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sommario - Il GAL Mongioie

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...principali<br />

manifestazioni ed<br />

appuntamenti<br />

da un’estate all’altra...<br />

L’Agenda è stata realizzata<br />

grazie al contributo della<br />

Coordinamento<br />

Irene Negrino<br />

Stampa<br />

Fotografie:<br />

Archivio Gal <strong>Mongioie</strong><br />

In copertina<br />

<strong>sommario</strong><br />

n AGENDA PAG. 2<br />

n TERRITORIO PAG. 6<br />

n ATTIVITÀ COLLATERALI PAG. 10<br />

n MUSEI PAG. 12<br />

n CASTELLI E TORRI PAG. 20<br />

n AFFRESCHI QUATTROCENTESCHI PAG. 30<br />

n NATURA PAG. 36<br />

n RIFUGI PAG. 42<br />

n TERME PAG. 44<br />

n PRODOTTI ECCELLENTI DELLE TERRE<br />

DEL <strong>GAL</strong> MONGIOE PAG. 46<br />

n STRUTTURE RICETTIVE PAG. 64<br />

n ATTIVITÀ E SPORT INVERNALI PAG. 72<br />

n ATTIVITÀ PAG. 76<br />

n AGENDA DI GIUGNO PAG. 78<br />

n AGENDA DI LUGLIO PAG. 82<br />

n AGENDA DI AGOSTO PAG. 86<br />

n AGENDA DI SETTEMBRE PAG. 92<br />

n AGENDA DI OTTOBRE PAG. 98<br />

n AGENDA DI NOVEMBRE PAG. 100<br />

n AGENDA DI DICEMBRE PAG. 104<br />

n AGENDA DI GENNAIO & FEBBRAIO PAG. 106<br />

n AGENDA DI MARZO & APRILE PAG. 108<br />

n AGENDA DI MAGGIO PAG. 110<br />

n INFORMAZIONI TURISTICHE PAG.1113<br />

CONSORZIO TURISTICO “ALPI DEL MARE GRANDA SUD OVEST”<br />

1


2<br />

AGENDA del CONSORZIO TURISTICO”ALPI DEL MARE GRANDA SUD OVEST”<br />

Una guida che introduce nel territorio che si è<br />

deciso di visitare e che lo fa conoscere ancora<br />

prima di scoprirlo è un biglietto da visita importante<br />

composto da immagini dove sono racchiuse<br />

speranze e aspettative di tanta gente che,<br />

lungo i sentieri di un continuo operare si sente<br />

forse meno sola di ieri.<br />

L’agenda rappresenta un obiettivo raggiunto,<br />

portato avanti con convinzione petr contribuire a<br />

far crescere l’attività turistica.<br />

E’ un piccolo esempio dell’operare costante e tenace<br />

di chi crede nel territorio.<br />

CONSORZIO TURISTICO ALPI DEL MARE GRANDA SUD OVEST


AGENDA del CONSORZIO TURISTICO”ALPI DEL MARE GRANDA SUD OVEST”<br />

Un territorio impervio a volte e apparentemente<br />

avaro, faticoco e non facile da<br />

lavorare. Chi però si impegna con tenacia<br />

e perseveranza, dopo la semina è sempre<br />

ricompensato da ottime produzioni e<br />

da frutti, non di rado, di vera eccellenza.<br />

L’agenda è un modo unico per accompagnare<br />

il turista nei luoghi che da sempre<br />

ci appartengono e per i quali giornalmente<br />

scommettiamo. E ‘ un modo elegante<br />

ed unico per spalancare le porte al turista,<br />

per farci conoscere, apprezzare e valorizzare.<br />

Gli appuntamenti citati spaziano su una<br />

serie numerosa e scelta di argomenti, anche<br />

se limitati nel tempo, concentrati cioè<br />

nel periodo di maggiore intensità che corrisponde<br />

all’inizio dell’estate per stemperarsi<br />

poi in tutto l’arco temporale di un anno<br />

che per noi incomincia a giugno.<br />

<strong>Il</strong> turista attento non avrà che l’imbarazzo<br />

della scelta e potrà scoprire accanto alla<br />

bellezza che la natura ci ha regalato, spazi<br />

altrettanto singolari dove folclore, gastronomia,<br />

cultura, turismo, intrecciano a<br />

gare i loro irresistibili richiami.<br />

CONSORZIO TURISTICO ALPI DEL MARE GRANDA SUD OVEST<br />

3


4<br />

AGENDA del CONSORZIO TURISTICO”ALPI DEL MARE GRANDA SUD OVEST”<br />

CONSORZIO TURISTICO ALPI DEL MARE GRANDA SUD OVEST


AGENDA del CONSORZIO TURISTICO”ALPI DEL MARE GRANDA SUD OVEST”<br />

CONSORZIO TURISTICO ALPI DEL MARE GRANDA SUD OVEST<br />

5


6<br />

IL TERRITORIO G.A.L. MONGIOIE<br />

TERRITORIO CONSORZIO TURISTICO “ALPI DEL MARE GRANDA SUD OVEST”<br />

...il territorio<br />

del<br />

G.A.L. <strong>Mongioie</strong>...<br />

La superficie del G.A.L. <strong>Mongioie</strong><br />

si estende per un totale<br />

di 114.868 ettari,<br />

che comprendono<br />

circa 50.000 abitanti,<br />

per un totale di 49 comuni.<br />

CONSORZIO TURISTICO ALPI DEL MARE GRANDA SUD OVEST


CONSORZIO TURISTICO “ALPI DEL MARE GRANDA SUD OVEST” TERRITORIO<br />

Nella fascia pedemontana, la struttura economica<br />

ed occupazionale è prevalentemente<br />

impostata sulle Piccole e Medie Imprese<br />

manifatturiere e sul terziario, prevalentemente<br />

commerciale. L'agricoltura,<br />

pur con rilevanza decisamente più attenuata<br />

rispetto a quella che aveva in passato,<br />

può ancora fare riferimento a produzioni<br />

di qualità.<br />

<strong>Il</strong> turismo presenta elementi di particolare<br />

interesse quali le grotte, la basilica di Vicoforte,<br />

il paesaggio delle Langhe monregalesi,<br />

della Langa Cebana e dell'Alta Valle<br />

Tanaro e le molteplici testimonianze artistiche<br />

e storiche che connotano fortemente<br />

l'area.<br />

L'ampia gamma di risorse turistiche dell'area<br />

del G.A.L. <strong>Mongioie</strong> genera un ventaglio<br />

diversificato di possibili interessi per<br />

chi volesse trascorrere una vacanza più o<br />

meno lunga in questa zona.<br />

L'Alta Val Tanaro, le Valli Monregalesi, le<br />

Valli del Mongia e del Cevetta, offrono una<br />

cornice ambientale di rara bellezza ed una<br />

serie di emergenze di rilievo nel campo<br />

dell'arte e della cultura storica capaci di<br />

dare un impulso per un nuovo turismo rurale.<br />

La presenza di stabilimenti termali, di stazioni<br />

di sport invernali e di impianti per la<br />

pratica delle più svariate attività sportive<br />

rappresentano altre caratteristiche connotanti<br />

l'area: alcune presentano caratteristiche<br />

comuni ad altre zone della montagna<br />

cuneese, altre invece trovano qui un contesto<br />

di sviluppo particolarmente favorevole<br />

(speleologia, arrampicata sportiva,<br />

ecc…).<br />

Questa pluralità di risorse offre un panorama<br />

ricco di possibilità ed opportunità: la<br />

zona del G.A.L. presenta una caratterizzazione<br />

socio - culturale capace di stimolare<br />

un turismo basato sui valori ambientali<br />

e sulle testimonianze dell'arte, della<br />

storia, dell'antropizzazione e della cultura.<br />

Le tante mete diffuse sul territorio, le possibilità<br />

di bellissime passeggiate per pranzare<br />

in un rifugio, per scoprire gli affreschi<br />

di una cappella, le mura di un'antica torre,<br />

i musei o i castelli, le festose serate ad una<br />

sagra di paese, sono le risorse che<br />

permettono di offrire "vacanze a misura<br />

d'uomo", un'alternativa al caos delle grandi<br />

mete tradizionali, agli standard dei villaggi<br />

turistici, una vacanza che può essere<br />

salutare e culturale, divertente e sporti-<br />

va insieme.<br />

PARCO NATURALE ALTA VAL PESIO<br />

E TANARO<br />

Nel territorio del Consorzio turistico ricade<br />

la porzione di territorio del Parco Naturale<br />

Alta Valle Pesio e Tanaro, che, occupando<br />

2000 ettari circa, si estende da Carnino fino<br />

al Marguareis comprendendo il vallone<br />

delle Saline e la caratteristica e celebre<br />

conca carsica di Piaggiabella.<br />

<strong>Il</strong> Parco ha una superficie totale di 6770<br />

ettari ed abbraccia i 5000 ettari della valle<br />

Pesio che, dalle aspre pareti nord del Marguareis<br />

(cima più elevata delle Alpi Liguri<br />

e del parco con i suoi 2651m) divalla verso<br />

la pianura del cuneese.<br />

La morfologia<br />

La morfologia del territorio è tipicamente<br />

carsica, ossia caratterizzata da altopiani<br />

con doline, pozzi a cielo aperto, inghiottitoi,<br />

ma anche da microforme, meno evidenti,<br />

osservabili sulla ridotta superficie di<br />

un masso, quali campi solcati o carreggiati,<br />

denominati così perché richiamano alla<br />

mente le impronte lasciate dal passaggio<br />

dei carri nel fango.<br />

CONSORZIO TURISTICO ALPI DEL MARE GRANDA SUD OVEST<br />

7


8<br />

Ciò è dovuto alla composizione della roccia,<br />

prevalentemente di tipo carbonatico,<br />

facilmente attaccabile e corrodibile dagli<br />

agenti atmosferici. Non mancano , comunque,<br />

importanti affioramenti di rocce<br />

impermeabili.<br />

La vegetazione<br />

Questa zona fu teatro, dalla fine del 1800,<br />

di esplorazioni alla ricerca di particolarità<br />

botaniche, infatti il territorio del parco racchiude<br />

1488 specie, un numero ragguardevole<br />

se si considera che la flora italiana<br />

ne conta 5600. Otto di queste sono endemismi<br />

esclusivi delle Alpi Liguri e Maritti-<br />

me, specie che sono caratteristiche e circoscritte<br />

solo a questa zona. In alta valle<br />

Tanaro tra le altre si possono citare l' “Helianthemum<br />

lunulatum”, il “Phyteuma cordatum”,<br />

il “Senecio persoonii”, la “Potentilla<br />

valderia”, la “Silene campanula” e il<br />

“Rhaponticum scariosum subsp. bicknellii”,<br />

microendemica di cui sono conosciute<br />

solo quattro stazioni al mondo. Altra particolarità<br />

da citare sono i popolamenti di pino<br />

uncinato a forma arborea, cioè ad albero<br />

e non arbusto, diffusi tra la colla di<br />

Carnino e Quarzina, fraz. di Ormea.<br />

L’uomo<br />

Segni certi di presenza dell'uomo si possono<br />

far risalire all'anno mille, epoca alla<br />

quale sembrano risalire i granuli pollinici ritrovati<br />

in zona. È da stabilire se fossero insediamenti<br />

stabili o legati esclusivamente<br />

agli scambi, data l'importanza che Carnino<br />

rivestiva come nodo commerciale e via<br />

di comunicazione tra la pianura del monregalese<br />

e la Liguria.<br />

La storia del paese fu legata da quell'epoca<br />

alle vicende di Tenda e Briga, comune<br />

quest'ultimo comprendente oltre Carnino,<br />

Piaggia, Upega e Viozene. I terrazzamenti<br />

ancora visibili in tutta la zona fanno pensare<br />

ad un’economia povera, basata sulla<br />

coltivazione di ogni piccolo lembo di terra<br />

e sulla pastorizia.<br />

La fauna<br />

Tra gli ungulati sono presenti nel Parco il<br />

IL TERRITORIO G.A.L. MONGIOIE<br />

TERRITORIO CONSORZIO TURISTICO “ALPI DEL MARE GRANDA SUD OVEST”<br />

cinghiale, il capriolo, il camoscio e il cervo;<br />

negli ultimi anni ha fatto la comparsa, risalendo<br />

gli appennini, un grande predatore<br />

all'apice della catena alimentare: il lupo.<br />

Sono presenti volpi, mustelidi quali ermellino,<br />

faina, donnola, martora e tasso; numerose<br />

sono le marmotte e non di rado si<br />

possono incontrare lepri variabili e sotto i<br />

1200 m lepri comuni; fra i tetraonidi sono<br />

presenti il gallo forcello, la pernice bianca<br />

e la starna e non è raro osservare rapaci<br />

quali aquila reale, gheppio e biancone; ultimamente<br />

si può essere fortunati e cogliere<br />

il momento del passaggio di un ripeto,<br />

o avvoltoio degli agnelli, reintrodotto<br />

dal vicino Parco delle Alpi Marittime e Parco,<br />

d'oltralpe, del Mercantour.<br />

RISERVA NATURALE SPECIALE<br />

DELLE SORGENTI DEL BELBO<br />

La Riserva Naturale delle Sorgenti del<br />

Belbo, istituita nel 1993 a tutela degli unici<br />

ambienti umidi dell’Alta Langa, si trova nei<br />

territori del Consorzio Turistico, sviluppandosi<br />

su una superficie di 422 ettari e coinvolgendo<br />

i comuni di Montezemolo, e Saliceto,<br />

insieme al comune di Camerana, esterno<br />

al G.A.L. stesso. <strong>Il</strong> Belbo è il più<br />

lungo torrente collinare delle Langhe. Le<br />

sue sorgenti si trovano nell’ampia conca<br />

tra montezemolo e Mombarcaro e danno<br />

poi vita al corso d’acqua che scende toc-<br />

CONSORZIO TURISTICO ALPI DEL MARE GRANDA SUD OVEST


CONSORZIO TURISTICO “ALPI DEL MARE GRANDA SUD OVEST” TERRITORIO<br />

cando Camerana, Saliceto, Sale delle<br />

Langhe e Sale San Giovanni. <strong>Il</strong> pendio<br />

collinare è poco scosceso e le acque che<br />

drenano per dar origine alle sorgenti si<br />

muovono lentamente, creando a volte aree<br />

acquitrinose, specie quando incontrano<br />

le fini argille che costituiscono il fondo<br />

di scorrimento. Queste aree umide hanno<br />

da tempo destato l’interesse dei naturalisti<br />

che qui hanno identificato rare specie botaniche,<br />

progredite grazie alla presenza di<br />

un biotipo unico. Sulla presenza delle specie<br />

botaniche di quest’area sorgentifera si<br />

sono pronunciati insigni botanici, esaltando<br />

la splendida flora che fa bella mostra di<br />

sé, dando l’impressione di non essere nelle<br />

brulle Langhe, ma in un’amena conca<br />

alpina. Su queste ragioni si basa la motivazione<br />

che indusse, nel 1993, la Regione<br />

Piemonte a trasformare questo luogo<br />

in un’area protetta. Qui numerosi sono gli<br />

spunti di osservazione, sia per il comune<br />

visitatore che ami la natura, sia per la didattica<br />

ambientale, poiché oltre alla presenza<br />

di un biotipo che offre le proprie originalità,<br />

si possono incontrare nell’area<br />

varie specie animali e vegetali di sicura<br />

suggestione.<br />

La fauna<br />

La riserva costituisce un ambiente ideale<br />

per la riproduzione e la vita in libertà di varie<br />

specie animali. Fra i molti ungulati presenti,<br />

i più comuni sono certamente i cinghiali,<br />

i daini e i caprioli.<br />

Tuttavia non è improbabile incontrare all’interno<br />

della riserva lepri, volpi o tassi,<br />

così come scoiattoli, ghiri, donnole e faine.La<br />

peculiarità della riserva, tuttavia, è<br />

rappresentata dalla zona umida, popolata<br />

da numerosissimi anfibi fra cui la rana agile,<br />

la salamandra giallo-nera e numerose<br />

varietà di rospi.Presente anche la famiglia<br />

dei rettili tra cui spiccano l’orbettino, il ramazzo,<br />

la biscia dal collare e il biacco.Tra<br />

gli uccelli una grande quantità di specie è<br />

presente nella riserva: dalla ghiandaia, ai<br />

merli, alle cincie, ai picchi, agli allocchi, alle<br />

civette, ai fagiani, alle quaglie, per non<br />

dimenticare i più noti rapaci come la poiana<br />

e lo sparviero.È importante sottolineare<br />

la presenza della microfauna sia acquatica<br />

che terrestre. Tra gli invertebrati<br />

che popolano il corso d’acqua del Belbo<br />

ne troviamo alcuni molto significativi, sia<br />

per la loro collocazione nella catena alimentare<br />

dell’ecosistema, sia perché sono<br />

indicatori inequivocabili della purezza ambientale.La<br />

loro presenza infatti è garantita<br />

da due fattori: la purezza delle acque e<br />

la velocità della corrente.<br />

Le orchidee<br />

Tra le varietà vegetali presenti nella Riserva<br />

delle Sorgenti del Belbo è doveroso ricordare<br />

la famiglia delle orchidacee, presentate<br />

qui con ben 22 specie di fiori. Una<br />

tra le più interessanti è la “Ophrys Fuciflo-<br />

ra”, che trae il suo nome dall’apparato floreale<br />

a forma di “fuco”. Questo stratagemma,<br />

frutto di millenaria specializzazione<br />

della specie floreale, attira l’insetto maschio,<br />

il quale si avvicina convinto di trovare<br />

la propria compagna, inconsapevolmente<br />

coinvolto, in un proficuo trasporto di<br />

polline.<br />

Sopra: camoscio e aquila reale<br />

Nella pagina a fronte: una marmotta e il<br />

Giglio di San Giovanni<br />

Sotto: Orchidea Sambucina Rossa<br />

CONSORZIO TURISTICO ALPI DEL MARE GRANDA SUD OVEST<br />

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10<br />

ATTIVITA’ COLLATERALI G.A.L. MONGIOIE<br />

ATTIVITA’ COLLATERALI CONSORZIO TURISTICO “ALPI DEL MARE GRANDA SUD OVEST”<br />

<strong>Il</strong> Consorzio Turistico Alpi del Mare<br />

Granda Sud Ovest nasce col chiaro intento<br />

di valorizzare un territorio vasto<br />

che raggruppa le Valli del Monregalese,<br />

del Cebano, dell’Alto Tanaro per spingersi<br />

ed incuncarsi fino ai confini con la<br />

LIguria, con la Francia, sfogiando prima<br />

nelle dolci colline delle Langhe, fra i vigneti<br />

che costituiscono il vanto e l’orgoglio<br />

di questo territorio. Iin questo territorio<br />

che praticamente “lambisce” il mare,<br />

contando al suo interno svariati chilometri<br />

di piste da sci, vi è un potenziale di ostelli,<br />

prodotti tipici, manifestazioni,monumenti<br />

religiosi, castelli e certose, che<br />

rendono interessante ogni soggiorno, sia<br />

pur breve.<br />

Dunque il Consorzio Turistico è il veicolo<br />

indispensabile legato al<br />

la promozione dello sviluppo del turismo<br />

e delle attività direttamente e/o indirettamente<br />

ad esso collegate.<br />

Questo territorio segue le ricette con attenzione<br />

pubblicizzandone le iniziative, i<br />

colori, i gusti, le peculiarità che si ispira-<br />

no alla semplicità non artefatta delle cose<br />

vere.<br />

L’attività del Consorzio è legata alla promozione<br />

dello sviluppo del Turismo delle<br />

attività direttamente e/o indirettamente<br />

ad esso collegate, in raccordo con l'Agenzia<br />

Turistica Cuneese.<br />

<strong>Il</strong> Consorzio si occupa di organizzazione<br />

di attività di formazione, accoglienza,<br />

informazione e assistenza turistica, raccolta<br />

e diffusione di informazioni turistiche<br />

riferite all'ambito di competenza,<br />

promozione e realizzazione di iniziative<br />

per la valorizzazione delle risorse turistiche<br />

locali, nonché manifestazioni e iniziative<br />

dirette ad attirare i turisti e a favorirne<br />

il soggiorno.<br />

CONSORZIO TURISTICO ALPI DEL MARE GRANDA SUD OVEST


CONSORZIO TURISTICO “ALPI DEL MARE GRANDA SUD OVEST” ATTIVITA’ COLLATERALI<br />

CONSORZIO TURISTICO ALPI DEL MARE GRANDA SUD OVEST<br />

11


12<br />

<strong>Il</strong> territorio del G.A.L. <strong>Mongioie</strong> è<br />

ricco di aspetti storici, artistici,<br />

etnografici di particolare interesse.<br />

Questi vengono illustrati<br />

attraverso un ampio sistema di<br />

musei, esposizioni, siti<br />

archeologici.<br />

Le sedi si differenziano per i temi<br />

e per gli spazi espositivi: dai<br />

sentieri all’aria aperta, agli storici<br />

palazzi, ai castelli, alle antiche<br />

case di paese.<br />

Essi sono accomunati dalla<br />

capacità, nel tempo, di adattarsi e<br />

rinnovarsi negli allestimenti e nei<br />

contenuti, finalizzati alla<br />

valorizzazione delle tradizioni<br />

locali, o alla scoperta di aspetti<br />

storici altrimenti poco conosciuti.<br />

DOGLIANI<br />

MUSEO STORICO<br />

ARCHEOLOGICO<br />

"GIUSEPPE GABETTI"<br />

Pal. Municipale - P.za San Paolo, 10<br />

<strong>Il</strong> Museo, nato nel 1976 per volontà del<br />

gruppo "Amici del Museo" in seguito al rinvenimento<br />

di due tombe di epoca romana,<br />

si trova al primo piano del Palazzo Comunale.<br />

Nella prima sala è ospitata una ricca<br />

raccolta di fossili delle Langhe; nella seconda<br />

sono esposti reperti di età neolitica<br />

e dell'età del bronzo, corredi funerari e epigrafici<br />

d'epoca romana provenienti da<br />

Dogliani e paesi limitrofi, nonché la ricostruzione<br />

delle due tombe ritrovate a S.<br />

Quirico.<br />

Nella terza sala si trovano reperti d'epoca<br />

medievale, tra cui capitelli e sculture in<br />

pietra, epigrafi e documentazione di interesse<br />

locale. Altri locali ospitano affreschi,<br />

stampe e documenti storici del 1500 e secoli<br />

seguenti. Ampio spazio è dedicato alla<br />

figura e all'opera di G.B. Schellino e ad<br />

una sezione di archeologia industriale, in<br />

particolare alla produzione di "cotti" di fine<br />

Ottocento. Infine pergamene, manoscritti,<br />

libri, stampe, raccolte di vecchie fotografie<br />

MUSEI CONSORZIO TURISTICO “ALPI DEL MARE GRANDA SUD OVEST”<br />

e cartoline.<br />

Info: Museo p/o Comune di Dogliani<br />

+39.0173.70990<br />

CAPRAUNA<br />

MUSEO ETNOGRAFICO<br />

DI CAPRAUNA<br />

P.zza S. Antonino, 16<br />

<strong>Il</strong> Museo e' nato nel 2000 per iniziativa<br />

della Pro Loco locale, con lo scopo di<br />

conservare oggetti in uso nella vita quotidiana<br />

del paese dalla fine dell'800 all'inizio<br />

del ‘900, riscoprire utensili la cui funzione<br />

è andata perduta, e presentarli valorizzando<br />

l’ingegno e l’opera di chi li ha<br />

realizzati.<br />

L’intento è quello di raccogliere frammenti<br />

di storia e testimonianze della civiltà contadina.<br />

Esso ospita anche una sezione<br />

naturalistica che presenta materiale cartaceo<br />

e fotografico inerente alla palestra di<br />

roccia "Rocca de l'Arma", alle grotte, alla<br />

flora e alla fauna della zona, alla quale è<br />

abbinata una sezione riguardante la preistoria<br />

della Valle Pennavaire, costituita da<br />

pannelli e calchi, a cura del Laboratorio di<br />

CONSORZIO TURISTICO ALPI DEL MARE GRANDA SUD OVEST


CONSORZIO TURISTICO “ALPI DEL MARE GRANDA SUD OVEST” MUSEI<br />

Antropologia Storica e Sociale delle Alpi<br />

Marittime (LASA).<br />

Sono state ampliate sia la raccolta di riproduzioni<br />

di foto d'epoca, collocata in una<br />

delle due sale del Museo, sia la mostra<br />

etnografica, che comprende abiti corredati<br />

da utensili dell'uso quotidiano e documenti,<br />

vecchi arnesi del contadino, strumenti<br />

del cestaio, del falegname, del boscaiolo<br />

e del calzolaio.<br />

Info: Comune di Caprauna<br />

+39.0174.391812<br />

CLAVESANA<br />

MUSEO<br />

STORICO ETNOGRAFICO<br />

Piazza Vittorio Emanuele II 7<br />

Nel pittoresco borgo antico, in un palazzotto<br />

signorile del XVIII secolo, ex sede<br />

municipale, trova luogo il Museo Storico<br />

Etnografico comunale; le 11 stanze e saloni,<br />

distribuite su due piani, offrono al visitatore<br />

una serie di immagini e oggetti di<br />

notevole valore storico che forniscono un<br />

ampio scorcio della vita contadina di Langa.<br />

Compaiono immagini e documenti di<br />

personaggi "storici" clavesanesi; "La Ballerina",<br />

donna vissuta a cavallo fra il XIX e<br />

il XX secolo, protagonista nella prima edizione<br />

al Cairo dell'Aida di Giuseppe Verdi.<br />

<strong>Il</strong> percorso prosegue con oggetti legati alle<br />

tradizioni locali: caccia, pesca, raccolta<br />

dei tartufi, pallapugno. Per finire, in uno<br />

stupendo salone sono raccolti tutti gli<br />

stemmi dei Comuni che appartennero al<br />

"Marchesato dei Clavesana" nel periodo<br />

della sua massima estensione territoriale<br />

(XII - XIII secolo), quando i suoi confini<br />

raggiungevano l'attuale Costa Azzurra;<br />

nella stessa sala è inoltre possibile ammirare<br />

costumi dell'epoca.<br />

Info: Comune di Clavesana<br />

+39.0173.790103<br />

ORMEA<br />

MUSEO ETNOGRAFICO<br />

"ALTA VAL TANARO"<br />

Via Madonna degli Angeli<br />

<strong>Il</strong> museo, situato all’interno di un’abitazione<br />

privata, è la ricreazione di un ambiente<br />

abitativo tipico della Val Tanaro. L’intento è<br />

quello di offrire un percorso della memoria<br />

che attraverso la ricostruzione di alcuni<br />

dei più importanti ambienti domestici del<br />

passato, conduce alla consapevolezza di<br />

come e quanto si sia modificata la vita<br />

quotidiana. È distribuito su tre piani, un<br />

sottotetto e una cantina. Vi sono ricostruiti<br />

gli ambienti di lavoro del falegname, del<br />

fabbro e del cestaio. Una cucina con la tavola<br />

apparecchiata e una camera da letto<br />

in cui figurano anche una culla e un treppiede<br />

con brocca e catino, una stanza con<br />

arredi religiosi, una zona dedicata alla lavorazione<br />

di latte e castagne, una stanza<br />

dei giochi e del lavoro femminile, un’aula<br />

scolastica con banchi in legno.<br />

Info: Ufficio Turistico di Ormea<br />

+39.0174.392157<br />

FRABOSA SOPRANA<br />

MUSEO ETNOGRAFICO<br />

"CESARE VINAJ"<br />

Frazione Fontane<br />

<strong>Il</strong> museo delle terre del Kyè, nato nel<br />

1981, è dedicato a Cesare Vinaj, primo animatore<br />

di ricerca in Val Corsaglia. La<br />

raccolta è esposta in due sale comunicanti<br />

degli edifici del beneficio parrocchiale.<br />

Esso propone oltre quattrocento oggetti e-<br />

CONSORZIO TURISTICO ALPI DEL MARE GRANDA SUD OVEST<br />

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14<br />

sposti, dai documenti cartacei agli attrezzi<br />

e agli utensili di uso quotidiano, ed un archivio<br />

fotografico integrato da testi di tradizione<br />

orale.<br />

La raccolta esprime la specificità di questa<br />

zona: la cultura, il colore, il profilo e il senso<br />

di un’isola “occitano-provenzale” estesa<br />

da Fontane all’Alta Val Corsaglia. Tra<br />

gli elementi più significativi: una carbonaia<br />

in miniatura e vari attrezzi del carbonaio;<br />

una serie di strumenti per la lavorazione<br />

della canapa; gli oggetti necessari alla lavorazione<br />

del latte; utensili per la coltura<br />

della castagna; attrezzi per la fienagione;<br />

attrezzi del boscaiolo; oggetti di uso comune<br />

in cucina.<br />

Prossimamente, tutti gli strumenti saranno<br />

integrati in un unico sistema che comprenderà<br />

il museo, la grotta di Bossea, la<br />

nuova sala polivalente, la rete sentieristica<br />

storica e l’ecomuseo del castagno.<br />

Call Center Centro Grotta di Bossea<br />

+39.0174.349240<br />

GARESSIO<br />

MUSEO<br />

GEOSPELEOLOGICO<br />

Pal. Municipale – Piazza Carrara<br />

<strong>Il</strong> museo, sorto nel 1970 per ospitare il materiale<br />

rinvenuto nelle grotte della zona, ha<br />

oggi sede al piano terreno del palazzo comunale,<br />

nel salone degli affreschi.<br />

Tra i reperti di maggiore importanza: un<br />

MUSEI CONSORZIO TURISTICO “ALPI DEL MARE GRANDA SUD OVEST”<br />

campionario di rocce e minerali, una serie<br />

di manufatti litici, frammenti provenienti<br />

dalla grotta del Gray, stalattiti e stalagmiti<br />

di grande suggestione, lo scheletro dell’orso<br />

delle caverne e alcune ceramiche di civiltà<br />

etrusca, latina, mesopotamica, donate<br />

da speleologi e ricercatori.<br />

Sono inoltre ospitate dal museo una sezione<br />

dedicata alla geologia di Garessio,<br />

una ai minerali del mondo e una ai microfossili<br />

della Val Tanaro.<br />

PINACOTECA<br />

Pal. Municipale – Piazza Carrara<br />

Situata al 1° piano del Palazzo Comunale<br />

di Garessio, la Pinacoteca è a ingresso libero<br />

ed offre al visitatore circa 150 quadri<br />

di pittori italiani e stranieri, fra cui il famoso<br />

vignettista Golia (Eugenio Colmo) e il fratello<br />

Giovanni Colmo, per continuare con<br />

Paulucci, Lattes, Cappellin, Mario Giugiaro,<br />

Morscio, Zumino, Decalage, West e altri.<br />

Info: Ufficio Turistico di Garessio<br />

+39.0174.805670<br />

FRABOSA SOTTANA<br />

MUSEO DELLA<br />

MONTAGNA<br />

Fraz. Miroglio<br />

<strong>Il</strong> museo nasce dall’intimo e forte desiderio<br />

e dalla buona volontà di un gruppo di appassionati<br />

culturi del mondo che fu, quello<br />

dei nostri padri e dei nostri nonni i bisnonni.<br />

Le finalità che vengono perseguite sono il<br />

rispetto per i sacrifici di quanti ci hanno preceduto<br />

nel duro cammino della vita conservandone<br />

gelosamente il ricordo testimoniale<br />

di fatiche, sacrifici, speranze, gioie, dolori,<br />

pazienza, fantasia e povertà e quanto al-<br />

CONSORZIO TURISTICO ALPI DEL MARE GRANDA SUD OVEST


CONSORZIO TURISTICO “ALPI DEL MARE GRANDA SUD OVEST” MUSEI<br />

tro ha scandit apo e caratterizzato la loro vita;<br />

il desiderio di non dimenticare e non far<br />

dimenticare, soprattutto ai giovani ed a<br />

quanti non sanno o hanno rimosso dalla<br />

mente o dal cuore le testimonianze della<br />

presenza dell’uomo nel difficile ambiente<br />

montano, culla di tradizioni, di produzioni tipiche<br />

e di patrimonio culturale e storico degno<br />

del massimo rispetto che deve essere<br />

doverosamente tramandato ai posteri; la<br />

volontà di far conoscere al visitatore le radici<br />

del passato della gente di montagna: “un<br />

popolo senza cultura è un popolo senza<br />

età e senza storia”; il convincimento che gli<br />

uomini sono della montagna e non la montagna<br />

degli uomini. All’interno del museo<br />

troviamo gli antichi mestieri dimenticati dal<br />

tempo e dall’incuria degli uomini, strumenti,<br />

oggetti e macchine che devono far riflettere<br />

su come si sia andata mondificando, nel<br />

tempo, la società, l’economia e la cultura,<br />

da un passato neppur troppo remoto ai<br />

giorni nostri.<br />

Info: Ufficio Turistico di Frabosa Sottana<br />

+39.0174.244482<br />

www.mondole.it<br />

MOMBASIGLIO<br />

MUSEO DELLE PIETRE<br />

CONSORZIO TURISTICO ALPI DEL MARE GRANDA SUD OVEST<br />

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MOMBASIGLIO<br />

MUSEO<br />

GENERALE BONAPARTE<br />

Castello di Mombasiglio<br />

<strong>Il</strong> museo Generale Bonaparte è stato allestito<br />

all’interno del Castello di Mombasiglio<br />

nell’anno 2004.La sua visita consente al visitatore<br />

di rileggere la storia locale in modo<br />

alternativo, in particolare attraverso gli occhi<br />

del noto pittore Giuseppe Pietro Bagetti.<br />

Le sale del Museo ospitano, oltre ad una<br />

raccolta di pregevoli uniformi, collezioni di<br />

soldatini in piombo e plastici di battaglie, la<br />

serie, di notevole valore, delle ben quarantaquattro<br />

stampe tratte dagli altrettanti acquarelli<br />

del pittore torinese.<br />

Volute dallo stesso Napoleone, queste opere<br />

sono un’attentissima ricognizione<br />

geografica, economica, sociale del nostro<br />

territorio sul finire del XVIII Secolo.<br />

MUSEI CONSORZIO TURISTICO “ALPI DEL MARE GRANDA SUD OVEST”<br />

Le vedute, commissionate per documentare<br />

i paesi interessati dalla prima Campagna<br />

d’Italia, sono opera di un’intera équipe di<br />

professionisti di quell’epoca e permettono<br />

di compiere, sala dopo sala, un vero e proprio<br />

viaggio virtuale.<br />

Ogni acquerello è allestito di coppia con la<br />

relativa stampa e, nelle sale al piano terreno,<br />

è inoltre possibile ammirare gli schizzi<br />

preparatori, associati alle interessanti Instructions<br />

dettate dal capo sezione Martinel<br />

ai collaboratori.<br />

Un percorso strutturato per proiettare nuova<br />

luce sulla storia locale nelle sue relazioni<br />

con i Savoia, con gli atti di eroismo e di<br />

dedizione delle truppe piemontesi, sul genio<br />

militare del piccolo Corso ed infine, non<br />

per ultimo, sulla figura di Giuseppe Pietro<br />

Bagetti.<br />

<strong>Il</strong> sapiente allestimento museale, di forte<br />

suggestione per il particolare utilizzo dell’illuminazione,<br />

consente di godere tanto del-<br />

le collezioni quanto delle belle architetture<br />

del Castello.<br />

<strong>Il</strong> Museo è aperto dal lunedì al venerdì dalle<br />

15.00 alle 17.00.<br />

La visita è guidata con inizio alle ore 15.00<br />

ed alle ore 16.00.<br />

E’ possibile effettuare la visita del Museo<br />

fuori orario, previo appuntamento.<br />

Info: G.A.L. <strong>Mongioie</strong><br />

+39.0174.780268<br />

IL MUSEO<br />

NATURALISTICO<br />

CONFRATERNITA<br />

DI SANTA CROCE<br />

<strong>Il</strong> museo Naturalistico è allestito negli spazi<br />

della Cappella Santa Croce detta "della<br />

Confraternita”. La cappella è stata ristrutturata<br />

in modo tale da creare due spazi<br />

autonomi su piani distinti collegati da una<br />

scala a chiocciola. <strong>Il</strong> museo ospita la mostra<br />

delle specie arboree ed arbustive della<br />

zona, collezione realizzata dalla Comunità<br />

Montana Valli Mongia, Cevetta e Langa<br />

Cebana. La collezione è composta da<br />

pannelli raffiguranti le specie con fotografie,<br />

sezioni del legno, campioni di semi e<br />

frutti, descrizioni delle caratteristiche<br />

morfologiche e da esemplari di piante vive.<br />

Info: G.A.L. <strong>Mongioie</strong><br />

+39.0174.780268<br />

SITO ARCHEOLOGICO<br />

DI SANT’ANDREA<br />

La chiesa di Sant'Andrea, costruita forse<br />

nell' XI secolo, venne demolita nel 1923,<br />

per ricavarne materiale da costruzione. La<br />

Chiesa aveva pianta rettangolare con abside<br />

semicircolare, a volta, con altare<br />

staccato dal Coro: i due muri dello spigolo<br />

sinistro della facciata facevano base per il<br />

campanile romanico, sostenuto all'interno<br />

da un pilastro o colonna. Nei secoli XIII e<br />

XIV era elencata fra i possedimenti dell'Abbazia<br />

di San Dalmazzo di Pedona, come<br />

"Sancti Andree de Montebaxilio". L'importanza<br />

della Chiesa - allo stesso livello<br />

della Chiesa parrocchiale San Nicola - emerge<br />

dal fatto che viene ricordata nel<br />

cappello introduttivo degli Statuti di Mom-<br />

CONSORZIO TURISTICO ALPI DEL MARE GRANDA SUD OVEST


CONSORZIO TURISTICO “ALPI DEL MARE GRANDA SUD OVEST” MUSEI<br />

CONSORZIO TURISTICO ALPI DEL MARE GRANDA SUD OVEST<br />

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18<br />

basiglio del 1331.<br />

Dalla demolizione della Chiesa si salvarono<br />

alcuni reperti: un'ara in marmo grigio con raffigurazione<br />

di Ercole di età romana imperiale<br />

e una stele di calcare etrusca, risalente al<br />

IV secolo A.C., riferibile alla sepoltura di un etrusco<br />

di probabile origine italica. Tutto ciò<br />

confermerebbe la persistenza di rapporti tra<br />

l'Etruria settentrionale e la Liguria anche interna<br />

e quindi la presenza di un insediamento<br />

