Scarica il numero in formato pdf - Questotrentino
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Numero Speciale<br />
Guida agli appuntamenti<br />
dell’estate trent<strong>in</strong>a<br />
luglio 2009 ● n. 7 ● € 4,00<br />
Mens<strong>il</strong>e di <strong>in</strong>formazione e approfondimento - Anno XXX - n° 7<br />
Poste Italiane S.p.A. Sped. <strong>in</strong> abb. post. D.L. 353/2003 (conv. <strong>in</strong> L. 27/02/2004<br />
n° 46) art. 1, comma 1, CNS Trento - Taxe Perçue - ISSN 1917-8799.<br />
7<br />
0<br />
0<br />
0<br />
9<br />
9 7 7 1 9 7 1 8 7 9 0 0 1<br />
abruzzo,<br />
che ne sarà<br />
di loro?<br />
La dedizione dei volontari, l’immensità dei problemi<br />
e le promesse (bugiarde) del Governo<br />
1
Nuova grafica, più contenuti, più fac<strong>il</strong>i da usare<br />
Onl<strong>in</strong>e <strong>il</strong> nuovo sito di QT!<br />
www.questotrent<strong>in</strong>o.it<br />
UNA MINIERA DI INFORMAZIONI<br />
QT - Questotrent<strong>in</strong>o fu tra i primi mezzi d’<strong>in</strong>formazione trent<strong>in</strong>i,<br />
alla f<strong>in</strong>e degli anni Novanta, a capire l’importanza del web per<br />
una testata giornalistica.<br />
La possib<strong>il</strong>ità, attraverso i collegamenti ipertestuali fra gli<br />
articoli del giornale, di collegare le notizie tra loro e con gli<br />
avvenimenti precedenti ha ottenuto <strong>in</strong> questi anni <strong>il</strong> vasto<br />
apprezzamento di migliaia di lettori onl<strong>in</strong>e.<br />
Oggi QT, dopo aver r<strong>in</strong>novato a ottobre 2008 la versione cartacea,<br />
ha deciso di r<strong>in</strong>novare anche la sua versione elettronica.<br />
Ogni <strong>numero</strong> del giornale viene messo onl<strong>in</strong>e a un mese dalla<br />
sua uscita, e collegato al vastissimo archivio <strong>in</strong>terno al sito, <strong>in</strong><br />
cui sono presenti tutti gli articoli usciti sul giornale cartaceo a<br />
partire dal 1 gennaio 1999.<br />
Cont<strong>in</strong>uerà qu<strong>in</strong>di ad essere garantita al lettore la possib<strong>il</strong>ità di<br />
approfondire, con <strong>il</strong> consueto taglio non conformista, la realtà<br />
trent<strong>in</strong>a come <strong>in</strong> nessun altro sito oggi presente sul web.<br />
LE NOVITÀ DEL NUOVO SITO<br />
Il nuovo sito di QT contiene 5 grandi novità:<br />
1. i blog: anche giornalisti di QT hanno aperto i loro blog, per<br />
trattare <strong>in</strong> modo colloquiale e confidenziale le tematiche più<br />
svariate, dalla s<strong>in</strong>istra all’immigrazione, dalla Chiesa alla<br />
politica, dal sociale alla cultura<br />
2. i commenti: i lettori potranno commentare gli articoli e gli<br />
<strong>in</strong>terventi nei blog, per un rapporto di scambio più diretto e<br />
immediato coi giornalisti di QT<br />
3. i sondaggi: per conoscere <strong>il</strong> parere dei lettori sulle questioni di<br />
attualità e anche su quelle non attuali<br />
4. i forum: per <strong>in</strong>teragire con i lettori sulle questioni affrontate dal<br />
giornale<br />
5. la newsletter: per permettere al lettore di restare aggiornato<br />
sulle novità di QT<br />
2<br />
QT QUESTOTRENTINO<br />
Mens<strong>il</strong>e di <strong>in</strong>formazione e approfondimento<br />
www.questotrent<strong>in</strong>o.it<br />
redazione@questotrent<strong>in</strong>o.it
editoriale<br />
Frag<strong>il</strong>e Europa<br />
Renato Ballard<strong>in</strong>i<br />
L’Italia è ammalata. Ed anche l’Europa<br />
non è <strong>il</strong> ritratto della salute. Nella recente<br />
campagna elettorale si è parlato di tutto,<br />
tranne che dei problemi di un’Europa<br />
politicamente unita. Che <strong>in</strong>fatti unita lo<br />
è solo perché c’è l’euro, neanche dappertutto,<br />
e le frontiere fra i s<strong>in</strong>goli Stati<br />
sono senza dogane. Ma una politica<br />
unica dell’Europa non esiste. Nemmeno<br />
sui problemi del mondo. Forse è affetta<br />
da obesità per essersi allargata troppo e<br />
troppo <strong>in</strong> fretta. Ma non è solo questo.<br />
Vi è una r<strong>in</strong>ascita virulenta dei movimenti<br />
fascisti e neo nazisti, <strong>in</strong> particolare<br />
nei Paesi del cosiddetto ex blocco<br />
sovietico. Dobbiamo constatare una<br />
crescita allarmante dei partiti della destra<br />
antisemita razzista e xenofoba. E<br />
correlativamente <strong>il</strong> crollo dei partiti di<br />
s<strong>in</strong>istra. Il Labour <strong>in</strong> Ingh<strong>il</strong>terra, l’SPD<br />
<strong>in</strong> Germania e i socialisti francesi hanno<br />
avuto tutti un risultato elettorale sotto<br />
<strong>il</strong> 20%. Il nostro Partito Democratico,<br />
con <strong>il</strong> suo 26%, nel confronto fa la<br />
figura del gigante. Dunque le difficoltà<br />
della nostra s<strong>in</strong>istra non sono orig<strong>in</strong>ate<br />
dalla sua <strong>in</strong>terna litigiosità,<br />
dalla mancanza di<br />
dirigenti carismatici, dai<br />
micropersonalismi che la<br />
impacciano. Anzi, direi<br />
che questi vizi sono più la<br />
conseguenza che la causa<br />
della crisi della s<strong>in</strong>istra.<br />
Intendo tutta la s<strong>in</strong>istra, <strong>il</strong><br />
Partito Democratico ma<br />
anche quella realtà, circa<br />
<strong>il</strong> 10%, che con esso non<br />
si identifica, e soffre delle stesse identiche<br />
patologie, pers<strong>in</strong>o <strong>in</strong> misura più accentuata<br />
e devastante.<br />
Le cause sono altre. Sono profonde e<br />
vaste ed operano su tutto <strong>il</strong> cont<strong>in</strong>ente.<br />
Risiedono nella natura e gravità dei problemi<br />
del mondo contemporaneo. Crisi<br />
economica, immigrazione dal terzo<br />
mondo, contagio fra diverse civ<strong>il</strong>tà, limiti<br />
dell’ambiente naturale: d<strong>in</strong>anzi a questi<br />
problemi la destra propone risposte contrarie<br />
ai pr<strong>in</strong>cipi della nostra civ<strong>il</strong>tà cristiano-<strong>il</strong>lum<strong>in</strong>ista<br />
e tali che non risolvono<br />
i problemi, anzi li aggravano. Però trovano<br />
consensi.<br />
Le soluzioni giuste ed efficaci a questi<br />
problemi sono oggettivamente diffic<strong>il</strong>i da<br />
attuare e soggettivamente ostiche da far<br />
accettare dal corpo elettorale. Esse si scontrano<br />
con due ostacoli di natura strutturale.<br />
La struttura economica <strong>in</strong>ternazionale<br />
che sfugge al controllo della politica. Le<br />
enormi masse di denaro che galleggiano<br />
improduttive nei mercati f<strong>in</strong>anziari potrebbero<br />
ut<strong>il</strong>mente essere impiegate nei<br />
luoghi da dove proviene l’immigrazione.<br />
Ma chi ne può disporre non lo farà mai.<br />
La capacità produttiva sovradimensionata<br />
di settori importanti dell’economia, da<br />
cui deriva <strong>il</strong> consumismo, dà segni di crisi<br />
<strong>in</strong>sanab<strong>il</strong>e (le fabbriche di automob<strong>il</strong>i) ed<br />
esige processi di conversione che i governi<br />
dei s<strong>in</strong>goli Stati non hanno <strong>il</strong> potere di<br />
imporre.<br />
La struttura culturale dei nostri popoli<br />
è <strong>in</strong>farcita di falsi valori. La sobrietà è def<strong>in</strong>ita<br />
pauperismo. Il rispetto della legalità è<br />
sprezzantemente chiamato giustizialismo.<br />
L’imperativo etico diventa moralismo. Il<br />
tutto sommerso da una <strong>in</strong>contenib<strong>il</strong>e frenesia<br />
di consumismo. È <strong>in</strong>credib<strong>il</strong>e, ma<br />
questa sottocultura ha contam<strong>in</strong>ato anche<br />
vasti settori dei ceti poveri.<br />
Far passare una diversa cultura ed un<br />
diverso <strong>in</strong>dirizzo dell’economia è un’impresa<br />
assai ardua. F<strong>in</strong>o ad oggi <strong>in</strong> Europa<br />
nemmeno tentata.<br />
La s<strong>in</strong>istra al potere lo è paradossalmente<br />
nel più grande e potente stato del<br />
mondo: gli Stati Uniti d’America. Ed anche<br />
lì vediamo quanto fatichi <strong>il</strong> presidente<br />
Obama a tradurre <strong>in</strong> fatti<br />
concreti le sue idee. L’Europa<br />
avrebbe l’occasione di dargli<br />
una mano per propiziare la nascita<br />
di un governo del mondo,<br />
attraverso <strong>il</strong> quale la politica<br />
possa mitigare gli effetti perversi<br />
del libero mercato.<br />
Ma l’Europa di oggi temo<br />
che non sia nemmeno consapevole<br />
di questa sua grande occasione.<br />
Figurarsi l’Italia.<br />
QUESTOTRENTINO<br />
3
09<br />
10<br />
PER IL CONFERIMENTO DELLA BORSA DI STUDIO E DEL POSTO ALLOGGIO<br />
PER L’ESONERO DALLA TASSA PROVINCIALE PER IL DIRITTO ALLO STUDIO<br />
E DALLE TASSE UNIVERSITARIE<br />
Interventi attuati dall’Opera Universitaria e dall’Università degli Studi di Trento per<br />
promuovere <strong>il</strong> diritto allo studio e la residenzialità, ai sensi del DPCM del 9 apr<strong>il</strong>e<br />
2001 e successive modificazioni e della Legge Prov<strong>in</strong>ciale 24 maggio 1991, n. 9 e<br />
artt. 6 e 7 della L.P. dell’1 febbraio 1993, n. 3 e successive delibere attuative<br />
PER RICHIEDERE ANCHE<br />
IL POSTO ALLOGGIO<br />
BORSA DI STUDIO<br />
ED ESONERO<br />
STUDENTI CHE SI ISCRIVONO<br />
AL PRIMO ANNO<br />
DOTTORANDI CHE SI ISCRIVONO<br />
AL PRIMO ANNO<br />
STUDENTI CHE SI ISCRIVONO<br />
AD ANNI SUCCESSIVI AL PRIMO<br />
MATRICOLE<br />
SPECIALISTICA/MAGISTRALE<br />
ISCRIZIONE 21.9.09-26.2.10<br />
DOTTORANDI CHE SI ISCRIVONO<br />
AD ANNI SUCCESSIVI AL PRIMO<br />
Entro <strong>il</strong> 7 agosto (I scadenza)<br />
Entro <strong>il</strong> 4 settembre (II scadenza)<br />
NUOVA DOMANDA<br />
Entro <strong>il</strong> 29 gennaio<br />
NUOVA DOMANDA<br />
Entro <strong>il</strong> 7 agosto<br />
NUOVA DOMANDA o CONFERMA CONDIZIONE ECONOMICA<br />
solo per gli immatricolati nel 2007/2008 o 2008/2009<br />
Entro <strong>il</strong> 7 agosto<br />
NUOVA DOMANDA<br />
Entro <strong>il</strong> 7 agosto<br />
NUOVA DOMANDA o CONFERMA CONDIZIONE ECONOMICA<br />
solo per gli immatricolati nel 2007/2008 o 2008/2009<br />
Entro <strong>il</strong> 18 settembre<br />
NUOVA DOMANDA<br />
Entro <strong>il</strong> 29 gennaio<br />
NUOVA DOMANDA<br />
Entro <strong>il</strong> 18 settembre<br />
NUOVA DOMANDA o CONFERMA CONDIZIONE ECONOMICA<br />
solo per gli immatricolati nel 2007/2008 o 2008/2009<br />
Entro <strong>il</strong> 18 settembre<br />
NUOVA DOMANDA<br />
Entro <strong>il</strong> 18 settembre<br />
NUOVA DOMANDA o CONFERMA CONDIZIONE ECONOMICA<br />
solo per gli immatricolati nel 2007/2008 o 2008/2009<br />
4 luglio 2009
luglio 2009<br />
15<br />
Quale cultura con quali soldi<br />
Les<strong>in</strong>ati i soldi alla nuova cultura. E dove vanno? Non tanto<br />
a bande o Schutzen, quanto a oratori e parrocchie: che si<br />
pappano - <strong>in</strong>credib<strong>il</strong>e nel Trent<strong>in</strong>o d’oggi - l’80% dei contributi.<br />
Via Calep<strong>in</strong>a, 65 (C.P. 181) - 38100 Trento<br />
Tel. 0461 232096 - Fax 0461 1860168<br />
E-ma<strong>il</strong>: redazione@questotrent<strong>in</strong>o.it<br />
Sito <strong>in</strong>ternet: www.questotrent<strong>in</strong>o.it<br />
Un <strong>numero</strong>: € 4,00<br />
Abbon. annuale: € 40,00 - Estero: € 55,00<br />
versamento su C.C.P. n° 10393387 <strong>in</strong>testato a<br />
Questotrent<strong>in</strong>o<br />
Iscritto al n° 313 del Reg. Stampa<br />
del Tribunale di Trento.<br />
Sped. <strong>in</strong> abb. post. Gruppo 50%<br />
QT fruisce dei contributi statali diretti di cui<br />
alla legge n. 250 del 1990<br />
Proprietà: Cooperativa a r.l. Altrotrent<strong>in</strong>o,<br />
Reg Tribunale di Trento n° 5884/XVI<br />
Stampa: Litografica Editrice Saturnia, Trento<br />
Redazione: Carlo Dogheria (caporedattore)<br />
Renato Ballard<strong>in</strong>i, Mauro Bondi, Alberto<br />
Brodesco, Luigi Casanova, Piergiorgio<br />
Cattani, Roberto Devig<strong>il</strong>i, Michele Guarda,<br />
Nadia Ioriatti, Mattia Maistri, Marco Niro,<br />
Ettore Paris, Mattia Pelli, Lorenzo Piccoli,<br />
Fabrizio Rasera, Nicola Salvati, Stefano<br />
Zanella<br />
Amm<strong>in</strong>istrazione: Nicola Salvati<br />
Distribuzione: Trento Press<br />
Impag<strong>in</strong>azione: Tòs<br />
Immag<strong>in</strong>i: Carlo Nichelatti<br />
DISEGNI: S<strong>il</strong>via Marzari<br />
Foto: Marco Parisi<br />
Direttore responsab<strong>il</strong>e:<br />
Ettore Paris<br />
Aderente a “Cronache Italiane - Forum<br />
nazionale della stampa periodica locale”<br />
3 L’editoriale<br />
Renato Ballard<strong>in</strong>ii<br />
7 Trentagiorni<br />
8 Che ne sarà di noi?<br />
L’Abruzzo del dopo-terremoto: la<br />
dedizione dei volontari, l’immensità dei<br />
problemi e le promesse (bugiarde) del<br />
Governo<br />
Ettore Paris<br />
18 Oltre alla case, ricostruire<br />
le persone<br />
Il sostegno psicologico ai terremotati.<br />
Intervista al dott. Marco Gradassi,<br />
dell’associazione “Psicologi per i popoli”<br />
Nadia Ioriatti<br />
20 Cavalese: la maggioranza <strong>in</strong><br />
campagna elettorale<br />
Con soldi pubblici...<br />
Luigi Casanova<br />
21 Che farà Dellai da grande?<br />
Qualche ipotesi sul futuro politico del Pr<strong>in</strong>cipe<br />
Piergiorgio Cattani<br />
24 Lettere e <strong>in</strong>terventi<br />
28 Piesse<br />
29 Monitor<br />
Selezione degli appuntamenti e guida critica<br />
per le vostre serate estive<br />
Alberto Brodesco<br />
Carlo Dogheria<br />
Duccio Dogheria<br />
Daniele F<strong>il</strong>osi<br />
Tullio Garbari<br />
Luigi Ghezzi<br />
Mario Panzeri<br />
Ettore Paris<br />
Giorgia Sossass<br />
Michele Stern<strong>in</strong>i<br />
Stefano Zanella<br />
Associato a “Mediacoop - Associazione<br />
nazionale delle Cooperative Editoriali e della<br />
Comunicazione”<br />
Stampato su carta riciclata dalla qualità<br />
ecologica certificata con marchio Ecolabel<br />
QT esce <strong>il</strong> primo sabato di<br />
ogni mese (eccetto agosto). Il<br />
prossimo <strong>numero</strong> sarà <strong>in</strong> edicola<br />
sabato 12 settembre 2009<br />
Dopo questo <strong>numero</strong>,<br />
QT va <strong>in</strong> ferie.<br />
Saremo nuovamente <strong>in</strong> edicola<br />
sabato 12 settembre.<br />
Buone vacanze a tutti!
trentagiorni<br />
Palestre di culto<br />
Era <strong>in</strong>evitab<strong>il</strong>e che accadesse.<br />
Appena la Giunta comunale di<br />
Trento ha stab<strong>il</strong>ito di concedere<br />
l’uso alternato di due palestre<br />
(Vela e Gardolo) alla comunità<br />
islamica per la preghiera del venerdì,<br />
la Lega Nord ha sollevato<br />
un vespaio. Per quattro motivi.<br />
Primo: perché la scelta della<br />
giunta è arrivata quasi all’improvviso,<br />
senza che nella recente<br />
campagna elettorale <strong>il</strong> candidato<br />
s<strong>in</strong>daco Andreatta si fosse<br />
sb<strong>il</strong>anciato al riguardo. Bene ha<br />
fatto la Lega a r<strong>in</strong>facciare la<br />
pus<strong>il</strong>lanimità del s<strong>in</strong>daco, che<br />
<strong>in</strong>vece avrebbe dovuto dettare<br />
chiaramente la sua l<strong>in</strong>ea politica,<br />
senza timori di <strong>in</strong>seguire (<strong>in</strong><br />
s<strong>il</strong>enzio) la destra, <strong>in</strong> cerca di<br />
qualche manciata di voti, risultata<br />
<strong>in</strong>ut<strong>il</strong>e per la sua elezione.<br />
Secondo: perché la moschea<br />
toglierebbe spazio alle associazioni<br />
sportive che <strong>il</strong> venerdì<br />
ut<strong>il</strong>izzano le palestre. Anche <strong>in</strong><br />
questo caso l’attacco alla giunta<br />
è giustificato, ma per un ragionamento<br />
opposto rispetto a<br />
quello leghista: non è assegnando<br />
<strong>in</strong> via temporanea e precaria<br />
due palestre che si risponde al<br />
bisogno della ampia comunità<br />
islamica trent<strong>in</strong>a di avere un<br />
luogo di culto (come garantito<br />
dalla Costituzione), ma cercando<br />
di trovare, con l’<strong>in</strong>tervento<br />
diretto degli stessi musulmani,<br />
un luogo stab<strong>il</strong>e e def<strong>in</strong>itivo.<br />
Terzo: perché la moschea sarebbe<br />
<strong>il</strong> paravento per attività <strong>il</strong>lecite<br />
che nulla avrebbero a che<br />
vedere con la religione. Il senatore<br />
Div<strong>in</strong>a si sp<strong>in</strong>ge addirittura<br />
a fornire delle cifre (improvvisate<br />
lì per lì, tanto per gradire): la<br />
moschea rappresenterebbe solo<br />
per <strong>il</strong> 20% un luogo di culto,<br />
mentre per <strong>il</strong> restante 80% sarebbe<br />
ut<strong>il</strong>izzate per altri scopi, a<br />
volte <strong>il</strong>legali.<br />
In questo caso la posizione leghista<br />
mostra tutta la sua frag<strong>il</strong>ità.<br />
Quelle cifre a cosa si riferiscono?<br />
Forse che su 10 ore di<br />
frequentazione della moschea, 2<br />
sono dedicate alla preghiera e 8<br />
ad altro? E <strong>in</strong> cosa consiste quell’<br />
“altro”? Crim<strong>in</strong>i? E quali di preciso?<br />
Come sempre la politica<br />
della paura portata avanti dal<br />
Carroccio si limita ad <strong>in</strong>s<strong>in</strong>uare,<br />
a gettare fango e scatenare paure<br />
irrazionali, senza un briciolo di<br />
serietà d’analisi e di corrispondenza<br />
alla realtà.<br />
Quarto: perché nelle moschee<br />
si farebbe politica. L’ultima motivazione<br />
fa sorridere. Perché<br />
se <strong>il</strong> far politica <strong>in</strong> un luogo di<br />
culto fosse una giustificazione<br />
valida per chiudere <strong>il</strong> luogo<br />
stesso, allora i s<strong>in</strong>daci e i prefetti<br />
dovrebbero <strong>in</strong>tervenire <strong>in</strong>nanzi<br />
tutto contro le chiese cattoliche<br />
che dalla nascita della repubblica<br />
<strong>in</strong> avanti non hanno les<strong>in</strong>ato<br />
prediche altamente “politiche”,<br />
se non addirittura “partitiche”.<br />
In occasione del referendum<br />
sulla fecondazione assistita pochi<br />
anni fa la Chiesa ha fatto<br />
politica strada per strada, chiesa<br />
per chiesa. Perché nessuno ha<br />
sbarrato <strong>il</strong> sagrato, <strong>in</strong> quell’occasione?<br />
In realtà la questione è più sott<strong>il</strong>e.<br />
Se da un lato c’è <strong>il</strong> rischio<br />
che la società si desecolarizzi,<br />
tornando preda degli isterismi<br />
religiosi, dall’altro non è chiudendo<br />
i luoghi di culto che si<br />
può reagire, bensì garantendo <strong>il</strong><br />
diritto di ciascuno a professare<br />
la propria religione <strong>in</strong> un sistema<br />
plurale e democratico, al cui<br />
vertice stia <strong>il</strong> rispetto della Costituzione.<br />
E non quella fantomatica<br />
Tradizione, cui la Lega si<br />
aggrappa nel tentativo di raccogliere<br />
voti e dissem<strong>in</strong>are paure e<br />
sospetti. (m.m.)<br />
Al servizio degli emigrati<br />
La tragedia del volo Air France<br />
447 ha colpito fortemente la<br />
comunità trent<strong>in</strong>a e, <strong>in</strong> particolare,<br />
<strong>il</strong> mondo dell’emigrazione.<br />
La scomparsa del direttore della<br />
Trent<strong>in</strong>i nel mondo, R<strong>in</strong>o Zandonai,<br />
che rientrava lo scorso 1º<br />
giugno da una missione <strong>in</strong> Bras<strong>il</strong>e<br />
<strong>in</strong>sieme al consigliere prov<strong>in</strong>ciale<br />
Giovanni Battista Lenzi<br />
e al s<strong>in</strong>daco di Canal San Bovo<br />
Luigi Zortea, ha portato <strong>in</strong> primo<br />
piano <strong>il</strong> lavoro svolto dall’associazione<br />
che raduna i circoli<br />
di emigrati trent<strong>in</strong>i dei loro discendenti<br />
<strong>in</strong> Europa, Australia e<br />
nel cont<strong>in</strong>ente americano. Sono<br />
<strong>in</strong> totale 228 gli attuali sodalizi,<br />
alcuni dei quali creati ancor<br />
prima della fondazione, nel<br />
novembre 1957, della Trent<strong>in</strong>i<br />
nel mondo per <strong>in</strong>iziativa delle<br />
Acli, della Democrazia Cristiana,<br />
dell’Azione Cattolica e della<br />
Pontificia Opera Assistenza (attuale<br />
Caritas) di Trento.<br />
Nata come “strumento di aggregazione<br />
e di assistenza per i<br />
migranti <strong>in</strong> situazioni di bisogno”<br />
secondo quanto previsto dall’articolo<br />
2 del proprio Statuto, l’asso-<br />
6 luglio 2009
ciazione è diventata con <strong>il</strong> passare<br />
degli anni un vero ponte fra i<br />
trent<strong>in</strong>i di tutto <strong>il</strong> mondo e la loro<br />
terra d’orig<strong>in</strong>e. Sebbene cont<strong>in</strong>ui<br />
a sostenere progetti di solidarietà<br />
<strong>in</strong> Sudamerica su <strong>in</strong>carico della<br />
Prov<strong>in</strong>cia, buona parte della sua<br />
attività è oggi di tipo culturale. In<br />
questo senso, c’è da sottol<strong>in</strong>eare<br />
l’impegno de i circoli degli emigrati,<br />
gli sforzi per portare avanti<br />
<strong>in</strong>iziative mirate a far conoscere<br />
nei Paesi dove sono radicati la<br />
ricchezza culturale del Trent<strong>in</strong>o.<br />
Senza esagerare, possiamo dire<br />
che funzionano come vere ambasciate<br />
della Prov<strong>in</strong>cia di Trento<br />
all’estero.<br />
Di tutto questo R<strong>in</strong>o Zandonai<br />
era pienamente consapevole,<br />
perché si occupava <strong>in</strong> prima persona<br />
del rapporto con i circoli. La<br />
sua perdita è stato un duro colpo.<br />
Emigrato da giovane nel Belgio,<br />
dove ha lavorato come <strong>in</strong>segnante<br />
di italiano, la sua nom<strong>in</strong>a a direttore<br />
della Trent<strong>in</strong>i nel mondo<br />
data del luglio 1990. L’allora presidente<br />
Bruno Fronza, uno storico<br />
dirigente delle Acli che fu tra i<br />
fondatori dell’associazione, si fece<br />
promotore della sua candidatura<br />
e la fece approvare dal consiglio<br />
di amm<strong>in</strong>istrazione. S<strong>in</strong> da allora,<br />
come ricorda lo stesso Fronza,<br />
Zandonai si dedicò anima e corpo<br />
a questo lavoro. Non sono mancati,<br />
certamente, momenti di polemica<br />
e di confronto, ma Zandonai<br />
non ha mai r<strong>in</strong>unciato al dialogo<br />
e alla mediazione fra le differenti<br />
posizioni sorte all’<strong>in</strong>terno dei circoli<br />
o nella dialettica tra i circoli e<br />
la sede di Trento.<br />
Sono <strong>in</strong>numerevoli i messaggi<br />
di condoglianze giunti <strong>in</strong> via<br />
Malfatti 21, sede della Trent<strong>in</strong>i nel<br />
mondo, <strong>in</strong> seguito alla sciagura<br />
dell’Airbus. Le figlie di Zandonai,<br />
Laura e Debora, hanno voluto<br />
dire grazie per <strong>il</strong> s<strong>in</strong>cero affetto di<br />
tanti emigrati e discendenti che lo<br />
hanno conosciuto <strong>in</strong> questi ultimi<br />
vent’anni: “Il nostro papà era una<br />
persona meravigliosa, <strong>il</strong> nostro piccolo<br />
grande uomo si è dedicato con<br />
s<strong>in</strong>cero affetto a chi aveva bisogno<br />
del suo aiuto, ha messo tutta la sua<br />
vita, tutto <strong>il</strong> suo cuore, a disposizione<br />
degli altri. La sua era soprattutto<br />
una missione, la vocazione<br />
di rendere <strong>il</strong> mondo più umano”.<br />
(Mariano Roca)<br />
Lo stop ai lavori<br />
dell’ospedale S. Chiara<br />
Dopo <strong>il</strong> blocco dei lavori del<br />
nuovo parcheggio ospedaliero<br />
sono fermi i lavori per la sistemazione<br />
delle stanze di degenza<br />
dell’ospedale di S.Chiara di<br />
Trento.<br />
Tale blocco dei lavori arriva<br />
come un fulm<strong>in</strong>e a ciel sereno<br />
e per di più senza essere passato<br />
attraverso una valutazione d’opportunità<br />
al Consiglio Comunale<br />
di Trento, primo <strong>in</strong>teressato al<br />
riammodernamento dell’ospedale.<br />
Si ripete una prepotenza da<br />
parte della Prov<strong>in</strong>cia nei confronti<br />
del Comune ? Sim<strong>il</strong>e a<br />
quella che si è recentemente concretizzata<br />
attraverso la presentazione<br />
alla stampa dell’ipotesi di<br />
spostamento della stazione di<br />
Trento <strong>in</strong> un’area più lontana e<br />
più scomoda per poter, si è detto,<br />
farvi fermare i quattro treni passeggeri<br />
che, sulla futura ferrovia<br />
ad alta capacità del Brennero si<br />
fermeranno <strong>in</strong> città?<br />
E’ evidente che l’arresto dei<br />
lavori di sistemazione ed ammodernamento<br />
delle stanze di<br />
degenza dell’ospedale è cosa assai<br />
più preoccupante dell’ipotesi<br />
della spostamento della stazione.<br />
Questa <strong>in</strong>fatti è sì un’idea grave<br />
e balzana, ma per ora solo una<br />
proposta, e vi sarà <strong>il</strong> tempo per<br />
un dibattito pubblico; <strong>in</strong>vece l’arresto<br />
dei lavori di sistemazione<br />
delle stanze di degenza dell’ospedale<br />
si paga con la sofferenza ed<br />
<strong>il</strong> disagio dei pazienti.<br />
Naturalmente si vent<strong>il</strong>ano<br />
diverse ragioni per l’arresto dei<br />
lavori. Alcune almeno <strong>in</strong> parte<br />
condivisib<strong>il</strong>i laddove, per carenza<br />
di fondi, si fosse scelto di dare<br />
la precedenza ai lavori di ammodernamento<br />
di sale operatorie<br />
e reparti <strong>in</strong>novativi (ma allora,<br />
se mancano i soldi, perché se<br />
ne cont<strong>in</strong>uano a spendere per <strong>il</strong><br />
futuro, <strong>in</strong>ut<strong>il</strong>e nuovo ospedale?);<br />
altre, più occulte, paiono far risalire<br />
l’arresto dei lavori al disegno<br />
di dichiarare obsoleto l’attuale<br />
ospedale, per <strong>in</strong>fluire sulla decisione<br />
di dare <strong>il</strong> via al nuovo, che<br />
dovrebbe sorgere presso l’area<br />
delle attuali caserme.<br />
Il fatto è che se l’attuale ospedale<br />
viene completamente ammodernato,<br />
cadono, per almeno<br />
20 anni, le motivazioni per<br />
costruire <strong>il</strong> nuovo, e si sottrae al<br />
mercato delle impres, un ghiotto<br />
boccone.<br />
Il tema rimane aperto, ma<br />
ciò che importa è che la politica,<br />
previo un approfondito dibattito,<br />
sappia assumersi la responsab<strong>il</strong>ità<br />
di programmare l’attività<br />
ospedaliera del Trent<strong>in</strong>o per prima<br />
cosa ut<strong>il</strong>izzando a pieno le risorse<br />
già sul terreno, dando una<br />
risposta urgente al disagio dei<br />
pazienti che ut<strong>il</strong>izzano le stanze<br />
di degenza obsolete dell’ospedale<br />
S.Chiara. Altrimenti - diciamolo<br />
<strong>in</strong> maniera brutale - sembra che<br />
si speculi sulle sofferenze dei<br />
pazienti, le si esasperi, al f<strong>in</strong>e di<br />
dare <strong>il</strong> via libera a un bus<strong>in</strong>ess<br />
che sa tanto di spreco.<br />
(Nicola Salvati)<br />
QUESTOTRENTINO<br />
7
CHE SARà<br />
DI NOI?<br />
8 Fotografie di Ettore Paris<br />
luglio 2009
L’Abruzzo del dopo terremoto: la commovente<br />
dedizione dei volontari contro l’immensità dei problemi.<br />
La società frantumata, l’economia allo sfascio,<br />
<strong>il</strong> territorio espropriato. Il governo promette tanto,<br />
ma <strong>in</strong>via pochi soldi e tanti, tantissimi carab<strong>in</strong>ieri.<br />
Ettore Paris<br />
Siete trent<strong>in</strong>i?” chiede la ragazza, studentessa<br />
di giurisprudenza, un sorriso smagliante.<br />
È la figlia del padrone dell’albergo<br />
e sta servendo ai tavoli del bar. “Certo,<br />
e con questo?” rispondono divertiti i giovani,<br />
con <strong>il</strong> marcato accento delle nostre<br />
valli. “È che trent<strong>in</strong>i vuol dire competenza e altruismo.<br />
Dobbiamo r<strong>in</strong>graziarvi, davvero”.<br />
Sono tanti i trent<strong>in</strong>i che si avvicendano <strong>in</strong> Abruzzo, vig<strong>il</strong>i<br />
del fuoco volontari e permanenti, lo staff tecnico della<br />
Prov<strong>in</strong>cia, i forestali, gli universitari, i f<strong>in</strong>anzieri, la Croce<br />
Rossa... Al campo base di Paganica, con le grandi tende, i<br />
conta<strong>in</strong>er con i servizi, tutto f<strong>il</strong>a come un orologio svizzero:<br />
al matt<strong>in</strong>o, alle sei e mezza, le squadre <strong>in</strong>iziano a partire<br />
per le varie dest<strong>in</strong>azioni; alle otto <strong>il</strong> grande piazzale<br />
dove prima erano parcheggiate dec<strong>in</strong>e di fuoristrada, autocarri,<br />
scavatori, autogru, pullm<strong>in</strong>i, diventa deserto, nel<br />
campo restano solo i Nuvola (Nucleo Volontari Alp<strong>in</strong>i) a<br />
gestire l’<strong>in</strong>frastruttura e <strong>in</strong> particolare la grande mensa,<br />
che grazie alla fama di qualità da ristorante, a mezzogiorno<br />
vedrà convergere i volontari e le forze dell’ord<strong>in</strong>e di<br />
tutta la zona (e forse oltre).<br />
È un fervore che stupisce gli stessi addetti ai lavori:<br />
“Torniamo spesso molto tardi al campo. – mi dice più di<br />
un responsab<strong>il</strong>e – Sono gli uom<strong>in</strong>i che vogliono f<strong>in</strong>ire <strong>il</strong> lavoro,<br />
anche se devono fermarsi anche molto oltre l’orario”.<br />
Alla sera i dirigenti si riuniscono per fare <strong>il</strong> punto, trasmettere<br />
dati e risultati, pianificare <strong>il</strong> giorno successivo; i<br />
volontari <strong>in</strong>vece, pur stanchi, vanno a passare alcune ore<br />
nei locali vic<strong>in</strong>i; e al ritorno spesso schiamazzano. “Lo so,<br />
dovrei imporre un regolamento – mi dice Maurizio Zan<strong>in</strong>,<br />
responsab<strong>il</strong>e del campo – ma vedo tanta dedizione e anche<br />
tanto cameratismo e disponib<strong>il</strong>ità a sopportare gli <strong>in</strong>convenienti,<br />
che <strong>in</strong> pratica lascio che <strong>il</strong> campo si autogestisca”.<br />
Non è però <strong>il</strong> caso di essere sciov<strong>in</strong>isti. Perché se è vero<br />
che i trent<strong>in</strong>i sono <strong>in</strong> tanti, ben organizzati e ottimamente<br />
attrezzati, anche <strong>il</strong> resto d’Italia non è rimasto <strong>in</strong>dietro.<br />
Per le strade attorno all’Aqu<strong>il</strong>a è un pullulare di mezzi<br />
dei Vig<strong>il</strong>i del Fuoco, della Protezione Civ<strong>il</strong>e, di questa o<br />
quell’associazione di volontari. E non c’è solo quantità, c’è<br />
anche qualità nella dedizione, nei rapporti umani. “Allora<br />
come va, signora Maria?” chiede <strong>il</strong> tenente della Croce Rossa<br />
M<strong>il</strong>itare, tuta mimetica, occhiali ray-ban, testa rasata, <strong>in</strong>somma<br />
look da mercenario, all’anziana sfollata del campo<br />
di Assergi, e si ferma con sollecitud<strong>in</strong>e a discuterne i piccoli<br />
grandi problemi; e poi esce dal “suo” campo e va <strong>in</strong> quello<br />
autogestito, a parlare, con tanta delicatezza e f<strong>in</strong>anche affetto,<br />
con un anziano al quale <strong>il</strong> terremoto ha portato via le<br />
ultime speranze.<br />
E poi i giovani. Nel campo di Coppito, gestito dalla<br />
Cg<strong>il</strong> e dalla Pro-loco del paese, i ragazzi giocano <strong>in</strong> un<br />
campo da calcio ai limiti dal bosco; più sotto c’è un piccolo<br />
palco per manifestazioni e concerti e una grande tenda<br />
è stata trasformata <strong>in</strong> as<strong>il</strong>o-ludoteca, così colorata e bella<br />
che viene voglia di tornare bamb<strong>in</strong>i. Eppure, tutto questo<br />
slancio, questa grande, commovente dedizione, sembra<br />
non basti. “Che futuro avremo? – mi risponde una signora<br />
all’<strong>in</strong>gresso della sua tenda, e scuote la testa - Mah…”<br />
Gli stessi volontari, la sera, f<strong>in</strong>ito <strong>il</strong> lavoro, fuori dalle loro<br />
tende si <strong>in</strong>terrogano: “Che ne sarà di questa gente?”<br />
QUESTOTRENTINO 9
I piedi che puzzano<br />
Il terremoto de L’Aqu<strong>il</strong>a è <strong>il</strong> primo <strong>in</strong> Italia, dopo quello<br />
di Mess<strong>in</strong>a di un secolo fa, che qu<strong>in</strong>di non fa più testo,<br />
ad avere colpito una città. Non paesi, v<strong>il</strong>laggi, case sparse,<br />
ma un’<strong>in</strong>tera città; con tutto quello che significa <strong>in</strong> term<strong>in</strong>i<br />
di distruzione non solo di vite e abitazioni, ma anche di<br />
capacità economiche. E al problema abitativo, con oltre<br />
50.000 sfollati nelle tende o negli alberghi della costa, si<br />
somma quello economico.<br />
La vita nelle tendopoli, nonostante gli sforzi dei volontari,<br />
sul medio periodo tende a diventare pesante, come ci<br />
confermano anche – vedi <strong>in</strong>tervista a pag 14 – gli Psicologi<br />
dei Popoli: “Quando <strong>in</strong> pochi attimi hai perso tutto, una<br />
tenda è la salvezza, e un conta<strong>in</strong>er con le docce ti sembra<br />
<strong>il</strong> lusso, e dobbiamo riconoscere che la Protezione Civ<strong>il</strong>e è<br />
riuscita <strong>in</strong> tempi ragionevoli ad organizzare l’emergenza.<br />
– ci dice Umberto Trasatti, segretario prov<strong>in</strong>ciale della<br />
Cg<strong>il</strong> – Ma quando poi <strong>in</strong> tenda stai da due mesi, sorgono i<br />
problemi. Sono tende grandi, a otto<br />
posti, abitate da due o tre nuclei fam<strong>il</strong>iari:<br />
e allora scopri che gli altri<br />
hanno altre abitud<strong>in</strong>i igieniche, russano,<br />
hanno i piedi che puzzano, i<br />
bamb<strong>in</strong>i che str<strong>il</strong>lano, e tu non puoi<br />
neanche fare l’amore. Questa gente<br />
dobbiamo tirarla fuori dalle tende<br />
ut<strong>il</strong>izzando tutti gli strumenti”.<br />
Il borgo di Tempera<br />
L’Aqu<strong>il</strong>a:<br />
edificazio<br />
La perdita del lavoro<br />
Siamo <strong>in</strong> estate, <strong>il</strong> caldo è afoso ma<br />
<strong>in</strong> qualche maniera gestib<strong>il</strong>e; i volontari<br />
trent<strong>in</strong>i di Paganica 3 coprono<br />
le tende con teli che attenuano i<br />
raggi solari, “dopo di che stenderemo<br />
dei tappet<strong>in</strong>i nei vialetti per evitare <strong>il</strong><br />
riverbero della ghiaia bianca”, e poi<br />
ci sono piccoli condizionatori che<br />
aiutano; ma l’<strong>in</strong>verno, a 700 metri di<br />
quota, sa essere duro, <strong>in</strong> tenda non<br />
sarà sopportab<strong>il</strong>e. “In apr<strong>il</strong>e battevamo<br />
i denti e sentivamo, fuori,<br />
ululare i lupi; non <strong>in</strong>tendiamo passarvi <strong>il</strong> dicembre”.<br />
Stanno meglio gli sfollati negli alberghi al mare? Quelli<br />
che hanno un lavoro forse sì, <strong>in</strong> f<strong>in</strong> dei conti fanno i pendolari.<br />
Ma gli altri, quelli rimasti disoccupati, e gli anziani,<br />
vivono uno sradicamento dal contesto sociale improvviso<br />
e violento e potenzialmente devastante. Ne abbiamo visto<br />
un gruppo, alloggiato <strong>in</strong> un bell’albergo con vista mare:<br />
tutto <strong>il</strong> giorno davanti alla tv, lo sguardo spento, ad aspettare<br />
che le ore, i giorni, pass<strong>in</strong>o.<br />
“Il tema, oltre alla casa, è <strong>il</strong> lavoro” <strong>in</strong>siste Trasatti.<br />
E qui torniamo all’economia. L’Aqu<strong>il</strong>a è una città che<br />
vive di due attività: la pubblica amm<strong>in</strong>istrazione <strong>in</strong> quanto<br />
capoluogo regionale e soprattutto l’Università. Basta considerare<br />
due numeri per capire come l’Ateneo sia la prima<br />
azienda cittad<strong>in</strong>a: gli abitanti sono 70.000, gli studenti<br />
fuori sede 20.000. E quali sono le carte dell’Università? Il<br />
suo buon livello, la presenza di un centro di ricerca come<br />
