palermo, la prima cosa che feci fu cominciare a cercare la malavita, i criminali, e risultò che erano per la<br />

maggior parte mafiosi. Molti divennero validi informatori dell'OSS. A loro piaceva il mio nome e anche il fatto<br />

che mio padre fosse nato a Corleone, il cuore della mafia. Feci la conoscenza di questa gente, gli alti<br />

mafiosi, ed erano grandi, divennero veramente grandi e non impiegarono molto tempo per riaffermare la loro<br />

solidarietà come banda, ed io conoscevo ognuno di loro. Quante volte mi sono incontrato con i boss<br />

mafiosi? Almeno una volta al mese. E il motivo per cui loro venivano a trovarmi era quello di essere sicuri di<br />

avere un appoggio morale, e poi chiedevano gomme, gomme per la macchina. Avevano bisogno di<br />

pneumatici per circolare e fare bene il loro lavoro, la loro beneficienza. Qualunque cosa fosse, non mi sono<br />

mai disturbato di scoprirlo. Insomma noi usammo la mafia nello stesso modo in cui i mafiosi cercarono di<br />

usare noi». L'AMGOT dispensò incarichi di ogni tipo e assegnò cariche istituzionali a piccoli e grandi mafiosi.<br />

Don Calogero Vizzini, come abbiamo visto, era diventato sindaco di Villalba; Salvatore Malta sindaco di<br />

Vallelunga; Genco Russo sovrintendente agli Affari Civili di Mussomeli; Damiano Lumia fu nominato<br />

interprete di fiducia (non si sa della mafia o degli americani) presso il Civil Affairs Office di Palermo; Max<br />

Mugnani, uno dei più noti trafficanti di droga, divenne depositario dei prodotti farmaceutici che gli americani<br />

avevano ammucchiato a cataste nelle campagne di Cerda e al boss mafioso Vincenzo De Carlo fu affidato il<br />

controllo degli ammassi di grano. Tali incarichi, assieme al rilascio dei porto d'armi ai picciotti di don Calò<br />

Vizzini, «costituirono l'investitura ufficiale del potere politico e amministrativo al quale la mafia aveva sempre<br />

mirato, potere non controllato e non soggetto a nessun obbligo di osservanza delle residue leggi italiane». In<br />

alcuni filmati dell'epoca, girati nelle vicinanze degli ammassi di grano, si scorgono personaggi del tutto simili<br />

a quelli che salivano e scendevano dalle navi americane al largo di Gela. Coppola, baffi, camicia e<br />

cravattino, lo sguardo serio e incresciosamente penetrante: sono i capi cosca locali, i più anziani uomini di<br />

rispetto che con la loro presenza, autorizzata dagli ufficiali del governo militare, garantivano l'ordinata e<br />

obbediente consegna del grano. Al braccio portavano una fascia di stoffa con scritto Civil Affairs. <strong>La</strong> nomina<br />

dei sindaci passava sotto il diretto controllo del capo degli Affari Civili dell'AMGOT, il colonnello Charles<br />

Poletti, una figura assai controversa, additato di essere sceso a compromessi con la mafia e di avere<br />

contribuito al suo riemergere (suo interprete personale, come abbiamo visto, era il mafioso Vito Genovese)<br />

..... L'arrivo degli americani rappresentò per la mafia siciliana una manna dal cielo. Non solo i capi<br />

riconosciuti furono nominati sindaci, e quindi legittimati ad esercitare potere, ma fu loro concesso di svolgere<br />

impunemente le delittuose attività nei diversi settori controllati dall'AMGOT. Una sorta di ricompensa, da<br />

parte degli americani, per la collaborazione fornita dai bossi prima e durante l'invasione della Sicilia ma,<br />

soprattutto, un espediente per consentire loro libertà d'azione nella lotta contro gli ideali anticapitalistici che<br />

prendeva piede fra i contadini dell'isola. Riconsegnata al Re e a Badoglio, la Sicilia liberata tornò così in<br />

mano alla malavita, che si accinse sia a governarla dall'interno delle pubbliche amministrazioni, sia a<br />

destinarla a importante spartitraffico del commercio internazionale degli stupefacenti, settore verso cui la<br />

consorteria malavitosa americana guardava da tempo con estremo interesse' (Ibid., pag. 179-181, 186-<br />

187).<br />

Ma torniamo nello specifico a Frank Gigliotti. <strong>La</strong> sua collusione con la mafia è stata confermata<br />

anche da Luigi Cipriani (1940-1992), deputato di Democrazia Proletaria e membro della<br />

Commissione Parlamentare Stragi, durante degli interventi in aula su Gladio (sedute dell’11<br />

gennaio 1991 e 23 maggio 1991. In Stenografici sedute parlamentari X Legislatura). Ecco le sue<br />

parole:<br />

408


'Vorrei ricostruire, partendo da alcune affermazioni contenute nel documento che lei ci ha inviato<br />

sull'operazione "Gladio", la vera storia di questa vicenda che non è neanche qualificabile come un patto<br />

stipulato tra la Cia e il Sifar, ma come una imposizione da parte di una potenza occupante, gli Stati Uniti, che<br />

hanno costituito ed organizzato nel nostro paese strutture armate clandestine preesistenti a quell'accordo<br />

che ora chiamiamo operazione "Gladio". Ciò viene confermato dalla sua affermazione secondo la quale, nel<br />

1951, da una nota del generale Musco (il primo capo del Sifar) si rendeva noto che, stante la presenza<br />

nell'Italia settentrionale di un'organizzazione clandestina, autonomamente costituita dagli Stati Uniti, il Sifar<br />

aveva preso in considerazione la necessità di costituire a sua volta una struttura di questo genere e di<br />

cercare di arrivare ad un coordinamento con quella preesistente struttura americana. Vorrei ricordare che<br />

questa storia nasce con lo sbarco degli americani in Sicilia. Da quel momento, alcuni personaggi, che<br />

facevano contemporaneamente capo a Cosa Nostra (la mafia siculo- americana), all'Oss (che era il<br />

corrispondente della Cia di quegli anni) e alla massoneria, hanno operato nel nostro paese costituendo fin<br />

da allora una struttura armata. Vorrei inoltre ricordare che il primo intervento che ha utilizzato la strage come<br />

azione politica per condizionare le vicende politiche del nostro paese e per impedire una avanzata della<br />

sinistra è rappresentato dalla strage di Portella delle Ginestre. I personaggi dell'Oss che operavano in quegli<br />

anni - mi limito a citarne i nomi perché ricostruire tutta la storia sarebbe molto lungo - sono i seguenti: Frank<br />

Gigliotti, Max Corvo, Max Scamporino, Charles Poletti - tutti membri della massoneria e della Cia legati a<br />

Cosa Nostra - e Carmel Offie (incaricato delle operazioni speciali della Cia nel nostro paese. Quindi, la<br />

vicenda inizia da lì e comincia attraverso la costituzione di apparati armati clandestini reclutati dalla Cia. A<br />

tale riguardo vorrei ricordare che alla "stazione " Cia di Roma venne rinvenuto un elenco di duemila nomi di<br />

personaggi di destra che venivano identificati come soggetti in grado di utilizzare armi ed esplosivi, e<br />

disponibili per qualunque uso ed intervento al fine di impedire che in Italia si realizzasse un'avanzata del<br />

partito comunista e, in ogni caso, delle sinistre. È una storia che ha inizio da quelle vicende e che parte<br />

attraverso la costituzione nel nostro paese di una struttura clandestina armata che reclutava civili di<br />

orientamento anticomunista. Aggiungo anche che - del resto è qui presente il generale Viviani che può<br />

confermare questa mia affermazione - negli anni intorno al '68 vennero reclutati migliaia di ex militari,<br />

poliziotti, carabinieri e civili di orientamento anticomunista. Inoltre, in Sardegna venne organizzato un campo<br />

di addestramento. Quindi la vicenda si è sempre presentata in questi termini. Il generale De Lorenzo ed il<br />

generale Musco, primi capi del Sifar, furono imposti dagli Stati Uniti. Il generale Musco, in particolare, era<br />

capo dell'Associazione Italiana di Liberazione che veniva definita da Frank Gigliotti "gruppo di cinquanta<br />

generali del vecchio regime" decisi a tutto per impedire un'avanzata delle sinistre nel nostro paese. Questo<br />

personaggio golpista, che faceva capo a tale associazione, viene nominato primo capo del Sifar su<br />

indicazione degli americani' (http://www.fondazionecipriani.it/Scritti/gladio.html).<br />

Per concludere questo profilo dell'agente segreto Frank Gigliotti, è bene sapere anche che fu<br />

Gigliotti che 'reclutò personalmente Gelli e gli affidò la missione di stabilire un governo parallelo<br />

anticomunista in Italia con l'aiuto dell'antenna romana della CIA' (Ganser Daniele, NATO's Secret<br />

Armies: Operation GLADIO and Terrorism in Western Europe, 2004, pag. 73). D'altronde il fascista<br />

Gelli, dopo la caduta del fascismo, aveva collaborato con l'OSS 'per poter rintracciare pericolosi<br />

esponenti del nazi-fascismo, in pratica i suoi ex camerati' (Mario Guarino, Gli anni del disonore,<br />

pag. 26), ed era conosciuto nell'ambiente dei servizi segreti americani per essere un efficace<br />

delatore.<br />

A proposito della comparsa di Licio Gelli sulla scena, la Commissione Parlamentare d'Inchiesta<br />

sulla Loggia Massonica P2 ha affermato che 'risalta altresì alla nostra attenzione la comparsa di<br />

Gelli sulla scena quando Gigliotti scompare, secondo una successione di tempi ed una identità di<br />

funzioni che non può non colpire significativamente'. In altre parole, questo significa, che Licio Gelli<br />

anche lui agente CIA, prese il posto di Frank Gigliotti. Cosa questa che fa capire quale fosse lo<br />

'spessore' del personaggio Gigliotti con cui si misero le ADI.<br />

Ecco dunque chi era il 'pastore evangelico' massone Frank Gigliotti, che scrisse la memoria<br />

difensiva dei Pentecostali su pressione delle ADI e che le ADI avevano in grande considerazione<br />

409


perchè si era mosso per fargli avere la 'libertà religiosa': un agente segreto americano colluso con<br />

la mafia che operò assieme ad altri agenti dell'OSS a far sì che la Sicilia tornasse in mano alla<br />

mafia!<br />

E visto che Frank Gigliotti a partire dal 1947 fu un agente della CIA, per completare il quadro<br />

sconcertante ed inquietante di questo 'reverendo' amico delle ADI, terminiamo con un riferimento<br />

alle tecniche escogitate dalla CIA per i suoi agenti negli anni '50.<br />

Essi usavano dei trucchi da prestigiatore per ingannare il nemico, questo è quello che emerge dal<br />

ritrovamento fatto di un libro dal titolo The Official Cia Manual of Trickery and Deception (Il<br />

manuale di trucchi e inganni della CIA). Nel manuale ad uso degli agenti segreti statunitensi, scritto<br />

da John Mulholland, prestigiatore e illusionista, si trovano modi segreti per mandare segnali ai<br />

colleghi e per ingannare il nemico anche sul proprio stato d'animo. Ma non solo trucchi, perchè il<br />

Manuale faceva parte di un progetto molto più ampio chiamato MK-Ultra (anni '50-'60), nel quale<br />

oltre ai trucchi da mago vennero sperimentate anche sistemi di controllo molto più seri sui nemici.<br />

Il progetto, che prevedeva l'uso di droghe e dell'ipnosi per far parlare i prigionieri, fu sospeso nel<br />

1973, in seguito alle numerose cause legali che seguirono agli esperimenti fatti negli Usa. Il libro in<br />

quell'anno avrebbe dovuto essere distrutto, ma in realtà non tutte le copie furono fatte sparire (cfr.<br />

'Il manuale della spia perfetta' in http://www.focus.it/).<br />

Frank Gigliotti e il criminale mafioso Michele Sindona<br />

A proposito di collusioni con la mafia, Frank Gigliotti ebbe rapporti anche con Michele Sindona<br />

(1920-1986) di cui si legge su Wikipedia che 'è stato un banchiere e criminale italiano. Sindona è<br />

stato un membro della loggia P2 (tessera n. 0501) e ha avuto chiare associazioni con la mafia<br />

[n.d.e. tanto da essere soprannominato 'il banchiere della mafia']. Coinvolto nell'affare Calvi e<br />

mandante dell'omicidio di Giorgio Ambrosoli, è morto avvelenato in prigione, dopo la condanna<br />

all'ergastolo' (http://it.wikipedia.org/wiki/Michele_Sindona).<br />

Questo è quello che si legge in un intervento del deputato di DP Guido Pollice alla Camera dei<br />

Deputati datato 4 Ottobre 1984. Lo riporto integralmente senza tralasciare niente perchè voglio che<br />

abbiate chiaro anche tutto il contesto.<br />

'Signor Presidente, è ben strano — lo hanno già sottolineato molti colleghi — questo dibattito sulle conclusioni della<br />

Commissione parlamentare di inchiesta sul caso Sindona: pochi addetti, scarsa attenzione da parte dei colleghi e vano<br />

lo sforzo compiuto stamattina da Bassanini, che richiamava il regolamento per cercare di portare in aula qualche collega.<br />

Evidentemente, Bassanini non ha letto l'ordine del giorno di alcune Commissioni questa mattina, fra i quali quello delle<br />

Commissioni riunite esteri e difesa, che recava «Norme sul controllo delle vendite di armi all'estero; Norme<br />

sull'esportazione, importazione e transito di materiale bellico», e cose di questo genere. Caro Presidente, è ovvio che<br />

questi argomenti interessano di più di un fatto che ha segnato la stagione della nostra vita politica di questi anni, uno dei<br />

fatti più significativi della nostra storia. Ma veniamo allo svolgimento di questo nostro compito, perché ritengo necessario<br />

che tutte le forze politiche dicano la loro; e noi di democrazia proletaria non ci sottraiamo. Mi ha colpito in questi giorni un<br />

titolo del giornale la Repubblica, nella sua edizione del 28 ultimo scorso : «Un magliaro che scalò il cielo» . Più di ogni<br />

altro rende l'idea di che cosa si tratta e di che cosa parliamo. Molti hanno scritto, soprattutto all'estero, che si tratta di una<br />

storia all'italiana. Io aggiungo che è una storia internazionale, tipica della nostra epoca. E non solo perché è coinvolto lo<br />

Stato del Vaticano e la sua santa rapacità, ma perché c'è la Svizzera e il suo sistema di potere. <strong>La</strong> Svizzera, il paese del<br />

segreto bancario, il paese delle banche che veicolano i soldi sporchi, il paese delle banche che intercettano e<br />

custodiscono i soldi della droga che uccide i nostri giovani e i giovani di tutto il mondo . Perché ci sono gli Stati Uniti, con<br />

la loro logica imperialista, e l'Inghilterra delle lobbies e dei ponti dei frati dai vari colori. Perché 'c'è anche la miriade di<br />

Stati sudamericani, o meglio degli «Stati delle banane». Ecco perché è un fatto internazionale e non una storia italiana.<br />

410


Dieci anni dopo il 1974, possiamo ripercorrere tranquillamente la storia dell'Italia politica ed economica . E lo possiamo<br />

fare a chiare lettere, signor Presidente: possiamo dire la verità sulle responsabilità della democrazia cristiana, e non<br />

tentare, come ha cercato il Presidente Azzaro, di mitigarle, di nasconderle, di tacerle. E possiamo intravedere anche, e<br />

stagliarsi ben definita, la figura di Andreotti, e il suo ruolo in tutte le vicende in questione. Ecco perché la tesi — che è<br />

apparsa in questi giorni sui giornali — dei ricorsi storici e del fatto che nel nostro paese ogni 7-8 anni spunta uno più<br />

furbo degli altri, che ruba, malversa, imbroglia piccoli e grandi risparmiatori, veri e falsi finanzieri, speculatori o banchieri<br />

di Dio, non regge ; o, meglio, non è sufficiente a capire il profondo intreccio fra potere politico, e quindi la democrazia<br />

cristiana — che lo detiene, perdio!, dal 1945 — e i poteri occulti (la P2 e la mafia) e la criminalità economica come si è<br />

svolta in questi anni. E' utile ripercorrere le tappe della irresistibile ascesa del «magliaro di Patti», come lo ha chiamato<br />

Turani, uno che ne sa. E più di lui ne sa il suo direttore Scalfari, che a suo tempo — nella prima fase, è chiaro — lo coprì,<br />

in nome forse del suo passato di borsista : non molti probabilmente ricordano che Scalfari tra i suoi hobby coltivava<br />

quello di occuparsi di borsa. Lo difese, gli spianò la strada, lo introdusse nel grande mondo. Abbiamo forse la memoria<br />

corta ma non tanto da scordarci i paginoni centrali de L'Espresso, quello grande come un lenzuolo, tanto per intenderci,<br />

che di settimana in settimana segnavano i tempi ed i valori di alcuni titoli in piazza degli Affari.<br />

Certo, le cose poi sono cambiate e Scalfari e i suoi giornali (vecchi e nuovi ) hanno contribuito a sgretolare, insieme ad<br />

altri, l'impero di Sindona. Solo che tutto questo non è passato in maniera indolore, non è stato una sorta di gigantesco<br />

«Monopoli» ; si è trattato di cose giocate sulla pelle della gente, sugli interessi del popolo italiano. Questa è la cosa<br />

grave: scorrendo alcuni documenti, sembra di leggere il resoconto di una notte trascorsa a giocare a «Monopoli», ma in<br />

realtà è stata una storia di truffe, di raggiri, di morti, di discrediti, di scandali che hanno infangato il nostro paese.<br />

Ma torniamo a Sindona e alla sua storia. Qualche collega frettoloso che deve prendere l'aereo questa sera per tornare a<br />

casa, ai suoi affari e soprattutto, se si tratta di un uomo di governo, ai suoi interessi (i socialisti poi a casa già ci •sono<br />

tutti) mi dirà che tutto questo è conosciuto. E vero, ma è necessario ripeterlo, per capire le conclusioni, per capire come<br />

sono avvenute le cose, affinché si possano dare giudizi corretti. E noi di democrazia proletaria siamo pronti a fare questo<br />

sforzo anche se ci dispiace di non essere stati presenti nella passata legislatura e di non aver quindi potuto seguire da<br />

vicino le vicende e le inchieste della Commissione. Abbiamo però sufficiente memoria per ricordare e abbiamo cercato di<br />

leggere quello che altri hanno scritto. E allora, ecco Sindona, amico di Marinotti padrone della SNIA: questa è la sua<br />

entratura. Marinotti è uno dei «padronipadroni», uno della «razza padrona», per dirla con Turani (uno che ne sa) . Ecco<br />

poi la scalata attraverso la compravendita di alcune aziende che i deputati di Milano (ma non ne vedo qui nessuno)<br />

sanno benissimo che cosa fossero : la Vanzetti o la CTP, rottami del dopoguerra che non contavamo niente sul piano<br />

industriale. E poi l'incontro-scontro con Cuccia . E poi questo personaggio che a mano a mano viene fuori e che è<br />

chiamato il ripulitore di bilanci, una figura che certo non è sparita perché il nostro paese ne è pieno. Tra l'altro, è uno dei<br />

mestieri che rende di più.<br />

Ecco poi Sindona acquirente di banche. Possiamo enumerarle. Tanti ne hanno parlato e hanno fatto l'elenco, ma io<br />

voglio rifarlo perché questi nomi, messi uno dietro l'altro, tratteggiano tutta una storia: Hambro, Continental Illinois bank,<br />

Privata finanziaria, Banca unione, Finabank, Amincohr, Banca di Messina, Generale di Credito, Banca Wolff, Banca<br />

Franklin. E poi l'acquisto e la vendita coatta dell'Italcementi. Aveva tentato la scalata all'impero di Pesenti, che in quel<br />

momento era più forte di lui all'interno della democrazia cristiana. Ricevette una botta sulle mani ma in cambio la vendita<br />

coatta di tutte le azioni dell'Italcementi fu pagata a valori superiori a quelli reali. Poi si sprecano — anche ma non solo su<br />

L'Espresso — titoli come «drago della borsa», «mago di azioni inesistenti» (vorrei ricordare la Pacchetti e la Talmone: in<br />

pochi mesi da produttore di una buona ma limitata quantità di cioccolata, questa società diventa una delle regine<br />

principali della borsa nazionale. Poi la Pozzi. Di seguito, tacita cordata con Calvi, tacita cordata con la Bonomi, tutta<br />

gente del Gotha del capitale e dell'economia nazionale.<br />

Poi, a coronamento di tutto questo, per la sua figura di santo amico del Vaticano, ne rileva l'impero azionario (vorrei<br />

ricordare la Generale immobiliare, la Condotte acque), in cordata con Marcinkus cerca di approdare alla Bastogi, non ci<br />

riesce e cerca la cordata con l'Hambro attraverso la Centrale. È di quel tempo una delle operazioni più spericolate che<br />

sono state denunciate questa mattina da un esperto come Minervini: l'operazione OPA, vera e propria truffa che stava<br />

per essere perpetrata nei confronti dei piccoli azionisti e dei risparmiatori. Ma a questo punto si apre lo scontro<br />

gigantesco all'interno della economia nazionale; vince Cefis, come tutti sanno, e Sindona resterà da solo contro tutti,<br />

coperto da quell'anima buona di Merzagora che gli ha creduto fino in fondo. Per fortuna che in questa fase vi sono<br />

uomini, certamente non rivoluzionari, non di sinistra, e neanche tanto democratici, come <strong>La</strong> Malfa, che, solo, riuscì a<br />

coprire, a frenare quel processo di sviluppo. Per fortuna che vi sono anche alcuni esecutori dello Stato che tengono al<br />

loro ruolo e soprattutto alla loro onestà, come Sarcinelli. Altrimenti questa scalata sarebbe andata sino in fondo e<br />

avrebbe avuto successo. Poi c'è il declino con colpi di scena a catena ed il passaggio — ecco qui il collegamento —<br />

concordato di molta parte dell'impero di Sindona a Calvi. E allora qui cito soltanto i titoli di alcuni fatti significativi:<br />

l'Immobiliare Roma, la Franklin, la Talcot, l'acquisto della Società sviluppo di Milano, un'antica finanziaria, l'Edilcentro, il<br />

prestito di 100 milioni di dollari del Banco di Roma, la Finambro. È tutta storia che tutti conoscono, che la Commissione<br />

411


ha già scritto nei suoi ponderosi volumi, e tutto ciò che non ha fatto la Commissione lo hanno scritto i giornali e lo hanno<br />

letto i lettori attenti. Quello che a noi interessa è da chi, come, quando e perché questo «signore del male» (come lo ha<br />

chiamato qualche giornale straniero) è stato coperto e per conto di chi ha agito. Ma questa è una domanda retorica<br />

perché conosciamo la risposta. <strong>La</strong> sua permanenza nelle patrie galere, anche se di massima sicurezza, come quella di<br />

Voghera, non garantisce di per sè che si giungerà a sapere fino in fondo la verità. I giudici italiani, come già quello<br />

americano, potranno e dovranno colpire e punire tutti i reati finanziari e scoprire le connivenze di tutti, dalla Banca d'Italia<br />

all'Ufficio italiano cambi, dagli organi di controllo ai ministri, dalle commissioni varie al Parlamento e fuori del Parlamento.<br />

Ma questi giudici dovranno anche scoprire le responsabilità e dovranno mettere in luce tutti i reati penali e la<br />

connessione che questo signore ha e ha avuto con la mafia, la loggia P2 e per gli omicidi di cui è responsabile in quanto<br />

mandante: uno per tutti, quello dell'avvocato Ambrosoli.<br />

Che cosa resterà alla Camera questa sera dopo che avremo votato qualche mozione, nelle quali le varie forze politiche<br />

si sono espresse? Che cosa resta alla Camera se non invitare caldamente il Governo a fare alcune cose? Una cosa la<br />

potrebbe fare almeno : colpire chi nei posti di massima responsabilità ha collaborato con Sindona e si trova ancora oggi<br />

a ricoprire ruoli di massima importanza . Tutti conoscono i nomi, ma questi signori sono ancora al loro posto. Quale ruolo<br />

e quale responsabilità hanno? Il Governo, per esempio, potrebbe adottare provvedimenti cautelativi, affinché episodi<br />

come quelli di Sindona non abbiano a ripetersi . E in quest'aula una serie di sollecitazioni e di individuazioni dei problemi<br />

sono venuti molto puntualmente da chi conosce la scienza delle finanze, da chi ha studiato fino in fondo il meccanismo<br />

bancario: mi riferisco al professor Minervini. Non si è operato con energia per scoprire le responsabilità, si sono coperti<br />

gli scandali, si sono occultate le prove, si sono privilegiati i politici corrotti e ormai, signor Presidente, sono chiari i risvolti<br />

dei rapporti fra la loggia P2, Calvi, lo IOR-Ambrosiano, che hanno segnato i tempi della nostra vita politica, hanno<br />

sconvolto l'opinione pubblica e coinvolto fino in fondo il mondo politico.<br />

Ci sono state poche persone che si sono salvate, perché proprio dagli atti di cui siamo riusciti a venire in possesso si<br />

evince che le norme costituzionali sono state calpestate, che nessun Governo ha agito e che tutti i governi che si sono<br />

via via succeduti sono rimasti inerti di fronte al diritto e alle leggi che venivano violate. Ecco perché il Governo deve<br />

muoversi per colpire le responsabilità emerse, ecco perché non ci accontentiamo che facciano delle fugaci apparizioni<br />

alcuni ministri questa mattina e qualche sottosegretario questo pomeriggio, per giunta sprovveduto, che forse potrà<br />

riferire, ma che difficilmente potrà dire come si siano svolte le cose in quest 'aula: Ecco perché crediamo che questo sia<br />

un rituale falso, come sono falsi i modi in cui si concludono tutte queste Commissioni d'inchiesta, che si chiudono come<br />

un imbuto, senza alcun risultato, perché non c'è la volontà di agire e di ottenere risultati. Bisogna aver chiaro, signor<br />

Presidente, colleghi, che la vicenda Sindona dà alcuni segnali. Questo paese — lo ha dimostrato, perché non si possono<br />

sopportare dieci anni così pesanti, così duri, così massacranti per la nostra democrazia — ha la capacità di reagire, ma<br />

la classe politica è sorda, profondamente sorda, a tutto questo.<br />

Si assiste così ai dibattiti rituali che concludono vicende nere della nostra storia. Eppure la vicenda Sindona imporrebbe<br />

la necessità di chiarire, per esempio, il ruolo che la mafia (per fortuna che adesso, dopo aver pagato con decine di<br />

vittime, si comincia a muovere qualcosa anche in questo campo) ha avuto nella vicenda Sindona. Non si possono infatti<br />

fare cose come il tentato rapimento di Sindona a New York o il viaggio di Sindona a Palermo se non si hanno<br />

collegamenti stretti con l'organizzazione mafiosa del nostro paese. Allora qui è necessaria la capacità di scoprire<br />

collegamenti, di scoprire i momenti interni ed esterni di tali collegamenti. Se si ha volontà — e lo ha dimostrato chi in<br />

questo momento sta agendo contro la mafia —, si può andare fino in fondo. Ma questo è il compito dei magistrati, questo<br />

è il compito degli inquirenti, mentre compito del Parlamento è mettere sul tavolo degli inquirenti i nomi e le responsabilità;<br />

ma ciò il Parlamento non lo vuol fare, lo nasconde! E soprattutto la vicenda Sindona impone la necessità di fare luce —<br />

come richiedono molte parti politiche — sulla vicenda del riciclaggio del denaro sporco. E una cosa indegna, signor<br />

Presidente, che la Banca d'Italia autorizzi — come ha autorizzato in questi anni — il riciclaggio del denaro sporco,<br />

perché non c 'è controllo sul movimento bancario, perché si autorizzano aperture di sportelli bancari là dove non è<br />

necessario, e non soltanto in Sicilia, in Calabria e in Campania! Questo è un sistema basato su questo tipo di logica<br />

economica! Ecco perché la Banca d 'Italia è complice in questi meccanismi! Ma soprattutto il Parlamento deve imporre<br />

una volta per tutte la necessità di dare ai magistrati la lista dei 500, questa famosa lista che, signor Presidente, — ne<br />

parlerò dopo — è conosciuta in buona parte e in buona parte si può intuire perché non sia conosciuta.<br />

Come è stato richiesto da più parti ed anche, poco fa, durante questo dibattito, vorremmo sapere una volta per tutte a<br />

quanto ammontino le perdite che il Banco di Roma ha avuto in questa vicenda. È possibile che in una questione che<br />

interessa il paese, i cittadini e l'erario, tutto sia sparito nei meandri di questi ripulitori di bilanci; perché ripulitori di bilanci<br />

non sono soltanto Sindona ed i suoi amici, ma anche i direttori del Banco di Roma che si sono succeduti. Ecco perché<br />

non si riesce a sapere quanti soldi il Banco di Roma abbia perso in questa vicenda. Alla luce dei fatti emersi, molti<br />

fenomeni potevano essere evitati, certo : tutti possiamo affermare che i soldi pubblici potevano essere risparmiati solo<br />

che gli strumenti fossero stati attivati. Sentite questo «politichese»! Invece questi interruttori, caro Presidente, non sono<br />

stati attivati ed è chi aveva le mani sull'interruttore che va ricercato; perciò questa ricerca va fatta nel gruppo politico<br />

412


dirigente del paese. Non si può dare la colpa ad alcuni funzionari, ad alcuni addetti alle banche, ad alcuni banchieri di<br />

tale capacità, di aver saputo svolgere un ruolo così importante. Qui c'è dietro la copertura politica, ci sono le coperture<br />

politiche! Abbiamo detto, l'ha detto la Commissione parlamentare di inchiesta, lo dicono gli atti, si sa — è voce di popolo<br />

— ed è stato dimostrato che Andreotti ha difeso Sindona. Questo è vero, ma proprio per questo, siccome Andreotti è<br />

stato il padrino (con la P maiuscola) di Sindona, non vedo perché qualcuno si sia scandalizzato di fronte alla richiesta,<br />

che poc'anzi hanno avanzato i colleghi radicali, di chiedere le dimissioni di Andreotti. Noi ci associamo alla richiesta delle<br />

dimissioni di Andreotti, proprio perché non ci limitiamo a sporgere denunce generiche, ma anche perché tutta una serie<br />

di elementi che sono stati addotti sono presenti nei documenti e ci portano a nutrire molto di più che semplici sospetti.<br />

Nessuno può usare il proprio potere, il proprio illimitato potere per difendersi: ecco perché noi chiediamo al Governo,<br />

nella nostra risoluzione, di invitare il ministro Andreotti a dimettersi per difendersi come un qualsiasi cittadino e non come<br />

un cittadino con tanto potere. In nessun paese del mondo sono successe cose di questo genere, in nessun paese del<br />

mondo vi sono ministri che continuino ad usare in modo così sfacciato il potere che detengono. Se mi permette, signor<br />

Presidente, vorrei svolgere due considerazioni finali, che scaturiscono dal dibattito che si è svolto questa mattina. <strong>La</strong><br />

prima riguarda la dimensione internazionale di Sindona, con riferimento ad un episodio che ha citato il vicepresidente<br />

Azzaro a proposito dei mercati internazionali finanziari e della vicenda americana di Sindona. Mi riferisco ai rapporti di<br />

Sindona con Frank Gigliotti e Mac Caffari; sembra di parlare dei libri di Mike Spillane, e mi potrà capire chi è<br />

appassionato di libri gialli e si diletta di un certo tipo di letteratura americana. Il primo dei due personaggi che ho citato<br />

lavora per i servizi segreti americani, come diceva l'onorevole Azzaro, quello dello sbarco americano in Sicilia, il secondo<br />

per i servizi segreti inglesi . <strong>La</strong> questione importante, però, non è questa; è, invece, che questi due sono, nello stesso<br />

tempo, agenti di servizi segreti (e lo sono restati) massoni e banchieri. Quando noi diciamo, quindi, intreccio CIAfinanzamassoneria-Vaticano,<br />

non buttiamo lì una frase tanto per farlo, ma parliamo di fatti concreti, di collegamenti<br />

concreti. Questi signori, insieme con Sindona, insieme con Marcinkus, erano il collegamento diretto che sta alla base<br />

della nostra affermazione e del modo in cui la formuliamo. Vorrei poi ricordare — peccato che non abbia molto tempo a<br />

mia disposizione, ma queste cose saranno poi evidenziate dalla storia — che tutta la vicenda nasce dalla strage di<br />

Portella delle Ginestre. È questa una storia triste del nostro paese, ma dietro questa strage stanno questi signori che<br />

ritroviamo a distanza di anni in collegamento con chi ha tentato di colpire e di conquistare il potere nel nostro paese.<br />

Ecco perché la faccia di Sindona che non è apparsa è proprio la faccia di Sindona banchiere dei golpisti, signor<br />

Presidente: sì, lo ripeto, banchiere dei golpisti. Il signor Sindona partecipò alla riunione del 1971 con Gelli e con i<br />

generali che sono nelle liste della loggia P2 . Non lo dice Guido Pollice, di democrazia proletaria, Io dice una<br />

testimonianza compresa nella documentazione e negli atti processuali, lo dice Siniscalchi, con ampie prove.<br />

Vorrei fare ora un'ultima considerazione, sempre alla luce del dibattito di questa mattina. Mi riferisco alla vicenda,<br />

sempre citata dal collega Azzaro, di Barone, nominato direttore del Banco di Roma su segnalazione — vi rendete conto,<br />

colleghi, di questa finezza? — di Andreotti e di Sindona . Entrambi avevano avvertito la necessità di segnalare questo<br />

signore per la carica di direttore del Banco di Roma. Mi riferisco ad un articolo, apparso su Panorama il 19 dicembre<br />

1978, a firma di Romano Cantore, quando non si sapeva ancora nulla di Gelli e di tutto il suo mondo, quando cioè non si<br />

sapeva quanto stava accadendo nel nostro paese. Che cosa dice Barone? Dice : ho visto la lista dei cinquecento.<br />

Questa affermazione viene rilasciata il 7 febbraio del 1978 ai giudici Viola ed Urbisci. Egli fa alcuni nomi di questa<br />

famosa lista. Chi fa alcuni nomi di una lista che sa benissimo di conoscere, in realtà lancia dei messaggi; siccome<br />

parliamo di mafia, quando si lanciano dei messaggi si parla in un modo per far capire all'altro che cosa si voglia<br />

intendere. Quali sono i nomi che fa il signor Barone? Il conte Agusta, Anna Bolchini — sappiamo benissimo chi sia<br />

questa signora —, <strong>La</strong>mberto Michelangeli della CIGA — amico personale di Leone (poi sulla CIGA potremmo aprire un<br />

altro capitolo in ordine al ruolo svolto da questa società) —, Claudio Lolli Ghetti — signor Presidente, la «Rosa dei venti»<br />

non le dice nulla? —, Gaetano Caltagirone — amico degli amici —, poi due carabinieri puliti, Vito Miceli e Franco<br />

Picchiotti, il procuratore Carmelo Spagnuolo, Licio Gelli, il direttore della Banca nazionale del lavoro Fabio <strong>La</strong>ratta, Tom<br />

Carini dell'ICIPU, Raffaello Scarpitti, uomo della democrazia Cristiana, Stelio Valentini, genero di Fanfani . Inoltre Barone<br />

dice: «ho delle perplessità sul nome di Piccoli, penso che ci sia questo nome ma ho delle perplessità, però sicuramente<br />

nella lista vi sono i nomi di Filippo Micheli e di Flavio Orlandi, socialdemocratico».<br />

Signor Presidente, questa non è una lista di esportatori di valuta, non è una lista di signori che hanno commesso questo<br />

reato o che secondo Barone, che le cose le sa, si sono macchiati del reato di esportazione di valuta. Noi di democrazia<br />

proletaria abbiamo ragione di ritenere che questa rappresenti la parte coperta della P2: ci smentiscano i democristiani, il<br />

Parlamento! Noi abbiamo ragione di intendere che questa, ripeto, sia la parte coperta della P2, in quanto questo modo di<br />

pronunciare alcuni nomi è sintomatico. Se Sindona riuscirà e vorrà parlare si potrà completare questa famosa lista della<br />

P2. Signor Presidente, lei deve ricordare che la lista della loggia P2 è di oltre 900 nomi: questi sono 500, pertanto fanno<br />

un totale di 1400 ; poi, «ravanando», come si dice a Milano, si potrebbe andare a ricercare gli altri che mancano . Ecco<br />

perché noi abbiamo ragionevoli dubbi, proprio perché i signori che ho citato li ritroviamo immancabilmente in tutti i<br />

movimenti ed in tutti gli affari politici del nostro paese. Ho poi elementi che mi fanno ritenere che questa sia la parte<br />

occulta della lista della loggia P2, proprio perché ho avuto l'attenzione di andare a leggere alcuni libri che molto<br />

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probabilmente sono sfuggiti a molti colleghi: mi riferisco ai quattro volumi di Gianni Flamini, una ricerca attenta, costante,<br />

continua, che, se saputi leggere (mettendo in fila i dati uno dopo l'altro), permettono di fare — a cuor tranquillo — le<br />

afférmazioni che ho fatto questa sera. Signor Presidente, ho chiuso; però vorrei ricordarle che nel 1974, quando cade l<br />

'impero Sindona, nel paese succedono alcune cose strane (e qui ci sono alcuni colleghi che le cose strane le hanno già<br />

dette, le hanno già denunciate, le hanno già ricordate): la strage di Brescia, la Rosa dei venti, il MAR di Fumagalli in<br />

Valtellina, il SID parallelo e tutta la vicenda della NATO ; e poi Pian di Rascino e la uccisione di Degli Esposti. Tutto ciò in<br />

una fase particolare a livello mondiale: le denunce del Watergate, la defenestrazione di Nixon, grande amico di Sindona.<br />

Questo mi fa ripetere, signor Presidente, che sono stati dieci anni duri della nostra storia, dopo i quali arriviamo, come si<br />

dice, a «babbo morto» . A «babbo morto» perché si arriva senza una conclusione, solo ad auspici: le forze della sinistra<br />

auspicheranno, auspicano nelle loro conclusioni, nelle loro mozioni finali, che la Camera. .. Ma la Camera è in grado di<br />

fare le cose che vengono consigliate e che sono livelli minimi di salvaguardia della democrazia? Io non credo che la<br />

Camera sia in grado di invitare il Governo a fare queste cose. Eppure esiste nel nostro paese una coscienza<br />

democratica, che ha il diritto di chiedere che le cose non restino come sono rimaste finora. È un meraviglioso popolo il<br />

nostro, che non merita questo gruppo dirigente pieno di mascalzoni (Applausi dei deputati del gruppo di democrazia<br />

proletaria, all'estrema sinistra e dei deputati del gruppo radicale) .<br />

(IX Legislatura - Discussioni - Resoconto stenografico 195. Seduta di giovedì 4 ottobre 1984 -<br />

Presidenza del vicepresidente Oddo Biasini indi del vicepresidente Aldo Aniasi e del Presidente<br />

Leonilde Iotti, pag. 17630-17636)<br />

Coinvolto nella scissione del Partito Socialista Italiano di Palazzo Barberini nel 1947<br />

A gennaio del 1947 ci fu una scissione storica nel Partito Socialista Italiano, nella quale troviamo<br />

coinvolto l'immancabile Gigliotti. Per capire cosa c'entra Frank Gigliotti anche nella scissione del<br />

PSI verificatasi nel 1947, e che diede vita al PSLI (che poi nel 1952 diventerà PSDI), dobbiamo<br />

spiegare perchè si verificò questa scissione. Al congresso del PSI del '1946 - si legge sul sito del<br />

Partito Socialista Democratico Italiano - emersero forti contrasti politici fra la linea politica del<br />

segretario Pietro Nenni – tesa a proseguire l’attiva collaborazione col Partito Comunista Italiano –<br />

e la minoranza guidata da Giuseppe Saragat, il quale rivendicava al contrario l’autonomia dei<br />

socialisti dal Pci. Culmine di questa accentuata divaricazione di idee, strategie e modelli, fu la<br />

Scissione di Palazzo Barberini”, che l’11 gennaio 1947, al termine di una concitata riunione, sancì<br />

la nascita del PSLI, Partito Socialista dei <strong>La</strong>voratori Italiani. ”Il partito che oggi sorge – dichiarò<br />

Saragat nel suo discorso per la fondazione del partito – ha lo scopo essenziale di creare le<br />

premesse per la vera unità democratica della classe lavoratrice: solo un movimento come il nostro,<br />

capace di dare una risposta concreta ai bisogni dominanti del popolo che sono la libertà, la<br />

giustizia e la pace, potrà trascinare la maggioranza dei lavoratori con l’impeto irresistibile di un<br />

moto storico”. Da quel momento le due anime del Socialismo italiano – quella massimalista, di<br />

matrice rivoluzionaria, e l’ala riformista, d’ispirazione parlamentare – che avevano convissuto<br />

insieme per tutta la prima parte del Novecento, intrapresero strade diverse. Ventotto parlamentari<br />

socialisti seguirono Saragat nel nuovo cammino, tanto che alla fine di quello stesso anno i<br />

Socialdemocratici entravano a far parte della maggioranza di governo del Paese, con Giuseppe<br />

Saragat vicepresidente del Consiglio dei Ministri guidato da Alcide De Gasperi. Alle elezioni del<br />

1948 i socialdemocratici italiani si presentarono come una forza politica collocata a sinistra, laica e<br />

riformista, aperta al contributo di altre forze del centrosinistra portatrici di analoghi valori.<br />

Raggiunse un significativo 7% di consensi e contribuì in maniera sostanziale a controbilanciare<br />

l’avanzata del Fronte Popolare formato dal Pci e dai Socialisti di Nenni. L’attuale denominazione di<br />

Partito Socialista Democratico Italiano risale, invece, al 7 gennaio 1952 quando, durante il VII<br />

congresso nazionale, il Partito Socialista – Sezione Italiana dell’Internazionale Socialista, sorto un<br />

anno prima dalla confluenza nel Psli del Partito Socialista Unitario, prescelse il nuovo nome per<br />

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marcare la propria spiccata identità democratica rispetto al partito comunista e alla direzione che<br />

stava seguendo in quel momento il Partito socialista.. Appena costituito, il Psdi, che contava<br />

all’epoca circa 80mila iscritti, elesse come primo segretario Giuseppe Saragat, suo indiscusso<br />

leader e fondatore' (http://www.partitosocialistademocraticoitaliano.it/). Dunque, la causa di questa<br />

scissione fu la collaborazione con i Comunisti, che come sappiamo erano in forte avversione ai<br />

Massoni degli USA rappresentati da Frank Gigliotti (che ricordatevi era anche un agente della CIA<br />

che in quegli anni era disposta a ricorrere anche all'illegalità per contrastare i Comunisti in Italia). E<br />

dunque la massoneria americana assieme a quella italiana, provocarono quella scissione. Nel libro<br />

In Banks We Trust (Nelle Banche Noi Confidiamo) scritto da Penny Lernoux, leggiamo che<br />

'secondo un ex importante Massone Italiano, la scissione nel Partito Socialista Italiano (PSI) che<br />

creò il Partito Social Democratico Italiano (PSDI) fu 'interamente provocata da Massoni negli Stati<br />

Uniti e in Italia' (Penny Lernoux, In Banks We Trust, pag. 201), e lo scrittore Alfio Caruso, durante<br />

dibattito pubblico, ha affermato a proposito di questo scisma che Frank Gigliotti 'fu uno degli<br />

ufficiali pagatori dello scisma socialista di Palazzo Barberini nel ’47, quando nacque poi il partito<br />

social-democratico di Saragat, che fu pagato interamente dalla massoneria americana attraverso i<br />

sindacalisti italiani' (http://www.clarissa.it/). Lo scrittore Giuseppe Casarrubea dice che fu l'agente<br />

Oss Frank Gigliotti 'che proprio in quel periodo (gennaio 1947) porta a termine la scissione<br />

socialista di Palazzo Barberini guidata da Saragat' (Giuseppe Casarrubea, Storia segreta della<br />

Sicilia, IV Edizione Tascabili Bompiani, ottobre 2007, pag. 146). Non meraviglia quindi venire a<br />

sapere che nel luglio del 1947, Giuseppe Saragat mentre si trovava negli USA, ebbe un incontro<br />

con il massone Frank Gigliotti, durante il quale Gigliotti confidò a Saragat di essere d'accordo 'con<br />

l'uso dell'illegalità e della violenza impiegate da Giuliano contro i comunisti'.<br />

Peraltro Giuseppe Saragat - in base a quello che dice Roberto Fabiani - era un massone iniziato<br />

durante l'esilio alla loggia Fratelli Rosselli di Parigi (cfr. Roberto Fabiani, I Masssoni in Italia, pag.<br />

16). Come era massone (appartenente alla loggia segreta 'Giustizia e Libertà') Luigi Preti (1914-<br />

2009), il deputato PSLI che - come vedremo dopo - al Parlamento prese le difese delle Assemblee<br />

di Dio in Italia perorando la loro causa, e che Pier Ferdinando Casini, segretario dell'UDC, nel<br />

Gennaio 2011 nel presentare i Discorsi Parlamentari di Luigi Preti lo ha definito 'una figura di<br />

rilievo della nostra storia recente, che molto ha contribuito alla rinascita ed al consolidamento<br />

dell’Italia repubblicana. Preti ebbe infatti un ruolo di primo piano nel porre le fondamenta della<br />

nostra democrazia: impegnato, prima nell’Assemblea Costituente, poi per nove legislature alla<br />

Camera dei deputati e chiamato inoltre, in questo lungo periodo, a ricoprire delicati incarichi di<br />

Governo' (http://www.pierferdinandocasini.it/). Ed ancora, risultano massoni pure questi altri<br />

membri del PSLI: Giuseppe Emanuele Modigliani (cfr. Aldo Mola, Storia della <strong>Massoneria</strong><br />

Italiana, pag. 294, 614; Scottà Antonio, Giacomo Della Chiesa arcivescovo di Bologna. L'ottimo<br />

noviziato episcopale di papa Benedetto XV, Rubettino, 2002, pag. 558), che quando ci fu la<br />

scissione diventò presidente del PSLI; Giuseppe Canepa (cfr. Aldo Mola, Storia della <strong>Massoneria</strong><br />

Italiana, pag. 397), e Giovanni Ernesto Caporali (Enrico Serventi Longhi, Alceste De Ambris.<br />

L'utopia concreta di un rivoluzionario sindacalista, Franco Angeli Editore, 2011, pag. 235). Anche<br />

Giordano Gamberini, che fu Gran Maestro del GOI dal 1961 al 1970, entrò nel PSLI: 'Fu in effetti<br />

uno dei primi ad accorrere tra le braccia degli scissionisti di Palazzo Barberini' (Gianni Rossi &<br />

Francesco Lombrassa, In nome della «Loggia»: le prove di come la massoneria segreta ha tentato<br />

di impadronirsi dello Stato italiano: i retroscena della P2, pag. 30).<br />

Mi pare dunque che i collegamenti siano chiari tra Frank Gigliotti e il PSLI (poi PSDI, che assieme<br />

al Partito Socialista sul sito della Gran Loggia Autonoma delle Calabrie vengono definiti i<br />

«massonicissimi Partito Socialista e Partito Social Democratico» - cfr.<br />

http://www.gladc.it/letturecur.htm) fatto nascere e finanziato dalla <strong>Massoneria</strong>. E difatti il professore<br />

415


Fabio Martelli afferma che 'la muratoria italiana potè presto contare su un discreto seguito presso il<br />

Partito socialdemocratico: anche in questo caso l'azione di Frank Gigliotti si rivelò determinante,<br />

poichè sua fu la decisione di sostenere i partiti della Sinistra moderata, coinvolgibili in un'attiva<br />

funzione anticomunista .... e questo supporto del GOI allo Psdi favorì il proselitismo muratorio nel<br />

partito di Saragat che si allargò poi a dirigenti dell'Uil (Unione Italiana del <strong>La</strong>voro)' (Fabio Martelli<br />

'<strong>La</strong> <strong>Massoneria</strong> italiana nel periodo repubblicano', in Gian Mario Cazzaniga, Storia d'Italia, Annali,<br />

21, <strong>La</strong> <strong>Massoneria</strong>, pag. 735).<br />

E dunque non dobbiamo meravigliarci se Luigi Preti nella seduta parlamentare del 28 Ottobre 1952<br />

ebbe ad affermare che il suo partito aveva deciso di schierarsi in difesa delle minoranze religiose,<br />

tra cui ovviamente c'erano le ADI: 'Il nostro partito, al congresso di Genova, si è assunto<br />

ufficialmente il compito di difendere nel paese le minoranze religiose, per le quali chiede<br />

comprensione e giustizia. Vi è stato qualcuno (mi pare Salvemini) che ha rimproverato a noi di non<br />

occuparci di queste minoranze. Quel tale, evidentemente, ha errato, perché noi abbiamo sempre<br />

sentito questa esigenza. Noi sappiamo anche che molti cattolici consentono con noi in quanto,<br />

appunto, sono nutriti di spirito liberale, ma non osano alzare la voce (direi, non osano alzare<br />

nemmeno un dito) contro il fanatismo clericale del tipo di quello del cardinale Schuster, che chiede<br />

misure contro i protestanti, in quanto «portatori dell’errore di Martin Lutero, contro la luce della<br />

verità». Questo fanatismo non è neppure condiviso dalle masse cattoliche. In fondo, è una<br />

minoranza esigua e sclerotizzata di cattolici italiani che pensa alla maniera del professor Gedda o<br />

del padre Lombardi, anche se costoro pare si arroghino con presunzione, di fronte al paese, il<br />

diritto di rappresentare veramente il cattolicesimo italiano, magari in contrapposizione agli attuali<br />

dirigenti del partito al potere. Quando noi facciamo queste ed altre critiche del genere, troviamo<br />

sempre qualche cattolico di tendenza liberale che ci viene a dire: «<strong>La</strong>sciate correre su questo<br />

argomento delle minoranze religiose; lasciate correre sulla questione della limitazione delle<br />

nascite, e su altri problemi del genere; siate prudenti. Voi avete ragione in merito a diverse<br />

questioni anche di ordine politico; ma non dovete insistere, perché non bisogna rendere la vita<br />

difficile agli onorevoli De Gasperi e Scelba, di fronte al pericolo di un’alleanza dei cattolici<br />

intransigenti e fanatici con l’estrema destra monarco-fascista in Italia: alleanza che poi sfocerebbe,<br />

inevitabilmente, anche in uno spostamento dell’asse politico». Io direi che queste considerazioni le<br />

abbiamo fatte spesso. Anzi, le abbiamo fatte anche troppe volte; ed è forse per questo che così<br />

spesso siamo apparsi eccessivamente accomodanti. Ma a questo punto io vorrei che gli onorevoli<br />

De Gasperi, Scelba, Bubbio e via dicendo cercassero di far capire a certi presuntuosi professori e<br />

a certi piccoli padri gesuiti che si potrebbe, forse, avere oggi un successo momentaneo, sabotando<br />

gli ordinamenti liberali con l’appoggio dei monarco-fascisti. Però, ogni medaglia ha il suo rovescio;<br />

ed è chiaro che un fatto del genere porterebbe inevitabilmente alla rinascita in Italia del vecchio<br />

spirito anticlericale, che diverrebbe violentissimo e si diffonderebbe tra i socialisti, tra i liberali,<br />

insomma tra tutti i democratici in genere. Siccome poi certi trionfi sono soltanto momentanei – e lo<br />

dimostra il passato anche recente – dato che la storia finisce sempre per riprendere il suo naturale<br />

cammino che è quello della libertà e del progresso, è certo che verrebbe il giorno del redde<br />

rationem, sia pure dopo qualche lustro di regime clericale-autoritario. Verrebbe comunque,<br />

inevitabilmente il giorno in cui, affermandosi nel paese una coalizione di forze democratiche laiche<br />

(divenuta per necessità di cose anticlericale), la Chiesa cattolica farebbe le spese di una<br />

inevitabile, dura reazione. È proprio possibile, diceva Salvemini in un articolo pubblicato sul<br />

Mondo, che la storia non insegni nulla? A noi la storia ha insegnato una cosa almeno: ad aver<br />

paura di certi pretesi campioni della pura fede cattolica che, a nostro avviso, viceversa, non sono<br />

nemmeno dei cristiani nel senso vero e profondo della parola. Ma, pure a questi signori la storia<br />

dovrebbe avere insegnato qualche cosa. Essa dovrebbe aver loro insegnato, come si dice da noi<br />

in gergo, a «stare bassi», a non peccare di superbia, ad aver paura delle reazioni che il loro stesso<br />

416


fanatismo potrebbe provocare, come già in passato. Dice il vecchio adagio: quos vult perdere deus<br />

amentat. Vorrei che il Signore illuminasse questi fanatici del clericalismo e vorrei sperare che i<br />

migliori tra i dirigenti della democrazia cristiana, anziché soggiacere ad essi, li aiutassero ad aprire<br />

gli occhi e ad avvicinarsi ai valori tradizionali del liberalismo italiano. (Vivi applausi a sinistra).'<br />

(Luigi Preti: discorsi parlamentari 1947-1987, Camera dei Deputati, a cura di Angelo G. Sabatini,<br />

Roma 2010, pag. 291-293). Perchè non dobbiamo meravigliarci di queste affermazioni di Preti?<br />

Perchè dietro il PSLI, poi PSDI, c'era l'ombra del solito 'reverendo' Frank Gigliotti, 'l'uomo secondo<br />

il cuore delle ADI' che tanto si diede da fare per le ADI per fargli avere la cosiddetta libertà<br />

religiosa.<br />

A proposito del PSDI (che per un tempo si chiamò PSLI), ricordiamo le seguenti cose: 1] che della<br />

loggia segreta 'Giustizia e Libertà', oltre a Luigi Preti, facevano parte anche questi altri politici<br />

socialdemocratici: Giuseppe Lupis, Antonio Cariglia, Flavio Orlandi, Mario Tanassi, e Umberto<br />

Righetti (Roberto Fabiani, I Massoni in Italia, pag. 17-18); 2] che Pietro Longo, divenuto segretario<br />

del Partito Socialista Democratico Italiano (PSDI) nel 1978, e riconfermato segretario nel 1980 e<br />

nel 1982, e che fu anche ministro del Bilancio e della Programmazione Economica nel primo<br />

governo Craxi, fu trovato nella lista della loggia massonica P2 (cfr. Sergio Flamigni, Trame<br />

Atlantiche, pag. 420); 3] che il partito entrò in una lunga fase di agonia dopo lo scoppio dello<br />

scandalo di Tangentopoli fra il 1992 e il 1994, e scomparve nel 1998 per aderire ai Socialisti<br />

Democratici Italiani, per poi riapparire nel 2004.<br />

Manovratore dietro le quinte per fare entrare nel Governo Italiano persone gradite agli USA<br />

Frank Gigliotti nel dopoguerra si dava da fare dietro le quinte affinchè nel Governo Italiano<br />

entrassero determinati personaggi graditi agli USA. Il senatore Sergio Flamigni afferma: 'Il 13<br />

maggio 1947 il presidente del Consiglio Alcide De Gasperi cede alle sollecitazioni americane, e<br />

rassegna le dimissioni. Il giorno successivo, l'ambasciatore italiano a Washington, Alberto<br />

Tarchiani, viene ricevuto alla Casa bianca: il presidente Truman conferma l'appoggio degli Stati<br />

Uniti a un nuovo governo De Gasperi, ma a condizione che ne sia escluso il Pci. Il Capo dello<br />

Stato provvisorio Enrico De Nicola, dopo le rinunce dei presidenti incaricati Francesco Nitti e<br />

Vittorio Emanuele Orlando, affida l'incarico a De Gasperi, il quale forma un governo di<br />

democristiani, liberali e indipendenti, escludendo comunisti, socialisti e altre forze di sinistra. [...]<br />

Ma l'esclusione dal governo delle forze della Sinistra - decisive nella guerra di liberazione e nella<br />

prima ricostruzione del Paese - rende assai precario l'equilibrio politico italiano. Così Gigliotti si<br />

adopera per propiziare un rimpasto che rafforzi il governo grazie al contributo di «gruppi che sono<br />

all'immediata sinistra del centro», e si attiva come 'agente dell'anticomunismo' tra Roma e<br />

Washington. Gigliotti si reca per due volte al Dipartimento di Stato americano, dove discute della<br />

composizione del governo italiano: ritiene «essenziale che Saragat entri al governo», e propone i<br />

nomi «di due altri italiani che possono aiutare ad allineare i partiti non comunisti al governo; Publio<br />

Cortini, e il colonnello Pacciardi». Successivamente, tramite una telefonata, sostiene di essere «al<br />

corrente del fatto che in Italia 50 generali si stanno organizzando per un colpo di Stato .... Ha detto<br />

che sono tutti anticomunisti, che sono pronti a tutto, e che sarebbe fatale se non si intervenisse a<br />

fermarli»' (Sergio Flamigni, Trame Atlantiche, pag. 30-31). In I Giorni del <strong>La</strong>voro si legge quanto<br />

segue: '... in un documento strettamente riservato indirizzato al Dipartimento di Stato, sempre<br />

Dowling scrive: “Come già specificato ho avuto alcuni giorni fa due lunghi incontri con Gigliotti.<br />

Gigliotti ritiene essenziale che Saragat entri nel governo. Ha detto che a tal fine Joe Lupis potrebbe<br />

essere di grande aiuto. Ha detto inoltre che Lupis ne ha parlato con Lombardo e che questi è<br />

417


d’accordo. Ha fatto il nome di altri due italiani che possono aiutare ad allineare i partiti non<br />

comunisti al governo: Publio Cortini e il colonnello Pacciardi. L’ultima volta che mi ha parlato (per<br />

telefono un giorno di questa settimana) ha detto che è al corrente del fatto che in Italia 50 generali<br />

si stanno organizzando per un colpo di stato. Ha detto che sono tutti anticomunisti e pronti a tutto e<br />

che potrebbe essere fatale se non si interviene a fermarli”. Inoltre, Dowling nel suo rapporto scrive:<br />

“temo che stia cercando di riattivare la vecchia banda dell’Oss in Italia come mezzo per<br />

combattere il comunismo. Come è noto le attività di quel gruppo, messo in piedi per la maggior<br />

parte da italo americani quali Scamporino e Corvo, sono sempre state di dubbio odore e i più sono<br />

stati rispediti a casa quando Bob Joyce ha preso la direzione in Italia” '<br />

(http://sites.google.com/site/storiadelmovimentooperaio/cronologia/1947-1-luglio---31-dicembre).<br />

Le ragioni per cui gli USA volevano che il PSLI di Saragat entrasse nel nuovo Governo, si trovano<br />

nel testo della relazione che Saragat fece in una riunione ristretta del partito tenutasi a settembre<br />

1947 - appena rientrato dal suo viaggio in America (dove aveva incontrato tra gli altri anche Frank<br />

Gigliotti) - e che uno dei pochi ammessi a quella riunione riservata si premurò a passare ai servizi<br />

segreti americani che informarono l'ambasciata: 'Il motivo per cui si desidera l'ingresso del PSLI al<br />

governo è che molti circoli americani, specie i circoli protestanti, guardano con sospetto la<br />

clericalizzazione delle nazioni europee; il che crea un conflitto tra forze laiche e forze cattoliche.<br />

Queste ultime sono cresciute in America (sono circa 25 milioni i cattolici) e, attraverso il cardinale<br />

Spellman, influenzano la politica americana, con l'aiuto del Vaticano. Molti personaggi, come<br />

Truman, Marshall e Welles, che sono noti esponenti della massoneria e dunque tendono a<br />

difendere i laici, reagiscono all'influenza clericale. Ecco perchè il matrimonio De Gasperi-Saragat<br />

servirebbe a frenare l'ondata clericale. Saragat ha riferito che il PSLI è visto positivamente in<br />

America, dove la sua costituzione è considerata corretta, poichè corrisponde al desiderio di<br />

mantenere quella linea autonoma, socialista e al tempo stesso italiana, che gli americani<br />

apprezzano' (in Roberto Faenza e Marco Fini, Gli americani in Italia, Feltrinelli Editore Milano,<br />

1976, pag. 217-218).<br />

E così Giuseppe Saragat entrò come uno dei vicepresidenti del Consiglio sia nel IV Governo De<br />

Gasperi (che durò dal 31 Maggio 1947 al 23 maggio 1948), assumendo questa funzione a metà<br />

dicembre 1947; che nel V Governo De Gasperi (in carica dal 23 maggio 1948 al 14 gennaio 1950),<br />

nel quale fu anche Ministro della Marina Mercantile; e Saragat era massone (cfr. Roberto Fabiani, I<br />

Massoni in Italia, pag. 16). Nel IV Governo De Gasperi entrò anche il colonnello Randolfo<br />

Pacciardi - anche lui come uno dei vice-presidenti del Consiglio - che era peraltro anche lui un<br />

massone, ma appartenente al Partito Repubblicano Italiano (PRI). Il Pacciardi poi sarà Ministro<br />

della Difesa nel Governo De Gasperi V, VI e VII. In merito a Publio Cortini, che Gigliotti riteneva<br />

essere tra coloro 'che possono aiutare ad allineare i partiti non comunisti al governo', facciamo<br />

presente che era anche lui un massone (dal 1953 al 1956 fu Gran Maestro del GOI quindi al<br />

vertice della <strong>Massoneria</strong> Italiana). Anche Joe Lupis, di cui fa menzione Gigliotti, era un massone,<br />

infatti nel libro In Banks We Trust (Nelle Banche Noi Confidiamo) scritto da Penny Lernoux<br />

leggiamo: 'Gli Americani volevano riempire le posizioni chiave con persone che non erano nè<br />

fasciste e neppure di sinistra, ed una soluzione fu quella di appoggiarsi sulle organizzazioni<br />

internazionali Italo-Americane. Per la Sicilia questo significò in massima marte la Mafia, ma le<br />

logge Massoniche furono probabilmente più utili nel resto d'Italia. A quel tempo i Massoni Italo-<br />

Americani tendevano ad essere Democratici, come il sindaco di New York Fiorello <strong>La</strong> Guardia.<br />

Alcuni erano immigranti, come il sindacalista Giuseppe 'Joe' Lupis, che incanalò in Italia i soldi del<br />

sindacato Americano per frantumare il movimento del lavoro e creare associazioni anti-Comuniste<br />

durante la guerra fredda' (Penny Lernoux, In Banks We Trust, Penguin Books, 1984, pag. 201 -<br />

cfr. Roberto Fabiani, I Massoni in Italia, pag. 17).<br />

418


Frank Gigliotti, il bandito Salvatore Giuliano e la strage di Portella della Ginestra in Sicilia<br />

Il 1° maggio del 1947, circa duemila persone della zona di Piana degli Albanesi (Palermo), in<br />

prevalenza contadini, si riunirono sul pianoro di Portella della Ginestra per manifestare contro il<br />

latifondismo, a favore dell'occupazione delle terre incolte, e per festeggiare la vittoria del Blocco<br />

del Popolo (PCI-PSI) nelle recenti elezioni per l'Assemblea Regionale Siciliana, che si erano svolte<br />

il 20 aprile di quell'anno e nelle quali la coalizione PCI- PSI aveva conquistato la maggioranza<br />

relativa con 30,4 per cento dei voti e 29 seggi, mentre la DC era crollata ottenendo il 20,5 per<br />

cento e 19 seggi. Sulla gente in festa partirono dalle colline circostanti numerose raffiche di mitra<br />

che fecero, secondo le fonti ufficiali, 11 morti e 27 feriti. <strong>La</strong> strage fu compiuta dalla banda del<br />

famigerato bandito Salvatore Giuliano (1922-1950), soprannominato 'il re di Montelepre'.<br />

<strong>La</strong> notizia della strage su un giornale<br />

Persone in marcia verso Portella della Ginestra il 1 Maggio 1947; e il bandito Salvatore Giuliano<br />

419


E la banda di Salvatore Giuliano fu armata dai servizi segreti americani tramite Frank Gigliotti.<br />

E' stato il deputato di DP Luigi Cipriani a sostenerlo, affermando che 'gli uomini di Giuliano furono<br />

armati da Frank Gigliotti, un italoamericano, agente dei servizi segreti legato a mafia e massoneria'<br />

(<strong>La</strong> Repubblica, 15 Dicembre 1990, pag. 8).<br />

Ecco l'intero articolo apparso su <strong>La</strong> Repubblica in cui ci sono le suddette dichiarazioni di Luigi<br />

Cipriani: 'MILANO - Esiste un legame tra massoneria, mafia, fascisti e Stati Uniti dietro ognuna<br />

delle stragi che l'Italia ha visto negli ultimi anni. Lo ha detto il deputato Luigi Cipriani di Dp, in un'<br />

assemblea del suo partito. Secondo l' esponente di Dp nel nostro paese le stragi ci sono state tutte<br />

le volte che il movimento di massa metteva in discussione l'assetto del regime e la nostra stretta<br />

adesione alla politica Usa. <strong>La</strong> prima di queste stragi - ha detto Cipriani - è stata quella di Portella<br />

della Ginestra, compiuta dalla banda di Salvatore Giuliano il primo maggio del '47. Gli uomini di<br />

Giuliano furono armati da Frank Gigliotti, un italoamericano, agente dei servizi segreti legato a<br />

mafia e massoneria, e questo meccanismo ha funzionato anche nelle altre stragi che hanno<br />

caratterizzato gli anni più recenti. Giovanni Russo Spena, deputato di Dp, ha espresso la<br />

preoccupazione di un ritorno a una forte repressione, di fronte alla quale ribadiamo la nostra libertà<br />

di criticare lo Stato, di poter dire che Gladio è una struttura anticostituzionale e di non dimenticare<br />

quale sia stato il nostro passato'.<br />

Giuliano - ha detto sempre Luigi Cipriani - riceverà aiuti 'dalle Oss, poi Cia, per tramite di Frank<br />

Gigliotti, su disposizione del capo William Donovan' (http://www.fondazionecipriani.it/). D'altronde,<br />

nei primi di luglio del 1947 Frank Gigliotti disse a Giuseppe Saragat in visita negli USA di avere<br />

recentemente incontrato il bandito Salvatore Giuliano e di essere d'accordo con l'uso dell'illegalità<br />

e della violenza impiegate da Giuliano contro i comunisti. Questo lo scrive il senatore Sergio<br />

Flamigni: «Il 7 luglio 1947 il reverendo Frank Gigliotti, un pastore della Chiesa Evangelica che<br />

secondo il Dipartimento di Stato sta tentando di ricostruire il vecchio gruppo mafioso italoamericano<br />

dell'Oss, sbalordisce Giuseppe Saragat, in visita a Washington, dicendogli di avere di<br />

420


ecente incontrato il bandito Giuliano in Italia e di essere d'accordo 'con l'uso dell'illegalità e della<br />

violenza impiegate da Giuliano contro i comunisti'»' (Sergio Flamigni, Trame Atlantiche, pag. 30-31<br />

- vedi foto). Ecco perchè il magistrato Ferdinando Imposimato nel suo libro <strong>La</strong> Repubblica delle<br />

stragi impunite afferma che 'la presenza di Gigliotti in Italia serviva soprattutto la causa della lotta<br />

al comunismo con ogni mezzo' (grassetto mio).<br />

Da quello che risulta da una comunicazione fatta il 4 Giugno 1947 dall'Ispettore Generale di P.S.<br />

per la Sicilia, dott. Messana, all'allora ministro Scelba, assieme a Gigliotti ce ne furono altri di<br />

emissari americani che in quel tempo incontrarono il bandito Giuliano per incitarlo a combattere<br />

con la violenza i comunisti: 'Intanto, dalla medesima fonte fiduciaria - scrisse l'Ispettore - ho<br />

appreso che il Giuliano in questi ultimi tempi, ha avuto frequenti contatti con emissari americani, i<br />

quali lo avrebbero incaricato di compiere delle aggressioni ai maggiori esponenti del PCI della<br />

Sicilia ....' (Angelo <strong>La</strong> Bella & Rosa Mecarolo, Portella della Ginestra: la strage che ha cambiato la<br />

storia d'Italia, Nicola Teti Editore, Milano 2003, pag. 94).<br />

Che Gigliotti fu in qualche modo coinvolto in quella strage, visto che faceva parte della 'Squadra<br />

Italiana dell’OSS' - che era stata messa su dal capitano James Jesus Angleton insieme al 'suo<br />

braccio destro' dell’epoca, Earl Brennan - ritengo che sia confermato implicitamente anche dal<br />

giornalista Antonio Nicaso che parla di convergenza a quell'epoca di interessi tra servizi americani,<br />

mafia, 'ndrangheta e massoneria, e dice: 'Per esempio, agenti speciali americani hanno lasciato le<br />

loro tracce a Portella delle Ginestre. All'epoca l'Oss, in Italia, era guidato dal capitano James Jesus<br />

Angleton. Una decina di uomini che Angleton aveva reclutato tra le file della X-Mas e della<br />

sbirraglia fascista sbarcò a Palermo in anticipo su quel Primo Maggio. <strong>La</strong> missione siciliana e le<br />

altre incursioni contro i 'rossi' in varie città italiane, come si evince dai documenti della Cia<br />

desecretati negli ultimi anni, erano state programmate da quattordici mesi. In un cablogramma del<br />

12 febbraio 1946 indirizzato da Angleton al War Department si legge: 'Ho bisogno immediatamente<br />

di almeno dieci agenti per aprire basi a Napoli, in Sicilia, a Bari e a Trieste. Devono essere<br />

sottoposti a un addestramento intensivo [....] Servono per operazioni militari'. A Portella delle<br />

Ginestre a sparare non furono solo gli uomini di Giuliano, ma anche gli agenti reclutati dall'Oss che<br />

utilizzarono armi speciali in dotazione ai servizi segreti americani, come la bomba aerea simulata,<br />

421


una sorta di congegno pirotecnico che produceva un fischio e poi esplodeva come un grosso<br />

petardo. In molti, a Portella, vennero raggiunti dai frammenti di questa bomba. Ma grazie ai servizi<br />

segreti italiani queste schegge scomparvero per sempre dai rapporti medico-legali' (Ferruccio<br />

Pinotti, Fratelli d'Italia, pag. 526-527). A fugare ogni dubbio sul coinvolgimento dell'OSS nei misfatti<br />

che Salvatore Giuliano compì contro i comunisti - come dicono Angelo <strong>La</strong> Bella & Rosa Mecarolo<br />

nel loro libro Portella della Ginestra: la strage che ha cambiato la storia d'Italia - 'soccorre la<br />

documentazione raccolta negli Archivi americani e pubblicata in Italia nel 1976 da Roberto Faenza<br />

e Marco Fini con la quale è dimostrato che Giuliano, nell'anno della strage di Portella e degli<br />

assalti alle sezioni del PCI riceveva armi e soccorso dall'OSS. Lo storico Faenza, nel suo libro Il<br />

Malaffare, scritto in collaborazione con Edward Beker, edito nel 1978, ha affermato, sulla base di<br />

documentazione archivistica degli USA, che Victor Anfuso, il boss italo-americano di Cosa Nostra<br />

che aveva messo in piedi il 'Circolo della Mafia' per preparare lo sbarco alleato in Sicilia, era<br />

attivista della CIA in Italia per contribuire alla sconfitta delle sinistre. Il gruppo dei mafiosi che<br />

Anfuso aveva organizzato, aveva provveduto a «far giungere a Giuliano sostanziosi finanziamenti<br />

da parte dei servizi segreti americani per la sua attività anticomunista»' (Angelo <strong>La</strong> Bella & Rosa<br />

Mecarolo, Portella della Ginestra: la strage che ha cambiato la storia d'Italia, pag. 52). E Frank<br />

Gigliotti era legato al circolo della mafia di Victor Anfuso.<br />

<strong>La</strong> lotta del massone Frank Gigliotti contro i comunisti nel dopoguerra è stata confermata<br />

dall'onorevole Luigi Cipriani nei suoi Interventi in aula su Gladio (sedute dell’11 gennaio 1991 e 23<br />

maggio 1991. In Stenografici sedute parlamentari X Legislatura) in questi termini: 'Qui c'è un<br />

rapporto di tale Walter Dowling del 1947. Walter Dowling, della Divisione Affari europei del<br />

Dipartimento esteri degli Stati Uniti, faceva riferimento a questo Brennan e diceva: "In questi<br />

termini temo che Gigliotti, anch'esso membro dell'Oss, stia cercando di attivare la vecchia banda<br />

dell'Oss in Italia come mezzo per combattere il comunismo". Com'è noto, l'attività di quel gruppo è<br />

messa in piedi per la maggior parte da italo- americani quali Scamporino, Max Corvo e altri. Sono<br />

personaggi che poi noi ritroviamo dietro la vicenda di Portella della Ginestra, cioè sono quei<br />

personaggi che poi procurarono le armi alla banda Giuliano, quelle armi che vengono recuperate<br />

dalla divisione Anders, divisione formata da polacchi, sbarcata in Italia. Le armi di quella divisione<br />

sono elementi provati e riconosciuti furono poi date alla banda Giuliano. Qui si vede la presenza<br />

dei servizi statunitensi e la presenza statunitense che si preoccupano da subito di costituirsi delle<br />

basi armate in gruppi anticomunisti da poter utilizzare in caso di necessità'<br />

(http://www.fondazionecipriani.it/). C'è poi una lettera di Gigliotti inviata all'assistente segretario di<br />

Stato, Norman Armour, il 26 settembre 1947. Gigliotti scrive: 'Sono di origine italiana e...conosco<br />

come lavorano i comunisti da quando sono stato commissario all'Assistenza pubblica del mio<br />

paese e ho potuto vedere le loro cellule segrete in azione. Non possiamo acconsentire che ciò<br />

avvenga in Italia, ma è proprio questo che avverrà se non faremo qualcosa per i gruppi che sono<br />

all’’immediata sinistra del centro’. Tutti i gruppi liberali e sinceramente democratici, anticomunisti<br />

quanto il nostro stesso governo, si sentono terribilmente scoraggiati e delusi. Sentono che li<br />

abbiamo dimenticati dopo averli messi in piedi, specie quando li abbiamo aiutati a costruire<br />

l'Armata italiana della libertà. E non possiamo lasciare che succeda questo, perché se dovesse<br />

capitare un'altra guerra, e Dio non voglia che capiti, allora finiremmo per guadagnarci in Italia la<br />

stessa reputazione che adesso abbiamo in Jugoslavia per aver permesso che Mihajlovic venisse<br />

impiccato da Tito' (http://andreacarancini.blogspot.it/).<br />

Gigliotti in America era molto conosciuto per la sua lotta contro il comunismo, perchè teneva dei<br />

discorsi in vari luoghi contro il comunismo. Per esempio sull'Evening Tribune del 25 Settembre<br />

1934 veniva pubblicizzato il suo discorso intitolato 'Principi e Scopi della Lega Contro il<br />

Comunismo' che avrebbe tenuto in un auditorium.<br />

422


A proposito, è significativo constatare che Frank Gigliotti nel mese di Aprile del 1947 - quindi poco<br />

prima che ci fosse la strage per mano di Giuliano - si trovava in Italia assieme a Charles Fama in<br />

Sicilia per accertarsi di alcune persecuzioni subite da alcune Chiese delle Assemblee di Dio. E'<br />

probabile dunque che il suo incontro con il bandito Giuliano avvenne proprio durante la sua<br />

permanenza in Sicilia in quel tempo ... tra una Chiesa e l'altra avrebbe potuto trovare pure il tempo<br />

di incontrare il suo 'amico' Salvatore Giuliano! D'altronde se nel Luglio del 1947, Gigliotti disse a<br />

Saragat di avere incontrato recentemente il bandito Salvatore Giuliano, non si può proprio<br />

escludere che quell'incontro sia avvenuto proprio durante quella sua permanenza in Sicilia nel<br />

mese di Aprile 1947 quando lui perorava la causa delle ADI! Visto il personaggio non ci<br />

meraviglieremmo di una cosa simile. E poi il 1° Mag gio ci fu la strage!<br />

Altri esempi di uso dell'illegalità e della violenza anticomunista impiegata dal bandito Giuliano che il<br />

'reverendo' Gigliotti approvava<br />

<strong>La</strong> strage di Portella della Ginestra non fu che una delle azioni criminali anticomuniste perpetrate -<br />

dietro istigazione dei servizi segreti americani - dalla banda di Salvatore Giuliano in quel periodo<br />

storico, precedente all'incontro di Gigliotti con Saragat in America avvenuto nel luglio 1947, perchè<br />

di azioni criminali ce ne furono altre nel mese di giugno 1947, come mostrano Angelo <strong>La</strong> Bella &<br />

Rosa Mecarolo nel loro libro Portella della Ginestra: la strage che ha cambiato la storia d'Italia:<br />

'Fu così che, nella notte di domenica 22 e lunedì 23 giugno, si scatenò l'attacco proditorio che<br />

doveva dare l'impressione che tutta la Sicilia stesse insorgendo contro il comunismo. Iniziarono da<br />

Partinico, Comune sotto controllo del capomafia Santo Fleres. Erano le ore 22: in piazza, affollata<br />

di gente, si esibiva la banda musicale. Poco distante in via del Corso n. 313, la sede del PCI e<br />

della CGIL, era ancora aperta; un gruppo di sette militanti sostava sulla porta a conversare; due<br />

erano seduti; ad un tratto, dal vicolo del Grillo, quasi dirimpetto alla sezione, sbucarono quattro<br />

attentatori con le armi spianate; qualcuno del gruppo intuì subito il pericolo e gridò; i sette<br />

partinicesi tentarono di mettersi in salvo; crepitarono i mitra, venne lanciato all'interno della sezione<br />

un fiasco pieno di benzina ed alcune bombe a mano. L'attacco terroristico durò una manciata di<br />

secondi; gli assassini si ritirarono in gran fretta sempre per la via del Grillo che, allora, si perdeva<br />

«alla periferia dell'abitato fino a raggiungere il quartiere Madonna confinante con la campagna». <strong>La</strong><br />

musica della vicina piazza cessò di colpo; si udì un grido: Ca sunnu! alludendo evidentemente alla<br />

banda monteleprina. <strong>La</strong> folla terrorizzata, urlando richiami, si disperse rapidamente. Sul posto<br />

accorsero i carabinieri i quali, domato l'incendio, videro sul pavimento, in una pozza di sangue, il<br />

corpo esanime di Giuseppe Casarrubea, colpito da proiettili di mitra e da schegge di bomba a<br />

mano al torace ed al capo. Vincenzo Lo Jacono, sanguinante, uscì dalla sezione e corse per via<br />

dei Mille a chiedere aiuto; fu di nuovo colpito da una raffica di mitra all'addome. Morì otto giorni<br />

dopo, straziato da indicibili sofferenze. Altri tre, Leonardo Addamo, Salvatore Patti e Giuseppe<br />

Salvia rimasero feriti. [....]. Sul terreno i CC rinvennero 41 bossoli di mitra calibro 9 (lo stesso tipo<br />

di arma usata da Ferreri Fra' diavolo a Portella) otto pallottole di piombo ed alcune copie di un<br />

farneticante volantino firmato da Giuliano ma scritto da altri.<br />

<strong>La</strong> stessa notte, un'ora più tardi, un'altra squadra composta da Giuseppe Di Lorenzo (catturato il<br />

16 luglio) da Antonino Terranova Cacaova, Frank Mannino, Giuseppe Passatempo, Rosario<br />

Candela, attaccò la sez. del PCI di Carini, sita in via Rosolino Pilo n. 15 vicino alla caserma dei<br />

CC. I malfattori lanciarono contro la porta chiusa due bottigliette molotov, una bomba a mano e<br />

spararono sventagliate di mitra. Non ci furono danni alle persone; solo un principio d'incendio<br />

423


prontamente spento dai CC e da alcuni volenterosi richiamati dai colpi. Il De Lorenzo raccontò<br />

inoltre che, poco prima dell'attentato, Terranova Cacaova si era incontrato alla periferia del paese<br />

con due individui e s'era intrattenuto con loro a parlottare; allora egli chiese a Rosario Candela chi<br />

fossero quei due: «amici di Carini», rispose l'interpellato, «che ci aiutano ad agire contro le sedi del<br />

PCI». Evidentemente si trattava di mafiosi locali che fungevano da basisti; infatti senza il loro<br />

consenso e supporto ogni azione terrorista sarebbe stata impossibile; anche per Giuliano! Verso le<br />

23.30 della stessa notte, un'altra squadra di banditi monteleprini, due dei quali travestiti da CC, si<br />

recò a Borgetto, dove regnava incontrastata la cosca mafiosa di Domenico Albano ed attaccò la<br />

sede comune del PCI e della CGIL sita in Via Roma n. 1. I malviventi si limitarono ad indirizzare<br />

contro lo stabile alcune raffiche di mitra e spargere al suolo il messaggio di Giuliano. Più o meno<br />

alla stessa ora i banditi portarono il loro attacco alla sede del PCI e della CGIL e della cooperativa<br />

agricola 'Gennaro Migliore' alloggiate al primo piano di una palazzina in via Trapani, a San<br />

Giuseppe Jato, paese ove dominava il capomafia Giuseppe Troia. Qui rimase ferita una donna,<br />

Benedetta Rizzo, dichiarata guaribile in 15 giorni. I banditi lanciarono una bomba a mano contro la<br />

sede delle tre organizzazioni, e indirizzarono sventagliate di mitra, provocando la rottura dei vetri<br />

alle finestre delle case circostanti e danni alle insegne. Il gruppo degli attentatori, si accertò in<br />

tempi successivi, era stato comandato da Pasquale Sciortino ed aveva raggiunto il posto con il<br />

camion guidato da Gaspare Pisciotta; con lo stesso mezzo poi tutti si erano dileguati, senza<br />

incontrare ostacolo alcuno lungo il percorso. Alle due della notte del 23, l'attacco venne portato alla<br />

sede della sez. del PCI di Monreale, la cittadina sotto il tallone dei potenti Miceli; qui i banditi<br />

cosparsero di benzina la porta di accesso e appiccarono il fuoco, spento poi da alcuni volontari che<br />

avevano avvistato le fiamme. I danni provocati furono di modesta entità. Sarà Remo Corrao a dire<br />

in seguito che gli autori furono Castrense Madonia e Francesco Badalamenti, ambedue soci di<br />

un'impresa di trasporti. A Cinisi, dominio dei boss Masi Impastato, i banditi si limitarono a collocare<br />

una rudimentale bomba collegata ad un bidone pieno di benzina davanti alla sede comune del PCI<br />

e del PSI. Venne provocato lo scardinamento della porta e la rottura dei vetri. I periti balistici<br />

accertarono che si era trattato di tritolo da cava chiuso in un barattolo di latta avvolto in una copia<br />

del giornale L'Uomo Qualunque e fatto esplodere con una miccia corta. Questi attentati, firmati<br />

esplicitamente da Giuliano con il lancio dei farneticanti manifestini lasciati sui luoghi dell'attacco,<br />

anche se compilati dai suoi istigatori (ne avevano trovati uguali nella sede del Fronte<br />

Antibolscevico di Palermo), avevano il preciso scopo di dimostrare che il bandito monteleprino era<br />

stato l'unico responsabile della strage di Portella della Ginestra ...' (pag. 94-97).<br />

Ecco dunque che tipo di persona era il 'pastore evangelico' massone Frank Gigliotti, che ebbe<br />

rapporti fraterni e stretti con pastori delle Assemblee di Dio in Italia e che qui in Italia fu accolto<br />

nelle comunità come un amico fraterno delle ADI e come una sorta di 'uomo della provvidenza': un<br />

uomo che condivideva e incitava l'uso della violenza contro il prossimo, e quindi un uomo<br />

malvagio. Proviamo solo ribrezzo e orrore dinnanzi a tutto ciò, e uno sdegno fortissimo.<br />

Fu Frank Gigliotti a reclutare Licio Gelli<br />

Licio Gelli (nato nel 1919) era il capo ('Maestro Venerabile') della loggia massonica segreta P2,<br />

loggia della quale il presidente della Repubblica Sandro Pertini disse: ''Nessuno può negare che la<br />

P2 sia un'associazione a delinquere' (Mario Guarino, Gli anni del disonore, pag. 7). L'esistenza di<br />

questa loggia segreta fu scoperta nel marzo 1981 dagli agenti della Guardia di Finanza durante<br />

424


delle perquisizioni nella villa del massone Licio Gelli a Arezzo e negli uffici della sua società GIOLE<br />

a Castiglion Fibocchi (Arezzo), ordinate dai giudici istruttori nell'ambito dell'inchiesta sul 'falso<br />

rapimento' inscenato dal criminale Michele Sindona nel 1979. In un suo ufficio infatti viene<br />

scoperto tra i tanti documenti anche un elenco di appartenenti alla Loggia P2, che dopo circa due<br />

mesi viene pubblicato sugli organi di stampa. Dice il senatore Sergio Flamigni, che ha fatto parte<br />

della Commissione Parlamentare sulla loggia P2: 'Con la pubblicazione della lista degli iscritti alla<br />

P2 scoppia il più grave scandalo della storia repubblicana. Negli elenchi della Loggia massonica<br />

segreta ci sono ex ministri come i democristiani Gaetano Stammati e Mario Pedini, e alcuni<br />

sottosegretari; 44 parlamentari (19 della Dc, 9 del Psi, 6 del Psdi, 3 del Pri, 4 del Msi, 3 del Pli), tra<br />

i quali il segretario del Psdi Pietro Longo e il vice segretario Renato Massari; alti funzionari dei<br />

ministeri, e diversi segretari di importanti uomini politici. Ci sono i vertici dei servizi segreti al gran<br />

completo, alti magistrati, e ufficiali di elevato grado delle Forze armate (12 generali dell'Arma dei<br />

Carabinieri, 5 della Guardia di finanza, 22 dell'Esercito, 4 dell'Aeronautica, 8 ammiragli). Ci sono<br />

banchieri di importanti istituti di credito pubblici e privati: 39 piduisti collocati nei gangli strategici del<br />

sistema creditizio nazionale. Ci sono industriali e imprenditori, editori e giornalisti, e dirigenti della<br />

Rai-tv. E c'è la presenza di molti dei protagonisti della strategia della tensione, personaggi coinvolti<br />

nelle inchieste giudiziarie relative al 'Piano solo', alla strage di Piazza Fontana, al golpe Borghese,<br />

alla 'Rosa dei venti', al Sid parallelo, al piano golpista di Edgardo Sogno, alla strage dell'Italicus,<br />

alla strage della stazione di Bologna e ad altri delitti politici. Dagli elenchi della P2, risulta evidente<br />

che la Loggia massonica segreta di Gelli si è costituita e articolata mediante l'occulta infiltrazione<br />

in tutti i gangli vitali dello Stato - i partiti politici, l'alta burocrazia statale, i servizi di sicurezza, le<br />

Forze armate, la magistratura, la finanza, l'imprenditoria, i mass media - configurandosi come uno<br />

Stato nello Stato caratterizzato dal vincolo della segretezza, in violazione dell'art. 18 della<br />

Costituzione che vieta espressamente le associazioni segrete. Il 13 giugno 1981 l'apposito<br />

Comitato amministrativo d'inchiesta formato da eminenti costituzionalisti presenta al nuovo<br />

governo Spadolini la propria relazione. <strong>La</strong> conclusione è chiara: «Il vertice della cosiddetta P2 ha<br />

vissuto e si è proposto di operare in Italia come luogo di influenza e di potere occulto insinuandosi<br />

nei gangli dei poteri pubblici e della vita civile ... Questo Comitato [....] ritiene di potere affermare<br />

che ai sensi dell'articolo 18 della Costituzione - norma pienamente operante - la cosiddetta Loggia<br />

P2 sia da considerare una associazione segreta». Il 24 luglio 1981 il governo Spadolini propone lo<br />

scioglimento della Loggia segreta P2: la legge verrà approvata dal Senato il successivo 5 agosto,<br />

e dalla Camera il 9 dicembre. Il 23 settembre 1981 il Parlamento istituisce la Commissione di<br />

inchiesta sulla Loggia massonica P2, che comincia i suoi lavori il successivo 9 dicembre. Dopo<br />

avere tenuto 147 sedute, ascoltato 198 testimoni, disposte 14 operazioni di polizia giudiziaria e<br />

raccolto un'imponente quantità di documenti, la Commissione parlamentare, presieduta da Tina<br />

Anselmi, il 12 luglio 1984 terminerà i suoi lavori, e approverà una relazione illuminante. <strong>La</strong><br />

Commissione definirà le liste dei 962 iscritti alla P2 «autentiche» e «attendibili» ma incomplete.<br />

Stabilirà che «non solo la Loggia P2 era organizzazione oggettivamente strutturata come segreta,<br />

ma che essa come tale era soggettivamente riconosciuta e accettata dagli iscritti». Posta l'analogia<br />

tra la segretezza della Loggia P2 e «le regole del silenzio, omertà e sicurezza» cui si attengono<br />

«gli appartenenti a organizzazioni terroristiche o mafiose o camorristiche», la relazione osserverà:<br />

«Da tali organizzazioni che si muovono nell'illegalità in forma organizzata, la Loggia P2 mutua<br />

quella frammentazione dei rapporti sociali e quella non conciliabilità nei gradi intermedi, che la<br />

stessa non liceità di tali fini rende indispensabili connotati strutturali»; infatti, è per nascondere il<br />

«fine ultimo eversivo», il tipo «di organizzazione per settori verticali, operanti il più delle volte col<br />

sistema dei compartimenti stagni proprio della Loggia P2». <strong>La</strong> relazione della Commissione<br />

parlamentare sottolineerà la «effettiva consistenza dei rapporti equivoci di Gelli e della sua Loggia<br />

con ambienti e situazioni fuori dalla legalità». Secondo la Commissione, è dall'esame dei fatti, è<br />

425


dal concreto operare della Loggia e del suo capo Gelli, è dal suo porsi quale «luogo privilegiato di<br />

incontro e di intersecazione» di vicende finanziarie «che hanno provocato serie difficoltà di ordine<br />

politico non meno che economico allo Stato italiano», è dall'esame del suo programmatico Piano di<br />

rinascita cui si è accompagnata «una ragionata e massiccia infiltrazione dei centri decisionali di<br />

maggior rilievo sia civili che militari e a una costante pressione sulle forze politiche» - è da tutto<br />

questo che emerge il disegno politico di controllo occulto del potere. Un progetto politico teso a<br />

colpire «con indiscriminata e perversa efficacia, non parti del sistema, ma il sistema stesso nella<br />

sua più intima ragione di esistere: la sovranità dei cittadini, ultima e definitiva sede del potere che<br />

governa la repubblica' (Sergio Flamigni, Trame Atlantiche, pag. 21-23).<br />

In merito a Licio Gelli, il capo della P2, 'è stato condannato per il depistaggio delle indagini sulla<br />

strage di Bologna e per la bancarotta fraudolenta del Banco Ambrosiano (oltre che per calunnia nei<br />

confronti di tre magistrati milanesi e procacciamento di notizie contenenti segreti di Stato)'<br />

(http://www.treccani.it/enciclopedia/licio-gelli/).<br />

E il 'reverendo' massone e agente CIA Frank Gigliotti lo ritroviamo pure nelle vicende che<br />

riguardano Licio Gelli. Infatti secondo la giornalista Regine Igel, Frank Gigliotti venne in Italia negli<br />

anni '50 e reclutò personalmente Licio Gelli, dandogli assistenza finanziaria e il compito di mettere<br />

in piedi una rete Italiana per combattere il comunismo. (cfr. Eric Wilson & Tim Lindsey,<br />

Government of the shadows: Parapolitics and Criminal Sovereignty, Pluto Press 2009, pag. 266).<br />

Lo storico Daniele Ganser lo conferma, affermando che fu Gigliotti che 'reclutò personalmente<br />

Gelli e gli affidò la missione di stabilire un governo parallelo anticomunista in Italia con l'aiuto<br />

dell'antenna romana della CIA' (Ganser Daniele, NATO's Secret Armies: Operation GLADIO and<br />

Terrorism in Western Europe, 2004, pag. 73). D'altronde il fascista Gelli, dopo la caduta del<br />

fascismo, aveva collaborato con l'OSS 'per poter rintracciare pericolosi esponenti del nazifascismo,<br />

in pratica i suoi ex camerati' (Mario Guarino, Gli anni del disonore, pag. 26), ed era<br />

conosciuto nell'ambiente dei servizi segreti americani per essere un efficace delatore, quindi non<br />

sorprende venire a sapere che Gigliotti scelse proprio un elemento come Licio Gelli per questa<br />

'missione'. Che Frank Gigliotti ebbe un ruolo determinante nell'ascesa di Licio Gelli lo conferma il<br />

professore Fabio Martelli quando dice: 'I contatti tra Licio Gelli e gli uomini dell'OSS iniziano in<br />

Toscana nell'ultimo periodo della RSI: tenendo rapporti ambigui di collaborazione con i servizi<br />

alleati, i badogliani e gli stessi tedeschi, il Gelli riesce a instaurare rapporti di amicizia con<br />

personaggi come lo stesso Gigliotti che si riveleranno determinanti nella sua successiva ascesa'<br />

(Fabio Martelli '<strong>La</strong> <strong>Massoneria</strong> italiana nel periodo repubblicano', in Gian Mario Cazzaniga, Storia<br />

d'Italia, Annali, 21, <strong>La</strong> <strong>Massoneria</strong>, pag. 741).<br />

E così quando Gelli negli anni '60 entrò nella loggia P2 (entrò nella P2 per volontà di Giordano<br />

Gamberini nel 1966, e nel 1970 ricevette pieni poteri per la conduzione della P2), una loggia<br />

coperta che esisteva già dal 1877 con il nome di Loggia Propaganda e che nei primi anni '50<br />

aveva assunto il nome P2, egli fece di questa loggia una sorta di network anticomunista, per<br />

volontà dei servizi segreti Americani, e così - come dice Giuliano di Bernardo - 'si è ritrovato a<br />

essere il più potente uomo che sia mai esistito in Italia, erano tutti al suo servizio' (Ferruccio<br />

Pinotti, Fratelli d'Italia, pag. 27).<br />

Il senatore Sergio Flamigni infatti in merito a quel periodo storico osserva quanto segue: 'A<br />

dispetto degli elementi di divisione tra le forze della Sinistra introdotti con l'avvento della politica di<br />

centro-sinistra a partire dal 1962, e nonostante il perdurare della discriminante anticomunista, i<br />

risultati delle elezioni politiche del 1968 vedono il Pci al 26,9 per cento dei suffragi e il Psiup al 4,5<br />

per cento: la sinistra di opposizione rappresenta una forza pari al Fronte popolare del 1948<br />

comprensivo del Psi. Emerge dunque, in tutta evidenza, come le manovre interne alla struttura<br />

426


tradizionale della <strong>Massoneria</strong> siano inadeguate a fronteggiare l'avanzata elettorale del Pci e della<br />

sinistra d'opposizione, e come sia necessario modificare la strategia anticomunista perseguita fino<br />

a quel momento. Si pone così l'esigenza di una più efficace e particolare struttura occulta, una<br />

Loggia capace di istituire una rete di collegamenti nazionali e internazionali, di coordinare l'attività<br />

di tutti coloro che rivestendo ruoli di comando e di potere sono caratterizzati da una comune<br />

matrice anticomunista, per poter incidere in modo decisivo nella realtà politico-istituzionale italiana;<br />

una struttura coperta dalla segretezza, una classica 'operazione da servizi segreti' (Sergio<br />

Flamigni, Trame Atlantiche, pag. 33). L'ex presidente della Repubblica Francesco Cossiga, che<br />

era democristiano, in una intervista ha detto a tale proposito: '... quando gli americani videro che i<br />

comunisti si stavano avvicinando troppo all’area del potere fecero della P2 un’associazione<br />

iperatlantista. Diciamo la verità, si immagini cosa poteva fregargliene a certi banchieri o a certi capi<br />

di Stato maggiore di forza armata di Licio Gelli. .. Aderire alla P2 per molti è stato solo un modo per<br />

avere buoni rapporti con gli Stati Uniti, i quali incaricarono appunto Gelli, che io conosco bene, di<br />

organizzare la cosa .... col fine di essere sempre informati su quel che accadeva in Italia, di<br />

ritardare il più possibile l’andata al potere dei comunisti e di avere a disposizione un ultimo<br />

baluardo di democrazia qualora la situazione fosse effettivamente precipitata'<br />

(http://www.traccialibera.it/). Cossiga ha confermato questa cosa anche davanti alla Seconda<br />

Corte di assise di Roma, dicendo che 'storicamente la P2 comincia a prendere rilevanza nel<br />

momento del nostro maggior avvicinamento con il Partito comunista' (citato in Sergio Flamigni,<br />

Trame Atlantiche, pag. 261), tesi questa confermata dal piduista Edgardo Sogno che ha detto di<br />

avere aderito alla Loggia segreta in quanto presentatagli come una forza politica anticomunista<br />

(citato in Sergio Flamigni, op. cit., pag. 261). I legami tra la CIA e la P2 sono stati confermati da<br />

due ex agenti della CIA - Richard Brenneke e Ibrahim Razin - nel corso di un'intervista andata in<br />

onda sul TG1 nell'estate del 1990. Brenneke, nel servizio trasmesso il 2 luglio 1990, ha detto che<br />

'Gelli e la P2 hanno lavorato per la CIA, e per questa collaborazione hanno avuto in cambio un bel<br />

mucchio di denaro [...]. I soldi della CIA andavano alla P2 per diversi fini, uno dei quali era il<br />

terrorismo. Un altro scopo era quello di ottenere il suo aiuto nel contrabbando di droga negli USA<br />

da altri Paesi. Ci siamo serviti (della Loggia P2) per creare situazioni favorevoli all'esplodere del<br />

terrorismo in Italia e in altri Paesi europei agli inizi degli anni '70 [....]. Gelli non era il capo della P2,<br />

riceveva ordini da gente che era in Svizzera e negli Stati Uniti. (<strong>La</strong> Loggia P2) non è mai stata<br />

limitata solo all'Italia [...].' Brenneke ha aggiunto poi che la P2, anche dopo il suo scioglimento per<br />

legge, aveva proseguito la sua attività in Italia, e che fra CIA, P2 e mafia 'c'è sempre stato un<br />

collegamento' (cfr. Mario Guarino, Gli anni del disonore, pag. 139).<br />

Ancora una volta, dunque dobbiamo rimarcare come questo cosiddetto reverendo di nome Frank<br />

Gigliotti, che qui in Italia si presentò nelle Chiese Pentecostali come ministro del Vangelo, e che<br />

ebbe rapporti con Gorietti e altri, non era assolutamente un ministro del Vangelo, ma un uomo<br />

riprovato quanto alla fede, con il quale però si misero le ADI per motivi interessati, perchè a loro<br />

conveniva la sua opera in favore della libertà religiosa. Gigliotti infatti - in quanto potente massone<br />

e agente della CIA - era un uomo che poteva disporre di conoscenze ad altissimo livello, ed era in<br />

grado anche di 'convincere' i potenti a fare determinate cose. A tale riguardo, nel libro <strong>La</strong><br />

Malapianta scritto dal magistrato Nicola Gratteri, leggiamo che sarebbe stato Frank Gigliotti 'a<br />

convincere il governo Scelba [n.d.e. che rimase in carica dal 10 febbraio 1954 al 2 luglio 1955] a<br />

spezzare l'intreccio che si era creato tra 'ndranghetisti e socialcomunisti, così come aveva fatto in<br />

Sicilia, utilizzando la mafia per contrastare il potere dei socialcomunisti che alle elezioni<br />

amministrative del 1947 avevano ottenuto il 29,13% dei voti contro il 20,52% della Democrazia<br />

cristiana' (Nicola Gratteri, <strong>La</strong> malapianta, Mondadori, Ristampa 2010, pag. 36-37). E a proposito di<br />

'opere di convincimento' fatte da Gigliotti sui potenti, c'è un articolo apparso sul Montana Standard<br />

del 1° settembre del 1929, che racconta di come Gig liotti persuase il duce Benito Mussolini a fare<br />

427


una certa cosa. Viene detto infatti che mentre Gigliotti si trovava a Roma presso il Collegio<br />

Internazionale Metodista di Monte Mario (ricordiamo che vi stette dal 1924 al 1928), in cui era<br />

diventato professore di storia ed economia, alla mezzanotte di un imprecisato giorno l'allora<br />

ministro Luigi Federzoni del governo di Mussolini emanò un ordine secondo il quale il Collegio di<br />

Roma doveva cessare la sua attività. Ma ecco che un'ora dopo, Gigliotti va a svegliare in piena<br />

notte Mussolini e 'dopo alcune ore di conversazioni confidenziali lo convinse che alla scuola<br />

doveva essere permesso di operare' (Montana Standard, 1 Settembre 1929, pag. 12). Gigliotti era<br />

proprio il tipico uomo che le ADI cercano in caso di bisogno, e del quale poi tacendo il nome<br />

dicono che Dio glielo ha posto sulla strada!! Chi ha orecchi da udire, oda.<br />

A proposito di Licio Gelli, 'scelto' da Frank Gigliotti, è interessante notare questa coincidenza:<br />

Alessandro Iovino, storico e saggista, appartenente alle Assemblee di Dio in Italia (è peraltro vicino<br />

all'attuale segretario delle ADI), gli ha dedicato un breve saggio intitolato 'Licio Gelli: l'uomo dei<br />

misteri tra attualità e storia' (http://www.alessandroiovino.it/doc/gelli2.pdf), da cui Licio Gelli ne<br />

esce molto bene. Sul blog di Iovino c'è pure una foto di Iovino con Gelli<br />

(http://www.alessandroiovino.it/img/fotogallery/117/9.jpg)!<br />

Incitò i Cristiani ad andare in guerra<br />

Frank Gigliotti aveva la convinzione che i genitori dovevano incoraggiare i loro giovani figli ad<br />

andare in guerra ed essere pronti e disposti a 'sacrificarli sull'altare della patria', come risulta dal<br />

tenore di questa sconcertante lettera che lui fece pubblicare il 14 Novembre 1942 sul San Diego<br />

Union.<br />

428


Ecco chi era Gigliotti, un uomo che si impegnava a far avere la cosiddetta libertà religiosa ai<br />

Pentecostali in Italia e nello stesso tempo incoraggiava i Cristiani ad andare in guerra ad<br />

ammazzare il loro prossimo!<br />

The Pentecostal Evangel, l'organo ufficiale delle Assemblee di Dio USA, pubblicò il 18 Ottobre<br />

1947 uno scritto di Gigliotti dal titolo 'Blood Stains' ('Macchie di Sangue') che era una difesa della<br />

guerra.<br />

Questo era il 'reverendo pastore' che apprezzavano le Assemblee USA e che abbracciarono qui in<br />

Italia Gorietti, Bracco e gli altri dirigenti delle ADI. Che importava alle ADI chi era realmente<br />

Gigliotti? Quello che importava era che lui si desse da fare per fargli avere la libertà religiosa!<br />

429


Charles Fama: un potente massone antifascista e agente della CIA<br />

Vediamo ora di dare qualche altra notizia su Charles Fama, il compagno di viaggio di Gigliotti - i<br />

due erano amici da molti anni - in Italia durante la primavera 1947. Fama era conosciuto come un<br />

importante massone: peraltro grande amico del famoso sindaco di New York Fiorello Henry<br />

<strong>La</strong>Guardia che era anche lui massone (tanto che nel 1940 in occasione della posa della prima<br />

pietra di un locale di culto di una Chiesa Battista Italiana Fama vi si recò come rappresentante del<br />

sindaco <strong>La</strong>Guardia); Fama era amico anche del massone James Zellerbach, che tra il 1948 e il<br />

1950 fu direttore dell'ECA (Economic Cooperation Administration), ossia l'ente incaricato di gestire<br />

i fondi del piano Marshall, come anche 'di George C. Marshall, segretario di Stato e segretario alla<br />

Difesa, padre del piano americano di aiuti per i paesi usciti dalla guerra, anche lui massone, e di<br />

Paul Gray Hoffmann, presidente della Studebaker Co., amministratore per l'Europa del piano<br />

Marshall membro della loggia Wilshire di Los Angeles, California, dal 1926' (Gianni Rossi &<br />

Francesco Lombrassa, In nome della «Loggia»: le prove di come la massoneria segreta ha tentato<br />

di impadronirsi dello Stato italiano: i retroscena della P2, pag. 22). Ma Fama era anche conosciuto<br />

come uno zelante antifascista (tanto che alcune volte ebbe bisogno della scorta della polizia per<br />

proteggerlo). Qui sotto, nell'articolo di giornale a sinistra c'è una foto di lui mentre parla durante un<br />

comizio antifascista per protestare contro l'accoglienza dell'allora ministro degli Esteri Italiano Dino<br />

Grandi, comizio finito in una sommossa tra differenti fazioni degli anti Fascisti, e Fama viene<br />

definito 'leader degli anti-Fascisti negli USA' (Huntingdon Daily News, 18 Novembre 1931, pag. 1),<br />

mentre in quello a destra viene definito 'un Massone importante' (Le Grand Reporter, 2 Luglio<br />

1926, pag. 6). Dunque Charles Fama era un personaggio pubblico molto conosciuto; sia il suo<br />

antifascismo che la sua appartenenza alla <strong>Massoneria</strong> erano cose ben note. Secondo il giornalista<br />

Mario Bariona, Charles Fama era anche lui - assieme a Gigliotti - un agente segreto della CIA<br />

('Nata una supermassoneria: trama per l'«ordine nuovo»' in Stampa Sera, 8 marzo 1977, pag. 3)<br />

430


Per farvi capire quanto fosse potente Charles Fama ai suoi giorni, a livello massonico, vi segnalo<br />

questo articolo del Lewiston Daily Sun del 9 Luglio 1931, in cui viene detto che Charles Fama,<br />

Presidente dei 'Difensori della Costituzione' e Massone, ha annunciato che 'protesterà presso i<br />

dignitari dell'Ordine Massonico contro l'uso del Mecca Temple, una istituzione massonica, per<br />

scopi di propaganda fascista' e che '100.000 massoni di New York City non permetteranno la<br />

dissacrazione di una delle loro istituzioni da parte di persone che sono piegate a suonare l'inno<br />

Fascista tra le sue mura'.<br />

Inoltre Charles Fama fu tra i fondatori nel 1930 di una società massonica antifascista chiamata<br />

'Fides' che aveva tra i suoi obbiettivi di aiutare anche i massoni, che durante il regime fascista<br />

sappiamo furono perseguitati da Mussolini a partire dal 1925 quando la <strong>Massoneria</strong> fu messa al<br />

bando dal Governo fascista. Dice infatti Marco Novarino: 'I massoni italiani, infine, contribuirono in<br />

modo rilevante al sostegno delle attività antifasciste grazie ai collegamenti, a livello personale e<br />

individuale, con i "fratelli" francesi e d'oltreoceano anche se è da ritenersi una montatura del<br />

regime fascista l'accusa lanciata alla massoneria internazionale, come istituzione, di essere la<br />

finanziatrice occulta dell'antifascismo. Anche in questo caso risultarono fondamentali l'opera e le<br />

relazioni di Giuseppe Leti. Dopo un intenso carteggiò con il Sovrano Gran Commendatore, Charles<br />

Fama e Arturo Di Pietro costituirono negli USA la società nazionale "Fides", con chiara influenza<br />

massonica tanto che il consiglio direttivo era formato da sette massoni, un repubblicano e un<br />

socialista. Oltre alla sovvenzione del bollettino "Italia" sponsorizzato da Francesco Saverio Nitti,<br />

Eugenio Chiesa e con Filippo Turati direttore, la "Fides" svolse una intensa propaganda<br />

431


antifascista nella comunità italo americana in particolare e nell'opinione pubblica nord americana in<br />

generale, in collaborazione con la sezione di Washington della Lega dei diritti dell'uomo. Per<br />

ultimo, ma non per importanza, si impegnò nella raccolta di fondi da destinare all'antifascismo<br />

esule in Europa, fondi che, inviati a Leti, vennero gestiti da un comitato composto da tre membri in<br />

rappresentanza del Grande Oriente d'Italia, di Giustizia e Libertà e della "Concentrazione<br />

Antifascista" (Marco Novarino, Storia della <strong>Massoneria</strong> in Italia: Hiram in esilio. Rapporti e<br />

convergenze tra <strong>Massoneria</strong> e Repubblicanesimo nell'emigrazione antifascista). Charles Fama -<br />

secondo lo storico Mola - presiedeva il comitato generale di questa società (Alessandro Mola,<br />

Storia della <strong>Massoneria</strong> Italiana, pag. 611).<br />

Charles Fama, scrivendo sul Bollettino delle News del Rito Scozzese (quindi un importante organo<br />

ufficiale del Supremo Consiglio del Rito Scozzese Antico ed Accettato), nel maggio del 1943,<br />

scrisse sull'argomento 'Ricostruzione in Italia', ricordando a tale proposito alcuni importanti fatti<br />

della recente storia italiana, tra i quali quello che tra le compensazioni e privilegi concessi da<br />

Mussolini alla Chiesa o richiesti e ricevuti dalla Chiesa, c'era anche 'la distruzione di tutte le<br />

organizzazioni che la Chiesa contrastava, come la <strong>Massoneria</strong>, il socialismo, il comunismo, il<br />

Giudaismo, il Protestantesimo ecc.' (in Signs of the Times, 20 Luglio 1943, vol. 70, n° 28 - vedi<br />

foto). Vorrei che notaste che Charles Fama mise al primo posto la <strong>Massoneria</strong>. D'altronde lui era<br />

un massone, e nella sua mente aveva come obbiettivo primario il bene dell'Istituzione a cui<br />

apparteneva.<br />

432


Charles Fama inoltre scrisse un opuscolo dal titolo '<strong>La</strong> persecuzione di Mussolini contro i Massoni'<br />

(vedi foto), a difesa della <strong>Massoneria</strong> e contro Mussolini e il suo regime che perseguitavano i<br />

Massoni.<br />

A conferma della potenza massonica di Charles Fama, facciamo presente anche questa cosa, e<br />

cioè che anche lui fu coinvolto nel riconoscimento del Supremo Consiglio d'Italia del RSAA da<br />

parte del Supremo Consiglio Madre del RSAA con sede a Washington avvenuto nel secondo<br />

dopoguerra, in quanto assieme a Frank Gigliotti fu rappresentante di quest'ultimo.<br />

Sulla rivista massonica francese '<strong>La</strong> Chaîne d'Union' infatti fu riportato quanto segue:<br />

'Riconoscimento internazionale della <strong>Massoneria</strong> italiana. Il Supremo Consiglio Madre del R.S.A.A.<br />

che risiede a Washington, ha riconosciuto, tramite i suoi rappresentanti, dottor Charles Fama e<br />

dottor Frank B. Gigliotti, il Supremo Consiglio d'Italia, con sede a palazzo Giustiniani, il cui capo è il<br />

professor Tito Signorelli. Esso mantiene rapporti di fratellanza con il G.O.I. presieduto dal dottor<br />

Guido <strong>La</strong>j. Questo comunicato apparso sulla stampa italiana è stato trasmesso all'agenzia ANSA<br />

dalle autorità massoniche del Supremo Consiglio di Washington. Il Sovr. comm.: "L'alto significato<br />

di questo atto che consacra di nuovo nella sua piena regolarità la Comunità universale del<br />

R.S.A.A. di giurisdizione italiana, non dove sfuggire a nessuno e noi siamo fieri di aver contribuito<br />

a questo evento fondamentale' (citato in Léon de Poncins, Christianisme et Franc-Maçonnerie,<br />

Editions De Chiré, Terza Edizione, 2010, pag. 229-230).<br />

Quindi mentre questi due cosiddetti 'reverendi' peroravano la causa delle ADI in Italia e negli USA,<br />

si davano da fare per operare a favore della <strong>Massoneria</strong> italiana.<br />

433


Gigliotti e Fama mandati in Italia da una organizzazione 'massonica'<br />

Abbiamo visto prima che Gigliotti e Fama nella primavera del 1947 vennero in Italia per perorare la<br />

causa sia dei Massoni che dei Pentecostali davanti alle autorità e fare loro avere la libertà<br />

religiosa. Chi li mandò qui in Italia? Chi pagò le loro spese? Luke Eugene Ebersole nel suo libro<br />

Church Lobbying in the Nation's Capital, fa sapere che fu una organizzazione chiamata Citizens<br />

United for Religious Emancipation (CURE) ossia Cittadini Uniti per l'Emancipazione Religiosa,<br />

sorta nel 1946 (cfr. Luke Eugene Ebersole, Church Lobbying in the Nation's Capital, The<br />

MacMillan Company, New York 1951, pag. 68 - vedi foto).<br />

434


Da sinistra: Chicago Daily Tribune, 1 Aprile 1947, pag. 7; Chicago Daily Tribune, 3 Aprile 1947, pag. 8. I due articoli<br />

confermano che Gigliotti e Fama furono mandati in Italia dal CURE<br />

Il presidente del CURE era il senatore americano Olin D. Johnston (1896-1965), e il vice<br />

presidente era il noto pastore battista Joseph Martin Dawson (1879–1973), e l'immancabile<br />

Frank Gigliotti ne era il segretario (cfr. Chicago Daily Tribune, 1 Aprile 1947, pag. 7).<br />

Olin D. Johnston era un massone (cfr. William R. Denslow, 10,000 Famous Freemasons - vedi<br />

foto), come anche Joseph Martin Dawson che era un massone del 32° (cfr. The New Age<br />

magazine, Volume 61, 1953, pag. 6), e Frank Gigliotti. Il quadro è molto chiaro. E poi il denaro -<br />

diverse migliaia di dollari - che servì a pagare Gigliotti e Fama fu denaro raccolto da 'gruppi fraterni<br />

e religiosi' (Luke Ebersole, Church Lobbying in the Nation's Capital, pag. 68), dove per gruppi<br />

fraterni si intendono anche logge massoniche o organizzazioni filo massoniche.<br />

L'origine e la natura massonica di questa organizzazione sono evidenti anche dal fatto che coloro<br />

che decisero nel 1946 di dare vita a questa organizzazione si riunirono anche in un Tempio<br />

Massonico di Rito Scozzese (cfr. Luke Eugene Ebersole, Church Lobbying in the Nation's Capital,<br />

pag. 68).<br />

Peraltro, Gigliotti e Fama, nel 1947 vennero in Italia anche per far ottenere il riconoscimento<br />

massonico americano (quello della Circoscrizione Nord) al Grande Oriente d'Italia, infatti nel libro<br />

In nome della «Loggia» si legge: 'Nella primavera del '47, l'intraprendente Frank Gigliotti viene a<br />

Roma per sposare la causa del riconoscimento massonico americano da conferire al Grande<br />

Oriente. Con lui c'è un altro «illustre» fratello italo-americano: Charles Fama ....' (Gianni Rossi &<br />

Francesco Lombrassa, In nome della «Loggia»: le prove di come la massoneria segreta ha tentato<br />

di impadronirsi dello Stato italiano: i retroscena della P2, pag. 22). Il riconoscimento l'otterranno<br />

l'11 giugno 1947.<br />

435


Da quello che afferma il magistrato Ferdinando Imposimato nel suo libro <strong>La</strong> Repubblica delle stragi<br />

impunite (vedi foto), Frank Gigliotti fu mandato in Italia ad aiutare la <strong>Massoneria</strong> dal presidente<br />

americano Harry Truman, che era un massone di alto grado del Rito Scozzese Antico ed<br />

Accettato: '<strong>La</strong> penetrazione in Italia della fratellanza americana, tuttavia, si fece ancora più pesante<br />

a partire dal 1947. In quell'anno, il presidente Truman - massone dichiarato, tanto che durante la<br />

sua carica mantenne il trentatreesimo grado e anche quello di maestro venerabile della loggia del<br />

Missouri, che convocò periodicamente - inviò a Roma un pezzo da novanta della fratellanza, l'italoamericano<br />

Frank B. Gigliotti, calabrese di nascita, consigliere capo dell'OSS. Questo gestiva i<br />

rapporti tra antifascisti italiani di orientamento anticomunista e gli ambienti mafiosi americani. <strong>La</strong><br />

sua venuta fu dovuta alla richiesta degli affiliati di Cosa Nostra alla fratellanza americana di<br />

risolvere il problema della riconquista di palazzo Giustiniani da parte del Grande Oriente d'Italia.<br />

Gigliotti faceva parte dell'Italian American labour Council, alleato dell'American Committee for Italia<br />

Democracy, inquinato da mafiosi e agenti dell'OSS'. Quindi, dietro il CURE è evidente che c'era la<br />

potente <strong>Massoneria</strong> americana collusa con la mafia, <strong>Massoneria</strong> di cui Gigliotti era il<br />

rappresentante ufficiale.<br />

436


Quello che ha fatto il massone Frank B. Gigliotti per le ADI<br />

Passiamo ora ad esaminare quello che Frank Bruno Gigliotti ha fatto per le Assemblee di Dio in<br />

Italia secondo quello che abbiamo potuto trovare.<br />

Preparò ed inviò all'Ambasciatore d'Italia una memoria a favore del Movimento Pentecostale<br />

Innanzi tutto, come abbiamo visto, Frank Gigliotti scrisse una memoria difensiva del Movimento<br />

Pentecostale che inviò all'Ambasciatore Alberto Tarchiani da consegnare al Governo Italiano. Ve<br />

la propongo qua di seguito in lingua inglese come apparve sul The Pentecostal Evangel del 8<br />

febbraio del 1947, seguita dalla lettera personale che sempre Gigliotti inviò all'ambasciatore ('An<br />

Appraisal of the Pentecostal Movement', in The Pentecostal Evangel, 8 Febbraio 1947, pag. 6-7,<br />

11 - vedi foto).<br />

Tenete presente che questa memoria aveva come titolo '<strong>La</strong> libertà religiosa in Italia', ma sul The<br />

Pentecostal Evangel apparve con il titolo 'Una valutazione del Movimento Pentecostale' (An<br />

appraisal of the Pentecostal Movement). E poi considerate che a Dicembre del 1947 erano state<br />

già stampate ben 10 milioni di copie di questo scritto, e che era stato tradotto in una decina di<br />

lingue (San Diego Union, 6 Dicembre 1947, pag. 13 - vedi foto).<br />

This copyrighted article, together with the accompanying letter, is reproduced by special<br />

permission exactly as it appeared in the January issue of "The Chaplain," the monthly<br />

publication of the General Commission on Army and Navy Chaplains. It is entitled,<br />

"Religious Liberty in Italy," and is written by Frank B. Gigliotti, D.D., minister of the<br />

Presbyterian Church in <strong>La</strong> Mesa, Calif. It is a report on the Pentecostal movement in<br />

America, prepared for the Italian Ambassador to the United States, the Honorable Alberto<br />

Tarchiani.<br />

IN the matter of the statement of the Pentecostal faith in Italy, there may exist the impression that<br />

this group is an importation from the United States and that someone is advancing money and<br />

material resources for its propagation. Let me state frankly from the beginning that this is not<br />

according to the fact, as I have gone into this matter from the roots up.<br />

From the information that I am able to gather, the movement seems to have started spontaneously<br />

in Italy and the United States at approximately the same time which came about as follows:<br />

Many of the Italian Evangelicals both in the United States and in Italy, feeling very zealous towards<br />

God and with the thought that men and women should dedicate and consecrate themselves more<br />

fully to lives of service to their fellow men in the spirit of Christian piety and charity, began to have<br />

a deep conviction within the established Evangelical churches themselves that there was<br />

something of a 'do-nothing' attitude on the part of many of the local congregations and they were<br />

not receiving the blessing which was due and available to them.<br />

For this reason it seems that in various regions of Italy including Piedmonte, Abruzzi, Rome,<br />

Genoa, Naples, Calabria, Sicily and others, there began to rise up leaders, each without<br />

knowledge of the others, preaching and teaching a more fully consecrated and victorious life in<br />

Christ. People in small congregations in the mountains of the Abruzzi's were having the same<br />

437


experience as people in small congregations in Sicily. They did not know of each other's existence.<br />

They had no correspondence or physical contact. Coincidentally, the same thing was taking place<br />

in the United States among the hundreds of Italian Evangelical congregations of the various<br />

denominations such as the Presbyterians, Baptists, Methodists, Lutherans, etc., into which<br />

thousands of Italians had gone because on the one hand they had been terribly neglected by the<br />

Roman Catholic Church, and on the other hand the Evangelicals churches were the only ones that<br />

had shown any interest in their behalf by establishing classes for the teaching of reading and<br />

writing and for their social and material betterment. Consequently, when many of these people<br />

returned to Italy, they told of the phenomenal manifestation and the spiritual blessings they had<br />

received and found that in Italy there had been a similar spiritual regeneration among many of their<br />

friends and relatives.<br />

In deliberating on these facts, many Italian Protestant leaders, including myself and Dr. Fama,<br />

have come to the conclusion that this a true and definite manifestation of God, just as He<br />

manifested Himself in Italy through Peter Waldo in 1170, St. Francis of Assisi in 1227, Savonarola<br />

and Giacomo Da Fiore (il profeto Calabrese) and many others down through the centuries.<br />

Now, naturally, as these people came in contact with each other, they shared their religious<br />

experiences and found that they had had an overwhelming outpouring of the Holy Spirit which<br />

caused a deep, religious emotional manifestation which some of us believed for a long time to be<br />

an uncontrolled religious fanaticism, but which we have now come to realize and know and to<br />

respect as a definite manifestation of God in and through our people. I have seen people from all<br />

social strata here in the United States, both Italians and Americans, who used to lie and cheat and<br />

steal and some who were the most desperate characters turn to the most beautiful, consecrated,<br />

serviceable Christian life through their contact and sharing of this experience with the people of the<br />

Pentecostal faith.<br />

My dear Ambassador Tarchiani, as you know, I am pretty much of a hard-headed analyst and<br />

because of my training and education and years of experience in dealing with religious and world<br />

problems, I have studied this whole picture quite thoroughly before accepting it as a manifestation<br />

of God, and now I have come to the very definite conclusion that the people of the Pentecostal<br />

groups are acting as a torch, making light for even some of the larger denominations. To quote<br />

Bishop Paul Barber of the European Area of the Methodist Episcopal Church and former President<br />

of Duke University, 'If the large, established Evangelical denominations do not catch the fire of our<br />

Pentecostal brethren, it will not be long before they are history and the Pentecostal will be the living<br />

church'. I would also like to quote the statement made to me by the Honorable Jonathan Daniels,<br />

former secretary to President Roosevelt, last November in his home in Raleigh, North Carolina. We<br />

had spent a whole evening discussing the Pentecostal movement as it has now grown through the<br />

South and Southwest and also throughout the United States which he concluded with these words,<br />

'Frank, in my judgment, the Pentecostals are becoming the foremost Evangelicals in the United<br />

States in carrying the torch of freedom and courageously taking up where the old, established<br />

churches have been prone to let down because of their formality and their great wealth'.<br />

THE PENTECOSTAL CHURCHES IN THE UNITED STATES<br />

(1) As far as I have been able to ascertain, the Pentecostal churches have grown throughout the<br />

United States to where they have more than 6000 churches mostly united under the name of<br />

'Assembly of God' and are part of the National Association of Evangelicals. Among these are more<br />

than 300 churches and 200 missions where the services are conducted mostly in the Italian<br />

438


language with bi-lingual services for the young people. Some of these Italian churches have as<br />

many as 1000 to 1500 members.<br />

(2) The United States Government, in recognizing their importance throughout the war, gave them<br />

an assignment of 35 chaplains.<br />

(3) There are over 5106 ordained ministers, 3406 licentiates and exhorters.<br />

(4) This movement has been growing and spreading rapidly and at this time it is impossible to<br />

ascertain the actual membership. The only thing we can say on this matter is that they have<br />

thousands of growing and progressing churches and missions. I have attended services in large,<br />

prosperous churches where there were more than from 1000 to 2000 members present.<br />

At the Italian Pentecostal Church in Camden, New Jersey where a rally was held for Italian relief<br />

and which was attended by Baron Quinto Quintieri while in this country, and where a large sum of<br />

money was raised for relief and tons of clothing promised, Baron Quintieri told me that he<br />

estimated over a thousand people being present. All of these were Italians of the Camden, New<br />

Jersey area.<br />

(5) As to their social classification, the movement originally started with the more humble folk, but<br />

today I now a number of former government officials and ministers of the established<br />

denominations who have gone into the ministry of the Pentecostal church. For instance, the Pastor<br />

of the Assembly of God Pentecostal Church of Dallas, Texas (i.e. the largest one there) has a<br />

tabernacle that holds more than 3000 people and it is usually filled. This man is a former secret<br />

service executive of the United States Government of the higher echelon and he is one of the most<br />

able and consecrated ministers that I know.<br />

I could go on and enumerate such instances, but I feel that their almost phenomenal growth is<br />

more indicative of their importance and again quote Jonathan Daniels in this statement to me by<br />

saying he believed that 'within the next ten years they (the Pentecostals) would possibly lead in<br />

number of the Evangelical Churches in the United States'. After visiting many of their churches -<br />

and they are American, Hungarian, Polish, Swedish, Italian and every nationality - one is<br />

impressed by the fact that their meetings are filled with men and women and young people in all<br />

walks of life. In these groups there actually is no social caste or line of demarkation. They actually<br />

practice Christianity very much on the same basis as the early Apostolic church and in my<br />

judgment they do it simply, honestly and industriously.<br />

(6) There was a time when they were not given much importance among the Evangelical<br />

denominations, but today they are considered one of the most fervent and active of the Evangelical<br />

Churches of the United States, and they are highly respected for their zeal and consecration and<br />

their piety by other Evangelicals.<br />

(7) Regarding selection and nomination of pastors, this is done on the same basis upon which it is<br />

done in the larger Evangelical denominations in the United States - the Baptists, the<br />

Congregationalists and other denominations. The pastors are selected first as deacons, and after<br />

serving as deacons, they serve as elders and then, as elders, they may be ordained by the local<br />

congregation exactly in the same form as it is done in the Baptist Church. This ordination is then<br />

recognized by the Presbyters that form the various Presbyteries and Regional Jurisdictions in<br />

about the same way the Presbyterians of the United States, of Great Britain and Scotland function.<br />

439


(8) The services are conducted in about the same way in which the early Christian church<br />

conducted theirs. They begin with the singing of hymns and then have prayer. They then have<br />

testimonies of their religious experiences and this is conducted in the simplest and most sincere of<br />

Christian manner. At this time various individuals request prayer for their problems both spiritual<br />

and material. This is followed by preaching of the Gospel and the sermon is brought by the<br />

ordained Minister, or in his absence, one of the elders of the church. After the sermon there is a<br />

time of prayer, the singing of another hymn and the service is concluded with the benediction.<br />

The prayers are pretty much spontaneous on the part of individuals who feel they want to pray<br />

audibly and it is to be noted here that during the prayer services many of these people show a<br />

religious ardor and fervor which to the person who is not antagonistic will exemplify the Psalmist's<br />

exhortation to "make a joyful noise unto the Lord" and will soon make itself manifest that it is truly<br />

of God. They are very fervent and ardorous and do cry out to God but not nearly in the way that I<br />

have seen the people of Southern Italy cry out at religious manifestations of the Roman Catholic<br />

Church. I have never seen them abuse their bodies or lick floors with their tongues or beat their<br />

backs with pieces of wooden staves as I have seen the excited people at Roman Catholic services<br />

in Italy and in Mexico and in other <strong>La</strong>tin-American countries. They do at times speak in tongues<br />

that to the average person who is unwilling to listen, seems rather strange, but as manifested in the<br />

early Church, it is the fulfillment of the manifestation promised in the Bible, Book of Acts of the<br />

Apostles. In Acts 2:1-4:<br />

"And when the day of Pentecost was now come, they were all in one place. And suddenly there<br />

came from heaven a sound as of the rushing of a mighty wind, and it filled all the house where they<br />

were sitting. And there appeared unto them tongues parting asunder, like as of fire, and it sat upon<br />

each of them. And they were all filled with the Holy Spirit, and began to speak with other tongues,<br />

as the Spirit gave them utterance".<br />

"While Peter yet spake these words, the Holy Spirit fell on all them that heard the word. And they of<br />

the circumcision that believed were amazed, as many as came with Peter, because that on the<br />

Gentiles also was poured out the gift of the Holy Spirit. For they heard them speak with tongues,<br />

and magnify God. Then answered Peter, Can any man forbid the water that these should not be<br />

baptized, who have received the Holy Spirit as well as we? And he commanded them to be<br />

baptized in the name of Jesus Christ. Then prayed they him to tarry certain days" Acts 10:44-48.<br />

"And when Paul had laid his hands upon them, the Holy Spirit came on them; and they spake with<br />

tongues, and prophesied" Acts 19:6.<br />

You undoubtedly remember that my father-in-law, Dr. Agide Pirazzini, was possibly one of the<br />

greatest philologists in America having taught Hebrew, Greek and the Oriental languages at the<br />

Biblical Seminary in New York for thirty years. He told me on more than one occasion he had<br />

heard these people actually speaking Aramaic, the language which Jesus spoke, and I personally,<br />

believe this to be so after having heard them myself and seen them with my own eyes. I am giving<br />

you this lengthy explanation on this subject because as far as I am personally concerned, this was<br />

my great stumbling block in understanding the Pentecostal people. I did not believe or could not<br />

intellectually conceive how this phenomenon was possible; I now believe it with all my heart.<br />

ALTAR CALL: At certain times there is a call to dedication and consecration to a fuller Christian life<br />

which is called an "altar call". The members of the congregation, as well as new converts, kneel in<br />

prayer at their seats or gather at the altar and pray for individual problems, or problems of the<br />

congregation or the church as a whole.<br />

440


WATER BAPTISM: Water baptism is administered to those who have confessed and accepted<br />

Christ as their Lord and Saviour and as their leader. The water baptism is held to be a seal of<br />

external consecration to those who have believed that the Lord Jesus Christ is the Saviour of the<br />

world and their personal Redeemer. This baptism is performed by immersion.<br />

BAPTISM OF THE HOLY SPIRIT: The Pentecostal people, as well as all Evangelical churches,<br />

believe that the Baptism of the Holy Spirit is sent of God as a gift upon those who have fully<br />

consecrated their lives to Christ. It is a heavenly manifestation showing Divine approval and a gift<br />

that proceeds from God to those who are true believers in the full teaching of the complete Gospel.<br />

The Pentecostal Church teaches that the Baptism of the Holy Spirit is not poured out on every one<br />

unless specifically sought for or that God, for some particular reason of His own, desires to baptize<br />

with this special sign which is used by the recipients as a testimony and as a guide in their walk<br />

after Christ. This special benediction is poured out by God, in His wisdom, upon those who are<br />

worthy to receive this gift. This is substantiated by the teachings of the Holy Scriptures:<br />

"And I knew him not; but he that sent me to baptize in water, he said unto me, Upon whomsoever<br />

thou shalt see the Spirit descending, and abiding on him, the same is he that baptizeth in the Holy<br />

Spirit" John 1:33.<br />

"If ye love me, ye will keep my commandments. And I will pray the Father, and he shall give you<br />

another Comforter, that he may be with you for ever; even the Spirit of truth; whom the world<br />

cannot receive, for it beholdeth him not, neither knoweth him; ye know him; for he abideth with you,<br />

and shall be in you. I will not leave you desolate: I come to you" John 14:15-18.<br />

"These things have I spoken unto you, while yet abiding with you. But the Comforter, the Holy<br />

Spirit, whom the Father will send in my name, he shall teach you all things, and bring to your<br />

remembrance all that I said unto you" John 14:25,26.<br />

(9) The Italian Pentecostal Church of the United States known as the Evangelical Christian<br />

Pentecostal Churches of the United States and Foreign <strong>La</strong>nds is under the leadership of the<br />

Reverend Quirino Grilli, President, Reverend Dominick Lisciandrello, Segretary and Reverend<br />

Joseph Beretta, Treasurer. These brethren, together with Reverend Mario DiBello and others,<br />

conduct radio programs both on the East and West Coasts over a number of radio stations, every<br />

Sunday, out of Albany, N.Y., Syracuse, N.Y., New York City, and on the West Coast from San<br />

Diego, California, which reaches the Pacific West on a 50.000 watt station. The comments that I<br />

have heard from the American and the Italian listeners to these programs has been very, very,<br />

favorable. They are doing an excellent work with song and worship and education. This has a<br />

tremendous culture value because there are thousands of our people who have no other means of<br />

listening to the Italian language than on this radio program and use this means of furthering their<br />

religious, primarily, and also their cultural and social advancement.<br />

(10) You will also find that the Italian Pentecostal Church publishes two periodicals - Il Faro,<br />

published on the East Coast and <strong>La</strong> Voce nel Deserto published on the West Coast.<br />

Let me go back just one moment and say that I believe very definitely that their physical or<br />

psychological manifestations are not the most important points to be considered in this case. Now,<br />

as to the objection that the Pentecostals praise God and pray with a loud voice, this was a<br />

common practice among early Christians and the disciples themselves as exemplified in the<br />

Gospel according to St. Luke, chapter 19, verses 37 through 40:<br />

441


"And as he was now drawing nigh, even at the descent of the mount of Olives, the whole multitude<br />

of the disciples began to rejoice and praise God with a loud voice for all the mighty works which<br />

they had seen: saying, Blessed be the King that cometh in the name of the Lord: peace in heaven,<br />

and glory in the highest. And some of the Pharisees from the multitude said unto him, Teacher,<br />

rebuke thy disciples. And he answered and said, I tell you that, if these shall hold their pace, the<br />

stones will cry out".<br />

The important thing is that the people who have become associated with the Pentecostal church of<br />

our own people, i.e., the Italo-Americans, have become better citizens. They have become more<br />

industrious and many of them ceased to be drunkards and thieves and liars - they have become<br />

good fathers and good husbands and good neighbors. They have adopted a personal cleanliness<br />

which was not commonly practiced among the people of the humbler groups and they have given<br />

of themselves to helping others with a piety and a charity that would make many a person humbly<br />

proud to be able to follow their example.<br />

DECLARATION OF PRINCIPLES<br />

I would like to call to your attention the clause of the United Nations Charter which guarantees<br />

religious liberty to all members of the United Nations. The Charter states, in part, that no country<br />

shall be admitted to membership in the United Nations unless it guarantees the freedom of<br />

religious worship to its nationals and to minority groups living within its borders. (This was written<br />

into the United Nations Charter at the instigation of the American Committee for Religious Liberty<br />

in Italy)<br />

You will further note that Part II - Political Clauses, Section I - General Clauses, Article XIV of the<br />

Peace Treaty with Italy states very definitely:<br />

'Italy shall take all measures necessary to secure to all persons under Italian jurisdiction without<br />

distinction as to race, sex, language or religion, the enjoyment of human rights and of the<br />

fundamental freedoms, including the freedom of expression, of the press and publication, of<br />

religious worship, of political opinion and of public meeting'.<br />

This definitely was written to include the Pentecostals and all other religious groups attempting to<br />

exercise freedom of conscience, worship and religion in Italy.<br />

I would like to assert here that toleration is not acceptable to us. We do not want the word<br />

toleration to appear in the Italian Constitution as it refers to those of the Protestant faith, for<br />

toleration signifies that a superior force is condescending to those of minority groups or to others in<br />

allowing them certain privileges. It is not privilege or license that we are requesting, but co-equality.<br />

Among free men there is co-equality and not mere toleration!<br />

The Protestant forces of the United States want to do everything possible to co-operate with the<br />

people of Italy, but we shall insist upon the fulfillment on the part of the Italian government of these<br />

sections of both the United Nations Charter and the Peace Treaty. If it becomes necessary, we are<br />

ready to use every means at our disposal for its enforcement.<br />

We consider absolute religious freedom definitely one of the cardinal principles for which the<br />

second World War was fought as stated specifically in the Atlantic Charter, and both its<br />

subsequent declarations of Yalta and Potsdam. These guaranteed to the people of Italy, and of the<br />

world, the freedom of religious exercise, the principle which we hold to be the sacred and<br />

inalienable right of every human being, i.e., to worship God according to the dictates of his<br />

442


conscience without any interference or coercion on the part of any organized group, be it<br />

ecclesiastical or lay.<br />

----------------<br />

Lettera di Gigliotti all'Ambasciatore:<br />

My dear Ambassador Tarchiani:<br />

Having taken the appropriate time to gather the information which you requested of me in<br />

connection with the Pentecostal movement and its workings in the United States and how it<br />

functions, I now have sufficient material to hand over to you for transmittal to the Italian<br />

government.<br />

You will remember that I called your attention at the very beginning of our discussion on this matter<br />

of religious liberty for Italy that I am not a Pentecostal, but that I have been for more than twentyfive<br />

years a Minister of the Presbyterian Church. My interest in this matter is based purely upon the<br />

consideration that, I feel, it will be to the greatest interest of the Italian nation to have absolute<br />

freedom of religion and conscience, without any interference whatsoever with the individual's right<br />

to worship God according to the dictates of his own conscience.<br />

I have been asked by the American Committee for Religious Freedom in Italy of which Dr. Charles<br />

W. Fama is National President, by the National Committee of Americans for Religious<br />

Emancipation of which United States Senator Olin D. Johnston is President, and by the<br />

Pentecostal Group headed by the Reverend Dominick Lisciandrello (this latter group being known<br />

as the Evangelical Christian Pentecostal Churches of the United States and Foreign <strong>La</strong>nds) to take<br />

the responsibility for preparing this brief and making proper petitions to the Italian government and<br />

to the government of the United States on this matter.<br />

I am giving you this preparatory statement so that you may not be under the misapprehension that<br />

I represent one group or another - in reality I am only working with the three above mentioned<br />

Committees, receiving no compensation or remuneration for my labors.<br />

Respectfully submitted,<br />

Frank B. Gigliotti, D.D.<br />

------------------------------------<br />

A proposito di questa memoria è interessante inoltre sapere che circa tre anni dopo che fu<br />

pubblicata sulla rivista The Chaplain, Frank Gigliotti scrisse all'editore di questa rivista dicendogli le<br />

seguenti cose:<br />

'Un tre anni fa, voi pubblicaste su THE CHAPLAIN il mio articolo '<strong>La</strong> libertà religiosa in Italia'. Alcuni dei vostri<br />

lettori possono essere interessati a questi fatti: Abbiamo autorizzato un pò più di 16 milioni di ristampe, dagli<br />

otto ai dieci milioni in Inglese. L'articolo è stato tradotto in Spagnolo, Portoghese, Tedesco, Francese,<br />

Italiano, Cinese, Svedese, Norvegese, e viene riferito che qualcuno lo sta traducendo in Russo. Mi risulta<br />

anche che è stato tradotto in Jugoslavo. Ai lettori potrebbe far piacere sapere pure che è stato questo<br />

articolo pubblicato sul THE CHAPLAIN, usato come memoria davanti all'Assemblea Costituente Italiana, che<br />

ha reso possibile scrivere dentro la Costituzione Italiana i tre articoli sulla Libertà di Associazione, sulla<br />

Libertà di Riunione, e sulla Libertà del Culto Religioso. Questi provvedimenti costituzionali sono stati molto<br />

utili al Cristianesimo Evangelico in Italia' (Frank Gigliotti in The Chaplain, Maggio-Giugno 1950, vol. 7,<br />

no. 3, pag. 40 - vedi foto).<br />

443


Dunque da queste parole di Frank Gigliotti si apprende che furono stampate circa 16 milioni di<br />

copie del suo scritto sulla libertà religiosa in Italia, e non è una cosa da poco questa; che esso fu<br />

tradotto anche in Italiano; che esso fu utilizzato come memoria dinnanzi all'Assemblea Costituente<br />

in Italia e che contribuì a far scrivere nella Costituzione gli articoli che sanciscono la libertà di<br />

associazione, di riunione e di religione, che come sappiamo furono molto utili ai Pentecostali<br />

(come anche agli altri Evangelici) in Italia. Viene perciò spontaneo domandare alle ADI come mai<br />

non pubblicarono su Risveglio Pentecostale un così importante documento scritto a loro favore,<br />

dato che non ci risulta che lo abbiano mai fatto, e perchè non ne fanno alcun accenno nei loro libri<br />

ufficiali.<br />

<strong>La</strong> nota scritta da Frank B. Gigliotti all'editore della rivista The Chaplain di Maggio-Giugno 1950<br />

444


<strong>La</strong> memoria scritta da Frank B. Gigliotti apparsa su The Pentecostal Evangel (8 Febbraio 1947, pag. 6)<br />

445


<strong>La</strong> memoria scritta da Frank B. Gigliotti apparsa su The Pentecostal Evangel (8 Febbraio 1947, pag. 7)<br />

446


<strong>La</strong> memoria scritta da Frank B. Gigliotti apparsa su The Pentecostal Evangel (8 Febbraio 1947, pag. 11)<br />

447


<strong>La</strong> notizia apparsa sul San Diego Union a Dicembre 1947, secondo cui del libretto '<strong>La</strong> Libertà religiosa in Italia' scritto da<br />

Gigliotti ne erano state stampate 10 milioni di copie ed aveva già avuto delle traduzioni in alcune lingue<br />

<strong>La</strong>nciò minacce contro l'Italia e i preti che erano negli USA<br />

Nella memoria scritta e inviata da Frank B. Gigliotti per conto delle ADI all'Ambasciatore Alberto<br />

Tarchiani - che in base alle date in cui fu pubblicata sulla rivista 'The Chaplain' e 'The Pentecostal<br />

Evangel' dovrebbe essere stata inviata all'ambasciatore presumibilmente agli inizi del 1947 o al<br />

massimo verso la fine del 1946 - che vi ricordo Gigliotti scrisse su incarico del massone Charles<br />

Fama che era il presidente del Comitato per la Libertà Religiosa in Italia, Comitato su cui fecero<br />

pressione nel 1946 le Assemblee di Dio in Italia, verso la fine troviamo delle parole minacciose che<br />

ho deciso di tradurvele affinchè vi rendiate conto con quale tono Gigliotti concluse quella memoria<br />

a favore dei Pentecostali d'Italia rappresentati a quel tempo da Umberto Gorietti.<br />

<strong>La</strong> parte conclusiva si intitola 'Dichiarazione di Principi' e inizia con Gigliotti che richiama<br />

l'attenzione dell'ambasciatore sulla clausola della Carta delle Nazioni Unite che assicura la libertà<br />

religiosa a tutti i membri delle NU, che fu scritta per istigazione del Comitato per la Libertà<br />

Religiosa in Italia; poi Gigliotti passa a dire che la clausola del Trattato di Pace in cui si comanda<br />

448


all'Italia di assicurare a tutti i suoi cittadini la libertà di culto fu scritta per includere i Pentecostali e<br />

tutti gli altri gruppi religiosi, e poi afferma: 'Vorrei affermare qua che la tolleranza non è accettabile<br />

per noi. Non vogliamo che la parola tolleranza appaia nella Costituzione Italiana in riferimento a<br />

quelli della fede Protestante, perchè la tolleranza indica che una forza superiore sta<br />

condiscendendo a quelli dei gruppi minoritari o ad altri nel permettergli certi privilegi. Non è un<br />

privilegio o un permesso che noi stiamo richiedendo, ma co-eguaglianza. Tra uomini liberi c'è<br />

coeguaglianza e non semplice tolleranza! Le forze Protestanti degli Stati Uniti vogliono fare tutto il<br />

possibile per cooperare con il popolo Italiano, ma noi insisteremo sull'adempimento da parte del<br />

governo Italiano di queste parti sia della Carta delle Nazioni Unite che del Trattato di Pace. Se<br />

diventerà necessario, noi siamo pronti ad usare tutti i mezzi a nostra disposizione per la sua<br />

applicazione. Noi certamente consideriamo che l'assoluta libertà religiosa sia uno dei principi<br />

cardini per cui è stata combattuta la Seconda Guerra Mondiale come è dichiarato specificatamente<br />

nella Carta Atlantica, e nella sue successive dichiarazioni di Yalta e Potsdam. Queste hanno<br />

assicurato sia al popolo d'Italia, e del mondo, la libertà dell'esercizio religioso, il principio che noi<br />

riteniamo essere il diritto sacro e inalienabile di ogni essere umano, cioè adorare Dio secondo i<br />

dettami della sua coscienza senza alcuna interferenza o coercizione da parte di qualsiasi gruppo<br />

organizzato, sia esso ecclesiastico o laico' (The Pentecostal Evangel, 8 Febbraio 1947, pag. 11). E<br />

difatti nella Costituzione Italiana in riferimento alle minoranze religiose non fu introdotta nè la<br />

parola tolleranza e neppure il verbo tollerare! Peraltro questo modo di parlare e ragionare di<br />

Gigliotti, cioè il fatto di minacciare le autorità governative di qualche cosa in caso non venga<br />

concessa la libertà religiosa, era caratteristico anche delle Assemblee di Dio in Italia, infatti in una<br />

lettera firmata da Umberto Gorietti (ma con su impressi i nomi dei membri del Comitato Esecutivo<br />

delle ADI) e mandata al Capo del Governo Alcide De Gasperi, e ai capi dei partiti politici italiani il<br />

10 Dicembre 1947 le ADI affermano tra le altre cose: 'Siamo pronti ad agitare la pubblica opinione<br />

di tutto il mondo - tramite i nostri Fratelli all'estero - se non ci sarà concessa la desiderata libertà,<br />

promessa a grandi lettere dalla Nuova Costituzione'. Che dire? Proprio un modo anticristiano di<br />

parlare e ragionare. Peraltro in questa stessa lettera, il Comitato Esecutivo delle ADI ci tenne a far<br />

presente al Capo del Governo la consistenza numerica delle Chiese ADI in tutta Italia, e la loro<br />

continua crescita, e la loro recente affiliazione alla 'Federazione delle nostre Chiese in America' da<br />

cui - le ADI dicevano - 'noi riceviamo - e ne riceveremo ancora di più nel prossimo futuro - un forte<br />

aiuto spirituale e materiale'. Questo giusto per inquadrare meglio lo spirito con cui le ADI si<br />

rivolgevano alle autorità governative! Loro, che ricordiamo dicono sempre che non vogliono fare<br />

polemica con nessuno!<br />

Nel Gennaio del 1950 Frank Gigliotti dichiarò pubblicamente che i Protestanti d'America avrebbero<br />

dichiarato guerra all'Italia se non fossero cessate le persecuzioni contro i Protestanti. Ecco<br />

l'articolo dal titolo 'I protestanti non sopporteranno nuove persecuzioni in Italia' che apparve su<br />

L'Unità il 15 Gennaio 1950, e che conferma ciò: 'Il reverendo Frank Gigliotti, ministro presbiteriano<br />

di Lemon Grove (California) ha dichiarato che se non verrà posto fine alla persecuzione dei<br />

protestanti italiani «i protestanti americani dichiareranno guerra al governo italiano», egli ha<br />

aggiunto che questa «è ultima cosa» che i protestanti americani vogliono fare, poichè non<br />

desiderano danneggiare il popolo italiano. Egli afferma inoltre di avere le prove di ben 56 casi di<br />

persecuzione contro i protestanti italiani avvenuti l'anno scorso. Il rev. Gigliotti ha riferito ad un<br />

giornalista che il rev. Umberto Gorietti, capo dei protestanti italiani, è stato arrestato 18 volte per il<br />

solo fatto di avere predicato la parola di Dio. Il 17 gennaio prossimo i maggiori delegati dei<br />

protestanti americani si riuniranno per concordare l'azione da svolgere, prenderanno parte alla<br />

riunione anche un certo numero di deputati e senatori. Il Gigliotti ha dichiarato a tale proposito:<br />

«Insisteremo perchè il governo italiano pubblichi una nota chiarificatrice diretta a tutti i suoi prefetti,<br />

449


nella quale venga posto in rilievo che l'articolo 19 della Costituzione sulla libertà religiosa deve<br />

venir applicato» (pag. 5 - vedi foto).<br />

L'Unità, 15 Gennaio 1950, pag. 5<br />

Nel settembre del 1952, in seguito a delle persecuzioni che delle Chiese Protestanti avevano<br />

ricevuto in Italia, ci fu un incontro al Dipartimento di Stato in America con una delegazione che<br />

comprendeva Frank Gigliotti, Alvin Johnson dell'International Religious Liberty Association, e<br />

Frank Yost del Committee on Religious Liberty. Gigliotti condannò pubblicamente 'una dittatura<br />

clericale' in Italia e consigliò che gli Stati Uniti sottoponessero ad una rappresaglia i preti cattolici<br />

Italiani che erano in America (cfr. Domenico Roy Palmer, 'For the Cause of Christ Here in Italy'.<br />

Evangelical America's Holy Mission in Italy and the Cultural Ambiguities of the Cold War.<br />

Diplomatic History 29 (4) September 2005, pag. 645).<br />

Ecco da che spirito era animato il 'reverendo' Frank Gigliotti su cui le ADI fecero tanto affidamento,<br />

l'uomo che mandò 'una chiara memoria' all'ambasciatore Alberto Tarchiani, memoria che vi ricordo<br />

fu pubblicata in milioni di copie e diffusa negli USA e in altre nazioni. E memoria che gli editori del<br />

Pentecostal Evangel apprezzarono molto scrivendo una breve nota alla fine di essa. Si rimane<br />

veramente sconcertati nel leggere certe cose. Ma non dimenticatevi che Gigliotti era un 'uomo<br />

secondo il cuore delle ADI' ossia un uomo per cui il fine giustificava i mezzi.<br />

450


Scrisse a Gaetano Salvemini<br />

Gaetano Salvemini (1873-1957) è stato uno storico e politico italiano, conosciuto soprattutto per le<br />

sue intense lotte a favore della libertà, della giustizia e della democrazia. Lo storico Pierpaolo<br />

<strong>La</strong>uria ha detto di Salvemini: 'Giustizia, libertà e democrazia sono le tre stelle polari del suo<br />

pensiero politico fin dalle origini: non è un caso che scegliesse “Tre Stelle” come uno dei suoi<br />

pseudonimi giornalistici [....] Profuse quindi il massimo dell’impegno nell’evitare l’ingerenza della<br />

Chiesa nello Stato, denunciandola ai sette venti ogni volta che ne fiutava i loschi tentavi; d’altro<br />

canto lo Stato doveva restare nel proprio orto, senza prevaricare in quelli altrui, ficcando il naso e<br />

intromettendosi nelle questioni della Chiesa: “Libera chiesa in libero stato”, dunque.' (Pierpaolo<br />

<strong>La</strong>uria, 'Gaetano Salvemini: fino alla fine controcorrente' in MicroMega, 7 febbraio 2012 -<br />

http://temi.repubblica.it/micromega-online/gaetano-salvemini-fino-alla-fine-controcorrente/).<br />

Nato a Molfetta nel 1873, laureato in lettere, Gaetano Salvemini aderì quando era ancora molto<br />

giovane al Partito socialista. Nel 1911 uscì dal Psi e fondò con l'economista e politico Antonio De<br />

Viti de Marco (1858-1943) il settimanale «L’Unità». Nel 1919 fu eletto deputato e fin dai primi tempi<br />

si oppose al disegno politico di Mussolini. Nel 1925, insieme ai fratelli Rosselli, fondò «Non<br />

mollare», il primo giornale clandestino antifascista. Dopo un arresto da parte della polizia fascista,<br />

si rifugiò in Francia dove partecipò alla nascita del Movimento «Giustizia e libertà». Nel 1934<br />

emigrò negli Stati Uniti dove insegnò nella prestigiosa Università di Harvard.<br />

E mentre Salvemini si trovava negli Stati Uniti, Frank B. Gigliotti gli scrisse due volte (la<br />

corrispondenza tra i due è in lingua inglese).<br />

Gigliotti scrisse una prima lettera a Salvemini il 18 luglio 1946, assieme alla quale gli mandò un<br />

assegno con una offerta per la scuola di Pisa - offerta che Gigliotti chiamò 'l'obolo della vedova'<br />

(widow's mite). In questa lettera gli parla della libertà religiosa, come anche della persecuzione in<br />

atto in Italia contro i Pentecostali infatti gli dice: 'Ora, se gli italiani devono essere liberi di pensare<br />

e di trovare la loro propria via, allora essi devono essere liberi di adorare. Non so se tu sei a<br />

conoscenza del fatto che recentemente un numero di nostri ministri di culto Protestanti sono stati<br />

molestati, ostacolati e persino gettati in prigione supponendo che essi stavano violando le leggi del<br />

concordato. In allegato c'è una copia della lettera che è appena arrivata recentemente dall'Italia ed<br />

anche la copia fotostatica di uno dei nostri ministri di culto imprigionato per avere semplicemente<br />

predicato il Vangelo di Cristo. L'accusa è lanciata contro i Pentecostali che essi sono così<br />

emozionalmente e mentalmente costituiti che disturbano la pace e l'equilibrio mentale delle<br />

persone con cui sono in contatto'. E poi Gigliotti gli spiega che secondo lui se è permesso ai<br />

Cattolici Romani nel Sud Italia - cosa che lui ha personalmente visto - camminare sulle loro<br />

ginocchia battendosi con bastoni di legno fino a sanguinare dalle loro schiene durante la funzione<br />

del venerdì santo, se è loro permesso di leccare il pavimento del luogo di culto dietro istigazione di<br />

qualche ardente prete o monaco della Chiesa Cattolica Romana, che diritto e ragione hanno le<br />

gerarchie della Chiesa Cattolica Romana ad affermare che i Pentecostali diventano 'così<br />

emozionalmente disordinati che essi disturbano la pace pubblica'? E poi gli fa qualche altro<br />

esempio di comportamenti disordinati permessi ai Cattolici Romani nel Nuovo e nel Vecchio<br />

Messico e in molte parti della Spagna, e gli parla della commozione dei Napoletani quando<br />

succede 'il miracolo di San Gennaro' e 'la liquefazione del suo sangue', e gli dice: 'Ora, se questo<br />

privilegio è concesso ad un gruppo di persone perchè dovrebbe essere proibito ad altri?'.<br />

Il 25 Luglio Salvemini risponde a Gigliotti, innanzi tutto ringraziandolo dell' «obolo della vedova»<br />

che lui dice 'è molto più accetto a Dio dei miliardi di Rockefeller', e poi gli dice: 'Sono pienamente<br />

451


d'accordo con te sulle relazioni tra Stato e Chiesa in Italia, e intendo fare tutto quello che posso per<br />

svegliare l'opinione su quell'argomento in Italia'. Poi Salvemini si lamenta del fatto che in Italia i<br />

Comunisti, i Socialisti e i Repubblicani non osano disturbare il Vaticano, e che in America il<br />

presidente Roosevelt mette la politica del Dipartimento di Stato al servizio di Pio XII, per cui le<br />

radici del problema sono in America. Salvemini se la prende pure con i Protestanti Americani, che<br />

secondo lui sono opportunisti ed hanno paura del Comunismo, e dice che fino a che il<br />

Dipartimento di Stato Americano appoggerà il Vaticano, tutte le loro parole non saranno altro che<br />

parole, parole, parole. Poi Salvemini ringrazia molto Gigliotti per avergli mandato i documenti sui<br />

'Pentecostalisti', e conclude dicendogli: 'Scriverò ai miei amici in Italia e gli chiederò di sollevare<br />

delle proteste ...'.<br />

L'altra lettera che Gigliotti scrisse a Salvemini risale al 26 febbraio 1947, e quindi poche settimane<br />

prima che Gigliotti e Fama partissero per venire in Italia. In questa lettera Gigliotti comunica a<br />

Salvemini che si recherà assieme a Charles Fama a Roma attorno al 16 marzo per la questione<br />

della libertà religiosa ed anche per quella dei diritti umani. Poi gli chiede se ci sono dei consigli che<br />

lui possa dare a lui e Fama. A quanto pare, Gigliotti mandò assieme a quella lettera anche una<br />

copia del suo scritto '<strong>La</strong> libertà religiosa in Italia' (questo si deduce da una nota scritta a mano sulla<br />

lettera dattiloscritta), che come abbiamo visto Gigliotti aveva mandato all'ambasciatore Tarchiani.<br />

A questa lettera, Salvemini rispose da Cambridge, nello stato del Massachusetts (dove c'è la<br />

Harvard University), con una lettera datata 1 Marzo 1947 in cui gli dice tra le altre cose di chiedere<br />

ai Protestanti e ai non-clericali in Italia di fornirgli fatti precisi sull'arroganza della Chiesa Cattolica<br />

Romana, che si manifesta 'grazie alla protezione del Governo Americano che a sua volta è<br />

governato dall'Arcivescovo Spellman. Poi quando avrai scoperto qual'è la reale situazione in Italia,<br />

tu devi persuadere i tuoi fratelli Protestanti in America ad essere più coraggiosi e coerenti' [1].<br />

Salvemini tornò in Italia nel luglio del 1947 e per dieci anni proseguì le sue battaglie politiche e<br />

civili a favore della laicità dello Stato.<br />

Peraltro, in base a quello che dice l'avvocato Giacomo Rosapepe, uno dei legali delle ADI, il<br />

Salvemini si era proposto di fare una pubblicazione sull'intolleranza religiosa in Italia, e per questa<br />

ragione aveva chiesto il materiale probatorio al Rosapepe relativo agli atti di intolleranza religiosa<br />

in Italia, il che Rosapepe fu lieto di fornirgli, ma a motivo di una infermità il Salvemini non potè<br />

farla, e quindi restituì quel materiale al Rosapepe raccomandandogli di curare lui stesso la<br />

pubblicazione, il che lui fece poi pubblicando il libro Inquisizione Addomesticata.<br />

Ecco quanto scrive Giacomo Rosapepe a tale riguardo: 'Poche parole, infine, sulla genesi di<br />

questo libro. Rientrato in Italia dall'esilio, Gaetano Salvemini, sempre vigile difensore delle<br />

minoranze contro la prepotenza di chiunque - dal campo sociale a quello religioso - intendesse<br />

soffocare la libertà, volle incontrarmi e conoscere quale fosse la condizione degli evangelici nel<br />

nostro Paese. A Firenze, prima ed a Sorrento poi, ebbi così la possibilità di documentargli le<br />

continue intolleranze del potere esecutivo verso le minoranze religiose. Non dimenticherò mai una<br />

sua amara, paradossale battuta a proposito dei Pentecostali: «Se si nega ai tremolanti il diritto di<br />

tremolare, dove va a finire il mio diritto di non tremolare?». Egli la ripeteva spesso, e non mancava<br />

di criticare severamente il comportamento degli Americani nei confronti delle loro stesse missioni<br />

protestanti venute ad operare in Italia. Giudizi molto gravi egli dava sulla diplomazia degli Stati<br />

Uniti, che, diceva, è composta in gran parte dagli alunni dell'Università di Washington tenuta dai<br />

gesuiti. Con questa affermazione Salvemini cercava di spiegare la quasi totale assenza di reazioni<br />

delle sfere ufficiali statunitensi davanti agli atti che offendevano non solo la dignità del cittadino<br />

americano, ma la stessa sua cultura ed il suo patrimonio spirituale esprimentesi attraverso la<br />

452


propaganda protestante in Italia. Salvemini aveva ben visto il problema della continua crescente<br />

influenza dei cattolici in ogni campo della vita politica ed economica degli Stati Uniti, e riteneva che<br />

fosse necessario e urgente portare a conoscenza di quel mondo i sistemi usati dalle gerarchie<br />

ecclesiastiche cattoliche per impossessarsi delle leve di comando nei Paesi europei, ed in Italia in<br />

particolare. Quello di Salvemini era un grido appassionato e sincero, che venne sempre coperto in<br />

Italia dalla cortina di silenzio predisposta dalla Chiesa con il controllo delle più importanti fonti di<br />

informazioni. Ond'è che quando egli mi chiese - perchè voleva farne una pubblicazione - il<br />

materiale probatorio relativo agli atti di intolleranza religiosa in Italia, non esitai un momento a fargli<br />

avere quanto era in mio possesso sino al 1952. <strong>La</strong> sopraggiunta infermità non permise però a<br />

Salvemini di attendere personalmente al lavoro ed egli, dopo avermi restituito il materiale, mi<br />

raccomandò di curarne io stesso la pubblicazione. Egli sperava che alla pubblicazione fosse<br />

assicurata la massima diffusione possibile e soprattutto che attraverso di essa si potessero far<br />

conoscere al pubblico americano le violazioni alla libertà di coscienza perpetrate in Italia da un<br />

regime che si definisce democratico. Salvemini confidava sulla sensibilità del popolo protestante<br />

degli Stati Uniti verso questo problema e si augurava che la conoscenza di episodi di inciviltà e di<br />

intolleranza come quelli che andavano acquisendosi alla storia della giovane Repubblica italiana,<br />

avrebbe indotto il governo degli Stati Uniti e gli altri firmatari della Dichiarazione dei Diritti<br />

dell'Uomo a richiamare lo Stato italiano al rispetto di quella dichiarazione universale che,<br />

approvata il 10 dicembre 1948, avrebbe dovuto servire di guida a tutti gli Stati. E' quindi anche per<br />

adempiere ad un voto fatto a Salvemini che ho atteso al presente lavoro ...' (Giacomo Rosapepe,<br />

Inquisizione addomesticata, pag. 13-15).<br />

Inoltre, in base a quello che dice Francesco Toppi, ex presidente delle ADI, Gaetano Salvemini<br />

scrisse sul 'Mondo' del 9 agosto 1952 un articolo dal titolo: 'I Protestanti in Italia' (Francesco Toppi,<br />

E mi sarete testimoni, pag. 92), ovviamente a favore di quest'ultimi.<br />

[1] <strong>La</strong> corrispondenza tra Gaetano Salvemini e Frank Bruno Gigliotti è depositata presso l'archivio dell'Istituto Storico<br />

della Resistenza in Toscana, e ringrazio il professore Luigi Pepe per avermi dato l'autorizzazione ad averne una copia.<br />

453


Fece scrivere una importante clausola del Trattato di Pace nel 1947 concernente la libertà religiosa<br />

in Italia<br />

Frank Gigliotti ha contribuito a scrivere il Trattato di Pace con l'Italia, che è il trattato di pace fra<br />

l'Italia e le potenze alleate, firmato a Parigi il 10 febbraio 1947 tra la Repubblica Italiana e le<br />

potenze vincitrici della seconda guerra mondiale, che mise formalmente fine alle ostilità. Ecco un<br />

articolo apparso su The Christian Science Monitor il 17 Aprile 1950, dove viene detto che Gigliotti è<br />

l'autore della clausola del Trattato di Pace che tratta la libertà religiosa.<br />

<strong>La</strong> clausola del Trattato di Pace di cui viene detto che Gigliotti fu l'autore è la seguente: 'L'Italia<br />

prenderà tutte le misure necessarie per assicurare a tutte le persone sotto la giurisdizione Italiana,<br />

senza distinzione di razza, sesso, lingua o religione, il godimento dei diritti umani e delle libertà<br />

fondamentali, inclusa la libertà di espressione, di stampa e pubblicazione, di culto religioso, di<br />

opinione politica e di pubblica riunione' ('Italy shall take all measures necessary to secure to all<br />

persons under Italian jurisdiction, without distinction as to race, sex, language or religion, the<br />

enjoyment of human rights and of the fundamental freedoms, including freedom of expression, of<br />

press and publication, of religious worship, of political opinion and of public meeting' - Art. 15,<br />

Sezione I, Parte II, del Trattato di Pace). A proposito di questa clausola presente nel Trattato di<br />

Pace, è molto interessante quello che lo stesso Frank Gigliotti scrisse nella memoria mandata<br />

all'ambasciatore d'Italia negli USA Alberto Tarchiani: 'Questo fu certamente scritto per includere i<br />

Pentecostali e tutti gli altri gruppi religiosi che cercano di esercitare la libertà di coscienza, di culto,<br />

e di religione in Italia' (in The Pentecostal Evangel, 8 Febbraio 1947, pag. 11).<br />

E' evidente dunque che la pressione che le ADI esercitarono sui massoni del Comitato per la<br />

Libertà Religiosa in Italia, portò a dei risultati molto significativi. Anche perchè in seguito - quando<br />

si dovette preparare la Costituzione - gli 'amici' di Gigliotti faranno proprio riferimento a questa<br />

clausola del Trattato di pace per far inserire gli articoli sulla libertà religiosa nella Costituzione. In<br />

altre parole, Gigliotti e i suoi fratelli massoni per far inserire nella Costituzione gli articoli che<br />

sanciscono la libertà di religione per tutti i cittadini fecero appello proprio a quella clausola del<br />

Trattato di pace dietro cui c'era la mano della <strong>Massoneria</strong>.<br />

454


Fece scrivere gli articoli della Costituzione Italiana che assicurano la libertà religiosa<br />

Quando parliamo di Frank Gigliotti, dobbiamo considerare che lui prima di tutto era un massone, e<br />

non un qualunque massone, ma il rappresentante della <strong>Massoneria</strong> americana, e che mentre<br />

(assieme al suo fratello massone Charles Fama) nel secondo dopoguerra perorava la causa delle<br />

Assemblee di Dio in Italia sia presso il Governo Italiano che quello Americano affinchè fosse<br />

concessa la libertà religiosa alle ADI, egli perorava anche la causa della <strong>Massoneria</strong> italiana, che<br />

come sappiamo fu anch'essa perseguitata dal Governo di Mussolini, tanto che durante il regime<br />

fascista molti massoni dovettero andare in esilio.<br />

Alla fine tutti sappiamo che la libertà religiosa in Italia fu concessa alle minoranze religiose, ed<br />

essa fu messa nella Costituzione Italiana (che fu pubblicata nella Gazzetta Ufficiale della<br />

Repubblica Italiana del 27 dicembre 1947 ed entrò in vigore il 1º gennaio 1948), ma pochi sanno<br />

che Frank Gigliotti contribuì a scrivere proprio gli articoli della Costituzione che parlano appunto<br />

della libertà religiosa. E badate che questo avvenne dopo che le ADI fecero pressione sui massoni<br />

Italo-Americani affinchè si muovessero nei confronti del Governo italiano in loro favore, infatti le<br />

ADI fecero pressione sul Comitato per la libertà religiosa in Italia nel corso del 1946 mentre la<br />

Costituzione fu approvata il 22 Dicembre del 1947!<br />

In occasione della morte di Frank Gigliotti nel settembre 1975, di lui fu scritto sull'edizione del<br />

Lemon Grove Review (25 Settembre 1975), che tra le sue più orgogliose imprese ci fu quella di<br />

avere aiutato a ristabilire la libertà costituzionale nella Costituzione Italiana oltre che la sua<br />

opposizione per 14 anni alla tirannia di Mussolini (Among his proudest achievements was helping<br />

to restore constitutional liberty to the Italian constitution and his 14-year opposition to the tyranny of<br />

Mussolini). Ma già mentre Gigliotti era in vita, questo veniva detto di lui infatti su The Christian<br />

Science Monitor del 17 Aprile 1950 (vedi foto), venne detto che ha contribuito a scrivere il Trattato<br />

di Pace con l'Italia e la Costituzione della Repubblica Italiana.<br />

455


Gli articoli della Costituzione Italiana che il massone Frank Gigliotti ha contribuito a far scrivere<br />

sono il 17, 18 e 19, che trattano la libertà di riunione e di associazione e la libertà religiosa infatti<br />

questo è quello che viene detto sul sito della Loggia Garibaldi (http://garibaldilodge.com/) di cui era<br />

membro Frank Gigliotti. Si badi che Gigliotti viene chiamato 'uno dei Massoni che hanno aiutato a<br />

guidare la scrittura nella Costituzione Italiana dei tre articoli XVII-XVIII-XIX', perchè in effetti ce ne<br />

furono altri di massoni che diedero il loro contributo.<br />

Nel libretto The Fabulous Frank Gigliotti - senza data, ma posteriore al 10 luglio 1950 - leggiamo<br />

poi che 'quale autore degli articoli sulla libertà religiosa nella Nuova Costituzione Italiana, Frank è<br />

impegnato in una battaglia per vederli applicati' (pag. 7). Questi tre articoli dicono quanto segue:<br />

Art. 17. I cittadini hanno diritto di riunirsi pacificamente e senz'armi. Per le riunioni, anche in luogo<br />

aperto al pubblico, non è richiesto preavviso. Delle riunioni in luogo pubblico deve essere dato<br />

preavviso alle autorità, che possono vietarle soltanto per comprovati motivi di sicurezza o di<br />

incolumità pubblica.<br />

Art. 18. I cittadini hanno diritto di associarsi liberamente, senza autorizzazione, per fini che non<br />

sono vietati ai singoli dalla legge penale. Sono proibite le associazioni segrete e quelle che<br />

perseguono, anche indirettamente, scopi politici mediante organizzazioni di carattere militare.<br />

Art. 19. Tutti hanno diritto di professare liberamente la propria fede religiosa in qualsiasi forma,<br />

individuale o associata, di farne propaganda e di esercitarne in privato o in pubblico il culto, purché<br />

non si tratti di riti contrari al buon costume.<br />

In che maniera il massone Frank Gigliotti ha potuto aiutare a scrivere questi tre articoli della<br />

Costituzione Italiana (in The Fabulous Frank Gigliotti viene detto addirittura che 'lui scrisse gli<br />

articoli 17, 18 e 19 per la nuova Costituzione Italiana', pag. 5)? Bene, è molto semplice, essendo<br />

che lui in quei giorni era una sorta di re in seno alla <strong>Massoneria</strong> Italiana e tra coloro che scrissero e<br />

approvarono la Carta Costituzionale c'erano molti massoni, lui li 'guidò' con la grande influenza che<br />

aveva (e pensiamo che abbia 'guidato' anche non massoni). Che ci fossero tanti Massoni<br />

nell'Assemblea Costituente, lo ha confermato pienamente Gustavo Raffi nel 2010 in una intervista<br />

pubblicata su affariitaliani.it (vedi foto) in cui - rispondendo all'onorevole Paola Binetti - afferma che<br />

al momento della stesura della Carta 'tra i settantacinque membri c'erano ben sette-otto massoni<br />

tra cui due gran maestri e in sede di assemblea costituente 1/3 del totale era composto da<br />

456


massoni. Senza contare che il presidente e padre della Costituzione Meuccio Ruini era massone,<br />

cosi come [il vice-presidente dell'Assemblea] Giovanni Conti'.<br />

L'intervista al Gran Maestro del GOI, Gustavo Raffi<br />

Se dunque a questo ci aggiungiamo che Roberto Bracco, pastore ADI, afferma che 'nel 1947<br />

hanno inizio in Italia i dibattiti alla Costituente; per l'occasione viene presentata una nostra<br />

memoria con l'esposizione della ingiusta posizione giuridica del Movimento e con la legittima<br />

rivendicazione dei diritti umani. Essa viene menzionata in alcune discussioni e la questione del<br />

Movimento Pentecostale viene presentata come la questione tipica relativamente alla libertà<br />

religiosa' (Risveglio Pentecostale, Anno 2, n° 2, Agosto 1947, pag. 12), ci pare che l'amico delle<br />

ADI, il massone Frank Gigliotti, tramite i suoi fratelli massoni abbia fatto non poco anche per le<br />

ADI. E non dimentichiamoci dell'incontro che Henry H. Ness, rappresentante delle Assemblee di<br />

Dio, aiutato dalla <strong>Massoneria</strong>, ebbe con Pio XII nel mese di agosto del 1947 (vedi più avanti),<br />

quindi prima che il testo definitivo della Costituzione della Repubblica italiana venisse votato il 22<br />

dicembre 1947 (http://www.nascitacostituzione.it/02p1/01t1/019/index.htm). Per noi il quadro è<br />

completo e chiaro.<br />

A conferma che Frank Gigliotti ha avuto un ruolo nella scrittura di quegli articoli della Costituzione<br />

Italiana, c'è un articolo apparso sul San Diego Union il 23 gennaio 1947 (vedi foto), in cui viene<br />

detto che il Dr. Frank Gigliotti ha ricevuto il giorno precedente una lettera che diceva che la<br />

457


commissione aveva approvato il 19 Dicembre 1946 l'emendamento da lui suggerito, emendamento<br />

che garantiva la libertà religiosa che era stato redatto da Gigliotti. Inoltre viene detto che il pastore<br />

presbiteriano Gigliotti crede che l'approvazione dell'emendamento equivale alla sua adozione da<br />

parte del Governo. E in effetti andando a vedere le sedute della Costituente sull'articolo 19 si legge<br />

che il 19 Dicembre 1946 'Il Presidente Tupini ricorda che la Sottocommissione ha approvato nella<br />

seduta di stamane un articolo in cui è detto: «Ogni uomo ha diritto alla libera professione delle<br />

proprie idee e convinzioni, alla libera e piena esplicazione della propria vita religiosa interiore ed<br />

esteriore, alla libera manifestazione individuale ed associata della propria fede, alla propaganda di<br />

essa e al libero esercizio privato e pubblico del proprio culto, purché non si tratti di religione e di<br />

culto implicanti principî o riti contrari all'ordine pubblico e al buon costume». Propone che questo<br />

articolo venga collocato nella prima parte che riguarda i principî dei rapporti civili.'<br />

(http://www.nascitacostituzione.it/02p1/01t1/019/index.htm). Il testo approvato fu in seguito<br />

elaborato e cambiato un pò, ma la sostanza rimase la stessa.<br />

L'articolo sul San Diego Union con Gigliotti che legge il messaggio da lui ricevuto dall'Italia dal quale apprende che<br />

l'emendamento da lui suggerito per assicurare la libertà di religione è stato approvato dalla commissione costituzionale.<br />

Ma non è finita qua, perchè Frank Gigliotti nel mese di Marzo del 1947 assieme al suo amico e<br />

fratello massone Charles Fama verrà in Italia, per aiutare 'personalmente' a scrivere questi articoli<br />

della Costituzione. Un articolo apparso sul San Diego Union il 17 luglio 1947 (vedi foto) dice infatti<br />

che 'avendo avuto successo nell'ottenere la libertà di riunione e di religione per l'Italia, il Dr. Frank<br />

Gigliotti è ritornato a casa sua a <strong>La</strong> Mesa, in Via El Capitan Drive 7903, dopo avere aiutato a<br />

scrivere ed emanare due articoli della Costituzione Italiana'. Gli articoli a cui si riferisce il giornalista<br />

458


in effetti sono tre, ossia gli articoli 17, 18 e 19, perchè questo si evince dal virgolettato sugli articoli<br />

attribuito a Gigliotti. E' interessante poi notare che Gigliotti afferma che oltre ad avere l'appoggio di<br />

42 denominazioni Protestanti e dell'ordine Massonico, la loro causa ha ricevuto l'appoggio degli<br />

Ebrei Italiani e di molti dei grandi leaders liberali italiani. E per finire, viene detto che i due<br />

ecclesiastici - Gigliotti e Fama - hanno ricevuto delle lettere dall'ambasciatore Tarchiani che si è<br />

congratulato con essi per essere riusciti a realizzare la loro missione in Italia! E a tal proposito,<br />

vorrei far notare come Gigliotti e Fama, essendosi trattenuti in Italia fino a circa metà maggio del<br />

1947, hanno avuto tutto il tempo per 'controllare' che i lavori della Costituente sugli articoli 17, 18 e<br />

19 andassero nella direzione da loro voluta, infatti le discussioni su questi tre articoli terminarono a<br />

metà aprile 1947.<br />

Un'altra notizia che conferma che Gigliotti ha avuto un ruolo nella scrittura di una parte della<br />

Costituzione Italiana, di cui in Italia erano consapevoli ad alti livelli, c'è quest'altra notizia apparsa<br />

su The Pentecostal Evangel il 6 Ottobre 1957, secondo cui il Governo Italiano ritenne di avvertire<br />

Frank Gigliotti sull'applicazione di alcune decisioni prese da un importante organismo<br />

costituzionale italiano. Prestate molta attenzione alla notizia: 'Il Governo Italiano, attraverso il suo<br />

ambasciatore negli USA, ha informato un funzionario della National Association of Evangelicals<br />

che le decisioni del Supremo Consiglio di Stato (<strong>La</strong> Corte Suprema Italiana) che chiariscono<br />

l'Articolo 19 della Costituzione Italiana saranno considerate come base alla garanzia della libertà<br />

religiosa in Italia. <strong>La</strong> sezione è costruita per significare che chiunque può adorare secondo i<br />

459


dettami della coscienza, privatamente o collettivamente, e può propagare la sua religione senza<br />

permesso o interferenza della polizia. Questa dichiarazione è stata fatta al Dr. Frank B. Gigliotti,<br />

Vice-Presidente della Commissione dell'Evangelical Action della NAE'.<br />

Perchè è molto importante questa notizia? Perchè conferma come il Governo Italiano non si era<br />

dimenticato delle pressioni che aveva ricevuto da Frank Gigliotti, e della sua collaborazione nello<br />

scrivere l'articolo 19 della Costituzione.<br />

Ma io ritengo che la conferma maggiore sia questa, e cioè che nel 1970 lo Stato Italiano conferì a<br />

Gigliotti la medaglia dell'Ordine al Merito della Repubblica Italiana. Infatti in un articolo del 6<br />

Ottobre 1970 apparso sul San Diego Union (pag. 3) si legge che 'il Dr. Gino L. Jannone, vice<br />

console d'Italia per San Diego, consegnerà al Dr. Gigliotti una onorificenza da parte del presidente<br />

della Repubblica Italiana, Giuseppe Saragat, che lo farà Cavaliere Comandante dell'Ordine al<br />

Merito della Repubblica Italiana. Il Dottor Gigliotti sarà anche fatto Cavaliere Comandante<br />

dell'Ordine Militare e Ospedaliero di Santa Maria di Betlemme, un ordine religioso Cattolico. Il<br />

Dottor Gigliotti riceverà i premi in riconoscimento del suo aiuto nel mettere in piedi [o istituire] la<br />

Repubblica Italiana'. E nello stesso articolo, in cui c'è una foto del vice console italiano che mostra<br />

a Gigliotti la medaglia dell'Ordine al Merito della Repubblica Italiana che avrebbe ricevuto da lì a<br />

breve, Gigliotti afferma: 'Ho aiutato a scrivere gli articoli 17, 18 e 19 della Costituzione Italiana che<br />

trattano la libertà di riunione, di religione e di associazione'. Ecco l'articolo.<br />

460


L'articolo su The Pentecostal Evangel che fa presente la comunicazione del Governo Italiano ricevuta da Frank Gigliotti<br />

nel 1957<br />

461


Il Presidente dell'Assemblea Costituente era un massone<br />

Per capire ora come la lunga mano della <strong>Massoneria</strong> abbia avuto un ruolo nella scrittura<br />

dell'articolo 19, che sancisce la cosiddetta 'libertà religiosa' dei cittadini e che recita così: 'Tutti<br />

hanno diritto di professare liberamente la propria fede religiosa in qualsiasi forma, individuale o<br />

associata, di farne propaganda e di esercitarne in privato o in pubblico il culto, purché non si tratti<br />

di riti contrari al buon costume' dobbiamo entrare nell'Assemblea Costituente e nei suoi lavori.<br />

Capisco che ad alcuni possa risultare di difficile comprensione ciò, ma è indispensabile per capire<br />

come la <strong>Massoneria</strong> abbia avuto un ruolo di primo piano nella scrittura dell'art. 19.<br />

Innanzi tutto, il presidente dell'Assemblea Costituente era Umberto Terracini (Comunista), e costui<br />

era un massone come viene detto sul sito Internet (http://www.democraziaradicalpopolare.it/) di<br />

“Democrazia Radical Popolare”, che è un movimento d'opinione fondato dall'esponente della<br />

massoneria Gioele Magaldi: 'Era Massone anche Umberto Terracini (importante esponente del<br />

PCI), Presidente dell’Assemblea Costituente'. Come peraltro erano massoni Giovanni Conti vice<br />

presidente dell'Assemblea Costituente, e Meuccio Ruini Presidente della 'Commissione dei 75'<br />

incaricata di redigere il testo costituzionale.<br />

Umberto Terracini presiederà la maggior parte delle sedute di discussione sull'articolo 19, quello<br />

che sancisce la libertà religiosa dei cittadini. Dico la maggior parte perchè alcune di esse e mi<br />

riferisco alle prime, furono presiedute da Umberto Tupini (Democrazia Cristiana) che quantunque<br />

non risulta massone, pure non era contro i Massoni. Infatti il giornalista Vittorio Messori dice nel<br />

suo libro Pensare la storia in merito alla formulazione dell'articolo 18 della Costituzione che<br />

proibisce le associazioni segrete: 'Ora: stando non solo alla Chiesa cattolica che, a partire dalla<br />

metà del Settecento sino alla Declaratio dell'ex Sant'Uffizio del 26 novembre 1983, ha lanciato in<br />

proposito centinaia di condanne; ma stando anche a una letteratura imponente e non di parte, la<br />

massoneria è il prototipo stesso della «società segreta», quella cui hanno aderito o cui si sono<br />

ispirati tutti coloro che cercavano parole e azioni occulte. Come può dunque avvenire che il<br />

Grande Oriente d'Italia abbia lo status di associazione, seppure «non riconosciuta» (come, del<br />

resto, partiti e sindacati), ma al contempo legittima, « non proibita» come ha ricordato, per<br />

difenderla, il presidente Francesco Cossiga? E’ una situazione che risale a un accordo che pochi<br />

conoscono e che fu stipulato ai tempi della Costituente. In quell'assemblea, le Logge contavano<br />

non pochi rappresentanti, la maggioranza dei quali riuniti sotto le bandiere del Partito d'Azione, dei<br />

socialisti, dei repubblicani (stando a un'interpretazione corrente, la foglia d'edera del Pri non è che<br />

462


la trasparente mascheratura della stella a cinque punte, l'emblema che la massoneria del post-<br />

Risorgimento volle anche sui baveri dei soldati e che, guarda caso, è rispuntata nello stemma della<br />

Repubblica). Fu proprio un repubblicano, il deputato Ugo Della Seta, dichiaratamente massone,<br />

che si oppose alla formulazione di quell’articolo 18 nella forma che poi passò. Temendo che<br />

dichiarare «proibite» sic et simpliciter le «associazioni segrete» significasse aprire la strada<br />

dell'incostituzionalità per la massoneria, nella seduta dell'aprile 1947 l'onorevole Della Seta<br />

presentò un emendamento in base al quale l'articolo veniva così riscritto: «Sono proibite quelle<br />

associazioni che, per tenere celata la propria sede, per non compiere alcun pubblico atto che<br />

accerti della loro esistenza, per tenere nascosti i princìpi che esse professano, devono<br />

considerarsi associazioni segrete e come tali incompatibili con un regime di libertà». Commenta<br />

uno specialista, il paolino don Rosario Esposito, insospettabile in quanto schierato per un dialogo il<br />

più aperto possibile tra cristiani e massoni, fautore anzi della «doppia appartenenza» a Chiesa e<br />

Loggia: «Della Seta proponeva intelligentemente delle esemplificazioni che avrebbero potuto<br />

indurre un osservatore superficiale a pensare che egli rendesse un servigio alla causa della libertà<br />

di associazione; in realtà, egli nominava tutte le caratteristiche delle società segrete e della<br />

massoneria in particolare, all'infuori di quella che sta maggiormente a cuore all'Ordine: il segreto<br />

sulle persone». Continua Esposito: «In base al testo proposto, la massoneria e qualsiasi società<br />

segreta sarebbero state definitivamente al sicuro da ogni sorpresa, poiché sarebbe bastata la<br />

comparsa in pubblico di un qualsiasi emblema, manifesto, dichiarazione, per sfuggire alla qualifica<br />

di società segreta». Ma democristiani e comunisti (allora organizzazioni, entrambe, di espressione<br />

popolare e diffidenti verso quel «partito dei signori» che vedevano nelle Logge) votarono compatti<br />

contro lo schieramento trasversale dei «fratelli» e l'emendamento non passò. Tuttavia, il dc<br />

Umberto Tupini, a nome della Commissione costituente, assicurò i massoni che,<br />

nell'interpretazione della Costituzione, ci si sarebbe attenuti a quanto essi proponevano: dunque,<br />

l'Ordine iniziatico non sarebbe stato considerato illegale. Ecco perché il Grande Oriente rende<br />

pubblico l'indirizzo della sua sede centrale (ma nasconde quelli di tutte le altre Logge, celate dietro<br />

dizioni come «Centro Studi» o «Istituto di ricerche»); ecco perché, almeno una volta l'anno, in<br />

genere per il 20 settembre [nde: anniversario della breccia di Porta Pia], affigge un manifesto che<br />

firma con il suo nome; ecco perché ha depositato un suo statuto — ma non il suo programma —<br />

presso il Tribunale di Roma. Tutto questo — come da accordi sottobanco del '47 — permette di<br />

sfuggire all'accusa di «segretezza». Ma segreti restano i nomi degli affiliati: ed è ciò che soprattutto<br />

conta. Rispondendo a un'ennesima interrogazione in proposito, anche ultimamente il ministro della<br />

Giustizia ha dovuto riconoscere una «difficoltà insuperabile, anche da parte del governo, davanti a<br />

entità organizzate che, formalmente non segrete, nella sostanza mantengono segreti gli elenchi<br />

degli iscritti». Un giurista, Claudio Schwarzenberg, in un libro prefato dallo stesso Gran Maestro<br />

delle Logge, replicava ai sospetti con parole sconcertanti: «Si dice che la massoneria è segreta<br />

perché non rivela i nomi dei fratelli: ciò può essere vero per i viventi (a meno che non intervenga<br />

richiesta dell'autorità giudiziaria), ma per i defunti, specie se illustri, è lo stesso Grande Oriente che<br />

pubblica le loro biografie... ». I morti, dunque, ma non i vivi! Inoltre, non risponde sempre a verità<br />

che gli elenchi siano esibiti a richiesta della magistratura. Per avere quelli della P2 (Loggia coperta,<br />

ma, checché si sia tentato di dire, per niente creazione abusiva di Licio Gelli bensì organo regolare<br />

del Grande Oriente sin dalla fine dell'Ottocento: e le tessere erano, tutte e sempre, firmate dal<br />

Gran Maestro) occorse un blitz militare in una villa di Arezzo. Così, resta d'attualità la<br />

constatazione di Benjamin Disraeli, il figlio di ebrei ferraresi divenuto primo ministro inglese dal<br />

1874 al 1880: «Il mondo è governato da persone ben diverse da quelle immaginate da chi non<br />

conosce i retroscena» (Vittorio Messori, Pensare la storia, Edizioni Sugarco, Milano 2006, pag.<br />

480-482 - grassetto e corsivo nel testo).<br />

463


Uno dei relatori dell'art. 19 della Costituzione Italiana era un massone<br />

In secondo luogo, i due relatori che proposero all'Assemblea i due articoli su cui furono avviate le<br />

discussioni erano Giuseppe Dossetti (Democratico Cristiano) e Mario Cevolotto (Democrazia del<br />

<strong>La</strong>voro). I due articoli proposti furono rispettivamente questi. Il 18 Dicembre 1946 Dossetti propose<br />

questo: «Ogni uomo ha diritto alla libera professione delle proprie idee e convinzioni, purché non<br />

contrastino con le supreme norme morali, con la libertà e i diritti garantiti dalla presente<br />

Costituzione, con i principî dell'ordine pubblico», mentre Cevolotto propose il seguente articolo:<br />

«Tutti i cittadini, hanno diritto alla piena libertà di fede e di coscienza». Ma già il giorno dopo<br />

Dossetti su invito del Presidente presentò la formula definitiva del suo articolo che diceva: «Ogni<br />

uomo ha diritto alla libera professione delle proprie idee e convinzioni, alla libera e piena<br />

esplicazione della propria vita religiosa interiore ed esteriore, alla libera manifestazione, individuale<br />

ed associata, della propria fede, alla propaganda di essa, al libero esercizio, privato e pubblico, del<br />

proprio culto, purché non si tratti di religione o di culto implicante principî o riti contrari all'ordine<br />

pubblico e al buon costume». Le discussioni sugli articoli proposti dai Relatori in materia di libertà<br />

di opinione, di coscienza e di culto cominciarono sotto la presidenza di Umberto Tupini, e<br />

proseguirono dopo alcune sedute sotto quella di Umberto Terracini che era massone. Bene, Mario<br />

Cevolotto - come Umberto Terracini - era un massone, infatti lo storico Aldo Mola lo chiama 'il<br />

Fratello Mario Cevolotto' e lo definisce 'Presidente del Rito Simbolico Italiano' (Aldo Mola, Storia<br />

della <strong>Massoneria</strong> Italiana, pag. 517,581).<br />

464


L'intervento di un massone a favore dei Pentecostali durante le discussioni all'Assemblea Costituente<br />

sull'articolo 19<br />

Il 26 marzo 1947, in merito all'Art. 19, l'Assemblea Costituente inizia la discussione generale del<br />

Titolo primo della Parte prima del progetto di Costituzione: «Rapporti civili», e durante questa<br />

discussione interviene il socialista Luigi Preti - che era un importante esponente del PSLI -<br />

sull'argomento della libertà religiosa. Di questo Luigi Preti, viene detto peraltro che durante i lavori<br />

della Costituente partecipò attivamente alla redazione della Carta fondamentale della Repubblica.<br />

Ecco l'intervento del Preti, per capire il quale però bisogna tenere bene a mente che l'articolo 19<br />

come era stato proposto dal democristiano Giuseppe Dossetti diceva così: «Ogni uomo ha diritto<br />

alla libera professione delle proprie idee e convinzioni, alla libera e piena esplicazione della propria<br />

vita religiosa interiore ed esteriore, alla libera manifestazione, individuale ed associata, della<br />

propria fede, alla propaganda di essa, al libero esercizio, privato e pubblico, del proprio culto,<br />

purché non si tratti di religione o di culto implicante principî o riti contrari all'ordine pubblico e al<br />

buon costume».<br />

'Presidente Terracini. È iscritto a parlare l'onorevole Preti. Ne ha facoltà.<br />

Preti. Intendo limitare la mia trattazione all'argomento della libertà religiosa. Altri del mio gruppo, di me più<br />

competenti, hanno detto e diranno quale è il pensiero del Partito socialista dei lavoratori italiani in merito alle<br />

altre libertà tutelate nel titolo primo.<br />

Si è, da meno di 24 ore, votato da una coalizione eterogenea di credenti e di miscredenti quell'articolo 7<br />

della Costituzione, il quale...<br />

Una voce al centro. Non vi sapete rassegnare!<br />

Preti. ... il quale, attribuendo la sanzione statutaria ai Patti <strong>La</strong>teranensi, non è certo atto a rassicurare in<br />

Italia e all'estero coloro che sono gelosi della libertà religiosa. È vero, bensì, che l'articolo 3 della<br />

Costituzione, in quanto afferma fra l'altro che i cittadini sono eguali dinanzi alla legge senza distinzione di<br />

opinioni religiose, pare ispirarsi al principio della libertà religiosa; ma esso non costituisce se non una<br />

premessa generica a quella chiara e specifica dichiarazione che solo nel titolo primo, ora in discussione, può<br />

concretarsi.<br />

Del resto, l'accoglimento della proposta dell'onorevole Lucifero di rinviare a questo primo titolo il terzo<br />

comma dell'articolo 7, relativo alla disciplina delle confessioni religiose acattoliche, riesce, sotto questo<br />

aspetto, assai utile, in quanto concentra in un unico titolo tutte le disposizioni che concernono le minoranze<br />

confessionali e le loro libertà.<br />

Se l'Assemblea non avesse votato l'articolo 7 — noi della sinistra democratica non lo abbiamo votato, e ne<br />

siamo fieri — e non ci trovassimo di fronte ai precedenti di un articolo 1 dello Statuto, affermante lo Stato<br />

confessionale — articolo il quale, andato in desuetudine nell'età liberale, fu richiamato in vigore nel 1929 —<br />

noi con un po' di buona volontà potremmo anche dirci contenti delle garanzie offerte dall'articolo 14 del<br />

progetto, le quali, da un punto di vista astratto, potrebbero forse essere atte a tranquillizzare le coscienze.<br />

Ma con questi precedenti, e dopo che la votazione del 25 marzo ha turbato tante libere coscienze italiane e<br />

ha indubbiamente messo in allarme l'opinione pubblica delle Nazioni veramente democratiche,...<br />

(Commenti).<br />

Una voce a destra. Questo lo dice lei.<br />

465


Preti. Sì lo dico io, con piena convinzione. (Commenti). ... non possiamo dichiararci soddisfatti di quanto<br />

dispone il progetto di Costituzione in materia di libertà religiosa. Bisogna che dalla Carta costituzionale si<br />

possa chiaramente evincere che i culti non cattolici godranno domani di quella libertà effettiva, che ancora in<br />

questo momento — non dimentichiamolo — la legislazione loro nega. Tanto più che la Chiesa cattolica, in<br />

quanto si ritiene depositaria della definitiva verità, ha sempre creduto legittimo pretendere dallo Stato delle<br />

limitazioni alla libertà di coloro che essa considera i predicatori dell'errore. E se è vero che in più circostanze,<br />

sia in passato come di recente, la Chiesa si è mostrata umana e materna nei confronti di quelle confessioni<br />

religiose, le quali, come la israelitica, rinunciano a qualunque forma di proselitismo, tenacemente aggressiva<br />

essa è sempre stata nei confronti di quelle religioni che fanno del proselitismo un loro imperativo e in<br />

particolare nei confronti dei protestanti la cui predicazione è ritenuta, a ragione, più temibile, in quanto<br />

fondata su quei valori cristiani ai quali anche il Cattolicesimo si richiama.<br />

