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Numero Speciale<br />

Guida agli appuntamenti<br />

dell’estate trent<strong>in</strong>a<br />

luglio 2009 ● n. 7 ● € 4,00<br />

Mens<strong>il</strong>e di <strong>in</strong>formazione e approfondimento - Anno XXX - n° 7<br />

Poste Italiane S.p.A. Sped. <strong>in</strong> abb. post. D.L. 353/2003 (conv. <strong>in</strong> L. 27/02/2004<br />

n° 46) art. 1, comma 1, CNS Trento - Taxe Perçue - ISSN 1917-8799.<br />

7<br />

0<br />

0<br />

0<br />

9<br />

9 7 7 1 9 7 1 8 7 9 0 0 1<br />

abruzzo,<br />

che ne sarà<br />

di loro?<br />

La dedizione dei volontari, l’immensità dei problemi<br />

e le promesse (bugiarde) del Governo<br />

1


Nuova grafica, più contenuti, più fac<strong>il</strong>i da usare<br />

Onl<strong>in</strong>e <strong>il</strong> nuovo sito di QT!<br />

www.questotrent<strong>in</strong>o.it<br />

UNA MINIERA DI INFORMAZIONI<br />

QT - Questotrent<strong>in</strong>o fu tra i primi mezzi d’<strong>in</strong>formazione trent<strong>in</strong>i,<br />

alla f<strong>in</strong>e degli anni Novanta, a capire l’importanza del web per<br />

una testata giornalistica.<br />

La possib<strong>il</strong>ità, attraverso i collegamenti ipertestuali fra gli<br />

articoli del giornale, di collegare le notizie tra loro e con gli<br />

avvenimenti precedenti ha ottenuto <strong>in</strong> questi anni <strong>il</strong> vasto<br />

apprezzamento di migliaia di lettori onl<strong>in</strong>e.<br />

Oggi QT, dopo aver r<strong>in</strong>novato a ottobre 2008 la versione cartacea,<br />

ha deciso di r<strong>in</strong>novare anche la sua versione elettronica.<br />

Ogni <strong>numero</strong> del giornale viene messo onl<strong>in</strong>e a un mese dalla<br />

sua uscita, e collegato al vastissimo archivio <strong>in</strong>terno al sito, <strong>in</strong><br />

cui sono presenti tutti gli articoli usciti sul giornale cartaceo a<br />

partire dal 1 gennaio 1999.<br />

Cont<strong>in</strong>uerà qu<strong>in</strong>di ad essere garantita al lettore la possib<strong>il</strong>ità di<br />

approfondire, con <strong>il</strong> consueto taglio non conformista, la realtà<br />

trent<strong>in</strong>a come <strong>in</strong> nessun altro sito oggi presente sul web.<br />

LE NOVITÀ DEL NUOVO SITO<br />

Il nuovo sito di QT contiene 5 grandi novità:<br />

1. i blog: anche giornalisti di QT hanno aperto i loro blog, per<br />

trattare <strong>in</strong> modo colloquiale e confidenziale le tematiche più<br />

svariate, dalla s<strong>in</strong>istra all’immigrazione, dalla Chiesa alla<br />

politica, dal sociale alla cultura<br />

2. i commenti: i lettori potranno commentare gli articoli e gli<br />

<strong>in</strong>terventi nei blog, per un rapporto di scambio più diretto e<br />

immediato coi giornalisti di QT<br />

3. i sondaggi: per conoscere <strong>il</strong> parere dei lettori sulle questioni di<br />

attualità e anche su quelle non attuali<br />

4. i forum: per <strong>in</strong>teragire con i lettori sulle questioni affrontate dal<br />

giornale<br />

5. la newsletter: per permettere al lettore di restare aggiornato<br />

sulle novità di QT<br />

2<br />

QT QUESTOTRENTINO<br />

Mens<strong>il</strong>e di <strong>in</strong>formazione e approfondimento<br />

www.questotrent<strong>in</strong>o.it<br />

redazione@questotrent<strong>in</strong>o.it


editoriale<br />

Frag<strong>il</strong>e Europa<br />

Renato Ballard<strong>in</strong>i<br />

L’Italia è ammalata. Ed anche l’Europa<br />

non è <strong>il</strong> ritratto della salute. Nella recente<br />

campagna elettorale si è parlato di tutto,<br />

tranne che dei problemi di un’Europa<br />

politicamente unita. Che <strong>in</strong>fatti unita lo<br />

è solo perché c’è l’euro, neanche dappertutto,<br />

e le frontiere fra i s<strong>in</strong>goli Stati<br />

sono senza dogane. Ma una politica<br />

unica dell’Europa non esiste. Nemmeno<br />

sui problemi del mondo. Forse è affetta<br />

da obesità per essersi allargata troppo e<br />

troppo <strong>in</strong> fretta. Ma non è solo questo.<br />

Vi è una r<strong>in</strong>ascita virulenta dei movimenti<br />

fascisti e neo nazisti, <strong>in</strong> particolare<br />

nei Paesi del cosiddetto ex blocco<br />

sovietico. Dobbiamo constatare una<br />

crescita allarmante dei partiti della destra<br />

antisemita razzista e xenofoba. E<br />

correlativamente <strong>il</strong> crollo dei partiti di<br />

s<strong>in</strong>istra. Il Labour <strong>in</strong> Ingh<strong>il</strong>terra, l’SPD<br />

<strong>in</strong> Germania e i socialisti francesi hanno<br />

avuto tutti un risultato elettorale sotto<br />

<strong>il</strong> 20%. Il nostro Partito Democratico,<br />

con <strong>il</strong> suo 26%, nel confronto fa la<br />

figura del gigante. Dunque le difficoltà<br />

della nostra s<strong>in</strong>istra non sono orig<strong>in</strong>ate<br />

dalla sua <strong>in</strong>terna litigiosità,<br />

dalla mancanza di<br />

dirigenti carismatici, dai<br />

micropersonalismi che la<br />

impacciano. Anzi, direi<br />

che questi vizi sono più la<br />

conseguenza che la causa<br />

della crisi della s<strong>in</strong>istra.<br />

Intendo tutta la s<strong>in</strong>istra, <strong>il</strong><br />

Partito Democratico ma<br />

anche quella realtà, circa<br />

<strong>il</strong> 10%, che con esso non<br />

si identifica, e soffre delle stesse identiche<br />

patologie, pers<strong>in</strong>o <strong>in</strong> misura più accentuata<br />

e devastante.<br />

Le cause sono altre. Sono profonde e<br />

vaste ed operano su tutto <strong>il</strong> cont<strong>in</strong>ente.<br />

Risiedono nella natura e gravità dei problemi<br />

del mondo contemporaneo. Crisi<br />

economica, immigrazione dal terzo<br />

mondo, contagio fra diverse civ<strong>il</strong>tà, limiti<br />

dell’ambiente naturale: d<strong>in</strong>anzi a questi<br />

problemi la destra propone risposte contrarie<br />

ai pr<strong>in</strong>cipi della nostra civ<strong>il</strong>tà cristiano-<strong>il</strong>lum<strong>in</strong>ista<br />

e tali che non risolvono<br />

i problemi, anzi li aggravano. Però trovano<br />

consensi.<br />

Le soluzioni giuste ed efficaci a questi<br />

problemi sono oggettivamente diffic<strong>il</strong>i da<br />

attuare e soggettivamente ostiche da far<br />

accettare dal corpo elettorale. Esse si scontrano<br />

con due ostacoli di natura strutturale.<br />

La struttura economica <strong>in</strong>ternazionale<br />

che sfugge al controllo della politica. Le<br />

enormi masse di denaro che galleggiano<br />

improduttive nei mercati f<strong>in</strong>anziari potrebbero<br />

ut<strong>il</strong>mente essere impiegate nei<br />

luoghi da dove proviene l’immigrazione.<br />

Ma chi ne può disporre non lo farà mai.<br />

La capacità produttiva sovradimensionata<br />

di settori importanti dell’economia, da<br />

cui deriva <strong>il</strong> consumismo, dà segni di crisi<br />

<strong>in</strong>sanab<strong>il</strong>e (le fabbriche di automob<strong>il</strong>i) ed<br />

esige processi di conversione che i governi<br />

dei s<strong>in</strong>goli Stati non hanno <strong>il</strong> potere di<br />

imporre.<br />

La struttura culturale dei nostri popoli<br />

è <strong>in</strong>farcita di falsi valori. La sobrietà è def<strong>in</strong>ita<br />

pauperismo. Il rispetto della legalità è<br />

sprezzantemente chiamato giustizialismo.<br />

L’imperativo etico diventa moralismo. Il<br />

tutto sommerso da una <strong>in</strong>contenib<strong>il</strong>e frenesia<br />

di consumismo. È <strong>in</strong>credib<strong>il</strong>e, ma<br />

questa sottocultura ha contam<strong>in</strong>ato anche<br />

vasti settori dei ceti poveri.<br />

Far passare una diversa cultura ed un<br />

diverso <strong>in</strong>dirizzo dell’economia è un’impresa<br />

assai ardua. F<strong>in</strong>o ad oggi <strong>in</strong> Europa<br />

nemmeno tentata.<br />

La s<strong>in</strong>istra al potere lo è paradossalmente<br />

nel più grande e potente stato del<br />

mondo: gli Stati Uniti d’America. Ed anche<br />

lì vediamo quanto fatichi <strong>il</strong> presidente<br />

Obama a tradurre <strong>in</strong> fatti<br />

concreti le sue idee. L’Europa<br />

avrebbe l’occasione di dargli<br />

una mano per propiziare la nascita<br />

di un governo del mondo,<br />

attraverso <strong>il</strong> quale la politica<br />

possa mitigare gli effetti perversi<br />

del libero mercato.<br />

Ma l’Europa di oggi temo<br />

che non sia nemmeno consapevole<br />

di questa sua grande occasione.<br />

Figurarsi l’Italia.<br />

QUESTOTRENTINO<br />

3


09<br />

10<br />

PER IL CONFERIMENTO DELLA BORSA DI STUDIO E DEL POSTO ALLOGGIO<br />

PER L’ESONERO DALLA TASSA PROVINCIALE PER IL DIRITTO ALLO STUDIO<br />

E DALLE TASSE UNIVERSITARIE<br />

Interventi attuati dall’Opera Universitaria e dall’Università degli Studi di Trento per<br />

promuovere <strong>il</strong> diritto allo studio e la residenzialità, ai sensi del DPCM del 9 apr<strong>il</strong>e<br />

2001 e successive modificazioni e della Legge Prov<strong>in</strong>ciale 24 maggio 1991, n. 9 e<br />

artt. 6 e 7 della L.P. dell’1 febbraio 1993, n. 3 e successive delibere attuative<br />

PER RICHIEDERE ANCHE<br />

IL POSTO ALLOGGIO<br />

BORSA DI STUDIO<br />

ED ESONERO<br />

STUDENTI CHE SI ISCRIVONO<br />

AL PRIMO ANNO<br />

DOTTORANDI CHE SI ISCRIVONO<br />

AL PRIMO ANNO<br />

STUDENTI CHE SI ISCRIVONO<br />

AD ANNI SUCCESSIVI AL PRIMO<br />

MATRICOLE<br />

SPECIALISTICA/MAGISTRALE<br />

ISCRIZIONE 21.9.09-26.2.10<br />

DOTTORANDI CHE SI ISCRIVONO<br />

AD ANNI SUCCESSIVI AL PRIMO<br />

Entro <strong>il</strong> 7 agosto (I scadenza)<br />

Entro <strong>il</strong> 4 settembre (II scadenza)<br />

NUOVA DOMANDA<br />

Entro <strong>il</strong> 29 gennaio<br />

NUOVA DOMANDA<br />

Entro <strong>il</strong> 7 agosto<br />

NUOVA DOMANDA o CONFERMA CONDIZIONE ECONOMICA<br />

solo per gli immatricolati nel 2007/2008 o 2008/2009<br />

Entro <strong>il</strong> 7 agosto<br />

NUOVA DOMANDA<br />

Entro <strong>il</strong> 7 agosto<br />

NUOVA DOMANDA o CONFERMA CONDIZIONE ECONOMICA<br />

solo per gli immatricolati nel 2007/2008 o 2008/2009<br />

Entro <strong>il</strong> 18 settembre<br />

NUOVA DOMANDA<br />

Entro <strong>il</strong> 29 gennaio<br />

NUOVA DOMANDA<br />

Entro <strong>il</strong> 18 settembre<br />

NUOVA DOMANDA o CONFERMA CONDIZIONE ECONOMICA<br />

solo per gli immatricolati nel 2007/2008 o 2008/2009<br />

Entro <strong>il</strong> 18 settembre<br />

NUOVA DOMANDA<br />

Entro <strong>il</strong> 18 settembre<br />

NUOVA DOMANDA o CONFERMA CONDIZIONE ECONOMICA<br />

solo per gli immatricolati nel 2007/2008 o 2008/2009<br />

4 luglio 2009


luglio 2009<br />

15<br />

Quale cultura con quali soldi<br />

Les<strong>in</strong>ati i soldi alla nuova cultura. E dove vanno? Non tanto<br />

a bande o Schutzen, quanto a oratori e parrocchie: che si<br />

pappano - <strong>in</strong>credib<strong>il</strong>e nel Trent<strong>in</strong>o d’oggi - l’80% dei contributi.<br />

Via Calep<strong>in</strong>a, 65 (C.P. 181) - 38100 Trento<br />

Tel. 0461 232096 - Fax 0461 1860168<br />

E-ma<strong>il</strong>: redazione@questotrent<strong>in</strong>o.it<br />

Sito <strong>in</strong>ternet: www.questotrent<strong>in</strong>o.it<br />

Un <strong>numero</strong>: € 4,00<br />

Abbon. annuale: € 40,00 - Estero: € 55,00<br />

versamento su C.C.P. n° 10393387 <strong>in</strong>testato a<br />

Questotrent<strong>in</strong>o<br />

Iscritto al n° 313 del Reg. Stampa<br />

del Tribunale di Trento.<br />

Sped. <strong>in</strong> abb. post. Gruppo 50%<br />

QT fruisce dei contributi statali diretti di cui<br />

alla legge n. 250 del 1990<br />

Proprietà: Cooperativa a r.l. Altrotrent<strong>in</strong>o,<br />

Reg Tribunale di Trento n° 5884/XVI<br />

Stampa: Litografica Editrice Saturnia, Trento<br />

Redazione: Carlo Dogheria (caporedattore)<br />

Renato Ballard<strong>in</strong>i, Mauro Bondi, Alberto<br />

Brodesco, Luigi Casanova, Piergiorgio<br />

Cattani, Roberto Devig<strong>il</strong>i, Michele Guarda,<br />

Nadia Ioriatti, Mattia Maistri, Marco Niro,<br />

Ettore Paris, Mattia Pelli, Lorenzo Piccoli,<br />

Fabrizio Rasera, Nicola Salvati, Stefano<br />

Zanella<br />

Amm<strong>in</strong>istrazione: Nicola Salvati<br />

Distribuzione: Trento Press<br />

Impag<strong>in</strong>azione: Tòs<br />

Immag<strong>in</strong>i: Carlo Nichelatti<br />

DISEGNI: S<strong>il</strong>via Marzari<br />

Foto: Marco Parisi<br />

Direttore responsab<strong>il</strong>e:<br />

Ettore Paris<br />

Aderente a “Cronache Italiane - Forum<br />

nazionale della stampa periodica locale”<br />

3 L’editoriale<br />

Renato Ballard<strong>in</strong>ii<br />

7 Trentagiorni<br />

8 Che ne sarà di noi?<br />

L’Abruzzo del dopo-terremoto: la<br />

dedizione dei volontari, l’immensità dei<br />

problemi e le promesse (bugiarde) del<br />

Governo<br />

Ettore Paris<br />

18 Oltre alla case, ricostruire<br />

le persone<br />

Il sostegno psicologico ai terremotati.<br />

Intervista al dott. Marco Gradassi,<br />

dell’associazione “Psicologi per i popoli”<br />

Nadia Ioriatti<br />

20 Cavalese: la maggioranza <strong>in</strong><br />

campagna elettorale<br />

Con soldi pubblici...<br />

Luigi Casanova<br />

21 Che farà Dellai da grande?<br />

Qualche ipotesi sul futuro politico del Pr<strong>in</strong>cipe<br />

Piergiorgio Cattani<br />

24 Lettere e <strong>in</strong>terventi<br />

28 Piesse<br />

29 Monitor<br />

Selezione degli appuntamenti e guida critica<br />

per le vostre serate estive<br />

Alberto Brodesco<br />

Carlo Dogheria<br />

Duccio Dogheria<br />

Daniele F<strong>il</strong>osi<br />

Tullio Garbari<br />

Luigi Ghezzi<br />

Mario Panzeri<br />

Ettore Paris<br />

Giorgia Sossass<br />

Michele Stern<strong>in</strong>i<br />

Stefano Zanella<br />

Associato a “Mediacoop - Associazione<br />

nazionale delle Cooperative Editoriali e della<br />

Comunicazione”<br />

Stampato su carta riciclata dalla qualità<br />

ecologica certificata con marchio Ecolabel<br />

QT esce <strong>il</strong> primo sabato di<br />

ogni mese (eccetto agosto). Il<br />

prossimo <strong>numero</strong> sarà <strong>in</strong> edicola<br />

sabato 12 settembre 2009<br />

Dopo questo <strong>numero</strong>,<br />

QT va <strong>in</strong> ferie.<br />

Saremo nuovamente <strong>in</strong> edicola<br />

sabato 12 settembre.<br />

Buone vacanze a tutti!


trentagiorni<br />

Palestre di culto<br />

Era <strong>in</strong>evitab<strong>il</strong>e che accadesse.<br />

Appena la Giunta comunale di<br />

Trento ha stab<strong>il</strong>ito di concedere<br />

l’uso alternato di due palestre<br />

(Vela e Gardolo) alla comunità<br />

islamica per la preghiera del venerdì,<br />

la Lega Nord ha sollevato<br />

un vespaio. Per quattro motivi.<br />

Primo: perché la scelta della<br />

giunta è arrivata quasi all’improvviso,<br />

senza che nella recente<br />

campagna elettorale <strong>il</strong> candidato<br />

s<strong>in</strong>daco Andreatta si fosse<br />

sb<strong>il</strong>anciato al riguardo. Bene ha<br />

fatto la Lega a r<strong>in</strong>facciare la<br />

pus<strong>il</strong>lanimità del s<strong>in</strong>daco, che<br />

<strong>in</strong>vece avrebbe dovuto dettare<br />

chiaramente la sua l<strong>in</strong>ea politica,<br />

senza timori di <strong>in</strong>seguire (<strong>in</strong><br />

s<strong>il</strong>enzio) la destra, <strong>in</strong> cerca di<br />

qualche manciata di voti, risultata<br />

<strong>in</strong>ut<strong>il</strong>e per la sua elezione.<br />

Secondo: perché la moschea<br />

toglierebbe spazio alle associazioni<br />

sportive che <strong>il</strong> venerdì<br />

ut<strong>il</strong>izzano le palestre. Anche <strong>in</strong><br />

questo caso l’attacco alla giunta<br />

è giustificato, ma per un ragionamento<br />

opposto rispetto a<br />

quello leghista: non è assegnando<br />

<strong>in</strong> via temporanea e precaria<br />

due palestre che si risponde al<br />

bisogno della ampia comunità<br />

islamica trent<strong>in</strong>a di avere un<br />

luogo di culto (come garantito<br />

dalla Costituzione), ma cercando<br />

di trovare, con l’<strong>in</strong>tervento<br />

diretto degli stessi musulmani,<br />

un luogo stab<strong>il</strong>e e def<strong>in</strong>itivo.<br />

Terzo: perché la moschea sarebbe<br />

<strong>il</strong> paravento per attività <strong>il</strong>lecite<br />

che nulla avrebbero a che<br />

vedere con la religione. Il senatore<br />

Div<strong>in</strong>a si sp<strong>in</strong>ge addirittura<br />

a fornire delle cifre (improvvisate<br />

lì per lì, tanto per gradire): la<br />

moschea rappresenterebbe solo<br />

per <strong>il</strong> 20% un luogo di culto,<br />

mentre per <strong>il</strong> restante 80% sarebbe<br />

ut<strong>il</strong>izzate per altri scopi, a<br />

volte <strong>il</strong>legali.<br />

In questo caso la posizione leghista<br />

mostra tutta la sua frag<strong>il</strong>ità.<br />

Quelle cifre a cosa si riferiscono?<br />

Forse che su 10 ore di<br />

frequentazione della moschea, 2<br />

sono dedicate alla preghiera e 8<br />

ad altro? E <strong>in</strong> cosa consiste quell’<br />

“altro”? Crim<strong>in</strong>i? E quali di preciso?<br />

Come sempre la politica<br />

della paura portata avanti dal<br />

Carroccio si limita ad <strong>in</strong>s<strong>in</strong>uare,<br />

a gettare fango e scatenare paure<br />

irrazionali, senza un briciolo di<br />

serietà d’analisi e di corrispondenza<br />

alla realtà.<br />

Quarto: perché nelle moschee<br />

si farebbe politica. L’ultima motivazione<br />

fa sorridere. Perché<br />

se <strong>il</strong> far politica <strong>in</strong> un luogo di<br />

culto fosse una giustificazione<br />

valida per chiudere <strong>il</strong> luogo<br />

stesso, allora i s<strong>in</strong>daci e i prefetti<br />

dovrebbero <strong>in</strong>tervenire <strong>in</strong>nanzi<br />

tutto contro le chiese cattoliche<br />

che dalla nascita della repubblica<br />

<strong>in</strong> avanti non hanno les<strong>in</strong>ato<br />

prediche altamente “politiche”,<br />

se non addirittura “partitiche”.<br />

In occasione del referendum<br />

sulla fecondazione assistita pochi<br />

anni fa la Chiesa ha fatto<br />

politica strada per strada, chiesa<br />

per chiesa. Perché nessuno ha<br />

sbarrato <strong>il</strong> sagrato, <strong>in</strong> quell’occasione?<br />

In realtà la questione è più sott<strong>il</strong>e.<br />

Se da un lato c’è <strong>il</strong> rischio<br />

che la società si desecolarizzi,<br />

tornando preda degli isterismi<br />

religiosi, dall’altro non è chiudendo<br />

i luoghi di culto che si<br />

può reagire, bensì garantendo <strong>il</strong><br />

diritto di ciascuno a professare<br />

la propria religione <strong>in</strong> un sistema<br />

plurale e democratico, al cui<br />

vertice stia <strong>il</strong> rispetto della Costituzione.<br />

E non quella fantomatica<br />

Tradizione, cui la Lega si<br />

aggrappa nel tentativo di raccogliere<br />

voti e dissem<strong>in</strong>are paure e<br />

sospetti. (m.m.)<br />

Al servizio degli emigrati<br />

La tragedia del volo Air France<br />

447 ha colpito fortemente la<br />

comunità trent<strong>in</strong>a e, <strong>in</strong> particolare,<br />

<strong>il</strong> mondo dell’emigrazione.<br />

La scomparsa del direttore della<br />

Trent<strong>in</strong>i nel mondo, R<strong>in</strong>o Zandonai,<br />

che rientrava lo scorso 1º<br />

giugno da una missione <strong>in</strong> Bras<strong>il</strong>e<br />

<strong>in</strong>sieme al consigliere prov<strong>in</strong>ciale<br />

Giovanni Battista Lenzi<br />

e al s<strong>in</strong>daco di Canal San Bovo<br />

Luigi Zortea, ha portato <strong>in</strong> primo<br />

piano <strong>il</strong> lavoro svolto dall’associazione<br />

che raduna i circoli<br />

di emigrati trent<strong>in</strong>i dei loro discendenti<br />

<strong>in</strong> Europa, Australia e<br />

nel cont<strong>in</strong>ente americano. Sono<br />

<strong>in</strong> totale 228 gli attuali sodalizi,<br />

alcuni dei quali creati ancor<br />

prima della fondazione, nel<br />

novembre 1957, della Trent<strong>in</strong>i<br />

nel mondo per <strong>in</strong>iziativa delle<br />

Acli, della Democrazia Cristiana,<br />

dell’Azione Cattolica e della<br />

Pontificia Opera Assistenza (attuale<br />

Caritas) di Trento.<br />

Nata come “strumento di aggregazione<br />

e di assistenza per i<br />

migranti <strong>in</strong> situazioni di bisogno”<br />

secondo quanto previsto dall’articolo<br />

2 del proprio Statuto, l’asso-<br />

6 luglio 2009


ciazione è diventata con <strong>il</strong> passare<br />

degli anni un vero ponte fra i<br />

trent<strong>in</strong>i di tutto <strong>il</strong> mondo e la loro<br />

terra d’orig<strong>in</strong>e. Sebbene cont<strong>in</strong>ui<br />

a sostenere progetti di solidarietà<br />

<strong>in</strong> Sudamerica su <strong>in</strong>carico della<br />

Prov<strong>in</strong>cia, buona parte della sua<br />

attività è oggi di tipo culturale. In<br />

questo senso, c’è da sottol<strong>in</strong>eare<br />

l’impegno de i circoli degli emigrati,<br />

gli sforzi per portare avanti<br />

<strong>in</strong>iziative mirate a far conoscere<br />

nei Paesi dove sono radicati la<br />

ricchezza culturale del Trent<strong>in</strong>o.<br />

Senza esagerare, possiamo dire<br />

che funzionano come vere ambasciate<br />

della Prov<strong>in</strong>cia di Trento<br />

all’estero.<br />

Di tutto questo R<strong>in</strong>o Zandonai<br />

era pienamente consapevole,<br />

perché si occupava <strong>in</strong> prima persona<br />

del rapporto con i circoli. La<br />

sua perdita è stato un duro colpo.<br />

Emigrato da giovane nel Belgio,<br />

dove ha lavorato come <strong>in</strong>segnante<br />

di italiano, la sua nom<strong>in</strong>a a direttore<br />

della Trent<strong>in</strong>i nel mondo<br />

data del luglio 1990. L’allora presidente<br />

Bruno Fronza, uno storico<br />

dirigente delle Acli che fu tra i<br />

fondatori dell’associazione, si fece<br />

promotore della sua candidatura<br />

e la fece approvare dal consiglio<br />

di amm<strong>in</strong>istrazione. S<strong>in</strong> da allora,<br />

come ricorda lo stesso Fronza,<br />

Zandonai si dedicò anima e corpo<br />

a questo lavoro. Non sono mancati,<br />

certamente, momenti di polemica<br />

e di confronto, ma Zandonai<br />

non ha mai r<strong>in</strong>unciato al dialogo<br />

e alla mediazione fra le differenti<br />

posizioni sorte all’<strong>in</strong>terno dei circoli<br />

o nella dialettica tra i circoli e<br />

la sede di Trento.<br />

Sono <strong>in</strong>numerevoli i messaggi<br />

di condoglianze giunti <strong>in</strong> via<br />

Malfatti 21, sede della Trent<strong>in</strong>i nel<br />

mondo, <strong>in</strong> seguito alla sciagura<br />

dell’Airbus. Le figlie di Zandonai,<br />

Laura e Debora, hanno voluto<br />

dire grazie per <strong>il</strong> s<strong>in</strong>cero affetto di<br />

tanti emigrati e discendenti che lo<br />

hanno conosciuto <strong>in</strong> questi ultimi<br />

vent’anni: “Il nostro papà era una<br />

persona meravigliosa, <strong>il</strong> nostro piccolo<br />

grande uomo si è dedicato con<br />

s<strong>in</strong>cero affetto a chi aveva bisogno<br />

del suo aiuto, ha messo tutta la sua<br />

vita, tutto <strong>il</strong> suo cuore, a disposizione<br />

degli altri. La sua era soprattutto<br />

una missione, la vocazione<br />

di rendere <strong>il</strong> mondo più umano”.<br />

(Mariano Roca)<br />

Lo stop ai lavori<br />

dell’ospedale S. Chiara<br />

Dopo <strong>il</strong> blocco dei lavori del<br />

nuovo parcheggio ospedaliero<br />

sono fermi i lavori per la sistemazione<br />

delle stanze di degenza<br />

dell’ospedale di S.Chiara di<br />

Trento.<br />

Tale blocco dei lavori arriva<br />

come un fulm<strong>in</strong>e a ciel sereno<br />

e per di più senza essere passato<br />

attraverso una valutazione d’opportunità<br />

al Consiglio Comunale<br />

di Trento, primo <strong>in</strong>teressato al<br />

riammodernamento dell’ospedale.<br />

Si ripete una prepotenza da<br />

parte della Prov<strong>in</strong>cia nei confronti<br />

del Comune ? Sim<strong>il</strong>e a<br />

quella che si è recentemente concretizzata<br />

attraverso la presentazione<br />

alla stampa dell’ipotesi di<br />

spostamento della stazione di<br />

Trento <strong>in</strong> un’area più lontana e<br />

più scomoda per poter, si è detto,<br />

farvi fermare i quattro treni passeggeri<br />

che, sulla futura ferrovia<br />

ad alta capacità del Brennero si<br />

fermeranno <strong>in</strong> città?<br />

E’ evidente che l’arresto dei<br />

lavori di sistemazione ed ammodernamento<br />

delle stanze di<br />

degenza dell’ospedale è cosa assai<br />

più preoccupante dell’ipotesi<br />

della spostamento della stazione.<br />

Questa <strong>in</strong>fatti è sì un’idea grave<br />

e balzana, ma per ora solo una<br />

proposta, e vi sarà <strong>il</strong> tempo per<br />

un dibattito pubblico; <strong>in</strong>vece l’arresto<br />

dei lavori di sistemazione<br />

delle stanze di degenza dell’ospedale<br />

si paga con la sofferenza ed<br />

<strong>il</strong> disagio dei pazienti.<br />

Naturalmente si vent<strong>il</strong>ano<br />

diverse ragioni per l’arresto dei<br />

lavori. Alcune almeno <strong>in</strong> parte<br />

condivisib<strong>il</strong>i laddove, per carenza<br />

di fondi, si fosse scelto di dare<br />

la precedenza ai lavori di ammodernamento<br />

di sale operatorie<br />

e reparti <strong>in</strong>novativi (ma allora,<br />

se mancano i soldi, perché se<br />

ne cont<strong>in</strong>uano a spendere per <strong>il</strong><br />

futuro, <strong>in</strong>ut<strong>il</strong>e nuovo ospedale?);<br />

altre, più occulte, paiono far risalire<br />

l’arresto dei lavori al disegno<br />

di dichiarare obsoleto l’attuale<br />

ospedale, per <strong>in</strong>fluire sulla decisione<br />

di dare <strong>il</strong> via al nuovo, che<br />

dovrebbe sorgere presso l’area<br />

delle attuali caserme.<br />

Il fatto è che se l’attuale ospedale<br />

viene completamente ammodernato,<br />

cadono, per almeno<br />

20 anni, le motivazioni per<br />

costruire <strong>il</strong> nuovo, e si sottrae al<br />

mercato delle impres, un ghiotto<br />

boccone.<br />

Il tema rimane aperto, ma<br />

ciò che importa è che la politica,<br />

previo un approfondito dibattito,<br />

sappia assumersi la responsab<strong>il</strong>ità<br />

di programmare l’attività<br />

ospedaliera del Trent<strong>in</strong>o per prima<br />

cosa ut<strong>il</strong>izzando a pieno le risorse<br />

già sul terreno, dando una<br />

risposta urgente al disagio dei<br />

pazienti che ut<strong>il</strong>izzano le stanze<br />

di degenza obsolete dell’ospedale<br />

S.Chiara. Altrimenti - diciamolo<br />

<strong>in</strong> maniera brutale - sembra che<br />

si speculi sulle sofferenze dei<br />

pazienti, le si esasperi, al f<strong>in</strong>e di<br />

dare <strong>il</strong> via libera a un bus<strong>in</strong>ess<br />

che sa tanto di spreco.<br />

(Nicola Salvati)<br />

QUESTOTRENTINO<br />

7


CHE SARà<br />

DI NOI?<br />

8 Fotografie di Ettore Paris<br />

luglio 2009


L’Abruzzo del dopo terremoto: la commovente<br />

dedizione dei volontari contro l’immensità dei problemi.<br />

La società frantumata, l’economia allo sfascio,<br />

<strong>il</strong> territorio espropriato. Il governo promette tanto,<br />

ma <strong>in</strong>via pochi soldi e tanti, tantissimi carab<strong>in</strong>ieri.<br />

Ettore Paris<br />

Siete trent<strong>in</strong>i?” chiede la ragazza, studentessa<br />

di giurisprudenza, un sorriso smagliante.<br />

È la figlia del padrone dell’albergo<br />

e sta servendo ai tavoli del bar. “Certo,<br />

e con questo?” rispondono divertiti i giovani,<br />

con <strong>il</strong> marcato accento delle nostre<br />

valli. “È che trent<strong>in</strong>i vuol dire competenza e altruismo.<br />

Dobbiamo r<strong>in</strong>graziarvi, davvero”.<br />

Sono tanti i trent<strong>in</strong>i che si avvicendano <strong>in</strong> Abruzzo, vig<strong>il</strong>i<br />

del fuoco volontari e permanenti, lo staff tecnico della<br />

Prov<strong>in</strong>cia, i forestali, gli universitari, i f<strong>in</strong>anzieri, la Croce<br />

Rossa... Al campo base di Paganica, con le grandi tende, i<br />

conta<strong>in</strong>er con i servizi, tutto f<strong>il</strong>a come un orologio svizzero:<br />

al matt<strong>in</strong>o, alle sei e mezza, le squadre <strong>in</strong>iziano a partire<br />

per le varie dest<strong>in</strong>azioni; alle otto <strong>il</strong> grande piazzale<br />

dove prima erano parcheggiate dec<strong>in</strong>e di fuoristrada, autocarri,<br />

scavatori, autogru, pullm<strong>in</strong>i, diventa deserto, nel<br />

campo restano solo i Nuvola (Nucleo Volontari Alp<strong>in</strong>i) a<br />

gestire l’<strong>in</strong>frastruttura e <strong>in</strong> particolare la grande mensa,<br />

che grazie alla fama di qualità da ristorante, a mezzogiorno<br />

vedrà convergere i volontari e le forze dell’ord<strong>in</strong>e di<br />

tutta la zona (e forse oltre).<br />

È un fervore che stupisce gli stessi addetti ai lavori:<br />

“Torniamo spesso molto tardi al campo. – mi dice più di<br />

un responsab<strong>il</strong>e – Sono gli uom<strong>in</strong>i che vogliono f<strong>in</strong>ire <strong>il</strong> lavoro,<br />

anche se devono fermarsi anche molto oltre l’orario”.<br />

Alla sera i dirigenti si riuniscono per fare <strong>il</strong> punto, trasmettere<br />

dati e risultati, pianificare <strong>il</strong> giorno successivo; i<br />

volontari <strong>in</strong>vece, pur stanchi, vanno a passare alcune ore<br />

nei locali vic<strong>in</strong>i; e al ritorno spesso schiamazzano. “Lo so,<br />

dovrei imporre un regolamento – mi dice Maurizio Zan<strong>in</strong>,<br />

responsab<strong>il</strong>e del campo – ma vedo tanta dedizione e anche<br />

tanto cameratismo e disponib<strong>il</strong>ità a sopportare gli <strong>in</strong>convenienti,<br />

che <strong>in</strong> pratica lascio che <strong>il</strong> campo si autogestisca”.<br />

Non è però <strong>il</strong> caso di essere sciov<strong>in</strong>isti. Perché se è vero<br />

che i trent<strong>in</strong>i sono <strong>in</strong> tanti, ben organizzati e ottimamente<br />

attrezzati, anche <strong>il</strong> resto d’Italia non è rimasto <strong>in</strong>dietro.<br />

Per le strade attorno all’Aqu<strong>il</strong>a è un pullulare di mezzi<br />

dei Vig<strong>il</strong>i del Fuoco, della Protezione Civ<strong>il</strong>e, di questa o<br />

quell’associazione di volontari. E non c’è solo quantità, c’è<br />

anche qualità nella dedizione, nei rapporti umani. “Allora<br />

come va, signora Maria?” chiede <strong>il</strong> tenente della Croce Rossa<br />

M<strong>il</strong>itare, tuta mimetica, occhiali ray-ban, testa rasata, <strong>in</strong>somma<br />

look da mercenario, all’anziana sfollata del campo<br />

di Assergi, e si ferma con sollecitud<strong>in</strong>e a discuterne i piccoli<br />

grandi problemi; e poi esce dal “suo” campo e va <strong>in</strong> quello<br />

autogestito, a parlare, con tanta delicatezza e f<strong>in</strong>anche affetto,<br />

con un anziano al quale <strong>il</strong> terremoto ha portato via le<br />

ultime speranze.<br />

E poi i giovani. Nel campo di Coppito, gestito dalla<br />

Cg<strong>il</strong> e dalla Pro-loco del paese, i ragazzi giocano <strong>in</strong> un<br />

campo da calcio ai limiti dal bosco; più sotto c’è un piccolo<br />

palco per manifestazioni e concerti e una grande tenda<br />

è stata trasformata <strong>in</strong> as<strong>il</strong>o-ludoteca, così colorata e bella<br />

che viene voglia di tornare bamb<strong>in</strong>i. Eppure, tutto questo<br />

slancio, questa grande, commovente dedizione, sembra<br />

non basti. “Che futuro avremo? – mi risponde una signora<br />

all’<strong>in</strong>gresso della sua tenda, e scuote la testa - Mah…”<br />

Gli stessi volontari, la sera, f<strong>in</strong>ito <strong>il</strong> lavoro, fuori dalle loro<br />

tende si <strong>in</strong>terrogano: “Che ne sarà di questa gente?”<br />

QUESTOTRENTINO 9


I piedi che puzzano<br />

Il terremoto de L’Aqu<strong>il</strong>a è <strong>il</strong> primo <strong>in</strong> Italia, dopo quello<br />

di Mess<strong>in</strong>a di un secolo fa, che qu<strong>in</strong>di non fa più testo,<br />

ad avere colpito una città. Non paesi, v<strong>il</strong>laggi, case sparse,<br />

ma un’<strong>in</strong>tera città; con tutto quello che significa <strong>in</strong> term<strong>in</strong>i<br />

di distruzione non solo di vite e abitazioni, ma anche di<br />

capacità economiche. E al problema abitativo, con oltre<br />

50.000 sfollati nelle tende o negli alberghi della costa, si<br />

somma quello economico.<br />

La vita nelle tendopoli, nonostante gli sforzi dei volontari,<br />

sul medio periodo tende a diventare pesante, come ci<br />

confermano anche – vedi <strong>in</strong>tervista a pag 14 – gli Psicologi<br />

dei Popoli: “Quando <strong>in</strong> pochi attimi hai perso tutto, una<br />

tenda è la salvezza, e un conta<strong>in</strong>er con le docce ti sembra<br />

<strong>il</strong> lusso, e dobbiamo riconoscere che la Protezione Civ<strong>il</strong>e è<br />

riuscita <strong>in</strong> tempi ragionevoli ad organizzare l’emergenza.<br />

– ci dice Umberto Trasatti, segretario prov<strong>in</strong>ciale della<br />

Cg<strong>il</strong> – Ma quando poi <strong>in</strong> tenda stai da due mesi, sorgono i<br />

problemi. Sono tende grandi, a otto<br />

posti, abitate da due o tre nuclei fam<strong>il</strong>iari:<br />

e allora scopri che gli altri<br />

hanno altre abitud<strong>in</strong>i igieniche, russano,<br />

hanno i piedi che puzzano, i<br />

bamb<strong>in</strong>i che str<strong>il</strong>lano, e tu non puoi<br />

neanche fare l’amore. Questa gente<br />

dobbiamo tirarla fuori dalle tende<br />

ut<strong>il</strong>izzando tutti gli strumenti”.<br />

Il borgo di Tempera<br />

L’Aqu<strong>il</strong>a:<br />

edificazio<br />

La perdita del lavoro<br />

Siamo <strong>in</strong> estate, <strong>il</strong> caldo è afoso ma<br />

<strong>in</strong> qualche maniera gestib<strong>il</strong>e; i volontari<br />

trent<strong>in</strong>i di Paganica 3 coprono<br />

le tende con teli che attenuano i<br />

raggi solari, “dopo di che stenderemo<br />

dei tappet<strong>in</strong>i nei vialetti per evitare <strong>il</strong><br />

riverbero della ghiaia bianca”, e poi<br />

ci sono piccoli condizionatori che<br />

aiutano; ma l’<strong>in</strong>verno, a 700 metri di<br />

quota, sa essere duro, <strong>in</strong> tenda non<br />

sarà sopportab<strong>il</strong>e. “In apr<strong>il</strong>e battevamo<br />

i denti e sentivamo, fuori,<br />

ululare i lupi; non <strong>in</strong>tendiamo passarvi <strong>il</strong> dicembre”.<br />

Stanno meglio gli sfollati negli alberghi al mare? Quelli<br />

che hanno un lavoro forse sì, <strong>in</strong> f<strong>in</strong> dei conti fanno i pendolari.<br />

Ma gli altri, quelli rimasti disoccupati, e gli anziani,<br />

vivono uno sradicamento dal contesto sociale improvviso<br />

e violento e potenzialmente devastante. Ne abbiamo visto<br />

un gruppo, alloggiato <strong>in</strong> un bell’albergo con vista mare:<br />

tutto <strong>il</strong> giorno davanti alla tv, lo sguardo spento, ad aspettare<br />

che le ore, i giorni, pass<strong>in</strong>o.<br />

“Il tema, oltre alla casa, è <strong>il</strong> lavoro” <strong>in</strong>siste Trasatti.<br />

E qui torniamo all’economia. L’Aqu<strong>il</strong>a è una città che<br />

vive di due attività: la pubblica amm<strong>in</strong>istrazione <strong>in</strong> quanto<br />

capoluogo regionale e soprattutto l’Università. Basta considerare<br />

due numeri per capire come l’Ateneo sia la prima<br />

azienda cittad<strong>in</strong>a: gli abitanti sono 70.000, gli studenti<br />

fuori sede 20.000. E quali sono le carte dell’Università? Il<br />

suo buon livello, la presenza di un centro di ricerca come<br />

<strong>il</strong> Laboratorio del Gran Sasso, d’accordo; ma soprattutto <strong>il</strong><br />

trovarsi <strong>in</strong> una città bella, vivib<strong>il</strong>e, sicura. Anche adesso,<br />

L’Aqu<strong>il</strong>a: i Vig<strong>il</strong>i del Fuoco di Trento al lavoro<br />

nella chiesa di Santa Margherita<br />

passeggiando con l’elmetto <strong>in</strong> testa <strong>in</strong> un centro storico<br />

deserto, se ne ammira la bellezza tranqu<strong>il</strong>la, la piacevolezza,<br />

le dimensioni a misura d’uomo.<br />

Solo che ora questa città non c’è più, o non è agib<strong>il</strong>e, e<br />

non lo sarà per anni: perchè mai uno studente dovrebbe<br />

venire qui da Roma, per vivere <strong>in</strong> un conta<strong>in</strong>er e andare a<br />

lezione <strong>in</strong> una caserma?<br />

Questo discorso, macroscopico nel caso dell’Università,<br />

si ripete <strong>in</strong> scala ridotta <strong>in</strong> tante altre attività. Chi può,<br />

si arrangia. Abbiamo visto <strong>il</strong> titolare di un’azienda di consulenza,<br />

vivere <strong>in</strong> camper e lavorare a piano terra, <strong>in</strong> un<br />

garage: “L’abitazione è al secondo piano, e non è agib<strong>il</strong>e”.<br />