<strong>il</strong> Laboratorio del Gran Sasso, d’accordo; ma soprattutto <strong>il</strong><br />
trovarsi <strong>in</strong> una città bella, vivib<strong>il</strong>e, sicura. Anche adesso,<br />
L’Aqu<strong>il</strong>a: i Vig<strong>il</strong>i del Fuoco di Trento al lavoro<br />
nella chiesa di Santa Margherita<br />
passeggiando con l’elmetto <strong>in</strong> testa <strong>in</strong> un centro storico<br />
deserto, se ne ammira la bellezza tranqu<strong>il</strong>la, la piacevolezza,<br />
le dimensioni a misura d’uomo.<br />
Solo che ora questa città non c’è più, o non è agib<strong>il</strong>e, e<br />
non lo sarà per anni: perchè mai uno studente dovrebbe<br />
venire qui da Roma, per vivere <strong>in</strong> un conta<strong>in</strong>er e andare a<br />
lezione <strong>in</strong> una caserma?<br />
Questo discorso, macroscopico nel caso dell’Università,<br />
si ripete <strong>in</strong> scala ridotta <strong>in</strong> tante altre attività. Chi può,<br />
si arrangia. Abbiamo visto <strong>il</strong> titolare di un’azienda di consulenza,<br />
vivere <strong>in</strong> camper e lavorare a piano terra, <strong>in</strong> un<br />
garage: “L’abitazione è al secondo piano, e non è agib<strong>il</strong>e”.<br />
“Ma <strong>il</strong> garage lo è?” “No, siamo fuori norma. Ma devo lavorare;<br />
se sentiamo una scossa, due salti e siamo fuori”.<br />
Come si vede, nel caso delle aziende, dell’Università,<br />
ma anche del commercio, casa e lavoro, edifici e economia,<br />
sono <strong>in</strong>sc<strong>in</strong>dib<strong>il</strong>mente legati. “A Paganica i negozi erano<br />
tutti nel centro storico, che ora è la zona rossa, pericolante e<br />
<strong>in</strong>agib<strong>il</strong>e. – ci dice Gennaro, studente di f<strong>il</strong>osofia che <strong>in</strong>contriamo<br />
nella grande tenda-biblioteca, attrezzata di Pc e libri<br />
10<br />
luglio 2009
una condom<strong>in</strong>io di nuova<br />
ne crollato a metà<br />
La messa <strong>in</strong> sicurezza di Santa Margherita<br />
regalati dal Trent<strong>in</strong>o – Chiediamo che venga urgentemente<br />
apprestata un’area commerciale perché si possano riprendere<br />
le attività. Altrimenti a poco a poco si perde tutto: all’Aqu<strong>il</strong>a, i<br />
commercianti facoltosi - orefici, boutique – stanno pensando<br />
di riaprire, ma non all’Aqu<strong>il</strong>a, bensì <strong>in</strong> altre città”.<br />
Domenico Mastrogiuseppe è titolare di un’azienda che<br />
lavora nel settore della sicurezza fisica (elettromagnetismo,<br />
radioattività, ecc.) sp<strong>in</strong> off dal Parco scientifico tecnologico<br />
del Gran Sasso: “Diverse aziende come la mia<br />
stanno pensando di trasferirsi. E così <strong>in</strong> altri settori. L’unico<br />
modo di arrestare questa d<strong>in</strong>amica rov<strong>in</strong>osa sarebbe dichiarare<br />
L’Aqu<strong>il</strong>a zona franca dalla tassazione”.<br />
Se dai calc<strong>in</strong>acci fuggono le aziende ad elevate capacità<br />
tecnologiche, lo stesso fanno quelle a bassa qualità del lavoro:<br />
<strong>in</strong> questi giorni, avuta la sede <strong>in</strong>agib<strong>il</strong>e, ha chiuso la<br />
Transcom, term<strong>in</strong>ale italiano di una grande società di call<br />
center, sì, quelli che fanno quelle odiose telefonate pubblicitarie.<br />
Poco male, si dirà, ma sono 400 posti di lavoro che<br />
vanno <strong>in</strong> fumo.<br />
Di fronte a questo lento sfacelo l’azione del governo<br />
risulta tanto reclamizzata quanto <strong>in</strong>adeguata: “La zona<br />
franca urbana (agevolazioni nelle tassazioni, n.d.r.) è stata<br />
f<strong>in</strong>anziata con capitali ridicoli, 44 m<strong>il</strong>ioni. Ma al di là di<br />
questo – ci dice <strong>il</strong> segretario della Cg<strong>il</strong> – essa garantisce<br />
solo le piccole imprese di nuova costituzione. Ma <strong>il</strong> problema<br />
che abbiamo non è tanto di aprire nuove imprese, ma di<br />
evitare che chiudano quelle esistenti. Abbiamo chiesto provvedimenti,<br />
anche attraverso emendamenti <strong>in</strong> parlamento;<br />
sono stati tutti bocciati. Poi Berlusconi, arrivato qui, ha<br />
annusato le contestazioni e ha riconosciuto che <strong>il</strong> decreto è<br />
<strong>in</strong>sufficiente: ‘Il Parlamento non ha approvato quello che io<br />
volevo – ha dichiarato – ma non temete, torno a Roma e ci<br />
penso io a rimettere le cose a posto’”.<br />
Le promesse bugiarde<br />
Questo è l’aspetto grottesco del dramma. Il governo non<br />
ha soldi, non ne <strong>in</strong>veste, eppure cont<strong>in</strong>ua a fare promesse.<br />
Un grande bluff, tenuto <strong>in</strong> piedi da una straord<strong>in</strong>aria regia<br />
mediatica. La gente lentamente com<strong>in</strong>cia a rendersene<br />
conto. Per la ricostruzione sarebbero necessari dai 13 ai<br />
15 m<strong>il</strong>iardi e ne sono stati stanziati 4, per di più ipotetici<br />
(con lab<strong>il</strong>i coperture: i proventi dovrebbero venire da futurib<strong>il</strong>i<br />
“gratta e v<strong>in</strong>ci” o da storni dai Fondi per le Aree<br />
Sottosv<strong>il</strong>uppate, che con ogni probab<strong>il</strong>ità, e giustamente,<br />
protesteranno).<br />
Così, con contorsioni l<strong>in</strong>guistiche e logiche, da una<br />
parte si garantisce un contributo a fondo perduto per la<br />
totalità del costo di ristrutturazione o ricostruzione della<br />
prima casa; dall’altra si prevede che “su base esclusivamente<br />
volontaria” si può chiedere, <strong>in</strong>vece del contributo a fondo<br />
perduto, un mutuo agevolato o un credito di imposta.<br />
“Ma chi, sano di mente, r<strong>in</strong>uncerebbe a un contributo gratis<br />
per avere <strong>in</strong>vece un mutuo agevolato o un credito da scontare<br />
<strong>in</strong> trent’anni? – chiede Trasatti – E’ chiaro: i soldi non<br />
ci saranno ed è meglio che chi può la casa se la ricostruisca<br />
da solo, magari col mutuo. E chi non può?”<br />
I numeri sono impietosi: ad oggi <strong>il</strong> 47% delle abitazioni<br />
sono state dichiarate <strong>in</strong>agib<strong>il</strong>i, <strong>il</strong> che, su 70.000 abitanti,<br />
vuol dire 34.000 senzatetto. Il programma del governo<br />
prevede di sistemarne 13.000. E gli altri?<br />
Poi le seconde case. All’Aqu<strong>il</strong>a la maggior parte delle<br />
abitazioni sono seconde case, ma non sono v<strong>il</strong>lette, è la d<strong>in</strong>amica<br />
demografica del territorio, per cui la gente vive <strong>in</strong><br />
QUESTOTRENTINO 11
Il nonno di Crist<strong>in</strong>a, 99 anni. Gli hanno detto: “Se vuoi<br />
<strong>il</strong> conta<strong>in</strong>er, devi prima trasferirti nel nostro campo”.<br />
uno dei paesi circostanti, ed ha un appartamento <strong>in</strong> città<br />
che, affittato a studenti, diventa fonte di reddito. Dopo una<br />
serie di promesse (le abbiamo sentite con le nostre orecchie<br />
dal sottosegretario Bertolaso, vedi scheda) i provvedimenti<br />
per le seconde case sono irrisori: 80.000 euro, ma<br />
solo <strong>in</strong> quelle dove <strong>il</strong> proprietario esercita un’attività.<br />
“Se non ci sono risorse, se gli studenti vengono sistemati<br />
<strong>in</strong> campus universitari fuori città come promesso da Berlusconi,<br />
è la stessa ricostruzione del centro storico a non essere<br />
conveniente – afferma Gennaro – Com<strong>in</strong>ciamo a temere<br />
che la città non venga più ricostruita”. La città, così bella,<br />
gradevole ed umana, e proprio per questo fonte di reddito<br />
<strong>in</strong> una regione non ricca, rischia di rimanere un deserto<br />
di edifici malfermi.<br />
C’è <strong>in</strong>f<strong>in</strong>e, ad agitare le menti degli aqu<strong>il</strong>ani, lo spauracchio<br />
della beffa f<strong>in</strong>ale. Si chiama F<strong>in</strong>tekna. “E’ una società<br />
del M<strong>in</strong>istero dell’Economia – risponde alla domanda, <strong>il</strong><br />
sottosegretario Bertolaso – che subentra a chi non ristruttura<br />
la casa”.<br />
Subentra, che vuol dire? Se uno non ha i soldi per ricostruire<br />
– e saranno <strong>in</strong> tanti, specie per le tante seconde<br />
case – arriva <strong>il</strong> M<strong>in</strong>istero? Magari espropriando? Pagando<br />
<strong>il</strong> prezzo di mercato che, per un immob<strong>il</strong>e non agib<strong>il</strong>e, è<br />
<strong>il</strong> prezzo del solo terreno? “Sarebbe <strong>il</strong> colmo – commenta<br />
Trasatti – Certo, questo punto del decreto è pericoloso”.<br />
Anche perché si sa che f<strong>in</strong>e fanno, <strong>in</strong> capo ad alcuni anni,<br />
queste società m<strong>in</strong>isteriali. Dismissioni, privatizzazioni;<br />
le case dell’Aqu<strong>il</strong>a vanno <strong>in</strong> mano ai Tronchetti Provera,<br />
Ciarrapico, Geronzi, a ricostruire la città ci pensano loro.<br />
Gli abruzzesi, la loro città, se la vedono scippare.<br />
“Girano queste voci. Se accadesse questo, vuol dire che<br />
non siamo <strong>in</strong> un paese civ<strong>il</strong>e” risponde Gennaro.<br />
La perdita del territorio<br />
La perdita del controllo del territorio è l’altro aspetto del<br />
malessere degli abruzzesi. Con la motivazione dell’efficienza,<br />
e quella, non esplicitata, della scarsa fiducia <strong>in</strong><br />
amm<strong>in</strong>istrazioni che <strong>in</strong> effetti avevano permesso costruzioni<br />
tutt’altro che esemplari, la Protezione Civ<strong>il</strong>e<br />
ha avocato a sé la decisione sulla localizzazione, prima<br />
dei campi tendati, poi dei prefabbricati. “Per decreto<br />
sono stati esautorati di ogni potere gli enti locali: sulle<br />
localizzazioni decide la Protezione Civ<strong>il</strong>e, senza consultare<br />
i Comuni, e meno che mai la popolazione” denuncia<br />
Angelo Venti, direttore del giornale onl<strong>in</strong>e “site.it”.<br />
I prefabbricati però, non si stanno configurando come<br />
qualcosa di provvisorio, ma sia nella versione delle case<br />
<strong>in</strong> legno della Pat, come <strong>in</strong> quella delle costruzioni su<br />
p<strong>il</strong>astri ammortizzanti reclamizzata da Berlusconi, sono<br />
edifici confortevoli e fatti per durare.<br />
Ma allora la loro localizzazione è dest<strong>in</strong>ata a ridisegnare<br />
<strong>il</strong> territorio. E se ad Onna, a fianco del centro distrutto,<br />
è stato eretto <strong>il</strong> campo tendato e a fianco i mezzi del<br />
Trent<strong>in</strong>o stanno predisponendo l’area delle case <strong>in</strong> legno,<br />
<strong>in</strong> modo da preservare <strong>il</strong> tessuto sociale, da altre parti si<br />
procede diversamente. E’ <strong>il</strong> caso di Cese di Preturo, un<br />
v<strong>il</strong>laggio di 400 abitanti, dove <strong>in</strong>izieranno ad edificare 17<br />
ettari, portandovi 2.100 persone, o a Bazzano, un borgo<br />
dove è <strong>in</strong> piena azione un effcientissimo megacantiere,<br />
anche lì per alcune migliaia di nuovi abitanti. Ma anche<br />
a Paganica, dove si sta costruendo a monte, <strong>in</strong> zone diffic<strong>il</strong>mente<br />
raggiungib<strong>il</strong>i, “si sta smembrando <strong>il</strong> paese, <strong>in</strong>teso<br />
come socialità, affetti, relazioni”. E così quasi dappertutto,<br />
per di più <strong>in</strong> una zona montuosa, dove talora <strong>il</strong> vecchio<br />
centro è da una parte del monte, <strong>il</strong> nuovo dall’altra, a ch<strong>il</strong>ometri<br />
e ch<strong>il</strong>ometri di distanza.<br />
Tutto questo per imperio della Protezione Civ<strong>il</strong>e. E<br />
sull’ente, guidato con mano ferrea da Guido Bertolaso, si<br />
addensano le accuse e i timori.<br />
Dopo un primo momento di sbandamento (ben evidenziato<br />
da “Anno Zero” di Santoro, per questo crim<strong>in</strong>alizzato)<br />
la Protezione Civ<strong>il</strong>e si è <strong>in</strong> effetti dimostrata efficiente.<br />
Anche se l’efficienza la persegue con un accentramento<br />
esasperato: gli aiuti arrivati spontaneamente da tutta Italia<br />
12<br />
luglio 2009
venivano rifiutati, i vari corpi (Polizia, Croce Rossa, Vig<strong>il</strong>i<br />
del Fuoco, <strong>in</strong> parte anche i Carab<strong>in</strong>ieri) venivano<br />
fatti rigidamente dipendere dallo staff di Bertolaso, ogni<br />
acquisto veniva centralizzato. Per spiegare la contraddittorietà<br />
di quest’ultimo aspetto, Angelo Venti ci parla<br />
dei fornai: “Dopo una settimana erano <strong>in</strong> grado di tornare<br />
a fare <strong>il</strong> pane, ma la Protezione Civ<strong>il</strong>e lo fa arrivare da<br />
Roma; e i fornai si trovano con i clienti nelle tendopoli,<br />
Sfollati al campo di Camarda,<br />
mentre ascoltano <strong>il</strong> sottosegretario Bertolaso<br />
e <strong>il</strong> pane <strong>in</strong>venduto. E così per la carne, per le verdure, ma<br />
anche per cose m<strong>in</strong>ute come la ferramenta: così è stata soffocata<br />
ogni possib<strong>il</strong>e ripresa economica”.<br />
Col passare dei giorni, l’accentramento di Bertolaso,<br />
<strong>in</strong>vece che attenuarsi, si è irrigidito: “Gli sfollati nei campi<br />
devono subire una serie di restrizioni: braccialetti, controlli<br />
quando entri o esci, difficoltà a tenere assemblee, divieto di<br />
distribuire volant<strong>in</strong>i, pers<strong>in</strong>o regole per evitare caffè e cioccolata<br />
che renderebbero gli sfollati troppo<br />
nervosi” denuncia Venti.<br />
“Da noi vengono svariate persone a lamentarsi<br />
della m<strong>il</strong>itarizzazione di alcuni<br />
campi; si giunge a una sorta di limitazione<br />
dei diritti dei cittad<strong>in</strong>i” conferma <strong>il</strong> segretario<br />
della Cg<strong>il</strong> Trasatti (vedi box).<br />
Ma non è tutto. Bertolaso, dopo un<br />
mese, sembra passato a un’ulteriore fase.<br />
Oltre agli accampamenti gestiti dalla<br />
Protezione Civ<strong>il</strong>e o da altre organizzazioni,<br />
ci sono quelli autogestiti da chi<br />
sistema la tenda o la roulotte nel giard<strong>in</strong>o,<br />
o da quelli che, anche <strong>in</strong> 100-200<br />
si organizzano da soli. Queste soluzioni<br />
venivano <strong>in</strong> una prima fase <strong>in</strong>coraggiate:<br />
la Protezione Civ<strong>il</strong>e forniva a chi ne<br />
aveva bisogno le tende o i pasti. E veniva<br />
addirittura stab<strong>il</strong>ito un compenso (100<br />
euro al mese a persona, f<strong>in</strong>o a 400 per<br />
gruppo fam<strong>il</strong>iare) per chi si arrangiava,<br />
sgravando di costi la collettività.<br />
Guido Bertolaso, sottosegretario<br />
e responsab<strong>il</strong>e della Protezione Civ<strong>il</strong>e<br />
La democrazia<br />
di Bertolaso<br />
Venerdì 19 luglio, campo sfollati<br />
di Camarda: <strong>in</strong> un tendone <strong>il</strong><br />
sottosegretario alla Protezione Civ<strong>il</strong>e<br />
Guido Bertolaso parla agli sfollati.<br />
Ab<strong>il</strong>e, paterno, deciso. Promette<br />
tanto: contributi al 100% per la prima<br />
casa, al 70% per la seconda. E via così.<br />
Sono con una giovane collaboratrice<br />
del giornale onl<strong>in</strong>e site.it, Crist<strong>in</strong>a<br />
Iovenitti, anche lei sfollata. Durante<br />
l’assemblea ci dividiamo. La ritrovo<br />
alla f<strong>in</strong>e: ai bordi del tendone, sta<br />
discutendo con alcune persone<br />
delle forze dell’ord<strong>in</strong>e al seguito del<br />
sottosegretario. Costoro sostengono<br />
di avere <strong>il</strong> diritto di impedire una<br />
ripresa con telecamera dell’<strong>in</strong>contro,<br />
Crist<strong>in</strong>a rivendica <strong>il</strong> contrario. Mi<br />
presento e mi <strong>in</strong>trometto.<br />
I poliziotti sostengono<br />
contemporaneamente due l<strong>in</strong>ee di<br />
pensiero, leggermente confliggenti:<br />
1) non è permesso effettuare le<br />
riprese; 2) rimaniamo tranqu<strong>il</strong>li,<br />
perché non è successo niente.<br />
Un signore, qualificatosi come<br />
funzionario di polizia, argomenta<br />
che un campo sfollati non è un luogo<br />
pienamente pubblico.<br />
“Vi sono sospesi i diritti<br />
costituzionali?” chiedo.<br />
“No di certo, ma esiste anche un<br />
diritto alla privacy”.<br />
“Sicuramente, per cui non possiamo<br />
scattare foto degli attendati senza <strong>il</strong><br />
loro permesso; diverso è <strong>il</strong> caso di un<br />
discorso del sottosegretario”.<br />
“Anche <strong>il</strong> sottosegretario ha diritto<br />
alla privacy”.<br />
“Quando è <strong>in</strong> casa sua, non<br />
quando si rivolge pubblicamente<br />
a un’assemblea di sfollati. Allora<br />
io, come giornalista, ho non solo <strong>il</strong><br />
diritto, ma <strong>il</strong> dovere di registrare e<br />
riferire quello che dice”.<br />
A questo punto i nostri <strong>in</strong>terlocutori<br />
ripiegano sulla l<strong>in</strong>ea 2: non è<br />
successo niente.<br />
“Non è vero - ribatte Crist<strong>in</strong>a - voi<br />
mi avete impedito di effettuare le<br />
riprese”.<br />
Interviene anche una signora, poi<br />
risultata <strong>il</strong> vicequestore dell’Aqu<strong>il</strong>a,<br />
che si rivolge a Crist<strong>in</strong>a “da donna<br />
a donna”, sottol<strong>in</strong>ea la propria<br />
condizione, anch’essa di terremotata,<br />
e qualifica come fuori luogo le<br />
rimostranze, perché “<strong>in</strong> f<strong>in</strong> dei conti,<br />
non è successo niente”. A questo<br />
punto Crist<strong>in</strong>a evidenzia come la<br />
l<strong>in</strong>ea del “non è successo niente”<br />
è <strong>in</strong>iziata ad emergere a <strong>in</strong>contro<br />
f<strong>in</strong>ito, quando riprese non se ne<br />
potevano più fare, e qu<strong>in</strong>di qualcosa<br />
è successo: le è stato impedito di<br />
documentare l’evento (e le promesse<br />
di Bertolaso). I nostri <strong>in</strong>terlocutori<br />
per questa <strong>in</strong>terpretazione dei fatti si<br />
offendono, ma una serie di chiamate<br />
al cellulare (del direttore Angelo<br />
Venti, e del capo della Squadra<br />
Mob<strong>il</strong>e) impedisce che <strong>il</strong> dibattito<br />
prosegua.<br />
Al che ci allontaniamo, chiarendo che<br />
non <strong>in</strong>tendiamo l’episodio chiuso. Io<br />
lascio a site.it una mia testimonianza<br />
sottoscritta, da ut<strong>il</strong>izzare nelle<br />
modalità più opportune, anche<br />
un’eventuale denuncia per abuso di<br />
potere.<br />
Nei campi dei terremotati avanza un<br />
nuovo modello di democrazia?<br />
QUESTOTRENTINO 13
“Autorizzazione? Ma siete voi che avete fatto tutto<br />
questo lavoro!” dico io. “Mah, meglio lasciar perdere” mi<br />
dicono, e svicoliamo.<br />
All’Aqu<strong>il</strong>a, a un certo momento, i cittad<strong>in</strong>i si sono<br />
ribellati: hanno sfondato <strong>il</strong> cordone di poliziotti e sono<br />
entrati nel centro storico. A significare che la città è<br />
ancora loro. “I controlli sono cont<strong>in</strong>ui, asfissianti. Ogni<br />
unità deve eseguirne un certo <strong>numero</strong> al giorno – mi dice<br />
Campo Paganica 3: studenti universitari nella<br />
tenda-biblioteca donata dal Trent<strong>in</strong>o.<br />
Tempera: quel che resta della chiesa.<br />
Oggi si fa marcia <strong>in</strong>dietro. I soldi promessi (e per cui gli<br />
sfollati hanno <strong>in</strong>oltrato regolare domanda) non sono arrivati.<br />
E con un’ord<strong>in</strong>anza Bertolaso ha <strong>in</strong>iziato a richiedere<br />
<strong>in</strong>dietro le tende prestate e a non fornire più i pasti. “Noi<br />
siamo accampati nel cort<strong>il</strong>e di casa e non abbiamo l’accesso<br />
al gas – ci dice Crist<strong>in</strong>a, dottoranda <strong>in</strong> archeologia e collaboratrice<br />
di site.it – Oggi mia madre è stata al campo della<br />
Protezione Civ<strong>il</strong>e per avere, come gli altri giorni, acqua e<br />
cibo: ha litigato per un’ora, e non le hanno dato niente”.<br />
“Io sto fuori dal campo, e vengo qui a chiedere ora dell’acqua,<br />
ora una pesca – ha detto una matura signora a Bertolaso<br />
<strong>in</strong> persona, durante un suo <strong>in</strong>contro con gli sfollati di<br />
Camarda – Ma capita che non me le diano. Devo sentirmi<br />
una mendicante?”<br />
“Ma ci mancherebbe signora, suvvia…”<br />
“E’ capitato anche a me!” urla un’altra dalla folla.<br />
“Anche a me per quello!”<br />
“Ora gli dico io di non essere fiscali – risponde con fare<br />
paterno <strong>il</strong> sottosegretario – E’ che è successo, <strong>in</strong> altri campi,<br />
di gente che se ne approfitta, ma state tranqu<strong>il</strong>li, do io ora<br />
disposizioni…”<br />
“Storie, – commenta Angelo Venti – l’<strong>in</strong>terruzione del<br />
supporto ai campi autogestiti è una disposizione di Bertolaso.<br />
È stata affossata l’idea che l’accampamento sia un centro<br />
servizi. Si vuole concentrare la gente nei campi, dove si ritiene<br />
di poterla controllare meglio”.<br />
Il caso forse estremo è quello del nonno di Crist<strong>in</strong>a: 99<br />
anni, stava con la famiglia <strong>in</strong> un camper. “Gli hanno detto<br />
che se vuole avere <strong>il</strong> conta<strong>in</strong>er, deve entrare nel campo della<br />
Protezione Civ<strong>il</strong>e”. E lì lo abbiamo trovato, con l’afa della<br />
tenda alleviata da un piccolo condizionatore.<br />
La m<strong>il</strong>itarizzazione<br />
I controlli sembrano <strong>in</strong> effetti una paranoia. Nelle strade<br />
attorno all’Aqu<strong>il</strong>a <strong>il</strong> traffico di mezzi delle forze dell’ord<strong>in</strong>e<br />
è impressionante: Carab<strong>in</strong>ieri, Polizia, F<strong>in</strong>anza, Polizia<br />
giudiziaria. Venuti qui da tutta Italia. In funzione antisciacallaggio,<br />
la prima settimana, come protezione al G8,<br />
ora: ma nei due mesi <strong>in</strong> mezzo?<br />
Assieme a un <strong>in</strong>gegnere della Pat e a un responsab<strong>il</strong>e<br />
dei Vig<strong>il</strong>i del Fuoco entro nello spettrale, apocalittico centro<br />
di Onna, ancora transennato, ma messo <strong>in</strong> sicurezza<br />
proprio dalle mie guide. A un certo punto si leva una voce<br />
dall’esterno “Ce l’avete l’autorizzazione?” <strong>in</strong>tima un poliziotto.<br />
Angelo Venti – E i più arrabbiati sono proprio loro, che hanno<br />
dovuto lasciare compiti ben più importanti: i f<strong>in</strong>anzieri<br />
<strong>in</strong>dag<strong>in</strong>i antiriciclo dei patrimoni mafiosi (di cui abbiamo<br />
letto i primi risultati <strong>in</strong> questi giorni, n.d.r.), i forestali reati<br />
ambientali, la polizia giudiziaria di Bari…”.<br />
A tarda sera, una birra sul tavol<strong>in</strong>o, è bello parlare.<br />
“Non capisco tutti questi controlli – si confida un capitano<br />
della Guardia di F<strong>in</strong>anza – Ci sono gli uom<strong>in</strong>i obbligati a<br />
fare 200 ch<strong>il</strong>ometri al giorno di pattugliamento, su e giù.<br />
Ma per che cosa?”<br />
Questa la situazione nell’Abruzzo terremotato. “Ci vorranno<br />
anni. Ormai lo sappiamo, dovremo accontentarci di<br />
lavori più scadenti - mi dice <strong>il</strong> giovane Gaetano - e scontare<br />
un abbassamento della qualità della vita”.<br />
“Sono troppi i soldi che occorrono – commenta mestamente<br />
la signora Antonella, nel campo di Paganica 3 – Noi<br />
siamo stati meno sfortunati di altri: la nostra casa ha subito<br />
danni lievi, con i risparmi ce la faremo a ripararla. Ma gli<br />
altri…”. Troppi soldi. Che non arriveranno.<br />
Nelle mie peregr<strong>in</strong>azioni mi è stato spesso da saggia<br />
guida Luciano Corazzer, dei Vig<strong>il</strong>i del Fuoco di Trento:<br />
“Basterebbe una tassa pro Abruzzo – mi dice scuotendo la<br />
testa – Credo che tutti la pagheremmo senza tante storie”.<br />
Ma <strong>il</strong> governo sicuramente non metterà "la mani nelle<br />
tasche degli italiani"; <strong>in</strong>vierà <strong>in</strong>vece più carab<strong>in</strong>ieri.●<br />
14<br />
luglio 2009
Quale cultura con quali soldi<br />
Les<strong>in</strong>ati i soldi alla nuova cultura. E dove vanno? Non tanto a bande o Schutzen, quanto a<br />
oratori e parrocchie: che si pappano - <strong>in</strong>credib<strong>il</strong>e nel Trent<strong>in</strong>o d’oggi - l’80% dei contributi.<br />
Il falso d<strong>il</strong>emma tra cultura di valle e di città e quello, più reale, tra vecchio e nuovo.<br />
E. P.<br />
Oriente Occidente, Drodesera,<br />
Perg<strong>in</strong>e Spettacolo<br />
Aperto: no; e no anche per<br />
realtà m<strong>in</strong>ori eppur meritorie<br />
come Teatro Off, Studio d’Arte Andromeda,<br />
Teatr<strong>in</strong>corso e, se possiamo<br />
scriverlo, Questotrent<strong>in</strong>o; sì <strong>in</strong>vece alle<br />
divise di bande e Schützen.<br />
Questa la s<strong>in</strong>tesi estrema degli esiti<br />
delle istruttorie degli uffici prov<strong>in</strong>ciali<br />
sui contributi alle associazioni culturali.<br />
In concomitanza con l’<strong>in</strong>sediamento<br />
del nuovo assessore alla cultura, Franco<br />
Panizza del Patt, <strong>il</strong> messaggio sembra<br />
univoco: la cultura pred<strong>il</strong>etta, con <strong>il</strong><br />
nuovo assessore, sarà quella del folklore<br />
valligiano tutta rivolta alle nostalgie del<br />
passato, del “pontesel”, delle braghe di<br />
cuoio, del “En malgar, ma che om!”<br />
Insomma, dall’arte contemporanea<br />
del Mart e di Manifesta (che ha <strong>in</strong> parte<br />
deluso), dalla danza cosmopolita di<br />
Oriente-Occidente e dal teatro di ricerca<br />
di Drodesera, ad Andreas Hofer über<br />
alles e alla nuova, <strong>in</strong>aspettata centralità<br />
della banda di paese. Cambiato assessore,<br />
cambia tutto?<br />
Le cose non sono proprio così. Per<br />
fortuna. All’assessorato ci fanno vedere<br />
come <strong>il</strong> (cospicuo, 800.000 euro) f<strong>in</strong>anziamento<br />
alle divise delle bande, non sia<br />
a scapito delle associazioni: ma, a seguito<br />
di uno specifico ord<strong>in</strong>e del giorno del<br />
Consiglio Prov<strong>in</strong>ciale del 2007 (quando<br />
Panizza era altrimenti occupato), sia stato<br />
deliberato con uno stanziamento ad<br />
hoc. Per cui gli 800.000 euro non sono<br />
prelevati dai contributi alle associazioni,<br />
ma sono aggiuntivi.<br />
“Ci tengo a precisare alcuni punti – afferma<br />
Panizza – Primo, la contrapposizione<br />
valli\città è assolutamente superata<br />
e di sicuro non impronterà <strong>il</strong> mio assessorato;<br />
secondo, nessuna delle tre compagnie<br />
degli Schützen, per vari motivi, ha<br />
usufruito di questo contributo; terzo, ne<br />
usufruiranno le bande nei vari Comuni,<br />
ed era doveroso: le divise costituiscono un<br />
forte elemento di identità”.<br />
Chiarito questo punto; e chiarito<br />
come per le grandi rassegne come<br />
Oriente Occidente, che sono f<strong>in</strong>anziate<br />
su altri capitoli, <strong>il</strong> mancato contributo<br />
non sia un problema, ma lo sia <strong>in</strong>vece<br />
– e gravoso – per le realtà m<strong>in</strong>ori (come<br />
QT, tanto per <strong>in</strong>tenderci), resta aperta la<br />
sostanza dell’argomento: <strong>in</strong> base a quali<br />
criteri si distribuiscono i contributi? E,<br />
di conseguenza: quale cultura si promuove?<br />
Le cifre delle parrocchie<br />
Guardando bene i dati, una prima realtà<br />
balza all’occhio: a essere favorite <strong>in</strong> maniera<br />
spropositata non sono le bande,<br />
bensì le parrocchie. Attraverso le ristrutturazioni<br />
di oratori, l’allestimento di sale<br />
polifunzionali, l’acquisto di organi, la riattivazione<br />
di teatri parrocchiali, si accaparrano<br />
la stragrande maggioranza dei<br />
contributi. Le cifre sono impressionanti:<br />
per le strutture, su un totale di 1.654.000<br />
euro di contributo, ben 1.313.000 vanno<br />
alle parrocchie; per le attrezzature, su<br />
300.000 euro, 181.300 prendono la stressa<br />
strada, per l’acquisto di harmonium.<br />
E così per gli anni addietro, “da almeno<br />
25 anni” ci dicono all’assessorato.<br />
La cosa è comprensib<strong>il</strong>e. Ma solo per<br />
<strong>il</strong> passato, quando oratori e teatri parrocchiali<br />
erano, nelle valli, gli unici pun-<br />
QUESTOTRENTINO<br />
15
L’assessore prov<strong>in</strong>ciale alla<br />
Cultura Franco Panizza<br />
ti di riferimento. Ma ora no: con tutto <strong>il</strong> rispetto, la cultura ha<br />
tanti, tantissimi altri canali; che le parrocchie assorbano <strong>il</strong> 70-<br />
80% degli stanziamenti dest<strong>in</strong>ati alla miriade di associazioni,<br />
festival, scuole di danza, compagnie, teatri, è semplicemente<br />
grottesco. Per dire: QT ha chiesto un contributo di 4.000 euro<br />
per pagare <strong>il</strong> software e un Pc per gestire <strong>il</strong> passaggio al colore;<br />
Teatro Off, che fa una stagione con una c<strong>in</strong>quant<strong>in</strong>a di spettacoli<br />
e appuntamenti, ha chiesto 10.000 euro per riadattare <strong>il</strong><br />
palco e <strong>il</strong> sistema delle luci; e così tante altre piccole ma produttive<br />
realtà: bene, per tutti questi, soldi non ce ne sono, perché<br />
si devono spendere 850.000 euro per <strong>il</strong> teatro parrocchiale<br />
di Lomaso o 293.000 per la sala polivalente della parrocchia<br />
della natività di Maria di Borgo Valsugana.<br />
A noi sembra non ci sia proprio <strong>il</strong> senso di come si possono<br />
spendere i soldi. Anche perché queste realtà sono – rigorosamente<br />
– private: <strong>il</strong> parroco decide lui come gestire <strong>il</strong> teatro,<br />
cosa proiettare (e cosa no) nella sua sala. Giusto; ma allora che<br />
senso ha questo debordante, quasi esclusivo, <strong>in</strong>vestimento di<br />
soldi pubblici?<br />
“Non conoscevo questo aspetto – risponde Panizza, che <strong>in</strong>fatti<br />
è da poco <strong>in</strong>sediato – Di sicuro dovremo prendere <strong>in</strong> mano la<br />
questione. Anche perché <strong>il</strong> sistema dei teatri di periferia (quasi<br />
sempre sottout<strong>il</strong>izzati e dagli onerosi costi di gestione n.d.r.)<br />
va razionalizzato”.<br />
La valle e la città<br />
Quella che <strong>in</strong>dubbiamente va razionalizzata, è la più generale<br />
spesa culturale. Fuggendo, come si diceva prima, dalla contrapposizione<br />
periferie\città. “Mi viene da ridere – risponde a<br />
proposito D<strong>in</strong>o Sommadossi, bibliotecario di Dro e <strong>in</strong>ventore<br />
di Drodesera, festival da alcuni anni assurto a notorietà nazionale<br />
(l’anno scorso ha v<strong>in</strong>to ben due premi Ubu, <strong>il</strong> massimo<br />
riconoscimento italiano per <strong>il</strong> teatro) – Noi siamo periferia,<br />
eppure da sempre siamo più avanti delle città: gli artisti, da<br />
Marco Paol<strong>in</strong>i a Pippo Del Bono, che vengono presentati a<br />
Trento, da noi sono stati proposti dieci anni prima”.<br />
Lo stesso discorso vale per ArteSella, manifestazione<br />
d’avanguardia, ammirata ed imitata anche oltr’Alpe, eppure<br />
tipicamente di valle, anzi <strong>in</strong>nervata nella natura di un piccolo<br />
altopiano della Valsugana. E ancora per I Suoni delle<br />
Dolomiti, che coniuga montagne e star system della cultura<br />
(<strong>in</strong>ter)nazionale.<br />
Insomma, <strong>il</strong> nuovo, <strong>il</strong> meglio, non è esclusiva della città.<br />
Proprio per questo si può fare un discorso più sereno sulla<br />
gestione globale dei contributi, che ci sembra attraversare<br />
una fase non scevra dalle confusioni.<br />
Con legge del ’93 la Prov<strong>in</strong>cia aveva decentrato competenze<br />
<strong>in</strong> materia culturale e relativi stanziamenti ai Comuni, che<br />
dovevano provvedere all’associazionismo m<strong>in</strong>uto, mentre la<br />
Pat doveva occuparsi di f<strong>in</strong>anziare le realtà a valenza prov<strong>in</strong>ciale.<br />
Ad esempio, la banda di Sfruz, che suona a Sfruz, deve<br />
essere sostenuta dal Comune di Sfruz; se <strong>in</strong>vece si mettono<br />
<strong>in</strong>sieme più bande, elaborano un progetto che prevede dei<br />
concerti che circuitano <strong>in</strong> Trent<strong>in</strong>o, e magari anche all’estero,<br />
allora può <strong>in</strong>tervenire la Prov<strong>in</strong>cia.<br />
Questa la teoria. Nella pratica <strong>in</strong>vece la f<strong>in</strong>anza locale è<br />
quello che è: tanti Comuni riescono a malapena a f<strong>in</strong>anziare<br />
i servizi come gli as<strong>il</strong>i, sono <strong>in</strong> difficoltà con le spese di gestione<br />
degli impianti, se devono fare una strada vanno fuori<br />
b<strong>il</strong>ancio; alla cultura, alle associazioni, non riescono a starci<br />
dietro, checché preveda la legge: e queste battono cassa <strong>in</strong><br />
Prov<strong>in</strong>cia.<br />
Il meccanismo non è virtuoso: se alcuni assessori (Claudio<br />
Mol<strong>in</strong>ari soprattutto) sapevano dire di no e premiare<br />
solo le <strong>in</strong>iziative di effettiva valenza sovracomunale, altri <strong>in</strong>vece<br />
hanno usato criteri più laschi, aprendo una porta <strong>in</strong> cui<br />
i più furbi si sono <strong>in</strong>f<strong>il</strong>ati.<br />
Anche perché anni di sem<strong>in</strong>a hanno prodotto risultati<br />
significativi: sono entrati <strong>in</strong> circuito migliaia di giovani che<br />
hanno seguito iter formativi nelle scuole musicali, nei corsi di<br />
teatro, di danza, ecc, e ora si organizzano, elaborano progetti<br />
e presentano domande <strong>in</strong> Prov<strong>in</strong>cia. “Vedo la cultura trent<strong>in</strong>a<br />
come un giard<strong>in</strong>o, trenta anni fa arido, oggi rigoglioso – afferma<br />
Paolo Manfr<strong>in</strong>i, direttore artistico di Oriente Occidente – Vi<br />
cresce di tutto, ed è un bene; però bisogna dargli una sistemata,<br />
16 luglio 2009
per capire cosa può e cosa non può crescere. Vi sono <strong>in</strong>iziative<br />
che hanno una struttura consolidata, offrono lavoro, si sono conquistate<br />
una proiezione nazionale e <strong>in</strong>ternazionale, sono fattori<br />
attrattivi per <strong>il</strong> territorio. Potrebbero crescere ulteriormente, se <strong>il</strong><br />
giard<strong>in</strong>o non fosse troppo rigoglioso”. Fuor di metafora, Oriente<br />
Occidente (o ArteSella, o Drodesera) potrebbe diventare ancor<br />
più significativa, se non si vedesse bocciare le domande di attrezzature<br />
<strong>in</strong> favore degli oratori, o non si spendessero dec<strong>in</strong>e<br />
di migliaia di euro per far suonare a Trento Bob Dylan.<br />
Ma <strong>il</strong> tema non è solo la possib<strong>il</strong>e ulteriore crescita delle<br />
grandi rassegne <strong>in</strong>dubbiamente benemerite. Ci sono anche<br />
altre realtà, spesso <strong>in</strong>novative. La più significativa è forse la<br />
realtà m<strong>in</strong>uta, che potremmo chiamare di “teatro urbano”,<br />
sv<strong>il</strong>uppatasi tumultuosamente soprattutto a Trento, fatta di<br />
svariate sale, dove si tengono corsi, spettacoli, performance,<br />
si importa, esporta e sperimenta durante tutto l’anno. Una<br />
realtà che <strong>il</strong> Comune del capoluogo non riesce a supportare,<br />
mentre la Prov<strong>in</strong>cia è più proiettata a sostenere esperienze<br />
di valle magari più tradizionali, ma che spesso costituiscono<br />
l’unica offerta <strong>in</strong> loco.<br />
Che dice l’assessore?<br />
“Non avverto <strong>il</strong> problema di un surplus di cultura nel territorio.<br />