etrusco in un'area abitata dei Liguri montani,<br />

ai tempi notevole via di transito fra il Monregalese<br />

e la Liguria. I reperti, restaurati nel<br />

1995<br />

dalla Sovraintendenza alle Antichità e Belle<br />

Arti di Torino, sono attualmente murati nella<br />

Sala delle conferenze del Centro Culturale<br />

Mombasiglio.<br />

Info: Comune di Mombasiglio<br />

+39.0174.780015<br />

COLLEZIONE<br />

DI EPIGRAFI E DI<br />

REPERTI ARCHEOLOGICI<br />

Piazza Municipio, 2<br />

Nella sala del Centro Culturale sono esposti<br />

alcuni reperti archeologici rinvenuti nel territorio<br />

di Mombasiglio, testimonianza del retaggio<br />

storico della zona: una stele in calcare del<br />

IV sec. a.C., rinvenuta in occasione dei lavori<br />

di demolizione della chiesa di Sant’Andrea;<br />

un'ara in marmo grigio con raffigurazione di<br />

Ercole, di età romana imperiale; una piccola<br />

stele funeraria in arenaria, di età romana imperiale<br />

rinvenuta sempre in seguito alla demolizione<br />

della chiesa di Sant’Andrea.<br />

MUSEI CONSORZIO TURISTICO “ALPI DEL MARE GRANDA SUD OVEST”<br />

Info: Comune di Mombasiglio<br />

+39.0174.780015<br />

MONTALDO MONDOVÌ<br />

IL SITO ARCHEOLOGICO<br />

<strong>Il</strong> sito archeologico di Montaldo Mondovì testimonia<br />

la presenza di un villaggio abitato<br />

nel IV secolo a.C. da Liguri Montani,<br />

popolazioni che si ritirarono sui monti in seguito<br />

all’arrivo in Italia delle popolazioni celtiche.<br />

<strong>Il</strong> terreno occupato dal villaggio, che fu<br />

più volte devastato e ricostruito, fu poi rioccupato<br />

in epoca medievale quando, nel XIII se-<br />

colo, vi fu costruito un castello. Le caratteristiche<br />

dell’abitato protostorico di cui sono<br />

stati rinvenuti i resti suggeriscono un insediamento<br />

caratterizzato da un numero ridotto<br />

di abitazioni, e assenza di particolari<br />

opere difensive. I resti del castello documentano<br />

invece lo sviluppo di una costruzione<br />

omogenea e unitaria. Fra le varie testimonianze<br />

si possono ammirare le “coppelle”,<br />

da porre in relazione ad una probabile<br />

area sacra legata a forme rituali e culturali.<br />

nfo: Comune di Montaldo Mondovì<br />

+39.0174.323105<br />

PAMPARATO<br />

MUSEO DEGLI USI<br />

E COSTUMI DELLA<br />

GENTE DI MONTAGNA<br />

Via Chiesa, 39<br />

<strong>Il</strong> museo, nato nel 1987 per iniziativa dell’associazione<br />

Pro Loco, è situato in un ex<br />

convento seicentesco, di cui conserva caratteristiche<br />

originali come i pavimenti in<br />

lastre di pietra e i soffitti a cassettone. Raccoglie<br />

utensili e attrezzi tipici del lavoro e<br />

della vita domestica attraverso la perfetta<br />

ricostruzione di ambienti domestici. Tra i<br />

pezzi esposti: un carro agricolo, un telaio<br />

manuale per la tessitura di canapa e lino e<br />

antiche stoffe d’uso comune. Le cinque<br />

sale tematiche ospitano la ricostruzione di<br />

una cucina con il camino e i mobili in legno,<br />

la camera da letto con il letto a barca,<br />

l’aula della scuola elementare con i banchi<br />

in legno, i quaderni, la lavagna e il singolare<br />

tavolo refettorio con i buchi per le scodelle,<br />

la sala della tessitura e la sala dedicata<br />

alla lavorazione della castagna.<br />

CONSORZIO TURISTICO ALPI DEL MARE GRANDA SUD OVEST<br />

Info: Comune di Pamparato<br />

+39.0174.351113<br />

IL MUSEO ETNOGRAFICO<br />

DIFFUSO<br />

LA CIVILTÀ<br />

DEL CASTAGNO<br />

<strong>Il</strong> museo interessa i tre comuni di Monastero<br />

Vasco, Pamparato e Frabosa Soprana<br />

(Frazione Fontane). Si tratta di un itinerario<br />

sul territorio articolato in tre sedi,<br />

ciascuna delle quali è destinata a sviluppare<br />

ed approfondire un'area tematica diversa,<br />

con l'obiettivo di fornire una pano


CONSORZIO TURISTICO “ALPI DEL MARE GRANDA SUD OVEST” MUSEI<br />

ramica sul mondo del castagno. I tre siti<br />

comprendono sedi museali tradizionali ed<br />

ecomusei, centri di documentazione, itinerari<br />

illustrati e laboratori didattici.<br />

La prima tappa, Monastero Vasco, rappresenta<br />

la "porta del percorso", e sviluppa il<br />

tema del castagno sotto l'aspetto vegetazionale,<br />

colturale, gastronomico, culturale<br />

e tradizionale. <strong>Il</strong><br />

Museo è, in questa<br />

sede, ospitato nella<br />

Crusà, edificio<br />

religioso ormai<br />

sconsacrato.<br />

A Serra Pamparato<br />

l'itinerario coinvolge<br />

i locali seminterrati<br />

del Museo etnografico<br />

degli usi<br />

e costumi della<br />

gente di montagna.<br />

Poichè a<br />

Pamparato è sorto<br />

uno dei primi stabilimenti<br />

italiani per<br />

l’estrazione dell’acido<br />

tannico dal legno<br />

di castagno,<br />

questo è sembrato il posto più adatto a<br />

documentare questa importante attività industriale.<br />

<strong>Il</strong> tema è quello della lavorazione<br />

del legname per l'estrazione del tannino,<br />

dalle sue fasi agli usi principali.<br />

A Frabosa Soprana, nella Frazione Fontane,<br />

il Museo diventa un prolungamento<br />

del Museo Etnografico Cesare Vinaj, attraverso<br />

un percorso che si snoda sul sentiero<br />

verso case Ubbè. Una serie di pannelli<br />

illustrati richiama l'attenzione del visitatore<br />

sul rapporto fra l'uomo e la montagna<br />

grazie alla lettura dei segni lasciati<br />

dall’essere umano nel paesaggio.<br />

Info: Comune di Monastero Vasco<br />

+39.0174.689104;<br />

Comune di Pamparato<br />

+39.0174.351113;<br />

Comune di Frabosa Soprana<br />

+39.0174.244024;<br />

Com. Montana Valli Monregalesi<br />

+39.0174.563307.<br />

CONSORZIO TURISTICO ALPI DEL MARE GRANDA SUD OVEST<br />

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20<br />

CASTELLI E TORRI CONSORZIO TURISTICO “ALPI DEL MARE GRANDA SUD OVEST”<br />

<strong>Il</strong> paesaggio delle valli del G.A.L.<br />

<strong>Mongioie</strong> trova il suo<br />

completamento quasi naturale<br />

nella presenza di castelli e torrioni<br />

che ricordano un passato<br />

generoso di storia ed un presente<br />

ricco di memorie.<br />

Alle palazzine signorili dei centri<br />

più grandi, varie volte<br />

rimaneggiate dando ampio<br />

respiro all’eleganza ed alla<br />

ricchezza delle forme e delle linee,<br />

si contrappongono gli austeri resti<br />

dei manieri i quali, arroccati sugli<br />

spuntoni più difendibili, vigilavano<br />

sulle borgate contadine che al<br />

castello facevano da corona. La<br />

maggioranza dei paesi é sorta<br />

proprio intorno alla casa dei<br />

signori, addossata alle mura per<br />

riceverne protezione ora dalle<br />

invasioni saracene, ora dagli<br />

attacchi dei vicini. Così, qua e là, i<br />

ruderi continuano a presentarsi<br />

l’uno a portata d’occhio dell’altro,<br />

come perle di un’unica e irripetibile<br />

collana.<br />

ALTO<br />

CASTELLO DEI CONTI<br />

CEPOLLINI DI ALTO<br />

E CAPRAUNA<br />

La fortezza, costruita nel 1320 dalla famiglia<br />

Cepollini investita del feudo dai Marchesi<br />

Del Carretto di Clavesana, volge le<br />

spalle al paese con un fronte chiuso rafforzato<br />

agli spigoli da due torrioni circolari<br />

che ingentiliscono l’insieme della massiccia<br />

costruzione. <strong>Il</strong> lato opposto, verso sud,<br />

si affaccia sulla Val Pennavaira, fronteggiando<br />

il Castello di Aquila d’Arroscia. E’<br />

importante precisare che il corpo verso la<br />

valle, sulla cui facciata si apre al 2° piano<br />

una pittoresca loggia, fu eretto solo nel XV<br />

secolo.<br />

<strong>Il</strong> castello, immerso in un paesaggio d’altri<br />

tempi, circondato da una natura selvaggia<br />

e incontaminata, é collocato in uno strategico<br />

punto di transito dell'importante via di<br />

comunicazione fra Albenga e la Valle Ta-<br />

A fronte: l’imponente mole<br />

del castello di Alto<br />

Sotto: l’antica torre di Castellino<br />

Tanaro domina il paesaggio<br />

naro. Esso era sede del gabelliere che applicava<br />

alle merci di passaggio le proprie<br />

imposte.<br />

<strong>Il</strong> castello conserva un particolare fascino<br />

per le possenti mura che lo sostengono e<br />

per l'austerità dei suoi ambienti. Dalla pittoresca<br />

loggia del XV secolo si può ammirare<br />

il suggestivo panorama che spazia<br />

sulle alture a ridosso del Mar Ligure. Durante<br />

l’invasione francese del 1796 il Castello<br />

fu saccheggiato ed in parte distrutto;<br />

rimase in queste condizioni sino alla fine<br />

del XIX sec., quando venne riadattato con<br />

l’abbattimento delle parti più alte dei due<br />

torrioni e la copertura di tutto il complesso<br />

con tetto a falde. L’eleganza e l’essenzialità<br />

delle forme lo rendono uno dei manie-<br />

CONSORZIO TURISTICO ALPI DEL MARE GRANDA SUD OVEST


CONSORZIO TURISTICO “ALPI DEL MARE GRANDA SUD OVEST” CASTELLI E TORRI<br />

ri meglio conservati di tutto il territorio. Castello<br />

visitabile, parte del circuito Castelli<br />

Aperti.<br />

Info: +39.0174.391827<br />

+39.0182.555099 +39.0171.631399<br />

BATTIFOLLO<br />

CASTELLO<br />

<strong>Il</strong> Castello di Battifollo sorgeva su un'altura<br />

che domina le valli del Mongia e del Tanaro:<br />

si possono cogliere i resti di quella<br />

che fu una massiccia fortezza, che diede<br />

appunto il nome al paese.<br />

Una torre quadrata e altissima, nonostante<br />

rechi i segni dello smantellamento, sovrasta<br />

tutta una selva di ruderi, dalle mura<br />

di cinta alle arcate, dagli elementi perimetrici<br />

delle stanze ai sotterranei.<br />

<strong>Il</strong> Castello, che sorgeva già nel secolo XIII<br />

ed è citato in un diploma del marchese Ottone,<br />

fu feudo degli Aleramici di Ceva, Nucetto<br />

e Battifollo, e venne distrutto dalle<br />

truppe del generale Sèrurier nel 1796.<br />

CASTELLINO TANARO<br />

ANTICA TORRE<br />

“Sentinella nei secoli … sfidando vibra …<br />

l’esile torre …” Cantata da Giosuè Carducci<br />

nella poesia "La bicocca di San Giacomo",<br />

la torre di Castellino, rappresenta<br />

un imponente e maestoso esempio di fortificazione<br />

nelle Langhe.<br />

Costruita, in stile gotico, con massicci<br />

blocchi di pietra di Langa (arenaria) disposti<br />

con tecnica costruttiva d'elevato livello,<br />

alta circa 32 metri, con una circonferenza<br />

di quasi 3, domina un vastissimo territorio.<br />

La torre costituisce la parte rimanente d'una<br />

struttura fortificata che svolgeva, all'interno<br />

del sistema difensivo del Marchesato<br />

di Ceva, una funzione essenziale come<br />

elemento ripetitore di segnali per il controllo<br />

della zona, con Ceva, appunto, quale<br />

“quartier generale” nell’ambito locale.<br />

Del castello, cui la torre era unita, non restano<br />

che poche tracce. La tradizione lo-<br />

CONSORZIO TURISTICO ALPI DEL MARE GRANDA SUD OVEST<br />

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22<br />

CASTELLI E TORRI CONSORZIO TURISTICO “ALPI DEL MARE GRANDA SUD OVEST”<br />

cale vuole che, come altre analoghe strutture<br />

della zona, sia sorto a difesa dalle invasioni<br />

saracene, ma, in realtà, fu edificato<br />

per ragioni di controllo feudale del territorio.<br />

Fu proprietà dei Marchesi di Ceva, della<br />

famiglia Cattanei, dei Vivalda ed infine dei<br />

Pallavicino di Ceva, sino a quando, già in<br />

parte diroccato, a fine '700, si dice sia stato<br />

definitivamente smantellato dal passaggio<br />

delle truppe napoleoniche.<br />

Sopra: il castello dei Marchesi<br />

Pallavicino a Ceva<br />

A fronte: il castello di Casotto<br />

Sotto: il castello<br />

dei Conti Capris a Cigliè<br />

CASTELNUOVO<br />

DI CEVA<br />

TORRE MEDIEVALE<br />

La torre, alta circa 28 metri a forma qua-<br />

drata, é quanto rimane dell’antico castello<br />

medievale distrutto da un incendio nel<br />

1800.<br />

Dalla sua sommità è possibile ammirare il<br />

panorama dell’arco alpino con il Monviso<br />

in bella vista a Nord e il Mar Ligure a Sud.<br />

Sullo spiazzo che la circonda sono ancora<br />

visibili ruderi di mura i quali offrono un’idea<br />

della grandiosità della fortezza.<br />

Secondo i pareri dei locali, esistono dei<br />

camminamenti sotterranei, alcuni di essi<br />

collegati con la cappella di San Maurizio<br />

che dista un centinaio di metri.<br />

CEVA<br />

CASTELLO<br />

DEI MARCHESI<br />

PALLAVICINO<br />

<strong>Il</strong> castello, che risale al XVI secolo, sorge<br />

su un promontorio fra due fiumi. L’insieme<br />

é composto dal “Castello Rosso” e dal<br />

“Castello Bianco”. <strong>Il</strong> primo, costruito alla<br />

metà del Cinquecento da Giulio Cesare<br />

Pallavicino sul sito dell’antico castello del<br />

XII secolo, che è chiamato rosso per il caratteristico<br />

colore della sua facciata. L’altro,<br />

il Castello Bianco, è l’antica residenza<br />

canonica che fu trasformata in elegante<br />

palazzina all’inizio del XVII secolo.<br />

Info: Ufficio Turistico Comunità Montana<br />

Valli Mongia, Cevetta e Langa Cebana<br />

+39.0174.721713<br />

CIGLIÈ<br />

CASTELLO<br />

DEI CONTI CAPRIS<br />

Borgo agricolo dell’Alta Langa, collocato<br />

su una dorsale a destra del Tanaro, Cigliè<br />

si stringe attorno al suo castello medievale.<br />

Già appartenente al comitato di Bredulo<br />

poi alla giurisdizione del marchese di<br />

Ceva, nel 1435 finì in possesso dei Savoia<br />

i quali infeudarono il borgo prima a Laigueglia<br />

e quindi ai Pensa nel 1538. <strong>Il</strong> castello<br />

è già ricordato come esistente nel<br />

1275 ed è documentato come nel 1391<br />

sia stato venduto al comune di Mondovì<br />

per passare, dopo alterne vicende, al<br />

monregalese Giacomo Torre. Nel 1522<br />

venne acquistato dai Pensa monregalesi<br />

che erano già infeudati della signoria di Cigliè.<br />

CONSORZIO TURISTICO ALPI DEL MARE GRANDA SUD OVEST


CONSORZIO TURISTICO “ALPI DEL MARE GRANDA SUD OVEST” CASTELLI E TORRI<br />

Divenuto proprietà dei Capris, i loro discendenti<br />

lo possedettero fino ai primi del<br />

Novecento. Ad oggi il castello è proprietà<br />

privata, e non ha alcuna destinazione anche<br />

se, per le successive trasformazioni,<br />

da castello-scolta esso ha mutato la sua<br />

destinazione in abitazione.<br />

Imponente e massiccia, la struttura veglia<br />

sul piccolo borgo.<br />

GARESSIO<br />

CASTELLO DI CASOTTO<br />

Immerso in un mare di verde appare il pregevolissimo<br />

castello, che fu un tempo certosa<br />

e divenne in tempi più recenti casa di<br />

caccia del "Re Galantuomo", Vittorio Emanuele<br />

II.<br />

Le origini di questa imponente costruzione<br />

risalgono agli anni intorno al 1000 quando<br />

san Brunone, fondatore dell'ordine Certo-<br />

sino, incontrò qui un gruppetto di eremiti<br />

che entrarono a far parte dell'ordine dando<br />

inizio alla costruzione della Certosa, della<br />

quale si ha la prima notizia certa nell'anno<br />

1171.<br />

I monaci vivevano nelle loro celle eseguendo<br />

lavori di miniatura, di copiatura di<br />

antichi testi e commentando le sacre scritture.<br />

La Certosa divenne più tardi anche<br />

meta di scorribande e furti. La fine dell'ordine<br />

certosino venne decretata dal Governo<br />

francese nel 1802, e la costruzione di<br />

Valcasotto venne messa all'asta ed acquistata<br />

dal cavalier Avena, e qui conobbe il<br />

suo periodo peggiore; venne depredata,<br />

lasciata in abbandono, divenne pericolante<br />

ed in parte crollò.<br />

Arrivarono poi i Savoia, e fu Carlo Alberto<br />

ad acquistare il rudere e a dare incarico al<br />

più rinomato architetto dell'epoca, il Vittone,<br />

di eseguire un progetto di rifacimento.<br />

Casa Savoia tenne la proprietà fino al<br />

1882 e fu sopratutto Vittorio Emanuele II a<br />

goderne, utilizzandola come residenza estiva<br />

e punto di partenza per le battute di<br />

caccia nell'alta valle di Perabruna.<br />

<strong>Il</strong> castello, ricco di suppellettili, di dipinti e di<br />

mobili d'epoca sabauda è circondato da un<br />

grazioso giardino alpino ed é spesso sede<br />

di esposizioni e concerti. Castello visitabile,<br />

parte del circuito Castelli Aperti.<br />

Info: +39.0174.81076<br />

CASTELLO<br />

MEDIEVALE<br />

<strong>Il</strong> castello, che dovrebbe risalire al XII secolo,<br />

fu residenza dei Marchesi di Ceva-<br />

Garessio a cui succedette il casato degli<br />

Spinola.<br />

Nella prima metà del 1600, al tempo di Vittorio<br />

Amedeo I, tale ampio complesso difensivo<br />

venne abbattuto e successivamente<br />

distrutto perché i garessini avevano opposto<br />

resistenza ai Savoia che si stavano<br />

spingendo verso il sud Piemonte. Oltre ai<br />

CONSORZIO TURISTICO ALPI DEL MARE GRANDA SUD OVEST<br />

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24<br />

CASTELLI E TORRI CONSORZIO TURISTICO “ALPI DEL MARE GRANDA SUD OVEST”<br />

resti di antiche mura e tracce di varie opere<br />

difensive è ancora visibile la Torre dell'Impiccato<br />

legata alle mura del castello, alta<br />

costruzione quadrata che serviva per le<br />

esecuzioni capitali.<br />

TORRE DEI<br />

SARACENI – BARCHI<br />

La storia della torre si ricollega alle invasioni<br />

saracene alla fine dell'800 - inizi 900<br />

quando i Saraceni provenienti dall'Africa e<br />

dalle coste spagnole, dalle loro basi di<br />

Frassineto vicino a Saint Tropez invasero<br />

dalla Liguria tutte le valli del Basso Piemonte.<br />

Ma forse questa costruzione risale al tardo<br />

Impero Romano o meglio dopo la caduta<br />

dell'Impero Romano quando, nel VI secolo,<br />

per arginare le invasioni longobarde, gli<br />

imperatori di Bisanzio con Giustiniano e<br />

Costanzo, cercarono di formare una linea<br />

difensiva detta "limes" costituita da una serie<br />

di torri di avvistamento, poste in Valle<br />

Tanaro tutte sulla sponda destra del fiume<br />

Tanaro. I Saraceni, tra i secoli IX e X, se ne<br />

servirono come luoghi di ricovero e di vedetta.<br />

Sopra: il castello di Lesegno<br />

Sotto La Torre dei Saraceni - Barchi<br />

A fronte: il castello di Mombasiglio<br />

LESEGNO<br />

CASTELLO<br />

DEI MARCHESI<br />

DEL CARRETTO<br />

Anticamente i castelli di Lesegno erano tre:<br />

uno sorgeva a Mongrosso, ma fu distrutto<br />

nel 1500 per ordine dei Savoia; un secondo,<br />

eretto forse dai Saraceni, di cui restano<br />

pochi ruderi tra cui una torre ed alcuni muri<br />

perimetrali, era conosciuto come il Castellaccio.<br />

<strong>Il</strong> terzo castello, il più importante, sorgeva in<br />

regione Villa. L’antica fortezza era cinta da<br />

muraglioni, torri e fossati e fu possesso di<br />

parecchi feudatari. Della prima costruzione<br />

restano ancora una torre mozza, avanzi di<br />

mura ed i sotterranei.<br />

Sulle rovine medioevali, nella prima metà<br />

del XVIII secolo è stato edificato l’attuale palazzo,<br />

appartenente ai Marchesi di Ceva prima<br />

ed ai Del Carretto di Lesegno, che lo<br />

posseggono tuttora, poi. Scelto da Napoleone<br />

Bonaparte come quartier generale<br />

durante la battaglia della Bicocca di San<br />

Giacomo, da qui fu inviato il primo rapporto<br />

al Direttorio sull’andamento della Campagna<br />

Militare in Italia.<br />

L’imponente costruzione barocca, che conserva<br />

un archivio storico di notevole interesse,<br />

è spesso, per concessione dei proprietari,<br />

scenografia di concerti strumentali<br />

e spettacoli teatrali.<br />

Info: Comune di Lesegno<br />

telefono +39.0174. 77034<br />

MOMBASIGLIO<br />

CASTELLO<br />

<strong>Il</strong> Castello è situato sulla cima del colle<br />

che ospita il borgo storico del comune di<br />

Mombasiglio, e dal quale si può ammirare<br />

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CONSORZIO TURISTICO “ALPI DEL MARE GRANDA SUD OVEST” CASTELLI E TORRI<br />

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CASTELLI E TORRI CONSORZIO TURISTICO “ALPI DEL MARE GRANDA SUD OVEST”<br />

uno splendido panorama a 360 gradi sulle<br />

vallate circostanti.<br />

<strong>Il</strong> Castello fu feudo dei Signori di Carassone<br />

sin dal 1000, e un documento che risale<br />

al 1090 ricorda una donazione fatta da<br />

“Bonifacius cum Ottone di Mombasiglio<br />

vassallo suo” all’abbazia di Fruttuaria. <strong>Il</strong><br />

Vescovo di Asti, che lo aveva ottenuto nel<br />

1134 dai Signori di Carassone diventati di<br />

Mombasiglio, cambiò il feudo con quello di<br />

Boves, cedendolo ai Marchesi di Ceva.<br />

Nei secoli venne posseduto da grandi famiglie<br />

nobiliari, dai Signori di Ceva, dagli<br />

Orlèans, dai Della Rovere, dai Visconti,<br />

dai Savoia, dai Pallavicini.<br />

<strong>Il</strong> Castello fu grandemente danneggiato<br />

durante il periodo delle guerre fra Francia<br />

e Spagna, nel XVI secolo, per poi diventare,<br />

nel 1602, proprietà della famiglia Trotti<br />

Sandri, che operò sostanziali lavori di ristrutturazione.<br />

La posizione strategica del Castello, che<br />

Nucetto: castello degli Aleramo<br />

domina la strada della Val Mongia, collegamento<br />

tra la Valle del Tanaro e la Liguria,<br />

lo rese nei secoli successivi territorio<br />

ambito di svariati marchesati.<br />

Graffiti tuttora leggibili documentano che<br />

fu utilizzato dalle armate napoleoniche alla<br />

fine del XVIII secolo.<br />

Successivamente, dall’’800, il Castello<br />

venne acquistato da una serie di famiglie<br />

fino ad essere utilizzato, previo opportune<br />

opere di restauro e recupero, come struttura<br />

ricettiva.<br />

L’abbandono del maniero per molti anni<br />

ha comunque evitato le consuete intromissioni<br />

di aggiornamenti architettonici<br />

perturbativi: il suo impianto resta infatti<br />

chiaramente leggibile, rendendolo importante<br />

documentazione architettonica e<br />

storica della cultura che ha per secoli caratterizzato<br />

la zona in cui sorge.<br />

All’origine del complesso si trova la torre,<br />

alta ben 35 metri, che sarà presto agibile<br />

e fruibile sino all’ultimo piano; una seconda<br />

torre, iniziata e non completata, fu conglobata<br />

nel corpo tardo medioevale del<br />

Castello.<br />

Dal 29 dicembre 2001 il Castello è proprietà<br />

della Fondazione Castello di Mombasiglio,<br />

sede del G.A.L. <strong>Mongioie</strong> e delle<br />

sue numerose attività e dal 2004 ospita il<br />

Museo Generale Bonaparte.<br />

<strong>Il</strong> Castello è visitabile ed inserito nel circuito<br />

Castelli Aperti. <strong>Il</strong> Castello ed il suo<br />

giardino sono aperti al pubblico dal lunedì<br />

al venerdì dalle ore 15.00 alle ore<br />

17.00. La visita è guidata con inizio alle<br />

ore 15.00 ed alle ore 16.00. Previo appuntamento<br />

è possibile visitare giardino<br />

e Castello in orari diversi da quelli di apertura.<br />

Info: G.A.L. <strong>Mongioie</strong><br />

telefono + 39 0174.780268<br />

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NIELLA TANARO<br />

CASTELLO<br />

DEI CARPENETO<br />

<strong>Il</strong> Castello medioevale (XI secolo) é posto<br />

su un poggio che delimita a nord il paese e<br />

che serviva originariamente per sbarrare<br />

l'accesso a chi proveniva dal lato del Tanaro.<br />

<strong>Il</strong> castello è oggi adibito ad abitazione<br />

privata, e le sue dimensioni sono estremamente<br />

ridotte rispetto alla struttura originale.<br />

Esso accompagnò probabilmente l'origine<br />

del borgo. Dell’antica costruzione si conserva<br />

una torre quadrata ed una facciata<br />

con feritoie, mentre alcuni ruderi di bastioni<br />

e di mura di cinta testimoniano l’importanza<br />

dell’edificio, che appartenne ai Marchesi di<br />

Ceva, ai vari signori locali, ai Marchesi<br />

Coardi di Bagnasco Carpeneto. Era collegato<br />

con un sotterraneo alla vicina Parrocchiale<br />

della Beata Maria Vergine Assunta,<br />

di origini antichissime.<br />

NUCETTO<br />

CASTELLO DEGLI<br />

ALERAMO<br />

<strong>Il</strong> castello degli Aleramo a Nucetto risale<br />

probabilmente al 1100, in quanto poco dopo<br />

è ricordato fra le proprietà di signori locali,<br />

vassalli dei Marchesi di Ceva. Nel<br />

1414 venne assaltato dalle truppe sabaude<br />

che lo occuparono e da allora entrò a<br />

far parte dei possedimenti sabaudi. Venne<br />

restaurato nel 1500 e poi donato a Beatrice<br />

di Portogallo, duchessa di Savoia. Nel<br />

1802 le truppe francesi di Napoleone lo<br />

smantellarono. I ruderi superstiti, ancora<br />

cospicui ed importanti, fanno intuire l’antica<br />

struttura della fortezza ed occhieggiano<br />

dall’alto del colle, in località Villa.<br />

ORMEA<br />

CASTELLO DI ORMEA<br />

<strong>Il</strong> castello, di cui sono ammirabili i ruderi,<br />

era adagiato sulla panoramica Collina di<br />

San Mauro. Sorse intorno al decimo secolo<br />

in difesa delle invasioni dei Saraceni e<br />

degli Ungari. Fu poi abbattuto dalle truppe<br />

francesi nel 1794.<br />

La torre maestra di Priero<br />

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CASTELLI E TORRI CONSORZIO TURISTICO “ALPI DEL MARE GRANDA SUD OVEST”<br />

PAMPARATO<br />

CASTELLO CORDERO<br />

<strong>Il</strong> Castello Cordero (XVII secolo), sorge al<br />

centro del paese su una piccola altura.<br />

<strong>Il</strong> palazzo è ben conservato, ed oltre ad<br />

essere l'attuale sede del Comune, accoglie<br />

periodicamente mostre, convegni e<br />

concerti di musica medievale e barocca<br />

nell'ambito del Festival dei Saraceni.<br />

Rimangono a Pamparato anche i ruderi<br />

del Castelluccio Saraceno, di epoca medievale,<br />

che la leggenda indica quale centro<br />

della strenua difesa degli antichi abitanti<br />

del luogo dagli attacchi dei saraceni<br />

che nel X secolo avevano invaso le terre<br />

sud-occidentali del Piemonte.<br />

PERLO<br />

FORTEZZA DI PERLO<br />

Anche Perlo, come tutti i paesi dell'Alta Val<br />

Tanaro, era munito di una fortezza con<br />

quattro torri angolari, sopra un perimetro<br />

di circa cinquecento meti.<br />

Si elevava su di un poggio a quota 680<br />

metri, a poca distanza dall'attuale posizione<br />

del paese.<br />

Di origine remotissima, secondo il Casalis,<br />

venne distrutto nel secolo XIV e secondo<br />

altri dalle truppe napoleoniche, dopo avere<br />

dato un valido contributo alla difesa del<br />

Piemonte. Rimangono un paio di torri<br />

mozze ed alcuni residui di mura.<br />

PRIERO<br />

CASTELLO<br />

E TORRE MAESTRA<br />

La torre che si innalza sull'abitato di Priero<br />

é alta 36 metri, tonda, con la parte più<br />

elevata ornata da una fila di caditoie che<br />

segnano l'ampliarsi del diametro sull'ulti-<br />

mo tratto dentellato da regolari merli.<br />

Questa torre é l'unico tangibile segno dell'antico<br />

palazzo feudale, ricco di un' imponente<br />

fortificazione che cingeva interamente<br />

il villaggio, e lungo il cui sviluppo si<br />

innalzavano sette torri simili a quella rimasta.<br />

Si ha memoria dell'abbattimento<br />

di tre di queste torri, che erano munite di<br />

ponte levatoio, rase al suolo per spianare<br />

il passaggio alla strada provinciale.<br />

L'unica torre rimasta è ben conservata e,<br />

con le sue caditoie e merlature, domina<br />

tuttora il vecchio borgo.<br />

Accanto ad essa sorge un palazzo settecentesco,<br />

ex dimora dei marchesi Turinetti,<br />

dove si possono osservare ancora i<br />

ruderi dell'antico castello.<br />

PRIOLA<br />

RESTI DELLA FORTEZZA<br />

Al di là del Tanaro, sopra una rupe impo-<br />

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CONSORZIO TURISTICO “ALPI DEL MARE GRANDA SUD OVEST” CASTELLI E TORRI<br />

Nella pagina accanto: i resti della<br />

fortezza di Priola<br />

A lato: il castello<br />

di Sale San Giovanni<br />

nente, si ergono ancora i resti di quella<br />

che fu una mirabile fortezza.<br />

In un documento del 1033 si asserisce<br />

che Priola possedeva una chiesa dedicata<br />

a San Desiderio ed era difesa da un<br />

fortificato castello.<br />

<strong>Il</strong> maniero venne in parte distrutto nel<br />

1518, ma tuttora i suoi ruderi, massicce<br />

mura e una torre angolare, conservano<br />

una certa imponenza e dimostrano<br />

quanto fosse robusto ed importante nei<br />

secoli passati.<br />

SALE SAN GIOVANNI<br />

CASTELLO DEI<br />

MARCHESI INCISA<br />

DI CAMERANA<br />

<strong>Il</strong> Castello, che apparteneva agli Aleramici,<br />

è già ricordato in un documento del<br />

1295. Nel XVI secolo vennero apportate<br />

le importanti modifiche che lo hanno reso<br />

la residenza signorile che rappresenta<br />

oggi la costruzione più pittoresca depiccolo<br />

borgo, racchiuso nelle antiche<br />

mura nelle quali si aprono due porte austere.<br />

<strong>Il</strong> castello appartenne ai Marchesi di Ceva,<br />

poi agli Incisa di Camerana e nel<br />

1954 fu acquistato dall’Ospizio di Carità<br />

di Fossano ed ora è di proprietà privata.<br />

Al suo interno si può ancora ammirare il<br />

salone d’onore, tutto decorato a stucchi<br />

ed affreschi.<br />

Info: Comune di Sale San Giovanni<br />

telefono +39.0174.75000<br />

SALICETO<br />

CASTELLO<br />

DEI MARCHESI<br />

DEL CARRETTO<br />

Questo centro dell’Alta Langa al confine<br />

con la Liguria appartenne prima del X<br />

secolo al vescovo di Savona, per poi<br />

pervenire ad Asti e, dal 1215 ai Del Car-<br />

retto.<br />

Furono questi che nel XIII secolo fecero<br />

edificare il castello che nei secoli successivi<br />

subì vicende alterne: nel secolo<br />

XV fu occupato dai mercenari di Archimbaud<br />

d’Asbach e poco dopo fu restaurato,<br />

essendo tornato ai Del Carretto.<br />

Venne quindi molto rimaneggiato nel<br />

1588, per poi essere successivamente<br />

danneggiato e restaurato. Nel 1796 Napoleone<br />

lo scelse come quartier generale.<br />

Delle strutture cinquecentesche il castello<br />

conserva alcuni affreschi. Ancora<br />

oggi il Castello, massiccio e imponente,<br />

è proprietà privata.<br />

VIOLA<br />

FORTEZZA MEDIEVALE<br />

Nel borgo Castello si erge un torrione<br />

quadrato che svetta sui ruderi di altre<br />

torri e su quelli dell'antica fortezza medievale.<br />

Sulla piazza del castello, in Platea Castri,<br />

come ricorda un antico documento,<br />

si amministrava la giustizia e si punivano,<br />

alla presenza della popolazione, i<br />

colpevoli dei vari reati secondo le allora<br />

vigenti leggi locali.<br />

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30<br />

<strong>Il</strong> paesaggio delle valli del G.A.L.<br />

<strong>Mongioie</strong> è disseminato di<br />

numerose cappelle che<br />

conservano affreschi medioevali<br />

di rara bellezza.<br />

Testimonianze di fede degli<br />

abitanti di questi territori, si fanno<br />

riscoprire oggi nella loro<br />

immediatezza visiva,<br />

affascinando per colori ed<br />

iconografie uniche.<br />

Un'ulteriore punto di vista per far<br />

luce sul passato di questi luoghi.<br />

BASTIA MONDOVÌ<br />

SAN FIORENZO<br />

La stagione pittorica del gotico internazionale<br />

trova una delle sue espressioni piemontesi<br />

più alte nella Chiesa Di San Fiorenzo,<br />

ora Cappella del Cimitero, che raccoglie<br />

il ciclo pittorico più ampio e più noto<br />

di tutto il Monregalese, oltre 326 mq. di<br />

affreschi, commissionato da Bonifacio<br />

della Torre e terminato nel giugno 1472.<br />

AFFRESCHI QUATTROCENTESCHI<br />

CONSORZIO TURISTICO “ALPI DEL MARE GRANDA SUD OVEST”<br />

In essa si trovano raffigurati tutti i principali<br />

temi dell’arte delle Alpi Marittime dell’epoca<br />

- dalle splendide rappresentazioni<br />

della Gerusalemme Celeste e delle Opere<br />

della Misericordia, a quelle dell’Inferno<br />

e della Cavalcata dei Vizi.<br />

E ancora la lunga e purtroppo gravemente<br />

danneggiata narrazione della Vita di<br />

Gesù fino alla Crocefissione e quella della<br />

vita e della tentazione di Sant’Antonio.<br />

Molto rare invece la rappresentazione del<br />

martirio e dei miracoli di San Fiorenzo, cui<br />

è dedicata la Cappella, raffigurata sullo<br />

sfondo del paesaggio monregalese.<br />

L’attribuzione delle opere è incerta anche<br />

perchè non tutti i quadri sembrano opera<br />

della stessa mano. Se appare evidente<br />

l’influenza dello Jaquerio e dell’arte provenzale,<br />

molti particolari fanno pensare all’opera<br />

del Canavesio e di Baleison di Demonte<br />

che potrebbero essersi ritratti nei<br />

medaglioni sui costoni della volta.<br />

Ma, al di là del valore artistico, San Fiorenzo<br />

costituisce una testimonianza fondamentale<br />

della mentalità e della vita non<br />

solo religiosa della comunità monregalese<br />

in quel periodo. Queste pitture, coi loro colori<br />

brillanti non raccontano infatti solo antiche<br />

storie di Santi ma ci parlano soprattutto,<br />

ora con tenerezza, ora con crudo<br />

realismo della gente comune, delle loro<br />

speranze, della loro fede, delle loro gioie e<br />

delle loro paure.<br />

CASTELNUOVO DI CEVA<br />

SAN MAURIZIO<br />

Affreschi del 1459<br />

La Cappella di San Maurizio, situata nel<br />

cuore del cimitero comunale che sorge<br />

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AFFRESCHI QUATTROCENTESCHI<br />