“Ma <strong>il</strong> garage lo è?” “No, siamo fuori norma. Ma devo lavorare;<br />

se sentiamo una scossa, due salti e siamo fuori”.<br />

Come si vede, nel caso delle aziende, dell’Università,<br />

ma anche del commercio, casa e lavoro, edifici e economia,<br />

sono <strong>in</strong>sc<strong>in</strong>dib<strong>il</strong>mente legati. “A Paganica i negozi erano<br />

tutti nel centro storico, che ora è la zona rossa, pericolante e<br />

<strong>in</strong>agib<strong>il</strong>e. – ci dice Gennaro, studente di f<strong>il</strong>osofia che <strong>in</strong>contriamo<br />

nella grande tenda-biblioteca, attrezzata di Pc e libri<br />

10<br />

luglio 2009


una condom<strong>in</strong>io di nuova<br />

ne crollato a metà<br />

La messa <strong>in</strong> sicurezza di Santa Margherita<br />

regalati dal Trent<strong>in</strong>o – Chiediamo che venga urgentemente<br />

apprestata un’area commerciale perché si possano riprendere<br />

le attività. Altrimenti a poco a poco si perde tutto: all’Aqu<strong>il</strong>a, i<br />

commercianti facoltosi - orefici, boutique – stanno pensando<br />

di riaprire, ma non all’Aqu<strong>il</strong>a, bensì <strong>in</strong> altre città”.<br />

Domenico Mastrogiuseppe è titolare di un’azienda che<br />

lavora nel settore della sicurezza fisica (elettromagnetismo,<br />

radioattività, ecc.) sp<strong>in</strong> off dal Parco scientifico tecnologico<br />

del Gran Sasso: “Diverse aziende come la mia<br />

stanno pensando di trasferirsi. E così <strong>in</strong> altri settori. L’unico<br />

modo di arrestare questa d<strong>in</strong>amica rov<strong>in</strong>osa sarebbe dichiarare<br />

L’Aqu<strong>il</strong>a zona franca dalla tassazione”.<br />

Se dai calc<strong>in</strong>acci fuggono le aziende ad elevate capacità<br />

tecnologiche, lo stesso fanno quelle a bassa qualità del lavoro:<br />

<strong>in</strong> questi giorni, avuta la sede <strong>in</strong>agib<strong>il</strong>e, ha chiuso la<br />

Transcom, term<strong>in</strong>ale italiano di una grande società di call<br />

center, sì, quelli che fanno quelle odiose telefonate pubblicitarie.<br />

Poco male, si dirà, ma sono 400 posti di lavoro che<br />

vanno <strong>in</strong> fumo.<br />

Di fronte a questo lento sfacelo l’azione del governo<br />

risulta tanto reclamizzata quanto <strong>in</strong>adeguata: “La zona<br />

franca urbana (agevolazioni nelle tassazioni, n.d.r.) è stata<br />

f<strong>in</strong>anziata con capitali ridicoli, 44 m<strong>il</strong>ioni. Ma al di là di<br />

questo – ci dice <strong>il</strong> segretario della Cg<strong>il</strong> – essa garantisce<br />

solo le piccole imprese di nuova costituzione. Ma <strong>il</strong> problema<br />

che abbiamo non è tanto di aprire nuove imprese, ma di<br />

evitare che chiudano quelle esistenti. Abbiamo chiesto provvedimenti,<br />

anche attraverso emendamenti <strong>in</strong> parlamento;<br />

sono stati tutti bocciati. Poi Berlusconi, arrivato qui, ha<br />

annusato le contestazioni e ha riconosciuto che <strong>il</strong> decreto è<br />

<strong>in</strong>sufficiente: ‘Il Parlamento non ha approvato quello che io<br />

volevo – ha dichiarato – ma non temete, torno a Roma e ci<br />

penso io a rimettere le cose a posto’”.<br />

Le promesse bugiarde<br />

Questo è l’aspetto grottesco del dramma. Il governo non<br />

ha soldi, non ne <strong>in</strong>veste, eppure cont<strong>in</strong>ua a fare promesse.<br />

Un grande bluff, tenuto <strong>in</strong> piedi da una straord<strong>in</strong>aria regia<br />

mediatica. La gente lentamente com<strong>in</strong>cia a rendersene<br />

conto. Per la ricostruzione sarebbero necessari dai 13 ai<br />

15 m<strong>il</strong>iardi e ne sono stati stanziati 4, per di più ipotetici<br />

(con lab<strong>il</strong>i coperture: i proventi dovrebbero venire da futurib<strong>il</strong>i<br />

“gratta e v<strong>in</strong>ci” o da storni dai Fondi per le Aree<br />

Sottosv<strong>il</strong>uppate, che con ogni probab<strong>il</strong>ità, e giustamente,<br />

protesteranno).<br />

Così, con contorsioni l<strong>in</strong>guistiche e logiche, da una<br />

parte si garantisce un contributo a fondo perduto per la<br />

totalità del costo di ristrutturazione o ricostruzione della<br />

prima casa; dall’altra si prevede che “su base esclusivamente<br />

volontaria” si può chiedere, <strong>in</strong>vece del contributo a fondo<br />

perduto, un mutuo agevolato o un credito di imposta.<br />

“Ma chi, sano di mente, r<strong>in</strong>uncerebbe a un contributo gratis<br />

per avere <strong>in</strong>vece un mutuo agevolato o un credito da scontare<br />

<strong>in</strong> trent’anni? – chiede Trasatti – E’ chiaro: i soldi non<br />

ci saranno ed è meglio che chi può la casa se la ricostruisca<br />

da solo, magari col mutuo. E chi non può?”<br />

I numeri sono impietosi: ad oggi <strong>il</strong> 47% delle abitazioni<br />

sono state dichiarate <strong>in</strong>agib<strong>il</strong>i, <strong>il</strong> che, su 70.000 abitanti,<br />

vuol dire 34.000 senzatetto. Il programma del governo<br />

prevede di sistemarne 13.000. E gli altri?<br />

Poi le seconde case. All’Aqu<strong>il</strong>a la maggior parte delle<br />

abitazioni sono seconde case, ma non sono v<strong>il</strong>lette, è la d<strong>in</strong>amica<br />

demografica del territorio, per cui la gente vive <strong>in</strong><br />

QUESTOTRENTINO 11


Il nonno di Crist<strong>in</strong>a, 99 anni. Gli hanno detto: “Se vuoi<br />

<strong>il</strong> conta<strong>in</strong>er, devi prima trasferirti nel nostro campo”.<br />

uno dei paesi circostanti, ed ha un appartamento <strong>in</strong> città<br />

che, affittato a studenti, diventa fonte di reddito. Dopo una<br />

serie di promesse (le abbiamo sentite con le nostre orecchie<br />

dal sottosegretario Bertolaso, vedi scheda) i provvedimenti<br />

per le seconde case sono irrisori: 80.000 euro, ma<br />

solo <strong>in</strong> quelle dove <strong>il</strong> proprietario esercita un’attività.<br />

“Se non ci sono risorse, se gli studenti vengono sistemati<br />

<strong>in</strong> campus universitari fuori città come promesso da Berlusconi,<br />

è la stessa ricostruzione del centro storico a non essere<br />

conveniente – afferma Gennaro – Com<strong>in</strong>ciamo a temere<br />

che la città non venga più ricostruita”. La città, così bella,<br />

gradevole ed umana, e proprio per questo fonte di reddito<br />

<strong>in</strong> una regione non ricca, rischia di rimanere un deserto<br />

di edifici malfermi.<br />

C’è <strong>in</strong>f<strong>in</strong>e, ad agitare le menti degli aqu<strong>il</strong>ani, lo spauracchio<br />

della beffa f<strong>in</strong>ale. Si chiama F<strong>in</strong>tekna. “E’ una società<br />

del M<strong>in</strong>istero dell’Economia – risponde alla domanda, <strong>il</strong><br />

sottosegretario Bertolaso – che subentra a chi non ristruttura<br />

la casa”.<br />

Subentra, che vuol dire? Se uno non ha i soldi per ricostruire<br />

– e saranno <strong>in</strong> tanti, specie per le tante seconde<br />

case – arriva <strong>il</strong> M<strong>in</strong>istero? Magari espropriando? Pagando<br />

<strong>il</strong> prezzo di mercato che, per un immob<strong>il</strong>e non agib<strong>il</strong>e, è<br />

<strong>il</strong> prezzo del solo terreno? “Sarebbe <strong>il</strong> colmo – commenta<br />

Trasatti – Certo, questo punto del decreto è pericoloso”.<br />

Anche perché si sa che f<strong>in</strong>e fanno, <strong>in</strong> capo ad alcuni anni,<br />

queste società m<strong>in</strong>isteriali. Dismissioni, privatizzazioni;<br />

le case dell’Aqu<strong>il</strong>a vanno <strong>in</strong> mano ai Tronchetti Provera,<br />

Ciarrapico, Geronzi, a ricostruire la città ci pensano loro.<br />

Gli abruzzesi, la loro città, se la vedono scippare.<br />

“Girano queste voci. Se accadesse questo, vuol dire che<br />

non siamo <strong>in</strong> un paese civ<strong>il</strong>e” risponde Gennaro.<br />

La perdita del territorio<br />

La perdita del controllo del territorio è l’altro aspetto del<br />

malessere degli abruzzesi. Con la motivazione dell’efficienza,<br />

e quella, non esplicitata, della scarsa fiducia <strong>in</strong><br />

amm<strong>in</strong>istrazioni che <strong>in</strong> effetti avevano permesso costruzioni<br />

tutt’altro che esemplari, la Protezione Civ<strong>il</strong>e<br />

ha avocato a sé la decisione sulla localizzazione, prima<br />

dei campi tendati, poi dei prefabbricati. “Per decreto<br />

sono stati esautorati di ogni potere gli enti locali: sulle<br />

localizzazioni decide la Protezione Civ<strong>il</strong>e, senza consultare<br />

i Comuni, e meno che mai la popolazione” denuncia<br />

Angelo Venti, direttore del giornale onl<strong>in</strong>e “site.it”.<br />

I prefabbricati però, non si stanno configurando come<br />

qualcosa di provvisorio, ma sia nella versione delle case<br />

<strong>in</strong> legno della Pat, come <strong>in</strong> quella delle costruzioni su<br />

p<strong>il</strong>astri ammortizzanti reclamizzata da Berlusconi, sono<br />

edifici confortevoli e fatti per durare.<br />

Ma allora la loro localizzazione è dest<strong>in</strong>ata a ridisegnare<br />

<strong>il</strong> territorio. E se ad Onna, a fianco del centro distrutto,<br />

è stato eretto <strong>il</strong> campo tendato e a fianco i mezzi del<br />

Trent<strong>in</strong>o stanno predisponendo l’area delle case <strong>in</strong> legno,<br />

<strong>in</strong> modo da preservare <strong>il</strong> tessuto sociale, da altre parti si<br />

procede diversamente. E’ <strong>il</strong> caso di Cese di Preturo, un<br />

v<strong>il</strong>laggio di 400 abitanti, dove <strong>in</strong>izieranno ad edificare 17<br />

ettari, portandovi 2.100 persone, o a Bazzano, un borgo<br />

dove è <strong>in</strong> piena azione un effcientissimo megacantiere,<br />

anche lì per alcune migliaia di nuovi abitanti. Ma anche<br />

a Paganica, dove si sta costruendo a monte, <strong>in</strong> zone diffic<strong>il</strong>mente<br />

raggiungib<strong>il</strong>i, “si sta smembrando <strong>il</strong> paese, <strong>in</strong>teso<br />

come socialità, affetti, relazioni”. E così quasi dappertutto,<br />

per di più <strong>in</strong> una zona montuosa, dove talora <strong>il</strong> vecchio<br />

centro è da una parte del monte, <strong>il</strong> nuovo dall’altra, a ch<strong>il</strong>ometri<br />

e ch<strong>il</strong>ometri di distanza.<br />

Tutto questo per imperio della Protezione Civ<strong>il</strong>e. E<br />

sull’ente, guidato con mano ferrea da Guido Bertolaso, si<br />

addensano le accuse e i timori.<br />

Dopo un primo momento di sbandamento (ben evidenziato<br />

da “Anno Zero” di Santoro, per questo crim<strong>in</strong>alizzato)<br />

la Protezione Civ<strong>il</strong>e si è <strong>in</strong> effetti dimostrata efficiente.<br />

Anche se l’efficienza la persegue con un accentramento<br />

esasperato: gli aiuti arrivati spontaneamente da tutta Italia<br />

12<br />

luglio 2009


venivano rifiutati, i vari corpi (Polizia, Croce Rossa, Vig<strong>il</strong>i<br />

del Fuoco, <strong>in</strong> parte anche i Carab<strong>in</strong>ieri) venivano<br />

fatti rigidamente dipendere dallo staff di Bertolaso, ogni<br />

acquisto veniva centralizzato. Per spiegare la contraddittorietà<br />

di quest’ultimo aspetto, Angelo Venti ci parla<br />

dei fornai: “Dopo una settimana erano <strong>in</strong> grado di tornare<br />

a fare <strong>il</strong> pane, ma la Protezione Civ<strong>il</strong>e lo fa arrivare da<br />

Roma; e i fornai si trovano con i clienti nelle tendopoli,<br />

Sfollati al campo di Camarda,<br />

mentre ascoltano <strong>il</strong> sottosegretario Bertolaso<br />

e <strong>il</strong> pane <strong>in</strong>venduto. E così per la carne, per le verdure, ma<br />

anche per cose m<strong>in</strong>ute come la ferramenta: così è stata soffocata<br />

ogni possib<strong>il</strong>e ripresa economica”.<br />

Col passare dei giorni, l’accentramento di Bertolaso,<br />

<strong>in</strong>vece che attenuarsi, si è irrigidito: “Gli sfollati nei campi<br />

devono subire una serie di restrizioni: braccialetti, controlli<br />

quando entri o esci, difficoltà a tenere assemblee, divieto di<br />

distribuire volant<strong>in</strong>i, pers<strong>in</strong>o regole per evitare caffè e cioccolata<br />

che renderebbero gli sfollati troppo<br />

nervosi” denuncia Venti.<br />

“Da noi vengono svariate persone a lamentarsi<br />

della m<strong>il</strong>itarizzazione di alcuni<br />

campi; si giunge a una sorta di limitazione<br />

dei diritti dei cittad<strong>in</strong>i” conferma <strong>il</strong> segretario<br />

della Cg<strong>il</strong> Trasatti (vedi box).<br />

Ma non è tutto. Bertolaso, dopo un<br />

mese, sembra passato a un’ulteriore fase.<br />

Oltre agli accampamenti gestiti dalla<br />

Protezione Civ<strong>il</strong>e o da altre organizzazioni,<br />

ci sono quelli autogestiti da chi<br />

sistema la tenda o la roulotte nel giard<strong>in</strong>o,<br />

o da quelli che, anche <strong>in</strong> 100-200<br />

si organizzano da soli. Queste soluzioni<br />

venivano <strong>in</strong> una prima fase <strong>in</strong>coraggiate:<br />

la Protezione Civ<strong>il</strong>e forniva a chi ne<br />

aveva bisogno le tende o i pasti. E veniva<br />

addirittura stab<strong>il</strong>ito un compenso (100<br />

euro al mese a persona, f<strong>in</strong>o a 400 per<br />

gruppo fam<strong>il</strong>iare) per chi si arrangiava,<br />

sgravando di costi la collettività.<br />

Guido Bertolaso, sottosegretario<br />

e responsab<strong>il</strong>e della Protezione Civ<strong>il</strong>e<br />

La democrazia<br />

di Bertolaso<br />

Venerdì 19 luglio, campo sfollati<br />

di Camarda: <strong>in</strong> un tendone <strong>il</strong><br />

sottosegretario alla Protezione Civ<strong>il</strong>e<br />

Guido Bertolaso parla agli sfollati.<br />

Ab<strong>il</strong>e, paterno, deciso. Promette<br />

tanto: contributi al 100% per la prima<br />

casa, al 70% per la seconda. E via così.<br />

Sono con una giovane collaboratrice<br />

del giornale onl<strong>in</strong>e site.it, Crist<strong>in</strong>a<br />

Iovenitti, anche lei sfollata. Durante<br />

l’assemblea ci dividiamo. La ritrovo<br />

alla f<strong>in</strong>e: ai bordi del tendone, sta<br />

discutendo con alcune persone<br />

delle forze dell’ord<strong>in</strong>e al seguito del<br />

sottosegretario. Costoro sostengono<br />

di avere <strong>il</strong> diritto di impedire una<br />

ripresa con telecamera dell’<strong>in</strong>contro,<br />

Crist<strong>in</strong>a rivendica <strong>il</strong> contrario. Mi<br />

presento e mi <strong>in</strong>trometto.<br />

I poliziotti sostengono<br />

contemporaneamente due l<strong>in</strong>ee di<br />

pensiero, leggermente confliggenti:<br />

1) non è permesso effettuare le<br />

riprese; 2) rimaniamo tranqu<strong>il</strong>li,<br />

perché non è successo niente.<br />

Un signore, qualificatosi come<br />

funzionario di polizia, argomenta<br />

che un campo sfollati non è un luogo<br />

pienamente pubblico.<br />

“Vi sono sospesi i diritti<br />

costituzionali?” chiedo.<br />

“No di certo, ma esiste anche un<br />

diritto alla privacy”.<br />

“Sicuramente, per cui non possiamo<br />

scattare foto degli attendati senza <strong>il</strong><br />

loro permesso; diverso è <strong>il</strong> caso di un<br />

discorso del sottosegretario”.<br />

“Anche <strong>il</strong> sottosegretario ha diritto<br />

alla privacy”.<br />

“Quando è <strong>in</strong> casa sua, non<br />

quando si rivolge pubblicamente<br />

a un’assemblea di sfollati. Allora<br />

io, come giornalista, ho non solo <strong>il</strong><br />

diritto, ma <strong>il</strong> dovere di registrare e<br />

riferire quello che dice”.<br />

A questo punto i nostri <strong>in</strong>terlocutori<br />

ripiegano sulla l<strong>in</strong>ea 2: non è<br />

successo niente.<br />

“Non è vero - ribatte Crist<strong>in</strong>a - voi<br />

mi avete impedito di effettuare le<br />

riprese”.<br />

Interviene anche una signora, poi<br />

risultata <strong>il</strong> vicequestore dell’Aqu<strong>il</strong>a,<br />

che si rivolge a Crist<strong>in</strong>a “da donna<br />

a donna”, sottol<strong>in</strong>ea la propria<br />

condizione, anch’essa di terremotata,<br />

e qualifica come fuori luogo le<br />

rimostranze, perché “<strong>in</strong> f<strong>in</strong> dei conti,<br />

non è successo niente”. A questo<br />

punto Crist<strong>in</strong>a evidenzia come la<br />

l<strong>in</strong>ea del “non è successo niente”<br />

è <strong>in</strong>iziata ad emergere a <strong>in</strong>contro<br />

f<strong>in</strong>ito, quando riprese non se ne<br />

potevano più fare, e qu<strong>in</strong>di qualcosa<br />

è successo: le è stato impedito di<br />

documentare l’evento (e le promesse<br />

di Bertolaso). I nostri <strong>in</strong>terlocutori<br />

per questa <strong>in</strong>terpretazione dei fatti si<br />

offendono, ma una serie di chiamate<br />

al cellulare (del direttore Angelo<br />

Venti, e del capo della Squadra<br />

Mob<strong>il</strong>e) impedisce che <strong>il</strong> dibattito<br />

prosegua.<br />

Al che ci allontaniamo, chiarendo che<br />

non <strong>in</strong>tendiamo l’episodio chiuso. Io<br />

lascio a site.it una mia testimonianza<br />

sottoscritta, da ut<strong>il</strong>izzare nelle<br />

modalità più opportune, anche<br />

un’eventuale denuncia per abuso di<br />

potere.<br />

Nei campi dei terremotati avanza un<br />

nuovo modello di democrazia?<br />

QUESTOTRENTINO 13


“Autorizzazione? Ma siete voi che avete fatto tutto<br />

questo lavoro!” dico io. “Mah, meglio lasciar perdere” mi<br />

dicono, e svicoliamo.<br />

All’Aqu<strong>il</strong>a, a un certo momento, i cittad<strong>in</strong>i si sono<br />

ribellati: hanno sfondato <strong>il</strong> cordone di poliziotti e sono<br />

entrati nel centro storico. A significare che la città è<br />

ancora loro. “I controlli sono cont<strong>in</strong>ui, asfissianti. Ogni<br />

unità deve eseguirne un certo <strong>numero</strong> al giorno – mi dice<br />

Campo Paganica 3: studenti universitari nella<br />

tenda-biblioteca donata dal Trent<strong>in</strong>o.<br />

Tempera: quel che resta della chiesa.<br />

Oggi si fa marcia <strong>in</strong>dietro. I soldi promessi (e per cui gli<br />

sfollati hanno <strong>in</strong>oltrato regolare domanda) non sono arrivati.<br />

E con un’ord<strong>in</strong>anza Bertolaso ha <strong>in</strong>iziato a richiedere<br />

<strong>in</strong>dietro le tende prestate e a non fornire più i pasti. “Noi<br />

siamo accampati nel cort<strong>il</strong>e di casa e non abbiamo l’accesso<br />

al gas – ci dice Crist<strong>in</strong>a, dottoranda <strong>in</strong> archeologia e collaboratrice<br />

di site.it – Oggi mia madre è stata al campo della<br />

Protezione Civ<strong>il</strong>e per avere, come gli altri giorni, acqua e<br />

cibo: ha litigato per un’ora, e non le hanno dato niente”.<br />

“Io sto fuori dal campo, e vengo qui a chiedere ora dell’acqua,<br />

ora una pesca – ha detto una matura signora a Bertolaso<br />

<strong>in</strong> persona, durante un suo <strong>in</strong>contro con gli sfollati di<br />

Camarda – Ma capita che non me le diano. Devo sentirmi<br />

una mendicante?”<br />

“Ma ci mancherebbe signora, suvvia…”<br />

“E’ capitato anche a me!” urla un’altra dalla folla.<br />

“Anche a me per quello!”<br />

“Ora gli dico io di non essere fiscali – risponde con fare<br />

paterno <strong>il</strong> sottosegretario – E’ che è successo, <strong>in</strong> altri campi,<br />

di gente che se ne approfitta, ma state tranqu<strong>il</strong>li, do io ora<br />

disposizioni…”<br />

“Storie, – commenta Angelo Venti – l’<strong>in</strong>terruzione del<br />

supporto ai campi autogestiti è una disposizione di Bertolaso.<br />

È stata affossata l’idea che l’accampamento sia un centro<br />

servizi. Si vuole concentrare la gente nei campi, dove si ritiene<br />

di poterla controllare meglio”.<br />

Il caso forse estremo è quello del nonno di Crist<strong>in</strong>a: 99<br />

anni, stava con la famiglia <strong>in</strong> un camper. “Gli hanno detto<br />

che se vuole avere <strong>il</strong> conta<strong>in</strong>er, deve entrare nel campo della<br />

Protezione Civ<strong>il</strong>e”. E lì lo abbiamo trovato, con l’afa della<br />

tenda alleviata da un piccolo condizionatore.<br />

La m<strong>il</strong>itarizzazione<br />

I controlli sembrano <strong>in</strong> effetti una paranoia. Nelle strade<br />

attorno all’Aqu<strong>il</strong>a <strong>il</strong> traffico di mezzi delle forze dell’ord<strong>in</strong>e<br />

è impressionante: Carab<strong>in</strong>ieri, Polizia, F<strong>in</strong>anza, Polizia<br />

giudiziaria. Venuti qui da tutta Italia. In funzione antisciacallaggio,<br />

la prima settimana, come protezione al G8,<br />

ora: ma nei due mesi <strong>in</strong> mezzo?<br />

Assieme a un <strong>in</strong>gegnere della Pat e a un responsab<strong>il</strong>e<br />

dei Vig<strong>il</strong>i del Fuoco entro nello spettrale, apocalittico centro<br />

di Onna, ancora transennato, ma messo <strong>in</strong> sicurezza<br />

proprio dalle mie guide. A un certo punto si leva una voce<br />

dall’esterno “Ce l’avete l’autorizzazione?” <strong>in</strong>tima un poliziotto.<br />

Angelo Venti – E i più arrabbiati sono proprio loro, che hanno<br />

dovuto lasciare compiti ben più importanti: i f<strong>in</strong>anzieri<br />

<strong>in</strong>dag<strong>in</strong>i antiriciclo dei patrimoni mafiosi (di cui abbiamo<br />

letto i primi risultati <strong>in</strong> questi giorni, n.d.r.), i forestali reati<br />

ambientali, la polizia giudiziaria di Bari…”.<br />

A tarda sera, una birra sul tavol<strong>in</strong>o, è bello parlare.<br />

“Non capisco tutti questi controlli – si confida un capitano<br />

della Guardia di F<strong>in</strong>anza – Ci sono gli uom<strong>in</strong>i obbligati a<br />

fare 200 ch<strong>il</strong>ometri al giorno di pattugliamento, su e giù.<br />

Ma per che cosa?”<br />

Questa la situazione nell’Abruzzo terremotato. “Ci vorranno<br />

anni. Ormai lo sappiamo, dovremo accontentarci di<br />

lavori più scadenti - mi dice <strong>il</strong> giovane Gaetano - e scontare<br />

un abbassamento della qualità della vita”.<br />

“Sono troppi i soldi che occorrono – commenta mestamente<br />

la signora Antonella, nel campo di Paganica 3 – Noi<br />

siamo stati meno sfortunati di altri: la nostra casa ha subito<br />

danni lievi, con i risparmi ce la faremo a ripararla. Ma gli<br />

altri…”. Troppi soldi. Che non arriveranno.<br />

Nelle mie peregr<strong>in</strong>azioni mi è stato spesso da saggia<br />

guida Luciano Corazzer, dei Vig<strong>il</strong>i del Fuoco di Trento:<br />

“Basterebbe una tassa pro Abruzzo – mi dice scuotendo la<br />

testa – Credo che tutti la pagheremmo senza tante storie”.<br />

Ma <strong>il</strong> governo sicuramente non metterà "la mani nelle<br />

tasche degli italiani"; <strong>in</strong>vierà <strong>in</strong>vece più carab<strong>in</strong>ieri.●<br />

14<br />

luglio 2009


Quale cultura con quali soldi<br />

Les<strong>in</strong>ati i soldi alla nuova cultura. E dove vanno? Non tanto a bande o Schutzen, quanto a<br />

oratori e parrocchie: che si pappano - <strong>in</strong>credib<strong>il</strong>e nel Trent<strong>in</strong>o d’oggi - l’80% dei contributi.<br />

Il falso d<strong>il</strong>emma tra cultura di valle e di città e quello, più reale, tra vecchio e nuovo.<br />

E. P.<br />

Oriente Occidente, Drodesera,<br />

Perg<strong>in</strong>e Spettacolo<br />

Aperto: no; e no anche per<br />

realtà m<strong>in</strong>ori eppur meritorie<br />

come Teatro Off, Studio d’Arte Andromeda,<br />

Teatr<strong>in</strong>corso e, se possiamo<br />

scriverlo, Questotrent<strong>in</strong>o; sì <strong>in</strong>vece alle<br />

divise di bande e Schützen.<br />

Questa la s<strong>in</strong>tesi estrema degli esiti<br />

delle istruttorie degli uffici prov<strong>in</strong>ciali<br />

sui contributi alle associazioni culturali.<br />

In concomitanza con l’<strong>in</strong>sediamento<br />

del nuovo assessore alla cultura, Franco<br />

Panizza del Patt, <strong>il</strong> messaggio sembra<br />

univoco: la cultura pred<strong>il</strong>etta, con <strong>il</strong><br />

nuovo assessore, sarà quella del folklore<br />

valligiano tutta rivolta alle nostalgie del<br />

passato, del “pontesel”, delle braghe di<br />

cuoio, del “En malgar, ma che om!”<br />

Insomma, dall’arte contemporanea<br />

del Mart e di Manifesta (che ha <strong>in</strong> parte<br />

deluso), dalla danza cosmopolita di<br />

Oriente-Occidente e dal teatro di ricerca<br />

di Drodesera, ad Andreas Hofer über<br />

alles e alla nuova, <strong>in</strong>aspettata centralità<br />

della banda di paese. Cambiato assessore,<br />

cambia tutto?<br />

Le cose non sono proprio così. Per<br />

fortuna. All’assessorato ci fanno vedere<br />

come <strong>il</strong> (cospicuo, 800.000 euro) f<strong>in</strong>anziamento<br />

alle divise delle bande, non sia<br />

a scapito delle associazioni: ma, a seguito<br />

di uno specifico ord<strong>in</strong>e del giorno del<br />

Consiglio Prov<strong>in</strong>ciale del 2007 (quando<br />

Panizza era altrimenti occupato), sia stato<br />

deliberato con uno stanziamento ad<br />

hoc. Per cui gli 800.000 euro non sono<br />

prelevati dai contributi alle associazioni,<br />

ma sono aggiuntivi.<br />

“Ci tengo a precisare alcuni punti – afferma<br />

Panizza – Primo, la contrapposizione<br />

valli\città è assolutamente superata<br />

e di sicuro non impronterà <strong>il</strong> mio assessorato;<br />

secondo, nessuna delle tre compagnie<br />

degli Schützen, per vari motivi, ha<br />

usufruito di questo contributo; terzo, ne<br />

usufruiranno le bande nei vari Comuni,<br />

ed era doveroso: le divise costituiscono un<br />

forte elemento di identità”.<br />

Chiarito questo punto; e chiarito<br />

come per le grandi rassegne come<br />

Oriente Occidente, che sono f<strong>in</strong>anziate<br />

su altri capitoli, <strong>il</strong> mancato contributo<br />

non sia un problema, ma lo sia <strong>in</strong>vece<br />

– e gravoso – per le realtà m<strong>in</strong>ori (come<br />

QT, tanto per <strong>in</strong>tenderci), resta aperta la<br />

sostanza dell’argomento: <strong>in</strong> base a quali<br />

criteri si distribuiscono i contributi? E,<br />

di conseguenza: quale cultura si promuove?<br />

Le cifre delle parrocchie<br />

Guardando bene i dati, una prima realtà<br />

balza all’occhio: a essere favorite <strong>in</strong> maniera<br />

spropositata non sono le bande,<br />

bensì le parrocchie. Attraverso le ristrutturazioni<br />

di oratori, l’allestimento di sale<br />

polifunzionali, l’acquisto di organi, la riattivazione<br />

di teatri parrocchiali, si accaparrano<br />

la stragrande maggioranza dei<br />

contributi. Le cifre sono impressionanti:<br />

per le strutture, su un totale di 1.654.000<br />

euro di contributo, ben 1.313.000 vanno<br />

alle parrocchie; per le attrezzature, su<br />

300.000 euro, 181.300 prendono la stressa<br />

strada, per l’acquisto di harmonium.<br />

E così per gli anni addietro, “da almeno<br />

25 anni” ci dicono all’assessorato.<br />

La cosa è comprensib<strong>il</strong>e. Ma solo per<br />

<strong>il</strong> passato, quando oratori e teatri parrocchiali<br />

erano, nelle valli, gli unici pun-<br />

QUESTOTRENTINO<br />

15


L’assessore prov<strong>in</strong>ciale alla<br />

Cultura Franco Panizza<br />

ti di riferimento. Ma ora no: con tutto <strong>il</strong> rispetto, la cultura ha<br />

tanti, tantissimi altri canali; che le parrocchie assorbano <strong>il</strong> 70-<br />

80% degli stanziamenti dest<strong>in</strong>ati alla miriade di associazioni,<br />

festival, scuole di danza, compagnie, teatri, è semplicemente<br />

grottesco. Per dire: QT ha chiesto un contributo di 4.000 euro<br />

per pagare <strong>il</strong> software e un Pc per gestire <strong>il</strong> passaggio al colore;<br />

Teatro Off, che fa una stagione con una c<strong>in</strong>quant<strong>in</strong>a di spettacoli<br />

e appuntamenti, ha chiesto 10.000 euro per riadattare <strong>il</strong><br />

palco e <strong>il</strong> sistema delle luci; e così tante altre piccole ma produttive<br />

realtà: bene, per tutti questi, soldi non ce ne sono, perché<br />

si devono spendere 850.000 euro per <strong>il</strong> teatro parrocchiale<br />

di Lomaso o 293.000 per la sala polivalente della parrocchia<br />

della natività di Maria di Borgo Valsugana.<br />

A noi sembra non ci sia proprio <strong>il</strong> senso di come si possono<br />

spendere i soldi. Anche perché queste realtà sono – rigorosamente<br />

– private: <strong>il</strong> parroco decide lui come gestire <strong>il</strong> teatro,<br />

cosa proiettare (e cosa no) nella sua sala. Giusto; ma allora che<br />

senso ha questo debordante, quasi esclusivo, <strong>in</strong>vestimento di<br />

soldi pubblici?<br />

“Non conoscevo questo aspetto – risponde Panizza, che <strong>in</strong>fatti<br />

è da poco <strong>in</strong>sediato – Di sicuro dovremo prendere <strong>in</strong> mano la<br />

questione. Anche perché <strong>il</strong> sistema dei teatri di periferia (quasi<br />

sempre sottout<strong>il</strong>izzati e dagli onerosi costi di gestione n.d.r.)<br />

va razionalizzato”.<br />

La valle e la città<br />

Quella che <strong>in</strong>dubbiamente va razionalizzata, è la più generale<br />

spesa culturale. Fuggendo, come si diceva prima, dalla contrapposizione<br />

periferie\città. “Mi viene da ridere – risponde a<br />

proposito D<strong>in</strong>o Sommadossi, bibliotecario di Dro e <strong>in</strong>ventore<br />

di Drodesera, festival da alcuni anni assurto a notorietà nazionale<br />

(l’anno scorso ha v<strong>in</strong>to ben due premi Ubu, <strong>il</strong> massimo<br />

riconoscimento italiano per <strong>il</strong> teatro) – Noi siamo periferia,<br />

eppure da sempre siamo più avanti delle città: gli artisti, da<br />

Marco Paol<strong>in</strong>i a Pippo Del Bono, che vengono presentati a<br />

Trento, da noi sono stati proposti dieci anni prima”.<br />

Lo stesso discorso vale per ArteSella, manifestazione<br />

d’avanguardia, ammirata ed imitata anche oltr’Alpe, eppure<br />

tipicamente di valle, anzi <strong>in</strong>nervata nella natura di un piccolo<br />

altopiano della Valsugana. E ancora per I Suoni delle<br />

Dolomiti, che coniuga montagne e star system della cultura<br />

(<strong>in</strong>ter)nazionale.<br />

Insomma, <strong>il</strong> nuovo, <strong>il</strong> meglio, non è esclusiva della città.<br />

Proprio per questo si può fare un discorso più sereno sulla<br />

gestione globale dei contributi, che ci sembra attraversare<br />

una fase non scevra dalle confusioni.<br />

Con legge del ’93 la Prov<strong>in</strong>cia aveva decentrato competenze<br />

<strong>in</strong> materia culturale e relativi stanziamenti ai Comuni, che<br />

dovevano provvedere all’associazionismo m<strong>in</strong>uto, mentre la<br />

Pat doveva occuparsi di f<strong>in</strong>anziare le realtà a valenza prov<strong>in</strong>ciale.<br />

Ad esempio, la banda di Sfruz, che suona a Sfruz, deve<br />

essere sostenuta dal Comune di Sfruz; se <strong>in</strong>vece si mettono<br />

<strong>in</strong>sieme più bande, elaborano un progetto che prevede dei<br />

concerti che circuitano <strong>in</strong> Trent<strong>in</strong>o, e magari anche all’estero,<br />

allora può <strong>in</strong>tervenire la Prov<strong>in</strong>cia.<br />

Questa la teoria. Nella pratica <strong>in</strong>vece la f<strong>in</strong>anza locale è<br />

quello che è: tanti Comuni riescono a malapena a f<strong>in</strong>anziare<br />

i servizi come gli as<strong>il</strong>i, sono <strong>in</strong> difficoltà con le spese di gestione<br />

degli impianti, se devono fare una strada vanno fuori<br />

b<strong>il</strong>ancio; alla cultura, alle associazioni, non riescono a starci<br />

dietro, checché preveda la legge: e queste battono cassa <strong>in</strong><br />

Prov<strong>in</strong>cia.<br />

Il meccanismo non è virtuoso: se alcuni assessori (Claudio<br />

Mol<strong>in</strong>ari soprattutto) sapevano dire di no e premiare<br />

solo le <strong>in</strong>iziative di effettiva valenza sovracomunale, altri <strong>in</strong>vece<br />

hanno usato criteri più laschi, aprendo una porta <strong>in</strong> cui<br />

i più furbi si sono <strong>in</strong>f<strong>il</strong>ati.<br />

Anche perché anni di sem<strong>in</strong>a hanno prodotto risultati<br />

significativi: sono entrati <strong>in</strong> circuito migliaia di giovani che<br />

hanno seguito iter formativi nelle scuole musicali, nei corsi di<br />

teatro, di danza, ecc, e ora si organizzano, elaborano progetti<br />

e presentano domande <strong>in</strong> Prov<strong>in</strong>cia. “Vedo la cultura trent<strong>in</strong>a<br />

come un giard<strong>in</strong>o, trenta anni fa arido, oggi rigoglioso – afferma<br />

Paolo Manfr<strong>in</strong>i, direttore artistico di Oriente Occidente – Vi<br />

cresce di tutto, ed è un bene; però bisogna dargli una sistemata,<br />

16 luglio 2009


per capire cosa può e cosa non può crescere. Vi sono <strong>in</strong>iziative<br />

che hanno una struttura consolidata, offrono lavoro, si sono conquistate<br />

una proiezione nazionale e <strong>in</strong>ternazionale, sono fattori<br />

attrattivi per <strong>il</strong> territorio. Potrebbero crescere ulteriormente, se <strong>il</strong><br />

giard<strong>in</strong>o non fosse troppo rigoglioso”. Fuor di metafora, Oriente<br />

Occidente (o ArteSella, o Drodesera) potrebbe diventare ancor<br />

più significativa, se non si vedesse bocciare le domande di attrezzature<br />

<strong>in</strong> favore degli oratori, o non si spendessero dec<strong>in</strong>e<br />

di migliaia di euro per far suonare a Trento Bob Dylan.<br />

Ma <strong>il</strong> tema non è solo la possib<strong>il</strong>e ulteriore crescita delle<br />

grandi rassegne <strong>in</strong>dubbiamente benemerite. Ci sono anche<br />

altre realtà, spesso <strong>in</strong>novative. La più significativa è forse la<br />

realtà m<strong>in</strong>uta, che potremmo chiamare di “teatro urbano”,<br />

sv<strong>il</strong>uppatasi tumultuosamente soprattutto a Trento, fatta di<br />

svariate sale, dove si tengono corsi, spettacoli, performance,<br />

si importa, esporta e sperimenta durante tutto l’anno. Una<br />

realtà che <strong>il</strong> Comune del capoluogo non riesce a supportare,<br />

mentre la Prov<strong>in</strong>cia è più proiettata a sostenere esperienze<br />

di valle magari più tradizionali, ma che spesso costituiscono<br />

l’unica offerta <strong>in</strong> loco.<br />

Che dice l’assessore?<br />

“Non avverto <strong>il</strong> problema di un surplus di cultura nel territorio.<br />

Penso che dobbiamo fare sistema, offrire una disponib<strong>il</strong>ità<br />

di servizi, dare a tutti la possib<strong>il</strong>ità di potersi esprimere. Poi<br />

potremo promuovere, sostenere chi ha la capacità di proporre<br />

qualcosa di nuovo, andare oltre quello che fanno gli altri. La<br />

qualità la si può giudicare”.<br />

Incalziamo Franco Panizza sul tema della razionalizzazione<br />

delle spese. “Si tratta di vedere come liberare risorse per<br />

sostenere <strong>il</strong> nuovo. Per questo ho aperto un discorso sui costi del<br />