Penso che dobbiamo fare sistema, offrire una disponib<strong>il</strong>ità<br />
di servizi, dare a tutti la possib<strong>il</strong>ità di potersi esprimere. Poi<br />
potremo promuovere, sostenere chi ha la capacità di proporre<br />
qualcosa di nuovo, andare oltre quello che fanno gli altri. La<br />
qualità la si può giudicare”.<br />
Incalziamo Franco Panizza sul tema della razionalizzazione<br />
delle spese. “Si tratta di vedere come liberare risorse per<br />
sostenere <strong>il</strong> nuovo. Per questo ho aperto un discorso sui costi del<br />
Mart. E dico che io <strong>il</strong> concerto di Dylan non l’avrei f<strong>in</strong>anziato,<br />
non ne vedo le ricadute sul territorio, piuttosto fornisco un aiuto<br />
ai giovani che vogliono vederlo altrove. Così per la lirica: se si<br />
riesce a mettere <strong>in</strong>sieme, con Bolzano, un momento di produzione,<br />
bene, se però i costi sono eccessivi, è meglio agevolarne la<br />
fruizione altrove”. ●<br />
QUESTOTRENTINO<br />
17
l’<strong>in</strong>tervista<br />
Oltre alle case,<br />
ricostruire le persone<br />
Il sostegno psicologico ai terremotati dell’Abruzzo.<br />
Intervista al dott. Marco Gradassi<br />
dell’associazione “Psicologi per i popoli.<br />
Nadia Ioriatti<br />
Il mondo altro non è che un gioco di dadi giocato<br />
da dei bamb<strong>in</strong>i…”. Con quest’amara riflessione<br />
com<strong>in</strong>cia la testimonianza del dott.<br />
Marco Gradassi, dell’associazione “Psicologi<br />
per i popoli”, accorso <strong>in</strong> Abruzzo dopo <strong>il</strong> sisma per<br />
occuparsi di psicologia dell’emergenza alla comunità<br />
civ<strong>il</strong>e e ai soccorritori volontari. Quella <strong>in</strong> cui<br />
lavora è un’organizzazione, senza f<strong>in</strong>i di lucro, che<br />
opera volontariamente dal 1999 con f<strong>in</strong>alità umanitarie<br />
<strong>in</strong> situazioni di calamità.<br />
Molti di noi hanno sentito parlare per la prima<br />
volta di un pronto soccorso psicologico affiancato<br />
al lavoro della Protezione Civ<strong>il</strong>e e della Croce<br />
Rossa.<br />
La drammaticità di un sisma come quello che <strong>il</strong><br />
6 apr<strong>il</strong>e, appena dopo le tre del matt<strong>in</strong>o, ha colpito<br />
l’Aqu<strong>il</strong>a devastando contemporaneamente le dimensioni<br />
ambientali, sociali e psicologiche di un’<strong>in</strong>tera<br />
popolazione, è <strong>in</strong>sita nella sua natura. Nel giro di 23<br />
<strong>in</strong>term<strong>in</strong>ab<strong>il</strong>i secondi, scanditi uno a uno dallo scoppio<br />
delle tramezze e gli squarci dei muri portanti,<br />
75.000 persone che possedevano una casa dove erano<br />
nati e avevano cresciuto i propri figli, avevano degli<br />
affetti e un lavoro... tutto questo si è sgretolato. Non<br />
solo le case sono crollate.<br />
Vuol dire che anche le persone…<br />
Quel lunedì sono stati due i terremoti. Come per<br />
le case che hanno risposto al sisma <strong>in</strong> modo diverso,<br />
crollando, lesionandosi gravemente o solo leggermente,<br />
così sono cadute le strutture portanti delle<br />
persone, che hanno risposto diversamente. Alcune<br />
crollando, altre perdendosi nei ricordi, altre reagendo<br />
con coraggio. Questi crolli dentro e fuori sono stati<br />
così evidenti, che gli psicologi convenzionati con la<br />
Protezione Civ<strong>il</strong>e sono stati chiamati f<strong>in</strong> dal primo<br />
momento.<br />
Come avete organizzato i primi soccorsi psicologici?<br />
18 luglio 2009
Confesso che c’è stato anche per noi un primo, <strong>in</strong>evitab<strong>il</strong>e<br />
smarrimento, immersi con la popolazione<br />
<strong>in</strong> un senso di stordimento e irrealtà. Poi abbiamo<br />
com<strong>in</strong>ciato a lavorare: <strong>in</strong>nanzitutto occupandoci<br />
dei bamb<strong>in</strong>i e così abbiamo fornito <strong>il</strong> campo, quando<br />
era ancora <strong>in</strong> costruzione, di una tenda diversa<br />
dalle altre, una ludoteca che si è presto riempita di<br />
bamb<strong>in</strong>i che, nonostante tutto, avevano ancora voglia<br />
di giocare. Poi una telefonata della Protezione<br />
Civ<strong>il</strong>e Nazionale ha chiesto che due di noi si recassero<br />
con urgenza all’obitorio da campo: stavano arrivando<br />
i parenti delle vittime per <strong>il</strong> terrib<strong>il</strong>e compito del<br />
riconoscimento. Inf<strong>in</strong>e, mentre <strong>il</strong> campo prendeva<br />
forma, abbiamo pensato a un’altra tenda da “rubare”<br />
all’<strong>in</strong>contenib<strong>il</strong>e impulso di agire e agire <strong>in</strong> fretta:<br />
una tenda vic<strong>in</strong>a a quella dei bamb<strong>in</strong>i, una tenda per<br />
i grandi, per pensare, al riparo da tutto <strong>il</strong> movimento,<br />
a ciò che accadeva. Passato <strong>il</strong> momento di massima<br />
emergenza, quella tenda è diventata uno spazio di<br />
ascolto psicologico.<br />
A distanza di oltre due mesi la convivenza forzata<br />
nella stessa tenda di più gruppi famigliari sta<br />
causando problemi?<br />
In un primo momento gli sfollati si sono sistemati<br />
nelle tende senza preoccuparsi della convivenza con<br />
altri gruppi famigliari, grati a tutte le persone che li<br />
stavano aiutando. Ma dopo oltre due mesi si è entrati<br />
<strong>in</strong> una fase diversa, da un certo punto di vista più<br />
diffic<strong>il</strong>e: gli esperti la chiamano la fase della dis<strong>il</strong>lusione.<br />
Si assiste a un considerevole calo di energia e<br />
speranza, sentimenti quale rabbia e tristezza prendono<br />
<strong>il</strong> sopravvento e si com<strong>in</strong>cia a percepire la difficoltà<br />
delle convivenze forzate.<br />
Le persone verranno seguite anche <strong>in</strong> futuro?<br />
Come i tecnici dovranno ricostruire le case, così gli<br />
psicologi dovranno aiutare le persone a ricostruire<br />
le proprie strutture <strong>in</strong>teriori, che risultano anch’esse<br />
lesionate. I progetti sono pensati per quattro diverse<br />
fasce della popolazione: i bamb<strong>in</strong>i attraverso la scuola<br />
e un’azione di supporto a <strong>in</strong>segnanti e genitori; gli<br />
adolescenti con la creazione di spazi a loro dedicati;<br />
gli adulti attraverso <strong>in</strong>terventi <strong>in</strong>dividuali e di gruppo;<br />
gli anziani attraverso centri culturali e ricreativi.<br />
Il susseguirsi delle scosse sta mettendo a dura prova<br />
<strong>il</strong> frag<strong>il</strong>e equ<strong>il</strong>ibrio delle persone; soprattutto gli<br />
anziani, che hanno visto sgretolarsi <strong>il</strong> loro vissuto,<br />
sono <strong>in</strong>capaci di ricom<strong>in</strong>ciare.<br />
Per la ricostruzione dell’Abruzzo ci vorranno molti<br />
anni e molto denaro, anche perché un terremoto non<br />
è fatto solo di pietre e case crollate… ●<br />
QUESTOTRENTINO<br />
19
La maggioranza <strong>in</strong><br />
campagna elettorale<br />
A Cavalese, con soldi pubblici...<br />
Luigi Casanova<br />
C’è sempre stato poco feel<strong>in</strong>g fra<br />
chi amm<strong>in</strong>istra e la stampa. Anche<br />
<strong>in</strong> Trent<strong>in</strong>o, anche a Cavalese,<br />
i giornalisti dei quotidiani non si<br />
genuflettono davanti ai s<strong>in</strong>daci e questi<br />
amm<strong>in</strong>istratori sono permalosi: la<br />
critica li <strong>in</strong>fastidisce, della democrazia<br />
hanno uno strano concetto, quello sbrigativo<br />
di Berlusconi: ho v<strong>in</strong>to io, qu<strong>in</strong>di<br />
comando.<br />
Cavalese è <strong>il</strong> comune di provenienza<br />
di uno degli assessori più rappresentativi<br />
dell’Unione per <strong>il</strong> Trent<strong>in</strong>o, Mauro<br />
G<strong>il</strong>mozzi. La giunta comunale sente di<br />
non essere amata dalla popolazione, la<br />
credib<strong>il</strong>ità è nulla. Gli attuali amm<strong>in</strong>istratori<br />
non hanno seguito le tracce del<br />
loro padre politico, non possiedono la<br />
sua concretezza amm<strong>in</strong>istrativa, non ne<br />
hanno le capacità. Dopo c<strong>in</strong>que anni di<br />
amm<strong>in</strong>istrazione c’è solo traccia di piazze<br />
rifatte, prive di senso artistico, di situazioni<br />
che hanno stravolto la storia locale,<br />
di progetti sbagliati anche tecnicamente.<br />
Era stata promessa una revisione normativa<br />
del Piano Regolatore, erano stati<br />
promessi <strong>in</strong>vestimenti nel sociale, dall’assistenza<br />
alle politiche per la salute, la cultura,<br />
i giovani. Invece s<strong>il</strong>enzio, solo azioni<br />
estemporanee, per quanto importanti,<br />
del volontariato.<br />
Il s<strong>in</strong>daco è vanesio, preoccupato<br />
della cura della sua immag<strong>in</strong>e, <strong>in</strong>capace<br />
di ascoltare, e gestisce una coalizione<br />
priva di idealità. Si è creato una giunta<br />
di professionisti, geometri e periti ed<strong>il</strong>i<br />
che hanno imposto deroghe generose<br />
sui loro progetti, che hanno cont<strong>in</strong>uato a<br />
progettare nel paese da loro stessi amm<strong>in</strong>istrato.<br />
Fra meno di un anno si vota e <strong>il</strong> paese,<br />
al momento, non offre una alternativa di<br />
governo credib<strong>il</strong>e. La s<strong>in</strong>istra ambientalista,<br />
portatrice di valori di alto prof<strong>il</strong>o,<br />
non può sperare di rovesciare la situazione<br />
politica, <strong>in</strong> quanto non rappresentativa<br />
di una cultura maggioritaria. La destra<br />
oggi all’opposizione non ha personaggi<br />
di spicco da presentare e nei c<strong>in</strong>que anni<br />
di amm<strong>in</strong>istrazione non ha certo dato<br />
prova di progettualità alternative, anche<br />
se ha costruito una opposizione concreta,<br />
anche propositiva. Ma nonostante<br />
questo, la maggioranza teme le prossime<br />
elezioni, le sente avvic<strong>in</strong>arsi come una<br />
catastrofe.<br />
Lo dimostra una recente delibera di<br />
giunta che affida ad un giornalista l’<strong>in</strong>carico<br />
di portavoce della amm<strong>in</strong>istrazione.<br />
Per amm<strong>in</strong>istrazione non si <strong>in</strong>tende <strong>il</strong><br />
Consiglio Comunale, ma <strong>il</strong> solo organo<br />
esecutivo, la giunta. Il giornalista, dal 1°<br />
giugno f<strong>in</strong>o al 31 marzo del 2010, dovrà<br />
redigere un comunicato stampa alla settimana,<br />
organizzare una conferenza stampa<br />
al mese e organizzare dei momenti<br />
assembleari con la popolazione su tematiche<br />
di <strong>in</strong>teresse generale. Seim<strong>il</strong>a euro <strong>il</strong><br />
compenso previsto. Una delibera assunta<br />
senza aver co<strong>in</strong>volto nessun altro giornalista<br />
delle due valli. La motivazione del<br />
documento sta nella necessità di recuperare,<br />
da parte della politica <strong>in</strong> generale,<br />
un rapporto attivo con <strong>il</strong> cittad<strong>in</strong>o, rendendolo<br />
consapevole delle scelte amm<strong>in</strong>istrative.<br />
Come? Imboccando la stampa,<br />
dettando la l<strong>in</strong>ea grazie ad un giornalista<br />
amico, pagato con soldi pubblici e capace<br />
di costruire una lunga campagna elettorale<br />
che lenisca le troppe ferite aperte di<br />
questa amm<strong>in</strong>istrazione.<br />
Ma <strong>il</strong> distacco dei cavalesani dalla politica<br />
non è certo dovuto alla stampa locale.<br />
Questa giunta ha cancellato, senza<br />
discussione consigliare, <strong>il</strong> giornal<strong>in</strong>o<br />
comunale. Nella revisione dello Statuto<br />
comunale e della Comunità di valle ha<br />
impedito ogni emendamento teso a fac<strong>il</strong>itare<br />
la partecipazione attiva dei cittad<strong>in</strong>i<br />
e delle associazioni. In paese, comitati<br />
o liste hanno raccolto firme sugli argomenti<br />
più diversi, dai bac<strong>in</strong>i del Cermis<br />
f<strong>in</strong>o al tema della viab<strong>il</strong>ità <strong>in</strong>terna, alla<br />
metanizzazione del paese e di Masi, sulla<br />
sanità, ma nessun argomento oggetto<br />
di conflitto è stato portato <strong>in</strong> Consiglio<br />
Comunale su <strong>in</strong>iziativa della giunta. E<br />
per f<strong>in</strong>ire le commissioni istituite all’<strong>in</strong>izio<br />
della legislatura si sono dimostrate<br />
un fantasma istituzionale.<br />
Ora si aspetta la reazione dei quotidiani.<br />
Offriranno spazio ai comunicati<br />
ufficiali del Municipio? Avranno ancora<br />
forza nel deludere le aspettative del s<strong>in</strong>daco<br />
Walter Cappelletto e dei suoi fidati<br />
assessori? Al momento sembra non vi<br />
sia stata nessuna modifica: i comunicati<br />
della maggioranza passano come sono<br />
sempre passati, e uguale rispetto viene offerto<br />
alle m<strong>in</strong>oranze e la giunta comunale<br />
rimane sempre più arroccata nel fort<strong>in</strong>o<br />
municipio. Nell’attesa, preoccupata, delle<br />
elezioni del prossimo anno. ●<br />
Il s<strong>in</strong>daco di Cavalese Walter Cappelletto<br />
20 luglio 2009
l’<strong>in</strong>tervento<br />
Che farà Dellai da grande?<br />
Piergiorgio Cattani<br />
I<br />
corridoi ben <strong>in</strong>formati della politica<br />
prov<strong>in</strong>ciale ci parlano di un<br />
presidente Dellai <strong>in</strong> difficoltà. Ma<br />
per capirlo non servono le voci e gli<br />
spifferi, basta analizzare la situazione.<br />
All’<strong>in</strong>izio dell’anno ci siamo posti la fatidica<br />
domanda sul futuro dell’anagraficamente<br />
giovane Dellai, dopo che per<br />
forza di legge non potrà più svolgere un<br />
altro mandato da Presidente. Poniamo<br />
ancora la questione, perché rendersi<br />
conto di quali siano i progetti strategici<br />
di Dellai è necessario per comprendere<br />
le scelte dell’oggi, anche sul versante<br />
amm<strong>in</strong>istrativo.<br />
Ci eravamo lasciati <strong>in</strong> febbraio con<br />
un Dellai che un giorno sì e l’altro pure<br />
sparava contro un PD agonizzante,<br />
dest<strong>in</strong>ato a spaccarsi dopo le elezioni<br />
europee: si ipotizzava la fuoriuscita<br />
dell’ala cattolico-centrista di Letta &<br />
C. e la costruzione <strong>in</strong>sieme con Cas<strong>in</strong>i<br />
di una “cosa bianca” da affiancare a un<br />
Partito Democratico ridotto all’ennesima<br />
metamorfosi del vecchio e tormentato<br />
PCI.<br />
Sembrava che <strong>il</strong> nostro Presidente<br />
puntasse sul progetto, che, se davvero<br />
riuscisse a essere qualcosa di nuovo<br />
portando via alla destra qualche democristiano,<br />
non sarebbe da buttare<br />
per riportare alla vittoria l’opposizione<br />
di centro s<strong>in</strong>istra. Ma alla f<strong>in</strong>e Dellai si<br />
è limitato ad appoggiare per le elezioni<br />
europee l’impresentab<strong>il</strong>e Tarolli o a<br />
dare un leggero sostegno al candidato<br />
autonomista Kaswalder, non volendo<br />
neppure <strong>in</strong>contrare Michele Nicoletti<br />
che era senza dubbio <strong>il</strong> candidato<br />
trent<strong>in</strong>o più autorevole ma anche con<br />
maggiori possib<strong>il</strong>ità di essere eletto.<br />
Una scelta devastante dal punto di vista<br />
dell’immag<strong>in</strong>e e <strong>in</strong>comprensib<strong>il</strong>e<br />
da quello politico, se non vedendolo<br />
come tentativo di prosciugare la base<br />
autonomista. Dellai si è trovato <strong>in</strong>f<strong>in</strong>e<br />
senza nulla <strong>in</strong> mano, con l’UDC scontento<br />
e <strong>in</strong>ut<strong>il</strong>e, con l’<strong>in</strong>fido PATT a rivendicare<br />
spazi e con l’UPT <strong>in</strong><strong>in</strong>fluente.<br />
In questo modo Dellai, che pure<br />
<strong>in</strong> sede romana non ha mai goduto di<br />
significativi appoggi non avendo <strong>in</strong><br />
dote un pacchetto di voti (<strong>il</strong> Trent<strong>in</strong>o<br />
conta un decimo della Sic<strong>il</strong>ia), ha rotto<br />
i ponti con <strong>il</strong> PD; se poi mettiamo <strong>in</strong><br />
conto la battuta di arresto del progetto<br />
centrista, vediamo come le porte di<br />
Roma siano per ora precluse per <strong>il</strong> nostro.<br />
Fa un po’ tristezza constatare che<br />
ad applaudire l’UPT sia rimasto <strong>il</strong> solo<br />
Rutelli, <strong>il</strong> quale comunque resterà, pur<br />
tra critiche e m<strong>in</strong>acce di scissione,<br />
all’<strong>in</strong>terno del PD.<br />
Insomma, ancora una volta Dellai resta<br />
privo di un partito di riferimento.<br />
Addio sogni degasperiani? Fra quattro<br />
anni tutto può cambiare ma emerge<br />
la domanda se Dellai voglia davvero<br />
andare <strong>in</strong> Parlamento cercando<br />
di ritagliarsi uno spazio da leader<br />
nazionale. Se avesse queste ambizioni<br />
si muoverebbe meglio, qu<strong>in</strong>di l’approdo<br />
romano non sarebbe l’obiettivo<br />
dellaiano e questi discorsi sarebbero<br />
solamente dietrologie. Dellai rimane<br />
uno dei pochi personaggi v<strong>in</strong>centi del<br />
centro-s<strong>in</strong>istra nazionale, portatore<br />
di un’<strong>in</strong>teressante esperienza politica,<br />
comunque legata a una storia autonomistica<br />
e a una struttura sociale<br />
e comunitaria peculiare che a Roma<br />
capiscono poco.<br />
Tuttavia <strong>il</strong> Nostro forse coltiva anche<br />
altri progetti. Uno di questi, <strong>il</strong> più<br />
suggestivo e che potrebbe consegnargli<br />
un posto nella storia, è la famosa (e a<br />
volte fumosa) Euregio. Ne abbiamo<br />
parlato nell’editoriale di due numeri fa.<br />
Potrebbe essere un progetto ad ampio<br />
respiro, fondamentale per l’evoluzione<br />
dell’autonomia, un obiettivo su cui giocarsi<br />
<strong>il</strong> futuro.<br />
In ottobre ci sarà l’<strong>in</strong>contro, fortemente<br />
voluto da Gianni Kessler, dei tre<br />
presidenti delle assemblee legislative<br />
di Trent<strong>in</strong>o, Alto Adige e Tirolo: nelle<br />
<strong>in</strong>tenzioni sarà la pietra di fondazione<br />
per costruire su progetti concreti un<br />
abbozzo di confederazione dei tre territori.<br />
Sulla carta Dellai appoggia questo<br />
percorso, anche se mal sopporta <strong>il</strong><br />
protagonismo del rivale, quest’ultimo<br />
peraltro salito sul carro dell’Euregio da<br />
pochissimo tempo. Riusciranno i due<br />
a v<strong>in</strong>cere gli attriti? È complicato però<br />
pensare che <strong>in</strong> quattro anni si costruisca<br />
un organismo esecutivo tr<strong>il</strong>aterale<br />
e ancora più complicato ipotizzare che<br />
sia Dellai a presiederlo, <strong>in</strong> quanto sarebbe<br />
naturale affidare questo ruolo di<br />
rappresentanza a un esponente di l<strong>in</strong>gua<br />
tedesca.<br />
Le vie della politica, si sa, sono <strong>in</strong>f<strong>in</strong>ite.<br />
Forse c’è un’altra opzione per <strong>il</strong><br />
Presidente. In questi anni abbiamo assistito<br />
a un progressivo svuotamento<br />
della struttura amm<strong>in</strong>istrativa prov<strong>in</strong>ciale<br />
a vantaggio di controllate esterne<br />
(come Patrimonio spa, Agenzia prov<strong>in</strong>ciale<br />
per l’energia, Trent<strong>in</strong>o spa…)<br />
che stanno diventando i veri centri<br />
di gestione del potere, un po’ come la<br />
Gazprom <strong>in</strong> Russia. E magari tra 5 anni<br />
potremo trovare là <strong>il</strong> nuovo impiego di<br />
Dellai. ●<br />
QUESTOTRENTINO<br />
21
lettere e <strong>in</strong>terventi<br />
L’allevamento<br />
nelle Giudicarie<br />
Questo è un commento riferito<br />
all’articolo “Allevamento, stop al<br />
modello padano” apparso su Questotrent<strong>in</strong>o<br />
nelle settimane scorse<br />
e distribuito <strong>in</strong> paese. Tale commento<br />
è rivolto direttamente al<br />
giornalista firmatario dell’articolo<br />
e al CIGE e <strong>in</strong>direttamente spero<br />
sia motivo di riflessione per tutti<br />
noi.<br />
Innanzi tutto mi presento: sono<br />
Stefano Carloni, 24 anni, abito a<br />
Fiavè <strong>in</strong> loc. Torbiera. Sono figlio<br />
di un allevatore, studio <strong>in</strong>gegneria<br />
a Trento e nella mia vita ho<br />
vissuto e viaggiato quanto basta<br />
per ammirare la particolarità del<br />
territorio delle Giudicarie. […] Il<br />
mio <strong>in</strong>tento con questa lettera è di<br />
farLe capire la sensazione di mancanza<br />
di rispetto che ho provato<br />
nel leggere <strong>il</strong> Suo articolo.<br />
Tengo a precisare che nell’articolo<br />
è scritta qualche verità <strong>in</strong>teressante,<br />
lo penso davvero, ma passa<br />
<strong>in</strong> secondo piano a causa gravi<br />
mancanze: del senso della misura<br />
(negli aggettivi, nelle descrizioni,<br />
nella criticità); del riconoscimento<br />
della fatica, della passione, della<br />
dedizione; del rispetto delle regole<br />
del giornalismo.<br />
Credo anche sia per questo se <strong>in</strong><br />
valle esiste una sorta di non dialogo<br />
tra addetti al settore agricolo<br />
e non; perché articoli come <strong>il</strong> Suo<br />
hanno come risultato <strong>il</strong> distorcimento<br />
della realtà e <strong>il</strong> sorgere di<br />
<strong>in</strong>comprensioni, pers<strong>in</strong>o tra noi<br />
compaesani. Si dovrebbe lavorare<br />
per un dialogo costruttivo e non<br />
per l’<strong>in</strong>famia di una categoria.<br />
Mi piacerebbe discutere con Lei<br />
per chiarire concetti buttati lì con<br />
superficialità e aggettivi d’effetto:<br />
stalle enormi, modello padano,<br />
ecc. Una dialettica tipica del giornalismo<br />
odierno, giornalismo<br />
che spesso ha un significante che<br />
spadroneggia sul significato; ed<br />
è proprio qui che a mio parere si<br />
perdono gli spunti e le possib<strong>il</strong>ità<br />
di confronto <strong>in</strong> un articolo come<br />
<strong>il</strong> Suo.<br />
Solo saltuariamente e di rado ho<br />
aiutato mio padre nel suo lavoro,<br />
ma posso dire di avere ben chiare<br />
le d<strong>in</strong>amiche della zootecnia ed <strong>in</strong><br />
particolare della zootecnia nelle<br />
Valli Giudicarie Esteriori.<br />
Commenterò qualche passo<br />
dell’articolo citandolo: “Quando<br />
scoll<strong>in</strong>o <strong>il</strong> passo del Ball<strong>in</strong>o due<br />
cose mi colpiscono. Il cambiamento<br />
del paesaggio, dove ora la Torbiera<br />
di Fiavè si mostra <strong>in</strong> tutta la sua<br />
bellezza, esaltata da una bella giornata<br />
di sole marzol<strong>in</strong>o... e l’odore”.<br />
[…]<br />
La situazione odorifera da Lei<br />
esposta è solamente <strong>in</strong> piccola<br />
parte vera. Tante persone dalle<br />
disparate provenienze sono state<br />
ospiti da me, anche i classici<br />
cittad<strong>in</strong>i che prima non avevano<br />
mai visto una mucca e nessuno,<br />
ma proprio nessuno, ha mai detto<br />
che <strong>in</strong> questa zona ci sia un odore<br />
di liquami costante, fastidioso o<br />
<strong>in</strong>sostenib<strong>il</strong>e. In 365 giorni, forse<br />
20 hanno davvero un sottofondo<br />
odorifero sgradevole (parlo per <strong>il</strong><br />
Comune dove risiedo); 20 su 365,<br />
faccia una proporzione, un rapporto,<br />
una percentuale, un grafico:<br />
la situazione è così traumatica<br />
come traspare dalle sue righe? Da<br />
diversi anni esiste una maggiore<br />
attenzione nello spargimento da<br />
parte degli allevatori e su questa<br />
strada si deve cont<strong>in</strong>uare. […].<br />
Inoltre consideri pure l’<strong>in</strong>verno<br />
che è stato. Lei parla di marzo, ma<br />
si rende conto che da novembre a<br />
marzo compreso qui non abbiamo<br />
visto terra? C’è stata tanta di quella<br />
neve, che ha impedito gli spargimenti<br />
sia a f<strong>in</strong>e autunno che <strong>in</strong><br />
marzo; e se qualche spargimento è<br />
avvenuto sulla neve, certamente è<br />
stata una scorrettezza, ma a parer<br />
mio con <strong>il</strong> beneficio dell’emergenza.<br />
Insomma, si trattava di una situazione<br />
limite e Lei riporta un’eccezionalità<br />
come quotidianità.<br />
“Il CIGE è un comitato di cittad<strong>in</strong>i<br />
mosso dall’amore per la propria<br />
valle...” Amore per la propria valle:<br />
già, ma i contad<strong>in</strong>i amore per<br />
la propria valle non ne hanno<br />
proprio, vero? Si alzano da una<br />
vita alle c<strong>in</strong>que di matt<strong>in</strong>a, ma lo<br />
fanno solo per se stessi vero? Non<br />
perché hanno la pazienza, la forza,<br />
la passione per compiere questo<br />
lavoro senza giorni festivi; non per<br />
la soddisfazione di coltivare prati e<br />
terra, e poter guardare la valle vedendo<br />
i mutevoli colori dei propri<br />
sforzi.<br />
La valle poi è più diversificata di<br />
quanto Lei voglia far apparire<br />
(certamente c’è <strong>il</strong> mais che fa da<br />
padrone, ma abbiamo anche verdure,<br />
tuberi, mele, uva e altri piccoli<br />
frutti). Ha mai ben osservato<br />
per esempio la val di Non, qualche<br />
zona della valle dell’Adige, o pers<strong>in</strong>o<br />
qualche valle altoates<strong>in</strong>a dedita<br />
alla monocoltura dei vigneti o alla<br />
monocoltura dei meleti?<br />
Tengo a sottol<strong>in</strong>eare nuovamente<br />
che qualcosa si può e si deve cambiare,<br />
ma quello che Lei ha riportato<br />
nell’articolo è distorsione della<br />
realtà. Se l’obiettivo di un articolo<br />
come <strong>il</strong> Suo è far sì che critiche,<br />
osservazioni e consigli vengano<br />
ascoltati e presi <strong>in</strong> considerazione<br />
dagli agricoltori, <strong>in</strong> modo da<br />
gettare le basi per un dialogo costruttivo,<br />
penso che <strong>in</strong>nanzi tutto<br />
si debba rendere giusto merito alle<br />
persone che sono rimaste legate al<br />
lavoro di questa terra; capire <strong>il</strong> perché<br />
e <strong>il</strong> come si è arrivati alla situazione<br />
odierna partendo dagli anni<br />
‘60; rendersi conto della società <strong>in</strong><br />
cui viviamo e degli st<strong>il</strong>i di vita che<br />
teniamo. […] Ribadisco per l’ultima<br />
volta che nell’articolo ci sono<br />
alcuni spunti importanti e che la<br />
situazione agricola giudicariese<br />
potrà voltare ancora <strong>in</strong> meglio se<br />
si crederà <strong>in</strong> nuove metodologie<br />
e si co<strong>in</strong>volgeranno i giovani, ma<br />
sono stufo di un’<strong>in</strong>formazione<br />
parziale e pressappochista. […]<br />
Spero che abbia colto <strong>il</strong> significato<br />
positivo delle critiche da me<br />
mosse e la voglia di mediare tra le<br />
diverse posizioni.<br />
Ste f a n o Ca r l o n i, Fi a v é<br />
* * *<br />
Gent<strong>il</strong>e Stefano, risponderò alle sue<br />
sollecitazioni punto per punto.<br />
Sull’uso di aggettivi d’effetto: alcune<br />
delle stalle presenti nelle Giudicarie<br />
Esteriori sono effettivamente enormi<br />
(come vogliamo def<strong>in</strong>ire stalle<br />
da 4-5-600 capi?) e <strong>il</strong> modello è<br />
effettivamente padano (nelle stesse<br />
ammissioni di chi lo pratica).<br />
Sulla questione dell’odore e degli<br />
spargimenti: quella dell’odore non<br />
è stata certo la questione-chiave al<br />
centro del mio articolo, mentre diverso<br />
è <strong>il</strong> discorso sugli spargimenti:<br />
per quanto eccezionale sia stato<br />
l’<strong>in</strong>verno scorso, l’eccesso di deiezioni<br />
determ<strong>in</strong>a una situazione di<br />
rischio ambientale da tempo (come<br />
r<strong>il</strong>evato dalle analisi delle acque cui<br />
ho fatto riferimento nell’articolo, risalenti<br />
al 2007).<br />
Sulla questione dell’amore per la<br />
22 luglio 2009
propria terra da parte degli allevatori<br />
giudicariesi: non è mai<br />
stata messa <strong>in</strong> dubbio, ma i fatti<br />
dimostrano che, nonostante questo<br />
amore, <strong>il</strong> territorio è stato danneggiato<br />
dalle scelte fatte dagli allevatori,<br />
come ammesso anche da chi,<br />
oggi, fra loro – e per fortuna – vuole<br />
cambiare direzione.<br />
Sulla diversificazione dell’agricoltura<br />
e dell’economia delle Giudicarie<br />
Esteriori: direi che sono i dati a<br />
parlare, e ad evidenziare la predom<strong>in</strong>anza<br />
di allevamento e coltura<br />
del mais ad esso collegata. Credo<br />
che le <strong>in</strong>dicazioni date non da<br />
me, ma dal prof. Corti all’<strong>in</strong>terno<br />
dell’articolo siano corrette: meno<br />
allevamenti e più estensivi, più turismo<br />
e un’agricoltura modello Val<br />
di Gresta. Magari bio. Mi sembra<br />
che la strada da fare sia molta, <strong>in</strong><br />
questa direzione.<br />
Penso anche, per concludere, che<br />
persone <strong>in</strong>telligenti come lei siano<br />
<strong>in</strong> grado di capire la necessità e<br />
l’importanza di cambiare modello.<br />
Che è poi quello che l’<strong>in</strong>chiesta voleva<br />
evidenziare.<br />
M. N.<br />
Comune unico di Ledro:<br />
arriverà <strong>il</strong> commissario?<br />
Quando circa vent’anni fa <strong>in</strong><br />
Valle di Ledro <strong>in</strong>iziò <strong>il</strong> percorso<br />
per giungere al Comune unico,<br />
si sapeva che le cose non sarebbero<br />
state semplici; ma mai si<br />
sarebbe pensato di <strong>in</strong>contrare<br />
l’ostacolo dell’impugnazione<br />
davanti alla Corte Costituzionale<br />
di una parte, sebben secondaria,<br />
della legge costitutiva del<br />
Comune. Le difficoltà dovevano<br />
essere quelle di conv<strong>in</strong>cere<br />
la popolazione della bontà del<br />
progetto, non quelle cav<strong>il</strong>lose<br />
delle <strong>in</strong>terpretazioni giuridiche<br />
da parte di istituzioni che,<br />
a parole, dicono di tutelare le<br />
autonomie locali e i loro percorsi<br />
di riforma all’<strong>in</strong>segna della<br />
semplificazione e dei risparmi<br />
di spesa, ma nei fatti agiscono<br />
<strong>in</strong> senso contrario.<br />
Questo è quello che ha fatto <strong>il</strong><br />
Governo Berlusconi impugnando<br />
la legge regionale n.1/2009.<br />
Impugnazione che, se da un lato<br />
non mette <strong>in</strong> discussione la nascita<br />
del Comune unico voluta<br />
dai ledrensi con la maggioranza<br />
del 74,39% al referendum del<br />
30 novembre, dall’altro lascia<br />
l’amaro <strong>in</strong> bocca e viva preoccupazione<br />
per le argomentazioni<br />
speciose addotte.<br />
Ciò che viene messo <strong>in</strong> discussione<br />
dal Governo è la gestione<br />
provvisoria del nuovo Comune<br />
affidata dall’art. 6 della L.R.<br />
n. 1 dd. 13.3.22009 agli organi<br />
dell’Unione per <strong>il</strong> periodo<br />
gennaio-maggio 2010 e cioè<br />
f<strong>in</strong>o all’elezione degli organi del<br />
nuovo Comune <strong>in</strong> concomitanza<br />
col r<strong>in</strong>novo degli organi di<br />
gran parte dei comuni trent<strong>in</strong>i.<br />
Scelta, questa, condivisa da tutti<br />
gli enti (Regione, Prov<strong>in</strong>cia, Comuni<br />
ed Unione) partecipanti<br />
alla complessa procedura istituzionale,<br />
tanto che <strong>il</strong> disegno<br />
di legge è stato allegato alle delibere<br />
cons<strong>il</strong>iari per la richiesta<br />
di <strong>in</strong>dizione del referendum <strong>in</strong><br />
modo da spiegare alla cittad<strong>in</strong>anza<br />
le modalità di gestione<br />
del nuovo ente di cui si voleva<br />
garantire la funzionalità f<strong>in</strong> dalla<br />
nascita.<br />
Chi meglio degli organi<br />
dell’Unione, composti da amm<strong>in</strong>istratori<br />
di tutta la valle, che<br />
hanno lavorato per oltre un decennio<br />
al progetto, poteva rappresentarlo<br />
democraticamente<br />
nella fase <strong>in</strong>iziale? Certo non<br />
un commissario che, raggruppando<br />
<strong>in</strong> una sola persona tutti<br />
i poteri, richiamava alla mente <strong>il</strong><br />
periodo dei podestà.<br />
Ebbene, la soluzione che prospetta<br />
<strong>il</strong> governo è proprio la<br />
nom<strong>in</strong>a del commissario, limitandola,<br />
a quanto sembra e per<br />
fortuna, alle sole funzioni che<br />
riguardano i S<strong>in</strong>daci quali ufficiali<br />
di governo, sia <strong>in</strong> materia<br />
di ord<strong>in</strong>e pubblico e sicurezza,<br />
che di cittad<strong>in</strong>anza, stato civ<strong>il</strong>e,<br />
anagrafe ed elettorale.<br />
Sul piano giuridico la delibera<br />
afferma che le disposizioni<br />
dell’art. 6 della legge regionale<br />
eccedono la competenza dello<br />
Statuto di Autonomia, <strong>il</strong> cui<br />
art. 54 , comma 5, attribuisce<br />
alla Giunta Prov<strong>in</strong>ciale la nom<strong>in</strong>a<br />
di commissari straord<strong>in</strong>ari<br />
“quando le Amm<strong>in</strong>istrazioni<br />
non siano <strong>in</strong> grado per qualsiasi<br />
motivo di funzionare”, e sembra<br />
non rispettare anche l’art. 83 del<br />
D.P.Reg. 1.2.2005 n. 3/L sull’Ord<strong>in</strong>amento<br />
dei Comuni trent<strong>in</strong>i<br />
che, <strong>in</strong> caso di scioglimento e<br />
sospensione dei consigli comunali,<br />
prevede sempre l’<strong>in</strong>tervento<br />
della Giunta prov<strong>in</strong>ciale per<br />
la nom<strong>in</strong>a di un Commissario<br />
che esercita le funzioni di s<strong>in</strong>daco,<br />
giunta e consiglio.<br />
Riferimenti, questi, che non si<br />
attagliano alla situazione della<br />
Val di Ledro, dove non esistono<br />
“Amm<strong>in</strong>istrazioni non <strong>in</strong> grado<br />
di funzionare”, né forme di<br />
“scioglimento o sospensione dei<br />
consigli comunali”, bensì esiste<br />
la volontà popolare di sostituire<br />
a 6 Amm<strong>in</strong>istrazioni e a<br />
6 consigli comunali un’unica<br />
Amm<strong>in</strong>istrazione e un unico<br />
consiglio.<br />
Ai palazzi romani sembrerà impossib<strong>il</strong>e,<br />
ma così è per volontà<br />
popolare. Per questo la Regione<br />
ha applicato per la prima volta<br />
l’art. 7 comma 1 dello statuto di<br />
autonomia <strong>il</strong> quale, <strong>in</strong> analogia<br />
all’art. 133 comma 2 della Costituzione,<br />
recita che “con leggi della<br />
Regione, sentite le popolazioni<br />
<strong>in</strong>teressate, possono essere istituiti<br />
nuovi Comuni e modificate<br />
le loro circoscrizioni e denom<strong>in</strong>azioni”<br />
così come richiamato<br />
anche dall’ art. 43 del D.P.Reg.<br />
1.2.2005 n. 3/L sull’Ord<strong>in</strong>amento<br />
dei Comuni trent<strong>in</strong>i . [...]<br />
Ora si vedrà <strong>il</strong> da farsi. Certo<br />
che dal punto di vista politico<br />
pare appropriata la s<strong>in</strong>tesi fatta<br />
dal Presidente Dellai: “La nostra<br />
scelta è stata ragionevole, la loro<br />
decisione molto discutib<strong>il</strong>e”.<br />
Per questo auspichiamo che la<br />
risposta politico-istituzionale<br />
alla provocazione del governo<br />
sia adeguata alla posta <strong>in</strong> gioco,<br />
quella di salvaguardare l’alto<br />
valore politico-istituzionale<br />
della nascita del Comune di<br />
Ledro dalla fusione di sei comuni.<br />
Caso unico <strong>in</strong> Trent<strong>in</strong>o, ma<br />
anche a livello nazionale. Un<br />
obiettivo raggiunto attraverso<br />
un percorso maturato e gestito<br />
dal basso, a dimostrazione della<br />
presenza di una classe amm<strong>in</strong>istratrice<br />
e di una cittad<strong>in</strong>anza <strong>in</strong><br />
grado di farsi carico del proprio<br />
futuro e di proporre soluzioni<br />
<strong>in</strong>novative al problema dell’eccessiva<br />