CONSORZIO TURISTICO “ALPI DEL MARE GRANDA SUD OVEST”<br />

poco sopra il colle dell’abitato, è meta di<br />

visitatori appassionati ed esperti d’arte.<br />

Parte delle pareti sono affrescate con scene<br />

raffiguranti: il martirio della Legione Te<br />

bea, il Presepe, la Crocifissione, gli Evangelisti<br />

ed i quattro Dottori e scene della vita<br />

di San Maurizio.<br />

Gli affreschi risalenti al 1459 sono in buono<br />

stato di conservazione e risentono un<br />

po’ l’influenza dell’arte provenzale e dello<br />

Jaquerio. Queste pitture murali risalenti al<br />

1459 assumono un’importanza notevole<br />

nel contesto dell’arte gotica del Monregalese.<br />

La chiesa, ora cappella cimiteriale di recente<br />

ristrutturazione, era sicuramente la<br />

cappella del Castello che si ergeva sul colle<br />

vicino, di cui oggi rimane solo la splendida<br />

torre quadrata in pietra grigia sopravvissuta<br />

all’incendio del 1800.<br />

La torre e il castello si fanno risalire al se-<br />

Sopra: San Dalmazzo ai Peironi<br />

A fronte: San Fiorenzo<br />

colo XI e probabilmente la cappella iniziale<br />

doveva essere più antica dell’attuale,<br />

come testimoniato dalle teste scolpite in arenaria<br />

poste alla base dei costoni della<br />

volta ogivale e la croce sempre in arenaria<br />

appoggiata a una parete.<br />

La chiesa attuale è a una sola navata, col<br />

tetto a capriata e presenta solo il presbiterio<br />

affrescato.<br />

CIGLIÈ<br />

SAN DALMAZZO<br />

AI PEIRONI<br />

La cappella di San Dalmazzo è un ottimo<br />

esempio di architettura romanica. L’edificio<br />

è a pianta rettangolare con abside semicircolare,<br />

costruita con muratura in pietra.<br />

La facciata è più larga di circa un metro su<br />

entrambi i lati rispetto ai muri laterali, infatti<br />

se la si osserva lateralmente si può notare<br />

il basamento in pietra che affiora dal<br />

terreno che sembra disegnare gli ingombri<br />

di un edificio con forma analoga e dimensioni<br />

maggiori.<br />

Per accedere all’interno vi è il portale, la<br />

cui cornice è definita da blocchi di pietra<br />

squadrata e da una seconda cornice in<br />

mattoni che evidenzia l’arco a sesto acuto<br />

(con forma allungata).<br />

Infine, all’esterno si vede l’abside (struttura<br />

architettonica a forma di nicchia semicircolare<br />

o poligonale) che presenta un<br />

basamento in pietra su cui poggiano tre<br />

contrafforti, sempre in pietra, che si annullano<br />

nella muratura a circa un metro dall’imposta<br />

del tetto.<br />

<strong>Il</strong> tetto interno presenta un’orditura a ca-<br />

CONSORZIO TURISTICO ALPI DEL MARE GRANDA SUD OVEST<br />

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32<br />

priate (struttura lignea triangolare formata<br />

da due travi oblique e da una orizzontale)<br />

e il manto di copertura in coppi.<br />

I tre gradini che forniscono l’accesso alla<br />

cappella sono il primo in pietra e gli altri in<br />

muratura.<br />

Gli affreschi dell’abside raffigurano Dio<br />

nell’atto di inviare a Maria Vergine, attraverso<br />

un fascio di luce lo Spirito Santo sotto<br />

forma di colomba bianca.<br />

Altra rappresentazione è quella Maria Vergine<br />

seduta nella sua stanza nell’atto di<br />

pregare. Una particolarità dell’affresco<br />

proposto in questa cappella sono i due vasi<br />

di gigli dipinti al centro della camera che<br />

simboleggiano la purezza anziché uno solo,<br />

come normalmente accade. Sulle pareti<br />

compare l’Arcangelo Gabriele, vestito<br />

con antichi sandali romani e in mano un<br />

ramo di gigli, che porta a Maria Vergine<br />

l’annuncio dell’Incarnazione del Verbo.<br />

Alle spalle dell’angelo in lontananza è proposto<br />

un paesaggio ricoperto da un manto<br />

di neve e di una fortezza che sembrano<br />

rievocare le colline e il castello di Cigliè.<br />

Sul lato destro dell’abside, inginocchiato,<br />

pare quasi chiedendo intercessione o per-<br />

AFFRESCHI QUATTROCENTESCHI<br />

CONSORZIO TURISTICO “ALPI DEL MARE GRANDA SUD OVEST”<br />

dono, San Dalmazzo riconoscibile dall’aureola,<br />

dal vestito da guerriero, dalla spada<br />

e dall’elmo.<br />

Sul lato opposto dell’abside si intravede<br />

appena la sagoma di Sant’Antonio Abate,<br />

forse dipinto, mentre, ben visibili sono la<br />

campanella che porta in mano (elemento<br />

caratterizzante gli eremiti, che serviva loro<br />

per respingere l’attacco dei demoni spaventati<br />

dal rumore) e la lettera TAU (T) indicativa<br />

dell’ordine del Santo.<br />

SAN GIORGIO<br />

La cappella di San Giorgio domina tutto il<br />

paesaggio che la circonda. L’edificio è a<br />

pianta rettangolare, costruito in pietra<br />

sbozzata e mattoni, intonacato; l’illuminazione<br />

interna è garantita dalle due finestre<br />

del prospetto frontale.<br />

<strong>Il</strong> tetto è composto da un’orditura in legno<br />

e manto di copertura in tegole. <strong>Il</strong> campanile<br />

in mattoni, posizionato sul lato destro<br />

della cappella, è di epoca successiva.<br />

La parete dell’altare mostra la bellissima iconografia<br />

cristiana classica di San Giorgio<br />

rappresentato come un cavaliere con<br />

indosso un’armatura in sella ad un cavallo<br />

Nelle pagine seguenti,<br />

a sinistra: San Bernardino.<br />

A destra: Sant’Antonio<br />

e Magno<br />

bianco nell’atto di uccidere un drago, per<br />

salvare una principessa (figurazione prossima<br />

al mito di Perseo ed Andromeda).<br />

<strong>Il</strong> fine linearismo, la squisitezza del disegno<br />

e dei colori ci mostrano la mano di un<br />

vero maestro, mentre la Crocifissione presente<br />

nella lunetta è ridotta ai personaggi<br />

essenziali, e richiama le maniere nordicoprovenzali,<br />

mentre l’insieme della pala<br />

d’altare dipinta in fresco sul muro riporta<br />

l’eco del gotico cortese.<br />

L’affresco di San Giorgio nell’atto di uccidere<br />

il drago si può fare risalire al terzo<br />

quarto del XV secolo, mentre le pareti laterali<br />

mostrano altri affreschi di epoca molto<br />

posteriore.<br />

Alla sinistra della rappresentazione di San<br />

Giorgio si può riconoscere Luigi Re di<br />

Francia realizzato secondo un’ iconografia<br />

CONSORZIO TURISTICO ALPI DEL MARE GRANDA SUD OVEST<br />

In queste pagine,<br />

da sinistra a destra:<br />

San Giorgio, San Sebastiano<br />

e Madonna della Piana.