Mart. E dico che io <strong>il</strong> concerto di Dylan non l’avrei f<strong>in</strong>anziato,<br />

non ne vedo le ricadute sul territorio, piuttosto fornisco un aiuto<br />

ai giovani che vogliono vederlo altrove. Così per la lirica: se si<br />

riesce a mettere <strong>in</strong>sieme, con Bolzano, un momento di produzione,<br />

bene, se però i costi sono eccessivi, è meglio agevolarne la<br />

fruizione altrove”. ●<br />

QUESTOTRENTINO<br />

17


l’<strong>in</strong>tervista<br />

Oltre alle case,<br />

ricostruire le persone<br />

Il sostegno psicologico ai terremotati dell’Abruzzo.<br />

Intervista al dott. Marco Gradassi<br />

dell’associazione “Psicologi per i popoli.<br />

Nadia Ioriatti<br />

Il mondo altro non è che un gioco di dadi giocato<br />

da dei bamb<strong>in</strong>i…”. Con quest’amara riflessione<br />

com<strong>in</strong>cia la testimonianza del dott.<br />

Marco Gradassi, dell’associazione “Psicologi<br />

per i popoli”, accorso <strong>in</strong> Abruzzo dopo <strong>il</strong> sisma per<br />

occuparsi di psicologia dell’emergenza alla comunità<br />

civ<strong>il</strong>e e ai soccorritori volontari. Quella <strong>in</strong> cui<br />

lavora è un’organizzazione, senza f<strong>in</strong>i di lucro, che<br />

opera volontariamente dal 1999 con f<strong>in</strong>alità umanitarie<br />

<strong>in</strong> situazioni di calamità.<br />

Molti di noi hanno sentito parlare per la prima<br />

volta di un pronto soccorso psicologico affiancato<br />

al lavoro della Protezione Civ<strong>il</strong>e e della Croce<br />

Rossa.<br />

La drammaticità di un sisma come quello che <strong>il</strong><br />

6 apr<strong>il</strong>e, appena dopo le tre del matt<strong>in</strong>o, ha colpito<br />

l’Aqu<strong>il</strong>a devastando contemporaneamente le dimensioni<br />

ambientali, sociali e psicologiche di un’<strong>in</strong>tera<br />

popolazione, è <strong>in</strong>sita nella sua natura. Nel giro di 23<br />

<strong>in</strong>term<strong>in</strong>ab<strong>il</strong>i secondi, scanditi uno a uno dallo scoppio<br />

delle tramezze e gli squarci dei muri portanti,<br />

75.000 persone che possedevano una casa dove erano<br />

nati e avevano cresciuto i propri figli, avevano degli<br />

affetti e un lavoro... tutto questo si è sgretolato. Non<br />

solo le case sono crollate.<br />

Vuol dire che anche le persone…<br />

Quel lunedì sono stati due i terremoti. Come per<br />

le case che hanno risposto al sisma <strong>in</strong> modo diverso,<br />

crollando, lesionandosi gravemente o solo leggermente,<br />

così sono cadute le strutture portanti delle<br />

persone, che hanno risposto diversamente. Alcune<br />

crollando, altre perdendosi nei ricordi, altre reagendo<br />

con coraggio. Questi crolli dentro e fuori sono stati<br />

così evidenti, che gli psicologi convenzionati con la<br />

Protezione Civ<strong>il</strong>e sono stati chiamati f<strong>in</strong> dal primo<br />

momento.<br />

Come avete organizzato i primi soccorsi psicologici?<br />

18 luglio 2009


Confesso che c’è stato anche per noi un primo, <strong>in</strong>evitab<strong>il</strong>e<br />

smarrimento, immersi con la popolazione<br />

<strong>in</strong> un senso di stordimento e irrealtà. Poi abbiamo<br />

com<strong>in</strong>ciato a lavorare: <strong>in</strong>nanzitutto occupandoci<br />

dei bamb<strong>in</strong>i e così abbiamo fornito <strong>il</strong> campo, quando<br />

era ancora <strong>in</strong> costruzione, di una tenda diversa<br />

dalle altre, una ludoteca che si è presto riempita di<br />

bamb<strong>in</strong>i che, nonostante tutto, avevano ancora voglia<br />

di giocare. Poi una telefonata della Protezione<br />

Civ<strong>il</strong>e Nazionale ha chiesto che due di noi si recassero<br />

con urgenza all’obitorio da campo: stavano arrivando<br />

i parenti delle vittime per <strong>il</strong> terrib<strong>il</strong>e compito del<br />

riconoscimento. Inf<strong>in</strong>e, mentre <strong>il</strong> campo prendeva<br />

forma, abbiamo pensato a un’altra tenda da “rubare”<br />

all’<strong>in</strong>contenib<strong>il</strong>e impulso di agire e agire <strong>in</strong> fretta:<br />

una tenda vic<strong>in</strong>a a quella dei bamb<strong>in</strong>i, una tenda per<br />

i grandi, per pensare, al riparo da tutto <strong>il</strong> movimento,<br />

a ciò che accadeva. Passato <strong>il</strong> momento di massima<br />

emergenza, quella tenda è diventata uno spazio di<br />

ascolto psicologico.<br />

A distanza di oltre due mesi la convivenza forzata<br />

nella stessa tenda di più gruppi famigliari sta<br />

causando problemi?<br />

In un primo momento gli sfollati si sono sistemati<br />

nelle tende senza preoccuparsi della convivenza con<br />

altri gruppi famigliari, grati a tutte le persone che li<br />

stavano aiutando. Ma dopo oltre due mesi si è entrati<br />

<strong>in</strong> una fase diversa, da un certo punto di vista più<br />

diffic<strong>il</strong>e: gli esperti la chiamano la fase della dis<strong>il</strong>lusione.<br />

Si assiste a un considerevole calo di energia e<br />

speranza, sentimenti quale rabbia e tristezza prendono<br />

<strong>il</strong> sopravvento e si com<strong>in</strong>cia a percepire la difficoltà<br />

delle convivenze forzate.<br />

Le persone verranno seguite anche <strong>in</strong> futuro?<br />

Come i tecnici dovranno ricostruire le case, così gli<br />

psicologi dovranno aiutare le persone a ricostruire<br />

le proprie strutture <strong>in</strong>teriori, che risultano anch’esse<br />

lesionate. I progetti sono pensati per quattro diverse<br />

fasce della popolazione: i bamb<strong>in</strong>i attraverso la scuola<br />

e un’azione di supporto a <strong>in</strong>segnanti e genitori; gli<br />

adolescenti con la creazione di spazi a loro dedicati;<br />

gli adulti attraverso <strong>in</strong>terventi <strong>in</strong>dividuali e di gruppo;<br />

gli anziani attraverso centri culturali e ricreativi.<br />

Il susseguirsi delle scosse sta mettendo a dura prova<br />

<strong>il</strong> frag<strong>il</strong>e equ<strong>il</strong>ibrio delle persone; soprattutto gli<br />

anziani, che hanno visto sgretolarsi <strong>il</strong> loro vissuto,<br />

sono <strong>in</strong>capaci di ricom<strong>in</strong>ciare.<br />

Per la ricostruzione dell’Abruzzo ci vorranno molti<br />

anni e molto denaro, anche perché un terremoto non<br />

è fatto solo di pietre e case crollate… ●<br />

QUESTOTRENTINO<br />

19


La maggioranza <strong>in</strong><br />

campagna elettorale<br />

A Cavalese, con soldi pubblici...<br />

Luigi Casanova<br />

C’è sempre stato poco feel<strong>in</strong>g fra<br />

chi amm<strong>in</strong>istra e la stampa. Anche<br />

<strong>in</strong> Trent<strong>in</strong>o, anche a Cavalese,<br />

i giornalisti dei quotidiani non si<br />

genuflettono davanti ai s<strong>in</strong>daci e questi<br />

amm<strong>in</strong>istratori sono permalosi: la<br />

critica li <strong>in</strong>fastidisce, della democrazia<br />

hanno uno strano concetto, quello sbrigativo<br />

di Berlusconi: ho v<strong>in</strong>to io, qu<strong>in</strong>di<br />

comando.<br />

Cavalese è <strong>il</strong> comune di provenienza<br />

di uno degli assessori più rappresentativi<br />

dell’Unione per <strong>il</strong> Trent<strong>in</strong>o, Mauro<br />

G<strong>il</strong>mozzi. La giunta comunale sente di<br />

non essere amata dalla popolazione, la<br />

credib<strong>il</strong>ità è nulla. Gli attuali amm<strong>in</strong>istratori<br />

non hanno seguito le tracce del<br />

loro padre politico, non possiedono la<br />

sua concretezza amm<strong>in</strong>istrativa, non ne<br />

hanno le capacità. Dopo c<strong>in</strong>que anni di<br />

amm<strong>in</strong>istrazione c’è solo traccia di piazze<br />

rifatte, prive di senso artistico, di situazioni<br />

che hanno stravolto la storia locale,<br />

di progetti sbagliati anche tecnicamente.<br />

Era stata promessa una revisione normativa<br />

del Piano Regolatore, erano stati<br />

promessi <strong>in</strong>vestimenti nel sociale, dall’assistenza<br />

alle politiche per la salute, la cultura,<br />

i giovani. Invece s<strong>il</strong>enzio, solo azioni<br />

estemporanee, per quanto importanti,<br />

del volontariato.<br />

Il s<strong>in</strong>daco è vanesio, preoccupato<br />

della cura della sua immag<strong>in</strong>e, <strong>in</strong>capace<br />

di ascoltare, e gestisce una coalizione<br />

priva di idealità. Si è creato una giunta<br />

di professionisti, geometri e periti ed<strong>il</strong>i<br />

che hanno imposto deroghe generose<br />

sui loro progetti, che hanno cont<strong>in</strong>uato a<br />

progettare nel paese da loro stessi amm<strong>in</strong>istrato.<br />

Fra meno di un anno si vota e <strong>il</strong> paese,<br />

al momento, non offre una alternativa di<br />

governo credib<strong>il</strong>e. La s<strong>in</strong>istra ambientalista,<br />

portatrice di valori di alto prof<strong>il</strong>o,<br />

non può sperare di rovesciare la situazione<br />

politica, <strong>in</strong> quanto non rappresentativa<br />

di una cultura maggioritaria. La destra<br />

oggi all’opposizione non ha personaggi<br />

di spicco da presentare e nei c<strong>in</strong>que anni<br />

di amm<strong>in</strong>istrazione non ha certo dato<br />

prova di progettualità alternative, anche<br />

se ha costruito una opposizione concreta,<br />

anche propositiva. Ma nonostante<br />

questo, la maggioranza teme le prossime<br />

elezioni, le sente avvic<strong>in</strong>arsi come una<br />

catastrofe.<br />

Lo dimostra una recente delibera di<br />

giunta che affida ad un giornalista l’<strong>in</strong>carico<br />

di portavoce della amm<strong>in</strong>istrazione.<br />

Per amm<strong>in</strong>istrazione non si <strong>in</strong>tende <strong>il</strong><br />

Consiglio Comunale, ma <strong>il</strong> solo organo<br />

esecutivo, la giunta. Il giornalista, dal 1°<br />

giugno f<strong>in</strong>o al 31 marzo del 2010, dovrà<br />

redigere un comunicato stampa alla settimana,<br />

organizzare una conferenza stampa<br />

al mese e organizzare dei momenti<br />

assembleari con la popolazione su tematiche<br />

di <strong>in</strong>teresse generale. Seim<strong>il</strong>a euro <strong>il</strong><br />

compenso previsto. Una delibera assunta<br />

senza aver co<strong>in</strong>volto nessun altro giornalista<br />

delle due valli. La motivazione del<br />

documento sta nella necessità di recuperare,<br />

da parte della politica <strong>in</strong> generale,<br />

un rapporto attivo con <strong>il</strong> cittad<strong>in</strong>o, rendendolo<br />

consapevole delle scelte amm<strong>in</strong>istrative.<br />

Come? Imboccando la stampa,<br />

dettando la l<strong>in</strong>ea grazie ad un giornalista<br />

amico, pagato con soldi pubblici e capace<br />

di costruire una lunga campagna elettorale<br />

che lenisca le troppe ferite aperte di<br />

questa amm<strong>in</strong>istrazione.<br />

Ma <strong>il</strong> distacco dei cavalesani dalla politica<br />

non è certo dovuto alla stampa locale.<br />

Questa giunta ha cancellato, senza<br />

discussione consigliare, <strong>il</strong> giornal<strong>in</strong>o<br />

comunale. Nella revisione dello Statuto<br />

comunale e della Comunità di valle ha<br />

impedito ogni emendamento teso a fac<strong>il</strong>itare<br />

la partecipazione attiva dei cittad<strong>in</strong>i<br />

e delle associazioni. In paese, comitati<br />

o liste hanno raccolto firme sugli argomenti<br />

più diversi, dai bac<strong>in</strong>i del Cermis<br />

f<strong>in</strong>o al tema della viab<strong>il</strong>ità <strong>in</strong>terna, alla<br />

metanizzazione del paese e di Masi, sulla<br />

sanità, ma nessun argomento oggetto<br />

di conflitto è stato portato <strong>in</strong> Consiglio<br />

Comunale su <strong>in</strong>iziativa della giunta. E<br />

per f<strong>in</strong>ire le commissioni istituite all’<strong>in</strong>izio<br />

della legislatura si sono dimostrate<br />

un fantasma istituzionale.<br />

Ora si aspetta la reazione dei quotidiani.<br />

Offriranno spazio ai comunicati<br />

ufficiali del Municipio? Avranno ancora<br />

forza nel deludere le aspettative del s<strong>in</strong>daco<br />

Walter Cappelletto e dei suoi fidati<br />

assessori? Al momento sembra non vi<br />

sia stata nessuna modifica: i comunicati<br />

della maggioranza passano come sono<br />

sempre passati, e uguale rispetto viene offerto<br />

alle m<strong>in</strong>oranze e la giunta comunale<br />

rimane sempre più arroccata nel fort<strong>in</strong>o<br />

municipio. Nell’attesa, preoccupata, delle<br />

elezioni del prossimo anno. ●<br />

Il s<strong>in</strong>daco di Cavalese Walter Cappelletto<br />

20 luglio 2009


l’<strong>in</strong>tervento<br />

Che farà Dellai da grande?<br />

Piergiorgio Cattani<br />

I<br />

corridoi ben <strong>in</strong>formati della politica<br />

prov<strong>in</strong>ciale ci parlano di un<br />

presidente Dellai <strong>in</strong> difficoltà. Ma<br />

per capirlo non servono le voci e gli<br />

spifferi, basta analizzare la situazione.<br />

All’<strong>in</strong>izio dell’anno ci siamo posti la fatidica<br />

domanda sul futuro dell’anagraficamente<br />

giovane Dellai, dopo che per<br />

forza di legge non potrà più svolgere un<br />

altro mandato da Presidente. Poniamo<br />

ancora la questione, perché rendersi<br />

conto di quali siano i progetti strategici<br />

di Dellai è necessario per comprendere<br />

le scelte dell’oggi, anche sul versante<br />

amm<strong>in</strong>istrativo.<br />

Ci eravamo lasciati <strong>in</strong> febbraio con<br />

un Dellai che un giorno sì e l’altro pure<br />

sparava contro un PD agonizzante,<br />

dest<strong>in</strong>ato a spaccarsi dopo le elezioni<br />

europee: si ipotizzava la fuoriuscita<br />

dell’ala cattolico-centrista di Letta &<br />

C. e la costruzione <strong>in</strong>sieme con Cas<strong>in</strong>i<br />

di una “cosa bianca” da affiancare a un<br />

Partito Democratico ridotto all’ennesima<br />

metamorfosi del vecchio e tormentato<br />

PCI.<br />

Sembrava che <strong>il</strong> nostro Presidente<br />

puntasse sul progetto, che, se davvero<br />

riuscisse a essere qualcosa di nuovo<br />

portando via alla destra qualche democristiano,<br />

non sarebbe da buttare<br />

per riportare alla vittoria l’opposizione<br />

di centro s<strong>in</strong>istra. Ma alla f<strong>in</strong>e Dellai si<br />

è limitato ad appoggiare per le elezioni<br />

europee l’impresentab<strong>il</strong>e Tarolli o a<br />

dare un leggero sostegno al candidato<br />

autonomista Kaswalder, non volendo<br />

neppure <strong>in</strong>contrare Michele Nicoletti<br />

che era senza dubbio <strong>il</strong> candidato<br />

trent<strong>in</strong>o più autorevole ma anche con<br />

maggiori possib<strong>il</strong>ità di essere eletto.<br />

Una scelta devastante dal punto di vista<br />

dell’immag<strong>in</strong>e e <strong>in</strong>comprensib<strong>il</strong>e<br />

da quello politico, se non vedendolo<br />

come tentativo di prosciugare la base<br />

autonomista. Dellai si è trovato <strong>in</strong>f<strong>in</strong>e<br />

senza nulla <strong>in</strong> mano, con l’UDC scontento<br />

e <strong>in</strong>ut<strong>il</strong>e, con l’<strong>in</strong>fido PATT a rivendicare<br />

spazi e con l’UPT <strong>in</strong><strong>in</strong>fluente.<br />

In questo modo Dellai, che pure<br />

<strong>in</strong> sede romana non ha mai goduto di<br />

significativi appoggi non avendo <strong>in</strong><br />

dote un pacchetto di voti (<strong>il</strong> Trent<strong>in</strong>o<br />

conta un decimo della Sic<strong>il</strong>ia), ha rotto<br />

i ponti con <strong>il</strong> PD; se poi mettiamo <strong>in</strong><br />

conto la battuta di arresto del progetto<br />

centrista, vediamo come le porte di<br />

Roma siano per ora precluse per <strong>il</strong> nostro.<br />

Fa un po’ tristezza constatare che<br />

ad applaudire l’UPT sia rimasto <strong>il</strong> solo<br />

Rutelli, <strong>il</strong> quale comunque resterà, pur<br />

tra critiche e m<strong>in</strong>acce di scissione,<br />

all’<strong>in</strong>terno del PD.<br />

Insomma, ancora una volta Dellai resta<br />

privo di un partito di riferimento.<br />

Addio sogni degasperiani? Fra quattro<br />

anni tutto può cambiare ma emerge<br />

la domanda se Dellai voglia davvero<br />

andare <strong>in</strong> Parlamento cercando<br />

di ritagliarsi uno spazio da leader<br />

nazionale. Se avesse queste ambizioni<br />

si muoverebbe meglio, qu<strong>in</strong>di l’approdo<br />

romano non sarebbe l’obiettivo<br />

dellaiano e questi discorsi sarebbero<br />

solamente dietrologie. Dellai rimane<br />

uno dei pochi personaggi v<strong>in</strong>centi del<br />

centro-s<strong>in</strong>istra nazionale, portatore<br />

di un’<strong>in</strong>teressante esperienza politica,<br />

comunque legata a una storia autonomistica<br />

e a una struttura sociale<br />

e comunitaria peculiare che a Roma<br />

capiscono poco.<br />

Tuttavia <strong>il</strong> Nostro forse coltiva anche<br />

altri progetti. Uno di questi, <strong>il</strong> più<br />

suggestivo e che potrebbe consegnargli<br />

un posto nella storia, è la famosa (e a<br />

volte fumosa) Euregio. Ne abbiamo<br />

parlato nell’editoriale di due numeri fa.<br />

Potrebbe essere un progetto ad ampio<br />

respiro, fondamentale per l’evoluzione<br />

dell’autonomia, un obiettivo su cui giocarsi<br />

<strong>il</strong> futuro.<br />

In ottobre ci sarà l’<strong>in</strong>contro, fortemente<br />

voluto da Gianni Kessler, dei tre<br />

presidenti delle assemblee legislative<br />

di Trent<strong>in</strong>o, Alto Adige e Tirolo: nelle<br />

<strong>in</strong>tenzioni sarà la pietra di fondazione<br />

per costruire su progetti concreti un<br />

abbozzo di confederazione dei tre territori.<br />

Sulla carta Dellai appoggia questo<br />

percorso, anche se mal sopporta <strong>il</strong><br />

protagonismo del rivale, quest’ultimo<br />

peraltro salito sul carro dell’Euregio da<br />

pochissimo tempo. Riusciranno i due<br />

a v<strong>in</strong>cere gli attriti? È complicato però<br />

pensare che <strong>in</strong> quattro anni si costruisca<br />

un organismo esecutivo tr<strong>il</strong>aterale<br />

e ancora più complicato ipotizzare che<br />

sia Dellai a presiederlo, <strong>in</strong> quanto sarebbe<br />

naturale affidare questo ruolo di<br />

rappresentanza a un esponente di l<strong>in</strong>gua<br />

tedesca.<br />

Le vie della politica, si sa, sono <strong>in</strong>f<strong>in</strong>ite.<br />

Forse c’è un’altra opzione per <strong>il</strong><br />

Presidente. In questi anni abbiamo assistito<br />

a un progressivo svuotamento<br />

della struttura amm<strong>in</strong>istrativa prov<strong>in</strong>ciale<br />

a vantaggio di controllate esterne<br />

(come Patrimonio spa, Agenzia prov<strong>in</strong>ciale<br />

per l’energia, Trent<strong>in</strong>o spa…)<br />

che stanno diventando i veri centri<br />

di gestione del potere, un po’ come la<br />

Gazprom <strong>in</strong> Russia. E magari tra 5 anni<br />

potremo trovare là <strong>il</strong> nuovo impiego di<br />

Dellai. ●<br />

QUESTOTRENTINO<br />

21


lettere e <strong>in</strong>terventi<br />

L’allevamento<br />

nelle Giudicarie<br />

Questo è un commento riferito<br />

all’articolo “Allevamento, stop al<br />

modello padano” apparso su Questotrent<strong>in</strong>o<br />

nelle settimane scorse<br />

e distribuito <strong>in</strong> paese. Tale commento<br />

è rivolto direttamente al<br />

giornalista firmatario dell’articolo<br />

e al CIGE e <strong>in</strong>direttamente spero<br />

sia motivo di riflessione per tutti<br />

noi.<br />

Innanzi tutto mi presento: sono<br />

Stefano Carloni, 24 anni, abito a<br />

Fiavè <strong>in</strong> loc. Torbiera. Sono figlio<br />

di un allevatore, studio <strong>in</strong>gegneria<br />

a Trento e nella mia vita ho<br />

vissuto e viaggiato quanto basta<br />

per ammirare la particolarità del<br />

territorio delle Giudicarie. […] Il<br />

mio <strong>in</strong>tento con questa lettera è di<br />

farLe capire la sensazione di mancanza<br />

di rispetto che ho provato<br />

nel leggere <strong>il</strong> Suo articolo.<br />

Tengo a precisare che nell’articolo<br />

è scritta qualche verità <strong>in</strong>teressante,<br />

lo penso davvero, ma passa<br />

<strong>in</strong> secondo piano a causa gravi<br />

mancanze: del senso della misura<br />

(negli aggettivi, nelle descrizioni,<br />

nella criticità); del riconoscimento<br />

della fatica, della passione, della<br />

dedizione; del rispetto delle regole<br />

del giornalismo.<br />

Credo anche sia per questo se <strong>in</strong><br />

valle esiste una sorta di non dialogo<br />

tra addetti al settore agricolo<br />

e non; perché articoli come <strong>il</strong> Suo<br />

hanno come risultato <strong>il</strong> distorcimento<br />

della realtà e <strong>il</strong> sorgere di<br />

<strong>in</strong>comprensioni, pers<strong>in</strong>o tra noi<br />

compaesani. Si dovrebbe lavorare<br />

per un dialogo costruttivo e non<br />

per l’<strong>in</strong>famia di una categoria.<br />

Mi piacerebbe discutere con Lei<br />

per chiarire concetti buttati lì con<br />

superficialità e aggettivi d’effetto:<br />

stalle enormi, modello padano,<br />

ecc. Una dialettica tipica del giornalismo<br />

odierno, giornalismo<br />

che spesso ha un significante che<br />

spadroneggia sul significato; ed<br />

è proprio qui che a mio parere si<br />

perdono gli spunti e le possib<strong>il</strong>ità<br />

di confronto <strong>in</strong> un articolo come<br />

<strong>il</strong> Suo.<br />

Solo saltuariamente e di rado ho<br />

aiutato mio padre nel suo lavoro,<br />

ma posso dire di avere ben chiare<br />

le d<strong>in</strong>amiche della zootecnia ed <strong>in</strong><br />

particolare della zootecnia nelle<br />

Valli Giudicarie Esteriori.<br />

Commenterò qualche passo<br />

dell’articolo citandolo: “Quando<br />

scoll<strong>in</strong>o <strong>il</strong> passo del Ball<strong>in</strong>o due<br />

cose mi colpiscono. Il cambiamento<br />

del paesaggio, dove ora la Torbiera<br />

di Fiavè si mostra <strong>in</strong> tutta la sua<br />

bellezza, esaltata da una bella giornata<br />

di sole marzol<strong>in</strong>o... e l’odore”.<br />

[…]<br />

La situazione odorifera da Lei<br />

esposta è solamente <strong>in</strong> piccola<br />

parte vera. Tante persone dalle<br />

disparate provenienze sono state<br />

ospiti da me, anche i classici<br />

cittad<strong>in</strong>i che prima non avevano<br />

mai visto una mucca e nessuno,<br />

ma proprio nessuno, ha mai detto<br />

che <strong>in</strong> questa zona ci sia un odore<br />

di liquami costante, fastidioso o<br />

<strong>in</strong>sostenib<strong>il</strong>e. In 365 giorni, forse<br />

20 hanno davvero un sottofondo<br />

odorifero sgradevole (parlo per <strong>il</strong><br />

Comune dove risiedo); 20 su 365,<br />

faccia una proporzione, un rapporto,<br />

una percentuale, un grafico:<br />

la situazione è così traumatica<br />

come traspare dalle sue righe? Da<br />

diversi anni esiste una maggiore<br />

attenzione nello spargimento da<br />

parte degli allevatori e su questa<br />

strada si deve cont<strong>in</strong>uare. […].<br />

Inoltre consideri pure l’<strong>in</strong>verno<br />

che è stato. Lei parla di marzo, ma<br />

si rende conto che da novembre a<br />

marzo compreso qui non abbiamo<br />

visto terra? C’è stata tanta di quella<br />

neve, che ha impedito gli spargimenti<br />

sia a f<strong>in</strong>e autunno che <strong>in</strong><br />

marzo; e se qualche spargimento è<br />

avvenuto sulla neve, certamente è<br />

stata una scorrettezza, ma a parer<br />

mio con <strong>il</strong> beneficio dell’emergenza.<br />

Insomma, si trattava di una situazione<br />

limite e Lei riporta un’eccezionalità<br />

come quotidianità.<br />

“Il CIGE è un comitato di cittad<strong>in</strong>i<br />

mosso dall’amore per la propria<br />

valle...” Amore per la propria valle:<br />

già, ma i contad<strong>in</strong>i amore per<br />

la propria valle non ne hanno<br />

proprio, vero? Si alzano da una<br />

vita alle c<strong>in</strong>que di matt<strong>in</strong>a, ma lo<br />

fanno solo per se stessi vero? Non<br />

perché hanno la pazienza, la forza,<br />

la passione per compiere questo<br />

lavoro senza giorni festivi; non per<br />

la soddisfazione di coltivare prati e<br />

terra, e poter guardare la valle vedendo<br />

i mutevoli colori dei propri<br />

sforzi.<br />

La valle poi è più diversificata di<br />

quanto Lei voglia far apparire<br />

(certamente c’è <strong>il</strong> mais che fa da<br />

padrone, ma abbiamo anche verdure,<br />

tuberi, mele, uva e altri piccoli<br />

frutti). Ha mai ben osservato<br />

per esempio la val di Non, qualche<br />

zona della valle dell’Adige, o pers<strong>in</strong>o<br />

qualche valle altoates<strong>in</strong>a dedita<br />

alla monocoltura dei vigneti o alla<br />

monocoltura dei meleti?<br />

Tengo a sottol<strong>in</strong>eare nuovamente<br />

che qualcosa si può e si deve cambiare,<br />

ma quello che Lei ha riportato<br />

nell’articolo è distorsione della<br />

realtà. Se l’obiettivo di un articolo<br />

come <strong>il</strong> Suo è far sì che critiche,<br />

osservazioni e consigli vengano<br />

ascoltati e presi <strong>in</strong> considerazione<br />

dagli agricoltori, <strong>in</strong> modo da<br />

gettare le basi per un dialogo costruttivo,<br />

penso che <strong>in</strong>nanzi tutto<br />

si debba rendere giusto merito alle<br />

persone che sono rimaste legate al<br />

lavoro di questa terra; capire <strong>il</strong> perché<br />

e <strong>il</strong> come si è arrivati alla situazione<br />

odierna partendo dagli anni<br />

‘60; rendersi conto della società <strong>in</strong><br />

cui viviamo e degli st<strong>il</strong>i di vita che<br />

teniamo. […] Ribadisco per l’ultima<br />

volta che nell’articolo ci sono<br />

alcuni spunti importanti e che la<br />

situazione agricola giudicariese<br />

potrà voltare ancora <strong>in</strong> meglio se<br />

si crederà <strong>in</strong> nuove metodologie<br />

e si co<strong>in</strong>volgeranno i giovani, ma<br />

sono stufo di un’<strong>in</strong>formazione<br />

parziale e pressappochista. […]<br />

Spero che abbia colto <strong>il</strong> significato<br />

positivo delle critiche da me<br />

mosse e la voglia di mediare tra le<br />

diverse posizioni.<br />

Ste f a n o Ca r l o n i, Fi a v é<br />

* * *<br />

Gent<strong>il</strong>e Stefano, risponderò alle sue<br />

sollecitazioni punto per punto.<br />

Sull’uso di aggettivi d’effetto: alcune<br />

delle stalle presenti nelle Giudicarie<br />

Esteriori sono effettivamente enormi<br />

(come vogliamo def<strong>in</strong>ire stalle<br />

da 4-5-600 capi?) e <strong>il</strong> modello è<br />

effettivamente padano (nelle stesse<br />

ammissioni di chi lo pratica).<br />

Sulla questione dell’odore e degli<br />

spargimenti: quella dell’odore non<br />

è stata certo la questione-chiave al<br />

centro del mio articolo, mentre diverso<br />

è <strong>il</strong> discorso sugli spargimenti:<br />

per quanto eccezionale sia stato<br />

l’<strong>in</strong>verno scorso, l’eccesso di deiezioni<br />

determ<strong>in</strong>a una situazione di<br />

rischio ambientale da tempo (come<br />

r<strong>il</strong>evato dalle analisi delle acque cui<br />

ho fatto riferimento nell’articolo, risalenti<br />

al 2007).<br />

Sulla questione dell’amore per la<br />

22 luglio 2009


propria terra da parte degli allevatori<br />

giudicariesi: non è mai<br />

stata messa <strong>in</strong> dubbio, ma i fatti<br />

dimostrano che, nonostante questo<br />

amore, <strong>il</strong> territorio è stato danneggiato<br />

dalle scelte fatte dagli allevatori,<br />

come ammesso anche da chi,<br />

oggi, fra loro – e per fortuna – vuole<br />

cambiare direzione.<br />

Sulla diversificazione dell’agricoltura<br />

e dell’economia delle Giudicarie<br />

Esteriori: direi che sono i dati a<br />

parlare, e ad evidenziare la predom<strong>in</strong>anza<br />

di allevamento e coltura<br />

del mais ad esso collegata. Credo<br />

che le <strong>in</strong>dicazioni date non da<br />

me, ma dal prof. Corti all’<strong>in</strong>terno<br />

dell’articolo siano corrette: meno<br />

allevamenti e più estensivi, più turismo<br />

e un’agricoltura modello Val<br />

di Gresta. Magari bio. Mi sembra<br />

che la strada da fare sia molta, <strong>in</strong><br />

questa direzione.<br />

Penso anche, per concludere, che<br />

persone <strong>in</strong>telligenti come lei siano<br />

<strong>in</strong> grado di capire la necessità e<br />

l’importanza di cambiare modello.<br />

Che è poi quello che l’<strong>in</strong>chiesta voleva<br />

evidenziare.<br />

M. N.<br />

Comune unico di Ledro:<br />

arriverà <strong>il</strong> commissario?<br />

Quando circa vent’anni fa <strong>in</strong><br />

Valle di Ledro <strong>in</strong>iziò <strong>il</strong> percorso<br />

per giungere al Comune unico,<br />

si sapeva che le cose non sarebbero<br />

state semplici; ma mai si<br />

sarebbe pensato di <strong>in</strong>contrare<br />

l’ostacolo dell’impugnazione<br />

davanti alla Corte Costituzionale<br />

di una parte, sebben secondaria,<br />

della legge costitutiva del<br />

Comune. Le difficoltà dovevano<br />

essere quelle di conv<strong>in</strong>cere<br />

la popolazione della bontà del<br />

progetto, non quelle cav<strong>il</strong>lose<br />

delle <strong>in</strong>terpretazioni giuridiche<br />

da parte di istituzioni che,<br />

a parole, dicono di tutelare le<br />

autonomie locali e i loro percorsi<br />

di riforma all’<strong>in</strong>segna della<br />

semplificazione e dei risparmi<br />

di spesa, ma nei fatti agiscono<br />

<strong>in</strong> senso contrario.<br />

Questo è quello che ha fatto <strong>il</strong><br />

Governo Berlusconi impugnando<br />

la legge regionale n.1/2009.<br />

Impugnazione che, se da un lato<br />

non mette <strong>in</strong> discussione la nascita<br />

del Comune unico voluta<br />

dai ledrensi con la maggioranza<br />

del 74,39% al referendum del<br />

30 novembre, dall’altro lascia<br />

l’amaro <strong>in</strong> bocca e viva preoccupazione<br />

per le argomentazioni<br />

speciose addotte.<br />

Ciò che viene messo <strong>in</strong> discussione<br />

dal Governo è la gestione<br />

provvisoria del nuovo Comune<br />

affidata dall’art. 6 della L.R.<br />

n. 1 dd. 13.3.22009 agli organi<br />

dell’Unione per <strong>il</strong> periodo<br />

gennaio-maggio 2010 e cioè<br />

f<strong>in</strong>o all’elezione degli organi del<br />

nuovo Comune <strong>in</strong> concomitanza<br />

col r<strong>in</strong>novo degli organi di<br />

gran parte dei comuni trent<strong>in</strong>i.<br />

Scelta, questa, condivisa da tutti<br />

gli enti (Regione, Prov<strong>in</strong>cia, Comuni<br />

ed Unione) partecipanti<br />

alla complessa procedura istituzionale,<br />

tanto che <strong>il</strong> disegno<br />

di legge è stato allegato alle delibere<br />

cons<strong>il</strong>iari per la richiesta<br />

di <strong>in</strong>dizione del referendum <strong>in</strong><br />

modo da spiegare alla cittad<strong>in</strong>anza<br />

le modalità di gestione<br />

del nuovo ente di cui si voleva<br />

garantire la funzionalità f<strong>in</strong> dalla<br />

nascita.<br />

Chi meglio degli organi<br />

dell’Unione, composti da amm<strong>in</strong>istratori<br />

di tutta la valle, che<br />

hanno lavorato per oltre un decennio<br />

al progetto, poteva rappresentarlo<br />

democraticamente<br />

nella fase <strong>in</strong>iziale? Certo non<br />

un commissario che, raggruppando<br />

<strong>in</strong> una sola persona tutti<br />

i poteri, richiamava alla mente <strong>il</strong><br />

periodo dei podestà.<br />

Ebbene, la soluzione che prospetta<br />

<strong>il</strong> governo è proprio la<br />

nom<strong>in</strong>a del commissario, limitandola,<br />

a quanto sembra e per<br />

fortuna, alle sole funzioni che<br />

riguardano i S<strong>in</strong>daci quali ufficiali<br />

di governo, sia <strong>in</strong> materia<br />

di ord<strong>in</strong>e pubblico e sicurezza,<br />

che di cittad<strong>in</strong>anza, stato civ<strong>il</strong>e,<br />

anagrafe ed elettorale.<br />

Sul piano giuridico la delibera<br />

afferma che le disposizioni<br />

dell’art. 6 della legge regionale<br />

eccedono la competenza dello<br />

Statuto di Autonomia, <strong>il</strong> cui<br />

art. 54 , comma 5, attribuisce<br />

alla Giunta Prov<strong>in</strong>ciale la nom<strong>in</strong>a<br />

di commissari straord<strong>in</strong>ari<br />

“quando le Amm<strong>in</strong>istrazioni<br />

non siano <strong>in</strong> grado per qualsiasi<br />

motivo di funzionare”, e sembra<br />

non rispettare anche l’art. 83 del<br />

D.P.Reg. 1.2.2005 n. 3/L sull’Ord<strong>in</strong>amento<br />

dei Comuni trent<strong>in</strong>i<br />

che, <strong>in</strong> caso di scioglimento e<br />

sospensione dei consigli comunali,<br />

prevede sempre l’<strong>in</strong>tervento<br />

della Giunta prov<strong>in</strong>ciale per<br />

la nom<strong>in</strong>a di un Commissario<br />

che esercita le funzioni di s<strong>in</strong>daco,<br />

giunta e consiglio.<br />

Riferimenti, questi, che non si<br />

attagliano alla situazione della<br />

Val di Ledro, dove non esistono<br />

“Amm<strong>in</strong>istrazioni non <strong>in</strong> grado<br />

di funzionare”, né forme di<br />

“scioglimento o sospensione dei<br />

consigli comunali”, bensì esiste<br />

la volontà popolare di sostituire<br />

a 6 Amm<strong>in</strong>istrazioni e a<br />

6 consigli comunali un’unica<br />

Amm<strong>in</strong>istrazione e un unico<br />

consiglio.<br />

Ai palazzi romani sembrerà impossib<strong>il</strong>e,<br />

ma così è per volontà<br />

popolare. Per questo la Regione<br />

ha applicato per la prima volta<br />

l’art. 7 comma 1 dello statuto di<br />

autonomia <strong>il</strong> quale, <strong>in</strong> analogia<br />

all’art. 133 comma 2 della Costituzione,<br />

recita che “con leggi della<br />

Regione, sentite le popolazioni<br />

<strong>in</strong>teressate, possono essere istituiti<br />

nuovi Comuni e modificate<br />

le loro circoscrizioni e denom<strong>in</strong>azioni”<br />

così come richiamato<br />

anche dall’ art. 43 del D.P.Reg.<br />

1.2.2005 n. 3/L sull’Ord<strong>in</strong>amento<br />

dei Comuni trent<strong>in</strong>i . [...]<br />

Ora si vedrà <strong>il</strong> da farsi. Certo<br />

che dal punto di vista politico<br />

pare appropriata la s<strong>in</strong>tesi fatta<br />

dal Presidente Dellai: “La nostra<br />

scelta è stata ragionevole, la loro<br />

decisione molto discutib<strong>il</strong>e”.<br />

Per questo auspichiamo che la<br />

risposta politico-istituzionale<br />

alla provocazione del governo<br />

sia adeguata alla posta <strong>in</strong> gioco,<br />

quella di salvaguardare l’alto<br />

valore politico-istituzionale<br />

della nascita del Comune di<br />

Ledro dalla fusione di sei comuni.<br />

Caso unico <strong>in</strong> Trent<strong>in</strong>o, ma<br />

anche a livello nazionale. Un<br />

obiettivo raggiunto attraverso<br />

un percorso maturato e gestito<br />

dal basso, a dimostrazione della<br />

presenza di una classe amm<strong>in</strong>istratrice<br />

e di una cittad<strong>in</strong>anza <strong>in</strong><br />

grado di farsi carico del proprio<br />

futuro e di proporre soluzioni<br />

<strong>in</strong>novative al problema dell’eccessiva<br />

frammentazione delle<br />

istituzioni locali. In altre parole<br />

di essere <strong>in</strong> grado, dal basso,<br />

di proporre e realizzare quelle<br />

riforme di semplificazione del<br />

quadro istituzionale tanto sbandierate<br />

e pianificate nell’ultimo<br />

QUESTOTRENTINO<br />

23


lettere e <strong>in</strong>terventi<br />

decennio a livello prov<strong>in</strong>ciale<br />

e nazionale, con scarsi risultati<br />

concreti.<br />

Certi che la volontà popolare<br />

verrà rispettata, l’Unione proseguirà<br />

sul camm<strong>in</strong>o <strong>in</strong>trapreso<br />

per giungere entro f<strong>in</strong>e<br />

anno al nuovo statuto comunale,<br />

con la istituzione dei sei<br />

Municipi grazie alla stesura<br />

del regolamento per la elezione<br />

dei loro rappresentanti <strong>in</strong><br />

concomitanza con le elezioni<br />

comunali. Il tutto nell’ambito<br />

di un percorso partecipato<br />

e condiviso. L’obiettivo è far<br />

approvare questi due fondamentali<br />

documenti dagli organi<br />

provvisori del Comune<br />

unico nei suoi primi mesi di<br />

vita, <strong>in</strong> modo da garantire<br />

regole precise di funzionamento<br />

e, ai Municipi, regole<br />

di partecipazione alla vita<br />

istituzionale.<br />

Questo è un impegno politico,<br />

nel senso nob<strong>il</strong>e del<br />

term<strong>in</strong>e, preso nei confronti<br />

della popolazione e dev’essere<br />

rispettato, anche perché le<br />

censure del governo - a mio<br />

parere - limitandosi alle sole<br />

funzioni statali degli enti<br />

locali, non ne <strong>in</strong>taccano la<br />

validità sostanziale. Se così<br />

non fosse, saremo di fronte<br />

ad un’aggressione <strong>in</strong>audita<br />

alla democrazia diretta dei<br />

referendum consultivi previsti<br />

dalla Costituzione e dallo<br />

Statuto d’Autonomia per la<br />

nascita dei nuovi Comuni e<br />

conseguentemente ad un attacco<br />

diretto alla nostra Autonomia.<br />

In ogni modo serve una risposta<br />

adeguata e corale (Comuni,<br />

Unione dei Comuni,<br />

Prov<strong>in</strong>cia e Regione) all’impugnativa<br />

del Governo, <strong>in</strong><br />

modo che l’esperienza della<br />

Val di Ledro non resti un fatto<br />

isolato, ma diventi un esempio<br />

virtuoso di democrazia<br />

dal basso sull’ostico versante<br />

delle riforme istituzionali.<br />

Rol a n d o Mo r a, consigliere<br />

d e l l’Un i o n e<br />

Preti a Trento<br />

Mi sento di mettere <strong>in</strong> guardia<br />

i quattro novelli preti ord<strong>in</strong>ati<br />

recentemente <strong>in</strong> duomo dal<br />

vescovo Bressan. Non tanto<br />

dalle tribolazioni e difficoltà<br />

che <strong>in</strong>contreranno nell’esercizio<br />

del m<strong>in</strong>istero, ma<br />

dall’ipocrisia che campeggia<br />

sovrana anche nella Chiesa di<br />

Trento e che ha impedito tra<br />

l’altro l’ord<strong>in</strong>azione <strong>in</strong> diocesi<br />

di don Christian Leonardelli,<br />

<strong>in</strong>card<strong>in</strong>ato poi <strong>in</strong> quel di<br />