frammentazione delle<br />
istituzioni locali. In altre parole<br />
di essere <strong>in</strong> grado, dal basso,<br />
di proporre e realizzare quelle<br />
riforme di semplificazione del<br />
quadro istituzionale tanto sbandierate<br />
e pianificate nell’ultimo<br />
QUESTOTRENTINO<br />
23
lettere e <strong>in</strong>terventi<br />
decennio a livello prov<strong>in</strong>ciale<br />
e nazionale, con scarsi risultati<br />
concreti.<br />
Certi che la volontà popolare<br />
verrà rispettata, l’Unione proseguirà<br />
sul camm<strong>in</strong>o <strong>in</strong>trapreso<br />
per giungere entro f<strong>in</strong>e<br />
anno al nuovo statuto comunale,<br />
con la istituzione dei sei<br />
Municipi grazie alla stesura<br />
del regolamento per la elezione<br />
dei loro rappresentanti <strong>in</strong><br />
concomitanza con le elezioni<br />
comunali. Il tutto nell’ambito<br />
di un percorso partecipato<br />
e condiviso. L’obiettivo è far<br />
approvare questi due fondamentali<br />
documenti dagli organi<br />
provvisori del Comune<br />
unico nei suoi primi mesi di<br />
vita, <strong>in</strong> modo da garantire<br />
regole precise di funzionamento<br />
e, ai Municipi, regole<br />
di partecipazione alla vita<br />
istituzionale.<br />
Questo è un impegno politico,<br />
nel senso nob<strong>il</strong>e del<br />
term<strong>in</strong>e, preso nei confronti<br />
della popolazione e dev’essere<br />
rispettato, anche perché le<br />
censure del governo - a mio<br />
parere - limitandosi alle sole<br />
funzioni statali degli enti<br />
locali, non ne <strong>in</strong>taccano la<br />
validità sostanziale. Se così<br />
non fosse, saremo di fronte<br />
ad un’aggressione <strong>in</strong>audita<br />
alla democrazia diretta dei<br />
referendum consultivi previsti<br />
dalla Costituzione e dallo<br />
Statuto d’Autonomia per la<br />
nascita dei nuovi Comuni e<br />
conseguentemente ad un attacco<br />
diretto alla nostra Autonomia.<br />
In ogni modo serve una risposta<br />
adeguata e corale (Comuni,<br />
Unione dei Comuni,<br />
Prov<strong>in</strong>cia e Regione) all’impugnativa<br />
del Governo, <strong>in</strong><br />
modo che l’esperienza della<br />
Val di Ledro non resti un fatto<br />
isolato, ma diventi un esempio<br />
virtuoso di democrazia<br />
dal basso sull’ostico versante<br />
delle riforme istituzionali.<br />
Rol a n d o Mo r a, consigliere<br />
d e l l’Un i o n e<br />
Preti a Trento<br />
Mi sento di mettere <strong>in</strong> guardia<br />
i quattro novelli preti ord<strong>in</strong>ati<br />
recentemente <strong>in</strong> duomo dal<br />
vescovo Bressan. Non tanto<br />
dalle tribolazioni e difficoltà<br />
che <strong>in</strong>contreranno nell’esercizio<br />
del m<strong>in</strong>istero, ma<br />
dall’ipocrisia che campeggia<br />
sovrana anche nella Chiesa di<br />
Trento e che ha impedito tra<br />
l’altro l’ord<strong>in</strong>azione <strong>in</strong> diocesi<br />
di don Christian Leonardelli,<br />
<strong>in</strong>card<strong>in</strong>ato poi <strong>in</strong> quel di<br />
Livorno. Ciò che gli alti papaveri<br />
ecclesiastici vogliono<br />
veramente non è tanto di selezionare<br />
persone degne nelle<br />
quali siano evidenti i segni di<br />
una chiamata div<strong>in</strong>a, ma piuttosto<br />
di arruolare personale<br />
per perpetuare un controllo<br />
sociale f<strong>in</strong>alizzato all’esercizio<br />
di un potere più politico<br />
che spirituale. Soggetti con<br />
un pensiero critico non sono<br />
adatti a questo progetto. Occorrono<br />
persone sottomesse e<br />
psicologicamente castrate per<br />
comporre quell’immag<strong>in</strong>e<br />
del m<strong>in</strong>istero perseguita dai<br />
suddetti “superiori”, che corrisponda<br />
adeguatamente al<br />
progetto di market<strong>in</strong>g ecclesiastico<br />
attualmente <strong>in</strong> auge.<br />
Traggo queste considerazioni<br />
anche dalla mia personale<br />
esperienza: siamo vasi d’arg<strong>il</strong>la<br />
cotta trasportati assieme a<br />
vasi di ferro, diceva San Paolo.<br />
Ed è vero, ma nel caso la<br />
vocazione si rompa non trovi<br />
più nessuno tra i tuoi vecchi<br />
amici, che prima si sperticavano<br />
a dimostrarti affetto,<br />
che poi si degni anche solo di<br />
aiutarti a raccogliere i cocci.<br />
Sarebbe già tanto che <strong>il</strong> vescovo<br />
ti concedesse udienza, ma<br />
poi, chissà come, ha sempre<br />
qualche altro impegno.<br />
Fra n c o Za d r a<br />
Osservazioni di un<br />
autotrasportatore<br />
In conseguenza dell’aumento<br />
spropositato dei costi di<br />
gestione e della concorrenza<br />
degli autotrasportatori provenienti<br />
dai Paesi dell’Est<br />
europeo, con le loro diverse<br />
regolamentazioni fiscali e<br />
previdenziali (molto meno<br />
gravose delle nostre) noi non<br />
siamo <strong>in</strong> grado di sopravvivere.<br />
Se vogliamo salvare le nostre<br />
aziende dobbiamo come<br />
m<strong>in</strong>imo avere dallo Stato la<br />
possib<strong>il</strong>ità di operare con<br />
costi agevolati per sostenere<br />
l’azienda e creare una giusta<br />
economia nazionale.<br />
Per realizzare questi obiettivi<br />
abbiamo bisogno di ottenere<br />
alcuni punti <strong>in</strong>dispensab<strong>il</strong>i,<br />
con delle modifiche al sistema<br />
dell’autotrasporto:<br />
- Riduzione del costo del gasolio<br />
per trazione (vedi altre<br />
categorie già agevolate);<br />
- Riduzione dei pedaggi autostradali<br />
<strong>in</strong> Italia e nella<br />
Comunità europea (vedi rimborso);<br />
- Tariffe ch<strong>il</strong>ometriche m<strong>in</strong>ime<br />
garantite, per elim<strong>in</strong>are la<br />
concorrenza sleale;<br />
- Per rafforzare la sicurezza<br />
occorre modificare l’orario<br />
di guida, considerando che<br />
<strong>il</strong> fattore umano riveste un<br />
ruolo sempre più importante<br />
nella prevenzione degli <strong>in</strong>cidenti.<br />
Per ottenere tutto ciò<br />
l’autista non può prendere ord<strong>in</strong>i<br />
di pausa o riposo quando<br />
lo stab<strong>il</strong>isce un semplice<br />
dispositivo elettronico, che<br />
scatta <strong>in</strong> qualsiasi momento<br />
o punto della strada, ovunque<br />
l’automezzo si trovi. L’autista<br />
è obbligato a fermarsi per la<br />
pausa nelle apposite piazzole<br />
lungo l’autostrada o nelle aree<br />
di servizio e riposare dentro<br />
la cab<strong>in</strong>a del camion sotto<br />
<strong>il</strong> sole estivo, come fosse zavorra,<br />
spesso senza servizi<br />
igienici. Per non parlare del<br />
disservizio che conseguentemente<br />
si crea nella consegna<br />
della merce, spesso deperib<strong>il</strong>e.<br />
Un esempio: a volta succede<br />
che <strong>il</strong> tachigrafo segnali <strong>il</strong><br />
momento di fermarsi per la<br />
pausa quando l’autista si trova<br />
a un’ora di guida dalla propria<br />
abitazione, precludendo la<br />
possib<strong>il</strong>ità di un riposo sicuro<br />
nel proprio letto e accanto<br />
alla propria famiglia. Non sarebbe<br />
meglio <strong>in</strong>dividuare un<br />
certo <strong>numero</strong> di ore di riposo<br />
da svolgersi durante la notte,<br />
avendo così una qualità<br />
di riposo migliore? A nostro<br />
avviso questo sistema garantisce<br />
non solo riposo sicuro,<br />
ma anche massima sicurezza<br />
sulla strada e non di meno<br />
puntualità nel servizio.<br />
Siamo sicuri che queste piccole<br />
ma importanti precisazioni<br />
saranno recepite <strong>in</strong> maniera<br />
positiva da chi dovrà trarne le<br />
dovute conclusioni.<br />
Ig<strong>in</strong>io Pe d r o t t i, Au t o t r a s p o r t i<br />
Gar d a Fr i g o s.r.l.<br />
24 luglio 2009
Scientology<br />
e la psichiatria<br />
Mentre <strong>il</strong> Pubblico M<strong>in</strong>istero<br />
chiede al tribunale correzionale<br />
di Parigi di condannare<br />
l’Association Spirituelle de<br />
l’Eglise de Scientologie e la<br />
sua Libreria Parig<strong>in</strong>a, a due<br />
m<strong>il</strong>ioni di multa e alla dissoluzione<br />
di ambedue le società,<br />
si svolgeva dal 4 al 14 giugno<br />
<strong>in</strong> Regione una mostra multimediale<br />
<strong>in</strong>titolata “Psichiatria,<br />
un viaggio senza ritorno”<br />
organizzata da un “Comitato<br />
dei Cittad<strong>in</strong>i per i Diritti<br />
Umani” (CCDU).<br />
Qualcuno non ancora edotto<br />
sulla vera natura di questo<br />
Comitato che si propone<br />
di denunciare i crim<strong>in</strong>i della<br />
psichiatria si chiederà cosa<br />
c’entra. C’entra eccome! Il<br />
CCDU è una Onlus fondata<br />
dalla Chiesa di Scientology,<br />
una setta potente quanto<br />
pericolosa creata negli Stati<br />
Uniti negli anni ’50 che si è<br />
sv<strong>il</strong>uppata <strong>in</strong> tutto <strong>il</strong> mondo<br />
attraverso diverse organizzazioni<br />
satelliti quali <strong>il</strong> CCDU.<br />
Le sue pratiche sono state<br />
oggetto di molte controversie<br />
e procedure giudiziarie. Già<br />
negli anni ‘60, la Camera dei<br />
Comuni britannica pubblicò<br />
un rapporto nel quale criticava<br />
i metodi psicoterapeutici<br />
di Scientology, considerandoli<br />
nocivi. Negli anni ’70,<br />
Scientology varò l’operazione<br />
Snow White per fare sparire<br />
fascicoli sfavorevoli a Scientology<br />
e al suo fondatore L.<br />
Ron Hubbard. Quel progetto<br />
comprendeva una serie di <strong>in</strong>f<strong>il</strong>trazioni<br />
e furti di documenti<br />
<strong>in</strong> 136 organismi <strong>in</strong> più di<br />
30 paesi, ambasciate, consolati<br />
nonché organismi privati,<br />
tutti critici nei confronti di<br />
Scientology. Undici dirigenti<br />
furono condannati a pene detentive<br />
per ostruzionismo alla<br />
giustizia, scassi <strong>in</strong> uffici del<br />
governo e furti di documenti.<br />
In quell’occasione, l’FBI scoprì<br />
che la Chiesa stava costituendo<br />
pratiche contro i suoi<br />
nemici potenziali per neutralizzarli.<br />
Nel ’78, tre dirigenti<br />
della sede parig<strong>in</strong>a, tra cui lo<br />
stesso Hubbard furono accusati<br />
di truffa dal Tribunale di<br />
Parigi. Nel ‘97 un rapporto<br />
della Camera dei Rappresentanti<br />
Belgi la considerò facente<br />
parte dei movimenti settari<br />
nocivi. Nel 1999, un rapporto<br />
della MILS (Mission Interm<strong>in</strong>isterielle<br />
pour la Lutte<br />
contre les Sectes) la classificò<br />
come ‘setta’ e ne raccomandò<br />
la dissoluzione.<br />
Questo è solo qualche esempio<br />
degli scandali che Scientology<br />
ha provocato. Come<br />
tutte le sette, si tratta di un’organizzazione<br />
<strong>il</strong> cui scopo è<br />
l’arricchimento economico,<br />
speculando sulla frag<strong>il</strong>ità di<br />
certe persone col pretesto di<br />
aiutarle. Come Chiesa pretendono<br />
di avere <strong>in</strong>ventato<br />
un apparecchio, l’elettrometro,<br />
capace di misurare lo stato<br />
spirituale di una persona:<br />
un metodo ben poco scientifico<br />
per un’organizzazione<br />
chiamata Scientology. Ma<br />
tutto questo affare frutta molto<br />
denaro. Le formazioni e i<br />
trattamenti costano migliaia<br />
di euro e tante persone sono<br />
state rov<strong>in</strong>ate, <strong>il</strong> che del resto<br />
è l’oggetto del processo <strong>in</strong><br />
corso a Parigi.<br />
L’isolamento è una delle tecniche<br />
ut<strong>il</strong>izzate per evitare<br />
che parenti o amici possano<br />
soccorrere chi è caduto sotto<br />
l’<strong>in</strong>fluenza della setta. Contro<br />
i detrattori, ut<strong>il</strong>izzano la diffamazione.<br />
Spesso, i nomi scelti dall’organizzazione<br />
assomigliano a<br />
quelli di organismi pubblici o<br />
privati, un equivoco he aiuta<br />
a spacciare le organizzazioni<br />
scientologiche come fossero<br />
servizi ufficiali o organizzazioni<br />
già note. Le loro attività<br />
fanno da cavallo di Troia per<br />
reclutare nuovi adepti che si<br />
co<strong>in</strong>volgono <strong>in</strong> varie attività o<br />
a favore di cause quali la lotta<br />
contro la droga o<br />
contro i crim<strong>in</strong>i<br />
della psichiatria,<br />
non esplicitando<br />
chiaramente i<br />
legami di questi<br />
organismi con<br />
Scientology. Il<br />
Comitato dei<br />
Cittad<strong>in</strong>i per i<br />
Diritti Umani<br />
è uno di questi<br />
organismi <strong>in</strong>sospettab<strong>il</strong>i.<br />
Arriviamo a questa<br />
“mostra multimediale”.<br />
Sono<br />
stati presentati<br />
una serie di f<strong>il</strong>m contro la<br />
psichiatria. Sono andato a<br />
vedere questa mostra senza<br />
sospettare che una manifestazione<br />
ospitata dalla Regione<br />
con la collaborazione di una<br />
Onlus chiamata “Trent<strong>in</strong>osolidale”<br />
che chiede donazioni<br />
su un conto della Banca Popolare<br />
Etica potesse essere<br />
stata promossa da un’organizzazione<br />
(la CCDU) satellite di<br />
Scientology.<br />
La mostra mi ha <strong>in</strong>segnato<br />
qualcosa, non sulla psichiatria<br />
o la psicologia, bensì sui metodi<br />
di manipolazione mentale.<br />
I f<strong>il</strong>m<strong>in</strong>i non lasciavano<br />
<strong>il</strong> tempo della riflessione. Era<br />
un cont<strong>in</strong>uo zapp<strong>in</strong>g su immag<strong>in</strong>i<br />
scioccanti, falsità,<br />
caricature, pressappochismi,<br />
equivoci <strong>in</strong> cui la psicologia<br />
è confusa con la psichiatria,<br />
<strong>in</strong> cui Ph<strong>il</strong>ippe P<strong>in</strong>el, psichiatra<br />
francese del ‘700 (<strong>il</strong> primo<br />
medico che si propose di<br />
curare i dementi abituandoli<br />
ad un’attività) diventa un flagellatore<br />
di malati, <strong>in</strong> cui gli<br />
psichiatri diventano responsab<strong>il</strong>i<br />
del razzismo, abusano<br />
sessualmente dei pazienti,<br />
sono all’orig<strong>in</strong>e di attentati<br />
suicidi tra cui quelli dell’11<br />
settembre, passano <strong>il</strong> tempo a<br />
fare elettroshock e lobotomie<br />
attraverso la cavità oculare! E<br />
questo è solo un campione di<br />
quella valanga di immag<strong>in</strong>i.<br />
Sono esempi delle assurdità<br />
scandalose alle quali erano<br />
sottoposti i visitatori, sbigottiti,<br />
volutamente resi sbalorditi<br />
dalla violenza delle immag<strong>in</strong>i<br />
dest<strong>in</strong>ate non a far riflettere,<br />
ma a far reagire emotivamente,<br />
lasciando nomi e cognomi<br />
<strong>in</strong> una petizione contro<br />
la psichiatria. Il ritmo stesso,<br />
vertig<strong>in</strong>oso, delle immag<strong>in</strong>i<br />
non lasciava spazio allo spirito<br />
critico.<br />
Dopo avere ottenuto la Sala<br />
di Rappresentanza della Regione,<br />
Scientology ha <strong>in</strong>gannevolmente<br />
presentato la sua<br />
<strong>in</strong>iziativa come “patroc<strong>in</strong>ata”<br />
dall’Ente pubblico, ut<strong>il</strong>izzando<br />
lo stemma della Regione<br />
sui suoi volant<strong>in</strong>i. Tanto che<br />
la Regione ha pubblicato un<br />
comunicato nel quale si dichiara<br />
che “non è stato concesso<br />
nessun tipo di patroc<strong>in</strong>io, né<br />
morale né f<strong>in</strong>anziario, all’<strong>in</strong>iziativa”.<br />
Lo stemma è stato<br />
ritirato dai volant<strong>in</strong>i ma tanti<br />
erano già stati distribuiti creando<br />
confusione.<br />
Questo è un ennesimo esempio<br />
dei metodi di Scientology.<br />
Il rischio rimane di non vedere<br />
cosa si nasconde dietro<br />
certe organizzazioni Onlus<br />
e certe <strong>in</strong>iziative apparentemente<br />
piene di buone <strong>in</strong>tenzioni<br />
ma estremamente pericolose<br />
per la nostra società.<br />
Dot t. Th i e r r y Bo n f a n t i<br />
QUESTOTRENTINO<br />
25
piesse<br />
sfogliando s’impara<br />
Tòs<br />
Il Pdl? Cosa Sua è!<br />
È<br />
del Pdl (area Forza Italia), eppure mi è quasi simpatico.<br />
Pacato, discorsivo, mai arrogante, non sembra un<br />
marziano come tanta parte del personale politico salito<br />
sul carro di Berlusconi. In realtà <strong>il</strong> senatore Giacomo Sant<strong>in</strong>i<br />
ha tutto del democristiano di vecchio stampo, ivi comprese<br />
alcune qualità, come un certo rispetto per le regole, a com<strong>in</strong>ciare<br />
da quelle che dovrebbero ispirare la vita <strong>in</strong>terna di un<br />
partito. E così, <strong>in</strong> un suo <strong>in</strong>tervento comparso sull’Adige del<br />
25 giugno, preoccupato per l’immob<strong>il</strong>ismo che caratterizza<br />
<strong>il</strong> Pdl trent<strong>in</strong>o, ha auspicato che la scelta del coord<strong>in</strong>atore<br />
prov<strong>in</strong>ciale venga fatta democraticamente e <strong>in</strong> tempi brevi<br />
dai trent<strong>in</strong>i stessi e non avvenga per nom<strong>in</strong>a romana come<br />
pare che sia nell’aria. Del resto, Forza Italia trent<strong>in</strong>a si era<br />
dimostrata all’avanguardia: siamo stati i primi – ricorda Sant<strong>in</strong>i<br />
– a eleggere <strong>in</strong> un congresso <strong>il</strong> coord<strong>in</strong>atore prov<strong>in</strong>ciale:<br />
“Non avevamo chiesto <strong>il</strong> permesso a nessuno... e poi molti altri<br />
ci hanno seguito. Noi abbiamo superato già anni fa l’organizzazione<br />
aziendalistica del partito per cui è Roma che nom<strong>in</strong>a<br />
<strong>il</strong> coord<strong>in</strong>atore regionale e poi quello prov<strong>in</strong>ciale... E ora non<br />
vogliamo tornare <strong>in</strong>dietro”.<br />
L’<strong>in</strong>carico, provvisoriamente, è ricoperto attualmente<br />
da Maurizio Del Tenno, che è anche deputato, nonché<br />
assessore e coord<strong>in</strong>atore del Pdl a Sondrio, oltre che imprenditore.<br />
Troppa roba. Sicché, dice Sant<strong>in</strong>i, “a Trento lo<br />
vediamo poche volte. È vero che lui si muove <strong>in</strong> elicottero,<br />
però ... non può essere dappertutto”. Con tanti impegni da<br />
onorare, pare che abbia delegato<br />
qualche <strong>in</strong>combenza<br />
al capogruppo <strong>in</strong> Prov<strong>in</strong>cia<br />
Walter Viola, ma non si è risolto<br />
nulla: “Viola aspira a<br />
fare <strong>il</strong> coord<strong>in</strong>atore, ma al momento<br />
non mi pare che si sia<br />
sentito responsab<strong>il</strong>izzato, visto<br />
che <strong>in</strong> sede non si vede mai”. E<br />
ancora non basta: “La sede del<br />
partito sarebbe ormai chiusa,<br />
se non fosse per due-tre volontari che si preoccupano, pur<br />
senza avere gratificazioni”.<br />
Del Tenno gli risponde l’<strong>in</strong>domani, piuttosto seccamente.<br />
I suoi “mal di pancia” sarebbero dovuti “alla delusione<br />
per la mancata nom<strong>in</strong>a a coord<strong>in</strong>atore regionale”.<br />
Quanto alla richiesta di una scelta democratica <strong>in</strong> sede<br />
locale, Del Tenno non è <strong>in</strong>teressato a discutere la questione,<br />
non sembra neppure comprendere quell’esigenza e se<br />
la sbriga confermando burocraticamente che la nom<strong>in</strong>a del<br />
coord<strong>in</strong>atore prov<strong>in</strong>ciale del Pdl trent<strong>in</strong>o “avverrà secondo<br />
le stesse modalità con cui sono stati scelti i coord<strong>in</strong>atori di<br />
altre prov<strong>in</strong>ce”, e cioè da Roma, o da Arcore che sia.<br />
E per quanto riguarda la sua presunta latitanza: “E’ vero<br />
che <strong>il</strong> sen. Sant<strong>in</strong>i non mi vede da tre settimane, ma ciò accade<br />
semplicemente perché non mi è ut<strong>il</strong>e <strong>in</strong>contrarlo”. Del<br />
Tenno ha priv<strong>il</strong>egiato “gli <strong>in</strong>contri sul territorio”.<br />
Il giorno successivo c’è la replica di Sant<strong>in</strong>i, <strong>in</strong>solitamente<br />
dura: “Il Trent<strong>in</strong>o non è una colonia romana. Non abbiamo<br />
bisogno di proconsoli imposti dal centralismo autarchico<br />
del partito”. Sarebbe un’offesa a coloro “che da anni, <strong>in</strong><br />
condizioni sempre diffic<strong>il</strong>i, hanno garantito la presenza del<br />
centro destra <strong>in</strong> questo avamposto rosso (sic!), immerso nel<br />
verde-azzurro” del nord Italia”.<br />
Il guaio – la frecciata è tutta per Del Tenno - è che “<strong>il</strong><br />
partito e <strong>il</strong> Parlamento sono farciti da titolari di pluricariche<br />
di ogni genere. Fatti loro. La cosa riguarda la loro coscienza<br />
ed <strong>il</strong> senso di rispetto che nutrono per<br />
le persone” –, mentre lui no, non ha<br />
nessuna aspirazione a ricoprire <strong>in</strong>carichi<br />
di partito: “Non li ho mai voluti<br />
né mai li accetterò”.<br />
A questo punto, è ovvia, e s<strong>in</strong>cera,<br />
la nostra solidarietà al sen. Sant<strong>in</strong>i.<br />
Magari un po’ pelosa, non lo nego.<br />
Il sen. Giacomo Sant<strong>in</strong>i<br />
26 luglio 2009
piesse<br />
Il fumo<br />
e l’arrosto<br />
gastronomia e aff<strong>in</strong>i<br />
Cime Tempestose<br />
Mattia Maistri<br />
Antico Pozzo: suff.<br />
Adelio Vecch<strong>in</strong>i<br />
L’Antico Pozzo un seìno se lo porta a casa,<br />
va bene. Però è una di quelle sufficienze che<br />
a scuola lasciano l’<strong>in</strong>segnante scontento<br />
perché <strong>il</strong> ragazzetto con gli occhiali, seduto<br />
<strong>in</strong> prima f<strong>il</strong>a, sembrava promettere di più.<br />
Ricavato negli antichi spazi dei magazz<strong>in</strong>i<br />
Nicolodi, <strong>il</strong> ristorante appare più di quanto<br />
sia. L’ambiente è suggestivo, i soffitti<br />
sono alti e a volta e i pavimenti <strong>in</strong> elegante<br />
travert<strong>in</strong>o. All’esterno sono sistemati alcuni<br />
tavoli ben distanziati e apparecchiati con<br />
gusto sobrio. Stando al look, a questo desco<br />
ci si siede con conv<strong>in</strong>zione, forse ancor più<br />
<strong>in</strong>coraggiati dallo scoprire che le red<strong>in</strong>i della<br />
struttura sono <strong>in</strong> mano a due giovani under<br />
35. Brandendo <strong>il</strong> menù si ha l’impressione<br />
che l’<strong>in</strong>tento dei gestori sia quello di<br />
collocare <strong>il</strong> locale <strong>in</strong> fascia medio alta (anche<br />
di prezzi: se prendi tutto, <strong>in</strong> 50 euro fai<br />
fatica a starci): ostriche, qualche crostaceo<br />
crudo, tartare... Ricette non <strong>in</strong>novative ma<br />
con le quali i distratti trent<strong>in</strong>i non hanno<br />
confidenza o, meglio ancora, hanno quel<br />
tanto di conoscenza per averle sentite<br />
nom<strong>in</strong>are che subito si sentono appagati,<br />
compiaciuti nel semplice gesto d’ord<strong>in</strong>are:<br />
“Oste, fragole e champagne!” Ma è a questo<br />
punto che <strong>il</strong> pallone si sgonfia. I piatti<br />
veicolano <strong>in</strong>fatti sapori un po’ banali e dai<br />
contrasti scialbi. Consistenze e preparazioni<br />
corrette, <strong>in</strong>capaci però di stupire: la tartare<br />
d’ombr<strong>in</strong>a è leggermente grassa, l’<strong>in</strong>salata<br />
di polipo è tanto slegata da sembrare<br />
due piatti (“l’<strong>in</strong>salata” e “<strong>il</strong> polipo”) e gli<br />
spaghetti pomodor<strong>in</strong>i e vongole veraci<br />
hanno un sentore che porta a sospettare<br />
che l’aglio sia rimasto nel tegame troppo<br />
a lungo. Ci si alza qu<strong>in</strong>di un po’ delusi,<br />
non tanto da bocciare, ma abbastanza da<br />
prendersi l’appunto di suggerirgli, <strong>il</strong> giorno<br />
delle udienze, di applicarsi di più.<br />
a.vecch<strong>in</strong>i@questotrent<strong>in</strong>o.it<br />
Ristorante Antico Pozzo<br />
Trento - via Manci, 45<br />
Tel. 0461 263657<br />
Chiuso <strong>il</strong> martedì sera<br />
QUESTOTRENTINO<br />
Rottamazione d’ufficio<br />
Un sessantenne di Civezzano è stato trovato<br />
completamente ubriaco per la quarta volta al<br />
volante della sua ventennale Golf. Naturalmente<br />
<strong>il</strong> mezzo gli è stato confiscato, ma siccome<br />
allo Stato la messa all’asta costerebbe più<br />
del ricavo dalla vendita, si è deciso di mandare<br />
l’automob<strong>il</strong>e direttamente <strong>in</strong> demolizione. Perché<br />
non mutuare lo stesso sistema anche tra i<br />
“rottamandi” politici? La lista è lunga: Tarolli,<br />
Andreotti, Boso, Boato…<br />
La morale della favola (calcistica)<br />
Dopo la retrocessione del Trento nel campionato<br />
di calcio di Eccellenza, i tifosi del<br />
club gialloblù hanno m<strong>in</strong>acciato di denunciare<br />
la società per danni morali. D’altra<br />
parte f<strong>in</strong>ire a giocare <strong>in</strong> campionato con<br />
Rotaliana, Fers<strong>in</strong>a, Mori è davvero immorale<br />
per la squadra del capoluogo. Così<br />
come fare certe denunce.<br />
AAA territorio svendesi<br />
Tra un anno e mezzo sorgerà a Mori <strong>il</strong> più<br />
grande centro commerciale della regione,<br />
su un territorio di 36.000 metri quadri.<br />
Negozi, c<strong>in</strong>ema, una pista di go-kart, un<br />
grande mega-store e pure una piazza “coperta”<br />
<strong>in</strong> un’opera mastodontica. Per un<br />
ritorno sul territorio di ben 300 posti di<br />
lavoro. Ma quanti se ne perderanno contemporaneamente<br />
nella piccola distribuzione<br />
non più concorrenziale? Dettagli.<br />
Come sempre.<br />
L’analisi degli esperti<br />
Anche <strong>il</strong> mercato del v<strong>in</strong>o com<strong>in</strong>cia a sentire<br />
gli effetti della crisi. A quali grandi riflessioni<br />
può aver portato questo momento diffic<strong>il</strong>e?<br />
Forse che immag<strong>in</strong>are di aumentare<br />
di anno <strong>in</strong> anno le vendite è poco sensato<br />
visto che a un certo punto, fisiologicamente,<br />
<strong>il</strong> <strong>numero</strong> di acquirenti si stab<strong>il</strong>izza o dim<strong>in</strong>uisce?<br />
Forse che puntare esclusivamente<br />
sul v<strong>in</strong>o potrebbe mettere a repentaglio<br />
la vita di un territorio, come si fece anni<br />
fa con la monocoltura della mela <strong>in</strong> Valle<br />
dell’Adige? No, riflessioni troppo complesse.<br />
Meglio cercare <strong>il</strong> capro espiatorio. Lo<br />
si sente ripetere <strong>in</strong> Piana Rotaliana da un<br />
certo periodo: “La crisi del mercato del v<strong>in</strong>o<br />
dipende dai troppi alcol-test presenti <strong>in</strong> prov<strong>in</strong>cia”.<br />
Ah, ecco…<br />
Allarmi, allarmi siam leghisti<br />
Alessandro Savoi, capogruppo della Lega <strong>in</strong><br />
Consiglio Prov<strong>in</strong>ciale, ha m<strong>in</strong>acciato di denunciare<br />
<strong>il</strong> consigliere del Pd Mattia Civico<br />
per “procurato allarme”, poiché avrebbe diffuso<br />
la notizia dell’esplosione di colpi di pistola<br />
verso alcuni caravan di nomadi, rivelatisi poi<br />
semplici petardi lanciati da uno squ<strong>il</strong>ibrato.<br />
S<strong>in</strong>golare che sia proprio la Lega a denunciare<br />
<strong>il</strong> procurato allarme, visto che è da anni che sem<strong>in</strong>a<br />
timori e paure senza alcun fondamento.<br />
Chi sem<strong>in</strong>a vento, raccoglie tempesta.<br />
Logica str<strong>in</strong>gente<br />
La consigliera leghista di Trento, Bruna<br />
Giuliani, ha rimproverato <strong>il</strong> presidente delle<br />
Acli trent<strong>in</strong>e, Arrigo Dalfovo, per aver duramente<br />
criticato lo slogan del suo partito<br />
“Trento cristiana, mai musulmana”. Il comunicato<br />
stampa della leghista <strong>in</strong>f<strong>il</strong>a una perla<br />
dietro l’altra. Oltre a fare la barba alla grammatica<br />
italiana scrivendo che “la Lega cont<strong>in</strong>ua<br />
a crescere i consensi” (ohibò, che siano<br />
forse polli all’<strong>in</strong>grasso da <strong>in</strong>gozzare, questi<br />
consensi?), prende a calci la logica: provoca<br />
Dal Fovo dicendogli che da buon cristiano<br />
dovrebbe dare <strong>il</strong> buon esempio e ospitare<br />
<strong>in</strong> casa sua gli immigrati clandest<strong>in</strong>i. Ma se<br />
un buon cristiano ha <strong>il</strong> dovere di accogliere<br />
gli stranieri a casa, la Lega (che è un partito<br />
cristianissimo) non dovrebbe fare altrettanto?<br />
Chissà se la consigliera Giuliani voleva<br />
comunicarci l’<strong>in</strong>tenzione, molto cristiana<br />
secondo quanto scritto, di aprire le porte del<br />
suo bed&breakfast agli immigrati. Probab<strong>il</strong>mente<br />
non l’ha capito nemmeno lei.<br />
Call center per fedeli<br />
Mentre <strong>il</strong> Papa richiama i fedeli al sacramento<br />
della confessione, i confessionali italiani<br />
sembrano restare semideserti. Padre Enzo<br />
Redolfi del convento di Santa Cater<strong>in</strong>a di<br />
Rovereto, tuttavia, <strong>in</strong>tervistato da l’Adige ha<br />
dichiarato che nonostante tutto <strong>il</strong> confessore<br />
resta sempre un punto di riferimento:<br />
“Ci sono le mogli che chiedono come possono<br />
conquistare <strong>il</strong> marito; ci sono impiegati che,<br />
di fronte a certi comportamenti del datore di<br />
lavoro, vogliono sapere se debbano tacere o<br />
reagire; c’è anche chi chiede consigli sui candidati<br />
da votare”. Più che un confessionale,<br />
un call center. A quando le <strong>in</strong>dicazioni sulle<br />
pizzeria aperte <strong>in</strong> città?<br />
27
piesse<br />
Io t<strong>in</strong>ta di aria<br />
Tersite Rossi<br />
Realiti Sciò<br />
I lettori di QT ricorderanno <strong>il</strong> reality show<br />
trent<strong>in</strong>o, voluto dall’Assessore Panizza,<br />
fam<strong>il</strong>iarmente conosciuto come “La<br />
Vacàda”. Nel mese di giugno altri quattro<br />
protagonisti sono entrati <strong>in</strong> gioco, tra i<br />
quali un noto personaggio politico:<br />
Nadia Ioriatti<br />
La livella<br />
F<strong>in</strong>o agli anni ‘70 <strong>in</strong> pubblico le donne portavano <strong>il</strong> lutto stretto con calze<br />
velate e abiti neri. L’uomo un bottone di raso nero all’occhiello. Il periodo<br />
variava col grado di parentela della persona scomparsa. Un anno per un<br />
genitore, molto più per figli o coniuge. Senza le esagerazioni tipiche di altre realtà,<br />
<strong>il</strong> lutto lo portavano tutti. Ricchi e poveri, religiosi e non. Riuniti dalla poesia di<br />
Totò: “A morte ‘o ssaje ched’è?...è una livella”.<br />
C’era la figura della vedova <strong>in</strong> gramaglie rimasta con figli piccoli da allevare e<br />
che aveva la solidarietà di tutto <strong>il</strong> vic<strong>in</strong>ato. E quella della vedova allegra sulla quale<br />
si levavano le chiacchiere. Il patimento del vedovo dicevano <strong>in</strong>vece fosse breve e paragonab<strong>il</strong>e<br />
a quella specie di scossa che si prende sbattendo <strong>il</strong> gomito… Fa male sì,<br />
ma passa <strong>in</strong> fretta! A noi bamb<strong>in</strong>i veniva <strong>in</strong>segnato a portare rispetto alle persone <strong>in</strong><br />
lutto col divieto di fare schiamazzi <strong>in</strong> loro presenza. Nelle case vic<strong>in</strong>e si abbassavano<br />
volume delle radio e toni della voce. La morte faceva parte della vita e avveniva fra<br />
le pareti domestiche, quale elemento previsto anche se doloroso. L’ospedalizzazione<br />
estrema ha <strong>in</strong>vece espulso la morte dalle case, occultandola alla visib<strong>il</strong>ità sociale.<br />
Nella mia <strong>in</strong>fanzia ricordo senza traumi un cug<strong>in</strong>etto, morto dopo pochi giorni<br />
di vita, vestito di bianco come fosse per una festa. Quando gli adulti non guardavano,<br />
noialtri cug<strong>in</strong>etti lo si toccava, dapprima <strong>in</strong>curiositi come da un gioco nuovo,<br />
per poi tenerlo <strong>in</strong> braccio come una bambola.<br />
Quando morì <strong>il</strong> nonno più caro, ero adolescente e lì capii cosa vuol dire non<br />
esserci più. La morte di mio padre <strong>in</strong>vece fa sempre male a pensarci. Avrei, come ha<br />
scritto Auden, spento le stelle, imballato la luna e smontato <strong>il</strong> sole… Manifestando<br />
così al mondo tutto <strong>il</strong> mio dolore. Non avrei <strong>in</strong>vece impedito ai miei figli allora piccoli,<br />
8 e 3 anni, di vedere <strong>il</strong> nonno morto. Si evita <strong>il</strong> più a lungo possib<strong>il</strong>e per tenerli<br />
lontani da quel dolore, non dando però loro modo di farne esperienza.<br />
La società iperattiva non dà <strong>il</strong> tempo di chiudersi <strong>in</strong> lutto, sembra non sia opportuno<br />
esibirlo e dopo tre giorni si riprende <strong>il</strong> lavoro. Terapia d’urto dove solo i<br />
forti sopravvivono! Cancellato l’unico segnale pubblico di riconoscimento, magari<br />
si camm<strong>in</strong>a vic<strong>in</strong>i ma ignari del periodo funesto che sta attraversando quel signore<br />
che si ferma a comprare <strong>il</strong> giornale. Chi portava una volta <strong>il</strong> lutto era autorizzato<br />
a non aver voglia di parlare o sorridere. Non serviva nemmeno spiegare <strong>il</strong> perché.<br />
Ci vorrà una legge per riprist<strong>in</strong>arlo, pur senza renderlo obbligatorio? Sarebbe un<br />
dolore da riconoscere e rispettare.<br />
Se ora fossi su facebook, sarebbe fac<strong>il</strong>e. Fonderei <strong>il</strong> gruppo “per tutti quelli che<br />
vogliono <strong>in</strong>dossare un fiocchetto nero quando han subito un lutto”. Così capiresti<br />
al volo se la cassiera del supermercato non ha voglia di scherzare quel giorno. E se<br />
quell’amico <strong>in</strong>vece lo toglierà, vorrà dire che <strong>il</strong> peggio è passato e gli è tornata voglia<br />
di sorridere.<br />
Matteo, 29 anni: sociologo, laureatosi<br />
con una tesi su “I riflessi sociali<br />
dell’<strong>in</strong>troduzione del gusto puffo<br />
nelle gelaterie tra <strong>il</strong> 1998 e <strong>il</strong> 2001”.<br />
Disoccupato per scelta, ha deciso di non<br />
<strong>in</strong>traprendere nessun lavoro che non<br />
corrisponda perfettamente al suo prof<strong>il</strong>o<br />
professionale. Meglio conosciuto come<br />
“quel del spritz”, partecipa a “La Vacàda”<br />
perché non sopporta più la madre che lo<br />
costr<strong>in</strong>ge a pulire ogni settimana la sua<br />
cameretta con “Swiffer <strong>il</strong> cattura-polvere”.<br />
Francesca, 32 anni: <strong>in</strong>segnante precaria<br />
di tedesco, è stata assunta part-time <strong>in</strong><br />
nero da un assessore della giunta Dellai<br />
amante dei cappelli piumati per dargli<br />
ripetizioni di l<strong>in</strong>gua. A causa degli scarsi<br />
risultati dell’allievo (dopo tre mesi di<br />
lezioni coniugava ancora <strong>il</strong> verbo essere<br />
come un alcolizzato: ich p<strong>in</strong>, du pez, er<br />
lares…), è stata licenziata. Ha deciso di<br />
partecipare a “La Vacàda” <strong>in</strong> alternativa<br />
alla frequentazione del Punto d’<strong>in</strong>contro<br />
di Don Dante Clauser.<br />
Ion, 41 anni: camionista di orig<strong>in</strong>i<br />
moldave, lavora e vive a Trento da alcuni<br />
anni. Condivide con altri sei connazionali<br />
<strong>il</strong> sottotetto di una mansarda affittato<br />
da un’anziana trent<strong>in</strong>a a 1.000 euro<br />
al mese. Lavora <strong>in</strong> nero oltre l’orario<br />
perché altrimenti “verrà cacciato a calci<br />
<strong>in</strong> culo”. Ha deciso di partecipare a “La<br />
Vacàda” perché da quando gli è scaduto <strong>il</strong><br />
permesso di soggiorno non si fida di quel<br />
gruppo di ragazzi vestiti di verde che ogni<br />
notte gironzola sotto casa.<br />
Remo, 48 anni: svizzero di nascita, è<br />