Del resto la non liberale posizione della Chiesa — e a questo proposito io osservo che è difficile farsi liberale<br />

per ogni Chiesa o partito che creda di possedere la chiave definitiva della verità — è stata espressa, senza<br />

eufemismi, dal defunto Papa Pio XI all'indomani dei Patti <strong>La</strong>teranensi, quasi a dare ad essi una<br />

interpretazione autentica. Disse in quell'occasione Pio XI: «Culti tollerati e ammessi. Non saremmo noi a fare<br />

questione di parole. <strong>La</strong> questione viene del resto non inelegantemente risolta distinguendo tra testo<br />

statutario e testo puramente legislativo, quello per se stesso più teorico e dottrinario e dove sta meglio<br />

«tollerati», questo inteso alla pratica e dove può stare pure «ammessi o permessi», purché ci si intenda<br />

lealmente, purché sia e rimanga chiaro e lealmente inteso che la religione cattolica è solo essa, secondo lo<br />

Statuto e i Trattati, la religione dello Stato, con la logica e giuridica conseguenza di una tale situazione di<br />

diritto costitutivo, segnatamente in ordine alla propaganda.<br />

«Più delicata questione si presenta — prosegue Pio XI — quando, con tanta insistenza, si parla della non<br />

menomata libertà di coscienza e della piena libertà di discussione. Non è ammissibile che siasi inteso libertà<br />

assoluta di discussione, comprese cioè quelle forme di discussione che possono facilmente ingannare la<br />

buona fede di uditori poco illuminati e che facilmente diventano dissimulate forme di una propaganda non<br />

meno facilmente dannosa alla religione dello Stato e, per ciò stesso, anche allo Stato e proprio in quello che<br />

ha di più sacro la tradizione del popolo italiano e di più essenziale, la sua unità.<br />

«Anche meno ammissibile — aggiunge Pio XI — ci sembra che si abbia inteso di assicurare incolume,<br />

intatta, assoluta libertà di coscienza; tanto varrebbe dire allora che la creatura non è soggetta al Creatore;<br />

tanto varrebbe legittimare ogni formazione, o piuttosto deformazione, delle coscienze anche più criminose e<br />

socialmente disastrose.<br />

«Se si vuol dire che la coscienza sfugge ai poteri dello Stato, se si intende riconoscere, come si riconosce,<br />

che, in fatto di coscienza, competente è la Chiesa ed essa sola, in forza del mandato divino, viene con ciò<br />

stesso riconosciuto che in uno Stato cattolico le libertà di coscienza e di discussione debbono intendersi e<br />

praticarsi — e questa è la sua conclusione — secondo la dottrina e la legge cattolica».<br />

Noi siamo certi che dei politici come l'onorevole De Gasperi e dei mistici come l'onorevole <strong>La</strong> Pira avranno<br />

della libertà una concezione più larga e più moderna; ma sta di fatto che, per la Chiesa, vi è una sola vera<br />

libertà: quella di assentire liberamente alla sua dottrina. <strong>La</strong> libertà dei non fedeli, come risulta dalle<br />

dichiarazioni di Pio XI, non è che l'errore, il quale si può prudentemente tollerare in omaggio al libero arbitrio<br />

umano, ma che bisogna isolare e rendere impotente.<br />

Si spiega così come, con una Chiesa avente tale concezione della libertà, e con uno Stato dominato da un<br />

partito il quale, come tutti i partiti unici o aspiranti tali, conosceva solo la libertà di obbedire alle sue direttive,<br />

la condizione delle confessioni non cattoliche dedite al proselitismo non sia stata, dal 1929 in poi, delle più<br />

brillanti.<br />

Le Chiese protestanti in particolare, qualche volta per sospetti politici, ma assai più sovente per pressioni<br />

ecclesiastiche, subirono non poche umilianti limitazioni della propria libertà, in base alla legislazione<br />

emanata a seguito dei Patti lateranensi.<br />

466


L'articolo 5 della legge 26 giugno 1929 affermava che «la discussione in materia religiosa è pienamente<br />

libera»; ma nulla diceva in merito alla libertà di propaganda. A proposito della quale viceversa il relatore<br />

fascista alla Camera onorevole Vassallo osservava: «In seno alla Commissione si sono ricordati precedenti<br />

che pure hanno avuto un'eco nella stampa e nel Parlamento di audace, pretesa propaganda religiosa, da<br />

parte di qualche organizzazione protestante, i quali si sono dimostrati insidiosi verso l'unione e la saldezza<br />

delle forze spirituali e politiche».<br />

E il Relatore al Senato, senatore Boselli, traendo le conclusioni, precisava che si intendeva, con la legge che<br />

si andava a votare, limitare proprio la propaganda dei protestanti. Affermava egli infatti, tra l'altro: «Se fosse<br />

vero che una perversa propaganda si aggiri fra le reclute militari, urgerebbe efficacemente reprimerla a<br />

salvaguardia della compatta unità religiosa del nostro popolo, unità che è parte somma dell'unità nazionale».<br />

Non stupirà perciò se — cito un esempio ma potrei citarne altri — in data 30 aprile 1936 la Corte d'appello di<br />

Roma assolveva un padre gesuita, il quale, in Soriano del Cimino, istigava il popolo contro un venditore di<br />

Bibbie evangeliche e faceva dare al rogo tutti i libri sacri che lo stesso possedeva. Ed affermava la sentenza<br />

essere illegittimi in uno Stato cattolico la propaganda e il proselitismo evangelico.<br />

Per soffermarmi su un'altra ingiusta disposizione, dirò dell'articolo 1 del regio decreto 28 febbraio 1930, che<br />

sottopone l'apertura di un tempio non cattolico al fatto che venga a soddisfare effettivi bisogni di importanti<br />

nuclei, dando così praticamente alla polizia la più ampia discrezionalità nel giudicare e nel decidere. Esso ha<br />

creato più d'una volta — e non sto qui a citare i casi — notevoli difficoltà agli evangelici italiani, a cominciare<br />

dai Valdesi, che pur hanno una tradizione plurisecolare nel nostro Paese.<br />

Senza voler scendere al dettagliato esame delle disposizioni relative ai culti ammessi, dirò che in base ad<br />

esse nel Centro-Sud — sono cose non a tutti note — si arrivò a chiudere scuole confessionali protestanti, a<br />

proibire a pastori evangelici di esercitare il culto, ad allontanarli addirittura dalle località ove essi<br />

evangelizzavano.<br />

E in mancanza di una specifica disposizione di carattere restrittivo, soccorreva sempre l'articolo 1 della legge<br />

sui culti ammessi, il quale, con la famosa clausola del «buon costume» e dell'«ordine pubblico» legittimava<br />

la più larga applicazione della legge di pubblica sicurezza. Specialmente le ragioni di «ordine pubblico» era<br />

facile crearle: bastava che un parroco accusasse i protestanti di mormorazioni antifasciste o, meglio,<br />

affermasse che non riusciva più a trattenere gli zelanti cattolici del paese, decisi ad assalire il propagandista<br />

evangelico, ed ecco che gli estremi di un intervento per ragioni di ordine pubblico erano creati.<br />

I fatti palesemente incresciosi — noi lo ammettiamo — non furono frequentissimi; né si pretende qui<br />

drammatizzare in maniera eccessiva; ma la ragione principale va ricercata probabilmente, anzi certamente,<br />

nella circostanza che in Italia i protestanti non hanno mai svolto quella intensa propaganda che invece<br />

hanno svolto in altri Paesi pure cattolici. Sta però di fatto che l'unica setta protestante la quale si propose di<br />

svolgere una tenace ed attiva propaganda tra le plebi agricole del Mezzogiorno e delle Isole, e cioè la setta<br />

pentecostale, fu messa al bando nel 1935, per motivi di sanità pubblica, in relazione al testo unico di<br />

pubblica sicurezza ed alla legge sui culti ammessi, in quanto l'esaltazione che si impadronirebbe dei fedeli<br />

invocanti la discesa dello Spirito Santo sarebbe pregiudizievole alla salute degli stessi. Chissà allora che<br />

cosa avrebbe fatto il Governo se il miracolo di San Gennaro avesse avuto luogo nei templi protestanti!<br />

Neppure dopo la liberazione (e notate questo, colleghi democristiani) questo divieto è stato tolto, tanto che<br />

proprio qualche giorno fa è stata ordinata la chiusura di un tempio in provincia di Trapani, che era stato<br />

riaperto dopo la liberazione: al quale proposito ha fatto anzi una interrogazione al Governo in questi giorni<br />

l'onorevole Gullo Rocco del nostro Partito. Il Governo afferma di attendere sempre i rapporti<br />

dell'ambasciatore Tarchiani, incaricato di espletare indagini in America, nazione di origine dei pentecostali,<br />

circa la serietà e la consistenza di questa setta. A dire il vero Tarchiani ha già risposto una prima volta<br />

favorevolmente, ma il Governo, poco acquisito all'idea di garantire scrupolosamente la libertà di culto, lascia<br />

passare il tempo. E all'estero questo lo si sa.<br />

467


L'articolo 14 della Costituzione ha indubbiamente un merito: quello di affermare esplicitamente la libertà di<br />

propaganda religiosa. Ma ha il grave torto di sottoporre ancora l'esercizio dei culti acattolici alle famose<br />

limitazioni dell'ordine pubblico e del buon costume.<br />

Si dirà, ex adverso, che è una clausola di stile. Ma sta di fatto che io ho diligentemente consultato le<br />

disposizioni in materia di tutte — credo — le carte costituzionali; sicché posso tranquillamente affermare che,<br />

in genere, questa clausola o la si trova nelle costituzioni vecchie del secolo scorso, oppure, salvo rare<br />

eccezioni, in quelle recenti a tinta conservatrice o addirittura totalitaria. Certo è che né gli Stati Uniti, né<br />

l'Inghilterra, né la Francia, né la Russia conoscono clausole limitative di questo genere.<br />

Orbene, se è vero che, scrivendo la nuova Costituzione, dobbiamo in ogni momento e circostanza riferirci a<br />

quello che è avvenuto ieri, per meglio affermare la nostra volontà irrevocabile di tagliare i ponti con un<br />

passato che non deve più tornare, noi non possiamo adottare una formula di cui si servì il governo fascista,<br />

istigatori certi ambienti ecclesiastici, per legittimare i propri soprusi, e che domani — come all'estero, forse<br />

anche a torto, in questo momento si dubita — potrebbe eventualmente servire per consimili scopi.<br />

Ormai l'articolo 7 è votato. Si faccia almeno tutto il possibile per evitare di vedere umiliata la Nazione di<br />

fronte al mondo intero, con il richiamo che dall'estero ci potesse essere fatto, domani, all'osservanza del<br />

famoso articolo 15 del Trattato di pace, che ci impone l'assoluto rispetto della libertà religiosa di tutti i<br />

cittadini.<br />

<strong>La</strong>sciamo stare dunque le ipocrite clausole dell'ordine pubblico e del buon costume. Ordine pubblico<br />

significa, in pratica, arbitrio di polizia; e la clausola del buon costume — a meno che non abbia lo stesso<br />

significato della clausola dell'ordine pubblico — è, per lo meno, offensiva nei confronti di un culto religioso.<br />

Se proprio dovessero diffondersi culti realmente contrari al buon costume, contro questi culti, che nulla in tal<br />

caso conserverebbero della dignità religiosa, lo Stato ha modo di intervenire a norma della legislazione<br />

penale.<br />

Ma non basta, signori della Democrazia cristiana: bisogna anche trovare la maniera di affermare nel titolo<br />

primo della Costituzione, onde riparare a quello che per noi è il fallo dell'articolo 7...<br />

Cingolani. Ma è la quarta volta che lo dice! È proprio inconsolabile! (Rumori — Commenti al centro).<br />

Presidente Terracini. Onorevole Cingolani, lasci proseguire, per favore. (Rumori — Commenti a sinistra).<br />

Micheli. È quattro volte che chiama in causa la Democrazia cristiana! Abbiamo il diritto di rispondere.<br />

Preti. Onorevole Micheli, per favore non si agiti. Se no dicono che è addolorato anche lei di aver votato quel<br />

famoso articolo. (Si ride).<br />

Micheli. Tutt'altro! Sono lieto di averlo votato. Non dica cose che non hanno senso! Questo è proprio voler<br />

fare i rompiscatole. (Rumori — Vivi commenti — Interruzione dell'onorevole Saragat).<br />

Presidente Terracini. Mi sembra che si esageri, da tutte le parti in questo momento! Prego di non<br />

interrompere l'oratore.<br />

Ruggiero. Chi esagera è l'onorevole Micheli, con le sue inammissibili espressioni!<br />

Presidente Terracini. Onorevole Ruggiero, la richiamo all'ordine! (Proteste dell'onorevole Ruggiero —<br />

Commenti). Onorevole Ruggiero, la richiamo all'ordine per la seconda volta! Spero che si renda conto del<br />

valore di questo mio richiamo. Ella è troppo giovane di questa Assemblea: la prego di leggere il<br />

Regolamento della Camera. (Interruzione dell'onorevole Ruggiero).<br />

Non prenda più la parola, prego.<br />

Una voce a sinistra. È la legge della maggioranza!<br />

468


Presidente Terracini. Non è la legge della maggioranza, perché i banchi sono dappertutto quasi vuoti.<br />

Prego anche lei di non interloquire. Mi sembra veramente che in fine di seduta troppi deputati perdano il<br />

senso del luogo dove si trovano. Da un piccolo incidente provocato da una frase scherzosa mi pare che si<br />

traggano conseguenze semi tragiche. Il che è veramente fuor di luogo.<br />

Onorevole Preti, continui.<br />

Preti. Bisogna trovare la maniera di affermare quell'eguaglianza di tutte le confessioni di fronte alla legge,<br />

che nel progetto si è del tutto dimenticata; tanto più che il terzo comma dell'articolo 7, secondo la proposta<br />

dell'onorevole Lucifero, votata ieri sera, è stato rimandato al titolo I.<br />

Non dimentichiamo che gli acattolici, ma soprattutto i protestanti di tutto il mondo, guardano ansiosamente a<br />

noi e attendono almeno questo.<br />

Noi socialisti, nel limite delle nostre possibilità, difenderemo fino all'ultimo questo concetto della parità di tutte<br />

le fedi, per mantenerci appunto fedeli a quella tradizione liberale del Risorgimento che considerò sempre la<br />

libertà religiosa la più sacra di tutte le libertà, come quella per cui si sacrificò nel corso della storia il maggior<br />

numero di martiri di tutte le nazioni e di tutte le lingue; quella tradizione che è sembrata offuscarsi nel triste<br />

compromesso di ieri.<br />

In questo noi ci consideriamo eredi dei valori eterni del liberalismo, di quel liberalismo che la nuova scuola<br />

liberale, che ha per leader al Parlamento l'onorevole Corbino e per vice leader l'onorevole Lucifero, ha<br />

messo in soffitta confinandolo nel campo economico in funzione conservatrice; di quel vecchio liberalismo<br />

ottocentesco di cui ci ha recato l'ultima fiammella Benedetto Croce, che non è affatto comparso in quest'Aula<br />

quale evanescente ombra del passato — come ha detto ieri non molto felicemente l'onorevole Togliatti —<br />

ma che è venuto a rincuorarci alla vigilia della battaglia. Ed è venuto tra noi solo per questo, perché con il<br />

suo appoggio morale combattessimo con coerenza e con fede per la difesa del più vecchio ed attuale di tutti<br />

i valori, la libertà; e ciò appunto nell'atto in cui essa veniva insidiata, con la minaccia dell'articolo 7, in una<br />

delle sue più pure, anzi nella sua più pura estrinsecazione.<br />

Proprio a questa libertà — permettetemi compagni comunisti l'osservazione — il progressista onorevole<br />

Togliatti nella votazione di ieri, mentre uno sparuto gruppo di discepoli di Croce — 4 o 5 — ha votato con<br />

noi, ha voltato le spalle. Né so che cosa ne avranno pensato i mani di Mazzini e di Cavour. (Commenti).<br />

Comunque in materia di parità delle confessioni religiose siamo certi di avere al nostro fianco i comunisti,<br />

nello spirito dell'emendamento proposto dall'onorevole Giancarlo Pajetta nella seduta di ieri.<br />

<strong>La</strong> decisione spetta ai democristiani.<br />

Essi hanno colto ieri la vittoria, che più loro premeva, nel modo che noi sappiamo...<br />

Cingolani. Nel modo parlamentare.<br />

Presidente Terracini. Lei, onorevole Cingolani, è l'interruttore permanente quando si pongono questi<br />

problemi. Se non temessi che l'onorevole Tonello si offenda — ma so che è troppo spiritoso per offendersi<br />

— direi che gli fa il pendant. (Si ride).<br />

Prosegua, onorevole Preti, non dimentichi l'ora anche lei.<br />

Preti. Ma il Presidente De Gasperi ieri ha lasciato sperare che, nello spirito di quanto egli aveva dichiarato ai<br />

protestanti d'America, il suo Partito saprà comprendere tutte le esigenze delle minoranze religiose. Noi<br />

sappiamo che cominciate a dar prova oggi, signori della Democrazia cristiana, nella votazione di questo<br />

titolo, della vostra comprensione degli eterni diritti delle minoranze religiose.<br />

Ricordate che, dando voi prova di intransigenza oggi, questa potrebbe ricadere domani su voi tutti. <strong>La</strong> libertà<br />

si vendica su coloro che in qualunque circostanza le abbiano mancato di fede. (Applausi a sinistra).<br />

469


Da: <strong>La</strong> nascita della Costituzione. Le discussioni in Assemblea Costituente a commento degli articoli della<br />

Costituzione. A cura di Fabrizio Calzaretti a questa pagina http://www.nascitacostituzione.it/<br />

Come avete potuto vedere, il socialista Luigi Preti fece un intervento a favore dei Pentecostali<br />

affermando: 'Sta però di fatto che l'unica setta protestante la quale si propose di svolgere una<br />

tenace ed attiva propaganda tra le plebi agricole del Mezzogiorno e delle Isole, e cioè la setta<br />

pentecostale, fu messa al bando nel 1935, per motivi di sanità pubblica, in relazione al testo unico<br />

di pubblica sicurezza ed alla legge sui culti ammessi, in quanto l'esaltazione che si impadronirebbe<br />

dei fedeli invocanti la discesa dello Spirito Santo sarebbe pregiudizievole alla salute degli stessi.<br />

Chissà allora che cosa avrebbe fatto il Governo se il miracolo di San Gennaro avesse avuto luogo<br />

nei templi protestanti! Neppure dopo la liberazione (e notate questo, colleghi democristiani) questo<br />

divieto è stato tolto, tanto che proprio qualche giorno fa è stata ordinata la chiusura di un tempio in<br />

provincia di Trapani, che era stato riaperto dopo la liberazione: al quale proposito ha fatto anzi una<br />

interrogazione al Governo in questi giorni l'onorevole Gullo Rocco del nostro Partito. Il Governo<br />

afferma di attendere sempre i rapporti dell'ambasciatore Tarchiani, incaricato di espletare indagini<br />

in America, nazione di origine dei pentecostali, circa la serietà e la consistenza di questa setta. A<br />

dire il vero Tarchiani ha già risposto una prima volta favorevolmente, ma il Governo, poco acquisito<br />

all'idea di garantire scrupolosamente la libertà di culto, lascia passare il tempo. E all'estero questo<br />

lo si sa'. Gullo Rocco era presidente del Partito Socialista <strong>La</strong>voratori Italiani, mentre Luigi Preti era<br />

vicesegretario (http://storia.camera.it/gruppi/partito-socialista-lavoratori-italiani-psli-01-02-1947-31-<br />

01-1948). Notate poi come Luigi Preti citò l'ambasciatore Tarchiani a cui - come abbiamo visto -<br />

Gigliotti aveva già mandato la sua memoria a favore dei Pentecostali - e che si era già espresso a<br />

favore dei Pentecostali.<br />

E poi è da notare che Preti nel suo intervento andò contro le parole 'con i principî dell'ordine<br />

pubblico' contenute nella proposta dell'articolo come era stata fatta dal democristiano Dossetti (uno<br />

dei due relatori assieme al massone Mario Cevolotto). Poi quelle parole saranno tolte, e questa<br />

cosa fu importante perchè nella circolare Buffarini Guidi, che era ancora in vigore a quel tempo,<br />

veniva detto che il culto pentecostale 'estrinseca e concreta in pratiche religiose contrarie all’ordine<br />

sociale' e difatti il Preti nel suo intervento osservò che 'specialmente le ragioni di «ordine pubblico»<br />

era facile crearle: bastava che un parroco accusasse i protestanti di mormorazioni antifasciste o,<br />

meglio, affermasse che non riusciva più a trattenere gli zelanti cattolici del paese, decisi ad<br />

assalire il propagandista evangelico, ed ecco che gli estremi di un intervento per ragioni di ordine<br />

pubblico erano creati'. E così assieme ad altri fece togliere quelle parole dall'articolo.<br />

Ebbene, Luigi Preti era un massone. Lo storico Aldo Mola nel suo libro Storia della <strong>Massoneria</strong><br />

Italiana scrive infatti: '.... in una dotta ricostruzione storica della <strong>Massoneria</strong> romana e laziale dal<br />

dopoguerra al 1986, un altissimo e ottimamente informato dignitario giustinianeo asserì che, oltre<br />

alle cinque Officine romane dai nomi prestigiosi ('Adriano Lemmi', 'Giosuè Carducci', 'Wolfgang<br />

Amadeus Mozart', 'Aldebaran' e 'Giustizia e Libertà', di cui era Venerabile lo stesso Bellantonio), la<br />

fusione recò a Palazzo Giustiniani circa 200 Logge e 3500 Fratelli. Fra di essi spiccavano quelli di<br />

una Loggia coperta retta dal Venerabile Giorgio Ciarroca, alto funzionario della RAI, il quale,<br />

secondo taluni, aveva alla propria Obbedienza il senatore Cesare Merzagora, i generali Giuseppe<br />

Aloja e Giovanni De Lorenzo, gli onorevoli Giacinto Bosco, Marcello Saccucci e Caradonna,<br />

Eugenio Gatto, Luigi Preti, ....' (Aldo Mola, Storia della <strong>Massoneria</strong> Italiana, pag. 744).<br />

E proprio in quei giorni in cui c'erano le discussioni nell'Assemblea Costituente sull'articolo 19, il<br />

massone Frank Gigliotti era qui in Italia in quanto aveva lasciato gli Stati Uniti d'America alla volta<br />

dell'Italia il 17 marzo 1947! E' chiara la ragione di questa sua presenza qui in Italia proprio in quei<br />

470


giorni decisivi per la libertà religiosa in Italia: seguire e influenzare personalmente da vicino i lavori<br />

della Costituente tramite i suoi amici massoni e non massoni.<br />

<strong>La</strong> pagina del libro Storia della <strong>Massoneria</strong> Italiana dove si dice che Luigi Preti era massone.<br />

Luigi Preti apparteneva al Partito Socialista dei <strong>La</strong>voratori Italiani (PSLI, che in seguito diventò<br />

PSDI), fondato da Giuseppe Saragat nel gennaio del 1947 quando si era staccato dal PSI e che<br />

era sorto per opera della <strong>Massoneria</strong> e sovvenzionato da essa per mezzo di Frank Gigliotti. E<br />

sicuramente nel partito sapevano che la <strong>Massoneria</strong> americana con Frank Gigliotti aveva preso le<br />

difese anche dei Pentecostali, e quindi bisognava perorare la loro causa in Parlamento. In effetti a<br />

sentire Luigi Preti pare di sentire Frank Gigliotti.<br />

Peraltro, Luigi Preti non era il solo massone tra i membri del PSLI che facevano parte<br />

dell'Assemblea Costituente.<br />

471


Massoni presenti nella Costituente<br />

Abbiamo visto prima che Gustavo Raffi ha affermato che nell'Assemblea Costituente (la lista dei<br />

Costituenti si può visionare sul sito http://legislature.camera.it/) 1/3 dei Costituenti erano massoni.<br />

Per cui dato che i Costituenti erano 556, i massoni erano circa 185. Gigliotti dunque potè contare<br />

su un cospicuo numero di suoi fratelli. Per esempio erano massoni questi (ho incluso quelli già<br />

citati fino a qua nel libro).<br />

Arcaini Giuseppe, Democrazia Cristiana (Aldo Mola, Storia della <strong>Massoneria</strong> Italiana, pag. 744 -<br />

da ora in avanti in questa sezione SDMI)<br />

Basso Lelio, Partito Socialista Italiano (SDMI, pag. 718; cfr. Erasmo, Anno VI - Numero 1-2, 15-31<br />

gennaio - 2005, pag. 12)<br />

Bellavista Girolamo, Liberale (SDMI, pag 828)<br />

Bencivenga Roberto, Fronte liberale democratico dell'uomo qualunque (SDMI, pag. 666)<br />

Bonomi Ivanoe, Gruppo misto (SDMI, pag. 496)<br />

Buonocore Giuseppe, Gruppo misto - indiziato di affiliazione massonica (SDMI, pag. 564)<br />

Canepa Giuseppe, Partito Socialista <strong>La</strong>voratori Italiani (SDMI, pag. 397)<br />

Caporali Giovanni Ernesto, Partito Socialista <strong>La</strong>voratori Italiani (Enrico Serventi Longhi, Alceste<br />

De Ambris. L'utopia concreta di un rivoluzionario sindacalista, Franco Angeli Editore, 2011, pag.<br />

235).<br />

Cevolotto Mario, Democrazia del <strong>La</strong>voro (SDMI, pag. 517, 581)<br />

Chatrian Luigi, Democrazia Cristiana (SDMI, pag. 661)<br />

Chiostergi Giuseppe, Partito Repubblicano Italiano (SDMI, pag. 610)<br />

Conti Giovanni, Partito Repubblicano Italiano (SDMI, pag. 737,739)<br />

Corbino Epicarmo, Liberale (SDMI, pag. 576, 577, 666)<br />

Cuomo Giovanni, Liberale (SDMI, pag. 690)<br />

Damiani Ugo, Gruppo Misto (SDMI, 691)<br />

De Caro Raffaele, Liberale (SDMI, pag. 700)<br />

Della Seta Ugo, Partito Repubblicano Italiano (SDMI, pag. 711)<br />

Di Giovanni Eduardo, Partito Socialista <strong>La</strong>voratori Italiani (SDMI, pag. 467, 496)<br />

Facchinetti Cipriano, Partito Repubblicano Italiano (SDMI, pag. 610)<br />

Finocchiaro Aprile Andrea, Gruppo Misto (SDMI, pag. 563)<br />

Fusco Giuseppe, Liberale (SDMI, pag. 666)<br />

472


Gasparotto Luigi, Democrazia del <strong>La</strong>voro (da un rapporto OSS [OSS L 53227] sull’attività del<br />

generale Bencivenga per la creazione di una nuova loggia massonica)<br />

<strong>La</strong>briola Arturo, Unione Democratica Nazionale (SDMI, pag. 376)<br />

Lucifero D'aprigliano Roberto, Liberale (SDMI, pag. 690)<br />

Lupis Giuseppe, Partito Socialista Italiano (SDMI, pag. 825)<br />

Mastino Pietro, Autonomista (SDMI, pag 521)<br />

Modigliani Giuseppe Emanuele, Partito Socialista <strong>La</strong>voratori Italiani (SDMI, pag. 614)<br />

Molè Enrico, Democrazia del <strong>La</strong>voro (SDMI, pag. 556)<br />

Nitti Francesco Saverio, Unione Democratica Nazionale (SDMI, pag. 693)<br />

Orlando Vittorio Emanuele, Gruppo Misto (SDMI pag. 308)<br />

Pacciardi Randolfo, Partito Repubblicano Italiano (SDMI, pag. 644)<br />

Pallastrelli Giovanni, Democrazia Cristiana (SDMI, pag. 414)<br />

Paratore Giuseppe, Unione Democratica Nazionale (SDMI, pag. 436)<br />

Pasqualino Vassallo Rosario, Democrazia del <strong>La</strong>voro (SDMI, pag. 316, 414)<br />

Persico Giovanni, Partito Socialista <strong>La</strong>voratori Italiani, (SDMI, pag. 497)<br />

Porzio Giovanni, Unione Democratica Nazionale, (11 gennaio 1945: rapporto OSS (OSS L<br />

53227) sull’attività del generale Bencivenga per la creazione di una nuova loggia massonica (si<br />

fanno i nomi di Vittorio Emanuele Orlando, Giovanni Porzio, Enrico De Nicola, Arturo <strong>La</strong>briola,<br />

Luigi Einaudi e Luigi Gasparotto tra gli aderenti) che ha lo scopo di mantenere i contatti con gli<br />

inglesi. “<strong>La</strong> loggia - si legge nel rapporto - seguirà le autorità inglesi e richiederà loro aiuti politici,<br />

economici e di guida; cosa che gli aderenti non potrebbero ottenere con i rispettivi partiti, se non<br />

esponendosi al rischio di essere accusati di farsi pagare dagli inglesi”.<br />

Preti Luigi, Partito Socialista <strong>La</strong>voratori Italiani (SDMI, pag. 744)<br />

Reale Vito, Unione Democratica Nazionale (SDMI, pag. 467)<br />

Ruini Meuccio, Gruppo Misto (SDMI, pag. 305, 351)<br />

Saragat Giuseppe, Partito Socialista <strong>La</strong>voratori Italiani, (Roberto Fabiani, I Massoni in Italia, pag.<br />

16)<br />

Sforza Carlo, Partito Repubblicano Italiano, ('Ma perché il Partito democratico si scalda tanto sulla<br />

massoneria?', in Corriere della Sera, 7 giugno 2010, pag. 28 - su http://archiviostorico.corriere.it/)<br />

Terracini Umberto, Partito Comunista, (http://www.democraziaradicalpopolare.it/)<br />

Frank Gigliotti sappiamo che con questi aveva dei rapporti diretti: Giuseppe Saragat, Carlo Sforza,<br />

Randolfo Pacciardi, e Lupis Giuseppe. Ma sicuramente ce ne erano altri.<br />

473


L'importanza dell'articolo 19<br />

Da quello che ha affermato lo stesso Frank Gigliotti, è stato lui a far scrivere l'articolo 19 della<br />

Costituzione Italiana. Nel libro The Fabulous Frank Gigliotti viene detto infatti che Gigliotti 'scrisse<br />

gli articoli 17, 18 e 19 per la nuova Costituzione Italiana, i quali garantiscono la libertà di religione,<br />

di stampa e di parola' (pag. 5).<br />

E questo articolo ha avuto un ruolo fondamentale nel prosieguo delle lotte delle ADI contro lo Stato<br />

Italiano per ottenere nel 1955 l'abrogazione della circolare Buffarini-Guidi che bandiva il culto dei<br />

Pentecostali, e quindi avere la strada spianata per ottenere nel 1959 il riconoscimento giuridico.<br />

474


E difatti in un articolo dal titolo 'Gli evangelici irpini negli anni di Scelba' scritto dal professore<br />

Fiorenzo Iannino, dopo avere ricordato varie persecuzioni subite dagli Evangelici nell'Irpinia<br />

afferma: 'Le ultime note risalgono al 1952, quando si segnalava al ministro che gli evangelici della<br />

"Assemblea di Dio in Italia" erano in gran parte simpatizzanti e militanti dei partiti estremisti.<br />

L'evento più significativo risale al 17 ottobre: con tre sentenze, il pretore di Castel Baronia assolse<br />

alcuni pentecostali per aver tenuto riunioni a scopo di culto. Le decisioni del magistrato smentirono<br />

clamorosamente e definitivamente le precedenti attività repressive: la famigerata circolare fascista<br />

del 1935 venne (giustamente) considerata in palese contrasto con l'articolo 19 della Costituzione<br />

repubblicana' (http://www.ildialogo.org/Documenti/iannino.htm).<br />

Anche Eugenio Stretti conferma ciò dicendo: '<strong>La</strong> Corte di Cassazione, nell'udienza del 30<br />

Novembre 1953, rilevò l'illegalità della circolare Buffarini-Guidi alla luce degli articoli 17 e 19 della<br />

Costituzione' ed ancora che nel dicembre 1954 'nel corso di una udienza con il Direttore generali<br />

degli affari di culto, le Assemblee di Dio appresero che il Ministero non riteneva più in vigore la<br />

famigerata circolare, ma che tuttavia non reputava necessario un provvedimento di revoca'<br />

(Eugenio Stretti, Il Movimento Pentecostale: le Assemblee di Dio in Italia, Editrice Claudiana,<br />

Torino 1998, pag. 57). Provvedimento di revoca che arrivò però l'anno dopo e precisamente il 16<br />

Aprile 1955.<br />

Praticamente, con l'entrata in vigore dell'articolo 19 il 1° gennaio 1948 era cominciata la fine della<br />

Buffarini-Guidi, che sarebbe sopraggiunta nel 1955, e le autorità preposte dovevano già prendere<br />

atto che anche i Pentecostali erano liberi di professare la loro fede sul suolo italiano perchè il loro<br />

culto non aveva riti contrari al buon costume, e quindi che anche i Pentecostali avevano diritto al<br />

cosiddetto riconoscimento giuridico, a condizione che si organizzassero in conformità<br />

all'ordinamento giuridico italiano perchè affinchè una organizzazione confessionale 'possa essere<br />

riconosciuta dallo Stato nella sua complessiva unità occorre che abbia manifestata la volontà di<br />

organizzarsi e si sia effettivamente organizzata quale corpo sociale' (Florenzo Dentamaro, <strong>La</strong><br />

politica dei culti acattolici 1929-1979, Firenze 1979, pag. 75). Quindi l'accettazione nel 1954 da<br />

parte del Consiglio di Stato del ricorso inoltrato dalle ADI contro il Ministero dell'Interno nel 1952,<br />

non fu altro che un provvedimento che il Consiglio di Stato fu 'costretto' a prendere a cagione<br />

dell'articolo 19 della Costituzione Italiana che di fatto faceva decadere la circolare Buffarini-Guidi<br />

emanata contro i Pentecostali.<br />

E che con l'articolo 19 della Costituzione Italiana - ripeto, entrato in vigore il 1° gennaio 1948 - e ra<br />

cominciata una 'nuova era' anche per i Pentecostali, se ne avvidero subito anche le ADI stesse,<br />

che infatti nell'ottobre 1948 inoltrarono al Ministero dell'Interno domanda a norma di legge per<br />

ottenere il riconoscimento giuridico, domanda a cui il Ministero dell'Interno preferì non rispondere<br />

per una ragione molto evidente ritengo io: perchè era stato lo stesso Ministero dell'Interno ad<br />

emanare nel 1935 la circolare Buffarini-Guidi, che considerava 'fuori legge' i Pentecostali in quanto<br />

secondo il Ministero il culto dei Pentecostali 'estrinseca e concreta in pratiche religiose contrarie<br />

all’ordine sociale e nocive all’integrità fisica e psichica della razza', e quindi dato che l'articolo 1<br />

sulla legge dei culti ammessi del 1929 diceva: 'Sono ammessi nello Stato culti diversi dalla<br />

religione cattolica apostolica e romana, purché non professino principi e non seguano riti contrari<br />

all'ordine pubblico o al buon costume', il Ministero dell'Interno non poteva dare il suo consenso<br />

all'erezione a ente morale delle ADI fino a quando rimaneva ufficialmente in vigore la circolare<br />

Buffarini-Guidi. Vi domando: come avrebbe potuto riconoscere ufficialmente come ente morale un<br />

gruppo di persone che ufficialmente considerava che seguissero 'pratiche religiose contrarie<br />

all’ordine sociale e nocive all’integrità fisica e psichica della razza' e prerogativa fondamentale<br />

secondo la legge sui culti ammessi era che non professassero principi e non seguissero riti<br />

475


contrari all'ordine pubblico o al buon costume? Quindi è evidente che per accettare la domanda di<br />

riconoscimento giuridico delle ADI, il Ministero dell'Interno aveva prima bisogno di revocare la<br />

Buffarini-Guidi, e quindi preferì rimanere in silenzio. E da lì allora scattò da parte delle ADI il ricorso<br />

al Consiglio di Stato contro il Ministero dell'Interno, che ripeto - a mio avviso - non poteva non<br />

essere accettato visto come si erano messe le cose con l'approvazione della Costituzione Italiana.<br />

Peraltro, nello stesso Ricorso presentato dalle ADI, gli avvocati delle ADI fecero giustamente<br />

appello ai principii fondamentali della Costituzione Italiana e quindi alla libertà religiosa per tutti i<br />

cittadini (sancita come abbiamo visto dall'articolo 19) - dal punto di vista giuridico - affermando che<br />

'le giustificazioni date dalla pubblica Amministrazione degli innumerevoli arbitri da essa commessi,<br />

costituiscono soltanto lo schermo dietro il quale si nasconde la volontà dell’Amministrazione stessa<br />

di non osservare i precetti della legge e i principii fondamentali della nostra Costituzione e, se<br />

questa interpretazione dell’atteggiamento assunto dalla pubblica Amministrazione di fronte alla<br />

domanda della associazione ricorrente apparisse giustificata, - come dovrebbe apparire in base a<br />

quanto si è sopra esposto e dalla documentazione che sarà prodotta – non occorrerebbe<br />

aggiungere una sola parola per dimostrare il fondamento di questo motivo di ricorso, sotto il profilo<br />

della violazione di legge, nonché dell’eccesso di potere, nella forma dello sviamento. Viola la legge<br />

la pubblica amministrazione che non rispetta la libertà di religione dei cittadini e di chiunque,<br />

trovandosi nel territorio della Repubblica, ha diritto di godere di quel sommo bene che è la libertà.<br />

Incorre in eccesso di potere la pubblica amministrazione che, nell’esercizio delle proprie<br />

attribuzioni, si lascia dominare dallo spirito di intolleranza religiosa, sia esso determinato da<br />

un’errata concezione dei diritti della maggioranza o da una cieca incomprensione delle altrui<br />

credenze o, peggio, da ragioni di calcolo politico. …..’ (Ricorso delle «Assemblee di Dio in Italia»<br />

contro il Ministero dell’Interno – Direzione Generale dei Culti, pag. 15-16).<br />

Anche il pastore ADI Rosario di Palermo, in occasione di una persecuzione ricevuta nel 1952, nel<br />

rispondere alle autorità fece appello all'articolo 19 della Costituzione. Ecco cosa leggiamo infatti in<br />

un articolo dal titolo 'Rosario di Palermo' scritto da Francesco Toppi ed apparso su Cristiani Oggi<br />

(2/1991): 'Rosario Di Palermo fu tra i tanti particolarmente preso di mira nel 1952 per le sue<br />

iniziative evangelistiche nel palermitano. Il 20 febbraio 1952 a Corleone e il 22 dello stesso mese a<br />

Campofiorito era stato diffidato a non esercitare nessuna attività religiosa. Ecco come descrive i<br />

fatti in una lettera a Umberto Gorietti, all'epoca Presidente delle "Assemblee di Dio in Italia":<br />

'Iddio sia lodato. Caro e amato fratello Umb. Nello Gorietti. Pace a voi tutti. Vengo a formulare la presente<br />

per comunicarvi gli eventi che si manifestano in questa provincia di Palermo. Giorno 20 a Corleone e il 22<br />

c.m., a Campofiorito sono stato diffidato verbalmente dalle autorità di P.S. a non espletare alcuna funzione<br />

religiosa appartenente al culto pentecostale, perché ammoniti secondo la circolare del 2 giugno 1929 n.<br />

1159 (come potrai vedere dall'acclusa diffida rilasciatami per iscritto, dalla S.C.C. (Campofiorito). A questa<br />

diffida io risposi: Le leggi che regolano l'ordine nell'Italia non sono quelle del 2 giugno 1929, bensì quelle<br />

della Costituzione della Repubblica, che con l'art. 19 ammette tutte le religioni e le riconosce ugualmente<br />

dinanzi allo Stato, se poi sono venute fuori delle disposizioni informateci ufficialmente e non verbalmente. A<br />

tale proposta mi fu risposto: noi siamo esecutori della legge e non emanatori, questo lo deve il Ministero che<br />

ha emanato a noi dispaccio di comunicarvi quanto vi stiamo comunicando. Io risposi: Fintantoché le Autorità<br />

non mi daranno per iscritto tale comunicazione continuerò a svolgere la mia attività regolarmente. Il giorno<br />

25 c.m., mentre stavo per aprire il culto in Campofiorito vennero i carabinieri con il loro comandante e mi<br />

invitarono a sciogliere la riunione, io mi rifiutai ritornando sulla proposta fattagli, il comandante mi rispose<br />

che ciò non era di sua competenza, allora io mi mossi per ritornare al mio posto ed aprire il culto, ma lui mi<br />

fermò e m'invitò a seguirlo in caserma, ed io senza alcuna replica feci, mentre i carabinieri restarono a<br />

mettere fuori i fedeli che ivi erano adunati. Giunti in caserma cominciò a studiare la cosa e m'invitò a<br />

sospendere le riunioni e lui m'avrebbe dato il documento da me richiestogli, io risposi affermativamente e<br />

così mi rilasciò il foglio di diffida sottofirmato che alla presente vi allego. Cari fratelli io ho insistito affinché<br />

476


ottenni per iscritto la diffida, ma ora voi date la mia lettera all'Avv. Rosapepe affinché solleciti al Ministero il<br />

ritiro di tale circolare e che venga espressamente data comunicazione al questore di Palermo per continuare<br />

noi il compito davanti al Signore. In attesa di vostre sollecite notizie vi bacio in Gesù Cristo nostro Capo,<br />

vostro fratello in fede. R. Di Palermo' (http://www.naiot.it/).<br />

Ma affinchè comprendiate il meglio possibile l'importanza che ha avuto l'articolo 19 per le ADI (e<br />

ovviamente non solo per le ADI), vi sottopongo il commento fatto dall'avvocato delle ADI Giacomo<br />

Rosapepe ad una sentenza della Cassazione del 30 Novembre 1953 che non accolse il ricorso<br />

della Procura della Repubblica presso il Tribunale di S. Maria Capua Vetere, contro la sentenza di<br />

assoluzione del Pretore di Teano (Caserta) nei confronti dei Pentecostali. Le sue parole fanno<br />

parte di una lettera che scrisse a Umberto Gorietti, e sono molto importanti.<br />

'Caro Gorietti, «Nella travagliata vita del Movimento Pentecostale, ora denominato «Assemblee di Dio in<br />

Italia», la sentenza della Suprema Corte di Cassazione, del 30 novembre 1953, che qui di seguito si riporta<br />

nel testo integrale, rappresenta una tappa di eccezionale importanza.<br />

E' la prima volta che la massima Autorità Giudiziaria della Repubblica ha dovuto pronunciarsi in ordine alle<br />

seguenti questioni giuridiche, riferite ai pentecostali:<br />

a) se la circolare del Ministero degli Interni in data 9 aprile 1935, n. 600/159, con la quale si ordinava lo<br />

scioglimento delle associazioni pentecostali, debba ritenersi legittima e se, in casi di inosservanza da parte<br />

dei pentecostali del contenuto della circolare stessa, essi possono incorrere in sanzioni penali;<br />

b) se le norme sui culti acattolici contenute nella legge 24 giugno 1929, n. 1159 e nel R. D. 28 febbraio 1930,<br />

n. 289, siano compatibili con i nuovi principi affermati dalla Costituzione in materia di libertà religiosa, ovvero<br />

se le dette norme, in quelle parti in cui contrastano con i principi costituzionali avanti espressi, debbano<br />

essere ritenute tacitamente abrogate.<br />

<strong>La</strong> Corte di Cassazione è stata molto esplicita nella risposta al primo quesito ed ha affermato che la detta<br />

circolare per essere rimasto un ordine puramente interno, di direttive ai Prefetti, senza pubblicità nei<br />

confronti dei cittadini, non può essere invocata a giustificazione della sanzione prevista dall'art. 650 C. P.<br />

Pertanto non possono gli aderenti al Movimento Pentecostale essere denunciati alla Autorità Giudiziaria in<br />

riferimento alla detta circolare e ciò perchè essi non violano un provvedimento legalmente dato dall'Autorità<br />

per ragioni di giustizia, o di sicurezza pubblica, o d'ordine pubblico o di igiene.<br />

Per quanto attiene alla seconda questione, abrogazione delle norme sui culti acattolici del 1929/30 a seguito<br />

dell'entrata in vigore della Costituzione, la Corte di Cassazione, valutando gli elementi di fatto portati al suo<br />

esame e riguardanti le pratiche di culto dei pentecostali, ha affermato che le stesse non sono contrarie al<br />

buon costume e, pertanto, gli aderenti al movimento pentecostale (o Assemblee di Dio in Italia) hanno il<br />

diritto di riunirsi, senza dare alcun preavviso all'Autorità, in luogo aperto al pubblico ed in luogo privato, e<br />

questo diritto discende dal coordinato disposto degli artt. 17 e 19 della Costituzione.<br />

Il primo infatti di detti articoli avente carattere precettivo, afferma che i cittadini hanno diritto di riunirsi<br />

pacificamente e senz'armi, e per le riunioni anche in luogo aperto al pubblico non è richiesto preavviso;<br />

deve, invece, darsi il preavviso alle Autorità in occasione di riunioni in luogo pubblico (piazza, strada ecc.).<br />

Questo articolo, per affermazione della Corte, si applica anche alle riunioni di culto in riferimento alla norma<br />

dello art. 19 sopra richiamato, di natura non solamente programmatico, e che solennemente dichiara che<br />

«tutti i cittadini hanno il diritto di professare liberamente la propria fede religiosa in qualsiasi forma.... e di<br />

esercitarne in privato o in pubblico il culto, purchè non si tratti di riti contrari al buon costume».<br />

<strong>La</strong> decisione appresso trascritta non mancherà di essere di guida preziosa per tutti coloro che dovranno<br />

interessarsi al problema della libertà religiosa in Italia. Avv. Giacomo Rosapepe' (Risveglio Pentecostale,<br />

anno IX, Maggio 1954, pag. 3-4).<br />

477


<strong>La</strong> sentenza della Corte di Cassazione a cui fa riferimento l'avvocato Rosapepe è la seguente:<br />

'REPUBBLICA ITALIANA - IN NOME DEL POPOLO ITALIANO la Corte Suprema di Cassazione, Sezione III<br />

Penale ha pronunciato la seguente SENTENZA:<br />

Sul ricorso proposto dal Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di S. Maria Capua Vetere, contro<br />

CONSOLI FIORAVANTI di Francesco ed altri, avverso la sentenza 23 gennaio 1953 del Pretore di Teano<br />

che li assolveva perchè il fatto non costituisce reato della contravvenzione di cui all'art. 650 codice penale.<br />

Visti gli atti, la sentenza denunziata ed il ricorso;<br />

Udita in pubblica udienza la relazione fatta dal Consigliere applicato Rosso;<br />

Udito il difensore avv.to Rosapepe che ha concluso per il rigetto del ricorso;<br />

Udito il Pubblico Ministero in persona del Sostituto Procuratore Generale dott. D'Errico, che ha concluso per<br />

l'accoglimento del ricorso.<br />

Osserva in fatto:<br />

In seguito a denunzia del comandante la stazione carabinieri di Riardo, Consoli Fioravanti, Occhicone Vito<br />

Antonio, Masiello Antonio, Di Nuzzo Alfredo, Jannucci Giovanni, Masiello Salvatore, Zappatella Nicolina,<br />

Massi Angela, tutti sorpresi nella casa rurale del terzo dei denunziati (Masiello Antonino) intenti al canto di<br />

inni religiosi di rito pentecostale, dopo la chiusura del tempio di tale setta adottata in via amministrativa il 10<br />

ottobre precedente, venivano rinviati a giudizio dinanzi il Pretore di Teano per rispondere della<br />

contravvenzione di cui all'art. 650 cod. pen. per violazione della circolare del Ministero degli Interni in data 9<br />

aprile 1935, n. 600, 159, diretta ai Prefetti, con la quale si ordinava lo scioglimento delle associazioni della<br />

setta, definita contraria all'ordine sociale.<br />

Procedutosi al dibattimento, il Pretore di Teano con sentenza 16 febbraio 1953 proscioglieva tutti gli imputati<br />

dal reato loro ascritto perchè il fatto non costituiva reato. A sostegno della decisione rilevava il pretore non<br />

essere applicabile le sanzioni di cui all'art. 650 cod. pen. per la violazione di detta circolare del Ministero<br />

degli Interni, poichè questa non rientrerebbe fra i provvedimenti emessi per ragioni di ordine pubblico,<br />

giustizia, sicurezza pubblica e igiene, alla cui violazione soltanto si riferirebbero le sanzioni comminate<br />

dall'articolo comunque citato, e perchè alla circolare non era stata data alcuna forma di pubblicità nei<br />

confronti della generalità dei cittadini, trattandosi di provvedimento di carattere amministrativo interno, di<br />

direttive agli uffici dipendenti. Aggiungeva, poi, il pretore che il fatto accertato non poteva considerarsi<br />

sanzionato penalmente neanche sotto altri riflessi, in quanto era risultato trattarsi di riunione di nove persone<br />

in un'abitazione privata. Concludeva quindi il Pretore che neppure erano applicabili le sanzioni di cui all'art.<br />

18 L.P.S., che richiede il preavviso all'autorità di P. S. per determinate riunioni, anche perchè tale articolo era<br />

stato modificato per effetto dell'art. 17 della Costituzione, norma precettiva di immediata applicazione, che<br />

limitava tale obbligo di preavviso alle riunioni in luogo pubblico.<br />

Contro tale sentenza di proscioglimento ricorreva per cassazione il Procuratore della Repubblica presso il<br />

Tribunale di S. Maria Capua Vetere. Il ricorrente non disconosceva l'esattezza delle affermazioni del Pretore<br />

di Teano, nel senso che la circolare del 1935 del Ministro degli Interni del tempo, non costituisca<br />

provvedimento, la cui violazione sia punita ai sensi dell'art. 650 cod. pen. Assumeva, però, che il Pretore non<br />

aveva tenuto presente che gli imputati avevano continuato a esercitare il culto pentecostale senza<br />

autorizzazione, e anzi dopo che era intervenuta la chiusura del tempio già esistente in Riardo, con<br />

conseguente diffida da parte dei carabinieri.<br />

Esercizio siffatto costituiva, secondo il ricorrente, violazione dell'art. 2 del decreto legge 28 febbraio 1930, n.<br />

289, e dei susseguenti provvedimenti di chiusura del tempio e di diffida, e a dette violazioni era applicabile la<br />

sanzione del surriferito art. 650. codice penale.<br />

Osserva in diritto:<br />

478


Come si è precisato nella parte enunciativa, il Pubblico Ministero ricorrente non si duole che sia stata dal<br />

Pretore esclusa l'applicabilità della sanzione di cui all'art. 650 codice penale in relazione alla circolare del<br />

Ministero degli Interni del 9 aprile 1935, n. 600/158, con la quale circolare, diretta ai Prefetti del Regno, si<br />

ordinava lo scioglimento dell'associazione religiosa dei Pentecostali e la chiusura dei relativi templi ed oratori<br />

per l'affermato motivo che il culto da essi professato «si estrinseca e concreta in pratiche religiose contrarie<br />

all'ordine sociale e nocive alla integrità fisica e psichica della razza».<br />

A tale uopo, basta brevemente osservare che, a prescindere da una qualsiasi indagine sulla legittimità di tale<br />

circolare in relazione all'organo emanante (Ministero dell'Interno) e sulla natura delle ragioni che la<br />

giustificano in relazione a quelle considerate dall'art. 650 cod. pen., mai per la sua violazione, quest'ultima<br />

norma sarebbe applicabile. Tale provvedimento, in conformità del resto alla natura degli altri provvedimenti<br />

del genere (circolari), è rimasto un ordine puramente interno, di direttiva agli organi dipendenti, senza<br />

qualsiasi pubblicità nei confronti dei cittadini, i quali, come questo Collegio costantemente ha deciso, non<br />

potevano pertanto incorrere in sanzioni penali in caso di inosservanza.<br />

Ciò premesso, va considerato che il P. M. ricorrente si duole invece della mancata applicazione da parte del<br />

Pretore di Teano della sanzione dell'art. 650 cod. pen., in relazione ed altri divieti, e precisamente a quello<br />

generale dell'art. 2 del r.d.l. 28 febbraio 1930, n. 289, che assoggetta ad autorizzazione ministeriale i luoghi<br />

di esercizio dei culti non cattolici, e a quello specifico relativo alla precedente chiusura, da parte dei<br />

carabinieri in data 16 ottobre 1952, del preesistente tempio pentecostale di Riardo, dove in precedenza<br />

pubblicamente si riunivano quei fedeli, e alla conseguente diffida della stessa autorità.<br />

Sul primo punto, la difesa degli imputati espressamente risolleva, con apposita memoria, la questione<br />

giuridica se le surriferite norme del citato r.d.l. del 1930 siano compatibili con i nuovi principii affermati dalla<br />

Costituzione sulla piena libertà di culto, ovvero siano stati abrogati immediatamente, per effetto dei su riferiti<br />

nuovi principii costituzionali (in particolare art. 8 e 19).<br />

<strong>La</strong> questione è stata già risolta nel primo senso da questa Sezione con la sentenza 7 maggio 1953 n. 1522<br />

P.M. c. Somamni, e nessun nuovo argomento a favore della contraria tesi è stato apportato in questo<br />

giudizio che determini una diversa decisione. D'altra parte, un approfondito riesame della questione stessa,<br />

è superfluo per il rilievo assorbente che comunque in relazione a detto art. 2 del r.d.l. del 1930 mai sarebbe<br />

applicabile nel caso in ispecie la sanzione di cui all'art. 650 cod. pen.<br />

E' pacifica eccezione dottrinale e giurisprudenziale che nei provvedimenti la cui violazione è sanzionata ai<br />

sensi dell'art. 650 cod. pen. non rientrano quelli di carattere legislativo o regolamentare, eccetto che in essi<br />

l'art. 650 predetto sia espressamente richiamato quoad poenam, in caso diverso, se eventualmente un<br />

precetto o un divieto, formulato in una legge o in un regolamento, non fosse sanzionato, dovrebbe rispettarsi<br />

il principio generale per cui siffatto precetto non importa sanzione.<br />

Peraltro, per quanto si riferisce al divieto contenuto nell'art. 2 del r.d.l. del 1930, non sarebbe esatto ritenere<br />

che nella norma manchi la sanzione alla sua violazione. E' duopo considerare che il legislatore dopo avere,<br />

nella prima parte dell'articolo in esame, riconosciuto la piena libertà delle cerimonie religiose di culti diversi<br />

dal cattolico se celebrate in luogo autorizzato al culto, alla presenza di ministro pure autorizzato, nell'ultima<br />

parte dello stesso articolo aggiunge: in caso diverso si applicano le norme per le riunioni pubbliche. E'<br />

inequivocabile pertanto il pensiero del legislatore, quanto chiara ne è la lettera della legge, nel senso che,<br />

per effetto della norma predetta, in caso di riunioni religiose in luogo non autorizzato si applica il sistema<br />

disposto per le riunioni pubbliche secondo le norme vigenti (art. 18 L.P.S.) con le conseguenti sanzioni in<br />

caso di inosservanza (pure art. 18 citato). Il richiamo a questo ultimo articolo era peraltro quod substantiam e<br />

non quoad poenam, sicchè anche per le riunioni religiose in luoghi non autorizzati doveva caso per caso<br />

accertarsi un carattere di pubblicità che richiedesse preventivo avviso. Sotto questo riflesso, può attualmente<br />

riconoscersi la sostanziale esattezza di quanto ha affermato il Pretore con la sentenza impugnata, rilevando<br />

che l'art. 18 L.P.S., il quale richiedeva il preavviso per riunioni in luogo sia pubblico che aperto al pubblico,<br />

ha subito radicale modifica per effetto dell'art. 17 della Costituzione, del quale questo Collegio ha con<br />

numerose sentenze riconosciuto la natura di norma precettiva di immediata applicazione. Infatti l'art. 17 della<br />

479


Costituzione ha sancito la necessità del preavviso solo per le riunioni in luogo pubblico, prescindendone per<br />

quelle in luogo aperto al pubblico.<br />

Devesi, però, aggiungere che la libertà di riunione senza preavviso, ora più ampiamente riconosciuta dalla<br />

Costituzione, deve coordinarsi non soltanto con i limiti posti dal primo comma del citato articolo, e cioè che la<br />

riunione si svolga «pacificamente e senz'armi» (come questo Collegio non ha mancato di precisare colla<br />

sentenza Sezioni Unite 31 marzo 1951, n. 8, Guardigli), ma anche per quanto si riferisce alla materia<br />

religiosa, con la norma del successivo art. 19, che subordina la libertà dell'esercizio del culto, anche se in<br />

privato, alla condizione che non si tratti di atti contrari al buon costume. Nella specie, però, è da considerarsi<br />

che, se pur il Pubblico Ministero ricorrente accenna a particolari pratiche del rito dei Pentecostali che<br />

sarebbero contrarie al buon costume (ad es. baci tra i fedeli a l'inizio ed alla fine della cerimonia), tuttavia nè<br />

dalla sentenza impugnata nè dal verbale di sopraluogo dei carabinieri, i quali sorpresero nove persone<br />

intente al canto di inni, risulta che si compissero pratiche del genere.<br />

In relazione alle precise modalità di fatto accertate dal Pretore anche circa la natura privata del luogo dove<br />

gli imputati si riunivano e alle pratiche ivi svolte, la esclusione di qualsiasi reato da parte del Pretore di<br />

Teano, nella fattispecie decisa, non merita alcuna censura.<br />

Neanche, infatti, sempre in relazione a tali modalità accertate, potevasi riscontrare una violazione dell'art.<br />

650 cod. pen. con riferimento ai precedenti provvedimenti amministrativi di chiusura del tempio pentecostale<br />

di Riardo.<br />

A prescindere dall'indagine sulla legalità dei provvedimenti stessi e dalle sanzioni applicabili in caso di loro<br />

violazione, non è contestato che l'ordine di chiusura e così la conseguente diffida si riferissero all'esercizio<br />

del culto in quel tempio e, pertanto, nessuna influenza potevano avere per l'esercizio in privato del culto in<br />

diversa località (casa di rurale abitazione).<br />

Per questi motivi, la Corte di Cassazione, letti ed applicati gli artt. 525 e seguenti codice procedura penale,<br />

rigetta il ricorso del Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di S. Maria Capua Vetere contro la<br />

sentenza 23 gennaio 1953 del Pretore di Teano.<br />

Così deciso in Roma 30 novembre 1953' (Risveglio Pentecostale, anno IX, Maggio 1954, pag. 4-7)<br />

Ma proseguiamo. L'avvocato delle ADI Giacomo Rosapepe, nel suo libro Inquisizione<br />

addomesticata, parla di una assoluzione ricevuta dal pastore valdese Franco Sommani che era<br />

stato denunciato dal commissario di P.S. di Avola per avere aperto al pubblico un luogo di culto<br />

valdese, assoluzione contro cui ricorse il Procuratore della Repubblica presso il tribunale di<br />

Siracusa, ma il cui ricorso fu rigettato dalla Cassazione anche qui basando la sua sentenza<br />

sull'articolo 19 della Costituzione. Ecco le parole del Rosapepe:<br />

'Nelle leggi del 1929-30 non c'è la sanzione penale? Ebbene il commissario di P.S. di Avola la crea<br />

e nell'aprile del 1951 denuncia al Pretore di Avola il pastore valdese Franco Sommani, per<br />

rispondere della contravvenzione prevista e punita dalla legge 24 giugno 1929, n. 1159 in<br />

relazione all'art. 1 del R.D. 28 febbraio 1930, per aver aperto al pubblico un tempio di rito<br />

evangelico valdese.<br />

L'art. 1 del R.D. del 1930 per la verità non prevede alcuna contravvenzione e riesce veramente<br />

difficile capacitarsi della disinvoltura giuridica in virtù della quale quel funzionario presunse di poter<br />

imbastire una simile imputazione. Comunque il Pretore di Avola, avv. Giovannino Caldarella (un<br />

Pretore onorario) parò il colpo. In punto di diritto, nella sua sentenza, l'avv. Caldarella esaminò il<br />

contenuto dell'art. 19 della Costituzione nella sua lettera e nel suo spirito. In proposito egli scrive:<br />

L'art. 19 della Costituzione italiana promulgata e pubblicata il 27 dicembre 1947, è norma precettiva di immediata<br />

applicazione (non soltanto programmatica) e quindi a chiunque è dato di poter professare liberamente la propria fede<br />

480


eligiosa in qualsiasi forma, anche associata, e di farne propaganda con facoltà di esercizio, in privato e in pubblico, del<br />

culto. A questa affermazione perviene il decidente sia per la chiara dizione della norma sia per i princìpi informatori della<br />

norma stessa. I deputati dell'Assemblea costituente si erano preoccupati di porre in essere, sul piano del diritto, le<br />

espressioni politiche da essi usate dai balconi quando chiedevano al popolo il mandato parlamentare:<br />

conseguentemente cercavano di far passare sul piano della attuazione quei princìpi astratti professati e sbandierati. Uno<br />

di questi è quello della libertà intesa come estrinsecamente naturale della personalità umana sul piano pratico<br />

dell'attuazione, e non come principio filosofico-politico professato in astratto.<br />

Da tale principio è permeata la Costituzione, la quale, come regina delle leggi, impone alle altre il rispetto delle proprie<br />

norme, intese non soltanto come programmazione di princìpi, ma come concreti precetti per una immediata applicazione<br />

pratica: invero sarebbe assurdo che possa trovare applicazione, nell'attuale ordinamento giuridico, la norma contenuta<br />

nelle leggi del 1929 e del 1930, citate in epigrafe, quando essa è in contrasto con quella di cui all'art. 19 (nonchè con<br />

quella dell'art. 8) della Costituzione; e ciò anche in armonia coll'art. 15 delle preleggi. E l'incompatibilità (o anche il<br />

contrasto) risalta dal principio informatore della Costituzione sulla libertà, che non era affatto lo stesso principio che ebbe<br />

ad informare i Patti lateranensi nonchè le leggi citate.<br />

In base a tale premessa il Pretore di Avola mandò assolto il Sommani. Anche in questo caso, però,<br />

l'assoluzione, troppo completa sul piano logico, giuridico e costituzionale e quindi in grado di far<br />

sentire i suoi effetti sull'intero complesso problema dell'apertura di templi non cattolici, non veniva<br />

condivisa dal Procuratore della Repubblica presso il tribunale di Siracusa. Questi ricorreva in<br />

Cassazione contro l'ardimentoso avvocato Caldarella, sostenendo che egli era caduto in errore<br />

nell'affermare l'incompatibilità delle leggi del 1929-1930 con i princìpi espressi negli articoli 8 e 19<br />

della Costituzione. <strong>La</strong> terza sezione della Corte di Cassazione, che esaminò il ricorso, per la prima<br />

volta scrisse in sentenza che le norme di cui agli articoli 8 e 19 della Costituzione «senza dubbio<br />

non appartengono alla categoria delle norme semplicemente direttive». <strong>La</strong> Corte evitò<br />

accuratamente però di dichiarare l'incompatibilità di queste norme con le leggi sui culti non cattolici<br />

del defunto regime; e, dovendo pur trovare una dignitosa via d'uscita all'intricata questione, ripiegò<br />

sull'inesistenza della sanzione penale nell'art. 1 del decreto del 1930, e rigettò il ricorso della<br />

Procura di Siracusa. Ma, prima di giungere a questo, la Cassazione aggirò l'ostacolo mutando la<br />

fisionomia giuridica dell'episodio. Nel caso si trattava di una riunione religiosa, prevista e garantita<br />

dall'art. 19 della Costituzione, che afferma il diritto per tutti di «professare liberamente la propria<br />

fede religiosa in qualsiasi forma, ecc.»' (Giacomo Rosapepe, Inquisizione addomesticata, Editori<br />

<strong>La</strong>terza, Bari 1960, pag. 113-115).<br />

<strong>La</strong> svolta storica dunque per le Chiese ADI fu costituita dall'articolo 19 (assieme all'art. 17 e 18<br />

ovviamente), e certamente non dall'accettazione del ricorso da parte del Consiglio di Stato. Ma le<br />

ADI astutamente fanno apparire le cose in maniera diversa, quasi che la libertà religiosa a cui esse<br />

anelavano venne con l'accettazione del loro ricorso, quando in effetti essa venne il 1° gennaio<br />

1948 con l'entrata in vigore della Costituzione Italiana. E poi supponiamo che il Ministero<br />

dell'Interno avesse accettato subito la loro richiesta di riconoscimento giuridico ai sensi dell'articolo<br />

2 della legge sui culti ammessi del 1929: che cosa avrebbero dovuto dire le ADI già nel 1948? Che<br />

finalmente dopo tanti anni di persecuzioni, essi grazie all'articolo 19 della Costituzione, che<br />

sanciva la libertà religiosa per tutti, avevano potuto ottenere immediatamente il riconoscimento<br />

giuridico. Quindi, lo ripeto, la svolta fu l'articolo 19 della Costituzione Italiana; e la Buffarini-Guidi a<br />

partire dal 1 Gennaio 1948 costituì semplicemente un intoppo 'burocratico' e un pretesto per alcuni<br />

per continuare a perseguitare i Pentecostali: tutto qua. Niente di che stupirsi.<br />

Ma chi fece scrivere l'articolo 19 - che sanciva la libertà religiosa - a cui si appellarono gli avvocati<br />

delle ADI nel loro ricorso contro il Ministero dell'Interno nel 1952? Il massone Frank Gigliotti e i<br />

suoi fratelli massoni, che fecero pressione sul governo De Gasperi. Ovviamente con il placet di Pio<br />

XII che seguì con molto interesse i lavori della Costituente, e che alcuni mesi prima che la<br />

481


Costituzione fosse promulgata si era incontrato con Henry H. Ness, il rappresentante delle<br />

Assemblee di Dio.<br />

Frank B. Gigliotti dunque ha contribuito non poco a far conseguire la libertà religiosa ai<br />

Pentecostali in Italia. In questo annuncio apparso sul San Diego Union del dicembre 1950, di<br />

Gigliotti viene detto infatti che ha dato un forte contributo nel liberare i Pentecostali e non solo loro<br />

ma anche i Battisti, i Presbiteriani ed altri gruppi in Italia.<br />

482


Una precisazione necessaria: la libertà religiosa non è il riconoscimento giuridico<br />

Voglio tornare su un punto di fondamentale importanza, per far capire la differenza che c'è tra la<br />

libertà religiosa e il riconoscimento giuridico, perchè forse a tanti nelle ADI questa differenza non è<br />

per niente chiara in quanto per loro l'avere ottenuto il riconoscimento giuridico equivale ad avere<br />

ottenuto la libertà religiosa. Sul sito 'In Italia' per esempio alla voce 'Libertà di religione' si legge:<br />

'<strong>La</strong> Costituzione italiana, all’art. 19, riconosce in modo ampio la libertà di religione. Essa viene<br />

intesa come libertà di fede religiosa per evidenziare il diritto di ogni individuo di professare la<br />

propria fede e di farne propaganda. <strong>La</strong> libertà di religione viene intesa inoltre come libertà di<br />

pratica religiosa, perchè comporta il diritto di esercitarne in privato o in pubblico il culto, cioè di<br />

svolgere e di prendere parte a preghiere e riti religiosi. Questa seconda libertà trova un unico<br />

limite: non deve trattarsi di riti religiosi contrari al buon costume. <strong>La</strong> disciplina della libertà religiosa<br />

è collegata a diversi altri principi costituzionali: innanzitutto il principio di eguaglianza che vieta<br />

qualunque discriminazione tra gli individui a causa della religione professata. Nel primo comma<br />

dell’art. 8 della Costituzione si afferma infatti che “tutte le confessioni religiose sono egualmente<br />

libere davanti alla legge”. [....] cui la libertà religiosa, riconosciuta e garantita dalla nostra<br />

Costituzione, non è riservata ai soli cittadini, ma, in quanto diritto inviolabile della persona, spetta a<br />

tutti gli uomini. <strong>La</strong> nostra Costituzione, garantisce anche la libertà di non professare alcuna fede, di<br />

non essere oggetto di propaganda religiosa e di non essere obbligato a partecipare a pratiche di<br />

culto, e di poter modificare la propria appartenenza a una determinata confessione religiosa. A tal<br />

proposito va ribadito che i principi di libertà dei diritti della persona non possono essere violati nel<br />

nome di alcuna religione. [....] Una evidente rilevanza per la libertà religiosa presentano, infine,<br />

anche le disposizioni costituzionali in tema di libertà di riunione articolo 17, di libertà di<br />

associazione articolo 18 e di libertà di manifestazione del pensiero articolo 21. Il principio stabilito<br />

dall’articolo 8 – ossia, quello della eguale libertà di tutte le confessioni religiose – rappresenta uno<br />

dei pilastri dell’ordinamento giuridico italiano che si basa sul sistema del pluralismo delle<br />

confessioni religiose e sulla libertà religiosa, individuale e collettiva. .....' (http://www.initalia.rai.it/).<br />

Dunque, con l'entrata in vigore della Costituzione Italiana il 1 Gennaio 1948, dobbiamo affermare<br />

che anche i Pentecostali ottennero la cosiddetta libertà religiosa che gli era stata negata a partire<br />

dal 1935.<br />

Vediamo ora cosa è il riconoscimento giuridico, e lo spiegheremo con queste parole che si trovano<br />

sul sito Centro Di Servizio al Volontariato San Nicola: 'Il riconoscimento giuridico consiste nel<br />

conseguimento della personalità giuridica attraverso l’iscrizione nel relativo registro delle persone<br />

giuridiche istituito presso le prefetture. Tale riconoscimento comporta i seguenti effetti:<br />

- autonomia patrimoniale dell’associazione, con la conseguenza che gli amministratori avranno<br />

responsabilità limitata (laddove invece nelle associazioni non riconosciute gli stessi rispondono<br />

personalmente e solidalmente delle obbligazioni contratte)<br />

- possibilità di acquisire beni immobili a titolo gratuito, accettare donazioni ed eredità, conseguire<br />

legati (possibilità esclusa per le associazioni non riconosciute)<br />

- possibilità di fruire di agevolazioni fiscali.<br />

Per conseguire il riconoscimento è necessario che lo scopo dell’associazione sia definito e lecito,<br />

che il patrimonio sia adeguato alle finalità che intende perseguire e che l’atto costitutivo e lo statuto<br />

contengano indicazioni precise in ordine alla denominazione, alla sede ed all’ordinamento interno;<br />

483


in particolare, nello statuto dovranno essere disciplinate le modalità di costituzione e di<br />

funzionamento degli organi ed indicati i poteri attribuiti ai loro componenti. Infine, dovranno essere<br />

disciplinate le modalità di estinzione dell’associazione e di devoluzione del patrimonio.<br />

Il riconoscimento si ottiene presentando alla prefettura nella cui provincia è stabilita la sede<br />

dell’associazione apposita domanda sottoscritta dal fondatore o da coloro ai quali è conferita la<br />

rappresentanza, allegandovi copia autentica dell’atto costitutivo e dello statuto. E’ inoltre<br />

necessario dimostrare la consistenza del patrimonio attraverso idonea documentazione da<br />

allegare alla domanda. Entro 120 giorni dalla presentazione della domanda, il prefetto, verificato il<br />

possesso dei su indicati requisiti, provvede all’iscrizione. Per le associazioni che operano nelle<br />

materie attribuite alle competenze delle regioni e le cui finalità statutarie si esauriscono nell’ambito<br />

di una sola regione, la domanda di riconoscimento può essere presentata alla regione, presso cui<br />

è istituto apposito registro regionale' (http://www.csvbari.com/).<br />

Come potete dunque vedere, la libertà religiosa - presente in Italia dal 1 Gennaio 1948 - permette<br />

a tutte le Chiese Evangeliche sul territorio Italiano 'di professare liberamente la propria fede<br />

religiosa in qualsiasi forma, individuale o associata, di farne propaganda e di esercitarne in privato<br />

o in pubblico il culto' (art. 19), il che significa che possono radunarsi liberamente per offrire il culto<br />

a Dio e possono anche evangelizzare le persone; mentre il riconoscimento giuridico permette a<br />

quelle Chiese Evangeliche che lo hanno ottenuto di fare delle cose che quelle che non lo hanno<br />

non possono fare, e cioè hanno la 'possibilità di acquisire beni immobili a titolo gratuito, accettare<br />

donazioni ed eredità, conseguire legati (possibilità esclusa per le associazioni non riconosciute)' e<br />

la 'possibilità di fruire di agevolazioni fiscali'. Ma per avere il riconoscimento giuridico - che non è<br />

obbligatorio richiederlo - occorre organizzarsi come ordina di fare lo Stato con un presidente, un<br />

consiglio, un atto costitutivo e uno statuto ecc. e quindi occorre calpestare la Parola di Dio. Lo<br />

Stato quindi nel dopoguerra concesse alle Chiese Pentecostali la libertà religiosa e di propaganda<br />

ma non a condizione che esse si organizzassero e quindi non a condizione che si dessero uno<br />

statuto e un regolamento interno, perchè per avere questa libertà ciò non fu e non è richiesto dalla<br />

Costituzione. Lo Stato invece richiede l'organizzazione, e quindi lo statuto e il regolamento, per<br />

concedere il riconoscimento giuridico a quelle Chiese che vogliono averlo.<br />

Peraltro vorrei far notare un paradosso enorme: i Massoni in Italia una volta ottenuta la libertà<br />

religiosa che gli era stata negata da Mussolini, non cercarono il riconoscimento giuridico, e difatti il<br />

Grande Oriente d'Italia è conosciuto dallo Stato ma non riconosciuto, in quanto non ha personalità<br />

giuridica. Nell'ordinamento giuridico italiano il G.O.I. quindi ha lo status delle associazioni non<br />

riconosciute (articolo 36 del Codice Civile) - e perciò non ha personalità giuridica e non è eretto a<br />

ente morale. Questa cosa deve fare riflettere molto, ma veramente molto i sostenitori del<br />

riconoscimento giuridico nelle ADI, perchè mentre i Massoni hanno rifiutato qualsiasi interferenza<br />

dello Stato, le ADI hanno permesso allo Stato di ingerirsi nei loro affari interni in cambio del<br />

riconoscimento giuridico perdendo in questa maniera la libertà spirituale che è in Cristo Gesù. Dice<br />

bene la Scrittura: "... i figliuoli di questo secolo, nelle relazioni con que’ della loro generazione,<br />

sono più accorti de’ figliuoli della luce" (Luca 16:8).<br />

Ma le ADI perchè volevano così tanto ottenere il riconoscimento giuridico immediatamente dopo il<br />

varo della Costituzione? Perchè loro pensavano che ottenendo il riconoscimento giuridico<br />

avrebbero evitato di pagare le tasse sui locali di culto, infatti Giacomo Rosapepe quando si recò<br />

negli USA nel 1953 - quindi prima che il ricorso fatto dalle ADI fosse accettato e che essi<br />

ottenessero il riconoscimento giuridico - si lamentò pubblicamente presso le Assemblee di Dio<br />

USA della tassazione a cui erano sottoposti i locali di culto delle ADI, e disse che 'le Assemblee di<br />

Dio non sono legalmente riconosciute dal Governo Italiano, e perciò esse non sono esenti dalla<br />

484


tassazione come altre chiese' (The Pentecostal Evangel, 18 Ottobre 1953, pag. 2 - vedi foto).<br />

Addirittura il Rosapepe disse davanti al Consiglio Generale delle Assemblee di Dio USA che 'sta<br />

cercando di ottenere un trattato di reciprocità tra il Governo Americano e il Governo Italiano<br />

affinchè la proprietà che le Assemblee di Dio hanno comprato in Italia possa essere esente dalla<br />

tassazione' (The Pentecostal Evangel, 27 Settembre 1953, pag. 16 - vedi foto).<br />

Gli articoli apparsi sul The Pentecostal Evangel con le lamentele di Giacomo Rosapepe, avvocato delle ADI.<br />

Il commento dell'avvocato delle ADI Giacomo Rosapepe alla sentenza della Corte di Cassazione del 30 Novembre 1953,<br />

e a seguire la sentenza stessa.<br />

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Le pressioni massoniche su Alcide De Gasperi e le rassicurazioni da lui date<br />

Ma proseguiamo il nostro discorso sul coinvolgimento dei massoni nella promulgazione della<br />

Libertà religiosa in Italia. E' fuor di dubbio che i protestanti d'America che nel dopoguerra lottavano<br />

per la libertà religiosa in Italia, a dirigere i quali c'erano i massoni, si fecero sentire da Alcide De<br />

Gasperi quando questi visitò l'America nel Gennaio 1947, mentre l'Assemblea Costituente<br />

preparava la Costituzione della Repubblica Italiana. E De Gasperi li aveva rassicurati, in quanto<br />

Giuseppe Brusasca, democristiano, sottosegretario agli Esteri in quasi tutti i governi De Gasperi,<br />

ebbe a dichiarare questo episodio che risale al gennaio 1947: «A New York, nel gennaio 1947, una<br />

delegazione di pastori protestanti gli chiese quale sarebbe stato il trattamento della Costituzione<br />

della Repubblica italiana per le confessioni non cattoliche. <strong>La</strong> risposta che egli dette fu di piena<br />

soddisfazione per tutti i convenuti. Uno di essi particolarmente soddisfatto lasciò uscire gli altri e si<br />

congedò da De Gasperi dicendogli: “Presidente, domani lei farà la sfilata d’onore sulla Quinta<br />

Strada; dopo la cattedrale di San Patrizio vedrà un piccolo tempio: in esso al suo passaggio un<br />

pastore protestante pregherà Dio perché protegga il cattolico capo del governo italiano... »<br />

(http://www.30giorni.it/articoli_id_4157_l1.htm).<br />

<strong>La</strong> delegazione di pastori protestanti che incontrò De Gasperi a New York nel Gennaio del 1947,<br />

era formata da sette pastori che rappresentavano il Federal Council of the Churches of Christ in<br />

America (il Consiglio Federale delle Chiese di Cristo negli USA) che peraltro era fortemente<br />

colluso con la <strong>Massoneria</strong>. Essa era composta da Robert Warren Anthony; Roswell P. Barnes,<br />

Robbins W. Barstow, il vescovo metodista Bromley Oxnam, Frederick L. Fagley, O Frederick<br />

Nolde, e George P. T. Sargent. Come potete vedere, tra di essi troviamo un potente massone,<br />

ossia il vescovo metodista Bromley Oxnam che fu il presidente del Federal Council of Churches<br />

dal 1944 al 1946 e che era un 32° del Rito Scozzese Antico ed Accettato. Quei Protestanti lo<br />

incalzarono sulla libertà religiosa per i Protestanti in Italia, e discussero con lui degli aiuti all'Italia.<br />

Era presente all'incontro anche l'ambasciatore italiano negli USA Alberto Tarchiani. In un<br />

memorandum quei pastori affermarono: 'I provvedimenti per la libertà religiosa nella nuova<br />

costituzione costituiranno un gran fattore nel determinare l'attitudine del nostro popolo verso l'Italia.<br />

A causa del nostro interesse nello sviluppo dell'ordine internazionale e nella promozione del<br />

rispetto per i diritti dei nostri fratelli Protestanti in Italia, noi seguiremo diligentemente gli eventi<br />

nella vostra nazione' (cfr. The Berkshire County Eagle, 15 Gennaio 1947, pag. 25; The New York<br />

Times, 15 Gennaio 1947 - vedi foto). Dunque da parte di quei Protestanti fu esercitata pressione<br />

su De Gasperi, con questa minaccia velata: 'Se non concederai la piena libertà religiosa ai nostri<br />

fratelli Protestanti, scordati gli aiuti americani per la ricostruzione dell'Italia'!<br />

Peraltro, lo stesso ambasciatore Alberto Tarchiani era pienamente consapevole di questa<br />

'minaccia' da parte americana, infatti il giorno stesso che De Gasperi arrivò negli Stati Uniti per<br />

chiedere aiuti per la ricostruzione dell'Italia, cioè il 5 Gennaio 1947, Tarchiani lo fece subito<br />

presente questo ai membri della delegazione italiana negli USA, infatti afferma: 'Stimo mio dovere<br />

avvertire nel modo più esplicito, perchè non vi siano equivoci o illusorie aspettazioni, che l'aiuto<br />

americano è indissolubilmente coordinato con lo sviluppo della legislazione e della pratica<br />

democratica in Italia. Movimenti rivoluzionari, di destra e di sinistra, e forme dittatoriali farebbero<br />

cessare ogni intervento amichevole degli Stati Uniti nei nostri riguardi. L'America, per quanto ho<br />

potuto intendere e mi consta, non vuole immischiarsi nello svolgersi della nostra politica interna,<br />

ma non darà aiuti a nessun governo che non proclami e rispetti i principi della più aperta<br />

democrazia ...' (Alberto Tarchiani, America-Italia: Le dieci giornate di De Gasperi negli Stati Uniti,<br />

pag. 30-31).<br />

490


I due articoli che confermano la pressione su De Gasperi da parte di una delegazione di protestanti nel gennaio 1947<br />

A proposito di quell'incontro avuto da Alcide De Gasperi nel Gennaio 1947 (precisamente il giorno<br />

13) a New York con quei rappresentanti del Consiglio Federale delle Chiese negli USA è molto<br />

interessante quello che dice l'ambasciatore Alberto Tarchiani nel suo libro America-Italia: Le dieci<br />

giornate di De Gasperi negli Stati Uniti: 'Il Presidente sta ancora un paio d'ore in piedi, ad<br />

accogliere omaggi e a rispondere ai complimenti e agli auguri. Verso le 7, all'albergo, riceve i<br />

rappresentanti del Concilio Federale delle Chiese Protestanti, che gli presentano un<br />

'memorandum' di apprezzamento, di saluto, di augurio per l'opera sua in Italia e in America, e gli<br />

domandano di adoperarsi a che la libertà religiosa e intellettuale sia da noi stabilita e assicurata<br />

non solo in principio, ma nella pratica. De Gasperi spiega quali siano le garanzie costituzionali<br />

progettate, e certamente adottate in seguito, per la libertà di culto e di pensiero. Dà ogni<br />

assicurazione per il rispetto effettivo della legge, che sarà la più ampia possibile, ammettendo<br />

l'esercizio di ogni credo ispirato ad ideali ed a pratiche che non turbino l'ordine pubblico e non<br />

offendano la decenza. Il Vescovo e i pastori che rappresentano le denominazioni cristiane in<br />

America si dichiarano profondamente soddisfatti delle parole del Presidente e dello spirito di sana<br />

umanità ed equità da cui è animato. Accennando al rispetto per la Chiesa Cattolica in questo<br />

paese, e alle relazioni di buon vicinato che hanno con essa, esprimono i più ardenti voti per l'Italia,<br />

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che hanno aiutata ed intendono aiutare, sia con le opere di assistenza, sia con la solidarietà<br />

spirituale. Il colloquio, ispirato a concetti e sentimenti elevati, e alle più oneste e franche intenzioni<br />

pratiche, ha dato al Primo Ministro un'altra sensazione di questa complessa e diversissima<br />

America. Un'esperienza fuggevole purtroppo - perchè tutte le brevi ore del Presidente sono<br />

vertiginose, - ma anch'essa utile per la conoscenza diretta di persone e di problemi che, dalla<br />

lontana e un pò isolata Italia, non si possono vedere sinteticamente chiari. Ci sono state qui<br />

polemiche circoscritte e azioni quasi ufficiali delle supreme autorità protestanti per assicurare la<br />

libertà religiosa in Italia, e impedire il ripetersi di certi lievi e passeggeri incidenti avvenuti nel Sud<br />

della penisola. Mi sono spesso occupato della questione, con attivo scambio di carte tra<br />

Washington e Roma, e molte telefonate in America. Una breve, leale conversazione con De<br />

Gasperi, ha dato subito ai rappresentanti del Concilio l'impressione netta della buona fede e della<br />

volontà di bene, senza meschinità e senza secondi fini. Nei limiti della legge, la più comprensiva<br />

possibile ai nostri giorni, i culti avranno libertà piena d'azione, tanto se saranno seguiti dalla<br />

immensa maggioranza, quanto se saranno praticati da piccole minoranze di italiani' (Alberto<br />

Tarchiani, America-Italia: Le dieci giornate di De Gasperi negli Stati Uniti, pag. 112-113).<br />

Ritengo che le parole dell'ambasciatore descrivano molto bene come andarono le cose. Peraltro<br />

notate come i rappresentanti del Consiglio Federale ci tennero a far presente a De Gasperi che le<br />

Chiese Protestanti in America avevano buoni rapporti di vicinato con la Chiesa Cattolica Romana,<br />

come dire insomma che non si doveva preoccupare per l'Italia perchè anche là sarebbe stata la<br />

stessa cosa. E difatti a distanza di decenni possiamo vederli questi buoni rapporti di vicinato tra la<br />

Chiesa Cattolica Romana e le Chiese Evangeliche in Italia, comprese quelle delle ADI.<br />

Anche il 20 Marzo 1947 De Gasperi tranquillizzerà i Protestanti Americani, affermando: 'Ai<br />

protestanti d'America daremo una nuova assicurazione che la piena libertà e la piena eguaglianza<br />

è garantita a tutte le minoranze religiose' (<strong>La</strong> Stampa, 3 Aprile 1947, pag. 3).<br />

Inoltre poco tempo dopo, cioè nell'Aprile 1947, mentre Frank Gigliotti e Fama erano in Italia, essi<br />

incontrarono De Gasperi (dopo avere incontrato Carlo Sforza, il Ministro degli Affari Esteri, che era<br />

massone e che fu quello che gli suggerì e organizzò l'incontro con De Gasperi) per presentargli<br />

varie questioni riguardanti la libertà religiosa ma con particolare insistenza, specialmente da<br />

Gigliotti, la questione del Movimento Pentecostale, e a tal riguardo ricevettero promettenti<br />

assicurazioni.<br />

Su un articolo del St. Petersburg Times del 30 Aprile 1947 (vedi foto), dove si parla di questo<br />

viaggio in Italia dei due, viene detto tra le altre cose che Gigliotti e Fama hanno riferito ai giornalisti<br />

che De Gasperi ha confermato il suo obbiettivo di dare a tutte le fedi la libertà di culto e di essere<br />

compiaciuti dell'attitudine di De Gasperi, il capo del Governo Italiano, in quanto egli è stato<br />

veemente nel denunciare la persecuzione contro i Pentecostali e ha chiesto a Fama e Gigliotti di<br />

fare in modo che i loro leaders gli riportassero direttamente qualsiasi molestia futura. Oltre a ciò,<br />

l'articolo afferma che Gigliotti e Fama hanno incontrato il Ministro dell'Interno Mario Scelba per<br />

cercare l'implementazione delle assicurazioni date dal Primo Ministro del Governo. Viene poi detto<br />

che i due si sono opposti all'inclusione dei Trattati <strong>La</strong>teranensi e del Concordato del <strong>La</strong>terano nella<br />

Costituzione Italiana, e ad un articolo della Costituzione che proibisce le società segrete e quindi è<br />

contro la <strong>Massoneria</strong>. I due poi dissero che De Gasperi aveva loro promesso che fino a che<br />

sarebbe stato lui a capo del Governo, lo Stato Italiano non avrebbe dichiarato alcuna guerra alla<br />

<strong>Massoneria</strong>! A proposito di questa pubblica protesta di Gigliotti e Fama contro l'inclusione dei Patti<br />

<strong>La</strong>teranensi nella Costituzione Italiana (tramite l'art. 7, che era stato approvato dalla Costituente il<br />

25 Marzo 1947), che portarono avanti durante il loro soggiorno in Italia, è interessante notare che il<br />

Vaticano reagì tramite l'Osservatore Romano il 16 aprile 1947, contestando a Fama e Gigliotti il<br />

492


diritto di accreditarsi come rappresentanti ed interpreti dei correligionari americani, ed esortandoli a<br />

lasciare che gli italiani risolvessero da sè i propri problemi religiosi (cfr. Mario Casella, Giornali<br />

Cattolici e Società Italiana, Edizioni Scientifiche Italiane, 1994, pag. 188).<br />

Quindi come potete vedere i due massoni, mentre peroravano la causa dei Pentecostali<br />

peroravano anche quella dei Massoni! D'altronde essi avevano giurato in loggia di aiutare e<br />

assistere i massoni in tutto il mondo. Ma questo alle ADI non interessava nulla!<br />

Ora, De Gasperi non partecipò direttamente ai lavori della Costituente, ma li seguì molto da vicino,<br />

e sebbene dall'esterno, contribuì con la forza delle sue idee e l'autorevolezza delle sue proposte, a<br />

determinare il contenuto della Costituzione. Tanto è vero che nella seduta del 25 Marzo 1947<br />

tenne un importante discorso all'Assemblea Costituente dal titolo 'Stato e Chiesa' in cui disse tra le<br />

altre cose questo:<br />

'DE GASPERI. E veniamo alla questione delle minoranze. È stato parlato di menomazione morale di minoranze<br />

religiose. Noi, se è necessario, al momento opportuno siamo disposti a votare con voi per togliere dal codice penale<br />

qualsiasi umiliazione alle minoranze. (Applausi al centro).<br />

Riguardo ai cosiddetti culti minoritari, aggiungo che non solo aderisco al pensiero di devozione e di ammirazione per le<br />

vittime delle minoranze, sia israeliti, sia valdesi, pensiero espresso dall'onorevole Pajetta Gian Carlo, ma dico che questo<br />

non è un pensiero di tolleranza, di collaborazione con le minoranze che mi viene in questo momento per ragioni di<br />

opportunità, ma è mia profonda convinzione.<br />

L'onorevole Calamandrei si è riferito al mio viaggio in America e alle dichiarazioni che ho fatto, o che avrei fatto, al<br />

direttorio delle Chiese protestanti o delle Chiese non cattoliche. Difatti, in una riunione importante, questi venerandi<br />

signori mi espressero la loro preoccupazione, chiedendo se noi intendevamo di inserire nella Costituzione la garanzia<br />

della libertà religiosa per il culto delle minoranze. E poi aggiungevano, con molta cortesia, alcune obiezioni riguardo al<br />

trattato, dicendo: ma, come fate a garantirci questa libertà? Ed io ho detto, e mi pareva in quel momento essere<br />

interprete, più di quello che non sono, del paese: badate, in Italia vi sono molti che criticano sia il contenuto sia l'origine<br />

del trattato; però esso ha rappresentato la chiusura di un periodo che è costato all'Italia tante umiliazioni e tante rovine, e<br />

anche coloro che non sono d'accordo voteranno e accetteranno.<br />

Una voce a sinistra. No, no. (Commenti).<br />

DE GASPERI. Mi sono sbagliato se ho abbondato; però credo di averlo fatto con senno politico, ed aggiungo che oggi ai<br />

protestanti d'America deve giungere la nostra nuova assicurazione che in quest'articolo e nell'articolo 16 è garantita<br />

piena libertà, piena eguaglianza, e che non vi è da temere, da parte nostra, nessuna persecuzione, nessun ritorno ai<br />

tempi superati.<br />

493


I Patti lateranensi tengono conto della realtà storica, ma non limitano la libertà per i non cattolici.<br />

Alla fine della discussione, un venerando pastore, rettore di una chiesa vicina, che si vedeva dal grattacielo, mi disse:<br />

«Ho sentito il suo discorso. Quando passa dinanzi a quella chiesa ricordi che là dentro c'è un'anima che prega per lei e<br />

per l'Italia». Ho sentito profonda commozione da questa promessa di preghiera che andava al Padre comune da uno che<br />

non è legato dal vincolo di religione con la Chiesa cattolica. E mi sono detto, perché è la verità, che tollerante è e deve<br />

essere chi crede. Lo scettico non dà nulla, non sacrifica nulla del suo per la convivenza sociale e per la carità cristiana.<br />

(Applausi al centro - Commenti a sinistra - Interruzione dell'onorevole Tonello). Credo solo di poter pronunciare con la<br />

stessa forza le convinzioni mie che sono venute non soltanto dalla educazione familiare, ma attraverso una lotta per<br />

riconquistare la fede, e venute soprattutto dall'esperienza di uomo politico e di uomo di Stato. Su questa esperienza fatta<br />

qui e in altri paesi mi sono fatta la convinzione che senza la fede e senza la morale evangelica le nazioni non si salvano,<br />

siano o non siano socialiste. (Vivissimi applausi al centro e a destra - Commenti a sinistra).<br />

TONELLO. Cosa c'entra questo col Vangelo? (Commenti - Rumori).<br />

DE GASPERI. Amici, siamo in un momento di grande solennità e di grande responsabilità che non può venire menomato<br />

da qualche benevola interruzione dell'amico Tonello; siamo in un momento in cui noi costituenti della Repubblica italiana<br />

dobbiamo votare nell'interesse della nazione e nell'interesse della Repubblica. Dobbiamo votare in modo che sia fatto<br />

appello al mondo libero degli Stati, al mondo che anche io so e dico che ci guarda. Il mondo che ci guarda si preoccupa<br />

che qui si crei una Costituzione di uomini liberi; il grande mondo cattolico si preoccupa che qui la Repubblica nasca in<br />

pace e in amicizia col pontefice romano, il quale durante la guerra rivendicò la dignità umana contro la tirannia e stese le<br />

mani protettrici sui perseguitati di tutte le nazioni e di tutte le fedi e in modo particolare su coloro a cui si è riferito l'amico<br />

<strong>La</strong>mi Starnuti. (Vivissimi applausi al centro - Interruzioni a sinistra).<br />

Amici, si è accennato qui alla comunanza che ci ha uniti nel momento del combattimento tra uomini di diversi partiti e qui<br />

ci sono parecchi che con me hanno trascorso un periodo insieme nel sottosuolo, come si usava dire. Ma c'è un fatto<br />

ancora più grandioso, ed è che nei momenti più difficili, nei momenti delle persecuzioni, soprattutto il Capo della religione<br />

cattolica ci ha aiutato a salvare protestanti e israeliti. Ma c'è ancora di più: in certi conventi erano ammassati e nascosti<br />

cattolici, protestanti ed ebrei insieme. Si trovavano uniti la sera, nei momenti tragici e nei momenti delle minacce, da una<br />

preghiera suprema che è quella del Padre nostro comune. Questa è la nostra forza: se in Italia creeremo una norma di<br />

tolleranza per tutti, ma soprattutto una norma in cui si riconosca questa paternità comune che ci protegge e che protegga<br />

soprattutto la nazione italiana. (Vivissimi, prolungati applausi al centro e a destra)' (http://www.degasperi.net/ - A.<br />

De Gasperi, Discorsi parlamentari, Roma, Camera dei Deputati, 1985, Vol. I, pag. 229-234).<br />

E quindi De Gasperi contribuì ad inserire la libertà religiosa per le minoranze religiose in Italia,<br />

mantenendo così le assicurazioni date ai protestanti in America prima e poi personalmente ai<br />

massoni Gigliotti e Fama, e per fare questo - pur essendo lui un cattolico - entrò un pò in conflitto<br />

con il punto di vista del Vaticano che era ancora improntato al confessionalismo di Stato in materia<br />

di rapporti tra Stato e Chiesa Cattolica, e concesse al Vaticano meno di quello che quest'ultimo<br />

avrebbe voluto fosse introdotto nella Costituzione Italiana. Questo è confermato da una lamentela<br />

che fece il De Gasperi personalmente al nunzio papale in Italia mentre al Parlamento si<br />

discutevano gli articoli della Costituzione. Rivela questa lamentela l'informatissimo gesuita<br />

Giovanni Sale nel suo libro Il Vaticano e la Costituzione: '.... De Gasperi si lamentò con il nunzio in<br />

Italia, mons. Borgongini Duca, che alcune posizioni della Santa Sede in materia di libertà religiosa,<br />

di Stato confessionale e di difesa a oltranza del Concordato, in particolare di quelle norme<br />

considerate da molti anacronistiche, sarebbero state difficilmente difendibili in un'assemblea<br />

composta per buona parte da partiti sia di sinistra sia di destra non troppo disposti ad accogliere il<br />

punto di vista cattolico. Non si può ottenere interamente - disse con estrema franchezza De<br />

Gasperi al Nunzio - tutto ciò che la Chiesa chiede in materia di religione, «non si può non<br />

ammettere la libertà di pensiero, la libertà di coscienza, la libertà di religione' (Giovanni Sale, Il<br />

Vaticano e la Costituzione, Jaca Book, 2008, pag. 151). Il che equivaleva a dire che non solo i<br />

Protestanti, ma anche i massoni dovevano avere la libertà religiosa!<br />

Anche perchè c'era la pressione degli Americani - ossia della <strong>Massoneria</strong> americana con a capo<br />

l'agente della CIA Frank Gigliotti, dico io - e quindi bisognava ammettere certe cose a favore delle<br />

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minoranze religiose, come per esempio la libertà di propaganda che il Vaticano non voleva che<br />

fosse inclusa nell'articolo 19 (che nel progetto di Costituzione era l'articolo 14). Fu lo stesso De<br />

Gasperi a dire questo a Borgongini Duca, nunzio vaticano in Italia, durante un incontro al Viminale,<br />

infatti in una relazione di questo importante prelato, che porta la data del 5 Marzo 1947, leggiamo:<br />

'Dopo di ciò, ho preso io l'offensiva, incominciando dall'articolo 14 del Progetto di Costituzione, il<br />

quale afferma «la libertà di propaganda della propria fede religiosa». Ho richiamato i precedenti<br />

della legislazione italiana per infrenare il proselitismo delle sette, che costituisce un'insidia alla fede<br />

altrui in Italia, ove non abbiamo bisogno di missioni protestanti per conoscere il Vangelo. Ho citato<br />

il caso degli orfani di padre e di madre, che diverranno preda dei ricchi pastori, come la poveraglia<br />

ignorante, che si venderà al primo venuto. Ho accennato al caso del proselitismo nelle caserme tra<br />

le reclute militari e simili. Ho sostenuto che non si può lasciare nel Progetto la libertà di<br />

proselitismo; non si deve far nascere il caso di coscienza, posto che si esige (art. 51) «un<br />

giuramento di fedeltà alla Costituzione». Un cattolico non potrà giurare fedeltà ad un documento,<br />

che contiene errori ed eresie. Il Presidente ha preso alcuni appunti su quanto venivo dicendogli. Mi<br />

ha confessato che veramente anche il Trattato di Pace con l'Italia (Partie II - Clauses Générales<br />

art. 15) nell'enumerazione delle varie libertà non è elencata esplicitamente la libertà di<br />

proselitismo. Quando egli mi ha detto che purtroppo l'Italia si trova sotto la pressione alleata e che<br />

certe ammissioni bisogna tollerarle ed intenderle come meglio si può secondo retta dottrina, gli ho<br />

risposto con le parole, che disse S. Agostino ai cattolici, i quali, mantenendo la propria fede, si<br />

accomodavano alla terminologia dei pagani: «fidem teneant linguam corrigant». Una Costituzione<br />

che porta la firma di 207 deputati democristiani, non deve contenere errori di dottrina' (Giovanni<br />

Sale, op. cit., pag. 252-253). E quindi le proteste e le pressioni messe in atto dalla massoneria<br />

portarono dei frutti evidenti a favore della libertà religiosa in Italia.<br />

D'altronde De Gasperi riteneva che la <strong>Massoneria</strong> era «il terzo partito invisibile», e aveva coniato il<br />

seguente motto: 'Sapere che esiste, ma non parlarne mai e avere almeno due ministri massoni nei<br />

governi che si formano' - motto con cui ha risposto l'ex Presidente della Repubblica Francesco<br />

Cossiga nel suo libro Fotti il Potere alla domanda: 'Presidente, la massoneria è in grado di<br />

influenzare la politica?' - per indicare che la <strong>Massoneria</strong> può sempre tornare utile e quindi è meglio<br />

allearsi con essa che evitarla o guerreggiarla. E difatti De Gasperi nei suoi governi di ministri<br />

massoni ne ebbe. Facciamo degli esempi.<br />

Nel suo primo governo (10 dicembre 1945- 1 luglio 1946) ebbe Mario Cevolotto come ministro<br />

dell'Aeronautica; Luigi Gasparotto come Ministro per l'Assistenza Postbellica; Epicarmo Corbino<br />

come Ministro del Tesoro; Manlio Brosio come Ministro della Guerra; Enrico Molè come Ministro<br />

della Pubblica Istruzione.<br />

Nel secondo governo (13 luglio 1946- 28 gennaio 1947), ebbe Cipriano Facchinetti come Ministro<br />

della Guerra; e Epicarmo Corbino come Ministro del Tesoro. A proposito di Cipriano Facchinetti,<br />

nell'ottobre 1946 scelse l’Inno di Mameli - scritto dal massone Goffredo Mameli - come inno per il<br />

giuramento delle Forze Armate e da lì rimase poi come Inno provvisorio della nuova Repubblica<br />

fino ad oggi.<br />

Nel Terzo Governo (2 febbraio 1947 - 31 maggio 1947) ebbe Luigi Gasparotto come Ministro della<br />

Difesa, e Carlo Sforza come Ministro Affari Esteri.<br />

Nel Quarto Governo (31 maggio 1947 - 23 maggio 1948) ebbe Carlo Sforza agli Affari Esteri;<br />

Cipriano Facchinetti al Ministero della Difesa; Cesare Merzagora come Ministro del Commercio<br />

con l'Estero; Guido Corbellini, Ministro dei Trasporti; Randolfo Pacciardi e Giuseppe Saragat come<br />

Vicepresidenti del Consiglio dei ministri.<br />

495


Il Vaticano e l'articolo 19<br />

Il gesuita Giovanni Sale nel suo libro Il Vaticano e la Costituzione - di cui viene detto in una<br />

recensione che 'orienta nuova luce sull'opera svolta dai costituenti in un serrato e anche duro<br />

confronto con esponenti della stessa Civiltà Cattolica e della Segreteria di Stato vaticana', ed in<br />

effetti è così perchè questo libro è corredato da documenti di parte Vaticana che hanno un grande<br />

valore storico - fa chiaramente comprendere come i costituenti dietro le quinte dovettero 'fare i<br />

conti' con il Vaticano nello scrivere la Costituzione. Vaticano che però se è vero da un lato tentò<br />

anche in tema di libertà religiosa di far scrivere gli articoli costituzionali secondo il suo punto di<br />

vista, dall'altro dovette arrendersi e accontentarsi perchè oltre un limite il Vaticano non potè fare a<br />

causa dell'opposizione che incontrò nell'Assemblea, opposizione che ovviamente venne anche dai<br />

massoni. Per esempio, il Vaticano avrebbe gradito che nell'articolo 19 non fosse concessa la<br />

libertà di propaganda a tutte le confessioni religiose, ma alla fine - sotto la pressione degli<br />

Americani - essa fu approvata e quindi quell'articolo così formulato fu accettato con difficoltà in<br />

Vaticano. Comunque, bisogna dire, che il Vaticano sostanzialmente si mostrò d'accordo che lo<br />

Stato Italiano concedesse la libertà religiosa alle minoranze religiose. Ma vediamo di riassumere i<br />

movimenti del Vaticano in quei giorni in merito alla libertà religiosa per i 'culti ammessi' che veniva<br />

discussa dalla Costituente.<br />

Innanzi tutto va detto che l'articolo 19 (che nel progetto di Costituzione era l'articolo 14) faceva<br />

parte di un gruppo di 11 articoli preparati dal democristiano Dossetti, che li fece innanzi tempo<br />

visionare alla Segreteria di Stato del Vaticano e dalla quale ricevette un sostanziale gradimento.<br />

Il Sale infatti afferma: 'L'attenzione per i diritti della persona, e quindi anche per il diritto alla libertà<br />

religiosa, si coglie negli articoli presentati dall'on. Dossetti sotto il titolo Libertà di opinione, di<br />

coscienza e di culto. Questi facevano parte di un progetto più allargato, composto di 11 articoli,<br />

che aveva come scopo di far rientrare la materia della libertà religiosa e dei rapporti fra Stato e<br />

Chiesa in quella più generale dei rapporti tra lo Stato e gli altri ordinamenti giuridici primari. In tale<br />

progetto erano sintetizzate la scienza e la cultura giuridica di Dossetti su tale importante materia;<br />

va però ricordato che esso, come risulta dalla documentazione di parte ecclesiastica, fu redatto<br />

tenendo anche presente il punto di vista dell'autorità vaticana, che visionò tali articoli prima che<br />

fossero presentati nella prima sottocommissione della Costituente' (Giovanni Sale, op. cit., pag.<br />

149), a cui l'autorità vaticana diede parere favorevole in quanto il Sale riferisce una relazione della<br />

Segreteria di Stato datata 18 novembre 1946 in cui è scritto: 'Questa mattina è venuto in<br />

Segreteria di Stato l'On. Dossetti [....] che mi ha portato i qui uniti documenti ove [...] ha formulato<br />

gli articoli che i democristiani intenderanno proporre e difendere in proposito [...]. Domattina l'On.<br />

Dossetti tornerà in Segreteria di Stato per ricevere le opportune direttive', e poi nella relazione del<br />

giorno seguente è scritto: 'Questa mattina è ritornato in Segreteria di Stato l'On. Dossetti. Gli ho<br />

detto che sostanzialmente gli articoli proposti sono stati giudicati buoni. Gli ho fatto presente i<br />

piccoli rilievi a cui si accenna nell'Appunto' (Ibid., pag. 149). Su questa ultima circostanza del<br />

ritorno del Dossetti alla Segreteria di Stato, il Sale in un altra parte del libro la riporta così: 'Questa<br />

mattina - è scritto in una Nota vaticana del 19 novembre 1946 - è ritornato in Segreteria di Stato<br />

l'on. Dossetti. Gli ho detto che, sostanzialmente, gli articoli proposti sono stati giudicati buoni (ciò<br />

dopo aver parlato, naturalmente, con l'Ecc.mo Superiore). Gli ho, poi, fatto presenti i piccoli rilievi a<br />

cui si accenna nell'appunto. L'on Dossetti ha ringraziato. L'on Dossetti si è incontrato anche con<br />

S.E. Rev.ma Mons. Tardini, dal quale ha avuto le opportune direttive. Si è rimasti intesi che i<br />

membri democristiani della prima sottocommissione presenteranno e difenderanno tali articoli.<br />

496


L'on. Dossetti ha assicurato che tempestivamente informerà la Segreteria di Stato su le eventuali<br />

difficoltà che i membri democristiani avessero da incontrare nella discussione' (Ibid., pag. 41).<br />

Nel progetto dossettiano in materia di libertà religiosa si leggeva: '«Ogni uomo ha diritto alla piena<br />

esplicitazione della sua vita religiosa, interiore ed esteriore, individuale e associata, della sua fede,<br />

al libero esercizio, privato e pubblico, del culto seguito, purchè non si tratti di religione o di culto<br />

implicante principi o riti contrari all'ordine pubblico e al buon costume». In altra parte è scritto:<br />

«Ogni uomo ha diritto alla libera professione (e propaganda) della propria fede religiosa nei limiti<br />

dell'ordine pubblico del buon costume e delle leggi». Nello stesso testo però si leggeva pure che,<br />

fermi restando i principi della libertà di coscienza e dell'eguaglianza religiosa dei cittadini, «la<br />

religione cattolica, religione della grande maggioranza del popolo italiano, è la religione dello<br />

Stato»' (Ibid., pag. 149-150).<br />

Il Sale dice a proposito del progetto di Dossetti: 'Nel suo progetto costituzionale Dossetti cercava di<br />

conciliare il punto di vista laico sul tema della libertà di coscienza e di religione, con quello<br />

«confessionale», voluto dalla Santa Sede e da buona parte della gerarchia cattolica: ciò facendo<br />

egli in qualche modo tentava una sorta di quadratura del cerchio. Di fronte ai costituenti laici e di<br />

sinistra, si faceva garante dell'autonomia e della non ingerenza degli ordinamenti giuridici (Chiesa<br />

Cattolica compresa) e quindi della laicità dello Stato; davanti all'autorità ecclesiastica, di cui in<br />

questi mesi era l'interlocutore privilegiato, invece, egli si accreditava come campione<br />

dell'ortodossia e difensore degli interessi della Chiesa. In ogni caso egli cercò in tutti i modi di fare<br />

da tramite, o «da ponte», tra due mondi culturali diversi, anzi antagonisti e rivali: la sintesi che egli<br />

riuscì ad operare (nel suo progetto degli 11 articoli), nonostante alcune ambiguità e contraddizioni<br />

..... ci sembra in definitiva l'unica possibile in quel momento storico. In ogni caso il coraggioso<br />

tentativo operato dal costituente democristiano di conciliare dottrina cattolica (con tutto ciò che<br />

questo significava) e pensiero moderno fu certamente positivo e di fatto diede i suoi primi risultati<br />

già nella redazione «materiale» del testo costituzionale nella materia dei diritti delle persone' (Ibid.,<br />

pag. 150-151). Dunque il Vaticano giudicò tutto sommato positivo il progetto di Dossetti. E diede<br />

ordine di seguire la discussione in tema di libertà religiosa, come risulta da un appunto della<br />

Segreteria di Stato del 29 Marzo 1947, inviato da Domenico Tardini al cardinale Angelo<br />

Dell'Acqua: 'Il Santo Padre raccomanda di seguire la discussione su i culti ammessi, e sugli altri<br />

punti che interessano la Chiesa' (Ibid., pag. 139). Certo, il Vaticano avrebbe preteso di più, ma poi<br />

alla fine dovette accontentarsi. E così alla fine l'articolo 19 fu accettato dall'Assemblea Costituente<br />

in questa formula: 'Tutti hanno diritto di professare liberamente la propria fede religiosa in qualsiasi<br />

forma, individuale o associata, di farne propaganda e di esercitarne in privato o in pubblico il culto,<br />

purché non si tratti di riti contrari al buon costume'.<br />

Diciamo quindi che i movimenti della <strong>Massoneria</strong> messi in moto da Frank Gigliotti in tema di libertà<br />

religiosa ebbero successo, perchè comunque sia la sua ombra fu ben presente sia nella<br />

Costituente che in Vaticano dove peraltro risulta che durante la guerra Pio XII stesso aveva<br />

stabilito mediante Gigliotti dei rapporti forti con i servizi segreti americani. E anche se il Vaticano<br />

non rimase soddisfatto al cento per cento, alla fine ne venne fuori piuttosto bene agli occhi dei<br />

Protestanti visto che la Democrazia Cristiana votò a favore di quell'articolo. Certo, va pure detto<br />

che anche dopo che la Costituzione Italiana sancì la libertà religiosa per tutte le confessioni, per<br />

alcuni anni ci furono ancora delle vessazioni e persecuzioni contro i Protestanti, come chiusure di<br />

locali di culto e altre manifestazioni di intolleranza, ma poi arrivò il tempo che finirono. Perchè con<br />

gli articoli sulla libertà religiosa della Costituzione, era di fatto cominciata una 'nuova era' per i<br />

Protestanti in Italia. E questo grazie alla <strong>Massoneria</strong> e al Vaticano, con cui quindi i Protestanti in<br />

Italia sono chiamati a stare in pace, già a stare in pace!<br />

497


Gigliotti fece allacciare l'acqua alla casa di Enrico Marin, pastore delle Assemblee di Dio e<br />

sollecitato si mosse in favore delle ADI in altre circostanze<br />

Francesco Toppi nel suo libro E Mi Sarete Testimoni nel raccontare delle persecuzioni verificatesi<br />

contro credenti negli anni 1948-1952, menziona quella che subì Enrico Marin, che Toppi stesso<br />

definisce 'un pioniere del Movimento pentecostale nell'Italia del Nord e soprattutto del Veneto'<br />

(pag. 96):<br />

'Si verificarono dei casi che hanno dell'incredibile. Il primo, quello del 6 aprile 1950, quando da<br />

parte della Giunta Municipale del Comune di Cavaso del Tomba (Treviso) venne negata la<br />

concessione di acqua potabile per uso domestico al pastore italo americano Enrico Marin, con la<br />

motivazione che il suddetto esercitava 'nel paese il culto pentecostale, che, oltre ad essere proibito<br />

dallo Stato Italiano, urta il sentimento cattolico della stragrande maggioranza del popolo di questo<br />

Comune' (pag. 91).<br />

Ora, Toppi non dice che poi l'acqua fu allacciata a Enrico Marin, come neppure chi fu colui che<br />

fece sì che Enrico Marin avesse la concessione dell'acqua potabile. Non sappiamo se Toppi lo<br />

sapesse, comunque dato che noi lo abbiamo scoperto, lo diciamo.<br />

Ebbene fu il massone Frank Gigliotti, che scrisse all'allora Ministro della difesa Randolfo Pacciardi<br />

(che era un noto massone il quale nel 1938 aveva ottenuto il 30° grado del Rito Scozzese, e che<br />

era entrato nel Governo come Ministro della Difesa su pressione del gruppo dell'OSS facente capo<br />

a Frank Gigliotti - http://www.fondazionecipriani.it/Scritti/appunti.html), che subito si premurò a<br />

rimediare al male fatto dal sindaco di quel paese trevigiano.<br />

Ecco il testo della lettera che il massone Pacciardi inviò al suo fratello massone Gigliotti il 10 Luglio<br />

1950:<br />

'Caro Gigliotti, ho ricevuto la tua lettera datata 14 Giugno concernente il signor Enrico MARIN che vive a<br />

Cavaso del Tomba, Italia, ed ho subito dato ordini alle Autorità interessate, in maniera da rimediare al male<br />

fatto dall'arbitraria e iniqua azione decisa dal Sindaco di quella comunità. - Tu puoi essere sicuro che la<br />

faccenda sarà sistemata nella maniera migliore, non solo per motivi di umanità, ma poichè la libertà della<br />

fede religiosa è chiaramente offerta e promulgata per atto di Costituzione della Repubblica Italiana. - Mentre<br />

ti ringrazio per la tua gentile informazione, ti prego di rivolgerti a me liberamente per qualsiasi questione di<br />

questo tipo che possa sorgere, e io sarò molto felice di rimuovere qualsiasi difficoltà o fraintendimento che<br />

sia implicato.- Colgo l'opportunità per mandarti i miei saluti più calorosi. Sinceramente tuo. R. Pacciardi'.<br />

Ora, vi domando fratelli: 'Ma se per una questione minima, come l'allacciamento dell'acqua ad una<br />

casa negata ad un pastore delle Assemblee di Dio, fu contattato subito Gigliotti e lui subito si mise<br />

in moto per far risolvere subito la questione riuscendoci, non pensate che Gigliotti venisse<br />

contattato in quel tempo ogni qual volta si verificava una persecuzione contro dei pastori o delle<br />

Chiese delle Assemblee di Dio per fare qualcosa'?<br />

E difatti non era la prima volta che Gigliotti si muoveva - sollecitato ovviamente dalle ADI - presso<br />

le autorità italiane o quelle americane in favore dei Pentecostali perseguitati in Italia. Vi faccio due<br />

esempi.<br />

Il primo risale ad Aprile 1947. Sul Lewiston Evening Journal del 29 Aprile 1947 (vedi foto), viene<br />

detto tra le altre cose che Gigliotti e Fama sono andati a Palermo, dove si sono recati per fare delle<br />

investigazioni sulla notizia che 10 Chiese Pentecostali (Assemblee di Dio) sono state chiuse sotto<br />

498


le leggi repressive lasciate dal Fascismo, e che i due hanno dichiarato che intendono continuare la<br />

loro battaglia negli USA se non riceveranno delle assicurazioni soddisfacenti dal Governo Italiano.<br />

Il secondo risale al 1948. Ecco cosa si legge in un articolo apparso sul Review and Herald del 22<br />

Aprile 1948: 'Un gruppo Protestante Americano guidato dal Rev. Frank B. Gigliotti, un funzionario<br />

del Citizens United for Religious Emancipation, ha depositato presso l'Ambasciata Italiana a<br />

Washington D.C., una protesta formale contro una supposta persecuzione di minoranze<br />

Protestanti in Italia. Citando un recente attacco contro una riunione Pentecostale all'aperto vicino<br />

Roma, la protesta dichiarava che 'noi abbiamo raggiunto il limite della nostra pazienza. Noi siamo<br />

costretti, nel nome di un Protestantesimo libero unito, a denunciare queste cose e renderle<br />

pubbliche affinchè il giudizio di uomini liberi possa decidere e condannare'.<br />

499


Ma Gigliotti si recò persino al Dipartimento di Stato Americano a protestare contro le persecuzioni<br />

ricevute dalle Assemblee di Dio, infatti il 9 maggio del 1950 - quindi quando il caso Marin non era<br />

stato ancora risolto - a capo di una delegazione di pastori protestanti (A.G. Yuppa, presidente della<br />

Chiesa Pentecostale Universale; Ellis McGoy, rappresentante della Chiesa di Cristo del Texas;<br />

Clyde W. Taylor, Segretario Nazionale degli Affari della National Association of Evangelicals; D.G.<br />

Scott, Rappresentante del Consiglio Generale delle Assemblee di Dio USA), Gigliotti si recò da<br />

John D. Hickerson, che era l'assistente Segretario di Stato per presentare una formale protesta<br />

documentata anche da foto di alcune persecuzioni ricevute da pastori e chiese delle Assemblee di<br />

Dio (nonchè di altri Protestanti). Ecco la foto di quell'importante incontro.<br />

Nella formale protesta consegnata all'Assistente Segretario di Stato, Gigliotti fa riferimento alla<br />

persecuzione subita da alcune Chiese pentecostali in Sicilia di cui Gigliotti e Fama poterono<br />

accertarsi personalmente durante la loro permanenza in Italia nella primavera del 1947; al caso di<br />

Enrico Marin, predicatore delle Assemblee di Dio, a cui il sindaco non voleva concedere l'acqua<br />

potabile alla sua casa; e poi il caso del pastore pentecostale Cosimo Caruso, proveniente dalla<br />

500


città di Detroit, il quale assieme a sua moglie avevano comprato un locale di culto a Rosarno (RC),<br />

che però a motivo della persecuzione nel febbraio 1948 non riuscirono a dedicare (sul sito della<br />

Chiesa ADI di Reggio Calabria si parla di questi eventi che coinvolsero i coniugi Caruso -<br />

http://www.adi-rc.org/).<br />

Di questa veemente protesta ne diede notizia il 10 maggio del 1950 l'Unità tramite un articolo dal<br />

titolo 'I protestanti lamentano nuove persecuzioni in Italia': 'Washington, 9. - Una delegazione di<br />

cinque pastori protestanti si è recata oggi al Dipartimento di Stato per rinnovare la protesta contro<br />

le persecuzioni dei protestanti in Italia. Guidati dal reverendo Frank Gigliotti, di Lemon Grove<br />

(California) essi hanno presentato dichiarazioni legalizzate da notai e copie di documenti intesi a<br />

dimostrare che i lanci di pietre e le percosse contro i protestanti continuano e si sono estesi<br />

all'Italia settentrionale. <strong>La</strong> delegazione ha conferito per 55 minuti con il direttore generale per le<br />

relazioni con le Nazioni Unite al Dipartimento di Stato, John Hickerson. Durante il colloquio, i<br />

pastori protestanti hanno consegnato a Hickerson una lettera con la quale si sollecita il<br />

Dipartimento di Stato a prendere qualsiasi misura necessaria per far sì che il governo italiano<br />

rispetti le garanzie costituzionali relative alla libertà religiosa. Nella lettera i pastori affermano che<br />

le popolazioni italiane agitate dai preti locali stanno perseguitando i missionari americani e gli<br />

italiani che cercano di abbracciare la fede protestante' (pag. 5). Ecco la foto dell'articolo.<br />

L'Unità, 10 Maggio 1950, pag. 5<br />

501


<strong>La</strong> lettera firmata da Frank B. Gigliotti presentata all'Assistente Segretario di Stato John Hickerson nel maggio del 1950.<br />

Lettera presente nel libretto The Fabulous Frank Gigliotti a pag. 13<br />

502


<strong>La</strong> lettera firmata da Frank B. Gigliotti presentata all'Assistente Segretario di Stato John Hickerson nel maggio del 1950.<br />

Lettera presente nel libretto The Fabulous Frank Gigliotti a pag. 14<br />

503


<strong>La</strong> lettera del ministro Randolfo Pacciardi inviata a Frank Gigliotti sul caso Enrico Marin. Lettera presente nel libretto 'The<br />

Fabulous Frank Gigliotti' a pag. 16.<br />

Io credo che questi episodi dovrebbero dunque fare riflettere molto seriamente i fratelli che<br />

frequentano Chiese ADI sulla collaborazione che venne ad instaurarsi in quel tempo tra le ADI e il<br />

massone Frank Gigliotti, collaborazione che credo sia ampiamente dimostrata.<br />

504


Esponenti delle Assemblee di Dio assieme a massoni<br />

Umberto Gorietti e altri esponenti delle Assemblee di Dio in bella posa con i massoni: la prova<br />

visiva della collusione delle ADI con la <strong>Massoneria</strong><br />

In questa foto scattata negli USA nel 1948 e apparsa sull'organo ufficiale delle Assemblies of God<br />

USA The Pentecostal Evangel (7 Agosto 1948, pag. 11 - le scritte dei cognomi sono mie), potete<br />

vedere nel mezzo l'ambasciatore italiano negli USA Alberto (non Umberto come riportato<br />

erroneamente su The Pentecostal Evangel) Tarchiani (che era massone e a cui tempo prima<br />

Frank Gigliotti aveva fatto arrivare per conto delle ADI una memoria difensiva dei Pentecostali ed<br />

una sua lettera personale), e alla sua destra e sinistra i massoni Gigliotti e Fama, e vicino a<br />

quest'ultimo Umberto Gorietti allora presidente delle Assemblee di Dio in Italia (ADI). Ci sono<br />

anche Dominic Lisciandrelli (Dominick Lisciandrello) e Anthony Piraino, come anche Alexander<br />

Mauriello, importanti esponenti del ramo italiano delle Assemblee di Dio che era sorto nel Gennaio<br />

del 1948 a Syracuse (New York) e che operava in maniera simile ad un distretto all'interno delle<br />

Assemblee di Dio USA (cfr. Heritage, 2010, vol. 30, pag. 39-40). Ma di massoni in questa foto ce<br />

ne sono altri due che sono i 'reverendi' Angelo Di Domenica (vedi più avanti la prova che era un<br />

massone) e Francis J. Panetta.<br />

505


Ora, quelli che avete visto nella foto formavano un comitato che era sorto a seguito del viaggio di<br />

Umberto Gorietti negli USA nel 1948, infatti il massone Frank Gigliotti, sotto la medesima foto che<br />

lui ha messo in bella mostra nel suo libretto The Fabulous Frank Gigliotti a mò di trofeo per<br />

mostrare una delle tante 'imprese' in cui lui ebbe un ruolo di primo piano, ha scritto: 'Comitato del<br />

National Association of Evangelicals degli Stati Uniti fa appello all'Ambasciatore Alberto Tarchiani<br />

a Washington D.C. sulla persecuzione dei Protestanti Italiani' (pag. 6).<br />

Dunque, di questo comitato, che intraprese passi rilevanti presso l'ambasciatore italiano negli<br />

USA, oltre ai massoni Frank Gigliotti e Charles Fama c'erano ben quattro esponenti delle<br />

Assemblee di Dio italiane. Veramente inquietante la cosa, perchè qui c'è proprio la dimostrazione<br />

visiva di come le Assemblee di Dio pur di raggiungere il loro obbiettivo non si sono fatti alcun<br />

scrupolo a dare la loro mano d'associazione a dei massoni, che vi ricordo per l'ennesima volta<br />

avevano giurato di aiutare e assistere i massoni di tutto il mondo e quindi di procacciare il bene<br />

della <strong>Massoneria</strong> che noi sappiamo è una istituzione diabolica che si prefigge di distruggere il<br />

Cristianesimo. Evidentemente per le ADI 'il fine giustifica i mezzi', come per i Gesuiti! Che<br />

scandalo!<br />

Voglio inoltre che sappiate che questo Comitato prima di recarsi dall'Ambasciatore italiano negli<br />

USA, si era recato presso il Dipartimento di Stato Americano dove aveva avuto un colloquio con<br />

506


Samuel Reber, che era l'Assistente Segretario per gli Affari Politici presso il Dipartimento di Stato.<br />

Durante quel colloquio fu elaborato un programma in connessione con l'Articolo 15 del Trattato di<br />

Pace con l'Italia (che vi ricordo fu firmato a febbraio del 1947, e la cui clausola sulla libertà<br />

religiosa contenuta appunto nell'Articolo 15 aveva come autore il massone Frank Gigliotti). Samuel<br />

Reber offrì al comitato 'la più grande cooperazione', viene detto su The Pentecostal Evangel (7<br />

Agosto 1948, pag. 11).<br />

A proposito di questi importanti e proficui incontri diplomatici, su Risveglio Pentecostale ne venne<br />

data notizia in questa maniera: '..... il fratello Gorietti, approfittando del suo viaggio negli Stati Uniti,<br />

ha opportunamente provocato un'azione di carattere diplomatico. Assieme ad alcuni fratelli ed ai<br />

rappresentanti di varie denominazioni Evangeliche, fra i quali il noto Mr. Taylor, rappresentante di<br />

54 denominazioni Evangeliche, fra cui le Assemblee di Dio, ha avuto un lungo colloquio presso il<br />

Dipartimento di Stato degli S. U. con il segretario di S. E. il signor Marshall. Al termine del<br />

colloquio, che si è svolto in forma particolarmente cordiale, il fratello Gorietti ha ricevuto le più<br />

ampie assicurazioni di interessamento a favore del riconoscimento giuridico del nostro movimento.<br />

Successivamente il fratello Gorietti e i rappresentanti che lo accompagnavano sono stati ricevuti<br />

dal nostro Ambasciatore a Washington, Sig. Tarchiani. Anche da lui hanno avute incondizionate<br />

promesse di interessamento. Non è improbabile quindi la sollecita realizzazione dei legittimi diritti<br />

del Movimento Pentecostale' (Risveglio Pentecostale, Anno III, 1948, n° 3, pag. 15). Come potete<br />

vedere, non sono stati messi tutti i nomi dei componenti di quel comitato, e la ragione mi pare<br />

ovvia.<br />

507


<strong>La</strong> pagina del The Pentecostal Evangel del 7 Agosto 1948 in cui c'è la foto di Umberto Gorietti e altri esponenti delle Assemblee di Dio<br />

con i massoni Frank Bruno Gigliotti, Charles Fama, Angelo di Domenica e Francis J. Panetta.<br />

Lo screenshot preso da Google dalla rivista massonica The New Age Magazine (Volume 52, 1944), in cui oltre a Charles<br />

Fama (32°) e Frank B. Gigliotti (3°), appare anche An gelo Di Domenica (3°).<br />

508


Anthony Piraino - che abbiamo visto nella foto con l'ambasciatore - fu un importante esponente<br />

delle Assemblee di Dio che contribuì molto al consolidamento della denominazione ADI. Nella<br />

prima foto sotto lo vediamo con Roberto Bracco, Francesco Toppi, ed altri importanti esponenti<br />

delle Assemblee di Dio degli anni 50, per la cerimonia della 'posa della prima pietra' per la Scuola<br />

Biblica delle ADI a Roma. Nella seconda foto, con Piraino si vedono A. Perna e Roberto Bracco,<br />

sempre sul sito della futura Scuola Biblica.<br />

509


Il viaggio 'segreto' di Umberto Gorietti dal suo amico massone Frank Gigliotti<br />

Nel 1958 Gorietti si recò negli Stati Uniti, e mentre si trovava là, nei primi di Ottobre si recò a San<br />

Diego in California (San Diego dista una decina di chilometri da dove abitava Gigliotti) per<br />

partecipare ad una conferenza di un giorno con Frank Gigliotti per parlare di come poteva essere<br />

osservata la libertà religiosa offerta nella Costituzione Italiana. Ecco l'articolo del giornale San<br />

Diego Union dell'8 Ottobre 1958 che conferma questo. Tutte cose note al grande pubblico quindi di<br />

allora, e badate che era risaputo pubblicamente che Gigliotti era un massone.<br />

510


Francesco Toppi, nel suo libro Umberto Gorietti, di questo viaggio di Gorietti a San Diego non ha<br />

detto niente, facendo credere peraltro che Gorietti durante quel suo viaggio fu solo in Nord<br />

America e in Canada, infatti afferma: 'Nel 1958 visitò di nuovo il Nord America. Prima di partire,<br />

scriveva: «Ambasciatore del ringraziamento dell'Opera, visiterò le nostre chiese sorelle del Nord<br />

America e del Canada ....». In quella occasione partecipò al Convegno Mondiale Pentecostale di<br />

Toronto in Canada ....' (Francesco Toppi, Umberto Gorietti, ADI-Media, 2004, pag. 74 - vedi foto).<br />

Questo è stato d'altronde il modo di agire delle ADI sin dall'inizio, nascondere ai fratelli tante cose.<br />

E così nessuno seppe che Gorietti era andato in California (che è uno Stato situato nell'ovest degli<br />

Stati Uniti d'America) per partecipare ad una conferenza assieme al massone e agente della CIA<br />

Frank Gigliotti.<br />

Considerate quindi che Gorietti si incontrò con il massone Gigliotti dopo dieci anni da quando lo<br />

aveva incontrato durante il suo primo viaggio negli USA nel 1948, il che mostra come i due si<br />

erano tenuti in contatto negli anni, persino dopo che il ricorso delle ADI contro il Ministero<br />

dell'Interno era stato accettato nel 1954. E non poteva essere altrimenti. E siamo persuasi che i<br />

contatti tra le ADI e Gigliotti siano in qualche maniera continuati anche dopo il 1958.<br />

511


Dominick Lisciandrello, importante esponente delle Assemblee di Dio, rende onore al suo amico<br />

massone Frank Gigliotti<br />

Dominick Lisciandrello, che prima abbiamo visto in quella foto del 1948 dall'ambasciatore<br />

Tarchiani assieme a cinque massoni tra cui Frank Gigliotti, era un esponente di spicco delle<br />

Assemblee di Dio, infatti nel gennaio del 1948 fu eletto segretario dell'Italian Branch of the<br />

Assemblies of God (IAG), ossia della Sezione Italiana delle Assemblee di Dio (Heritage, volume 30,<br />

2010, pag. 39-40). In un articolo apparso sul San Diego Union il 30 Ottobre 1947 (foto a sinistra) viene<br />

detto che il Dr. Frank B. Gigliotti a <strong>La</strong> Mesa è stato l'ospite d'onore ad una festa di compleanno a<br />

sorpresa data recentemente da un gruppo di 40 ospiti e tra i presenti per salutarlo c'era anche il rev.<br />

Dominick Lisciandrello. E' evidente dunque che c'era un'amicizia tra i due. E in effetti i due si<br />

conoscevano da tempo e collaboravano, infatti in un articolo sul San Diego Union del 18 Maggio<br />

1946 (foto a destra) viene detto che a <strong>La</strong> Mesa, durante un incontro serale presso l'abitazione del<br />

dottor Frank B. Gigliotti si è formata la Italian Evangelical Ministerial Association della California del<br />

Sud, e il reverendo D. Lisciandrello è stato eletto presidente, e Gigliotti segretario.<br />

512


Roberto Bracco in azione con i massoni Frank Gigliotti e Charles Fama<br />

In un articolo scritto da Philip A. Megna dal titolo 'Opposition in Italy' apparso su The Pentecostal<br />

Evangel il 24 Maggio 1947, ma che è una corrispondenza dalla Sicilia del 9 Aprile 1947, si legge<br />

che a motivo della chiusura di alcuni locali di culto di Chiese Pentecostali, Gigliotti e Fama assieme<br />

ai pastori di Roma inoltrarono formale protesta alle autorità. Ecco cosa dice il Megna: 'Perciò,<br />

assieme ai Dottori Gigliotti e Fama, e i pastori di Roma, abbiamo deciso di presentare una forte<br />

protesta ai funzionari contro questa ingiustizia di chiudere alcune delle nostre chiese Pentecostali'<br />

(pag. 7 - vedi foto). E tra i pastori di Roma, c'era anche Roberto Bracco che era pastore della<br />

Chiesa Pentecostale. Facciamo presente che proprio in quel mese di Aprile del 1947 Gigliotti e<br />

Fama erano in Italia, e quindi ...<br />

513


Sul Chicago Tribune c'è una conferma che Roberto Bracco fu coinvolto in questa azione intrapresa<br />

con i massoni Fama e Gigliotti. Infatti in un articolo del 9 Aprile 1947 dal titolo 'Italy Ordered<br />

Church Closed, Sicilian Says' il giornalista afferma che un certo John Alba, un evangelista<br />

americano di New York, arrivato in Italia nel 1946 per continuare un'opera missionaria, dopo aver<br />

organizzato la comunità pentecostale di Trapani, aprì un locale di culto a Borgo Annunziata il 25<br />

Gennaio 1947. Il 23 Marzo però gli fu intimato per ordine del ministero dell'interno di chiudere il<br />

locale di culto. Quando Alba protestò contro quell'ordine, il capo della Polizia, un certo <strong>La</strong>rosa, gli<br />

consigliò di affrontare la faccenda direttamente con il ministero dell'interno, che Alba 'fece<br />

attraverso la comunità Pentecostale di Roma, che portò la faccenda all'attenzione del dottor<br />

Charles Fama di New York e del reverendo Frank Gigliotti di <strong>La</strong> Mesa, California, che erano allora<br />

a Roma per fare delle indagini sulla distribuzione degli aiuti' (pag. 17 - vedi foto).<br />

514


I massoni coinvolti negli aiuti alle Chiese delle Assemblee di Dio in Italia<br />

Nel libro E Mi Sarete Testimoni di Francesco Toppi leggiamo quanto segue: 'Un altro avvenimento<br />

significativo si verificò proprio nel 1945. Ci riferiamo alla costituzione del 'Comitato evangelico per<br />

la distribuzione dei soccorsi in Italia', proposto dall' 'Evangelical Committee for Relief in Italy', che<br />

aveva lo scopo di provvedere all'equa distribuzione degli aiuti fra tutti i credenti di fede evangelica<br />

colpiti dalla catastrofe della guerra. Le comunità pentecostali furono anch'esse invitate ad inviare<br />

un proprio rappresentante. Per la prima volta il Movimento pentecostale veniva ufficialmente<br />

considerato parte integrante del mondo evangelico. Questo implicito riconoscimento da parte delle<br />

altre chiese 'storiche' spianò la strada ad un rapporto di azione unitaria per la libertà religiosa del<br />

nostro Paese' (pag. 74 - vedi foto).<br />

E chi dirigeva l'Evangelical Committee for Relief in Italy? I massoni, infatti il presidente era il<br />

massone Charles Fama, che abbiamo visto era anche il presidente dell'American Committee for<br />

Religious Freedom in Italy (vedi l'articolo sul Daily Boston Globe del 3 Aprile 1947 che conferma<br />

ciò).<br />

515


Anche Frank Gigliotti era un importante esponente dell'Evangelical Committee for Relief in Italy<br />

(Comitato Evangelico per il Soccorso in Italia), in quanto in un articolo del Christian Science<br />

Monitor viene detto che lui e Fama lo rappresentano e in un altro che ne sono membri (The<br />

Christian Science Monitor, 9 e 30 Aprile 1947).<br />

L'articolo del Daily Boston Globe del 3 aprile 1947<br />

I due articoli tratti dal Christian Science Monitor del 9 e 30 Aprile 1947.<br />

In un articolo del 13 Aprile 1947 apparso su L'Unità - edizione piemontese - dal titolo 'Se non ci<br />

fossero i comunisti ...., ma la verità è un'altra' viene detto che in Italia ci sono due eminenti<br />

americani giunti 'allo scopo di organizzare e controllare la distribuzione dei soccorsi americani nel<br />

516


nostro territorio. I dottori in filosofia e scienze sociali Charles Fama e Frank B. Gigliotti' che<br />

vengono anche definiti 'portavoce ufficiali della repubblica stellata' (pag. 4 - vedi foto).<br />

L'articolo apparso su L'Unità il 13 Aprile 1947 in cui si parla di Fama e Gigliotti<br />

E' interessante notare che nell'articolo del Christian Science Monitor del 9 Aprile 1947, viene detto<br />

che un 80 per cento degli aiuti americani mandati in Italia sono di origine Protestante, e che<br />

Gigliotti e Fama hanno avvertito che rifiutando di concedere piena e incondizionata libertà ai<br />

Protestanti e agli Ebrei, l'Italia metterà in pericolo qualsiasi ulteriore aiuto proveniente dall'America<br />

('Protestants and Jews Press Religious Rights in Italy', in The Christian Science Monitor, 9 Aprile<br />

1947). Questo ovviamente mostra ancora una volta il potere che avevano Gigliotti e Fama.<br />

Quindi a dirigere gli aiuti per le Chiese Evangeliche in Italia - comprese quelle delle Assemblee di<br />

Dio in Italia - c'erano i massoni Fama e Gigliotti. Nei quadri dirigenziali dell'Evangelical Committee<br />

for Relief in Italy c'era anche un altro massone, vale a dire il pastore presbiteriano P. J. Zaccara,<br />

che era membro della Loggia Garibaldi No. 542 di New York (di cui era membro anche Frank<br />

Gigliotti), e che era assieme a Charles Fama presidente dell'American Committee for Religious<br />

Freedom in Italy. Lo Zaccara verrà in Italia per organizzare la distribuzione degli aiuti alle Chiese.<br />

Sarà poi premiato dal Presidente della Repubblica Italiana per la sua opera umanitaria di<br />

assistenza in Italia durante e dopo la seconda guerra mondiale (cfr. Kenneth D. Miller & Ethel P.<br />

Miller, The People are the city, The Macmillan Company, New York 1962 pag. 186).<br />

In un articolo del The Harlem Valley Times del 30 Novembre 1967 (vedi foto), viene detto di Patrick<br />

Zaccara - oltre che era un massone - che durante la seconda guerra mondiale fu fatto Presidente<br />

Nazionale del Comitato per il Soccorso in Italia (National Chairman of the Committee for Relief to<br />

517


Italy), e che mentre si trovava in Italia mise in piedi un Comitato per ricevere e distribuire tutti i beni<br />

mandati dall'America.<br />

A proposito di Patrick Zaccara e la sua opera assistenziale in Italia verso le Chiese Evangeliche<br />

durante e dopo la seconda guerra mondiale, va detto che egli assieme ad altri due delegati fu<br />

mandato in Italia nella primavera del 1945 con il sostegno del Consiglio Federale delle Chiese di<br />

Cristo in America e rappresentava il National Evangelical Committee for Relief in Italy, come si può<br />

vedere da questo articolo apparso il 29 Settembre 1945 sul The Herald Statesman.<br />

518


E chi era il presidente del Consiglio Federale delle Chiese di Cristo in America proprio in quei<br />

giorni? Il vescovo metodista G. Bromley Oxnam (1891-1963), che fu presidente del Federal<br />

Council of Churches dal 1944 al 1946, il quale era un massone a quel tempo del 32° grado del<br />

Rito Scozzese Antico ed Accettato (cfr. William R. Denslow e Harry S. Truman, 10,000 Famous<br />

Freemasons from K to Z, Volume 3, pag. 299). Non c'è che dire dunque, la <strong>Massoneria</strong> americana<br />

ha avuto un ruolo di primo piano negli aiuti che durante e dopo la guerra sono arrivati qui in Italia<br />

dall'America, e di cui hanno beneficiato anche le Chiese Pentecostali delle neonate ADI.<br />

Locandina del 1944 in cui il Comitato Nazionale Evangelico per il Soccorso in Italia invita a dare vestiti, coperte, lenzuola<br />

ed altre cose per gli Evangelici che erano rimasti vittime della guerra e quindi si trovavano nel bisogno. Tra i dirigenti<br />

c'erano i massoni Charles Fama (che nella locandina è A. Fama perchè talvolta si presentava anche come Charles A.<br />

Fama) Patrick Zaccara e Angelo Di Domenica (funzionari nazionali), e Francis J. Panetta (segretario), ma non<br />

escludiamo che ce ne fossero altri tra quelli menzionati. Notate anche Lisciandrello delle Assemblee di Dio che era tra i<br />

dirigenti nazionali.<br />

519


In un articolo apparso sul New York Times il 21 Aprile 1960, dal titolo 'L'Italia conferisce<br />

un'onorificenza ad un Massone', viene detto: 'Il reverendo dottore P. J. Zaccara, assistente<br />

direttore esecutivo della Mission Society di New York City, ieri ha ricevuto la medaglia e l'encomio<br />

che lo ha stabilito un Ufficiale dell'Ordine al Merito dell'Italia. Il Dottor Zaccara, che è anche Gran<br />

Cappellano dei Massoni dello Stato di New York, ha ricevuto il riconoscimento presso il Consolato<br />

Generale d'Italia, 690 Park Avenue. Il ministro Protestante è stato onorato per 'il servizio meritorio<br />

nell'aiutare i bisognosi d'Italia e per avere aiutato in questa maniera a cementare le relazioni tra<br />

l'Italia e gli Stati Uniti'. Nella II Guerra Mondiale egli fu a capo del National Evangelical Committee<br />

for Relief to Italy'.<br />

520


Henry H. Ness e le sue frequentazioni massoniche<br />

Henry H. Ness, il noto pastore delle Assemblee di Dio USA venuto in Italia nel dopoguerra per<br />

convincere le chiese Pentecostali a darsi una organizzazione (e difatti fu sotto la sua spinta e<br />

influenza che si costituirono le ADI), frequentava ambienti filo-massonici, infatti teneva discorsi<br />

presso i Kiwanis club, che assieme ai Rotary e Lions club sono dei club filo massonici in quanto<br />

promuovono i principi e gli ideali della massoneria, e difatti le logge massoniche reclutano massoni<br />

in mezzo a questi club come anche ci sono tanti massoni che entrano in questi club. Si consideri<br />

per esempio che il presidente del Kiwanis International nel 1955 fu Jackson A. Raney, che era un<br />

massone. Ecco due annunci da un giornale di Seattle, dove risiedeva Ness, che confermano ciò:<br />

Ma Ness frequentava anche ambienti massonici, infatti teneva dei discorsi anche nei Shrine club,<br />

che sono club appartenenti a Shriners International che si definisce una fraternità di Massoni, e<br />

difatti per farne parte bisogna essere almeno Maestri massoni (a quel tempo però per farne parte<br />

bisognava avere completato il Rito Scozzese o il Rito di York, e quindi i componenti erano tutti di<br />

altissimo grado nella <strong>Massoneria</strong>). Ecco un annuncio sul Seattle Daily Times che attesta ciò.<br />

521


Frank B. Gigliotti teneva discorsi in mezzo alle Assemblee di Dio USA<br />

In questa locandina apparsa sul San Diego Union del 2 agosto 1947, quindi dopo il suo ritorno dall'Italia, viene<br />

annunciato che il 3 agosto, alle tre del pomeriggio parlerà Frank Gigliotti presso il Berean Tabernacle di San Diego,<br />

mentre la sera alle 7 e 30 parlerà il Sovrintendente delle Assemblee di Dio della California del Sud.<br />

In quest'altra locandina apparsa sul San Diego Union nel mese di Novembre, viene annunciato da parte della Prima<br />

Chiesa delle Assemblee di Dio che domenica sera parlerà Frank Gigliotti, e si raccomanda di non perderselo.<br />

522


In questa foto del 5 luglio 1950, Frank Gigliotti parla sulla libertà religiosa a circa 4000 persone, appartenenti alle<br />

Assemblee di Dio USA, durante il Campeggio di Salem in Oregon (The Fabulous Gigliotti, pag. 15).<br />

E' evidente che qualcuno vedendo ciò si domandi se Frank Gigliotti fu fatto parlare anche in seno<br />

alle Assemblee di Dio in Italia. A questa domanda non possiamo dare una risposta certa, ma<br />

possiamo dire che non è per niente da escludere una cosa del genere, visto che nelle ADI alcuni<br />

anni fa hanno fatto parlare persino un prete da un pulpito per dare un saluto ai presenti in<br />

occasione della dedicazione di un locale di culto.<br />

E poi ricordatevi che Frank Gigliotti aveva il titolo di 'reverendo', e quindi se si considera che lui in<br />

mezzo alle ADI si presentava come 'un reverendo americano schierato a favore delle ADI per fargli<br />

avere la cosiddetta libertà religiosa' ed aveva la raccomandazione di Gorietti e Bracco, non è<br />

proprio difficile immaginare che abbia parlato anche qui in Italia in seno a qualche chiesa.<br />

D'altronde, se Giorgio Spini, che stimava la massoneria - pur non essendo massone - fu fatto<br />

predicare in alcune comunità ADI, perchè non dobbiamo pensare che abbiano permesso di fare la<br />

stessa cosa anche al 'favoloso' Frank Gigliotti?<br />

523


Henry H. Ness: il rappresentante delle ADI che, aiutato dalla <strong>Massoneria</strong>,<br />

incontrò Pio XII per chiedergli la fine della persecuzione contro le ADI<br />

L'incontro con Pio XII<br />

Henry H. Ness (1894-1970) era un pastore americano delle Assemblee di Dio USA molto<br />

conosciuto ai suoi giorni, che era pastore della Chiesa Hollywood Temple Full Gospel Assembly di<br />

Seattle (ora Calvary Christian Assembly - http://www.ccassembly.org/) e che aveva peraltro<br />

fondato anche il Northwest Bible Institute di Seattle.<br />

Durante il 5° Convegno pastorale Nazionale 'ADI' a Roma del 1946, Ness aveva molto insistito,<br />

quale rappresentante delle Assemblee USA, che le Chiese Pentecostali si dessero una<br />

organizzazione come voleva il Governo affinchè potessero ottenere il riconoscimento giuridico.<br />

Roberto Bracco, infatti, ha scritto in <strong>La</strong> verità vi farà liberi: 'Il secondo elemento può essere indicato<br />

nell'arrivo proprio durante il convegno del 1946 del fr. H. Ness, di Seattle che all'epoca era<br />

esponente non secondario delle Ass. of God degli Stati Uniti. Questo fratello, pastore di una<br />

grande comunità e direttore di una Scuola biblica fondata da lui stesso, era non soltanto assertore<br />

convinto dell'organizzazione, ma anche generoso e disinteressato consigliere per costituirla. Il<br />

paradosso fu proprio accentuato dalla contemporanea presenza in quel convegno degli esponenti<br />

dell'inorganizzazione e dell'organizzazione e cioè dei fratelli Di Nicola e Ness; purtroppo la<br />

presenza e la parola del secondo prevalse su quella del primo e l'organizzazione incominciò la sua<br />

marcia' (dalla versione on line qui http://www.lanuovavia.org/faq2_bracco_roberto_1.html).<br />

Negli anni '40 Ness fece alcuni viaggi in Italia, ed anche in Europa, per avere incontri con autorità<br />

politiche e religiose del tempo per invitarle a fare qualcosa per far concedere la cosiddetta libertà<br />

religiosa ai Pentecostali in Italia. Henry Ness peraltro faceva parte del comitato esecutivo<br />

dell'International Council for Christian Leadership (ICCL), infatti sul The Pentecostal Evangel del 4<br />

Dicembre 1948, viene detto che Henry Ness 'ha trascorso nove settimane in Europa viaggiando<br />

sotto gli auspici dell'International Council for Christian Leadership' (pag 10), e quindi Ness<br />

viaggiava rappresentando l'ICCL, che era una organizzazione anti-comunista nata nel gennaio<br />

1947 a Zurigo per opera del pastore metodista Abraham Vereide (1886-1969), il quale voleva che<br />

524


la sua organizzazione 'adempisse il suo obbiettivo attraverso contatti tra le persone che fossero<br />

personali, fiduciosi, informali e non pubblicizzati'. E poi questa organizzazione collaborava<br />

strettamente con i servizi segreti americani. Non solo, l'ICCL era anche fortemente collusa con la<br />

massoneria infatti Nathaniel Leverone, che fu il presidente del National Committee Christian<br />

Leadership dal 1944 fino al 1950, era un massone (cfr. Harry S. Truman & William R. Denslow,<br />

10,000 Famous Freemasons from K to Z Part Two, Kessinger Publishing's Rare Reprints, 2004,<br />

pag. 81). Non c'è che dire: questo Ness si trovava proprio nella posizione giusta per le ADI!<br />

Nel suo libretto Il Battesimo con lo Spirito Santo: che cos'è? che fu pubblicato nel 1962, Henry<br />

Ness afferma che ha avuto una udienza personale con l'allora papa Pio XII. Le sue parole sono<br />

queste: 'In uno dei miei viaggi a Roma, fui invitato dall'Ambasciatore Americano ad una udienza<br />

privata con il defunto Papa Pio XII. Alla conclusione dell'udienza che durò 30 minuti, gli diedi la mia<br />

personale testimonianza della mia esperienza della nuova nascita e della ricezione del battesimo<br />

con lo Spirito Santo, incluso il parlare in lingue' (http://www.faithwriters.com/articledetails.php?id=28884&fb_source=message<br />

- On one of my trips to Rome, I was invited by the<br />

American ambassador to a private audience with the late Pope Pius XII. At the conclusion of the<br />

thirty-minute audience, I gave him my personal testimony of my born again experience and of<br />

receiving the baptism with the Holy Spirit, including the speaking in tongues).<br />

Questo incontro di Ness con Pio XII fu riportato sia dal The Pentecostal Evangel che dal The<br />

Apostolic Faith, i quali aggiungono un particolare importante, cioè che Ness parlò con il papa della<br />

libertà religiosa e della persecuzione nel mondo. Che significa questo? Che Ness si recò in<br />

udienza dal papa per chiedergli la cosiddetta libertà religiosa per i Pentecostali in Italia, e quindi la<br />

cessazione delle persecuzioni. Il fatto che lui poi gli abbia dato la sua testimonianza, non deve<br />

trarre in inganno, perchè non fu quella la vera ragione per la quale Ness si recò dal papa. Infatti<br />

prima Ness affrontò gli argomenti che gli stavano a cuore far presente al papa, e poi alla fine gli<br />

diede la sua testimonianza personale. E poi è interessante la maniera in cui lui cominciò per<br />

raccontare la sua testimonianza: '..... Benchè io non sia Cattolico, so che sono salvato, che sono<br />

un figlio di Dio ....', come dire insomma: 'Voi siete salvati e figli di Dio, ma lo siamo pure noi anche<br />

se non siamo Cattolici Romani ...' (The Pentecostal Evangel, 25 Ottobre 1947, pag. 10). Ness<br />

avrebbe invece dovuto esortarlo a ravvedersi e a credere nell'Evangelo, e parlargli di giustizia, di<br />

temperanza e del giudizio a venire, come fece Paolo con il governatore Felice (Atti 24:24-25). Ma<br />

d'altronde lui era andato là per altre ragioni, e difatti gli editori del The Pentecostal Evangel, dopo<br />

avere riferito brevemente di questo evento, scrissero: 'Non possiamo noi pregare che Dio possa<br />

parlare al cuore del papa, mostrandogli la verità, e pregare che il colloquio del Fratello Ness possa<br />

beneficiare i Pentecostali d'Italia e di altre nazioni Cattoliche nella loro lotta per la libertà religiosa?'<br />

(Ibid., pag. 10).<br />

Per quanto riguarda la data di questo incontro, esso si svolse l'8 agosto del 1947, in quanto la<br />

notizia di questo suo incontro apparve sull'Osservatore Romano - l'organo ufficiale del Vaticano - il<br />

9 agosto 1947, tra le informazioni in prima pagina in questa maniera: 'Il Santo Padre ha ricevuto in<br />

speciali udienze .... il Dott. Henry H. Nesh' (vedi foto - non è da escludersi che il fatto che abbiano<br />

messo 'Nesh' al posto di 'Ness' sia stato un errore volontario). Da tenere presente che l'edizione<br />

quotidiana in italiano dell'O.R. è pubblicata in serata, con la data del giorno successivo, ecco<br />

perchè la data dell'udienza è quindi da considerarsi l'8 agosto. E' interessante poi notare che<br />

proprio in quei giorni (4-14 agosto), Henry H. Ness tenne degli Studi Biblici presso il locale di culto<br />

della Chiesa ADI di Roma, a cui parteciparono tanti conduttori di Chiesa (Risveglio Pentecostale,<br />

N° 2, pag. 18-19). Quindi tra uno Studio Biblico e l'altro, Ness ....<br />

525


<strong>La</strong> foto dell'Osservatore Romano del 9 Agosto 1947 con la notizia della speciale udienza di Henry H. Ness con Pio XII,<br />

con sotto alcuni ingrandimenti.<br />

Sul Seattle Daily Times la notizia dell'udienza di Ness con Pio XII venne data il 19 Agosto 1947,<br />

come si può vedere qua. In questo articolo dal titolo 'Un Pastore ha un udienza con il Papa' si<br />

legge tra l'altro che il Dr. Ness ha parlato con il Papa della persecuzione religiosa e l'attitudine anti-<br />

Protestante di Franco e del Governo Spagnolo.<br />

526


Sul The Pentecostal Evangel del 13 Settembre 1947 gli editori annunciarono la notizia in questa<br />

maniera: 'Il Pastore Henry H. Ness di Seattle, Washington, ci ha mandato un cablogramma<br />

dall'Italia: 'Udienza privata. trenta minuti con Papa Pio XII. Argomenti: Condizioni religiose,<br />

economiche e politiche, presenti e future' (The Pentecostal Evangel, 13 Settembre 1947, pag. 13 -<br />

vedi foto). Notate come nel cablogramma non è per niente accennata la sua testimonianza resa a<br />

Pio XII perchè lui non andò dal papa per parlargli della salvezza in Cristo e per esortarlo a<br />

ravvedersi ma per parlare di altro, e cioè in particolare della persecuzione cattolica contro i<br />

Pentecostali affinchè terminasse!<br />

Questo incontro avvenne dunque dopo che ha cominciato a muoversi la <strong>Massoneria</strong> italoamericana<br />

con Frank Gigliotti e Charles Fama in favore dei Pentecostali Italiani rappresentati da<br />

Umberto Gorietti. E a conferma che ciò sia stato il frutto di manovre massoniche, c'è il fatto che<br />

Ness dice di essere stato invitato ad avere quell'udienza con il papa dall'Ambasciatore Americano<br />

in Vaticano che era Myron Taylor, perchè Ness sul suo incontro con Pio XII ha affermato anche:<br />

'<strong>La</strong> mia udienza con Papa Pio XII è stata interessantissima. Mi ha concesso trenta minuti, che<br />

secondo l'assistente di Myron Taylor, è stato il più lungo colloquio nella sua esperienza. Ho parlato<br />

con il Papa della questione della persecuzione religiosa' (The Pentecostal Evangel, 11 Ottobre<br />

1947, pag. 11 - vedi foto). E Myron C. Taylor (1874-1959), che fu ambasciatore USA in Vaticano<br />

dal 1939 al 1950, era un attivo massone! E non solo, Taylor era anche usato dall'OSS per reggere<br />

la rete di spionaggio anglo americano che stava in Vaticano. Il giornalista storico Ezio Costanzo<br />

dice infatti: 'In una serie di documenti riservati dell'OSS, datati 1944, il Vaticano venne definito, per<br />

la sua posizione di «sacra neutralità», un vero e proprio «covo dello spionaggio anglo-americano».<br />

Un «rifugio» magnificamente retto dall'ambasciatore americano presso la Santa Sede, Myron<br />

Taylor, nominato sin dal 1939' (Ezio Costanzo, Mafia & Alleati. Servizi segreti americani e sbarco<br />

in Sicilia, da Lucky Luciano ai sindaci «uomini d'onore, pag. 122). E come abbiamo visto prima,<br />

Frank Gigliotti faceva parte dell'OSS in quanto era un suo agente.<br />

Myron Taylor con Pio XII il 15 marzo 1940 (http://www.holocaustchronicle.org/staticpages/192.html)<br />

527


Qualcuno allora dirà: 'C'entra qualcosa anche qui Frank Gigliotti forse?' Certamente, e non poteva<br />

essere altrimenti, infatti secondo Peter Tompkins, un agente segreto americano, durante la guerra<br />

Pio XII stesso aveva stabilito dei rapporti forti con i servizi segreti americani, e lo aveva fatto<br />

tramite proprio il massone Frank Gigliotti! Questo è riportato nel libro Portella della Ginestra: la<br />

strage che ha cambiato la storia d'Italia, in questi termini: 'Sempre secondo P. Tompkins, Pio XII<br />

aveva instaurato, durante la guerra, saldissimi rapporti con i servizi segreti americani; ciò era<br />

potuto avvenire per 'merito' di un prete italo americano, Frank Gigliotti, che aveva già 'operato' in<br />

Italia, quale agente dell'OSS prima dello scoppio della guerra ...' (Angelo <strong>La</strong> Bella & Rosa<br />

Mecarolo, Portella della Ginestra: la strage che ha cambiato la storia d'Italia, pag. 110 - Gigliotti<br />

viene chiamato 'prete' perchè alcuni scrittori italiani chiamano così i pastori protestanti). E nel libro<br />

Storia segreta della Sicilia si legge che il Vaticano fu un 'alleato occulto ma fondamentale nelle<br />

operazioni dell'Oss in Italia' in quanto c'è un riferimento al Vaticano in un documento segreto in cui<br />

viene detto: 'Utilizzando vari canali (diretti e clandestini), è stato possibile reperire informazioni<br />

accessibili solo presso il Vaticano, informazioni che riguardavano l'Italia e altre potenze straniere.<br />

Simili infiltrazioni sono state messe in atto anche presso la casa regnante dei Savoia e il governo<br />

Badoglio' (Giuseppe Casarrubea, Storia segreta della Sicilia, pag. 211). E' evidente dunque che<br />

Frank Gigliotti in qualche maniera aveva accesso quale agente segreto dell'OSS prima e poi della<br />

CIA anche alle alte gerarchie del Vaticano. Può esserci dunque anche dietro l'udienza che Pio XII<br />

concesse a Henry Ness l'ombra del massone Frank B. Gigliotti? E' probabile, visto il personaggio.<br />

Di certo c'è quella della <strong>Massoneria</strong> e della CIA. E poi si consideri che Pio XII (1939-1958) fu il<br />

papa che si aprì al dialogo con la <strong>Massoneria</strong>. Infatti il professor Adolfo Morganti del Gris (Gruppo<br />

di Ricerca e Informazione Socio-Religiosa) diocesano di Rimini, in un convegno tenutosi ad<br />

Acquaviva Picena nel 2009 ha affermato nella sua relazione '<strong>Massoneria</strong> e Chiesa cattolica' che<br />

«fu soprattutto Pio XII ad aprire un dialogo con la <strong>Massoneria</strong> e, di fatto, i contatti tra le due entità<br />

diventarono prassi» (http://www.rivieraoggi.it/2009/05/04/72498/chiesa-e-massoneria-un’asprarivalita-annullata-dal-comunismo/).<br />

E difatti è significativa la coincidenza che proprio con la salita al<br />

soglio pontificio di Pio XII, il presidente americano Roosevelt, che era un massone di alto grado,<br />

stabilì le relazioni diplomatiche con il Vaticano, che erano state ufficialmente ignorate a partire dal<br />

1867. E il primo ambasciatore americano al Vaticano fu il ricchissimo industriale Myron C. Taylor<br />

(1874-1959), che era un attivo massone! Tenete presente poi che Henry Ness nei suoi viaggi in<br />

Europa rappresentava oltre che l'International Committee for Christian Leadership anche la<br />

National Association of Evangelicals (Oakland Tribune, 18/9/1946, pag. 2), di cui era un membro<br />

importante Frank Gigliotti tanto da essere anche il portavoce di questa Associazione (cfr. For the<br />

cause of Christ in Italy, pag. 639), e quindi i due si conoscevano. Oltre a ciò, è interessante sapere<br />

che il presidente americano Harry Truman, che ripeto era un massone del 33°, conferì a Taylor nel<br />

1948 una medaglia al merito, e nella lettera che accompagnò questo premio affermò: 'Come<br />

diplomatico, il Sig. Taylor è stato il Rappresentante Personale di due Presidenti degli Stati Uniti<br />

presso Sua Santità il Papa con il grado di Ambasciatore. In molte missioni presso Sua Santità e<br />

altri leaders nella Chiesa e nello Stato attraverso l'Europa egli ha operato diligentemente con<br />

uomini di buona volontà in sforzi paralleli per promuovere la pace e la concordia tra le nazioni fatte<br />

a pezzi dalla gelosia, l'odio e la cattiva volontà e migliorare la miseria che inevitabilmente segue<br />

come conseguenza della guerra' (http://www.presidency.ucsb.edu/ws/?pid=13101). Quindi Myron<br />

Taylor fornendo a Henry Ness l'opportunità di avere una udienza con Pio XII, non fece altro che<br />

contribuire a rappacificare la Chiesa Cattolica Romana con le Chiese Pentecostali delle<br />

Assemblee di Dio in Italia. E dobbiamo dire che questo rappacificamento si è realizzato, infatti le<br />

ADI non guerreggiano più contro le eresie e le superstizioni della Chiesa Cattolica Romana, e a<br />

sua volta la Chiesa Cattolica Romana non li disturba più e non li perseguita più. Sono diventati<br />

proprio amici ormai, si può dire. <strong>La</strong> guerra è finita, o meglio le ADI l'hanno fatta finire, e quindi<br />

528


adesso ci sono buoni rapporti di vicinato tra il Papato e le ADI, a tal punto che alcuni anni fa, il<br />

pastore della Chiesa ADI di Matinella, durante il culto di dedicazione del nuovo locale di culto,<br />

invitò sul pulpito il prete per dare un saluto ai presenti! Ed era presente anche il presidente delle<br />

ADI Felice Antonio Loria, che subito dopo l'intervento del parroco, che proclamò delle menzogne,<br />

non si scompose per niente, ma tenne la sua predicazione come se niente di grave fosse<br />

accaduto. Perchè questo? Perchè ormai tra Chiesa Cattolica Romana e ADI la pace è fatta. A<br />

sentirli parlare dal pulpito i pastori delle ADI, pare che la Chiesa Cattolica Romana non esiste<br />

proprio in questa nazione.<br />

Ho parlato poco fa degli stretti rapporti tra l'OSS (poi CIA) e il Vaticano. A conferma di ciò, c'è<br />

questa foto (presa dal libro Vatican Assassins scritto da Eric Jon Phelps) che ritrae William Joseph<br />

Donovan (1883-1959), il fondatore e capo dell'OSS (di cui faceva parte il 'reverendo' Frank Gigliotti<br />

in quanto membro della «Squadra Italiana dell'OSS»), in visita a Pio XII per ricevere la medaglia<br />

dell'Ordine Pontificio di San Silvestro Papa e Martire, che è un premio dato a quei cattolici che si<br />

sono dedicati attivamente alla vita della Chiesa Cattolica Romana, in particolare distinguendosi<br />

nell'esercizio delle proprie abilità professionali e nelle varie arti. Donovan collaborava dunque con<br />

l'ambasciatore americano Myron Taylor tramite cui il pastore Henry Ness ottenne l'udienza con Pio<br />

XII.<br />

Ma torniamo all'udienza di Henry Ness con Pio XII, perchè vogliamo fare anche notare che si<br />

tenne pochissimi giorni prima del 6° Convegno Nazio nale tenutosi a Napoli dal 16 al 18 Agosto<br />

1947, al quale partecipò lo stesso Ness, Convegno che fu una pietra miliare per la costituzione<br />

dell’organizzazione ‘Assemblee di Dio in Italia’, infatti dato che per il riconoscimento giuridico delle<br />

529


Chiese Pentecostali in Italia era necessario un documento da qualche associazione consorella<br />

all’estero, preferibilmente americana, che fosse riconosciuta giuridicamente nella sua nazione,<br />

documento che garantisse i fini e la serietà delle chiese italiane, fu accettata la certificazione<br />

offerta dalle Assemblies of God degli Stati Uniti. Ecco quanto fu deliberato: ‘1. ‘Le Assemblee<br />

Pentecostali Italiane, riconosciuta l’urgente necessità di regolarizzare la propria posizione giuridica,<br />

e constatato che l’unico mezzo attualmente a disposizione del Movimento è quello dell’affiliazione<br />

a fratellanze straniere, accettano l’affiliazione cristianamente offerta dalle Assemblee di Dio degli<br />

Stati Uniti; 2. Un apposito statuto regolerà i rapporti tra le due organizzazioni ed assicurerà la più<br />

ampia indipendenza all’opera d’Italia; 3. Il Movimento resta, come nel passato, in comunione<br />

fraterna con tutti quei movimenti che perseguono la stessa mèta’ (paragrafo I). ‘L’Opera<br />

Pentecostale Italiana, in conseguenza di quanto sopra assume il nome di ‘Assemblee di Dio in<br />

Italia’ (Atti del 6° Convegno, paragrafo II). In quel Convegno peraltro fu eletto un Comitato<br />

esecutivo formato da Umberto Gorietti che era presidente, Roberto Bracco segretario, Aurelio<br />

Pagano tesoriere, e Vincenzo Federico e Francesco Testa consiglieri.<br />

Dunque Henry Ness, come rappresentante ufficiale delle Assemblee di Dio in Italia, si recò prima<br />

da Pio XII per allearsi con il Vaticano e fare cessare quindi la persecuzione, e poi partecipò al<br />

Convegno pastorale ADI di Napoli durante il quale le ADI si costituirono ufficialmente ed<br />

accettarono l'affiliazione offerta dalle Assemblee di Dio USA. Molto inquietante questa<br />

coincidenza, veramente molto inquietante!<br />

Una parte degli atti di quel Convegno ADI, quelli appunto che ho citato sopra.<br />

Peraltro l'incontro di Ness con il Papa si tenne in un periodo particolare. Innanzi tutto quando<br />

ancora contro i Pentecostali si verificavano in diversi parti d'Italia atti di persecuzione e di<br />

530


intolleranza da parte delle autorità istigate dalla Chiesa Cattolica Romana, che venivano giustificati<br />

tramite la circolare Buffarini-Guidi che era ancora in vigore; e poi alcuni mesi prima che la<br />

Costituzione Italiana fosse approvata dall'Assemblea Costituente, infatti la Costituzione della<br />

Repubblica italiana - che è la legge fondamentale e fondativa dello Stato italiano - fu approvata<br />

dall’Assemblea Costituente il 22 dicembre 1947 e promulgata il 27 dicembre 1947 e poi entrò in<br />

vigore il 1º gennaio 1948: e nella Costituzione, che in quei giorni era ancora in via di formazione,<br />

c'erano alcuni articoli che trattavano la libertà religiosa per le minoranze religiose - che<br />

comprendeva anche la libertà di propaganda - a cui il Vaticano come naturalmente anche le ADI<br />

erano particolarmente interessati.<br />

E' chiaro quindi che l'udienza di Henry H. Ness con Pio XII proprio in quei giorni, fu molto<br />

importante per le Assemblee di Dio in Italia, perchè mi pare evidente che l'obbiettivo di Ness fu<br />

quello di chiedere a Pio XII una mano (per far cessare la persecuzione contro i Pentecostali in<br />

Italia) e tranquillizzarlo perchè sicuramente le ADI non avrebbero costituito una minaccia contro i<br />

Cattolici Romani perchè il loro scopo - e queste sono parole che Ness rivolgeva pubblicamente ai<br />

Cattolici Romani - non era quello di fargli cambiare religione. E difatti con il passare del tempo<br />

dobbiamo riconoscere che molti che sono entrati a far parte delle ADI hanno cambiato solo locale<br />

di culto e apparenza, perchè sono rimasti spiritualmente dei cattolici romani, e l'ecumenismo e lo<br />

spirito ecumenico che sta avanzando sempre di più anche nelle ADI questo lo testimonia. Peraltro,<br />

quelli che invece nelle ADI si convertono veramente dal cattolicesimo a Cristo, e cominciano a<br />

riprovare pubblicamente con forza e franchezza il cattolicesimo, il papato, l'idolatria, e le<br />

superstizioni papiste, vengono rimproverati e tenuti alla larga perchè considerati pericolosi. Ho<br />

saputo per esempio che negli anni 60-70 in Sicilia alcuni credenti che nella loro semplicità<br />

dicevano ai cattolici durante l'evangelizzazione 'ignoranti e duri di cuore lasciate i vostri preti e<br />

parrocchie e convertitevi all'Iddio vivente e vero', furono rimproverati dalle ADI! Che cosa è questo<br />

se non il frutto di questo patto scellerato stipulato di nascosto tra le ADI e la Chiesa Cattolica<br />

Romana (nemica acerrima della salvezza che è in Cristo, che ha le mani grondanti del sangue dei<br />

santi) tramite Henry Ness?<br />

L'articolo apparso su The Pentecostal Evangel dell'11 Ottobre 1947 dal titolo 'Aiutando i fratelli a Roma' a firma di Henry H. Ness, in cui<br />

il Ness afferma di avere parlato con Pio XII di persecuzione religiosa, e definisce la sua udienza con Pio XII 'una interessantissima<br />

udienza', e ci crediamo, diciamo noi.<br />

531


Ma vorrei aggiungere qualcosa d'altro. In Italia naturalmente questo incontro di Ness con il papa è<br />

stato tenuto rigorosamente nascosto alle Chiese Pentecostali in Italia, mentre in America<br />

addirittura veniva pubblicizzato nelle locandine delle conferenze di Henry H. Ness. In una di<br />

queste, da lui tenuta il 25 Novembre del 1947 nell'auditorium di una scuola, leggiamo infatti: 'Il<br />

reverendo Ness è appena ritornato dall'Europa. In Italia gli è stata concessa UNA UDIENZA DI<br />

TRENTA MINUTI CON PAPA PIO XII ....' (The Oregonian, 22 Novembre 1947, pag. 5).<br />

In Italia è come se non fosse mai avvenuto quindi, quando invece è avvenuto e siamo persuasi ha<br />

avuto un ruolo fondamentale nella storia delle ADI. Sia Roberto Bracco che Francesco Toppi, nei<br />

loro scritti, non ne parlano minimamente. E questo credo debba far riflettere molto seriamente i<br />

membri delle ADI sul modo di comportarsi dei pastori ADI. Almeno in America le Assemblies of<br />

God ne diedero notizia, ma qua in Italia silenzio di tomba. Ma è giunta l'ora che tutti sappiano<br />

queste cose, che vanno a disonore di tutto il Movimento Pentecostale Italiano, e in particolare delle<br />

Assemblee di Dio americane e italiane.<br />

In particolare, Roberto Bracco in un suo articolo in inglese dal titolo 'Dedication of Church in<br />

Rome', concernente la dedicazione del locale di culto di Via dei Bruzi a Roma avvenuta<br />

nell'Ottobre 1949, pubblicato sul The Pentecostal Evangel nel Dicembre 1949, nell'elencare coloro<br />

a cui le Assemblee di Dio esprimono la loro gratitudine, cita sì Henry Ness, ma omette di parlare<br />

del suo importante incontro con Pio XII. Ecco la parte: 'Un posto speciale nella nostra lista<br />

appartiene anche a Henry H. Ness di Seattle, che non solo ci ha dato la visione dell'obbiettivo che<br />

noi ora abbiamo raggiunto, ma ci ha fornito consigli e aiuti pratici per mezzo dei quali noi abbiamo<br />

raggiunto l'obbiettivo. Negli ultimi quattro anni egli ha compiuto dei viaggi annuali a Roma per<br />

condurre delle conferenze Bibliche e degli incontri evangelistici, e per incontrarsi a nostro favore<br />

[n.d.e. cioè delle Assemblee di Dio in Italia] con dei funzionari del governo, affinchè noi potessimo<br />

avere più libertà religiosa. Egli ci ha anche aiutato nell'organizzazione delle Assemblee di Dio in<br />

Italia' (The Pentecostal Evangel, 10 Dicembre 1949, pag. 10 - vedi foto).<br />

532


L'articolo in inglese di Roberto Bracco sulla dedicazione del locale di culto di via dei Bruzi a Roma nel 1949, apparso su<br />

The Pentecostal Evangel del Dicembre 1949. Si tenga presente che - come viene detto sul sito della Chiesa ADI di via di<br />

Bruzi - 'in quell’occasione la predicazione della Parola di Dio fu portata dal Dott. Henry Ness, interpretato da Eliana<br />

Rustici' (http://www.adiroma.it/).<br />

Com'è possibile che un incontro così importante di Ness - forse il più importante - che in quegli<br />

anni era il rappresentante ufficiale delle Assemblee di Dio americane e praticamente anche di<br />

quelle Italiane nei rapporti con le autorità politiche e religiose, incontro storico per un pastore<br />

pentecostale nel secondo dopoguerra, sia stato occultato dai dirigenti ADI alla fratellanza? Proprio<br />

quell'incontro che sicuramente a Roma ebbe dei risvolti importanti per l'obbiettivo delle Assemblee<br />

di Dio? <strong>La</strong> ragione è chiara: una tale notizia avrebbe scandalizzato la fratellanza e fatto gridare allo<br />

scandalo. Ecco dunque in che maniera le ADI hanno ottenuto la fine della persecuzione e la libertà<br />

533


eligiosa, confidando nella <strong>Massoneria</strong> e nel Vaticano, e non confidando in Dio e in risposta alle<br />

preghiere come vorrebbero farci invece credere. E sia chiaro che tutto ciò ha avuto sia da subito<br />

che nel corso del tempo delle gravissime conseguenze sulle Assemblee di Dio in Italia, che tuttora<br />

vediamo con i nostro occhi. Vi siete mai domandati come mai i pastori ADI dal pulpito, dalle radio e<br />

dalla televisione non predicano esplicitamente contro l'idolatria (anzi la incoraggiano infatti Toppi<br />

ha affermato: 'Fanno bene quelli a mettere le immagini di Gesù sulla croce, di tutti gli altri, perché<br />

sono morti per loro e ce devono avere il ricordo davanti se no se lo dimenticano, ma tra noi Gesù è<br />

qui, è vivente! non c’è bisogno della fotografia! Egli è in mezzo a noi’ - Dalla predicazione dal titolo<br />

‘L’imminenza del Suo ritorno’, tenuta durante il XVII Convegno Pastorale tenutosi a Castelvolturno<br />

(NA) nell'aprile 2002 e che è visionabile integralmente su Youtube a questo indirizzo<br />

http://youtu.be/f84WFlOnbXY), le superstizioni e le tante eresie di perdizione della Chiesa Cattolica<br />

Romana, ed evitano persino di nominare la Chiesa Cattolica Romana (la chiamano infatti 'religione<br />

tradizionale'), e non dicono ai Cattolici Romani 'Uscite e separatevi dalla Chiesa Cattolica<br />

Romana'? Ecco la ragione. Adesso capisco perchè anni fa un noto pastore ADI disse ad un<br />

anziano di chiesa: 'Non si può più predicare come 50 anni fa!', perchè le ADI sono debitrici al<br />

Vaticano per quello che hanno ottenuto, e quindi si comportano di conseguenza. 'Niente polemica,<br />

nessuna controversia con la Chiesa Cattolica Romana, mi raccomando', questa è la direttiva<br />

impartita ai pastori ADI dai vertici. E vi siete mai domandati perchè le ADI non hanno mai<br />

condannato la <strong>Massoneria</strong>, emettendo una dichiarazione ufficiale che condanni la doppia<br />

appartenenza e preveda l'espulsione di coloro che sono sia membri di Chiesa che massoni?<br />

Perchè le ADI sono debitrici alla <strong>Massoneria</strong>, che dall'America si è mossa in forza per aiutarle e<br />

che ovviamente ha smosso quella Italiana in loro favore.<br />

Quando le Assemblee di Dio si allearono con il Vaticano contro il comunismo<br />

Ma Ness non si incontrò con Pio XII solo per chiedergli la fine delle persecuzioni per le neonate<br />

ADI, ma anche per contrarre a nome delle Assemblee di Dio con Pio XII, e quindi con il Vaticano,<br />

una alleanza per combattere il comunismo. Traccerò brevemente la situazione di allora affinchè<br />

comprendiate la cosa.<br />

C'era in America la paura che in Italia il comunismo potesse avanzare e prendere il sopravvento, e<br />

quindi l'America tramite i suoi agenti segreti faceva di tutto per ostacolare e frenare i comunisti.<br />

C'era una guerra sotterranea contro i comunisti da parte degli agenti segreti americani che era<br />

spietata. Tanto è vero che come abbiamo visto nel luglio del 1947, Frank Gigliotti, agente segreto<br />

della CIA, incontrò in America Giuseppe Saragat, e gli confidò di avere recentemente incontrato il<br />

bandito Salvatore Giuliano e di 'condividere l'uso dell'illegalità e della violenza impiegate da<br />

Giuliano contro i comunisti'.<br />

Anche la <strong>Massoneria</strong> si opponeva ai comunisti, infatti nella primavera del 1946, secondo un<br />

documento dell'Office of Strategic Service (OSS), il servizio segreto americano che sarebbe poi<br />

diventato la CIA, il presidente americano Harry Truman, massone di alto grado, si appellò alle<br />

logge operanti in Italia 'affinchè non permettano l'infiltrazione ai vertici dell'Italia di comunisti al<br />

servizio del materialismo'; e la dichiarazione di princìpi adottata nel 1948 dalla Conferenza dei<br />

Grandi maestri americani, tra le altre cose, affermava: «<strong>La</strong> massoneria aborre il comunismo come<br />

ripugnante alla sua concezione della dignità della personalità individuale, distruttivo dei diritti<br />

fondamentali che sono la Divina Eredità di tutti gli uomini e nemico della dottrina massonica<br />

fondamentale della fede in Dio», e difatti la Serenissima Gran loggia nazionale degli Alam (con<br />

534


sede a Roma in via Lombardia, di cui era Gran maestro Pier Andrea Bellerio), per poter conseguire<br />

nel novembre del 1948 il riconoscimento da parte della Circoscrizione massonica sud degli USA<br />

dovette sottoscrivere anche quel principio anticomunista (cfr. Gianni Rossi & Francesco<br />

Lombrassa, In nome della «Loggia»: le prove di come la massoneria segreta ha tentato di<br />

impadronirsi dello Stato italiano: i retroscena della P2, pag. 21-22).<br />

Altra cosa che bisogna tenere presente è che il Vaticano era un centro di spionaggio americano<br />

contro i comunisti, e questo era potuto accadere tramite sempre il solito Frank Gigliotti, e quindi chi<br />

reggeva questo centro al Vaticano era l'allora ambasciatore massone Myron Taylor.<br />

A questo punto diciamo anche che il 6 Agosto 1947 il presidente americano Harry Truman,<br />

massone come Myron Taylor e Frank Gigliotti, aveva scritto a Pio XII una lettera in cui<br />

sostanzialmente lo invitava ad allearsi con il popolo americano contro il comunismo e il papa fu<br />

lieto di accogliere l'invito visto che nel dopoguerra anche al Vaticano il comunismo preoccupava<br />

molto, infatti 'la preoccupazione principale del Papa - riassumeva Myron Taylor nel dicembre 1944<br />

- è la diffusione del comunismo in Europa e in Italia' (Ennio Di Nolfo, Vaticano e Stati Uniti 1939-<br />

1952 [Dalle carte di Myron C. Taylor], Franco Angeli Editore, Milano 1978, pag. 66); e in un<br />

documento segreto del Luglio 1946 si legge: 'Mercoledì 19 giugno, il papa ha ricevuto in udienza<br />

privata monsignor Primo Principi e monsignor Giulio Guidotti, esperti finanziari della Santa Sede. Il<br />

tema della riunione era il pericolo che potrebbe gravare sulle proprietà indirette della Chiesa in<br />

Italia, nel caso la neonata repubblica applicasse i programmi finanziari redatti dal Pci e nel caso il<br />

ministro delle finanze del nuovo governo fosse un comunista. Al contrario delle proprietà dirette, in<br />

Italia le proprietà indirette non godono di speciali prerogative: verrebbero considerate proprietà<br />

comuni e soggette alle leggi finanziarie che regolano la proprietà privata, secondo le misure prese<br />

dal governo' (in Giuseppe Casarrubea, Storia segreta della Sicilia, pag. 190); e difatti l'organo<br />

ufficiale del Vaticano 'L'Osservatore Romano' nel secondo dopoguerra combattè il comunismo<br />

richiamando continuamente la inconciliabilità tra comunismo e cristianesimo 'sia nei suoi interventi<br />

polemico-difensivi, sia in quelli più propriamente propositivi e formativi' (Mario Casella, Giornali<br />

Cattolici e Società Italiana, pag. 72), e indirizzava i suoi favori e le preferenze verso la Democrazia<br />

Cristiana.<br />

Questa lettera fu pubblicata sull'Osservatore Romano, e tra le altre cose Truman diceva a Pio XII:<br />

'<strong>La</strong> guerra ha dimostrato che tutte le persone, senza badare a divergenze di confessioni religiose,<br />

riescono a unire i loro sforzi per la preservazione e il mantenimento dei principi di libertà, di<br />

moralità e di giustizia. Esse devono unire i loro sforzi per ottenere una pace durevole, [...].<br />

Dobbiamo aver fede nel trionfo inevitabile della verità e della onestà; fede che l'umanità possa<br />

vivere in libertà, e non nelle catene della falsità e neppure in quelle di una collettivista<br />

organizzazione delle loro vite; fede così piena che darà energia a tutti gli uomini per costruire con<br />

tenacia un migliore mondo sociale ordinato nel dominio di se stessi [....]. <strong>La</strong> nostra meta comune è<br />

di risvegliare e rinvigorire la fiducia dell'uomo di raggiungere gli eterni valori già nella nostra<br />

generazione, nonostante gli ostacoli che esistono o possono sorgere sul cammino'; e con la lettera<br />

di Truman l'Osservatore Romano pubblicò anche la risposta di Pio XII datata 26 agosto in cui il<br />

capo del Vaticano espresse la sua soddisfazione e il suo ringraziamento 'per questa nuova<br />

testimonianza del desiderio e del proposito di una nazione grande e libera di consacrarsi, con la<br />

sua caratteristica fiducia e generosità, al nobile compito di rafforzare le basi di quella pace, a cui<br />

anelano tutti i popoli della terra' (L'Osservatore Romano, 1-2 Settembre 1947). Una parte di quella<br />

lettera di Truman fu pubblicata anche da <strong>La</strong> Stampa (29 Agosto 1947).<br />

E proprio in quel tempo, precisamente nel mese di Settembre 1947, alcuni importanti pastori<br />

protestanti si incontrarono con Pio XII nella sua residenza estiva di Castel Gandolfo. Quindi la loro<br />

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udienza seguì di poco quella di Ness. Di questa udienza di questi pastori con Pio XII ne parlò<br />

L'Unità, che tra le altre cose fece sapere che uno di loro di nome Norris (John Franklyn Norris<br />

1877-1952) aveva dichiarato 'di approvare completamente la linea di condotta espressa dalle<br />

lettere fra il presidente Truman e Pio XII' e poi che 'dinnanzi a questa grande crisi del mondo,<br />

cattolici e protestanti sono alleati e nessuno compromette il rispetto dovuto alle proprie credenze<br />

nella guerra contro il comunismo ateo e materialista. Se il comunismo trionfasse, non ci sarebbero<br />

più nè cattolici nè protestanti' (L'Unità, 6 Settembre 1947, pag. 1 - vedi foto). Per molti Protestanti<br />

di allora quindi il Comunismo era un nemico peggiore del Cattolicesimo, e quindi andava<br />

combattuto alleandosi con i Cattolici Romani.<br />

L'articolo de L'Unità sull'incontro dei pastori protestanti con Pio XII nel settembre 1947<br />

536


Questa alleanza tra Cattolici e Protestanti contro il comunismo era peraltro l'obbiettivo che il<br />

presidente americano Truman si era proposto di raggiungere in Europa tramite l'ambasciatore<br />

Myron Taylor. Ascoltate quanto si legge nel libro Pio XII tra guerra e pace: 'Le potenze vincitrici,<br />

alla fine del conflitto, credettero di dover escludere la Santa Sede dalle grandi decisioni del<br />

dopoguerra, e di privarla di un peso politico internazionale. Nondimeno, essa era considerata<br />

strumento ancora utile ai fini politici degli Stati democratici, soprattutto degli Stati Uniti, e<br />

specialmente nella lotta al comunismo. Si è già detto che proprio in questo campo, ad avviso di<br />

Washington, avrebbe dovuto giocarsi il ruolo decisivo della Chiesa cattolica in quella 'guerra<br />

fredda' che, nell'universalismo dei valori americani, era anche una guerra 'per' la religione. A tal<br />

fine, e non solo per seguire le elezioni italiane del 18 aprile 1948, era stata concepita la nuova<br />

missione affidata dal presidente americano Truman a Myron Taylor, cui prima si accennava. Taylor<br />

avrebbe dovuto propugnare in Europa una sorta di 'ecumenismo antibolscevico' tra le varie Chiese<br />

cristiane. L'ambasciatore italiano in Vaticano, Meli Lupi di Soragna, ricavava in proposito le<br />

seguenti impressioni: Tanto da frasi di Myron Taylor come da altri accenni di mons. Montini ho poi<br />

desunto che il sig. Taylor ha portato al Santo Padre ed alla Segreteria di Stato nuovi incitamenti<br />

perchè la Chiesa Cattolica prosegua, con tutte le sue forze, in una lotta a fondo contro il<br />

comunismo: non solo per quanto riguarda l'Europa, ma anche nei rispetti dell'Asia (specie della<br />

Cina) e dell'America del Sud, dove il comunismo è attivissimo. Sembra che il Governo americano,<br />

pur essendo soddisfatto della posizione assunta dal Vaticano, tema che un buon successo delle<br />

elezioni italiane abbia a calmarne l'ardore. Myron Taylor è venuto dunque in Italia per incitare la<br />

Santa Sede (e probabilmente cenni in tal senso sono nel messaggio di Truman) a perseguire<br />

anche dopo le elezioni, anzi ad estendere sempre più in senso mondiale la politica anticomunista e<br />

a persuadere che conviene alla Chiesa di Roma cercare, su questo terreno della lotta contro il<br />

nemico del cristianesimo, la massima possibile unità d'azione con le altre confessioni cristiane'<br />

(Matteo Luigi Napolitano, Pio XII tra guerra e pace. Profezia e diplomazia di un papa (1939-1945),<br />

Editore Città Nuova, 2002, pag. 257-258).<br />

Myron Taylor e Pio XII (notate la posa delle mani di Myron Taylor, che è una posa massonica)<br />

537


Articolo sul Long Beach Independent del 6 Settembre 1947 in cui si parla dell'udienza concessa da Pio XII ai pastori J.<br />

Frank Norris, J.B. Vick, Luther Peak, e Wendell Zimmerman. L'udienza fu considerata una delle più importanti nella<br />

storia della Chiesa e parte di una campagna per una crociata dei Cristiani contro il comunismo ateo.<br />

Come si inserisce Henry H. Ness in questa alleanza dei Protestanti con i Cattolici Romani per<br />

combattere il comunismo? Innanzi tutto va detto che lui stesso ebbe a dire che con Pio XII ebbe a<br />

parlare della situazione politica di allora e di quella futura, e quindi in quel discorso fu inevitabile<br />

che parlassero della minaccia comunista. E poi dovete tenere a mente che Henry Ness era in<br />

viaggio come rappresentante anche dell'International Council for Christian Leadership (ICCL) -<br />

organizzazione anti-comunista appoggiata dalla CIA di cui faceva parte sia il suo amico barone<br />

Von Blomberg che il massone Frank Gigliotti anticomunista fino alle midolle - nonchè come<br />

rappresentante della NAE (National Association of Evangelicals), che rappresentava in America<br />

decine di denominazioni (tra cui anche le Assemblee di Dio che ne facevano parte) e che era<br />

fortemente anticomunista anch'essa. E quindi siamo persuasi che Henry Ness in quell'occasione<br />

trascinò le Assemblee di Dio ad allearsi con il Vaticano in quella guerra politica contro il<br />

comunismo, perchè anche per le Assemblee di Dio in quel momento storico il comunismo era più<br />

pericoloso del Cattolicesimo, e credo che ancora oggi le cose non siano cambiate: basta sentirli<br />

parlare. Ovviamente le Assemblee di Dio in Italia dovettero seguire le Assemblee di Dio USA, ma<br />

loro la loro guerra politica anticomunista la condussero con 'discrezione' in segreto (incitando<br />

privatamente a votare DC o qualche altro partito anticomunista), come sanno fare molto bene in<br />

tante altre loro guerre carnali, senza dare all'occhio pubblicamente come invece facevano le<br />

Assemblee di Dio USA (vedi foto più avanti).<br />

Ora, per confermarvi come le ADI combattono il comunismo quasi senza farsene accorgere, vi<br />

propongo alcune parole di commento di Francesco Toppi, ex presidente delle ADI, su queste<br />

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parole scritte negli Atti degli apostoli: "E la moltitudine di coloro che aveano creduto, era d’un sol<br />

cuore e d’un’anima sola; né v’era chi dicesse sua alcuna delle cose che possedeva, ma tutto era<br />

comune tra loro" (Atti 4:32), in particolare sulla seconda parte del versetto. Qualcuno dirà: 'Ma che<br />

c'entrano queste parole degli Atti con il comunismo? C'entrano perchè i comunisti prendono a<br />

sostegno della loro ideologia anche il principio adottato dagli antichi discepoli di avere ogni cosa in<br />

comune, come si può vedere da questo screenshot preso dal sito http://www.comunismo.info/.<br />

Ecco perchè è piuttosto facile quando si evangelizzano i comunisti, sentirsi dire che anche i<br />

discepoli di Gesù erano comunisti perchè misero assieme i loro beni!<br />

Ascoltate adesso cosa afferma Francesco Toppi: ‘Un altro esempio molto citato è quello<br />

dell’entusiastico esperimento della chiesa di Gerusalemme, quando ‘…. tutto era comune fra loro’<br />

(Atti 4:32). Quei cristiani attendevano con così tanto ardore l’imminente ritorno di Cristo che<br />

avevano smesso di lavorare. Esaminati, però, i mezzi di sussistenza, dovettero tutti tornare alle<br />

proprie attività secolari, eccezion fatta per gli apostoli ingaggiati a tempo pieno nella missione.<br />

Infatti, in seguito non si parlerà mai più di ‘comunanza dei beni’, ma di offerte per sostenere l’opera<br />

missionaria cristiana’ (Francesco Toppi, A Domanda Risponde, Vol. II, ADI-Media, Roma 2004,<br />

Seconda Ediz., pag. 35-36). Fu dunque un errore quello di mettere in comune i beni, errore<br />

prodotto dalla errata convinzione che il ritorno di Cristo fosse imminente, e difatti sempre Toppi<br />

facendo un paragone tra i primi Pentecostali Italiani in America e gli antichi discepoli del Signore<br />

afferma che ‘era tale l’attesa dell’imminente Ritorno del Signore e l’urgenza di raggiungere con il<br />

messaggio dell’Evangelo il maggior numero degli italiani dovunque vivessero, che tutto il resto era<br />

considerato superfluo. Avevano commesso, nel loro fervore, lo stesso errore temporale dei<br />

discepoli di Gesù, i quali il giorno dell’ascensione del Signore avevano interpretato come l’attesa di<br />

giorni le parole degli angeli: ‘Uomini di Galilea, perché state a guardare verso il cielo? Questo<br />

Gesù, che vi è stato tolto ed elevato in cielo, ritornerà nella medesima maniera in cui lo avete visto<br />

andare in cielo ….. Così avevano messo in comune i loro beni nell’attesa del Suo ritorno. Nei<br />

momenti di grande fervore spirituale si fanno degli errori simili, ma poi lo Spirito Santo illumina<br />

sulle Scritture ed allora si scopre che quando nel Nuovo Testamento si parla di ‘ultimi giorni’<br />

539


isogna ricordare che ‘per il Signore un giorno è come mille anni e mille anni sono come un giorno’<br />

(Francesco Toppi, Luigi Francescon, ADI-Media, Roma 2007, pag. 59).<br />

Questo insegnamento è falso. Non è affatto vero infatti che i credenti della Chiesa primitiva<br />

avevano smesso di lavorare perchè aspettavano da un giorno all’altro o in brevissimo tempo il<br />

ritorno di Cristo perchè essi sapevano che il Suo ritorno non era imminente. Come facevano a<br />

saperlo? C’erano gli apostoli con loro che li ammaestravano e gli dicevano che quel giorno<br />

sarebbe venuto solo dopo che si sarebbero adempiuti determinati avvenimenti e segni. A tale<br />

riguardo si leggano il capitolo 24 di Matteo, il capitolo 13 di Marco e il capitolo 21 di Luca per<br />

capire quale era l’insegnamento che gli apostoli per lo Spirito rivolgevano ai santi di Gerusalemme.<br />

E diciamo pure che gli apostoli non poterono interpretare le parole degli angeli: “Questo Gesù che<br />

è stato tolto da voi ed assunto in cielo, verrà nella medesima maniera che l’avete veduto andare in<br />

cielo” (Atti 1:11) nella maniera che dice Toppi, perché poco prima Gesù aveva detto loro: “Ma voi<br />

riceverete potenza quando lo Spirito Santo verrà su voi, e mi sarete testimoni e in Gerusalemme, e<br />

in tutta la Giudea e Samaria, e fino all’estremità della terra” (Atti 1:8). Come avrebbero infatti<br />

potuto pensare di rendere testimonianza alla resurrezione di Cristo in Gerusalemme, in tutta la<br />

Giudea e Samaria, e fino alle estremità della terra, nell’arco di non molti giorni? E’ assurdo solo<br />

pensarlo. E come avrebbero potuto interpretare le parole degli angeli in quella maniera, quando<br />