Livorno. Ciò che gli alti papaveri<br />

ecclesiastici vogliono<br />

veramente non è tanto di selezionare<br />

persone degne nelle<br />

quali siano evidenti i segni di<br />

una chiamata div<strong>in</strong>a, ma piuttosto<br />

di arruolare personale<br />

per perpetuare un controllo<br />

sociale f<strong>in</strong>alizzato all’esercizio<br />

di un potere più politico<br />

che spirituale. Soggetti con<br />

un pensiero critico non sono<br />

adatti a questo progetto. Occorrono<br />

persone sottomesse e<br />

psicologicamente castrate per<br />

comporre quell’immag<strong>in</strong>e<br />

del m<strong>in</strong>istero perseguita dai<br />

suddetti “superiori”, che corrisponda<br />

adeguatamente al<br />

progetto di market<strong>in</strong>g ecclesiastico<br />

attualmente <strong>in</strong> auge.<br />

Traggo queste considerazioni<br />

anche dalla mia personale<br />

esperienza: siamo vasi d’arg<strong>il</strong>la<br />

cotta trasportati assieme a<br />

vasi di ferro, diceva San Paolo.<br />

Ed è vero, ma nel caso la<br />

vocazione si rompa non trovi<br />

più nessuno tra i tuoi vecchi<br />

amici, che prima si sperticavano<br />

a dimostrarti affetto,<br />

che poi si degni anche solo di<br />

aiutarti a raccogliere i cocci.<br />

Sarebbe già tanto che <strong>il</strong> vescovo<br />

ti concedesse udienza, ma<br />

poi, chissà come, ha sempre<br />

qualche altro impegno.<br />

Fra n c o Za d r a<br />

Osservazioni di un<br />

autotrasportatore<br />

In conseguenza dell’aumento<br />

spropositato dei costi di<br />

gestione e della concorrenza<br />

degli autotrasportatori provenienti<br />

dai Paesi dell’Est<br />

europeo, con le loro diverse<br />

regolamentazioni fiscali e<br />

previdenziali (molto meno<br />

gravose delle nostre) noi non<br />

siamo <strong>in</strong> grado di sopravvivere.<br />

Se vogliamo salvare le nostre<br />

aziende dobbiamo come<br />

m<strong>in</strong>imo avere dallo Stato la<br />

possib<strong>il</strong>ità di operare con<br />

costi agevolati per sostenere<br />

l’azienda e creare una giusta<br />

economia nazionale.<br />

Per realizzare questi obiettivi<br />

abbiamo bisogno di ottenere<br />

alcuni punti <strong>in</strong>dispensab<strong>il</strong>i,<br />

con delle modifiche al sistema<br />

dell’autotrasporto:<br />

- Riduzione del costo del gasolio<br />

per trazione (vedi altre<br />

categorie già agevolate);<br />

- Riduzione dei pedaggi autostradali<br />

<strong>in</strong> Italia e nella<br />

Comunità europea (vedi rimborso);<br />

- Tariffe ch<strong>il</strong>ometriche m<strong>in</strong>ime<br />

garantite, per elim<strong>in</strong>are la<br />

concorrenza sleale;<br />

- Per rafforzare la sicurezza<br />

occorre modificare l’orario<br />

di guida, considerando che<br />

<strong>il</strong> fattore umano riveste un<br />

ruolo sempre più importante<br />

nella prevenzione degli <strong>in</strong>cidenti.<br />

Per ottenere tutto ciò<br />

l’autista non può prendere ord<strong>in</strong>i<br />

di pausa o riposo quando<br />

lo stab<strong>il</strong>isce un semplice<br />

dispositivo elettronico, che<br />

scatta <strong>in</strong> qualsiasi momento<br />

o punto della strada, ovunque<br />

l’automezzo si trovi. L’autista<br />

è obbligato a fermarsi per la<br />

pausa nelle apposite piazzole<br />

lungo l’autostrada o nelle aree<br />

di servizio e riposare dentro<br />

la cab<strong>in</strong>a del camion sotto<br />

<strong>il</strong> sole estivo, come fosse zavorra,<br />

spesso senza servizi<br />

igienici. Per non parlare del<br />

disservizio che conseguentemente<br />

si crea nella consegna<br />

della merce, spesso deperib<strong>il</strong>e.<br />

Un esempio: a volta succede<br />

che <strong>il</strong> tachigrafo segnali <strong>il</strong><br />

momento di fermarsi per la<br />

pausa quando l’autista si trova<br />

a un’ora di guida dalla propria<br />

abitazione, precludendo la<br />

possib<strong>il</strong>ità di un riposo sicuro<br />

nel proprio letto e accanto<br />

alla propria famiglia. Non sarebbe<br />

meglio <strong>in</strong>dividuare un<br />

certo <strong>numero</strong> di ore di riposo<br />

da svolgersi durante la notte,<br />

avendo così una qualità<br />

di riposo migliore? A nostro<br />

avviso questo sistema garantisce<br />

non solo riposo sicuro,<br />

ma anche massima sicurezza<br />

sulla strada e non di meno<br />

puntualità nel servizio.<br />

Siamo sicuri che queste piccole<br />

ma importanti precisazioni<br />

saranno recepite <strong>in</strong> maniera<br />

positiva da chi dovrà trarne le<br />

dovute conclusioni.<br />

Ig<strong>in</strong>io Pe d r o t t i, Au t o t r a s p o r t i<br />

Gar d a Fr i g o s.r.l.<br />

24 luglio 2009


Scientology<br />

e la psichiatria<br />

Mentre <strong>il</strong> Pubblico M<strong>in</strong>istero<br />

chiede al tribunale correzionale<br />

di Parigi di condannare<br />

l’Association Spirituelle de<br />

l’Eglise de Scientologie e la<br />

sua Libreria Parig<strong>in</strong>a, a due<br />

m<strong>il</strong>ioni di multa e alla dissoluzione<br />

di ambedue le società,<br />

si svolgeva dal 4 al 14 giugno<br />

<strong>in</strong> Regione una mostra multimediale<br />

<strong>in</strong>titolata “Psichiatria,<br />

un viaggio senza ritorno”<br />

organizzata da un “Comitato<br />

dei Cittad<strong>in</strong>i per i Diritti<br />

Umani” (CCDU).<br />

Qualcuno non ancora edotto<br />

sulla vera natura di questo<br />

Comitato che si propone<br />

di denunciare i crim<strong>in</strong>i della<br />

psichiatria si chiederà cosa<br />

c’entra. C’entra eccome! Il<br />

CCDU è una Onlus fondata<br />

dalla Chiesa di Scientology,<br />

una setta potente quanto<br />

pericolosa creata negli Stati<br />

Uniti negli anni ’50 che si è<br />

sv<strong>il</strong>uppata <strong>in</strong> tutto <strong>il</strong> mondo<br />

attraverso diverse organizzazioni<br />

satelliti quali <strong>il</strong> CCDU.<br />

Le sue pratiche sono state<br />

oggetto di molte controversie<br />

e procedure giudiziarie. Già<br />

negli anni ‘60, la Camera dei<br />

Comuni britannica pubblicò<br />

un rapporto nel quale criticava<br />

i metodi psicoterapeutici<br />

di Scientology, considerandoli<br />

nocivi. Negli anni ’70,<br />

Scientology varò l’operazione<br />

Snow White per fare sparire<br />

fascicoli sfavorevoli a Scientology<br />

e al suo fondatore L.<br />

Ron Hubbard. Quel progetto<br />

comprendeva una serie di <strong>in</strong>f<strong>il</strong>trazioni<br />

e furti di documenti<br />

<strong>in</strong> 136 organismi <strong>in</strong> più di<br />

30 paesi, ambasciate, consolati<br />

nonché organismi privati,<br />

tutti critici nei confronti di<br />

Scientology. Undici dirigenti<br />

furono condannati a pene detentive<br />

per ostruzionismo alla<br />

giustizia, scassi <strong>in</strong> uffici del<br />

governo e furti di documenti.<br />

In quell’occasione, l’FBI scoprì<br />

che la Chiesa stava costituendo<br />

pratiche contro i suoi<br />

nemici potenziali per neutralizzarli.<br />

Nel ’78, tre dirigenti<br />

della sede parig<strong>in</strong>a, tra cui lo<br />

stesso Hubbard furono accusati<br />

di truffa dal Tribunale di<br />

Parigi. Nel ‘97 un rapporto<br />

della Camera dei Rappresentanti<br />

Belgi la considerò facente<br />

parte dei movimenti settari<br />

nocivi. Nel 1999, un rapporto<br />

della MILS (Mission Interm<strong>in</strong>isterielle<br />

pour la Lutte<br />

contre les Sectes) la classificò<br />

come ‘setta’ e ne raccomandò<br />

la dissoluzione.<br />

Questo è solo qualche esempio<br />

degli scandali che Scientology<br />

ha provocato. Come<br />

tutte le sette, si tratta di un’organizzazione<br />

<strong>il</strong> cui scopo è<br />

l’arricchimento economico,<br />

speculando sulla frag<strong>il</strong>ità di<br />

certe persone col pretesto di<br />

aiutarle. Come Chiesa pretendono<br />

di avere <strong>in</strong>ventato<br />

un apparecchio, l’elettrometro,<br />

capace di misurare lo stato<br />

spirituale di una persona:<br />

un metodo ben poco scientifico<br />

per un’organizzazione<br />

chiamata Scientology. Ma<br />

tutto questo affare frutta molto<br />

denaro. Le formazioni e i<br />

trattamenti costano migliaia<br />

di euro e tante persone sono<br />

state rov<strong>in</strong>ate, <strong>il</strong> che del resto<br />

è l’oggetto del processo <strong>in</strong><br />

corso a Parigi.<br />

L’isolamento è una delle tecniche<br />

ut<strong>il</strong>izzate per evitare<br />

che parenti o amici possano<br />

soccorrere chi è caduto sotto<br />

l’<strong>in</strong>fluenza della setta. Contro<br />

i detrattori, ut<strong>il</strong>izzano la diffamazione.<br />

Spesso, i nomi scelti dall’organizzazione<br />

assomigliano a<br />

quelli di organismi pubblici o<br />

privati, un equivoco he aiuta<br />

a spacciare le organizzazioni<br />

scientologiche come fossero<br />

servizi ufficiali o organizzazioni<br />

già note. Le loro attività<br />

fanno da cavallo di Troia per<br />

reclutare nuovi adepti che si<br />

co<strong>in</strong>volgono <strong>in</strong> varie attività o<br />

a favore di cause quali la lotta<br />

contro la droga o<br />

contro i crim<strong>in</strong>i<br />

della psichiatria,<br />

non esplicitando<br />

chiaramente i<br />

legami di questi<br />

organismi con<br />

Scientology. Il<br />

Comitato dei<br />

Cittad<strong>in</strong>i per i<br />

Diritti Umani<br />

è uno di questi<br />

organismi <strong>in</strong>sospettab<strong>il</strong>i.<br />

Arriviamo a questa<br />

“mostra multimediale”.<br />

Sono<br />

stati presentati<br />

una serie di f<strong>il</strong>m contro la<br />

psichiatria. Sono andato a<br />

vedere questa mostra senza<br />

sospettare che una manifestazione<br />

ospitata dalla Regione<br />

con la collaborazione di una<br />

Onlus chiamata “Trent<strong>in</strong>osolidale”<br />

che chiede donazioni<br />

su un conto della Banca Popolare<br />

Etica potesse essere<br />

stata promossa da un’organizzazione<br />

(la CCDU) satellite di<br />

Scientology.<br />

La mostra mi ha <strong>in</strong>segnato<br />

qualcosa, non sulla psichiatria<br />

o la psicologia, bensì sui metodi<br />

di manipolazione mentale.<br />

I f<strong>il</strong>m<strong>in</strong>i non lasciavano<br />

<strong>il</strong> tempo della riflessione. Era<br />

un cont<strong>in</strong>uo zapp<strong>in</strong>g su immag<strong>in</strong>i<br />

scioccanti, falsità,<br />

caricature, pressappochismi,<br />

equivoci <strong>in</strong> cui la psicologia<br />

è confusa con la psichiatria,<br />

<strong>in</strong> cui Ph<strong>il</strong>ippe P<strong>in</strong>el, psichiatra<br />

francese del ‘700 (<strong>il</strong> primo<br />

medico che si propose di<br />

curare i dementi abituandoli<br />

ad un’attività) diventa un flagellatore<br />

di malati, <strong>in</strong> cui gli<br />

psichiatri diventano responsab<strong>il</strong>i<br />

del razzismo, abusano<br />

sessualmente dei pazienti,<br />

sono all’orig<strong>in</strong>e di attentati<br />

suicidi tra cui quelli dell’11<br />

settembre, passano <strong>il</strong> tempo a<br />

fare elettroshock e lobotomie<br />

attraverso la cavità oculare! E<br />

questo è solo un campione di<br />

quella valanga di immag<strong>in</strong>i.<br />

Sono esempi delle assurdità<br />

scandalose alle quali erano<br />

sottoposti i visitatori, sbigottiti,<br />

volutamente resi sbalorditi<br />

dalla violenza delle immag<strong>in</strong>i<br />

dest<strong>in</strong>ate non a far riflettere,<br />

ma a far reagire emotivamente,<br />

lasciando nomi e cognomi<br />

<strong>in</strong> una petizione contro<br />

la psichiatria. Il ritmo stesso,<br />

vertig<strong>in</strong>oso, delle immag<strong>in</strong>i<br />

non lasciava spazio allo spirito<br />

critico.<br />

Dopo avere ottenuto la Sala<br />

di Rappresentanza della Regione,<br />

Scientology ha <strong>in</strong>gannevolmente<br />

presentato la sua<br />

<strong>in</strong>iziativa come “patroc<strong>in</strong>ata”<br />

dall’Ente pubblico, ut<strong>il</strong>izzando<br />

lo stemma della Regione<br />

sui suoi volant<strong>in</strong>i. Tanto che<br />

la Regione ha pubblicato un<br />

comunicato nel quale si dichiara<br />

che “non è stato concesso<br />

nessun tipo di patroc<strong>in</strong>io, né<br />

morale né f<strong>in</strong>anziario, all’<strong>in</strong>iziativa”.<br />

Lo stemma è stato<br />

ritirato dai volant<strong>in</strong>i ma tanti<br />

erano già stati distribuiti creando<br />

confusione.<br />

Questo è un ennesimo esempio<br />

dei metodi di Scientology.<br />

Il rischio rimane di non vedere<br />

cosa si nasconde dietro<br />

certe organizzazioni Onlus<br />

e certe <strong>in</strong>iziative apparentemente<br />

piene di buone <strong>in</strong>tenzioni<br />

ma estremamente pericolose<br />

per la nostra società.<br />

Dot t. Th i e r r y Bo n f a n t i<br />

QUESTOTRENTINO<br />

25


piesse<br />

sfogliando s’impara<br />

Tòs<br />

Il Pdl? Cosa Sua è!<br />

È<br />

del Pdl (area Forza Italia), eppure mi è quasi simpatico.<br />

Pacato, discorsivo, mai arrogante, non sembra un<br />

marziano come tanta parte del personale politico salito<br />

sul carro di Berlusconi. In realtà <strong>il</strong> senatore Giacomo Sant<strong>in</strong>i<br />

ha tutto del democristiano di vecchio stampo, ivi comprese<br />

alcune qualità, come un certo rispetto per le regole, a com<strong>in</strong>ciare<br />

da quelle che dovrebbero ispirare la vita <strong>in</strong>terna di un<br />

partito. E così, <strong>in</strong> un suo <strong>in</strong>tervento comparso sull’Adige del<br />

25 giugno, preoccupato per l’immob<strong>il</strong>ismo che caratterizza<br />

<strong>il</strong> Pdl trent<strong>in</strong>o, ha auspicato che la scelta del coord<strong>in</strong>atore<br />

prov<strong>in</strong>ciale venga fatta democraticamente e <strong>in</strong> tempi brevi<br />

dai trent<strong>in</strong>i stessi e non avvenga per nom<strong>in</strong>a romana come<br />

pare che sia nell’aria. Del resto, Forza Italia trent<strong>in</strong>a si era<br />

dimostrata all’avanguardia: siamo stati i primi – ricorda Sant<strong>in</strong>i<br />

– a eleggere <strong>in</strong> un congresso <strong>il</strong> coord<strong>in</strong>atore prov<strong>in</strong>ciale:<br />

“Non avevamo chiesto <strong>il</strong> permesso a nessuno... e poi molti altri<br />

ci hanno seguito. Noi abbiamo superato già anni fa l’organizzazione<br />

aziendalistica del partito per cui è Roma che nom<strong>in</strong>a<br />

<strong>il</strong> coord<strong>in</strong>atore regionale e poi quello prov<strong>in</strong>ciale... E ora non<br />

vogliamo tornare <strong>in</strong>dietro”.<br />

L’<strong>in</strong>carico, provvisoriamente, è ricoperto attualmente<br />

da Maurizio Del Tenno, che è anche deputato, nonché<br />

assessore e coord<strong>in</strong>atore del Pdl a Sondrio, oltre che imprenditore.<br />

Troppa roba. Sicché, dice Sant<strong>in</strong>i, “a Trento lo<br />

vediamo poche volte. È vero che lui si muove <strong>in</strong> elicottero,<br />

però ... non può essere dappertutto”. Con tanti impegni da<br />

onorare, pare che abbia delegato<br />

qualche <strong>in</strong>combenza<br />

al capogruppo <strong>in</strong> Prov<strong>in</strong>cia<br />

Walter Viola, ma non si è risolto<br />

nulla: “Viola aspira a<br />

fare <strong>il</strong> coord<strong>in</strong>atore, ma al momento<br />

non mi pare che si sia<br />

sentito responsab<strong>il</strong>izzato, visto<br />

che <strong>in</strong> sede non si vede mai”. E<br />

ancora non basta: “La sede del<br />

partito sarebbe ormai chiusa,<br />

se non fosse per due-tre volontari che si preoccupano, pur<br />

senza avere gratificazioni”.<br />

Del Tenno gli risponde l’<strong>in</strong>domani, piuttosto seccamente.<br />

I suoi “mal di pancia” sarebbero dovuti “alla delusione<br />

per la mancata nom<strong>in</strong>a a coord<strong>in</strong>atore regionale”.<br />

Quanto alla richiesta di una scelta democratica <strong>in</strong> sede<br />

locale, Del Tenno non è <strong>in</strong>teressato a discutere la questione,<br />

non sembra neppure comprendere quell’esigenza e se<br />

la sbriga confermando burocraticamente che la nom<strong>in</strong>a del<br />

coord<strong>in</strong>atore prov<strong>in</strong>ciale del Pdl trent<strong>in</strong>o “avverrà secondo<br />

le stesse modalità con cui sono stati scelti i coord<strong>in</strong>atori di<br />

altre prov<strong>in</strong>ce”, e cioè da Roma, o da Arcore che sia.<br />

E per quanto riguarda la sua presunta latitanza: “E’ vero<br />

che <strong>il</strong> sen. Sant<strong>in</strong>i non mi vede da tre settimane, ma ciò accade<br />

semplicemente perché non mi è ut<strong>il</strong>e <strong>in</strong>contrarlo”. Del<br />

Tenno ha priv<strong>il</strong>egiato “gli <strong>in</strong>contri sul territorio”.<br />

Il giorno successivo c’è la replica di Sant<strong>in</strong>i, <strong>in</strong>solitamente<br />

dura: “Il Trent<strong>in</strong>o non è una colonia romana. Non abbiamo<br />

bisogno di proconsoli imposti dal centralismo autarchico<br />

del partito”. Sarebbe un’offesa a coloro “che da anni, <strong>in</strong><br />

condizioni sempre diffic<strong>il</strong>i, hanno garantito la presenza del<br />

centro destra <strong>in</strong> questo avamposto rosso (sic!), immerso nel<br />

verde-azzurro” del nord Italia”.<br />

Il guaio – la frecciata è tutta per Del Tenno - è che “<strong>il</strong><br />

partito e <strong>il</strong> Parlamento sono farciti da titolari di pluricariche<br />

di ogni genere. Fatti loro. La cosa riguarda la loro coscienza<br />

ed <strong>il</strong> senso di rispetto che nutrono per<br />

le persone” –, mentre lui no, non ha<br />

nessuna aspirazione a ricoprire <strong>in</strong>carichi<br />

di partito: “Non li ho mai voluti<br />

né mai li accetterò”.<br />

A questo punto, è ovvia, e s<strong>in</strong>cera,<br />

la nostra solidarietà al sen. Sant<strong>in</strong>i.<br />

Magari un po’ pelosa, non lo nego.<br />

Il sen. Giacomo Sant<strong>in</strong>i<br />

26 luglio 2009


piesse<br />

Il fumo<br />

e l’arrosto<br />

gastronomia e aff<strong>in</strong>i<br />

Cime Tempestose<br />

Mattia Maistri<br />

Antico Pozzo: suff.<br />

Adelio Vecch<strong>in</strong>i<br />

L’Antico Pozzo un seìno se lo porta a casa,<br />

va bene. Però è una di quelle sufficienze che<br />

a scuola lasciano l’<strong>in</strong>segnante scontento<br />

perché <strong>il</strong> ragazzetto con gli occhiali, seduto<br />

<strong>in</strong> prima f<strong>il</strong>a, sembrava promettere di più.<br />

Ricavato negli antichi spazi dei magazz<strong>in</strong>i<br />

Nicolodi, <strong>il</strong> ristorante appare più di quanto<br />

sia. L’ambiente è suggestivo, i soffitti<br />

sono alti e a volta e i pavimenti <strong>in</strong> elegante<br />

travert<strong>in</strong>o. All’esterno sono sistemati alcuni<br />

tavoli ben distanziati e apparecchiati con<br />

gusto sobrio. Stando al look, a questo desco<br />

ci si siede con conv<strong>in</strong>zione, forse ancor più<br />

<strong>in</strong>coraggiati dallo scoprire che le red<strong>in</strong>i della<br />

struttura sono <strong>in</strong> mano a due giovani under<br />

35. Brandendo <strong>il</strong> menù si ha l’impressione<br />

che l’<strong>in</strong>tento dei gestori sia quello di<br />

collocare <strong>il</strong> locale <strong>in</strong> fascia medio alta (anche<br />

di prezzi: se prendi tutto, <strong>in</strong> 50 euro fai<br />

fatica a starci): ostriche, qualche crostaceo<br />

crudo, tartare... Ricette non <strong>in</strong>novative ma<br />

con le quali i distratti trent<strong>in</strong>i non hanno<br />

confidenza o, meglio ancora, hanno quel<br />

tanto di conoscenza per averle sentite<br />

nom<strong>in</strong>are che subito si sentono appagati,<br />

compiaciuti nel semplice gesto d’ord<strong>in</strong>are:<br />

“Oste, fragole e champagne!” Ma è a questo<br />

punto che <strong>il</strong> pallone si sgonfia. I piatti<br />

veicolano <strong>in</strong>fatti sapori un po’ banali e dai<br />

contrasti scialbi. Consistenze e preparazioni<br />

corrette, <strong>in</strong>capaci però di stupire: la tartare<br />

d’ombr<strong>in</strong>a è leggermente grassa, l’<strong>in</strong>salata<br />

di polipo è tanto slegata da sembrare<br />

due piatti (“l’<strong>in</strong>salata” e “<strong>il</strong> polipo”) e gli<br />

spaghetti pomodor<strong>in</strong>i e vongole veraci<br />

hanno un sentore che porta a sospettare<br />

che l’aglio sia rimasto nel tegame troppo<br />

a lungo. Ci si alza qu<strong>in</strong>di un po’ delusi,<br />

non tanto da bocciare, ma abbastanza da<br />

prendersi l’appunto di suggerirgli, <strong>il</strong> giorno<br />

delle udienze, di applicarsi di più.<br />

a.vecch<strong>in</strong>i@questotrent<strong>in</strong>o.it<br />

Ristorante Antico Pozzo<br />

Trento - via Manci, 45<br />

Tel. 0461 263657<br />

Chiuso <strong>il</strong> martedì sera<br />

QUESTOTRENTINO<br />

Rottamazione d’ufficio<br />

Un sessantenne di Civezzano è stato trovato<br />

completamente ubriaco per la quarta volta al<br />

volante della sua ventennale Golf. Naturalmente<br />

<strong>il</strong> mezzo gli è stato confiscato, ma siccome<br />

allo Stato la messa all’asta costerebbe più<br />

del ricavo dalla vendita, si è deciso di mandare<br />

l’automob<strong>il</strong>e direttamente <strong>in</strong> demolizione. Perché<br />

non mutuare lo stesso sistema anche tra i<br />

“rottamandi” politici? La lista è lunga: Tarolli,<br />

Andreotti, Boso, Boato…<br />

La morale della favola (calcistica)<br />

Dopo la retrocessione del Trento nel campionato<br />

di calcio di Eccellenza, i tifosi del<br />

club gialloblù hanno m<strong>in</strong>acciato di denunciare<br />

la società per danni morali. D’altra<br />

parte f<strong>in</strong>ire a giocare <strong>in</strong> campionato con<br />

Rotaliana, Fers<strong>in</strong>a, Mori è davvero immorale<br />

per la squadra del capoluogo. Così<br />

come fare certe denunce.<br />

AAA territorio svendesi<br />

Tra un anno e mezzo sorgerà a Mori <strong>il</strong> più<br />

grande centro commerciale della regione,<br />

su un territorio di 36.000 metri quadri.<br />

Negozi, c<strong>in</strong>ema, una pista di go-kart, un<br />

grande mega-store e pure una piazza “coperta”<br />

<strong>in</strong> un’opera mastodontica. Per un<br />

ritorno sul territorio di ben 300 posti di<br />

lavoro. Ma quanti se ne perderanno contemporaneamente<br />

nella piccola distribuzione<br />

non più concorrenziale? Dettagli.<br />

Come sempre.<br />

L’analisi degli esperti<br />

Anche <strong>il</strong> mercato del v<strong>in</strong>o com<strong>in</strong>cia a sentire<br />

gli effetti della crisi. A quali grandi riflessioni<br />

può aver portato questo momento diffic<strong>il</strong>e?<br />

Forse che immag<strong>in</strong>are di aumentare<br />

di anno <strong>in</strong> anno le vendite è poco sensato<br />

visto che a un certo punto, fisiologicamente,<br />

<strong>il</strong> <strong>numero</strong> di acquirenti si stab<strong>il</strong>izza o dim<strong>in</strong>uisce?<br />

Forse che puntare esclusivamente<br />

sul v<strong>in</strong>o potrebbe mettere a repentaglio<br />

la vita di un territorio, come si fece anni<br />

fa con la monocoltura della mela <strong>in</strong> Valle<br />

dell’Adige? No, riflessioni troppo complesse.<br />

Meglio cercare <strong>il</strong> capro espiatorio. Lo<br />

si sente ripetere <strong>in</strong> Piana Rotaliana da un<br />

certo periodo: “La crisi del mercato del v<strong>in</strong>o<br />

dipende dai troppi alcol-test presenti <strong>in</strong> prov<strong>in</strong>cia”.<br />

Ah, ecco…<br />

Allarmi, allarmi siam leghisti<br />

Alessandro Savoi, capogruppo della Lega <strong>in</strong><br />

Consiglio Prov<strong>in</strong>ciale, ha m<strong>in</strong>acciato di denunciare<br />

<strong>il</strong> consigliere del Pd Mattia Civico<br />

per “procurato allarme”, poiché avrebbe diffuso<br />

la notizia dell’esplosione di colpi di pistola<br />

verso alcuni caravan di nomadi, rivelatisi poi<br />

semplici petardi lanciati da uno squ<strong>il</strong>ibrato.<br />

S<strong>in</strong>golare che sia proprio la Lega a denunciare<br />

<strong>il</strong> procurato allarme, visto che è da anni che sem<strong>in</strong>a<br />

timori e paure senza alcun fondamento.<br />

Chi sem<strong>in</strong>a vento, raccoglie tempesta.<br />

Logica str<strong>in</strong>gente<br />

La consigliera leghista di Trento, Bruna<br />

Giuliani, ha rimproverato <strong>il</strong> presidente delle<br />

Acli trent<strong>in</strong>e, Arrigo Dalfovo, per aver duramente<br />

criticato lo slogan del suo partito<br />

“Trento cristiana, mai musulmana”. Il comunicato<br />

stampa della leghista <strong>in</strong>f<strong>il</strong>a una perla<br />

dietro l’altra. Oltre a fare la barba alla grammatica<br />

italiana scrivendo che “la Lega cont<strong>in</strong>ua<br />

a crescere i consensi” (ohibò, che siano<br />

forse polli all’<strong>in</strong>grasso da <strong>in</strong>gozzare, questi<br />

consensi?), prende a calci la logica: provoca<br />

Dal Fovo dicendogli che da buon cristiano<br />

dovrebbe dare <strong>il</strong> buon esempio e ospitare<br />

<strong>in</strong> casa sua gli immigrati clandest<strong>in</strong>i. Ma se<br />

un buon cristiano ha <strong>il</strong> dovere di accogliere<br />

gli stranieri a casa, la Lega (che è un partito<br />

cristianissimo) non dovrebbe fare altrettanto?<br />

Chissà se la consigliera Giuliani voleva<br />

comunicarci l’<strong>in</strong>tenzione, molto cristiana<br />

secondo quanto scritto, di aprire le porte del<br />

suo bed&breakfast agli immigrati. Probab<strong>il</strong>mente<br />

non l’ha capito nemmeno lei.<br />

Call center per fedeli<br />

Mentre <strong>il</strong> Papa richiama i fedeli al sacramento<br />

della confessione, i confessionali italiani<br />

sembrano restare semideserti. Padre Enzo<br />

Redolfi del convento di Santa Cater<strong>in</strong>a di<br />

Rovereto, tuttavia, <strong>in</strong>tervistato da l’Adige ha<br />

dichiarato che nonostante tutto <strong>il</strong> confessore<br />

resta sempre un punto di riferimento:<br />

“Ci sono le mogli che chiedono come possono<br />

conquistare <strong>il</strong> marito; ci sono impiegati che,<br />

di fronte a certi comportamenti del datore di<br />

lavoro, vogliono sapere se debbano tacere o<br />

reagire; c’è anche chi chiede consigli sui candidati<br />

da votare”. Più che un confessionale,<br />

un call center. A quando le <strong>in</strong>dicazioni sulle<br />

pizzeria aperte <strong>in</strong> città?<br />

27


piesse<br />

Io t<strong>in</strong>ta di aria<br />

Tersite Rossi<br />

Realiti Sciò<br />

I lettori di QT ricorderanno <strong>il</strong> reality show<br />

trent<strong>in</strong>o, voluto dall’Assessore Panizza,<br />

fam<strong>il</strong>iarmente conosciuto come “La<br />

Vacàda”. Nel mese di giugno altri quattro<br />

protagonisti sono entrati <strong>in</strong> gioco, tra i<br />

quali un noto personaggio politico:<br />

Nadia Ioriatti<br />

La livella<br />

F<strong>in</strong>o agli anni ‘70 <strong>in</strong> pubblico le donne portavano <strong>il</strong> lutto stretto con calze<br />

velate e abiti neri. L’uomo un bottone di raso nero all’occhiello. Il periodo<br />

variava col grado di parentela della persona scomparsa. Un anno per un<br />

genitore, molto più per figli o coniuge. Senza le esagerazioni tipiche di altre realtà,<br />

<strong>il</strong> lutto lo portavano tutti. Ricchi e poveri, religiosi e non. Riuniti dalla poesia di<br />

Totò: “A morte ‘o ssaje ched’è?...è una livella”.<br />

C’era la figura della vedova <strong>in</strong> gramaglie rimasta con figli piccoli da allevare e<br />

che aveva la solidarietà di tutto <strong>il</strong> vic<strong>in</strong>ato. E quella della vedova allegra sulla quale<br />

si levavano le chiacchiere. Il patimento del vedovo dicevano <strong>in</strong>vece fosse breve e paragonab<strong>il</strong>e<br />

a quella specie di scossa che si prende sbattendo <strong>il</strong> gomito… Fa male sì,<br />

ma passa <strong>in</strong> fretta! A noi bamb<strong>in</strong>i veniva <strong>in</strong>segnato a portare rispetto alle persone <strong>in</strong><br />

lutto col divieto di fare schiamazzi <strong>in</strong> loro presenza. Nelle case vic<strong>in</strong>e si abbassavano<br />

volume delle radio e toni della voce. La morte faceva parte della vita e avveniva fra<br />

le pareti domestiche, quale elemento previsto anche se doloroso. L’ospedalizzazione<br />

estrema ha <strong>in</strong>vece espulso la morte dalle case, occultandola alla visib<strong>il</strong>ità sociale.<br />

Nella mia <strong>in</strong>fanzia ricordo senza traumi un cug<strong>in</strong>etto, morto dopo pochi giorni<br />

di vita, vestito di bianco come fosse per una festa. Quando gli adulti non guardavano,<br />

noialtri cug<strong>in</strong>etti lo si toccava, dapprima <strong>in</strong>curiositi come da un gioco nuovo,<br />

per poi tenerlo <strong>in</strong> braccio come una bambola.<br />

Quando morì <strong>il</strong> nonno più caro, ero adolescente e lì capii cosa vuol dire non<br />

esserci più. La morte di mio padre <strong>in</strong>vece fa sempre male a pensarci. Avrei, come ha<br />

scritto Auden, spento le stelle, imballato la luna e smontato <strong>il</strong> sole… Manifestando<br />

così al mondo tutto <strong>il</strong> mio dolore. Non avrei <strong>in</strong>vece impedito ai miei figli allora piccoli,<br />

8 e 3 anni, di vedere <strong>il</strong> nonno morto. Si evita <strong>il</strong> più a lungo possib<strong>il</strong>e per tenerli<br />

lontani da quel dolore, non dando però loro modo di farne esperienza.<br />

La società iperattiva non dà <strong>il</strong> tempo di chiudersi <strong>in</strong> lutto, sembra non sia opportuno<br />

esibirlo e dopo tre giorni si riprende <strong>il</strong> lavoro. Terapia d’urto dove solo i<br />

forti sopravvivono! Cancellato l’unico segnale pubblico di riconoscimento, magari<br />

si camm<strong>in</strong>a vic<strong>in</strong>i ma ignari del periodo funesto che sta attraversando quel signore<br />

che si ferma a comprare <strong>il</strong> giornale. Chi portava una volta <strong>il</strong> lutto era autorizzato<br />

a non aver voglia di parlare o sorridere. Non serviva nemmeno spiegare <strong>il</strong> perché.<br />

Ci vorrà una legge per riprist<strong>in</strong>arlo, pur senza renderlo obbligatorio? Sarebbe un<br />

dolore da riconoscere e rispettare.<br />

Se ora fossi su facebook, sarebbe fac<strong>il</strong>e. Fonderei <strong>il</strong> gruppo “per tutti quelli che<br />

vogliono <strong>in</strong>dossare un fiocchetto nero quando han subito un lutto”. Così capiresti<br />

al volo se la cassiera del supermercato non ha voglia di scherzare quel giorno. E se<br />

quell’amico <strong>in</strong>vece lo toglierà, vorrà dire che <strong>il</strong> peggio è passato e gli è tornata voglia<br />

di sorridere.<br />

Matteo, 29 anni: sociologo, laureatosi<br />

con una tesi su “I riflessi sociali<br />

dell’<strong>in</strong>troduzione del gusto puffo<br />

nelle gelaterie tra <strong>il</strong> 1998 e <strong>il</strong> 2001”.<br />

Disoccupato per scelta, ha deciso di non<br />

<strong>in</strong>traprendere nessun lavoro che non<br />

corrisponda perfettamente al suo prof<strong>il</strong>o<br />

professionale. Meglio conosciuto come<br />

“quel del spritz”, partecipa a “La Vacàda”<br />

perché non sopporta più la madre che lo<br />

costr<strong>in</strong>ge a pulire ogni settimana la sua<br />

cameretta con “Swiffer <strong>il</strong> cattura-polvere”.<br />

Francesca, 32 anni: <strong>in</strong>segnante precaria<br />

di tedesco, è stata assunta part-time <strong>in</strong><br />

nero da un assessore della giunta Dellai<br />

amante dei cappelli piumati per dargli<br />

ripetizioni di l<strong>in</strong>gua. A causa degli scarsi<br />

risultati dell’allievo (dopo tre mesi di<br />

lezioni coniugava ancora <strong>il</strong> verbo essere<br />

come un alcolizzato: ich p<strong>in</strong>, du pez, er<br />

lares…), è stata licenziata. Ha deciso di<br />

partecipare a “La Vacàda” <strong>in</strong> alternativa<br />

alla frequentazione del Punto d’<strong>in</strong>contro<br />

di Don Dante Clauser.<br />

Ion, 41 anni: camionista di orig<strong>in</strong>i<br />

moldave, lavora e vive a Trento da alcuni<br />

anni. Condivide con altri sei connazionali<br />

<strong>il</strong> sottotetto di una mansarda affittato<br />

da un’anziana trent<strong>in</strong>a a 1.000 euro<br />

al mese. Lavora <strong>in</strong> nero oltre l’orario<br />

perché altrimenti “verrà cacciato a calci<br />

<strong>in</strong> culo”. Ha deciso di partecipare a “La<br />

Vacàda” perché da quando gli è scaduto <strong>il</strong><br />

permesso di soggiorno non si fida di quel<br />

gruppo di ragazzi vestiti di verde che ogni<br />

notte gironzola sotto casa.<br />

Remo, 48 anni: svizzero di nascita, è<br />

f<strong>in</strong>ito a lavorare <strong>in</strong> banca <strong>in</strong> val del Chiese.<br />

Alla guida di un’orda di lanzichencchi, ha<br />

messo a ferro e fuoco <strong>il</strong> congresso di un<br />

partito sedicente di s<strong>in</strong>istra, diventandone<br />

ben presto: segretario, lìder maximo,<br />

assessore, vices<strong>in</strong>daco, direttore<br />

generale, custode del tesoro della Giovani<br />

Querce e depositario del terzo segreto<br />

di Fatima Berl<strong>in</strong>guer. Inspiegab<strong>il</strong>mente<br />

scaricato dai suoi poco prima delle<br />

elezioni prov<strong>in</strong>ciali, ha sofferto molto.<br />

Ha deciso di partecipare a “La Vacàda”<br />

perché l’ha scambiata per <strong>il</strong> congresso<br />

fondativo di un nuovo partito.<br />

28 luglio 2009


MONITOR<br />

Selezione degli appuntamenti<br />

e guida critica per le vostre serate estive<br />

Calendario a cura di Carlo Dogheria.<br />

Presentazioni di Alberto Brodesco,<br />

Duccio Dogheria, Daniele F<strong>il</strong>osi, Tullio Garbari,<br />

Luigi Ghezzi, Mario Panzeri, Ettore Paris,<br />

Giorgia Sossass, Michele Stern<strong>in</strong>i, Stefano Zanella<br />

29


monitor luglio<br />

sabato 4 luglio<br />

Classica<br />

Giuliano Carmignola<br />

e i Sonatori della<br />

Gioiosa Marca.<br />

Per “I suoni delle Dolomiti”<br />

Val di Fiemme, Parco di<br />

Paneveggio, loc. Carigole,<br />

ore 14.<br />

Un grande viol<strong>in</strong>ista, maestro del<br />

repertorio classico e una grande<br />

orchestra barocca aprono <strong>il</strong> festival<br />

“Suoni delle Dolomiti” nella<br />

“Foresta dei Viol<strong>in</strong>i” di Paneveggio,<br />

dove si riforniva di legno anche<br />

<strong>il</strong> grande Stradivari.<br />

Anna Kravtchenko<br />

(pianoforte)<br />

Musiche di Mozart, Chop<strong>in</strong>,<br />

Skrjab<strong>in</strong>, Prokof ’ev. Per “P<strong>in</strong>è<br />

Musica”.<br />

Baselga di P<strong>in</strong>è, Centro<br />

Congressi P<strong>in</strong>è 1000, ore 21.<br />

Ricordiamo la pianista ucra<strong>in</strong>a<br />

a Trento <strong>in</strong> una spenta serata di<br />

gennaio, quando aveva colpito<br />

per distrazione e trascuratezza.<br />

Ma è pur sempre un premio Busoni,<br />

con una carriera <strong>in</strong>vidiab<strong>il</strong>e<br />

alle spalle. Apertura dei corsi<br />

estivi dell’Accademia pianistica<br />

di Imola, per appassionati.<br />

Feste<br />

“Tutta mia la città – <strong>il</strong><br />

1969”<br />

Tre giorni di festa, musica e cultura.<br />

Rovereto, Via Rialto, ore 16-<br />

30-23.30. F<strong>in</strong>o a domenica 5.<br />

Le memorie di 40 anni fa: l’uomo<br />

sulla Luna, l’Autunno caldo, Jimi<br />

Hendrix, Mal e tanto altro.<br />

Jazz<br />

Christian McBride<br />

Qu<strong>in</strong>tet<br />

Per “Garda Jazz”.<br />

Torbole, Teatro Tenda, ore 21.30.<br />

Musica<br />

Anthony B. e Anansi &<br />

the Buffalo Soldiers<br />

<strong>in</strong> concerto. Per “Rafanass”.<br />

Rovereto, Piazzale De<br />

Gasperi, ore 19.<br />

Anthony B. (Keith Blair)<br />

Anthony B. (nome d’arte di Keith<br />

Blair): la musica impegnata di<br />

uno dei protagonisti mondiali del<br />

reggae e della Dancehallreggae.<br />

Seguace del rastafarianesimo,<br />

notevole la sua “Fire 'pon' Rome”<br />

contro lo strapotere ideologico<br />

del Vaticano. Compositore e<br />

musicista molto orig<strong>in</strong>ale, un<br />

po' meno preciso nel cantato.<br />

“Combattività” è <strong>il</strong> term<strong>in</strong>e che<br />

meglio contraddist<strong>in</strong>gue <strong>il</strong> suo<br />

approccio musicale. Anansi &<br />

the Buffalo Soldiers: Piccolo<br />

gioiello trent<strong>in</strong>o a strisce rosse,<br />

gialle e verdi. Non solo reggae<br />

come si può pensare di primo<br />

acchito, ma anche hip hop,<br />

funky e qualche strizzat<strong>in</strong>a<br />

d'occhio agli anni ‘70. Reggae<br />

pulito, di trasporto, <strong>in</strong>curante di<br />

re<strong>in</strong>ventare <strong>il</strong> Maestro perché,<br />

sembra suggerirci la band, la<br />

pace tra i popoli non ha bisogno<br />

di <strong>in</strong>novazione, ma di essere<br />

cont<strong>in</strong>uamente celebrata.<br />

German Brass<br />

<strong>in</strong> concerto.<br />

Fiera di Primiero, Auditorium,<br />

ore 21.<br />

30 Anna Kravtchenko<br />

luglio 2009


Teatro e altro<br />

“La notte bianca”<br />

Teatro di strada, musica e cibo.<br />

Per “Perg<strong>in</strong>e Spettacolo Aperto”.<br />

Perg<strong>in</strong>e, Centro storico e<br />

Parco Tre Castagni, ore 18.<br />

Teatro<br />

“Sogni Segni”<br />

Regia di Paul Magid. Per “Perg<strong>in</strong>e<br />

Spettacolo Aperto”.<br />

Perg<strong>in</strong>e, Teatro Tenda, ore<br />

21.15.<br />

“4 Play”<br />

Giocoleria con i Fly<strong>in</strong>g Karamazov<br />

Brothers. Per “Perg<strong>in</strong>e Spettacolo<br />

Aperto”.<br />

Perg<strong>in</strong>e, Parco Tre Castagni,<br />

ore 23.55.<br />

domenica 5 luglio<br />

Jazz<br />

Richard Galliano<br />

Per “Garda Jazz”.<br />

Riva, Palacongressi, ore<br />

21.30.<br />

Musica<br />

Têtes de bois<br />

Per “I suoni delle Dolomiti”.<br />

Val di Fassa, Malga Bocche,<br />

ore 14.<br />

Professionisti della musica randagia,<br />

ancora freschi dal Tour “Ri-<br />

al nome dei Sepultura. Ecco<br />

l'occasione di rivedere Max<br />

Cavalera, uno dei fondatori<br />

dei Sepultura che dal 1996<br />

porta <strong>in</strong> giro questo suo nuovo<br />

progetto. Max è anche def<strong>in</strong>ito<br />

“The Bob Marley of Metal” per<br />

<strong>il</strong> suo impegno spirituale su basi<br />

salmodianti <strong>in</strong>credib<strong>il</strong>mente<br />

potenti. Blame: Un tentativo<br />

apprezzab<strong>il</strong>e per uscire dalle<br />

acque stagnanti del metal. Non<br />

trova un riscontro pieno nelle<br />

esecuzioni la commistione di<br />

generi che viene presentata<br />

come caratteristica del gruppo,<br />

ma i Blame dispongono di una<br />

Vietato obbedire, si leggeva sui<br />

muri nei d<strong>in</strong>torni del ‘68. E se<br />

<strong>in</strong>vece la discipl<strong>in</strong>a, di fondo, ci<br />

piacesse? È una riflessione su questo<br />

tema <strong>il</strong> buon f<strong>il</strong>m di Dennis<br />

Gansel, ispirato ad alcuni esperimenti<br />

sull’obbedienza all’autorità<br />

condotti negli ambiti accademici<br />

della psicologia sociale.<br />

Danza<br />

“M<strong>il</strong>onga per strada”<br />

a cura del CDM.<br />

Rovereto, Piazza delle Erbe,<br />

ore 20.30.<br />

“Sui sentieri della<br />

memoria – Le Dolomiti<br />

raccontano”<br />

di Maria Crist<strong>in</strong>a Giambruno.<br />

Cembra, Piazzetta Maffei, ore<br />

11, 15 e 18. Replica domani,<br />

ore 11..<br />

Fra recitazione, video, musica,<br />

scenografie, gli spettatori saranno<br />

accompagnati lungo un percorso<br />

che farà rivivere fiabe, antiche<br />

storie e leggende delle genti<br />

di montagna.<br />

“Concerto di tenebre”<br />

Progetto per voce e live electronics<br />

di e con Valter Malosti, dai<br />

racconti di E. A. Poe.<br />

Trento, Giard<strong>in</strong>o S. Chiara,<br />

ore 21.30.<br />

“Sacco e Vanzetti”<br />

di M. Roli e L. V<strong>in</strong>cenzoni, con<br />

<strong>il</strong> GAD Città di Trento. Regia di<br />

Alberto Uez.<br />

Cognola, Piazza Argentario,<br />

ore 20.45.<br />

La pièce rievoca <strong>il</strong> crim<strong>in</strong>e giudiziario<br />

che nel 1927 porto sulla<br />

sedia elettrica i due emigrati italiani.<br />

ciclisti”, i Têtes de bois propongono<br />

visioni e storie liriche, spesso<br />

ambientate <strong>in</strong> suggestivi scenari<br />

francesi. Ci piace immag<strong>in</strong>arli<br />

arrivare con <strong>il</strong> loro vecchio Fiat<br />

615 NI f<strong>in</strong>o <strong>in</strong> malga e suonarci <strong>il</strong><br />

loro ultimo album "Avanti pop",<br />

animato pr<strong>in</strong>cipalmente da suggestioni<br />

e rivisitazioni di classici<br />

italiani.<br />

Soulfly e Blame<br />

<strong>in</strong> concerto. Per “Rafanass”.<br />

Rovereto, Piazzale De<br />

Gasperi, ore 19.<br />

Soulfly: Chi si ricorda i golden<br />

years del metal, non può<br />

avvertire un brivido di fronte<br />

notevole precisione d'esecuzione,<br />

caratteristica necessaria per i<br />

gruppi che tentano di traghettare<br />

<strong>il</strong> metal verso lidi sconosciuti<br />

che non siano solo quelli del numetal.<br />

lunedì 6 luglio<br />

C<strong>in</strong>ema<br />

“The wave – L’onda”<br />

di Dennis Gansel, con Jurgen<br />

Vogel, Frederick Lau, Max Riemelt.<br />

Rovereto, Terrazze del Mart,<br />

ore 21.30.<br />

martedì 7 luglio<br />

Classica<br />

Ludus Quartet e<br />

Edoardo Bruni<br />

(pianoforte)<br />

Per “I suoni delle Dolomiti”<br />

Cavalese, Auditorium<br />

Micheletti, ore 21.<br />

“Quartetto... più<br />

piano”<br />

Con <strong>il</strong> Ludus Quartet e Edoardo<br />

Bruni. Musiche di Bach e Bruni.<br />

Cavalese, Palacongressi, ore<br />

21.<br />

QUESTOTRENTINO<br />

31


monitor luglio<br />

Folk<br />

Marta Sebestyén<br />

Per “I suoni delle Dolomiti”.<br />

Val di Fassa, Malga Peniola,<br />

ore 14.<br />

La reg<strong>in</strong>a del folk ungherese, una<br />

delle punte della musica popolare<br />

balcanica e della world music, con<br />

un repertorio aperto a <strong>in</strong>fluenze<br />

ebraiche, bulgare, slovacche. Obbligatorio<br />

per gli appassionati del<br />

folk, forse noioso per gli altri.<br />

Ayarkhaan<br />

Per “It<strong>in</strong>erari Folk”.<br />

Trento, Giard<strong>in</strong>o S. Chiara,<br />

ore 21.30.<br />

Ayarkhaan è un trio femm<strong>in</strong><strong>il</strong>e<br />

dalla lontana e fredda regione<br />

della Yakutia, tra Russia e Mongolia,<br />

che canta accompagnandosi<br />

con <strong>il</strong> khomus, una sorta di<br />

scacciapensieri.<br />

Musica<br />

Quartetto Calle<br />

Cubana<br />

Rovereto, Brione, Piazza della<br />

Pace, ore 21.<br />

Ritmi tipicamente lat<strong>in</strong>i <strong>in</strong>terpretati<br />

con un sound decisamente<br />

moderno.<br />

Teatro<br />

“Variab<strong>il</strong>i pulsanti”<br />

Con Lella Costa e Piergiorgio<br />

Odifreddi. Per “Perg<strong>in</strong>e Spettacolo<br />

Aperto”.<br />

Perg<strong>in</strong>e, Parco Tre Castagni,<br />

ore 21.15.<br />

L'idea è quella di creare un dialogo<br />

tra scienza (Odifreddi), poesia<br />

(Costa) e musica (trio biro).<br />

Odifreddi ha sempre qualcosa da<br />

dire (forse troppo?) e Lella Costa<br />

è una bravissima attrice. Resta<br />

da verificare <strong>il</strong> funzionamento<br />

del mix.<br />

“Stravaganze di un<br />

abate libert<strong>in</strong>o”<br />

Con Gianni De Feo. Per “Le v<strong>il</strong>le<br />

della vanità”.<br />

Rav<strong>in</strong>a, V<strong>il</strong>la Margon, ore<br />

20.30 e 22. Domani si replica.<br />

“Rosso Malpelo”<br />

di Giovanni Verga, letto e <strong>in</strong>terpretato<br />

da Francesco Accomando.<br />

Argentario, Cava di P<strong>il</strong>a, ore<br />

21.30.<br />

Già <strong>in</strong>travisto a Trento al Centro<br />

Teatro, ritorna Francesco<br />

Accomando, qui <strong>in</strong> una location<br />

perfetta per <strong>il</strong> tema e <strong>il</strong> testo affrontato,<br />