AFFRESCHI QUATTROCENTESCHI<br />

CONSORZIO TURISTICO “ALPI DEL MARE GRANDA SUD OVEST”<br />

tardo cinquecentesca, mentre sulla destra<br />

è raffigurato San Grato Vescovo, protettore<br />

degli agricoltori, riconoscibile dalla testa<br />

del Giovanni Battista sorretta in una mano.<br />

SAN MICHELE M.VÌ<br />

SAN SEBASTIANO<br />

La cappella è situata lungo la strada che<br />

conduce a Niella Tanaro, sulla sponda sinistra<br />

del Torrente Corsaglia. L'affresco a<br />

finto trittico sovrastante l'altare, databile alla<br />

seconda metà del XV secolo, raffigura<br />

la Madonna in trono col Bambino tra due<br />

Santi Cavalieri e la Crocifissione in alto,<br />

nella lunetta. <strong>Il</strong> tratto rivela, nei volti, negli<br />

atteggiamenti e nei particolari delle vesti una<br />

mano di abilità eccezionale. Sulla parete<br />

destra troviamo un affresco, risalente alla<br />

seconda metà del Quattrocento, raffigurante<br />

San Sebastiano tra due Madonne col<br />

Bambino: l'insolito soggetto è motivato,<br />

probabilmente, da una doppia committenza.<br />

Lo stile è decisamente semplice, popolare,<br />

ma efficace dal punto di vista espressivo.<br />

Lo affianca un secondo dipinto con la<br />

Madonna col Bambino e San Sebastiano<br />

che, per le vesti e la fronte particolarmente<br />

alta dei personaggi, riprende un gusto tardogotico,<br />

sui bordi sono leggibili graffite le<br />

date 1496 e 1531.<br />

MADONNA DELLA PIANA<br />

O DELLA NEVE<br />

Posta lungo la via che conduce verso Lesegno<br />

e Ceva, conserva un ciclo unitario di<br />

affreschi ottimamente conservati e di fattura<br />

assai pregevole.<br />

G. Raineri ha tentato un'attribuzione proponendo<br />

di vedervi la mano di un certo Antonio<br />

da Monteregale e li fa risalire al 1454<br />

(G. Raineri, Antonio da Monteregale, Santa<br />

Croce e San Bernardo delle Forche,<br />

Mondovì 1976, p. 75).<br />

Dietro l'altare e nelle vele della volta sono<br />

raffigurate passione morte e resurrezione<br />

di Cristo, nella parete a destra l'incoronazione<br />

di Maria da parte da Dio padre, Gesù<br />

e lo Spirito in forma di colomba, nella<br />

Gerusalemme celeste, fra le schiere dei<br />

Santi e il tripudio degli angeli (da notare il<br />

gruppo nutrito di angeli musicanti). Di fronte<br />

la città infernale con i diversi castighi. In<br />

basso rispettivamente le opere di misericordia<br />

e più a lato San Michele e San Pietro<br />

che procedono alla pesa delle anime in<br />

base a tali opere, e la cavalcata dei vizi.<br />

SANT’ANTONIO<br />

E MAGNO<br />

Dalla cappella di San Magno, in località<br />

Codovilla, si accede alla cappella di<br />

Sant’Antonio, trasformata in sacrestia, in<br />

cui sono stati rinvenuti affreschi appartenenti<br />

a epoche e mani differenti che si sovrappongono<br />

su più strati. Da menzionare<br />

lo splendido affresco con madonna circondata<br />

da santi della lunetta (purtroppo<br />

mutilo nel volto della Madonna), con le<br />

sue influenze goticheggianti, l'assenza di<br />

marcate linee di contorni, la resa volumetrica<br />

si discosta dagli altri presenti nella<br />

cappella ed è stato datato al primo quarto<br />

del XV sec. Più in basso si notano, fra gli<br />

altri numerosi affreschi frammentari, una<br />

bella crocifissione di gusto nordico arcaicizzante<br />

un San Bartolomeo di pregevole<br />

fattura e splendidamente conservato. Sulla<br />

parete di destra una Madonna di cui si<br />

CONSORZIO TURISTICO ALPI DEL MARE GRANDA SUD OVEST<br />

33


34<br />

può ancora ammirare lo splendido volto<br />

sorridente e numerosi santi (ben conservato<br />

un San Bernardo d'Aosta, di cui si<br />

può apprezzare l'aggraziato volto incorniciato<br />

da un'elegante barba riccia).<br />

Niente sfondi scuri e spesse linee di contorno:<br />

la mano di questi affreschi è molto<br />

delicata, i visi e le espressioni sono dolci e<br />

aggraziate. Dovrebbe trattarsi di pitture<br />

della metà del '400, come conferma anche<br />

la data 1480 posta alla base dell'unico<br />

trittico mai ricoperto da intonaco, che si<br />

trova su un livello più superficiale. Sempre<br />

a destra è conservato un trittico con<br />

Sant’Antonio, la Madonna e San Giovanni<br />

AFFRESCHI QUATTROCENTESCHI<br />

CONSORZIO TURISTICO “ALPI DEL MARE GRANDA SUD OVEST”<br />

in archetti polilobati, presenta una diversa<br />

mano: linee nere più marcate tracciano il<br />

confine delle figure, pur nell'espressività<br />

degli occhi allungati, la mano presenta una<br />

predilezione per una maggiore rigidezza<br />

di tratto (è stato fatto il nome di Giovanni<br />

Mazzucco come possibile autore).<br />

SAN BERNARDINO<br />

La cappella, in borgata Castello, mostra<br />

interessanti affreschi. In particolare sulla<br />

parete destra un polittico raffigurante San<br />

Gerolamo, San Sebastiano, la Madonna<br />

in trono col Bambino che stringe in mano<br />

un uccello e Sant’ Antonio abate, risalente<br />

al 1489 come risulta da un graffito del<br />

committente. Verso la porta vi è un dittico<br />

più recente di più rozza fattura, con San<br />

Rocco e la Madonna, che porta la data 8<br />

dicembre 1580.<br />

Sulla parete di fondo, a destra e a sinistra<br />

dell'altare si vede una serie di santi, piuttosto<br />

rovinati, che presumibilmente circondavano<br />

una madonna, ora ricoperta da un<br />

affresco di modesta fattura datato 1657.<br />

Di maggiore interesse la crocifissione nella<br />

lunetta, sovrastante l'affresco centrale<br />

sull'altare databile al termine del XV secolo.<br />

CONSORZIO TURISTICO ALPI DEL MARE GRANDA SUD OVEST


AFFRESCHI QUATTROCENTESCHI<br />

CONSORZIO TURISTICO “ALPI DEL MARE GRANDA SUD OVEST”<br />

SAN GIOVANNI<br />

Sulla cima di una collina un tempo interamente<br />

coltivata a vigneti, in una delle posizioni<br />

più panoramiche, non presenta dei<br />

capolavori dal punto di vista del contenuto<br />

strettamente artistico, conserva sull’altare,<br />

al di sotto di un affresco di scarso interesse,<br />

forse del XVII secolo, tracce di un affresco<br />

forse addirittura risalente al XII secolo<br />

(si intravedono però solo i piedi dei<br />

personaggi di una scena del battesimo di<br />

Gesù e di un San Giovanni Evangelista<br />

tracciati con una semplice linea rossa su<br />

sfondo neutro).<br />

Gli altri affreschi, anch'essi di assai difficile<br />

datazione, ma probabilmente quattrocenteschi,<br />

sono caratterizzati da gusto ingenuo<br />

e popolaresco: un San Cristoforo<br />

rappresentato con una ingenua visione<br />

frontale, e un trittico molto rovinato con<br />

San Michele, San Antonio e San Giovanni<br />

Evangelista. Di fattura più raffinata e forse<br />

di epoca più recente la Santa Lucia sulla<br />

parete d'accesso a sinistra entrando.<br />

MADONNA<br />

DI GUARENE<br />

La cappella è situata subito fuori dall'abitato<br />

di San Michele, lungo la statale 28 -<br />

lato occidentale - in direzione di Mondovì.<br />

La cappella, ricostruita nel XVII secolo,<br />

conserva però un affresco quattrocentesco,<br />

assai rovinato, che raffigura una Madonna<br />

con Bambino. Pregevole l’elaborato<br />

altare riccamente decorato con angeli a<br />

stucco.<br />

Altri affreschi si trovano sui muri di case e<br />

cascine del paese: da ricordare ancora almeno<br />

la Madonna della Mellea, sul retro<br />

della casa a sinistra della Parrocchiale,<br />

lungo la strada per salire alla borgata Castello,<br />

risalente forse al XV secolo.<br />

TORRE MONDOVÌ<br />

CAPPELLA<br />

DI SANT’ELENA<br />

Torre Mondovì è nota ai cultori di storia<br />

dell’arte piemontese perché conserva una<br />

tra le più importanti testimonianze artistiche<br />

che nascono dall’esperienza longobardo-carolingia:<br />

gli affreschi di Sant’Elena.<br />

Si tratta di una semplice cappella isolata<br />

nei boschi che sorge su un poggio (716<br />

metri) raggiungibile partendo dalle ultime<br />

case di Torre Piano, presso il Santuario di<br />

San Gottardo. Ad una sola navata, con<br />

pianta rettangolare e copertura in coppi,<br />

presenta già all’esterno evidenti segni della<br />

sua antichità: tre monofore centinate a<br />

doppia strombatura, di origine longobarda<br />

e, come evidenziato dalla professoressa<br />

Noemi Gabrielli, “frammenti superstiti di una<br />

fascia decorativa medioevale […]; sotto<br />

il tetto una parte del fregio che correva<br />

lungo tutto il fianco dell’edificio. Su fondo<br />

bianco sono delineati in rosso motivi geometrici<br />

di origine merovingia a stelle e ad<br />

intrecci…”.<br />

All’interno sono state rinvenute tre lapidi<br />

romane e sono presenti alcuni affreschi<br />

del XV secolo, tra i quali due trittici raffiguranti<br />

l’uno la “Madonna col Bambino tra<br />

San Rocco e San Sebastiano”, l’altro<br />

sempre la “Vergine col Bambino tra<br />

Sant’Elena” ed un “San Giovanni Battista”<br />

particolarmente pregevole.<br />

Sulla parete destra sono presenti tracce di<br />

affreschi ben più antichi, in parte ancora<br />

sotto scialbo, con ogni probabilità del primo<br />

quarto del IX secolo e strettamente<br />

CONSORZIO TURISTICO ALPI DEL MARE GRANDA SUD OVEST<br />

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36<br />

Nelle valli alpine del Monregalese<br />

si sviluppano molte fra le più<br />

belle grotte del Piemonte.<br />

Tali cavità presentano spesso un<br />

ricchissimo concrezionamento<br />

calcareo con grande varietà di<br />

forme e colori, raramente<br />

riscontrabile, in tale entità, in altre<br />

zone carsiche della regione.<br />

In molte grotte dell’area vi è<br />

grande abbondanza di acque<br />

correnti, veri e propri torrenti<br />

ipogei formanti laghi, rapide e<br />

cascate di splendido effetto<br />

scenografico. Tali aspetti<br />

conferiscono alle grotte del<br />

Monregalese grande fascino e<br />

suggestività.<br />

Diverse cavità raggiungono<br />

lunghezze di più chilometri e<br />

profondità di varie centinaia di<br />

metri, alcune di esse hanno<br />

grandiose dimensioni ambientali.<br />

Oltre alle grotte, il territorio<br />

presenta aspetti naturalistici di<br />

rara bellezza, offrendo al turista<br />

scenari che, per le loro<br />

peculiarità, meravigliano e<br />

affascinano.<br />

NATURA CONSORZIO TURISTICO “ALPI DEL MARE GRANDA SUD OVEST”<br />

A fianco: cascata<br />

nella grotta di Bossea<br />

A fronte, in alto: il ponte<br />

naturale sul Mongia.<br />

In basso: .<br />

CONSORZIO TURISTICO ALPI DEL MARE GRANDA SUD OVEST


CONSORZIO TURISTICO “ALPI DEL MARE GRANDA SUD OVEST” NATURA<br />

FRABOSA SOPRANA<br />

GROTTA DI BOSSEA<br />

La grotta di Bossea, aperta al pubblico sin<br />

dal 1874, si apre in Val Corsaglia, a 836<br />

m.s.l.<br />

Essa è caratterizzata da tre aspetti fondamentali:<br />

le sue grandiose dimensioni ambientali,<br />

che offrono vaste panoramiche su<br />

paesaggi pittoreschi e scoscesi, la grande<br />

ricchezza di acque correnti e precipiti, il<br />

suo alto valore scientifico e naturalistico.<br />

Essa è convenzionalmente divisa in una<br />

zona inferiore caratterizzata da imponenti<br />

dimensioni e una zona superiore costituita<br />

essenzialmente da un complesso di strette<br />

gallerie sviluppate su piani sovrapposti.<br />

Le due parti della cavità sono separate<br />

dalla cascata del Lago d’Ernestina.<br />

Proprio dall’abbondanza di acqua deriva<br />

la piena vitalità dei processi speleogenetici:<br />

il concrezionamento calcareo costituito<br />

da stalattiti, stalagmiti, cortine e colate<br />

presenta spesso dimensioni imponenti e<br />

grande bellezza per forme e colori.<br />

La grotta è dal 1969 sede di una stazione<br />

scientifica che ha come oggetto di studio i<br />

fenomeni biologici tutt’ora in atto nella cavità:<br />

Bossea infatti annovera 50 specie di<br />

animali cavernicoli di cui 10 endemiche.<br />

Info: Biglietteria Grotta di Bossea<br />

telefono +39.0174.349240<br />

FRABOSA SOTTANA<br />

GROTTA DEL CAUDANO<br />

La Grotta del Caudano, situata in Val<br />

Maudagna, fu scoperta nel 1899 e presenta<br />

una serie di cavità carsiche costituite<br />

da gallerie orizzontali sviluppate per circa<br />

3 km, su quattro piani sovrapposti, fra i<br />

quali scorre un torrente.<br />

Di questi 3 km sono visitabili circa 700 metri,<br />

che offrono al turista un consistente assaggio<br />

della sua totale bellezza.<br />

Gli ambienti grandi e spettacolari sono caratterizzati<br />

da vasti concrezionamenti, sta-<br />

lattiti e stalagmiti di notevoli dimensioni,<br />

reperti fossili ed incisioni preistoriche; la visita,<br />

che dura circa un'ora e mezza, si<br />

snoda attraverso la Sala Verne, la Sala<br />

del Presepio, il Salone Generale La Marmora,<br />

etc.<br />

Info: Biglietteria +39.0174.244209<br />

Comune di Frabosa Sottana<br />

telefono +39.0174.244481<br />

MOMBASIGLIO<br />

IL PONTE NATURALE<br />

SUL TORRENTE MONGIA<br />

A cavallo fra il comune di Lesegno e il comune<br />

di Mombasiglio sorge il ponte naturale<br />

sul torrente Mongia, massiccio ponte<br />

in terra largo circa cinque metri e spesso<br />

altrettanto, proteso da una parte all’altra<br />

del Mongia.<br />

<strong>Il</strong> ponte rappresenta uno dei più importanti<br />

ponti naturali d’Europa, ed è il risultato<br />

dell'erosione che il torrente ha esercitato,<br />

verosimilmente nell'arco di circa un milione<br />

di anni, all'interno di un banco di conglomerato<br />

oligocenico particolarmente<br />

compatto e tenace, che ha portato al salto<br />

del meandro ancora visibile in sponda destra.<br />

La sua genesi e le sue caratteristiche litologiche<br />

e strutturali (da cui l'impressionante<br />

somiglianza ad un’opera di ingegneria<br />

umana in calcestruzzo) ne fanno un fenomeno<br />

geologico assai raro anche a livello<br />

europeo.<br />

CONSORZIO TURISTICO ALPI DEL MARE GRANDA SUD OVEST<br />

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38<br />

PERLO<br />

GROTTA DEL CASTLET<br />

La Grotta del Castlet o Grotta dei Saraceni<br />

si trova a circa un paio di chilometri a<br />

sud dell’abitato di Perlo in Val Tanaro. Conosciuta<br />

da tempo immemorabile è già citata<br />

nel “Dizionario geografico degli stati<br />

sardi 1833-1836” a cura del G. Casalis.<br />

In questo testo viene sommariamente descritta<br />

la cavità e la sua ubicazione, l’autore<br />

riporta notizie secondo le quali all’interno<br />

esistano: “tre gallerie, l’una verso levante,<br />

l’altra verso il mezzodì e la terza rivolta<br />

a ponente: quest’ultima è della lunghezza<br />

di sette mila e più metri; e si divide<br />

e sottodivide in vie, sale, camere, camerini,<br />

nel cui centro evvi una specie di<br />

tempio, in cui si vedono scolpite sulla pietra<br />

diverse figure di animali, di donne e va-<br />

NATURA CONSORZIO TURISTICO “ALPI DEL MARE GRANDA SUD OVEST”<br />

ri geroglifici..”<br />

Sulla base di queste notizie alcune esplorazioni<br />

hanno consentito di visitare alcune<br />

prime sale, ma la complessità degli ambienti<br />

impostati su grandi fratture tettoniche<br />

che si intersecano fra di loro, e grandi<br />

frane, ostacolano lo studio e la ricerca di<br />

nuovi passaggi, che comunque dovrebbero<br />

esserci e bisogna solo trovarli. Ovviamente<br />

la visita alla grotta è esclusivamente<br />

riservata a persone esperte.<br />

Info: telefono +39.0174.74150<br />

SALE SAN GIOVANNI<br />

ARBORETO PRANDI<br />

Località Schioda<br />

Nell’arboreto, che si sviluppa su una superficie<br />

di circa 12 ettari, è possible seguire<br />

un percorso autoguidato che permette<br />

di ammirare alberi e piante di notevole interesse<br />

botanico e di grande pregio.<br />

La nascita dell’arboreto si deve a Domenico<br />

Prandi, appassionato di botanica che<br />

fin dagli inizi del ’900 introdusse pratiche<br />

agrarie d’avanguardia come la serra riscaldata<br />

e tecniche per arricchire il terreno<br />

povero e argilloso caratteristico della zona.<br />

<strong>Il</strong> parco è stato di recente riattivato grazie<br />

alla collaborazione della Comunità Montana<br />

Valli Mongia Cevetta e Langa Cebana<br />

con il Comune di Sale San Giovanni e la<br />

disponibilità dei proprietari. Sono ammirabili<br />

nell’arboreto specie “importate” e acclimatate<br />

quali l’araucaria, l’abete di Spagna,<br />

il platano orientale, e altre più comuni<br />

come il pino silvestre e molti altri.<br />

Info: telefono +39.0174.721713<br />

CONSORZIO TURISTICO ALPI DEL MARE GRANDA SUD OVEST


CONSORZIO TURISTICO “ALPI DEL MARE GRANDA SUD OVEST” NATURA<br />

Torre Mondovi’<br />

<strong>Il</strong> Parco Botanico<br />

CONSORZIO TURISTICO ALPI DEL MARE GRANDA SUD OVEST<br />

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40<br />

NATURA CONSORZIO TURISTICO “ALPI DEL MARE GRANDA SUD OVEST”<br />

TORRE MONDOVÌ<br />

IL PARCO BOTANICO<br />

Frazione Piazza<br />

<strong>Il</strong> Parco di Torre Mondovì, oltre ad avere<br />

un forte richiamo dal punto di vista<br />

paesaggistico per la sua veduta dell’imbocco<br />

delle valli Corsaglia e Casotto,<br />

ha avuto nel tempo una indubbia importanza<br />

dal punto di vista strategico<br />

militare.<br />

Ha un’estensione di circa 5000 mq. a<br />

forma ellittica ai cui vertici sono posizionati,<br />

rispettivamente, l’ingresso e la<br />

cappella di San Pio, la cui costruzione<br />

risale al XVI secolo. <strong>Il</strong> sito botanico si<br />

sviluppa all’altezza di 570 m. s.l.m; il<br />

suo microclima è caratterizzato da forti<br />

oscillazioni termiche.<br />

Nonostante la modesta altitudine si riscontra<br />

la presenza di numerose specie<br />

tipiche di orizzonti altitudinali superiori<br />

(montano-subalpino). Si pensi al<br />

faggio o alla Poa alpina, tipica graminacea<br />

dei pascoli alpini. Apertura annuale,<br />

ingresso gratuito.<br />

Info: Comune di Torre Mondovì<br />

telefono+39.0174.329102<br />

VILLANOVA MONDOVÌ<br />

GROTTA DEI DOSSI<br />

La Grotta dei Dossi è situata sul pendio<br />

del Monte Calvario. Si sviluppa complessivamente<br />

per circa 900 m. Scoperta<br />

nel 1797, è stata aperta al pubblico<br />

nel 1893, prima grotta italiana illuminata<br />

a luce elettrica, prodotta da un motore<br />

a petrolio.<br />

La cavità, che non è percorsa da vie<br />

d’acqua, offre un meraviglioso labirinto<br />

di gallerie, sale, cunicoli, dove si possono<br />

ammirare concrezioni policrome e originali.<br />

Prevalgono i fenomeni di crollo<br />

su quelli di erosione e corrosione.<br />

Molto belli sono i colori che quasi ovunque<br />

distinguono le concrezioni di questa<br />

grotta - caso rarissimo, almeno nelle<br />

grotte delle Alpi Liguri - dovuti a diversi<br />

sali minerali disciolti nelle acque di<br />

superficie che percolano nella cavità<br />

formando stalattiti, stalagmiti e colonne.<br />

Nella grotta sono presenti, se pur ormai<br />

CONSORZIO TURISTICO ALPI DEL MARE GRANDA SUD OVEST


in piccola quantità, molte specie di<br />

animali: Aracnidi (Nesticus eremita,<br />

Cicurina cicur) - Diplopodi<br />

(Polydesmus speleus) - Ortotteri<br />

(Dolichopoda ligustica) - Chirotteri<br />

(Rinolophus ferrumequinum, Rinolophus<br />

hipposideros, Myotis myotis).<br />

Info: Comune di Villanova<br />

Mondovì<br />

telefono +39.0174.698152<br />

oppure +39.0174.42646<br />

VIOLA<br />

LA ROCCA DEI<br />

CORVI<br />

La Rocca dei Corvi è un torrione<br />

monolite sul torrente Mongia, alto<br />

circa 90 m, interamente composto<br />

da quarzite conglomerata, che si<br />

presta ad arrampicate su diversi livelli<br />

di difficoltà. Si trova ad un’altitudine<br />

di 900 m s.l.m.. Sul posto è<br />

stata realizzata una via ferrata (itinerario<br />

tracciato su una parete rocciosa<br />

attrezzata con gradini, maniglie,<br />

cavo e scale) con uno sviluppo<br />

totale di circa 200 m, che risale<br />

in parte il torrente Mongia in un ambiente<br />

naturale di rara bellezza, tra<br />

pozze e cascate d’acqua, per poi<br />

risalire la Rocca stessa.<br />

Al termine della via ferrata, sul sentiero<br />

del ritorno, esiste un ponte tibetano<br />

che unisce le due pareti dal<br />

canyon naturale, lungo circa 15 m,<br />

alto circa 20 m. In caso il visitatore<br />

fosse sprovvisto del kit necessario<br />

(imbracatura, casco, doppio cordino,<br />

doppio moschettone e dissipatore)<br />

c’è la possibilità di noleggiarlo<br />

in loco. Accanto alla via ferrata è<br />

stato realizzato un sentiero naturalistico<br />

con più di venti specie botaniche<br />

censite, e diverse specie minerali.<br />

CONSORZIO TURISTICO “ALPI DEL MARE GRANDA SUD OVEST” NATURA<br />

Info: Comune di Viola<br />

telefono +39.0174.73121<br />

A lato e a fronte:<br />

la Rocca dei Corvi.<br />

CONSORZIO TURISTICO ALPI DEL MARE GRANDA SUD OVEST<br />

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42<br />

VALLE CASOTTO<br />

CAPANNA SOCIALE<br />

RIFUGIO MANOLINO<br />

Alpe Perabruna<br />

chiavi: t. +39.0174.70005<br />

Località: Garessio<br />

Quota: 1638 m<br />

Percorso: da Valcasotto lungo strada<br />

asfaltata per 1 km fino a C. Piano, si<br />

prosegue poi lungo sentiero (1h 45min-E)<br />

Dislivello: 670 m<br />

Posti Letto: 16 tavolato - 3 locale<br />

invernale<br />

VALLE CORSAGLIA<br />

BIVACCO FRANCO<br />

CAVARERO<br />

Conca del Lago Revelli<br />

chiavi: 0174.47147<br />

C.A.I. sezione Mondovì<br />

Località: Frabosa Soprana<br />

Quota: 2200 m<br />

Percorso: da Mondovì lungo strada<br />

asfaltata per 24 km fino a Bossea,<br />

proseguire lungo strada sterrata fino a<br />

Stalla Rossa da li seguire il sentiero (4 h<br />

– E)<br />

Dislivello: 1200 m<br />

Posti Letto: 12<br />

RIFUGI CONSORZIO TURISTICO “ALPI DEL MARE GRANDA SUD OVEST”<br />

VALLE ELLERO<br />

RIFUGIO<br />

ALPINO<br />

HAVIS DE GIORGIO<br />

- MONDOVÌ<br />

Sorgenti dell’Ellero<br />

+39.0174.65555<br />

chiavi: Mario Canavese,<br />

+39.0174.569329 - 335.5475807<br />

Località: Roccaforte Mondovì<br />

Quota: 1761 m<br />

Percorso: da Roccaforte lungo strada<br />

asfaltata per 7 km fino a Rastello, si<br />

prosegue lungo strada sterrata dalla loc.<br />

Casa del Sole a Piano Marchisa e poi<br />

lungo sentiero (45 min - T)<br />

Dislivello: 120 m<br />

Posti Letto: 55<br />

VALLE MAUDAGNA<br />

RIFUGIO BALMA<br />

La Balma<br />

+39.0174.334288 - 0174.334316<br />

rifugio gestito da Famiglia Allegro<br />

Località: Frabosa Soprana<br />

Quota: 1883 m<br />

Percorso: da Prato Nevoso per 5 km su<br />

strada sterrata<br />

Posti Letto: 20<br />

RIFUGIO METTOLO<br />

CASTELLINO<br />

Trucca della Tura<br />

chiavi: Bar Arcobaleno Frabosa Sottana<br />

+39.0174.345325<br />

Località: Frabosa Sottana<br />

Quota: 1740 m<br />

Percorso:<br />

- da Artesina (1299 m) fino alla Colletta<br />

segnavia F4, poi segnavia G2 (1h 30min<br />

- E)<br />

- da Baracco (884 m), segnavia G2 (2h -<br />

E)<br />

Dislivello: 350 m<br />

Posti Letto: 25<br />

VALLE PESIO<br />

RIFUGIO MORGANTINI<br />

Colla delle Carsene<br />

chiavi: Flavio Bessi - Borgo S. Dalmazzo<br />

+39.0171.260085<br />

Località: Briga Alta<br />

Quota: 2237 m<br />

Percorso:<br />

- da Limone Piemonte lungo strada<br />

asfaltata per 8 km, si prosegue lungo<br />

sentiero fino a Monesi poi bivio a sinistra<br />

( 2h 30min - E )<br />

- da Chiusa di Pesio lungo strada<br />

asfaltata al Pian delle Gorre, lungo<br />

CONSORZIO TURISTICO ALPI DEL MARE GRANDA SUD OVEST<br />

<strong>Il</strong> rifugio <strong>Mongioie</strong>


sentiero alla Conca Carsene<br />

Dislivello: 120 m<br />

Posti Letto: 25<br />

VALLE TANARO<br />

SARACCO VOLANTE<br />

Conca di Piaggiabella<br />

chiavi: Galleria Subalpina – Torino t.<br />

+39.011.537983<br />

Località: Briga Alta<br />

Quota: 2220 m<br />

Percorso: da Ormea lungo strada<br />

asfaltata per 12 km fino a Carnino, si<br />

prosegue poi lungo sentiero A4 (2h<br />

30min - E)<br />

Dislivello: 820 m<br />

Posti Letto: 12 letti - 12 locale invernale<br />

RIFUGIO DON BARBERA<br />

Colle dei Signori<br />

chiavi: <strong>Il</strong> Fornaio - Colle di Nava<br />

t.+39.0183.325049<br />

Località: Briga Alta<br />

Quota: 2070 m<br />

Percorso:<br />

- da Ormea lungo strada asfaltata per 13<br />

km fino a Carnino, si prosegue poi lungo<br />

sentiero segnavia A3 (2h - E)<br />

- da Colle di Tenda (F) lungo strada<br />

sterrata<br />

CONSORZIO TURISTICO “ALPI DEL MARE GRANDA SUD OVEST” RIFUGI<br />

Posti Letto: 18<br />

RIFUGIO F.I.E.<br />

CIARLO BOSSI<br />

Tetti della Donzella<br />

chiavi: Gr. Escursionisti Savonesi<br />

+39.019.806030 - +39.019.485037<br />

Località: Briga Alta<br />

Quota: 1540 m<br />

Percorso: da Ormea a Carnino Inferiore<br />

lungo strada asfaltata per 24 km, si<br />

prosegue poi lungo sentiero (45 min - E)<br />

Dislivello: 150 m<br />

Posti Letto: 20<br />

RIFUGIO SAVONA<br />

Pian Bersi – Valdinferno<br />

t. +39. 0174. 803707<br />

+39.019.854489<br />

Località: Garessio<br />

Quota: 1528 m<br />

Pecorso:<br />

- da Garessio lungo strada asfaltata per<br />

6,5 km fino ai pennoni Soprani -<br />

Valdinferno, si prosegue poi lungo<br />

sentiero (1h 30min E )<br />

- lungo strada asfaltata da Garessio a<br />

Colla di Casotto, si prosegue poi lungo<br />

sentiero (1h 30min E)<br />

Dislivello: 400 m<br />

Posti Letto: 22<br />

RIFUGIO VALCAIRA<br />

Costa Valcaira - Pizzo d’Ormea<br />

chiavi: Bar dell’Olmo<br />

t. +39. 0174.391266<br />

Località: Ormea<br />

Quota: 2010 m<br />

Percorso:<br />

- da Ormea per 6 km lungo strada<br />

asfaltata fino a Chionea, si prosegue poi<br />

lungo sentiero (ore 2h 30min - E)<br />

- da Ormea lungo strada asfaltata fino a<br />

Aimoni si prosegue poi lungo sentiero (4h<br />

30min - E)<br />

Dislivello: 800 m<br />

Posti Letto: 18 letti - 3 locale invernale<br />

RIFUGIO MONGIOIE<br />

Località Pian Rosso<br />

+39.0174.390196<br />

rifugio gestito da Silvano Odasso –<br />

Frabosa Sottana +39.0174.345541<br />

Località: Ormea<br />

Quota: 1520 m<br />

Percorso: da Ormea a Viozene su strada<br />

asfaltata per 10 km, si prosegue poi lungo<br />

sentiero (45min - T)<br />

Dislivello: 280 m<br />

Posti Letto: 46 letti - 20 locale invernale<br />

CONSORZIO TURISTICO ALPI DEL MARE GRANDA SUD OVEST<br />

43


44<br />

GARESSIO<br />

PARCO FONTI<br />

SAN BERNARDO<br />

Immerso nel fresco tranquillo del Parco<br />

Fonti San Bernardo, é stato creato lo stabilimento<br />

termale, le cui acque proprio dalla<br />

conca garessina sgorgano purissime.<br />

Prima di scaturire alle Terme di Garessio,<br />

l'acqua ha già compiuto un lungo viaggio<br />

nelle viscere della montagna, arricchendosi<br />

di tutti gli oligoelementi che vi ha incontrato<br />

e storicamente apprezzati.<br />

La fonte è nota ed usata da molti secoli<br />

dalle popolazioni locali che le riconoscevano<br />

proprietà terapeutiche nelle malattie<br />

del ricambio. Solo nel 1926 la voce popolare<br />

trovò conferma nelle analisi chimiche<br />

che portarono alla costruzione della struttura<br />

termale e dello stabilimento di imbottigliamento<br />

dell'Acqua San Bernardo.<br />

Alle Terme di Garessio, attraverso l’ idropinoterapia,<br />

si curano in particolare le malattie<br />

dell'apparato urinario e le malattie<br />

del ricambio. L'idropinoterapia è la meto-<br />

TERME CONSORZIO TURISTICO “ALPI DEL MARE GRANDA SUD OVEST”<br />

dica di somministrazione di acqua minerale<br />

per bibita a scopo terapeutico. La cura<br />

consiste nel bere determinate quantità di<br />

acqua minerale ad una data temperatura,<br />

orario di assunzione, tempo di bevuta e ritmo<br />

giornaliero della bevuta (intervallo di<br />

tempo da rispettare tra una bevuta e l'altra).<br />

L'acqua delle Fonti San Bernardo, che<br />

scaturisce fredda dalle rocce a 1300 m. di<br />

altezza, risulta scarsamente mineralizzata<br />

ed è leggerissima. Viene usata esclusivamente<br />

come bibita ed ha una efficace azione<br />

diuretica utile anche per l'alimentazione<br />

dei neonati. L’acqua che si può bere<br />

al Parco è di tipo oligominerale, povera<br />

di sali.<br />

Secondo la vigente legislazione sono definite<br />

minimamente mineralizzate le acque<br />

con residuo fisso non superiore a 50 mg/l<br />

ed oligominerali quelle con residuo fisso<br />

non superiore a 500 mg/l. In particolare i<br />

minerali dell'acqua San Bernardo sono<br />

calcolati in un residuo fisso inferiore a 0,5<br />

grammi per litro.<br />

L'assunzione a scopo terapeutico delle<br />

acque oligominerali dovrebbe avvenire<br />

quotidianamente e rientrare nelle abitudini<br />

per poter essere efficace, tuttavia i cicli annuali<br />

di cura idropinica termale con acque<br />

oligominerali sono senz'altro utili per i seguenti<br />

motivi: l'acqua assunta direttamente<br />

alla fonte possiede caratteristiche peculiari;<br />

la presenza di cofattori termali potenzia<br />

il trattamento.<br />

Al Parco Fonti è possibile compiere lunghe<br />

passeggiate all’ombra dei grandi alberi<br />

che costituiscono il parco, cimentandosi<br />

nei “Percorsi della salute”, sotto il<br />

controllo medico specialistico che ne verifica<br />

effettivi pregi e benefici. È inoltre possibile<br />

praticare attività sportiva grazie alla<br />

presenza dei campi da tennis e bocce.<br />

L’intrattenimento musicale e la pista da<br />

ballo, oltre che lo spazio dedicato alle mostre<br />

all’interno dell’edificio principale permettono<br />

di godere di svariati momenti di<br />

svago. Infine, le Fonti hanno dato vita ad<br />

CONSORZIO TURISTICO ALPI DEL MARE GRANDA SUD OVEST


uno spazio apposta per i giovani: la discoteca<br />

all’aperto che funziona durante tutta<br />

l’estate, sempre sotto le piante secolari<br />

della ridente conca.<br />

ROCCAFORTE MONDOVÌ<br />

ISTITUTO IDROTERMALE<br />

DI LURISIA<br />

Salute è bellezza è il motto che l'Istituto Idrotermale<br />

di Lurisia ha adottato e intorno<br />

al quale ruota tutta la sua filosofia. Curare<br />

la salute fa, infatti, bene alla bellezza. <strong>Il</strong><br />

senso di gratificazione che il sentirsi bene<br />

e in forma trasmette all'organismo crea<br />

l'armonia psicofisica giusta perché la bellezza<br />

innata si rifletta nei gesti quotidiani.<br />

Le parole d'ordine a Lurisia sono discrezione,<br />

controllo qualitativo e, soprattutto,<br />

professionalità. Uno staff medico specialistico<br />

e personale altamente qualificato accompagnano<br />

l'Ospite passo per passo, ascoltando<br />

ogni sua esigenza e consigliandolo<br />

in modo che ogni trattamento, ogni<br />

volta, diventi un momento esclusivo e personale.<br />

L'Istituto Idrotermale di Lurisia nasce e si<br />

sviluppa intorno al 1940, nell'ambiente di<br />

CONSORZIO TURISTICO “ALPI DEL MARE GRANDA SUD OVEST” TERME<br />

grande pregio storico e paesaggistico del<br />

Monregalese. Luogo di vacanza prediletto<br />

da grandi personaggi del panorama politico,<br />

artistico e sociale italiano degli anni<br />

passati vive, oggi, una nuova e dorata maturità.<br />

E' tutt'ora un ambiente esclusivo e confortevole<br />

tra mare e monti, ideale per trascorrere<br />

una vacanza in piena armonia con se<br />

stessi, per recuperare lo stato fisico ottimale<br />

e prendersi cura del proprio aspetto.<br />

L’ambiente, tra pinete e boschi di castagni,<br />

è ideale per trascorrere una vacanza in<br />

piena armonia con se stessi, per recuperare<br />

lo stato fisico ottimale e prendersi cura<br />

del proprio aspetto.<br />

Le strutture che accolgono i vari reparti e i<br />

padiglioni mantengono inalterate le caratteristiche<br />

architettoniche della metà del secolo<br />

scorso, rispettando lo stile tipico delle<br />

costruzioni montane del monregalese.<br />

Alle Terme di Lurisia è possibile alternare<br />

le cure e i trattamenti a sane e rilassanti attività<br />

sportive: lunghe passeggiate guidate<br />

sui percorsi tracciati all'interno del Parco<br />

Termale, partite a tennis, escursioni a cavallo,<br />

fino alla riscoperta della tradizione<br />

del gioco delle bocce.<br />

Nell'ambito di quella che viene definita Area<br />

salute si possono effettuare terapie<br />

termali e strumentali, si può godere di prestazioni<br />

mediche e specialistiche, oppure<br />

dedicarsi ai massaggi.<br />

L'Area bellezza invece offre trattamenti viso,<br />

collo e decolleté, trattamenti per il corpo,<br />

trattamenti complementari e vengono<br />

esposte varie proposte termali per la bellezza.<br />

L'Istituto Idrotermale di Lurisia collabora<br />

da anni con le più rinomate Università Italiane<br />

ed estere per gli studi di specializzazione<br />

in campo termale.<br />

Due prestigiosi premi sono stati istituiti per<br />

dare impulso e favorire i lavori di ricerca in<br />

ambito termale e costituiscono ormai un<br />

punto di riferimento nel panorama idrologico<br />

nazionale: il Premio Madame Curie,<br />

riservato ai lavori sperimentali di ricerca<br />

clinica in Idrologia medica nelle sue diverse<br />

branche con le acque termali di Lurisia,<br />

e la Targa Cignolini, riservata ai lavori di ricerca<br />

in Idrologia medica d'impiego ed applicazione.<br />

CONSORZIO TURISTICO ALPI DEL MARE GRANDA SUD OVEST<br />

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46<br />

I PRODOTTI ECCELLENTI DELLE TERRE DEL <strong>GAL</strong> MONGIOIE<br />

I territori del Consorzio Turistico si<br />

contraddistinguono per la cucina,<br />

fiore all’occhiello caratterizzato da<br />

vini deliziosi e piatti allettanti.<br />

L’ampiezza del territorio fa si che<br />

la tradizione culinaria risenta,<br />

nell’area di confine con la vicina<br />

Liguria, dell’influenza ligure,<br />

mentre più ci si avvicina alla<br />

Langa più si sente la presenza dei<br />

sapori della cucina langarola.<br />

Trait d’union fra l’influsso<br />

tipicamente piemontese, quello<br />

ligure e quello di Langa resta la<br />

ricchezza di ingredienti semplici,<br />

poveri ma valorizzati in piatti<br />

gustosi.<br />

I F O R M A G G I<br />

Segno del rapporto unico che lega il lavoro e la tradizione dell’uomo<br />

al territorio, la caseificazione è uno dei settori più ricchi<br />

e complessi della produzione alimentare.<br />

I fattori in gioco sono molteplici ed ognuno concorre in modo<br />

determinante a definire consistenza, gusto, profumo. Dentro una<br />

“forma” si distinguono alpeggi, erbe di montagna, tempi e<br />

tradizioni dell’uomo.<br />

<strong>Il</strong> territorio del G.A.L. Momgioe raccoglie e promuove alcune<br />

delle più interessanti e note produzioni casearie, formaggi e ricette<br />

antiche, che hanno il sapore di un mondo intero.<br />

Fra i prodotti più tradizionali che si trovano nel territorio si posso<br />

sicuramente citare i formaggi.<br />

Nelle alte valli del territorio, dove si aprono estesi pascoli che in<br />

estate diventano meta di greggi e mandrie, e che vedono un<br />

proliferare di erbe gustose e di acqua pura, la tradizione casearia<br />

vede la produzione di molti formaggi d’alpeggio, impasti<br />

dai sapori ricchi o delicati a seconda della lavorazione e della<br />

stagionatura che accompagnano la preparazione.<br />

Fra questi si possono citare il testun, formaggio dalle origini<br />

molto antiche, la sora dal gusto saporito e il bruss, pasta morbida<br />

dal sapore potente.<br />

Ricavato dalla lavorazione della ricotta d’alpeggio, quest’ultimo<br />

è ottimo spalmato sul pane e accompagnato da un vino<br />

frizzante.<br />

Altro formaggio d’alpeggio la cui produzione impera nei territori<br />

del G.A.L. <strong>Mongioie</strong> è il raschera, che prende il nome dall’o-<br />

La Raschera D.O.P<br />

<strong>Il</strong> Murazzano D.O.P<br />

.<br />

La Toma Piemontese<br />

D.O.P.<br />

Tuma Dla Paja<br />

Crava<br />

<strong>Il</strong> Bra D.O.P.<br />

La Sora o Sola<br />

<strong>Il</strong> Testun<br />

<strong>Il</strong> Bruss<br />

Tuma di Pecora delle<br />

Langhe - Tume D’Fè<br />

<strong>Il</strong> Gioda<br />

<strong>Il</strong> Valcasotto<br />

<strong>Il</strong> Nostrale d’Alpe<br />

Ormea<br />

CONSORZIO TURISTICO ALPI DEL MARE GRANDA SUD OVEST


I PRODOTTI ECCELLENTI DELLE TERRE DEL <strong>GAL</strong> MONGIOIE<br />

monimo lago alle falde del <strong>Mongioie</strong> e<br />

viene prodotto nell’area fra Roburent,<br />

Pamparato, Frabosa Sottana e Ormea.<br />

<strong>Il</strong> raschera possiede il marchio DOP, attraverso<br />

il quale è possibile identificarlo<br />

con certezza. Ne esistono due varietà: una<br />

che nasce dal latte di stalla o dei pascoli<br />

di montagna, che si può dotare del<br />

marchio “d’alpeggio”.<br />

Le sue forme possono essere tonde o<br />

quadrate, dal peso variabile fra i 6 e gli 8<br />

chili. È un formaggio che deve stagionare<br />

per un periodo minimo di due mesi, ma<br />

supporta benissimo stagionature lunghe<br />

che conferiscono un bel colore paglierino<br />

alla pasta rassodandola e ravvivandone<br />

il sapore.<br />

La toma delle Langhe invece si presenta<br />

come una formaggetta di circa<br />

tre/quattro etti a pasta bianca e fresca ottenuta<br />

con latte ovino puro o miscelato<br />

con latte bovino e paesano. All’origine di<br />

questo cacio, sono le rinomate pecore<br />

delle Langhe dal cui latte intero ricco e<br />

profumato si ottiene la pasta bianca e un<br />

po’ granulosa che contraddistingue l’impasto.<br />

Questo formaggio può essere consumato<br />

fresco o conservato per brevi periodi.<br />

In tal caso, occorre avere qualche precauzione;<br />

l’ideale è disporre di una cantina<br />

ventilata dove la formaggetta possa<br />

stagionare leggermente, adagiata su un<br />

asse di pino.<br />

In casa se conservata in frigo andrà estratta<br />

almeno un’ora prima della consumazione,<br />

perché la pasta si ravvivi e riprenda<br />

tutto il suo aroma.<br />

<strong>Il</strong> Murazzano viene prodotto con latte ovino<br />

in purezza o misto ovino in misura<br />

minima del 60% con eventuali aggiunte<br />

di latte vaccino in misura non superiore<br />

al 40%. <strong>Il</strong> nome Murazzano è piuttosto<br />

recente, ma questo tipo di formaggio ha<br />

origini antichissime ed era conosciuto<br />

con il nome di Tuma o Robiola.<br />

La Sora o Sola è un formaggio misto prodotto<br />

con latte di pecora e di capra miscelato<br />

con quantità variabili di latte di<br />

vacca. In ogni caso non si utilizza mai il<br />

solo latte di vacca. <strong>Il</strong> Bruss è ottenuto<br />

dalla fermentazione di altri formaggi o ricotta,<br />

si presente come una pasta cremosa,<br />

omogenea, facilmente spalmabile,<br />

di colore variabile tra il bianco, grigiastro,<br />

il giallino ed il verdognolo( se si usano<br />

formaggi erborinati), di odore piuttosto intenso<br />

e di sapore più o meno fortemente<br />

aromatico e piccante.<strong>Il</strong> Gioda è un formaggio<br />

fresco o a media stagionatura.<br />

La crosta è presente ed è di pochi millimetri.<br />

pasta bianca, cremosa, occhiatura<br />

assente o minima. Profumo di panna, latte<br />

e nocciola.L’Ormea è tipico dei pascoli<br />

alpini, specialmente dell’Alta Val Tanaro,<br />

ricco di aromi floreali e dalla pasta<br />

morbida e compatta, di colore avorio -<br />

paglierino per il tipo fresco e più acsiutta<br />

e giallo oro per quello stagionato.<br />

CONSORZIO TURISTICO ALPI DEL MARE GRANDA SUD OVEST<br />

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48<br />

I PRODOTTI ECCELLENTI DELLE TERRE DEL <strong>GAL</strong> MONGIOIE<br />

I C E C I LA RAPA DI CAPRAUNA<br />

<strong>Il</strong> cece è un legume di origine orientale<br />

coltivato anche in Europa. Nel territorio del<br />

G.A.L. <strong>Mongioie</strong> la pianta si semina d’autunno<br />

o in primavera, e i frutti si raccolgono<br />

ad agosto, estirpando le piante che<br />

vengono fatte essiccare e battute per ricavarne<br />

la granella. <strong>Il</strong> cece è un prodotto che<br />

si presta ottimamente alla conservazione.<br />

Contiene molte proteine e consente uno<br />

sviluppo calorico notevole, oltre a presentare<br />

un elevato contenuto di ferro.<br />

Questo prezioso alimento è particolarmente<br />

coltivato a Nucetto, in Valle Tanaro.<br />

In origine la sua non era sicuramente una<br />

cultura prevalente ma certamente ne era<br />

diffuso l’uso per l’alimentazione in tutte le<br />

famiglie contadine residenti, che lo seminavano<br />

anche nell’atin fra i filari delle viti<br />

(essendo una pianta bassa non impediva<br />

all’uva di ricevere il sole). Una volta battuti,<br />

i ceci venivano riposti in sacchi di iuta e<br />

consumati durante l’inverno alternati con<br />

i fagioli e la polenta.<br />

Per l’uomo, il modo migliore per cibarsene<br />

era di abbinare il cece al maiale, e tutt’ora<br />

questo abbinamento è grandemente apprezzato<br />

dagli abitanti locali e dai turisti,<br />

che lo possono gustare durante la festa<br />

dedicata ai primi di agosto.<br />

Le rape di Caprauna, che per la loro forma<br />

possono ricordare le rape comuni, hanno<br />

in realtà qualità superiori. Esse vengono<br />

coltivate sul versante della Valle Pennavaire,<br />

lembo del territorio piemontese al<br />

confine con la Liguria che gode dell’esposizione<br />

all’aria di mare. Gli appezzamenti<br />

di terra su cui la rapa viene coltivata sono<br />

per lo più terrazzamenti retti da muretti in<br />

pietra a secco che nei secoli scorsi rende-<br />

<strong>Il</strong> Cece di Nucetto<br />

La Rapa di Caprauna<br />

<strong>Il</strong> Grano Saraceno.<br />

<strong>Il</strong> Mais Ottofile<br />

La Patata<br />

dell’Alta Valle Belbo<br />

La Patata<br />

delle Valli del Re<br />

il Fagiolo Bianco<br />

di Bagnasco<br />

<strong>Il</strong> Fagiolo Borlotto<br />

del Cebano<br />

<strong>Il</strong> Fagiolo Cuneo<br />

vano possibile la coltivazione ad alta quota<br />

di altri prodotti quali grano, orzo, segale<br />

e avena. Un tempo sugli stessi appezzamenti<br />

su cui veniva seminato il grano si<br />

coltivava anche la rapa: infatti dopo la raccolta<br />

del cereale, la presenza di residui di<br />

stoppie nel terreno conferiva alle rape l’aroma<br />

e il sapore del tutto particolari che la<br />

rendono oggi un ortaggio di prima qualità.<br />

Ortaggio grande, dolcissimo e dalla pasta<br />

di un colore bianco tendente al giallo, la<br />

rapa di Caprauna deve le proprie caratteristiche<br />

alla particolare situazione climatica<br />

in cui è coltivata, ma anche alle caratteristiche<br />

varietali. Le preparazioni in cui<br />

viene utilizzata sono innumerevoli ed entrano<br />

nei menu delle trattorie della valle<br />

che la propongono in varie combinazioni;<br />

in sformato, vengono servite accompagnate<br />

dalla bagna cauda, tipico piatto piemontese<br />

a base di cardi, acciughe e aglio.<br />

Possono inoltre fungere da contorno a ricchi<br />

e gustosi piatti di carne, semplicemente<br />

gratinate al forno. Un abbinamento tipico<br />

è infine quello con la salsiccia e con uno<br />

speciale tipo di pasta fresca: gli s-ciancui,<br />

ottenuti dall’impasto di farina di grano<br />

integrale con acqua e sale. Nel condimento<br />

di questo piatto entrano anche altri prodotti<br />

tipici della montagna quali le noci e i<br />

funghi porcini.<br />

CONSORZIO TURISTICO ALPI DEL MARE GRANDA SUD OVEST


I PRODOTTI ECCELLENTI DELLE TERRE DEL <strong>GAL</strong> MONGIOIE<br />

È stato costituito un Presidio Slow Food la<br />

cui azione è mirata alla protezione di questo<br />

prodotto, e delle modalità con cui viene<br />

coltivato. La creazione del Presidio mira<br />

alla promozione di questo prodotto, che<br />

presenta indiscusse proprietà organolettiche.<br />

<strong>Il</strong> progetto del Presidio dovrebbe inoltre<br />

dare il via ad un più ampio piano di recupero<br />

territoriale, ma anche ambientale.<br />

Ciò dovrebbe permettere allo stesso tempo<br />

il recupero della coltivazione delle rape<br />

nei terrazzamenti ancora esistenti, il ripristino<br />

di quelli danneggiati, ma anche l’attuazione<br />

di tutta una serie di iniziative che<br />

sono volte ad incentivare sia coloro che intendono<br />

ricominciare questo tipo di coltivazione,<br />

sia chi volesse tornare a vivere a<br />

Caprauna.<br />

IL GRANO SARACENO<br />

A dispetto del nome, questo alimento non<br />

ha nulla a che vedere con il grano. Appartiene<br />

infatti alla famiglia delle poligonacee.<br />

<strong>Il</strong> grano saraceno è originario della cina,<br />

dove è utilizzato per produrre pane, venne<br />

poi introdotto nell’europa dell’est, dove<br />

viene utilizzato per preparar il porridge o<br />

per accompagnare secondi piatti, al posto<br />

del riso.<br />

LA POLENTA SARACENA<br />

La polenta saracena, uno dei piatti più tipici<br />

del nostro territorio, è protagonista di<br />

numerose sagre e manifestazioni che<br />

vengono organizzate nei vari paesi. Essa<br />

prende il nome dal grano saraceno, che<br />

insieme alla patata è l’altro ingrediente base<br />

per prepararla. La coltivazione del grano<br />

saraceno fu introdotta nelle nostre valli<br />

in seguito alle invasioni saracene che risalgono<br />

alla fine del primo millennio. Esso<br />

si diffuse in maniera particolare a quote<br />

piuttosto alte, oltre i mille metri, dove, nel<br />

periodo dalla primavera all’autunno, il frumento<br />

e altri prodotti non riuscivano a<br />

giungere a maturazione. m<strong>Il</strong> grano saraceno,<br />

o come viene chiamato in queste<br />

valli “furmentin”, non è una graminacea<br />

ma una poligonacea, ed è tollerato anche<br />

da coloro che soffrono del morbo celiaco e<br />

non possono pertanto alimentarsi con i<br />

derivati del grano. La combinazione dei<br />

tre ingredienti base (patate, farina di grano<br />

saraceno, farina di frumento) dà origine al<br />

tradizionale impasto che, condito con latte,<br />

panna, porri e funghi viene chiamato<br />

polenta saracena.Essa costituiva, soprattutto<br />

nel periodo autunnale e invernale, il<br />

piatto quotidiano che veniva alternato alle<br />

castagne, altro prodotto tipico locale. Per<br />

una corretta preparazione di questo piatto<br />

è necessario far bollire le patate, in modo<br />

che siano appena coperte dall’acqua salata<br />

e dalle farine di frumento e di grano saraceno,<br />

per circa un’ora. Passato questo<br />

periodo si può quindi pestare il composto<br />

fino ad ottenere la giusta consistenza e<br />

morbidezza. La polenta si presenta con<br />

un colore grigio, schiarito lievemente dall’aggiunta<br />

della farina bianca, e si unisce<br />

appunto al sugo di panna porri e funghi. <strong>Il</strong><br />

sugo viene preparato facendo rosolare<br />

con un po’ di burro i porri e poi i funghi<br />

secchi ammorbiditi e tagliuzzati in piccoli<br />

pezzi. Dopo aver aggiunto a questo composto<br />

il latte con la panna si fa cuocere il<br />

tutto a lungo a fuoco lento.<br />

IL M A I S O T T O F I L E<br />

<strong>Il</strong> mais ottofile è una antica varietà del Piemonte<br />

e prende il nome dalla caratteristica<br />

pannocchia che ha solo otto file longitudinale<br />

di chicci dalla forma arrotondata<br />

di colore arancio, ricchi di amido. E’ un<br />

mais eccezionale per la polenta ma il fioretto<br />

si può utilizzare anche per i dolci. La<br />

farina integrale viene macinata a pietra e<br />

setacciata separando il fioretto più fine<br />

dalla bramata più grande e colorata.<br />

LA PATATA<br />

Dopo l’importazione dal nuovo continente,<br />

la patata riscosse un grande successo<br />

nell’alimentazione del mondo occidentale,<br />

e giunse per la prima volta nei nostri territori<br />

nel XVIII secolo. <strong>Il</strong> comune tubero si è<br />

adattato, riproducendosi con facilità ad ogni<br />

latitudine e quota; tuttavia alcuni luoghi<br />

hanno generato, nei secoli, patate migliori.<br />

Quelle dell’Alta Val Tanaro in particolare,<br />

sono da sempre rinomate per il loro sapore<br />

e la modalità con cui vengono coltivate,<br />

fortemente legata alla tradizione, in<br />

piccoli appezzamenti dove una terra particolare<br />

origina una patata incredibilmente<br />

morbida e gustosa. La patata divenne presto<br />

ingrediente principale della cucina<br />

montana povera, e servì per sfamare generazioni<br />

di abitanti di queste zone e in<br />

generale delle zone di montagna più isolate<br />

e impervie. Oggi le ricette in cui viene<br />

impiegata sono molto apprezzate dagli<br />

appassionati che ritrovano in esse la genuinità<br />

della cucina locale. Amalgamata<br />

insieme alla farina di frumento e alla farina<br />

di grano saraceno è uno degli ingredienti<br />

base di uno dei piatti più tipici di tutto il territorio<br />

del G.A.L. <strong>Mongioie</strong>: la polenta saracena.<br />

IL FAGIOLO BIANCO DI<br />

BAGNASCO<br />

<strong>Il</strong> fagiolo bianco è un rampicante destinato<br />

quasi esclusivamente alla produzione di<br />

granella secca e prodotto in quantità limitata,<br />

che può per questo essere definito<br />

un “prodotto di nicchia”, anche per le particolari<br />

caratteristiche organolettiche frutto<br />

delle caratteristiche pedoclimatiche della<br />

zona di produzione. Questo legume è tipicamente<br />

coltivato nella zona di Bagnasco<br />

dove un tempo se ne producevano grandi<br />

quantità. Col passare del tempo, nuove<br />

varietà, hanno sostituito il “Bianco di Bagnasco”<br />

nella coltivazione in loco, portando<br />

un graduale abbandono di questa specie<br />

nonostante le apprezzate caratteristiche<br />

ne avessero fatto un prodotto di largo<br />

consumo.Ad inizio degli anni ’90 un rinnovato<br />

interesse verso questo legume ha<br />

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49


50<br />

I PRODOTTI ECCELLENTI DELLE TERRE DEL <strong>GAL</strong> MONGIOIE<br />

portato alcuni coltivatori a riprendere seppur<br />

in piccole quantità la coltivazione del<br />

“Fagiolo bianco di Bagnasco”. <strong>Il</strong> territorio<br />

del G.A.L. <strong>Mongioie</strong> è ricco di prodotti rari<br />

e pregiati di altissima qualità, particolarmente<br />

di tartufi neri e bianchi. Anche in<br />

questo caso tutte le caratteristiche del territorio<br />

sono riprodotte dal sapore inconfondibile<br />

e ricercato dei suoi frutti. Le terre del<br />

cebano sono inoltre famose per i funghi,<br />

celebrati ogni anno nella Mostra del Fungo<br />

di Ceva, un appuntamento che richiama<br />

i più grandi esperti di micologia a livello<br />

internazionale, ma anche decine di migliaia<br />

di turisti, attratti dal fascino di prodotti<br />

unici.I funghi appartengono alle tallofite,<br />

cioè piante che non hanno tessuti o<br />

organi, ma solo un tallo costituito da pseudotessuti,<br />

che non sviluppano fiori nè si riproducono<br />

per seme. Infatti si moltiplicano<br />

tramite spore, sottili come polvere. A differenza<br />

dei semi delle piante dove la fecondazione<br />

è già avvenuta nel fiore, nel momento<br />

in cui il polline, elemento maschile,<br />

raggiunge il pistillo e quindi l’ovulo, elemento<br />

femminile.<br />

I T A R T U F I<br />

<strong>Il</strong> tartufo è un fungo sotterraneo della famiglia<br />

degli ascomiceti ed appartiene al-<br />

l’ordine delle tuberales. <strong>Il</strong> genere tuber è il<br />

più importante dell’ordine delle tuberales,<br />

le sue specie formano corpi fruttiferi commestibili<br />

a forma di tubero e corpo tondeggiante,<br />

caratterizzati da un intenso<br />

profumo aromatico gradevolissimo.Le<br />

specie più note sono il tartufo bianco d’Alba<br />

e il tartufo nero pregiato. Rivestono una<br />

minore importanza in quanto meno riceracti<br />

e utilizzati le seguenti specie: tartufo<br />

nero d’inverno, tartufo moscato, scorzone<br />

o tartufo d’estate, tartufo nero ordinario,<br />

tartufo nero liscio. I atrtufi vivono in<br />

simbiosi con alcune piante superiori (pioppi,<br />

quercie..). essi sono privi di clorofilla e<br />

di conseguenza, non potendo assimilare e<br />

produrre sostanzaorganica per il loro sviluppo,<br />

in modo autonomo, diventano dei<br />

simbionti ( che vivono in stretta collaborazione<br />

con altri vegetali). Le piante che producono<br />

magiori quantità di tartufi in relazione<br />

specialmente ad un terreno adatto,<br />

calcareo argilloso, in relazione al clima,<br />

preferibilmente in luoghi freschi, torrenti,<br />

canali, fossi di fondovalle, sono i tigli, le<br />

quercie, i salici, i pioppi e d il carpino nero.<br />

In linea di massima il periodo di cerca dei<br />

tartufi in rapporto anche a fattori commercaili<br />

ed alla buona qualità decorre dal mese<br />

di settembre a dicembre. <strong>Il</strong> tartufo bianco<br />

ha una forma variabilissima da globoso<br />

<strong>Il</strong> Tartufo Bianco<br />

<strong>Il</strong> Tartufo Nero<br />

I Funghi<br />

e regolare a quasi pietto,<br />

ha una superficie<br />

pressochè liscia di colore<br />

ocraceo pallido,<br />

talvolta tendente al<br />

brunasto verdognolo o<br />

al bianco crema. Le dimensioni<br />

sono notevoli<br />

rispetto ad altre specie<br />

congeneri, potendo<br />

superare anche i 10<br />

cm di diametro e i 500<br />

grammi di peso. <strong>Il</strong> profumo<br />

è squisito, molto<br />

forte, fragrante, vagamente<br />

agliaceo; il sapore<br />

è particolarmente,<br />

gradevolissimo, intenso<br />

solo a crudo. La<br />

gleba (polpa) è compatta<br />

e soda ma tenera<br />

e facilmente friabile; il<br />

colore è ocraceo nocciola<br />

con venature<br />

biancastre sottili e reticolate<br />

tra loro. <strong>Il</strong> tartufo<br />

nero pregiato ha la forma<br />

tondeggiante globosa,<br />

il peridi ( parte esterna)<br />

è ricoperto di<br />

verruche medio picco-<br />

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I PRODOTTI ECCELLENTI DELLE TERRE DEL <strong>GAL</strong> MONGIOIE<br />

le, di forma esagonale; il corpo fruttifero<br />

abbastanza grande, da tre a quindici centimentri<br />

di diamentro. La polpa che negli esemplari<br />

acerbi è grigia chiara, brunastra<br />

dievnta a maturazione nero violacea con<br />

numerosissime e fini venture bianche. <strong>Il</strong><br />

profumo è ottimo, aromatico, penetrante,<br />

fruttato abbastanza intenso, il sapore è<br />

moltop gradevole, piacevolmente piccante<br />

e resiste bene alla cottura.<br />

Come conservarlo: freezer, frigoriferi in<br />

genere e calendari sono nemici del tartufo.<br />

Se lo si vuole conservare in frigo, lo<br />

si può fare a patto di seguire queste regole:<br />

il tartufo deve essere avvolto in una<br />

pezzuola di carta, tipo acottex, che deve<br />

essere sostituita ogni due giorni, di seguito<br />

mettere il tartufo incartato dentro un vasetto<br />

di vetro e conservare il vasetto a 4-6<br />

gradi, nel reparto verdure del frigorifero.<br />

Così si eviterà di disperdere il suo prezioso<br />

profumo e si elimina il rischio di contatto<br />

con altri alimenti il cui odore potrebbe<br />

deteriorarlo. Naturalmente gli intenditori<br />

hanno spesso metodi diversi di conservazione.<br />

In ogni caso il tartufo va consumato<br />

il più presto possibile altrimenti con il<br />

tempo può perdere di peso e di qaulità organolettiche.<br />

<strong>Il</strong> territorio del Gal. <strong>Mongioie</strong><br />

è ricco di prodotti rari e pregiati di altissima<br />

qualità, particolarmente di tartufi<br />

neri e funghi.Anche in questo caso<br />

tutte le caratteristiche del territorio<br />

sono riprodotte dal sapore<br />

inconfondibile e ricercato dei suoi<br />

frutti.<strong>Il</strong> più nobile e prezioso fra<br />

tutti i tartufi è sicuramente il tartufo<br />

bianco, detto anche tartufo<br />

d’Alba. La sua polpa ha venature<br />

biancastre, e la sua buccia liscia<br />

è di colore chiaro. <strong>Il</strong> suo profumo<br />

lo rende totalmente inconfondibile.<br />

<strong>Il</strong> tartufo bianco matura nelle<br />

zone di Langa che appartengono<br />

al territorio del G.A.L. <strong>Mongioie</strong><br />

nel tardo autunno, fino a dicembre.<br />

È possibile trovare in queste<br />

zone, in quantità molto maggiori,<br />

anche il tartufo nero, meno pregiato<br />

ma che viene molto apprezzato<br />

poiché in termini di sapore e<br />

profumo ha poco da invidiare al<br />

tartufo bianco. Proprio perché più<br />

comune, il suo prezzo lo rende<br />

decisamente più accessibile rispetto al<br />

tartufo bianco. In cucina il tartufo viene utilizzato<br />

in tantissime combinazioni: risotti,<br />

carni crude, paste casereccie che vengono<br />

guarnite con sottilissime scaglie.<br />

Viene inoltre utilizzato per la realizzazione<br />

di olio e burro aromatizzati.<br />

IL FUNGO PORCINO<br />

I funghi appartengono alle tallofite, cioè<br />

piante che non hanno tessuti o organi, ma<br />

solo un tallo costituito da pseudotessuti,<br />

che non sviluppano fiori ne si riproducono<br />

per seme. Infatti si moltiplicano tranite<br />

spore, sottili come polvere. A differenza<br />

dei semi delle piante dove la fecondazione<br />

è già avvenuta nel fiore, nel momento<br />

in cui il polline, elemento maschile, raggiunge<br />

il pistilo e quindi l’ovulo, elemento<br />

femminile.La maggior parte dei funghi meno<br />

evoluti, quelli microscopici, vivono nell’acqua,<br />

mentre i funghi più evoluti crescono<br />

preferibilmente sul terreno o sul legno.<br />

I funghi non sono nè vegetali, nè animali<br />

ma occupano una singolare posizione intermedia.<br />

Quindi possiamo parlare di “regno<br />

dei funghi”! <strong>Il</strong> Regno dei funghi, a differenza<br />

del Regno vegetale, non possiede<br />

clorofilla pertanto non è in grado di tra-<br />

sformare sostanze inorganiche in sostanze<br />

organiche e quindi, come il regno animale,<br />

deve nutrirsi di sostanze organiche<br />

già eleborate.I funghi porcini si possono<br />

raccogliere nei boschi del G.A.L. <strong>Mongioie</strong><br />

fra i castagni, le betulle o i faggi, e hanno<br />

un gusto e un profumo eccezionali. <strong>Il</strong> porcino<br />

è il re dei funghi, e lo si riconosce fra<br />

gli altri per il suo cappello tondeggiante<br />

che, nella parte superiore, assume tonalità<br />

di marrone variamente sfumate e in<br />

quella inferiore è spugnoso e di colore<br />

bianco-giallognolo. <strong>Il</strong> gambo varia dal colore<br />

beige al grigiastro, e non si presenta<br />

liscio, ma rivestito da un sottile reticolo<br />

dello stesso colore. <strong>Il</strong> profumo del porcino<br />

è molto gradevole, e la sua polpa bianca è<br />

estremamente saporita. Esso può essere<br />

cucinato in svariate maniere, trifolato con<br />

il prezzemolo e l’aglio, per preparare sughi<br />

di risotti, fritto, sott’olio o sott’aceto. Poiché<br />

il suo profumo e il suo sapore si mantengono<br />

con l’essiccazione, è ottimo seccato<br />

per essere utilizzato durante l’inverno,<br />

specie per la preparazione di sughi. L’abbinamento<br />

più comune del sugo a base di<br />

funghi è con gli gnocchi o le tagliatelle oppure,<br />

unito alla panna e ai porri, con la polenta<br />

saracena.<br />

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51


52<br />

I PRODOTTI ECCELLENTI DELLE TERRE DEL <strong>GAL</strong> MONGIOIE<br />

LA<br />

SALUMERIA<br />

Sul nostro territorio<br />

provinciale, al terzo<br />

posto in Italia per<br />

produzione suinicola,<br />

opera un Consorzio<br />

per la tutela e<br />

la valorizzazione<br />

dell’allevamento<br />

suinicolo e dei prodotti<br />

tipici di salumeria:<br />

<strong>Il</strong>CON.SA.TI.,<br />

consorzio formato<br />

da allevatori, operatori<br />

del settore zootecnico,<br />

macellatori<br />

e produtori di salumeria<br />

tipica cuneese.<br />

Al CON.SA.TI.<br />

spetta non solo il<br />

compito di salvaguardare<br />

la saluemria<br />

tipica cuneese,<br />

ma anche quello di<br />

garantire una completa<br />

rintracciabilità<br />

nella filiera<br />

CON.SA.TI. ed un alto livello qualitativo di<br />

tutte le carni provenienti esclusivamente<br />

dagli allevamenti cuneesi associati. La<br />

cultura del maiale abbraccia tutte le epoche<br />

dal divenire dell’uomo, dalla più recnte<br />

antichità ai nostri giorni. La carne di<br />

maiale ed i prodotti derivati, conservati<br />

con processi di salatura e stagionatura,<br />

sono sopravvissuti e sopravviverano alle<br />

mode alimentaried ai denigratori. L’uso alimentare<br />

delle carni di maiale, soprattutto<br />

salate e trasforamte in apprezzati salumi,<br />

non è una scoperta moderna ma ha radici<br />

antichissime. Da secoli il cuneese è un’area<br />

vocata alla produzione sia di suini sia<br />

di salumi: sono presenti testimonianze del<br />

fatto che, in passato, gli appezzamenti di<br />

terreno, erano venduti non in base alla<br />

metratura, ma la numero di maiali che vi<br />

potevano pascolare. Tradizionalmente ogni<br />

famiglia agricola allevava il maiale che<br />

veniva macellato nei mesi più freddi, tra<br />

ottobre e febbraio, ricavandone una certa<br />

abbondanza di parti da consumarsi fresche<br />

ed altre da utilizzare nel corso dell’intero<br />

anno ad integrazione della dieta<br />

dopo opportuni trattamenti. I prodotti tipici<br />

di salumeria soggetti a tutela sono regolarmentati<br />

da specifici Disciplinari di produzione<br />

che garantiscono metodi di preparazione<br />

e gusti tradizonali; consentendo<br />

La carne fresca di<br />

Maiale CON.SA.TI<br />

<strong>Il</strong> Lardo Cuneo<br />

CON.SA.TI.<br />

.<br />

La Pancetta Cuneo<br />

CON.SA.TI.<br />

<strong>Il</strong> Salame Cuneo<br />

CON.SA.TI.<br />

<strong>Il</strong> Salame Cotto<br />

Cuneo CON.SA.TI.<br />

La Bala D’Asu<br />

esclusivamente l’utilizzo di carne di suini<br />

nati ed allevati in Provincia di Cuneo provenienti<br />

da allevamenti iscritti al Consorzio<br />

e c he osservano le prescrizioni relative ad<br />

una alimentazione che contempla l’utilizzo<br />

di materie prime nobili come mais, orzo,<br />

crusca, soia. Tutte le fasi di lavorazione, di<br />

scelta delle carni e di stagionatura sono rigorosamente<br />

effettuate nella zona tipica,<br />

geograficamente individuata dagli stessi<br />

confini amministrativi della provincia<br />

“Granda”<br />

La carne fresca di maiale CON.SA.TI<br />

<strong>Il</strong> Consorzio, nel perseguire gli scopi e la<br />

valorizzazione della produzione suinicola<br />

della provincia di Cuneo ed al fine di garantire<br />

e tutelare il consumatore sulla rintracciabilità<br />

e sulla qualità della carne fresca<br />

di suino, ha istituito la “Filiera della<br />

carne di Suino Tradizionale CON.SA,.Ti<br />

Cuneo”, regolamentata da specifico Disciplinare<br />

che prevede particolari prescrizioni.<br />

La carne offerta al consumatore con il<br />

marchio CON.SA.TI proviene da un ciclo<br />

produttivo che si svolge esclusivamente<br />

ed interamente nella provincia di Cuneo.<br />

E’ prodotta solo con suini di ottima qualità<br />

ed in ottimo stato sanitario che in questo<br />

territorio:<br />

- sono nati, allevati ed ingrassati in condi-<br />

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I PRODOTTI ECCELLENTI DELLE TERRE DEL <strong>GAL</strong> MONGIOIE<br />

