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Varata la nuova legge anticorruzione: cosa prevede la "spazzacorrotti"

La legge contiene le misure per il contrasto dei reati contro la pubblica amministrazione, le norme sulla prescrizione del reato e sulla trasparenza dei partiti e movimenti politici

Alfonso Bonafede (S), ministro della Giustizia, e Luigi Di Maio, vice premier in una foto ANSA/RICCARDO ANTIMIANI

Con 304 voti a favore e 106 contrari, l'aula della Camera ha approvato definitivamente il disegno di legge anticorruzione. Nel passaggio, in terza lettura, a Montecitorio non sono state apportate modifiche al testo giunto dal Senato, quindi il ddl è diventato legge.

Spazzacorrotti, è legge il daspo per corrotti e corruttori

La legge contiene le misure per il contrasto dei reati contro la pubblica amministrazione, le norme sulla prescrizione del reato e sulla trasparenza dei partiti e movimenti politici.

Al voto sul provvedimento - ribattezzato dai 5 Stelle 'spazzacorrotti' - non hanno partecipato i deputati di Forza Italia.

Cosa prevede la legge "spazzacorrotti"

Daspo a vita per i corrotti, sospensione della prescrizione dopo la sentenza di primo grado, obblighi più stringenti di rendicontazione per partiti, movimenti politici e fondazioni e associazioni a essi collegate. Queste le principali misure della nuova legge anticorruzione. Nel passaggio a Palazzo Madama, la scorsa settimana, era stata espunta la norma sul peculato, introdotta a Montecitorio con il voto segreto su un emendamento.

DASPO A VITA PER CORROTTI E CORRUTTORI. Il ddl modifica l`articolo 317-bis del codice penale, integrando il catalogo dei reati alla cui condanna consegue la pena accessoria dell`interdizione perpetua dai pubblici uffici. Agli attuali reati di peculato, concussione, corruzione propria e corruzione in atti giudiziari sono aggiunti: la corruzione impropria, la corruzione propria aggravata, l`induzione indebita a dare o promettere utilità, la corruzione di persona incaricata di pubblico servizio, la corruzione attiva; l`istigazione alla corruzione; i reati di corruzione nelle sue diverse forme commessi da membri della Corte penale internazionale, da organi e funzionari dell`Unione europea o di Stati esteri, il traffico di influenze illecite. Inoltre le condanne per i reati di peculato, corruzione in atti giudiziari e traffico di influenze illecite commessi in danno o a vantaggio di un`attività imprenditoriale comportano l`incapacità di contrattare con la pubblica amministrazione.

NO A PENE ALTERNATIVE PER I CORROTTI. Non saranno possibili l`assegnazione al lavoro all'esterno, i permessi premio e le misure alternative alla detenzione per i condannati per reati contro la pubblica amministrazione come il peculato, la concussione, la corruzione.

CAUSE NON PUNIBILITA'. Il ddl introduce un nuovo articolo del codice penale, il 323-ter, che stabilisce non sia punibile chi ha commesso i reati di corruzione se li denuncia volontariamente; se fornisce indicazioni utili e concrete per assicurare la prova del reato e per individuare gli altri responsabili. Per l'applicazione della causa di non punibilità occorre però anche che l`interessato sveli la commissione del fatto prima che il suo nome sia iscritto sul registro degli indagati, e, comunque, entro 4 mesi dalla commissione del fatto.

PRESCRIZIONE. Il corso della precrizione viene sospeso dalla data di pronuncia della sentenza di primo grado (sia di condanna che di assoluzione). La norma entra in vigore il primo gennaio 2020.

AGENTE SOTTO COPERTURA. La disciplina delle operazioni di polizia sotto copertura viene estesa al contrasto di alcuni reati contro la pubblica amministrazione come la corruzione. Dunque viene esclusa la punibilità per gli ufficiali di polizia giudiziaria che, al solo fine di acquisire elementi di prova, abbiano condotte che costituirebbero reato.

ONLINE LE DONAZIONI AI PARTITI SOPRA I 500 EURO. Sarà obbligatorio rendere pubblici sul sito internet del partito o del movimento politico i dati di chi eroga contributi superiori nell'anno a 500 euro a partiti o movimenti politici nonché alle liste di candidati alla carica di sindaco partecipanti alle elezioni amministrative nei comuni con popolazione superiore a 15mila abitanti". Saranno esenti dalle nuove disposizioni "le attività a contenuto non commerciale, professionale o di lavoro autonomo di sostegno volontario all'organizzazione e alle iniziative del partito o movimento politico, fermo restando per tutte le elargizioni l'obbligo di rilasciare la ricevuta la cui matrice va conservata".

TRASPARENZA ANCHE PER LE FONDAZIONI. Gli obblighi sulla pubblicità dei contributi, sulla rendicontazione e la trasparenza varranno anche per "fondazioni, associazioni e comitati collegati a un partito o movimento politico" che nell'articolo 15 del ddl vengono equiparate a partiti e movimenti politici. Bocciati gli emendamenti dell'opposizione che intendevano estendere gli obblighi sulla trasparenza anche alle società di servizi e alle persone giuridiche con lo scopo di comprendere l'associazione Rousseau di Davide Casaleggio che, è l'accusa dell'opposizione, sarebbe esentata dalle norme approvate.


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