sommario - Il GAL Mongioie
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...principali<br />
manifestazioni ed<br />
appuntamenti<br />
da un’estate all’altra...<br />
L’Agenda è stata realizzata<br />
grazie al contributo della<br />
Coordinamento<br />
Irene Negrino<br />
Stampa<br />
Fotografie:<br />
Archivio Gal <strong>Mongioie</strong><br />
In copertina<br />
<strong>sommario</strong><br />
n AGENDA PAG. 2<br />
n TERRITORIO PAG. 6<br />
n ATTIVITÀ COLLATERALI PAG. 10<br />
n MUSEI PAG. 12<br />
n CASTELLI E TORRI PAG. 20<br />
n AFFRESCHI QUATTROCENTESCHI PAG. 30<br />
n NATURA PAG. 36<br />
n RIFUGI PAG. 42<br />
n TERME PAG. 44<br />
n PRODOTTI ECCELLENTI DELLE TERRE<br />
DEL <strong>GAL</strong> MONGIOE PAG. 46<br />
n STRUTTURE RICETTIVE PAG. 64<br />
n ATTIVITÀ E SPORT INVERNALI PAG. 72<br />
n ATTIVITÀ PAG. 76<br />
n AGENDA DI GIUGNO PAG. 78<br />
n AGENDA DI LUGLIO PAG. 82<br />
n AGENDA DI AGOSTO PAG. 86<br />
n AGENDA DI SETTEMBRE PAG. 92<br />
n AGENDA DI OTTOBRE PAG. 98<br />
n AGENDA DI NOVEMBRE PAG. 100<br />
n AGENDA DI DICEMBRE PAG. 104<br />
n AGENDA DI GENNAIO & FEBBRAIO PAG. 106<br />
n AGENDA DI MARZO & APRILE PAG. 108<br />
n AGENDA DI MAGGIO PAG. 110<br />
n INFORMAZIONI TURISTICHE PAG.1113<br />
CONSORZIO TURISTICO “ALPI DEL MARE GRANDA SUD OVEST”<br />
1
2<br />
AGENDA del CONSORZIO TURISTICO”ALPI DEL MARE GRANDA SUD OVEST”<br />
Una guida che introduce nel territorio che si è<br />
deciso di visitare e che lo fa conoscere ancora<br />
prima di scoprirlo è un biglietto da visita importante<br />
composto da immagini dove sono racchiuse<br />
speranze e aspettative di tanta gente che,<br />
lungo i sentieri di un continuo operare si sente<br />
forse meno sola di ieri.<br />
L’agenda rappresenta un obiettivo raggiunto,<br />
portato avanti con convinzione petr contribuire a<br />
far crescere l’attività turistica.<br />
E’ un piccolo esempio dell’operare costante e tenace<br />
di chi crede nel territorio.<br />
CONSORZIO TURISTICO ALPI DEL MARE GRANDA SUD OVEST
AGENDA del CONSORZIO TURISTICO”ALPI DEL MARE GRANDA SUD OVEST”<br />
Un territorio impervio a volte e apparentemente<br />
avaro, faticoco e non facile da<br />
lavorare. Chi però si impegna con tenacia<br />
e perseveranza, dopo la semina è sempre<br />
ricompensato da ottime produzioni e<br />
da frutti, non di rado, di vera eccellenza.<br />
L’agenda è un modo unico per accompagnare<br />
il turista nei luoghi che da sempre<br />
ci appartengono e per i quali giornalmente<br />
scommettiamo. E ‘ un modo elegante<br />
ed unico per spalancare le porte al turista,<br />
per farci conoscere, apprezzare e valorizzare.<br />
Gli appuntamenti citati spaziano su una<br />
serie numerosa e scelta di argomenti, anche<br />
se limitati nel tempo, concentrati cioè<br />
nel periodo di maggiore intensità che corrisponde<br />
all’inizio dell’estate per stemperarsi<br />
poi in tutto l’arco temporale di un anno<br />
che per noi incomincia a giugno.<br />
<strong>Il</strong> turista attento non avrà che l’imbarazzo<br />
della scelta e potrà scoprire accanto alla<br />
bellezza che la natura ci ha regalato, spazi<br />
altrettanto singolari dove folclore, gastronomia,<br />
cultura, turismo, intrecciano a<br />
gare i loro irresistibili richiami.<br />
CONSORZIO TURISTICO ALPI DEL MARE GRANDA SUD OVEST<br />
3
4<br />
AGENDA del CONSORZIO TURISTICO”ALPI DEL MARE GRANDA SUD OVEST”<br />
CONSORZIO TURISTICO ALPI DEL MARE GRANDA SUD OVEST
AGENDA del CONSORZIO TURISTICO”ALPI DEL MARE GRANDA SUD OVEST”<br />
CONSORZIO TURISTICO ALPI DEL MARE GRANDA SUD OVEST<br />
5
6<br />
IL TERRITORIO G.A.L. MONGIOIE<br />
TERRITORIO CONSORZIO TURISTICO “ALPI DEL MARE GRANDA SUD OVEST”<br />
...il territorio<br />
del<br />
G.A.L. <strong>Mongioie</strong>...<br />
La superficie del G.A.L. <strong>Mongioie</strong><br />
si estende per un totale<br />
di 114.868 ettari,<br />
che comprendono<br />
circa 50.000 abitanti,<br />
per un totale di 49 comuni.<br />
CONSORZIO TURISTICO ALPI DEL MARE GRANDA SUD OVEST
CONSORZIO TURISTICO “ALPI DEL MARE GRANDA SUD OVEST” TERRITORIO<br />
Nella fascia pedemontana, la struttura economica<br />
ed occupazionale è prevalentemente<br />
impostata sulle Piccole e Medie Imprese<br />
manifatturiere e sul terziario, prevalentemente<br />
commerciale. L'agricoltura,<br />
pur con rilevanza decisamente più attenuata<br />
rispetto a quella che aveva in passato,<br />
può ancora fare riferimento a produzioni<br />
di qualità.<br />
<strong>Il</strong> turismo presenta elementi di particolare<br />
interesse quali le grotte, la basilica di Vicoforte,<br />
il paesaggio delle Langhe monregalesi,<br />
della Langa Cebana e dell'Alta Valle<br />
Tanaro e le molteplici testimonianze artistiche<br />
e storiche che connotano fortemente<br />
l'area.<br />
L'ampia gamma di risorse turistiche dell'area<br />
del G.A.L. <strong>Mongioie</strong> genera un ventaglio<br />
diversificato di possibili interessi per<br />
chi volesse trascorrere una vacanza più o<br />
meno lunga in questa zona.<br />
L'Alta Val Tanaro, le Valli Monregalesi, le<br />
Valli del Mongia e del Cevetta, offrono una<br />
cornice ambientale di rara bellezza ed una<br />
serie di emergenze di rilievo nel campo<br />
dell'arte e della cultura storica capaci di<br />
dare un impulso per un nuovo turismo rurale.<br />
La presenza di stabilimenti termali, di stazioni<br />
di sport invernali e di impianti per la<br />
pratica delle più svariate attività sportive<br />
rappresentano altre caratteristiche connotanti<br />
l'area: alcune presentano caratteristiche<br />
comuni ad altre zone della montagna<br />
cuneese, altre invece trovano qui un contesto<br />
di sviluppo particolarmente favorevole<br />
(speleologia, arrampicata sportiva,<br />
ecc…).<br />
Questa pluralità di risorse offre un panorama<br />
ricco di possibilità ed opportunità: la<br />
zona del G.A.L. presenta una caratterizzazione<br />
socio - culturale capace di stimolare<br />
un turismo basato sui valori ambientali<br />
e sulle testimonianze dell'arte, della<br />
storia, dell'antropizzazione e della cultura.<br />
Le tante mete diffuse sul territorio, le possibilità<br />
di bellissime passeggiate per pranzare<br />
in un rifugio, per scoprire gli affreschi<br />
di una cappella, le mura di un'antica torre,<br />
i musei o i castelli, le festose serate ad una<br />
sagra di paese, sono le risorse che<br />
permettono di offrire "vacanze a misura<br />
d'uomo", un'alternativa al caos delle grandi<br />
mete tradizionali, agli standard dei villaggi<br />
turistici, una vacanza che può essere<br />
salutare e culturale, divertente e sporti-<br />
va insieme.<br />
PARCO NATURALE ALTA VAL PESIO<br />
E TANARO<br />
Nel territorio del Consorzio turistico ricade<br />
la porzione di territorio del Parco Naturale<br />
Alta Valle Pesio e Tanaro, che, occupando<br />
2000 ettari circa, si estende da Carnino fino<br />
al Marguareis comprendendo il vallone<br />
delle Saline e la caratteristica e celebre<br />
conca carsica di Piaggiabella.<br />
<strong>Il</strong> Parco ha una superficie totale di 6770<br />
ettari ed abbraccia i 5000 ettari della valle<br />
Pesio che, dalle aspre pareti nord del Marguareis<br />
(cima più elevata delle Alpi Liguri<br />
e del parco con i suoi 2651m) divalla verso<br />
la pianura del cuneese.<br />
La morfologia<br />
La morfologia del territorio è tipicamente<br />
carsica, ossia caratterizzata da altopiani<br />
con doline, pozzi a cielo aperto, inghiottitoi,<br />
ma anche da microforme, meno evidenti,<br />
osservabili sulla ridotta superficie di<br />
un masso, quali campi solcati o carreggiati,<br />
denominati così perché richiamano alla<br />
mente le impronte lasciate dal passaggio<br />
dei carri nel fango.<br />
CONSORZIO TURISTICO ALPI DEL MARE GRANDA SUD OVEST<br />
7
8<br />
Ciò è dovuto alla composizione della roccia,<br />
prevalentemente di tipo carbonatico,<br />
facilmente attaccabile e corrodibile dagli<br />
agenti atmosferici. Non mancano , comunque,<br />
importanti affioramenti di rocce<br />
impermeabili.<br />
La vegetazione<br />
Questa zona fu teatro, dalla fine del 1800,<br />
di esplorazioni alla ricerca di particolarità<br />
botaniche, infatti il territorio del parco racchiude<br />
1488 specie, un numero ragguardevole<br />
se si considera che la flora italiana<br />
ne conta 5600. Otto di queste sono endemismi<br />
esclusivi delle Alpi Liguri e Maritti-<br />
me, specie che sono caratteristiche e circoscritte<br />
solo a questa zona. In alta valle<br />
Tanaro tra le altre si possono citare l' “Helianthemum<br />
lunulatum”, il “Phyteuma cordatum”,<br />
il “Senecio persoonii”, la “Potentilla<br />
valderia”, la “Silene campanula” e il<br />
“Rhaponticum scariosum subsp. bicknellii”,<br />
microendemica di cui sono conosciute<br />
solo quattro stazioni al mondo. Altra particolarità<br />
da citare sono i popolamenti di pino<br />
uncinato a forma arborea, cioè ad albero<br />
e non arbusto, diffusi tra la colla di<br />
Carnino e Quarzina, fraz. di Ormea.<br />
L’uomo<br />
Segni certi di presenza dell'uomo si possono<br />
far risalire all'anno mille, epoca alla<br />
quale sembrano risalire i granuli pollinici ritrovati<br />
in zona. È da stabilire se fossero insediamenti<br />
stabili o legati esclusivamente<br />
agli scambi, data l'importanza che Carnino<br />
rivestiva come nodo commerciale e via<br />
di comunicazione tra la pianura del monregalese<br />
e la Liguria.<br />
La storia del paese fu legata da quell'epoca<br />
alle vicende di Tenda e Briga, comune<br />
quest'ultimo comprendente oltre Carnino,<br />
Piaggia, Upega e Viozene. I terrazzamenti<br />
ancora visibili in tutta la zona fanno pensare<br />
ad un’economia povera, basata sulla<br />
coltivazione di ogni piccolo lembo di terra<br />
e sulla pastorizia.<br />
La fauna<br />
Tra gli ungulati sono presenti nel Parco il<br />
IL TERRITORIO G.A.L. MONGIOIE<br />
TERRITORIO CONSORZIO TURISTICO “ALPI DEL MARE GRANDA SUD OVEST”<br />
cinghiale, il capriolo, il camoscio e il cervo;<br />
negli ultimi anni ha fatto la comparsa, risalendo<br />
gli appennini, un grande predatore<br />
all'apice della catena alimentare: il lupo.<br />
Sono presenti volpi, mustelidi quali ermellino,<br />
faina, donnola, martora e tasso; numerose<br />
sono le marmotte e non di rado si<br />
possono incontrare lepri variabili e sotto i<br />
1200 m lepri comuni; fra i tetraonidi sono<br />
presenti il gallo forcello, la pernice bianca<br />
e la starna e non è raro osservare rapaci<br />
quali aquila reale, gheppio e biancone; ultimamente<br />
si può essere fortunati e cogliere<br />
il momento del passaggio di un ripeto,<br />
o avvoltoio degli agnelli, reintrodotto<br />
dal vicino Parco delle Alpi Marittime e Parco,<br />
d'oltralpe, del Mercantour.<br />
RISERVA NATURALE SPECIALE<br />
DELLE SORGENTI DEL BELBO<br />
La Riserva Naturale delle Sorgenti del<br />
Belbo, istituita nel 1993 a tutela degli unici<br />
ambienti umidi dell’Alta Langa, si trova nei<br />
territori del Consorzio Turistico, sviluppandosi<br />
su una superficie di 422 ettari e coinvolgendo<br />
i comuni di Montezemolo, e Saliceto,<br />
insieme al comune di Camerana, esterno<br />
al G.A.L. stesso. <strong>Il</strong> Belbo è il più<br />
lungo torrente collinare delle Langhe. Le<br />
sue sorgenti si trovano nell’ampia conca<br />
tra montezemolo e Mombarcaro e danno<br />
poi vita al corso d’acqua che scende toc-<br />
CONSORZIO TURISTICO ALPI DEL MARE GRANDA SUD OVEST
CONSORZIO TURISTICO “ALPI DEL MARE GRANDA SUD OVEST” TERRITORIO<br />
cando Camerana, Saliceto, Sale delle<br />
Langhe e Sale San Giovanni. <strong>Il</strong> pendio<br />
collinare è poco scosceso e le acque che<br />
drenano per dar origine alle sorgenti si<br />
muovono lentamente, creando a volte aree<br />
acquitrinose, specie quando incontrano<br />
le fini argille che costituiscono il fondo<br />
di scorrimento. Queste aree umide hanno<br />
da tempo destato l’interesse dei naturalisti<br />
che qui hanno identificato rare specie botaniche,<br />
progredite grazie alla presenza di<br />
un biotipo unico. Sulla presenza delle specie<br />
botaniche di quest’area sorgentifera si<br />
sono pronunciati insigni botanici, esaltando<br />
la splendida flora che fa bella mostra di<br />
sé, dando l’impressione di non essere nelle<br />
brulle Langhe, ma in un’amena conca<br />
alpina. Su queste ragioni si basa la motivazione<br />
che indusse, nel 1993, la Regione<br />
Piemonte a trasformare questo luogo<br />
in un’area protetta. Qui numerosi sono gli<br />
spunti di osservazione, sia per il comune<br />
visitatore che ami la natura, sia per la didattica<br />
ambientale, poiché oltre alla presenza<br />
di un biotipo che offre le proprie originalità,<br />
si possono incontrare nell’area<br />
varie specie animali e vegetali di sicura<br />
suggestione.<br />
La fauna<br />
La riserva costituisce un ambiente ideale<br />
per la riproduzione e la vita in libertà di varie<br />
specie animali. Fra i molti ungulati presenti,<br />
i più comuni sono certamente i cinghiali,<br />
i daini e i caprioli.<br />
Tuttavia non è improbabile incontrare all’interno<br />
della riserva lepri, volpi o tassi,<br />
così come scoiattoli, ghiri, donnole e faine.La<br />
peculiarità della riserva, tuttavia, è<br />
rappresentata dalla zona umida, popolata<br />
da numerosissimi anfibi fra cui la rana agile,<br />
la salamandra giallo-nera e numerose<br />
varietà di rospi.Presente anche la famiglia<br />
dei rettili tra cui spiccano l’orbettino, il ramazzo,<br />
la biscia dal collare e il biacco.Tra<br />
gli uccelli una grande quantità di specie è<br />
presente nella riserva: dalla ghiandaia, ai<br />
merli, alle cincie, ai picchi, agli allocchi, alle<br />
civette, ai fagiani, alle quaglie, per non<br />
dimenticare i più noti rapaci come la poiana<br />
e lo sparviero.È importante sottolineare<br />
la presenza della microfauna sia acquatica<br />
che terrestre. Tra gli invertebrati<br />
che popolano il corso d’acqua del Belbo<br />
ne troviamo alcuni molto significativi, sia<br />
per la loro collocazione nella catena alimentare<br />
dell’ecosistema, sia perché sono<br />
indicatori inequivocabili della purezza ambientale.La<br />
loro presenza infatti è garantita<br />
da due fattori: la purezza delle acque e<br />
la velocità della corrente.<br />
Le orchidee<br />
Tra le varietà vegetali presenti nella Riserva<br />
delle Sorgenti del Belbo è doveroso ricordare<br />
la famiglia delle orchidacee, presentate<br />
qui con ben 22 specie di fiori. Una<br />
tra le più interessanti è la “Ophrys Fuciflo-<br />
ra”, che trae il suo nome dall’apparato floreale<br />
a forma di “fuco”. Questo stratagemma,<br />
frutto di millenaria specializzazione<br />
della specie floreale, attira l’insetto maschio,<br />
il quale si avvicina convinto di trovare<br />
la propria compagna, inconsapevolmente<br />
coinvolto, in un proficuo trasporto di<br />
polline.<br />
Sopra: camoscio e aquila reale<br />
Nella pagina a fronte: una marmotta e il<br />
Giglio di San Giovanni<br />
Sotto: Orchidea Sambucina Rossa<br />
CONSORZIO TURISTICO ALPI DEL MARE GRANDA SUD OVEST<br />
9
10<br />
ATTIVITA’ COLLATERALI G.A.L. MONGIOIE<br />
ATTIVITA’ COLLATERALI CONSORZIO TURISTICO “ALPI DEL MARE GRANDA SUD OVEST”<br />
<strong>Il</strong> Consorzio Turistico Alpi del Mare<br />
Granda Sud Ovest nasce col chiaro intento<br />
di valorizzare un territorio vasto<br />
che raggruppa le Valli del Monregalese,<br />
del Cebano, dell’Alto Tanaro per spingersi<br />
ed incuncarsi fino ai confini con la<br />
LIguria, con la Francia, sfogiando prima<br />
nelle dolci colline delle Langhe, fra i vigneti<br />
che costituiscono il vanto e l’orgoglio<br />
di questo territorio. Iin questo territorio<br />
che praticamente “lambisce” il mare,<br />
contando al suo interno svariati chilometri<br />
di piste da sci, vi è un potenziale di ostelli,<br />
prodotti tipici, manifestazioni,monumenti<br />
religiosi, castelli e certose, che<br />
rendono interessante ogni soggiorno, sia<br />
pur breve.<br />
Dunque il Consorzio Turistico è il veicolo<br />
indispensabile legato al<br />
la promozione dello sviluppo del turismo<br />
e delle attività direttamente e/o indirettamente<br />
ad esso collegate.<br />
Questo territorio segue le ricette con attenzione<br />
pubblicizzandone le iniziative, i<br />
colori, i gusti, le peculiarità che si ispira-<br />
no alla semplicità non artefatta delle cose<br />
vere.<br />
L’attività del Consorzio è legata alla promozione<br />
dello sviluppo del Turismo delle<br />
attività direttamente e/o indirettamente<br />
ad esso collegate, in raccordo con l'Agenzia<br />
Turistica Cuneese.<br />
<strong>Il</strong> Consorzio si occupa di organizzazione<br />
di attività di formazione, accoglienza,<br />
informazione e assistenza turistica, raccolta<br />
e diffusione di informazioni turistiche<br />
riferite all'ambito di competenza,<br />
promozione e realizzazione di iniziative<br />
per la valorizzazione delle risorse turistiche<br />
locali, nonché manifestazioni e iniziative<br />
dirette ad attirare i turisti e a favorirne<br />
il soggiorno.<br />
CONSORZIO TURISTICO ALPI DEL MARE GRANDA SUD OVEST
CONSORZIO TURISTICO “ALPI DEL MARE GRANDA SUD OVEST” ATTIVITA’ COLLATERALI<br />
CONSORZIO TURISTICO ALPI DEL MARE GRANDA SUD OVEST<br />
11
12<br />
<strong>Il</strong> territorio del G.A.L. <strong>Mongioie</strong> è<br />
ricco di aspetti storici, artistici,<br />
etnografici di particolare interesse.<br />
Questi vengono illustrati<br />
attraverso un ampio sistema di<br />
musei, esposizioni, siti<br />
archeologici.<br />
Le sedi si differenziano per i temi<br />
e per gli spazi espositivi: dai<br />
sentieri all’aria aperta, agli storici<br />
palazzi, ai castelli, alle antiche<br />
case di paese.<br />
Essi sono accomunati dalla<br />
capacità, nel tempo, di adattarsi e<br />
rinnovarsi negli allestimenti e nei<br />
contenuti, finalizzati alla<br />
valorizzazione delle tradizioni<br />
locali, o alla scoperta di aspetti<br />
storici altrimenti poco conosciuti.<br />
DOGLIANI<br />
MUSEO STORICO<br />
ARCHEOLOGICO<br />
"GIUSEPPE GABETTI"<br />
Pal. Municipale - P.za San Paolo, 10<br />
<strong>Il</strong> Museo, nato nel 1976 per volontà del<br />
gruppo "Amici del Museo" in seguito al rinvenimento<br />
di due tombe di epoca romana,<br />
si trova al primo piano del Palazzo Comunale.<br />
Nella prima sala è ospitata una ricca<br />
raccolta di fossili delle Langhe; nella seconda<br />
sono esposti reperti di età neolitica<br />
e dell'età del bronzo, corredi funerari e epigrafici<br />
d'epoca romana provenienti da<br />
Dogliani e paesi limitrofi, nonché la ricostruzione<br />
delle due tombe ritrovate a S.<br />
Quirico.<br />
Nella terza sala si trovano reperti d'epoca<br />
medievale, tra cui capitelli e sculture in<br />
pietra, epigrafi e documentazione di interesse<br />
locale. Altri locali ospitano affreschi,<br />
stampe e documenti storici del 1500 e secoli<br />
seguenti. Ampio spazio è dedicato alla<br />
figura e all'opera di G.B. Schellino e ad<br />
una sezione di archeologia industriale, in<br />
particolare alla produzione di "cotti" di fine<br />
Ottocento. Infine pergamene, manoscritti,<br />
libri, stampe, raccolte di vecchie fotografie<br />
MUSEI CONSORZIO TURISTICO “ALPI DEL MARE GRANDA SUD OVEST”<br />
e cartoline.<br />
Info: Museo p/o Comune di Dogliani<br />
+39.0173.70990<br />
CAPRAUNA<br />
MUSEO ETNOGRAFICO<br />
DI CAPRAUNA<br />
P.zza S. Antonino, 16<br />
<strong>Il</strong> Museo e' nato nel 2000 per iniziativa<br />
della Pro Loco locale, con lo scopo di<br />
conservare oggetti in uso nella vita quotidiana<br />
del paese dalla fine dell'800 all'inizio<br />
del ‘900, riscoprire utensili la cui funzione<br />
è andata perduta, e presentarli valorizzando<br />
l’ingegno e l’opera di chi li ha<br />
realizzati.<br />
L’intento è quello di raccogliere frammenti<br />
di storia e testimonianze della civiltà contadina.<br />
Esso ospita anche una sezione<br />
naturalistica che presenta materiale cartaceo<br />
e fotografico inerente alla palestra di<br />
roccia "Rocca de l'Arma", alle grotte, alla<br />
flora e alla fauna della zona, alla quale è<br />
abbinata una sezione riguardante la preistoria<br />
della Valle Pennavaire, costituita da<br />
pannelli e calchi, a cura del Laboratorio di<br />
CONSORZIO TURISTICO ALPI DEL MARE GRANDA SUD OVEST
CONSORZIO TURISTICO “ALPI DEL MARE GRANDA SUD OVEST” MUSEI<br />
Antropologia Storica e Sociale delle Alpi<br />
Marittime (LASA).<br />
Sono state ampliate sia la raccolta di riproduzioni<br />
di foto d'epoca, collocata in una<br />
delle due sale del Museo, sia la mostra<br />
etnografica, che comprende abiti corredati<br />
da utensili dell'uso quotidiano e documenti,<br />
vecchi arnesi del contadino, strumenti<br />
del cestaio, del falegname, del boscaiolo<br />
e del calzolaio.<br />
Info: Comune di Caprauna<br />
+39.0174.391812<br />
CLAVESANA<br />
MUSEO<br />
STORICO ETNOGRAFICO<br />
Piazza Vittorio Emanuele II 7<br />
Nel pittoresco borgo antico, in un palazzotto<br />
signorile del XVIII secolo, ex sede<br />
municipale, trova luogo il Museo Storico<br />
Etnografico comunale; le 11 stanze e saloni,<br />
distribuite su due piani, offrono al visitatore<br />
una serie di immagini e oggetti di<br />
notevole valore storico che forniscono un<br />
ampio scorcio della vita contadina di Langa.<br />
Compaiono immagini e documenti di<br />
personaggi "storici" clavesanesi; "La Ballerina",<br />
donna vissuta a cavallo fra il XIX e<br />
il XX secolo, protagonista nella prima edizione<br />
al Cairo dell'Aida di Giuseppe Verdi.<br />
<strong>Il</strong> percorso prosegue con oggetti legati alle<br />
tradizioni locali: caccia, pesca, raccolta<br />
dei tartufi, pallapugno. Per finire, in uno<br />
stupendo salone sono raccolti tutti gli<br />
stemmi dei Comuni che appartennero al<br />
"Marchesato dei Clavesana" nel periodo<br />
della sua massima estensione territoriale<br />
(XII - XIII secolo), quando i suoi confini<br />
raggiungevano l'attuale Costa Azzurra;<br />
nella stessa sala è inoltre possibile ammirare<br />
costumi dell'epoca.<br />
Info: Comune di Clavesana<br />
+39.0173.790103<br />
ORMEA<br />
MUSEO ETNOGRAFICO<br />
"ALTA VAL TANARO"<br />
Via Madonna degli Angeli<br />
<strong>Il</strong> museo, situato all’interno di un’abitazione<br />
privata, è la ricreazione di un ambiente<br />
abitativo tipico della Val Tanaro. L’intento è<br />
quello di offrire un percorso della memoria<br />
che attraverso la ricostruzione di alcuni<br />
dei più importanti ambienti domestici del<br />
passato, conduce alla consapevolezza di<br />
come e quanto si sia modificata la vita<br />
quotidiana. È distribuito su tre piani, un<br />
sottotetto e una cantina. Vi sono ricostruiti<br />
gli ambienti di lavoro del falegname, del<br />
fabbro e del cestaio. Una cucina con la tavola<br />
apparecchiata e una camera da letto<br />
in cui figurano anche una culla e un treppiede<br />
con brocca e catino, una stanza con<br />
arredi religiosi, una zona dedicata alla lavorazione<br />
di latte e castagne, una stanza<br />
dei giochi e del lavoro femminile, un’aula<br />
scolastica con banchi in legno.<br />
Info: Ufficio Turistico di Ormea<br />
+39.0174.392157<br />
FRABOSA SOPRANA<br />
MUSEO ETNOGRAFICO<br />
"CESARE VINAJ"<br />
Frazione Fontane<br />
<strong>Il</strong> museo delle terre del Kyè, nato nel<br />
1981, è dedicato a Cesare Vinaj, primo animatore<br />
di ricerca in Val Corsaglia. La<br />
raccolta è esposta in due sale comunicanti<br />
degli edifici del beneficio parrocchiale.<br />
Esso propone oltre quattrocento oggetti e-<br />
CONSORZIO TURISTICO ALPI DEL MARE GRANDA SUD OVEST<br />
13
14<br />
sposti, dai documenti cartacei agli attrezzi<br />
e agli utensili di uso quotidiano, ed un archivio<br />
fotografico integrato da testi di tradizione<br />
orale.<br />
La raccolta esprime la specificità di questa<br />
zona: la cultura, il colore, il profilo e il senso<br />
di un’isola “occitano-provenzale” estesa<br />
da Fontane all’Alta Val Corsaglia. Tra<br />
gli elementi più significativi: una carbonaia<br />
in miniatura e vari attrezzi del carbonaio;<br />
una serie di strumenti per la lavorazione<br />
della canapa; gli oggetti necessari alla lavorazione<br />
del latte; utensili per la coltura<br />
della castagna; attrezzi per la fienagione;<br />
attrezzi del boscaiolo; oggetti di uso comune<br />
in cucina.<br />
Prossimamente, tutti gli strumenti saranno<br />
integrati in un unico sistema che comprenderà<br />
il museo, la grotta di Bossea, la<br />
nuova sala polivalente, la rete sentieristica<br />
storica e l’ecomuseo del castagno.<br />
Call Center Centro Grotta di Bossea<br />
+39.0174.349240<br />
GARESSIO<br />
MUSEO<br />
GEOSPELEOLOGICO<br />
Pal. Municipale – Piazza Carrara<br />
<strong>Il</strong> museo, sorto nel 1970 per ospitare il materiale<br />
rinvenuto nelle grotte della zona, ha<br />
oggi sede al piano terreno del palazzo comunale,<br />
nel salone degli affreschi.<br />
Tra i reperti di maggiore importanza: un<br />
MUSEI CONSORZIO TURISTICO “ALPI DEL MARE GRANDA SUD OVEST”<br />
campionario di rocce e minerali, una serie<br />
di manufatti litici, frammenti provenienti<br />
dalla grotta del Gray, stalattiti e stalagmiti<br />
di grande suggestione, lo scheletro dell’orso<br />
delle caverne e alcune ceramiche di civiltà<br />
etrusca, latina, mesopotamica, donate<br />
da speleologi e ricercatori.<br />
Sono inoltre ospitate dal museo una sezione<br />
dedicata alla geologia di Garessio,<br />
una ai minerali del mondo e una ai microfossili<br />
della Val Tanaro.<br />
PINACOTECA<br />
Pal. Municipale – Piazza Carrara<br />
Situata al 1° piano del Palazzo Comunale<br />
di Garessio, la Pinacoteca è a ingresso libero<br />
ed offre al visitatore circa 150 quadri<br />
di pittori italiani e stranieri, fra cui il famoso<br />
vignettista Golia (Eugenio Colmo) e il fratello<br />
Giovanni Colmo, per continuare con<br />
Paulucci, Lattes, Cappellin, Mario Giugiaro,<br />
Morscio, Zumino, Decalage, West e altri.<br />
Info: Ufficio Turistico di Garessio<br />
+39.0174.805670<br />
FRABOSA SOTTANA<br />
MUSEO DELLA<br />
MONTAGNA<br />
Fraz. Miroglio<br />
<strong>Il</strong> museo nasce dall’intimo e forte desiderio<br />
e dalla buona volontà di un gruppo di appassionati<br />
culturi del mondo che fu, quello<br />
dei nostri padri e dei nostri nonni i bisnonni.<br />
Le finalità che vengono perseguite sono il<br />
rispetto per i sacrifici di quanti ci hanno preceduto<br />
nel duro cammino della vita conservandone<br />
gelosamente il ricordo testimoniale<br />
di fatiche, sacrifici, speranze, gioie, dolori,<br />
pazienza, fantasia e povertà e quanto al-<br />
CONSORZIO TURISTICO ALPI DEL MARE GRANDA SUD OVEST
CONSORZIO TURISTICO “ALPI DEL MARE GRANDA SUD OVEST” MUSEI<br />
tro ha scandit apo e caratterizzato la loro vita;<br />
il desiderio di non dimenticare e non far<br />
dimenticare, soprattutto ai giovani ed a<br />
quanti non sanno o hanno rimosso dalla<br />
mente o dal cuore le testimonianze della<br />
presenza dell’uomo nel difficile ambiente<br />
montano, culla di tradizioni, di produzioni tipiche<br />
e di patrimonio culturale e storico degno<br />
del massimo rispetto che deve essere<br />
doverosamente tramandato ai posteri; la<br />
volontà di far conoscere al visitatore le radici<br />
del passato della gente di montagna: “un<br />
popolo senza cultura è un popolo senza<br />
età e senza storia”; il convincimento che gli<br />
uomini sono della montagna e non la montagna<br />
degli uomini. All’interno del museo<br />
troviamo gli antichi mestieri dimenticati dal<br />
tempo e dall’incuria degli uomini, strumenti,<br />
oggetti e macchine che devono far riflettere<br />
su come si sia andata mondificando, nel<br />
tempo, la società, l’economia e la cultura,<br />
da un passato neppur troppo remoto ai<br />
giorni nostri.<br />
Info: Ufficio Turistico di Frabosa Sottana<br />
+39.0174.244482<br />
www.mondole.it<br />
MOMBASIGLIO<br />
MUSEO DELLE PIETRE<br />
CONSORZIO TURISTICO ALPI DEL MARE GRANDA SUD OVEST<br />
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16<br />
MOMBASIGLIO<br />
MUSEO<br />
GENERALE BONAPARTE<br />
Castello di Mombasiglio<br />
<strong>Il</strong> museo Generale Bonaparte è stato allestito<br />
all’interno del Castello di Mombasiglio<br />
nell’anno 2004.La sua visita consente al visitatore<br />
di rileggere la storia locale in modo<br />
alternativo, in particolare attraverso gli occhi<br />
del noto pittore Giuseppe Pietro Bagetti.<br />
Le sale del Museo ospitano, oltre ad una<br />
raccolta di pregevoli uniformi, collezioni di<br />
soldatini in piombo e plastici di battaglie, la<br />
serie, di notevole valore, delle ben quarantaquattro<br />
stampe tratte dagli altrettanti acquarelli<br />
del pittore torinese.<br />
Volute dallo stesso Napoleone, queste opere<br />
sono un’attentissima ricognizione<br />
geografica, economica, sociale del nostro<br />
territorio sul finire del XVIII Secolo.<br />
MUSEI CONSORZIO TURISTICO “ALPI DEL MARE GRANDA SUD OVEST”<br />
Le vedute, commissionate per documentare<br />
i paesi interessati dalla prima Campagna<br />
d’Italia, sono opera di un’intera équipe di<br />
professionisti di quell’epoca e permettono<br />
di compiere, sala dopo sala, un vero e proprio<br />
viaggio virtuale.<br />
Ogni acquerello è allestito di coppia con la<br />
relativa stampa e, nelle sale al piano terreno,<br />
è inoltre possibile ammirare gli schizzi<br />
preparatori, associati alle interessanti Instructions<br />
dettate dal capo sezione Martinel<br />
ai collaboratori.<br />
Un percorso strutturato per proiettare nuova<br />
luce sulla storia locale nelle sue relazioni<br />
con i Savoia, con gli atti di eroismo e di<br />
dedizione delle truppe piemontesi, sul genio<br />
militare del piccolo Corso ed infine, non<br />
per ultimo, sulla figura di Giuseppe Pietro<br />
Bagetti.<br />
<strong>Il</strong> sapiente allestimento museale, di forte<br />
suggestione per il particolare utilizzo dell’illuminazione,<br />
consente di godere tanto del-<br />
le collezioni quanto delle belle architetture<br />
del Castello.<br />
<strong>Il</strong> Museo è aperto dal lunedì al venerdì dalle<br />
15.00 alle 17.00.<br />
La visita è guidata con inizio alle ore 15.00<br />
ed alle ore 16.00.<br />
E’ possibile effettuare la visita del Museo<br />
fuori orario, previo appuntamento.<br />
Info: G.A.L. <strong>Mongioie</strong><br />
+39.0174.780268<br />
IL MUSEO<br />
NATURALISTICO<br />
CONFRATERNITA<br />
DI SANTA CROCE<br />
<strong>Il</strong> museo Naturalistico è allestito negli spazi<br />
della Cappella Santa Croce detta "della<br />
Confraternita”. La cappella è stata ristrutturata<br />
in modo tale da creare due spazi<br />
autonomi su piani distinti collegati da una<br />
scala a chiocciola. <strong>Il</strong> museo ospita la mostra<br />
delle specie arboree ed arbustive della<br />
zona, collezione realizzata dalla Comunità<br />
Montana Valli Mongia, Cevetta e Langa<br />
Cebana. La collezione è composta da<br />
pannelli raffiguranti le specie con fotografie,<br />
sezioni del legno, campioni di semi e<br />
frutti, descrizioni delle caratteristiche<br />
morfologiche e da esemplari di piante vive.<br />
Info: G.A.L. <strong>Mongioie</strong><br />
+39.0174.780268<br />
SITO ARCHEOLOGICO<br />
DI SANT’ANDREA<br />
La chiesa di Sant'Andrea, costruita forse<br />
nell' XI secolo, venne demolita nel 1923,<br />
per ricavarne materiale da costruzione. La<br />
Chiesa aveva pianta rettangolare con abside<br />
semicircolare, a volta, con altare<br />
staccato dal Coro: i due muri dello spigolo<br />
sinistro della facciata facevano base per il<br />
campanile romanico, sostenuto all'interno<br />
da un pilastro o colonna. Nei secoli XIII e<br />
XIV era elencata fra i possedimenti dell'Abbazia<br />
di San Dalmazzo di Pedona, come<br />
"Sancti Andree de Montebaxilio". L'importanza<br />
della Chiesa - allo stesso livello<br />
della Chiesa parrocchiale San Nicola - emerge<br />
dal fatto che viene ricordata nel<br />
cappello introduttivo degli Statuti di Mom-<br />
CONSORZIO TURISTICO ALPI DEL MARE GRANDA SUD OVEST
CONSORZIO TURISTICO “ALPI DEL MARE GRANDA SUD OVEST” MUSEI<br />
CONSORZIO TURISTICO ALPI DEL MARE GRANDA SUD OVEST<br />
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18<br />
basiglio del 1331.<br />
Dalla demolizione della Chiesa si salvarono<br />
alcuni reperti: un'ara in marmo grigio con raffigurazione<br />
di Ercole di età romana imperiale<br />
e una stele di calcare etrusca, risalente al<br />
IV secolo A.C., riferibile alla sepoltura di un etrusco<br />
di probabile origine italica. Tutto ciò<br />
confermerebbe la persistenza di rapporti tra<br />
l'Etruria settentrionale e la Liguria anche interna<br />
e quindi la presenza di un insediamento<br />
etrusco in un'area abitata dei Liguri montani,<br />
ai tempi notevole via di transito fra il Monregalese<br />
e la Liguria. I reperti, restaurati nel<br />
1995<br />
dalla Sovraintendenza alle Antichità e Belle<br />
Arti di Torino, sono attualmente murati nella<br />
Sala delle conferenze del Centro Culturale<br />
Mombasiglio.<br />
Info: Comune di Mombasiglio<br />
+39.0174.780015<br />
COLLEZIONE<br />
DI EPIGRAFI E DI<br />
REPERTI ARCHEOLOGICI<br />
Piazza Municipio, 2<br />
Nella sala del Centro Culturale sono esposti<br />
alcuni reperti archeologici rinvenuti nel territorio<br />
di Mombasiglio, testimonianza del retaggio<br />
storico della zona: una stele in calcare del<br />
IV sec. a.C., rinvenuta in occasione dei lavori<br />
di demolizione della chiesa di Sant’Andrea;<br />
un'ara in marmo grigio con raffigurazione di<br />
Ercole, di età romana imperiale; una piccola<br />
stele funeraria in arenaria, di età romana imperiale<br />
rinvenuta sempre in seguito alla demolizione<br />
della chiesa di Sant’Andrea.<br />
MUSEI CONSORZIO TURISTICO “ALPI DEL MARE GRANDA SUD OVEST”<br />
Info: Comune di Mombasiglio<br />
+39.0174.780015<br />
MONTALDO MONDOVÌ<br />
IL SITO ARCHEOLOGICO<br />
<strong>Il</strong> sito archeologico di Montaldo Mondovì testimonia<br />
la presenza di un villaggio abitato<br />
nel IV secolo a.C. da Liguri Montani,<br />
popolazioni che si ritirarono sui monti in seguito<br />
all’arrivo in Italia delle popolazioni celtiche.<br />
<strong>Il</strong> terreno occupato dal villaggio, che fu<br />
più volte devastato e ricostruito, fu poi rioccupato<br />
in epoca medievale quando, nel XIII se-<br />
colo, vi fu costruito un castello. Le caratteristiche<br />
dell’abitato protostorico di cui sono<br />
stati rinvenuti i resti suggeriscono un insediamento<br />
caratterizzato da un numero ridotto<br />
di abitazioni, e assenza di particolari<br />
opere difensive. I resti del castello documentano<br />
invece lo sviluppo di una costruzione<br />
omogenea e unitaria. Fra le varie testimonianze<br />
si possono ammirare le “coppelle”,<br />
da porre in relazione ad una probabile<br />
area sacra legata a forme rituali e culturali.<br />
nfo: Comune di Montaldo Mondovì<br />
+39.0174.323105<br />
PAMPARATO<br />
MUSEO DEGLI USI<br />
E COSTUMI DELLA<br />
GENTE DI MONTAGNA<br />
Via Chiesa, 39<br />
<strong>Il</strong> museo, nato nel 1987 per iniziativa dell’associazione<br />
Pro Loco, è situato in un ex<br />
convento seicentesco, di cui conserva caratteristiche<br />
originali come i pavimenti in<br />
lastre di pietra e i soffitti a cassettone. Raccoglie<br />
utensili e attrezzi tipici del lavoro e<br />
della vita domestica attraverso la perfetta<br />
ricostruzione di ambienti domestici. Tra i<br />
pezzi esposti: un carro agricolo, un telaio<br />
manuale per la tessitura di canapa e lino e<br />
antiche stoffe d’uso comune. Le cinque<br />
sale tematiche ospitano la ricostruzione di<br />
una cucina con il camino e i mobili in legno,<br />
la camera da letto con il letto a barca,<br />
l’aula della scuola elementare con i banchi<br />
in legno, i quaderni, la lavagna e il singolare<br />
tavolo refettorio con i buchi per le scodelle,<br />
la sala della tessitura e la sala dedicata<br />
alla lavorazione della castagna.<br />