Gesù aveva detto loro che la fine verrà quando il Vangelo sarà stato predicato in tutto il mondo,<br />

secondo che disse: “E questo evangelo del Regno sarà predicato per tutto il mondo, onde ne sia<br />

resa testimonianza a tutte le genti; e allora verrà la fine” (Matteo 24:14)? Anche qui è assurdo solo<br />

pensarlo. Toppi invece non solo lo pensa ma lo dice pure, dimostrando così ancora una volta di<br />

non conoscere le Scritture.<br />

E poi si tenga anche presente che la Scrittura dice che “ogni anima era presa da timore” (Atti 2:43)<br />

il che esclude che dei credenti timorati di Dio potessero lasciare il loro lavoro per mettersi ad<br />

aspettare il ritorno di Cristo. Ma poi che senso avrebbe avuto lasciare il lavoro per aspettare il<br />

ritorno di Cristo? Non potevano forse aspettarlo continuando a lavorare come sempre?<br />

Ma oltre a ciò è impensabile una simile cosa sapendo che essi attendevano del continuo<br />

all’insegnamento degli apostoli che erano uomini pronti a riprendere e a stroncare sul nascere una<br />

simile tendenza. Ma allora a che cosa era dovuta questa comunanza dei beni praticata da quei<br />

credenti? Essa era dovuta all’amore di Dio che era stato sparso nei loro cuori per lo Spirito, amore<br />

che li spingeva a mettere in comune con gli altri i beni che essi possedevano. Proprio quello che<br />

manca oggi purtroppo nella maggior parte delle Chiese. Oh piacesse a Dio che in seno alle Chiese<br />

di Dio qui in Italia ci fosse quell’amore genuino che regnava in seno alla Chiesa di Gerusalemme<br />

dopo la Pentecoste! Che meraviglioso sarebbe vedere di nuovo dei fratelli mettere a disposizione<br />

dei loro fratelli quello che hanno e non chiamare più ‘mio’ quello che essi hanno!<br />

Ora, sia chiaro che qui non si è voluto difendere il comunismo - perchè sappiamo bene che il<br />

comunismo è una ideologia diabolica che rigetta Dio e il Suo Vangelo e che spinge a perseguitare<br />

ferocemente i cristiani come è avvenuto nei paesi dell'Est Europeo e avviene in Cina - ma si è<br />

voluto dimostrare con quanta 'discrezione' ed 'eleganza' le ADI combattono il comunismo,<br />

arrivando persino a sprezzare e rigettare quello che fecero i discepoli antichi, cioè la messa in<br />

comune dei loro beni, che rimane nella storia un esempio di vita cristiana piena di amore verso il<br />

proprio fratello, solo perchè viene preso dai comunisti a sostegno del comunismo. E ancora una<br />

volta le ADI si sono messe contro i giusti e gli umili di cuore.<br />

540


Articoli apparsi su The Pentecostal Evangel proprio nei mesi successivi all'incontro di Henry H. Ness con Pio XII, che<br />

provano che le Assemblee di Dio erano coinvolte in una guerra politica contro il comunismo e i comunisti. I titoli parlano<br />

chiaro 'Il Comunismo negli USA' (4 Ottobre 1947), 'Niente Cristiani Comunisti' (11 Ottobre 1947), 'L'antidoto per il<br />

Comunismo' (21 Febbraio 1948), 'Come combattere il comunismo' (1 Maggio 1948).<br />

541


Locandina apparsa sul Seattle Daily Times nel Marzo del 1949, che pubblicizza un importante conferenza in un teatro<br />

organizzata da Henry H. Ness per l'International Council for Christian Leadership. Tra gli oratori anche il suo amico<br />

Barone Frary Von Blomberg, importante esponente dei Cavalieri di Malta; e Fred Squire (1904-1962) predicatore<br />

pentecostale che nel 1947 (o 1946) aveva fondato l'International Bible Training Institute di Burgess Hill (Inghilterra) che<br />

peraltro è l'Istituto Biblico che frequentò nel 1948 Francesco Toppi, e 'che ha rappresentato il modello su cui è stato poi<br />

organizzato l'Istituto Biblico Italiano (I.B.I.)' (Francesco Toppi, E Mi Sarete Testimoni, pag. 120) che è la Scuola Biblica<br />

delle ADI. Il tema della conferenza dice tutto: 'L'Europa oggi e come può essere liquidato nella maniera migliore il<br />

Comunismo'. Osservate poi la presenza di ben otto stelle massoniche!<br />

542


Incontri con importanti prelati della Chiesa Cattolica Romana<br />

Abbiamo visto prima che Henry H. Ness nell'agosto del 1947 incontrò Pio XII, ma Ness durante i<br />

suoi viaggi in Europa si incontrò con altri importanti prelati del Vaticano. Infatti durante il suo<br />

viaggio fatto nel 1948, in cui era accompagnato dal barone Blomberg, che come vedremo in<br />

seguito era un importante esponente dell'Ordine dei Cavalieri di Malta che è un'organizzazione<br />

'massonica' controllata dal Vaticano, si incontrò con il Nunzio Papale in Spagna e con 'Monsignore'<br />

Domenico Tardini (Walla Walla Union Bulletin, 25 Marzo 1949, pag. 2 - vedi foto). E' interessante<br />

notare che la rivista delle ADI Risveglio Pentecostale quando annunciò la venuta di Ness in Italia<br />

nel 1948 scrisse: 'Il fr. H. H. Ness è giunto in Italia per compiere una importante e delicata<br />

missione a favore della libertà religiosa' (Risveglio Pentecostale, 1948, Anno III, n° 4, pag. 2 - vedi<br />

foto). Già, 'una missione delicata e importante', come quella che aveva compiuto nel 1947, ma di<br />

cui i dirigenti ADI ovviamente tennero nascosti ai fratelli i particolari, perchè scandalosi e<br />

vergognosi. Ed avevano persino la sfacciataggine di chiamare quello di Henry Ness un 'lavoro<br />

cristiano' (Ibid., pag. 2).<br />

A sinistra un annuncio sul Seattle Daily Times di 'un incontro per tutte le fedi' presso il Moore Theater di Seattle in cui parlerà Ness, del<br />

quale viene detto è appena tornato da una missione nell'interesse della libertà religiosa ed ha incontrato tra gli altri 'Monsignor' Tardini,<br />

Segretario di Stato papale nel Vaticano, e Myron C. Taylor l'ambasciatore americano in Vaticano (che era un massone). A destra<br />

l'articolo sul Walla Walla Union Bulletin citato sopra. Notate come il tutto fosse di dominio pubblico.<br />

543


A sinistra Pio XII e a destra Domenico Tardini, nominato cardinale nel 1958. Henry Ness incontrò tutti e due - il primo nel 1947 e il<br />

secondo nel 1948 - durante 'il suo lavoro cristiano' come lo hanno chiamato le ADI.<br />

Foto presa da: http://sipastorangelicvs.blogspot.it/2011/07/centenario-del-cardenal-domenico.html<br />

Nell'articolo sul Walla Walla Union Bulletin, il Tardini (1888-1961) viene chiamato 'segretario di<br />

Stato', ma in effetti ancora non lo era, in quanto lui fu nominato Segretario di Stato nel 1958. Ma<br />

già dal 1935 collaborava pure con la Segreteria di Stato, e all'epoca del suo incontro con Ness il<br />

Tardini era un importante membro della Segreteria di Stato Vaticana, precisamente era Segretario<br />

per gli affari straordinari della Segreteria di Stato. Peraltro Tardini fu quello che diede 'le opportune<br />

direttive' (da una nota di A. Dell'Acqua del 19 novembre 1946 citata da Giovanni Sale in Il Vaticano<br />

e la Costituzione, pag. 208) al deputato democristiano Giuseppe Dossetti, che fu quello che<br />

presentò alla Costituente l'articolo 19 sulla libertà religiosa in Italia; e quello che in un appunto del<br />

29 Marzo 1947 al 'monsignor' Angelo Dell'Acqua scrisse: 'Il Santo Padre raccomanda di seguire la<br />

discussione su i culti ammessi, e sugli altri punti che interessano la Chiesa' (Giovanni Sale, Il<br />

Vaticano e la Costituzione, pag. 139). Quindi il Tardini era un prelato che aveva rapporti molto<br />

stretti con Pio XII, infatti era uno degli amici più intimi di Pio XII e considerato un suo fedele<br />

collaboratore.<br />

A proposito della Segreteria di Stato Vaticana in quegli anni, è interessante notare che vi lavorò<br />

Arturo Carlo Jemolo, l'illustre giurista che fece parte del gruppo di tre avvocati che presentarono<br />

per conto delle ADI ricorso nel 1952 al Consiglio di Stato. Infatti un documento rilasciato dalla<br />

Segreteria di Stato Vaticana nel 1944 attesta che Jemolo «presta servizio all'Ufficio Informazioni<br />

presso la Segreteria di Stato di Sua Santità nella Città del Vaticano», e il documento porta la firma<br />

del Capo Ufficio, Alessandro Evreinoff, Vescovo titolare di Pionia (cfr. Arturo Carlo Jemolo: vita ed<br />

544


opere di un italiano illustre, a cura di Giorgia Cassandro - Alessia Leoni - Fabio Vecchi, Jovene<br />

Editore, Napoli 2007, pag. 29).<br />

Ebbero degli effetti positivi questi incontri con Pio XII e i suoi prelati? Sì, infatti sul giornale Chicago<br />

Daily Tribune del 21 Marzo 1949 (vedi foto), Gorietti fece sapere che 'la pressione esercitata da<br />

uomini di Chiesa americani ha portato il Governo qui ad assumere un'attitudine più tollerante verso<br />

i Pentecostali ...'. Ovviamente, gli 'uomini di Chiesa americani' che fecero pressioni sul governo<br />

Italiano furono soprattutto Frank Gigliotti e Charles Fama, ma a queste pressioni va aggiunta<br />

'l'alleanza segreta' stipulata dalle Assemblee di Dio con il Vaticano perchè fu grazie anche a<br />

questa alleanza che la situazione delle Chiese ADI andò via via migliorando dal loro punto di vista.<br />

Le ADI difendono il metodo apolemico di Henry H. Ness; e ci credo!<br />

Nelle ADI c'è un motto molto conosciuto 'niente controversia, niente polemica'. Motto che era<br />

affermato con forza anche nel dopoguerra, e difatti in un articolo apparso su Risveglio<br />

Pentecostale del 1947, che traeva spunto da una frase detta da Henry Ness durante una sua<br />

predicazione evangelistica tenuta il 10 agosto 1947 a Roma presso il Teatro Planetario (cfr.<br />

Risveglio Pentecostale, n° 2, pag. 18,19), venne ribadito con forza.<br />

Ascoltate cosa fu scritto su Risveglio Pentecostale, di cui al tempo era direttore Roberto Bracco e<br />

quindi le seguenti parole esprimono anche la sua convinzione: 'Rileviamo da «<strong>La</strong> Luce» del 15<br />

Novembre la simpatica segnalazione della riunione di evangelizzazione tenuta a cura della Chiesa<br />

Pentecostale nella sala del Planetario. Una frase della segnalazione stessa ci offre la possibilità di<br />

illustrare, attraverso una precisazione, una delle più significative caratteristiche del nostro<br />

Movimento. Precisazione, quindi, che esulando nel modo più assoluto dal campo polemico, vuole<br />

solo giungere a far conoscere meglio l'attività dei pentecostali. <strong>La</strong> frase è la seguente: Uno degli<br />

oratori asserì una parola che non si è soliti udire dai pentecostali: 'Noi non siamo qui per dirvi di<br />

cambiare di religione ....». Essa dice che, facendo eccezione alla regola seguita ordinariamente dai<br />

pentecostali, gli evangelisti del Planetario presentarono il loro messaggio spirituale senza ricorrere<br />

alla polemica o all'acre apologetica. Noi precisiamo che il metodo apolemico seguito dal Dott. Ness<br />

e dal Pastore Parli si inquadra nel metodo generale rigorosamente seguito da tutti i movimenti<br />

pentecostali. <strong>La</strong> frase infatti pronunciata dal Dott. Ness, e che è stata implicitamente encomiata per<br />

il suo contenuto evangelico, non è originale. Esso è una specie di «slogan» del Movimento<br />

Pentecostale non perchè i pentecostali si muovevano nell'ambito di direttive prestabilite, ma<br />

perchè, ripetiamo, il metodo evangelistico evita intenzionalmente la polemica e la controversia.<br />

Non è ignoto che il Movimento Pentecostale mantiene costantemente al centro della propria attività<br />

545


l'evangelizzazione e non è ignoto che i risultati conseguiti in ogni nazione, non escluse quelle nelle<br />

quali ha dovuto subire e subisce delle vessazioni, sono stati dei più lusinghieri; ma forse non è<br />

noto che questo graduale sviluppo del proprio lavoro cristiano è stato reso possibile sopratutto<br />

dalla cura con la quale i pentecostali si sono sempre astenuti dall'attaccare o dall'offendere in<br />

qualsiasi modo i sentimenti religiosi e le credenze dommatiche delle varie popolazioni<br />

evangelizzate. In tutte le riunioni di evangelizzazione, i pentecostali hanno esplicitamente o<br />

implicitamente dichiarato: «Noi non siamo qui per dirvi di cambiare di religione ...» perchè in esse<br />

la predicazione è stata tenuta fuori da tutti i motivi polemici che potevano essere determinati in<br />

rapporto all'ambiente. Le nostre chiese curano continuamente riunioni di evangelizzazione nei<br />

locali di culto e in luoghi pubblici; ed anche a Roma, oltre a quella del Planetario, ne sono state<br />

tenute moltissime nei locali gentilmente offerti dalla Chiesa Metodista e all'aperto in varie piazze e<br />

strade: queste ultime in collaborazione con un gruppo di fedeli della Chiesa Battista. In tutte queste<br />

riunioni viene rispettato un metodo che è una parola d'ordine per i pentecostali: niente<br />

controversia, niente polemica. Noi non vogliamo che gli uomini sostituiscano la loro religione con<br />

quello che noi o altri potrebbero presentare loro - e questa dichiarazione è esplicita nella nostra<br />

predicazione - ma vogliamo che essi conoscano il Cristo, si convertano a Lui e facciano quindi<br />

quanto verrà loro suggerito dalla nuova personalità che acquisteranno in Dio per l'Evangelo. Anzi<br />

noi riteniamo che se tutti gli evangelici, anziché perdersi in controversie tanto sterili, quanto nocive,<br />

accentrassero tutto lo slancio evangelistico nella predicazione del Cristo della salvezza,<br />

vedrebbero crollare le ostilità e le resistenze offerte dai pregiudizi umani; i quali vengono invece<br />

inaspriti e fortificati quando sono attaccati sul terreno della polemica. Noi rivendichiamo quindi a<br />

tutta la Chiesa Pentecostale il metodo apolemico e ci reputiamo felici dell'ottima occasione<br />

offertaci da «<strong>La</strong> Luce» per illustrare un dettaglio che merita di essere conosciuto da tutti. Con<br />

Cristiani saluti. LA REDAZIONE' («Lettera aperta a '<strong>La</strong> Luce'», Risveglio Pentecostale, 1947, n° 4,<br />

pag. 13).<br />

Un articolo veramente vergognoso e scandaloso che denota come al solito una grande ignoranza<br />

della Parola di Dio come anche tanta arroganza, caratteristiche tipiche purtroppo del Movimento<br />

Pentecostale, e che già a quel tempo erano evidenti. Peraltro questo parlare è un parlare<br />

massonico, infatti come ho detto innanzi nelle Costituzioni della <strong>Massoneria</strong> c'è pure la seguente<br />

regola: '.... ancor più debbono evitarsi le controversie religiose, ....' (VI, 2).<br />

Quello che però vorrei dire qui è questo. Ci credo che Henry Ness usava un metodo apolemico,<br />

come lo definisce il redattore di Risveglio Pentecostale! E come avrebbe mai potuto predicare in<br />

polemica contro le eresie e le superstizioni della Chiesa Cattolica Romana, quando peraltro proprio<br />

Ness due giorni prima (già, perchè Ness aveva incontrato Pio XII l'8 Agosto!) aveva incontrato Pio<br />

XII, a cui aveva chiesto di avere pietà dei suoi fratelli delle Assemblee di Dio e far sì che<br />

cessassero le persecuzioni contro di essi? Sarebbe stato un controsenso per Ness fare polemica<br />

con la Chiesa Cattolica Romana dopo essere andato da Pio XII per ottenere da lui o per mezzo di<br />

lui un grande favore, come quello della cessazione della persecuzione cattolica contro i<br />

Pentecostali in Italia: non vi pare? E quelli di Risveglio Pentecostale, con in testa il direttore<br />

Roberto Bracco, sapevano molto bene come stavano le cose, e cioè che le ADI erano in quel<br />

tempo - diciamo così - in trattativa 'segreta' con il Vaticano affinchè facesse cessare le<br />

persecuzioni papiste contro i Pentecostali. Ma si sono ben guardati Bracco e compagnia di far<br />

sapere queste cose ai fratelli. E poi dobbiamo leggere che il dottor Ness seguiva il metodo<br />

apolemico che è il metodo generale rigorosamente seguito da tutti i movimenti pentecostali,<br />

compreso quindi quello Italiano! Che ipocriti! Ma è evidente il motivo per cui Ness, Bracco e gli altri<br />

seguivano questo metodo: per non dare fastidio al Vaticano, per non creare ostacoli di nessun<br />

genere ai movimenti segreti massonici che Gorietti e Bracco e altri avevano messo in moto per<br />

546


ottenere la cosiddetta libertà religiosa e la cessazione delle persecuzioni contro i Pentecostali. Che<br />

tutti sappiano queste cose, e vadano a gridare in faccia e pubblicamente un potente 'Ravvedetevi<br />

e convertitevi dalle vostre vie malvage' a quei pastori ADI ed anche non ADI che difendono e<br />

approvano l'operato malvagio di questi uomini che hanno indotto tante Chiese a partire dal<br />

dopoguerra a camminare per sentieri tortuosi.<br />

<strong>La</strong> notizia su The Pentecostal Evangel - 13 Settembre 1947, pag. 13 - del cablogramma mandato da Henry H. Ness in<br />

cui parla della sua udienza privata con Pio XII<br />

547


L'incontro tra Henry H. Ness e Pio XII su The Pentecostal Evangel del 25 Ottobre 1947 a pag. 10<br />

548


L'incontro tra Henry H. Ness e Pio XII su The Apostolic Faith dell'aprile 1948<br />

549


Un articolo apparso sul Walla Walla Union Bullettin il 2 Novembre 1949 che mostra come Henry H. Ness parlasse<br />

pubblicamente alle Chiese in America della sua udienza con Pio XII e che la cosa apparve pure su riviste non Cristiane.<br />

550


Lo scandaloso articolo su Risveglio Pentecostale in cui si difende il metodo apolemico di predicare di Henry H. Ness<br />

551


<strong>La</strong> fine orribile che ha fatto Henry H. Ness<br />

Come abbiamo visto, il pastore Henry H. Ness, appartenente alle Assemblee di Dio USA, era<br />

colluso con la <strong>Massoneria</strong> e con la CIA e si diede da fare affinchè le Chiese Pentecostali in Italia<br />

uscissero dalla persecuzione, e in vista di ciò spinse le Chiese a darsi un'organizzazione di tipo<br />

gerarchico e perciò a dotarsi di uno Statuto che annullava la Parola di Dio e contrastava e<br />

contristava lo Spirito Santo e - quale autorevole rappresentante delle Assemblee di Dio - fece<br />

alleare le ADI con il Vaticano che è un nemico della croce di Cristo. Henry H. Ness trascinò quindi<br />

le Chiese a calpestare la Parola dell'Iddio vivente. Su un tale uomo ribelle quindi non poteva che<br />

abbattersi il giudizio di Dio. E il giudizio venne, infatti Henry Ness ebbe un orribile ed incurabile<br />

tumore al cervello, ma non morì di quel tumore, ma morì uccidendosi.<br />

Questo è quanto racconta Glen D. Cole (1933-2012) - che è stato pastore del Trinity Life Center di<br />

Sacramento (California), e Sovrintendente del Distretto del Nord California-Nevada delle<br />

Assemblee di Dio dal 1997-2003 - in questo articolo dal titolo When Someone Takes His Own Life<br />

ossia 'Quando qualcuno si toglie la propria vita'. Ecco le sue parole: 'Ricordo la morte-suicida del<br />

Dottor Henry Ness, il fondatore del Northwest College e il pastore del Calvary Temple di Seattle<br />

per anni. Un grande uomo di Dio, nei suoi ultimi anni egli ebbe un orribile tumore al cervello che<br />

non potè essere curato. Dei terribili mal di testa lo spinsero alla medicazione, ecc. Un giorno entrò<br />

nel suo ufficio, prese una pistola e la fece finita' (http://121tools.com/Suicide/when-someone-takeshis-own-life.html<br />

- I remember the suicide-death of Dr. Henry Ness, founder of Northwest College<br />

and pastor of Calvary Temple in Seattle for years. A great man of God, in his later years he had a<br />

horrible brain tumor that could not be cured. Terrible headaches drove him to medication, etc. One<br />

day he stepped into his office and took a gun and ended it all.).<br />

Peraltro, vi ricordo che la Bibbia dice che un credente se si ammazza si rende colpevole di un<br />

omicidio, in questo caso però non uccide il suo prossimo ma se stesso cosa questa che egli non<br />

può fare perché solo Dio ha il diritto di togliergli la vita, e degli omicidi la Scrittura dice che non<br />

entreranno per le porte della Nuova Gerusalemme secondo che è scritto: “Beati coloro che lavano<br />

le loro vesti per aver diritto all’albero della vita e per entrare per le porte nella città! Fuori i cani, gli<br />

stregoni, i fornicatori, gli omicidi, gli idolatri e chiunque ama e pratica la menzogna” (Apocalisse<br />

22:14-15). <strong>La</strong> loro parte quindi sarà lo stagno ardente di fuoco e di zolfo che è la morte seconda<br />

(cfr. Apocalisse 21:8). Tra coloro che nella Bibbia fecero questa brutta fine, ci fu pure Giuda<br />

Iscariota, il traditore, secondo che è scritto: "Allora Giuda, che l’avea tradito, vedendo che Gesù<br />

era stato condannato, si pentì, e riportò i trenta sicli d’argento ai capi sacerdoti ed agli anziani,<br />

dicendo: Ho peccato, tradendo il sangue innocente. Ma essi dissero: Che c’importa? Pensaci tu.<br />

Ed egli, lanciati i sicli nel tempio, s’allontanò e andò ad impiccarsi" (Matteo 27:3-5).<br />

Che dire? Questo deve servire di severo monito a tutti quelli che nelle ADI, e non solo nelle ADI,<br />

pensano di potersi ribellare alla Parola di Dio inducendo altri a farlo e poi rimanere impuniti.<br />

Peraltro, tra i personaggi fondamentali che furono coinvolti nella storia delle ADI in quel periodo,<br />

c'è stato un altro suicida: Giacomo Rosapepe, il legale delle ADI che presentò il ricorso delle ADI<br />

al Consiglio di Stato contro il Ministero dell'Interno, che si uccise nel 1978 (cfr.<br />

http://www.bibelotlibri.it/dettaglio.php?sorgente=stessoargomento&pag=1&libro=62657).<br />

Certo che queste morti di questi due uomini che hanno avuto un ruolo chiave nella nascita delle<br />

ADI fanno riflettere molto ... il savio di cuore.<br />

552


Sia fatta la volontà di Frank Gigliotti e della CIA<br />

Come abbiamo visto prima, dopo che l'agente segreto della CIA nonché massone Frank B.<br />

Gigliotti nel 1960 fece restituire la sede storica di Palazzo Giustiniani al Grande Oriente d'Italia, nel<br />

1961 fu eletto Gran Maestro del GOI il valdese Giordano Gamberini, agente della CIA anche lui, il<br />

quale ovviamente dovette adempiere le condizioni che aveva posto Gigliotti alla <strong>Massoneria</strong><br />

Italiana per avere il riconoscimento della <strong>Massoneria</strong> USA, e quindi consentire la formazione di<br />

logge massoniche americane extraterritoriali, il che era in aperto contrasto con le norme<br />

massoniche. Ma Gigliotti, quale agente della CIA e rappresentante della massoneria americana,<br />

poteva imporre anche queste cose. Ma oltre a ciò Giordano Gamberini dovette anche mettersi in<br />

moto per trovare un accordo con la Chiesa Cattolica Romana e la DC, e quindi dovette bandire<br />

l'anticlericalismo dalla massoneria, perchè questa era la volontà di Gigliotti e della CIA in quanto la<br />

loro politica anticomunista prevedeva ciò. Ecco cosa dice il senatore Sergio Flamigni: 'Così, poichè<br />

la politica anticomunista e antisocialista di Gigliotti e dei servizi segreti americani prevedeva di<br />

adeguare gli orientamenti della <strong>Massoneria</strong> italiana alla necessità di un accordo con la Chiesa e la<br />

Democrazia Cristiana, il Gran maestro Gamberini si adoperava per mettere al bando<br />

l'anticlericalismo presente tra le fila massoniche, e avviava incontri con padre Rosario Esposito<br />

(storico della <strong>Massoneria</strong>) e col gesuita Giovanni Caprile; ne seguiva una campagna per affermare<br />

la non inconciliabilità tra fede cattolica e <strong>Massoneria</strong>, campagna alla quale prendeva parte attiva<br />

anche Elvio Sciubba (uomo di fiducia della massoneria USA e dei servizi segreti americani)'<br />

(Sergio Flamigni, Trame Atlantiche, pag. 364). E in quest'ottica si spiega anche la collaborazione<br />

del massone Gamberini alla stesura della Bibbia Concordata nel 1968 di cui Gamberini tradusse il<br />

Vangelo secondo Giovanni. Fu un abile 'diplomatico' che riuscì in questa maniera a far rimuovere<br />

dal nuovo Codice Canonico la scomunica papale applicata esplicitamente alla <strong>Massoneria</strong>.<br />

A conferma di questo atteggiamento massonico nuovo nel dopoguerra segnalo altri due esempi. Il<br />

primo è quello del massone Ugo Della Seta che sul foglio repubblicano, nell'agosto del 1945, in un<br />

articolo intitolato 'Rispetto ai sacerdoti', manifestò turbamento per alcune scritte contro i preti<br />

apparse sui muri di Roma. Il Della Seta, prendendo spunto da una scritta («Abbasso il clero!»)<br />

apparsa sui muri di Roma, scrisse infatti: «Non sappiamo esprimere, non sappiamo abbastanza<br />

quale sia stato, nel leggere, il nostro turbamento. Abbiamo sentito come vacillare le fondamenta<br />

morali sulle quali intendiamo innalzare quella Repubblica, per cui tanto lottiamo ed a cui demmo,<br />

come daremo, tutta la nostra fede». Secondo il Della Seta, se da un lato era vero che tra i preti<br />

non mancava qualcuno meritevole di biasimo, dall'altro «non ne può essere coinvolta tutta una<br />

classe di cittadini che, già rispettabili in sè pel carattere della loro missione e già benemeriti non<br />

pochi nella lotta per la giustizia e per la libertà, non possono non essere considerati nostri fratelli<br />

nella grande opera per la riedificazione morale e civile della patria», e poi diceva: «Offendere i<br />

Sacerdoti è offendere il sentimento religioso di quanti a tale chiesa appartengono. Offendere il<br />

sentimento religioso è offendere il sentimento morale di quanti, credenti o non credenti, hanno fede<br />

ancora in taluni principi fondamentali di educazione civile». Il Vaticano, tramite il suo organo<br />

ufficiale «L'Osservatore Romano» mostrò di apprezzare le parole del Della Seta, facendo dei<br />

commenti favorevoli. (cfr. Mario Casella, Giornali Cattolici e Società Italiana, pag. 62). E pensare<br />

che Giuseppe Garibaldi, il 'Primo Massone d'Italia', soleva dire: «Il grido di ogni italiano, dalle fasce<br />

alla vecchiezza deve essere: guerra al prete»!!<br />

Il secondo è quello del massone Ivanoe Bonomi, il quale parlando al Consiglio Nazionale di<br />

Democrazia del <strong>La</strong>voro nel febbraio del 1946, pronunciò parole di vivo apprezzamento sul conto<br />

della Democrazia Cristiana e del Cristianesimo. Il Bonomi infatti affermò: «Il partito democratico-<br />

553


cristiano - mi si consenta di dirlo - rappresenta più che un partito: esso è un vasto movimento<br />

popolare accogliente elementi diversi collegati strettamente da un vincolo religioso e illuminati dal<br />

sentimento e dalla fede cristiana. Noi ci inchiniamo reverenti a questa luminosa fede che certo non<br />

può trovare nemici in coloro che - pur estranei alle file della democrazia cristiana - apprezzano<br />

l'alto e decisivo contributo che il cristianesimo ha dato e darà alla civiltà del mondo». Anche in<br />

questo caso, il Vaticano mostrò apprezzamento e lodò Bonomi. (cfr. Mario Casella, op. cit., pag.<br />

63).<br />

Ora, questo certamente riguarda la <strong>Massoneria</strong> Italiana, ma riguarda anche le Assemblee di Dio in<br />

Italia. Mi spiego. E' evidente che tramite Frank Gigliotti nelle ADI entrarono i servizi segreti<br />

americani, e non solo tramite Gigliotti ma anche tramite Henry H. Ness perchè quest'ultimo faceva<br />

parte del comitato esecutivo dell'International Council for Christian Leadership (ICCL), che era una<br />

organizzazione anti-comunista che collaborava strettamente con la CIA. Per cui mi pare molto<br />

evidente che i servizi segreti americani in una maniera o nell'altra hanno dato un indirizzo alle ADI<br />

nel dopoguerra. Volenti o nolenti le ADI hanno dovuto conformarsi alla volontà della CIA - che era<br />

di fare alleare non solo la <strong>Massoneria</strong> ma anche le Chiese Pentecostali con il Vaticano contro il<br />

comunismo che avanzava - e quindi hanno dovuto cercare di stipulare un accordo con la Chiesa<br />

Cattolica Romana, e per fare questo ovviamente dovevano eliminare anche loro dal loro mezzo<br />

l'anticlericalismo. E non è forse quello che è avvenuto? Che cosa hanno fatto le Assemblee di Dio<br />

proprio tramite Henry Ness, il pastore che nel dopoguerra ha incitato le Chiese Pentecostali ad<br />

organizzarsi, quando costui ha incontrato Pio XII e i prelati Tardini e Cicognani, se non mettersi<br />

d'accordo con il Vaticano e fare quindi pace? E naturalmente questa pace con il Vaticano è costata<br />

l'eliminazione dell'anticlericalismo dalle fila delle ADI. E difatti esso è sparito con il tempo, e difatti<br />

adesso chi si permette di riprendere pubblicamente i prelati della Chiesa Cattolica Romana per le<br />

loro eresie e superstizioni che insegnano al popolo, dalle ADI è considerato uno 'scostumato' e un<br />

'maleducato'. E di coloro che si comportano così nei confronti dei prelati papisti, le ADI si<br />

vergognano e con essi non vogliono avere nulla a che fare.<br />

A partire dunque da Frank B. Gigliotti e Henry H. Ness in avanti, i dirigenti delle ADI hanno messo<br />

in moto in seno alle ADI un'azione volta ad instaurare dei buoni rapporti di vicinato con la Chiesa<br />

papista. Buoni rapporti che oggi sono comprovati da questi fatti.<br />

● L’ex presidente delle ADI Francesco Toppi molti anni addietro ha collaborato in una certa misura alla traduzione della<br />

Bibbia interconfessionale ‘<strong>La</strong> Parola del Signore’ [Bibbia TILC (<strong>La</strong> Parola del Signore. Traduzione interconfessionale in<br />

lingua corrente, TILC), 1976 NT, 1985 intera Bibbia, con revisione NT 2001, edita LDC-ABU)], che è frutto di un lavoro di<br />

collaborazione interconfessionale tra cattolici e protestanti, infatti il suo nome compare tra i Consulenti stabili evangelici<br />

per il Nuovo Testamento. Ecco tutti i collaboratori del Nuovo Testamento di quella Bibbia: Traduttori: a) - cattolici: Carlo<br />

Buzzetti, Carlo Ghidelli; b) - evangelici: Bruno Corsani, Bruno Costabel. Revisori: a) - cattolici: Giovanni Canfora, Mario<br />

Galizzi, Carlo Maria Martini, Renzo Petraglio; b) - evangelici: Otto Rauch, Alberto Soggin. Consulenti stabili: a) -<br />

cattolici: Sofia Cavalletti, Settimio Cipriani, Paolo De Benedetti, Franco Festorazzi, Enrico Galbiati, Massimo Giustetti,<br />

Michele Pellegrino, Maria Vingiani; b) - evangelici: Piero Bensi, Luciano Deodato, Edoardo <strong>La</strong>banchi, Fausto Salvoni,<br />

Luigi Santini, Francesco Toppi.<br />

● Un pastore ADI ha partecipato il 15 Settembre del 2007, in occasione della 2a Giornata per la Salvaguardia del Creato,<br />

alla Liturgia della Parola, presso la ‘Chiesa della Madonna delle Grazie’ - Viale Papa Giovanni XXIII – Bergamo, infatti<br />

alla seguente pagina http://www.chiesacattolica.it/cci_new/pagine/1439/2%5EGiornataCreato2007.doc si legge che vi<br />

hanno presieduto: Eparca George Valescu (Chiesa Ortodossa Romena in Italia), Monsignor Gianni Carzaniga<br />

(Parrocchia Chiesa S. Maria Immacolata delle Grazie), Monsignor Patrizio Rota Scalabrini (Delegato Vescovile per<br />

l’Ecumenismo), Pastore Salvatore Ricciardi (Comunità Evangelica di Bergamo), Pastore Emanuele Monticella (Chiesa<br />

Evangelica Pentecostale di Capriate - BG)’ Quest’ultimo è il pastore della Chiesa ADI di Capriate. Nella pagina del sito<br />

cattolico hanno scritto ‘Monticella’ al posto di ‘Manticello, ma è Emanuele Manticello, anche perché ho parlato con lui e<br />

mi ha confermato la sua presenza a quell’incontro.<br />

554


● In data 17 Ottobre 2009, presso il nuovo locale di culto della Chiesa ADI di Matinella (SA), di cui è pastore Renato<br />

Mottola, si è tenuto un culto di dedicazione del nuovo locale di culto. Tra gli altri erano presenti Antonio Felice Loria,<br />

presidente delle ADI (che poi ha predicato), il sindaco e il prete di Matinella che si chiama Carlo. Al prete è stata data la<br />

parola, ed ha portato questo discorso: ‘Pace a voi tutti riuniti qui nel nome del nostro Signore Gesù Cristo, che è la<br />

nostra speranza e che è la nostra salvezza. Sono un po’ commosso e un po’ emozionato perché non è un momento<br />

ufficiale questo per me, ma è innanzi tutto riconoscere qui che lo Spirito del Signore ci ha convocati, che lo Spirito del<br />

Signore è nei nostri cuori, che lo Spirito del Signore ci porta avanti sulla strada diversa, ma verso di Lui, ed è questo che<br />

colma il mio cuore di commozione e anche di gioia. E per cui con questo proprio sentimento, di questa nostra comune<br />

fede, di questo nostro essere convocati tutti dallo Spirito in cammino verso la nostra speranza, verso la nostra salvezza,<br />

il nostro Signore Gesù Cristo, vi abbraccio tutti con grande gioia e con grande commozione e fraternità, Amen’. Al<br />

seguente indirizzo http://www.youtube.com/watch?v=sDWrKjyrZRs potrete vedere e ascoltare l’intervento del prete.<br />

● Tommaso Fiorentini, pastore della chiesa ADI di Gallipoli, ha partecipato alla ‘Settimana di preghiera per l’unità dei<br />

cristiani’ tenutasi dal 18 al 25 gennaio 2012 presso il Monastero ss. Trinità (delle Clarisse Cappuccine) di Alessano<br />

(provincia di Lecce).<br />

Questa è la dimostrazione pratica che l'anticlericalismo è stato bandito dalle ADI. E potrei<br />

proseguire con tanti altri atteggiamenti da parte dei pastori ADI nei confronti del Vaticano, che<br />

fanno chiaramente capire che ormai la pace è fatta, e un accordo si è trovato. Ecco perchè la<br />

Chiesa Cattolica Romana non perseguita le Chiese delle ADI.<br />

Vorrei concludere dicendo che quando la Chiesa rifiuta di riprendere e confutare pubblicamente i<br />

prelati della Chiesa Cattolica Romana per le loro eresie e superstizioni ciò significa che ha deciso<br />

di non seguire le orme del fondatore e capo della Chiesa, Cristo Gesù, il quale invece riprese<br />

pubblicamente e con ogni franchezza quelli che sedevano sulla cattedra di Mosè per la loro<br />

malvagità e ipocrisia che impedivano alle anime di entrare nel regno dei cieli. Ecco infatti cosa<br />

disse Gesù agli scribi e ai Farisei: "Ma guai a voi, scribi e Farisei ipocriti, perché serrate il regno<br />

de’ cieli dinanzi alla gente; poiché, né vi entrate voi, né lasciate entrare quelli che cercano di<br />

entrare. Guai a voi, scribi e Farisei ipocriti, perché scorrete mare e terra per fare un proselito; e<br />

fatto che sia, lo rendete figliuol della geenna il doppio di voi. Guai a voi, guide cieche, che dite: Se<br />

uno giura per il tempio, non è nulla; ma se giura per l’oro del tempio, resta obbligato. Stolti e ciechi,<br />

poiché qual è maggiore: l’oro, o il tempio che santifica l’oro? E se uno, voi dite, giura per l’altare,<br />

non è nulla; ma se giura per l’offerta che c’è sopra, resta obbligato. Ciechi, poiché qual è<br />

maggiore: l’offerta, o l’altare che santifica l’offerta? Chi dunque giura per l’altare, giura per esso e<br />

per tutto quel che c’è sopra; e chi giura per il tempio, giura per esso e per Colui che l’abita; e chi<br />

giura per il cielo, giura per il trono di Dio e per Colui che vi siede sopra. Guai a voi, scribi e Farisei<br />

ipocriti, perché pagate la decima della menta e dell’aneto e del comino, e trascurate le cose più<br />

gravi della legge: il giudicio, e la misericordia, e la fede. Queste son le cose che bisognava fare,<br />

senza tralasciar le altre. Guide cieche, che colate il moscerino e inghiottite il cammello. Guai a voi,<br />

scribi e Farisei ipocriti, perché nettate il di fuori del calice e del piatto, mentre dentro son pieni di<br />

rapina e d’intemperanza. Fariseo cieco, netta prima il di dentro del calice e del piatto, affinché<br />

anche il di fuori diventi netto. Guai a voi, scribi e Farisei ipocriti, perché siete simili a sepolcri<br />

imbiancati, che appaion belli di fuori, ma dentro son pieni d’ossa di morti e d’ogni immondizia. Così<br />

anche voi, di fuori apparite giusti alla gente; ma dentro siete pieni d’ipocrisia e d’iniquità. Guai a<br />

voi, scribi e Farisei ipocriti, perché edificate i sepolcri ai profeti, e adornate le tombe de’ giusti e<br />

dite: Se fossimo stati ai dì de’ nostri padri, non saremmo stati loro complici nello spargere il sangue<br />

dei profeti! Talché voi testimoniate contro voi stessi, che siete figliuoli di coloro che uccisero i<br />

profeti. E voi, colmate pure la misura dei vostri padri! Serpenti, razza di vipere, come scamperete<br />

al giudizio della geenna? Perciò, ecco, io vi mando de’ profeti e de’ savî e degli scribi; di questi,<br />

alcuni ne ucciderete e metterete in croce; altri ne flagellerete nelle vostre sinagoghe e li<br />

perseguiterete di città in città, affinché venga su voi tutto il sangue giusto sparso sulla terra, dal<br />

555


sangue del giusto Abele, fino al sangue di Zaccaria, figliuol di Barachia, che voi uccideste fra il<br />

tempio e l’altare" (Matteo 23:13-35).<br />

Le ADI dunque hanno deciso di non seguire le orme di Gesù Cristo, e incitano gli altri a non<br />

seguirle, ma Dio di certo non le terrà per innocenti, perchè così facendo si sono macchiati di una<br />

grave colpa. E il loro disprezzo verso coloro che nell'evangelizzare i cattolici romani dicono loro<br />

con ogni franchezza come stanno le cose - li chiamano infatti 'scostumati' e 'maleducati', pensate<br />

un pò -, è proprio il sintomo della grande corruzione morale e spirituale che ormai impera nelle<br />

ADI, dove il male viene chiamato bene, e il bene male, e di conseguenza i malvagi vengono trattati<br />

come se avessero fatto l'opera dei giusti, e i giusti invece come se avessero fatto l'opera dei<br />

malvagi. E siate sicuri di questo, che nel disprezzare questi fratelli essi disprezzano Cristo: guai a<br />

loro dunque!<br />

Attenzione quindi agli agenti della CIA infiltrati nelle Chiese<br />

Studiando la storia delle Assemblee di Dio nel dopoguerra, non si può non vedere oltre<br />

l'infiltrazione della massoneria nella Chiesa, anche l'infiltrazione della CIA, perchè Frank Gigliotti<br />

oltre che massone era un potente agente della CIA, che però si presentava nelle Chiese come<br />

pastore protestante ed anche paladino della libertà religiosa, e quindi era insospettabile. In<br />

America, Gigliotti era peraltro segretario della Italian Evangelical Ministerial Association della<br />

California del Sud, sorta nel Maggio 1946 proprio a casa di Gigliotti, e di cui era presidente il<br />

reverendo Dominick Lisciandrello che poi due anni dopo circa diventerà segretario dell'Italian<br />

Branch of the Assemblies of God (IAG); e soprattutto un importante funzionario della NAE (National<br />

Association of Evangelicals), che rappresentava in America decine di denominazioni tra cui anche<br />

le Assemblee di Dio che ne facevano parte e nelle quali lui si trovava a suo agio parlando anche in<br />

seno a diverse Chiese delle Assemblee di Dio. C'è poco da fare, uno dei più potenti agenti della<br />

CIA nel dopoguerra si infiltrò nelle Chiese, ed operò ovviamente seguendo e facendo seguire le<br />

direttive della CIA per le Chiese Pentecostali negli USA e qui in Italia in quel periodo. Anche il<br />

pastore delle Assemblee di Dio Henry H. Ness, così tanto elogiato dalle ADI per la sua opera a<br />

favore delle ADI, benchè non ci risulta che fosse un agente della CIA - ma confesso che non mi<br />

sorprenderei se un giorno scoprissi che lo era - operò seguendo le direttive della CIA perchè<br />

l'organizzazione religiosa che lui rappresentava - ossia l'International Council for Christian<br />

Leadership (ICCL) - e sotto i cui auspici compì i suoi viaggi (dal 1947) in Europa, collaborava<br />

strettamente con la CIA (http://insider-magazine.org/ChristianMafia.htm). E quindi le Assemblee di<br />

Dio in Italia si sono trovate ad essere spiate e 'pilotate' dalla CIA. Questi fatti non possono essere<br />

presi per niente alla leggera, perchè di sicuro se la CIA aveva i suoi agenti o collaboratori<br />

nell'ambiente protestante e pentecostale in quel tempo li possiede anche ora, o comunque ha<br />

persone che travestite da Cristiani collaborano con la CIA. Ed infatti una persona che ha lavorato<br />

per la CIA per trenta anni, in una intervista alla giornalista Pamela Rae Schuffert, alla domanda<br />

della giornalista: 'Non è forse vero che ogni Chiesa ed istituzione Cristiana in America è infiltrata<br />

dalla CIA?', ridendo ha risposto: 'E' vero .... non c'è ne è UNA SOLA che non sia infiltrata dalla CIA<br />

ad un livello maggiore o minore ....' (http://americanholocaustcoming.blogspot.it/2011/10/ciainfiltration-into-americas-churches.html).<br />

Questa infiltrazione si spiega con il fatto che la CIA vuole<br />

dirigere le Chiese e le Istituzioni Cristiane verso il Nuovo Ordine mondiale, e poi mai dimenticarsi<br />

della lotta della CIA contro il comunismo nella quale cerca di far alleare anche oggi come nel<br />

dopoguerra Cattolici Romani ed Evangelici. Quindi massima attenzione, fratelli.<br />

556


E le ADI si appoggiarono ad un importante esponente dell'Ordine dei<br />

Cavalieri di Malta, che è intrecciato con la <strong>Massoneria</strong><br />

Su The Pentecostal Evangel del 4 Dicembre 1948 in un articolo dal titolo 'C'è Maggiore Libertà in<br />

Italia', si legge tra le altre cose: 'I credenti Italiani stanno godendo di molta più libertà che nel<br />

passato per tenere i culti', riferisce Henry H. Ness, dopo la sua terza visita in Europa quest'estate.<br />

'In effetti, nelle città più grandi non c'è alcuna persecuzione. Le Assemblee di Dio in Italia stanno<br />

compiendo grandi progressi, e le benedizioni del Signore sono sopra di esse in una maniera<br />

marcata'. [....] Il Barone William Frary Von Blomberg si è unito al Fratello Ness a Roma, ed<br />

assieme si sono consultati con leaders politici e religiosi d'Italia, continuando i loro sforzi per<br />

ottenere la completa libertà religiosa per tutti i Protestanti, e specialmente per le Assemblee di Dio<br />

[...] L'ultima tappa del loro viaggio è stata Lisbona, in Portogallo, dove il Fratello Ness e il Barone<br />

Von Blomberg sono stati ricevuti da Sua Maestà, Re Umberto d'Italia; dal Re Carol di Romania; e<br />

da alcuni alti funzionari. Il Fratello Ness sente che è stato posto un buon fondamento per un lavoro<br />

futuro relativamente all'assicurazione di una maggiore libertà religiosa ai Protestanti d'Europa'<br />

(pag. 10- vedi foto).<br />

557


Come si può vedere, già nel 1948 i movimenti massonici a favore delle ADI stavano portando i loro<br />

frutti, infatti in base alle parole di Ness nelle città italiane più grandi di fatto la persecuzione non<br />

c'era. Altra cosa da tenere ben presente è che nel viaggio accennato nell'articolo tra i leaders<br />

religiosi incontrati da Henry Ness ci furono 'Monsignor' Domenico Tardini della Segretaria di Stato<br />

in Vaticano, e il Nunzio papale in Spagna, mentre tra i leaders politici ci fu anche Myron C. Taylor<br />

l'ambasciatore americano in Vaticano (che era un massone).<br />

Ma quello che vorrei rimarcare di questo articolo, è l'apparizione nella storia delle ADI del Barone<br />

William Frary Von Blomberg (vedi foto), che permise a Henry Ness di parlare con re e altre autorità<br />

del tempo per far avere alle Assemblee di Dio la completa libertà religiosa e questo perchè allora<br />

in Italia essendo ancora in vigore la circolare Buffarini-Guidi c'erano alcuni fenomeni di<br />

discriminazione verso i Pentecostali. Questo Barone fu presente in Italia nel 1948 al Convegno<br />

Nazionale ADI che si tenne nel mese di agosto a Catania durante il quale portò anche lui un<br />

messaggio (cfr. Risveglio Pentecostale, Anno III, 1948, n° 5, pag. 8)<br />

Foto da: http://www.hampton.lib.nh.us/hampton/biog/baronyankee19661066.htm<br />

Chi era costui? Era un personaggio estremamente importante in quei giorni, che aveva rapporti<br />

diretti e personali con tanti potenti della terra. Durante la II guerra mondiale ebbe degli incontri<br />

anche con Hitler, Hess e Goebbels, cosa questa da lui riferita nel 1942 presso un Rotary Club in<br />

America durante un suo discorso che fece infuriare i presenti perchè arrivò a dire che le truppe<br />

Naziste erano ben disciplinate ed incapaci di commettere atrocità! (vedi le foto degli articoli di<br />

giornali). Blomberg faceva parte del Consiglio di amministrazione dell'International Council for<br />

Christian Leadership (ICCL), organizzazione anti-comunista di cui faceva parte anche Henry Ness.<br />

Ed era anche membro del Sovrano Ordine di San Giovanni, Cavalieri di Malta, e non un membro<br />

qualsiasi perchè era autorizzato a concedere a chi voleva lui (cioè a chi lui considerava essere uno<br />

558


che volesse operare per la pace tra i popoli e le religioni) la Stella o Croce d'Oro dell'Ordine per<br />

conto dell'Ordine dei Cavalieri di Malta. Come si può leggere in questo articolo di George Michael<br />

(http://www.thegavel.net/lead3.html).<br />

I Cavalieri di Malta sono una delle più antiche e prestigiose istituzioni cavalleresche esistenti. A<br />

differenza di tutti gli altri ordini cavallereschi, esso è allo stesso tempo un ordine religioso della<br />

Chiesa Cattolica Romana, un ordine cavalleresco ed un'istituzione ospedaliera e caritativa, e che<br />

gode di personalità giuridica internazionale.<br />

Leo Zagami, ex-membro della Loggia P2 di Montecarlo ed ex-Illuminati, a proposito di questo<br />

ordine dice quanto segue: ..... il Vaticano ha assolutamente manipolato la II Guerra Mondiale a<br />

proprio vantaggio, ed ha anche fatto in modo che, ad esempio, la Corona svedese, e la Svezia non<br />

fossero mai toccate durante la II Guerra Mondiale. Ciò avvenne perché il ‘Johanniter Order’, che<br />

rappresenta in pratica i Cavalieri di Malta svedesi, era una struttura che dipendeva dalla Germania<br />

fino al 1946, per cui, nel corso della II Guerra Mondiale, la Svezia stessa rappresento’ in segreto<br />

un’alleata della Germania, tramite questa ‘Commandery’ (Quartier Generale) dei Cavalieri di Malta,<br />

che, in ogni caso, dipendeva comunque dal Vaticano. I Cavalieri di Malta hanno sempre avuto il<br />

controllo dei paesi protestanti appunto tramite queste confraternite che sono in effetti i “loro”<br />

Cavalieri di Malta Riformati (Riforma protestante), i quali sono articolati in un vero e proprio<br />

network, definito come “Alleanza dell’Ordine di San Giovanni di Gerusalemme” (Giovanni il<br />

Battista), e tramite tale ‘Alleanza’ viene “concessa” ad ogni Monarca o Sovrano, all’interno del<br />

proprio paese, la possibilita’ di gestire un Ordine specifico dei Cavalieri di Malta che è<br />

segretamente manipolato dal Vaticano. Tuttavia, allo stesso tempo, tale Ordine è in apparenza<br />

soggetto soltanto al Sovrano di quel dato paese, al Monarca. In realta’, le cose non stanno affatto<br />

così, perché in realta’ lo stesso Capo Supremo dei Cavalieri di Malta risiede tradizionalmente a<br />

559


Roma, ha il suo Sovrano Magistero in Via Condotti 68, che è appunto il luogo in cui tale quartier<br />

generale è ubicato a Roma, quello di tale Ordine, che è comunemente conosciuto come S.M.O.M.<br />

Il Sovrano Militare Ordine di Malta è da sempre alla guida dei servizi di intelligence del Vaticano,<br />

ed i suoi membri hanno alle spalle una lunga storia come operatori dell’intelligence vaticana. Essi<br />

rappresentano il servizio di punta dell’intelligence, ed al momento il capo Supremo di tale Ordine è<br />

Andrew Willoughby Ninian Bertie [1], che è nato il 15 Maggio del 1929, è quindi un uomo piuttosto<br />

anziano, ma si tratta dell’attuale 78°, ed inoltre del 3° Gran Maestro dell’Ordine di nazionalita’<br />

britannica, che è tra l’altro il cugino della Regina (d’Inghilterra), mentre la Regina stessa è a capo,<br />

naturalmente, del British Commandery con il proprio Ordine di Saint John, per cui è anch’essa<br />

connessa a tale network, che, come ho detto, mira a presentare i paesi protestanti come<br />

(indipendenti), ed in un certo senso devono apparire indipendenti, ma in realta’ sono sempre e<br />

comunque soggetti al Vaticano tramite questo sistema di Monarchi o Sovrani, i quali sono connessi<br />

tramite le linee di sangue, ma anche in relazione al fatto che queste stesse linee di sangue siano<br />

state “benedette” dal Vaticano, con continuita’ nel tempo, in numerose forme. Il fatto che tali linee<br />

di sangue siano controllate dal Vaticano è un fatto che è assolutamente centrale, e queste ultime<br />

lavorano collaborando nel quadro del lavoro di intelligence che i Cavalieri di Malta conducono,<br />

sempre tenendo presente gli altri Ordini che lavorano comunque per conto del Vaticano.<br />

Recentemente, ho ascoltato persone parlare, nei media alternativi, di Nathaniel Mayer Victor<br />

Rothschild, che è stato egli stesso un importantissimo membro dei Cavalieri di Malta e che ha<br />

sempre svolto attivita’ di intelligence per conto del Vaticano. Mi è addirittura capitato di ascoltare,<br />

nei media alternativi, qualcuno affermare che egli sia stato una spia sovietica, insomma, si tratta di<br />

affermazioni ridicole. Questo personaggio era il Barone Victor Rothschild, era ovviamente un uomo<br />

del Vaticano, un orgoglioso membro di questi Ordini Cavallereschi, i quali, grazie al fatto di<br />

beneficiare di speciali denominazioni (status giuridico) in tutto il mondo, principalmente perché si<br />

tratta di entita’ sovrane in base al Diritto Internazionale, elemento che implica una serie di diritti e di<br />

benefici fiscali che forniscono una vasta serie di possibilita’ operative a questi criminali che sono<br />

parte degli Illuminati e che giocano sull’elemento caritatevole per coprire una serie di altri elementi.<br />

In effetti, ufficialmente, i Cavalieri di Malta sono una “Associazione Caritatevole”, mentre in realta’<br />

includono personaggi come quelli con cui io stesso lavoravo, quali Licio Gelli, Ezio Giunchiglia e<br />

tutti i diversi personaggi che facevano parte della P2, che è stata una fondamentale<br />

‘Commandery’, in un certo senso, anche perché la stessa Loggia di Montecarlo rappresenta in<br />

realta’ una ‘Commandery segreta’ dei Cavalieri di Malta e…'<br />

(http://connessionecosciente.wordpress.com/)<br />

[1] Andrew Bertie è morto il 7 febbraio 2008 e al suo posto ora c'è Matthew Festing che è stato eletto Principe e Gran<br />

Maestro dell’Ordine di Malta l’11 marzo 2008 dal Consiglio Compito di Stato del Sovrano Ordine.<br />

Dunque, i Cavalieri di Malta sono oltre che dipendenti dal Vaticano (sotto stretto controllo dei<br />

Gesuiti), anche collusi con la <strong>Massoneria</strong> e difatti tra i suoi membri ci sono molti massoni ed anche<br />

non pochi Illuminati (a conferma di ciò si veda questa parziale lista di membri dei Cavalieri di Malta<br />

sul sito 'Bible Believers' - http://www.biblebelievers.org.au/kmlst1.htm). A conferma di questo<br />

legame tra Cavalieri di Malta e <strong>Massoneria</strong>, ecco quello che dice il giornalista Ferruccio Pinotti:<br />

'Secondo Pio XII, i Cavalieri di Malta erano la longa manus della massoneria in Vaticano, tanto che<br />

formò una commissione incaricata di sciogliere l'Ordine. Che si salvò grazie alla morte del<br />

Pontefice tradizionalista e all'avvento di Giovanni XXIII, un Papa accusato di simpatie<br />

«massoniche» che approvò le costituzioni dell'Ordine decretando la fine della commissione. Quindi<br />

i Cavalieri di Malta sono sempre stati percepiti come uno snodo importante tra la finanza<br />

560


massonica e quella vaticana' (Ferruccio Pinotti, Fratelli d'Italia, pag. 415). Peraltro, nei Cavalieri di<br />

Malta negli anni '40 c'erano anche non pochi agenti segreti americani.<br />

Ecco il Barone Frary Von Blomberg nel 1976 vestito da Cavaliere di Malta<br />

Anche i Cavalieri di Malta quindi operano in vista del raggiungimento del Nuovo Ordine Mondiale.<br />

E difatti il Barone Von Blomberg aveva come obbiettivo proprio un nuovo ordine mondiale, infatti<br />

nel febbraio 1952 ebbe ad affermare: 'E' troppo tardi per le persone per discutere se essi sono<br />

Protestanti o Cattolici. Essi devono lavorare assieme [nde: contro il comunismo, perchè il Barone<br />

era questo che si proponeva per sua stessa ammissione]. Le persone all'estero stanno pregando<br />

561


per un risveglio mondiale della Cristianità. Un tale risveglio potrebbe offrire la scintilla di cui c'è<br />

bisogno per ri-unire il mondo' ('It's too late for people to argue about whether they are Protestant or<br />

Catholic. They must work together. People abroad are praying for a world revival of Christianity.<br />

Such a revival could provide the spark needed to re-unite the world.'<br />

http://www.hampton.lib.nh.us/hampton/biog/baronvonblomberg.htm).<br />

Non sorprende dunque sapere che nel 1957 il Barone William Frary Von Blomberg ebbe un ruolo<br />

fondamentale nella creazione della World Fellowship of Religions (Comunione Mondiale delle<br />

Religioni), che come disse il mistico indiano Kirpal Singh (1894-1974) - che ne fu il primo<br />

presidente e che nel 1962 fu il primo dei 'non cristiani' a ricevere la Stella d'Oro dell’ordine di San<br />

Giovanni di Gerusalemme (Cavalieri di Malta), proprio dal Barone Frary Von Blomberg - ha come<br />

scopo quello 'di portare assieme tutti i figli di Dio mentre rimangono nella loro religione' (http://santkirpal-singh.org/).<br />

A proposito della prima conferenza del WFR, tenutasi a Nuova Delhi nel 1957,<br />

va detto che vi partecipò Pandit Jawaharlal Nehru, il primo ministro dell'India che fece un breve<br />

discorso in cui approvò gli scopi e gli ideali del WFR. Poi, Kirpal Singh richiese al Barone von<br />

Blomberg di accettare il Segretariato, cosa che lui fu ben lieto di accettare. Più tardi il Barone sarà<br />

eletto co-presidente del WFR.<br />

Ma c'è dell'altro da dire su questo Barone, e cioè che nel 1955 il falso profeta Kirpal Singh lo iniziò<br />

alla Scienza dell'Anima, che è una teoria della filosofia indiana che lui insegnava e che afferma<br />

che come uomini noi siamo tutti uno, e Dio è all'interno di ogni uomo, del suo io, e per entrare in<br />

contatto con Dio quindi bisogna cercarlo al proprio interno con l'aiuto di un Maestro. E questa<br />

sarebbe una vecchia verità che di tanto in tanto dei Maestri hanno insegnato, tra i quali Gesù,<br />

Maometto, e poi anche Kirpal Singh, che si considerava un perfetto Maestro! Quindi tutti gli uomini,<br />

siano essi Buddisti, Mussulmani, Induisti, Cristiani, fanno parte tutti di una stessa famiglia. Anche<br />

Gesù, in quanto parte di questa lista di Maestri, diceva: 'L'intera l'umanità è la mia famiglia'! Ecco<br />

quali diavolerie insegnava questo Kirpal Singh, e che furono abbracciate dal Barone von<br />

Blomberg! (http://www.kirpalsingh-teachings.org/).<br />

Per il Barone sostanzialmente, Gesù Cristo non era altro che uno dei Maestri che ha insegnato agli<br />

uomini come cercare e trovare Dio!<br />

Quando dunque si sente dire che il Barone si convertì al Vangelo (nel 1948), bisogna<br />

assolutamente diffidare di questa sua conversione, perchè questo Barone ha tutte le caratteristiche<br />

di un falso convertito infiltratosi nell'ambiente Evangelico Pentecostale, e questo lo dico anche<br />

perchè nel resoconto dell'iniziazione alla Scienza dell'Anima che ricevette questo Barone si legge<br />

quanto segue: 'Ha detto che praticamente conosce tutto di tutte le religioni, ma non aveva mai<br />

visto la luce interna o il suono interno e perciò voleva l'iniziazione'<br />

(http://www.ruhanisatsangusa.org/tours/55/SS55_11.htm - He said he know practically everything<br />

about all religions, but had never seen the inner light or sound and so wanted initiation). Ed oltre a<br />

ciò in un intervista al Barone apparsa sul New York Times egli viene definito 'un cattolico romano'<br />

('Yankee Baron With a Mission' in New York Times, 28 Settembre 1965). E non poteva essere<br />

altrimenti, visto che l'Ordine dei Cavalieri di Malta a cui apparteneva il Barone von Blomberg era<br />

un ordine cattolico! E quindi il pastore pentecostale Henry Ness viaggiava con un elemento molto<br />

pericoloso per la Chiesa dell'Iddio vivente e vero, e lo riuscì a introdurre anche in mezzo alle<br />

Assemblee di Dio in Italia dove lo accolsero come un fratello!<br />

Voglio ora dire qualcosa sull'l'incontro che Ness ebbe con il re Umberto d'Italia in Portogallo.<br />

Qualcuno si domanderà come mai si rese necessario quell'incontro. Bene la ragione è perchè Re<br />

Umberto II (1904-1983), ultimo Re d'Italia, era un cattolico praticante ed estremamente fervente e<br />

562


in ottimi rapporti con il Vaticano. Infatti alcuni giorni prima che il re Umberto II andasse in esilio in<br />

Portogallo (il re lasciò l'Italia il 13 giugno 1946) fu aiutato economicamente da Pio XII, in quanto<br />

ricevette un cospicuo prestito in contanti di vari milioni di Lire dell’epoca, concesso nell’ultima visita<br />

a Umberto II da Pio XII, la sera del 7 giugno 1946. Prestito, che fu elargito, per provvedere alle<br />

prime necessità dell’esilio, e fu consegnato in un pacchetto dallo stesso Pio XII al Ministro della<br />

casa reale, marchese Falcone Lucifero con questo messaggio: - Lo consegni al re. <strong>La</strong> provvidenza<br />

pensa che sarà molto utile -.<br />

In questa foto presa dal Citizen of India del 14 Settembre 1962, potete vedere il Barone Von Blomberg dare al falso<br />

profeta Kirpal Singh la stella d'oro dell'Ordine di Malta.<br />

563


Una conferenza di tutte le religioni tenutasi a Düsseldorf (Germania) nel Giugno 1963, in cui erano presenti il barone Von<br />

Blomberg e il suo intimo amico Kirpal Singh. Blomberg è in fondo alla vostra destra. Sarebbe lui il barone convertito<br />

all'Evangelo di cui parla Risveglio Pentecostale che viaggiava con Henry Ness e che era presente al Convegno<br />

Nazionale ADI del 1948!<br />

564


Agosto 1963: il barone von Blomberg e Kirpal Singh hanno un'udienza con Paolo VI. I due viaggiavano spesso assieme<br />

per cercare di unire tutte le religioni.<br />

I delegati che parteciparono negli anni '60 ad una World Religion Conference a Nuova Delhi, tra i quali al centro il<br />

Barone Blomberg con al suo fianco il suo amico e fratello Kirpal Singh!<br />

565


Articolo di giornale apparso sul Syracuse Post Standard del 27 Marzo 1965 in cui si parla della Conferenza Mondiale<br />

delle Religioni tenutasi a Nuova Delhi nel 1965, in cui fu fatto un appello affinchè tutte le persone che credono in un<br />

Essere Supremo 'forgino collegamenti spirituali di unità', e in cui il Barone ebbe ad incitare tutti i leaders religiosi a<br />

cercare una comprensione maggiore, e 'lavorare assieme verso la pace mondiale, trovare maniere per affrontare gli<br />

urgenti problemi mondiali, e manifestare tolleranza gli uni verso gli altri' e poi disse che la presenza a quella Conferenza<br />

di Cristiani, Ebrei, Mussulmani, Induisti, Gianisti, Buddisti, e rappresentanti di altre religioni, hanno reso l'assemblea una<br />

'Nazioni Unite delle Religioni'.<br />

L'articolo apparso sul Dunkirk Evening Observer il 13 Novembre 1942 e quello sul Pittsfield Berkshire Evening Eagle il<br />

16 Novembre 1942, in cui vengono riportate le sconcertanti parole del Barone Von Blomberg, pronunciate in un Rotary<br />

Club e quindi in seno ad una associazione filo massonica, secondo cui le truppe naziste erano incapaci di commettere<br />

atrocità!<br />

566


L'articolo su Risveglio Pentecostale in cui viene riportata la presenza del Barone Von Blomberg al Convegno Nazionale<br />

ADI di Catania nel 1948. Blomberg viene fatto passare per 'convertito all'Evangelo' ma in effetti era un cattolico romano<br />

che diventò discepolo del falso profeta Kirpal Singh.<br />

567


Una voce fuori dal coro<br />

E' interessante notare che in quegli anni in mezzo a tutti questi movimenti intrapresi sia dalle<br />

Assemblee di Dio in Italia che quelle negli USA, che si proponevano di fare appello alle autorità<br />

governative e a quelle religiose per far smettere la persecuzione contro le Chiese Pentecostali in<br />

Italia, si levò ufficialmente una voce contraria a queste iniziative durante una conferenza mondiale<br />

pentecostale. Questo lo riporta la rivista Heritage delle Assemblee di Dio Usa, infatti nel resoconto<br />

della Terza Conferenza Mondiale delle Chiese Pentecostali tenutasi nel 1952 a Londra - alla quale<br />

erano anche presenti in rappresentanza delle ADI Umberto Gorietti, Paolo Arcangeli, Vincenzo<br />

Federico e Francesco Toppi - viene detto che la mattina del 2 Luglio si discuteva su '<strong>La</strong> libertà<br />

religiosa e la persecuzione' e 'la delegazione dall'Italia commuove tutti i cuori' e dopo che un<br />

fratello Inglese espresse la volontà che la Conferenza mandasse immediatamente una<br />

delegazione al Cardinale della Chiesa Cattolica Romana, la Conferenza decise di stabilire un<br />

Comitato di tre membri, assieme ad una Assemblea Consultiva di altri quattro membri, per<br />

presentare rimostranze formali a nome dei Movimenti Pentecostali Mondiali agli appropriati<br />

dipartimenti di Governo; ma dopo di ciò viene detto che un delegato affermò che noi dovremmo<br />

sopportare la persecuzione senza fare alcun tentativo di mitigarla tramite approcci all'autorità<br />

costituita (Heritage, Vol. 22, n° 1, Primavera 2002, pag. 12 - vedi fot o). Ma naturalmente quelle<br />

parole sagge non furono ascoltate. Provo ad immaginare con quale spirito possano essere state<br />

prese quelle parole dagli 'illustri' delegati italiani conoscendo lo spirito delle ADI!<br />

568


Sull'alleanza delle ADI con la massoneria nel secondo dopoguerra per uscire<br />

dalla persecuzione<br />

Voglio tornare e insistere sul coinvolgimento della massoneria nelle vicende delle Assemblee di<br />

Dio in Italia nel dopoguerra - coinvolgimento che si prefiggeva la fine della persecuzione contro le<br />

ADI - perchè lo ritengo molto importante, e voglio fare a tale riguardo cinque considerazioni.<br />

<strong>La</strong> prima considerazione che voglio fare è la seguente. E' fuori dubbio che le ADI, nel secondo<br />

dopoguerra, tramite il presidente Umberto Gorietti (spalleggiato da Roberto Bracco che era il<br />

segretario, Aurelio Pagano che era il tesoriere, e Vincenzo Federico e Francesco Testa che erano<br />

consiglieri), si sono appoggiate alla massoneria al fine di ottenere la cosiddetta libertà religiosa.<br />

Come è anche fuori dubbio che dei massoni sono penetrati in mezzo al Movimento Pentecostale<br />

proprio tramite i dirigenti delle ADI. Frank Gigliotti per esempio, è stato in mezzo a Chiese<br />

Pentecostali in Italia ed ha avuto contatti con pastori pentecostali. Questo si evince anche da un<br />

suo rapporto pubblicato dalle Assemblee di Dio USA nell'aprile 1948 (The Pentecostal Evangel, 24<br />

Aprile, 1948, pag. 9 - vedi foto).<br />

Gigliotti dice infatti nel suo rapporto che lui ha visto e sentito personalmente i fratelli italiani<br />

predicare Cristo in tempo e fuori tempo, sotto la persecuzione fascista, e poi afferma anche: 'Sento<br />

che il popolo Cristiano in America dovrebbe sapere che il Fratello Gorietti, il leader del Movimento<br />

Pentecostale in Italia, è stato in prigione diciotto volte a causa di Cristo ....'. E' evidente dunque che<br />

Gigliotti è stato accolto in seno a diverse Chiese Pentecostali, ed ha avuto dei rapporti personali<br />

569


con dei pastori, tra cui Umberto Gorietti. Se si considera dunque che quel falso fratello Gigliotti -<br />

che si presentava come pastore evangelico - oltre che un esponente di spicco della massoneria<br />

americana, era anche un agente della CIA, nonché amico di mafiosi, la cosa non può che<br />

rattristare e turbare profondamente. E siamo persuasi che dal momento che le ADI si sono<br />

appoggiate ai massoni, nelle ADI è entrato lo spirito massonico, che è uno spirito diabolico.<br />

Peraltro questo modo di comportarsi firmato ADI fa chiaramente capire che le ADI sono disposte e<br />

pronte a mettersi con gli infedeli - ossia i nemici di Dio, perchè i massoni sono tali - per realizzare i<br />

loro obbiettivi, il che mostra il loro carattere spirituale ribelle.<br />

<strong>La</strong> seconda considerazione è questa. Abbiamo visto che il massone Frank Bruno Gigliotti quando<br />

si mobilitò a favore della <strong>Massoneria</strong> Italiana per farle ottenere il riconoscimento di quella<br />

americana e recuperare Palazzo Giustiniani (recupero che avvenne nel 1960), impose delle<br />

condizioni alla <strong>Massoneria</strong> Italiana. Tra le condizioni che Gigliotti aveva posto al GOI per avere il<br />

riconoscimento della <strong>Massoneria</strong> USA e quindi disporre dell'appoggio americano per riavere quel<br />

Palazzo c'era quella 'di consentire la formazione in Italia di Logge americane extraterritoriali' (cfr.<br />

Mario Guarino e Fedora Raugei, Gli anni del disonore, pag. 46 - 47), nonchè il riconoscimento di<br />

una loggia segreta siciliana, come dice il giornalista Antonio Nicaso: 'Gigliotti aveva un tale peso<br />

da costringere la massoneria italiana - appena riemersa dopo le ostilità del fascismo - ad<br />

accogliere tra le proprie fila la loggia segreta del principe palermitano Alliata di Monreale in cambio<br />

della restituzione di Palazzo Giustiniani' (in Ferruccio Pinotti, Fratelli d'Italia, pag. 525). Ora,<br />

abbiamo visto che i massoni Frank Gigliotti e Charles Fama - su pressione delle ADI - si misero in<br />

moto per aiutare le ADI, e tra i due il più potente era Gigliotti che era anche amico di mafiosi. <strong>La</strong><br />

spontanea domanda che uno si fa a questo punto è: Che cosa si sono detti in segreto o in privato i<br />

dirigenti delle ADI con il massone e agente CIA Frank Gigliotti, che le Chiese delle ADI devono<br />

sapere? Domandiamo questo perchè da un personaggio come Gigliotti - come anche dai dirigenti<br />

ADI - c'è da aspettarsi di tutto. Comunque sia, siamo pienamente persuasi che le ADI<br />

appoggiandosi ai massoni siano cadute nel laccio della <strong>Massoneria</strong>, e quindi nel laccio del diavolo.<br />

E che sia così, lo si avverte a livello spirituale.<br />

<strong>La</strong> terza considerazione è la seguente. E' evidente che tramite Frank Gigliotti, Gran Maestro<br />

onorario del GOI, si è venuto ad instaurare un legame spirituale tra la <strong>Massoneria</strong> e le ADI, e difatti<br />

sia Luigi Preti, che era massone, che il partito PSLI (poi PSDI) di Giuseppe Saragat sorto per<br />

opera della <strong>Massoneria</strong>, hanno appoggiato le ADI. E siamo persuasi che questo appoggio<br />

massonico ha continuato nel tempo. E questa cosa inquieta molto, come inquieta molto anche il<br />

fatto che ad un certo punto in Italia il posto di Frank Gigliotti fu preso dal massone Licio Gelli.<br />

Giudicate voi.<br />

<strong>La</strong> quarta considerazione è questa. E' evidente che quando dei pastori agiscono come hanno agito<br />

Gorietti, Bracco e tutti gli altri, che hanno cercato l'appoggio della <strong>Massoneria</strong> e del Vaticano per<br />

uscire dalla persecuzione, ciò significa che essi sono dei RIBELLI perchè violano dei<br />

comandamenti della Parola: il primo è quello di riporre la propria fiducia in Dio, secondo che è<br />

scritto nei Salmi: "O voi che temete l’Eterno, confidate nell’Eterno!" (Salmo 115:11), e il secondo<br />

quello di non riporla nell'uomo, secondo che è scritto: "Non confidate nei principi, né in alcun<br />

figliuol d’uomo, che non può salvare" (Salmo 146:3). Ma ve li immaginate gli apostoli andare a fare<br />

pressioni sulle autorità politiche o religiose del loro tempo, per implorarle di far smettere la<br />

persecuzione contro di loro? O cercare l'appoggio di individui strani e collusi con la malavita o con<br />

fazioni politiche dell' 'opposizione' per cercare di uscire dalla persecuzione? Io neppure me li<br />

immagino fare una cosa del genere, anche perchè essi si rallegravano di essere reputati degni di<br />

essere vituperati e perseguitati per il nome di Cristo e si compiacevano nelle persecuzioni che<br />

570


subivano a cagione di Cristo perchè sapevano che quando erano deboli allora erano forti e la<br />

potenza di Cristo si manifestava in loro (cfr. Atti 5:40-41; 2 Corinzi 12:10). Ecco perchè non<br />

cercarono mai di fare pressioni sulle autorità di allora o di cercare il loro favore per uscire dalla<br />

persecuzione, anzi sopportarono con pazienza le sofferenze. Ma nelle ADI la Parola viene<br />

rigettata. Mentre viene accettata la massima antibiblica 'aiutati che Dio ti aiuta' che significa 'mettiti<br />

a confidare nell'uomo, e poi vedrai che Dio interverrà', che poi nella pratica si manifesta col<br />

ricorrere ad ogni mezzo pur di raggiungere il proprio obbiettivo perchè per costoro 'il fine giustifica i<br />

mezzi'. E nelle ADI si alleerebbero persino con il diavolo in persona pur di raggiungere i loro<br />

obbiettivi 'a maggior gloria di Dio', in quanto oltre allo spirito massonico, c'è quello gesuita!<br />

<strong>La</strong> quinta considerazione è collegata alla precedente, e cioè alla sopportazione delle sofferenze.<br />

Leggendo il libro degli atti degli apostoli, che documenta la storia della Chiesa nel primo trentennio<br />

dopo l'assunzione di Gesù in cielo, non si può non vedere che i santi furono perseguitati ed anche<br />

duramente. Anche leggendo le epistole si può vedere chiaramente questo. I santi erano<br />

perseguitati da quelli di fuori, perchè il mondo avvertiva che essi non facevano parte del mondo,<br />

perchè testimoniavano del mondo che le sue opere erano malvage, e allora li perseguitava. Come<br />

si comportarono i santi servitori di Cristo verso di loro? Cosa fecero per i santi? Quali parole<br />

rivolsero loro? Cercarono forse di contattare le autorità politiche o religiose del tempo per far<br />

smettere la persecuzione contro i santi? No, semmai li esortarono a sopportare le sofferenze con<br />

pazienza, a rallegrarsi in mezzo ad esse, e a perseverare nella fede, e li elogiarono per il fatto che<br />

partecipavano alle sofferenze di Cristo. Ecco le loro parole.<br />

L'apostolo Paolo ai santi di Roma: "siate .....pazienti nell’afflizione" (Romani 12:12); ai santi di<br />

Filippi: "Soltanto, conducetevi in modo degno del Vangelo di Cristo, affinché, o che io venga a<br />

vedervi o che sia assente, oda di voi che state fermi in uno stesso spirito, combattendo assieme<br />

d’un medesimo animo per la fede del Vangelo, e non essendo per nulla spaventati dagli avversarî:<br />

il che per loro è una prova evidente di perdizione; ma per voi, di salvezza; e ciò da parte di Dio.<br />

Poiché a voi è stato dato, rispetto a Cristo, non soltanto di credere in lui, ma anche di soffrire per<br />

lui, sostenendo voi la stessa lotta che mi avete veduto sostenere, e nella quale ora udite ch’io mi<br />

trovo" (Filippesi 1:27-30); ai santi di Tessalonica: "E voi siete divenuti imitatori nostri e del Signore,<br />

avendo ricevuto la Parola in mezzo a molte afflizioni, con allegrezza dello Spirito Santo; talché<br />

siete diventati un esempio a tutti i credenti della Macedonia e dell’Acaia. .... Poiché, fratelli, voi<br />

siete divenuti imitatori delle chiese di Dio che sono in Cristo Gesù nella Giudea; in quanto che<br />

anche voi avete sofferto dai vostri connazionali le stesse cose che quelle chiese hanno sofferto dai<br />

Giudei .... Perciò, non potendo più reggere, stimammo bene di esser lasciati soli ad Atene; e<br />

mandammo Timoteo, nostro fratello e ministro di Dio nella propagazione del Vangelo di Cristo, per<br />

confermarvi e confortarvi nella vostra fede, affinché nessuno fosse scosso in mezzo a queste<br />

afflizioni; poiché voi stessi sapete che a questo siamo destinati. Perché anche quando eravamo fra<br />

voi, vi predicevamo che saremmo afflitti; come anche è avvenuto, e voi lo sapete. Perciò anch’io,<br />

non potendo più resistere, mandai ad informarmi della vostra fede, per tema che il tentatore vi<br />

avesse tentati, e la nostra fatica fosse riuscita vana. Ma ora che Timoteo è giunto qui da presso a<br />

voi e ci ha recato liete notizie della vostra fede e del vostro amore, e ci ha detto che serbate del<br />

continuo buona ricordanza di noi bramando di vederci, come anche noi bramiamo vedervi, per<br />

questa ragione, fratelli, siamo stati consolati a vostro riguardo, in mezzo a tutte le nostre distrette e<br />

afflizioni, mediante la vostra fede; perché ora viviamo, se voi state saldi nel Signore .... noi stessi ci<br />

gloriamo di voi nelle chiese di Dio, a motivo della vostra costanza e fede in tutte le vostre<br />

persecuzioni e nelle afflizioni che voi sostenete. Questa è una prova del giusto giudicio di Dio,<br />

affinché siate riconosciuti degni del regno di Dio, per il quale anche patite. Poiché è cosa giusta<br />

presso Dio il rendere a quelli che vi affliggono, afflizione; e a voi che siete afflitti, requie con noi,<br />

571


quando il Signor Gesù apparirà dal cielo con gli angeli della sua potenza" (1 Tessalonicesi 1:6-7;<br />

2:14; 3:1-8; 2 Tessalonicesi 1:4-9); a Timoteo: " soffri anche tu per l’Evangelo, sorretto dalla<br />

potenza di Dio .... Sopporta anche tu le sofferenze, come un buon soldato di Cristo Gesù .... soffri<br />

afflizioni" (2 Timoteo 1:8; 2:3; 4:5).<br />

Lo scrittore agli Ebrei: "Ma ricordatevi dei giorni di prima, quando, dopo essere stati illuminati, voi<br />

sosteneste una così gran lotta di patimenti: sia coll’essere esposti a vituperio e ad afflizioni, sia<br />

coll’esser partecipi della sorte di quelli che eran così trattati. Infatti, voi simpatizzaste coi carcerati,<br />

e accettaste con allegrezza la ruberia de’ vostri beni, sapendo d’aver per voi una sostanza migliore<br />

e permanente. Non gettate dunque via la vostra franchezza la quale ha una grande ricompensa!<br />

Poiché voi avete bisogno di costanza, affinché, avendo fatta la volontà di Dio, otteniate quel che<br />

v’è promesso" (Ebrei 10:32-36).<br />

Giacomo disse agli eletti: "Fratelli miei, considerate come argomento di completa allegrezza le<br />

prove svariate in cui venite a trovarvi, sapendo che la prova della vostra fede produce costanza. E<br />

la costanza compia appieno l’opera sua in voi, onde siate perfetti e completi, di nulla mancanti .....<br />

Prendete, fratelli, per esempio di sofferenza e di pazienza i profeti che han parlato nel nome del<br />

Signore. Ecco, noi chiamiam beati quelli che hanno sofferto con costanza. Avete udito parlare della<br />

costanza di Giobbe, e avete veduto la fine riserbatagli dal Signore, perché il Signore è pieno di<br />

compassione e misericordioso. .... C’è fra voi qualcuno che soffre? Preghi." (Giacomo 1:2-4; 5:10-<br />

11,13).<br />

Pietro disse ai santi: "Nel che voi esultate, sebbene ora, per un po’ di tempo, se così bisogna, siate<br />

afflitti da svariate prove, affinché la prova della vostra fede, molto più preziosa dell’oro che perisce,<br />

eppure è provato col fuoco, risulti a vostra lode, gloria ed onore alla rivelazione di Gesù Cristo; il<br />

quale, benché non l’abbiate veduto, voi amate; nel quale credendo, benché ora non lo vediate, voi<br />

gioite d’un’allegrezza ineffabile e gloriosa, ottenendo il fine della fede: la salvezza delle anime .....<br />

Poiché questo è accettevole: se alcuno, per motivo di coscienza davanti a Dio, sopporta afflizioni,<br />

patendo ingiustamente. Infatti, che vanto c’è se, peccando ed essendo malmenati, voi sopportate<br />

pazientemente? Ma se facendo il bene, eppur patendo, voi sopportate pazientemente, questa è<br />

cosa grata a Dio. Perché a questo siete stati chiamati: poiché anche Cristo ha patito per voi,<br />

lasciandovi un esempio, onde seguiate le sue orme; egli, che non commise peccato, e nella cui<br />

bocca non fu trovata alcuna frode; che, oltraggiato, non rendeva gli oltraggi; che, soffrendo, non<br />

minacciava, ma si rimetteva nelle mani di Colui che giudica giustamente; ..... E chi è colui che vi<br />

farà del male, se siete zelanti del bene? Ma anche se aveste a soffrire per cagion di giustizia, beati<br />

voi! E non vi sgomenti la paura che incutono e non vi conturbate; anzi abbiate nei vostri cuori un<br />

santo timore di Cristo il Signore, pronti sempre a rispondere a vostra difesa a chiunque vi domanda<br />

ragione della speranza che è in voi, ma con dolcezza e rispetto; avendo una buona coscienza;<br />

onde laddove sparlano di voi, siano svergognati quelli che calunniano la vostra buona condotta in<br />

Cristo. Perché è meglio, se pur tale è la volontà di Dio, che soffriate facendo il bene, anziché<br />

facendo il male. .... Diletti, non vi stupite della fornace accesa in mezzo a voi per provarvi,<br />

quasiché vi avvenisse qualcosa di strano. Anzi, in quanto partecipate alle sofferenze di Cristo,<br />

rallegratevene, affinché anche alla rivelazione della sua gloria possiate rallegrarvi giubilando. Se<br />

siete vituperati per il nome di Cristo, beati voi! perché lo Spirito di gloria, lo Spirito di Dio, riposa su<br />

voi. Nessun di voi patisca come omicida, o ladro, o malfattore, o come ingerentesi nei fatti altrui;<br />

ma se uno patisce come Cristiano, non se ne vergogni, ma glorifichi Iddio portando questo nome.<br />

Poiché è giunto il tempo in cui il giudicio ha da cominciare dalla casa di Dio; e se comincia prima<br />

da noi, qual sarà la fine di quelli che non ubbidiscono al Vangelo di Dio? E se il giusto è appena<br />

salvato, dove comparirà l’empio e il peccatore? Perciò anche quelli che soffrono secondo la<br />

572


volontà di Dio, raccomandino le anime loro al fedel Creatore, facendo il bene " (1 Pietro 1:6-9;<br />

2:19-23; 3:13-17; 4:12-19).<br />

Alla luce di quanto dice la Scrittura, quindi, e raffrontando il comportamento dei santi uomini di Dio<br />

con quello dei pastori delle ADI nel dopoguerra, dobbiamo dire che c'è un abisso tra i due<br />

comportamenti. A proposito: ma vi risulta che mentre Saulo da Tarso devastava la Chiesa e<br />

metteva in prigione i santi, e alcuni di loro venivano messi a morte a motivo di Cristo, gli apostoli o<br />

gli anziani delle Chiese si mobilitarono per presentare le loro formali proteste alle autorità del<br />

tempo, per far cessare la persecuzione contro la Chiesa ed ottenere 'la libertà religiosa'? A noi non<br />

risulta. E vi risulta forse che quando l'apostolo Pietro fu messo in carcere, gli apostoli e gli anziani<br />

delle Chiese si mobilitarono contro le autorità politiche e religiose del tempo, per fare pressione su<br />

di esse per indurle a far liberare Pietro? A noi non risulta, ma risulta che la Chiesa si mise a<br />

pregare fervidamente per Pietro (Atti 12:5), e Dio rispose loro liberando Pietro mediante un angelo!<br />

Ma nel caso dei pastori delle ADI, ci troviamo davanti a uomini che hanno deciso di non seguire le<br />

orme dei santi antichi. Ecco perchè questa netta differenza comportamentale.<br />

Che quadro desolante e sconcertante! E' veramente triste sapere che le Chiese Pentecostali ad un<br />

certo punto hanno cominciato a non reputare più un onore essere reputate degne di essere<br />

perseguitate a motivo di Cristo, e si sono appoggiate ai massoni per uscire dalla persecuzione, e<br />

che peraltro questo appoggio da loro ricercato con tutte le loro forze è stato tenuto nascosto dai<br />

pastori alla fratellanza. Ma ora la loro ribellione è manifesta e rimarrà come un marchio di infamia<br />

per loro. E badate che la ribellione alla Parola di Dio si paga caramente con Dio, e difatti le ADI<br />

sono cadute nel laccio degli uomini, ed hanno perso la libertà spirituale, già proprio la libertà<br />

spirituale che Cristo ci ha comprato con il suo sacrificio, loro l'hanno persa in cambio della fine<br />

della persecuzione o meglio dell'ottenimento della cosiddetta libertà religiosa. E chi non vede<br />

questo? Solo un cieco può non vederlo. E purtroppo di ciechi ce ne sono tanti, soprattutto nelle<br />

ADI.<br />

Qui dunque le cose perverse agli occhi di Dio sono diverse, e sono collegate e intrecciate tra di<br />

esse. E sono cose gravissime, che non rimangono impunite da Dio. Qui ci troviamo davanti a<br />

chiese che hanno rigettato la Parola di Dio, coprendo e giustificando questo loro rigetto con abili<br />

sofismi, che purtroppo tanti hanno accettato. Questi ribelli infatti parlano della cosiddetta libertà<br />

religiosa, e della lotta da loro intrapresa nel secondo dopoguerra per ottenerla. Ma io dico: 'Ma<br />

quando mai i santi antichi organizzarono o promossero proteste pubbliche contro le autorità<br />

politiche o religiose del loro tempo perchè ricevevano torti e persecuzioni e vessazioni a motivo<br />

della loro fede in Cristo, facendo pressioni di svariato genere su di esse per ottenere la fine della<br />

persecuzione nei loro confronti?' E perchè mai quindi oggi i santi dovrebbero intraprendere questa<br />

lotta in quelle nazioni dove vengono perseguitati a motivo della loro fede? <strong>La</strong> verità è che questa<br />

lotta non fa parte del buon combattimento che noi discepoli di Cristo siamo chiamati a combattere,<br />

eppure le ADI presentano tutte le loro lotte intraprese nel dopoguerra per ottenere la fine della<br />

persecuzione nei loro confronti come il buon combattimento che ogni Cristiano in mezzo alla<br />

persecuzione dovrebbe intraprendere! Che stoltezza! E tutta questa loro lotta non è altro che la<br />

conseguenza del loro rigetto di compiacersi e rallegrarsi nelle afflizioni e persecuzioni a motivo di<br />

Cristo, e quindi 'il peccato originale' è proprio questo. Siamo quindi davanti a persone per le quali<br />

certe parti della Scrittura non valgono NULLA e le sprezzano, anzi se potessero le toglierebbero<br />

dalla Bibbia, tanto sono diventati ostinati e caparbi. E dato che Paolo diceva che chi sprezzava i<br />

suoi precetti - ma possiamo aggiungerci anche i precetti dati da Giacomo e Pietro - non sprezzava<br />

un uomo ma Dio, e tra questi precetti ci sono quelli che vi ho citato prima che riguardano l'afflizione<br />

e la persecuzione, possiamo dire che le ADI sprezzano Dio, ma riescono a coprire abilmente<br />

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questo loro sprezzo. Ma Dio è giusto, ed ha promesso di avvilire quelli che lo sprezzano, e questo<br />

sappiamo è già avvenuto tante volte e continuerà ad avvenire. A Dio sia la gloria ora e in eterno.<br />

Amen.<br />

Fred P. Corson, il famoso massone presente nella<br />

Commissione giunta in Italia nel 1947 della quale ha parlato<br />

Roberto Bracco<br />

Nel succitato articolo di Roberto Bracco viene poi detto che nel Giugno 1947 giunse in Italia 'una<br />

commissione composta di pastori americani delegati dal Governo degli Stati Uniti e presieduta dal<br />

Dott. G. Pitt Beers, PER UNA INCHIESTA SULLA LIBERTA' RELIGIOSA IN ITALIA. Avviene un<br />

incontro in un albergo di Roma con i vari pastori delle comunità evangeliche della capitale, in<br />

rappresentanza delle diverse denominazioni cristiane. Il fratello Bracco espone crudamente la<br />

posizione del Movimento Pentecostale, mettendo chiaramente in evidenza che nonostante le<br />

ripetute assicurazioni generiche e particolari, esso è fino ad oggi privo di quelle libertà promesse<br />

dal Governo. <strong>La</strong> dichiarazione suscita vivo interesse nei numerosi membri della Commissione e<br />

vengono da tutti presi riferimenti e note per una relazione. Andando in macchina apprendiamo che<br />

sono in elaborazione nuovi solleciti presso i competenti esponenti del Governo per una rapida<br />

regolarizzazione giuridica del nostro Movimento' (Risveglio Pentecostale, Agosto 1947, pag. 13).<br />

George Pitt Beers (1883-1970), era il segretario esecutivo della American Baptist Home Mission<br />

Society (lo fu dal 1934 al 1953), appartenente all'allora Convenzione Battista del Nord che aveva<br />

forti legami con la <strong>Massoneria</strong> (si consideri per esempio che Clarence A. Barbour, che ne fu<br />

presidente dal 1916 al 1917 era un massone, come anche Mattison B. Jones che ne fu presidente<br />

nel 1931).<br />

<strong>La</strong> stessa Baptist Home Mission Society fino al 1937 fu finanziata in maniera massiccia dal<br />

'massone' John D. Rockefeller, Sr. Fino alla sua morte avvenuta nel 1937, viene detto infatti che<br />

Rockefeller donò alla ABHM circa 7 milioni di dollari!<br />

Interessante poi notare che verso la fine del mese di Febbraio 1947, quindi pochi mesi prima che<br />

venisse in Italia, George Pitt Beers si era recato con dei missionari battisti a visitare il presidente<br />

americano Harry Truman (http://www.trumanlibrary.org/) che era un massone di alto grado. <strong>La</strong><br />

delegazione Battista era guidata da Asa Leonard Allen (1891-1969), membro del Congresso, che<br />

era un massone, appartenente all'Eastern Star Lodge N° 151 di Winnfield (http://www.lamason.com/famous.htm),<br />

massone del Rito Scozzese e uno Shriner. Questo Allen era diacono<br />

della First Baptist Church di Winnfield, dove per oltre 30 anni fu un insegnante della Scuola<br />

Domenicale.<br />

Ma c'è dell'altro, e cioè che in quella commissione di cui dice Bracco che giunse in Italia nel giugno<br />

1947 per una inchiesta sulla libertà religiosa in Italia, c'era un famoso massone, che era il vescovo<br />

metodista Fred Pierce Corson (1896-1985), che nel libro 10.000 famous freemasons viene detto<br />

che nel 1947 era gran cappellano della gran loggia della Pennsylvania. Una delle sue dichiarazioni<br />

più famose dice: 'Good Masons make good churchmen' (http://www.masonicinfo.com/quotes.htm).<br />

Era anche un esponente dell'Ordine dei Cavalieri di Malta. Corson nel 1961 sarà eletto Presidente<br />

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del Consiglio Mondiale Metodista, e nel 1962 fu un osservatore al Concilio Vaticano II. Di lui viene<br />

detto che ebbe diverse volte delle udienze private con dei papi.<br />

A conferma che Fred Corson era un massone, c'è un articolo del Reading Eagle del 11 Ottobre<br />

1956 (vedi foto), in cui viene detto che il vescovo Metodista Fred Pierce Corson era un massone<br />

del 33° grado e che il 17 Novembre terrà un discors o in occasione di una importante riunione<br />

massonica. Corson, viene sempre detto, apparteneva alla Cumberland Star Lodge No. 197 degli<br />

<strong>Antichi</strong> ed Accettati Massoni, e nel 1950 era stato fatto membro onorario del Supremo Consiglio,<br />

ed ancora che era gran cappellano della Gran Loggia della Pennsylvania e un past gran prelato<br />

della Commanderia della Pennsylvania dei Cavalieri Templari.<br />

A proposito poi della missione e della composizione della Commissione venuta nel giugno del<br />

1947 in Italia, c'è da dire quanto segue. In base ad un articolo del Rochester Democrat and<br />

Chronicle del 15 Giugno 1947 (vedi foto), che evidentemente era molto informato, essa fece tappa<br />

a Roma due giorni durante un tour europeo (di 35 giorni) per conto del Dipartimento della Guerra<br />

degli USA per fare degli studi sui problemi delle forze armate americane di stanza in Germania e<br />

Austria, cosa questa che non si evince affatto dall'articolo di Bracco. Inoltre essa non era<br />

575


composta solo da pastori protestanti - come lascia intendere Bracco definendola: 'una<br />

commissione composta di pastori americani delegati dal Governo degli Stati Uniti e presieduta dal<br />

Dott. G. Pitt Beers' - ma anche da un prelato della Chiesa Cattolica Romana (James Henry<br />

Ambrose Griffiths, 1903-1964) e un rabbino ebreo (James G. Heller, 1892-1971).<br />

L'articolo apparso sul Rochester Democrat and Chronicle del 15 Giugno 1947, che parla del tour di quella Commissione<br />

e della sua composizione.<br />

576


<strong>La</strong> pagina dell'articolo di Roberto Bracco '<strong>La</strong> libertà del Movimento Pentacostale in Italia', dove parla della Commissione<br />

giunta in Italia nel 1947 (pag. 13)<br />

577


Arturo Carlo Jemolo, avvocato delle ADI, massone<br />

Arturo Carlo Jemolo (1891-1981) è stato un illustre giurista e storico italiano che negli ultimi anni<br />

della sua vita fu anche consigliere politico molto ascoltato in Vaticano. Ecco in che maniera è<br />

entrato nella storia delle Assemblee di Dio in Italia. Il 12 Ottobre 1948, le ADI presentarono al<br />

Ministero dell’Interno la formale richiesta di riconoscimento giuridico dell’associazione come Ente<br />

di culto. Il 17 Gennaio del 1952, le ADI – vedendo che non arrivava nessuna risposta da parte del<br />

Ministero dell’Interno - notificarono al Ministero che trascorso un ulteriore termine di 90 giorni, il<br />

silenzio sarebbe stato interpretato come una risposta negativa. Il termine decorse e allora le ADI<br />

impugnarono il provvedimento e il 1 Giugno 1952 presentarono un ricorso al Consiglio di Stato<br />

contro il Ministero dell’Interno. Carmine <strong>La</strong>manna, pastore della chiesa ADI di Matera, afferma a<br />

tale riguardo: ‘Il Signore preparò la via, perché in difesa del movimento pentecostale si rivolsero al<br />

famoso giurista cattolico romano liberale dell’epoca, Arturo Carlo Iemolo che era un luminare in<br />

diritto ecclesiastico, assunse la nostra difesa, di fronte al Consiglio di stato’. Ecco alcuni stralci di<br />

questo ricorso:<br />

‘…..Il silenzio può costituire una valida manifestazione della volontà della pubblica Amministrazione con la quale essa<br />

rifiuta di esercitare un potere che le è affidato, quando per l’esercizio di tale potere essa sia investita da una piena<br />

discrezionalità di valutazione, positiva o negativa. Ma quando invece la pubblica Amministrazione può per legge rifiutare<br />

di fare uso di un suo potere soltanto se ricorrono determinate condizioni negative che si oppongono all’esercizio del<br />

potere stesso, essa non ha la giuridica possibilità di emanare un provvedimento negativo se non dopo di avere accertato<br />

l’esistenza di quelle condizioni e se non rendendo conto dell’accertamento da essa compiuto. In questi casi il<br />

provvedimento della pubblica Amministrazione con il quale essa rifiuta di esercitare il proprio potere deve considerarsi<br />

illegittimo fino a che non sia dimostrato che sussistevano i presupposti in mancanza dei quali l’Amministrazione stessa è<br />

per legge tenuta a fare uso di quel potere. Questa è precisamente la situazione che si verifica nella specie, perché, per<br />

le ragioni sopra svolte, gli istituti dei culti ammessi hanno diritto ad ottenere il riconoscimento della personalità giuridica,<br />

sempre che non si verifichino determinate condizioni che ostino a tale riconoscimento. Onde il Ministero dell’Interno non<br />

poteva rigettare la domanda delle ‘Assemblee di Dio in Italia’, con il semplice silenzio mantenuto sulla domanda<br />

presentata al Ministero stesso, senza avere accertato che esistessero le condizioni che sole potevano giustificare il<br />

rigetto della domanda e senza dare espressamente atto delle risultanze di tali accertamenti …. Le giustificazioni date<br />

dalla pubblica Amministrazione degli innumerevoli arbitri da essa commessi, costituiscono soltanto lo schermo dietro il<br />

quale si nasconde la volontà dell’Amministrazione stessa di non osservare i precetti della legge e i principii fondamentali<br />

della nostra Costituzione e, se questa interpretazione dell’atteggiamento assunto dalla pubblica Amministrazione di<br />

fronte alla domanda della associazione ricorrente apparisse giustificata, - come dovrebbe apparire in base a quanto si è<br />

sopra esposto e dalla documentazione che sarà prodotta – non occorrerebbe aggiungere una sola parola per dimostrare<br />

il fondamento di questo motivo di ricorso, sotto il profilo della violazione di legge, nonché dell’eccesso di potere, nella<br />

forma dello sviamento. Viola la legge la pubblica amministrazione che non rispetta la libertà di religione dei cittadini e di<br />

chiunque, trovandosi nel territorio della Repubblica, ha diritto di godere di quel sommo bene che è la libertà. Incorre in<br />

eccesso di potere la pubblica amministrazione che, nell’esercizio delle proprie attribuzioni, si lascia dominare dallo spirito<br />

di intolleranza religiosa, sia esso determinato da un’errata concezione dei diritti della maggioranza o da una cieca<br />

incomprensione delle altrui credenze o, peggio, da ragioni di calcolo politico. …..’ (Ricorso delle «Assemblee di<br />

Dio in Italia» contro il Ministero dell’Interno – Direzione Generale dei Culti, pag. 11-12, 15-16).<br />

Il ricorso fu accettato il 25 Maggio 1954. Quel giorno, secondo le ADI, fu un giorno di vittoria in cui<br />

trionfò la giustizia di Dio. Umberto Gorietti scrisse su Risveglio Pentecostale: ‘<strong>La</strong> giustizia di Dio ha<br />

trionfato. Date all’Eterno gloria e forza, date all’Eterno la gloria dovuta al Suo nome, cantate la<br />

gloria del Suo nome, perché ha risposto al nostro grido mentre eravamo in distretta e l’Iddio della<br />

nostra giustizia ci ha messo a largo esaudendo la nostra preghiera …. Il nostro ricorso al Consiglio<br />

di Stato è stato accolto. L’Amministrazione dello Stato, dopo tanti anni di ostracismo, aveva negato<br />

il riconoscimento del nostro Movimento, malgrado avessimo corredato la nostra pratica di tutte le<br />

necessarie documentazioni. Iddio ci ha reso giustizia e il generale organo consultivo<br />

dell’amministrazione centrale dello Stato ha riconosciuto i nostri diritti. Sia resa lode al Signore che<br />

578


ha piegato o guidato i cuori nella dirittura’ (Risveglio Pentecostale, n° 6, Giugno 1954, pag. 1). Va<br />

tuttavia fatto notare, che il professore Arturo Carlo Iemolo era un massone, infatti poche settimane<br />

prima che il ricorso fosse accettato, partecipò ad un Convegno nazionale massonico dove<br />

presiedette. Questo lo riporta l'autorevole storico della <strong>Massoneria</strong> Aldo Mola, che nel suo libro<br />

Storia della <strong>Massoneria</strong> Italiana, afferma: 'Nello stesso anno ebbe luogo in Roma il primo<br />

Convegno nazionale massonico dei professori e docenti universitari (1-2 maggio), aperto da Giunio<br />

Bruto Crippa e Ugo Della Seta e presieduto da un Fr ∴ Prof. C., seguito l'indomani dal Fr ∴ Prof. J.:<br />

iniziali identiche a quelle di Guido Calogero e di Arturo Carlo Jemolo, che ebbero parte eminente<br />

nella rivista <strong>La</strong> Cultura, direttamente finanziata dal Grande Oriente d'Italia' (pag. 711). 'Fr∴' messo<br />

prima di 'Prof. J.' porta a dire che Jemolo era massone, perchè si tratta dell' «uso massonico di<br />

abbreviare la parola Fratello» (Roberto Fabiani, I Massoni in Italia, pag. 38), e difatti l'ex massone<br />

francese Maurice Caillet afferma nel suo libro 'Sono stato massone': 'I politici erano ben circondati<br />

da quelli che chiamavamo i nostri «Fratelli tre punti», e il disegno di legge sull'aborto venne<br />

elaborato rapidamente'.<br />

Oltre a ciò, il Grande Oriente si rivolse a Jemolo come avvocato per recuperare Palazzo<br />

Giustiniani. Dice a tale proposito lo storico Aldo Mola: '... vi fu anche la difesa degli interessi della<br />

Società Urbs (immobiliare del Grande Oriente) aspirante, nel secondo dopoguerra, a recuperare la<br />

proprietà di Palazzo Giustiniani: le tesi approntate da Arturo Carlo Jemolo ottennero moderata<br />

soddisfazione ... ' (Aldo A. Mola, Storia della <strong>Massoneria</strong> Italiana, pag. 332). In sostanza, era<br />

avvenuto che 'il Demanio dello Stato, che durante il fascismo aveva espropriato senza indennizzo<br />

Palazzo Giustiniani, reclamò il possesso dell'edificio. Il Gran maestro Guido <strong>La</strong>j si oppose alla<br />

restituzione dell'antica sede e la vertenza finì dinanzi al Tribunale Civile di Roma che, in primo<br />

grado, decretò ufficialmente il diritto del GOI al possesso del palazzo rinascimentale romano. In<br />

sede di appello, peraltro, la Corte condannò il Grande Oriente alla restituzione della sede occupata<br />

e al risarcimento allo Stato della somma di 140.000.000 di lire' (fonte: Wikipedia). Ma la cosa non<br />

si fermò lì, perchè la battaglia andò avanti, perchè i dirigenti del GOI si rivolsero al loro fratello<br />

americano Franck Gigliotti, che era un pastore protestante massone che l'OSS aveva inviato in<br />

Italia a preparare lo sbarco in Sicilia per mezzo della mafia e della massoneria, che - come dice il<br />

giornalista Antonio Nicaso - in cambio dell'appoggio della <strong>Massoneria</strong> USA impose al GOI il<br />

riconoscimento di una loggia segreta siciliana: 'Gigliotti aveva un tale peso da costringere la<br />

massoneria italiana - appena riemersa dopo le ostilità del fascismo - ad accogliere tra le proprie fila<br />

la loggia segreta del principe palermitano Alliata di Monreale in cambio della restituzione di<br />

Palazzo Giustiniani' (in Ferruccio Pinotti, Fratelli d'Italia, pag. 525), restituzione che avvenne in<br />

quanto 'gli americani iniziarono a operare pressioni affinchè la storica sede del Grande Oriente<br />

579


d'Italia, Palazzo Giustiniani, sequestrata dal regime fascista, fosse restituita alla massoneria. Il 7<br />

luglio 1960, si svolse a Roma la cerimonia di riconsegna da parte del ministro delle Finanze<br />

Trabucchi, alla presenza dell'ambasciatore americano Zellerbach e di Gigliotti' (in Ferruccio Pinotti,<br />

Fratelli d'Italia, pag. 525 - A metà anni '80 però, dopo anni di battaglia, il Grande Oriente ha dovuto<br />

cambiare la sua sede andando alla Villa Medici del Vascello sul Gianicolo e lasciare il Palazzo al<br />

Senato - <strong>La</strong> Repubblica, 13 luglio 1985). A proposito poi del professore massone Ugo della Seta<br />

(1879-1958), che aveva aperto quel Convegno massonico, era 'vicino all'ambiente evangelico' in<br />

quanto aveva collaborato con il periodico evangelico Lumen de Lumine (cfr. Giorgio Spini, Italia<br />

Liberale e protestanti, pag. 318, 327).<br />

Massimo Teodori (giornalista, politico, scrittore e storico, che come ha affermato lui stesso in un<br />

intervento ha 'stabilito un rapporto chiaro ed aperto con la massoneria italiana e un’amicizia franca<br />

con il suo Gran Maestro' ) nel suo articolo 'Ma perché il Partito democratico si scalda tanto sulla<br />

massoneria?' apparso sul Corriere della Sera il 7 Giugno 2010, afferma: 'Ma qual è stato il<br />

rapporto della massoneria con le sinistre? I massoni vennero espulsi nel 1914 dal Partito socialista<br />

(e riammessi nel 1946), considerati filofascisti da Gramsci, condannati dalla Terza Internazionale<br />

di Stalin e poi messi al bando dal fascismo perché portavano con sé l'eredità liberale e<br />

democratica del migliore Risorgimento. Durante il ventennio l'antifascismo democratico fu<br />

intrecciato con una parte della massoneria in esilio: pochi ricordano massoni come i repubblicani<br />

Facchinetti e Pacciardi (ministri della Difesa), Carlo Sforza (ministro Esteri), i liberali come il<br />

ministro del Tesoro Soleri, i socialisti, giellisti e radicali Ugo Lenzi e Umberto Cipollone [1] (gran<br />

maestri), Francesco Fausto Nitti (amico di Turati), gli intellettuali Calogero e Jemolo che<br />

fiancheggiarono con la rivista <strong>La</strong> Cultura'. Anche qui Jemolo viene messo tra i massoni.<br />

Da: archiviostorico.corriere.it/2010/giugno/07/perche_Partito_democratico_scalda_tanto_co_9_100607030.shtml<br />

[1] Umberto Cipollone apparteneva al 'mondo protestante' (Fulvio Conti, <strong>La</strong> massoneria a Firenze. Dall'età dei Lumi al<br />

secondo Novecento, Bologna 2007, pag. 446) ed era un massone del 33° (c fr. Aldo Mola, Storia della <strong>Massoneria</strong><br />

Italiana, pag. 520-521).<br />

580


Leopoldo Piccardi, avvocato delle ADI, massone<br />

Nel libro scritto da Francesco Toppi E mi sarete testimoni, troviamo scritto che quando le ADI<br />

fecero ricorso al Consiglio di Stato per ottenere il riconoscimento giuridico, si rivolsero oltre che al<br />

giurista Arturo Carlo Jemolo, anche all'avvocato Leopoldo Piccardi (1899-1974). Ecco cosa si<br />

legge: 'Nel 1948 [Umberto Gorietti] presentò domanda di riconoscimento della personalità giuridica<br />

delle Assemblee di Dio in Italia. Dinnanzi al rifiuto della pubblica amministrazione di accettare la<br />

domanda di riconoscimento il 1 giugno 1952 egli presentò regolare ricorso al Consiglio di Stato<br />

contro il Ministero dell'interno, Direzione Generale dei Culti, in persona del ministro On. Avv. Mario<br />

Scelba. Le ADI erano difese dagli eminenti giuristi Avv. Prof. Carlo Arturo Jemolo, Avv. Leopoldo<br />

Piccardi e dal legale dell'Ente, Avv. Giacomo Rosapepe' (Francesco Toppi, E Mi Sarete Testimoni,<br />

ADI-Media, Roma 1999, pag. 81). Quando poi naturalmente il ricorso fu accettato ci furono pubblici<br />

ringraziamenti verso questi avvocati, dalle pagine di Risveglio Pentecostale: '<strong>La</strong> nostra<br />

riconoscenza vada anche allo stimatissimo prof. C.A. Jemolo, all'illustre Avv. L. Piccardi che hanno<br />

difeso i nostri diritti alla pubblica sessione con competenza professionale e con fede' (citato da<br />

Francesco Toppi in op. cit., pag. 103). Ora, vediamo chi fu Leopoldo Piccardi. Fu un politico<br />

italiano, un consigliere di Stato (nominato tale nel 1934), ed esponente del Partito Radicale e come<br />

tale si battè per l'introduzione del divorzio in Italia. Fu ministro dell'Industria e del Commercio nel I<br />

Governo Badoglio (per alcuni mesi nel 1943). A metà degli anni '50 divenne segretario del Partito<br />

Radicale assieme a Francesco Libonati e Adriano Olivetti. Il 6 novembre 1960 fu eletto consigliere<br />

comunale a Roma. Nel 1961 lo storico Renzo De Felice, nel corso delle sue ricerche sul razzismo<br />

in Italia, scoprì che Piccardi, in qualità di consigliere di stato, aveva partecipato nel 1938 e 1939 a<br />

due convegni giuridici italo-tedeschi sul tema 'Razza e diritto', destinati a gettare le basi delle leggi<br />

razziali. Le leggi razziali fasciste furono un insieme di provvedimenti legislativi e amministrativi<br />

(leggi, ordinanze, circolari, ecc.) che vennero varati in Italia fra il 1938 e il primo quinquennio degli<br />

anni quaranta, inizialmente dal regime fascista e poi dalla Repubblica Sociale Italiana, rivolti<br />

prevalentemente – ma non solo – contro le persone di religione ebraica. Ciò creò gravi dissensi<br />

all'interno del partito, e una parte del partito condannò Piccardi e ne chiese le dimissioni dal<br />

Partito, che vennero date nel 1962.<br />

In base a quanto dice Gianfranco Spadaccia [1] in un articolo dal titolo 'Ernesto Rossi, un radicale'<br />

presente sul sito di 'Radicali Italiani', Leopoldo Piccardi era massone. Infatti a proposito del 'caso<br />

Piccardi', afferma:<br />

'Qualche mese dopo il secondo congresso, nel 1962, esplosero in maniera traumatica la rottura del forte sodalizio che<br />

aveva unito per oltre dieci anni Ernesto Rossi a Mario Pannunzio e la scissione del gruppo degli amici del Mondo (oltre a<br />

Pannunzio, Niccolò Carandini, Mario Paggi, Leone Cattani, Franco Libonati) dal Partito Radicale ma molti altri (fra questi<br />

Eugenio Scalfari, Leo Valiani, Giovanni Ferrara) presto li seguirono ritenendo che, senza Il Mondo e senza Pannunzio, la<br />

prosecuzione del Partito Radicale non avesse senso. A provocarle fu il “caso Piccardi”. Nelle sue ricerche sul razzismo<br />

in Italia Renzo De Felice scoprì gli atti di due convegno giuridici italo-tedeschi svoltisi uno in Italia e uno in Germania e<br />

destinati a preparare le basi delle leggi razziali. Al convegni avevano partecipato numerosi giuristi italiani e Leopoldo<br />

Piccardi, nella sua qualità di consigliere di stato, ne era stato tra i principali relatori. Lo scandalo fu grande perchè<br />

Piccardi era una personalità democratica di grande rilievo: massone, ministro nel primo governo Badoglio<br />

[N.D.E. il generale Pietro Badoglio era massone], aveva partecipato alla Guerra di Liberazione come ufficiale del<br />

Corpo dei volontari della Libertà e fatto parte di uno dei partiti del CLN, la Democrazia del <strong>La</strong>voro di Meuccio Ruini.<br />

Arrivato ai vertici della carriera amministrativa come presidente di sezione del Consiglio di Stato, era divenuto un<br />

avvocato di successo ed aveva condiviso con Pannunzio la leadership effettiva del Partito Radicale, dal 1955 al 1962.<br />

Aveva assunto una grande notorietà nel 1960 nel mondo politico e nella stessa sinistra italiana come animatore e<br />

presidente dei comitati unitari che guidarono nel paese il movimento contro il governo Tambroni. Il “caso Piccardi” poteva<br />

essere l’occasione di un dibattito molto serio sulle responsabilità degli intellettuali italiani e dell’intera classe dirigente che<br />

convisse con il fascismo di fronte a un atto così grave come l’allineamento di Mussolini alle politica antisemita di Hitler.In<br />

581


ealtà fu solo l’occasione di una battaglia politica in cui la sinistra difese Piccardi come uno dei suoi esponenti mentre gli<br />

avversari del centrosinistra attaccavano in lui non tanto il relatore al convegno giuridico sulle leggi razziali quanto il<br />

fautore delle nuove alleanze politiche con i socialisti. Anche nel Partito Radicale dopo la giustificata e scandalizzata<br />

sorpresa per le rivelazioni di De Felice, nella condanna di Leopoldo Piccardi da parte di Pannunzio e del gruppo del<br />

Mondo non fu estranea la preoccupazione per la crescita nel partito da una parte delle posizioni che facevano capo alla<br />

sinistra radicale e dall’altra delle posizioni filo-socialiste. Nelle ultime amministrative prima della scissione i radicali si<br />

erano presentati quasi ovunque nelle liste del PSI, ed era un lento scivolamento non visto di buon occhio da Pannunzio e<br />

a cui anche la sinistra radicale sia pure per diverse ragioni si opponeva. In queste lotte interne sul “caso Piccardi”,<br />

Ernesto Rossi che si era trovato a collaborare con lui quotidianamente per anni soprattutto nella preparazione dei<br />

convegni degli Amici del Mondo, prese subito posizione a favore dell’amico: un uomo non poteva essere giudicato solo<br />

per un episodio per quanto grave della sua vita e il Piccardi che lui aveva conosciuto non era certamente il Piccardi che<br />

aveva partecipato a quei convegni italo-tedeschi e che vi aveva tenuto delle relazioni. <strong>La</strong> rottura fu inevitabile e Piccardi<br />

si avvalse della solidarietà dell’antifascista Ernesto Rossi a cui si aggiunse quella di Ferruccio Parri'<br />

(http://old.radicali.it/ - il grassetto è mio).<br />

[1] Gianfranco Spadaccia, è stato tra i fondatori del Partito Radicale nel 1955, ed è stato segretario del Partito Radicale nel 1967, nel<br />

1968, nel 1974, e 75,76, nonchè Senatore radicale dal 1979 al 1983. Deputato dall'83 all'86. Senatore dall'87 al 90. Quindi è qualcuno<br />

che conosce bene la realtà del Partito Radicale, di cui peraltro Leopoldo Piccardi ha fatto parte per alcuni anni.<br />

Un'ultima cosa, ma non meno importante, Leopoldo Piccardi al tempo in cui le ADI presentarono<br />

ricorso al Consiglio di Stato era anche Presidente Onorario del Consiglio di Stato. Così infatti viene<br />

definito su The Pentecostal Evangel del 31 Agosto 1952 (pag. 12 - vedi foto). Cosa questa<br />

confermata nel libro Il Consiglio di Stato nella storia d'Italia in cui viene detto che nel mese di<br />

Febbraio del 1946 'gli fu conferito il titolo onorifico di presidente di sezione del Consiglio di Stato' e<br />

582


poi viene definito 'Presidente onorario della Corte dei Conti e del Consiglio di Stato' (Il Consiglio di<br />

Stato nella storia d'Italia, a cura di Guido Melis, Giuffrè Editore, Milano 2006, Tomo 2, pag. 1597,<br />

1608).<br />

<strong>La</strong> pagina del Pentecostal Evangel dove viene detto che Leopoldo Piccardi era il Presidente Onorario del Consiglio di Stato. Nell'articolo<br />

si parla di un incontro - a cui parteciparono Umberto Gorietti e Anthony Piraino per le Assemblee di Dio in Italia - tenutosi il 30 Marzo<br />

1952 (quindi pochi mesi prima della presentazione del ricorso ADI al Consiglio di Stato) a Roma organizzato dal gruppo culturale '<strong>La</strong><br />

Consulta' il cui obbiettivo primario era la difesa dei diritti delle minoranze, e tra gli oratori oltre al Piccardi ci fu anche Arturo Carlo<br />

Jemolo l'altro avvocato delle ADI di cui abbiam parlato prima. Il ricorso delle ADI sarà poi accettato nel Maggio 1954.<br />

583


Luigi Preti, deputato massone, referente politico e portavoce<br />

delle istanze delle ADI al Parlamento<br />

Abbiamo già parlato del socialista Luigi Preti (1914-2009), in occasione della scissione del Partito<br />

Socialista del gennaio 1947 quando come abbiamo visto fu tra coloro che seguirono Saragat nella<br />

scissione (provocata dalla <strong>Massoneria</strong>) e nella consequenziale nascita del PSLI (Partito Socialista<br />

dei <strong>La</strong>voratori Italiani), che poi diventerà PSDI; e in occasione delle discussioni sull'articolo 19 -<br />

che assicura la libertà religiosa alle minoranze religiose - dell'Assemblea Costituente quando lui<br />

intervenne in una seduta del Marzo 1947 e in quell'intervento parlò a favore dei Pentecostali<br />

(parole che sinceramente parevano dettate da Frank Gigliotti!).<br />

Luigi Preti, lo ripetiamo, era un massone. Nel libro I Massoni in Italia infatti leggiamo: 'Anche a<br />

piazza del Gesù, come in tutte le massonerie del mondo, esisteva una loggia coperta, destinata a<br />

riunire i fratelli più in vista. Si chiamava Giustizia e Libertà [....]. Da qualche anno la Giustizia e<br />

Libertà era stata affidata a Giorgio Ciarrocca, direttore centrale della Rai, libero docente<br />

all'università di Roma. In quel forziere Ciarrocca aveva concentrato un materiale di primissima<br />

scelta. Franziskus König, arcivescovo di Vienna e cardinale, tra i prelati. Tra i politici: Giacinto<br />

Bosco, Marcello Simonacci, Eugenio Gatto, democristiani; Luigi Preti, socialdemocratico e perfino<br />

il dirigente comunista, speranza del partito, Gianni Cervetti.' (Roberto Fabiani, I Massoni in Italia,<br />

pag. 130-131).<br />

584


Luigi Preti, dopo il 1947 continuò a perorare la causa delle ADI nel tempo, infatti il 28 ottobre 1952<br />

(quindi alcuni mesi dopo che le ADI avevano presentato il loro ricorso al Consiglio di Stato contro il<br />

Ministero dell'Interno) in un suo intervento al Parlamento perorò anche lì la causa delle ADI.<br />

Inquadriamo la circostanza in cui Luigi Preti parlò. 'Nei giorni 28 e 29 ottobre 1952 si svolge in<br />

Assemblea la discussione sullo stato di previsione della spesa del Ministero dell’interno per<br />

l’esercizio finanziario 1952-1953 (C. n. 2965). Nella seduta pomeridiana del 28 ottobre Preti<br />

affronta in particolare la questione delle minoranze religiose, sottolineando la necessità di abolire<br />

le remore frapposte dal regio decreto 28 febbraio 1930, n. 289 («Norme per l’attuazione della<br />

legge 24 giugno 1929, n. 1159, sui culti ammessi nello Stato e per coordinamento di essa con le<br />

altre leggi dello Stato» ) all’esercizio dei culti non cattolici, in armonia col principio costituzionale<br />

della libertà di religione. Il provvedimento diverrà la legge 31 ottobre 1952, n. 1332.' (Luigi Preti:<br />

discorsi parlamentari 1947-1987, Camera dei Deputati, a cura di Angelo G. Sabatini, Roma 2010,<br />

pag. 283).<br />

Ecco le parole di Preti:<br />

'Le vicende della confessione pentecostale costituiscono il caso più noto di persecuzione religiosa. Nel 1931,<br />

la Chiesa pentecostale chiedeva e otteneva di essere «ammessa nel regno», ma successivamente una<br />

circolare del 1935 dava istruzioni ai prefetti, perché i gruppi pentecostali venissero sciolti e perché non fosse<br />

più ammesso il culto, considerato contrario all’ordine sociale e addirittura «nocivo all’integrità psichica e<br />

fisica della razza».<br />

Ebbene, anche facendo riferimento alle disposizioni legislative fasciste, un culto si poteva proibire solamente<br />

per motivi di ordine pubblico e non per motivi di ordine sociale! Addirittura paradossale era poi la<br />

motivazione della integrità psichica e fisica della razza. Si diceva comunque che il culto pentecostale<br />

avrebbe costituito un pericolo in ragione della esaltazione che si impadronirebbe dei fedeli nella preghiera,<br />

quando essi attendono nei loro cuori la discesa dello Spirito Santo! Io non sono pentecostale, e non so<br />

quanto si esaltino questi fedeli, ma modestamente credo che anche i più fanatici non si esaltino più di certe<br />

donnette, quando assistono al miracolo di San Gennaro. (Commenti al centro e a destra). Non credo<br />

insomma che i pentecostali arrivino ad esaltarsi più di quanto non facciano i buoni cattolici in certi luoghi<br />

sacri e santuari celebri del cattolicesimo. Direi anzi che essi sono assai più composti e sereni, conoscendo il<br />

loro carattere.<br />

Il motivo di questa proibizione è per altro evidente. <strong>La</strong> realtà è che i «pentecostali», a differenza di certe<br />

comunità protestanti, che tendono a vivere di «rendita», svolgevano, come svolgono, attivissima<br />

propaganda, non senza successo, specialmente tra i contadini meridionali.<br />

Dopo la liberazione, con l’amministrazione degli alleati, i templi pentecostali vennero riaperti. Ma poi, quando<br />

il Governo italiano riprese l’esercizio delle sovranità, i divieti nuovamente fioccarono per i «pentecostali», e si<br />

ebbero chiusure di templi e numerosissimi arresti.<br />

Ricordo di essermi occupato dei «pentecostali» nel 1947. Si diceva allora che il Governo, prima di decidere<br />

la reintegrazione dei «pentecostali», attendeva le notizie dal nostro ambasciatore negli Stati Uniti d’America,<br />

luogo d’origine di questa setta. Tarchiani attestò la serietà di questi pentecostali, che sono una<br />

rispettabilissima corrente religiosa. Ma, non ostante questo, la persecuzione è continuata.<br />

È stato approvato l’articolo 19 della Costituzione; e pertanto, se prima era illegittima la pretesa di proibire il<br />

culto pentecostale, in seguito essa è divenuta addirittura anticostituzionale. Eppure, anche dopo<br />

l’approvazione della Costituzione si è continuato a proibire il culto pentecostale.<br />

Nel settembre del 1949, il Ministero dell’interno confermava che il culto pentecostale non era ammesso in<br />

Italia, evidentemente perché danneggiava ancora la... integrità fisica e psichica della razza. Disponeva<br />

comunque il Ministero che, se dovevano ritenersi vietate le riunioni pubbliche, potevano però ammettersi le<br />

585


iunioni private, riconoscendo che proibire anche il culto privato avrebbe significato violare la Costituzione.<br />

Ma a che cosa serve, nel caso, ammettere le riunioni private, quando non si ammettono riunioni pubbliche?<br />

Non dobbiamo dimenticare infatti il comma secondo dell’articolo 18 della legge di pubblica sicurezza, che<br />

così recita: «È considerata pubblica anche una riunione che, sebbene indetta in forma privata, tuttavia, per il<br />

luogo in cui sarà tenuta, per il numero delle persone che intervengono o per lo scopo o per l’oggetto di essa,<br />

ha carattere di riunione non privata». Con questo strano articolo, che può far diventare pubblica a giudizio<br />

del questore, ogni riunione privata, è facile far passare per pubbliche tutte le riunioni dei pentecostali che,<br />

per il fatto stesso di essere riunioni religiose, sono abbastanza numerose, e in realtà sono sempre private<br />

per modo di dire. Così i pentecostali hanno continuato a subire le angherie della polizia: sono continuate le<br />

persecuzioni e le proibizioni.<br />

Citerò, per tutti, un caso assai significativo. Mi basta leggere una lettera dei fratelli pentecostali di<br />

Ferrazzano, paese del Molise, che dice: «Cari fratelli, vogliamo farvi sapere quello che è avvenuto il 15<br />

giugno, perché preghiate per noi affinché il Signore convinca i nostri persecutori a desistere dai loro peccati<br />

e a lasciarci in pace ad adorare il nostro Signore e a predicare il suo nome benedetto. Il 15 giugno, mentre<br />

eravamo radunati per svolgere un servizio di culto, irruppero nei locali del culto degli agenti comandati da un<br />

commissario. Essi ci sequestrarono le bibbie e i libretti dei cantici e ci arrestarono tutti. Eravamo 34 fedeli, 11<br />

fratelli e 23 sorelle. Ci caricarono su un camion e ci portarono al carcere minacciandoci con parole di ira. Ci<br />

trattennero in prigione per circa 24 ore. Mentre eravamo in carcere non abbiamo cessato di cantare e di<br />

pregare. Fratelli, pregate per noi». Non faccio commenti!<br />

Un altro episodio che fa stupire, è quello avvenuto il 13 marzo 1952, quando il presidente di questi<br />

pentecostali signor Gorietti, si recò a <strong>La</strong>tina per faccende del suo culto. Ebbene, egli venne arrestato dagli<br />

agenti di pubblica sicurezza e trasferito immediatamente a Roma con foglio di via obbligatorio. Santo Dio,<br />

come se si fosse trattato di un malvivente o di una donna di malaffare!<br />

I «pentecostali», a norma della legge del 1929, hanno chiesto l’erezione in ente morale della loro comunità: il<br />

che è cosa assolutamente diversa dal riconoscimento del culto, cioè dalla ammissione del culto nel nostro<br />

paese.<br />

Evidentemente però essi hanno chiesto il riconoscimento giuridico della loro comunità come ente morale,<br />

nella speranza che il Ministero dell’interno approfittasse della circostanza, per riesaminare la loro posizione.<br />

Ebbene, il Ministero dell’interno non ha risposto che col silenzio amministrativo, documentando quindi la sua<br />

volontà di lasciare le cose come stanno.<br />

Adesso i «pentecostali» hanno fatto ricorso al Consiglio di Stato, e il loro avvocato è il professore Jemolo,<br />

che mi sembra cattolico praticante, ed è comunque persona largamente stimata nel paese. Se egli ha<br />

assunto questa difesa, l’ha fatto anche in omaggio alla buona causa di questi perseguitati' (Luigi Preti:<br />

discorsi parlamentari 1947-1987, Camera dei Deputati, pag. 286-288)<br />

Avete notato come era ben informato Luigi Preti sulle cose che concernevano le ADI? Mi pare<br />

dunque evidente che egli fosse il referente politico al Parlamento per le ADI. Cosa questa<br />

confermata indirettamente da quello che ha scritto Francesco Toppi, ex presidente delle ADI, sul<br />

numero 15-16 del 1990 della rivista Cristiani Oggi, quando traccia una biografia di Carmelo<br />

Crisafulli (http://www.naiot.it/biografie/CrisafulliCarmelo.htm):<br />

'Carmelo Crisafulli è stato tra i sostenitori più decisi della necessità di ottenere a qualunque costo<br />

la libertà di esercitare liberamente il culto evangelico pentecostale. Infatti, fu dapprima favorevole<br />

nel 1946 alla necessità di una struttura nazionale e fu uno dei cinque membri eletti nel Comitato<br />

Missionario Ricostruzione e Beneficenza per le chiese della Sicilia. Nel 1947, assunse un ruolo<br />

preminente nella costituzione delle "Assemblee di Dio in Italia", riconoscendo che per<br />

"regolarizzare la propria posizione giuridica" questo era "l'unico mezzo ... a disposizione del<br />

Movimento ..." (Raccolta degli Atti delle Assemblee Generali, ADI, Roma, 1970, pag. 17). Le<br />

586


difficoltà apparentemente superate permisero la riapertura del locale di culto di Messina, come<br />

anche quelli di altre località, ma nonostante la richiesta ufficiale di riconoscimento delle Assemblee<br />

di Dio in Italia, si attese invano per anni l'abrogazione di quella iniqua circolare che si realizzerà<br />

soltanto nel 1955, dopo un lungo "braccio di ferro" tra le ADI e il Ministero dell'Interno. Così,<br />

ciclicamente, secondo le insistenze reiterate del clero locale, si manifestarono recrudescenze,<br />

intimidazioni, diffide e chiusure di locali di culto. Anche Carmelo Crisafulli e la Comunità di Messina<br />

furono di nuovo diffidati e minacciati. Si seguirono tutte le strade. Crisafulli si era fidato di un legale<br />

che notoriamente non faceva gli interessi della comunità e fu possibile liberarsene soltanto per il<br />

fraterno e tempestivo interessamento del prof. Giorgio Spini, allora residente a Messina. Il caso<br />

giunse in Parlamento con una interrogazione dell'On. Luigi Preti. Riportiamo per intero la lettera di<br />

risposta del Capo Gabinetto dell'allora Ministro dell'Interno.<br />

Ministero dell'Interno - Gabinetto del Ministro. Roma, 10 febbraio 1953<br />

All'On. avv. prof. Luigi Preti - Camera dei Deputati - Roma - Prot. n. 666/2600.<br />

Oggetto: Interrogazione (n. 10248).<br />

Urgentissima-raccomandata a mano.<br />

<strong>La</strong> S.V. On/le ha presentato la seguente interrogazione, con richiesta di risposta scritta:<br />

"Al ministro dell'interno, per sapere se non ritenga illegittimo il comportamento dei funzionari della questura di Messina, i<br />

quali hanno ripetutamente diffidato e minacciato l'operaio Carmelo Crisafulli, anziano della Chiesa pentecostale di<br />

Messina, per farlo desistere dal tenere riunioni religiose, e per sapere se non ritenga doveroso far cessare<br />

immediatamente questa forma persecutoria".<br />

Si risponde:<br />

L'esercizio del cosiddetto culto pentecostale non è ammesso in Italia, per la particolarità dei riti, i quali si sono dimostrati<br />

nocivi alla salute psichica e fisica degli adempti. Pertanto è da ritenersi legittima la diffida confermata dalla Questura di<br />

Messina nei riguardi del sig. Crisafulli Carmelo per l'astensione da qualsiasi attività ed in qualsiasi forma, in materia del<br />

predetto culto.<br />

p. il Ministro F.to Bubbio<br />

Luigi Preti presentò per conto delle ADI un'altra interrogazione al Ministro Scelba, precisamente il<br />

2 Dicembre 1953, e questa volta a seguito di una sentenza della Corte di Cassazione del 30<br />

novembre 1953 che rilevò l'illegalità della circolare Buffarini-Guidi, ma il Ministro questa volta non<br />

rispose (Eugenio Stretti, Il Movimento Pentecostale, pag. 57); evidentemente perchè si trovava in<br />

grande difficoltà a rispondere, visto il rilievo della Cassazione.<br />

Peraltro, bisogna aggiungere anche che Luigi Preti promosse con forza sin dagli anni 50 al<br />

Parlamento le intese tra lo Stato e le Confessioni religiose non cattoliche. Ecco infatti cosa disse in<br />

un suo intervento del 13 ottobre 1953 (in cui peraltro difese di nuovo i Pentecostali). Prima però di<br />

presentarvelo, ecco una breve ma indispensabile premessa: 'Preti interviene nella discussione sui<br />

bilanci del Ministero di grazia e giustizia e del Ministero dell’interno per l’esercizio finanziario 1953-<br />

1954 (C. n. 73; C. n. 76). Rivolgendosi ad Amintore Fanfani, Ministro dell’interno nel I Governo<br />

Pella, Preti esorta il Governo ad attuare l’articolo 8 della Costituzione, che mira a regolamentare<br />

per legge i rapporti dello Stato con le confessioni religiose non cattoliche sulla base di intese con le<br />

relative rappresentanze. Il parlamentare ricorda episodi di vessazione nei confronti dei protestanti<br />

e, in particolare, una circolare del 19 maggio 1953 del Ministero dell’interno, diretta alla Tavola<br />

valdese, in cui viene negata alle confessioni religiose diverse dalla cattolica l’applicabilità<br />

587


dell’articolo 17 della Costituzione alle riunioni religiose, e in cui si sostiene la non precettività<br />

dell’articolo 19 della Costituzione medesima, relativo al diritto di professare liberamente la propria<br />

fede religiosa'.<br />

Preti. L’articolo 8 della Costituzione dice che i rapporti delle confessioni religiose non cattoliche con lo Stato<br />

sono regolati per legge sulla base di intese con le relative rappresentanze. È un articolo, onorevole Fanfani,<br />

che abbiamo insieme approvato nel 1947! Sono passati sei anni e ancora questa materia non è stata<br />

disciplinata per legge. È avvenuto per questa questione un po’ quel che si è verificato per la questione della<br />

regione: la si è sempre rinviata. Ma, mentre io posso comprendere i motivi per cui si è rinviata la<br />

regolamentazione legislativa del problema della regione (e il motivo è semplicissimo: alla Costituente si è<br />

fatta una topica e adesso si cerca di ripararla attraverso la desuetudine costituzionale), non vedo invece il<br />

motivo per cui non si debba riconoscere per legge questi rapporti delle confessioni religiose non cattoliche<br />

con lo Stato. Qui ci troviamo di fronte al Governo il quale dice ai protestanti (non parlo dei rapporti fra lo<br />

Stato e le comunità israelitiche che sono soddisfacenti): fate delle proposte specifiche, poi noi le<br />

esamineremo e quindi presenteremo il disegno di legge. Dall’altro lato i protestanti dicono: siccome l’articolo<br />

8 della Costituzione parla di intese, noi vogliamo fare una specie di accordo, stabilito il quale si presenterà il<br />

disegno di legge al Parlamento. Questo disegno dovrebbe interpretare la comune volontà del Governo e<br />

delle confessioni evangeliche.<br />

Io non voglio dire se abbia ragione il Governo o se abbiano ragione i protestanti. Come in molte cose la<br />

ragione sta forse a metà. Il Governo fino ad ora ha dimostrato una eccessiva suscettibilità, nel timore che le<br />

intese con le confessioni religiose non cattoliche fossero interpretate alla stregua di concordato; il che<br />

avrebbe potuto forse dar ombra alla Chiesa cattolica, timorosa che taluno pensi di poterla mettere sullo<br />

stesso piano delle altre confessioni religiose, le quali in Italia non hanno che alcune decine di migliaia di<br />

aderenti. Forse i protestanti sono stati eccessivamente timorosi, nel senso che non hanno avuto sufficiente<br />

fiducia nel Parlamento. Io credo infatti, che se il Governo avesse presentato un disegno di legge non<br />

soddisfacente (il che non era affatto impossibile), il Parlamento avrebbe finito col correggere il testo, dando<br />

alle confessioni religiose non cattoliche una legge soddisfacente sotto tutti i punti di vista.<br />

Io ricordo di aver parlato in passato anche a tu per tu con coloro che reggevano il Ministero dell’interno e con<br />

coloro che li coadiuvano in sottordine, ed ho avuto l’impressione che non si avesse molta volontà di<br />

concludere su questa questione. Siccome l’attuale ministro Fanfani è un uomo dinamico e capace di<br />

risolvere molti problemi (e del resto non voglio fargli dei complimenti, perché gliene ha fatti già molti<br />

l’onorevole Cucco), vorrei sperare che egli volesse risolvere anche questo non difficile problema.<br />

Se questa situazione di incertezza non generasse inconvenienti, potrei anche capire il rinvio, essendo io<br />

convinto che qualche volta l’assenza di leggi non è affatto inopportuna, come dimostra la prassi<br />

costituzionale e legislativa britannica. Ma purtroppo la mancanza di disposizioni legislative chiare ha potuto<br />

dar vita, negli anni del dopoguerra, a parecchie odiose vessazioni nei confronti degli evangelici. E non parlo<br />

di persecuzioni, per non drammatizzare i fatti.<br />

Gli evangelici hanno scritto parecchi memoriali, come l’onorevole Fanfani certo saprà: l’ultimo, intitolato<br />

«Intolleranza religiosa in Italia nell’ultimo quinquennio», elenca a decine i casi di vessazione da parte di<br />

questori, commissari di pubblica sicurezza, ecc.. Si dirà che si tratta di piccole cose che riguardano poche<br />

persone; ma per chi guarda al principio delle libertà la quantità importa poco.<br />

Per questi fatti, ci stiamo screditando all’estero, e specialmente nell’America del nord, che è in maggioranza<br />

protestante. Io non sono mai riuscito a capire la ragione della fobia dell’onorevole Scelba, persona<br />

indubbiamente dotata di senso democratico, per i protestanti. Egli era certamente convinto della impossibilità<br />

dei protestanti di insidiare il predominio religioso dei cattolici in Italia. Una tale insidia può essere insita,<br />

semmai, nel comunismo – che è pur esso una religione – e non certo negli evangelici che non hanno molti<br />

mezzi e che non fanno leva su certi sentimenti che trascinano le masse.<br />

Non voglio ripetere le cose che, purtroppo inutilmente, ho detto l’anno scorso. In questa sede voglio limitarmi<br />

a leggere una lettera abbastanza recente del Ministero dell’interno, lettera che in nessun modo noi, come<br />

588


uomini credenti della libertà, potremmo approvare. È una lettera del 19 maggio 1953, diretta alla Tavola<br />

valdese, che si era lamentata di alcune persecuzioni a danno di evangelici della scuola valdese.<br />

<strong>La</strong> lettera testualmente reca: «Con riferimento agli esposti in data 2 marzo e 16 marzo di codesta Tavola, si<br />

comunica che dagli accertamenti disposti è risultato che le riunioni di culto nei comuni di Ferentino e di<br />

Anagni» (dove dei protestanti erano stati anche un po’ maltrattati dalla popolazione locale) «sebbene tenute<br />

in casa privata, avevano luogo con carattere di pubblicità, per cui questo Ministero ha ritenuto e ritiene che<br />

l’articolo 17 della Costituzione non sia applicabile alle riunioni di culto in luogo aperto al pubblico. D’altra<br />

parte, anche l’articolo 19 della Costituzione medesima è stato dichiarato non precettivo da una sentenza in<br />

data 12 ottobre dalla Corte di cassazione. Per il ministro, firmato: Tartanona».<br />

Io ritengo che le due affermazioni fatte in questa lettera, che è firmata da persona autorizzata dal ministero,<br />

e che ha un indubbio carattere di ufficialità, erano gravi e non possano essere assolutamente accettate. Si<br />

dice, dunque, che l’articolo 19 non sarebbe precettivo. L’onorevole Fanfani ha collaborato anch’egli, se non<br />

erro, alla redazione di questo articolo, giacché faceva parte della prima Sottocommissione. Esso reca: «Tutti<br />

hanno diritto di professare liberamente la loro fede religiosa in qualsiasi forma, individuale o associata, di<br />

farne propaganda e di esercitarne in privato o in pubblico il culto purché non si tratti di riti contrari al buon<br />

costume». Con la scusa che questo articolo 19 non sarebbe precettivo, si sono indubbiamente compiute<br />

negli anni scorsi (e non so se si sia cambiato metodo negli ultimi due mesi: non potrei dirlo) delle azioni<br />

veramente riprovevoli. Potrei dire che, ad esempio, l’apertura dei templi e degli oratori protestanti è stata,<br />

sulla base di una disposizione fascista del 1929, sempre ostacolata. I protestanti fanno un ragionamento,<br />

che mi pare sia di buon senso. Essi dicono: tutti i cittadini italiani pagano le imposte per la costruzione di<br />

chiese cattoliche. Lo Stato ha approvato l’anno scorso una legge in proposito. Dal momento che la religione<br />

cattolica è la religione della maggioranza degli italiani, questa imposta la pagano anche i protestanti e gli<br />

ebrei.<br />

Noi – essi dicono – non ci opponiamo, dato appunto che si tratta della religione professata dalla grande<br />

maggioranza degli italiani; ma, poiché paghiamo le imposte per l’apertura di chiese cattoliche, e nessuno si e<br />

mai sognato di chiedere il permesso per aprire tali chiese (ed è perfettamente giusto che sia così), perché<br />

anche a noi non viene concesso di aprire locali di culto, quando vogliamo e dove vogliamo? Se si trattasse<br />

del culto bramanista, potrei anche capire che potessero esservi dei timori.<br />

Faralli. Non è affatto immorale il culto bramanista.<br />

Preti. Non ho detto che sia immorale; ma ho menzionato il culto bramanista, poiché potrebbero venire a<br />

rappresentarlo in Italia anche persone non in grado di dare certe garanzie. E quindi si potrebbe spiegare la<br />

diffidenza del Governo. Ma qui si tratta del culto evangelico, di un culto quindi che si può mettere sullo<br />

stesso piano di quello cattolico.<br />

Che dunque si cerchi ancora di impedire l’apertura di templi della religione evangelica è semplicemente, a<br />

mio avviso, inammissibile. Per quanto concerne poi la propaganda scritta, anche qui si cerca di impedire che<br />

i protestanti diffondano i loro manifesti e le loro pubblicazioni.<br />

Una volta sono state sequestrate delle casse di Bibbie, e non so per quanto tempo sono rimaste ferme in un<br />

porto. E potrei citare molti esempi, se non temessi di tediare l’onorevole Fanfani e i colleghi. Per quanto<br />

concerne le conferenze religiose dei protestanti, anche qui continui contrasti e continui intralci. Per esempio,<br />

l’anno scorso a Padova accadde un fatto che destò un notevole scalpore.<br />

Infine bisogna accennare, per quanto brevissimamente, alla setta dei pentecostali, setta la quale viene<br />

ancora perseguitata (questa sì, viene perseguitata) dal Ministero dell’interno, sulla base di una circolare del<br />

1935 di Buffarini-Guidi, la quale affermava che questo culto religioso nuoceva all’integrità fisica e psichica<br />

della razza. Il termine «razza» è stato adesso cancellato dal vocabolario per ovvie ragioni; eppure,<br />

nonostante ciò, si è continuato a fare uso di questa vecchia circolare la quale, in sostanza, contrasta con la<br />

Costituzione. <strong>La</strong> Costituzione non ammette i culti che siano contrari al buon costume; ma l’integrità psichica<br />

e fisica della razza non ha niente a che fare col buoncostume. Si è tirata fuori la scusa che i pentecostali si<br />

589


esaltano, quando partecipano alle loro cerimonie religiose; ma, per quanto si possano esaltare, non credo<br />

che questa esaltazione possa portare ad inconvenienti così gravi, da preoccupare lo Stato italiano e da fargli<br />

addirittura violare la Costituzione!<br />

Con la circolare che ho prima citato, del Ministero dell’interno, si afferma poi che l’articolo 17 non è<br />

applicabile alle riunioni religiose. Dice l’articolo 17: «I cittadini hanno diritto di riunirsi pacificamente e<br />

senz’armi. Per le riunioni, anche in luogo aperto al pubblico, non è richiesto preavviso. Delle riunioni in luogo<br />

pubblico deve essere dato preavviso alle autorità, che possono vietarle soltanto per comprovati motivi di<br />

sicurezza o di incolumità pubblica».<br />

Io penso che negare l’applicabilità dell’articolo 17 della Costituzione (che si applica anche ai partiti politici)<br />

alle confessioni religiose diverse dalla cattolica non significhi interpretare in maniera retta e con spirito<br />

liberale la Costituzione della Repubblica italiana. In questi ultimi anni sono stati vittime di queste vessazioni<br />

perfino i valdesi, i quali in passato erano stati sempre rispettati, anche perché, come tutti sanno, essi sono in<br />

Italia da parecchi secoli e non hanno mai dato fastidio a nessuno, dimostrandosi sempre degli ottimi cittadini<br />

prima dello Stato sabaudo, poi dello Stato italiano.<br />

Tutti conoscono la Chiesa valdese, tutti sanno che la Chiesa valdese dà tutte le garanzie che si possono<br />

richiedere, dal punto di vista dell’ordine pubblico, del buoncostume e via dicendo.<br />

Eppure anche le cerimonie della Chiesa valdese sono state disturbate. Non voglio più oltre attardarmi su<br />

questi argomenti. Vorrei solamente chiedere all’onorevole Fanfani di voler esaminare questo problema in<br />

maniera che, entro qualche mese, possa essere presentata al Parlamento quella legge che – secondo<br />

l’articolo 8 della Costituzione – è indispensabile. E non venga, poi, domani il Ministero dell’interno a dire che<br />

gli evangelici fanno delle difficoltà, che essi non si vogliono mettere d’accordo, che si intestardiscono su<br />

questioni formali. Io credo che, se il ministro dell’interno parlerà loro con molta franchezza e con molta<br />

sincerità, si riuscirà a risolvere il problema in sede ministeriale. Dopo di che, finalmente, avremo anche una<br />

legge per le confessioni religiose acattoliche; legge che darà modo a noi tutti di sentirci tranquilli per quanto<br />

concerne il rispetto delle minoranze religiose in Italia. Ripeto che io mi rendo conto della esiguità numerica di<br />

queste minoranze religiose; ma la questione di principio non deve assolutamente essere ignorata dai ministri<br />

dello Stato democratico. <strong>La</strong> repubblica democratica indubbiamente ha molti difetti, come è ovvio che accada<br />

di ogni regime. Vi sono però delle macchie che potrebbero essere facilmente cancellate senza spendere<br />

miliardi, ma dando solamente prova di una maggiore buona volontà. Ed io spero che il ministro dell’interno<br />

darà prova di questa buona volontà e risolverà finalmente questo annoso problema, facendo cessare subito<br />

le vessazioni, in ossequio allo spirito e alla lettera della Costituzione, e varando poi una legge veramente<br />

liberale. (Applausi)' (Luigi Preti: discorsi parlamentari 1947-1987, Camera dei Deputati, pag. 341-<br />

345).<br />

Termino, per farvi capire l'importanza che aveva questo uomo politico, con le parole del professore<br />

Angelo Scavone, docente di Diritto Costituzionale presso l'Università degli Studi di Bologna: ''Luigi<br />

Preti non è stato soltanto uno degli esponenti di maggiore rilievo del partito socialdemocratico, che<br />

egli fondò aderendo alla storica scelta di campo di palazzo Barberini nel gennaio del 1947. Preti,<br />

come Saragat ed altri illustri padri costituenti è stato anche uno dei maggiori esponenti di una più<br />

vasta area politica e culturale che, benché poco coesa e rappresentativa soltanto di circa un quarto<br />

dell’elettorato italiano, ha sempre svolto un ruolo determinante nella difesa della democrazia<br />

costituzionale e nella promozione della modernizzazione economica e sociale dell’Italia. Si tratta di<br />

quell’area che, sinteticamente, può essere definita di “democrazia laica”, che, sin dalla fase<br />

costituente, ha accomunato i partiti socialdemocratico, liberale e repubblicano ed alla quale, dopo<br />

l’abbandono del frontismo e la svolta guidata da Bettino Craxi, può essere ricondotto anche il<br />

partito socialista italiano. Luigi Preti è stato uno dei più brillanti e moderni interpreti politici di questo<br />

importantissimo orientamento culturale della democrazia italiana'<br />

(http://www.socialdemocraticieuropei.it/).<br />

590


Giorgio Spini, amico della <strong>Massoneria</strong> Italiana, e il suo aiuto<br />

alle ADI nella stipulazione dell'Intesa con lo Stato<br />

Giorgio Spini (1916-2006), il noto storico Metodista, è entrato nella storia delle ADI in quanto fu<br />

dalle ADI messo a capo della delegazione che doveva rappresentare le ADI nella Commissione di<br />

studio istituita nel 1985 dalla Presidenza del Consiglio dei ministri 'per valutare le richieste delle<br />

Assemblee di Dio in Italia in vista della predisposizione del progetto di intesa' (cfr. Francesco<br />

Toppi, E Mi Sarete Testimoni, pag. 148-149).<br />

Giorgio Spini nacque a Firenze nel 1916. Negli anni della sua giovinezza, precisamente tra i sedici<br />

e i diciotto anni, fu influenzato notevolmente dalla lettura della Collana pubblicata dalla casa<br />

editrice Doxa, che era una piccola casa editrice fondata dal Battista massone Giuseppe Gangale<br />

dopo che il regime fascista gli aveva fatto chiudere nel 1927 la rivista Conscientia in quanto essa<br />

con il tempo era diventata una rivista politica che combatteva il fascismo. E così tra il 1927 e il<br />

1933 la Doxa pubblicò una collana di Storia, religione, filosofia, per un totale di una trentina di titoli.<br />

Dice Spini: '.... Doxa arrivò a quel ragazzo che ero io allora e il ragazzo potè passare ore e ore<br />

febbrili a divorarsi tutti quei libri eccitanti, difficili, fuori dal comune .... Doxa fu per me l'irruzione di<br />

un fiotto di luce nel buio ....' (Giorgio Spini, <strong>La</strong> strada della Liberazione, Claudiana Editrice, Terza<br />

Edizione, 2003, pag. 37, 38).<br />

Il giovane Spini entrò a far parte di un gruppo di intellettuali protestanti di cui la guida era il teologo<br />

e pastore valdese Giovanni Miegge, seguaci della teologia della crisi di Karl Barth (1886- 1968) e<br />

ammiratori della lotta contro il nazismo portata avanti in Germania da Barth e dalla Chiesa<br />

confessante.<br />

<strong>La</strong>ureatosi nel 1937 a 21 anni presso la facoltà di Lettere di Firenze, a 22 anni insegnava già come<br />

supplente presso un liceo classico di Firenze, e a 23 anni vinse il concorso nazionale per<br />

professore di scuole medie superiori. Nel 1939 ricoprì la sua prima cattedra presso l'Istituto<br />

magistrale di Pistoia.<br />

Negli anni Trenta le organizzazioni protestanti giovanili, in particolare l'ACDG (Associazioni<br />

Cristiane dei Giovani), ossia l'YMCA italiana che come abbiamo visto aveva dei legami con la<br />

<strong>Massoneria</strong>, gli permisero di fare dei viaggi all'estero. Tra questi viaggi spicca quello che il giovane<br />

Spini fece in India dove fu mandato nel 1937 come rappresentante dell'ACDG italiane a<br />

partecipare al Congresso mondiale delle organizzazioni interconfessionali YMCA che si tenne a<br />

Mysore (cfr. Ibid., pag. 80).<br />

Nel Giugno del 1941 fu chiamato a fare il servizio militare. In caserma ci restò circa un anno, dal<br />

giugno 1941 al giugno 1942, come soldato, caporale, allievo sergente e allievo ufficiale. Poi fu fatto<br />

sottotenente, e fu assegnato al VII Reggimento genio con sede principale a Firenze, e mandato a<br />

prendere servizio in un battaglione accantonato a Pescia (cfr. Ibid., pag. 91).<br />

Nel 1942 Giorgio Spini aderì al Partito d'Azione. Racconta così la sua adesione: '... a mettermi in<br />

contatto ci pensò Giorgio Peyronel, che era pure militare in un reparto di artiglieria in partenza per<br />

la Corsica. Riuscì a farsi dare una licenza prima dell'imbarco, mi raggiunse e mi portò 'L'Italia<br />

Libera', uscito allora clandestinamente a Milano. «Ti vanno queste idee?» mi chiese quando ebbi<br />

scorso quel giornaletto. «Certamente» risposi. «Allora posso dire che stai anche tu con noi?».<br />

«Certamente». Fu così, molto per le spicce, che aderii anch'io al Partito d'Azione' (Ibid., pag. 93).<br />

591


Il Partito d’Azione era nato, o meglio rinato, nel Giugno del 1942, in quanto trasse il nome<br />

dall'omonimo partito fondato dal 'massone' Giuseppe Mazzini nel 1853 e sciolto nel 1867. Le sue<br />

radici affondano nel movimento clandestino antifascista di Giustizia e Libertà (1929-1940) e difatti<br />

tra i fondatori del Partito d'Azione ci furono diversi militanti del movimento Giustizia e Libertà,<br />

movimento che ebbe tra i suoi fondatori dei massoni, come dice lo storico Aldo Mola: 'Tra i<br />

fondatori di Giustizia e Libertà, alcuni - e non dei meno fervidi, se non proprio dei più costanti, quali<br />

Cipriano Facchinetti e Raffaele Rossetti - erano massoni' (Aldo Alessandro Mola, '<strong>La</strong> <strong>Massoneria</strong> e<br />

«Giustizia e Libertà», in AA.VV., Il Partito d'Azione dalle origini all'inizio della resistenza armata,<br />

Atti del Convegno [Bologna, 23-25 marzo 1984] promosso dalla F.I.A.P. e dall'Istituto di Studi Ugo<br />

<strong>La</strong> Malfa, Archivio trimestrale, 1985, pag. 313), per cui esisteva contiguità tra la <strong>Massoneria</strong> e quel<br />

Movimento, e difatti sempre Aldo Mola afferma: '.... anche il «mito» della contiguità fra la Libera<br />

Muratoria e il movimento che si dette per insegna l'emistichio del massone Giosuè Carducci, non<br />

fu del tutto campato in aria; esso, anzi ebbe un fondamento di verità, molto più corposo di quanto<br />

lascino intendere l'affiliazione massonica di un certo numero di fondatori di GL e la ripetuta<br />

convergenza sulle stesse trincee, per gli stessi ideali, contro gli stessi avversari' (Ibid., pag. 316).<br />

Il simbolo del Partito d'Azione: notate le due stelle a cinque punte<br />

Il 25 Luglio 1943 cadde il regime fascista di Benito Mussolini. Giorgio Spini era in quei giorni<br />

ricoverato in ospedale militare per un principio di tubercolosi, e quando apprese dalla radio la<br />

notizia dice: 'Allora un gruppetto di noi ricoverati scappò dalla gabbia e andò a far baccano per le<br />

strade, reclamando pace immediata con gli Alleati e guerra ai tedeschi' (Giorgio Spini, op. cit., pag.<br />

94).<br />

A Mussolini, succedette il maresciallo Pietro Badoglio, che fu a capo di due governi, il primo durò<br />

dal 25 luglio 1943 al 17 aprile 1944, mentre il secondo dal 22 aprile all'8 giugno 1944.<br />

592


<strong>La</strong> sera del 9 settembre 1943 - ossia il giorno dopo che la radio italiana divulgò il messaggio del<br />

maresciallo Badoglio nel quale il capo del governo comunicava che l’Italia aveva 'chiesto un<br />

armistizio al generale Eisenhower, comandante in capo delle forze alleate' e che la richiesta era<br />

stata accolta, per cui nel giro di poche ore ciò si trasformò in una tragedia per centinaia di migliaia<br />

di soldati italiani abbandonati a se stessi - Giorgio Spini e altri con lui si riunirono nella casa di uno<br />

dei dirigenti del Partito d'Azione, un certo Mario Alberto Rollier (che era un professore di chimica di<br />

Milano che teneva stretti contatti con l'antifascista e massone Lelio Basso) dove presero la<br />

decisione di resistere con le armi ai tedeschi e ai fascisti.<br />

Spini parla con entusiasmo di questa decisione di aderire al Partito d'Azione e alla lotta armata<br />

contro i fascisti: 'Finalmente scoprivamo una posizione politica italiana che ci era possibile<br />

abbracciare in piena coerenza con la nostra fede cristiana e con il nostro retaggio specifico<br />

protestante! Per me almeno, ma credo anche per altri, fu con un senso di liberazione che facemmo<br />

quella scelta di campo politico. Ero un figlio del ghetto, vissuto nell'isolamento in cui dovevamo<br />

vivere per forza, noi evangelici, nell'Italia littoria e cattolica, assillati da un senso quasi tormentoso<br />

della nostra «alterità». Per la prima volta, potevo sentirmi simile ad altri miei connazionali. Il giorno<br />

in cui la scelta politica si tradusse in partecipazione alla lotta armata, quel senso di liberazione si<br />

accrebbe e - paradossalmente - divenne quasi gioioso. C'era da rischiare la pelle, è vero, ma si<br />

rischiava insieme al popolo, che adesso potevamo dire «nostro» senza riserva. Davanti a noi c'era<br />

la speranza - l'illusione, si vide poi, ma allora non lo sospettavamo - di un'Italia radicalmente<br />

rinnovata, e liberata dai suoi vizi secolari: un'Italia che avrebbe dovuto essere tutta diversa da<br />

quella di Mussolini, e per questo avviata a diventare parte di una Europa unita, libera e civile. A<br />

noi, proprio a noi che per tanto tempo avevamo brancolato nel buio fra le rovine, toccava la<br />

missione esaltante di lavorare e ricostruire in forme nuove la civiltà crollata un giorno sotto i colpi<br />

della barbarie. Non potevamo non sentirci trascinare da un'ondata di gioia, malgrado gli orrori che<br />

ci attorniavano da ogni parte' (Ibid., pag. 97).<br />

Queste parole di Spini fanno capire semplicemente una cosa, che non aveva capito proprio niente<br />

di cosa significa seguire e servire Cristo. Ma come si fa ad affermare di avere abbracciato il Partito<br />

d'Azione in piena coerenza con la fede cristiana, quando una simile decisione significava mettersi<br />

a fare qualcosa a cui noi Cristiani non siamo proprio chiamati? Ma di quale fede cristiana parla<br />

Spini? Di quella che si era fatto lui su misura, ovviamente, ma non di quella vera di cui parla la<br />

Scrittura. Addirittura lui dice che il giorno in cui la scelta politica si tradusse in partecipazione alla<br />

lotta armata, quel senso di liberazione si accrebbe e divenne quasi gioioso. Senso di liberazione?<br />

Ma liberazione da che? Ciance solo ciance, di qualcuno che non aveva proprio capito cosa<br />

significa seguire e servire Cristo. Decidere di partecipare alla lotta armata contro degli esseri<br />

umani significa andare ad uccidere o cercare di uccidere altri consimili, e quindi è qualcosa che un<br />

vero Cristiano ripugna con tutto se stesso per piacere al suo Signore e Salvatore. Io che ho fatto il<br />

servizio militare, in tempo di pace però a differenza di Spini, ma lo feci sbagliando perchè avrei<br />

dovuto scegliere il servizio civile, ma purtroppo a quel tempo non avevo ancora capito il male che<br />

c'era nel fare il servizio militare; io dico, posso testimoniare che man mano che passavano i giorni<br />

crebbe in me un senso di repulsione verso tutto quello che mi circondava, in particolare verso le<br />

armi, che detestavo solo vedere. E questo perchè mi resi sempre maggiormente conto di quanto<br />

fosse incompatibile il servizio militare con la mia fede in Cristo e la dottrina di Dio. Non vedevo l'ora<br />

che quel servizio militare finisse, e quando finì provai un enorme senso di liberazione, perchè per<br />

me era stato un peso enorme da portare. Ecco perchè nel leggere le suddette parole di Spini non<br />

ho potuto non indignarmi. E' vero che poi a Spini gli sarà affidato un servizio di Intelligence e non<br />

di combattente, ma quando lui prese quella decisione pensava proprio ad andare a fare un servizio<br />

di combattente!<br />

593


Peraltro, anche se svolse un servizio di intelligence, Spini fu diverse volte vicino alla morte, o come<br />

dice lui 'era capitato qualche volta di sentirmi passare il soffio della morte vicino' (Ibid., pag. 220). E<br />

racconta diversi episodi a tale riguardo che fanno capire chiaramente che l'Iddio vivente e vero<br />

volle preservarlo dalla morte. A cosa attribuisce lui l'essere scampato alla morte? Alla fortuna,<br />

infatti afferma: 'Potrei raccontare anche altri episodi ma bastan questi per dire che ho avuto<br />

sempre una sfacciatissima fortuna' (Ibid., pag. 222). Paiono le parole di un ateo queste, non di un<br />

Cristiano che vive in comunione con Dio e che sa discernere la sua voce e la sua opera. Ma così<br />

ragionava e parlava Giorgio Spini.<br />

Durante la guerra, vista la sua conoscenza dell'inglese fu mandato a Bari, all'ufficio stampa del<br />

Comando Supremo. Là conobbe due ufficiali scozzesi che avevano il compito di gestire Radio Bari<br />

e di controllare l'ufficio stampa del Comando Supremo. Questi due scozzesi trasformarono Radio<br />

Bari 'nella voce dell'Italia antifascista dei CLN', e tra coloro che furono fatti parlare alla radio ci fu<br />

anche Giorgio Spini, sotto falso nome però, cioè con il nome di Valdo Gigli. Dopo un pò di tempo,<br />

però, dietro richiesta di Spini, egli fu mandato al fronte dell'VIII Armata con una unità delle loro<br />

forze speciali, denominata PWB Combat Team.<br />

Nell'estate del 1944, un reparto di indiani dell'VIII Armata britannica trovò nel castello di<br />

Montegufoni in un salone seminterrato tanti quadri antichi. Per capire qualcosa di quei quadri<br />

vecchi, fu chiamato Giorgio Spini, che accertò essere dei quadri di grandissimo valore, in quanto<br />

appartenevano a Paolo Uccello, Giotto, e Botticelli, e così Spini li fece mettere in salvo. Di Botticelli<br />

c'era la Primavera, e a tale riguardo Spini nel ricordare i suoi pensieri che aveva trascritto su un<br />

taccuino afferma: 'Ero stanco, stanco da morire: ma non solo per via delle notti con poco sonno<br />

sulla nuda terra e delle giornate con troppe fatiche. Ero stanco di tante distruzioni, tanti morti, tanta<br />

bestialità insensata. Ma nella testa intorpidita dalla stanchezza tornava ad affacciarsi quella figura<br />

stupenda, intravista a Montegufoni: la Primavera del Botticelli. E un altro pensiero mi si affacciava<br />

nella mente: se è vero, come dicono, che la patria è ciò per cui vale la pena morire, allora la mia<br />

patria è la Primavera' (Ibid., pag. 155-156).<br />

Vale la pena morire per la patria? Morire per una tela del Botticelli? Ma queste non sono parole di<br />

un Cristiano, perchè un vero Cristiano afferma che vale la pena morire per Cristo (e quindi per la<br />

causa del Vangelo, che è quella di portare il Vangelo agli uomini affinché siano salvati dal peccato<br />

e dalla perdizione eterna) e per i suoi eletti (ossia per fare loro il bene ordinato da Dio), e<br />

certamente nè per la patria terrena, cioè per liberare un popolo dal dominio di un altro popolo o da<br />

un despota, e men che meno per un quadro del Botticelli. Ma questo era Giorgio Spini.<br />

L'11 Aprile del 1945 - poco prima che finissero le operazioni militari in Italia quindi - sposò Annetta<br />

Petrucci.<br />

Finita la guerra, intraprese una prestigiosa carriera universitaria che lo porterà a insegnare nelle<br />

Università di Messina e Firenze e, negli Stati Uniti, ad Harvard, alla University of Wisconsin e alla<br />

University of California - Berkeley nonché a diventare presidente dell'Istituto Socialista di Studi<br />

Storici e condirettore della 'Rivista Storica Italiana'.<br />

Spini si è occupato di storia europea e nordamericana del Seicento, in particolare delle correnti<br />

spirituali religiose e antireligiose, della storia cinquecentesca del principato mediceo e di Firenze<br />

dopo l'Unità d'Italia nonché dei rapporti tra il Risorgimento italiano e i movimenti protestanti europei<br />

e statunitensi senza tralasciare le origini del socialismo.<br />

594


Ecco alcune delle sue opere più conosciute: Autobiografia della giovane America (1968), Storia<br />

dell'età moderna (1990), Risorgimento e protestanti (1989), Italia liberale e protestanti (2002), e<br />

Italia di Mussolini e Protestanti (2006).<br />

Metodista, fu membro della Tavola Valdese - l'esecutivo della Chiesa Valdese e Metodista - e si<br />

adoperò in favore della cosiddetta libertà religiosa. Ha lavorato al Patto di integrazione tra la<br />

Chiesa Metodista e Valdese (1979) nonché alle trattative per l’Intesa tra la Chiesa Valdese e la<br />

Repubblica italiana (1984), come anche alle trattative per l’Intesa tra le Assemblee di Dio in Italia e<br />

lo Stato (1988). Tra i molti riconoscimenti, nel 2000 ricevette dal Presidente Ciampi (che lui<br />

peraltro aveva conosciuto durante la guerra quando Ciampi era un giovane ufficiale, e che<br />

secondo Licio Gelli 'era massone, faceva parte - quando era giovane - della loggia Hermes di<br />

Livorno, una loggia del Grande Oriente. Questo è stato detto anche da tanti «fratelli»' [Ferruccio<br />

Pinotti, Fratelli d'Italia, pag. 140]) l'onorificenza di Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine al Merito<br />

della Repubblica Italiana e nel 2004 il Sindaco di Firenze gli conferì la massima onorificenza<br />

cittadina, ossia il 'Fiorino d'Oro'.<br />

Giorgio Spini stimava e appoggiava la <strong>Massoneria</strong>, infatti nel corso di un convegno della<br />

<strong>Massoneria</strong> tenutosi a Firenze nel 2005 (in occasione del bicentenario della Loggia Massonica<br />

Grande Oriente d’Italia) spese delle belle parole sulla <strong>Massoneria</strong>.<br />

Sulla rivista Erasmo, rivista ufficiale del Grande Oriente d'Italia, in merito alla partecipazione di<br />

Spini a quel convegno massonico [1], leggiamo infatti quanto segue:<br />

'Significativo l’intervento fuori programma del grande storico Giorgio Spini che ha dichiarato di aver<br />

particolarmente gradito l’invito a partecipare al convegno in virtù della sua ultradecennale attività a sostegno<br />

dell’importanza storica della Libera Muratoria. Atteggiamento, questo, da lui definito degno di nota perché<br />

espressione di un non massone. Lo studioso, appartenente alla Chiesa Evangelica Valdese, ha dichiarato al<br />

pubblico di ritenere opportuno l’accostamento dei termini “<strong>Massoneria</strong>” ed “Evangelismo”. “Esiste, in merito,<br />

– ha detto – tutta una corrente operativa e culturale. Consentitemi di ricordare il nome di Petroni, massone e<br />

di confessione evangelica, che fu martire delle galere pontificie”. “Grande importanza deve essere poi<br />

attribuita – ha aggiunto – alla <strong>Massoneria</strong> dell’esilio con la linea di continuità massonica rappresentata dai<br />

nostri esuli che mantennero, contro la tirannide, un’opposizione di elevata spiritualità e coerenza, carattere<br />

peculiare, nei secoli, del massonismo universale. Fra i tanti vorrei ricordare Francesco Fausto Nitti,<br />

antifascista e massone”. A questo proposito Spini ha ricordato il recente convegno realizzato a Genova su<br />

“Gli evangelisti e la Resistenza” in cui il figlio di Nitti, Joseph, ha tenuto una relazione sulle attività politiche<br />

del padre che fu compagno di fuga dei fratelli Rosselli da Lipari e comandante di un’unità operativa<br />

repubblicana nella guerra civile spagnola. “Sottolineo – ha concluso Spini – che benché le Logge, ahimè,<br />

cessassero la loro attività in Italia durante gli anni della dittatura, dolorosi per tutti, vi fu all’estero un’attività di<br />

altissimo valore politico e morale”. Il Gran Maestro Gustavo Raffi ha ringraziato calorosamente lo storico per<br />

il suo intervento ricordando, nelle sue conclusioni, il sacrificio di tanti massoni che, negli anni bui della<br />

dittatura, si impegnarono, in nome degli ideali liberomuratori, all’affermazione della democrazia e delle<br />

libertà' (Erasmo, Anno VI - Numero 20, 30 Novembre 2005, pag. 2).<br />

[1] Nel suo intervento in quel Convegno, Giorgio Spini debuttò così: ‘E’ con non finta commozione che ho accettato<br />

questo invito di recare un brevissimo messaggio di simpatia e di solidarietà ….’. Per chi vuole ascoltare l’intervento di<br />

Giorgio Spini vada qua www.bicentenario-goi.it/firenze_audio.htm<br />

D'altronde, alcuni anni prima, Giorgio Spini aveva scritto nel suo libro Italia Liberale e protestanti<br />

delle parole di elogio sul massonevangelismo: 'Il massonevangelismo, favorendo la marcia<br />

dell'Italia evangelica verso il liberalismo teologico degli Harnack, dei Troeltsch, dei Sabatier, ebbe<br />

un'influenza positiva nel breve periodo' (Giorgio Spini, Italia liberale e protestanti, pag. 227). Con il<br />

595


termine 'Massonevangelismo' si intende quella doppia militanza, in una Chiesa evangelica e nella<br />

massoneria, che ha caratterizzato così tanti personaggi di primo piano delle Chiese Protestanti in<br />

Italia.<br />

Le sconcertanti parole di Giorgio Spini a favore della <strong>Massoneria</strong>, tratte dal suo libro Italia Liberale e Protestanti (pag.<br />

226-227).<br />

596


597


Giorgio Spini è morto il 14 gennaio 2006, e i funerali si sono svolti due giorni dopo nel luogo di<br />

culto della Chiesa Valdese di Firenze. Ai funerali di Giorgio Spini tra i tanti presenti c’era il Gran<br />

Maestro Aggiunto Massimo Bianchi in rappresentanza del Gran Maestro Gustavo Raffi e dei Liberi<br />

Muratori del Grande Oriente d’Italia, un alto esponente della <strong>Massoneria</strong> Italiana quindi.<br />

Inoltre in un articolo apparso su Erasmo, la <strong>Massoneria</strong> Italiana rese omaggio a Giorgio Spini in<br />

questa maniera: ‘FIRENZE - Il Grande Oriente rende omaggio a Giorgio Spini. I funerali di Giorgio<br />

Spini, grande storico sui cui testi si sono formate generazioni di studenti e, al contempo<br />

combattente per la libertà negli anni bui della dittatura, si sono svolti il 16 gennaio a Firenze, nella<br />

Chiesa Valdese. Professore emerito all’Università di Firenze, ha insegnato in numerose università<br />

americane, fra le quali Harvard. Il Maestro ci ha onorato, partecipando attivamente al convegno<br />

fiorentino del 12 novembre, organizzato nell’ambito delle celebrazioni del bicentenario del Grande<br />

Oriente d’Italia. In quello che ha rappresentato uno dei suoi ultimi interventi, Giorgio Spini svolse<br />

una relazione sul ruolo storico della massoneria italiana. “Grande importanza deve essere<br />

attribuita alla massoneria dell’esilio – fu uno dei passaggi del suo discorso – con la linea di<br />

continuità massonica rappresentata dai nostri esuli che mantennero, contro la tirannide,<br />

un’opposizione di elevata spiritualità e coerenza, carattere peculiare, nei secoli, del massonismo<br />

universale”. Numerosissime le autorità presenti ai suoi funerali, ai quali ha partecipato il Gran<br />

Maestro Aggiunto Massimo Bianchi in rappresentanza del Gran Maestro Gustavo Raffi e dei Liberi<br />

Muratori del Grande Oriente d’Italia’. (Erasmo, numero 1-2 / 2006, pag. 7 - www.grandeoriente.it/).<br />

Naturalmente ai funerali di Giorgio Spini non poteva mancare anche un rappresentante delle ADI -<br />

visto l'aiuto dato da Spini alla stipulazione dell'Intesa tra lo Stato e le ADI - e difatti era presente<br />

Francesco Toppi. Sul NEV leggiamo infatti:<br />

‘Si sono svolti, nella chiesa valdese di Firenze, i funerali dello storico Giorgio Spini. 'Ha dato a noi,<br />

protestanti italiani, la nostra identità", ha detto il Presidente della FCEI. L'ultimo saluto a Giorgio Spini si è<br />

svolto in una chiesa gremita. Lunedì 16 gennaio alle ore 15, la chiesa valdese di via Micheli a Firenze<br />

conteneva a malapena le persone accorse da tutta la penisola per celebrare i funerali di uno dei massimi<br />

storici del Novecento. Giorgio Spini, metodista, studioso di fama internazionale, si è spento sabato 14<br />

gennaio all'età di 89 anni, dopo una vita dedicata alla storia, all'impegno politico e alla fede evangelica. <strong>La</strong><br />

predicazione era affidata al pastore Massimo Aquilante, presidente dell'Opera per le chiese evangeliche<br />

metodiste in Italia (OPCEMI); nel corso del culto sono intervenuti anche la pastora Maria Bonafede,<br />

moderatore della Tavola valdese; il presidente delle Assemblee di Dio (ADI), il pastore Francesco Toppi; il<br />

collega ed amico Sandro Rogari, preside della Facoltà di Scienze politiche dell’Università di Firenze; e il<br />

sindaco di Firenze Leonardo Dominici. "Il cuore di Spini, profondo conoscitore della grande cultura<br />

anglosassone e quindi fatalmente protestante, pendeva verso la Rivoluzione del 1688. Grazie a lui è stato<br />

messo in rilevo il nesso tra la cultura liberale e il protestantesimo" ha ricordato il pastore Giorgio Bouchard,<br />

già moderatore della Tavola valdese, intervenuto anch'egli in occasione dei funerali. E ancora: "Non solo, ma<br />

è stato mediatore della cultura anglosassone verso l'Italia. Grazie a lui abbiamo scoperto che l'800 italiano è<br />

stato un 'secolo protestante'". Nel corso dei funerali, il figlio dello storico scomparso, l'onorevole Valdo Spini,<br />

ha letto un messaggio di cordoglio del presidente Ciampi. Gianni Long, presidente della Federazione delle<br />

chiese evangeliche in Italia (FCEI), nel messaggio di cordoglio inviato alla famiglia Spini, ha voluto ricordare<br />

il ruolo svolto dallo storico nella nascita della FCEI: "Giorgio Spini è stato presidente del secondo Congresso<br />

evangelico italiano tenutosi nel 1965, da cui è poi nata la Federazione delle chiese evangeliche, due anni<br />

dopo". Inoltre il presidente Long ha dichiarato: "Come storico Giorgio Spini è stato colui che - grazie ai<br />

numerosi libri scritti sul rapporto tra protestanti e l'Italia dal Risorgimento al '900 - ci ha dato la nostra<br />

identità, inserendo le piccole storie delle singole chiese nel quadro complessivo della storia nazionale. E non<br />

possiamo dimenticarci neanche come Spini, all'età di 70 anni, quando era un personaggio già famoso, aveva<br />

deciso di diventare predicatore locale, dimostrando uno spirito di servizio verso la propria comunità. Giorgio<br />

598


Spini è stato anche un ponte verso tutto l'evangelismo italiano, facendo fra l'altro parte delle commissioni che<br />

hanno trattato le Intese con lo Stato; non solo della propria chiesa, quella valdese e metodista, ma anche di<br />

altre chiese evangeliche. Egli ha inoltre sempre dimostrato particolare attenzione verso la realtà<br />

pentecostale' (NEV del 18 gennaio 2006 - www.chiesavaldese.org/).<br />

Poi Francesco Toppi lo ha omaggiato in un articolo dal titolo ‘Una duplice perdita’ apparso su<br />

Risveglio Pentecostale del Marzo 2006.<br />

'Giorgio Spini, invece, aveva un carattere affabile, era aperto, disponibile alla conversazione, non metteva<br />

mai alcuno in soggezione, eppure era uno dei più illustri storici italiani. Sui suoi libri di storia ha studiato<br />

un’intera generazione di studenti. Famoso nel mondo intellettuale internazionale, professore di Storia<br />

dell’Europa Occidentale alla Facoltà di Scienze politiche dell’Università di Firenze, ha insegnato in diverse<br />

Università italiane e negli Stati Uniti (Harvard, Wisconsin, Berkely). Mai disposto a nascondere la propria<br />

fede evangelica, aveva chiesto di essere accettato quale “predicatore locale” della Chiesa Metodista alla<br />

quale apparteneva fin dalla fanciullezza. Chi scrive lo incontrò per la prima volta nel 1965, in occasione del<br />

Secondo Congresso Evangelico Italiano, del quale era stato nominato presidente. Memorabile, in quella<br />

occasione, la sua appassionata conferenza sulla libertà religiosa in Italia, in particolare riguardante i<br />

pentecostali, quando, con pochi autorevolissimi tratti propri di un’oratoria affascinante, descrisse le<br />

vicissitudini della “battaglia condotta fuori dal ghetto, nel paese, con la coscienza di lottare non già per un<br />

privilegio particolare, ma per la libertà di tutti gli italiani”, dando ampio riconoscimento a Giorgio Peyrot,<br />

“anima delle battaglie per la libertà religiosa in Italia”. Sorse allora una fraterna amicizia, durata quarant’anni,<br />

tra lui, il più noto storico italiano, e chi scrive, giovane predicatore pentecostale. I suoi interventi autorevoli si<br />

erano manifestati fin dal 1950 con scritti che rivelavano le ingiustizie e le persecuzioni contro i pentecostali.<br />

Significativo fu l’intervento di Spini nel 1953 a favore della comunità ADI di Messina alla quale era stato<br />

impedito il culto. Con un tempestivo intervento, fece fare un’interrogazione alla Camera dei Deputati<br />

riguardante il caso, che fu immediatamente risolto. Nel 1959, le ADI ottennero, infine, il riconoscimento<br />

giuridico e la libertà di manifestare apertamente la propria fede. Nel 1985 il Governo richiese di nominare<br />

una Commissione di studio per l’attuazione delle intese, in ottemperanza dell’Articolo 8, terzo comma della<br />

Costituzione. Il Consiglio Generale delle Chiese, su mandato dell’Assemblea Generale, chiese<br />

fraternamente al professor Giorgio Spini di fungere da capo della delegazione, composta anche dal<br />

professor Sergio Bianconi, noto giurista valdese, dal dottor Giuseppe Di Masa, membro della chiesa ADI di<br />

Roma e da chi scrive. I lavori iniziarono il 18 giugno 1985 e si conclusero con il testo definitivo dell’Intesa, il<br />

27 ottobre 1986. Ancora una volta Giorgio Spini svolse il suo incarico con grande competenza ricevendo il<br />

rispetto e l’ammirazione di tutti i membri della Commissione, quasi tutti autorevoli professori di diritto<br />

ecclesiastico in varie università italiane. Tutto si svolse in un’atmosfera di grande cordialità. È da ricordare<br />

come egli ripetutamente non abbia mancato di testimoniare della propria fede evangelica e ripetutamente<br />

suggeriva a chi scrive: “Testimonia dell’Evangelo perché questi non ne sanno nulla, sono completamente a<br />

digiuno del messaggio della salvezza”. Famoso nell’ambito culturale di mezzo mondo, non nascose mai la<br />

semplice fede evangelica che professava e non si vergognò mai di unirsi ai più poveri e semplici credenti.<br />

Ripetutamente ha visitato la nostra comunità di Roma, partecipando con la predicazione arricchita dalla sua<br />

oratoria affascinante e comprensibile. In questi ultimi anni ha partecipato spesso ai culti nella comunità ADI<br />

di Firenze, dove talvolta ha predicato. Aveva scelto come suo accompagnatore un suo giovane studente,<br />

membro di quella chiesa. In una delle sue ultime visite a Roma, nel 2004, è stato ospite per qualche ora<br />

dell’Istituto Biblico Italiano. In quell’occasione ha esortato gli studenti a rimanere saldi nell’Evangelo, unica<br />

fonte di vera libertà. Fino all’ultimo vigile e lucido ha continuato a tenere contatti con i suoi amici fraterni. Il<br />

Signore lo ha richiamato a Sé, a noi lascia il ricordo di un deciso combattente per la fede e per la giustizia<br />

che è stato un’ispirazione per quanti lo hanno conosciuto, stimato ed amato. Con lui il mondo evangelico<br />

italiano ha perduto un testimone e un difensore. In particolare siamo grati a Dio per la sua testimonianza di<br />

fede, lealtà e disponibilità totale per la causa dell’Evangelo in Italia. Alla dolce consorte, ai figli ed in<br />

particolare a Valdo, il quale sta seguendo le orme paterne e continua ad essere un fraterno amico delle ADI,<br />

giungano, a nome del Consiglio Generale delle Chiese, i sentimenti più profondi di solidarietà ed affetto, con<br />

l’assicurazione delle nostre preghiere. Questi due eccezionali credenti, risoluti testimoni dell’Evangelo in<br />

599


Italia, non sono più con noi, ma ci hanno lasciato un’eredità di libertà e di fede. Dio ci aiuti, come parte di una<br />

minoranza significativa della società italiana, a valutare e a riconoscere il Mandato che Egli ci ha affidato di<br />

tenere alto il nome, la fede e l’etica e dell’Evangelo. Francesco Toppi' (www.assembleedidio.org/).<br />

Come ho innanzi detto, al funerale di Giorgio Spini, la presenza dell’allora Presidente delle ADI<br />

Francesco Toppi si spiega con il fatto che Giorgio Spini ebbe un ruolo (di primo piano) nella<br />

stipulazione dell’Intesa tra lo Stato e le ADI. Vediamo di spiegarlo meglio.<br />

Nel giugno 1984, in occasione del Convegno Pastorale delle ADI venne indetta una sessione<br />

straordinaria dell’Assemblea Generale per discutere e approvare la documentazione (Carmine<br />

<strong>La</strong>manna definisce improbo il lavoro che fu fatto per la preparazione della documentazione, e<br />

Toppi gli fa eco definendolo ‘gravoso ed arduo’) da presentare al Governo Italiano in vista<br />

dell’intesa con lo Stato. All’unanimità furono ratificati gli argomenti da inserire nell’intesa e la<br />

stesura globale dei ‘Lineamenti dottrinali’ delle ADI. Il 23 luglio di quello stesso anno venne<br />

inoltrata formale richiesta al Governo. <strong>La</strong> Presidenza del Consiglio dei ministri allora costituì una<br />

Commissione di studio per valutare le richieste delle ADI in vista della predisposizione del progetto<br />

di intesa e chiese che venissero indicati quattro esperti per rappresentare le ADI nella<br />

Commissione stessa. I quattro esperti, designati dal Consiglio Generale delle Chiese ADI, furono il<br />

professore Giorgio Spini, il professore Sergio Bianconi (evangelici che avevano fatto parte della<br />

precedente commissione per l’intesa con la Tavola Valdese), il dottore Giuseppe Di Masa quale<br />

consulente legale delle ADI, e poi il Presidente delle ADI. I lavori della commissione iniziarono nel<br />

giugno del 1985, e si conclusero nell’ottobre del 1986. Nell’ottobre del 1986 venne siglato il testo<br />

definitivo dell’intesa dal Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio e dal presidente delle ADI.<br />

L’intesa fu poi firmata il 29 dicembre del 1986. Nel novembre del 1988 poi, lo Stato Italiano – sulla<br />

base dell’intesa tra Stato e ADI stipulata nel dicembre del 1986 e firmata dall’allora Presidente del<br />

Consiglio Bettino Craxi e dal Presidente ADI Francesco Toppi – promulgò la legge che regola i<br />

rapporti tra lo Stato e le ADI.<br />

Ora, Francesco Toppi si fregia di essere stato amico di Giorgio Spini, e si compiace del fatto che<br />

Giorgio Spini abbia predicato non solo in seno alla Chiesa ADI di Roma ma anche in quella di<br />

Firenze.<br />

Qualcuno domanderà: 'Come è stato possibile che una persona come Giorgio Spini, che<br />

simpatizzava per la <strong>Massoneria</strong> - che è una religione diabolica il cui fine è l'annientamento del<br />

Cristianesimo - e che possiamo tranquillamente chiamare un 'massone senza grembiule' perchè<br />

condivideva gli ideali della <strong>Massoneria</strong>, è stato tra gli intimi amici dell'allora presidente ADI<br />

Francesco Toppi e ha avuto accesso in seno al popolo di Dio, e gli è stato dato persino il pulpito in<br />

alcune occasioni?' Rispondo che ciò non deve per nulla meravigliare, visto che nel secondo<br />

dopoguerra per ottenere la cosiddetta libertà religiosa le ADI si erano rivolte persino a dei massoni<br />

e in mezzo a loro si insinuò un massone del calibro di Frank B. Gigliotti, un 'pastore' protestante<br />

che era anche un agente della CIA e colluso con la mafia, che poteva permettersi di imporre alla<br />

<strong>Massoneria</strong> Italiana le condizioni che voleva in cambio del riconoscimento della <strong>Massoneria</strong> USA.<br />

Per le ADI, all'occorrenza ci si può quindi anche mettere con massoni con o senza il grembiule, se<br />

questo porta un vantaggio all'organizzazione.<br />

600


L'articolo apparso su 'Erasmo' in cui viene citato l'intervento di Giorgio Spini al convegno per il bicentenario del GOI.<br />

601


Il Grande Oriente d'Italia omaggia Giorgio Spini<br />

Le Assemblee di Dio in Italia omaggiano Giorgio Spini.<br />

602


I massoni nel governo Craxi, sotto il quale venne<br />

conclusa l'intesa tra Stato e ADI<br />

Come abbiamo visto prima, i lavori della commissione per l'intesa Stato-ADI iniziarono nel giugno<br />

del 1985, e si conclusero nell’ottobre del 1986, quando venne siglato il testo definitivo dell’intesa<br />

Stato-ADI dal Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio e dal presidente delle ADI. L’intesa fu<br />

poi firmata il 29 dicembre del 1986. Al governo allora c'era Bettino Craxi, segretario del partito<br />

socialista (partito che secondo Gioele Magaldi era 'a grande densità massonica' - Intervista di Akio<br />

Fujiwara a Gioele Magaldi per il quotidiano giapponese Mainichi Shimbun presente sul sito<br />

http://www.grandeoriente-democratico.com/). Ricordiamo a tale proposito che ci furono 2 governi<br />

capeggiati da Craxi: il Governo Craxi I rimase in carica dal 4 agosto 1983 al 1º agosto 1986,<br />

mentre il Governo Craxi II rimase in carica dal 1º agosto 1986 al 17 aprile 1987. Ora, nel governo<br />

Craxi sotto il quale fu raggiunta l'intesa tra Stato e le ADI c'erano dei massoni. Eccoli, ma tenete a<br />

mente che possono essercene stati altri. Valerio Zanone, Ministro dell'Industria, Commercio e<br />

Artigianato nel II Governo Craxi, era 'massone affiliato alla Loggia Minerva di Torino' (Mario<br />

Guarino e Fedora Raugei, Gli anni del disonore, pag. 243); Lelio <strong>La</strong>gorio, Ministro del Turismo e<br />

Spettacolo nel I Governo Craxi, contro il quale ha formulato una accusa 'Alberto Cecchi, exvicepresidente<br />

della Commissione d'Inchiesta sulla P2, secondo la quale l'ex ministro <strong>La</strong>gorio e'<br />

stato affiliato ''all'orecchio'' dal Gran Maestro Lino Salvini'<br />

(http://www.adnkronos.com/Archivio/AdnAgenzia/1993/10/15/Politica/MASSONERIA-LAGORIO-<br />

SMENTISCE-LESPRESSO_162900.php). Inoltre, tra i sottosegretari al Ministero dell'Interno nel I<br />

e II Governo Craxi, c'era Raffaele Costa, che in un articolo apparso su <strong>La</strong> Repubblica viene detto<br />

essere un massone: 'Il nome di Raffaele Costa, candidato per il Polo a sindaco di Torino, è citato<br />

per 45 volte nelle agende di Mino Pecorelli, il giornalista assassinato a Roma nel '79. Non solo.<br />

Secondo l'ex senatore comunista Sergio Flamigni, ex membro della Commissione parlamentare d'<br />

inchiesta sulla loggia P2, l' ex ministro compare anche nell' elenco dei massoni 'all' orecchio', cioè<br />

segreti e noti soltanto al gran maestro. E' stato lo stesso senatore, intervenuto ieri a Torino ad un'<br />

iniziativa di personalità ed associazioni democratiche ed antifasciste (era presente Alessandro<br />

Galante Garrone che ha affermato che quelle di Flamigni sono 'verità inoppugnabili, verità<br />

storiche'), a chiedere pubblicamente che il candidato sindaco spieghi e chiarisca i suoi rapporti con<br />

Pecorelli e gli ambienti piduisti ......' ('Massone e amico di Pecorelli', in <strong>La</strong> Repubblica, 09 maggio<br />

1997, pagina 12 - consultabile nell'archivio on line del giornale). Gianni De Michelis invece, che era<br />

Ministro del <strong>La</strong>voro e della Previdenza Sociale nel I e II Governo Craxi, pur non essendo massone,<br />

aveva ed ha rispetto per la <strong>Massoneria</strong>, infatti nella prefazione al libro di Mauro Cascio Storia<br />

(Apologetica) della <strong>Massoneria</strong> dice: 'Sono convinto che questo lavoro di Mauro Cascio, il quale mostra una<br />

significativa capacità di investigazione e di analisi delle fonti, oltre ad una valida conoscenza delle vicende storiche più<br />

importanti della <strong>Massoneria</strong>, sia un buon testo per farsi un'idea "realistica" di questa Istituzione; non sorretta, in altre<br />

parole, dalle ali di un'idealità, spesso riduttiva quanto fantasiosa e irriverente che, lungi dall'aiutare a comprendere – e a<br />

stabilire un rispettoso confronto con essa – è stata e può essere causa di precipitose e fuorvianti fughe in avanti,<br />

piuttosto che consentire una valutazione di regole e comportamenti che hanno un proprio codice di lettura e di<br />

comprensione, e che come tali vanno considerate. Chi, come me, ha, per principio irrinunciabile - etico oltreché politico -<br />

il rispetto senza condizioni dell' "altro" e crede, fermamente e indiscutibilmente, nella necessità che questa differenza<br />

vada non solo rispettata ma aiutata ad esprimersi, non può che rinnovare anche in questa circostanza – di fronte ad un<br />

libro così particolare – l'auspicio – che è esigenza civile e morale a un tempo – che tale orientamento faccia sempre più<br />

proseliti nell'opinione pubblica. Questo obiettivo, credo, rappresenti un punto fermo non solo per la salvaguardia,<br />

legittima e indiscutibile, dei valori e delle regole su cui la <strong>Massoneria</strong> fonda la propria esistenza, ma, più in generale, per<br />

la difesa di un mondo in cui la libertà, la scelta di un'idea e di un cammino di vita, siano fruibili senza limiti e<br />

condizionamenti di alcun genere' (dalla prefazione di Gianni De Michelis).<br />

603


Queste cose, fratelli, hanno la loro importanza, visti i rapporti avuti nel dopoguerra dalle ADI con<br />

un massone del calibro di Frank Gigliotti, perchè da allora tramite Gigliotti le ADI hanno cominciato<br />

ad avere l'appoggio della <strong>Massoneria</strong> Italiana.<br />

Lo stemma delle Assemblee di Dio in Italia è opera di un<br />

massone? Giudicate voi<br />

Prima di passare a trattare quest'altro argomento, voglio fare una breve premessa che è questa.<br />

Se c'è una religione in cui i simboli rivestono un ruolo molto importante, se non fondamentale,<br />

questa è la <strong>Massoneria</strong>, che usa i simboli per comunicare le sue convinzioni, i suoi ideali e i suoi<br />

principi, e soprattutto i suoi segreti. I simboli sono l'essenza stessa della <strong>Massoneria</strong>, infatti il<br />

massone Pierre Mariel, nell'opera Gli autentici figli della Luce, afferma: 'Il Simbolo è l'essenza<br />

stessa, la ragione d'essere della <strong>Massoneria</strong>. Ciò che è visibile è il riflesso di ciò che è invisibile.<br />

Ora, se noialtri Massoni ci esprimiamo mediante i simboli, ciò non è dovuto a un desiderio di<br />

distinguersi dagli altri uomini, ma bensì in base a una necessità che scaturisce dallo stesso<br />

configurarsi delle conoscenze. Il simbolo dunque, non è destinato a nascondere la verità. Il suo<br />

scopo è invece quello di selezionare coloro che, integrandosi a esso, si mostrano degni di<br />

accedere alla Realtà ultima' (Christian Jacq, <strong>La</strong> <strong>Massoneria</strong>: storia e iniziazione, pag. 227). Ed il<br />

significato dei simboli è il grande segreto della <strong>Massoneria</strong>, come disse Andrew Michael Ramsay<br />

(1686-1743): 'Noi possediamo dei segreti, segreti che consistono in segni grafici e in parole sacre<br />

e che compongono un linguaggio tanto muto quanto eloquente, grazie al quale possiamo dialogare<br />

a distanza e riconoscere di primo acchito i nostri Confratelli, quale che sia la loro lingua' (citato in<br />

Ibid., pag. 227).<br />

Dunque quando si viene a sapere che un determinato pittore o scultore è un massone, bisogna<br />

prestare molta attenzione alle sue 'opere d'arte' perchè di sicuro in esse ci saranno elementi che<br />

rimandano alla simbologia massonica o comunque in esse ci sarà un'influenza massonica.<br />