zioni di benessere negli allevamenti associati<br />

alla filiera CON.SA.TI e trasportati in<br />

condizioni ottimali.<br />

- sono alimentati ed allevati, rispettando i<br />

ritmi naturali di crescita, secondo le prescrizioni<br />

produttive stabilite dal<br />

CON.SA.TI.<br />

- sono inseriti nel circuito della produzione<br />

e della tutela del Prosciutto di Rarma e<br />

di San Daniele<br />

- hanno raggiunto l’età minima di macellazione<br />

prevista in 8 mesi dalla mascita ed<br />

un peso non inefrior a 144 Kg. A garanzia<br />

del rispetto dei suddetti requisiti le cosce<br />

dei suini devono recare il tatuaggio che identifica<br />

il mese di nascita<br />

- sono abbattuti, perfettamente dissanguati<br />

e sezionati presso un impianto di<br />

macellazione associato al CON.SA.TI. e<br />

dubicato nel territorio della provincia di<br />

Cuneo. <strong>Il</strong> macellatore dalla data di ammissione<br />

alla filiera, può abbattere, presso il<br />

proprio impianto esclusivamente suini provenienti<br />

dagli allevatori associati al<br />

CON.SA.TI Cuneo.<br />

<strong>Il</strong> lardo CON.SA.TI. Cuneo<br />

Dopo essere stato salato, viene lasciato riposare<br />

in appositi contenitori affinché le<br />

spezie ed il tempo gli conferiscano il caratteristico<br />

profumo delicato, il sapore dolce<br />

ed un colore bianco-rosato uniforme<br />

che rendono questo prodotto unico ed inimitabile.<br />

Gustoso e profumato, insaporisce<br />

arrosti e minestre; a fettine sottilissime,<br />

su pane caldo casereccio o arrotolato<br />

su fini grissini, diventa protagonista di gustosi<br />

antipasti e di deliziosi aperitivi. Può<br />

essere aromatizzato con profumate erbe<br />

delle Alpi Marittime.<br />

La pancetta CON.SA.TI. Cuneo<br />

Presenta un giusto equilibrio tra la consistenza<br />

dei lipidi e delle parti magre, favorito<br />

dall’accurata scelta del taglio anatomico,<br />

dalla corretta rifilatura e la mondatura.<br />

Dopo la salagione, rigorosamente effettuata<br />

a mano, la pancetta Cuneo viene<br />

piegata “a libro” oppure arrotolata e stagionata<br />

per un periodo variabile tra i 30 e<br />

i 60 giorni, in relazione al peso.<br />

Appetitosa e saporita, è l’ideale per servire<br />

sfiziosi antipasti, preparare ottimi primi<br />

e bardare succulenti secondi piatti<br />

<strong>Il</strong> salame CON.SA.TI. Cuneo<br />

È prodotto con carni fresche suine scelte,<br />

conciate con sale, pepe, spezie e vin<br />

brûlé, insaccato in budello naturale per<br />

permettere di esaltare, con una lenta e curata<br />

stagionatura, profumi ed aromi inconfondibili.<br />

Di forte personalità, è consigliato<br />

in abbinamento con pane cotto in<br />

forno a legna.<br />

<strong>Il</strong> salame cotto CON.SA.TI. Cuneo<br />

È caratterizzato dalla presenza dei lardarelli<br />

uniformemente distribuiti ed adesi all’impasto.<br />

È ottenuto con carni suine scelte<br />

aggiunte di aglio, aromi e spezie lasciate<br />

precedentemente a macerare nel vino<br />

rosso, in piccole botti di legno di rovere.<br />

Può essere cotto a vapore o “a bagnomaria”.<br />

È ottimo servito con gli aperitivi, anche<br />

cubettato, si presta bene alle più svariate<br />

e fantasiose ricette di cucina.<br />

L a b ala d’ asu<br />

La Bala d’asu, che letteralmente significa<br />

“palla d’asino” è un insaccato tipico di Monastero<br />

Vasco. Si tratta di una sorta di salame<br />

a forma tonda la cui preparazione prevede<br />

un impasto di carne di asino con carne<br />

di maiale la cui dimensione può raggiungere<br />

le dimensioni di un melone. L’insacco<br />

avviene, secondo l’antica tradizione, in trippa<br />

di vitello. Poiché l’impasto è general-<br />

mente spesso, e i tagli del ripieno sono<br />

grossolani, va consumato a fette non troppo<br />

sottili, dopo essere stato opportunamente<br />

bollito. Questo salume veniva un tempo<br />

conservato nelle famiglie per essere cucinato<br />

nelle più importanti occasioni di festa.<br />

Oggi è diventato un prodotto ricercato, molto<br />

apprezzato per la sua squisitezza.<br />

LA CARNE COALVI<br />

La Razza Piemontese è la più importante<br />

razza bovina da carne italiana; per consistenza<br />

numerica occupa il primo posto tra<br />

le razze autoctone da carne ed il terzo assoluto<br />

tra quelle allevate in Italia, dopo la<br />

Frisona e la Bruna, entrambe da latte.<br />

La consistenza media dell’allevamento è<br />

di soli 53 capi con una forte prevalenza di<br />

piccoli allevamenti. Particolarmente significativa<br />

anche la quantità di capi - circa<br />

30.000 - che ogni anno salgono agli alpeggi<br />

cuneesi con i margari, il cui lavoro si<br />

concretizza anche in un’importante funzione<br />

di presidio e mantenimento del territorio<br />

montano.La carne dei bovini di razza<br />

Piemontese si distingue per le doti scientificamente<br />

riconosciute di particolare magrezza<br />

e tenerezza. La bassissima percentuale<br />

di grasso, significativamente inferiore<br />

a quella delle altre razze, la rende<br />

molto indicata nelle diete, stante il suo<br />

basso contenuto calorico.<br />

CONSORZIO TURISTICO ALPI DEL MARE GRANDA SUD OVEST<br />

53


54<br />

ELENCO DEI TAGLI<br />

1. PRIMO TAGLIO<br />

fettine - bourguignonne<br />

2. INFUORI<br />

milanese - rolatine<br />

3. FESA<br />

fettine - scaloppe<br />

4. SCAMONE<br />

fettine - bourguignonne<br />

5. ROTONDA<br />

albese - vitello tonnato<br />

6. FIOCCO<br />

arrosto<br />

I PRODOTTI ECCELLENTI DELLE TERRE DEL <strong>GAL</strong> MONGIOIE<br />

5<br />

3<br />

8<br />

2<br />

7<br />

4<br />

1<br />

6<br />

9<br />

18<br />

7. <strong>GAL</strong>LINELLA<br />

arrosto - spezzatino<br />

8. GERETTO<br />

ossibuchi<br />

9. FILETTO<br />

bistecche - fettine<br />

10. SOTTOFILETTO<br />

bistecche - fettine<br />

11. MUSCOLO<br />

bollito - spezzatino morbido<br />

12. FERMO DI SPALLA<br />

milanese - brasato magro<br />

13. ROTONDINO DI<br />

SPALLA<br />

11<br />

12<br />

13<br />

14<br />

arrosto - bollito - trita<br />

14. ARROSTO DI VENA<br />

arrosto - brasato morbido<br />

15. PUNTA DI PETTP<br />

bollito<br />

16. TENERONE<br />

arrosto - spezzatino<br />

17. BRUTTO MA BUONO<br />

spezzatino - bollito<br />

18. SCARAMELLA<br />

bollito - trita<br />

19. BIANCOTASTO<br />

bollito - trita<br />

CONSORZIO TURISTICO ALPI DEL MARE GRANDA SUD OVEST<br />

19<br />

10<br />

16<br />

17<br />

15


I PRODOTTI ECCELLENTI DELLE TERRE DEL <strong>GAL</strong> MONGIOIE<br />

LA TROTA FARIO<br />

I fiumi che solcano le valli del G.A.L. <strong>Mongioie</strong><br />

sono ricchi di acque pure, che permettono<br />

alla fauna ittica di proliferare. In<br />

particolare, queste acque sono ricche di<br />

trote, carpe e salmerini, tant’è vero che uno<br />

degli sport maggiormente praticati in<br />

queste zone è proprio la pesca.<br />

Regina dei corsi d’acqua, ambita dai pescatori,<br />

è la trota fario, pesce dalle incredibili<br />

qualità di gusto e tenerezza. Questo<br />

pesce d’acqua dolce ha un mantello brillante<br />

e argenteo, con il dorso scuro e i<br />

fianchi trapuntati da una serie di circolini<br />

color rosso vivo. La sua carne, il cui colore<br />

bianco tende al rosa, è particolarmente<br />

prelibata. Molto ricercate proprio per la loro<br />

tenerezza e il loro sapore particolare,<br />

sono ottime preparate al cartoccio o servite<br />

in delicati filetti insaporite dalle erbe locali,<br />

o ancora in carpione. La trota fario è<br />

un salmonide indigeno delle nostre acque<br />

montane.Tra tutti i salmonidi è il più apprezzato<br />

e pescato dai pescatori, quello<br />

forse anche più adattabile tant'è vero che<br />

lo si può trovare da oltre 2000 ms.l.m ad<br />

altezza zero del mare. <strong>Il</strong> suo corpo è slanciato<br />

ed elegante compresso ai lati, la testa,<br />

robusta ma non molto grande, è munita<br />

di un'ampia bocca più sviluppata nel<br />

maschio che non nella femmina.Negli esemplari<br />

adulti la mascella inferiore è più<br />

lunga che quella superiore formando nei<br />

maschi il così detto "becco". Le pinne si<br />

presentano abbastanza sviluppate, gli occhi<br />

neri bordati di giallo. La livrea della fario<br />

varia secondo l'habitat, dall’alimentazione<br />

e dalla luce che favorisce una più o<br />

meno elevata quantità di macchie rosse e<br />

nere. Normalmente nei torrenti di montagna,<br />

la sua tinta di fondo è generalmente<br />

verde scuro con fianchi giallo-dorato, in<br />

pianura tende sul grigio.La fario, di indole<br />

piuttosto timida e sospettosa tende a difendere<br />

molto energicamente il posto di<br />

caccia, rifugge dalla luce forte e per questo<br />

è sempre alla ricerca di zone riparate<br />

dal sole.Si alimenta soprattutto di vermi,<br />

insetti, crostacei e, in età adulta, anche di<br />

pesciolini. Ad inizio stagione, quando la<br />

portata d’acqua dei torrenti è ancora scarsa<br />

e con le temperature rigide, la ricerca<br />

della fario è del tutto sconsigliata. Infatti, il<br />

freddo inibisce le trote riducendo notevolmente<br />

il loro appetito. Per tutto l’inverno,<br />

dunque, la fario resta intanata tra i sassi e<br />

le radici, poi con l’inizio della stagione primaverile,<br />

riprende l’attività.Nel periodo<br />

dell’apertura, se la voglia di riprendere in<br />

mano la canna da pesca dopo mesi di inattività,<br />

è cosi impellente, il posto migliore<br />

per tentare qualche cattura è sicuramente<br />

il fondo valle dato che la tempera-<br />

tura dell’acqua è maggiore. Tutti pensano<br />

che il momento migliore per andare a pescare<br />

sia la mattina presto ; questo è valido<br />

in estate, ma durante le prime settimane<br />

dall’apertura dei fiumi è un grave errore<br />

perché la trota a causa della bassa<br />

temperatura dell’acqua, tende ad uscire<br />

dalla tana quando il sole incomincia a<br />

scaldare l’acqua<br />

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56<br />

I PRODOTTI ECCELLENTI DELLE TERRE DEL <strong>GAL</strong> MONGIOIE<br />

LA CASTAGNA<br />

Le castagne hanno rappresentato per secoli<br />

l’alimento fondamentale per i lunghi inverni<br />

delle popolazioni delle valli del G.A.L.<br />

<strong>Mongioie</strong>, ricche di seccatoi che per tutto il<br />

mese di ottobre sono spesso ancora oggi<br />

fumanti. La castagna si trova un po’ in tutto<br />

il territorio, ed è protagonista di numerose<br />

sagre ed eventi che si organizzano nei mesi<br />

autunnali. In queste particolari occasioni<br />

si trovano soprattutto le caldarroste, castagne<br />

cotte all’interno di un tipico pentolone<br />

sospeso sul fuoco grazie a un trepiede. Famose<br />

sono anche le piccole castagne secche,<br />

bianche e saporite, che si conservano<br />

perfettamente fino all’estate successiva, e<br />

dalle quali si ricava la farina. In questa forma<br />

esse sono l’ingrediente principale caratterizzante<br />

di tante ricette. Le castagne bianche<br />

si ottengono grazie all’essiccazione e al<br />

successivo sbucciamento del frutto fresco.<br />

Si utilizzano soprattutto in dolci, marmellate<br />

e biscotti, ma anche nei primi e nei secondi<br />

piatti, in minestre o cotte insieme ai porri, o<br />

ancora con il riso o nei gnocchi. Dalla recente<br />

pubblicazione di un volume dal titolo<br />

“La castagna in cucina” (Primalpe, 2003) è<br />

possibile ricavare un notevole numero di ricette<br />

che permettono, dal pane al dolce, di<br />

preparare un menu completo a base di ca-<br />

stagne. <strong>Il</strong> menu prevede pane e focaccia<br />

preparati impastando la farina bianca e la<br />

farina di castagne con acqua tiepida cui è<br />

stato aggiunto un cubetto di lievito di birra,<br />

sale e olio. Dopo aver fatto lievitare l’impasto<br />

è necessario cuocere in forno per circa<br />

20 minuti.Seguono le tagliatelle di castagne<br />

con crema e pezzetti ottenuti mescolando la<br />

farina di frumento con la farina di castagne<br />

con le uova e l’acqua tiepida. Ottenuta una<br />

pasta omogenea e consistente si può spianare<br />

la pasta , che avrà riposato per una<br />

ventina di minuti, per poi tagliarla a listarelle.<br />

<strong>Il</strong> sugo viene realizzato facendo sciogliere<br />

il burro e aggiungendo a questo i pezzetti<br />

di castagne bollite. Come secondo piatto<br />

può essere offerto il filetto con castagne al<br />

verde. Si ottiene cuocendo le castagne in<br />

acqua salata per circa 40 minuti. A cottura<br />

ultimata vanno sbucciate,e disposte sul fondo<br />

di un piatto preriscaldato, e irrorate con il<br />

burro. Alla fine si cospargono con prezzemolo<br />

tritato e si uniscono al filetto cotto semplicemente<br />

nel burro. A fine pasto ci si può<br />

sbizzarrire con i dolci, fra cui il budino di castagne.<br />

Le castagne secche vanno lasciate<br />

a bagno per una notte, e lessate il mattino<br />

seguente. Con l’aggiunta di cacao amaro in<br />

polvere, zucchero, mandorle tritate e tostate,<br />

nocciole e noci si ottiene una miscela<br />

che occorre conservare in frigo. <strong>Il</strong> dolce va<br />

La Castagna Cuneo<br />

La Castagna<br />

Garessina<br />

La Nocciola<br />

del Piemonte I.G.P.<br />

servito con una pallina di<br />

composto di castagne preparato,<br />

una pallina di panna<br />

o di gelato di castagne, decorati<br />

con castagne e caramello.<br />

I primi riferimenti alla<br />

coltura del castagno nlla<br />

provincia di Cuneo risalgono<br />

alla fine del XII secolo e<br />

all’inizio del XIII. A partire dal<br />

XIV secolo i documenti si<br />

fanno sempre più precisi e<br />

numerosi sono i riferimenti<br />

negli statuti comunali di castagneti<br />

tutelati. Negli anni<br />

1320 - 1321 i castellani del<br />

regno sabaudo annotavano<br />

se il prodotto dei castagneti<br />

era buono, specificando la<br />

qualità dei frutti. Intorno al<br />

1750, alcuni documenti forniscono<br />

dati e notizie circa la<br />

consistenza delle superfici<br />

di castagno e della produzione<br />

di castagne. La storia<br />

delle popolazioni delle valli<br />

cuneesi è quindi, strettamente<br />

legata alla produzione<br />

e al consumo di castagne.<br />

In particolare, nei territori<br />

delle valli monregalesi si<br />

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I PRODOTTI ECCELLENTI DELLE TERRE DEL <strong>GAL</strong> MONGIOIE<br />

è diffuso il consumo di castagne secche, ottenute<br />

con tecniche tramandate di padre in<br />

figlio nel corso dei secoli e tuttora praticate.<br />

LE NOCCIOLE<br />

Risulta ancora difficile individuare l’esatta<br />

origine del genere Corylus, nonostante<br />

fosse già duffuso, dopo le glaciazioni del<br />

Pleistocene, nel nord Europa, nel nord America<br />

ed in Asia.<strong>Il</strong> nocciolo si caratterizza<br />

per l’estrema ricchezza delle varietà: la<br />

stessa nocciola del Piemonte (Tonda e<br />

gentile delle langhe) pare derivi da incroci<br />

tra specie selvatiche, piuttosto che da una<br />

maturazione genetica. <strong>Il</strong> nocciolo si caratterizza<br />

per l’estrema ricchezza delle varietà:<br />

la stessa nocciola del Piemonte pa-<br />

re derivi da incroci tra specie selvatiche,<br />

piuttosto che da una mutazione genetica.<br />

E’ un prodotto a Indicazione Geografica<br />

Protetta “IGP” riconosciuto. La nocciola<br />

Piemonte designa il frutto della cultivar di<br />

nocciolo Tonda Gentile delle Langhe, coltivata<br />

nel Sud del Piemonte, principalmente<br />

nelle Langhe. La caratteristica nocciola<br />

presenta una forma per lo più sub - sferoidale.<br />

<strong>Il</strong> guscio è di medio spessore, di<br />

color nocciola mediamente intenso, di<br />

scarsa lucentezza con tomentosità diffusa<br />

all’apice e striature numerose ma poco evidenti.E’<br />

un prodotto di alta qualità, molto<br />

richiesto dalle industrie dolciarie e in particolar<br />

modo dagli artiginai cioccolatieri, per<br />

la sua forma, per la sua eccezionale pelabilità,<br />

alla tostatura, per l’aroma intenso e<br />

persistente che trasmette ai prodotti derivati,<br />

e per la serbevolezza che conferisce<br />

a tali prodotti, grazie al tipo di olio in essa<br />

contenuto.Come vengono prodotte: normalmente<br />

si applica il sistema di allevamento<br />

a “cespuglio”, con una densità di<br />

250 - 400 piante per ettaro ed un rendimento<br />

massimo consentito di 35 quintali<br />

per ettaro.La raccolta ormai completamente<br />

meccanizzata avviene tra la seconda<br />

metà di agosto e la prima di settembre<br />

quando i frutti si staccano spontaneamente<br />

dalle brattee.L’essicazione avviene su<br />

aree pavimentate esterne, avendo cura di<br />

proteggere il prodotto dall’umidità o in essicatori<br />

nei quali devono essere riprodotte<br />

le condizioni dell’essicamento naturale<br />

con temperature non superiori a 35°.<br />

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58<br />

I PRODOTTI ECCELLENTI DELLE TERRE DEL <strong>GAL</strong> MONGIOIE<br />

LE PASTE DI MELIGA<br />

Non si possono non citare le ben note paste<br />

di meliga del Monregalese, che sono<br />

presenti in pressoché tutti i bar del territorio<br />

accanto ai cornetti per la colazione. Si<br />

tratta di biscotti che vengono preparati<br />

mescolando farina di frumento e mais con<br />

uova, burro e zucchero, e poi a piacimento<br />

miele, scorza di limone, vaniglia. La loro<br />

forma varia a seconda del produttore<br />

Restano comunque sempre gialle, profumate,<br />

e dall’impasto non troppo fine, così<br />

che si possa sentire la grana della farina di<br />

mais. Sono perfette a colazione, o a fine<br />

pasto, accompagnate con lo zabaione, il<br />

vino passito o pucciate, come vuole l’antica<br />

tradizione, in un bicchiere del Vino locale,<br />

il Dolcetto delle Langhe Monregalesi<br />

o il Dolcetto di Dogliani. Alla fine del 2000<br />

è nato il Presidio Slow Food delle Paste di<br />

Meliga del Monregalese, per salvare il<br />

prodotto non dall’estinzione, ma dalla sua<br />

eccessiva produzione con “ingredienti industriali”.<br />

Infatti gli ingredienti base fanno<br />

parte del disciplinare di produzione che si<br />

sono dati gli appartenenti al Presidio Slow<br />

Food delle Paste di Meliga del Monregalese.<br />

Nel 2002 il Presidio ha raggiunto il<br />

completamento della filiera, grazie a un<br />

contadino che ha seminato nuovamente<br />

l’ormai abbandonato<br />

“mais otto file” e al riutilizzo,<br />

da parte di un<br />

mulino operante sul<br />

territorio, della macina<br />

a pietra per macinare<br />

il prodotto stesso. <strong>Il</strong><br />

Presidio rappresenta<br />

uno dei pochi esempi<br />

di filiera completa: dal<br />

campo, al mulino, al<br />

forno per arrivare agli<br />

intenditori di prodotti<br />

genuini e tradizionali.<br />

I DOLCI E IL<br />

CIOCCOLATO<br />

Svariati sono i dolci<br />

per cui sono noti i territori<br />

del G.A.L. <strong>Mongioie</strong>,<br />

poiché esiste<br />

un certo numero di<br />

specialità tradizionali<br />

che vengono prodotte<br />

da sempre, con continuità<br />

e nel rispetto<br />

delle tradizioni. <strong>Il</strong> Santuario<br />

di Vicoforte,<br />

che rappresenta storicamente<br />

un una sosta<br />

per il viandante e il<br />

pellegrino, è una zona particolarmente legata<br />

alla tradizione di artigiani locali. Tra le<br />

specialità si possono citare le risole, semplici<br />

o ripiene di cioccolato e marmellata,<br />

legate soprattutto alle feste di carnevale.<br />

Notissimi i monregalesi al rhum e le caramelle<br />

al ribes. Ma la tradizione è in particolar<br />

modo legata alla produzione del<br />

cioccolato, con i “sorrisi del Santuario”, le<br />

praline a vari profumi, il “salame del re”, e<br />

i cioccolatini ripieni.<br />

All’inizio di luglio il piccolo centro di Montezemolo<br />

diventa scenario della Fiera del<br />

Miele Questa zona si qualifica come punto<br />

di riferimento per i produttori di miele locali,<br />

che si trovano un po’ in tutte le valli<br />

del territorio. Particolare la qualità “castagno”,<br />

brunita e piacevole, che si ottiene<br />

nel periodo di fioritura di quest’albero. Lo<br />

stesso si può dire del miele ricavato durante<br />

la fioritura dell’albero di acacia; i<br />

bianchi fiori dell’albero emanano un profumo<br />

dolcissimo, che attira le api a caccia di<br />

polline. Esistono numerose altre varietà di<br />

miele, fra cui si possono ricordare il miele<br />

di tarassaco e quello di ciliegio che insieme<br />

a quello di castagno e di acacia sono<br />

quelli maggiormente prodotti in questi territori.<br />

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Le Paste di Meliga<br />

La Cupeta di Mondovi’<br />

I Cioccolatini al Rhum<br />

I Monregalesi<br />

<strong>Il</strong> Miele di Acacia<br />

<strong>Il</strong> Miele di Castagno<br />

<strong>Il</strong> Miele di Tiglio<br />

<strong>Il</strong> Miele di Tarassaco<br />

<strong>Il</strong> Miele di Rododendro<br />

<strong>Il</strong> Miele di Lampone<br />

La Melata di Abete<br />

<strong>Il</strong> Miele Millefiori<br />

IL MIELE


I PRODOTTI ECCELLENTI DELLE TERRE DEL <strong>GAL</strong> MONGIOIE<br />

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59


60<br />

LA NATURA G.A.L. MONGIOIE<br />

I PRODOTTI ECCELLENTI DELLE TERRE DEL <strong>GAL</strong> MONGIOIE<br />

I V I N I<br />

Alcuni fra i vini più diffusi sono il Dolcetto<br />

delle Langhe Monregalesi e il Dolcetto di<br />

Dogliani.<strong>Il</strong> Dolcetto delle Langhe Monregalesi<br />

ha un profumo gradevolmente fruttato<br />

ed un sapore asciutto e amarognolo, di<br />

discreto corpo. La sua gradazione alcolica<br />

minima è di 11 gradi. Nel caso in cui raggiunga<br />

i 12 gradi e venga invecchiato almeno<br />

un anno può portare in etichetta la qualificazione<br />

“Superiore”. È ottimo abbinato con<br />

salumi, paste, ravioli, brasati.Leggermente<br />

più alcolico, il Dolcetto di Dogliani ha una<br />

gradazione minima di 11.5 gradi. <strong>Il</strong> suo sapore<br />

è delicato e gradevole, asciutto e amarognolo,<br />

il suo profumo vinoso e gradevolmente<br />

fruttato. Qualora anch’esso abbia<br />

una gradazione minima superiore alla norma<br />

e venga invecchiato per almeno un anno,<br />

può essere qualificato come “Superiore”.<br />

È ottimo abbinato con carni bianche e<br />

pollame, nonché, se invecchiato, con arrosti.Altri<br />

vini prodotti nel doglianese sono:<br />

Barbera, Nebbiolo, Arneis e Chardonnay. <strong>Il</strong><br />

Barbera ha un colore rosso intenso, e un<br />

sapore asciutto di buon corpo. Affinato in<br />

botti di rovere si presenta con strutture su-<br />

perbe e di ottimo corpo; alla degustazione<br />

affiorano marcati i caratteri varietali sorretti<br />

da eleganza e finezza. Dal Nebbiolo si ricavano<br />

vini robusti, potenti e ricchi d’alcool<br />

che esigono di invecchiare per raggiungere<br />

le qualità che li rendono superiori e di grande<br />

classe. Venato da atmosfere rubine, il<br />

Nebbiolo compone il suo profumo nei sentori<br />

di viola e di lampone, filando in bocca asciutto<br />

ed elegante. L’Arneis ha un colore<br />

giallo paglierino con leggere sfumature verdoline.<br />

<strong>Il</strong> suo profumo è intenso e ricorda fiori<br />

e frutti esotici. <strong>Il</strong> sapore secco è ammansito<br />

da note morbide fresche ed eleganti. <strong>Il</strong> vitigno<br />

dello Chardonnay è di origine francese.<br />

È un vino dal colore paglierino chiaro con<br />

sfumature verdognole, dal profumo caratteristico<br />

e dal sapore secco vellutato e morbido.<br />

Altro vino rinomato è l’Ormeasco, diffuso<br />

soprattutto nell’ultimo lembo della Val Tanaro,<br />

ma che nasce e viene prodotto per lo<br />

più in Val d’Arroscia, sul versante ligure alle<br />

spalle di Ormea. La sua produzione è piuttosto<br />

limitata. Le sue tre varianti (classico,<br />

sciac trà e superiore) hanno caratteristiche<br />

organolettiche considerate eccezionali, per<br />

le quali sta conoscendo un notevole rilancio.<br />

Viene spesso abbinato con la cucina tipica<br />

della Val Tanaro e dell’entroterra ligure,<br />

riportando in modo immediato alla tradizione<br />

gastronomica più genuina di queste zo-<br />

ne.<br />

La zona di produzione del Dolcetto di Dogliani<br />

comprende l’intero territorio di Bastia<br />

Mondovì, Belvedere Langhe, Clavesana,<br />

Cigliè, Dogliani, Farigliano, Monchiero, Rocca<br />

Cigliè ed in parte il territorio dei Comuni<br />

di roddino e Somano.I vigneti da cui si ottiene<br />

il vino sono quelli tradizionali della zona,<br />

in grado di fornire un vino con specifiche caratteristiche<br />

di qualità. Si tratta di vigneti collinari<br />

di matrice argillosa - calcarea o calcarea<br />

- silicea. Sono esclusi i terreni di fondovalle.<br />

Le operazioni di vinificazione e dinvecchiamento<br />

obbligatorio devono essere<br />

IL DOLCETTO DELLE<br />

LANGHE MONRE<strong>GAL</strong>ESI D.O.C.<br />

effettuate entro il territorio della Provincia di<br />

Cuneo.<br />

CONSORZIO TURISTICO ALPI DEL MARE GRANDA SUD OVEST<br />

<strong>Il</strong> Dolcetto di Dogliani<br />

D.O.C.G.<br />

<strong>Il</strong> Dolcetto di Dogliani<br />

D.O.C.<br />

<strong>Il</strong> Dolcetto delle Langhe<br />

Monregalesi D.O.C.<br />

<strong>Il</strong> Langhe Rosso<br />

D.O.C.<br />

L’Alta Langa D.O.C.<br />

L’Ormeasco D.O.C.<br />

IL DOLCETTO DI DOGLIANI D.O.C


G.A.L. MONGIOIE LA NATURA<br />

I PRODOTTI ECCELLENTI DELLE TERRE DEL <strong>GAL</strong> MONGIOIE<br />

La zona di produzione del Dolcetto delle<br />

Langhe Monregalesi comprende l’intero territorio<br />

di Briaglia, Castellino Tanaro, Igliano,<br />

Marsaglia, Niella Tanaro e parzialmente il<br />

territorio dei Comuni di Carrù, Mondovì, Murazzano,<br />

Piozzo, San Michele e Vicoforte.<br />

L’uva deriva esclusivamente da vigneti collinari<br />

in grado di fornire un prodotto di elevata<br />

qualità. Sono esclusi i terreni pianeggianti,<br />

umidi, ad una altitudine superiore a 800 m<br />

s.l.m.Le operazioni di vinificazione ed invecchiamento<br />

obbligatorio devono essere effet-<br />

IL LANGHE ROSSO D.O.C.<br />

tuate entro il territorio della Provincia di Cuneo,<br />

Imperia e Savona.<br />

La zona di produzione del Langhe rosso<br />

comprende i territori di Briaglia, Castellino<br />

Tanaro, Cigliè, Clavesana, Igliano, Marsa-<br />

L’ ALTA LANGA D.O.C.<br />

glia, Roascio, Rocca Cigliè, S. Michele<br />

Mondovi’ e Vicoforte.<br />

Con Decreto Ministeriale in data 31 ottobre<br />

2002 è stata riconosciuta la D.O.C. Alta<br />

Langa riservata ai vini:<br />

“Alta Langa “ Spumante bianco<br />

“Alta Langa “ Spumante rosato<br />

“Alta Langa “ Spumante rosso<br />

Come base ampelografica la DOC “Alta<br />

Langa” è riservata ai vini spumanti, bianco,<br />

rosato e rosso, ottenuti dalle uve provenienti<br />

dai vigneti aventi la seguente composizio-<br />

ne ampelografica: vitigni Pinot nero e/o<br />

Chardonnay dal 90 al 100 %.La zona di produzione<br />

coinvolge territori della provincia di<br />

Cuneo, asti ed Alessandria.Per il nostro territorio<br />

questi i Comuni interesati: Briaglia,<br />

Castellino Tanaro, Cigliè, Clavesana, Igliano,<br />

Marsaglia, Roascio, Rocca Cigliè, Vicoforte.Nella<br />

vinificazione ed elaborazioen<br />

devono essere seguiti i criteri tecnici più razionali<br />

ed applicate le pratiche enologiche<br />

atte a conferire ai vini le migliori caratteristiche<br />

di qualità. Nella eleborazione dei vini<br />

spumanti “Alta langa” deve essere applicato<br />

il metodo della rifermentazione in bottiglia,<br />

secondo il processo tradizionale o classico.<br />

Un nuovo prodotto che permette al territorio<br />

di ampliare la gamma produttiva, con<br />

la possibilità di andare incontro alle esigenze<br />

del consumatore. Le prove, gli esperimenti,<br />

le piccole produzioni fino ad oggi attuate,<br />

mettono in evidenza un vino spumante<br />

di carattere fresco e complesso, beverino<br />

ed equilibrato. Una nuova simpatica sfida<br />

per il nostro territorio...secondo il disciplinare<br />

le tre tipologie di spumante “Alta alnga”<br />

devono avere spuma fine e persistente, con<br />

tonalità cromatriche pù o meno intense ( dal<br />

colore giallo paglierino, al rosato, al rubino)<br />

L’ ORMEASCO D.O.C.<br />

con sentori netti, fruttati e sapore secco, ben<br />

strutturato e piacevolmente acidulo.<br />

Questo vino rosso ben si accosta a quella<br />

cucina ligure di terra cosi’ deliziosa come<br />

quella di mare: adatto, infatti,<br />

ad accompagnare, se giovane,<br />

agnolotti al sugo di carne,<br />

polenta con salsiccia e spezzatino<br />

di maiale: se Superiore<br />

ed affinato si abbina al piccione<br />

ripieno, coniglio in umido e<br />

al vino rosso, coniglio in porchetta,<br />

spiedini di carne e funghi,<br />

colombacci alla pancetta<br />

e formaggi teneri.La D.O.C.<br />

“Pornassio” o “Ormeasco di<br />

POrnassio” è stata riconosciuta<br />

con Decreto<br />

16/09/2003 - G.U.<br />

25/09/2003. Questa nuova<br />

denominazione intende dare<br />

visibilià ai produttori locali con<br />

la possibilità di ritagliarsi una<br />

fetta di mercato di “nicchia”<br />

attraverso una nuova e specifica<br />

denominazione, disgiunta<br />

dalla più generale “Riviera<br />

Ligure di Ponente”; intende<br />

dare anche una forte caratterizzazione<br />

territoriale al prodotto.Gradazione<br />

alcolica minima<br />

di 11 vol. % e di 12,5<br />

vol. % per il “Superiore”, acidità<br />

totale non inferiore al 5<br />

per mille. Va servito ad una<br />

temperatura di 16° - 18°, la<br />

versione Sciac-trà a 14°.<br />

L’Ormeasco può certamente<br />

essere definito un vino carat-<br />

GRUPPO DI AZIONE LOCALE G.A.L. MONGIOIE LEADER<br />

61


62<br />

I PRODOTTI ECCELLENTI DELLE TERRE DEL <strong>GAL</strong> MONGIOIE<br />

L’uomo ha da sempre<br />

fatto ricorso alle piante<br />

medicinali per curare le<br />

proprie malattie, passando<br />

dalle conoscenze<br />

di metodi di impiego<br />

delle stesse nell’antica<br />

tradizione popolare, ai<br />

giorni nostri, ove i processi<br />

di trasformazione<br />

sono seguiti in modo analitico.<br />

Le specie raccolte nel<br />

territorio del Consorzio<br />

dai “raccoglitori”, gelosi<br />

custodi del sapere, sono<br />

numerose, grazie<br />

anche alla biodiversità<br />

botanica presente.<br />

Oltre all’utilizzo “curativo”<br />

molte specie presentano<br />

interesse di tipo<br />

alimentare ed alcune<br />

di queste vengono<br />

coltivate nel Comune di<br />

Sale San Giovanni,<br />

considerato in Piemonte,<br />

dopo quello storico<br />

di Pancalieri (TO) che<br />

si è sempre identificato<br />

nella “menta”, il secondo distretto per importanza.<br />

Almeno dodici le specie coltivate<br />

come perenni ed a ciclo annuale; ma queste<br />

spiccano per l’interesse alimentare la<br />

salvia officinale, il timo, la stessa lavanda, la<br />

melissa, il rosmarino, il finocchio da seme e<br />

l’Issopo. La presenza di un centro di essicazione<br />

e distillazione, realizzato per completare<br />

la filiera locale, fa di queste coltivazioni<br />

un fiore all’occhiello del Consorzio, della comunità<br />

Montana valli Mongia Cevetta e<br />

Langa Cebana che hanno creduto con il<br />

Comune nel progetto.Tutte le coltivazioni si<br />

fregiano della certificazione “biodinammica”<br />

metodo di coltivazione che garantisce la<br />

qualità e la sicura rintracciabilità del prodotto,<br />

(olii essenziali, tisane, utilizzo culinario..)<br />

nei confronti del consumatore.<br />

LA SALVIA OFFICINALE<br />

Ha proprietà antisettiche, antiffiammatorie, ipoglicemiche<br />

, toniche, digestive e antidepressive,<br />

ha anche proprietà antisudorifere,<br />

coleretiche e contrasta le tube della menopausa;<br />

è un ottimo conservante naturale.<br />

IL TIMO<br />

E’ una pianta aromatica, assai usata in cucina,<br />

è ricca di proprietà antisettiche, anti-<br />

La Salvia Officinale<br />

<strong>Il</strong> Timo<br />

La Lavanda<br />

La Melissa<br />

<strong>Il</strong> Rosmarino<br />

<strong>Il</strong> Finocchio da seme<br />

L’Issopo<br />

spasmodiche, depurative, espettoranti, balsamiche<br />

e digestive. E’ utile nei casi di tosse,<br />

catarri bronchiali, asma.<br />

LA LAVANDA<br />

Ha proprietà antisettiche e sedative; per uso<br />

esterno in frizioni stimolanti, deodoranti,<br />

antireumatiche. I fiori di lavanda purificano<br />

la pelle, sonop percio’ utili per pelli grasse e<br />

favoriscono la cicatrizzazione di piaghe e ferite.<br />

LA MELISSA<br />

Ha proprietà carminative, eupeptiche, stomachiche,<br />

ansiolitiche, antispasmodiche,<br />

sedative. Viene utilizzata per combattere la<br />

depressione, le gastralgie, le coliche intestinali<br />

lievi e l’insonnia di origine nervosa.<br />

IL ROSMARINO<br />

Ha numerose proprietà: stimolanti, toniche,<br />

aromatizzanti, digestive, diuretiche, antisettiche,<br />

balsamiche, epatoprotettrici. E’ usato<br />

largamente per disturbi digestivi, per stimolare<br />

l’appetito e la secrezione gastrica.<br />

IL FINOCCHIO<br />

Ha proprietà toniche, aperitive, digestive,<br />

depurative, antispasmodiche e carminative.<br />

<strong>Il</strong> finocchio cresce nei luoghi aridi ed asso-<br />

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I PRODOTTI ECCELLENTI DELLE TERRE DEL <strong>GAL</strong> MONGIOIE<br />

