Canzoni escluse da Sanremo 2019: elenco completo, critiche e polemiche

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Gli artisti in gara alla 69esima edizione del Festival di Sanremo sono 24, molti altri non sono stati selezionati, tra smentite e conferme. C’è chi esulta e spera nella vittoria, e c’è chi può ritenersi comunque fortunato, perché tradizione vuole che le canzoni escluse da Sanremo, diventano le più famose.

Cantanti esclusi dal Festival di Sanremo 2019

L’organizzazione non comunica i nomi dei cantanti esclusi da Sanremo, ai tempi dei social queste informazioni si possono conoscere facilmente. La prima a parlare della sua esclusione dalla rosa dei big della kermesse canore è stata Bianca Aztei che ha ringraziato Gianluca Grignani per aver scritto la sua canzone. Molti hanno pensato ad un ritorno di Grignani al Festival ma il cantante ha smentito la partecipazione come concorrente singolo o in coppia con l’amica, specificando che ha scritto solo il brano.

Anche Elodie sperava di poter entrare in gara, il manager Fabrizio Giannini al mensile Rolling Stone aveva dichiarato che i successi del 2018 potevano essere utili per riprendere il percorso che avevano iniziato. Evidentemente non è stato così. Tra i nomi degli esclusi circolava quello di Alessio Bernabei e il cantante si è affrettato a smentire tutto dicendo di non aver presentato nessun brano perché Sanremo è una vetrina, gli artisti devono avere alle spalle progetti di tour e album.

La lista degli esclusi di Sanremo 2019 è lunga, ci sarebbero anche Lorenzo Fragola, Dolcenera, Lisa, Dodi Battaglia, Enrico Papi con Orietta Berti e Iva Zanicchi, Of New Trolls, Carmen Ferreri, e infine Pierdavide Carone con i Dear Jack.

Caramelle, la canzone di Pierdavide Carone e Dear Jack

Quello di Pierdavide Carone e i Dear Jack è un caso particolare, il brano presentato a Sanremo 2019 si intitola “Caramelle” e affronta il tema delle pedofilia. Nonostante l’esclusione dal Festival la canzone ha riscosso molto successo sulle piattaforme digitali. Il video su YouTube ha fatto il boom di visualizzazioni e il singolo è in cima alle classifiche. Pierdavide Carone ha partecipato a Sanremo 2012 con Lucio Dalla e per il suo ritorno ha voluto coinvolgere i Dear Jack. Il direttore artistico Claudio Baglioni ha scartato il pezzo e, Carone e la band, hanno comunque deciso di lanciarlo. Molti colleghi si sono schierati dalla loro parte, dai Negramaro ad Ermal Meta, da Giorgia a Gigi D’Alessio. “Caramelle” avrebbe potuto vincere Sanremo 2019, non è la prima volta che canzoni con temi forti arrivano in classifica, ricordiamo infatti “Ti regalerò una rosa” di Simone Cisticchi.

Pierdavide Carone ha incontrato Papa Francesco la scorsa estate, in un’intervista a Tg2000 ha sottolineato il coraggio del Pontefice che si batte contro la pedofilia ogni giorno. L’artista ha iniziato a scrivere la canzone quasi per caso, poi le parole hanno preso forma e ha capito di aver creato qualcosa di potente. Tante le persone che hanno trovato il coraggio di raccontare la loro storia e di uscire allo scoperto. La pedofilia è un tema scomodo, c’è chi cerca di nasconderlo sotto il tappeto, come si fa con la polvere, eppure è così reale.

Canzoni che non hanno vinto Sanremo e sono diventate famose

“Caramelle” di Pierdavide Carone e Dear Jack sta avendo successo, come tutti gli altri brani esclusi da Sanremo 2019. Qualche giorno fa è venuto a mancare Giampiero Artegiani, uno degli autori di “Perdere l’amore” interpretato da Massimo Ranieri che ha vinto l’edizione del Festival di Sanremo del 1998. Il pezzo era stato scartato dall’edizione precedente perché Gianni Nazzaro non aveva convinto il direttore artistico. Le hit di Sanremo nate come insuccessi e diventate colonne sonore della nostra vita sono tante, tra queste non possiamo non citare “Vita spericolata” di Vasco Rossi, arrivata penultima. Il rocker di Zocca lascia il palco prima della fine dell’esibizione e fa capire a tutti che stava cantando in playback. Era il 1983.

Qualche anno prima, nel 1969, Lucio Battisti si posiziona al nono posto con “Un’avventura”, la stampa boccia il cantante e lo definisce “grezzo nella voce”, eppure ancora oggi cantiamo “Non sarà un’avventuraaaa!”. Un altro Lucio che conosce la delusione di Sanremo è Dalla, dopo il grande successo di “4/3/1943” dell’anno prima, nel 1972 presenta “Piazza Grande” che viene stroncata dalla giuria (un destino simile a quello di Pierdavide Carone).

Il 1985 è l’anno di “Donne” di Zucchero e degli svenimenti delle ragazzine arrivate per conoscere i Duran Duran. La canzone di Fornaciari arriva penultima, pubblico freddissimo durante l’esibizione, giudici molto severi, eppure il ritratto in musica delle “donne” è uno dei più canticchiati. Lo scorso anno la band “Lo stato sociale” ha portato una vecchia che balla sul palco dell’Ariston, Gabbani aveva scelto uno scimmione, ma ci aveva già pensato Daniele Silvestri qualche anno prima a farsi accompagnare da Fabio Ferri per “Salirò” un pezzo disco anni ’70 che non convince e si piazza al 14esimo posto.

Chiudiamo con un grande classico, “Almeno tu nell’universo” di Mia Martini. Per anni è stata ostracizzata dal mondo musicale perché accusata di portare sfortuna. Il brano firmato da Bruno Lauzi e Maurizio Fabrizio si ferma al nono posto, un vero e proprio capolavoro che ha rilanciato Mia Martini come interprete.

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