CONSORZIO TURISTICO ALPI DEL MARE GRANDA SUD OVEST<br />
Info: Comune di Pamparato<br />
+39.0174.351113<br />
IL MUSEO ETNOGRAFICO<br />
DIFFUSO<br />
LA CIVILTÀ<br />
DEL CASTAGNO<br />
<strong>Il</strong> museo interessa i tre comuni di Monastero<br />
Vasco, Pamparato e Frabosa Soprana<br />
(Frazione Fontane). Si tratta di un itinerario<br />
sul territorio articolato in tre sedi,<br />
ciascuna delle quali è destinata a sviluppare<br />
ed approfondire un'area tematica diversa,<br />
con l'obiettivo di fornire una pano
CONSORZIO TURISTICO “ALPI DEL MARE GRANDA SUD OVEST” MUSEI<br />
ramica sul mondo del castagno. I tre siti<br />
comprendono sedi museali tradizionali ed<br />
ecomusei, centri di documentazione, itinerari<br />
illustrati e laboratori didattici.<br />
La prima tappa, Monastero Vasco, rappresenta<br />
la "porta del percorso", e sviluppa il<br />
tema del castagno sotto l'aspetto vegetazionale,<br />
colturale, gastronomico, culturale<br />
e tradizionale. <strong>Il</strong><br />
Museo è, in questa<br />
sede, ospitato nella<br />
Crusà, edificio<br />
religioso ormai<br />
sconsacrato.<br />
A Serra Pamparato<br />
l'itinerario coinvolge<br />
i locali seminterrati<br />
del Museo etnografico<br />
degli usi<br />
e costumi della<br />
gente di montagna.<br />
Poichè a<br />
Pamparato è sorto<br />
uno dei primi stabilimenti<br />
italiani per<br />
l’estrazione dell’acido<br />
tannico dal legno<br />
di castagno,<br />
questo è sembrato il posto più adatto a<br />
documentare questa importante attività industriale.<br />
<strong>Il</strong> tema è quello della lavorazione<br />
del legname per l'estrazione del tannino,<br />
dalle sue fasi agli usi principali.<br />
A Frabosa Soprana, nella Frazione Fontane,<br />
il Museo diventa un prolungamento<br />
del Museo Etnografico Cesare Vinaj, attraverso<br />
un percorso che si snoda sul sentiero<br />
verso case Ubbè. Una serie di pannelli<br />
illustrati richiama l'attenzione del visitatore<br />
sul rapporto fra l'uomo e la montagna<br />
grazie alla lettura dei segni lasciati<br />
dall’essere umano nel paesaggio.<br />
Info: Comune di Monastero Vasco<br />
+39.0174.689104;<br />
Comune di Pamparato<br />
+39.0174.351113;<br />
Comune di Frabosa Soprana<br />
+39.0174.244024;<br />
Com. Montana Valli Monregalesi<br />
+39.0174.563307.<br />
CONSORZIO TURISTICO ALPI DEL MARE GRANDA SUD OVEST<br />
19
20<br />
CASTELLI E TORRI CONSORZIO TURISTICO “ALPI DEL MARE GRANDA SUD OVEST”<br />
<strong>Il</strong> paesaggio delle valli del G.A.L.<br />
<strong>Mongioie</strong> trova il suo<br />
completamento quasi naturale<br />
nella presenza di castelli e torrioni<br />
che ricordano un passato<br />
generoso di storia ed un presente<br />
ricco di memorie.<br />
Alle palazzine signorili dei centri<br />
più grandi, varie volte<br />
rimaneggiate dando ampio<br />
respiro all’eleganza ed alla<br />
ricchezza delle forme e delle linee,<br />
si contrappongono gli austeri resti<br />
dei manieri i quali, arroccati sugli<br />
spuntoni più difendibili, vigilavano<br />
sulle borgate contadine che al<br />
castello facevano da corona. La<br />
maggioranza dei paesi é sorta<br />
proprio intorno alla casa dei<br />
signori, addossata alle mura per<br />
riceverne protezione ora dalle<br />
invasioni saracene, ora dagli<br />
attacchi dei vicini. Così, qua e là, i<br />
ruderi continuano a presentarsi<br />
l’uno a portata d’occhio dell’altro,<br />
come perle di un’unica e irripetibile<br />
collana.<br />
ALTO<br />
CASTELLO DEI CONTI<br />
CEPOLLINI DI ALTO<br />
E CAPRAUNA<br />
La fortezza, costruita nel 1320 dalla famiglia<br />
Cepollini investita del feudo dai Marchesi<br />
Del Carretto di Clavesana, volge le<br />
spalle al paese con un fronte chiuso rafforzato<br />
agli spigoli da due torrioni circolari<br />
che ingentiliscono l’insieme della massiccia<br />
costruzione. <strong>Il</strong> lato opposto, verso sud,<br />
si affaccia sulla Val Pennavaira, fronteggiando<br />
il Castello di Aquila d’Arroscia. E’<br />
importante precisare che il corpo verso la<br />
valle, sulla cui facciata si apre al 2° piano<br />
una pittoresca loggia, fu eretto solo nel XV<br />
secolo.<br />
<strong>Il</strong> castello, immerso in un paesaggio d’altri<br />
tempi, circondato da una natura selvaggia<br />
e incontaminata, é collocato in uno strategico<br />
punto di transito dell'importante via di<br />
comunicazione fra Albenga e la Valle Ta-<br />
A fronte: l’imponente mole<br />
del castello di Alto<br />
Sotto: l’antica torre di Castellino<br />
Tanaro domina il paesaggio<br />
naro. Esso era sede del gabelliere che applicava<br />
alle merci di passaggio le proprie<br />
imposte.<br />
<strong>Il</strong> castello conserva un particolare fascino<br />
per le possenti mura che lo sostengono e<br />
per l'austerità dei suoi ambienti. Dalla pittoresca<br />
loggia del XV secolo si può ammirare<br />
il suggestivo panorama che spazia<br />
sulle alture a ridosso del Mar Ligure. Durante<br />
l’invasione francese del 1796 il Castello<br />
fu saccheggiato ed in parte distrutto;<br />
rimase in queste condizioni sino alla fine<br />
del XIX sec., quando venne riadattato con<br />
l’abbattimento delle parti più alte dei due<br />
torrioni e la copertura di tutto il complesso<br />
con tetto a falde. L’eleganza e l’essenzialità<br />
delle forme lo rendono uno dei manie-<br />
CONSORZIO TURISTICO ALPI DEL MARE GRANDA SUD OVEST
CONSORZIO TURISTICO “ALPI DEL MARE GRANDA SUD OVEST” CASTELLI E TORRI<br />
ri meglio conservati di tutto il territorio. Castello<br />
visitabile, parte del circuito Castelli<br />
Aperti.<br />
Info: +39.0174.391827<br />
+39.0182.555099 +39.0171.631399<br />
BATTIFOLLO<br />
CASTELLO<br />
<strong>Il</strong> Castello di Battifollo sorgeva su un'altura<br />
che domina le valli del Mongia e del Tanaro:<br />
si possono cogliere i resti di quella<br />
che fu una massiccia fortezza, che diede<br />
appunto il nome al paese.<br />
Una torre quadrata e altissima, nonostante<br />
rechi i segni dello smantellamento, sovrasta<br />
tutta una selva di ruderi, dalle mura<br />
di cinta alle arcate, dagli elementi perimetrici<br />
delle stanze ai sotterranei.<br />
<strong>Il</strong> Castello, che sorgeva già nel secolo XIII<br />
ed è citato in un diploma del marchese Ottone,<br />
fu feudo degli Aleramici di Ceva, Nucetto<br />
e Battifollo, e venne distrutto dalle<br />
truppe del generale Sèrurier nel 1796.<br />
CASTELLINO TANARO<br />
ANTICA TORRE<br />
“Sentinella nei secoli … sfidando vibra …<br />
l’esile torre …” Cantata da Giosuè Carducci<br />
nella poesia "La bicocca di San Giacomo",<br />
la torre di Castellino, rappresenta<br />
un imponente e maestoso esempio di fortificazione<br />
nelle Langhe.<br />
Costruita, in stile gotico, con massicci<br />
blocchi di pietra di Langa (arenaria) disposti<br />
con tecnica costruttiva d'elevato livello,<br />
alta circa 32 metri, con una circonferenza<br />
di quasi 3, domina un vastissimo territorio.<br />
La torre costituisce la parte rimanente d'una<br />
struttura fortificata che svolgeva, all'interno<br />
del sistema difensivo del Marchesato<br />
di Ceva, una funzione essenziale come<br />
elemento ripetitore di segnali per il controllo<br />
della zona, con Ceva, appunto, quale<br />
“quartier generale” nell’ambito locale.<br />
Del castello, cui la torre era unita, non restano<br />
che poche tracce. La tradizione lo-<br />
CONSORZIO TURISTICO ALPI DEL MARE GRANDA SUD OVEST<br />
21
22<br />
CASTELLI E TORRI CONSORZIO TURISTICO “ALPI DEL MARE GRANDA SUD OVEST”<br />
cale vuole che, come altre analoghe strutture<br />
della zona, sia sorto a difesa dalle invasioni<br />
saracene, ma, in realtà, fu edificato<br />
per ragioni di controllo feudale del territorio.<br />
Fu proprietà dei Marchesi di Ceva, della<br />
famiglia Cattanei, dei Vivalda ed infine dei<br />
Pallavicino di Ceva, sino a quando, già in<br />
parte diroccato, a fine '700, si dice sia stato<br />
definitivamente smantellato dal passaggio<br />
delle truppe napoleoniche.<br />
Sopra: il castello dei Marchesi<br />
Pallavicino a Ceva<br />
A fronte: il castello di Casotto<br />
Sotto: il castello<br />
dei Conti Capris a Cigliè<br />
CASTELNUOVO<br />
DI CEVA<br />
TORRE MEDIEVALE<br />
La torre, alta circa 28 metri a forma qua-<br />
drata, é quanto rimane dell’antico castello<br />
medievale distrutto da un incendio nel<br />
1800.<br />
Dalla sua sommità è possibile ammirare il<br />
panorama dell’arco alpino con il Monviso<br />
in bella vista a Nord e il Mar Ligure a Sud.<br />
Sullo spiazzo che la circonda sono ancora<br />
visibili ruderi di mura i quali offrono un’idea<br />
della grandiosità della fortezza.<br />
Secondo i pareri dei locali, esistono dei<br />
camminamenti sotterranei, alcuni di essi<br />
collegati con la cappella di San Maurizio<br />
che dista un centinaio di metri.<br />
CEVA<br />
CASTELLO<br />
DEI MARCHESI<br />
PALLAVICINO<br />
<strong>Il</strong> castello, che risale al XVI secolo, sorge<br />
su un promontorio fra due fiumi. L’insieme<br />
é composto dal “Castello Rosso” e dal<br />
“Castello Bianco”. <strong>Il</strong> primo, costruito alla<br />
metà del Cinquecento da Giulio Cesare<br />
Pallavicino sul sito dell’antico castello del<br />
XII secolo, che è chiamato rosso per il caratteristico<br />
colore della sua facciata. L’altro,<br />
il Castello Bianco, è l’antica residenza<br />
canonica che fu trasformata in elegante<br />
palazzina all’inizio del XVII secolo.<br />
Info: Ufficio Turistico Comunità Montana<br />
Valli Mongia, Cevetta e Langa Cebana<br />
+39.0174.721713<br />
CIGLIÈ<br />
CASTELLO<br />
DEI CONTI CAPRIS<br />
Borgo agricolo dell’Alta Langa, collocato<br />
su una dorsale a destra del Tanaro, Cigliè<br />
si stringe attorno al suo castello medievale.<br />
Già appartenente al comitato di Bredulo<br />
poi alla giurisdizione del marchese di<br />
Ceva, nel 1435 finì in possesso dei Savoia<br />
i quali infeudarono il borgo prima a Laigueglia<br />
e quindi ai Pensa nel 1538. <strong>Il</strong> castello<br />
è già ricordato come esistente nel<br />
1275 ed è documentato come nel 1391<br />
sia stato venduto al comune di Mondovì<br />
per passare, dopo alterne vicende, al<br />
monregalese Giacomo Torre. Nel 1522<br />
venne acquistato dai Pensa monregalesi<br />
che erano già infeudati della signoria di Cigliè.<br />
CONSORZIO TURISTICO ALPI DEL MARE GRANDA SUD OVEST
CONSORZIO TURISTICO “ALPI DEL MARE GRANDA SUD OVEST” CASTELLI E TORRI<br />
Divenuto proprietà dei Capris, i loro discendenti<br />
lo possedettero fino ai primi del<br />
Novecento. Ad oggi il castello è proprietà<br />
privata, e non ha alcuna destinazione anche<br />
se, per le successive trasformazioni,<br />
da castello-scolta esso ha mutato la sua<br />
destinazione in abitazione.<br />
Imponente e massiccia, la struttura veglia<br />
sul piccolo borgo.<br />
GARESSIO<br />
CASTELLO DI CASOTTO<br />
Immerso in un mare di verde appare il pregevolissimo<br />
castello, che fu un tempo certosa<br />
e divenne in tempi più recenti casa di<br />
caccia del "Re Galantuomo", Vittorio Emanuele<br />
II.<br />
Le origini di questa imponente costruzione<br />
risalgono agli anni intorno al 1000 quando<br />
san Brunone, fondatore dell'ordine Certo-<br />
sino, incontrò qui un gruppetto di eremiti<br />
che entrarono a far parte dell'ordine dando<br />
inizio alla costruzione della Certosa, della<br />
quale si ha la prima notizia certa nell'anno<br />
1171.<br />
I monaci vivevano nelle loro celle eseguendo<br />
lavori di miniatura, di copiatura di<br />
antichi testi e commentando le sacre scritture.<br />
La Certosa divenne più tardi anche<br />
meta di scorribande e furti. La fine dell'ordine<br />
certosino venne decretata dal Governo<br />
francese nel 1802, e la costruzione di<br />
Valcasotto venne messa all'asta ed acquistata<br />
dal cavalier Avena, e qui conobbe il<br />
suo periodo peggiore; venne depredata,<br />
lasciata in abbandono, divenne pericolante<br />
ed in parte crollò.<br />
Arrivarono poi i Savoia, e fu Carlo Alberto<br />
ad acquistare il rudere e a dare incarico al<br />
più rinomato architetto dell'epoca, il Vittone,<br />
di eseguire un progetto di rifacimento.<br />
Casa Savoia tenne la proprietà fino al<br />
1882 e fu sopratutto Vittorio Emanuele II a<br />
goderne, utilizzandola come residenza estiva<br />
e punto di partenza per le battute di<br />
caccia nell'alta valle di Perabruna.<br />
<strong>Il</strong> castello, ricco di suppellettili, di dipinti e di<br />
mobili d'epoca sabauda è circondato da un<br />
grazioso giardino alpino ed é spesso sede<br />
di esposizioni e concerti. Castello visitabile,<br />
parte del circuito Castelli Aperti.<br />
Info: +39.0174.81076<br />
CASTELLO<br />
MEDIEVALE<br />
<strong>Il</strong> castello, che dovrebbe risalire al XII secolo,<br />
fu residenza dei Marchesi di Ceva-<br />
Garessio a cui succedette il casato degli<br />
Spinola.<br />
Nella prima metà del 1600, al tempo di Vittorio<br />
Amedeo I, tale ampio complesso difensivo<br />
venne abbattuto e successivamente<br />
distrutto perché i garessini avevano opposto<br />
resistenza ai Savoia che si stavano<br />
spingendo verso il sud Piemonte. Oltre ai<br />
CONSORZIO TURISTICO ALPI DEL MARE GRANDA SUD OVEST<br />
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24<br />
CASTELLI E TORRI CONSORZIO TURISTICO “ALPI DEL MARE GRANDA SUD OVEST”<br />
resti di antiche mura e tracce di varie opere<br />
difensive è ancora visibile la Torre dell'Impiccato<br />
legata alle mura del castello, alta<br />
costruzione quadrata che serviva per le<br />
esecuzioni capitali.<br />
TORRE DEI<br />
SARACENI – BARCHI<br />
La storia della torre si ricollega alle invasioni<br />
saracene alla fine dell'800 - inizi 900<br />
quando i Saraceni provenienti dall'Africa e<br />
dalle coste spagnole, dalle loro basi di<br />
Frassineto vicino a Saint Tropez invasero<br />
dalla Liguria tutte le valli del Basso Piemonte.<br />
Ma forse questa costruzione risale al tardo<br />
Impero Romano o meglio dopo la caduta<br />
dell'Impero Romano quando, nel VI secolo,<br />
per arginare le invasioni longobarde, gli<br />
imperatori di Bisanzio con Giustiniano e<br />
Costanzo, cercarono di formare una linea<br />
difensiva detta "limes" costituita da una serie<br />
di torri di avvistamento, poste in Valle<br />
Tanaro tutte sulla sponda destra del fiume<br />
Tanaro. I Saraceni, tra i secoli IX e X, se ne<br />
servirono come luoghi di ricovero e di vedetta.<br />
Sopra: il castello di Lesegno<br />
Sotto La Torre dei Saraceni - Barchi<br />
A fronte: il castello di Mombasiglio<br />
LESEGNO<br />
CASTELLO<br />
DEI MARCHESI<br />
DEL CARRETTO<br />
Anticamente i castelli di Lesegno erano tre:<br />
uno sorgeva a Mongrosso, ma fu distrutto<br />
nel 1500 per ordine dei Savoia; un secondo,<br />
eretto forse dai Saraceni, di cui restano<br />
pochi ruderi tra cui una torre ed alcuni muri<br />
perimetrali, era conosciuto come il Castellaccio.<br />
<strong>Il</strong> terzo castello, il più importante, sorgeva in<br />
regione Villa. L’antica fortezza era cinta da<br />
muraglioni, torri e fossati e fu possesso di<br />
parecchi feudatari. Della prima costruzione<br />
restano ancora una torre mozza, avanzi di<br />
mura ed i sotterranei.<br />
Sulle rovine medioevali, nella prima metà<br />
del XVIII secolo è stato edificato l’attuale palazzo,<br />
appartenente ai Marchesi di Ceva prima<br />
ed ai Del Carretto di Lesegno, che lo<br />
posseggono tuttora, poi. Scelto da Napoleone<br />
Bonaparte come quartier generale<br />
durante la battaglia della Bicocca di San<br />
Giacomo, da qui fu inviato il primo rapporto<br />
al Direttorio sull’andamento della Campagna<br />
Militare in Italia.<br />
L’imponente costruzione barocca, che conserva<br />
un archivio storico di notevole interesse,<br />
è spesso, per concessione dei proprietari,<br />
scenografia di concerti strumentali<br />
e spettacoli teatrali.<br />
Info: Comune di Lesegno<br />
telefono +39.0174. 77034<br />
MOMBASIGLIO<br />
CASTELLO<br />
<strong>Il</strong> Castello è situato sulla cima del colle<br />
che ospita il borgo storico del comune di<br />
Mombasiglio, e dal quale si può ammirare<br />
CONSORZIO TURISTICO ALPI DEL MARE GRANDA SUD OVEST
CONSORZIO TURISTICO “ALPI DEL MARE GRANDA SUD OVEST” CASTELLI E TORRI<br />
CONSORZIO TURISTICO ALPI DEL MARE GRANDA SUD OVEST<br />
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26<br />
CASTELLI E TORRI CONSORZIO TURISTICO “ALPI DEL MARE GRANDA SUD OVEST”<br />
uno splendido panorama a 360 gradi sulle<br />
vallate circostanti.<br />
<strong>Il</strong> Castello fu feudo dei Signori di Carassone<br />
sin dal 1000, e un documento che risale<br />
al 1090 ricorda una donazione fatta da<br />
“Bonifacius cum Ottone di Mombasiglio<br />
vassallo suo” all’abbazia di Fruttuaria. <strong>Il</strong><br />
Vescovo di Asti, che lo aveva ottenuto nel<br />
1134 dai Signori di Carassone diventati di<br />
Mombasiglio, cambiò il feudo con quello di<br />
Boves, cedendolo ai Marchesi di Ceva.<br />
Nei secoli venne posseduto da grandi famiglie<br />
nobiliari, dai Signori di Ceva, dagli<br />
Orlèans, dai Della Rovere, dai Visconti,<br />
dai Savoia, dai Pallavicini.<br />
<strong>Il</strong> Castello fu grandemente danneggiato<br />
durante il periodo delle guerre fra Francia<br />
e Spagna, nel XVI secolo, per poi diventare,<br />
nel 1602, proprietà della famiglia Trotti<br />
Sandri, che operò sostanziali lavori di ristrutturazione.<br />
La posizione strategica del Castello, che<br />
Nucetto: castello degli Aleramo<br />
domina la strada della Val Mongia, collegamento<br />
tra la Valle del Tanaro e la Liguria,<br />
lo rese nei secoli successivi territorio<br />
ambito di svariati marchesati.<br />
Graffiti tuttora leggibili documentano che<br />
fu utilizzato dalle armate napoleoniche alla<br />
fine del XVIII secolo.<br />
Successivamente, dall’’800, il Castello<br />
venne acquistato da una serie di famiglie<br />
fino ad essere utilizzato, previo opportune<br />
opere di restauro e recupero, come struttura<br />
ricettiva.<br />
L’abbandono del maniero per molti anni<br />
ha comunque evitato le consuete intromissioni<br />
di aggiornamenti architettonici<br />
perturbativi: il suo impianto resta infatti<br />
chiaramente leggibile, rendendolo importante<br />
documentazione architettonica e<br />
storica della cultura che ha per secoli caratterizzato<br />
la zona in cui sorge.<br />
All’origine del complesso si trova la torre,<br />
alta ben 35 metri, che sarà presto agibile<br />
e fruibile sino all’ultimo piano; una seconda<br />
torre, iniziata e non completata, fu conglobata<br />
nel corpo tardo medioevale del<br />
Castello.<br />
Dal 29 dicembre 2001 il Castello è proprietà<br />
della Fondazione Castello di Mombasiglio,<br />
sede del G.A.L. <strong>Mongioie</strong> e delle<br />
sue numerose attività e dal 2004 ospita il<br />
Museo Generale Bonaparte.<br />
<strong>Il</strong> Castello è visitabile ed inserito nel circuito<br />
Castelli Aperti. <strong>Il</strong> Castello ed il suo<br />
giardino sono aperti al pubblico dal lunedì<br />
al venerdì dalle ore 15.00 alle ore<br />
17.00. La visita è guidata con inizio alle<br />
ore 15.00 ed alle ore 16.00. Previo appuntamento<br />
è possibile visitare giardino<br />
e Castello in orari diversi da quelli di apertura.<br />
Info: G.A.L. <strong>Mongioie</strong><br />
telefono + 39 0174.780268<br />
CONSORZIO TURISTICO ALPI DEL MARE GRANDA SUD OVEST
CONSORZIO TURISTICO “ALPI DEL MARE GRANDA SUD OVEST” CASTELLI E TORRI<br />
NIELLA TANARO<br />
CASTELLO<br />
DEI CARPENETO<br />
<strong>Il</strong> Castello medioevale (XI secolo) é posto<br />
su un poggio che delimita a nord il paese e<br />
che serviva originariamente per sbarrare<br />
l'accesso a chi proveniva dal lato del Tanaro.<br />
<strong>Il</strong> castello è oggi adibito ad abitazione<br />
privata, e le sue dimensioni sono estremamente<br />
ridotte rispetto alla struttura originale.<br />
Esso accompagnò probabilmente l'origine<br />
del borgo. Dell’antica costruzione si conserva<br />
una torre quadrata ed una facciata<br />
con feritoie, mentre alcuni ruderi di bastioni<br />
e di mura di cinta testimoniano l’importanza<br />
dell’edificio, che appartenne ai Marchesi di<br />
Ceva, ai vari signori locali, ai Marchesi<br />
Coardi di Bagnasco Carpeneto. Era collegato<br />
con un sotterraneo alla vicina Parrocchiale<br />
della Beata Maria Vergine Assunta,<br />
di origini antichissime.<br />
NUCETTO<br />
CASTELLO DEGLI<br />
ALERAMO<br />
<strong>Il</strong> castello degli Aleramo a Nucetto risale<br />
probabilmente al 1100, in quanto poco dopo<br />
è ricordato fra le proprietà di signori locali,<br />
vassalli dei Marchesi di Ceva. Nel<br />
1414 venne assaltato dalle truppe sabaude<br />
che lo occuparono e da allora entrò a<br />
far parte dei possedimenti sabaudi. Venne<br />
restaurato nel 1500 e poi donato a Beatrice<br />
di Portogallo, duchessa di Savoia. Nel<br />
1802 le truppe francesi di Napoleone lo<br />
smantellarono. I ruderi superstiti, ancora<br />
cospicui ed importanti, fanno intuire l’antica<br />
struttura della fortezza ed occhieggiano<br />
dall’alto del colle, in località Villa.<br />
ORMEA<br />
CASTELLO DI ORMEA<br />
<strong>Il</strong> castello, di cui sono ammirabili i ruderi,<br />
era adagiato sulla panoramica Collina di<br />
San Mauro. Sorse intorno al decimo secolo<br />
in difesa delle invasioni dei Saraceni e<br />
degli Ungari. Fu poi abbattuto dalle truppe<br />
francesi nel 1794.<br />
La torre maestra di Priero<br />
CONSORZIO TURISTICO ALPI DEL MARE GRANDA SUD OVEST<br />
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28<br />
CASTELLI E TORRI CONSORZIO TURISTICO “ALPI DEL MARE GRANDA SUD OVEST”<br />
PAMPARATO<br />
CASTELLO CORDERO<br />
<strong>Il</strong> Castello Cordero (XVII secolo), sorge al<br />
centro del paese su una piccola altura.<br />
<strong>Il</strong> palazzo è ben conservato, ed oltre ad<br />
essere l'attuale sede del Comune, accoglie<br />
periodicamente mostre, convegni e<br />
concerti di musica medievale e barocca<br />
nell'ambito del Festival dei Saraceni.<br />
Rimangono a Pamparato anche i ruderi<br />
del Castelluccio Saraceno, di epoca medievale,<br />
che la leggenda indica quale centro<br />
della strenua difesa degli antichi abitanti<br />
del luogo dagli attacchi dei saraceni<br />
che nel X secolo avevano invaso le terre<br />
sud-occidentali del Piemonte.<br />
PERLO<br />
FORTEZZA DI PERLO<br />
Anche Perlo, come tutti i paesi dell'Alta Val<br />
Tanaro, era munito di una fortezza con<br />
quattro torri angolari, sopra un perimetro<br />
di circa cinquecento meti.<br />
Si elevava su di un poggio a quota 680<br />
metri, a poca distanza dall'attuale posizione<br />
del paese.<br />
Di origine remotissima, secondo il Casalis,<br />
venne distrutto nel secolo XIV e secondo<br />
altri dalle truppe napoleoniche, dopo avere<br />
dato un valido contributo alla difesa del<br />
Piemonte. Rimangono un paio di torri<br />
mozze ed alcuni residui di mura.<br />
PRIERO<br />
CASTELLO<br />
E TORRE MAESTRA<br />
La torre che si innalza sull'abitato di Priero<br />
é alta 36 metri, tonda, con la parte più<br />
elevata ornata da una fila di caditoie che<br />
segnano l'ampliarsi del diametro sull'ulti-<br />
mo tratto dentellato da regolari merli.<br />
Questa torre é l'unico tangibile segno dell'antico<br />
palazzo feudale, ricco di un' imponente<br />
fortificazione che cingeva interamente<br />
il villaggio, e lungo il cui sviluppo si<br />
innalzavano sette torri simili a quella rimasta.<br />
Si ha memoria dell'abbattimento<br />
di tre di queste torri, che erano munite di<br />
ponte levatoio, rase al suolo per spianare<br />
il passaggio alla strada provinciale.<br />
L'unica torre rimasta è ben conservata e,<br />
con le sue caditoie e merlature, domina<br />
tuttora il vecchio borgo.<br />
Accanto ad essa sorge un palazzo settecentesco,<br />
ex dimora dei marchesi Turinetti,<br />
dove si possono osservare ancora i<br />
ruderi dell'antico castello.<br />
PRIOLA<br />
RESTI DELLA FORTEZZA<br />
Al di là del Tanaro, sopra una rupe impo-<br />
CONSORZIO TURISTICO ALPI DEL MARE GRANDA SUD OVEST
CONSORZIO TURISTICO “ALPI DEL MARE GRANDA SUD OVEST” CASTELLI E TORRI<br />
Nella pagina accanto: i resti della<br />
fortezza di Priola<br />
A lato: il castello<br />
di Sale San Giovanni<br />
nente, si ergono ancora i resti di quella<br />
che fu una mirabile fortezza.<br />
In un documento del 1033 si asserisce<br />
che Priola possedeva una chiesa dedicata<br />
a San Desiderio ed era difesa da un<br />
fortificato castello.<br />
<strong>Il</strong> maniero venne in parte distrutto nel<br />
1518, ma tuttora i suoi ruderi, massicce<br />
mura e una torre angolare, conservano<br />
una certa imponenza e dimostrano<br />
quanto fosse robusto ed importante nei<br />
secoli passati.<br />
SALE SAN GIOVANNI<br />
CASTELLO DEI<br />
MARCHESI INCISA<br />
DI CAMERANA<br />
<strong>Il</strong> Castello, che apparteneva agli Aleramici,<br />
è già ricordato in un documento del<br />
1295. Nel XVI secolo vennero apportate<br />
le importanti modifiche che lo hanno reso<br />
la residenza signorile che rappresenta<br />
oggi la costruzione più pittoresca depiccolo<br />
borgo, racchiuso nelle antiche<br />
mura nelle quali si aprono due porte austere.<br />
<strong>Il</strong> castello appartenne ai Marchesi di Ceva,<br />
poi agli Incisa di Camerana e nel<br />
1954 fu acquistato dall’Ospizio di Carità<br />
di Fossano ed ora è di proprietà privata.<br />
Al suo interno si può ancora ammirare il<br />
salone d’onore, tutto decorato a stucchi<br />
ed affreschi.<br />
Info: Comune di Sale San Giovanni<br />
telefono +39.0174.75000<br />
SALICETO<br />
CASTELLO<br />
DEI MARCHESI<br />
DEL CARRETTO<br />
Questo centro dell’Alta Langa al confine<br />
con la Liguria appartenne prima del X<br />
secolo al vescovo di Savona, per poi<br />
pervenire ad Asti e, dal 1215 ai Del Car-<br />
retto.<br />
Furono questi che nel XIII secolo fecero<br />
edificare il castello che nei secoli successivi<br />
subì vicende alterne: nel secolo<br />
XV fu occupato dai mercenari di Archimbaud<br />
d’Asbach e poco dopo fu restaurato,<br />
essendo tornato ai Del Carretto.<br />
Venne quindi molto rimaneggiato nel<br />
1588, per poi essere successivamente<br />
danneggiato e restaurato. Nel 1796 Napoleone<br />
lo scelse come quartier generale.<br />
Delle strutture cinquecentesche il castello<br />
conserva alcuni affreschi. Ancora<br />
oggi il Castello, massiccio e imponente,<br />
è proprietà privata.<br />
VIOLA<br />
FORTEZZA MEDIEVALE<br />
Nel borgo Castello si erge un torrione<br />
quadrato che svetta sui ruderi di altre<br />
torri e su quelli dell'antica fortezza medievale.<br />
Sulla piazza del castello, in Platea Castri,<br />
come ricorda un antico documento,<br />
si amministrava la giustizia e si punivano,<br />
alla presenza della popolazione, i<br />
colpevoli dei vari reati secondo le allora<br />
vigenti leggi locali.<br />
CONSORZIO TURISTICO ALPI DEL MARE GRANDA SUD OVEST<br />
29
30<br />
<strong>Il</strong> paesaggio delle valli del G.A.L.<br />
<strong>Mongioie</strong> è disseminato di<br />
numerose cappelle che<br />
conservano affreschi medioevali<br />
di rara bellezza.<br />
Testimonianze di fede degli<br />
abitanti di questi territori, si fanno<br />
riscoprire oggi nella loro<br />
immediatezza visiva,<br />
affascinando per colori ed<br />
iconografie uniche.<br />
Un'ulteriore punto di vista per far<br />
luce sul passato di questi luoghi.<br />
BASTIA MONDOVÌ<br />
SAN FIORENZO<br />
La stagione pittorica del gotico internazionale<br />
trova una delle sue espressioni piemontesi<br />
più alte nella Chiesa Di San Fiorenzo,<br />
ora Cappella del Cimitero, che raccoglie<br />
il ciclo pittorico più ampio e più noto<br />
di tutto il Monregalese, oltre 326 mq. di<br />
affreschi, commissionato da Bonifacio<br />
della Torre e terminato nel giugno 1472.<br />
AFFRESCHI QUATTROCENTESCHI<br />
CONSORZIO TURISTICO “ALPI DEL MARE GRANDA SUD OVEST”<br />
In essa si trovano raffigurati tutti i principali<br />
temi dell’arte delle Alpi Marittime dell’epoca<br />
- dalle splendide rappresentazioni<br />
della Gerusalemme Celeste e delle Opere<br />
della Misericordia, a quelle dell’Inferno<br />
e della Cavalcata dei Vizi.<br />
E ancora la lunga e purtroppo gravemente<br />
danneggiata narrazione della Vita di<br />
Gesù fino alla Crocefissione e quella della<br />
vita e della tentazione di Sant’Antonio.<br />
Molto rare invece la rappresentazione del<br />
martirio e dei miracoli di San Fiorenzo, cui<br />
è dedicata la Cappella, raffigurata sullo<br />
sfondo del paesaggio monregalese.<br />
L’attribuzione delle opere è incerta anche<br />
perchè non tutti i quadri sembrano opera<br />
della stessa mano. Se appare evidente<br />
l’influenza dello Jaquerio e dell’arte provenzale,<br />
molti particolari fanno pensare all’opera<br />
del Canavesio e di Baleison di Demonte<br />
che potrebbero essersi ritratti nei<br />
medaglioni sui costoni della volta.<br />
Ma, al di là del valore artistico, San Fiorenzo<br />
costituisce una testimonianza fondamentale<br />
della mentalità e della vita non<br />
solo religiosa della comunità monregalese<br />
in quel periodo. Queste pitture, coi loro colori<br />
brillanti non raccontano infatti solo antiche<br />
storie di Santi ma ci parlano soprattutto,<br />
ora con tenerezza, ora con crudo<br />
realismo della gente comune, delle loro<br />
speranze, della loro fede, delle loro gioie e<br />
delle loro paure.<br />
CASTELNUOVO DI CEVA<br />
SAN MAURIZIO<br />
Affreschi del 1459<br />
La Cappella di San Maurizio, situata nel<br />
cuore del cimitero comunale che sorge<br />
CONSORZIO TURISTICO ALPI DEL MARE GRANDA SUD OVEST
AFFRESCHI QUATTROCENTESCHI<br />
CONSORZIO TURISTICO “ALPI DEL MARE GRANDA SUD OVEST”<br />
poco sopra il colle dell’abitato, è meta di<br />
visitatori appassionati ed esperti d’arte.<br />
Parte delle pareti sono affrescate con scene<br />
raffiguranti: il martirio della Legione Te<br />
bea, il Presepe, la Crocifissione, gli Evangelisti<br />
ed i quattro Dottori e scene della vita<br />
di San Maurizio.<br />
Gli affreschi risalenti al 1459 sono in buono<br />
stato di conservazione e risentono un<br />
po’ l’influenza dell’arte provenzale e dello<br />
Jaquerio. Queste pitture murali risalenti al<br />
1459 assumono un’importanza notevole<br />
nel contesto dell’arte gotica del Monregalese.<br />
La chiesa, ora cappella cimiteriale di recente<br />
ristrutturazione, era sicuramente la<br />
cappella del Castello che si ergeva sul colle<br />
vicino, di cui oggi rimane solo la splendida<br />
torre quadrata in pietra grigia sopravvissuta<br />
all’incendio del 1800.<br />
La torre e il castello si fanno risalire al se-<br />
Sopra: San Dalmazzo ai Peironi<br />
A fronte: San Fiorenzo<br />
colo XI e probabilmente la cappella iniziale<br />
doveva essere più antica dell’attuale,<br />
come testimoniato dalle teste scolpite in arenaria<br />
poste alla base dei costoni della<br />
volta ogivale e la croce sempre in arenaria<br />
appoggiata a una parete.<br />
La chiesa attuale è a una sola navata, col<br />
tetto a capriata e presenta solo il presbiterio<br />
affrescato.<br />
CIGLIÈ<br />
SAN DALMAZZO<br />
AI PEIRONI<br />
La cappella di San Dalmazzo è un ottimo<br />
esempio di architettura romanica. L’edificio<br />
è a pianta rettangolare con abside semicircolare,<br />
costruita con muratura in pietra.<br />
La facciata è più larga di circa un metro su<br />
entrambi i lati rispetto ai muri laterali, infatti<br />
se la si osserva lateralmente si può notare<br />
il basamento in pietra che affiora dal<br />
terreno che sembra disegnare gli ingombri<br />
di un edificio con forma analoga e dimensioni<br />
maggiori.<br />
Per accedere all’interno vi è il portale, la<br />
cui cornice è definita da blocchi di pietra<br />
squadrata e da una seconda cornice in<br />
mattoni che evidenzia l’arco a sesto acuto<br />
(con forma allungata).<br />
Infine, all’esterno si vede l’abside (struttura<br />
architettonica a forma di nicchia semicircolare<br />
o poligonale) che presenta un<br />
basamento in pietra su cui poggiano tre<br />
contrafforti, sempre in pietra, che si annullano<br />
nella muratura a circa un metro dall’imposta<br />
del tetto.<br />
<strong>Il</strong> tetto interno presenta un’orditura a ca-<br />
CONSORZIO TURISTICO ALPI DEL MARE GRANDA SUD OVEST<br />
31
32<br />
priate (struttura lignea triangolare formata<br />
da due travi oblique e da una orizzontale)<br />
e il manto di copertura in coppi.<br />
I tre gradini che forniscono l’accesso alla<br />
cappella sono il primo in pietra e gli altri in<br />
muratura.<br />
Gli affreschi dell’abside raffigurano Dio<br />
nell’atto di inviare a Maria Vergine, attraverso<br />
un fascio di luce lo Spirito Santo sotto<br />
forma di colomba bianca.<br />
Altra rappresentazione è quella Maria Vergine<br />
seduta nella sua stanza nell’atto di<br />
pregare. Una particolarità dell’affresco<br />
proposto in questa cappella sono i due vasi<br />
di gigli dipinti al centro della camera che<br />
simboleggiano la purezza anziché uno solo,<br />
come normalmente accade. Sulle pareti<br />
compare l’Arcangelo Gabriele, vestito<br />
con antichi sandali romani e in mano un<br />
ramo di gigli, che porta a Maria Vergine<br />
l’annuncio dell’Incarnazione del Verbo.<br />
Alle spalle dell’angelo in lontananza è proposto<br />
un paesaggio ricoperto da un manto<br />
di neve e di una fortezza che sembrano<br />
rievocare le colline e il castello di Cigliè.<br />
Sul lato destro dell’abside, inginocchiato,<br />
pare quasi chiedendo intercessione o per-<br />
AFFRESCHI QUATTROCENTESCHI<br />
CONSORZIO TURISTICO “ALPI DEL MARE GRANDA SUD OVEST”<br />
dono, San Dalmazzo riconoscibile dall’aureola,<br />
dal vestito da guerriero, dalla spada<br />
e dall’elmo.<br />
Sul lato opposto dell’abside si intravede<br />
appena la sagoma di Sant’Antonio Abate,<br />
forse dipinto, mentre, ben visibili sono la<br />
campanella che porta in mano (elemento<br />
caratterizzante gli eremiti, che serviva loro<br />
per respingere l’attacco dei demoni spaventati<br />
dal rumore) e la lettera TAU (T) indicativa<br />
dell’ordine del Santo.<br />
SAN GIORGIO<br />
La cappella di San Giorgio domina tutto il<br />
paesaggio che la circonda. L’edificio è a<br />
pianta rettangolare, costruito in pietra<br />
sbozzata e mattoni, intonacato; l’illuminazione<br />
interna è garantita dalle due finestre<br />
del prospetto frontale.<br />
<strong>Il</strong> tetto è composto da un’orditura in legno<br />
e manto di copertura in tegole. <strong>Il</strong> campanile<br />
in mattoni, posizionato sul lato destro<br />
della cappella, è di epoca successiva.<br />
La parete dell’altare mostra la bellissima iconografia<br />
cristiana classica di San Giorgio<br />
rappresentato come un cavaliere con<br />
indosso un’armatura in sella ad un cavallo<br />
Nelle pagine seguenti,<br />
a sinistra: San Bernardino.<br />
A destra: Sant’Antonio<br />
e Magno<br />
bianco nell’atto di uccidere un drago, per<br />
salvare una principessa (figurazione prossima<br />
al mito di Perseo ed Andromeda).<br />
<strong>Il</strong> fine linearismo, la squisitezza del disegno<br />
e dei colori ci mostrano la mano di un<br />
vero maestro, mentre la Crocifissione presente<br />
nella lunetta è ridotta ai personaggi<br />
essenziali, e richiama le maniere nordicoprovenzali,<br />
mentre l’insieme della pala<br />
d’altare dipinta in fresco sul muro riporta<br />
l’eco del gotico cortese.<br />
L’affresco di San Giorgio nell’atto di uccidere<br />
il drago si può fare risalire al terzo<br />
quarto del XV secolo, mentre le pareti laterali<br />
mostrano altri affreschi di epoca molto<br />
posteriore.<br />
Alla sinistra della rappresentazione di San<br />
Giorgio si può riconoscere Luigi Re di<br />
Francia realizzato secondo un’ iconografia<br />
CONSORZIO TURISTICO ALPI DEL MARE GRANDA SUD OVEST<br />
In queste pagine,<br />
da sinistra a destra:<br />
San Giorgio, San Sebastiano<br />
e Madonna della Piana.