f<strong>in</strong>ito a lavorare <strong>in</strong> banca <strong>in</strong> val del Chiese.<br />
Alla guida di un’orda di lanzichencchi, ha<br />
messo a ferro e fuoco <strong>il</strong> congresso di un<br />
partito sedicente di s<strong>in</strong>istra, diventandone<br />
ben presto: segretario, lìder maximo,<br />
assessore, vices<strong>in</strong>daco, direttore<br />
generale, custode del tesoro della Giovani<br />
Querce e depositario del terzo segreto<br />
di Fatima Berl<strong>in</strong>guer. Inspiegab<strong>il</strong>mente<br />
scaricato dai suoi poco prima delle<br />
elezioni prov<strong>in</strong>ciali, ha sofferto molto.<br />
Ha deciso di partecipare a “La Vacàda”<br />
perché l’ha scambiata per <strong>il</strong> congresso<br />
fondativo di un nuovo partito.<br />
28 luglio 2009
MONITOR<br />
Selezione degli appuntamenti<br />
e guida critica per le vostre serate estive<br />
Calendario a cura di Carlo Dogheria.<br />
Presentazioni di Alberto Brodesco,<br />
Duccio Dogheria, Daniele F<strong>il</strong>osi, Tullio Garbari,<br />
Luigi Ghezzi, Mario Panzeri, Ettore Paris,<br />
Giorgia Sossass, Michele Stern<strong>in</strong>i, Stefano Zanella<br />
29
monitor luglio<br />
sabato 4 luglio<br />
Classica<br />
Giuliano Carmignola<br />
e i Sonatori della<br />
Gioiosa Marca.<br />
Per “I suoni delle Dolomiti”<br />
Val di Fiemme, Parco di<br />
Paneveggio, loc. Carigole,<br />
ore 14.<br />
Un grande viol<strong>in</strong>ista, maestro del<br />
repertorio classico e una grande<br />
orchestra barocca aprono <strong>il</strong> festival<br />
“Suoni delle Dolomiti” nella<br />
“Foresta dei Viol<strong>in</strong>i” di Paneveggio,<br />
dove si riforniva di legno anche<br />
<strong>il</strong> grande Stradivari.<br />
Anna Kravtchenko<br />
(pianoforte)<br />
Musiche di Mozart, Chop<strong>in</strong>,<br />
Skrjab<strong>in</strong>, Prokof ’ev. Per “P<strong>in</strong>è<br />
Musica”.<br />
Baselga di P<strong>in</strong>è, Centro<br />
Congressi P<strong>in</strong>è 1000, ore 21.<br />
Ricordiamo la pianista ucra<strong>in</strong>a<br />
a Trento <strong>in</strong> una spenta serata di<br />
gennaio, quando aveva colpito<br />
per distrazione e trascuratezza.<br />
Ma è pur sempre un premio Busoni,<br />
con una carriera <strong>in</strong>vidiab<strong>il</strong>e<br />
alle spalle. Apertura dei corsi<br />
estivi dell’Accademia pianistica<br />
di Imola, per appassionati.<br />
Feste<br />
“Tutta mia la città – <strong>il</strong><br />
1969”<br />
Tre giorni di festa, musica e cultura.<br />
Rovereto, Via Rialto, ore 16-<br />
30-23.30. F<strong>in</strong>o a domenica 5.<br />
Le memorie di 40 anni fa: l’uomo<br />
sulla Luna, l’Autunno caldo, Jimi<br />
Hendrix, Mal e tanto altro.<br />
Jazz<br />
Christian McBride<br />
Qu<strong>in</strong>tet<br />
Per “Garda Jazz”.<br />
Torbole, Teatro Tenda, ore 21.30.<br />
Musica<br />
Anthony B. e Anansi &<br />
the Buffalo Soldiers<br />
<strong>in</strong> concerto. Per “Rafanass”.<br />
Rovereto, Piazzale De<br />
Gasperi, ore 19.<br />
Anthony B. (Keith Blair)<br />
Anthony B. (nome d’arte di Keith<br />
Blair): la musica impegnata di<br />
uno dei protagonisti mondiali del<br />
reggae e della Dancehallreggae.<br />
Seguace del rastafarianesimo,<br />
notevole la sua “Fire 'pon' Rome”<br />
contro lo strapotere ideologico<br />
del Vaticano. Compositore e<br />
musicista molto orig<strong>in</strong>ale, un<br />
po' meno preciso nel cantato.<br />
“Combattività” è <strong>il</strong> term<strong>in</strong>e che<br />
meglio contraddist<strong>in</strong>gue <strong>il</strong> suo<br />
approccio musicale. Anansi &<br />
the Buffalo Soldiers: Piccolo<br />
gioiello trent<strong>in</strong>o a strisce rosse,<br />
gialle e verdi. Non solo reggae<br />
come si può pensare di primo<br />
acchito, ma anche hip hop,<br />
funky e qualche strizzat<strong>in</strong>a<br />
d'occhio agli anni ‘70. Reggae<br />
pulito, di trasporto, <strong>in</strong>curante di<br />
re<strong>in</strong>ventare <strong>il</strong> Maestro perché,<br />
sembra suggerirci la band, la<br />
pace tra i popoli non ha bisogno<br />
di <strong>in</strong>novazione, ma di essere<br />
cont<strong>in</strong>uamente celebrata.<br />
German Brass<br />
<strong>in</strong> concerto.<br />
Fiera di Primiero, Auditorium,<br />
ore 21.<br />
30 Anna Kravtchenko<br />
luglio 2009
Teatro e altro<br />
“La notte bianca”<br />
Teatro di strada, musica e cibo.<br />
Per “Perg<strong>in</strong>e Spettacolo Aperto”.<br />
Perg<strong>in</strong>e, Centro storico e<br />
Parco Tre Castagni, ore 18.<br />
Teatro<br />
“Sogni Segni”<br />
Regia di Paul Magid. Per “Perg<strong>in</strong>e<br />
Spettacolo Aperto”.<br />
Perg<strong>in</strong>e, Teatro Tenda, ore<br />
21.15.<br />
“4 Play”<br />
Giocoleria con i Fly<strong>in</strong>g Karamazov<br />
Brothers. Per “Perg<strong>in</strong>e Spettacolo<br />
Aperto”.<br />
Perg<strong>in</strong>e, Parco Tre Castagni,<br />
ore 23.55.<br />
domenica 5 luglio<br />
Jazz<br />
Richard Galliano<br />
Per “Garda Jazz”.<br />
Riva, Palacongressi, ore<br />
21.30.<br />
Musica<br />
Têtes de bois<br />
Per “I suoni delle Dolomiti”.<br />
Val di Fassa, Malga Bocche,<br />
ore 14.<br />
Professionisti della musica randagia,<br />
ancora freschi dal Tour “Ri-<br />
al nome dei Sepultura. Ecco<br />
l'occasione di rivedere Max<br />
Cavalera, uno dei fondatori<br />
dei Sepultura che dal 1996<br />
porta <strong>in</strong> giro questo suo nuovo<br />
progetto. Max è anche def<strong>in</strong>ito<br />
“The Bob Marley of Metal” per<br />
<strong>il</strong> suo impegno spirituale su basi<br />
salmodianti <strong>in</strong>credib<strong>il</strong>mente<br />
potenti. Blame: Un tentativo<br />
apprezzab<strong>il</strong>e per uscire dalle<br />
acque stagnanti del metal. Non<br />
trova un riscontro pieno nelle<br />
esecuzioni la commistione di<br />
generi che viene presentata<br />
come caratteristica del gruppo,<br />
ma i Blame dispongono di una<br />
Vietato obbedire, si leggeva sui<br />
muri nei d<strong>in</strong>torni del ‘68. E se<br />
<strong>in</strong>vece la discipl<strong>in</strong>a, di fondo, ci<br />
piacesse? È una riflessione su questo<br />
tema <strong>il</strong> buon f<strong>il</strong>m di Dennis<br />
Gansel, ispirato ad alcuni esperimenti<br />
sull’obbedienza all’autorità<br />
condotti negli ambiti accademici<br />
della psicologia sociale.<br />
Danza<br />
“M<strong>il</strong>onga per strada”<br />
a cura del CDM.<br />
Rovereto, Piazza delle Erbe,<br />
ore 20.30.<br />
“Sui sentieri della<br />
memoria – Le Dolomiti<br />
raccontano”<br />
di Maria Crist<strong>in</strong>a Giambruno.<br />
Cembra, Piazzetta Maffei, ore<br />
11, 15 e 18. Replica domani,<br />
ore 11..<br />
Fra recitazione, video, musica,<br />
scenografie, gli spettatori saranno<br />
accompagnati lungo un percorso<br />
che farà rivivere fiabe, antiche<br />
storie e leggende delle genti<br />
di montagna.<br />
“Concerto di tenebre”<br />
Progetto per voce e live electronics<br />
di e con Valter Malosti, dai<br />
racconti di E. A. Poe.<br />
Trento, Giard<strong>in</strong>o S. Chiara,<br />
ore 21.30.<br />
“Sacco e Vanzetti”<br />
di M. Roli e L. V<strong>in</strong>cenzoni, con<br />
<strong>il</strong> GAD Città di Trento. Regia di<br />
Alberto Uez.<br />
Cognola, Piazza Argentario,<br />
ore 20.45.<br />
La pièce rievoca <strong>il</strong> crim<strong>in</strong>e giudiziario<br />
che nel 1927 porto sulla<br />
sedia elettrica i due emigrati italiani.<br />
ciclisti”, i Têtes de bois propongono<br />
visioni e storie liriche, spesso<br />
ambientate <strong>in</strong> suggestivi scenari<br />
francesi. Ci piace immag<strong>in</strong>arli<br />
arrivare con <strong>il</strong> loro vecchio Fiat<br />
615 NI f<strong>in</strong>o <strong>in</strong> malga e suonarci <strong>il</strong><br />
loro ultimo album "Avanti pop",<br />
animato pr<strong>in</strong>cipalmente da suggestioni<br />
e rivisitazioni di classici<br />
italiani.<br />
Soulfly e Blame<br />
<strong>in</strong> concerto. Per “Rafanass”.<br />
Rovereto, Piazzale De<br />
Gasperi, ore 19.<br />
Soulfly: Chi si ricorda i golden<br />
years del metal, non può<br />
avvertire un brivido di fronte<br />
notevole precisione d'esecuzione,<br />
caratteristica necessaria per i<br />
gruppi che tentano di traghettare<br />
<strong>il</strong> metal verso lidi sconosciuti<br />
che non siano solo quelli del numetal.<br />
lunedì 6 luglio<br />
C<strong>in</strong>ema<br />
“The wave – L’onda”<br />
di Dennis Gansel, con Jurgen<br />
Vogel, Frederick Lau, Max Riemelt.<br />
Rovereto, Terrazze del Mart,<br />
ore 21.30.<br />
martedì 7 luglio<br />
Classica<br />
Ludus Quartet e<br />
Edoardo Bruni<br />
(pianoforte)<br />
Per “I suoni delle Dolomiti”<br />
Cavalese, Auditorium<br />
Micheletti, ore 21.<br />
“Quartetto... più<br />
piano”<br />
Con <strong>il</strong> Ludus Quartet e Edoardo<br />
Bruni. Musiche di Bach e Bruni.<br />
Cavalese, Palacongressi, ore<br />
21.<br />
QUESTOTRENTINO<br />
31
monitor luglio<br />
Folk<br />
Marta Sebestyén<br />
Per “I suoni delle Dolomiti”.<br />
Val di Fassa, Malga Peniola,<br />
ore 14.<br />
La reg<strong>in</strong>a del folk ungherese, una<br />
delle punte della musica popolare<br />
balcanica e della world music, con<br />
un repertorio aperto a <strong>in</strong>fluenze<br />
ebraiche, bulgare, slovacche. Obbligatorio<br />
per gli appassionati del<br />
folk, forse noioso per gli altri.<br />
Ayarkhaan<br />
Per “It<strong>in</strong>erari Folk”.<br />
Trento, Giard<strong>in</strong>o S. Chiara,<br />
ore 21.30.<br />
Ayarkhaan è un trio femm<strong>in</strong><strong>il</strong>e<br />
dalla lontana e fredda regione<br />
della Yakutia, tra Russia e Mongolia,<br />
che canta accompagnandosi<br />
con <strong>il</strong> khomus, una sorta di<br />
scacciapensieri.<br />
Musica<br />
Quartetto Calle<br />
Cubana<br />
Rovereto, Brione, Piazza della<br />
Pace, ore 21.<br />
Ritmi tipicamente lat<strong>in</strong>i <strong>in</strong>terpretati<br />
con un sound decisamente<br />
moderno.<br />
Teatro<br />
“Variab<strong>il</strong>i pulsanti”<br />
Con Lella Costa e Piergiorgio<br />
Odifreddi. Per “Perg<strong>in</strong>e Spettacolo<br />
Aperto”.<br />
Perg<strong>in</strong>e, Parco Tre Castagni,<br />
ore 21.15.<br />
L'idea è quella di creare un dialogo<br />
tra scienza (Odifreddi), poesia<br />
(Costa) e musica (trio biro).<br />
Odifreddi ha sempre qualcosa da<br />
dire (forse troppo?) e Lella Costa<br />
è una bravissima attrice. Resta<br />
da verificare <strong>il</strong> funzionamento<br />
del mix.<br />
“Stravaganze di un<br />
abate libert<strong>in</strong>o”<br />
Con Gianni De Feo. Per “Le v<strong>il</strong>le<br />
della vanità”.<br />
Rav<strong>in</strong>a, V<strong>il</strong>la Margon, ore<br />
20.30 e 22. Domani si replica.<br />
“Rosso Malpelo”<br />
di Giovanni Verga, letto e <strong>in</strong>terpretato<br />
da Francesco Accomando.<br />
Argentario, Cava di P<strong>il</strong>a, ore<br />
21.30.<br />
Già <strong>in</strong>travisto a Trento al Centro<br />
Teatro, ritorna Francesco<br />
Accomando, qui <strong>in</strong> una location<br />
perfetta per <strong>il</strong> tema e <strong>il</strong> testo affrontato,<br />
uno dei capolavori della<br />
letteratura italiana rov<strong>in</strong>ato<br />
spesso e volentieri nella memoria<br />
collettiva dall'esperienza scolastica.<br />
E da riscoprire qu<strong>in</strong>di dal<br />
vivo.<br />
mercoledì 8 luglio<br />
Cabaret<br />
Daniele Raco<br />
Rovereto, Brione, Piazza della<br />
Pace, ore 21.<br />
Cabarettista savonese, lo si è visto<br />
a “Zelig”.<br />
C<strong>in</strong>ema<br />
“Yes Man”<br />
di Peyton Reed, con Jim Carrey,<br />
Zooey Deschanel, Terence<br />
Stamp.<br />
Rovereto, Terrazze del Mart, ore<br />
21.30.<br />
Un uomo scopre quanto la sua<br />
vita possa migliorare grazie al<br />
semplice cambiamento di una<br />
sua disposizione: dicendo sempre<br />
“sì” alle persone e al caso, Jim<br />
Carrey si scopre più felice. Lo Yes<br />
Man è la nuova <strong>in</strong>carnazione di<br />
uno dei personaggi tradizionali<br />
di Carrey, l'uomo che <strong>in</strong>contra <strong>il</strong><br />
misterioso / <strong>il</strong> soprannaturale e<br />
cambia la sua esistenza. Per i fan<br />
di Carrey le sue facce cont<strong>in</strong>uano<br />
a essere uno spasso.<br />
Classica<br />
Ensemble Zandonai<br />
Musiche di Bach, Beethoven,<br />
Skrjab<strong>in</strong>, Prokof ’ev. Per “P<strong>in</strong>è<br />
Musica”.<br />
Baselga di P<strong>in</strong>è, Centro<br />
Congressi P<strong>in</strong>è 1000, ore 21.<br />
“Quartetto... più<br />
piano”<br />
Con <strong>il</strong> Ludus Quartet e Edoardo<br />
Bruni. Musiche di Bach e Bruni.<br />
Dimaro, Teatro Comunale,<br />
ore 21.<br />
Folk<br />
Hulan Ensemble<br />
Per “It<strong>in</strong>erari Folk”.<br />
Trento, Piazza Battisti, ore<br />
21.30.<br />
Quattro musiciste, una baller<strong>in</strong>a,<br />
una cantante e due contorsioniste<br />
portano a Trento la musica,<br />
la cultura, la spiritualità e le<br />
tradizioni artistiche delle steppe<br />
della Mongolia.<br />
Incontri<br />
“Pakistan: serata<br />
<strong>in</strong>terculturale”<br />
Cibo, musica e poesia.<br />
Rovereto, Piazza Damiano<br />
Chiesa 8, ore 20.30.<br />
Ad un momento conviviale si<br />
aggiungerà la lettura di testi pakistani<br />
(<strong>in</strong> l<strong>in</strong>gua orig<strong>in</strong>ale e <strong>in</strong><br />
traduzione), accompagnata da<br />
musiche tradizionali.<br />
Musica & turismo<br />
Trekk<strong>in</strong>g musicali<br />
con Mario Brunello e Cesare<br />
Maestri. Per “I suoni delle Dolomiti”.<br />
Val Rendena. L’<strong>in</strong>iziativa si<br />
ripete ogni giorno f<strong>in</strong>o all’11<br />
luglio.<br />
Straord<strong>in</strong>ario appuntamento<br />
con <strong>il</strong> violoncellista Mario Brunello,<br />
ospite assiduo dei “Suoni<br />
delle Dolomiti”, e l’alp<strong>in</strong>ista Cesare<br />
Maestri: <strong>in</strong> quattro giorni di<br />
trekk<strong>in</strong>g percorreranno i sentieri<br />
delle Dolomiti di Brenta assieme<br />
a un piccolo <strong>numero</strong> di escursionisti,<br />
fermandosi per eseguire<br />
le sei Suites di Bach. Purtroppo,<br />
iscrizioni chiuse.<br />
giovedì 9 luglio<br />
C<strong>in</strong>ema<br />
“Giù al nord”<br />
di Dany Boom, con Kad Mérad,<br />
Dany Boon, Zoé Félix.<br />
Trento, Museo Trident<strong>in</strong>o di<br />
Scienze Naturali, ore 20.45<br />
e 23.<br />
Un impiegato di posta viene trasferito<br />
nel Nord della Francia,<br />
32 luglio 2009
QUESTOTRENTINO<br />
33
34 luglio 2009
QUESTOTRENTINO<br />
35
36 luglio 2009
dove la gente si comporta (e parla)<br />
<strong>in</strong> modo decisamente strano.<br />
I doppiatori fanno i tripli salti<br />
mortali per rendere <strong>in</strong> italiano<br />
le sfumature dell'<strong>in</strong>comprensib<strong>il</strong>e<br />
dialetto nordico, con risultati<br />
apprezzab<strong>il</strong>i. F<strong>il</strong>m simpatico ma<br />
meno divertente di quanto promette.<br />
“Happy go Lucky –<br />
La felicità porta<br />
fortuna”<br />
di Mike Leigh, con Sally<br />
Hawk<strong>in</strong>s, Alexis Zegerman, Eddie<br />
Marsan.<br />
Avio, Viticoltori <strong>in</strong> Avio. Ore<br />
20: visita della Cant<strong>in</strong>a. Ore<br />
21.30: f<strong>il</strong>m.<br />
Michel Gondry è uno dei più importanti<br />
registi <strong>in</strong> circolazione.<br />
Ci regala una storia divertente<br />
e profonda. Protagonisti un paio<br />
di balordi che lavorano <strong>in</strong> un noleggio<br />
di videocassette, sorpassati<br />
dalla tecnologia e lasciati <strong>in</strong>dietro<br />
dal successo. Un piccolo f<strong>il</strong>m<br />
geniale, fatto di nostalgia analogica<br />
e amore per <strong>il</strong> c<strong>in</strong>ema.<br />
Classica<br />
Ensemble Zandonai<br />
Musiche di Haydn, Mozart,<br />
Boccher<strong>in</strong>i. Per “P<strong>in</strong>è Musica”.<br />
Baselga di P<strong>in</strong>è, Centro<br />
Congressi P<strong>in</strong>è 1000, ore 21.<br />
Folk<br />
Saba<br />
Per “It<strong>in</strong>erari Folk”.<br />
Trento, Piazza Battisti, ore 21.30.<br />
Saba è una musicista e attrice somala,<br />
costretta dalle vicissitud<strong>in</strong>i<br />
del suo paese ad emigrare <strong>in</strong> Italia.<br />
La sua musica è un canto di<br />
nostalgia per l’Africa, che parla<br />
di diaspora, di affetti, del nuovo<br />
mondo dalle identità mescolate.<br />
Jazz<br />
Stefano Bollani<br />
Per “I suoni delle Dolomiti”.<br />
Cavalese, Auditorium<br />
Micheletti, ore 21.<br />
Il pianista più istrionico e poliedrico<br />
d’Italia è ospite dell’Associazione<br />
Italiana Accordatori e<br />
Riparatori di Pianoforti. Bollani<br />
cavalca musica e umorismo realizzando<br />
famosi divertissements.<br />
Ovviamente imperdib<strong>il</strong>e. Ingresso<br />
gratuito su prenotazione<br />
(0462 241111).<br />
Teatro, Musica e Danza<br />
“Città <strong>in</strong>visib<strong>il</strong>i”<br />
Rovereto, strade del<br />
centro storico, ore 21. La<br />
manifestazione si ripete<br />
domani nel centro storico e<br />
sabato 11 presso la Campana<br />
dei Caduti.<br />
Spettacolo it<strong>in</strong>erante di teatro,<br />
musica, danza e arti visive al<br />
quale partecipano oltre 200 artisti<br />
locali e <strong>in</strong>ternazionali. L’occasione<br />
è <strong>il</strong> Premio Internazionale<br />
Città della Pace, che quest’anno è<br />
stato assegnato alla comunità di<br />
Acupe (Bahia, Bras<strong>il</strong>e). La premiazione<br />
avverrà domenica 12,<br />
alle ore 11, presso la Campana<br />
dei Caduti.<br />
Teatro<br />
“Stravaganze di un<br />
abate libert<strong>in</strong>o”<br />
Con Gianni De Feo. Per “Le v<strong>il</strong>le<br />
della vanità”.<br />
V<strong>il</strong>lazzano, V<strong>il</strong>la De Mersi, ore<br />
20.30 e 22. Domani si replica.<br />
venerdì 10 luglio<br />
C<strong>in</strong>ema<br />
“Lezioni d’amore”<br />
di Isabel Coixet, con Ben K<strong>in</strong>gsley,<br />
Penelope Cruz, Dennis<br />
Hopper.<br />
Rovereto, Terrazze del Mart,<br />
ore 21.<br />
Il titolo orig<strong>in</strong>ale è “Elegy”. Non<br />
è rispettoso del romanzo di Ph<strong>il</strong>ip<br />
Roth da cui è tratto (Animale<br />
morente) ma almeno non è repellente<br />
come quello italiano. La<br />
storia è quella di un professore<br />
universitario sui 60 che <strong>in</strong>contra<br />
una giovane cubana. Entrambi<br />
sono <strong>in</strong> cerca di eros e di passione.<br />
“Bolt, un eroe a<br />
quattro zampe”<br />
f<strong>il</strong>m d’animazione di Byron Howard<br />
e Chris W<strong>il</strong>liams.<br />
Mattarello, Centro S. Vig<strong>il</strong>io,<br />
ore 21.30.<br />
Siamo capaci, oggidì, di dist<strong>in</strong>guere<br />
tra realtà e reality? E se non<br />
ne sono capaci gli esseri umani,<br />
può riuscirci un cane? Bolt racconta<br />
la storia curiosa di un cane<br />
superstar che crede di avere i suoi<br />
superpoteri anche fuori dal set.<br />
Ovviamente si sbaglia. Sarebbe<br />
da vedere <strong>in</strong> 3D ma <strong>in</strong> Trent<strong>in</strong>o,<br />
ancora, non ci è concesso.<br />
Classica<br />
“Bouquet di Bach”<br />
con <strong>il</strong> Trio Halogran.Musiche di<br />
Bach, Kurtag, Smith, Bett<strong>in</strong>elli,<br />
Jolivet.<br />
Trento, Piazza Battisti, Spazio<br />
Archeologico Sotterraneo del<br />
Sas, ore 20.45.<br />
Ivan Macrì (chitarra)<br />
Per “P<strong>in</strong>è Musica”.<br />
Baselga di P<strong>in</strong>è, Centro<br />
Congressi P<strong>in</strong>è 1000, ore 21.<br />
Folk<br />
Zamballarana<br />
Per “It<strong>in</strong>erari Folk”.<br />
Trento, Piazza Battisti, ore<br />
21.30.<br />
La tradizione musicale della<br />
Corsica si fonda su melodie e ritmi<br />
mediterranei e polivocalità.<br />
Zamballarana condisce con la<br />
canzone d’autore la musica locale<br />
corsa, usando anche strumenti<br />
tipici dell’isola.<br />
Concerto Gospel e<br />
Spiritual<br />
col Coro Novo Spiritu.<br />
Trento, Chiesa di S. Francesco<br />
Saverio, ore 21.<br />
Lirica<br />
“La Bohème”<br />
(selezione)<br />
di Giacomo Pucc<strong>in</strong>i. Con l’Orchestra<br />
Ross<strong>in</strong>i di Pesaro. Per<br />
“Perg<strong>in</strong>e Spettacolo Aperto”.<br />
Perg<strong>in</strong>e, Teatro Tenda, ore<br />
21.15. Domani si replica.<br />
PSA cont<strong>in</strong>ua con <strong>il</strong> suo buon<br />
proposito di far conoscere <strong>il</strong> repertorio<br />
operistico italiano anche<br />
a chi non può o non sa spostarsi<br />
verso palcoscenici lontani. In scena<br />
una versione “light” (con dei<br />
tagli musicali e drammaturgici)<br />
dell'opera pucc<strong>in</strong>iana. Protagonisti<br />
dei giovani cantanti selezionati<br />
attraverso audizioni <strong>in</strong>ternazionali.<br />
QUESTOTRENTINO<br />
37
monitor luglio<br />
Teatro<br />
“Amare foglie”<br />
A cura di Teatr<strong>in</strong>corso e Ars<br />
Group. Per “La memoria dei<br />
luoghi”<br />
Rovereto, Manifattura<br />
Tabacchi, ore 21.<br />
Da vedere non foss'altro per ammirare<br />
a un anno da Manifesta<br />
7 la straord<strong>in</strong>aria struttura di<br />
Borgo Sacco. La gloriosa Manifattura<br />
tabacchi di Rovereto rivivrà<br />
nel teatro di Elena Mar<strong>in</strong>o,<br />
che questa volta si cimenta con la<br />
memoria delle lavoratrici di tabacco<br />
(le zigherane cui è dedicata<br />
anche una statua votiva all'<strong>in</strong>terno<br />
della Manifattura).<br />
sabato 11 luglio<br />
Cabaret<br />
I Papu<br />
Trento, Giard<strong>in</strong>o S. Chiara, ore<br />
21.30<br />
Classica<br />
Mario Brunello<br />
(violoncello)<br />
Per “I suoni delle Dolomiti”.<br />
Val Rendena, Rifugio Cas<strong>in</strong>ei,<br />
Prà del Mandron, ore 14.<br />
Sergio Camelia<br />
(chitarra)<br />
Per “P<strong>in</strong>è Musica”.<br />
Baselga di P<strong>in</strong>è, Antica Pieve,<br />
ore 11.<br />
Lirica<br />
Concerto<br />
del Laboratorio Lirico. Per “Perg<strong>in</strong>e<br />
Spettacolo Aperto”.<br />
Perg<strong>in</strong>e, Piazza Municipio,<br />
ore 18.<br />
Rock<br />
“Open hands”<br />
Festival di gruppi metal underground.<br />
Rovereto, Piazzale Degasperi,<br />
ore 21.<br />
Teatro<br />
“Sui sentieri della<br />
memoria – Le Dolomiti<br />
raccontano”<br />
di Maria Crist<strong>in</strong>a Giambruno.<br />
Tesero, Centro Storico, ore 20<br />
e 21.30. Replica domani, ore<br />
20 e 21.30.<br />
Vedi presentazione al 4 luglio.<br />
Folk<br />
“Carovana Now”<br />
Con la Nomadic Orchestra of<br />
the World e Nuove Tribù Zulu<br />
Per “It<strong>in</strong>erari Folk”.<br />
Trento, Piazza Battisti, ore<br />
21.30.<br />
“Carovana Now” è un progetto<br />
nato dall’<strong>in</strong>contro tra musicisti<br />
italiani e <strong>in</strong>diani. Gli strumenti<br />
moderni italiani si <strong>in</strong>trecciano<br />
con gli strumenti tradizionali<br />
<strong>in</strong>diani, con la danza s<strong>in</strong>uosa, e<br />
alle sonorità folk-rock balcaniche<br />
delle Nuove Tribù Zulu. Uno<br />
spettacolo dedicato al nomadismo<br />
<strong>in</strong> tutte le sue forme.<br />
Rock<br />
The Bugs<br />
<strong>in</strong> concerto.<br />
Rav<strong>in</strong>a, Cort<strong>il</strong>e della<br />
Circoscrizione, ore 21.<br />
lunedì 13 luglio<br />
C<strong>in</strong>ema<br />
“Valzer con Bashir”<br />
di Ari Folman, con Ari Folman,<br />
Mickey Leon, Ori Sivan.<br />
Rovereto, Terrazze del Mart,<br />
ore 21.30.<br />
Un c<strong>in</strong>easta è soldato a Sabra e<br />
Chat<strong>il</strong>a, ma perde la memoria.<br />
Per ritrovarla realizza un documentario<br />
animato. Un saggio<br />
sulla Storia, un f<strong>il</strong>m di guerra,<br />
una pellicola d’animazione, una<br />
riflessione sul documentario e<br />
sul suo stesso farsi, una denuncia<br />
dell’<strong>in</strong>differenza che co<strong>in</strong>volge <strong>il</strong><br />
nostro sguardo e le nostre azioni.<br />
Importantissimo.<br />
Folk<br />
Eva Quartet<br />
Per “It<strong>in</strong>erari Folk”.<br />
Trento, Giard<strong>in</strong>o S. Chiara,<br />
ore 21.30.<br />
Quattro cantanti, rigorosamente<br />
selezionate all’<strong>in</strong>terno del celebre<br />
coro femm<strong>in</strong><strong>il</strong>e “Le Mystère des<br />
Voix Bulgares”, propongono uno<br />
st<strong>il</strong>e di canto dall’eccellenza tecnica<br />
e un repertorio basato sulla<br />
tradizione bulgara, ma anche sui<br />
canti sacri e sulla musica colta<br />
contemporanea.<br />
Goran BregoviC<br />
<strong>in</strong> concerto.<br />
Rovereto, Piazzale ex Bimac,<br />
ore 21.<br />
La musica di Bregovič (Sarajevo,<br />
1950) deriva da temi zigani e<br />
slavi ed è <strong>il</strong> risultato della fusione<br />
della tradizionale musica polifonica<br />
popolare dei Balcani con <strong>il</strong><br />
tango e le bande di ottoni. È di-<br />
domenica 12 luglio<br />
Classica<br />
Dante Vannelli<br />
Per “I suoni delle Dolomiti”.<br />
Castello di Fiemme, Doss<br />
Zélor, ore 11.<br />
Andrea Appi e Ramiro Besa, cioè<br />
I Papu, si esibiscono da anni <strong>in</strong><br />
tv locali venete (che si seguono<br />
anche da noi); quando sono <strong>in</strong><br />
forma, merita seguirli.<br />
Trio dell’Accademia<br />
Musiche di Haydn e Mendelssohn.<br />
Per “P<strong>in</strong>è Musica”.<br />
Baselga di P<strong>in</strong>è, Centro<br />
Congressi P<strong>in</strong>è 1000, ore 21.<br />
38 Goran Bregovic<br />
luglio 2009
Mostre d’estate<br />
“Egitto mai visto”<br />
La mostra estiva del Castello del Buonconsiglio è dedicata<br />
all’Egitto (f<strong>in</strong>o all’8 novembre). “Mai visto”, specifica <strong>il</strong><br />
sottotitolo, perché si tratta di due dist<strong>in</strong>te collezioni f<strong>in</strong>o ad ora<br />
mai esposte al pubblico. La prima proviene dal Museo Egizio di<br />
Tor<strong>in</strong>o, ovvero la più ricca raccolta al mondo di reperti egizi dopo<br />
quella del Museo del Cairo. Sono reperti provenienti dall’area<br />
archeologica di Assiut, uno dei pr<strong>in</strong>cipali centri dell’Egitto a<br />
cavallo tra III e II m<strong>il</strong>lenio a.C., manufatti recuperati nel corso<br />
di una campagna promossa a <strong>in</strong>izio Novecento dallo stesso<br />
Museo Egizio. L’altra collezione proviene dalle stesse collezioni<br />
del Buonconsiglio: donata al Municipio di Trento nel 1858<br />
dall’ufficiale asburgico Taddeo de Tonelli, documenta più che<br />
uno specifico sito archeologico <strong>il</strong> gusto orientalista del tempo,<br />
la passione antiquaria per una civ<strong>il</strong>tà misteriosa che lentamente<br />
stava venendo alla luce.<br />
L’<strong>in</strong>sieme dei materiali esposti nel percorso racconta <strong>in</strong>nanzitutto<br />
la vita quotidiana dagli oggetti che rimandano alla cura del<br />
corpo, ai recipienti per cibi e bevande, dalle forme per la cottura<br />
del pane agli archi, f<strong>in</strong>o ai bastoni da passeggio. Il nucleo più<br />
consistente, e certamente per <strong>il</strong> visitatore più denso di fasc<strong>in</strong>o<br />
ed emozioni, è però quello legato alla sfera magico-religiosa.<br />
Si tratta di oggetti <strong>in</strong> legno per lo più policromo: maschere di<br />
mummie, sarcofagi, steli funerarie percorse da geroglifici e<br />
<strong>numero</strong>se statu<strong>in</strong>e, molte delle quali raffiguranti scene di lavoro<br />
nei campi.<br />
“Immag<strong>in</strong>are New York”<br />
Dalle civ<strong>il</strong>tà dell’antichità<br />
a quelle della<br />
contemporaneità. Al Mart,<br />
l’11 luglio, apre i battenti<br />
“Immag<strong>in</strong>are New York.<br />
Opere dal MoMa”, a cura di<br />
Sarah Hermanson Meister.<br />
La storia della Grande Mela,<br />
dall’<strong>in</strong>izio del Novecento<br />
ad oggi, è ripercorsa<br />
attraverso <strong>il</strong> prezioso<br />
materiale fotografico<br />
appartenente al MoMa di<br />
New York; un’istituzione<br />
museale che, f<strong>in</strong> dalla sua<br />
fondazione nel 1929, ha<br />
compreso l’importanza<br />
documentaristica quanto<br />
artistica della fotografia,<br />
dedicando ad essa, f<strong>in</strong><br />
dal 1940, un apposito<br />
Dipartimento.<br />
Il percorso, che ripercorre<br />
al contempo la storia della Alfred Stieglitz, City of Ambition (1910)<br />
fotografia e <strong>il</strong> tumultuoso<br />
evolversi del paesaggio urbano, parte da “City of Ambition”(1910)<br />
di Alfred Stieglitz, fotografo, scrittore e fondatore -nel 1903- della<br />
celebre rivista “Camera Work”. Tra gli altri importanti fotografi<br />
testimoniati nel percorso segnaliamo per lo meno Ralph Ste<strong>in</strong>er,<br />
Henri Cartier Bresson, Richard Avedon e, per quanto riguarda le<br />
nuove generazioni, C<strong>in</strong>dy Sherman e Thomas Struth.<br />
Restiamo al Mart per citare due mostre da tempo <strong>in</strong> corso e delle<br />
quali ci siamo già occupati nei numeri scorsi: “La Guerra Fredda –<br />
Cold War. Arte e design<br />
<strong>in</strong> un mondo diviso”<br />
(f<strong>in</strong>o al 26 luglio) e<br />
“Italia contemporanea.<br />
Offic<strong>in</strong>a S. Lorenzo”<br />
(f<strong>in</strong>o al 27 settembre).<br />
Ricordiamo <strong>in</strong>f<strong>in</strong>e la<br />
mostra “L’uomo del<br />
Conc<strong>il</strong>io. Il card<strong>in</strong>ale<br />
Giovanni Morone tra<br />
Roma e Trento nell’età<br />
di Michelangelo”,<br />
<strong>in</strong>iziata nell’apr<strong>il</strong>e<br />
scorso presso <strong>il</strong> Museo<br />
Diocesano di Trento e<br />
che si concluderà <strong>il</strong> 26<br />
luglio.<br />
.<br />
Duccio Dogheria<br />
QUESTOTRENTINO<br />
39
Mostre d’estate<br />
Arte Sella<br />
Arte Sella, manifestazione di arte con e nella natura nata del<br />
1986, divenuta senza protervia una realtà di sicuro prestigio<br />
<strong>in</strong>ternazionale, si arricchisce anche quest’anno di nuove opere<br />
all’aperto che verranno presentate al pubblico <strong>il</strong> 13 settembre.<br />
Nel frattempo, durante l’estate, propone un ricco programma<br />
di <strong>in</strong>iziative. Al momento <strong>in</strong> cui scriviamo è <strong>in</strong> corso la mostra<br />
personale dell’artista messicana Jolanda Gutierrez (Borgo, Spazi<br />
Livio Rossi, f<strong>in</strong>o al 30 settembre), che usa materiali naturali<br />
<strong>in</strong> una ricerca che evoca antiche pratiche e miti della cultura<br />
del suo popolo prima della conquista europea, facendone però<br />
soprattutto un lavoro sui significati di trasformazione <strong>in</strong>siti nella<br />
simbologia dei semi.<br />
Giampiero Agost<strong>in</strong>i, di orig<strong>in</strong>e trent<strong>in</strong>a, è <strong>in</strong>vece l’autore di<br />
“Frontiere della memoria” (Malga Valarica, presso <strong>il</strong> passo del<br />
Brocon, f<strong>in</strong>o al 30 agosto), mostra fotografica sui segni lasciati<br />
dalla Grande Guerra nel paesaggio trent<strong>in</strong>o.<br />
Altro evento molto atteso è la mostra dell’artista François Lelong<br />
(Malga Costa <strong>in</strong> Valle di Sella, dal 5 luglio al 13 settembre), che<br />
esplora analogie tra vegetali e animali, rami/arti, corteccia/pelle,<br />
l<strong>in</strong>fa/sangue per una riflessione <strong>in</strong> chiave immag<strong>in</strong>ifica e poetica<br />
sulle relazioni che legano tra loro gli esseri viventi.<br />
Malga Costa è nel corso dei mesi tra luglio e agosto <strong>il</strong> fulcro di<br />
una serie di eventi di poesia, di musica, di teatro, di danza che<br />
vedranno tra gli altri le presenze di Mariangela Gualtieri, Marco<br />
Lodoli, Mario Brunello, Marco Paol<strong>in</strong>i, Gabriele Vacis, Roberta<br />
Dapunt.<br />
Mirta Carroli<br />
Ci sono serenità e forza nelle sculture che Mirta Carroli espone<br />
per l’annuale appuntamento di Castel Perg<strong>in</strong>e (f<strong>in</strong>o all’8<br />
novembre). La forza deriva dall’uso del ferro, tagliato, saldato,<br />
lasciato arrugg<strong>in</strong>ire all’aria, non al modo di un fabbro che lo<br />
batte e lo modella, ma conservando <strong>il</strong> suo aspetto di prodotto<br />
di fonderia e facendolo <strong>in</strong>contrare con l’idea di una forma. Così,<br />
nella r<strong>in</strong>uncia al corpo a corpo con la materia, è appunto la<br />
serenità di un’<strong>in</strong>venzione formale a guadagnarci, dove segno e<br />
disegno vengono <strong>in</strong> primo piano, l’ immag<strong>in</strong>ario percorre la via<br />
di evocazioni mitiche e arcaiche (le ruote di un carro “div<strong>in</strong>o”, la<br />
“Nike”), e anche quando att<strong>in</strong>ge alla cultura materiale contad<strong>in</strong>a<br />
(come lo scheletro di una grossa ruota di mac<strong>in</strong>a, o degli erpici)<br />
se ne serve senza tentazioni nostalgiche, <strong>in</strong>serendola <strong>in</strong> una<br />
propria astrazione fantastica. Talvolta si lascia toccare dallo<br />
spirito dei luoghi (e allora <strong>in</strong>venta un’araldica di torri-totem),<br />
oppure lavora per togliere anziché aggiungere, e crea un traforo<br />
<strong>in</strong> cui viene ancora più esaltata la propensione, presente <strong>in</strong> tutte<br />
le opere, a co<strong>in</strong>volgere <strong>il</strong> vuoto, a lavorare sullo spazio <strong>in</strong>vece<br />
che sulla massa e sul volume. Alla f<strong>in</strong>e, è questo che resta, la<br />
leggerezza di un’ispirazione mitica nel taglio semplice e crudo<br />
della materia.<br />
Stefano Zanella<br />
40 luglio 2009
monitor luglio<br />
venuto famoso <strong>in</strong> seguito alla sua<br />
collaborazione col regista Kusturica.<br />
Molto popolare nell'Europa<br />
Orientale, Bregović è stato<br />
accusato più volte di "rubare"<br />
la musica zigana e popolare dei<br />
Balcani ripresentandola come<br />
una propria creazione.<br />
martedì 14 luglio<br />
Classica<br />
Ben Schoeman<br />
(pianoforte)<br />
Musiche di Bach, Rachman<strong>in</strong>ov,<br />
Liszt. Per “P<strong>in</strong>è Musica”.<br />
Baselga di P<strong>in</strong>è, Centro<br />
Congressi P<strong>in</strong>è 1000, ore 21.<br />
“Serata romantica”<br />
con <strong>il</strong> Mozart Consort Salzburg.<br />
Rovereto, Chiostro di S.<br />
Rocco, ore 21.<br />
co alle recenti sperimentazioni<br />
m<strong>in</strong>imalistiche e non solo, passando<br />
per <strong>il</strong> jazz e <strong>il</strong> progressive<br />
rock, e immerso nella produzione<br />
artistica contemporanea. Molto,<br />
molto <strong>in</strong>teressante; ma le 2 ore di<br />
camm<strong>in</strong>o per arrivare al rifugio<br />
suggeriscono preparazione montanara.<br />
Rock<br />
Rock<strong>in</strong>’ Diapason Band<br />
<strong>in</strong> concerto.<br />
Gardolo, Parco di Melta, ore<br />
21.<br />
Teatro<br />
“Il rospo e la lucciola”<br />
Incontro con Alejandro Jodorowsky.<br />
Per “Perg<strong>in</strong>e Spettacolo<br />
Aperto”.<br />
Perg<strong>in</strong>e, Teatro Tenda, ore 21.15.<br />
“Serenata per <strong>il</strong> Nuovo<br />
Mondo”<br />
con Antonio Catalano. Per “Perg<strong>in</strong>e<br />
Spettacolo Aperto”.<br />
Perg<strong>in</strong>e, Ex cuc<strong>in</strong>e<br />
dell’Ospedale Psichiatrico,<br />
ore 23.<br />
“Racconti del terrore”<br />
di Alessio Kogoj, con i Teatri<br />
soffiati.<br />
Trento, Studentato S.<br />
Bartolameo, ore 22.<br />
Teatro<br />
“Sui sentieri della<br />
memoria – Le Dolomiti<br />
raccontano”<br />
di Maria Crist<strong>in</strong>a Giambruno.<br />
Trento, V<strong>il</strong>la Baldu<strong>in</strong>i<br />
Tambosi, ore 20 e 22. Replica<br />
domani, ore 20 e 22.<br />
Vedi presentazione al 4 luglio.<br />
Classica<br />
“Le tastiere<br />
raccontano:<br />
<strong>il</strong> violoncello”<br />
Con i giovani dell’Accademia<br />
