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Frana di Maierato, il bilancio sei anni dopo la catastrofe

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Il primo cittadino Sergio Rizzo prova a fare il punto della situazione sulle opere realizzate e su quelle ancora da mettere a punto e denuncia l’assenza della Provincia. 

Le immagini scorrono ancora veloci sotto gli occhi di tutti. Immagini di devastazioni, non di  morti per una serie di circostanze fortunose. E la ribellione della natura nel piccolo centro di Maierato, piccolo comune non lontano da Vibo Valentia continua ad essere un evento ricorrente nella memoria dei più.

Le opere. A fare il punto della situazione sullo stato dell’arte, a poche ore dal sesto anniversario, è il primo cittadino Sergio Rizzo, colui che gestì l’emergenza. “E’ opportuno  – spiega – fare un bilancio di ciò che è stato fatto per fronteggiare questa emergenza e per mettere in sicurezza il territorio, al fine di evitare che si faccia demagogia o qualunquismo intorno ad un evento che ha sconvolto la vita quotidiana di una intera comunità. A questo proposito, quindi, voglio ricordare a me stesso prima che ad altri, ripercorrendo l’iter burocratico amministrativo che l’ente ha dovuto rispettare, ciò che abbiamo affrontato e fatto in questi anni. L’ordinanza del Commissario delegato per la Regione Calabria n.4/3862/2010 (Piano Stralcio degli Interventi) ha individuato, tra gli altri, il Comune di Maierato quale ente attuatore per i seguenti interventi: la realizzazione del presidio territoriale (2 anni);la redazione del Piano di Protezione Civile del Comune di Maierato; la realizzazione del Piano Generale degli Interventi per la mitigazione del Rischio Idrogeologico; interventi urgenti per la mitigazione del Rischio Idrogeologico”.

Il bilancio. Interventi progettati, realizzati e completati in questi sei anni dal Comune di Maierato: le somme spese sono state anticipate e la maggior parte di queste ancora ad oggi non sono state rimborsate dalla Regione Calabria.  “Sono stati completati  – aggiunge il sindaco – i lavori urgenti ex OPCM 3862/2010 che hanno riguardato la realizzazione di un sistema di dreni per la captazione delle falde sotterranee, la realizzazione di trincee drenanti per la raccolta delle acque superficiali e la realizzazione di opere di canalizzazione delle acque per circa € 500.000,00. Sono stati realizzati  – sottolinea Rizzo – interventi sulla viabilità comunale, sia in somma urgenza che in fase successiva, per consentire la sistemazione di arterie viarie che garantissero il raggiungimento delle contrade isolate e il ripristino della variante al centro abitato, letteralmente inghiottita dalla frana. Sono stati pagati i contributi all’autonoma sistemazione alle famiglie sgomberate per i periodi definiti e secondo i criteri stabiliti dall’OPCM 3862/2010 ed è in fase di progettazione un ulteriore intervento per la mitigazione del rischio idrogeologico”. Agli interventi realizzati ne va aggiunto un altro “di mitigazione del rischio appaltato dal Commissario per il Dissesto idrogeologico con l’Apq del Ministero dell’Ambiente per ulteriori €700.000 ed in fase di cantierazione, intervento relativo alla canalizzazione delle acque sia a monte dell’area di frana che nei punti critici del territorio comunale”.

Le emergenze. Purtroppo “nonostante gli sforzi e l’impegno esistono ancora alcune criticità per le quali non si è riusciti a trovare una soluzione definitiva ma che sicuramente non sono state né trascurate e né dimenticate dall’Amministrazione Comunale”. Uno su tutti gli altri il cruccio di Sergio Rizzo: “L’arteria di collegamento Maierato – Filogaso che sei anni fa era una strada provinciale, così come lo erano la sp5 e la sp56, tutte distrutte in quel tragico pomeriggio del 15 febbraio 2010. La Provincia di Vibo Valentia, Ente proprietario e competente, ha, però, dimenticato questo particolare negli ultimi anni e non ha rivolto neanche lo sguardo verso la risoluzione di detta problematica. Capisco la grave situazione economico finanziaria in cui versa l’Ente provincia ma i bandi per intercettare finanziamenti su questa tematica ci sono stati e alcuni sono anche scaduti da poco. Ad oggi, la Provincia non ha presentato alcuna richiesta di finanziamento, per quanto di sua competenza sul dissesto idrogeologico di Maierato, e l’unico progetto presentato, finalizzato al superamento di questa situazione, è quello predisposto dal Comune di Maierato, già presentato per l’aggiornamento nella banca Banca Dati Nazionale Rendis insieme ad altri due interventi sempre rivolti alla mitigazione del rischio idrogeologico”.

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