Le origini dello stemma delle ADI<br />

604


Lo stemma delle Assemblee di Dio in Italia (ADI), in base a quanto si legge sul libro Le radici del<br />

movimento pentecostale è opera di Paolo Paschetto (pittore battista, ma di famiglia valdese) e fu<br />

adottato durante l'Assemblea Generale del 1969: '... su proposta di Umberto N. Gorietti, venne<br />

adottato uno stemma proprio delle ADI, raffigurante una Bibbia aperta, innalzata al di sopra dei<br />

monti, con il motto 'Tutto l'Evangelo', per distinguerlo da quello usato dalle chiese strutturalmente<br />

legate alle 'Assemblies of God' in U.S.A. Tra l'altro il disegno interno dello stemma era opera del<br />

noto pittore evangelico Paolo Paschetto, il quale ne permise fraternamente l'uso, autore anche<br />

dello stemma ufficiale della Repubblica Italiana' (David A. Womack - Francesco Toppi, Le radici<br />

del movimento pentecostale, ADI-Media, 1989, pag. 168-169).<br />

Su Risveglio Pentecostale, organo ufficiale delle ADI, in un articolo dal titolo 'Sotto le insegne dei<br />

padri', ciò è confermato in questi termini: 'Anche la famiglia delle Assemblee di Dio in Italia ha,<br />

tutt’oggi, uno stemma caratteristico, un emblema figurativo stilizzato. Infatti nel corso<br />

dell’Assemblea Generale del 1969 «su proposta di Umberto N. Gorietti, venne adottato uno<br />

stemma proprio delle ADI, raffigurante una Bibbia aperta, innalzata al di sopra dei monti, con il<br />

motto “Tutto l’Evangelo”... Tra l’altro il disegno interno dello stemma era opera del noto pittore<br />

evangelico Paolo Paschetto... autore anche dello stemma ufficiale della Repubblica Italiana»<br />

[D.A.Womack-F.Toppi: Le radici del movimento pentecostale; ADI-Media 1989, pag. 168]. Questo<br />

emblema ufficiale delle ADI fu pubblicato per la prima volta sul Risveglio Pentecostale, organo<br />

ufficiale delle Chiese Cristiane evangeliche Assemblee di Dio in Italia, nel gennaio del 1978,<br />

quando fu adottata la revisionata veste tipografica e da quel periodo, in cui era direttore<br />

responsabile il fratello Paolo Arcangeli, il suo utilizzo perdura fino ai giorni nostri. Lo stemma ADI,<br />

pur essendo piuttosto articolato nei contenuti, nel suo insieme non è confondibile con altri. Il motto<br />

rammenta il mandato del Signore Gesù e dovrebbe costituire motivo di impegno personale per<br />

ogni credente: “Andate per tutto il mondo e predicate l’evangelo ad ogni creatura...” (Marco 16:15).<br />

<strong>La</strong> sua forma, come quella di una porta, ci ricorda che Gesù è quella porta, anzi è l’unica via per il<br />

cielo: “Io sono la via, la verità e la vita; nessuno viene al Padre se non per mezzo di me”<br />

(Giov.14:6). Nella raffigurazione iconografica vediamo che la Parola di Dio si erge sopra un alto<br />

monte che, elevato rispetto alla pianura, oltrepassa le nuvole, perché “al monte dell’Eterno sarà<br />

provveduto” (Gen. 22:14). Possiamo infine osservare come l’acronimo ADI sia attorniato dal<br />

bagliore solare, per ricordarci di come Dio ci abbia acquistato a caro prezzo “affinché proclamiate<br />

le virtù di Colui che vi ha chiamati dalle tenebre alla sua meravigliosa luce” (I Pie.2:9) - (Risveglio<br />

Pentecostale, Numero 1 - Anno LXI, Gennaio 2007, pag. 2).<br />

Biografia di Paolo Paschetto<br />

Paolo Paschetto nacque il 12 Febbraio 1885 a Torre Pellice. Il padre, appartenente ad una antica<br />

famiglia valdese, studiò teologia a Ginevra, dove prese il diploma di pastore e poi pasturò la chiesa<br />

battista di Milano, e poi quella di Torre Pellice e poi venne a Roma dove insegnò ebraico ed<br />

esegesi biblica, prima alla facoltà teologica metodista e poi a quella battista.<br />

Avviato agli studi classici, Paolo Paschetto li lasciò per entrare nel 1904 all'Istituto di Belle Arti,<br />

scelta che preoccupò un pò il padre per gli ambienti con cui suo figlio sarebbe venuto in contatto.<br />

Finiti gli studi nel 1909, cominciò a lavorare nel campo della decorazione e della grafica. Nel 1911<br />

si sposò con Italia Angelucci. In quel periodo decorò in Campidoglio due ambienti: il Salone degli<br />

stemmi e la Sala dei cimeli garibaldini. Decora anche due sale al Ministero degli Interni, al<br />

605


Viminale. Sempre in quel periodo, Paschetto decorò anche il locale di culto della Chiesa Battista di<br />

via Teatro Valle a Roma. Nel campo della grafica invece in quel periodo Paschetto lavora ad una<br />

copertina della rivista 'Roma, Rassegna Illustrata dell'Esposizione del 1911' (n° XV, Roma, 15<br />

Agosto 1911), e poi su dèpliants per le varie manifestazioni, sportive, culturali, artistiche, e poi in<br />

collaborazione con altri artisti ad una serie di Guide per le Ferrovie dello Stato. Nel 1912, suo<br />

fratello Lodovico, che era archeologo e pastore battista, fondò una rivista di studi religiosi storici<br />

culturali che portava il nome 'Bilychnis', edita dalla Scuola teologica battista. E Paolo Paschetto<br />

collaborò strettamente con suo fratello in questa rivista, fino al 1931 quando la rivista fu chiusa.<br />

Paschetto lavorò alla decorazione grafica di altre riviste evangeliche, tra cui 'il Testimonio', 'Il<br />

Seminatore'; ed anche a quella intitolata 'Conscientia'.<br />

Foto da: it.wikipedia.org/wiki/Paolo_Paschetto<br />

Paolo Paschetto chiamava la sua attività artistica in campo religioso 'arte sacra', ed affermava in<br />

merito ad essa: 'Quante volte i nostri studiosi che si affaticano per conquistare il mondo a Cristo ....<br />

hanno pensato che vi è un campo in cui lottare per la conquista, un campo vasto e fertile non<br />

meno degli altri: l'arte? Non si pensa .... che come è nostro dovere combattere la falsa scienza,<br />

presentando la vera nella sua meravigliosa luce, è anche eguale dovere combattere l'arte troppo<br />

profana, frivola, immorale e quindi dannosa, col promuovere e favorire un'arte seria, educatrice,<br />

atta ad attirare il pensiero degli uomini su quanto essi sono troppo inclini a dimenticare?'. Ci<br />

sarebbe tanto da dire su queste sue parole, ma voglio limitarmi a dire che alla luce della Parola di<br />

Dio non esiste questa cosiddetta arte sacra tramite cui conquistare le anime a Cristo. Nel 1914<br />

Paolo Paschetto venne chiamato dall'Istituto di Belle Arti come incaricato alla cattedra di ornato.<br />

Rimase a insegnare per 35 anni. In quello stesso anno, Paschetto terminò la decorazione (vetrate<br />

e muraria) del nuovo tempio valdese di Piazza Cavour a Roma. Paschetto compirà poi dei lavori<br />

artistici nei locali di culto di altre Chiese Evangeliche. Nel 1928 Paschetto vinse assieme ad altri<br />

due artisti un concorso per la decorazione del nuovo ministero della Pubblica Istruzione, ed<br />

esegue la decorazione dello studio e dell'anticamera del ministro. Finita la guerra, nel 1945 e 1946<br />

Paschetto disegna alcuni francobolli per la Repubblica, come anche lo stemma della Repubblica<br />

Italiana nel 1948. Nel 1951 disegnerà pure la tessera del Partito Repubblicano. <strong>La</strong>sciato<br />

l'insegnamento nel 1949, morirà a Torre Pellice il 9 Marzo 1963.<br />

Approfondendo però le ricerche su Paolo Paschetto, ho scoperto alcune inquietanti ombre<br />

massoniche sul suo conto che mi appresto a mostrarvi e spiegarvi.<br />

606


'Artista massone' su Wikimedia<br />

In questa pagina su Wikimedia dove si parla dello stemma delle ADI, alla voce autore si legge<br />

'L'artista massone Paolo Paschetto (1885-1963)'.<br />

Da: http://commons.wikimedia.org/wiki/File:ADIlogo.jpg<br />

Wikimedia Italia (WMI) è un’associazione culturale, corrispondente italiana ufficiale di Wikimedia<br />

Foundation, Inc. (WMF), che è la fondazione internazionale con sede negli Stati Uniti che gestisce<br />

diversi progetti tra cui Wikipedia, l’enciclopedia libera.<br />

607


Lo stile adottato da Paolo Paschetto fu creato da un massone<br />

Paolo Paschetto fu un esponente dello stile chiamato Liberty (più conosciuto internazionalmente<br />

come Art Nouveau), anzi tra i 'massimi esponenti del liberty romano'<br />

(http://www.museivillatorlonia.it/) e questo stile artistico fu creato da Victor Horta (1861-1947),<br />

come viene detto in questo scritto dal titolo 'Storia del Liberty in Italia' presente sul sito 'Arte Liberty<br />

in Italia': 'Nato inizialmente in Belgio, grazie all’architetto Victor Horta, il Liberty si diffuse presto in<br />

tutta Europa divenendo in breve lo stile della nuova borghesia in ascesa. Esso si fondò sul<br />

concetto di coerenza stilistica e progettuale tra forma e funzione. Adottando le nuove tecniche di<br />

produzione industriale, ed i nuovi materiali quali il ferro, il vetro e il cemento, di fatto il Liberty<br />

giunse per la prima volta alla definizione di una nuova progettualità: quella progettualità che<br />

definiamo industrial design. I centri più importanti dello "Stile del '900" furono Torino, Palermo,<br />

Firenze, Lucca, Viareggio, Milano, Roma, Emilia Romagna. Nella nostra penisola il Liberty si<br />

sviluppa in un paese sostanzialmente pigro e che sembra aver dimenticato le recenti spinte<br />

ideologiche e popolari del risorgimento, in una nazione convinta di aver superato tutti i suoi<br />

problemi per il solo fatto di essere stata finalmente unita. In questo clima di stasi, tuttavia, va<br />

generandosi nel campo artistico, una "minoranza modernista" desiderosa di affacciarsi sul resto<br />

d'Europa e che vuole opporsi concretamente alla trita e ritrita mescolanza di stili storici dell'arte<br />

"ufficiale". Questa corrente modernista si muove verso una direzione stilistica, che sfocerà nell'Art<br />

Nouveau secondo i criteri già affermatisi nelle altre nazioni europee, e verso una direzione tecnica<br />

originata dalle nuove scoperte industriali e da nuove tecniche strutturali, soprattutto nel campo<br />

architettonico. Il movimento si affermò definitivamente nel nostro paese dopo l'Esposizione di<br />

Torino nel 1902' (http://www.arteliberty.it/storia.html)<br />

Victor Horta era un massone, infatti si legge su un sito massonico in lingua francese: 'Victor Horta<br />

è entrato nel 1888 nella Loggia Massonica di Bruxelles Les Amis Philanthropes'<br />

(http://www.hiram.be/Victor-Horta_a4362.html - Victor Horta est entré en 1888 dans la Loge<br />

maçonnique bruxelloise Les Amis Philanthropes).<br />

Questo è confermato anche da Daniela Palomba nella sua tesi dal titolo 'Moti ascensionali<br />

nell’opera di Victor Horta' presentata all'Università degli Studi di Napoli 'Federico II' Facoltà di<br />

Architettura Dipartimento di Configurazione e attuazione dell'architettura, per il suo Dottorato di<br />

ricerca in 'Rilievo e Rappresentazione dell’Architettura e dell’Ambiente XXI Ciclo' (pag. 60-61 - il<br />

documento in pdf è scaricabile qua http://www.fedoa.unina.it/3299/1/Palomba_Daniela.pdf): '<strong>La</strong><br />

frequentazione dello studio di Balat fu per Horta l’occasione per entrare in contatto e diventare<br />

membro di diverse associazioni come la Société Centrale d’architecture de Belgique8 (S.C.A.B.) e<br />

la Loggia Massonica Les Amis Philanthropes, grazie alle quali conosce l’establishment intellettualaccademico,<br />

artefice dell’arricchimento intellettuale del giovane. Il movimento massonico belga è<br />

stato associato sempre al movimento politico progressista socialista, che fin dal 1834, fonda<br />

l’Université Libre de Bruxelles. I fortunati ed importanti incontri fatti in questi ambienti gli apriranno<br />

le porte verso il mondo della sua principale committenza che gli consentirà di raggiungere, in pochi<br />

anni, il meritato successo. E’ qui che ha la possibilità di conoscere il professor Emile Tassel,<br />

artefice dell’incontro con Eugéne Autrique, per il quale progetterà la prima abitazione nella capitale<br />

belga, e grazie ai quali riceverà nel 1892 la cattedra di disegno al corso di architettura dell’Ecole<br />

Polytechnique di Bruxelles, che conserverà fino al 1911'.<br />

Per confermarvi che Victor Horta era massone, vi metto qua un suo ritratto ufficiale in cui con la<br />

sua mano sinistra fa un noto gesto o segnale massonico e poi la foto de <strong>La</strong> Maison Autrique in<br />

608


Belgio, che è una casa famosa di cui lui fu l'architetto, dove compaiono dei triangoli - evidenti<br />

simboli massonici - sia sopra l'entrata che sotto nelle inferriate di alcune finestre dello scantinato.<br />

Questo perchè gli artisti massoni tendono a mettere simboli massonici nelle loro opere.<br />

<strong>La</strong> stella a cinque punte presente sullo stemma della<br />

Repubblica Italiana è un simbolo massonico<br />

In un articolo dal titolo 'L'Italia Turrita e lo Stellone fraterno o Pentalfa massonico' apparso sulla<br />

rivista massonica 'Il <strong>La</strong>boratorio' (organo del Collegio Circoscrizionale toscano dei Maestri<br />

Venerabili del Grande Oriente d'Italia), articolo che tratta anche l'emblema della Repubblica<br />

Italiana, che come abbiamo visto poco fa ha come autore Paolo Paschetto, troviamo scritto che<br />

Paolo Paschetto era un massone: 'Passiamo ora allo stellone, altro emblema della nostra attuale<br />

repubblica e a noi massoni sommamente caro. Nonostante che lo stellone sia presente massivamente in<br />

cima ad ogni documento ufficiale del Capo dello Stato, dei ministeri, dei comandi militari, della burocrazia<br />

imperante, e di mille altre istituzioni stataleggianti. Sebbene lo si legga, in filigrana, nelle lettere del Governo<br />

e perfino nelle nostre vecchie banconote (lira), lo stemma della Repubblica: stellone a cinque punte,<br />

ruota dentata, due rami: uno di quercia ed uno d'olivo al di sopra a chiudere il disegno, pochi sanno<br />

della sua nascita. Meno che meno se ne ricorda il padre. Rispondiamo quindi a questa domanda:<br />

com'è nato, chi l'ha disegnato, e quale autentica avventura sottostà alla sua introduzione, poiché ciò<br />

interessa da vicino noi massoni. Gli italiani, orfani dello stellone dei Savoia, scaramantico e mistico,<br />

decidono quando ancora la monarchia non aveva abdicato, di dotare il Paese di uno stemma. <strong>La</strong> decisione<br />

nasce subito: il 19 giugno 1946 un decreto autorizza De Gasperi ad istituire una commissione, e Ivanoe<br />

Bonomi, che la presiedeva, bandisce un concorso. I bozzetti dovevano contenere la stella d'Italia, ed ispirarsi<br />

al senso della terra e dei Comuni. Arrivarono 637 disegni: a guardarli ora, alcuni davvero assai buffi. Un<br />

carroccio, bilance della giustizia, fiaccole perenni; contadini con vanghe; mamme con bimbi in braccio,<br />

609


spirali; e torri, ancora torri, stelle e spighe in quantità. Ma nessuno piacque a sufficienza alla commissione, in<br />

cui vi sono anche Duilio Cambellotti e Pietro Toesca. È l'inizio di una lunga sciarada. Umberto Terracini, che<br />

presiedeva la Costituente, in tono arrabbiato affermava: È veramente assai strano dal punto di vista morale,<br />

e dal punto di vista delle esigenze pratiche, che un popolo non sia riuscito in oltre un anno e mezzo ad<br />

esprimere di sé qualche simbolo della sua nuova volontà, e proponeva perfino d'incaricare Duilio<br />

Cambellotti, un creativo dell'epoca (art nouveau) a produrre qualcosa di serio. A rincarare la dose ci furono<br />

anche i dubbi di De Gasperi, il quale visionando i bozzetti affermò: sono molto perplesso a proporre un<br />

simbolo certo non molto ben riuscito. Occorsero oltre due anni prima che l'Italia abbia il suo nuovo emblema,<br />

in una ridda di commissioni esaminatrici (almeno tre), di perplessità, e critiche anche accese. Già la prima<br />

commissione aveva ristretto a cinque artisti la rosa dei prescelti, sui 341 disegni che avevano i requisiti<br />

rispondenti al concorso. Anche se poi, nel 1948, la Costituente bandirà un altro concorso ancora, e altri 96<br />

artisti redigeranno 197 nuovi disegni. Alla fine, la Commissione, presieduta dall’On. Giovanni Conti, approvò<br />

proprio il disegno di uno dei cinque partecipanti già prescelto la prima volta, quello di Paolo Paschetto (1885-<br />

1963), docente all'Accademia di Belle Arti di Roma, già decoratore nei ministeri dell’Agricoltura e della<br />

Pubblica istruzione e autore anche di francobolli e di vetrate nella Casina delle Civette a Villa Torlonia, com’è<br />

riportato nella Storia dell’arte italiana del 900 (edizioni Bora) da Giorgio Di Genova. Così, il Paese che ha<br />

per capitale la città dei papi, si ritroverà con uno stemma ideato da un artista valdese e per di più<br />

massone. Paschetto, infatti, era di Torre Pellice, e decora anche la chiesa valdese di piazza Cavour in<br />

Roma. Alla fine, nemmeno lo stemma adottato va però esente da rilievi. Il cancelliere della Consulta araldica<br />

precisa che i rami d'olivo e quercia hanno valenza quasi funeraria, mentre è l'alloro a raffigurare la gloria. Il<br />

consigliere delegato delle Costruzioni meccaniche Riva rileva: “i raggi della ruota sono disegnati al contrario,<br />

con sezione maggiore alla periferia anziché al mozzo, tanto che nella prima classe di una scuola industriale<br />

il disegno sarebbe stato bocciato, e via elencando. Dunque un emblema errato? Interessa poco: più che<br />

un’opera d'arte da scrutare al microscopio, è un simbolo. Se vogliamo un simbolo emblematico. Forse, non<br />

c’è mai piaciuto, soprattutto quando lo ravvisiamo nella corrispondenza a noi diretta dell'Ufficio delle Entrate;<br />

ma, come prevedeva Terracini, ha finito per apparirci caro. Ed è soprattutto questo che importa.<br />

L'Assemblea Costituente approvò tale proposta, con votazione avvenuta il 31 gennaio 1948. A noi c'è<br />

particolarmente caro poiché fu creato da un massone e soprattutto perché rappresenta il Pentalfa<br />

massonico' ('Il laboratorio', n. 78, Ottobre, Novembre, Dicembre 2007, pag. 7-8 -<br />

www.goilombardia.it/ - il corsivo in grassetto è mio - vedi la foto in fondo a questa sezione )<br />

A proposito del pentalfa massonico (la stella a cinque punte) presente nell'emblema della<br />

repubblica italiana, facciamo notare che esso era presente anche nel bozzetto iniziale di Paschetto<br />

che poi fu modificato dalla commissione, infatti si legge sul sito del CISV (Centro Italiano Studi<br />

Vessillologici):<br />

'Con il decreto legislativo del 5 maggio 1948, n. 535, dopo un complesso iter prolungatosi per oltre venti<br />

mesi, veniva finalmente adottato l’emblema ufficiale della Repubblica Italiana. Quasi due anni prima, il 27<br />

ottobre 1946, in esecuzione di un decreto legislativo presidenziale del 19 giugno precedente, il Presidente<br />

del Consiglio Alcide De Gasperi aveva infatti nominato una specifica Commissione, incaricata di «studiare<br />

l’emblema della Repubblica». Il successivo 5 novembre la Commissione (presieduta da Ivanoe Bonomi e<br />

della quale facevano parte, tra gli altri, il celebre storico dell’arte Pietro Toesca e lo scultore Duilio<br />

Cambellotti) emanò il bando per il concorso. Agli artisti fu raccomandato di proporre simboli semplici e<br />

facilmente intellegibili, svincolati da qualsiasi riferimento a singoli partiti politici. Si decise anche di<br />

«introdurre tra i simboli la stella d’Italia, escludendo le personificazioni allegoriche e traendo ispirazione dal<br />

senso della terra e dei comuni». I risultati del concorso apparvero presto deludenti: i disegni presentati<br />

furono 637, opera di 341 concorrenti, ma nessuno di essi sembrò soddisfare le aspettative. <strong>La</strong> Commissione<br />

non si diede per vinta e selezionò un ristrettissimo gruppo di artisti (cinque) al quale decise di affidare lo<br />

sviluppo di un preciso tema grafico, stabilito il 14 dicembre: l’elemento principale avrebbe dovuto essere una<br />

«cinta turrita con porta aperta che abbia forma di corona, ma apparenza anche di nobile edificio»,<br />

completata dalla «figurazione del mare», da una «stella raggiante di cinque punte» ed eventualmente dal<br />

motto UNITÀ, LIBERTÀ. Ai partecipanti venne pure suggerita l’opportunità di «non trascurare le norme del<br />

Regolamento tecnico-araldico». <strong>La</strong> Commissione scelse, nella seduta del 13 gennaio 1947, uno dei tre<br />

610


ozzetti presentati da Paolo Paschetto. Nei giorni successivi vennero via via fornite all’artista altre minuziose<br />

indicazioni (riguardanti per esempio le precise tonalità dei colori) fino a che si pervenne al definitivo disegno,<br />

così descritto: «Campo di cielo alla corona di otto torri, al naturale, accompagnata in capo dalla stella d’Italia,<br />

raggiante, d’oro, e in punta dal mare ondoso. Il tutto incorniciato da due rami d’olivo con le scritte in basso<br />

(sinistra) Libertà (destra) Unità» (Fig. 1). Ogni elemento ebbe il suo preciso significato: l’olivo sottolineava la<br />

volontà di pace del popolo italiano mentre la cinta turrita ne doveva rappresentare la forza di resistenza e la<br />

dignità. <strong>La</strong> stella, infine, fu indice di «speranza nella nostra Resurrezione». Nonostante gli sforzi compiuti, il<br />

bozzetto, esaminato dall’Assemblea Costituente quasi un anno dopo, nella seduta del 19 gennaio 1948, non<br />

venne ritenuto soddisfacente e si procedette dunque alla istituzione di una nuova Commissione e al bando di<br />

un secondo concorso, questa volta a «tema libero». Nel fulmineo volgere di una settimana giunsero 197<br />

bozzetti, inviati da 96 artisti. <strong>La</strong> Commissione scelse, ancora una volta e all’unanimità, uno dei disegni<br />

presentati da Paolo Paschetto. Si trattava di una grande stella accollata ad una ruota dentata e posta tra due<br />

rami di olivo e di quercia. Il 31 gennaio l’emblema – con qualche modifica cromatica e non senza<br />

accesissime discussioni – fu definitivamente approvato dall’Assemblea Costituente (Fig. 2). Il 5 maggio<br />

successivo fu promulgato il decreto ufficiale di adozione (pubblicato, insieme al disegno, sulla «Gazzetta<br />

Ufficiale» del 28 maggio), che descrisse così lo stemma: «L’emblema dello Stato, approvato dall’Assemblea<br />

Costituente con deliberazione del 31 gennaio 1948, è composto di una stella a cinque raggi di bianco,<br />

bordata di rosso, accollata agli assi di una ruota dentata, tra due rami di olivo e di quercia, legati da un<br />

nastro rosso, con la scritta di bianco in carattere capitale ‘Repubblica Italiana’»'<br />

(www.cisv.it/azzurro/emblema.html)<br />

A proposito delle due commissioni stabilite per scegliere l'emblema della Repubblica è molto<br />

significativa questa coincidenza: sia Ivanoe Bonomi, presidente della prima Commissione<br />

incaricata di «studiare l’emblema della Repubblica», che Giovanni Conti, presidente della seconda<br />

Commissione, che scelse di nuovo un disegno di Paschetto, erano massoni! (cfr. Aldo A. Mola,<br />

Declino e crollo della monarchia in Italia, Mondadori Editore, 2009, pag. 345-352; Aldo Mola, Storia<br />

della <strong>Massoneria</strong> Italiana, pag. 496, 737,739). Peraltro della seconda Commissione faceva parte<br />

anche il massone Mario Cevolotto (cfr. Aldo A. Mola, Declino e crollo della monarchia in Italia, pag.<br />

348; Storia della <strong>Massoneria</strong> Italiana, pag. 517, 581)!<br />

Fig. 1 - Il primo bozzetto a colori di Paolo Paschetto approvato dalla Commissione per l’emblema.<br />

611


Fig. 2 - Il bozzetto finale, scelto in via definitiva come emblema della Repubblica.<br />

Secondo la <strong>Massoneria</strong>, la stella a cinque punte che, sotto forma di PENTALFA<br />

FIAMMEGGIANTE, arde – nella Camera di Compagno – all’oriente di tutte le Logge Massoniche, è<br />

l’astro che indica la via ai Compagni Liberi Muratori; è la stella a cui quotidianamente si rivolgono<br />

per avere sicuro orientamento nella lenta ascesa.<br />

E questa stella chi può essere se non Lucifero, che secondo i Massoni è il portatore di luce<br />

(ovviamente della luce massonica) nonchè lo strumento che porta la libertà, ovviamente la libertà<br />

secondo la carne? Osservate infatti la stessa stella a cinque punte su questa vecchia rivista<br />

anarchica dal titolo 'Lucifero - Il Portatore di Luce', che promuoveva la libertà sessuale.<br />

612


E già, perchè il pentalfa 'è il significativo emblema della Libertà' (Albert Pike, Morals and Dogma,<br />

Edizione Italiana, Vol. 1, pag. 38 - 1° Apprendista ) e dato che per i Massoni il diavolo 'è lo<br />

strumento della Libertà' (Ibid., pag. 143 - 3° Maestro Massone), è evidente il sign ificato diabolico<br />

del pentalfa.<br />

In questa foto potete vedere il pentalfa massonico nella Freemasons’ Hall, che è il quartiere<br />

generale della United Grand Lodge of England (Gran Loggia Unita d'Inghilterra).<br />

Foto prese da www.flickr.com/photos/mermaid99/5178463429/in/photostream/<br />

L'artista massone Ernesto Saquella (1958-2008) ha affermato a riguardo del pentalfa:<br />

'Nell’antichissima simbologia egiziana – madre di tutte le simbologie – la stella a cinque punte<br />

raffigurava anche Horus che, ricordiamolo, è figlio di Iside e di Osiride. Il Pentalfa inscritto contiene<br />

al suo interno i segreti della sezione aurea, dell’infinita generazione e del numero cinque. Il «5» è<br />

un numero che, nel mondo profano, ha di per sé avuto una parte di rilievo in quasi tutte le arti e le<br />

scienze dell’uomo. Dopotutto 5 sono le dita della mano e 5 sono le punte della stella marina.<br />

Artisticamente ed esotericamente il cinque è stato interpretato da Leonardo da Vinci – anch’egli un<br />

iniziato - con il pentagramma, perfetta fusione fra microcosmo e macrocosmo, concreto e<br />

trascendentale. Il celebre disegno leonardesco Homo ad circulum, ad esempio, può essere letto ed<br />

interpretato con una chiave ermetica che trascende – meglio sublima – la semplice valenza<br />

artistica. <strong>La</strong> stella a cinque punte, formata dall’incrocio delle diagonali del pentagono, è dunque<br />

anche il simbolo del rapporto armonioso consentito dalla sezione aurea. Il rettangolo, avente i lati<br />

che rispettano la proporzione aurea, è detto rettangolo aureo ed esso si può originare tantissime<br />

volte nel Pentalfa (infinita generazione del numero 5). Il Pentalfa è un simbolo ideato da Pitagora,<br />

dopo che ebbe risolto il problema del segmento aureo. Il termine significa «cinque alfa», ossia<br />

cinque principi. Ai quattro già convalidati da Empedocle, Pitagora ne aggiunse un quinto che è<br />

unitario, ovvero la natura. Il Pentagramma era dunque il simbolo dei pitagorici, ed era tracciato con<br />

una circonlocuzione che significava un triplice triangolo intrecciato. Nella <strong>Massoneria</strong> il numero<br />

cinque è inestricabilmente intrecciato con l’operatività del Compagno, come ho ben potuto<br />

assimilare sin dal rito in cui sono stato iniziato al Grado. Così mi piace ricordare di come, in<br />

613


quell’indimenticabile giorno i quattro punti cardinali erano «segnati» con altrettanti cartelli che<br />

riportavano cinque scritte: ad Occidente, VISTA - UDITO - OLFATTO - GUSTO - TATTO; ad<br />

Oriente, GRAMMATICA - GEOMETRIA - FILOSOFIA - POESIA - MUSICA; a Meridione, EGIZIO -<br />

ELLENICO - ETRUSCO - ROMANICO - GOTICO; a Settentrione, MOSÈ - PLATONE - ERMETE<br />

TRISMEGISTO - PITAGORA - PARACELSO. Per tutti questi motivi il Pentalfa simboleggia l’uomo<br />

risvegliato, l’iniziato che espande il proprio cosmo divaricando le gambe ed innalzando le braccia<br />

al cielo…' (http://www.fuocosacro.com/).<br />

Lo storico della <strong>Massoneria</strong> Aldo Mola, nel suo libro Declino e crollo della monarchia in Italia scrive<br />

a proposito di questo simbolo che 'sin dal Settecento la massoneria aveva adottato la stella<br />

fiammeggiante. Anche la massoneria Italiana la fece sua: tardi, ma con fervore. In taluni casi a sei<br />

punte (stella di Davide), altre volte a cinque (luciferina, atta a incorniciare l' «uomo di Leonardo»,<br />

ma anche il capro o il baphomet) ...' (Aldo A. Mola, Declino e crollo della monarchia in Italia, pag.<br />

60). Il pentalfa massonico, infatti fu presente, ma capovolto, nell'emblema del Regno d'Italia dal<br />

1870 al 1890, come si può vedere in questa foto (http://it.wikipedia.org/),<br />

e dietro la sua presenza c'era un influenza massonica. Come dice lo studioso Massimo Leone nel<br />

suo scritto 'È di scena l’Italia: vicende storiche e semantiche dell’‘Italia turrita': '... ancora si discute<br />

del fatto, altrettanto misterioso, d’introdurre nello stemma di casa Savoia una stella a cinque punte<br />

rovesciata — ovvero con la parte a tre punte rivolta verso il basso anziché verso l’alto — tanto più<br />

che in araldica l’inclusione di segni rovesciati è sovente interpretata quale marchio di fellonìa.<br />

Sempre una matrice massonica sarebbe stata, secondo alcuni esperti, alla base di questa scelta al<br />

momento di sanzionare lo stemma del Regno d’Italia con deliberazione della Consulta Araldica del<br />

4 maggio 1870, poi abrogata dopo accesa discussione alla Camera il 4 marzo 1893, giorno a<br />

partire dal quale, con buona pace di garibaldini e mazziniani, la stella scomparve dallo stemma<br />

d’Italia' (pag. 15 - http://unito.academia.edu/MassimoLeone/).<br />

614


<strong>La</strong> pagina della rivista massonica 'Il <strong>La</strong>boratorio' dove si parla di Paolo Paschetto come massone<br />

615


Le stelle a cinque punte nel tempio Valdese<br />

Sulla piazza Cavour a Roma si affaccia il Tempio Valdese, che fu dedicato e aperto al pubblico nel<br />

febbraio del 1914. Le vetrate furono realizzate da Cesare Picchiarini su disegno di Paolo<br />

Paschetto, rappresentanti simboli biblici e temi naturalistici. Gli arredi, anche essi curati da<br />

Paschetto, furono realizzati da diversi artisti (cfr.<br />

http://www.romapiazzacavour.chiesavaldese.org/chiesebmv/cvpc/tempio.htm). Ora, tra gli arredi ci<br />

sono anche i lampadari, su cui ci sono delle stelle a cinque punte che sono simboli massonici (vedi<br />

le foto).<br />

616


<strong>La</strong> fiaccola ardente nei francobolli di Paschetto è un simbolo<br />

massonico<br />

Paolo Paschetto ha disegnato anche dei francobolli, tra cui questi:<br />

Il primo da sinistra fu emesso il 1/10/1945 mentre il secondo il 10/10/1946<br />

<strong>La</strong> fiaccola ardente che compare in questi francobolli è un simbolo massonico, infatti sta per<br />

esempio in mano alla Statua della Libertà che i massoni francesi donarono all'America.<br />

Sul sito della Gran Loggia Autonoma delle Calabrie si legge a proposito della statua della libertà:<br />

'L'origine massonica della Statua della Libertà è fuor di dubbio: fu, specificamente, un regalo della<br />

massonica Francia alla massonica America, copia dell'icona che campeggia sulla Senna [...].<br />

Secondo la mitologia massonica, le Statue della Libertà simboleggiano la Regina Semiramide e<br />

Iside. Il Sole che circonda il capo della Statua è anch'esso un simbolo di origine ermetica: il quale,<br />

peraltro, è stato a lungo sotto gli occhi degli italiani, sui vessilli dei massonicissimi Partito Socialista<br />

e Partito Social Democratico - insieme al Libro della Legge, che peraltro entrambe le Statue della<br />

Libertà reggono in mano. <strong>La</strong> torcia simboleggia l'illuminazione, la Luce, la Conoscenza: è un segno<br />

della Tradizione Primordiale e Unica' (http://www.gladc.it/letturecur.htm).<br />

617


Lo scultore della statua infatti fu un massone di nome Frederic A. Bartholdi (1834-1904), fervente<br />

repubblicano e sostenitore degli ideali garibaldini.<br />

Una cartolina massonica su cui compare Frederic A. Bartholdi.<br />

Da: http://freemasonrywatch.org/statue_of_liberty.html<br />

Alla base della statua c'è una targa dedicata dai massoni di New York per il centenario di quando<br />

fu posta la pietra angolare del piedistallo della statua.<br />

Da: http://freemasonrywatch.org/statue_of_liberty.html<br />

618


Ma c'è dell'altro. <strong>La</strong> torcia fiammeggiante in cima alla Statua della Libertà, per i satanisti,<br />

rappresenta la vittoria dell'anticristo su Gesù alla battaglia di Harmaghedon, e la vittoria di Satana<br />

sopra Dio quando egli si impossesserà del trono di Dio in cielo!!<br />

Un occultista infatti ha affermato: 'Lucifero, avendo riguadagnato la sua stella e il suo diadema,<br />

adunerà le sue legioni per nuove opere di creazione. Attratti dalla sua torcia fiammeggiante, gli<br />

spiriti celestiali scenderanno ... ed egli manderà questi messaggeri da sfere sconosciute sulla<br />

terra. Poi, la torcia di Lucifero segnalerà 'Dal Cielo alla Terra!' e il Cristo [quello della New Age]<br />

risponderà: 'Dalla Terra al Cielo' (parole dell'Occultista Edourd Schure, citate da Texe Marrs in<br />

Mystery Mark of the New Age, pag 240 - http://www.cuttingedge.org/free16.htm).<br />

In questo disegno, Prometeo, l'originale 'portatore della torcia', che nella mitologia greca rubò il fuoco gelosamente<br />

custodito dagli dèi dell’Olimpo per donarlo agli uomini. In molti testi esoterici Lucifero è accostato a Prometeo. Anche<br />

nella <strong>Massoneria</strong> ci sono coloro che accostano Lucifero (che noi sappiamo essere Satana) a questa figura mitologica,<br />

perchè per loro Lucifero è il portatore della 'luce' massonica, il vero benefattore del genere umano!<br />

Per confermarvi quanto sia caro questo simbolo della torcia fiammeggiante ai massoni, vi metto<br />

qua di seguito (sinistra) lo stemma di una loggia di Bonn in Germania<br />

(http://p.bonn.freimaurerei.de/) e le foto (centro e destra) di due tessere del partito repubblicano<br />

italiano, che come vedremo meglio in seguito ha avuto come padre il 'massone' Giuseppe Mazzini.<br />

619


<strong>La</strong> dea Minerva dipinta da Paolo Paschetto nel Palazzo<br />

dell'Istruzione è un simbolo massonico<br />

Paolo Paschetto in questo suo dipinto presente nella camera del ministro al Palazzo<br />

dell'Istruzione, ha collocato in mano a questa donna una statua della dea Minerva, come viene<br />

detto in 'Il Palazzo dell’Istruzione: Storia, arte, identità culturale': 'Nelle sei lunette ad arco ribassato<br />

dell’anticamera del Ministro, le giovani donne sedute o stanti mostrano nudità efebiche o sono<br />

avvolte in sovrabbondanti panneggi, solo allusivamente classici, mentre circondate da attributi<br />

s’aprono in gesti enfatici quanto innaturali. Tra queste L’arte (ARS), opposta a <strong>La</strong> letteratura<br />

(LITTERAE), raffigurata in trono mentre sorregge una statuetta di Minerva e avvolge il braccio<br />

sinistro a un ramo d’ulivo. Nuda dalla cintola in su, il capo reclinato e un piede sopra un capitello<br />

corinzio, appare quasi dimessa nella sua timida postura e poco trionfante nonostante occupi uno<br />

scranno regale. Starebbe piuttosto a simboleggiare «un’arte seria, educatrice», compassata, come<br />

la intendeva lo stesso Paschetto, per nulla «frivola, immorale» (Annali dell'istruzione, 1-3/2005,<br />

pag. 114). Ora, la statua di Minerva è la stessa che i templi massonici prevedono in<br />

corrispondenza dello scranno del Maestro Venerabile, in quanto rappresenta la sapienza: è<br />

dunque una statua cara alla <strong>Massoneria</strong>.<br />

Ecco il disegno di Paschetto (a sinistra - ho oscurato il seno scoperto della donna) e la statua in<br />

marmo di Minerva nella Corinthian Hall della Grande Loggia del Massachusetts (a destra).<br />

620


In merito a quello che rappresenta la dea Minerva per la massoneria, ecco quello che afferma lo<br />

scrittore massone Pietro Gori (1865-1911), in questo suo articolo dal titolo 'Minerva all’Oriente':<br />

'Ora, tra i simboli che decorano la Loggia massonica, quello di Minerva, situato all’Oriente nelle<br />

Obbedienze latine, merita a nostro modo di vedere un’attenzione particolare, in rapporto a quanto<br />

abbiamo appena detto. A prima vista, sembrerebbe più appropriato parlare in proposito di una<br />

figura allegorica ma, come cercheremo di mostrare, la portata del suo significato va oltre la<br />

semplice allegoria. Intanto, tale figura è posta in corrispondenza con la Saggezza, attributo del<br />

Maestro Venerabile, mentre Forza e Bellezza, attributi rispettivi del 1° e 2° Sorvegliante – connessi<br />

quindi alla Colonna dei Compagni e a quella degli Apprendisti – sono raffigurate in genere da<br />

Ercole e Venere. Questa constatazione ci porta a sottolineare una cosa che dovrebbe apparire in<br />

fondo ovvia, ossia: se Minerva è posta a rappresentare la Saggezza, dovrà esserci, tra i suoi<br />

caratteri, un legame preciso e necessario con ciò che essa simboleggia. Intendiamo dire che,<br />

come ogni simbolo, dovrà esserci un rapporto rigoroso tra quest’ultimo e ciò che viene<br />

simboleggiato, in conformità alle leggi generali del simbolismo.<br />

Del resto, è possibile rilevare interessanti corrispondenze con dati tratti da altre forme tradizionali,<br />

che possono tornarci assai utili al fine di approfondire il significato e la portata della figura<br />

simbolica di Minerva. Considerando alcuni «aspetti divini» nell’ambito della tradizione indù, René<br />

Guénon segnala che «<strong>La</strong>kshmî è la Shakti [o “potenza”] di Vishnu; Saraswatî o Vâch è quella di<br />

Brahmâ; Pârvatî, quella di Shiva. Pârvatî è anche chiamata Durgâ, vale a dire “difficile da<br />

avvicinare”. È notevole che una corrispondenza con queste tre Shakti si ritrovi perfino nelle<br />

tradizioni occidentali: così, nel simbolismo massonico, i “tre pilastri principali del Tempio” sono<br />

“Saggezza, Forza, Bellezza”; qui, la Saggezza è Saraswatî, la Forza è Pârvatî e la Bellezza è<br />

<strong>La</strong>kshmî». Poco prima, commentando lo stato di pânditya, ossia del «sapere», corrispondente a<br />

Saraswatî, osserva che esso è un «[…] attributo che si riferisce a una funzione di insegnamento:<br />

chi possiede la Conoscenza è qualificato per comunicarla agli altri o, più esattamente, per<br />

risvegliare in essi delle possibilità corrispondenti, poiché la Conoscenza, in se stessa, è<br />

rigorosamente personale e incomunicabile. Il Pandita ha dunque più specificamente il carattere di<br />

Guru o “Maestro spirituale” […]».<br />

Si noterà come tali parole si attaglino alla perfezione a Minerva qual è considerata in <strong>Massoneria</strong>,<br />

in rapporto, come dicevamo, con la Saggezza e con la funzione del Maestro Venerabile, il quale<br />

«istruisce i Fratelli con il lume della propria Scienza Muratoria ». Del resto, se il nesso fra i «tre<br />

pilastri del Tempio» e le tre principali funzioni di Loggia permette di stabilire una stretta relazione<br />

tra essi e i tre gradi simbolici, la Sapienza dovrà allora essere una caratteristica peculiare della<br />

«Camera di Mezzo». Quest’ultima rappresenta lo «stato» in cui è «situato» il Maestro Massone, il<br />

quale, avendo acquisito la «pienezza dei diritti massonici», ha tra l’altro la facoltà di «collocarsi»<br />

indifferentemente nell’una o nell’altra «Colonna». A quest’ultimo riguardo è opportuno rilevare che,<br />

nella <strong>Massoneria</strong> latina, sul tronetto del Maestro Venerabile è presente una colonnina dorica, detta<br />

«della Saggezza» (mentre sui tronetti dei Sorveglianti sono presenti quelle «della Forza» e «della<br />

Bellezza», ornate secondo altri «ordini» architettonici). Data la sua posizione «centrale» in<br />

rapporto alle altre due, essa richiama il simbolismo del caduceo ermetico, nel quale «[…] la<br />

bacchetta centrale corrisponde a sushumnâ e i due serpenti a idâ e pingalâ; queste ultime due<br />

sono talvolta anche rappresentate, sulla canna brâhmanica, dalla traccia di due linee elicoidali che<br />

si arrotolano in senso inverso l’una dall’altra, in guisa tale da intersecarsi all’altezza di ciascuno dei<br />

nodi che raffigurano i diversi centri. Nelle corrispondenze cosmiche idâ è riferita alla Luna, pingalâ<br />

al Sole, e sushumnâ al principio igneo; è interessante notare la relazione che ciò presenta con le<br />

“Tre Grandi Luci” del simbolismo massonico ». Il brano che abbiamo riportato mette in luce come<br />

621


l’aspetto «centrale», legato alla «Saggezza», implichi una condizione di equilibrio tra le due<br />

correnti «sottili» riferite in <strong>Massoneria</strong> rispettivamente al Sole e alla Luna, condizione<br />

simboleggiata dalla «Stella Fiammeggiante», la quale rappresenta «l’uomo rigenerato».<br />

D’altra parte è noto che, secondo il mito, Atena, assimilata dai latini a Minerva, nasce armata di<br />

tutto punto dalla testa di Zeus. Platone, nel Cratilo, attribuisce a Socrate la definizione di «theu<br />

noesis» a proposito di Atena, che significa «pensiero divino», e dice che Omero ha raffigurato in lei<br />

il «nous» (mente) e la «dianoia» (intelligenza). Aggiunge ancora la formula «a theonoa», poiché<br />

«theonoe» vuol dire «intelligenza divina», significato del tutto coerente al racconto mitico.<br />

Osserviamo per inciso come, in tale ottica, Atena/Minerva presenti diverse analogie con<br />

l’«amorosa madonna Intelligenza» di Dino Compagni e dei «Fedeli d’Amore».<br />

Tra i suoi attributi vi è quello guerriero, ma con caratteristiche tali da differenziarlo da Marte, che<br />

rappresenta piuttosto la guerra come distruzione e furia «cieca», mentre nel caso di Minerva esso<br />

si riferisce alla guerra intesa come ristabilimento dell’ «ordine». Essa combatte quando è<br />

necessario e in funzione equilibratrice, e in una o due occasioni atterra lo stesso Marte. È a fianco<br />

degli eroi e li «ispira », sia nelle guerre sia nelle loro «peregrinazioni»: Ulisse, Diomede, Eracle,<br />

Giasone, Perseo, Bellerofonte. Bruno accosta tale lato guerriero al fatto che «[…] nient’altro che<br />

una milizia essendo la vita dell’uomo sopra la terra, questa [Minerva] è colei che rovescia<br />

l’improbità degli scellerati, ne reprime l’audacia e ne disperde i disegni. […] E poiché più di ogni<br />

altra cosa nella condotta delle guerre è necessaria la sapienza, madre d’ogni solerzia, si facciano<br />

esse contro nemici visibili o contro invisibili, perciò ella è il nume dei belligeranti». Va da sé che,<br />

parlando di guerra e degli attributi militari di Minerva, è chiaro che abbiamo in vista in primo luogo il<br />

combattimento interiore contro i «vizi» e le «passioni» che l’iniziato è tenuto a ingaggiare senza<br />

tregua, mirando a unificare e integrare le «potenze» dapprima disperse della propria individualità.<br />

Al tempo stesso, però, e diremmo necessariamente, tale combattimento non può che estendersi<br />

all’insieme dell’«ambiente» nel quale si colloca tale individualità talché, in ultima analisi, si tratta in<br />

realtà di una sola e unica «guerra», la quale corrisponde del resto all’opera «costruttiva» che il<br />

Massone è chiamato a compiere in se stesso e quindi, simultaneamente, sul «cantiere del<br />

mondo».<br />

Minerva, d’altro canto, è anche considerata la protettrice delle Arti, ciò che la pone in diretto<br />

rapporto con l’«arte della costruzione» e, più in generale, con le Arti Liberali, di cui la <strong>Massoneria</strong><br />

ha sempre conservato il ricordo. E non sarà sfuggito, da quanto abbiamo detto sinora, come<br />

Minerva riassuma in sé funzioni sacerdotali, regali o guerriere ma anche, giustappunto,<br />

«artigianali», corrispondenti a quelle proprie delle tre caste «due volte nate», ossia Brâhmana,<br />

Kshatriya e Vaishya. È notevole del resto che un altro suo epiteto sia «Tritogenia», generalmente<br />

interpretato come indicante che essa era nata sulle rive del fiumeTritone; tuttavia R. Graves, nel<br />

suo libro I miti greci, precisa che «Atena fu in origine la triplice dea […]»; in molte raffigurazioni<br />

essa appare con un elmo a tre cimieri. Si potrebbe accostare tale triplice funzione a quella<br />

dell’Ermete trismegistos o «tre volte grandissimo», rappresentato al contempo come «re» e<br />

«pontefice».<br />

Ora, considerando le cose sotto una prospettiva un po’ differente, la radice etimologica di Minerva<br />

la pone in relazione sia con la «mente» sia con l’uomo in quanto specie, caratterizzato per<br />

l’appunto dal «mentale», cui corrisponde la facoltà razionale: «[…] non è […] senza motivo che<br />

una medesima radice man o men è servita a formare in varie lingue numerose parole che<br />

designano da una parte la luna (greco mênê, inglese moon, tedesco Mond), e dall’altra la facoltà<br />

razionale o la “mente” (sanscrito manas, latino mens, inglese mind), e quindi anche l’uomo<br />

considerato in special modo nella sua natura razionale mediante la quale si definisce<br />

622


specificamente (sanscrito mânava, inglese man, tedesco Mann e Mensch). <strong>La</strong> ragione, infatti, che<br />

è solo una facoltà di conoscenza mediata, è la modalità propriamente umana dell’intelligenza;<br />

[d’altro canto] l’intuizione intellettuale può essere definita sopra-umana perché è una<br />

partecipazione diretta all’intelligenza universale, che, risiedendo nel cuore, cioè proprio al centro<br />

dell’essere dove è il suo punto di contatto con il Divino, penetra quest’essere dall’interno e lo<br />

illumina con il suo irradiamento».<br />

Le ultime frasi che abbiamo citato riguardano aspetti estremamente importanti dell’iniziazione: da<br />

un lato quello connesso alla ragione, intesa come vertice delle facoltà individuali umane; dall’altro<br />

quello concernente l’intuizione intellettuale, intesa come facoltà sopra-umana situata al centro<br />

dell’essere, la sola in grado d’«illuminare» dall’interno non solo la stessa individualità, ma l’intero<br />

essere in tutti i suoi gradi e le sue modalità. È chiaro come il rapporto tra queste due «facoltà» – in<br />

particolare quello di «subordinazione» della prima rispetto alla seconda – rivesta grande rilevanza<br />

ai fini iniziatici, e consenta di comprendere l’attenzione che, nella via massonica, è attribuita al<br />

corretto sviluppo e all’integrazione di tutti gli aspetti individuali, in particolare della ragione, e ciò in<br />

virtù del fatto che tale facoltà solo se «ben diretta» è in grado di «riflettere» nell’ambito umano i<br />

princìpi universali. <strong>La</strong> natura della funzione di Minerva può essere allora considerata, da questo<br />

punto di vista, come «intelligenza universale» in quanto riflessa e «situata», se possiamo<br />

esprimerci in tal modo, nell’essere umano. [...]' (<strong>La</strong> Lettera G n° 8, pp. 51-63)<br />

Il piede alato di Paolo Paschetto è un simbolo esotericomassonico<br />

Ecco il 5 lire emesso l'1 ottobre 1945 con il piede alato, e il 30 lire emesso il 3 luglio 1946, dei quali<br />

l'autore fu sempre Paolo Paschetto.<br />

Il piede alato è associato al dio greco Hermes, che nell'impero romano era chiamato Mercurio.<br />

Infatti veniva rappresentato in questa maniera, cioè con i piedi alati. Mercurio rappresentava il<br />

messaggero degli dèi. Egli infatti indossava particolari calzari alati che gli permettevano di volare e<br />

di raggiungere le sue destinazioni in breve tempo.<br />

623


Osservate questa immagine della rappresentazione del dio Hermes (a sinistra) e quella sul<br />

Dizionario massonico on line in cui compare la voce Hermes con la relativa immagine e la<br />

spiegazione di cosa si intende per Hermes nella <strong>Massoneria</strong>:<br />

Da: http://www.masonicdictionary.com/hermes.html<br />

Sul sito della loggia massonica 'R:. L:. "11 settembre" n° 1191 Or:. di Campoformidosi' si legge in<br />

un articolo dal titolo 'I Diaconi nel Rituale Massonico':<br />

'Il Primo Diacono, prende posto all’Oriente, sullo scranno sito ai piedi dei tre gradini del Trono, alla<br />

destra del Maestro Venerabile. Il Secondo Diacono siede allo Occidente, ai piedi dei due gradini<br />

dello scranno del Primo Sorvegliante. Sono posti, entrambe, uno in fronte all’altro, il Primo Diacono<br />

guardando verso Occidente, il 2°D. volgendo lo sgua rdo ad Oriente. Sono, entrambi, muniti di<br />

verga, detta misura, asta di legno a sezione quadra, lunga 24 pollici (72 centimetri) , che ricorda il<br />

caduceo di Hermes (greco) o Mercurio (latino) , il Dio alato, messaggero degli Dei. <strong>La</strong> misura viene<br />

tenuta con la mano sinistra che, in posizione seduta, poggia sul femore sinistro; alcuni ritengono<br />

che l’asta debba rimanere verticale, parallela al tronco e da esso discosta, sia nella posizione<br />

seduta che in ortostatismo, con il braccio sinistro piegato al gomito ad angolo retto. Altri, invece,<br />

sostengono che l’estremità superiore debba rimanere reclinata obliquamente, dall’avanti<br />

all’indietro, poggiante sulla spalla sinistra' (http://11settembre.wikidot.com/i-diaconi-nel-ritualemassonico).<br />

Il nome del dio greco Hermes si trova spesso nel linguaggio esoterico e massonico.<br />

624


Simboli massonici sulla tessera del partito repubblicano<br />

disegnata da Paolo Paschetto<br />

Aldo A. Mola, che è considerato da tanti il maggior storico della <strong>Massoneria</strong> e del Risorgimento in<br />

Italia, nel suo libro Declino e crollo della monarchia in Italia scrive a proposito dell'autore dello<br />

stemma della Repubblica: '[Paolo Paschetto] Era anche autore della tessera del Partito<br />

repubblicano italiano e di bozzetti per francobolli'. (Aldo A. Mola, Declino e crollo della monarchia<br />

in Italia, pag. 351-352). <strong>La</strong> tessera che disegnò fu quella del 1951 (cfr. Ridolfi Maurizio, Almanacco<br />

della Repubblica. Storia d'Italia attraverso le tradizioni, le istituzioni e le simbologie repubblicane,<br />

Editore Mondadori Bruno, 2003, pag. 248).<br />

Eccola: notate un'incudine, un libro aperto su di esso, e delle foglie d'edera (in basso a sinistra il<br />

cerchietto che usava spesso Paschetto per firmare i suoi disegni).<br />

Ora, l'incudine è un simbolo riconducibile alla massoneria, perchè esso rimanda all'opera di Tubal-<br />

Cain o il dio Vulcano. Albert Mackey infatti nel suo Lessico della <strong>Massoneria</strong> alla voce 'Tubal Cain'<br />

625


afferma tra le altre cose: 'Tubal Cain è il Vulcano dei pagani, e si pensa che sia stato strettamente<br />

associato all'antica massoneria .... L'Oliver ci narra di come 'nei tempi passati Tubal Cain, sotto il<br />

nome di Vulcano ed i suoi ciclopi, lavorassero il metallo ed avessero inventato i misteri; ed è quindi<br />

probabile che egli, a suo tempo, fosse il Gerofante, o una simile istituzione, modellato sul preesistente<br />

sistema di Seth, e dedicato al miglioramento di schemi che meglio si adattassero ai<br />

bisogni fisici della razza alla quale egli appartenne' .... Per queste ragioni Tubal Cain è stato<br />

consacrato, tra i massoni d'oggi, come antico fratello. Per mezzo della sua introduzione delle arti<br />

civili ecco che alle proprietà immobili s'iniziò ad attribuire un certo valore: per questo motivo Tubal<br />

Cain è stato considerato, tra i massoni, come simbolo di possesso terreno, o mondano'.<br />

E nel Glossario de <strong>La</strong> dottrina segreta si legge: 'Tubal-Cain (o Thubal-Cain) è un termine usato nel<br />

grado di Maestro-Massone nel rituale e nelle cerimonie della Frammassoneria. Tubalcain, o<br />

Vulcain, è colui che forgia le armi per gli Dei ed equivale, nella filosofia indù, a Vishvakarman.<br />

Simile ad Efesto, istruisce gli artigiani nell'arte del bronzo e del ferro. I Massoni lo hanno assunto a<br />

rappresentare il primo lato del triangolo, emblema del grado di apprendista, legato al regno<br />

minerale' (http://www.teosofica.org/it/glossario-dottrina-segreta/glossario/,32?alfa=T&start=520).<br />

Ecco perchè il dio Vulcano viene rappresentato con braccio teso a battere il ferro su di una<br />

incudine, simbolo di lavoro e produttività.<br />

A conferma di tutto ciò, c'è questo interessante fatto. <strong>La</strong> <strong>Massoneria</strong> bolognese, nell'annunciare la<br />

morte del loro amato fratello massone Giosuè Carducci (1835-1907), diffuse tre epigrafi, di cui la<br />

terza recitava: 'Ai piedi della bara di lui/ che artefice infaticato e indomabile / sull'incudine della<br />

<strong>Massoneria</strong> / spezzò catene e temprò spade per la libertà / I Liberi Muratori / depongono rami<br />

d’acacia / con i loro innumeri fiori / omaggio / dell’umana famiglia' (Il laboratorio, n° 77, Luglio,<br />

Agosto, Settembre 2007, pag. 9).<br />

Avete notato? <strong>La</strong> massoneria viene paragonata all'incudine su cui vengono spezzate catene e<br />

temprate spade per la libertà!!<br />

626


E difatti è una coincidenza significativa che nel 1925 sulla tessera della Federazione Giovanile<br />

Repubblicana appariva il simbolo di un incudine con dei martelli.<br />

Anche il libro aperto sull'incudine, rimanda alla simbologia massonica, in quanto ci ricorda il<br />

'Volume sacro della legge' che viene posto aperto sull'altare all'interno della loggia massonica.<br />

Inoltre anche l'edera è un simbolo massonico, in quanto si legge su un sito massonico: '... l'edera,<br />

pianta funebre che rappresenta Dioniso, e che come lui simboleggia la morte rituale e la rinascita,<br />

la Luce e l'Oscurità, il calore e la freddezza' (http://www.massoneriapistoiese.it/). Ma c'è dell'altro<br />

da dire sulla foglia d'edera: dice infatti Vittorio Messori: ''Stando a un'interpretazione corrente, la<br />

foglia d'edera del Pri non è che la trasparente mascheratura della stella a cinque punte, l'emblema<br />

che la massoneria del post-Risorgimento volle anche sui baveri dei soldati e che, guarda caso, è<br />

rispuntata nello stemma della Repubblica' (Vittorio Messori, Pensare la Storia, pag. 480).<br />

Ovviamente, non siamo sorpresi di trovare questi simboli sulla tessera repubblicana disegnata da<br />

Paolo Paschetto, perchè il partito repubblicano italiano ha avuto come 'padre' Giuseppe Mazzini,<br />

secondo che dice Francesco Nucara, attuale segretario del partito: '... è a lui che si deve, con la<br />

fondazione prima della Giovane Italia, poi della Giovane Europa, poi del Partito d’Azione, la stessa<br />

origine del Partito Repubblicano' [1] e difatti «Aderiscono al Partito Repubblicano Italiano tutti i<br />

cittadini maggiorenni che si riconoscono negli insegnamenti della scuola repubblicana, da<br />

Giuseppe Mazzini a Carlo Cattaneo, da Ugo <strong>La</strong> Malfa a Giovanni Spadolini; nelle lotte del<br />

Risorgimento e della Resistenza e nello sforzo di realizzazione di una società basata sul rispetto<br />

dei diritti individuali, sulla responsabilità civica, sulla democrazia come metodo per la scelta del<br />

governo» (dall'art. 1 dello statuto del Partito Repubblicano Italiano). E Giuseppe Mazzini era un<br />

massone secondo alcuni storici della <strong>Massoneria</strong>, come Fulvio Conti e Marco Novarino per<br />

esempio che dicono: 'Mazzini viene iniziato in carcere a Savona (novembre 1830-gennaio 1831)<br />

da Francesco Passano, alto dignitario massone e capo della Carboneria' (Fulvio Conti & Marco<br />

Novarino, <strong>Massoneria</strong> e Unità d'Italia, Società Editrice Il Mulino, Bologna 2011, pag. 37). Mazzini<br />

viene anche dato come membro onorario del Grande Oriente di Palermo, che gli accordò il 33°<br />

grado, proclamato Venerabile perpetuo ad honorem della loggia ”Lincoln” di Lodi, con proposta alla<br />

carica di “Gran Maestro”, Membro onorario della loggia “<strong>La</strong> Stella d’Italia“ di Genova, e della<br />

“Loggia <strong>La</strong> Ragione” dello stesso Oriente. Ho detto secondo alcuni perchè ci sono anche coloro<br />

che non annoverano Mazzini tra i massoni in quanto pare non risulta essere stato iniziato in<br />

627


nessuna loggia massonica [2] - ossia non ha ricevuto alcuna iniziazione rituale 'regolare' - i quali<br />

comunque riconoscono che i concetti mazziniani di Dio e popolo erano concetti profondamente<br />

massonici, e considerano Mazzini un grande iniziato indipendentemente dal fatto che fosse<br />

massone o meno. E questo è dimostrato per esempio da quello che Mazzini scrisse nel giugno<br />

1868 alla Gran Loggia centrale di Palermo: 'Il culto dell'Umanità non esclude quello della Patria: lo<br />

esige. Non vi è lavoro comune senza divisione di lavoro. L'Umanità non può esistere ordinata,<br />

attiva, unita in un lavoro di progresso, senza associazione ordinata fra le Nazioni, che sono<br />

gl'individui dell'Umanità. Base d'ogni associazione è l'eguaglianza degli associati. Quindi,<br />

l'indipendenza, che è l'eguaglianza delle Nazioni: la vostra azione è la leva colla quale potete<br />

operare a pro' dell'Umanità. Patria e politica sono dunque inseparabili dall'opera vostra. E voi, i<br />

primi in Europa, avete inteso e sentito questa verità. L'antico spirito dell'Istituzione [la <strong>Massoneria</strong>]<br />

vivifica i vostri lavori; per questo mi mandate un saluto d'affetto fraterno; per questo io spero in voi,<br />

e lo accolgo non solo riconoscente, ma lieto. Continuate logicamente l'opera riformatrice. Sia<br />

quella verità condizione esplicita dell'iniziazione ai vostri lavori. Quando saremo indipendenti da<br />

ogni usurpazione di despoti quando avremo dettato in Roma un Patto Italiano - quando questo<br />

Patto dirà: Noi non abbiamo che un padrone, Dio - una norma di vita, la Legge morale - un<br />

interprete progressivo di questa legge, il Popolo, rappresentato dai migliori per intelletto e virtù, -<br />

saremo fratelli - non prima. <strong>La</strong>voriamo uniti, sotto qualunque denominazione, a preparare quel<br />

giorno, ed abbiatemi nel <strong>La</strong>voro. Fratello vostro. Gius. Mazzini' (citato in Marco Novarino, L'Italia<br />

delle minoranze, pag. 155-156). Il valdese Augusto Comba in Storia della <strong>Massoneria</strong> in Italia:<br />

L'influenza di Giuseppe Mazzini nella <strong>Massoneria</strong> Italiana, afferma che 'sulla sua bara, nel corso<br />

dell'imponente funerale genovese, cui presero parte numerosi massoni diretti dal Gran Maestro<br />

Aggiunto Michele Barabino, delegato del Grande Oriente e capo del Comitato per<br />

l'accompagnamento a Staglieno, venne posta la sciarpa da maestro. A perenne memoria del triste<br />

evento, il 10 marzo divenne ed è tuttora, per i massoni italiani, il giorno dedicato alla<br />

commemorazione dei defunti' [3].<br />

Paolo Paschetto era Repubblicano e pare anche iscritto al partito. Daniele Jalla, direttore dei<br />

Musei Civici di Torino, che è il nipote di Paolo Paschetto afferma infatti: 'Mio nonno Paolo, il pittore,<br />

era repubblicano e durante il ventennio non si iscrisse al partito. Però non ebbe particolari noie. Sa<br />

che cosa raccontano? Che qualche suo amico, per salvarlo, lo aveva iscritto al partito di nascosto.<br />

Non so se sia vero, ma sarebbe una tipica cosa all’italiana' (da un articolo dal titolo: 'Guerre, amori<br />

e ideali: Storia di una famiglia italiana' apparso su lastampa.it il 13/03/2011) [4]. Molti Repubblicani<br />

in quel tempo erano massoni. In un documento OSS - i servizi segreti americani - 'si afferma che il<br />

Partito repubblicano italiano era egemonizzato dalla massoneria e che il Pacciardi era un massone<br />

pure lui' (Giuseppe Casarrubea, Storia segreta della Sicilia, IV Edizione Tascabili Bompiani ottobre<br />

2007, pag. 146); Randolfo Pacciardi (1899-1991) fu segretario politico del PRI fin dal 1938; eletto<br />

all’Assemblea Costituente lasciò la segreteria del partito nel ’47 per ricoprire la carica di Vice<br />

Presidente del Consiglio. E comunque anche quei Repubblicani che non erano stati iniziati alla<br />

<strong>Massoneria</strong>, avevano uno spirito e un sentimento massonico, come Giuseppe Mazzini per<br />

intenderci. D'altronde, Francesco Nucara afferma che 'la storia del Partito Repubblicano Italiano si<br />

intreccia spesso con la storia della <strong>Massoneria</strong> ed entrambe si intrecciano saldamente con la<br />

Storia dell’Unità d’Italia e del Risorgimento' [5], e di essere stato lui stesso un massone [6].<br />

Luca Bagatin - che dal Giugno 2011 collabora con la rivista ufficiale della Gran Loggia d'Italia degli<br />

ALAM 'Officinae' - nel suo articolo 'Giuseppe Mazzini, il Partito Repubblicano Italiano e la<br />

<strong>Massoneria</strong>' afferma che 'nel PRI vi erano e vi sono tutt'ora numerosi massoni ...' [7].<br />

628


In Italia i rapporti tra protestantesimo, massoneria e repubblicanesimo furono molto stretti nell'età<br />

liberale (1860-1922), come anche nel secondo dopo guerra e questo perchè sia i protestanti che i<br />

massoni e i repubblicani avevano in comune lo stesso 'nemico', ovvero la Chiesa Cattolica<br />

Romana. Ecco perchè molti Protestanti aderirono alla <strong>Massoneria</strong> e al Partito Repubblicano, ed<br />

erano quindi sia Massoni che Repubblicani, per opporsi allo strapotere della Chiesa Cattolica<br />

Romana, visto che la <strong>Massoneria</strong> è per natura contro la Chiesa Cattolica Romana, e perciò si<br />

trovavano a loro agio nel Partito Repubblicano per sua natura anti-papale. Giuseppe Mazzini,<br />

infatti, padre del Partito Repubblicano, era stato il fondatore nel 1831 di un'associazione di<br />

rivoluzionari chiamata Giovine Italia, il cui obiettivo era quello di liberare l’Italia dal controllo della<br />

monarchia e dal papa, associazione che lui sciolse definitivamente nel 1848, per fondare al suo<br />

posto l'Associazione Nazionale Italiana e successivamente il Partito d'Azione, da cui originarono i<br />

nuclei del Partito Radicale Storico e del Partito Repubblicano Italiano.<br />

Nel 1848 il massone francese Garnier-Pagès dichiarò: "<strong>La</strong> repubblica è radicata nella massoneria<br />

e la massoneria è la repubblica-ombra", e centovent’anni dopo un Gran Maestro dei massoni,<br />

Jacques Mitterrand, riprese questa frase aggiungendovi: "Questo non significa solamente operare<br />

per il diritto di autodeterminazione, che è la regola da noi posta, significa anche servire la<br />

repubblica, e nel nostro mondo occidentale questo esige anche la rivolta contro le forze della<br />

reazione, come sono personificate dalla Chiesa cattolica romana. Noi non ci accontentiamo di<br />

essere nei nostri templi la repubblica-ombra, noi siamo contemporaneamente l’Anti-Chiesa" (Cit. in<br />

Alec Mellor, Logen, Rituale, Hochgrade. Handbuch der Freimaurerei [Logge, rituali, alti gradi.<br />

Manuale della massoneria], Graz-Vienna-Colonia 1967, pp. 138-139.).<br />

Note<br />

[1] http://www.pri.it/new/22%20Aprile%202011/NucaraPrefazioneMazziniCattaneo.htm<br />

[2] Sul sito della Gran Loggia Regolare d'Italia si legge su Mazzini: '... egli non fu mai iniziato alla Libera<br />

Muratoria né in Italia né all'estero. Anzi, come riporta per esempio Nello Rosselli nel suo libro "Bakunin e<br />

Mazzini" più volte nelle sue lettere Mazzini specificò di non essere Massone. In una lettera a Federigo<br />

Campanella del 12.6.1867 scriveva "...<strong>La</strong> <strong>Massoneria</strong> accettando da anni e anni ogni uomo, senza<br />

dichiarazioni d'opinioni politiche, s'è fatta assolutamente inutile a ogni scopo nazionale. Per farne qualche<br />

cosa bisognerebbe prima una misura d'eliminazione ed una revisione delle file, poi una formula nazionale o<br />

politica per l'iniziazione...". Il Campanella era Massone e dopo che Garibaldi rinunciò al titolo di Sovrano<br />

Gran Commendatore del Supremo Consiglio del RSAA di Palermo (7.7.1868), propose a Mazzini di<br />

divenirne il nuovo Sovrano G.C. In verità il Campanella fece molto di più: inviò al Mazzini la nomina e la<br />

formula del giuramento per la firma di accettazione. Mazzini lesse la formula di giuramento e rispose che<br />

l'unico giuramento che avrebbe fatto nella sua vita era quello verso la sua libertà di pensiero. Ernesto<br />

Nathan il 21.4.1918 dovette affermare inoltre "...Mazzini nella <strong>Massoneria</strong> non volle mai entrare. Diffidava<br />

dell'ascendente goduto dalla direzione massonica francese, e dalla tiepida sua volontà a dare valido aiuto<br />

alla propaganda per il risorgimento patrio. Ma fu sempre in amichevole con i massoni più influenti"<br />

(http://www.granloggiaregolareitalia.it/).<br />

[3] http://www.grandeoriente.it/index.php?option=com_content&view=article&id=77&Itemid=141%22<br />

[4] http://www3.lastampa.it/focus/unita-italia/articolo/lstp/393162/<br />

[5] http://www.pri.it/new/11%20Ottobre%202011/NucaraMola<strong>Massoneria</strong>.htm<br />

[6] Programma Rai 'In mezz'ora' del 15/12/2011 (minuto 12:18-20) visionabile su http://www.rai.tv/<br />

[7] http://lucabagatin.ilcannocchiale.it/2011/01/12/giuseppe_mazzini_il_partito_re.html<br />

629


Triangoli massonici<br />

Questi sono due disegni fatti da Paolo Paschetto: Donna con il mantello rosso - Disegno (1911),<br />

<strong>La</strong> lucerna - Disegno (1920-1921).<br />

Per ciò che riguarda la donna con il mantello rosso, notate ai bordi del vestito diversi triangoli, sia<br />

con la punta rivolta verso l'alto che con la punta rivolta verso il basso. Peraltro va fatto notare il<br />

numero degli scalini, che è tre, proprio il numero dei gradi della <strong>Massoneria</strong> Azzurra, vale a dire<br />

Apprendista (1°), Compagno d'Arte (2°), e Maestro M assone (3), che nella <strong>Massoneria</strong> vengono<br />

anche chiamati proprio scalini o gradini; nonchè le due colonne con due sfere o globi che<br />

rimandano alle due colonne che si trovano nel tempio massonico. Anche nel disegno della lucerna,<br />

non si possono non notare i diversi triangoli.<br />

Da: http://www.museivillatorlonia.it/casina_delle_civette/percorso_per_sale/fumoir/donna_con_il_mantello_rosso<br />

Da: http://www.museivillatorlonia.it/casina_delle_civette/percorso_per_sale/fumoir/la_lucerna<br />

630


Altri simboli massonici-occulti in disegni di Paschetto<br />

In questi due disegni fatti da Paolo Paschetto potete osservare altri due simboli massonici-occulti.<br />

Infatti nel primo vedete alcune stelle a cinque punte, mentre nel secondo ci sono ben tre stelle a<br />

otto punte: la stella a otto punte come vedremo meglio dopo è un simbolo occulto usato anche<br />

nella <strong>Massoneria</strong>.<br />

631


Paolo Paschetto al lavoro nella 'casina delle streghe'<br />

Quella che in un articolo a firma di Jolanda Bufalini apparso su L'Unità Roma è stata definita '<strong>La</strong><br />

Casina delle Streghe' (Giovedì 4 Maggio 2006) non è altro che la Casina delle Civette, una casa<br />

che si trova nel parco di Villa Torlonia a Roma e che oggi è un museo, e che è una casa in stile<br />

liberty disseminata di simboli esoterici-occulti-massonici, soprattutto del simbolo della civetta. Ecco<br />

infatti alcune foto di questa casina, che rendono bene l'idea di quanto detto. Ma si tenga presente<br />

che al suo interno mancano diversi elementi tenebrosi e occulti che vi erano stati posti dal<br />

proprietario e che sono andati perduti. Veramente una villa inquietante a dire poco, sembra uno di<br />

quei castelli dove vengono ambientati film horror o che hanno a che fare con l'occultismo e la<br />

magia. E difatti gli esoteristi si sentono attirati ad essa.<br />

632


Ecco qualche breve cenno storico su questa casina tratto dall'articolo dal titolo ' <strong>La</strong> Casina delle<br />

Civette' scritto dalla giornalista Flavia Capitani: 'All’inizio era conosciuta come Capanna Svizzera,<br />

realizzata dall’architetto Giuseppe Jappelli nel 1840, ed era stata concepita come uno chalet<br />

rustico, per la struttura in tufo che la rendeva grezza, secondo i desideri del proprietario,<br />

Alessandro Torlonia. Figlio di Giovanni Torlonia, Alessandro si occupò di numerose trasformazioni<br />

per dare un aspetto meno ordinario alla struttura, e oltre alla Capanna, arricchì il giardino con viali<br />

serpentinati, laghetti e piante esotiche. Ma l’aspetto attuale, quello che vediamo noi oggi, è stato<br />

realizzato nel 1908 dal successore di Alessandro, Giovanni Torlonia Junior. Il principe Giovanni,<br />

oltre ad essere misantropo, nutriva un curioso interesse per l’esoterismo, e questo spiega perché<br />

nelle decorazioni interne ed esterne ci siano rappresentate, in numero cospicuo, le civette, da cui<br />

deriva la denominazione della Casina. Il principe fece di questo edificio la sua personale<br />

residenza, modificandola ulteriormente tra il 1916 e 1920 con l’inserimento di logge, porticati e<br />

articolazioni architettoniche, ed elementi decorativi che la rendono vivace e fiabesca [....] L’edifico,<br />

a partire dal 1944 con l’occupazione straniera, venne distrutto e quando il Comune di Roma, nel<br />

1978 acquisì tutto il parco, edifici annessi, trovò una condizione disastrosa. Cominciarono i restauri<br />

nel 1992, terminati solo nel 1997, che hanno restituito a Roma e all’intero <strong>La</strong>zio, una delle<br />

testimonianze, più affascinanti, della cultura liberty.' (http://egolatina.it/news/2012/09/01/la-casinadelle-civette/).<br />

Giovanni Torlonia Junior (1873-1939) quindi era interessato all'esoterismo (e forse<br />

era anche massone), tanto da essere definito da molti una persona misteriosa e tenebrosa.<br />

Ma c'è dell'altro, l'architetto Jappelli che l'aveva fatta costruire era un massone e la fece costruire<br />

con una chiara impronta massonica: '<strong>La</strong> Capanna Svizzera (divenuta poi, ai primi del Novecento,<br />

la Casina delle Civette) «assommava le caratteristiche delle settecentesche 'laiteries', (...), a quelle<br />

del rifugio solitario e romantico dall'apparenza primitiva e selvaggia» di un rustico romitorio (cfr.<br />

Campitelli 1997, pp. 32 sgg.). Il professor Gianni Eugenio Viola (2005) ha avuto modo di<br />

soffermarsi, di recente, anche sull' «unico aspetto simbologicamente significativo (e non poco)»<br />

della originaria «Capanna Svizzera» dello Jappelli, consistente nella «costruzione ottagona<br />

poggiata in pianta e nell'alzato sulla 'elle' formata, perfettamente a squadra, dai due corpi<br />

dell'edificio», osservando che «è ben difficile che l'ottagono e la squadra collegati potessero<br />

nascere casualmente dalla mano dell'architetto (...) ove si ricordi (come il gruppo di studio di Storia<br />

dell'Architettura del Politecnico di Bari ha da tempo evidenziato) che fin dal 1806 lo Jappelli era<br />

stato iniziato nella loggia massonica della sua Venezia». Queste osservazioni assumono una<br />

rilevanza tale nel presente lavoro, che non potevano essere trascurate; e infatti<br />

l'ottagono rappresenta simbolicamente la mediazione tra il quadrato e il cerchio, cioè tra la terra e il cielo. Le fonti<br />

battesimali sono assai sovente a base ottagona, o rette da strutture a otto colonnine (e si oppongono alla struttura<br />

esagona che allude alla sepoltura: quest'ultima, quando viene assunta nelle fonti allude alla morte del peccato preludio<br />

alla resurrezione nella luce della Grazia) (....). Infine va ricordato che l'otto e l'ottagono alludono alle misure del tempo e<br />

alle direzioni dello spazio (otto sono i bracci della rosa dei venti, e l'otto disteso è il simbolo dell'infinito). Quanto alla<br />

squadra, a parte ogni richiamo alla simbologia massonica, che qui potrebbe non essere improprio ricercare, non vi è<br />

dubbio che essa indichi la misura della terra, dello spazio. L'ottagono appoggiato alla squadra, e proprio nell'angolo<br />

interno, indica quindi simbolicamente l'unione del tempo e dello spazio.<br />

Se questa è l'interpretazione simbologica «piuttosto agevole», «essa potrebbe prevedere anche<br />

una lettura della 'capanna' come luogo antico e tradizionale della iniziazione, simbolo della fragilità<br />

e della precarietà della umana natura terrena» (ib). Non c'è dubbio che quanto proposto dal<br />

professor Viola - considerare la «Capanna» come «luogo tradizionale della iniziazione» massonica<br />

- sia da accogliere come esatto, tanto più che questa lettura si collega perfettamente a quanto la<br />

«Capanna» intendeva richiamare tra i luoghi ariosteschi, cioè l'«Abitazione dell'Eremita» ....'<br />

(Autiero Carlo, Un percorso semiotico nel parco romantico jappelliano, Editore Meltemi, 2006, pag.<br />

54-55). Questa casa in effetti se si osserva attentamente sia all'esterno che all'interno ha un<br />

633


aspetto sinistro, direi inquietante. D'altronde se è stata considerata come luogo tradizionale della<br />

iniziazione massonica ....<br />

<strong>La</strong> forma a elle dell'edificio, e quindi la sua forma a squadra.<br />

Tra gli artisti che lavorarono tra il 1916 e il 1920 al servizio di Giovanni Torlonia ci fu anche Paolo<br />

Paschetto, che nel 1920 realizzò alcune vetrate per la Casina delle Civette illustrando temi<br />

naturalistici con nastri, farfalle, e rose come si può vedere da queste foto.<br />

Come mai il proprietario della casa volle le rose? Perchè la rosa è un importante simbolo<br />

esoterico: '<strong>La</strong> rosa è il simbolo per antonomasia della realtà in divenire, della manifestazione in<br />

fieri. <strong>La</strong> rosa in Occidente ed il loto in Oriente hanno lo stesso significato, cioè la produzione della<br />

manifestazione. <strong>La</strong> rosa, per la sua forma, si ricongiunge ai significati simbolici del pentacolo e<br />

della stella a cinque punte. Infatti, la rosa a cinque petali rappresenta l’elevazione spirituale<br />

dell’uomo. In quanto tale, rappresenta l’evoluzione, la transizione dallo stato profano allo stato<br />

sacro. <strong>La</strong> rosa con otto petali è simbolo di rigenerazione; per questo venivano portate sulle tombe<br />

degli avi e offerte ai defunti' (http://www.mitiemisteri.it/esoterismo/fiori/rosa.html). Dunque, in<br />

questo caso troviamo Paolo Paschetto in un ambiente massonico-esoterico, con persone strane<br />

legate all'occulto o all'esoterismo, a realizzare lavori che comunque sia sono legati all'esoterismo.<br />

634


Paolo Paschetto in alcune pose massoniche<br />

Questa a sinistra è una foto di Paolo Paschetto scattata alla fine degli anni '30 nel suo studio di<br />

Roma. Ora, notate attentamente la posizione del suo braccio destro che è messo in maniera tale<br />

da formare una squadra a triangolo (e prestate attenzione anche alla posizione dei suoi piedi che<br />

formano una squadra a triangolo). E' una posizione massonica, quella delle Guardie Reali come si<br />

vede dal disegno a destra preso dal Richardson's Monitor of Freemasonry a pag. 89.<br />

Che questa sia una posizione massonica (con il suo preciso significato quindi) è confermato da<br />

queste foto di tre noti massoni in questa posizione. Sono da sinistra: l'artista massone Victor Horta<br />

(1861-1947), il creatore dello stile Liberty; Matteo Prochet (1836-1907), pastore valdese; e Albert<br />

Pike (1809-1891), satanista e mago. Notate come in tutti e tre uno dei bracci forma una squadra a<br />

triangolo.<br />

635


Ma Paolo Paschetto (a destra) lo troviamo anche in questa altra posa massonica, che è quella<br />

della mano nascosta.<br />

Qua sotto potete vedere due massoni in questa posa che sono: da sinistra Colin Powell (politico e<br />

militare statunitense, che è stato il 65° Segretari o di Stato degli Stati Uniti sotto il Presidente<br />

George W. Bush), e Hosni Mubarak, ex presidente dell'Egitto.<br />

636


<strong>La</strong> collaborazione con la rivista Bilychnis, avente uno spirito<br />

'massonico'<br />

Come abbiamo detto nella breve biografia di Paolo Paschetto, egli collaborò con la rivista<br />

''Bilychnis', che era un periodico di studi religiosi edito dalla scuola teologica battista di Roma.<br />

Questo periodico aveva tra i suoi scopi dichiarati quello di promuovere il modernismo e<br />

l'ecumenismo in seno alla Chiesa (e difatti aveva un carattere interconfessionale). Si proponeva di<br />

diffondere un 'Cristianesimo sociale' in cui fare politica veniva presentato come un comandamento<br />

per i Cristiani.<br />

Uno dei redattori di questa rivista ebbe a scrivere in merito agli obbiettivi di questa rivista:<br />

'Bilychnis è nata per volontà di alcuni cultori di scienze religiose; risponde a finalità proprie ed<br />

indipendenti; è redatta con i più ampi criteri di libertà, di tolleranza e di rispetto; è fondata, infine,<br />

sul principio fecondo della cooperazione di elementi diversi. Bilychnis vuol essere uno strumento<br />

indipendente ed efficace di coltura religiosa in Italia, per destare e rendere più vigile l'interesse del<br />

gran pubblico sulle gravi questioni della nostra vita religiosa e morale, interesse che il clericalismo<br />

ha cercato sempre di soffocare per non perdere il suo dominio e il suo diritto di 'privativa' sui<br />

problemi etici e religiosi. Bilychnis [....] crede che in Italia c'è un problema religioso vivo ed aperto,<br />

la cui soluzione è legata intimamente ai problemi più vitali della nazione; crede anche che la libertà<br />

sia la condizione sine qua non per discutere tali problemi e che la libera, onesta discussione ne sia<br />

il metodo migliore. Quanto ai limiti del suo campo di lavoro, B. è convinta che la coltura religiosa<br />

non debba chiudersi unicamente in ricerche storiche e critiche, perchè il presente, con le sue<br />

rapide trasformazioni, con i problemi formidabili che ad ogni momento pone nel vasto dominio della<br />

vita morale e religiosa, è per uno studioso altrettanto interessante e ricco di insegnamenti quanto il<br />

più remoto passato [....]. L'erudizione e l'archeologia hanno già da un pezzo i loro organi di<br />

diffusione; Bilychnis vuol essere soprattutto una rivista costruttrice ed 'attuale' ' (A. Vaccari, <strong>La</strong><br />

Civiltà Cattolica denunzia ....!, in «Bilychnis», a. III, fasc. V, maggio 1914, pp. 345-352, p. 347).<br />

Ora, fu Paschetto a disegnare il logo della rivista, che è il seguente:<br />

Qual'è il significato di questa antica lucerna a doppia fiammella? Lodovico Paschetto, fratello di<br />

Paolo Paschetto, nell’introduzione al numero 1 (gennaio – febbraio 1912) spiegò che 'la modesta<br />

antica lucerna a doppia fiammella simboleggia ciò che vuol essere la rivista: alimento di scienza e<br />

fede'.<br />

Lo storico valdese Giorgio Spini dice: 'L'ultima a nascere, fra le riviste evangeliche italiane del<br />

primo Novecento, fu Bilychnis, uscita a Roma nel 1912 ad opera della Scuola Teologica battista<br />

637


con Lodovico Paschetto redattore e Dexter G. Whittinghill redattore per l'estero. In compenso, fu la<br />

più importante e quella che ebbe maggiore incidenza sulla cultura italiana. <strong>La</strong> sua nascita aveva<br />

avuto la strada aperta dall'esperienza di una rivista laica come Coenobium, pubblicato a Lugano<br />

nel 1906-19 da Enrico Bignami, di cui si è già detto in precedenza. Fra Coenobium e i successivi<br />

periodici di matrice battista, Bilychnis e Conscientia, vi fu una continuità così forte che si è potuto<br />

parlare di una sola rivista in tre stadi successivi. In realtà Coenobium era una rivista aperta anche<br />

ai credenti di varie fedi religiose, inclusa la cristiana, ma saldamente in mano a laici che credenti<br />

cristiani non erano davvero; Bilychnis, invece, era una rivista aperta anche a liberi pensatori, oltre<br />

che a cristiani di convinzioni diverse da quella evangelica o ad ebrei, ma saldamente in mano a<br />

protestanti di stampo «evangelico», anche se di spirito liberale e poco curanti di formule<br />

dogmatiche. Però è innegabile che la religiosità adogmatica e il socialismo non materialistico di cui<br />

Coenobium era permeato avessero una forte parentela col protestantesimo liberale e col Social<br />

Gospel di cui era nutrita Bilychnis. Inoltre Paschetto e Whittinghill accettarono in pieno l'idea<br />

«cenobitica» di una rivista che fosse una sorta di libera convivenza di spiriti muoventi da posizioni<br />

diverse, anziché l'organo di un'unica corrente religiosa. Il che non vuole dire che la loro fosse una<br />

posizione asettica sul piano ideologico: il titolo stesso Bilycnis era una squilla di battaglia in un<br />

anno non troppo lontano ancora da quel 1907 della Pascendi. Il simbolo di una lucerna cristiana a<br />

due becchi stava ad indicare la volontà della rivista di unire fede cristiana a scienza moderna, cioè<br />

proprio il binomio per cui i modernisti erano stati condannati. Era lo stesso per qualificare Bilychnis<br />

come l'organo di una alleanza tra evangelici e modernisti, sia pure aperta alla collaborazione di<br />

uomini di studio e di pensiero di altre posizioni e correnti. In un certo senso si potrebbe dire che<br />

Bilychnis ebbe così largo ascolto da parte dell'Italia colta proprio perchè rispondeva alla necessità<br />

storica di dare una risposta all'esplosione della crisi modernista che non fosse quella meramente<br />

negativa di Croce e Gentile ....' (Giorgio Spini, Italia Liberale e protestanti, pag. 331-332).<br />

Stando dunque così le cose, e cioè che 'il simbolo di una lucerna cristiana a due becchi stava ad<br />

indicare la volontà della rivista di unire fede cristiana a scienza moderna, cioè proprio il binomio<br />

per cui i modernisti erano stati condannati', vediamo cosa dichiarò Ernesto Nathan (1845-1921),<br />

Ebreo di origine inglese primo sindaco di Roma, che fu Gran Maestro del Grande Oriente d'Italia<br />

(lo fu dal 1896 al 1903 e dal 1917 al 1919), in un suo famoso discorso pronunciato a Torino nel<br />

1898, intitolato al «Compito massonico»: 'E però siamo associazione educatrice. Perono le<br />

religioni, vive immortale la religione, quel sentimento che, nella lenta evoluzione delle razze, ispira<br />

gli uomini a muoversi innanzi e risalire le vette inesplorate della civiltà, alla ricerca delle leggi che li<br />

governa. Base e fondamento d'ogni fede, non isterilità, permane nel cuore umano la conoscenza,<br />

la sete dell'idea e, che, attraverso la scoperta della scienza e le manifestazioni della natura, lo<br />

martella e persegue. Là gli eroi nostri del risorgimento attinsero la forza per subire persecuzioni e<br />

martiri, e il martirio più d'ogni altro doloroso, l'opera persistente, sconosciuta, calunniata: là il gran<br />

coro greco del popolo ignoto trasse ispirazione e lena per morire, senza speranza di riconoscenza<br />

o di guiderdone, in cento attentati, in cento, in cento campi di battaglia; là pensatori e poeti<br />

trovarono le forti ispirazioni che scossero le coscienze e sollevarono le sante ire e i santi odii.<br />

Risvegliare nelle anime assopite quelle sante ispirazioni, informandole alle esigenze odierne di<br />

riscatto morale; temprare le coscienze col sentimento del dovere civile all'amore fraterno, alla<br />

fraterna difesa contro la ingiustizia; piantare profonde le radici della idealità che, fondendo la fede<br />

con la scienza, sollevi in alto l'essere, ecco l'apostolato educatore dell'Italia civile; e per essa, nel<br />

desiderio del bene che ci punge, dove altri non comprendano e si incarnino il compito sublime<br />

della <strong>Massoneria</strong> .... un'associazione universale, che non riconosce limiti al progresso, nè ceppi<br />

alla pacifica manifestazione del pensiero, mancipia di uomini e gruppi i quali asservono progresso<br />

e pensiero a parziali, immediati, determinati fini' (sul discorso pubblicato in «Garibaldi», numero<br />

638


unico edito dalla massoneria savonese, Savona, 4 Luglio 1907, cfr. L. Fucini, <strong>La</strong> massoneria nel<br />

Ponente ligure, Edizioni Atene, Arma di Taggia 2003).<br />

Dunque, l'obbiettivo della massoneria era unire fede e scienza, e la scienza doveva servire come<br />

base per la formazione della nazione, e dunque in questo compito si dovevano impegnare tutti. Per<br />

i massoni dell'epoca questa era una missione, e si impegnarono fortemente con lo scopo di<br />

costruire la nazione ognuno attraverso le proprie qualità e attività. Perchè come disse il massone<br />

Albert Pike: 'Il vero Massone è colui che opera strenuamente per aiutare l'Ordine a realizzare i suoi<br />

grandi scopi' (Albert Pike, Morals and Dogma, Edizione italiana, Vol. 1, pag. 58 - 2° Compagno<br />

d'Arte). Ed anche Bilychnis, visto che si proponeva anch'essa 'di unire fede cristiana a scienza<br />

moderna', prese parte a questa missione massonica. E difatti vi collaborarono anche dei massoni,<br />

come il pastore valdese Ugo Janni (1865-1938) che era stato 'iniziato massone nella loggia<br />

«Mazzini» di Sanremo' (Augusto Comba, Valdesi e <strong>Massoneria</strong>, pag. 95); l'esoterista Julius Evola<br />

(1898-1974), che lo storico Aldo Mola definisce grande iniziato (Aldo A. Mola, Storia della<br />

<strong>Massoneria</strong> Italiana, pag. 591), e lo storico delle religioni Raffaele Pettazzoni (1883-1959), anche<br />

questo definito da Aldo Mola 'un grande iniziato' (Ibid., pag. 833). <strong>La</strong> collaborazione di Janni e di<br />

Pettazzoni è confermata da Demofonti <strong>La</strong>ura in <strong>La</strong> riforma nell'Italia del primo Novecento. Gruppi e<br />

riviste di ispirazione evangelica (Storia e Letteratura, 2003, pag. 114-115, pag. 98-99), mentre<br />

quella di Evola da Wikipedia (http://it.wikipedia.org/wiki/Julius_Evola) e dal sito di Edizioni di AR<br />

(http://www.edizionidiar.it/evola-julius/saggi-di-bilychnis.html).<br />

A proposito di Julius Evola, è interessante notare che la casa editrice Edizioni di Ar, che non è<br />

affatto cristiana, nel pubblicare in un volume dei saggi di Julius Evola (seconda edizione 1987),<br />

sulla copertina ci ha messo la stessa immagine della lucerna a due becchi, presentandolo in<br />

questa maniera: 'Questa nuova edizione de I saggi di Bilychnis comprende tutti gli scritti pubblicati<br />

da Julius Evola su una rivista di studi religiosi. L'opera espone, e ribadisce, i tratti caratteristici<br />

dell'itinerario dell'autore, le sue prese di posizione culturali come le sue inclinazioni e vocazioni<br />

speculative: dalla filosofia alla politica, dalla magia alle dottrine sapienziali occidentali e orientali,<br />

dall'alchimia all'ermetismo'.<br />

A proposito di Ugo Janni, invece, è significativo quello che dice Luca Fucini nel suo scritto 'Alla<br />

ricerca del bene dell'umanità. Scienza, politica e religione nell'impegno civile dei massoni italiani<br />

tra '800 e '900': 'Questo impegno venne preso sul serio dai massoni dell'epoca i quali profusero le<br />

639


proprie energie nell'azione concreta di voler costruire la nazione ognuno attraverso le proprie<br />

qualità e attività. Esempi paradigmatici di ciò furono tre operosi «fratelli» della loggia «Giuseppe<br />

Mazzini» n. 98, costituita all'Oriente di Sanremo nel 1900, veri e propri campioni nella scienza,<br />

nella politica e anche nella religione, che spaziarono col proprio vulcanico ingegno, riconosciuti<br />

non solo in Italia ma anche a livello internazionale': Il celebre botanico Mario Calvino, padre dello<br />

scrittore Italo, il deputato Orazio Raimondo, il pastore valdese Ugo Janni, furono i protagonisti di<br />

una costante azione sociale e civile che ebbe come unica finalità la ricerca del «Bene<br />

dell'Umanità» (Marco Novarino, L'Italia delle minoranze, pag. 96). Ugo Janni viene elogiato perchè,<br />

dato che fu un pioniere dell'ecumenismo (come lo ha definito il suo 'fratello' massone Augusto<br />

Comba), ricercò anche lui nel suo campo il 'bene e il progresso dell'umanità'!<br />

Alla luce di tutto ciò, quindi non ci sorprendiamo di trovare Paolo Paschetto tra i collaboratori a<br />

questa rivista, visto che anche lui aveva questo spirito massonico che spingeva ad aprirsi al<br />

modernismo e all'ecumenismo. Paolo Paschetto infatti faceva parte di quella che lo storico Giorgio<br />

Spini chiama 'la nuova elite evangelica italiana' tutta permeata dello spirito del protestantesimo<br />

liberale e quindi in cerca di 'liberazione'. Ascoltate cosa dice Giorgio Spini: 'Attraverso la<br />

collaborazione a Fede e Vita, o alle attività della Federazione Studenti per la Cultura Religiosa,<br />

emerse un complesso di giovani che, insieme a qualche più anziano di loro - Giovanni Luzzi (1854-<br />

1948), Ugo Janni (1865-1930) e l'americano Walter Lowrie (1869-1959) - costituì in certo modo lo<br />

stato maggiore intellettuale del protestantesimo italiano del primo Novecento: Mario Falchi (1870-<br />

1945), Teodoro Longo (1879-1930), Lodovico Paschetto (1879-1967), Giovanni E. Meille (1882-<br />

1958), Salvatore Mastrogiovanni (1883-1964), Cesare Gay (1892-1970). Diversi di questi nomi li<br />

abbiamo già incontrati, trattando di Lumen de Lumine e de L'Avanguardia, insieme con quelli di<br />

pastori metodisti episcopali come Alfredo Taglialatela (1872-1949), Luigi <strong>La</strong>la (1872-1919),<br />

Vincenzo Cassiodoro Nitti (1871-1957), oppure di pastori valdesi di idee socialiste, come Adolfo<br />

Chauvie (1877-1908) e Giuseppe Banchetti (1866-1926), o almeno preoccupati di problemi sociali,<br />

come Enrico Meynier (1878-1947). Tutti li ritroveremo sugli altri periodici già ricordati, come<br />

Riforma <strong>La</strong>ica e Bilychnis, o sugli organi denominazionali L'Evangelista e <strong>La</strong> Luce. Insieme a loro<br />

ritroveremo inoltre il pittore Paolo Paschetto (1885-1963), i cui fregi ed incisioni adornano Lumen<br />

de Lumine, L'Avanguardia, Fede e Vita e in misura ancora maggiore Bilychnis. Di stirpe valdese,<br />

ma battista e fratello di Ludovico, pastore battista, Paolo Paschetto è colui che, col suo Liberty<br />

cristiano-simbolista, ha dato il tono - nella veste editoriale - un pò a tutta la pubblicistica evangelica<br />

del primo Novecento. Le incisioni di Paolo Paschetto, piene di voli di ali angeliche verso l'Alto e di<br />

simbologie, ora paleocristiane ed ora estetizzanti, suonavano liberazione dal retaggio, ormai greve<br />

ed uggioso, di una ortodossia letteralistica, per cui gli evangelici italiani avevano tenuto sbarrata la<br />

loro porta a qualsiasi lume d'arte visiva, durante tanti anni. Forse non è casuale che questa nuova<br />

élite protestante non venisse più dalle aule di Palazzo Salviati, ma da quelle di facoltà universitarie<br />

laiche; chi da Legge, come Mastrogiovanni e Meille, avvocati di un certo nome, l'uno a Roma e<br />

l'altro a Milano, o come Cesare Gay, chi da Scienze Matematiche e Naturali come Falchi e chi da<br />

Lettere come Teodoro Longo: anche se questi nel 1919 prese la licenza teologica a Palazzo<br />

Salviati e in seguito vi insegnò egli stesso. <strong>La</strong> nuova élite evangelica italiana era tutta permeata, in<br />

un modo o nell'altro, dello spirito del protestantesimo liberale e quindi in cerca di liberazione, chi<br />

aprendosi ai risultati della critica filologica e storica, sulle orme di Harnack e di Paul Sabatier, chi<br />

alle prospettive di riforma della società, sulla scorta del Social Gospel anglo-americano e del<br />

Christianisme Social francese ed elvetico. Il n. 1 di Fede e Vita si apriva con un articolo di Giovanni<br />

Luzzi: Perchè non sono ateo? in polemica con l'ormai obsoleto materialismo positivistico e<br />

proseguiva esaltando l'erezione a Ginevra del monumento espiatorio a Serveto e riportando un<br />

articolo in merito di Luigi Luzzatti sulla Nuova Antologia del 16 Ottobre 1908. Nell'annata<br />

successiva, un numero di Fede e Vita appariva listato a lutto per la fucilazione dell'anarchico<br />

640


Francisco Ferrer in Spagna. Anche in altri numeri continuava intanto il dibattito sul darwinismo e<br />

sul rapporto tra scienza e spirito religioso, e questo e quello avevano un suono di liberazione,<br />

rispetto al greve conservatorismo vittoriano per un verso e al non meno greve dogmatismo, per un<br />

altro, che i positivisti avevano fatto pesare sulla cultura dell'ultimo trentennio dell'Ottocento.<br />

Liberazione era pure, per un protestantesimo italiano da tanto tempo immobilizzato sulla breccia di<br />

Porta Pia e sui furori della Questione Romana, aprirsi a rapporti con interlocutori cattolici, sulla<br />

scorta sia della visione di Giovanni Luzzi di un recupero dell'originaria cristianità, anteriore alle<br />

scissioni del secolo XVI, attraverso un approccio modernamente scientifico alla Scrittura, sia del<br />

«pancristianesimo» di Ugo Janni' (Giorgio Spini, Italia Liberale e Protestanti, pag. 322-323).<br />

Ora, di questa nuova élite protestante citata da Spini facevano parte i massoni Ugo Janni, Enrico<br />

Meynier, Vincenzo C. Nitti, Alfredo Taglialatela, e Cesare Gay, che ci stavano proprio a loro agio in<br />

questa nuova élite perchè gli ideali massonici coincidevano con quelli del protestantesimo liberale<br />

che si era schierato apertamente contro il letteralismo biblico. Una coincidenza significativa.<br />

D'altronde da uno come Giorgio Spini, che ha svolto una 'ultradecennale attività a sostegno<br />

dell’importanza storica della Libera Muratoria', questo parlare c'era da aspettarselo. Se dunque<br />

Paolo Paschetto faceva parte anche lui di questa nuova élite protestante, certamente anche lui era<br />

fatto della stessa pasta lievitata degli altri.<br />

Peraltro voglio che teniate presente che quella che Spini chiama la 'visione di Giovanni Luzzi di un<br />

recupero dell'originaria cristianità' includeva le seguenti eresie:<br />

1) Non v’è resurrezione dei morti,<br />

2) Un letterale regno millenario di Cristo sulla terra non ci sarà;<br />

3) Gesù Cristo nacque come tutti gli altri uomini;<br />

4) L’uomo discende da esseri inferiori;<br />

5) <strong>La</strong> nostra esistenza non cominciò quando venimmo al mondo (la preesistenza delle anime);<br />

6) Il terzo capitolo della Genesi è un racconto allegorico;<br />

7) Alla fine Dio salverà tutti nel suo amore (universalismo);<br />

8) <strong>La</strong> preghiera per i defunti.<br />

Queste cose infatti facevano parte della cosiddetta visione di Giovanni Luzzi, così come la<br />

presenta nel suo libro <strong>La</strong> religione cristiana secondo la sua fonte originaria.<br />

In merito al 'pancristianesimo' di Ugo Janni, non era altro che l'ecumenismo cioè l'unione di tutti i<br />

Cristiani, di cui Janni era un paladino. In merito a Janni, però, bisogna anche dire che lui<br />

insegnava anche la reincarnazione. Praticamente Janni insegnava che un Cristiano dopo morto si<br />

andava a reincarnare per continuare a vivere sulla terra e portare a termine il processo della<br />

santificazione cioè quel processo che ha come fine quello di raggiungere la perfezione, iniziato con<br />

la nuova nascita, per cui la reincarnazione è utile a questo fine perchè fornisce al cristiano molto<br />

più tempo di quanto gliene conceda solo un’esistenza sulla terra per svilupparsi fino a raggiungere<br />

la perfezione (cfr. Ugo Janni, Ultra: Problemi relativi alla finalità del creato ed alla nostra vita dopo<br />

la morte, Modena, 1935, pag. 318-334)!!<br />

Ecco questi due campioni del protestantesimo liberale quali eresie insegnavano!<br />

641


<strong>La</strong> collaborazione con la rivista Conscientia, avente anch'essa<br />

uno spirito 'massonico'<br />

Paolo Paschetto collaborò anche con la rivista Conscientia (1922-1927), diretta da Giuseppe<br />

Gangale (1898-1978) a partire dal giugno 1924. Appartenente ad una Chiesa Battista, Gangale era<br />

un massone (aderì alla <strong>Massoneria</strong> nel gennaio del 1923, e diventò maestro della Loggia<br />

'Tommaso Campanella' di Catanzaro) e fu quello che coniò il termine 'Massonevangelismo' per<br />

indicare quella doppia militanza, in una Chiesa evangelica e nella massoneria, che caratterizzava<br />

così tanti personaggi di primo piano delle Chiese Evangeliche del suo tempo.<br />

Paschetto illustrò le pagine di 'Conscientia' con fregi e testate (cfr. Giorgio Spini, Italia di Mussolini<br />

e Protestanti, pag. 91; Demofonti <strong>La</strong>ura, <strong>La</strong> riforma nell'Italia del primo Novecento. Gruppi e riviste<br />

di ispirazione evangelica, pag. 152-153), fino a quando nel 1927 essa fu chiusa dal governo<br />

fascista perchè con il tempo era diventata ormai una rivista politica che combatteva il fascismo e<br />

Benito Mussolini quindi la fece chiudere.<br />

Con la rivista 'Coscientia', collaborarono tra gli altri, il pastore valdese Ugo Janni (1865-1938),<br />

massone (cfr. Augusto Comba, Valdesi e <strong>Massoneria</strong>, pag. 48); il valdese Cesare Gay (1892-<br />

1970), segretario nazionale della Federazione studenti per la cultura religiosa, che era oltre che<br />

profondamente ecumenico anche massone (cfr. Augusto Comba, Valdesi e <strong>Massoneria</strong>, pag.<br />

48,140); il socialista Lelio Basso (1903-1978), anche lui massone (cfr. Erasmo, Anno VI - Numero<br />

1-2, 15-31 gennaio - 2005, pag. 12); e il filologo meridionalista Tommaso Fiore (1884-1973), che<br />

era maestro massone (cfr. Gnocchini Vittorio, L' Italia dei liberi muratori. Brevi biografie di massoni<br />

famosi, Editore Mimesis, 2005, pag. 123); il filosofo socialista Alfredo Poggi (1881 - 1974) che al<br />

XIV Congresso di Ancona del Partito Socialista (aprile 1914) si era scontrato con Benito Mussolini<br />

sulla incompatibilità fra Socialismo e <strong>Massoneria</strong> sostenuta da Mussolini, sostenendo invece che si<br />

poteva essere socialisti e massoni: 'Il Partito non può adombrarsi di una associazione che ha lo<br />

scopo di tendere al perfezionamento morale, intellettuale e materiale dell’uomo. Non si deve<br />

dimenticare che la <strong>Massoneria</strong> che fu in passato rifugio di tutti gli spiriti insoddisfatti, è oggi una<br />

associazione di studio, che si occupa di problemi filosofici e morali. Essa tende ad educare un<br />

uomo libero da ogni suggestione esterna, libero nella religione, libero nella morale, nella politica.<br />

Perciò combatte ogni tirannia politica e religiosa e aspira a una società nuova, ove l’uomo,<br />

liberatosi da ogni pregiudizio di classe, di religione, di patria, possa vivere degnamente da uomo';<br />

e l'esoterista Julius Evola (1898-1974), che era anche lui un massone, il quale pubblicherà alcune<br />

cronache filosofiche (cfr. Davide Dalmas e Anna Strumia, Una resistenza spirituale 'Conscientia'<br />

1922-1927, Claudiana Editrice 2000, pag. 92).<br />

Che questa rivista protestante fosse influenzata da uno spirito massonico, è confermato dalla<br />

seguente scritta apposta al titolo: 'E' diretto a tutti coloro che ritengono l'avvenire di Italia<br />

strettamente connesso con la sua rinascita spirituale. Si propone di rievocare le tradizioni italiane<br />

di Riforma religiosa per trarne motivi attuali di rinnovamento'. Infatti l'espressione 'rinascita<br />

spirituale' andava bene sia per i Protestanti che per i Massoni, i quali parlano anch'essi di rinascita<br />

spirituale, ma intesa in un senso completamento diverso da come lo intende la Bibbia, e poi in<br />

quella scritta era evocato il patriottismo così caro ai massoni, infatti si parla dell'avvenire della<br />

nazione Italia. Anche la rievocazione delle tradizioni italiane di riforma religiosa, andava bene<br />

anche per i massoni, perchè vedevano in esse comunque una presa di distanza dal cattolicesimo<br />

romano ed anche la possibilità di rinnovamento per la nazione Italia, nel senso di affrancamento<br />

dalla prepotenza del papato.<br />

642


Non sorprende dunque sapere che una parte dei suoi cinquemila lettori era costituita da aderenti<br />

alla massoneria o ad associazioni ad essa collegate. Ecco perchè c'erano spesso dei rimandi ad<br />

una rivista di Aosta che si chiamava «Mont-Blanc» fondata e diretta da Edouard Duc, valdese e<br />

massone.<br />

Addirittura, nel 1924 su 'Conscientia' fu recensito il testo Filosofia della <strong>Massoneria</strong> di Fichte. <strong>La</strong><br />

recensione fu fatta da Arnaldo Belluigi, il quale affermò che lo scopo della massoneria, in quanto<br />

società particolare, può essere dedotto soltanto 'dallo scopo finale dell'Uomo', ossia può 'essere<br />

soltanto quello di risollevar a coltura umana universale l'unilateralità delle classi sociali', mediante<br />

l'educazione all'amor di patria ed al sentimento cosmopolitico, tra loro non in contrasto' (cfr. Davide<br />

Dalmas e Anna Strumia, Una resistenza spirituale 'Conscientia' 1922-1927, pag. 33).<br />

E poi nel febbraio 1925 fu recensito il libro <strong>La</strong> Franc-maçonnerie (<strong>La</strong> <strong>Massoneria</strong>) di Joseph De<br />

Maistre (1753 - 1821), un eminente membro della <strong>Massoneria</strong>.<br />

Per non parlare poi del fatto che su 'Conscientia' il 10 Marzo 1922 apparve un articolo dedicato al<br />

'massone' Giuseppe Mazzini, dal titolo 'Mazzini anima religiosa', in cui il Mazzini viene chiamato<br />

'meteora luminosa' e alla fine viene fatto passare per un credente in quanto vengono riportate le<br />

sue ultime parole prima di spirare, e cioè «Se credo in Dio? Certo che credo in Dio!», quando in<br />

realtà Mazzini non era affatto un credente, in quanto egli stesso ebbe ad affermare: ''Non sono<br />

Cristiano; non credo alla religione cristiana, alla divinità di Cristo, al dogma della caduta, ecc.,<br />

credo alla morale del Cristo, ma credo che essa sia insufficiente all'adempimento dei destini sociali<br />

dell'umanità' (Lettres intimes de Mazzini [Lettere intime di Mazzini], pubblicate da D. Melegari,<br />

Parigi 1895, pag. 57),<br />

E poi, a conferma dell'ispirazione massonica di questa rivista, c'è questo fatto che risale a Gennaio<br />

1925 (in piena persecuzione fascista quindi, contro la rivista Coscientia che ormai era diventata<br />

una rivista politica antifascista e quindi in avversione a Benito Mussolini) quando Gangale scrisse a<br />

«Il Turbine» di Caserta, che era un giornale di evidente impronta esoterico-massonica, affinchè<br />

pubblicasse una sua lettera dalla quale si desume che i lettori dei due periodici in qualche misura<br />

coincidevano.<br />

Ecco la lettera di Gangale: 'Egregio direttore, con ordine prefettizio del 4 Gennaio è stata<br />

sequestrata la prima edizione di «Conscientia» rivista settimanale di cultura religiosa e politica, e,<br />

con successivo ordine del 6 gennaio, ne è stata sequestrata anche la seconda edizione riveduta e<br />

corretta. Messo così nell'impossibilità di far avere per questa settimana al pubblico il giornale o<br />

almeno di comunicare direttamente le ragioni della mancata pubblicazione di quel primo numero,<br />

partecipo, a mezzo del suo diffuso giornale, ai lettori e agli abbonati, la notizia del sequestro.<br />

Giuseppe Gangale'. Questa lettera fu pubblicata su Il Turbine il 10 Gennaio 1925 (cfr. Davide<br />

Dalmas e Anna Strumia, Una resistenza spirituale 'Conscientia' 1922-1927, pag. 32).<br />

Ma andiamo avanti, perchè c'è qualcosa d'altro da dire sul massone Giuseppe Gangale, direttore<br />

di 'Conscientia', che mostra come fosse permeato da uno spirito massonico. Il 22 agosto 1925<br />

pubblicò un articolo su 'Conscientia' dal titolo 'Annotazione' in cui fece delle sconcertanti<br />

affermazioni su Gesù Cristo.<br />

Ecco questo suo articolo (le evidenziazioni in corsivo grassetto sono mie): 'Gli intellettuali, cioè<br />

coloro i quali vivono, pensano, parlano, discutono su basi di concetti anziché di miti, sentono, di<br />

solito, profonda difficoltà per la comprensione di Cristo e per l'inquadramento di esso nel loro<br />

sistema mentale. <strong>La</strong> loro religiosità che c'è, spesso, ed è, spesso, profonda e severa non riesce ad<br />

assorbire il Cristo. Chi osservi attentamente il fenomeno e la difficoltà si accorge che la causa di<br />

643


ciò è in una figurazione tradizionale del Cristo. E' la concezione di questo come persona<br />

soprattutto fisica, materiale che dà l'impressione di essere inassimilabile al mondo spirituale e<br />

ideale degli intellettuali. Ora è tempo di accorgerci che si tratta di una storta visione procurata,<br />

alimentata, tramandata sia dal cattolicesimo - a causa del suo iconismo artistico - sia dal<br />

protestantesimo popolare portato, dalla accentuazione dei motivi fideistici verso la persona di<br />

Cristo, a confondere persona fisica con persona morale. Il Cristo storico infatti fu persona fisica in<br />

un modo così ridotto al minimo necessario che chi legga gli Evangeli ne è stupefatto. <strong>La</strong> sua vita<br />

brevissima è di una squallida monotonia e sfuma ad ogni momento nell'indeterminato: egli non<br />

scrive nulla; non parla mai di sè se non per affermare la sua indeterminatezza, la sua divinità; si<br />

può dire quasi che la sua vita e la sua gloria cominci veramente dalla sua morte fisica e che sia<br />

nato fisicamente, solo per negare fisicamente sè morendo sul Calvario. Il vero Cristo così mostra<br />

essere non la persona fisica e fenomenica, ma l'idea che quella incorporò e che dal suo<br />

corpo spezzato si riversò nel mondo per redimerlo nell'autocoscienza di sè. A quell'idea il<br />

corpo fisico, gli atti, le contingenze di Cristo obbediscono con una precisione ed una sobrietà<br />

maravigliosa; sicchè vedere dei cristiani seguaci della religione dello spirito e nemici cioè delle<br />

religioni dell'oggetto, adorare il servo anzichè il padrone, lo strumento anzichè il fine, se non fosse<br />

un tragico segno della irremediabile tendenza umana all'antropomorfismo idolatra, dovrebbe far<br />

sorridere di compatimento'.<br />

E questo sarebbe il parlare di un Cristiano? A me pare il parlare di uno gnostico. Ma come fa<br />

innanzi tutto un discepolo di Cristo a dire che la vita di Gesù Cristo fu 'di una squallida monotonia'?<br />

E poi, che cos'è questa distinzione tra il Cristo storico, ossia Cristo persona fisica, e il vero Cristo<br />

che non è - secondo Gangale - la persona fisica ma l'idea che quella persona incorporò e che dal<br />

suo corpo spezzato si riversò nel mondo per redimerlo nell'autocoscienza di sè? Se ho capito<br />

bene, non è Cristo quale persona fisica quindi, ma l'idea incorporata in Cristo, a salvare il mondo,<br />

e lo fa nell'autocoscienza di sè!<br />

Ma questo parlare, ripeto, non è il parlare di un Cristiano, ma di qualcuno che non conosce Cristo.<br />

Ed infine, che significa che Gesù è nato fisicamente, solo per negare fisicamente sè morendo sul<br />

Calvario? D'altronde, Giuseppe Gangale era massone, mai dimenticarselo questo, e la massoneria<br />

non proclama il Cristo di cui parla la Bibbia, ma un altro Cristo. E se si considera che lui questo<br />

articolo lo scrisse anche per i suoi numerosi 'fratelli' massoni che leggevano 'Conscientia', si<br />

capisce tutto. Vergognoso.<br />

Ma questo Gangale era veramente uno che si abbandonava a tanti altri vani ragionamenti, come<br />

quando biasimava la Chiesa primitiva per non essersi data alla politica: 'Il primitivo cristianesimo<br />

non seppe comprendere il senso attivistico di se stesso. Esso si chiuse in un eroismo di difesa che<br />

non passò mai all'offesa e alla conquista; e l'interpretazione del «date a Cesare» evangelico come<br />

imperativo di separazione tra politica e religione, tra questo e l'altro mondo, tra Impero e Chiesa, fu<br />

la codificazione dell'irrigidimento difensivo del Cristianesimo' ('Itinerario del cristianesimo' in<br />

Conscientia, il 28 Marzo 1925), e incitava le Chiese a darsi alla politica: 'Il protestantesimo per<br />

affermarsi deve diventare patrimonio di masse. Le masse in Italia più evolute, più autonome e<br />

quindi più preparate sono le masse organizzate politicamente. Le altre sono amorfe. Qui ritorna il<br />

problema di una cultura protestante. Solo una cultura protestante piena ed integrale che si<br />

interessi cioè anche di problemi politici ed economici può aspirare a transustanziarsi sulle masse'<br />

('Aspetti del protestantesimo', in Conscientia, il 19 aprile 1924), e in questo suo incitamento tirava<br />

fuori i principi massonici: 'In verità, finora Stato democratico e spirito di riforma, pur battendo la<br />

stessa strada, non hanno curato d'incontrarsi; quello si appellava al trinomio della rivoluzione<br />

francese disinteressandosi della religione, questo esauriva la rivoluzione etica dell'Evangelo nei<br />

644


catechismi domenicali, mostrando un sacro orrore della politica e l'uno e l'altro non s'accorgevano<br />

che le parole di libertà, di fratellanza, d'uguaglianza si trovavano così sulle porte dei templj<br />

massonici, come nell'Evangelo' ('Le vie per una Riforma' in Conscientia, il 21 Ottobre 1922).<br />

Queste sue ultime parole ritengo spiegano la sua adesione alla massoneria, e il termine<br />

'massonevangelismo' da lui creato. Questo Gangale era veramente pericoloso per la Chiesa!<br />

Ora, il disegno sulla copertina di Conscientia era di Paschetto, ed era questo.<br />

Osservandolo bene si noterà che esso rimanda anche a dei simboli massonici. Infatti il martello<br />

rappresenta nel Rito Scozzese ed accettato il lavoro fatto dall'Apprendista che deve dare i primi<br />

colpi sulla pietra grezza per sgrossarla, mentre il fuoco che arde privo di vita propria con le fiamme<br />

protese verso l'alto indica 'il movimento verso una realtà sovrastante il piano della storia' che i<br />

massoni chiamano 'Il Grande Architetto dell'Universo'. Poi ci sono anche qui delle ali, che sono<br />

poste in un vorticare apparentemente disordinato, e che esprimono il palpitare della vita interiore, e<br />

che nella <strong>Massoneria</strong> mostrano i palpiti interni che il massone sperimenta in questo suo cammino<br />

alla ricerca della luce e della verità.<br />

645


L'articolo 'Annotazione' di Giuseppe Gangale.<br />

Amico di un pastore valdese massone<br />

Paolo Paschetto era amico di un pastore valdese massone, un certo Arturo Mingardi (1877-1942),<br />

ex teologo cattolico modernista che, divenuto pastore valdese fu responsabile della Chiesa di Riesi<br />

dal 1918 al 1930 (www.riesi.com/ cfr. Augusto Comba, Valdesi e <strong>Massoneria</strong>, pag. 48; Giorgio<br />

Spini, Italia Liberale e protestanti, pag. 290). <strong>La</strong> conferma di questa amicizia è in queste parole di<br />

646


Filippo Scroppo (1910-1993), nipote di Arturo Mingardi: 'Non potevano che giungermi<br />

provvidenziali i suggerimenti soprattutto disegnativi di Paolo Paschetto, che lo zio Arturo Mingardi<br />

pastore della Chiesa Evangelica di Riesi, che saliva regolarmente a Torre Pellice per l'annuale<br />

sinodo della Chiesa Valdese, dopo essersi incontrato con lui, al suo rientro in sede, mi trasmetteva<br />

puntualmente' (Da una sua presentazione contenuta in Paolo Paschetto. 1885-1963, XXXV Mostra<br />

d'Arte Contemporanea, a cura del Collegio Valdese di Torre Pellice, Società di Studi Valdesi,<br />

agosto/settembre 1985, pag. 9)<br />

Amico di un pittore massone<br />

Paolo Paschetto era amico di Adolfo De Carolis. Questo è quello che afferma Mila Pistoi nel<br />

parlare dello stile artistico di Paolo Paschetto: 'Nella successiva elaborazione delle tematiche<br />

formali si fa strada un'impostazione lineare più geometrizzata, talora sottolineata da una certa qual<br />

enfasi di sentimenti che ben poteva venire dagli scambi e dalle amicizie con Adolfo De Carolis e<br />

Duilio Cambellotti, ma che, soprattutto, è frutto della personale sintassi compositiva e di una<br />

cultura attenta alle novità del momento. Infatti, dopo l'esposizione parigina dell'Art Déco del 1925,<br />

mentre a Torino le finezze dell'impostazione ambientale si precisano con l'opera di Sartorio per il<br />

teatro Gualino, l'ambito romano esprime, assieme all'interesse estetico per l'oggetto e l'arredo, le<br />

volontà puriste dell'architettura' (Mila Pistoi, <strong>La</strong> decorazione: e gli aspetti dimenticati della<br />

produzione di Paolo Paschetto, in Paolo Paschetto. 1885-1963, XXXV Mostra d'Arte<br />

Contemporanea, a cura del Collegio Valdese di Torre Pellice, Società di Studi Valdesi,<br />

agosto/settembre 1985, pag. 38); come anche Francesco Franco quando dice: 'A Roma<br />

particolare rilievo assume la figura di Adolfo De Carolis. Già si è accennato che fra i Paschetto e i<br />

De Carolis intercorrono legami di amicizia; le due famiglie abitano nel medesimo palazzo'<br />

(Francesco Franco, <strong>La</strong> grafica: appunti sull'opera, in Paolo Paschetto. 1885-1963, XXXV Mostra<br />

d'Arte Contemporanea, a cura del Collegio Valdese di Torre Pellice, Società di Studi Valdesi,<br />

agosto/settembre 1985, pag. 52).<br />

Adolfo De Carolis, anche noto come Adolfo de Karolis (1874-1928), è stato un pittore, incisore,<br />

illustratore, xilografo e fotografo italiano, che collaborò con grandi letterati, illustrando con disegni e<br />

xilografie opere di Gabriele D'Annunzio e di Giovanni Pascoli, che erano ambedue massoni.<br />

Ora, anche Adolfo De Carolis era un massone, infatti in un articolo sulla rivista massonica 'Erasmo'<br />

che riguarda Roberto Mandel, poeta sufi e amico di Gabriele D’Annunzio, il figlio di Mandel<br />

afferma: 'Mi chiamo come D’Annunzio perché mio padre lo scelse come mio padrino di battesimo”.<br />

.... “Mentre per mio padre il tramite fu Badoglio, D’Annunzio giunse alla <strong>Massoneria</strong> per altre vie<br />

cui non era estraneo Adolfo De Carolis”, ovvero il pittore liberty autore di molte xilografie che<br />

illustrano i romanzi di D’Annunzio' (Anno X - Numero 11-12, 15 - 30 giugno 2009, pag. 28). In una<br />

nota del redattore presente in '1957-1959 Quaderno articoli e poesie ROBERTO MANDEL' si<br />

legge': 'Il forte legame di amicizia con Gabriele D'Annunzio non fu dovuto solo all'aver condiviso<br />

inizialmente gli ideali del fascismo con la marcia di Ronchi e la impresa di Fiume ma per la comune<br />

passione per la poesia e per l'ideale massonico di elevazione individuale e della società. Roberto<br />

Mandel entrò nella massoneria attraverso il generale Badoglio ed ebbe come riferimento a Napoli<br />

la loggia del Grande Oriente d'Italia mentre D'Annunzio attraverso il poeta Adolfo De Carolis'.<br />

647


Amante della musica del massone Felix Mendelssohn<br />

Paolo Paschetto, in base alla testimonianza di Francesco Franco, era amante della musica del<br />

compositore massone Felix Mendelssohn: 'E più e meglio ancora mi pare oggi di potermi<br />

avvicinare alla Sua figura, dopo aver appreso, in un rinnovato felice incontro, dalla voce del nipote<br />

Enrico - un tempo Suo allievo e tuttora pittore - un dato illuminante, fra altre annotazioni, sulla<br />

personalità del Maestro: l'amore per la musica, in particolare per due autori, Felix Mendelssohn e<br />

Edvard Grieg. Del primo, apprezzava la raffinata classicheggiante eleganza manifestata in armonie<br />

serene, in una soprattutto, fra le più complesse delle 'Romanze senza parole', amando ritrovarsi e<br />

suonare, l'op. n° 30, 'Canto di primavera'. (France sco Franco, <strong>La</strong> grafica: appunti sull'opera, in<br />

Paolo Paschetto. 1885-1963, XXXV Mostra d'Arte Contemporanea, a cura del Collegio Valdese di<br />

Torre Pellice, Società di Studi Valdesi, agosto/settembre 1985, pag. 48).<br />

Che Felix Mendelssohn era un massone lo si trova in diversi elenchi di famosi massoni presenti su<br />

siti massonici, come per esempio su quello del Grande Oriente d'Italia della Lombardia a questa<br />

pagina http://www.goilombardia.it/personaggi_illustri.php, e soprattutto sul sito 'The music of<br />

Freemasonry' (<strong>La</strong> musica della <strong>Massoneria</strong>) a questa pagina<br />

www.masonmusic.org/composers.html<br />

648


Non amante della teologia, ma difensore dello spiritista e<br />

massone Fogazzaro<br />

'In uno scritto giovanile .... a difesa de 'Il Santo' di Fogazzaro, Paolo Paschetto riporta la seguente<br />

confessione di Giovanni Selva, il 'maestro' di Maironi: 'Dubito di me .... Dubito di essere puramente<br />

un intellettuale e di esagerarmi l'importanza, davanti a Dio, delle mie idee...'; e in prima persona<br />

commenta: '<strong>La</strong> teologia, quella dei teologi, con quei sistemi più o meno astratti ed astrusi, in cui<br />

molto abitano beati e che, secondo ciò che anche si predica, non possono essere compresi se non<br />

da certi credenti avvezzi ad un certo acrobatismo mentale e ad un certo trascendentalismo<br />

'spirituale' (?), io, confesso, non l'ho mai compresa e non l'ho mai potuta amare!' (Giuseppe<br />

Mantovani, 'Religio rerum', in Paolo Paschetto. 1885-1963, XXXV Mostra d'Arte Contemporanea, a<br />

cura del Collegio Valdese di Torre Pellice, Società di Studi Valdesi, agosto/settembre 1985, pag.<br />

79).<br />

Antonio Fogazzaro (1842-1911), l'autore de 'Il Santo' (1905), era uno zelante spiritista infatti lui<br />

stesso ebbe a dire: 'Io fui sempre uno spiritualista ardente ed ebbi da fanciullo in poi una forte<br />

inclinazione al misticismo: ne appaiono tracce, credo, in tutto quello che ho pubblicato. È quindi<br />

naturale che io non abbia riso mai delle credenze spiritiche. Esse non contraddicevano in sostanza<br />

alla mia fede religiosa e rispondono alle intime tendenze dell'animo mio. Vi ero dunque disposto a<br />

priori e ne pigliai avidamente conoscenza per mezzo di un amico mio che vi aderiva egli pure per<br />

via di ragionamento, senz'averne fatta esperienza personale. Lessi parecchie pubblicazioni<br />

spiritiste e sono tutt'ora associato al giornale Psychischen Studien di Lipsia [...] Le notizie ch’io<br />

tengo dello spiritismo mi persuadono che non tutto è illusione ed inganno e che seguono<br />

veramente molti fatti inesplicabili con le leggi naturali a noi note' (Stefano Bertani, L'ascensione<br />

della modernità: Antonio Fogazzaro tra santità ed evoluzionismo, Editore Rubbettino, 2006, pag.<br />

124). Fogazzaro infatti è stato presidente onorario della Società di Studi psichici di Milano, in cui si<br />

pratica lo spiritismo (cfr. Stefano Beverini e Daniela Nacucchi, Il mondo dello spiritismo, Edizioni<br />

Mediterranee, 1991, pag. 48-49; si legga Stefano Bertani, L'ascensione della modernità: Antonio<br />

Fogazzaro tra santità ed evoluzionismo, pag. 120-130 per capire il forte legame tra Fogazzaro e lo<br />

spiritismo). In merito al suo romanzo 'Il Santo' - avente come protagonista un religioso, che si<br />

chiama Benedetto (un certo Piero Maironi che si fa chiamare Benedetto), venerato come un santo<br />

dai suoi fedeli, che intendeva convincere lo stesso Papa della necessità di una radicale riforma<br />

della Chiesa Romana anche aprendosi al modernismo [come ha detto uno studioso cattolico<br />

649


omano: 'Egli propugna un cattolicesimo svecchiato e progressista, la purificazione della Fede, la<br />

quale si trova nel sottosuolo profondo (esoterismo) della Chiesa, nella quale il Papa e la gerarchia<br />

restano alla superficie (essoterismo) delle acque stagnanti, immobili (immutabilità del dogma) e<br />

putride, mentre i laici illuminati (gnostici) attingono acqua fresca e corrente (evoluzione eterogenea<br />

del dogma) in profondità (occultismo) - http://www.sisinono.org/anteprime-2009/108-anno-xxxv-n-<br />

13] - messo all'indice dalla Chiesa Cattolica Romana, ci sono dei chiari riferimenti allo spiritismo.<br />

Come per esempio questo che mi pare quello più significativo: 'Anche la duchessa volle parlare a<br />

Benedetto [n.d.e. 'Il Santo]. Portò con sè compagni e compagne. Non più giovine ma galante<br />

ancora, mezzo superstiziosa e mezzo scettica, egoista e non senza cuore, voleva bene alla<br />

figliuola tisica di un suo vecchio cocchiere. Udito parlare del Santo di Jenne e dei suoi miracoli,<br />

aveva combinata la gita, un pò per divertimento, un pò per curiosità, per vedere se fosse il caso di<br />

far venire il Santo a Roma o di mandargli la ragazza. Cugina di un cardinale, aveva conosciuto<br />

presso di lui uno dei preti che villeggiavano a Jenne. Ora colui, incontratala, le aveva già parlato a<br />

modo suo del Santo e annunciato il crollo della sua riputazione. Però siccome la duchessa non si<br />

fidava di nessun prete ed era curiosa di conoscere un uomo cui si attribuiva un passato<br />

romanzesco, e la stessa curiosità avevano i suoi compagni, una compagna in particolare, si risolse<br />

di avvicinarlo a ogni modo. Era venuta con lei una vecchia nobildonna inglese, famosa per la sua<br />

ricchezza, per le sue toilettes bizzarre, per il suo misticismo teosofico e cristiano, innamorata<br />

metafisicamente del Papa e anche della duchessa che ne rideva con i suoi amici. I quali amici, nel<br />

vedere Benedetto in quell'arnese, si scambiarono occhiate e sorrisi che per poco non diventarono<br />

sghignazzamenti quando la vecchia inglese, prevenendo tutti, prese la parola. Disse, in un cattivo<br />

francese, che sapeva di parlare a una persona colta: che lei, con amici e amiche di ogni nazione,<br />

lavorava per riunire tutte le Chiese cristiane sotto il Papa, riformando il cattolicismo in alcune parti<br />

troppo assurde che nessuno nel suo cuore credeva più buone a niente, come il celibato<br />

ecclesiastico e il dogma dell'inferno; che avevano bisogno, per fare questo, di un Santo; che<br />

questo Santo sarebbe lui perchè uno spirito - ella non era spiritista ma un'amica sua lo era - anzi<br />

proprio lo spirito della contessa Blawatzky aveva rivelato questo; ch'era perciò necessaria la sua<br />

venuta a Roma e che a Roma egli avrebbe potuto con i suoi doni di santità rendere servigio anche<br />

alla duchessa di Civitella, ivi presente. Finì il suo discorso così: «Nous vous attendons absolument,<br />

monsieur! Quittez ce vilain trou! Quittez-le bientôt! Bientôt!» Benedetto, girato rapidamente lo<br />

sguardo severo per la cerchia delle facce sardoniche o stolide, dall'occhialetto della duchessa alla<br />

caramella del giornalista, rispose: «A l'instant, madame!» E uscì della camera' (Antonio Fogazzaro,<br />

Il Santo, versione Kindle, posizione 2527-2561). Ora, la signora Helena Petrovna Hahn (anche<br />

Hélène), meglio nota come Helena Blavatsky o Madame Blavatsky (1831-1891) - che viene<br />

menzionata in questo libro - è stata una spiritista e occultista, ed è molto conosciuta negli ambienti<br />

spiritisti e di magia di tutto il mondo. Era una donna malvagia, una figlia del diavolo, che fondò la<br />

Società Teosofica. Tra i suoi libri più celebri troviamo Iside svelata (Isis Unveiled) e <strong>La</strong> dottrina<br />

segreta (The Secret Doctrine), pieni di eresie di perdizione. Affinchè vi rendiate conto di chi fosse<br />

questa signora, basti questa citazione tratta da uno dei suoi noti libri di occulto: « (...) Satana, o il<br />

Dragone Rosso Infuocato, il "Signore del Fosforo" e Lucifero, o "Portatore di Luce", è in noi: è la<br />

nostra Mente, il nostro Tentatore e Redentore, il nostro Liberatore intelligente e Salvatore dal puro<br />

animalismo» (<strong>La</strong> dottrina segreta, vol. II, p. 513).<br />

Questa figlia e adoratrice del diavolo, tramite la sua teosofia ha influenzato tanti uomini, tra cui<br />

tanti massoni in mezzo ai quali la teosofia è ben accetta, non solo perchè è formata da dottrine<br />

occulte ed esoteriche, ma anche perchè essa nega che Gesù è il Cristo e si propone di fondere<br />

assieme tutte le religioni e costruire una grande fratellanza umana su tutta la terra esattamente<br />

come la <strong>Massoneria</strong>. Ecco perchè su un sito massonico troviamo l'elogio della Società Teosofica<br />

espresso in questi termini: '<strong>La</strong> Società Teosofica è un’organizzazione antidogmatica che raccoglie<br />

650


studiosi e ricercatori delle Verità dell’Esistenza per mezzo dello studio e dell’esperienza personale.<br />

Tre sono gli scopi principali: Fratellanza Universale dell’Umanità senza alcuna distinzione; studio<br />

comparato delle fedi, delle filosofie e delle scienze; ricerca dei poteri latenti dell’individuo. <strong>La</strong><br />

Teosofia si diffuse nel mondo soprattutto nella seconda metà dell’800 ed in Italia anche grazie ad<br />

una certa comunanza d’ideali con le correnti democratiche mazziniane e garibaldine. Ricordiamo<br />

che Helena Petrovna Blavatsky partecipò attivamente alla battaglia di Mentana a fianco del<br />

Generale Garibaldi nel 1867 ove fu gravemente ferita e si dice che fu iniziata alla <strong>Massoneria</strong><br />

proprio dallo stesso Generale, Gran Maestro dell’Umanità. Conobbe inoltre Giuseppe Mazzini che<br />

incontrò a Londra collaborando alle sue iniziative e contribuendo a far erigere un monumento in<br />

suo ricordo al Central Park a New York. Fra i Teosofi famosi ricordiamo l’inventore Thomas A.<br />

Edison e l’insegnante italiana Maria Montessori. ..... (http://massoneria.wordpress.com/). Ora, alla<br />

luce di tutto ciò, dunque, leggere che Paolo Paschetto prese le difese de 'Il Santo' di Fogazzaro,<br />

non solo riempie di profonda indignazione, ma fa sorgere tante legittime domande. Come può un<br />

'evangelico' levarsi in difesa di un tale libro dove l'autore appoggia lo spiritismo? Come fa un<br />

'evangelico' a difendere un libro dove viene detto sostanzialmente che bisogna eliminare dal<br />

Cristianesimo 'alcune parti troppo assurde che nessuno nel suo cuore crede più buone a niente' tra<br />

cui la dottrina biblica dell'inferno - ma di dottrine bibliche che la Teosofia vorrebbe eliminare ce ne<br />

sono altre - perchè questo poi è il proposito della teosofia che attinge dalla <strong>Massoneria</strong>?<br />

Evidentemente Paolo Paschetto aveva in avversione diverse dottrine bibliche, e questo infatti è<br />

confermato da queste sue parole: '<strong>La</strong> teologia, quella dei teologi, con quei sistemi più o meno<br />

astratti ed astrusi, in cui molto abitano beati e che, secondo ciò che anche si predica, non possono<br />

essere compresi se non da certi credenti avvezzi ad un certo acrobatismo mentale e ad un certo<br />

trascendentalismo 'spirituale' (?), io, confesso, non l'ho mai compresa e non l'ho mai potuta<br />

amare!' Queste sue strane parole dunque, nascondono una sua avversione verso delle dottrine<br />

bibliche, un pò come le parole dei massoni che in fin dei conti contestano ogni forma di<br />

dogmatismo del Cristianesimo. D'altronde, voglio far presente che Paschetto non si trasse indietro<br />

dal fare un ritratto di Gesù, come anche dal disegnare una donna con il seno scoperto e con la<br />

statua della dea minerva in mano, come si può vedere in questa foto (ho oscurato anche qui il<br />

seno della figura femminile), per cui è evidente che lui non era per nulla attaccato alla fedel Parola<br />

di Dio.<br />

Ma su Antonio Fogazzaro c'è da dire anche che pare che fosse massone. Infatti nel libro Il mondo<br />

dello spiritismo a cura di Stefano Beverini e Daniela Nacucchi, viene detto di lui: 'Secondo il parere<br />

651


di M. Baronci - che in suo favore cita E. Barbier - il collegamento del Fogazzaro con il cattolicesimo<br />

modernista trova la sua spiegazione nel fatto che lo scrittore sarebbe stato addirittura un<br />

esponente della massoneria' (Stefano Beverini e Daniela Nacucchi, Il mondo dello spiritismo,<br />

Edizioni Mediterranee, 1991, pag. 51-52). Quindi, ancora una volta dobbiamo riscontrare una<br />

coincidenza significativa.<br />

Appartenente alle ACDG, avente legami ed ideali massonici<br />

Paolo Paschetto risulta (da dei fogli dattiloscritti conservati presso l'Archivio della Tavola Valdese a<br />

Torre Pellice) essere nell'elenco dei componenti il comitato organizzatore del Congresso<br />

Nazionale degli Evangelici Italiani del 1920, in quanto appartenente alle A.C.D.G. (Associazioni<br />

Cristiane Dei Giovani), che erano legate alla YMCA che aveva stretti rapporti con la massoneria.<br />

Ecco infatti cosa si legge sul sito della Chiesa Evangelica Valdese di Pinerolo in merito al massone<br />

Cesare Gay che fu segretario delle ACDG: 'Cesare Gay fu molto legato all’altra grande figura del<br />

modernismo, Ernesto Buonaiuti; questi, cacciato dalla chiesa cattolica per le sue posizioni<br />

teologiche e dall’università italiana per aver rifiutato il giuramento di fedeltà al fascismo, fu a lungo<br />

ospite proprio di casa Gay a Pinerolo. In un periodo di scarso o nullo ecumenismo con la chiesa<br />

cattolica ufficiale, e di diffidenza verso i cattolici dissidenti, la nostra città si trovò quindi testimone<br />

dell’attività del “pellegrino di Roma”, come viene chiamato Buonaiuti dal titolo di una sua celebre<br />

opera. Di segno ecumenico in tempi difficili fu anche un altro rilevante aspetto dell’attività di Cesare<br />

Gay: il ruolo di segretario nazionale delle Associazioni Cristiane Dei Giovani (ACDG), legate<br />

all’internazionale YMCA, a sua volta in stretti rapporti con la massoneria'<br />

(http://www.pinerolovaldese.org/).<br />

Sul legame tra le ACDG e la YMCA (Young Men's Christian Association) e sul carattere massonico<br />

della YMCA ecco cosa scriveva il periodico «Les Nouvelles religiones» di Parigi in un articolo dal<br />

titolo «L'effort protestant à Rome et en Italie» del 1 settembre 1917. «L'Associazione Cristiana dei<br />

Giovani è la branchia italiana della Young Men's Christian Association vasta federazione<br />

protestante internazionale dei Circoli della Gioventù, che conta all'incirca 8500 associazioni<br />

particolari e quasi un milione di membri sparsi attraverso i due emisferi, specialmente in Inghilterra,<br />

negli Stati Uniti e nelle Indie. <strong>La</strong> sua insegna è un triangolo rovesciato in cui sono scritte le iniziali<br />

YMCA. <strong>La</strong> YMCA dispone di fondi considerevolissimi. Quando gli Stati Uniti entrarono in guerra<br />

essa raccolse in poche settimane cinquanta milioni di dollari per le opere che si proponeva di<br />

fondare a favore dei soldati sia in America, sia in campi di battaglia di Europa. Gode dell'appoggio<br />

di personaggi influentissimi per lo più protestanti e massoni'. Il Santo Uffizio del Papato in quel<br />

tempo mise in guardia dalla YMCA perchè la riteneva una associazione anti-cattolica<br />

fondamentalmente massonica, e la condannò nel 1920. <strong>La</strong> YMCA veniva catalogata come<br />

'massoneria bianca' perchè promuoveva gli ideali massonici. A conferma dello stretto legame che<br />

in quegli anni c'era tra la YMCA e la <strong>Massoneria</strong>, c'è un chiaro riferimento nell'Encyclopedia of<br />

Freemasonry (Volume 2), scritta da Albert Gallatin Mackey e H. L. Haywood a pag. 648 (vedi la<br />

foto qua sotto - leggi la parte dedicata specificatamente alla YMCA nel capitolo 'Il piano dei<br />

Massoni/Illuminati: distruggere il Cristianesimo per mezzo delle Chiese evangeliche' dove ci sono<br />

altre prove dei legami tra la YMCA e la <strong>Massoneria</strong>). E poi si consideri che il capitolo di Ginevra<br />

della YMCA fu fondato nel 1852 dal massone Jean Henri Dunant (1828-1910), fondatore anche<br />

652


della Croce Rossa. A conferma della collusione tra le ACDG e la <strong>Massoneria</strong> c'è poi questa<br />

notizia: 'Il prefetto di Torino, in data 29 dicembre 1930, scriveva al ministero dell'Interno per<br />

comunicare che dall'Ufficio provinciale di investigazione politica di Napoli era pervenuta la<br />

seguente informazione confidenziale: «Il 1° novembr e ebbe luogo a Torre Pellice il Convegno<br />

annuale del gruppo piemontese dei protestanti per la propaganda pan-cristiana: erano presenti<br />

anche i rappresentanti delle ACDG. (...) Si consideri come questi potenti gruppi evangelici,<br />

costituiti e capeggiati da massoni giustiniani, tentano penetrare nel cuore della cultura italiana,<br />

capovolgendo i termini dello spirito <strong>La</strong>tino e delle scuole di Stato e sviluppando programmi di puro<br />

stampo anglo-sassone' (ACS, Serie PS, Div. AGR, Cat. G1, b. 194)' (Cinzia Rognoni Vercelli,<br />

Mario Alberto Rollier un valdese federalista, Edizioni universitarie Jaca, 1991, pag. 53).<br />

Le A.C.D.G erano impregnate di teologia liberal-protestante, e avevano un carattere<br />

interdenominazionale, ma il loro scopo era andare oltre l'interdenominazionalismo, in quanto erano<br />

per un ecumenismo interconfessionale, proprio ciò che è nell'agenda della massoneria dunque.<br />

Non meraviglia dunque sapere che il Congresso Nazionale degli Evangelici Italiani del 1920 fu<br />

'l'attuazione di un progetto maturato soprattutto nell'A.C.D.G.' (Giorgio Spini, Italia Liberale e<br />

Protestanti, pag. 360), e che uno dei suoi segretari nazionale fu il massone Cesare Gay (1892-<br />

1970) che era un forte sostenitore del massone Ugo Janni.<br />

Come potete vedere, Paolo Paschetto lo ritroviamo spesso o con massoni o in mezzo ad ambienti<br />

massonici o che promuovono ideali massonici.<br />

653


Lo stemma delle ADI rimanda alla simbologia massonica<br />

Infine veniamo allo stemma delle ADI, che come abbiamo visto è opera di Paolo Paschetto, perchè<br />

esso rimanda a degli elementi simbolici massonici. Infatti ha una forma che assomiglia all'Arco<br />

Reale, che è un simbolo presente nella <strong>Massoneria</strong>, tanto che esiste il Supremo Ordine del Sacro<br />

Arco Reale.<br />

Ora qui di seguito vi metto un arco reale con all'interno 'il volume sacro della legge' preso da un<br />

sito massonico, (nella seconda foto ho ingrandito il libro al suo interno affinché lo vediate meglio)<br />

con a fianco lo stemma delle ADI, affinchè possiate da voi stessi constatarne la somiglianza con il<br />

disegno dello stemma delle ADI (preso da: http://it.wikipedia.org/wiki/Assemblee_di_Dio_in_Italia):<br />

Disegno a sinistra preso da: http://www.masonsmart.com/masonic-clipart-blue1.html<br />

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Qual'è il significato dell'arco reale? Uno studioso massone dice quanto segue: 'L’arco reale cerca<br />

di comunicarci un immagine della vita dell’aldilà. <strong>La</strong> certezza della sua esistenza è fissata nella<br />

nostra mente dalle nostre tradizioni, educazione e crescita, così come da una sorta di sesto senso<br />

corroborante l’idea comune che la vita sulla terra, con tutte le sue tribolazioni, sarebbe priva di<br />

significato se non ci fosse alcuna forma di esistenza o vita dopo di essa. Comunque, immaginare<br />

la vita dopo è estremamente difficile. Nessuno è stato attraverso la morte, od è stato in grado di<br />

dirci come era: chi potrebbe comunicare l’impressione dell’odore di una rosa a qualcuno che non<br />

ne ha mai annusata alcuna? Pertanto dobbiamo basarci sulle parole dei mistici visionari; e la prova<br />

che questi racconti hanno qualche fondamento di verità, persino se incomprensibile a noi, giace<br />

nella similitudine dei loro racconti dove la vita nell’aldilà è una forte integrazione o comunione con<br />

l’Essere Supremo, in qualsiasi modo esso sia chiamato: הוהי, Brahmah, Allah, Іησοΰ, Cristo. Ogni<br />

mistico ha testimoniato questa re-integrazione con la fonte di tutte le creazioni, il תוכלמ della<br />

Kabbalah, e qualcuno di loro è stato così fortunato di vedere tutto in una visione. Senza rivelare<br />

alcun segreto dell’Arco Reale posso dire che, per me, questo è cio’ che questo grado illustra<br />

attraverso il suo simbolismo. Il suo rituale cerca di re-integrarci con il Vero e Vivente Iddio<br />

Altissimo, nello stesso modo con cui il rituale del Craft cerca di integrarci con la nascita, vita e<br />

morte spirituale. Questa re-integrazione con la Suprema Fonte ed Essenza puo’ essere ottenuta<br />

solo attraverso un unione mistica' (http://www.freemasons-freemasonry.com/).<br />

Ma c'è altro da dire, e in particolare sulla montagna che si vede nel disegno fatto da Paschetto,<br />

perchè anch'essa fa parte della simbologia della massoneria, in quanto corrisponde al triangolo<br />

massonico, i cui tre lati indicano i tre principi massonici di libertà, uguaglianza e fratellanza, o i tre<br />

gradi della massoneria azzurra che sono apprendista, compagno d'arte e maestro massone.<br />

A tale proposito vi propongo questa interessante parte di un libro dal titolo 'Giardini Massonici<br />

dell'Ottocento veneto' scritto dal massone Umberto Nino Agostinetti:<br />

'Vediamo alcuni elementi presenti nel nuovo giardino di possibile tradizione simbolica massonica,<br />

ricordando che simboli veramente tali sono unicamente le colonne J e B e la Stella fiammeggiante;<br />

altri simboli non sono peculiari come il triangolo equilatero con o senza occhio, altri ancora sacri<br />

come l’acacia sono tali anche per i Giudei orientali. Cominciamo dalla montagna, spesso creata<br />

dall’apporto di terra scavata per fare un più o meno grande lago. Talvolta alberata, era il simbolo di<br />

ascensione spirituale, dove la vetta poteva rappresentare Dio o l’Olimpo o il Sinai, e la cui salita<br />

metaforica era dura e difficile. Per Dante: “… che questa montagna è tale, che sempre al cominciar<br />

di sotto grave e quant’uomo più va su, e men si fa male” (D. Alighieri, Divina Commedia,<br />

Purgatorio, IV, 87-90.). Nella montagna erano presenti la caverna e la grotta, ambedue fondate su<br />

un’idea esoterica dell’uomo primitivo, che qui trova riparo e protezione e dove probabilmente<br />

veniva iniziato – certi graffiti inducono a crederlo – ad una arcaica superstizione. Caverna e grotta<br />

intese come simbolo della creazione; la psicanalisi le identifica con il grembo materno, tanto da<br />

ritenerle nucleo della vita, santuario; la montagna interpretata “centro del mondo” e, come tale,<br />

identificata in Giove, padre di tutti gli dei, assiso sull’Olimpo, o più semplicemente nella difficoltà di<br />

scalarla con la sua mitizzazione, sia piramide egizia o tempio di Salomone, al centro del mondo.<br />

Grotta, caverna, antro, ninfeo: tanti nomi per nominare un comune elemento presente nella vita<br />

dell’uomo dalla mitologia classica alla consuetudine cristiana. Così Tommaseo: “<strong>La</strong> grotta,<br />

sebbene anch’essa si possa immaginare cupa e selvaggia, può, più sovente, ricevere senso di<br />

ameno ritiro. Quindi che ne’ giardini così detti inglesi, artificialmente costruisconsi grotte. E può<br />

essere tutta artificiale” (N. Tommaseo, Nuovo Dizionario dei sinonimi della lingua italiana, I, Napoli,<br />

1859, 937). Un esempio nel Veneto, la grotta di Melchiorre Cesarotti nella sua villa di<br />

“Selvaggiano”, dedicata a Tetide e amato luogo di studio. Più grande della grotta, ma sempre<br />

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arcano atrio di un mondo sotterraneo, era la caverna, talvolta ornata da stalattiti e stalagmiti<br />

Anticamente, in Egitto, si riteneva che il Nilo uscisse da una misteriosa caverna). Spesso più luogo<br />

di culto che abitazione: nelle storie popolari dimora di gnomi o draghi, per i cristiani come grotta<br />

della nascita a Betlemme e nello stesso tempo “tomba rupestre” di Cristo. Da un punto di vista<br />

iniziatico, René Guénon ricordava una forte relazione simbolica tra la caverna e il cuore. “Infatti –<br />

scriveva Guénon – il cuore è essenzialmente un simbolo del centro… lo stesso significato<br />

convenga ugualmente alla caverna… <strong>La</strong> caverna del cuore in sanscrito designa in genere una<br />

caverna, ma si applica anche alla cavità interna del cuore, il centro vitale in cui risiede” – e<br />

ricordava il greco kriptos (donde cripta) sinonimo di caverna. Concetto che poteva “anche riferirsi<br />

al segreto iniziatico”, cioè a un “luogo nascosto o coperto (donde l’espressione massonica essere<br />

al coperto) cioè inaccessibile ai profani, sia che l’accesso sia impedito da una struttura labirintica o<br />

in qualsiasi altro modo” (R. Guenon, Simboli della Scienza Sacra, Adelphi, Milano, 1978, p. 185).<br />

Lo stesso simbolo del cuore, un triangolo con la punta verso il basso, ha lo stesso schema della<br />

caverna (per la montagna è l’inverso: punta in alto). Tra la montagna e la caverna esiste – sempre<br />

per Guénon – uno stretto rapporto “come simbolo dei centri spirituali”, anche se la montagna ha<br />

“un carattere più primordiale… perché visibile all’esterno, mentre la caverna è nascosta e chiusa”.<br />

Inoltre la caverna, che dovrebbe trovarsi sull’asse della montagna, è il “simbolo più appropriato…<br />

ai santuari iniziatici che ne sono l’immagine”. Altro segno: la montagna rappresenta il mondo<br />

celeste, la caverna quello sotterraneo e, in termini più generici, i due triangoli possono riferirsi<br />

anche al principio maschile e femminile: In ogni caso la caverna ha sempre, per la massoneria,<br />

carattere iniziatico; (Ibidem, p. 193) quello che resta fuori è il mondo profano, buio perché la<br />

caverna è “come l’unico luogo illuminato” (Ibidem, p. 197. A differenza della caverna di Platone<br />

poco illuminata dall’esterno). Inoltre nella caverna massonica dovrebbe esistere al centro una<br />

pietra chiave di volta, dov’è sospeso il filo a piombo del Grande Architetto, luogo identificato con la<br />

stessa stella polare; tanto che nella progressione dei gradi massonici scozzesi il 13° grado è detto<br />

Arco Reale ed il 14° della Volta Sacra (Ibidem, p. 200) - da: Umberto Nino Agostinetti, I Giardini<br />

Massonici dell'Ottocento veneto, pag. 12-14<br />

Vi confermo ulteriormente che la montagna è un simbolo massonico e che sostanzialmente<br />

corrisponde alla piramide massonica, prendendo alcune dichiarazioni da quest'altro interessante<br />

scritto di un autore massone, presente sul sito francese L'edifice: <strong>La</strong> bibliothèque maçonnique du<br />

net [L'Edificio: <strong>La</strong> biblioteca massonica della rete] dal titolo '<strong>La</strong> montagna e la caverna'<br />

(http://www.ledifice.net/7124-2.html).<br />

In esso infatti viene detto innanzi tutto che 'dominando il mondo degli uomini, la montagna si trova<br />

al limite del cielo e della terra, essa esprime l'incontro del temporale e dello spirituale. Il suo<br />

carattere massivo incarna la perennità e l'eternità. Essa simboleggia, per tutti i popoli, la prossimità<br />

degli dèi. <strong>La</strong> montagna si rivela anche come il luogo della scoperta della presenza divina: l'Olimpo<br />

in Grecia, il Fuji-Yama in Giappone, il Sinai. Il simbolismo della montagna esprime differenti realtà<br />

dell'immaginario religioso. <strong>La</strong> montagna sacra, vera cima del mondo, costituisce il punto di contatto<br />

tra la divinità che scende dal suo soggiorno elevato e l'uomo che sale a incontrarla. Sul Sinai, Dio<br />

concluse una Alleanza con Mosè e il popolo eletto', e poi che 'il simbolo della piramide è<br />

esattamente equivalente a quello della montagna: simbolo della verticalità, della comunicazione<br />

assiale, della relazione terra-cielo'.<br />

E la piramide nella massoneria rappresenta lo sviluppo spirituale dell'essere umano. L'esoterista e<br />

massone Renè Guenon - viene ricordato nell'articolo - insegnava che 'la piramide (o la<br />

montagna) rappresentata dal triangolo che punta verso l'alto rievoca il mondo sopracosmico<br />

ed il suo Principio, raffigurato dalla cima'. Ma la montagna 'simboleggia anche la<br />

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verticalità, cara al massone. E' un ponte tra il basso e l'alto, la sua funzione consiste nel legare le<br />

dimensioni terrestri e celesti'.<br />

Per cui il simbolo delle ADI - in base a questa interpretazione - può essere visto in questa maniera:<br />

Ma secondo l'autore dell'articolo, il simbolismo della montagna porta a immaginare 'degli uomini di<br />

buona volontà, che partendo da luoghi opposti, e prendendo delle vie differenti, progrediscono<br />

lentamente verso la stessa cima. Ognuno sceglie il suo itinerario, ciascuno dispone delle sue<br />

proprie capacità, ciascuno possiede la sua concezione della maniera di salire i fianchi della<br />

montagna. Malgrado le loro differenze, essi sono animati dallo stesso desiderio di elevarsi. Essi si<br />

congiungeranno, presto o tardi, per accorgersi che essi sono ancora lontani dalla cima.<br />

Scopriranno che essi non sono pervenuti che ad una tappa della loro evoluzione, che la verità non<br />

è alla fine del cammino, ma che essa è il cammino, e che ogni passo verso la cima è una<br />

rivelazione, una briciola della verità. Noi ci avviciniamo a questa meta ultima, ma non la<br />

raggiungeremo mai. Prendendo coscienza che non bisogna scalare la montagna per impadronirsi<br />

del cielo, ma per far discendere il cielo sulla terra, l'uomo forgerà infine gli strumenti della sua<br />

evoluzione'.<br />

Come potete vedere dunque, la montagna nella massoneria simboleggia il cammino spirituale o<br />

l'evoluzione spirituale del singolo massone, che non importa a che religione appartenga<br />

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intraprende nella massoneria un percorso in cerca della verità, usandosi degli strumenti che gli<br />

fornisce la massoneria, ma rimarrà sempre in cerca della verità!!<br />

Dunque, per ritornare al disegno di Paschetto, dal punto di vista massonico, quella montagna<br />

rappresenta la scalata o l'ascesa alla verità che invece è simboleggiata dal 'libro sacro' posto in<br />

cima alla montagna (che vi ricordo è diverso a secondo che il massone è un Cristiano, un Induista,<br />

un Buddista, un Mussulmano e così via), ma che il massone non raggiungerà mai. Quindi, quel<br />

disegno rappresenta la perenne ricerca della verità o della luce da parte del massone, verità o luce<br />

che egli non troverà mai.<br />

Peraltro, vi ricordo che Paschetto nella tessera che disegnò per il Partito Repubblicano mise anche<br />

lì un libro aperto, ma lo mise sopra una incudine che rappresenta la massoneria. Questa analogia<br />

non vi sembra quantomeno singolare?<br />

Guardate ora questa foto presa da un certificato massonico del terzo grado, cioè di Maestro<br />

Massone, dove si vede una montagna alla destra e una montagnola alla sinistra.<br />

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Dato che ho menzionato pure la montagnola, su cui è posto un altare massonico con il 'volume<br />

sacro della legge' posto sopra di esso (che vi ricordo nelle logge 'Cristiane' è la Bibbia), e le tre<br />

candele massoniche, diciamo qualcosa pure su di essa. Qualcuno si domanderà quale sia il<br />

significato di ciò? Bene. Dobbiamo quindi parlare di Atum, una divinità della mitologia egizia, dalla<br />

quale come voi sapete la <strong>Massoneria</strong> ha preso diverse cose. Atum (denominato anche Tem,<br />

Temu, Tum e Atem) è un'antica divinità della mitologia egizia. Originariamente associato con la<br />

terra, era considerato il dio creatore nella teologia eliopolitana. Nel mito cosmogonico legato<br />

all'enneade di Eliopoli si narra che in principio vi fosse Nun, il Caos incontrollato, elemento liquido<br />

e turbolento, il non creato. Dal Nun emerse una collinetta dalla quale nacque Atum. Questi<br />

sputando o eiaculando diede vita a Shu (l'aria) e Tefnut (l'umido), i quali a loro volta generarono<br />

Geb (la terra) e Nut (il cielo). Il mito racconta che questi ultimi se ne stavano sempre uniti e<br />

impedivano alla vita di germogliare, così Atum ordinò al loro padre, Shu, di dividerli. Con le mani<br />

Shu spinse Nut verso l'alto facendole formare la volta celeste e con i piedi calpestò Geb tenendolo<br />

sdraiato. In questo modo l'aria separò il cielo dalla terra. Geb e Nut, a loro volta, generarono<br />

quattro figli: Osiride, Iside, Nefti e Seth (http://it.wikipedia.org/wiki/Atum).<br />

<strong>La</strong> montagnola si chiamava Benben, e si racconta che si trasformò in una piccola piramide,<br />

localizzata in Annu, che era il luogo dove si diceva dimorava Atum. E la piramide è un simbolo<br />

usato nella <strong>Massoneria</strong>; basta vedere la banconota americana da un dollaro.<br />

In quest'altra foto, presa sempre da un certificato del Terzo Grado massonico, potete vedere<br />

meglio questa montagnola con l'altare e il libro aperto con la squadra e il compasso sopra.<br />

Foto da: http://en.wikipedia.org/wiki/File:Masonic_Register_1876.jpg<br />

Guardate ora questi disegni e stemmi massonici, fatti quindi da massoni, in particolare la posizione<br />

del libro, come sia messo in maniera rialzata in mezzo a due colonne o dentro l'arco reale (la sua<br />

posizione nelle prime due foto assomiglia molto a quella del libro nello stemma delle ADI) con altri<br />

simboli massonici.<br />

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Il significato di questi simboli massonici che vedete vi ricordo è questo. Nelle logge massoniche<br />

esiste un altare (chiamato anche 'ara') su cui viene posto quello che viene chiamato 'Il Volume<br />

sacro della Legge', che è diverso a secondo della loggia. Nelle logge mussulmane è il Corano,<br />

nelle logge Brahmite sono i Veda, e nelle logge 'cristiane' è la Bibbia (che i massoni però<br />

considerano semplicemente un simbolo della volontà e della rivelazione di Dio), e questo perchè<br />

nella <strong>Massoneria</strong> la Bibbia vale quanto qualsiasi altro cosiddetto libro sacro. Sul volume vengono<br />

posti la squadra e il compasso, che sono degli importanti simboli massonici: la Squadra<br />

rappresenta il principio generativo femminile (e quindi il principio passivo), mentre il Compasso<br />

rappresenta il principio generativo maschile (e quindi il principio attivo). E questo perchè alla base<br />

della <strong>Massoneria</strong> c'è il culto fallico! Per quanto riguarda l'occhio che si vede in alto, è l'occhio<br />

'onniveggente' del Grande Architetto dell'Universo (che secondo il massone Albert Pike<br />

rappresenta Osiride, il dio egizio dei morti), la divinità dei massoni che veglia affinché gli iniziati<br />

portino al compimento la Grande Opera, la creazione di una nuova umanità!<br />

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Guardate qua il raffronto tra il primo disegno e lo stemma delle ADI (alla destra ho messo l'arco<br />

reale precedente con il libro di questo disegno all'interno per farvi capire la forte somiglianza).<br />

Il disegno massonico a sinistra è preso da: http://www.jamespringle.co.uk/html/haughfoot.html<br />

Nota - Ma c'è un'altra cosa molto interessante che vorrei farvi notare, e cioè che nella città di Valdese - che è una città negli USA<br />

fondata da dei Valdesi delle Valli emigrati in America verso la fine del XIX secolo - esiste una loggia massonica chiamata Lovelady<br />

Lodge #670 che fu fondata nel 1933 e di cui era membro anche John Pons (1877-1944) che fu pastore della Chiesa Presbiteriana<br />

Valdese di quella cittadina dal 1907 al 1909 e dal 1918 al 1925 - e che fa parte della Grande Loggia della Carolina del Nord il cui<br />

stemma assomiglia proprio a uno di quelli vista prima e difatti sul sito di questa loggia di Valdese (http://ncmason.net/lovelady670/) c'è<br />

proprio lo stemma della Gran Loggia della Carolina del Nord.<br />

Uno screenshot preso dal sito della loggia Lovelady Lodge #670 dove si può vedere a sinistra lo stemma in piccolo della Grande Loggia<br />

della Carolina del Nord, e sotto due stemmi uguali dove si possono vedere meglio gli elementi al suo interno. Ora, siccome Augusto<br />

Comba afferma che ancora oggi questa cittadina è 'legata alla patria e alla chiesa d'origine da vividi ricordi storici e da frequenti scambi<br />

di visite' (Augusto Comba, Valdesi e <strong>Massoneria</strong>, pag. 92), e Paolo Paschetto era un Valdese proprio delle Valli da cui partirono quegli<br />

emigrati, mi domando se Paolo Paschetto non sia stato ispirato anche dallo stemma di questa Gran Loggia per fare il suo disegno. E'<br />

una domanda più che legittima, ritengo. D'altronde ci sono delle somiglianze tra i due disegni.<br />

Nelle ADI alcuni sanno che ...<br />

A proposito dello stemma delle ADI, per quello che mi risulta, nelle ADI qualcuno sa che nello<br />

stemma delle ADI ci sono elementi massonici o riconducibili alla <strong>Massoneria</strong>, e mostrando tutta la<br />

sua avversione verso di esso, è arrivato ad affermare che questo stemma 'è diventato una specie<br />

di idolo, si mette dappertutto, è un legame demoniaco, questo stemma ci manca solo che se lo<br />

mettono in fronte!'. Alla luce di tutto ciò che vi ho mostrato sino a qua, devo quindi confessare che<br />

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da quando ho approfondito i miei studi sulla <strong>Massoneria</strong> e la sua simbologia, e sul pittore battista<br />

Paolo Paschetto, quando ora guardo lo stemma delle ADI non riesco a guardarlo più come<br />

facevo prima, perchè in quel disegno vedo qualcosa di sinistro: delle tenebre massoniche.<br />

Conclusione<br />

Ma allora Paolo Paschetto era un massone? Aldo Mola, grande esperto di storia della <strong>Massoneria</strong>,<br />

afferma che Paolo Paschetto 'non compare in alcun elenco di massoni, ma non se ne può<br />

escludere un'iniziazione e affiliazione all'estero' (Aldo A. Mola, Declino e crollo della monarchia in<br />

Italia, pag. 352). Perchè il Mola non esclude che Paschetto fosse un massone? Evidentemente<br />

perchè a lui sono venuti dei sospetti che Paschetto fosse massone. D'altronde, come viene detto<br />

nell'articolo 'Emblema della Repubblica Italiana: dentro c’è la ruota del Rotary' apparso sulla Voce<br />

del Rotary (il Rotary International è di chiara impronta massonica e ha dei legami con la<br />

massoneria) a proposito del fatto che Paolo Paschetto vinse di nuovo il concorso per l'emblema<br />

del 1948: 'Il vincitore di questo concorso, “come previsto” è nuovamente Paolo Paschetto, da<br />

diversi anni, pure durante il fascismo, largamente introdotto negli ambienti che contano della<br />

capitale' (Voce del Rotary, n° 36, Febbraio 2006, pag. 5). Comunque, ci sono elementi nella vita e<br />

nelle opere di Paolo Paschetto - tra cui anche le sue due pose massoniche in foto ufficiali - che<br />

fanno propendere a ritenere che fosse massone. E poi, vorrei che teniate bene a mente che<br />

esistono persone che sono massoni pur non essendo stati mai iniziati in nessuna loggia<br />

massonica, secondo che viene detto in ambienti massonici: 'Ci sono poi moltissimi non massoni<br />

che sono massoni nell’intimo pur non sapendo di esserlo, ovvero percorrono – nella loro<br />

quotidianità – un percorso spirituale e di ricerca molto profondo'. In altre parole, esistono moltissimi<br />

che non sono iscritti ad alcuna loggia massonica, ma spiritualmente sono massoni, per cui<br />

mostrano simpatia verso la <strong>Massoneria</strong> o meglio promuovono i principi della <strong>Massoneria</strong> che sono<br />

Libertà, Uguaglianza e Fratellanza. Perchè, come ho trovato scritto su un sito massonico, 'un<br />

Massone non è necessariamente un membro di una loggia. In un senso ampio, è massone<br />

qualsiasi persona che giornalmente cerca di vivere la vita Massonica, e di servire intelligentemente<br />

i bisogni del Grande Architetto'. Cosa questa che è stata confermata da un Gran Maestro del<br />

Grande Oriente di Francia, 33° Grado del Rito Scozz ese, che ha affermato: 'Un uomo che, pur non<br />

essendo massone, condivide ed appoggia i nostri principi, è già un massone senza grembiule'. Per<br />

cui quand'anche Paolo Paschetto non fosse stato mai iniziato in alcuna loggia, certamente aveva<br />

uno spirito o un sentimento massonico in lui, e questo mi pare evidente dalle varie prove raccolte;<br />

e quindi spiritualmente era un massone. Concludo dicendo questo. Dio è luce - dice l'apostolo - e<br />

in Lui non vi sono tenebre alcune (1 Giovanni 1:5). E noi siamo chiamati a camminare nella luce,<br />

rifiutandoci di partecipare alle opere infruttuose delle tenebre o di mostrare simpatia verso di esse.<br />

Se facciamo così, avremo comunione l'un con l'altro. Ma se uno dice di essere nella luce e poi<br />

cammina nelle tenebre, certamente con lui non si può avere o sentire comunione spirituale. E nello<br />

studiare la vita e le opere di Paschetto sono emerse delle tenebre, delle zone oscure, che non si<br />

addicono a uno che proclama di essere un Cristiano. Infatti certe sue affermazioni, certi suoi<br />

disegni, alcune sue posizioni in foto ufficiali, certe sue amicizie, non sono altro che tenebre<br />

massoniche. E verso queste tenebre sentiamo e proviamo una forte repulsione.<br />

Ma di tenebre massoniche nelle ADI oltre che nella loro storia nel dopoguerra e nel loro stemma ce<br />

ne sono anche in altri ambiti, e anche di queste mi accingo a fornirvi le inequivocabili prove.<br />

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<strong>La</strong> stella a otto punte di ADI-Media: un simbolo<br />

esoterico-occulto-massonico<br />

Come si può vedere da queste foto sotto, nel logo di ADI-Media c'è una ruota a otto punte.<br />

Logo preso da: http://www.rebsonline.it/img_links/adi-media.jpg<br />

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Questa stella a otto punte è un simbolo esoterico-occulto che viene usato anche nella <strong>Massoneria</strong>,<br />

e per i Massoni rappresenta Satana - che loro chiamano Lucifero - che per loro è il portatore di<br />

Luce, detto anche Venere, nel suo aspetto di stella del mattino che, al mattino, risveglia i dormienti<br />

e incita alla rivolta contro i dogmi del Cristianesimo. E' un simbolo molto antico questo, in quanto<br />

nell'antica Mesopotamia Venere era la terza divinità della triade astrale mesopotamica. Il suo<br />

simbolo era la stella a otto punte, in quanto il suo ciclo astronomico è legato ad un periodo di otto<br />

anni. Anche oggi questo simbolo si trova nella carta de <strong>La</strong> Stella dei Tarocchi.<br />

Foto (in cui ho oscurato la nudità) presa da un sito di cartomanzia (http://www.cartefortunate.com/tarocchi/le-stelle.php)<br />

Ho detto poco fa che viene usato anche nella <strong>Massoneria</strong>, e difatti guardate questa foto con a<br />

sinistra la stella a otto punte in un tempio massonico e a destra su un sigillo massonico.<br />

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Ma guardate soprattutto queste due foto: la prima mostra il soffitto di una stanza all'interno<br />

dell'House of Temple di Washington D.C. (che è il quartiere generale del Rito Scozzese Antico ed<br />

Accettato Giurisdizione Sud degli USA), e la seconda una specie di porta tra due colonne. Notate<br />

la stella a otto punte come viene messa in risalto, e che nella seconda foto si trova sotto un<br />

simbolo egiziano e tra due serpenti.<br />

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E guardate pure queste foto, che si riferiscono all'entrata del tempio massonico della Doylestown<br />

Masonic Lodge No. 245 che è una loggia molto attiva in Pennsylvania (USA).<br />

Da: http://doylestownmasons.org/lodge245/<br />

Fotogramma tratto da questo video su Youtube: http://youtu.be/sacydX7EEbs<br />

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A conferma del significato esoterico-occulto-massonico di questo simbolo, voglio ora proporvi<br />

questa foto della 'Casina delle Civette' situata nel parco di Villa Torlonia a Roma. Notate in alto<br />

dove ci sono almeno sei di questi simboli.<br />

<strong>La</strong> presenza di questo simbolo si spiega con il fatto che il suo proprietario - Giovanni Torlonia<br />

Junior (1873-1939) - che la rese così come è oggi era una persona data all'esoterismo (tanto da<br />

essere definito una persona misteriosa e tenebrosa) e la sua casa quindi fu disseminata di simboli<br />

esoterici. Ecco infatti cosa si legge in un articolo della giornalista Flavia Capitani apparso su<br />

Egolatina: 'All’inizio era conosciuta come Capanna Svizzera, realizzata dall’architetto Giuseppe<br />

Jappelli nel 1840, ed era stata concepita come uno chalet rustico, per la struttura in tufo che la<br />

rendeva grezza, secondo i desideri del proprietario, Alessandro Torlonia. Figlio di Giovanni<br />

Torlonia, Alessandro si occupò di numerose trasformazioni per dare un aspetto meno ordinario alla<br />

struttura, e oltre alla Capanna, arricchì il giardino con viali serpentinati, laghetti e piante esotiche.<br />

Ma l’aspetto attuale, quello che vediamo noi oggi, è stato realizzato nel 1908 dal successore di<br />

Alessandro, Giovanni Torlonia Junior. Il principe Giovanni, oltre ad essere misantropo, nutriva un<br />

curioso interesse per l’esoterismo, e questo spiega perché nelle decorazioni interne ed esterne ci<br />

siano rappresentate, in numero cospicuo, le civette, da cui deriva la denominazione della Casina. Il<br />

principe fece di questo edificio la sua personale residenza, modificandola ulteriormente tra il 1916<br />

e 1920 con l’inserimento di logge, porticati e articolazioni architettoniche, ed elementi decorativi<br />

che la rendono vivace e fiabesca' (http://egolatina.it/news/2012/09/01/la-casina-delle-civette/).<br />

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Ma questo simbolo rappresenta anche il Caos, infatti è chiamato 'Simbolo del caos'. Osservate su<br />

Wikipedia cosa viene detto:<br />

<strong>La</strong> traduzione è: 'Il Simbolo del Caos ha origine dalle storie Campione Eterno di Michael Moorcock. In esse,<br />

il Simbolo del Caos include otto frecce in un modello radiale. In contrasto, il simbolo della Legge è una<br />

singola freccia diritta. Esso è anche chiamato Le braccia del Caos, Le Frecce del Caos, la Stella del Caos o<br />

il Simbolo di Otto'. Una variante di questo simbolo - come si può leggere sopra - è la 'Caosfera' che<br />

rappresenta la magia del Caos.<br />

E' interessante quello che viene detto sui praticanti della magia del Caos su un sito di magia: 'I<br />

praticanti della Magia del Caos tendono ad essere fuori da ogni categoria di persona. Per essi le<br />

visioni del mondo, le credenze, le opinioni, le abitudini e persino le differenti personalità sono<br />

strumenti che possono essere scelti e cambiati in modo arbitrario allo scopo di manipolare e capire<br />

il mondo che essi vedono e si creano intorno. I chaos magician sono spesso descritti come<br />

divertenti, estremi o molto individualisti. Si considerano eccezionalmente tolleranti, rimarcando il<br />

fatto che qualsiasi opinione, anche contrastante, è comunque modificabile'<br />

(http://antrodellamagia.forumfree.it/).<br />

668


Questo simbolo lo ha preso questo gruppo Heavy Metal, a proposito del quale trascrivo questo<br />

articolo che ho trovato su questo sito http://www.centrosangiorgio.com/:<br />

'Gli Helstar sono un gruppo heavy metal texano che ha conosciuto un certo successo negli anni<br />

'80, e che dopo alcuni cambiamenti nella line-up è tornato a suonare pubblicando l'album Glory of<br />

Chaos (AFM Records 2010).<br />

Su tutti gli album di questo gruppo compare sempre un Pentacolo, la Helstar (contrazione di Hell's<br />

Star, ossia «Stella dell'inferno»). Ma sulla cover di Glory of Chaos di simboli esoterici ce ne sono<br />

parecchi... Per cominciare, al centro della copertina c'è un demone dalla forma di teschio cornuto<br />

che sprigiona fiamme. Dietro c'è una specie di rosa dei venti con otto punte. Trattasi del simbolo<br />

proprio della chaos magick, un tipo di magia estremamente moderna, il cui precursore sarebbe<br />

stato l'occultista inglese Austin Osman Spare (1886-1956). è un tipo di magia privo di riferimenti e<br />

rituali ben definiti; ognuno si fà il rituale che più gli aggrada. Essa ha di caratteristico l'uso di sigilli<br />

per realizzare le operazione magiche e la creazione di servitori sempre tramite sigilli, che<br />

dovrebbero appunto servire il caote, o mago del caos. Su ognuna delle punte della Stella del Caos<br />

c'è un simbolo. Di questi, alcuni ci sono noti. Vediamoli.<br />

669


Sulla prima, quello che punta a Nord, c'è l'Occhio Onniveggente, un fregio occultista che sta ad<br />

indicare il Grande Architetto dell'Universo, la divinità dei massoni che veglia sulla realizzazione<br />

della Grande Opera, ossia la creazione di un mondo nuovo. Esso è in parte nascosto dietro la «S»<br />

di Helstar.<br />

Ne abbiamo trovato uno più visibile in una foto del gruppo che appare in basso a destra.<br />

Sulla terza partendo dall'alto, quella diretta ad Est, c'è un Pentacolo rovesciato, il simbolo per<br />

eccellenza del culto satanico, il più potente fregio di cui si servono i maghi per le cerimonie<br />

evocatorie, ma anche il simbolo dell'Ordine massonico dell'Eastern Star.<br />

Sulla quinta, quella rivolta a Sud, appaiono la Squadra e il Compasso, i segni per eccellenza della<br />

<strong>Massoneria</strong>, due attrezzi simbolici che il libero muratore utilizza per l'edificazione della Repubblica<br />

Universale.<br />

670


Sulla sesta, quella in direzione Sud-Ovest, è stato impresso un Obelisco, un altro simbolo che la<br />

<strong>Massoneria</strong> ha fatto suo attribuendogli un significato legato all'adorazione fallica.<br />

E infine, sulla settima punta, quella rivolta ad Ovest, appare un Triskele (o Triscele, Triskellion, o<br />

Triquetra), un altro simbolo molto antico presente in molte culture e religioni del passato, ma<br />

utilizzato anche in ambiente occultista (Vedi http://www.esoterya.com/triskele-simbolo-dellamagia/2721<br />

- Inoltre, il Triquetra è il simbolo per eccellenza dell'opposizione satanica e un modo di<br />

rappresentare il numero 666: vedi pagina web http://www.aestheteka.com/Mark of the Beast.htm)<br />

[.....]<br />

Colpisce la presenza di almeno quattro simboli legati alla <strong>Massoneria</strong>, la sètta che ha per motto le<br />

parole latine Ordo ab Chao («Ordine dal Caos»), una massima universale massonica [1] che<br />

671


ichiama alla mente il titolo di questo CD-ROM. Questa sentenza la si ritrova anche nel fregio del<br />

33º Grado del Rito Scozzese Antico e Accettato.<br />

Per la <strong>Massoneria</strong>, l'ordine spesso però si ottiene solamente dopo che il disordine ha raggiunto la<br />

sua massima espansione (ecco il ruolo di una certa musica e di un certo stile di vita che spesso<br />

l'accompagna...), e a volte bisogna anche fare in modo che questo processo venga in qualche<br />

modo facilitato, affinché il Nuovo Ordine Mondiale divenga realtà'.<br />

[1] Il motto universale della <strong>Massoneria</strong> è Ordo ab Chao, ed esprime il percorso cui l'adepto è chiamato, ossia la ricerca della perfezione<br />

interiore partendo dalla naturale confusione fino a raggiungere l'ordine alla conclusione del cammino. Lo stesso motto però ben si<br />

addice anche alla visione del mondo della <strong>Massoneria</strong> stessa. I liberi muratori, in particolar modo quelli dei Gradi alti, non fanno mistero<br />

del tipo di società ordinata che vorrebbero costruire, quella società in cui gli iniziati si ergono a guide.<br />

Per confermarvi l'origine e la natura satanica del simbolo del caos, vi esorto a guardare questo<br />

tatuaggio che si è fatto fare sulla schiena un seguace del Caos (la scritta in inglese dice: 'IL<br />

MARCHIO DEL CAOS. Il male trionferà sempre sul bene. Poichè il bene è stupido'.<br />

672


Guardate anche la copertina del libro dal titolo Condensed Chaos: An Introduction to Chaos Magic<br />

[Caos Condensato: Una introduzione alla Magia del Caos] che contiene studi sull'occultismo; e<br />

quella del libro Psybermagick: Advanced Ideas in Chaos Magick scritto da Peter J. Carroll, un noto<br />

occultista e praticante della magia del caos.<br />

Alla luce di tutto questo, quindi, va detto che è sconcertante vedere su delle pubblicazioni che<br />

riguardano il Regno di Dio il simbolo del caos!<br />

Ma non è forse scritto che "Dio non è un Dio di confusione" (1 Corinzi 14:33)? Giudicate voi,<br />

fratelli. Devo confessare che lascia veramente sbigottiti l'uso di un tale simbolo satanico-occulto da<br />

parte di ADI-Media. Mi domando come sia possibile che possano fare queste cose: evidentemente<br />

sono proprio senza discernimento spirituale alcuno. Certo però che a pensarci bene, in effetti quelli<br />

di ADI-Media si sono scelti il simbolo che si adatta perfettamente al loro modo di agire e di<br />

pensare, infatti tramite la loro opera di editoria hanno creato un grande caos in quanto hanno<br />

manipolato i libri di Charles Spurgeon, Myer Pearlman e Merril Unger (e non solo quelli<br />

naturalmente). Di quelli di ADI-Media si può quindi ben dire: 'Per essi le visioni del mondo, le<br />

credenze, le opinioni, le abitudini e persino le differenti personalità sono strumenti che<br />

possono essere scelti e cambiati in modo arbitrario allo scopo di manipolare e capire il<br />

mondo che essi vedono e si creano intorno' (http://antrodellamagia.forumfree.it/).<br />

673


Il pentacolo massonico-satanico nel locale di culto di<br />

una Chiesa ADI<br />

Quelle che vedete qua sotto sono delle foto (http://www.facebook.com/servizio.audio.visivo) del<br />

locale di culto della Chiesa Evangelica ADI di Frattamaggiore (Napoli),di cui è pastore Daniele<br />

Marra.<br />

Nelle prime quattro foto vedete il locale di culto come era prima, e poi nelle ultime due come era in<br />

fase di ampliamento.<br />

Ora, notate come si vede abbastanza bene (tranne che nelle prime due foto dove si intravvede) il<br />

pentacolo massonico e satanico. E' vero che nel nuovo locale ristrutturato questo simbolo non c'è<br />

più ma per anni è stato là e molti lo hanno visto, magari senza sapere che cosa significasse: è<br />

nostro dovere dunque fare presente questa cosa gravissima. Quel simbolo infatti è il Capro di<br />

674


Mendes (a sinistra nella foto), che è il simbolo dell'Ordine massonico dell'Eastern Star (alla destra<br />

nella foto) che è composto da Maestri Massoni e donne legate a loro da stretti vincoli di parentela.<br />

Per confermarvi che questo simbolo ha a che fare con la <strong>Massoneria</strong> vi faccio vedere queste foto<br />

di una parte esterna del Tempio Mormone di Nauvoo, nell'Illinois, negli USA (i Mormoni hanno<br />

origini e rituali massonici in quanto il loro fondatore era un massone).<br />

Che questo simbolo sia satanico è confermato dal fatto che viene usato come logo dalla Chiesa di<br />

Satana. Guardate queste foto, in cui vedete da sinistra il loro logo, poi un altare della Chiesa di<br />

Satana davanti al Capro di Mendes e poi il fondatore di questa setta satanica con questo simbolo.<br />

Ad ogni punta di quest'ultima Stella corrispondono cinque lettere ebraiche: <strong>La</strong>med, Waw, Iod, Tav<br />

e Noun, che rappresentano l'evocazione di una potenza diabolica, il Leviatano (cfr.<br />

http://www.centrosangiorgio.com/). Per un approfondimento su questo simbolo massonicosatanico<br />

leggi la parte intitolata «Baphomet, il 'dio cornuto'».<br />

675


Notate lo stesso simbolo sulla Bibbia Satanica e sul libro I Rituali Satanici.<br />

676


In merito alla struttura di ferro esterna dove compariva il pentalfa rovesciato, quella però sul fronte<br />

del locale di culto e quindi sopra la porta d'entrata facciamo anche notare questo particolare<br />

importante: che essa era composta da 32 sbarre. Guardate voi stessi questa foto presa da Google<br />

Street.<br />

Il numero 32 nella massoneria ha un valore cabalistico importante infatti sono i trentadue sentieri<br />

dell’Albero della vita, e poi il 32esimo grado del Rito Scozzese Antico ed Accettato è quello de Il<br />

Sublime Principe del Real Segreto, che precede quello di Sovrano Grande Ispettore Generale.<br />

Ma ditemi: 'Ma non vi pare questa struttura una cosa veramente strana per un locale di culto, che<br />

emana un significato sinistro di per sè?' Io ricordo che avevo visto questa foto quando ancora non<br />

sapevo che al di dentro di quella struttura metallica c'era il pentalfa capovolto, ed ero rimasto<br />

turbato a vederla. Adesso ho capito perchè quel turbamento.<br />

Per quanto riguardo il numero 32 nella <strong>Massoneria</strong>, osservate il simbolo massonico dell'aquila con<br />

una doppia testa con il numero 32 dentro il triangolo che rappresenta il 32esimo grado del Rito<br />

Scozzese. Il motto latino “Spes mea in Deo est” significa '<strong>La</strong> mia speranza è in Dio' (ovviamente<br />

non l'Iddio della Bibbia). Non è quindi una coincidenza che sulla banconota da un dollaro<br />

americano, su cui ha esercitato una evidente influenza la massoneria americana, l'aquila che si<br />

677


trova nel Grande Sigillo ha su un'ala 32 piume, che rappresentano i 32 gradi ordinari del rito<br />

scozzese: sull'altra invece ne ha 33 in quanto nel rito scozzese ai 32 gradi ordinari va aggiunto<br />

l'ultimo che è il 33! (video su Youtube: http://youtu.be/TZWd_dXSHbY min. 2:50) Osservate qua.<br />

Un'altra versione del simbolo esoterico-occultomassonico<br />

della stella a otto punte su un pulpito ADI<br />

Nel locale di culto della Chiesa Evangelica ADI di Frattamaggiore (NA), c'è un pulpito con sopra un<br />

simbolo anch'esso occulto-massonico, che è la stella a otto punte (fotogramma tratto da un loro<br />

video che si può guardare su Youtube qua http://youtu.be/-fSCSNkIXXI).<br />

678


E badate che questo stesso simbolo si trova anche nel locale di culto di una Chiesa Pentecostale<br />

non ADI, e precisamente in quello della Chiesa 'Gesù Cristo è il Signore' di Viale Giuseppe <strong>La</strong>inò a<br />

Catania, come si può vedere qua.<br />

Ora, questo simbolo è costituito da due quadrati sovrapposti e non è altro che la stella a otto<br />

punte, di cui vi ho spiegato il significato occulto in precedenza, e che comunque vi confermo con<br />

questa spiegazione presa da un sito di esoterismo (http://www.esonet.it/): '<strong>La</strong> forma delle tre basi<br />

come già detto è ottagonale, per spiegare ciò ci limiteremo alla considerazione di due soli<br />

significati perchè gli unici strettamente attinenti al Tempio dei Liberi Muratori. Otto perchè il doppio<br />

quadrato, uno bianco ed uno nero, segnalano la presenza della dualità umana creatrice del Mondo<br />

di Cahos, negli opposti del profano, divenuti poi complementari nell'Iniziato, per il positivo-negativo<br />

di spirito-materia come ce la presenta la legge Mosaica (la Morale) del bene e del male.<br />

Ritroviamo rappresentato lo stesso concetto d'opposti, nel pavimento del quadrilungo massonico,<br />

che simbolizza infatti la Personalità dell'uomo, in cui questa dualità si manifesta attraverso<br />

l'elemento coscienza'.<br />

Guardate ora alla sinistra i due quadrati sovrapposti (le linee all'interno le ho aggiunte io per<br />

mostrarvi le otto punte) e alla vostra destra questo simbolo fuori da un edificio massonico e poi<br />

sotto sul logo del periodico ufficiale 'The Kneph' dell'Antico e Primitivo Rito di Memphis e Misraim,<br />

679


periodico che fu pubblicato a Londra dal 1881 al 1900. Questo rito vi ricordo è un rito massonico<br />

(vedi la parte dove ne ho parlato).<br />

Ma c'è dell'altro, osservate a sinistra lo stemma de 'la Dignità' (un Ordine Cavalleresco<br />

Internazionale - http://www.dignityorder.com/ - fondato da Giuliano di Bernardo, che è stato Gran<br />

Maestro del GOI ed è il fondatore degli Illuminati in Italia) e a destra quello di una loggia tedesca<br />

(http://www.zu-den-drei-ankern.de/). Anche qui le otto punte sono ben visibili.<br />

680


E non è finita qua, perchè la stella a otto punte è anche l'emblema dell'Ordine dei Cavalieri di<br />

Malta, che è legato alla <strong>Massoneria</strong>, come si può vedere da questi distintivi dell'Ordine presi da<br />

Wikipedia:<br />

Foto da: http://en.wikipedia.org/wiki/Order_pro_merito_Melitensi<br />

E il Barone Frary Von Blomberg, che si è adoperato con tutta la sua influenza e le sue conoscenze<br />

ad altissimo livello a favore delle ADI nel secondo dopoguerra - e che partecipò in Italia nel 1948 al<br />

Convegno Nazionale dei pastori ADI che si tenne nel mese di agosto a Catania ( (Risveglio<br />

Pentecostale, , Anno III, 1948, n° 5, pag. 8 - il Barone viene definito 'personalità eminentissi eminentissima del<br />

mondo diplomatico') - apparteneva proprio all'Ordine dei Cavalieri di Malta, come ho dimostrato<br />

innanzi. In questa foto (http://www.flixya.com/) potete vedere il falso profeta indiano Kirpal Singh<br />

(che insegnava diavolerie come lo yoga e la Scienza dell'Anima), con la stella d'oro dell'Ordine di<br />

Malta, che ha otto punte, e che gli fu conferita nel 1962 proprio dal Barone Von Blomberg. Una<br />

coincidenza quindi molto significativa questa. Nella foto sotto Blomberg con Kirpal nel 1963.<br />

681


Osservate attentamente ora la stessa figura ottagonale come appare sul pavimento della Corte<br />

Suprema in Israele, che è un complesso edilizio fatto costruire dalla famiglia Rothshild e donato<br />

allo Stato di Israele, e che ha al suo interno diversi simboli della <strong>Massoneria</strong> e degli Illuminati.<br />

Tenete a mente che le figure ottagonali che vedrete sul pavimento si trovano proprio sotto la<br />

piramide con l'occhio 'onniveggente' (simbolo degli Illuminati). Le ultime due foto in fondo, sono<br />

state prese da un'angolatura diversa ma sono dello stesso pavimento, e mostrano un'altra forma<br />

ottagonale oltre a quella che si vede nelle due soprastanti foto. Ho cercato mettendo delle linee di<br />

mettere in evidenza due delle figure ottagonali.<br />

682


Due nette figure ottagonali si vedono pure dall'alto su due edifici presenti presso la Oral Roberts<br />

University, di cui il fondatore era un massone. Osservatele dall'alto.<br />

Ve le ingrandisco (ho messo in una delle linee), così le potete vedere meglio.<br />

683


E se non bastassero queste prove a dimostrare le origine occulte di questo simbolo, ne aggiungo<br />

un'altra che è questa. Questo simbolo è il logo ufficiale del gruppo musicale rock statunitense Faith<br />

No More (Fede Non Più). Ecco alcune foto che lo provano:<br />

684


Il palladianesimo, lo stile architettonico adottato dai<br />

Massoni, ha fatto breccia nelle ADI<br />

Quelli che vedrete adesso sono dei locali di culto delle ADI. In ordine: sopra quello della chiesa<br />

ADI di Isola Capo Rizzuto (KR), e sotto quello di Cesano Boscone (MI).<br />

Osservate attentamente il frontone sopra l'entrata come anche le quattro colonne sottostanti. Ora osservate questi templi massonici<br />

(dove tutto ha un preciso significato perchè per loro il tempio massonico è un luogo sacro). Il primo a sinistra è un modello di tempio<br />

massonico. Non notate una forte similitudine?<br />

685


Guardate anche quest'altri templi masssonici, con il solito frontone e quattro colonne sotto.<br />

Domandatevi ancora: come mai ci tengono così tanto i Massoni a questo stile architettonico? E di<br />

foto simili ce ne sono molto altre in Internet. Vorrei che notaste come è un qualcosa ricercato ed<br />

anche quando la forma del tempio massonico è un'altra, il frontone con le colonne vengono messi,<br />

in particolare il frontone.<br />

Osservate ora questi edifici della Y.M.C.A. (Young Men's Christian Association ossia Associazione<br />

Giovanile Maschile Cristiana), che è una organizzazione interdenominazionale ecumenica, che<br />

686


come ho già dimostrato quando ho parlato di Paolo Paschetto ha stretti rapporti con la <strong>Massoneria</strong>.<br />

Una semplice coincidenza? Non credo proprio.<br />

Vi ho domandato prima: come mai ci tengono così tanto i Massoni a questo stile architettonico? <strong>La</strong><br />

risposta risiede nel fatto che questo stile architettonico è il palladianesimo che è quello che hanno<br />

adottato sin dall'inizio i Massoni, in quanto esso rimanda al paganesimo. Lo storico Aldo Mola dice<br />

di questo stile che è 'considerato «manifesto» dell'Arte Reale' (Aldo Mola, Storia della <strong>Massoneria</strong><br />

Italiana, pag. 822). Ecco dunque brevemente la storia di questo stile architettonico e il suo<br />

collegamento con la <strong>Massoneria</strong>.<br />

'Il palladianesimo o architettura palladiana è uno stile architettonico ispirato alle opere e ai disegni<br />

dell'architetto veneto Andrea Palladio (1508–1580). Sebbene il termine palladiano si riferisca sia<br />

all'opera del maestro veneto che agli stili da questo derivati, il palladianesimo (o più propriamente<br />

neopalladianesimo) è un'evoluzione delle idee originali di Palladio. Lo sviluppo del palladianesimo<br />

come stile autonomo iniziò nel XVI secolo e continuò fino alla fine del XVIII secolo, durante il quale<br />

influì notevolmente sull'architettura neoclassica. In breve tempo, il palladianesimo si estese dal<br />

Veneto a tutta l'Europa e ad altre parti del mondo. Nel Regno Unito il neopalladianesimo iniziò ad<br />

essere molto popolare a metà del XVII secolo, dove arrivò con le opere di Inigo Jones. In Gran<br />