uno dei capolavori della<br />

letteratura italiana rov<strong>in</strong>ato<br />

spesso e volentieri nella memoria<br />

collettiva dall'esperienza scolastica.<br />

E da riscoprire qu<strong>in</strong>di dal<br />

vivo.<br />

mercoledì 8 luglio<br />

Cabaret<br />

Daniele Raco<br />

Rovereto, Brione, Piazza della<br />

Pace, ore 21.<br />

Cabarettista savonese, lo si è visto<br />

a “Zelig”.<br />

C<strong>in</strong>ema<br />

“Yes Man”<br />

di Peyton Reed, con Jim Carrey,<br />

Zooey Deschanel, Terence<br />

Stamp.<br />

Rovereto, Terrazze del Mart, ore<br />

21.30.<br />

Un uomo scopre quanto la sua<br />

vita possa migliorare grazie al<br />

semplice cambiamento di una<br />

sua disposizione: dicendo sempre<br />

“sì” alle persone e al caso, Jim<br />

Carrey si scopre più felice. Lo Yes<br />

Man è la nuova <strong>in</strong>carnazione di<br />

uno dei personaggi tradizionali<br />

di Carrey, l'uomo che <strong>in</strong>contra <strong>il</strong><br />

misterioso / <strong>il</strong> soprannaturale e<br />

cambia la sua esistenza. Per i fan<br />

di Carrey le sue facce cont<strong>in</strong>uano<br />

a essere uno spasso.<br />

Classica<br />

Ensemble Zandonai<br />

Musiche di Bach, Beethoven,<br />

Skrjab<strong>in</strong>, Prokof ’ev. Per “P<strong>in</strong>è<br />

Musica”.<br />

Baselga di P<strong>in</strong>è, Centro<br />

Congressi P<strong>in</strong>è 1000, ore 21.<br />

“Quartetto... più<br />

piano”<br />

Con <strong>il</strong> Ludus Quartet e Edoardo<br />

Bruni. Musiche di Bach e Bruni.<br />

Dimaro, Teatro Comunale,<br />

ore 21.<br />

Folk<br />

Hulan Ensemble<br />

Per “It<strong>in</strong>erari Folk”.<br />

Trento, Piazza Battisti, ore<br />

21.30.<br />

Quattro musiciste, una baller<strong>in</strong>a,<br />

una cantante e due contorsioniste<br />

portano a Trento la musica,<br />

la cultura, la spiritualità e le<br />

tradizioni artistiche delle steppe<br />

della Mongolia.<br />

Incontri<br />

“Pakistan: serata<br />

<strong>in</strong>terculturale”<br />

Cibo, musica e poesia.<br />

Rovereto, Piazza Damiano<br />

Chiesa 8, ore 20.30.<br />

Ad un momento conviviale si<br />

aggiungerà la lettura di testi pakistani<br />

(<strong>in</strong> l<strong>in</strong>gua orig<strong>in</strong>ale e <strong>in</strong><br />

traduzione), accompagnata da<br />

musiche tradizionali.<br />

Musica & turismo<br />

Trekk<strong>in</strong>g musicali<br />

con Mario Brunello e Cesare<br />

Maestri. Per “I suoni delle Dolomiti”.<br />

Val Rendena. L’<strong>in</strong>iziativa si<br />

ripete ogni giorno f<strong>in</strong>o all’11<br />

luglio.<br />

Straord<strong>in</strong>ario appuntamento<br />

con <strong>il</strong> violoncellista Mario Brunello,<br />

ospite assiduo dei “Suoni<br />

delle Dolomiti”, e l’alp<strong>in</strong>ista Cesare<br />

Maestri: <strong>in</strong> quattro giorni di<br />

trekk<strong>in</strong>g percorreranno i sentieri<br />

delle Dolomiti di Brenta assieme<br />

a un piccolo <strong>numero</strong> di escursionisti,<br />

fermandosi per eseguire<br />

le sei Suites di Bach. Purtroppo,<br />

iscrizioni chiuse.<br />

giovedì 9 luglio<br />

C<strong>in</strong>ema<br />

“Giù al nord”<br />

di Dany Boom, con Kad Mérad,<br />

Dany Boon, Zoé Félix.<br />

Trento, Museo Trident<strong>in</strong>o di<br />

Scienze Naturali, ore 20.45<br />

e 23.<br />

Un impiegato di posta viene trasferito<br />

nel Nord della Francia,<br />

32 luglio 2009


QUESTOTRENTINO<br />

33


34 luglio 2009


QUESTOTRENTINO<br />

35


36 luglio 2009


dove la gente si comporta (e parla)<br />

<strong>in</strong> modo decisamente strano.<br />

I doppiatori fanno i tripli salti<br />

mortali per rendere <strong>in</strong> italiano<br />

le sfumature dell'<strong>in</strong>comprensib<strong>il</strong>e<br />

dialetto nordico, con risultati<br />

apprezzab<strong>il</strong>i. F<strong>il</strong>m simpatico ma<br />

meno divertente di quanto promette.<br />

“Happy go Lucky –<br />

La felicità porta<br />

fortuna”<br />

di Mike Leigh, con Sally<br />

Hawk<strong>in</strong>s, Alexis Zegerman, Eddie<br />

Marsan.<br />

Avio, Viticoltori <strong>in</strong> Avio. Ore<br />

20: visita della Cant<strong>in</strong>a. Ore<br />

21.30: f<strong>il</strong>m.<br />

Michel Gondry è uno dei più importanti<br />

registi <strong>in</strong> circolazione.<br />

Ci regala una storia divertente<br />

e profonda. Protagonisti un paio<br />

di balordi che lavorano <strong>in</strong> un noleggio<br />

di videocassette, sorpassati<br />

dalla tecnologia e lasciati <strong>in</strong>dietro<br />

dal successo. Un piccolo f<strong>il</strong>m<br />

geniale, fatto di nostalgia analogica<br />

e amore per <strong>il</strong> c<strong>in</strong>ema.<br />

Classica<br />

Ensemble Zandonai<br />

Musiche di Haydn, Mozart,<br />

Boccher<strong>in</strong>i. Per “P<strong>in</strong>è Musica”.<br />

Baselga di P<strong>in</strong>è, Centro<br />

Congressi P<strong>in</strong>è 1000, ore 21.<br />

Folk<br />

Saba<br />

Per “It<strong>in</strong>erari Folk”.<br />

Trento, Piazza Battisti, ore 21.30.<br />

Saba è una musicista e attrice somala,<br />

costretta dalle vicissitud<strong>in</strong>i<br />

del suo paese ad emigrare <strong>in</strong> Italia.<br />

La sua musica è un canto di<br />

nostalgia per l’Africa, che parla<br />

di diaspora, di affetti, del nuovo<br />

mondo dalle identità mescolate.<br />

Jazz<br />

Stefano Bollani<br />

Per “I suoni delle Dolomiti”.<br />

Cavalese, Auditorium<br />

Micheletti, ore 21.<br />

Il pianista più istrionico e poliedrico<br />

d’Italia è ospite dell’Associazione<br />

Italiana Accordatori e<br />

Riparatori di Pianoforti. Bollani<br />

cavalca musica e umorismo realizzando<br />

famosi divertissements.<br />

Ovviamente imperdib<strong>il</strong>e. Ingresso<br />

gratuito su prenotazione<br />

(0462 241111).<br />

Teatro, Musica e Danza<br />

“Città <strong>in</strong>visib<strong>il</strong>i”<br />

Rovereto, strade del<br />

centro storico, ore 21. La<br />

manifestazione si ripete<br />

domani nel centro storico e<br />

sabato 11 presso la Campana<br />

dei Caduti.<br />

Spettacolo it<strong>in</strong>erante di teatro,<br />

musica, danza e arti visive al<br />

quale partecipano oltre 200 artisti<br />

locali e <strong>in</strong>ternazionali. L’occasione<br />

è <strong>il</strong> Premio Internazionale<br />

Città della Pace, che quest’anno è<br />

stato assegnato alla comunità di<br />

Acupe (Bahia, Bras<strong>il</strong>e). La premiazione<br />

avverrà domenica 12,<br />

alle ore 11, presso la Campana<br />

dei Caduti.<br />

Teatro<br />

“Stravaganze di un<br />

abate libert<strong>in</strong>o”<br />

Con Gianni De Feo. Per “Le v<strong>il</strong>le<br />

della vanità”.<br />

V<strong>il</strong>lazzano, V<strong>il</strong>la De Mersi, ore<br />

20.30 e 22. Domani si replica.<br />

venerdì 10 luglio<br />

C<strong>in</strong>ema<br />

“Lezioni d’amore”<br />

di Isabel Coixet, con Ben K<strong>in</strong>gsley,<br />

Penelope Cruz, Dennis<br />

Hopper.<br />

Rovereto, Terrazze del Mart,<br />

ore 21.<br />

Il titolo orig<strong>in</strong>ale è “Elegy”. Non<br />

è rispettoso del romanzo di Ph<strong>il</strong>ip<br />

Roth da cui è tratto (Animale<br />

morente) ma almeno non è repellente<br />

come quello italiano. La<br />

storia è quella di un professore<br />

universitario sui 60 che <strong>in</strong>contra<br />

una giovane cubana. Entrambi<br />

sono <strong>in</strong> cerca di eros e di passione.<br />

“Bolt, un eroe a<br />

quattro zampe”<br />

f<strong>il</strong>m d’animazione di Byron Howard<br />

e Chris W<strong>il</strong>liams.<br />

Mattarello, Centro S. Vig<strong>il</strong>io,<br />

ore 21.30.<br />

Siamo capaci, oggidì, di dist<strong>in</strong>guere<br />

tra realtà e reality? E se non<br />

ne sono capaci gli esseri umani,<br />

può riuscirci un cane? Bolt racconta<br />

la storia curiosa di un cane<br />

superstar che crede di avere i suoi<br />

superpoteri anche fuori dal set.<br />

Ovviamente si sbaglia. Sarebbe<br />

da vedere <strong>in</strong> 3D ma <strong>in</strong> Trent<strong>in</strong>o,<br />

ancora, non ci è concesso.<br />

Classica<br />

“Bouquet di Bach”<br />

con <strong>il</strong> Trio Halogran.Musiche di<br />

Bach, Kurtag, Smith, Bett<strong>in</strong>elli,<br />

Jolivet.<br />

Trento, Piazza Battisti, Spazio<br />

Archeologico Sotterraneo del<br />

Sas, ore 20.45.<br />

Ivan Macrì (chitarra)<br />

Per “P<strong>in</strong>è Musica”.<br />

Baselga di P<strong>in</strong>è, Centro<br />

Congressi P<strong>in</strong>è 1000, ore 21.<br />

Folk<br />

Zamballarana<br />

Per “It<strong>in</strong>erari Folk”.<br />

Trento, Piazza Battisti, ore<br />

21.30.<br />

La tradizione musicale della<br />

Corsica si fonda su melodie e ritmi<br />

mediterranei e polivocalità.<br />

Zamballarana condisce con la<br />

canzone d’autore la musica locale<br />

corsa, usando anche strumenti<br />

tipici dell’isola.<br />

Concerto Gospel e<br />

Spiritual<br />

col Coro Novo Spiritu.<br />

Trento, Chiesa di S. Francesco<br />

Saverio, ore 21.<br />

Lirica<br />

“La Bohème”<br />

(selezione)<br />

di Giacomo Pucc<strong>in</strong>i. Con l’Orchestra<br />

Ross<strong>in</strong>i di Pesaro. Per<br />

“Perg<strong>in</strong>e Spettacolo Aperto”.<br />

Perg<strong>in</strong>e, Teatro Tenda, ore<br />

21.15. Domani si replica.<br />

PSA cont<strong>in</strong>ua con <strong>il</strong> suo buon<br />

proposito di far conoscere <strong>il</strong> repertorio<br />

operistico italiano anche<br />

a chi non può o non sa spostarsi<br />

verso palcoscenici lontani. In scena<br />

una versione “light” (con dei<br />

tagli musicali e drammaturgici)<br />

dell'opera pucc<strong>in</strong>iana. Protagonisti<br />

dei giovani cantanti selezionati<br />

attraverso audizioni <strong>in</strong>ternazionali.<br />

QUESTOTRENTINO<br />

37


monitor luglio<br />

Teatro<br />

“Amare foglie”<br />

A cura di Teatr<strong>in</strong>corso e Ars<br />

Group. Per “La memoria dei<br />

luoghi”<br />

Rovereto, Manifattura<br />

Tabacchi, ore 21.<br />

Da vedere non foss'altro per ammirare<br />

a un anno da Manifesta<br />

7 la straord<strong>in</strong>aria struttura di<br />

Borgo Sacco. La gloriosa Manifattura<br />

tabacchi di Rovereto rivivrà<br />

nel teatro di Elena Mar<strong>in</strong>o,<br />

che questa volta si cimenta con la<br />

memoria delle lavoratrici di tabacco<br />

(le zigherane cui è dedicata<br />

anche una statua votiva all'<strong>in</strong>terno<br />

della Manifattura).<br />

sabato 11 luglio<br />

Cabaret<br />

I Papu<br />

Trento, Giard<strong>in</strong>o S. Chiara, ore<br />

21.30<br />

Classica<br />

Mario Brunello<br />

(violoncello)<br />

Per “I suoni delle Dolomiti”.<br />

Val Rendena, Rifugio Cas<strong>in</strong>ei,<br />

Prà del Mandron, ore 14.<br />

Sergio Camelia<br />

(chitarra)<br />

Per “P<strong>in</strong>è Musica”.<br />

Baselga di P<strong>in</strong>è, Antica Pieve,<br />

ore 11.<br />

Lirica<br />

Concerto<br />

del Laboratorio Lirico. Per “Perg<strong>in</strong>e<br />

Spettacolo Aperto”.<br />

Perg<strong>in</strong>e, Piazza Municipio,<br />

ore 18.<br />

Rock<br />

“Open hands”<br />

Festival di gruppi metal underground.<br />

Rovereto, Piazzale Degasperi,<br />

ore 21.<br />

Teatro<br />

“Sui sentieri della<br />

memoria – Le Dolomiti<br />

raccontano”<br />

di Maria Crist<strong>in</strong>a Giambruno.<br />

Tesero, Centro Storico, ore 20<br />

e 21.30. Replica domani, ore<br />

20 e 21.30.<br />

Vedi presentazione al 4 luglio.<br />

Folk<br />

“Carovana Now”<br />

Con la Nomadic Orchestra of<br />

the World e Nuove Tribù Zulu<br />

Per “It<strong>in</strong>erari Folk”.<br />

Trento, Piazza Battisti, ore<br />

21.30.<br />

“Carovana Now” è un progetto<br />

nato dall’<strong>in</strong>contro tra musicisti<br />

italiani e <strong>in</strong>diani. Gli strumenti<br />

moderni italiani si <strong>in</strong>trecciano<br />

con gli strumenti tradizionali<br />

<strong>in</strong>diani, con la danza s<strong>in</strong>uosa, e<br />

alle sonorità folk-rock balcaniche<br />

delle Nuove Tribù Zulu. Uno<br />

spettacolo dedicato al nomadismo<br />

<strong>in</strong> tutte le sue forme.<br />

Rock<br />

The Bugs<br />

<strong>in</strong> concerto.<br />

Rav<strong>in</strong>a, Cort<strong>il</strong>e della<br />

Circoscrizione, ore 21.<br />

lunedì 13 luglio<br />

C<strong>in</strong>ema<br />

“Valzer con Bashir”<br />

di Ari Folman, con Ari Folman,<br />

Mickey Leon, Ori Sivan.<br />

Rovereto, Terrazze del Mart,<br />

ore 21.30.<br />

Un c<strong>in</strong>easta è soldato a Sabra e<br />

Chat<strong>il</strong>a, ma perde la memoria.<br />

Per ritrovarla realizza un documentario<br />

animato. Un saggio<br />

sulla Storia, un f<strong>il</strong>m di guerra,<br />

una pellicola d’animazione, una<br />

riflessione sul documentario e<br />

sul suo stesso farsi, una denuncia<br />

dell’<strong>in</strong>differenza che co<strong>in</strong>volge <strong>il</strong><br />

nostro sguardo e le nostre azioni.<br />

Importantissimo.<br />

Folk<br />

Eva Quartet<br />

Per “It<strong>in</strong>erari Folk”.<br />

Trento, Giard<strong>in</strong>o S. Chiara,<br />

ore 21.30.<br />

Quattro cantanti, rigorosamente<br />

selezionate all’<strong>in</strong>terno del celebre<br />

coro femm<strong>in</strong><strong>il</strong>e “Le Mystère des<br />

Voix Bulgares”, propongono uno<br />

st<strong>il</strong>e di canto dall’eccellenza tecnica<br />

e un repertorio basato sulla<br />

tradizione bulgara, ma anche sui<br />

canti sacri e sulla musica colta<br />

contemporanea.<br />

Goran BregoviC<br />

<strong>in</strong> concerto.<br />

Rovereto, Piazzale ex Bimac,<br />

ore 21.<br />

La musica di Bregovič (Sarajevo,<br />

1950) deriva da temi zigani e<br />

slavi ed è <strong>il</strong> risultato della fusione<br />

della tradizionale musica polifonica<br />

popolare dei Balcani con <strong>il</strong><br />

tango e le bande di ottoni. È di-<br />

domenica 12 luglio<br />

Classica<br />

Dante Vannelli<br />

Per “I suoni delle Dolomiti”.<br />

Castello di Fiemme, Doss<br />

Zélor, ore 11.<br />

Andrea Appi e Ramiro Besa, cioè<br />

I Papu, si esibiscono da anni <strong>in</strong><br />

tv locali venete (che si seguono<br />

anche da noi); quando sono <strong>in</strong><br />

forma, merita seguirli.<br />

Trio dell’Accademia<br />

Musiche di Haydn e Mendelssohn.<br />

Per “P<strong>in</strong>è Musica”.<br />

Baselga di P<strong>in</strong>è, Centro<br />

Congressi P<strong>in</strong>è 1000, ore 21.<br />

38 Goran Bregovic<br />

luglio 2009


Mostre d’estate<br />

“Egitto mai visto”<br />

La mostra estiva del Castello del Buonconsiglio è dedicata<br />

all’Egitto (f<strong>in</strong>o all’8 novembre). “Mai visto”, specifica <strong>il</strong><br />

sottotitolo, perché si tratta di due dist<strong>in</strong>te collezioni f<strong>in</strong>o ad ora<br />

mai esposte al pubblico. La prima proviene dal Museo Egizio di<br />

Tor<strong>in</strong>o, ovvero la più ricca raccolta al mondo di reperti egizi dopo<br />

quella del Museo del Cairo. Sono reperti provenienti dall’area<br />

archeologica di Assiut, uno dei pr<strong>in</strong>cipali centri dell’Egitto a<br />

cavallo tra III e II m<strong>il</strong>lenio a.C., manufatti recuperati nel corso<br />

di una campagna promossa a <strong>in</strong>izio Novecento dallo stesso<br />

Museo Egizio. L’altra collezione proviene dalle stesse collezioni<br />

del Buonconsiglio: donata al Municipio di Trento nel 1858<br />

dall’ufficiale asburgico Taddeo de Tonelli, documenta più che<br />

uno specifico sito archeologico <strong>il</strong> gusto orientalista del tempo,<br />

la passione antiquaria per una civ<strong>il</strong>tà misteriosa che lentamente<br />

stava venendo alla luce.<br />

L’<strong>in</strong>sieme dei materiali esposti nel percorso racconta <strong>in</strong>nanzitutto<br />

la vita quotidiana dagli oggetti che rimandano alla cura del<br />

corpo, ai recipienti per cibi e bevande, dalle forme per la cottura<br />

del pane agli archi, f<strong>in</strong>o ai bastoni da passeggio. Il nucleo più<br />

consistente, e certamente per <strong>il</strong> visitatore più denso di fasc<strong>in</strong>o<br />

ed emozioni, è però quello legato alla sfera magico-religiosa.<br />

Si tratta di oggetti <strong>in</strong> legno per lo più policromo: maschere di<br />

mummie, sarcofagi, steli funerarie percorse da geroglifici e<br />

<strong>numero</strong>se statu<strong>in</strong>e, molte delle quali raffiguranti scene di lavoro<br />

nei campi.<br />

“Immag<strong>in</strong>are New York”<br />

Dalle civ<strong>il</strong>tà dell’antichità<br />

a quelle della<br />

contemporaneità. Al Mart,<br />

l’11 luglio, apre i battenti<br />

“Immag<strong>in</strong>are New York.<br />

Opere dal MoMa”, a cura di<br />

Sarah Hermanson Meister.<br />

La storia della Grande Mela,<br />

dall’<strong>in</strong>izio del Novecento<br />

ad oggi, è ripercorsa<br />

attraverso <strong>il</strong> prezioso<br />

materiale fotografico<br />

appartenente al MoMa di<br />

New York; un’istituzione<br />

museale che, f<strong>in</strong> dalla sua<br />

fondazione nel 1929, ha<br />

compreso l’importanza<br />

documentaristica quanto<br />

artistica della fotografia,<br />

dedicando ad essa, f<strong>in</strong><br />

dal 1940, un apposito<br />

Dipartimento.<br />

Il percorso, che ripercorre<br />

al contempo la storia della Alfred Stieglitz, City of Ambition (1910)<br />

fotografia e <strong>il</strong> tumultuoso<br />

evolversi del paesaggio urbano, parte da “City of Ambition”(1910)<br />

di Alfred Stieglitz, fotografo, scrittore e fondatore -nel 1903- della<br />

celebre rivista “Camera Work”. Tra gli altri importanti fotografi<br />

testimoniati nel percorso segnaliamo per lo meno Ralph Ste<strong>in</strong>er,<br />

Henri Cartier Bresson, Richard Avedon e, per quanto riguarda le<br />

nuove generazioni, C<strong>in</strong>dy Sherman e Thomas Struth.<br />

Restiamo al Mart per citare due mostre da tempo <strong>in</strong> corso e delle<br />

quali ci siamo già occupati nei numeri scorsi: “La Guerra Fredda –<br />

Cold War. Arte e design<br />

<strong>in</strong> un mondo diviso”<br />

(f<strong>in</strong>o al 26 luglio) e<br />

“Italia contemporanea.<br />

Offic<strong>in</strong>a S. Lorenzo”<br />

(f<strong>in</strong>o al 27 settembre).<br />

Ricordiamo <strong>in</strong>f<strong>in</strong>e la<br />

mostra “L’uomo del<br />

Conc<strong>il</strong>io. Il card<strong>in</strong>ale<br />

Giovanni Morone tra<br />

Roma e Trento nell’età<br />

di Michelangelo”,<br />

<strong>in</strong>iziata nell’apr<strong>il</strong>e<br />

scorso presso <strong>il</strong> Museo<br />

Diocesano di Trento e<br />

che si concluderà <strong>il</strong> 26<br />

luglio.<br />

.<br />

Duccio Dogheria<br />

QUESTOTRENTINO<br />

39


Mostre d’estate<br />

Arte Sella<br />

Arte Sella, manifestazione di arte con e nella natura nata del<br />

1986, divenuta senza protervia una realtà di sicuro prestigio<br />

<strong>in</strong>ternazionale, si arricchisce anche quest’anno di nuove opere<br />

all’aperto che verranno presentate al pubblico <strong>il</strong> 13 settembre.<br />

Nel frattempo, durante l’estate, propone un ricco programma<br />

di <strong>in</strong>iziative. Al momento <strong>in</strong> cui scriviamo è <strong>in</strong> corso la mostra<br />

personale dell’artista messicana Jolanda Gutierrez (Borgo, Spazi<br />

Livio Rossi, f<strong>in</strong>o al 30 settembre), che usa materiali naturali<br />

<strong>in</strong> una ricerca che evoca antiche pratiche e miti della cultura<br />

del suo popolo prima della conquista europea, facendone però<br />

soprattutto un lavoro sui significati di trasformazione <strong>in</strong>siti nella<br />

simbologia dei semi.<br />

Giampiero Agost<strong>in</strong>i, di orig<strong>in</strong>e trent<strong>in</strong>a, è <strong>in</strong>vece l’autore di<br />

“Frontiere della memoria” (Malga Valarica, presso <strong>il</strong> passo del<br />

Brocon, f<strong>in</strong>o al 30 agosto), mostra fotografica sui segni lasciati<br />

dalla Grande Guerra nel paesaggio trent<strong>in</strong>o.<br />

Altro evento molto atteso è la mostra dell’artista François Lelong<br />

(Malga Costa <strong>in</strong> Valle di Sella, dal 5 luglio al 13 settembre), che<br />

esplora analogie tra vegetali e animali, rami/arti, corteccia/pelle,<br />

l<strong>in</strong>fa/sangue per una riflessione <strong>in</strong> chiave immag<strong>in</strong>ifica e poetica<br />

sulle relazioni che legano tra loro gli esseri viventi.<br />

Malga Costa è nel corso dei mesi tra luglio e agosto <strong>il</strong> fulcro di<br />

una serie di eventi di poesia, di musica, di teatro, di danza che<br />

vedranno tra gli altri le presenze di Mariangela Gualtieri, Marco<br />

Lodoli, Mario Brunello, Marco Paol<strong>in</strong>i, Gabriele Vacis, Roberta<br />

Dapunt.<br />

Mirta Carroli<br />

Ci sono serenità e forza nelle sculture che Mirta Carroli espone<br />

per l’annuale appuntamento di Castel Perg<strong>in</strong>e (f<strong>in</strong>o all’8<br />

novembre). La forza deriva dall’uso del ferro, tagliato, saldato,<br />

lasciato arrugg<strong>in</strong>ire all’aria, non al modo di un fabbro che lo<br />

batte e lo modella, ma conservando <strong>il</strong> suo aspetto di prodotto<br />

di fonderia e facendolo <strong>in</strong>contrare con l’idea di una forma. Così,<br />

nella r<strong>in</strong>uncia al corpo a corpo con la materia, è appunto la<br />

serenità di un’<strong>in</strong>venzione formale a guadagnarci, dove segno e<br />

disegno vengono <strong>in</strong> primo piano, l’ immag<strong>in</strong>ario percorre la via<br />

di evocazioni mitiche e arcaiche (le ruote di un carro “div<strong>in</strong>o”, la<br />

“Nike”), e anche quando att<strong>in</strong>ge alla cultura materiale contad<strong>in</strong>a<br />

(come lo scheletro di una grossa ruota di mac<strong>in</strong>a, o degli erpici)<br />

se ne serve senza tentazioni nostalgiche, <strong>in</strong>serendola <strong>in</strong> una<br />

propria astrazione fantastica. Talvolta si lascia toccare dallo<br />

spirito dei luoghi (e allora <strong>in</strong>venta un’araldica di torri-totem),<br />

oppure lavora per togliere anziché aggiungere, e crea un traforo<br />

<strong>in</strong> cui viene ancora più esaltata la propensione, presente <strong>in</strong> tutte<br />

le opere, a co<strong>in</strong>volgere <strong>il</strong> vuoto, a lavorare sullo spazio <strong>in</strong>vece<br />

che sulla massa e sul volume. Alla f<strong>in</strong>e, è questo che resta, la<br />