AFFRESCHI QUATTROCENTESCHI<br />
CONSORZIO TURISTICO “ALPI DEL MARE GRANDA SUD OVEST”<br />
tardo cinquecentesca, mentre sulla destra<br />
è raffigurato San Grato Vescovo, protettore<br />
degli agricoltori, riconoscibile dalla testa<br />
del Giovanni Battista sorretta in una mano.<br />
SAN MICHELE M.VÌ<br />
SAN SEBASTIANO<br />
La cappella è situata lungo la strada che<br />
conduce a Niella Tanaro, sulla sponda sinistra<br />
del Torrente Corsaglia. L'affresco a<br />
finto trittico sovrastante l'altare, databile alla<br />
seconda metà del XV secolo, raffigura<br />
la Madonna in trono col Bambino tra due<br />
Santi Cavalieri e la Crocifissione in alto,<br />
nella lunetta. <strong>Il</strong> tratto rivela, nei volti, negli<br />
atteggiamenti e nei particolari delle vesti una<br />
mano di abilità eccezionale. Sulla parete<br />
destra troviamo un affresco, risalente alla<br />
seconda metà del Quattrocento, raffigurante<br />
San Sebastiano tra due Madonne col<br />
Bambino: l'insolito soggetto è motivato,<br />
probabilmente, da una doppia committenza.<br />
Lo stile è decisamente semplice, popolare,<br />
ma efficace dal punto di vista espressivo.<br />
Lo affianca un secondo dipinto con la<br />
Madonna col Bambino e San Sebastiano<br />
che, per le vesti e la fronte particolarmente<br />
alta dei personaggi, riprende un gusto tardogotico,<br />
sui bordi sono leggibili graffite le<br />
date 1496 e 1531.<br />
MADONNA DELLA PIANA<br />
O DELLA NEVE<br />
Posta lungo la via che conduce verso Lesegno<br />
e Ceva, conserva un ciclo unitario di<br />
affreschi ottimamente conservati e di fattura<br />
assai pregevole.<br />
G. Raineri ha tentato un'attribuzione proponendo<br />
di vedervi la mano di un certo Antonio<br />
da Monteregale e li fa risalire al 1454<br />
(G. Raineri, Antonio da Monteregale, Santa<br />
Croce e San Bernardo delle Forche,<br />
Mondovì 1976, p. 75).<br />
Dietro l'altare e nelle vele della volta sono<br />
raffigurate passione morte e resurrezione<br />
di Cristo, nella parete a destra l'incoronazione<br />
di Maria da parte da Dio padre, Gesù<br />
e lo Spirito in forma di colomba, nella<br />
Gerusalemme celeste, fra le schiere dei<br />
Santi e il tripudio degli angeli (da notare il<br />
gruppo nutrito di angeli musicanti). Di fronte<br />
la città infernale con i diversi castighi. In<br />
basso rispettivamente le opere di misericordia<br />
e più a lato San Michele e San Pietro<br />
che procedono alla pesa delle anime in<br />
base a tali opere, e la cavalcata dei vizi.<br />
SANT’ANTONIO<br />
E MAGNO<br />
Dalla cappella di San Magno, in località<br />
Codovilla, si accede alla cappella di<br />
Sant’Antonio, trasformata in sacrestia, in<br />
cui sono stati rinvenuti affreschi appartenenti<br />
a epoche e mani differenti che si sovrappongono<br />
su più strati. Da menzionare<br />
lo splendido affresco con madonna circondata<br />
da santi della lunetta (purtroppo<br />
mutilo nel volto della Madonna), con le<br />
sue influenze goticheggianti, l'assenza di<br />
marcate linee di contorni, la resa volumetrica<br />
si discosta dagli altri presenti nella<br />
cappella ed è stato datato al primo quarto<br />
del XV sec. Più in basso si notano, fra gli<br />
altri numerosi affreschi frammentari, una<br />
bella crocifissione di gusto nordico arcaicizzante<br />
un San Bartolomeo di pregevole<br />
fattura e splendidamente conservato. Sulla<br />
parete di destra una Madonna di cui si<br />
CONSORZIO TURISTICO ALPI DEL MARE GRANDA SUD OVEST<br />
33
34<br />
può ancora ammirare lo splendido volto<br />
sorridente e numerosi santi (ben conservato<br />
un San Bernardo d'Aosta, di cui si<br />
può apprezzare l'aggraziato volto incorniciato<br />
da un'elegante barba riccia).<br />
Niente sfondi scuri e spesse linee di contorno:<br />
la mano di questi affreschi è molto<br />
delicata, i visi e le espressioni sono dolci e<br />
aggraziate. Dovrebbe trattarsi di pitture<br />
della metà del '400, come conferma anche<br />
la data 1480 posta alla base dell'unico<br />
trittico mai ricoperto da intonaco, che si<br />
trova su un livello più superficiale. Sempre<br />
a destra è conservato un trittico con<br />
Sant’Antonio, la Madonna e San Giovanni<br />
AFFRESCHI QUATTROCENTESCHI<br />
CONSORZIO TURISTICO “ALPI DEL MARE GRANDA SUD OVEST”<br />
in archetti polilobati, presenta una diversa<br />
mano: linee nere più marcate tracciano il<br />
confine delle figure, pur nell'espressività<br />
degli occhi allungati, la mano presenta una<br />
predilezione per una maggiore rigidezza<br />
di tratto (è stato fatto il nome di Giovanni<br />
Mazzucco come possibile autore).<br />
SAN BERNARDINO<br />
La cappella, in borgata Castello, mostra<br />
interessanti affreschi. In particolare sulla<br />
parete destra un polittico raffigurante San<br />
Gerolamo, San Sebastiano, la Madonna<br />
in trono col Bambino che stringe in mano<br />
un uccello e Sant’ Antonio abate, risalente<br />
al 1489 come risulta da un graffito del<br />
committente. Verso la porta vi è un dittico<br />
più recente di più rozza fattura, con San<br />
Rocco e la Madonna, che porta la data 8<br />
dicembre 1580.<br />
Sulla parete di fondo, a destra e a sinistra<br />
dell'altare si vede una serie di santi, piuttosto<br />
rovinati, che presumibilmente circondavano<br />
una madonna, ora ricoperta da un<br />
affresco di modesta fattura datato 1657.<br />
Di maggiore interesse la crocifissione nella<br />
lunetta, sovrastante l'affresco centrale<br />
sull'altare databile al termine del XV secolo.<br />
CONSORZIO TURISTICO ALPI DEL MARE GRANDA SUD OVEST
AFFRESCHI QUATTROCENTESCHI<br />
CONSORZIO TURISTICO “ALPI DEL MARE GRANDA SUD OVEST”<br />
SAN GIOVANNI<br />
Sulla cima di una collina un tempo interamente<br />
coltivata a vigneti, in una delle posizioni<br />
più panoramiche, non presenta dei<br />
capolavori dal punto di vista del contenuto<br />
strettamente artistico, conserva sull’altare,<br />
al di sotto di un affresco di scarso interesse,<br />
forse del XVII secolo, tracce di un affresco<br />
forse addirittura risalente al XII secolo<br />
(si intravedono però solo i piedi dei<br />
personaggi di una scena del battesimo di<br />
Gesù e di un San Giovanni Evangelista<br />
tracciati con una semplice linea rossa su<br />
sfondo neutro).<br />
Gli altri affreschi, anch'essi di assai difficile<br />
datazione, ma probabilmente quattrocenteschi,<br />
sono caratterizzati da gusto ingenuo<br />
e popolaresco: un San Cristoforo<br />
rappresentato con una ingenua visione<br />
frontale, e un trittico molto rovinato con<br />
San Michele, San Antonio e San Giovanni<br />
Evangelista. Di fattura più raffinata e forse<br />
di epoca più recente la Santa Lucia sulla<br />
parete d'accesso a sinistra entrando.<br />
MADONNA<br />
DI GUARENE<br />
La cappella è situata subito fuori dall'abitato<br />
di San Michele, lungo la statale 28 -<br />
lato occidentale - in direzione di Mondovì.<br />
La cappella, ricostruita nel XVII secolo,<br />
conserva però un affresco quattrocentesco,<br />
assai rovinato, che raffigura una Madonna<br />
con Bambino. Pregevole l’elaborato<br />
altare riccamente decorato con angeli a<br />
stucco.<br />
Altri affreschi si trovano sui muri di case e<br />
cascine del paese: da ricordare ancora almeno<br />
la Madonna della Mellea, sul retro<br />
della casa a sinistra della Parrocchiale,<br />
lungo la strada per salire alla borgata Castello,<br />
risalente forse al XV secolo.<br />
TORRE MONDOVÌ<br />
CAPPELLA<br />
DI SANT’ELENA<br />
Torre Mondovì è nota ai cultori di storia<br />
dell’arte piemontese perché conserva una<br />
tra le più importanti testimonianze artistiche<br />
che nascono dall’esperienza longobardo-carolingia:<br />
gli affreschi di Sant’Elena.<br />
Si tratta di una semplice cappella isolata<br />
nei boschi che sorge su un poggio (716<br />
metri) raggiungibile partendo dalle ultime<br />
case di Torre Piano, presso il Santuario di<br />
San Gottardo. Ad una sola navata, con<br />
pianta rettangolare e copertura in coppi,<br />
presenta già all’esterno evidenti segni della<br />
sua antichità: tre monofore centinate a<br />
doppia strombatura, di origine longobarda<br />
e, come evidenziato dalla professoressa<br />
Noemi Gabrielli, “frammenti superstiti di una<br />
fascia decorativa medioevale […]; sotto<br />
il tetto una parte del fregio che correva<br />
lungo tutto il fianco dell’edificio. Su fondo<br />
bianco sono delineati in rosso motivi geometrici<br />
di origine merovingia a stelle e ad<br />
intrecci…”.<br />
All’interno sono state rinvenute tre lapidi<br />
romane e sono presenti alcuni affreschi<br />
del XV secolo, tra i quali due trittici raffiguranti<br />
l’uno la “Madonna col Bambino tra<br />
San Rocco e San Sebastiano”, l’altro<br />
sempre la “Vergine col Bambino tra<br />
Sant’Elena” ed un “San Giovanni Battista”<br />
particolarmente pregevole.<br />
Sulla parete destra sono presenti tracce di<br />
affreschi ben più antichi, in parte ancora<br />
sotto scialbo, con ogni probabilità del primo<br />
quarto del IX secolo e strettamente<br />
CONSORZIO TURISTICO ALPI DEL MARE GRANDA SUD OVEST<br />
35
36<br />
Nelle valli alpine del Monregalese<br />
si sviluppano molte fra le più<br />
belle grotte del Piemonte.<br />
Tali cavità presentano spesso un<br />
ricchissimo concrezionamento<br />
calcareo con grande varietà di<br />
forme e colori, raramente<br />
riscontrabile, in tale entità, in altre<br />
zone carsiche della regione.<br />
In molte grotte dell’area vi è<br />
grande abbondanza di acque<br />
correnti, veri e propri torrenti<br />
ipogei formanti laghi, rapide e<br />
cascate di splendido effetto<br />
scenografico. Tali aspetti<br />
conferiscono alle grotte del<br />
Monregalese grande fascino e<br />
suggestività.<br />
Diverse cavità raggiungono<br />
lunghezze di più chilometri e<br />
profondità di varie centinaia di<br />
metri, alcune di esse hanno<br />
grandiose dimensioni ambientali.<br />
Oltre alle grotte, il territorio<br />
presenta aspetti naturalistici di<br />
rara bellezza, offrendo al turista<br />
scenari che, per le loro<br />
peculiarità, meravigliano e<br />
affascinano.<br />
NATURA CONSORZIO TURISTICO “ALPI DEL MARE GRANDA SUD OVEST”<br />
A fianco: cascata<br />
nella grotta di Bossea<br />
A fronte, in alto: il ponte<br />
naturale sul Mongia.<br />
In basso: .<br />
CONSORZIO TURISTICO ALPI DEL MARE GRANDA SUD OVEST
CONSORZIO TURISTICO “ALPI DEL MARE GRANDA SUD OVEST” NATURA<br />
FRABOSA SOPRANA<br />
GROTTA DI BOSSEA<br />
La grotta di Bossea, aperta al pubblico sin<br />
dal 1874, si apre in Val Corsaglia, a 836<br />
m.s.l.<br />
Essa è caratterizzata da tre aspetti fondamentali:<br />
le sue grandiose dimensioni ambientali,<br />
che offrono vaste panoramiche su<br />
paesaggi pittoreschi e scoscesi, la grande<br />
ricchezza di acque correnti e precipiti, il<br />
suo alto valore scientifico e naturalistico.<br />
Essa è convenzionalmente divisa in una<br />
zona inferiore caratterizzata da imponenti<br />
dimensioni e una zona superiore costituita<br />
essenzialmente da un complesso di strette<br />
gallerie sviluppate su piani sovrapposti.<br />
Le due parti della cavità sono separate<br />
dalla cascata del Lago d’Ernestina.<br />
Proprio dall’abbondanza di acqua deriva<br />
la piena vitalità dei processi speleogenetici:<br />
il concrezionamento calcareo costituito<br />
da stalattiti, stalagmiti, cortine e colate<br />
presenta spesso dimensioni imponenti e<br />
grande bellezza per forme e colori.<br />
La grotta è dal 1969 sede di una stazione<br />
scientifica che ha come oggetto di studio i<br />
fenomeni biologici tutt’ora in atto nella cavità:<br />
Bossea infatti annovera 50 specie di<br />
animali cavernicoli di cui 10 endemiche.<br />
Info: Biglietteria Grotta di Bossea<br />
telefono +39.0174.349240<br />
FRABOSA SOTTANA<br />
GROTTA DEL CAUDANO<br />
La Grotta del Caudano, situata in Val<br />
Maudagna, fu scoperta nel 1899 e presenta<br />
una serie di cavità carsiche costituite<br />
da gallerie orizzontali sviluppate per circa<br />
3 km, su quattro piani sovrapposti, fra i<br />
quali scorre un torrente.<br />
Di questi 3 km sono visitabili circa 700 metri,<br />
che offrono al turista un consistente assaggio<br />
della sua totale bellezza.<br />
Gli ambienti grandi e spettacolari sono caratterizzati<br />
da vasti concrezionamenti, sta-<br />
lattiti e stalagmiti di notevoli dimensioni,<br />
reperti fossili ed incisioni preistoriche; la visita,<br />
che dura circa un'ora e mezza, si<br />
snoda attraverso la Sala Verne, la Sala<br />
del Presepio, il Salone Generale La Marmora,<br />
etc.<br />
Info: Biglietteria +39.0174.244209<br />
Comune di Frabosa Sottana<br />
telefono +39.0174.244481<br />
MOMBASIGLIO<br />
IL PONTE NATURALE<br />
SUL TORRENTE MONGIA<br />
A cavallo fra il comune di Lesegno e il comune<br />
di Mombasiglio sorge il ponte naturale<br />
sul torrente Mongia, massiccio ponte<br />
in terra largo circa cinque metri e spesso<br />
altrettanto, proteso da una parte all’altra<br />
del Mongia.<br />
<strong>Il</strong> ponte rappresenta uno dei più importanti<br />
ponti naturali d’Europa, ed è il risultato<br />
dell'erosione che il torrente ha esercitato,<br />
verosimilmente nell'arco di circa un milione<br />
di anni, all'interno di un banco di conglomerato<br />
oligocenico particolarmente<br />
compatto e tenace, che ha portato al salto<br />
del meandro ancora visibile in sponda destra.<br />
La sua genesi e le sue caratteristiche litologiche<br />
e strutturali (da cui l'impressionante<br />
somiglianza ad un’opera di ingegneria<br />
umana in calcestruzzo) ne fanno un fenomeno<br />
geologico assai raro anche a livello<br />
europeo.<br />
CONSORZIO TURISTICO ALPI DEL MARE GRANDA SUD OVEST<br />
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38<br />
PERLO<br />
GROTTA DEL CASTLET<br />
La Grotta del Castlet o Grotta dei Saraceni<br />
si trova a circa un paio di chilometri a<br />
sud dell’abitato di Perlo in Val Tanaro. Conosciuta<br />
da tempo immemorabile è già citata<br />
nel “Dizionario geografico degli stati<br />
sardi 1833-1836” a cura del G. Casalis.<br />
In questo testo viene sommariamente descritta<br />
la cavità e la sua ubicazione, l’autore<br />
riporta notizie secondo le quali all’interno<br />
esistano: “tre gallerie, l’una verso levante,<br />
l’altra verso il mezzodì e la terza rivolta<br />
a ponente: quest’ultima è della lunghezza<br />
di sette mila e più metri; e si divide<br />
e sottodivide in vie, sale, camere, camerini,<br />
nel cui centro evvi una specie di<br />
tempio, in cui si vedono scolpite sulla pietra<br />
diverse figure di animali, di donne e va-<br />
NATURA CONSORZIO TURISTICO “ALPI DEL MARE GRANDA SUD OVEST”<br />
ri geroglifici..”<br />
Sulla base di queste notizie alcune esplorazioni<br />
hanno consentito di visitare alcune<br />
prime sale, ma la complessità degli ambienti<br />
impostati su grandi fratture tettoniche<br />
che si intersecano fra di loro, e grandi<br />
frane, ostacolano lo studio e la ricerca di<br />
nuovi passaggi, che comunque dovrebbero<br />
esserci e bisogna solo trovarli. Ovviamente<br />
la visita alla grotta è esclusivamente<br />
riservata a persone esperte.<br />
Info: telefono +39.0174.74150<br />
SALE SAN GIOVANNI<br />
ARBORETO PRANDI<br />
Località Schioda<br />
Nell’arboreto, che si sviluppa su una superficie<br />
di circa 12 ettari, è possible seguire<br />
un percorso autoguidato che permette<br />
di ammirare alberi e piante di notevole interesse<br />
botanico e di grande pregio.<br />
La nascita dell’arboreto si deve a Domenico<br />
Prandi, appassionato di botanica che<br />
fin dagli inizi del ’900 introdusse pratiche<br />
agrarie d’avanguardia come la serra riscaldata<br />
e tecniche per arricchire il terreno<br />
povero e argilloso caratteristico della zona.<br />
<strong>Il</strong> parco è stato di recente riattivato grazie<br />
alla collaborazione della Comunità Montana<br />
Valli Mongia Cevetta e Langa Cebana<br />
con il Comune di Sale San Giovanni e la<br />
disponibilità dei proprietari. Sono ammirabili<br />
nell’arboreto specie “importate” e acclimatate<br />
quali l’araucaria, l’abete di Spagna,<br />
il platano orientale, e altre più comuni<br />
come il pino silvestre e molti altri.<br />
Info: telefono +39.0174.721713<br />
CONSORZIO TURISTICO ALPI DEL MARE GRANDA SUD OVEST
CONSORZIO TURISTICO “ALPI DEL MARE GRANDA SUD OVEST” NATURA<br />
Torre Mondovi’<br />
<strong>Il</strong> Parco Botanico<br />
CONSORZIO TURISTICO ALPI DEL MARE GRANDA SUD OVEST<br />
39
40<br />
NATURA CONSORZIO TURISTICO “ALPI DEL MARE GRANDA SUD OVEST”<br />
TORRE MONDOVÌ<br />
IL PARCO BOTANICO<br />
Frazione Piazza<br />
<strong>Il</strong> Parco di Torre Mondovì, oltre ad avere<br />
un forte richiamo dal punto di vista<br />
paesaggistico per la sua veduta dell’imbocco<br />
delle valli Corsaglia e Casotto,<br />
ha avuto nel tempo una indubbia importanza<br />
dal punto di vista strategico<br />
militare.<br />
Ha un’estensione di circa 5000 mq. a<br />
forma ellittica ai cui vertici sono posizionati,<br />
rispettivamente, l’ingresso e la<br />
cappella di San Pio, la cui costruzione<br />
risale al XVI secolo. <strong>Il</strong> sito botanico si<br />
sviluppa all’altezza di 570 m. s.l.m; il<br />
suo microclima è caratterizzato da forti<br />
oscillazioni termiche.<br />
Nonostante la modesta altitudine si riscontra<br />
la presenza di numerose specie<br />
tipiche di orizzonti altitudinali superiori<br />
(montano-subalpino). Si pensi al<br />
faggio o alla Poa alpina, tipica graminacea<br />
dei pascoli alpini. Apertura annuale,<br />
ingresso gratuito.<br />
Info: Comune di Torre Mondovì<br />
telefono+39.0174.329102<br />
VILLANOVA MONDOVÌ<br />
GROTTA DEI DOSSI<br />
La Grotta dei Dossi è situata sul pendio<br />
del Monte Calvario. Si sviluppa complessivamente<br />
per circa 900 m. Scoperta<br />
nel 1797, è stata aperta al pubblico<br />
nel 1893, prima grotta italiana illuminata<br />
a luce elettrica, prodotta da un motore<br />
a petrolio.<br />
La cavità, che non è percorsa da vie<br />
d’acqua, offre un meraviglioso labirinto<br />
di gallerie, sale, cunicoli, dove si possono<br />
ammirare concrezioni policrome e originali.<br />
Prevalgono i fenomeni di crollo<br />
su quelli di erosione e corrosione.<br />
Molto belli sono i colori che quasi ovunque<br />
distinguono le concrezioni di questa<br />
grotta - caso rarissimo, almeno nelle<br />
grotte delle Alpi Liguri - dovuti a diversi<br />
sali minerali disciolti nelle acque di<br />
superficie che percolano nella cavità<br />
formando stalattiti, stalagmiti e colonne.<br />
Nella grotta sono presenti, se pur ormai<br />
CONSORZIO TURISTICO ALPI DEL MARE GRANDA SUD OVEST
in piccola quantità, molte specie di<br />
animali: Aracnidi (Nesticus eremita,<br />
Cicurina cicur) - Diplopodi<br />
(Polydesmus speleus) - Ortotteri<br />
(Dolichopoda ligustica) - Chirotteri<br />
(Rinolophus ferrumequinum, Rinolophus<br />
hipposideros, Myotis myotis).<br />
Info: Comune di Villanova<br />
Mondovì<br />
telefono +39.0174.698152<br />
oppure +39.0174.42646<br />
VIOLA<br />
LA ROCCA DEI<br />
CORVI<br />
La Rocca dei Corvi è un torrione<br />
monolite sul torrente Mongia, alto<br />
circa 90 m, interamente composto<br />
da quarzite conglomerata, che si<br />
presta ad arrampicate su diversi livelli<br />
di difficoltà. Si trova ad un’altitudine<br />
di 900 m s.l.m.. Sul posto è<br />
stata realizzata una via ferrata (itinerario<br />
tracciato su una parete rocciosa<br />
attrezzata con gradini, maniglie,<br />
cavo e scale) con uno sviluppo<br />
totale di circa 200 m, che risale<br />
in parte il torrente Mongia in un ambiente<br />
naturale di rara bellezza, tra<br />
pozze e cascate d’acqua, per poi<br />
risalire la Rocca stessa.<br />
Al termine della via ferrata, sul sentiero<br />
del ritorno, esiste un ponte tibetano<br />
che unisce le due pareti dal<br />
canyon naturale, lungo circa 15 m,<br />
alto circa 20 m. In caso il visitatore<br />
fosse sprovvisto del kit necessario<br />
(imbracatura, casco, doppio cordino,<br />
doppio moschettone e dissipatore)<br />
c’è la possibilità di noleggiarlo<br />
in loco. Accanto alla via ferrata è<br />
stato realizzato un sentiero naturalistico<br />
con più di venti specie botaniche<br />
censite, e diverse specie minerali.<br />
CONSORZIO TURISTICO “ALPI DEL MARE GRANDA SUD OVEST” NATURA<br />
Info: Comune di Viola<br />
telefono +39.0174.73121<br />
A lato e a fronte:<br />
la Rocca dei Corvi.<br />
CONSORZIO TURISTICO ALPI DEL MARE GRANDA SUD OVEST<br />
41
42<br />
VALLE CASOTTO<br />
CAPANNA SOCIALE<br />
RIFUGIO MANOLINO<br />
Alpe Perabruna<br />
chiavi: t. +39.0174.70005<br />
Località: Garessio<br />
Quota: 1638 m<br />
Percorso: da Valcasotto lungo strada<br />
asfaltata per 1 km fino a C. Piano, si<br />
prosegue poi lungo sentiero (1h 45min-E)<br />
Dislivello: 670 m<br />
Posti Letto: 16 tavolato - 3 locale<br />
invernale<br />
VALLE CORSAGLIA<br />
BIVACCO FRANCO<br />
CAVARERO<br />
Conca del Lago Revelli<br />
chiavi: 0174.47147<br />
C.A.I. sezione Mondovì<br />
Località: Frabosa Soprana<br />
Quota: 2200 m<br />
Percorso: da Mondovì lungo strada<br />
asfaltata per 24 km fino a Bossea,<br />
proseguire lungo strada sterrata fino a<br />
Stalla Rossa da li seguire il sentiero (4 h<br />
– E)<br />
Dislivello: 1200 m<br />
Posti Letto: 12<br />
RIFUGI CONSORZIO TURISTICO “ALPI DEL MARE GRANDA SUD OVEST”<br />
VALLE ELLERO<br />
RIFUGIO<br />
ALPINO<br />
HAVIS DE GIORGIO<br />
- MONDOVÌ<br />
Sorgenti dell’Ellero<br />
+39.0174.65555<br />
chiavi: Mario Canavese,<br />
+39.0174.569329 - 335.5475807<br />
Località: Roccaforte Mondovì<br />
Quota: 1761 m<br />
Percorso: da Roccaforte lungo strada<br />
asfaltata per 7 km fino a Rastello, si<br />
prosegue lungo strada sterrata dalla loc.<br />
Casa del Sole a Piano Marchisa e poi<br />
lungo sentiero (45 min - T)<br />
Dislivello: 120 m<br />
Posti Letto: 55<br />
VALLE MAUDAGNA<br />
RIFUGIO BALMA<br />
La Balma<br />
+39.0174.334288 - 0174.334316<br />
rifugio gestito da Famiglia Allegro<br />
Località: Frabosa Soprana<br />
Quota: 1883 m<br />
Percorso: da Prato Nevoso per 5 km su<br />
strada sterrata<br />
Posti Letto: 20<br />
RIFUGIO METTOLO<br />
CASTELLINO<br />
Trucca della Tura<br />
chiavi: Bar Arcobaleno Frabosa Sottana<br />
+39.0174.345325<br />
Località: Frabosa Sottana<br />
Quota: 1740 m<br />
Percorso:<br />
- da Artesina (1299 m) fino alla Colletta<br />
segnavia F4, poi segnavia G2 (1h 30min<br />
- E)<br />
- da Baracco (884 m), segnavia G2 (2h -<br />
E)<br />
Dislivello: 350 m<br />
Posti Letto: 25<br />
VALLE PESIO<br />
RIFUGIO MORGANTINI<br />
Colla delle Carsene<br />
chiavi: Flavio Bessi - Borgo S. Dalmazzo<br />
+39.0171.260085<br />
Località: Briga Alta<br />
Quota: 2237 m<br />
Percorso:<br />
- da Limone Piemonte lungo strada<br />
asfaltata per 8 km, si prosegue lungo<br />
sentiero fino a Monesi poi bivio a sinistra<br />
( 2h 30min - E )<br />
- da Chiusa di Pesio lungo strada<br />
asfaltata al Pian delle Gorre, lungo<br />
CONSORZIO TURISTICO ALPI DEL MARE GRANDA SUD OVEST<br />
<strong>Il</strong> rifugio <strong>Mongioie</strong>
sentiero alla Conca Carsene<br />
Dislivello: 120 m<br />
Posti Letto: 25<br />
VALLE TANARO<br />
SARACCO VOLANTE<br />
Conca di Piaggiabella<br />
chiavi: Galleria Subalpina – Torino t.<br />
+39.011.537983<br />
Località: Briga Alta<br />
Quota: 2220 m<br />
Percorso: da Ormea lungo strada<br />
asfaltata per 12 km fino a Carnino, si<br />
prosegue poi lungo sentiero A4 (2h<br />
30min - E)<br />
Dislivello: 820 m<br />
Posti Letto: 12 letti - 12 locale invernale<br />
RIFUGIO DON BARBERA<br />
Colle dei Signori<br />
chiavi: <strong>Il</strong> Fornaio - Colle di Nava<br />
t.+39.0183.325049<br />
Località: Briga Alta<br />
Quota: 2070 m<br />
Percorso:<br />
- da Ormea lungo strada asfaltata per 13<br />
km fino a Carnino, si prosegue poi lungo<br />
sentiero segnavia A3 (2h - E)<br />
- da Colle di Tenda (F) lungo strada<br />
sterrata<br />
CONSORZIO TURISTICO “ALPI DEL MARE GRANDA SUD OVEST” RIFUGI<br />
Posti Letto: 18<br />
RIFUGIO F.I.E.<br />
CIARLO BOSSI<br />
Tetti della Donzella<br />
chiavi: Gr. Escursionisti Savonesi<br />
+39.019.806030 - +39.019.485037<br />
Località: Briga Alta<br />
Quota: 1540 m<br />
Percorso: da Ormea a Carnino Inferiore<br />
lungo strada asfaltata per 24 km, si<br />
prosegue poi lungo sentiero (45 min - E)<br />
Dislivello: 150 m<br />
Posti Letto: 20<br />
RIFUGIO SAVONA<br />
Pian Bersi – Valdinferno<br />
t. +39. 0174. 803707<br />
+39.019.854489<br />
Località: Garessio<br />
Quota: 1528 m<br />
Pecorso:<br />
- da Garessio lungo strada asfaltata per<br />
6,5 km fino ai pennoni Soprani -<br />
Valdinferno, si prosegue poi lungo<br />
sentiero (1h 30min E )<br />
- lungo strada asfaltata da Garessio a<br />
Colla di Casotto, si prosegue poi lungo<br />
sentiero (1h 30min E)<br />
Dislivello: 400 m<br />
Posti Letto: 22<br />
RIFUGIO VALCAIRA<br />
Costa Valcaira - Pizzo d’Ormea<br />
chiavi: Bar dell’Olmo<br />
t. +39. 0174.391266<br />
Località: Ormea<br />
Quota: 2010 m<br />
Percorso:<br />
- da Ormea per 6 km lungo strada<br />
asfaltata fino a Chionea, si prosegue poi<br />
lungo sentiero (ore 2h 30min - E)<br />
- da Ormea lungo strada asfaltata fino a<br />
Aimoni si prosegue poi lungo sentiero (4h<br />
30min - E)<br />
Dislivello: 800 m<br />
Posti Letto: 18 letti - 3 locale invernale<br />
RIFUGIO MONGIOIE<br />
Località Pian Rosso<br />
+39.0174.390196<br />
rifugio gestito da Silvano Odasso –<br />
Frabosa Sottana +39.0174.345541<br />
Località: Ormea<br />
Quota: 1520 m<br />
Percorso: da Ormea a Viozene su strada<br />
asfaltata per 10 km, si prosegue poi lungo<br />
sentiero (45min - T)<br />
Dislivello: 280 m<br />
Posti Letto: 46 letti - 20 locale invernale<br />
CONSORZIO TURISTICO ALPI DEL MARE GRANDA SUD OVEST<br />
43
44<br />
GARESSIO<br />
PARCO FONTI<br />
SAN BERNARDO<br />
Immerso nel fresco tranquillo del Parco<br />
Fonti San Bernardo, é stato creato lo stabilimento<br />
termale, le cui acque proprio dalla<br />
conca garessina sgorgano purissime.<br />
Prima di scaturire alle Terme di Garessio,<br />
l'acqua ha già compiuto un lungo viaggio<br />
nelle viscere della montagna, arricchendosi<br />
di tutti gli oligoelementi che vi ha incontrato<br />
e storicamente apprezzati.<br />
La fonte è nota ed usata da molti secoli<br />
dalle popolazioni locali che le riconoscevano<br />
proprietà terapeutiche nelle malattie<br />
del ricambio. Solo nel 1926 la voce popolare<br />
trovò conferma nelle analisi chimiche<br />
che portarono alla costruzione della struttura<br />
termale e dello stabilimento di imbottigliamento<br />
dell'Acqua San Bernardo.<br />
Alle Terme di Garessio, attraverso l’ idropinoterapia,<br />
si curano in particolare le malattie<br />
dell'apparato urinario e le malattie<br />
del ricambio. L'idropinoterapia è la meto-<br />
TERME CONSORZIO TURISTICO “ALPI DEL MARE GRANDA SUD OVEST”<br />
dica di somministrazione di acqua minerale<br />
per bibita a scopo terapeutico. La cura<br />
consiste nel bere determinate quantità di<br />
acqua minerale ad una data temperatura,<br />
orario di assunzione, tempo di bevuta e ritmo<br />
giornaliero della bevuta (intervallo di<br />
tempo da rispettare tra una bevuta e l'altra).<br />
L'acqua delle Fonti San Bernardo, che<br />
scaturisce fredda dalle rocce a 1300 m. di<br />
altezza, risulta scarsamente mineralizzata<br />
ed è leggerissima. Viene usata esclusivamente<br />
come bibita ed ha una efficace azione<br />
diuretica utile anche per l'alimentazione<br />
dei neonati. L’acqua che si può bere<br />
al Parco è di tipo oligominerale, povera<br />
di sali.<br />
Secondo la vigente legislazione sono definite<br />
minimamente mineralizzate le acque<br />
con residuo fisso non superiore a 50 mg/l<br />
ed oligominerali quelle con residuo fisso<br />
non superiore a 500 mg/l. In particolare i<br />
minerali dell'acqua San Bernardo sono<br />
calcolati in un residuo fisso inferiore a 0,5<br />
grammi per litro.<br />
L'assunzione a scopo terapeutico delle<br />
acque oligominerali dovrebbe avvenire<br />
quotidianamente e rientrare nelle abitudini<br />
per poter essere efficace, tuttavia i cicli annuali<br />
di cura idropinica termale con acque<br />
oligominerali sono senz'altro utili per i seguenti<br />
motivi: l'acqua assunta direttamente<br />
alla fonte possiede caratteristiche peculiari;<br />
la presenza di cofattori termali potenzia<br />
il trattamento.<br />
Al Parco Fonti è possibile compiere lunghe<br />
passeggiate all’ombra dei grandi alberi<br />
che costituiscono il parco, cimentandosi<br />
nei “Percorsi della salute”, sotto il<br />
controllo medico specialistico che ne verifica<br />
effettivi pregi e benefici. È inoltre possibile<br />
praticare attività sportiva grazie alla<br />
presenza dei campi da tennis e bocce.<br />
L’intrattenimento musicale e la pista da<br />
ballo, oltre che lo spazio dedicato alle mostre<br />
all’interno dell’edificio principale permettono<br />
di godere di svariati momenti di<br />
svago. Infine, le Fonti hanno dato vita ad<br />
CONSORZIO TURISTICO ALPI DEL MARE GRANDA SUD OVEST
uno spazio apposta per i giovani: la discoteca<br />
all’aperto che funziona durante tutta<br />
l’estate, sempre sotto le piante secolari<br />
della ridente conca.<br />
ROCCAFORTE MONDOVÌ<br />
ISTITUTO IDROTERMALE<br />
DI LURISIA<br />
Salute è bellezza è il motto che l'Istituto Idrotermale<br />
di Lurisia ha adottato e intorno<br />
al quale ruota tutta la sua filosofia. Curare<br />
la salute fa, infatti, bene alla bellezza. <strong>Il</strong><br />
senso di gratificazione che il sentirsi bene<br />
e in forma trasmette all'organismo crea<br />
l'armonia psicofisica giusta perché la bellezza<br />
innata si rifletta nei gesti quotidiani.<br />
Le parole d'ordine a Lurisia sono discrezione,<br />
controllo qualitativo e, soprattutto,<br />
professionalità. Uno staff medico specialistico<br />
e personale altamente qualificato accompagnano<br />
l'Ospite passo per passo, ascoltando<br />
ogni sua esigenza e consigliandolo<br />
in modo che ogni trattamento, ogni<br />
volta, diventi un momento esclusivo e personale.<br />
L'Istituto Idrotermale di Lurisia nasce e si<br />
sviluppa intorno al 1940, nell'ambiente di<br />
CONSORZIO TURISTICO “ALPI DEL MARE GRANDA SUD OVEST” TERME<br />
grande pregio storico e paesaggistico del<br />
Monregalese. Luogo di vacanza prediletto<br />
da grandi personaggi del panorama politico,<br />
artistico e sociale italiano degli anni<br />
passati vive, oggi, una nuova e dorata maturità.<br />
E' tutt'ora un ambiente esclusivo e confortevole<br />
tra mare e monti, ideale per trascorrere<br />
una vacanza in piena armonia con se<br />
stessi, per recuperare lo stato fisico ottimale<br />
e prendersi cura del proprio aspetto.<br />
L’ambiente, tra pinete e boschi di castagni,<br />
è ideale per trascorrere una vacanza in<br />
piena armonia con se stessi, per recuperare<br />
lo stato fisico ottimale e prendersi cura<br />
del proprio aspetto.<br />
Le strutture che accolgono i vari reparti e i<br />
padiglioni mantengono inalterate le caratteristiche<br />
architettoniche della metà del secolo<br />
scorso, rispettando lo stile tipico delle<br />
costruzioni montane del monregalese.<br />
Alle Terme di Lurisia è possibile alternare<br />
le cure e i trattamenti a sane e rilassanti attività<br />
sportive: lunghe passeggiate guidate<br />
sui percorsi tracciati all'interno del Parco<br />
Termale, partite a tennis, escursioni a cavallo,<br />
fino alla riscoperta della tradizione<br />
del gioco delle bocce.<br />
Nell'ambito di quella che viene definita Area<br />
salute si possono effettuare terapie<br />
termali e strumentali, si può godere di prestazioni<br />
mediche e specialistiche, oppure<br />
dedicarsi ai massaggi.<br />
L'Area bellezza invece offre trattamenti viso,<br />
collo e decolleté, trattamenti per il corpo,<br />
trattamenti complementari e vengono<br />
esposte varie proposte termali per la bellezza.<br />
L'Istituto Idrotermale di Lurisia collabora<br />
da anni con le più rinomate Università Italiane<br />