Bretagna rimpiazzò il barocco come formula di rinnovamento del lessico architettonico utilizzato<br />

nell'antichità. All'inizio del secolo successivo questo stile diventò di moda, non solo in ambito<br />

britannico, ma anche nella maggioranza dei paesi nordeuropei. Più tardi, quando iniziò il suo<br />

declino in Europa, lo stile riscosse un grande successo nell'America settentrionale, con esempi di<br />

altissimo livello negli edifici disegnati da Thomas Jefferson' (Wikipedia).<br />

Il Palladianesimo fu adottato dai Massoni con le Costituzioni di Anderson del 1723. In un<br />

interessante scritto di Epi Tohvri dal titolo 'About the Expression of Masonic Ideas in the Estonian<br />

687


Architecture Scene in the <strong>La</strong>te 18th and Early 19th Centuries' (Sull'Espressione delle Idee<br />

Massoniche nella Scena dell'Architettura Estone nel Tardo diciottesimo e Inizio diciannovesimo<br />

Secolo) leggiamo infatti: 'Il documento descrive le tradizioni e le leggi della Frammassoneria, dà gli<br />

indirizzi delle logge e le liste dei maestri. Dal punto di vista della storia architettonica, è significativo<br />

che la costituzione fece anche notare le preferenze architettoniche dei Massoni. Essi si rivolsero<br />

allo stile dell'era Augusta dell'Antica Roma, dato che le persone di quel tempo potevano<br />

apprezzare la geometria degli edifici e degli stili storici (ciò che essi avevano in mente erano le<br />

eredità architettoniche dell'Egitto, dell'Asia Minore, della Grecia e della Sicilia). L'eredità<br />

dell'architetto Vitruvius, che lavorò durante il tempo di Augusto, fu restaurata da Andrea Palladio e<br />

fu portata in Inghilterra da Inigo Jones. Il massone Richard Boyle, terzo conte di Burlington, fu<br />

considerato il migliore architetto degli inizi del diciottesimo secolo' (pag. 84 - vedi foto).<br />

688


In effetti leggendo le Costituzioni di Anderson si può chiaramente vedere che quello che dice Epi<br />

Tohvri è vero, in quanto le Costituzioni esaltano lo stile dell'era dell'imperatore Augusto e lo<br />

adottano come modello della <strong>Massoneria</strong>. Ascoltate cosa dice Anderson: 'Quindi si crede<br />

razionalmente che il glorioso AUGUSTO diventò il Grande-Maestro della Loggia di Roma, avendo,<br />

oltre il suo patrocinatore Vitruvius, molto promosso il Benessere dei Compagni d'Arte, come<br />

appare dai molti magnificenti Edifici del suo Regno, le Rovine dei quali sono il Modello e lo<br />

Standard della vera <strong>Massoneria</strong> in tutti i Tempi futuri, dato che essi sono in realtà un Epitome<br />

dell'Architettura Asiatica, Egizia, Greca e Sicula, che noi spesso esprimiamo con il Nome di STILE<br />

AUGUSTEO, e che noi ora stiamo solo sforzandoci di imitare, e non siamo ancora arrivati alla sua<br />

Perfezione [..] e nel quindicesimo e sedicesimo secolo lo STILE AUGUSTEO venne sollevato dalla<br />

sua Spazzatura in Italia [..] soprattutto dal Grande PALLADIO, che ancora non è stato degnamente<br />

imitato in Italia, sebbene giustamente emulato in Inghilterra dal nostro grande Maestro-Massone<br />

INIGO JONES' (The Constitutions of the Free-Masons (1734). An Online Electronic Edition - vedi<br />

foto)<br />

689


Ora a conferma di come gli architetti massoni abbiano adottato questo stile architettonico, vi<br />

propongo l'esempio di James Hoban.<br />

L'architetto massone americano di origine irlandese James Hoban (1758-1831), divenuto massone<br />

quando era ancora a Dublino dove aveva studiato il Palladianesimo, progettò la Casa Bianca (foto<br />

sopra) a Washington basandosi sul modello della Leinster House di Dublino (foto in basso),<br />

l'edificio della prima loggia massonica in Irlanda (cioè il luogo di nascita della massoneria in<br />

Irlanda). Il portico, posto al lato nord della Casa Bianca, fu aggiunto da Hoban e dal suo amico<br />

massone Benyamin Henry <strong>La</strong>trobe nel 1829. Notate anche qui il frontone con delle colonne sotto,<br />

che assomiglia all'entrata di un tempio greco.<br />

690


A proposito del frontone<br />

A questo punto fatemi dire qualche cosa su questa struttura triangolare che troviamo in molti templi<br />

massonici (con la squadra e il compasso all'interno), perchè è di fondamentale importanza.<br />

Questo elemento architettonico si chiama frontone, e nell'architettura del tempio greco (dal VI<br />

secolo a.C.) era la struttura di forma triangolare, modanata, posta a coronamento della facciata,<br />

che racchiudeva il timpano, che nell'architettura templare era la superficie triangolare verticale<br />

racchiusa nella cornice del frontone, i cui tre lati si chiamavano geison. Ora, il frontone poteva<br />

essere privo di ornamento o presentare una decorazione scultorea con motivi ispirati alla mitologia<br />

al suo interno davanti al timpano, in cui poteva essere raffigurata al centro la statua della divinità a<br />

cui il tempio era dedicato (informazioni da Wikipedia). Ecco alcuni templi greci (da sinistra: il<br />

tempio di Agrigento, e poi il tempio di Segesta).<br />

Quindi già il fatto che fosse un elemento architettonico di templi pagani basterebbe per capire che<br />

di Cristiano non ha niente.<br />

E difatti questo elemento architettonico lo hanno importato nei loro templi anche i cattolici romani,<br />

che come sappiamo - al pari dei massoni - hanno attinto parecchio dal paganesimo. Guardate per<br />

esempio questi due edifici di culto della Chiesa Cattolica Romana: a sinistra quello della Chiesa<br />

Santa Maria delle Grazie Squinzano (Lecce), e a destra quello della Chiesa di Santa Maria della<br />

Pietà di Casamicciola Terme (Napoli).<br />

691


Ma c'è un'altra cosa su cui voglio che meditiate, e cioè che in questo frontone a forma triangolare,<br />

mentre i cattolici romani ci mettono spesso i loro idoli, come per esempio in questi due edifici,<br />

i templi massonici ci mettono la squadra e il compasso o la lettera 'G' (che rappresenta il loro dio,<br />

in quanto rappresenta il principio generativo maschile cioè il fallo), e alcuni locali di culto lo stemma<br />

delle ADI, come potete vedere qua<br />

Visto dunque che le ADI hanno cominciato a costruire locali di culto con frontoni triangolari con al<br />

centro il loro stemma, c'è veramente da essere preoccupati perchè ravvisiamo che ormai è come<br />

se volessero dare questo messaggio: 'Questo tempio è al servizio delle ADI' per cui veramente<br />

questo stemma costituisce un forte legame. Veramente lo stemma delle ADI pare essere diventato<br />

quello che è la squadra e il compasso per i Massoni! I credenti lo devono vedere dappertutto, e<br />

quando vanno al culto ci devono passare sotto. E' come se il loro dio si chiamasse 'ADI', visto il<br />

loro attaccamento morboso a questo loro stemma. Giudicate voi da persone intelligenti quello che<br />

dico. In effetti c'è in atto un processo di paganizzazione dei locali di culto nelle ADI che è molto<br />

evidente.<br />

Ora, per farvi capire come non possono non destare forti perplessità queste forme architettoniche<br />

esterne in un locale di culto, vi propongo alcune foto di locali di culto della Chiesa Universale del<br />

Regno di Dio (denominazione pentecostale brasiliana fondata da Edir Macedo). Notate come<br />

692


compare sulla facciata in alto il triangolo (con all'interno lo stemma della denominazione) con<br />

quattro colonne sotto. Come nel caso di molti templi massonici.<br />

Non è impressionante la somiglianza? Certo che lo è. Coincidenza? Non mi sentirei proprio di dire<br />

una cosa del genere visto che Edir Macedo è stato accusato dall'ex massone (33esimo grado)<br />

Stefani Saad, di essere un massone.<br />

693


Peraltro, va detto che ci sono anche locali di culto di Chiese Protestanti che hanno il frontone con<br />

quattro colonne sotto, ma poste in maniera diversa, ed anche queste hanno somiglianza con<br />

diversi templi massonici sparsi nel mondo. In questa foto potete vedere a sinistra il locale di culto<br />

della Chiesa 'Sola Grazia' di Caltanissetta il cui pastore è Nazareno Ulfo (ex pastore ADI), e a<br />

destra il tempio di una loggia massonica ad Antonina (Paraná, Brasile).<br />

Foto prese da: http://youtu.be/RESK7_7PtLY e da http://www.flickr.com/photos/bergie/315943045/<br />

Triangoli ...<br />

Ma andiamo avanti, perchè nelle ADI le cose strane non sono finite: osservate questo locale di<br />

culto ADI, è quello della Chiesa di Nova Milanese (MB) - http://www.adi-novamilanese.org/.<br />

Qui veramente siamo di fronte ad un'altra cosa inquietante direi: perchè i credenti quando vanno al<br />

culto è come se entrassero in un triangolo (notate anche il triangolo sulla porta d'ingresso), che<br />

come sappiamo è un simbolo molto caro alla <strong>Massoneria</strong> e della massima importanza in quanto i<br />

694


tre lati del triangolo stanno ad indicare i principi massonici di Libertà-Uguaglianza-Fraternità, e<br />

quindi indicano la <strong>Massoneria</strong>. Poi 'nell’ambito massonico il Triangolo va interpretato soprattutto<br />

come vettore direzionale, nella cui verticalità apicale simboleggia il <strong>La</strong>voro rivolto alla gloria del<br />

G.A.D.U'. Inoltre - come dice il massone Albert Pike - 'per noi ... il triangolo simbolizza le piramidi<br />

che, piantate solidamente, simili a colline eterne, e accuratamente poste ai quattro punti cardinali,<br />

sfidano ogni attacco degli uomini e del tempo, e ci insegnano a restare fermi nei nostri giusti<br />

propositi' (Albert Pike, Morals and Dogma, Edizione Italiana, Vol. 3, pag. 256 - 31° Grande<br />

Ispettore Inquisitore e Commendatore), che sono ovviamente i propositi della <strong>Massoneria</strong>.<br />

E dato che siamo in tema di triangoli o forme piramidali, ecco alcuni libri di ADI-Media che uscirono<br />

mentre Francesco Toppi era il presidente delle ADI. Le copertine parlano da sè: ancora una volta<br />

triangoli.<br />

Ora, osservate questo pulpito, che è quello nel locale di culto della Chiesa ADI di Napoli (Via Fra<br />

Gregorio Carafa, 13). Ho rimarcato la forma triangolare mettendo sulla foto ingrandita (a destra)<br />

delle righe che delineano il triangolo. Le immagini parlano da sè.<br />

695


Guardate adesso il campus della Oral Roberts University, dove compare una struttura piramidale,<br />

e questo perchè Oral Roberts era un massone, peraltro amico di Billy Graham. Peraltro in quel<br />

complesso Universitario ci sono altre cose che hanno delle forme riconducibili a simboli massonici<br />

(come il logo che ha un triangolo capovolto) ed anche a simboli del New Age.<br />

Ecco qui ora il simbolo massonico della piramide: da sinistra la piramide all'interno di un tempio<br />

massonico, poi un noto monumento massonico sito a Eilat in Israele, poi la piramide così come<br />

appare sul dollaro americano, e un orologio massonico.<br />

E se qualcuno non fosse ancora persuaso, guardi questo edificio a forma di piramide. E' il Palazzo<br />

della Pace e della Riconciliazione chiamato anche <strong>La</strong> Piramide della Pace e dell'Accordo. Si trova<br />

ad Astana, la capitale del Kazakhstan, ed è stata costruita specialemnte per ospitare il Congresso<br />

dei Leaders delle Religioni Mondiali e Tradizionali.<br />

Osservate anche la sede della Corte Suprema di Israele, dove compaiono diversi simboli<br />

massonici, tra cui la piramide con l'occhio onniveggente. Perchè questo? Perchè questo<br />

complesso edilizio è stato un dono della famiglia Rothschild, che l'ha fatto costruire a dei suoi<br />

696


architetti. <strong>La</strong> famiglia Rothschild fa parte degli Illuminati, e il simbolo degli Illuminati è proprio la<br />

piramide con l'occhio onniveggente in cima ad essa.<br />

Ma c'è una ulteriore conferma che questa forma triangolare o piramidale ha un significato occulto,<br />

ed è quella che essa si trovava sulla Black House ('<strong>La</strong> Casa Nera') che stava al numero 6114 di<br />

California Street a San Francisco, California, negli USA. E questa casa - che oggi non esiste più -<br />

fu usata da Anton <strong>La</strong>Vey come il quartiere generale della Chiesa di Satana dal 1966 fino alla sua<br />

morte avvenuta nel 1997, e in essa egli conduceva seminari e rituali satanici. All'interno della casa<br />

c'erano stanze usate per determinati rituali, una libreria sull'occulto che includeva molti libri sul<br />

cannibalismo, bare, un labirinto di corridoi segreti e il bar privato di <strong>La</strong>Vey, chiamato Den of Iniquity<br />

(«Tana dell'Iniquità»). Guardate attentamente qua la Black House!<br />

Domandatevi dunque: 'Una coincidenza che il quartiere generale della Chiesa di Satana avesse<br />

due forme triangolari?' Io non ci credo proprio.<br />

697


Come non credo che si tratti di una coincidenza neppure che il mago satanista Aleister Crowley,<br />

che vi ricordo era un massone di alto grado, in questa sua famosa foto indossasse un triangolo<br />

sopra la testa.<br />

L'entrata del locale ADI di Via dei Bruzi assomiglia<br />

all'entrata di due logge massoniche<br />

Osservate l'entrata del locale di culto della Chiesa ADI di Via dei Bruzi a Roma (foto a sinistra),<br />

sede storica delle ADI (finito di costruire nel 1949 quando era pastore Roberto Bracco, cioè l'anno<br />

dopo il viaggio di Umberto Gorietti negli USA dove aveva incontrato anche i massoni Frank Gigliotti<br />

e Charles Fama), come assomiglia a due entrate di edifici di logge massoniche che sono: quella di<br />

Waxahachie, in Texas, del 1889 (foto al centro); e quella Klerkegade 2 (Danimarca) costruita nel<br />

1868, che oggi ospita il Dipartimento di Musicologia (foto a destra). Il frontone in alto a forma di<br />

triangolo, e poi sotto un semicerchio posto sopra la porta.<br />

Foto delle logge prese da: http://www.texasescapes.com/TOWNS/Waxahachie/Waxahachie-Texas-Images.htm;<br />

http://www.malling-hansen.org/rasmus-malling-hansen/malling-hansens-last-walk.html<br />

E badate che questa forma architettonica la si trova anche all'interno della Grand Lodge of New<br />

York City (http://rarerborealis.com/wordpressblog/2008/01/06/a-visit-to-the-grand-lodge/), che è<br />

698


l'edificio dove si raduna la loggia Garibaldi di cui faceva parte Frank Gigliotti, il potente massone<br />

italo americano che tanto fece per le Assemblee di Dio in Italia! Osservate queste foto.<br />

Sette triangoli molto inquietanti sulla facciata del locale<br />

di culto ADI di Via Repetti a Roma<br />

Questa è la facciata del locale di culto delle ADI sito in Via Repetti a Roma, un ex cinema<br />

comprato tanti anni fa dalla Chiesa che si raduna in Via dei Bruzi. Questo locale è gestito dalla<br />

Chiesa di Via Bruzi, di cui è pastore Salvatore Cusumano. Osservate i sette triangoli posti sopra le<br />

finestre.<br />

699


Come abbiamo visto, nella <strong>Massoneria</strong> viene usato spesso il simbolo di un triangolo, ma dovete<br />

sapere che viene usato anche sotto forma di tre puntini dopo certe iniziali, che stanno ad indicare i<br />

principi massonici di Libertà-Uguaglianza-Fraternità, e quindi per indicare la <strong>Massoneria</strong>. Per<br />

esempio la nota scritta massonica AGDGADU, che significa 'ALLA GLORIA DEL GRANDE<br />

ARCHITETTO DELL'UNIVERSO', ha al suo interno dei triangoli formati da tre punti, e di questi<br />

triangoli ne ha proprio SETTE come quelli fuori dal locale di culto di via Repetti! Osservate questo<br />

tempio massonico, e ditemi se non c'è da rabbrividire.<br />

Foto presa da: http://www.centrosangiorgio.com/<br />

Fotogramma tratto da questo video su Youtube: http://youtu.be/R4gu_0SNLqQ<br />

700


Guardate anche la ricevuta di pagamento per l'iscrizione di Silvio Berlusconi alla loggia massonica<br />

P2, in cui la scritta AGDGADU ha sette triangoli fatti con i puntini.<br />

Foto tratta da: http://it.wikipedia.org/wiki/P2<br />

Ricordatevi poi che nella <strong>Massoneria</strong> la parola 'fratello' viene spesso scritta con Fr seguito da tre<br />

puntini che formano un triangolo, come si può vedere in questa pagina presa dal libro di Aldo Mola<br />

Storia della <strong>Massoneria</strong> Italiana (pag. 508 - vedi foto). I massoni infatti vengono spesso definiti 'i<br />

fratelli tre puntini'. E per costituire una loggia ci vogliono almeno sette 'fratelli tre puntini'!<br />

701


Adesso osservate questo pavimento-mosaico all'interno di un tempio massonico, in particolare i<br />

sette triangoli posti su due lati di questo rettangolo.<br />

Da: http://www.blogto.com/city/2011/05/doors_open_and_closed_at_the_east_masonic_temple/<br />

E per finire, ma non meno importante, dovete sapere che nella <strong>Massoneria</strong> non pochi templi hanno<br />

un triangolo posto su delle finestre esterne al tempio, come questo tempio qua.<br />

Da: http://www.shafir.info/plain/canada~dawson_city~masonic_temple.htm<br />

702


Altri inquietanti triangoli, questa volta nel locale di culto<br />

della Chiesa ADI di Napoli<br />

Ma di inquietanti triangoli nelle ADI ne compaiono anche all'interno del locale di culto della Chiesa<br />

ADI di Napoli (Via Fra Gregorio Carafa), che è stato dedicato nel 1993 quando era pastore Daniele<br />

Melluso, e che sul loro sito viene chiamato 'tempio di Dio' (http://www.adinapoli.it/?133).<br />

Il triangolo anche capovolto è un simbolo massonico, infatti sui grembiuli massonici il triangolo è<br />

capovolto con la punta rivolta verso il basso. Ricordatevi peraltro che lo stemma della YMCA<br />

(Young Men’s Christian Association che significa 'Associazione Giovanile Maschile Cristiana'), che<br />

ha stretti rapporti con la <strong>Massoneria</strong>, è proprio un triangolo con la punta verso il basso.<br />

Notate ancora dei triangoli dietro il pulpito sempre di questo locale di culto (come anche quello sul<br />

pulpito che si intravede e che vi ho fatto vedere in precedenza).<br />

E' impressionante vedere tutti questi triangoli in questo locale di culto, come anche i vari elementi<br />

a forma di squadra sia dietro il pulpito che sulle due porte laterali (nella foto al centro una delle<br />

porte laterali del locale di culto). <strong>La</strong> foto della squadra massonica a sinistra è presa da un sito<br />

massonico dove si possono acquistare oggetti massonici (http://www.freemasoncollection.com/6-<br />

MASONIC-SQUARES/masonic-square-personalized-acacia-blue.php): notate la somiglianza con<br />

le squadre presenti nel locale di culto!<br />

703


<strong>La</strong> 'massoneria dei ragazzi' è entrata nelle ADI<br />

In occasione del 20° anniversario degli Scout ADI d i Padova, la Chiesa ADI di Padova (di cui è<br />

pastore Vincenzo Specchi, che è anche vicepresidente delle ADI) ha comunicato sul suo sito: 'XX<br />

Anno Riparto Scout ADI PD MARANATHA - Per festeggiare il 20° anno del Riparto Scout ADI<br />

Padova Maranatha, sei invitato a passare il 1° magg io con tutti gli scout che hanno fatto parte di<br />

questa famiglia presso la Chiesa di Padova (via Altichieri da Zevio, 3) e il parco vicino'<br />

(http://www.adiveneto.org/). Dunque lo scoutismo è presente anche nelle ADI.<br />

Ora, i padri fondatori dello Scoutismo erano dei massoni che pensarono in questa maniera di<br />

diffondere i principi e gli ideali della <strong>Massoneria</strong>, e per questo non a torto è stato chiamato<br />

'<strong>Massoneria</strong> dei ragazzi'.<br />

A conferma di ciò vi propongo questo scritto dal titolo 'Scoutismo e <strong>Massoneria</strong>' scritto da Glauco<br />

Berrettoni pubblicato sul sito della loggia massonica Heredom 1224 di Cagliari, appartenente al<br />

Grande Oriente d'Italia: '<strong>Massoneria</strong> madre dello Scoutismo? Se non la <strong>Massoneria</strong> come tale,<br />

certamente Massoni sono stati i padri fondatori dell’etica e della filantropia scoutistiche. Se anche<br />

Sir Robert Baden Powell (1857-1941) non era massone, era certamente vicinissimo agli ambienti<br />

massonici, sia per le frequentazioni sia, e non è da sottovalutare, per la sua conoscenza di quella<br />

pedagogia massonica che si proponeva di dare il proprio contributo ad una società basata, fra<br />

l’altro, sui principi della fratellanza e dell’amore per il prossimo. Del resto, i testi del Fratello<br />

Rudyard Kipling e le opere del pedagogista belga Ovie Decroly (1871-1932), anch’egli massone<br />

704


militante, stanno volutamente alla base del progetto di Baden Powell: l’importanza del contatto del<br />

bambino e del giovane con la natura e l’ambiente circostante, dell’attivismo, dell’osservazione<br />

diretta dei fenomeni, dell’importanza data alle istanze associazionistica ed espressive<br />

costituiscono un punto fermo della filosofia scoutista che, non a caso, rivela anche lontane<br />

ascendenze rousseauiane. E non è certamente un caso che questa filosofia sia stata la spinta che<br />

ha indotto un altro grande massone, questa volta americano, Daniel Carter Beard (1850-1941) a<br />

fondare nel 1910, i “Boy Scout of America”: l’impronta massonica è esplicitamente ricononosciuta<br />

dal fatto che la Grand Lodge of Masons, in Pennsylvania, abbia istituito il “Daniel Carter Beard<br />

Masonic Scouter Award”, un riconoscimento per quei massoni militanti nello scoutismo. Ma, del<br />

resto, le simpatie delle Massonerie anglosassoni per lo scoutismo erano state già ampiamente<br />

dimostrate dal ringraziamento dei Boy Scouts americani all’Ordine massonico in occasione del loro<br />

Consiglio Nazionale di New York del 1925 e, in Inghilterra, in occasione del Jamboree<br />

Internazionale di Berkenhead del 1929. E se la vicinanza dello scoutismo con la <strong>Massoneria</strong> è<br />

testimoniata dalla sua promozione del movimento degli Esploratori in Inghilterra, nei Dominions<br />

dell’Impero britannico ed in America, neppure in Italia, è occultabile la parte rivestita da massoni<br />

nell’espansione delle idee scoutistiche nella nostra penisola: Sir Francis Vane e James Spensley.<br />

Del resto, se guardiamo alle due leggi fondamentali dello scoutismo –credere in Dio e fare del<br />

bene al prossimo- non possiamo non riconoscervi il marchio massonico: si tratta, per la fede in<br />

Dio, di un doveroso riconoscimento della divinità ma senza scendere in sfumature teologiche che<br />

potrebbero essere in contrasto con la tolleranza e la piena accettazione di ogni culto e credenza.<br />

Non è un caso, del resto, che la stessa <strong>Massoneria</strong> ritenga imprescindibile la fede in un principio<br />

superiore definito Grande Architetto dell’Universo e che poi, non certo per indifferentismo ma per la<br />

consapevolezza dell’Unità Trascendente delle Religioni, lasci ai singoli iniziati il modo soggettivo di<br />

intenderlo proibendo, al contempo, durante i lavori di loggia, ogni discorso inerente le questioni<br />

religiosi – e politiche -, che potrebbero dividere i Fratelli anziché unirli. Ed il conseguente secondo<br />

dovere dello scout, cioè quello di fare del bene al prossimo, mostra chiaramente la sua analogia<br />

con l’altrettanto dovere massonico di lavorare al bene e al progresso della Patria e dell’Umanità.<br />

Ma se guardiamo più in profondità, anche nei tre gradi dello scoutismo powelliano – Lupetti,<br />

Esploratori e Rover -, vediamo riecheggiare i tre gradi della <strong>Massoneria</strong> Azzurra –Apprendista,<br />

Compagno e Maestro-, che costituiscono il punto comune di ogni Obbedienza massonica: come<br />

rileva Padre Rosario Esposito, “tali passaggi devono accertare il senso dell’onore, l’impegno<br />

dell’autoeducazione, la disponibilità all’opera buona fino allo status strutturale di servizio, nel terzo<br />

grado, nel quale ha luogo, tra l’altro, il viaggio di prima classe, esperienza di grande rilievo<br />

antropologico e poetico” (Rosario F. Esposito, Le grandi concordanze tra Chiesa e <strong>Massoneria</strong>,<br />

Nardini, Firenze, 1987 p. 299). Pedagogia laica senza radicalismi, lo scoutismo, oggi, è in buona<br />

parte ricondotto all’interno delle politiche giovanili delle chiese evangeliche e cattolica: c’è da<br />

augurarsi che, questo, in virtù di principi e valori condivisi, possa preludere ad un rinnovato dialogo<br />

con la <strong>Massoneria</strong>' (http://loggiaheredom1224.blogspot.it/).<br />

Credo che in questo scritto ci siano molti punti che dovrebbero fare seriamente riflettere quelli che<br />

nelle ADI hanno introdotto lo scoutismo nel loro mezzo, perchè è evidente che esso porta avanti<br />

ideali e principi massonici, e quindi è fuor di dubbio che il pensiero e lo spirito massonico sono<br />

entrati in mezzo alle ADI anche tramite lo scoutismo, e le vittime principali sono i giovani ai quali<br />

vengono trasmessi dei principi che apparentemente sono giusti, ma che nascondono delle<br />

menzogne, ossia le menzogne massoniche. Vedi più avanti altre conferme molto importanti sulla<br />

commistione tra Scoutismo e <strong>Massoneria</strong>.<br />

705


Le teorie scientifiche inventate da massoni accettate<br />

dalle ADI<br />

Come ho detto in precedenza, Ernesto Nathan (1845-1921), Ebreo di origine inglese primo<br />

sindaco di Roma, che fu Gran Maestro del Grande Oriente d'Italia (lo fu dal 1896 al 1903 e dal<br />

1917 al 1919), in un suo famoso discorso pronunciato a Torino nel 1898, intitolato al «Compito<br />

massonico», ebbe a dichiarare: 'E però siamo associazione educatrice. Perono le religioni, vive<br />

immortale la religione, quel sentimento che, nella lenta evoluzione delle razze, ispira gli uomini a<br />

muoversi innanzi e risalire le vette inesplorate della civiltà, alla ricerca delle leggi che li governa.<br />

Base e fondamento d'ogni fede, non isterilità, permane nel cuore umano la conoscenza, la sete<br />

dell'idea e, che, attraverso la scoperta della scienza e le manifestazioni della natura, lo martella e<br />

persegue. Là gli eroi nostri del risorgimento attinsero la forza per subire persecuzioni e martiri, e il<br />

martirio più d'ogni altro doloroso, l'opera persistente, sconosciuta, calunniata: là il gran coro greco<br />

del popolo ignoto trasse ispirazione e lena per morire, senza speranza di riconoscenza o di<br />

guiderdone, in cento attentati, in cento, in cento campi di battaglia; là pensatori e poeti trovarono le<br />

forti ispirazioni che scossero le coscienze e sollevarono le sante ire e i santi odii. Risvegliare nelle<br />

anime assopite quelle sante ispirazioni, informandole alle esigenze odierne di riscatto morale;<br />

temprare le coscienze col sentimento del dovere civile all'amore fraterno, alla fraterna difesa<br />

contro la ingiustizia; piantare profonde le radici della idealità che, fondendo la fede con la scienza,<br />

sollevi in alto l'essere, ecco l'apostolato educatore dell'Italia civile; e per essa, nel desiderio del<br />

bene che ci punge, dove altri non comprendano e si incarnino il compito sublime della <strong>Massoneria</strong><br />

.... un'associazione universale, che non riconosce limiti al progresso, nè ceppi alla pacifica<br />

manifestazione del pensiero, mancipia di uomini e gruppi i quali asservono progresso e pensiero a<br />

parziali, immediati, determinati fini' (sul discorso pubblicato in «Garibaldi», numero unico edito<br />

dalla massoneria savonese, Savona, 4 Luglio 1907, cfr. L. Fucini, <strong>La</strong> massoneria nel Ponente<br />

ligure, Edizioni Atene, Arma di Taggia 2003).<br />

Perciò, l'obbiettivo della massoneria è unire fede e scienza, e la scienza deve servire come base<br />

per la formazione della nazione. Per i massoni questa è una missione, e - a prescindere il loro<br />

credo religioso - si impegnano fortemente con lo scopo di costruire la nazione dove risiedono<br />

ognuno attraverso le proprie qualità e attività. E naturalmente per fare ciò cercano di far accettare<br />

alle Chiese le moderne teorie scientifiche che vanno ad annullare la Parola di Dio. Ci sono riuscite<br />

prima con la Chiesa Cattolica Romana, e poi con tante Chiese Evangeliche, tra cui anche le<br />

Assemblee di Dio in Italia.<br />

Anche le ADI infatti si sono messe a cercare di conciliare la fede con teorie scientifiche che non<br />

fanno altro che annullare la Parola di Dio. Non è forse vero infatti che anche le ADI hanno<br />

accettato ed insegnano sia la gap-theory (chiamata anche Teoria Restituzionista) che la teoria che<br />

la terra ha alcune migliaia di milioni di anni, che sono teorie peraltro che sono scaturite da delle<br />

menti massoniche? <strong>La</strong>sciatemi dunque che vi spieghi queste teorie e vi dica chi ha partorito queste<br />

teorie.<br />

706


<strong>La</strong> Gap-theory (o Teoria Restituzionista)<br />

<strong>La</strong> paternità di questa teoria restituzionista, che viene spesso chiamata gap-theory (letteralmente:<br />

teoria dell’intervallo), spetta al predicatore scozzese Thomas Chalmers (1780-1847) il quale nel<br />

cercare di conciliare la Genesi con le nuove scoperte sull’età della terra propose questa teoria, che<br />

poi C.I. Scofield (1843-1921) - di cui peraltro nel libro Days of Genesis (pubblicato nel 2010) scritto<br />

da Dale Stuckwish a pagina 26 viene detto che 'era un massone' - tramite la sua Bibbia Annotata<br />

ha notevolmente contribuito a diffondere.<br />

E' insegnata dalle ADI in quanto Francesco Toppi, pastore delle ADI ed ex presidente delle ADI,<br />

l'ha esposta in un articolo apparso sul quindicinale ‘Cristiani Oggi’ pubblicazione ufficiale delle ADI.<br />

Ecco cosa dice Francesco Toppi: ‘Nel principio Iddio creò i cieli e la terra, e la terra era informe e<br />

vuota, e le tenebre coprivano la faccia della terra, e lo Spirito di Dio aleggiava sulla superficie delle<br />

acque (Genesi 1:1-2). Genesi 1:1: "Nel principio Iddio creò i cieli e la terra" non descrive il primo<br />

passo della creazione, non si riferisce alla creazione dal nulla della materia informe, ma ad una<br />

creazione perfetta: "i cieli e la terra". (...) Questa creazione fisica originale risulta completa in sé,<br />

come tutte le cose che Dio crea, anche se di questa prima creazione non si conoscono i particolari.<br />

(…) Genesi 1:2 sarebbe il risultato di una distruzione di una catastrofe e sottointende un risultato di<br />

un episodio della "protostoria" dell’universo. A questa iniziale creazione originale di Genesi 1:1<br />

sarebbe seguita da un periodo indeterminato di tempo, al quale possono corrispondere tutte le ere<br />

geologiche di miliardi di anni, attualmente rilevati con mezzi radiometrici (...) Il grande cataclisma<br />

che ridusse la terra "informe e vuota e le tenebre coprivano l’abisso" dev’essere stato un evento di<br />

portata cosmica e quindi può riferirsi soltanto alla ribellione di Satana, alla sua espulsione dal cielo<br />

e alla sua caduta sulla terra’. (...) Di conseguenza Genesi 1:3-31 descrive la "ri-creazione" durante<br />

la quale il Creatore, ricostruì dalla materia informe della creazione originale preesistente la<br />

creazione adamica’. (Cristiani Oggi, 1988 N° 4, pag . 2). Questa interpretazione ‘permette di<br />

affermare che la Bibbia non contrasta con la scienza’ (Ibid., pag. 2).<br />

Questa teoria è stata accennata anche dal pastore Davide Di Iorio, durante la sua predicazione dal<br />

titolo ‘L’Iddio che parla’ del 20/8/2006, quando dice: ‘Non è neanche un caso che Dio si è rivelato<br />

come il Dio che parla dopo che c’è stata questa conseguente rovina ben descritta nel verso 2<br />

lapidariamente ‘E la terra era informa e vuota’. Non possiamo assolutamente accettare che Dio<br />

fece una cosa così. Dio nel principio creò tutto perfetto, ma la ribellione del nemico produsse dei<br />

risultati rovinosi’ (min. 6-7).<br />

E' inoltre presente nel Nuovo Commentario Biblico Illustrato, dove viene detto: ' 'Nel principio'. Gli<br />

studiosi evangelici hanno adottato una varietà di posizioni riguardo al significato del racconto della<br />

creazione in Gen. 1:1-2:3. Si ritiene comunemente che le parole di apertura della Genesi<br />

riguardino la creazione originale dell'universo. Ma alcuni studiosi preferiscono ravvisarvi un inizio<br />

relativo, permettendo che eventi come la caduta di Satana (cfr. Ez. 28:13,14; Is. 14:12; Giob. 1:7)<br />

e le età geologiche della terra precedano Gen. 1:2 (Teoria Restituzionista) [....] <strong>La</strong> frase: "Ora la<br />

terra era informe e vuota" è stata resa: "E la terra divenne ..." per descrivere una visitazione<br />

caotica del giudizio divino sulla terra originale. Ora, sembra improbabile che Dio abbia creato<br />

qualcosa di caotico e disordinato. Pertanto, non è da escludere che tra Gen. 1:1 (prima creazione)<br />

e Gen. 1:2 (seconda creazione) si sia verificato qualcosa che abbia provocato quel disordine.<br />

Anche se la struttura della teoria Restituzionista ha sempre meno sostenitori, essa si presenta<br />

come potenziale spiegazione per il giudizio di Satana e per le scoperte della scienza moderna, che<br />

707


suggeriscono lunghe ere geologiche nella preistoria della terra' (Merrill F. Hunger – Gary N.<br />

<strong>La</strong>rson, Nuovo Commentario Biblico Illustrato, ADI-Media, 2009, pag. 37).<br />

Per riassumere dunque, prima ci fu la creazione perfetta di Dio, questa creazione però in seguito<br />

alla caduta di Satana dal cielo diventò informe e vuota per cui Dio dovette rifarla. I sei giorni della<br />

creazione dunque non furono in realtà giorni di creazione ma giorni di ricreazione o di restituzione.<br />

Tra il verso 1 e il verso 2 del primo capitolo della Genesi si possono tranquillamente collocare le<br />

varie ere geologiche di miliardi di anni di cui parlano gli scienziati! Questa teoria dunque se da un<br />

lato è inconciliabile con l’insegnamento della Scrittura riguardo alla creazione, dall’altro getta una<br />

sorta di ponte tra la scienza e la Genesi perchè in una certa maniera conferma che le ere<br />

geologiche degli scienziati - in cui noi non crediamo minimamente - in effetti si possono benissimo<br />

e tranquillamente collocare nel racconto della Genesi. In altre parole questa teoria è sorta dalla<br />

necessità di conciliare la scienza con la Scrittura. Ed il danno da essa provocata è evidente.<br />

Ora, dovete sapere che Thomas Chalmers, ossia il padre di questa teoria, era massone. Era infatti<br />

membro della Lodge Saint Vigean 101 di Arbroath, Angus (Scozia), dove diventò Maestro<br />

Massone il 24 Dicembre 1798.<br />

Da: http://lodgestvigean101.webs.com/historyof101.htm<br />

<strong>La</strong> teoria dei miliardi di anni della terra<br />

Veniamo ora a quella teoria scientifica che sostiene che la terra ha un'età di alcune migliaia di<br />

milioni di anni. Essa è accettata anche dalle ADI, infatti ecco cosa si legge nel Nuovo<br />

Commentario Biblico Illustrato, di Merrill Unger, che ha la prefazione di Francesco Toppi (expresidente<br />

delle ADI): ‘I sei giorni della creazione in Gen. 1 possono rappresentare: (1)<br />

letteralmente giorni di 24 ore di creazione; 2) letteralmente giorni di 24 ore di rivelazione divina<br />

della creazione; (3) ere geologiche estese o epoche preparatorie per il successivo insediamento<br />

da parte dell’uomo; oppure (4) uno schema di rivelazione per riassumere l’attività creativa di Dio,<br />

affermando che ‘in Lui sono state create tutte le cose, che sono nei cieli e sulla terra; le visibili e le<br />

invisibili’ (Col. 1:16)’ (Merrill F. Hunger – Gary N. <strong>La</strong>rson, Nuovo Commentario Biblico Illustrato,<br />

ADI-Media, 2009, pag. 37-38). Anche in questo caso naturalmente, come nel caso precedente,<br />

l'accettazione di questa teoria ha come obbiettivo quello di cercare di unire fede e scienza<br />

moderna, esattamente quello che esortano a fare nella <strong>Massoneria</strong>. Ma per farvi capire che anche<br />

in questo caso ci troviamo davanti ad una infiltrazione ed influenza massonica, devo parlarvi dei<br />

'padri' di questa teoria. Essenzialmente ha avuto inizio con il fisico britannico William Thomson, più<br />

708


noto come Lord Kelvin, il quale sostenne - basandosi sui suoi studi di fisica solare che il Sole<br />

stesso non poteva esistere da più di 100 milioni di anni. E, calcolando la velocità di raffreddamento<br />

della Terra, dedusse che il pianeta non poteva avere più di 98 milioni di anni, anche se ammetteva<br />

la possibilità di un buon margine d’errore. In ogni caso, le due ricerche sembravano portare a<br />

risultati concordanti. Poi arrivò Samuel Haughton, docente di geologia al Trinity College di Dublino,<br />

che nel 1865, sostenne che dovevano essere passati almeno 2.300 milioni di anni tra la<br />

formazione degli oceani e l’inizio dell’era Terziaria, calcolati, ancora una volta, in base al tempo di<br />

raffreddamento della Terra. Anche Haughton, però, si pentì: 13 anni più tardi, in seguito al<br />

confronto tra i fossili ritrovati in regioni artiche e gli attuali organismi viventi, rivide la sua<br />

precedente interpretazione. E ipotizzò ancora una volta un’età del pianeta non superiore ai 200<br />

milioni di anni. Poi, quando arrivò la scoperta della radioattività da parte di Henri Becquerel nel<br />

1896, i geologi cominciarono grazie alle proprietà degli elementi radioattivi presenti in moltissime<br />

rocce, a datare quest'ultime. E la Terra quindi invecchiò molto di più. Adesso ha un’età di alcune<br />

migliaia di milioni di anni! (cfr. http://web.infinito.it/utenti/s/sercas/cdl/ere.htm). Ora, William<br />

Thomson (1824-1907) frequentò ambienti massonici e molto probabilmente era un massone. Fu<br />

infatti presidente della Royal Society di Edimburgo dal 1890 al 1895, che ha origini massoniche e<br />

di cui molti membri erano massoni. John J. Robinson ha scritto nel suo libro Born in Blood: The<br />

Lost Secrets of Freemasonry che 'quando la massoneria diventò pubblica nel 1717 ... pareva che<br />

la Royal Society fosse virtualmente una succursale massonica, con quasi ogni membro e ogni<br />

membro fondatore della Royal Society che era un massone' (When Freemasonry came public in<br />

1717...it appeared that the Royal Society was virtually a Masonic subsidiary, with almost every<br />

member and every founding member of the Royal Society a Freemason.). E' poi una coincidenza<br />

significativa che il quartiere generale della Royal Society di Edimbrugo si trova sulla stessa strada<br />

in cui c'è la sede della Grande Loggia di Scozia, cioè in George Street.<br />

Massone era certamente Samuel Haughton (1821-1897), professore di Geologia al Trinity College<br />

di Dublino, infatti egli entrò nella Loggia 33 dell'Università nel 1871 e andò avanti nell'Ordine<br />

Massonico (cfr. Miguel Dearce, The parallel lives of Joseph Allen Galbraith (1818-90) and Samuel<br />

Haughton (1821-97): religion, friendship, scholarship and politics in Victorian Ireland [Accepted 15<br />

November 2010. Published 14 October 2011], pag. 6 - http://www.ria.ie/getmedia/95a0026b-136e-<br />

4039-8293-2f13ecf59e52/112C_DeArce.pdf.aspx).<br />

Come si fa dunque a non riconoscere che il sentimento o lo spirito massonico è riuscito a<br />

penetrare anche nelle ADI?<br />

Il parlare massonico<br />

Su Dio<br />

Dio viene presentato solo come un Dio di amore, che ama i peccatori<br />

Nella <strong>Massoneria</strong> Dio viene presentato solo come un Dio d'amore che ama pergiunta i peccatori.<br />

Albert Pike infatti nel suo libro Morals and Dogma afferma: 'Nessuno ha il diritto di pensare<br />

meschinamente della sua razza, a meno che egli pensi meschinamente anche di sè stesso. Se da<br />

709


una singola colpa o un singolo errore, egli giudica il carattere di un altro, e prende il singolo atto<br />

come la prova di tutta la natura dell'uomo e di tutto il corso della sua vita, egli dovrebbe<br />

acconsentire ad essere giudicato mediante la stessa regola, e ammettere che sia giusto che altri lo<br />

debbano in questo modo condannare ingenerosamente. Ma tali giudizi diventeranno impossibili<br />

quando egli ricorderà incessantemente a sè stesso che in ogni uomo che vive esiste un'Anima<br />

immortale che si sforza di fare quello che è giusto e retto; un Raggio, per quanto piccolo e quasi<br />

impercettibile, proveniente dalla Grande Sorgente di Luce e Intelligenza, che sempre lotta verso<br />

l'alto in mezzo a tutti gli impedimenti del senso e gli ostacoli delle passioni; e che in ogni uomo<br />

questo raggio muove guerra continuamente contro le sue passioni malvage e i suoi sregolati<br />

appetiti, o, se pur soccombe, esso non è mai interamente estinto e annichilito. Perchè egli capirà<br />

allora che non è la vittoria, ma la lotta, che merita onore, dato che in ciò come in tutto il resto<br />

nessun uomo può sempre comandare il successo. Fra una nuvola di errori, di fallimenti, e<br />

mancanze, egli cercherà l'Anima che lotta, ciò che fra il male è buono in ciascuno, e credendo che<br />

ognuno è migliore di quanto non sembri dai suoi atti e le sue omissioni, e che Dio ha ancora cura<br />

di lui, ed ha pietà di lui e lo ama, egli sentirà che persino il peccatore errante è ancora suo fratello,<br />

che ha diritto alla sua comprensione, ed è legato a lui dagli indissolubili vincoli della comunione'<br />

(Albert Pike, Morals and Dogma, pag. 857 - 32° Sublimi Principi del Real Segreto -<br />

http://www.sacred-texts.com/mas/md/md33.htm).<br />

E non è forse quello che si sente dire a tanti pastori ADI? Li sentite parlare solo dell'amore di Dio,<br />

quasi che Dio fosse solo amore, e poi gli sentite dire che nonostante tutto Dio ama il peccatore<br />

errante, cioè l'empio, che prende piacere nel trasgredire i comandamenti di Dio essendo schiavo<br />

del peccato e sotto la potestà del diavolo. E difatti in un articolo dal titolo ‘Dio ama l’omosessuale?’<br />

scritto da Raffaele Lucano, che è pastore della Chiesa ADI di Cornaredo (Milano), leggiamo che<br />

'Dio ama il peccatore ...' (http://www.chiesadicornaredoadi.it/). Frase questa che viene proclamata<br />

ai quattro venti dai pastori ADI ogni qualvolta che ne hanno l'occasione, e dobbiamo dire dalla<br />

stragrande maggioranza dei pastori evangelici, quindi appartenenti anche alle altre denominazioni<br />

evangeliche. Quindi secondo costoro, Dio è un Dio che non odia nessuno, ma ama tutti, sia i giusti<br />

che gli operatori di iniquità. Che dice invece la Scrittura? Che Dio odia gli operatori di iniquità,<br />

secondo che dice Davide a Dio nei Salmi: "Tu odii tutti gli operatori d’iniquità" (Salmo 5:5), parole<br />

queste che fu lo Spirito Santo a pronunciare per bocca di Davide come del resto le altre presenti<br />

nei Salmi. E con queste parole si accordano anche altri passi della Scrittura, anche questi ispirati<br />

da Dio, che sono i seguenti: “L’anima sua odia l’empio e colui che ama la violenza” (Salmo 11:5),<br />

“l’Eterno aborrisce l’uomo di sangue e di frode” (Salmo 5:6), “Sei cose odia l’Eterno, anzi sette gli<br />

sono in abominio: gli occhi alteri, la lingua bugiarda, le mani che spandono sangue innocente, il<br />

cuore che medita disegni iniqui, i piedi che corron frettolosi al male, il falso testimonio che<br />

proferisce menzogne, e chi semina discordie tra fratelli” (Proverbi 6:16-19).<br />

<strong>La</strong> Scrittura dice che Dio "ama i giusti" (Salmo 146:8), che sono coloro che osservano i<br />

comandamenti di Cristo, secondo che disse Gesù: "Chi ha i miei comandamenti e li osserva,<br />

quello mi ama; e chi mi ama sarà amato dal Padre mio, e io l’amerò e mi manifesterò a lui. .... Se<br />

uno mi ama, osserverà la mia parola; e il Padre mio l’amerà, e noi verremo a lui e faremo dimora<br />

presso di lui" (Giovanni 14:21, 23).<br />

Per costoro Dio, dato che non odia nessuno ed è amico di tutti, è un Dio che non castiga gli<br />

uomini, per esempio colpendoli con delle malattie o con la morte a motivo dei loro peccati. E quindi<br />

il loro Dio non fa morire nessuno, e non colpisce nessuno con malattie o altri giudizi. Che dice<br />

invece la Scrittura? Che l'Iddio e Padre che adoriamo e serviamo è un Dio che castiga, flagella,<br />

giudica, punisce - ora, qui sulla terra - in quanto è giusto. Egli è un giusto giudice (Salmo 7:11) e in<br />

710


quanto tale "non tiene il colpevole per innocente" (Nahum 1:3) ma lo giudica con giustizia, e si badi<br />

che il giudicio ha da cominciare dalla casa di Dio, cioè da noi (1 Pietro 4:17).<br />

A tale proposito, la Bibbia dice che i terremoti, gli alluvioni, i fulmini che si abbattono contro le<br />

persone, la grossa grandine, e altri fenomeni naturali che causano disastri (e spesso anche tante<br />

vittime) sono giudizi di Dio.<br />

Per quanto riguarda i terremoti la Scrittura dice che per l'ira di Dio trema la terra (cfr. Geremia<br />

10:10), e difatti sempre la Scrittura dice che ai giorni di Uzzia ci fu un forte terremoto (cfr. Zaccaria<br />

14:5), che era stato predetto da Dio tramite il profeta Amos contro Israele a motivo della malvagità<br />

che imperava tra il popolo: “Ascoltate questo, o voi che vorreste trangugiare il povero e distruggere<br />

gli umili del paese; voi che dite: 'Quando finirà il novilunio, perché possiam vendere il grano?<br />

Quando finirà il sabato, perché possiamo aprire i granai, scemando l'efa, aumentando il siclo,<br />

falsificando le bilance per frodare, comprando il misero per danaro, e il povero se deve un paio di<br />

sandali? E venderemo anche la vagliatura del grano!' L'Eterno l'ha giurato per colui ch'è la gloria di<br />

Giacobbe: Mai dimenticherò alcuna delle vostre opere. Il paese non tremerà esso a motivo di<br />

questo? Ogni suo abitante non ne farà egli cordoglio? Il paese si solleverà tutto quanto come il<br />

fiume, ondeggerà, e s'abbasserà come il fiume d'Egitto” (Amos 8:4-8). Ricordiamo pure che prima<br />

della venuta del Signore ci sarà un forte terremoto che Dio manderà contro questo malvagio<br />

mondo, il più forte terremoto della storia dell'umanità, secondo che è scritto: “Poi il settimo angelo<br />

versò la sua coppa nell'aria; e una gran voce uscì dal tempio, dal trono, dicendo: È fatto. E si<br />

fecero lampi e voci e tuoni; e ci fu un gran terremoto, tale, che da quando gli uomini sono stati sulla<br />

terra, non si ebbe mai terremoto così grande e così forte. E la gran città fu divisa in tre parti, e le<br />

città delle nazioni caddero; e Dio si ricordò di Babilonia la grande per darle il calice del vino del<br />

furor dell'ira sua” (Apocalisse 16:17-19).<br />

Per ciò che concerne gli alluvioni, ricordiamo che ai giorni di Noè Dio mandò sul mondo degli empi<br />

di allora così tanta acqua da coprire tutte le più alte cime dei monti; tutti gli esseri umani perirono,<br />

tranne che Noè e sette altri; anche gli animali perirono tutti, eccezion fatta che quelli che erano<br />

nell'arca di Noè. Come dunque quel diluvio fu un giudizio di Dio contro gli empi di allora, così<br />

anche oggi i diluvi locali che causano danni e spesso vittime sono anch'essi dei giudizi di Dio. In<br />

Giobbe è scritto che Dio “trattiene le acque, e tutto inaridisce; le lascia andare, ed esse<br />

sconvolgono la terra” (Giobbe 12:15), ed anche: “Egli carica pure le nubi d'umidità, disperde<br />

lontano le nuvole che portano i suoi lampi ed esse, da lui guidate, vanno vagando nei lor giri per<br />

eseguir quanto ei loro comanda sopra la faccia di tutta la terra; e le manda o come flagello, o come<br />

beneficio alla sua terra, o come prova della sua bontà” (Giobbe 37:11-13). Naturalmente, dato che<br />

le nuvole vanno a riversare l'acqua dove vuole Dio e nella misura da lui decretata, anche la siccità<br />

- cioè il fatto che in un luogo non piova - è un giudizio di Dio. Ricordiamo che ai giorni di Elia, Dio<br />

non fece piovere per tre anni e mezzo per punire Israele per la sua malvagità.<br />

Sono giudizi di Dio anche i fulmini che colpiscono le persone, secondo che è scritto che Dio si<br />

riempie le mani di fulmini e “li lancia contro gli avversari” (Giobbe 36:32).<br />

Anche la grossa grandine che talvolta cade sugli uomini è un giudizio di Dio, ricordiamoci infatti<br />

che una delle piaghe mandate da Dio contro gli Egiziani fu appunto la grandine secondo che è<br />

scritto: “Ecco, domani, verso quest'ora, io farò cadere una grandine così forte, che non ce ne fu<br />

mai di simile in Egitto, da che fu fondato, fino al dì d'oggi. Or dunque manda a far mettere al sicuro<br />

il tuo bestiame e tutto quello che hai per i campi. <strong>La</strong> grandine cadrà su tutta la gente e su tutti gli<br />

animali che si troveranno per i campi e non saranno stati raccolti in casa, e morranno' (Esodo<br />

9:18-19).<br />

711


Vediamo ora alcuni castighi inflitti da Dio agli uomini, prendendoli dal Nuovo Testamento.<br />

Anania e Saffira, ai giorni degli apostoli, per avere mentito allo Spirito del Signore<br />

Dio fece morire Anania e Saffira perchè questi si erano accordati per tentare lo Spirito del Signore.<br />

Ecco come andarono le cose: “Ma un certo uomo, chiamato Anania, con Saffira sua moglie, vendé<br />

un possesso, e tenne per sé parte del prezzo, essendone consapevole anche la moglie; e<br />

portatane una parte, la pose ai piedi degli apostoli. Ma Pietro disse: Anania, perché ha Satana così<br />

riempito il cuor tuo da farti mentire allo Spirito Santo e ritener parte del prezzo del podere? Se<br />

questo restava invenduto, non restava tuo? E una volta venduto, non ne era il prezzo in tuo<br />

potere? Perché ti sei messa in cuore questa cosa? Tu non hai mentito agli uomini ma a Dio. E<br />

Anania, udendo queste parole, cadde e spirò. E gran paura prese tutti coloro che udiron queste<br />

cose. E i giovani, levatisi, avvolsero il corpo, e portatolo fuori, lo seppellirono. Or avvenne, circa tre<br />

ore dopo, che la moglie di lui, non sapendo ciò che era avvenuto, entrò. E Pietro, rivolgendosi a lei:<br />

Dimmi, le disse, avete voi venduto il podere per tanto? Ed ella rispose: Sì, per tanto. Ma Pietro a<br />

lei: Perché vi siete accordati a tentare lo Spirito del Signore? Ecco, i piedi di quelli che hanno<br />

seppellito il tuo marito sono all’uscio e ti porteranno via. Ed ella in quell’istante cadde ai suoi piedi,<br />

e spirò. E i giovani, entrati, la trovarono morta; e portatala via, la seppellirono presso suo marito”<br />

(Atti 5:1-10).<br />

Molti credenti della Chiesa di Corinto, perchè si accostavano indegnamente alla cena del Signore<br />

Dio colpì con la morte e con la malattia parecchi credenti della Chiesa di Corinto perchè si erano<br />

accostati alla Cena del Signore in maniera indegna. Disse infatti Paolo ai santi di Corinto: “Or provi<br />

l’uomo se stesso, e così mangi del pane e beva del calice; poiché chi mangia e beve, mangia e<br />

beve un giudicio su se stesso, se non discerne il corpo del Signore. Per questa cagione molti fra<br />

voi sono infermi e malati, e parecchi muoiono. Ora, se esaminassimo noi stessi, non saremmo<br />

giudicati; ma quando siamo giudicati, siam corretti dal Signore, affinché non siam condannati col<br />

mondo. Quando dunque, fratelli miei, v’adunate per mangiare, aspettatevi gli uni gli altri. Se<br />

qualcuno ha fame, mangi a casa, onde non vi aduniate per attirar su voi un giudicio” (1 Corinzi<br />

11:28-34).<br />

Quel credente della Chiesa di Corinto che si teneva la moglie di suo padre<br />

Dio fece sì che quel credente della Chiesa di Corinto che si teneva la moglie di suo padre, e quindi<br />

che commetteva fornicazione, fosse dato in mano di Satana per la distruzione della sua carne,<br />

secondo che disse Paolo: "Si ode addirittura affermare che v’è tra voi fornicazione; e tale<br />

fornicazione, che non si trova neppure fra i Gentili; al punto che uno di voi si tiene la moglie di suo<br />

padre. E siete gonfi, e non avete invece fatto cordoglio perché colui che ha commesso quell’azione<br />

fosse tolto di mezzo a voi! Quanto a me, assente di persona ma presente in ispirito, ho già<br />

giudicato, come se fossi presente, colui che ha perpetrato un tale atto. Nel nome del Signor Gesù,<br />

essendo insieme adunati voi e lo spirito mio, con la potestà del Signor nostro Gesù, ho deciso che<br />

quel tale sia dato in man di Satana, a perdizione della carne, onde lo spirito sia salvo nel giorno del<br />

Signor Gesù" (1 Corinzi 5:1-5)<br />

Imeneo e Alessandro perchè si erano messi a bestemmiare<br />

Paolo dice a Timoteo: "Io t’affido quest’incarico, o figliuol mio Timoteo, in armonia con le profezie<br />

che sono state innanzi fatte a tuo riguardo, affinché tu guerreggi in virtù d’esse la buona guerra,<br />

avendo fede e buona coscienza; della quale alcuni avendo fatto getto, hanno naufragato quanto<br />

712


alla fede. Fra questi sono Imeneo ed Alessandro, i quali ho dati in man di Satana affinché imparino<br />

a non bestemmiare" (1 Timoteo 1:18-20)<br />

Jezebel, perchè seduceva i servi del Signore affinchè fornicassero e mangiassero cose sacrificate<br />

agli idoli<br />

Nel libro dell'Apocalisse, il Signore ordinò a Giovanni di scrivere queste cose all'angelo della<br />

Chiesa di Tiatiri: "Ma ho questo contro a te: che tu tolleri quella donna Jezabel, che si dice<br />

profetessa e insegna e seduce i miei servitori perché commettano fornicazione e mangino cose<br />

sacrificate agl’idoli. E io le ho dato tempo per ravvedersi, ed ella non vuol ravvedersi della sua<br />

fornicazione. Ecco, io getto lei sopra un letto di dolore, e quelli che commettono adulterio con lei in<br />

una gran tribolazione, se non si ravvedono delle opere d’essa. E metterò a morte i suoi figliuoli; e<br />

tutte le chiese conosceranno che io son colui che investigo le reni ed i cuori; e darò a ciascun di<br />

voi secondo le opere vostre" (Apocalisse 2:20-23).<br />

Il re Erode, ai giorni degli apostoli, per non avere dato a Dio la gloria<br />

Dio punì il re Erode perchè quando in un occasione il popolo si era messo ad acclamarlo come se<br />

fosse un dio, lui non aveva dato a Dio la gloria. Ecco come andarono le cose: “Or Erode era<br />

fortemente adirato contro i Tirî e i Sidonî; ma essi di pari consentimento si presentarono a lui; e<br />

guadagnato il favore di Blasto, ciambellano del re, chiesero pace, perché il loro paese traeva i<br />

viveri dal paese del re. Nel giorno fissato, Erode, indossato l’abito reale, e postosi a sedere sul<br />

trono, li arringava pubblicamente. E il popolo si mise a gridare: Voce d’un dio, e non d’un uomo! In<br />

quell’istante, un angelo del Signore lo percosse, perché non avea dato a Dio la gloria; e morì, roso<br />

dai vermi” (Atti 12:20-23).<br />

Gerusalemme, nell'anno 70, per avere ucciso i profeti e il Signore Gesù Cristo<br />

L'apostolo Paolo attorno all'anno 50 scrivendo ai santi di Tessalonica diceva tra le altre cose:<br />

"Poiché, fratelli, voi siete divenuti imitatori delle chiese di Dio che sono in Cristo Gesù nella<br />

Giudea; in quanto che anche voi avete sofferto dai vostri connazionali le stesse cose che quelle<br />

chiese hanno sofferto dai Giudei, i quali hanno ucciso e il Signor Gesù e i profeti, hanno cacciato<br />

noi, e non piacciono a Dio, e sono avversi a tutti gli uomini, divietandoci di parlare ai Gentili perché<br />

sieno salvati. Essi vengon così colmando senza posa la misura dei loro peccati; ma ormai li ha<br />

raggiunti l’ira finale" (1 Tessalonicesi 2:14-16). E l'ira finale a cui Paolo si riferiva era quella che si<br />

abbattè su Gerusalemme nell'anno 70 dopo Cristo, per mano delle legioni romane. Gerusalemme<br />

infatti fu distrutta, e molti dei suoi abitanti uccisi e portati in cattività, perché si doveva adempiere<br />

sia ciò che era stato scritto dai profeti, e sia quello che poi Gesù Cristo confermò quando disse:<br />

"Quando vedrete Gerusalemme circondata d’eserciti, sappiate allora che la sua desolazione è<br />

vicina. Allora quelli che sono in Giudea, fuggano a’ monti; e quelli che sono nella città, se ne<br />

partano; e quelli che sono per la campagna, non entrino in lei. Perché quelli son giorni di vendetta,<br />

affinché tutte le cose che sono scritte, siano adempite. Guai alle donne che saranno incinte, e a<br />

quelle che allatteranno in que’ giorni! Perché vi sarà gran distretta nel paese ed ira su questo<br />

popolo. E cadranno sotto il taglio della spada, e saran menati in cattività fra tutte le genti; ...." (Luca<br />

21:20-24).<br />

Come potete vedere, Dio castiga, eccome se castiga gli uomini.<br />

713


Il concetto biblico che Dio è un Dio vendicatore viene rigettato<br />

Strettamente collegato a quanto abbiamo appena visto, c'è quest'altro punto. Secondo la<br />

<strong>Massoneria</strong>, bisogna rigettare qualsiasi idea di un Dio vendicatore, o comunque qualsiasi cosa che<br />

possa farlo sembrare vendicativo e malvagio o crudele o ingiusto.<br />

Ascoltate cosa disse il ministro del diavolo Albert Pike: 'Noi non dovremmo credere in ciò che la<br />

Ragione nega decisamente, in ciò che il senso della giustizia respinge, in ciò che è assurdo o<br />

contraddittorio, in conflitto con l'esperienza e la scienza, in ciò che degrada il simbolo della<br />

Divinità, facendola apparire vendicativa, maligna, crudele o ingiusta' (Albert Pike, Morals and<br />

Dogma, Edizione italiana, Vol. 1, pag. 59), ed ancora: '«Io ripongo la mia fiducia in Dio» è la<br />

protesta della <strong>Massoneria</strong> contro la credenza in un Dio crudele, adirato, e vendicatore che va<br />

temuto e non riverito dalle Sue creature' (Albert Pike, Morals and Dogma, pag. 196 - 12° Grande<br />

Maestro Architetto - http://www.sacred-texts.com/mas/md/md13.htm).<br />

E su un sito massonico del Sud Africa si legge: 'Prima di diventare un massone, il candidato deve<br />

affermare che crede in un Essere Supremo. L'Essere Supremo assume molte forme nelle varie<br />

religioni. All'interno del nostro Volume della Sacra Legge noi possiamo vedere la Deità che viene<br />

trasformata da un Dio vendicatore personale dell'Antico Testamento ad un Dio universale di amore<br />

nel Nuovo Testamento' (http://www.exsequi.org.za/principalsoffreemasonry.asp).<br />

Già, perchè l'idea di Dio che il popolo aveva sotto l'Antico Testamento aveva bisogno di essere<br />

corretta, cosa a cui avrebbero dovuto pensare i sacerdoti, ma non lo fecero. Ecco infatti cosa ha<br />

affermato il ministro del diavolo Albert Pike, sommo pontefice della massoneria universale: '<strong>La</strong><br />

Divinità dei primi Ebrei [....] fu irato, geloso, vendicativo, [...] comandò l'esecuzione dei più<br />

impressionanti ed ignobili atti di crudeltà e di barbarie [....]. Tale era il concetto popolare della<br />

Divinità, sia perchè i sacerdoti non ne avevano alcuno migliore o si prendevano poca cura di<br />

correggerlo, sia perchè la fantasia popolare non era capace di elaborare alcuna concezione più<br />

alta dell'Onnipotente' (Albert Pike, Morals and Dogma, Edizione Italiana, Vol. 2, pag. 149,150). Da<br />

questa concezione di Dio che ha la massoneria scaturisce il severo monito dato ai massoni di<br />

allontanarsi da coloro che vedono la mano di Dio nelle grandi calamità (cfr. Albert Pike, Morals and<br />

Dogma, Edizione Italiana, Vol. 3, pag. 231 - 29° Cavalie re di Sant'Andrea).<br />

E non è forse questo quello che viene detto, magari con parole un pò diverse, anche nelle ADI?<br />

Ascoltate per esempio cosa ha affermato Francesco Toppi, ex presidente delle ADI, su Dio: 'L'idea<br />

di un Dio vendicatore, pronto a giudicare e a condannare, è prettamente umana ed è retaggio di<br />

una concezione superstiziosa e pagana. Essa rivela l'assoluta ignoranza di chi non conosce il<br />

proprio Creatore e Salvatore' (Francesco Toppi, A domanda risponde, Vol. 2, Roma 1993, pag.<br />

186). E Salvatore Cusumano, altro pastore ADI, conferma questa concezione toppiana - ma più<br />

che toppiana, vorrei dire massonica - di Dio, affermando su un articolo dal titolo 'Terremoti': 'Il non<br />

credente attribuisce la responsabilità all’ordine, o disordine, naturale. Il dubbioso argomenta che se<br />

vi fosse un Dio, non sarebbe buono ma responsabile di tali immani devastazioni. I credenti al<br />

contrario ritengono che Dio non sia causa di male, piuttosto la natura segue il proprio corso<br />

determinato dalla corruzione introdotta dal peccato del primo uomo. Alcuni fra loro, invece,<br />

ritengono che le calamità naturali siano il mezzo utilizzato da Dio per punire l’empietà umana (....)<br />

non ci sentiamo di condividere la posizione di quanti attribuiscono a Dio la responsabilità delle<br />

catastrofi, così come non riteniamo biblica la posizione di chi addita in ogni calamità naturale il<br />

giudizio divino, non escludendo con questo che Dio può utilizzare la natura per richiamare gli<br />

uomini all’attenzione rispetto le verità eterne. I discepoli di ogni tempo al pari di quelli del tempo di<br />

714


Gesù vogliono salvaguardare l’onore di Dio, non imputandoGli alcuna responsabilità, ed in questo<br />

sono nel vero, ma per raggiungere questo risultato non è detto che sia necessario scaricare ogni<br />

responsabilità su questa povera e già martoriata umanità. (...) Perché Dio dovrebbe colpire?<br />

Sarebbe una rivalsa tipicamente umana. Quanto siamo lontani dall’idea biblica di giustizia di Dio.<br />

(...)’ ('Terremoti' in Il Pruno Ardente, estate 2011, pag. 1).<br />

Non vi pare che queste parole assomigliano alle sopracitate parole massoniche, in quanto in<br />

definitiva dicono la stessa cosa su Dio, e cioè che Egli non è un Dio vendicatore ma un Dio di<br />

misericordia e di amore? A me pare evidente. E quindi è innegabile che la concezione massonica<br />

di Dio è penetrata anche nelle Chiese ADI. Se si considera quindi che il Dio dei massoni non è<br />

l'Iddio della Bibbia, c'è da rabbrividire. Questa concezione massonica di Dio è falsa perché il nostro<br />

Dio, il Padre del nostro Signore Gesù Cristo, è anche un Dio di vendette: in altre parole Egli è<br />

anche un vendicatore. Questo è quello che la Scrittura attesta in maniera chiara. Ma rivolgiamoci<br />

subito alla Scrittura per vedere quando essa definisce Dio un Dio di vendette.<br />

Partiamo dall’Antico Testamento. Dio dice nella legge: "A me la vendetta e la retribuzione, quando<br />

il loro piede vacillerà!’ Poiché il giorno della loro calamità è vicino, e ciò che per loro è preparato,<br />

s’affretta a venire" (Deuteronomio 32:35), ed anche: "… farò vendetta de’ miei nemici e darò ciò<br />

che si meritano a quelli che m’odiano" (Deuteronomio 32:41). Mosè dice dunque: "Nazioni, cantate<br />

le lodi del suo popolo! poiché l’Eterno vendica il sangue de’ suoi servi, fa ricadere la sua vendetta<br />

sopra i suoi avversari, ma si mostra propizio alla sua terra, al suo popolo" (Deuteronomio 32:43).<br />

Ci sono molti altri passi dell’Antico Patto che in una maniera o l’altra parlano del fare vendetta da<br />

parte di Dio; tra di essi voglio solo citare questo scritto nel libro del profeta Nahum: "L’Eterno è un<br />

Dio geloso e vendicatore; l’Eterno è vendicatore e pieno di furore; l’Eterno si vendica dei suoi<br />

avversari, e serba il cruccio per i suoi nemici" (Nahum 1:2), e quest’altro scritto nei Salmi: "O Dio<br />

delle vendette, o Eterno, Iddio delle vendette, apparisci nel tuo fulgore!" (Salmo 94:1).<br />

Veniamo ora al Nuovo Testamento: ci sono due passi in particolare che attestano la medesima<br />

cosa, e cioè che Dio è un vendicatore, il primo è il seguente e fa parte di un discorso di Gesù:<br />

"Quando vedrete Gerusalemme circondata d’eserciti, sappiate allora che la sua desolazione è<br />

vicina. Allora quelli che sono in Giudea, fuggano a’ monti; e quelli che sono nella città, se ne<br />

partano; e quelli che sono per la campagna, non entrino in lei. Perché quelli son giorni di vendetta,<br />

affinché tutte le cose che sono scritte, siano adempite. Guai alle donne che saranno incinte, e a<br />

quelle che allatteranno in que’ giorni! Perché vi sarà gran distretta nel paese ed ira su questo<br />

popolo. E cadranno sotto il taglio della spada, e saran menati in cattività fra tutte le genti; e<br />

Gerusalemme sarà calpestata dai Gentili, finché i tempi de’ Gentili siano compiuti" (Luca 21:20-<br />

24). Il secondo passo si trova nella prima epistola di Paolo ai Tessalonicesi e dice: "Perché questa<br />

è la volontà di Dio: che vi santifichiate, che v’asteniate dalla fornicazione, che ciascun di voi sappia<br />

possedere il proprio corpo in santità ed onore, non dandosi a passioni di concupiscenza come<br />

fanno i pagani i quali non conoscono Iddio; e che nessuno soverchi il fratello né lo sfrutti negli<br />

affari; perché il Signore è un vendica-tore in tutte queste cose, siccome anche v’abbiamo innanzi<br />

detto e protestato" (1 Tessalonicesi 4:3-6).<br />

Come dunque si può constatare la Scrittura attesta in maniera eloquente e potente che il nostro<br />

Dio è un vendicatore che fa quindi le sue vendette. Ma d’altronde, se non fosse così, come<br />

potrebbe la stessa Scrittura affermare che Dio è giusto? Non potrebbe, quindi la vendetta si rende<br />

necessaria a Dio per manifestare la sua giustizia che è eccelsa. Siamo contenti di avere un Dio<br />

vendicatore, oltre che pietoso e misericordioso; siamo contenti perché sappiamo che lui ci farà<br />

giustizia dei torti che riceviamo sia da parte di credenti che di non credenti facendo ricadere il male<br />

sopra chi lo ha fatto. Certo, Dio dà talvolta a chi fa torto anche il tempo di pentirsi; ma una cosa è<br />

715


certa, se egli non si pente il giudizio di Dio gli piomberà addosso. Nessuno si illuda, Dio vendica<br />

sia credenti che increduli da ogni torto che subiscono. Egli è il Giusto, a Lui sia la gloria ora e in<br />

eterno. Amen. Ma perchè in queste Chiese c'è il rifiuto categorico di parlare della giustizia di Dio<br />

che si manifesta con le sue vendette, che spesso sono immediate come nel caso di Anania e<br />

Saffira che per avere mentito allo Spirito Santo furono fatti morire immediatamente (cfr. Atti 5:1-<br />

11), e come nel caso del re Erode che quando i Tiri e i Sidoni cominciarono a gridare: 'Voce di un<br />

dio, e non d'un uomo' fu colpito all'istante da un angelo del Signore perché non aveva dato a Dio la<br />

gloria e morì roso dai vermi (cfr. Atti 12:20-23)? Per non spaventare l'uditorio; i credenti non<br />

devono essere presi dal timore di Dio, non devono tremare al solo pensiero che Dio li può punire<br />

immediatamente, anche con la morte se lo decreta, per dei loro misfatti, per le loro ribellioni, per la<br />

loro caparbietà di cuore. No, i credenti devono pensare solo all'amore di Dio, alla sua<br />

compassione, alla sua misericordia! E così i credenti che ascoltano costoro si fanno un'idea di Dio<br />

tutta loro personale, che riflette quella del loro pastore che amano ascoltare. E ovviamente quando<br />

costoro che sono abituati a sentire parlare solo dell'amore di Dio e della sua misericordia<br />

incontrano un credente che parla anche delle vendette di Dio, allora costui passa per un credente<br />

superstizioso, paganizzato da chissà quale idea! Fratelli, nessuno vi seduca con i suoi vani<br />

ragionamenti; investigate diligentemente le Scritture e vedrete da voi stessi che Dio è un<br />

vendicatore.<br />

Termino questa parte dicendo questo: i comandamenti che gli apostoli hanno dato ai santi<br />

costituiscono la volontà di Dio verso i santi, che messi in pratica fanno di loro delle persone che<br />

camminano in maniera degna del Vangelo, e quindi persone che piacciono a Dio in tutta la loro<br />

condotta. Dunque nel mettere in pratica questi comandamenti si piace a Dio. E nello sprezzarli<br />

invece? Ci si costituisce dinnanzi ad essi debitori, e ci si attira l’ira di Dio, in quanto chi sprezza<br />

questi precetti sprezza non un uomo ma l’Iddio Onnipotente, il quale sappiamo che ha detto:<br />

“Quelli che mi sprezzano saranno avviliti” (1 Samuele 2:30). E come li avvilisce? Vendicandosi su<br />

di essi per la loro ribellione. Paolo è chiaro quando dice che il Signore è un vendicatore in tutte<br />

queste cose. Ma perché Dio non tollera che noi sprezziamo i suoi precetti? Perché Lui ci ha<br />

chiamati ad essere santi, e violare questi comandamenti significa venire meno alla chiamata che ci<br />

ha rivolto, facendo biasimare così la Sua dottrina e diffamare la via della verità. Badiamo a noi<br />

stessi fratelli, dunque, esaminiamo le nostre vie, per non subire la vendetta del nostro grande<br />

Iddio.<br />

Dio non viene presentato come un Dio geloso<br />

<strong>La</strong> <strong>Massoneria</strong> afferma: 'Sentiamo che è un affronto e una indegnità nei confronti di Dio concepirlo<br />

come un Essere crudele, miope, capriccioso, ingiusto, geloso, adirato e vendicativo' (Albert Pike,<br />

Morals and Dogma, pag. 223 - 14° Grande Eletto - http://www.sacred- texts.com/mas/md/md15.htm<br />

- We feel that it is an affront and an indignity to Him, to conceive of Him as cruel, short-sighted,<br />

capricious, and unjust; as a jealous, an angry, a vindictive Being). Nelle ADI, oltre che negare che<br />

Dio sia un Dio vendicatore, e difatti non predicano mai a tale riguardo, negano con i fatti anche che<br />

Dio sia un Dio geloso. Perchè dico questo? Perchè manca una qualsiasi riprovazione pubblica dai<br />

pulpiti dei peccati a cui anche i membri delle ADI si abbandonano. Non importa se il peccato è la<br />

fornicazione, l'adulterio, l'omosessualità, il ladrocinio, la menzogna, l'abbandonarsi alle<br />

concupiscenze mondane (andare al mare a prendere la tintarella, e frequentare altri luoghi di<br />

divertimento), la sterilizzazione a cui si sottopongono certe donne o l'impedimento del<br />

716


concepimento, o il vestirsi in maniera indecente da parte di uomini e donne (sia dentro che fuori<br />

dal locale di culto), dal pulpito c'è un silenzio assoluto contro tutti questi comportamenti indegni<br />

che fanno indignare ed ingelosire Dio, cioè lo provocano ad ira e gelosia. E dunque questo silenzio<br />

attesta in maniera chiara che i pastori ADI non credono affatto che Dio sia un Dio geloso, perchè<br />

se lo credessero lo direbbero al popolo esortandolo a fuggire tutti quei comportamenti indegni che<br />

fanno ingelosire Dio, affinchè il popolo smetta di provocare a gelosia Dio. Ricordatevi infatti le<br />

parole di Paolo: "Ma siccome abbiam lo stesso spirito di fede, ch’è in quella parola della Scrittura:<br />

Ho creduto, perciò ho parlato, anche noi crediamo, e perciò anche parliamo" (2 Corinzi 4:13), e<br />

quindi uno parla di ciò in cui crede, e non parla di ciò in cui non crede. Per noi quindi il silenzio da<br />

parte di un pastore su qualche cosa che è scritta nella Bibbia, indica che quel tale non crede in<br />

quella cosa scritta nella Bibbia. E perciò, lo ripeto, l'assenza della riprovazione pubblica dal pulpito<br />

di ciò che fa ingelosire Dio, indica che chi sta sul pulpito non crede affatto che Dio sia un Dio<br />

geloso del suo popolo.<br />

Quando il popolo d'Israele si abbandonò ai peccati, provocando ad ira e a gelosia Dio, cosa fece<br />

Dio? Parlò tramite i suoi santi profeti contro i peccati del suo popolo, e ammonì severamente il suo<br />

popolo che se non si fosse convertito dalle sue vie malvage, lo avrebbe giudicato con vari castighi.<br />

Perchè questo? "Perché l’Eterno, che si chiama ‘il Geloso’, è un Dio geloso" (Esodo 34:14), e<br />

prova gelosia per il suo popolo, come ebbe a dire tramite il profeta Zaccaria: "Io provo per Sion<br />

una grande gelosia, e sono furiosamente geloso di lei" (Zaccaria 8:2), e non tollera quindi che il<br />

suo popolo commetta adulterio con il mondo o che si prostituisca con i pagani o che nella distretta<br />

si appoggi su Faraone. E i profeti erano pienamente consapevoli della gelosia che Dio nutriva<br />

verso il suo popolo, e per questo soffrivano nel vedere il popolo contaminarsi e ribellarsi ai<br />

comandamenti di Dio. Così anche gli apostoli, e difatti con le loro parole e con il loro esempio,<br />

esortarono il popolo a santificarsi e a rinunciare all'empietà e alle mondane concupiscenze.<br />

Nelle ADI i pastori invece non soffrono nel vedere il popolo corrompersi dietro le concupiscenze di<br />

questo mondo, o abbandonarsi ai piaceri della vita o mettersi con gli infedeli, anzi si compiacciono<br />

nella ribellione del popolo, essendo anche loro ribelli. Non esiste quindi per loro parlare di un Dio<br />

geloso che si indigna o si ingelosisce nel vedere il suo popolo che ama il mondo e ne è amico, e<br />

quindi che si vendica di un tale popolo ribelle.<br />

Ecco dunque ancora una concezione massonica di Dio che hanno anche i pastori delle ADI.<br />

Sulla Bibbia<br />

<strong>La</strong> lettera uccide ....<br />

Il Rituale massonico definisce la <strong>Massoneria</strong> come 'un particolare sistema di morale, velato<br />

nell'allegoria ed illustrato da simboli'. E difatti studiando la <strong>Massoneria</strong> ci si imbatte in continue<br />

allegorie spirituali, che sono basate sulla Cabala. E tra le tante allegorie ci sono quelle che i<br />

Massoni traggono dalla Bibbia, che per i Massoni è un libro occulto dove appunto il sistema della<br />

Cabala per loro è incorporato in allegorie e simboli. Per cui quando i Massoni leggono la Bibbia,<br />

717


non la prendono in maniera letterale in quanto ritengono che essa contenga degli insegnamenti<br />

occulti, che fanno parte per loro della divina sapienza, ma che non sono altro che menzogne.<br />

A conferma di ciò vi propongo alcune parole del massone Albert Pike (che vi ricordo era un<br />

massone di alto grado oltre che un satanista) tratte dal suo libro Morals and Dogma (che vi ricordo<br />

è considerato da molti massoni 'la Bibbia della <strong>Massoneria</strong>'): 'Gli scritti degli Esseni erano pieni di<br />

misticismo, parabole, enigmi e allegorie. Essi applicarono la distinzione tra significato esoterico ed<br />

essoterico nella lettura dell'Antico Testamento, come gli Gnostici la applicarono nel Nuovo. Gli<br />

stessi scrittori cristiani, e lo stesso Gesù, ritenevano che tutte le Scritture avessero un più alto e<br />

recondito significato oltre ad uno esteriore e immediato. Lo troviamo detto come segue, in uno dei<br />

Vangeli: "A voi è dato conoscere i misteri del Regno di Dio; ma ai non iniziati tutto ciò è significato<br />

per mezzo di parabole; vedendo ciò possono guardare ma non percepire; udendolo, possono<br />

ascoltare ma non comprendere .... Ed i discepoli vennero a dirgli: 'Perchè Tu dici la verità<br />

attraverso parabole?'. Egli rispose loro: "Perchè è concesso a voi conoscere i misteri del Regno<br />

dei Cieli, ma a loro non lo è.' ". Paolo, nel quarto capitolo della sua Epistola ai Galati, parlando dei<br />

fatti raccontati del Vecchio Testamento, afferma che sono un'allegoria. Nel terzo capitolo della<br />

seconda lettera, si proclama Ministro del Nuovo Testamento, incaricato da Dio: "Non della lettera<br />

ma dello spirito; perchè la lettera uccide". Origene e S. Gregorio sostenevano che i Vangeli non<br />

dovessero essere presi nel loro senso letterale ed Attanasio ci ammonisce che "se dovessimo<br />

interpretare gli scritti sacri secondo la lettera, cadremmo nelle più atroci bestemmie" ' (Albert Pike,<br />

Morals and Dogma, Edizione italiana, Vol. 2, pag. 235-236 - 17° Cav aliere d'Oriente e<br />

d'Occidente). Questa distinzione tra le dottrine esoteriche ed essoteriche, che è una distinzione<br />

tipicamente massonica - Pike dice - fu sempre osservata dai Greci fin dai tempi più antichi. Anche<br />

la scuola Greco-Ebraica di Alessandria promuoveva questa distinzione, tramite i suoi due noti<br />

filosofi Aristobulo e Filone, dai quali la <strong>Massoneria</strong> ha attinto molto: soprattutto da Filone, alle cui<br />

dottrine è vicina la <strong>Massoneria</strong>. Pike spiega cosa diceva Filone a tale riguardo: 'Secondo lui, il<br />

significato letterale era solo per il volgo. Chiunque abbia meditato sulla filosofia, si sia purificato<br />

colla virtù, si sia elevato con la contemplazione a Dio e al mondo intellettuale, e abbia ricevuto la<br />

loro ispirazione, penetra oltre la superficialità dell'interpretazione letterale, scopre un ordine di cose<br />

completamente differente ed è iniziato ai Misteri, il cui studio elementare o letterale non offre che<br />

un'imperfetta immagine. Un fatto storico, una figura, una parola, una lettera, un numero, un rito, un<br />

costume, la parabola o la visione di un profeta vela verità più profonde, e chi ha la chiave della<br />

scienza interpreterà tutto secondo la luce che possiede. Di nuovo vediamo il simbolismo della<br />

<strong>Massoneria</strong>, e la ricerca del Candidato alla luce. «Che si ritirino con le orecchie chiuse» egli dice<br />

«gli uomini vili. Noi trasmettiamo i misteri divini a coloro che hanno ricevuto la sacra iniziazione, a<br />

quelli che praticano la vera pietà e non sono schiavi delle vane lusinghe o delle opinioni<br />

preconcette dei pagani»' (Ibid., pag. 218-219).<br />

Prima di andare avanti vorrei che notaste come Pike manipola la verità: dice che secondo Cristo<br />

tutta la Scrittura aveva un significato sia esterno che interno, quindi sia rivelato (essoterico o<br />

esterno) che nascosto (esoterico o interno), il che non è vero altrimenti Gesù non avrebbe detto a<br />

chi gli chiese cosa doveva fare per ereditare la vita eterna "Nella legge che sta scritto? Come<br />

leggi?" (Luca 10:26), e poi prende ad esempio il fatto che Gesù parlava alle turbe in parabole a<br />

conferma di ciò, dimenticando che Gesù parlava alle turbe per non farsi capire e quindi affinchè<br />

non si convertissero, ma poi aggiungendo astutamente una parolina alla domanda che gli fecero i<br />

discepoli infatti i discepoli gli chiesero come mai parlava alle turbe in parabole, e non come mai<br />

annunciava loro la verità in parabole; il che mostra la natura diabolica di Albert Pike. Non parliamo<br />

poi di quando Pike afferma che per Paolo ai Galati i fatti raccontati del Vecchio Testamento erano<br />

una allegoria: anche qui ha usato l'astuzia del serpente, perchè Paolo afferma un'altra cosa e cioè:<br />

718


"... sta scritto che Abramo ebbe due figliuoli: uno dalla schiava, e uno dalla donna libera; ma quello<br />

dalla schiava nacque secondo la carne; mentre quello dalla libera nacque in virtù della promessa.<br />

Le quali cose hanno un senso allegorico; poiché queste donne sono due patti, l’uno, del monte<br />

Sinai, genera per la schiavitù, ed è Agar" (Galati 4:22-24). Quindi le cose che avevano un<br />

significato allegorico Paolo le ha specificate ai Galati: e poi non ha detto che erano allegorie<br />

queste cose (quasi che Abramo, Agar, Sara, Isacco e Ismaele, fossero personaggi simbolici), ma<br />

che avevano un senso allegorico. Per cui non è vero che Paolo afferma che i fatti dell'Antico<br />

Testamento erano un allegoria.<br />

Ma andiamo avanti; come avete potuto vedere, dunque, per il massone Pike, le parole della Bibbia<br />

hanno un significato sia esterno che interno, sia rivelato che nascosto, sia essoterico che<br />

esoterico. E così è per tutti i Massoni, che quindi si accostano alla Bibbia credendo che dietro le<br />

sue parole si nascondano particolari significati nascosti, che bisogna impegnarsi a cercare. E guai<br />

a prendere alla lettera il Nuovo Testamento: sarebbe una immane catastrofe, si finirebbe con il<br />

pronunciare grandi bestemmie, anzi le bestemmie più grandi! Ora, vi domando: 'E non è forse<br />

quello che avviene sostanzialmente nelle Chiese ADI?' Mi spiego meglio. Non è forse vero che<br />

ormai per tanti credenti di queste Chiese pare che la Bibbia sia un libro occulto, dove sono<br />

contenuti chissà quali insegnamenti nascosti, che Dio rivela solo a particolari individui - i pastori -<br />

che sono dotati di una particolare guida divina, come se essi fossero degli 'iniziati ai Misteri<br />

antichi'? Rifletteteci bene, e vi accorgerete che anche qui c'è una forte somiglianza. Non c'è cosa<br />

scritta nella Bibbia che molti predicatori delle ADI non allegorizzano, per cui pressoché tutte le loro<br />

predicazioni sono piene zeppe di allegorie che nella stragrande maggioranza sono allegorie che<br />

non esistono, senza poi parlare di tutte quelle allegorie che vanno ad annullare il senso letterale<br />

della Parola. Da loro c'è sempre da aspettarsi una qualche allegoria!<br />

Con questo non voglio dire che sia sbagliato fare allegorie, perchè in taluni casi è corretto farle e<br />

difatti anche Paolo ai Galati fece riferimento ad un significato allegorico. Ma in mezzo alle Chiese<br />

ADI i pastori creano del continuo allegorie di ogni genere anche basandosi sul Nuovo Testamento,<br />

e ormai chi li ascolta pensa veramente che la Bibbia sia un libro occulto pieno di conoscenza<br />

divina nascosta che solo alcuni riescono ad acquisire. E questo dunque scoraggia fortemente chi li<br />

ascolta a prendere alla lettera le parole della Bibbia. Ormai, molti credenti nelle ADI hanno<br />

veramente perso di vista il senso letterale della Parola di Dio, per cui si aspettano sempre di<br />

sentire o scoprire chissà quali insegnamenti nascosti nella Bibbia. Hanno fatto diventare la Bibbia<br />

un libro esclusivamente di allegorie e simboli, e quando sentono qualcuno che prende alla lettera<br />

la Scrittura, provano fastidio: non solo, lo offendono pure dicendogli "la lettera uccide, ma lo spirito<br />

vivifica". A proposito: 'Avete notato che anche il massone satanista Albert Pike cita questo versetto<br />

biblico per fargli dire quello che lui vuole?' Ed a proposito di questo passo biblico, ecco come<br />

Francesco Toppi lo usa per fargli dire sostanzialmente la stessa cosa che gli fa dire il massone<br />

Albert Pike: ‘Occorre prima di tutto ricordare il pericolo di ‘prendere alla lettera’ la Scrittura. Infatti,<br />

viene autorevolmente ricordato che “ … la lettera uccide, ma lo spirito vivifica” (II Corinzi 3:6). E’<br />

‘letteralismo’ cercare di adempiere le forme esteriori descritte dalla Bibbia, senza preoccuparsi del<br />

loro profondo significato spirituale. E’ ‘letteralismo’ cercare di ‘copiare’ quello che la Bibbia<br />

insegna, riducendo tutto a un formalismo sterile che non ha alcun effetto sull’anima del cristiano.<br />

Gli ordini della Scrittura devono essere valutati alla luce di tutto il suo contesto; soltanto così si può<br />

essere certi della giusta interpretazione’ (Francesco Toppi, A Domanda Risponde, Vol. I, ADI-<br />

Media, Seconda Edizione 2004, pag. 182-183).<br />

Dunque, se i Massoni che sono sotto la potestà delle tenebre, e quindi seguono il principe della<br />

potestà dell'aria, sono dati a questa ricerca o studio di significati allegorici nella Bibbia, e si<br />

719


studiano di non prendere alla lettera la Scrittura, è evidente che questa è una strategia del diavolo.<br />

Fratelli che siete nelle ADI, badate a voi stessi, perchè c'è uno spirito massonico nelle ADI che vi<br />

ha portato lontano dalla Sacra Scrittura.<br />

Sull'uomo<br />

L'uomo viene presentato non come un essere totalmente depravato, ma<br />

come un essere che nasce puro<br />

Come abbiamo visto prima, la <strong>Massoneria</strong> nega e avversa fortemente la dottrina del peccato<br />

originale.<br />

Il massone Lorenzo Fusi, infatti in un suo discorso sul tema «Supremazia della dottrina<br />

massonica» , pronunciato nella Loggia Roma di Roma, in seduta d'istruzione massonica, nel 1950,<br />

parlando del peccato originale lo chiamò, insieme agli altri dogmi della Chiesa «leggende<br />

mitologiche», «imposture», «piedistallo, sia pure d'argilla, sul quale poggia tutta la fede<br />

giudaicocristiana. Ed affermò: «Si tolga questo mito alla credenza cattolica e si vedrà crollare di<br />

colpo tutta l'impalcatura dogmatica del cattolicesimo [...] (perché) il dogma del peccato originale<br />

postula logicamente il dogma della redenzione; la redenzione postula la venuta di un messia<br />

redentore, proclamata e preannunciata da una serie di grandi profeti giudaici le cui profezie gli<br />

evangelisti trassero ad avvalorare il messianismo cristiano [...]. Ma queste verità assolute e<br />

immutabili di santa madre chiesa, non sono la Verità verso la quale ci incamminiamo noi. Ben altre<br />

verità ci rivelò e ci viene rivelando il progresso del pensiero svincolatosi dai ceppi della tradizione:<br />

basti mentovare, per limitarci al solo Evo Moderno, alcuni dei più famosi nomi quali Giordano<br />

Bruno, Campanella, Galilei, Keplero, Spinoza, Leibniz, Locke, Vico, Voltaire, per vedere in quali<br />

nuovi profeti si proiettò quell'altra non meno divina ispirazione e illuminazione, che fece crollare<br />

tutte le pretese verità bibliche» (Ed. L.E.D.A., Roma 1950, pag. 13-14). E di conseguenza la<br />

<strong>Massoneria</strong> nega che la natura dell'uomo sia depravata. L'importante massone Robert Macoy<br />

(1815-1895) ha affermato: '<strong>La</strong> <strong>Massoneria</strong> non insegna neppure che la natura umana è una cosa<br />

depravata, come le rovine di una costruzione una volta fiera. Molti pensano che l'uomo era una<br />

volta un essere perfetto ma che attraverso una inimmaginabile catastrofe morale egli diventò<br />

corrotto fino all'ultima fibra del suo essere, cosicché senza qualche tipo di aiuto soprannaturale o<br />

miracoloso dall'esterno egli non può mai da se stesso fare, o dire, o pensare, o essere alcuna cosa<br />

tranne ciò che è deformato, spregevole e orribile' (H. L. Haywood, The Great Teachings of<br />

Masonry [I Grandi Insegnamenti della <strong>Massoneria</strong>], Richmond. Va.: Macoy Publishers and Supply<br />

Co., 1971, pag. 138-139). Dunque, i massoni non parlano del peccato originale perchè lo rigettano.<br />

E nelle ADI accade la stessa cosa, non parlano della dottrina del peccato originale in quanto la<br />

rigettano. Infatti voglio farvi notare questa cosa, e cioè che le ADI quando hanno manipolato 'Le<br />

Dottrine della Bibbia' di Myer Pearlman, e vi ricordo che questo è avvenuto sotto la presidenza di<br />

Francesco Toppi e quindi per suo volere, hanno tolto l'unico riferimento al peccato originale<br />

presente nel libro.<br />

Pearlman, nella sezione ‘Debolezza spirituale’ parla del peccato originale dicendo: ‘(b) Inborn sin,<br />

or "original sin." The effect of the Fall was so deep-seated in human nature that Adam, as the<br />

father of the race, passed on to his descendants a tendency or bias to sin. Psalm 51:5. This<br />

720


spiritual and moral handicap under which all men are born is known as original sin. The acts of sin<br />

that follow during the age of accountability are known as "actual sin."’ (Myer Pearlman, Knowing<br />

the Doctrines of the Bible, 24esima stampa 2007, Gospel Publishing House, Springfield, Missouri<br />

USA, pag. 135).<br />

<strong>La</strong> traduzione è: ‘(b). Il peccato innato, o ‘peccato originale’. L’effetto della Caduta fu così<br />

radicato nella natura umana che Adamo, in quanto il padre della razza, trasmise ai suoi<br />

discendenti una tendenza o una predisposizione a peccare. Salmo 51:5. Questo handicap<br />

spirituale e morale sotto cui tutti gli uomini nascono è conosciuto come peccato originale.<br />

Gli atti di peccato che seguono durante l’età della responsabilità sono conosciuti come ‘peccato<br />

effettivo’.<br />

Le ADI hanno invece messo così: ‘b. Il peccato naturale. L’effetto della caduta fu così profonda<br />

nella natura umana, che da Adamo tutti gli uomini nascono con la tendenza al peccato (Salmo<br />

51:5); gli atti di peccato che vengono commessi durante l’età della responsabilità sono conosciuti<br />

come «peccati propri» (Myer Pearlman, Le Dottrine della Bibbia, Quarta edizione (emendata), ADI-<br />

Media, 1996, pag. 110).<br />

Come si può vedere, le ADI hanno sfacciatamente fatto sparire delle parole sul peccato originale<br />

dal discorso di Pearlman: peraltro in tutto il libro questa è l’unica volta dove Pearlman parla<br />

esplicitamente di peccato originale. <strong>La</strong> ragione è perchè le ADI detestano sentir parlare dell'uomo<br />

come un essere totalmente depravato e corrotto, e il peccato originale rimanda appunto alla<br />

completa depravazione dell'uomo, cosa che loro non sopportano. E quindi hanno tolto questo<br />

riferimento da questo loro importante libro di dottrina. Sulla natura dell'uomo quindi le ADI hanno<br />

assunto una posizione che si avvicina a quella massonica, avendo rigettato il peccato originale.<br />

Sostanzialmente hanno la posizione Pelagiana che sostiene tra le altre cose che ogni essere<br />

umano nasce senza peccato e diventa peccatore nel commettere un atto peccaminoso (per le ADI<br />

pare che diventi peccatore quando è consapevole di trasgredire i comandamenti di Dio)! Un noto<br />

pastore ADI alla domanda di una credente - che gli fu fatta nel contesto di uno studio biblico sul<br />

come rispondere ai Cattolici Romani - sulle parole di Davide "Io sono stato formato nella iniquità, e<br />

la madre mia mi ha concepito nel peccato" (Salmo 51:5), ha risposto semplicemente dicendo 'Noi<br />

non crediamo nel peccato originale'! Per le ADI dunque 'Il peccato originale non esiste'. Come non<br />

esisteva per i Pelagiani (e badate che i Massoni sono pelagiani che diffondono il loro<br />

pelagianesimo dovunque), così non esiste per le ADI!<br />

E non solo questo, le ADI si sono spinte ad affermare che Dio non imputa la colpa neppure a chi è<br />

schiavo del peccato e quindi al peccatore. Ecco cosa ha affermato infatti Raffaele Lucano, pastore<br />

della Chiesa ADI di Cornaredo (Milano), in un suo scritto dal titolo 'Dio ama l'omosessuale?'<br />

presente sul sito di questa Chiesa (http://www.chiesadicornaredoadi.it/): 'Quindi, se come uomo<br />

razionale, desidero fare il bene ma non ci riesco a motivo della schiavitù alla quale sono<br />

sottoposto, io non ho alcuna colpa. Effettivamente, Dio non imputa la colpa a chi si trova in tale<br />

condizione, ma condanna l’artefice di tale condizione: il diavolo, Satana. Dio ama il peccatore e<br />

odia il peccato'. Il Lucano infatti dice in sostanza che dato che l'omosessuale non riesce a fare il<br />

bene perchè è schiavo del peccato, lui non ha alcuna colpa. E difatti egli dice che 'Dio non imputa<br />

la colpa a chi si trova in tale condizione'! Abisso chiama abisso, dice la Scrittura, e nelle ADI<br />

stiamo assistendo a questo.<br />

721


Viene proclamato ed esaltato il 'libero arbitrio'<br />

<strong>La</strong> <strong>Massoneria</strong> proclama il libero arbitrio dell'uomo e lo esalta. Henry C. Clausen, che fu il Gran<br />

Comandante Sovrano della <strong>Massoneria</strong> dell'Antico ed Accettato Rito Scozzese della Giurisdizione<br />

del sud degli Stati Uniti, dal 1969 al 1985, ha affermato: '... noi del Rito Scozzese crediamo che<br />

«l'uomo è l'artefice del proprio destino» (Sommario e Commento di Henry C. Clausen, in Albert<br />

Pike, Morals and Dogma, Edizione Italiana, Vol. 2, pag. 51 - 7° Prevosto e Giudice). E su Il Foglio<br />

Massonico (Progetto editoriale a cura delle logge di Palermo della G.L.R.I., Anno V1 - N. 11, pag.<br />

1) in un articolo dal titolo 'Due parole in libertà: “Prosa sul Libero Arbitrio” viene citata parte della<br />

'Oratio De Hominis Dignitate' di Pico della Mirandola che ha esercitato una certa influenza sulla<br />

<strong>Massoneria</strong>. Ascoltate: '...Tu senz'essere costretto da nessuna limitazione, potrai determinarla da<br />

te medesimo, secondo quell'arbitrio che ho posto nelle tue mani. Ti ho collocato al centro del<br />

mondo perché potessi così contemplare più comodamente tutto quanto è nel mondo. Non ti ho<br />

fatto del tutto né celeste né terreno, né mortale, né immortale perché tu possa plasmarti, libero<br />

artefice di te stesso, conforme a quel modello che ti sembrerà migliore. Potrai degenerare sino alle<br />

cose inferiori, i bruti, e potrai rigenerarti, se vuoi, sino alle creature superne, alle divine...'.<br />

Ecco perchè nella <strong>Massoneria</strong> insistono molto nel dire che un uomo entra nella <strong>Massoneria</strong> (e<br />

quindi diventa secondo loro 'un figlio di luce') per il suo libero arbitrio, e non perchè qualcuno lo ha<br />

costretto. Joseph Fort Newton (1880-1950), un pastore battista nonchè scrittore massone, affermò:<br />

'Il libero arbitrio denota libertà di scelta, autodeterminazione, mancanza di costrizione'<br />

(http://www.mqmagazine.co.uk/issue-21/p-54.php - 'Free will denotes liberty of choice, self<br />

determination; lack of restraint').<br />

E non è forse vero che nelle ADI proclamano ed esaltano il cosiddetto libero arbitrio dell'uomo,<br />

come fanno nella <strong>Massoneria</strong>? Ascoltate per esempio quello che ha affermato Francesco Toppi,<br />

722


quando era presidente delle ADI: ‘E’ Dio che pianifica la nostra vita. Il destino però se lo crea<br />

l’uomo. Noi non crediamo nella predestinazione’ (Il Tempo, 3 Marzo 1995).<br />

Le Chiese ADI dunque presentano un uomo che è 'libero artefice di sè stesso', in grado di<br />

plasmarsi 'conforme a quel modello che gli sembrerà migliore' esattamente come fa la <strong>Massoneria</strong>.<br />

E quando queste Chiese parlano della conversione di un uomo a Cristo, la presentano come il<br />

frutto di una scelta umana e non di un scelta divina come invece afferma il Signore Gesù Cristo:<br />

"Non siete voi che avete scelto me, ma son io che ho scelto voi, ..... perché non siete del mondo,<br />

ma io v’ho scelti di mezzo al mondo, perciò vi odia il mondo" (Giovanni 15:16,19). Per queste<br />

Chiese dunque chi nasce di nuovo, nasce di nuovo di sua volontà e non per volontà di Dio come<br />

invece dice chiaramente l'apostolo Paolo: "Non dipende dunque né da chi vuole né da chi corre,<br />

ma da Dio che fa misericordia" (Romani 9:16), e Giacomo il fratello del Signore: "Egli ci ha di sua<br />

volontà generati mediante la parola di verità, affinché siamo in certo modo le primizie delle sue<br />

creature" (Giacomo 1:18). Quello che affermano queste Chiese dunque non fa altro che annullare<br />

il proponimento dell'elezione di Dio che dipende non dalla volontà dei chiamati ma dalla volontà di<br />

Colui che chiama (cfr. Romani 9:11).<br />

Ora, è vero che non è la <strong>Massoneria</strong> ad avere inventato il cosiddetto libero arbitrio, ma è altresì<br />

vero che sotto la spinta dei massoni il libero arbitrio si è diffuso maggiormente nel mondo, e non<br />

solo nel mondo ma anche nella Chiesa, visto quanti ce ne sono in mezzo alla Chiesa. E poi è<br />

rimarchevole il fatto che le Chiese ADI sostengano sulla natura dell'uomo un concetto antibiblico<br />

che persino una religione diabolica come la <strong>Massoneria</strong> sostiene, per cui possiamo dire che<br />

queste Chiese si sono massonizzate. Giudicate voi da persone intelligenti, quello che dico, che<br />

credo dovrebbe far riflettere seriamente - ma molto seriamente - i sostenitori del libero arbitrio,<br />

anche alla luce del fatto che i Massoni rispettano ed elogiano Satana (o Lucifero come lo<br />

chiamano loro) in quanto - come disse il loro pontefice massimo Albert Pike, esso 'è lo strumento<br />

della Libertà o del Libero Arbitrio' (Albert Pike, Morals and Dogma, Edizione italiana, Vol. I, pag.<br />

143 ).<br />

Per cui nella <strong>Massoneria</strong> esaltare Satana equivale ad esaltare il libero arbitrio, e difatti il massone<br />

Giosuè Carducci scrisse l'Inno a Satana proprio per esaltare il libero arbitrio o libero pensiero!! E<br />

che cosa fanno tutte quelle Chiese che esaltano il cosiddetto libero arbitrio dell'uomo se non<br />

esaltare le menzogne di Satana che lui con la sua astuzia è riuscito ad introdurre nella Chiesa e<br />

che hanno fatto dell'uomo il sovrano della sua vita e l'artefice del suo destino, ed hanno reso Dio<br />

una sorta di spettatore di quello che avviene sulla terra, senza la benchè minima autorità o facoltà<br />

di intervenire nelle decisioni degli uomini facendogli fare questo o quell'altro secondo il beneplacito<br />

723


della sua volontà? Nella pratica non è più Dio che fa quello che vuole, ma l'uomo. Non c'è che dire:<br />

queste Chiese si sono massonizzate, 'detronizzando' il solo vero Dio, e 'intronizzando' l'uomo!<br />

Viene diffusa la fede nell'uomo<br />

Albert Pike, massone e satanista, ha scritto nel suo Morals and Dogma: '<strong>La</strong> <strong>Massoneria</strong> ed il<br />

Massone debbono sempre lavorare per diffondere fede nell'uomo, ....' (Albert Pike, Morals and<br />

Dogma, Edizione Italiana, Vol. 1, pag. 136 - 3° Maestro Massone), ed anche: 'Dobbiamo anche<br />

avere fede in noi stessi, nei nostri compagni e nella gente ....' (Albert Pike, Morals and Dogma,<br />

pag. 30 - 2° Compagno d'Arte - http://www.sacred-te xts.com/mas/md/md03.htm).<br />

E non è forse quello che fanno nelle ADI? Non è forse vero che tanti pastori sia con le loro parole<br />

che con le loro opere incoraggiano i credenti ad avere fede nell'uomo? Quando dei pastori<br />

trascinano una denominazione all'ombra dello Stato, o meglio a fare una intesa con lo Stato, che<br />

nella sostanza non è altro che un alleanza con lo Stato; o quando si mettono a far 'discretamente'<br />

ed 'elegantemente' politica (come ha fatto per esempio Paolo Lombardo a Catania nel novembre<br />

del 2010 in occasione di un culto evangelistico durante il quale ha chiamato sul palco un politico<br />

del posto e gli ha fatto fare un discorso) per appoggiare un determinato candidato politico da cui<br />

poi avere favori, non stanno forse diffondendo fede nell'uomo anziché fede in Dio? E che dire del<br />

fatto che in una maniera o nell'altra nelle ADI i credenti vengono incitati a confidare in persone<br />

importanti che contano nella società per avere questa o quell'altra cosa? Cosa hanno fatto infatti<br />

Gorietti, Bracco e gli altri nel dopoguerra se non confidare nell'uomo per ottenere la fine della<br />

persecuzione?<br />

Sì, fratelli, nelle ADI i santi nella pratica vengono esortati ad avere fede nel braccio dell'uomo,<br />

anziché nel braccio di Dio. Costoro sono quelli che "scendono in Egitto in cerca di soccorso, e<br />

s’appoggian su cavalli, e confidano ne’ carri perché son numerosi, e ne’ cavalieri, perché molto<br />

potenti, ma non guardano al Santo d’Israele, e non cercano l’Eterno!" (Isaia 31:1), perchè hanno<br />

deciso di violare l'ordine divino: "Non confidate nei principi, né in alcun figliuol d’uomo, che non può<br />

salvare" (Salmo 146:3). Giudicate voi quello che dico da persone intelligenti.<br />

E che dire del fatto che molti se non tutti i pastori ADI incoraggiano ed esortano gli ammalati ad<br />

avere fede nell'uomo, anziché in Dio? Non è forse vero infatti che per la guarigione i credenti<br />

vengono incitati a chiamare i medici e farsi prescrivere le medicine (che peraltro fanno male<br />

all'organismo, cosa questa che gli stessi medici affermano chiaramente), anzichè a fare quello che<br />

dice Giacomo il fratello del Signore nella sua epistola: "C’è qualcuno fra voi infermo? Chiami gli<br />

anziani della chiesa, e preghino essi su lui, ungendolo d’olio nel nome del Signore; e la preghiera<br />

della fede salverà il malato, e il Signore lo ristabilirà; e s’egli ha commesso dei peccati, gli saranno<br />

rimessi" (Giacomo 5:14-15). I fatti parlano dunque molto chiaro, nelle ADI viene diffusa la fede<br />

nell'uomo.<br />

C'è dunque una chiara influenza massonica nelle ADI, o comunque si è fatto strada il pensiero<br />

massonico, pensiero che è diabolico e quindi condannato dalla Parola di Dio che dice molto<br />

chiaramente: "Così parla l’Eterno: Maledetto l’uomo che confida nell’uomo e fa della carne il suo<br />

braccio, e il cui cuore si ritrae dall’Eterno! Egli è come una tamerice nella pianura sterile; e quando<br />

giunge il bene, ei non lo vede; dimora in luoghi aridi, nel deserto, in terra salata, senza abitanti"<br />

(Geremia 17:5-6). Avete notato? Chi confida nell'uomo dimora in luoghi aridi, nel deserto, in terra<br />

724


salata, senza abitanti: e questa è la condizione dei massoni quindi i quali confidano nell'uomo, e la<br />

condizione in cui il diavolo anche tramite di essi vuole trascinare la Chiesa.<br />

Quindi, fratelli nel Signore, vegliate e pregate per non cadere vittima di questa seduzione satanica<br />

presente anche nelle ADI. Tenete davanti a voi sempre la Parola che dice: "Benedetto l’uomo che<br />

confida nell’Eterno, e la cui fiducia è l’Eterno! Egli è come un albero piantato presso all’acque, che<br />

distende le sue radici lungo il fiume; non s’accorge quando vien la caldura, e il suo fogliame riman<br />

verde; nell’anno della siccità non è in affanno, e non cessa di portar frutto" (Geremia 17:7-8).<br />

Fede nei medici per ottenere la guarigione<br />

Questo paragrafo si ricollega al precedente in quanto tratta la guarigione.<br />

Come ho detto prima, l'obbiettivo della massoneria è unire fede e scienza, e la scienza deve<br />

servire come base per la formazione della nazione. Per i massoni questa è una missione, e - a<br />

prescindere il loro credo religioso - si impegnano fortemente con lo scopo di costruire la nazione<br />

dove risiedono ognuno attraverso le proprie qualità e attività. E naturalmente per fare ciò cercano<br />

di far accettare alle Chiese le moderne teorie scientifiche che vanno ad annullare la Parola di Dio,<br />

e come abbiamo visto prima ci sono riusciti anche con le ADI che infatti ora insegnano la gaptheory<br />

(chiamata anche Teoria Restituzionista) e la teoria secondo cui la terra ha alcune migliaia di<br />

milioni di anni, teorie queste che secondo loro gli permettono di affermare che la fede nella Parola<br />

di Dio non contrasta con la scienza! Le ADI perciò hanno anch'esse l'obbiettivo della <strong>Massoneria</strong>.<br />

Ma nelle ADI questo tentativo di unire fede e scienza lo si riscontra anche in quello che insegnano<br />

sulla guarigione, perchè le ADI mentre da un lato insegnano che Dio guarisce tramite la preghiera,<br />

l’unzione dell’olio e l’imposizione delle mani, e a tal proposito insegnano l’attualità dei doni di<br />

guarigioni, dall'altro insegnano che Dio guarisce anche tramite le medicine in quanto si usa delle<br />

medicine per guarire la persona malata (alcuni pastori arrivano ad affermare che ‘il credente prega<br />

prima di assimilarle e Dio le benedice’), in quanto ‘Dio stesso ha dato sapienza e intelligenza<br />

all’uomo per risolvere il grave problema del dolore fisico e delle infermità’ (Francesco Toppi, A<br />

Domanda Risponde, Vol. I, Seconda edizione, 2004, pag. 139). Per altro l’apostolo Paolo, che<br />

guariva gli ammalati, ci fanno sapere le ADI, prese lui stesso delle medicine perché Luca<br />

‘certamente quando la ‘… scheggia nella carne …’ diveniva più dolorosa gli avrà somministrato<br />

qualche calmante’ (Ibid., pag. 139). Nel libro Lineamenti Dottrinali ADI, a proposito del ricorrere<br />

alle medicine, viene detto: ‘Non ci opponiamo alla scienza medica, né condanniamo il ricorso ad<br />

essa e ringraziamo Iddio per tutti i suoi successi. Proclamiamo soltanto che, quando l’uomo non<br />

può più nulla, Dio può ancora tutto e, per questo, preghiamo per i malati disposti a credere alla<br />

guarigione per la fede nel nome di Cristo Gesù, il Signore’ (Lineamenti dottrinali ADI, pag. 29).<br />

Questa è la ragione per cui le ADI favoriscono ed appoggiano la scienza medica finanziariamente,<br />

in quanto una parte delle loro entrate tramite l’8 per mille, le devolvono all’Associazione Italiana<br />

contro la leucemia (ROMAIL), e all’Associazione Ricerca contro il Cancro, Milano (A.I.R.C.). Cfr.<br />

Francesco Toppi, E mi sarete testimoni, 1999, pag. 167. Quindi per ottenere la guarigione, le ADI<br />

insegnano ad avere fiducia nei medici.<br />

Ora, questa posizione è contraddittoria perché si dice una cosa e il contrario di quella cosa. Infatti<br />

se il Signore guarisce ancora, che bisogno ha un Cristiano delle medicine per guarire? Nessuno. In<br />

altre parole, se il Signore è potente a guarire un Cristiano da ogni malattia, secondo che è scritto:<br />

725


“Egli è quel che ti perdona tutte le tue iniquità, che sana tutte le tue infermità” (Salmo 103:4), e la<br />

guarigione, come la salvezza, si ottiene soltanto per fede in Cristo, secondo che è scritto: “E per la<br />

fede nel suo nome, il suo nome ha raffermato quest’uomo che vedete e conoscete; ed è la fede<br />

che si ha per mezzo di lui, che gli ha dato questa perfetta guarigione in presenza di voi tutti” (Atti<br />

3:16), che bisogno ha il Cristiano che ha piena fiducia nella potenza guaritrice di Cristo di prendere<br />

delle medicine? Nessuno.<br />

E poi, se le cose stanno così come dicono le ADI, dovremmo concludere che Dio ha bisogno<br />

dell’aiuto dell’uomo per guarire gli ammalati, e per aiuto mi riferisco alle medicine prodotte<br />

dall’uomo. Ma questo si oppone nettamente all’insegnamento biblico, secondo cui Dio per guarire<br />

gli ammalati non ha per nulla bisogno di questi mezzi, ha solo ‘bisogno’ della fede del malato. Ma<br />

io dico: ‘Ma quando Gesù era sulla terra, come venivano guariti gli ammalati da Lui?’ Dalla potenza<br />

del Signore che era con Lui più le medicine che i malati prendevano allora? Non mi risulta una<br />

cosa del genere, perché gli ammalati venivano guariti soltanto mediante la loro fede in Cristo,<br />

infatti Gesù disse alla donna che aveva avuto un flusso di sangue per dodici anni, e che aveva<br />

confidato per tanti anni nei medici senza migliorare anzi era piuttosto peggiorata ma quando toccò<br />

il lembo della Sua veste fu guarita all’istante: “<strong>La</strong> tua fede ti ha guarita” (Matteo 9:22) e non: ‘<strong>La</strong> tua<br />

fede più le medicine ti hanno guarito’. E potrei prendere pure come esempio quegli ammalati che<br />

furono guariti dagli apostoli dopo che Gesù fu assunto in cielo, per dimostrare che essi guarirono<br />

soltanto mediante la loro fede in Cristo (Atti 5:16; 28:9), senza bisogno di assumere medicine di<br />

nessun genere. Ma d’altronde tutto questo avvenne perché è scritto che Egli ha portato le nostre<br />

malattie (cfr. Matteo 8:17) e per le lividure di Cristo noi abbiamo avuto guarigione (cfr. Isaia 53:5).<br />

E poi ancora, come si fa a dire ‘che, quando l’uomo non può più nulla, Dio può ancora tutto e, per<br />

questo, preghiamo per i malati disposti a credere alla guarigione per la fede nel nome di Cristo<br />

Gesù, il Signore’ senza scontrarsi con la Parola di Dio che afferma: “C’è qualcuno fra voi infermo?<br />

Chiami gli anziani della chiesa, e preghino essi su lui, ungendolo d’olio nel nome del Signore; e la<br />

preghiera della fede salverà il malato, e il Signore lo ristabilirà; e s’egli ha commesso dei peccati,<br />

gli saranno rimessi” (Giacomo 5:14-15)? Perché parlo di scontro? Perché Giacomo non dice che il<br />

malato deve chiamare gli anziani affinché preghino su di lui solo quando è affetto da una malattia<br />

per la cui guarigione l’uomo non può più nulla o una malattia grave, ma per ogni malattia, quindi<br />

anche una febbre. Il Cristiano in altre parole non deve aspettare di essere colpito da una grave o<br />

incurabile malattia per riporre tutta la sua fiducia in Cristo per la guarigione, ma deve riporre la sua<br />

fiducia in Cristo anche quando è colpito da una malattia curabile dagli uomini. Purtroppo però le<br />

ADI hanno ricorso al suddetto sofisma, per non apparire fanatici, infatti per loro quei credenti che<br />

rifiutano di ricorrere alle medicine per guarirsi o che sconsigliano di prendere medicine (anche<br />

perché fanno male, e infatti bisogna ricordarsi a tale proposito che la donna dal flusso di sangue<br />

“molto avea sofferto da molti medici, ed avea speso tutto il suo senz’alcun giovamento, anzi era<br />

piuttosto peggiorata” Marco 5:26) sono dei fanatici o estremisti da evitare!!! Un fratello mi ha<br />

raccontato che lui per avere testimoniato durante un culto che Dio lo aveva guarito senza che lui<br />

prendesse alcuna medicina, il pastore lo ha chiamato in disparte dopo il culto per ammonirlo,<br />

dicendogli che non si deve parlare così!! Eppure questo fratello aveva dato a Dio tutta la gloria per<br />

la sua propria guarigione!<br />

Dirò di più, per alcuni nelle ADI, coloro che ricorrono solo al Signore per la loro guarigione, non<br />

importa che male abbiano, tentano Dio. Io mi domando se costoro leggono la Bibbia, perché a<br />

questo punto non posso che pensare che non la leggono, perché se c’è una cosa che non fa un<br />

figliuolo di Dio quando confida con tutto il suo cuore nel Signore per ottenere da Lui la guarigione o<br />

qualsiasi altro beneficio è tentare Iddio. Ma se la Bibbia dichiara che l’uomo che confida nel<br />

726


Signore è beato, come si fa a definire un credente che rifiuta di prendere medicine perché rifiuta di<br />

confidare nell’uomo, uno che tenta Iddio? Purtroppo queste sono le conseguenze di questa<br />

posizione ambigua delle ADI sulla guarigione, che ripeto, è stata da loro assunta, per non apparire<br />

dei fanatici e settari. Questa posizione è molto simile a quella di molte Chiese Evangeliche che<br />

hanno fatto loro il motto ‘aiutati, che Dio ti aiuta’, che tradotto significa: ‘Prendi prima le medicine, e<br />

poi vedrai che Dio ti aiuterà!’. Ma si badi che le ADI si guardano bene dal dire che avallano questo<br />

motto, anzi sono capaci pure di confutarlo, ma all’atto pratico lo avallano, eccome se lo avallano.<br />

<strong>La</strong> posizione delle ADI è dunque ambigua sulla guarigione, e non netta, e a motivo di questa sua<br />

ambiguità contraddice l’insegnamento biblico. Francesco Toppi arriva addirittura ad affermare con<br />

certezza che Paolo prendeva i calmanti che gli dava Luca: assurdo e ridicolo. Ma nelle ADI<br />

arrivano a far dire all’occorrenza alla Bibbia cose assurde e ridicole pur di dare una parvenza di<br />

ortodossia dottrinale a posizioni sbagliate! E questo avviene a causa della presenza di uno spirito<br />

massonico nelle ADI che piano piano ha portato molti nelle ADI a confidare nell'uomo anziché in<br />

Dio, proprio quello che vuole la <strong>Massoneria</strong>! E non solo, ha portato costoro a sprezzare e giudicare<br />

coloro che invece si attengono alla Parola di Dio confidando in Dio anziché nei medici.<br />

Senza poi parlare degli aiuti economici dati dalle ADI alle Associazioni sopra citate, che<br />

combattono la leucemia e il cancro, che se da un punto di vista umano possono apparire lodevoli,<br />

dal punto di vista biblico sono da biasimare perché un credente non può mettersi a fare delle<br />

offerte a dei medici che sono impegnati a trovare una soluzione per queste gravi malattie, che noi<br />

sappiamo possono essere guarite dalla potenza di Dio per la fede in Gesù Cristo. Ma ve lo<br />

immaginate Gesù che diceva a Giuda Iscariota, che teneva la borsa, di prendere del danaro dalla<br />

borsa e darlo a qualche medico dei suoi giorni che era impegnato a trovare dei rimedi a certe<br />

malattie incurabili? Io sinceramente no. O ve lo immaginate l’apostolo Paolo che mentre era in<br />

Grecia dava delle offerte a dei gruppi di medici dell’Acaia impegnati a sconfiggere delle malattie<br />

incurabili? Io no, neppure questo riesco ad immaginare. Peraltro anche i Massoni aiutano<br />

economicamente i centri che combattono o che compiono ricerche contro il cancro o altre malattie.<br />

Per esempio negli USA c'è la Kansas Masonic Foundation (Fondazione Massonica del Kansas)<br />

che fino ad ora ha donato milioni di dollari per la ricerca contro il cancro (cfr.<br />

http://www.kmfonline.org/content/view/34/25/).<br />

Vorrei ora fare una breve riflessione su queste parole trascritte nel libro delle Cronache: "Il<br />

trentanovesimo anno del suo regno, Asa ebbe una malattia ai piedi; la sua malattia fu gravissima;<br />

e, nondimeno, nella sua malattia non ricorse all’Eterno, ma ai medici" (2 Cronache 16:12).<br />

Il re Asa quindi anche nella sua malattia non si appoggiò su Dio ma sugli uomini, non confidò in<br />

Dio ma negli uomini, le parole ‘non ricorse all’Eterno, ma ai medici’ non lasciano spazio ad altre<br />

interpretazioni.<br />

Ho detto ‘anche nella sua malattia’ perché questo stesso re, tre anni prima quando Baasa, re<br />

d’Israele, salì contro Giuda invece di appoggiarsi sull’Eterno si era appoggiato anche allora sugli<br />

uomini e per questo suo comportamento Dio gli mandò il veggente Hanani per riprenderlo con<br />

queste parole: "Poiché tu ti sei appoggiato sul re di Siria invece d’appoggiarti sull’Eterno, ch’è il tuo<br />

Dio, l’esercito del re di Siria è scampato dalle tue mani. Gli Etiopi ed i Libî non formavan essi un<br />

grande esercito con una moltitudine immensa di carri e di cavalieri? Eppure l’Eterno, perché tu t’eri<br />

appoggiato su lui, li diede nelle tue mani. Poiché l’Eterno scorre collo sguardo tutta la terra per<br />

spiegar la sua forza a pro di quelli che hanno il cuore integro verso di lui. In questo tu hai agito da<br />

insensato; poiché, da ora innanzi, avrai delle guerre’ (2 Cronache 16:7-9).<br />

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Si noti come Dio gli disse: "In questo tu hai agito da insensato" per capire come, agli occhi di Dio, il<br />

re Asa si era comportato da stolto. Certo, perché Asa aveva un grande Iddio che molti anni prima<br />

aveva spiegato la sua forza a suo favore contro il re degli Etiopi che gli aveva mosso guerra con<br />

un esercito di un milione di uomini che era quasi il doppio di quello di Asa, eppure Dio diede la<br />

vittoria ad Asa. Asa quindi sapeva cosa significava confidare in Dio in mezzo alla distretta; sapeva<br />

che Dio risponde alle preghiere di coloro che lo temono, sapeva che Dio si lascia trovare da coloro<br />

che lo cercano con tutto il cuore tanto è vero che dopo che Dio diede la vittoria a Giuda contro gli<br />

Etiopi, gli abitanti di Giuda e di Beniamino con a capo Asa fecero un giuramento secondo il quale<br />

chi non avrebbe cercato Dio doveva essere messo a morte (cfr. 2 Cronache 15:13) e si<br />

rallegrarono perché "avean cercato l’Eterno con grande ardore ed egli s’era lasciato trovare da<br />

loro" (2 Cronache 15:15).<br />

Eppure quando Asa fu malato confidò nei medici anziché in Dio. Certo, per i re d’allora era<br />

normale ricorrere ai medici nella malattia, ma la Scrittura fa capire che Asa non si comportò in<br />

maniera avveduta ricorrendo ai medici perché il ricorso ai medici escluse il ricorso a Dio.<br />

Possiamo dire che il re Asa nella malattia si comportò in una maniera simile al re Achazia che<br />

quando restò ammalato anziché consultare l’Iddio d’Israele per sapere se si sarebbe riavuto dalla<br />

sua malattia mandò a consultare Baal-Zebub dio di Ekron (cfr. 2 Re 1:1-2), la qual cosa fece<br />

infuriare Dio che tramite Elia gli disse: "‘Così dice l’Eterno: - Poiché tu hai spediti de’ messi a<br />

consultar Baal-Zebub, dio d’Ekron, quasi che non ci fosse in Israele alcun Dio da poter consultare,<br />

perciò tu non scenderai dal letto sul quale sei salito, ma per certo morrai’ (2 Re 1:16). E Achazia<br />

morì, secondo la parola dell’Eterno pronunziata da Elia. Come si può vedere anche in questo caso<br />

il ricorrere a Baal-Zebub escluse il ricorrere a Dio, la fiducia in Baal-Zebub escluse la fiducia in Dio,<br />

e per questo Dio fece morire Achazia.<br />

Quanto fu diverso invece il comportamento di un altro re, e cioè Ezechia, che quando fu malato a<br />

morte ricorse a Dio. Ecco quanto dice la Scrittura: "In quel tempo, Ezechia fu malato a morte; egli<br />

pregò l’Eterno, e l’Eterno gli parlò, e gli concesse un segno" (2 Cronache 32:24), ed ancora: "In<br />

quel tempo, Ezechia fu malato a morte. Il profeta Isaia, figliuolo di Amots, si recò da lui, e gli disse:<br />

‘Così parla l’Eterno: - Metti ordine alle cose della tua casa; perché tu sei un uomo morto; non<br />

vivrai’. - Allora Ezechia volse la faccia verso il muro, e fece una preghiera all’Eterno, dicendo: ‘O<br />

Eterno, te ne supplico, ricordati come io ho camminato nel tuo cospetto con fedeltà e con integrità<br />

di cuore, e come ho fatto ciò ch’è bene agli occhi tuoi’. Ed Ezechia dette in un gran pianto. Isaia<br />

non era ancora giunto nel centro della città, quando la parola dell’Eterno gli fu rivolta in questi<br />

termini: ‘Torna indietro, e di’ ad Ezechia, principe del mio popolo: - Così parla l’Eterno, l’Iddio di<br />

Davide tuo padre: Ho udita la tua preghiera, ho vedute le tue lacrime; ecco, io ti guarisco; fra tre<br />

giorni salirai alla casa dell’Eterno. Aggiungerò alla tua vita quindici anni, libererò te e questa città<br />

dalle mani del re d’Assiria, e proteggerò questa città per amor di me stesso, e per amor di Davide<br />

mio servo’. Ed Isaia disse: ‘Prendete un impiastro di fichi secchi!’ Lo presero, e lo misero<br />

sull’ulcera, e il re guarì. Or Ezechia avea detto ad Isaia: ‘A che segno riconoscerò io che l’Eterno<br />

mi guarirà e che fra tre giorni salirò alla casa dell’Eterno?’ E Isaia gli avea risposto: ‘Eccoti da parte<br />

dell’Eterno il segno, dal quale riconoscerai che l’Eterno adempirà la parola che ha pronunziata: -<br />

Vuoi tu che l’ombra s’allunghi per dieci gradini ovvero retroceda di dieci gradini?’ - Ezechia rispose:<br />

‘È cosa facile che l’ombra s’allunghi per dieci gradini; no; l’ombra retroceda piuttosto di dieci<br />

gradini’. E il profeta Isaia invocò l’Eterno, il quale fece retrocedere l’ombra di dieci gradini sui<br />

gradini d’Achaz, sui quali era discesa" (2 Re 20:1-11).<br />

Comprendo che umanamente parlando, si potrebbe dire: ‘Ma come mai ricorrere ai medici nella<br />

malattia non è cosa gradita a Dio?’ E’ semplice, perché così facendo si dimostra di avere fiducia<br />

728


negli uomini, nella sapienza e nella potenza degli uomini, anziché in Dio. Quelle parole "non<br />

ricorse all’Eterno ma ai medici" non lasciano dubbi, con quel ‘non’ prima e poi con quel ‘ma’ la<br />

frase vuol dire nella sostanza ‘non ebbe fiducia in Dio ma nei medici’.<br />

Dunque, nella malattia è bene non ricorrere ai medici, ma a Dio; è vero che questo costa perché<br />

non si viene capiti, si viene fraintesi, presi per pazzi, si viene ingiuriati da taluni credenti che invece<br />

preferiscono avere fiducia nei medici, ma ne vale la pena e posso assicurarvi che non c’è nulla da<br />

perdere e nulla da temere perché ci si affida completamente a Dio, si ripone tutta la fiducia in Dio.<br />

L’uomo che si comporta così è benedetto, e quand’anche Dio non lo guarisse da una certa<br />

malattia perché così ha deciso, egli sarà benedetto perché confida in Dio e non negli uomini.<br />

Sulla fede<br />

Tutti gli uomini hanno la fede<br />

<strong>La</strong> <strong>Massoneria</strong> afferma che tutti gli uomini hanno fede, infatti Henry C. Clausen, il Gran<br />

Comandante Sovrano della <strong>Massoneria</strong> dell'Antico ed Accettato Rito Scozzese della Giurisdizione<br />

del sud degli Stati Uniti dal 1969 al 1985, ha affermato: 'Nell'animo di ogni essere umano è innata,<br />

anche se non sempre facilmente si può scorgere, la fede nei principi morali, nelle virtù e in Dio.<br />

Tale fede è presente nell'uomo come l'istinto nell'animale. <strong>La</strong> fede ci dà la sensazione che l'anima<br />

umana tenda verso la Divinità. Ci sono in noi risorse e naturali inclinazioni di cui alle volte siamo<br />

appena consapevoli. <strong>La</strong> <strong>Massoneria</strong> si sforza di sviluppare le caratteristiche naturali che ci<br />

avvicinano alla Divinità e di accettare come guida i suggerimenti che da tali risorse e inclinazioni ci<br />

provengono' (Sommario e Commento di Henry C. Clausen, in Albert Pike, Morals and Dogma,<br />

Edizione Italiana, Vol. 2, pag. 143 - 12° Grande Ma estro Architetto). Potremmo chiamare questa<br />

fede di cui parla la <strong>Massoneria</strong>, 'fede naturale', che è appunto innata nell'uomo e quindi si trova in<br />

ogni uomo.<br />

Nelle ADI sostanzialmente affermano la stessa cosa o una cosa molto molto simile, perchè<br />

affermano che non è vero che Dio dona la fede ad alcuni e la nega ad altri, perché Dio la dà a tutti,<br />

infatti Francesco Toppi nel rispondere alla seguente domanda ‘Che colpa posso avere io se non<br />

ho fede?’, dice tra le altre cose: ‘Come mai, poi, per ciò che riguarda Dio e l’eternità, Cristo ed il<br />

perdono dei peccati, molti affermano: ‘Non ho fede’? <strong>La</strong> stessa fiducia naturale che si possiede per<br />

molti aspetti dell’esistenza quotidiana, va esercitata per le cose eterne e allora si scoprirà che il<br />

Signore non ha riguardo alla qualità delle persone ….. Quando questa ‘fede naturale’ si manifesta<br />

per alimentare la fiducia nelle promesse divine, allora si compie il miracolo …. Infatti, mentre si<br />

ascolta la predicazione dell’Evangelo e si esercita la ‘fiducia innata’, per accettare la logica<br />

dell’annuncio prestigioso della misericordia divina, Dio interviene per lo Spirito Suo largendoci il<br />

duplice dono della grazia e della fede’ (Francesco Toppi, A Domanda Risponde, Vol. II, ADI-Media,<br />

Seconda edizione 2004, pag. 40,41). Quindi, per le ADI, l'uomo ha già fede, e la deve esercitare<br />

verso il Vangelo per essere salvato.<br />

Come potete vedere c’è non poca confusione in queste parole, perché le ADI per non far apparire<br />

Dio ingiusto – per parlare alla maniera delle ADI – arrivano persino a negare che “non tutti hanno<br />

729


la fede”, come dice chiaramente la Scrittura (2 Tessalonicesi 3:2), perché Dio non la dona a tutti,<br />

essendo che essa è un dono di Dio!!! E che le ADI non credono a quello che dice la Scrittura in<br />

merito alla fede, è manifesto dal fatto che in tutta la risposta data da Toppi a quella specifica<br />

domanda, il passo della Scrittura che afferma che non tutti hanno la fede NON E’ PRESENTE!!! Se<br />

c’è una domanda nella cui risposta va citato questo passo di Tessalonicesi è proprio questa, ma<br />

questo passo manca!!! E poi vengono introdotti discorsi in merito alla fede che sono del tutto<br />

estranei alla Scrittura. Di questa fede naturale infatti la Bibbia non fa nessuna menzione: è<br />

semplicemente un sofisma escogitato per nascondere che Dio non dà la fede a tutti: la qual cosa<br />

se fosse da loro proclamata – in base al loro ragionamento - farebbe apparire Dio come ingiusto!!<br />

Possiamo dunque affermare - basandoci sulle parole del sopraccitato massone e collegandole a<br />

quello che dicono le ADI - che le ADI si sforzano di sviluppare le caratteristiche naturali dell'uomo<br />

che avvicinano l'uomo a Dio, in altre parole dicono all'uomo di usare la sua fede naturale per<br />

credere nel Vangelo. E questa concezione erronea della fede, ha avuto come conseguenza<br />

nefasta nelle ADI che tante anime si sono illuse di avere creduto nel Vangelo, perchè in realtà non<br />

hanno per nulla creduto in quanto non hanno ricevuto da Dio nessuna fede, perchè la fede è un<br />

dono di Dio. Da qui si spiega la presenza di tante anime con una fede finta nelle ADI, perchè in<br />

realtà non hanno creduto con il cuore nel Vangelo, ma hanno accettato il messaggio del Vangelo<br />

solo a livello mentale, come tanti altri che si dicono Cristiani (Mormoni, Testimoni di Geova,<br />

Cattolici Romani, ecc) ma non lo sono, a cui se gli chiedi se credono nel Vangelo, ti rispondono<br />

'Sì', ma poi mettendoli alla prova scopri che non hanno realmente creduto.<br />

Esorto dunque i membri delle Chiese ADI a fare quello che disse Paolo ai santi di Corinto:<br />

"Esaminate voi stessi per vedere se siete nella fede; provate voi stessi" (2 Corinzi 13:5). Chi ha<br />

orecchi da udire, oda.<br />

Sulla salvezza<br />

<strong>La</strong> salvezza anche senza Gesù Cristo<br />

<strong>La</strong> <strong>Massoneria</strong> insegna che per essere salvati non è indispensabile credere in Gesù Cristo, ossia<br />

credere che Lui è morto per i nostri peccati e risorto il terzo giorno per la nostra giustificazione. In<br />

altre parole, i Massoni sostengono che non è indispensabile credere nel Vangelo di Dio per entrare<br />

in cielo. Infatti per loro per andare in cielo non c'è solo una strada, ma ce ne sono tante. Cristiani,<br />

Buddisti, Mussulmani, Shintoisti, Induisti, e così via, possono dunque essere tutti accolti nella<br />

'loggia celeste' o 'Grande Oriente Eterno', come chiamano loro il paradiso. Ognuno ha il suo Dio, e<br />

Dio li accoglierà tutti in cielo quindi. E poi basta che uno crede che esiste un Dio, e vive la sua vita<br />

nella maniera che gli suggerisce la sua coscienza.<br />

Qualcuno dirà a questo punto: 'Ma le ADI non insegnano questo, infatti insegnano che coloro che<br />

dopo avere sentito il Vangelo lo rigettano andranno in perdizione!' Certo, insegnano che coloro che<br />

rigettano il Vangelo non entreranno in cielo, e in questo dicono il giusto, ma quando si tratta di<br />

parlare della sorte eterna che aspetta coloro che sono morti senza avere avuto l’opportunità di<br />

sentire il Vangelo (che sono tantissimi), allora fanno un altro discorso che, anche se non<br />

esplicitamente, ammette la possibilità di salvezza per persone che non hanno avuto la possibilità di<br />

ascoltare il Vangelo.<br />

730


Francesco Toppi, ex presidente delle ADI, ha affermato per esempio: ‘Vi è una componente dello<br />

spirito umano che intuisce quello che è giusto e quello che è errato, perchè esiste una parziale<br />

rivelazione divina alla coscienza umana che spinge al pentimento. .... Dio, quindi, giudicherà tutti<br />

gli uomini per quello che hanno fatto, secondo la luce che è stata data a ciascuno; questo metodo<br />

è assolutamente giusto da parte del Creatore, e come Suoi figli noi lo accettiamo .... Se siamo<br />

saggi non spenderemo troppo tempo a discutere di teorie umane che cercano di risolvere quello<br />

che Dio ha già risolto. Il nostro privilegio ed il nostro dovere di seguaci di Gesù Cristo è di<br />

annunciare ‘Tutto L’Evangelo’ e non di formulare delle congetture riguardo alla sorte eterna di<br />

coloro che non avranno occasione di ascoltarlo’ (Francesco Toppi, A Domanda Risponde, Vol. I,<br />

pag. 25).<br />

E Rodolfo Arata, pastore di una Chiesa ADI di Palermo, nel suo articolo ‘Quale sarà la sorte eterna<br />

di chi non ha mai sentito parlare di Gesù?’ afferma: 'Iddio, nella Sua giustizia, potrà tener conto<br />

della maggiore o minor conoscenza ricevuta da ogni uomo (Matt. 11:20-24; Luc. 12:47,48), ma<br />

l’insegnamento generale delle Scritture sembra non lasciare intravedere possibilità di salvezza per<br />

chi non ha ricevuto il perdono dei propri peccati per mezzo del sacrificio di Gesù Cristo: "IO sono la<br />

Via, la Verità, la Vita; nessuno viene al Padre se non per mezzo di Me" (Giov. 14:6); "In nessun<br />

altro è la salvezza; perché non vi è sotto il cielo nessun altro nome che sia stato dato agli uomini,<br />

per mezzo del quale noi dobbiamo essere salvati" (Atti 4:12). Chi ha ricevuto il messaggio<br />

dell’Evangelo, piuttosto di domandarsi che ne sarà di chi non ha mai sentito questo annuncio,<br />

farebbe bene a prendere una decisione personale in merito alla salvezza perché, se qualche<br />

perplessità si può avere circa il destino eterno di chi non ha mai sentito l’annuncio della salvezza in<br />

Gesù, non c’è alcun dubbio sulla sorte di chi questo annuncio ha udito'. http://www.adipanoce.it/approfondimenti-biblici/35-studi-biblici/76-quale-sara-la-sort-eterna-di-chi-non-ha-maisentito-parlare-di-gesu.html).<br />

Alla luce di quanto dicono le ADI, dunque, nessuno di noi si deve<br />

permettere di affermare che coloro che non ascolteranno il Vangelo andranno certamente in<br />

perdizione, perché questa è una congettura (che il dizionario definisce ‘ipotesi, giudizio, e sim.<br />

Fondato su indizi, apparenze, considerazioni personali’). E' implicito infatti nelle loro parole che<br />

resta una possibilità di salvezza anche per persone che non hanno mai sentito parlare del<br />

Vangelo. Non vi pare quindi che le ADI nella pratica ammettano implicitamente che in cielo ci si<br />

può arrivare anche per altre strade? E badate che questo discorso che fanno le ADI, assomiglia<br />

molto al discorso che fa il predicatore Billy Graham (massone), il quale in una intervista rilasciata al<br />

predicatore Robert Schuller (altro massone) nel 1997 ha affermato: ‘Io penso che tutti coloro che<br />

amano Cristo o conoscono Cristo, a prescindere che essi siano consapevoli di ciò o non siano<br />

consapevoli, essi sono membri del corpo di Cristo … quando egli [Giacomo] disse che il piano di<br />

Dio per questa era è trarre un popolo per il suo nome. E questo è quello che Dio sta facendo oggi:<br />

Egli sta chiamando persone fuori dal mondo per il Suo nome, sia che essi vengono dal mondo<br />

mussulmano, o dal mondo Buddista, o dal mondo Cristiano, o dal mondo dei non credenti, essi<br />

sono membri del Corpo di Cristo, perchè essi sono stati chiamati da Dio. Essi possono anche non<br />

conoscere il nome di Gesù, ma essi sanno nel loro cuore che essi hanno bisogno di qualcosa che<br />

non hanno ed essi si volgono alla sola luce che hanno, e io credo che essi sono salvati e che essi<br />

saranno con noi in paradiso’ (www.cuttingedge.org/News/n1141.cfm). Notate che anche per Billy<br />

Graham ci sono coloro che pur non avendo conosciuto il nome di Gesù, saranno salvati lo stesso!<br />

E per quale ragione? Perchè avevano creduto che esisteva un Dio e avevano vissuto una vita<br />

nella maniera migliore come gli suggeriva la coscienza! L'unica differenza tra il discorso delle ADI<br />

e quello di Graham è la maggiore chiarezza con cui si è espresso quest'ultimo, ma la sostanza non<br />

cambia.<br />

731


Ancora una volta non si può non riconoscere che le ADI fanno delle affermazioni false (che<br />

peraltro non possono che far piacere alla <strong>Massoneria</strong>) perché noi in quanto Cristiani sappiamo<br />

dalla Scrittura qual è la sorte eterna di coloro che non avranno udito il Vangelo, e quindi dobbiamo<br />

parlarne per mostrare la nostra fedeltà alla Scrittura. <strong>La</strong> Scrittura ne parla, e quindi noi ne<br />

parliamo.<br />

Ecco infatti cosa dice l’apostolo Paolo ai santi di Roma: “Tutti coloro che hanno peccato senza<br />

legge, periranno pure senza legge” (Romani 2:12). E chi sono coloro che hanno peccato senza<br />

legge? I pagani, le genti, “I Gentili che non hanno legge” (Romani 2:14), i quali anche loro hanno<br />

peccato e sono privi della gloria di Dio. Avete notato cosa dice Paolo di costoro? Che<br />

PERIRANNO, dunque andranno in perdizione. D’altronde lo stesso apostolo più avanti dice che “a<br />

chi non opera ma crede in colui che giustifica l’empio, la sua fede gli è messa in conto di giustizia”<br />

(Romani 4:5), ed anche: “E come crederanno in colui del quale non hanno udito parlare?” (Romani<br />

10:14); se dunque per essere salvati è indispensabile credere in Gesù Cristo, e per credere è<br />

indispensabile sentire parlare di Cristo, mi pare ovvio che coloro che sono morti senza avere<br />

sentito parlare di Cristo – sia essi Giudei che Gentili - non hanno potuto credere, e quindi<br />

rimarranno perduti e andranno in perdizione. E difatti Gesù ha detto: “Chi non avrà creduto, sarà<br />

condannato” (Marco 16:16), a prescindere che chi non avrà creduto aveva o non aveva sentito il<br />

Vangelo. Questi sono gli increduli la cui parte sarà nello stagno ardente di fuoco e di zolfo<br />

(Apocalisse 21:8).<br />

Quanto appena esposto non è una congettura, le congetture sono altre. E poi vorrei dire questo.<br />

Se fosse così come dicono le ADI, questo vorrebbe dire che siamo chiamati a dubitare delle parole<br />

di Dio in merito alla sorte eterna degli increduli, e quindi a non fidarci della Parola di Dio in tutto e<br />

per tutto. E questo ritengo sia molto grave.<br />

Ma come fa a dire Rodolfo Arata che ‘qualche perplessità si può avere circa il destino eterno di chi<br />

non ha mai sentito l’annuncio della salvezza in Gesù’, quando la Bibbia non lascia alcun dubbio<br />

sulla sorte eterna di costoro? Sono veramente indignato e disgustato nel sentire fare questi<br />

discorsi, perché questo significa portare i credenti a non fidarsi pienamente della Scrittura.<br />

Ma d’altronde i pastori ADI negando il proponimento dell’elezione di Dio, è inevitabile che finiscano<br />

con il fare questi vani ragionamenti, perché non accettando che coloro che credono, credono<br />

perché sono stati ordinati a vita eterna da Dio fin dalla fondazione del mondo, cioè perché sono dei<br />

vasi di misericordia preparati per la gloria, non possono ammettere che ci siano delle persone a cui<br />

Dio non fa neppure pervenire l’annuncio della salvezza perché vasi d’ira preparati per la<br />

perdizione. Ecco dunque un'altra nefasta conseguenza della negazione della dottrina dell’elezione.<br />

Noi quindi, se da un lato affermiamo che coloro che non avranno sentito parlare del Vangelo<br />

andranno certamente in perdizione, dall'altro diciamo anche che certamente quelli che Dio ha<br />

ordinato a vita eterna o eletto a salvezza fin dal principio crederanno (cf. Atti 13:48; 2<br />

Tessalonicesi 2:13), e quindi in una maniera o nell'altra Dio farà loro pervenire il messaggio<br />

dell'Evangelo affinché credano in esso. Potrà pure fare ciò servendosi di visioni e sogni; d'altronde<br />

Paolo fu salvato in seguito ad una visione in cui gli apparve Gesù; e Cornelio fu visitato da un<br />

angelo del Signore affinché mandasse a chiamare l'apostolo Pietro che gli avrebbe parlato di cose<br />

per le quali sarebbe stato salvato lui e la sua casa; e l'Eunuco che tornava in Etiopia incontrò<br />

l'evangelista Filippo, che gli annunciò Gesù, perché un angelo di Dio prima e poi lo Spirito di Dio lo<br />

avevano fatto dirigere verso quell'uomo.<br />

732


Sul mondo e le sue concupiscenze<br />

Godetevi la vita, amate il mondo e le cose che sono nel mondo<br />

Albert Pike ha affermato: '<strong>La</strong> <strong>Massoneria</strong> non perde il suo tempo a disprezzare il mondo, con la<br />

sua splendida bellezza, i suoi affascinanti tesori, i suoi nobili e santi affetti, nè ci esorta a<br />

distaccare il nostro cuore dalla vita terrena, così vuota, breve e insana, ed a fissarlo al cielo, come<br />

sola sfera in cui si conservi il vero amore e la meditazione del saggio. Insegna che l'uomo ha alti<br />

doveri da compiere e un alto destino da adempiere proprio su questa terra; che questo mondo non<br />

è solo un'anticamera ad un'altra esistenza e che questa nostra vita, nonostante non sia la nostra<br />

sola vita, è piena, completa ed è quella particolare vita cui noi dobbiamo aderire; che il presente è<br />

la nostra sfera di azione e il futuro è riservato alla speculazione filosofica ed al progresso; che<br />

l'uomo è stato mandato su questa terra per viverci, goderla, studiarla, amarla, abbellirla, trarne il<br />

meglio. E' il suo paese su cui dovrebbe riversare i suoi affetti e i suoi sentimenti. [....] L'ignoto non<br />

può trovare nel nostro cuore un posto più elevato di quanto è noto e familiare. <strong>La</strong> legge del nostro<br />

essere è amore della vita e dei suoi interessi e dei suoi ornamenti, amore del mondo in cui la<br />

nostra sorte è posta, partecipazione agli interessi e agli effetti terreni. [...] Per servirli [n.d.e. i propri<br />

simili] e compiere così il nostro dovere come massoni, dobbiamo sentire che l'obbiettivo merita lo<br />

sforzo che compiamo, essere contenti in questo mondo a cui Dio ci ha destinati, finchè Egli non ci<br />

richiami verso un mondo migliore. Egli è qui con noi e non stima che questo sia un mondo<br />

indegno. E' una cosa grave diffamare e svilire un mondo intero, parlare come della dimora di una<br />

povera, nuda, stanca, ignorante umanità che ispira commiserazione. Non si dovrebbero screditare<br />

così la propria famiglia, le proprie amicizie, il proprio paese, la propria città, la propria patria. Il<br />

mondo non è miserabile e indegno; e non è una calamità, bensì un glorioso destino quello di<br />

essere uomo. Se la vita non è degna, non lo è neppure l'immortalità' (Albert Pike, Morals and<br />

Dogma, Edizione Italiana, Vol. 2, pag. 57-58, 59 - 8° In tendente degli Edifici). In altre parole, la<br />

<strong>Massoneria</strong> incita i massoni a godersi la vita, a divertirsi. E infatti esiste nella <strong>Massoneria</strong> il famoso<br />

Antico Ordine Arabo dei Nobili del Mistico Velo che in inglese è conosciuto come Shriners, sorto<br />

per opera di due massoni, che è una organizzazione massonica composta da maestri massoni e<br />

massoni di altissimo grado, che si basa sul divertimento, che organizzano eventi di vario genere<br />

all'insegna del divertimento (hanno persino un circo che si chiama Shrine Circus). Per chi volesse<br />

vedere cosa organizzano i Massoni dello Shriners International vada su Youtube e faccia una<br />

ricerca con queste parole 'Shriners' e poi si renderà conto personalmente di come si manifesta<br />

questo insegnamento massonico nella pratica. <strong>La</strong> <strong>Massoneria</strong> dunque va apertamene contro<br />

quella che è la volontà di Dio verso di noi, che è quella che noi dobbiamo santificarci astenendoci<br />

dalle mondane concupiscenze.<br />

Gesù Cristo ha detto: "Chi ama la sua vita, la perde; e chi odia la sua vita in questo mondo, la<br />

conserverà in vita eterna" (Giovanni 12:25), ed anche: "Se uno viene a me e non odia suo padre, e<br />

sua madre, e la moglie, e i fratelli, e le sorelle, e finanche la sua propria vita, non può esser mio<br />

discepolo" (Luca 14:26). Altro che amore per la vita dunque predicava Gesù! E difatti nella<br />

parabola del seminatore i piaceri della vita e le cure mondane sono tra le spine che soffocano il<br />

seme della Parola, che perciò non arriva a maturità (Matteo 13:7,22). Ecco perchè la Scrittura ci<br />

comanda di avere l'animo alle cose di sopra e non a quelle che sono sulla terra, secondo che è<br />

scritto: "Se dunque voi siete stati risuscitati con Cristo, cercate le cose di sopra dove Cristo è<br />

seduto alla destra di Dio. Abbiate l’animo alle cose di sopra, non a quelle che son sulla terra;<br />

poiché voi moriste, e la vita vostra è nascosta con Cristo in Dio" (Colossesi 3:1-2), e di non amare<br />

733


il mondo, secondo che è scritto: "Non amate il mondo né le cose che sono nel mondo. Se uno ama<br />

il mondo, l’amor del Padre non è in lui. Poiché tutto quello che è nel mondo: la concupiscenza della<br />

carne, la concupiscenza degli occhi e la superbia della vita non è dal Padre, ma è dal mondo. E il<br />

mondo passa via con la sua concupiscenza; ma chi fa la volontà di Dio dimora in eterno" (1<br />

Giovanni 2:15-17).<br />

<strong>La</strong> <strong>Massoneria</strong> dunque con la sua filosofia incita la Chiesa ad amare il mondo e le cose che sono<br />

nel mondo, e quindi si propone di far diventare i Cristiani nemici di Dio, secondo che è scritto: "O<br />

gente adultera, non sapete voi che l’amicizia del mondo è inimicizia contro Dio? Chi dunque vuol<br />

essere amico del mondo si rende nemico di Dio" (Giacomo 4:4). E perchè l'amicizia del mondo o<br />

l'amore per il mondo fa diventare nemici di Dio? Perchè, come dice Giovanni, "tutto il mondo giace<br />

nel maligno" (1 Giovanni 5:19), in altre parole perchè il mondo è sotto la potestà di Satana, di<br />

quello spirito che opera al presente negli uomini ribelli. E Dio quindi, siccome è geloso del Suo<br />

popolo, non tollera che esso si metta ad amare questo sistema di cose che è sotto la potestà del<br />

diavolo e a mettersi con i figli della disubbidienza o gli infedeli, che vengono anche chiamati "una<br />

generazione storta e perversa" (Filippesi 2:15), e "generazione adultera e peccatrice" (Marco<br />

8:38). Ecco in che termini parla la Scrittura del mondo e degli abitanti del mondo, altro che dire<br />

dunque come i massoni che 'Il mondo non è miserabile e indegno'.<br />

Nelle ADI nella sostanza i ragionamenti che fanno sono gli stessi che fanno i massoni: dobbiamo<br />

amare la vita, perchè la vita è bella, e godercela divertendoci, e per fare questo bisogna amare il<br />

mondo e quello che è nel mondo (andare al mare, al lunapark, al teatro, al circo, a vedere la partita<br />

di calcio, dietro la moda, e così via), e poi nessuno si deve permettere di offendere gli uomini<br />

chiamandoli 'malvagi', 'empi', 'ribelli', 'figli della disubbidienza', 'persone dirette all'inferno' e così<br />

via. E difatti nelle ADI dai pulpiti i pastori non predicano mai contro i peccatori e le mondane<br />

concupiscenze, cioè contro i piaceri della vita, perchè essi stessi sono diventati amanti ed amici<br />

del mondo in quanto per loro i Cristiani non devono rinunciare alla loro vecchia vita. Un fratello, ex<br />

membro di una Chiesa ADI ha affermato infatti 'nelle ADI ci avevano sempre detto che un credente<br />

non deve rinunciare a nulla della sua vecchia vita!'. E difatti, è per questo che il mondo non li odia<br />

e non li perseguita, anzi li rispetta e ci sta bene assieme! E se qualcuno nelle ADI comincia a<br />

riprovare i piaceri della vita e le mondane concupiscenze, viene immediatamente attaccato e<br />

definito 'legalista', 'bigotto', o magari anche 'monaco pentecostale'.<br />

Nelle ADI, fratelli, lo ripeto, c'è uno spirito e sentimento massonico, che sta arrecando gravissimi<br />

danni alla Chiesa in quanto soffoca la Parola di Dio impedendole di operare efficacemente nei<br />

credenti, e contrista lo Spirito Santo di Dio che dimora nei cuori dei santi. <strong>La</strong> situazione è<br />

drammatica.<br />

E' lecito voler arricchire per aiutare l'opera della <strong>Massoneria</strong> .... è lecito voler<br />

arricchire per aiutare l' «Opera» in Italia<br />

<strong>La</strong> <strong>Massoneria</strong> incoraggia i massoni a voler diventare ricchi adducendo la seguente motivazione,<br />

che è legittimo avere questo desiderio se poi con le ricchezze si aiuta la <strong>Massoneria</strong> ad adempiere<br />

la sua missione nel mondo, che è quello di promuovere la perfezione dell'individuo e della società<br />

sotto le bandiere della Libertà, della Uguaglianza e della Fraternità.<br />

734


Ascoltate cosa ebbe a dire il massone Albert Pike: 'Vi sono tuttavia ragioni per cui un Massone può<br />

seriamente e legalmente aspirare a possedere una fortuna. Se può riempire un bel palazzo, esso<br />

stesso un'opera d'arte, con la produzione di alti geni; se può essere l'amico e il soccorritore del<br />

bisognoso; se può cercarla quando malferma salute o avversa fortuna premono duramente, per<br />

sollevare o fermare le ore amare che lo stanno portando alla pazzia o alla tomba; se può<br />

intromettersi tra l'oppressore e la sua preda; se può chiedere al carceriere di rilasciare la sua<br />

vittima; se può creare grandi istituzioni di insegnamento o accademie d'arte; se può aprire fontane<br />

di sapere per il popolo, e convogliare le loro correnti nei debiti canali; se può far di più che elargire<br />

elemosine per il povero, anche pensare a lui e fare progetti per la sua elevazione morale ed etica,<br />

invece di aprire sempre gli antichi serbatoi e le risorse per la sua imprevidenza; se ha cuore e<br />

anima sufficienti per fare tutto questo o parte di questo, se la ricchezza fosse per lui il fulcro dello<br />

sforzo, facilitandolo e dando successo al tentativo, allora egli potrebbe legalmente ed anche<br />

fortemente desiderarla. Ma se è per non far nulla per quel povero, ma solo per il proprio comodo e<br />

indulgenza e per far cadere i propri figli nella stessa cattiva scuola, allora non ci sono ragioni per<br />

cui dovrebbe desiderarla' (Albert Pike, Morals and Dogma, Edizione Italiana, Vol. 3, pag. 54-55 -<br />

22° Cavaliere dell'Ascia Reale). Avete notato con q uale astuzia il Serpente Antico si espresse<br />

tramite questo massone? Praticamente Pike ha detto che è legittimo voler diventare ricchi, se poi<br />

con le proprie ricchezze si aiutano gli altri tra cui i poveri, il che è una menzogna, perchè la Sacra<br />

Scrittura afferma che un Cristiano non deve voler diventare ricco, perchè "quelli che vogliono<br />

arricchire cadono in tentazione, in laccio, e in molte insensate e funeste concupiscenze, che<br />

affondano gli uomini nella distruzione e nella perdizione. Poiché l’amor del danaro è radice d’ogni<br />

sorta di mali; e alcuni che vi si sono dati, si sono sviati dalla fede e si son trafitti di molti dolori" (1<br />

Timoteo 6:9-10). Quindi non importa per quale ragione un Cristiano dice di voler diventare ricco,<br />

quand'anche dicesse che vuole diventare ricco per aiutare gli altri, egli si svierà dalla fede e<br />

l'amore per il denaro lo sprofonderà nella distruzione e nella perdizione. Albert Pike, quindi, con le<br />

suddette sue parole ha confermato per l'ennesima volta di essere un ministro di Satana travestito<br />

da ministro di giustizia, perchè con le sue parole non faceva altro che affondare gli uomini nella<br />

distruzione e nella perdizione. Giudicate voi da persone intelligenti.<br />

Nelle ADI nella pratica c'è lo stesso sentimento che c'è nella <strong>Massoneria</strong>, perchè è lecito voler<br />

diventare ricchi per aiutare le ADI. Quindi se ti ammazzi di lavoro dalla mattina alla sera per<br />

guadagnare tanti soldi e diventare ricco (o giochi al lotto o al totocalcio e vinci tanti soldi), e ti<br />

proponi con le tue ricchezze di aiutare le ADI, e quindi questo significa dare tanti soldi per le casse<br />

dell' «Opera», allora nessuno ti dice niente contro, anzi sei una cara anima del Signore che fa<br />

tanto per l'opera di Dio. Questa è la ragione per cui non predicano mai contro coloro che vogliono<br />

arricchire o che si sono voluti arricchire, e che in mezzo a loro sono tanti, perchè quegli individui,<br />

pur essendosi sviati, fanno estremamente comodo alle loro casse. Servono Mammona, ma il loro<br />

servizio ha come scopo quello di aiutare le ADI, e quindi è lecito, perchè per aiutare le ADI è lecito<br />

tutto o pressoché tutto. Se è stato lecito mettersi con i Massoni, con il Vaticano e con lo Stato!<br />

E che sia così lo ha confermato Francesco Toppi, quando ha approvato chi serve Mammona. Egli<br />

infatti nel rispondere alla domanda ‘Ho sentito ripetere che Gesù ama i poveri e odia i ricchi. E’<br />

vero? Cosa afferma la Bibbia?’ dopo avere detto che Dio non ha riguardo alla qualità delle persone<br />

e che Gesù non caccia via nessuno di coloro che vanno a lui, prosegue dicendo: ‘Quando Gesù<br />

afferma: “Niuno può servire a due padroni; perché o odierà l’uno ed amerà l’altro, o si atterrà<br />

all’uno e sprezzerà l’altro. Voi non potete servire Dio ed a Mammona” (Matteo 6:24), si riferisce ai<br />

sentimenti dell’individuo. Mettere le capacità, le forze, gli interessi totalmente al servizio di<br />

Mammona (una parola aramaica che significa ‘ricchezza’), vuol dire essere schiavi delle ricchezze.<br />

‘… l’amor del danaro è radice di ogni sorta di mali….’ (1 Timoteo 6:10). Questo intento è<br />

735


condannato dalla Scrittura’. (Francesco Toppi, A Domanda Risponde, ADI-Media, 2004 Seconda<br />

Edizione, Vol. II, pag. 8).<br />

Confesso che quando ho letto per la prima volta queste parole, mi pareva di avere letto male, per<br />

cui le ho rilette e rilette, per accertarmi che avessi letto correttamente. Purtroppo avevo letto bene,<br />

ed allora non ho potuto non indignarmi, perché queste parole sovvertono le parole di Cristo, sono<br />

un duro attacco alle parole di Cristo Gesù. Forse voi ancora non vi siete accorti dove sta l’errore, e<br />

allora ve lo faccio notare io. Nel momento in cui Toppi afferma che essere schiavi delle ricchezze<br />

significa mettere le capacità, le forze e gli interessi TOTALMENTE al servizio di Mammona, fa dire<br />

a Cristo una menzogna, perché il dire TOTALMENTE (che vi ricordo significa ‘In modo totale,<br />

interamente, completamente, del tutto’) implica che se le nostre capacità, forze e interessi vengono<br />

messe SOLO PARZIALMENTE al servizio di Mammona, allora noi non siamo schiavi delle<br />

ricchezze!!! Ma Gesù con le sue parole ha inteso dirci che se mettiamo (non importa in che misura)<br />

le nostre capacità, le nostre forze e i nostri interessi al servizio di Mammona, non potremo servire<br />

Dio perchè ci metteremo a disprezzarlo e odiarlo.<br />

Peraltro come si fa a dire una simile cosa – come questa che dice Toppi – quando Gesù ha<br />

definito servo di Mammona chi soltanto è ansioso della propria vita? Ascoltate infatti tutto il<br />

discorso di Gesù a tale proposito: “Niuno può servire a due padroni; perché o odierà l’uno ed<br />

amerà l’altro, o si atterrà all’uno e sprezzerà l’altro. Voi non potete servire a Dio ed a Mammona.<br />

Perciò vi dico: Non siate con ansietà solleciti per la vita vostra di quel che mangerete o di quel che<br />

berrete; né per il vostro corpo, di che vi vestirete. Non è la vita più del nutrimento, e il corpo più del<br />

vestito? Guardate gli uccelli del cielo: non seminano, non mietono, non raccolgono in granai, e il<br />

Padre vostro celeste li nutrisce. Non siete voi assai più di loro? E chi di voi può con la sua<br />

sollecitudine aggiungere alla sua statura pure un cubito? E intorno al vestire, perché siete con<br />

ansietà solleciti? Considerate come crescono i gigli della campagna; essi non faticano e non filano;<br />

eppure io vi dico che nemmeno Salomone, con tutta la sua gloria, fu vestito come uno di loro. Or<br />

se Iddio riveste in questa maniera l’erba de’ campi che oggi è e domani è gettata nel forno, non<br />

vestirà Egli molto più voi, o gente di poca fede? Non siate dunque con ansietà solleciti, dicendo:<br />

Che mangeremo? che berremo? o di che ci vestiremo? Poiché sono i pagani che ricercano tutte<br />

queste cose; e il Padre vostro celeste sa che avete bisogno di tutte queste cose. Ma cercate prima<br />

il regno e la giustizia di Dio, e tutte queste cose vi saranno sopraggiunte. Non siate dunque con<br />

ansietà solleciti del domani; perché il domani sarà sollecito di se stesso. Basta a ciascun giorno il<br />

suo affanno” (Matteo 6:24-34). Il ‘perciò’ dopo ‘Voi non potete servire a Dio ed a Mammona’<br />

significa ‘questa è la ragione per cui vi dico …’, perchè per Gesù se un suo discepolo si mette a<br />

preoccuparsi della propria vita, di quel che mangerà, di quel che berrà, e di quel che indosserà,<br />

allora diventa servo di Mammona. Le ADI invece insegnano implicitamente che si possono mettere<br />

capacità, forze, e interessi al servizio di Mammona! Sconcertante.<br />

Questo ragionamento peraltro va a scontrarsi frontalmente con il primo comandamento fra tutti che<br />

dice: “Ama dunque il Signore Iddio tuo con tutto il tuo cuore e con tutta l’anima tua e con tutta la<br />

mente tua e con tutta la forza tua” (Marco 12:30), in quanto se dobbiamo amare Dio con tutta la<br />

nostra forza, è evidente che non possiamo mettere parte della nostra forza al servizio di<br />

Mammona.<br />

Fratelli, sappiate che al servizio di Mammona non va messo niente, neppure un milionesimo delle<br />

nostre capacità, forze ed interessi, perché nel momento stesso che mettiamo qualcosa al servizio<br />

di Mammona diventiamo suoi servi, e quindi schiavi delle ricchezze. Vi faccio un esempio: Paolo<br />

dice ai Romani: “Non sapete voi che se vi date a uno come servi per ubbidirgli, siete servi di colui a<br />

cui ubbidite: o del peccato che mena alla morte o dell’ubbidienza che mena alla giustizia?”<br />

736


(Romani 6:16). Ora, non è che Paolo dice che se ci diamo parzialmente al peccato, esso non ci<br />

menerà alla morte, mentre se ci diamo ad esso totalmente, esso ci menerà alla morte; ma<br />

semplicemente se ci diamo, quindi non importa in che misura ci diamo al peccato. Dunque se noi<br />

ci diamo a Mammona, sia pure parzialmente (diciamo così), moriremo.<br />

D’altronde, vi siete mai chiesti come mai Paolo dice ai santi di Corinto: “Ma questo io dichiaro,<br />

fratelli, che il tempo è ormai abbreviato; talché, d’ora innanzi, … quelli che comprano [siano], come<br />

se non possedessero; e quelli che usano di questo mondo, come se non ne usassero, perché la<br />

figura di questo mondo passa” (1 Corinzi 7:29, 30, 31)? Perchè lui voleva che i santi fossero senza<br />

sollecitudini, e non diventassero servi di Mammona.<br />

In effetti, secondo le parole di Toppi, sembra che noi discepoli di Cristo possiamo servire Dio e<br />

Mammona contemporaneamente, basta non mettere tutte le nostre capacità, forze ed interessi al<br />

servizio di Mammona!! In altre parole, è come se dicesse: ‘Basta bilanciare le capacità, le forze e<br />

gli interessi da mettere al servizio di ambedue i padroni!’. E questo ovviamente Toppi lo ha detto<br />

per incoraggiare taluni a volersi arricchire per sostenere le ADI!<br />

Fratelli, non sottovalutate affatto questa dichiarazione di Toppi che sembra irrilevante, perchè sono<br />

proprio tramite dichiarazioni di questo tipo che vengono introdotte di soppiatto le eresie in seno alla<br />

Chiesa. E ricordatevi che per cambiare il significato ad una affermazione biblica ci vuole ben poco.<br />

Avete notato infatti come Toppi è riuscito a stravolgere le parole di Gesù usandosi di un semplice<br />

avverbio? State molto attenti fratelli, perché questo insegnamento di Toppi è lievito da cui<br />

guardarsi, che ha avuto delle nefaste conseguenze nelle Chiese ADI, perchè con questo<br />

insegnamento si fanno sviare i credenti dalla fede, e li si mena in perdizione.<br />

Sulla cosiddetta libertà religiosa<br />

Bisogna combattere per averla e una volta ottenuta per salvaguardarla<br />

Francesco Toppi, in un suo articolo apparso su Stampasera il 16 Marzo 1989 (pag. 15 - vedi foto),<br />

a proposito dell'ora di religione ha affermato:<br />

'Egregio direttore, esprimo il mio compiacimento e quello degli oltre centomila membri delle Chiese<br />

Evangeliche «Assemblee di Dio in Italia» (ADI) perchè nel n. 63 di oggi, lunedì 6 Marzo 1989, il<br />

Suo autorevole giornale a pag. 9 ha pubblicato l'interessante notizia dell'attesa sentenza della<br />

Consulta sull'ora di religione. Desidero renderle noto che non soltanto è stata violata la legge 449<br />

del 1984 relativa all'intesa fra lo Stato e la Tavola Valdese ma anche altre due leggi riguardanti le<br />

Intese tra lo Stato e le Chiese Avventiste e lo Stato e le Chiese Evangeliche A.D.I. rispettivamente<br />

la legge 516 e 517 del 22 novembre 1988. In ambedue queste leggi è riportato alla lettera quanto<br />

è stato pubblicato e riguardante la legge in corso di approvazione, per l'Unione delle Comunità<br />

Israelitiche Italiane. Queste leggi nel loro insieme riguardano almeno trecentomila italiani che, pur<br />

costituendo una minoranza, desiderano salvaguardare le libertà di coscienza e di religione,<br />

ratificate non soltanto dalla nostra Costituzione, ma garantite dalla Dichiarazione Universale dei<br />

Diritti dell'Uomo e dalla Convenzione per la Salvaguardia dei Diritti dell'Uomo e delle Libertà<br />

737


fondamentali. Questa non esigua minoranza di cittadini italiani si aspetta che la Corte<br />

Costituzionale emani una sentenza che ristabilisca il rispetto della libertà e non crei per nessuno<br />

effetti discriminatori che sarebbero deleteri allo sviluppo della personalità dei minori appartenenti<br />

alle scuole di ogni ordine e grado i quali non scelgono l'insegnamento della religione cattolica.<br />

Grato per l'obbiettività dell'informazione su questo argomento e pregandola di pubblicare questa<br />

ulteriore precisazione, <strong>La</strong> ringrazio sentitamente. Past. Dott. Francesco Toppi (Presidente delle<br />

Chiese Cristiane Evangeliche ADI - Roma).<br />

Avete notato il discorso di Toppi a favore della libertà di coscienza e di religione? Ma non vi pare<br />

un linguaggio massonico il suo? A noi pare proprio un linguaggio massonico. Quando lui dice che<br />

almeno trecentomila italiani desiderano salvaguardare le libertà di coscienza e di religione, non sta<br />

facendo altro che parlare come i massoni, che dicono spesso nei loro discorsi di voler<br />

salvaguardare le libertà di coscienza e di religione, o di avere combattuto in questo o in quell'altro<br />

periodo storico affinché trionfasse la libertà di coscienza e di religione.<br />

D'altronde questa libertà è uno dei principi fondamentali della <strong>Massoneria</strong> a cui i Massoni tengono<br />

molto. Sul sito di una loggia massonica in uno scritto dal titolo '<strong>La</strong> Libertà nella <strong>Massoneria</strong>' si<br />

legge infatti: '<strong>La</strong> Libertà, nel senso profano del termine, è quella che uno Stato illuminato, con le<br />

proprie leggi, assicura ai propri cittadini, consentendo di esprimere diverse opinioni politiche,<br />

filosofiche, religiose; uno Stato cioè che non impone una sua ideologia, ma anzi garantisce il libero<br />

esercizio della libertà di parola, di coscienza, di religione' (http://www.loggiaguerrazzi665.it/). E per<br />

questa libertà i massoni sono chiamati a combattere, in quanto in Morals and Dogma il massone<br />

Albert Pike afferma rivolgendosi ai massoni del 32°: 'Vi hanno insegnato a superare la paura della<br />

morte, a dedicarvi alla grande causa della libertà civile e religiosa ...' (Albert Pike, Morals and<br />

Dogma, Edizione Italiana, Vol. 3, pag. 285 - 32° Sublimi Principi del Real Segreto), e invece<br />

rivolgendosi ai massoni del 4° afferma: 'A editti c he vengano dal solo arbitrio di una forza dispotica,<br />

contrastanti con la legge di Dio o con la grande legge della natura, contrari ai veri diritti dell'uomo,<br />

che violano il diritto del libero pensiero, libera parola, libere coscienze, è legittimo ribellarsi, e<br />

sforzarsi di abrogarli' (Albert Pike, Morals and Dogma, Edizione italiana, Vol. 2, pag. 8 - 4° Maestro<br />

738


Segreto). E tutto ciò perchè nella <strong>Massoneria</strong> 'il Massone identifica l'onore della nazione con il<br />

proprio onore. Nessun onore più bello si può dare alla propria nazione del difenderla da tutti i<br />

nemici delle libertà civili e religiose' (Albert Pike, Morals and Dogma, Edizione Italiana, Vol. 2, pag.<br />

81 - 9° Cavaliere Eletto dei Nove).<br />

E difatti i massoni hanno combattuto per questa libertà nel corso del tempo anche qui in Italia.<br />

Come ha ricordato nel 2005 Gustavo Raffi del GOI in un comunicato stampa. Ascoltate le sue<br />

parole: 'Sono numerosi i Massoni umbri che hanno partecipato e che hanno dato il loro contributo<br />

al processo di unificazione nazionale. Anche al loro ricordo di uomini pronti a combattere non solo<br />

per la costruzione della nazione, ma innanzitutto per la libertà e la democrazia, è dedicato il<br />

concerto di lunedì prossimo. In una società italiana ancora profondamente contadina e cattolica,<br />

legata alle superstizioni di una religiosità popolare, una classe dirigente illuminata e dotata di un<br />

inaudito coraggio civile, combatté allora contro chi condannava la società moderna in tutte le sue<br />

forme, dal liberalismo alla democrazia, dalla libera ricerca scientifica alla libertà innanzitutto di<br />

coscienza e religiosa' (http://www.goiradio.it/).<br />

E sempre in tema di libertà religiosa e di coscienza, ricordiamo la Dichiarazione di Princìpi<br />

approvata dal Convento dei Supremi Consigli Confederati riuniti a Losanna nel settembre 1875,<br />

che afferma:<br />

'<strong>La</strong> <strong>Massoneria</strong> proclama, come ha proclamato sin dalla sua origine l'esistenza di un Principio<br />

Creatore, sotto il nome di Grande Architetto dell'Universo. Essa non impone alcun limite alla<br />

ricerca della verità, ed è per garantire a tutti questa libertà che esige da tutti la tolleranza.<br />

… Per innalzare l'uomo ai propri occhi, per renderlo degno della missione sulla terra, la<br />

<strong>Massoneria</strong> pone come principio che il Creatore supremo ha dato all'uomo, come bene più<br />

prezioso, la libertà…<br />

… Agli uomini per i quali la religione è la consolazione suprema la <strong>Massoneria</strong> dice: "Coltivate la<br />

vostra religione senza ostacolo, seguite le aspirazioni della vostra coscienza." ... '.<br />

739


Dunque nelle ADI c'è un modo di parlare che assomiglia molto a quello dei Massoni che ci tengono<br />

a sottolineare che loro combattono per la libertà di coscienza e di religione. E questo modo di<br />

parlare delle ADI ovviamente è seguito da degli atti diretti in quella direzione, infatti le ADI lottano<br />

al fine di far abrogare quelle leggi che violano i 'diritti' dell'uomo, come peraltro hanno fatto già nel<br />

dopoguerra quando in questa lotta furono aiutati dai massoni.<br />

In un articolo apparso su <strong>La</strong> Repubblica il 17 luglio 2007 dal titolo 'Ma ebrei e protestanti plaudono<br />

alla svolta' scritto da Orazio <strong>La</strong> Rocca, si legge infatti: 'E, invece, a ebrei, protestanti, Testimoni di<br />

Geova e altre confessioni minori piace il nuovo testo sulla libertà religiosa in Italia. Piace,<br />

soprattutto, quel passaggio del testo unico in cui si sottolinea che «la libertà religiosa trova il suo<br />

fondamento nel principio di laicità dello Stato». Lo hanno puntualizzato, in modo chiaro e senza<br />

indugi, Renzo Gattegna, presidente dell' Unione delle Comunità ebraiche italiane (Ucei), e il<br />

pastore Domenico Maselli, presidente della Federazione delle Chiese evangeliche in Italia (Fcei),<br />

ascoltati ieri alla Commissione Affari costituzionali dopo l' intervento dell' arcivescovo Giuseppe<br />

Betori, segretario generale della Cei, che - al contrario - aveva sollevato le critiche più ferme<br />

proprio al riferimento sulla laicità dello Stato contenuto nel disegno di legge. Malgrado le riserve<br />

della Cei, è stato quasi unanime il coro dei consensi espresso durante l' audizione dai<br />

rappresentanti delle altre religioni. «Noi ebrei italiani siamo una minoranza che oggi vede<br />

avvicinarsi il superamento delle disparità di trattamento tra le diverse confessioni religiose del<br />

nostro Paese», ha esordito Gattegna, che si è detto «ampiamente soddisfatto» dell'impianto<br />

generale del testo, giudicato «migliore rispetto alle proposte presentate in precedenza». Tra i punti<br />

più «significativi» indicati dal presidente degli ebrei il superamento del «concetto stesso di<br />

abrogazione della legislazione dei culti ammessi prevista dalle leggi sui culti varate nel 1929-30<br />

che risentivano del clima politico del tempo». «Con questa nuova legge che - ha spiegato<br />

Gattegna - sopprime i culti ammessi e introduce il concetto di pari dignità tra le confessioni<br />

religiose si alza il livello della convivenza civile del nostro Paese ed è un bene per tutti. Questa<br />

nuova legge, quindi - a parere del presidente degli ebrei italiani - va bene così come è stata<br />

presentata perché i suoi princìpi sono tutti condivisibili, anche se per l'attuazione pratica ci<br />

sarebbero alcuni articoli che vanno spiegati meglio. Ma c' è tutto il tempo per apportare ulteriori<br />

miglioramenti, come ha garantito il presidente della Commissione Luciano Violante». Parole in<br />

sintonia con quanto sostenuto anche dal pastore Maselli, secondo il quale «l' affermazione che la<br />

legge sulla libertà religiosa trova il suo fondamento nel principio di laicità dello Stato va sostenuta<br />

senza alcuna incertezza». Un principio di «garanzia» aperto a qualsiasi scelta religiosa, perché<br />

«solo uno Stato laico può garantire una autentica libertà per tutte le comunità di fede. Per questo,<br />

la laicità dello Stato è per noi evangelici garanzia fondamentale della stessa libertà religiosa». «In<br />

questo nuovo testo - per Maselli - vi si nota la volontà di deburocratizzare le norme per l'<br />

acquisizione dei vari diritti. Particolarmente positivo, appare, inoltre, l'articolo 9 che riguarda le<br />

scuole pubbliche e paritarie, e l'articolo 11 che prevede spazi adeguati di trasmissione per le<br />

singole confessioni nel servizio pubblico radiotelevisivo». Oltre a Maselli - intervenuto anche a<br />

nome della Tavola valdese e della Chiesa evangelica luterana in Italia (Celi) -, la galassia<br />

evangelica italiana ieri è stata rappresentata da Domenico Tomasetto per l'Unione cristiana<br />

battista d' Italia; Dora Bognandi per l'Unione delle Chiese cristiane avventiste del Settimo giorno;<br />

Roberto Giannini per la Chiesa apostolica in Italia e Felice Loria per le Assemblee di Dio'.<br />

Da: http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2007/07/17/ma-ebrei-protestanti-plaudono-alla-svolta.html<br />

Si noti la presenza di Antonio Felice Loria, quale rappresentante delle Assemblee di Dio in Italia.<br />

Come si può vedere lo spirito massonico è pienamente presente anche nelle ADI.<br />

740


Perchè ci opponiamo a questo modo di ragionare e parlare e di agire, e lo riproviamo? Perchè<br />

come Cristiani, non dobbiamo preoccuparci se in una nazione c'è la cosiddetta libertà religiosa,<br />

perchè noi Cristiani siamo liberi in Cristo, qualsiasi sia il Governo in una nazione e qualunque<br />

siano le sue leggi, ed abbiamo quindi da Dio la piena libertà di riunirci ed offrire il nostro culto a Dio<br />

e fare quello che Lui ci comanda di fare nella Sua Parola (evangelizzare, fare opere buone verso i<br />

poveri, gli orfani e le vedove ecc.). Per dire la cosa in altre parole: noi Cristiani abbiamo già la<br />

libertà religiosa, in quanto la legge del Re dei Re ci autorizza a professare liberamente la nostra<br />

fede in qualsiasi forma, individuale o associata, di farne propaganda e di esercitarne il culto. Per<br />

noi quindi non è affatto indispensabile che la legge di una nazione preveda la libertà religiosa per i<br />

suoi cittadini.<br />

Se quindi le autorità ci vietassero di fare quello che Dio ci comanda di fare e che siamo liberi in<br />

Cristo di fare, noi disubbidiremo loro, come facevano gli antichi discepoli quando fu vietato loro di<br />

parlare nel nome di Gesù, e questo perchè "bisogna ubbidire a Dio anziché agli uomini" (Atti 5:29).<br />

Saremo per questo perseguitati, vessati, e vituperati? Gloria a Dio. Sopporteremo ogni cosa con<br />

pazienza, confidando in Dio che libera il giusto da ogni afflizione. E nello stesso tempo<br />

pregheremo Dio, secondo che è scritto: "C’è fra voi qualcuno che soffre? Preghi" (Giacomo 5:13);<br />

e pregheremo pure per quelli che ci perseguitano, in ubbidienza all'ordine di Gesù Cristo: "Pregate<br />

per quelli che vi perseguitano" (Matteo 5:44). Perchè questo era quello che facevano gli apostoli, e<br />

noi vogliamo seguire il loro esempio.<br />

Noi quindi non siamo chiamati a lottare affinché ci sia la libertà religiosa - nel caso essa non ci sia<br />

ancora - o per salvaguardarla - se essa esiste di già, perché tale lotta non rientra nella buona<br />

guerra che siamo chiamati a combattere. Una tale lotta fa parte della lotta in cui sono impegnati i<br />

Massoni, ma non i Cristiani che invece devono guerreggiare affinchè i peccatori ottengano la<br />

libertà dal peccato (e per fare questo devono predicargli il ravvedimento oltre che la remissione dei<br />

peccati mediante la fede in Cristo) e affinchè quei Cristiani che sono diventati schiavi di quei<br />

numerosi falsi ministri del Vangelo che si trovano in mezzo alle Chiese siano liberati dal laccio di<br />

questi uccellatori (e per fare questo devono non solo pregare ma anche opporsi ai falsi<br />

insegnamenti di costoro confutandoli pubblicamente): questa è la buona guerra che superfluo che<br />

vi dica i Massoni aborriscono perchè la considerano una manifestazione di fanatismo e intolleranza<br />

verso gli uomini.<br />

Vorrei peraltro far notare come proprio quelli delle ADI che dicono che non vogliono fare polemica,<br />

quando si tratta di salvaguardare la cosiddetta libertà religiosa la polemica la fanno, eccome se la<br />

fanno, e la fanno contro le autorità stabilite da Dio. Per difendere la verità confutando<br />

pubblicamente le eresie del papato - che tengono schiave e mandano all'inferno decine di milioni<br />

di anime - non fanno nessuna polemica, e difatti stanno zitti, come se il Papato non esistesse,<br />

perché ormai tra le ADI e il papato c'è sostanzialmente un patto di non belligeranza; ma per la loro<br />

cosiddetta libertà religiosa - che vi ricordo è contemporaneamente anche la libertà religiosa dei<br />

Mormoni, dei Testimoni di Geova, dei Mussulmani, dei Buddisti, dei Satanisti, degli Spiritisti, ecc. -<br />

sono pronti a polemizzare duramente, e questo lo abbiamo chiaramente visto. Quanta ipocrisia,<br />

ripeto, quanta ipocrisia.<br />

E' fuor di dubbio che le ADI si sono massonizzate su diverse cose, e questo loro modo di<br />

ragionare e parlare ne è una ulteriore conferma. D'altronde lo spirito massonico si è nel tempo<br />

ampiamente diffuso in ambito evangelico, e non poteva non entrare anche nell'organizzazione<br />

ADI.<br />

741


Gesù Cristo l'esempio di fede perfetto che le ADI hanno rigettato<br />

Voglio approfondire la mia confutazione della cosiddetta lotta a favore della libertà religiosa in cui<br />

si sono fatte coinvolgere le ADI fino a questo giorno perchè c'è altro da dire, perchè è ora che<br />

siano confutati questi che in nome di questa cosiddetta libertà religiosa rigettano di seguire<br />

l'esempio che ci ha lasciato il nostro Signore Gesù Cristo, e poi con una faccia tosta che ha<br />

dell'incredibile ti vengono a dire 'Guarda a Gesù', quando loro sono i primi che non guardano a<br />

Gesù ma a qualcun altro che non segue per niente le orme di Cristo. Voglio quindi parlare delle<br />

persecuzioni subite da Cristo e della sua reazione ad esse, perchè è di fondamentale importanza<br />

sapere come il Figlio di Dio, che sulla terra fece la volontà dell'Iddio e Padre suo, si comportò in<br />

mezzo alle persecuzioni che subì.<br />

Cominciano con il dire che se c'è qualcuno che è stato perseguitato a motivo di giustizia da quelli<br />

della sua generazione, questo uomo si chiama Gesù Cristo. Oggi si direbbe che a Gesù Cristo fu<br />

negata la libertà religiosa, come anche la libertà di fare propaganda delle sue idee religiose, e<br />

quindi che nei suoi confronti ci fu una discriminazione sociale perchè gli furono negati dei diritti<br />

fondamentali dell'uomo, discriminazione che culminò nella sua uccisione da parte dei suoi nemici.<br />

Ora, Gesù Cristo non fece male alcuno a nessuno dei suoi contemporanei, sia essi Giudei,<br />

Samaritani, e Gentili, ripeto male alcuno. Nonostante ciò però i Giudei lo odiarono e lo<br />

perseguitarono e lo condannarono a morte dandolo in mano del procuratore Ponzio Pilato che<br />

sentenziò che fosse fatto quello che i Giudei chiesero a gran voce, cioè che fosse crocifisso. Tutto<br />

ciò - benché Gesù non lo meritasse – avvenne perché Dio lo aveva prestabilito e quindi quando<br />

venne il suo tempo Dio mandò ad effetto il suo disegno o piano. Questa cosa fu confermata dai<br />

discepoli di Gerusalemme quando pregando a Dio dissero: “E invero in questa città, contro al tuo<br />

santo Servitore Gesù che tu hai unto, si son raunati Erode e Ponzio Pilato, insiem coi Gentili e con<br />

tutto il popolo d’Israele, per far tutte le cose che la tua mano e il tuo consiglio aveano innanzi<br />

determinato che avvenissero” (Atti 4:27-28) ed anche dall’apostolo Pietro che ai Giudei disse:<br />

“Quest’uomo, allorché vi fu dato nelle mani, per il determinato consiglio e per la prescienza di Dio,<br />

voi, per man d’iniqui, inchiodandolo sulla croce, lo uccideste” (Atti 2:23). Naturalmente, Dio aveva<br />

fatto conoscere questo suo disegno ai suoi antichi profeti, infatti essi preannunciarono le<br />

sofferenze del Cristo; l’apostolo Pietro infatti disse un giorno ai Giudei: “Ma quello che Dio aveva<br />

preannunziato per bocca di tutti i profeti, cioè, che il suo Cristo soffrirebbe, Egli l’ha adempiuto in<br />

questa maniera” (Atti 3:18) e nella sua prima epistola dice: “Essi [i profeti] indagavano qual fosse il<br />

tempo e quali le circostanze a cui lo Spirito di Cristo che era in loro accennava, quando<br />

anticipatamente testimoniava delle sofferenze di Cristo, e delle glorie che dovevano seguire” (1<br />

Pietro 1:11).<br />

Ma ciò detto, bisogna spiegare che cosa portò nella pratica i Giudei a odiare Gesù e a condannarlo<br />

a morte. Leggendo la storia di Gesù di Nazareth si evince in maniera chiara che Gesù fu odiato e<br />

perseguitato perché guariva di sabato e chiamava Dio suo Padre facendosi uguale a Dio. Il fatto<br />

che guarisse di sabato equivaleva per i Giudei a profanare il settimo giorno sacro all’Eterno cosa<br />

vietata dalla legge di Mosè. Gli stessi Giudei però ignoravano che in quello stesso giorno veniva<br />

praticata la circoncisione e i sacerdoti nel tempio erano obbligati ad offrire dei sacrifici, cose queste<br />

prescritte dalla stessa legge che vietava di fare qualsiasi lavoro in giorno di sabato, ma la cui<br />

pratica non costituiva una violazione della legge tanto è vero che Gesù non condannò mai i Giudei<br />

per queste cose. Ma i Giudei lo reputarono degno di morte perché lui in giorno di sabato faceva del<br />

bene guarendo gli ammalati. Lo chiamarono “un peccatore” (Giovanni 9:24) proprio per questa<br />

ragione. Una volta, dopo che Gesù in giorno di sabato guarì un uomo con una mano secca i<br />

742


Farisei furono ripieni di furore (Luca 6:11) e “tennero consiglio contro di lui, col fine di farlo morire”<br />

(Matteo 12:14).<br />

Anche il fatto che Gesù chiamasse Dio suo Padre fece infuriare i Giudei che più volte cercarono di<br />

metterlo a morte per questa ragione (ma senza riuscirci perché il suo tempo non era ancora<br />

venuto). Giovanni dice: “Perciò dunque i Giudei più che mai cercavan d’ucciderlo; perché non<br />

soltanto violava il sabato, ma chiamava Dio suo Padre, facendosi uguale a Dio” (Giovanni 5:18).<br />

Gesù però una volta rispose a quelli che lo volevano lapidare per bestemmia perché aveva detto<br />

“Io e il Padre siamo uno” (Giovanni 10:30) in questa maniera: “Non è egli scritto nella vostra legge:<br />

Io ho detto: Voi siete dèi? Se chiama dèi coloro a’ quali la parola di Dio è stata diretta (e la<br />

Scrittura non può essere annullata), come mai dite voi a colui che il Padre ha santificato e mandato<br />

nel mondo, che bestemmia, perché ho detto: Son Figliuolo di Dio? Se non faccio le opere del<br />

Padre mio, non mi credete; ma se le faccio, anche se non credete a me, credete alle opere,<br />

affinché sappiate e riconosciate che il Padre è in me e che io sono nel Padre” (Giovanni 10:34-38).<br />

Ma essi non vollero dargli retta. Ma d’altronde Gesù era veramente il Figlio di Dio, sapeva di<br />

esserlo, il Padre lo confermò per ben due volte con una voce dal cielo. Era normale che Gesù<br />

chiamasse Dio suo Padre. Ma venne il giorno che i Giudei riuscirono a mettergli le mani addosso,<br />

ad arrestarlo e a farlo comparire davanti al loro Sinedrio. Qui alla domanda del sommo sacerdote<br />

se lui era il Figlio del Benedetto, Gesù rispose affermativamente al che tutti lo condannarono come<br />

reo di morte, e lo mandarono legato a Ponzio Pilato il quale dopo averlo esaminato voleva liberarlo<br />

perché non trovava in lui nulla che fosse degno di morte, ma i Giudei erano decisi a farlo<br />

crocifiggere e ci riuscirono chiedendo a gran voce a Pilato che crocifiggesse Gesù e liberasse<br />

Barabba che era un omicida, il governatore infatti per Pasqua aveva l’usanza di liberare alla folla<br />

un carcerato qualunque ella volesse. Pilato acconsentì a quello che chiese la folla e sentenziò che<br />

Gesù fosse crocifisso. E così Gesù fu portato al luogo detto ‘Golgota’ e crocifisso quivi in mezzo a<br />

due ladroni. Ma la storia non finisce qui, perché dopo tre giorni Dio lo risuscitò dai morti. Gloria al<br />

suo nome ora e in eterno. Amen.<br />

Ora, dal punto di vista delle ADI a Gesù fu chiaramente negata dai Giudei sia la libertà di pensiero<br />

che la libertà di religione. Gesù infatti secondo i Giudei non era libero di pensare e dire che Dio era<br />

Suo Padre, come non era libero di guarire le persone in giorno di sabato. Ecco dunque negati ad<br />

un uomo dei diritti - direbbero nelle ADI - 'sacrosanti'.<br />

Ma come si comportò Gesù? Questa è la domanda a cui bisogna rispondere, per sapere come ci<br />

dobbiamo comportare quando veniamo perseguitati a cagione della Parola, in altre parole - come<br />

direbbero nelle ADI - quando ci viene negata la cosiddetta libertà religiosa o quella di pensiero o<br />

quella di riunirci o quella di fare propaganda della nostra fede. E la risposta ce la dona l'apostolo<br />

Pietro, quindi uno dei dodici apostoli, che fu testimone delle sofferenze di Cristo (1 Pietro 5:1),<br />

quando ci dice come dobbiamo comportarci quando veniamo perseguitati dai nostri nemici a<br />

motivo del bene che facciamo. Ascoltate cosa dice il nostro fratello Pietro: "Poiché questo è<br />

accettevole: se alcuno, per motivo di coscienza davanti a Dio, sopporta afflizioni, patendo<br />

ingiustamente. Infatti, che vanto c’è se, peccando ed essendo malmenati, voi sopportate<br />

pazientemente? Ma se facendo il bene, eppur patendo, voi sopportate pazientemente, questa è<br />

cosa grata a Dio. Perché a questo siete stati chiamati: poiché anche Cristo ha patito per voi,<br />

lasciandovi un esempio, onde seguiate le sue orme; egli, che non commise peccato, e nella cui<br />

bocca non fu trovata alcuna frode; che, oltraggiato, non rendeva gli oltraggi; che, soffrendo, non<br />

minacciava, ma si rimetteva nelle mani di Colui che giudica giustamente" (1 Pietro 2:19-23).<br />

Gesù dunque sopportò pazientemente le afflizioni che gli cagionarono i suoi nemici, rimettendosi<br />

nelle mani di Dio che giudica giustamente, e ovviamente continuando a fare quello Dio gli aveva<br />

743


ordinato di fare fino alla fine. Non fece pressioni di alcun genere sia sulle autorità politiche che<br />

religiose del suo tempo affinché quelle persecuzioni nei suoi confronti cessassero o fossero<br />

mitigate. E questo è l'esempio che noi dobbiamo seguire, perchè è cosa grata a Dio se noi<br />

soffriamo facendo il bene e sopportiamo pazientemente le nostre sofferenze. E' evidente quindi,<br />

che alla luce dell'esempio lasciatoci da Gesù, questa cosiddetta lotta in favore della libertà<br />

religiosa per uscire dalla persecuzione, è un qualche cosa che non rientra nella volontà di Dio<br />

verso di noi. Tanto è vero che gli apostoli di Cristo, che furono perseguitati a motivo di Cristo, non<br />

fecero mai accenno in tutte le loro epistole di avere intrapreso questa lotta in favore della libertà<br />

religiosa in quei posti dove ad essi veniva negata dalla popolazione locale. E questo perchè loro<br />

seguivano le orme di Cristo Gesù, e a loro volta esortavano i santi a seguire il loro esempio.<br />

