Cronaca

Report del “Sole 24 ore” sulla qualità della vita: tutti i record negativi della “maglia nera” Vibo

Dalla durata dei processi (più di tre anni) al record di commissariamenti degli enti locali per infiltrazioni della 'ndrangheta. Ecco perché la provincia di Vibo è la peggiore d'Italia

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Ultima, ancora una volta. Come già certificato dalla classifica di Italia Oggi. Non una novità ma una riconferma. Vibo conquista un altro primato negativo e per la quarta volta finisce in coda alla classifica sulla qualità della vita stilata dal Sole 24 Ore. Ultima tra le oltre cento province italiane. La provincia dove si vive peggio secondo i 42 indicatori presi in esame dal principale quotidiano economico italiano.

Tutti i record di Vibo. Due i dati più eloquenti messi in evidenza dal report annuale del Sole 24 Ore. La giustizia lumaca è quello che salta maggiormente all'occhio. Vibo infatti si ritrova in fondo alla classifica per la durata media dei processi nelle aule giudiziarie. Più di mille giorni per una causa. Appelli al Csm, sfilate di ministri, reportage vari non sono riusciti a risolvere il problema. Il tribunale di Vibo è tra i peggiori d'Italia e le sue carenze si ripercuotono sulla qualità della vita dei cittadini vibonesi. Come le politiche a favore dei disabili, degli anziani e dei minori che registrano una delle spese più basse d'Italia. Essere disabile in provincia di Vibo è dunque più difficile che altrove. Fra i primati negativi di Vibo e provincia anche le imprese confiscate, i prezzi medi delle case, la spesa per i viaggi, la spesa sociale degli enti locali, l'uso della home banking, la presenza di cinema, l'offerta culturale, gli spazi dedicati allo sport.




L'ombra dell'ndrangheta. In quello che Gratteri definisce uno dei territori a più alta densità mafiosa, non poteva passare inosservato la pervasività della 'ndrangheta nel settore pubblico ed in quello privato. Un dato che non è sfuggito agli indicatori del Sole 24 Ore dal cui report emerge che la provincia di Vibo detiene il 30% del totale nazionale delle imprese confiscate. Alto è il numero delle interdittive antimafia emesse dalla Prefettura ed impossibilitate ad intrattenere i rapporti con la pubblica amministrazione. I settori più contaminati dai clan sono quelli delle costruzioni, del calcestruzzo ma anche il commercio ed il turismo. La 'ndrangheta condiziona il tessuto economico e produttivo locale ma a preoccupare sono soprattutto le infiltrazioni negli enti locali. E qui Vibo conquista un altro record tutt'altro che invidiabile: quello dei commissariamenti dei Comuni per 'ndrangheta. Attualmente risultano sotto commissariamento quelli di Briatico, Limbadi e San Gregorio d'Ippona. Ma la lista dei Comuni vibonesi sciolti per infiltrazioni mafiose è lunghissima e annovera: Nicotera (per ben tre volte), Tropea, Ricadi, Mileto, Parghelia, Mongiana, Fabrizia, Sant'Onofrio, Stefanaconi, Nardodipace, San Calogero e, persino, l'Azienda sanitaria provinciale.

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