lati, negli incolti, nelle scarpate sassose e ai<br />

margini delle strade<br />

L’ ISSOPO<br />

Si usano le sommità fiorite in infuso o tintura<br />

vinosa per favorire i processi digestivi e<br />

combattere la tosse e l’asma.<br />

LA FRAGOLA CUNEO<br />

Le fragole prodotte nel cuneese sono il risultato<br />

di una continua selezione di linee varietali<br />

continuamente migliorate e studiate<br />

per raggiungere i più alti livelli di qualità del<br />

frutto. Al fine di ottenere produzioni di elevato<br />

livello qualitativo si sono affinate le tecniche<br />

agronomiche: la definizione di un buon<br />

sesto di impianto, l’adozione di un piano di<br />

concimazione adeguato, l’applicazione di<br />

sistemi di protezione del suolo (pacciamatura),<br />

di irrigazione e di difesa fitosanitaria. La<br />

fragole Cuneo vengono coltivate sclusivamente<br />

su terreno escludendo qualsiasi forma<br />

di coltivazione in vaso. L’utilizzo di questa<br />

tecnica anche se più difficile e costosa<br />

da praticare consente però di mantenere<br />

particolarmente alti i liveli qualitativi del frutto<br />

esaltandone l’aroma, la consistenza e la<br />

tenuta nella fase post - raccolta.<br />

I PICCOLI FRUTTI<br />

Come l’adozione della coltivazione esclusivamente<br />

“su suolo” consente di sfruttare al<br />

meglio le caratteristiche del territorio di produzione,<br />

compreso in una fascia altimetrica<br />

che va dai 250 ai 1800 m s.l.m., dotato di un<br />

livello ideale di acidità naturale e di una buona<br />

presenza di elementi fertilizzanti. La concimazione<br />

di fondo dei terreni destinati a<br />

queste coltivazioni prevede l’utilizzo di materiale<br />

organico (letame bovino maturo); si<br />

può ricorrere ad elementi chimici per integrare<br />

gli apporti dei fertilizzanti in relazione<br />

sia all’andamento climatico che al carico<br />

produttivo delle piante. La pacciamatura è<br />

effettuata allo scopo di mantenere pulito il<br />

frutto e preservarlo da agenti patologici.<br />

Per il mirtillo, il ribes ed il rovo, normalmente,<br />

si utilizza una prima pacciamatura (al<br />

momento dell’impianto) utilizzando teli tessuto<br />

- non tessuto stabilizzati disposti lungo<br />

la fila; successivamente, il controllo delle infestanti<br />

viene effettuato sia utilizzando teli in<br />

plastica sia adottandop tecniche di pacciamatura<br />

del suolo con materiali organici disposti<br />

lungo la fila. <strong>Il</strong> periodo di raccolta ha inizio:<br />

- per il lampone: dalla fine della prima<br />

decade di giugno sino ad ottobre inoltrato;<br />

- per il ribes: da fine giugno con commercializzazione<br />

che si protrae, dopo conservazione<br />

frigorifera, sino a fine ottobre inizio no-<br />

vembre; - per il rovo:<br />

da fine giugno inizio<br />

luglio sino ad inizio<br />

ottobre. - per il mirtillo:<br />

dalla prima decade<br />

di giugno sino alla<br />

fine di agosto inizio<br />

settembre. La<br />

commercializzazione<br />

prosegue, poi,<br />

con materiale frigoconservato<br />

sino a fine<br />

ottobre inizio novembre;<br />

- per la fragolina<br />

di bosco: da<br />

giugno sino ad ottobre<br />

inoltrato. I Piccoli<br />

Frutti delle valli<br />

Cuneesi devono essere<br />

raccolti quando<br />

hanno raggiunto un<br />

giusto grado di maturazione<br />

e di sviluppo,<br />

ossia devono<br />

essere in possesso<br />

delle caratteristiche<br />

organolettiche tipiche<br />

delle singole<br />

varietà.<br />

CONSORZIO TURISTICO ALPI DEL MARE GRANDA SUD OVEST<br />

Fragola di Cuneo<br />

I Piccoli Frutti<br />

63


64<br />

STRUTTURE RICETTIVE CONSORZIO TURISTICO “ALPI DEL MARE GRANDA SUD OVEST”<br />

Alberghi<br />

FRABOSA SOPRANA<br />

ALBERGO EDELWEISS<br />

VIA V.EMANUELE III<br />

T.+39. 0174.244008<br />

F.+39.0174.244248<br />

HOTEL EXCELSIOR<br />

PIAZZA MARCONI 9<br />

T. +39.0174.244006<br />

F. +39.0174.240833<br />

ALBERGO MIRAMONTI<br />

VIA ROMA 84<br />

T. +39.0174.244533<br />

F. +39.0174.244534<br />

FRABOSA SOTTANA<br />

ALBERGO DELLE ALPI<br />

VIA MAUDAGNA 25<br />

FRAZIONE MIROGLIO<br />

T. e F.+39.0174.244066<br />

+39.0174.244043<br />

ALBERGO<br />

LA CAPANNA<br />

P.G. DODERO, 41<br />

PRATO NEVOSO<br />

T. +39.0174.334134<br />

ALBERGO LA CURVA<br />

VIA <strong>GAL</strong>ASSIA 115<br />

PRATO NEVOSO<br />

T. +39.0174.334444<br />

ALBERGO ITALIA<br />

VIA PRINCIPE UMBERTO, 15<br />

T. +39.0174.244000<br />

ALBERGO <strong>GAL</strong>ASSIA<br />

VIA MALANOTTE 6<br />

PRATO NEVOSO<br />

T. +39.0174.334183<br />

ALBERGO DELL’ALMA<br />

FRAZ. ALMA, 86<br />

T. +39.0174.345106<br />

ALBERGO MARGUAREIS<br />

VIA ARTESINA<br />

T. +39.0174.242252<br />

ALBERGO<br />

PICCOLO HOTEL LAGHETTO<br />

VIA CORONA BOREALE 23<br />

PRATO NEVOSO<br />

T. +39.0174.334008<br />

ALBERGO MONDOLE’<br />

PRATO NEVOSO<br />

T. +39.0174.334121<br />

MONTALDO MONDOVÌ<br />

ALBERGO GIACOBBA<br />

VIA GIACOBBA 52<br />

T. +39.0174.323141<br />

PENSIONE CORSAGLIA<br />

LOCALITA’ CORSAGLIA, 27<br />

T. +39.0174.349109<br />

RISTORANTE RIFUGIO<br />

LA MADDALENA<br />

LOCALITA' VERNAGLI<br />

T. +39.335.5229397<br />

ROBURENT<br />

ALBERGO ALPINO<br />

VIA CARDINI 2<br />

T.+39.0174.227560<br />

ALBERGO NAZIONALE<br />

VIA S. ANNA 111<br />

SANGIACOMO<br />

T. +39.0174.227127<br />

+39.348.82123776<br />

GARESSIO<br />

ALBERGO ITALIA<br />

CORSO PAOLINI, 21<br />

T. +39.0174.81027<br />

F. +39.0174.803701<br />

VIOLA<br />

ALBERGO SAN MARTINO<br />

VIA MARTINI 30<br />

T. E F. +39.0174.73110 -<br />

+39.0174.73176<br />

ALBERGO BELSIT<br />

VIA RIALDO, 7<br />

T. +39.0174.73303<br />

MONTEZEMOLO<br />

ALBERGO BELMONTE<br />

VIA MICCIO 1<br />

T. +39.0174.781301 - 781467<br />

CONSORZIO TURISTICO ALPI DEL MARE GRANDA SUD OVEST


CONSORZIO TURISTICO “ALPI DEL MARE GRANDA SUD OVEST” STRUTTURE RICETTIVE<br />

ORMEA<br />

ALBERGO ITALIA<br />

VIALE GEN. CAGNA 43<br />

T. E F. +39.0174.391147<br />

ALBERGO LA TRAMONTANA<br />

VIA UPEGA 146 – VIOZENE<br />

T. +39.0174.390110 -<br />

ALBERGO S. CARLO<br />

VIA NAZIONALE 23<br />

T. E F. +39.0174.399917<br />

PRIOLA<br />

ALBERGO AL CASTAGNETO<br />

VIA NAZIONALE, 69<br />

FRAZIONE PIEVETTA<br />

T./F. +39.0174.88021<br />

ROCCAFORTE MONDOVÌ<br />

ALBERGO COMMERCIO<br />

BORGATA NOREA 8<br />

T. +39.0174 65549 -<br />

+39.0174.65126<br />

F. +39.0174.65621<br />

ALBERGO EVEREST<br />

VIA RADIUM 64<br />

T. +39.0174.683129<br />

ALBERGO REALE<br />

VIA TERME 13<br />

T. +39.0174.583005<br />

AFFITTACAMERE<br />

BOFFREDO VANNA<br />

FRAZ. RASTELLO 8<br />

T. +39.0174.65182<br />

ALBERGO LE FONTI<br />

EDELWEISS<br />

VIA DELLE TERME 56<br />

LURISIA<br />

T.+39.0174.685811<br />

ALBERGO STELLA ALPINA<br />

BORGATA BARACCO 7<br />

T.+39.0174.65615<br />

SAN MICHELE MONDOVÌ<br />

ALBERGO EDELWEISS<br />

DA ELVIRA<br />

FRAZIONE SAN PAOLO 122<br />

T. E F. +39.0174.222037<br />

ALBERGO DEL PESO<br />

VIA A. NIELLI 12<br />

T. E F. +39.0174.222048<br />

VICOFORTE<br />

ALBERGO SAN MARCO<br />

VIA FRANCESCO <strong>GAL</strong>LO 21<br />

SANTUARIO<br />

T. +39.0174.563181<br />

F. +39.0174.565821<br />

ALBERGO PORTICI<br />

P.ZZA CARLO EMANUELE 47<br />

SANTUARIO<br />

T. +39.0174.563980<br />

PAMPARATO<br />

LOCANDA CON CAMERE<br />

VALCASOTTO<br />

LOC. VALCASOTTO<br />

T.+39.0174.351007<br />

MONDOVI’<br />

PARK HOTEL<br />

VIA DELVECCHIO, 2<br />

TEL. 0174/46666<br />

FAX. 0174/45298<br />

sito: www.parkhotelmondovi.it<br />

HOTEL RISTORANTE<br />

"ALPI DEL MARE"<br />

PIAZZA MELLANO, 15 N.<br />

T. 0174/553134<br />

F: 0174/553136<br />

info@hotelalpidelmare.it<br />

www.hotelalpidelmare.it<br />

ALBERGO “I GELSI”<br />

STR. PROV.LE<br />

MONDOVÌ-VILLANOVA, 11<br />

T 0174/42622<br />

F: 0174/555082<br />

info@nuovobeila.it<br />

www.nuovobeila.it<br />

HOTEL EUROPA<br />

VIA TORINO, 29<br />

T. 0174/44388<br />

F 0174/553528<br />

hoteleuropa@libero.it<br />

www.hoteleuropa.cn.it<br />

ALBERGO DEL CAMPO<br />

VIA MOMIGLIANO, 1<br />

T 0174/42069<br />

F0174/42069<br />

S.O.M.S. "SOCIETA' OPERAIA<br />

DI MUTUO SOCCORSO"<br />

VIA VASCO, 8<br />

T. 0174/42931<br />

F. 0174/42931<br />

FONDAZIONE ACADEMIA<br />

MONTIS RE<strong>GAL</strong>IS ONLUS<br />

VIA F. <strong>GAL</strong>LO, 3<br />

T. 0174/46351<br />

F: 0174/46351<br />

segreteria@academiamontisregali.it<br />

www.academiamontisregalis.it<br />

CONSORZIO TURISTICO ALPI DEL MARE GRANDA SUD OVEST<br />

65


66<br />

STRUTTURE RICETTIVE CONSORZIO TURISTICO “ALPI DEL MARE GRANDA SUD OVEST”<br />

ALLOGGI PER VACANZE<br />

MONDOVI' RIDENTE<br />

VIA G.B. BECCARIA, 17<br />

T 340/0734033<br />

AFFITTA CAMERE<br />

CASCINA GAZZANO DI<br />

DADONE ALESSANDRO<br />

VIA BERTINI, 26<br />

FRAZ. BREOLUNGI<br />

T E F: 0174/681182<br />

CELL. 328/6632273<br />

Bed &<br />

Breakfast<br />

FRABOSA SOTTANA<br />

LA TANA DEL LUPO<br />

VIA CERESOLE<br />

ARTESINA<br />

CELL.333.6541231<br />

BRIAGLIA<br />

B&B DI ANGELA E MASINO<br />

VIA BORSARELLI 2 BIS<br />

T. E F. +39.0174.569966<br />

FRABOSA SOPRANA<br />

LA PINETA DI FLIPPER<br />

VIA BOSSEA, 10<br />

CELL.348.4749812<br />

MONDOVI’<br />

B & B CASCINA BRINGIN<br />

STRADA RACCHETTO, 8<br />

T. 0174/44858<br />

info@cascinabringin.it<br />

www.cascinabringin.it<br />

BED & BREAKFAST<br />

ALPI MAR<br />

VIA S. ANNA, 15<br />

T. 0174/40594<br />

CELL: 380/3992087<br />

bb-monregalese@libero.it<br />

www.bedandbreakfastmondovi.it<br />

B & B CANELA<br />

VIA PIGNOLLI, 24<br />

T. 0174/61314<br />

Ristoranti<br />

BRIAGLIA<br />

TRATTORIA MARSUPINO<br />

VIA ROMA 20<br />

T. E F. +39.0174.563888<br />

RISTORANTE CORRADO<br />

VIA A. BORSARELLI, 4<br />

T. +39.0174.563696<br />

CASTELLINO TANARO<br />

TRATTORIA<br />

LA VECCHIA OSTERIA<br />

VIA ROMA 21<br />

T. E F. +39.0174.785202<br />

BATTIFOLLO<br />

TRATTORIA<br />

CAVALLO GRIGIO<br />

VIA MAESTRA 3<br />

T. +39.0174.783315<br />

CEVA<br />

RISTORANTE ITALIA<br />

VIA MORETTI 19<br />

T. +39.0174.701340<br />

RISTORANTE<br />

PIZZERIA TRIPOLI<br />

PIAZZA VITTORIO VENETO,<br />

T. +39.0174.704544<br />

RISTORANTE L’OSTERIA<br />

P.ZZA V. EMANUELE 21<br />

T. +39.0174.721268<br />

CIGLIÈ<br />

RISTORANTE<br />

AL CASTELLO<br />

VIA CAPRIS 38<br />

T. E F. +39.0174.60133<br />

LESEGNO<br />

RISTORANTE<br />

DA MAMI E PAPY<br />

VIA NAZIONALE 5<br />

T. +39.0174.77025<br />

DOGLIANI<br />

RISTORANTE AL BRIC<br />

BG. PIANEZZO 31 BIS<br />

T. +39.0173.70523<br />

RISTORANTE DA ALDO<br />

VIA XXV APRILE 23<br />

T. +39.0173.70588<br />

RISTORANTE<br />

IL VERSO DEL GHIOTTONE<br />

VIA DE MAGISTRIS, 5<br />

T. +39.0173.742074<br />

RISTORANTE<br />

LE LUNE DEI BARROERI<br />

BORGATA GOMBE 2<br />

LOCALITÀ BARROERI<br />

T. 0173 736012<br />

CONSORZIO TURISTICO ALPI DEL MARE GRANDA SUD OVEST


CONSORZIO TURISTICO “ALPI DEL MARE GRANDA SUD OVEST” STRUTTURE RICETTIVE<br />

RISTORANTE<br />

LEON D'ORO<br />

VIA ROVERE 34<br />

T. 0173 70583<br />

FRABOSA SOPRANA<br />

RISTORANTE EDELWEISS<br />

VIA V.EMANUELE III 35<br />

T.+39. 0174.244008<br />

F.+39.0174.244248<br />

RISTORANTE EXCELSIOR<br />

PIAZZA MARCONI 9<br />

T. +39.0174.244006<br />

F. +39.0174.240833<br />

RISTORANTE MIRAMONTI<br />

VIA ROMA 84<br />

T. +39.0174.244533<br />

F. +39.0174.244534<br />

RISTORANTE<br />

RIFUGIO ALPINO<br />

LA BALMA<br />

LOC. ALPE BALMA<br />

T. +39.0174.334288 -<br />

+39.0174.334316<br />

RISTORANTE<br />

L’OSTU ‘D FRABUSA<br />

VIA S. MICHELE<br />

T. +39.0174.244727<br />

FRABOSA SOTTANA<br />

RISTORANTE DELLE ALPI<br />

VIA MAUDAGNA 25<br />

FRAZIONE MIROGLIO<br />

T. E F. +39.0174.244066 -<br />

+39.0174.244043<br />

RISTORANTE ENOTECA<br />

IL <strong>GAL</strong>LO<br />

VIA <strong>GAL</strong>ASSIA 29<br />

PRATO NEVOSO<br />

T. +39.0174.334129<br />

RISTORANTE LA CAPANNA<br />

P.G. DODERO, 41<br />

PRATO NEVOSO<br />

T. +39.0174.334134<br />

RISTORANTE RIODUE<br />

VIA SIRIO 13<br />

PRATO NEVOSO<br />

T. +39.0174.334768<br />

F. +39.0174.334768<br />

RISTORANTE DELL’ALMA<br />

FRAZ. ALMA, 86<br />

T. +39.0174.345106<br />

RISTORANTE MARGUAREIS<br />

VIA ARTESINA<br />

T. +39.0174.242252<br />

RISTORANTE PICCOLO<br />

HOTEL LAGHETTO<br />

VIA CORONA BOREALE 23<br />

PRATO NEVOSO<br />

T. +39.0174.334008<br />

RISTORANTE IL CARRO<br />

VIA BUCANEVE 1D -<br />

ARTESINA<br />

T. +39.0174.334317<br />

RISTORANTE<br />

FIOR DI ROCCIA<br />

VIA MAUDAGNA 70<br />

T. +39.0174.334192<br />

RISTORANTE MONDOLE’<br />

PRATO NEVOSO<br />

T. +39.0174.334121<br />

RISTORANTE<br />

LA MAISON DES ALPES<br />

PRATO NEVOSO<br />

T. +39.0174.334017<br />

RISTORANTE LE STALLE<br />

VIA CORONA BOREALE<br />

PRATO NEVOSO<br />

T. +39.0174.334032<br />

RISTORANTE LA GREPPIA<br />

VIA CERESOLE 20<br />

ARTESINA<br />

T. +39.0174.242242<br />

TRATTORIA NOVANTA<br />

VIA SAN GIACOMO 15<br />

T. +39.0174.345474<br />

MONASTERO DI VASCO<br />

RISTORANTE<br />

NUOVA GANDOLFI<br />

VIA GANDOLFI 3<br />

T. +39.0174.689628<br />

TRATTORIA DA ROGER<br />

VIA ROMA 50 ROAPIANA<br />

RISTORANTE ARTE BAR<br />

VIA PER ROAPIANA 5<br />

T. +39.339.6397918<br />

GARESSIO<br />

LA TAVERNA DI ISAIA<br />

VIA CALIZZANO 91<br />

T. +39.0174.803499<br />

F. +39.0174.803315<br />

CONSORZIO TURISTICO ALPI DEL MARE GRANDA SUD OVEST<br />

67


68<br />

STRUTTURE RICETTIVE CONSORZIO TURISTICO “ALPI DEL MARE GRANDA SUD OVEST”<br />

LOCANDA LA SELVA<br />

OSCURA VIA NAZIONALE 11<br />

TRAPPA<br />

T. +39.0174.89254<br />

TRATTORIA CASTELLO<br />

VIA GARIBALDI 32<br />

T. +39.0174.81344<br />

PIZZERIA ALERAMO<br />

VIA LEPETIT 30<br />

T. +39.0174.803078<br />

RISTORANTE<br />

LA MARGHERITA<br />

VIA LEPETIT 121<br />

T. +39.0174.803433 -<br />

347.1291366<br />

RISTORANTE IL FARINELLO<br />

VIALE CASIMIRO MARRO 9<br />

T. +39.0174.81247<br />

MONTALDO MONDOVÌ<br />

RISTORANTE CORSAGLIA<br />

LOC. CORSAGLIA 27<br />

T. E F. +39.0174.349109<br />

RISTORANTE GIACOBBA<br />

VIA GIACOBBA 52<br />

T. +39.0174.323141<br />

RISTORANTE RIFUGIO<br />

LA MADDALENA<br />

LOCALITA' VERNAGLI<br />

T. +39.335.5229397<br />

RISTORANTE IL RANCH<br />

VIA PROVINCIALE S.<br />

GIACOMO 60<br />

S. ANNA COLLAREA<br />

T. E F. +39.0174.227210<br />

NIELLA TANARO<br />

TRATTORIA<br />

VECCHIO MULINO<br />

VIA CASTELLAREO 1<br />

T. +39.0174.226414<br />

MONTEZEMOLO<br />

RISTORANTE BELMONTE<br />

VIA MICCIO 1<br />

T. +39.0174.781301 -<br />

+39.0174.781467<br />

ORMEA<br />

RISTORANTE DEL TIGLIO<br />

FRAZIONE VIOZENE 54<br />

T. +39.0174.390116<br />

CELL. 347.9153659<br />

RISTORANTE ITALIA<br />

VIALE GEN. CAGNA 43<br />

T. E F. +39.0174.391147<br />

RISTORANTE<br />

LA TRAMONTANA<br />

VIA UPEGA 146<br />

T. E F. +39.0174.390110 -<br />

+39.0174.390187<br />

RISTORANTE<br />

PONTI DI NAVA DA BEPPE<br />

VIA NAZIONALE 32<br />

FRAZIONE PONTI DI NAVA<br />

T. +39.0174.399924 -<br />

+39.0174.399991<br />

F. +39.0174.399007<br />

RISTORANTE<br />

SAN CARLO<br />

VIA NAZIONALE 23<br />

T. E F. +39.0174.399917<br />

RISTORANTE<br />

VECCHIA LOCANDA<br />

VIA PONTE DI NAVA 43<br />

FRAZIONE PONTI DI NAVA<br />

T. E F. +39.0174.399909<br />

TRATTORIA IL BORGO<br />

VIA ROMA 120<br />

T. +39.0174.391049<br />

TRATTORIA LA CURVA<br />

VIA NAZIONALE 53<br />

PONTE DI NAVA<br />

T. +39.0174.399881<br />

RISTORANTE LE TROU<br />

VIA NAZIONALE 23<br />

CANTARANA<br />

T. +39.0174.399888<br />

RISTORANTE RISERVA<br />

LA REGINA VIA<br />

MARTINETTO 3BIS<br />

T. +39.0174.393038 -<br />

347.0465218<br />

PAMPARATO<br />

TRATTORIA ROMA<br />

VIA PRATO 66<br />

T. +39.0174.351120<br />

RISTORANTE VALCASOTTO<br />

LOC. VALCASOTTO<br />

T.+39.0174.351007<br />

RISTORANTE<br />

OSTELLO DEL RE<br />

FRAZ. SERRA<br />

T.+39.0174.351607<br />

CONSORZIO TURISTICO ALPI DEL MARE GRANDA SUD OVEST


CONSORZIO TURISTICO “ALPI DEL MARE GRANDA SUD OVEST” STRUTTURE RICETTIVE<br />

PAROLDO<br />

TRATTORIA SALVETTI<br />

VIA COSTE 19<br />

T. +39.0174.789131<br />

ROBURENT<br />

RISTORANTE ALPINO<br />

VIA CARDINI 2<br />

T.+39.0174.227560<br />

RISTORANTE NAZIONALE<br />

VIA S. ANNA 111<br />

SANGIACOMO<br />

T. +39.0174.227127<br />

+39.348.82123776<br />

RISTORANTE<br />

LA BAITA DELLA CROCE<br />

LOCALITA’ CARDINI<br />

T. +39.338.8012006<br />

RISTORANTE LA PINETA<br />

LOC. DOLCI 1 – CARDINI<br />

T. +39.0174.227144<br />

PRIOLA<br />

RISTORANTE AL<br />

CASTAGNETO<br />

VIA NAZIONALE, 69<br />

FRAZIONE PIEVETTA<br />

T e F +39.0174.88021<br />

NUCETTO<br />

OSTERIA VECCHIA<br />

COOPERATIVA<br />

VIA NAZIONALE 54<br />

T. +39.0174.74279<br />

TRATTORIA DEL MORO<br />

VIA NAZIONALE 5<br />

T. +39.0174.74137<br />

BAGNASCO<br />

OSTERIA DA VITTORIO<br />

VIA NAZIONALE 48<br />

T. +39.0174.76025<br />

RISTORANTE NAZIONALE<br />

VIA NAZIONALE 92<br />

T. +39.0174.76379<br />

RISTORANTE<br />

MILLENIUM<br />

VIA NAZIONALE 51<br />

T. +39.0174.76306<br />

ROCCAFORTE MONDOVÌ<br />

RISTORANTE COMMERCIO<br />

BORGATA NOREA 8<br />

T. 0174 65549 -<br />

+39.0174.65126<br />

F. +39.0174.65621<br />

RISTORANTE PIZZERIA<br />

CA' DI BACCO<br />

VIA TERME 31 – LURISIA<br />

T. E F. 0174 583533<br />

RISTORANTE<br />

DA AURELIO<br />

P.ZZA SAN LUCA 8<br />

LURISIA T.+39.0174.683261<br />

LOCANDA<br />

DEL VIANDANTE<br />

VIA MORTE’, 20<br />

T.+39.0174.583545<br />

RISTORANTE<br />

L’OSTU D’R CHIE<br />

VIA FONTANA 21/A<br />

T.+39.0174.624322<br />

MONDOVI’<br />

LOCANDA<br />

dei PANI e dei PESCI<br />

VIA DELLE SCUOLE, 10<br />

TEL. 0174/40050<br />

CELL. 3927368190<br />

OSTERIA<br />

QUATTRO STAGIONI<br />

VICOLO DEL TEATRO, 18<br />

TEL. 0174/330807<br />

RISTORANTE "I GELSI"<br />

STR. PROV. MONDOVÌ-<br />

VILLANOVA, 11<br />

N. TEL. 0174/42622<br />

N. FAX: 0174/555082<br />

info@nuovobeila.it<br />

www.nuovobeila.it<br />

CANTINE BONAPARTE<br />

PIAZZA MAGGIORE, 3<br />

N. TEL. 0174/553074<br />

TRATTORIA LONDON<br />

VIA MALFATTI, 5<br />

N. TEL. 0174/43590<br />

TRATTORIA "AIMO"<br />

LOC. SAN GIOVANNI DEI<br />

GOVONI, 5<br />

N. TEL. 0174/61214<br />

N. FAX: 0174/621921<br />

PIZZERIA LA GERLA<br />

VIA TORINO, 41<br />

TEL. 0174/44500<br />

RISTORANTE TRE LIMONI<br />

D'ORO PIAZZA CESARE<br />

BATTISTI, 2<br />

N. TEL. 0174/43033<br />

N. FAX: 0174/43033<br />

CONSORZIO TURISTICO ALPI DEL MARE GRANDA SUD OVEST<br />

69


70<br />

STRUTTURE RICETTIVE CONSORZIO TURISTICO “ALPI DEL MARE GRANDA SUD OVEST”<br />

TRATTORIA DA FAUSTO<br />

VIA MOMIGLIANO, 1<br />

TEL. 0174/42069<br />

FAX: 0174/42069<br />

RISTORANTE ENOTECA<br />

"LA BORSARELLA"<br />

VIA DEL CRIST, 2<br />

N. TEL. 0174/42999<br />

N. FAX: 0174/555161<br />

info@laborsarella.it<br />

www.laborsarella.it<br />

TRATTORIA BREOLUNGI<br />

LOC. BREOLUNGI, 11<br />

N. TEL. 0174/61300<br />

N. FAX: 0174/61221<br />

TRATTORIA EZZELINO<br />

VIA VICO, 29<br />

N. TEL. 0174/558085<br />

N. FAX: 0174/558085<br />

HOTEL RISTORANTE<br />

"ALPI DEL MARE"<br />

PIAZZA MELLANO, 15<br />

N. TEL. 0174/553134<br />

N. FAX 0174/553136<br />

info@hotelalpidelmare.it<br />

www.hotelalpidelmare.it<br />

TRATTORIA "OSTERIA<br />

SAN QUINTINO"<br />

STRADA S.QUINTINO, 24<br />

N. TEL. 0174/61305<br />

N. FAX: 0174/61305<br />

TRATTORIA CROCE D'ORO<br />

VIA S.ANNA, 83<br />

N. TEL. 0174/6681464<br />

RISTORANTE PIZZERIA<br />

BELVEDERE<br />

PIAZZA MAGGIORE<br />

N. TEL. 0174/43537<br />

N. FAX 0174/43537<br />

PIZZERIA DON ALFO'<br />

PIAZZA CESARE BATTISTI,3<br />

N. TEL. 0174/43556<br />

PIZZERIA RISTORANTE K2<br />

VIA TANARO, 10<br />

N. TEL. 0174/45795<br />

PIZZERIA RISTORANTE<br />

"LE RIPE"<br />

VIA DELLE RIPE, 12<br />

N. TEL. 0174/46977<br />

RISTORANTE<br />

PIZZERIA SAVOIA<br />

VIA ROSA GOVONE,2<br />

TEL. 0174/44408<br />

PIZZERIA U.S. TNT<br />

CORSO STATUTO, 2<br />

TEL. 0174/553206<br />

IL CAMINETTO SRL<br />

VIA SANT'ANNA 84/B<br />

N. TEL. 0174/681432<br />

PIZZERIA ITALIA DA MAURO<br />

VIA DEL TIRO A SEGNO, 55<br />

N. TEL. 0174/551327<br />

SELF SERVICE<br />

BARRA DI FERRO<br />

VIA PEROTTI, 3<br />

TEL. 0174/43507<br />

TRATTORIA PIZZERIA<br />

"LA PIEMONTESE"<br />

VIA VICO, 17<br />

N. TEL. 0174/43596<br />

N. FAX: 0174/43596<br />

WWW.PIZZAYARD.IT<br />

VIA DELLA ROSA BIANCA, 36<br />

N. TEL. 0174/554268<br />

N. FAX: 0174/564593<br />

info@pizzayard.it<br />

www.pizzayard.it<br />

BINARIOUNO CAFFE'<br />

PIAZZA DELLA REPUBBLICA,<br />

N. TEL. 0174/554314<br />

N. FAX: 0174/564425<br />

RISTORANTE<br />

"CRAZY HORSE"<br />

VIA RIFREDDO, 36<br />

N. TEL. 0174/61274<br />

PIANFEI<br />

OSTERIA LE RIVE DEL LAGO<br />

LOC. CIUBEI,<br />

VIA SACHERI 52<br />

T 0174/585840<br />

www.lerivedellago.com<br />

info@lerivedellago.com<br />

SAN MICHELE MONDOVÌ<br />

RISTORANTE<br />

EDELWEISS DA ELVIRA<br />

FRAZIONE SAN PAOLO 122<br />

T. E F. +39.0174.222037<br />

RISTORANTE DEL PESO<br />

VIA A. NIELLI 12<br />

T. E F. +39.0174.222048<br />

CONSORZIO TURISTICO ALPI DEL MARE GRANDA SUD OVEST


CONSORZIO TURISTICO “ALPI DEL MARE GRANDA SUD OVEST” STRUTTURE RICETTIVE<br />

TORRE MONDOVÌ<br />

TRATTORIA DA FRANCA<br />

VIA DON LUIGI GASCO 70/A<br />

FRAZIONE ROATTA<br />

T. +39.0174.329019<br />

VICOFORTE<br />

RISTORANTE ALBERO<br />

FIORITO<br />

VIA CORSAGLIA 5 - MOLINE<br />

T. E F. +39.0174.329023<br />

RISTORANTE IL GROGLIO<br />

VIA GROGLIO 6<br />

FRAZ. OLLE<br />

T. E F. +39.0174.569313<br />

RISTORANTE<br />

NUOVA GIACOBBA<br />

VIA PROVINCIALE<br />

LOCALITÀ GIACOBBA<br />

T. +39.0174.569239<br />

F. +39.0174.563930<br />

RISTORANTE PIZZERIA RIO<br />

DELLA PLATA<br />

STRADA STATALE 28 11<br />

FRAZ. SANTUARIO<br />

T. E F. +39.0174.563195<br />

RISTORANTE<br />

LA BOCCA DELLA VERITA’<br />

VIA MONTEX 15<br />

T. +39.0174569083<br />

TRATTORIA DON<br />

CHISCIOTTE<br />

VIA GARIBOGGIO 21<br />

T. +39.0174.563183<br />

RISTORANTE SAN MARCO<br />

VIA FRANCESCO <strong>GAL</strong>LO 21<br />

SANTUARIO<br />

T. +39.0174.563181<br />

F. +39.0174.565821<br />

RISTORANTE PORTICI<br />

P.ZZA CARLO EMANUELE 47<br />

SANTUARIO T.<br />

+39.0174.563980<br />

VILLANOVA MONDOVÌ<br />

OSTERIA DEL PASCO<br />

VIA F.LLI BISCIA 56<br />

T. +39.0174.699171<br />

VIOLA<br />

RISTORANTE SAN MARTINO<br />

VIA MARTINI 30<br />

T. E F. +39.0174.73110 -<br />

+39.0174.73176<br />

RISTORANTE BELSIT<br />

VIA RIALDO, 7<br />

T. +39.0174.73303<br />

Agriturismi<br />

FRABOSA SOPRANA<br />

AZ. AGRITURISTICA<br />

LA MERIDIANA<br />

VIA TORRETTA, 7<br />

T. +39.0174.345298<br />

FRABOSA SOTTANA<br />

AZ. AGRITURISTICA<br />

FIOR D’AGOSTO<br />

VIA DEL VIE’, 1<br />

T. +39.0174.345242<br />

CEVA<br />

AGRITURISMO<br />

CA’ DEL BOSCO<br />

REG. PRATOLUNGO.<br />

T. +39.0174.701941<br />

MARSAGLIA<br />

AGRITURISMO ABBADIA<br />

BORGO DEL SOLE<br />

FRAZ. S. ANTONIO<br />

LOCALITA’ ABBA’<br />

T. +39.0174.787136<br />

PAROLDO<br />

AGRITURISMO RAFLAZZ<br />

VIA VIORA 19<br />

T. +39.0174.789074<br />

AGRITURISMO I MARUN<br />

LOC. MARRONI<br />

T. +39.0174.789136<br />

VIOLA<br />

AGRITURISMO IL BALZO<br />

VIA SAN GRATO, 38<br />

T. +39.0174.73530<br />

AGRITURISMO RIVIERA<br />

VIA RIVIERA, 15<br />

T. +39.0174.73496<br />

Ostelli<br />

ROCCAFORTE MONDOVI’<br />

CASA PER FERIE<br />

FRAZ. PREA<br />

CELL. 339.5044785<br />

CASTELLINO TANARO<br />

OSTELLO IL PUNTO<br />

VIA ROMA 35<br />

CONSORZIO TURISTICO ALPI DEL MARE GRANDA SUD OVEST<br />

71


72<br />

All’inizio di dicembre, con l’arrivo<br />

dell’inverno, i monti del G.A.L.<br />

<strong>Mongioie</strong> iniziano ad imbiancarsi,<br />

e intorno all’Immacolata, neve<br />

permettendo, la maggior parte<br />

degli impianti di risalita del<br />

territorio aprono le porte agli<br />

appassionati di sci e snowboard.<br />

Altri iniziano la loro attività solo<br />

nelle vacanze natalizie, e restano<br />

tutti generalmente aperti fino alla<br />

fine di marzo, compatibilmente<br />

con le condizioni meteorologiche,<br />

che siano tali da permettere<br />

buona quantità di neve, e<br />

altrettanto buon mantenimento<br />

nei mesi di febbraio e marzo.<br />

In questi territori il mondo della<br />

neve offre panorami che<br />

comprendono le imperiose<br />

montagne ma anche dolci<br />

ondulazioni.<br />

ATTIVITÀ E SPORT INVERNALI<br />

CONSORZIO TURISTICO “ALPI DEL MARE GRANDA SUD OVEST”<br />

BRIGA ALTA<br />

Nella frazione di Upega si snoda una pista<br />

di sci fondo lunga circa 5km omologata FI-<br />

SI, che percorre un tratto di natura incontaminata,<br />

a partire dalle porte del Bosco<br />

delle Navette, per svilupparsi all’interno di<br />

questo paradiso naturale. Presso la biglietteria,<br />

nel cuore della frazione, è possibile<br />

noleggiare eventuali attrezzature per<br />

lo sci di fondo, oppure, per gli appassionati<br />

dell’escursionismo sulla neve, le ciaspole.<br />

La frazione di Piaggia invece, al<br />

confine con la vicina Liguria, vede sul suo<br />

territorio uno degli impianti di risalita del<br />

comprensorio di Monesi: la sciovia Plateau,<br />

che porta ad una pista che presenta<br />

tratti di varia difficoltà, alcuni più impegnativi<br />

e scoscesi ed altri più dolci.<br />

Telefono +39.0174.393829<br />

+39.0174.390145<br />

FRABOSA SOPRANA<br />

<strong>Il</strong> paese di Frabosa Soprana si trova alle<br />

pendici dell’imponente Monte Moro. <strong>Il</strong><br />

paese, che durante l’estate è immerso nel<br />

verde, si trasforma in inverno in un paradiso<br />

dello sci. La stazione è una delle più<br />

antiche della provincia di Cuneo: qui si costruiva,<br />

più di 50 anni fa, la seggiovia che<br />

sale sin sulla cima del monte Moro, a<br />

1.800 metri di altitudine. Oggi la stazione<br />

offre quattro seggiovie e tre skilift, che permettono<br />

di spaziare lungo le piste che solcano<br />

i pendii del monte Melanotte e del<br />

Monte Moro stesso. Lo sviluppo delle piste<br />

è di circa 40km. Immancabile, come<br />

nelle altre località, la scuola di sci.<br />

Non bisogna inoltre dimenticare la possibilità<br />

di praticare lo snow-board, lo sci alpinismo<br />

e lo sci di fondo su una pista di 7<br />

km.<br />

Telefono +39.0174.244767 -<br />

+39.0174.244052<br />

CONSORZIO TURISTICO ALPI DEL MARE GRANDA SUD OVEST


ATTIVITÀ E SPORT INVERNALI<br />

CONSORZIO TURISTICO “ALPI DEL MARE GRANDA SUD OVEST”<br />

GARESSIO 2000<br />

La stazione sciistica di Garessio 2000, la<br />

cui nascita risale agli anni Settanta, è posta<br />

sul Colle di Casotto a quota 1370 mt.,<br />

spartiacque naturale tra la Valle Tanaro e<br />

la Valle di Casotto, a 12 Km dal centro di<br />

Garessio. La sua posizione geografica fa<br />

sì che dalla sommità delle piste si possa<br />

godere di una vista che spazia dall'intero<br />

golfo ligure sino alla Corsica.<br />

Le piste si snodano lungo 30 km di pendii<br />

innevati con 6 tracciati facili, 2 medi e<br />

2 difficili. Gli impianti di risalita sono 5 di<br />

cui 4 sciovie ed una seggiovia biposto<br />

con una portata oraria di 1200 persone.<br />

Libera circolazione agli snowboard su<br />

tutte le piste. Molto attivi la scuola di sci e<br />

lo sci club, organizzatore di svariate gare<br />

nell’arco della stagione.<br />

Non mancano gli svaghi e i servizi: oltre<br />

al ristoro alla partenza una caratteristica<br />

baita sulle piste, dove è spesso possibile<br />

degustare piatti tipici come la polenta saracena.<br />

La novità di quest’anno è poi l’area snow<br />

giochi, con intrattenimento in piano e<br />

pendenza per bambini e principianti. Le<br />

cime dei monti Berlino, Mussiglione, Mon<br />

Grosso sono sempre meta degli alpinisti<br />

più appassionati.<br />

Telefono +39.0174.809898<br />

LURISIA<br />

MONTE PIGNA<br />

Le piste di Lurisia, nel comune di<br />

Roccaforte Mondovì, solcano le pendici<br />

del Monte Pigna, nell’alta Valle Ellero. Una<br />

cabinovia iniziale permette di allontanarsi<br />

dalla partenza e raggiungere la natura<br />

incontaminata del resto della stazione,<br />

CONSORZIO TURISTICO ALPI DEL MARE GRANDA SUD OVEST<br />

lontano da rumori che non siano quelli dei<br />

cinque skilift e della seggiovia.<br />

Le piste si snodano attraverso un<br />

percorso di 37km, che si sviluppano fra gli<br />

800mt e i 1800mt di altitudine. La<br />

prossima stagione vedrà l’apertura di due<br />

nuove piste (Mascarone e Valle Pesio) sul<br />

lato nord del Monte Pigna. Per i fondisti<br />

invece sono disponibili 20km di tracciati, di<br />

cui una pista di 2,5km ad una quota di<br />

1450mt.<br />

La cima del monte Pigna, a 1805 metri<br />

s.l.m. offre un panorama straordinario<br />

sulla catena alpina e sulla pianura<br />

piemontese.<br />

Lurisia gode inoltre dell’attività delle terme<br />

la cui presenza, abbinata agli impianti di<br />

risalita, ne fa una stazione davvero<br />

particolare, un luogo in cui si possono<br />

73


74<br />

conciliare lo svago con i fanghi e i<br />

massaggi, l’attività fisica con il relax.<br />

Vengono infatti offerti pacchetti in svariate<br />

combinazioni dell’attività sciistica con<br />

l’attività termale, e si organizzano<br />

escursioni sulla neve con le ciaspole o a<br />

cavallo. La pista di pattinaggio su ghiaccio<br />

permette di passare piacevoli serate in<br />

allegria.<br />

Telefono +39.0174.583005<br />

Fax +39.0174.583004<br />

ORMEA<br />

Per gli amanti dello sci fondo la pista di<br />

Cantarana, una frazione di Ormea sulla<br />

Strada Statale 28, offre una serie di<br />

percorsi di varia difficoltà di circa 5km<br />

l’uno, fra cui uno omologato FISI. È quindi<br />

possibile combinare i percorsi, per creare<br />

ad hoc un tracciato di varia difficoltà.<br />

Esiste inoltre un anello più breve e facile,<br />

per i principianti. Durante il periodo di<br />

apertura della pista esiste, per chi ne è<br />

sprovvisto, la possibilità noleggiare le<br />

attrezzature.<br />

Telefono +39.0174.392157<br />

ATTIVITÀ E SPORT INVERNALI<br />

CONSORZIO TURISTICO “ALPI DEL MARE GRANDA SUD OVEST”<br />

MONDOLE’ SKI<br />

Una porzione di territorio che si estende<br />

dalla montagna alla pianura, dalle pendici<br />

del Monte Mondolé percorrendo l’intera<br />

valle Maudagna, nello splendido contesto<br />

paesaggistico delle Alpi Marittime di<br />

Cuneo in Piemonte. Ricco di peculiarità,<br />

unico nel suo genere, con una serie<br />

innumerevoli di situazioni da vivere, da<br />

vedere, da assaporare ed anche da<br />

gustare. Dalle bianche piste da sci di<br />

Artesina, Frabosa Soprana e Prato<br />

Nevoso riunite nel comprensorio sciistico<br />

del MondoleSki, al modernissimo Fiat<br />