Il rigetto della sovranità di Dio<br />

In base a come si sono comportate le ADI nel dopoguerra, si evince in maniera chiara che<br />

secondo loro in caso alla Chiesa di Dio viene negata la libertà religiosa dalle autorità essa deve<br />

intraprendere dei passi appoggiandosi a uomini di cultura o politici o associazioni che lottano per i<br />

diritti dell'uomo, al fine di far prevalere le sue 'sacrosante' ragioni. Ma questo comportamento è<br />

perverso agli occhi di Dio perchè porta a rinnegare la sovranità di Dio. Mi spiego.<br />

<strong>La</strong> Scrittura dice che "l’Eterno fa tutto ciò che gli piace, in cielo e in terra, nei mari e in tutti gli<br />

abissi" (Salmo 135:6), e quindi è Lui che stabilisce i re e li depone a suo piacimento. Ma cosa dice<br />

ancora la Scrittura? Che "il cuore del re, nella mano dell’Eterno, è come un corso d’acqua; egli lo<br />

volge dovunque gli piace" (Proverbi 21:1), il che significa che quando l'autorità stabilita da Dio<br />

decide di perseguitare la Chiesa di Dio, lo fa per volere di Dio in quanto è Dio a dirigere il suo<br />

cuore in quella direzione. Questo è confermato pienamente da quello che dice il Salmista a<br />

proposito del maltrattamento che ricevettero gli Israeliti in Egitto da parte di Faraone e degli<br />

Egiziani: "Iddio fece moltiplicar grandemente il suo popolo, e lo rese più potente dei suoi avversari.<br />

Poi voltò il cuor loro perché odiassero il suo popolo, e macchinassero frodi contro i suoi servitori"<br />

(Salmo 105:24-25). E noi sappiamo quanto soffrirono gli Israeliti per mano degli Egiziani, a motivo<br />

di questa opera compiuta da Dio sul cuore degli Egiziani, infatti è scritto: "E gli Egiziani presero in<br />

avversione i figliuoli d’Israele, e fecero servire i figliuoli d’Israele con asprezza, e amareggiaron loro<br />

la vita con una dura servitù, adoprandoli nei lavori d’argilla e di mattoni, e in ogni sorta di lavori nei<br />

campi. E imponevano loro tutti questi lavori, con asprezza" (Esodo 1:12-14). Ma tutto ciò rientrava<br />

nella volontà di Dio, ossia nei suoi disegni, infatti Dio aveva predetto molto tempo prima al<br />

patriarca Abramo: "Sappi per certo che i tuoi discendenti dimoreranno come stranieri in un paese<br />

che non sarà loro, e vi saranno schiavi, e saranno oppressi per quattrocento anni; ma io giudicherò<br />

la gente di cui saranno stati servi; e, dopo questo, se ne partiranno con grandi ricchezze. E tu te<br />

n’andrai in pace ai tuoi padri, e sarai sepolto dopo una prospera vecchiezza. E alla quarta<br />

generazione essi torneranno qua; perché l’iniquità degli Amorei non è giunta finora al colmo"<br />

(Genesi 15:13-16). E quindi affinchè Dio potesse mandare il suo servo Mosè a liberare gli Israeliti<br />

dalla mano di Faraone, e giudicare Faraone e gli Egiziani tramite il Suo fedele servitore Mosè, era<br />

necessario che gli Egiziani prendessero in odio gli Israeliti, e Dio con la sua potenza fece sì che ciò<br />

avvenisse voltando il cuore di Faraone e degli Egiziani contro gli Israeliti.<br />

E badate che gli Israeliti nel corso di quel tempo che fu lungo soffrirono molto per mano degli<br />

Egiziani, ma Dio vide quella loro afflizione, udì i loro gemiti, ed ebbe pietà di loro liberandoli<br />

secondo che è scritto: "Or nel corso di quel tempo, che fu lungo, avvenne che il re d’Egitto morì; e i<br />

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figliuoli d’Israele sospiravano a motivo della schiavitù, e alzavan delle grida; e le grida che il<br />

servaggio strappava loro, salirono a Dio. E Dio udì i loro gemiti; e Dio si ricordò del suo patto con<br />

Abrahamo, con Isacco e con Giacobbe. E Dio vide i figliuoli d’Israele, e Dio ebbe riguardo alla loro<br />

condizione" (Esodo 2:23-24), e secondo che Dio disse a Mosè: ‘Ho veduto, ho veduto l’afflizione<br />

del mio popolo che è in Egitto, e ho udito il grido che gli strappano i suoi angariatori; perché<br />

conosco i suoi affanni; e sono sceso per liberarlo dalla mano degli Egiziani, e per farlo salire da<br />

quel paese in un paese buono e spazioso, in un paese ove scorre il latte e il miele, nel luogo dove<br />

sono i Cananei, gli Hittei, gli Amorei, i Ferezei, gli Hivvei e i Gebusei. Ed ora, ecco, le grida de’<br />

figliuoli d’Israele son giunte a me, ed ho anche veduto l’oppressione che gli Egiziani fanno loro<br />

soffrire. Or dunque vieni, e io ti manderò a Faraone perché tu faccia uscire il mio popolo, i figliuoli<br />

d’Israele, dall’Egitto’" (Esodo 3:7-10).<br />

Questo sta a dimostrare che Dio è pietoso e misericordioso, e a suo tempo viene a soccorrerci per<br />

liberarci dalle afflizioni che subiamo. Ma nel frattempo dobbiamo essere disposti ad accettare dalla<br />

mano di Dio il male, come abbiamo accettato il bene. Ovviamente in mezzo all'afflizione siamo<br />

chiamati a pregare Dio con fede e pazienza, perchè questo dobbiamo fare anche, affinchè Egli<br />

abbia pietà di noi e ci liberi dalla mano degli uomini malvagi e molesti. Sarà poi Dio a decidere<br />

come e quando mutare i tempi e le circostanze, ma quanto a noi certamente non dobbiamo<br />

intraprendere passi o proteste presso le autorità di cui Lui ha volto il cuore contro di noi,<br />

appoggiandoci a politici o uomini di cultura o associazioni e così via, per fare loro cambiare idea,<br />

perchè in cielo c'è Colui che volge il cuore delle autorità in una direzione o nell'altra dovunque<br />

piace a Lui, che è il Governatore dell'universo.<br />

Quindi cercare di far cambiare idea alle autorità in queste cose, con i mezzi che abbiamo visto che<br />

hanno usato le ADI nel dopoguerra, vuol dire confidare nell'uomo anzichè in Dio, e quindi è una<br />

mancanza di fiducia in Dio, e perciò non può avere l'approvazione di Dio. Ed è poi anche una<br />

mancanza di rispetto verso Dio, un disprezzo verso il Re dei Re, verso quello che Lui fa, e che è<br />

ben fatto. Ecco perchè nè Gesù Cristo, il Figlio di Dio, e neppure i suoi fedeli apostoli dopo, in<br />

mezzo alle persecuzioni che patirono così tanto a motivo del Vangelo, agirono come hanno agito i<br />

pastori dirigenti delle ADI nel dopoguerra, perchè loro avevano un profondo rispetto di Dio, e una<br />

ferma fiducia nella Sua potenza.<br />

Ma quando queste cose vengono a mancare, allora ecco che si agisce in maniera stolta come<br />

hanno fatto le ADI e le Chiese vengono trascinate alla ribellione contro Dio. Le ADI, lo ripeto, si<br />

sono massonizzate, infatti il massone Albert Pike, sommo pontefice della massoneria universale,<br />

diceva: 'Il Massone non esorta il prossimo a sottovalutare asceticamente la vita, considerandola<br />

un'insignificante ed indegna porzione dell'esistenza, perchè un simile atteggiamento richiede<br />

sentimenti innaturali e, se conseguito, sarebbe morboso e, se solo professato, insincero,<br />

insegnandoci a considerare la vita futura solo come compensazione dei mali sociali e a non<br />

occuparsi di guarire tali mali in questa vita, e così facendo oltraggia la causa della virtù e quella del<br />

progresso sociale. <strong>La</strong> vita è reale, al contrario, perciò va vissuta onestamente e con senso del<br />

dovere. Essa è l'inizio della nostra immortalità. Coloro che sentono un forte interesse e passione<br />

per questo mondo lavoreranno risolutamente per migliorarlo; coloro i cui affetti sono spostati verso<br />

il Cielo facilmente si abbandoneranno alle miserie della vita, ritenendole ineluttabili, inesorabili e<br />

prefissate, e si consoleranno con l'idea delle ricompense che un giorno saranno loro. E' una verità<br />

che chi privilegia le meditazioni spirituali e si sforza di far divenire la religione regola per il proprio<br />

cuore è spesso troppo apatico nei confronti di tutti i miglioramenti del nostro sistema di vita, ed in<br />

molti casi quindi virtuale alleato del male, e ostile alle riforme politiche e sociali, perchè distolgono<br />

le energie dell'uomo dalla contemplazione dell'eternità' (Albert Pike, Morals and Dogma, Edizione<br />

745


italiana, Vol. 2, pag. 179). In altre parole, Pike, nel caso ci sia in una nazione una dittatura o una<br />

tirannia che neghi la libertà di religione e di pensiero ad una parte dei cittadini, incita ad<br />

intraprendere lotte ed iniziative a favore della libertà e dell'uguaglianza dei diritti, e difatti lui stesso<br />

dice anche che la massoneria 'sostiene le bandiere della Libertà e dell'Uguaglianza dei Diritti'<br />

(Albert Pike, Morals and Dogma, Edizione italiana, Vol. 1, pag. 82).<br />

E se qualcuno vuole sapere cosa intende Pike per libertà ed eguaglianza, eccolo servito: 'Dal<br />

punto di vista dell'etica politica non vi è che un unico principio: la sovranità dell'uomo su se stesso.<br />

Questa sovranità si chiama Libertà. Dall'unione di due o più sovranità di questo genere ha origine<br />

lo Stato. Non vi debbono essere abdicazioni in questa associazione. Ogni uomo libero non rinuncia<br />

a una certa parte della sua sovranità per formare il diritto comune. Tale parte deve essere la<br />

stessa per tutti. Vi deve essere un equo contributo da parte di tutti perchè la collettività nel suo<br />

insieme sia sovrana. L'uguale concorso di tutti alla formazione di un libero Stato trova fondamento<br />

nel principio dell'uguaglianza. Il diritto non è nè più nè meno che la tutela degli interessi di tutti,<br />

nessuno escluso. Tale forma di solidarietà è la Fraternità. <strong>La</strong> Libertà è il vertice, l'Eguaglianza la<br />

base. Eguaglianza non significa livellamento, una società con erbe svettanti e querce rachitiche è<br />

una comunità piena di gelosie, tendente all'indebolimento reciproco. Eguaglianza significa che<br />

tutte le attitudini debbono avere, civilmente, eguali opportunità; sul piano politico, tutti i voti<br />

debbono avere lo stesso peso e, su quello religioso, a tutte le coscienze debbono essere<br />

riconosciuti eguali diritti' (Albert Pike, Morals and Dogma, Edizione italiana, Vol. 1, pag. 75 - 2°<br />

Compagno Libero Muratore).<br />

Ecco perchè nei templi massonici si trova il 'Triangolo Sacro' o 'Delta', perchè i tre vertici del<br />

triangolo simboleggiano anche i tre grandi principi della <strong>Massoneria</strong> che sono la Libertà,<br />

l'Uguaglianza, e la Fratellanza. E come abbiamo visto 'il triangolo sacro' purtroppo lo troviamo<br />

anche nelle ADI, e siccome uno dei vertici del triangolo è 'la sovranità dell'uomo su se stesso' è<br />

come se su di esso leggessimo 'rigetto della sovranità di Dio'. Certo, perchè il libero arbitrio che<br />

proclamano le ADI, e che serve di base al loro discorso sulla libertà religiosa, li ha portati al rigetto<br />

della sovranità di Dio. Dio infatti per loro non è il "beato e unico sovrano" (1 Timoteo 6:15), ma uno<br />

spettatore che aspetta che l'uomo si muova e determini gli eventi sulla terra che Lui quindi<br />

assolutamente non predetermina e non manda ad effetto.<br />

<strong>La</strong> partecipazione alla diffusione del peccato e delle dottrine di demoni<br />

Ma il discorso ADI a favore della cosiddetta libertà religiosa, libertà religiosa per cui le ADI hanno<br />

'combattuto' assieme ai massoni affinchè fosse introdotta nella Costituzione Italiana, e che<br />

ovviamente adesso si sentono in prima fila a difendere e salvaguardare, non è altro che un<br />

discorso a favore dei peccatori e della diffusione delle dottrine di demoni in questa nazione.<br />

Le ragioni? Perchè le Chiese ADI - come peraltro tante altre Chiese Evangeliche - affermando che<br />

gli uomini sono totalmente liberi, in quanto hanno il libero arbitrio, affermano che gli uomini sono<br />

liberi di credere alla menzogna e di agire di conseguenza in base al loro credo, ossia hanno il<br />

diritto di credere e diffondere dottrine di demoni, come anche il diritto di fare ciò che è male agli<br />

occhi di Dio. Certo, perchè il discorso sulla libertà religiosa che fanno queste Chiese non si limita<br />

solo alla libertà religiosa delle Chiese Evangeliche, ma anche a quella delle sette, come i<br />

Testimoni di Geova, i Mormoni, gli Avventisti del Settimo Giorno, gli Unitariani Pentecostali ('Gesù<br />

solo') e così via, e dei tanti gruppi religiosi di matrice Induista, Buddista, Mussulmana, come<br />

746


ovviamente delle varie obbedienze massoniche. In altre parole, queste Chiese ritengono che<br />

anche costoro sono liberi di credere quello che vogliono e quindi anche di diffondere quello che<br />

vogliono. E badate che questa libertà queste Chiese dicono che proviene da Dio, in quanto è Dio<br />

che ha reso l'uomo libero, dandogli il libero arbitrio. Ma le cose non stanno così come dicono le<br />

ADI, perchè gli uomini non sono affatto liberi, ma semmai schiavi di Satana che li ha sedotti a<br />

credere ogni sorta di menzogne e fargli operare ogni sorta di iniquità, per portarli all'inferno.<br />

L'apostolo Paolo infatti chiama il diavolo "quello spirito che opera al presente negli uomini ribelli"<br />

(Efesini 2:2). E chi sono gli uomini ribelli se non quelli che amano la menzogna anzichè la verità, e<br />

operano il male anzichè il bene, e che quindi diffondono la menzogna? E quindi se costoro sono<br />

sotto la potestà di Satana, il padre della menzogna, l'ira di Dio è sopra di essi, e difatti essi sono<br />

chiamati dalla Scrittura "figliuoli d'ira" (Efesini 2:3). E perchè l'ira di Dio è su di essi? Perchè Dio<br />

odia la menzogna, e la lingua bugiarda, come anche il falso testimone che proferisce menzogne<br />

(Proverbi 6:16-19), e tutti gli operatori di iniquità (Salmo 5:5).<br />

Come deve agire dunque la Chiesa di Dio nei riguardi degli uomini ribelli? Deve loro annunziare<br />

quello che essi devono fare per essere liberati dalla potestà di Satana e quindi essere riconciliati<br />

con Dio. E il messaggio da annunciare loro è "Ravvedetevi e credete all'Evangelo", lo stesso<br />

messaggio quindi che annunciava Gesù ai Giudei, e Paolo ai Gentili. Ma se la Chiesa comincia a<br />

dire: 'Anche quelli che la pensano diversamente da noi, hanno il diritto di credere e professare<br />

quello che vogliono', come potrà pensare di annunziare agli uomini il messaggio che vuole Dio,<br />

che ha lo scopo di fargli abbandonare il loro credo e operato sbagliato? Non potrà farlo, e difatti<br />

non lo fa, perchè la predicazione del ravvedimento, della conversione dagli idoli muti a Dio, è<br />

sparita dai messaggi di evangelizzazione delle ADI, perchè loro ci tengono a dire che non vogliono<br />

far cambiare religione o opinione alle persone in quanto rispettano la loro libertà e non vogliono<br />

persuaderli del contrario! E siccome che il comando 'Ravvedetevi' implica che tu hai ragione e il<br />

tuo uditorio ha torto, allora bisognava farlo sparire in nome del rispetto per il libero arbitrio<br />

dell'uomo! Vedete dunque come il discorso sulla libertà religiosa che fanno nelle ADI ha avuto<br />

delle nefaste conseguenze anche sulla predicazione ai peccatori. Ecco perchè il messaggio di<br />

evangelizzazione che portano le ADI non è affatto quello biblico, in quanto è stato adattato alle loro<br />

esigenze, altrimenti non potrebbero fare tutti questi discorsi in favore della libertà religiosa che si<br />

basano sul cosiddetto libero arbitrio. Si contraddirebbero in maniera evidente, perchè il loro<br />

discorso sul libero arbitrio e quindi sulla libertà religiosa andrebbe a cozzare con il messaggio<br />

rivolto agli uomini. Comprendete fratelli? Si limitano quindi a dire agli uomini 'accettate Gesù nel<br />

vostro cuore' 'aprite il vostro cuore a Gesù', 'venite a Gesù', e tutto questo per dover coprire la loro<br />

ribellione, perchè comunque sia devono dare l'apparenza che stanno evangelizzando.<br />

Capite quindi che ci troviamo davanti ad un discorso molto più ampio di quello che sembra, perchè<br />

parlando in questa maniera non si fa altro che aiutare ed approvare quello che i figli del diavolo<br />

insegnano e diffondono a loro perdizione. Ci si trova davanti ad una partecipazione delle ADI ad<br />

una opera infruttuosa delle tenebre, perchè dà in un certo modo sostegno a tutti coloro che<br />

predicano menzogne, e quindi che contrastano la verità che è in Cristo Gesù. Ci troviamo davanti<br />

ad una opera del diavolo mascherata da opera buona a favore dei deboli e delle minoranze.<br />

Le ADI sono entrati a far parte di un sistema diabolico, che a suo tempo porterà al Nuovo Ordine<br />

Mondiale, ecco perchè agiscono e parlano così. Ve lo ripeto quindi fratelli: 'Uscitevene e<br />

separatevene'<br />

747


Sulla tolleranza<br />

In nome del libero arbitrio nessuno ha il diritto di interferire in alcuna maniera<br />

nel credo che professa il suo prossimo<br />

Quelle che state per leggere sono parole uscite dal cuore malvagio di Albert Pike, massone del<br />

33°, il sommo pontefice della <strong>Massoneria</strong> universale , che oltretutto era anche un incallito<br />

praticante di magia nera e un Satanista (cfr. Peter Haining, Maghi e magia, Edizioni Mediterranee,<br />

1977, pag. 61), cioè devoto di colui che dai massoni è chiamato Lucifero (che considerano il<br />

portatore della luce massonica), come lo sono d'altronde tutti coloro che hanno raggiunto il 33° del<br />

Rito Scozzese Antico ed Accettato come Albert Pike (nella foto - oltre al suo aspetto diabolico,<br />

notate il ciondolo che ha davanti che è il simbolo di Baphomet).<br />

Sono parole che concernono la tolleranza in relazione al decimo grado massonico del Rito<br />

Scozzese Antico ed Accettato tratte dal suo diabolico libro Morals and Dogma, un libro scritto sotto<br />

la guida del diavolo, che vi ricordo è 'la Bibbia' dei Massoni in qualsiasi parte del globo si trovano.<br />

Dice Albert Pike: 'I compiti assunti da questo grado sono la tesaurizzazione di quelli del grado<br />

precedente. In esso sono insegnate la Tolleranza e la Liberalità contro il Fanatismo e la<br />

748


Persecuzione, così in politica come in religione; vi si insegna a difendere Senso civico, Cultura e<br />

Illuminazione contro l'errore, la barbarie, l'ignoranza. [....] Tolleranza, in accordo col fatto che ogni<br />

altro uomo ha diritto alle proprie opinioni ed alla propria fede come noi alle nostre; Liberalità,<br />

considerando che non vi è alcun essere umano in grado di dire con certezza, nel groviglio e nel<br />

conflitto di diverse fedi e credenze, che cosa è vero, o di affermare con sicurezza di essere in<br />

possesso di qualche verità. Perciò ognuno deve concedere che altri, ugualmente onesti e sinceri<br />

con se stessi, abbiano opinioni contrarie alle sue e siano in possesso della verità. Ognuno<br />

dovrebbe comprendere perciò che qualsiasi cosa un uomo creda fermamente e con coscienza,<br />

quello è vero, per lui; questo modo di vedere è mortale nemico del Fanatismo, per cui si perseguita<br />

in nome di una credenza, si iniziano crociate contro qualsiasi idea che, nella propria pretesa<br />

santità, si consideri contraria alla legge di Dio e alla verità di un dogma. Senso civico, Cultura e<br />

Illuminazione sono i mezzi più sicuri con i quali il fanatismo e l'intolleranza possono vanificarsi.<br />

Nessun vero Massone si compiace con autentico convincimento e con ardente zelo della causa<br />

che uno crede essere assolutamente vera e giusta. Al contrario deve risolutamente negare il<br />

diritto, a ogni uomo, di assumersi le prerogative della Divinità e di condannare l'altrui fede e<br />

religione come meritevoli di punizione perchè eretiche. Egli non può approvare la linea di condotta<br />

di coloro che mettono a repentaglio la pace e la quiete di grandi nazioni e i giusti interessi della<br />

popolazione, indulgendo in chimeriche e immaginarie visioni filantropiche, un lusso che consiste<br />

per lo più nello stringere il proprio mantello a sè per evitare il contatto con i propri simili e per<br />

proclamarsi più santi degli altri. Il vero Massone sa, infatti, che queste follie sono spesso più<br />

pericolose dell'ambizione dei re; e che questa intolleranza e questa bigotteria hanno recato<br />

all'umanità disastri infinitamente maggiori dell'ignoranza e dell'errore. [....] L'uomo non ha mai<br />

avuto il diritto di usurpare prerogative divine (che Dio stesso trascura di esercitare) e di<br />

condannare e punire altri per la loro fede. [...] Il luogo di nascita e l'educazione ci danno la nostra<br />

fede. Pochi credono in una religione perchè hanno esaminato le evidenze della sua autenticità e<br />

quindi emesso su di essa un giudizio formale, dopo avere soppesato tutte le testimonianze. Non<br />

un uomo su diecimila sa alcunché sulle prove della sua fede. L'uomo crede a ciò che gli viene<br />

insegnato e i più fanatici sono proprio coloro che cercano meno degli altri di stabilire delle evidenze<br />

su cui basare il proprio credo. Fatti e testimonianze non sono, se non rarissime volte, base e<br />

sostegno della fede. E' una legge imperativa dell'economia divina, inderogabile e inflessibile come<br />

Dio, che l'uomo debba accettare senza domande la fede di coloro tra i quali egli è nato e cresciuto.<br />

<strong>La</strong> fede, fatta così parte della natura umana, resiste a tutte le contrarie evidenze e l'uomo<br />

negherebbe l'evidenza dei propri sensi piuttosto che sconvolgere la fede religiosa che è cresciuta<br />

in lui, carne della sua carne e sangue del suo sangue. Ciò che è vero per me non è vero per un<br />

altro. Gli stessi argomenti, le stesse evidenze di fatto che convincono uno possono non importare<br />

nulla per un altro. <strong>La</strong> differenza sta nella natura dell'uomo. Nessun uomo è autorizzato ad asserire<br />

con certezza che egli è nel giusto, dove altri uomini, ugualmente intelligenti ed ugualmente ben<br />

informati, tendono all'opposta convinzione. Ciascuno pensa che è impossibile che l'altro sia<br />

sincero, e ciascuno per questo è in errore. 'Che cosa è la verità?' E' una profonda domanda, la più<br />

suggestiva mai posta ad un uomo. Molte credenze religiose di epoche più o meno lontane<br />

sembrano incomprensibili. Esse ci colpiscono per il modo diverso di concepire l'anima umana,<br />

quella cosa misteriosa che è sempre più misteriosa man mano che la indaghiamo. Qui c'è un<br />

uomo a me superiore per intelletto e capacità d'apprendimento, eppure egli sinceramente crede in<br />

ciò che a me pare tanto assurdo da non meritare neppure d'essere confutato; e io non posso<br />

concepire, e sinceramente neppure credere, che egli sia sano di mente e onesto. Ma egli lo è. <strong>La</strong><br />

sua ragione è perfetta, come la mia, ed egli è onesto, come me. Allo stesso modo i nostri sogni<br />

sono realtà mentre li sogniamo; poi, una volta passati, non sono più irreali di quanto lo sia quel che<br />

noi facevamo dormendo. Perciò nessun uomo può dire di avere un sicuro possesso della verità<br />

749


come di un bene terreno. Quando più uomini sostengono opinioni diametralmente opposte e<br />

ciascuno di loro è onesto, chi dei due potrà dire di essere nel vero? Noi non sappiamo che cosa<br />

sia la verità. Il fatto che noi crediamo fermamente che la nostra fede sia vera non dimostra<br />

assolutamente nulla, anzi a questo punto comincia a tormentarci il dubbio. Nessun uomo è artefice<br />

della sua fede religiosa, ma solo della sua onestà. Perciò nessuno ha, nè mai ha avuto il diritto di<br />

perseguitare un altro per la sua fede, non potendo esistere due situazioni contrarie sulla base di un<br />

identico diritto: come il persecutore agisce, convinto che la fede dell'altro sia erronea, così agirà il<br />

perseguitato non appena avrà la forza di reagire; il secondo ha, per la stessa ragione, ugual diritto<br />

di perseguitare il primo. Il vero ci si presenta conforme ai nostri pregiudizi e preconcetti, che sono<br />

vecchi come noi, e forti quasi di forza divina. [....] Non obbedisce veramente alla <strong>Massoneria</strong> chi si<br />

limita a tollerare coloro le cui opinioni in materia religiosa sono opposte alle sue. Le opinioni di ogni<br />

uomo sono sua privata proprietà e tutti gli uomini hanno uguale diritto a mantenere ciascuno le<br />

sue. Tollerare soltanto, cioè sopportare un'opposta fede, è come considerarla eretica e asserire il<br />

diritto a perseguitarla, se volessimo, e a proclamare la nostra tolleranza come merito<br />

esclusivamente nostro. Il credo massonico va ben oltre. Nessun uomo, esso insegna, ha alcun<br />

diritto, in alcun modo concesso, di interferire con il credo religioso altrui. Insegna che ogni uomo è<br />

assoluto padrone della sua fede, che la fede è cosa assolutamente indipendente da questo o quel<br />

credo religioso e che, se ci fosse mai un qualche diritto di persecuzione, esso sarebbe mutuo,<br />

perchè l'una fazione ha sempre lo stesso diritto dell'altra a erigersi come giudice del proprio caso;<br />

e Dio è l'unico magistrato che può giustamente decidere tra loro. A questo grande Giudice la<br />

<strong>Massoneria</strong> demanda la questione e, aprendo le porte dei suoi Templi, invita ad entrare e a vivere<br />

in pace e in armonia, protestanti, cattolici, ebrei, mussulmani. Essa accoglie ogni uomo che voglia<br />

condurre una vita veramente virtuosa e morale, amare i suoi fratelli, aiutare il malato e il povero, e<br />

credere nell'unico, onnipotente, onnisciente, onnipresente Dio, architetto, creatore e conservatore<br />

di tutte le cose, per la cui universale legge di armonia sempre gira su questo universo il vasto,<br />

infinito circolo della vita e della morte, al cui ineffabile nome vogliamo noi tutti veri Massoni rendere<br />

un omaggio dei più profondi, per le cui mille grazie riversate su di noi sentiamo gratitudine, ora, poi<br />

e per sempre! Noi possiamo bene essere tolleranti con altri credo, perchè in ogni fede vi sono<br />

eccellenti precetti morali' (Albert Pike, Morals and Dogma, Edizione Italiana, Vol. 2, pag. 91-92, 95-<br />

98 - 10° Cavaliere Eletto dei Quindici).<br />

Come potete vedere, Pike ci tiene a sottolineare in diverse maniere come nessun uomo ha il diritto<br />

di dichiarare un altro uomo sotto la condanna di Dio e neppure di confutare un altro uomo per il<br />

suo credo, in quanto quello che è verità per me può non esserlo per il mio interlocutore, che però<br />

ha lo stesso diritto di sostenere quello che crede perchè siamo tutto uguali. E quindi io non posso<br />

dire che lui ha torto e io sono nella verità, e cercare di convincerlo dell'erroneità del suo credo,<br />

perchè la verità è relativa e non assoluta, e nessuno può dire di averla. Come dice Pike ai suoi<br />

fratelli massoni, ma in un altro capitolo del suo Morals and Dogma: 'Non dobbiamo sottovalutare<br />

l'importanza di ogni Verità. Non dobbiamo pronunciare parole che offendano il sentimento religioso<br />

di chi ascolta, qualunque sia la sua fede. Non diciamo al musulmano che l'importante è credere<br />

che esista un solo Dio, ma che non è assolutamente necessario credere che Maometto sia stato il<br />

suo profeta. Non diciamo all'ebreo che il Messia che egli aspetta è già nato a Bethlehem circa<br />

duemila anni fa; e che è un eretico perchè non ci crede' (Albert Pike, Morals and Dogma, Edizione<br />

Italiana, Vol. 3 pag. 155 - 26° Il Principe della C arità). Da qui il discorso sulla tolleranza che<br />

bisogna avere verso chi la pensa diversamente da noi, perchè egli è sincero in quello che<br />

professa. E poi nessuno ha il diritto di interferire in alcuna maniera nel credo che professa il suo<br />

prossimo, perchè ogni uomo è assolutamente proprietario sul suo proprio credo, e poi in ogni<br />

credo ci sono dei precetti morali eccellenti, quindi non si possono condannare i credi degli altri<br />

uomini diversi dal nostro. Altra cosa che Pike ci tiene a dire è che quelli che ritengono di avere la<br />

750


verità e cercano di dimostrare agli altri che essi sbagliano, sono fanatici e intolleranti, e quindi<br />

costoro hanno bisogno di 'cultura, senso civico e illuminazione' che sono i mezzi più sicuri per<br />

rendere impotenti sia il fanatismo che l'intolleranza. Quindi i veri Massoni sono tenuti a opporsi ai<br />

fanatici e agli intolleranti in campo religioso, in cima alla lista dei quali ci siamo proprio noi che<br />

accettiamo la Scrittura come l'unica Parola di Dio, e che la consideriamo, come essa è veramente,<br />

LA VERITA'. Henry C. Clausen, il Gran Comandante Sovrano della <strong>Massoneria</strong> dell'Antico ed<br />

Accettato Rito Scozzese della Giurisdizione del sud degli Stati Uniti dal 1969 al 1985, ha affermato<br />

per esempio: 'Perciò la <strong>Massoneria</strong> deve guardarsi dai nemici ostinati e implacabili che oggi ha la<br />

Libera Muratoria, spinti da ignoranza, fanatismo, intolleranza e da schiavitù mentale e spirituale.<br />

Essi combattono i principi massonici delle libertà costituzionali, del vivere illuminato e dei diritti<br />

naturali dei popoli. [...] <strong>La</strong> libera <strong>Massoneria</strong> non teme, nè avversa, alcuna setta religiosa o partito<br />

politico, ma cerca di salvaguardare l'umanità dall'intolleranza' (Sommario e Commento di Henry C.<br />

Clausen, in Albert Pike, Morals and Dogma, Edizione Italiana, Vol. 2, pag. 107 - 10° Cavalie re<br />

Eletto dei Quindici).<br />

E purtroppo nelle ADI si è insinuato proprio questo sentimento massonico sulla tolleranza, infatti i<br />

pastori ADI esortano i membri delle Chiese a non condannare gli insegnamenti eretici delle sette e<br />

delle religioni, esattamente come fanno i Maestri nelle logge verso i loro fratelli massoni in quanto<br />

hanno ricevuto questo ordine: 'Invitateli a rispettare tutte le forme di culto, a tollerare ogni opinione<br />

politica e religiosa, a non biasimare, e ancora meno a condannare, le opinioni altrui, a non cercare<br />

di fare accoliti ....' (Albert Pike, Morals and Dogma, Edizione Italiana, Vol. 3, pag. 30 - 20°<br />

Venerabile Gran Maestro 'Ad Vitam').<br />

Ecco la prova di quanto da me affermato. Molti anni fa le ADI hanno pubblicato un Manuale per le<br />

Scuole Domenicali che si intitola ‘Culti e Sette’. In esso vengono confutati sia pur molto<br />

brevemente e sommariamente gli insegnamenti dei Mormoni, degli Avventisti del Settimo Giorno,<br />

dei Testimoni di Geova, della Scienza Cristiana, della Chiesa di Dio Universale, della Scuola<br />

Cristianesimo ‘Unità’, del Branhamismo, di Culti Orientali, e di Movimenti e Culti Minori, del<br />

Cattolicesimo Romano, e della Teologia storico-critica. Ma nel primo capitolo che si intitola ‘I<br />

caratteri generali delle sette e dei culti’, viene detto tra le altre cose questo: ‘In questo manuale non<br />

c’è alcuna intenzione di disprezzare i gruppi che chiamiamo culti o sette. Usiamo queste parole<br />

soltanto perché non ne possiamo trovare di migliori e perché, nella terminologia religiosa corrente,<br />

la maggioranza dei movimenti che considereremo sono così designati. Né intendiamo attaccare<br />

personalmente qualcuno. Sia l’autore sia i redattori riconoscono, e rispettano, le aspirazioni<br />

religiose dell’uomo, che hanno prodotto in tutta sincerità le dottrine dei vari culti e delle numerose<br />

sette del mondo moderno. …. I cristiani pentecostali dovrebbero essere particolarmente restii a<br />

condannare, insieme con gli insegnamenti, anche i membri dei culti e delle sette, perché non molti<br />

anni fa la dottrina delle Chiese Pentecostali veniva rigettata e condannata. <strong>La</strong> dottrina pentecostale<br />

era ritenuta, infatti, una teoria che giustificava delle manifestazioni religiose psicopatiche, mezzo di<br />

una strategia satanica, e tale atteggiamento in alcuni casi non è affatto scomparso’ (Culti e Sette,<br />

ADI-Media, s.d, pag. 7). Queste parole ovviamente anche se non sono firmate da Francesco<br />

Toppi, rappresentano il suo pensiero a tale riguardo, perchè nelle ADI quando lui era presidente<br />

non poteva essere pubblicato niente che non fosse conforme al suo pensiero.<br />

Ora, le seguenti parole: ‘…le aspirazioni religiose dell’uomo … hanno prodotto in tutta sincerità le<br />

dottrine dei vari culti e delle numerose sette del mondo moderno … I cristiani pentecostali<br />

dovrebbero essere particolarmente restii a condannare, insieme con gli insegnamenti, anche i<br />

membri dei culti e delle sette, perché non molti anni fa la dottrina delle Chiese Pentecostali veniva<br />

rigettata e condannata’, sono parole che paiono essere uscite da un cuore 'massonico'. Infatti le<br />

751


ADI sostengono la stessa cosa della <strong>Massoneria</strong>, in quanto anche per le ADI le dottrine delle<br />

religioni e delle sètte sono state prodotte sinceramente dalle aspirazioni religiose dei loro fondatori,<br />

e quindi i membri delle sette e delle religioni, anche se professano cose diametralmente opposte<br />

alle nostre, sono sinceri come lo siamo noi perchè siamo tutti uguali. E quindi noi non possiamo<br />

metterci a condannare nè i membri delle sette e delle religioni, come neppure i loro insegnamenti.<br />

Ma ciò è falso, perché le dottrine delle sette e delle religioni (ovviamente dalle religioni è esclusa la<br />

religione ebraica così come è espressa nella legge di Mosè, nei salmi e nei profeti) non sono state<br />

prodotte in tutta sincerità dalle aspirazioni religiose dell’uomo, ma dal diavolo, il padre della<br />

menzogna (cfr. Giovanni 8:44), che è riuscito con la sua astuzia a sedurre gli abitanti del mondo<br />

(cfr. Apocalisse 12:9), facendogli credere ogni sorta di menzogna. Ma come si fa a dire che la<br />

dottrina secondo cui il peccato e la morte non esistono (dottrina che viene insegnata da Scienza<br />

Cristiana), o quella che dice che Gesù non è Dio e non è risorto fisicamente (sostenuta dai<br />

Testimoni di Geova) o quell’ancora che afferma che esiste un purgatorio o che il capo della Chiesa<br />

universale è il cosiddetto papa, e la remissione dei peccati si ottiene mediante la confessione al<br />

prete e rinunce e mortificazioni varie, o quell’ancora che dice che l’uomo è Dio, o quella che dice<br />

che non dobbiamo mangiare la carne, e così via, siano dottrine prodotte in tutta sincerità dalle<br />

aspirazioni religiose di alcuni uomini? Occorre veramente non conoscere le Scritture per fare simili<br />

affermazioni!! Paolo le chiama dottrine di demoni (cfr. 1 Timoteo 4:1), e dice che sono prodotte<br />

dalla frode degli uomini e dall’astuzia loro nelle arti seduttrici dell’errore (cfr. Efesini 4:14), e le ADI<br />

le chiamano dottrine prodotte in tutta sincerità dalle aspirazioni religiose dell’uomo!! Giudicate voi<br />

fratelli.<br />

E’ evidente dunque che siccome queste dottrine sono dottrine di demoni, noi dobbiamo essere<br />

pronti a condannarle (altro che restii a condannarle come dicono le ADI), e quindi a confutarle. E<br />

questo perché le opere infruttuose delle tenebre vanno riprovate (cfr. Efesini 5:11), e le dottrine<br />

succitate sono opere infruttuose delle tenebre. Ecco chi le ha prodotte queste dottrine, le tenebre.<br />

Ma come si fa poi a usare quel paragone, tra il comportamento di coloro che hanno condannato e<br />

ancora condannano la dottrina delle Chiese pentecostali e il comportamento di coloro che<br />

condannano le dottrine dei culti e delle sette? Ma che c’entra un simile paragone? Nulla, proprio<br />

nulla. Ma confonde le idee dei credenti. Perché il credente pensa, ‘Se non devo condannare le<br />

dottrine di questi culti e sette, per non fare l’errore che fecero molti all’inizio del Movimento<br />

Pentecostale, e che fanno tuttora, condannando le nostre dottrine, vuol dire che tra le dottrine di<br />

questi culti e sette ce ne sono alcune che un giorno potrebbero non essere più da condannare!!’<br />

Non vi pare che questo paragone sia frutto di una mentalità massonica?<br />

E' fuori di dubbio che in questo modo di parlare è presente uno spirito massonico, che appunto<br />

incita noi Cristiani a non condannare gli insegnamenti diversi dai nostri, quasi che anch'essi o una<br />

parte di essi un giorno potranno essere da noi riconosciuti come verità, come molti Evangelici - che<br />

all'inizio accusavano noi Pentecostali di essere degli eretici - hanno dovuto riconoscere alla fine<br />

che le lingue e i miracoli sono ancora attuali e quindi che abbiamo ragione! Giudicate voi da<br />

persone intelligenti. E vorrei dire che nel condannare questi insegnamenti falsi, è evidente che<br />

esprimiamo un giudizio netto su coloro che li professano, che è il seguente, espresso dall'apostolo<br />

Paolo quando disse a Timoteo: "Se qualcuno insegna una dottrina diversa e non s’attiene alle<br />

sane parole del Signor nostro Gesù Cristo e alla dottrina che è secondo pietà, esso è gonfio e non<br />

sa nulla; ma langue intorno a questioni e dispute di parole, dalle quali nascono invidia,<br />

contenzione, maldicenza, cattivi sospetti, acerbe discussioni d’uomini corrotti di mente e privati<br />

della verità" (1 Timoteo 6:3-5), ed a Tito: "L’uomo settario, dopo una prima e una seconda<br />

ammonizione, schivalo, sapendo che un tal uomo è pervertito e pecca, condannandosi da sé" (Tito<br />

3:10-11). Se dunque Paolo afferma che questi uomini non sanno nulla, sono privi della verità, sono<br />

752


pervertiti e peccano condannandosi da sè, è evidente che tra noi e loro c'è una differenza, che non<br />

può essere sottaciuta, perchè è la differenza che passa tra la luce e le tenebre. E ovviamente<br />

ricordiamo che Colui che ci differenzia dagli altri è Dio, perchè da Lui sono tutte le cose, e infatti è<br />

per la Sua volontà che noi siamo nella luce. A Lui sia la gloria ora e in eterno. Amen.<br />

Fratelli, nessuno vi seduca, siate pronti a condannare tutte le dottrine false, perché esse non<br />

hanno nulla a che fare con la verità. Abbiate in voi lo stesso sentimento che fu negli apostoli, che<br />

confutavano le false dottrine per mettere in guardia i fratelli, affinchè non fossero più dei bambini<br />

sballottati e portati qua e là da ogni vento di dottrina. Rigettate invece quel sentimento massonico<br />

che purtroppo regna nelle ADI che dinnanzi alle false dottrine dicono: ‘Non facciamo polemiche,<br />

lasciamo perdere, parliamo di Gesù!’, perché secondo loro mettersi a confutarle è tempo sprecato<br />

in quanto costituisce mettersi a fare dispute di parole e discussioni inutili e sterili; e non solo,<br />

secondo loro chi confuta si mette pure a giudicare, cosa che egli non deve fare perchè Gesù ha<br />

detto: "Non giudicate" (Matteo 7:1)! Lo ripeto, rigettate questo sentimento massonico presente<br />

nelle ADI.<br />

Ricordatevi che chi confuta le false dottrine non fa altro che difendere il Vangelo e la sana dottrina,<br />

che è una cosa da fare come è da fare la predicazione del Vangelo e della sana dottrina. E nel fare<br />

questo mostra quindi il suo amore per la verità, che non gode dell’ingiustizia ma gioisce con la<br />

verità (cfr. 1 Corinzi 13:6-7). Gesù confutò gli scribi e i Farisei (cfr. Matteo 15:1-20; 23:16-22) ed<br />

anche i Sadducei (cfr. Matteo 22:23-32), Apollo confutò i Giudei (cfr. Atti 18:28), e Paolo confutò<br />

quelli che negavano la resurrezione in seno alla chiesa di Corinto (cfr. 1 Corinzi 15:12-58). E<br />

ricordatevi pure che chi confuta esprime dei giusti giudizi, perché il suo giudizio sulle strane<br />

dottrine si fonda sulla Parola di Dio. E quindi il comando "non giudicate" non si può tirare fuori<br />

quando si sente parlare di confutazione.<br />

A proposito di confutazioni, voglio dire quest’altra cosa: nelle ADI c’è una assenza spaventosa di<br />

confutazioni, in quanto dal pulpito delle ADI non vengono mai confutate le eresie esistenti,<br />

soprattutto quelle della Chiesa Cattolica Romana. Siamo in una nazione profondamente cattolica<br />

romana, dove ogni credente parla con cattolici romani, ma dai pulpiti delle ADI non si sentono<br />

pastori confutare e condannare le eresie di perdizione della Chiesa Cattolica Romana!! E perchè?<br />

Perchè le ADI – in virtù del loro accordo 'segreto' con la Chiesa Cattolica Romana che risale al<br />

dopoguerra – non vogliono e non possono mettersi a smascherare pubblicamente e con ogni<br />

franchezza le superstizioni e le imposture e le eresie papiste, per evitare di essere accusate di non<br />

rispettare la Chiesa Cattolica Romana e di venire meno al tacito accordo con essa. L'accordo fatto<br />

- mediante l'aiuto della <strong>Massoneria</strong> e della Cia - con il Vaticano esige dunque questo loro silenzio<br />

(si pensi che quando a RadioEvangelo vengono intervistati dei credenti ex-cattolici romani, la<br />

stragrande maggioranza delle volte il termine Chiesa Cattolica Romana neppure viene<br />

menzionato, in quanto viene rimpiazzato accuratamente con ‘la religione tradizionale’ o qualcosa<br />

del genere!). E poi la lotta che le ADI hanno intrapreso a suo tempo per la libertà religiosa e quello<br />

che essi dicono a favore della libertà religiosa ancora oggi, esige questo comportamento diabolico<br />

da parte loro, perchè non possono mettersi a smascherare e condannare gli insegnamenti di<br />

coloro che essi ritengono abbiano il diritto di professare il credo che vogliono, non possono<br />

riprenderli esortandoli a ravvedersi e ad abbandonare le loro eresie, perchè così facendo<br />

andrebbero ad intaccare la libertà religiosa degli altri. E quindi silenzio di tomba.<br />

Giudicate voi in che laccio diabolico sono cadute le ADI. Le ADI quindi avranno pure ottenuto la<br />

libertà religiosa dopo tante lotte, ma certamente hanno perso la libertà spirituale mettendosi con i<br />

massoni e il Vaticano.<br />

753


Ma c'è un'altra cosa che vorrei dire, e cioè che proprio la <strong>Massoneria</strong> che parla tanto di tolleranza<br />

si mostra intollerante all'occasione.<br />

<strong>La</strong> massoneria si dichiara tollerante verso tutte le fedi, tanto da definirsi «religione della tolleranza»<br />

in quanto consente «ai suoi adepti piena libertà di opinioni in merito all'inconoscibile e all'ignoto»,<br />

ma la <strong>Massoneria</strong> è intollerante verso noi Cristiani in quanto noi affermiamo di conoscere la verità<br />

e che coloro che non sono seguaci di Cristo non conoscono la verità, infatti il Sovrano Gran<br />

Commendatore Domenico Maiocco sostiene che chi pratica questa «religione della tolleranza»,<br />

cioè il massone, deve sempre conservare «piena libertà di spirito da ogni dogmatismo,<br />

riconoscendo che la verità, totale o parziale, non è prerogativa di nessun individuo né di nessuna<br />

associazione di uomini» (cfr. Balaustra nº 1, del 12 aprile 1951, nº 3). Avete compreso dunque che<br />

tipo di tolleranza è quella della massoneria? E' una tolleranza che combatte ferocemente i<br />

pregiudizi e i dogmi, e siccome noi di pregiudizi e dogmi ne siamo pieni per i massoni, siamo da<br />

combattere. «I pregiudizi che la <strong>Massoneria</strong> si sforza di combattere sono sopra tutto quelli che<br />

tendono a separare gli uomini con delle divisioni esclusive sorte dalla diversità delle loro credenze,<br />

credenze che la <strong>Massoneria</strong> rispetta tutte, quando siano professate in buona fede» (cfr. S. Farina,<br />

Il Libro dei Rituali del Rito Scozzese Antico e Accettato, Piccinelli, Roma 1946, pag. 93). Ecco<br />

perchè la <strong>Massoneria</strong> nutre un forte odio verso le dottrine della Bibbia, perchè esse creano delle<br />

divisioni tra gli uomini, e quindi nutre un forte odio verso di noi perchè quelle dottrine insegniamo.<br />

Odio che si manifesta sin dai primi insegnamenti impartiti nella loggia. All'adepto, con una lenta,<br />

paziente e sottile educazione, viene subito detto che deve guardarsi dal «fanatismo» e dalla<br />

«superstizione», che deve ripudiare il «dogmatismo» delle religioni, che deve adottare il metodo<br />

del «libero esame» sgombro da «vincoli dogmatici e fideistici». Si può definire questa opera una<br />

sorta di lavaggio del cervello.<br />

Ora, riflettete per un momento a tutto ciò: e non è forse lo stesso sentimento che esiste nei pastori<br />

ADI? Si definiscono e mostrano tolleranti verso tutti, tranne che verso di noi che veniamo definiti<br />

'fanatici', e per quale ragione? Perchè prendiamo alla lettera la Bibbia, già alla lettera, perchè nelle<br />

ADI non viene presa alla lettera, in quanto come dicono i pastori ADI in riferimento ai 'fanatici': 'Se<br />

dovessimo prendere alla lettera la Bibbia, i locali di culto si svuoterebbero!' E infatti nelle ADI ai<br />

membri gli fanno da subito una sorta di lavaggio del cervello che non devono prendere alla lettera<br />

la Bibbia. Certo, dico io, altrimenti il locale di culto non si riempirà e non ne potranno costruire uno<br />

più grande e bello!<br />

Vorrei ora farvi notare la forte somiglianza che esiste tra alcune espressioni del satanista massone<br />

Pike e quella dei pastori ADI, e non solo delle ADI ovviamente perchè lo spirito massonico ormai<br />

pervade tutto l'ambiente evangelico.<br />

Pike dice: 'Non vi è alcun essere umano in grado di dire con certezza, nel groviglio e nel conflitto di<br />

diverse fedi e credenze, che cosa è vero, o di affermare con sicurezza di essere in possesso di<br />

qualche verità. Perciò ognuno deve concedere che altri, ugualmente onesti e sinceri con se stessi,<br />

abbiano opinioni contrarie alle sue e siano in possesso della verità' (Morals and Dogma, Edizione<br />

italiana, Vol. 2, pag. 91). I pastori ADI affermano: 'E che ce l'hai solo tu la verità?' e: 'Ce l'hai tutta<br />

tu la verità?' e addirittura dinnanzi a due dottrine diametralmente opposte: 'E se avessimo ragione<br />

tutti e due?'-<br />

Pike afferma in merito al fanatismo che 'si perseguita in nome di una credenza, si iniziano crociate<br />

contro qualsiasi idea che, nella propria pretesa santità, si consideri contraria alla legge di Dio e alla<br />

verità di un dogma' (Ibid., pag. 91), ovviamente per perseguitare lui intende anche la confutazione<br />

che si fa delle dottrine altrui. I pastori ADI ci dicono: 'Mostrate fanatismo, come quello dei talebani,<br />

754


ve la prendete con tutti e tutto, confutando nella vostra presunzione tutto quello che è diverso dal<br />

vostro credo o dalle vostre idee'.<br />

Pike afferma che ogni massone 'deve risolutamente negare il diritto, a ogni uomo, di assumersi le<br />

prerogative della Divinità e di condannare l'altrui fede e religione come meritevoli di punizione<br />

perchè eretiche' (Ibid., pag. 91). E i pastori ADI ci dicono: 'E che sei Dio, o ti metti al posto di Dio,<br />

per condannare le credenze degli altri (dei cattolici romani per esempio) e per dire che essi vanno<br />

all'inferno?' Addirittura ci sono quelli che se ti sentono dire che l'ultimo papa che è morto (ossia<br />

Giovanni Paolo II) è ora all'inferno, ti rimproverano!<br />

Pike afferma che il massone 'non può approvare la linea di condotta di coloro che mettono a<br />

repentaglio la pace e la quiete di grandi nazioni e i giusti interessi della popolazione, indulgendo in<br />

chimeriche e immaginarie visioni filantropiche, un lusso che consiste per lo più nello stringere il<br />

proprio mantello a sè per evitare il contatto con i propri simili e per proclamarsi più santi degli altri'<br />

(Ibid., pag. 91-92). E i pastori ADI ci accusano di mettere divisione tra gli uomini, e di innalzarci<br />

sopra tutti perchè ci consideriamo più santi degli altri.<br />

Pike afferma che il credo massonico insegna che nessun uomo 'ha alcun diritto, in alcun modo<br />

concesso, di interferire con il credo religioso altrui' (Ibid., pag. 97). E che dicono i pastori ADI agli<br />

uomini? 'Noi non convinciamo voi, e voi non convincete noi. Ognuno ha il suo credo, e noi<br />

abbiamo il nostro'. Ecco dunque che il credo delle ADI vieta ai membri di interferire con il credo<br />

degli altri, altrimenti andrebbero a interferire con la libertà degli altri! Addirittura i pastori ADI<br />

affermano che neanche Dio interferisce nelle decisioni degli uomini, in quanto 'non costringe<br />

nessuno a ravvedersi e credere, perchè dipende tutto dal libero arbitrio dell'uomo'! Mi limito a dire<br />

in merito a ciò che se fosse come dicono le ADI, Saulo da Tarso non si sarebbe mai convertito e<br />

sarebbe andato certamente in perdizione, e con lui ciascuno di noi.<br />

E infine vorrei terminare con alcune dichiarazioni di Pike che considero sia l'obbiettivo di questo<br />

diabolico credo massonico, quello di far venire il dubbio a tutti coloro che hanno conosciuto la<br />

verità che è in Cristo Gesù per portarli quindi lontani dalla verità: 'Allo stesso modo i nostri sogni<br />

sono realtà mentre li sogniamo; poi, una volta passati, non sono più irreali di quanto lo sia quel che<br />

noi facevamo dormendo. Perciò nessun uomo può dire di avere un sicuro possesso della verità<br />

come di un bene terreno. Quando più uomini sostengono opinioni diametralmente opposte e<br />

ciascuno di loro è onesto, chi dei due potrà dire di essere nel vero? Noi non sappiamo che cosa<br />

sia la verità. Il fatto che noi crediamo fermamente che la nostra fede sia vera non dimostra<br />

assolutamente nulla, anzi a questo punto comincia a tormentarci il dubbio [....] Siamo tutti, anche<br />

se non tutti allo stesso modo, in errore. I dogmi, tanto cari a ciascuno di noi, non sono, come noi<br />

pensiamo, verità divine, ma, semplicemente, la nostra propria forma di errore, la nostra verità, i<br />

raggi di luce che rifratti e frammentati sono caduti su di noi. Le nostre misere certezze fanno il loro<br />

tempo e poi cessano di essere; in realtà non sono che barlumi della luce di Dio ed Egli è ben più di<br />

quel che essi mostrino. <strong>La</strong> verità perfetta non si potrà mai conoscere' (Ibid., pag. 96, 171). Avete<br />

notato? Pike, messaggero del diavolo, ha parlato chiaramente. Se nessuno ha il diritto di<br />

condannare il credo altrui, perchè nessuno può dire di essere in possesso della verità, è ovvio che<br />

chi ha veramente conosciuto la verità e la proclama con certezza, se accetta il credo massonico<br />

sulla tolleranza, comincerà a dubitare della sua fede e della dottrina che ha accettato, e quindi sarà<br />

indotto inesorabilmente ad allontanarsi dal Signore Gesù Cristo. Ecco perchè la massoneria e la<br />

fede in Cristo sono INCONCILIABILI, e la massoneria va condannata con ogni franchezza quale<br />

opera del seduttore di tutto il mondo. E questo insegnamento sulla tolleranza fatto dai massoni<br />

bisogna considerarlo solo una delle tante astuzie e macchinazioni di satana per far disprezzare ai<br />

Cristiani la verità che hanno conosciuto e poi farli sviare da essa.<br />

755


E questo diabolico obbiettivo i Massoni cercano di raggiungerlo basandosi sul principio<br />

dell'uguaglianza. In sostanza cosa dicono? Che tutti gli uomini sono ugualmente sinceri e onesti<br />

nel professare il loro credo, e quindi se altri hanno differenti dottrine da quelle di Cristo e degli<br />

apostoli, sono anche loro in possesso della verità in quanto anche loro sono ugualmente intelligenti<br />

ed ugualmente ben informati. E chi sono io dunque per andare ad interferire col credo altrui? Sarei<br />

un ingiusto e un presuntuoso se lo facessi, e violerei il principio dell'uguaglianza. Principio dunque<br />

strettamente collegato a quello della libertà secondo cui ognuno è libero di credere a quello che<br />

vuole ed ha il dovere di non cercare di convincere l'altro che è in errore. Voi capite quindi che<br />

seguendo il credo massonico un Cristiano non solo si svierebbe dalla verità, ma aiuterebbe i<br />

peccatori ad andare all'inferno perchè comincerebbe a pensare che la sua fede è vera quanto lo è<br />

quella del Buddista o del Mussulmano, che la Bibbia è sacra come il Corano ecc, che Gesù è stato<br />

un maestro di morale come Buddha, Confucio e altri. Perchè se tutti sono liberi e uguali non si<br />

possono dichiarare i non Cristiani dei perduti che vivono nell'ignoranza di Dio e della Sua Parola, e<br />

quindi bisogna lasciarli camminare tranquillamente per la strada in cui sono. Il credo massonico<br />

quindi trascina a rigettare la fede in Cristo come l'unica fede in grado di salvare l'uomo. Non è<br />

forse questo che ha fatto Billy Graham, che è un massone?<br />

<strong>La</strong> libertà secondo la <strong>Massoneria</strong><br />

Voglio approfondire ora il tema della libertà, spiegando meglio cosa intendono i Massoni per<br />

libertà, affinchè abbiate ancora più chiaro il motivo per cui dico che le ADI si sono massonizzate,<br />

come per altro ormai la stragrande maggioranza dei Pentecostali (per non parlare dei Protestanti<br />

storici). Innanzi tutto va detto che la libertà è uno dei pilastri del credo massonico, infatti nella<br />

Dichiarazione di Principî (Losanna, 1875) è scritto: «<strong>La</strong> <strong>Massoneria</strong> pone come principio che il<br />

Creatore supremo ha dato all'uomo, come il bene più prezioso, la libertà [...] raggio così luminoso<br />

che nessun potere ha il diritto di spegnere o di offuscare» (cfr. S. Farina, Il Libro dei Rituali del Rito<br />

Scozzese Antico e Accettato, Piccinelli, Roma 1946, pag. 33-34), in quanto «dono intangibile e<br />

sacrosanto» (cfr. A. Pontevia, Cattolicesimo e <strong>Massoneria</strong>, Atanòr, Roma 1948, pag. 72). Ma per<br />

loro la libertà «è costituita dalla pienezza della Ragione», che è interamente autonoma e non viene<br />

stabilita da verità rivelate o da qualcuno che ti dice: 'Devi credere questo'. Quindi la libertà<br />

massonica consiste nell'ubbidire solamente alla propria ragione, e agire liberamente significa<br />

sottomettersi alle leggi razionali della natura. I massoni, infatti sono nemici dei dogmi e dei<br />

dogmatici (qui per dogmi intendo i decreti, le decisioni, i giudizi, e gli insegnamenti di Dio contenuti<br />

nella Sacra Scrittura, e quindi per dogmatici quelli che ad essi credono e si attengono fermamente)<br />

e promotori di un concetto di libertà assoluto e sfrenato. Una tale libertà in campo religioso<br />

significa quindi «la piena libertà di tutti i culti e di tutte le fedi» che tradotto significa che uno è<br />

libero «di pensare e di credere secondo la propria ragione e la propria coscienza» «libera da<br />

dogmi scientifici e religiosi». Questa libertà di pensarla come si vuole va a braccetto con la libertà<br />

di coscienza la quale «non è soltanto un diritto naturale risultante dal libero arbitrio, ma è pure una<br />

conseguenza logica e necessaria dell'impotenza che abbiamo di rappresentarci l'Assoluto<br />

altrimenti che con simboli inadeguati e perfettibili» (cfr. S. Farina, op. cit., pag. 412). Per la<br />

<strong>Massoneria</strong> dunque noi discepoli di Cristo non siamo liberi perchè abbiamo accettato la Parola di<br />

Dio, che Dio ci ha rivelato tramite Gesù Cristo e gli apostoli, sottomettendoci ad essa. E perchè<br />

dicono questo? Perchè la Bibbia secondo i Massoni contiene pregiudizi e dogmi assurdi, e «non<br />

esiste libertà di pensiero per chi sia disposto ad accettare i vincoli di ossequio ad affermazioni di<br />

principî dogmatici, che tendono a sottrarre al controllo della ragione umana, nonché all'indagine<br />

756


scientifica, i personali convincimenti» (cfr. Età Nuova, novembre-dicembre 1950, pag. 18). Alla<br />

luce di tutto ciò, i massoni nutrono fiducia nell'uomo, ossia nella natura umana che per loro è<br />

buona, e ritengono che l'uomo possa mettersi alla ricerca della verità appoggiandosi alla sua<br />

ragione, e solo alla sua ragione, ricerca della verità che vi ricordo però non li porterà mai alla verità<br />

ma in tenebre sempre più fitte. E oltre a ciò, i massoni, essendo che non credono nel peccato e<br />

nella colpa, e in un giudizio di Dio nel futuro, si sono creati una morale autonoma secondo la quale<br />

essi devono rendere conto del proprio operato solamente alla propria coscienza.<br />

Fratelli nel Signore, è evidente quindi che le ADI parlando della libertà di religione e di quella di<br />

pensiero, e schierandosi a loro favore e lottando per esse, parlano proprio come le logge<br />

massoniche. E tutto questo perchè nelle ADI viene insegnata la falsa dottrina del libero arbitrio,<br />

stessa falsa dottrina che viene insegnata dai massoni. Le ADI perciò si sono massonizzate e<br />

questo è oltremodo inquietante, e difatti le ADI nel dopoguerra hanno collaborato con i massoni<br />

per ottenere la libertà religiosa: non è questa la prova lampante che su questi argomenti la<br />

pensano nella stessa maniera?<br />

Questo spiega la forte ostilità che le ADI hanno verso tutti quei credenti che basandosi sulla<br />

Bibbia, affermano con assoluta certezza e convinzione i decreti, i giudizi e i comandamenti di Dio,<br />

e condannano le false dottrine, infatti li definiscono 'fanatici', 'legalisti', 'bigotti', 'integralisti', e così<br />

via. E di conseguenza detestano che ai peccatori gli si rivolga in maniera diversa da come fanno<br />

loro, che gli dicono 'Gesù ti ama', 'Dio è amore', 'Vieni a Gesù', mentre la Bibbia comanda che gli si<br />

predichi il ravvedimento, la conversione, e il giudizio a venire, con ogni franchezza. Se infatti gli<br />

uomini hanno la libertà di credere quello che vogliono, chi siamo noi dall'andargli a dire che<br />

devono cambiare modo di pensare abbandonando i loro perversi pensieri, il loro credo sbagliato, il<br />

loro credo diabolico, altrimenti andranno all'inferno? Saremmo dei maleducati e scostumati se lo<br />

facessimo, e quindi non si può predicare agli uomini come comanda di fare Dio, ma bisogna farlo<br />

come comandano di fare le ADI! In altre parole, le ADI dicono: 'Gli uomini sono liberi di pensarla<br />

come vogliono, come lo siamo noi, e quindi noi non interferiamo nelle loro scelte, e loro non<br />

devono interferire nelle nostre'. Comprendete dunque perchè le ADI non predicano il ravvedimento<br />

agli uomini? Perchè 'ravvedersi' significa 'cambiare modo di pensare', e i pastori ADI non possono<br />

ordinare da parte di Dio agli uomini di ravvedersi, perchè questo significherebbe ordinare loro di<br />

cambiare credo, e quindi significherebbe negare loro la cosiddetta libertà religiosa e di pensiero.<br />

Riconoscete dunque i danni che questa falsa dottrina del libero arbitrio ha fatto nelle ADI.<br />

Come pure le ADI detestano coloro che sempre basandosi sulla Bibbia e solo sulla Bibbia dicono<br />

ai credenti con ogni franchezza quello che devono credere e fare, per piacere a Dio, e quindi<br />

confutano le false dottrine e riprovano il male. Anche in questo caso costoro sono legalisti, fanatici,<br />

bigotti e integralisti, e vanno evitati perchè pericolosi! E sempre per la stessa ragione, perchè<br />

siamo liberi, o come dicono loro 'Dio ci ha dato la grazia del libero arbitrio'.<br />

Gesù Cristo era contro la cosiddetta libertà religiosa e di pensiero<br />

Studiando questo argomento così importante, mi sono domandato: 'Ma Gesù era a favore della<br />

libertà religiosa e della libertà di pensiero per tutti gli uomini?' Questa è una domanda che forse a<br />

taluni sembrerà strana o magari anche ridicola, ma vi posso assicurare che non è nè strana e<br />

neppure ridicola, perchè se crediamo che Gesù Cristo è il Figlio di Dio questa domanda dobbiamo<br />

porcela per capire se quello che hanno fatto le ADI nel dopoguerra, assieme a tanti altri evangelici,<br />

757


sia giusto nel cospetto di Dio, in quanto la lotta che essi intrapresero fu una lotta che<br />

implicitamente fu anche a favore della libertà religiosa per quelli che non conoscono Dio, come i<br />

Massoni per esempio. E difatti si allearono proprio con dei massoni per lottare per questa libertà.<br />

E badate che quella per la libertà religiosa è una battaglia che le ADI portano ancora avanti,<br />

perchè secondo loro ci sono altre iniziative da prendere affinchè questa libertà religiosa diventi<br />

piena in Italia. Ecco per esempio cosa si legge in un comunicato del NEV: 'L’affermazione che la<br />

legge sulla libertà religiosa trova il suo fondamento nel principio di laicità dello Stato va sostenuta<br />

senza alcuna incertezza'. Lo ha dichiarato il pastore Domenico Maselli, presidente della<br />

Federazione delle chiese evangeliche in Italia (FCEI), al termine dell’audizione avvenuta questo<br />

pomeriggio presso la I Commissione affari costituzionali della Camera dei deputati sulla bozza di<br />

Testo unico per la libertà religiosa, presentata dal relatore on. Roberto Zaccaria. A differenza di<br />

quanto affermato questa mattina da mons. Giuseppe Betori, presidente della Conferenza<br />

episcopale italiana (CEI), che aveva espresso “sorpresa e contrarietà” per l’introduzione, al comma<br />

2 dell’articolo 1 del Testo unico, del principio di laicità quale fondamento della normativa, Maselli<br />

ha ribadito come “solo uno Stato laico può garantire un’autentica libertà per tutte le comunità di<br />

fede. Per questo la laicità dello Stato è per noi evangelici garanzia fondamentale della stessa<br />

libertà religiosa”. Più in generale, Maselli e gli altri rappresentanti evangelici presenti all’audizione<br />

hanno espresso un giudizio complessivamente positivo del Testo, “per certi aspetti migliore di<br />

quelli presentati nelle precedenti legislature dal governo”. “Si nota – ha precisato il presidente della<br />

FCEI - la volontà di deburocratizzare le norme per l’acquisizione dei vari diritti. Particolarmente<br />

positivo appare l’articolo 9 che riguarda le scuole pubbliche e paritarie e l’articolo 11 che prevede<br />

spazi adeguati di trasmissione per le singole confessioni nel servizio pubblico radiotelevisivo”.<br />

Oltre a Maselli, che in quest’occasione rappresentava anche la Tavola valdese e il decanato della<br />

Chiesa evangelica luterana in Italia (CELI), erano presenti, da parte evangelica, Domenico<br />

Tomasetto per l’Unione cristiana evangelica battista d'Italia (UCEBI); Dora Bognandi per l'Unione<br />

italiana delle chiese cristiane avventiste del 7° g iorno (UICCA); Roberto Giannini per la Chiesa<br />

apostolica in Italia; Felice Loria per le Assemblee di Dio in Italia (ADI)' (Roma, 16 luglio 2007 Tratto<br />

da NEV - Notizie Evangeliche).<br />

Ma veniamo alla domanda che abbiamo posto, per rispondere alla quale è indispensabile<br />

considerare da vicino la predicazione di Gesù Cristo.<br />

Che cosa predicava Gesù agli uomini? Ce lo dice Marco in questa maniera: "Dopo che Giovanni fu<br />

messo in prigione, Gesù si recò in Galilea, predicando l’evangelo di Dio e dicendo: Il tempo è<br />

compiuto e il regno di Dio è vicino; ravvedetevi e credete all’evangelo" (Marco 1:14-15).<br />

Dunque la predicazione di Gesù ai peccatori comprendeva due ordini, ossia 'ravvedetevi' e<br />

'credete nel vangelo'. E se Lui ordinava agli uomini di fare queste due cose, pena la perdizione<br />

eterna, è evidente che non considerava gli uomini liberi di professare il credo che volevano o la<br />

religione che essi volevano, perchè lui ordinava agli uomini di cambiare modo di pensare, in<br />

quanto la parola greca per ravvedersi significa letteralmente 'cambiare mente o idea'.<br />

Ma riflettete: se Gesù ordinava agli uomini di cambiare idea o mente, non credete che egli non li<br />

considerava liberi di professare la religione e il pensiero che essi volevano, ma obbligati a credere<br />

invece a quello che voleva Dio, cioè al Vangelo?<br />

Ma se questo non vi bastasse, ci sono anche le parole che Gesù rivolse in particolare agli scribi e<br />

Farisei, che come voi sapete professavano la religione ebraica, ma con la loro tradizione avevano<br />

annullato la Parola di Dio e quindi professavano delle dottrine estranee alla legge di Mosè, che era<br />

758


la legge che Dio aveva donato al popolo di Israele affinchè la osservasse. Che cosa disse Gesù<br />

agli scribi e ai Farisei in merito alle idee o dottrine che professavano, insegnandole? Lo troviamo<br />

scritto sempre in Marco: "Ma Gesù disse loro: Ben profetò Isaia di voi ipocriti, com’è scritto: Questo<br />

popolo mi onora con le labbra, ma il cuor loro è lontano da me. Ma invano mi rendono il loro culto<br />

insegnando dottrine che son precetti d’uomini. Voi, lasciato il comandamento di Dio, state attaccati<br />

alla tradizione degli uomini. E diceva loro ancora: Come ben sapete annullare il comandamento di<br />

Dio per osservare la tradizione vostra! Mosè infatti ha detto: Onora tuo padre e tua madre; e: Chi<br />

maledice padre o madre sia punito di morte; voi, invece, se uno dice a suo padre od a sua madre:<br />

Quello con cui potrei assisterti è Corban, (vale a dire, offerta a Dio), non gli permettete più di far<br />

cosa alcuna a pro di suo padre o di sua madre; annullando così la parola di Dio con la tradizione<br />

che voi vi siete tramandata. E di cose consimili ne fate tante!" (Marco 7:6-13). Ma vi paiono queste<br />

le parole di un uomo che sosteneva la libertà di religione e di pensiero per tutti gli uomini? A noi<br />

no, perchè giudicò e riprese severamente degli uomini perchè insegnavano cose contrarie alla<br />

Parola di Dio, e quindi ciò significa che Lui non ammetteva che degli uomini fossero liberi di<br />

professare precetti che annullavano la parola dell'Iddio e Padre suo.<br />

Ed oltre a Gesù si potrebbe prendere ad esempio anche Giovanni il Battista che predicava anche<br />

lui il ravvedimento alle moltitudini, e quindi gli comandava anche lui di 'cambiare mente' cioè di<br />

abbandonare i pensieri iniqui che albergavano nella loro mente, e di credere in Colui che veniva<br />

dietro a Lui, cioè Gesù Cristo. E poi ricordatevi che Giovanni Battista disse ad Erode che si era<br />

preso la moglie di suo fratello: "E’ non t’è lecito di tener la moglie di tuo fratello!" (Marco 6:18). Ma<br />

vi paiono queste parole di un uomo che era a favore della libertà religiosa e di pensiero per tutti gli<br />

uomini? Oggi, dai pastori ADI, Giovanni il Battista se fosse ancora in vita, sarebbe dichiarato a tutti<br />

gli effetti un fanatico e bigotto legalista, che non si faceva gli affari suoi ma trovava il tempo di<br />

giudicare e di criticare gli altri per cose che non lo riguardavano affatto, andando così ad attaccare<br />

la libertà personale di altri uomini, che erano liberi di vivere e pensare come meglio credevano<br />

nella loro vita, essendo stati dotati anche loro da Dio 'della grazia del libero arbitrio'!<br />

E il tempo verrebbe meno se dovessi parlare degli apostoli del Signore, come anche dei profeti,<br />

che nel parlare da parte di Dio ordinarono agli uomini, con l'autorità datagli da Dio, di abbandonare<br />

pensieri e opere malvage, per convertirsi al solo vero Dio.<br />

Quindi, fratelli, questo discorso sulla libertà religiosa che apparentemente sembra innocuo e pure<br />

giusto, nasconde una trappola del diavolo, una sua macchinazione, che ha come obbiettivo quello<br />

di non far predicare agli uomini quello che Dio comanda che sia loro predicato e nella maniera che<br />

Lui vuole cioè con potenza e gran pienezza di convinzione. Ecco perchè dai pulpiti ADI - come<br />

anche dalla maggior parte dei pulpiti evangelici - non si sente predicare quello che Dio vuole che<br />

gli uomini sappiano.<br />

E poi lo ripeto ancora una volta, il discorso a favore della libertà religiosa e di pensiero, è un<br />

discorso a favore del diavolo, che è bugiardo e padre della menzogna, perchè ammette che gli<br />

uomini siano liberi di professare qualsiasi credo, quindi anche il credo dei Massoni che dice che<br />

Gesù è sullo stesso livello di Buddha e di Maometto e che Dio lo si può chiamare in tante maniere<br />

ma sempre dio rimane e che la Bibbia è un libro come tanti altri libri cosiddetti sacri quali il Corano;<br />

il credo dei Mormoni che per esempio dice che Gesù si sposò con delle donne e che dopo morti<br />

l'uomo ha la possibilità di essere salvato; il credo dei Testimoni di Geova che per esempio nega la<br />

divinità di Cristo e la vita dopo la morte; e persino l'ateismo, l'agnosticismo, lo gnosticismo, il<br />

deismo, l'edonismo e il satanismo, perchè appunto si ritiene l'uomo avente questo diritto. Ma come<br />

può Dio avere concesso questo diritto all'uomo, se gli comanda di ravvedersi e di credere al<br />

Vangelo? Ce lo spieghino i pastori ADI.<br />

759


Quindi, con questo modo di parlare e di agire le ADI manifestano quello che sono realmente,<br />

nemiche della verità e amanti delle menzogne. Ah sì, a parole fanno professione di amare la verità,<br />

ma nella pratica che cosa fanno per difenderla? Niente, proprio niente, anzi partecipando alla lotta<br />

per la libertà religiosa in Italia hanno aiutato a diffondere le menzogne del diavolo e loro si<br />

guardano bene dal confutarle e condannarle pubblicamente. Come si guardano bene dal riprovare<br />

e condannare con ogni franchezza dai loro pulpiti la fornicazione, l'adulterio, l'omosessualità, il<br />

ladrocinio, il dire bugie, l'andare a divertirsi, e così via, e questo perchè gli uomini sono<br />

assolutamente liberi, hanno il libero arbitrio, e quindi guai a chi si permette di riprenderli e<br />

ammonirli affinchè abbandonino le loro vie tortuose!<br />

Nelle ADI dunque è entrato il diavolo, lo hanno fatto entrare dalla porta principale come si suol dire<br />

e lo difendono pure, e difatti sono numerosi nelle ADI gli 'avvocati del diavolo'.<br />

Questi hanno sempre una ‘buona parola’ per quelli che si comportano in maniera scandalosa, che<br />

professano false dottrine, che prendono piacere nelle mondane concupiscenze: ma anche sempre<br />

delle pesanti accuse ed anche offese verso coloro che invece riprovano queste cose e mettono in<br />

guardia da queste persone. Ed una di queste accuse sapete qual è? Che essi fanno l’opera del<br />

diavolo, perché accusano i fratelli!<br />

Come si spiega tutto ciò? Perché avviene tutto ciò? Perché in costoro non c’è amore per la verità<br />

come neppure per la giustizia e la santità, e quindi non c’è interesse a difendere né la verità, né la<br />

giustizia e neppure la santità.<br />

E quindi è evidente che l’opera del diavolo la fanno proprio questi ‘avvocati del diavolo’, i quali<br />

dimenticano volontariamente che il fatto che vengano mosse delle accuse a dei fratelli in sé stesso<br />

non significa necessariamente parlare da parte del diavolo, perché anche gli apostoli mossero<br />

delle accuse contro dei fratelli, ma non per questo diciamo che essi fecero l’opera del diavolo. E<br />

questo perché quelle loro accuse erano mosse nel contesto di riprensioni che i fratelli meritavano,<br />

e che avevano come scopo quello di indurre al ravvedimento coloro che avevano peccato o si<br />

comportavano disordinatamente.<br />

Facciamo degli esempi tratti dalla Bibbia:<br />

Paolo accusò i santi di Corinto in questa maniera: “V’ho nutriti di latte, non di cibo solido, perché<br />

non eravate ancora da tanto; anzi, non lo siete neppure adesso, perché siete ancora carnali.<br />

Infatti, poiché v’è tra voi gelosia e contesa, non siete voi carnali, e non camminate voi secondo<br />

l’uomo?” (1 Corinzi 3:2-3), “Si ode addirittura affermare che v’è tra voi fornicazione; e tale<br />

fornicazione, che non si trova neppure fra i Gentili; al punto che uno di voi si tiene la moglie di suo<br />

padre. E siete gonfi, e non avete invece fatto cordoglio perché colui che ha commesso quell’azione<br />

fosse tolto di mezzo a voi!” (1 Corinzi 5:1-2); e quelli della Galazia li accusò così: “O Galati<br />

insensati, chi v’ha ammaliati, voi, dinanzi agli occhi de’ quali Gesù Cristo crocifisso è stato ritratto<br />

al vivo?” (Galati 3:1).<br />

Giacomo accusò i santi a cui scrisse in questa maniera: “Voi bramate e non avete; voi uccidete ed<br />

invidiate e non potete ottenere; voi contendete e guerreggiate; non avete, perché non domandate;<br />

domandate e non ricevete, perché domandate male per spendere ne’ vostri piaceri. O gente<br />

adultera, non sapete voi che l’amicizia del mondo è inimicizia contro Dio? Chi dunque vuol essere<br />

amico del mondo si rende nemico di Dio” (Giacomo 4:2-4).<br />

Ma se andiamo ancora più indietro nel tempo, troveremo che anche i profeti di Dio accusarono il<br />

popolo di Dio quando questo abbandonò la Sua legge. Ecco anche qui degli esempi:<br />

760


Isaia disse: “Ma voi, avvicinatevi qua, o figliuoli della incantatrice, progenie dell’adultero e della<br />

prostituta! Alle spalle di chi vi divertite? Verso chi aprite larga la bocca e cacciate fuori la lingua?<br />

Non siete voi figliuoli della ribellione, progenie della menzogna, voi, che v’infiammate fra i terebinti<br />

sotto ogni albero verdeggiante, che scannate i figliuoli nelle valli sotto le grotte delle rocce?” (Isaia<br />

57:3-5), ed anche: “Giacché questo è un popolo ribelle, son de’ figliuoli bugiardi, de’ figliuoli che<br />

non vogliono ascoltare la legge dell’Eterno, che dicono ai veggenti: ‘Non vedete!’ e a quelli che han<br />

delle visioni: ‘Non ci annunziate visioni di cose vere! Diteci delle cose piacevoli, profetateci delle<br />

chimere! Uscite fuor di strada, abbandonate il sentiero retto, toglieteci d’innanzi agli occhi il Santo<br />

d’Israele!” (Isaia 30:9-11).<br />

Geremia disse: “Tendono la lingua, ch’è il loro arco, per scoccar menzogne; son diventati potenti<br />

nel paese, ma non per agir con fedeltà; poiché procedono di malvagità in malvagità, e non<br />

conoscono me, dice l’Eterno. Si guardi ciascuno dal suo amico, e nessuno si fidi del suo fratello;<br />

poiché ogni fratello non fa che ingannare, ed ogni amico va spargendo calunnie. L’uno gabba<br />

l’altro, e non dice la verità, esercitano la loro lingua a mentire, s’affannano a fare il male. <strong>La</strong> tua<br />

dimora è la malafede; ed è per malafede che costoro rifiutano di conoscermi, dice l’Eterno. Perciò,<br />

così parla l’Eterno degli eserciti: Ecco, io li fonderò nel crogiuolo per saggiarli; poiché che altro<br />

farei riguardo alla figliuola del mio popolo? <strong>La</strong> loro lingua è un dardo micidiale; essa non dice che<br />

menzogne; con la bocca ognuno parla di pace al suo prossimo, ma nel cuore gli tende insidie. Non<br />

li punirei io per queste cose? dice l’Eterno; e l’anima mia non si vendicherebbe d’una simile<br />

nazione?” (Geremia 9:3-9), ed anche: “Veramente il mio popolo è stolto, non mi conosce; son de’<br />

figliuoli insensati, e non hanno intelligenza; sono sapienti per fare il male; ma il bene non lo sanno<br />

fare” (Geremia 4:22).<br />

Che diremo dunque? Che gli apostoli e i profeti fecero l’opera del diavolo? Così non sia, perché le<br />

loro dure parole di forte biasimo furono legittime, perché fu Dio a muoverli a pronunciarle in quanto<br />

voleva che il suo popolo rientrasse in sé e abbandonasse i sentieri malvagi. D’altronde quando si<br />

riprende qualcuno bisogna pur muovergli delle accuse, altrimenti come potrà egli capire quali sono<br />

le cose da cui si deve ravvedere?<br />

E poi questi ‘avvocati del diavolo’ dimenticano che secondo la legge di Mosè, che è buona se uno<br />

la usa legittimamente, non è sbagliato accusare qualcuno di un peccato, ma è sbagliato accusare<br />

qualcuno ingiustamente, cioè deporre il falso contro qualcuno, infatti la legge dice: “Quando un<br />

testimonio iniquo si leverà contro qualcuno per accusarlo d’un delitto, i due uomini fra i quali ha<br />

luogo la contestazione compariranno davanti all’Eterno, davanti ai sacerdoti e ai giudici in carica in<br />

que’ giorni. I giudici faranno una diligente inchiesta; e se quel testimonio risulta un testimonio falso,<br />

che ha deposto il falso contro il suo fratello, farete a lui quello ch’egli avea intenzione di fare al suo<br />

fratello. Così torrai via il male di mezzo a te” (Deuteronomio 19:16-19).<br />

Oltre a ciò, costoro dimenticano che quando l’accusa è confermata da due o tre testimoni fedeli e<br />

veraci, essa va accolta, infatti Paolo disse a Timoteo: “Non ricevere accusa contro un anziano, se<br />

non sulla deposizione di due o tre testimoni” (1 Timoteo 5:19). Dunque, quando le prove sono<br />

inequivocabili e i testimoni sono fedeli, l’accusa va ricevuta. E di conseguenza si devono prendere<br />

le azioni necessarie affinché coloro che insegnano una falsa dottrina o si comportano in maniera<br />

iniqua siano indotti a ravvedersi. Ma per gli ‘avvocati del diavolo’ è da rigettare qualsiasi accusa:<br />

proprio quello che il diavolo vuole che si faccia, e difatti lui i ‘suoi avvocati’ li ha ben addestrati in<br />

questo. E così sa di avere le mani libere, e può fare e dire tutto quello che vuole in mezzo alla<br />

Chiesa, perché ogni accusa verrà subito catalogata come ‘opera della carne’, ‘opera del diavolo’, e<br />

così via. D’altronde, il diavolo non è a caso che è chiamato ‘il serpente antico’ ed ‘il seduttore di<br />

tutto il mondo’ (Apocalisse 12:9), perché lui è esperto nell’arte della seduzione. Ecco dunque<br />

761


perché hanno la vita molto difficile i timorati di Dio in mezzo alle chiese ADI, perché ogni volta che<br />

suonano l’allarme, la maggior parte prendono gli avvertimenti come una opera del diavolo e quindi<br />

si lanciano con ferocia contro di essi che muovono delle accuse giuste e fondate.<br />

Fratelli, vi esorto quindi a guardarvi da questi che io ho chiamato ‘avvocati del diavolo’ in ragione<br />

della loro opera diabolica – mascherata da finta carità – che portano avanti. Questi sono i peggiori<br />

nemici della Chiesa, perché dall’interno di essa diffondono la dissolutezza e la falsità a piene mani,<br />

o la tollerano facendo finta di niente, brandendo all’occorrenza l’accusa di ‘accusatori dei fratelli’<br />

contro quelle poche sentinelle che rimangono in mezzo al popolo di Dio.<br />

<strong>La</strong> libertà in Cristo sotto attacco delle ADI<br />

Colgo l'occasione, fratelli nel Signore, per avvertirvi per l'ennesima volta dalle ADI, perchè esse<br />

hanno dichiarato guerra alla libertà che è in Cristo, la libertà che il nostro Signore Gesù Cristo ci ha<br />

acquistato con il suo prezioso sangue. Già, perchè il paradosso è proprio questo, che da un lato le<br />

ADI levano forte la loro voce ogni volta che ne hanno occasione in favore della cosiddetta libertà<br />

religiosa per tutti i cittadini, che come vi ho dimostrato è una libertà secondo la carne, che è<br />

condannata da Dio, e apparentemente sembra che essi sono a favore della libertà dei Cristiani; ma<br />

dall'altro le ADI sono contro la libertà in Cristo in quanto la loro dottrina nel suo insieme riporta i<br />

Cristiani sotto la schiavitù del peccato e della legge, ma anche di precetti umani che vanno contro<br />

la Bibbia. Quindi le ADI sono nemiche della vera libertà, quella spirituale, e questo va detto a<br />

chiare lettere e con ogni franchezza affinchè sia una volta per tutte <strong>smascherata</strong> questa<br />

organizzazione religiosa che tanto danno ha fatto ai santi in questa nazione. E' inutile che si<br />

riempiono la bocca i pastori ADI di tutte queste parole a favore della libertà religiosa, perchè loro<br />

sono a favore di questa libertà per costruire meglio e più velocemente il loro impero terreno, o<br />

meglio la loro 'torre di babele' per acquistarsi un nome, o il loro 'papato', portatrice di confusione a<br />

non finire in mezzo alla Chiesa dell'Iddio vivente. Ed è proprio per questa ragione che hanno<br />

dichiarato guerra alla libertà che è in Cristo, perchè essere liberi in Cristo significa essere schiavi di<br />

Cristo, e uno schiavo di Cristo siccome deve ubbidire ai comandamenti del suo padrone, non può<br />

ubbidire ai precetti antibiblici delle ADI che riportano le anime sotto la schiavitù del peccato e della<br />

legge. Ma andiamo per ordine.<br />

L'apostolo Paolo afferma che il Vangelo è potenza di Dio per la salvezza di ognuno che crede<br />

(Romani 1:16), ciò significa che il Vangelo rende libero l'uomo che crede. Libero da cosa?<br />

Libero dal peccato. Gesù infatti ha detto: " In verità, in verità vi dico che chi commette il peccato è<br />

schiavo del peccato. Or lo schiavo non dimora per sempre nella casa: il figliuolo vi dimora per<br />

sempre. Se dunque il Figliuolo vi farà liberi, sarete veramente liberi" (Giovanni 8:34-36), e Paolo lo<br />

conferma dicendo: "Il nostro vecchio uomo è stato crocifisso con lui, affinché il corpo del peccato<br />

fosse annullato, onde noi non serviamo più al peccato; poiché colui che è morto, è affrancato dal<br />

peccato" (Romani 6:6-7).<br />

Ma anche libero dalla legge di Mosè, che è la forza del peccato, in quanto Paolo dice: "Così, fratelli<br />

miei, anche voi siete divenuti morti alla legge mediante il corpo di Cristo, per appartenere ad un<br />

altro, cioè a colui che è risuscitato dai morti, e questo affinché portiamo del frutto a Dio. Poiché,<br />

mentre eravamo nella carne, le passioni peccaminose, destate dalla legge, agivano nelle nostre<br />

membra per portar del frutto per la morte; ma ora siamo stati sciolti dai legami della legge,<br />

essendo morti a quella che ci teneva soggetti, talché serviamo in novità di spirito, e non in<br />

762


vecchiezza di lettera" (Romani 7:4-6), ed anche: "Cristo ci ha riscattati dalla maledizione della<br />

legge, essendo divenuto maledizione per noi .... Cristo ci ha affrancati perché fossimo liberi"<br />

(Galati 3:13; 5:1).<br />

Questa è la libertà che Gesù Cristo ha comprato con il suo sangue, e che ci ha donato, e che noi<br />

quindi dobbiamo salvaguardare, perchè è molto preziosa.<br />

Ecco perchè l'apostolo scongiurava i santi a non ricadere sotto il dominio del peccato, come anche<br />

sotto il dominio della legge. Ai Romani per esempio diceva: "Che dunque? Peccheremo noi perché<br />

non siamo sotto la legge ma sotto la grazia? Così non sia. Non sapete voi che se vi date a uno<br />

come servi per ubbidirgli, siete servi di colui a cui ubbidite: o del peccato che mena alla morte o<br />

dell’ubbidienza che mena alla giustizia?" (Romani 6:15-16), e ai Galati: "State dunque saldi, e non<br />

vi lasciate di nuovo porre sotto il giogo della schiavitù!" (Galati 5:1). Ogni pastore dunque dovrebbe<br />

scongiurare le pecore a odiare il peccato e a schivarlo, come anche ad evitare di ricadere sotto la<br />

legge di Mosè.<br />

Ma che fanno invece nelle ADI i pastori? Non predicano per niente contro il peccato. Non li sentite<br />

infatti predicare specificamente contro i fornicatori, gli adulteri, gli omosessuali, i bugiardi, gli<br />

ubriachi, i commercianti delle cose relative al regno di Dio, contro i buffoni, contro quelli che<br />

fingono nelle scene teatrali 'cristiane', contro quei credenti che si danno alle mondane e carnali<br />

concupiscenze. Perchè loro non odiano il peccato, loro non combattono contro il peccato, ossia<br />

contro le mondane e carnali concupiscenze, anzi lo giustificano e coccolano in definitiva tanto è<br />

vero che se qualcuno leva pubblicamente la sua voce, viene subito definito un fanatico, un<br />

legalista, un bigotto, uno che giudica, uno che non si fa i fatti suoi, e magari anche un terrorista se<br />

nel suo avvertimento ci mette i giudizi di Dio contro quelli che fanno queste cose. In altre parole,<br />

quelli che devono essere schivati sono quelli che denunciano il peccato e non quelli che si danno<br />

al peccato. 'Niente regole', dicono loro, ovviamente quando vogliono loro non mettono regole,<br />

perchè quando vogliono ti seppelliscono sotto un cumulo di regole umane non bibliche però. Ecco<br />

perchè nelle ADI se uno si converte veramente a Cristo, e vuole santificarsi per piacere a Dio, e<br />

combattere il male in tutte le sue forme, troverà nelle ADI un muro, una opposizione spirituale<br />

enorme, perchè praticamente la libertà di cui le ADI sono promotrici è in definitiva una libertà<br />

secondo la carne, dove tutto è tollerato, proprio quella che il Cristiano deve combattere. E se uno<br />

non sta attento, con il tempo diventerà peggiore di come era prima di convertirsi a Cristo. Se prima<br />

non amavi certe mondane concupiscenze, poi nelle ADI le amerai, come per esempio quella di<br />

andare al mare a mettersi mezzi nudi che è una cosa vergognosa per i santi.<br />

E per quanto riguarda la legge, che hanno fatto i pastori ADI? Hanno introdotto il precetto della<br />

decima, con la relativa maledizione contro quelli che non la danno, e quindi hanno fatto ricadere i<br />

santi sotto la maledizione della legge. 'Se non dai la decima del tuo stipendio, sei un ladro' ti<br />

dicono, e Dio non potrà benedirti, e quindi questo significa che non potrai sperimentare nessun<br />

risveglio, nessun esaudimento divino alle tue preghiere, perchè sei diventato un ladro. E il tempo<br />

verrebbe meno se dovessi parlare dei loro precetti che hanno nel loro statuto e regolamento, che<br />

addirittura nella loro astuzia nascondono ai loro membri, tranne che ai pastori: precetti antibiblici in<br />

un numero spaventoso, che vanno ad annullare la Parola di Dio come facevano i precetti degli<br />

scribi e i Farisei ai giorni di Gesù.<br />

Ma quale libertà dunque difendono e promuovono le ADI? Quella che Dio odia, quella che rende<br />

nemici di Dio, quella che porta in perdizione, già proprio in perdizione. Le ADI promuovono la<br />

schiavitù spirituale, altro che libertà, e quindi non vi fate ingannare dai loro discorsi sulla libertà<br />

religiosa, perchè dietro di essi si nascondono i loro veri intenti, che sono intenti malvagi. Altrimenti<br />

763


non si spiega la loro forte opposizione contro di noi, che non facciamo altro che proclamare quello<br />

che sta scritto nella Bibbia, e che prendiamo ad esempio Gesù Cristo e gli apostoli. Questa<br />

opposizione si spiega dunque con la presenza di uno spirito massonico in mezzo alle ADI. Fratelli,<br />

vi scongiuro da parte di Dio, a ritirarvi da costoro che hanno sovvertito e pervertito le vie diritte di<br />

Dio.<br />

Sul peccato e le false dottrine<br />

Sono indulgenti verso il peccato<br />

Albert Pike ha affermato che una parte del credo massonico è 'essere INDULGENTI, come lo è<br />

Dio, verso la mancanza di fede, gli errori, le follie, e le colpe degli uomini; perchè tutti formano una<br />

grande fratellanza' (Albert Pike, Morals and Dogma, pag. 531 - 26° Principe di Compassione -<br />

http://www.sacred-texts.com/mas/md/md27.htm - <strong>La</strong> parola inglese usata da Pike è CHARITABLE,<br />

che si può tradurre anche con 'caritatevoli' e 'comprensivi'). E' evidente anche da queste parole<br />

che la <strong>Massoneria</strong> si è fatta un Dio su misura, perchè il solo vero Dio non è affatto indulgente<br />

verso la mancanza di fede, gli errori, le follie, e le colpe degli uomini. D'altronde la <strong>Massoneria</strong><br />

accetta persone che professano ogni sorta di religione, e proclama la tolleranza verso tutti e verso<br />

qualsiasi credo, e quindi non poteva che proclamare quest'ennesima menzogna. E ovviamente i<br />

Massoni sono chiamati ad essere indulgenti verso le suddette cose, come lo è il loro dio.<br />

E nelle ADI non c'è forse lo stesso credo? NEI FATTI SI', proclamano infatti CON I FATTI un Dio<br />

che è indulgente verso le follie, le colpe, la mancanza di fede, e le colpe dei membri delle Chiese<br />

ADI; infatti non dicono mai dal pulpito che Dio castiga quei credenti che ripongono la loro fiducia<br />

negli uomini anzichè in Dio, che commettono follie (cioè per esempio che si danno alla<br />

fornicazione, all'adulterio e ai piaceri della vita, e alle buffonerie, o che si fanno sterilizzare o che<br />

impediscono il concepimento o abortiscono), che si rendono colpevoli di disonestà e torti vari nei<br />

confronti del loro prossimo, o che Dio castiga quei pastori che insegnano delle cose storte e<br />

perverse in mezzo a loro. Perchè non dicono queste cose? Perchè rifiutano di credere una simile<br />

cosa (perchè valgono sempre le parole di Paolo a tale riguardo: "Ma siccome abbiam lo stesso<br />

spirito di fede, ch’è in quella parola della Scrittura: Ho creduto, perciò ho parlato, anche noi<br />

crediamo, e perciò anche parliamo" 2 Corinzi 4: 13, per cui chi non parla di ciò che è scritto e che<br />

fa parte del Consiglio di Dio vuol dire che non ci crede), e chi si permette di dire ciò invece - perchè<br />

crede a tutto quello che dice la Bibbia - viene subito dichiarato essere un 'fanatico', un 'intollerante',<br />

un 'settario', 'senza amore' e così via. Intanto però l'Iddio vivente e vero i suoi giudizi li esercita<br />

contro costoro, quantunque il loro colpevole silenzio, che poi è una maniera di accondiscendere al<br />

peccato. Chi tace acconsente, dice un detto mondano. E che esista questo diabolico sentimento<br />

verso il peccato, è dimostrato dal fatto che nelle ADI le seguenti parole di Paolo: " ...quel che v’ho<br />

scritto è di non mischiarvi con alcuno che, chiamandosi fratello, sia un fornicatore, o un avaro, o un<br />

idolatra, o un oltraggiatore, o un ubriacone, o un rapace; con un tale non dovete neppur mangiare"<br />

(1 Corinzi 5:11), è come se nella Bibbia non esistessero.<br />

E questo ovviamente si ripercuote anche sulla condotta dei credenti, perchè anche loro quindi<br />

sono chiamati a comportarsi come si comporta l'Iddio su misura che si sono fatti, di cui i pastori<br />

764


ADI sono i fedeli rappresentanti sulla terra: per cui se un credente ha un amante, se commette<br />

adulterio, se impedisce il concepimento, se si fa sterilizzare, se abortisce, se si abbandona ai<br />

piaceri della vita, se ruba, se mente, se oltraggia, se si ubriaca, ecc. deve avere tutta la<br />

comprensione e l'indulgenza degli altri. E nessuno si deve permettere di giudicarlo o di riprenderlo,<br />

perchè altrimenti pagherà caro ciò: prima gli fanno un consiglio di Chiesa per ammonirlo, e poi se<br />

non accetta la loro ammonizione, lo cacceranno via. Ecco dunque chi cacciano dalle ADI: chi si<br />

santifica, e riprova il male perchè vuole che il popolo si santifichi; e non il malvagio, che invece ha<br />

le mani libere ed anche ben forti!<br />

Fratelli, nessuno vi inganni con vani ragionamenti, Dio non è indulgente verso il peccato in quanto<br />

lo odia. Dio infatti odia le opere malvage, secondo che è scritto: "Il timore dell’Eterno è odiare il<br />

male; io odio la superbia, l’arroganza, la via del male e la bocca perversa" (Proverbi 8:13), ed<br />

anche: "Sei cose odia l’Eterno, anzi sette gli sono in abominio: gli occhi alteri, la lingua bugiarda, le<br />

mani che spandono sangue innocente, il cuore che medita disegni iniqui, i piedi che corron<br />

frettolosi al male, il falso testimonio che proferisce menzogne, e chi semina discordie tra fratelli"<br />

(Proverbi 6:16-19). E quindi noi siamo chiamati ad odiare o aborrire le opere malvage, che sono le<br />

opere infruttuose delle tenebre, e a riprovarle pubblicamente, come facevano gli apostoli e i profeti.<br />

Se manca quindi dal pulpito la riprovazione pubblica delle opere infruttuose delle tenebre, vuol dire<br />

che quelle opere non sono odiate, e se quindi coloro che compiono queste opere non vengono<br />

pubblicamente rimproverati, vuol dire che sono tollerati.<br />

Vengono tollerati il peccato e l'errore dottrinale<br />

Il massone satanista Albert Pike disse che 'il non credere negli spiriti malvagi [è meglio] dell'ira<br />

contro la peccaminosità e contro l'errore nella dottrina, che rende gli uomini intolleranti e aspri'<br />

(Albert Pike, Legenda and Readings of the Ancient and Accepted Scottish Rite of Freemasonry,<br />

pag. 35-36).<br />

Un altro massone, John Heisner, che è autore di diversi libri sul simbolismo nella storia della<br />

massoneria, in un suo scritto dal titolo 'Freemasons History - Tolerance, Brotherly Love and<br />

Freedom of Religion in the Fellowcraft Degree' ossia 'Storia dei Massoni - Tolleranza, Amore<br />

Fraterno e Libertà di Religione nel grado di Compagno d'Arte' in cui si scaglia contro l'intolleranza<br />

citando il passo di Giacomo: "Non fate voi una differenza nella vostra mente, e non diventate<br />

giudici dai pensieri malvagi?" (Giacomo 2:4), afferma quanto segue: '<strong>La</strong> <strong>Massoneria</strong> insegna che<br />

ciascuna dottrina religiosa contiene verità ed errore, e farà per sempre così fino a che la dottrina<br />

rimane immutata .... Per i Massoni in ogni luogo nel mondo, lo sviluppo di uno stato di<br />

consapevolezza tollerante è centrale per la promozione dell'amore fraterno. Uno non può amare<br />

suo fratello, se odia la dottrina religiosa del suo fratello. Uno non può aiutare e sostenere il suo<br />

fratello, se conclude che la sua misera condizione è la volontà di Dio piombata su colui che pratica<br />

una dottrina religiosa falsa. E uno non può rallegrarsi nel benessere e nei successi del suo fratello<br />

quando egli arrogantemente crede che cammina nella verità mentre il suo fratello segue il sentiero<br />

delle tenebre .... <strong>La</strong> tolleranza, quindi, è più che semplicemente sopportare il credo religioso<br />

differente di qualcun altro: esso richiede che si abbracci e si ami la differenza'<br />

(http://ezinearticles.com/).<br />

Ora, tenendo presente che i massoni quando parlano del proprio fratello intendono sia ogni essere<br />

umano - perchè loro sono sostenitori dell'eresia che tutti gli uomini sono figli di Dio (infatti ogni<br />

765


massone viene ammaestrato sin dall'inizio a considerare tutti gli uomini come una sola famiglia) -<br />

che ogni uomo iniziato in una loggia massonica e cioè ogni massone; quello che colpisce nelle<br />

sopraccitate affermazioni è un principio che purtroppo abbiamo sentito enunciare a molti nelle<br />

Chiese ADI secondo cui se tu odii o ti indigni contro una falsa dottrina professata dal tuo fratello, o<br />

odii e ti indigni contro un suo peccato, tu non puoi dire di amare il tuo fratello, perchè sei<br />

intollerante e aspro.<br />

E difatti nelle Chiese ADI appena contesti una falsa dottrina interna alle Chiese o uno scandalo<br />

pubblico compiuto da uno dei loro membri, vieni subito considerato come uno che odia i fratelli,<br />

uno che non ha amore, un settario, un integralista, insomma uno che non cerca il bene della<br />

Chiesa ma la sua distruzione o divisione, e soprattutto la propria soddisfazione!<br />

E se confuti quell'errore o quel peccato mediante le Scritture, mettono subito in dubbio quello che<br />

tu gli dimostri mediante le Scritture e ti dicono: 'E a te chi ti dice che hai ragione? Pensi di avere la<br />

verità solo tu quindi?' O magari ti dicono: 'Questa è la tua opinione o interpretazione!' Esattamente<br />

come fanno i massoni.<br />

E in alcuni casi arrivano a dirti: 'Non pensi che possiamo avere ragione tutti e due?' Che deve fare<br />

uno dunque quando sente insegnare false dottrine ai pastori o vede commettere scandali? Deve<br />

starsene in silenzio, pregare e sopportare. Sopportazione poi che alla fine con il tempo sfocia in un<br />

rispetto verso la falsa dottrina e il peccato, rispetto che invece non deve esistere perchè la<br />

menzogna deve essere odiata in quanto la Sapienza dice che "il giusto odia la menzogna"<br />

(Proverbi 13:5), e il male va aborrito secondo che dice Paolo: "Aborrite il male" (Romani 12:9).<br />

Sono opere infruttuose delle tenebre, e quindi vanno riprovate. Non solo, questa sopportazione<br />

porta a tollerare coloro che mentono contro la verità e compiono scandali, tolleranza che Dio<br />

detesta perchè il Signore Gesù fece scrivere all'angelo della Chiesa di Tiatiri: "Ma ho questo contro<br />

a te: che tu tolleri quella donna Jezabel, che si dice profetessa e insegna e seduce i miei servitori<br />

perché commettano fornicazione e mangino cose sacrificate agl’idoli" (Apocalisse 2:20), e Paolo<br />

scrisse ai santi di Corinto che tolleravano quello che si teneva la moglie di suo padre: "E siete<br />

gonfi, e non avete invece fatto cordoglio perché colui che ha commesso quell’azione fosse tolto di<br />

mezzo a voi! .... Togliete il malvagio di mezzo a voi stessi" (1 Corinzi 5:2, 12). Giudicate voi da<br />

persone intelligenti dunque: 'Non ritenete che nelle Chiese ADI ci sia un sentimento massonico?'<br />

Non c'è dubbio, lo ribadisco con forza, esse si sono massonizzate.<br />

'Non giudicate' dice la <strong>Massoneria</strong> .... e non 'Non giudicate' dicono anche le<br />

ADI<br />

Abbiamo visto poco fa che uno dei principi su cui si fonda la <strong>Massoneria</strong> è la tolleranza del peccato<br />

e dell'errore dottrinale, e per sostenere questa tolleranza che fanno i Massoni? Citano le parole di<br />

Gesù: "Non giudicate" (Matteo 7:1).<br />

Ecco le prove:<br />

Albert Pike, nella sua lezione al 7° contenuta in Morals and Dogma, afferma che 'nessuno desidera<br />

veramente giudicare l'altrui operato perchè ciò comporta gravi e pesanti responsabilità. [....] Perciò<br />

il vero massone non dimenticherà mai il solenne comandamento che deve assolutamente essere<br />

osservato in ogni momento della vita: «Non giudicare, altrimenti sarai giudicato; e ogni giudizio che<br />

766


esprimerai su altri nella stessa misura sarà rivolto su te» (Albert Pike, Morals and Dogma, Edizione<br />

Italiana, Vol. 2, pag. 46, 49 - 7° Prevosto e Giudi ce).<br />

Sul sito della Loggia Gaio Cornelio Tacito n.740 Or:. di Terni All'obbedienza del Grande Oriente<br />

d'Italia Palazzo Giustiniani, in uno scritto dal titolo 'Il Massone nella società moderna (1987)' si<br />

legge quanto segue: ' “Non giudicare” è scritto nel Vangelo ed in quel “non giudicare” è tutta la<br />

nostra tolleranza massonica' (http://www.loggiatacito740.it/).<br />

Sul sito della Loggia Hochma n.182 di Trapani appartenente alla Gran Loggia Regolare d'Italia, in<br />

un documento dal titolo 'Riflessioni sulla libera muratoria' si legge quanto segue sulla tolleranza:<br />

'<strong>La</strong> tolleranza massonica è una “costruzione progressiva, un vero patto tra uomini di buona<br />

volontà, che si elabora innanzitutto per necessità vitale, e in un secondo momento grazie alla<br />

ragione. Il primo momento della tolleranza è costituito dal riconoscimento della libertà religiosa. <strong>La</strong><br />

tolleranza è accettazione delle differenze evidenti, siano esse fisiche, socioculturali, politiche e<br />

religiose. Si tratta di “sopportare” con attitudine all’ascolto e all’apertura paziente i comportamenti<br />

altrui, anche se diversi, anzi opposti ai propri. Tale comportamento favorisce la libertà ad essere se<br />

stessi. <strong>La</strong> tolleranza consiste nell’astenersi dal giudicare a priori gli altri, e rende di nuovo attuale le<br />

parole di Gesù: non giudicare, se non vuoi essere giudicato, o ancora non fare agli altri ciò che non<br />

vuoi sia fatto a te… Questa virtù fondamentale che apre il dialogo e facilita la comunicazione,<br />

richiede una buona conoscenza di sé per mettersi di fronte al prossimo e saperlo ascoltare… Lo<br />

spirito di tolleranza impone anche di saper osservare un’attitudine di apertura, di ascolto cortese,<br />

accettando le opinioni divergenti dalle proprie come possibili complementari, al fine di favorire un<br />

fruttuoso scambio di idee, senza che le discussioni degenerino in dispute: ciò è insito nel lavoro<br />

massonico' (http://www.hochma182.com/). Eugene Lyman Warner, un prete episcopaliano<br />

americano, scrivendo nel 1966 su The Indiana Freemason ha confermato che il rifiuto di giudicare<br />

è la tolleranza di cui parla la <strong>Massoneria</strong>. Ecco le sue parole: '<strong>La</strong> tolleranza è una caratteristica<br />

permanente della <strong>Massoneria</strong>: [....]. <strong>La</strong> vera tolleranza consiste non soltanto nel trattenersi dal<br />

criticare le azioni e le credenze di coloro con cui noi non siamo d'accordo; ma nel rifiutarsi di<br />

raggiungere conclusioni che altri sono necessariamente nell'errore. <strong>La</strong> tolleranza è il rifiuto di<br />

giudicare .... ' (citato in Forrest D. Haggard, The Clergy and the Craft, pag. 31).<br />

E non è forse quello che fanno sostanzialmente le Chiese ADI? Che cosa infatti vogliono dire<br />

queste Chiese quando citano le parole di Gesù "Non giudicate", se non che bisogna tollerare i<br />

peccati e le eresie presenti in mezzo alle Chiese, e quindi starsi zitti e 'farsi i fatti propri' per evitare<br />

che nascano dispute? Da qui si spiega la mancanza di confutazioni, di condanne pubbliche del<br />

peccato, delle opere infruttuose delle tenebre, e di messe in guardia pubbliche da coloro che<br />

operano scandali e insegnano eresie.<br />

Ma il comandamento di non giudicare, non va inteso come lo intendono costoro, ma nel senso che<br />

non bisogna giudicare secondo l'apparenza e quindi in maniera ingiusta, ma bisogna giudicare<br />

giustamente. Per esempio Gesù disse a dei Giudei : "Non giudicate secondo l’apparenza, ma<br />

giudicate con giusto giudizio" (Giovanni 7:24) ed ancora: "E perché non giudicate da voi stessi ciò<br />

che è giusto?" (Luca 12:57). Ed anche Paolo ha confermato che noi possiamo giudicare, quando<br />

dice ai Corinzi: "Io parlo come a persone intelligenti; giudicate voi di quello che dico" (1 Corinzi<br />

10:15), ed anche: "Giudicatene voi stessi: E’ egli conveniente che una donna preghi Iddio<br />

senz’esser velata?" (1 Corinzi 11:13), ed ancora: "Parlino due o tre profeti, e gli altri giudichino..."<br />

(1 Corinzi 14:29).<br />

Quindi come credenti possiamo giudicare molte cose, ma non secondo l’apparenza ma con giusto<br />

giudizio. Ricordate cosa disse Gesù a Simone quando questi rispose correttamente alla sua<br />

767


domanda? “Hai giudicato rettamente” (Luca 7:43), volendo dire: ‘Hai espresso un giusto giudizio’.<br />

Dunque, se noi credenti esprimiamo dei giudizi corretti, non possiamo incorrere nel giudizio di Dio.<br />

D’altronde, non ha forse detto Paolo che “l’uomo spirituale giudica d’ogni cosa” (1 Corinzi 2:15)? E<br />

non ha forse detto la Scrittura: “Apri la tua bocca, giudica con giustizia” (Proverbi 31:9)? Dunque<br />

che c’è da meravigliarsi nel sentirci dire che noi possiamo giudicare?<br />

Ma d’altronde se noi figliuoli di Dio non potessimo giudicare in senso assoluto, come potremmo<br />

rigettare le false profezie, le false rivelazioni, e le false dottrine, che vengono diffuse in mezzo alla<br />

Chiesa di Dio? Perché per rigettarle, dobbiamo prima esaminarle alla luce della Sacra Scrittura, e<br />

poi alla fine esprimere il nostro giudizio negativo contro di esse. E come potremmo guardarci dai<br />

falsi ministri del Vangelo e dai falsi fratelli, dato che per identificarli tali dobbiamo prima valutare il<br />

loro comportamento e le loro dottrine, alla luce della Parola di Dio, ed esprimere poi anche qui il<br />

nostro giudizio negativo nei loro confronti? Ma vi rendete conto cosa succederebbe se noi non<br />

potessimo giudicare niente e nessuno? Il diavolo approfitterebbe subito della nostra attitudine<br />

facendoci accettare le sue menzogne e i suoi ministri.<br />

E purtroppo va detto che questo è accaduto nel caso di tanti credenti che, privi di sapienza e della<br />

conoscenza della Parola di Dio, trascinati a credere che non possono giudicare chi predica la<br />

Parola come neppure quello che viene predicato, hanno finito con l’accettare false dottrine di ogni<br />

genere e cattivi operai come buoni operai. Essi sono trascinati con l’inganno a credere che<br />

qualunque cosa dica il pastore è ‘oro colato’ e quindi va accettato senza discussione, perché lui è il<br />

servitore di Dio e l’unto di Dio, e di conseguenza hanno finito con l’accettare menzogne di ogni<br />

genere.<br />

D’altronde se non possono giudicare, come possono sentirsi autorizzati a riprovare sia<br />

privatamente che pubblicamente la dottrina che dice che il fuoco dell’inferno è simbolico? Come<br />

possono pensare di poter rigettare la gap-theory o quella che dice che la terra ha miliardi di anni?<br />

Come possono pensare di poter rigettare il rapimento segreto? Come possono pensare di essere<br />

autorizzati a dire al pastore e a sua moglie, ‘Non andate a mettervi mezzi nudi al mare, perché vi<br />

contaminereste!’? Non possono, perché se lo facessero, gli verrebbe subito detto: ‘Fratello, non<br />

giudicare!’<br />

Dunque, ancora una volta, dobbiamo riconoscere che le Chiese ADI pensano e parlano come delle<br />

logge massoniche, e questo devo dire che a noi disturba non poco. C'è quindi ancora una volta<br />

una somiglianza tra la <strong>Massoneria</strong> e le Chiese ADI.<br />

Parola d'ordine della <strong>Massoneria</strong> e delle ADI: 'Devono evitarsi le controversie<br />

religiose'<br />

Collegato a quanto detto poco fa, c'è anche questo, e cioè che - come abbiamo già visto - nelle<br />

Costituzioni della <strong>Massoneria</strong> c'era pure la seguente regola: 'Ripicche personali o private querele<br />

non debbono oltrepassare la soglia della loggia; ancor più debbono evitarsi le controversie<br />

religiose, nazionali o concernenti lo stato, atteso che, nella nostra qualità di Massoni noi non<br />

professiamo che la religione universale e ci diciamo di tutte le nazioni, di tutte le lingue, di tutte le<br />

razze e possessori di tutti i linguaggi e pertanto risolutamente contrari a ogni politica, poichè essa<br />

non ha mai recato beneficio alla loggia, nè mai potrebbe apportarlo' (VI, 2).<br />

768


Il doversi evitare controversie religiose mi fa pensare alla stessa cosa che si sente in mezzo alle<br />

Chiese ADI, che considerano la controversia religiosa qualcosa da bandire dal loro mezzo<br />

esattamente come fa la <strong>Massoneria</strong>: cosa questa che non permette di difendere il Vangelo e la<br />

sana dottrina, come invece siamo chiamati a fare.<br />

I pastori ADI dicono infatti: 'Noi non vogliamo polemizzare! Noi non siamo di quelli che fanno<br />

polemica', e quindi si rifiutano di confutare pubblicamente ed anche privatamente le false dottrine,<br />

pensando che sia inutile e magari dannoso. E questo perchè nelle ADI viene insegnato che il<br />

servitore del Signore 'non si dà alla controversia' (Francesco Toppi, «<strong>La</strong> consacrazione dei<br />

servitori», Studio biblico n. 2, durante il XV Convegno Pastorale tenutosi ad Acireale [30 Aprile<br />

1998] - video su Youtube http://youtu.be/Sv6PA69-Yws min. 49:53-51:20)!!<br />

Questo ovviamente non riguarda solo le chiese ADI, ma la maggior parte delle Chiese<br />

Evangeliche, tanto che possiamo dire che l'ambiente evangelico ormai è come una grande loggia<br />

massonica, in cui quasi tutti cercano di evitare controversie religiose. Basta vedere come quasi<br />

tutti i Pentecostali si rifiutano di confutare pubblicamente le false dottrine dei Battisti, dei Riformati,<br />

dei Valdesi, della Chiesa dei Fratelli, e così via, per capire che ormai lo spirito massonico è ben<br />

presente anche tra di noi Pentecostali. Qui ci sarebbe molto altro da dire, ma credo che queste<br />

poche parole siano bastate a farvi capire il concetto.<br />

Sul divorzio e seconde nozze, sulla contraccezione e<br />

sull'aborto<br />

Sono questioni personali in cui le persone sono libere di agire come vogliono<br />

<strong>La</strong> <strong>Massoneria</strong>, mettendo al centro di tutto l'assoluta autodeterminazione dell'uomo, rifiuta di<br />

sottomettersi ai comandamenti di Dio perchè essa rifiuta l'imposizione dall'esterno di dogmi morali.<br />

E quindi essa rifiuta ogni forma di integralismo. Infatti Giuliano di Bernardo, ex Gran Maestro del<br />

Grande Oriente d'Italia nonché fondatore della Gran Loggia Regolare d’Italia, nel suo libro intitolato<br />

Filosofia della <strong>Massoneria</strong>, afferma: 'Il principio di tolleranza è per definizione la negazione di ogni<br />

forma di integralismo” (pag. 94). Nella massoneria c'è dunque il divieto di accettare dogmi che<br />

vengano dall'esterno, e quindi il rigetto dei comandamenti di Dio. Ecco perchè i massoni sono a<br />

favore del divorzio seguito da seconde nozze, della pianificazione familiare (quindi a favore<br />

dell'uso di contraccettivi o della sterilizzazione per impedire il concepimento) e dell'aborto - a tale<br />

proposito è da tenere a mente che la Fondazione Rockefeller ha sostenuto e sostiene le<br />

campagne demografiche dell'ONU che promuovono ovviamente l'impedimento del concepimento,<br />

la sterilizzazione e l'aborto - perchè per loro al centro di tutto c'è l'assoluta libertà dell'uomo di<br />

decidere quello che vuole fare della propria vita.<br />

Le Assemblee di Dio in Italia accettano il divorzio e le seconde nozze mentre l'altro coniuge è<br />

ancora in vita, infatti Francesco Toppi, ex presidente delle ADI, in una intervista rilasciata al<br />

giornalista Marco Castoro ed apparsa su Il Tempo, ha affermato: 'Per quanto riguarda il divorzio,<br />

lasciamo la responsabilità ai singoli’. (‘Tutte le risposte nell’Evangelo’, in Il Tempo, 3 Marzo 1995).<br />

Cosa significa che le ADI lasciano la responsabilità ai singoli? Significa che ‘riconosciuto che il<br />

769


divorzio e le seconde nozze mettono a disagio individui e famiglie, non onorando la causa di<br />

Cristo, come credenti nell’Evangelo è necessario scoraggiare ogni iniziativa rivolta a questi fini.<br />

Esistono, tuttavia, circostanze eccezionali nelle quali il credente può trovarsi, suo malgrado, nella<br />

necessità di passare a seconde nozze. In questi casi ognuno è chiamato ad assumersi in proprio<br />

ogni responsabilità davanti a Dio, senza coinvolgere in alcun modo ministri e comunità, affinché<br />

l’esistenza di tali casi non costituisca un precedente che possa menomare la testimonianza<br />

dell’Evangelo resa dalle chiese’ (AA. VV., <strong>La</strong> Famiglia Cristiana Oggi, ADI-Media, Roma 2001,<br />

Seconda edizione, pag. 347).<br />

Le ADI accettano pure la contraccezione e quindi l'impedimento del concepimento. Sul sito della<br />

Chiesa ADI di Modugno (Bari), in un articolo dal titolo ‘I Cristiani ed il controllo delle nascite', si<br />

legge: ‘Riteniamo che la decisione di praticare una pianificazione delle nascite sia una questione<br />

personale. ….’ e dopo aver parlato di vari metodi anticoncezionali (preservativo, creme vaginali e<br />

supposte, diaframma, ritmo, sterilizzazione) viene detto: 'Noi non stiamo affermando che questi<br />

metodi siano leciti per un Cristiano, né tantomeno che non lo siano. Ne abbiamo voluto parlare<br />

solo perché si tratta di metodi anticoncezionali mediante i quali l'ovulo non viene fecondato e<br />

quindi non si distrugge una nuova vita’ (http://www.adimodugno.it/evangelici/wpcontent/uploads/2010/06/11-9-2-2010.pdf).<br />

Notate la dichiarazione ambigua, che praticamente è<br />

un avallo all’uso degli anticoncezionali.<br />

Sull'aborto le ADI hanno una posizione simile a quella sul divorzio, infatti sempre Francesco Toppi,<br />

ha affermato: ‘Non siamo favorevoli all’interruzione della gravidanza, ma lasciamo sempre la<br />

responsabilità alla persona’ (‘Tutte le risposte nell’Evangelo’, in Il Tempo, 3 Marzo 1995). Tradotto<br />

nella pratica, ciò significa che per le ADI esistono circostanze eccezionali nelle quali una donna<br />

può trovarsi, suo malgrado, nella necessità di abortire. In questi casi la donna è chiamata ad<br />

assumersi in proprio ogni responsabilità davanti a Dio, senza coinvolgere in alcun modo ministri e<br />

comunità. Che questo sia il significato di quelle parole di Francesco Toppi, è confermato da un<br />

articolo di Davide Di Iorio dal titolo ‘Liberazione dal pensiero moderno abortista’, nel quale il Di<br />

Iorio dopo avere espresso contrarietà all’aborto, conclude con queste parole nel caso di una donna<br />

violentata: 'Nel riconoscere la tragedia che vive una donna violentata, bisognerebbe porsi alcune<br />

domande davanti al Signore personalmente; se è vero che non c'è stato amore in quell'atto<br />

procreativo, bisogna chiedersi se si debba aggiungere misfatto a misfatto. <strong>La</strong> legge di Mosè<br />

prescriveva che il violentatore fosse ucciso, ma non la donna: "Ma se l'uomo trova per i campi la<br />

fanciulla fidanzata e facendole violenza si corica con lei, allora morirà soltanto l'uomo che si sarà<br />

coricato con lei; non farai niente alla fanciulla; nella fanciulla non c'è colpa degna di morte; si tratta<br />

di un caso come quello di un uomo che aggredisce il suo prossimo e lo uccide, perché egli l'ha<br />

trovata per i campi; la fanciulla fidanzata ha gridato, ma non c'era nessuno per salvarla"<br />

(Deuteronomio 22:25-27). E' giusto che oggi lo stupratore viva e l'innocente muoia con l'aborto?<br />

Ogni risposta deve essere data personalmente, senza coinvolgere la Chiesa e nella più assoluta<br />

certezza che Dio saprà proteggere ogni Sua figliuola e preservarla dal male'<br />

(http://www.adinapoli.it/index.php?51). Si notino le parole conclusive ‘Ogni risposta deve essere<br />

data personalmente, senza coinvolgere la Chiesa’, perché esse fanno il paio con quelle di Toppi:<br />

‘Non siamo favorevoli all’interruzione della gravidanza, ma lasciamo sempre la responsabilità alla<br />

persona’.<br />

Tutto questo ovviamente in nome del loro tanto amato libero arbitrio, perchè anche nelle ADI al<br />

centro di tutto c'è l'assoluta libertà dell'uomo di decidere quello che vuole fare della propria vita.<br />

Ecco perchè dai pulpiti ADI non condannano queste cose riprendendo coloro che le commettono,<br />

e non mettono assolutamente in guardia i santi da esse.<br />

770


Alla luce della Parola di Dio invece, sia le seconde nozze mentre l'altro coniuge è ancora in vita,<br />

che l'impedire il concepimento (non importa in che maniera), che l'aborto sono cose storte e<br />

perverse che noi Cristiani siamo chiamati ad aborrire e condannare sia privatamente che<br />

pubblicamente, perchè fanno parte di ciò che è male agli occhi di Dio.<br />

In merito alle seconde nozze mentre uno dei coniugi è ancora in vita, diciamo che Gesù ha detto:<br />

“Chiunque manda via sua moglie e ne sposa un’altra, commette adulterio verso di lei; e se la<br />

moglie, ripudiato il marito, ne sposa un altro, commette adulterio” (Marco 10:11-12). Notate quindi<br />

come, secondo le parole di Gesù, non importa per quale ragione il marito manda via la propria<br />

moglie, cioè non importa se la donna viene mandata via a cagione di fornicazione (quindi<br />

lecitamente in questo caso) o per qualche altra ragione (e quindi illecitamente), se egli passa a<br />

seconde nozze commette adulterio. Il Signore non ha ammesso eccezioni: le seconde nozze sono<br />

adulterio fino a che l’altro coniuge è in vita. Ecco perchè Paolo ha detto ai santi di Roma: "Infatti la<br />

donna maritata è per la legge legata al marito mentre egli vive; ma se il marito muore, ella è sciolta<br />

dalla legge che la lega al marito. Ond’è che se mentre vive il marito ella passa ad un altro uomo,<br />

sarà chiamata adultera; ma se il marito muore, ella è libera di fronte a quella legge; in guisa che<br />

non è adultera se divien moglie d’un altro uomo" (Romani 7:2-3)<br />

Spieghiamo ora brevemente mediante le Scritture perché impedire il concepimento è peccato.<br />

Quando Dio creò l’uomo e la donna diede loro questo ordine: “Crescete e moltiplicate..." (Genesi<br />

1:28). Vorrei che notaste che Dio comandò loro di moltiplicare; non lasciò loro la libertà di farlo o<br />

non farlo, ma glielo ordinò. Ma Dio non diede quest’ordine solo agli esseri umani, ma anche ai<br />

pesci ed agli uccelli infatti egli disse loro: “Crescete e moltiplicate, ed empite le acque dei mari e<br />

moltiplichino gli uccelli sulla terra” (Genesi 1:22). Ubbidirono i nostri progenitori a questo ordine di<br />

Dio? Sì, infatti Eva partorì, Caino, Abele, Seth, ed è scritto che Adamo dopo che ebbe generato<br />

Seth, generò figliuoli e figliuole. Quindi se da un lato dobbiamo dire che i nostri antenati<br />

disubbidirono a Dio quando mangiarono il frutto dell’albero della conoscenza del bene e del male,<br />

dall’altro non possiamo dire che essi disubbidirono all’ordine di moltiplicare datogli da Dio. Dio<br />

diede l’ordine di moltiplicare anche a Noè e ai suoi figliuoli dopo che uscirono dall’arca secondo<br />

che è scritto: “E Dio benedisse Noè e i suoi figliuoli, e disse loro: Crescete e moltiplicate, e riempite<br />

la terra..." (Genesi 9:1); ed anche loro bisogna dire ubbidirono a quest’ordine infatti basta leggere<br />

la posterità di Sem, Cam e Jafet per rendersi conto di ciò. Ma sia ben chiaro che è sempre Dio che<br />

fa moltiplicare le famiglie perché è scritto nei salmi che “egli fa moltiplicare le famiglie a guisa di<br />

gregge” (Salmo 107:41). Da ciò si capisce che l’uomo semina perchè deve seminare, ma è Dio<br />

che fa crescere il seme e lo moltiplica. Abbiamo visto quindi che quello di moltiplicare è un’ordine<br />

di Dio e non qualcosa di facoltativo, esso è qualcosa di obbligatorio per gli uomini e le donne di<br />

tutte le generazioni. E’ peccato dunque per una coppia non volere avere figli: sì è peccato perché è<br />

un desiderio che si oppone all’ordine di Dio di moltiplicare. Nella Scrittura è raccontato un fatto che<br />

conferma pienamente ciò: è scritto che Giuda prese per Er suo figlio una moglie di nome Tamar,<br />

ma siccome che egli era perverso agli occhi di Dio egli lo fece morire. “Allora Giuda disse a Onan:<br />

Và dalla moglie del tuo fratello, prenditela come cognato, e suscita una progenie al tuo fratello. E<br />

Onan, sapendo che quella progenie non sarebbe sua, quando s’accostava alla moglie del suo<br />

fratello, faceva in modo d’impedire il concepimento, per non dare progenie al fratello. Ciò che egli<br />

faceva dispiacque all’Eterno, il quale fece morire anche lui” (Genesi 38:8-10). Questo racconto è<br />

unico nella Bibbia, e se Dio ha voluto che fosse scritto ci devono essere dei motivi. Non è<br />

concepibile che Dio abbia voluto che esso fosse scritto senza nessun motivo. E’ evidente che<br />

Onan fu messo a morte da Dio perché impediva il concepimento per non dare progenie al suo<br />

fratello; egli più di una volta impedì il concepimento infatti è scritto: “Quando s’accostava alla<br />

moglie del suo fratello..." (Genesi 38:9); Dio quindi pazientò con lui e non lo mise a morte dopo la<br />

771


prima volta che egli impedì il concepimento. Notate anche che è detto che ciò che Onan faceva<br />

dispiacque all’Eterno, e questo pure deve fare riflettere. Considerate che questa medesima<br />

espressione è usata dalla Scrittura anche dopo che Davide commise adulterio con Bath-Sheba e<br />

gli fece uccidere il marito secondo che è scritto: “Ma quello che Davide aveva fatto dispiacque<br />

all’Eterno” (2 Samuele 11:27); e capirete quanto grave sia impedire il concepimento per non avere<br />

prole. Qualcuno dirà: ‘Ma nel caso di Onan egli impedì il concepimento per non avere nessun<br />

figlio, e non per fermare il numero dei figli!’ Questo è vero, ma rimane il fatto che anche nel caso<br />

che si impedisce il concepimento per non avere molti figli si commette peccato e non solo quando<br />

non se ne vogliono per nulla. Non si comprende perché davanti a Dio dovrebbe essere peccato il<br />

primo e non il secondo. Il discorso è che coloro che fanno questo ragionamento cercano in tutte le<br />

maniere quando sentono dire che è peccato impedire il concepimento, di turare la voce alla loro<br />

coscienza che li riprende nel segreto a motivo dei loro misfatti che commettono nel segreto. Ma<br />

non ci riescono perché essa continua a riprenderli; essa cesserà di riprenderli solo quando si<br />

metteranno in animo di non impedire il concepimento. Ma proseguiamo col parlare dell’impedire il<br />

concepimento per non avere molti figli. Perché è peccato? Perchè avere molti figli secondo la<br />

Scrittura è una beatitudine, è qualcosa di buono e di bello. Nei salmi infatti è scritto: “Quali le<br />

frecce in mano d’un prode, tali sono i figliuoli della giovinezza. Beati coloro che ne hanno il<br />

turcasso pieno! Non saranno confusi quando parleranno coi loro nemici alla porta” (Salmo 127:4-<br />

5); quindi se uno non vuole avere il proprio turcasso pieno di frecce è perché ritiene che non sia<br />

vero che sarebbe beato. E allora ciò significa che ritiene mendace Dio; perché quella è la sua<br />

parola. Facciamo un esempio esplicativo: Gesù un giorno disse: “Beati piuttosto quelli che odono<br />

la parola di Dio e l’osservano” (Luca 11:28); ma è chiaro che se uno dice che coloro che non<br />

vogliono osservare la Parola di Dio sono beati lo stesso, o che non può essere vero che<br />

rinunziando a se stessi si è felici; egli mente contro la verità. Similmente chi afferma che coloro che<br />

hanno molti figli non sono delle persone felici ma delle persone sventurate, o che volere avere<br />

molti figli è un cattivo desiderio perchè ha delle gravi ripercussioni sulla famiglia, mente contro la<br />

verità. I figli sono chiamati “un eredità che viene dall’Eterno” (Salmo 127:3); che cosa è un eredità?<br />

L’eredità è un complesso di beni, di sostanze e di averi che una persona lascia in proprietà ad altri;<br />

solitamente ai propri figli o a dei propri parenti, ma alcune volte anche a persone che non sono del<br />

parentado. In questo caso però l’eredità è detta che viene da Dio; quindi viene spontaneo dire<br />

innanzi tutto che essa è buona, e poi che maggiore è meglio è. Case e ricchezze sono un’eredità<br />

dei padri, dice la sapienza: e questo perché sono dei beni che i nonni e i genitori lasciano ai loro<br />

posteri; ma nel caso dei figli essi sono un’eredità data da Dio agli uomini, solo lui può dare questa<br />

eredità. Che ragione c’è dunque per disprezzare questa eredità che viene da Dio? Se gli uomini si<br />

rallegrano al solo pensiero di avere una grossa eredità dai loro padri non si dovrebbero rallegrare<br />

maggiormente gli uomini al solo pensiero di ricevere in eredità da Dio molti figli? I figli sono anche<br />

dei premi perché è scritto che “il frutto del seno materno è un premio” (Salmo 127:3). Che cosa è il<br />

premio? Il premio è un segno d’onore dato a chi ha compiuto azioni coraggiose o a chi si è distinto<br />

in una gara. Per coloro che lo ricevono è un onore riceverlo; e il momento della premiazione è uno<br />

dei momenti più commoventi della loro vita. Ma io dico: Ma se le persone del mondo si rallegrano<br />

quando vengono premiati da altri uomini, non devono gli uomini rallegrarsi molto di più quando<br />

ricevono da Dio in premio dei figli? Ma purtroppo oggi per molti avere molti figli rappresenta una<br />

delle più grandi sventure che possano piombare su una famiglia! Che follia!<br />

In merito all'aborto, esso non è mai lecito o legittimo, neppure quando una donna è stata stuprata,<br />

perché l’aborto è un omicidio agli occhi di Dio. Non ha forse detto Iddio: “Non uccidere” (Esodo<br />

20:13)? Perché dunque dovrebbe l’aborto, che è l’uccisione di un essere umano, essere<br />

considerato legittimo in certi casi? Qualcuno forse mi chiederà: ‘Perché chiami l’embrione (il<br />

prodotto del concepimento nelle prime otto settimane a partire dal concepimento) e il feto (il<br />

772


prodotto del concepimento dopo otto settimane dal concepimento) un essere umano?’ Perché sia<br />

l’embrione che il feto sono un essere umano, in quanto secondo la Sacra Scrittura la vita umana<br />

inizia al concepimento; per cui nel momento in cui il seme maschile si unisce all’ovulo femminile,<br />

ha inizio una nuova vita umana. Ogni donna incinta ha un bambino nel suo seno, non importa da<br />

quanto tempo sia incinta, il suo seno contiene un essere umano che nessuno – tranne Dio – ha il<br />

diritto di mettere a morte. Dio diede il seguente comandamento agli Israeliti, che rende chiaro che<br />

agli occhi di Dio il prodotto del concepimento è un bambino o una vita umana, non importa da<br />

quanto tempo sia nel seno della donna: “Se alcuni vengono a rissa e percuotono una donna incinta<br />

sì ch’ella si sgravi, ma senza che ne segua altro danno, il percotitore sarà condannato<br />

all’ammenda che il marito della donna gl’imporrà; e la pagherà come determineranno i giudici; ma<br />

se ne segue danno, darai vita per vita, occhio per occhio, dente per dente, mano per mano, piede<br />

per piede, scottatura per scottatura, ferita per ferita, contusione per contusione” (Esodo 21:22-25).<br />

Notate come l’uomo che colpiva la donna incinta doveva essere punito sia che la donna si<br />

sgravava senza che ne seguiva alcun danno, sia nel caso ne seguiva danno. Ma mentre nel primo<br />

caso la punizione consisteva in un’ammenda che il marito della donna gli avrebbe imposto, nel<br />

secondo caso la punizione consisteva nella morte del percotitore se il bambino nasceva morto.<br />

‘Vita per vita’ diceva la legge. Ora notate pure come la legge chiama il prodotto del concepimento,<br />

che è nel seno della donna incinta, ‘vita’, non importa da quanto tempo si trovi nel seno della<br />

donna. Questo sta a dimostrare che agli occhi di Dio ogni donna incinta ha una vita umana nel suo<br />

seno, e che la vita è sacra. In altre parole, sia che la donna sia incinta da due settimane o tre mesi<br />

o otto mesi, quella ‘cosa’ che è nel suo seno è una vita umana che deve essere considerata un<br />

bambino ed ha gli stessi diritti di tutti gli altri bambini. Oltre a ciò, va detto che secondo la Sacra<br />

Scrittura, è Dio che forma il bambino nel seno della donna, perché Davide disse a Dio: “Poiché sei<br />

tu che hai formato le mie reni, che m’hai intessuto nel seno di mia madre. Io ti celebrerò, perché<br />

sono stato fatto in modo maraviglioso, stupendo. Maravigliose sono le tue opere, e l’anima mia lo<br />

sa molto bene. Le mie ossa non t’erano nascoste, quand’io fui formato in occulto e tessuto nelle<br />

parti più basse della terra. I tuoi occhi videro la massa informe del mio corpo; e nel tuo libro erano<br />

tutti scritti i giorni che m’eran destinati, quando nessun d’essi era sorto ancora.” (Salmo 139:13-<br />

16), e Giobbe, quando parlò del suo servo, disse: “Chi fece me nel seno di mia madre non fece<br />

anche lui? non ci ha formati nel seno materno uno stesso Iddio?” (Giobbe 31:15) Dunque, abortire<br />

significa abortire l’opera che Dio sta compiendo. Volete distruggere l’opera di Dio? Sappia colei<br />

che decide di distruggere l’opera delle mani di Dio - quand'anche fosse frutto di una violenza<br />

carnale - che Dio non la lascerà impunita perché porterà le conseguenze della sua ribellione contro<br />

Dio.<br />

Le ADI si sono massonizzate anche su questi argomenti così importanti, non c'è dubbio su questo,<br />

e questa massonizzazione ha condotto tanti a trasgredire i comandamenti di Dio, e quindi a<br />

diventare trasgressori della Parola invece che osservatori della Parola.<br />

Attenzione dunque fratelli che frequentate chiese ADI a non lasciarvi sedurre da vani ragionamenti,<br />

che annullano la parola di Dio e inducono a sprezzare e trasgredire i santi comandamenti di Dio,<br />

disprezzo e trasgressione a cagione di cui viene l'ira di Dio.<br />

773


Sull'aldilà<br />

Il fuoco dell'inferno e la Nuova Gerusalemme sono allegorie<br />

Albert Pike ha affermato: 'Certamente diremo che gli antichi si sono sbagliati nel designare<br />

l'originaria dimora dell'anima, usi come siamo a interpretare letteralmente il racconto mitico del suo<br />

scendere dal cielo in terra e risalire dalla terra al cielo. Dobbiamo però tener presente che ciò<br />

costituiva solo un semplice elemento trascurabile nella rappresentazione della Grande Verità,<br />

probabilmente, per gli iniziati, una semplice allegoria, intesa a rendere l'idea più palpabile ed<br />

impressa nella mente. <strong>La</strong> presunzione e la vanagloria di un sapere, il cui patrimonio di conoscenza<br />

è fatto solo di parole, non dovrebbe spingerci a sorridere di tali ingenuità più di certe leggende,<br />

come quella del cuore [seno] di Abramo, indicato come dimora degli spiriti dei giusti defunti e<br />

abisso di fuoco vero, per l'eterna tortura degli spiriti, o quella di una Città di Gerusalemme Celeste<br />

con le sue mura di diaspro ed i suoi edifici di oro puro come cristallo, le sue fondazioni di pietre<br />

preziose e le porte ciascuna di una sola perla' (Albert Pike, Morals and Dogma, Edizione Italiana,<br />

Vol. 1, pag. 106 - 3° Maestro Libero Muratore).<br />

Il fatto che Albert Pike definisca leggenda sia l'abisso di fuoco vero ossia l'inferno dove vengono<br />

tormentate le anime, che la Città celeste della Nuova Gerusalemme, significa che in ambedue i<br />

casi il linguaggio biblico non viene preso letteralmente, ma simbolicamente, per cui sia il fuoco che<br />

la città sono semplicemente delle allegorie, e difatti sempre Pike ha affermato poco prima: "Ogni<br />

linguaggio è simbolico, quando si riferisce ai fenomeni mentali e spirituali ed all'azione' (Ibid., pag.<br />

103).<br />

Nelle ADI parlano nella stessa maniera.<br />

Ecco infatti cosa Francesco Toppi, ex-presidente delle A.D.I., ha scritto nel suo libro A Domanda<br />

Risponde, a proposito del fuoco dell'inferno: ‘<strong>La</strong> concezione di un inferno o di un fantastico<br />

‘purgatorio’ con vere fiamme di fuoco, immagini tanto care alle descrizioni medievali, è un’idea<br />

sfruttata da predicatori astuti ma poco seri che, ormai, riesce a terrorizzare soltanto qualche pia<br />

vecchietta, la quale si vede già ardere per l’eternità’ (Francesco Toppi, A Domanda Risponde,<br />

Volume 1, pagina 231, ADI-MEDIA, seconda edizione, Roma 2004). Lo stesso ha affermato<br />

durante il programma ‘Dai nostri culti’ trasmesso da RadioEvangelo qui a Roma, durante una<br />

predicazione che verteva sulla vita dopo la morte, che quando Gesù parlò della fiamma che<br />

tormentava l’anima del ricco nell’Ades, non intese riferirsi ad un fuoco letterale ma usò un<br />

linguaggio metaforico! E che nelle ADI non sia cosa rara sentire parlare così in riferimento al fuoco<br />

dell’inferno me lo ha confermato un fratello che parlando con un aspirante pastore delle ADI si è<br />

sentito rispondere: ‘Ma fratello, non penserai mica che quello sia veramente fuoco?!’<br />

Ed ecco cosa si legge a proposito della Nuova Gerusalemme nel libro di Oswald Sanders dal titolo<br />

Essere con Cristo, che è stato pubblicato in Italia da ADI-MEDIA e che al suo interno ha la<br />

prefazione di Francesco Toppi che di esso dice: ‘Oswald Sanders ha la grande abilità di<br />

riassumere in pochi capitoli con un linguaggio semplice tutta l’escatologia biblica, che altri studiosi<br />

hanno trattato in voluminose pubblicazioni … egli ha esposto l’argomento con estrema chiarezza’<br />

(pag. 5): ‘Un caso di interpretazione in chiave simbolica, che vale la pena citare, viene fatto anche<br />

da un altro scrittore evangelico nel libro dal titolo <strong>La</strong> Rivelazione di Gesù Cristo; lo menziono<br />

perché esso sembra accordarsi più con l’intero tenore del libro dell’Apocalisse che con il punto di<br />

vista opposto. L’autore sostiene che un’interpretazione letterale risulta inaccettabile a motivo di<br />

774


implicite difficoltà. Bisogna davvero credere che lì esistano vaste masse di oro solido, di cui gli<br />

angeli stanno misurando le barre e del quale le strade sono ricoperte? …. Questa opinione non<br />

può essere sostenuta coerentemente senza fare violenza al linguaggio figurativo …. ‘i fiumi<br />

d’acqua viva’ sono, incontestabilmente una figura dello Spirito Santo (cfr. Giovanni 7:37,38). Ma<br />

questa affermazione è indubbiamente simbolica, per analogia, lo sarà quella di un …. albero della<br />

vita …. e le foglie dell’albero sono per la guarigione delle nazioni. In quanto sarebbe contraddittorio<br />

parlare di vita e di guarigione, così come la intendiamo noi, in un contesto di perfezione celeste ….<br />

<strong>La</strong> sposa – una città. Il leone – un Agnello. Anche in questo caso ci troviamo di fronte a dei<br />

simbolismi ed è ragionevole dedurre che la città è un simbolo della chiesa ideale come Dio l’ha<br />

concepita al principio, e come sarà alla fine: ‘senza macchia, senza ruga o cosa alcuna simile, ma<br />

santa ed irreprensibile …. Non possiamo interpretare uno scritto simbolico in modo meccanico e<br />

letterale …. Porte di perle e strade d’oro sono descrizioni chiaramente figurative e dovrebbero<br />

essere considerate tali … (J. Oswald Sanders, Essere con Cristo cosa di gran lunga migliore, ADI-<br />

Media Roma 1999, pag. 129-130, 132, 39). Dunque nelle ADI non viene insegnato che l’oro della<br />

Nuova Gerusalemme è realmente oro, come non viene insegnato che il diaspro di cui è fatto il<br />

muro della santa città sia veramente diaspro. A conferma di ciò vi racconto una esperienza vissuta<br />

da mio fratello molti anni fa. Era convertito da poco e si trovava al funerale di un credente e stando<br />

vicino a Germano Giuliani, pastore di una Chiesa ADI di Milano, non immaginando minimamente<br />

quello che Giuliani gli avrebbe detto di lì a poco, cominciò nella sua semplicità a dirgli: 'Il fratello<br />

adesso cammina su strade d'oro, tocca il muro di diaspro ecc.!', ed ecco la risposta del pastore<br />

delle ADI: 'Rimarrei molto deluso se le cose fossero così!' e poi gli disse altre cose che nella<br />

sostanza si possono riassumere in questa frase: 'Le cose stanno scritte così solo per far capire ma<br />

non sono realmente così!' al che mio fratello aprì la bocca e gli disse: "Quel che è scritto è scritto!'.<br />

Mio fratello rimase a dir poco stupefatto di quelle affermazioni, e la stessa cosa dicasi dei miei<br />

genitori e di me che però a quel funerale non ero presente!!<br />

Non notate quindi ancora delle spaventose somiglianze? E' impossibile non notarle, in quanto nelle<br />

ADI come nella massoneria il linguaggio usato sia da Gesù quando raccontò la storia del ricco e<br />

del <strong>La</strong>zzaro, che da Giovanni quando descrisse la Nuova Gerusalemme, è un linguaggio<br />

simbolico.<br />

Ecco perchè insisto nel dire, fratelli, che nelle ADI c'è uno spirito e un sentimento massonico, che<br />

non può non far gridare al pericolo coloro che amano e temono Dio.<br />

L'agire massonico<br />

Sull'agire massonico che esiste nelle ADI qui voglio concentrarmi su: 1) la considerazione che<br />

hanno i massoni appartenenti ad una loggia del loro Maestro Venerabile, che è il capo della<br />

Loggia; 2) sulla considerazione che i massoni hanno del tempio in cui si riuniscono; 3) su come<br />

deve essere secondo i massoni il tempio per 'onorare' Dio; 4) sulle accuse dei massoni contro<br />

coloro che confutano la massoneria; 5) sull'arte massonica di manipolare le parole della Bibbia o<br />

concetti biblici; 6) sulla segretezza, che fa parte degli obblighi del massone. Ma se considerate il<br />

capitolo precedente, vedrete che ci sono altri modi di agire presenti nella <strong>Massoneria</strong> che si<br />

assomigliano a quelli presenti nelle ADI.<br />

775


Il pastore viene considerato come il 'Maestro Venerabile'<br />

Su un sito di esoterismo in un articolo dal titolo 'Il Maestro Venerabile e i Dignitari della Loggia' si<br />

legge a proposito del cosiddetto Maestro Venerabile (che vi ricordo è colui che presiede, governa e<br />

rappresenta la loggia ed è eletto tra coloro che hanno il grado di Maestro): '<strong>La</strong> più alta espressione<br />

della Loggia è il Maestro Venerabile: la sua persona e la sua autorità sono sacre e inviolabili in<br />

quanto a lui sono stati “conferiti” i poteri individuali di tutti i membri della Loggia al momento della<br />

sua elezione. Gli strumenti del suo potere sono la Spada Fiammeggiante e il Maglietto: con questo<br />

apre e chiude i lavori, con la spada inizia, cioè crea prima, e riceve poi, un Libero Muratore. Egli<br />

corrisponde al Fuoco (è con il Maestro Venerabile infatti che termina la prova del Fuoco<br />

dell’iniziando) e su di lui confluiscono tutte le energie della Loggia, per l’alimentazione costante del<br />

Fuoco da cui emana la Luce' (http://esoterismografico.blogspot.com/2011/05/il-maestrovenerabile-e-i-dignitari.html).<br />

Confesso che nel leggere questa descrizione del Maestro Venerabile non posso non pensare a<br />

quello che è stato fatto diventare il pastore nelle Chiese ADI: cioè il perno su cui gira tutto e la<br />

fonte di luce della comunità e oltre a ciò qualcuno che è praticamente 'intoccabile'. In effetti se il<br />

capo di una loggia massonica si chiama 'Maestro Venerabile', nelle ADI 'il capo' della chiesa locale<br />

si può chiamare 'Pastore Venerabile', tanto è il suo potere che gli è stato conferito dallo statuto<br />

antibilico delle ADI.<br />

E perchè il pastore nelle ADI è diventato una sorta di 'Maestro Venerabile'? Perchè nelle ADI viene<br />

insegnata la falsa dottrina che il pastore ha tutti i ministeri. Ecco infatti cosa dice Francesco Toppi:<br />

‘Oltre al ‘ministerio della Parola’ (cfr. Atti 6:4), costituito dai ministeri elencati in Efesini 4:11,<br />

esistono ministeri pratici ……’ (A Domanda Risponde, Vol. III, ADI-Media, 2004, Prima edizione,<br />

pag. 124). Nelle ADI c’è un’espressione usata da taluni per attestare questo che è la seguente ‘il<br />

pastore ha tutti i doni’. Detto in altre parole, il pastore, avendo il ministerio della Parola, ha l’aspetto<br />

apostolico, l’aspetto profetico, l’aspetto evangelistico, e l’aspetto sia pastorale che didattico.<br />

Durante una riunione di una Chiesa ADI del <strong>La</strong>zio un giorno un credente fece pubblicamente al<br />

pastore questa domanda, cioè dove erano nella Chiesa gli apostoli, i profeti, gli evangelisti e i<br />

dottori, e la risposta che gli fu data dal pastore fu che lui era sia apostolo che profeta, che<br />

evangelista e dottore, in altre parole che aveva tutti questi altri ministeri!!! Presso un’altra Chiesa<br />

ADI, questa volta in Sardegna, anche qui alla domanda di un credente sui doni di ministerio, il<br />

pastore ha risposto di avere tutti i ministeri!<br />

Il luogo di culto viene considerato sacro come il tempio<br />

massonico<br />

Sul sito della Loggia San Giovanni n. 1246 di Milano, appartenente al GOI, si legge alla voce<br />

'Abbigliamento in Loggia' nella sezione del regolamento della loggia: 'In Loggia si presenzia<br />

sempre in abito scuro uniforme e preferibilmente di colore nero, camicia bianca, cravatta, calze e<br />

scarpe nere, con i paramenti del Grado, guanti bianchi, la Medaglia di Loggia ed il Gioiello<br />

dell'Arco Reale per chi ne abbia diritto. È data facoltà al M.V. [Maestro Venerabile] in carica,<br />

secondo gli <strong>Antichi</strong> Usi e Consolidati Costumi della Libera Muratoria Universale, di non ammettere<br />

776


allo svolgimento dei <strong>La</strong>vori di Loggia i Fratelli che si presentino con un abbigliamento non<br />

decoroso e non consono alla sacralità del Tempio Massonico' (http://www.loggiasangiovanni.it/).<br />

Quello che qui vorrei sottolineare non è il mettersi la cravatta o l'andare vestiti in maniera decorosa<br />

al tempio massonico, ma il fatto che il tempio massonico è considerato un luogo sacro e quindi<br />

bisogna andarci vestiti in maniera consona, poi fuori dal tempio naturalmente i massoni possono a<br />

seconda delle occasioni andare vestiti come gli pare. Non solo, nella vita di tutti i giorni essi<br />

possono divorziare e risposarsi (quindi commettere adulterio), darsi all'omosessualità, incitare la<br />

propria moglie ad abortire, come se niente fosse, perchè la <strong>Massoneria</strong> non detta legge in queste<br />

cose, ognuno è libero di fare quello che vuole della sua propria vita. Non esistono dogmi a riguardo<br />

di queste cose: coloro che creano dogmi sono solo dei fanatici religiosi, dei settari!<br />

Non ci vedete forse la stessa cosa nelle Chiese ADI? Al locale di culto i membri ci devono andare<br />

in giacca e cravatta (se uomini), vestiti in maniera decorosa e consona alla sacralità del luogo che<br />

è considerato erroneamente la casa di Dio o il tempio di Dio, ma poi una volta fuori da questo<br />

cosiddetto luogo sacro si vestono come quelli del mondo, e quindi in maniera indegna dei santi, e<br />

oltre a ciò molti di loro si comportano come se non peggio di quelli del mondo e così via, come se<br />

niente fosse, perchè secondo loro Dio li ha fatti liberi, hanno il libero arbitrio che gli permette di fare<br />

quello che essi vogliono. Nessuno si deve ingerire nella loro vita privata, queste sono cose che<br />

riguardano solo i diretti interessati: niente dogmi, niente ordini provenienti da nessuno! Lo spirito<br />

massonico mi pare evidente anche in questo caso.<br />

<strong>La</strong> sontuosità del locale di culto per 'onorare' Dio<br />

Nella <strong>Massoneria</strong> c'è la ricerca della sontuosità del tempio massonico, in quanto è un luogo sacro<br />

per loro, che rappresenta peraltro il Tempio di Salomone.<br />

Albert Pike ha affermato: 'Le magnificenze del culto sono la vita della religione, e se Cristo<br />

desidera poveri ministri, <strong>La</strong> Sua Sovrana Divinità non desidera altari meschini. Alcuni Protestanti<br />

non hanno compreso che il culto è un insegnamento, e che noi non dobbiamo creare<br />

nell'immaginazione della moltitudine un Dio mediocre o miserabile. Quegli oratori che assomigliano<br />

ad uffici o taverne poveramente arredati, e quei rispettabili ministri vestiti come impiegati presso<br />

notai o avvocati, non fanno forse necessariamente considerare la religione come una mera<br />

formalità puritana, e Dio come un Giudice di Pace?' (Albert Pike, Morals and Dogma, pag. 102 - 3°<br />

Maestro Libero Muratore - http://www.sacred-texts.com/mas/md/md04.htm. Nessuno si lasci<br />

ingannare dal fatto che Pike parli di Sovrana Divinità di Cristo perchè Pike spesso usava un<br />

parlare doppio e ambiguo - come fanno peraltro altri autorevoli massoni - per confondere le menti:<br />

la <strong>Massoneria</strong> nega infatti che Gesù Cristo è Dio benedetto in eterno).<br />

Nelle ADI c'è il medesimo sentimento che c'è nella <strong>Massoneria</strong>, infatti c'è una ricerca del locale di<br />

culto sontuoso, per creare nelle anime l'idea di un Dio grande e ricco che largisce benedizioni al<br />

suo popolo, e quindi attirare in questa maniera le persone al locale di culto; come anche da parte<br />

dei pastori un modo di vestire 'magnifico' che dia all'occhio, e d'altronde in un locale di culto<br />

lussuoso poi il pastore non può andarci vestito umilmente. E questa ricerca dell'abito magnifico si<br />

estende ovviamente anche ai membri, i quali devono anche loro adeguare il loro guardaroba alla<br />

magnificenza del luogo di culto! Tutto questo, ovviamente viene presentato come una maniera per<br />

onorare Dio!<br />

777


<strong>La</strong> Scrittura invece ci comanda di farci attirare dalle cose umili e di non avere l'animo alle cose alte<br />

(Romani 12:16), perchè la superbia non è dal Padre ma dal mondo (1 Giovanni 2:16).<br />

Affermano che gli accusatori sono tutti diffamatori e maldicenti<br />

Il massone Albert Pike, che vi ricordo oltre ad essere un 33° era anche un praticante di magia, nel<br />

suo libro Morals and Dogma, nel capitolo dedicato al 21° che è quello di Noac hita (o Cavaliere<br />

Prussiano), ad un certo punto fa un discorso sul giornalismo e parla contro quei giornalisti che<br />

rendono pubblici, disapprovandoli, i vizi e gli errori altrui, definendoli calunnie e maldicenze. Voglio<br />

proporvi alcune di queste sue parole contro quella che lui chiama 'questa nuova Inquisizione': '.....<br />

il giornalista non ha nessuna patente che ne faccia il censore dei costumi. Non c'è alcun obbligo<br />

per noi di strombazzare la nostra disapprovazione per ogni atto errato o malaccorto o indebito che<br />

altri commette. Ci si dovrebbe vergognare di stare all'angolo della strada e di renderli noti per<br />

denaro. Non si dovrebbe, in verità, scrivere o parlare contro nessuno a questo mondo. Ognuno ha<br />

già abbastanza da fare per osservare e controllare se stesso. [....] In generale la censura, fatta<br />

sugli atti degli uomini da coloro che si sono nominati da soli censori della pubblica moralità, è<br />

infondata. Quando non è infondata, è sempre al di fuori di ogni regola, e perciò ingiusta. Un<br />

Massone si chiederà da quale spirito siano animati costoro per diffamare un proprio simile che<br />

abbia commesso un errore. Se avessero una qualche nobiltà d'animo, si sentirebbero coinvolti nei<br />

suoi disastri e verserebbero qualche lacrima sul suo errore e sulla sua follia. [...]. Quando un<br />

Massone sente di qualcuno caduto in pubblica disgrazia, dovrebbe avere animo per consolare la<br />

sua miseria, e non farla più desolata. [....] Non esiste arroganza così grande come il proclamare<br />

errori e colpe di un altro da parte di chi vede solo il lato peggiore delle azioni umane e ha per<br />

mestiere quello di insozzare fedi immacolate. <strong>La</strong> pubblica censura è come colpire un cervo nel<br />

branco: non solo lo si ferisce e lo si sfinisce con la perdita di sangue, ma lo si consegna alla muta<br />

di cani, sua nemica. [...] Pongono in alto i vizi degli altri uomini, perchè il mondo li guardi, ma<br />

sotterrano le altrui virtù, cosicché nessuno le possa notare. [...] Ed è il più degradante peccato che<br />

un uomo possa compiere, quello di usare la propria lingua per diffamare la reputazione di un uomo<br />

intemerato. C'è una sola regola per un Massone su questo punto: se vi sono delle virtù, ed egli è<br />

chiamato a parlare di chi le possiede, le esponga imparzialmente. Ma se esistono vizi mescolati<br />

con tali virtù, si contenti di esporre i pregi, e lasci ad altri l'opera di informare il mondo<br />

sull'esistenza dei vizi stessi'. (Albert Pike, Morals and Dogma, Edizione Italiana, Vol. 3. pag. 37-38,<br />

39, 40).<br />

Che dire? Nel leggere queste parole di questo ministro del diavolo, mi sono venute in mente le<br />

tante lettere o commenti di membri delle ADI (ma anche di altre denominazioni evangeliche) scritti<br />

contro di me in questi anni, perchè nella sostanza dicono le medesime cose che diceva questo<br />

satanista. Questo conferma la presenza di uno spirito di menzogna nelle ADI, che si prefigge di<br />

mettere a tacere quelle voci che pubblicamente riprovano e condannano gli scandali e gli<br />

insegnamenti falsi che fanno e trasmettono soprattutto i pastori, e che sono di dominio pubblico o<br />

confermati da prove inconfutabili.<br />

Nella pratica quindi questo significa che un pastore può essere un fornicatore, o un adultero, o un<br />

ladro, o un amante del denaro e delle concupiscenze mondane, o uno che manipola i libri degli<br />

altri, o uno che insegna cose storte e perverse - sto parlando ovviamente di fatti provati, che sono<br />

risaputi dai membri di Chiesa - ma nessun cristiano si deve permettere di levare la sua voce<br />

778


pubblicamente contro di lui, e chi lo fa è un calunniatore e maldicente, un censore dei costumi<br />

altrui che non ha nessuna licenza per esserlo, uno arrogante che si sente più santo degli altri, un<br />

inquisitore, uno che prende piacere a mettere in risalto gli errori altrui ma a nascondere le sue<br />

virtù, uno che getta fango sulle persone che hanno dei 'difetti' o delle 'debolezze', già perchè i<br />

peccati che ho citati sopra sono considerati al massimo così, anzi, in molti casi vengono definiti<br />

'pagliuzze'. Che devono fare quindi i membri di chiesa e dell'organizzazione? Stare in silenzio,<br />

assoluto silenzio, coprire ogni cosa, e simpatizzare con questo 'caro servitore di Dio nell'opera',<br />

mostrandogli tutto il proprio appoggio, dato che è caduto vittima di un attacco da parte del diavolo,<br />

che consiste appunto nelle accuse che gli rivolgono taluni che non hanno amore, che sono<br />

diventati gli accusatori dei fratelli, quelli che fanno la volontà del diavolo. Il pastore che prende<br />

piacere nel peccato e nelle menzogne, quindi deve essere oggetto della massima stima e<br />

comprensione, e appoggiato strenuamente, per non permettere al diavolo di averla vinta! Mentre<br />

gli accusatori devono essere tenuti d'occhio, non bisogna avere niente a che fare con essi perchè<br />

trasmettono un virus pericoloso, e se sono membri di quella chiesa che lui cura vanno messi in un<br />

angolo, quello più vicino alla porta, in attesa di 'dargli un calcio' e mandarli via dalla Chiesa, perchè<br />

indegni di rimanere in quella Chiesa. Poi, certo, le persone del mondo verranno a sapere queste<br />

cose, ma di quello che dicono quelli del mondo, cioè della cattiva testimonianza che essi danno di<br />

quel pastore in base ai suoi comportamenti iniqui, non importa proprio niente all'organizzazione. In<br />

altre parole, la regola è quella di tenersi e difendere l'operatore di scandali e invece biasimare e<br />

cacciare via quelli che lo riprendono e mettono in guardia i santi disapprovando la sua empia<br />

condotta. Sì, fratelli, le cose stanno proprio così. In queste Chiese lo Spirito di Dio è contrastato e<br />

contristato in maniera evidente, perchè la Parola di Dio è stata rigettata. Ecco perchè esse si<br />

trovano in mano a pastori che si sentono autorizzati a comportarsi come vogliono e insegnare<br />

quello che vogliono, con grave discredito della via della verità, perchè queste Chiese sono<br />

condotte da uno spirito massonico.<br />

<strong>La</strong> manipolazione delle Sacre Scritture<br />

<strong>La</strong> <strong>Massoneria</strong> nutre un forte disprezzo verso la Scrittura, e per farvi capire ciò voglio citarvi alcune<br />

parole di Albert Pike, quindi non di un massone qualsiasi, ma di un Sovrano Gran Commendatore<br />

del 33° del Rito Scozzese Antico ed Accettato, che è considerato Sommo Pontefice della<br />

<strong>Massoneria</strong> Universale, e queste parole sono tratte dal suo libro Morals and Dogma, che vi ricordo<br />

è considerato 'la Bibbia dei massoni'. Ascoltate come Pike manipola le Scritture.<br />

'Nel 18° capitolo degli Atti degli Apostoli, leggia mo: "Ed un certo Ebreo di nome Apollo,<br />

Alessandrino per nascita, uomo eloquente, che conosceva la via del Signore, essendo un fervido<br />

spirito, parlò e insegnò diligentemente delle cose del Signore, conoscendo solo il Battesimo di<br />

Giovanni e cominciò a parlare arditamente nella sinagoga. Così Aquilla e Priscilla, quando l'ebbero<br />

udito, lo presero con loro e gli esposero con più precisione la via di Dio". Tutto ciò nel testo<br />

originale greco, privo di simboli e allegorie, diventa: "Ed un certo Ebreo, di nome Apollo, uomo<br />

eloquente e di vasta cultura, venne ad Efeso. Aveva appreso dai misteri la vera dottrina<br />

concernente Dio ed essendo zelante ed entusiasta cultore di teologia la insegnò diligentemente,<br />

avendo ricevuto solo il battesimo di Giovanni. Non sapeva nulla del Cristianesimo, perchè aveva<br />

abitato ad Alessandria ed era proprio allora giunto ad Efeso. Era probabilmente un discepolo di<br />

Filone, e un Terapeuta' (Morals and Dogma, Edizione italiana, Vol. 2, pag. 232).<br />

779


Ora, le parole bibliche manipolate dal satanista Pike sono scritte così nella Bibbia: "Or un certo<br />

Giudeo, per nome Apollo, oriundo d’Alessandria, uomo eloquente e potente nelle Scritture, arrivò<br />

ad Efeso. Egli era stato ammaestrato nella via del Signore; ed essendo fervente di spirito, parlava<br />

e insegnava accuratamente le cose relative a Gesù, benché avesse conoscenza soltanto del<br />

battesimo di Giovanni. Egli cominciò pure a parlar francamente nella sinagoga. Ma Priscilla ed<br />

Aquila, uditolo, lo presero seco e gli esposero più appieno la via di Dio" (Atti 18:24-26).<br />

Qualcuno si domanderà: 'Perchè Pike le ha manipolate?' Perchè lui vuole dimostrare tramite la<br />

Bibbia, una sua diabolica tesi, che è questa: '.... quella che ora è chiamata religione Cristiana era<br />

già conosciuta agli <strong>Antichi</strong>, nè fu mai necessario insegnarla dall'inizio della storia dell'uomo fino<br />

all'incarnazione di Cristo; solo da allora la vera religione, che era prima esistita, cominciò ad<br />

essere chiamata Cristiana come ai nostri tempi, ma non perchè fosse mancata in tempi precedenti,<br />

ma perchè in tempi posteriori aveva ricevuto questo nome' (Ibid., pag. 232). E badate che Pike per<br />

religione Cristiana intende un miscuglio di menzogne, che lui ha attinto soprattutto dalla Kabala!<br />

Ma di esempi simili in cui dei massoni prendono delle parole della Bibbia e le manipolano per fargli<br />

dire quello che vogliono se ne potrebbero citare altri.<br />

Nelle ADI c'è lo stesso spirito che indusse Pike a manipolare le Scritture, perchè anche loro fanno<br />

dire alla Bibbia cose che la Bibbia non dice, e questo per provare le loro menzogne che inculcano<br />

ai credenti. Ecco alcuni esempi di manipolazioni bibliche, cioè del pensiero biblico, che le ADI<br />

fanno per supportare il cosiddetto libero arbitrio:<br />

Gesù fece di tutto fino alla fine per impedire a Giuda di tradirlo<br />

Tutto quello che il popolo d’Israele e i Gentili fecero a Gesù avvenne affinchè si adempisse la<br />

Scrittura, e difatti viene detto che essi si radunarono contro Gesù per far tutte le cose che la mano<br />

di Dio e il Suo consiglio aveano innanzi determinato che avvenissero (cfr. Atti 4:28). E' evidente<br />

quindi che anche Giuda tradì il Maestro perché così Dio aveva innanzi determinato (non è forse<br />

scritto: “Perfino l’uomo col quale vivevo in pace, nel quale confidavo, che mangiava il mio pane, ha<br />

alzato il calcagno contro a me” Salmo 41:9 e che Gesù disse: “Io non parlo di voi tutti; io so quelli<br />

che ho scelti; ma, perché sia adempita la Scrittura, colui che mangia il mio pane, ha levato contro<br />

di me il suo calcagno” Giovanni 13:18?), e andò in perdizione sempre perché così Dio aveva<br />

innanzi determinato perché Gesù disse al Padre: “Mentre io ero con loro, io li conservavo nel tuo<br />

nome; quelli che tu mi hai dati, li ho anche custoditi, e niuno di loro è perito, tranne il figliuol di<br />

perdizione, affinché la Scrittura fosse adempiuta” (Giovanni 17:12).<br />

Ma le ADI arrivano a dire: ‘Qualcuno dirà: non era stato già deciso il suo tradimento e il suo<br />

suicidio? Come si può dar credito a questa teoria, conseguenza di una lettura superficiale della<br />

Scrittura, senza mettere in dubbio l’amore e l’imparzialità di Dio? Egli è l’Eterno, conosce ogni<br />

cosa, conosce la fine dal principio e ha permesso che i profeti descrivessero i particolari<br />

riguardanti Giuda, ma Dio non lo ha predestinato ad una fine così tragica. Se leggiamo<br />

attentamente i Vangeli, vediamo piuttosto come il Maestro divino abbia fatto di tutto per scuotere<br />

Giuda e dissuaderlo dall’atto tremendo che stava compiendo’ (‘Un solenne avvertimento’, del 21<br />

Giugno, in ‘<strong>La</strong> Parola giorno per giorno’, Vol. II). Ma - diciamo noi -come avrebbe potuto Gesù<br />

cercare di distogliere Giuda dal fare quello che fece, senza in questo modo andare contro il<br />

determinato consiglio di Dio? Gesù sapeva che quelle cose dovevano accadere, perché così Dio<br />

aveva innanzi determinato, non poteva quindi cercare di evitare che accadessero. Come dunque<br />

Gesù non cercò di evitare il suo arresto, così non cercò di evitare neppure che Giuda lo tradisse e<br />

andasse in perdizione, affinchè la Scrittura fosse adempiuta.<br />

780


Lidia aprì il proprio cuore al Signore<br />

Luca ci dice molto chiaramente: “Perciò, salpando da Troas, tirammo diritto, verso Samotracia, e il<br />

giorno seguente verso Neapoli; e di là ci recammo a Filippi, che è città primaria di quella parte<br />

della Macedonia, ed è colonia romana; e dimorammo in quella città alcuni giorni. E nel giorno di<br />

sabato andammo fuor della porta, presso al fiume, dove supponevamo fosse un luogo d’orazione;<br />

e postici a sedere, parlavamo alle donne ch’eran quivi radunate. E una certa donna, di nome Lidia,<br />

negoziante di porpora, della città di Tiatiri, che temeva Dio, ci stava ad ascoltare; e il Signore le<br />

aprì il cuore, per renderla attenta alle cose dette da Paolo” (Atti 16:11-14).<br />

Come potete vedere, queste parole scritte nel libro degli Atti fanno dipendere l’attenzione che un<br />

uomo mostra verso le cose relative al Regno di Dio e l’accettazione di esse, dalla volontà di Dio e<br />

non dalla volontà dell’uomo. E poi esse mostrano anche che non a tutti coloro che ascoltano il<br />

Vangelo viene dato di prestare attenzione ad esso e di accettarlo. Ma che hanno fatto le volpi?<br />

Hanno capovolto le cose. E difatti affermano: 'Lidia aprì il proprio cuore al Signore' (Risveglio<br />

Pentecostale, Settembre 2008, Numero 9 - Anno LXII, pag. 3). E così i credenti delle ADI leggono<br />

su Risveglio Pentecostale che fu Lidia ad aprire il suo cuore, e non il Signore ad aprire il cuore di<br />

Lidia!! Ma grazie a Dio i credenti possono leggere nella loro Bibbia la verità intorno alla<br />

conversione di Lidia, e quindi smascherare questa menzogna delle ADI.<br />

Zaccheo invitò Gesù a casa sua<br />

E' scritto: “E Gesù essendo entrato in Gerico, attraversava la città. Ed ecco, un uomo, chiamato<br />

per nome Zaccheo, il quale era capo dei pubblicani ed era ricco, cercava di veder chi era Gesù,<br />

ma non poteva a motivo della folla, perché era piccolo di statura. Allora corse innanzi, e montò<br />

sopra un sicomoro, per vederlo, perch’egli avea da passar per quella via. E come Gesù fu giunto in<br />

quel luogo, alzati gli occhi, gli disse: Zaccheo, scendi presto, perché oggi debbo albergare in casa<br />

tua. Ed egli s’affrettò a scendere e l’accolse con allegrezza. E veduto ciò, tutti mormoravano,<br />

dicendo: È andato ad albergare da un peccatore! Ma Zaccheo, presentatosi al Signore, gli disse:<br />

Ecco, Signore, la metà de’ miei beni la do ai poveri; e se ho frodato qualcuno di qualcosa gli rendo<br />

il quadruplo. E Gesù gli disse: Oggi la salvezza è entrata in questa casa, poiché anche questo è<br />

figliuolo d’Abramo: poiché il Figliuol dell’uomo è venuto per cercare e salvare ciò che era perito”<br />

(Luca 19:1-10). Non è abbastanza chiaro che Gesù si autoinvitò? Eppure le ADI hanno annullato<br />

anche questo, e tutto ciò naturalmente sempre per nascondere alla fratellanza che è il Signore che<br />

prende l’iniziativa e non l’uomo, che è il Signore che sceglie l’uomo e non viceversa. Le ADI infatti<br />

affermano che fu Zaccheo ad invitare Gesù; sul loro calendario del 2010 ‘<strong>La</strong> Parola Giorno per<br />

Giorno’ si legge alla data 17 Gennaio 2010 nella meditazione dal titolo ‘Gioiosi in Cristo’: ‘Quando<br />

Zaccheo il capo dei pubblicani di Gerico, uomo conosciuto per la sua avidità e disonestà, invitò<br />

Gesù a casa sua, sperimentando la grazia della giustificazione divina, provò una grande gioia: egli<br />

si affrettò a scendere e lo accolse con gioia’. Quello che è vero dunque è che Zaccheo accolse<br />

Gesù con allegrezza, ma non che Zaccheo invitò Gesù a casa sua.<br />

A noi pare evidente che nelle ADI la verità viene manipolata volontariamente e con<br />

premeditazione, per far dire alla Bibbia quello che si vuole. Non si può parlare qui di persone che<br />

capiscono o interpretano male un passaggio della Bibbia, perchè i passi sono chiarissimi in questi<br />

casi, e quindi c'è proprio la volontà di manipolare il pensiero di Dio. E che ci sia questo spirito<br />

diabolico nelle ADI che tende a manipolare le parole e il pensiero altrui per un proprio vantaggio<br />

personale, lo abbiamo ampiamente dimostrato a suo tempo nel caso dei libri di Charles Spurgeon,<br />

del libro Dottrine della Bibbia di Myer Pearlman, e del Nuovo Commentario Biblico Illustrato di<br />

781


Merrill F. Unger, tutti libri pubblicati da ADI-Media, e tutti MANIPOLATI, per cui il pensiero degli<br />

autori di questi libri è stato stravolto.<br />

<strong>La</strong> segretezza: una necessità come nella <strong>Massoneria</strong><br />

Come abbiamo visto prima, la segretezza è l'essenza della <strong>Massoneria</strong>, in quanto necessaria per<br />

la sua stessa esistenza. Albert Pike infatti ha affermato: '<strong>La</strong> segretezza è indispensabile in un<br />

Massone di qualsivoglia grado' (Albert Pike, Morals and Dogma, pag. 109 - 4° Maestro Segreto -<br />

http://www.sacred-texts.com/mas/md/md05.htm). Ecco perchè nella <strong>Massoneria</strong> si respira un'aria<br />

misteriosa, e si avverte che essa nasconde delle cose che essa ritiene molto importanti che altri - e<br />

spesso finanche membri massoni - non sappiano. Come ha detto l'ex massone J. Marquès<br />

Rivière: 'In tutta la <strong>Massoneria</strong> c'è uno strano profumo. E' un'atmosfera di silenzio inquieto,<br />

segreto, esoterico .... una sensazione di mistero che regna nella setta, che ne forma lo spirito, che<br />

ne alimenta la vita spirituale' (citato in Léon de Poncins, Christianisme et Franc-Maçonnerie, pag.<br />

128).<br />

Anche nelle ADI vige questa atmosfera di silenzio inquieto e segreto, una sensazione di mistero<br />

che ne costituisce lo spirito, in quanto ci sono cose che neppure i membri delle Chiese ADI devono<br />

sapere.<br />

Vi faccio due esempi pratici.<br />

Il primo è quello dello Statuto ADI. Nelle ADI infatti esiste uno statuto e un regolamento interno, ma<br />

che praticamente è sconosciuto ai membri delle ADI, tranne che ai pastori che ne hanno una copia<br />

(lo Statuto infatti è stato stampato ma non pubblicato). Noi stessi all'inizio non sapevamo che<br />

esistesse tale statuto e regolamento, ma abbiamo scoperto la sua esistenza nel corso delle nostre<br />

ricerche sulle Chiese, le sètte e le religioni, e siamo venuti in possesso di esso in una maniera<br />

meravigliosa che fa capire che è stato proprio Dio a farcelo pervenire, perchè ce lo ha portato un<br />

credente che apparteneva alla Chiesa dei Fratelli. Non vi pare strano che gli stessi membri di una<br />

organizzazione siano tenuti dai loro dirigenti all'oscuro di un documento così importante che<br />

peraltro le altre denominazioni rendono disponibile ai loro membri?<br />

Il secondo esempio è quello che hanno fatto le ADI nel dopoguerra per ottenere la libertà religiosa<br />

e la fine della persecuzione. E' stato tenuto segreto ai fratelli che le ADI hanno cercato l'aiuto dei<br />

massoni per ottenere la fine della persecuzione contro di loro, e che Henry H. Ness si recò da Pio<br />

XII per chiedergli la fine della persecuzione contro i Pentecostali stipulando di fatto un'alleanza con<br />

il Vaticano. Queste sono cose molto importanti, come voi stessi potete giudicare da persone<br />

intelligenti, eppure le ADI le hanno occultate affinchè nessuno le sapesse. Provate dunque ad<br />

immaginare quante cose simili i dirigenti delle ADI hanno nel tempo tenute nascoste.<br />

Ma di esempi pratici che confermano che nelle ADI esiste l'obbligo alla segretezza ne potrei fare<br />

tanti altri, come per esempio quello di dover tenere segreti casi di fornicazione, omosessualità e<br />

così via, per cui la Chiesa non deve sapere. Magari il pastore sa, ma tiene segreta la cosa magari<br />

anche manipolando la realtà delle cose.<br />

Tutti questi elementi confermano la medesima cosa: nelle ADI si respira un'aria 'misteriosa' come<br />

nella <strong>Massoneria</strong>.<br />

782


Collaborazione con la Società Biblica Britannica e<br />

Forestiera<br />

Le ADI collaborano con la Società Biblica Britannica e Forestiera, in quanto sul sito di ADI-Media<br />

leggiamo che 'In occasione del 4° centenario (1607- 2007), la Società Biblica Britannica e<br />

Forestiera, in collaborazione con il Servizio Pubblicazioni delle “Assemblee di Dio in Italia”,<br />

pubblica la riproduzione anastatica della Sacra Bibbia del Giovanni Diodati, edizione 1641, con sue<br />

note e introduzione ai singoli libri. Contiene i libri deuterocanonici e alcuni apocrifi. Al volume sarà<br />

allegato un fascicolo di 16 pagine che riproduce in anastatica, formato 21,5x32, alcune pagine<br />

significative della Bibbia Diodati del 1607. Questa edizione avrà una tiratura limitata, sarà stampata<br />

su carta avoriata molto pregiata, con rilegatura in tela e custodia in cartoncino rigido'<br />

(http://www.adi-media.it/).<br />

<strong>La</strong> Società Biblica Britannica e Forestiera - come vedremo dopo - sin dall'inizio è stata fortemente<br />

collusa con la <strong>Massoneria</strong>. Infatti tra gli incontri tenutisi nella Freemason Hall di Londra, che è il<br />

quartiere generale della Gran Loggia Unita d'Inghilterra, sono infatti registrati anche svariati<br />

incontri della Società Biblica. Per esempio il nono anniversario della Società Biblica si tenne nel<br />

maggio del 1813 alla Freemason Hall di Londra, come anche il venticinquesimo anniversario. Poi,<br />

per esempio, dopo il 1815 la Società Biblica Britannica e Forestiera decise di diffondere la Bibbia<br />

in Toscana con il suo agente calabrese Giuseppe Tartaro, che era un massone, membro della<br />

loggia napoletana <strong>La</strong> Concordia. Ma andiamo avanti, perchè c'è altro.<br />

Neville Barker Cryer, appartenente alla Chiesa Anglicana, che è stato Direttore Generale della<br />

Società Biblica Britannica e Forestiera per molti anni a partire dal 1970, è un noto massone<br />

appartenente alla Quatuor Coronati Lodge No. 2076 (che 'è considerata uno dei maggiori centri di<br />

potere del mondo anglosassone' - Ferruccio Pinotti, Fratelli d'Italia, pag. 98). Nel 1986 diventò<br />

Gran Cappellano della Gran Loggia Unita d'Inghilterra. Ha scritto molto sulla <strong>Massoneria</strong> e tenuto<br />

molte conferenze a tal proposito. Nel suo libro Belief And Brotherhood (2010) sostiene che è<br />

possibile per un Cristiano appartenere sia alla Chiesa che alla <strong>Massoneria</strong>.<br />

Dal 2011, il presidente della Società Biblica è Richard Chartres, vescovo anglicano di Londra che è<br />

nei membri dell'International Religious Advisory Council (Consiglio Consultivo Religioso<br />

Internazionale) nella Tony Blair Foundation che si prefigge la creazione di una unica religione<br />

mondiale! Richard Chartres per conto dell'arcivescovo di Canterbury, è responsabile delle relazioni<br />

con le Chiese ortodosse. Ha fondato il St Ethelburga's Centre per la Riconciliazione e la Pace ed è<br />

attualmente il presidente della omonima Fondazione. E’ anche direttore della Coexist Foundation,<br />

fondata nel 2006 per promuovere una migliore comprensione tra ebrei, cristiani e musulmani<br />

attraverso l'educazione, il dialogo e la ricerca culturale. Non c'è che dire proprio uno strumento<br />

efficace nelle mani degli Illuminati per creare il Nuovo Ordine Mondiale: ed è proprio a dirigere la<br />

Società Biblica Britannica e Forestiera, che peraltro ha un carattere ecumenico - e non poteva<br />

essere altrimenti visto la sua collusione con la <strong>Massoneria</strong> -, infatti collabora con i Cattolici Romani<br />

tanto è vero che diffonde pure la Bibbia cattolica, Versione ufficiale CEI (Conferenza Episcopale<br />

Italiana), e la Bibbia Interconfessionale in lingua corrente (TILC), che sono Bibbie inaffidabili in<br />

quanto contengono versi manipolati e note fuorvianti.<br />

Ecco dunque un altra prova della presenza di uno spirito massonico nelle ADI.<br />

783


Tre storici che ci fanno indignare<br />

Chi professa di conoscere Dio e di credere in Colui che Egli ha mandato nel mondo, cioè Gesù<br />

Cristo, non può mostrare nessuna simpatia verso gli ideali massonici magari lasciando intendere<br />

che si tratta di ideali evangelici, e non può collaborare in nessuna maniera con i massoni, come<br />

non può esprimere nessuna parola di apprezzamento sia diretta che indiretta verso la <strong>Massoneria</strong>,<br />

perchè la <strong>Massoneria</strong> è una religione diabolica che - che tramite i suoi noti principi di Libertà,<br />

Uguaglianza e Fraternità - si prefigge la distruzione del Cristianesimo e che porta le anime<br />

all'inferno. E quindi quello che deve fare un Cristiano è contrastare sia privatamente che<br />

pubblicamente la <strong>Massoneria</strong>, riprovandola e confutandola con ogni franchezza. Per noi quindi<br />

ogni comportamento che non va in questo senso, ma nel senso opposto, è un segnale di allarme,<br />

ecco perchè voglio parlarvi di tre storici appartenenti alle ADI - che sono Daniele Di Iorio, Giuseppe<br />

Gagliano e Alessandro Iovino, perchè chi in una maniera e chi in un altra, non si comportano nei<br />

confronti della <strong>Massoneria</strong> e dei Massoni nella maniera che deve fare ogni Cristiano, e quindi noi<br />

suoniamo l'allarme. Poi ovviamente diciamo 'Chi ha orecchi da udire, oda'.<br />

Daniele Di Iorio - Massoni ed ideali massonici esaltati<br />

In un articolo su Cristiani Oggi dal titolo '150 anni dall’Unità d’Italia: Nei nostri giorni predichiamo<br />

Tutto l’Evangelo!' scritto da Daniele Di Iorio, che è un pastore ADI, leggiamo:<br />

A 150 anni dall’Unità d’Italia, è giusto riflettere insieme sul contributo che la fede diede a questo<br />

processo politico e sociale.<br />

L’Evangelo ha da sempre forgiato uomini amanti della libertà, delle pari opportunità, motivati da<br />

visioni e progetti nuovi. Può essere sorprendente scoprire quanto l’impulso della verità abbia inciso<br />

profondamente nella vita di noti personaggi storici come Carlo Pisacane, tradito ed ucciso perché<br />

promotore di moti rivoluzionari, ma soprattutto per l’innovativo messaggio di fede proposto, o i<br />

fratelli Bandiera che, condotti alla suprema pena, rifiutarono il conforto religioso clericale,<br />

affermando il loro credo evangelico.<br />

Fin dal 1849, con perseveranza, diversi padri risorgimentali sosterranno la stampa di due edizioni<br />

del Nuovo Testamento, a Pisa e a Roma, in lingua italiana.<br />

L’edizione romana fu promossa da Mazzini, che insieme ad Armellini e Saffi, guidava la<br />

Repubblica Romana, nata dai moti del 1848-49; egli stesso in un pubblico discorso ai romani<br />

indicò “il Vangelo come fonte d’ogni liberazione”.<br />

<strong>La</strong> stampa del Nuovo Testamento, versione Diodati, da lui ordinata, precedette di undici anni<br />

l’edizione torinese della Claudiana e di ben ventitré anni la successiva edizione romana, stampata<br />

nel 1872.<br />

Singolare fu il primo ingresso non clandestino di Bibbie a Roma, attraverso la Breccia di Porta Pia:<br />

il 20 settembre 1870 preceduti dai bersaglieri, guidati dal Generale Cadorna, vi erano dei<br />

colportori, che conducevano un carretto di copie della Parola di Dio gridando: «Il libro! Il libro!».<br />

784


Anche Garibaldi sentenziò: «Non sarà il cannone a liberare Roma dal Papa, ma l’Evangelo» e fu<br />

proprio Garibaldi che il 23 ottobre 1861, appena arrivato a Napoli, concesse l’autorizzazione per la<br />

costruzione di una Chiesa Anglicana, facendo dono del suolo necessario.<br />

Sino ad allora, i culti non cattolici, vietati nel Regno Borbonico, si celebravano nelle legazioni<br />

extraterritoriali, ad esempio il culto anglicano si svolgeva nella legazione britannica di Palazzo<br />

Calabritto.<br />

Il generale sollecitato dai residenti inglesi non esitò a concedere loro lo spazio richiesto ed una<br />

incisione monumentale sulla facciata della chiesa anglicana napoletana ne commemora tutt’oggi<br />

l’avvenimento. Il popolo inglese fu determinante per il sostegno diplomatico e militare offerto ai<br />

moti risorgimentali e non meno l’aiuto economico: i Presbiteriani Scozzesi elargirono, in favore<br />

della Spedizione dei Mille, una cifra, in piastre d’oro, equivalente a circa tre milioni degli attuali<br />

euro. In quel tempo diversi personaggi del clero accettarono la fede evangelica, alcuni fra loro<br />

deposero la tunica per indossare la “camicia rossa”, dedicandosi alla cura delle anime arruolate fra<br />

i garibaldini; si ricorda, tra essi, Alessandro Gavazzi, cappellano evangelico della Spedizione dei<br />

Mille a cui fu affidata da Garibaldi, in favore della propaganda evangelica, la chiesa Gesuita di San<br />

Sebastianello a Napoli ed è anche noto per aver organizzato, nella Roma libera dalle oppressioni<br />

papaline, le prime riunioni evangelistiche all’aperto, ai piedi del Colosseo.<br />

Ci ricordiamo anche dell’ex frate francescano Francesco Sciarelli, che convertito alla fede<br />

evangelica si mise al seguito di Garibaldi per offrire il proprio sostegno spirituale ai soldati.<br />

Successivamente fu impegnato in una vasta opera evangelistica, in un regno dove ormai la verità<br />

evangelica poteva essere annunciata liberamente. Una menzione particolare merita l’impegno da<br />

lui dedicato nell’evangelizzazione di Pozzuoli (Na).<br />

È doveroso, in tempi di delicati equilibri sociali e politici, ricordare quanto impegno e quanta<br />

costanza, quanta fede e speranza furono promossi da nostri fratelli in vista dell’Unità della nostra<br />

“Bella Italia”!<br />

Il Signore ci ha chiaramente insegnato a vivere per un regno che non è di questo mondo, eppure<br />

allo stesso tempo Egli ha spronato il Suo popolo a conoscere ed annunziare quella verità che<br />

rende liberi! Lo slancio con cui si è data la vita per consentire la diffusione dell’Evangelo è andato<br />

di pari passo con l’ideale di una nazione coesa ed affrancata dall’ignoranza, che garantiva le<br />

libertà religiose. Ciò che va sottolineato non è tanto la buona riuscita del progetto risorgimentale,<br />

che, come ogni tentativo umano, ha raccolto e raccoglie i suoi successi e i suoi fallimenti.<br />

Piuttosto, sia per noi tutti di edificazione la certezza che non è fallito il piano glorioso della<br />

conquista delle anime: nell’Italia dei nostri giorni predichiamo in libertà l’Evangelo!<br />

<strong>La</strong> conoscenza della verità ha spezzato i legami della morte e la luce della saggezza contrasta<br />

l’ombra dell’intolleranza; numerosi locali di culto sono stati inaugurati e migliaia di testi sacri diffusi<br />

su tutto il territorio sono tra le mani degli italiani! A Dio vada tutta la gloria!' (Cristiani Oggi, Anno<br />

XXX, n°3, marzo 2011, pag. 1-3).<br />

Questo articolo è a dir poco inquietante, in quanto non fa altro che esaltare il ruolo dei massoni<br />

nell'unità d'Italia - che praticamente vengono fatti passare per uomini forgiati dall'Evangelo perchè<br />

amavano la libertà - cosa che sicuramente avrà fatto piacere a quei massoni che avranno letto<br />

questo suo messaggio, che in realtà più che un messaggio per la Chiesa mi pare infatti un chiaro<br />

messaggio rivolto ai Massoni col dirgli 'Apprezziamo il vostro ideale di libertà che avete, e vi siamo<br />

riconoscenti per il vostro determinante contribuito che avete dato alla libertà religiosa in Italia!'<br />

785


D'altronde, 'non si sa mai - pensano in cuore loro i dirigenti delle ADI - potrebbe un giorno ripetersi<br />

la storia in Italia, e dovremmo di nuovo ricominciare a lottare per ottenere la libertà religiosa come<br />

hanno fatto i nostri predecessori nel dopoguerra, e quindi la <strong>Massoneria</strong> ci farebbe sicuramente<br />

comodo, come è successo nel dopoguerra con Frank B. Gigliotti e Charles Fama e così via'. E<br />

tutto ciò perchè la <strong>Massoneria</strong> è per sua natura schierata contro quelle leggi che violano anche la<br />

cosiddetta libertà religiosa e incita i massoni a farle abrogare, infatti Albert Pike, sommo pontefice<br />

della <strong>Massoneria</strong> universale, ha scritto: 'A editti che vengano dal solo arbitrio di una forza<br />

dispotica, contrastanti con la legge di Dio o con la grande legge della natura, contrari ai veri diritti<br />

dell'uomo, che violano il diritto del libero pensiero, libera parola, libere coscienze, è legittimo<br />

ribellarsi, e sforzarsi di abrogarli' (Albert Pike, Morals and Dogma, Edizione italiana, Vol. 2, pag. 8 -<br />

4° Maestro Segreto).<br />

I massoni infatti ebbero un ruolo nell'unificazione dell'Italia, e rivendicano di avere avuto un ruolo<br />

fondamentale in essa, come ha detto Gustavo Raffi il 20 settembre 2000 durante una<br />

manifestazione tenutasi a Porta Pia: 'Noi Massoni festeggiamo questa ricorrenza da oltre un<br />

secolo con il cuore e la passione di quanti sono consapevoli di aver svolto un ruolo determinante<br />

nel processo di fondazione dello stato unitario' (http://www.radioradicale.it/). Peraltro va ricordato a<br />

tal proposito che la <strong>Massoneria</strong> inglese finanziò la spedizione dei Mille, finanziamento che fu<br />

determinante perchè si trattò di un finanziamento di alcuni milioni di franchi che servirono a<br />

Garibaldi (massone, e così anticlericale che affermò: «il grido di ogni italiano, dalle fasce alla<br />

vecchiezza deve essere: guerra al prete») per comprare a Genova i fucili di precisione, senza i<br />

quali non avrebbe potuto affrontare l’esercito borbonico, e poi oltre a ciò la massoneria inglese<br />

monitorò costantemente la spedizione. Quando dunque Di Iorio afferma che 'il popolo inglese fu<br />

determinante per il sostegno diplomatico e militare offerto ai moti risorgimentali e non meno l’aiuto<br />

economico: i Presbiteriani Scozzesi elargirono, in favore della Spedizione dei Mille, una cifra, in<br />

piastre d’oro, equivalente a circa tre milioni degli attuali euro', nasconde in questa maniera che<br />

l'aiuto economico venne dai Massoni inglesi. Ma Daniele Di Iorio si può permettere di dire queste<br />

cose, perchè nelle ADI pochissimi sanno cosa è la <strong>Massoneria</strong>, e forse nessuno sa che sia quella<br />

Italiana che quella Inglese hanno avuto un ruolo fondamentale nell'unità d'Italia. E i sopra citati<br />

Carlo Pisacane, i fratelli Emilio e Attilio Bandiera, Giuseppe Garibaldi, Giuseppe Mazzini,<br />

Alessandro Gavazzi, e Francesco Sciarelli, erano massoni.<br />

A questo punto è bene fare queste precisazioni. Il risorgimento è un periodo che andò in gran<br />

parte dal 1815 al 1859, e in quel tempo la <strong>Massoneria</strong> non c'era in Italia, in quanto la prima loggia<br />

italiana chiamata 'Ausonia' si costituì a Torino a ottobre del 1859 - la qual cosa segnerà la<br />

rifondazione della <strong>Massoneria</strong> che dopo il Congresso di Vienna del 1815 era stata messa al bando<br />

dai governi di tutti gli Stati preunitari - e costituirà l'embrione del GOI che sarà fondato a dicembre<br />

1859. Va tuttavia detto che quando si dice che in quel periodo la <strong>Massoneria</strong> non c'era, ciò<br />

significa che non esisteva una presenza organizzata di logge, perchè alcune logge qua e là<br />

c'erano; poi va detto che molti di coloro che parteciparono al Risorgimento erano affiliati a logge<br />

straniere, e poi che in Italia c'erano altre società segrete, tra cui spiccava la carboneria, che<br />

avevano molte cose in comune con la massoneria e molti massoni infatti erano iscritti alla<br />

carboneria. Anzi, ci sono storici massoni che arrivano a dire che la carboneria non fu altro che<br />

un'emanazione o creazione della <strong>Massoneria</strong>. Achille Pontevia afferma infatti che 'tutti i movimenti<br />

insurrezionali d'Italia, tutti gli uomini che con la parola, con l'esempio e spesso col sangue<br />

cooperarono a rendere l'Italia una e libera, furono tutti massoni', e che la stessa Carboneria era<br />

'un'emanazione puramente massonica' (cfr. A. Pontevia, Cattolicesimo e <strong>Massoneria</strong>, Atanor,<br />