Pianistica di Imola. Per “P<strong>in</strong>è<br />
Musica”.<br />
Vigo, Chiesa di San Giuseppe,<br />
ore 11.<br />
Folk<br />
Sancto Ianne<br />
Per “It<strong>in</strong>erari Folk”.<br />
Trento, Giard<strong>in</strong>o Santa<br />
Chiara, ore 21.30.<br />
Folk<br />
Otello Profazio<br />
Per “It<strong>in</strong>erari Folk”.<br />
Trento, Piazza Battisti, ore<br />
21.30.<br />
È considerato dai suoi colleghi<br />
<strong>il</strong> “Pr<strong>in</strong>cipe dei Cantastorie” del<br />
sud Italia, rappresentante di tutte<br />
le regioni, <strong>in</strong> particolare della<br />
Calabria – dove è nato – e della<br />
Sic<strong>il</strong>ia. La sua è attività di altissimo<br />
valore, nel recupero e nella<br />
conservazione delle tradizioni,<br />
ma anche nell’impegno politico,<br />
civ<strong>il</strong>e e sociale.<br />
Banda di Piazza<br />
Caricamento<br />
Borgo Sacco di Rovereto,<br />
Parco di Palazzo Bossi-<br />
Fedrigotti, ore 21.<br />
Musica<br />
Delta Saxophone<br />
Quartet<br />
Per “I suoni delle Dolomiti”.<br />
Val di Fassa, Rifugio San<br />
Nicolò, ore 14.<br />
Un quartetto <strong>in</strong>glese, capace di<br />
spaziare dal repertorio classi-<br />
Alejandro Jodorowsky è uno<br />
dei personaggi più affasc<strong>in</strong>anti<br />
che esistano al mondo: regista,<br />
sceneggiatore di fumetti, scrittore,<br />
poeta, sciamano, guaritore,<br />
psicologo... Tutto all'<strong>in</strong>segna<br />
del surrealismo, abbracciato da<br />
giovane e mai abbandonato. Jodorowsky<br />
si presenta a Perg<strong>in</strong>e a<br />
briglia sciolta, con l'<strong>in</strong>tenzione di<br />
parlare a ruota libera di poesia e<br />
di vita.<br />
mercoledì 15 luglio<br />
Cabaret<br />
I toni marci<br />
Trento, Madonna Bianca, Piazzale<br />
Europa, ore 21.<br />
Trio di comici trent<strong>in</strong>i.<br />
C<strong>in</strong>ema<br />
“Gran Tor<strong>in</strong>o”<br />
di e con Cl<strong>in</strong>t Eastwood, e con<br />
Christopher Carley, Bee Vang.<br />
Rovereto, Terrazze del Mart,<br />
ore 21.30.<br />
Un ragazzetto viene ricattato da<br />
una ganga della sua stessa etnia.<br />
Walt, anziano vic<strong>in</strong>o di casa reduce<br />
dalla guerra <strong>in</strong> Corea, si<br />
pone al suo fianco. Il furore di<br />
Walt emerge <strong>in</strong> diversi primi piani<br />
<strong>in</strong> cui guarda dritto <strong>in</strong> avanti,<br />
strizza gli occhi, e r<strong>in</strong>ghia dalla<br />
rabbia. Quello di Cl<strong>in</strong>t è un furore<br />
conservatore, ma non tristemente<br />
<strong>in</strong>dividualista. L’ansia<br />
non rimane riservata al proprio<br />
dest<strong>in</strong>o privato, ma si dispiega, è<br />
collettiva, liberante, viva.<br />
Rappresentanti della tradizione<br />
del Sannio beneventano, propongono<br />
una musica di mescolanza,<br />
un “neo folk d’autore” con venature<br />
rock, blues, arabe, balcaniche,<br />
tra ballate e tammuriate,<br />
restando comunque legati alla<br />
propria terra.<br />
Incontri<br />
“Sudamerica: serata<br />
<strong>in</strong>terculturale”<br />
Cibo, musica e poesia.<br />
Rovereto, Piazza Damiano<br />
Chiesa 8, ore 20.30.<br />
Ad un momento conviviale si aggiungerà<br />
la lettura di testi lat<strong>in</strong>oamericani<br />
(<strong>in</strong> l<strong>in</strong>gua orig<strong>in</strong>ale e<br />
<strong>in</strong> traduzione), accompagnata<br />
da musiche tradizionali.<br />
QUESTOTRENTINO<br />
41
monitor luglio<br />
Musica<br />
Quartetto vocale di<br />
Giovanna Mar<strong>in</strong>i.<br />
Per “I suoni delle Dolomiti”.<br />
S. Mart<strong>in</strong>o di Castrozza,<br />
Malga Venegiota, ore 14.<br />
A l’antica. Musiche di Armando<br />
Francesch<strong>in</strong>i. Coreografie<br />
di Maria Grazia Torbol, con la<br />
compagnia Danza Viva.<br />
Trento, Via Belenzani, ore 21.<br />
giovedì 16 luglio<br />
Cabaret<br />
Baz – Marco Bazzoni<br />
Rovereto, Piazza Malfatti, ore<br />
21.<br />
Cabarettista della batteria di<br />
“Colorado Cafè”.<br />
C<strong>in</strong>ema<br />
“La felicità porta<br />
fortuna”<br />
Musiche di Schumann e Skrjab<strong>in</strong>.<br />
Per “Perg<strong>in</strong>e Spettacolo<br />
Aperto”.<br />
Perg<strong>in</strong>e, Parco dei tre<br />
castagni, ore 21.<br />
Folk<br />
Zakir Hussa<strong>in</strong><br />
Per “I suoni delle Dolomiti”.<br />
Terme di Comano, Malga<br />
Movl<strong>in</strong>a, ore 14.<br />
Teatro<br />
“4.48”<br />
di Sarah Kane. Per “Perg<strong>in</strong>e<br />
Spettacolo Aperto”.<br />
Perg<strong>in</strong>e, Ex cuc<strong>in</strong>e<br />
dell’Ospedale Psichiatrico,<br />
ore 23.<br />
Sarah Kane, autrice <strong>in</strong>glese<br />
morta a soli 28 anni nel 1999,<br />
ha scritto 4.48 prima di suicidarsi.<br />
E’ Sarah Kane stessa che<br />
<strong>in</strong> un lanc<strong>in</strong>ante monologo parla<br />
della sua decisione di togliersi la<br />
vita, guardando <strong>in</strong> faccia <strong>il</strong> volto<br />
della sua disperazione, della sua<br />
depressione, della sua malattia<br />
mentale e, <strong>in</strong>f<strong>in</strong>e, della sua morte.<br />
La “Joan Baez italiana”, diventata<br />
famosa negli anni ‘60 per<br />
le canzoni politiche e sociali,<br />
è anche appassionata di tutte<br />
le espressioni vocali; con <strong>il</strong> suo<br />
quartetto presenterà una grande<br />
varietà di canti da ogni tipo di<br />
repertorio. Interessante culturalmente,<br />
banale per i musicisti.<br />
Teatro<br />
“Nuvole di passaggio”<br />
Regia di Antonio Viganò. Per<br />
“Perg<strong>in</strong>e Spettacolo Aperto”.<br />
Perg<strong>in</strong>e, Ex cuc<strong>in</strong>e<br />
dell’Ospedale Psichiatrico,<br />
ore 21.15.<br />
“SD – discoteca<br />
s<strong>il</strong>enziosa”<br />
Per “Perg<strong>in</strong>e Spettacolo Aperto”.<br />
Perg<strong>in</strong>e, Ex cuc<strong>in</strong>e<br />
dell’Ospedale Psichiatrico,<br />
ore 23.<br />
Teatro, musica e danza<br />
“C<strong>in</strong>quenotti”<br />
Andrea Castelli <strong>in</strong> un testo di<br />
Giuseppe Calliari. Suonano <strong>il</strong><br />
Virtuoso Ensemble e l’ensemble<br />
di Mike Leigh, con Sally<br />
Hawk<strong>in</strong>s, Alexis Zegerman, Andrea<br />
Riseborough,<br />
Trento, Museo Trident<strong>in</strong>o di<br />
Scienze Naturali, ore 20.45<br />
e 23.<br />
Un regista che priv<strong>il</strong>egia generalmente<br />
i momenti tristi ci regala<br />
stavolta una commedia, e<br />
un personaggio del tutto solare:<br />
Poppy, maestra <strong>in</strong> una scuola<br />
materna, riesce a svoltare <strong>in</strong> positivo<br />
tutti gli accidenti che le capitano.<br />
A partire dal furto di una<br />
bicicletta.<br />
“Be k<strong>in</strong>d, rew<strong>in</strong>d”<br />
di Michel Gondry, con Jack<br />
Black e Mos Def.<br />
Martignano, Maso Martis. Ore<br />
20: visita della Cant<strong>in</strong>a. Ore<br />
21.30: f<strong>il</strong>m.<br />
Michel Gondry è uno dei più importanti<br />
registi <strong>in</strong> circolazione.<br />
Ci regala una storia divertente<br />
e profonda. Protagonisti un paio<br />
di balordi che lavorano <strong>in</strong> un noleggio<br />
di videocassette, sorpassati<br />
dalla tecnologia e lasciati <strong>in</strong>dietro<br />
dal successo. Un piccolo f<strong>il</strong>m<br />
geniale, fatto di nostalgia analogica<br />
e amore per <strong>il</strong> c<strong>in</strong>ema.<br />
Classica<br />
Y<strong>in</strong>gjia Xuè e André<br />
Gallo (pianoforte)<br />
Riconosciuto come <strong>il</strong> maestro<br />
mondiale della tabla che, per<br />
dovere di <strong>in</strong>formazione, è parola<br />
araba e significa tamburo. Si<br />
tratta <strong>in</strong> realtà di uno strumento<br />
percussivo a due corpi che l'<strong>in</strong>diano<br />
Zakir Hussa<strong>in</strong> ha portato<br />
alle estreme sperimentazioni.<br />
Zakir vanta più di trent'anni di<br />
carriera musicale, <strong>in</strong>numerevoli<br />
collaborazioni a livello <strong>in</strong>ternazionale,<br />
composizioni per f<strong>il</strong>m,<br />
nonché la fondazione della Moment<br />
Records e scuole di tabla a<br />
Mumbai e San Francisco. Il suo<br />
ritmo, che a volte arriva a<br />
20 battute al secondo, risulta a<br />
tratti di diffic<strong>il</strong>e comprensione se<br />
non siete bonghisti dalle mani <strong>in</strong>callite<br />
o perlomeno percussionisti<br />
nello spirito.<br />
Musica<br />
“Il piano piange”<br />
Concerto per pianoforte. Per<br />
“Perg<strong>in</strong>e Spettacolo Aperto”.<br />
Perg<strong>in</strong>e, Ex cuc<strong>in</strong>e dell’Ospedale<br />
Psichiatrico, ore 21.15.<br />
venerdì 17 luglio<br />
C<strong>in</strong>ema<br />
“Gli amici del bar<br />
Margherita”<br />
di Pupi Avati, con Diego Abatantuono,<br />
Luigi Lo Cascio, Laura<br />
Chiatti.<br />
Rovereto, Terrazze del Mart,<br />
ore 21.30.<br />
Un vecchio quartiere di Bologna<br />
ricostruito a Cuneo? Poteri della<br />
f<strong>in</strong>zione c<strong>in</strong>ematografica (e della<br />
F<strong>il</strong>m Commission del Piemonte).<br />
Il f<strong>il</strong>m è puro Pupi Avati: ricordi<br />
di giov<strong>in</strong>ezza, amore per i luoghi,<br />
racconto collettivo, quadretti di<br />
prov<strong>in</strong>cia, b<strong>il</strong>iardo, donne, jazz<br />
e Sanremo. “Adesso anche Bologna<br />
ha i suoi Vitelloni” (Roberto<br />
Nepoti).<br />
“Gran Tor<strong>in</strong>o”<br />
di e con Cl<strong>in</strong>t Eastwood, e con<br />
Christopher Carley, Bee Vang.<br />
Mattarello, Centro S. Vig<strong>il</strong>io,<br />
ore 21.30.<br />
Vedi presentazione al 15 luglio.<br />
Danza<br />
“Cage – Sculpture”<br />
Coreografia di Roberto Zappalà.<br />
Per “Perg<strong>in</strong>e Spettacolo<br />
Aperto”.<br />
Perg<strong>in</strong>e, Teatro Tenda, ore 21.15.<br />
42 luglio 2009
La musica di John Cage è da<br />
sempre associata alle creazioni<br />
di danza contemporanea più m<strong>in</strong>imali<br />
-a partire dal leggendario<br />
sodalizio con Merce Cunn<strong>in</strong>gham-<br />
e diviene anche per Roberto<br />
Zappalà <strong>il</strong> pretesto per una<br />
stretta comunicazione tra spazio<br />
e corpo, liberato dalle rigide<br />
trame letterarie e concettuali. Lo<br />
spettacolo è frutto di un laboratorio<br />
che, all’<strong>in</strong>terno del progetto<br />
“Home-less”, ha portato a Perg<strong>in</strong>e<br />
dieci danzatori provenienti da<br />
c<strong>in</strong>que diversi paesi.<br />
Folk<br />
Yungchen Lhamo<br />
Per “I suoni delle Dolomiti”.<br />
Val Rendena, Forte Clemp,<br />
ore 14.<br />
Yungchen Lhamo propone musica<br />
tibetana con forti t<strong>in</strong>te nostalgiche.<br />
Il "mal del paese" nasce e si<br />
sv<strong>il</strong>uppa da una prospettiva anglosassone,<br />
prima austrialiana,<br />
poi statunitense, <strong>in</strong> particolare<br />
dalla casa discografica di Peter<br />
Gabriel, presso la quale <strong>in</strong>cide. La<br />
"dea della melodia e della canzone"<br />
- questo <strong>il</strong> significato del suo<br />
nome attibuitole da un giovane<br />
Lama - vanta collaborazioni con<br />
Natalie Merchant, Annie Lennox,<br />
B<strong>il</strong>ly Corgan, Sheryl Crow,<br />
Michael Stipe. Sebbene la Presanella<br />
non sia <strong>il</strong> Tetto del Mondo,<br />
l'ambiente si presta a diffondere<br />
l'<strong>in</strong>censo tibetano <strong>in</strong> modo suggestivo<br />
soprattutto per chi è amante<br />
della world music.<br />
Mamadì Kaba<br />
<strong>in</strong> concerto.<br />
Trento, Piedicastello, piazza<br />
antistante le gallerie, ore 21.<br />
Musicista, pittore e scrittore proveniente<br />
dalla Gu<strong>in</strong>ea, è attivamente<br />
impegnato nella difesa<br />
delle tradizioni del suo popolo.<br />
Rievocazioni<br />
“L’abito nel cuore –<br />
Rovereto 1700”<br />
di Michele Pand<strong>in</strong>i, con Sonia Placidi,<br />
Loredana Venturelli, Daniela<br />
Bertelli, Francesca Velardita.<br />
Sacco di Rovereto, Palazzo<br />
Bossi Fedrigotti, ore 21.<br />
Una passeggiata attraverso la<br />
moda del ‘700 con accompagnamento<br />
di musica e danza.<br />
Teatro<br />
“Iamos”<br />
con <strong>il</strong> Teatr<strong>in</strong>o Clandest<strong>in</strong>o. Per<br />
“Perg<strong>in</strong>e Spettacolo Aperto”.<br />
Perg<strong>in</strong>e, Ex Ospedale<br />
Psichiatrico, ore 23.<br />
Una scena sulla quale agiscono<br />
<strong>in</strong>sieme un atto performativo,<br />
una selezione musicale, degli<br />
strumenti musicali e un’immag<strong>in</strong>e<br />
costituita da elementi reali<br />
(scatoloni, carte fluo, lampade).<br />
Sotto <strong>il</strong> patroc<strong>in</strong>io di una delle<br />
compagnie più <strong>in</strong>teressanti e<br />
<strong>in</strong>novative del teatro italiano, <strong>il</strong><br />
Teatr<strong>in</strong>o Clandest<strong>in</strong>o.<br />
sabato 18 luglio<br />
Classica<br />
Trio Ad Libitum<br />
Musiche di Klughardt, Kahn,<br />
Britten.<br />
Trento, Piazza Battisti, Spazio<br />
Archeologico Sotterraneo del<br />
Sas, ore 20.45.<br />
“Astrologiche note”<br />
Conversazion-concerto a cura<br />
di Chiara San Giuseppe. Per<br />
“P<strong>in</strong>è Musica”.<br />
Baselga di P<strong>in</strong>è, Centro P<strong>in</strong>è<br />
1000, ore 21.<br />
Danza<br />
“Cage – Sculpture”<br />
Coreografia di Roberto Zappalà.<br />
Per “Perg<strong>in</strong>e Spettacolo<br />
Aperto”.<br />
Perg<strong>in</strong>e, Teatro Tenda, ore<br />
21.15.<br />
Vedi presentazione al 17 luglio.<br />
Feste<br />
Festa di chiusura<br />
di “Perg<strong>in</strong>e Spettacolo Aperto”.<br />
Perg<strong>in</strong>e, Ex cuc<strong>in</strong>e dell’Ospedale<br />
Psichiatrico, ore 23.<br />
Folk<br />
Tekameli<br />
Per “It<strong>in</strong>erari Folk”.<br />
Trento, Piazza Battisti, ore<br />
21.30.<br />
I provenzali Tekameli racchiudono<br />
<strong>in</strong> sé gli elementi della musica<br />
gitana dell’Europa occidentale,<br />
partendo dalle popolazioni z<strong>in</strong>gare<br />
franco-catalane e arrivando<br />
al cante jondo andaluso, al<br />
flamenco, ai canti religiosi, colorando<br />
<strong>il</strong> tutto con <strong>in</strong>fluenze della<br />
rumba caraibica.<br />
Concerto Gospel<br />
con i Tribù Gospel S<strong>in</strong>gers.<br />
Trento, Chiesa di S. Francesco<br />
Saverio, ore 21.<br />
Musica<br />
“Live for Jenny”<br />
Rovereto, Piazza Malfatti, ore<br />
21.<br />
Evento musicale con la partecipazione<br />
di <strong>numero</strong>si artisti <strong>in</strong>ternazionali<br />
a sostegno del “Progetto<br />
Jenny”, che raccoglie fondi<br />
per la ricerca sulla s<strong>in</strong>drome di<br />
Angelmann, una grave malattia<br />
genetica <strong>in</strong>fant<strong>il</strong>e.<br />
Teatro<br />
“Ay l’amor”<br />
Produzione del Teatro Due<br />
Mondi, regia di Alberto Gr<strong>il</strong>li.<br />
Trento, Giard<strong>in</strong>o S. Chiara,<br />
ore 21.30.<br />
Teatro<br />
“Sui sentieri della<br />
memoria – Le Dolomiti<br />
raccontano”<br />
di Maria Crist<strong>in</strong>a Giambruno.<br />
Arco, Castello, ore 10.30,<br />
18.30, 21. Replica domani, ore<br />
10.30, 18.30, 21<br />
Vedi presentazione al 4 luglio.<br />
domenica 19 luglio<br />
Danza<br />
“Esplorazioni”<br />
A cura del CDM. Coreografie di<br />
Fabrizio Bernard<strong>in</strong>i, creazioni<br />
video di Francesco Siddi.<br />
Rovereto, Piazza Malfatti, ore<br />
21.<br />
Folk<br />
Bob Jones & The<br />
Bluegrass Cats<br />
Per “It<strong>in</strong>erari Folk”.<br />
Trento, Piazza Battisti, ore 21.30.<br />
Bob Jones è un esponente di spicco<br />
del bluegrass americano, la<br />
branca del country che racchiude<br />
<strong>in</strong>fluenze irlandesi e anglosassoni,<br />
<strong>in</strong>trecciandosi con <strong>il</strong> blues,<br />
e che prende <strong>il</strong> nome dal tipico<br />
colore dell’erba del Tennessee. A<br />
Trento si esibirà con una band di<br />
grandi artisti country italiani.<br />
QUESTOTRENTINO<br />
43
monitor luglio<br />
Teatro<br />
“Come queste pietre”<br />
Con la Cimpagnia delle Arti e <strong>il</strong><br />
Coro Voci Alp<strong>in</strong>e Città di Mori.<br />
Per “La memoria dei luoghi”.<br />
Mori, Tr<strong>in</strong>cee Monte Grorn,<br />
ore 16.<br />
lunedì 20 luglio<br />
C<strong>in</strong>ema<br />
“Operazione Valchiria”<br />
di Bryan S<strong>in</strong>ger, con Tom Cruise,<br />
Eddie Izzard, Kenneth Branagh.<br />
Rovereto, Terrazze del Mart,<br />
ore 21.30.<br />
Il regista de “I soliti sospetti” porta<br />
<strong>in</strong> scena <strong>il</strong> complotto che un<br />
gruppo di ufficiali tedeschi ordisce<br />
nel luglio 1944 contro Hitler.<br />
Troppo avventuroso per essere<br />
storico, troppo storico per essere<br />
avventuroso.<br />
Danza<br />
“M<strong>il</strong>onga per strada”<br />
A cura del CDM.<br />
Rovereto, Piazza delle Erbe,<br />
ore 20.30.<br />
Folk<br />
Tsuumi Sound System<br />
Per “It<strong>in</strong>erari Folk”.<br />
Trento, Piazza Battisti, ore 21.30.<br />
Tsuumi Sound System è un progetto<br />
f<strong>in</strong>landese che, att<strong>in</strong>gendo<br />
dal patrimonio musicale nordico<br />
e conservandone anche gli strumenti,<br />
ottiene un suono moderno,<br />
grazie anche a una nutrita<br />
sezione ritmica.<br />
martedì 21 luglio<br />
Classica<br />
Orchestra Haydn<br />
Musiche di Ross<strong>in</strong>i e Mendelssohn.<br />
Trento, Via Belenzani, ore 21.<br />
Classica-Jazz<br />
Uri Ca<strong>in</strong>e e i Virtuosi<br />
Italiani<br />
Per “I suoni delle Dolomiti”.<br />
Val di Fiemme, Passo Lavazè,<br />
ore 14.<br />
Folk<br />
F<strong>il</strong>ska<br />
<strong>in</strong> concerto.<br />
Rovereto, Piazza Malfatti, ore<br />
21.<br />
Band scozzese di quattro elementi<br />
che eseguono musiche tradizionali<br />
ma anche pezzi orig<strong>in</strong>ali.<br />
Musica<br />
Qu<strong>in</strong>tetto Veneto<br />
<strong>in</strong> concerto.<br />
V<strong>il</strong>lazzano, Parco V<strong>il</strong>la Mersi,<br />
ore 21. Replica domani nel<br />
parco di Romagnano.<br />
mercoledì 22 luglio<br />
C<strong>in</strong>ema<br />
“Uom<strong>in</strong>i che odiano le<br />
donne”<br />
di Niels Arden Oplev, con Peter<br />
Haber, Michael Nyqvist, Noomi<br />
Rapace.<br />
Rovereto, Terrazze del Mart,<br />
ore 21.30.<br />
Forse lascerà <strong>in</strong>terdetto chi ha letto<br />
<strong>il</strong> giallo bestseller di Stieg Larsson,<br />
ma <strong>il</strong> f<strong>il</strong>m, nel suo genere,<br />
funziona. Quando si accendono<br />
le luci si risvegliano le perplessità<br />
(i soliti nazisti cattivi, sembra un<br />
telef<strong>il</strong>m tedesco...), ma nel buio<br />
della sala è co<strong>in</strong>volgimento e suspence.<br />
Classica<br />
Concerto<br />
con i giovani del Conservatorio<br />
“Poll<strong>in</strong>i” di Padova. Musiche<br />
di Brower, Guerra, Tur<strong>in</strong>a. Per<br />
“P<strong>in</strong>è Musica”.<br />
Miola, Sagrato della chiesa di<br />
S. Rocco, ore 11.<br />
Incontri<br />
“In viaggio”<br />
Rovereto, Cortesela Bontadi,<br />
ore 21.<br />
Racconti di viaggiatori, poeti,<br />
mistici e vagabondi. Letture con<br />
musiche dal vivo.<br />
Jazz<br />
Saxofour<br />
Per “I suoni delle Dolomiti”.<br />
Valsugana, Panarotta, La<br />
Bassa, ore 14.<br />
Quartetto <strong>formato</strong> dai migliori<br />
sassofonisti jazz austriaci, propone<br />
un programma <strong>in</strong> omaggio<br />
al mondo e agli eroi del c<strong>in</strong>ema,<br />
condito con l’ironia che li contraddist<strong>in</strong>gue.<br />
Concerto di divertimento,<br />
con strumentisti capaci<br />
di “recitare” con lo strumento per<br />
uno spettacolo a cavallo tra la<br />
musica e <strong>il</strong> cabaret.<br />
Rievocazioni<br />
“Storie di Orsola”<br />
Rievocazione <strong>in</strong> costume con<br />
la Compagnia delle Arti. Per “Il<br />
gioco dei castelli”.<br />
Spormaggiore, Castel Belfort,<br />
dalle ore 20. Repliche <strong>il</strong> 29<br />
luglio, <strong>il</strong> 10 e 26 agosto.<br />
giovedì 23 luglio<br />
C<strong>in</strong>ema<br />
“Vuoti a rendere”<br />
di Jan Sverak con Zdenek Sverak,<br />
Tatiana V<strong>il</strong>helmová, Daniela<br />
Kolarova, Alena Vránová<br />
Trento, Museo Trident<strong>in</strong>o di<br />
Scienze Naturali, ore 20.45<br />
e 23.<br />
Un professore va <strong>in</strong> pensione. Si<br />
deve <strong>in</strong>ventare dei nuovi lavori.<br />
Va <strong>in</strong> giro <strong>in</strong> bici per Praga facendo<br />
<strong>il</strong> pony express. Conosce<br />
gente nuova. Viaggia <strong>in</strong> mongolfiera.<br />
Un f<strong>il</strong>m medio europeo, a<br />
tratti godib<strong>il</strong>e a tratti noioso, di<br />
certo dimenticab<strong>il</strong>e.<br />
“Eldorado Road”<br />
di e con Bouli Lanners e con<br />
Fabrice Adde, Ph<strong>il</strong>ippe Nahon,<br />
Didier Toupy.<br />
Marano d’Isera, Azienda<br />
Agricola de Tarczal. Ore 20:<br />
visita della Cant<strong>in</strong>a. Ore<br />
21.30: f<strong>il</strong>m.<br />
Didier prova maldestramente<br />
a fare <strong>il</strong> ladro <strong>in</strong> casa di Yvan,<br />
l'unica persona di tutto <strong>il</strong> vic<strong>in</strong>ato<br />
ad essere sprovvisto di cane da<br />
guardia. L'<strong>in</strong>contro è uno scontro.<br />
Ma poi diventa un viaggio.<br />
Un road movie belga, che mescola<br />
mal<strong>in</strong>conia e surrealismo. La<br />
Vallonia è quasi <strong>il</strong> West.<br />
Classica-Jazz<br />
Paolo Fresu e i<br />
Virtuosi Italiani<br />
Per “I suoni delle Dolomiti”.<br />
Val di Fassa, Rifugio Boè, ore<br />
14.<br />
Forse <strong>il</strong> più grande trombettista<br />
jazz italiano <strong>in</strong>contra l’orchestra<br />
de I Virtuosi Italiani, ensemble<br />
versat<strong>il</strong>e e di grande spessore.<br />
Programma dedicato al repertorio<br />
barocco, che Fresu saprà sicuramente<br />
arricchire di un sapore<br />
personale. Da non perdere.<br />
Paolo Fresu<br />
44 luglio 2009
Jazz<br />
“Encresciadum – A<br />
Dream and a Tale”<br />
Per “NonSole Jazz Festival”.<br />
Cles, Corso Dante, ore 21.<br />
Un bellissimo progetto, dove <strong>il</strong><br />
jazz <strong>in</strong>contra la cultura e le leggende<br />
lad<strong>in</strong>e della val di Fassa,<br />
produzione della Grenz di Moena.<br />
Alcuni fra i migliori musicisti<br />
locali e nazionali <strong>in</strong>terpretano<br />
12 pezzi orig<strong>in</strong>ali di Roberto<br />
Soggetti, primo esperimento di<br />
creazione di una “musica lad<strong>in</strong>a<br />
contemporanea”.<br />
Musica<br />
“Dalla Topol<strong>in</strong>o alla<br />
Vespa”<br />
con i Blue Dolls.<br />
Trento, Piazza Battisti, ore<br />
21.30.<br />
La colonna sonora di vent’anni<br />
di vita italiana. Le canzoni più<br />
famose pressappoco dal 1936 al<br />
1956.<br />
venerdì 24 luglio<br />
C<strong>in</strong>ema<br />
“Il giard<strong>in</strong>o di limoni –<br />
Lemon Tree”<br />
di Eran Riklis, con Hiam Abbas,<br />
Doron Tavory, Ali Suliman.<br />
Rovereto, Terrazze del Mart,<br />
ore 21.30.<br />
“Il muro <strong>il</strong> muro, / che come la<br />
mano di uno scippatore / avanza<br />
per ch<strong>il</strong>ometri zigzagando /<br />
tra le piantagioni...” . Sono versi<br />
di Aharon Shabtai, poeta di Tel<br />
Aviv. “Il giard<strong>in</strong>o dei limoni” ha<br />
a che fare con un conf<strong>in</strong>e sott<strong>il</strong>e,<br />
una vedova palest<strong>in</strong>ese, un m<strong>in</strong>istro<br />
israeliano, sua moglie. La solidarietà<br />
tra donne scatta, e non<br />
scatta. Un buon f<strong>il</strong>m medio<br />
“Ex”<br />
di Fausto Brizzi con Alessandro<br />
Gassman, Claudia Ger<strong>in</strong>i, Céc<strong>il</strong>e<br />
Cassel.<br />
Mattarello, Centro S. Vig<strong>il</strong>io,<br />
ore 21.30.<br />
Il racconto <strong>in</strong>treccia <strong>in</strong>namoramenti,<br />
entusiasmi, litigi e addii.<br />
Il regista de “La notte prima degli<br />
esami” <strong>in</strong>siste sul suo registro,<br />
la commedia, con riferimenti generazionali<br />
e “sociologici” precisi.<br />
Con molta furbizia ma anche<br />
una discreta dose di talento.<br />
Danza<br />
“La densità<br />
dell’umano”<br />
con la compagnia Abbondanza-<br />
Bertoni. Per “Drodesera”-<br />
Dro, Centrale di Fies, Sala<br />
Turb<strong>in</strong>a 1, ore 21.<br />
L’unica compagnia di danza<br />
trent<strong>in</strong>a di livello nazionale torna<br />
a Dro con un lavoro per dieci<br />
danzatori. Però si tratta, per ora,<br />
solo di uno studio, che nella forma<br />
def<strong>in</strong>itiva debutterà <strong>in</strong> ottobre<br />
a Reggio Em<strong>il</strong>ia.<br />
Folk<br />
Coro Bianche Zime<br />
Rovereto, Cortesela Bontadi,<br />
ore 21.<br />
Jazz<br />
Chicken Pussy Blues<br />
Band<br />
<strong>in</strong> concerto Per “NonSole Jazz<br />
Festival”.<br />
Malé, Piazza Reg<strong>in</strong>a Elena,<br />
ore 21.<br />
Musica<br />
Ezio Bosso e <strong>il</strong><br />
Buxusconsort<br />
Per “I suoni delle Dolomiti”.<br />
Lavarone, Malga Tablat, ore<br />
14.<br />
Ezio Bosso è contrabbassista, direttore<br />
e compositore di colonne<br />
sonore (tra cui i f<strong>il</strong>m di Salvatores);<br />
<strong>in</strong> collaborazione con <strong>il</strong><br />
Quartetto di Tor<strong>in</strong>o, ha creato <strong>il</strong><br />
Buxusconsort, un’orchestra d’archi<br />
“a geometria variab<strong>il</strong>e” organizzata<br />
come una band e dedita<br />
soprattutto all’esecuzione delle<br />
composizioni del fondatore.<br />
“Electronic Open Air<br />
Festival”<br />
Rovereto, Piazzale Degasperi,<br />
ore 21. Il festival prosegue<br />
f<strong>in</strong>o a domenica 26.<br />
Seconda edizione di un festival di<br />
musica elettronica Indie underground.<br />
Teatro<br />
“Framerate O – Primo<br />
esperimento”<br />
col collettivo Santasangre. Per<br />
“Drodesera”-<br />
Dro, Centrale di Fies, Sala<br />
Forgia, ore 20.30.<br />
“La luce del Nord” è <strong>il</strong> titolo di<br />
questa edizione del<br />
festival di Dro: <strong>in</strong>centrato<br />
sulla cultura<br />
nordica, la neve, <strong>il</strong><br />
ghiaccio. I Santasangre,<br />
giovane compagnia romana,<br />
c’entrerebbero come i cavoli a<br />
merenda; si tratta <strong>in</strong>vece di un<br />
esperimento <strong>in</strong> cui viene ut<strong>il</strong>izzato<br />
<strong>il</strong> ghiaccio e le sue capacità<br />
di riflettere le luci, modificarsi,<br />
<strong>in</strong>teragendo con <strong>il</strong> suono. Durata<br />
30’.<br />
“Jeug”<br />
con l’associazione culturale<br />
Anagoor. Per “Drodesera”.<br />
Dro, Centrale di Fies, Sala<br />
Turb<strong>in</strong>a 2, ore 22.<br />
Una performance di 30’ tutta<br />
giocata sulla compresenza <strong>in</strong> scena<br />
di una ragazza e di un cavallo:<br />
rapporto con la natura, dialogo<br />
non verbale con l’animale, sue<br />
<strong>in</strong>terazioni sempre diverse...<br />
“Pic-Pac-Pum-Tumb -<br />
Bizzarrie”<br />
di e con P<strong>in</strong>o Costalunga e con<br />
Valent<strong>in</strong>a Brusaferro.<br />
Rovereto, Palazzo Larcher-<br />
Fogazzaro, ore 21.<br />
Lo spettacolo, <strong>il</strong> cui titolo è tratto<br />
da un famoso poema di Mar<strong>in</strong>etti,<br />
si propone di rievocare le<br />
atmosfere del primo futurismo,<br />
nei suoi aspetti ridicoli ma anche<br />
nelle sue geniali anticipazioni.<br />
sabato 25 luglio<br />
Cabaret<br />
Omar Fant<strong>in</strong>i<br />
Rovereto, Piazza Malfatti, ore<br />
21.<br />
Cabarettista bergamasco: è <strong>il</strong><br />
“nonno Anselmo” di “Colorado<br />
Cafè”.<br />
Danza<br />
“La natura delle cose”<br />
con la compagnia di Virg<strong>il</strong>io<br />
Sieni. Per “Drodesera”.<br />
Dro, Centrale di Fies, Sala<br />
Turb<strong>in</strong>a 1, ore 22.<br />
QUESTOTRENTINO<br />
45
monitor luglio<br />
Luc<strong>il</strong>la Giagnoni<br />
Ispirato al “De rerum natura”<br />
di Lucrezio, <strong>in</strong>tende narrare, a<br />
modo suo, la nascita di Venere.<br />
Non c’entra con <strong>il</strong> tema del Nord<br />
del Festival, ma gli organizzatori,<br />
vistolo, lo hanno ugualmente voluto<br />
<strong>in</strong> cartellone.<br />
Folk<br />
Teatro<br />
“Crac”<br />
performace dei Motus. Per<br />
“Drodesera”.<br />
Dro, Centrale di Fies, Sala<br />
Mezzelune, ore 20.30.<br />
E’ un a solo di S<strong>il</strong>via Calderoni, a<br />
Dro più volte vista e apprezzata<br />
con la Compagnia Valdoca.<br />
“Framerate O – Primo<br />
esperimento”<br />
col collettivo Santasangre. Per<br />
“Drodesera”.<br />
Dro, Centrale di Fies, Sala<br />
Forgia, ore 23.30.<br />
Vedi presentazione al 24 wluglio.<br />
Tribo Iran Tribal<br />
<strong>in</strong> concerto.<br />
Cognola, Piazza Argentario,<br />
ore 21.<br />
Musiche e danze del Bras<strong>il</strong>e<br />
amazzonico.<br />
Jazz<br />
Roberto Cipelli<br />
e Roberta Rigotto<br />
<strong>in</strong> concerto. Per “NonSole Jazz<br />
Festival”.<br />
Caldes, Piazzale scuole, ore 18.<br />
Musica<br />
Performance musicale<br />
di Sergio Ricciardone. Per “Drodesera”.<br />
Dro, Centrale di Fies, Foyer,<br />
ore 23.30.<br />
“Verg<strong>in</strong>e Madre”<br />
con Luc<strong>il</strong>la Giagnoni. Per “I<br />
suoni delle Dolomiti”.<br />
Vallarsa, Rifugio Malga<br />
Zugna, ore 14.<br />
Ore 6, sei canti della Div<strong>in</strong>a<br />
Commedia che narrano la commedia<br />
umana di Dante: <strong>il</strong> viaggio<br />
(Il primo canto dell'<strong>in</strong>ferno),<br />
La Donna (Francesca, <strong>il</strong> V), l'Uomo<br />
(Ulisse, <strong>il</strong> XXVI), <strong>il</strong> Padre<br />
(Ugol<strong>in</strong>o, <strong>il</strong> XXXIII), la Bamb<strong>in</strong>a<br />
(Piccarda, <strong>il</strong> III del Paradiso) e la<br />
Madre (Verg<strong>in</strong>e madre, <strong>il</strong> XXXIII<br />
del paradiso). "Verg<strong>in</strong>e Madre" è<br />
una <strong>in</strong>teressante <strong>in</strong>terpretazione<br />
dell'opera dantesca che getta uno<br />
sguardo tutto femm<strong>in</strong><strong>il</strong>e sul Div<strong>in</strong><br />
Poema ed è, nelle parole della<br />
drammaturga, lo spettacolo che<br />
più la rappresenta.<br />
“Pop rock e <strong>il</strong> sole<br />
nero”<br />
con <strong>il</strong> Gruppo Caronte. Per<br />
“P<strong>in</strong>è Musica”.<br />
Segonzano, Castello, ore 21.<br />
“Jeug”<br />
con l’associazione culturale<br />
Anagoor. Per “Drodesera”.<br />
Dro, Centrale di Fies, Sala<br />
Turb<strong>in</strong>a 2, ore 21.<br />
Vedi presentazione al 24 luglio.<br />
“L’ultima casa”<br />
di Tiziano Scarpa.<br />
Trento, Giard<strong>in</strong>o S. Chiara,<br />
ore 21.30.<br />
Pièce vagamente ispirata alla<br />
goldoniana “La casa nova”.<br />
46 luglio 2009
“Per i caduti su questi<br />
conf<strong>in</strong>i”<br />
Con la Compagnia delle Arti e<br />
la banda della Valle di Ledro.<br />
Per “La memoria dei luoghi”.<br />
Bezzecca, Colle di S. Stefano,<br />
ore 21.<br />
domenica 26 luglio<br />
Danza<br />
“La natura delle cose”<br />
con la compagnia di Virg<strong>il</strong>io<br />
Sieni. Per “Drodesera”.<br />
Dro, Centrale di Fies, Sala<br />
Turb<strong>in</strong>a 1, ore 21.<br />
Vedi presentazione al 25 luglio.<br />
Musica<br />
Performance musicale<br />
di Sergio Ricciardone. Per “Drodesera”.<br />
Dro, Centrale di Fies, Foyer,<br />
ore 23.30.<br />
Boris Kovac e Darko<br />
Rundek Trio<br />
<strong>in</strong> concerto.<br />
Piedicastello, Piazza Centa,<br />
ore 21.<br />
“Pop rock e <strong>il</strong> sole<br />
nero”<br />
Col Gruppo Caronte. Per “P<strong>in</strong>è<br />
Musica”.<br />
Segonzano, Castello, ore 18,<br />
Teatro<br />
“Framerate O – Primo<br />
esperimento”<br />
col collettivo Santasangre. Per<br />
“Drodesera”.<br />
Dro, Centrale di Fies, Sala<br />
Forgia, ore 20.30.<br />
Vedi presentazione al 24 luglio.<br />
“Crac”<br />
performace dei Motus. Per<br />
“Drodesera”.<br />
Dro, Centrale di Fies, Sala<br />
Mezzelune, ore 22.30.<br />
Vedi presentazione al 25 luglio.<br />
lunedì 27 luglio<br />
C<strong>in</strong>ema<br />
“Disastro a<br />
Hollywood”<br />
di Barry Lev<strong>in</strong>son, con Robert<br />
De Niro, Bruce W<strong>il</strong>lis, John<br />
Turturro.<br />
Rovereto, Terrazze del Mart,<br />
ore 21.30.<br />
Industria o arte? Hollywood o<br />
Cannes? Lieto f<strong>in</strong>e o f<strong>in</strong>ale “europeo”?<br />
Un produttore c<strong>in</strong>ematografico<br />
è alle prese con <strong>in</strong>f<strong>in</strong>iti<br />
problemi, professionali e fam<strong>il</strong>iari.<br />
Lo <strong>in</strong>terpreta un grande<br />
Robert De Niro. Barry Levison è<br />
<strong>il</strong> regista di “Ra<strong>in</strong> Man” e “Good<br />
Morn<strong>in</strong>g Vietnam”.<br />
Folk<br />
“Il canto ebraico fra<br />
passato e presente”<br />
con l’Ensemble Shalom e Angel<br />
Harkatz.<br />
Rovereto, Chiostro di S.<br />
Rocco, ore 21.<br />
Il cantante lirico Angel Harkatz,<br />
accompagnato dall’Ensemble<br />
Shalom, si esibisce <strong>in</strong> un repertorio<br />
che spazia dal canto sacro alle<br />
musiche chassidiche, alle sonorità<br />
klezmer di orig<strong>in</strong>e popolare.<br />
Serata f<strong>in</strong>ale<br />
del X Festival Trent<strong>in</strong>o Mondialfolk.<br />
Trento, Piazza Battisti, ore<br />
21.30.<br />
Jazz<br />
Recital Trio<br />
<strong>in</strong> concerto. Per “NonSole Jazz<br />
Festival”.<br />
Denno, Cort<strong>il</strong>e Banal Cova,<br />
ore 21.<br />
Musica<br />
Concerto<br />
della band Carpark North. Per<br />
“Drodesera”.<br />
Dro, Centrale di Fies, Parco,<br />
ore 22.<br />
QUESTOTRENTINO<br />
47
monitor luglio<br />
Teatro<br />
“Un secco Nord”<br />
performance del gruppo Codice<br />
Ivan. Per “Drodesera”.<br />
Dro, Centrale di Fies, Sala<br />
Mezzelune, ore 20.30.<br />
Produzione per <strong>il</strong> Festival di un<br />
giovane gruppo bolzan<strong>in</strong>o: ci<br />
aspettiamo <strong>in</strong>ventiva e ironia.<br />
“Periodonero”<br />
col gruppo Cosmesi. Per “Drodesera”.<br />
Dro, Centrale di Fies, Sala<br />
Turb<strong>in</strong>a 2 ore 21.<br />
Spettacolo (quasi) teatrale, coprodotto<br />
da Dro con <strong>il</strong> Teatro<br />
Stab<strong>il</strong>e del Friuli. Durata 50’.<br />
martedì 28 luglio<br />
Classica<br />
Ouroboros Ensemble<br />
Trento, Piazza Battisti, ore 21.30.<br />
“Viol<strong>in</strong>o... più piano”<br />
Con S<strong>il</strong>vano M<strong>in</strong>ella e Flavia<br />
Brunetto. Musiche di Mozart,<br />
Mendelssohn, Schumann.<br />
Cavalese, Palacongressi, ore<br />
21.<br />
<strong>il</strong> m<strong>in</strong>imo comun denom<strong>in</strong>atore<br />
delle musiche tradizionali bras<strong>il</strong>iane.<br />
Ma l'<strong>in</strong>dag<strong>in</strong>e f<strong>il</strong>ologica<br />
musicale è solo un espediente per<br />
dimostrare come i veri virtuosi<br />
degli strumenti a corda non lavor<strong>in</strong>o<br />
solo <strong>in</strong> velocità, ma <strong>in</strong> sentimento<br />
e passione perché ciò che<br />
conta per fare musica magica, è<br />
toccare le zone più erogene della<br />
tastiera con <strong>il</strong> giusto ritmo.<br />
Ra<strong>in</strong>bow Chasers<br />
<strong>in</strong> concerto.<br />
Rovereto, S. Giorgio, Campo<br />
Polivalente, ore 21.<br />
Gruppo di giovani musicisti capitanato<br />
da Ashley Hutch<strong>in</strong>gs,<br />
considerato <strong>il</strong> padre del folk-rock<br />
britannico.<br />
Teatro<br />
“Tabula/Tavola”<br />
con Antonio R<strong>in</strong>aldi. Per “Drodesera”.<br />
Dro, Centrale di Fies, Sala<br />
Forgia, ore 13.<br />
Si tratta di una sperimentazione<br />
su un raggio di luce, e <strong>il</strong> suo <strong>in</strong>contro<br />
con un corpo umano. Ci<br />
lascia perplessi la durata (60’).<br />
“Un secco Nord”<br />
performance del gruppo Codice<br />
Ivan. Per “Drodesera”.<br />