ed estere per gli studi di specializzazione<br />
in campo termale.<br />
Due prestigiosi premi sono stati istituiti per<br />
dare impulso e favorire i lavori di ricerca in<br />
ambito termale e costituiscono ormai un<br />
punto di riferimento nel panorama idrologico<br />
nazionale: il Premio Madame Curie,<br />
riservato ai lavori sperimentali di ricerca<br />
clinica in Idrologia medica nelle sue diverse<br />
branche con le acque termali di Lurisia,<br />
e la Targa Cignolini, riservata ai lavori di ricerca<br />
in Idrologia medica d'impiego ed applicazione.<br />
CONSORZIO TURISTICO ALPI DEL MARE GRANDA SUD OVEST<br />
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46<br />
I PRODOTTI ECCELLENTI DELLE TERRE DEL <strong>GAL</strong> MONGIOIE<br />
I territori del Consorzio Turistico si<br />
contraddistinguono per la cucina,<br />
fiore all’occhiello caratterizzato da<br />
vini deliziosi e piatti allettanti.<br />
L’ampiezza del territorio fa si che<br />
la tradizione culinaria risenta,<br />
nell’area di confine con la vicina<br />
Liguria, dell’influenza ligure,<br />
mentre più ci si avvicina alla<br />
Langa più si sente la presenza dei<br />
sapori della cucina langarola.<br />
Trait d’union fra l’influsso<br />
tipicamente piemontese, quello<br />
ligure e quello di Langa resta la<br />
ricchezza di ingredienti semplici,<br />
poveri ma valorizzati in piatti<br />
gustosi.<br />
I F O R M A G G I<br />
Segno del rapporto unico che lega il lavoro e la tradizione dell’uomo<br />
al territorio, la caseificazione è uno dei settori più ricchi<br />
e complessi della produzione alimentare.<br />
I fattori in gioco sono molteplici ed ognuno concorre in modo<br />
determinante a definire consistenza, gusto, profumo. Dentro una<br />
“forma” si distinguono alpeggi, erbe di montagna, tempi e<br />
tradizioni dell’uomo.<br />
<strong>Il</strong> territorio del G.A.L. Momgioe raccoglie e promuove alcune<br />
delle più interessanti e note produzioni casearie, formaggi e ricette<br />
antiche, che hanno il sapore di un mondo intero.<br />
Fra i prodotti più tradizionali che si trovano nel territorio si posso<br />
sicuramente citare i formaggi.<br />
Nelle alte valli del territorio, dove si aprono estesi pascoli che in<br />
estate diventano meta di greggi e mandrie, e che vedono un<br />
proliferare di erbe gustose e di acqua pura, la tradizione casearia<br />
vede la produzione di molti formaggi d’alpeggio, impasti<br />
dai sapori ricchi o delicati a seconda della lavorazione e della<br />
stagionatura che accompagnano la preparazione.<br />
Fra questi si possono citare il testun, formaggio dalle origini<br />
molto antiche, la sora dal gusto saporito e il bruss, pasta morbida<br />
dal sapore potente.<br />
Ricavato dalla lavorazione della ricotta d’alpeggio, quest’ultimo<br />
è ottimo spalmato sul pane e accompagnato da un vino<br />
frizzante.<br />
Altro formaggio d’alpeggio la cui produzione impera nei territori<br />
del G.A.L. <strong>Mongioie</strong> è il raschera, che prende il nome dall’o-<br />
La Raschera D.O.P<br />
<strong>Il</strong> Murazzano D.O.P<br />
.<br />
La Toma Piemontese<br />
D.O.P.<br />
Tuma Dla Paja<br />
Crava<br />
<strong>Il</strong> Bra D.O.P.<br />
La Sora o Sola<br />
<strong>Il</strong> Testun<br />
<strong>Il</strong> Bruss<br />
Tuma di Pecora delle<br />
Langhe - Tume D’Fè<br />
<strong>Il</strong> Gioda<br />
<strong>Il</strong> Valcasotto<br />
<strong>Il</strong> Nostrale d’Alpe<br />
Ormea<br />
CONSORZIO TURISTICO ALPI DEL MARE GRANDA SUD OVEST
I PRODOTTI ECCELLENTI DELLE TERRE DEL <strong>GAL</strong> MONGIOIE<br />
monimo lago alle falde del <strong>Mongioie</strong> e<br />
viene prodotto nell’area fra Roburent,<br />
Pamparato, Frabosa Sottana e Ormea.<br />
<strong>Il</strong> raschera possiede il marchio DOP, attraverso<br />
il quale è possibile identificarlo<br />
con certezza. Ne esistono due varietà: una<br />
che nasce dal latte di stalla o dei pascoli<br />
di montagna, che si può dotare del<br />
marchio “d’alpeggio”.<br />
Le sue forme possono essere tonde o<br />
quadrate, dal peso variabile fra i 6 e gli 8<br />
chili. È un formaggio che deve stagionare<br />
per un periodo minimo di due mesi, ma<br />
supporta benissimo stagionature lunghe<br />
che conferiscono un bel colore paglierino<br />
alla pasta rassodandola e ravvivandone<br />
il sapore.<br />
La toma delle Langhe invece si presenta<br />
come una formaggetta di circa<br />
tre/quattro etti a pasta bianca e fresca ottenuta<br />
con latte ovino puro o miscelato<br />
con latte bovino e paesano. All’origine di<br />
questo cacio, sono le rinomate pecore<br />
delle Langhe dal cui latte intero ricco e<br />
profumato si ottiene la pasta bianca e un<br />
po’ granulosa che contraddistingue l’impasto.<br />
Questo formaggio può essere consumato<br />
fresco o conservato per brevi periodi.<br />
In tal caso, occorre avere qualche precauzione;<br />
l’ideale è disporre di una cantina<br />
ventilata dove la formaggetta possa<br />
stagionare leggermente, adagiata su un<br />
asse di pino.<br />
In casa se conservata in frigo andrà estratta<br />
almeno un’ora prima della consumazione,<br />
perché la pasta si ravvivi e riprenda<br />
tutto il suo aroma.<br />
<strong>Il</strong> Murazzano viene prodotto con latte ovino<br />
in purezza o misto ovino in misura<br />
minima del 60% con eventuali aggiunte<br />
di latte vaccino in misura non superiore<br />
al 40%. <strong>Il</strong> nome Murazzano è piuttosto<br />
recente, ma questo tipo di formaggio ha<br />
origini antichissime ed era conosciuto<br />
con il nome di Tuma o Robiola.<br />
La Sora o Sola è un formaggio misto prodotto<br />
con latte di pecora e di capra miscelato<br />
con quantità variabili di latte di<br />
vacca. In ogni caso non si utilizza mai il<br />
solo latte di vacca. <strong>Il</strong> Bruss è ottenuto<br />
dalla fermentazione di altri formaggi o ricotta,<br />
si presente come una pasta cremosa,<br />
omogenea, facilmente spalmabile,<br />
di colore variabile tra il bianco, grigiastro,<br />
il giallino ed il verdognolo( se si usano<br />
formaggi erborinati), di odore piuttosto intenso<br />
e di sapore più o meno fortemente<br />
aromatico e piccante.<strong>Il</strong> Gioda è un formaggio<br />
fresco o a media stagionatura.<br />
La crosta è presente ed è di pochi millimetri.<br />
pasta bianca, cremosa, occhiatura<br />
assente o minima. Profumo di panna, latte<br />
e nocciola.L’Ormea è tipico dei pascoli<br />
alpini, specialmente dell’Alta Val Tanaro,<br />
ricco di aromi floreali e dalla pasta<br />
morbida e compatta, di colore avorio -<br />
paglierino per il tipo fresco e più acsiutta<br />
e giallo oro per quello stagionato.<br />
CONSORZIO TURISTICO ALPI DEL MARE GRANDA SUD OVEST<br />
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48<br />
I PRODOTTI ECCELLENTI DELLE TERRE DEL <strong>GAL</strong> MONGIOIE<br />
I C E C I LA RAPA DI CAPRAUNA<br />
<strong>Il</strong> cece è un legume di origine orientale<br />
coltivato anche in Europa. Nel territorio del<br />
G.A.L. <strong>Mongioie</strong> la pianta si semina d’autunno<br />
o in primavera, e i frutti si raccolgono<br />
ad agosto, estirpando le piante che<br />
vengono fatte essiccare e battute per ricavarne<br />
la granella. <strong>Il</strong> cece è un prodotto che<br />
si presta ottimamente alla conservazione.<br />
Contiene molte proteine e consente uno<br />
sviluppo calorico notevole, oltre a presentare<br />
un elevato contenuto di ferro.<br />
Questo prezioso alimento è particolarmente<br />
coltivato a Nucetto, in Valle Tanaro.<br />
In origine la sua non era sicuramente una<br />
cultura prevalente ma certamente ne era<br />
diffuso l’uso per l’alimentazione in tutte le<br />
famiglie contadine residenti, che lo seminavano<br />
anche nell’atin fra i filari delle viti<br />
(essendo una pianta bassa non impediva<br />
all’uva di ricevere il sole). Una volta battuti,<br />
i ceci venivano riposti in sacchi di iuta e<br />
consumati durante l’inverno alternati con<br />
i fagioli e la polenta.<br />
Per l’uomo, il modo migliore per cibarsene<br />
era di abbinare il cece al maiale, e tutt’ora<br />
questo abbinamento è grandemente apprezzato<br />
dagli abitanti locali e dai turisti,<br />
che lo possono gustare durante la festa<br />
dedicata ai primi di agosto.<br />
Le rape di Caprauna, che per la loro forma<br />
possono ricordare le rape comuni, hanno<br />
in realtà qualità superiori. Esse vengono<br />
coltivate sul versante della Valle Pennavaire,<br />
lembo del territorio piemontese al<br />
confine con la Liguria che gode dell’esposizione<br />
all’aria di mare. Gli appezzamenti<br />
di terra su cui la rapa viene coltivata sono<br />
per lo più terrazzamenti retti da muretti in<br />
pietra a secco che nei secoli scorsi rende-<br />
<strong>Il</strong> Cece di Nucetto<br />
La Rapa di Caprauna<br />
<strong>Il</strong> Grano Saraceno.<br />
<strong>Il</strong> Mais Ottofile<br />
La Patata<br />
dell’Alta Valle Belbo<br />
La Patata<br />
delle Valli del Re<br />
il Fagiolo Bianco<br />
di Bagnasco<br />
<strong>Il</strong> Fagiolo Borlotto<br />
del Cebano<br />
<strong>Il</strong> Fagiolo Cuneo<br />
vano possibile la coltivazione ad alta quota<br />
di altri prodotti quali grano, orzo, segale<br />
e avena. Un tempo sugli stessi appezzamenti<br />
su cui veniva seminato il grano si<br />
coltivava anche la rapa: infatti dopo la raccolta<br />
del cereale, la presenza di residui di<br />
stoppie nel terreno conferiva alle rape l’aroma<br />
e il sapore del tutto particolari che la<br />
rendono oggi un ortaggio di prima qualità.<br />
Ortaggio grande, dolcissimo e dalla pasta<br />
di un colore bianco tendente al giallo, la<br />
rapa di Caprauna deve le proprie caratteristiche<br />
alla particolare situazione climatica<br />
in cui è coltivata, ma anche alle caratteristiche<br />
varietali. Le preparazioni in cui<br />
viene utilizzata sono innumerevoli ed entrano<br />
nei menu delle trattorie della valle<br />
che la propongono in varie combinazioni;<br />
in sformato, vengono servite accompagnate<br />
dalla bagna cauda, tipico piatto piemontese<br />
a base di cardi, acciughe e aglio.<br />
Possono inoltre fungere da contorno a ricchi<br />
e gustosi piatti di carne, semplicemente<br />
gratinate al forno. Un abbinamento tipico<br />
è infine quello con la salsiccia e con uno<br />
speciale tipo di pasta fresca: gli s-ciancui,<br />
ottenuti dall’impasto di farina di grano<br />
integrale con acqua e sale. Nel condimento<br />
di questo piatto entrano anche altri prodotti<br />
tipici della montagna quali le noci e i<br />
funghi porcini.<br />
CONSORZIO TURISTICO ALPI DEL MARE GRANDA SUD OVEST
I PRODOTTI ECCELLENTI DELLE TERRE DEL <strong>GAL</strong> MONGIOIE<br />
È stato costituito un Presidio Slow Food la<br />
cui azione è mirata alla protezione di questo<br />
prodotto, e delle modalità con cui viene<br />
coltivato. La creazione del Presidio mira<br />
alla promozione di questo prodotto, che<br />
presenta indiscusse proprietà organolettiche.<br />
<strong>Il</strong> progetto del Presidio dovrebbe inoltre<br />
dare il via ad un più ampio piano di recupero<br />
territoriale, ma anche ambientale.<br />
Ciò dovrebbe permettere allo stesso tempo<br />
il recupero della coltivazione delle rape<br />
nei terrazzamenti ancora esistenti, il ripristino<br />
di quelli danneggiati, ma anche l’attuazione<br />
di tutta una serie di iniziative che<br />
sono volte ad incentivare sia coloro che intendono<br />
ricominciare questo tipo di coltivazione,<br />
sia chi volesse tornare a vivere a<br />
Caprauna.<br />
IL GRANO SARACENO<br />
A dispetto del nome, questo alimento non<br />
ha nulla a che vedere con il grano. Appartiene<br />
infatti alla famiglia delle poligonacee.<br />
<strong>Il</strong> grano saraceno è originario della cina,<br />
dove è utilizzato per produrre pane, venne<br />
poi introdotto nell’europa dell’est, dove<br />
viene utilizzato per preparar il porridge o<br />
per accompagnare secondi piatti, al posto<br />
del riso.<br />
LA POLENTA SARACENA<br />
La polenta saracena, uno dei piatti più tipici<br />
del nostro territorio, è protagonista di<br />
numerose sagre e manifestazioni che<br />
vengono organizzate nei vari paesi. Essa<br />
prende il nome dal grano saraceno, che<br />
insieme alla patata è l’altro ingrediente base<br />
per prepararla. La coltivazione del grano<br />
saraceno fu introdotta nelle nostre valli<br />
in seguito alle invasioni saracene che risalgono<br />
alla fine del primo millennio. Esso<br />
si diffuse in maniera particolare a quote<br />
piuttosto alte, oltre i mille metri, dove, nel<br />
periodo dalla primavera all’autunno, il frumento<br />
e altri prodotti non riuscivano a<br />
giungere a maturazione. m<strong>Il</strong> grano saraceno,<br />
o come viene chiamato in queste<br />
valli “furmentin”, non è una graminacea<br />
ma una poligonacea, ed è tollerato anche<br />
da coloro che soffrono del morbo celiaco e<br />
non possono pertanto alimentarsi con i<br />
derivati del grano. La combinazione dei<br />
tre ingredienti base (patate, farina di grano<br />
saraceno, farina di frumento) dà origine al<br />
tradizionale impasto che, condito con latte,<br />
panna, porri e funghi viene chiamato<br />
polenta saracena.Essa costituiva, soprattutto<br />
nel periodo autunnale e invernale, il<br />
piatto quotidiano che veniva alternato alle<br />
castagne, altro prodotto tipico locale. Per<br />
una corretta preparazione di questo piatto<br />
è necessario far bollire le patate, in modo<br />
che siano appena coperte dall’acqua salata<br />
e dalle farine di frumento e di grano saraceno,<br />
per circa un’ora. Passato questo<br />
periodo si può quindi pestare il composto<br />
fino ad ottenere la giusta consistenza e<br />
morbidezza. La polenta si presenta con<br />
un colore grigio, schiarito lievemente dall’aggiunta<br />
della farina bianca, e si unisce<br />
appunto al sugo di panna porri e funghi. <strong>Il</strong><br />
sugo viene preparato facendo rosolare<br />
con un po’ di burro i porri e poi i funghi<br />
secchi ammorbiditi e tagliuzzati in piccoli<br />
pezzi. Dopo aver aggiunto a questo composto<br />
il latte con la panna si fa cuocere il<br />
tutto a lungo a fuoco lento.<br />
IL M A I S O T T O F I L E<br />
<strong>Il</strong> mais ottofile è una antica varietà del Piemonte<br />
e prende il nome dalla caratteristica<br />
pannocchia che ha solo otto file longitudinale<br />
di chicci dalla forma arrotondata<br />
di colore arancio, ricchi di amido. E’ un<br />
mais eccezionale per la polenta ma il fioretto<br />
si può utilizzare anche per i dolci. La<br />
farina integrale viene macinata a pietra e<br />
setacciata separando il fioretto più fine<br />
dalla bramata più grande e colorata.<br />
LA PATATA<br />
Dopo l’importazione dal nuovo continente,<br />
la patata riscosse un grande successo<br />
nell’alimentazione del mondo occidentale,<br />
e giunse per la prima volta nei nostri territori<br />
nel XVIII secolo. <strong>Il</strong> comune tubero si è<br />
adattato, riproducendosi con facilità ad ogni<br />
latitudine e quota; tuttavia alcuni luoghi<br />
hanno generato, nei secoli, patate migliori.<br />
Quelle dell’Alta Val Tanaro in particolare,<br />
sono da sempre rinomate per il loro sapore<br />
e la modalità con cui vengono coltivate,<br />
fortemente legata alla tradizione, in<br />
piccoli appezzamenti dove una terra particolare<br />
origina una patata incredibilmente<br />
morbida e gustosa. La patata divenne presto<br />
ingrediente principale della cucina<br />
montana povera, e servì per sfamare generazioni<br />
di abitanti di queste zone e in<br />
generale delle zone di montagna più isolate<br />
e impervie. Oggi le ricette in cui viene<br />
impiegata sono molto apprezzate dagli<br />
appassionati che ritrovano in esse la genuinità<br />
della cucina locale. Amalgamata<br />
insieme alla farina di frumento e alla farina<br />
di grano saraceno è uno degli ingredienti<br />
base di uno dei piatti più tipici di tutto il territorio<br />
del G.A.L. <strong>Mongioie</strong>: la polenta saracena.<br />
IL FAGIOLO BIANCO DI<br />
BAGNASCO<br />
<strong>Il</strong> fagiolo bianco è un rampicante destinato<br />
quasi esclusivamente alla produzione di<br />
granella secca e prodotto in quantità limitata,<br />
che può per questo essere definito<br />
un “prodotto di nicchia”, anche per le particolari<br />
caratteristiche organolettiche frutto<br />
delle caratteristiche pedoclimatiche della<br />
zona di produzione. Questo legume è tipicamente<br />
coltivato nella zona di Bagnasco<br />
dove un tempo se ne producevano grandi<br />
quantità. Col passare del tempo, nuove<br />
varietà, hanno sostituito il “Bianco di Bagnasco”<br />
nella coltivazione in loco, portando<br />
un graduale abbandono di questa specie<br />
nonostante le apprezzate caratteristiche<br />
ne avessero fatto un prodotto di largo<br />
consumo.Ad inizio degli anni ’90 un rinnovato<br />
interesse verso questo legume ha<br />
CONSORZIO TURISTICO ALPI DEL MARE GRANDA SUD OVEST<br />
49
50<br />
I PRODOTTI ECCELLENTI DELLE TERRE DEL <strong>GAL</strong> MONGIOIE<br />
portato alcuni coltivatori a riprendere seppur<br />
in piccole quantità la coltivazione del<br />
“Fagiolo bianco di Bagnasco”. <strong>Il</strong> territorio<br />
del G.A.L. <strong>Mongioie</strong> è ricco di prodotti rari<br />
e pregiati di altissima qualità, particolarmente<br />
di tartufi neri e bianchi. Anche in<br />
questo caso tutte le caratteristiche del territorio<br />
sono riprodotte dal sapore inconfondibile<br />
e ricercato dei suoi frutti. Le terre del<br />
cebano sono inoltre famose per i funghi,<br />
celebrati ogni anno nella Mostra del Fungo<br />
di Ceva, un appuntamento che richiama<br />
i più grandi esperti di micologia a livello<br />
internazionale, ma anche decine di migliaia<br />
di turisti, attratti dal fascino di prodotti<br />
unici.I funghi appartengono alle tallofite,<br />
cioè piante che non hanno tessuti o<br />
organi, ma solo un tallo costituito da pseudotessuti,<br />
che non sviluppano fiori nè si riproducono<br />
per seme. Infatti si moltiplicano<br />
tramite spore, sottili come polvere. A differenza<br />
dei semi delle piante dove la fecondazione<br />
è già avvenuta nel fiore, nel momento<br />
in cui il polline, elemento maschile,<br />
raggiunge il pistillo e quindi l’ovulo, elemento<br />
femminile.<br />
I T A R T U F I<br />
<strong>Il</strong> tartufo è un fungo sotterraneo della famiglia<br />
degli ascomiceti ed appartiene al-<br />
l’ordine delle tuberales. <strong>Il</strong> genere tuber è il<br />
più importante dell’ordine delle tuberales,<br />
le sue specie formano corpi fruttiferi commestibili<br />
a forma di tubero e corpo tondeggiante,<br />
caratterizzati da un intenso<br />
profumo aromatico gradevolissimo.Le<br />
specie più note sono il tartufo bianco d’Alba<br />
e il tartufo nero pregiato. Rivestono una<br />
minore importanza in quanto meno riceracti<br />
e utilizzati le seguenti specie: tartufo<br />
nero d’inverno, tartufo moscato, scorzone<br />
o tartufo d’estate, tartufo nero ordinario,<br />
tartufo nero liscio. I atrtufi vivono in<br />
simbiosi con alcune piante superiori (pioppi,<br />
quercie..). essi sono privi di clorofilla e<br />
di conseguenza, non potendo assimilare e<br />
produrre sostanzaorganica per il loro sviluppo,<br />
in modo autonomo, diventano dei<br />
simbionti ( che vivono in stretta collaborazione<br />
con altri vegetali). Le piante che producono<br />
magiori quantità di tartufi in relazione<br />
specialmente ad un terreno adatto,<br />
calcareo argilloso, in relazione al clima,<br />
preferibilmente in luoghi freschi, torrenti,<br />
canali, fossi di fondovalle, sono i tigli, le<br />
quercie, i salici, i pioppi e d il carpino nero.<br />
In linea di massima il periodo di cerca dei<br />
tartufi in rapporto anche a fattori commercaili<br />
ed alla buona qualità decorre dal mese<br />
di settembre a dicembre. <strong>Il</strong> tartufo bianco<br />
ha una forma variabilissima da globoso<br />
<strong>Il</strong> Tartufo Bianco<br />
<strong>Il</strong> Tartufo Nero<br />
I Funghi<br />
e regolare a quasi pietto,<br />
ha una superficie<br />
pressochè liscia di colore<br />
ocraceo pallido,<br />
talvolta tendente al<br />
brunasto verdognolo o<br />
al bianco crema. Le dimensioni<br />
sono notevoli<br />
rispetto ad altre specie<br />
congeneri, potendo<br />
superare anche i 10<br />
cm di diametro e i 500<br />
grammi di peso. <strong>Il</strong> profumo<br />
è squisito, molto<br />
forte, fragrante, vagamente<br />
agliaceo; il sapore<br />
è particolarmente,<br />
gradevolissimo, intenso<br />
solo a crudo. La<br />
gleba (polpa) è compatta<br />
e soda ma tenera<br />
e facilmente friabile; il<br />
colore è ocraceo nocciola<br />
con venature<br />
biancastre sottili e reticolate<br />
tra loro. <strong>Il</strong> tartufo<br />
nero pregiato ha la forma<br />
tondeggiante globosa,<br />
il peridi ( parte esterna)<br />
è ricoperto di<br />
verruche medio picco-<br />
CONSORZIO TURISTICO ALPI DEL MARE GRANDA SUD OVEST
I PRODOTTI ECCELLENTI DELLE TERRE DEL <strong>GAL</strong> MONGIOIE<br />
le, di forma esagonale; il corpo fruttifero<br />
abbastanza grande, da tre a quindici centimentri<br />
di diamentro. La polpa che negli esemplari<br />
acerbi è grigia chiara, brunastra<br />
dievnta a maturazione nero violacea con<br />
numerosissime e fini venture bianche. <strong>Il</strong><br />
profumo è ottimo, aromatico, penetrante,<br />
fruttato abbastanza intenso, il sapore è<br />
moltop gradevole, piacevolmente piccante<br />
e resiste bene alla cottura.<br />
Come conservarlo: freezer, frigoriferi in<br />
genere e calendari sono nemici del tartufo.<br />
Se lo si vuole conservare in frigo, lo<br />
si può fare a patto di seguire queste regole:<br />
il tartufo deve essere avvolto in una<br />
pezzuola di carta, tipo acottex, che deve<br />
essere sostituita ogni due giorni, di seguito<br />
mettere il tartufo incartato dentro un vasetto<br />
di vetro e conservare il vasetto a 4-6<br />
gradi, nel reparto verdure del frigorifero.<br />
Così si eviterà di disperdere il suo prezioso<br />
profumo e si elimina il rischio di contatto<br />
con altri alimenti il cui odore potrebbe<br />
deteriorarlo. Naturalmente gli intenditori<br />
hanno spesso metodi diversi di conservazione.<br />
In ogni caso il tartufo va consumato<br />
il più presto possibile altrimenti con il<br />
tempo può perdere di peso e di qaulità organolettiche.<br />
<strong>Il</strong> territorio del Gal. <strong>Mongioie</strong><br />
è ricco di prodotti rari e pregiati di altissima<br />
qualità, particolarmente di tartufi<br />
neri e funghi.Anche in questo caso<br />
tutte le caratteristiche del territorio<br />
sono riprodotte dal sapore<br />
inconfondibile e ricercato dei suoi<br />
frutti.<strong>Il</strong> più nobile e prezioso fra<br />
tutti i tartufi è sicuramente il tartufo<br />
bianco, detto anche tartufo<br />
d’Alba. La sua polpa ha venature<br />
biancastre, e la sua buccia liscia<br />
è di colore chiaro. <strong>Il</strong> suo profumo<br />
lo rende totalmente inconfondibile.<br />
<strong>Il</strong> tartufo bianco matura nelle<br />
zone di Langa che appartengono<br />
al territorio del G.A.L. <strong>Mongioie</strong><br />
nel tardo autunno, fino a dicembre.<br />
È possibile trovare in queste<br />
zone, in quantità molto maggiori,<br />
anche il tartufo nero, meno pregiato<br />
ma che viene molto apprezzato<br />
poiché in termini di sapore e<br />
profumo ha poco da invidiare al<br />
tartufo bianco. Proprio perché più<br />
comune, il suo prezzo lo rende<br />
decisamente più accessibile rispetto al<br />
tartufo bianco. In cucina il tartufo viene utilizzato<br />
in tantissime combinazioni: risotti,<br />
carni crude, paste casereccie che vengono<br />
guarnite con sottilissime scaglie.<br />
Viene inoltre utilizzato per la realizzazione<br />
di olio e burro aromatizzati.<br />
IL FUNGO PORCINO<br />
I funghi appartengono alle tallofite, cioè<br />
piante che non hanno tessuti o organi, ma<br />
solo un tallo costituito da pseudotessuti,<br />
che non sviluppano fiori ne si riproducono<br />
per seme. Infatti si moltiplicano tranite<br />
spore, sottili come polvere. A differenza<br />
dei semi delle piante dove la fecondazione<br />
è già avvenuta nel fiore, nel momento<br />
in cui il polline, elemento maschile, raggiunge<br />
il pistilo e quindi l’ovulo, elemento<br />
femminile.La maggior parte dei funghi meno<br />
evoluti, quelli microscopici, vivono nell’acqua,<br />
mentre i funghi più evoluti crescono<br />
preferibilmente sul terreno o sul legno.<br />
I funghi non sono nè vegetali, nè animali<br />
ma occupano una singolare posizione intermedia.<br />
Quindi possiamo parlare di “regno<br />
dei funghi”! <strong>Il</strong> Regno dei funghi, a differenza<br />
del Regno vegetale, non possiede<br />
clorofilla pertanto non è in grado di tra-<br />
sformare sostanze inorganiche in sostanze<br />
organiche e quindi, come il regno animale,<br />
deve nutrirsi di sostanze organiche<br />
già eleborate.I funghi porcini si possono<br />
raccogliere nei boschi del G.A.L. <strong>Mongioie</strong><br />
fra i castagni, le betulle o i faggi, e hanno<br />
un gusto e un profumo eccezionali. <strong>Il</strong> porcino<br />
è il re dei funghi, e lo si riconosce fra<br />
gli altri per il suo cappello tondeggiante<br />
che, nella parte superiore, assume tonalità<br />
di marrone variamente sfumate e in<br />
quella inferiore è spugnoso e di colore<br />
bianco-giallognolo. <strong>Il</strong> gambo varia dal colore<br />
beige al grigiastro, e non si presenta<br />
liscio, ma rivestito da un sottile reticolo<br />
dello stesso colore. <strong>Il</strong> profumo del porcino<br />
è molto gradevole, e la sua polpa bianca è<br />
estremamente saporita. Esso può essere<br />
cucinato in svariate maniere, trifolato con<br />
il prezzemolo e l’aglio, per preparare sughi<br />
di risotti, fritto, sott’olio o sott’aceto. Poiché<br />
il suo profumo e il suo sapore si mantengono<br />
con l’essiccazione, è ottimo seccato<br />
per essere utilizzato durante l’inverno,<br />
specie per la preparazione di sughi. L’abbinamento<br />
più comune del sugo a base di<br />
funghi è con gli gnocchi o le tagliatelle oppure,<br />
unito alla panna e ai porri, con la polenta<br />
saracena.<br />
CONSORZIO TURISTICO ALPI DEL MARE GRANDA SUD OVEST<br />
51
52<br />
I PRODOTTI ECCELLENTI DELLE TERRE DEL <strong>GAL</strong> MONGIOIE<br />
LA<br />
SALUMERIA<br />
Sul nostro territorio<br />
provinciale, al terzo<br />
posto in Italia per<br />
produzione suinicola,<br />
opera un Consorzio<br />
per la tutela e<br />
la valorizzazione<br />
dell’allevamento<br />
suinicolo e dei prodotti<br />
tipici di salumeria:<br />
<strong>Il</strong>CON.SA.TI.,<br />
consorzio formato<br />
da allevatori, operatori<br />
del settore zootecnico,<br />
macellatori<br />
e produtori di salumeria<br />
tipica cuneese.<br />
Al CON.SA.TI.<br />
spetta non solo il<br />
compito di salvaguardare<br />
la saluemria<br />
tipica cuneese,<br />
ma anche quello di<br />
garantire una completa<br />
rintracciabilità<br />
nella filiera<br />
CON.SA.TI. ed un alto livello qualitativo di<br />
tutte le carni provenienti esclusivamente<br />
dagli allevamenti cuneesi associati. La<br />
cultura del maiale abbraccia tutte le epoche<br />
dal divenire dell’uomo, dalla più recnte<br />
antichità ai nostri giorni. La carne di<br />
maiale ed i prodotti derivati, conservati<br />
con processi di salatura e stagionatura,<br />
sono sopravvissuti e sopravviverano alle<br />
mode alimentaried ai denigratori. L’uso alimentare<br />
delle carni di maiale, soprattutto<br />
salate e trasforamte in apprezzati salumi,<br />
non è una scoperta moderna ma ha radici<br />
antichissime. Da secoli il cuneese è un’area<br />
vocata alla produzione sia di suini sia<br />
di salumi: sono presenti testimonianze del<br />
fatto che, in passato, gli appezzamenti di<br />
terreno, erano venduti non in base alla<br />
metratura, ma la numero di maiali che vi<br />
potevano pascolare. Tradizionalmente ogni<br />
famiglia agricola allevava il maiale che<br />
veniva macellato nei mesi più freddi, tra<br />
ottobre e febbraio, ricavandone una certa<br />
abbondanza di parti da consumarsi fresche<br />
ed altre da utilizzare nel corso dell’intero<br />
anno ad integrazione della dieta<br />
dopo opportuni trattamenti. I prodotti tipici<br />
di salumeria soggetti a tutela sono regolarmentati<br />
da specifici Disciplinari di produzione<br />
che garantiscono metodi di preparazione<br />
e gusti tradizonali; consentendo<br />
La carne fresca di<br />
Maiale CON.SA.TI<br />
<strong>Il</strong> Lardo Cuneo<br />
CON.SA.TI.<br />
.<br />
La Pancetta Cuneo<br />
CON.SA.TI.<br />
<strong>Il</strong> Salame Cuneo<br />
CON.SA.TI.<br />
<strong>Il</strong> Salame Cotto<br />
Cuneo CON.SA.TI.<br />
La Bala D’Asu<br />
esclusivamente l’utilizzo di carne di suini<br />
nati ed allevati in Provincia di Cuneo provenienti<br />
da allevamenti iscritti al Consorzio<br />
e c he osservano le prescrizioni relative ad<br />
una alimentazione che contempla l’utilizzo<br />
di materie prime nobili come mais, orzo,<br />
crusca, soia. Tutte le fasi di lavorazione, di<br />
scelta delle carni e di stagionatura sono rigorosamente<br />
effettuate nella zona tipica,<br />
geograficamente individuata dagli stessi<br />
confini amministrativi della provincia<br />
“Granda”<br />
La carne fresca di maiale CON.SA.TI<br />
<strong>Il</strong> Consorzio, nel perseguire gli scopi e la<br />
valorizzazione della produzione suinicola<br />
della provincia di Cuneo ed al fine di garantire<br />
e tutelare il consumatore sulla rintracciabilità<br />
e sulla qualità della carne fresca<br />
di suino, ha istituito la “Filiera della<br />
carne di Suino Tradizionale CON.SA,.Ti<br />
Cuneo”, regolamentata da specifico Disciplinare<br />
che prevede particolari prescrizioni.<br />
La carne offerta al consumatore con il<br />
marchio CON.SA.TI proviene da un ciclo<br />
produttivo che si svolge esclusivamente<br />
ed interamente nella provincia di Cuneo.<br />
E’ prodotta solo con suini di ottima qualità<br />
ed in ottimo stato sanitario che in questo<br />
territorio:<br />
- sono nati, allevati ed ingrassati in condi-<br />
CONSORZIO TURISTICO ALPI DEL MARE GRANDA SUD OVEST
I PRODOTTI ECCELLENTI DELLE TERRE DEL <strong>GAL</strong> MONGIOIE<br />
zioni di benessere negli allevamenti associati<br />
alla filiera CON.SA.TI e trasportati in<br />
condizioni ottimali.<br />
- sono alimentati ed allevati, rispettando i<br />
ritmi naturali di crescita, secondo le prescrizioni<br />
produttive stabilite dal<br />
CON.SA.TI.<br />
- sono inseriti nel circuito della produzione<br />
e della tutela del Prosciutto di Rarma e<br />
di San Daniele<br />
- hanno raggiunto l’età minima di macellazione<br />
prevista in 8 mesi dalla mascita ed<br />
un peso non inefrior a 144 Kg. A garanzia<br />
del rispetto dei suddetti requisiti le cosce<br />
dei suini devono recare il tatuaggio che identifica<br />
il mese di nascita<br />
- sono abbattuti, perfettamente dissanguati<br />
e sezionati presso un impianto di<br />
macellazione associato al CON.SA.TI. e<br />
dubicato nel territorio della provincia di<br />
Cuneo. <strong>Il</strong> macellatore dalla data di ammissione<br />
alla filiera, può abbattere, presso il<br />
proprio impianto esclusivamente suini provenienti<br />
dagli allevatori associati al<br />
CON.SA.TI Cuneo.<br />
<strong>Il</strong> lardo CON.SA.TI. Cuneo<br />
Dopo essere stato salato, viene lasciato riposare<br />
in appositi contenitori affinché le<br />
spezie ed il tempo gli conferiscano il caratteristico<br />
profumo delicato, il sapore dolce<br />
ed un colore bianco-rosato uniforme<br />
che rendono questo prodotto unico ed inimitabile.<br />
Gustoso e profumato, insaporisce<br />
arrosti e minestre; a fettine sottilissime,<br />
su pane caldo casereccio o arrotolato<br />
su fini grissini, diventa protagonista di gustosi<br />