leggerezza di un’ispirazione mitica nel taglio semplice e crudo<br />

della materia.<br />

Stefano Zanella<br />

40 luglio 2009


monitor luglio<br />

venuto famoso <strong>in</strong> seguito alla sua<br />

collaborazione col regista Kusturica.<br />

Molto popolare nell'Europa<br />

Orientale, Bregović è stato<br />

accusato più volte di "rubare"<br />

la musica zigana e popolare dei<br />

Balcani ripresentandola come<br />

una propria creazione.<br />

martedì 14 luglio<br />

Classica<br />

Ben Schoeman<br />

(pianoforte)<br />

Musiche di Bach, Rachman<strong>in</strong>ov,<br />

Liszt. Per “P<strong>in</strong>è Musica”.<br />

Baselga di P<strong>in</strong>è, Centro<br />

Congressi P<strong>in</strong>è 1000, ore 21.<br />

“Serata romantica”<br />

con <strong>il</strong> Mozart Consort Salzburg.<br />

Rovereto, Chiostro di S.<br />

Rocco, ore 21.<br />

co alle recenti sperimentazioni<br />

m<strong>in</strong>imalistiche e non solo, passando<br />

per <strong>il</strong> jazz e <strong>il</strong> progressive<br />

rock, e immerso nella produzione<br />

artistica contemporanea. Molto,<br />

molto <strong>in</strong>teressante; ma le 2 ore di<br />

camm<strong>in</strong>o per arrivare al rifugio<br />

suggeriscono preparazione montanara.<br />

Rock<br />

Rock<strong>in</strong>’ Diapason Band<br />

<strong>in</strong> concerto.<br />

Gardolo, Parco di Melta, ore<br />

21.<br />

Teatro<br />

“Il rospo e la lucciola”<br />

Incontro con Alejandro Jodorowsky.<br />

Per “Perg<strong>in</strong>e Spettacolo<br />

Aperto”.<br />

Perg<strong>in</strong>e, Teatro Tenda, ore 21.15.<br />

“Serenata per <strong>il</strong> Nuovo<br />

Mondo”<br />

con Antonio Catalano. Per “Perg<strong>in</strong>e<br />

Spettacolo Aperto”.<br />

Perg<strong>in</strong>e, Ex cuc<strong>in</strong>e<br />

dell’Ospedale Psichiatrico,<br />

ore 23.<br />

“Racconti del terrore”<br />

di Alessio Kogoj, con i Teatri<br />

soffiati.<br />

Trento, Studentato S.<br />

Bartolameo, ore 22.<br />

Teatro<br />

“Sui sentieri della<br />

memoria – Le Dolomiti<br />

raccontano”<br />

di Maria Crist<strong>in</strong>a Giambruno.<br />

Trento, V<strong>il</strong>la Baldu<strong>in</strong>i<br />

Tambosi, ore 20 e 22. Replica<br />

domani, ore 20 e 22.<br />

Vedi presentazione al 4 luglio.<br />

Classica<br />

“Le tastiere<br />

raccontano:<br />

<strong>il</strong> violoncello”<br />

Con i giovani dell’Accademia<br />

Pianistica di Imola. Per “P<strong>in</strong>è<br />

Musica”.<br />

Vigo, Chiesa di San Giuseppe,<br />

ore 11.<br />

Folk<br />

Sancto Ianne<br />

Per “It<strong>in</strong>erari Folk”.<br />

Trento, Giard<strong>in</strong>o Santa<br />

Chiara, ore 21.30.<br />

Folk<br />

Otello Profazio<br />

Per “It<strong>in</strong>erari Folk”.<br />

Trento, Piazza Battisti, ore<br />

21.30.<br />

È considerato dai suoi colleghi<br />

<strong>il</strong> “Pr<strong>in</strong>cipe dei Cantastorie” del<br />

sud Italia, rappresentante di tutte<br />

le regioni, <strong>in</strong> particolare della<br />

Calabria – dove è nato – e della<br />

Sic<strong>il</strong>ia. La sua è attività di altissimo<br />

valore, nel recupero e nella<br />

conservazione delle tradizioni,<br />

ma anche nell’impegno politico,<br />

civ<strong>il</strong>e e sociale.<br />

Banda di Piazza<br />

Caricamento<br />

Borgo Sacco di Rovereto,<br />

Parco di Palazzo Bossi-<br />

Fedrigotti, ore 21.<br />

Musica<br />

Delta Saxophone<br />

Quartet<br />

Per “I suoni delle Dolomiti”.<br />

Val di Fassa, Rifugio San<br />

Nicolò, ore 14.<br />

Un quartetto <strong>in</strong>glese, capace di<br />

spaziare dal repertorio classi-<br />

Alejandro Jodorowsky è uno<br />

dei personaggi più affasc<strong>in</strong>anti<br />

che esistano al mondo: regista,<br />

sceneggiatore di fumetti, scrittore,<br />

poeta, sciamano, guaritore,<br />

psicologo... Tutto all'<strong>in</strong>segna<br />

del surrealismo, abbracciato da<br />

giovane e mai abbandonato. Jodorowsky<br />

si presenta a Perg<strong>in</strong>e a<br />

briglia sciolta, con l'<strong>in</strong>tenzione di<br />

parlare a ruota libera di poesia e<br />

di vita.<br />

mercoledì 15 luglio<br />

Cabaret<br />

I toni marci<br />

Trento, Madonna Bianca, Piazzale<br />

Europa, ore 21.<br />

Trio di comici trent<strong>in</strong>i.<br />

C<strong>in</strong>ema<br />

“Gran Tor<strong>in</strong>o”<br />

di e con Cl<strong>in</strong>t Eastwood, e con<br />

Christopher Carley, Bee Vang.<br />

Rovereto, Terrazze del Mart,<br />

ore 21.30.<br />

Un ragazzetto viene ricattato da<br />

una ganga della sua stessa etnia.<br />

Walt, anziano vic<strong>in</strong>o di casa reduce<br />

dalla guerra <strong>in</strong> Corea, si<br />

pone al suo fianco. Il furore di<br />

Walt emerge <strong>in</strong> diversi primi piani<br />

<strong>in</strong> cui guarda dritto <strong>in</strong> avanti,<br />

strizza gli occhi, e r<strong>in</strong>ghia dalla<br />

rabbia. Quello di Cl<strong>in</strong>t è un furore<br />

conservatore, ma non tristemente<br />

<strong>in</strong>dividualista. L’ansia<br />

non rimane riservata al proprio<br />

dest<strong>in</strong>o privato, ma si dispiega, è<br />

collettiva, liberante, viva.<br />

Rappresentanti della tradizione<br />

del Sannio beneventano, propongono<br />

una musica di mescolanza,<br />

un “neo folk d’autore” con venature<br />

rock, blues, arabe, balcaniche,<br />

tra ballate e tammuriate,<br />

restando comunque legati alla<br />

propria terra.<br />

Incontri<br />

“Sudamerica: serata<br />

<strong>in</strong>terculturale”<br />

Cibo, musica e poesia.<br />

Rovereto, Piazza Damiano<br />

Chiesa 8, ore 20.30.<br />

Ad un momento conviviale si aggiungerà<br />

la lettura di testi lat<strong>in</strong>oamericani<br />

(<strong>in</strong> l<strong>in</strong>gua orig<strong>in</strong>ale e<br />

<strong>in</strong> traduzione), accompagnata<br />

da musiche tradizionali.<br />

QUESTOTRENTINO<br />

41


monitor luglio<br />

Musica<br />

Quartetto vocale di<br />

Giovanna Mar<strong>in</strong>i.<br />

Per “I suoni delle Dolomiti”.<br />

S. Mart<strong>in</strong>o di Castrozza,<br />

Malga Venegiota, ore 14.<br />

A l’antica. Musiche di Armando<br />

Francesch<strong>in</strong>i. Coreografie<br />

di Maria Grazia Torbol, con la<br />

compagnia Danza Viva.<br />

Trento, Via Belenzani, ore 21.<br />

giovedì 16 luglio<br />

Cabaret<br />

Baz – Marco Bazzoni<br />

Rovereto, Piazza Malfatti, ore<br />

21.<br />

Cabarettista della batteria di<br />

“Colorado Cafè”.<br />

C<strong>in</strong>ema<br />

“La felicità porta<br />

fortuna”<br />

Musiche di Schumann e Skrjab<strong>in</strong>.<br />

Per “Perg<strong>in</strong>e Spettacolo<br />

Aperto”.<br />

Perg<strong>in</strong>e, Parco dei tre<br />

castagni, ore 21.<br />

Folk<br />

Zakir Hussa<strong>in</strong><br />

Per “I suoni delle Dolomiti”.<br />

Terme di Comano, Malga<br />

Movl<strong>in</strong>a, ore 14.<br />

Teatro<br />

“4.48”<br />

di Sarah Kane. Per “Perg<strong>in</strong>e<br />

Spettacolo Aperto”.<br />

Perg<strong>in</strong>e, Ex cuc<strong>in</strong>e<br />

dell’Ospedale Psichiatrico,<br />

ore 23.<br />

Sarah Kane, autrice <strong>in</strong>glese<br />

morta a soli 28 anni nel 1999,<br />

ha scritto 4.48 prima di suicidarsi.<br />

E’ Sarah Kane stessa che<br />

<strong>in</strong> un lanc<strong>in</strong>ante monologo parla<br />

della sua decisione di togliersi la<br />

vita, guardando <strong>in</strong> faccia <strong>il</strong> volto<br />

della sua disperazione, della sua<br />

depressione, della sua malattia<br />

mentale e, <strong>in</strong>f<strong>in</strong>e, della sua morte.<br />

La “Joan Baez italiana”, diventata<br />

famosa negli anni ‘60 per<br />

le canzoni politiche e sociali,<br />

è anche appassionata di tutte<br />

le espressioni vocali; con <strong>il</strong> suo<br />

quartetto presenterà una grande<br />

varietà di canti da ogni tipo di<br />

repertorio. Interessante culturalmente,<br />

banale per i musicisti.<br />

Teatro<br />

“Nuvole di passaggio”<br />

Regia di Antonio Viganò. Per<br />

“Perg<strong>in</strong>e Spettacolo Aperto”.<br />

Perg<strong>in</strong>e, Ex cuc<strong>in</strong>e<br />

dell’Ospedale Psichiatrico,<br />

ore 21.15.<br />

“SD – discoteca<br />

s<strong>il</strong>enziosa”<br />

Per “Perg<strong>in</strong>e Spettacolo Aperto”.<br />

Perg<strong>in</strong>e, Ex cuc<strong>in</strong>e<br />

dell’Ospedale Psichiatrico,<br />

ore 23.<br />

Teatro, musica e danza<br />

“C<strong>in</strong>quenotti”<br />

Andrea Castelli <strong>in</strong> un testo di<br />

Giuseppe Calliari. Suonano <strong>il</strong><br />

Virtuoso Ensemble e l’ensemble<br />

di Mike Leigh, con Sally<br />

Hawk<strong>in</strong>s, Alexis Zegerman, Andrea<br />

Riseborough,<br />

Trento, Museo Trident<strong>in</strong>o di<br />

Scienze Naturali, ore 20.45<br />

e 23.<br />

Un regista che priv<strong>il</strong>egia generalmente<br />

i momenti tristi ci regala<br />

stavolta una commedia, e<br />

un personaggio del tutto solare:<br />

Poppy, maestra <strong>in</strong> una scuola<br />

materna, riesce a svoltare <strong>in</strong> positivo<br />

tutti gli accidenti che le capitano.<br />

A partire dal furto di una<br />

bicicletta.<br />

“Be k<strong>in</strong>d, rew<strong>in</strong>d”<br />

di Michel Gondry, con Jack<br />

Black e Mos Def.<br />

Martignano, Maso Martis. Ore<br />

20: visita della Cant<strong>in</strong>a. Ore<br />

21.30: f<strong>il</strong>m.<br />

Michel Gondry è uno dei più importanti<br />

registi <strong>in</strong> circolazione.<br />

Ci regala una storia divertente<br />

e profonda. Protagonisti un paio<br />

di balordi che lavorano <strong>in</strong> un noleggio<br />

di videocassette, sorpassati<br />

dalla tecnologia e lasciati <strong>in</strong>dietro<br />

dal successo. Un piccolo f<strong>il</strong>m<br />

geniale, fatto di nostalgia analogica<br />

e amore per <strong>il</strong> c<strong>in</strong>ema.<br />

Classica<br />

Y<strong>in</strong>gjia Xuè e André<br />

Gallo (pianoforte)<br />

Riconosciuto come <strong>il</strong> maestro<br />

mondiale della tabla che, per<br />

dovere di <strong>in</strong>formazione, è parola<br />

araba e significa tamburo. Si<br />

tratta <strong>in</strong> realtà di uno strumento<br />

percussivo a due corpi che l'<strong>in</strong>diano<br />

Zakir Hussa<strong>in</strong> ha portato<br />

alle estreme sperimentazioni.<br />

Zakir vanta più di trent'anni di<br />

carriera musicale, <strong>in</strong>numerevoli<br />

collaborazioni a livello <strong>in</strong>ternazionale,<br />

composizioni per f<strong>il</strong>m,<br />

nonché la fondazione della Moment<br />

Records e scuole di tabla a<br />

Mumbai e San Francisco. Il suo<br />

ritmo, che a volte arriva a<br />

20 battute al secondo, risulta a<br />

tratti di diffic<strong>il</strong>e comprensione se<br />

non siete bonghisti dalle mani <strong>in</strong>callite<br />

o perlomeno percussionisti<br />

nello spirito.<br />

Musica<br />

“Il piano piange”<br />

Concerto per pianoforte. Per<br />

“Perg<strong>in</strong>e Spettacolo Aperto”.<br />

Perg<strong>in</strong>e, Ex cuc<strong>in</strong>e dell’Ospedale<br />

Psichiatrico, ore 21.15.<br />

venerdì 17 luglio<br />

C<strong>in</strong>ema<br />

“Gli amici del bar<br />

Margherita”<br />

di Pupi Avati, con Diego Abatantuono,<br />

Luigi Lo Cascio, Laura<br />

Chiatti.<br />

Rovereto, Terrazze del Mart,<br />

ore 21.30.<br />

Un vecchio quartiere di Bologna<br />

ricostruito a Cuneo? Poteri della<br />

f<strong>in</strong>zione c<strong>in</strong>ematografica (e della<br />

F<strong>il</strong>m Commission del Piemonte).<br />

Il f<strong>il</strong>m è puro Pupi Avati: ricordi<br />

di giov<strong>in</strong>ezza, amore per i luoghi,<br />

racconto collettivo, quadretti di<br />

prov<strong>in</strong>cia, b<strong>il</strong>iardo, donne, jazz<br />

e Sanremo. “Adesso anche Bologna<br />

ha i suoi Vitelloni” (Roberto<br />

Nepoti).<br />

“Gran Tor<strong>in</strong>o”<br />

di e con Cl<strong>in</strong>t Eastwood, e con<br />

Christopher Carley, Bee Vang.<br />

Mattarello, Centro S. Vig<strong>il</strong>io,<br />

ore 21.30.<br />

Vedi presentazione al 15 luglio.<br />

Danza<br />

“Cage – Sculpture”<br />

Coreografia di Roberto Zappalà.<br />

Per “Perg<strong>in</strong>e Spettacolo<br />

Aperto”.<br />

Perg<strong>in</strong>e, Teatro Tenda, ore 21.15.<br />

42 luglio 2009


La musica di John Cage è da<br />

sempre associata alle creazioni<br />

di danza contemporanea più m<strong>in</strong>imali<br />

-a partire dal leggendario<br />

sodalizio con Merce Cunn<strong>in</strong>gham-<br />

e diviene anche per Roberto<br />

Zappalà <strong>il</strong> pretesto per una<br />

stretta comunicazione tra spazio<br />

e corpo, liberato dalle rigide<br />

trame letterarie e concettuali. Lo<br />

spettacolo è frutto di un laboratorio<br />

che, all’<strong>in</strong>terno del progetto<br />

“Home-less”, ha portato a Perg<strong>in</strong>e<br />

dieci danzatori provenienti da<br />

c<strong>in</strong>que diversi paesi.<br />

Folk<br />

Yungchen Lhamo<br />

Per “I suoni delle Dolomiti”.<br />

Val Rendena, Forte Clemp,<br />

ore 14.<br />

Yungchen Lhamo propone musica<br />

tibetana con forti t<strong>in</strong>te nostalgiche.<br />

Il "mal del paese" nasce e si<br />

sv<strong>il</strong>uppa da una prospettiva anglosassone,<br />

prima austrialiana,<br />

poi statunitense, <strong>in</strong> particolare<br />

dalla casa discografica di Peter<br />

Gabriel, presso la quale <strong>in</strong>cide. La<br />

"dea della melodia e della canzone"<br />

- questo <strong>il</strong> significato del suo<br />

nome attibuitole da un giovane<br />

Lama - vanta collaborazioni con<br />

Natalie Merchant, Annie Lennox,<br />

B<strong>il</strong>ly Corgan, Sheryl Crow,<br />

Michael Stipe. Sebbene la Presanella<br />

non sia <strong>il</strong> Tetto del Mondo,<br />

l'ambiente si presta a diffondere<br />

l'<strong>in</strong>censo tibetano <strong>in</strong> modo suggestivo<br />

soprattutto per chi è amante<br />

della world music.<br />

Mamadì Kaba<br />

<strong>in</strong> concerto.<br />

Trento, Piedicastello, piazza<br />

antistante le gallerie, ore 21.<br />

Musicista, pittore e scrittore proveniente<br />

dalla Gu<strong>in</strong>ea, è attivamente<br />

impegnato nella difesa<br />

delle tradizioni del suo popolo.<br />

Rievocazioni<br />

“L’abito nel cuore –<br />

Rovereto 1700”<br />

di Michele Pand<strong>in</strong>i, con Sonia Placidi,<br />

Loredana Venturelli, Daniela<br />

Bertelli, Francesca Velardita.<br />

Sacco di Rovereto, Palazzo<br />

Bossi Fedrigotti, ore 21.<br />

Una passeggiata attraverso la<br />

moda del ‘700 con accompagnamento<br />

di musica e danza.<br />

Teatro<br />

“Iamos”<br />

con <strong>il</strong> Teatr<strong>in</strong>o Clandest<strong>in</strong>o. Per<br />

“Perg<strong>in</strong>e Spettacolo Aperto”.<br />

Perg<strong>in</strong>e, Ex Ospedale<br />

Psichiatrico, ore 23.<br />

Una scena sulla quale agiscono<br />

<strong>in</strong>sieme un atto performativo,<br />

una selezione musicale, degli<br />

strumenti musicali e un’immag<strong>in</strong>e<br />

costituita da elementi reali<br />

(scatoloni, carte fluo, lampade).<br />

Sotto <strong>il</strong> patroc<strong>in</strong>io di una delle<br />

compagnie più <strong>in</strong>teressanti e<br />

<strong>in</strong>novative del teatro italiano, <strong>il</strong><br />

Teatr<strong>in</strong>o Clandest<strong>in</strong>o.<br />

sabato 18 luglio<br />

Classica<br />

Trio Ad Libitum<br />

Musiche di Klughardt, Kahn,<br />

Britten.<br />

Trento, Piazza Battisti, Spazio<br />

Archeologico Sotterraneo del<br />

Sas, ore 20.45.<br />

“Astrologiche note”<br />

Conversazion-concerto a cura<br />

di Chiara San Giuseppe. Per<br />

“P<strong>in</strong>è Musica”.<br />

Baselga di P<strong>in</strong>è, Centro P<strong>in</strong>è<br />

1000, ore 21.<br />

Danza<br />

“Cage – Sculpture”<br />

Coreografia di Roberto Zappalà.<br />

Per “Perg<strong>in</strong>e Spettacolo<br />

Aperto”.<br />

Perg<strong>in</strong>e, Teatro Tenda, ore<br />

21.15.<br />

Vedi presentazione al 17 luglio.<br />

Feste<br />

Festa di chiusura<br />

di “Perg<strong>in</strong>e Spettacolo Aperto”.<br />

Perg<strong>in</strong>e, Ex cuc<strong>in</strong>e dell’Ospedale<br />

Psichiatrico, ore 23.<br />

Folk<br />

Tekameli<br />

Per “It<strong>in</strong>erari Folk”.<br />

Trento, Piazza Battisti, ore<br />

21.30.<br />

I provenzali Tekameli racchiudono<br />

<strong>in</strong> sé gli elementi della musica<br />

gitana dell’Europa occidentale,<br />

partendo dalle popolazioni z<strong>in</strong>gare<br />

franco-catalane e arrivando<br />

al cante jondo andaluso, al<br />

flamenco, ai canti religiosi, colorando<br />

<strong>il</strong> tutto con <strong>in</strong>fluenze della<br />

rumba caraibica.<br />

Concerto Gospel<br />

con i Tribù Gospel S<strong>in</strong>gers.<br />

Trento, Chiesa di S. Francesco<br />

Saverio, ore 21.<br />

Musica<br />

“Live for Jenny”<br />

Rovereto, Piazza Malfatti, ore<br />

21.<br />

Evento musicale con la partecipazione<br />

di <strong>numero</strong>si artisti <strong>in</strong>ternazionali<br />

a sostegno del “Progetto<br />

Jenny”, che raccoglie fondi<br />

per la ricerca sulla s<strong>in</strong>drome di<br />

Angelmann, una grave malattia<br />

genetica <strong>in</strong>fant<strong>il</strong>e.<br />

Teatro<br />

“Ay l’amor”<br />

Produzione del Teatro Due<br />

Mondi, regia di Alberto Gr<strong>il</strong>li.<br />

Trento, Giard<strong>in</strong>o S. Chiara,<br />

ore 21.30.<br />

Teatro<br />

“Sui sentieri della<br />

memoria – Le Dolomiti<br />

raccontano”<br />

di Maria Crist<strong>in</strong>a Giambruno.<br />

Arco, Castello, ore 10.30,<br />

18.30, 21. Replica domani, ore<br />

10.30, 18.30, 21<br />

Vedi presentazione al 4 luglio.<br />

domenica 19 luglio<br />

Danza<br />

“Esplorazioni”<br />

A cura del CDM. Coreografie di<br />

Fabrizio Bernard<strong>in</strong>i, creazioni<br />

video di Francesco Siddi.<br />

Rovereto, Piazza Malfatti, ore<br />

21.<br />

Folk<br />

Bob Jones & The<br />

Bluegrass Cats<br />

Per “It<strong>in</strong>erari Folk”.<br />

Trento, Piazza Battisti, ore 21.30.<br />

Bob Jones è un esponente di spicco<br />

del bluegrass americano, la<br />

branca del country che racchiude<br />

<strong>in</strong>fluenze irlandesi e anglosassoni,<br />

<strong>in</strong>trecciandosi con <strong>il</strong> blues,<br />

e che prende <strong>il</strong> nome dal tipico<br />

colore dell’erba del Tennessee. A<br />

Trento si esibirà con una band di<br />

grandi artisti country italiani.<br />

QUESTOTRENTINO<br />

43


monitor luglio<br />

Teatro<br />

“Come queste pietre”<br />

Con la Cimpagnia delle Arti e <strong>il</strong><br />

Coro Voci Alp<strong>in</strong>e Città di Mori.<br />

Per “La memoria dei luoghi”.<br />

Mori, Tr<strong>in</strong>cee Monte Grorn,<br />

ore 16.<br />

lunedì 20 luglio<br />

C<strong>in</strong>ema<br />

“Operazione Valchiria”<br />

di Bryan S<strong>in</strong>ger, con Tom Cruise,<br />

Eddie Izzard, Kenneth Branagh.<br />

Rovereto, Terrazze del Mart,<br />

ore 21.30.<br />

Il regista de “I soliti sospetti” porta<br />

<strong>in</strong> scena <strong>il</strong> complotto che un<br />

gruppo di ufficiali tedeschi ordisce<br />

nel luglio 1944 contro Hitler.<br />

Troppo avventuroso per essere<br />

storico, troppo storico per essere<br />

avventuroso.<br />

Danza<br />

“M<strong>il</strong>onga per strada”<br />

A cura del CDM.<br />

Rovereto, Piazza delle Erbe,<br />

ore 20.30.<br />

Folk<br />

Tsuumi Sound System<br />

Per “It<strong>in</strong>erari Folk”.<br />

Trento, Piazza Battisti, ore 21.30.<br />

Tsuumi Sound System è un progetto<br />

f<strong>in</strong>landese che, att<strong>in</strong>gendo<br />

dal patrimonio musicale nordico<br />

e conservandone anche gli strumenti,<br />

ottiene un suono moderno,<br />

grazie anche a una nutrita<br />

sezione ritmica.<br />

martedì 21 luglio<br />

Classica<br />

Orchestra Haydn<br />

Musiche di Ross<strong>in</strong>i e Mendelssohn.<br />

Trento, Via Belenzani, ore 21.<br />

Classica-Jazz<br />

Uri Ca<strong>in</strong>e e i Virtuosi<br />

Italiani<br />

Per “I suoni delle Dolomiti”.<br />

Val di Fiemme, Passo Lavazè,<br />

ore 14.<br />

Folk<br />

F<strong>il</strong>ska<br />

<strong>in</strong> concerto.<br />

Rovereto, Piazza Malfatti, ore<br />

21.<br />

Band scozzese di quattro elementi<br />

che eseguono musiche tradizionali<br />

ma anche pezzi orig<strong>in</strong>ali.<br />

Musica<br />

Qu<strong>in</strong>tetto Veneto<br />

<strong>in</strong> concerto.<br />

V<strong>il</strong>lazzano, Parco V<strong>il</strong>la Mersi,<br />

ore 21. Replica domani nel<br />

parco di Romagnano.<br />

mercoledì 22 luglio<br />

C<strong>in</strong>ema<br />

“Uom<strong>in</strong>i che odiano le<br />

donne”<br />

di Niels Arden Oplev, con Peter<br />

Haber, Michael Nyqvist, Noomi<br />

Rapace.<br />

Rovereto, Terrazze del Mart,<br />

ore 21.30.<br />

Forse lascerà <strong>in</strong>terdetto chi ha letto<br />

<strong>il</strong> giallo bestseller di Stieg Larsson,<br />

ma <strong>il</strong> f<strong>il</strong>m, nel suo genere,<br />

funziona. Quando si accendono<br />

le luci si risvegliano le perplessità<br />

(i soliti nazisti cattivi, sembra un<br />

telef<strong>il</strong>m tedesco...), ma nel buio<br />

della sala è co<strong>in</strong>volgimento e suspence.<br />

Classica<br />

Concerto<br />

con i giovani del Conservatorio<br />

“Poll<strong>in</strong>i” di Padova. Musiche<br />

di Brower, Guerra, Tur<strong>in</strong>a. Per<br />

“P<strong>in</strong>è Musica”.<br />

Miola, Sagrato della chiesa di<br />

S. Rocco, ore 11.<br />

Incontri<br />

“In viaggio”<br />

Rovereto, Cortesela Bontadi,<br />

ore 21.<br />

Racconti di viaggiatori, poeti,<br />

mistici e vagabondi. Letture con<br />

musiche dal vivo.<br />

Jazz<br />

Saxofour<br />

Per “I suoni delle Dolomiti”.<br />

Valsugana, Panarotta, La<br />

Bassa, ore 14.<br />

Quartetto <strong>formato</strong> dai migliori<br />

sassofonisti jazz austriaci, propone<br />

un programma <strong>in</strong> omaggio<br />

al mondo e agli eroi del c<strong>in</strong>ema,<br />

condito con l’ironia che li contraddist<strong>in</strong>gue.<br />

Concerto di divertimento,<br />

con strumentisti capaci<br />

di “recitare” con lo strumento per<br />

uno spettacolo a cavallo tra la<br />

musica e <strong>il</strong> cabaret.<br />

Rievocazioni<br />

“Storie di Orsola”<br />

Rievocazione <strong>in</strong> costume con<br />

la Compagnia delle Arti. Per “Il<br />

gioco dei castelli”.<br />

Spormaggiore, Castel Belfort,<br />

dalle ore 20. Repliche <strong>il</strong> 29<br />

luglio, <strong>il</strong> 10 e 26 agosto.<br />

giovedì 23 luglio<br />

C<strong>in</strong>ema<br />

“Vuoti a rendere”<br />

di Jan Sverak con Zdenek Sverak,<br />

Tatiana V<strong>il</strong>helmová, Daniela<br />

Kolarova, Alena Vránová<br />

Trento, Museo Trident<strong>in</strong>o di<br />

Scienze Naturali, ore 20.45<br />

e 23.<br />

Un professore va <strong>in</strong> pensione. Si<br />

deve <strong>in</strong>ventare dei nuovi lavori.<br />

Va <strong>in</strong> giro <strong>in</strong> bici per Praga facendo<br />

<strong>il</strong> pony express. Conosce<br />

gente nuova. Viaggia <strong>in</strong> mongolfiera.<br />

Un f<strong>il</strong>m medio europeo, a<br />

tratti godib<strong>il</strong>e a tratti noioso, di<br />

certo dimenticab<strong>il</strong>e.<br />

“Eldorado Road”<br />

di e con Bouli Lanners e con<br />

Fabrice Adde, Ph<strong>il</strong>ippe Nahon,<br />

Didier Toupy.<br />

Marano d’Isera, Azienda<br />

Agricola de Tarczal. Ore 20:<br />

visita della Cant<strong>in</strong>a. Ore<br />

21.30: f<strong>il</strong>m.<br />

Didier prova maldestramente<br />

a fare <strong>il</strong> ladro <strong>in</strong> casa di Yvan,<br />

l'unica persona di tutto <strong>il</strong> vic<strong>in</strong>ato<br />

ad essere sprovvisto di cane da<br />

guardia. L'<strong>in</strong>contro è uno scontro.<br />

Ma poi diventa un viaggio.<br />

Un road movie belga, che mescola<br />

mal<strong>in</strong>conia e surrealismo. La<br />

Vallonia è quasi <strong>il</strong> West.<br />

Classica-Jazz<br />

Paolo Fresu e i<br />

Virtuosi Italiani<br />

Per “I suoni delle Dolomiti”.<br />

Val di Fassa, Rifugio Boè, ore<br />

14.<br />

Forse <strong>il</strong> più grande trombettista<br />

jazz italiano <strong>in</strong>contra l’orchestra<br />

de I Virtuosi Italiani, ensemble<br />

versat<strong>il</strong>e e di grande spessore.<br />

Programma dedicato al repertorio<br />

barocco, che Fresu saprà sicuramente<br />

arricchire di un sapore<br />

personale. Da non perdere.<br />

Paolo Fresu<br />

44 luglio 2009


Jazz<br />

“Encresciadum – A<br />

Dream and a Tale”<br />

Per “NonSole Jazz Festival”.<br />

Cles, Corso Dante, ore 21.<br />

Un bellissimo progetto, dove <strong>il</strong><br />

jazz <strong>in</strong>contra la cultura e le leggende<br />

lad<strong>in</strong>e della val di Fassa,<br />

produzione della Grenz di Moena.<br />

Alcuni fra i migliori musicisti<br />

locali e nazionali <strong>in</strong>terpretano<br />

12 pezzi orig<strong>in</strong>ali di Roberto<br />

Soggetti, primo esperimento di<br />

creazione di una “musica lad<strong>in</strong>a<br />

contemporanea”.<br />

Musica<br />

“Dalla Topol<strong>in</strong>o alla<br />

Vespa”<br />

con i Blue Dolls.<br />

Trento, Piazza Battisti, ore<br />

21.30.<br />

La colonna sonora di vent’anni<br />

di vita italiana. Le canzoni più<br />

famose pressappoco dal 1936 al<br />

1956.<br />

venerdì 24 luglio<br />

C<strong>in</strong>ema<br />

“Il giard<strong>in</strong>o di limoni –<br />

Lemon Tree”<br />

di Eran Riklis, con Hiam Abbas,<br />

Doron Tavory, Ali Suliman.<br />

Rovereto, Terrazze del Mart,<br />

ore 21.30.<br />

“Il muro <strong>il</strong> muro, / che come la<br />

mano di uno scippatore / avanza<br />

per ch<strong>il</strong>ometri zigzagando /<br />

tra le piantagioni...” . Sono versi<br />

di Aharon Shabtai, poeta di Tel<br />

Aviv. “Il giard<strong>in</strong>o dei limoni” ha<br />

a che fare con un conf<strong>in</strong>e sott<strong>il</strong>e,<br />

una vedova palest<strong>in</strong>ese, un m<strong>in</strong>istro<br />

israeliano, sua moglie. La solidarietà<br />

tra donne scatta, e non<br />

scatta. Un buon f<strong>il</strong>m medio<br />

“Ex”<br />

di Fausto Brizzi con Alessandro<br />

Gassman, Claudia Ger<strong>in</strong>i, Céc<strong>il</strong>e<br />

Cassel.<br />

Mattarello, Centro S. Vig<strong>il</strong>io,<br />

ore 21.30.<br />

Il racconto <strong>in</strong>treccia <strong>in</strong>namoramenti,<br />

entusiasmi, litigi e addii.<br />

Il regista de “La notte prima degli<br />

esami” <strong>in</strong>siste sul suo registro,<br />

la commedia, con riferimenti generazionali<br />

e “sociologici” precisi.<br />

Con molta furbizia ma anche<br />

una discreta dose di talento.<br />

Danza<br />

“La densità<br />

dell’umano”<br />

con la compagnia Abbondanza-<br />

Bertoni. Per “Drodesera”-<br />

Dro, Centrale di Fies, Sala<br />

Turb<strong>in</strong>a 1, ore 21.<br />

L’unica compagnia di danza<br />

trent<strong>in</strong>a di livello nazionale torna<br />

a Dro con un lavoro per dieci<br />

danzatori. Però si tratta, per ora,<br />

solo di uno studio, che nella forma<br />

def<strong>in</strong>itiva debutterà <strong>in</strong> ottobre<br />

a Reggio Em<strong>il</strong>ia.<br />

Folk<br />

Coro Bianche Zime<br />

Rovereto, Cortesela Bontadi,<br />

ore 21.<br />

Jazz<br />

Chicken Pussy Blues<br />

Band<br />

<strong>in</strong> concerto Per “NonSole Jazz<br />

Festival”.<br />

Malé, Piazza Reg<strong>in</strong>a Elena,<br />

ore 21.<br />

Musica<br />

Ezio Bosso e <strong>il</strong><br />

Buxusconsort<br />

Per “I suoni delle Dolomiti”.<br />

Lavarone, Malga Tablat, ore<br />

14.<br />

Ezio Bosso è contrabbassista, direttore<br />

e compositore di colonne<br />

sonore (tra cui i f<strong>il</strong>m di Salvatores);<br />

<strong>in</strong> collaborazione con <strong>il</strong><br />

Quartetto di Tor<strong>in</strong>o, ha creato <strong>il</strong><br />

Buxusconsort, un’orchestra d’archi<br />

“a geometria variab<strong>il</strong>e” organizzata<br />

come una band e dedita<br />

soprattutto all’esecuzione delle<br />

composizioni del fondatore.<br />

“Electronic Open Air<br />

Festival”<br />

Rovereto, Piazzale Degasperi,<br />

ore 21. Il festival prosegue<br />

f<strong>in</strong>o a domenica 26.<br />

Seconda edizione di un festival di<br />

musica elettronica Indie underground.<br />

Teatro<br />

“Framerate O – Primo<br />

esperimento”<br />

col collettivo Santasangre. Per<br />

“Drodesera”-<br />

Dro, Centrale di Fies, Sala<br />

Forgia, ore 20.30.<br />

“La luce del Nord” è <strong>il</strong> titolo di<br />

questa edizione del<br />

festival di Dro: <strong>in</strong>centrato<br />

sulla cultura<br />

nordica, la neve, <strong>il</strong><br />

ghiaccio. I Santasangre,<br />

giovane compagnia romana,<br />

c’entrerebbero come i cavoli a<br />

merenda; si tratta <strong>in</strong>vece di un<br />

esperimento <strong>in</strong> cui viene ut<strong>il</strong>izzato<br />

<strong>il</strong> ghiaccio e le sue capacità<br />

di riflettere le luci, modificarsi,<br />

<strong>in</strong>teragendo con <strong>il</strong> suono. Durata<br />

30’.<br />

“Jeug”<br />

con l’associazione culturale<br />

Anagoor. Per “Drodesera”.<br />

Dro, Centrale di Fies, Sala<br />

Turb<strong>in</strong>a 2, ore 22.<br />

Una performance di 30’ tutta<br />

giocata sulla compresenza <strong>in</strong> scena<br />

di una ragazza e di un cavallo:<br />

rapporto con la natura, dialogo<br />

non verbale con l’animale, sue<br />

<strong>in</strong>terazioni sempre diverse...<br />

“Pic-Pac-Pum-Tumb -<br />

Bizzarrie”<br />

di e con P<strong>in</strong>o Costalunga e con<br />

Valent<strong>in</strong>a Brusaferro.<br />

Rovereto, Palazzo Larcher-<br />

Fogazzaro, ore 21.<br />

Lo spettacolo, <strong>il</strong> cui titolo è tratto<br />

da un famoso poema di Mar<strong>in</strong>etti,<br />

si propone di rievocare le<br />

atmosfere del primo futurismo,<br />

nei suoi aspetti ridicoli ma anche<br />

nelle sue geniali anticipazioni.<br />

sabato 25 luglio<br />

Cabaret<br />

Omar Fant<strong>in</strong>i<br />

Rovereto, Piazza Malfatti, ore<br />

21.<br />

Cabarettista bergamasco: è <strong>il</strong><br />

“nonno Anselmo” di “Colorado<br />

Cafè”.<br />

Danza<br />

“La natura delle cose”<br />

con la compagnia di Virg<strong>il</strong>io<br />

Sieni. Per “Drodesera”.<br />

Dro, Centrale di Fies, Sala<br />

Turb<strong>in</strong>a 1, ore 22.<br />

QUESTOTRENTINO<br />

45


monitor luglio<br />

Luc<strong>il</strong>la Giagnoni<br />

Ispirato al “De rerum natura”<br />

di Lucrezio, <strong>in</strong>tende narrare, a<br />

modo suo, la nascita di Venere.<br />

Non c’entra con <strong>il</strong> tema del Nord<br />

del Festival, ma gli organizzatori,<br />

vistolo, lo hanno ugualmente voluto<br />

<strong>in</strong> cartellone.<br />

Folk<br />

Teatro<br />

“Crac”<br />

performace dei Motus. Per<br />

“Drodesera”.<br />

Dro, Centrale di Fies, Sala<br />

Mezzelune, ore 20.30.<br />

E’ un a solo di S<strong>il</strong>via Calderoni, a<br />

Dro più volte vista e apprezzata<br />

con la Compagnia Valdoca.<br />

“Framerate O – Primo<br />

esperimento”<br />

col collettivo Santasangre. Per<br />

“Drodesera”.<br />

Dro, Centrale di Fies, Sala<br />

Forgia, ore 23.30.<br />

Vedi presentazione al 24 wluglio.<br />

Tribo Iran Tribal<br />

<strong>in</strong> concerto.<br />

Cognola, Piazza Argentario,<br />

ore 21.<br />

Musiche e danze del Bras<strong>il</strong>e<br />

amazzonico.<br />

Jazz<br />

Roberto Cipelli<br />

e Roberta Rigotto<br />

<strong>in</strong> concerto. Per “NonSole Jazz<br />

Festival”.<br />

Caldes, Piazzale scuole, ore 18.<br />

Musica<br />

Performance musicale<br />

di Sergio Ricciardone. Per “Drodesera”.<br />

Dro, Centrale di Fies, Foyer,<br />

ore 23.30.<br />

“Verg<strong>in</strong>e Madre”<br />

con Luc<strong>il</strong>la Giagnoni. Per “I<br />

suoni delle Dolomiti”.<br />

Vallarsa, Rifugio Malga<br />

Zugna, ore 14.<br />

Ore 6, sei canti della Div<strong>in</strong>a<br />

Commedia che narrano la commedia<br />

umana di Dante: <strong>il</strong> viaggio<br />

(Il primo canto dell'<strong>in</strong>ferno),<br />

La Donna (Francesca, <strong>il</strong> V), l'Uomo<br />

(Ulisse, <strong>il</strong> XXVI), <strong>il</strong> Padre<br />

(Ugol<strong>in</strong>o, <strong>il</strong> XXXIII), la Bamb<strong>in</strong>a<br />

(Piccarda, <strong>il</strong> III del Paradiso) e la<br />

Madre (Verg<strong>in</strong>e madre, <strong>il</strong> XXXIII<br />

del paradiso). "Verg<strong>in</strong>e Madre" è<br />

una <strong>in</strong>teressante <strong>in</strong>terpretazione<br />

dell'opera dantesca che getta uno<br />

sguardo tutto femm<strong>in</strong><strong>il</strong>e sul Div<strong>in</strong><br />

Poema ed è, nelle parole della<br />

drammaturga, lo spettacolo che<br />

più la rappresenta.<br />

“Pop rock e <strong>il</strong> sole<br />

nero”<br />

con <strong>il</strong> Gruppo Caronte. Per<br />

“P<strong>in</strong>è Musica”.<br />

Segonzano, Castello, ore 21.<br />

“Jeug”<br />

con l’associazione culturale<br />

Anagoor. Per “Drodesera”.<br />

Dro, Centrale di Fies, Sala<br />

Turb<strong>in</strong>a 2, ore 21.<br />

Vedi presentazione al 24 luglio.<br />

“L’ultima casa”<br />

di Tiziano Scarpa.<br />

Trento, Giard<strong>in</strong>o S. Chiara,<br />

ore 21.30.<br />

Pièce vagamente ispirata alla<br />

goldoniana “La casa nova”.<br />

46 luglio 2009


“Per i caduti su questi<br />

conf<strong>in</strong>i”<br />

Con la Compagnia delle Arti e<br />

la banda della Valle di Ledro.<br />

Per “La memoria dei luoghi”.<br />

Bezzecca, Colle di S. Stefano,<br />

ore 21.<br />

domenica 26 luglio<br />

Danza<br />

“La natura delle cose”<br />

con la compagnia di Virg<strong>il</strong>io<br />

Sieni. Per “Drodesera”.<br />

Dro, Centrale di Fies, Sala<br />

Turb<strong>in</strong>a 1, ore 21.<br />

Vedi presentazione al 25 luglio.<br />

Musica<br />

Performance musicale<br />

di Sergio Ricciardone. Per “Drodesera”.<br />

Dro, Centrale di Fies, Foyer,<br />

ore 23.30.<br />

Boris Kovac e Darko<br />

Rundek Trio<br />

<strong>in</strong> concerto.<br />

Piedicastello, Piazza Centa,<br />

ore 21.<br />

“Pop rock e <strong>il</strong> sole<br />

nero”<br />

Col Gruppo Caronte. Per “P<strong>in</strong>è<br />

Musica”.<br />

Segonzano, Castello, ore 18,<br />

Teatro<br />

“Framerate O – Primo<br />

esperimento”<br />

col collettivo Santasangre. Per<br />

“Drodesera”.<br />

Dro, Centrale di Fies, Sala<br />

Forgia, ore 20.30.<br />

Vedi presentazione al 24 luglio.<br />

“Crac”<br />

performace dei Motus. Per<br />

“Drodesera”.<br />

Dro, Centrale di Fies, Sala<br />

Mezzelune, ore 22.30.<br />

Vedi presentazione al 25 luglio.<br />

lunedì 27 luglio<br />

C<strong>in</strong>ema<br />

“Disastro a<br />

Hollywood”<br />

di Barry Lev<strong>in</strong>son, con Robert<br />

De Niro, Bruce W<strong>il</strong>lis, John<br />

Turturro.<br />

Rovereto, Terrazze del Mart,<br />

ore 21.30.<br />

Industria o arte? Hollywood o<br />

Cannes? Lieto f<strong>in</strong>e o f<strong>in</strong>ale “europeo”?<br />

Un produttore c<strong>in</strong>ematografico<br />

è alle prese con <strong>in</strong>f<strong>in</strong>iti<br />

problemi, professionali e fam<strong>il</strong>iari.<br />

Lo <strong>in</strong>terpreta un grande<br />

Robert De Niro. Barry Levison è<br />

<strong>il</strong> regista di “Ra<strong>in</strong> Man” e “Good<br />

Morn<strong>in</strong>g Vietnam”.<br />

Folk<br />

“Il canto ebraico fra<br />

passato e presente”<br />

con l’Ensemble Shalom e Angel<br />

Harkatz.<br />

Rovereto, Chiostro di S.<br />

Rocco, ore 21.<br />

Il cantante lirico Angel Harkatz,<br />

accompagnato dall’Ensemble<br />

Shalom, si esibisce <strong>in</strong> un repertorio<br />

che spazia dal canto sacro alle<br />

musiche chassidiche, alle sonorità<br />

klezmer di orig<strong>in</strong>e popolare.<br />

Serata f<strong>in</strong>ale<br />

del X Festival Trent<strong>in</strong>o Mondialfolk.<br />

Trento, Piazza Battisti, ore<br />

21.30.<br />

Jazz<br />

Recital Trio<br />

<strong>in</strong> concerto. Per “NonSole Jazz<br />

Festival”.<br />

Denno, Cort<strong>il</strong>e Banal Cova,<br />

ore 21.<br />

Musica<br />

Concerto<br />

della band Carpark North. Per<br />

“Drodesera”.<br />

Dro, Centrale di Fies, Parco,<br />

ore 22.<br />

QUESTOTRENTINO<br />

47


monitor luglio<br />

Teatro<br />

“Un secco Nord”<br />

performance del gruppo Codice<br />

Ivan. Per “Drodesera”.<br />

Dro, Centrale di Fies, Sala<br />

Mezzelune, ore 20.30.<br />

Produzione per <strong>il</strong> Festival di un<br />

giovane gruppo bolzan<strong>in</strong>o: ci<br />

aspettiamo <strong>in</strong>ventiva e ironia.<br />

“Periodonero”<br />

col gruppo Cosmesi. Per “Drodesera”.<br />

Dro, Centrale di Fies, Sala<br />

Turb<strong>in</strong>a 2 ore 21.<br />

Spettacolo (quasi) teatrale, coprodotto<br />

da Dro con <strong>il</strong> Teatro<br />

Stab<strong>il</strong>e del Friuli. Durata 50’.<br />

martedì 28 luglio<br />

Classica<br />

Ouroboros Ensemble<br />

Trento, Piazza Battisti, ore 21.30.<br />

“Viol<strong>in</strong>o... più piano”<br />

Con S<strong>il</strong>vano M<strong>in</strong>ella e Flavia<br />

Brunetto. Musiche di Mozart,<br />

Mendelssohn, Schumann.<br />

Cavalese, Palacongressi, ore<br />

21.<br />

<strong>il</strong> m<strong>in</strong>imo comun denom<strong>in</strong>atore<br />

delle musiche tradizionali bras<strong>il</strong>iane.<br />

Ma l'<strong>in</strong>dag<strong>in</strong>e f<strong>il</strong>ologica<br />

musicale è solo un espediente per<br />

dimostrare come i veri virtuosi<br />

degli strumenti a corda non lavor<strong>in</strong>o<br />

solo <strong>in</strong> velocità, ma <strong>in</strong> sentimento<br />

e passione perché ciò che<br />

conta per fare musica magica, è<br />

toccare le zone più erogene della<br />

tastiera con <strong>il</strong> giusto ritmo.<br />

Ra<strong>in</strong>bow Chasers<br />

<strong>in</strong> concerto.<br />

Rovereto, S. Giorgio, Campo<br />

Polivalente, ore 21.<br />

Gruppo di giovani musicisti capitanato<br />

da Ashley Hutch<strong>in</strong>gs,<br />

considerato <strong>il</strong> padre del folk-rock<br />

britannico.<br />

Teatro<br />

“Tabula/Tavola”<br />

con Antonio R<strong>in</strong>aldi. Per “Drodesera”.<br />

Dro, Centrale di Fies, Sala<br />

Forgia, ore 13.<br />

Si tratta di una sperimentazione<br />

su un raggio di luce, e <strong>il</strong> suo <strong>in</strong>contro<br />

con un corpo umano. Ci<br />

lascia perplessi la durata (60’).<br />

“Un secco Nord”<br />

performance del gruppo Codice<br />

Ivan. Per “Drodesera”.<br />

Dro, Centrale di Fies, Sala<br />

Mezzelune, ore 22.<br />

Vedi presentazione al 27 luglio.<br />

“Happen<strong>in</strong>g”<br />

con Skyr Lee Bob. Per “Drodesera”.<br />

Dro, Centrale di Fies, Galleria<br />

Tras<strong>formato</strong>ri, ore 23.30.<br />

Danza, teatro, musica, mescolati<br />

<strong>in</strong> messaggi che si vogliono dissacranti.<br />

lodramma che Bollywood non<br />

risparmia, Boyle mantiene solo<br />

quel dosaggio di <strong>in</strong>gredienti che<br />

non ci risulti <strong>in</strong>digesto. Come un<br />

ristorante <strong>in</strong>diano con <strong>il</strong> cuoco<br />

europeo.<br />

Classica<br />

“Omaggio a Gorecki”<br />

con <strong>il</strong> S<strong>il</strong>esian Quartet. Per “I<br />

suoni delle Dolomiti”.<br />

Passo Rolle, Monte<br />

Castellazzo, ore 14.<br />

La musica di Henryk Górecki,<br />

uno dei maggiori compositori po-<br />

Folk<br />

Trio Madeira Bras<strong>il</strong><br />

Per “I suoni delle Dolomiti”.<br />

Altopiano della Paganella,<br />

Rifugio La Montanara, ore 14.<br />

Imperdib<strong>il</strong>i. Per tutti e per tutti<br />

i gusti, allegria allo stato puro.<br />

Ronaldo do Bandolim, Zé Paulo<br />

Becker e Marcello Gonçalves, tre<br />

carriere da solisti di quelle <strong>in</strong>arrivab<strong>il</strong>i,<br />