Dro, Centrale di Fies, Sala<br />
Mezzelune, ore 22.<br />
Vedi presentazione al 27 luglio.<br />
“Happen<strong>in</strong>g”<br />
con Skyr Lee Bob. Per “Drodesera”.<br />
Dro, Centrale di Fies, Galleria<br />
Tras<strong>formato</strong>ri, ore 23.30.<br />
Danza, teatro, musica, mescolati<br />
<strong>in</strong> messaggi che si vogliono dissacranti.<br />
lodramma che Bollywood non<br />
risparmia, Boyle mantiene solo<br />
quel dosaggio di <strong>in</strong>gredienti che<br />
non ci risulti <strong>in</strong>digesto. Come un<br />
ristorante <strong>in</strong>diano con <strong>il</strong> cuoco<br />
europeo.<br />
Classica<br />
“Omaggio a Gorecki”<br />
con <strong>il</strong> S<strong>il</strong>esian Quartet. Per “I<br />
suoni delle Dolomiti”.<br />
Passo Rolle, Monte<br />
Castellazzo, ore 14.<br />
La musica di Henryk Górecki,<br />
uno dei maggiori compositori po-<br />
Folk<br />
Trio Madeira Bras<strong>il</strong><br />
Per “I suoni delle Dolomiti”.<br />
Altopiano della Paganella,<br />
Rifugio La Montanara, ore 14.<br />
Imperdib<strong>il</strong>i. Per tutti e per tutti<br />
i gusti, allegria allo stato puro.<br />
Ronaldo do Bandolim, Zé Paulo<br />
Becker e Marcello Gonçalves, tre<br />
carriere da solisti di quelle <strong>in</strong>arrivab<strong>il</strong>i,<br />
hanno unito i loro sforzi<br />
<strong>in</strong> un ambizioso progetto di promozione<br />
e riscoperta dello Choro,<br />
“Generazione<br />
scenario”<br />
Per “Drodesera”-<br />
Dro, Centrale di Fies, Parte<br />
prima: Sala Turb<strong>in</strong>a 1, ore 21.<br />
Parte seconda: Sala Turb<strong>in</strong>a<br />
2, ore 22,30.<br />
“Premio Scenario” è un concorso<br />
nazionale riservato ai giovani<br />
artisti che <strong>in</strong>terpretano l’impegno<br />
civ<strong>il</strong>e attraverso nuovi l<strong>in</strong>guaggi:<br />
dei 400 gruppi partecipanti, Dro<br />
presenta, qui e alle 22.30, i quattro<br />
v<strong>in</strong>citori.<br />
“Storie migranti”<br />
Con la Compagnia delle Arti.<br />
Per “La memoria dei luoghi”.<br />
Trento, Stazione ferroviaria,<br />
ore 21.<br />
mercoledì 29 luglio<br />
C<strong>in</strong>ema<br />
“The M<strong>il</strong>lionnaire”<br />
di Danny Boyle, con Mia Drake,<br />
Imran Hasnee, An<strong>il</strong> Kapoor.<br />
Rovereto, Terrazze del Mart,<br />
ore 21.30.<br />
Un f<strong>il</strong>m piacevole e riuscito. Che<br />
ha <strong>il</strong> difetto, non m<strong>in</strong>ore, di risultare<br />
però alla f<strong>in</strong>e un'appropriazione<br />
dello st<strong>il</strong>e dei f<strong>il</strong>m di<br />
Bollywood ad uso ammorbidito<br />
del pubblico occidentale. Di tutto<br />
<strong>il</strong> barocco e gli eccessi e <strong>il</strong> me-<br />
lacchi viventi, è caratterizzata da<br />
semplicità armonica e ritmica e<br />
da una forte impronta spirituale;<br />
trova un’eccellente collocazione<br />
tra le Dolomiti, per un concerto<br />
di riflessione.<br />
“Viol<strong>in</strong>o... più piano”<br />
Con S<strong>il</strong>vano M<strong>in</strong>ella e Flavia<br />
Brunetto. Musiche di Mozart,<br />
Mendelssohn, Schumann.<br />
Dimaro, Teatro Comunale,<br />
ore 21.<br />
Teatro<br />
“Tabula/Tavola”<br />
con Antonio R<strong>in</strong>aldi. Per “Drodesera”.<br />
Dro, Centrale di Fies, Sala<br />
Forgia, ore 13.<br />
Vedi presentazione al 28 luglio.<br />
48 luglio 2009
Luis Bacalov<br />
“50 urlanti, 40<br />
ruggenti, 60 stridenti”<br />
con Dewey Dell. Per “Drodese-<br />
ra”-<br />
Dro, Centrale di Fies, Sala<br />
Mezzelune, ore 20.30-24.<br />
Breve performance (10’) di una<br />
giovane compagnia, sostenuta<br />
dal Festival attraverso <strong>il</strong> progetto<br />
Fies Factory One (residenza,<br />
produzione, promozione, circuitazione<br />
del lavoro a cura del<br />
Festival).<br />
so, sulla dimenticanza, l’oblio,<br />
l’ombra.<br />
“Happen<strong>in</strong>g”<br />
con Skyr Lee Bob. Per “Drodesera”.<br />
Dro, Centrale di Fies, Galleria<br />
Tras<strong>formato</strong>ri, ore 23.30.<br />
Vedi presentazione al 28 luglio.<br />
giovedì 30 luglio<br />
C<strong>in</strong>ema<br />
“Ti amerò sempre”<br />
di Ph<strong>il</strong>ippe Claudel con Krist<strong>in</strong><br />
Scott Thomas, Elsa Zylberste<strong>in</strong>,<br />
Serge Hazanavicius.<br />
Trento, Cant<strong>in</strong>e Lunelli. Ore<br />
20: visita della Cant<strong>in</strong>a. Ore<br />
21.30: f<strong>il</strong>m.<br />
Juliette esce di prigione dopo<br />
qu<strong>in</strong>dici anni. Trova ospitalità<br />
presso la sorella. E sconvolge<br />
una vita fam<strong>il</strong>iare che già non<br />
è felice. Esordio alla regia dello<br />
scrittore Ph<strong>il</strong>ippe Claudel.<br />
Il classico f<strong>il</strong>m francese? Sì, nel<br />
bene e nel male.<br />
“Motel/Faccende<br />
personali/Prima<br />
stanza”<br />
col Gruppo Nanou. Per “Drodesera”.<br />
Dro, Centrale di Fies, Sala<br />
Turb<strong>in</strong>a 1, ore 21-22.30.<br />
Altra performance (30’) di una<br />
compagnia del progetto Fies Factory<br />
One.<br />
“Dies irae. 5 episodi<br />
<strong>in</strong>torno alla f<strong>in</strong>e della<br />
specie. Studio sugli<br />
episodi 1,2,3”.<br />
col Teatro Sotterraneo. “Drodesera”.<br />
Dro, Centrale di Fies, Sala<br />
Turb<strong>in</strong>a 1, ore 21.30.<br />
Giovane compagnia già dist<strong>in</strong>tasi<br />
a Dro per la freschezza delle<br />
proposte, sostenuta nel progetto<br />
Fies Factory One, qui propone un<br />
lavoro, comico e un po’ angoscio-<br />
Classica<br />
Luis Bacalov e<br />
l’Orchestra da camera<br />
“Tart<strong>in</strong>i”<br />
Per “I suoni delle Dolomiti”.<br />
Val di Sole, Valpiana, ore 14.<br />
Non c’è necessità di presentare<br />
questo autore di orig<strong>in</strong>e argent<strong>in</strong>a<br />
che vanta collaborazioni<br />
con tutti i più grandi registi, da<br />
Fell<strong>in</strong>i e Lattuada a Pasol<strong>in</strong>i,<br />
Scola, Rosi, Petri, Wertmuller,<br />
f<strong>in</strong>o all’Oscar per “Il post<strong>in</strong>o”.<br />
Bacalov non è solo compositore<br />
di colonne sonore; comunque<br />
ha scritto un pezzo di storia del<br />
c<strong>in</strong>ema italiano.<br />
“Composizione... più<br />
piano”<br />
Con Edoardo Bruni, pianista e<br />
compositore. Musiche di Chop<strong>in</strong><br />
e Bruni.<br />
Tione, Scuola Musicale, ore<br />
21.<br />
Jazz<br />
Paolo Jannacci Trio<br />
<strong>in</strong> concerto. Per “NonSole Jazz<br />
Festival”.<br />
Malé, Piazza Reg<strong>in</strong>a Elena,<br />
ore 21<br />
QUESTOTRENTINO<br />
49
monitor luglio<br />
“Teach us to outgrawi our Madness”<br />
Musica<br />
“Concert”<br />
con Tape Tum. Per “Drodesera”.<br />
Dro, Centrale di Fies, Parco,<br />
ore 22.30<br />
“Musica d<strong>in</strong>amica:<br />
sonorità al futuro”<br />
spettacolo di Roberto Marafante,<br />
con Fabrizio Festa, Loredana<br />
Colizzi, Massimo Mercelli,<br />
Simone Sant<strong>in</strong>i.<br />
Rovereto, Terrazze del Mart,<br />
ore 21.<br />
La concezione futurista dell’arte<br />
tradotta <strong>in</strong> uno spettacolo musicale<br />
basato su testi di Fortunato<br />
Depero.Un tributo – a volte ironico<br />
– all’irruenza avanguardista.<br />
Rievocazioni<br />
“La maledizione del<br />
castello”<br />
Spettacolo di suoni e luci con<br />
la Compagnia delle Arti. Per “Il<br />
gioco dei castelli”.<br />
Isera, Castel Corno, ore 21.30.<br />
Teatro<br />
“50 urlanti, 40<br />
ruggenti, 60<br />
stridenti”<br />
con Dewey Dell. Per “Drodesera”.<br />
Dro, Centrale di Fies,<br />
Sala Mezzelune, ore<br />
20.30.<br />
Vedi presentazione al<br />
29 luglio.<br />
“Motel/<br />
Faccende<br />
personali/<br />
Prima stanza”<br />
col Gruppo Nanou.<br />
Per “Drodesera”.<br />
Dro, Centrale di Fies,<br />
Sala Turb<strong>in</strong>a 2, ore<br />
21-24.<br />
Vedi presentazione al<br />
29 luglio.<br />
“Concerto per<br />
harmonium e città”<br />
con Pathosformel. Per “Drode-<br />
sera”-<br />
Dro, Centrale di Fies, Sala<br />
Forgia, ore 22.<br />
I Pathosformel (supportati dal<br />
progetto Fies Factory One) lo<br />
scorso anno ci avevano presentato<br />
l’astratto e lirico “La più<br />
piccola distanza”: commovente<br />
nei primi dieci m<strong>in</strong>uti, poi ripetitivo<br />
e noioso, f<strong>in</strong>o a farci uscire<br />
prima della f<strong>in</strong>e. Non la pensa<br />
evidentemente così la critica,<br />
che ha <strong>in</strong>signito i Pathosformel<br />
del prestigiosissimo Premio Ubu<br />
(per la cronaca, un altro premio<br />
lo ha preso <strong>il</strong> Festival). Quest’anno<br />
la compagnia presenta un<br />
concerto, come <strong>in</strong>terazione tra i<br />
suoni di un harmonium e le registrazioni<br />
di suoni cittad<strong>in</strong>i. Durata<br />
30’ (un consiglio? Andateci,<br />
ma sedete vic<strong>in</strong>o all’uscita).<br />
“G<strong>in</strong>evra – Parigi –<br />
M<strong>il</strong>ano”<br />
Progetto di Jean Claude Penchenat,<br />
a cura di Mimma Gall<strong>in</strong>a.<br />
Trento, Giard<strong>in</strong>o S. Chiara,<br />
ore 21.30.<br />
Uno spettacolo che con leggerezza<br />
rivisita vizi, stereotipi e pregiudizi<br />
riferiti a tre grandi città<br />
europee<br />
venerdì 31 luglio<br />
C<strong>in</strong>ema<br />
“Si può fare”<br />
di Giulio Manfredonia, con Claudio<br />
Bisio, Anita Caprioli, Bebo<br />
Storti.<br />
Rovereto, Terrazze del Mart, ore<br />
21.30.<br />
Claudio Bisio è un s<strong>in</strong>dacalista che<br />
sogna da capitalista: vuole aprire<br />
al mercato la sua cooperativa dove<br />
lavorano malati psichici. Un'<strong>in</strong>telligente<br />
commedia popolata da<br />
alcuni dei migliori attori della scena<br />
comica italiana: Claudio Bisio,<br />
Anita Caprioli, Giuseppe Battiston,<br />
Giorgio Colangeli, Bebo Storti...<br />
“Stella”<br />
di Sylvie Verheyde, con Leora Barbara,<br />
Karole Rocher, Benjam<strong>in</strong><br />
Biolay, Gu<strong>il</strong>laume Depardieu.<br />
Mattarello, Centro S. Vig<strong>il</strong>io,<br />
ore 21.<br />
Il tempo delle mele. Ma qui vediamo<br />
<strong>il</strong> torsolo: mentre, nei quartieri<br />
borghesi, i pre-adolescenti flirtano,<br />
altri, nelle banlieues, crescono nei<br />
bar. Sono gli anni Settanta, Michel<br />
Plat<strong>in</strong>i gioca con la maglia verde<br />
del Sa<strong>in</strong>t-Etienne, <strong>il</strong> juke-box, anche<br />
a Parigi, suona Umberto Tozzi.<br />
Distribuito dalla Sacher di Nanni<br />
Moretti.<br />
Classica<br />
“Il maestro di<br />
cappella”<br />
di Domenico Cimarosa.<br />
A cura dell’Associazione<br />
Culturale<br />
Bonporti.<br />
V<strong>il</strong>lazzano, Parco V<strong>il</strong>la<br />
Mersi, ore 21.<br />
Danza<br />
“Teach us to<br />
outgraw our<br />
madness”<br />
con Erna Omarsdottir.<br />
Per “Drodesera”-<br />
Dro, Centrale di Fies,<br />
Sala Turb<strong>in</strong>a 1, ore 21.<br />
L’islandese Omarsdottir,<br />
br<strong>il</strong>lante performer e coreografa di<br />
livello <strong>in</strong>ternazionale, che già avevamo<br />
visto a Dro alcuni anni fa <strong>in</strong><br />
<strong>in</strong>tensissime <strong>in</strong>terpretazioni, porta<br />
al Festival <strong>il</strong> lavoro più atteso.<br />
Mette <strong>in</strong> scena c<strong>in</strong>que donne, tra<br />
segreti, complicità e crudeli rivalità<br />
femm<strong>in</strong><strong>il</strong>i, pulsioni dionisiache.<br />
Spettacolo (90’) forte e crudo.<br />
“Barokthegreat”<br />
con la compagnia Barok. Per<br />
“Drodesera”.<br />
Dro, Centrale di Fies, Sala<br />
Turb<strong>in</strong>a 2, ore 23.30.<br />
“Questo lavoro si ispira all’arte <strong>in</strong>formale<br />
che è per eccellenza barocca<br />
perché enfatizza l’atto fisico...”<br />
sbrodola (vi risparmiamo <strong>il</strong> resto)<br />
nell’autopresentazione l’autrice Sonia<br />
Brunelli. Mah... per fortuna<br />
è più brava a coreografare che a<br />
scrivere.<br />
Folk<br />
Fanfare Ciocàrlia<br />
Per “I suoni delle Dolomiti”.<br />
Lagolo, Prà dei Tondi, ore 14.<br />
Per anni è stato <strong>il</strong> complesso musicale<br />
che animava feste, matrimoni,<br />
battesimi di un v<strong>il</strong>laggio della Romania;<br />
poi, grazie a un produttore<br />
tedesco, ha com<strong>in</strong>ciato a portare<br />
per <strong>il</strong> mondo <strong>il</strong> suo repertorio basato<br />
sulla tradizione romena e<br />
sull’energia dei fiati e delle percussioni.<br />
Jazz<br />
Malastrana Quartet<br />
<strong>in</strong> concerto. Per “NonSole Jazz<br />
Festival”.<br />
Denno, Cort<strong>il</strong>e di Palazzo Parisi,<br />
ore 21<br />
Musica<br />
“Elektronic Lyret,<br />
progetto e live<br />
remix<strong>in</strong>g”<br />
con Marco Olivieri. Per “Drode-<br />
sera”-<br />
Dro, Centrale di Fies, Parco, ore<br />
5.30.<br />
50 luglio 2009
Musica-Teatro<br />
“Quadri d’autore”<br />
con <strong>il</strong> Gruppo Musicale<br />
Artegiovane.<br />
Trento, Piazza Battisti, ore<br />
21.30.<br />
Teatro<br />
“Moth”<br />
con Francesca Gr<strong>il</strong>li. Per “Dro-<br />
desera”-<br />
Dro, Centrale di Fies, Sala<br />
Mezzelune, ore 23.<br />
La Gr<strong>il</strong>li (anch’essa sostenuta<br />
da Fies Factory One) procede<br />
nelle sue sperimentazioni (eccezionale<br />
quella di due anni<br />
fa, meno riuscita l’ultima dello<br />
scorso anno) dei rapporti tra<br />
voce, luce, umanità. Quest’anno<br />
è <strong>in</strong> scena un’alb<strong>in</strong>a, qu<strong>in</strong>di<br />
fisiologicamente refrattaria<br />
alla luce, con cui comunque<br />
<strong>in</strong>teragisce.<br />
“Concerto per<br />
harmonium e città”<br />
con Pathosformel. Per “Drodesera”.<br />
Dro, Centrale di Fies, Sala<br />
Forgia, ore 24.<br />
Vedi presentazione al 30 luglio.<br />
“I futuristici: una<br />
serata con Campan<strong>il</strong>e<br />
e Petrol<strong>in</strong>i”<br />
di Roberto Marafante.<br />
Rovereto, Palazzo Fedrigotti,<br />
Corso Bett<strong>in</strong>i, ore 21.<br />
Uno spettacolo fra cabaret e<br />
avanspettacolo che rivaluta<br />
due autori <strong>in</strong>giustamente trascurati.<br />
“Il piccolo Schulz”<br />
Con la Compagnia delle Arti e<br />
<strong>il</strong> Coro Alp<strong>in</strong>o Cima Ucia. Per<br />
“La memoria dei luoghi”.<br />
Lardaro, Forte Lar<strong>in</strong>o, ore 21.<br />
QUESTOTRENTINO<br />
“Moth”, con Francesca Gr<strong>il</strong>li<br />
51
* Somma dati Auditel e Audiradio<br />
*<br />
52 luglio 2009
monitor agosto<br />
sabato 1 agosto<br />
Cabaret<br />
Malandr<strong>in</strong>o e Veronica<br />
Rovereto, Piazza Malfatti, ore 21.<br />
Duo comico con una lunga m<strong>il</strong>itanza<br />
televisiva: sono quelli che<br />
fanno Padre Buozzi e Marcol<strong>in</strong>o.<br />
Danza<br />
“Teach us to outgraw<br />
our madness”<br />
con Erna Omarsdottir. Per<br />
“Drodesera”.<br />
Dro, Centrale di Fies, Sala<br />
Turb<strong>in</strong>a 1, ore 22.30.<br />
Vedi presentazione al 31 luglio.<br />
Jazz<br />
Nonsole Jazz Band on<br />
the Lake<br />
<strong>in</strong> concerto. Per “NonSole Jazz<br />
Festival”.<br />
Tuenno, Lago di Tovel, ore 15<br />
Gramelot Ensemble<br />
<strong>in</strong> concerto. Per “NonSole Jazz<br />
Festival”.<br />
Sanzeno, San Romedio.<br />
Lirica<br />
Concerto<br />
dei v<strong>in</strong>citori del concorso lirico<br />
‘Zandonai’<br />
Riva, Cort<strong>il</strong>e della Rocca, ore<br />
21.30.<br />
Musica<br />
“Schermi <strong>in</strong> musica”<br />
L’attore veneto Marco Paol<strong>in</strong>i, famoso<br />
per le produzioni nel campo<br />
del teatro civ<strong>il</strong>e e di denuncia e<br />
per l’attenzione alla cultura della<br />
montagna, è apprezzatissimo per<br />
la sua grande capacità di narratore<br />
e per l’uso speciale della parola<br />
di cui è capace. In Val di Fassa<br />
racconterà <strong>il</strong> sorgere del sole.<br />
“Moth”<br />
con Francesca Gr<strong>il</strong>li. Per “Dro-<br />
desera”-<br />
Dro, Centrale di Fies, Sala<br />
Mezzelune, ore 20.30-24.<br />
Vedi presentazione al 31 luglio.<br />
“Concerto per<br />
harmonium e città”<br />
con Pathosformel. Per “Drode-<br />
sera”-<br />
Dro, Centrale di Fies, Sala<br />
Forgia, ore 20.30-24.<br />
Vedi presentazione al 30 luglio.<br />
“The cryonic chants”<br />
con la Societas Raffaello Sanzio<br />
e Scott Gibbons. Per “Drodesera”.<br />
Dro, Centrale di Fies, Sala<br />
Turb<strong>in</strong>a 2, ore 21.<br />
Lo spunto lascia come m<strong>in</strong>imo<br />
perplessi: le parole nascono dalle<br />
scelte di un caprone che con <strong>il</strong><br />
muso ha <strong>in</strong>dicato grappoli di lettere<br />
stese su un prato. Dall’accozzaglia<br />
dovrebbe essere sgorgata<br />
la poesia di questi canti, dicono.<br />
Siccome alla Societas Sanzio non<br />
sono dei ciarlatani, non resta che<br />
andare a vedere.<br />
“L’accordeon eon eon”<br />
Storie raccolte nei metrò parig<strong>in</strong>i,<br />
con Ph<strong>il</strong>ip Burgers, Carlo<br />
Jacucci, Eimear Tunney.<br />
Trento, Giard<strong>in</strong>o S. Chiara,<br />
ore 21.<br />
domenica 2 agosto<br />
Jazz<br />
Alessia Ob<strong>in</strong>o Qu<strong>in</strong>tet<br />
<strong>in</strong> concerto. Per “NonSole Jazz<br />
Festival”.<br />
Pellizzano, piazza Santa<br />
Maria, ore 20.30.<br />
Musica<br />
Bermuda Acoustic Trio<br />
<strong>in</strong> concerto.<br />
Sardagna, Campetto Oratorio,<br />
ore 21.<br />
Tre musicisti, già collaboratori di<br />
Piergiorgio Bertoli, con le canzoni<br />
degli anni ’70-’90.<br />
Teatro<br />
“Sui sentieri della<br />
memoria – Le Dolomiti<br />
raccontano”<br />
di Maria Crist<strong>in</strong>a Giambruno.<br />
Rovereto, Auditorium Melotti,<br />
ore 11, 19 e 21. Si replica<br />
domani, ore 19 e 21.<br />
Vedi presentazione al 4 luglio.<br />
lunedì 3 agosto<br />
C<strong>in</strong>ema<br />
“L’ospite <strong>in</strong>atteso”<br />
di Thomas McCarthy, con Hiam<br />
Abbass, Amir Arison, Danai<br />
Jekesai.<br />
Rovereto, Terrazze del Mart,<br />
ore 21.<br />
Un professore universitario annoiato<br />
di se stesso trova, di ritorno<br />
da un convegno, <strong>il</strong> suo<br />
appartamento occupato da una<br />
coppia di stranieri, un siriano e<br />
una senegalese. Una commedia<br />
civ<strong>il</strong>e delicata, forse un po' troppo<br />
edificante.<br />
Classica<br />
Gustav Leonhardt<br />
(organo)<br />
Smarano, Sala Concerti, ore<br />
20.45.<br />
Gustav Leonhardt è forse <strong>il</strong> migliore<br />
<strong>in</strong>terprete al mondo per<br />
quanto riguarda <strong>il</strong> clavicembalo,<br />
e <strong>in</strong> generale le tastiere antiche.<br />
Sarà ospite dell’Accademia di<br />
Smarano per l’<strong>in</strong>augurazione<br />
dell’organo Fratti. Concerto a <strong>in</strong>-<br />
Con Roberta Carl<strong>in</strong>i (voce),<br />
Lorenza Anderle (pianoforte) e<br />
Luciano Olzer (video). Musiche<br />
di Ennio Morricone e d<strong>in</strong>torni.<br />
Per “P<strong>in</strong>è Musica”.<br />
Baselga di P<strong>in</strong>è, Centro<br />
Congressi P<strong>in</strong>è 1000, ore 21.<br />
Teatro<br />
Marco Paol<strong>in</strong>i<br />
Per “I suoni delle Dolomiti”.<br />
Val di Fassa, Pra Mart<strong>in</strong>,<br />
Ciampedie, ore 6.<br />
“The cryonic Chants”<br />
QUESTOTRENTINO<br />
53
monitor agosto<br />
Gustav Leonhardt<br />
vito (<strong>in</strong>fo presso Pro Loco o Associazione<br />
Eccher – www.eccher.it)<br />
Danza<br />
“M<strong>il</strong>onga per strada”<br />
A cura del CDM.<br />
Rovereto, Piazza delle Erbe,<br />
ore 20.30.<br />
Musica<br />
Drummeria<br />
Per “I suoni delle Dolomiti”.<br />
Altopiano della Paganella,<br />
Rifugio La Roda, ore 14.<br />
Ellade Band<strong>in</strong>i, Walter Calloni,<br />
Maxx Furian, Christian<br />
Meyer e Paolo Pellegatti sono i<br />
5 virtuosi delle percussioni che,<br />
uniti sullo stesso palco, presentano<br />
una formula spettacolare<br />
di ritmo, ma anche - particolare<br />
non irr<strong>il</strong>evante per 5 batteristi<br />
che suonano senza altri<br />
strumenti - melodie e messaggi<br />
musicali di impatto. Le <strong>in</strong>fluenze<br />
sono tra le più disparate, dal<br />
jazz alla fusion, dal blues al<br />
rock sp<strong>in</strong>to. Una volta smessi gli<br />
"abiti d'ufficio" di batteristi dei<br />
soliti F<strong>in</strong>ardi, Zucchero, Celentano,<br />
Ramazzotti, Branduardi,<br />
i 5 musicisti non possono che<br />
vivificare le loro collaborazioni<br />
<strong>in</strong>ternazionali <strong>in</strong> un progetto di<br />
autentico entusiasmo.<br />
“Blues Explosion”<br />
con Texas Slim, R. J. Mischo, E.<br />
C. Scott, Sonny Rhodes.<br />
Trento, Piazza Battisti, ore<br />
21.<br />
Drummeria<br />
martedì 4 agosto<br />
Classica<br />
“Viol<strong>in</strong>o e pianoforte<br />
dal primo al tardo<br />
Romanticismo”<br />
col duo Beatrice Bianchi-Sergio<br />
D’Alfiero. Musiche di Schubert,<br />
Beethoven, Dvorak.<br />
Rovereto, Casa Mozart, Via<br />
Mercerie, ore 21.<br />
Rossella Pozzer<br />
(flauto) e Walter Sal<strong>in</strong><br />
(chitarra)<br />
Trento, Oratorio di S. Antonio<br />
(Oltrefers<strong>in</strong>a), ore 21<br />
Folk<br />
Iva Bittovà<br />
Per “I suoni delle Dolomiti”.<br />
Val di Fiemme, Alpe di<br />
Pampeago, Buse de Tresca,<br />
ore 14.<br />
Iva Bittovà è viol<strong>in</strong>ista e cantante<br />
sperimentale. Proviene dalla<br />
Repubblica Ceca, ma ha orig<strong>in</strong>i<br />
<strong>in</strong>diane. E' la prova vivente di<br />
f<strong>in</strong>iamo "gitane". E' alla costante<br />
ricerca di un personalissimo<br />
connubio tra voce e viol<strong>in</strong>o; con<br />
le sue fusioni st<strong>il</strong>istiche e la sua<br />
voce malleab<strong>il</strong>e solletica le più<br />
recondite associazioni mentali<br />
prodotte dalla musica.<br />
Musica<br />
“Nel blu dip<strong>in</strong>to di<br />
jazz”<br />
Omaggio alla canzone italiana<br />
con la New Project Orchestra.<br />
Trento, Via Belenzani, ore 21.<br />
mercoledì 5 agosto<br />
C<strong>in</strong>ema<br />
“Two Lovers”<br />
di James Gray, con Gwyneth<br />
Paltrow, Joaqu<strong>in</strong> Phoenix, V<strong>in</strong>essa<br />
Shaw.<br />
Rovereto, Terrazze del Mart,<br />
ore 21.<br />
Un maschio triste e debole degli<br />
anni Duem<strong>il</strong>a <strong>in</strong>contra una vic<strong>in</strong>a<br />
di casa affasc<strong>in</strong>ante e pro-<br />
Iva Bittovà<br />
quello che significa s<strong>in</strong>cretismo<br />
musicale: da un lato grammatiche<br />
rock di fac<strong>il</strong>e assim<strong>il</strong>azione,<br />
dall'altro composizioni tradizionali<br />
dell'Est europeo che solitamente,<br />
per povertà lessicale, de-<br />
blematica. La formula <strong>in</strong>iziale<br />
dell'<strong>in</strong>contro tra un uomo e una<br />
donna trova uno sv<strong>il</strong>uppo non<br />
banale, che non si risolve <strong>in</strong> commedia.<br />
54 luglio 2009
Classica<br />
Quartetto Lunezia<br />
Musiche di Pucc<strong>in</strong>i e Haydn.<br />
Per “P<strong>in</strong>è Musica”.<br />
Baselga di P<strong>in</strong>è, Pieve<br />
dell’Assunta, ore 11.<br />
Folk<br />
Rhapsodija Trio<br />
Per “I suoni delle Dolomiti”.<br />
Val di Fassa, Rifugio Contr<strong>in</strong>,<br />
ore 14.<br />
Teatro<br />
“Ridere <strong>in</strong> versi”<br />
Recital di poesia comica con Fabio<br />
Comana e Antonio Russo.<br />
Al sax, Guido Bombardieri.<br />
Trento, Giard<strong>in</strong>o S. Chiara, ore 21.<br />
giovedì 6 agosto<br />
C<strong>in</strong>ema<br />
“Vuoti a rendere”<br />
di Jan Sverak con Zdenek Sve-<br />
punk degli esordi al cantautorato<br />
folk <strong>in</strong> stretto dialetto comasco,<br />
sfondando <strong>in</strong> tutta Italia.<br />
Musica<br />
Alessandro Carbonare<br />
(clar<strong>in</strong>etto)<br />
e Quartetto<br />
Le Architetture<br />
Per “I suoni delle Dolomiti”.<br />
Tremalzo, Passo D<strong>il</strong> – La<br />
Viola, ore 14.<br />
Uno dei maggiori clar<strong>in</strong>ettisti italiani,<br />
supportato da un quartetto<br />
di <strong>in</strong>terpreti di valore, propone<br />
un concerto leggero, a cavallo<br />
tra classica, jazz, tango, rock e<br />
musical. Si annuncia godib<strong>il</strong>issimo<br />
per l’ab<strong>il</strong>ità degli esecutori e<br />
lo spirito che essi sanno mettere<br />
nella musica.<br />
“Il pianoforte<br />
racconta la<br />
montagna”<br />
con Federico Zattera.<br />
Trento, Piazza Battisti, ore 21.<br />
venerdì 7 agosto<br />
C<strong>in</strong>ema<br />
“Questione di cuore”<br />
di Francesca Archibugi, con<br />
Kim Rossi Stuart, Antonio Albanese,<br />
Micaela Ramazzotti.<br />
Rovereto, Terrazze del Mart,<br />
ore 21.<br />
Due <strong>in</strong>fartuati si conoscono <strong>in</strong><br />
ospedale. Il resto del f<strong>il</strong>m cont<strong>in</strong>ua<br />
ad allontanarsi e a ritornare sul<br />
tema della malattia. I volti mal<strong>in</strong>conici<br />
cui le parole vengono affidate<br />
sono quelli, perfetti, di Antonio<br />
Albanese e a Kim Rossi Stuart. Il<br />
taglio della sceneggiatura è felicemente<br />
<strong>in</strong> equ<strong>il</strong>ibrio sul cr<strong>in</strong>ale acuto<br />
tra ironia e dramma.<br />
Folk-Rock<br />
Legittimo<br />
Brigantaggio<br />
<strong>in</strong> concerto. Per “Castelfolk”.<br />
Castellano, ore 21.<br />
Gruppo laziale composto da sei<br />
elementi che suonano – la def<strong>in</strong>izione<br />
è loro – un energico “combat<br />
folk”.<br />
Formato da collaboratori di<br />
Moni Ovadia e di varie figure<br />
del c<strong>in</strong>ema italiano, <strong>il</strong> Rhapsodija<br />
Trio <strong>in</strong>terpreta con viol<strong>in</strong>o,<br />
chitarra e fisarmonica melodie<br />
yiddish e gitane, comprendendo<br />
una grande varietà di luoghi e<br />
culture. Già sentito, ma può riservare<br />
sorprese.<br />
rak, Tatiana V<strong>il</strong>helmová, Daniela<br />
Kolarova.<br />
Rovereto, Navicello-Istituto<br />
Agrario di S. Michele.<br />
Ore 20: visita della Cant<strong>in</strong>a.<br />
Ore 21.30: f<strong>il</strong>m.<br />
Vedi presentazione al 23 luglio.<br />
Danza<br />
Compagnia<br />
Retouramont<br />
Musica<br />
I Bov<strong>in</strong>onz<br />
<strong>in</strong> concerto.<br />
Sopramonte Vigolo Baselga,<br />
Parco ex as<strong>il</strong>o, ore 21.<br />
Mirko Battisti e Giorgia Endrici<br />
(entrambi voce e chitarra) <strong>in</strong>terpretano<br />
cover famose (dai Beatles<br />
a George Michael) con arrangiamenti<br />
molto personali.<br />
Per “I suoni delle Dolomiti”.<br />
Val di Sella, Malga Costa, ore<br />
11 e 15.<br />
Si replica domani e dopodomani.<br />
Folk<br />
Davide Van De Sfroos<br />
<strong>in</strong> concerto. Per “Castelfolk”.<br />
Castellano, ore 21.<br />
Davide Bernasconi (<strong>in</strong> arte Davide<br />
Van De Sfroos) è volato dal<br />
QUESTOTRENTINO<br />
Davide Van De Sfroos<br />
55
monitor agosto<br />
Musica<br />
Maria Pia De Vito,<br />
Claudio Astronio,<br />
Il Suonatore Jones<br />
Per “I suoni delle Dolomiti”.<br />
Monte Bondone, Viote,<br />
Gervasi, ore 14.<br />
Da un verso di "Andrea" di Fabrizio<br />
De Andrè sboccia un<br />
concerto dalle effusioni jazz che<br />
rievoca gli scontri tra le rupestri<br />
tr<strong>in</strong>cee trent<strong>in</strong>e durante la<br />
Grande Guerra. Un omaggio a<br />
Faber dalle corde vocali di Maria<br />
Pia De Vito con i r<strong>in</strong>tocchi<br />
del pianista Claudio Astronio e<br />
l’accompagnamento del gruppo Il<br />
Suonatore Jones.<br />
Cavalese, Piazza, ore 21.<br />
Ultima tappa del tour benefico di<br />
un s<strong>in</strong>golare complesso di medici<br />
altoates<strong>in</strong>i che suonano musica<br />
West Coast per raccogliere fondi<br />
a favore di un ospedale nell’Etiopia<br />
del sud.<br />
Musica-Cabaret<br />
Banda Osiris e<br />
Quartetto Ombra:<br />
“Là dove sorge <strong>il</strong> sol”<br />
Per “I suoni delle Dolomiti”.<br />
San Mart<strong>in</strong>o di Castrozza,<br />
Rifugio Pedrotti alla Rosetta,<br />
ore 6.<br />
Rievocazioni<br />
“Evviva Arm<strong>in</strong>io”<br />
Spettacolo teatrale con la compagnia<br />
Teatro Belli diretta da<br />
Antonio Sal<strong>in</strong>es, con la partecipazione<br />
del I Reggimento<br />
Cacciatori a cavallo e del II<br />
Reggimento Kaiser Art<strong>il</strong>lerie.<br />
Per “Il gioco dei castelli”.<br />
Besenello, Castel Beseno,<br />
ore 16-23. Si replica domani<br />
9 agosto, a Castel Beseno,<br />
dalle 10 alle 18, e lunedì 10<br />
agosto, al Parco Cesar<strong>in</strong>i<br />
Sforza di Terlago, alle ore 21.<br />
“Canzoni dei nostri<br />
ricordi”<br />
col soprano Emiko Kubota, <strong>il</strong><br />
tenore Vito Mart<strong>in</strong>o, <strong>il</strong> baritono<br />
Lisandro Gu<strong>in</strong>is e con Armando<br />
Calvia al pianoforte.<br />
Trento, Piazza Battisti, ore 21.<br />
Artisti di notevole livello che si<br />
esibiscono nelle più note canzoni<br />
della tradizione napoletana, spagnola<br />
e lat<strong>in</strong>oamericana.<br />
sabato 8 agosto<br />
Classica<br />
Kreative Ensemble<br />
Musica di Vivaldi (“Le quattro<br />
stagioni”). Per “P<strong>in</strong>è Musica”.<br />
Baselga di P<strong>in</strong>è, Centro<br />
Congressi P<strong>in</strong>è 1000, ore 21.<br />
Folk<br />
“C’è folk e folk”<br />
Trento, Piazza Battisti, ore 11.<br />
Festival cui partecipano gruppi<br />
trent<strong>in</strong>i, toscani, pugliesi e sic<strong>il</strong>iani.<br />
Folk-Rock<br />
S<strong>in</strong>e Frontera<br />
<strong>in</strong> concerto. Per “Castelfolk”.<br />
Castellano, ore 21.<br />
Gruppo folk-rock che, come suggerisce<br />
<strong>il</strong> nome, pratica <strong>il</strong> più largo<br />
meticciato musicale.<br />
Musica<br />
“Sax... più piano”<br />
Con Mario Ciaccio (sax) e Simone<br />
Gnotto (piano). Musiche<br />
di Ross, Ghidoni, Pangrazzi,<br />
Piazzolla.<br />
Roncegno, Palace Hotel, ore 21.<br />
“For Africa 2009”<br />
con la band di Toni Pizzecco.<br />
Ottetto sperimentale per fiati a<br />
colazione: la Banda Osiris e lo<br />
speculare Quartetto Ombra salutano<br />
l’alba del nuovo giorno<br />
con un giocoso <strong>in</strong>treccio di echi<br />
e rimandi sonori. Empatia assicurata<br />
e per una volta ben venga<br />
la sveglia che str<strong>il</strong>la presto la<br />
matt<strong>in</strong>a.<br />
domenica 9 agosto<br />
Musica<br />
Sara & the Sonics<br />
<strong>in</strong> concerto.<br />
Meano, Corte <strong>in</strong>terna di Case<br />
Sardagna, ore 21.<br />
C<strong>in</strong>que musicisti trent<strong>in</strong>i con un<br />
programma che spazia dal folk al<br />
pop al jazz.<br />
lunedì 10 agosto<br />
C<strong>in</strong>ema<br />
“Fuori menù”<br />
di Nacho C. Vel<strong>il</strong>la, con Javier<br />
Càmara, Lola Dueñas, Carlos<br />
Leal.<br />
Rovereto, Terrazze del Mart,<br />
ore 21.<br />
La Spagna ha sfornato, negli<br />
56 luglio 2009
ultimi anni, alcune <strong>in</strong>teressanti<br />
commedie gay, come “Re<strong>in</strong>as”. Si<br />
<strong>in</strong>serisce <strong>in</strong> questo f<strong>il</strong>one “Fuori<br />
menù”, che trova una felice<br />
ambientazione <strong>in</strong> un ristorante.<br />
Barzelletta: “Perché hanno licenziato<br />
un <strong>in</strong>fermiere checca della<br />
banca del seme? Perché beveva <strong>in</strong><br />
servizio”.<br />
Folk<br />
Nickelharpa Network<br />
Orchestra<br />
Trento, Badia di S. Lorenzo,<br />
ore 21.<br />
Gruppo italiano che si esibisce<br />
di e con P<strong>in</strong>o Petruzzelli.<br />
Trento, Giard<strong>in</strong>o S. Chiara,<br />
ore 21.<br />
Uno dei più grandi attor<strong>in</strong>arratori<br />
italiani che fuori dal<br />
ma<strong>in</strong>stream alla Paol<strong>in</strong>i o alla<br />
Celest<strong>in</strong>i riesce ancora a fare<br />
un teatro s<strong>in</strong>cero, orig<strong>in</strong>ale,<br />
um<strong>il</strong>e e altissimo. Tratto da un<br />
libro che è anche una ricerca<br />
sul campo, “Non chiamarmi<br />
z<strong>in</strong>garo” è un canto d’amore<br />
per un popolo che non avendo<br />
mai avuto conf<strong>in</strong>i da difendere,<br />
non ha mai dichiarato guerra<br />
a nessuno. Petruzzelli si è calato,<br />
fisicamente, per c<strong>in</strong>que anni<br />
nei campi nomadi e nei ghetti<br />
di mezza Europa per poi raccontarci,<br />
con sguardo lucido e<br />
appassionato, la vita dei tanti<br />
volti puliti di una cultura che<br />
del nomadismo ha fatto l’unica<br />
possib<strong>il</strong>ità di sopravvivenza.<br />
martedì 11 agosto<br />
nei e gregoriano, con <strong>in</strong>aspettati<br />
punti di contatto. Come<br />
<strong>in</strong>troduzione, un percorso alla<br />
scoperta di antichi mestieri e<br />
leggende. Per l’escursione, prenotazione<br />
obbligatoria (0465<br />
901217).<br />
Rock<br />
Rock<strong>in</strong>’ Diapason Band<br />
<strong>in</strong> concerto.<br />
Trento, Piazza Battisti, ore 21.<br />
mercoledì 12 agosto<br />
C<strong>in</strong>ema<br />
“L’abbuffata”<br />
di Mimmo Calopresti, con<br />
Gérard Depardieu, Diego Abatantuono,<br />
Donatella F<strong>in</strong>occhiaro.<br />
Rovereto, Terrazze del Mart,<br />
ore 21.<br />
Una satira su “<strong>in</strong> Italia <strong>il</strong> grande<br />
c<strong>in</strong>ema non si fa più”, sulla deriva<br />
televisiva della comunicazione<br />
per immag<strong>in</strong>i. Ma non coglie<br />
pienamente <strong>il</strong> segno: Calopresti<br />
(come ne “La fabbrica dei tedeschi”,<br />
ah<strong>in</strong>oi) è ancora troppo<br />
vanitoso, <strong>il</strong> tono è <strong>in</strong>ut<strong>il</strong>mente<br />
nostalgico, le battute comandate.<br />
Classica<br />
“Solo... più piano”<br />
Col pianista Ra<strong>in</strong>er Maria Klaas.<br />
Musiche di Scarlatti, Brahms,<br />
Liszt, Beethoven.<br />
Dimaro, Teatro Comunale,<br />
ore 21.<br />
Concerto<br />
di Elisa Bell<strong>in</strong>i (flauto) e Cater<strong>in</strong>a<br />
Chiozzi (arpa). Per “P<strong>in</strong>è<br />
Musica”.<br />
San Mauro, Chiesa, ore 11.<br />
Classica<br />
Trio Wiener Serenade<br />
Musiche di Mozart, Schubert,<br />
Haydn.<br />
Rovereto, Chiesa del Moietto,<br />
ore 21.<br />
Folk<br />
Mamadì Kaba<br />
<strong>in</strong> concerto.<br />
Trento, V<strong>il</strong>lazzano 3,<br />
Tecnostruttura, ore 21.<br />
Vedi presentazione al 17 luglio.<br />
Musica<br />
Trekk<strong>in</strong>g musicali<br />
con uno strumento ad arco poco<br />
conosciuto, la nickelharpa appunto,<br />
appartenente alla stessa<br />
famiglia della ghironda e della<br />
viella.<br />
Teatro<br />
“Non chiamarmi<br />
z<strong>in</strong>garo”<br />
con i Destrani Taràf, <strong>il</strong> Trio vocale<br />
Fe<strong>in</strong><strong>in</strong>ger e <strong>il</strong> Trio Amara.<br />
Per “I suoni delle Dolomiti”.<br />
Vallle del Chiese, Sentiero<br />
Etnografico Rio Ca<strong>in</strong>o, dalle<br />
ore 10. Concerto a Malga<br />
Ca<strong>in</strong>o alle ore 14.<br />
Giornata dedicata all’etnomusicologia<br />
e al recupero di antiche<br />
melodie, tra klezmer, canti<br />
di montagna, suoni mediterra-<br />
QUESTOTRENTINO<br />
57
monitor agosto<br />
Musica<br />
Qu<strong>in</strong>t’etto<br />
Per “I suoni delle Dolomiti”.<br />
Val di Fassa, Val di Dona,<br />
Camerloi, ore 14.<br />
Si def<strong>in</strong>iscono “mezzo ch<strong>il</strong>o di<br />
musica, ironia e divertimento”,<br />
ma per mestiere suonano nell’Orchestra<br />
Nazionale dell’Accademia<br />
di S. Cec<strong>il</strong>ia. Il musicista classico<br />
è come <strong>il</strong> poeta per Palazzeschi:<br />
non vede l’ora di potersi divertire,<br />
mescolando i generi, affrontando<br />
<strong>in</strong> modo <strong>in</strong>usuale terreni nuovi e<br />
divertendo anche <strong>il</strong> pubblico. Attenzione,<br />
scarp<strong>in</strong>ata.<br />
I Bov<strong>in</strong>onz<br />
<strong>in</strong> concerto.<br />