antipasti e di deliziosi aperitivi. Può<br />
essere aromatizzato con profumate erbe<br />
delle Alpi Marittime.<br />
La pancetta CON.SA.TI. Cuneo<br />
Presenta un giusto equilibrio tra la consistenza<br />
dei lipidi e delle parti magre, favorito<br />
dall’accurata scelta del taglio anatomico,<br />
dalla corretta rifilatura e la mondatura.<br />
Dopo la salagione, rigorosamente effettuata<br />
a mano, la pancetta Cuneo viene<br />
piegata “a libro” oppure arrotolata e stagionata<br />
per un periodo variabile tra i 30 e<br />
i 60 giorni, in relazione al peso.<br />
Appetitosa e saporita, è l’ideale per servire<br />
sfiziosi antipasti, preparare ottimi primi<br />
e bardare succulenti secondi piatti<br />
<strong>Il</strong> salame CON.SA.TI. Cuneo<br />
È prodotto con carni fresche suine scelte,<br />
conciate con sale, pepe, spezie e vin<br />
brûlé, insaccato in budello naturale per<br />
permettere di esaltare, con una lenta e curata<br />
stagionatura, profumi ed aromi inconfondibili.<br />
Di forte personalità, è consigliato<br />
in abbinamento con pane cotto in<br />
forno a legna.<br />
<strong>Il</strong> salame cotto CON.SA.TI. Cuneo<br />
È caratterizzato dalla presenza dei lardarelli<br />
uniformemente distribuiti ed adesi all’impasto.<br />
È ottenuto con carni suine scelte<br />
aggiunte di aglio, aromi e spezie lasciate<br />
precedentemente a macerare nel vino<br />
rosso, in piccole botti di legno di rovere.<br />
Può essere cotto a vapore o “a bagnomaria”.<br />
È ottimo servito con gli aperitivi, anche<br />
cubettato, si presta bene alle più svariate<br />
e fantasiose ricette di cucina.<br />
L a b ala d’ asu<br />
La Bala d’asu, che letteralmente significa<br />
“palla d’asino” è un insaccato tipico di Monastero<br />
Vasco. Si tratta di una sorta di salame<br />
a forma tonda la cui preparazione prevede<br />
un impasto di carne di asino con carne<br />
di maiale la cui dimensione può raggiungere<br />
le dimensioni di un melone. L’insacco<br />
avviene, secondo l’antica tradizione, in trippa<br />
di vitello. Poiché l’impasto è general-<br />
mente spesso, e i tagli del ripieno sono<br />
grossolani, va consumato a fette non troppo<br />
sottili, dopo essere stato opportunamente<br />
bollito. Questo salume veniva un tempo<br />
conservato nelle famiglie per essere cucinato<br />
nelle più importanti occasioni di festa.<br />
Oggi è diventato un prodotto ricercato, molto<br />
apprezzato per la sua squisitezza.<br />
LA CARNE COALVI<br />
La Razza Piemontese è la più importante<br />
razza bovina da carne italiana; per consistenza<br />
numerica occupa il primo posto tra<br />
le razze autoctone da carne ed il terzo assoluto<br />
tra quelle allevate in Italia, dopo la<br />
Frisona e la Bruna, entrambe da latte.<br />
La consistenza media dell’allevamento è<br />
di soli 53 capi con una forte prevalenza di<br />
piccoli allevamenti. Particolarmente significativa<br />
anche la quantità di capi - circa<br />
30.000 - che ogni anno salgono agli alpeggi<br />
cuneesi con i margari, il cui lavoro si<br />
concretizza anche in un’importante funzione<br />
di presidio e mantenimento del territorio<br />
montano.La carne dei bovini di razza<br />
Piemontese si distingue per le doti scientificamente<br />
riconosciute di particolare magrezza<br />
e tenerezza. La bassissima percentuale<br />
di grasso, significativamente inferiore<br />
a quella delle altre razze, la rende<br />
molto indicata nelle diete, stante il suo<br />
basso contenuto calorico.<br />
CONSORZIO TURISTICO ALPI DEL MARE GRANDA SUD OVEST<br />
53
54<br />
ELENCO DEI TAGLI<br />
1. PRIMO TAGLIO<br />
fettine - bourguignonne<br />
2. INFUORI<br />
milanese - rolatine<br />
3. FESA<br />
fettine - scaloppe<br />
4. SCAMONE<br />
fettine - bourguignonne<br />
5. ROTONDA<br />
albese - vitello tonnato<br />
6. FIOCCO<br />
arrosto<br />
I PRODOTTI ECCELLENTI DELLE TERRE DEL <strong>GAL</strong> MONGIOIE<br />
5<br />
3<br />
8<br />
2<br />
7<br />
4<br />
1<br />
6<br />
9<br />
18<br />
7. <strong>GAL</strong>LINELLA<br />
arrosto - spezzatino<br />
8. GERETTO<br />
ossibuchi<br />
9. FILETTO<br />
bistecche - fettine<br />
10. SOTTOFILETTO<br />
bistecche - fettine<br />
11. MUSCOLO<br />
bollito - spezzatino morbido<br />
12. FERMO DI SPALLA<br />
milanese - brasato magro<br />
13. ROTONDINO DI<br />
SPALLA<br />
11<br />
12<br />
13<br />
14<br />
arrosto - bollito - trita<br />
14. ARROSTO DI VENA<br />
arrosto - brasato morbido<br />
15. PUNTA DI PETTP<br />
bollito<br />
16. TENERONE<br />
arrosto - spezzatino<br />
17. BRUTTO MA BUONO<br />
spezzatino - bollito<br />
18. SCARAMELLA<br />
bollito - trita<br />
19. BIANCOTASTO<br />
bollito - trita<br />
CONSORZIO TURISTICO ALPI DEL MARE GRANDA SUD OVEST<br />
19<br />
10<br />
16<br />
17<br />
15
I PRODOTTI ECCELLENTI DELLE TERRE DEL <strong>GAL</strong> MONGIOIE<br />
LA TROTA FARIO<br />
I fiumi che solcano le valli del G.A.L. <strong>Mongioie</strong><br />
sono ricchi di acque pure, che permettono<br />
alla fauna ittica di proliferare. In<br />
particolare, queste acque sono ricche di<br />
trote, carpe e salmerini, tant’è vero che uno<br />
degli sport maggiormente praticati in<br />
queste zone è proprio la pesca.<br />
Regina dei corsi d’acqua, ambita dai pescatori,<br />
è la trota fario, pesce dalle incredibili<br />
qualità di gusto e tenerezza. Questo<br />
pesce d’acqua dolce ha un mantello brillante<br />
e argenteo, con il dorso scuro e i<br />
fianchi trapuntati da una serie di circolini<br />
color rosso vivo. La sua carne, il cui colore<br />
bianco tende al rosa, è particolarmente<br />
prelibata. Molto ricercate proprio per la loro<br />
tenerezza e il loro sapore particolare,<br />
sono ottime preparate al cartoccio o servite<br />
in delicati filetti insaporite dalle erbe locali,<br />
o ancora in carpione. La trota fario è<br />
un salmonide indigeno delle nostre acque<br />
montane.Tra tutti i salmonidi è il più apprezzato<br />
e pescato dai pescatori, quello<br />
forse anche più adattabile tant'è vero che<br />
lo si può trovare da oltre 2000 ms.l.m ad<br />
altezza zero del mare. <strong>Il</strong> suo corpo è slanciato<br />
ed elegante compresso ai lati, la testa,<br />
robusta ma non molto grande, è munita<br />
di un'ampia bocca più sviluppata nel<br />
maschio che non nella femmina.Negli esemplari<br />
adulti la mascella inferiore è più<br />
lunga che quella superiore formando nei<br />
maschi il così detto "becco". Le pinne si<br />
presentano abbastanza sviluppate, gli occhi<br />
neri bordati di giallo. La livrea della fario<br />
varia secondo l'habitat, dall’alimentazione<br />
e dalla luce che favorisce una più o<br />
meno elevata quantità di macchie rosse e<br />
nere. Normalmente nei torrenti di montagna,<br />
la sua tinta di fondo è generalmente<br />
verde scuro con fianchi giallo-dorato, in<br />
pianura tende sul grigio.La fario, di indole<br />
piuttosto timida e sospettosa tende a difendere<br />
molto energicamente il posto di<br />
caccia, rifugge dalla luce forte e per questo<br />
è sempre alla ricerca di zone riparate<br />
dal sole.Si alimenta soprattutto di vermi,<br />
insetti, crostacei e, in età adulta, anche di<br />
pesciolini. Ad inizio stagione, quando la<br />
portata d’acqua dei torrenti è ancora scarsa<br />
e con le temperature rigide, la ricerca<br />
della fario è del tutto sconsigliata. Infatti, il<br />
freddo inibisce le trote riducendo notevolmente<br />
il loro appetito. Per tutto l’inverno,<br />
dunque, la fario resta intanata tra i sassi e<br />
le radici, poi con l’inizio della stagione primaverile,<br />
riprende l’attività.Nel periodo<br />
dell’apertura, se la voglia di riprendere in<br />
mano la canna da pesca dopo mesi di inattività,<br />
è cosi impellente, il posto migliore<br />
per tentare qualche cattura è sicuramente<br />
il fondo valle dato che la tempera-<br />
tura dell’acqua è maggiore. Tutti pensano<br />
che il momento migliore per andare a pescare<br />
sia la mattina presto ; questo è valido<br />
in estate, ma durante le prime settimane<br />
dall’apertura dei fiumi è un grave errore<br />
perché la trota a causa della bassa<br />
temperatura dell’acqua, tende ad uscire<br />
dalla tana quando il sole incomincia a<br />
scaldare l’acqua<br />
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56<br />
I PRODOTTI ECCELLENTI DELLE TERRE DEL <strong>GAL</strong> MONGIOIE<br />
LA CASTAGNA<br />
Le castagne hanno rappresentato per secoli<br />
l’alimento fondamentale per i lunghi inverni<br />
delle popolazioni delle valli del G.A.L.<br />
<strong>Mongioie</strong>, ricche di seccatoi che per tutto il<br />
mese di ottobre sono spesso ancora oggi<br />
fumanti. La castagna si trova un po’ in tutto<br />
il territorio, ed è protagonista di numerose<br />
sagre ed eventi che si organizzano nei mesi<br />
autunnali. In queste particolari occasioni<br />
si trovano soprattutto le caldarroste, castagne<br />
cotte all’interno di un tipico pentolone<br />
sospeso sul fuoco grazie a un trepiede. Famose<br />
sono anche le piccole castagne secche,<br />
bianche e saporite, che si conservano<br />
perfettamente fino all’estate successiva, e<br />
dalle quali si ricava la farina. In questa forma<br />
esse sono l’ingrediente principale caratterizzante<br />
di tante ricette. Le castagne bianche<br />
si ottengono grazie all’essiccazione e al<br />
successivo sbucciamento del frutto fresco.<br />
Si utilizzano soprattutto in dolci, marmellate<br />
e biscotti, ma anche nei primi e nei secondi<br />
piatti, in minestre o cotte insieme ai porri, o<br />
ancora con il riso o nei gnocchi. Dalla recente<br />
pubblicazione di un volume dal titolo<br />
“La castagna in cucina” (Primalpe, 2003) è<br />
possibile ricavare un notevole numero di ricette<br />
che permettono, dal pane al dolce, di<br />
preparare un menu completo a base di ca-<br />
stagne. <strong>Il</strong> menu prevede pane e focaccia<br />
preparati impastando la farina bianca e la<br />
farina di castagne con acqua tiepida cui è<br />
stato aggiunto un cubetto di lievito di birra,<br />
sale e olio. Dopo aver fatto lievitare l’impasto<br />
è necessario cuocere in forno per circa<br />
20 minuti.Seguono le tagliatelle di castagne<br />
con crema e pezzetti ottenuti mescolando la<br />
farina di frumento con la farina di castagne<br />
con le uova e l’acqua tiepida. Ottenuta una<br />
pasta omogenea e consistente si può spianare<br />
la pasta , che avrà riposato per una<br />
ventina di minuti, per poi tagliarla a listarelle.<br />
<strong>Il</strong> sugo viene realizzato facendo sciogliere<br />
il burro e aggiungendo a questo i pezzetti<br />
di castagne bollite. Come secondo piatto<br />
può essere offerto il filetto con castagne al<br />
verde. Si ottiene cuocendo le castagne in<br />
acqua salata per circa 40 minuti. A cottura<br />
ultimata vanno sbucciate,e disposte sul fondo<br />
di un piatto preriscaldato, e irrorate con il<br />
burro. Alla fine si cospargono con prezzemolo<br />
tritato e si uniscono al filetto cotto semplicemente<br />
nel burro. A fine pasto ci si può<br />
sbizzarrire con i dolci, fra cui il budino di castagne.<br />
Le castagne secche vanno lasciate<br />
a bagno per una notte, e lessate il mattino<br />
seguente. Con l’aggiunta di cacao amaro in<br />
polvere, zucchero, mandorle tritate e tostate,<br />
nocciole e noci si ottiene una miscela<br />
che occorre conservare in frigo. <strong>Il</strong> dolce va<br />
La Castagna Cuneo<br />
La Castagna<br />
Garessina<br />
La Nocciola<br />
del Piemonte I.G.P.<br />
servito con una pallina di<br />
composto di castagne preparato,<br />
una pallina di panna<br />
o di gelato di castagne, decorati<br />
con castagne e caramello.<br />
I primi riferimenti alla<br />
coltura del castagno nlla<br />
provincia di Cuneo risalgono<br />
alla fine del XII secolo e<br />
all’inizio del XIII. A partire dal<br />
XIV secolo i documenti si<br />
fanno sempre più precisi e<br />
numerosi sono i riferimenti<br />
negli statuti comunali di castagneti<br />
tutelati. Negli anni<br />
1320 - 1321 i castellani del<br />
regno sabaudo annotavano<br />
se il prodotto dei castagneti<br />
era buono, specificando la<br />
qualità dei frutti. Intorno al<br />
1750, alcuni documenti forniscono<br />
dati e notizie circa la<br />
consistenza delle superfici<br />
di castagno e della produzione<br />
di castagne. La storia<br />
delle popolazioni delle valli<br />
cuneesi è quindi, strettamente<br />
legata alla produzione<br />
e al consumo di castagne.<br />
In particolare, nei territori<br />
delle valli monregalesi si<br />
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I PRODOTTI ECCELLENTI DELLE TERRE DEL <strong>GAL</strong> MONGIOIE<br />
è diffuso il consumo di castagne secche, ottenute<br />
con tecniche tramandate di padre in<br />
figlio nel corso dei secoli e tuttora praticate.<br />
LE NOCCIOLE<br />
Risulta ancora difficile individuare l’esatta<br />
origine del genere Corylus, nonostante<br />
fosse già duffuso, dopo le glaciazioni del<br />
Pleistocene, nel nord Europa, nel nord America<br />
ed in Asia.<strong>Il</strong> nocciolo si caratterizza<br />
per l’estrema ricchezza delle varietà: la<br />
stessa nocciola del Piemonte (Tonda e<br />
gentile delle langhe) pare derivi da incroci<br />
tra specie selvatiche, piuttosto che da una<br />
maturazione genetica. <strong>Il</strong> nocciolo si caratterizza<br />
per l’estrema ricchezza delle varietà:<br />
la stessa nocciola del Piemonte pa-<br />
re derivi da incroci tra specie selvatiche,<br />
piuttosto che da una mutazione genetica.<br />
E’ un prodotto a Indicazione Geografica<br />
Protetta “IGP” riconosciuto. La nocciola<br />
Piemonte designa il frutto della cultivar di<br />
nocciolo Tonda Gentile delle Langhe, coltivata<br />
nel Sud del Piemonte, principalmente<br />
nelle Langhe. La caratteristica nocciola<br />
presenta una forma per lo più sub - sferoidale.<br />
<strong>Il</strong> guscio è di medio spessore, di<br />
color nocciola mediamente intenso, di<br />
scarsa lucentezza con tomentosità diffusa<br />
all’apice e striature numerose ma poco evidenti.E’<br />
un prodotto di alta qualità, molto<br />
richiesto dalle industrie dolciarie e in particolar<br />
modo dagli artiginai cioccolatieri, per<br />
la sua forma, per la sua eccezionale pelabilità,<br />
alla tostatura, per l’aroma intenso e<br />
persistente che trasmette ai prodotti derivati,<br />
e per la serbevolezza che conferisce<br />
a tali prodotti, grazie al tipo di olio in essa<br />
contenuto.Come vengono prodotte: normalmente<br />
si applica il sistema di allevamento<br />
a “cespuglio”, con una densità di<br />
250 - 400 piante per ettaro ed un rendimento<br />
massimo consentito di 35 quintali<br />
per ettaro.La raccolta ormai completamente<br />
meccanizzata avviene tra la seconda<br />
metà di agosto e la prima di settembre<br />
quando i frutti si staccano spontaneamente<br />
dalle brattee.L’essicazione avviene su<br />
aree pavimentate esterne, avendo cura di<br />
proteggere il prodotto dall’umidità o in essicatori<br />
nei quali devono essere riprodotte<br />
le condizioni dell’essicamento naturale<br />
con temperature non superiori a 35°.<br />
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58<br />
I PRODOTTI ECCELLENTI DELLE TERRE DEL <strong>GAL</strong> MONGIOIE<br />
LE PASTE DI MELIGA<br />
Non si possono non citare le ben note paste<br />
di meliga del Monregalese, che sono<br />
presenti in pressoché tutti i bar del territorio<br />
accanto ai cornetti per la colazione. Si<br />
tratta di biscotti che vengono preparati<br />
mescolando farina di frumento e mais con<br />
uova, burro e zucchero, e poi a piacimento<br />
miele, scorza di limone, vaniglia. La loro<br />
forma varia a seconda del produttore<br />
Restano comunque sempre gialle, profumate,<br />
e dall’impasto non troppo fine, così<br />
che si possa sentire la grana della farina di<br />
mais. Sono perfette a colazione, o a fine<br />
pasto, accompagnate con lo zabaione, il<br />
vino passito o pucciate, come vuole l’antica<br />
tradizione, in un bicchiere del Vino locale,<br />
il Dolcetto delle Langhe Monregalesi<br />
o il Dolcetto di Dogliani. Alla fine del 2000<br />
è nato il Presidio Slow Food delle Paste di<br />
Meliga del Monregalese, per salvare il<br />
prodotto non dall’estinzione, ma dalla sua<br />
eccessiva produzione con “ingredienti industriali”.<br />
Infatti gli ingredienti base fanno<br />
parte del disciplinare di produzione che si<br />
sono dati gli appartenenti al Presidio Slow<br />
Food delle Paste di Meliga del Monregalese.<br />
Nel 2002 il Presidio ha raggiunto il<br />
completamento della filiera, grazie a un<br />
contadino che ha seminato nuovamente<br />
l’ormai abbandonato<br />
“mais otto file” e al riutilizzo,<br />
da parte di un<br />
mulino operante sul<br />
territorio, della macina<br />
a pietra per macinare<br />
il prodotto stesso. <strong>Il</strong><br />
Presidio rappresenta<br />
uno dei pochi esempi<br />
di filiera completa: dal<br />
campo, al mulino, al<br />
forno per arrivare agli<br />
intenditori di prodotti<br />
genuini e tradizionali.<br />
I DOLCI E IL<br />
CIOCCOLATO<br />
Svariati sono i dolci<br />
per cui sono noti i territori<br />
del G.A.L. <strong>Mongioie</strong>,<br />
poiché esiste<br />
un certo numero di<br />
specialità tradizionali<br />
che vengono prodotte<br />
da sempre, con continuità<br />
e nel rispetto<br />
delle tradizioni. <strong>Il</strong> Santuario<br />
di Vicoforte,<br />
che rappresenta storicamente<br />
un una sosta<br />
per il viandante e il<br />
pellegrino, è una zona particolarmente legata<br />
alla tradizione di artigiani locali. Tra le<br />
specialità si possono citare le risole, semplici<br />
o ripiene di cioccolato e marmellata,<br />
legate soprattutto alle feste di carnevale.<br />
Notissimi i monregalesi al rhum e le caramelle<br />
al ribes. Ma la tradizione è in particolar<br />
modo legata alla produzione del<br />
cioccolato, con i “sorrisi del Santuario”, le<br />
praline a vari profumi, il “salame del re”, e<br />
i cioccolatini ripieni.<br />
All’inizio di luglio il piccolo centro di Montezemolo<br />
diventa scenario della Fiera del<br />
Miele Questa zona si qualifica come punto<br />
di riferimento per i produttori di miele locali,<br />
che si trovano un po’ in tutte le valli<br />
del territorio. Particolare la qualità “castagno”,<br />
brunita e piacevole, che si ottiene<br />
nel periodo di fioritura di quest’albero. Lo<br />
stesso si può dire del miele ricavato durante<br />
la fioritura dell’albero di acacia; i<br />
bianchi fiori dell’albero emanano un profumo<br />
dolcissimo, che attira le api a caccia di<br />
polline. Esistono numerose altre varietà di<br />
miele, fra cui si possono ricordare il miele<br />
di tarassaco e quello di ciliegio che insieme<br />
a quello di castagno e di acacia sono<br />
quelli maggiormente prodotti in questi territori.<br />
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Le Paste di Meliga<br />
La Cupeta di Mondovi’<br />
I Cioccolatini al Rhum<br />
I Monregalesi<br />
<strong>Il</strong> Miele di Acacia<br />
<strong>Il</strong> Miele di Castagno<br />
<strong>Il</strong> Miele di Tiglio<br />
<strong>Il</strong> Miele di Tarassaco<br />
<strong>Il</strong> Miele di Rododendro<br />
<strong>Il</strong> Miele di Lampone<br />
La Melata di Abete<br />
<strong>Il</strong> Miele Millefiori<br />
IL MIELE
I PRODOTTI ECCELLENTI DELLE TERRE DEL <strong>GAL</strong> MONGIOIE<br />
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60<br />
LA NATURA G.A.L. MONGIOIE<br />
I PRODOTTI ECCELLENTI DELLE TERRE DEL <strong>GAL</strong> MONGIOIE<br />
I V I N I<br />
Alcuni fra i vini più diffusi sono il Dolcetto<br />
delle Langhe Monregalesi e il Dolcetto di<br />
Dogliani.<strong>Il</strong> Dolcetto delle Langhe Monregalesi<br />
ha un profumo gradevolmente fruttato<br />
ed un sapore asciutto e amarognolo, di<br />
discreto corpo. La sua gradazione alcolica<br />
minima è di 11 gradi. Nel caso in cui raggiunga<br />
i 12 gradi e venga invecchiato almeno<br />
un anno può portare in etichetta la qualificazione<br />
“Superiore”. È ottimo abbinato con<br />
salumi, paste, ravioli, brasati.Leggermente<br />
più alcolico, il Dolcetto di Dogliani ha una<br />
gradazione minima di 11.5 gradi. <strong>Il</strong> suo sapore<br />
è delicato e gradevole, asciutto e amarognolo,<br />
il suo profumo vinoso e gradevolmente<br />
fruttato. Qualora anch’esso abbia<br />
una gradazione minima superiore alla norma<br />
e venga invecchiato per almeno un anno,<br />
può essere qualificato come “Superiore”.<br />
È ottimo abbinato con carni bianche e<br />
pollame, nonché, se invecchiato, con arrosti.Altri<br />
vini prodotti nel doglianese sono:<br />
Barbera, Nebbiolo, Arneis e Chardonnay. <strong>Il</strong><br />
Barbera ha un colore rosso intenso, e un<br />
sapore asciutto di buon corpo. Affinato in<br />
botti di rovere si presenta con strutture su-<br />
perbe e di ottimo corpo; alla degustazione<br />
affiorano marcati i caratteri varietali sorretti<br />
da eleganza e finezza. Dal Nebbiolo si ricavano<br />
vini robusti, potenti e ricchi d’alcool<br />
che esigono di invecchiare per raggiungere<br />
le qualità che li rendono superiori e di grande<br />
classe. Venato da atmosfere rubine, il<br />
Nebbiolo compone il suo profumo nei sentori<br />
di viola e di lampone, filando in bocca asciutto<br />
ed elegante. L’Arneis ha un colore<br />
giallo paglierino con leggere sfumature verdoline.<br />
<strong>Il</strong> suo profumo è intenso e ricorda fiori<br />
e frutti esotici. <strong>Il</strong> sapore secco è ammansito<br />
da note morbide fresche ed eleganti. <strong>Il</strong> vitigno<br />
dello Chardonnay è di origine francese.<br />
È un vino dal colore paglierino chiaro con<br />
sfumature verdognole, dal profumo caratteristico<br />
e dal sapore secco vellutato e morbido.<br />
Altro vino rinomato è l’Ormeasco, diffuso<br />
soprattutto nell’ultimo lembo della Val Tanaro,<br />
ma che nasce e viene prodotto per lo<br />
più in Val d’Arroscia, sul versante ligure alle<br />
spalle di Ormea. La sua produzione è piuttosto<br />
limitata. Le sue tre varianti (classico,<br />
sciac trà e superiore) hanno caratteristiche<br />
organolettiche considerate eccezionali, per<br />
le quali sta conoscendo un notevole rilancio.<br />
Viene spesso abbinato con la cucina tipica<br />
della Val Tanaro e dell’entroterra ligure,<br />
riportando in modo immediato alla tradizione<br />
gastronomica più genuina di queste zo-<br />
ne.<br />
La zona di produzione del Dolcetto di Dogliani<br />
comprende l’intero territorio di Bastia<br />
Mondovì, Belvedere Langhe, Clavesana,<br />
Cigliè, Dogliani, Farigliano, Monchiero, Rocca<br />
Cigliè ed in parte il territorio dei Comuni<br />
di roddino e Somano.I vigneti da cui si ottiene<br />
il vino sono quelli tradizionali della zona,<br />
in grado di fornire un vino con specifiche caratteristiche<br />
di qualità. Si tratta di vigneti collinari<br />
di matrice argillosa - calcarea o calcarea<br />
- silicea. Sono esclusi i terreni di fondovalle.<br />
Le operazioni di vinificazione e dinvecchiamento<br />
obbligatorio devono essere<br />
IL DOLCETTO DELLE<br />
LANGHE MONRE<strong>GAL</strong>ESI D.O.C.<br />
effettuate entro il territorio della Provincia di<br />
Cuneo.<br />
CONSORZIO TURISTICO ALPI DEL MARE GRANDA SUD OVEST<br />
<strong>Il</strong> Dolcetto di Dogliani<br />
D.O.C.G.<br />
<strong>Il</strong> Dolcetto di Dogliani<br />
D.O.C.<br />
<strong>Il</strong> Dolcetto delle Langhe<br />
Monregalesi D.O.C.<br />
<strong>Il</strong> Langhe Rosso<br />
D.O.C.<br />
L’Alta Langa D.O.C.<br />
L’Ormeasco D.O.C.<br />
IL DOLCETTO DI DOGLIANI D.O.C
G.A.L. MONGIOIE LA NATURA<br />
I PRODOTTI ECCELLENTI DELLE TERRE DEL <strong>GAL</strong> MONGIOIE<br />
La zona di produzione del Dolcetto delle<br />
Langhe Monregalesi comprende l’intero territorio<br />
di Briaglia, Castellino Tanaro, Igliano,<br />
Marsaglia, Niella Tanaro e parzialmente il<br />
territorio dei Comuni di Carrù, Mondovì, Murazzano,<br />
Piozzo, San Michele e Vicoforte.<br />
L’uva deriva esclusivamente da vigneti collinari<br />
in grado di fornire un prodotto di elevata<br />
qualità. Sono esclusi i terreni pianeggianti,<br />
umidi, ad una altitudine superiore a 800 m<br />
s.l.m.Le operazioni di vinificazione ed invecchiamento<br />
obbligatorio devono essere effet-<br />
IL LANGHE ROSSO D.O.C.<br />
tuate entro il territorio della Provincia di Cuneo,<br />
Imperia e Savona.<br />
La zona di produzione del Langhe rosso<br />
comprende i territori di Briaglia, Castellino<br />
Tanaro, Cigliè, Clavesana, Igliano, Marsa-<br />
L’ ALTA LANGA D.O.C.<br />
glia, Roascio, Rocca Cigliè, S. Michele<br />
Mondovi’ e Vicoforte.<br />
Con Decreto Ministeriale in data 31 ottobre<br />
2002 è stata riconosciuta la D.O.C. Alta<br />
Langa riservata ai vini:<br />
“Alta Langa “ Spumante bianco<br />
“Alta Langa “ Spumante rosato<br />
“Alta Langa “ Spumante rosso<br />
Come base ampelografica la DOC “Alta<br />
Langa” è riservata ai vini spumanti, bianco,<br />
rosato e rosso, ottenuti dalle uve provenienti<br />
dai vigneti aventi la seguente composizio-<br />
ne ampelografica: vitigni Pinot nero e/o<br />
Chardonnay dal 90 al 100 %.La zona di produzione<br />
coinvolge territori della provincia di<br />
Cuneo, asti ed Alessandria.Per il nostro territorio<br />
questi i Comuni interesati: Briaglia,<br />
Castellino Tanaro, Cigliè, Clavesana, Igliano,<br />
Marsaglia, Roascio, Rocca Cigliè, Vicoforte.Nella<br />
vinificazione ed elaborazioen<br />
devono essere seguiti i criteri tecnici più razionali<br />
ed applicate le pratiche enologiche<br />
atte a conferire ai vini le migliori caratteristiche<br />
di qualità. Nella eleborazione dei vini<br />
spumanti “Alta langa” deve essere applicato<br />
il metodo della rifermentazione in bottiglia,<br />
secondo il processo tradizionale o classico.<br />
Un nuovo prodotto che permette al territorio<br />
di ampliare la gamma produttiva, con<br />
la possibilità di andare incontro alle esigenze<br />
del consumatore. Le prove, gli esperimenti,<br />
le piccole produzioni fino ad oggi attuate,<br />
mettono in evidenza un vino spumante<br />
di carattere fresco e complesso, beverino<br />
ed equilibrato. Una nuova simpatica sfida<br />
per il nostro territorio...secondo il disciplinare<br />
le tre tipologie di spumante “Alta alnga”<br />
devono avere spuma fine e persistente, con<br />
tonalità cromatriche pù o meno intense ( dal<br />
colore giallo paglierino, al rosato, al rubino)<br />
L’ ORMEASCO D.O.C.<br />
con sentori netti, fruttati e sapore secco, ben<br />
strutturato e piacevolmente acidulo.<br />
Questo vino rosso ben si accosta a quella<br />
cucina ligure di terra cosi’ deliziosa come<br />
quella di mare: adatto, infatti,<br />
ad accompagnare, se giovane,<br />
agnolotti al sugo di carne,<br />
polenta con salsiccia e spezzatino<br />
di maiale: se Superiore<br />
ed affinato si abbina al piccione<br />
ripieno, coniglio in umido e<br />
al vino rosso, coniglio in porchetta,<br />
spiedini di carne e funghi,<br />
colombacci alla pancetta<br />
e formaggi teneri.La D.O.C.<br />
“Pornassio” o “Ormeasco di<br />
POrnassio” è stata riconosciuta<br />
con Decreto<br />
16/09/2003 - G.U.<br />
25/09/2003. Questa nuova<br />
denominazione intende dare<br />
visibilià ai produttori locali con<br />
la possibilità di ritagliarsi una<br />
fetta di mercato di “nicchia”<br />
attraverso una nuova e specifica<br />
denominazione, disgiunta<br />
dalla più generale “Riviera<br />
Ligure di Ponente”; intende<br />
dare anche una forte caratterizzazione<br />
territoriale al prodotto.Gradazione<br />
alcolica minima<br />
di 11 vol. % e di 12,5<br />
vol. % per il “Superiore”, acidità<br />
totale non inferiore al 5<br />
per mille. Va servito ad una<br />
temperatura di 16° - 18°, la<br />
versione Sciac-trà a 14°.<br />
L’Ormeasco può certamente<br />
essere definito un vino carat-<br />
GRUPPO DI AZIONE LOCALE G.A.L. MONGIOIE LEADER<br />
61
62<br />
I PRODOTTI ECCELLENTI DELLE TERRE DEL <strong>GAL</strong> MONGIOIE<br />
L’uomo ha da sempre<br />
fatto ricorso alle piante<br />
medicinali per curare le<br />
proprie malattie, passando<br />
dalle conoscenze<br />
di metodi di impiego<br />
delle stesse nell’antica<br />
tradizione popolare, ai<br />
giorni nostri, ove i processi<br />
di trasformazione<br />
sono seguiti in modo analitico.<br />
Le specie raccolte nel<br />
territorio del Consorzio<br />
dai “raccoglitori”, gelosi<br />
custodi del sapere, sono<br />
numerose, grazie<br />
anche alla biodiversità<br />
botanica presente.<br />
Oltre all’utilizzo “curativo”<br />
molte specie presentano<br />
interesse di tipo<br />
alimentare ed alcune<br />
di queste vengono<br />
coltivate nel Comune di<br />
Sale San Giovanni,<br />
considerato in Piemonte,<br />
dopo quello storico<br />
di Pancalieri (TO) che<br />
si è sempre identificato<br />
nella “menta”, il secondo distretto per importanza.<br />
Almeno dodici le specie coltivate<br />
come perenni ed a ciclo annuale; ma queste<br />
spiccano per l’interesse alimentare la<br />
salvia officinale, il timo, la stessa lavanda, la<br />
melissa, il rosmarino, il finocchio da seme e<br />
l’Issopo. La presenza di un centro di essicazione<br />
e distillazione, realizzato per completare<br />
la filiera locale, fa di queste coltivazioni<br />
un fiore all’occhiello del Consorzio, della comunità<br />
Montana valli Mongia Cevetta e<br />
Langa Cebana che hanno creduto con il<br />
Comune nel progetto.Tutte le coltivazioni si<br />
fregiano della certificazione “biodinammica”<br />
metodo di coltivazione che garantisce la<br />
qualità e la sicura rintracciabilità del prodotto,<br />
(olii essenziali, tisane, utilizzo culinario..)<br />
nei confronti del consumatore.<br />
LA SALVIA OFFICINALE<br />
Ha proprietà antisettiche, antiffiammatorie, ipoglicemiche<br />
, toniche, digestive e antidepressive,<br />
ha anche proprietà antisudorifere,<br />
coleretiche e contrasta le tube della menopausa;<br />
è un ottimo conservante naturale.<br />
IL TIMO<br />
E’ una pianta aromatica, assai usata in cucina,<br />
è ricca di proprietà antisettiche, anti-<br />
La Salvia Officinale<br />
<strong>Il</strong> Timo<br />
La Lavanda<br />
La Melissa<br />
<strong>Il</strong> Rosmarino<br />
<strong>Il</strong> Finocchio da seme<br />
L’Issopo<br />
spasmodiche, depurative, espettoranti, balsamiche<br />
e digestive. E’ utile nei casi di tosse,<br />
catarri bronchiali, asma.<br />
LA LAVANDA<br />
Ha proprietà antisettiche e sedative; per uso<br />
esterno in frizioni stimolanti, deodoranti,<br />
antireumatiche. I fiori di lavanda purificano<br />
la pelle, sonop percio’ utili per pelli grasse e<br />
favoriscono la cicatrizzazione di piaghe e ferite.<br />
LA MELISSA<br />
Ha proprietà carminative, eupeptiche, stomachiche,<br />
ansiolitiche, antispasmodiche,<br />
sedative. Viene utilizzata per combattere la<br />
depressione, le gastralgie, le coliche intestinali<br />
lievi e l’insonnia di origine nervosa.<br />
IL ROSMARINO<br />
Ha numerose proprietà: stimolanti, toniche,<br />
aromatizzanti, digestive, diuretiche, antisettiche,<br />
balsamiche, epatoprotettrici. E’ usato<br />
largamente per disturbi digestivi, per stimolare<br />
l’appetito e la secrezione gastrica.<br />
IL FINOCCHIO<br />
Ha proprietà toniche, aperitive, digestive,<br />
depurative, antispasmodiche e carminative.<br />
<strong>Il</strong> finocchio cresce nei luoghi aridi ed asso-<br />
CONSORZIO TURISTICO ALPI DEL MARE GRANDA SUD OVEST
I PRODOTTI ECCELLENTI DELLE TERRE DEL <strong>GAL</strong> MONGIOIE<br />
lati, negli incolti, nelle scarpate sassose e ai<br />
margini delle strade<br />
L’ ISSOPO<br />
Si usano le sommità fiorite in infuso o tintura<br />
vinosa per favorire i processi digestivi e<br />
combattere la tosse e l’asma.<br />
LA FRAGOLA CUNEO<br />
Le fragole prodotte nel cuneese sono il risultato<br />
di una continua selezione di linee varietali<br />
continuamente migliorate e studiate<br />
per raggiungere i più alti livelli di qualità del<br />
frutto. Al fine di ottenere produzioni di elevato<br />