Roma 1948, pag. 133, e nota 6 a pag. 122; in Viglione Massimo, Libera chiesa in libero stato?,<br />

Editore Città Nuova, 2005, pag. 56). E questi storici sostengono questo basandosi anche sulle<br />

786


parole del massone David Levi, che fu segretario del GOI, il quale alla Costituente massonica del<br />

1861 ebbe ad affermare: 'Nel 1815, malgrado le molte sconfitte, tutti i FF. sentivano che i tempi<br />

erano maturi. [....] <strong>La</strong> Mass. abbandonò allora il campo religioso e filosofico, per entrare nel campo<br />

politico e dell'azione. Essa si ordinò in Vendite, e fondò la Società dei Carbonari' (citato in Fulvio<br />

Conti e Marco Novarino, <strong>Massoneria</strong> e Unità d'Italia, pag. 39).<br />

In particolare, faccio presente che Giuseppe Garibaldi era un massone molto importante, in quanto<br />

nel dicembre 1861, Garibaldi (che era entrato nella <strong>Massoneria</strong> nel 1844 in una loggia in Uruguay)<br />

ricevette dal GOI il titolo onorifico di 'Primo Massone d'ltalia, con gli onori di "Gran Maestro di tutte<br />

le Logge". E l'anno dopo gli furono conferiti i gradi da 4 a 33. Garibaldi era fierissimo di essere un<br />

massone, in quanto ebbe a dire: 'Io sono superbo d'appartenere alla <strong>Massoneria</strong> e ringrazio tutti i<br />

buoni ed amati Fratelli di avermi nominato Gran Maestro dell'Ordine. <strong>La</strong> mia riconoscenza<br />

aumenta da che considero che la dignità che mi si è voluta conferire, è al di là delle mie forze e dei<br />

miei meriti. Tuttavia vi assicuro che il mio cuore è cuore veramente massonico. Io vi raccomando<br />

l'unione e la concordia. Io vi raccomando poi la bella Italia nostra tuttavia calpestata dallo straniero<br />

e insozzata da falsi sacerdoti. Pensate che molti dei nostri ffr:. gemono ancora nel più duro e vile<br />

servaggio. Io ho fede, che fra non guari l'Italia tutta sarà degli Italiani, e che formeranno unica<br />

famiglia dalle Alpi agli estremi della Sicilia, di questa terra delle grandi iniziative. Io sono avanzato<br />

in età, ma il resto degli anni lo consacrerò all'Italia; ed io vi dico che noi andremo a Roma a presto'.<br />

E ovviamente i massoni del GOI sono fierissimi di avere avuto nei loro ranghi Giuseppe Garibaldi,<br />

infatti in un messaggio spedito dal GOI al Presidente della Repubblica il 13 Aprile 2007 si legge: 'I<br />

Massoni del Grande Oriente d'Italia [.....]. Ricordano oggi, infine, a duecento anni dalla nascita il<br />

loro Gran Maestro Giuseppe Garibaldi, modello esemplare e massimo artefice della Nazione<br />

finalmente liberata dal giogo delle tirannie straniere' (http://www.grandeoriente.it/). Nel 1863<br />

Garibaldi accetta la presidenza onoraria di una società spiritica veneziana, già proprio così perchè<br />

Garibaldi era uno spiritista, e di quell'evento ne dettero notizia gli Annali dello Spiritismo in Italia.<br />

Inoltre Garibaldi nel 1881 riunificò i Riti di Memphis e Misraïm e divenne il Gran Hierophante di<br />

ambedue, e questi riti sono pieni di esoterismo ed occultismo. Quindi Garibaldi era anche un<br />

occultista. Quando dunque si legge che Garibaldi sentenziò «Non sarà il cannone a liberare Roma<br />

dal Papa, ma l’Evangelo», evidentemente si riferiva al 'Vangelo' della <strong>Massoneria</strong>, che è un altro<br />

vangelo. Quale inganno dunque si nasconde dietro questa affermazione.<br />

Per ciò che concerne Giuseppe Mazzini, anche se a quanto pare non ricevette alcuna iniziazione<br />

rituale 'regolare', di fatto era anche lui un massone, e potremmo chiamarlo oggi 'un massone<br />

senza grembiule' rifacendoci alla seguente dichiarazione di un esponente massonico: 'Un uomo<br />

che, pur non essendo massone, condivide ed appoggia i nostri principi, è già un massone senza<br />

grembiule'. Molti siti di logge massoniche lo mettono comunque tra i massoni, in quanto ricevette<br />

una iniziazione massonica mentre era in carcere: 'Mazzini viene iniziato in carcere a Savona<br />

(novembre 1830-gennaio 1831) da Francesco Passano, alto dignitario massone e capo della<br />

Carboneria' (Fulvio Conti & Marco Novarino, <strong>Massoneria</strong> e Unità d'Italia, pag. 37), e poi era<br />

membro onorario del Grande Oriente di Palermo, che gli accordò il 33° grado, proclamato<br />

Venerabile perpetuo ad honorem della loggia ”Lincoln” di Lodi, con proposta alla carica di “Gran<br />

Maestro”, Membro onorario della loggia “<strong>La</strong> Stella d’Italia“ di Genova, e della “Loggia <strong>La</strong> Ragione”<br />

dello stesso Oriente. Mazzini era così amato e onorato dalla <strong>Massoneria</strong> Italiana che quando morì,<br />

il Grande Oriente d'Italia emise un annuncio a firma del Gran Maestro del GOI Giuseppe Mazzoni<br />

che affermava quanto segue: 'Carissimi Fratelli, un’immensa sventura ha colpito la Patria e<br />

l’istituzione. GIUSEPPE MAZZINI ha cessato di vivere. L’Italia nostra piange sul feretro del più<br />

grande, del più amoroso dei suoi cittadini. L’Ordine massonico è immerso nel cordoglio per la<br />

perdita del più ardente suo Apostolo, del più prode e del più santo dei suoi figlioli. In ogni cuore<br />

787


italiano è lutto e desolazione, e tutte le anime sinceramente affezionate al pieno trionfo dei santi<br />

principii del vero e del bene, sentono la grandezza della sciagura che ci incolse e con pietoso<br />

affetto al caro Estinto mandano l’ultimo vale. Noi, figli della Vedova, più che tutti proviamo l’amaro<br />

vuoto che questa subita morte ha lasciato fra noi. <strong>La</strong> mestizia che occupa i nostri cuori deve con<br />

segno esterno manifestarsi, laonde tutte le Officine della Comunione nazionale italiana<br />

prenderanno il lutto per sette sedute consecutive. E vi salutiamo col mesto amplesso di pace. Il<br />

Gran Maestro Giuseppe Mazzoni'. Anche Mazzini era uno spiritista e un occultista, infatti in un<br />

articolo dal titolo 'Italia, la patria del pendolino' scritto da Gianni Santamaria e apparso su Avvenire<br />

dell'8 Settembre 2001, leggiamo: 'Una nazione fondata sui pendolini? No, non stiamo parlando del<br />

treno superveloce, ma dell'attrezzo principe di medium e sedute spiritiche. È poco noto che insigni<br />

padri della Patria, come Garibaldi e Mazzini, furono dediti a spiritismo e a occultismo. E non solo<br />

loro. Lo fu molta parte della politica e cultura risorgimentale e del Novecento: Capuana, Carducci e<br />

Leopardi, D'Annunzio, Giovanni Amendola... Un vero e proprio filo rosso che lega gli ultimi due<br />

secoli, come documenta il volume di Cecilia Gatto Trocchi Storia esoterica d'Italia (Piemme, pp.<br />

264, £. 30 mila). [...] I rapporti tra Mazzini e l'esoterismo furono espliciti: conobbe la teosofa<br />

madame Blavatsky e fu «Gran Jerofante» di Memphis e Misraim, rito massonico esoterico a cui<br />

apparteneva anche Garibaldi. Ma ci sono altri elementi che, secondo la ricostruzione della Gatto<br />

Trocchi, fanno di Mazzini un vero e proprio precursore della New Age. Innanzitutto la credenza<br />

nella reincarnazione. <strong>La</strong> vita come progresso ininterrotto e verso forme morali sempre più elevate.<br />

Senza escludere il resto dell'universo. Questo mix di panteismo e teismo, unito alla possibilità di<br />

riconoscere vita anche negli altri pianeti, fanno di lui, secondo la Gatto Trocchi, un precursore di<br />

quello che oggi viene chiamato «channeling», e consiste in una tecnica di contatto con spiriti ed<br />

entità cosmiche' (http://christusveritas.altervista.org/), e in un articolo apparso sul Corriere della<br />

Sera il 5 aprile 2007 dal titolo 'L' Occidente conquistato dai fantasmi. Da Marx a Mazzini: i figli<br />

insospettabili dello spiritismo' leggiamo: 'Il padre della Giovine Italia sarebbe stato sicuro (al pari di<br />

Terenzio Mamiani autore dei sei tomi Della religione positiva e perpetua del genere umano) che lo<br />

spiritismo era «la religione del futuro». Mazzini, oltretutto, durante il suo esilio londinese era entrato<br />

in contatto con numerosi esoteristi (tra questi la stessa Madame Blavatsky che a sua volta si era<br />

iscritta alla Giovine Europa). Tanto che a lui «tra gli occultisti dell' Italia postunitaria si guarderà<br />

spesso come ad un santo o ad un iniziato»' (http://archiviostorico.corriere.it/).<br />

Di Iorio cita un'affermazione di Mazzini nella quale indicò 'il Vangelo come fonte d'ogni liberazione':<br />

ma quale Vangelo quindi? Certamente non quello di Cristo, ma quello della <strong>Massoneria</strong>, e difatti<br />

Mazzini rigettava il Vangelo di Cristo in quanto disse: 'Non sono Cristiano; non credo alla religione<br />

cristiana, alla divinità di Cristo, al dogma della caduta, ecc., credo alla morale del Cristo, ma credo<br />

che essa sia insufficiente all'adempimento dei destini sociali dell'umanità' (Lettres intimes de<br />

Mazzini [Lettere intime di Mazzini], pubblicate da D. Melegari, Parigi 1895, pag. 57).<br />

Qualcuno dirà: 'Ma Garibaldi e Mazzini hanno promosso la libertà religiosa in Italia!' E che significa<br />

ciò? Che avevano la fede? Lungi da noi il pensare una cosa del genere, in quanto erano dei<br />

peccatori, sotto la potestà del diavolo, come tutti i massoni, spiritisti e occultisti di allora e di oggi.<br />

Certo, Dio si è usato anche di loro per portare a compimento questo Suo disegno di unificare<br />

l'Italia, ma ricordiamo che Dio si usa anche dei malvagi per adempiere i Suoi disegni.<br />

E' quindi inquietante che all'inizio di questo articolo il Di Iorio parli di 'contributo che la fede diede a<br />

questo processo politico e sociale', e dica che 'l’Evangelo ha da sempre forgiato uomini amanti<br />

della libertà, delle pari opportunità, motivati da visioni e progetti nuovi. Può essere sorprendente<br />

scoprire quanto l’impulso della verità abbia inciso profondamente nella vita di noti personaggi<br />

storici ....', perchè in questa maniera fa capire che i massoni che lui cita nell'articolo avevano la<br />

788


fede, furono forgiati dal Vangelo, e su di loro incise profondamente l'impulso della verità, quando<br />

invece non è così.<br />

Il Di Iorio afferma pure che tanta 'fede e speranza furono promossi da nostri fratelli in vista<br />

dell'Unità della nostra Bella Italia'. E quali sarebbero questi nostri fratelli? I massoni? No, i massoni<br />

non sono nostri fratelli in Cristo, ma sono nemici di Cristo Gesù, in quanto fanno la volontà del<br />

diavolo.<br />

A me pare che basta avere l'appellativo di 'protestante' o di 'reverendo' o 'pastore', e poi se si è<br />

massoni non importa proprio niente alle ADI. Anzi i massoni 'protestanti' che hanno combattuto per<br />

la libertà religiosa in Italia, godono di tutti gli onori nelle ADI! Ravvedetevi e convertitevi, guide<br />

cieche che state conducendo altri ciechi nella fossa! <strong>La</strong> massoneria è una istituzione diabolica fino<br />

alle midolle, in quanto il diavolo è suo padre. Non importa proprio niente se dei massoni si<br />

definiscono 'protestanti', perchè chiunque entra nella <strong>Massoneria</strong> deve sprezzare il Vangelo di<br />

Cristo per poterci entrare. Basta considerare che per essere iniziati alla <strong>Massoneria</strong> ci si deve<br />

presentare nella loggia massonica come persone che brancolano nelle tenebre in cerca della luce<br />

massonica, per capire in quale istituzione diabolica entra un 'protestante' che si definisce Cristiano.<br />

Questo messaggio di Daniele Di Iorio pare proprio una 'strizzata d'occhio' alla <strong>Massoneria</strong>, e quindi<br />

è a dir poco inquietante. Non ci meravigliamo però di questo, per niente, direi, visto che le ADI<br />

devono molto alla <strong>Massoneria</strong>, perchè nel secondo dopoguerra sono stati aiutati in maniera<br />

determinante dai massoni per ottenere la cosiddetta libertà religiosa che Benito Mussolini gli aveva<br />

tolto nel 1935 mediante la Buffarini-Guidi. E badate che nell'ambiente evangelico Italiano, il Di Iorio<br />

non è il solo che fa discorsi simili, perchè anche nelle altre denominazioni vengono tenuti discorsi<br />

molto simili, il che mostra come l'ambiente evangelico è pregno di spirito massonico e - come è già<br />

successo - non disdegna di mettersi a fianco della <strong>Massoneria</strong> in caso di bisogno. E come<br />

potrebbe non mettersi al suo fianco quando la <strong>Massoneria</strong> è per sua natura schierata a favore<br />

della libertà di religione, di pensiero e di parola e quindi è contro quelle leggi che violano i<br />

cosiddetti diritti dell'uomo e incita i massoni a farle abrogare, infatti Albert Pike ha scritto: 'A editti<br />

che vengano dal solo arbitrio di una forza dispotica, contrastanti con la legge di Dio o con la<br />

grande legge della natura, contrari ai veri diritti dell'uomo, che violano il diritto del libero pensiero,<br />

libera parola, libere coscienze, è legittimo ribellarsi, e sforzarsi di abrogarli' (Albert Pike, Morals<br />

and Dogma, Edizione italiana, Vol. 2, pag. 8 - 4° Maestro Se greto)? Non può quindi l'ambiente<br />

evangelico in Italia condannare la <strong>Massoneria</strong> e la doppia appartenenza, perchè la <strong>Massoneria</strong><br />

costituisce un potente alleato per le Chiese Evangeliche in tema di diritti delle minoranze religiose,<br />

e quindi in un paese a maggioranza cattolico come l'Italia fa molto, ripeto molto, comodo averla<br />

dalla propria parte!<br />

E poi il discorso del Di Iorio non fa altro che in qualche modo giustificare ed approvare l'uso della<br />

violenza verso il prossimo, perchè le guerre risorgimentali che portarono all'unità d'Italia furono<br />

costellate da tanti morti e feriti prodotti dalle truppe 'unitarie' (alcuni storici parlano di crimini<br />

commessi). Ma io dico, soffermiamoci solo sui morti e i feriti che i garibaldini fecero tra le truppe<br />

nemiche nel conquistare il Regno delle Due Sicilie: ma come possiamo noi Cristiani attribuire<br />

queste cose alla fede, o all'impulso della verità, o al Vangelo di Cristo? Domando: la fede, la verità<br />

che è in Cristo, e il Vangelo, spingono le persone ad andare ad ammazzare il loro prossimo? E<br />

dobbiamo pure sentire elogiare Francesco Sciarelli per avere offerto sostegno spirituale ai soldati?<br />

Ma quando mai un Cristiano si mette al seguito di soldati che vanno ad ammazzare il prossimo per<br />

sostenerli spiritualmente? E poi lo Sciarelli quando si unì all'esercito di Garibaldi a Napoli nel 1860<br />

non era ancora convertito, in quanto si era solo tolto l'abito talare per indossare la camicia rossa<br />

unendosi alle fila dei rivoluzionari. Si sarebbe convertito poi nel 1863.<br />

789


A proposito della violenza e della malvagità manifestate dalle truppe 'unitarie' durante il<br />

risorgimento - cose peraltro documentate ma poche conosciute -, ecco una parte dell'interpellanza<br />

parlamentare del deputato Angelo Manna del 4 marzo 1991: 'Sì! Certo: l'ufficio storico dello stato<br />

maggiore dell'esercito italiano è l'armadio nel quale la setta tricolore conserva e protegge i suoi<br />

risorgimentali scheletri infami; conserva e protegge le prove delle sue gloriosità sempre abiette nel<br />

Regno di Napoli; conserva e protegge le prove che nel 1860 l'esercito italiano calò a tradimento<br />

nel Regno di Napoli e si comportò, secondo il naturale dei suoi bersaglieri e carabinieri, da orda<br />

barbarica; conserva e protegge le prove che Vittorio Emanuele II di Savoia, ladro, usurpatore ed<br />

assassino - e perciò galantuomo - nonché il suo protobeccaio Benso Camillo, porco di Stato - e<br />

perciò statista sommo - ordinarono ai propri sadici macellai di mettere a ferro e a fuoco l'invaso<br />

reame libero, indipendente e sovrano e di annetterlo al Piemonte grazie ad un plebiscito che fu<br />

una truffa schifosa, combinata da garibaldesi, soldataglia allobrogica e camorra napoletana.<br />

L'ufficio dello stato maggiore dell'esercito italiano è l'armadio nel quale l'unificazione tiene sotto<br />

chiave il proprio fetore storico: quello dei massacri bestiali, delle profanazioni e dei furti sacrileghi,<br />

degli incendi dolosi, delle torture, delle confische abusive, delle collusioni con Tore e Crescienzo<br />

(all'anagrafe Salvatore De Crescenzo) e della sua camorra, degli stupri di fanciulle, delle giustizie<br />

sommarie, delle prebende e dei privilegi dispensati a traditori, assassini e prostitute, come la<br />

Sangiovannara. Quali studiosi hanno potuto aprire questi armadi infami, signor sottosegretario? I<br />

crociati postumi, gli scribacchini diventati cattedratici per aver saputo rinnegare la propria origine e<br />

per aver saputo rinunciare alla ricerca della verità storica, per aver dimostrato di saper essere i<br />

sacerdoti del sacro fuoco del mendacio' (cfr. video su Youtube: http://youtu.be/IPo18d7KltI).<br />

Questo giusto per avere un quadro storico obbiettivo delle lotte risorgimentali in vista dell'Unità<br />

d'Italia. Domando quindi ancora una volta: ma come possiamo noi Cristiani attribuire queste cose<br />

alla fede, o all'impulso della verità, o al Vangelo di Cristo? Domando: la fede, la verità che è in<br />

Cristo, e il Vangelo, spingono le persone ad andare a fare queste cose?<br />

E poi su Carlo Pisacane (1818-1857) va detto che non è vero che fu ucciso per l’innovativo<br />

messaggio di fede proposto, in quanto nell'Enciclopedia Treccani viene detto che morì suicida:<br />

'Recatosi a Napoli per avvertire del contrattempo il comitato, nonostante le perplessità espresse da<br />

Fanelli, Pisacane rientrò a Genova deciso a ritentare l'azione e il 25 giugno con una ventina di<br />

uomini s'impossessò del Cagliari. Anche questa volta Pisacane non poté ricevere le armi da Pilo,<br />

le cui barche, a causa della nebbia, non riuscirono a incontrare il vapore, ma proseguì ugualmente<br />

facendo rotta su Ponza. Conquistato il castello e liberati i prigionieri ivi reclusi, con circa trecento di<br />

essi Pisacane sbarcò a Sapri il 28 giugno. Non avendo trovato traccia della sperata insurrezione,<br />

cui avrebbe dovuto lavorare il comitato napoletano, Pisacane e i suoi cercarono invano di far<br />

sollevare le popolazioni di Torraca e Casalnuovo (30 giugno); circondati e decimati dai soldati<br />

borbonici nei pressi di Padula, si aprirono un varco verso Buonabitacolo, quindi verso Sanza, ove<br />

furono attaccati dai contadini, chiamati a raccolta dal parroco (2 luglio). Pisacane, ferito in<br />

combattimento, si uccise' (http://www.treccani.it/enciclopedia/carlo-pisacane/). Come non è vero<br />

che proponeva un messaggio di fede, infatti ascoltate cosa ebbe a dire questo rivoluzionario nel<br />

suo libro <strong>La</strong> Rivoluzione: 'Ma quale sarà la religione della società rigenerata? È questa l'ultima<br />

domanda a cui ci faremo a rispondere. <strong>La</strong> religione è fondata su di un'idea di potestà suprema, di<br />

dipendenza, senza della quale non potrebbe esistere. Senza preghiere, senza credenze, senza<br />

culto, senza autorità non v'è religione. Dunque sono indispensabili i sacerdoti, che parlano in nome<br />

degli dei, che predicano la virtú che gli dei richieggono. È egli mai possibile che ciò avvenga? In<br />

una società la quale tende verso la libera associazione e l'uguaglianza, ove ogni gerarchia sarà<br />

abolita, potrà mai allignare fra essa l'idea di dipendenza da una somma sapienza? chi oserà dirsi<br />

delegato da Dio a predicare la virtú? chi, eziandio, nelle presenti condizioni, può farlo senza esser<br />

deriso? Il popolo, dice Mazzini, sarà il solo interprete di Dio; ma in simile caso Dio che cosa<br />

790


diverrà? I suoi voleri saranno quelli del popolo né potranno esser differenti, imperocché per<br />

esprimerli sarebbe d'uopo d'interpreti che non fossero popolo, quindi Dio diventa un vano nome, e<br />

non altro. Se poi, come soggiunge lo stesso Mazzini, Dio è la legge, allora fa d'uopo dichiarare di<br />

quale legge parlasi; se di una legge naturale, allora essa deve assolutamente esistere nel popolo,<br />

quindi Dio sparisce, Dio è il popolo. Se poi questa legge è differente da quella di Natura, sarà<br />

indispensabile un rivelatore, ma chi l'oserà? Ognuno, al giorno d'oggi, potrebbe dire: Italiani!<br />

ascoltatemi! io vi darò le migliori leggi possibili, ma niuno avrà tanto ardire, o sarà cosí stolto<br />

d'aggiungervi: esse mi sono state rivelate da Dio! <strong>La</strong> religione non è, come asseriscono alcuni, il<br />

desiderio, il bisogno di venire alla conoscenza dell'assoluto; la religione è un sentimento di<br />

debolezza che rendeci creatori ed adoratori di potenze sovrumane, e quando la ragione dimostra<br />

che queste forze non esistono, o almeno non impongono doveri, né accordano premî, né<br />

infliggono castighi, né havvi mezzo come placarle e renderle a noi propizie, la religione piú non<br />

esiste. Dicono alcuni: il simbolo della nuova religione sarà l'Umanità, la Ragione, la Libertà. Ma<br />

coteste idee non essendo né mistiche, né sovrumane, non hanno in sé alcun sentimento religioso.<br />

Ma, senza andarci ravvolgendo in inutile giro di parole, domandiamo a costoro, se nella nuova<br />

società a cui eglino medesimi accennano, vi potrà essere un'idea mistica che ne modifichi la<br />

costituzione ed i costumi degli uomini. <strong>La</strong> risposta non può essere che negativa, quindi la società<br />

rigenerata dovrà essere indubitatamente irreligiosa. Chiamare religione e deismo l'aspirazione alla<br />

conoscenza dell'infinito, è un'improprietà di linguaggio, è oscurare le nuove idee con voci antiche<br />

destinate ad esprimere tutt'altro sentimento. Non ammettere che queste aspirazioni, dichiarare<br />

ogni simbolo di Dio assurdo, negargli ogni ingerenza nella vita dell'uomo, altro non è che irreligione<br />

ed ateismo. In tutte le religioni sino ad ora esistite la fede ha creduto alla certezza e verità<br />

obbiettiva della parte sovrumana. <strong>La</strong> ragione altro non aveva fatto che distruggere un simbolo e<br />

sostituirne un altro accettato come verissimo. Ma oggi siamo trascorsi piú innanzi: studiando sul<br />

passato e scorgendo una successione di simboli religiosi, ognuno a sua volta dichiarato falso, si è<br />

dedotto che tutti erano egualmente bugiardi, che tale è il presente, che tale sarebbe un nuovo<br />

simbolo che ad esso si sostituisse. Dunque la nuova fede quale è? Il non aver fede in nessun<br />

simbolo perché chimere della nostra immaginazione: ovvero la nuova fede è l'irreligione. Tutti i<br />

riformatori, tutti gli apostoli del progresso sono irreligiosi ed atei, ma tutti non vogliono accettare<br />

questa conseguenza della loro dialettica e si dichiarano, con enfasi, religiosi e deisti. Per contro,<br />

non tutti sono socialisti, ma tutti, comeché professando dottrine opposte al socialismo, si<br />

compiacciono dirsi tali, e perché. <strong>La</strong> ragione è evidente: l'irreligione è già sentimento, quindi tutti la<br />

professano, ma sono riluttanti a confessarlo; il socialismo riguardasi ancora dottrina, e tutti cercano<br />

farne pompa, senza comprenderlo o approvarlo. Un'altra ragione per cui la religione si dichiara<br />

indispensabile è che la storia la registra come un fatto universale e costante. Ma questa ragione<br />

non dovrebbe avere alcun peso per coloro che credono al progresso indefinito, imperocché tale<br />

credenza non può ammettere che una qualsiasi istituzione debba esistere per la sola ragione che<br />

ha sempre esistito, anzi la dottrina del progresso indefinito stabilisce il contrario. <strong>La</strong> religione ha<br />

sempre esistito imperocché tutti i popoli della terra hanno percorso sino ad ora la medesima orbita,<br />

son soggiaciuti alle medesime vicende. Gli Orientali, gli Etruschi, i Magno-Greci, i Romani, i<br />

moderni, tutti partendo o dallo stato selvaggio, o dalla barbarie ricorsa, hanno raggiunto il<br />

medesimo grado di civiltà, e sonosi trovati nelle medesime condizioni. Al termine poi di questo<br />

ciclo sociale percorso da tutti i popoli del mondo, si è accennato ad una legge di fraternità ed<br />

eguaglianza quasi sintesi dell'idea sociale: vi accennarono le dottrine di Zoroastro e di Confucio, vi<br />

accennò Platone, vi accennò il cristianesmo, vi aspirano piú recisamente i moderni. Quei popoli<br />

decaddero né poterono raggiungere questo nuovo stato; noi, raggiungendolo, varcheremo un<br />

punto che nessun popolo ha varcato, quindi niuna delle istituzioni passate o presenti ci può esser<br />

norma da indovinare le future. L'irreligione sarà nuova, come è nuovo il socialismo. Faremo fine a<br />

791


questo capitolo richiamando l'attenzione del lettore su di un fatto, da cui moltissimi son stati tratti in<br />

un grossolano errore. Quell'aspirazione alla fratellanza, che abbiamo scorto in tutte le società che<br />

cominciavano a dissolversi, la comunità de' beni predicata nel vangelo, ha lasciato credere quasi a<br />

tutti che quelle antiche idee fussero i rudimenti del moderno socialismo, ma quest'aspirazione ad<br />

un migliore avvenire, che sentiva un popolo avvilito, un popolo in cui era spenta ogni energia, era<br />

conseguenza delle condizioni di quella società che doveva o progredire o decadere. Ma essa non<br />

fu che una semplice aspirazione, le massime che prevalsero furono quelle dell'umiltà,<br />

dell'indifferenza alle cose terrene de' cristiani, effetto di loro degradazione e causa che ne accelerò<br />

la caduta; una tale aspirazione fu il crepuscolo d'un tramonto tolto quale l'alba di nuovo giorno.<br />

L'avvenire immaginato da' cristiani in tale aspirazione sarebbe stato la trasformazione del mondo<br />

in un convento. Il fanatismo condusse que' popoli al martirio, ma non potette elevarli alla battaglia.<br />

Per contro, fra le dottrine de moderni socialisti, fra le massime ricevute, non havvene alcuna che<br />

dissolve od avvilisce: gli uomini oggi si associano non già per pregare e soffrire, ma per prestarsi<br />

vicendevole aiuto, lavorando, per acquistare maggior prosperità, e per combattere; l'aspirazione<br />

del socialismo non è quella di ascendere in cielo, ma godere sulla terra. <strong>La</strong> differenza che passa<br />

fra esso ed il vangelo è la stessa che si riscontra fra la rigogliosa vita d'un giovine corpo ed il<br />

rantolo d'un moribondo' (http://www.carboneria.it/pisacaneriv.htm). Ecco dunque qual'era il<br />

messaggio di Pisacane: un messaggio che procedeva dal diavolo, padre della menzogna!<br />

'I fratelli Bandiera, condotti alla suprema pena, rifiutarono il conforto religioso clericale, affermando<br />

il loro credo evangelico'? Il loro credo era quello di Giuseppe Mazzini, altro che credo evangelico.<br />

Erano infatti dei rivoluzionari, ferventi seguaci di Giuseppe Mazzini, che avevano fondato una<br />

società segreta che si chiamava l'Esperia, ed erano pronti ad ammazzare le persone, pur di<br />

liberare l'Italia, e furono catturati dai Borboni durante una spedizione in Calabria dove si erano<br />

recati per combattere il governo borbonico. Il loro credo si vede dal loro comportamento, e quindi<br />

non poteva essere un credo evangelico. E difatti le ultime parole di Attilio ed Emilio Bandiera,<br />

gridate mentre cadevano sotto i colpi dei fucili borbonici, furono: 'Viva l’Italia'. E il loro proclama del<br />

1844 affermava: 'Gridiamoci liberi e padroni di noi stessi e delle contrade in cui Dio ci ha collocati'.<br />

Ma c'è un'altra cosa che fa indignare leggendo questo discorso di Di Iorio, e cioè che nelle ADI<br />

trovano il tempo e la voglia per ricordare ed elogiare dei massoni che hanno combattuto per la<br />

libertà religiosa, ma non trovano il tempo e neppure la voglia per confutare pubblicamente le eresie<br />

e le superstizioni della Chiesa Cattolica Romana, e riprendere i prelati di questa Chiesa che stanno<br />

menando all'inferno tante anime, nella speranza che delle anime siano liberate da questa fossa di<br />

perdizione; come non trovano il tempo per confutare e riprendere pubblicamente tutti quegli<br />

impostori 'evangelici' che hanno ridotto in schiavitù tante anime con le loro false dottrine ed<br />

estorcono loro del continuo tanto denaro per costruirsi la loro 'torre di babele', nella speranza che<br />

queste anime siano liberate dal laccio di questi uccellatori. Non parliamo poi della <strong>Massoneria</strong>, che<br />

ormai si è impadronita di tante denominazioni e dal cui spirito devono essere liberati tanti<br />

'evangelici': nelle ADI c'è un silenzio di tomba, che però grida fortissimo: anche la <strong>Massoneria</strong><br />

come il Cattolicesimo è come se non esistesse a sentire parlare i pastori ADI dal pulpito, eppure<br />

queste diaboliche istituzioni esistono in Italia. E non solo non fiatano contro le diavolerie papiste e<br />

massoniche, ma a suo tempo lanciano le loro parole velenose - non da dietro il pulpito, ma nei loro<br />

'salotti' o magari dietro nomi falsi su Internet - contro quelli che parlano con ogni franchezza contro<br />

le false dottrine e quelli che le diffondono: perchè questi sono 'maleducati' e 'scostumati'. Sì avete<br />

capito molto bene, questo è quello che nelle ADI pensano di noi. E vi pare una cosa da niente<br />

questa? Questa seconda me è la prova che nelle ADI ormai il diavolo fa dire e fare quello che<br />

vuole lui, perchè gli hanno aperto le porte e lo hanno fatto salire dietro il pulpito.<br />

792


Quello che voglio dire è che nelle ADI sono pronti a parlare della libertà religiosa, a difendere la<br />

libertà religiosa, e a cercare la libertà religiosa in caso gli venisse a mancare, ma non sono disposti<br />

a parlare come si conviene affinchè i Cattolici Romani siano liberati dal dominio del diavolo, e<br />

affinchè tanti credenti siano liberati dal laccio degli impostori 'evangelici'. Perchè in questo caso,<br />

questi ipocriti ripetono il ritornello 'Non facciamo polemica'! Che vergogna, che vergogna! Hanno<br />

un comportamento che è proprio l'opposto di quello degli apostoli, ai quali non interessava se c'era<br />

o non c'era la libertà religiosa in una nazione, in quanto loro erano stati mandati da Dio per far<br />

ottenere agli uomini la vera libertà, quella che dura in eterno, che è costata il sangue prezioso di<br />

Gesù Cristo. E poi gli apostoli confutavano e riprendevano pubblicamente quelli che nelle Chiese<br />

introducevano le eresie, affinchè le anime non rimanessero sedotte, e quelle che erano state già<br />

sedotte affinchè fossero liberate dall'inganno. Ma gli apostoli erano uomini di Dio, ma questi<br />

'pastori' ADI che si comportano così non sono uomini di Dio, non servono Dio, o meglio non<br />

servono l'Iddio della Bibbia. E perchè le ADI fanno questo? Perchè di fatto si sono 'alleate' con le<br />

Chiese Protestanti storiche che abbondano di massoni, con il Vaticano dove regna la massoneria,<br />

con la <strong>Massoneria</strong> stessa, e con lo Stato che è pieno di massoni in tutte le sue istituzioni<br />

(ricordatevi che ci sono circa 4.500 politici massoni in Italia), e quindi non possono rinnegare<br />

questa alleanza che tanti benefici e privilegi gli ha portato. Ecco perchè si sente parlare in questa<br />

maniera nelle ADI a proposito della libertà religiosa, e c'è silenzio assoluto contro la Chiesa<br />

Cattolica Romana e la <strong>Massoneria</strong>; è molto semplice. E poi, le ADI nel difendere questa cosiddetta<br />

libertà religiosa, come fanno i massoni, non fanno altro che difendere il diritto a credere in un falso<br />

Dio, in un falso Gesù, in un falso vangelo, e quindi il diritto ad andare all'inferno. Certo, perchè<br />

questo cosiddetto diritto chiamato 'libertà religiosa' nella pratica poi significa proprio questo, e ciò<br />

in nome del cosiddetto libero arbitrio, per cui gli uomini sono liberi di credere e fare quello che<br />

vogliono. E quindi le ADI non fanno altro che sostenere la libertà secondo la carne, che è<br />

condannata da Dio. Dio è proprio tenuto fuori dal loro discorso, volutamente, perchè non ci può<br />

essere spazio per Dio in un discorso del genere, perchè Dio comanda che gli uomini per ogni dove<br />

si devono ravvedere e credere in Gesù Cristo, per essere salvati dal peccato e dalla perdizione<br />

eterna, e quindi noi siamo chiamati a predicare i comandamenti di Dio per gli uomini, il che fa<br />

capire che essi non hanno la libertà di disubbidire a Dio, cioè non hanno questo diritto di<br />

disubbidirgli, ma hanno l'obbligo di ubbidirgli. E che faremo quindi? Ci metteremo a dire agli uomini<br />

che essi hanno il diritto di adorare le statue, o i serpenti, o di credere che Buddha o Maometto è il<br />

loro salvatore, o che si viene salvati per opere? Così non sia, perchè gli uomini hanno il dovere di<br />

ravvedersi e credere nella verità, e noi dobbiamo dirglielo con ogni franchezza, affinché siano<br />

liberati dal dominio del peccato e di Satana, e quindi diventare veramente liberi.<br />

Stefano Gagliano - Il professore al convegno organizzato dal<br />

Grande Oriente Italiano<br />

Stefano Gagliano, storico, che insegna anche presso la Facoltà Pentecostale di Scienze Religiose<br />

di Aversa, fa parte del direttivo del Centro Culturale Protestante 'Pietro Martire Vermigli' di Firenze,<br />

che come si legge sul loro sito 'é occasione di incontro e lavoro ecumenico in primo luogo tra le<br />

varie Chiese evangeliche: il 'Vermigli', infatti, non è espressione di una singola Comunità o<br />

Denominazione ma esprime una precisa vocazione interdenominazionale in ambito evangelico,<br />

oltre, naturalmente, all’ apertura nei confronti di altre confessioni religiose ed associazioni culturali.<br />

Oltre alle proprie iniziative il Centro ha organizzato e organizza anche manifestazioni culturali<br />

793


assieme ad Amicizia ebraico-cristiana, al Circolo di Cultura Politica “Fratelli Rosselli”, all'Istituto<br />

Gramsci Toscano ed opera sempre in stretta collaborazione con la Libreria Claudiana'<br />

(http://www.firenzevaldese.chiesavaldese.org/vermigli.htm). E' sul loro sito che viene detto che<br />

Gagliano appartiene alle Assemblee di Dio in Italia.<br />

Ebbene, Stefano Gagliano il 10 Aprile 2011 ha partecipato ad un convegno dal titolo 'L'Italia e la<br />

Calabria delle Minoranze - Massoni, Evangelici, Ebrei e Repubblicani nei 150 anni dell'unità<br />

d'Italia', organizzato dal Grande Oriente Italiano Obbedienza Piazza del Gesù, di cui c'era il Gran<br />

Maestro Nicola Tucci, Grande Oriente che è stato, come ha detto il moderatore del convegno<br />

'l'anima di questa manifestazione'. Peraltro tra i partecipanti c'è stato anche il massone 'evangelico'<br />

Antonio Mucciardi, Sovrano Gran Commendatore del Rito Scozzese ed Accettato del Grande<br />

Oriente Italiano, che ha parlato anche lui ed era seduto proprio accanto al Gagliano.<br />

Nicola Tucci, parlando a nome della <strong>Massoneria</strong> del Grande Oriente Italiano, nel suo intervento tra<br />

le altre cose ha detto che 150 anni fa finalmente, dopo un percorso lacerante, l'Italia diventa una<br />

nazione, unica, liberale e libera. Ha poi aggiunto che 'la tavola architettonica della resistenza agli<br />

invasori nasce nei salotti borghesi di una aristocrazia illuminata dove prima la carboneria e dopo la<br />

<strong>Massoneria</strong> hanno regalato all'Italia un contributo notevole con amore, sacrificio e dedizione. I<br />

fratelli di allora, consapevoli di una rigenerazione strutturale del popolo, ormai vecchia e stantia,<br />

offrirono il loro sangue per una causa giusta. Degni ed onesti sono stati gli ideali che hanno<br />

motivato e mosso le azioni di questi nostri remoti fratelli, i quali si armarono per difendere le loro<br />

idee e i loro valori liberisti. Ma chi sono stati gli ideologi e i fautori materiali della realizzazione di<br />

questo nostro sogno d'Italia? Chi ha elaborato tutte quelle idee che circolarono sul territorio italiano<br />

che tanto servirono ....?' [....] tutti questi uomini eroi della nostra nazione che hanno dedicato una<br />

intera vita alla realizzazione di quel sogno comune erano tutti massoni', [....] la massoneria ha<br />

questi termini [Libertà, Uguaglianza, Fratellanza] come pietre fondanti della sua esistenza, e<br />

laddove questi principi vengono oscurati, i fratelli ci sono per ripristinare il diritto offuscato. <strong>La</strong><br />

dignità dell'essere umano che sottintende a questi concetti è fatta sacra, è tutelata anche a costo<br />

del sacrificio della vita. Non a caso il fratello Voltaire esprimeva: «Anche se non condivido nulla di<br />

quello che dici, sono pronto a lottare sino alla morte affinchè tu possa continuare a dirla» ..... '<br />

(trascrizione di parte del suo discorso tratto dal video preso dal loro sito). Ebbene a questo<br />

intervento anche il Gagliano ha applaudito!<br />

Gagliano ha tenuto una relazione dal titolo 'L'influenza della cultura protestante nel Risorgimento<br />

italiano', durante la quale il Gagliano ha fatto cenno a Giuseppe Tartaro, che era un missionario<br />

protestante massone che aiutò la Società Biblica a diffondere la Bibbia. Superfluo dire che non ha<br />

riprovato assolutamente l'appartenenza di questo Tartaro alla <strong>Massoneria</strong>. E come poteva fare una<br />

simile cosa se alcuni minuti prima aveva applaudito al discorso del Gran Maestro Nicola Tucci che<br />

esaltava la massoneria e gli ideali massonici? Sul sito del Grande Oriente Italiano<br />

(http://www.grandeorienteitaliano.it/), nella sezione 'Multimedia' si può vedere il video della<br />

manifestazione e l'intervento sia di Nicola Tucci che di Stefano Gagliano, come anche alcune foto<br />

dell'evento.<br />

Tutto ciò ci fa indignare, perchè un discepolo di Cristo non deve partecipare alle opere infruttuose<br />

delle tenebre, e questo convegno organizzato da una obbedienza massonica è una di queste<br />

opere, perchè nell'organizzarlo ha voluto promuovere i suoi principi e ideali, che sono 'libertà,<br />

uguaglianza e fratellanza' mediante i quali la <strong>Massoneria</strong> diffonde i suoi diabolici insegnamenti.<br />

Giudicate voi se sia lecito ad una persona che si dice seguace di Cristo partecipare a eventi<br />

organizzati da massoni.<br />

794


Alessandro Iovino - L'intervista al massone Licio Gelli<br />

Alessandro Iovino, nipote del pastore della Chiesa ADI di Frattamaggiore Daniele Marra (in un<br />

video pubblico su Youtube lo chiama 'il carissimo zio, il pastore Daniele Marra' -<br />

http://youtu.be/lVndoIWpyyY), e vicino all'attuale segretario delle ADI, è uno storico e saggista, ed<br />

è segretario particolare del senatore valdese Lucio Malan, e referente in Campania del «Centro<br />

Studi sulle Nuove Religioni» (CESNUR) di cui è direttore lo studioso cattolico romano Massimo<br />

Introvigne. E' anche responsabile cultura del movimento giovanile Giovani in Corsa che 'è<br />

chiaramente di area centrodestra, ma affonda le proprie radici nel principio del pluralismo e<br />

dell'assoluto rispetto delle idee' (http://www.alessandroiovino.it/?2&103).<br />

Nel leggere un'intervista fatta da Alessandro Iovino al massone Licio Gelli apparsa sul quotidiano Il<br />

Roma (ilroma.net) il 22 aprile 2009, si rimane a dire poco sconcertati, tenendo presente il<br />

personaggio intervistato, che vi ricordo 'è stato condannato per il depistaggio delle indagini sulla<br />

strage di Bologna e per la bancarotta fraudolenta del Banco Ambrosiano (oltre che per calunnia nei<br />

confronti di tre magistrati milanesi e procacciamento di notizie contenenti segreti di Stato)'<br />

(http://www.treccani.it/enciclopedia/licio-gelli/), ed è stato a capo della Loggia massonica P2 che il<br />

presidente Sandro Pertini nel 1981 definì 'un'associazione a delinquere' (Mario Guarino, Gli anni<br />

del disonore, pag. 7) e che la Commissione Parlamentare ha fortemente riprovato.<br />

Lo sconcerto viene dal leggere alcune delle domande di Alessandro Iovino, e precisamente due.<br />

In una domanda infatti definisce implicitamente Gelli una persona molto spirituale e questa forte<br />

spiritualità secondo lo Iovino traspare dalle poesie gelliane (se qualcuno vuole rendersi conto di<br />

quale tenore siano le poesie di Licio Gelli vada a questa pagina internet -<br />

http://www.club.it/autori/licio.gelli/indice-i.html), e poi gli chiede che influenza ha avuto la fede nella<br />

sua vita; sì avete capito bene, Iovino ritiene che Gelli abbia la fede. Quindi un massone, che è<br />

stato a capo di una loggia massonica coperta che la relazione di Tina Anselmi sulla loggia P2 ha<br />

definito 'una associazione che aveva il fine evidente di interagire nella vita del paese in modo<br />

surrettizio', e che è stato condannato in via definitiva per diversi reati, e che ha peraltro dichiarato<br />

che rifarebbe tutto quello che ha fatto, secondo Alessandro Iovino ha la fede! Ma vi rendete conto,<br />

fratelli, cosa dobbiamo leggere e sentire da persone che si dicono appartenenti alla<br />

denominazione che ha nel suo stemma la dicitura 'tutto l'evangelo'?<br />

Ecco la domanda con la risposta:<br />

Nelle sue liriche si rileva una<br />

forte spiritualità. Che influenza<br />

ha avuto la fede nella sua vita?<br />

«Sono un cristiano ed un cattolico<br />

praticante ed ogni giorno pago il<br />

mio contributo al buon Dio, che mi<br />

ha fatto vivere fino a questo giorno».<br />

In un'altra domanda invece Iovino domanda a Licio Gelli quale è il merito maggiore della loggia P2.<br />

Sì avete capito bene anche questa volta: per Iovino la loggia P2 ha avuto dei meriti. Ma io dico:<br />

basta il fatto che si tratti di una loggia massonica, per escludere che essa possa avere alcun<br />

merito, in quanto ogni loggia massonica, a prescindere che sia coperta o meno, è sostenitrice e<br />

promotrice di eresie di perdizione, e di odio acerrimo verso la verità che è in Cristo Gesù e di<br />

coloro che l'hanno conosciuta. E noi dobbiamo leggere che un noto membro delle ADI attribuisce<br />

795


un qualche merito alla loggia massonica P2, per giunta dopo che una Commissione parlamentare<br />

ha espresso il suo autorevole giudizio negativo su di essa? Infatti la deputata Tina Anselmi, che<br />

presiedette quella Commissione, in un discorso del 9 gennaio 1986 alla Camera dei Deputati,<br />

affermò: 'Ora, io credo che se dovessi definire tutto questo complesso problema e le vicende che<br />

in esso si intrecciano con termini che riassuntivamente li ricomprenda meglio non potrei fare altro<br />

se non ricorrere all'espressione coniata da un autorevole studioso, Luciano Cavalli, come titolo di<br />

una sua opera apparsa negli anni '60 : <strong>La</strong> democrazia manipolata. perché questo, e non altro, è la<br />

Loggia P2, quale la Commissione l'ha descritta, documentata e definita nella sua relazione: un<br />

tentativo sofisticato e occulto di manipolazione della democrazia.[..]'<br />

(http://unoenessuno.blogspot.it/2011/04/lultima-speranza-intervento-di-tina.html). E inoltre Achille<br />

Occhetto, componente della Commissione Parlamentare d'inchiesta sulla P2, ha definito la P2 'un<br />

nucleo marcio della vita politica sociale, economica del Paese' (video su Youtube:<br />

http://youtu.be/QPjRBVtMJ88 - min. 28), e l'ex presidente del consiglio Giovanni Spadolini la definì<br />

'un centro di affari e di inquinamento della vita nazionale, occulto, perverso e corruttore' (Ibid., min.<br />

50).<br />

Ma se questo non bastasse, vi sottopongo il testo del giuramento di affiliazione alla Loggia segreta<br />

P2: «Liberamente, spontaneamente, con pieno e profondo convincimento dell'animo, con assoluta<br />

e irremovibile volontà, alla presenza del Grande Architetto dell'Universo, per l'affetto e la memoria<br />

dei miei più cari, sul mio onore e sulla mia coscienza, solennemente giuro di non palesare per<br />

qualsiasi motivo i segreti della iniziazione muratoria, di avere sacri l'onore e la vita di tutti, di<br />

soccorrere, confortare e difendere i miei Fratelli nell'ordine anche a pericolo della mia vita, di non<br />

professare principi che osteggino quelli propugnati dalla Libera Muratoria e, fin da ora, se avessi la<br />

sventura e la vergogna di mancare al mio giuramento, di sottopormi a tutte le pene che gli Statuti<br />

dell'Ordine minacciano agli spergiuri, all'incessante rimorso della mia coscienza, al disprezzo ed<br />

alla esecrazione di tutta l'umanità» (CpiP2, volume 3, tomo 1, pag. 890 in Sergio Flamigni, Trame<br />

Atlantiche, pag. 19).<br />

Dunque la P2, che secondo la Commissione Parlamentare, aveva come scopo quello di<br />

manipolare la democrazia in Italia, per Iovino ebbe dei meriti, e Iovino ha chiesto al capo della P2 il<br />

suo maggior merito! Considerate un pò fratelli questo: le autorità stabilite da Dio che hanno<br />

indagato sulla P2 non hanno attribuito alcun merito alla loggia P2, anzi l'hanno accusata di avere<br />

tentato occultamente di manipolare la democrazia in Italia, e noi dobbiamo sentire domandare da<br />

parte di un 'cristiano' a Licio Gelli di farci conoscere qual'è stato il merito maggiore della P2!! Molto<br />

inquietante questa cosa: sotto diversi punti di vista.<br />

Ecco la domanda con la risposta:<br />

Quale è il merito maggiore della<br />

P2?<br />

«Gli italiani dovrebbero ringraziare<br />

la P2: ha fatto in modo di non fare<br />

andare i comunisti al potere. Noi<br />

avevamo una cartina con tutti i punti<br />

caldi nei quali intervenire, nelle<br />

nostre riunioni si parlava di meritocrazia,<br />

un concetto oggi scomparso.<br />

Io dicevo: “Prevedi e provvedi alla<br />

necessità di tuo fratello senza che<br />

saprà da quale parte proviene”. Noi<br />

controllavamo i Servizi, i generali e<br />

molti politici di rilievo. Tuttavia eravamo<br />

in una fase di reclutamento,<br />

796


ancora doveva iniziare il proselitismo».<br />

<strong>La</strong> suddetta intervista integrale la potete leggere qua http://www.kappaelle.net/index.php?16&1114<br />

Inoltre Alessandro Iovino ha pubblicato nel 2010 un breve saggio intitolato 'Licio Gelli: l'uomo dei<br />

misteri tra attualità e storia' (http://www.alessandroiovino.it/doc/gelli2.pdf), che - come dice lui<br />

stesso - 'è frutto di una serie di interviste ed incontri informali' con Licio Gelli. L'ho letto, e posso<br />

dire che Licio Gelli ne esce bene, anzi molto bene, il che non può che turbare e far indignare chi<br />

conosce bene la storia di Licio Gelli e della P2.<br />

Per chi vuole avere un quadro completo sul personaggio Licio Gelli e la loggia P2 consiglio di<br />

leggere questi due libri: Mario Guarino & Fedora Raugei, Gli anni del disonore: dal 1965 il potere<br />

occulto di Licio Gelli e della Loggia P2 tra affari, scandali e stragi, Edizioni Dedalo, Bari 2006;<br />

Sergio Flamigni, Trame Atlantiche: storia della Loggia massonica segreta P2, Kaos Edizioni,<br />

Seconda Edizione 2005. Dopo averli letti, vi assicuro che l'intervista di Iovino a Gelli e il suo saggio<br />

su Gelli non potranno che turbarvi grandemente.<br />

Alessandro Iovino ha scritto pure un saggio dal titolo 'Il ritratto di un principe' in onore di Silvio<br />

Berlusconi, a cui lo Iovino è legato da un profondo legame (cfr. Annalisa Castellitti, 'Per un'analisi<br />

storica del berlusconismo', in Il Roma, 7 Settembre 2010 -<br />

http://www.alessandroiovino.it/doc/recensionecastellitti.pdf). Berlusconi - per chi ancora non lo<br />

sapesse - è un massone in quanto nel 1978 fu iniziato alla Loggia massonica P2 (Tessera n°<br />

1816, Fascicolo 0625). Peraltro sulla copertina del libro 'Il ritratto di un principe' c'è una foto di<br />

Berlusconi in cui fa un noto segnale massonico di riconoscimento con la sua mano destra (vedi la<br />

sezione dove ho parlato di questi segnali). Per quale ragione Berlusconi è entrato nella<br />

<strong>Massoneria</strong>, ce lo dice il maestro massone Gioele Magaldi: '.... l’adesione di Berlusconi alla<br />

<strong>Massoneria</strong> non fu soltanto il desiderio di entrare a far parte di un network nazionale e<br />

internazionale molto potente: in lui c’era anche un desiderio filosofico autentico di percorrere un<br />

sentiero iniziatico di perfezionamento spirituale. Certo, la sua idea della Via massonica era e resta<br />

un’idea elitaria, gerarchica, oligarchica, in nome della quale dei Gruppi ristretti di Maestri (presunti)<br />

Illuminati hanno il diritto-dovere di manipolare le masse, asservendole ai loro disegni «superiori»'<br />

(Intervista di Akio Fujiwara a Gioele Magaldi per il quotidiano giapponese Mainichi Shimbun<br />

presente sul sito http://www.grandeoriente-democratico.com/). E sempre il Magaldi ci spiega come<br />

la <strong>Massoneria</strong> ha aiutato Berlusconi ad arrivare alla sua posizione dominante nel campo dei mezzi<br />

di comunicazione e ad entrare nel mondo della politica, infatti dice: 'Grazie alla protezione di Gelli<br />

e di altri potenti Fratelli Massoni piduisti, negli anni ’70 innanzitutto Berlusconi fu “sdoganato” dallo<br />

status di semplice imprenditore brianzolo a quello di player autorevole nel mondo dei media. I<br />

Fratelli Massoni consentirono al titolare della tessera P2 n.1816 di diventare un autorevole<br />

opinionista sul Corriere della Sera “piduista”, mentre iniziava l’acquisizione azionaria del Giornale<br />

di Indro Montanelli. Dopo di che, già dagli anni 1978-80, i dirigenti della P2 pianificarono che<br />

Berlusconi potesse essere il loro “cavallo di Troia” per la costituzione progressiva di un gruppo<br />

televisivo privato al servizio dei loro interessi, secondo quanto prevedeva il cosiddetto “Piano di<br />

rinascita democratica” stilato pochi anni prima. Non bisogna dimenticare, però, che a partire dalla<br />

primavera 1981, dopo il blitz di Castiglion Fibocchi del 17 marzo 1981 che dette origine al<br />

cosiddetto “scandalo P2”, il Fratello Berlusconi iniziò a “guardarsi intorno” in cerca di nuove<br />

protezioni. Che trovò immediatamente e in modo clamoroso proprio nel principale avversario di<br />

Licio Gelli nel G.O.I: l’ex Presidente della Corte Centrale (massonica) e Gran Maestro di Palazzo<br />

Giustiniani a partire dal 1982, Fratello Armando Corona. Proprio negli anni dal 1982 al 1990<br />

Berlusconi verrà supportato in modo formidabile a incrementare e conservare lo status di semimonopolista<br />

della televisione privata italiana, con importanti “sortite” industriali anche all’estero. E<br />

797


sarà supportato dalla <strong>Massoneria</strong> italiana e internazionale così come dal PSI craxiano a grande<br />

densità massonica. Ma dal 1982 al 1990 (anni della Gran Maestranza del G.O.I. di Armando<br />

Corona) i Fratelli che aiutarono Berlusconi a diventare dominus nel campo dei media non erano<br />

per la gran parte piduisti. Erano Massoni importanti, semmai, come il Gran Maestro Corona, che<br />

insieme al Presidente della Repubblica Francesco Cossiga (dal 1985 al 1992), all’Onorevole<br />

Giuseppe Pisanu, a Flavio Carboni e ad altri, si riunivano spesso e volentieri per dei summit<br />

strategici con il Fratello Silvio Berlusconi' (Ibid.,).<br />

E' bene anche che voi fratelli sappiate che il senatore Lucio Malan, presso la cui segreteria lavora<br />

Alessandro Iovino, conosce molti massoni. Lo ha detto lui stesso in una intervista, quando alla<br />

domanda: 'Conosci molti massoni?' ha risposto 'Sì' (http://www.clubdellaliberta.it/ - video su<br />

Youtube: http://youtu.be/MvytllN_DCQ al 24:14 min).<br />

Come anche dovete sapere che Massimo Introvigne, noto sociologo e studioso di religioni e sètte,<br />

con cui lo Iovino collabora, ha una concezione della massoneria che è falsa e pericolosissima.<br />

Cosa afferma infatti Introvigne? Che 'non vi è una massoneria, ma vi sono diverse massonerie,<br />

quella anglo-americana (religiosa e non anticlericale) e quella francese o latina (irreligiosa e<br />

anticlericale)' (<strong>La</strong> «giudeo-massoneria» non esiste?' di Curzio Nitoglia -<br />

http://www.doncurzionitoglia.com/ControChiesa.htm), ossia che 'sì la massoneria latina, francese e<br />

italiana è cattiva, quella inglese e americana no' (Curzio Nitoglia, Vaticano e <strong>Massoneria</strong> -<br />

http://www.doncurzionitoglia.com/). Sono sicuro che i massoni nel sentire questa tesi di Introvigne<br />

sono rimasti contenti tutto sommato, proprio quello che volevano per poter insinuare nella mente<br />

della gente che esiste una massoneria a cui i Cristiani possono aderire senza alcun pericolo. E<br />

difatti Introvigne a sostegno di questa sua diabolica tesi è andato a prendere il fatto che la<br />

Convenzione Battista del Sud quando ha dovuto decidere se escludere dalle sue chiese gli affiliati<br />

alla <strong>Massoneria</strong> ha deciso che un Battista è libero di aderire o meno alla <strong>Massoneria</strong>. Ecco le<br />

parole di Introvigne: 'Si possono immaginare - almeno in tesi - obbedienze e logge che non<br />

mantengono forme illecite di segreto, non manifestano "ostilità nei confronti della Chiesa" e non<br />

promuovono in alcun modo l’occultismo e la magia. In questo caso vengono meno le ragioni di<br />

critica alla massoneria? Sì, se si pensa che queste ragioni si limitino alle ragioni "pratiche". Così ha<br />

ragionato sostanzialmente nel 1993 una commissione costituita da una delle più grandi<br />

denominazioni protestanti americane, i Battisti del Sud (di cui fanno parte tra l’altro il presidente e il<br />

vice-presidente degli Stati Uniti, Bill Clinton e Al Gore). <strong>La</strong> proposta formulata nel 1992 con<br />

notevole passione dalla fazione più conservatrice di questa denominazione di escludere dalla<br />

comunità battista gli affiliati alla massoneria era stata giudicata, con ragione, una delle più gravi<br />

minacce che avesse colpito la massoneria americana nella sua storia, "il peggiore attacco degli<br />

ultimi cento anni", suscettibile di sottrarre alle logge statunitensi almeno "il venti per cento dei loro<br />

membri". Nel 1993 la Convenzione dei Battisti del Sud, con sollievo della massoneria americana,<br />

non ha accolto la proposta di escludere dalla denominazione i massoni ma ha votato un rapporto,<br />

accompagnato da uno studio più dettagliato e oggetto di notevoli strali da parte dell’ala battista più<br />

conservatrice, dove si conclude semplicemente che "alla luce del fatto che molte tendenze e<br />

insegnamenti della massoneria non sono compatibili con il cristianesimo e la dottrina dei Battisti<br />

del Sud, mentre altri sono compatibili (...) raccomandiamo che, alla luce delle profonde convinzioni<br />

della nostra denominazione sul sacerdozio comune dei fedeli e l’autonomia delle singole chiese<br />

locali, l’appartenenza a un’obbedienza massonica sia lasciata alla libertà della coscienza<br />

personale" (http://www.alleanzacattolica.org/temi/massoneria/massoneria_introvigne.htm). Questa<br />

tesi, che denota una notevole mancanza di conoscenza e di discernimento spirituale da parte di<br />

Introvigne - e che va detto in ambito cattolico è stata fortemente contestata da quelli che hanno<br />

capito cosa è realmente la <strong>Massoneria</strong> - è oltremodo preoccupante, innanzi tutto perchè i libri di<br />

798


Introvigne sono letti anche in ambito evangelico, e poi perchè Iovino che è un suo collaboratore lo<br />

stima moltissimo. Per chi volesse approfondire l'argomento consiglio di leggere oltre gli scritti di<br />

Curzio Nitoglia, anche 'Massimo Introvigne e la <strong>Massoneria</strong>' in Sodalitium: Anno IX - Semestre II n.<br />

3 - Ottobre - Novembre 1993 N. 35. presente in formato pdf a questa pagina<br />

http://it.scribd.com/doc/97933031/SODALITIUM-Introvigne.<br />

Ed infine, voglio farvi notare che - in base a quanto si può leggere sul suo profilo Facebook<br />

(http://www.facebook.com/alessandro.iovino.50) - tra i personaggi che ispirano Alessandro Iovino,<br />

ci sono due statisti massoni molto conosciuti, ossia Winston Leonard Spencer Churchill (1874-<br />

1965), e Franklin Delano Roosevelt (1882-1945).<br />

Giuseppe Gangale, il maestro massone che frequentava<br />

la Chiesa ADI di Crotone ed il suo pastore<br />

Giuseppe Tommaso Gangale, nome completo di Giuseppe Gangale (1898-1978), è stato un<br />

glottologo e filosofo italiano appartenente alla Chiesa Battista, tra i maggiori studiosi della cultura<br />

arberesca. Portati a termine gli studi secondari presso il Collegio liceo italo-albanese di San<br />

Demetrio Corone, dal 1916 al 1918 prese parte alla prima guerra mondiale. Tornato dal fronte si<br />

iscrisse alla facoltà di Filosofia di Firenze, laureandosi con una tesi sui Pensieri di Pascal.<br />

Venne in contatto con l'ambiente evangelico nel biennio 1921/'22, a Firenze. Nel gennaio del 1923,<br />

Gangale aderì alla <strong>Massoneria</strong>: nell'Archivio del Grande Oriente 69379 viene dato come iniziato e<br />

maestro della Loggia "Tommaso Campanella" di Catanzaro il 3 gennaio 1923 (cfr. Davide Dalmas<br />

e Anna Strumia, Una resistenza spirituale 'Conscientia' 1922-1927, pag. 31). Fu lui che coniò il<br />

termine 'Massonevangelismo' per indicare quella doppia militanza, in una Chiesa evangelica e<br />

nella massoneria, che caratterizzava così tanti personaggi di primo piano del suo tempo. Gangale<br />

infatti sosteneva che 'le società segrete sono una naturale reazione nei paesi dove c'è intolleranza<br />

spirituale e politica, cioè nei paesi cattolici' (Giuseppe Gangale, Consensi e dissensi,<br />

«Conscientia», a. III n° 29, 19 luglio 1924), per c ui era giusto e normale che degli Evangelici anche<br />

in Italia vi aderissero per opporsi al papato!<br />

A proposito del Massonevangelismo enunciato da Gangale, lo storico valdese Giorgio Spini - di cui<br />

Francesco Toppi ha affermato di essere stato un fraterno amico - lo elogia dicendo: 'Al quesito<br />

inverso, invece, cioè sulla possibilità che gli evangelici abbiano ricevuto qualche influenza<br />

massonica, occorre dare una risposta più articolata. Il grosso rischio che correva l'Italia evangelica,<br />

dopo la fine del Risorgimento, era quello di trovarsi racchiusa - o magari di rinchiudersi con le<br />

proprie mani - entro una sagrestia pietista, forse di un impeccabile candore spirituale, ma certo<br />

avulsa dalla realtà italiana. Con tutte le più sante intenzioni del mondo, quel distacco dal «mondo»,<br />

che i pii evangelici professavano, secondo lo spirito del Risveglio, rischiava anzi di tradursi in<br />

qualcosa di peggio ancora che una fuga dalla realtà: cioè di essere un eco dell'interrogativo di<br />

Caino: «sono io il guardiano di mio fratello?». Il massonevangelismo, con tutti i suoi ovvi limiti,<br />

rappresentò comunque un'uscita degli evangelici dalla sagrestia pietista ed una prima loro presa di<br />

coscienza delle proprie responsabilità di cristiani nei confronti dei loro fratelli italiani, in quanto<br />

membri di una società che i cittadini erano chiamati a guidare essi stessi, col voto e con l'opera<br />

politica .... Il massonevangelismo, favorendo la marcia dell'Italia evangelica verso il liberalismo<br />

799


teologico degli Harnack, dei Troeltsch, dei Sabatier, ebbe un'influenza positiva nel breve periodo'<br />

(Giorgio Spini, Italia liberale e protestanti, pag. 226,227).<br />

Sull'affiliazione di Gangale alla <strong>Massoneria</strong>, Francesco Saverio Festa dice: 'Dopo aver creato nel<br />

1922 le «Centurie anticlericali», Gangale finisce per accostarsi ed aderire alla massoneria di<br />

palazzo Giustiniani, stringendo legami con personaggi come <strong>La</strong> Fera ed Arturo Reghini. Sulla sua<br />

adesione alla massoneria Gangale è stato sempre estremamente evasivo senza mai ammetterla<br />

esplicitamente, ma senza neppure mai smentirla. In fondo la massoneria, allora, non era altro che<br />

il punto di riferimento di tutte le novità politico-culturali alternative al clericalismo dominante, sì che<br />

molti evangelici vi erano affiliati. D’altronde, Gangale mostra sovente di essere ben informato degli<br />

avvenimenti interni al mondo massone' (http://conscientia_et_fide.blog.tiscali.it/). Diamo qualche<br />

informazione su questo Arturo Reghini (1878 - 1946), con il quale Gangale strinse un legame. E'<br />

considerato un pilastro della tradizione massonica. Nel 1895 entrò nella Società Teosofica e ne<br />

fondò la sezione romana. Nel 1902 fu iniziato al Rito di Memphis di Palermo. Nel 1905 fu tra i<br />

fondatori della Loggia "Lucifero" di Firenze. Nel 1912 entrò nel Supremo Consiglio Universale del<br />

Rito Filosofico Italiano. Nel 1913 venne espulso dal Grande Oriente d'Italia poichè Martinista noto<br />

per i toni particolarmente anticristiani, e per aver aderito all'Ordo Templis Orientis del mago<br />

occultista Aleister Crowley col nome iniziatico di “Maximus” ed i gradi di 33°, VI°. Da parte sua, il<br />

20 ottobre 1913, affilia Crowley quale membro onorario del R.F.I. Nel 1919 aderì al Rito Scozzese<br />

Antico ed Accettato e nel 1921 divenne membro del Supremo Consiglio dei 33. Grazie a lui,<br />

l'O.T.O. rimase attivo in Italia sino agli anni Trenta.<br />

Nel 1924 Gangale ricevette il battesimo in seno ad una Chiesa Cristiana Evangelica Battista, e<br />

sempre nello stesso anno venne incaricato della direzione della rivista "Conscientia" che aveva<br />

uno spirito massonico. Per capire quanto questa rivista fu sotto l'influenza massonica, vedi 'Lo<br />

stemma delle Assemblee di Dio in Italia è opera di un massone? Giudicate voi' nella sezione dove<br />

parlo della collaborazione del pittore Paolo Paschetto con la rivista Conscientia.<br />

Secondo Piero Chiminelli, pastore battista che si convertì al Cattolicesimo, Gangale verso la fine<br />

della sua vita tornò al Cattolicesimo. Paolo Sanfilippo in Giuseppe Gangale, araldo del nuovo<br />

protestantesimo italiano (<strong>La</strong>nterna, Genova 1981), scrive: 'Pietro Chiminelli, nella sua opera Il<br />

Calvinismo (Istituto Editoriale Galileo, Milano 1948) in una nota al cap. V su 'Tentativo Recente di<br />

Galvanizzare il Calvinismo', includendo giustamente in questa corrente Gangale, aggiunge: 'A<br />

titolo informativo, va ricordato che, tra il 1937 ed il 1946, hanno lasciato il Calvinismo per rientrare<br />

nel cattolicesimo dal quale provenivano, i due Direttori della rivista calvinista romana<br />

«Conscientia», Pietro Chiminelli e Giuseppe Gangale ....' (citato in Giovanni Giudice, Poesie di<br />

Giuseppe Gangale, Editore Rubbettino, 2004, pag. 32).<br />

Lo storico Giorgio Spini dice che questa notizia di Chiminelli su Gangale fu 'una grossa frottola ...<br />

perchè Gangale non si sognò mai di lasciare il protestantesimo e rifarsi cattolico' (Giorgio Spini,<br />

Italia di Mussolini e protestanti, pag. 91). I fatti però sono i seguenti, innanzi tutto Gangale si rifiutò<br />

sempre personalmente di smentire pubblicamente questa cosa, e ciò lascia molto perplessi:<br />

perchè non farlo, se la notizia è del tutto falsa? E poi sappiamo che negli ultimi tempi Gangale fu<br />

devoto alla cosiddetta Madonna, in quanto in una delle sue ultime poesie dal titolo 'Madonna d'Itria<br />

ad Andali' si rivolge alla Madonna, e gli dice: 'Ogni volta che io ritorno ho paura che non ti trovi che<br />

qualche Vescovo nuovo ti abbia sconsacrata e bruciata', ed ancora: 'Madre antica degli Arberesci,<br />

Guida-del-Cammino, cosa devo fare per toglierti le morti?. Udii questo grido, ed ebbi paura perchè<br />

era il mio nel vuoto dell'oscura chiesa di Andali'' (Giovanni Giudice, op. cit., pag. 135). Giovanni<br />

Giudice nel commentare una strofa di questa poesia dedicata alla Madonna di Andali afferma che<br />

'la severa religiosità calvinista non ha distrutto questi delicati sentimenti religiosi per la Madonna'<br />

800


(Ibid., pag. 139). E non solo alla 'Madonna', ma Gangale in una delle sue ultime poesie prega pure<br />

'S. Michele' (Ibid., pag. 154).<br />

Questa sua devozione alla Madonna di Andali e a 'San Michele' è certamente idolatria, per cui<br />

quand'anche non fosse tornato al cattolicesimo - come dicono i suoi difensori - era tornato<br />

all'idolatria del cattolicesimo! Giovanni Giudice afferma in definitiva: 'Formalmente sembra sia<br />

rimasto protestante. Ma l'assenza di polemica anticattolica, il rifiuto di una smentita pubblica, il suo<br />

carattere intollerante di ogni cappa, lo spirito di una continua ricerca, la delicatezza e l'affetto verso<br />

il mondo arbyresh, la vicinanza a sacerdoti cattolici, e lo stesso messaggio finale lasciano solo<br />

intravvedere il mistero del suo animo' (Ibid., pag. 32).<br />

Verso la fine del 1977 a Gangale muore la moglie Maddalena De Capua. Lui si risposa, con<br />

Margherita Uffer, una sua collaboratrice, nel marzo del 1978 a Locarno (Svizzera). <strong>La</strong> cerimonia è<br />

celebrata da un gesuita che si prende cura dei cattolici della zona. Da Locarno vanno a Crotone,<br />

dove 'li viene a trovare il pastore Rauti, rammaricato di non essere stato lui a celebrare le nozze;<br />

non gli rimane che benedire la casa dove abita la coppia' (Giovanni Giudice, Poesie di Giuseppe<br />

Gangale, pag. 40). I due quindi si conoscevano e frequentavano, e questo perchè Gangale<br />

'quando è in Calabria frequenta regolarmente la chiesa pentecostale (ADI) di Crotone' (Dora<br />

Bognandi & Mario Cignoni, Scelte di fede e di libertà: profili di evangelici nell'Italia unita, pag. 167).<br />

Visto dunque chi era Gangale, si rimane a dir poco turbati nel leggere queste cose.<br />

Quindi Umberto Gorietti e altri pastori ADI frequentarono i massoni Gigliotti e Fama; Francesco<br />

Toppi frequentava Giorgio Spini che appoggiava la <strong>Massoneria</strong>; Rauti frequentava Gangale che<br />

era massone e negli ultimi anni della sua vita pure 'mezzo cattolico': che frequentazioni inquietanti<br />

....<br />

Per ulteriori informazioni su Giuseppe Gangale leggi nella sezione dedicata a Paolo Paschetto la<br />

parte intitolata '<strong>La</strong> collaborazione con la rivista Conscientia, avente anch'essa uno spirito<br />

'massonico'.<br />

Alcune parole ai nostri fratelli che sono nelle ADI<br />

Fratelli che frequentate Chiese ADI, come avete potuto vedere da voi stessi, la denominazione di<br />

cui fate parte ha cercato e ottenuto l'appoggio della <strong>Massoneria</strong> e del Vaticano per conseguire la<br />

fine della persecuzione e la cosiddetta libertà religiosa, cosa questa che ovviamente i vostri<br />

dirigenti vi hanno abilmente e astutamente nascosto. Ma Dio è fedele, ed ha deciso di portare alla<br />

luce queste pagine vergognose e scandalose della storia delle Assemblee di Dio in Italia, affinchè<br />

tutti sappiano quale sia il modo di operare dei pastori delle ADI, cioè come essi operano seguendo<br />

gli impulsi della carne e non quelli dello Spirito della verità, e come poi siano capaci di attribuire a<br />

Dio il risultato della loro profonda carnalità, tenendo quindi nascosti ai fedeli i fatti come sono<br />

realmente andati. Per farvi un esempio esplicativo: è come se un credente andasse a fare una<br />

rapina in una banca, appropriandosi di una grossa somma di denaro, e poi domenica durante il<br />

culto si alzasse per rendere testimonianza ai fratelli di come Dio è fedele e gli ha provveduto molto<br />

aldilà di quello che a lui serviva e per questo rende grazie a Dio! I fratelli potranno pure dire<br />

'Amen', essendo ignari della rapina da lui fatta, ma viene il giorno in cui Dio farà sapere a tutti che<br />

quella persona aveva rubato quei soldi, e quindi non erano soldi che Dio gli aveva provveduto nella<br />

Sua fedeltà!<br />

801


E non siamo di fronte ad una situazione simile nel caso della cessazione della persecuzione contro<br />

le Chiese ADI? Le ADI infatti sono andate a mendicare l'aiuto dei massoni italo-americani e del<br />

Vaticano che li perseguitava, come se Dio non esistesse, come se Dio non fosse in grado di<br />

aiutarli, e in questa maniera hanno dimostrato di non avere avuto per nulla fiducia in Dio e nelle<br />

sue vie ma piena fiducia nell'uomo e nelle sue vie storte, e poi si sono messi ad attribuire tutto ciò<br />

alla loro fiducia in Dio e hanno considerato ciò come l'esaudimento delle loro preghiere fatte a Dio.<br />

Che obbrobrio! Hanno commesso un peccato, come quello che commisero gli Israeliti quando<br />

scesero in Egitto in cerca di aiuto, peccato per il quale Dio li rimproverò severamente con queste<br />

parole: "Guai, dice l’Eterno, ai figliuoli ribelli che forman dei disegni, ma senza di me, che<br />

contraggono alleanze, ma senza il mio spirito, per accumulare peccato su peccato; che vanno giù<br />

in Egitto senz’aver consultato la mia bocca, per rifugiarsi sotto la protezione di Faraone, e cercar<br />

ricetto all’ombra dell’Egitto! Ma la protezione di Faraone vi tornerà a confusione, e il ricetto<br />

all’ombra dell’Egitto, ad ignominia .... Guai a quelli che scendono in Egitto in cerca di soccorso, e<br />

s’appoggian su cavalli, e confidano ne’ carri perché son numerosi, e ne’ cavalieri, perché molto<br />

potenti, ma non guardano al Santo d’Israele, e non cercano l’Eterno! Eppure, anch’Egli è savio; fa<br />

venire il male, e non revoca le sue parole; ma insorge contro la casa de’ malvagi, e contro il<br />

soccorso degli artefici d’iniquità. Or gli Egiziani son uomini, e non Dio; i loro cavalli son carne, e<br />

non spirito; e quando l’Eterno stenderà la sua mano, il protettore inciamperà, cadrà il protetto, e<br />

periranno tutti assieme" (Isaia 30:1-3; 31:3). Le ADI dunque si sono sviluppate grazie ad una<br />

alleanza diabolica che i suoi dirigenti hanno contratto con i nemici di Dio, cioè i massoni e i cattolici<br />

romani; alleanza che ha significato cadere nel laccio e sotto l'influenza sia della <strong>Massoneria</strong> che<br />

del Vaticano.<br />

Inoltre, vi sono in mezzo a voi non poche cose che non possono non destare molta<br />

preoccupazione in ogni anima sincera che teme Dio: elementi tenebrosi dinnanzi ai quali vi<br />

confesso noi siamo indignati e preoccupati perchè, come disse Iddio a Israele, nel caso<br />

dell'infedeltà di Acan: "O Israele, c’è dell’interdetto in mezzo a te!" (Giosuè 7:13). E a motivo di<br />

questo interdetto Dio è indignato contro questa organizzazione e la sua faccia è contro di essa.<br />

Sappiate, fratelli, che ci sono entità spirituali demoniache che operano in mezzo a voi, che<br />

provengono quindi direttamente dal diavolo, e queste entità non fanno altro che opprimervi e<br />

legarvi alle menzogne di Satana. Già le menzogne di Satana, che è riuscito a introdurre in mezzo a<br />

voi facendole passare per 'sana dottrina' o parte del 'tutto l'evangelo' che vi predicano i vostri<br />

pastori.<br />

Se dunque diverse delle vostre dottrine e convinzioni sono identiche a quelle dei massoni che<br />

sono nelle tenebre sotto la potestà del diavolo; se avete in comune con i massoni così tante cose;<br />

se avete diversi insegnamenti che sono sostanzialmente massonici; è perchè voi avete smesso di<br />

vegliare e di esaminare le Scritture, e vi siete allontanati dalla Parola di Dio e avete quindi fatto<br />

spazio al diavolo! Per non parlare poi di quei strani simboli presenti in mezzo a voi che hanno<br />

origini occulte, e dietro i quali si nasconde sempre il diavolo!<br />

Non meravigliatevi se vi sentite nella confusione, insicuri, dubbiosi, e ignoranti in merito alle cose<br />

di Dio, e se in mezzo a voi regna la mondanità e la carnalità a tutti i livelli, perchè tutto ciò non è<br />

altro che l'opera che sta compiendo in mezzo a voi il diavolo, il dio dei massoni, il principe della<br />

potestà dell'aria, che, come dice l'apostolo Paolo, "si traveste da angelo di luce" (2 Corinzi 11:14),<br />

e delle cui macchinazioni siete rimasti vittime.<br />

802


E' ora dunque che vi svegliate, vi ravvediate e usciate da questa organizzazione che, alleandosi<br />

con la <strong>Massoneria</strong> e il Vaticano, ha chiaramente fatto spazio al diavolo, e conduce tante anime alla<br />

morte spirituale in quanto le uccide spiritualmente con le sue menzogne.<br />

803


Capitolo 14<br />

Il piano dei Massoni/Illuminati: distruggere il<br />

Cristianesimo per mezzo delle Chiese Evangeliche<br />

I Massoni e gli Illuminati nutrono un forte odio e disprezzo verso Gesù Cristo e i suoi insegnamenti<br />

che ci hanno trasmesso i suoi apostoli. Perchè questo odio e disprezzo? Perchè sia i massoni che<br />

gli Illuminati sono dal diavolo, sono sotto la potestà delle tenebre, e siccome hanno come<br />

obbiettivo la creazione di un nuovo ordine mondiale in cui gli uomini dovranno professare una<br />

unica religione (che secondo gli alti gradi della <strong>Massoneria</strong> è quella luciferina), e il Cristianesimo è<br />

un forte ostacolo alla realizzazione di questo loro progetto, in quanto per loro è pieno di pregiudizi,<br />

settarismo, e assurdità mostruose, allora hanno deciso di annullare il Cristianesimo, usandosi però<br />

della Chiesa stessa, quindi lavorando nell'ombra, senza dare all'occhio. E quindi che hanno fatto?<br />

Hanno creato o spinto a creare delle organizzazioni volte all'ecumenismo e propense al dialogo<br />

interreligioso, aiutandole anche finanziariamente, o appoggiandole in svariate maniere, ed hanno<br />

infiltrato nelle Chiese Evangeliche un pò per tutto il mondo dei loro emissari travestiti da pastori o<br />

predicatori, o hanno guadagnato alla loro causa dei pastori delle varie Chiese. E costoro dovranno<br />

lavorare affinchè prevalgano i principi e gli obbiettivi della <strong>Massoneria</strong>, e come voi sapete tra i loro<br />

obbiettivi c'è l'ecumenismo con la Chiesa Cattolica Romana e la Chiesa Ortodossa, come anche il<br />

dialogo interreligioso con le religioni, per cercare di unire tutti assieme. Per spiegarvi che cosa<br />

significa che il piano massonico consiste nel voler distruggere il Cristianesimo per mezzo della<br />

Chiesa, devo parlarvi di alcune importanti organizzazioni, che sono il National Council of Churches<br />

degli USA, il World Council of Churches, la World Evangelical Alliance, la YMCA, la Interfaith<br />

Alliance, il Movimento di Losanna, la Tony Blair Foundation, alcune Società Bibliche, l'Esercito<br />

della Salvezza, i Boy Scout, e la Federazione delle Chiese Evangeliche in Italia.<br />

Il Consiglio Nazionale delle Chiese negli USA - National<br />

Council of Churches (NCC)<br />

Myron Coureval Fagan (1887-1972) era un noto scrittore, produttore e regista cinematografico<br />

Ebreo Americano. Verso la fine degli anni '60 registrò 'The Illuminati and the Council on Foreign<br />

Relations' (Gli Illuminati e il Consiglio per le Relazioni con l'Estero) in cui documentò le attività degli<br />

Illuminati, che avevano come scopo ultimo quello di creare un Governo Unico Mondiale, mettendo<br />

in guardia da esse (http://100777.com/myron). In questi suoi discorsi ce n'è uno che ci riguarda<br />

direttamente come Chiesa, ed è quello in cui lui parla del piano degli Illuminati per portare le<br />

Chiese all'apostasia, in quanto il fine ultimo degli Illuminati è quello di creare una religione unica<br />

mondiale, e quindi hanno come obbiettivo primario quello di distruggere il Cristianesimo. Fagan<br />

dice che il ricco magnate John D. Rockefeller (1839-1937), noto esponente degli Illuminati, che<br />

faceva parte di una denominazione battista, prese un giovane predicatore di nome Dr. Harry F.<br />

Ward, che a quel tempo insegnava presso l'Union Theological Seminary (una 'scuola biblica'<br />

estremamente liberale, che fu nel tempo finanziata con ingenti somme di denaro da John D.<br />

804


Rockefeller Jr.), avendo visto in lui un volenteroso 'Giuda Iscariota', e quindi nel 1907 lo finanziò<br />

affinché mettesse su la 'Methodist Foundation of Social Service' in cui il compito di Ward era quello<br />

di addestrare dei cosiddetti ministri di Cristo e porli come pastori nelle Chiese. Questo Ward<br />

nell'ammaestrarli per farli diventare ministri di culto, gli insegnò come predicare in maniera astuta<br />

alle loro congregazioni che la storia di Cristo era una leggenda, e come gettare dubbi sulla divinità<br />

di Cristo, in altre parole gli insegnò come mettere nella mente dei membri di Chiesa dubbi sul<br />

Cristianesimo. Non doveva essere un attacco diretto, ma doveva essere un attacco lanciato<br />

tramite astute insinuazioni, in particolare ai giovani durante la scuola domenicale. Poi nel 1908 la<br />

'Methodist foundation of Social Service' cambiò il nome in 'Federal Council of Churches' (FCC)<br />

ossia 'Consiglio Federale delle Chiese' - che fu finanziato dai Rockefeller e nel quale per anni i<br />

Rockefeller ebbero un ruolo di primo piano anche tenendo discorsi nelle conferenze o negli incontri<br />

del FCC - e poi nel 1950 assunse il nome di 'National Council of Churches' (NCC) di cui oggi fanno<br />

parte decine di denominazioni, per oltre 100,000 congregazioni locali e 45 milioni di persone negli<br />

USA. Va anche detto che quando la FCC assunse il nome di NCC, Rockefeller donò un grande<br />

appezzamento di terreno per il quartiere generale del NCC.<br />

Attualmente ne fanno parte: African Methodist Episcopal Church, The African Methodist Episcopal<br />

Zion Church, Alliance of Baptists, American Baptist Churches in the USA, Apostolic Catholic<br />

Church, Diocese of the Armenian Church of America, Christian Church (Disciples of Christ),<br />

Christian Methodist Episcopal Church, Church of the Brethren, Community of Christ, The Coptic<br />

Orthodox Church in North America, The Episcopal Church, Evangelical Lutheran Church in<br />

America, Friends United Meeting, Greek Orthodox Archdiocese of America, Hungarian Reformed<br />

Church in America, International Council of Community Churches, Korean Presbyterian Church<br />

Abroad, Malankara Orthodox Syrian Church, Mar Thoma Church, Moravian Church in America<br />

Northern Province and Southern Province, National Baptist Convention of America, National<br />

Baptist Convention, U.S.A., Inc., National Missionary Baptist Convention of America, Orthodox<br />

Church in America, Patriarchal Parishes of the Russian Orthodox Church in the USA, Philadelphia<br />

Yearly Meeting of the Religious Society of Friends, Polish National Catholic Church of America,<br />

Presbyterian Church (U.S.A.), Progressive National Baptist Convention, Inc., Reformed Church in<br />

America, Serbian Orthodox Church in the U.S.A. and Canada, The Swedenborgian Church, Syrian<br />

Orthodox Church of Antioch, Ukrainian Orthodox Church of America, United Church of Christ, The<br />

United Methodist Church.<br />

Come potete vedere tra gli altri ne fanno parte Battisti, Riformati, Presbiteriani, Metodisti, Chiese<br />

dei Fratelli, Quaccheri, Luterani, Episcopaliani, Cattolici, Ortodossi. Se poi a ciò ci si aggiunge che<br />

in seno al NCC ci sono molti massoni (soprattutto presenti nella United Methodist Church che ha<br />

un'alta densità di massoni e pastori massoni, ed assieme alla Chiesa Presbiteriana è il maggiore<br />

contributore finanziario del NCC), e che il NCC è coinvolto anche nel dialogo interreligioso, allora<br />

ne viene proprio fuori una vera e propria babilonia spirituale. Il National Council of Churches negli<br />

USA è la controparte nazionale del World Council of Churches, cioè il Consiglio Mondiale delle<br />

Chiese, dove ci sono anche lì massoni, e pure ad alti livelli. Il FCC-NCC ha avuto sin dalla sua<br />

fondazione forti legami con la <strong>Massoneria</strong>.<br />

Henry St. George Tucker, presidente del FCC dal 1942 al 1944, era massone. Il vescovo<br />

metodista G. Bromley Oxnam (1891-1963), che fu presidente del Federal Council of Churches dal<br />

1944 al 1946, era un massone a quel tempo del 32° g rado del Rito Scozzese Antico ed Accettato<br />

(cfr. William R. Denslow e Harry S. Truman, 10,000 Famous Freemasons from K to Z, Volume 3,<br />

pag. 299), e ricevette il 33° nel 1949. William C. Martin, che fu presidente del NCC dal 1952 al<br />

805


1954, era un massone. Edward Urner Goodman (1891-1980), che negli anni 50' fu Direttore<br />

Esecutivo dell'Opera degli Uomini per il NCC a New York City, era anche lui un massone.<br />

Da sinistra: G. Bromley Oxnam, Edward Urner Goodman<br />

Nel 1975, Jim Shaw, ex massone del 33° grado smasch erò i legami tra il NCC e la <strong>Massoneria</strong>,<br />

dicendo: 'Un predicatore nel National Council of Churches non è realmente dentro fino a che non è<br />

un Massone' ed anche: 'Ho servito nella loggia con loro. Ho una lista di molti pastori del NCC che<br />

stanno lavorando per il mostro Massonico con tutta la forza che essi hanno. Essi non sono<br />

interessati al Signore Gesù Cristo nonostante facciano finta di esserlo' (parole riportate da John<br />

Daniel nel suo studio dal titolo 'Secret Societies and Their Infiltration of the Seven Churches of<br />

Revelation' ossia 'Le Società Segrete e <strong>La</strong> Loro Infiltrazione Nelle Sette Chiese dell'Apocalisse -<br />

http://philologos.org/__eb-jki/tape07.htm).<br />

Nel 1950 (o attorno a quell'anno) viene pubblicato un opuscolo dal titolo significativo ' How red is<br />

the Federal Council of Churches?' (vedi foto) ossia 'Quant'è rosso il Consiglio Federale delle<br />

Chiese?' a cura dell'American Council of Christian <strong>La</strong>ymen, in cui il FCC viene accusato di<br />

sostenere organizzazioni comuniste e di appoggiare il Comunismo. Ecco le prove delle accuse<br />

mosse al FCC:<br />

806


In quell'opuscolo viene anche detto che alcuni suoi esponenti di spicco negano la nascita verginale<br />

di Cristo, la dottrina dell'espiazione, e l'infallibilità della Sacra Scrittura.<br />

Nel 1983 poi, il Reader's Digest smascherò il NCC mostrando che tra le altre cose aveva<br />

sostenuto con molto denaro sia organizzazioni comuniste che gruppi terroristici. In un articolo dal<br />

titolo 'Do You Know Where Your Church Offerings Go?' (Sapete dove vanno le vostre offerte fatte<br />

807


alla Chiesa?), l'articolista, senza nominare la <strong>Massoneria</strong>, descrive come tanti Cristiani sono stati<br />

ingannati ed hanno dato denaro alla rivoluzione ordita dalla <strong>Massoneria</strong> contro Cristo: 'In un<br />

periodo di due anni, 442.000 dollari di denaro raccolto solo dai membri della Chiesa Metodista<br />

erano stati mandati ad un numero di organizzazioni politiche, tra cui ...' gruppi che appoggiano<br />

l'OLP [Yasser Arafat], i governi di Cuba e del Vietnam, i movimenti totilaristi pro-Sovietici<br />

nell'America <strong>La</strong>tina, in Asia e in Africa, ed alcuni 'gruppi inclini alla violenza negli USA' (Rael Jean<br />

Isaac, "Do You Know Where Your Church Offerings Go?." Readers' Digest, January 1983, p.120 -<br />

http://www.angelfire.com/music2/fullcircle/mas5.html - 'Over a two-year period $442,000 in<br />

Methodist churchgoer's money alone had been sent to a number of political organizations, among<br />

them..." groups supporting the Palestine Liberation Organization [Yasser Arafat], the governments<br />

of Cuba and Vietnam, the pro-Soviet totalitarian movements of <strong>La</strong>tin America, Asia and Africa, and<br />

several "violence prone groups in the United States').<br />

Ed infine, il NCC è colluso col CFR, infatti i seguenti ex presidenti del NCC ne fanno parte: Leonid<br />

Kishkovsky (1990-1991), e Craig B. Anderson (1997-1999).<br />

Il Consiglio Mondiale delle Chiese - World Council of<br />

Churches (WCC)<br />

Il World Council of Churches (WCC), ossia il Consiglio Mondiale delle Chiese (CMC), conosciuto<br />

anche con il nome Consiglio ecumenico delle chiese (CEC), è una organizzazione ecumenica<br />

internazionale formata attualmente da 349 tra Chiese, Denominazioni e Comunioni di Chiese in<br />

oltre 110 nazioni e che rappresenta oltre 560 milioni di persone che si definiscono Cristiane. E'<br />

nato ufficialmente nel 1948 ad Amsterdam (Olanda), ed ha la sua sede a Ginevra (Svizzera).<br />

Vediamo di tracciare in breve l'origine del WCC, perchè nella sua nascita è coinvolta<br />

pesantemente la massoneria. E per fare questo dobbiamo parlare del metodista John Raleigh Mott<br />

(1865-1955). Nato a Livingston Manor (New York), John Mott fu dal 1888 al 1915 il segretario<br />

nazionale del Intercollegiate Committee della YMCA degli U.S.A. e del Canada (e come abbiamo<br />

già dimostrato la YMCA ha avuto ed ha stretti rapporti con la massoneria). Fu anche presidente<br />

dello Student Volunteer Movement for Foreign Missions (1915-28) e dell'International Missionary<br />

Council dello YMCA (1921-42), nonchè presidente della YMCA's World Alliance dal 1926 al 1937.<br />

Nel 1910 Mott fu uno degli organizzatori della World Missionary Conference di Edimburgo, in<br />

Scozia, che fu la conferenza che alla fine portò alla formazione del World Council of Churches e<br />

segnò l'inizio del moderno movimento ecumenico. Mott infatti fu fatto presidente onorario del WCC<br />

nel 1948 quando fu fondato.<br />

Ora, John Mott era un amico dell'Illuminato John D. Rockfeller Jr. (1874-1960) che finanziò la<br />

nascita del WCC. Norbert Homuth, nel suo libro Vorsicht Ökumene! afferma infatti: 'Il massone<br />

Rockefeller non solo donò la proprietà delle Nazioni Unite a New York, ma finanziò la fondazione<br />

del World Council of Churches a Ginevra' (N. Homuth, Vorsicht Ökumene, citato da Klaus D.<br />

Vaqué in Verrat an Südafrika, Varama Publishers, 1988, pp 202-203 -<br />

http://www.christianaction.org.za/articles/howtheenenemies.htm). Infatti la creazione dell'Istituto<br />

Ecumenico fu approvata grazie al contributo finanziario (si parla di 500.000 dollari) di John D.<br />

808


Rockefeller, Jr. e così nel settembre del 1946 l'Istituto che è ospitato nel Chateau de Bossey a<br />

Celigny, Svizzera, aprì ufficialmente le sue porte.<br />

E' interessante poi sapere che quando nel 1948 fu fondato ufficialmente il WCC, uno dei discorsi<br />

durante la cerimonia fu fatto da John Foster Dulles (1888-1959), che fu presidente della<br />

Rockefeller Foundation (1950-52) e imparentato con la famiglia Rockefeller, nonchè uno dei<br />

fondatori del Council of Foreign Relations (CFR) che abbiamo visto è uno di quei gruppi facenti<br />

parte degli Illuminati. Questo Dulles era stato anche Presidente della 'Commission on Just and<br />

Durable Peace of the Federal Council of Churches' ossia la 'Commissione sulla Pace Giusta e<br />

Durevole del Consiglio Federale delle Chiese' (che poi diventerà il National Council of Churches).<br />

Dulles risulta anche che fu tra i membri fondatori delle Nazioni Unite (ONU) e che aiutò a<br />

preparare la Carta dell'ONU. Fu inoltre Segretario di Stato degli USA nel governo del Presidente<br />

Dwight D. Eisenhower dal 1953 al 1959, e mentre era in quella posizione si diede da fare affinchè<br />

si aprissero le porte per Billly Graham in Inghilterra per la Crociata Evangelistica del 1954 a<br />

Londra.<br />

Ora, questo Dulles nel Gennaio del 1945, in quanto presidente della Commissione sulla Pace<br />

Giusta e Durevole del Consiglio Federale delle Chiese, aveva tenuto a Cleveland (Ohio, USA) un<br />

discorso durante il National Study Conference on The Churches and a Just and Durable Peace, in<br />

cui aveva detto tra le altre cose: 'Noi ci incontriamo qua in un periodo critico. Con gioia ci<br />

incontriamo qua non semplicemente come osservatori, ma come un gruppo che ha esso stesso un<br />

certo potere per modellare il futuro. Abbiamo già mostrato quella potenza in relazione alla<br />

programmazione dell'organizzazione mondiale. Voi ricorderete che tale organizzazione non era<br />

uno degli obbiettivi originali delle Nazioni Unite', e terminò dicendo: 'Cristo ha insegnato che per<br />

mezzo dell'auto sviluppo noi potremmo diventare dei canali per la potenza infinita di Dio.<br />

Seguiamo il suo ammonimento' (Vital Speeches of the Day, Vol. XI, pp. 246-249).<br />

A conferma del forte legame sin dalla sua fondazione tra il WCC e la massoneria, c'è anche il fatto<br />

che Geoffrey Francis Fisher (1887–1972), il 99esimo arcivescovo di Canterbury, che fu eletto tra i<br />

presidenti del neonato WCC ad Amsterdam nel 1948, era un massone: era stato gran maestro<br />

provinciale di Norfolk (cfr. William R. Denslow e Harry S. Truman, 10,000 Famous Freemasons<br />

from A to J Part One, pag. 51-52). Ed oltre a Fisher, tra i presidenti eletti c'era un'altro massone,<br />

ossia il vescovo metodista G. Bromley Oxnam che nel 1948 era ancora un 32° grado del Rito<br />

Scozzese, ma l'anno successivo ricevette il 33° gra do (cfr. William R. Denslow e Harry S. Truman,<br />

10,000 Famous Freemasons from K to Z, Volume 3, pag. 299).<br />

Da sinistra: i 6 presidenti e il presidente onorario del World Council of Churches eletti nella prima assemblea nel 1948; la fondazione del<br />

World Council of Churches ad Amsterdam nel 1948.<br />

809


Oltre a ciò, il pastore metodista George Calvert Barber (1893-1967), presidente dal 1952 al 1954<br />

del Consiglio Australiano del World Council of Churches, era un massone; Perry E. Greshman<br />

(1907-1994), pastore della Christian Church, delegato all'Assemblea fondativa del WCC nel 1948,<br />

e delegato alle conventions del 1950, 1951 e 1952, nonchè membro della Commissione su Fede e<br />

Ordine del WCC, era un massone del 32° grado e un C avaliere Templare.<br />

Il WCC si definisce come una «comunità fraterna di Chiese che confessano il Signore Gesù Cristo<br />

come Dio e Salvatore, secondo le Scritture, e si sforzano di rispondere insieme alla loro vocazione<br />

comune per la gloria di un solo Dio, Padre, Figlio e Spirito Santo» (Costituzioni del CEC, art. 1). E<br />

quali sono queste Chiese? Ecco la lista presa dal loro sito ufficiale:<br />

Africa Inland Church Sudan, African Christian Church & Schools, African Church of the Holy Spirit,<br />

African Israel Nineveh Church, African Methodist Episcopal Church, African Methodist Episcopal<br />

Zion Church, African Protestant Church, American Baptist Churches in the USA, Anglican Church<br />

in Aotearoa, New Zealand, and Polynesia, Anglican Church in Japan, Anglican Church of Australia,<br />

Anglican Church of Burundi, Anglican Church of Canada, Anglican Church of Kenya, Anglican<br />

Church of Korea, Anglican Church of Southern Africa, Anglican Church of Tanzania, Anglican<br />

Church of the Southern Cone of America, Armenian Apostolic Church (Holy See of Cilicia),<br />

Armenian Apostolic Church (Mother See of Holy Etchmiadzin), Association of Baptist Churches in<br />

Rwanda, Association of Evangelical Reformed Churches of Burkina Faso, Association The Church<br />

of God, Bangladesh Baptist Church Sangha, Baptist Association of El Salvador, Baptist<br />

Convention of Haiti, Baptist Convention of Nicaragua, Baptist Union of Denmark, Baptist Union of<br />

Great Britain, Baptist Union of Hungary, Baptist Union of New Zealand, Batak Christian Community<br />

Church, Bengal-Orissa-Bihar Baptist Convention, Bolivian Evangelical Lutheran Church, Canadian<br />

Yearly Meeting of the Religious Society of Friends (Quakers), Catholic Diocese of the Old-<br />

Catholics in Germany, China Christian Council, Christian Biblical Church, Christian Church<br />

(Disciples of Christ) in Canada, Christian Church (Disciples of Christ) in the United States,<br />

Christian Church of Central Sulawesi, Christian Church of Sumba, Christian Churches New<br />

Zealand, Christian Evangelical Church in Minahasa, Christian Evangelical Church of Sangihe<br />

Talaud, Christian Methodist Episcopal Church, Christian Protestant Angkola Church, Christian<br />

Protestant Church in Indonesia, Christian Reformed Church of Brazil, Church in the Province of the<br />

West Indies, Church in Wales, Church of Bangladesh, Church of Ceylon, Church of Christ - Harris<br />

Mission (Harrist Church), Church of Christ in Congo - Anglican Community of Congo, Church of<br />

Christ in Congo - Baptist Community of Congo, Church of Christ in Congo - Community of<br />

Disciples of Christ in Congo, Church of Christ in Congo - Evangelical Community of Congo, Church<br />

of Christ in Congo - Mennonite Community in Congo, Church of Christ in Congo - Presbyterian<br />

Community of Congo, Church of Christ in Congo - Presbyterian Community of Kinshasa, Church of<br />

Christ in Congo - Protestant Baptist Church in Africa / Episcopal Baptist Community in Africa,<br />

Church of Christ in Thailand, Church of Christ Light of the Holy Spirit, Church of Cyprus, Church of<br />

England, Church of Greece, Church of Ireland, Church of Jesus Christ in Madagascar (FJKM),<br />

Church of Jesus Christ on Earth by His Special Envoy Simon Kimbangu, Church of Melanesia,<br />

Church of Nigeria (Anglican Communion), Church of North India, Church of Norway, Church of<br />

Pakistan, Church of Scotland, Church of South India, Church of Sweden, Church of the Augsburg<br />

Confession of Alsace and Lorraine, Church of the Brethren, Church of the Brethren in Nigeria<br />

(EYN), Church of the Lord (Aladura) Worldwide, Church of the Province of Central Africa, Church<br />

of the Province of Myanmar, Church of the Province of the Indian Ocean, Church of the Province of<br />

West Africa, Church of Uganda, Churches of Christ in Australia, Congregational Christian Church<br />

in American Samoa, Congregational Christian Church in Samoa, Congregational Christian Church<br />

of Niue, Congregational Christian Church of Tuvalu, Convention of Philippine Baptist Churches,<br />

810


Cook Islands Christian Church, Coptic Orthodox Church, Council of African Instituted Churches,<br />

Czechoslovak Hussite Church, East Java Christian Church, Ecumenical Patriarchate, EKD -<br />

Evangelical Church in Central Germany, EKD - Evangelical Lutheran Church in Bavaria, EKD -<br />

Evangelical Lutheran Church in Brunswick, EKD - Evangelical Lutheran Church of Hanover, EKD -<br />

Evangelical Lutheran Church of Mecklenburg, EKD - Evangelical Lutheran Church of Schaumburg-<br />

Lippe, EKD - North Elbian Evangelical Lutheran Church, Episcopal Anglican Church of Brazil,<br />

Episcopal Church in Jerusalem and the Middle East, Episcopal Church in the Philippines,<br />

Episcopal Church in the USA, Episcopal Church of the Sudan, Eritrean Orthodox Tewahedo<br />

Church, Estonian Evangelical Lutheran Church, Estonian Evangelical Lutheran Church Abroad,<br />

Ethiopian Evangelical Church Mekane Yesus (EECMY), Ethiopian Orthodox Tewahedo Church,<br />

Evangelical Baptist Church in Angola, Evangelical Baptist Union of Italy, Evangelical Christian<br />

Church in Halmahera, Evangelical Christian Church in Tanah Papua, Evangelical Church in<br />

Germany, Evangelical Church in New Caledonia and the Loyalty Isles, Evangelical Church of<br />

Cameroon, Evangelical Church of Congo, Evangelical Church of Czech Brethren, Evangelical<br />

Church of Gabon, Evangelical Church of the Augsburg Confession in Austria, Evangelical Church<br />

of the Augsburg Confession in Poland, Evangelical Church of the Augsburg Confession in<br />

Romania, Evangelical Church of the Augsburg Confession in Slovakia, Evangelical Church of the<br />

Disciples of Christ in Argentina, Evangelical Church of the Helvetic Confession, Evangelical<br />

Church of the Lutheran Confession in Brazil, Evangelical Church of the River Plate, Evangelical<br />

Congregational Church in Angola, Evangelical Lutheran Church in America, Evangelical Lutheran<br />

Church in Canada, Evangelical Lutheran Church in Chile, Evangelical Lutheran Church in Congo<br />

(ELCCo), Evangelical Lutheran Church in Denmark, Evangelical Lutheran Church in Namibia,<br />

Evangelical Lutheran Church in Southern Africa, Evangelical Lutheran Church in Tanzania (ELCT),<br />

Evangelical Lutheran Church in the Republic of Namibia, Evangelical Lutheran Church in<br />

Zimbabwe, Evangelical Lutheran Church of Finland, Evangelical Lutheran Church of France,<br />

Evangelical Lutheran Church of Ghana, Evangelical Lutheran Church of Iceland, Evangelical<br />

Lutheran Church of <strong>La</strong>tvia, Evangelical Lutheran Church of Papua New Guinea, Evangelical<br />

Methodist Church in Bolivia, Evangelical Methodist Church in Italy, Evangelical Methodist Church<br />

in the Philippines, Evangelical Methodist Church of Argentina, Evangelical Pentecostal Mission of<br />

Angola, Evangelical Presbyterian Church in South Africa, Evangelical Presbyterian Church of<br />

Egypt Synod of the Nile, Evangelical Presbyterian Church of Iran, Evangelical Presbyterian Church<br />

of Portugal, Evangelical Presbyterian Church of Togo, Evangelical Presbyterian Church, Ghana,<br />

Evangelical Reformed Church of Angola, Evangelical-Lutheran Church in Romania, Federation of<br />

Swiss Protestant Churches, Free Pentecostal Missions Church of Chile, Free Wesleyan Church of<br />

Tonga, Greek Evangelical Church, Greek Orthodox Patriarchate of Alexandria and All Africa,<br />

Greek Orthodox Patriarchate of Antioch and All the East, Greek Orthodox Patriarchate of<br />

Jerusalem, Holy Apostolic Catholic Assyrian Church of the East, Hong Kong Council of the Church<br />

of Christ in China, Hungarian Reformed Church in America, Independent Presbyterian Church of<br />

Brazil, Indonesian Christian Church (GKI), Indonesian Christian Church (HKI), International Council<br />

of Community Churches, International Evangelical Church, Jamaica Baptist Union, Javanese<br />

Christian Churches, Kalimantan Evangelical Church, Karo Batak Protestant Church, Kenya<br />

Evangelical Lutheran Church, Kiribati Protestant Church, Korean Christian Church in Japan,<br />

Korean Methodist Church, <strong>La</strong>o Evangelical Church, <strong>La</strong>tvian Evangelical Lutheran Church Abroad,<br />

Lesotho Evangelical Church, Lusitanian Church of Portugal, Lutheran Church in Hungary, Lutheran<br />

Church in Liberia, Malagasy Lutheran Church (FLM), Malankara Orthodox Syrian Church, Maohi<br />

Protestant Church, Mar Thoma Syrian Church of Malabar, Mara Evangelical Church, Mennonite<br />

Church in Germany, Mennonite Church in the Netherlands, Methodist Church, Methodist Church<br />

Ghana, Methodist Church in Brazil, Methodist Church in Cuba, Methodist Church in Fiji and<br />

811


Rotuma, Methodist Church in India, Methodist Church in Indonesia, Methodist Church in Ireland,<br />

Methodist Church in Kenya, Methodist Church in Malaysia, Methodist Church in Singapore,<br />

Methodist Church in the Caribbean and the Americas, Methodist Church in Zimbabwe, Methodist<br />

Church Nigeria, Methodist Church of Chile, Methodist Church of Mexico, Methodist Church of New<br />

Zealand, Methodist Church of Peru, Methodist Church of Puerto Rico, Methodist Church of Samoa,<br />

Methodist Church of Southern Africa, Methodist Church of Togo, Methodist Church of Uruguay,<br />

Methodist Church Sierra Leone, Methodist Church, Sri <strong>La</strong>nka, Methodist Church, Upper Myanmar,<br />

Mission Covenant Church of Sweden, Moravian Church in America, Moravian Church in Jamaica,<br />

Moravian Church in Nicaragua, Moravian Church in South Africa, Moravian Church in Suriname,<br />

Moravian Church in Tanzania, Moravian Church in Western Europe, Moravian Church, Eastern<br />

West Indies Province, Myanmar Baptist Convention, National Baptist Convention of America, Inc.,<br />

National Baptist Convention USA, Inc., National Evangelical Synod of Syria and Lebanon, Native<br />

Baptist Church of Cameroon, Nias Christian Protestant Church, Nigerian Baptist Convention, Old-<br />

Catholic Church in Austria, Old-Catholic Church in the Netherlands, Old-Catholic Church of<br />

Switzerland, Old-Catholic Mariavite Church in Poland, Orthodox Autocephalous Church of Albania,<br />

Orthodox Church in America, Orthodox Church in Japan, Orthodox Church in the Czech <strong>La</strong>nds and<br />

Slovakia, Orthodox Church of Finland, Pasundan Christian Church, Pentecostal Church of Chile,<br />

Pentecostal Mission Church, Philippine Independent Church, Polish Autocephalous Orthodox<br />

Church in Poland, Polish Catholic Church in Poland, Polish National Catholic Church, Presbyterian<br />

Church (USA), Presbyterian Church in Cameroon, Presbyterian Church in Canada, Presbyterian<br />

Church in Rwanda, Presbyterian Church in Taiwan, Presbyterian Church in the Republic of Korea,<br />

Presbyterian Church in Trinidad and Tobago, Presbyterian Church of Africa, Presbyterian Church<br />

of Aoteroa New Zealand, Presbyterian Church of Cameroon, Presbyterian Church of Colombia,<br />

Presbyterian Church of East Africa, Presbyterian Church of Ghana, Presbyterian Church of Korea,<br />

Presbyterian Church of Liberia, Presbyterian Church of Mozambique, Presbyterian Church of<br />

Nigeria, Presbyterian Church of Pakistan, Presbyterian Church of the Sudan, Presbyterian Church<br />

of Vanuatu, Presbyterian Church of Wales, Presbyterian-Reformed Church in Cuba, Progressive<br />

National Baptist Convention, Inc., Protestant Christian Batak Church, Protestant Christian Church<br />

in Bali, Protestant Church in Indonesia, Protestant Church in Sabah, Protestant Church in South-<br />

East Sulawesi, Protestant Church in the Moluccas, Protestant Church in the Netherlands,<br />

Protestant Church in Timor Lorosa'e, Protestant Church in Western Indonesia, Protestant Church<br />

of Algeria, Protestant Evangelical Church in Timor, Protestant Methodist Church of Benin, Province<br />

of the Episcopal Church in Rwanda, Reformed Christian Church in Serbia & Montenegro,<br />

Reformed Christian Church in Slovakia, Reformed Church in America, Reformed Church in<br />

Hungary, Reformed Church in Romania, Reformed Church in Zambia, Reformed Church in<br />

Zimbabwe, Reformed Church of Alsace and Lorraine, Reformed Church of Christ in Nigeria,<br />

Reformed Church of France, Reformed Presbyterian Church of Equatorial Guinea, Religious<br />

Society of Friends: Friends General Conference, Religious Society of Friends: Friends United<br />

Meeting, Remonstrant Brotherhood, Romanian Orthodox Church, Russian Orthodox Church,<br />

Salvadorean Lutheran Synod, Samavesam of Telugu Baptist Churches, Scottish Episcopal<br />

Church, Serbian Orthodox Church, Silesian Evangelical Church of the Augsburg Confession,<br />

Simalungun Protestant Christian Church, Slovak Evangelical Church of the Augsburg Confession<br />

in Serbia & Montenegro, Spanish Evangelical Church, Spanish Reformed Episcopal Church,<br />

Syrian Orthodox Patriarchate of Antioch and All the East, The African Church, Toraja Church,<br />

Union of Baptist Churches in Cameroon, Union of the Armenian Evangelical Churches in the Near<br />

East, Union of Welsh Independents, United Church in Jamaica and the Cayman Islands, United<br />

Church in Papua New Guinea, United Church in the Solomon Islands, United Church of Canada,<br />

United Church of Christ, United Church of Christ - Congregational in the Marshall Islands, United<br />

812


Church of Christ in Japan, United Church of Christ in the Philippines, United Church of Christ in<br />

Zimbabwe, United Church of Zambia, United Congregational Church of Southern Africa, United<br />

Evangelical Lutheran Church, United Evangelical Lutheran Church in India, United Free Church of<br />

Scotland, United Methodist Church, United Methodist Church of Ivory Coast, United Presbyterian<br />

Church of Brazil, United Protestant Church, United Protestant Church of Belgium, United Reformed<br />

Church, Uniting Church in Australia, Uniting Presbyterian Church in Southern Africa, Uniting<br />

Reformed Church in Southern Africa, Waldensian Church<br />

Come avete potuto vedere, non manca nessuno all'appello tra le Chiese Protestanti. Ci sono infatti<br />

Anglicani, Luterani, Battisti, Riformati, Mennoniti, Quaccheri, Chiese dei Fratelli, Presbiteriani,<br />

Episcopaliani, Metodisti, Valdesi, ed anche delle Chiese Pentecostali che devo dire sono ancora<br />

una netta minoranza a confronto delle altre Chiese ma considerando l'andamento delle cose sono<br />

persuaso che nel futuro ce ne saranno molte di più. Per quanto riguarda l'Italia, i Valdesi ne fanno<br />

parte come anche i Metodisti, e ci sono poi i Battisti (Unione Cristiana Evangelica Battista d‘Italia -<br />

UCEBI).<br />

<strong>La</strong> Federazione delle Chiese Evangeliche in Italia (FCEI) collabora con il Consiglio Mondiale delle<br />

Chiese.<br />

<strong>La</strong> Chiesa Cattolica Romana non fa parte ufficialmente del WCC in quanto partecipa come<br />

'osservatrice', ma lavora strettamente con il WCC e difatti è membro a pieno titolo della<br />

commissione 'Fede e Costituzione'. E' interessante a tale proposito quello che dice Edward<br />

Panosian a proposito della concezione di ecumenismo che ha la Chiesa Cattolica Romana: '<strong>La</strong><br />

concezione di Roma del movimento ecumenico è l'unione di tutte le Chiese - col tempo tutte le<br />

religioni - con Roma. Roma non si unisce al WCC; essa invita il WCC ad unirsi a lei. Tutto il<br />

programma ecumenico è stato chiamato 'il rovesciamento della Riforma' ' (The World Council of<br />

Churches, pag. 40).<br />

Il WCC è disposto a collaborare con tutti, infatti in uno dei loro documenti si legge: 'Noi<br />

riconosciamo l'importanza di cooperare ad ogni livello con la Chiesa Cattolica Romana, con altre<br />

chiese non-membre, con organizzazioni non-chiese, membri di altre religioni, uomini di nessuna<br />

religione, per meglio dire con uomini di buona volontà dappertutto' (in Bernard Smith, The<br />

Fraudulent Gospel, Covenant Books London, 1991, p. 128).<br />

Il WCC collabora per esempio anche con i Mussulmani. Nel 2011 in una Lettera del Consiglio<br />

Mondiale delle Chiese ai musulmani scritta dal pastore norvegese luterano Olav Fykse Tveit,<br />

segretario generale del Consiglio Mondiale delle Chiese (WCC) alle comunità religiose musulmane<br />

di tutto il mondo per la fine del mese del Ramadan, si legge che 'Mai come oggi' cristiani e<br />

musulmani devono 'agire in spirito di unità sulla base della nostra comune umanità' incoraggiando<br />

le persone a 'formare nuove alleanze per la pace e la riconciliazione nella giustizia', ed ancora:<br />

'Come persone di fede impegnate per la giustizia, la pace e la riconciliazione, dovremmo essere in<br />

grado di lavorare insieme al fine di preservare la dignità di tutti i popoli, i loro fondamentali diritti<br />

umani, il ruolo della legge uguale per tutti i cittadini' (http://www.radiovaticana.org/).<br />

Il WCC collabora anche con le Nazioni Unite per stabilire la pace mondiale e la giustizia<br />

economica nel mondo, e così via. Sul sito del WCC leggiamo che esso 'cerca di dimostrare<br />

l'impegno di vecchia data del movimento ecumenico verso le Nazioni Unite e gli ideali incorporati<br />

nella Carta delle Nazioni Unite e di dare voce ai valori etici, morali e spirituali che devono<br />

rafforzare dal basso le relazioni internazionali' (http://www.wcc-coe.org/wcc/what/international/wccun-e.html).<br />

Più chiaro di così! Nell'Assemblea Generale del WCC tenutasi a Porto Allegre (Brasile)<br />

813


nel 2006, che aveva come tema 'Dio, nella tua Grazia, Trasforma il Mondo', le sue principali<br />

preoccupazioni furono 'giustizia economica, violenza dominante, identità Cristiana, dialogo<br />

interreligioso, America <strong>La</strong>tina, disarmamento nucleare, riforma delle Nazioni Unite, terrorismo e<br />

anti-terrorismo, acqua ... povertà, debito, HIV e AIDS, instabilità in Africa, e cambiamento climatico'<br />

(WCC e-news, 14.2. e 16.2.2006). A me pare l'agenda di una organizzazione internazionale molto<br />

simile alle Nazioni Unite: non vi pare? Il WCC è diventato una sorta di braccio delle Nazioni Unite:<br />

sostanzialmente è quello che si erano proposti di farlo diventare gli Illuminati per creare il loro<br />

governo mondiale.<br />

Peraltro gli scopi del WCC collimano alla perfezione con gli obbiettivi del 'Global Peace Plan'<br />

dell'impostore Rick Warren (che vi ricordo è entrato nelle Assemblee di Dio USA per la porta<br />

principale, ossia attraverso il presidente George Wood), il quale infatti sostiene il WCC, e questo<br />

spiega la stima che il massone Robert Schuller ha di Rick Warren!<br />

Ma proseguiamo a smascherare questa organizzazione filo massonica, mostrando quali diavolerie<br />

e quali eresie promuove per la gioia dei massoni e degli Illuminati.<br />

Idolatria<br />

Il WCC ha fatto spazio all'idolatria.<br />

Durante la Sesta Assemblea del WCC tenutasi in Vancouver, British Columbia, nel luglio 1983,<br />

dove parteciparono oltre 4000 persone, nella cerimonia di apertura, gli Indiani del Nord America<br />

furono invitati a costruire un altare e una 'fiamma sacra'. E poi gli Indiani buttarono delle offerte di<br />

pesce e tabacco nel fuoco per i loro dèi e danzarono attorno all'altare. Le candele che furono usate<br />

durante i culti di quella conferenza furono accese da quel fuoco pagano che continuò ad ardere<br />

per tutto il tempo della conferenza.<br />

Durante la Settima assemblea del WCC tenutasi a Febbraio del 1991 a Canberra, Australia, la<br />

Conferenza fu aperta da degli aborigeni quasi nudi (a sinistra nella foto) che fecero dei rituali<br />

pagani! E non solo, la 'teologa' presbiteriana Chung Hyun-Kyung evocò un dio pagano femmina (a<br />

destra nella foto)!<br />

Nel novembre del 1993 il WCC sponsorizzò una conferenza a Minneapolis, Minnesota (USA), a cui<br />

parteciparono circa 2000 donne con l'obbiettivo di 'cambiare il Cristianesimo', e durante la quale si<br />

sentirono e videro cose abominevoli nel cospetto di Dio. Una delle oratrici, Chung Hyun Kyung, la<br />

'teologa' Coreana appartenente alla Chiesa Presbiteriana Coreana che fa parte del WCC,<br />

paragonò lo Spirito Santo alle antiche divinità Asiatiche e incitò le presenti a domandare agli alberi<br />

814


una parte della loro energia vitale: 'Se vi sentite molto stanchi e non avete alcuna energia da dare,<br />

quello che fate è ... andate da un grande albero e chiedetegli 'dammi della tua energia vitale' (AFA<br />

Journal, Febbraio 1994)! Oltre a ciò ci fu l'adorazione della dea Sofia, chiamata 'la dea biblica della<br />

creazione', che una certa Sue Seid-Martin affermò fosse 'il viso femminile della psiche umana' e si<br />

trovasse nel libro dei Proverbi e identificò questa Sofia con Gesù Cristo!<br />

Omosessualità<br />

Durante la Conferenza del WCC del 1993, tenutasi a Minneapolis, un gruppo di circa 100 donne<br />

lesbiche, bisessuali e transessuali, si riunirono sul palco e fu loro data una standing ovation da<br />

molti dell'assemblea. E la nota 'pastoressa' battista lesbica di nome Nadean Bishop, in un suo<br />

discorso affermò che Maria e Marta erano lesbiche, amanti lesbiche! Ma di discorsi stolti fatti da<br />

cosiddette pastoresse a favore dell'omosessualità ce ne furono altri in quell'occasione.<br />

Eresie di perdizione<br />

Il WCC ha nella sostanza rigettato la dottrina biblica secondo cui la salvezza è solo in Gesù Cristo,<br />

in quanto sostiene che sono salvati anche coloro che non credono in Gesù.<br />

Durante la Sesta Assemblea del WCC tenutasi in Vancouver, nel 1983, Dirk Mulder, moderatore<br />

del programma del dialogo interreligioso del WCC disse che 'non crede che le persone sono<br />

perdute per sempre se non vengono evangelizzate', e in un'intervista alla rivista Foundation alla<br />

domanda: 'Crederesti tu che un Buddista o un Induista potrebbero essere salvati senza credere in<br />

Cristo?' rispose: 'Certo, certo!' (Foundation, Vol. IV, Issue III, 1983).<br />

Nel 1987, Wesley Ariarajah, un predicatore metodista proveniente dallo Sri <strong>La</strong>nka, che allora era il<br />

direttore del Dialogo Interreligioso del WCC, mentre si trovava in Norvegia, affermò: 'E' necessario<br />

abbandonare l'idea che tutte le altre religioni vivono nelle tenebre senza nessuna esperienza di<br />

Dio'. Durante la Conferenza di Canberra del 1991, lo stesso Wesley Ariarajah affermò che era<br />

inconcepibile per lui che Dio ascoltava le preghiere dei Cristiani ma ignorava coloro che pregavano<br />

alla loro particolare versione di Dio! E questo perchè la sua comprensione dell'amore di Dio è<br />

troppo larga per lui per credere che solo questo stretto segmento chiamato la Chiesa Cristiana<br />

sarà salvato! E difatti in quella conferenza il WCC si spinse a suggerire che i Mussulmani, gli<br />

Induisti e altri conseguono la salvezza nella stessa maniera come i Cristiani mettendo in guardia<br />

quest'ultimi dal pensare in maniera stretta o meglio settaria!<br />

Questa è la ragione per cui ormai il WCC non si occupa più di evangelizzare i pagani, perchè<br />

anch'essi sono salvati. Quello che cerca è solo il dialogo con essi, cercando di prendere da loro la<br />

'luce che anch'essi hanno', e di unirsi a loro, perchè anch'essi sono figli di Dio! Durante la Sesta<br />

Assemblea di Vancouver il segretario generale Philip Potter affermò che è la volontà di Dio 'unire<br />

tutte le nazioni nella loro diversità in una unica casa', e Pauline Webb, che faceva parte del<br />

Comitato Esecutivo del WCC, diede il benvenuto ai visitatori che appartenevano a 'altre fedi' e<br />

disse: 'Incontriamoci come quelli che non hanno niente da difendere e tutto da condividere'. Già,<br />

niente da difendere!<br />

815


Sul WCC Ecumenical Press Service di Marzo 1-9, 1985, è apparsa una 'visione dell'Associazione<br />

dei Giovani Cristiani (YMCA) nell'Asia contemporanea'. <strong>La</strong> YMCA è membro del WCC e vi ricordo<br />

ha forti legami con la <strong>Massoneria</strong>. L'autore dell'articolo è Christopher Duraisingh, professore di<br />

teologia presso un college teologico di Bangalore in India. Ascoltate cosa afferma: 'Forme di enfasi<br />

distorte ed esclusive sulla redenzione che portano ad uno spirito di separazione dei Cristiani da<br />

tutti gli altri devono essere messe in discussione ... Qualsiasi enfasi sulla dottrina della redenzione<br />

fino all'esclusione della dottrina della creazione deve essere messa in discussione. Quando noi<br />

intendiamo correttamente la dottrina della creazione, noi sappiamo che, assieme con i nostri fratelli<br />

e sorelle non-cristiani, apparteniamo a Dio. Non possiamo separarci artificialmente dal resto della<br />

comunità umana nel nome dell'esperienza della redenzione ... Mentre cerchiamo la cooperazione<br />

con persone di altre fedi in Asia, noi saremo condotti a capire di nuovo anche la natura della<br />

chiesa. Rifiuteremo di intendere la chiesa e il mondo in termini antitetici'.<br />

Non fatevi ingannare quindi dal WCC quando parla di evangelizzazione, perchè il significato<br />

datogli non è quello biblico. Infatti in un discorso dal titolo 'Chiesa senza limiti' di Raymond Fung,<br />

che a quel tempo era il segretario per l'evangelizzazione del WCC (lo fu fino al 1991), costui disse<br />

come noi ci dobbiamo porre nei confronti di coloro che non sono Cristiani: 'Non importa quanto<br />

secolare e non religiosa sia la loro apparenza, io suggerirei di parlargli come se essi sono davvero<br />

Cristiani' (Ecumenical Press Service, Dicembre 1-5, 1986) [1].<br />

Possiamo dunque affermare senza ombra di dubbio, e senza poter essere smentiti, che il WCC è<br />

uno strumento nelle mani della massoneria o degli Illuminati, fate voi, che si prefigge di portare le<br />

Chiese all'apostasia.<br />

[1] Le notizie presenti nelle sezioni 'idolatria', 'omosessualità' e 'eresie di perdizione' le ho tratte dal sito Way of life<br />

(http://www.wayoflife.org/database/wcc.html).<br />

L'Alleanza Evangelica Mondiale - World Evangelical<br />

Alliance (WEA)<br />

Le origini della World Evangelical Alliance (Alleanza Evangelica Mondiale) risalgono al 1846 con la<br />

fondazione in Inghilterra della Alleanza Evangelica, che nel 1951 cambiò nome in World<br />

Evangelical Fellowship (Comunione Evangelica Mondiale), e nel 2002 assumerà il nome che ha<br />

adesso cioè Alleanza Evangelica Mondiale.<br />

Sul sito dell'Alleanza Evangelica Italiana (http://www.alleanzaevangelica.org/) leggiamo che 'la<br />

WEA è una rete mondiale di 120 alleanze evangeliche nazionali e regionali, 104 ministeri<br />

organizzativi, e 6 ministeri speciali che servono la chiesa a livello mondiale. <strong>La</strong> WEA e le sue<br />

organizzazioni membro esistono per stabilire ed aiutare le alleanze evangeliche regionali e<br />

nazionali a promuovere nelle chiese locali e nelle organizzazioni cristiane quanto loro serve per<br />

mobilitarsi a fare discepoli in ogni nazione per Cristo' e che la WEA oggi è 'una struttura globale<br />

dinamica per l’unità e l’azione che abbraccia 160 milioni di cristiani evangelici in 111 paesi.<br />

Obiettivo centrale della WEA è quello di mettere in grado le comunità locali di credenti di fare<br />

discepoli di Cristo nella loro nazione' [.....] “Per nazioni di discepoli”, spiega il dott. Jun Vencer, il<br />

più recente direttore internazionale della WEA, “intendiamo quelle nazioni in cui esiste una<br />

816


crescente testimonianza cristiana, e si realizza una sempre più grande giustizia per tutti, la<br />

diminuzione della povertà e la condivisione di risorse umane”<br />

<strong>La</strong> strategia della WEA per raggiungere questo obiettivo è fondata su tre elementi:<br />

In primo luogo la WEA crede che la chiesa locale è lo strumento scelto da Dio per raggiungere con<br />

l’Evangelo il mondo non evangelizzato attorno a loro e che la più convincente espressione del<br />

regno di Dio siano credenti locali ripieni di Spirito Santo coinvolti a risolvere le problematiche<br />

presenti nel loro ambiente.<br />

In secondo luogo, la WEA porta le diverse denominazioni cristiane ed altre organizzazioni cristiane<br />

a cooperare nel contesto di utili alleanze nazionali. In terzo luogo, la WEA serve come<br />

organizzazione ombrello per 120 alleanze regionali e nazionali sparse per il mondo. Così facendo,<br />

una delle funzioni primarie della WEA è quella di rafforzare evangelici che siano in pericolo di<br />

essere marginalizzati nel loro proprio paese. Gli evangelici in minoranza nell’Europa orientale, in<br />

Asia, ed in Africa, lottano per conseguire il riconoscimento ufficiale dai loro governi. Essi debbono<br />

sapere di non essere isolati, e che tutta la WEA sta al loro fianco nelle loro lotte. In questo modo,<br />

la discriminazione contro gli evangelici diventa non solo una questione nazionale, ma una<br />

questione di risonanza internazionale'.<br />

Il quadro dirigenziale dell'Alleanza Evangelica Italiana è il seguente. Presidente: Roberto<br />

Mazzeschi (che appartiene alla Chiesa Apostolica in Italia, che quest'anno è entrata a far parte<br />

delle denominazioni evangeliche ad aver stipulato un'Intesa con lo Stato); Vice-Presidente:<br />

Leonardo De Chirico; Segretario generale: Gian Piero Marussich; Consiglieri: Kurt Jost, Giuseppe<br />

Rizza, Ettore Calanchi, Stefano Bogliolo, Samuele Russo, Antonino Moscato, Vincenzo Paci.<br />

L'Alleanza Evangelica Mondiale però ha delle origini e collusioni massoniche, in quanto innanzi<br />

tutto uno - anzi secondo alcuni il principale - dei suoi fondatori (Donald Fraser, Thomas Chalmers,<br />

pag. 149), vale a dire il teologo scozzese Thomas Chalmers (1780-1847 - fondatore e capo della<br />

Chiesa Libera di Scozia sorta nel 1843, nonchè 'padre' della 'gap-theory'), era un massone<br />

(William R. Denslow, 10,000 Famous Freemasons from A to J Part One, pag. 196 - vedi foto);<br />

in secondo luogo l'Alleanza Evangelica Mondiale nacque nel 1846 al quartiere generale della Gran<br />

Loggia Unita d'Inghilterra, cioè presso la Freemason Hall di Londra, che è un tempio massonico - il<br />

che viene confermato sul sito della WEA (vedi la foto) - cosa questa che nel 1884 in Italia i<br />

Metodisti Episcopaliani, che erano fortemente legati alla <strong>Massoneria</strong>, facevano conoscere alle<br />

Chiese Protestanti in Italia tramite il loro giornale «<strong>La</strong> Fiaccola» per affermare che 'il legame tra<br />

evangelismo e massoneria non [era] fenomeno solo italiano' («<strong>La</strong> Fiaccola», n. 49, 1884, in Marco<br />

Novarino '<strong>Massoneria</strong> e Protestantesimo', in Gian Mario Cazzaniga, Storia d'Italia, Annali, 21, <strong>La</strong><br />

<strong>Massoneria</strong>, pag. 279); e poi l'Alleanza Evangelica Svizzera ebbe come co-fondatore il massone<br />

Henri Dunant (1828-1910) che ne fu segretario dal 1852 al 1859 (http://www.hls-dhsdss.ch/textes/i/I43203.php).<br />

817


<strong>La</strong> pagina del sito della WEA dove viene detto che il raduno della svolta della WEA ebbe luogo nel 1846 presso la<br />

Freemason Hall di Londra<br />

David, M. Howard nel suo libro The Dream That Would Not Die: The birth and growth of the World<br />

Evangelical Fellowship 1846-1986, afferma in merito alla nascita della Alleanza Evangelica: 'Fu<br />

una vista impressionante. 800 Cristiani, che si erano riuniti nella Freemason Hall, in Great Queen<br />

Street, a Londra, nell'agosto 1846, stavano in piedi per stringersi la mano e cantare la Dossologia.<br />

Avevano appena votato di stabilire quella che è stata chiamata 'una cosa nuova nella storia della<br />

Chiesa - una precisa organizzazione per l'espressione dell'unità tra Cristiani appartenenti a chiese<br />

differenti ... <strong>La</strong> chiamarono 'L'Alleanza Evangelica' (David, M. Howard, The Dream That Would Not<br />

Die: The birth and growth of the World Evangelical Fellowship 1846-1986, The Paternoster Press,<br />

1986, pag. 7).<br />

<strong>La</strong> Freemason Hall è il quartiere generale di quella che è chiamata 'la Madre di tutte le logge<br />

massoniche', il quartiere generale della <strong>Massoneria</strong> Internazionale. Essa è stata costruita per<br />

promuovere gli ideali massonici, infatti è stata 'dedicata agli scopi della <strong>Massoneria</strong>'. Ecco quello<br />

che si legge per esempio sul sito massonico 'Freemasonry in Sheffield' (<strong>La</strong> <strong>Massoneria</strong> a Sheffield<br />

- http://www.freemasonryinsheffield.com/):<br />

818


Non sorprende dunque vedere che anche questa organizzazione evangelica è molto ecumenica<br />

ed aperta al dialogo interreligioso: perchè anch'essa promuove gli ideali massonici. A tale<br />

proposito faccio presente che il 28 Giugno 2011 presso il Centro Ecumenico di Ginevra (Svizzera),<br />

è stato presentato un documento dal titolo ‘Christian Witness in a Multi-Religious World:<br />

Recommendations for Conduct’, ossia ‘<strong>La</strong> testimonianza Cristiana in un mondo multi religioso:<br />

raccomandazioni per la condotta’. Queste raccomandazioni sul comportamento rispettoso che<br />

devono tenere i missionari, gli evangelisti ed altri testimoni quando condividono la fede Cristiana<br />

sono state rilasciate dopo una serie di consultazioni durate cinque anni tra il Consiglio Mondiale<br />

delle Chiese (WCC), il Consiglio Pontificio per il Dialogo Interreligioso (PCID) della Chiesa<br />

Cattolica Romana e l’Alleanza Evangelica Mondiale (WEA). Geoff Tunnicliffe, il segretario generale<br />

dell’Alleanza Evangelica Mondiale, ha affermato: ‘Negli ultimi cinque anni noi stiamo costruendo un<br />

nuovo ponte’. ‘Il documento è un grande raggiungimento’, ha spiegato, in quanto esso rappresenta<br />

un accordo formale sull’ ‘essenza della missione Cristiana’, e nello stesso tempo dimostra che<br />

organismi cristiani diversi ‘sono capaci di lavorare assieme e parlare assieme’. In questo senso,<br />

dice lui, il rilascio di questo testo ‘è un momento storico’ nella ricerca dell’unità dei Cristiani. Il<br />

documento sulla testimonianza cristiana invita ad uno studio delle questioni della missione e del<br />

dialogo interreligioso, a costruire la fiducia e la cooperazione tra persone di tutte le religioni e la<br />

promozione della libertà religiosa dappertutto. I Cristiani sono incoraggiati a pregare per il<br />

benessere di tutti, a fortificare la loro identità religiosa e ad evitare di rappresentare erroneamente<br />

le credenze degli altri (notizie tratte da: http://www.oikoumene.org/)<br />

Da sinistra a destra: Cardinale Jean-Louis Tauran (PCID), Dr. Olav Fykse Tveit (WCC), Dr. Geoff Tunnicliffe (WEA)<br />

<strong>La</strong> WEA ha anche attivato 'una collaborazione «piena» e di sostanza con il movimento di Losanna'<br />

(Relazione dell'Assemblea generale della World Evangelical Alliance (WEA) tenutasi a Pattaya in<br />

Tailandia dal 25 al 30 ottobre 2008).<br />

Il Movimento di Losanna è quel Movimento che è nato nel 1974 con il cosiddetto Patto di Losanna<br />

che incita la Chiesa a scendere in politica (altra cosa dunque contraria alla sana dottrina), infatti al<br />

punto 5 si legge: 'Poiché gli uomini e le donne sono fatti a immagine di Dio si ha che ogni persona,<br />

indipendentemente dalla razza, dalla religione, dal colore della pelle, dalla cultura, dalla classe<br />

sociale, dal sesso o dall’età, possiede un’intrinseca dignità in ragione della quale deve essere<br />

rispettata e servita e non sfruttata. Nell’affermare queste verità vogliamo anche esprimere il nostro<br />

pentimento sia per le nostre mancanze sia perché a volte abbiamo considerato l'evangelizzazione<br />

e la responsabilità sociale come due cose che si escludono a vicenda. Sebbene la riconciliazione<br />

tra persone non si identifichi con la riconciliazione con Dio, né l'azione sociale equivalga<br />

all'evangelizzazione o la liberazione politica alla salvezza, sosteniamo tuttavia che<br />

819


l'evangelizzazione e la nostra responsabilità socio-politica siano entrambe parte del nostro<br />

impegno cristiano. Entrambe sono espressioni necessarie delle nostre dottrine di Dio e<br />

dell'umanità, del nostro amore per il prossimo e della nostra ubbidienza a Gesù Cristo. Il<br />

messaggio di salvezza implica anche un messaggio di giudizio su ogni forma di alienazione, di<br />

oppressione e di discriminazione e noi non dovremmo temere di denunciare il male e l'ingiustizia<br />

ovunque si manifestino. Quando qualcuno riceve Cristo egli nasce di nuovo nell'ambito del suo<br />

regno e in questa nuova condizione deve cercare non solo di manifestare, ma anche di diffondere,<br />

nel contesto di un mondo malvagio, la giustizia di questo regno. <strong>La</strong> salvezza che proclamiamo<br />

dovrebbe trasformare noi stessi in tutte le nostre responsabilità personali e sociali. <strong>La</strong> fede senza<br />

le opere è morta.'<br />

L'Associazione Giovanile Maschile Cristiana - Young<br />

Men’s Christian Association (YMCA)<br />

<strong>La</strong> YMCA (Young Men’s Christian Association che significa 'Associazione Giovanile Maschile<br />

Cristiana') - il cui ramo italiano si chiama Federazione Italiana delle Associazioni Cristiane dei<br />

Giovani - 'è un Movimento laico, cristiano, ecumenico ed apolitico poiché non mette in atto<br />

nessuna discriminazione per razza, nazionalità, credo politico e fede religiosa', si legge sul loro<br />

sito.<br />

E' stata fondata a Londra il 6 giugno 1844 da un giovane di nome George Williams, insieme ad altri<br />

undici giovani, con l’intento di promuovere una vita migliore e tutelare i diritti dell’individuo a<br />

seguito delle profonde modificazioni economiche e sociali derivanti dalla rivoluzione industriale<br />

verificatasi in quegli anni. Al gruppo si unirono, man mano, altri giovani ed il movimento in pochi<br />

anni si internazionalizzò sino a diventare, nel 1855, una Confederazione rappresentata da più<br />

Paesi. E’ presente in oltre 125 Paesi del mondo con 14.000 Associazioni Locali a cui collaborano<br />

700.000 volontari e 25.000 figure professionali. Attualmente la YMCA nel mondo conta oltre 45<br />

milioni di soci ai quali vengono offerti numerosi servizi ed attività, presenti un po’ ovunque, quali<br />

un’estesa rete di strutture sportive e ricreative, campeggi, alberghi ed ostelli. E’ un’Associazione<br />

senza fini di lucro, aperta a tutti e formata prevalentemente da volontari. Offre i suoi servizi sia ai<br />

soci che ai non soci, ma specificamente, anche se non esclusivamente, nei confronti di quelle<br />

categorie considerate svantaggiate per condizioni fisiche, psichiche, economiche, familiari o<br />

sociali, e questo la rende una delle più importanti organizzazioni internazionali il cui obiettivo<br />

principale è il lavoro con e per “l’uomo” ma soprattutto “con e per i giovani” per i quali attua<br />

programmi di valenza sociale, formativa, culturale, sportiva, ricreativa. <strong>La</strong> YMCA è un organo<br />

consultivo dell’ONU, dell’UNESCO e del Consiglio d’EUROPA. In Italia è presente, fin dal 1851,<br />

con varie Associazioni Locali che, pur essendo autonome rispetto all'organizzazione e alle attività<br />

svolte, condividono i valori e gli obiettivi del Movimento partecipandone attivamente allo sviluppo<br />

ed alla crescita. Tutte le Associazioni locali sono affiliate alla FEDERAZIONE ITALIANA DELLE<br />

ASSOCIAZIONI CRISTIANE DEI GIOVANI - YMCA con sede a Roma. <strong>La</strong> Federazione ha<br />

personalità giuridica propria ed è federata alla Alleanza Europea, con sede a Praga, ed alla<br />

Alleanza Mondiale delle YMCA, con sede a Ginevra. E’ stata riconosciuta come Ente Morale con<br />

Decreto Presidenziale n. 172 del 8/1/82. <strong>La</strong> missione della YMCA è espressa nel suo motto, tratto<br />

dalla Bibbia, “Affinché tutti siano uno” (Giovanni 17:21) e nella “Base di Parigi” che enfatizza due<br />

820


obiettivi principali: lavorare per “l’unità” e adoperarsi per l’estensione del “Regno di Dio” sulla terra,<br />

inteso come l’impegno a lavorare per una società caratterizzata dalla giustizia, pace ed amore<br />

secondo gli insegnamenti di Gesù Cristo (informazioni e notizie tratte da http://www.ymca.it/)<br />

Questa organizzazione ecumenica però sin dalla sua fondazione ha avuto stretti legami con la<br />

<strong>Massoneria</strong>. Ecco le prove.<br />

Sul sito della Chiesa Evangelica Valdese di Pinerolo (http://www.pinerolovaldese.org/), in merito al<br />

massone Cesare Gay che fu segretario delle Associazioni Cristiane Dei Giovani (ACDG), viene<br />

detto: 'Cesare Gay fu molto legato all’altra grande figura del modernismo, Ernesto Buonaiuti;<br />

questi, cacciato dalla chiesa cattolica per le sue posizioni teologiche e dall’università italiana per<br />

aver rifiutato il giuramento di fedeltà al fascismo, fu a lungo ospite proprio di casa Gay a Pinerolo.<br />

In un periodo di scarso o nullo ecumenismo con la chiesa cattolica ufficiale, e di diffidenza verso i<br />

cattolici dissidenti, la nostra città si trovò quindi testimone dell’attività del “pellegrino di Roma”,<br />

come viene chiamato Buonaiuti dal titolo di una sua celebre opera. Di segno ecumenico in tempi<br />

difficili fu anche un altro rilevante aspetto dell’attività di Cesare Gay: il ruolo di segretario nazionale<br />

delle Associazioni Cristiane Dei Giovani (ACDG), legate all’internazionale YMCA, a sua volta in<br />

stretti rapporti con la massoneria'.<br />

Sul legame tra le ACDG e la YMCA e sul carattere massonico della YMCA ecco cosa scriveva il<br />

periodico «Les Nouvelles religiones» di Parigi in un articolo dal titolo «L'effort protestant à Rome et<br />

en Italie» del 1 settembre 1917. «L'Associazione Cristiana dei Giovani è la branchia italiana della<br />

Young Men's Christian Association vasta federazione protestante internazionale dei Circoli della<br />

Gioventù, che conta all'incirca 8500 associazioni particolari e quasi un milione di membri sparsi<br />

attraverso i due emisferi, specialmente in Inghilterra, negli Stati Uniti e nelle Indie. <strong>La</strong> sua insegna<br />

è un triangolo rovesciato in cui sono scritte le iniziali YMCA. <strong>La</strong> YMCA dispone di fondi<br />

considerevolissimi. Quando gli Stati Uniti entrarono in guerra essa raccolse in poche settimane<br />

cinquanta milioni di dollari per le opere che si proponeva di fondare a favore dei soldati sia in<br />

America, sia in campi di battaglia di Europa. Gode dell'appoggio di personaggi influentissimi per lo<br />

più protestanti e massoni'. Il Santo Uffizio del Papato in quel tempo mise in guardia dalla YMCA<br />

perchè la riteneva una associazione anti-cattolica fondamentalmente massonica, e la condannò<br />

nel 1920. <strong>La</strong> YMCA veniva catalogata come 'massoneria bianca' perchè promuoveva gli ideali<br />

massonici.<br />

A conferma dello stretto legame che in quegli anni c'era tra la YMCA e la <strong>Massoneria</strong>, c'è un chiaro<br />

riferimento nell'Encyclopedia of Freemasonry (Volume 2), scritta da Albert Gallatin Mackey e H. L.<br />

Haywood a pag. 648 (vedi la foto).<br />

E poi si consideri anche questo: Jean Henri Dunant (1828-1910), fondatore della Croce Rossa,<br />

che nel 1852 fu il fondatore del capitolo di Ginevra della YMCA era un massone; John Thomas<br />

Axton (1870-1934), segretario generale del YMCA dal 1893 al 1902, era massone; Eugene E.<br />

Barnett (1888-1970), che fu Segretario Generale del Consiglio Nazionale del YMCA dal 1908 al<br />

1910 e operò in Cina nel YMCA dal 1910 al 1936, era anche lui un massone; Conrado Benitez<br />

(1889-1971), che fu presidente del YMCA delle Filippine, era il Gran Maestro della Gran Loggia<br />

delle Filippine e aveva il 33° grado infatti ricopr ì per un decennio l'incarico di Sovrano Gran<br />

Commendatore del Supremo Consiglio del Rito Scozzese; Arthur C. Coit (1869-1929), che nel<br />

1918 servì come segretario all'estero del YMCA era un massone come anche membro di un<br />

Rotary Club; George Ashmore Fitch (1883–1979), pastore presbiteriano che fu a capo del YMCA<br />

a Nanking (Cina), era un massone; Allen P. Green (1876-1956), che fu un direttore nazionale sia<br />

del YMCA che dei Boy Scouts, era un massone; R. H. Markham (1887-), giornalista americano<br />

821


che nel 1918 fu segretario del YMCA a Arkhangelsk (Russia), era un massone; McGruder Ellis<br />

Sadler (1896–1966), che fu eletto presidente dell' International Convention of Christian Churches<br />

nel 1944 e ad Amsterdam nel 1948 aiutò ad organizzare il Consiglio Mondiale delle Chiese, era un<br />

membro attivo del YMCA ed era un massone del Rito Scozzese; Charles C. Selecman (1874-<br />

1958), pastore metodista che servì all'interno del YMCA durante la prima guerra mondiale, era un<br />

massone del 33° grado; Franck M. Totton (1890-1954), presidente del YMCA di New York City a<br />

partire dal 1945, e presidente del YMCA dello stato di N.Y nel 1930, fu Gran Maestro della Gran<br />

Loggia di New York dal 1948 al 1950. L'appartenenza alla <strong>Massoneria</strong> di tutti costoro è attestata<br />

dal libro 10,000 Famous Freemasons di William R. Denslow.<br />

Come anche si consideri che la Gran Loggia dello Stato di Israele è stata fondata il 20 ottobre<br />

1953 a Gerusalemme in una delle sale della YMCA dedicata a questo scopo<br />

(http://www.freemasonry.org.il/); e che in Inghilterra la YMCA 'ha le sue proprie logge' (Dudley<br />

Wright, Ethics of Freemasonry, pag. 6).<br />

Come ulteriore conferma degli stretti legami della YMCA con la <strong>Massoneria</strong>, c'è quello che dice<br />

Martti Muukkonen (che è stato sia segretario che membro del consiglio in YMCA locali della<br />

Finlandia, come anche per un tempo direttore del magazine nazionale della YMCA Finlandese) nel<br />

suo libro Ecumenism of the laity (Ecumenismo della <strong>La</strong>icità): 'Un argomento collegato ai sostenitori<br />

della YMCA è il suo rapporto con i Massoni. Di tanto in tanto, sono emerse accuse che la YMCA è<br />

una organizzazione paramassonica. Nonostante qui lo spazio non ci permetta un'analisi più<br />

profonda di questa questione, bisogna ammettere che 'non c'è alcun fumo senza fuoco'. Almeno in<br />

Polonia i Massoni erano attivi nella YMCA. Nel caso della YMCA di Londra, può essere detto che<br />

come minimo i rapporti non erano ostili. John Leifchild, uno dei vice presidenti, ebbe un pranzo di<br />

commiato alla Freemasons’ Hall e leaders della YMCA hanno seguito e tenuto delle conferenze<br />

nello stesso posto. In generale, c'è bisogno di uno studio sulle reti personali dei leaders della<br />

YMCA' (Martti Muukkonenpag, Ecumenism of the laity, Continuity and Change in the Mission View<br />

of the World’s Alliance of Young Men’s Christian Associations, 1855-1955, 2002, pag. 67 - vedi<br />

foto).<br />

822


<strong>La</strong> pagina dell'Encyclopedia of Freemasonry citata innanzi (ho ingrandito la parte sottolineata e l'ho incollata sotto affinchè la possiate<br />

leggere chiaramente)<br />

823


<strong>La</strong> YMCA collabora poi in diverse parti del mondo anche con il Rotary International, che come<br />

abbiamo visto fa parte di quei club facenti parte della cosiddetta <strong>Massoneria</strong> bianca. Basta fare<br />

una semplice ricerca in Internet per rendersi conto come ci sono dei Rotary Club che sostengono<br />

progetti della YMCA!<br />

In questa articolo del Needham Hometown Weekly (28 Aprile 2011, pag. 9) si può vedere come la<br />

Norfolk Lodge di Needham, MA (USA), sostiene finanziariamente una YMCA locale, sperando 'che<br />

questa contribuzione aiuterà la YMCA a realizzare la sua missione di migliorare la salute della<br />

mente, del corpo e dello spirito degli individui e delle famiglie nelle nostre comunità'.<br />

E per concludere vorrei farvi notare che il logo della YMCA è un triangolo capovolto che è un<br />

simbolo massonico, infatti lo si trova tra gli anelli massonici del 32° grado.<br />

824


L’Alleanza Interreligiosa<br />

L’Interfaith Alliance (Alleanza Interreligiosa) è sorta nel 1994 per celebrare – si legge sul loro sito –<br />

la libertà religiosa e sfidare il bigottismo e l’odio che sorgono dall’estremismo religioso e politico<br />

che si è infiltrato nella politica Americana. Attualmente ha circa 185.000 membri negli Stati Uniti<br />

appartenenti a religioni diverse e a svariate sètte e denominazioni protestanti.<br />

Qui di seguito ecco la lista come si trova sul loro sito (http://www.interfaithalliance.org/):<br />

African Methodist Episcopal; African Methodist Episcopal Zion; Alliance of Baptists; American<br />

Baptist; American Ethical Union; Anabaptist; Anglican; Animist; Asatru; Baha’i; Buddhist;<br />

Theravadam; Buddhist, Nichiren; Buddhist, Pure <strong>La</strong>nd (Amitabha); Buddhist, Zen (Chan); Christian<br />

Church (Disciples of Christ); Christian Methodist Episcopal; Christian Union; Church of the<br />

Brethren; Church of Christ, Scientist; Church of God; The Church of Jesus Christ of <strong>La</strong>tter-Day<br />

Saints; Church of Scientology; Community Churches; Congregationalist; Cooperative Baptist<br />

Fellowship; Eastern Orthodox; Ecumenical Catholic; Episcopal; Evangelical Lutheran; Free Will<br />

Baptist; General Baptist; Greek Orthodox; Hindu (various schools); Humanist; Jain; Jewish,<br />

Conservative; Jewish, Orthodox; Jewish, Reconstructionist; Jewish, Reform; Liberal Catholic;<br />

Lutheran; Mennonite; Metaphysical Church; Methodist; Metropolitan Community Churches;<br />

Moravian; Muslim; National Baptist Convention of America; National Baptist Convention, USA;<br />

Native American/Inuit (various); Old Catholic; Pentecostal; Presbyterian; Progressive National<br />

Baptist Convention; Reformed Church of America; Religious Science; Religious Society of Friends<br />

(Quakers); Roman Catholic; Russian Orthodox; Salvation Army; Shinto; Sikh; Seventh-day<br />

Adventist; Southern Baptist Convention; Taoist; Theosophist; Unitarian Universalist Association;<br />

United Church of Christ; United Church of Religious Science; Unity School of Christianity; Wiccan;<br />

Zoroastrian.<br />

Come potete vedere, ci sono pressoché tutti in questa Alleanza, finanche membri della Wicca, di<br />

Scientologia e dello Zoroastrismo.<br />

Ora, l’Alleanza Interreligiosa ha promosso per il 26 Giugno 2011 l’evento chiamato Faith Shared<br />

cioè ‘Fede Condivisa’, che ha visto la partecipazione di molte Chiese Protestanti. Questo evento è<br />

consistito per esempio in riunioni di culto tra ‘Cristiani’, Ebrei e Mussulmani durante le quali un<br />

pastore, un rabbino e un Imam hanno letto rispettivamente dei brani dai Vangeli, dalla Torah, e dal<br />

Corano. Ovviamente questa organizzazione ha l'appoggio della <strong>Massoneria</strong> e degli Illuminati,<br />

perchè si prefigge di raggiungere quella Religione Unica Mondiale che farà parte del Nuovo Ordine<br />

Mondiale. E difatti essa ha l'appoggio di Robert Schuller, che come abbiamo visto è un massone.<br />

Inoltre il presidente della Interfaith Alliance è il pastore battista C. Welton Gaddy, che promuove i<br />

principi massonici, e difatti ha elogiato il libro del massone Patrick Swift 'One Mountain, Many<br />

Paths' ('Una Montagna, Molte Strade'), dicendo: 'Il dottore Swift in maniera profonda e bella<br />

condivide con noi una raccolta di alcune delle sagge parole provenienti da diverse tradizioni<br />

spirituali che possono fare per noi quello che hanno fatto per lui - evocare un apprezzamento per<br />

la diversità, offrire un consiglio che crea un gran desiderio per l'unità, e instillare pace dentro di noi<br />

personalmente, e ispirarci a lavorare per la pace globalmente' ('Catholic Brother Speaks Out For<br />

Peace in New book', in The Small Town Texas Masons E-Magazine, Marzo 2012, pag. 4 - vedi<br />

foto). Le cose sono dunque molto chiare, anche l'Alleanza Interreligiosa è guidata da uno spirito<br />

massonico.<br />

825


D'altronde il noto massone Albert Pike ha affermato che la missione che la <strong>Massoneria</strong> ha è quella<br />

di invitare 'tutti gli uomini di tutte le religioni a riunirsi, sotto le sue bandiere [n.d.e. Libertà,<br />

Uguaglianza e Fratellanza], nella guerra contro il male, l'ignoranza e l'ingiustizia' (Albert Pike,<br />

Morals and Dogma, Edizione Italiana, Vol. 2, pag. 289 - 18° Princip e Rosa-Croce). E questa<br />

Alleanza non fa altro che portare avanti questa missione massonica.<br />

Il Movimento di Losanna<br />

'Il Movimento di Losanna è un movimento internazionale e interdenominazionale di evangelici<br />

associati al Comitato di Losanna impegnati nello studio, nella promozione e nella realizzazione del<br />

826


mandato dell‟evangelizzazione di tutto il mondo in modo cooperativo. Il Movimento trae il suo<br />

nome e il suo intento dal Congresso Internazionale sull‟Evangelizzazione Globale svoltosi a<br />

Losanna, Svizzera, nel Luglio del 1974' (Jay Green, The Encyclopedia of Christianity).<br />

Al Congresso internazionale sull'evangelizzazione mondiale, che si tenne a Losanna nel luglio del<br />

1974, circa 3000 partecipanti provenienti da oltre 150 nazioni si radunarono per discutere il tema<br />

'Che la terra oda la sua voce!'. Secondo molti Evangelici è stato il più significativo raduno di<br />

evangelici che si sia mai fatto, ed ha segnato una svolta profonda un pò come il Concilio Vaticano<br />

II segnò una svolta per la Chiesa Cattolica Romana. <strong>La</strong> rivista Time Magazine lo definì 'l'incontro di<br />

cristiani forse di più vasta portata che sia mai stato realizzato'.<br />

Il Congresso emanò un Patto, che viene considerato 'la più autorevole e rappresentativa<br />

dichiarazione di fede evangelica in epoca moderna'.<br />

E questa dichiarazione - che è anche un impegno - incita la Chiesa a darsi all'ecumenismo, infatti<br />

afferma al punto 7: 'Affermiamo che Dio vuole che la sua chiesa sia una nella verità in maniera<br />

visibile. Dal suo lato l'evangelizzazione ci esorta ad essere uniti perché l'unità rinforza la nostra<br />

testimonianza, mentre le nostre divisioni svalutano l'Evangelo della riconciliazione. Riconosciamo<br />

tuttavia che l'unità organizzativa può assumere delle forme diverse e non necessariamente favorire<br />

l'evangelizzazione. Noi tuttavia che condividiamo la stessa fede biblica, dovremmo essere<br />

intimamente uniti nella comunione fraterna in vista del nostro compito e della nostra testimonianza.<br />

Confessiamo che qualche volta la nostra testimonianza è stata indebolita dal nostro colpevole<br />

individualismo e da un'inutile dispersione. Ci impegniamo a ricercare un'unità più profonda nella<br />

verità, nell'adorazione, nella santità e nella missione. Raccomandiamo una maggiore<br />

collaborazione sul piano regionale per aiutare la chiesa a proseguire il suo compito, per elaborare<br />

dei piani strategici, per incoraggiarsi reciprocamente e per condividere risorse ed esperienza. (Gv<br />

17,21,23; Ef 4,3,4; Gv 13,35; Fil 1,27; Gv 17,11-23)'. Che significa questo nella pratica? Che noi<br />

dovremmo metterci con tutti quegli Evangelici che hanno rigettato la Parola di Dio e che sono tanti<br />

e vanno sempre più aumentando, come per esempio i Valdesi che approvano l'omosessualità e<br />

sono a favore dell'aborto, giusto per fare un esempio, ma se ne potrebbero fare tanti altri di esempi<br />

del genere. Senza poi parlare di tutti quei predicatori evangelici che non sono altro che operatori di<br />

scandali in quanto servi di Mammona, perchè anche con questi dovremmo unirci per<br />

evangelizzare! Nella sostanza il patto di Losanna è un patto contro le parole dell'apostolo Paolo:<br />

"Or io v’esorto, fratelli, tenete d’occhio quelli che fomentano le dissensioni e gli scandali contro<br />

l’insegnamento che avete ricevuto, e ritiratevi da loro. Poiché quei tali non servono al nostro Signor<br />

Gesù Cristo, ma al proprio ventre; e con dolce e lusinghiero parlare seducono il cuore de’ semplici"<br />

(Romani 16:17-18). E dobbiamo dire che molti hanno sottoscritto questo patto in tutto il mondo,<br />

decidendo quindi di mettersi con i ribelli fra i ribelli, facendo così biasimare la dottrina di Dio!<br />

Questa dichiarazione di Losanna incita la Chiesa anche a darsi alla politica: 'Affermiamo che Dio è<br />

tanto il Creatore quanto il Giudice di tutti gli uomini. Dovremmo perciò condividere con lui la<br />

preoccupazione relativa alla giustizia e alla riconciliazione della società umana, e alla liberazione<br />

dell'uomo da qualsiasi forma di oppressione... Anche per questo esprimiamo il nostro pentimento<br />

sia per (a nostra negligenza sia per aver, talvolta, considerato l'evangelizzazione e i problemi<br />

sociali come entità reciprocamente esclusive. Benché riconciliazione con gli uomini non significhi<br />

riconciliazione con Dio, ne l'azione sociale sia da identificare con l'evangelizzazione, e neppure<br />

liberazione politica significhi salvezza, affermiamo ciononostante che l'evangelizzazione e l'attività<br />

sociopolitica fanno parte, ambedue, del nostro dovere cristiano. Per entrambe è necessario<br />

l'annuncio delle nostre dottrine di Dio e dell'uomo, il nostro amore per il prossimo e la nostra<br />

obbedienza a Gesù Cristo. Il messaggio della salvezza implica pure un messaggio di giudizio su<br />

827


ogni forma di alienazione, di oppressione o di discriminazione, e noi non dovremmo aver timore di<br />

denunciare il male e l'ingiustizia da qualsiasi parte si trovino’ (articolo 5)! Tradotto nella pratica,<br />

significa che il Patto di Losanna incita la Chiesa di Dio a darsi alla politica e a lotte sociali varie per<br />

poter migliorare il mondo! Miglioramento del mondo che è proprio l'obbiettivo della <strong>Massoneria</strong>,<br />

infatti come ha detto il massone Alfred Grant Walton, pastore di una Chiesa Congregazionale di<br />

Brooklyn: '<strong>La</strong> Religione e la <strong>Massoneria</strong> operano mano nella mano assieme nell'aiutare a creare<br />

un mondo migliore' (in Forrest D. Haggard, The Clergy and the Craft, pag. 85).<br />

Incitamento che è stato accolto da molti in tutto il mondo, tra cui Gilberto Perri, che è stato pastore<br />

della Chiesa Cristiana di Gallico (Reggio Calabria) e fondatore del partito politico 'P.A.C.E (a cui<br />

hanno aderito tanti pastori tra cui anche Lirio Porrello della Parola della Grazia di Palermo) il quale<br />

nel suo libro 'Il regno di Dio ed i cristiani d’Italia' ha affermato: ‘Affermiamo che l'evangelizzazione<br />

e l'attività socio- politica fanno parte, ambedue, del nostro dovere cristiano’ (Gilberto Perri, Il regno<br />

di Dio ed i cristiani d’Italia, pag. 5 – Versione elettronica in formato doc), ed ancora: ‘Da Losanna in<br />

poi è iniziato un movimento sociopolitico che sta coinvolgendo le nazioni. Il primo partito politico a<br />

base biblica è sorto in Svizzera il 1975, poi in Germania, in Sud America, negli Stati Uniti, in<br />

Canada ed in molti altri Paesi. In Italia, nel 1995, lo spirito di Losanna, senza alcuna influenza<br />

umana, nella comunità cristiana di Gallico - RC - ha fatto sorgere il Movimento sociopolitico<br />

PA.C.E. – Patto cristiano esteso, a base biblica, con ideologia e programma similari agli altri<br />

movimenti e partiti cristiano-biblici, per altro sconosciuti al momento della sua fondazione’ (Ibid.,<br />

pag. 7).<br />

Il Patto di Losanna è stato anche accettato da Gioventù in Missione - Youth with a Mission, Italia<br />

per Cristo, e anche dalla tenda 'Cristo è la risposta', infatti Vittorio Fiorese parlando di quello che<br />

ha affermato Gilberto Perri - il fondatore del partito politico PACE che elogiava proprio il Patto di<br />

Losanna dicendo: 'un profondo cambiamento alla cultura evangelica recente è stato determinato<br />

dal congresso di Losanna tenutosi nel 1974' (Gilberto Perri, Riflessioni sul Regno di Dio, pag. 18) -<br />

nel suo libro 'Il Regno di Dio ed i cristiani d'Italia' ha affermato: '.... nel suo ultimo libro intitolato "Il<br />

regno di Dio ed i cristiani d'Italia" è contenuta la dottrina della chiesa che si rifa' al patto di Losanna<br />

(pag. 11-12-13) e mi sembra assolutamente cristologica e scritturale'<br />

(http://www.lanuovavia.org/confutazioni-lettera-di-fiorese.html).<br />

Dunque, se di svolta dobbiamo parlare a quel Congresso del 1974, dobbiamo parlare di una svolta<br />

per il peggio per le Chiese Evangeliche che in questa maniera sono state invitate a darsi a delle<br />

cose - cioè l'ecumenismo e la politica - che portano la Chiesa a corrompersi profondamente. E che<br />

sia così basta osservare come si sono ridotte tutte quelle Chiese Evangeliche che fanno<br />

ecumenismo e politica.<br />

E non poteva essere altrimenti visto che il presidente onorario della Commissione di Losanna per<br />

l'Evangelizzazione Mondiale fu il massone Billy Graham (che vi ricordo 8 anni prima aveva<br />

partecipato segretamente all'iniziazione al 33° del Rito Scozzese di Jim Shaw a Washington), che<br />

peraltro fu colui sotto il cui impulso nacque il Movimento di Losanna; e uno dei principali oratori fu<br />

l'ecumenico pastore luterano Peter Beyerhaus (che peraltro ha continuato ad avere un ruolo molto<br />

importante nel Movimento di Losanna infatti nel 1989 al Secondo International Congress on World<br />

Evangelization <strong>La</strong>usanne tenutosi a Manila [chiamato anche Losanna II] condusse un seminario<br />

sull'Evangelizzazione del Mondo e sull'Escatologia) che oltre ad avere lavorato in progetti<br />

ecumenici finanziati dalla Theological Education Fund dietro la quale c'è la famiglia Rockefeller<br />

(che come abbiamo visto è parte integrante e fondamentale degli Illuminati), è anche membro dei<br />

Cavalieri di Malta, che è un ordine controllato dai Gesuiti con molti massoni e Illuminati al suo<br />

interno, che si propone anch'esso di instaurare nel mondo un Nuovo Ordine Mondiale.<br />

828


Dunque è evidente che anche il Movimento di Losanna è sotto la pesante influenza della<br />

<strong>Massoneria</strong>, tanto che è stato definito da qualcuno 'un'iniziativa massonica'.<br />

Da tenere presente che nel 2010 in occasione del Congresso Losanna III tenutosi a Città del<br />

Capo, c'era anche una delegazione italiana. In Italia, il comitato italiano per il Movimento di<br />

Losanna è formato da Rinaldo Diprose, Roberto Mazzeschi, Daniele Salini, e Giacomo Carlo Di<br />

Gaetano. Il Patto di Losanna è appoggiato tra gli altri dall'Alleanza Evangelica Italiana,<br />

dall'Alleanza di Chiese Cristiane Evangeliche in Italia (ACCEI) - di cui fanno parte le Chiese nella<br />

Valle del Sele, le Chiese Elim, la Chiesa Cristiana "Raggio di Luce" e altre Chiese del Movimento<br />

della Fede, Azione Biblica, la Chiesa del Nazareno e alcune Chiese dei Fratelli - dalla Chiesa<br />

Evangelica della Riconciliazione, dalla missione 'Cristo è la Risposta' e da Gioventù in Missione.<br />

<strong>La</strong> Fondazione Tony Blair per la Fede<br />

<strong>La</strong> Tony Blair Faith Foundation è una fondazione che promuove il dialogo interreligioso con le<br />

maggiori religioni del mondo, in vista del raggiungimento di una unione tra di esse e quindi della<br />

creazione di una unica religione mondiale. Il suo fondatore è l'ex primo ministro Inglese Tony Blair,<br />

che professa di essersi convertito al Cattolicesimo, che ha avuto l'appoggio dei potenti e<br />

ricchissimi Rothschild, che sono suoi amici e che è ben noto fanno parte degli Illuminati, che<br />

vogliono creare un governo unico mondiale. Blair da più parti viene detto che sia un massone<br />

appartenente alla Studholme Lodge 1591 di Londra, ed anche membro dei Cavalieri di Malta che<br />

sono un ordine sotto il controllo del Vaticano con molti massoni e Illuminati al suo interno che si<br />

propone di instaurare il Nuovo Ordine Mondiale. Il lancio di questa fondazione è avvenuto presso il<br />

Time Warner Building di New York nel maggio 2008, e alla cerimonia era presente anche Bill<br />

Clinton, ex presidente USA, che ha avuto parole di elogio per Tony Blair. In una intervista con il<br />

Time Magazine, Blair disse che la Fondazione è la maniera in cui lui vuole passare il resto della<br />

sua vita. <strong>La</strong> Fondazione possiede un International Religious Advisory Council (Consiglio<br />

Consultivo Religioso Internazionale) formato da membri di quelli che la Fondazione considera le<br />

sei maggiori religioni. Il ruolo di questo consiglio è quello di dare consigli a Tony Blair sull'opera<br />

della Fondazione. Vediamo i membri di questo Consiglio.<br />

Per il Cristianesimo: Rick Warren, fondatore e pastore della Saddleback Church (che nel 2011<br />

invitò Blair al Civil Forum sulla 'PEACE in a Globalized Economy' ossia 'PACE in una Economia<br />

Globalizzata' che si tenne presso la Saddleback Church'), una chiesa affiliata alla Convenzione<br />

Battista del Sud, e Fondatore della P.E.A.C.E Coalition; Josiah Idowu-Fearon, arcivescovo<br />

anglicano della provincia di Kaduna (Nigeria) e vescovo della diocesi di Kaduna; Richard Chartres,<br />

vescovo anglicano di Londra; David Coffey, presidente della Alleanza Mondiale Battista; Joel<br />

Edwards, ex direttore generale dell'Alleanza Evangelica che rappresenta circa un milione di<br />

evangelici del Regno Unito. Per il Buddismo: Roshi Joan Halifax, abbate del Upaya Zen Center.<br />

Per l'Induismo: Anantanand Rambachan. Per l'Ebraismo: il rabbino David Rosen, presidente<br />

dell'International Jewish Committee on Interreligious Consultations e direttore della Anti<br />

Defamation League in Israele; e Lord Sacks, capo rabbino delle United Hebrew Congregations of<br />

the Commonwealth. Per l'Islam: Mustafa Ceric, gran mufti della Bosnia-Herzegovina; Ismail Khudr<br />

Al-Shatti, che è capo della Fratellanza Musulmana del Kuwait. Per il Sikhismo: Jagtar Singh<br />

Grewal, ex presidente dell'India Institute of Advanced Study.<br />

829


Gli obbiettivi della Tony Blair Foundation sono: combattere l'estremismo religioso, organizzare<br />

gruppi di fede contro la povertà e la malattia, ed educare la popolazione mondiale sulle religioni.<br />

Obbiettivi condivisi anche da Rick Warren che ha affermato infatti: 'C'è un disperato bisogno oggi<br />

della visione e dei valori della Tony Blair Faith Foundation' ('The vision and values of the Tony Blair<br />

Faith Foundation are desperately needed today')! Chi sono gli estremisti Cristiani per Tony Blair?<br />

Coloro che dicono Gesù è la sola via per andare a Dio. Credo che questo basti per capire che<br />

anche questa organizzazione sia sorta per portare a compimento quelli che sono gli obbiettivi degli<br />

Illuminati. E quindi siccome Rick Warren fa parte di questa organizzazione, ed ha dalla sua parte<br />

persino tanti pastori delle Assemblee di Dio USA oltre che tanti altri pastori evangelici un pò per<br />

tutto il mondo, è evidente che costituisce un individuo pericolosissimo da cui guardarsi, e quindi è<br />

necessario uscire da tutte quelle Chiese che hanno accettato la sua filosofia massonica.<br />

Società Bibliche<br />

Società Biblica Americana (American Bible Society)<br />

<strong>La</strong> <strong>Massoneria</strong> non poteva non cercare di infiltrarsi pure nelle società bibliche, ed infatti troviamo<br />

dei massoni nella American Bible Society (ABS), che è una organizzazione interconfessionale e<br />

non denominazionale, fondata nel 1816 a New York, il cui obiettivo è quello di pubblicare,<br />

distribuire e tradurre la Bibbia.<br />

Ecco alcuni dei massoni che hanno fatto parte della ABS: John Pintard (1759-1844), che fu tra i<br />

fondatori della ABS della quale fu segretario (1816-32), e vice-presidente (1832-44), era un attivo<br />

massone; William P. Hall (1864-1937), un 'evangelista' della Chiesa Metodista Episcopale, che fu<br />

vice presidente della ABS, era un maestro massone di una loggia ed anche un Cavaliere<br />

Templare; John T. Manson (1861-1944), che è stato presidente della ABS, era un massone<br />

dell'Arco Reale ed un Cavaliere Templare; Edgar C. Powers, anziano in una chiesa Metodista,<br />

che fu segretario di distretto per la ABS, era un massone del 33° grado; il politico americano<br />

DeWitt Clinton (1769-1828), governatore di New York, che fu vicepresidente della ABS, fu Gran<br />

Maestro della Gran Loggia di New York.<br />

Società Biblica Britannica e Forestiera (British and Foreign<br />

Bible Society)<br />

The British and Foreign Bible Society ossia la Società Biblica Britannica e Forestiera fu fondata nel<br />

1804 con l'obbiettivo di tradurre, pubblicare e distribuire le Scritture in quante più lingue le<br />

circostanze e i fondi lo avrebbero permesso.<br />

830


Sin dall'inizio però questa Società Biblica ha avuto rapporti con la <strong>Massoneria</strong>. Tra gli incontri<br />

tenutisi nella Freemason Hall di Londra, che è il quartiere generale della Gran Loggia Unita<br />

d'Inghilterra, sono infatti registrati anche svariati incontri della Società Biblica. Per esempio il nono<br />

anniversario della Società Biblica si tenne nel maggio del 1813 alla Freemason Hall di Londra,<br />

come anche il venticinquesimo anniversario. Dopo il 1815 la Società Biblica Britannica e Forestiera<br />

decise di diffondere la Bibbia in Toscana con il suo agente calabrese Giuseppe Tartaro, che era un<br />

massone, membro della loggia napoletana <strong>La</strong> Concordia. Questa collaborazione del Tartaro diede<br />

occasione alla Chiesa Cattolica Romana di accusare le Società Bibliche di convivenze con la<br />

massoneria o con società segrete (cfr. Giorgio Spini, Risorgimento e Protestanti, pag. 92-93, 126-<br />

127; http://www.risorgimento.it/).<br />

Tra i membri della Commissione per la Versione Riveduta della Bibbia (1915), Enrico Meynier e<br />

Alfredo Taglialatela - nella foto sono il primo e il terzo in piedi da sinistra - erano massoni. Henry J.<br />

Piggott, quello seduto al centro, è molto probabile che fosse anche lui un massone a causa della<br />

sua palese posa massonica della mano nascosta [1].<br />

Neville Barker Cryer, appartenente alla Chiesa Anglicana, che è stato Direttore Generale della<br />

Società Biblica Britannica e Forestiera per molti anni a partire dal 1970, è un noto massone<br />

appartenente alla Quatuor Coronati Lodge No. 2076 (che 'è considerata uno dei maggiori centri di<br />

potere del mondo anglosassone' - Ferruccio Pinotti, Fratelli d'Italia, pag. 98). Nel 1986 diventò<br />

Gran Cappellano della Gran Loggia Unita d'Inghilterra. Ha scritto molto sulla <strong>Massoneria</strong> e tenuto<br />

molte conferenze sull'argomento. Nel suo libro Belief And Brotherhood (2010) sostiene che è<br />

possibile per un Cristiano appartenere sia alla Chiesa che alla <strong>Massoneria</strong>.<br />

Dal 2011, il presidente della Società Biblica è Richard Chartres, vescovo anglicano di Londra che<br />

come abbiamo visto prima è nei membri dell'International Religious Advisory Council nella Tony<br />

Blair Foundation che si prefigge la creazione di una unica religione mondiale! Richard Chartres per<br />

conto dell'arcivescovo di Canterbury, è responsabile delle relazioni con le Chiese ortodosse. Ha<br />

831


fondato il St Ethelburga's Centre per la Riconciliazione e la Pace ed è attualmente il presidente<br />

della omonima Fondazione. E’ anche direttore della Coexist Foundation, fondata nel 2006 per<br />

promuovere una migliore comprensione tra ebrei, cristiani e musulmani attraverso l'educazione, il<br />

dialogo e la ricerca culturale. Non c'è che dire proprio uno strumento efficace nelle mani degli<br />

Illuminati per creare il Nuovo Ordine Mondiale: ed è proprio a dirigere la Società Biblica Britannica<br />

e Forestiera!<br />

Lo spirito massonico presente nella Società Biblica Britannica e Forestiera, è evidente dal suo<br />

carattere ecumenico, che risale sin agli inizi della sua nascita, infatti sin da subito la Società Biblica<br />

si mise a collaborare con i Cattolici Romani e da allora non ha smesso di farlo, tanto è vero che<br />

diffonde pure la Bibbia cattolica, Versione ufficiale CEI (Conferenza Episcopale Italiana), e la<br />

Bibbia Interconfessionale in lingua corrente (TILC), che sono Bibbie inaffidabili in quanto<br />

contengono versi manipolati e note fuorvianti. E si vantano di questa loro collaborazione con i<br />

Cattolici Romani, infatti sul sito della Società Biblica Britannica e Forestiera in Italia, si legge: 'Nel<br />

corso del 2000 in occasione del Giubileo, la SBBF e la SBI hanno collaborato a nome dell’ABU con<br />

la Chiesa cattolica per una serie di progetti interconfessionali di diffusione biblica a Roma ed in<br />

Italia che ha visto la realizzazione di 52 edizioni di testi biblici in 17 lingue diverse, tutte in versioni<br />

interconfessionali in lingua corrente, per un totale di 5 milioni di copie diffuse. Esemplare il dono da<br />

parte del Papa Giovanni Paolo II ai giovani partecipanti, in occasione della XV Giornata Mondiale<br />

della Gioventù svoltasi a Roma in agosto, del Vangelo di Marco in una edizione a cinque lingue per<br />

un milione di copie' (http://www.societabiblica.it/). Ma la Società Biblica sin dall'inizio fece entrare<br />

nel suo mezzo anche membri di Chiese Unitariane (da non confondere con le Chiese 'solo Gesù'),<br />

che praticamente acquisirono il controllo della Società con la loro forte influenza, che quantunque<br />

professavano di essere Cristiani non lo erano affatto, in quanto gli Unitariani sono eretici. Gli<br />

Unitariani infatti negano la Trinità, rigettano la divinità di Cristo, in quanto sostengono che Gesù<br />

era un grande uomo e un profeta di Dio, ma non Dio; negano il sacrificio vicario compiuto da<br />

Cristo; dicono che la natura umana non è nè corrotta e neppure depravata; affermano che la<br />

scienza e la filosofia possono coesistere con la fede in Dio; che nessuna religione può affermare di<br />

avere il monopolio assoluto della verità teologica; e poi affermano che benchè gli autori dei libri<br />

della Bibbia furono ispirati, furono soggetti a errori umani, e quindi gli Unitariani negano l'infallibilità<br />

della Sacra Scrittura; inoltre negano l'elezione, e la dannazione eterna per i malvagi. Non c'è che<br />

dire, gli Unitariani assomigliano molto ai Massoni. E difatti non sorprende sapere che le Chiese<br />

Unitariane quasi incoraggiano i loro membri a far parte della <strong>Massoneria</strong>, e che tra le Chiese<br />

Unitariane sparse per il mondo ci sono stati sempre molti massoni, che si trovano a loro agio in<br />

esse, tra cui il ventisettesimo presidente americano William Howard Taft (1857-1930), e il noto<br />

scrittore massone Albert Mackey (1807-1881) che era membro della All Souls Church di<br />

Washington (USA), che è una Chiesa Unitariana. E fu proprio l'adesione degli Unitariani alla<br />

Società Biblica una delle ragioni dello scisma che si produsse nel 1831, quando una parte dei<br />

membri della Società Biblica non accettando la presenza degli Unitariani diedero vita alla<br />

Trinitarian Bible Society. Le altre ragioni furono il fatto che la Società Biblica aveva incluso i libri<br />

apocrifi in alcune Bibbie pubblicate in Europa, e si rifiutava di aprire le riunioni con una preghiera a<br />

Dio nel nome di Cristo Gesù e questo per compiacere agli Unitariani nel loro mezzo.<br />

<strong>La</strong> Società Biblica Britannica e Forestiera fa parte dell'Alleanza Biblica Universale (ABU) - ossia la<br />

United Bible Societies (UBS) - un'organizzazione internazionale fondata nel 1946, che riunisce e<br />

coordina il lavoro di 146 società bibliche nazionali. L'ABU è ovviamente anch'essa molto<br />

ecumenica e infatti coopera con il Vaticano e la Chiesa Ortodossa Russa: 'I principali segni di<br />

questa cooperazione sono: - l'accordo tra l'ABU e il Pontificio Consiglio per la promozione<br />

dell'Unità dei Cristiani sui "Principi direttivi per la traduzione interconfessionale della Bibbia",<br />

832


firmato nel 1968 e rivisto nel 1987; - l'accordo di collaborazione tra l'ABU e la Federazione Biblica<br />

Cattolica firmato nel 1991 e aggiornato nel 2008; - l'accordo di collaborazione tra l'ABU e la Chiesa<br />

Ortodossa Russa per il lavoro biblico, firmato nel 1991' ' (http://www.societabiblica.it/).<br />

[1] Benché di quella commissione facessero parte Giovanni Luzzi che sosteneva diverse eresie, e alcuni massoni, la<br />

Bibbia Versione Riveduta/Luzzi, con i suoi difetti (ma d'altronde anche la Diodati ha i suoi difetti), è nel complesso una<br />

BUONA VERSIONE. Io la uso da quasi trent'anni e mi sono sempre trovato bene con essa. Essa NON E’ UNA<br />

VERSIONE MANIPOLATA che svia le anime e le porta ad accettare eresie di perdizione, e i fatti lo dimostrano. Pur<br />

tuttavia la presenza di massoni nelle Società Bibliche che si occupano di tradurre la Bibbia, è un motivo di grande<br />

preoccupazione e allarme, e abbiamo visto perchè, e perciò bisogna essere vigilanti e suonare la tromba.<br />

L'Esercito della Salvezza<br />

William Booth (1829-1912) nacque a Nottingham (Inghilterra) nel 1829. Durante la sua<br />

adolescenza divenne cristiano e spese molto del proprio tempo libero cercando di convincere altri<br />

a convertirsi. Il giovane William cominciò quindi a predicare nelle strade. Trasferitosi a Londra, si<br />

unì alla Chiesa Metodista locale, e ne divenne pastore. Si sposò con Catherine Mumford nel 1855,<br />

e servì per diversi anni come pastore metodista, viaggiando, predicando e condividendo la parola<br />

di Dio con quanti fossero disposti ad ascoltare.<br />

Tornato a Londra con la sua famiglia, diede le dimissioni dalla chiesa metodista, e nel luglio del<br />

1865 fondò il movimento che chiamò 'Missione Cristiana', che aveva come obbiettivo quello di<br />

portare il Vangelo ai diseredati della città. <strong>La</strong> missione si sparse sempre di più incontrando molte<br />

persecuzioni da parte dei peccatori.<br />

Entro la fine del 1878 la Missione Cristiana cambiò il suo nome in The Salvation Army ossia<br />

l'Esercito della Salvezza, che era strutturato a mò di esercito con tanto di uniformi, e tramite le<br />

predicazioni di Booth molti si convertirono e si unirono a questo 'esercito'. Nel 1912, quando Booth<br />

morì, l'Esercito era già in 58 paesi. Oggi il numero dei paesi in cui è presente l'Esercito è circa il<br />

doppio. Assieme alla predicazione della Parola di Dio, si occupa di opere sociali di vario genere<br />

quali scuole, case per bambini, ostelli per senza fissa dimora, ospedali, programmi di emergenza<br />

per i disastri, ecc...<br />

L'Esercito della Salvezza è oggi una delle più grandi organizzazioni caritatevoli al mondo. Negli<br />

Stati Uniti è la seconda più grande organizzazione caritatevole. Stiamo parlando quindi non di una<br />

organizzazione qualsiasi. L'Esercito della Salvezza ha un carattere ecumenico, intrattenendo ottimi<br />

rapporti anche con la Chiesa Cattolica Romana.<br />

Si tenga presente però che l'Esercito della Salvezza, quantunque venga collocato nel<br />

Protestantesimo, non possiede nè il battesimo e neppure la Cena del Signore, in quanto il<br />

generale William Booth eliminò gli ordinamenti del Signore, ritenendo che il Signore non stabilì<br />

nessun rito esteriore o cerimonia da osservare nella Sua chiesa! E questo non può che far<br />

indignare non poco ogni Cristiano.<br />

Vediamo ora di parlare della commistione tra l'Esercito della Salvezza e la <strong>Massoneria</strong>. Innanzi<br />

tutto diciamo che a quanto pare William Booth non era un massone, anche se molti siti internet lo<br />

mettono tra i massoni. Anzi Booth nel 1925 scrisse agli ufficiali dell'Esercito dicendo che<br />

condannava l'affiliazione di qualsiasi ufficiale ad una qualsiasi società che esclude Cristo dai suoi<br />

templi e che non dona nelle sue cerimonie religiose alcun posto a Lui e al Suo nome (cfr. C.<br />

833


Penney Hunt, The Menace of Freemasonry to the Christian Faith, pag. 67). Tuttavia William Booth<br />

si associò con la potente e ricca famiglia Rothshild accettando da loro parecchio denaro per la<br />

causa per la quale combatteva, e questo fece piombare l'Esercito sotto l'influenza massonica.<br />

Peraltro si dice che lo stemma dello scudo rosso dell'Esercito della Salvezza fu adottato su<br />

suggerimento dei Rothschild, in quanto la parola tedesca Rothschild significa 'red shield' in inglese<br />

ossia 'scudo rosso' in italiano.<br />

Infatti nel tempo molti membri e ufficiali dell'Esercito della Salvezza sono entrati nella <strong>Massoneria</strong><br />

o hanno collaborato con logge massoniche. Peraltro, Ballington Booth (1857-1940), figlio di William<br />

Booth, che fu a capo dell'Esercito della Salvezza negli USA dal 1887 al 1896, fu un massone;<br />

come anche Charles B. Booth, figlio di Ballington e nipote quindi di William Booth (cfr. William R.<br />

Denslow, 10,000 Famous Freemasons, pag. 113). Ma ecco altre prove di questa commistione tra<br />

<strong>Massoneria</strong> ed Esercito della Salvezza.<br />

David Sawyer, ufficiale dell'Esercito della Salvezza, nel suo libro Faith and the Craft (<strong>La</strong> Fede e<br />

l'Arte - vedi foto) ha affermato la compatibilità tra l'essere Salutisti e Massoni: 'Come Salutista e<br />

come Massone non c'è stato nessun conflitto con la mia fede, nessun conflitto nella mia vita<br />

quotidiana, e nessun conflitto nei miei rapporti con altre persone. Sia l'Esercito della Salvezza, un<br />

ramo della Chiesa Cristiana, e la Fraternità della nostra Fratellanza, hanno ideali paralleli -<br />

ambedue richiedono un riconoscimento di Dio come il Creatore, ambedue richiedono la verità in<br />

tutti i nostri rapporti, e ambedue richiedono la dedicazione alla cura e al servizio degli altri ....' ('As<br />

a Salvationist and a Mason there has been no conflict with my faith, no conflict in my daily living,<br />

and no conflict in my dealings with other people. Both the Salvation Army, a branch of the Christian<br />

Church, and the Fraternity of our Brotherhood, have parallel ideals – both require an<br />

acknowledgement of God as the Creator, both require truth in all our dealings, and both require<br />

commitment to the care and service of others – so there need be no conflict').<br />

http://www.mqmagazine.co.uk/issue-21/p-29.php<br />

834


Esistono alcune logge massoniche fondate da Salutisti. Una di queste si chiama Standard Lodge<br />

no. 6820, che è sorta nel 1949 a Londra per opera di un certo numero di membri dell'Esercito della<br />

Salvezza. Questa loggia ha il riconoscimento della Gran Loggia Unita d'Inghilterra. Notate il suo<br />

stemma, con dei simboli massonici caratteristici in esso.<br />

Da: http://www.theburnfamily.org/sl/History.htm<br />

In una iniziativa di telethon in favore dell'Esercito della Salvezza, ufficiali e membri della <strong>La</strong>mberton<br />

Lodge No. 476, <strong>La</strong>ncaster (Pennsylvania, USA), si sono messi ai telefoni a rispondere. Eccoli nella<br />

foto. Notate i due grembiuli massonici alle estremità del banco, e lo stemma dell'Esercito della<br />

Salvezza al centro.<br />

Da: http://www.pagrandlodge.org/freemason/0802/answer.html<br />

835


L'articolo su questo giornale (The Lewiston Daily Sun, 8 Dicembre 1988) è intitolato 'i Massoni<br />

assistono l'Esercito della Salvezza' ed afferma all'inizio: 'Ancora una volta quest'anno i Massoni del<br />

Maine uniranno le loro forze con l'Esercito della Salvezza per rendere il Natale più felice per<br />

centinaia di persone bisognose'.<br />

Non sorprende quindi più di tanto leggere che l'Esercito della Salvezza è coinvolto nel ‘piano della<br />

pace’ di Rick Warren (costui infatti ha detto che 'si è già assicurato gli impegni personali da parte di<br />

influenti leaders nell’Esercito della Salvezza'). <strong>La</strong> notizia è apparsa sulla nota rivista Time US il 27<br />

Maggio 2008 all’interno dell’articolo dal titolo ‘Rick Warren Goes Global’ scritto da David Van<br />

Biema (http://www.time.com/time/nation/article/0,8599,1809833,00.html).<br />

I Boy Scout<br />

I Boy Scout sono un movimento sorto in Inghilterra nel 1907 per opera di Robert Baden-Powell<br />

(1857-1941) - figlio di Baden Powell (1796-1860), un noto teologo liberale appartenente alla<br />

Chiesa d'Inghilterra o Anglicana - conosciuto da tutti gli scout del mondo semplicemente come B.-<br />

P. E' diffuso in tutto il mondo e conta oltre 38 milioni di iscritti.<br />

Il movimento scout si fonda sul volontariato, e il suo scopo è quello di educare i giovani ad un<br />

civismo responsabile mediante lo sviluppo delle proprie attitudini fisiche, morali, sociali e spirituali,<br />

e il suo metodo educativo si basa sull'imparare facendo attraverso attività all'aria aperta e in piccoli<br />

gruppi.<br />

836


Il suo fine ultimo quindi è dare la possibilità ai giovani di diventare 'buoni cittadini',<br />

responsabilmente impegnati nella vita del loro paese e predisposti ad essere futuri 'cittadini del<br />

mondo' volenterosi di migliorare la propria società e sostenitori convinti della fratellanza tra i popoli.<br />

Le tre associazioni Scout più diffuse in Italia sono l'Associazione Guide e Scouts Cattolici Italiani<br />

(AGESCI), l'Associazione Italiana Guide e Scouts d'Europa Cattolici (solitamente detta FSE); e il<br />

Corpo Nazionale Giovani Esploratori ed Esploratrici Italiani (CNGEI). L'AGESCI ed il CNGEI sono<br />

federate nella Federazione Italiana dello Scautismo, che aderisce sia all'Organizzazione Mondiale<br />

del Movimento Scout che all'Associazione Mondiale Guide ed Esploratrici (Fonte: Wikipedia).<br />

Cosa c'entra la <strong>Massoneria</strong> nello Scoutismo? C'entra, eccome se c'entra, in quanto lo scoutismo<br />

ha origini e ideali massonici. A conferma di ciò vi propongo queste parole sullo scoutismo dette da<br />

Rosario Esposito, un prete cattolico romano che aveva aderito alla <strong>Massoneria</strong>, che sono presenti<br />

nel suo famoso libro 'Le Grandi Concordanze tra Chiesa e <strong>Massoneria</strong>', e che proprio perchè dette<br />

da uno che si professava contemporaneamente sia Cristiano che Massone e che quindi sosteneva<br />

la <strong>Massoneria</strong> e ne promuoveva gli ideali e i principi in ambito della Chiesa Cattolica Romana,<br />

dovrebbero fare riflettere moltissimo tutti coloro che hanno introdotto lo scoutismo nella Chiesa.<br />

Dice Rosario Esposito: 'Il movimento scout è considerato uno dei fenomeni educativi più<br />

interessanti del nostro secolo. Esso è profondamente ancorato alla matrice laica del pensiero.<br />

Sembra fuori discussione che il suo fondatore, lord Robert Baden-Powell, non sia stato iscritto alla<br />

<strong>Massoneria</strong>, e altrettanto certo è che egli è stato vicinissimo al mondo massonico, sia attraverso<br />

amicizie e informazioni, che nell'assimilazione di alcuni messaggi pedagogici e culturali di diretta<br />

derivazione massonica. I più rilevanti sono quello di Rudyard Kipling, soprattutto contenuti nel<br />

Libro della giungla, ai quali Baden-Powell si ispira apertamente, e che sono troppo noti perchè vi si<br />

insista. L'altro filone ispiratore, o certamente accompagnatore, dello scoutismo, è quello del<br />

pedagogo belga Ovide Decroly (1871-1932), massone militante come Kipling, e come lui<br />

sostenitore del contatto continuo del bambino e poi del giovane con la natura e l'ambiente,<br />

dell'attivismo, dell'osservazione diretta dei fenomeni, dell'accentuazione delle istanze<br />

associazionistiche ed espressive. A voler essere attenti, le stesse ascendenze più remote del<br />

movimento scout sono di chiara ispirazione massonica, soprattutto in ordine a un ottimismo di<br />

fondo che ha le sue radici nel movimento riformista settecentesco e particolarmente nel pensiero di<br />

Rousseau.<br />

Baden-Powell orienta infatti il movimento verso una fiducia equilibrata nella natura umana, e<br />

afferma che anche nel ragazzo meno disponibile per l'educazione c'è almeno un cinque per cento<br />

di buono, sicché l'efficienza dell'essere umano è inversamente proporzionale alla quantità di<br />

sorveglianza di cui bisogna circondarlo; bisogna fargli il massimo credito, favorendo il libero<br />

esercizio delle proprie inclinazioni e attitudini, senza mortificare la sua tendenza al rumore, al<br />

rischio, al movimento, coniugando in piena serenità i tre verbi fondamentali della sua esistenza:<br />

ridere, lottare, mangiare. Lo sviluppo della personalità risulterà così armonico, col senso di<br />

responsabilità che crescerà e s'affinerà con gli anni, fino a giungere, attraverso l'impegno costante<br />

di rendersi utile, al culmine del processo educativo, che nel Rover si esprime nella mistica e nella<br />

pratica del servizio, il punto in cui lo scoutismo si affianca anche semiologicamente col Rotary<br />

Club, e, unitariamente ad esso, alla finalità massonica di lavorare per il miglioramento proprio e per<br />

l'utilità altrui.<br />

Alcuni aspetti della pedagogia scout oggettivamente sembrano in antitesi con qualche<br />

impostazione cattolica della pedagogia, che accentua piuttosto aspetti repressivi o almeno<br />

preventivi; ma nella Chiesa il movimento scout fu quasi subito oggetto di simpatie che non<br />