Gardolo, Parco Canova, ore 21.<br />
Vedi presentazione al 5 agosto.<br />
giovedì 13 agosto<br />
Jazz<br />
Christian Escoudé<br />
Nouveau Trio Gitan<br />
Per “I suoni delle Dolomiti”.<br />
Monti Less<strong>in</strong>i, Malga Fratte,<br />
ore 14.<br />
Christian Escoudé, con <strong>il</strong> suo<br />
Nouveau Trio Gitan, composto<br />
da tre chitarristi, riporta alla<br />
luce lo st<strong>il</strong>e del grande Django<br />
Re<strong>in</strong>hardt; un jazz un po’ retro<br />
ma dalla grande espressività e<br />
condito da elementi esotici, grazie<br />
alle orig<strong>in</strong>i gitane. Molto piacevole.<br />
Musica<br />
Dirk Ham<strong>il</strong>ton and the<br />
Bluesmen<br />
<strong>in</strong> concerto.<br />
Gardolo, Piazza Libertà, ore<br />
21.<br />
Un cantautore americano esponente<br />
della musica californiana<br />
degli anni ’70 accompagnato da<br />
una band italiana.<br />
Teatro<br />
“Viale d’<strong>in</strong>verno”<br />
con <strong>il</strong> Teatro dell’Aleph. Testi di<br />
Antonia Dalpiaz, regia di Giovanni<br />
Moleri.<br />
Trento, Giard<strong>in</strong>o S. Chiara,<br />
ore 21.<br />
venerdì 14 agosto<br />
C<strong>in</strong>ema<br />
“Australia”<br />
di Baz Luhrmann, con Nicole<br />
Kidman, Hugh Jackman, David<br />
Wenham.<br />
Rovereto, Terrazze del Mart,<br />
ore 21.<br />
La proprietaria e <strong>il</strong> rude allevatore.<br />
Gli aborigeni. L'Australia e la<br />
sua storia. F<strong>il</strong>mone lungo e largo<br />
del regista di “Moul<strong>in</strong> Rouge”, che<br />
non riesce pienamente, stavolta,<br />
a dom<strong>in</strong>are <strong>il</strong> mélo. L'ambizione<br />
di fare un nuovo “Via col vento” è<br />
decisamente troppo alta.<br />
“Mescolanze” sono tre percussionisti,<br />
due italiani e un ivoriano,<br />
che <strong>in</strong>terpretano musiche di amicizia,<br />
migrazioni, ritorni.<br />
sabato 15 agosto<br />
Classica<br />
Ensemble Frescobaldi<br />
Musica per organo e ottoni dal<br />
R<strong>in</strong>ascimento al Romanticismo.<br />
Per “P<strong>in</strong>è Musica”.<br />
Cembra, Chiesa, ore 21.<br />
Musica e gastronomia<br />
“La cuc<strong>in</strong>a afrodisiaca<br />
di Giacomo Casanova”<br />
col Complesso Corelli.<br />
Trento, Giard<strong>in</strong>o S. Chiara.<br />
Concerto: ore 18.30.<br />
Degustazioni: ore 21.<br />
Una comb<strong>in</strong>azione di arte e<br />
gastronomia. Dopo le musiche<br />
barocche (<strong>in</strong> primis Vivaldi)<br />
eseguite dal Complesso Corelli,<br />
gli spettatori potranno assaggiare<br />
ricette settecentesche<br />
abb<strong>in</strong>ate a una selezione di<br />
v<strong>in</strong>i. Occorre prenotarsi entro<br />
<strong>il</strong> 10 agosto; <strong>il</strong> prezzo è di 25<br />
euro.<br />
Rassegne<br />
“Mescolanze/Notte”<br />
Folk<br />
“Classico zigano”<br />
con Zahar<strong>in</strong>a Asenova (canto),<br />
Aleksey Asenov (fisarmonica) e<br />
Marco Ferrari (clar<strong>in</strong>etto e flauti).<br />
Trento, Piazza Battisti, ore 21.<br />
Festa di suoni e sapori, parole e<br />
danze.<br />
Rovereto, Piazza Leoni.<br />
Ore 19-23: “La tavola di<br />
‘Mescolanze’”.<br />
Ore 21.30: Keith B. Brown Trio.<br />
Blues tradizionale con <strong>in</strong>cursioni<br />
nel jazz e nel folk.<br />
Rassegne<br />
“Mescolanze/Notte”<br />
Teatro<br />
“Sui sentieri della<br />
memoria – Le Dolomiti<br />
raccontano”<br />
Festa di suoni e sapori, parole e<br />
danze.<br />
Rovereto, Piazza Leoni.<br />
Ore 19-23: “La tavola di<br />
‘Mescolanze’”.<br />
Ore 21.30: Fuentes <strong>in</strong><br />
concerto.<br />
I Fuentes del primo concerto di<br />
di Maria Crist<strong>in</strong>a Giambruno.<br />
Brentonico, Palazzo Baisi, ore<br />
11 e 18. Replica domani, ore 17<br />
e 21.<br />
Vedi presentazione al 4 luglio.<br />
Christian Escoudé<br />
58 luglio 2009
domenica 16 agosto<br />
Musica<br />
“Melodie degli alp<strong>in</strong>i<br />
<strong>in</strong> chiave jazz”<br />
col Davide Calvi Trio.<br />
Trento, Piazza Battisti, ore 21.<br />
Rassegne<br />
“Mescolanze/Notte”<br />
Festa di suoni e sapori, parole e<br />
danze.<br />
Rovereto, Piazza Leoni.<br />
Ore 19-23: “La tavola di<br />
‘Mescolanze’”.<br />
Ore 21.30: A3 <strong>in</strong> concerto<br />
Folk del nostro Meridione: tammuriate,<br />
pizziche, tarantelle.<br />
Rievocazioni<br />
“Festa a corte”<br />
Spettacolo <strong>in</strong> costume con<br />
la compagnia C<strong>in</strong>quedea e <strong>il</strong><br />
Gruppo Musicale Asgard. Per<br />
“Il gioco dei castelli”.<br />
Stenico, Castel Stenico, ore<br />
15-19.<br />
lunedì 17 agosto<br />
C<strong>in</strong>ema<br />
“Il curioso caso di<br />
Benjam<strong>in</strong> Button”<br />
di David F<strong>in</strong>cher, con Brad Pitt,<br />
T<strong>il</strong>da Sw<strong>in</strong>ton, Cate Blanchett.<br />
Rovereto, Terrazze del Mart,<br />
ore 21<br />
Passo falso di David F<strong>in</strong>cher, autore<br />
prezioso. Brad Pitt nasce vecchio<br />
e r<strong>in</strong>giovanisce. Idea buona<br />
per un piccolo pamphlett<strong>in</strong>o, non<br />
per un f<strong>il</strong>m di tre ore, che <strong>in</strong>contra<br />
per strada, più che la Storia, solo<br />
retorica e <strong>in</strong>evitab<strong>il</strong>i <strong>in</strong>namoramenti.<br />
Francamente noioso.<br />
Rassegne<br />
“Mescolanze/Notte”<br />
Festa di suoni e sapori, parole e<br />
danze.<br />
Rovereto, Piazza Leoni.<br />
Ore 19-23: “La tavola di<br />
‘Mescolanze’”.<br />
Ore 21.30: Riserva Moac <strong>in</strong><br />
concerto.<br />
Sonorità programmaticamente<br />
<strong>in</strong>def<strong>in</strong>ib<strong>il</strong>i: <strong>il</strong> massimo della contam<strong>in</strong>azione<br />
musicale.<br />
Rievocazioni<br />
“La battaglia di<br />
Segonzano”<br />
Spettacolo di suoni e luci con<br />
la Compagnia delle arti. Per “Il<br />
gioco dei castelli”.<br />
Segonzano, Castello, ore 21.30.<br />
martedì 18 agosto<br />
Jazz<br />
Gabriele Mirabassi<br />
Trio<br />
Per “I suoni delle Dolomiti”.<br />
Monte di Mezzocorona, Malga<br />
Kraun, ore 14.<br />
Gabriele Mirabassi è un “jazzista<br />
folk”, ab<strong>il</strong>e <strong>in</strong>terprete di musica<br />
bras<strong>il</strong>iana e d’autore e fresco v<strong>in</strong>citore<br />
del premio Top Jazz 2008<br />
come miglior disco per “Canto di<br />
Ebano”, dedicato al legno del suo<br />
strumento, <strong>il</strong> clar<strong>in</strong>etto. Inconfondib<strong>il</strong>e<br />
la sua sonorità squ<strong>il</strong>lante<br />
e travolgente, accompagnato<br />
dal chitarrista Peo Alfonsi e<br />
dal bassista Salvatore Maiore.<br />
Rassegne<br />
“Mescolanze/Notte”<br />
Festa di suoni e sapori, parole e<br />
danze.<br />
Rovereto, Piazza Leoni.<br />
Ore 19-23: “La tavola di<br />
‘Mescolanze’”.<br />
Ore 21.30: Selton <strong>in</strong> concerto.<br />
Un bizzarro cabaret musicale<br />
italo-bras<strong>il</strong>iano.<br />
Teatro<br />
“La mia patria e<br />
l’uragano”<br />
Con la Compagnia delle Arti.<br />
Per “La memoria dei luoghi”.<br />
Vermiglio, Forte Str<strong>in</strong>o, ore<br />
21.<br />
mercoledì 19 agosto<br />
C<strong>in</strong>ema<br />
“Earth – La nostra<br />
Terra”<br />
di Alastair Fotherg<strong>il</strong>l e Mark<br />
L<strong>in</strong>field.<br />
Rovereto, Terrazze del Mart,<br />
ore 21.<br />
Un viaggio ecologista che mostra<br />
la Terra <strong>in</strong> tutta la sua orgogliosa<br />
grandeur – e la sua frag<strong>il</strong>ità. Orsi<br />
polari e lave, elefanti e deserti,<br />
balene e voli nei cieli. Per <strong>in</strong>quadrarne<br />
(for-dummies) <strong>il</strong> respiro<br />
epico (che a tutti gli effetti c'è) la<br />
distribuzione ha affidato la voce<br />
narrante a <strong>il</strong>-senso-della-vita<br />
Paolo Bonolis.<br />
Musica<br />
Qu<strong>in</strong>torigo:<br />
“Play M<strong>in</strong>gus”<br />
Per “I suoni delle Dolomiti”.<br />
Val di Fassa, Rifugio Monti<br />
Pallidi, ore 14.<br />
Le più celebri escursioni jazz<br />
dall’opera del contrabbassista<br />
Charles M<strong>in</strong>gus diventano arrangiamenti<br />
per archi a cura del<br />
gruppo da camera contemporanea<br />
romagnolo, per un suono che<br />
dalle viscere della buia New York<br />
trova la via al cielo <strong>in</strong>f<strong>in</strong>ito del<br />
Trent<strong>in</strong>o.<br />
Rassegne<br />
“Mescolanze/Notte”<br />
Festa di suoni e sapori, parole e<br />
danze.<br />
Rovereto, Piazza Leoni.<br />
Ore 19-23: “La tavola di<br />
‘Mescolanze’”.<br />
Ore 21.30: Cisco <strong>in</strong> concerto.<br />
Dopo 14 anni di esperienze con<br />
i Modena City Ramblers, dal<br />
Riserva Moac<br />
QUESTOTRENTINO<br />
59
monitor agosto<br />
Rassegne<br />
“Mescolanze/Notte”<br />
Festa di suoni e sapori, parole e<br />
danze.<br />
Rovereto, Piazza Leoni.<br />
Ore 19-23: “La tavola di<br />
‘Mescolanze’”.<br />
Ore 21.30: Ipercussionici <strong>in</strong><br />
concerto.<br />
Musica dalla Sic<strong>il</strong>ia fra passato e<br />
futuro.<br />
Teatro<br />
“Sui sentieri della<br />
memoria – Le Dolomiti<br />
raccontano”<br />
2005 Stefano “Cisco” Belotti si<br />
è messo <strong>in</strong> proprio. Di qualche<br />
mese fa <strong>il</strong> suo ultimo CD, “Il<br />
mulo”.<br />
Rock<br />
Naphtal<strong>in</strong>e<br />
<strong>in</strong> concerto.<br />
Trento, Piazza Battisti, ore 21.<br />
Gruppo nato nel 1982, poi defunto,<br />
è risorto nel 2002 con <strong>il</strong><br />
repertorio di sempre, aggiornato<br />
alla discografia più recente: si va<br />
dunque da Joe Cocker ai P<strong>in</strong>k<br />
Floyd, dai Deep Purple a Al Jarreau.<br />
giovedì 20 agosto<br />
C<strong>in</strong>ema<br />
“Pranzo di<br />
ferragosto”<br />
di e con Gianni Di Gregorio e<br />
con Valeria de Franciscis, Mar<strong>in</strong>a<br />
Cacciotti, Maria Cali.<br />
Perg<strong>in</strong>e, Castel Perg<strong>in</strong>e.<br />
Ore 20: visita della Cant<strong>in</strong>a.<br />
Ore 21.30: f<strong>il</strong>m.<br />
Un uomo deve passare ferragosto<br />
con l'anziana madre e altre tre<br />
nonne che <strong>in</strong> modo più o meno<br />
ricattatorio gli vengono affidate.<br />
Le attrici – splendide – adattano<br />
al loro carattere una sceneggiatura<br />
impeccab<strong>il</strong>e. Tenerezza e ironia<br />
dalla parte delle vecchiette.<br />
Folk<br />
Coro Sass Maor<br />
Per “I suoni delle Dolomiti”.<br />
Valle di Cembra, Rifugio<br />
Potzmauer, ore 11.<br />
Lirica<br />
“Il viaggio a Reims”<br />
Cantata scenica di Gioacch<strong>in</strong>o<br />
Ross<strong>in</strong>i, con l’Orchestra Haydn<br />
diretta da Trisdee Na Patalung.<br />
Trento, Via Belenzani, ore 21.<br />
Musica<br />
“Cime domestiche”<br />
con Paolo Benvegnù, Monica<br />
Demuru, Petra Magoni, Ares<br />
Tavolazzi, G. Ridolfo Gagliano:<br />
Per “I suoni delle Dolomiti”.<br />
Valle di Cembra, Rifugio<br />
Potzmauer, ore 14.<br />
L’outsider par excellence del pop<br />
autoriale Paolo Benvegnù con la<br />
complicità del contrabbassista<br />
Ares Tavolazzi e del chitarrista<br />
Guglielmo Ridolfo Gagliano tesse<br />
le trame per due tra le migliori<br />
voci femm<strong>in</strong><strong>il</strong>i italiane per un<br />
omaggio alle “Donne di Montagna”.<br />
Che mondo sarebbe senza<br />
montagne... (e donne)?<br />
di Maria Crist<strong>in</strong>a Giambruno.<br />
Trento, V<strong>il</strong>la De Mersi, ore 20<br />
e 22.<br />
Replica domani, ore 20 e 22.<br />
Vedi presentazione al 4 luglio.<br />
venerdì 21 agosto<br />
Folk<br />
Sokan<br />
Per “I suoni delle Dolomiti”.<br />
Val di Sole, Monte Vigo, ore<br />
14.<br />
Sokan, una tribù dal Burk<strong>in</strong>a<br />
Faso sbarca <strong>in</strong> Trent<strong>in</strong>o per celebrare<br />
l’<strong>in</strong>dissolub<strong>il</strong>e legame che<br />
lega l’Uomo alla sua (Madre)<br />
Terra: febbr<strong>il</strong>i percussioni e balli<br />
tribali dedicati a chi vive e pensa<br />
senza conf<strong>in</strong>i.<br />
60 luglio 2009
Incontri<br />
“Est<strong>in</strong>ti i d<strong>in</strong>osauri?<br />
Ma neanche per sogno!<br />
Spedizioni pazze sulle<br />
orme dei d<strong>in</strong>osauri”<br />
Incontro con Giuseppe Leonardi.<br />
Castello di Fiemme, Sala<br />
Teatro, ore 17.<br />
Drena, Castel Drena, ore 21.<br />
Replica <strong>il</strong> 22 e <strong>il</strong> 23 agosto al<br />
Castello di Arco.<br />
Teatro<br />
“Sacco e Vanzetti”<br />
di M. Roli e L. V<strong>in</strong>cenzoni, con<br />
<strong>il</strong> GAD Città di Trento. Regia di<br />
Ensemble Frescobaldi<br />
Organi e ottoni dal R<strong>in</strong>ascimento<br />
al Romanticismo.<br />
Bedollo, Chiesa, ore 21.<br />
Folk<br />
Coro Sasso Rosso<br />
Per “I suoni delle Dolomiti”.<br />
Rassegne<br />
“Mescolanze/Notte”<br />
Festa di suoni e sapori, parole e<br />
danze.<br />
Rovereto, Piazza Leoni.<br />
Ore 19-23: “La tavola di<br />
‘Mescolanze’”.<br />
Ore 21.30: Fabulous Boogie<br />
Boys <strong>in</strong> concerto.<br />
Esplosiva band <strong>in</strong>glese di musica<br />
rock-soul-blues.<br />
lunedì 24 agosto<br />
Musica e poesia<br />
“A piena voce”<br />
Omaggio a Vladimir Majakovskij.<br />
Trento, Giard<strong>in</strong>o S. Chiara,<br />
ore 21.<br />
martedì 25 agosto<br />
Classica<br />
“Improvvisazione... più<br />
piano”<br />
Con Mart<strong>in</strong> Münch, pianista,<br />
compositore, improvvisatore.<br />
Musiche di Mozart e Münch.<br />
Tione, Scuola Musicale, ore<br />
21.<br />
Musica<br />
Daniele S<strong>il</strong>vestri<br />
<strong>in</strong> concerto.<br />
Rassegne<br />
“Mescolanze/Notte”<br />
Festa di suoni e sapori, parole e<br />
danze.<br />
Rovereto, Piazza Leoni.<br />
Ore 19-23: “La tavola di<br />
‘Mescolanze’”.<br />
Ore 21.30: Adesa <strong>in</strong> concerto.<br />
Musica rituale dal Ghana.<br />
Rievocazioni<br />
“La terra degli<br />
alberi dalle foglie<br />
d’argento”<br />
Spettacolo su testi di Mauro<br />
Neri. Per “Il gioco dei castelli”.<br />
Alberto Uez.<br />
Trento, Giard<strong>in</strong>o S. Chiara, ore 21.<br />
Vedi presentazione al 4 luglio.<br />
sabato 22 agosto<br />
Classica<br />
Orchestra J. Futura<br />
In programma musiche di Fauré,<br />
Mendelssohn, Beethoven.<br />
Trento, Piazza Battisti, ore 21.<br />
Orchestra Haydn<br />
diretta da W<strong>il</strong>liam Lacey. Musiche<br />
di Haendel e Mendelssohn.<br />
Baselga di P<strong>in</strong>è, Centro P<strong>in</strong>è<br />
1000, ore 21.<br />
Val Rendena, Passo del<br />
Grostè, ore 6.<br />
I cori di montagna si sono<br />
emancipati, attirando l’attenzione<br />
di molti compositori<br />
ed esibendosi sempre<br />
più spesso nei teatri.<br />
In quest’occasione, però,<br />
ritroviamo la suggestione<br />
dei canti popolari alp<strong>in</strong>i,<br />
<strong>in</strong>terpretati dal coro solandro<br />
Sasso Rosso, nel loro<br />
ambiente naturale – appunto,<br />
la montagna. Come<br />
se non bastasse, concerto<br />
all’alba. Suggestivo.<br />
QUESTOTRENTINO<br />
61
monitor agosto<br />
Erik Friedlander<br />
Per “I suoni delle Dolomiti”.<br />
Val di Non, Altopiano della<br />
Predaia, Rifugio Ai Todes-ci,<br />
ore 14.<br />
Da canzoni d’impegno civ<strong>il</strong>e a<br />
ritornelli pronti per le spiagge, da<br />
raff<strong>in</strong>ato cantautorato etnico a<br />
sorridenti ritagli FM: i m<strong>il</strong>le volti<br />
del seguitissimo e trans-generazionale<br />
Daniele S<strong>il</strong>vestri,<br />
mercoledì 26 agosto<br />
Cabaret<br />
Alessandro<br />
Bencivenga<br />
Trento, Parco Clar<strong>in</strong>a, ore 21.<br />
Comico trent<strong>in</strong>o, attualmente lavora<br />
con Lucio Gard<strong>in</strong> su TCA.<br />
Classica<br />
“Improvvisazione... più<br />
piano”<br />
Con Mart<strong>in</strong> Münch, pianista,<br />
compositore, improvvisatore.<br />
Musiche di Mozart e Münch.<br />
Cavalese, Palacongressi, ore<br />
21.<br />
Ensemble Punteado<br />
Musiche di Frescobaldi, Cazzati,<br />
Picc<strong>in</strong><strong>in</strong>i. Per “P<strong>in</strong>è Musica”.<br />
Montagnaga, Santuario, ore<br />
11.<br />
Folk<br />
Sheik Habboush e<br />
l’Ensemble Al K<strong>in</strong>di<br />
Per “I suoni delle Dolomiti”.<br />
Pale di S. Mart<strong>in</strong>o, Val Canali,<br />
V<strong>il</strong>la Welsperg, ore 14.<br />
Ardito accostamento tra la musica<br />
popolare siriana e <strong>il</strong> panorama<br />
delle Pale di S. Mart<strong>in</strong>o. Interessante<br />
spettacolo della tradizione<br />
sufi, eseguito con strumenti caratteristici<br />
della musica classica<br />
araba, recuperando riti e cerimoniali<br />
m<strong>il</strong>lenari. Consigliatissimo<br />
per gli appassionati del genere.<br />
Concerto a ballo<br />
con <strong>il</strong> gruppo “I Musikanti”.<br />
Rovereto, Piazza Malfatti, ore 21.<br />
Gli spettatori saranno co<strong>in</strong>volti<br />
<strong>in</strong> fac<strong>il</strong>i danze della tradizione<br />
italiana e non solo.<br />
Marnan<br />
Sp<strong>in</strong>i di Gardolo, ore 21.<br />
Musiche e danze di ispirazione<br />
africana ad opera di un gruppo<br />
creato da “La Savana”, un’associazione<br />
con sede a Gardolo che<br />
opera <strong>in</strong> Senegal su progetti per<br />
lo sv<strong>il</strong>uppo agricolo.<br />
Teatro<br />
“DORMONO TUTTI SULLA<br />
COLLINA”<br />
monologo con Maura Pettorruso<br />
ispirato alla vita di Fernanda<br />
Pivano, con musica dal vivo di<br />
Fabrizio De Andrè tratta da<br />
“Non al denaro non all’amore<br />
né al cielo”.<br />
Trento, Giard<strong>in</strong>o S. Chiara,<br />
ore 21.<br />
“Sui sentieri della<br />
memoria – Le Dolomiti<br />
raccontano”<br />
di Maria Crist<strong>in</strong>a Giambruno.<br />
Trento, Teatro Sociale, ore 18<br />
e 21. Replica domani, ore 18<br />
e 21.<br />
Vedi presentazione al 4 luglio.<br />
62 luglio 2009
giovedì 27 agosto<br />
C<strong>in</strong>ema<br />
“Once”<br />
di John Carney, con Glen<br />
Hansard, Markéta Irglová,<br />
B<strong>il</strong>l Hodnett.<br />
Calliano, Castel Pietra.<br />
Ore 20: visita della<br />
Cant<strong>in</strong>a. Ore 21.30: f<strong>il</strong>m.<br />
Un giovane busker <strong>in</strong>contra<br />
e fa <strong>in</strong>namorare una ragazza<br />
perduta proveniente da Praga.<br />
Siamo a Dubl<strong>in</strong>o. “Se <strong>il</strong><br />
f<strong>il</strong>m non vi spezza felicemente<br />
<strong>il</strong> cuore, non ne avete uno”,<br />
scrive Anselma Dell'Ollio. Per<br />
una volta, forse, ci si può fidare<br />
dell'ospite fissa del salott<strong>in</strong>o<br />
di Marzullo.<br />
Musica<br />
Erik Friedlander<br />
(violoncello)<br />
Per “I suoni delle Dolomiti”.<br />
Alpe del Cermis, Laghi di<br />
Bombasel, ore 14.<br />
Curriculum da grande jazzista,<br />
con sconf<strong>in</strong>amenti nel<br />
rock e nelle avanguardie,<br />
f<strong>in</strong>o al grunge, per un virtuoso<br />
del... violoncello. Un<br />
musicista nel vero senso della<br />
parola, fusione di tutte le divisioni<br />
dei generi e degli st<strong>il</strong>i;<br />
un concerto duetto tra uno<br />
strumentista newyorkese e le<br />
montagne trent<strong>in</strong>e.<br />
“Classica e non<br />
solo”<br />
Concerto dell’orchestra di<br />
fiati del Liceo ‘Rosm<strong>in</strong>i’ di<br />
Rovereto diretta dal M° Andrea<br />
Loss.<br />
Rovereto, S. Giorgio,<br />
Campo Polivalente, ore<br />
20.30.<br />
Rock<br />
Area 51<br />
<strong>in</strong> concerto.<br />
Trento, Parco Maso<br />
G<strong>in</strong>occhio, ore 21.<br />
Banda rock di Arco che presenta<br />
cover di artisti italiani<br />
e <strong>in</strong>ternazionali, da Zucchero<br />
ai Queen, da Ligabue agli<br />
U2.<br />
venerdì 28 agosto<br />
Feste<br />
“ManifestaGiovane”<br />
Rovereto, Piazza Erbe,<br />
Piazza Malfatti, Via Portici,<br />
Piazza Loreto, ore 16-<br />
23.30.<br />
Si replica domani.<br />
Due giorni dedicati all’arte<br />
giovan<strong>il</strong>e, con concerti, balli<br />
hip-hop, capoeira, teatro di<br />
strada, ecc.<br />
Musica<br />
Fiorella Mannoia<br />
Per “I suoni delle Dolomiti”.<br />
Val di Fassa, Rifugio<br />
Fuchiade, ore 14.<br />
Pianoforte e percussioni per<br />
un <strong>in</strong>timo viaggio nell’Anima<br />
Lat<strong>in</strong>a della cantautrice<br />
romana: tra penombre mediterranee<br />
o soleggiate spiagge<br />
bras<strong>il</strong>iane, lasciatevi cullare<br />
da questa delicata brezza canora.<br />
sabato 29 agosto<br />
Musica & Teatro<br />
“Figuriamoci”<br />
Monologhi e canzoni.<br />
Trento, Giard<strong>in</strong>o S. Chiara,<br />
ore 21.<br />
Concerto-spettacolo dove c’è<br />
un po’ di tutto: folk romagnolo,<br />
jazz, musica francese<br />
e monologhi da testi di Raffaello<br />
Bald<strong>in</strong>i, Ton<strong>in</strong>o Guerra e<br />
N<strong>in</strong>o Pedretti.<br />
Teatro<br />
“Sui sentieri<br />
della memoria<br />
– Le Dolomiti<br />
raccontano”<br />
di Maria Crist<strong>in</strong>a Giambruno.<br />
Mezzolombardo, Castello,<br />
ore 18 e 21. Replica<br />
domani, ore 10.30, 18, 21.<br />
Vedi presentazione al 4 luglio.<br />
domenica 30 agosto<br />
Folk<br />
“I canti di osteria”<br />
con Grazia De Marchi e Il<br />
Nuovo Canzoniere Veronese.<br />
Povo, Parco Passo Cimirlo,<br />
ore 11.<br />
Teatro<br />
“Zang TumbTumb –<br />
Battaglia a 9 piani”<br />
I futuristi alla conquista di<br />
Monte Baldo. Sceneggiatura<br />
e regia di Paolo Domenico<br />
Malv<strong>in</strong>ni.<br />
Rovereto, Cort<strong>il</strong>e <strong>in</strong>terno<br />
del Museo della Guerra,<br />
ore 16.30.<br />
Il lavoro si basa sui diari<br />
<strong>in</strong>fiammati scritti dai vari<br />
Boccioni, Mar<strong>in</strong>etti, Russolo<br />
e Balla <strong>in</strong> occasione della<br />
loro partecipazione all’assalto<br />
di Dosso Cas<strong>in</strong>a, nel 1915.<br />
Guerra, futurismo e montagna...<br />
lunedì 31 agosto<br />
Incontri<br />
“Montagne e guerre<br />
moderne”<br />
Incontro con Lorenzo Cremonesi.<br />
Cavalese, Palacongressi,<br />
ore 21.<br />
63
monitor settembre<br />
martedì 1 settembre<br />
Classica<br />
“Concerto a ricordo<br />
del M° Renato Dionisi”<br />
col gruppo strumentale ‘Dionisi’.<br />
Musiche di Dionisi, Sammart<strong>in</strong>i,<br />
Bach, Mozart, Vivaldi.<br />
Sacco di Rovereto, Chiesa di<br />
S. Giovanni Battista, ore 21.<br />
giovedì 3 settembre<br />
Danza<br />
“’I’ is Memory”,<br />
“Ch<strong>il</strong>dren”<br />
gicomico pezzo di teatro-danza<br />
sugli alti e bassi e sugli stati d’animo<br />
esaltati dell’amore.<br />
venerdì 4 settembre<br />
Danza<br />
“I is Memory”,<br />
“Ch<strong>il</strong>dren”<br />
coreografie di Benoît Lachambre<br />
e Nigel Chamock, con Louise<br />
Lecavalier - Le Fou Glorieux..<br />
Per “Oriente Occidente”.<br />
Rovereto, Auditorium Melotti,<br />
ore 21.<br />
Vedi presentazione al 3 settembre.<br />
artisti di varie discipl<strong>in</strong>e ed etnie<br />
e lasciarli liberi di <strong>in</strong>teragire e<br />
di creare, attraverso movimenti<br />
estremi e rapidissimi, una danza<br />
dai complicati <strong>in</strong>trecci. La<br />
compagnia presenta a Rovereto<br />
alcune tra le sue più acclamate<br />
performance.<br />
sabato 5 settembre<br />
Danza<br />
“Hissy fits“, Gone”,<br />
“Momentary<br />
Forevers”, “Fall”,<br />
“Moody Booty Blues”,<br />
“Moonlight”, “Rise”.<br />
coreografie di Dwight Rhoden<br />
e Desmond Richardson, col<br />
Complexions Contemporary<br />
Ballet. Per “Oriente Occidente”.<br />
Trento, Teatro Sociale, ore 21.<br />
Vedi presentazione al 4 settembre.<br />
Incontri<br />
“Modalità sostenib<strong>il</strong>e:<br />
la Convenzione delle<br />
Alpi Come modello<br />
per un territorio<br />
esemplare”<br />
Concerto a contorno di una settimana<br />
di corsi tenuti dal sassofonista<br />
Pepito Ros e dedicati al<br />
terreno di conf<strong>in</strong>e tra classica e<br />
jazz, e alle possib<strong>il</strong>ità espressive<br />
del sax. Interessante <strong>il</strong> materiale<br />
che potrà uscire dal lavoro degli<br />
studenti, anche per <strong>il</strong> potenzialmente<br />
fecondo ambito musicale<br />
che verrà esplorato.<br />
Teatro<br />
“Incomputer”<br />
di Gaetano Mas<strong>in</strong>o, a cura della<br />
Compagnia dell’Attimo.<br />
Marco di Rovereto, Teatro<br />
Parrocchiale, ore 21.<br />
domenica 6 settembre<br />
Danza<br />
“Maple Garden”, “Les<br />
Noces”.<br />
coreografia di Tatiana Baganova,<br />
con la compagnia Prov<strong>in</strong>cial<br />
Dances. Per “Oriente Occidente”.<br />
Rovereto, Auditorium Melotti,<br />
ore 21.<br />
Incontro con Marco Onida.<br />
Cavalese, Palacongressi, ore<br />
21.<br />
Musica<br />
“I bemolli sono blu”<br />
coreografie di Benoît Lachambre<br />
e Nigel Chamock, con Louise<br />
Lecavalier - Le Fou Glorieux..<br />
Per “Oriente Occidente”<br />
Rovereto, Auditorium Melotti,<br />
ore 21.<br />
Louise Lecavalier, nome leggendario<br />
della danza canadese,<br />
porta a Rovereto “I” is Memory”,<br />
progetto solista pensato appositamente<br />
per lei da Benoît Lachambre,<br />
e Ch<strong>il</strong>dren, coreografia ideata<br />
da Nigel Charnock. Il primo<br />
è un lavoro di un m<strong>in</strong>imalismo<br />
estremo ma fisicamente molto<br />
impegnativo; <strong>il</strong> secondo è un tra-<br />
“Hissy fits“, Gone”,<br />
“Momentary<br />
Forevers”, “Fall”,<br />
“Moody Booty Blues”,<br />
“Moonlight”, “Rise”.<br />
coreografie di Dwight Rhoden e<br />
Desmond Richardson, col Complexions<br />
Contemporary Ballet.<br />
Per “Oriente Occidente”.<br />
Trento, Teatro Sociale, ore 21.<br />
È <strong>il</strong> nome stesso della compagnia,<br />
Complexions, a s<strong>in</strong>tetizzare la<br />
missione dei suoi due fondatori<br />
(Dwight Rhoden e Desmond<br />
Richardson): raggruppare molti<br />
Per “P<strong>in</strong>è Musica”<br />
Baselga di P<strong>in</strong>è, Centro P<strong>in</strong>è<br />
1000, ore 21.<br />
64 Pepito Ros<br />
luglio 2009
Si ispirano alle sperimentazioni<br />
dei mitici Balletti Russi i lavori<br />
di Tatiana Baganova, che <strong>in</strong> Maple<br />
Garden conduce lo spettatore<br />
<strong>in</strong> un mondo fatato e sognante,<br />
attraverso una misteriosa favola<br />
ambientata tra alberi d’acero,<br />
mentre <strong>in</strong> Les Noces rimette <strong>in</strong><br />
scena una delle più celebri coreografie<br />
di Nij<strong>in</strong>ska -sorella del ben<br />
più celebre astro della danza russa-<br />
alla ricerca dell’essenza e delle<br />
orig<strong>in</strong>i primitive della cerimonia<br />
delle nozze.<br />
lunedì 7 settembre<br />
Danza<br />
“Post Engagement<br />
Diptych, Part I & II”.<br />
coreografia di Tatiana Baganova,<br />
con la compagnia Prov<strong>in</strong>cial<br />
Dances. Per “Oriente Occidente”.<br />
Rovereto, Auditorium Melotti,<br />
ore 21.<br />
In Post Engagement Diptych<br />
Part I la danza è un cont<strong>in</strong>uo<br />
contatto tra genere masch<strong>il</strong>e e<br />
femm<strong>in</strong><strong>il</strong>e, storie di coppie che si<br />
<strong>in</strong>trecciano fra armadi di ferro e<br />
seggiol<strong>in</strong>e da pic nic. La seconda<br />
parte riporta <strong>in</strong>vece al mondo<br />
fatato della Baganova (che si è<br />
aggiudicata con questa coreografia<br />
<strong>il</strong> prestigioso premio Golden<br />
Mask), dove enormi sfere trasparenti<br />
piene di sogni dai significati<br />
<strong>in</strong>consci fluttuano mollemente<br />
sul palcoscenico tra le mani -ed i<br />
capelli- delle danzatrici.<br />
“La chambre blanche”.<br />
coreografia di G<strong>in</strong>ette Laur<strong>in</strong>,<br />
con la compagnia O Vertigo. Per<br />
“Oriente Occidente”.<br />
Trento, Teatro Sociale, ore 21.<br />
G<strong>in</strong>ette Laur<strong>in</strong>, anima della compagnia<br />
canadese, presenta <strong>il</strong> riallestimento<br />
de La Chambre Blanche,<br />
considerata una delle sue<br />
più <strong>in</strong>tense creazioni coreografiche.<br />
Una nuova colonna sonora<br />
e le luci riescono a r<strong>in</strong>forzare ulteriormente<br />
l’atmosfera alienante<br />
della performance, ambientata <strong>in</strong><br />
una sorta di ospedale psichiatrico,<br />
luogo di estrema vulnerab<strong>il</strong>ità<br />
<strong>in</strong> cui nove danzatori “<strong>in</strong> cattività”<br />
non hanno altra scelta se non<br />
di abbandonarsi al disequ<strong>il</strong>ibrio<br />
e alla vertig<strong>in</strong>e.<br />
“Oriente Occidente”.<br />
Trento, Teatro Sociale, ore 21.<br />
Vedi presentazione al 7 settembre.<br />
mercoledì 9 settembre<br />
Danza<br />
“Celestial Body”, “The<br />
other Side of the<br />
River”<br />
coreografie di Olga Pona, con<br />
la Chelyab<strong>in</strong>sk Contemporary<br />
Dance Theater. Per “Oriente<br />
Occidente”.<br />
Rovereto, Auditorium Melotti,<br />
ore 21.<br />
Olga Pona att<strong>in</strong>ge dall’ambiente<br />
che la circonda la materia<br />
e i soggetti per le sue coreografie,<br />
storie allo stesso tempo<br />
quotidiane e f<strong>il</strong>osofiche che si<br />
riallacciano alla tradizione<br />
letteraria russa. I personaggi<br />
protagonisti sono i lavoratori<br />
di Chelyab<strong>in</strong>sk, città <strong>in</strong>dustriale<br />
al conf<strong>in</strong>e dei monti Urali,<br />
che diviene lo specchio della<br />
complessità della vita post-comunista<br />
tradotta <strong>in</strong> una danza<br />
priva di espedienti scenici ma<br />
ad alta densità di contenuti.<br />
giovedì 10 settembre<br />
Danza<br />
“The Songs of<br />
Komitas”<br />
coreografia di Natalya Kasparova,<br />
con la Natalya Kasparova<br />
Dance Company. Per “Oriente<br />
Occidente”.<br />
Trento, Teatro Sociale, ore 21.<br />
martedì 8 settembre<br />
Danza<br />
“La chambre blanche”.<br />
coreografia di G<strong>in</strong>ette Laur<strong>in</strong>,<br />
con la compagnia O Vertigo. Per<br />
QUESTOTRENTINO<br />
65
monitor settembre<br />
Natalya Kasparova è una delle<br />
pr<strong>in</strong>cipali rappresentanti della<br />
nuova generazione di coreografi<br />
russi, che hanno deciso di rompere<br />
con la tradizione del balletto<br />
classico per perseguire nuove<br />
modalità di espressione. L’ispirazione<br />
per la performance deriva<br />
dalle musiche sacre del compositore<br />
armeno Komitas che riflettono<br />
la dolorosa storia del<br />
suo popolo. Una serie di episodi<br />
<strong>in</strong> cui la danza simbolicamente<br />
ricrea le tradizioni e le leggende<br />
armene.<br />
venerdì 11 settembre<br />
Danza<br />
“Frida”, “Interplay”,<br />
“Sospiri”, Caravaggio<br />
meets Hopper”<br />
coreografie di Jacqulyn Buglisi,<br />
con la compagnia Buglisi Dance<br />
Theater. Per “Oriente Occidente”.<br />
Rovereto, Auditorium Melotti,<br />
ore 21.<br />
Dal 1994, la compagnia fondata<br />
da Buglisi <strong>in</strong>sieme a tre compagni<br />
provenienti dalla scuola di<br />
Martha Graham porta avanti,<br />
r<strong>in</strong>novandole, le istanze tecniche<br />
ed emozionali della maestra.<br />
Dall’unione delle arti con le<br />
nuove tecnologie e dall’<strong>in</strong>tento di<br />
raccontare storie ispirate alla vita<br />
di celebri artisti nascono lavori<br />
come Frida, suggestionato dalla<br />
vita della Kahlo, e Caravaggio<br />
Meets Hopper, che contrappone<br />
la quiete e la serenità dei quadri<br />
di Hopper con la teatralità di Caravaggio.<br />
sabato 12 settembre<br />
Classica<br />
Ensemble strumentale<br />
del conservatorio<br />
Bonporti<br />
diretto da Giancarlo Guar<strong>in</strong>o.<br />
Musiche di Debussy e Brahms.<br />
Per “P<strong>in</strong>è Musica”.<br />
Baselga di P<strong>in</strong>è, Centro<br />
Congressi P<strong>in</strong>è 1000, ore 21.<br />
Danza<br />
“Aga<strong>in</strong>st all Odds”,<br />
“Sand”, “Red H<strong>il</strong>ls”,<br />
“Requiem”<br />
coreografie di Jacqulyn Buglisi,<br />
con la compagnia Buglisi Dance<br />
Theater. Per “Oriente Occidente”.<br />
Rovereto, Auditorium Melotti,<br />
ore 21.<br />
Oltre che dalla vicende quotidiane,<br />
Jacqulyn Buglisi att<strong>in</strong>ge l’ispirazione<br />
per le sue coreografie<br />
dalla pittura e dalla letteratura,<br />
<strong>in</strong>serendo cont<strong>in</strong>ui riferimenti<br />
ai suoi studi e alle sue passioni.<br />
Sand è un tributo alla gioia del<br />
danzare, mentre<br />
Red H<strong>il</strong>ls prende<br />
<strong>il</strong> nome da un<br />
quadro dell’artista<br />
americana Georgia<br />
O’Keefe. Requiem,<br />
nato come metafora<br />
dell’oppressione delle<br />
donne, dopo l’11<br />
settembre, è <strong>in</strong>vece<br />
divenuto un lavoro<br />
più vic<strong>in</strong>o e sensib<strong>il</strong>e<br />
agli avvenimenti<br />
contemporanei.<br />
Folk<br />
Concerto di<br />
cori alp<strong>in</strong>i<br />
Rovereto, Sala<br />
F<strong>il</strong>armonica, ore 20.45.<br />
Teatro<br />
“Sui sentieri della<br />
memoria – Le Dolomiti<br />
raccontano”<br />
di Maria Crist<strong>in</strong>a Giambruno.<br />
Perg<strong>in</strong>e, Palazzo Hippoliti,<br />
ore 20 e 22. Replica domani,<br />
ore 11, 18, 20.<br />
Vedi presentazione al 4 luglio.<br />
domenica 13 settembre<br />
Danza<br />
“Inri”<br />
coreografia di Stefano Mazzotta<br />
e Emanuele Sciannamea, con la<br />
compagnia Teatroffic<strong>in</strong>a Zerogrammi.<br />
Per Oriente Occidente”.<br />
Rovereto, Auditorium Melotti,<br />
ore 21.<br />
Il duo di attori-danzatori <strong>formato</strong><br />
da Stefano Mazzotta e<br />
Emanuele Sciannamea, che nella<br />
scorsa edizione del Festival è risultato<br />
v<strong>in</strong>citore del concorso coreografico<br />
“Danz’è”, propone una<br />
riflessione a tratti grottesca e paradossale<br />
sulla pratica della fede<br />
nella religione cattolica, scandita<br />
dai tempi e dalle movenze tipici<br />
della liturgia.<br />
66 luglio 2009
Trento, Consiglio della Prov<strong>in</strong>cia autonoma di Trento<br />
Palazzo Trent<strong>in</strong>i<br />
25 settembre - 29 novembre 2009<br />
Othmar W<strong>in</strong>kler<br />
Storie della gente trent<strong>in</strong>a<br />
A cura di Giovanna Nicoletti<br />
Più volte quella di Othmar W<strong>in</strong>kler è stata def<strong>in</strong>ita “Un’arte di contenuti <strong>in</strong> cui ogni<br />
l<strong>in</strong>ea costruttiva o deformatrice è messaggio di sostanza e momento allegorico”. Le<br />
sue forme ricche di “contorcimenti” e di “contrapposizioni volumetriche” hanno spesso<br />
descritto “<strong>il</strong> vero dell’ironia e della mostruosità tragica”. Disegni e sculture hanno fissato,<br />
talvolta, la rappresentazione di contenuti religiosi - nati da una teologia essenziale - o,<br />
piuttosto, la descrizione di tipologie umane realisticamente <strong>in</strong>trise<br />
dal dramma della lotta del bene contro <strong>il</strong> male. La sua storia<br />
co<strong>in</strong>cide con le grandi trasformazioni e le sofferenze del nostro<br />
secolo. La sua opera sensib<strong>il</strong>e riflette <strong>il</strong> dolore per ricomporre<br />
nelle forme quell’unità che l’uomo da sempre ricerca.<br />
Il consiglio della Prov<strong>in</strong>cia autonoma di Trento rende<br />
omaggio a Othmar W<strong>in</strong>kler con la ricollocazione<br />
dell’opera pensata per Palazzo Trent<strong>in</strong>i e con la<br />
titolazione della sala espositiva all’artista scomparso.<br />
Corredano questo progetto una serie di lavori di<br />
scultura e di grafica che <strong>in</strong>quadrano <strong>il</strong> lavoro di<br />
W<strong>in</strong>kler che già negli anni C<strong>in</strong>quanta aveva saputo<br />
guardare alle vicende della sua terra descritte <strong>in</strong> un<br />
panorama allargato dell’arte mitteleuropea, tale<br />
da congiungere le ammalianti forme mediterranee<br />
con le l<strong>in</strong>ee <strong>in</strong>durite dell’espressionismo tedesco.<br />
QUESTOTRENTINO<br />
67
PUBBLICITA’<br />
TRENTINO spa<br />
68 luglio 2009