livello qualitativo si sono affinate le tecniche<br />
agronomiche: la definizione di un buon<br />
sesto di impianto, l’adozione di un piano di<br />
concimazione adeguato, l’applicazione di<br />
sistemi di protezione del suolo (pacciamatura),<br />
di irrigazione e di difesa fitosanitaria. La<br />
fragole Cuneo vengono coltivate sclusivamente<br />
su terreno escludendo qualsiasi forma<br />
di coltivazione in vaso. L’utilizzo di questa<br />
tecnica anche se più difficile e costosa<br />
da praticare consente però di mantenere<br />
particolarmente alti i liveli qualitativi del frutto<br />
esaltandone l’aroma, la consistenza e la<br />
tenuta nella fase post - raccolta.<br />
I PICCOLI FRUTTI<br />
Come l’adozione della coltivazione esclusivamente<br />
“su suolo” consente di sfruttare al<br />
meglio le caratteristiche del territorio di produzione,<br />
compreso in una fascia altimetrica<br />
che va dai 250 ai 1800 m s.l.m., dotato di un<br />
livello ideale di acidità naturale e di una buona<br />
presenza di elementi fertilizzanti. La concimazione<br />
di fondo dei terreni destinati a<br />
queste coltivazioni prevede l’utilizzo di materiale<br />
organico (letame bovino maturo); si<br />
può ricorrere ad elementi chimici per integrare<br />
gli apporti dei fertilizzanti in relazione<br />
sia all’andamento climatico che al carico<br />
produttivo delle piante. La pacciamatura è<br />
effettuata allo scopo di mantenere pulito il<br />
frutto e preservarlo da agenti patologici.<br />
Per il mirtillo, il ribes ed il rovo, normalmente,<br />
si utilizza una prima pacciamatura (al<br />
momento dell’impianto) utilizzando teli tessuto<br />
- non tessuto stabilizzati disposti lungo<br />
la fila; successivamente, il controllo delle infestanti<br />
viene effettuato sia utilizzando teli in<br />
plastica sia adottandop tecniche di pacciamatura<br />
del suolo con materiali organici disposti<br />
lungo la fila. <strong>Il</strong> periodo di raccolta ha inizio:<br />
- per il lampone: dalla fine della prima<br />
decade di giugno sino ad ottobre inoltrato;<br />
- per il ribes: da fine giugno con commercializzazione<br />
che si protrae, dopo conservazione<br />
frigorifera, sino a fine ottobre inizio no-<br />
vembre; - per il rovo:<br />
da fine giugno inizio<br />
luglio sino ad inizio<br />
ottobre. - per il mirtillo:<br />
dalla prima decade<br />
di giugno sino alla<br />
fine di agosto inizio<br />
settembre. La<br />
commercializzazione<br />
prosegue, poi,<br />
con materiale frigoconservato<br />
sino a fine<br />
ottobre inizio novembre;<br />
- per la fragolina<br />
di bosco: da<br />
giugno sino ad ottobre<br />
inoltrato. I Piccoli<br />
Frutti delle valli<br />
Cuneesi devono essere<br />
raccolti quando<br />
hanno raggiunto un<br />
giusto grado di maturazione<br />
e di sviluppo,<br />
ossia devono<br />
essere in possesso<br />
delle caratteristiche<br />
organolettiche tipiche<br />
delle singole<br />
varietà.<br />
CONSORZIO TURISTICO ALPI DEL MARE GRANDA SUD OVEST<br />
Fragola di Cuneo<br />
I Piccoli Frutti<br />
63
64<br />
STRUTTURE RICETTIVE CONSORZIO TURISTICO “ALPI DEL MARE GRANDA SUD OVEST”<br />
Alberghi<br />
FRABOSA SOPRANA<br />
ALBERGO EDELWEISS<br />
VIA V.EMANUELE III<br />
T.+39. 0174.244008<br />
F.+39.0174.244248<br />
HOTEL EXCELSIOR<br />
PIAZZA MARCONI 9<br />
T. +39.0174.244006<br />
F. +39.0174.240833<br />
ALBERGO MIRAMONTI<br />
VIA ROMA 84<br />
T. +39.0174.244533<br />
F. +39.0174.244534<br />
FRABOSA SOTTANA<br />
ALBERGO DELLE ALPI<br />
VIA MAUDAGNA 25<br />
FRAZIONE MIROGLIO<br />
T. e F.+39.0174.244066<br />
+39.0174.244043<br />
ALBERGO<br />
LA CAPANNA<br />
P.G. DODERO, 41<br />
PRATO NEVOSO<br />
T. +39.0174.334134<br />
ALBERGO LA CURVA<br />
VIA <strong>GAL</strong>ASSIA 115<br />
PRATO NEVOSO<br />
T. +39.0174.334444<br />
ALBERGO ITALIA<br />
VIA PRINCIPE UMBERTO, 15<br />
T. +39.0174.244000<br />
ALBERGO <strong>GAL</strong>ASSIA<br />
VIA MALANOTTE 6<br />
PRATO NEVOSO<br />
T. +39.0174.334183<br />
ALBERGO DELL’ALMA<br />
FRAZ. ALMA, 86<br />
T. +39.0174.345106<br />
ALBERGO MARGUAREIS<br />
VIA ARTESINA<br />
T. +39.0174.242252<br />
ALBERGO<br />
PICCOLO HOTEL LAGHETTO<br />
VIA CORONA BOREALE 23<br />
PRATO NEVOSO<br />
T. +39.0174.334008<br />
ALBERGO MONDOLE’<br />
PRATO NEVOSO<br />
T. +39.0174.334121<br />
MONTALDO MONDOVÌ<br />
ALBERGO GIACOBBA<br />
VIA GIACOBBA 52<br />
T. +39.0174.323141<br />
PENSIONE CORSAGLIA<br />
LOCALITA’ CORSAGLIA, 27<br />
T. +39.0174.349109<br />
RISTORANTE RIFUGIO<br />
LA MADDALENA<br />
LOCALITA' VERNAGLI<br />
T. +39.335.5229397<br />
ROBURENT<br />
ALBERGO ALPINO<br />
VIA CARDINI 2<br />
T.+39.0174.227560<br />
ALBERGO NAZIONALE<br />
VIA S. ANNA 111<br />
SANGIACOMO<br />
T. +39.0174.227127<br />
+39.348.82123776<br />
GARESSIO<br />
ALBERGO ITALIA<br />
CORSO PAOLINI, 21<br />
T. +39.0174.81027<br />
F. +39.0174.803701<br />
VIOLA<br />
ALBERGO SAN MARTINO<br />
VIA MARTINI 30<br />
T. E F. +39.0174.73110 -<br />
+39.0174.73176<br />
ALBERGO BELSIT<br />
VIA RIALDO, 7<br />
T. +39.0174.73303<br />
MONTEZEMOLO<br />
ALBERGO BELMONTE<br />
VIA MICCIO 1<br />
T. +39.0174.781301 - 781467<br />
CONSORZIO TURISTICO ALPI DEL MARE GRANDA SUD OVEST
CONSORZIO TURISTICO “ALPI DEL MARE GRANDA SUD OVEST” STRUTTURE RICETTIVE<br />
ORMEA<br />
ALBERGO ITALIA<br />
VIALE GEN. CAGNA 43<br />
T. E F. +39.0174.391147<br />
ALBERGO LA TRAMONTANA<br />
VIA UPEGA 146 – VIOZENE<br />
T. +39.0174.390110 -<br />
ALBERGO S. CARLO<br />
VIA NAZIONALE 23<br />
T. E F. +39.0174.399917<br />
PRIOLA<br />
ALBERGO AL CASTAGNETO<br />
VIA NAZIONALE, 69<br />
FRAZIONE PIEVETTA<br />
T./F. +39.0174.88021<br />
ROCCAFORTE MONDOVÌ<br />
ALBERGO COMMERCIO<br />
BORGATA NOREA 8<br />
T. +39.0174 65549 -<br />
+39.0174.65126<br />
F. +39.0174.65621<br />
ALBERGO EVEREST<br />
VIA RADIUM 64<br />
T. +39.0174.683129<br />
ALBERGO REALE<br />
VIA TERME 13<br />
T. +39.0174.583005<br />
AFFITTACAMERE<br />
BOFFREDO VANNA<br />
FRAZ. RASTELLO 8<br />
T. +39.0174.65182<br />
ALBERGO LE FONTI<br />
EDELWEISS<br />
VIA DELLE TERME 56<br />
LURISIA<br />
T.+39.0174.685811<br />
ALBERGO STELLA ALPINA<br />
BORGATA BARACCO 7<br />
T.+39.0174.65615<br />
SAN MICHELE MONDOVÌ<br />
ALBERGO EDELWEISS<br />
DA ELVIRA<br />
FRAZIONE SAN PAOLO 122<br />
T. E F. +39.0174.222037<br />
ALBERGO DEL PESO<br />
VIA A. NIELLI 12<br />
T. E F. +39.0174.222048<br />
VICOFORTE<br />
ALBERGO SAN MARCO<br />
VIA FRANCESCO <strong>GAL</strong>LO 21<br />
SANTUARIO<br />
T. +39.0174.563181<br />
F. +39.0174.565821<br />
ALBERGO PORTICI<br />
P.ZZA CARLO EMANUELE 47<br />
SANTUARIO<br />
T. +39.0174.563980<br />
PAMPARATO<br />
LOCANDA CON CAMERE<br />
VALCASOTTO<br />
LOC. VALCASOTTO<br />
T.+39.0174.351007<br />
MONDOVI’<br />
PARK HOTEL<br />
VIA DELVECCHIO, 2<br />
TEL. 0174/46666<br />
FAX. 0174/45298<br />
sito: www.parkhotelmondovi.it<br />
HOTEL RISTORANTE<br />
"ALPI DEL MARE"<br />
PIAZZA MELLANO, 15 N.<br />
T. 0174/553134<br />
F: 0174/553136<br />
info@hotelalpidelmare.it<br />
www.hotelalpidelmare.it<br />
ALBERGO “I GELSI”<br />
STR. PROV.LE<br />
MONDOVÌ-VILLANOVA, 11<br />
T 0174/42622<br />
F: 0174/555082<br />
info@nuovobeila.it<br />
www.nuovobeila.it<br />
HOTEL EUROPA<br />
VIA TORINO, 29<br />
T. 0174/44388<br />
F 0174/553528<br />
hoteleuropa@libero.it<br />
www.hoteleuropa.cn.it<br />
ALBERGO DEL CAMPO<br />
VIA MOMIGLIANO, 1<br />
T 0174/42069<br />
F0174/42069<br />
S.O.M.S. "SOCIETA' OPERAIA<br />
DI MUTUO SOCCORSO"<br />
VIA VASCO, 8<br />
T. 0174/42931<br />
F. 0174/42931<br />
FONDAZIONE ACADEMIA<br />
MONTIS RE<strong>GAL</strong>IS ONLUS<br />
VIA F. <strong>GAL</strong>LO, 3<br />
T. 0174/46351<br />
F: 0174/46351<br />
segreteria@academiamontisregali.it<br />
www.academiamontisregalis.it<br />
CONSORZIO TURISTICO ALPI DEL MARE GRANDA SUD OVEST<br />
65
66<br />
STRUTTURE RICETTIVE CONSORZIO TURISTICO “ALPI DEL MARE GRANDA SUD OVEST”<br />
ALLOGGI PER VACANZE<br />
MONDOVI' RIDENTE<br />
VIA G.B. BECCARIA, 17<br />
T 340/0734033<br />
AFFITTA CAMERE<br />
CASCINA GAZZANO DI<br />
DADONE ALESSANDRO<br />
VIA BERTINI, 26<br />
FRAZ. BREOLUNGI<br />
T E F: 0174/681182<br />
CELL. 328/6632273<br />
Bed &<br />
Breakfast<br />
FRABOSA SOTTANA<br />
LA TANA DEL LUPO<br />
VIA CERESOLE<br />
ARTESINA<br />
CELL.333.6541231<br />
BRIAGLIA<br />
B&B DI ANGELA E MASINO<br />
VIA BORSARELLI 2 BIS<br />
T. E F. +39.0174.569966<br />
FRABOSA SOPRANA<br />
LA PINETA DI FLIPPER<br />
VIA BOSSEA, 10<br />
CELL.348.4749812<br />
MONDOVI’<br />
B & B CASCINA BRINGIN<br />
STRADA RACCHETTO, 8<br />
T. 0174/44858<br />
info@cascinabringin.it<br />
www.cascinabringin.it<br />
BED & BREAKFAST<br />
ALPI MAR<br />
VIA S. ANNA, 15<br />
T. 0174/40594<br />
CELL: 380/3992087<br />
bb-monregalese@libero.it<br />
www.bedandbreakfastmondovi.it<br />
B & B CANELA<br />
VIA PIGNOLLI, 24<br />
T. 0174/61314<br />
Ristoranti<br />
BRIAGLIA<br />
TRATTORIA MARSUPINO<br />
VIA ROMA 20<br />
T. E F. +39.0174.563888<br />
RISTORANTE CORRADO<br />
VIA A. BORSARELLI, 4<br />
T. +39.0174.563696<br />
CASTELLINO TANARO<br />
TRATTORIA<br />
LA VECCHIA OSTERIA<br />
VIA ROMA 21<br />
T. E F. +39.0174.785202<br />
BATTIFOLLO<br />
TRATTORIA<br />
CAVALLO GRIGIO<br />
VIA MAESTRA 3<br />
T. +39.0174.783315<br />
CEVA<br />
RISTORANTE ITALIA<br />
VIA MORETTI 19<br />
T. +39.0174.701340<br />
RISTORANTE<br />
PIZZERIA TRIPOLI<br />
PIAZZA VITTORIO VENETO,<br />
T. +39.0174.704544<br />
RISTORANTE L’OSTERIA<br />
P.ZZA V. EMANUELE 21<br />
T. +39.0174.721268<br />
CIGLIÈ<br />
RISTORANTE<br />
AL CASTELLO<br />
VIA CAPRIS 38<br />
T. E F. +39.0174.60133<br />
LESEGNO<br />
RISTORANTE<br />
DA MAMI E PAPY<br />
VIA NAZIONALE 5<br />
T. +39.0174.77025<br />
DOGLIANI<br />
RISTORANTE AL BRIC<br />
BG. PIANEZZO 31 BIS<br />
T. +39.0173.70523<br />
RISTORANTE DA ALDO<br />
VIA XXV APRILE 23<br />
T. +39.0173.70588<br />
RISTORANTE<br />
IL VERSO DEL GHIOTTONE<br />
VIA DE MAGISTRIS, 5<br />
T. +39.0173.742074<br />
RISTORANTE<br />
LE LUNE DEI BARROERI<br />
BORGATA GOMBE 2<br />
LOCALITÀ BARROERI<br />
T. 0173 736012<br />
CONSORZIO TURISTICO ALPI DEL MARE GRANDA SUD OVEST
CONSORZIO TURISTICO “ALPI DEL MARE GRANDA SUD OVEST” STRUTTURE RICETTIVE<br />
RISTORANTE<br />
LEON D'ORO<br />
VIA ROVERE 34<br />
T. 0173 70583<br />
FRABOSA SOPRANA<br />
RISTORANTE EDELWEISS<br />
VIA V.EMANUELE III 35<br />
T.+39. 0174.244008<br />
F.+39.0174.244248<br />
RISTORANTE EXCELSIOR<br />
PIAZZA MARCONI 9<br />
T. +39.0174.244006<br />
F. +39.0174.240833<br />
RISTORANTE MIRAMONTI<br />
VIA ROMA 84<br />
T. +39.0174.244533<br />
F. +39.0174.244534<br />
RISTORANTE<br />
RIFUGIO ALPINO<br />
LA BALMA<br />
LOC. ALPE BALMA<br />
T. +39.0174.334288 -<br />
+39.0174.334316<br />
RISTORANTE<br />
L’OSTU ‘D FRABUSA<br />
VIA S. MICHELE<br />
T. +39.0174.244727<br />
FRABOSA SOTTANA<br />
RISTORANTE DELLE ALPI<br />
VIA MAUDAGNA 25<br />
FRAZIONE MIROGLIO<br />
T. E F. +39.0174.244066 -<br />
+39.0174.244043<br />
RISTORANTE ENOTECA<br />
IL <strong>GAL</strong>LO<br />
VIA <strong>GAL</strong>ASSIA 29<br />
PRATO NEVOSO<br />
T. +39.0174.334129<br />
RISTORANTE LA CAPANNA<br />
P.G. DODERO, 41<br />
PRATO NEVOSO<br />
T. +39.0174.334134<br />
RISTORANTE RIODUE<br />
VIA SIRIO 13<br />
PRATO NEVOSO<br />
T. +39.0174.334768<br />
F. +39.0174.334768<br />
RISTORANTE DELL’ALMA<br />
FRAZ. ALMA, 86<br />
T. +39.0174.345106<br />
RISTORANTE MARGUAREIS<br />
VIA ARTESINA<br />
T. +39.0174.242252<br />
RISTORANTE PICCOLO<br />
HOTEL LAGHETTO<br />
VIA CORONA BOREALE 23<br />
PRATO NEVOSO<br />
T. +39.0174.334008<br />
RISTORANTE IL CARRO<br />
VIA BUCANEVE 1D -<br />
ARTESINA<br />
T. +39.0174.334317<br />
RISTORANTE<br />
FIOR DI ROCCIA<br />
VIA MAUDAGNA 70<br />
T. +39.0174.334192<br />
RISTORANTE MONDOLE’<br />
PRATO NEVOSO<br />
T. +39.0174.334121<br />
RISTORANTE<br />
LA MAISON DES ALPES<br />
PRATO NEVOSO<br />
T. +39.0174.334017<br />
RISTORANTE LE STALLE<br />
VIA CORONA BOREALE<br />
PRATO NEVOSO<br />
T. +39.0174.334032<br />
RISTORANTE LA GREPPIA<br />
VIA CERESOLE 20<br />
ARTESINA<br />
T. +39.0174.242242<br />
TRATTORIA NOVANTA<br />
VIA SAN GIACOMO 15<br />
T. +39.0174.345474<br />
MONASTERO DI VASCO<br />
RISTORANTE<br />
NUOVA GANDOLFI<br />
VIA GANDOLFI 3<br />
T. +39.0174.689628<br />
TRATTORIA DA ROGER<br />
VIA ROMA 50 ROAPIANA<br />
RISTORANTE ARTE BAR<br />
VIA PER ROAPIANA 5<br />
T. +39.339.6397918<br />
GARESSIO<br />
LA TAVERNA DI ISAIA<br />
VIA CALIZZANO 91<br />
T. +39.0174.803499<br />
F. +39.0174.803315<br />
CONSORZIO TURISTICO ALPI DEL MARE GRANDA SUD OVEST<br />
67
68<br />
STRUTTURE RICETTIVE CONSORZIO TURISTICO “ALPI DEL MARE GRANDA SUD OVEST”<br />
LOCANDA LA SELVA<br />
OSCURA VIA NAZIONALE 11<br />
TRAPPA<br />
T. +39.0174.89254<br />
TRATTORIA CASTELLO<br />
VIA GARIBALDI 32<br />
T. +39.0174.81344<br />
PIZZERIA ALERAMO<br />
VIA LEPETIT 30<br />
T. +39.0174.803078<br />
RISTORANTE<br />
LA MARGHERITA<br />
VIA LEPETIT 121<br />
T. +39.0174.803433 -<br />
347.1291366<br />
RISTORANTE IL FARINELLO<br />
VIALE CASIMIRO MARRO 9<br />
T. +39.0174.81247<br />
MONTALDO MONDOVÌ<br />
RISTORANTE CORSAGLIA<br />
LOC. CORSAGLIA 27<br />
T. E F. +39.0174.349109<br />
RISTORANTE GIACOBBA<br />
VIA GIACOBBA 52<br />
T. +39.0174.323141<br />
RISTORANTE RIFUGIO<br />
LA MADDALENA<br />
LOCALITA' VERNAGLI<br />
T. +39.335.5229397<br />
RISTORANTE IL RANCH<br />
VIA PROVINCIALE S.<br />
GIACOMO 60<br />
S. ANNA COLLAREA<br />
T. E F. +39.0174.227210<br />
NIELLA TANARO<br />
TRATTORIA<br />
VECCHIO MULINO<br />
VIA CASTELLAREO 1<br />
T. +39.0174.226414<br />
MONTEZEMOLO<br />
RISTORANTE BELMONTE<br />
VIA MICCIO 1<br />
T. +39.0174.781301 -<br />
+39.0174.781467<br />
ORMEA<br />
RISTORANTE DEL TIGLIO<br />
FRAZIONE VIOZENE 54<br />
T. +39.0174.390116<br />
CELL. 347.9153659<br />
RISTORANTE ITALIA<br />
VIALE GEN. CAGNA 43<br />
T. E F. +39.0174.391147<br />
RISTORANTE<br />
LA TRAMONTANA<br />
VIA UPEGA 146<br />
T. E F. +39.0174.390110 -<br />
+39.0174.390187<br />
RISTORANTE<br />
PONTI DI NAVA DA BEPPE<br />
VIA NAZIONALE 32<br />
FRAZIONE PONTI DI NAVA<br />
T. +39.0174.399924 -<br />
+39.0174.399991<br />
F. +39.0174.399007<br />
RISTORANTE<br />
SAN CARLO<br />
VIA NAZIONALE 23<br />
T. E F. +39.0174.399917<br />
RISTORANTE<br />
VECCHIA LOCANDA<br />
VIA PONTE DI NAVA 43<br />
FRAZIONE PONTI DI NAVA<br />
T. E F. +39.0174.399909<br />
TRATTORIA IL BORGO<br />
VIA ROMA 120<br />
T. +39.0174.391049<br />
TRATTORIA LA CURVA<br />
VIA NAZIONALE 53<br />
PONTE DI NAVA<br />
T. +39.0174.399881<br />
RISTORANTE LE TROU<br />
VIA NAZIONALE 23<br />
CANTARANA<br />
T. +39.0174.399888<br />
RISTORANTE RISERVA<br />
LA REGINA VIA<br />
MARTINETTO 3BIS<br />
T. +39.0174.393038 -<br />
347.0465218<br />
PAMPARATO<br />
TRATTORIA ROMA<br />
VIA PRATO 66<br />
T. +39.0174.351120<br />
RISTORANTE VALCASOTTO<br />
LOC. VALCASOTTO<br />
T.+39.0174.351007<br />
RISTORANTE<br />
OSTELLO DEL RE<br />
FRAZ. SERRA<br />
T.+39.0174.351607<br />
CONSORZIO TURISTICO ALPI DEL MARE GRANDA SUD OVEST
CONSORZIO TURISTICO “ALPI DEL MARE GRANDA SUD OVEST” STRUTTURE RICETTIVE<br />
PAROLDO<br />
TRATTORIA SALVETTI<br />
VIA COSTE 19<br />
T. +39.0174.789131<br />
ROBURENT<br />
RISTORANTE ALPINO<br />
VIA CARDINI 2<br />
T.+39.0174.227560<br />
RISTORANTE NAZIONALE<br />
VIA S. ANNA 111<br />
SANGIACOMO<br />
T. +39.0174.227127<br />
+39.348.82123776<br />
RISTORANTE<br />
LA BAITA DELLA CROCE<br />
LOCALITA’ CARDINI<br />
T. +39.338.8012006<br />
RISTORANTE LA PINETA<br />
LOC. DOLCI 1 – CARDINI<br />
T. +39.0174.227144<br />
PRIOLA<br />
RISTORANTE AL<br />
CASTAGNETO<br />
VIA NAZIONALE, 69<br />
FRAZIONE PIEVETTA<br />
T e F +39.0174.88021<br />
NUCETTO<br />
OSTERIA VECCHIA<br />
COOPERATIVA<br />
VIA NAZIONALE 54<br />
T. +39.0174.74279<br />
TRATTORIA DEL MORO<br />
VIA NAZIONALE 5<br />
T. +39.0174.74137<br />
BAGNASCO<br />
OSTERIA DA VITTORIO<br />
VIA NAZIONALE 48<br />
T. +39.0174.76025<br />
RISTORANTE NAZIONALE<br />
VIA NAZIONALE 92<br />
T. +39.0174.76379<br />
RISTORANTE<br />
MILLENIUM<br />
VIA NAZIONALE 51<br />
T. +39.0174.76306<br />
ROCCAFORTE MONDOVÌ<br />
RISTORANTE COMMERCIO<br />
BORGATA NOREA 8<br />
T. 0174 65549 -<br />
+39.0174.65126<br />
F. +39.0174.65621<br />
RISTORANTE PIZZERIA<br />
CA' DI BACCO<br />
VIA TERME 31 – LURISIA<br />
T. E F. 0174 583533<br />
RISTORANTE<br />
DA AURELIO<br />
P.ZZA SAN LUCA 8<br />
LURISIA T.+39.0174.683261<br />
LOCANDA<br />
DEL VIANDANTE<br />
VIA MORTE’, 20<br />
T.+39.0174.583545<br />
RISTORANTE<br />
L’OSTU D’R CHIE<br />
VIA FONTANA 21/A<br />
T.+39.0174.624322<br />
MONDOVI’<br />
LOCANDA<br />
dei PANI e dei PESCI<br />
VIA DELLE SCUOLE, 10<br />
TEL. 0174/40050<br />
CELL. 3927368190<br />
OSTERIA<br />
QUATTRO STAGIONI<br />
VICOLO DEL TEATRO, 18<br />
TEL. 0174/330807<br />
RISTORANTE "I GELSI"<br />
STR. PROV. MONDOVÌ-<br />
VILLANOVA, 11<br />
N. TEL. 0174/42622<br />
N. FAX: 0174/555082<br />
info@nuovobeila.it<br />
www.nuovobeila.it<br />
CANTINE BONAPARTE<br />
PIAZZA MAGGIORE, 3<br />
N. TEL. 0174/553074<br />
TRATTORIA LONDON<br />
VIA MALFATTI, 5<br />
N. TEL. 0174/43590<br />
TRATTORIA "AIMO"<br />
LOC. SAN GIOVANNI DEI<br />
GOVONI, 5<br />
N. TEL. 0174/61214<br />
N. FAX: 0174/621921<br />
PIZZERIA LA GERLA<br />
VIA TORINO, 41<br />
TEL. 0174/44500<br />
RISTORANTE TRE LIMONI<br />
D'ORO PIAZZA CESARE<br />
BATTISTI, 2<br />
N. TEL. 0174/43033<br />
N. FAX: 0174/43033<br />
CONSORZIO TURISTICO ALPI DEL MARE GRANDA SUD OVEST<br />
69
70<br />
STRUTTURE RICETTIVE CONSORZIO TURISTICO “ALPI DEL MARE GRANDA SUD OVEST”<br />
TRATTORIA DA FAUSTO<br />
VIA MOMIGLIANO, 1<br />
TEL. 0174/42069<br />
FAX: 0174/42069<br />
RISTORANTE ENOTECA<br />
"LA BORSARELLA"<br />
VIA DEL CRIST, 2<br />
N. TEL. 0174/42999<br />
N. FAX: 0174/555161<br />
info@laborsarella.it<br />
www.laborsarella.it<br />
TRATTORIA BREOLUNGI<br />
LOC. BREOLUNGI, 11<br />
N. TEL. 0174/61300<br />
N. FAX: 0174/61221<br />
TRATTORIA EZZELINO<br />
VIA VICO, 29<br />
N. TEL. 0174/558085<br />
N. FAX: 0174/558085<br />
HOTEL RISTORANTE<br />
"ALPI DEL MARE"<br />
PIAZZA MELLANO, 15<br />
N. TEL. 0174/553134<br />
N. FAX 0174/553136<br />
info@hotelalpidelmare.it<br />
www.hotelalpidelmare.it<br />
TRATTORIA "OSTERIA<br />
SAN QUINTINO"<br />
STRADA S.QUINTINO, 24<br />
N. TEL. 0174/61305<br />
N. FAX: 0174/61305<br />
TRATTORIA CROCE D'ORO<br />
VIA S.ANNA, 83<br />
N. TEL. 0174/6681464<br />
RISTORANTE PIZZERIA<br />
BELVEDERE<br />
PIAZZA MAGGIORE<br />
N. TEL. 0174/43537<br />
N. FAX 0174/43537<br />
PIZZERIA DON ALFO'<br />
PIAZZA CESARE BATTISTI,3<br />
N. TEL. 0174/43556<br />
PIZZERIA RISTORANTE K2<br />
VIA TANARO, 10<br />
N. TEL. 0174/45795<br />
PIZZERIA RISTORANTE<br />
"LE RIPE"<br />
VIA DELLE RIPE, 12<br />
N. TEL. 0174/46977<br />
RISTORANTE<br />
PIZZERIA SAVOIA<br />
VIA ROSA GOVONE,2<br />
TEL. 0174/44408<br />
PIZZERIA U.S. TNT<br />
CORSO STATUTO, 2<br />
TEL. 0174/553206<br />
IL CAMINETTO SRL<br />
VIA SANT'ANNA 84/B<br />
N. TEL. 0174/681432<br />
PIZZERIA ITALIA DA MAURO<br />
VIA DEL TIRO A SEGNO, 55<br />
N. TEL. 0174/551327<br />
SELF SERVICE<br />
BARRA DI FERRO<br />
VIA PEROTTI, 3<br />
TEL. 0174/43507<br />
TRATTORIA PIZZERIA<br />
"LA PIEMONTESE"<br />
VIA VICO, 17<br />
N. TEL. 0174/43596<br />
N. FAX: 0174/43596<br />
WWW.PIZZAYARD.IT<br />
VIA DELLA ROSA BIANCA, 36<br />
N. TEL. 0174/554268<br />
N. FAX: 0174/564593<br />
info@pizzayard.it<br />
www.pizzayard.it<br />
BINARIOUNO CAFFE'<br />
PIAZZA DELLA REPUBBLICA,<br />
N. TEL. 0174/554314<br />
N. FAX: 0174/564425<br />
RISTORANTE<br />
"CRAZY HORSE"<br />
VIA RIFREDDO, 36<br />
N. TEL. 0174/61274<br />
PIANFEI<br />
OSTERIA LE RIVE DEL LAGO<br />
LOC. CIUBEI,<br />
VIA SACHERI 52<br />
T 0174/585840<br />
www.lerivedellago.com<br />
info@lerivedellago.com<br />
SAN MICHELE MONDOVÌ<br />
RISTORANTE<br />
EDELWEISS DA ELVIRA<br />
FRAZIONE SAN PAOLO 122<br />
T. E F. +39.0174.222037<br />
RISTORANTE DEL PESO<br />
VIA A. NIELLI 12<br />
T. E F. +39.0174.222048<br />
CONSORZIO TURISTICO ALPI DEL MARE GRANDA SUD OVEST
CONSORZIO TURISTICO “ALPI DEL MARE GRANDA SUD OVEST” STRUTTURE RICETTIVE<br />
TORRE MONDOVÌ<br />
TRATTORIA DA FRANCA<br />
VIA DON LUIGI GASCO 70/A<br />
FRAZIONE ROATTA<br />
T. +39.0174.329019<br />
VICOFORTE<br />
RISTORANTE ALBERO<br />
FIORITO<br />
VIA CORSAGLIA 5 - MOLINE<br />
T. E F. +39.0174.329023<br />
RISTORANTE IL GROGLIO<br />
VIA GROGLIO 6<br />
FRAZ. OLLE<br />
T. E F. +39.0174.569313<br />
RISTORANTE<br />
NUOVA GIACOBBA<br />
VIA PROVINCIALE<br />
LOCALITÀ GIACOBBA<br />
T. +39.0174.569239<br />
F. +39.0174.563930<br />
RISTORANTE PIZZERIA RIO<br />
DELLA PLATA<br />
STRADA STATALE 28 11<br />
FRAZ. SANTUARIO<br />
T. E F. +39.0174.563195<br />
RISTORANTE<br />
LA BOCCA DELLA VERITA’<br />
VIA MONTEX 15<br />
T. +39.0174569083<br />
TRATTORIA DON<br />
CHISCIOTTE<br />
VIA GARIBOGGIO 21<br />
T. +39.0174.563183<br />
RISTORANTE SAN MARCO<br />
VIA FRANCESCO <strong>GAL</strong>LO 21<br />
SANTUARIO<br />
T. +39.0174.563181<br />
F. +39.0174.565821<br />
RISTORANTE PORTICI<br />
P.ZZA CARLO EMANUELE 47<br />
SANTUARIO T.<br />
+39.0174.563980<br />
VILLANOVA MONDOVÌ<br />
OSTERIA DEL PASCO<br />
VIA F.LLI BISCIA 56<br />
T. +39.0174.699171<br />
VIOLA<br />
RISTORANTE SAN MARTINO<br />
VIA MARTINI 30<br />
T. E F. +39.0174.73110 -<br />
+39.0174.73176<br />
RISTORANTE BELSIT<br />
VIA RIALDO, 7<br />
T. +39.0174.73303<br />
Agriturismi<br />
FRABOSA SOPRANA<br />
AZ. AGRITURISTICA<br />
LA MERIDIANA<br />
VIA TORRETTA, 7<br />
T. +39.0174.345298<br />
FRABOSA SOTTANA<br />
AZ. AGRITURISTICA<br />
FIOR D’AGOSTO<br />
VIA DEL VIE’, 1<br />
T. +39.0174.345242<br />
CEVA<br />
AGRITURISMO<br />
CA’ DEL BOSCO<br />
REG. PRATOLUNGO.<br />
T. +39.0174.701941<br />
MARSAGLIA<br />
AGRITURISMO ABBADIA<br />
BORGO DEL SOLE<br />
FRAZ. S. ANTONIO<br />
LOCALITA’ ABBA’<br />
T. +39.0174.787136<br />
PAROLDO<br />
AGRITURISMO RAFLAZZ<br />
VIA VIORA 19<br />
T. +39.0174.789074<br />
AGRITURISMO I MARUN<br />
LOC. MARRONI<br />
T. +39.0174.789136<br />
VIOLA<br />
AGRITURISMO IL BALZO<br />
VIA SAN GRATO, 38<br />
T. +39.0174.73530<br />
AGRITURISMO RIVIERA<br />
VIA RIVIERA, 15<br />
T. +39.0174.73496<br />
Ostelli<br />
ROCCAFORTE MONDOVI’<br />
CASA PER FERIE<br />
FRAZ. PREA<br />
CELL. 339.5044785<br />
CASTELLINO TANARO<br />
OSTELLO IL PUNTO<br />
VIA ROMA 35<br />
CONSORZIO TURISTICO ALPI DEL MARE GRANDA SUD OVEST<br />
71
72<br />
All’inizio di dicembre, con l’arrivo<br />
dell’inverno, i monti del G.A.L.<br />
<strong>Mongioie</strong> iniziano ad imbiancarsi,<br />
e intorno all’Immacolata, neve<br />
permettendo, la maggior parte<br />
degli impianti di risalita del<br />
territorio aprono le porte agli<br />
appassionati di sci e snowboard.<br />
Altri iniziano la loro attività solo<br />
nelle vacanze natalizie, e restano<br />
tutti generalmente aperti fino alla<br />
fine di marzo, compatibilmente<br />
con le condizioni meteorologiche,<br />
che siano tali da permettere<br />
buona quantità di neve, e<br />
altrettanto buon mantenimento<br />
nei mesi di febbraio e marzo.<br />
In questi territori il mondo della<br />
neve offre panorami che<br />
comprendono le imperiose<br />
montagne ma anche dolci<br />
ondulazioni.<br />
ATTIVITÀ E SPORT INVERNALI<br />
CONSORZIO TURISTICO “ALPI DEL MARE GRANDA SUD OVEST”<br />
BRIGA ALTA<br />
Nella frazione di Upega si snoda una pista<br />
di sci fondo lunga circa 5km omologata FI-<br />
SI, che percorre un tratto di natura incontaminata,<br />
a partire dalle porte del Bosco<br />
delle Navette, per svilupparsi all’interno di<br />
questo paradiso naturale. Presso la biglietteria,<br />
nel cuore della frazione, è possibile<br />
noleggiare eventuali attrezzature per<br />
lo sci di fondo, oppure, per gli appassionati<br />
dell’escursionismo sulla neve, le ciaspole.<br />
La frazione di Piaggia invece, al<br />
confine con la vicina Liguria, vede sul suo<br />
territorio uno degli impianti di risalita del<br />
comprensorio di Monesi: la sciovia Plateau,<br />
che porta ad una pista che presenta<br />
tratti di varia difficoltà, alcuni più impegnativi<br />
e scoscesi ed altri più dolci.<br />
Telefono +39.0174.393829<br />
+39.0174.390145<br />
FRABOSA SOPRANA<br />
<strong>Il</strong> paese di Frabosa Soprana si trova alle<br />
pendici dell’imponente Monte Moro. <strong>Il</strong><br />
paese, che durante l’estate è immerso nel<br />
verde, si trasforma in inverno in un paradiso<br />
dello sci. La stazione è una delle più<br />
antiche della provincia di Cuneo: qui si costruiva,<br />
più di 50 anni fa, la seggiovia che<br />
sale sin sulla cima del monte Moro, a<br />
1.800 metri di altitudine. Oggi la stazione<br />
offre quattro seggiovie e tre skilift, che permettono<br />
di spaziare lungo le piste che solcano<br />
i pendii del monte Melanotte e del<br />
Monte Moro stesso. Lo sviluppo delle piste<br />
è di circa 40km. Immancabile, come<br />
nelle altre località, la scuola di sci.<br />
Non bisogna inoltre dimenticare la possibilità<br />
di praticare lo snow-board, lo sci alpinismo<br />
e lo sci di fondo su una pista di 7<br />
km.<br />
Telefono +39.0174.244767 -<br />
+39.0174.244052<br />
CONSORZIO TURISTICO ALPI DEL MARE GRANDA SUD OVEST
ATTIVITÀ E SPORT INVERNALI<br />
CONSORZIO TURISTICO “ALPI DEL MARE GRANDA SUD OVEST”<br />
GARESSIO 2000<br />
La stazione sciistica di Garessio 2000, la<br />
cui nascita risale agli anni Settanta, è posta<br />
sul Colle di Casotto a quota 1370 mt.,<br />
spartiacque naturale tra la Valle Tanaro e<br />
la Valle di Casotto, a 12 Km dal centro di<br />
Garessio. La sua posizione geografica fa<br />
sì che dalla sommità delle piste si possa<br />
godere di una vista che spazia dall'intero<br />
golfo ligure sino alla Corsica.<br />
Le piste si snodano lungo 30 km di pendii<br />
innevati con 6 tracciati facili, 2 medi e<br />
2 difficili. Gli impianti di risalita sono 5 di<br />
cui 4 sciovie ed una seggiovia biposto<br />
con una portata oraria di 1200 persone.<br />
Libera circolazione agli snowboard su<br />
tutte le piste. Molto attivi la scuola di sci e<br />
lo sci club, organizzatore di svariate gare<br />
nell’arco della stagione.<br />
Non mancano gli svaghi e i servizi: oltre<br />
al ristoro alla partenza una caratteristica<br />
baita sulle piste, dove è spesso possibile<br />
degustare piatti tipici come la polenta saracena.<br />
La novità di quest’anno è poi l’area snow<br />
giochi, con intrattenimento in piano e<br />
pendenza per bambini e principianti. Le<br />
cime dei monti Berlino, Mussiglione, Mon<br />
Grosso sono sempre meta degli alpinisti<br />
più appassionati.<br />
Telefono +39.0174.809898<br />
LURISIA<br />
MONTE PIGNA<br />
Le piste di Lurisia, nel comune di<br />
Roccaforte Mondovì, solcano le pendici<br />
del Monte Pigna, nell’alta Valle Ellero. Una<br />
cabinovia iniziale permette di allontanarsi<br />
dalla partenza e raggiungere la natura<br />
incontaminata del resto della stazione,<br />
CONSORZIO TURISTICO ALPI DEL MARE GRANDA SUD OVEST<br />
lontano da rumori che non siano quelli dei<br />
cinque skilift e della seggiovia.<br />
Le piste si snodano attraverso un<br />
percorso di 37km, che si sviluppano fra gli<br />
800mt e i 1800mt di altitudine. La<br />
prossima stagione vedrà l’apertura di due<br />
nuove piste (Mascarone e Valle Pesio) sul<br />
lato nord del Monte Pigna. Per i fondisti<br />
invece sono disponibili 20km di tracciati, di<br />
cui una pista di 2,5km ad una quota di<br />
1450mt.<br />
La cima del monte Pigna, a 1805 metri<br />
s.l.m. offre un panorama straordinario<br />
sulla catena alpina e sulla pianura<br />
piemontese.<br />
Lurisia gode inoltre dell’attività delle terme<br />
la cui presenza, abbinata agli impianti di<br />
risalita, ne fa una stazione davvero<br />
particolare, un luogo in cui si possono<br />
73
74<br />
conciliare lo svago con i fanghi e i<br />
massaggi, l’attività fisica con il relax.<br />
Vengono infatti offerti pacchetti in svariate<br />
combinazioni dell’attività sciistica con<br />
l’attività termale, e si organizzano<br />
escursioni sulla neve con le ciaspole o a<br />
cavallo. La pista di pattinaggio su ghiaccio<br />
permette di passare piacevoli serate in<br />
allegria.<br />
Telefono +39.0174.583005<br />
Fax +39.0174.583004<br />
ORMEA<br />
Per gli amanti dello sci fondo la pista di<br />
Cantarana, una frazione di Ormea sulla<br />
Strada Statale 28, offre una serie di<br />
percorsi di varia difficoltà di circa 5km<br />
l’uno, fra cui uno omologato FISI. È quindi<br />
possibile combinare i percorsi, per creare<br />
ad hoc un tracciato di varia difficoltà.<br />
Esiste inoltre un anello più breve e facile,<br />
per i principianti. Durante il periodo di<br />
apertura della pista esiste, per chi ne è<br />
sprovvisto, la possibilità noleggiare le<br />
attrezzature.<br />
Telefono +39.0174.392157<br />
ATTIVITÀ E SPORT INVERNALI<br />
CONSORZIO TURISTICO “ALPI DEL MARE GRANDA SUD OVEST”<br />
MONDOLE’ SKI<br />
Una porzione di territorio che si estende<br />
dalla montagna alla pianura, dalle pendici<br />
del Monte Mondolé percorrendo l’intera<br />
valle Maudagna, nello splendido contesto<br />
paesaggistico delle Alpi Marittime di<br />
Cuneo in Piemonte. Ricco di peculiarità,<br />
unico nel suo genere, con una serie<br />
innumerevoli di situazioni da vivere, da<br />
vedere, da assaporare ed anche da<br />
gustare. Dalle bianche piste da sci di<br />
Artesina, Frabosa Soprana e Prato<br />
Nevoso riunite nel comprensorio sciistico<br />
del MondoleSki, al modernissimo Fiat<br />
Snow Park e allo sci notturno, per le<br />
vacanze sulla neve e le classiche<br />
settimane bianche in inverno, dalle<br />
passeggiate su percorsi e sentieri<br />
incantevoli, alle nuove attrattive come la<br />
pista da bob, il bike park, il campo da golf<br />
e l'adventure park, ai parchi gioco per<br />
bambini, ai maneggi fino ai camp sportivi<br />
ed ecologici per i ragazzi in estate, dalle<br />
splendide grotte naturalistiche, alle<br />
magiche atmosfere delle sagre<br />
tradizionali, senza tralasciare gli eventi<br />
musicali, le rassegne, le mostre ed un<br />
programma ricco di avvenimenti diurni e<br />
serali, per offrire, insieme alla tipicità di<br />
una gastronomia di tradizione soggiorni<br />
ideali per un turismo senza età. <strong>Il</strong><br />
comprensorio sciistico del Mondolè<br />
comprende le località di Prato Nevoso<br />
Artesina e Frabosa , situate entrambe nel<br />
comune di Frabosa Sottana,<br />
rispettivamente a 1500mt e 1300mt di<br />
altitudine. Le località, sciisticamente<br />
collegate, vantano 28 impianti di risalita e<br />
90km di piste. Con i suoi 60 chilometri di<br />
piste tra i 1300 ed i 2100 metri di quota,<br />
Artesina gode di una posizione di<br />
privilegio; la neve programmata lungo le<br />
piste che si snodano tra l'abitato, Cima<br />
Gaviot e Sella Pogliola, garantisce<br />
all'appassionato sciatore una lunga<br />
stagione di discese tra dicembre ed aprile.<br />
Una dozzina di ski-lift e seggiovie, un<br />
anello al Pian della Tura per gli amanti del<br />
fondo, un migliaio di posti letto tra<br />
alberghi, residence e campeggi sono le<br />
CONSORZIO TURISTICO ALPI DEL MARE GRANDA SUD OVEST
ATTIVITÀ E SPORT INVERNALI<br />
CONSORZIO TURISTICO “ALPI DEL MARE GRANDA SUD OVEST”<br />
attrezzature che permettono una vacanza<br />
all'insegna del puro divertimento. E non<br />
mancano gli svaghi e i servizi: due<br />
caratteristici ristori sulle piste garantiscono<br />
rapidi spuntini durante una pausa tra le<br />
discese con gli sci e cene caratteristiche a<br />
base di specialità locali (con trasporto a<br />
mezzo motoslitta); scuole di sci e sci club<br />
(organizzatore di gare federali e<br />
amatoriali) sono le altre strutture sportive.<br />
Prato Nevoso, più piccola ma non meno<br />
rinomata, offre scuole di sci e snowboard,<br />
oltre che piste di pattinaggio e motoslitte.<br />
Negli ultimi anni Prato Nevoso lega il suo<br />
nome proprio ad importanti iniziative nel<br />
campo dello snowboard (com il Burton<br />
Demo Tour per esempio) e molti sono gli<br />
appassionati che affollano l’half pipe, il<br />
border cross, i salti del suo snowpark, nei<br />
weekend ma anche nelle serate<br />
infrasettimanali in cui le piste e lo<br />
snowpark vengono illuminati. Non<br />