hanno unito i loro sforzi<br />

<strong>in</strong> un ambizioso progetto di promozione<br />

e riscoperta dello Choro,<br />

“Generazione<br />

scenario”<br />

Per “Drodesera”-<br />

Dro, Centrale di Fies, Parte<br />

prima: Sala Turb<strong>in</strong>a 1, ore 21.<br />

Parte seconda: Sala Turb<strong>in</strong>a<br />

2, ore 22,30.<br />

“Premio Scenario” è un concorso<br />

nazionale riservato ai giovani<br />

artisti che <strong>in</strong>terpretano l’impegno<br />

civ<strong>il</strong>e attraverso nuovi l<strong>in</strong>guaggi:<br />

dei 400 gruppi partecipanti, Dro<br />

presenta, qui e alle 22.30, i quattro<br />

v<strong>in</strong>citori.<br />

“Storie migranti”<br />

Con la Compagnia delle Arti.<br />

Per “La memoria dei luoghi”.<br />

Trento, Stazione ferroviaria,<br />

ore 21.<br />

mercoledì 29 luglio<br />

C<strong>in</strong>ema<br />

“The M<strong>il</strong>lionnaire”<br />

di Danny Boyle, con Mia Drake,<br />

Imran Hasnee, An<strong>il</strong> Kapoor.<br />

Rovereto, Terrazze del Mart,<br />

ore 21.30.<br />

Un f<strong>il</strong>m piacevole e riuscito. Che<br />

ha <strong>il</strong> difetto, non m<strong>in</strong>ore, di risultare<br />

però alla f<strong>in</strong>e un'appropriazione<br />

dello st<strong>il</strong>e dei f<strong>il</strong>m di<br />

Bollywood ad uso ammorbidito<br />

del pubblico occidentale. Di tutto<br />

<strong>il</strong> barocco e gli eccessi e <strong>il</strong> me-<br />

lacchi viventi, è caratterizzata da<br />

semplicità armonica e ritmica e<br />

da una forte impronta spirituale;<br />

trova un’eccellente collocazione<br />

tra le Dolomiti, per un concerto<br />

di riflessione.<br />

“Viol<strong>in</strong>o... più piano”<br />

Con S<strong>il</strong>vano M<strong>in</strong>ella e Flavia<br />

Brunetto. Musiche di Mozart,<br />

Mendelssohn, Schumann.<br />

Dimaro, Teatro Comunale,<br />

ore 21.<br />

Teatro<br />

“Tabula/Tavola”<br />

con Antonio R<strong>in</strong>aldi. Per “Drodesera”.<br />

Dro, Centrale di Fies, Sala<br />

Forgia, ore 13.<br />

Vedi presentazione al 28 luglio.<br />

48 luglio 2009


Luis Bacalov<br />

“50 urlanti, 40<br />

ruggenti, 60 stridenti”<br />

con Dewey Dell. Per “Drodese-<br />

ra”-<br />

Dro, Centrale di Fies, Sala<br />

Mezzelune, ore 20.30-24.<br />

Breve performance (10’) di una<br />

giovane compagnia, sostenuta<br />

dal Festival attraverso <strong>il</strong> progetto<br />

Fies Factory One (residenza,<br />

produzione, promozione, circuitazione<br />

del lavoro a cura del<br />

Festival).<br />

so, sulla dimenticanza, l’oblio,<br />

l’ombra.<br />

“Happen<strong>in</strong>g”<br />

con Skyr Lee Bob. Per “Drodesera”.<br />

Dro, Centrale di Fies, Galleria<br />

Tras<strong>formato</strong>ri, ore 23.30.<br />

Vedi presentazione al 28 luglio.<br />

giovedì 30 luglio<br />

C<strong>in</strong>ema<br />

“Ti amerò sempre”<br />

di Ph<strong>il</strong>ippe Claudel con Krist<strong>in</strong><br />

Scott Thomas, Elsa Zylberste<strong>in</strong>,<br />

Serge Hazanavicius.<br />

Trento, Cant<strong>in</strong>e Lunelli. Ore<br />

20: visita della Cant<strong>in</strong>a. Ore<br />

21.30: f<strong>il</strong>m.<br />

Juliette esce di prigione dopo<br />

qu<strong>in</strong>dici anni. Trova ospitalità<br />

presso la sorella. E sconvolge<br />

una vita fam<strong>il</strong>iare che già non<br />

è felice. Esordio alla regia dello<br />

scrittore Ph<strong>il</strong>ippe Claudel.<br />

Il classico f<strong>il</strong>m francese? Sì, nel<br />

bene e nel male.<br />

“Motel/Faccende<br />

personali/Prima<br />

stanza”<br />

col Gruppo Nanou. Per “Drodesera”.<br />

Dro, Centrale di Fies, Sala<br />

Turb<strong>in</strong>a 1, ore 21-22.30.<br />

Altra performance (30’) di una<br />

compagnia del progetto Fies Factory<br />

One.<br />

“Dies irae. 5 episodi<br />

<strong>in</strong>torno alla f<strong>in</strong>e della<br />

specie. Studio sugli<br />

episodi 1,2,3”.<br />

col Teatro Sotterraneo. “Drodesera”.<br />

Dro, Centrale di Fies, Sala<br />

Turb<strong>in</strong>a 1, ore 21.30.<br />

Giovane compagnia già dist<strong>in</strong>tasi<br />

a Dro per la freschezza delle<br />

proposte, sostenuta nel progetto<br />

Fies Factory One, qui propone un<br />

lavoro, comico e un po’ angoscio-<br />

Classica<br />

Luis Bacalov e<br />

l’Orchestra da camera<br />

“Tart<strong>in</strong>i”<br />

Per “I suoni delle Dolomiti”.<br />

Val di Sole, Valpiana, ore 14.<br />

Non c’è necessità di presentare<br />

questo autore di orig<strong>in</strong>e argent<strong>in</strong>a<br />

che vanta collaborazioni<br />

con tutti i più grandi registi, da<br />

Fell<strong>in</strong>i e Lattuada a Pasol<strong>in</strong>i,<br />

Scola, Rosi, Petri, Wertmuller,<br />

f<strong>in</strong>o all’Oscar per “Il post<strong>in</strong>o”.<br />

Bacalov non è solo compositore<br />

di colonne sonore; comunque<br />

ha scritto un pezzo di storia del<br />

c<strong>in</strong>ema italiano.<br />

“Composizione... più<br />

piano”<br />

Con Edoardo Bruni, pianista e<br />

compositore. Musiche di Chop<strong>in</strong><br />

e Bruni.<br />

Tione, Scuola Musicale, ore<br />

21.<br />

Jazz<br />

Paolo Jannacci Trio<br />

<strong>in</strong> concerto. Per “NonSole Jazz<br />

Festival”.<br />

Malé, Piazza Reg<strong>in</strong>a Elena,<br />

ore 21<br />

QUESTOTRENTINO<br />

49


monitor luglio<br />

“Teach us to outgrawi our Madness”<br />

Musica<br />

“Concert”<br />

con Tape Tum. Per “Drodesera”.<br />

Dro, Centrale di Fies, Parco,<br />

ore 22.30<br />

“Musica d<strong>in</strong>amica:<br />

sonorità al futuro”<br />

spettacolo di Roberto Marafante,<br />

con Fabrizio Festa, Loredana<br />

Colizzi, Massimo Mercelli,<br />

Simone Sant<strong>in</strong>i.<br />

Rovereto, Terrazze del Mart,<br />

ore 21.<br />

La concezione futurista dell’arte<br />

tradotta <strong>in</strong> uno spettacolo musicale<br />

basato su testi di Fortunato<br />

Depero.Un tributo – a volte ironico<br />

– all’irruenza avanguardista.<br />

Rievocazioni<br />

“La maledizione del<br />

castello”<br />

Spettacolo di suoni e luci con<br />

la Compagnia delle Arti. Per “Il<br />

gioco dei castelli”.<br />

Isera, Castel Corno, ore 21.30.<br />

Teatro<br />

“50 urlanti, 40<br />

ruggenti, 60<br />

stridenti”<br />

con Dewey Dell. Per “Drodesera”.<br />

Dro, Centrale di Fies,<br />

Sala Mezzelune, ore<br />

20.30.<br />

Vedi presentazione al<br />

29 luglio.<br />

“Motel/<br />

Faccende<br />

personali/<br />

Prima stanza”<br />

col Gruppo Nanou.<br />

Per “Drodesera”.<br />

Dro, Centrale di Fies,<br />

Sala Turb<strong>in</strong>a 2, ore<br />

21-24.<br />

Vedi presentazione al<br />

29 luglio.<br />

“Concerto per<br />

harmonium e città”<br />

con Pathosformel. Per “Drode-<br />

sera”-<br />

Dro, Centrale di Fies, Sala<br />

Forgia, ore 22.<br />

I Pathosformel (supportati dal<br />

progetto Fies Factory One) lo<br />

scorso anno ci avevano presentato<br />

l’astratto e lirico “La più<br />

piccola distanza”: commovente<br />

nei primi dieci m<strong>in</strong>uti, poi ripetitivo<br />

e noioso, f<strong>in</strong>o a farci uscire<br />

prima della f<strong>in</strong>e. Non la pensa<br />

evidentemente così la critica,<br />

che ha <strong>in</strong>signito i Pathosformel<br />

del prestigiosissimo Premio Ubu<br />

(per la cronaca, un altro premio<br />

lo ha preso <strong>il</strong> Festival). Quest’anno<br />

la compagnia presenta un<br />

concerto, come <strong>in</strong>terazione tra i<br />

suoni di un harmonium e le registrazioni<br />

di suoni cittad<strong>in</strong>i. Durata<br />

30’ (un consiglio? Andateci,<br />

ma sedete vic<strong>in</strong>o all’uscita).<br />

“G<strong>in</strong>evra – Parigi –<br />

M<strong>il</strong>ano”<br />

Progetto di Jean Claude Penchenat,<br />

a cura di Mimma Gall<strong>in</strong>a.<br />

Trento, Giard<strong>in</strong>o S. Chiara,<br />

ore 21.30.<br />

Uno spettacolo che con leggerezza<br />

rivisita vizi, stereotipi e pregiudizi<br />

riferiti a tre grandi città<br />

europee<br />

venerdì 31 luglio<br />

C<strong>in</strong>ema<br />

“Si può fare”<br />

di Giulio Manfredonia, con Claudio<br />

Bisio, Anita Caprioli, Bebo<br />

Storti.<br />

Rovereto, Terrazze del Mart, ore<br />

21.30.<br />

Claudio Bisio è un s<strong>in</strong>dacalista che<br />

sogna da capitalista: vuole aprire<br />

al mercato la sua cooperativa dove<br />

lavorano malati psichici. Un'<strong>in</strong>telligente<br />

commedia popolata da<br />

alcuni dei migliori attori della scena<br />

comica italiana: Claudio Bisio,<br />

Anita Caprioli, Giuseppe Battiston,<br />

Giorgio Colangeli, Bebo Storti...<br />

“Stella”<br />

di Sylvie Verheyde, con Leora Barbara,<br />

Karole Rocher, Benjam<strong>in</strong><br />

Biolay, Gu<strong>il</strong>laume Depardieu.<br />

Mattarello, Centro S. Vig<strong>il</strong>io,<br />

ore 21.<br />

Il tempo delle mele. Ma qui vediamo<br />

<strong>il</strong> torsolo: mentre, nei quartieri<br />

borghesi, i pre-adolescenti flirtano,<br />

altri, nelle banlieues, crescono nei<br />

bar. Sono gli anni Settanta, Michel<br />

Plat<strong>in</strong>i gioca con la maglia verde<br />

del Sa<strong>in</strong>t-Etienne, <strong>il</strong> juke-box, anche<br />

a Parigi, suona Umberto Tozzi.<br />

Distribuito dalla Sacher di Nanni<br />

Moretti.<br />

Classica<br />

“Il maestro di<br />

cappella”<br />

di Domenico Cimarosa.<br />

A cura dell’Associazione<br />

Culturale<br />

Bonporti.<br />

V<strong>il</strong>lazzano, Parco V<strong>il</strong>la<br />

Mersi, ore 21.<br />

Danza<br />

“Teach us to<br />

outgraw our<br />

madness”<br />

con Erna Omarsdottir.<br />

Per “Drodesera”-<br />

Dro, Centrale di Fies,<br />

Sala Turb<strong>in</strong>a 1, ore 21.<br />

L’islandese Omarsdottir,<br />

br<strong>il</strong>lante performer e coreografa di<br />

livello <strong>in</strong>ternazionale, che già avevamo<br />

visto a Dro alcuni anni fa <strong>in</strong><br />

<strong>in</strong>tensissime <strong>in</strong>terpretazioni, porta<br />

al Festival <strong>il</strong> lavoro più atteso.<br />

Mette <strong>in</strong> scena c<strong>in</strong>que donne, tra<br />

segreti, complicità e crudeli rivalità<br />

femm<strong>in</strong><strong>il</strong>i, pulsioni dionisiache.<br />

Spettacolo (90’) forte e crudo.<br />

“Barokthegreat”<br />

con la compagnia Barok. Per<br />

“Drodesera”.<br />

Dro, Centrale di Fies, Sala<br />

Turb<strong>in</strong>a 2, ore 23.30.<br />

“Questo lavoro si ispira all’arte <strong>in</strong>formale<br />

che è per eccellenza barocca<br />

perché enfatizza l’atto fisico...”<br />

sbrodola (vi risparmiamo <strong>il</strong> resto)<br />

nell’autopresentazione l’autrice Sonia<br />

Brunelli. Mah... per fortuna<br />

è più brava a coreografare che a<br />

scrivere.<br />

Folk<br />

Fanfare Ciocàrlia<br />

Per “I suoni delle Dolomiti”.<br />

Lagolo, Prà dei Tondi, ore 14.<br />

Per anni è stato <strong>il</strong> complesso musicale<br />

che animava feste, matrimoni,<br />

battesimi di un v<strong>il</strong>laggio della Romania;<br />

poi, grazie a un produttore<br />

tedesco, ha com<strong>in</strong>ciato a portare<br />

per <strong>il</strong> mondo <strong>il</strong> suo repertorio basato<br />

sulla tradizione romena e<br />

sull’energia dei fiati e delle percussioni.<br />

Jazz<br />

Malastrana Quartet<br />

<strong>in</strong> concerto. Per “NonSole Jazz<br />

Festival”.<br />

Denno, Cort<strong>il</strong>e di Palazzo Parisi,<br />

ore 21<br />

Musica<br />

“Elektronic Lyret,<br />

progetto e live<br />

remix<strong>in</strong>g”<br />

con Marco Olivieri. Per “Drode-<br />

sera”-<br />

Dro, Centrale di Fies, Parco, ore<br />

5.30.<br />

50 luglio 2009


Musica-Teatro<br />

“Quadri d’autore”<br />

con <strong>il</strong> Gruppo Musicale<br />

Artegiovane.<br />

Trento, Piazza Battisti, ore<br />

21.30.<br />

Teatro<br />

“Moth”<br />

con Francesca Gr<strong>il</strong>li. Per “Dro-<br />

desera”-<br />

Dro, Centrale di Fies, Sala<br />

Mezzelune, ore 23.<br />

La Gr<strong>il</strong>li (anch’essa sostenuta<br />

da Fies Factory One) procede<br />

nelle sue sperimentazioni (eccezionale<br />

quella di due anni<br />

fa, meno riuscita l’ultima dello<br />

scorso anno) dei rapporti tra<br />

voce, luce, umanità. Quest’anno<br />

è <strong>in</strong> scena un’alb<strong>in</strong>a, qu<strong>in</strong>di<br />

fisiologicamente refrattaria<br />

alla luce, con cui comunque<br />

<strong>in</strong>teragisce.<br />

“Concerto per<br />

harmonium e città”<br />

con Pathosformel. Per “Drodesera”.<br />

Dro, Centrale di Fies, Sala<br />

Forgia, ore 24.<br />

Vedi presentazione al 30 luglio.<br />

“I futuristici: una<br />

serata con Campan<strong>il</strong>e<br />

e Petrol<strong>in</strong>i”<br />

di Roberto Marafante.<br />

Rovereto, Palazzo Fedrigotti,<br />

Corso Bett<strong>in</strong>i, ore 21.<br />

Uno spettacolo fra cabaret e<br />

avanspettacolo che rivaluta<br />

due autori <strong>in</strong>giustamente trascurati.<br />

“Il piccolo Schulz”<br />

Con la Compagnia delle Arti e<br />

<strong>il</strong> Coro Alp<strong>in</strong>o Cima Ucia. Per<br />

“La memoria dei luoghi”.<br />

Lardaro, Forte Lar<strong>in</strong>o, ore 21.<br />

QUESTOTRENTINO<br />

“Moth”, con Francesca Gr<strong>il</strong>li<br />

51


* Somma dati Auditel e Audiradio<br />

*<br />

52 luglio 2009


monitor agosto<br />

sabato 1 agosto<br />

Cabaret<br />

Malandr<strong>in</strong>o e Veronica<br />

Rovereto, Piazza Malfatti, ore 21.<br />

Duo comico con una lunga m<strong>il</strong>itanza<br />

televisiva: sono quelli che<br />

fanno Padre Buozzi e Marcol<strong>in</strong>o.<br />

Danza<br />

“Teach us to outgraw<br />

our madness”<br />

con Erna Omarsdottir. Per<br />

“Drodesera”.<br />

Dro, Centrale di Fies, Sala<br />

Turb<strong>in</strong>a 1, ore 22.30.<br />

Vedi presentazione al 31 luglio.<br />

Jazz<br />

Nonsole Jazz Band on<br />

the Lake<br />

<strong>in</strong> concerto. Per “NonSole Jazz<br />

Festival”.<br />

Tuenno, Lago di Tovel, ore 15<br />

Gramelot Ensemble<br />

<strong>in</strong> concerto. Per “NonSole Jazz<br />

Festival”.<br />

Sanzeno, San Romedio.<br />

Lirica<br />

Concerto<br />

dei v<strong>in</strong>citori del concorso lirico<br />

‘Zandonai’<br />

Riva, Cort<strong>il</strong>e della Rocca, ore<br />

21.30.<br />

Musica<br />

“Schermi <strong>in</strong> musica”<br />

L’attore veneto Marco Paol<strong>in</strong>i, famoso<br />

per le produzioni nel campo<br />

del teatro civ<strong>il</strong>e e di denuncia e<br />

per l’attenzione alla cultura della<br />

montagna, è apprezzatissimo per<br />

la sua grande capacità di narratore<br />

e per l’uso speciale della parola<br />

di cui è capace. In Val di Fassa<br />

racconterà <strong>il</strong> sorgere del sole.<br />

“Moth”<br />

con Francesca Gr<strong>il</strong>li. Per “Dro-<br />

desera”-<br />

Dro, Centrale di Fies, Sala<br />

Mezzelune, ore 20.30-24.<br />

Vedi presentazione al 31 luglio.<br />

“Concerto per<br />

harmonium e città”<br />

con Pathosformel. Per “Drode-<br />

sera”-<br />

Dro, Centrale di Fies, Sala<br />

Forgia, ore 20.30-24.<br />

Vedi presentazione al 30 luglio.<br />

“The cryonic chants”<br />

con la Societas Raffaello Sanzio<br />

e Scott Gibbons. Per “Drodesera”.<br />

Dro, Centrale di Fies, Sala<br />

Turb<strong>in</strong>a 2, ore 21.<br />

Lo spunto lascia come m<strong>in</strong>imo<br />

perplessi: le parole nascono dalle<br />

scelte di un caprone che con <strong>il</strong><br />

muso ha <strong>in</strong>dicato grappoli di lettere<br />

stese su un prato. Dall’accozzaglia<br />

dovrebbe essere sgorgata<br />

la poesia di questi canti, dicono.<br />

Siccome alla Societas Sanzio non<br />

sono dei ciarlatani, non resta che<br />

andare a vedere.<br />

“L’accordeon eon eon”<br />

Storie raccolte nei metrò parig<strong>in</strong>i,<br />

con Ph<strong>il</strong>ip Burgers, Carlo<br />

Jacucci, Eimear Tunney.<br />

Trento, Giard<strong>in</strong>o S. Chiara,<br />

ore 21.<br />

domenica 2 agosto<br />

Jazz<br />

Alessia Ob<strong>in</strong>o Qu<strong>in</strong>tet<br />

<strong>in</strong> concerto. Per “NonSole Jazz<br />

Festival”.<br />

Pellizzano, piazza Santa<br />

Maria, ore 20.30.<br />

Musica<br />

Bermuda Acoustic Trio<br />

<strong>in</strong> concerto.<br />

Sardagna, Campetto Oratorio,<br />

ore 21.<br />

Tre musicisti, già collaboratori di<br />

Piergiorgio Bertoli, con le canzoni<br />

degli anni ’70-’90.<br />

Teatro<br />

“Sui sentieri della<br />

memoria – Le Dolomiti<br />

raccontano”<br />

di Maria Crist<strong>in</strong>a Giambruno.<br />

Rovereto, Auditorium Melotti,<br />

ore 11, 19 e 21. Si replica<br />

domani, ore 19 e 21.<br />

Vedi presentazione al 4 luglio.<br />

lunedì 3 agosto<br />

C<strong>in</strong>ema<br />

“L’ospite <strong>in</strong>atteso”<br />

di Thomas McCarthy, con Hiam<br />

Abbass, Amir Arison, Danai<br />

Jekesai.<br />

Rovereto, Terrazze del Mart,<br />

ore 21.<br />

Un professore universitario annoiato<br />

di se stesso trova, di ritorno<br />

da un convegno, <strong>il</strong> suo<br />

appartamento occupato da una<br />

coppia di stranieri, un siriano e<br />

una senegalese. Una commedia<br />

civ<strong>il</strong>e delicata, forse un po' troppo<br />

edificante.<br />

Classica<br />

Gustav Leonhardt<br />

(organo)<br />

Smarano, Sala Concerti, ore<br />

20.45.<br />

Gustav Leonhardt è forse <strong>il</strong> migliore<br />

<strong>in</strong>terprete al mondo per<br />

quanto riguarda <strong>il</strong> clavicembalo,<br />

e <strong>in</strong> generale le tastiere antiche.<br />

Sarà ospite dell’Accademia di<br />

Smarano per l’<strong>in</strong>augurazione<br />

dell’organo Fratti. Concerto a <strong>in</strong>-<br />

Con Roberta Carl<strong>in</strong>i (voce),<br />

Lorenza Anderle (pianoforte) e<br />

Luciano Olzer (video). Musiche<br />

di Ennio Morricone e d<strong>in</strong>torni.<br />

Per “P<strong>in</strong>è Musica”.<br />

Baselga di P<strong>in</strong>è, Centro<br />

Congressi P<strong>in</strong>è 1000, ore 21.<br />

Teatro<br />

Marco Paol<strong>in</strong>i<br />

Per “I suoni delle Dolomiti”.<br />

Val di Fassa, Pra Mart<strong>in</strong>,<br />

Ciampedie, ore 6.<br />

“The cryonic Chants”<br />

QUESTOTRENTINO<br />

53


monitor agosto<br />

Gustav Leonhardt<br />

vito (<strong>in</strong>fo presso Pro Loco o Associazione<br />

Eccher – www.eccher.it)<br />

Danza<br />

“M<strong>il</strong>onga per strada”<br />

A cura del CDM.<br />

Rovereto, Piazza delle Erbe,<br />

ore 20.30.<br />

Musica<br />

Drummeria<br />

Per “I suoni delle Dolomiti”.<br />

Altopiano della Paganella,<br />

Rifugio La Roda, ore 14.<br />

Ellade Band<strong>in</strong>i, Walter Calloni,<br />

Maxx Furian, Christian<br />

Meyer e Paolo Pellegatti sono i<br />

5 virtuosi delle percussioni che,<br />

uniti sullo stesso palco, presentano<br />

una formula spettacolare<br />

di ritmo, ma anche - particolare<br />

non irr<strong>il</strong>evante per 5 batteristi<br />

che suonano senza altri<br />

strumenti - melodie e messaggi<br />

musicali di impatto. Le <strong>in</strong>fluenze<br />

sono tra le più disparate, dal<br />

jazz alla fusion, dal blues al<br />

rock sp<strong>in</strong>to. Una volta smessi gli<br />

"abiti d'ufficio" di batteristi dei<br />

soliti F<strong>in</strong>ardi, Zucchero, Celentano,<br />

Ramazzotti, Branduardi,<br />

i 5 musicisti non possono che<br />

vivificare le loro collaborazioni<br />

<strong>in</strong>ternazionali <strong>in</strong> un progetto di<br />

autentico entusiasmo.<br />

“Blues Explosion”<br />

con Texas Slim, R. J. Mischo, E.<br />

C. Scott, Sonny Rhodes.<br />

Trento, Piazza Battisti, ore<br />

21.<br />

Drummeria<br />

martedì 4 agosto<br />

Classica<br />

“Viol<strong>in</strong>o e pianoforte<br />

dal primo al tardo<br />

Romanticismo”<br />

col duo Beatrice Bianchi-Sergio<br />

D’Alfiero. Musiche di Schubert,<br />

Beethoven, Dvorak.<br />

Rovereto, Casa Mozart, Via<br />

Mercerie, ore 21.<br />

Rossella Pozzer<br />

(flauto) e Walter Sal<strong>in</strong><br />

(chitarra)<br />

Trento, Oratorio di S. Antonio<br />

(Oltrefers<strong>in</strong>a), ore 21<br />

Folk<br />

Iva Bittovà<br />

Per “I suoni delle Dolomiti”.<br />

Val di Fiemme, Alpe di<br />

Pampeago, Buse de Tresca,<br />

ore 14.<br />

Iva Bittovà è viol<strong>in</strong>ista e cantante<br />

sperimentale. Proviene dalla<br />

Repubblica Ceca, ma ha orig<strong>in</strong>i<br />

<strong>in</strong>diane. E' la prova vivente di<br />

f<strong>in</strong>iamo "gitane". E' alla costante<br />

ricerca di un personalissimo<br />

connubio tra voce e viol<strong>in</strong>o; con<br />

le sue fusioni st<strong>il</strong>istiche e la sua<br />

voce malleab<strong>il</strong>e solletica le più<br />

recondite associazioni mentali<br />

prodotte dalla musica.<br />

Musica<br />

“Nel blu dip<strong>in</strong>to di<br />

jazz”<br />

Omaggio alla canzone italiana<br />

con la New Project Orchestra.<br />

Trento, Via Belenzani, ore 21.<br />

mercoledì 5 agosto<br />

C<strong>in</strong>ema<br />

“Two Lovers”<br />

di James Gray, con Gwyneth<br />

Paltrow, Joaqu<strong>in</strong> Phoenix, V<strong>in</strong>essa<br />

Shaw.<br />

Rovereto, Terrazze del Mart,<br />

ore 21.<br />

Un maschio triste e debole degli<br />

anni Duem<strong>il</strong>a <strong>in</strong>contra una vic<strong>in</strong>a<br />

di casa affasc<strong>in</strong>ante e pro-<br />

Iva Bittovà<br />

quello che significa s<strong>in</strong>cretismo<br />

musicale: da un lato grammatiche<br />

rock di fac<strong>il</strong>e assim<strong>il</strong>azione,<br />

dall'altro composizioni tradizionali<br />

dell'Est europeo che solitamente,<br />

per povertà lessicale, de-<br />

blematica. La formula <strong>in</strong>iziale<br />

dell'<strong>in</strong>contro tra un uomo e una<br />

donna trova uno sv<strong>il</strong>uppo non<br />

banale, che non si risolve <strong>in</strong> commedia.<br />

54 luglio 2009


Classica<br />

Quartetto Lunezia<br />

Musiche di Pucc<strong>in</strong>i e Haydn.<br />

Per “P<strong>in</strong>è Musica”.<br />

Baselga di P<strong>in</strong>è, Pieve<br />

dell’Assunta, ore 11.<br />

Folk<br />

Rhapsodija Trio<br />

Per “I suoni delle Dolomiti”.<br />

Val di Fassa, Rifugio Contr<strong>in</strong>,<br />

ore 14.<br />

Teatro<br />

“Ridere <strong>in</strong> versi”<br />

Recital di poesia comica con Fabio<br />

Comana e Antonio Russo.<br />

Al sax, Guido Bombardieri.<br />

Trento, Giard<strong>in</strong>o S. Chiara, ore 21.<br />

giovedì 6 agosto<br />

C<strong>in</strong>ema<br />

“Vuoti a rendere”<br />

di Jan Sverak con Zdenek Sve-<br />

punk degli esordi al cantautorato<br />

folk <strong>in</strong> stretto dialetto comasco,<br />

sfondando <strong>in</strong> tutta Italia.<br />

Musica<br />

Alessandro Carbonare<br />

(clar<strong>in</strong>etto)<br />

e Quartetto<br />

Le Architetture<br />

Per “I suoni delle Dolomiti”.<br />

Tremalzo, Passo D<strong>il</strong> – La<br />

Viola, ore 14.<br />

Uno dei maggiori clar<strong>in</strong>ettisti italiani,<br />

supportato da un quartetto<br />

di <strong>in</strong>terpreti di valore, propone<br />

un concerto leggero, a cavallo<br />

tra classica, jazz, tango, rock e<br />

musical. Si annuncia godib<strong>il</strong>issimo<br />

per l’ab<strong>il</strong>ità degli esecutori e<br />

lo spirito che essi sanno mettere<br />

nella musica.<br />

“Il pianoforte<br />

racconta la<br />

montagna”<br />

con Federico Zattera.<br />

Trento, Piazza Battisti, ore 21.<br />

venerdì 7 agosto<br />

C<strong>in</strong>ema<br />

“Questione di cuore”<br />

di Francesca Archibugi, con<br />

Kim Rossi Stuart, Antonio Albanese,<br />

Micaela Ramazzotti.<br />

Rovereto, Terrazze del Mart,<br />

ore 21.<br />

Due <strong>in</strong>fartuati si conoscono <strong>in</strong><br />

ospedale. Il resto del f<strong>il</strong>m cont<strong>in</strong>ua<br />

ad allontanarsi e a ritornare sul<br />

tema della malattia. I volti mal<strong>in</strong>conici<br />

cui le parole vengono affidate<br />

sono quelli, perfetti, di Antonio<br />

Albanese e a Kim Rossi Stuart. Il<br />

taglio della sceneggiatura è felicemente<br />

<strong>in</strong> equ<strong>il</strong>ibrio sul cr<strong>in</strong>ale acuto<br />

tra ironia e dramma.<br />

Folk-Rock<br />

Legittimo<br />

Brigantaggio<br />

<strong>in</strong> concerto. Per “Castelfolk”.<br />

Castellano, ore 21.<br />

Gruppo laziale composto da sei<br />

elementi che suonano – la def<strong>in</strong>izione<br />

è loro – un energico “combat<br />

folk”.<br />

Formato da collaboratori di<br />

Moni Ovadia e di varie figure<br />

del c<strong>in</strong>ema italiano, <strong>il</strong> Rhapsodija<br />

Trio <strong>in</strong>terpreta con viol<strong>in</strong>o,<br />

chitarra e fisarmonica melodie<br />

yiddish e gitane, comprendendo<br />

una grande varietà di luoghi e<br />

culture. Già sentito, ma può riservare<br />

sorprese.<br />

rak, Tatiana V<strong>il</strong>helmová, Daniela<br />

Kolarova.<br />

Rovereto, Navicello-Istituto<br />

Agrario di S. Michele.<br />

Ore 20: visita della Cant<strong>in</strong>a.<br />

Ore 21.30: f<strong>il</strong>m.<br />

Vedi presentazione al 23 luglio.<br />

Danza<br />

Compagnia<br />

Retouramont<br />

Musica<br />

I Bov<strong>in</strong>onz<br />

<strong>in</strong> concerto.<br />

Sopramonte Vigolo Baselga,<br />

Parco ex as<strong>il</strong>o, ore 21.<br />

Mirko Battisti e Giorgia Endrici<br />

(entrambi voce e chitarra) <strong>in</strong>terpretano<br />

cover famose (dai Beatles<br />

a George Michael) con arrangiamenti<br />

molto personali.<br />

Per “I suoni delle Dolomiti”.<br />

Val di Sella, Malga Costa, ore<br />

11 e 15.<br />

Si replica domani e dopodomani.<br />

Folk<br />

Davide Van De Sfroos<br />

<strong>in</strong> concerto. Per “Castelfolk”.<br />

Castellano, ore 21.<br />

Davide Bernasconi (<strong>in</strong> arte Davide<br />

Van De Sfroos) è volato dal<br />

QUESTOTRENTINO<br />

Davide Van De Sfroos<br />

55


monitor agosto<br />

Musica<br />

Maria Pia De Vito,<br />

Claudio Astronio,<br />

Il Suonatore Jones<br />

Per “I suoni delle Dolomiti”.<br />

Monte Bondone, Viote,<br />

Gervasi, ore 14.<br />

Da un verso di "Andrea" di Fabrizio<br />

De Andrè sboccia un<br />

concerto dalle effusioni jazz che<br />

rievoca gli scontri tra le rupestri<br />

tr<strong>in</strong>cee trent<strong>in</strong>e durante la<br />

Grande Guerra. Un omaggio a<br />

Faber dalle corde vocali di Maria<br />

Pia De Vito con i r<strong>in</strong>tocchi<br />

del pianista Claudio Astronio e<br />

l’accompagnamento del gruppo Il<br />

Suonatore Jones.<br />

Cavalese, Piazza, ore 21.<br />

Ultima tappa del tour benefico di<br />

un s<strong>in</strong>golare complesso di medici<br />

altoates<strong>in</strong>i che suonano musica<br />

West Coast per raccogliere fondi<br />

a favore di un ospedale nell’Etiopia<br />

del sud.<br />

Musica-Cabaret<br />

Banda Osiris e<br />

Quartetto Ombra:<br />

“Là dove sorge <strong>il</strong> sol”<br />

Per “I suoni delle Dolomiti”.<br />

San Mart<strong>in</strong>o di Castrozza,<br />

Rifugio Pedrotti alla Rosetta,<br />

ore 6.<br />

Rievocazioni<br />

“Evviva Arm<strong>in</strong>io”<br />

Spettacolo teatrale con la compagnia<br />

Teatro Belli diretta da<br />

Antonio Sal<strong>in</strong>es, con la partecipazione<br />

del I Reggimento<br />

Cacciatori a cavallo e del II<br />

Reggimento Kaiser Art<strong>il</strong>lerie.<br />

Per “Il gioco dei castelli”.<br />

Besenello, Castel Beseno,<br />

ore 16-23. Si replica domani<br />

9 agosto, a Castel Beseno,<br />

dalle 10 alle 18, e lunedì 10<br />

agosto, al Parco Cesar<strong>in</strong>i<br />

Sforza di Terlago, alle ore 21.<br />

“Canzoni dei nostri<br />

ricordi”<br />

col soprano Emiko Kubota, <strong>il</strong><br />

tenore Vito Mart<strong>in</strong>o, <strong>il</strong> baritono<br />

Lisandro Gu<strong>in</strong>is e con Armando<br />

Calvia al pianoforte.<br />

Trento, Piazza Battisti, ore 21.<br />

Artisti di notevole livello che si<br />

esibiscono nelle più note canzoni<br />

della tradizione napoletana, spagnola<br />

e lat<strong>in</strong>oamericana.<br />

sabato 8 agosto<br />

Classica<br />

Kreative Ensemble<br />

Musica di Vivaldi (“Le quattro<br />

stagioni”). Per “P<strong>in</strong>è Musica”.<br />

Baselga di P<strong>in</strong>è, Centro<br />

Congressi P<strong>in</strong>è 1000, ore 21.<br />

Folk<br />

“C’è folk e folk”<br />

Trento, Piazza Battisti, ore 11.<br />

Festival cui partecipano gruppi<br />

trent<strong>in</strong>i, toscani, pugliesi e sic<strong>il</strong>iani.<br />

Folk-Rock<br />

S<strong>in</strong>e Frontera<br />

<strong>in</strong> concerto. Per “Castelfolk”.<br />

Castellano, ore 21.<br />

Gruppo folk-rock che, come suggerisce<br />

<strong>il</strong> nome, pratica <strong>il</strong> più largo<br />

meticciato musicale.<br />

Musica<br />

“Sax... più piano”<br />

Con Mario Ciaccio (sax) e Simone<br />

Gnotto (piano). Musiche<br />

di Ross, Ghidoni, Pangrazzi,<br />

Piazzolla.<br />

Roncegno, Palace Hotel, ore 21.<br />

“For Africa 2009”<br />

con la band di Toni Pizzecco.<br />

Ottetto sperimentale per fiati a<br />

colazione: la Banda Osiris e lo<br />

speculare Quartetto Ombra salutano<br />

l’alba del nuovo giorno<br />

con un giocoso <strong>in</strong>treccio di echi<br />

e rimandi sonori. Empatia assicurata<br />

e per una volta ben venga<br />

la sveglia che str<strong>il</strong>la presto la<br />

matt<strong>in</strong>a.<br />

domenica 9 agosto<br />

Musica<br />

Sara & the Sonics<br />

<strong>in</strong> concerto.<br />

Meano, Corte <strong>in</strong>terna di Case<br />

Sardagna, ore 21.<br />

C<strong>in</strong>que musicisti trent<strong>in</strong>i con un<br />

programma che spazia dal folk al<br />

pop al jazz.<br />

lunedì 10 agosto<br />

C<strong>in</strong>ema<br />

“Fuori menù”<br />

di Nacho C. Vel<strong>il</strong>la, con Javier<br />

Càmara, Lola Dueñas, Carlos<br />

Leal.<br />

Rovereto, Terrazze del Mart,<br />

ore 21.<br />

La Spagna ha sfornato, negli<br />

56 luglio 2009


ultimi anni, alcune <strong>in</strong>teressanti<br />

commedie gay, come “Re<strong>in</strong>as”. Si<br />

<strong>in</strong>serisce <strong>in</strong> questo f<strong>il</strong>one “Fuori<br />

menù”, che trova una felice<br />

ambientazione <strong>in</strong> un ristorante.<br />

Barzelletta: “Perché hanno licenziato<br />

un <strong>in</strong>fermiere checca della<br />

banca del seme? Perché beveva <strong>in</strong><br />

servizio”.<br />

Folk<br />

Nickelharpa Network<br />

Orchestra<br />

Trento, Badia di S. Lorenzo,<br />

ore 21.<br />

Gruppo italiano che si esibisce<br />

di e con P<strong>in</strong>o Petruzzelli.<br />

Trento, Giard<strong>in</strong>o S. Chiara,<br />

ore 21.<br />

Uno dei più grandi attor<strong>in</strong>arratori<br />

italiani che fuori dal<br />

ma<strong>in</strong>stream alla Paol<strong>in</strong>i o alla<br />

Celest<strong>in</strong>i riesce ancora a fare<br />

un teatro s<strong>in</strong>cero, orig<strong>in</strong>ale,<br />

um<strong>il</strong>e e altissimo. Tratto da un<br />

libro che è anche una ricerca<br />

sul campo, “Non chiamarmi<br />

z<strong>in</strong>garo” è un canto d’amore<br />

per un popolo che non avendo<br />

mai avuto conf<strong>in</strong>i da difendere,<br />

non ha mai dichiarato guerra<br />

a nessuno. Petruzzelli si è calato,<br />

fisicamente, per c<strong>in</strong>que anni<br />

nei campi nomadi e nei ghetti<br />

di mezza Europa per poi raccontarci,<br />

con sguardo lucido e<br />

appassionato, la vita dei tanti<br />

volti puliti di una cultura che<br />

del nomadismo ha fatto l’unica<br />

possib<strong>il</strong>ità di sopravvivenza.<br />

martedì 11 agosto<br />

nei e gregoriano, con <strong>in</strong>aspettati<br />

punti di contatto. Come<br />

<strong>in</strong>troduzione, un percorso alla<br />

scoperta di antichi mestieri e<br />

leggende. Per l’escursione, prenotazione<br />

obbligatoria (0465<br />

901217).<br />

Rock<br />

Rock<strong>in</strong>’ Diapason Band<br />

<strong>in</strong> concerto.<br />

Trento, Piazza Battisti, ore 21.<br />

mercoledì 12 agosto<br />

C<strong>in</strong>ema<br />

“L’abbuffata”<br />

di Mimmo Calopresti, con<br />

Gérard Depardieu, Diego Abatantuono,<br />

Donatella F<strong>in</strong>occhiaro.<br />

Rovereto, Terrazze del Mart,<br />

ore 21.<br />

Una satira su “<strong>in</strong> Italia <strong>il</strong> grande<br />

c<strong>in</strong>ema non si fa più”, sulla deriva<br />

televisiva della comunicazione<br />

per immag<strong>in</strong>i. Ma non coglie<br />

pienamente <strong>il</strong> segno: Calopresti<br />

(come ne “La fabbrica dei tedeschi”,<br />

ah<strong>in</strong>oi) è ancora troppo<br />

vanitoso, <strong>il</strong> tono è <strong>in</strong>ut<strong>il</strong>mente<br />

nostalgico, le battute comandate.<br />

Classica<br />

“Solo... più piano”<br />

Col pianista Ra<strong>in</strong>er Maria Klaas.<br />

Musiche di Scarlatti, Brahms,<br />

Liszt, Beethoven.<br />

Dimaro, Teatro Comunale,<br />

ore 21.<br />

Concerto<br />

di Elisa Bell<strong>in</strong>i (flauto) e Cater<strong>in</strong>a<br />

Chiozzi (arpa). Per “P<strong>in</strong>è<br />

Musica”.<br />

San Mauro, Chiesa, ore 11.<br />

Classica<br />

Trio Wiener Serenade<br />

Musiche di Mozart, Schubert,<br />

Haydn.<br />

Rovereto, Chiesa del Moietto,<br />

ore 21.<br />

Folk<br />

Mamadì Kaba<br />

<strong>in</strong> concerto.<br />

Trento, V<strong>il</strong>lazzano 3,<br />

Tecnostruttura, ore 21.<br />

Vedi presentazione al 17 luglio.<br />

Musica<br />

Trekk<strong>in</strong>g musicali<br />

con uno strumento ad arco poco<br />

conosciuto, la nickelharpa appunto,<br />

appartenente alla stessa<br />

famiglia della ghironda e della<br />

viella.<br />

Teatro<br />

“Non chiamarmi<br />

z<strong>in</strong>garo”<br />

con i Destrani Taràf, <strong>il</strong> Trio vocale<br />

Fe<strong>in</strong><strong>in</strong>ger e <strong>il</strong> Trio Amara.<br />