Snow Park e allo sci notturno, per le<br />

vacanze sulla neve e le classiche<br />

settimane bianche in inverno, dalle<br />

passeggiate su percorsi e sentieri<br />

incantevoli, alle nuove attrattive come la<br />

pista da bob, il bike park, il campo da golf<br />

e l'adventure park, ai parchi gioco per<br />

bambini, ai maneggi fino ai camp sportivi<br />

ed ecologici per i ragazzi in estate, dalle<br />

splendide grotte naturalistiche, alle<br />

magiche atmosfere delle sagre<br />

tradizionali, senza tralasciare gli eventi<br />

musicali, le rassegne, le mostre ed un<br />

programma ricco di avvenimenti diurni e<br />

serali, per offrire, insieme alla tipicità di<br />

una gastronomia di tradizione soggiorni<br />

ideali per un turismo senza età. <strong>Il</strong><br />

comprensorio sciistico del Mondolè<br />

comprende le località di Prato Nevoso<br />

Artesina e Frabosa , situate entrambe nel<br />

comune di Frabosa Sottana,<br />

rispettivamente a 1500mt e 1300mt di<br />

altitudine. Le località, sciisticamente<br />

collegate, vantano 28 impianti di risalita e<br />

90km di piste. Con i suoi 60 chilometri di<br />

piste tra i 1300 ed i 2100 metri di quota,<br />

Artesina gode di una posizione di<br />

privilegio; la neve programmata lungo le<br />

piste che si snodano tra l'abitato, Cima<br />

Gaviot e Sella Pogliola, garantisce<br />

all'appassionato sciatore una lunga<br />

stagione di discese tra dicembre ed aprile.<br />

Una dozzina di ski-lift e seggiovie, un<br />

anello al Pian della Tura per gli amanti del<br />

fondo, un migliaio di posti letto tra<br />

alberghi, residence e campeggi sono le<br />

CONSORZIO TURISTICO ALPI DEL MARE GRANDA SUD OVEST


ATTIVITÀ E SPORT INVERNALI<br />

CONSORZIO TURISTICO “ALPI DEL MARE GRANDA SUD OVEST”<br />

attrezzature che permettono una vacanza<br />

all'insegna del puro divertimento. E non<br />

mancano gli svaghi e i servizi: due<br />

caratteristici ristori sulle piste garantiscono<br />

rapidi spuntini durante una pausa tra le<br />

discese con gli sci e cene caratteristiche a<br />

base di specialità locali (con trasporto a<br />

mezzo motoslitta); scuole di sci e sci club<br />

(organizzatore di gare federali e<br />

amatoriali) sono le altre strutture sportive.<br />

Prato Nevoso, più piccola ma non meno<br />

rinomata, offre scuole di sci e snowboard,<br />

oltre che piste di pattinaggio e motoslitte.<br />

Negli ultimi anni Prato Nevoso lega il suo<br />

nome proprio ad importanti iniziative nel<br />

campo dello snowboard (com il Burton<br />

Demo Tour per esempio) e molti sono gli<br />

appassionati che affollano l’half pipe, il<br />

border cross, i salti del suo snowpark, nei<br />

weekend ma anche nelle serate<br />

infrasettimanali in cui le piste e lo<br />

snowpark vengono illuminati. Non<br />

mancano i locali notturni, i cinema, gli<br />

hotel.<br />

Telefono +39.0174.334130 / 242000<br />

SANGIACOMO DI<br />

ROBURENT<br />

Sangiacomo di Roburent si propone alla<br />

propria utenza come “piccola stazione”<br />

dove il comprensorio sciistico risulta<br />

perfettamente integrato con la vita del<br />

paese il quale offre tutti i servizi necessari<br />

a rendere piacevole un soggiorno nella<br />

valle. <strong>Il</strong> comprensorio si estende su due<br />

montagne che si innalzano alle spalle<br />

dell’abitato, il Bric Colmè alto 1300 metri<br />

ed il Monte Alpet, alto 1600 metri. Una<br />

collocazione molto efficace e funzionale<br />

degli otto impianti di risalita (1 seggiovia<br />

biposto e 7 skilift) fa si che l’ampio<br />

comprensorio sia completamente<br />

sfruttabile per le discese che si sviluppano<br />

su oltre 30km per una ventina di piste,<br />

alcune molto tecniche ed amate<br />

soprattutto dai più esperti, altre disposte<br />

su declivi dolci e soleggiati, dove bambini<br />

e sciatori più tranquilli trascorrono le loro<br />

giornate invernali. In paese, poi, c’è il<br />

campo scuola che rappresenta un vero e<br />

proprio trampolino di lancio per quanti si<br />

Sopra: Artesina<br />

(Mondolè Ski),<br />

addentrano nel mondo della neve; qui è<br />

attiva la scuola di sci che, avvalendosi di<br />

qualificati insegnanti, prepara e<br />

perfeziona quanti si affidano alle proprie<br />

cure. Tutte le piste sono aperte agli<br />

snowboard. Anche qui lo sci alpinismo è<br />

molto praticato, e fin dalle prime nevi<br />

L’Alpet diventa meta di appassionati. Altre<br />

gite classiche portano alla Cima Bausetti<br />

(2006 m) attraverso la bellissima Alpe<br />

Robert ed al Colle della Navonera, sul<br />

crinale tra la Valle Casotto e la Valle<br />

Corsaglia.I bambini hanno la possibilità di<br />

trovare il miglior divertimento grazie alle<br />

attrezzature collocate a Babylandia, il<br />

parco invernale dotato di grandi scivoli<br />

gonfiabili, e tappeto di risalita per chi<br />

muove i primi passi sulla neve. La pista di<br />

pattinaggio su ghiaccio consente di<br />

esercitare questo meraviglioso sport da<br />

dicembre fino a marzo, e i maneggi del<br />

paese organizzano escursioni sulla neve<br />

lungo gli itinerari che attraversano le<br />

faggete e le pinete di Sangiacomo.<br />

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ATTIVITÀ CONSORZIO TURISTICO “ALPI DEL MARE GRANDA SUD OVEST”<br />

IL GOLF CLUB<br />

<strong>Il</strong> Golf Club Garessio è una nuova realtà<br />

nata razie all’entusiasmo di un gruppo di<br />

appassionati di golf che vorrebbero far<br />

conoscere questo sport anche in quest’<br />

angolo del vecchio Piemonte. L’impianto è<br />

dotato di chalet con bar, solarium, dehor<br />

ed è circondato da una lussureggiante<br />

vegetazione boschiva, è accarezzato dal<br />

fiume Tanaro e sorgenti naturali danno<br />

origine ad un grazioso laghetto. <strong>Il</strong> campo<br />

pratica è dotato di dieci postazioni<br />

scoperte e cinque coperte, oltre a putting,<br />

pitching green, bunker. Tre buche par 3 e<br />

una buca par 4 completano l’impianto.<br />

L’uso di atrezzature per i neofiti è<br />

completamente gratuito. Si svolgono<br />

lezsioni individulai e collettive. Altre<br />

attrezzature sono il campo di tiro con<br />

la’rco, nella club house è attivo il servizio<br />

bar.<br />

Per Info:<br />

ASSOCIAIZONE SPORTIVA GARESSIO<br />

GOLF CLUB Affiliato Federazione Italiana<br />

Golf. Tel. 0174.805670 Fax 0174.805671<br />

ESCURSIONI IN<br />

MOUNTAIN BIKE<br />

La felicità per un escursionista bikers,<br />

coma ha scritto un noto giornalista<br />

sportivo americano, quando divenne di<br />

uso comune questa innovativa e<br />

rivoluzionaria bicicletta, è una strada. Una<br />

strada sempre diversa che sale, scende,<br />

si restringe, ti sorprende con il suo<br />

tracciato, ti consente di metterti alla prova<br />

e di divertirti. E’ una strada, un sentiero,<br />

una mulattiera che ti meraviglia perchè tu<br />

sei arrivato là, in quel posto stupendo, tra<br />

quegli alberi, in quella radura, su quella<br />

cima, con la tua bicicletta. E’ una strada,<br />

un viottolo, che ti porta ad osservare un<br />

panorama incantevole, del quale resti<br />

meravigliato. Sembrano parole cucite su<br />

misura per il territorio del Gal <strong>Mongioie</strong>.<br />

Un territorio che, a partie dalle<br />

ondulazioni delle langhe, si va<br />

increspando, per diventare più aspro e<br />

selvaggio, man mano che si viaggia verso<br />

le cime, che ci si inoltra nelle valli. E’ facile<br />

comprendere la ragione per cui tanti<br />

bikers amano questa terra; per la sua<br />

grande varietà, perchè un immenso<br />

reticolo di tracce s’interseca, dando modo<br />

all’escursionista di esplorarne gli angoli<br />

più suggestivi e remoti, di coglierne i<br />

momenti più magici, le istantanee più<br />

stupefacenti. Questa struttura territoriale<br />

ha sostenuto, fin dal passato più lontano,<br />

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ATTIVITÀ CONSORZIO TURISTICO “ALPI DEL MARE GRANDA SUD OVEST”<br />

l’espansione di notevoli traffici lungo le<br />

valli, attraverso i colli. Nacquero qui<br />

primitive vie di comunicazione che,<br />

unendo la pianura al mare, favorirono gli<br />

avvicendamenti delle materie prime più<br />

rilevanti e di alcune rimangono anora oggi<br />

i percorsi; è il caso dell’antichissima “Via<br />

del sale” che viaggia, attraverso l’intera<br />

Val Ellero, inerpicandosi fino al passo<br />

delle saline per poi oltrepassare i confini<br />

verso la Liguria, così come la Via Sonia<br />

che sale per le alture del Monte Savino ed<br />

affronta poi la Colla di casotto per<br />

ridiscendere a Garessio e varcare ancora<br />

le montagne verso la costa. I boschi poi<br />

sono una caratteristica fondamentale di<br />

questa terra, alcuni come il Bosco delle<br />

Navette ed il Bosco Nero, vantano una<br />

loro millenaria storia.<br />

Le cime, infine. Esse, pur essendo di<br />

altitudine modesta, offrono un’apertura di<br />

orizzonte straordinaria, proponendo uno<br />

sguardo aperto a tutto campo sulle Alpi,<br />

sulla Costa, sulla piana. I percorsi presenti<br />

sul territorio del Gal <strong>Mongioie</strong> agli amanti<br />

della Mountain Bike, attraversano gli ultimi<br />

villaggi delle Valli Ellero, casotto, Tanaro e<br />

Mongia, Maudagna, Corsaglia,<br />

Roburentello, per superare i labirinti dei<br />

castagneti, delle faggete, delle pinete, per<br />

raggiungere ogni volta mete piacevoli ed<br />

indimenticabili. Questi itinerari vanno a<br />

scrutare la montagna, i pascopli, le<br />

borgate alpine. Perchè ovunque cìè una<br />

strada , una mulattiera, che sa<br />

sorprendere, divenire, incantare<br />

I TREKKING A CAVALLO<br />

<strong>Il</strong> GEEM è il punto di riferimento per Corsi<br />

di formazione, turismo equestre, trekking<br />

a cavallo e vacanze alternative dell’Italia<br />

Nord Occidentale e precisamente nel<br />

Monregalese.<br />

Sono due le tipologie di trekking proposte<br />

dal GEEM durante l’arco dell’anno:<br />

trekking ed equitazione alpina e trekking<br />

ed equitazione di pianura.<br />

Si differenziano sostanzialmente per<br />

tipologia di percorso, infatti l’equitazione di<br />

pianura ha uno sviluppo in termini di<br />

dislivello di circa 90 m, snodandosi fra<br />

torrenti e zone lacustri di impareggiabile<br />

bellezza, mentre l’equitazione alpina, più<br />

“montana” impe4gna il cavaliere in sentieri<br />

boschivi e dislivelli più accentuati<br />

affiancando piccole cascate e<br />

raggiungndo luoghi dove il vostro sgaurdo<br />

si perderà all’infinito tra le alpi Marittime e<br />

la Langa. Una cosa in comune: entrambi<br />

vi lasceranno nel cuore indimenticabili<br />

ricordi.<br />

Trekking delle Valli Monregalesi<br />

(passando dai 900 m ai 2000 m delle Alpi<br />

Marittime), il Trekking della Raschera (<br />

andando a scoprire la storia della<br />

Raschera nelle malghe dov’è prodotta),<br />

trekking dei 6 giorni (6 giorni e 6 notti “a<br />

cavallo” tra le Langhe e le Alpi Marittime),<br />

il trekking in Val Corsaglia (fin sul Monte<br />

Alpet ad ammirare un panorama<br />

mozzafiato) il treking delle Vie del Sale (fra<br />

le trincee delle grandi guerre tra Itralia e<br />

Francia) ed in fine il trekking delle Vie<br />

occitane (nelle valli che hanno ospitato i<br />

Catari)<br />

Per Info 339.3557942 -<br />

www.geem.it<br />

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AGENDA GIUGNO CONSORZIO TURISTICO “ALPI DEL MARE GRANDA SUD OVEST”<br />

agendagiugno<br />

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CONSORZIO TURISTICO “ALPI DEL MARE GRANDA SUD OVEST” GIUGNO AGENDA<br />

CASTELLINO TANARO<br />

Festa della lela<br />

La tradizionale festa affianca la promozione e la degustazione dei prodotti tipici di Langa. Particolare<br />

attenzione a la “lela” che è un pane informe, non lievitato, molto semplice nella preparazione. Non<br />

occorrono particolari ingredienti, ma solo acqua, farina di grano e un pizzico di sale. Si prepara un impasto<br />

morbido, si lascia riposare per un certo periodo (questo è il segreto) poi si cuoce sulla piastra della stufa a<br />

legna. Bisogna considerare che in tempo di guerra era difficile reperire altri ingredienti come: sale, lievito<br />

ed olio, e quindi la scelta era obbligata. La lela è buona da gustare calda con il “Brus”, “Tuma” o “salame<br />

nostrano” il tutto accompagnato da un buon bicchiere di dolcetto, prodotti che ancora oggi si trovano<br />

genuini nelle nostre cascine. Per Info: Comune 0174. 785213<br />

FRABOSA SOTTANA<br />

"Carriaggi ed animali<br />

percorrono la via del sale e dei<br />

formaggi per salire in alpeggio”<br />

Sfilata e presentazione di mezzi<br />

d’epoca trainati da cavalli, di muli<br />

bardati, di cavalli montati e di<br />

bovini alpeggianti che rievocano<br />

la giornata che nei secoli ha<br />

rappresentato la salita in alpeggio<br />

Per Info: Comune 0174. 244481<br />

foto cartune’<br />

VILLANOVA MONDOVI’<br />

Fiera delle Antiche Botteghe<br />

Nel fine settimana nell’antico<br />

borgo di Villavecchia viene<br />

organizzata questa rassegna alla<br />

riscoperta delle tradizioni, dei<br />

sapori, dei mestieri delle nostre<br />

valli con esibizione di gruppi<br />

folcloristici.<br />

Per Info: Comune 0174. 698151<br />

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AGENDA GIUGNO CONSORZIO TURISTICO “ALPI DEL MARE GRANDA SUD OVEST”<br />

agendagiugno<br />

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SALE SAN GIOVANNI<br />

Non solo erbe<br />

Laboratorio del gusto: le erbe officinali in cucina. Con<br />

l’intervento di Slow Food e della Squadra Regionale dei<br />

cuochi.<br />

<strong>Il</strong> Comune di Sale San Giovanni, in collaborazione con la<br />

Pro Loco, organizza la Fiera delle Erbe officinali ed<br />

aromatiche "Non solo erbe" l'ultimo week-end di giugno di<br />

ogni anno.<br />

Questa manifestazione trae spunto ed origine dalle<br />

coltivazioni di piante officinali e aromatiche presenti sul<br />

territorio comunale, (lavanda, issopo, camomilla, achillea,<br />

salvia, coriandolo, finocchio e tante altre ancora) e si<br />

prefigge lo scopo di promuoverle e valorizzarle. Queste<br />

coltivazioni, tutte dotate di certificazione biologica e<br />

biodinamica, rappresentano il secondo polo per la<br />

produzione di erbe officinali in Piemonte, hanno permesso<br />

la creazione di nuovi posti di lavoro e fatto conoscere il<br />

nostro piccolo paese in tutta l'Italia Settentrionale.<br />

"Non solo erbe"si svolge a fine giugno, nel periodo di<br />

massima fioritura delle piante officinali per dare la<br />

possibilità a tutti di partecipare a visite guidate alle<br />

coltivazioni e di immergersi tra i meravigliosi colori e gli<br />

inebrianti profumi della campagna.<br />

Nella giornata di domenica le suggestive vie del centro<br />

storico si riempiranno di stands con esposizione e vendita di erbe officinali e aromatiche, prodotti erboristici,<br />

agricoli e loro derivati, tutti rigorosamente provenienti da coltivazioni biologiche. Come tradizione, inoltre, la<br />

mattinata della domenica sarà dedicata ad un Convegno tenuto da nomi illustri del mondo dell'erboristeria;<br />

per il pomeriggio del sabato, invece, la Condotta Slow Food del Monregalese organizzerà il "Laboratorio<br />

del gusto" sull'utilizzo delle erbe officinali in cucina.<br />

Per Info: Comune 0174. 75000<br />

ROCCAFORTE M.VÌ<br />

Fiera delle erbe officinali, aromatiche, di montagna e dei prodotti naturali - 5ª edizione<br />

Bancarelle, esposizioni, degustazioni, conferenze.<br />

Per Info: Comune 0174. 65139<br />

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AGENDA LUGLIO CONSORZIO TURISTICO “ALPI DEL MARE GRANDA SUD OVEST”<br />

agendaluglio<br />

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BAGNASCO<br />

Incontro Internazionale di Folclore<br />

Un alternarsi di danze, musiche e colori, proposto in un giocoso clima festivo da Gruppi autentici, unici per<br />

tradizione, storia e cultura.<br />

Danza armata ricollegata ad ancestrali riti propiziatori della fertilità della terra, il Bal do Sabre ripropone<br />

valori simbolici, espressione della struttura sociale tipicamente contadina dell'Alta Val Tanaro.<br />

Per Info: Comune 0174. 76047<br />

PERLO<br />

Festa di Sant’ Anna.<br />

Festa pomeridiana con merenda sinoira presso la cappella di Sant'Anna, accompagnata da giochi popolari.<br />

Per Info: Comune 0174. 74150<br />

PRIOLA<br />

Sagra del mirtillo, fragole e prodotti del sottobosco.<br />

Serate gastronomiche a tema, ballo liscio. Ingresso gratuito.<br />

Per Info: Comune 0174. 88018<br />

IGLIANO-TORRESINA<br />

Appuntamento nei boschi<br />

Prosegue la sagra estiva che, secondo la tradizione, prevede giochi e divertimenti per grandi e piccini,<br />

serate gastronomiche a base di prodotti tipici langaroli.<br />

Serate danzanti di ballo liscio e discoteca all’aperto nell’ultima serata.<br />

Località Monterotondo<br />

Per Info: Comune 0174. 785147 Igliano - 0174.789048 Torresina<br />

LISIO<br />

Sagra dei tajarin<br />

Sagra del piatto tipico di queste vallate con serata in musica e tanta allegria.<br />

Per Info: Comune 0174. 73431<br />

VILLANOVA M.VÌ<br />

Sagra delle chiacchiere e delle bugie<br />

Rassegna gastronomica e tradizionale.Fiera che si tiene nell’ambito della Sagra delle chiacchiere e delle<br />

bugie.<br />

Per Info: Comune 0174. 698151<br />

ROCCACIGLIÈ<br />

Rocca in sella<br />

Raduno ippico.<br />

Per Info: Comune 0174. 785219<br />

ROBURENT<br />

San Giacomo Puppets Festival<br />

Per una settimana a Roburent si svolge la grande festa dei burattini con spettacoli di marionette allestiti nel<br />

capoluogo, a Sangiacomo, ai Cardini e alla Pra. E’ un festival di livello internazionale che da grande rilievo<br />

all’arte delle marionette, una tra le piu’ antiche e diffuse al mondo.<br />

Per Info: Comune 0174. 228105<br />

ALTO<br />

Festa della Madonna del Lago<br />

A tre chilometri circa dall'abitato di Alto, presso il Santuario della Madonna del Lago, si svolge l'omonima<br />

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Festa, accompagnata dalla tradizionale Processione dei Cristi. La processione, di eccezionale impatto<br />

scenografico, è caratterizzata dalla “Cassa”, che<br />

rappresenta la Visitazione di Maria a Santa Elisabetta,<br />

dai priori vestiti con le caratteristiche cappe bianche e<br />

da varie confraternite liguri e piemontesi che portano in<br />

processione attorno al Lago i cosiddetti “Cristi”,<br />

altissimi crocefissi variamente e vistosamente<br />

decorati. Cori e banda musicale accompagnano il<br />

solenne corteo. La zona del Santuario è attrezzata con<br />

un’area pic -nic. Viene organizzata dalla Confraternita<br />

della Madonna del lago, dalla Pro Loco e dal Comune,<br />

che ogni anno si impegnano a rendere la cerimonia in<br />

onore della compratona del paese sempre più<br />

interessante e grandiosa.<br />

Per Info: Comune 0174. 391821<br />

MONTEZEMOLO<br />

Fiera Regionale del miele e delle attrezzature<br />

apistiche<br />

Inaugurazione dell’incontro annuale incentrato sulla<br />

produzione del miele.<br />

Momento di scambio per studiosi ed esperti, la<br />

manifestazione abbina i settoori artigianato, commerciale,<br />

agricolo del settore dell’apicoltura e propone convegni<br />

intrenazionali.<br />

A disposizione dei visitatori anche assaggi gratuiti di<br />

prelibatezze al miele. La Mostra, si presenta sempre ricca<br />

di novità oltre alla classica Fiera del miele rivolta a tutti<br />

consumatori per promuovere e far conoscere il miele e<br />

tutti i prodotti dell’alveare, grazie a degustazioni guidate<br />

con mieli e formaggi o altri prodotti del territorio. Inoltre, si<br />

svolgeranno importanti convegni rivolti agli apicoltori.<br />

Questa fiera punta tutte le sue energie sulla promozione e<br />

la valorizzazione del miele, importante è la presenza della<br />

Mieloteca Italiana dove vie è la possibilità di assaggiare<br />

ed acquistare miele. Da non dimenticare che il Comune di<br />

Montezemolo fa parte dell’associaizone Nazionale Città<br />

Del MIele<br />

Per Info:<br />

Comune +39.0174.781306<br />

PRIERO<br />

Mostra d’Arte, Antiquariato ed Artigianato<br />

Gli antichi portici e le piazze ospitano le botteghe di<br />

artigiani, artisti ed antiquari. Le serate sono<br />

accompagnate da concerti e spettacoli notturni. La<br />

sera dell’inaugurazione sarà dedicata al tradizionale<br />

banchetto della cena medioevale.<br />

Per Info: Comune 0174. 79024<br />

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AGENDA AGOSTO CONSORZIO TURISTICO “ALPI DEL MARE GRANDA SUD OVEST”<br />

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FRABOSA SOPRANA<br />

Sagra della Raschera e del Bruss<br />

Fiera gastronomica in programma tutti gli anni a Frabosa Soprana il 15 e 16 agosto. Giornate dedicate alle<br />

prelibatezze gastronomiche locali. Vengono organizzate la sfilata storico - folcloristica con i personaggi<br />

storici ed i rappresentanti della Confraternita dei Cavalieri della Raschera, l’investitura dei nuovi Cavalieri<br />

della Raschera, l’elezione di Miss Raschera, concerti, balli tipici e animazione per le vie del paese oltre<br />

naturalmente alla degustazione e vendita dei prodotti caseari.<br />

Per Info: Comune.0174. 244024<br />

Concerto di Ferragosto nelle Grotte di Bossea<br />

<strong>Il</strong> concerto si svolge in un’atmosfera che ripropone la tradizione ottocentesca della grotta illuminata con le<br />

lanterne e le candele in una Sala del Tempio che due volte l’anno diventa un auditorium di straordinaria<br />

suggestione.<br />

Grotta di Bossea (Sala del Tempio), ore 21.00. Biglietteria e informazioni: tel. +39.0174.349240<br />

PAMPARATO<br />

Festival dei Saraceni<br />

<strong>Il</strong> festival dei saraceni si svolge a pamparato dal 1968: nata come rassegna concertistica di musica classica,<br />

ebbe un tale successo da indurre gli organizzatori ad ampliare l’offerta con la fondazione, l’anno seguente,<br />

dell’Istituto musicale ” Stanislao Cordero di Pamparato”. Da allora il festival si articola nei corsi di musica<br />

antica e nella rassegna concertistica, che ne è l’espressione più diretta.<br />

Per Info: Comune.0174.351113<br />

NIELLA TANARO<br />

MUSICA SULL’AIA<br />

Manifestazione di carattere cultura - turistico di interesse nazionale: prevede l’organizzazione di otto<br />

concerti di musica classica - popolare con la presentazione dei brani, l’inquadramento storico delle opere e<br />

la descrizione tecnica degli strumenti musicali nelle caratteristiche aie niellesi, allo scopo di avvicinare la<br />

musica classica alla vita quotidiana.<br />

Per Info: Comune 0174. 226102<br />

CASTELNUOVO CEVA<br />

Vai mangia e vai<br />

Passeggiata nel verde fra piatti tradizionali e monumenti storici<br />

Per Info: Comune 0174. 79039<br />

MOMBASIGLIO<br />

Mombasiglio ieri e oggi<br />

L’ ufficio turistico del comune di Mombasiglio, in collaborazione con le varie associazioni operanti sul<br />

territorio quali Pro-Loco, Spazio Giovani, Centro Culturale, U.S. Mombasiglio, intendono promuovere in<br />

concomitanza con la festa patronale di S. Amiano Martire , una manifestazione a carattere storico-culturalefolkloristico<br />

al fine di valorizzare sia le risorse archeologiche e paesaggistiche, sia i prodotti locali che sono<br />

le nostre risorse.Tale rassegna (con bancarelle di prodotti tipici, artigiani e artisti) viene dislocata lungo le<br />

suggestive strade medioevali che collegano la parte bassa del paese al centro storico, dove si erge il<br />

castello, attualmente sede del <strong>GAL</strong> <strong>Mongioie</strong> e Museo Napoleonico). Accanto però a quella che sarà una<br />

vera e propria fiera si allestiscono svariate attività collaterali. Innanzi tutto farà servizio un bus-navetta onde<br />

poter effettuare visite guidate per piccoli gruppi alle zone archeologiche, storiche e paesaggistiche: sito<br />

archeologico di Sant’ Andrea, Ponte Naturale sul torrente Mongia (raggiungibile dalla nuovo percorso<br />

stradale inaugurato il 28 luglio scorso), Castello e lo stupendo Museo Napoleonico, Chiesa parrocchiale,<br />

confraternita di Santa Croce. Sarà inoltre presente il tradizionale trenino che effettuerà, nel corso dell’ intera<br />

giornata, un collegamento continuo tra la parte bassa del paese ed il centro storico, situato nella parte alta,<br />

Borgata Villa. Nel centro storico del paese sono presentate una mostra fotografica, una di scultura ed una<br />

di pittura.. Non mancherà la distribuzione dei dolci di San Amiano preparati con i più classici prodotti locali:<br />

le nostre castagne ed il nostro miele.<br />

Per Info: Comune 0174. 780015<br />

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PAROLDO<br />

Camminata enogastronomica notturna tra le masche di Paroldo<br />

Gastronomia e magia sotto le stelle<br />

Concerto di musica classica.<br />

Per Info: Comune 0174. 789040<br />

ROASCIO<br />

Festeggiamenti di Roascio<br />

Due serate enogastronomiche con musica e danze e degustazione della porchetta.<br />

Piazza del Municipio<br />

Per Info: Comune 0174. 789081<br />

SALE DELLE LANGHE<br />

Festeggiamenti “Sapori si Sale”<br />

Esposizione di prodotti tipici, musica, intrattenimenti e tanta allegria<br />

Per Info: Comune 0174. 775015<br />

BAGNASCO<br />

Festa del fagiolo bianco<br />

Mercatino di prodotti tipici, degustazioni e balli per celebrare la grande tradizione gastronomica popolare<br />

dell'antico mondo rurale, qui rappresentata dal fagiolo bianco di Bagnasco che, insieme al fagiolo<br />

Maumese, costituisce un esempio di varietà orticola che esalta la biodiversità del nostro territorio.<br />

Tavola rotonda, <strong>Il</strong> fagiolo bianco di Bagnasco.<br />

Attività di valorizzazione: riscontri e prospettive future. Segue degustazione di prodotti tipici, mercatino ed<br />

esibizione folkloristica.<br />

Per Info: Comune 0174. 76047<br />

BRIGA ALTA<br />

Al rifugio… sotto le stelle<br />

Escursione attraverso il Parco Naturale dell'Alta Valle Pesio e Tanaro ed il Bosco delle Navette con<br />

accompagnatore naturalistico, che illustra il percorso di alto valore paesaggistico, ambientale e storico. <strong>Il</strong><br />

pernottamento presso il Rifugio Don Barbera consente, con l'ausilio di un telescopio, l'osservazione del<br />

cielo stellato nella notte di S.Lorenzo.<br />

Escursione per esperti. Ritrovo con successivo spostamento in auto persso il parcheggio del Comune di<br />

Piaggia, Briga Alta, ore 14<br />

Escursione a pagamento, per prenotazioni ed ulteriori informazioni rivolgersi a<br />

Mirko Cavalleri (accompagnatore naturalistico)<br />

tel. +39.328.6236802<br />

+39.0174.244010<br />

BRIGA ALTA<br />

Alla riscoperta degli antichi sapori<br />

Degustazione di prodotti tipici in un contesto naturale di particolare fascino e pregio<br />

Per Info: Comune 0174. 393829<br />

ORMEA<br />

Sagra della Polenta saracena<br />

Degustazione del prelibato piatto tipici nella spendida cornice del Parco Pollicino<br />

Serata gastronomica a base di uno dei piatti tipici locali e serata danzante.<br />

Per Info: Comune 0174. 391496<br />

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MONDOVI’<br />

Mostra dell’Artigianato nell’antico Borgo di Mondovi’ Piazza. Per Info: Comune 0174. 40389<br />

FARIGLIANO<br />

Festa del Bon Vin<br />

Inaugurazione della Festa che vede protagonista il vino Dolcetto grazie al "salotto del vino": esposizione e<br />

degustazione della produzione vitivinicola fariglianese. Giochi popolari, cena in piazza. La Festa dura fino<br />

al 28 agosto. Per Info: Comune 0174. 76109<br />

MARSAGLIA<br />

Sagra della polenta<br />

Serata gastronomica a base di polenta “...polenta in tante manere”, con serata danzante e raduno dei<br />

trattori e macchine d’epoca. Per Info: Comune 0174. 787112<br />

VIOLA<br />

Fiera della Madonna<br />

della Neve”<br />

La prima edizione della<br />

fiera in oggetto è stata<br />

organizzata nell’agosto<br />

2005, al fine di<br />

i n c e n t i v a r e<br />

maggiormente l’afflusso<br />

dei visitatori, l'intento<br />

dell'Amministrazione,<br />

però, era, e rimane, la<br />

valorizzazione del<br />

territorio e della natura,<br />

delle produzioni tipiche<br />

locali, e, dunque delle<br />

persone che ogni giorno,<br />

con le loro attività e la<br />

loro presenza<br />

salvaguardano questo<br />

territorio e realizzano<br />

queste produzioni, per<br />

offrirle in tutta la loro<br />

semplicità a quanti con<br />

rispetto visitano le nostre<br />

stupende vallate. La<br />

fiera, si svolge lungo le<br />

vie e piazze comunali.<br />

Qui gli agricoltori<br />

espongono i prodotti tipici<br />

locali ricavati dai loro<br />

campi e sono inoltre<br />

affiancati anche da<br />

artigiani, quali ad<br />

esempio intagliatori di<br />

legno, produttori di paste<br />

di meliga, vini, dolci.<br />

Per Info:<br />

Comune 0174. 73121<br />

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AGENDA SETTEMBRE CONSORZIO TURISTICO “ALPI DEL MARE GRANDA SUD OVEST”<br />

agendasettembre<br />

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CONSORZIO TURISTICO “ALPI DEL MARE GRANDA SUD OVEST” SETTEMBRE AGENDA<br />

VICOFORTE<br />

Festa e fiera della natività<br />

di Maria Santissima<br />

Tradizionale Festa d’la Madona, esposizioni di bestiame, macchine agricole e automezzi, bancarelle e luna<br />

park. <strong>Il</strong> monumentale complesso architettonico è meta di miglioia di visitatori e devoti.<br />

Per Info: Comune 0174. 563730<br />

VILLANOVA MONDOVI’<br />

Villanova e qualità - Festa dell’Addolorata<br />

Abbinata alla Festa Patronale dell’Addolorata, la rassegna propone una vetrina delle valli Monregalesi con<br />

esposizione di prodotti artigianli, fiera zootecnica con premiazione dei migliori capi esposti, tornei di pallone<br />

elastico e di bocce, momenti musicali e gastronomici<br />

Per Info: Comune 0174. 698151<br />

SAN MICHELE M.VÌ<br />

Sagra del Subrich -<br />

La fiera denominata “Dei Subrich” è tutti gli anni l’ultimo sabato e domanica di settembre.<br />

L’associazione Amis ‘d San Michel voleva riproporre un piatto povero della tradizione contadina e che fosse<br />

preparato con prodotti tipici locali, per cui si è pensato alla patata di cui il nostro territorio è ricco, per<br />

valorizzare al meglio il suo contenuto nutrizionale.<br />

A distanza di pochi anni questa Fiera ha già varcato i confini del territorio grazie alle telecamere di Rai Uno.<br />