mancano i locali notturni, i cinema, gli<br />
hotel.<br />
Telefono +39.0174.334130 / 242000<br />
SANGIACOMO DI<br />
ROBURENT<br />
Sangiacomo di Roburent si propone alla<br />
propria utenza come “piccola stazione”<br />
dove il comprensorio sciistico risulta<br />
perfettamente integrato con la vita del<br />
paese il quale offre tutti i servizi necessari<br />
a rendere piacevole un soggiorno nella<br />
valle. <strong>Il</strong> comprensorio si estende su due<br />
montagne che si innalzano alle spalle<br />
dell’abitato, il Bric Colmè alto 1300 metri<br />
ed il Monte Alpet, alto 1600 metri. Una<br />
collocazione molto efficace e funzionale<br />
degli otto impianti di risalita (1 seggiovia<br />
biposto e 7 skilift) fa si che l’ampio<br />
comprensorio sia completamente<br />
sfruttabile per le discese che si sviluppano<br />
su oltre 30km per una ventina di piste,<br />
alcune molto tecniche ed amate<br />
soprattutto dai più esperti, altre disposte<br />
su declivi dolci e soleggiati, dove bambini<br />
e sciatori più tranquilli trascorrono le loro<br />
giornate invernali. In paese, poi, c’è il<br />
campo scuola che rappresenta un vero e<br />
proprio trampolino di lancio per quanti si<br />
Sopra: Artesina<br />
(Mondolè Ski),<br />
addentrano nel mondo della neve; qui è<br />
attiva la scuola di sci che, avvalendosi di<br />
qualificati insegnanti, prepara e<br />
perfeziona quanti si affidano alle proprie<br />
cure. Tutte le piste sono aperte agli<br />
snowboard. Anche qui lo sci alpinismo è<br />
molto praticato, e fin dalle prime nevi<br />
L’Alpet diventa meta di appassionati. Altre<br />
gite classiche portano alla Cima Bausetti<br />
(2006 m) attraverso la bellissima Alpe<br />
Robert ed al Colle della Navonera, sul<br />
crinale tra la Valle Casotto e la Valle<br />
Corsaglia.I bambini hanno la possibilità di<br />
trovare il miglior divertimento grazie alle<br />
attrezzature collocate a Babylandia, il<br />
parco invernale dotato di grandi scivoli<br />
gonfiabili, e tappeto di risalita per chi<br />
muove i primi passi sulla neve. La pista di<br />
pattinaggio su ghiaccio consente di<br />
esercitare questo meraviglioso sport da<br />
dicembre fino a marzo, e i maneggi del<br />
paese organizzano escursioni sulla neve<br />
lungo gli itinerari che attraversano le<br />
faggete e le pinete di Sangiacomo.<br />
CONSORZIO TURISTICO ALPI DEL MARE GRANDA SUD OVEST<br />
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ATTIVITÀ CONSORZIO TURISTICO “ALPI DEL MARE GRANDA SUD OVEST”<br />
IL GOLF CLUB<br />
<strong>Il</strong> Golf Club Garessio è una nuova realtà<br />
nata razie all’entusiasmo di un gruppo di<br />
appassionati di golf che vorrebbero far<br />
conoscere questo sport anche in quest’<br />
angolo del vecchio Piemonte. L’impianto è<br />
dotato di chalet con bar, solarium, dehor<br />
ed è circondato da una lussureggiante<br />
vegetazione boschiva, è accarezzato dal<br />
fiume Tanaro e sorgenti naturali danno<br />
origine ad un grazioso laghetto. <strong>Il</strong> campo<br />
pratica è dotato di dieci postazioni<br />
scoperte e cinque coperte, oltre a putting,<br />
pitching green, bunker. Tre buche par 3 e<br />
una buca par 4 completano l’impianto.<br />
L’uso di atrezzature per i neofiti è<br />
completamente gratuito. Si svolgono<br />
lezsioni individulai e collettive. Altre<br />
attrezzature sono il campo di tiro con<br />
la’rco, nella club house è attivo il servizio<br />
bar.<br />
Per Info:<br />
ASSOCIAIZONE SPORTIVA GARESSIO<br />
GOLF CLUB Affiliato Federazione Italiana<br />
Golf. Tel. 0174.805670 Fax 0174.805671<br />
ESCURSIONI IN<br />
MOUNTAIN BIKE<br />
La felicità per un escursionista bikers,<br />
coma ha scritto un noto giornalista<br />
sportivo americano, quando divenne di<br />
uso comune questa innovativa e<br />
rivoluzionaria bicicletta, è una strada. Una<br />
strada sempre diversa che sale, scende,<br />
si restringe, ti sorprende con il suo<br />
tracciato, ti consente di metterti alla prova<br />
e di divertirti. E’ una strada, un sentiero,<br />
una mulattiera che ti meraviglia perchè tu<br />
sei arrivato là, in quel posto stupendo, tra<br />
quegli alberi, in quella radura, su quella<br />
cima, con la tua bicicletta. E’ una strada,<br />
un viottolo, che ti porta ad osservare un<br />
panorama incantevole, del quale resti<br />
meravigliato. Sembrano parole cucite su<br />
misura per il territorio del Gal <strong>Mongioie</strong>.<br />
Un territorio che, a partie dalle<br />
ondulazioni delle langhe, si va<br />
increspando, per diventare più aspro e<br />
selvaggio, man mano che si viaggia verso<br />
le cime, che ci si inoltra nelle valli. E’ facile<br />
comprendere la ragione per cui tanti<br />
bikers amano questa terra; per la sua<br />
grande varietà, perchè un immenso<br />
reticolo di tracce s’interseca, dando modo<br />
all’escursionista di esplorarne gli angoli<br />
più suggestivi e remoti, di coglierne i<br />
momenti più magici, le istantanee più<br />
stupefacenti. Questa struttura territoriale<br />
ha sostenuto, fin dal passato più lontano,<br />
CONSORZIO TURISTICO ALPI DEL MARE GRANDA SUD OVEST
ATTIVITÀ CONSORZIO TURISTICO “ALPI DEL MARE GRANDA SUD OVEST”<br />
l’espansione di notevoli traffici lungo le<br />
valli, attraverso i colli. Nacquero qui<br />
primitive vie di comunicazione che,<br />
unendo la pianura al mare, favorirono gli<br />
avvicendamenti delle materie prime più<br />
rilevanti e di alcune rimangono anora oggi<br />
i percorsi; è il caso dell’antichissima “Via<br />
del sale” che viaggia, attraverso l’intera<br />
Val Ellero, inerpicandosi fino al passo<br />
delle saline per poi oltrepassare i confini<br />
verso la Liguria, così come la Via Sonia<br />
che sale per le alture del Monte Savino ed<br />
affronta poi la Colla di casotto per<br />
ridiscendere a Garessio e varcare ancora<br />
le montagne verso la costa. I boschi poi<br />
sono una caratteristica fondamentale di<br />
questa terra, alcuni come il Bosco delle<br />
Navette ed il Bosco Nero, vantano una<br />
loro millenaria storia.<br />
Le cime, infine. Esse, pur essendo di<br />
altitudine modesta, offrono un’apertura di<br />
orizzonte straordinaria, proponendo uno<br />
sguardo aperto a tutto campo sulle Alpi,<br />
sulla Costa, sulla piana. I percorsi presenti<br />
sul territorio del Gal <strong>Mongioie</strong> agli amanti<br />
della Mountain Bike, attraversano gli ultimi<br />
villaggi delle Valli Ellero, casotto, Tanaro e<br />
Mongia, Maudagna, Corsaglia,<br />
Roburentello, per superare i labirinti dei<br />
castagneti, delle faggete, delle pinete, per<br />
raggiungere ogni volta mete piacevoli ed<br />
indimenticabili. Questi itinerari vanno a<br />
scrutare la montagna, i pascopli, le<br />
borgate alpine. Perchè ovunque cìè una<br />
strada , una mulattiera, che sa<br />
sorprendere, divenire, incantare<br />
I TREKKING A CAVALLO<br />
<strong>Il</strong> GEEM è il punto di riferimento per Corsi<br />
di formazione, turismo equestre, trekking<br />
a cavallo e vacanze alternative dell’Italia<br />
Nord Occidentale e precisamente nel<br />
Monregalese.<br />
Sono due le tipologie di trekking proposte<br />
dal GEEM durante l’arco dell’anno:<br />
trekking ed equitazione alpina e trekking<br />
ed equitazione di pianura.<br />
Si differenziano sostanzialmente per<br />
tipologia di percorso, infatti l’equitazione di<br />
pianura ha uno sviluppo in termini di<br />
dislivello di circa 90 m, snodandosi fra<br />
torrenti e zone lacustri di impareggiabile<br />
bellezza, mentre l’equitazione alpina, più<br />
“montana” impe4gna il cavaliere in sentieri<br />
boschivi e dislivelli più accentuati<br />
affiancando piccole cascate e<br />
raggiungndo luoghi dove il vostro sgaurdo<br />
si perderà all’infinito tra le alpi Marittime e<br />
la Langa. Una cosa in comune: entrambi<br />
vi lasceranno nel cuore indimenticabili<br />
ricordi.<br />
Trekking delle Valli Monregalesi<br />
(passando dai 900 m ai 2000 m delle Alpi<br />
Marittime), il Trekking della Raschera (<br />
andando a scoprire la storia della<br />
Raschera nelle malghe dov’è prodotta),<br />
trekking dei 6 giorni (6 giorni e 6 notti “a<br />
cavallo” tra le Langhe e le Alpi Marittime),<br />
il trekking in Val Corsaglia (fin sul Monte<br />
Alpet ad ammirare un panorama<br />
mozzafiato) il treking delle Vie del Sale (fra<br />
le trincee delle grandi guerre tra Itralia e<br />
Francia) ed in fine il trekking delle Vie<br />
occitane (nelle valli che hanno ospitato i<br />
Catari)<br />
Per Info 339.3557942 -<br />
www.geem.it<br />
CONSORZIO TURISTICO ALPI DEL MARE GRANDA SUD OVEST<br />
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AGENDA GIUGNO CONSORZIO TURISTICO “ALPI DEL MARE GRANDA SUD OVEST”<br />
agendagiugno<br />
CONSORZIO TURISTICO ALPI DEL MARE GRANDA SUD OVEST
CONSORZIO TURISTICO “ALPI DEL MARE GRANDA SUD OVEST” GIUGNO AGENDA<br />
CASTELLINO TANARO<br />
Festa della lela<br />
La tradizionale festa affianca la promozione e la degustazione dei prodotti tipici di Langa. Particolare<br />
attenzione a la “lela” che è un pane informe, non lievitato, molto semplice nella preparazione. Non<br />
occorrono particolari ingredienti, ma solo acqua, farina di grano e un pizzico di sale. Si prepara un impasto<br />
morbido, si lascia riposare per un certo periodo (questo è il segreto) poi si cuoce sulla piastra della stufa a<br />
legna. Bisogna considerare che in tempo di guerra era difficile reperire altri ingredienti come: sale, lievito<br />
ed olio, e quindi la scelta era obbligata. La lela è buona da gustare calda con il “Brus”, “Tuma” o “salame<br />
nostrano” il tutto accompagnato da un buon bicchiere di dolcetto, prodotti che ancora oggi si trovano<br />
genuini nelle nostre cascine. Per Info: Comune 0174. 785213<br />
FRABOSA SOTTANA<br />
"Carriaggi ed animali<br />
percorrono la via del sale e dei<br />
formaggi per salire in alpeggio”<br />
Sfilata e presentazione di mezzi<br />
d’epoca trainati da cavalli, di muli<br />
bardati, di cavalli montati e di<br />
bovini alpeggianti che rievocano<br />
la giornata che nei secoli ha<br />
rappresentato la salita in alpeggio<br />
Per Info: Comune 0174. 244481<br />
foto cartune’<br />
VILLANOVA MONDOVI’<br />
Fiera delle Antiche Botteghe<br />
Nel fine settimana nell’antico<br />
borgo di Villavecchia viene<br />
organizzata questa rassegna alla<br />
riscoperta delle tradizioni, dei<br />
sapori, dei mestieri delle nostre<br />
valli con esibizione di gruppi<br />
folcloristici.<br />
Per Info: Comune 0174. 698151<br />
CONSORZIO TURISTICO ALPI DEL MARE GRANDA SUD OVEST<br />
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AGENDA GIUGNO CONSORZIO TURISTICO “ALPI DEL MARE GRANDA SUD OVEST”<br />
agendagiugno<br />
CONSORZIO TURISTICO ALPI DEL MARE GRANDA SUD OVEST
CONSORZIO TURISTICO “ALPI DEL MARE GRANDA SUD OVEST” GIUGNO AGENDA<br />
SALE SAN GIOVANNI<br />
Non solo erbe<br />
Laboratorio del gusto: le erbe officinali in cucina. Con<br />
l’intervento di Slow Food e della Squadra Regionale dei<br />
cuochi.<br />
<strong>Il</strong> Comune di Sale San Giovanni, in collaborazione con la<br />
Pro Loco, organizza la Fiera delle Erbe officinali ed<br />
aromatiche "Non solo erbe" l'ultimo week-end di giugno di<br />
ogni anno.<br />
Questa manifestazione trae spunto ed origine dalle<br />
coltivazioni di piante officinali e aromatiche presenti sul<br />
territorio comunale, (lavanda, issopo, camomilla, achillea,<br />
salvia, coriandolo, finocchio e tante altre ancora) e si<br />
prefigge lo scopo di promuoverle e valorizzarle. Queste<br />
coltivazioni, tutte dotate di certificazione biologica e<br />
biodinamica, rappresentano il secondo polo per la<br />
produzione di erbe officinali in Piemonte, hanno permesso<br />
la creazione di nuovi posti di lavoro e fatto conoscere il<br />
nostro piccolo paese in tutta l'Italia Settentrionale.<br />
"Non solo erbe"si svolge a fine giugno, nel periodo di<br />
massima fioritura delle piante officinali per dare la<br />
possibilità a tutti di partecipare a visite guidate alle<br />
coltivazioni e di immergersi tra i meravigliosi colori e gli<br />
inebrianti profumi della campagna.<br />
Nella giornata di domenica le suggestive vie del centro<br />
storico si riempiranno di stands con esposizione e vendita di erbe officinali e aromatiche, prodotti erboristici,<br />
agricoli e loro derivati, tutti rigorosamente provenienti da coltivazioni biologiche. Come tradizione, inoltre, la<br />
mattinata della domenica sarà dedicata ad un Convegno tenuto da nomi illustri del mondo dell'erboristeria;<br />
per il pomeriggio del sabato, invece, la Condotta Slow Food del Monregalese organizzerà il "Laboratorio<br />
del gusto" sull'utilizzo delle erbe officinali in cucina.<br />
Per Info: Comune 0174. 75000<br />
ROCCAFORTE M.VÌ<br />
Fiera delle erbe officinali, aromatiche, di montagna e dei prodotti naturali - 5ª edizione<br />
Bancarelle, esposizioni, degustazioni, conferenze.<br />
Per Info: Comune 0174. 65139<br />
CONSORZIO TURISTICO ALPI DEL MARE GRANDA SUD OVEST<br />
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AGENDA LUGLIO CONSORZIO TURISTICO “ALPI DEL MARE GRANDA SUD OVEST”<br />
agendaluglio<br />
CONSORZIO TURISTICO ALPI DEL MARE GRANDA SUD OVEST
CONSORZIO TURISTICO “ALPI DEL MARE GRANDA SUD OVEST” LUGLIO AGENDA<br />
BAGNASCO<br />
Incontro Internazionale di Folclore<br />
Un alternarsi di danze, musiche e colori, proposto in un giocoso clima festivo da Gruppi autentici, unici per<br />
tradizione, storia e cultura.<br />
Danza armata ricollegata ad ancestrali riti propiziatori della fertilità della terra, il Bal do Sabre ripropone<br />
valori simbolici, espressione della struttura sociale tipicamente contadina dell'Alta Val Tanaro.<br />
Per Info: Comune 0174. 76047<br />
PERLO<br />
Festa di Sant’ Anna.<br />
Festa pomeridiana con merenda sinoira presso la cappella di Sant'Anna, accompagnata da giochi popolari.<br />
Per Info: Comune 0174. 74150<br />
PRIOLA<br />
Sagra del mirtillo, fragole e prodotti del sottobosco.<br />
Serate gastronomiche a tema, ballo liscio. Ingresso gratuito.<br />
Per Info: Comune 0174. 88018<br />
IGLIANO-TORRESINA<br />
Appuntamento nei boschi<br />
Prosegue la sagra estiva che, secondo la tradizione, prevede giochi e divertimenti per grandi e piccini,<br />
serate gastronomiche a base di prodotti tipici langaroli.<br />
Serate danzanti di ballo liscio e discoteca all’aperto nell’ultima serata.<br />
Località Monterotondo<br />
Per Info: Comune 0174. 785147 Igliano - 0174.789048 Torresina<br />
LISIO<br />
Sagra dei tajarin<br />
Sagra del piatto tipico di queste vallate con serata in musica e tanta allegria.<br />
Per Info: Comune 0174. 73431<br />
VILLANOVA M.VÌ<br />
Sagra delle chiacchiere e delle bugie<br />
Rassegna gastronomica e tradizionale.Fiera che si tiene nell’ambito della Sagra delle chiacchiere e delle<br />
bugie.<br />
Per Info: Comune 0174. 698151<br />
ROCCACIGLIÈ<br />
Rocca in sella<br />
Raduno ippico.<br />
Per Info: Comune 0174. 785219<br />
ROBURENT<br />
San Giacomo Puppets Festival<br />
Per una settimana a Roburent si svolge la grande festa dei burattini con spettacoli di marionette allestiti nel<br />
capoluogo, a Sangiacomo, ai Cardini e alla Pra. E’ un festival di livello internazionale che da grande rilievo<br />
all’arte delle marionette, una tra le piu’ antiche e diffuse al mondo.<br />
Per Info: Comune 0174. 228105<br />
ALTO<br />
Festa della Madonna del Lago<br />
A tre chilometri circa dall'abitato di Alto, presso il Santuario della Madonna del Lago, si svolge l'omonima<br />
CONSORZIO TURISTICO ALPI DEL MARE GRANDA SUD OVEST<br />
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AGENDA LUGLIO CONSORZIO TURISTICO “ALPI DEL MARE GRANDA SUD OVEST”<br />
agendaluglio<br />
CONSORZIO TURISTICO ALPI DEL MARE GRANDA SUD OVEST
CONSORZIO TURISTICO “ALPI DEL MARE GRANDA SUD OVEST” LUGLIO AGENDA<br />
Festa, accompagnata dalla tradizionale Processione dei Cristi. La processione, di eccezionale impatto<br />
scenografico, è caratterizzata dalla “Cassa”, che<br />
rappresenta la Visitazione di Maria a Santa Elisabetta,<br />
dai priori vestiti con le caratteristiche cappe bianche e<br />
da varie confraternite liguri e piemontesi che portano in<br />
processione attorno al Lago i cosiddetti “Cristi”,<br />
altissimi crocefissi variamente e vistosamente<br />
decorati. Cori e banda musicale accompagnano il<br />
solenne corteo. La zona del Santuario è attrezzata con<br />
un’area pic -nic. Viene organizzata dalla Confraternita<br />
della Madonna del lago, dalla Pro Loco e dal Comune,<br />
che ogni anno si impegnano a rendere la cerimonia in<br />
onore della compratona del paese sempre più<br />
interessante e grandiosa.<br />
Per Info: Comune 0174. 391821<br />
MONTEZEMOLO<br />
Fiera Regionale del miele e delle attrezzature<br />
apistiche<br />
Inaugurazione dell’incontro annuale incentrato sulla<br />
produzione del miele.<br />
Momento di scambio per studiosi ed esperti, la<br />
manifestazione abbina i settoori artigianato, commerciale,<br />
agricolo del settore dell’apicoltura e propone convegni<br />
intrenazionali.<br />
A disposizione dei visitatori anche assaggi gratuiti di<br />
prelibatezze al miele. La Mostra, si presenta sempre ricca<br />
di novità oltre alla classica Fiera del miele rivolta a tutti<br />
consumatori per promuovere e far conoscere il miele e<br />
tutti i prodotti dell’alveare, grazie a degustazioni guidate<br />
con mieli e formaggi o altri prodotti del territorio. Inoltre, si<br />
svolgeranno importanti convegni rivolti agli apicoltori.<br />
Questa fiera punta tutte le sue energie sulla promozione e<br />
la valorizzazione del miele, importante è la presenza della<br />
Mieloteca Italiana dove vie è la possibilità di assaggiare<br />
ed acquistare miele. Da non dimenticare che il Comune di<br />
Montezemolo fa parte dell’associaizone Nazionale Città<br />
Del MIele<br />
Per Info:<br />
Comune +39.0174.781306<br />
PRIERO<br />
Mostra d’Arte, Antiquariato ed Artigianato<br />
Gli antichi portici e le piazze ospitano le botteghe di<br />
artigiani, artisti ed antiquari. Le serate sono<br />
accompagnate da concerti e spettacoli notturni. La<br />
sera dell’inaugurazione sarà dedicata al tradizionale<br />
banchetto della cena medioevale.<br />
Per Info: Comune 0174. 79024<br />
CONSORZIO TURISTICO ALPI DEL MARE GRANDA SUD OVEST<br />
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AGENDA AGOSTO CONSORZIO TURISTICO “ALPI DEL MARE GRANDA SUD OVEST”<br />
agendaagosto<br />
CONSORZIO TURISTICO ALPI DEL MARE GRANDA SUD OVEST
CONSORZIO TURISTICO “ALPI DEL MARE GRANDA SUD OVEST” AGOSTO AGENDA<br />
FRABOSA SOPRANA<br />
Sagra della Raschera e del Bruss<br />
Fiera gastronomica in programma tutti gli anni a Frabosa Soprana il 15 e 16 agosto. Giornate dedicate alle<br />
prelibatezze gastronomiche locali. Vengono organizzate la sfilata storico - folcloristica con i personaggi<br />
storici ed i rappresentanti della Confraternita dei Cavalieri della Raschera, l’investitura dei nuovi Cavalieri<br />
della Raschera, l’elezione di Miss Raschera, concerti, balli tipici e animazione per le vie del paese oltre<br />
naturalmente alla degustazione e vendita dei prodotti caseari.<br />
Per Info: Comune.0174. 244024<br />
Concerto di Ferragosto nelle Grotte di Bossea<br />
<strong>Il</strong> concerto si svolge in un’atmosfera che ripropone la tradizione ottocentesca della grotta illuminata con le<br />
lanterne e le candele in una Sala del Tempio che due volte l’anno diventa un auditorium di straordinaria<br />
suggestione.<br />
Grotta di Bossea (Sala del Tempio), ore 21.00. Biglietteria e informazioni: tel. +39.0174.349240<br />
PAMPARATO<br />
Festival dei Saraceni<br />
<strong>Il</strong> festival dei saraceni si svolge a pamparato dal 1968: nata come rassegna concertistica di musica classica,<br />
ebbe un tale successo da indurre gli organizzatori ad ampliare l’offerta con la fondazione, l’anno seguente,<br />
dell’Istituto musicale ” Stanislao Cordero di Pamparato”. Da allora il festival si articola nei corsi di musica<br />
antica e nella rassegna concertistica, che ne è l’espressione più diretta.<br />
Per Info: Comune.0174.351113<br />
NIELLA TANARO<br />
MUSICA SULL’AIA<br />
Manifestazione di carattere cultura - turistico di interesse nazionale: prevede l’organizzazione di otto<br />
concerti di musica classica - popolare con la presentazione dei brani, l’inquadramento storico delle opere e<br />
la descrizione tecnica degli strumenti musicali nelle caratteristiche aie niellesi, allo scopo di avvicinare la<br />
musica classica alla vita quotidiana.<br />
Per Info: Comune 0174. 226102<br />
CASTELNUOVO CEVA<br />
Vai mangia e vai<br />
Passeggiata nel verde fra piatti tradizionali e monumenti storici<br />
Per Info: Comune 0174. 79039<br />
MOMBASIGLIO<br />
Mombasiglio ieri e oggi<br />
L’ ufficio turistico del comune di Mombasiglio, in collaborazione con le varie associazioni operanti sul<br />
territorio quali Pro-Loco, Spazio Giovani, Centro Culturale, U.S. Mombasiglio, intendono promuovere in<br />
concomitanza con la festa patronale di S. Amiano Martire , una manifestazione a carattere storico-culturalefolkloristico<br />
al fine di valorizzare sia le risorse archeologiche e paesaggistiche, sia i prodotti locali che sono<br />
le nostre risorse.Tale rassegna (con bancarelle di prodotti tipici, artigiani e artisti) viene dislocata lungo le<br />
suggestive strade medioevali che collegano la parte bassa del paese al centro storico, dove si erge il<br />
castello, attualmente sede del <strong>GAL</strong> <strong>Mongioie</strong> e Museo Napoleonico). Accanto però a quella che sarà una<br />
vera e propria fiera si allestiscono svariate attività collaterali. Innanzi tutto farà servizio un bus-navetta onde<br />
poter effettuare visite guidate per piccoli gruppi alle zone archeologiche, storiche e paesaggistiche: sito<br />
archeologico di Sant’ Andrea, Ponte Naturale sul torrente Mongia (raggiungibile dalla nuovo percorso<br />
stradale inaugurato il 28 luglio scorso), Castello e lo stupendo Museo Napoleonico, Chiesa parrocchiale,<br />
confraternita di Santa Croce. Sarà inoltre presente il tradizionale trenino che effettuerà, nel corso dell’ intera<br />
giornata, un collegamento continuo tra la parte bassa del paese ed il centro storico, situato nella parte alta,<br />
Borgata Villa. Nel centro storico del paese sono presentate una mostra fotografica, una di scultura ed una<br />
di pittura.. Non mancherà la distribuzione dei dolci di San Amiano preparati con i più classici prodotti locali:<br />
le nostre castagne ed il nostro miele.<br />
Per Info: Comune 0174. 780015<br />
CONSORZIO TURISTICO ALPI DEL MARE GRANDA SUD OVEST<br />
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AGENDA AGOSTO CONSORZIO TURISTICO “ALPI DEL MARE GRANDA SUD OVEST”<br />
agendaagosto<br />
CONSORZIO TURISTICO ALPI DEL MARE GRANDA SUD OVEST
CONSORZIO TURISTICO “ALPI DEL MARE GRANDA SUD OVEST” AGOSTO AGENDA<br />
PAROLDO<br />
Camminata enogastronomica notturna tra le masche di Paroldo<br />
Gastronomia e magia sotto le stelle<br />
Concerto di musica classica.<br />
Per Info: Comune 0174. 789040<br />
ROASCIO<br />
Festeggiamenti di Roascio<br />
Due serate enogastronomiche con musica e danze e degustazione della porchetta.<br />
Piazza del Municipio<br />
Per Info: Comune 0174. 789081<br />
SALE DELLE LANGHE<br />
Festeggiamenti “Sapori si Sale”<br />
Esposizione di prodotti tipici, musica, intrattenimenti e tanta allegria<br />
Per Info: Comune 0174. 775015<br />
BAGNASCO<br />
Festa del fagiolo bianco<br />
Mercatino di prodotti tipici, degustazioni e balli per celebrare la grande tradizione gastronomica popolare<br />
dell'antico mondo rurale, qui rappresentata dal fagiolo bianco di Bagnasco che, insieme al fagiolo<br />
Maumese, costituisce un esempio di varietà orticola che esalta la biodiversità del nostro territorio.<br />
Tavola rotonda, <strong>Il</strong> fagiolo bianco di Bagnasco.<br />
Attività di valorizzazione: riscontri e prospettive future. Segue degustazione di prodotti tipici, mercatino ed<br />
esibizione folkloristica.<br />
Per Info: Comune 0174. 76047<br />
BRIGA ALTA<br />
Al rifugio… sotto le stelle<br />
Escursione attraverso il Parco Naturale dell'Alta Valle Pesio e Tanaro ed il Bosco delle Navette con<br />
accompagnatore naturalistico, che illustra il percorso di alto valore paesaggistico, ambientale e storico. <strong>Il</strong><br />
pernottamento presso il Rifugio Don Barbera consente, con l'ausilio di un telescopio, l'osservazione del<br />
cielo stellato nella notte di S.Lorenzo.<br />
Escursione per esperti. Ritrovo con successivo spostamento in auto persso il parcheggio del Comune di<br />
Piaggia, Briga Alta, ore 14<br />
Escursione a pagamento, per prenotazioni ed ulteriori informazioni rivolgersi a<br />
Mirko Cavalleri (accompagnatore naturalistico)<br />
tel. +39.328.6236802<br />
+39.0174.244010<br />
BRIGA ALTA<br />
Alla riscoperta degli antichi sapori<br />
Degustazione di prodotti tipici in un contesto naturale di particolare fascino e pregio<br />
Per Info: Comune 0174. 393829<br />
ORMEA<br />
Sagra della Polenta saracena<br />
Degustazione del prelibato piatto tipici nella spendida cornice del Parco Pollicino<br />
Serata gastronomica a base di uno dei piatti tipici locali e serata danzante.<br />
Per Info: Comune 0174. 391496<br />
CONSORZIO TURISTICO ALPI DEL MARE GRANDA SUD OVEST<br />
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AGENDA AGOSTO CONSORZIO TURISTICO “ALPI DEL MARE GRANDA SUD OVEST”<br />
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CONSORZIO TURISTICO ALPI DEL MARE GRANDA SUD OVEST
CONSORZIO TURISTICO “ALPI DEL MARE GRANDA SUD OVEST” AGOSTO AGENDA<br />
MONDOVI’<br />
Mostra dell’Artigianato nell’antico Borgo di Mondovi’ Piazza. Per Info: Comune 0174. 40389<br />
FARIGLIANO<br />
Festa del Bon Vin<br />
Inaugurazione della Festa che vede protagonista il vino Dolcetto grazie al "salotto del vino": esposizione e<br />
degustazione della produzione vitivinicola fariglianese. Giochi popolari, cena in piazza. La Festa dura fino<br />
al 28 agosto. Per Info: Comune 0174. 76109<br />
MARSAGLIA<br />
Sagra della polenta<br />
Serata gastronomica a base di polenta “...polenta in tante manere”, con serata danzante e raduno dei<br />
trattori e macchine d’epoca. Per Info: Comune 0174. 787112<br />
VIOLA<br />
Fiera della Madonna<br />
della Neve”<br />
La prima edizione della<br />
fiera in oggetto è stata<br />
organizzata nell’agosto<br />
2005, al fine di<br />
i n c e n t i v a r e<br />
maggiormente l’afflusso<br />
dei visitatori, l'intento<br />
dell'Amministrazione,<br />
però, era, e rimane, la<br />
valorizzazione del<br />
territorio e della natura,<br />
delle produzioni tipiche<br />
locali, e, dunque delle<br />
persone che ogni giorno,<br />
con le loro attività e la<br />
loro presenza<br />
salvaguardano questo<br />
territorio e realizzano<br />
queste produzioni, per<br />
offrirle in tutta la loro<br />
semplicità a quanti con<br />
rispetto visitano le nostre<br />
stupende vallate. La<br />
fiera, si svolge lungo le<br />
vie e piazze comunali.<br />
Qui gli agricoltori<br />
espongono i prodotti tipici<br />
locali ricavati dai loro<br />
campi e sono inoltre<br />
affiancati anche da<br />
artigiani, quali ad<br />
esempio intagliatori di<br />
legno, produttori di paste<br />
di meliga, vini, dolci.<br />
Per Info:<br />
Comune 0174. 73121<br />
CONSORZIO TURISTICO ALPI DEL MARE GRANDA SUD OVEST<br />
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AGENDA SETTEMBRE CONSORZIO TURISTICO “ALPI DEL MARE GRANDA SUD OVEST”<br />
agendasettembre<br />
CONSORZIO TURISTICO ALPI DEL MARE GRANDA SUD OVEST
CONSORZIO TURISTICO “ALPI DEL MARE GRANDA SUD OVEST” SETTEMBRE AGENDA<br />
VICOFORTE<br />
Festa e fiera della natività<br />
di Maria Santissima<br />
Tradizionale Festa d’la Madona, esposizioni di bestiame, macchine agricole e automezzi, bancarelle e luna<br />
park. <strong>Il</strong> monumentale complesso architettonico è meta di miglioia di visitatori e devoti.<br />
Per Info: Comune 0174. 563730<br />
VILLANOVA MONDOVI’<br />
Villanova e qualità - Festa dell’Addolorata<br />
Abbinata alla Festa Patronale dell’Addolorata, la rassegna propone una vetrina delle valli Monregalesi con<br />
esposizione di prodotti artigianli, fiera zootecnica con premiazione dei migliori capi esposti, tornei di pallone<br />
elastico e di bocce, momenti musicali e gastronomici<br />
Per Info: Comune 0174. 698151<br />
SAN MICHELE M.VÌ<br />
Sagra del Subrich -<br />
La fiera denominata “Dei Subrich” è tutti gli anni l’ultimo sabato e domanica di settembre.<br />
L’associazione Amis ‘d San Michel voleva riproporre un piatto povero della tradizione contadina e che fosse<br />
preparato con prodotti tipici locali, per cui si è pensato alla patata di cui il nostro territorio è ricco, per<br />
valorizzare al meglio il suo contenuto nutrizionale.<br />
A distanza di pochi anni questa Fiera ha già varcato i confini del territorio grazie alle telecamere di Rai Uno.<br />
Affiancata a questa Fiera c’è S. Michele in Fiore che è collocata all’interno del circuito nazionale del<br />
concorso “Comuni Fioriti”.<br />
<strong>Il</strong> paese è un’ apoteosi di fiori e composizioni floreali dove, il buon gusto e la fantasia dei sanmichelesi<br />
conclude la stagione della fioritura, per avviarsi verso l’inverno, per cui è possibile seguire il percorso fiorito<br />
per visitare le opere proposte.<br />
La fiera ospita mercatino specializzato in artigianato floreale, gastronomico e artigianale. Vi è la<br />
premiazione dei bei balconi fioriti e la consegna della “patata d’oro” a un personaggio sanmichelese che si<br />
è distinto e ha portato il nome del paese fuori dai confini della Regione.<br />
Per Info: Comune 0174. 222041<br />
GARESSIO<br />
Sagra della polenta saracena e Festa della montagna<br />
Mercatino e giochi in piazza, arte e mestieri, incontri di sapori tra Liguria e Piemonte, attività di montagna,<br />
folclore e degustazione della Polenta Saracena, antico piatto tipico ed esclusivo di Garessio e zone<br />
limitrofe.Da sempre preparata con prodotti locali quali le patate, il grano saraceno (la cui farina<br />
originariamente era la sola usata), il formaggio pecorino (nel secolo scorso il parmigiano non era ancora<br />
conosciuto nella nostre valli), burro e panna prodotti con il latte delle mucche che pascolavano sui nostri<br />
verdi e incontaminati alpeggi, funghi profumati dei nostri castagneti, torna oggi ad essere molto apprezzata<br />
dai turisti che certamente non hanno mai avuto la possibilità di assaggiarla in un ristorante cittadino.<br />
La Festa della Montagna è una manifestazione che ha lo scopo di valorizzare le montagne dell’Alta Val<br />
Tanaro in tutti i loro aspetti, dal punto di vista naturalistico, ambientale, storico, socio - economico, enogastronomico,<br />
culturale e turistico. Ogni anno si tengono convegni aventi un unico, comune denominatore:<br />
la montagna. Per le vie del Borgo Maggiore botteghe del gusto, prodotti tipici e lavori artigianali artistici,<br />
antiquariato. Degustazione di polenta saracena<br />
Le due Valli<br />
Escursione a piedi, non difficoltosa, si snoderà tra il Colle del Quazzo di Garessio e <strong>Il</strong> Monte Spinarda.<br />
Con deviazione per raggiungere l’abitato di Valsorda con visita al Santuario, dove un buffè offerto dalla<br />
‘Taverna di Isaia’ ci accoglierà. Escursione di circa 4 ore. Ritrovo in auto con successivo spostamento, a<br />
Garessio, Santuario di Valsorda, ore 9.<br />
Prenotazione<br />
dalle ore 20 alle 22 entro i tre giorni precedenti Mirko Cavalleri (accompagnatore naturalistico), tel.<br />
+39.328.6236802<br />
CONSORZIO TURISTICO ALPI DEL MARE GRANDA SUD OVEST<br />
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AGENDA SETTEMBRE CONSORZIO TURISTICO “ALPI DEL MARE GRANDA SUD OVEST”<br />
agendasettembre<br />
CONSORZIO TURISTICO ALPI DEL MARE GRANDA SUD OVEST
CONSORZIO TURISTICO “ALPI DEL MARE GRANDA SUD OVEST” SETTEMBRE AGENDA<br />
ORMEA<br />
Sagra del Raschera<br />
e dei Formaggi d’alpeggio<br />
Degustazioni, mercato dei formaggi e dei prodotti tipici locali nel centro storico<br />