Per “I suoni delle Dolomiti”.<br />

Vallle del Chiese, Sentiero<br />

Etnografico Rio Ca<strong>in</strong>o, dalle<br />

ore 10. Concerto a Malga<br />

Ca<strong>in</strong>o alle ore 14.<br />

Giornata dedicata all’etnomusicologia<br />

e al recupero di antiche<br />

melodie, tra klezmer, canti<br />

di montagna, suoni mediterra-<br />

QUESTOTRENTINO<br />

57


monitor agosto<br />

Musica<br />

Qu<strong>in</strong>t’etto<br />

Per “I suoni delle Dolomiti”.<br />

Val di Fassa, Val di Dona,<br />

Camerloi, ore 14.<br />

Si def<strong>in</strong>iscono “mezzo ch<strong>il</strong>o di<br />

musica, ironia e divertimento”,<br />

ma per mestiere suonano nell’Orchestra<br />

Nazionale dell’Accademia<br />

di S. Cec<strong>il</strong>ia. Il musicista classico<br />

è come <strong>il</strong> poeta per Palazzeschi:<br />

non vede l’ora di potersi divertire,<br />

mescolando i generi, affrontando<br />

<strong>in</strong> modo <strong>in</strong>usuale terreni nuovi e<br />

divertendo anche <strong>il</strong> pubblico. Attenzione,<br />

scarp<strong>in</strong>ata.<br />

I Bov<strong>in</strong>onz<br />

<strong>in</strong> concerto.<br />

Gardolo, Parco Canova, ore 21.<br />

Vedi presentazione al 5 agosto.<br />

giovedì 13 agosto<br />

Jazz<br />

Christian Escoudé<br />

Nouveau Trio Gitan<br />

Per “I suoni delle Dolomiti”.<br />

Monti Less<strong>in</strong>i, Malga Fratte,<br />

ore 14.<br />

Christian Escoudé, con <strong>il</strong> suo<br />

Nouveau Trio Gitan, composto<br />

da tre chitarristi, riporta alla<br />

luce lo st<strong>il</strong>e del grande Django<br />

Re<strong>in</strong>hardt; un jazz un po’ retro<br />

ma dalla grande espressività e<br />

condito da elementi esotici, grazie<br />

alle orig<strong>in</strong>i gitane. Molto piacevole.<br />

Musica<br />

Dirk Ham<strong>il</strong>ton and the<br />

Bluesmen<br />

<strong>in</strong> concerto.<br />

Gardolo, Piazza Libertà, ore<br />

21.<br />

Un cantautore americano esponente<br />

della musica californiana<br />

degli anni ’70 accompagnato da<br />

una band italiana.<br />

Teatro<br />

“Viale d’<strong>in</strong>verno”<br />

con <strong>il</strong> Teatro dell’Aleph. Testi di<br />

Antonia Dalpiaz, regia di Giovanni<br />

Moleri.<br />

Trento, Giard<strong>in</strong>o S. Chiara,<br />

ore 21.<br />

venerdì 14 agosto<br />

C<strong>in</strong>ema<br />

“Australia”<br />

di Baz Luhrmann, con Nicole<br />

Kidman, Hugh Jackman, David<br />

Wenham.<br />

Rovereto, Terrazze del Mart,<br />

ore 21.<br />

La proprietaria e <strong>il</strong> rude allevatore.<br />

Gli aborigeni. L'Australia e la<br />

sua storia. F<strong>il</strong>mone lungo e largo<br />

del regista di “Moul<strong>in</strong> Rouge”, che<br />

non riesce pienamente, stavolta,<br />

a dom<strong>in</strong>are <strong>il</strong> mélo. L'ambizione<br />

di fare un nuovo “Via col vento” è<br />

decisamente troppo alta.<br />

“Mescolanze” sono tre percussionisti,<br />

due italiani e un ivoriano,<br />

che <strong>in</strong>terpretano musiche di amicizia,<br />

migrazioni, ritorni.<br />

sabato 15 agosto<br />

Classica<br />

Ensemble Frescobaldi<br />

Musica per organo e ottoni dal<br />

R<strong>in</strong>ascimento al Romanticismo.<br />

Per “P<strong>in</strong>è Musica”.<br />

Cembra, Chiesa, ore 21.<br />

Musica e gastronomia<br />

“La cuc<strong>in</strong>a afrodisiaca<br />

di Giacomo Casanova”<br />

col Complesso Corelli.<br />

Trento, Giard<strong>in</strong>o S. Chiara.<br />

Concerto: ore 18.30.<br />

Degustazioni: ore 21.<br />

Una comb<strong>in</strong>azione di arte e<br />

gastronomia. Dopo le musiche<br />

barocche (<strong>in</strong> primis Vivaldi)<br />

eseguite dal Complesso Corelli,<br />

gli spettatori potranno assaggiare<br />

ricette settecentesche<br />

abb<strong>in</strong>ate a una selezione di<br />

v<strong>in</strong>i. Occorre prenotarsi entro<br />

<strong>il</strong> 10 agosto; <strong>il</strong> prezzo è di 25<br />

euro.<br />

Rassegne<br />

“Mescolanze/Notte”<br />

Folk<br />

“Classico zigano”<br />

con Zahar<strong>in</strong>a Asenova (canto),<br />

Aleksey Asenov (fisarmonica) e<br />

Marco Ferrari (clar<strong>in</strong>etto e flauti).<br />

Trento, Piazza Battisti, ore 21.<br />

Festa di suoni e sapori, parole e<br />

danze.<br />

Rovereto, Piazza Leoni.<br />

Ore 19-23: “La tavola di<br />

‘Mescolanze’”.<br />

Ore 21.30: Keith B. Brown Trio.<br />

Blues tradizionale con <strong>in</strong>cursioni<br />

nel jazz e nel folk.<br />

Rassegne<br />

“Mescolanze/Notte”<br />

Teatro<br />

“Sui sentieri della<br />

memoria – Le Dolomiti<br />

raccontano”<br />

Festa di suoni e sapori, parole e<br />

danze.<br />

Rovereto, Piazza Leoni.<br />

Ore 19-23: “La tavola di<br />

‘Mescolanze’”.<br />

Ore 21.30: Fuentes <strong>in</strong><br />

concerto.<br />

I Fuentes del primo concerto di<br />

di Maria Crist<strong>in</strong>a Giambruno.<br />

Brentonico, Palazzo Baisi, ore<br />

11 e 18. Replica domani, ore 17<br />

e 21.<br />

Vedi presentazione al 4 luglio.<br />

Christian Escoudé<br />

58 luglio 2009


domenica 16 agosto<br />

Musica<br />

“Melodie degli alp<strong>in</strong>i<br />

<strong>in</strong> chiave jazz”<br />

col Davide Calvi Trio.<br />

Trento, Piazza Battisti, ore 21.<br />

Rassegne<br />

“Mescolanze/Notte”<br />

Festa di suoni e sapori, parole e<br />

danze.<br />

Rovereto, Piazza Leoni.<br />

Ore 19-23: “La tavola di<br />

‘Mescolanze’”.<br />

Ore 21.30: A3 <strong>in</strong> concerto<br />

Folk del nostro Meridione: tammuriate,<br />

pizziche, tarantelle.<br />

Rievocazioni<br />

“Festa a corte”<br />

Spettacolo <strong>in</strong> costume con<br />

la compagnia C<strong>in</strong>quedea e <strong>il</strong><br />

Gruppo Musicale Asgard. Per<br />

“Il gioco dei castelli”.<br />

Stenico, Castel Stenico, ore<br />

15-19.<br />

lunedì 17 agosto<br />

C<strong>in</strong>ema<br />

“Il curioso caso di<br />

Benjam<strong>in</strong> Button”<br />

di David F<strong>in</strong>cher, con Brad Pitt,<br />

T<strong>il</strong>da Sw<strong>in</strong>ton, Cate Blanchett.<br />

Rovereto, Terrazze del Mart,<br />

ore 21<br />

Passo falso di David F<strong>in</strong>cher, autore<br />

prezioso. Brad Pitt nasce vecchio<br />

e r<strong>in</strong>giovanisce. Idea buona<br />

per un piccolo pamphlett<strong>in</strong>o, non<br />

per un f<strong>il</strong>m di tre ore, che <strong>in</strong>contra<br />

per strada, più che la Storia, solo<br />

retorica e <strong>in</strong>evitab<strong>il</strong>i <strong>in</strong>namoramenti.<br />

Francamente noioso.<br />

Rassegne<br />

“Mescolanze/Notte”<br />

Festa di suoni e sapori, parole e<br />

danze.<br />

Rovereto, Piazza Leoni.<br />

Ore 19-23: “La tavola di<br />

‘Mescolanze’”.<br />

Ore 21.30: Riserva Moac <strong>in</strong><br />

concerto.<br />

Sonorità programmaticamente<br />

<strong>in</strong>def<strong>in</strong>ib<strong>il</strong>i: <strong>il</strong> massimo della contam<strong>in</strong>azione<br />

musicale.<br />

Rievocazioni<br />

“La battaglia di<br />

Segonzano”<br />

Spettacolo di suoni e luci con<br />

la Compagnia delle arti. Per “Il<br />

gioco dei castelli”.<br />

Segonzano, Castello, ore 21.30.<br />

martedì 18 agosto<br />

Jazz<br />

Gabriele Mirabassi<br />

Trio<br />

Per “I suoni delle Dolomiti”.<br />

Monte di Mezzocorona, Malga<br />

Kraun, ore 14.<br />

Gabriele Mirabassi è un “jazzista<br />

folk”, ab<strong>il</strong>e <strong>in</strong>terprete di musica<br />

bras<strong>il</strong>iana e d’autore e fresco v<strong>in</strong>citore<br />

del premio Top Jazz 2008<br />

come miglior disco per “Canto di<br />

Ebano”, dedicato al legno del suo<br />

strumento, <strong>il</strong> clar<strong>in</strong>etto. Inconfondib<strong>il</strong>e<br />

la sua sonorità squ<strong>il</strong>lante<br />

e travolgente, accompagnato<br />

dal chitarrista Peo Alfonsi e<br />

dal bassista Salvatore Maiore.<br />

Rassegne<br />

“Mescolanze/Notte”<br />

Festa di suoni e sapori, parole e<br />

danze.<br />

Rovereto, Piazza Leoni.<br />

Ore 19-23: “La tavola di<br />

‘Mescolanze’”.<br />

Ore 21.30: Selton <strong>in</strong> concerto.<br />

Un bizzarro cabaret musicale<br />

italo-bras<strong>il</strong>iano.<br />

Teatro<br />

“La mia patria e<br />

l’uragano”<br />

Con la Compagnia delle Arti.<br />

Per “La memoria dei luoghi”.<br />

Vermiglio, Forte Str<strong>in</strong>o, ore<br />

21.<br />

mercoledì 19 agosto<br />

C<strong>in</strong>ema<br />

“Earth – La nostra<br />

Terra”<br />

di Alastair Fotherg<strong>il</strong>l e Mark<br />

L<strong>in</strong>field.<br />

Rovereto, Terrazze del Mart,<br />

ore 21.<br />

Un viaggio ecologista che mostra<br />

la Terra <strong>in</strong> tutta la sua orgogliosa<br />

grandeur – e la sua frag<strong>il</strong>ità. Orsi<br />

polari e lave, elefanti e deserti,<br />

balene e voli nei cieli. Per <strong>in</strong>quadrarne<br />

(for-dummies) <strong>il</strong> respiro<br />

epico (che a tutti gli effetti c'è) la<br />

distribuzione ha affidato la voce<br />

narrante a <strong>il</strong>-senso-della-vita<br />

Paolo Bonolis.<br />

Musica<br />

Qu<strong>in</strong>torigo:<br />

“Play M<strong>in</strong>gus”<br />

Per “I suoni delle Dolomiti”.<br />

Val di Fassa, Rifugio Monti<br />

Pallidi, ore 14.<br />

Le più celebri escursioni jazz<br />

dall’opera del contrabbassista<br />

Charles M<strong>in</strong>gus diventano arrangiamenti<br />

per archi a cura del<br />

gruppo da camera contemporanea<br />

romagnolo, per un suono che<br />

dalle viscere della buia New York<br />

trova la via al cielo <strong>in</strong>f<strong>in</strong>ito del<br />

Trent<strong>in</strong>o.<br />

Rassegne<br />

“Mescolanze/Notte”<br />

Festa di suoni e sapori, parole e<br />

danze.<br />

Rovereto, Piazza Leoni.<br />

Ore 19-23: “La tavola di<br />

‘Mescolanze’”.<br />

Ore 21.30: Cisco <strong>in</strong> concerto.<br />

Dopo 14 anni di esperienze con<br />

i Modena City Ramblers, dal<br />

Riserva Moac<br />

QUESTOTRENTINO<br />

59


monitor agosto<br />

Rassegne<br />

“Mescolanze/Notte”<br />

Festa di suoni e sapori, parole e<br />

danze.<br />

Rovereto, Piazza Leoni.<br />

Ore 19-23: “La tavola di<br />

‘Mescolanze’”.<br />

Ore 21.30: Ipercussionici <strong>in</strong><br />

concerto.<br />

Musica dalla Sic<strong>il</strong>ia fra passato e<br />

futuro.<br />

Teatro<br />

“Sui sentieri della<br />

memoria – Le Dolomiti<br />

raccontano”<br />

2005 Stefano “Cisco” Belotti si<br />

è messo <strong>in</strong> proprio. Di qualche<br />

mese fa <strong>il</strong> suo ultimo CD, “Il<br />

mulo”.<br />

Rock<br />

Naphtal<strong>in</strong>e<br />

<strong>in</strong> concerto.<br />

Trento, Piazza Battisti, ore 21.<br />

Gruppo nato nel 1982, poi defunto,<br />

è risorto nel 2002 con <strong>il</strong><br />

repertorio di sempre, aggiornato<br />

alla discografia più recente: si va<br />

dunque da Joe Cocker ai P<strong>in</strong>k<br />

Floyd, dai Deep Purple a Al Jarreau.<br />

giovedì 20 agosto<br />

C<strong>in</strong>ema<br />

“Pranzo di<br />

ferragosto”<br />

di e con Gianni Di Gregorio e<br />

con Valeria de Franciscis, Mar<strong>in</strong>a<br />

Cacciotti, Maria Cali.<br />

Perg<strong>in</strong>e, Castel Perg<strong>in</strong>e.<br />

Ore 20: visita della Cant<strong>in</strong>a.<br />

Ore 21.30: f<strong>il</strong>m.<br />

Un uomo deve passare ferragosto<br />

con l'anziana madre e altre tre<br />

nonne che <strong>in</strong> modo più o meno<br />

ricattatorio gli vengono affidate.<br />

Le attrici – splendide – adattano<br />

al loro carattere una sceneggiatura<br />

impeccab<strong>il</strong>e. Tenerezza e ironia<br />

dalla parte delle vecchiette.<br />

Folk<br />

Coro Sass Maor<br />

Per “I suoni delle Dolomiti”.<br />

Valle di Cembra, Rifugio<br />

Potzmauer, ore 11.<br />

Lirica<br />

“Il viaggio a Reims”<br />

Cantata scenica di Gioacch<strong>in</strong>o<br />

Ross<strong>in</strong>i, con l’Orchestra Haydn<br />

diretta da Trisdee Na Patalung.<br />

Trento, Via Belenzani, ore 21.<br />

Musica<br />

“Cime domestiche”<br />

con Paolo Benvegnù, Monica<br />

Demuru, Petra Magoni, Ares<br />

Tavolazzi, G. Ridolfo Gagliano:<br />

Per “I suoni delle Dolomiti”.<br />

Valle di Cembra, Rifugio<br />

Potzmauer, ore 14.<br />

L’outsider par excellence del pop<br />

autoriale Paolo Benvegnù con la<br />

complicità del contrabbassista<br />

Ares Tavolazzi e del chitarrista<br />

Guglielmo Ridolfo Gagliano tesse<br />

le trame per due tra le migliori<br />

voci femm<strong>in</strong><strong>il</strong>i italiane per un<br />

omaggio alle “Donne di Montagna”.<br />

Che mondo sarebbe senza<br />

montagne... (e donne)?<br />

di Maria Crist<strong>in</strong>a Giambruno.<br />

Trento, V<strong>il</strong>la De Mersi, ore 20<br />

e 22.<br />

Replica domani, ore 20 e 22.<br />

Vedi presentazione al 4 luglio.<br />

venerdì 21 agosto<br />

Folk<br />

Sokan<br />

Per “I suoni delle Dolomiti”.<br />

Val di Sole, Monte Vigo, ore<br />

14.<br />

Sokan, una tribù dal Burk<strong>in</strong>a<br />

Faso sbarca <strong>in</strong> Trent<strong>in</strong>o per celebrare<br />

l’<strong>in</strong>dissolub<strong>il</strong>e legame che<br />

lega l’Uomo alla sua (Madre)<br />

Terra: febbr<strong>il</strong>i percussioni e balli<br />

tribali dedicati a chi vive e pensa<br />

senza conf<strong>in</strong>i.<br />

60 luglio 2009


Incontri<br />

“Est<strong>in</strong>ti i d<strong>in</strong>osauri?<br />

Ma neanche per sogno!<br />

Spedizioni pazze sulle<br />

orme dei d<strong>in</strong>osauri”<br />

Incontro con Giuseppe Leonardi.<br />

Castello di Fiemme, Sala<br />

Teatro, ore 17.<br />

Drena, Castel Drena, ore 21.<br />

Replica <strong>il</strong> 22 e <strong>il</strong> 23 agosto al<br />

Castello di Arco.<br />

Teatro<br />

“Sacco e Vanzetti”<br />

di M. Roli e L. V<strong>in</strong>cenzoni, con<br />

<strong>il</strong> GAD Città di Trento. Regia di<br />

Ensemble Frescobaldi<br />

Organi e ottoni dal R<strong>in</strong>ascimento<br />

al Romanticismo.<br />

Bedollo, Chiesa, ore 21.<br />

Folk<br />

Coro Sasso Rosso<br />

Per “I suoni delle Dolomiti”.<br />

Rassegne<br />

“Mescolanze/Notte”<br />

Festa di suoni e sapori, parole e<br />

danze.<br />

Rovereto, Piazza Leoni.<br />

Ore 19-23: “La tavola di<br />

‘Mescolanze’”.<br />

Ore 21.30: Fabulous Boogie<br />

Boys <strong>in</strong> concerto.<br />

Esplosiva band <strong>in</strong>glese di musica<br />

rock-soul-blues.<br />

lunedì 24 agosto<br />

Musica e poesia<br />

“A piena voce”<br />

Omaggio a Vladimir Majakovskij.<br />

Trento, Giard<strong>in</strong>o S. Chiara,<br />

ore 21.<br />

martedì 25 agosto<br />

Classica<br />

“Improvvisazione... più<br />

piano”<br />

Con Mart<strong>in</strong> Münch, pianista,<br />

compositore, improvvisatore.<br />

Musiche di Mozart e Münch.<br />

Tione, Scuola Musicale, ore<br />

21.<br />

Musica<br />

Daniele S<strong>il</strong>vestri<br />

<strong>in</strong> concerto.<br />

Rassegne<br />

“Mescolanze/Notte”<br />

Festa di suoni e sapori, parole e<br />

danze.<br />

Rovereto, Piazza Leoni.<br />

Ore 19-23: “La tavola di<br />

‘Mescolanze’”.<br />

Ore 21.30: Adesa <strong>in</strong> concerto.<br />

Musica rituale dal Ghana.<br />

Rievocazioni<br />

“La terra degli<br />

alberi dalle foglie<br />

d’argento”<br />

Spettacolo su testi di Mauro<br />

Neri. Per “Il gioco dei castelli”.<br />

Alberto Uez.<br />

Trento, Giard<strong>in</strong>o S. Chiara, ore 21.<br />

Vedi presentazione al 4 luglio.<br />

sabato 22 agosto<br />

Classica<br />

Orchestra J. Futura<br />

In programma musiche di Fauré,<br />

Mendelssohn, Beethoven.<br />

Trento, Piazza Battisti, ore 21.<br />

Orchestra Haydn<br />

diretta da W<strong>il</strong>liam Lacey. Musiche<br />

di Haendel e Mendelssohn.<br />

Baselga di P<strong>in</strong>è, Centro P<strong>in</strong>è<br />

1000, ore 21.<br />

Val Rendena, Passo del<br />

Grostè, ore 6.<br />

I cori di montagna si sono<br />

emancipati, attirando l’attenzione<br />

di molti compositori<br />

ed esibendosi sempre<br />

più spesso nei teatri.<br />

In quest’occasione, però,<br />

ritroviamo la suggestione<br />

dei canti popolari alp<strong>in</strong>i,<br />

<strong>in</strong>terpretati dal coro solandro<br />

Sasso Rosso, nel loro<br />

ambiente naturale – appunto,<br />

la montagna. Come<br />

se non bastasse, concerto<br />

all’alba. Suggestivo.<br />

QUESTOTRENTINO<br />

61


monitor agosto<br />

Erik Friedlander<br />

Per “I suoni delle Dolomiti”.<br />

Val di Non, Altopiano della<br />

Predaia, Rifugio Ai Todes-ci,<br />

ore 14.<br />

Da canzoni d’impegno civ<strong>il</strong>e a<br />

ritornelli pronti per le spiagge, da<br />

raff<strong>in</strong>ato cantautorato etnico a<br />

sorridenti ritagli FM: i m<strong>il</strong>le volti<br />

del seguitissimo e trans-generazionale<br />

Daniele S<strong>il</strong>vestri,<br />

mercoledì 26 agosto<br />

Cabaret<br />

Alessandro<br />

Bencivenga<br />

Trento, Parco Clar<strong>in</strong>a, ore 21.<br />

Comico trent<strong>in</strong>o, attualmente lavora<br />

con Lucio Gard<strong>in</strong> su TCA.<br />

Classica<br />

“Improvvisazione... più<br />

piano”<br />

Con Mart<strong>in</strong> Münch, pianista,<br />

compositore, improvvisatore.<br />

Musiche di Mozart e Münch.<br />

Cavalese, Palacongressi, ore<br />

21.<br />

Ensemble Punteado<br />

Musiche di Frescobaldi, Cazzati,<br />

Picc<strong>in</strong><strong>in</strong>i. Per “P<strong>in</strong>è Musica”.<br />

Montagnaga, Santuario, ore<br />

11.<br />

Folk<br />

Sheik Habboush e<br />

l’Ensemble Al K<strong>in</strong>di<br />

Per “I suoni delle Dolomiti”.<br />

Pale di S. Mart<strong>in</strong>o, Val Canali,<br />

V<strong>il</strong>la Welsperg, ore 14.<br />

Ardito accostamento tra la musica<br />

popolare siriana e <strong>il</strong> panorama<br />

delle Pale di S. Mart<strong>in</strong>o. Interessante<br />

spettacolo della tradizione<br />

sufi, eseguito con strumenti caratteristici<br />

della musica classica<br />

araba, recuperando riti e cerimoniali<br />

m<strong>il</strong>lenari. Consigliatissimo<br />

per gli appassionati del genere.<br />

Concerto a ballo<br />

con <strong>il</strong> gruppo “I Musikanti”.<br />

Rovereto, Piazza Malfatti, ore 21.<br />

Gli spettatori saranno co<strong>in</strong>volti<br />

<strong>in</strong> fac<strong>il</strong>i danze della tradizione<br />

italiana e non solo.<br />

Marnan<br />

Sp<strong>in</strong>i di Gardolo, ore 21.<br />

Musiche e danze di ispirazione<br />

africana ad opera di un gruppo<br />

creato da “La Savana”, un’associazione<br />

con sede a Gardolo che<br />

opera <strong>in</strong> Senegal su progetti per<br />

lo sv<strong>il</strong>uppo agricolo.<br />

Teatro<br />

“DORMONO TUTTI SULLA<br />

COLLINA”<br />

monologo con Maura Pettorruso<br />

ispirato alla vita di Fernanda<br />

Pivano, con musica dal vivo di<br />

Fabrizio De Andrè tratta da<br />

“Non al denaro non all’amore<br />

né al cielo”.<br />

Trento, Giard<strong>in</strong>o S. Chiara,<br />

ore 21.<br />

“Sui sentieri della<br />

memoria – Le Dolomiti<br />

raccontano”<br />

di Maria Crist<strong>in</strong>a Giambruno.<br />

Trento, Teatro Sociale, ore 18<br />

e 21. Replica domani, ore 18<br />

e 21.<br />

Vedi presentazione al 4 luglio.<br />

62 luglio 2009


giovedì 27 agosto<br />

C<strong>in</strong>ema<br />

“Once”<br />

di John Carney, con Glen<br />

Hansard, Markéta Irglová,<br />

B<strong>il</strong>l Hodnett.<br />

Calliano, Castel Pietra.<br />

Ore 20: visita della<br />

Cant<strong>in</strong>a. Ore 21.30: f<strong>il</strong>m.<br />

Un giovane busker <strong>in</strong>contra<br />

e fa <strong>in</strong>namorare una ragazza<br />

perduta proveniente da Praga.<br />

Siamo a Dubl<strong>in</strong>o. “Se <strong>il</strong><br />

f<strong>il</strong>m non vi spezza felicemente<br />

<strong>il</strong> cuore, non ne avete uno”,<br />

scrive Anselma Dell'Ollio. Per<br />

una volta, forse, ci si può fidare<br />

dell'ospite fissa del salott<strong>in</strong>o<br />

di Marzullo.<br />

Musica<br />

Erik Friedlander<br />

(violoncello)<br />

Per “I suoni delle Dolomiti”.<br />

Alpe del Cermis, Laghi di<br />

Bombasel, ore 14.<br />

Curriculum da grande jazzista,<br />

con sconf<strong>in</strong>amenti nel<br />

rock e nelle avanguardie,<br />

f<strong>in</strong>o al grunge, per un virtuoso<br />

del... violoncello. Un<br />

musicista nel vero senso della<br />

parola, fusione di tutte le divisioni<br />

dei generi e degli st<strong>il</strong>i;<br />

un concerto duetto tra uno<br />

strumentista newyorkese e le<br />

montagne trent<strong>in</strong>e.<br />

“Classica e non<br />

solo”<br />

Concerto dell’orchestra di<br />

fiati del Liceo ‘Rosm<strong>in</strong>i’ di<br />

Rovereto diretta dal M° Andrea<br />

Loss.<br />

Rovereto, S. Giorgio,<br />

Campo Polivalente, ore<br />

20.30.<br />

Rock<br />

Area 51<br />

<strong>in</strong> concerto.<br />

Trento, Parco Maso<br />

G<strong>in</strong>occhio, ore 21.<br />

Banda rock di Arco che presenta<br />

cover di artisti italiani<br />

e <strong>in</strong>ternazionali, da Zucchero<br />

ai Queen, da Ligabue agli<br />

U2.<br />

venerdì 28 agosto<br />

Feste<br />

“ManifestaGiovane”<br />

Rovereto, Piazza Erbe,<br />

Piazza Malfatti, Via Portici,<br />

Piazza Loreto, ore 16-<br />

23.30.<br />

Si replica domani.<br />

Due giorni dedicati all’arte<br />

giovan<strong>il</strong>e, con concerti, balli<br />

hip-hop, capoeira, teatro di<br />

strada, ecc.<br />

Musica<br />

Fiorella Mannoia<br />

Per “I suoni delle Dolomiti”.<br />

Val di Fassa, Rifugio<br />

Fuchiade, ore 14.<br />

Pianoforte e percussioni per<br />

un <strong>in</strong>timo viaggio nell’Anima<br />

Lat<strong>in</strong>a della cantautrice<br />

romana: tra penombre mediterranee<br />

o soleggiate spiagge<br />

bras<strong>il</strong>iane, lasciatevi cullare<br />

da questa delicata brezza canora.<br />

sabato 29 agosto<br />

Musica & Teatro<br />

“Figuriamoci”<br />

Monologhi e canzoni.<br />

Trento, Giard<strong>in</strong>o S. Chiara,<br />

ore 21.<br />

Concerto-spettacolo dove c’è<br />

un po’ di tutto: folk romagnolo,<br />

jazz, musica francese<br />

e monologhi da testi di Raffaello<br />

Bald<strong>in</strong>i, Ton<strong>in</strong>o Guerra e<br />

N<strong>in</strong>o Pedretti.<br />

Teatro<br />

“Sui sentieri<br />

della memoria<br />

– Le Dolomiti<br />

raccontano”<br />

di Maria Crist<strong>in</strong>a Giambruno.<br />

Mezzolombardo, Castello,<br />

ore 18 e 21. Replica<br />

domani, ore 10.30, 18, 21.<br />

Vedi presentazione al 4 luglio.<br />

domenica 30 agosto<br />

Folk<br />

“I canti di osteria”<br />

con Grazia De Marchi e Il<br />

Nuovo Canzoniere Veronese.<br />

Povo, Parco Passo Cimirlo,<br />

ore 11.<br />

Teatro<br />

“Zang TumbTumb –<br />

Battaglia a 9 piani”<br />

I futuristi alla conquista di<br />

Monte Baldo. Sceneggiatura<br />

e regia di Paolo Domenico<br />

Malv<strong>in</strong>ni.<br />

Rovereto, Cort<strong>il</strong>e <strong>in</strong>terno<br />

del Museo della Guerra,<br />

ore 16.30.<br />

Il lavoro si basa sui diari<br />

<strong>in</strong>fiammati scritti dai vari<br />

Boccioni, Mar<strong>in</strong>etti, Russolo<br />

e Balla <strong>in</strong> occasione della<br />

loro partecipazione all’assalto<br />

di Dosso Cas<strong>in</strong>a, nel 1915.<br />

Guerra, futurismo e montagna...<br />

lunedì 31 agosto<br />

Incontri<br />

“Montagne e guerre<br />

moderne”<br />

Incontro con Lorenzo Cremonesi.<br />

Cavalese, Palacongressi,<br />

ore 21.<br />

63


monitor settembre<br />

martedì 1 settembre<br />

Classica<br />

“Concerto a ricordo<br />

del M° Renato Dionisi”<br />

col gruppo strumentale ‘Dionisi’.<br />

Musiche di Dionisi, Sammart<strong>in</strong>i,<br />

Bach, Mozart, Vivaldi.<br />

Sacco di Rovereto, Chiesa di<br />

S. Giovanni Battista, ore 21.<br />

giovedì 3 settembre<br />

Danza<br />

“’I’ is Memory”,<br />

“Ch<strong>il</strong>dren”<br />

gicomico pezzo di teatro-danza<br />

sugli alti e bassi e sugli stati d’animo<br />

esaltati dell’amore.<br />

venerdì 4 settembre<br />

Danza<br />

“I is Memory”,<br />

“Ch<strong>il</strong>dren”<br />

coreografie di Benoît Lachambre<br />

e Nigel Chamock, con Louise<br />

Lecavalier - Le Fou Glorieux..<br />

Per “Oriente Occidente”.<br />

Rovereto, Auditorium Melotti,<br />

ore 21.<br />

Vedi presentazione al 3 settembre.<br />

artisti di varie discipl<strong>in</strong>e ed etnie<br />

e lasciarli liberi di <strong>in</strong>teragire e<br />

di creare, attraverso movimenti<br />

estremi e rapidissimi, una danza<br />

dai complicati <strong>in</strong>trecci. La<br />

compagnia presenta a Rovereto<br />

alcune tra le sue più acclamate<br />

performance.<br />

sabato 5 settembre<br />

Danza<br />

“Hissy fits“, Gone”,<br />

“Momentary<br />

Forevers”, “Fall”,<br />

“Moody Booty Blues”,<br />

“Moonlight”, “Rise”.<br />

coreografie di Dwight Rhoden<br />

e Desmond Richardson, col<br />

Complexions Contemporary<br />

Ballet. Per “Oriente Occidente”.<br />

Trento, Teatro Sociale, ore 21.<br />

Vedi presentazione al 4 settembre.<br />

Incontri<br />

“Modalità sostenib<strong>il</strong>e:<br />

la Convenzione delle<br />

Alpi Come modello<br />

per un territorio<br />

esemplare”<br />

Concerto a contorno di una settimana<br />

di corsi tenuti dal sassofonista<br />

Pepito Ros e dedicati al<br />

terreno di conf<strong>in</strong>e tra classica e<br />

jazz, e alle possib<strong>il</strong>ità espressive<br />

del sax. Interessante <strong>il</strong> materiale<br />

che potrà uscire dal lavoro degli<br />

studenti, anche per <strong>il</strong> potenzialmente<br />

fecondo ambito musicale<br />

che verrà esplorato.<br />

Teatro<br />

“Incomputer”<br />

di Gaetano Mas<strong>in</strong>o, a cura della<br />

Compagnia dell’Attimo.<br />

Marco di Rovereto, Teatro<br />

Parrocchiale, ore 21.<br />

domenica 6 settembre<br />

Danza<br />

“Maple Garden”, “Les<br />

Noces”.<br />

coreografia di Tatiana Baganova,<br />

con la compagnia Prov<strong>in</strong>cial<br />

Dances. Per “Oriente Occidente”.<br />

Rovereto, Auditorium Melotti,<br />

ore 21.<br />

Incontro con Marco Onida.<br />

Cavalese, Palacongressi, ore<br />

21.<br />

Musica<br />

“I bemolli sono blu”<br />

coreografie di Benoît Lachambre<br />

e Nigel Chamock, con Louise<br />

Lecavalier - Le Fou Glorieux..<br />

Per “Oriente Occidente”<br />

Rovereto, Auditorium Melotti,<br />

ore 21.<br />

Louise Lecavalier, nome leggendario<br />

della danza canadese,<br />

porta a Rovereto “I” is Memory”,<br />

progetto solista pensato appositamente<br />

per lei da Benoît Lachambre,<br />

e Ch<strong>il</strong>dren, coreografia ideata<br />

da Nigel Charnock. Il primo<br />

è un lavoro di un m<strong>in</strong>imalismo<br />

estremo ma fisicamente molto<br />

impegnativo; <strong>il</strong> secondo è un tra-<br />

“Hissy fits“, Gone”,<br />

“Momentary<br />

Forevers”, “Fall”,<br />

“Moody Booty Blues”,<br />

“Moonlight”, “Rise”.<br />

coreografie di Dwight Rhoden e<br />

Desmond Richardson, col Complexions<br />

Contemporary Ballet.<br />

Per “Oriente Occidente”.<br />

Trento, Teatro Sociale, ore 21.<br />

È <strong>il</strong> nome stesso della compagnia,<br />

Complexions, a s<strong>in</strong>tetizzare la<br />

missione dei suoi due fondatori<br />

(Dwight Rhoden e Desmond<br />

Richardson): raggruppare molti<br />

Per “P<strong>in</strong>è Musica”<br />

Baselga di P<strong>in</strong>è, Centro P<strong>in</strong>è<br />

1000, ore 21.<br />

64 Pepito Ros<br />

luglio 2009


Si ispirano alle sperimentazioni<br />

dei mitici Balletti Russi i lavori<br />

di Tatiana Baganova, che <strong>in</strong> Maple<br />

Garden conduce lo spettatore<br />

<strong>in</strong> un mondo fatato e sognante,<br />

attraverso una misteriosa favola<br />

ambientata tra alberi d’acero,<br />

mentre <strong>in</strong> Les Noces rimette <strong>in</strong><br />

scena una delle più celebri coreografie<br />

di Nij<strong>in</strong>ska -sorella del ben<br />

più celebre astro della danza russa-<br />

alla ricerca dell’essenza e delle<br />

orig<strong>in</strong>i primitive della cerimonia<br />

delle nozze.<br />

lunedì 7 settembre<br />

Danza<br />

“Post Engagement<br />

Diptych, Part I & II”.<br />

coreografia di Tatiana Baganova,<br />

con la compagnia Prov<strong>in</strong>cial<br />

Dances. Per “Oriente Occidente”.<br />

Rovereto, Auditorium Melotti,<br />

ore 21.<br />

In Post Engagement Diptych<br />

Part I la danza è un cont<strong>in</strong>uo<br />

contatto tra genere masch<strong>il</strong>e e<br />

femm<strong>in</strong><strong>il</strong>e, storie di coppie che si<br />

<strong>in</strong>trecciano fra armadi di ferro e<br />

seggiol<strong>in</strong>e da pic nic. La seconda<br />

parte riporta <strong>in</strong>vece al mondo<br />

fatato della Baganova (che si è<br />

aggiudicata con questa coreografia<br />

<strong>il</strong> prestigioso premio Golden<br />

Mask), dove enormi sfere trasparenti<br />

piene di sogni dai significati<br />

<strong>in</strong>consci fluttuano mollemente<br />

sul palcoscenico tra le mani -ed i<br />

capelli- delle danzatrici.<br />

“La chambre blanche”.<br />

coreografia di G<strong>in</strong>ette Laur<strong>in</strong>,<br />

con la compagnia O Vertigo. Per<br />

“Oriente Occidente”.<br />

Trento, Teatro Sociale, ore 21.<br />

G<strong>in</strong>ette Laur<strong>in</strong>, anima della compagnia<br />

canadese, presenta <strong>il</strong> riallestimento<br />

de La Chambre Blanche,<br />

considerata una delle sue<br />

più <strong>in</strong>tense creazioni coreografiche.<br />

Una nuova colonna sonora<br />

e le luci riescono a r<strong>in</strong>forzare ulteriormente<br />

l’atmosfera alienante<br />

della performance, ambientata <strong>in</strong><br />

una sorta di ospedale psichiatrico,<br />

luogo di estrema vulnerab<strong>il</strong>ità<br />

<strong>in</strong> cui nove danzatori “<strong>in</strong> cattività”<br />

non hanno altra scelta se non<br />

di abbandonarsi al disequ<strong>il</strong>ibrio<br />

e alla vertig<strong>in</strong>e.<br />

“Oriente Occidente”.<br />

Trento, Teatro Sociale, ore 21.<br />

Vedi presentazione al 7 settembre.<br />

mercoledì 9 settembre<br />

Danza<br />

“Celestial Body”, “The<br />

other Side of the<br />

River”<br />

coreografie di Olga Pona, con<br />

la Chelyab<strong>in</strong>sk Contemporary<br />

Dance Theater. Per “Oriente<br />

Occidente”.<br />

Rovereto, Auditorium Melotti,<br />

ore 21.<br />

Olga Pona att<strong>in</strong>ge dall’ambiente<br />

che la circonda la materia<br />

e i soggetti per le sue coreografie,<br />

storie allo stesso tempo<br />

quotidiane e f<strong>il</strong>osofiche che si<br />

riallacciano alla tradizione<br />

letteraria russa. I personaggi<br />

protagonisti sono i lavoratori<br />

di Chelyab<strong>in</strong>sk, città <strong>in</strong>dustriale<br />

al conf<strong>in</strong>e dei monti Urali,<br />

che diviene lo specchio della<br />

complessità della vita post-comunista<br />

tradotta <strong>in</strong> una danza<br />

priva di espedienti scenici ma<br />

ad alta densità di contenuti.<br />

giovedì 10 settembre<br />

Danza<br />

“The Songs of<br />

Komitas”<br />

coreografia di Natalya Kasparova,<br />

con la Natalya Kasparova<br />

Dance Company. Per “Oriente<br />

Occidente”.<br />

Trento, Teatro Sociale, ore 21.<br />

martedì 8 settembre<br />

Danza<br />

“La chambre blanche”.<br />

coreografia di G<strong>in</strong>ette Laur<strong>in</strong>,<br />

con la compagnia O Vertigo. Per<br />

QUESTOTRENTINO<br />

65


monitor settembre<br />

Natalya Kasparova è una delle<br />

pr<strong>in</strong>cipali rappresentanti della<br />

nuova generazione di coreografi<br />

russi, che hanno deciso di rompere<br />

con la tradizione del balletto<br />

classico per perseguire nuove<br />

modalità di espressione. L’ispirazione<br />

per la performance deriva<br />

dalle musiche sacre del compositore<br />

armeno Komitas che riflettono<br />

la dolorosa storia del<br />

suo popolo. Una serie di episodi<br />

<strong>in</strong> cui la danza simbolicamente<br />

ricrea le tradizioni e le leggende<br />

armene.<br />

venerdì 11 settembre<br />

Danza<br />

“Frida”, “Interplay”,<br />

“Sospiri”, Caravaggio<br />

meets Hopper”<br />

coreografie di Jacqulyn Buglisi,<br />

con la compagnia Buglisi Dance<br />

Theater. Per “Oriente Occidente”.<br />

Rovereto, Auditorium Melotti,<br />

ore 21.<br />

Dal 1994, la compagnia fondata<br />

da Buglisi <strong>in</strong>sieme a tre compagni<br />

provenienti dalla scuola di<br />

Martha Graham porta avanti,<br />

r<strong>in</strong>novandole, le istanze tecniche<br />

ed emozionali della maestra.<br />

Dall’unione delle arti con le<br />

nuove tecnologie e dall’<strong>in</strong>tento di<br />

raccontare storie ispirate alla vita<br />

di celebri artisti nascono lavori<br />

come Frida, suggestionato dalla<br />

vita della Kahlo, e Caravaggio<br />

Meets Hopper, che contrappone<br />

la quiete e la serenità dei quadri<br />

di Hopper con la teatralità di Caravaggio.<br />

sabato 12 settembre<br />

Classica<br />

Ensemble strumentale<br />

del conservatorio<br />

Bonporti<br />

diretto da Giancarlo Guar<strong>in</strong>o.<br />

Musiche di Debussy e Brahms.<br />

Per “P<strong>in</strong>è Musica”.<br />

Baselga di P<strong>in</strong>è, Centro<br />

Congressi P<strong>in</strong>è 1000, ore 21.<br />

Danza<br />

“Aga<strong>in</strong>st all Odds”,<br />

“Sand”, “Red H<strong>il</strong>ls”,<br />

“Requiem”<br />

coreografie di Jacqulyn Buglisi,<br />

con la compagnia Buglisi Dance<br />

Theater. Per “Oriente Occidente”.<br />

Rovereto, Auditorium Melotti,<br />

ore 21.<br />

Oltre che dalla vicende quotidiane,<br />

Jacqulyn Buglisi att<strong>in</strong>ge l’ispirazione<br />

per le sue coreografie<br />

dalla pittura e dalla letteratura,<br />

<strong>in</strong>serendo cont<strong>in</strong>ui riferimenti<br />

ai suoi studi e alle sue passioni.<br />

Sand è un tributo alla gioia del<br />

danzare, mentre<br />

Red H<strong>il</strong>ls prende<br />

<strong>il</strong> nome da un<br />

quadro dell’artista<br />

americana Georgia<br />

O’Keefe. Requiem,<br />

nato come metafora<br />

dell’oppressione delle<br />

donne, dopo l’11<br />

settembre, è <strong>in</strong>vece<br />

divenuto un lavoro<br />

più vic<strong>in</strong>o e sensib<strong>il</strong>e<br />

agli avvenimenti<br />

contemporanei.<br />

Folk<br />

Concerto di<br />

cori alp<strong>in</strong>i<br />

Rovereto, Sala<br />

F<strong>il</strong>armonica, ore 20.45.<br />

Teatro<br />

“Sui sentieri della<br />

memoria – Le Dolomiti<br />

raccontano”<br />

di Maria Crist<strong>in</strong>a Giambruno.<br />

Perg<strong>in</strong>e, Palazzo Hippoliti,<br />

ore 20 e 22. Replica domani,<br />

ore 11, 18, 20.<br />

Vedi presentazione al 4 luglio.<br />

domenica 13 settembre<br />

Danza<br />

“Inri”<br />

coreografia di Stefano Mazzotta<br />

e Emanuele Sciannamea, con la<br />

compagnia Teatroffic<strong>in</strong>a Zerogrammi.<br />

Per Oriente Occidente”.<br />

Rovereto, Auditorium Melotti,<br />

ore 21.<br />

Il duo di attori-danzatori <strong>formato</strong><br />

da Stefano Mazzotta e<br />

Emanuele Sciannamea, che nella<br />

scorsa edizione del Festival è risultato<br />

v<strong>in</strong>citore del concorso coreografico<br />

“Danz’è”, propone una<br />

riflessione a tratti grottesca e paradossale<br />

sulla pratica della fede<br />

nella religione cattolica, scandita<br />

dai tempi e dalle movenze tipici<br />

della liturgia.<br />

66 luglio 2009


Trento, Consiglio della Prov<strong>in</strong>cia autonoma di Trento<br />

Palazzo Trent<strong>in</strong>i<br />

25 settembre - 29 novembre 2009<br />

Othmar W<strong>in</strong>kler<br />

Storie della gente trent<strong>in</strong>a<br />

A cura di Giovanna Nicoletti<br />

Più volte quella di Othmar W<strong>in</strong>kler è stata def<strong>in</strong>ita “Un’arte di contenuti <strong>in</strong> cui ogni<br />

l<strong>in</strong>ea costruttiva o deformatrice è messaggio di sostanza e momento allegorico”. Le<br />

sue forme ricche di “contorcimenti” e di “contrapposizioni volumetriche” hanno spesso<br />

descritto “<strong>il</strong> vero dell’ironia e della mostruosità tragica”. Disegni e sculture hanno fissato,<br />

talvolta, la rappresentazione di contenuti religiosi - nati da una teologia essenziale - o,<br />

piuttosto, la descrizione di tipologie umane realisticamente <strong>in</strong>trise<br />

dal dramma della lotta del bene contro <strong>il</strong> male. La sua storia<br />

co<strong>in</strong>cide con le grandi trasformazioni e le sofferenze del nostro<br />

secolo. La sua opera sensib<strong>il</strong>e riflette <strong>il</strong> dolore per ricomporre<br />

nelle forme quell’unità che l’uomo da sempre ricerca.<br />

Il consiglio della Prov<strong>in</strong>cia autonoma di Trento rende<br />

omaggio a Othmar W<strong>in</strong>kler con la ricollocazione<br />

dell’opera pensata per Palazzo Trent<strong>in</strong>i e con la<br />

titolazione della sala espositiva all’artista scomparso.<br />

Corredano questo progetto una serie di lavori di<br />

scultura e di grafica che <strong>in</strong>quadrano <strong>il</strong> lavoro di<br />

W<strong>in</strong>kler che già negli anni C<strong>in</strong>quanta aveva saputo<br />

guardare alle vicende della sua terra descritte <strong>in</strong> un<br />

panorama allargato dell’arte mitteleuropea, tale<br />

da congiungere le ammalianti forme mediterranee<br />

con le l<strong>in</strong>ee <strong>in</strong>durite dell’espressionismo tedesco.<br />

QUESTOTRENTINO<br />

67


PUBBLICITA’<br />

TRENTINO spa<br />

68 luglio 2009

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