Affiancata a questa Fiera c’è S. Michele in Fiore che è collocata all’interno del circuito nazionale del<br />

concorso “Comuni Fioriti”.<br />

<strong>Il</strong> paese è un’ apoteosi di fiori e composizioni floreali dove, il buon gusto e la fantasia dei sanmichelesi<br />

conclude la stagione della fioritura, per avviarsi verso l’inverno, per cui è possibile seguire il percorso fiorito<br />

per visitare le opere proposte.<br />

La fiera ospita mercatino specializzato in artigianato floreale, gastronomico e artigianale. Vi è la<br />

premiazione dei bei balconi fioriti e la consegna della “patata d’oro” a un personaggio sanmichelese che si<br />

è distinto e ha portato il nome del paese fuori dai confini della Regione.<br />

Per Info: Comune 0174. 222041<br />

GARESSIO<br />

Sagra della polenta saracena e Festa della montagna<br />

Mercatino e giochi in piazza, arte e mestieri, incontri di sapori tra Liguria e Piemonte, attività di montagna,<br />

folclore e degustazione della Polenta Saracena, antico piatto tipico ed esclusivo di Garessio e zone<br />

limitrofe.Da sempre preparata con prodotti locali quali le patate, il grano saraceno (la cui farina<br />

originariamente era la sola usata), il formaggio pecorino (nel secolo scorso il parmigiano non era ancora<br />

conosciuto nella nostre valli), burro e panna prodotti con il latte delle mucche che pascolavano sui nostri<br />

verdi e incontaminati alpeggi, funghi profumati dei nostri castagneti, torna oggi ad essere molto apprezzata<br />

dai turisti che certamente non hanno mai avuto la possibilità di assaggiarla in un ristorante cittadino.<br />

La Festa della Montagna è una manifestazione che ha lo scopo di valorizzare le montagne dell’Alta Val<br />

Tanaro in tutti i loro aspetti, dal punto di vista naturalistico, ambientale, storico, socio - economico, enogastronomico,<br />

culturale e turistico. Ogni anno si tengono convegni aventi un unico, comune denominatore:<br />

la montagna. Per le vie del Borgo Maggiore botteghe del gusto, prodotti tipici e lavori artigianali artistici,<br />

antiquariato. Degustazione di polenta saracena<br />

Le due Valli<br />

Escursione a piedi, non difficoltosa, si snoderà tra il Colle del Quazzo di Garessio e <strong>Il</strong> Monte Spinarda.<br />

Con deviazione per raggiungere l’abitato di Valsorda con visita al Santuario, dove un buffè offerto dalla<br />

‘Taverna di Isaia’ ci accoglierà. Escursione di circa 4 ore. Ritrovo in auto con successivo spostamento, a<br />

Garessio, Santuario di Valsorda, ore 9.<br />

Prenotazione<br />

dalle ore 20 alle 22 entro i tre giorni precedenti Mirko Cavalleri (accompagnatore naturalistico), tel.<br />

+39.328.6236802<br />

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AGENDA SETTEMBRE CONSORZIO TURISTICO “ALPI DEL MARE GRANDA SUD OVEST”<br />

agendasettembre<br />

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CONSORZIO TURISTICO “ALPI DEL MARE GRANDA SUD OVEST” SETTEMBRE AGENDA<br />

ORMEA<br />

Sagra del Raschera<br />

e dei Formaggi d’alpeggio<br />

Degustazioni, mercato dei formaggi e dei prodotti tipici locali nel centro storico<br />

cittadino.<br />

Da tempi immemorabili sul vasto territorio montano si producono i tradizionali<br />

formaggi d’alpeggio conosciuti e citati in numerosi studi, documentazioni e<br />

pubblicazioni. Per antica tradizione, verso la fine di settembre, i margari scendevano<br />

dagli alpeggi portando le grandi forme di Raschera e di Ormea o le piccole Sore e<br />

Tome per venderle sulle fiere e nei mercati locali. Mercato dei formaggi e dei prodotti<br />

locali, animazione e musica. Per Info: Comune 0174. 391496<br />

MONDOVI’<br />

Borghi in festa<br />

Tradizionale appuntamento domenicale organizzato dall’ Ass. Monregaltour per<br />

valorizzare il patrimonio artistico - culturale dei Borghi del monregalese.<br />

Per Info: Comune 0174. 40389<br />

DOGLIANI<br />

Sagra del Dolcetto di Dogliani<br />

La Sagra del Dolcetto, offre un calendario ricco di proposte e, come sempre, sarà<br />

all’insegna della promozione delle tradizioni e dei prodotti tipici locali.<br />

Si prevedono interessanti occasioni per il visitatore e per il turista, che voglia<br />

immergersi nei magici momenti della vendemmia e voglia farsi conquistare dal<br />

fascino e dai prodotti di questa terra.<br />

La Pro Loco di Dogliani organizza, un calendario che si propone ricco di<br />

appuntamenti di grande interesse e varietà, si svolgerà la SFILATA DI MODA durante<br />

la quale si terrà la tradizionale Elezione di Miss Dolcetto 2007. Tutte le sere sarà attivo<br />

servizio ristoro accompagnato da intrattenimenti musicali e danzanti.<br />

Inaugurazione della tradizionale sagra che propone una serie di appuntamenti di<br />

diversa natura legati da un unico filo conduttore che ci riporta alla terra di Langa, al<br />

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AGENDA SETTEMBRE CONSORZIO TURISTICO “ALPI DEL MARE GRANDA SUD OVEST”<br />

agendasettembre<br />

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CONSORZIO TURISTICO “ALPI DEL MARE GRANDA SUD OVEST” SETTEMBRE AGENDA<br />

miglior prodotto delle sue colline, agli odori, ai sapori e alla frenesia della vendemmia. L'ultimo giorno<br />

dedicato alla sagra, che si protrae fino al 18 settembre, le vie del centro si coloreranno con la tradizionale<br />

sfilata di carri allegorici. Nelle domeniche della sagra vendemmia in Langa e itinerari del colore.<br />

Per informazioni Comune di Dogliani 0173.70210<br />

CEVA<br />

Mostra del fungo<br />

Dal 1961 si svolge ogni anno, la terza domenica di settembre, la Mostra del Fungo organizzata dal Gruppo<br />

Micologico "B.Peyronel - E.Rebaudengo", in collaborazione con il Comune di Ceva e la Pro - Loco<br />

Nata per volontà di un gruppo di amici, appassionati della natura e del bosco, la manifestazione si è evoluta<br />

in un continuo crescendo: oggi è un appuntamento irrinunciabile per i più illustri studiosi italiani e stranieri<br />

ed è considerata come una delle rassegne più quotate e qualificate a livello nazionale ed intemazionale.<br />

Ad ogni edizione, nella suggestiva<br />

cornice sotto i portici medioevali<br />

della centrale via Marenco<br />

vengono esposte oltre 400 specie<br />

micologiche rigorosamente<br />

classificate.<br />

I funghi, tutti esemplari freschi,<br />

sono raccolti prevalentemente nei<br />

boschi del Cebano, unici per la<br />

ricchezza di varietà reperibili.<br />

Nei giorni precedenti la domenica<br />

tutte le associazioni e gli enti<br />

cittadini lavorano insieme, a<br />

creare una serie di manifestazioni<br />

di contorno alla Mostra: iniziative<br />

di vario genere, per intrattenere<br />

gli appassionati e i turisti (decine<br />

di migliaia) nelle diverse zone<br />

dalla città.<br />

Si tratta di una vera e propria<br />

Rassegna Micologica<br />

Internazionale con esposizione di<br />

funghi naturali e coltivati,<br />

scientificamente classificati con<br />

abbinamento alle essenze<br />

arboree.<br />

La Mostra Mercato Regionale<br />

ospiterà un grande mercato di<br />

funghi e prodotti tipici (salumi,<br />

miele, formaggi, castagne, olio<br />

della Riviera Ligure di Ponente) e<br />

punti enogastronomici con<br />

possibilità di degustazione.<br />

Completeranno la manifestazione<br />

un mercatino dell’antiquariato,<br />

spettacoli, momenti di animazione<br />

e concerti.<br />

Per Info: Comune 0174. 721623<br />

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AGENDA OTTOBRE CONSORZIO TURISTICO “ALPI DEL MARE GRANDA SUD OVEST”<br />

agendaottobre<br />

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CONSORZIO TURISTICO “ALPI DEL MARE GRANDA SUD OVEST” OTTOBRE AGENDA<br />

FRABOSA SOTTANA<br />

Sagra della castagna<br />

Inaugurazione della storica manifestazione che propone una particolare formula che affianca e valorizza gli<br />

aspetti tradizionali di cultura, gastronomia e folklore locali, e premia i grandi personaggi del mondo dello<br />

sport e dello spettacolo con la Castagna d'Oro. Info: Comune +39.0174.244481<br />

GARESSIO<br />

Sagra della castagna garessina<br />

<strong>Il</strong> Poggiolo con la sua caratteristica strada in pavè e i suoi negozi e Valsorda con il Santuario della Madonna<br />

delle Grazie e la sua contrada rimasta intatta prendono vita con la Festa della Castagna ad ottobre. Questo<br />

frutto è alla base della nostra agricoltura e offre una miriade di ricette: una sagra con le “ristie” in primo<br />

piano è il minimo che Garessio poteva fare. La castagna garessina, piccola e saporita, per secoli è stata<br />

l’elemento fondamentale dell’alimentazione e dell’economia della zona. Coltivata nei boschi intorno alla<br />

città, ci dà il pretesto per parlare delle nostre frazioni. Per Info: Comune 0174. 805611<br />

ROBURENT<br />

Fiera del buongusto e della tradizione<br />

mostra fotografica e esposizione di “Roburent in miniatura”, balli, musica occitana, convegni, esposizione<br />

di auto d’epoca, degustazioni e cene gastronomiche. Per Info: Comune 0174. 228105<br />

BATTIFOLLO<br />

Sagra delle paste di meliga e della castagna<br />

SAgra all’insegna di uno dei prodotti tipici della zona, ora nache prsidio slow food. Stand enogastronomici,<br />

castagnata e tanta musica e intrattenimenti. Per Info: Comune 0174. 783318<br />

CIGLIÈ<br />

Sagra della cisrà - Itinerario d’autunno<br />

Passeggiata alla riscoperta dell’arte e delle tradizioni. Visite guidate alle cappelle e distribuzione della cisrà,<br />

tradizionale minestra di ceci, degustazione di formaggi e dolci locali. Per Info: Comune 0174. 60132<br />

LESEGNO<br />

<strong>Il</strong> maiale tra storia e tradizione<br />

“<strong>Il</strong> maiale… tra storia e tradizione.” convegni con stand ed esposizione di prodotti legati alla filiera del maiale<br />

e tipicità locali. Dimostrazione pratica della lavorazione delle carni suine. Menù a tema presso i locali<br />

aderenti all’iniziativa, Per Info: Comune 0174. 77034<br />

CAPRAUNA<br />

Festa della rapa<br />

Mercatino dei prodotti nella suggestiva piazza centrale del paese con degustazione di piatti tipici preparati<br />

dalla Condotta Slow Food Alta Val Tanaro. Per Info: Comune 0174. 391812<br />

NUCETTO<br />

Festa del Cece<br />

Gastronomia, prodotti tipici e cultura in un connubio creato per dare risalto al cece di Nucetto, da sempre<br />

coltura integrativa praticata fra i filari delle vigne. Oggi gli agricoltori della zona dedicano a questa riscoperta<br />

produzione nuove superfici nei fertili terreni del fondovalle. Per Info: Comune 0174. 74112<br />

VIOLA<br />

Colori e Sapori d’Autunno<br />

Castagnata e degustazione di prodotti locali, mercatini, mostra fotografica, convegno a tema. Esposizione<br />

concorso fotografico con Serata di intrattenimento Per Info: Comune 0174. 73121<br />

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AGENDA NOVEMBRE CONSORZIO TURISTICO “ALPI DEL MARE GRANDA SUD OVEST”<br />

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CONSORZIO TURISTICO “ALPI DEL MARE GRANDA SUD OVEST” NOVEMBRE AGENDA<br />

DOGLIANI<br />

Settimana gastronomica<br />

della cisrà<br />

Si apre una settimana all’insegna della gastronomia, curata dai ristoratori doglianesi, che presentano la<br />

tipica cisrà accompagnata dai migliori piatti della cucina piemontese e di Langa.<br />

Info: ufficio turistico del Comune di Dogliani telefono +39.0173.70107<br />

Fiera dei Santi<br />

Fiera commerciale nell'ambito della settimana gastronomica durante la quale viene distribuita la cisrà,<br />

minestra di trippe e ceci preparata secondo l'antica ricetta. Ala mercatale di piazza Confraternita<br />

Un tuffo nella colorata Langa autunnale, tra le vigne del Dolcetto D.O.C., alla ricerca dei forti sapori della<br />

cucina tradizionale che reincarna, tutta la storia e la cultura del territorio: un appuntamento che un tempo<br />

concludeva l'annata agricola e che continua ancora oggi a rinnovarsi di anno in anno, con appuntamenti<br />

dedicati a un’antica ricetta: la cisrà.Si tratta di una tradizionale minestra di trippe e ceci che anticamente,<br />

veniva distribuita dalla Confraternita dei Battuti alle genti di Langa che si recavano a Dogliani in occasione<br />

della Fiera. Da piatto povero, fatto con i “mezzi ceci”, cioè quelli che non potevano essere venduti, la Cisrà<br />

è diventata oggi un primo molto ricercato e piuttosto raro. Secondo le più antiche ricette, questa zuppa è<br />

composta da ceci, trippa, cotenna, rape, carote, sedano, cipolla, aglio, cavolo, salvia e rosmarino. La<br />

stagione autunnale inoltre, si presta per apprezzare tra gli ingredienti, alcuni dei tesori e delle eccellenze<br />

del gusto che questa terra ci propone: dai farinosi ceci di Nucetto, al sapore dolce e gradevole al palato dei<br />

porri di Cervere, per finire con la zucca di Piozzo, inconfondibile per la forma voluminosa ed appiattita<br />

all'apice e dalla spessa buccia verde solcata da striature longitudinali, prodotti tutti conferiti del marchio<br />

dop.Fin dalle prime ore del mattino, nella piazza Confraternita di Dogliani Borgo vengono "scodellati"<br />

bollenti piatti di Cisrà che si potranno gustare presso l’ottocentesca ala mercatale coperta, accompagnati<br />

dall’aroma inebriante di un invitante bicchiere di Dolcetto di Dogliani DOC. In quest'occasione, nei pressi<br />

dell'antica ala si svolge uno dei mercati più autentici della Langa: qui si sentirà l’inebriante profumo del<br />

tartufo e di tutti i prodotti che compongono lo squisito piatto.<br />

La fiera di origini molto antiche, è nota per tradizione come Fiera dei Santi, anche se, curiosamente, si<br />

svolge il 2 Novembre, giornata dedicata alla Commemorazione dei Defunti. Lo storico P.F. Orta, nella Vita<br />

di San Celso, patrono di Dogliani, del 1667, scriveva che a Dogliani: “terra di gran traffico…per la sua<br />

postura, meglio che altrove, attecchirono sempre le fiere ed i mercati”. Da tempo immemorabile si tenevano<br />

infatti ben tre mercati alla settimana e tre fiere l’anno, una delle quali, precisamente quella dei Santi, è<br />

sopravvissuta fino a noi. Già nel ‘500 era l’ultimo grande appuntamento per la gente di Langa prima<br />

dell’inverno; con essa si concludeva anche il ciclo lavorativo più pesante per i contadini: dopo la<br />

vendemmia, l’aratura e la semina, si potevano tirare le somme e provvedere agli acquisti in vista della dura<br />

stagione invernale.La prima menzione della Fiera si ha in un Ordinato della Municipalità del 1 gennaio<br />

1665, con la quale si stabiliva di anticiparla al giorno di San Luca (18 ottobre) “per non impedire la<br />

devozione alle anime purganti”; nel 1684, però, essa veniva nuovamente portata al giorno dei Morti “per<br />

mancanza di commercio a San Luca”.<br />

La sua importanza per la zona delle Langhe ed il forte richiamo che esercitava è testimoniato anche da<br />

Beppe Fenoglio che in “I ventitre giorni della Città di Alba” così scriveva: “In quel medesimo giorno, a<br />

Dogliani che è un grosso paese a venti chilometri da Alba, c’era la fiera autunnale e in piazza ci sarà stato<br />

un migliaio di partigiani che sparavano nei tirasegni, taroccavano le ragazze, bevevano le bibite e<br />

riuscivano con molta facilità a non sentire il fragore della battaglia di Alba. Che così fu perduta alle ore due<br />

pomeridiane del giorno due novembre 1944”.<br />

Come tradizione, la parte bassa del paese, il Borgo, ospiterà la fiera commerciale destinata all’ambulantato,<br />

mentre alcune aree saranno riservate ai produttori agricoli e agli espositori.<br />

Veglia nelle cantine degustando Cisrà, piatti tipici, sorseggiando “Dogliani DOCG” e “Dolcetto di Dogliani<br />

DOC” al ritmo di coinvolgenti spettacoli. Un numero quasi infinito di colori in molteplici tonalità e sfumature.<br />

Profumi che inebriano i sensi e raccontano le storie del luogo. La possibilità di assaporare piaceri della<br />

tavola e tradizione di un paese. I ristoranti Doglianesi propongono per tutta la settimana menù tipici con la<br />

cisrà e altri piatti della migliore tradizione locale.<br />

Un appuntamento diventato ormai tradizionale, volto a riscoprire e a riportare in auge gli antichi sapori di<br />

Langa, dove suoni, luci, profumi e immagini ci riporteranno al tempo che fu.<br />

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AGENDA NOVEMBRE CONSORZIO TURISTICO “ALPI DEL MARE GRANDA SUD OVEST”<br />

agendanovembre<br />

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CONSORZIO TURISTICO “ALPI DEL MARE GRANDA SUD OVEST” NOVEMBREAGENDA<br />

PAROLDO<br />

Estate di San Martino - Veglia della Bagna Cauda.<br />

Fiera del Tartufo<br />

dell'Alta Langa e del Cebano<br />

Fiera della Pietra di Langa<br />

Suoni, Luci e racconti. Aperitivo al vecchio forno sulla<br />

piazza del paese. "Veglia tra canti e racconti di Masche "<br />

ai Cavallini, Veglia della Bagna Cauda nelle case del<br />

paese in compagnia di musica e canti.<br />

Camminata notturna sui sentieri delle Masche<br />

(abbigliamento da trekking e torcia elettrica)<br />

e per chi non cammina...caldarroste musica e canti<br />

popolari ai Cavallini. Rassegna dei vecchi mestieri<br />

A Paroldo c'era .....Dalla Pecora alla Lana: La pecora - la<br />

lana - la filatura - gli indumenti. Dal Seme al Biscotto: <strong>Il</strong><br />

frumento - il mulino - il forno - il biscotto. La cantina. La<br />

bottega del barbiere. La bottega del calzolaio. La bottega<br />

del falegname. La bottega del fabbro. La pietra.<br />

presenza di Prodotti tipici quali Tartufi, formaggi,<br />

castagne, pane, dolci, vini, miele, erbe aromatiche,<br />

patate. I Presidi Slow Food del Territorio<br />

Incontri gastronomici, convegno, rievocazione delle<br />

tradizioni popolari.<br />

Per Info: Comune 0174 789040<br />

MONDOVI’<br />

Peccati di gola<br />

La rassegna promossa dalla città di Mondovì, dalla Regione Piemonte, dall’ATL cuneese e dal Centro<br />

Nazionale Studi sul Tartufo. Gli organizzatori descrivono “Peccati di gusto” come “una gustosa passeggiata<br />

nel borgo antico di Piazza all’interno della Cittadella sulla sommità del colle dove la città di Mondovì è nata.<br />

Una festa di sapori tipici del Monregalese, che hanno contribuito a far conoscere il nostro territorio in Italia<br />

e in Europa”. L’evento principale in programma è la settima regionale del tartufo , ma non mancheranno<br />

occasioni per apprezzare tutte le altre specialità locali, a partire dai formaggi che testimoniano<br />

l’entusiasmante salto di qualità compiuto dagli artigiani caseari della zona. <strong>Il</strong> locale Istituto Alberghiero,<br />

peraltro, propone anche un programma di “serate enogastronomiche” a tema.<br />

Per Info: Comune 0174.559271<br />

PAMPARATO<br />

Fiera del Grano Saraceno<br />

e della Castagna Bianca<br />

Le suggestive viuzze di Pamparato, caratteristico centro della val Casotto, ospitano una rassegna che<br />

rivaluta gli antichi sapori della cucina povera alpina. Da non perdere la degustazione della polenta saracena<br />

e delle castagne bianche, il mercato dei prodotti tipici alpini e dei prodotti eno - gastronomici di pregio.<br />

Per Info: Comune 0174.351113<br />

VILLANOVA MONDOVÌ<br />

Fiera della pecora frabosana e roaschina e delle razze ovicaprine locali<br />

Nell'ambito della fiera di Santa Caterina, manifestazione fieristica che coinvolge i commercianti, si svolge<br />

l'esposizione di pecore frabosane-roaschine e altri capi delle razze ovicaprine locali, selezionati per la<br />

produzione di formaggi tipici e di carne. In mattinata si tiene un convegno sull'allevamento delle razze<br />

ovicaprine.<br />

Per Info: Comune 0174.698151<br />

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AGENDA DICEMBRE CONSORZIO TURISTICO “ALPI DEL MARE GRANDA SUD OVEST”<br />

agendadicembre<br />

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CONSORZIO TURISTICO “ALPI DEL MARE GRANDA SUD OVEST” DICEMBRE AGENDA<br />

ROCCAFORTE MONDOVI’<br />

PRESEPE VIVENTE<br />

In Loc. Prea è organizzata la rappresentazione del presepe vivente con rassegna degli antichi mestieri. A<br />

Prea la gente parla ancora il dialetto KYe (che significa io) ed è questo suggetsivo paese che fa da cornice<br />

alla rappreesntazione del preespe vivente. Tuffarsi per qualche attimo in tempi lontani ad ascoltare, gustare,<br />

profumi atmosfere del nostro passato.<br />

passeggiando per le vie si potrà ammirare oltre 40 antichi mestieri<br />

Per Info: Comune 0174.65139<br />

FRABOSA SOTTANA<br />

PRESEPE VIVENTE<br />

In Loc. Pianvignale è organizzata la rappresentazione del presepe vivente con rassegna degli antichi<br />

mestieri.<br />

Per Info: Comune 0174.244481<br />

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AGENDA GENNAIO&FEBBRAIO<br />

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agenda<br />

gennaio&febbraio<br />

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GENNAIO&FEBBRAIO AGENDA<br />

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MONDOVI’<br />

INTERNATIONAL BALOON MEETING “CITTA’ DI MONDOVI’”<br />

Mondovì, città della mongolfiera e sede del Porto aerostatico, prima struttura del genere in Italia e in<br />

Europa.L’evento sportivo è organizzato dall’Aeroclub “Mongolfiere di Mondovì” e dalla Città di Mondovì,per<br />

festeggiare questo importante compleanno, che fa del Raduno monregalese il più antico e il più ambito<br />

raduno italiano, arriveranno a Mondovì quaranta piloti italiani e stranieri, anche se la lista d’attesa di quanti<br />

aspirano a partecipare all’evento è assai più lunga. La fama del raduno è infatti venuta crescendo negli anni<br />

grazie alla passione di John Aimo, che di questo appuntamento di gennaio è stato l’inventore e resta l’anima,<br />

e dei suoi amici e collaboratori dell’Aeroclub Mongolfiere di Mondovì, che si è costituito nel 2005 ed è l’unico<br />

Aeroclub italiano di questa specialità. Grazie ad Aimo, che oltre a essere un campione di levatura<br />

internazionale è anche istruttore inglese, Mondovì è diventata negli anni un centro frequentatissimo dagli<br />

allievi stranieri, perché l’area monregalese è considerata, per il suo clima e il sistema delle sue correnti, uno<br />

dei migliori posti al mondo per volare in pallone. E ormai le mongolfiere sono diventate parte integrante del<br />

panorama e anche dell’economia locale, perché i piloti che hanno “studiato” a Mondovì ritornano<br />

periodicamente in città con le loro famiglie, per soggiorni di volo e di vacanza. Gara di volo in mongolfiera<br />

con cerimonia e premiazione. Per Info: Comune 0174.559271<br />

MONDOVI’<br />

CARLEVE’ D’ MONDVI’<br />

Tradizionale sfilata dei carri allegorici e vari appuntamenti per festeggiare il carnevale Monregalese con<br />

elezione della Bela Monregaleisa, con sfilata della Corte del Moro, delle maschere e degli altri carri<br />

partecipanti. <strong>Il</strong> Moro, la maschera ufficiale del Carlevè ‘ Mondvì, ha avuto il suo esordio nel 1996 con il ruolo<br />

di Imperatore alla corte dell’indimenticato Aurelio Cattò. <strong>Il</strong> Moro riveste i panni del principe saraceno cui -<br />

secondo la laeggenda - l’imperatore germanico Ottone I,nella notte dei tempi, concesse il governo sulla<br />

signoria del Monte. Per Info: Comune 0174.559271<br />

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AGENDA MARZO&APRILE<br />

CONSORZIO TURISTICO “ALPI DEL MARE GRANDA SUD OVEST”<br />

agenda<br />

marzo&aprile<br />

CONSORZIO TURISTICO ALPI DEL MARE GRANDA SUD OVEST


APRILE&MARZO AGENDA<br />

CONSORZIO TURISTICO “ALPI DEL MARE GRANDA SUD OVEST”<br />

SCAGNELLO<br />

FESTA DEL TARTUFO NERO<br />

Fiera locale dei prodotti tipici, dell’agricoltura e dell’artigianato<br />

Per Info: Comune 0174.783310<br />

MONDOVI’<br />

FIERA DI PRIMAVERA<br />

Tradizionale appuntamento con mercatini ed eventi collaterali.<br />

Continua un'antica tradizione che per secoli ha inteso segnare la fine dell'inverno e l'inizio della primavera<br />

con una grande occasione di ritrovo, di commercio e di scambio. Da questo nasce il significato<br />

prevalentemente agricolo di questo appuntamento fieristico che nel tempo si è esteso a ogni genere<br />

commerciale e artigianale con una particolare attenzione al turismo e la tempo libero, nonchè ai prodotti del<br />

territorio e alla loro sapiente elaborazione gastronomica. Con la fiera si festeggia la fine dell'inverno e l'inizio<br />

della primavera, originariamente, rappresentava il ritorno dalle vallate degli abitanti, che, dopo il lungo<br />

inverno tornavano per fare scorte di sementi e attrezzi agricoli e vendere quanto era stato prodotto durante<br />

l'inverno. Nata come un appuntamento prettamente agricolo, la fiera si è con gli anni ampliata dando oggi<br />

spazio ad ogni genere commerciale ed artigianale, anche ai temi del turismo e del tempo libero. Per i<br />

visitatori è diventato un modo per vivere la città in modo diverso e girando tra le colorate bancarelle si<br />

lasciano travolgere dall'aria festosa della Primavera. Per Info: Comune 0174.40389<br />

PAMPARATO<br />

MAESTRI DI GUSTO IN FIERA<br />

Tra le note storiche che tratteggiano le vicende passate di Pamparato alcune cronache del diciassettesimo<br />

secolo riportano con minuzia di particolari i dati delle attività economiche del villaggio indicando tra le<br />

principali fonti di sostentamento quella legata alla scultura di attrezzi e di suppellettili in legno.<br />

Ai tempi nostri è diventata tradizionale una rassegna di mestieri con dimostrazione e vendita dei prodotti<br />

dell'artigianato locale si tiene nel centro storico col nome di Mestieri in fiera, che si svolge dal pomeriggio di<br />

Pasqua a tutta Pasquetta e che intende ricollegarsi idealmente a quelle tradizioni.<br />

La manifestazione, che annualmente accoglie dai sei agli ottomila visitatori, è un momento di vivo folclore<br />

anche perché gli ambienti dove si fanno rivivere le vecchie - e le nuove - lavorazioni artigianali sono gli<br />

scantinati, le stalle, le cantine.<br />

I vecchi locali, con volte a botte e pietre a vista, rivivono in quei due giorni con la frenetica attività di<br />

impagliatori, vetrai, fabbri, scultori e così via.<br />

<strong>Il</strong> tutto è allietato da spettacoli di piazza, che con la loro animazione intrattengono il folto pubblico che ogni<br />

anno prende parte alla fiera.<br />

Tradizionale rassegna di mestieri in programma a Pamparato tutti gli anni nei giorni di Pasqua e Pasquetta:<br />

nei vecchi locali vengono riproposti antiche lavorazioni e venduti i prodotti dell’artigianato locale, mentre nelle<br />

vie del paese sono riproposti momenti di folclore con balli tipici, convegni e degustazioni. da segnalare la<br />

presenza di artigiani insigniti del marchio regionale dell’eccellenza artigiana.Per Info: Comune 0174.351113<br />

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AGENDA MAGGIO CONSORZIO TURISTICO “ALPI DEL MARE GRANDA SUD OVEST”<br />

agendamaggio<br />

CONSORZIO TURISTICO ALPI DEL MARE GRANDA SUD OVEST


CONSORZIO TURISTICO “ALPI DEL MARE GRANDA SUD OVEST” MAGGIO AGENDA<br />

ORMEA<br />

FESTA DEL CIN<br />

Omaggio al ritorno della primavera. Per tutto il giorno Fiera del verde, dedicata a fiori, piante, prodotti naturali,<br />

ecocompatibili e biodegradabili. Nel pomeriggio, degustazione del "cin", tipico ripieno a base di patate ed<br />

erbette. Musei aperti. Per Info: Comune 0174.391496<br />

DOGLIANI<br />

FIERA DELLA CILIEGIA<br />

si svolge a Dogliani uno degli appuntamenti più prestigiosi e attesi tra le rassegne ospitate sul territorio in<br />

questo periodo: si tratta dell’Antica Fiera della Ciliegia, manifestazione fieristica, di tradizione centenaria,<br />

(come testimonia, a partire dal 1897, la ricca documentazione conservata negli Archivi del Comune) nata<br />

con lo scopo di celebrare la primavera e il suo frutto più colorato e gustoso: la Ciliegia.<br />

La manifestazione, organizzata dall’Ufficio Commercio del Comune di Dogliani, in collaborazione con la<br />

Confartigianato Associazione Artigiani della Provincia di Cuneo ufficio di zona di Dogliani, tende ad<br />

identificarsi sempre più, in un territorio che ha scelto di crescere riscoprendo la propria storia e le proprie<br />

tradizioni, ma, allo stesso tempo, cresce e si rinnova di pari passo con la città, dando slancio a nuove<br />

iniziative, volte a soddisfare la curiosità dei visitatori, che nelle trascorse edizioni hanno risposto con un<br />

interesse sempre maggiore grazie anche al parterre degli espositori sempre più ampio e proveniente non<br />

solo dal territorio piemontese.Come per le passate edizioni, la Fiera si dislocherà tra Dogliani Castello e<br />

Dogliani Borgo.La parte alta del paese, il borgo di Castello, luogo dall’antica struttura a ricetto medioevale,<br />

con lo splendido belvedere, ricco di architetture di notevole valore artistico, vicoli, cortili e suggestive stradine<br />

lastricate di porfido, ben si presta ad ospitare “Manufatti d’autore”, fiera artigianale non convenzionale,<br />

ufficialmente riconosciuta da parte della Commissione Provinciale per l’Artigianato presso la Camera di<br />

Commercio di Cuneo. Lì, si potranno ammirare esposte opere e manufatti di artigiani e artisti che<br />

mantengono vive antiche tradizioni territoriali, quali la lavorazione del cotto, del legno, del ferro, della pietra<br />

e la produzione di alcune specialità gastronomiche.<br />

Come le trascorse edizioni, la Fiera vuole attribuire<br />

un’impronta forte e prestigiosa all’Eccellenza<br />

Artigiana, marchio distintivo, riconosciuto dalla<br />

Regione Piemonte, che assegna un ruolo<br />

importante all’Artigianato Artistico e Tipico di Qualità<br />

e certifica la perizia e la professionalità dell’impresa<br />

artigiana, oltre a dare al pubblico garanzia di<br />

qualità; questa, avrà a disposizione spazi suggestivi<br />

quali il Parco del Castello “Perno di Caldera” e la<br />

Cappella del Ritiro “Sacra Famiglia”, opera del<br />

1883 dell’architetto doglianese Giovan Battista<br />

Schellino. Gli organizzatori della manifestazione,<br />

come già per gli scorsi anni, non faranno mancare<br />

i punti degustazione, con bevande a base di succo<br />

di ciliegia e assaggi di pane e marmellata in<br />

prossimità della terrazza panoramica di P.za<br />

Belvedere.<br />

La parte bassa del paese, il Borgo, ospiterà la fiera<br />

commerciale destinata all’ambulantato, mentre l’ala<br />

di P.za Confraternita sarà riservata ai produttori<br />

agricoli.<br />

Chi vorrà lasciarsi trasportare dai piaceri della<br />

tavola attraverso i sapori della terra di Langa, potrà<br />

fermarsi in P.za Don Delpodio, dove sarà allestita<br />

un’area degustazione che prenderà il nome di<br />

“Angolo degli Antichi Sapori – a tavola con le<br />

CONSORZIO TURISTICO ALPI DEL MARE GRANDA SUD OVEST<br />

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AGENDA MAGGIO CONSORZIO TURISTICO “ALPI DEL MARE GRANDA SUD OVEST”<br />

ciliegie”. Per Info: Comune 0174.70107<br />

VIOLA<br />

COLORI E SAPORI DI PRIMAVERA<br />

Viola, per la sua vocazione agricola e turistica, ben rappresenta il binomio territorio-ambiente montano ove<br />

è riscontrabile un paesaggio caratterizzato da quel “bosco-giardino” che è il castagneto da frutto, il prato, il<br />

coltivo e le specie vegetali che, spontanee, fanno da elemento di collegamento.<br />

La manifestazione vuole essere un momento di incontro tra la natura e l’uomo con l’intento di far conoscere<br />

quelle “erbe che calpestiamo, ma che spesso non conosciamo…”, abbinando un po’ di didattica, molto alla<br />

mano, alla possibilità di trovare tra gli operatori del settore vivaistico quei semi e quelle piante da orto, da<br />

frutto, da ornamento che interessano la maggior parte di noi.<br />

L’ invito è a trascorrere una piacevole giornata facendo un’esperienza divertente per avvicinare l’affascinante<br />

mondo delle erbe, acquistare prodotti insoliti all’insegna della qualità e a degustare le ricette derivate<br />

dall’utilizzo delle erbe.<br />

Esposizione e vendita di piante, sementi, fiori, erbe e prodotti -<br />

Mercatini di prodotti tipici -<br />

Degustazione di prodotti.<br />

Per Info<br />

335.6327203 - 335.6581560<br />

e-mail: violavive@tiscali.it<br />

CONSORZIO TURISTICO ALPI DEL MARE GRANDA SUD OVEST


CEVA<br />

COMUNITÀ MONTANA<br />

VALLI MONGIA CEVETTA<br />

E LANGA CEBANA<br />

Reg. San Bernardino<br />

t. +39.0174.705600<br />

f. +39.0174.705645<br />

www.vallinrete.it<br />

turismo@vallinrete.org<br />

DOGLIANI<br />

UFFICIO TURISTICO<br />

presso Biblioteca Civica<br />

Luigi Einaudi<br />

Piazza Einaudi<br />

t. e f. +39.0173.70210<br />

www.comune.dogliani.cn.it<br />

biblio@comune.dogliani.cn.it<br />

INFORMAZIONI CONSORZIO TURISTICO “ALPI DEL MARE GRANDA SUD OVEST”<br />

FRABOSA SOTTANA<br />

UFFICIO TURISTICO<br />

FRABOSA SOTTANA<br />

Via IV Novembre 12<br />

+39.0174.244482<br />

comune@comune.frabosa-sottana.cn.it<br />

UFFICIO TURISTICO<br />

ARTESINA<br />

Frazione Artesina 9<br />

t. +39.0174.242000<br />

f. +39.0174.242010<br />

info@artesina.it<br />

PRO LOCO<br />

PRATO NEVOSO<br />

Via Galassia 8<br />

Prato Nevoso<br />

t. e f. +39.0174.334133<br />

associazioneturistica@pratonevoso.com<br />

FRABOSA SOPRANA<br />

UFFICIO TURISTICO<br />

Piazza del Municipio<br />

t. +39.0174.244010 -<br />

f. +39.0174.240844<br />

comunedifrabosasoprana.c@tin.it<br />

GARESSIO<br />

UFFICIO TURISTICO<br />

Piazza Carrara 135<br />

t. +39.0174.81122f.<br />

+39.0174.82096<br />

infoturismo@garessio.net<br />

COMUNITÀ MONTANA<br />

ALTA VAL TANARO<br />

Villa Gobbi – Via al Santuario 2<br />

t. +39.0174.806721<br />

f. +39.0174.803714<br />

numero verde 800 076 077<br />

cmaltavaltanaro@reteunitaria.piemonte.it<br />

ORMEA<br />

UFFICIO TURISTICO<br />

Via Roma 3<br />

t. e f. +39.0174.392157<br />

uff_turistico.ormea@libero.it<br />

MOMBASIGLIO<br />

G.A.L. MONGIOIE<br />

Piazza Vittorio Veneto 1<br />

t. +39.0174.780268<br />

f. +39.0174.782935<br />

www.mongioie-leader.it<br />

info@mongioie-leader.it<br />

CONSORZIO TURISTICO<br />

ALPI DEL MARE GRANDA<br />

SUD-OVEST<br />

Piazza Vittorio Veneto 1<br />

t. +39.0174.780268<br />

f. +39.0174.782935<br />

www.mongioie-leader.it<br />

UFFICIO TURISTICO<br />

Comune di Mombasiglio<br />

t. +39.0174.780008<br />

com.mombasiglio@vallinrete.orgf<br />

ROBURENT<br />

UFFICIO TURISTICO<br />

Via Sant’Anna 65<br />

t e f. +39.0174.227575<br />

brunovallepiano@tiscalinet.it<br />

info@nobru.it<br />

ROCCAFORTE MONDOVÌ<br />

UFFICIO TURISTICO<br />

Piazza San Luca, Lurisia<br />

t. e f. +39.0174.583701<br />

lurisia.insieme@libero.it<br />

VICOFORTE<br />

COMUNITÀ MONTANA<br />

VALLI MONRE<strong>GAL</strong>ESI<br />

Via Mondovì Piazza 1/d<br />

t. +39.0174.563307<br />

f. +39.0174.569465<br />

turistico@vallimonregalesi.it<br />

MONDOVI’<br />

UFFICIO TURISTICO<br />

C.so Statuto 16/D<br />

t. +39.0174.40389<br />

f. +39.0174.567929<br />

turistico@comune.mondovi.cn.it<br />

CONSORZIO TURISTICO ALPI DEL MARE GRANDA SUD OVEST<br />

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