837


conobbero flessioni, anche quando era ben chiaro che la vicinanza con la realtà massonica,<br />

benché indiretta, era tuttavia abbastanza evidente, a volte persino nella terminologia, com'è il caso<br />

del primo grado maschile, quello dei Lupetti, e più ancora nelle scelte religiose, che sono esplicite,<br />

ma estremamente riguardose, e soprattutto improntata alla tolleranza, per cui è indispensabile il<br />

riferimento alla divinità e alla preghiera, ma si evita di scendere in dettagli che coinvolgerebbero la<br />

professione di una determinata confessione.<br />

In questa stessa prospettiva va rilevata l'importanza che Baden-Powell dà al filone cavalleresco e<br />

a quello crociato. L'impegno religioso è riassunto in due leggi fondamentali: 1) credere in Dio; 2)<br />

fare del bene al prossimo. Anche i passaggi dei tre stadi scout, cioè Lupetti, Esploratori, Rover, in<br />

qualche maniera richiama il senso dell'iniziazione massonica, la quale - come ognuno sa - a sua<br />

volta si ispira all'iniziazione monastica medievale e susseguente. Tali passaggi devono accertare il<br />

senso dell'onore, l'impegno dell'autoeducazione, la disponibilità all'opera buona fino allo «status»<br />

strutturale di servizio, nel terzo grado, nel quale ha luogo, tra l'altro il «viaggio di prima classe»,<br />

esperienza individuale di grande rilievo antropologico e poetico. E' difficile chiudere gli occhi su<br />

talune somiglianze con momenti paralleli dell'ascesa massonica, così come questa è adombrata<br />

nel Discorso di Ramsay, nel Flauto magico di Schikaneder-Mozart, nei Dialoghi di Lessing, o<br />

ancora nell'Inno alla gioia di Schiller, nel Faust di Goethe, nel Parsifal di Wagner, ed anche nel<br />

Cristo alla festa di Purim di Bovio.<br />

<strong>La</strong> propinquità dello scoutismo con la <strong>Massoneria</strong> è affermata anche dal Lennhoff-Posner alla voce<br />

Pfad-finder-Bewegung (col. 1198), dove si legge: «Il movimento degli Esploratori viene promosso<br />

in misura ragguardevole dalla <strong>Massoneria</strong> in Gran Bretagna, nei Dominions e in America. In<br />

occasione del Jamboree internazionale di Berkenhead (Inghilterra) del 1929, nel quale, a fianco di<br />

Sir Baden-Powell partecipavano il Duca di Connounght, G.M. della <strong>Massoneria</strong> inglese, e il<br />

Principe di Galles, G.M. della Provincia, prendendo parte attiva all'organizzazione dell'incontro, i<br />

Giovani Esploratori massoni ebbero un incontro, con la partecipazione di Scout di tutto il mondo. Il<br />

Consiglio nazionale dei Boy Scout americani, nel convegno tenuto a New York nel mese di maggio<br />

del 1925 prese la seguente risoluzione: 'Poichè i membri dell'Ordine massonico hanno sempre<br />

espresso la loro buona volontà nei confronti dei Boy Scout, concedendo facilitazioni per la<br />

promozione e la felice condotta delle loro truppe e dei loro accampamenti, e poichè questa<br />

collaborazione ha promosso essenzialmente il Movimento Scout, si decide di esprimere un<br />

pubblico riconoscimento all'Ordine massonico, e che tale riconoscimento sia inserito negli Atti».<br />

Poichè tutti questi dettagli furono percepiti, e - sebbene raramente - talvolta denunciati anche<br />

polemicamente, il fatto che lo scoutismo sia stato assunto nel mondo cattolico quasi<br />

immediatamente dopo la fondazione, ch'era stata avviata nel 1908, sembra di poter legittimamente<br />

farci affermare che questo tema costituisce uno dei momenti privilegiati delle grandi concordanze<br />

cattolico-massoniche' (Rosario F. Esposito, Le Grandi Concordanze tra Chiesa e <strong>Massoneria</strong>,<br />

Nardini Editore, Firenze 1987, pag. 297-300).<br />

A ciò aggiungiamo che: (1) Baden-Powell approvava la <strong>Massoneria</strong>, in quanto in Australia fu lui a<br />

donare nel 1931 alla prima loggia che doveva portare il suo nome (N° 488, Victoria) la Bibbia che<br />

ancora è in uso in quella loggia, e sulla quale egli scrisse: 'Con i migliori auguri per il successo<br />

della loggia nella sua buona opera, Baden-Powell di Gilwell. 12 Maggio 1931' (cfr.<br />

http://freemasonry.bcy.ca/texts/baden-powell.html - 'With best wishes for the success of the lodge<br />

in its good work, Baden-Powell of Gilwell. 12th May 1931'); (2) i “Boy Scout of America” sono stati<br />

fondati nel 1910 dal massone americano Daniel Carter Beard (1850-1941), il che mostra la sua<br />

chiara impronta massonica, che è esplicitamente ricononosciuta dal fatto che la Grand Lodge of<br />

Masons, in Pennsylvania, ha istituto il 'Daniel Carter Beard Masonic Scouter Award', un<br />

838


iconoscimento per quei massoni militanti nello scoutismo; (3) due pionieri dello scoutismo in Italia,<br />

vale a dire Sir Francis Vane (1861-1934) e James Spensley (1867-1915), erano ambedue<br />

massoni; (4) Sulla rivista Massonica 'Erasmo' (Erasmo, Anno IX, numero 13-14 / 2008, pag. 20 -<br />

vedi foto) lo scoutismo viene collegato alla <strong>Massoneria</strong> in quanto viene detto che la <strong>Massoneria</strong> ha<br />

contribuito alla nascita dei Boy Scout.<br />

Inoltre oggi ci sono massoni che sono negli Scout. Per esempio nel libro Massone per caso<br />

l'autore afferma: 'Sapevo che a Udine nelle associazioni scoutistiche c'erano dei massoni ...'<br />

(Emilio Francesco Graaz, Massone per caso, pag. 60).<br />

Ecco poi alcune foto prese da Internet che provano la presenza di massoni negli scout all'estero:<br />

Foto da: http://www.pagrandlodge.org/freemason/0807/page18.html<br />

839


Foto da: http://freemasonsfordummies.blogspot.it/2010/08/lodge-held-at-national-boy-scout.html<br />

Foto da: http://204.3.136.66/web/journal-files/Issues/nov-dec05/turner.html<br />

840


Alcune parole ora sul simbolo usato dagli scout composto principalmente da un giglio con due<br />

stelle a cinque punte e una corda attorno ad esso.<br />

Robert Baden-Powell, il fondatore dello scautismo, diceva che gli scout hanno adottato il giglio<br />

come simbolo per il suo uso nella rosa della bussola, perché 'punta nella giusta direzione (e verso<br />

l'alto) girando né a destra né a sinistra, dato che queste riportano indietro'.<br />

I tre petali del giglio rappresentano i tre punti della Promessa scout che è la seguente: « Con<br />

l'aiuto di Dio prometto sul mio onore di fare del mio meglio: 1) per compiere il mio dovere verso Dio<br />

e verso il mio Paese; 2) per aiutare gli altri in ogni circostanza; 3) per osservare la Legge scout».<br />

Ovviamente per 'Dio' ognuno intende il Dio che vuole lui.<br />

Le due piccole stelle (due pentalfa massonici) rappresentano la verità e la conoscenza - che<br />

ovviamente sono relative, perchè ognuno ha la sua verità e pensa di conoscere Dio a modo suo e<br />

non si può permettere di andare a dire ad un altro scout: 'Tu sei nell'errore e non hai la verità e non<br />

conosci il vero Dio' - e le loro cinque punte (10 sommate) rappresentano i dieci articoli della Legge<br />

degli Scout che sono questi: 1) Pongono il loro onore nel meritare fiducia; 2) Sono leali; 3) Si<br />

rendono utili e aiutano gli altri; 4) Sono amici di tutti e fratelli di ogni altra Guida e Scout; 5) Sono<br />

cortesi; 6) Amano e rispettano la natura; 7) Sanno obbedire; 8) Sorridono e cantano anche nelle<br />

difficoltà; 9) Sono laboriosi ed economi; 10) Sono puri di pensieri, parole ed azioni.<br />

Il nodo piano rappresenta la forza dello scautismo mondiale, e ricorda di compiere sempre la<br />

Buona Azione. <strong>La</strong> corda rappresenta l'unità degli scout nel mondo, e l'anello che tiene insieme i<br />

petali rappresenta il legame di fratellanza fra gli scout. Quindi gli scout, a prescindere in quale Dio<br />

credono, e in che cosa credono, si devono sentire tra loro fratelli e procacciare l'unità.<br />

Non c'è che dire: il tutto rimanda proprio ai principi massonici. Non deve quindi meravigliare la<br />

simpatia della <strong>Massoneria</strong> verso lo scoutismo, ed anche il fatto che molti massoni sono anche<br />

scout. D'altronde la missione dello Scoutismo - come viene detto sul loro sito - 'è contribuire<br />

all'educazione dei giovani, attraverso un sistema di valori basato sulla Promessa e la Legge Scout,<br />

per aiutare a costruire un mondo migliore in cui le persone sono auto-realizzate come individui e<br />

giocano un ruolo costruttivo nella società' (http://scout.org/en/about_scouting/mission_vision - The<br />

mission of Scouting is to contribute to the education of young people, through a value system<br />

based on the Scout Promise and <strong>La</strong>w, to help build a better world where people are self-fulfilled as<br />

individuals and play a constructive role in society).<br />

841


Ora, lo scoutismo è penetrato in molte Chiese Evangeliche (in Italia esiste persino l'Associazione<br />

Scout Evangelici Italiani - ASEI), comprese nelle Assemblee di Dio in Italia come ho già dimostrato<br />

nel capitolo 'L'ombra della massoneria sulle Assemblee di Dio in Italia', quindi considerando i<br />

principi e gli obbiettivi dello scautismo, che sono quelli della <strong>Massoneria</strong>, è evidente che tramite di<br />

esso è penetrato il pensiero massonico in queste Chiese.<br />

<strong>La</strong> Federazione delle Chiese Evangeliche<br />

Qui in Italia la <strong>Massoneria</strong> si è data da fare non solo all'interno delle Denominazioni Protestanti<br />

facendo adepti o infiltrando suoi emissari, ma anche sponsorizzando la nascita della Federazione<br />

delle Chiese Evangeliche [1], che sostanzialmente non è altro che una 'idea massonica' che piace<br />

dunque ai Massoni. Qualcuno si domanderà in base a cosa faccio queste affermazioni. Bene, ve lo<br />

spiegherò, ma per fare questo devo partire da lontano, e precisamente dal Primo Congresso<br />

Evangelico Italiano che si tenne a Roma dal 9 al 12 Novembre 1920, e che 'si consegnò alla storia<br />

come il primo grande tentativo di creare una struttura stabile e duratura di collegamento e di unità<br />

tra le varie componenti del mondo evangelico italiano' (Gianni Long e Renato Maiocchi, Uniti per<br />

l'Evangelo, Claudiana Editrice 2008, pag. 96).<br />

Bisogna dire però che ancora prima di quel Congresso, c'erano stati dei massoni che avevano<br />

cercato di portare avanti l'ideale dell'unità delle Chiese evangeliche, come Alessandro Gavazzi<br />

(1809-1889), pastore protestante che nel 1870 aveva fondato la Chiesa Cristiana Libera in Italia;<br />

Matteo Prochet (1836-1907), pastore valdese a Lucca, Pisa, Genova e Roma, che era entrato a far<br />

parte di un comitato intermissionario; e Teofilo Gay (1851-1912), pastore Metodista prima e poi<br />

Valdese, che nel 1889 lanciò l'idea di un quotidiano protestante che però non si concretizzò perchè<br />

'si sospettò che sarebbe stato realizzato con l'appoggio determinante della massoneria' (cfr. Gianni<br />

Long e Renato Maiocchi, Uniti per l'Evangelo, pag. 22-24).<br />

Il Primo Congresso Evangelico (1920)<br />

In vista del Congresso del 1920 fu prima creata una commissione per studiare i problemi e<br />

risolverli. Nella commissione si decise di affrontare solo problemi pratici, organizzativi: costituzione<br />

di una Chiesa Nazionale Evangelica Italiana oppure in alternativa di una Federazione delle Chiese<br />

Evangeliche Italiane; possibilità di unificazione delle Scuole Teologiche e della stampa evangelica;<br />

pubblicazione di un unico innario; proposte concernenti la posizione delle Chiese Evangeliche<br />

rispetto allo Stato italiano. <strong>La</strong> commissione si riunì a Roma il 18-19 Giugno sotto la presidenza del<br />

moderatore valdese Ernesto Giampiccoli (1869-1921), che era un massone e 'deciso fautore<br />

dell'unità tra le denominazioni'. L'ipotesi di creare una Chiesa Nazionale Evangelica Italiana fu<br />

esclusa, perchè i metodisti episcopali la contestarono, e allora la commissione incaricò il battista<br />

<strong>La</strong>ndels e il metodista episcopale Carlo Maria Ferreri (1878-1942), di stendere un progetto di<br />

Federazione delle Chiese Evangeliche Italiane e i due riuscirono subito a tracciarlo. Il Ferreri,<br />

come abbiamo visto prima, era anche lui un massone. Il progetto prevedeva come organi<br />

un'Assemblea e un Comitato Direttivo (cfr. Giorgio Spini, Italia liberale e protestanti, pag. 354-355).<br />

842


Del comitato organizzativo di quel Congresso, vanno segnalati anche il valdese Nicolò Introna, che<br />

era anche lui iscritto alla <strong>Massoneria</strong>, e Vincenzo C. Nitti (1871-1957), anche lui massone. Come<br />

anche Paolo Coisson, Mario Piacentini e Paolo Paschetto, in rappresentanza delle ACDG<br />

(Associazioni Cristiane Dei Giovani) che ebbero un ruolo fondamentale in quel Congresso, in<br />

quanto il Congresso Nazionale degli Evangelici Italiani del 1920 fu 'l'attuazione di un progetto<br />

maturato soprattutto nell'A.C.D.G.' (Giorgio Spini, Italia Liberale e Protestanti, pag. 360), che erano<br />

impregnate di teologia liberal-protestante, e avevano un carattere interdenominazionale, ma il cui<br />

scopo era andare oltre l'interdenominazionalismo, in quanto erano per un ecumenismo<br />

interconfessionale, proprio ciò che è nell'agenda della massoneria dunque. E difatti le ACDG erano<br />

legate alla YMCA che aveva stretti rapporti con la massoneria.<br />

Ecco infatti cosa si legge sul sito della Chiesa Evangelica Valdese di Pinerolo in merito al massone<br />

Cesare Gay (1892-1970) che fu segretario delle ACDG: 'Cesare Gay fu molto legato all’altra<br />

grande figura del modernismo, Ernesto Buonaiuti; questi, cacciato dalla chiesa cattolica per le sue<br />

posizioni teologiche e dall’università italiana per aver rifiutato il giuramento di fedeltà al fascismo,<br />

fu a lungo ospite proprio di casa Gay a Pinerolo. In un periodo di scarso o nullo ecumenismo con<br />

la chiesa cattolica ufficiale, e di diffidenza verso i cattolici dissidenti, la nostra città si trovò quindi<br />

testimone dell’attività del “pellegrino di Roma”, come viene chiamato Buonaiuti dal titolo di una sua<br />

celebre opera. Di segno ecumenico in tempi difficili fu anche un altro rilevante aspetto dell’attività<br />

di Cesare Gay: il ruolo di segretario nazionale delle Associazioni Cristiane Dei Giovani (ACDG),<br />

legate all’internazionale YMCA, a sua volta in stretti rapporti con la massoneria'.<br />

http://www.pinerolovaldese.org/linea7/pinerolo15.php. Sul legame tra le ACDG e la YMCA (Young<br />

Men's Christian Association) e sul carattere massonico della YMCA ecco cosa scriveva il periodico<br />

«Les Nouvelles religiones» di Parigi in un articolo dal titolo «L'effort protestant à Rome et en Italie»<br />

del 1 settembre 1917. «L'Associazione Cristiana dei Giovani è la branchia italiana della Young<br />

Men's Christian Association vasta federazione protestante internazionale dei Circoli della<br />

Gioventù, che conta all'incirca 8500 associazioni particolari e quasi un milione di membri sparsi<br />

attraverso i due emisferi, specialmente in Inghilterra, negli Stati Uniti e nelle Indie. <strong>La</strong> sua insegna<br />

è un triangolo rovesciato in cui sono scritte le iniziali YMCA. <strong>La</strong> YMCA dispone di fondi<br />

considerevolissimi. Quando gli Stati Uniti entrarono in guerra essa raccolse in poche settimane<br />

cinquanta milioni di dollari per le opere che si proponeva di fondare a favore dei soldati sia in<br />

America, sia in campi di battaglia di Europa. Gode dell'appoggio di personaggi influentissimi per lo<br />

più protestanti e massoni'. Il Santo Uffizio del Papato in quel tempo mise in guardia dalla YMCA<br />

perchè la riteneva una associazione anti-cattolica fondamentalmente massonica, e la condannò<br />

nel 1920. <strong>La</strong> YMCA veniva catalogata come 'massoneria bianca' perchè promuoveva gli ideali<br />

massonici. A conferma dello stretto legame che in quegli anni c'era tra la YMCA e la <strong>Massoneria</strong>,<br />

c'è un chiaro riferimento nell'Encyclopedia of Freemasonry (Volume 2), scritta da Albert Gallatin<br />

Mackey e H. L. Haywood a pag. 648. E poi si consideri che il capitolo di Ginevra della YMCA fu<br />

fondato nel 1852 dal massone Jean Henri Dunant (1828-1910), fondatore anche della Croce<br />

Rossa.<br />

Quando si tenne il congresso a Roma a novembre, il tutto fu gestito dal corpo pastorale. I delegati<br />

presenti furono circa 400; parteciparono anche alcuni membri di Chiese dei Fratelli e di Chiese<br />

pentecostali, ma solo a titolo personale. Fu eletto presidente Arturo Muston, valdese, a cui furono<br />

affiancati il pastore metodista wesleyano Ernesto Filippini, e il battista Lodovico Paschetto, come<br />

vice-presidenti, e poi quattro assessori: il metodista wesleyano Cervi, il battista Chiminelli, il<br />

metodista episcopale Carlo Maria Ferreri, e il professore Giovanni Maggiore del Collegio Valdese<br />

di Torre Pellice.<br />

843


Ora, come abbiamo visto prima, Ernesto Filippini e Carlo Maria Ferreri erano massoni (in<br />

particolare Ernesto Filippini era 'un pezzo grosso della <strong>Massoneria</strong>', come dice Giorgio Spini), ma<br />

era massone anche il professore Giovanni Maggiore, infatti sul sito della Loggia 'Excelsior' si<br />

legge: 'Tra le personalità di maggior spicco della Loggia di quegli anni sono da ricordare, oltre al<br />

già citato Teofilo Gay, i professori del Collegio Valdese di Torre Pellice Giovanni Maggiore e<br />

Davide Jahier, grazie ai quali si stabilisce sin dall’inizio uno stretto legame tra la Loggia ed il<br />

Collegio, legame che è rimasto vivo negli anni, tant’è che numerosi docenti e studenti sono<br />

passati, sino ai giorni nostri, dai banchi e dalle cattedre della scuola alle colonne ed ai tronetti<br />

dell’Officina…' (http://www.goipiemonte-aosta.it/21.html).<br />

Durante la seduta del Congresso dedicata alla questione sociale, ci furono due interventi principali,<br />

quelli del pastore metodista Carlo Maria Ferreri e del pastore valdese Ugo Janni; che erano<br />

ambedue massoni.<br />

Vorrei soffermarmi ora su alcune idee che aveva Ugo Janni, perchè sono fondamentali al fine di<br />

capire come esse hanno con il tempo finito poi con l'influire pesantemente sulla creazione e sulla<br />

filosofia della Federazione delle Chiese Evangeliche che ufficialmente nacque nel 1967 a Milano,<br />

ma le cui basi erano state gettate sia con il Primo che poi soprattutto con il Secondo Congresso<br />

Evangelico del 1965.<br />

Ugo Janni, come già detto, era un massone - era il Maestro Venerabile della Loggia 'Giuseppe<br />

Mazzini' di Sanremo - ed è considerato da molti studiosi protestanti un precursore dell'ecumenismo<br />

in Italia. In effetti lui promuoveva fortemente l'unità tra le Chiese Protestanti e l'ecumenismo tra<br />

Protestanti e Cattolici Romani. E per questo suo impegno ecumenico, in ambito massonico è<br />

tenuto in grande stima, infatti nel libro L'Italia delle minoranze si legge: 'Proprio alla luce dei<br />

sentimenti più veri di universalità interpretò il suo ministero, venendo riconosciuto da tutti,<br />

protestanti e cattolici, come vero «pastore» che evidentemente aveva ben chiaro dentro di sè<br />

l'insegnamento universale del Cristo. Di qui, la sua adesione all'istituzione massonica,<br />

associazione di uomini liberi che nelle loro logge lavorano, innalzando templi alla virtù e scavando<br />

profonde e oscure prigioni al vizio, per il Bene e il Progresso dell'Umanità! Janni percepì, infatti,<br />

con immediatezza, che l'etica massonica si fondava proprio sui concetti di universalità, secondo<br />

una visione di solidarietà comunque tutta cristiana, tesa a rendere cosciente l'uomo della sua vera<br />

natura, al di sopra delle divisioni particolaristiche politiche o religiose' (Marco Novarino, L'Italia<br />

delle minoranze, pag. 105).<br />

Foto: Il massone Ugo Janni<br />

844


Ecco ora cosa ebbe a dire Janni sulla rivista evangelica 'Coscientia' nel dicembre del 1922, ossia<br />

due anni dopo il Primo Congresso Evangelico di Roma.<br />

In merito all'unità tra le Chiese Protestanti: 'Un ostacolo grave all'opera del protestantesimo italiano<br />

è lo sminuzzamento in tante Chiese. <strong>La</strong> mentalità italiana è assolutamente inconciliabile con<br />

questo stato di fatto dell'evangelismo nostrano. Dirò di più: a torto o a ragione, essa ne è<br />

scandalizzata. Che fare per togliere di mezzo quest'ostacolo, questo scandalo? <strong>La</strong> Chiesa unica<br />

sarebbe ideale. Ma vi sono ostacoli per ora insuperabili, e per molto tempo ancora essa sarà<br />

soltanto un ideale. Potrebbe, con maggiore facilità, aversi una Chiesa federale rispettosa delle<br />

autonomie. Fu chiesta a grandi grida dal Congresso Evangelico di Roma, ma anche questa trova<br />

per via ostacoli non sormontabili. Ma una cosa, a mio credere, si può fare, e subito. Formare il<br />

fronte unico evangelico pur nello stato di molteplicità delle Chiese che vige al presente. Sostenuto<br />

da uno spirito fraterno e solidarista sempre più forte, questo fronte unico dovrà trovare la sua<br />

espressione in un Consiglio Evangelico d'Italia che rappresenti il nostro evangelismo nella sua<br />

totalità di fronte all'opinione pubblica, di fronte alla Chiesa Romana, di fronte al Governo e che<br />

regoli ed armonizzi sempre meglio, sul terreno pratico, i rapporti cordiali tra le Chiese togliendo gli<br />

ostacoli che vi sono e impedendo che altri ne sorgano. E questo Consiglio che nell'ambito della<br />

sua giurisdizione, limitata, ben definita, ma reale ed efficace, sarà come il Governo, abbia dietro a<br />

sè il nostro Parlamento in un Congresso Nazionale Evangelico che si riunisca, diciamo, di cinque<br />

in cinque anni, ma regolarmente; ad esso pure con attribuzione limitate, ma ben definite, reali ed<br />

efficaci' (Ugo Janni, Alcune revisioni nel protestantesimo italiano, citato in Davide Dalmas e Anna<br />

Strumia, Una resistenza spirituale 'Conscientia' 1922-1927, pag. 120-121; vedi anche in Marco<br />

Novarino, L'Italia delle minoranze, pag. 233-234).<br />

In merito all'ecumenismo da ricercare con i Cattolici: 'Il nostro atteggiamento - diceva Janni - verso<br />

la Chiesa romana dev'essere solidarista; non già - s'intende - per quello che essa ha di corrotto, di<br />

oppressivo o di altrimenti biasimevole, ma per ciò che essa ha di vero in comunione con noi ovvero<br />

in proprio, e per la grande tradizione riformatrice cattolica che dai Monaci di Farfa ad Arnaldo, da<br />

Savonarola a Pietro Tamburini, da Dante a Marsilio fino a Gioberti, a Rosmini, a Guglielmo<br />

Audisio, a Monsignor Passavalli, a Tancredi Canonico, ad Antonio Fogazzaro è prodotto della<br />

coscienza cattolica della nostra gente, e orgoglio dell'Italia cristiana ... Le nostre tradizioni<br />

evangeliche debbono muovere incontro alla tradizione riformatrice cattolica italiana, e mutuarne<br />

caratteri che l'arricchiscano pur rimanendo sè stessa. Il protestantesimo nostrano ne deriverà tra<br />

altro un'impronta italiana per cui si potrà dire: esiste un protestantesimo di carattere spiccatamente<br />

italiano nel suo modo di essere, come ne esiste uno germanico, uno anglosassone ed un altro<br />

francoginevrino' (Ugo Janni, Alcune revisioni nel protestantesimo italiano, citato in Davide Dalmas<br />

e Anna Strumia, Una resistenza spirituale 'Conscientia' 1922-1927, pag. 119; vedi anche in Marco<br />

Novarino, L'Italia delle minoranze, pag. 231-232). Peraltro questo Janni aveva anche altre idee<br />

strane, infatti era sostenitore della reincarnazione!<br />

Avete notato dunque? Janni lo dice chiaramente che in quel primo Congresso Evangelico lui ed<br />

altri, tra cui c'erano naturalmente anche i suoi fratelli massoni, chiesero a grandi grida una Chiesa<br />

Federale nel rispetto delle autonomie.<br />

Ma in quel Congresso del 1920, ci fu anche una seduta dedicata ai problemi giuridici ed ai rapporti<br />

tra le Chiese Evangeliche e lo Stato Italiano, e a chi fu affidata la relazione? A Davide Jahier,<br />

studioso di storia e di diritto, oltre che preside del Collegio Valdese di Torre Pellice, ma che come<br />

abbiamo visto prima era anche lui un massone, e del quale il massone valdese Augusto Comba<br />

dice: '... va ricordata l'appartenenza massonica del prof. Davide Jahier, figura eminente<br />

dell'intellighenzia valdese dell'epoca, preside del Collegio e ascoltato consigliere della dirigenza<br />

845


ecclesiastica nella difficile congiuntura dei rapporti con lo Stato durante il fascismo' (Augusto<br />

Comba, Valdesi e <strong>Massoneria</strong>, pag. 94-95).<br />

Quel Congresso però ebbe un solo risultato: la creazione di un gruppo di lavoro per la<br />

pubblicazione di un innario unico per tutte le Chiese, innario che fu pubblicato nel 1922 (cfr.<br />

Giorgio Spini, Italia Liberale e protestanti, pag. 357; Gianni Long e Renato Maiocchi, Uniti per<br />

l'Evangelo, pag. 28-30).<br />

Il Secondo Congresso Evangelico (1965)<br />

Nel 1965 poi si tenne il Secondo Congresso Evangelico, che fu quello che diede la spinta decisiva<br />

alla costituzione della Federazione delle Chiese Evangeliche, come dice il pastore metodista<br />

Franco Becchino: 'Dal 2° Congresso Evangelico. prom osso dal Consiglio Federale delle Chiese<br />

Evangeliche italiane e tenutosi a Roma nel 1965 con tema «Uniti per l’Evangelo», venne la spinta<br />

al superamento della struttura di collegamento rappresentata dal predetto Consiglio Federale<br />

attraverso la costituzione di una federazione delle chiese evangeliche all’opera in Italia.'<br />

(http://www.ildialogo.org/confessionicristiane/chieseevangeliche23052004.htm).<br />

A quel Congresso erano presenti delegati delle Assemblee di Dio in Italia, dell'Associazione<br />

Missionaria Evangelica Italiana, della Chiesa Apostolica in Italia, della Chiesa Evangelica<br />

Metodista d'Italia, della Chiesa Evangelica Valdese, dell'Esercito della Salvezza, dell'Unione<br />

Cristiana Evangelica Battista d'Italia, e della setta degli Avventisti.<br />

E bene però precisare che alla votazione del documento presentato al Congresso intitolato<br />

'Prospettive per una Federazione delle Chiese Evangeliche in Italia' - che peraltro passò - non<br />

parteciparono nè i delegati delle ADI e neppure quelli Avventisti.<br />

Ecco i nomi dei delegati a quel Congresso.<br />

Assemblee di Dio in Italia (ADI): Gennaro Alvino, Salvatore Anastasio, Paolo Arcangeli,<br />

Domenico Barbera, Domenico Bracco (n.d.e. suppongo sia un errore di trascrizione e si tratti di<br />

Roberto Bracco), Carmelo Crisafulli, Pasquale Di Traglia, Vincenzo Federico, Giovanni Ferri,<br />

Francesco Giancaspero, Umberto Gorietti, Giuseppe <strong>La</strong>iso, Carmine Monetti, Alfredo Perna,<br />

Domenico Provvedi, Paolo Reggimenti, Francesco Toppi, Angelo Tramentozzi, Pasquale<br />

Vangone, Sergio Zucchi.<br />

Associazione Missionaria Evangelica Italiana (AMEI): Vincenzo Barbin, Nanni Ghelli, Domenico<br />

Maselli, Jole Maselli, Emanuele Paschetto, Vittorio Perres, Michele Sinigaglia, Luigi Spuri.<br />

Chiesa Apostolica: Mario Affuso, Antonio Arrigucci, Gianfranco Baldoni, Iorwerth Howells,<br />

Giovanni Racioppi.<br />

Chiesa Evangelica Metodista d'Italia: Giuseppe Anziani, Sergio Aquilante, Franco Becchino, Ivo<br />

Bellacchini, Mirella Beltrami, Umberto Beltrami, Valdo Benecchi, Emanuele Bufano, Cacciapuoti<br />

Francesco, Domenico Cappella, Enrico Caputo, Sergio Carile, Samuele Carrari, Arnaldo<br />

Carsaniga, Ariele Chiara, Giulio Contino, Sergio De Ambrosi, Niso De Michelis, Tullio Di Muro,<br />

Elvezio Ghirardelli, Pier Paolo Grassi, Antonino, Guarcena, Ugo Guarnera, Angelo Incelli, Vezio<br />

Incelli, Gaetano Jannì, Alan Keighley, Giovanni Lento, Bruno Loraschi, Vinicio Manfrini, Gino<br />

846


Manzieri, Venturino Mo, Giovanbattista Nicolini, Anna Nitti, Umberto Postpischl, Leda Rocca,<br />

Fulvio Rocco, Teofilo Santi, Aurelio Sbaffi, Mario Sbaffi, Roberto Sbaffi, Ugo Schirò, Alfredo<br />

Scorsonelli, Emidio Sfredda, Giorgio Spini, Massimo Tara, Giovanni Vezzosi, <strong>La</strong>ura Vezzosi, Carlo<br />

Zarotti.<br />

Chiesa Evangelica Valdese: Aldo Agostinelli, Edoardo Aime, Gustavo Albarin, Erme Alfieri,<br />

Augusto Armand Hugon, Marco Avondet, Marco Ayassot, Ernesto Ayassot, Carlo Baiardi, Raffaele<br />

Balenci, Giovanni Barblan, Emanuele Baud, Delia Bert, Alberto Bertalot, Francesco Bertalot,<br />

Renzo Bertalot, Silvio Bertin, Sergio Bianconi, Giorgio Bouchard, Gustavo Bouchard, Salvatore<br />

Briante, Salvatore Carcò, Cesare Chiavia, Davide Cielo, Guido Colucci, Aldo Comba, Roberto<br />

Comba, Gino Conte, Giovanni Conti, Bruno Corsani, Enrico Corsani, Ferruccio Corsani, Achille<br />

Deodato, Franco Davite, Valdo Fornerone, Francesco Ferretti, Dante Gardiol, Remo Gardiol, Anita<br />

Gay, Marcella Gay, Carlo Gay, Virgilio Gay, Arnaldo Genre, Enrico Geymet, Franco Giampiccoli,<br />

Giorgio Girardet, Pier Luigi Jalla, Roberto Jahier, Roberto Jouvenal, Bernardo <strong>La</strong> Rosa, Silvio<br />

Long, Mario Macchioro, Paolo Marauda, Aldo Massel, Guido Mathieu, Riccardo Micol, <strong>La</strong>ura Micol,<br />

Liborio Naso, Roberto Nisbet, Sergio Nitti, Rosario Olivo, Valdo Panascia, Carlo Papini, Danilo<br />

Passini, Giorgio Peyronel, Giorgio Peyrot, Antonio Pizzo, Giovanna Pons, Teofilo Pons, Speranza<br />

Puy, Ernesto Puzzanghera, Alberto Ribet, Aldo Ribet, Paolo Ricca, Salvatore Ricciardi, Pietro<br />

Rizzi, Donatella Gay Rochat, Sergio Rostagno, Ermanno Rostan, Gianni Rostan, Marco Rostan,<br />

Enrico Ruscito, Ercole Salvati, Luigi Santini, Aldo Sbaffi, Alberto Soggin, Thomas Soggin, Alfredo<br />

Sonelli, Berta Subilia, Alberto Taccia, Giorgio Tourn, Cipriano Tourn, Emilio Travers, Arnaldo Tron,<br />

Claudio Tron, Giulio Vicentini, Tullio Vinay, Liliana Viglielmo, Ugo Zeni.<br />

Esercito della Salvezza: Jean Bordas, Hilde Bordas, Vincenzo Burlini, Leone Calzi, Prospina<br />

D'Angelo, Umberto D'Angelo, Domenico Dentico, Antonia Figliola, Marie Montbaron, Monique<br />

Palpant, Bice Vinti, Miriam Vinti, Ruben Vinti, Febe Yarde, Raymond Yarde.<br />

Unione Cristiana Evangelica Battista d'Italia (UCEBI): Filfadelfo Arcidiacono, <strong>La</strong>urenzia<br />

Belforte, Piero Bensi, Nando Camellini, Luca Campennì, Vincenzo Canale, Gino Cantarella, Aldo<br />

Casonato, Giuseppe Ciampa, Giuseppe Centola, Vincenzo Coacci, Rino Colantonio, Bruno<br />

Colombu, Edda Corai, Valdo Corai, Antonio Di Pietro, Osvaldo Fabiani, Michele Foligno, Mario<br />

Girolami, Maurizio Girolami, Claudio Iafrate, Carmelo Inguanti, Paolo <strong>La</strong>ndi, Mario Marziale, Paolo<br />

Marziale, Liberante Matta, Anna Mocco, Carmelo Mollica, Giuseppe Mollica, Carlo Moriero, Aroldo<br />

Naselli, Aurelio Naselli, Michele Nicoletti, Nicola Nuzzolese, Nicola Pantaleo, Carlo Papacella,<br />

Beppino Parlanti, Giuseppe Pavoni, Pasquale Perna, Giacomo Pistone, A. Ramirez, Massimo<br />

Romeo, Manfredi Ronchi, Bruno Saccomani, Ezio Saccomani, Guido Saccomani, Paolo Sanfilippo,<br />

Emidio Santilli, Lidia Schirò, Giacomo Spanu, Armando Spinella, Ermanno Spuri, Nunzio<br />

Strisciullo, Andrea Tarascio, Thea Tonarelli, Gianni Vegetti, Enzo Veneziano, Giovanni Vizziello,<br />

Luciano Zanini.<br />

Unione Italiana delle Chiese Cristiane Avventiste: Silo Agnello, Nino Bulzis, Antonio Caracciolo,<br />

Gisueppe Cavalcante, Giuseppe Cupertino, Giovanni Grimaldi, Giovanni <strong>La</strong> Marca, Lucio<br />

Marzocchini, Caterina Masiello, Susanna Pagano, Ismaele Rimoldi, Gianfranco Rossi, Franco<br />

Santini, Mario Vincentelli, Domenico Visigalli (cfr. Uniti per l'Evangelo, Atti e Documenti del 2°<br />

Congresso delle Chiese Evangeliche Italiane, Roma, 26-30 Maggio 1965, Pubblicato a cura di<br />

Mario Sbaffi, Sotto l'egida del Consiglio Federale delle Chiese Evangeliche d'Italia, pag. 209-212)<br />

Ci furono anche degli osservatori, tra cui Charles E. Greenaway (1918 - 1993), predicatore<br />

pentecostale affiliato alle Assemblee di Dio USA e amico delle ADI, che in quel Congresso predicò<br />

pure.<br />

847


Il documento conclusivo, intitolato '<strong>La</strong> nostra vocazione di fronte alla situazione sociale', verso la<br />

conclusione affermava: 'Le comunità evangeliche si sentono pertanto impegnate nella costruzione<br />

della pace e nella riconciliazione tra i popoli e le razze, assumendo la causa degli oppressi e degli<br />

sfruttati, contrastando il passo, nello spirito di Cristo, al potente, chiunque esso sia, per porre così<br />

le fondamenta di una società nuova che attenda con speranza nuovi cieli e nuova terra'.<br />

A me effettivamente pare un linguaggio massonico, piuttosto che un linguaggio cristiano questo. E<br />

d'altronde tra i tanti delegati i seguenti erano massoni: I valdesi Augusto Armand Hugon (cfr.<br />

Augusto Comba, Valdesi e <strong>Massoneria</strong>, pag. 130-133), Ernesto Ayassot (cfr. Giorgio Spini, Italia<br />

di Mussolini e protestanti, pag. 251; Augusto Comba, Valdesi e <strong>Massoneria</strong>, pag. 147), Enrico<br />

Geymet (Augusto Comba, Valdesi e <strong>Massoneria</strong>, pag. 29, 31), Arnaldo Genre (cfr.<br />

http://www.goipiemonte-aosta.it/21.html), Teofilo Pons (cfr. Augusto Comba, Valdesi e<br />

<strong>Massoneria</strong>, pag. 135), e il battista Bruno Saccomani (cfr. web.tiscali.it/labriola/pastori.htm;<br />

Augusto Comba, Valdesi e <strong>Massoneria</strong>, pag. 147), ma non bisogna escludere che ce ne fossero<br />

altri. E poi c'erano sicuramente tanti 'massoni senza grembiule'. Quindi io sono persuaso che<br />

dietro quel Congresso ci sia stata la diabolica influenza massonica, anche perchè poi in definitiva<br />

con quel congresso evangelico si è aperta la porta all'ecumenismo con la Chiesa Cattolica<br />

Romana, ecumenismo che ricordiamo fa parte dell'agenda massonica; basta vedere cosa diceva il<br />

pastore valdese Ugo Janni che era un massone, e che Giorgio Spini includeva in quella che lui<br />

chiamava 'la nuova elite evangelica italiana' tutta permeata dello spirito del protestantesimo<br />

liberale e quindi in cerca di 'liberazione'. E poi Giorgio Spini di quell'importante congresso fu il<br />

presidente (eletto a larga maggioranza), lui che come abbiamo visto stimava e appoggiava la<br />

<strong>Massoneria</strong>!!<br />

Ma non è finita qua, perchè anche nel Congresso successivo, e cioè quello del 1967 che si tenne a<br />

Milano, e che sancì la nascita della Federazione delle Chiese Evangeliche, tra l'elenco dei delegati<br />

alla Assemblea Costituente della Federazione, ci furono dei massoni, vale a dire i valdesi Augusto<br />

Armand Hugon e Ernesto Ayassot.<br />

E dato che ci siamo, voglio ricordarvi che proprio in quel tempo il valdese Giordano Gamberini<br />

(1915-2003) era Gran Maestro del Grande Oriente d'Italia, quindi era a capo della <strong>Massoneria</strong><br />

Italiana, in quanto era stato eletto a questa carica nel 1961 e vi rimase sino al 1970: quello stesso<br />

Giordano Gamberini peraltro che nel 1968 partecipò alla stesura di una Bibbia concordata<br />

(traducendo il Vangelo secondo Giovanni), assieme a ebrei, cattolici e protestanti; e che quando<br />

nel giugno del 1963 era morto Giovanni XXIII - che era colui che aveva indetto il Concilio Vaticano<br />

II, con il quale la Chiesa Cattolica Romana si aprì all'ecumenismo con le Chiese Protestanti -<br />

rilasciò all'agenzia Pantheon il seguente elogio funebre: «Scompare un uomo che si prometteva di<br />

colmare [...] l'abisso scavato dalla Chiesa prima di lui fra sé medesima e la società moderna. E la<br />

sua morte è un gran male per tutti»! E sempre in quel periodo un altro valdese, Augusto Comba,<br />

era un componente della Giunta del Grande Oriente d'Italia (fu Grande Dignitario dal 1961 al<br />

1970)!<br />

Alla luce di tutto ciò, dunque, come non si può pensare dunque ad una influenza massonica su<br />

quei Congressi Evangelici? Sarebbe assurdo farlo. Non vi pare? Per cui possiamo dire che tra gli<br />

ideatori e i fondatori della FCEI ci furono dei massoni. Se poi a ciò si aggiunge che oggi nelle<br />

Chiese Evangeliche appartenenti alla FCEI ci sono molti massoni, il quadro che ne viene fuori è a<br />

dir poco sconcertante.<br />

A proposito di influenza massonica, voglio far notare che in quello stesso anno in cui si tenne il<br />

Secondo Congresso Evangelico, cioè nel 1965, si concluse il Concilio Vaticano II sotto Paolo VI,<br />

848


che sancì la storica apertura della Chiesa Cattolica Romana all'ecumenismo e al dialogo<br />

interreligioso, tra cui quello con gli Ebrei. Ed è proprio a proposito degli Ebrei, che ci fu una<br />

influenza massonica sul Concilio Vaticano II, infatti il § 4 dello Schema sull'Ecumenismo (Nostra<br />

Ætate), presentato al Concilio dal Cardinale Bea, che poi fece di persona l'apologia di tale tesi, era<br />

di origine ebraica, e precisamente dell'organizzazione massonica ebraica B'nai B'rith. Fu<br />

l'autorevole quotidiano parigino Le Monde a svelarlo, dicendo nell'edizione del 19 novembre 1963:<br />

«L'organizzazione ebraica internazionale B'nai B'rith ha manifestato il desiderio di stabilire relazioni<br />

più strette con la Chiesa cattolica. Tale Ordine ha sottoposto al Concilio una Dichiarazione nella<br />

quale si afferma l'intera responsabilità dell'umanità per la morte di Cristo. 'Se tale Dichiarazione<br />

verrà accettata dal Concilio - ha dichiarato <strong>La</strong>bel A. Katz, Presidente del Consiglio Internazionale<br />

del B'nai B'rith - le comunità ebraiche cercheranno i mezzi per collaborare con le autorità della<br />

Chiesa'». Il Cardinale Bea, nel presentare il suo progetto di Decreto in favore degli ebrei,<br />

naturalmente nascose ai suoi colleghi che egli ripeteva le tesi che gli erano state suggerite<br />

dall'Ordine massonico del B'nai B'rith, presentandole invece come elaborate dal Segretariato per<br />

l'Unità dei Cristiani. Si guardò bene dallo svelare la vera origine delle sue tesi, perchè se lo avesse<br />

fatto la stragrande maggioranza dei convenuti le avrebbe respinte con decisione sapendo molto<br />

bene quanto la <strong>Massoneria</strong> abbia contrastato la Chiesa Cattolica Romana nel corso dei secoli (cfr.<br />

http://www.crisidellachiesa.com/articoli/massoneria/azione_giudaico_massonica/azione_giudaico_<br />

massonica.htm).<br />

Oltre a ciò, secondo il prete cattolico Luigi Villa, noto 'cacciatore di massoni', sia Giovanni XXIII<br />

che Paolo VI erano affiliati alla <strong>Massoneria</strong>; e i cardinali e i vescovi che più si adoperarono per<br />

indirizzare il Concilio Vaticano II in senso 'modernista' erano tutti massoni, di grado più o meno<br />

elevato (cfr. http://www.ariannaeditrice.it/).<br />

Giudicate voi da persone intelligenti.<br />

Note<br />

[1] I membri effettivi della FCEI sono i seguenti: la Chiesa evangelica luterana in Italia (CELI); la<br />

Chiesa evangelica valdese; le Chiese metodiste; l'Esercito della Salvezza; l'Unione cristiana<br />

evangelica battista d'Italia (UCEBI); la Comunione di chiese libere; la Chiesa apostolica italiana; la<br />

Comunità evangelica di confessione elvetica di Trieste; la St. Andrew's Church of Scotland di<br />

Roma. Oltre ai membri effettivi che ne accettano pienamente lo Statuto, la FCEI riconosce la<br />

condizione di aderenti alle chiese, unioni di chiese ed opere che accettano il fondamento di fede<br />

espresso nel preambolo dello Statuto della FECI e collaborano per il raggiungimento di alcuni<br />

obiettivi specifici, e la condizione di osservatori a quelle che manifestano interesse per la sua<br />

attività. E' dunque membro aderente l'Associazione Comunità Cristiane con sede a Rho (Milano); e<br />

sono membri osservatori l’Unione italiana delle chiese cristiane avventiste del settimo giorno<br />

(UICCA) e la Federazione delle chiese pentecostali (FCP). <strong>La</strong> FCEI mantiene inoltre rapporti di<br />

fraterna collaborazione con la Federazione delle donne evangeliche in Italia (FDEI) e la<br />

Federazione giovanile evangelica italiana (FGEI). In totale la FCEI rappresenta circa 65.000<br />

persone.<br />

849


Una coincidenza molto inquietante<br />

Nel 1943 nell'edificio della Chiesa Evangelica Metodista di Via Firenze 38 a Roma, si tenne un<br />

importante giuramento massonico. Ecco quello che si legge sulla rivista massonica L'Uomo:<br />

'Nell’intervallo fra il 5 luglio e l’8 settembre 1943, il Martini, come si è detto erede di Palazzo<br />

Giustiniani, nella Chiesa Evangelica di Roma, Via Firenze 38, alla presenza del Potentissimo Fr’.<br />

Signorelli 33’; giurò fedeltà al Sovrano Gran Commendatore Carlo De Cantellis 33’ (L'Uomo,<br />

Organo Ufficiale del Grande Oriente Scozzese d'Italia - Comunione di Piazza del Gesù, Giugno<br />

2007, pag. 12).<br />

Ora, qualcuno si domanderà come mai proprio in quel luogo che era ed è tuttora della Chiesa<br />

Metodista? Perchè quella era la sede della Federazione Massonica di P.D.G. <strong>Massoneria</strong> di RSAA<br />

per l'Italia e le sue dipendenze. Questo è quello che si legge in un diagramma (vedi foto) della<br />

Storia della Libera Muratoria Italiana dalle origini ai nostri giorni (1805-2011 E.V) a cura di Roberto<br />

Amato, Direttore Agenzia Massonica Italiana. Cosa questa confermata da Aldo Mola in Storia della<br />

<strong>Massoneria</strong> Italiana a pag. 660.<br />

Foto da: http://it.scribd.com/doc/81932349/Diagramma-4<br />

850


Adesso qualcuno si domanderà cosa c'entra questo con la Federazione delle Chiese Evangeliche<br />

in Italia. Bene, c'entra perchè Via Firenze 38 a Roma è la sede centrale proprio della FCEI, come<br />

si può vedere da questo screenshot preso dal loro sito:<br />

Da: http://www.fedevangelica.it/varie/contatti.php<br />

Considerate quindi questa cosa: la FCEI ha la sua attuale sede dove a suo tempo c'era la sede<br />

della Federazione Massonica di P.D.G. <strong>Massoneria</strong> di RSAA, ovviamente per decisione dell'allora<br />

Chiesa Metodista il cui sovraintendente era il pastore Tito Signorelli, massone del 33°, e dove<br />

quindi oltre al giuramento massonico sopra citato si tennero riunioni e cerimonie massoniche<br />

collegate al Rito Scozzese Antico ed Accettato, che come abbiamo visto promuove il culto e il<br />

sevizio a Satana.<br />

Che dire? Inquietante, molto inquietante questa cosa.<br />

<strong>La</strong> <strong>Massoneria</strong> spinge all'ecumenismo con la Chiesa Cattolica Romana<br />

Tutti quegli 'Evangelici' o 'Protestanti' che sono massoni, hanno in comune che sono promotori<br />

dell'ecumenismo con la Chiesa Cattolica Romana, e questo perchè lo ribadisco l'ecumenismo è<br />

nell'agenda massonica in quanto promuove secondo loro la fratellanza universale e la tolleranza.<br />

851


Abbiamo già visto infatti che per esempio il pastore valdese Ugo Janni, che era un massone, era<br />

un forte sostenitore e promotore dell'ecumenismo con la Chiesa Cattolica Romana.<br />

Ma voglio confermarvi questo loro sentimento ecumenico prendendo un esempio moderno di<br />

Protestante massone: quello del predicatore americano Billy Graham. In merito a Billy Graham,<br />

che in base a svariate prove documentate è massone, voglio fare presente che porta avanti un<br />

forte impegno ecumenico con la Chiesa Cattolica Romana da diversi decenni. Ecco alcune prove<br />

di questo suo ecumenismo.<br />

Nel 1967 presso il Belmont Abbey College (un College Cattolico Romano) gli fu conferita dai preti<br />

una laurea ad honorem, e disse all’uditorio che ‘il Vangelo che ha fondato questo college e il<br />

vangelo che mi porta qua stasera è ancora la via della salvezza’ ("Belmont Abbey Confers<br />

Honorary Degree," Paul Smith, Gazette staff reporter, The Gastonia Gazette, Gastonia, North<br />

Carolina, Nov. 22, 1967). In una intervista del 30 maggio 1997 fattagli da David Frost, Billy<br />

Graham, ha detto: ‘Io penso di appartenere a tutte le chiese. Io mi trovo nella stessa maniera a<br />

casa in una assemblea Anglicana o Battista o dei Fratelli o in una Chiesa Cattolica Romana … E i<br />

vescovi e gli arcivescovi e il Papa sono nostri amici’ (David Frost, Billy Graham in Conversation,<br />

pp. 68, 143). Inoltre, il 2 Aprile 2005 durante l’edizione del programma <strong>La</strong>rry King Live sulla CNN<br />

alla domanda del giornalista King se secondo lui Giovanni Paolo II fosse con Dio, ha risposto che<br />

era più certo della salvezza del ‘papa’ che della sua propria salvezza, e poi ha aggiunto: ‘Io penso<br />

che egli sia con il Signore, perchè egli credette. Egli credette nella Croce. …. egli era un forte<br />

credente.’<br />

Questa è la ragione per cui Billy Graham quando tiene una campagna evangelistica, prende<br />

accordi sia con i Cattolici Romani che con i Protestanti, e raccomanda fortemente che quando dei<br />

Cattolici Romani si ravvedono e credono in Cristo essi siano mandati nelle loro parrocchie di<br />

origine, e difatti i Cattolici Romani lo ammirano e lo amano proprio per questo, e lo prendono come<br />

esempio di evangelizzazione. Infatti dopo la quarta fase del dialogo cattolico-pentecostale, che si<br />

tenne negli anni '90, durante la quale si discusse l'Evangelizzazione in comune, nel documento<br />

redatto su quella fase del dialogo cattolico/pentecostale, documento dal titolo 'Evangelizzazione,<br />

proselitismo e testimonianza comune'; ambedue le parti quantunque riconoscano ancora le<br />

differenze dottrinali esistenti tra Cattolici e Pentecostali, pure si schierano contro il fare proseliti il<br />

che significa che i Pentecostali non devono fare discepoli tra i Cattolici Romani ed esortarli a uscire<br />

dalla Chiesa Cattolica Romana, difatti viene detto che la legittima proclamazione del Vangelo 'non<br />

cercherà mai i suoi propri fini egoistici usando l'opportunità per parlar contro o comunque<br />

denigrare un'altra comunità cristiana, o per suggerire o incoraggiare un cambiamento<br />

nell'affiliazione Cristiana di qualcuno. I membri di questo Dialogo, sia Cattolici che Pentecostali,<br />

considerano tali azioni egoiste come proselitismo, come un uso illegittimo del potere persuasivo<br />

(…) Il Proselitismo deve essere evitato' (Information Service, n° 97 [1998/1-11], pag. 49). Quindi,<br />

quando ci sono delle riunioni di evangelizzazione in una città, i Pentecostali che vi partecipano o i<br />

predicatori del vangelo non devono dire a quelli tra i Cattolici Romani che si convertono al Signore<br />

di uscire dal mezzo dei Cattolici, ma gli devono dire di rimanere nella Chiesa Cattolica. E ad<br />

esempio di come ci si deve comportare viene preso chi? Billy Graham: 'Noi crediamo che il<br />

Reverendo Billy Graham ha fornito un modello importante a questo riguardo. Rispettando<br />

l'affiliazione ecclesiale dei partecipanti egli organizza tali campagne solo dopo che ha cercato il<br />

supporto e l'accordo delle chiese nell'area, incluse quelle Cattoliche e Pentecostali. Quando coloro<br />

che sono di già parte di una Comunità Cristiana rispondono al suo appello a consacrarsi più<br />

profondamente a Cristo, le risorse pastorali della loro propria chiesa vengono immediatamente<br />

852


ese disponibili per aiutarli nella loro rinnovata consacrazione. Così il proselitismo è evitato' (Ibid.,<br />

pag. 49).<br />

E che la massoneria fomenta l'ecumenismo, certamente lo conferma l'impegno ecumenico della<br />

Federazione delle Chiese Evangeliche, in cui esistono molti Massoni che spingono anche loro in<br />

quella direzione: non importa che ruolo abbiano nelle Chiese, nella loro agenda esiste<br />

l'ecumenismo con la Chiesa Cattolica Romana. Di iniziative ed eventi ecumenici a cui ha<br />

partecipato la FCEI in questi anni ce ne sono stati veramente tanti. Eccone alcuni che risalgono al<br />

periodo durante il quale fu presidente Domenico Tomasetto (1994-2000).<br />

A Palermo nel 1995 si tenne il III Convegno ecclesiale, al quale il presidente della CEI, Cardinale<br />

C. Ruini, aveva invitato la FCEI a partecipare non più come 'osservatori' ma come 'delegati<br />

fraterni'. I rappresentanti delle Chiese membro della FCEI che si presentarono furono: F.<br />

Giampiccoli per la Chiesa Valdese; P. Trotta per la Chiesa Metodista; A. Kramm per la Chiesa<br />

Luterana; S. Rapisarda per l'Unione Battista, e B. Douglas per la Chiesa Anglicana. Il capo<br />

delegazione della FCEI era il presidente della FCEI. Il tema del Convegno fu 'Il Vangelo della<br />

carità. Per una nuova società in Italia'. Domenico Tomasetto dice di quel Convegno: 'Ne<br />

conserviamo un buon ricordo per la speranza che ha suscitato di un cammino ecumenico sempre<br />

più intenso fra le varie parti' (Gianni Long e Renato Maiocchi, Uniti per l'Evangelo, pag. 141).<br />

Altro avvenimento ecumenico di una certa importanza, ebbe luogo all'approssimarsi della<br />

pubblicazione del Nuovo Testamento della CEI nel 1997. <strong>La</strong> Bibbia cattolica era a cura dell'Ufficio<br />

catechistico nazionale della CEI, ufficio che scrisse una lettera alla FCEI perchè leggesse la nuova<br />

versione del Nuovo Testamento prima della pubblicazione e proponesse i suoi rilievi su quelle<br />

espressioni che potevano risultare 'ecumenicamente disturbanti' ai Protestanti. <strong>La</strong> FCEI, tutta<br />

contenta, si premurò a nominare una commissione, che fece il suo lavoro proponendo una serie di<br />

osservazioni (cfr. Ibid., pag. 142).<br />

Nel 1999, ci fu il convegno sul Padre nostro a Perugia. I partecipanti furono circa 400, tra cattolici,<br />

ortodossi e protestanti. Il problema era quello di arrivare a formulare un testo unificato del Padre<br />

Nostro da utilizzare in incontri, riunioni e convegni ecumenici. E il problema fu risolto adottando il<br />

Padre nostro ecumenico, che fu il risultato di incontri tra esegeti e teologi delle tre confessioni<br />

presenti a Perugia (Ibid., pag. 143).<br />

Quindi, la <strong>Massoneria</strong> si propone di arrecare un grave danno alla causa di Cristo perchè vuole<br />

spingere i figli di Dio ad allearsi e collaborare con i Cattolici Romani, e in questa maniera creare<br />

una grande confusione nel corpo di Cristo e ingannare tante persone. Questa è l'ennesima prova<br />

che la <strong>Massoneria</strong> è dal diavolo, che pecca dal principio, è bugiardo e padre della menzogna.<br />

E' scritto: “Non vi mettete con gl’infedeli sotto un giogo che non è per voi; perché qual comunanza<br />

v’è egli fra la giustizia e l’iniquità? O qual comunione fra la luce e le tenebre? E quale armonia fra<br />

Cristo e Beliar? O che v’è di comune tra il fedele e l’infedele? E quale accordo fra il tempio di Dio e<br />

gl’idoli? Poiché noi siamo il tempio dell’Iddio vivente, come disse Iddio: Io abiterò in mezzo a loro e<br />

camminerò fra loro; e sarò loro Dio, ed essi saranno mio popolo. Perciò Uscite di mezzo a loro e<br />

separatevene, dice il Signore, e non toccate nulla d’immondo; ed io v’accoglierò, e vi sarò per<br />

Padre e voi mi sarete per figliuoli e per figliuole, dice il Signore onnipotente” (2 Corinzi 6:14-18), e<br />

siccome i Cattolici Romani sono degli idolatri sulla via della perdizione, il messaggio da portare<br />

loro è: ‘Ravvedetevi e credete all’Evangelo, convertendovi dagli idoli all’Iddio vivente e vero, e<br />

abbandonate la Chiesa Cattolica Romana’. Con essi non è possibile nessuna collaborazione e<br />

nessuna alleanza.<br />

853


I due cardinali massoni che promossero il dialogo tra Cattolici Romani e Pentecostali<br />

Forniamo altre prove che la <strong>Massoneria</strong> spinge all'ecumenismo con la Chiesa Cattolica Romana,<br />

che sono quelle dei cardinali Agostino Bea (a sinistra nella foto) e Leo Suenens (a destra nella<br />

foto), ambedue massoni.<br />

Agostino Bea (1881-1968), era un massone in quanto risulta essere nell'elenco di massoni<br />

ristampato con alcuni aggiornamenti dal Bulletin de l'Occident Chrétien NR.12, Luglio, 1976<br />

(http://www.pontifex.roma.it/). Nel 1960 fu nominato presidente del neonato Segretariato per la<br />

Promozione dell'Unità dei Cristiani, carica che ricoprì fino alla morte e che lo rese una figura<br />

chiave nello sviluppo dell'ecumenismo, ma anche nei rapporti con gli Ebrei (in quanto fu lui a far<br />

modificare la posizione della Chiesa Cattolica Romana verso gli Ebrei, perchè spintovi dalla<br />

massoneria ebraica). E nel 1962 questo cardinale massone invitò come unico osservatore<br />

pentecostale al concilio Vaticano il predicatore pentecostale David Du Plessis delle Assemblee di<br />

Dio USA. In seguito, dopo alcune discussioni preliminari iniziate nel 1970, discussioni che ebbero<br />

come interlocutori da una parte il Segretariato per l’Unione dei Cristiani e dall’altra singoli membri<br />

di chiese pentecostali, nel 1972 iniziarono i dialoghi internazionali tra Cattolici e Pentecostali.<br />

Originariamente, la delegazione pentecostale fu scelta personalmente da David Du Plessis, e più<br />

tardi da suo fratello Justus, ma gradualmente alcune denominazioni pentecostali hanno cominciato<br />

a mandare dei delegati. Per quanto riguarda le Assemblee di Dio degli Stati Uniti occorre dire che<br />

a questo dialogo ecumenico vi hanno partecipato alcuni suoi importanti esponenti, come Cecil<br />

Robeck, Gary McGee e Del Tarr, che sono ministri ordinati della denominazione americana. Ecco<br />

dunque chi c'è dietro il dialogo internazionale tra Cattolici Romani e Pentecostali, la massoneria.<br />

Il cardinale Leo Suenens (1904-1996) era un massone, in quanto è nell’elenco dei 121 nomi di alti<br />

Prelati della famosa “Lista Pecorelli”, con tanto di data di iniziazione massonica: 15/6/1967;<br />

numero di matricola: 21/64; e sigla: LESU. E difatti fu il grande elettore di Paolo VI (anche lui<br />

massone), che lo mise subito come uno dei moderatori del Concilio Vaticano II, concilio che segnò<br />

una svolta nei rapporti con le Chiese Protestanti, l'Ebraismo e le altre religioni. E poi Suenens nel<br />

1970 patrocinò, a Bruxelles, il Congresso Internazionale dell’Alta <strong>Massoneria</strong> ebraica dei 'B’nai<br />

B’rith'; e nel 1974 partecipò alla Seconda Conferenza Mondiale delle Religioni per la Pace tenutasi<br />

a Lovanio (Belgio). Ora, questo cardinale massone, dopo che nel 1967 sorse il Rinnovamento<br />

carismatico cattolico, fu incaricato da Paolo VI di guidare il rinnovamento carismatico in tutto il<br />

mondo; e questo mandato fu confermato a Suenens anche da Wojtyla. E fu proprio sotto la spinta<br />

854


o l'ispirazione di questo cardinale che i Carismatici Cattolici in Italia nel 1992 si aprirono al dialogo<br />

ecumenico con i Pentecostali (all'estero da anni sotto la guida di Suenens i Carismatici Cattolici<br />

erano già coinvolti in iniziative ecumeniche con Pentecostali), e precisamente con e tramite la<br />

Chiesa Evangelica della Riconciliazione (una Chiesa Pentecostale di Caserta) con a capo<br />

Giovanni Traettino, e questo perchè questo cardinale affermava 'Il Rinnovamento cattolico o sarà<br />

ecumenico, o non sarà rinnovamento', frase questa che ha ricordato Matteo Calisi - l'allora<br />

responsabile nazionale del RnS che instaurò il dialogo ecumenico con la Chiesa Evangelica della<br />

Riconciliazione - il 19 Novembre 1995 in occasione di una giornata organizzata dal Ministero per<br />

l’ecumenismo del RnS della Lombardia. Ricordiamo che Traettino ricevette un invito a partecipare<br />

come oratore allo stadio di Bari per il 25° anniver sario mondiale del Rinnovamento nello Spirito<br />

Santo, e che in quell'occasione lavò i piedi ad un frate. Da allora, cioè dal 1992, si cominciarono a<br />

tenere in Italia degli incontri ufficiali tra Carismatici Cattolici e Pentecostali.<br />

In questa foto David Du Plessis con il massone Paolo VI<br />

L'esempio di Traettino nel tempo purtroppo è stato seguito da molti altri pastori di altre<br />

denominazioni Pentecostali o Chiese Pentecostali. Ormai 'pastori' pentecostali che spiritualmente<br />

sono ecumenici e quindi partecipano ad incontri ecumenici ce ne sono veramente tanti: ricordiamo<br />

tra questi Corrado Salmè (pastore di una Chiesa Pentecostale in provincia di Catania) che il 25<br />

Aprile 2012 ad Adrano (Catania), nel tempio di idoli chiamato ‘Chiesa di Santa Lucia’, ha<br />

partecipato alla giornata di Spiritualità e Preghiera di lode, e nel mese di ottobre dello stesso anno<br />

ha partecipato al XVII Convegno Nazionale di Comunione tenutosi a Fiuggi; Edoardo Piacentini,<br />

che è uno dei responsabili della comunità evangelica pentecostale di Calitri e segretario del<br />

M.A.D., che nel Gennaio del 2010 ha partecipato ad una celebrazione ecumenica presso la<br />

cattedrale di Sant’Angelo dei Lombardi (Avellino), a cui hanno partecipato i tre vescovi delle<br />

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diocesi Irpine; Roberto Sferruzzo, pastore della Chiesa Evangelica Pentecostale ‘Fiumi di Grazia’<br />

di Benevento che nel gennaio 2012 ha partecipato alla Settimana di Preghiera per l'unità dei<br />

Cristiani presso la parrocchia ‘Sacro Cuore’; Egidio Annunziata, pastore della Chiesa Pentecostale<br />

di Angri, che nel gennaio 2012 si è recato nella Parrocchia Ss. Annunziata di Angri per pregare<br />

insieme ai Cattolici e ad altri Protestanti per l’unità dei cristiani; Tommaso Fiorentini, pastore della<br />

chiesa ADI di Gallipoli, che ha partecipato alla ‘Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani’<br />

tenutasi dal 18 al 25 gennaio 2012 presso il Monastero ss. Trinità delle Clarisse Cappuccine di<br />

Alessano (provincia di Lecce).<br />

Quello che hanno fatto i cardinali massoni Bea e Suenens ci mostra quindi come si muove la<br />

<strong>Massoneria</strong> per portare disordine e sviamento nelle Chiese Evangeliche. Essa lavora tramite dei<br />

suoi esponenti che sono all'interno della Chiesa Cattolica Romana e che tra i cosiddetti profani<br />

ovviamente nessuno o quasi nessuno sa che sono massoni, affinchè le Chiese Evangeliche<br />

accettino di instaurare un dialogo ecumenico o qualche forma di collaborazione con la Chiesa<br />

Cattolica Romana. Ovviamente la <strong>Massoneria</strong> ha le sue potenti pedine anche in seno alle Chiese<br />

Evangeliche per spingerle al dialogo e alla collaborazione con il Vaticano: queste importanti pedine<br />

sono soprattutto in seno alle Chiese Protestanti storiche (valdesi, battiste, metodiste, luterane), che<br />

sono le Chiese che più di tutte spingono all'ecumenismo e che piano piano con le loro parole<br />

ingannevoli e il loro cattivo esempio hanno trascinato con loro anche tante Chiese Pentecostali:<br />

ma nessuno si illuda perchè anche in seno alle Chiese Pentecostali esistono 'ministri di culto' con il<br />

grembiule, ma ancora maggiormente 'senza grembiule' che spingono verso l'ecumenismo.<br />

Vegliate, dunque, perchè di questi emissari di Satana incaricati di ingannare e imbrigliare le Chiese<br />

Evangeliche ce ne sono tanti.<br />

<strong>La</strong> <strong>Massoneria</strong> spinge ad accettare l'aborto, il divorzio, i 'matrimoni' gay, ecc.<br />

<strong>La</strong> <strong>Massoneria</strong>, mettendo al centro di tutto l'assoluta autodeterminazione dell'uomo, rifiuta di<br />

sottomettersi ai comandamenti di Dio perchè essa rifiuta l'imposizione dall'esterno di dogmi morali.<br />

E quindi essa rifiuta ogni forma di integralismo. Infatti Giuliano di Bernardo, ex Gran Maestro del<br />

Grande Oriente d'Italia nonché fondatore della Gran Loggia Regolare d’Italia, nel suo libro intitolato<br />

Filosofia della <strong>Massoneria</strong>, afferma: 'Il principio di tolleranza è per definizione la negazione di ogni<br />

forma di integralismo” (pag. 94). Nella massoneria c'è dunque il divieto di accettare dogmi che<br />

vengano dall'esterno, e quindi il rigetto dei comandamenti di Dio. Ecco perchè i massoni sono a<br />

favore dell'aborto, del divorzio, dell'eutanasia, dei 'matrimoni' gay e di altre cose perverse agli<br />

occhi di Dio, perchè per loro al centro di tutto c'è l'assoluta libertà dell'uomo di decidere quello che<br />

vuole fare della propria vita. Il prete cattolico Curzio Nitoglia durante una Conferenza contro la<br />

<strong>Massoneria</strong> tenutasi a Cortina d’Ampezzo il 13 Agosto 2009, ha detto che 'tutte le propagande per<br />

il divorzio, per l’aborto, per la droga [n.d.e. per la liberalizzazione della droga], per le famiglie<br />

omosessuali sono finanziate e volute dalla alta massoneria' (http://www.doncurzionitoglia.com/).<br />

Voglio però precisare che in ambito massonico, ci sono anche quelli che sono contrari all'aborto e<br />

all'omosessualità, come per esempio il Real Ordine A.L.A.M. che è un piccolo gruppo però.<br />

Ora, considerando che la Federazione delle Chiese Evangeliche ha al suo interno molti massoni e<br />

che essi sono a favore del divorzio, dell'aborto, e delle coppie omosessuali, come non si può<br />

pensare che dall'interno delle FCEI la massoneria non abbia spinto nel tempo ad accettare queste<br />

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cose storte e perverse? E' indubbio che lo abbia fatto. E vedremo cosa succederà sull'eutanasia,<br />

ma non ci aspettiamo niente di buono considerando la linea in campo morale assunta dalla FCEI.<br />

E pian piano alcune di queste cose sono state accettate anche da Denominazioni Pentecostali,<br />

che non fanno parte della FCEI, a riprova che l'influenza massonica dalle Chiese Protestanti<br />

storiche passa con il tempo anche nelle Chiese Pentecostali.<br />

Persino le Assemblee di Dio in Italia hanno finito con l'accettare il divorzio e le seconde nozze<br />

mentre l'altro coniuge è ancora in vita, infatti Francesco Toppi, ex presidente delle ADI, in una<br />

intervista rilasciata al giornalista Marco Castoro ed apparsa su Il Tempo, ha affermato: 'Per quanto<br />

riguarda il divorzio, lasciamo la responsabilità ai singoli’. (‘Tutte le risposte nell’Evangelo’, in Il<br />

Tempo, 3 Marzo 1995). Cosa significa che le ADI lasciano la responsabilità ai singoli? Significa<br />

che ‘riconosciuto che il divorzio e le seconde nozze mettono a disagio individui e famiglie, non<br />

onorando la causa di Cristo, come credenti nell’Evangelo è necessario scoraggiare ogni iniziativa<br />

rivolta a questi fini. Esistono, tuttavia, circostanze eccezionali nelle quali il credente può trovarsi,<br />

suo malgrado, nella necessità di passare a seconde nozze. In questi casi ognuno è chiamato ad<br />

assumersi in proprio ogni responsabilità davanti a Dio, senza coinvolgere in alcun modo ministri e<br />

comunità, affinché l’esistenza di tali casi non costituisca un precedente che possa menomare la<br />

testimonianza dell’Evangelo resa dalle chiese’ (AA. VV., <strong>La</strong> Famiglia Cristiana Oggi, ADI-Media,<br />

Roma 2001, Seconda edizione, pag. 347). E sull'aborto le ADI hanno una posizione simile a quella<br />

sul divorzio, infatti sempre Francesco Toppi, ha affermato: ‘Non siamo favorevoli all’interruzione<br />

della gravidanza, ma lasciamo sempre la responsabilità alla persona’ (‘Tutte le risposte<br />

nell’Evangelo’, in Il Tempo, 3 Marzo 1995), e questo ovviamente in nome del loro tanto amato<br />

libero arbitrio.<br />

Che dire poi della posizione sull'omosessualità? Non è forse vero che diverse Chiese Pentecostali<br />

parlano con toni tolleranti verso l'omosessualità senza condannare con ogni franchezza le<br />

decisioni delle Chiese Protestanti storiche di accettare l'omosessualità come scelta di vita, o la<br />

decisione del sinodo Valdese di benedire le coppie omosessuali, ma anzi esprimendo rispetto<br />

verso queste loro decisioni? E badate che questo modo di parlare fa piacere alla <strong>Massoneria</strong>. Io<br />

stesso infatti ho sentito con le mie orecchie un massone definire una bella lettera la lettera di<br />

Remo Cristallo, attuale presidente della Federazione delle Chiese Pentecostali, dove lui ha<br />

confermato pubblicamente che la decisione del Sinodo Valdese di benedire le coppie omosessuali<br />

'va rispettata, ma non condivisa' (http://www.lanuovavia.org/confutazioni-cristallo-letterarisposta.html),<br />

e dall'altro lato ho sentito quello stesso massone contestare la mia risposta pubblica<br />

a Remo Cristallo. Considerate voi. E perchè questi complimenti da parte massonica? Perchè nella<br />

<strong>Massoneria</strong> - come ci tengono a ribadire i Massoni - 'ogni vero Libero Muratore mostra tolleranza e<br />

rispetto nei confronti delle opinioni altrui e si comporta con gentilezza e comprensione verso i<br />

propri simili'. Quindi nella <strong>Massoneria</strong> non c'è spazio per i Cristiani 'integralisti e fondamentalisti'<br />

che condannano con ogni franchezza ciò che è male agli occhi di Dio ed esortano ad osservare i<br />

comandamenti di Dio.<br />

Cosa fare<br />

E' evidente dunque che la <strong>Massoneria</strong> si propone di infiltrare in mezzo alle Chiese dei falsi pastori<br />

o iniziare dei pastori alla <strong>Massoneria</strong> affinchè seducano il gregge con il loro parlare dolce e<br />

lusinghiero, introducendo di soppiatto delle eresie di perdizione. Il loro principale obbiettivo è quello<br />

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di indurre i cristiani a rifiutare la divinità di Cristo, e quindi a fare passare Gesù come uno dei tanti<br />

riformatori o maestri di morale che si sono succeduti nel corso della storia, e a far loro credere che<br />

gli uomini possono essere salvati tramite le proprie opere senza credere in Gesù Cristo e quindi in<br />

cielo ci saranno anche Buddisti, Mussulmani, Induisti e così via. E ovviamente in vista di ciò<br />

incitano i Cristiani a mettersi con i Mussulmani, i Buddisti, gli Induisti ecc. per formare assieme ad<br />

essi 'una sola famiglia'. Ma se questo tentativo fallisce allora, cercano di indurre i Cristiani ad<br />

accettare il peccato, in quanto il diavolo sa che i Cristiani perderanno la salvezza se diventano<br />

idolatri, omosessuali, adulteri, fornicatori. E quindi per fare questo i loro sforzi si concentreranno<br />

sul far abbassare il livello della morale nelle Chiese, come ha detto un pastore massone di una<br />

chiesa protestante: 'Sono in un potente esercito di uomini che hanno consacrato loro stessi a<br />

minimizzare l'importanza degli insegnamenti morali ed etici'.<br />

E noi la vediamo l'opera di questo potente esercito di uomini corrotti, riprovati quanto alla fede,<br />

nelle Chiese, non importa se sono massoni con il grembiule o senza il grembiule. Essa è evidente,<br />

stanno cercando di far accettare l'idolatria, l'omosessualità, la fornicazione e l'adulterio, l'aborto<br />

(che è un omicidio), ed anche la menzogna a fin di bene, solo per citare alcuni peccati, e dobbiamo<br />

riconoscere che ci sono riusciti in molti casi, e difatti oggi è rarissimo sentire parlare contro questi<br />

peccati, persino in seno alle Chiese Pentecostali dove ormai i massoni senza grembiule sono<br />

molto numerosi.<br />

Cosa devono fare dunque i ministri del Vangelo per opporsi a questo esercito satanico che si è<br />

infiltrato nelle Chiese, e che sta portando distruzione e confusione, preparando la via all'apostasia<br />

che deve venire?<br />

Quello che ha detto Paolo a Timoteo: "Predica la Parola, insisti a tempo e fuor di tempo, riprendi,<br />

sgrida, esorta con grande pazienza e sempre istruendo. Perché verrà il tempo che non<br />

sopporteranno la sana dottrina; ma per prurito d’udire si accumuleranno dottori secondo le loro<br />

proprie voglie e distoglieranno le orecchie dalla verità e si volgeranno alle favole" (2 Timoteo 4:2-<br />

4).<br />

Quindi, è necessario che si confutino pubblicamente le prese di posizione di questi ministri di<br />

Satana a favore del dialogo interreligioso, dell'omosessualità, della fornicazione, dell'adulterio,<br />

dell'aborto, delle menzogne, e di altri peccati. Facendo anche i loro nomi naturalmente.<br />

Dunque, fratelli quando sentite un predicatore che cerca di presentarvi la storia di Gesù come una<br />

leggenda, o annulla il sacrificio espiatorio di Cristo o presenta Gesù come uno dei tanti maestri di<br />

morale o cerca di farvi credere che per entrare nel regno di Dio non è necessario credere in Gesù<br />

Cristo o cerca di minimizzare l'importanza degli insegnamenti etici e morali presenti nella Bibbia<br />

per indurvi a comportarvi come volete in nome del cosiddetto libero arbitrio (nella pratica ciò<br />

significa che approva e giustifica per esempio la fornicazione, l'adulterio e l'omosessualità, e<br />

l'amore per il mondo e le cose che sono nel mondo, e badate che anche il suo silenzio contro<br />

queste cose equivale ad una approvazione) o vuole portarvi ad allearvi e collaborare con le altre<br />

religioni compresa la <strong>Massoneria</strong>, dovete sapere che avete davanti qualcuno che sta aiutando la<br />

<strong>Massoneria</strong> e gli Illuminati nella loro diabolica opera. Può essere un massone (e quindi un iniziato<br />

in una loggia), ma anche qualcuno che pur non essendo un massone fa parte di quel grande<br />

esercito di pastori 'massoni senza grembiule' (cioè mai iniziati in alcuna loggia ma che ragionano,<br />

parlano e vivono da massoni) presenti nella Chiesa a livello mondiale.<br />

Da lui quindi vi dovete guardare e ritirare, perchè è un ministro di Satana, un operaio fraudolento<br />

travestito da ministro di Cristo. Potrà pure parlare di Gesù, ma a lui non interessa Gesù, fa solo<br />

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finta di esserlo. Con la bocca potrà pure dire di amare Gesù, ma diffidate di lui perchè è bugiardo,<br />

in quanto Gesù ha detto: "Se uno mi ama, osserverà la mia parola; e il Padre mio l’amerà, e noi<br />

verremo a lui e faremo dimora presso di lui. Chi non mi ama non osserva le mie parole; e la parola<br />

che voi udite non è mia, ma è del Padre che mi ha mandato" (Giovanni 14:23-24), e Giovanni dice:<br />

"Chi dice: Io l’ho conosciuto e non osserva i suoi comandamenti, è bugiardo, e la verità non è in<br />

lui" (1 Giovanni 2:4).<br />

Nessuno di seduca con vani ragionamenti.<br />

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Capitolo 15<br />

Il Nuovo Ordine Mondiale<br />

Breve storia<br />

Quando ho parlato dei rapporti tra <strong>Massoneria</strong> e Illuminati ho parlato del Nuovo Ordine Mondiale<br />

che Massoni e Illuminati si sono prefissati di instaurare sulla terra. Per capire un pò meglio nella<br />

pratica in che maniera è sorto il programma del Nuovo Ordine Mondiale e alcune delle sue più<br />

importanti tappe, vi propongo questa breve storia del Nuovo Ordine Mondiale, che ho redatto<br />

attingendo da diverse fonti, tra cui lo scritto A History of the New World Order<br />

(http://www.michaeljournal.org/nwo1.htm) tradotto in italiano da Paolo Baroni.<br />

1773 - Mayer Amschel Rothschild<br />

Nel 1773, il banchiere ebreo tedesco Mayer Amschel Rothschild (1743-1812), fondatore<br />

dell'impero bancario della famiglia Rothschild che diventerà una delle famiglie imprenditoriali che<br />

ha avuto più successo nella storia, raduna dodici dei suoi amici più influenti e li convince che se<br />

metteranno assieme le loro risorse, potranno governare il mondo. Questa riunione ha luogo a<br />

Francoforte, in Germania. Rothschild inoltre informa i suoi amici di aver trovato il candidato<br />

perfetto, un individuo dotato di incredibile intelletto e ingegnosità, per guidare l'organizzazione che<br />

ha progettato: quest'uomo è l'ebreo Johann Adam Weishaupt (1748-1830).<br />

860


1776 - L'Ordine degli Illuminati<br />

Il primo Maggio 1776, Adam Weishaupt (il cui nome in codice è Spartacus) fonda una Società<br />

Segreta chiamata Ordine degli Illuminati. Weishaupt, ebreo di nascita convertitosi al Cattolicesimo,<br />

è professore di Diritto Canonico all'Università di Ingolstadt, in Baviera; un'università Gesuita. Gli<br />

Illuminati vogliono stabilire un Nuovo Ordine Mondiale. I loro obiettivi sono questi: abolizione di tutti<br />

i governi legittimi; abolizione della proprietà privata; abolizione dell'eredità; abolizione del<br />

patriottismo; abolizione della famiglia; abolizione della religione; creazione di un Governo<br />

Mondiale.<br />

A sinistra il fondatore degli Illuminati, mentre al centro e a destra i sigilli minervali degli Illuminati bavaresi che erano dei<br />

ciondoli, indossati attorno al collo degli iniziati al grado Minervale, caratterizzati dalla Civetta di Minerva. Conosciuta<br />

anche come il Gufo della Sapienza: questo simbolo si trova nelle insegne del Club Boemo.<br />

1782 - Il Congresso di Wilhelmsbad, quando gli Illuminati si allearono con la<br />

<strong>Massoneria</strong><br />

Nel luglio del 1782 l'Ordine degli Illuminati si allea con la <strong>Massoneria</strong> durante il Congresso di<br />

Wilhelmsbad (nella foto il castello, di proprietà di Mayer Amschel Rothschild, dove si tenne il<br />

congresso), che lo storico massone Albert Mackey definisce 'il più importante Congresso<br />

Massonico del diciottesimo secolo'. I partecipanti a quel Congresso dovettero giurare di non<br />

rivelare a nessuno le decisioni prese (cfr. Nesta H. Webster, World Revolution, 1921, pag. 31). Gli<br />

Illuminati sono rappresentati dal Barone von Knigge, che era un massone. In quel congresso - che<br />

sancì l'alleanza della <strong>Massoneria</strong> con gli Illuminati - c'erano rappresentanti di circa tre milioni di<br />

membri appartenenti a società segrete che adottarono dei piani organizzativi formulati dagli<br />

Illuminati (cfr. Gary Allen. 'Illumunism, The Great Conspiracy,' American Opinion, giugno 1976,<br />

pag. 47-49). Il Congresso - a cui parteciparono anche degli Ebrei - passò anche una risoluzione<br />

secondo la quale da quel momento in poi gli Ebrei non sarebbero stati più esclusi dalle logge. Alla<br />

fine del Congresso i membri degli Illuminati erano completamente soddisfatti. Il nobile francese<br />

François-Henri de Virieu (1754-1793), un membro della Loggia martinista di Lione, che partecipava<br />

al Congresso, se ne andò via visibilmente scosso. Quando venne interrogato da qualcuno sui<br />

861


«tragici segreti» dei quali era venuto al corrente, rispose: «Non glieli confiderò. Posso solamente<br />

dirle che tutto questo è molto più grave di quanto lei pensi. <strong>La</strong> cospirazione che sta avvenendo è<br />

così progettata che sarà praticamente impossibile per la Monarchia e la Chiesa sfuggire ad essa»<br />

(M. Charles Albert Costa De Beauregard, Le roman d’un royaliste sous la Révolution: Souvenirs du<br />

comte de Virieu, 1895, pag. 43). Da quel momento il conte de Virieu poteva parlare della<br />

<strong>Massoneria</strong> solo con orrore (cfr. William T. Still, New World Order: The Ancient Plan of Secret<br />

Societies, 1990, pag. 82).<br />

1785 - Uno degli Illuminati colpito a morte da un fulmine<br />

Nel 1785 un corriere degli Illuminati di nome Johann Jakob <strong>La</strong>nz (1735-1785 - nella foto), un ex<br />

sacerdote cattolico romano, viene ucciso da un fulmine mentre stava traversando a cavallo la città<br />

di Ratisbona. I fulmini partono al comando di Dio contro i suoi avversari (cfr. Giobbe 36:32), quindi<br />

quello fu un giudizio di Dio contro uno dei suoi avversari. Esaminando il contenuto della sacca<br />

della sua sella, i poliziotti scoprono l'esistenza dell'Ordine degli Illuminati, e trovano oltre che una<br />

lista di membri degli Illuminati anche piani dettagliati riguardanti l'imminente Rivoluzione Francese.<br />

Le autorità bavaresi allertano il governo francese, ma le autorità francesi non tengono conto di<br />

questo avvertimento. <strong>La</strong> polizia bavarese arresta tutti i membri dell'Ordine degli Illuminati che<br />

riesce a scovare, ma Weishaupt e altri adepti riescono a nascondersi e a sottrarsi all'arresto.<br />

862


1790 - Mayer Amschel Rothschild e il suo disprezzo verso i governi nazionali<br />

Nel 1790, Mayer Amschel Rothschild (1743-1812), che aveva finanziato gli Illuminati, esprime il<br />

suo assoluto disprezzo per i governi nazionali che tentano di disciplinare i banchieri internazionali<br />

come lui affermando: «<strong>La</strong>sciate che sia io ad emettere e a controllare il denaro di una nazione, e<br />

non mi importerà più nulla di chi scrive le leggi»<br />

1797 - Le prove della Cospirazione degli Illuminati<br />

Nel 1797, John Robison (1739-1805), docente di Filosofia all'Università di Edimburgo e segretario<br />

generale della Royal Society di Edimburgo, in Scozia, pubblica un libro intitolato Proofs of a<br />

Conspiracy Against all the Religions and Governments of Europe (Prove di una cospirazione<br />

contro tutte le religioni e tutti i governi dell'Europa), in cui rivela che Adam Weishaupt aveva tentato<br />

di arruolarlo. In questa opera, Robison svela gli scopi perseguiti dagli Illuminati in tutto il mondo.<br />

863


1821 - <strong>La</strong> dialettica hegeliana<br />

Nel 1821, il filosofo tedesco Georg Wilhelm Friedrich Hegel (1770-1831), contemporaneo del<br />

fondatore degli Illuminati, formula quella che viene definita la dialettica hegeliana, il processo<br />

mediante il quale gli Illuminati realizzano i loro obiettivi. Secondo la dialettica hegeliana, lo scontro<br />

tra la tesi e l'antitesi danno luogo alla sintesi. In altre parole, per Hegel, 'ogni realtà è al tempo<br />

stesso il suo contrario: A coincide con B, il nero coincide col bianco. Non ci sarebbe quindi bisogno<br />

di rifarsi a un principio trascendente: bianco e nero, ad esempio, non scaturiscono da una<br />

superiore e comune Idea di Colore, ma scaturirebbero l'uno dall'altro, secondo un procedimento a<br />

spirale caratterizzato dalla cosiddetta triade: tesi, antitesi e sintesi. L'Assoluto non ne è all'origine<br />

ma alla fine, e scaturisce dalla mediazione dei due termini contrapposti' (Fonte: Wikipedia).<br />

In altre parole, la tesi (ogni idea) è contrastata dalla sua antitesi e riconciliata con la tesi in una<br />

sintesi (il consenso), che a sua volta diventa una nuova tesi contrastata dall'antitesi. E quindi la<br />

storia non è altro che l'espressione di questo flusso di idee conflittuali e risolutive. Dato che ogni<br />

sintesi è la tesi di una nuova dialettica, il cambiamento sociale è garantito. Il processo continua fino<br />

a che la società raggiunge l'Idea Assoluta, la sintesi definitiva che non suscita nessuna antitesi, e<br />

in questo contesto l'Idea Assoluta è il governo mondiale. E quindi i beneficiari della 'risoluzione del<br />

conflitto' sono gli Illuminati. Quindi, la strategia degli Illuminati è questa: creare la tesi che fomenta<br />

una crisi. Ne consegue una forte reazione pubblica secondo cui dev'essere fatto qualcosa per<br />

risolvere il problema.<br />

Quindi, qualcuno propone una soluzione che provoca i cambiamenti realmente voluti da sempre,<br />

ma che inizialmente la gente non sarebbe stata disposta ad accettare. E non importa quale sarà il<br />

prezzo da pagare, perchè per gli Illuminati il fine giustifica i mezzi.<br />

Così facendo - cioè portando continuamente 'ordine dal caos' (in latino ordo ab chao che significa<br />

'ordine dal caos', che peraltro è il motto del 33° grado del Rito Scozzese Antico ed Accettato) - essi<br />

vogliono portare nel mondo tutti quei cambiamenti per stabilire il governo unico mondiale o il loro<br />

ordine mondiale.<br />

864


1833 - Il presidente americano John Quincy Adams contro la <strong>Massoneria</strong><br />

Nel 1825 John Quincy Adams (1767-1848) viene eletto presidente degli USA e lo sarà fino al<br />

1829. Nel 1826 a New York il capitano William Morgan, un massone appartenente all'Arco Reale<br />

che aveva manifestato la sua intenzione di pubblicare un libro (vedi foto) che smascherava i<br />

segreti della <strong>Massoneria</strong>, fu per questo rapito dai massoni e ucciso.<br />

Nel 1833 quindi, a seguito di questo omicidio che nell'opinione pubblica americana suscitò un forte<br />

odio e una grande protesta verso la <strong>Massoneria</strong>, John Quincy Adams pubblicò uno scritto contro la<br />

<strong>Massoneria</strong> in cui denuncerà senza mezzi termini la <strong>Massoneria</strong>, affermando tra le altre cose: «In<br />

coscienza e sinceramente credo che l'Ordine della <strong>Massoneria</strong> sia, se non il più grande, uno dei<br />

più grandi mali morali e politici che grava sull'Unione ... una cospirazione di pochi contro i diritti<br />

eguali dei molti .... <strong>La</strong> <strong>Massoneria</strong> deve essere abolita per sempre. E' sbagliata - essenzialmente<br />

sbagliata - un seme del male, che non può mai produrre alcun bene» (cfr. J. Q. Adams, Letters on<br />

Freemasonry [Lettere sulla <strong>Massoneria</strong>], 1833).<br />

865


1844 - Nasce la YMCA<br />

Nel giugno 1844 nasce in Inghilterra la YMCA (Young Men’s Christian Association che significa<br />

'Associazione Giovanile Maschile Cristiana') - il cui ramo italiano si chiama Federazione Italiana<br />

delle Associazioni Cristiane dei Giovani - che 'è un Movimento laico, cristiano, ecumenico ed<br />

apolitico poiché non mette in atto nessuna discriminazione per razza, nazionalità, credo politico e<br />

fede religiosa', come si legge sul loro sito. Questa organizzazione fortemente ecumenica e<br />

interconfessionale, che oggi è presente in oltre 125 Paesi del mondo, ha avuto sin dall'inizio dei<br />

forti legami con la <strong>Massoneria</strong> (notate nel loro stemma un triangolo capovolto, che è un simbolo<br />

massonico) annoverando in essa tra i suoi dirigenti dei massoni, come ho dimostrato ampiamente.<br />

Due nomi solo in questo caso: John Thomas Axton (1870-1934), segretario generale del YMCA<br />

dal 1893 al 1902, era massone; Eugene E. Barnett (1888-1970), che fu Segretario Generale del<br />

Consiglio Nazionale del YMCA dal 1908 al 1910 e operò in Cina nel YMCA dal 1910 al 1936, era<br />

anche lui un massone. Nel 1865 poi nascerà l'Esercito della Salvezza per opera del predicatore<br />

metodista William Booth, esercito che sin dall'inizio fu sotto l'influenza massonica, e ha continuato<br />

ad esserlo fino ad oggi, infatti ho dimostrato come collabora con la <strong>Massoneria</strong> ed ha al suo<br />

interno tanti massoni.<br />

1848 - Karl Marx e il suo proposito di distruggere l'idea di Dio<br />

Nel 1848 l'ebreo Moses Mordekkai Levy, alias Carlo Marx (1818-1883), scrive il Manifesto del<br />

Partito Comunista. Marx è massone, in quanto iniziato alla Loggia Apollo di Colonia (cfr. Hiram, n°<br />

5, 1990, pag. 114), ed anche membro di un'organizzazione creata dagli Illuminati chiamata <strong>La</strong><br />

Lega dei Giusti per conto della quale scrive il suo Manifesto. Nel libro di Gary Allen e <strong>La</strong>rry<br />

Abraham dal titolo None Dare Call it Conspiracy (Nessuno Osa Chiarmarla Cospirazione),<br />

leggiamo infatti che Carlo Marx fu assunto da un gruppo misterioso che si facevano chiamare la<br />

Lega degli Uomini Giusti - che non era altro che un'emanazione o estensione degli Illuminati che<br />

erano stati costretti a ritirarsi in clandestinità dopo l'attacco sferratogli contro dalle autorità bavaresi<br />

nel 1786 - per scrivere il Manifesto Comunista. E tutto quello che fece Marx fu quindi di aggiornare<br />

e codificare quegli stessi piani e principi rivoluzionari che erano stati enunciati settanta anni prima<br />

da Adam Weishaupt, il fondatore dell'Ordine degli Illuminati (cfr. Gary Allen, None Dare Call It<br />

Conspiracy, Concord Press, Seal Beach, Caifornia 1971, pag. 25-26). Carlo Marx non solo afferma<br />

la necessità di cambiamenti economici e politici, ma anche l'urgenza di mutamenti morali e<br />

spirituali tra cui la sparizione dell'idea di Dio, infatti egli scrisse: «L'idea di Dio è il punto chiave di<br />

una civiltà pervertita. Essa dev'essere distrutta». Il comunismo quindi era soltanto l'esca per<br />

indurre proletari e intellettuali ad abbracciare un ideale di 'giustizia sociale' che nascondeva l'odio<br />

di Marx verso Dio (notate come il comunismo e la <strong>Massoneria</strong> hanno in comune l'odio e il<br />

866


disprezzo verso l'Iddio della Bibbia) e il suo proposito di trascinare all'inferno l'umanità (ci sono<br />

peraltro degli indizi che fanno pensare che Marx fosse satanista - cfr. Richard Wurmbrand, Marx &<br />

Satan, Living Sacrifice Book Co, 1986 - il che spiegherebbe la guerra di Marx contro Dio). E per<br />

comprendere quanto il Comunismo odi e disprezzi Dio e come si propone veramente di eliminarlo<br />

dalla mente e dal cuore dei Cristiani, è sufficiente considerare tutto il male che i governi Comunisti<br />

in ogni parte del mondo hanno fatto nel corso del tempo alla Chiesa di Dio che è in Cristo, con<br />

l'intento di distruggerla, ma non riuscendoci perchè come disse Gesù Cristo "le porte dell'Ades non<br />

la potranno vincere" (Matteo 16:18).<br />

1870 - Giuseppe Mazzini scrive ad Albert Pike<br />

Il 22 gennaio 1870, il rivoluzionario massone Giuseppe Mazzini (1805-1872), che faceva parte<br />

degli Illuminati, scrive ad Albert Pike (1809-1891), che viene considerato da molti Massoni<br />

'Pontefice Supremo della <strong>Massoneria</strong> Universale', suggerendogli la creazione di un Rito Supremo<br />

all'interno della <strong>Massoneria</strong>: 'Dobbiamo lasciare che tutte le Federazioni [massoniche] continuino<br />

come sono, con i loro sistemi, le loro autorità centrali ed i loro diversi modi di corrispondenza tra<br />

alti gradi dello stesso rito, organizzate come sono attualmente, ma dobbiamo creare un rito<br />

supremo che rimarrà sconosciuto, al quale chiameremo quei Massoni di alto grado che noi<br />

selezioneremo. In merito ai nostri fratelli nella <strong>Massoneria</strong>, questi uomini dovranno assicurare la<br />

massima segretezza. Attraverso questo supremo rito, noi governeremo tutta la Frammassoneria<br />

che diventerà l'unico centro internazionale, il più potente perché la sua direzione sarà sconosciuta'<br />

(<strong>La</strong>dy Queensborough, Occult Theocrasy, pag. 208-209).<br />

867


Una pagina della rivista cattolica 'Chiesa Viva' (Gennaio 2004, n° 357, pag. 18) dove si parla<br />

appunto di questa lettera datata 22 Gennaio 1870 di Mazzini a Pike.<br />

868


1889 - Albert Pike proclama che la religione massonica si basa sul culto a<br />

Lucifero<br />

Il 14 Luglio 1889 Albert Pike - Sovrano Gran Commendatore del Supremo Consiglio del R.S.A.A.<br />

(Rito Scozzese Antico e Accettato) della Giurisdizione Sud degli Stati Uniti dal 1859 fino alla sua<br />

morte - pubblica le istruzioni per i ventitre Consigli Supremi del mondo. Egli rivela chi è il vero<br />

oggetto dell'adorazione massonica: «A voi, Grandi Istruttori Generali Supremi vi diciamo questo,<br />

che potete ripeterlo ai Fratelli del 32º, 31º e 30º Grado: la religione massonica dovrebbe essere, da<br />

tutti noi iniziati agli alti Gradi, mantenuta nella purezza della dottrina luciferina» (cfr. A.C. De <strong>La</strong><br />

Rive, <strong>La</strong> Femme et l'Enfant dans la Franc-Maçonnerie Universelle [<strong>La</strong> donna e il bambino nella<br />

<strong>Massoneria</strong> Universale], pag. 588).<br />

1893 - Il Parlamento Mondiale delle Religioni<br />

Nel 1893, la Società Teosofica, che era sorta nel 1875 per opera dell'occultista russa Helena<br />

Petrovna Blavatsky (1831-1891), patrocina un Parlamento Mondiale delle Religioni che si tiene a<br />

Chicago. Lo scopo di questo Congresso interreligioso, il primo incontro ecumenico della Storia, è<br />

di introdurre in Occidente concetti induisti e buddisti come la credenza nella reincarnazione.<br />

869


1908 - Nasce il Consiglio Federale delle Chiese<br />

Nel 1908 nasce in America - con i finanziamenti della famiglia Rockefeller - il Federal Council of<br />

Churches, che poi nel 1950 assumerà il nome di 'National Council of Churches' di cui oggi fanno<br />

parte decine di denominazioni, per oltre 100,000 congregazioni locali e 45 milioni di persone negli<br />

USA. Si tratta di una organizzazione religiosa americana che sostiene il Nuovo Ordine Mondiale.<br />

1913 - The New Freedom<br />

Nel 1913, il presidente americano Woodrow Wilson (1856-1924), il 28º presidente degli Stati Uniti<br />

(in carica dal 1913 al 1921), pubblica The New Freedom («<strong>La</strong> nuova libertà»), un libro in cui rivela<br />

quanto segue: «Da quando sono entrato in politica, molte persone mi hanno confidato<br />

privatamente le loro idee. Alcuni dei più grandi uomini degli Stati Uniti, nel campo del commercio e<br />

dell'industria, hanno paura di qualcuno, hanno paura di qualcosa. Essi sanno che in qualche luogo<br />

esiste un potere così organizzato, così sottile, così attento, così collegato, così completo e così<br />

penetrante che è meglio parlarne sottovoce quando ne parlano per condannarlo».<br />

870


1913 - <strong>La</strong> Federal Reserve<br />

Il 23 dicembre 1913 nasce la Federal Reserve (in realtà non è né federale né una riserva, ma<br />

un'istituzione privata), con il pieno appoggio di grandi finanzieri tra cui J.P. Morgan and Alfred<br />

Rothschild. Essa era stata progettata nel corso di una riunione segreta tenuta nel 1910 sull'Isola di<br />

Jekyll, in Georgia, da un gruppo di banchieri e statisti, tra cui anche il Colonnello Edward Mandell<br />

House. Questo organismo trasferisce il potere di stampare il denaro dal Governo americano ad un<br />

gruppo privato di banchieri. Il Federal Reserve Act viene approvato in tutta fretta poco prima delle<br />

'feste natalizie'. Il membro del Congresso Charles A. Lindbergh Sr., padre del noto aviatore,<br />

avverte: «Questo decreto instaura il più gigantesco gruppo monopolistico della Terra. Quando il<br />

presidente firmerà questo atto, il governo invisibile del potere monetario, la cui esistenza è stata<br />

provata dal Money Trust Investigation, verrà legalizzato» (cfr. Congressional Record, vol. LI, pag.<br />

1446. Discorso del 22 dicembre 1913).<br />

Tre anni dopo aver approvato il Federal Reserve Act, il presidente Woodrow Wilson affermerà:<br />

«Sono l'uomo più infelice. Ho inconsapevolmente rovinato il mio Paese. Una grande nazione<br />

industriale è controllata dal suo sistema di credito. Ora il nostro sistema di credito è concentrato.<br />

Perciò, la crescita della nazione e tutte le nostre attività è nelle mani di pochi uomini. Stiamo per<br />

diventare un Paese mal governato, completamente controllato e dominato del mondo civilizzato.<br />

Non più un governo in cui c'è libertà di opinione, non più un governo guidato dalla convinzione e<br />

dal voto della maggioranza, ma un governo pilotato dall'opinione e dalla prigionia voluta da un<br />

piccolo gruppo dominante di uomini»<br />

Louis T. McFadden (1876-1936), che dal 1920-1931 fu il presidente dell'House Committee on<br />

Banking and Currency degli USA, nel 1932 al Congresso affermerà in merito alla Federal Reserve:<br />

«Quando il Federal Reserve Act è stato approvato, gli americani non hanno percepito che si<br />

trattava dell'instaurazione di un sistema bancario mondiale. Una sorta di super-Stato controllato<br />

dai banchieri e dagli industriali internazionali che agiscono di concerto per asservire il mondo al<br />

loro capriccio. Ogni sforzo è stato fatto dalla Federal Reserve per celare i suoi poteri, ma la verità è<br />

che questa entità ha usurpato il ruolo del governo. Essa controlla tutto, e controlla tutte le nostre<br />

relazioni con l'estero. Essa costituisce e destituisce governi a volontà». A proposito della Grande<br />

Depressione del 1929 e dell'accettazione da parte del Paese del New Deal proposto dalla Federal<br />

Reserve, egli asserisce: «Non si è trattato di un evento accidentale, è stato un avvenimento<br />

attentamente preparato. I banchieri internazionali hanno cercato di provocare una condizione di<br />

871


disperazione in modo da emergere come i dominatori di noi tutti» (cfr. Congressional Record, del<br />

10 giugno 1932)<br />

1921 - Nasce il Consiglio per le Relazioni con l'Estero (CFR)<br />

Nel 1921 il politico americano Edward Mandell House (1858-1938 - a destra nella foto) - che fu<br />

consigliere per la politica estera del presidente americano Woodrow Wilson (a sinistra nella foto) -<br />

riorganizza il ramo americano dell'Institute of International Affairs trasformandolo nel Council on<br />

Foreign Relations (CFR) ossia Consiglio per le Relazioni con l'Estero.<br />

Nei successivi sessant'anni, un'altissima percentuale dei posti di comando in ogni amministrazione<br />

americana – sia democratica che repubblicana – è stata occupata da membri appartenenti a<br />

questa organizzazione.<br />

Il 15 dicembre 1922, il Council on Foreign Relations esalterà il Governo Mondiale sulla sua rivista<br />

Foreign Affairs. Scriverà infatti l'autore Philip Kerr: «E' chiaro che non ci sarà alcuna pace né<br />

prosperità per tutta l'umanità finché la Terra resterà divisa in cinquanta o sessanta Stati<br />

indipendenti, fino a quando un tipo di sistema internazionale verrà creato. Il vero problema di oggi<br />

è quello del Governo Mondiale».<br />

1928 - '<strong>La</strong> Cospirazione Aperta' e 'Il Nuovo Ordine Mondiale'<br />

Nel 1928 viene pubblicato il libro intitolato The Open Conspiracy (<strong>La</strong> cospirazione aperta), di<br />

Herbert Gordon Wells (1866-1946), uno scrittore britannico tra i più popolari della sua epoca che<br />

era un forte sostenitore del socialismo e del Governo mondiale, nel quale egli dice: «Il carattere<br />

della Cospirazione Aperta sarà ora esposto chiaramente. [....] Essa sarà apertamente una religione<br />

mondiale».<br />

Wells pubblicherà poi nel 1940 The New World Order in cui affermerà tra le altre cose: 'Persone<br />

senza numero ... odieranno il nuovo ordine mondiale, e saranno resi infelici dalla frustrazione delle<br />

loro passioni e ambizioni attraverso il suo avvento e moriranno protestando contro di esso'<br />

872


('Countless people, [...] will hate the new world order, be rendered unhappy by the frustration of<br />

their passions and ambitions through its advent and will die protesting against it').<br />

1935 - Sul dollaro americano appare il simbolo degli Illuminati<br />

Nel 1935 appare per la prima volta sulla banconota da un dollaro statunitense (sotto la direzione<br />

del presidente Franklin D. Roosevelt, un massone di alto grado) il simbolo degli Illuminati, cioè la<br />

piramide (tronca) con l'occhio onniveggente in cima ad essa, e con la data della nascita dell'Ordine<br />

degli Illuminati scritta in numeri romani sulla base della piramide, e con la scritta in latino Novus<br />

Ordo Seclorum che significa 'nuovo ordine delle epoche'. 'Annuit Coeptis' significa invece 'Egli<br />

favorisce le nostre imprese'.<br />

873


1942 - Il Consiglio Federale delle Chiese approva Il Nuovo Ordine Mondiale<br />

Il 16 Marzo del 1942, in un articolo dal titolo 'American Malvern', la rivista Time affronta il tema del<br />

Federal Council of Churches («Consiglio Federale delle Chiese»), che più tardi diverrà il National<br />

Council of Churches («Consiglio Nazionale delle Chiese»), una parte del World Council of<br />

Churches («Consiglio Mondiale della Chiese»), sottolineando lo sforzo per instaurare un'autorità<br />

religiosa globale. Un comitato di direzione di questo organismo si dichiara favorevole a: Un<br />

Governo Mondiale dei poteri delegati; Forti e immediate limitazioni alla sovranità nazionale;<br />

Controllo internazionale su tutti gli eserciti e sulla marina militare. I rappresentanti (375) di alcune<br />

delle trenta denominazioni asseriscono che «un nuovo ordine della vita economica è sia imminente<br />

che imperativo» – un nuovo ordine che si realizzerà certamente o «attraverso la cooperazione<br />

volontaria all'interno della struttura della democrazia o attraverso una rivoluzione esplosiva».<br />

1945 - Harry Truman esalta il Governo Mondiale<br />

Il 28 giugno 1945, durante un discorso tenuto a Kansas City, il presidente americano Harry<br />

Truman (1884-1972), massone di alto grado, glorifica il Governo Mondiale: «Sarà facile per le<br />

nazioni confederarsi in una Repubblica Mondiale come per noi lo è stato riunirsi in una federazione<br />

di Stati Uniti».<br />

874


1945 - Le Nazioni Unite<br />

Il 24 ottobre 1945 nascono ufficialmente le Nazioni Unite. In quello stesso giorno, il senatore<br />

dell'Idaho Glen Hearst Taylor (1904-1984) presenta al Senato la Risoluzione nº 183, in cui si fà<br />

appello al Senato americano affinché si dichiari favorevole alla creazione di una Repubblica<br />

Mondiale che includa una forza di polizia internazionale.<br />

1948 - Nasce il Consiglio Mondiale delle Chiese<br />

Nel 1948 nasce ad Amsterdam il World Council of Churches (Consiglio Mondiale delle Chiese) con<br />

il finanziamento dei Rockefeller, e che ha avuto sin dall'inizio un forte legame con la <strong>Massoneria</strong>. A<br />

conferma del forte legame sin dalla sua fondazione tra il WCC e la massoneria, c'è il fatto che<br />

Geoffrey Francis Fisher (1887–1972), il 99esimo arcivescovo di Canterbury, che fu eletto tra i<br />

presidenti del neonato WCC ad Amsterdam nel 1948, era un massone: era stato gran maestro<br />

875


provinciale di Norfolk (cfr. William R. Denslow e Harry S. Truman, 10,000 Famous Freemasons<br />

from A to J Part One, pag. 51-52). Ed oltre a Fisher, tra i presidenti eletti c'era un'altro massone,<br />

ossia il vescovo metodista G. Bromley Oxnam che nel 1948 era ancora un 32° grado del Rito<br />

Scozzese, ma l'anno successivo ricevette il 33° gra do (cfr. William R. Denslow e Harry S. Truman,<br />

10,000 Famous Freemasons from K to Z, Volume 3, pag. 299). Il WCC predica un vangelo sociale,<br />

ed ha un carattere fortemente ecumenico ed interconfessionale. Promuove senza dubbio gli ideali<br />

massonici.<br />

Da sinistra: i 6 presidenti e il presidente onorario del World Council of Churches eletti nella prima assemblea nel 1948<br />

1950 - 'Con il consenso o con la conquista'<br />

Il 17 febbraio 1950, l'ebreo James Paul Warburg (1896-1969), un banchiere americano e<br />

consigliere finanziario del presidente americano Franklin D. Roosevelt, membro del Consiglio per<br />

le Relazioni con l'Estero, davanti alla Commissione sulle Relazioni con l'Estero del Senato<br />

Americano, affermò: 'Che ci piaccia o no, noi avremo un Governo Mondiale. <strong>La</strong> questione è solo<br />

se il Governo Mondiale sarà raggiunto con il consenso o con la conquista' ('We shall have world<br />

government, whether or not we like it. The question is only whether world government will be<br />

achieved by consent or by conquest' - Senate Report [Senate Foreign Relations Committee] 1950.<br />

Revision of the United Nations Charter: Hearings Before a Subcommittee of the Committee on<br />

Foreign Relations, Eighty-First Congress. United States Government Printing Office. p. 494).<br />

876


1954 - Il Gruppo Bilderberg<br />

Nel 1954, il principe Bernardo d'Olanda (1911-2004), fonda assieme ad altri il Bilderberg Club:<br />

statisti e banchieri internazionali che si incontrano segretamente su una base annuale. Fu lui a<br />

presiedere quel primo incontro presso l'hotel de Bilderberg a Oosterbeek in Olanda.<br />

1966 - Il professore Quigley porta alla luce il gruppo della Tavola Rotonda<br />

Nel 1966, il professore americano Carroll Quigley (1910-1977), il mentore di Bill Clinton<br />

all'Università Gesuita di Georgetown, pubblica un grosso volume intitolato Tragedy and Hope: A<br />

History of the World in Our Time («Tragedia e speranza: una storia del mondo nel nostro tempo»),<br />

in cui afferma: «Esiste ed è esistita per una generazione, una rete internazionale che opera, con<br />

una certa estensione, nello stesso modo radicale in cui agiscono i comunisti. Infatti, questa rete,<br />

che possiamo identificare con il nome 'Round Table' [Tavola Rotonda], non ha nessun problema a<br />

collaborare con i comunisti, o con altri gruppi, e si comporta spesso in questa maniera. Io conosco<br />

le attività di questa rete perché la studio da vent'anni e ho avuto il permesso per due anni, nei primi<br />

anni Sessanta, di esaminare le sue carte e i suoi documenti segreti. Non provo avversione per<br />

questa rete e per la maggior parte dei suoi scopi, e sono stato, per molti anni della mia vita, vicino<br />

ad essa e a numerosi dei suoi strumenti. Ho nutrito qualche riserva, sia in passato che<br />

recentemente, su alcune delle sue linee di condotta, ma in generale la mia principale discordanza<br />

di opinione è che essa vuole rimanere segreta, mentre io credo che il suo ruolo nella Storia sia<br />

così significativo da meritare di essere conosciuto».<br />

877


1968 - Il Club di Roma<br />

Nel 1968 nasce per opera dell'imprenditore italiano Aurelio Peccei (1908-1984) e dello scienziato<br />

scozzese Alexander King (1909-2007), insieme a premi Nobel, leader politici e intellettuali, il Club<br />

di Roma (The Club of Rome), chiamato così perchè la prima riunione si svolse a Roma. Il Club di<br />

Roma è una associazione non governativa, non-profit, di scienziati, economisti, uomini d'affari,<br />

attivisti dei diritti civili, alti dirigenti pubblici internazionali e capi di stato di tutti e cinque i continenti.<br />

<strong>La</strong> sua sede centrale si trova a Winterthur (Svizzera). '<strong>La</strong> sua missione è di agire come<br />

catalizzatore dei cambiamenti globali, individuando i principali problemi che l'umanità si troverà ad<br />

affrontare, analizzandoli in un contesto mondiale e ricercando soluzioni alternative nei diversi<br />

scenari possibili. In altre parole, il Club di Roma intende essere una sorta di cenacolo di pensatori<br />

dediti ad analizzare i cambiamenti della società contemporanea' (fonte: Wikipedia).<br />

Nel 1973 il Club di Roma, pubblicherà un rapporto intitolato Regionalized and Adaptive Model of<br />

the Global World System («Modello regionalizzato e adattabile del Sistema Globale Mondiale»), in<br />

cui il mondo intero fu suddiviso in dieci regioni.<br />

1973 - <strong>La</strong> Commissione Trilaterale<br />

Nel luglio del 1973, l'ebreo David Rockefeller, il noto banchiere internazionale e membro del<br />

Council on Foreign Relations, assieme ad altri dirigenti e notabili, fonda una nuova organizzazione<br />

chiamata Trilateral Commission («Commissione Trilaterale»).<br />

Lo scopo ufficiale di questa organizzazione è '«armonizzare la politica, le relazioni economiche,<br />

sociali e culturali tra le tre più grandi regioni economiche del mondo» (da qui il nome «Trilaterale»).<br />

Egli invita il futuro presidente Jimmy Carter a divenirne uno dei membri fondatori. Zbigniew<br />

Brzezinski è il primo direttore dell'organizzazione. Secondo detto organismo, le tre maggiori aree<br />

economiche del mondo sono: l'Europa, il Nord America e l'Estremo Oriente (Giappone, Corea del<br />

878


Sud, Taiwan, ecc...). Se, con il pretesto di dover congiungere le forze per essere in grado di<br />

affrontare la competizione economica con le due altre regioni economiche, i Paesi membri di<br />

ognuna di queste tre regioni decidono di unificarsi in un solo Paese formando tre super-Stati, il<br />

Governo Mondiale diverrà molto più vicino. Come i socialisti della Fabian Society, la Trilateral<br />

Commission realizza passo dopo passo lo scopo finale (il Governo Mondiale). Tale mèta è stata<br />

quasi raggiunta in Europa con il Trattato di Maastricht, che è stato perfezionato nel 1993,<br />

costringendo tutti i Paesi membri della Comunità Europea ad abolire le loro barriere commerciali e<br />

a consegnare le loro politiche valutarie e fiscali ai tecnocrati della Commissione Europea di<br />

Bruxelles, in Belgio. Nel gennaio del 2002, tutti i Paesi che hanno aderito alla Comunità Europea<br />

abbandonano le loro valute nazionali sostituendole con un'unica valuta comune: l'euro. Inoltre, il<br />

Trattato di Nizza rimuove diversi poteri nazionali per affidarli alla Commissione Europea. Quella<br />

che era stata iniziata quasi innocentemente nel 1952 come la CEE (Comunità Economica<br />

Europea), un'autorità comune per regolare il commercio del carbone e l'industria dell'acciaio fra le<br />

nazioni europee, viene finalmente trasformata in un super-Stato europeo. Jean Monnet (1888-<br />

1979), un economista socialista francese e fondatore della CEE, aveva questo in mente quando<br />

disse: «Un'unione politica seguirà inevitabilmente un'unione economica». Inoltre, egli affermò nel<br />

1948: «<strong>La</strong> creazione di un'Europa Unita dev'essere considerata un passo essenziale verso la<br />

creazione di un mondo unito». A riguardo l'area del Nord America, la fusione dei suoi Paesi<br />

membri è in corso con il passaggio di libero scambio tra il Canada e l'USA, e poi con il Messico. Si<br />

suppone che in futuro questo accordo di libero scambio includerà anche tutti i Paesi dell'America<br />

Centrale e del Sud, con una sola valuta per tutti. A Madrid, il 6 maggio 2002, il presidente del<br />

Messico Vicente Fox affermerà: «Infine, il nostro obiettivo a lungo termine è di stabilire con gli Stati<br />

Uniti, ma anche con il Canada, l'altro nostro partner regionale, un insieme di collegamenti e di<br />

istituzioni simili a quelli creati dall'Unione Europea»' (http://www.michaeljournal.org/nwo2.htm;<br />

http://www.centrosangiorgio.com/).<br />

1986 - <strong>La</strong> giornata Mondiale di preghiera per la pace<br />

Il 27 ottobre 1986, fu convocata ad Assisi da Giovanni Paolo II una Giornata Mondiale di preghiera<br />

per la Pace, a cui presero parte i rappresentanti di tutte le grandi religioni mondiali. Vi<br />

parteciparono decine di rappresentanti di Chiese Protestanti e delle religioni mondiali. Nel gennaio<br />

2002, ad Assisi, in occasione di un'altra Giornata come quella del 1986, dietro invito di Giovanni<br />

Paolo II fu presente anche Cecil M. Robeck, Jr., che è un ministro di culto molto famoso<br />

appartenente alle Assemblee di Dio USA. Passi significativi verso la religione unica mondiale.<br />

879


1991 - George Bush annunzia il Nuovo Ordine Mondiale<br />

Il 29 gennaio 1991 - 13 giorni dopo avere dichiarato guerra all'Iraq - il presidente americano<br />

George H. W. Bush, durante il discorso sullo Stato dell'Unione, elogia il Nuovo Ordine Mondiale<br />

affermando: «Quello che è in gioco è più che una piccola nazione, è una grande idea: un nuovo<br />

ordine mondiale, dove nazioni differenti si riuniscono in un impegno comune per raggiungere le<br />

aspirazioni universali dell'umanità - pace e sicurezza, libertà e stato di diritto. Questo è un mondo<br />

degno della nostra lotta e degno del futuro dei nostri figli'<br />

(http://millercenter.org/president/speeches/detail/3429 - What is at stake is more than one small<br />

country; it is a big idea: a new world order, where diverse nations are drawn together in common<br />

cause to achieve the universal aspirations of mankind—peace and security, freedom, and the rule<br />

of law. Such is a world worthy of our struggle and worthy of our children's future).<br />

Ad ottobre di quello stesso anno, David Funderburk, che era stato ambasciatore statunitense in<br />

Romania dal 1981 al 1985, affermerà durante un discorso pubblico tenuto nel North Carolina:<br />

«George Bush si sta circondando di persone che credono in un Governo Mondiale. Essi ritengono<br />

che il sistema sovietico e il sistema americano siano convergenti», e il mezzo per raggiungere ciò,<br />

secondo l'ambasciatore, era l'ONU. Nel 1992 poi il predicatore Billy Graham durante un<br />

programma radiofonico si schiererà a favore del Nuovo Ordine Mondiale suggerito dal presidente<br />

Bush.<br />

1991 - David Rockefeller ringrazia i media per avere tenuto nascosto il piano<br />

di creare un Nuovo Ordine Mondiale<br />

Nel Giugno 1991 i leaders mondiali si incontrano per un'altra riunione a porte chiuse del Bilderberg<br />

Club a Baden Baden, in Germania. In quell'occasione, David Rockefeller afferma: «Siamo grati al<br />

Washington Post, al New York Times, al Time e alle altre grandi pubblicazioni i cui direttori hanno<br />

presenziato alle nostre riunioni ed hanno rispettato le loro promesse di discrezione per quasi<br />

quaranta anni. Sarebbe stato impossibile per noi sviluppare il nostro piano mondiale se fossimo<br />

stati sotto le luci dei riflettori durante quegli anni. Ma il mondo ora è più sofisticato e più preparato a<br />

marciare verso un Governo Mondiale. <strong>La</strong> sovranità sovranazionale di un'élite intellettuale e di<br />

880


anchieri internazionali è certamente preferibile all'autodeterminazione nazionale praticata nei<br />

secoli passati».<br />

1992 - Henry Kissinger si esprime sul Governo Mondiale<br />

Il 21 maggio 1992, in un discorso indirizzato al Bilderberger Club riunito ad Evian (Francia), l'ex<br />

Segretario di Stato americano Henry Kissinger, membro del CFR e della Commissione Trilaterale,<br />

dichiara: «Oggi, gli americani si sentirebbero oltraggiati se le truppe dell'ONU entrassero a Los<br />

Angeles per ripristinare l'ordine; ma un domani sarebbero loro molto grati! Ciò è specialmente vero<br />

se venisse loro detto che c'era una minaccia esterna, reale o fittizia, che mette in pericolo la nostra<br />

stessa esistenza. Dopo di che, tutti i popoli del pianeta supplicheranno i leader mondiali di liberarli<br />

da questo male. L'unica cosa che l'uomo teme veramente è l'ignoto. Di fronte a questo scenario, i<br />

diritti individuali verranno soppressi di buon grado purché venga loro garantito l'ordine e la pace<br />

garantiti da parte di un Governo Mondiale» (il discorso di Henry Kissinger fu registrato da uno dei<br />

delegati Svizzeri agli incontri del Bilderberg Group).<br />

Il 18 luglio 1993, Kissinger scriverà sul Los Angeles Times, a proposito del North American Free<br />

Trade Agreement (un trattato di libero scambio commerciale stipulato tra Stati Uniti, Canada e<br />

Messico): «Quello che il Congresso dovrà ratificare non è un semplice accordo commerciale, ma<br />

881


l'architettura di un nuovo sistema internazionale [...], un primo passo verso un nuovo Ordine<br />

Mondiale».<br />

1992 - Strobe Talbott e la nascita della nazione globale<br />

Il 20 luglio 1992 la rivista Time Magazine pubblica un articolo intitolato «The Birth of the Global<br />

Nation» («<strong>La</strong> nascita della nazione globale»), di Strobe Talbott, un analista di politica estera<br />

americano, che è stato Vicesegretario di Stato degli Stati Uniti sotto la presidenza di Bill Clinton ed<br />

è membro del Council on Foreign Relations (CFR), in cui egli afferma che «... nello spazio dei<br />

prossimi cento anni ... il nazionalismo come noi lo conosciamo sarà obsoleto; tutti gli stati<br />

riconosceranno una singola autorità globale ... Ma ci sono voluti gli eventi nel nostro meraviglioso e<br />

terribile secolo per confermare le ragioni di un governo mondiale'<br />

882


1993 - Il secondo Parlamento Mondiale delle Religioni<br />

Nel 1993 a Chicago si tiene un secondo Parlamento Mondiale delle Religioni in occasione del 100º<br />

anniversario del primo Convegno. Come durante il precedente incontro, si cerca di riunire tutte le<br />

religioni del mondo in un'«unica cosa armoniosa», ma si tenta anche di farle amalgamare<br />

attraverso gli elementi originali delle loro credenze comuni. Le religioni tradizionali monoteistiche,<br />

come il cristianesimo, sono considerate incompatibili con l'«illuminazione individuale», e devono<br />

essere quindi drasticamente modificate.<br />

1994 - Nasce l'Alleanza Interreligiosa<br />

Nel 1994 nasce l’Interfaith Alliance (Alleanza Interreligiosa) per celebrare – si legge sul loro sito –<br />

la libertà religiosa e sfidare il bigottismo e l’odio che sorgono dall’estremismo religioso e politico<br />

che si è infiltrato nella politica Americana. Attualmente ha circa 185.000 membri negli Stati Uniti<br />

appartenenti a religioni diverse e a svariate sètte e denominazioni protestanti. Nella sua agenda ha<br />

evidentemente gli ideali massonici.<br />

1994 - Lo Human Development Report<br />

Nel 1994 nello Human Development Report («Rapporto sullo Sviluppo Umano»), pubblicato dal<br />

Programma di Sviluppo dell'ONU, c'è una sezione intitolata «Global Governance for the 21st<br />

Century» («Governo Globale per il XXI secolo»). L'amministratore di questo programma si chiama<br />

James Gustave Speth (vedi foto), ed è stato nominato da Bill Clinton.<br />

883


In questo rapporto si legge all'inizio: «I problemi dell'umanità non possono più essere risolti dai<br />

governi nazionali. Ciò di cui abbiamo bisogno è un Governo Mondiale. Questo può essere<br />

realizzato nel modo migliore rafforzando il sistema delle Nazioni Unite».<br />

2002 - David Rockefeller ammette pubblicamente il suo intento<br />

Nel 2002 esce il libro autobiografico di David Rockefeller dal titolo Memorie in cui il banchiere fa<br />

un'ammissione molto importante, infatti dice: 'Alcuni credono persino che noi [la famiglia<br />

Rockefeller] facciamo parte di una cabala segreta che manovra contro i migliori interessi degli Stati<br />

Uniti, definendo me e la mia famiglia 'internazionalisti' e [ci accusano] di complottare con altri nel<br />

mondo di costruire una struttura politica ed economica globale più integrata, un unico mondo, se<br />

volete. Se questa è l’accusa, mi dichiaro colpevole e sono orgoglioso di esserlo” (David<br />

Rockefeller, Memoirs, Random House, New York, 2002, pag. 405).<br />

884


2004 - Giovanni Paolo II parla della necessità di un Nuovo Ordine Mondiale<br />

Il 1° Gennaio 2004, Giovanni Paolo II in occasione della celebrazione della XXXVII Giornata<br />

Mondiale della Pace affermò: '«L'umanità, di fronte a una fase nuova e più difficile del suo<br />

autentico sviluppo, ha oggi bisogno di un grado superiore di ordinamento internazionale ». Gli Stati<br />

devono considerare tale obiettivo come un preciso obbligo morale e politico, che richiede prudenza<br />

e determinazione' (http://www.vatican.va/).<br />

Da: http://www.bibliotecapleyades.net/sociopolitica/sociopol_vaticanpope_nwo01.htm<br />

2005 - Benedetto XVI esorta a costruire un nuovo ordine mondiale<br />

Il 25 dicembre 2005 a Roma, durante la 'Benedizione Urbi et Orbi', Benedetto XVI ha affermato:<br />

'Uomo moderno, adulto eppure talora debole nel pensiero e nella volontà, lasciati prender per<br />

mano dal Bambino di Betlemme; non temere, fidati di Lui! <strong>La</strong> forza vivificante della sua luce ti<br />

885


incoraggia ad impegnarti nell’edificazione di un nuovo ordine mondiale, fondato su giusti rapporti<br />

etici ed economici' (http://www.ratzingerbenedettoxvi.com/messnatalizio05.htm).<br />

2006 - Giorgio Napolitano, il presidente della Repubblica Italiana, auspica la<br />

creazione di un Nuovo Ordine Mondiale<br />

Anche qui in Italia le massima autorità dello Stato si auspicano la costruzione di un Nuovo Ordine<br />

Mondiale, infatti il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano lo ha affermato già diverse volte.<br />

Il 31 Dicembre del 2006 ha detto durante il discorso di fine anno a reti unificate: 'C'è sintonia tra<br />

me e il Papa Benedetto XVI nel sostenere un nuovo ordine mondiale'.<br />

Il 4 Novembre 2007, al Quirinale (vedi fotogramma, tratto dal seguente video<br />

http://youtu.be/11F9qDT3hXE), durante il suo intervento nella Giornata dell'Unità Nazionale e delle<br />

Forze Armate, ha detto: 'Ci si richiede dunque un nuovo sforzo di coesione nazionale e un<br />

concreto impegno per garantire la pace anche al di fuori dei confini della stessa Europa, per<br />

contribuire alla creazione di un nuovo ordine mondiale'.<br />

Il 5 Novembre 2008, in occasione dell'elezione di Barack Obama alla presidenza degli USA, ha<br />

detto: 'Oggi è un giorno di grande speranza e di grande rinnovamento, di fiducia per la causa della<br />

libertà, della pace, per un nuovo ordine mondiale'.<br />

886


2007 - Aaron Russo svela il piano segreto dei Rockefeller<br />

Il 29 gennaio 2007, sette mesi circa prima di morire, Aaron Russo (1943-2007), un produttore<br />

cinematografico americano e politico, durante una intervista rilasciata al giornalista Alex Jones, fa<br />

delle dichiarazioni che fanno scalpore in tutto il mondo. Il Russo infatti ha parlato di alcune cose<br />

che ha saputo personalmente da Nicholas Rockfeller (di cui è stato per un tempo amico e la foto lo<br />

conferma) sull'intento di una elite di governare il mondo intero.<br />

Russo afferma che Rockefeller (della potentissima dinastia bancaria e finanziaria dei Rockefeller)<br />

gli chiese, durante una conversazione privata, se fosse disposto a far parte del Consiglio per le<br />

Relazioni Estere (Council on Foreign Relations, CFR), ma Russo rifiutò l'invito spiegando di non<br />

essere interessato a 'schiavizzare la gente'. Russo poi dice: 'Gli chiesi quale era il senso di tutto<br />

ciò'. Aggiunsi: 'Avete tutto il denaro e tutto il potere di cui avete bisogno, quale è il vostro fine<br />

ultimo?”. Rockefeller rispose: 'Il fine ultimo è di far mettere in tutti il microchip, per controllare<br />

l'intera società, per far controllare il mondo dai banchieri e dagli appartenenti all'élite' (video su<br />

Youtube: http://youtu.be/MZnGkSVVOug - min. 28).<br />

2008 - Tony Blair Foundation<br />

Nel maggio del 2008 nasce a New York - con l'appoggio di Bill Clinton - la Tony Blair Faith<br />

Foundation, che è una fondazione che promuove il dialogo interreligioso con le maggiori religioni<br />

del mondo, in vista del raggiungimento di una unione tra di esse e quindi della creazione di una<br />

unica religione mondiale. Il suo fondatore è l'ex primo ministro Inglese Tony Blair, che professa di<br />

essersi convertito al Cattolicesimo, che ha avuto l'appoggio dei potenti e ricchissimi Rothschilds,<br />

che sono suoi amici e che è ben noto fanno parte a pieno titolo degli Illuminati, che vogliono creare<br />

un governo unico mondiale.<br />

887


2008 - Barack Obama e i muri che devono essere abbattuti<br />

Il 24 Luglio 2008, durante le presidenziali americane, il senatore Barack Obama (che dopo qualche<br />

mese sarebbe diventato il presidente degli USA) in un suo celebre discorso tenuto a Berlino<br />

(Germania) davanti a circa 200.000 persone ha detto quanto segue: 'Partnership e cooperazione<br />

tra le nazioni non sono una scelta; sono il solo modo, l'unico modo per proteggere la nostra<br />

comune sicurezza e far progredire la nostra comune umanità. Questa è la ragione per cui il più<br />

grande pericolo di tutti è permettere a nuovi muri di dividerci gli uni dagli altri. I muri tra vecchi<br />

alleati su entrambe le sponde dell'Atlantico non possono rimanere in piedi. I muri tra i Paesi che<br />

hanno di più e quelli che hanno di meno non possono rimanere in piedi. Non possono rimanere in<br />

piedi i muri tra le razze, le tribù, gli immigrati e i nativi, tra cristiani, musulmani ed ebrei. Questi<br />

sono ora i muri che noi dobbiamo abbattere' (Partnership and cooperation among nations is not a<br />

choice; it is the one way, the only way, to protect our common security and advance our common<br />

humanity. That is why the greatest danger of all is to allow new walls to divide us from one<br />

another.The walls between old allies on either side of the Atlantic cannot stand. The walls between<br />

the countries with the most and those with the least cannot stand. The walls between races and<br />

tribes; natives and immigrants; Christian and Muslim and Jew cannot stand. These now are the<br />

walls we must tear down').<br />

2008 - Il Barone David de Rothschild afferma che esiste un Nuovo Ordine<br />

Mondiale<br />

Il 6 Novembre 2008 su The National esce un articolo scritto da Rupert Wright dal titolo 'The first<br />

barons of banking' che afferma che il 'Barone Rothschild condivide l'idea della maggior parte delle<br />

persone che esiste un nuovo ordine mondiale. Secondo lui, le banche ridurranno il proprio rapporto<br />

888


di indebitamento [leva finanziaria] e ci sarà una nuova forma di governo globale' (Rupert Wright,<br />

'The first barons of banking', The National, 6 novembre 2008 -<br />

http://www.thenational.ae/business/banking/the-first-barons-of-banking - 'Baron Rothschild shares<br />

most people’s view that there is a new world order. In his opinion, banks will deleverage and there<br />

will be a new form of global governance').<br />

2009 - Il presidente francese Sarkozy invoca il Nuovo Ordine Mondiale<br />

Il 16 gennaio 2009, all’Eliseo, il presidente francese Sarkozy durante un discorso al corpo<br />

diplomatico straniero, parla del Nuovo Ordine Mondiale utilizzando termini molto duri, quasi<br />

minacciosi: “Noi andremo insieme verso questo Nuovo Ordine Mondiale, e NESSUNO, dico<br />

NESSUNO potrà opporsi”. Ecco due fotogrammi del video su Youtube (http://youtu.be/jw-p-yZ5ZxI)<br />

dove lui fa questa affermazione.<br />

889


2009 - Gordon Brown al G-20 di Londra<br />

Il 2 Aprile 2009, alla fine del summit dei G-20 tenutosi a Londra, il primo ministro inglese Gordon<br />

Brown ha affermato nel suo discorso: 'Io penso che stia emergendo un Nuovo Ordine Mondiale e<br />

con esso la fondazione di una nuova e progressiva era di cooperazione internazionale' (video su<br />

Youtube: http://youtu.be/i8IyREChuIg - min. 9).<br />

Nei film, nei cartoni animati e nella musica<br />

Il Nuovo Ordine Mondiale viene promosso anche nell'industria del cinema, dei cartoni animati e in<br />

quella della musica. Guardate i vari simboli massonici-illuminati che compaiono in alcuni film, in<br />

alcuni cartoni, ed anche in alcune copertine di dischi. Ricordatevi che Walt Disney era un massone<br />

e che ci sono influenti massoni-illuminati anche in questi campi.<br />

Nei film<br />

890


Nei cartoni animati<br />

Nella musica<br />

891


<strong>La</strong> venuta del Signore Gesù Cristo è vicina<br />

Fratelli nel Signore, come potete vedere da voi stessi, considerando attentamente cosa è la<br />

<strong>Massoneria</strong> e cosa essa si propone di fare a livello mondiale assieme agli Illuminati, cioè portare la<br />

Chiesa all'apostasia e il mondo sotto un governo unico ed una religione unica che esclude la fede<br />

in Gesù Cristo; e osservando attentamente quello che sta succedendo a livello mondiale sia dal<br />

punto di vista religioso (in quanto c'è una forte spinta da parte di tutte le religioni a mettersi<br />

assieme nella speranza di instaurare la pace e la giustizia sulla terra) che politico ed economico (in<br />

quanto è evidente la spinta da parte di tantissime nazioni a confederarsi e creare un governo<br />

mondiale, con una moneta unica, che abbia il pieno controllo di tutti gli abitanti della terra), non si<br />

può non riconoscere che Dio con la sua infinita potenza e sapienza sta dirigendo tutte le cose<br />

affinché si adempiano le sue parole in merito a ciò che deve precedere il giorno del Signore Gesù,<br />

e quindi affinché il Suo Cristo torni dal cielo con gloria e potenza. Quali parole? Queste, che Egli<br />

mediante il Suo Spirito ha fatto scrivere all'apostolo Paolo ai santi di Tessalonica tanti secoli fa:<br />

"Or, fratelli, circa la venuta del Signor nostro Gesù Cristo e il nostro adunamento con lui, vi<br />

preghiamo di non lasciarvi così presto travolgere la mente, né turbare sia da ispirazioni, sia da<br />

discorsi, sia da qualche epistola data come nostra, quasi che il giorno del Signore fosse<br />

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imminente. Nessuno vi tragga in errore in alcuna maniera; poiché quel giorno non verrà se prima<br />

non sia venuta l’apostasia e non sia stato manifestato l’uomo del peccato, il figliuolo della<br />

perdizione, l’avversario, colui che s’innalza sopra tutto quello che è chiamato Dio od oggetto di<br />

culto; fino al punto da porsi a sedere nel tempio di Dio, mostrando se stesso e dicendo ch’egli è<br />

Dio" (2 Tessalonicesi 2:1-4). Dunque, dobbiamo riconoscere che Dio userà anche la <strong>Massoneria</strong> e<br />

gli Illuminati per portare a compimento i suoi disegni.<br />

D'altronde l'apostasia deve venire, e noi sappiamo che l'apostasia è l'abbandono della fede da<br />

parte dei credenti, e la <strong>Massoneria</strong> che cosa si propone di fare nella Chiesa se non far smettere ai<br />

credenti di credere che Gesù è il Cristo e che in nessun altro è la salvezza, e quindi che ci si può<br />

salvare anche tramite Maometto, Buddha, e così via, e quindi che ci si può salvare senza credere<br />

che Gesù è morto per i nostri peccati e risorto per la nostra giustificazione? E quando non riesce a<br />

far smettere di credere che Gesù è il Cristo, non è forse vero che cerca di fargli credere che la<br />

fornicazione, l'adulterio e l'omosessualità non sono peccato, così i Cristiani dandosi a questi<br />

peccati perderanno la salvezza ottenuta da Dio e andranno in perdizione? E non è quello che già<br />

si sente e vede in tante Chiese? Ma la cosa andrà via via aggravandosi con il passare del tempo:<br />

perchè sono persuaso che tutto ciò non sia altro che un preludio della grande apostasia che deve<br />

ancora venire. Ah, questo relativismo dottrinale e morale della <strong>Massoneria</strong> quanto danno sta<br />

facendo nella Chiesa! E' come un cancro che sta diffondendosi sempre di più nella Chiesa, tanto<br />

che ormai con tanti che si professano Cristiani, non si può affermare con fermezza e franchezza<br />

quello che sta scritto nella Bibbia senza essere accusati di essere integralisti e fanatici! E a capo di<br />

questa lista di Chiese che hanno fatto spazio a questo relativismo ci sono quelle che si sono<br />

andate a rifugiare all'ombra dello Stato per avere privilegi e aiuti di ogni genere, le quali purtroppo<br />

stanno facendo da caposcuola o da apripista a questo diabolico modo di ragionare, che<br />

sostanzialmente è il modo di ragionare dei massoni, che ormai si sta diffondendo anche fuori dalle<br />

denominazioni evangeliche che si sono andate a rifugiare all'ombra dello Stato. Il cancro sta<br />

avanzando lentamente, ma sta avanzando.<br />

I primi nemici da cui i Cristiani si devono guardare oggi, sono quindi i dirigenti di queste<br />

denominazioni Evangeliche che ormai per adeguarsi ai tempi malvagi in cui viviamo - anche a<br />

causa della diabolica influenza della <strong>Massoneria</strong> nella società - hanno deciso di conformasi al<br />

mondo e alle sue concupiscenze. Non possono fare altrimenti, perchè ormai camminano assieme<br />

alle autorità tra cui esistono sia Massoni che Illuminati, e quindi non possono dispiacergli<br />

prendendo delle posizioni nette, non possono parlare con ogni franchezza contro la fornicazione,<br />

l'adulterio e l'omosessualità, l'aborto, il femminismo, e tante altre cose storte, e soprattutto non<br />

possono mettersi contro la religione cattolica romana o quella buddista o quella mussulmana e<br />

così via, e questo perchè portano avanti gli ideali massonici di libertà, eguaglianza e tolleranza.<br />

Comprendete dunque perchè questi sono i nemici principali dei Cristiani? Perchè i Cristiani, quelli<br />

veri naturalmente e non quelli finti (che invece sono tali solo nell'apparenza), vogliono seguire le<br />

orme di Cristo santificandosi e incitando gli altri a fare lo stesso, e parlando apertamente contro il<br />

peccato e le false dottrine, mentre i dirigenti di queste aziende non vogliono nè santificarsi e<br />

neppure incitare gli altri a farlo, come anche rifiutano di parlare contro il peccato e le eresie.<br />

Perchè loro non vogliono essere etichettati 'settari', 'fanatici', 'integralisti' e così via. Ormai tra<br />

costoro e i massoni cambia ben poco, ma veramente ben poco. E vi posso assicurare che si<br />

possono definire 'aiutatori della <strong>Massoneria</strong>', tanto sono simili nel parlare! Ecco perchè non<br />

sentiamo comunione con questi individui e con quelli che li seguono, perchè essi camminano nelle<br />

tenebre. Hanno fatto spazio ai massoni e alla massoneria nel loro mezzo, e all'ideologia<br />

massonica: come si può pensare di andare d'accordo con questa gente riprovata quanto alla fede<br />

che si getta la Parola di Dio alle spalle e che deride i timorati di Dio? E' imperativo dunque uscire<br />

893


da queste denominazioni, mettersi in salvo prima che sia troppo tardi. Ormai, fratelli, lo avete<br />

capito: le cose sono destinate a peggiorare ulteriormente, e se già sono gravi adesso pensate a<br />

come potranno essere in futuro. L'apostasia si sta avvicinando a grandi passi!<br />

Veniamo ora alla venuta dell'uomo del peccato, o anticristo, perchè egli deve manifestarsi prima<br />

della venuta di Cristo. Sicuramente la <strong>Massoneria</strong> e gli Illuminati stanno preparando la strada a<br />

questo essere spregevole, in quanto Giovanni nel libro dell'Apocalisse dice questo: "E vidi salir dal<br />

mare una bestia che aveva dieci corna e sette teste, e sulle corna dieci diademi, e sulle teste nomi<br />

di bestemmia. E la bestia ch’io vidi era simile a un leopardo, e i suoi piedi eran come di orso, e la<br />

sua bocca come bocca di leone; e il dragone le diede la propria potenza e il proprio trono e grande<br />

potestà. E io vidi una delle sue teste come ferita a morte; e la sua piaga mortale fu sanata; e tutta<br />

la terra maravigliata andò dietro alla bestia; e adorarono il dragone perché avea dato il potere alla<br />

bestia; e adorarono la bestia dicendo: Chi è simile alla bestia? e chi può guerreggiare con lei? E le<br />

fu data una bocca che proferiva parole arroganti e bestemmie e le fu data potestà di agire per<br />

quarantadue mesi. Ed essa aprì la bocca per bestemmiare contro Dio, per bestemmiare il suo<br />

nome e il suo tabernacolo e quelli che abitano nel cielo. E le fu dato di far guerra ai santi e di<br />

vincerli; e le fu data potestà sopra ogni tribù e popolo e lingua e nazione. E tutti gli abitanti della<br />

terra i cui nomi non sono scritti fin dalla fondazione del mondo nel libro della vita dell’Agnello che è<br />

stato immolato, l’adoreranno. Se uno ha orecchio, ascolti. Se uno mena in cattività andrà in<br />

cattività; se uno uccide con la spada, bisogna che sia ucciso con la spada. Qui sta la costanza e la<br />

fede dei santi. Poi vidi un’altra bestia, che saliva dalla terra, ed avea due corna come quelle d’un<br />

agnello, ma parlava come un dragone. Ed esercitava tutta la potestà della prima bestia, alla sua<br />

presenza; e facea sì che la terra e quelli che abitano in essa adorassero la prima bestia la cui<br />

piaga mortale era stata sanata. E operava grandi segni, fino a far scendere del fuoco dal cielo sulla<br />

terra in presenza degli uomini. E seduceva quelli che abitavano sulla terra coi segni che le era dato<br />

di fare in presenza della bestia, dicendo agli abitanti della terra di fare un’immagine della bestia<br />

che avea ricevuta la ferita della spada ed era tornata in vita. E le fu concesso di dare uno spirito<br />

all’immagine della bestia, onde l’immagine della bestia parlasse e facesse sì che tutti quelli che<br />

non adorassero l’immagine della bestia fossero uccisi. E faceva sì che a tutti, piccoli e grandi,<br />

ricchi e poveri, liberi e servi, fosse posto un marchio sulla mano destra o sulla fronte; e che<br />

nessuno potesse comprare o vendere se non chi avesse il marchio, cioè il nome della bestia o il<br />

numero del suo nome. Qui sta la sapienza. Chi ha intendimento conti il numero della bestia, poiché<br />

è numero d’uomo; e il suo numero è 666" (Apocalisse 13:1-18).<br />

Voglio che notiate innanzitutto che Giovanni dice che il diavolo darà la propria potenza e il proprio<br />

trono e grande potestà all'anticristo (che qui però lui chiama la bestia che sale dal mare), e poi che<br />

gli sarà dato potestà sopra ogni tribù e popolo e lingua e nazione. Quindi, affinché ciò accada, è<br />

evidente che l'anticristo sarà a capo di un governo mondiale, esattamente quello di cui parlano gli<br />

Illuminati e che pian piano sta prendendo forma e sostanza. Poi notate come l'anticristo avrà a sua<br />

disposizione una economia globale, infatti è detto che il falso profeta "faceva sì che a tutti, piccoli e<br />

grandi, ricchi e poveri, liberi e servi, fosse posto un marchio sulla mano destra o sulla fronte; e che<br />

nessuno potesse comprare o vendere se non chi avesse il marchio, cioè il nome della bestia o il<br />

numero del suo nome" (Apocalisse 13:16-17), e questo è quello che vogliono fare gli Illuminati,<br />

cioè creare un unico mercato mondiale, e piano piano anche questo sta prendendo forma. Infine<br />

notate l'odio dell'anticristo verso Dio e i suoi figliuoli, che manifesterà con bestemmie contro Dio e<br />

una persecuzione mortale nei confronti dei santi, secondo che dice Giovanni: "E le fu data una<br />

bocca che proferiva parole arroganti e bestemmie..... Ed essa aprì la bocca per bestemmiare<br />

contro Dio, per bestemmiare il suo nome e il suo tabernacolo e quelli che abitano nel cielo. E le fu<br />

dato di far guerra ai santi e di vincerli" (Apocalisse 13:5,6-7), ed anche qui non possiamo che<br />

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notare che gli Illuminati, che sarebbe meglio chiamare gli Ottenebrati, nutrono un forte odio e<br />

disprezzo verso i Cristiani, e questo perchè odiano e disprezzano Gesù Cristo, e quindi odiano e<br />

disprezzano l'Iddio e Padre di Gesù Cristo, e quindi il nuovo ordine mondiale che essi vogliono<br />

creare, è un ordine in cui non ci può essere posto per i discepoli di Cristo Gesù, che quindi<br />

andranno eliminati perchè 'settari', 'fanatici' 'mentalmente ristretti', 'esclusivisti', 'presuntuosi', e<br />

'portatori di dogmi assurdi'! E d'altronde nel loro governo mondiale non c'è posto per Gesù, tanto è<br />

vero che sempre Giovanni dice che quando Gesù ritornerà dal cielo l'anticristo e i re della terra<br />

combatteranno contro Gesù: "E vidi la bestia e i re della terra e i loro eserciti radunati per muover<br />

guerra a colui che cavalcava il cavallo e all’esercito suo" (Apocalisse 19:19). Come non ci può<br />

essere spazio per il culto al vero Dio, e difatti in quel periodo gli abitanti della terra che non sono<br />

scritti nel libro della vita fin dalla fondazione del mondo adoreranno l'uomo del peccato come<br />

anche il dragone che gli darà il proprio trono e grande potestà, secondo che è scritto: "E adorarono<br />

il dragone perché avea dato il potere alla bestia; e adorarono la bestia dicendo: Chi è simile alla<br />

bestia? e chi può guerreggiare con lei?" (Apocalisse 13:4). E non è forse vero che è l'adorazione<br />

del dragone che i Massoni e gli Illuminati promuovono sotto mascheramenti vari? Quindi è<br />

evidente che quando riusciranno ad instaurare il nuovo ordine mondiale, sarà il dragone - che loro<br />

chiamano Lucifero - che loro adoreranno e faranno adorare.<br />

Ancora una volta, dunque il mondo manifesterà il suo odio verso Gesù Cristo e i suoi fratelli, ma<br />

perderà (anche se sul momento avrà la meglio sui santi mettendone a morte tanti) e incorrerà nel<br />

giudizio di Dio, secondo che è scritto: "Costoro hanno uno stesso pensiero e daranno la loro<br />

potenza e la loro autorità alla bestia. Costoro guerreggeranno contro l’Agnello, e l’Agnello li<br />

vincerà, perché egli è il Signor dei signori e il Re dei re; e vinceranno anche quelli che sono con lui,<br />

i chiamati, gli eletti e fedeli ... E la bestia fu presa, e con lei fu preso il falso profeta che avea fatto i<br />

miracoli davanti a lei, coi quali aveva sedotto quelli che aveano preso il marchio della bestia e<br />

quelli che adoravano la sua immagine. Ambedue furon gettati vivi nello stagno ardente di fuoco e<br />

di zolfo. E il rimanente fu ucciso con la spada che usciva dalla bocca di colui che cavalcava il<br />

cavallo; e tutti gli uccelli si satollarono delle loro carni" (Apocalisse 17:13-14; 19:20-21).<br />

Dunque, in quel giorno l'anticristo sarà distrutto e gettato vivo nello stagno ardente di fuoco e di<br />

zolfo assieme al falso profeta che aveva fatto i segni e prodigi bugiardi, e con lui saranno<br />

sterminati quelli che gli hanno dato man forte in quella sua opera diabolica. Dio renderà afflizione a<br />

quelli che affliggeranno i suoi santi.<br />

Ma a proposito di questo unico governo mondiale c'è qualcosa d'altro da dire, e cioè che tutte<br />

quelle denominazioni evangeliche che si sono alleate o hanno fatto una intesa con i governi<br />

nazionali, cadranno inevitabilmente sotto il governo dell'anticristo, il quale ovviamente imporrà loro<br />

la sua volontà e le controllerà. Questa non è una cosa da sottovalutare perchè se già ora esse<br />

sono influenzate e controllate dallo Stato, pensate cosa avverrà quando si manifesterà il capo del<br />

governo mondiale che sarà l'anticristo! Ecco dunque perchè la Chiesa non deve allearsi con lo<br />

Stato, ma rimanere completamente separata da esso. Ma molti non vogliono ascoltare questo<br />

ammonimento, e si sono messi con lo Stato sotto un giogo che non è per loro.<br />

Dunque, fratelli, questa è una ragione in più per uscire immediatamente da queste Chiese, che<br />

ricordatevi si sono alleate con lo Stato perchè hanno rifiutato di allearsi con Dio; si sono rifugiate<br />

all'ombra di faraone, perchè hanno rifiutato di mettersi all'ombra di Dio.<br />

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Capitolo 16<br />

Avvertimenti ed esortazioni finali<br />

Perchè un Cristiano non può essere un massone<br />

Alla luce di quanto abbiamo detto sulla <strong>Massoneria</strong>, è evidente che se un Cristiano entrasse nella<br />

massoneria, e vi ricordo che vi si entra tramite dei giuramenti che peraltro sono vietati dal Signore<br />

Gesù Cristo, egli avallerebbe le seguenti dottrine massoniche: l'Iddio di qualsiasi religione è Dio, il<br />

nome di Dio è Jahbulon, la Trinità non è accettabile, Dio non ha creato le cose dal nulla, e non è<br />

un Dio vendicatore che si adira e fa morire i malvagi; Gesù Cristo è solo uno dei tanti maestri di<br />

morale che sono vissuti sulla terra e quindi non è nè il Cristo e neppure il Figlio di Dio (e quindi non<br />

è Dio), e di Lui nella loggia non si deve menzionare neppure il nome quindi ogni preghiera a Dio<br />

non può essere fatta nel nome di Gesù Cristo; la Bibbia è uno dei tanti libri sacri esistenti (assieme<br />

al Corano, i Veda e così via) e quindi non è la sola Parola di Dio; il peccato originale non esiste,<br />

l'uomo non è un essere completamente depravato, l'uomo ha il libero arbitrio e quindi è libero di<br />

credere e fare quello che vuole, e quindi nessuno può dire di avere la verità assoluta in quanto<br />

ognuno ha la sua verità e nessuno ha il diritto di interferire nel credo di un altro affermando che sia<br />

sbagliato e quindi degno della condanna eterna da parte di Dio; tutti gli uomini sono figli di Dio e<br />

quindi non esistono figli del diavolo; non esiste un inferno con un fuoco vero come neppure una<br />

città celeste d'oro puro che si chiama Nuova Gerusalemme; il diavolo non esiste, la credenza<br />

nell'esistenza del diavolo è una superstizione; la vita eterna si deve guadagnare mediante le opere<br />

buone, non è quindi necessaria la fede in Gesù Cristo per avere la vita eterna, in quanto per<br />

arrivare in paradiso ci sono molte strade. Ed oltre a ciò, egli affermerebbe che si avvicina alla<br />

Loggia in uno stato di tenebre spirituali e di ignoranza (quando invece egli un giorno è diventato<br />

luce nel Signore o figlio di luce e conosce la verità per la grazia di Dio) e una volta iniziato alla<br />

massoneria sarebbe costretto a dichiarare di non essere sicuro di avere la verità ma di essere alla<br />

continua ricerca della verità; userebbe il nome di Dio invano; si impegnerebbe a dire menzogne<br />

per difendere i suoi fratelli massoni (tra i cui fratelli ci sono buddisti, mussulmani, satanisti, maghi e<br />

tanti altri figli del diavolo); si contaminerebbe tramite i rituali e i simboli massonici, impregnati di<br />

esoterismo ed occultismo, cadendo sotto l'influenza del principe della potestà dell'aria, ossia il<br />

diavolo, che lo spingerebbe così ad avvicinarsi a pratiche e dottrine esoteriche-occulte che<br />

conducono le anime all'inferno; una volta diventato maestro massone dovrebbe farsi chiamare<br />

'maestro' violando così il comandamento di Cristo; ed infine darebbe la mano d'associazione ad<br />

una istituzione che ha come fine ultimo quello di portare i suoi adepti a servire e adorare Satana,<br />

servizio e adorazione a Satana che la <strong>Massoneria</strong> riesce a dissimulare molto abilmente e a<br />

nasconderli persino a tanti massoni (mi riferisco alla stragrande maggioranza di massoni che<br />

appartengono ai primi tre gradi della <strong>Massoneria</strong>), che infatti quando sentono accusare la<br />

<strong>Massoneria</strong> di promuovere il culto a Satana pare che non sappiano proprio nulla di tutto ciò e<br />

d'altronde Albert Pike ha chiaramente detto che il massone nei primi tre gradi 'viene<br />

intenzionalmente indotto in errore tramite false interpretazioni'.<br />

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E' evidente dunque che alla luce della Parola di Dio, un Cristiano non può entrare a far parte della<br />

<strong>Massoneria</strong> in quanto esiste una evidente incompatibilità tra Cristianesimo e <strong>Massoneria</strong> di<br />

qualsiasi obbedienza italiana o estera, e non può neppure simpatizzare per essa, anzi la deve<br />

rigettare e riprovare con vigore.<br />

L'attitudine della Chiesa di Dio quindi nei confronti della <strong>Massoneria</strong>, deve essere quella della<br />

ferma riprovazione e condanna di questa istituzione, e del rifiuto di qualsiasi collaborazione o<br />

associazione con essa. E non solo, la Chiesa deve anche espellere dal suo mezzo coloro che pur<br />

chiamandosi fratelli sono massoni, e questo perchè i cosiddetti Cristiani Massoni, non sono per<br />

nulla dei fratelli in Cristo, ma sono dei falsi fratelli.<br />

Perchè le Chiese Evangeliche non condannano la<br />

<strong>Massoneria</strong> e la doppia appartenenza<br />

Adesso voglio fare qualche considerazione sull'assenza di una qualsiasi condanna della<br />

<strong>Massoneria</strong> e della doppia appartenenza da parte delle Chiese Evangeliche in Italia. Mi riferisco<br />

qui in particolare alle Chiese Valdesi, Metodiste, Battiste e Luterane, ossia a quelle facenti parte<br />

del cosiddetto Protestantesimo storico.<br />

E' evidente che esse non possono condannare la <strong>Massoneria</strong> perchè se esse sono quello che<br />

sono oggi, lo devono anche alla <strong>Massoneria</strong>, ossia all'opera dei Massoni in Italia (aiutati dai<br />

Massoni all'estero) nell'ottocento e nel novecento. Il Protestantesimo storico in altre parole deve<br />

molto all'opera dei massoni, a prescindere che questi fossero 'protestanti' o meno.<br />

I massoni infatti nel periodo risorgimentale si sono battuti per l'unità d'Italia e quindi per la<br />

'liberazione' dell'Italia dal dominio temporale del papato in questa nazione, e poi sono riusciti nel<br />

dopoguerra tramite tante pressioni a far approvare certi articoli costituzionali che sanciscono la<br />

libertà religiosa per le minoranze religiose [e in seguito hanno aiutato queste denominazioni ad<br />

avere le rispettive intese con lo Stato, aiuto massonico che peraltro viola il principio di separazione<br />

tra Chiesa e Stato che è sostenuto e difeso dalla stessa <strong>Massoneria</strong>: ma evidentemente ci sono<br />

principi massonici che non vengono sostenuti da tutti i Massoni o che vengono interpretati come gli<br />

pare e piace!] E questo perchè la <strong>Massoneria</strong> è schierata a favore della libertà di religione, di<br />

pensiero e di parola, e quindi è contro quelle leggi che violano i cosiddetti diritti dell'uomo e incita i<br />

massoni a farle abrogare, infatti Albert Pike, sommo pontefice della <strong>Massoneria</strong> universale, ha<br />

scritto: 'A editti che vengano dal solo arbitrio di una forza dispotica, contrastanti con la legge di Dio<br />

o con la grande legge della natura, contrari ai veri diritti dell'uomo, che violano il diritto del libero<br />

pensiero, libera parola, libere coscienze, è legittimo ribellarsi, e sforzarsi di abrogarli' (Albert Pike,<br />

Morals and Dogma, Edizione italiana, Vol. 2, pag. 8 - 4° Maestro Se greto).<br />

Come si può dunque pensare che queste denominazioni possano mettersi a condannare la<br />

<strong>Massoneria</strong>? Anzi la <strong>Massoneria</strong> gli serve per portare avanti in mezzo alla società italiana gli ideali<br />

di libertà, di eguaglianza e di tolleranza. In sostanza la <strong>Massoneria</strong> serve alle Chiese come<br />

baluardo contro la Chiesa Cattolica Romana, che per loro è sempre in agguato per negare dei<br />

diritti (o fargliene togliere se li hanno già acquisiti) alle minoranze religiose. Per farvi capire cosa<br />

voglio dire: se in futuro dovesse salire al potere in Italia un dittatore come Mussolini, che decide di<br />

conservare il Concordato con la Chiesa Cattolica Romana, e di annullare la libertà religiosa per le<br />

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Chiese Evangeliche e quindi tutte le Intese delle Chiese Evangeliche fin qui ottenute, è evidente<br />

che la <strong>Massoneria</strong> si metterebbe subito in moto affinchè venisse ripristinata la libertà religiosa, e<br />

sicuramente le Chiese Protestanti si appoggerebbero ad essa come hanno fatto nel passato. Di<br />

sicuro la <strong>Massoneria</strong> - soprattutto quella Italo-Americana - alzerebbe forte la voce contro questa<br />

cosa. Capite dunque perchè non gli conviene alle Denominazioni Evangeliche mettersi contro la<br />

<strong>Massoneria</strong> qui in Italia, dove peraltro la Chiesa Cattolica Romana esercita tuttora una grande<br />

influenza sullo Stato? E poi, siccome la <strong>Massoneria</strong> è contro i privilegi che gode la Chiesa<br />

Cattolica Romana da parte dello Stato, è meglio averla amica anzichè nemica, perchè può sempre<br />

aiutare a far togliere qualche privilegio alla Chiesa Cattolica Romana.<br />

Ma poi c'è un'altra cosa da tenere a mente, e questo riguarda in particolare i membri della<br />

Federazione delle Chiese Evangeliche. <strong>La</strong> <strong>Massoneria</strong> porta avanti una battaglia verso la<br />

laicizzazione dello stato, e quindi si prefigge di far approvare o conservare leggi che lasciano<br />

all'uomo totale libertà in campo dell'etica, cosa che invece non vuole la Chiesa Cattolica Romana.<br />

E' risaputo infatti - per esempio - che la FCEI e la <strong>Massoneria</strong> sono ambedue a favore del<br />

riconoscimento da parte dello Stato delle coppie omosessuali, e quindi la Federazione sa che può<br />

contare sull'appoggio della <strong>Massoneria</strong> in futuro per far approvare la legge a favore dei 'matrimoni<br />

gay'. E poi la legge sull'aborto (la '194') che esiste in Italia esiste grazie anche alla <strong>Massoneria</strong>, e<br />

dato che la Chiesa Cattolica Romana se potesse la farebbe abrogare ma siccome non può farlo<br />

per ora vorrebbe che si modificasse (il cardinale Ruini infatti ha detto: 'Non posso che essere<br />

d’accordo: quella legge c’è, sarebbe meglio che non ci fosse, però c’è e non ci sono le condizioni<br />

culturali e politiche per abrogarla' - http://www.loccidentale.it/node/6062), dal punto di vista della<br />

FCEI bisogna vegliare e mettere in campo tutte le forze possibili contro il desiderio papale di<br />

abrogare quella legge, affinchè quella legge rimanga perchè come voi sapete la FCEI è a favore di<br />

questa legge che legittima un omicidio agli occhi di Dio. E quindi la <strong>Massoneria</strong> serve, con i suoi<br />

politici (e ricordatevi che solo in Italia ci sono ben 4500 politici che sono massoni), professori,<br />

intellettuali, e giornalisti massoni, per opporsi alla Chiesa Cattolica Romana e al suo oltranzismo<br />

clericale! Paolo Ricca, professore emerito della Facoltà valdese di teologia a Roma, infatti ha<br />

affermato: «<strong>La</strong> massoneria storica ha difeso, almeno fino al fascismo, la laicità dello Stato contro<br />

tutti i tentativi di clericarizzarlo. È una istituzione che ha reso servizi importanti alla laicità,<br />

nonostante tutti i suoi limiti, il carattere semisegreto, l’estrazione borghese... E questa della laicità<br />

è un a battaglia attualissima: peccato sia combattuta così debolmente dalla sinistra». Per lui, in<br />

somma, oggi la massoneria potrebbe essere di nuovo baluardo «ad un oltranzismo neoclericale<br />

impressionante». Ci spera. Sorride: «Segretamente» (Michele Sartori, '<strong>Massoneria</strong> in cerca di<br />

chiese e fedeli', in L'Unità, 21 novembre 1999, pag. 17).<br />

E poi tra queste Chiese Protestanti storiche c'è anche chi accetta soldi dai massoni, come la<br />

Chiesa Luterana. Infatti in un comunicato stampa del 21 aprile 2005 emesso dalla Chiesa Luterana<br />

in Italia si legge: 'Il giorno 21 aprile 2005, presso la sede della Gran Loggia Regolare d'Italia al<br />

Lungotevere dei Mellini si sono incontrati il Gran Maestro Dr. Fabio Venzi ed il Decano della<br />

Chiesa Evangelica Luterana in Italia, Jurgen G. Astfalk. In occasione di questo incontro il Dr. Venzi<br />

ha consegnato quale segno di solidarietà per il lavoro sociale della chiesa, la somma di €10.000,00<br />

da usare per scopi benefici. Il Decano, accettando la somma, ha ringraziato spiegando che essa<br />

sarà devoluta all'opera sociale sul Golfo di Napoli, ed in particolare alla scuola "Gesù dì Nazareth"<br />

che serve una platea scolastica in zona povera e disagiata' (http://www.granloggiaregolareitalia.it/).<br />

Ecco perchè le Chiese Evangeliche in linea generale non combattono la <strong>Massoneria</strong> e non si<br />

oppongono ad essa, e siamo costretti a leggere sul sito della Loggia massonica <strong>La</strong>birinto Azzurro<br />

di Varese che alla domanda: 'Quale è la posizione delle altre Chiese nei confronti della libera<br />

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<strong>Massoneria</strong>?' viene risposto: 'Generalmente, le Chiese evangeliche non frappongono alcun<br />

ostacolo, molti Fratelli italiani sono di religione valdese e non sono osteggiati per la loro<br />

appartenenza alla <strong>Massoneria</strong>, con l’eccezione di alcune Chiese Calviniste e di una piccola parte<br />

della Chiesa Anglicana inglese' (http://labirintoazzurro.org/domanda_risposta/altre_chiese.html).<br />

Considerate infatti, fratelli - a riprova che la Federazione delle Chiese Evangeliche non condanna<br />

la <strong>Massoneria</strong> e l'appartenenza di Evangelici alla <strong>Massoneria</strong> - che nel libro Scelte di fede e di<br />

libertà: profili di evangelici nell'Italia unita, pubblicato dalla Claudiana, che fa parte della 'Collana<br />

della Federazione delle chiese evangeliche in Italia' dedicata alla 'Settimana della libertà', come<br />

contributo specifico nel dibattito culturale e politico in occasione del 150° anniversario dell'Unità<br />

d'Italia, tra la settantina di profili che ci sono in esso, ci sono molti massoni. Ecco i loro nomi:<br />

Gabriele Rossetti (1783-1854), Tito Chiesi (1805-1886), Luigi Desanctis (1808-1869),<br />

Bonaventura Mazzarella (1818-1882), Teodorico Pietrocola Rossetti (1825-1883), Alessandro<br />

Gavazzi (1809-1889), Ernesto Filippini (1854-1928), Giuseppe Petroni (1812-1888), Vincenzo<br />

Cassiodoro Nitti (1871-1957), Nicolò Introna (1868-1955), Ernesto Giampiccoli (1869-1921),<br />

Ugo Janni (1865-1938), Giuseppe <strong>La</strong> Scala (1877-1961), Guglielmo Del Pesco (1889-1951),<br />

Giuseppe Gangale (1898-1978).<br />

Ed aggiungo: ma come si fa ad aspettarsi dalla FCEI una condanna della doppia appartenenza,<br />

quando Domenico Maselli, ex presidente della FCEI (2006-2009), ha definito il massone<br />

Bonaventura Mazzarella 'il modello di un parlamentare veramente evangelico' (in Dora Bognandi &<br />

Mario Cignoni, Scelte di fede e di libertà: profili di evangelici nell'Italia unita, pag. 43)?<br />

Il messaggio della FCEI è estremamente chiaro quindi: un Cristiano può aderire alla <strong>Massoneria</strong>, e<br />

la Chiesa si può alleare con la <strong>Massoneria</strong>!<br />

Comprendete dunque in che situazione verte il Protestantesimo storico, o meglio una gran parte di<br />

esso, in Italia? Praticamente si propone obbiettivi comuni a quelli della <strong>Massoneria</strong>, e quindi cosa<br />

importa a queste Chiese Protestanti se la <strong>Massoneria</strong> nega l'unico vero Dio, se dice che Gesù è<br />

allo stesso livello di Maometto o Buddha, se nega la divinità di Gesù Cristo, se insegna la salvezza<br />

per opere, se è pregno di esoterismo e occultismo, se ci sono Protestanti massoni, e così via? <strong>La</strong><br />

<strong>Massoneria</strong> può sempre servire al momento giusto, visto che viviamo in uno Stato cattolico<br />

romano!<br />

E' dunque ora di levare forte la propria voce contro questa situazione, contro questa sorta di<br />

sottaciuta alleanza tra Protestantesimo storico e <strong>Massoneria</strong> qui in Italia, che fa diffamare la via<br />

della verità da parte dei pagani, e sta portando tante anime all'inferno!<br />

E purtroppo questo comportamento della FCEI sta in una maniera o nell'altra condizionando anche<br />

tante Chiese Pentecostali, che infatti hanno la bocca totalmente chiusa sulla <strong>Massoneria</strong>! E' un<br />

circolo vizioso, dove ormai gli interessi denominazionali hanno la meglio su ciò che è di Cristo, e<br />

quindi regna il silenzio, ma un silenzio che parla, eccome se parla. Abbiamo visto prima il silenzio<br />

delle ADI - la ragione di questo silenzio risiede nel fatto che le ADI nel dopoguerra sono state<br />

aiutate dai massoni ad ottenere la fine della persecuzione, aiuto dei massoni che è continuato nel<br />

tempo - ma fuori dalle ADI le cose non sono diverse. Basta considerare quelle denominazioni<br />

pentecostali o Chiese pentecostali che vorrebbero tanto una intesa con lo Stato, per avere anche<br />

loro privilegi e riconoscimenti vari: anch'esse non condannano la <strong>Massoneria</strong> e la doppia<br />

appartenenza, perchè altrimenti perderebbero un potente aiuto e alleato in questa corsa<br />

all'ottenimento dell'Intesa ossia gli potrebbe costare cara una presa di posizione pubblica dura e<br />

netta contro la <strong>Massoneria</strong>. E poi, dato che per ottenere una Intesa con lo Stato, vuoi o non vuoi<br />

900


isogna passare dalla FCEI, e in particolare dai Valdesi (tra i quali i massoni sono tanti), come si<br />

può pensare che costoro si mettano a condannare la <strong>Massoneria</strong> che fa parte della storia sia dei<br />

Valdesi che della FCEI?<br />

E' dunque veramente scandalosa questa situazione che ancora una volta denota quanto disprezzo<br />

esista verso la Parola di Dio in mezzo alle Chiese Protestanti Storiche e anche nelle Chiese<br />

Pentecostali, disprezzo che ormai va paragonato a quello che nutre la Chiesa Cattolica Romana<br />

verso la Parola quando erge la sua tradizione al di sopra di essa.<br />

Non tollerate la <strong>Massoneria</strong><br />

Fratelli, vi esorto a non tollerare la <strong>Massoneria</strong>, perchè costituisce un grosso pericolo ed un grande<br />

nemico per la Chiesa di Dio, un 'gigante malvagio' a cui come figli della luce non possiamo non<br />

opporci e da cui non possiamo non mettere in guardia gli altri.<br />

<strong>La</strong> Chiesa dunque non può permettere ad un credente che appartiene alla <strong>Massoneria</strong> di ricoprire<br />

alcun incarico nella Chiesa, perchè esso ha aderito ad una religione diabolica, ad una religione<br />

idolatra, che ha una forte avversione verso il Vangelo di Dio e la sana dottrina.<br />

Se quindi una Chiesa viene a conoscenza che il suo pastore o uno dei suoi anziani o uno dei suoi<br />

diaconi è un massone lo deve immediatamente riprendere severamente affinchè si ravveda e<br />

chieda perdono a Dio facendo opere degne di ravvedimento, il che significa nella pratica rigettare<br />

l'ideologia massonica, far rimuovere il proprio nome dai registri della Loggia di appartenenza, e<br />

mettersi a riprovare e confutare pubblicamente la <strong>Massoneria</strong>. In caso contrario, cioè se la<br />

riprensione non viene accettata, lo deve togliere dal mezzo dell'assemblea, in quanto la Bibbia<br />

afferma: " ...v’ho scritto è di non mischiarvi con alcuno che, chiamandosi fratello, sia un fornicatore,<br />

o un avaro, o un idolatra, o un oltraggiatore, o un ubriacone, o un rapace; con un tale non dovete<br />

neppur mangiare. Poiché, ho io forse da giudicar que’ di fuori? Non giudicate voi quelli di dentro?<br />

Que’ di fuori li giudica Iddio. Togliete il malvagio di mezzo a voi stessi" (1 Corinzi 5:11-12). E i<br />

Massoni sono degli idolatri, in quanto servono e adorano un altro dio e non l'Iddio vivente e vero.<br />

Naturalmente questo discorso, vale anche nel caso di un credente che non ricopre nessun ufficio o<br />

incarico nella Chiesa.<br />

Non vi fate ingannare da quei 'Cristiani' che dicono di appartenere a delle logge cristiane, perchè<br />

una loggia massonica, non importa di che tipo è, è sempre una loggia massonica, e quindi non può<br />

non aderire alla <strong>Massoneria</strong>. Non esistono logge massoniche cristiane, come non esistono night<br />

club cristiani, o templi mormoni cristiani, o case di prostituzione cristiane; perchè se sono logge<br />

massoniche non sono cristiane.<br />

Un'ultima cosa, accertatevi che la Chiesa Evangelica che frequentate condanni pubblicamente la<br />

<strong>Massoneria</strong> e vieti ai suoi membri di farne parte pena l'estromissione dalla Chiesa, e quindi<br />

mettete alla prova i suoi conduttori chiedendogli di esprimersi pubblicamente senza alcuna<br />

ambiguità contro la <strong>Massoneria</strong>. In caso non lo facciano, vi esorto ad uscire e separarvi<br />

immediatamente da tale Chiesa, perchè ciò vuol dire che quella Chiesa in qualche maniera<br />

approva, giustifica, e copre la <strong>Massoneria</strong> o è collusa in qualche maniera con la <strong>Massoneria</strong>.<br />

Potrebbe pure essere che il pastore stesso sia un Massone o uno che simpatizza verso la<br />

<strong>Massoneria</strong> o che è amico di Massoni, e che nella Chiesa ci siano membri massoni. Fratelli, state<br />

901


molto attenti, perchè anche qui in Italia ci sono pulpiti da cui parlano sia massoni con il grembiule<br />

che massoni senza grembiule.<br />

Altra cosa: se fate parte di una denominazione o organizzazione o chiesa che ha una dottrina che<br />

in qualche cosa ha somiglianze o convergenze con la <strong>Massoneria</strong>, o ha il favore della <strong>Massoneria</strong><br />

o lo cerca, uscitevene subito e separatevi da essa: siete in grave pericolo. Come anche vi esorto a<br />

uscire da qualsiasi denominazione che si è alleata con lo Stato tramite una intesa, perchè di fatto<br />

quella denominazione così facendo si è messa in qualche maniera con la <strong>Massoneria</strong>, e<br />

ovviamente tenete sempre a mente che in seno a queste stesse denominazioni sono presenti<br />

massoni o persone che simpatizzano per gli ideali massonici e quindi che sono dei 'massoni senza<br />

grembiule'. Ed uscite e separatevi da qualsiasi denominazione o chiesa che si è data in qualche<br />

maniera alla politica, perchè in Italia ci sono migliaia di politici che sono massoni, senza parlare di<br />

quei politici che pur non essendo massoni simpatizzano per gli ideali della <strong>Massoneria</strong> e sono<br />

quindi 'massoni senza grembiule', e perciò è inevitabile che le denominazioni o le chiese che si<br />

danno alla politica cadano in qualche maniera sotto la diabolica influenza della massoneria (che è<br />

ben presente nella politica) tramite alleanze, accordi e cose simili con costoro.<br />

<strong>La</strong> strategia dei massoni per poter lavorare nell'ombra<br />

indisturbati<br />

Ora, fratelli, voglio che sappiate che i massoni quando qualcuno li smaschera o comunque fa<br />

notare la loro presenza o la loro influenza nella società o nella Chiesa di Dio, adottano una<br />

strategia che è questa.<br />

Praticamente lo smascheratore viene additato come quello che vede il complotto massonico<br />

dappertutto.<br />

Vi faccio un esempio: è stato dimostrato che la piramide con l'occhio onniveggente sulla<br />

banconota da un dollaro americano, come anche il Grande Sigillo, hanno una chiara origine<br />

occulta-massonica. Peraltro persino Francesco Cossiga, ex presidente della Repubblica Italiana,<br />

che aveva un nonno (e forse anche il padre) massone e che pur non dichiarandosi lui stesso<br />

massone si intendeva di <strong>Massoneria</strong> (era conosciuto peraltro come un amico e difensore della<br />

<strong>Massoneria</strong>) e sapeva molte cose sulle logge, ha dichiarato: '... la banconota degli Stati Uniti, il<br />

dollaro, è tutta piena di simboli massonici' (in Ferruccio Pinotti, Fratelli d'Italia, pag. 96). Che fanno<br />

invece tanti autorevoli storici o scrittori massoni? Semplice: dicono che questi discorsi sono<br />

caratteristici di quelli che vedono l'influenza massonica dappertutto, anche dove non c'è. Ma come<br />

spiegano allora l'evidenza, cioè la simbologia massonica? Dicendo che si tratta di coincidenze e di<br />

un pio desiderio, cioè di voler credere vero qualcosa perchè lo si desidera intensamente. Per cui<br />

noi saremmo partecipi di una sorta di complotto antimassonico, che è in atto soprattutto tra i<br />

fondamentalisti cristiani che ce l'hanno particolarmente con la <strong>Massoneria</strong>. Avete capito? Non vi<br />

pare peraltro un discorso questo che fanno anche certe denominazioni quando si confutano le loro<br />

eresie? Non dicono anch'esse che sono vittime di una sorta di complotto contro di loro da parte di<br />

persone che ce l'hanno particolarmente contro di esse, e che vedono il male dappertutto, anche<br />

dove non c'è? Noi invece diciamo, che se da un lato ci guardiamo dall'attribuire alla <strong>Massoneria</strong><br />

tutto il male che oggi viene procacciato dal mondo contro la Chiesa, certamente ci guardiamo<br />

anche dal non vedere la macchinazione massonica ordita dal diavolo contro la Chiesa dove questa<br />

902


è visibile e dimostrabile con prove alla mano. Grazie a Dio i nostri occhi sono aperti, e non<br />

abbiamo intenzione di chiuderli o di fare finta di non vedere ciò che è evidente.<br />

Dunque, non vi aspettate che i massoni riconoscano le cose che si scrivono contro la <strong>Massoneria</strong> -<br />

finanche da ex-massoni che ora sono nostri fratelli - perchè in una maniera o nell'altra cercheranno<br />

di negare anche le cose più evidenti.<br />

E non solo, cercheranno in ogni maniera di screditare colui che smaschera la <strong>Massoneria</strong>,<br />

soprattutto se è un ex massone, attaccandolo sul piano personale, deridendolo o accusandolo di<br />

inventarsi le cose o magari dicendo che esagera o dicendo che lancia tutte quelle accuse per una<br />

sua vendetta personale o per qualche rancore personale che serbava in cuore e così via!<br />

Ma qui bisogna parlare anche di coloro che appoggiano la <strong>Massoneria</strong> o simpatizzano verso di<br />

essa in mezzo alla Chiesa, pur non essendo iniziati in nessuna loggia massonica. Anche da questi<br />

non vi aspettate che vi dicano: 'Sì, fratello hai ragione, le cose stanno così!' Perchè hanno i loro<br />

motivi interessati per negare che le cose stiano veramente così, per lasciare operare<br />

tranquillamente la <strong>Massoneria</strong> anche in mezzo alla Chiesa.<br />

Un'ultima cosa, ma non meno importante: state molto attenti, fratelli, perchè esistono persino<br />

massoni che si fingono antimassoni, la quale cosa però serve alla <strong>Massoneria</strong> per attirare<br />

potenziali antimassoni e fermarli.<br />

Tutto ciò conferma che nella <strong>Massoneria</strong> qualsiasi mezzo è lecito, pur di contrastare coloro che<br />

smascherano e confutano pubblicamente la <strong>Massoneria</strong>, per la quale cosa vi esorto ad essere<br />

vigilanti e a pregare del continuo.<br />

Chi ha orecchi da udire,<br />

oda!<br />

903


Appendice<br />

Note allo scritto '<strong>La</strong> <strong>Massoneria</strong> alla conquista della<br />

Chiesa'<br />

[1] Questo scritto è stato tratto da questo sito cattolico www.crisidellachiesa.com/ e l'originale si<br />

trova qua www.vho.org/aaargh/fran/livres8/massoneriaechiesa.pdf<br />

[2] Edizioni <strong>La</strong> Civiltà Cattolica, 1958, pag. 18.<br />

[3] Il grassetto è dell'Autore.<br />

[4] Athesia Ed., 1982.<br />

[5] Cfr. H. Reinalter, Geheimbunde in Tyrol, pagg. 230-231<br />

[6] Ibid., pag. 230.<br />

[7] Ed. Bastogi, Foggia 1987.<br />

[8] Cfr. Vademecum del Libero Muratore Apprendista, pagg.45 e 46. Il grassetto è nostro.<br />

[9] Cfr. Todisco, «Le quattro Massonerie», in Il Mondo, del 18 febbraio 1950.<br />

[10] Il Venerabile, Gribaudo e Zarotti Ed., 1993, pag. 361.<br />

[11] Bompiani, 1992.<br />

[12] Esistono bensì liste di sacerdoti e prelati massoni assai abbondanti, fornite a un noto<br />

sacerdote antimassone dall'ex Gran Maestro della <strong>Massoneria</strong> G. Gamberini, ma tali liste hanno<br />

scarso interesse riferendosi a personaggi quasi tutti del tardo Settecento primi Ottocento, per lo più<br />

dimenticati.<br />

[13] Vedi 30 Giorni, dell'11 novembre 1992, pag. 30 e ss.<br />

[14] Ibid., pag. 32. 30 Giorni nella Chiesa e nel mondo è un'autorevole e qualificata rivista cattolica<br />

con edizioni, oltreché in italiano, in tedesco, inglese, francese, spagnolo e portoghese e<br />

distribuzione in Europa e nelle due Americhe. Ultimamente determinando un nuovo indirizzo, ne è<br />

diventato direttore l'ex Presidente del Consiglio Giulio Andreotti.<br />

[15] Ibid., pagg. 34 e 35.<br />

[16] Vedi anche Il Sabato, del 10 agosto 1991, pag. 21 e ss.<br />

[17] Il grassetto è nostro.<br />

904


[18] Cfr. 30 Giorni, del 9 settembre 1993, pagg. 44-45.<br />

[19] Cfr. 30 Giorni, dell'11 novembre 1992, pag. 31 in fondo e 32.<br />

[20] Cfr. 30 Giorni, del 6 giugno 1992, pagg. 49 e 51.<br />

[21] Cfr. N. Tosches, Il Mistero Sindona, Sugar Ed., 1986, pag. 138.<br />

[22] Ibid., pag. 282.<br />

[23] Numero di matricola 14/005, nome di Loggia ricavato, more massonico, dalle lettere iniziali del<br />

cognome e del nome: ANFI.<br />

[24] Cfr. R. Valnève, Teilhard l'apostata, 1971, pag. 52.<br />

[25] Cfr. Il Corriere della Sera, del 15 gennaio 1994, sotto il titolo «E così Di Pietro si è mangiato un<br />

altro alfiere».<br />

[26] Cfr. Il Corriere della Sera, del 10 gennaio 1994, pag. 5, sotto il titolo «Così fu benedetta<br />

l'operazione CCT».<br />

[27] Matricola 321/02, nome di Loggia «Dondebo» (DONato DE BOnis).<br />

[28] Cfr. <strong>La</strong> Stampa, del 10 gennaio 1994, sotto il titolo «Di Pietro indaga sul monsignore dello<br />

IOR».<br />

[29] Cfr. P. R. Esposito, Le Grandi Concordanze tra Chiesa e <strong>Massoneria</strong>, pag. 210.<br />

[30] Ibid., pagg. 210 e 211.<br />

[31] Ed. Cultura della Pace, San Domenico di Fiesole, 1990.<br />

[32] Cfr. P. E. Balducci, L'Uomo Planetario, pag. 178.<br />

[33] Ibid., pag. 182.<br />

[34] Ossia la cristianità. Si noti quel «costruito» che postula l'idea della religione come creazione<br />

dell'uomo.<br />

[35] Cfr. P. E. Balducci, op. cit., pag. 173.<br />

[36] Ibid., pag. 167.<br />

[37] Cfr. Al di là del bene e del male, aforisma nº 129.<br />

[38] Cfr. Y. Moncomble, Les professionels de l'antiracisme («I professionisti dell'antirazzismo»),<br />

Yann Moncomble, Parigi 1987, pag. 277.<br />

[39] Nel suo Storia della <strong>Massoneria</strong> in Italia dalle origini alla Rivoluzione Francese (Nuova Italia<br />

Ed., 1975, pag. 156), Carlo Francovich, che appartiene alla ristretta schiera degli storiografi ufficiali<br />

della <strong>Massoneria</strong>, riferisce che già in un rapporto della polizia asburgica del 3 agosto 1756, che<br />

sintetizzava un programma massonico andato perduto intitolato Istruzione italiana, si diceva chiaro<br />

e tondo che l'obiettivo perseguito dalla <strong>Massoneria</strong> era sin da allora quello di «estinguere tutti i<br />

principati e ridurre il mondo a una Repubblica Universale».<br />

905


[40] Marcinkus era vescovo, ma non Cardinale e Padre Caprile, gesuita, era autorevolissimo<br />

redattore, ma non direttore di Civiltà Cattolica.<br />

[41] Cfr. P. R. Esposito, op. cit., pag. 27.<br />

[42] Ed. Paoline, 1979.<br />

[43] Cfr. P. R. Esposito, op. cit., pag. 178.<br />

[44] Cfr. G. Virebeau, Prelats et Francs-Maçons, Publications Henry Coston, Parigi 1978, pagg.<br />

13-14. Il grassetto non è nostro.<br />

[45] Cfr. 30 Giorni nella Chiesa e nel mondo, del 12 dicembre 1993, pag. 53; e del 10 dicembre<br />

1992, pag. 10.<br />

[46] Cfr. A. Mola, Storia della <strong>Massoneria</strong> italiana dalle origini ai nostri giorni, Bompiani Ed., 1992,<br />

pag. 744.<br />

[47] Sulla parte avuta da Koenig nella dichiarazione di Lichtenau, poi propalata, contro gli accordi,<br />

dall'alto dignitario massonico Raolf Appel e dal teologo Herbert Vorgrimler nel 1975, vedi M. Adler,<br />

Die Freimaurer und der Vatikan, Claus P. Clausen Verlag, Lippstadt, 1985, pagg. 123 e ss. Il testo<br />

della dichiarazione trovasi anche in J. A. Ferrer, G. Caprile, <strong>Massoneria</strong> e Chiesa cattolica, Pia<br />

Società San Paolo 1979, pagg. 191-194.<br />

[48] <strong>La</strong> citazione è tratta dal quindicinale Sì sì no no, del 30 novembre 1992, pag. 7.<br />

[49] Cfr. J. Ferrér-Benimeli, G. Caprile, <strong>Massoneria</strong> e Chiesa cattolica, pag. 116.<br />

[50] Cfr. P. R. Esposito, op. cit., pag., pag. 36.<br />

[51] Cfr. J. Ferrér-Benimeli, G. Caprile, op. cit., pag. 148.<br />

[52] Cfr. G. Virebeau, op. cit., pag. 127.<br />

[53] Cfr. Introibo, luglio 1976, pag. 2; G. Virebeau, op. cit., pag. 12.<br />

[54] Cfr. R. Wiltgen, Le Rhin se jette dans le Tibre («Il Reno si getta nel Tevere»), Éditions du<br />

Cèdre, 1973, pag. 16.<br />

[55] Vedasi a riguardo P. Hebblethwaite, Giovanni XXIII, il Papa del Concilio, Rusconi Ed., 1989,<br />

pag. 618.<br />

[56] Oggi la Chiesa viene presentata non più come l'arca di salvezza fra gli errori del mondo e<br />

l'unica vera fede fra le molte false, ma come una via di trascendenza, un po' migliore delle tante.<br />

[57] Cfr. 30 Giorni, del 7 luglio 1992, pag. 45.<br />

[58] Ibid.<br />

[59] Cfr. Y. Marsaudon, L'oecuménisme vu par un franc-maçon de Tradition, éditions Vitiano,<br />

Parigi, 1° trimestre 1964, pag. 121.<br />

[60] Il grassetto è testuale.<br />

[61] Cfr. Y. Marsaudon, op. cit., pag. 120.<br />

906


[62] Ibid., pag. 25.<br />

[63] Teologia che specialmente attraverso Padre De Lubac, nominato poi Cardinale da Giovanni<br />

Paolo II per i suoi «meriti» dottrinali e conciliari, ebbe grande influenza sul Vaticano II.<br />

[64] Cfr. Y. Marsaudon, op. cit., pag. 82.<br />

[65] Ibid., pag. 20.<br />

[66] Cfr. O. Wirth, I Tarocchi, Ed. Mediterranee, Roma 1990, pag. 209.<br />

[67] Il grassetto è testuale.<br />

[68] Cfr. O. Wirth, op. cit., pag. 212.<br />

[69] Ibid., pag. 213.<br />

[70] Ibid., pag. 250.<br />

[71] Ibid., pag. 229.<br />

[72] Ibid., cap. V, «Il Papa», pag. 150.<br />

[73] Cfr. 30 Giorni, del 9 settembre 1993. pag. 29, sotto il titolo «<strong>Massoneria</strong>, Cordova bussa in<br />

Vaticano».<br />

[74] Nome di Loggia SEBA, matricola 85/2640, data di iscrizione 14 agosto 1957.<br />

[75] Cfr. Il Sabato, del 30 marzo 1981, nel contesto dell'articolo «L'Ombra della Loggia» in uno<br />

stelloncino a pag. 25 intitolato «Ci sono eccome...Un dialogo con Siri».<br />

[76] Nardini Ed, 1987, pag. 391.<br />

[77] Tra gli altri documenti su Giovanni XXIII e i suoi rapporti con la <strong>Massoneria</strong> richiamiamo qui<br />

brevemente la sconcertante testimonianza di Franco Bellegrandi, già Cameriere di spada e Cappa<br />

di Sua Santità, incaricato di Storia moderna all'Università di Innsbruck, giornalista e scrittore, nel<br />

suo libro Nichitaroncalli, International EILES Ed., Roma, pagg. 59-62 e 175-179.<br />

[78] Cfr. P. R. Esposito, op. cit., pag. 420.<br />

[79] Cfr. J. Ferrér-Benimeli, G. Caprile, op. cit., pagg. 125-127.<br />

[80] Cfr. Corriere Partenopeo, anno XIII, nº 5, luglio 1991.<br />

[81] Cfr. J. Ferrér-Benimeli, G. Caprile, op. cit., pag. 91.<br />

[82] Ibid.<br />

[83] Cfr. 30 Giorni, del 3 settembre 1993, l'articolo di Andrea Tornielli intitolato «Gli amici di Sua<br />

Eminenza», pag. 37; sottotitolo «Conclave in Villa». Parlando di quella riunione nel suo libro A ogni<br />

morte di Papa, l'on. Giulio Andreotti riferisce che uno degli intervenuti gli disse «fra il serio e il<br />

faceto che c'era già la maggioranza canonica». Su questa riunione confronta anche Il Papa non<br />

eletto, del famoso vaticanista Benny <strong>La</strong>i, <strong>La</strong>terza Ed. 1993, pag. 202.<br />

[84] Cfr. N. Tosches, op. cit., pagg. 62-63, 71-73.<br />

907


[85] Ibid., pagg. 138-141.<br />

[86] Cfr. D. Leroux, Pietro mi ami tu?, Ed. Gotica, Ferrara 1989, pag. 93.<br />

[87] Cfr. J. Ferrér-Benimeli, G. Caprile, op. cit., pag. 91.. Anche in occasione della morte di<br />

Giovanni XXIII, il Gamberini aveva rilasciato all'agenzia Pantheon un altro elogio funebre<br />

altamente significativo: «Scompare un uomo che si prometteva di colmare [...] l'abisso scavato<br />

dalla Chiesa prima di lui fra sé medesima e la società moderna. E la sua morte è un gran male per<br />

tutti». Anche per quanto riguarda la sconcertante personalità di Paolo VI, rimandiamo il lettore ai<br />

vivaci, interessantissimi, ricordi di Franco Bellegrandi contenuti nel suo citato libro Nichitaroncalli.<br />

[88] Cfr. Documentation Catholique, nº 1874, pag. 509; cit. in D. Leroux, op. cit., pag. 95.<br />

[89] Vedasi al riguardo lo scritto di Léon de Poncins nel libro Infiltrations ennemies dans l'église,<br />

Documents et temoignages, Ed. Henry Coston, Parigi 1970, pag. 79 e ss.<br />

[90] Vedi l'edizione settimanale dell'Osservatore Romano, del 25 aprile 1985, pag. 12. <strong>La</strong> fotografia<br />

del ricevimento venne pubblicata sulla edizione settimanale dell'Osservatore Romano, del 10<br />

maggio 1985, a pag. 7.<br />

[91] Vedasi al riguardo il quaderno della Executive Intelligence Review intitolato The Ugly Truth<br />

about A.D.L. («<strong>La</strong> brutta verità sull'A.D.L.»), Washington 1992, nonché il volume della stessa<br />

editrice Dope Inc, specialmente alle pagg. 502 e ss., 603 e ss. L'A.D.L. è il braccio operativo del<br />

B'nai B'rith.<br />

[92] Cfr. Y. Moncomble, Le pouvoir de la drogue dans la politique mondiale («Il potere della droga<br />

e la politica mondiale»), Parigi 1990, pag. 95 e ss., e in particolare pag. 99.<br />

[93] Cfr. E. Ratier, Mystères et secrets du B'nai B'rith («Misteri e segreti del B'nai B'rith»), Facta<br />

Ed., Parigi 1993, pag. 105 e ss.<br />

[94] Tante sono le condanne contate da Padre Esposito, che riporta i dati di questa sua ricerca su<br />

Jesus, dell'ottobre 1988.<br />

[95] Cfr. 30 Giorni, del 4 aprile 1995, pag. 33.<br />

[96] Sigla di Loggia ANFI, matricola 14/005.<br />

[97] Sigla di Loggia VINO, matricola 43652/21.<br />

[98] Cfr. P. R. Esposito, op. cit., pag. 335. In quel volume, al capitolo IX, Padre Esposito sottolinea<br />

la matrice e l'ispirazione massoniche del Rotary.<br />

[99] Ibid., pagg. 348 e 349.<br />

[100] Vedasi il supplemento al nº 1 del 1995 del detto Notiziario della Buona Volontà Mondiale.<br />

[101] Cfr. P. R. Esposito, op. cit., pag. 197.<br />

908


909


Foto<br />

Le pagine del libro Storia della <strong>Massoneria</strong> Italiana scritto da Aldo Mola, dove è confermato che<br />

Frank Gigliotti era un massone.<br />

910


<strong>La</strong> pagina del libro Chi è nella CIA scritto da Julius Mader, e pubblicato in Italia da Napoleone<br />

Editore nel 1972, in cui compare il nome di Frank Bruno Gigliotti.<br />

911


<strong>La</strong> pagina del libro Fratelli d'Italia scritto da Ferruccio Pinotti dove viene detto che nel GOI ci sono<br />

tanti Valdesi<br />

912


<strong>La</strong> parte del libro di Giovanni Giudice su Giuseppe Gangale, dove viene menzionato il pastore<br />

pentecostale Rauti di Crotone.<br />

913


<strong>La</strong> locandina del Convegno Massonico tenutosi nel 2008 presso la Facoltà Valdese di Roma<br />

914

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