cittadino.<br />
Da tempi immemorabili sul vasto territorio montano si producono i tradizionali<br />
formaggi d’alpeggio conosciuti e citati in numerosi studi, documentazioni e<br />
pubblicazioni. Per antica tradizione, verso la fine di settembre, i margari scendevano<br />
dagli alpeggi portando le grandi forme di Raschera e di Ormea o le piccole Sore e<br />
Tome per venderle sulle fiere e nei mercati locali. Mercato dei formaggi e dei prodotti<br />
locali, animazione e musica. Per Info: Comune 0174. 391496<br />
MONDOVI’<br />
Borghi in festa<br />
Tradizionale appuntamento domenicale organizzato dall’ Ass. Monregaltour per<br />
valorizzare il patrimonio artistico - culturale dei Borghi del monregalese.<br />
Per Info: Comune 0174. 40389<br />
DOGLIANI<br />
Sagra del Dolcetto di Dogliani<br />
La Sagra del Dolcetto, offre un calendario ricco di proposte e, come sempre, sarà<br />
all’insegna della promozione delle tradizioni e dei prodotti tipici locali.<br />
Si prevedono interessanti occasioni per il visitatore e per il turista, che voglia<br />
immergersi nei magici momenti della vendemmia e voglia farsi conquistare dal<br />
fascino e dai prodotti di questa terra.<br />
La Pro Loco di Dogliani organizza, un calendario che si propone ricco di<br />
appuntamenti di grande interesse e varietà, si svolgerà la SFILATA DI MODA durante<br />
la quale si terrà la tradizionale Elezione di Miss Dolcetto 2007. Tutte le sere sarà attivo<br />
servizio ristoro accompagnato da intrattenimenti musicali e danzanti.<br />
Inaugurazione della tradizionale sagra che propone una serie di appuntamenti di<br />
diversa natura legati da un unico filo conduttore che ci riporta alla terra di Langa, al<br />
CONSORZIO TURISTICO ALPI DEL MARE GRANDA SUD OVEST<br />
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AGENDA SETTEMBRE CONSORZIO TURISTICO “ALPI DEL MARE GRANDA SUD OVEST”<br />
agendasettembre<br />
CONSORZIO TURISTICO ALPI DEL MARE GRANDA SUD OVEST
CONSORZIO TURISTICO “ALPI DEL MARE GRANDA SUD OVEST” SETTEMBRE AGENDA<br />
miglior prodotto delle sue colline, agli odori, ai sapori e alla frenesia della vendemmia. L'ultimo giorno<br />
dedicato alla sagra, che si protrae fino al 18 settembre, le vie del centro si coloreranno con la tradizionale<br />
sfilata di carri allegorici. Nelle domeniche della sagra vendemmia in Langa e itinerari del colore.<br />
Per informazioni Comune di Dogliani 0173.70210<br />
CEVA<br />
Mostra del fungo<br />
Dal 1961 si svolge ogni anno, la terza domenica di settembre, la Mostra del Fungo organizzata dal Gruppo<br />
Micologico "B.Peyronel - E.Rebaudengo", in collaborazione con il Comune di Ceva e la Pro - Loco<br />
Nata per volontà di un gruppo di amici, appassionati della natura e del bosco, la manifestazione si è evoluta<br />
in un continuo crescendo: oggi è un appuntamento irrinunciabile per i più illustri studiosi italiani e stranieri<br />
ed è considerata come una delle rassegne più quotate e qualificate a livello nazionale ed intemazionale.<br />
Ad ogni edizione, nella suggestiva<br />
cornice sotto i portici medioevali<br />
della centrale via Marenco<br />
vengono esposte oltre 400 specie<br />
micologiche rigorosamente<br />
classificate.<br />
I funghi, tutti esemplari freschi,<br />
sono raccolti prevalentemente nei<br />
boschi del Cebano, unici per la<br />
ricchezza di varietà reperibili.<br />
Nei giorni precedenti la domenica<br />
tutte le associazioni e gli enti<br />
cittadini lavorano insieme, a<br />
creare una serie di manifestazioni<br />
di contorno alla Mostra: iniziative<br />
di vario genere, per intrattenere<br />
gli appassionati e i turisti (decine<br />
di migliaia) nelle diverse zone<br />
dalla città.<br />
Si tratta di una vera e propria<br />
Rassegna Micologica<br />
Internazionale con esposizione di<br />
funghi naturali e coltivati,<br />
scientificamente classificati con<br />
abbinamento alle essenze<br />
arboree.<br />
La Mostra Mercato Regionale<br />
ospiterà un grande mercato di<br />
funghi e prodotti tipici (salumi,<br />
miele, formaggi, castagne, olio<br />
della Riviera Ligure di Ponente) e<br />
punti enogastronomici con<br />
possibilità di degustazione.<br />
Completeranno la manifestazione<br />
un mercatino dell’antiquariato,<br />
spettacoli, momenti di animazione<br />
e concerti.<br />
Per Info: Comune 0174. 721623<br />
CONSORZIO TURISTICO ALPI DEL MARE GRANDA SUD OVEST<br />
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AGENDA OTTOBRE CONSORZIO TURISTICO “ALPI DEL MARE GRANDA SUD OVEST”<br />
agendaottobre<br />
CONSORZIO TURISTICO ALPI DEL MARE GRANDA SUD OVEST
CONSORZIO TURISTICO “ALPI DEL MARE GRANDA SUD OVEST” OTTOBRE AGENDA<br />
FRABOSA SOTTANA<br />
Sagra della castagna<br />
Inaugurazione della storica manifestazione che propone una particolare formula che affianca e valorizza gli<br />
aspetti tradizionali di cultura, gastronomia e folklore locali, e premia i grandi personaggi del mondo dello<br />
sport e dello spettacolo con la Castagna d'Oro. Info: Comune +39.0174.244481<br />
GARESSIO<br />
Sagra della castagna garessina<br />
<strong>Il</strong> Poggiolo con la sua caratteristica strada in pavè e i suoi negozi e Valsorda con il Santuario della Madonna<br />
delle Grazie e la sua contrada rimasta intatta prendono vita con la Festa della Castagna ad ottobre. Questo<br />
frutto è alla base della nostra agricoltura e offre una miriade di ricette: una sagra con le “ristie” in primo<br />
piano è il minimo che Garessio poteva fare. La castagna garessina, piccola e saporita, per secoli è stata<br />
l’elemento fondamentale dell’alimentazione e dell’economia della zona. Coltivata nei boschi intorno alla<br />
città, ci dà il pretesto per parlare delle nostre frazioni. Per Info: Comune 0174. 805611<br />
ROBURENT<br />
Fiera del buongusto e della tradizione<br />
mostra fotografica e esposizione di “Roburent in miniatura”, balli, musica occitana, convegni, esposizione<br />
di auto d’epoca, degustazioni e cene gastronomiche. Per Info: Comune 0174. 228105<br />
BATTIFOLLO<br />
Sagra delle paste di meliga e della castagna<br />
SAgra all’insegna di uno dei prodotti tipici della zona, ora nache prsidio slow food. Stand enogastronomici,<br />
castagnata e tanta musica e intrattenimenti. Per Info: Comune 0174. 783318<br />
CIGLIÈ<br />
Sagra della cisrà - Itinerario d’autunno<br />
Passeggiata alla riscoperta dell’arte e delle tradizioni. Visite guidate alle cappelle e distribuzione della cisrà,<br />
tradizionale minestra di ceci, degustazione di formaggi e dolci locali. Per Info: Comune 0174. 60132<br />
LESEGNO<br />
<strong>Il</strong> maiale tra storia e tradizione<br />
“<strong>Il</strong> maiale… tra storia e tradizione.” convegni con stand ed esposizione di prodotti legati alla filiera del maiale<br />
e tipicità locali. Dimostrazione pratica della lavorazione delle carni suine. Menù a tema presso i locali<br />
aderenti all’iniziativa, Per Info: Comune 0174. 77034<br />
CAPRAUNA<br />
Festa della rapa<br />
Mercatino dei prodotti nella suggestiva piazza centrale del paese con degustazione di piatti tipici preparati<br />
dalla Condotta Slow Food Alta Val Tanaro. Per Info: Comune 0174. 391812<br />
NUCETTO<br />
Festa del Cece<br />
Gastronomia, prodotti tipici e cultura in un connubio creato per dare risalto al cece di Nucetto, da sempre<br />
coltura integrativa praticata fra i filari delle vigne. Oggi gli agricoltori della zona dedicano a questa riscoperta<br />
produzione nuove superfici nei fertili terreni del fondovalle. Per Info: Comune 0174. 74112<br />
VIOLA<br />
Colori e Sapori d’Autunno<br />
Castagnata e degustazione di prodotti locali, mercatini, mostra fotografica, convegno a tema. Esposizione<br />
concorso fotografico con Serata di intrattenimento Per Info: Comune 0174. 73121<br />
CONSORZIO TURISTICO ALPI DEL MARE GRANDA SUD OVEST<br />
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AGENDA NOVEMBRE CONSORZIO TURISTICO “ALPI DEL MARE GRANDA SUD OVEST”<br />
CONSORZIO TURISTICO ALPI DEL MARE GRANDA SUD OVEST
CONSORZIO TURISTICO “ALPI DEL MARE GRANDA SUD OVEST” NOVEMBRE AGENDA<br />
DOGLIANI<br />
Settimana gastronomica<br />
della cisrà<br />
Si apre una settimana all’insegna della gastronomia, curata dai ristoratori doglianesi, che presentano la<br />
tipica cisrà accompagnata dai migliori piatti della cucina piemontese e di Langa.<br />
Info: ufficio turistico del Comune di Dogliani telefono +39.0173.70107<br />
Fiera dei Santi<br />
Fiera commerciale nell'ambito della settimana gastronomica durante la quale viene distribuita la cisrà,<br />
minestra di trippe e ceci preparata secondo l'antica ricetta. Ala mercatale di piazza Confraternita<br />
Un tuffo nella colorata Langa autunnale, tra le vigne del Dolcetto D.O.C., alla ricerca dei forti sapori della<br />
cucina tradizionale che reincarna, tutta la storia e la cultura del territorio: un appuntamento che un tempo<br />
concludeva l'annata agricola e che continua ancora oggi a rinnovarsi di anno in anno, con appuntamenti<br />
dedicati a un’antica ricetta: la cisrà.Si tratta di una tradizionale minestra di trippe e ceci che anticamente,<br />
veniva distribuita dalla Confraternita dei Battuti alle genti di Langa che si recavano a Dogliani in occasione<br />
della Fiera. Da piatto povero, fatto con i “mezzi ceci”, cioè quelli che non potevano essere venduti, la Cisrà<br />
è diventata oggi un primo molto ricercato e piuttosto raro. Secondo le più antiche ricette, questa zuppa è<br />
composta da ceci, trippa, cotenna, rape, carote, sedano, cipolla, aglio, cavolo, salvia e rosmarino. La<br />
stagione autunnale inoltre, si presta per apprezzare tra gli ingredienti, alcuni dei tesori e delle eccellenze<br />
del gusto che questa terra ci propone: dai farinosi ceci di Nucetto, al sapore dolce e gradevole al palato dei<br />
porri di Cervere, per finire con la zucca di Piozzo, inconfondibile per la forma voluminosa ed appiattita<br />
all'apice e dalla spessa buccia verde solcata da striature longitudinali, prodotti tutti conferiti del marchio<br />
dop.Fin dalle prime ore del mattino, nella piazza Confraternita di Dogliani Borgo vengono "scodellati"<br />
bollenti piatti di Cisrà che si potranno gustare presso l’ottocentesca ala mercatale coperta, accompagnati<br />
dall’aroma inebriante di un invitante bicchiere di Dolcetto di Dogliani DOC. In quest'occasione, nei pressi<br />
dell'antica ala si svolge uno dei mercati più autentici della Langa: qui si sentirà l’inebriante profumo del<br />
tartufo e di tutti i prodotti che compongono lo squisito piatto.<br />
La fiera di origini molto antiche, è nota per tradizione come Fiera dei Santi, anche se, curiosamente, si<br />
svolge il 2 Novembre, giornata dedicata alla Commemorazione dei Defunti. Lo storico P.F. Orta, nella Vita<br />
di San Celso, patrono di Dogliani, del 1667, scriveva che a Dogliani: “terra di gran traffico…per la sua<br />
postura, meglio che altrove, attecchirono sempre le fiere ed i mercati”. Da tempo immemorabile si tenevano<br />
infatti ben tre mercati alla settimana e tre fiere l’anno, una delle quali, precisamente quella dei Santi, è<br />
sopravvissuta fino a noi. Già nel ‘500 era l’ultimo grande appuntamento per la gente di Langa prima<br />
dell’inverno; con essa si concludeva anche il ciclo lavorativo più pesante per i contadini: dopo la<br />
vendemmia, l’aratura e la semina, si potevano tirare le somme e provvedere agli acquisti in vista della dura<br />
stagione invernale.La prima menzione della Fiera si ha in un Ordinato della Municipalità del 1 gennaio<br />
1665, con la quale si stabiliva di anticiparla al giorno di San Luca (18 ottobre) “per non impedire la<br />
devozione alle anime purganti”; nel 1684, però, essa veniva nuovamente portata al giorno dei Morti “per<br />
mancanza di commercio a San Luca”.<br />
La sua importanza per la zona delle Langhe ed il forte richiamo che esercitava è testimoniato anche da<br />
Beppe Fenoglio che in “I ventitre giorni della Città di Alba” così scriveva: “In quel medesimo giorno, a<br />
Dogliani che è un grosso paese a venti chilometri da Alba, c’era la fiera autunnale e in piazza ci sarà stato<br />
un migliaio di partigiani che sparavano nei tirasegni, taroccavano le ragazze, bevevano le bibite e<br />
riuscivano con molta facilità a non sentire il fragore della battaglia di Alba. Che così fu perduta alle ore due<br />
pomeridiane del giorno due novembre 1944”.<br />
Come tradizione, la parte bassa del paese, il Borgo, ospiterà la fiera commerciale destinata all’ambulantato,<br />
mentre alcune aree saranno riservate ai produttori agricoli e agli espositori.<br />
Veglia nelle cantine degustando Cisrà, piatti tipici, sorseggiando “Dogliani DOCG” e “Dolcetto di Dogliani<br />
DOC” al ritmo di coinvolgenti spettacoli. Un numero quasi infinito di colori in molteplici tonalità e sfumature.<br />
Profumi che inebriano i sensi e raccontano le storie del luogo. La possibilità di assaporare piaceri della<br />
tavola e tradizione di un paese. I ristoranti Doglianesi propongono per tutta la settimana menù tipici con la<br />
cisrà e altri piatti della migliore tradizione locale.<br />
Un appuntamento diventato ormai tradizionale, volto a riscoprire e a riportare in auge gli antichi sapori di<br />
Langa, dove suoni, luci, profumi e immagini ci riporteranno al tempo che fu.<br />
CONSORZIO TURISTICO ALPI DEL MARE GRANDA SUD OVEST<br />
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AGENDA NOVEMBRE CONSORZIO TURISTICO “ALPI DEL MARE GRANDA SUD OVEST”<br />
agendanovembre<br />
CONSORZIO TURISTICO ALPI DEL MARE GRANDA SUD OVEST
CONSORZIO TURISTICO “ALPI DEL MARE GRANDA SUD OVEST” NOVEMBREAGENDA<br />
PAROLDO<br />
Estate di San Martino - Veglia della Bagna Cauda.<br />
Fiera del Tartufo<br />
dell'Alta Langa e del Cebano<br />
Fiera della Pietra di Langa<br />
Suoni, Luci e racconti. Aperitivo al vecchio forno sulla<br />
piazza del paese. "Veglia tra canti e racconti di Masche "<br />
ai Cavallini, Veglia della Bagna Cauda nelle case del<br />
paese in compagnia di musica e canti.<br />
Camminata notturna sui sentieri delle Masche<br />
(abbigliamento da trekking e torcia elettrica)<br />
e per chi non cammina...caldarroste musica e canti<br />
popolari ai Cavallini. Rassegna dei vecchi mestieri<br />
A Paroldo c'era .....Dalla Pecora alla Lana: La pecora - la<br />
lana - la filatura - gli indumenti. Dal Seme al Biscotto: <strong>Il</strong><br />
frumento - il mulino - il forno - il biscotto. La cantina. La<br />
bottega del barbiere. La bottega del calzolaio. La bottega<br />
del falegname. La bottega del fabbro. La pietra.<br />
presenza di Prodotti tipici quali Tartufi, formaggi,<br />
castagne, pane, dolci, vini, miele, erbe aromatiche,<br />
patate. I Presidi Slow Food del Territorio<br />
Incontri gastronomici, convegno, rievocazione delle<br />
tradizioni popolari.<br />
Per Info: Comune 0174 789040<br />
MONDOVI’<br />
Peccati di gola<br />
La rassegna promossa dalla città di Mondovì, dalla Regione Piemonte, dall’ATL cuneese e dal Centro<br />
Nazionale Studi sul Tartufo. Gli organizzatori descrivono “Peccati di gusto” come “una gustosa passeggiata<br />
nel borgo antico di Piazza all’interno della Cittadella sulla sommità del colle dove la città di Mondovì è nata.<br />
Una festa di sapori tipici del Monregalese, che hanno contribuito a far conoscere il nostro territorio in Italia<br />
e in Europa”. L’evento principale in programma è la settima regionale del tartufo , ma non mancheranno<br />
occasioni per apprezzare tutte le altre specialità locali, a partire dai formaggi che testimoniano<br />
l’entusiasmante salto di qualità compiuto dagli artigiani caseari della zona. <strong>Il</strong> locale Istituto Alberghiero,<br />
peraltro, propone anche un programma di “serate enogastronomiche” a tema.<br />
Per Info: Comune 0174.559271<br />
PAMPARATO<br />
Fiera del Grano Saraceno<br />
e della Castagna Bianca<br />
Le suggestive viuzze di Pamparato, caratteristico centro della val Casotto, ospitano una rassegna che<br />
rivaluta gli antichi sapori della cucina povera alpina. Da non perdere la degustazione della polenta saracena<br />
e delle castagne bianche, il mercato dei prodotti tipici alpini e dei prodotti eno - gastronomici di pregio.<br />
Per Info: Comune 0174.351113<br />
VILLANOVA MONDOVÌ<br />
Fiera della pecora frabosana e roaschina e delle razze ovicaprine locali<br />
Nell'ambito della fiera di Santa Caterina, manifestazione fieristica che coinvolge i commercianti, si svolge<br />
l'esposizione di pecore frabosane-roaschine e altri capi delle razze ovicaprine locali, selezionati per la<br />
produzione di formaggi tipici e di carne. In mattinata si tiene un convegno sull'allevamento delle razze<br />
ovicaprine.<br />
Per Info: Comune 0174.698151<br />
CONSORZIO TURISTICO ALPI DEL MARE GRANDA SUD OVEST<br />
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AGENDA DICEMBRE CONSORZIO TURISTICO “ALPI DEL MARE GRANDA SUD OVEST”<br />
agendadicembre<br />
CONSORZIO TURISTICO ALPI DEL MARE GRANDA SUD OVEST
CONSORZIO TURISTICO “ALPI DEL MARE GRANDA SUD OVEST” DICEMBRE AGENDA<br />
ROCCAFORTE MONDOVI’<br />
PRESEPE VIVENTE<br />
In Loc. Prea è organizzata la rappresentazione del presepe vivente con rassegna degli antichi mestieri. A<br />
Prea la gente parla ancora il dialetto KYe (che significa io) ed è questo suggetsivo paese che fa da cornice<br />
alla rappreesntazione del preespe vivente. Tuffarsi per qualche attimo in tempi lontani ad ascoltare, gustare,<br />
profumi atmosfere del nostro passato.<br />
passeggiando per le vie si potrà ammirare oltre 40 antichi mestieri<br />
Per Info: Comune 0174.65139<br />
FRABOSA SOTTANA<br />
PRESEPE VIVENTE<br />
In Loc. Pianvignale è organizzata la rappresentazione del presepe vivente con rassegna degli antichi<br />
mestieri.<br />
Per Info: Comune 0174.244481<br />
CONSORZIO TURISTICO ALPI DEL MARE GRANDA SUD OVEST<br />
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AGENDA GENNAIO&FEBBRAIO<br />
CONSORZIO TURISTICO “ALPI DEL MARE GRANDA SUD OVEST”<br />
agenda<br />
gennaio&febbraio<br />
CONSORZIO TURISTICO ALPI DEL MARE GRANDA SUD OVEST
GENNAIO&FEBBRAIO AGENDA<br />
CONSORZIO TURISTICO “ALPI DEL MARE GRANDA SUD OVEST”<br />
MONDOVI’<br />
INTERNATIONAL BALOON MEETING “CITTA’ DI MONDOVI’”<br />
Mondovì, città della mongolfiera e sede del Porto aerostatico, prima struttura del genere in Italia e in<br />
Europa.L’evento sportivo è organizzato dall’Aeroclub “Mongolfiere di Mondovì” e dalla Città di Mondovì,per<br />
festeggiare questo importante compleanno, che fa del Raduno monregalese il più antico e il più ambito<br />
raduno italiano, arriveranno a Mondovì quaranta piloti italiani e stranieri, anche se la lista d’attesa di quanti<br />
aspirano a partecipare all’evento è assai più lunga. La fama del raduno è infatti venuta crescendo negli anni<br />
grazie alla passione di John Aimo, che di questo appuntamento di gennaio è stato l’inventore e resta l’anima,<br />
e dei suoi amici e collaboratori dell’Aeroclub Mongolfiere di Mondovì, che si è costituito nel 2005 ed è l’unico<br />
Aeroclub italiano di questa specialità. Grazie ad Aimo, che oltre a essere un campione di levatura<br />
internazionale è anche istruttore inglese, Mondovì è diventata negli anni un centro frequentatissimo dagli<br />
allievi stranieri, perché l’area monregalese è considerata, per il suo clima e il sistema delle sue correnti, uno<br />
dei migliori posti al mondo per volare in pallone. E ormai le mongolfiere sono diventate parte integrante del<br />
panorama e anche dell’economia locale, perché i piloti che hanno “studiato” a Mondovì ritornano<br />
periodicamente in città con le loro famiglie, per soggiorni di volo e di vacanza. Gara di volo in mongolfiera<br />
con cerimonia e premiazione. Per Info: Comune 0174.559271<br />
MONDOVI’<br />
CARLEVE’ D’ MONDVI’<br />
Tradizionale sfilata dei carri allegorici e vari appuntamenti per festeggiare il carnevale Monregalese con<br />
elezione della Bela Monregaleisa, con sfilata della Corte del Moro, delle maschere e degli altri carri<br />
partecipanti. <strong>Il</strong> Moro, la maschera ufficiale del Carlevè ‘ Mondvì, ha avuto il suo esordio nel 1996 con il ruolo<br />
di Imperatore alla corte dell’indimenticato Aurelio Cattò. <strong>Il</strong> Moro riveste i panni del principe saraceno cui -<br />
secondo la laeggenda - l’imperatore germanico Ottone I,nella notte dei tempi, concesse il governo sulla<br />
signoria del Monte. Per Info: Comune 0174.559271<br />
CONSORZIO TURISTICO ALPI DEL MARE GRANDA SUD OVEST<br />
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AGENDA MARZO&APRILE<br />
CONSORZIO TURISTICO “ALPI DEL MARE GRANDA SUD OVEST”<br />
agenda<br />
marzo&aprile<br />
CONSORZIO TURISTICO ALPI DEL MARE GRANDA SUD OVEST
APRILE&MARZO AGENDA<br />
CONSORZIO TURISTICO “ALPI DEL MARE GRANDA SUD OVEST”<br />
SCAGNELLO<br />
FESTA DEL TARTUFO NERO<br />
Fiera locale dei prodotti tipici, dell’agricoltura e dell’artigianato<br />
Per Info: Comune 0174.783310<br />
MONDOVI’<br />
FIERA DI PRIMAVERA<br />
Tradizionale appuntamento con mercatini ed eventi collaterali.<br />
Continua un'antica tradizione che per secoli ha inteso segnare la fine dell'inverno e l'inizio della primavera<br />
con una grande occasione di ritrovo, di commercio e di scambio. Da questo nasce il significato<br />
prevalentemente agricolo di questo appuntamento fieristico che nel tempo si è esteso a ogni genere<br />
commerciale e artigianale con una particolare attenzione al turismo e la tempo libero, nonchè ai prodotti del<br />
territorio e alla loro sapiente elaborazione gastronomica. Con la fiera si festeggia la fine dell'inverno e l'inizio<br />
della primavera, originariamente, rappresentava il ritorno dalle vallate degli abitanti, che, dopo il lungo<br />
inverno tornavano per fare scorte di sementi e attrezzi agricoli e vendere quanto era stato prodotto durante<br />
l'inverno. Nata come un appuntamento prettamente agricolo, la fiera si è con gli anni ampliata dando oggi<br />
spazio ad ogni genere commerciale ed artigianale, anche ai temi del turismo e del tempo libero. Per i<br />
visitatori è diventato un modo per vivere la città in modo diverso e girando tra le colorate bancarelle si<br />
lasciano travolgere dall'aria festosa della Primavera. Per Info: Comune 0174.40389<br />
PAMPARATO<br />
MAESTRI DI GUSTO IN FIERA<br />
Tra le note storiche che tratteggiano le vicende passate di Pamparato alcune cronache del diciassettesimo<br />
secolo riportano con minuzia di particolari i dati delle attività economiche del villaggio indicando tra le<br />
principali fonti di sostentamento quella legata alla scultura di attrezzi e di suppellettili in legno.<br />
Ai tempi nostri è diventata tradizionale una rassegna di mestieri con dimostrazione e vendita dei prodotti<br />
dell'artigianato locale si tiene nel centro storico col nome di Mestieri in fiera, che si svolge dal pomeriggio di<br />
Pasqua a tutta Pasquetta e che intende ricollegarsi idealmente a quelle tradizioni.<br />
La manifestazione, che annualmente accoglie dai sei agli ottomila visitatori, è un momento di vivo folclore<br />
anche perché gli ambienti dove si fanno rivivere le vecchie - e le nuove - lavorazioni artigianali sono gli<br />
scantinati, le stalle, le cantine.<br />
I vecchi locali, con volte a botte e pietre a vista, rivivono in quei due giorni con la frenetica attività di<br />
impagliatori, vetrai, fabbri, scultori e così via.<br />
<strong>Il</strong> tutto è allietato da spettacoli di piazza, che con la loro animazione intrattengono il folto pubblico che ogni<br />
anno prende parte alla fiera.<br />
Tradizionale rassegna di mestieri in programma a Pamparato tutti gli anni nei giorni di Pasqua e Pasquetta:<br />
nei vecchi locali vengono riproposti antiche lavorazioni e venduti i prodotti dell’artigianato locale, mentre nelle<br />
vie del paese sono riproposti momenti di folclore con balli tipici, convegni e degustazioni. da segnalare la<br />
presenza di artigiani insigniti del marchio regionale dell’eccellenza artigiana.Per Info: Comune 0174.351113<br />
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AGENDA MAGGIO CONSORZIO TURISTICO “ALPI DEL MARE GRANDA SUD OVEST”<br />
agendamaggio<br />
CONSORZIO TURISTICO ALPI DEL MARE GRANDA SUD OVEST
CONSORZIO TURISTICO “ALPI DEL MARE GRANDA SUD OVEST” MAGGIO AGENDA<br />
ORMEA<br />
FESTA DEL CIN<br />
Omaggio al ritorno della primavera. Per tutto il giorno Fiera del verde, dedicata a fiori, piante, prodotti naturali,<br />
ecocompatibili e biodegradabili. Nel pomeriggio, degustazione del "cin", tipico ripieno a base di patate ed<br />
erbette. Musei aperti. Per Info: Comune 0174.391496<br />
DOGLIANI<br />
FIERA DELLA CILIEGIA<br />
si svolge a Dogliani uno degli appuntamenti più prestigiosi e attesi tra le rassegne ospitate sul territorio in<br />
questo periodo: si tratta dell’Antica Fiera della Ciliegia, manifestazione fieristica, di tradizione centenaria,<br />
(come testimonia, a partire dal 1897, la ricca documentazione conservata negli Archivi del Comune) nata<br />
con lo scopo di celebrare la primavera e il suo frutto più colorato e gustoso: la Ciliegia.<br />
La manifestazione, organizzata dall’Ufficio Commercio del Comune di Dogliani, in collaborazione con la<br />
Confartigianato Associazione Artigiani della Provincia di Cuneo ufficio di zona di Dogliani, tende ad<br />
identificarsi sempre più, in un territorio che ha scelto di crescere riscoprendo la propria storia e le proprie<br />
tradizioni, ma, allo stesso tempo, cresce e si rinnova di pari passo con la città, dando slancio a nuove<br />
iniziative, volte a soddisfare la curiosità dei visitatori, che nelle trascorse edizioni hanno risposto con un<br />
interesse sempre maggiore grazie anche al parterre degli espositori sempre più ampio e proveniente non<br />
solo dal territorio piemontese.Come per le passate edizioni, la Fiera si dislocherà tra Dogliani Castello e<br />
Dogliani Borgo.La parte alta del paese, il borgo di Castello, luogo dall’antica struttura a ricetto medioevale,<br />
con lo splendido belvedere, ricco di architetture di notevole valore artistico, vicoli, cortili e suggestive stradine<br />
lastricate di porfido, ben si presta ad ospitare “Manufatti d’autore”, fiera artigianale non convenzionale,<br />
ufficialmente riconosciuta da parte della Commissione Provinciale per l’Artigianato presso la Camera di<br />
Commercio di Cuneo. Lì, si potranno ammirare esposte opere e manufatti di artigiani e artisti che<br />
mantengono vive antiche tradizioni territoriali, quali la lavorazione del cotto, del legno, del ferro, della pietra<br />
e la produzione di alcune specialità gastronomiche.<br />
Come le trascorse edizioni, la Fiera vuole attribuire<br />
un’impronta forte e prestigiosa all’Eccellenza<br />
Artigiana, marchio distintivo, riconosciuto dalla<br />
Regione Piemonte, che assegna un ruolo<br />
importante all’Artigianato Artistico e Tipico di Qualità<br />
e certifica la perizia e la professionalità dell’impresa<br />
artigiana, oltre a dare al pubblico garanzia di<br />
qualità; questa, avrà a disposizione spazi suggestivi<br />
quali il Parco del Castello “Perno di Caldera” e la<br />
Cappella del Ritiro “Sacra Famiglia”, opera del<br />
1883 dell’architetto doglianese Giovan Battista<br />
Schellino. Gli organizzatori della manifestazione,<br />
come già per gli scorsi anni, non faranno mancare<br />
i punti degustazione, con bevande a base di succo<br />
di ciliegia e assaggi di pane e marmellata in<br />
prossimità della terrazza panoramica di P.za<br />
Belvedere.<br />
La parte bassa del paese, il Borgo, ospiterà la fiera<br />
commerciale destinata all’ambulantato, mentre l’ala<br />
di P.za Confraternita sarà riservata ai produttori<br />
agricoli.<br />
Chi vorrà lasciarsi trasportare dai piaceri della<br />
tavola attraverso i sapori della terra di Langa, potrà<br />
fermarsi in P.za Don Delpodio, dove sarà allestita<br />
un’area degustazione che prenderà il nome di<br />
“Angolo degli Antichi Sapori – a tavola con le<br />
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AGENDA MAGGIO CONSORZIO TURISTICO “ALPI DEL MARE GRANDA SUD OVEST”<br />
ciliegie”. Per Info: Comune 0174.70107<br />
VIOLA<br />
COLORI E SAPORI DI PRIMAVERA<br />
Viola, per la sua vocazione agricola e turistica, ben rappresenta il binomio territorio-ambiente montano ove<br />
è riscontrabile un paesaggio caratterizzato da quel “bosco-giardino” che è il castagneto da frutto, il prato, il<br />
coltivo e le specie vegetali che, spontanee, fanno da elemento di collegamento.<br />
La manifestazione vuole essere un momento di incontro tra la natura e l’uomo con l’intento di far conoscere<br />
quelle “erbe che calpestiamo, ma che spesso non conosciamo…”, abbinando un po’ di didattica, molto alla<br />
mano, alla possibilità di trovare tra gli operatori del settore vivaistico quei semi e quelle piante da orto, da<br />
frutto, da ornamento che interessano la maggior parte di noi.<br />
L’ invito è a trascorrere una piacevole giornata facendo un’esperienza divertente per avvicinare l’affascinante<br />
mondo delle erbe, acquistare prodotti insoliti all’insegna della qualità e a degustare le ricette derivate<br />
dall’utilizzo delle erbe.<br />
Esposizione e vendita di piante, sementi, fiori, erbe e prodotti -<br />
Mercatini di prodotti tipici -<br />
Degustazione di prodotti.<br />
Per Info<br />
335.6327203 - 335.6581560<br />
e-mail: violavive@tiscali.it<br />
CONSORZIO TURISTICO ALPI DEL MARE GRANDA SUD OVEST
CEVA<br />
COMUNITÀ MONTANA<br />
VALLI MONGIA CEVETTA<br />
E LANGA CEBANA<br />
Reg. San Bernardino<br />
t. +39.0174.705600<br />
f. +39.0174.705645<br />
www.vallinrete.it<br />
turismo@vallinrete.org<br />
DOGLIANI<br />
UFFICIO TURISTICO<br />
presso Biblioteca Civica<br />
Luigi Einaudi<br />
Piazza Einaudi<br />
t. e f. +39.0173.70210<br />
www.comune.dogliani.cn.it<br />
biblio@comune.dogliani.cn.it<br />
INFORMAZIONI CONSORZIO TURISTICO “ALPI DEL MARE GRANDA SUD OVEST”<br />
FRABOSA SOTTANA<br />
UFFICIO TURISTICO<br />
FRABOSA SOTTANA<br />
Via IV Novembre 12<br />
+39.0174.244482<br />
comune@comune.frabosa-sottana.cn.it<br />
UFFICIO TURISTICO<br />
ARTESINA<br />
Frazione Artesina 9<br />
t. +39.0174.242000<br />
f. +39.0174.242010<br />
info@artesina.it<br />
PRO LOCO<br />
PRATO NEVOSO<br />
Via Galassia 8<br />
Prato Nevoso<br />
t. e f. +39.0174.334133<br />
associazioneturistica@pratonevoso.com<br />
FRABOSA SOPRANA<br />
UFFICIO TURISTICO<br />
Piazza del Municipio<br />
t. +39.0174.244010 -<br />
f. +39.0174.240844<br />
comunedifrabosasoprana.c@tin.it<br />
GARESSIO<br />
UFFICIO TURISTICO<br />
Piazza Carrara 135<br />
t. +39.0174.81122f.<br />
+39.0174.82096<br />
infoturismo@garessio.net<br />
COMUNITÀ MONTANA<br />
ALTA VAL TANARO<br />
Villa Gobbi – Via al Santuario 2<br />
t. +39.0174.806721<br />
f. +39.0174.803714<br />
numero verde 800 076 077<br />
cmaltavaltanaro@reteunitaria.piemonte.it<br />
ORMEA<br />
UFFICIO TURISTICO<br />
Via Roma 3<br />
t. e f. +39.0174.392157<br />
uff_turistico.ormea@libero.it<br />
MOMBASIGLIO<br />
G.A.L. MONGIOIE<br />
Piazza Vittorio Veneto 1<br />
t. +39.0174.780268<br />
f. +39.0174.782935<br />
www.mongioie-leader.it<br />
info@mongioie-leader.it<br />
CONSORZIO TURISTICO<br />
ALPI DEL MARE GRANDA<br />
SUD-OVEST<br />
Piazza Vittorio Veneto 1<br />
t. +39.0174.780268<br />
f. +39.0174.782935<br />
www.mongioie-leader.it<br />
UFFICIO TURISTICO<br />
Comune di Mombasiglio<br />
t. +39.0174.780008<br />
com.mombasiglio@vallinrete.orgf<br />
ROBURENT<br />
UFFICIO TURISTICO<br />
Via Sant’Anna 65<br />
t e f. +39.0174.227575<br />
brunovallepiano@tiscalinet.it<br />
info@nobru.it<br />
ROCCAFORTE MONDOVÌ<br />
UFFICIO TURISTICO<br />
Piazza San Luca, Lurisia<br />
t. e f. +39.0174.583701<br />
lurisia.insieme@libero.it<br />
VICOFORTE<br />
COMUNITÀ MONTANA<br />
VALLI MONRE<strong>GAL</strong>ESI<br />
Via Mondovì Piazza 1/d<br />
t. +39.0174.563307<br />
f. +39.0174.569465<br />
turistico@vallimonregalesi.it<br />
MONDOVI’<br />
UFFICIO TURISTICO<br />
C.so Statuto 16/D<br />
t. +39.0174.40389<br />
f. +39.0174.567929<br />
turistico@comune.mondovi.cn.it<br />
CONSORZIO TURISTICO ALPI DEL MARE GRANDA SUD OVEST<br />
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