Cronaca

‘Ndrangheta, i carabinieri a caccia dei fratelli Bonavota. Ricerche a tappeto nel Vibonese

Nessuna traccia di Pasquale e Domenico Bonavota. Condannati all'ergastolo al termine del processo Conquista, si sono resi irreperibili sfuggendo all'ordine di carcerazione emesso proprio per pericolo di fuga

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Sono stati condannati in primo grado all'ergastolo e da qualche ora sono ufficialmente irreperibili. Nessuna traccia dei fratelli Pasquale e Domenico Bonavota, ritenuti dagli inquirenti i capi del potente clan operante a Sant'Onofrio e nei paesi limitrofi. I carabinieri del Comando provinciale di Vibo Valentia hanno attivato un piano di ricerche su tutto il territorio nel tentativo di rintracciare coloro i quali sono considerati rispettivamente il il "capo-società" (ovvero la mente) e il capo dell'ala militare della famiglia di Sant'Onofrio finita al centro dell'inchiesta scaturita nell'operazione "Conquista" e culminata venerdì scorso con la condanna all'ergastolo emessa nei confronti di Pasquale e Domenico Bonavota, ma anche dell'altro fratello Nicola e del loro luogotenente Onofrio Barbieri. Gli ultimi due sono stati subito rintracciati e portati in carcere. I quattro ordini di arresto sono stati emessi dal gup distrettuale su richiesta della Dda di Catanzaro che temeva proprio il pericolo di fuga.




Ricerche a tappeto. Intanto le ricerche dei due esponenti della criminalità organizzata vanno avanti senza soluzione di continuità. In particolare, serrati sono i controlli a Sant'Onofrio e nei paesi limitrofi. I militari stanno presidiando questi centri e battendo palmo a palmo le campagne circostanti. Anche in passato i due fratelli Bonavota si erano resi più volte irreperibili. Special modo Domenico Bonavota, il quale si era già eclissato nel momento in cui è stata resa nota la collaborazione di collaborare con la Dda di Andrea Mantella, ex boss emergente di Vibo Valentia, già legato alla cosca dei Bonavota.

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