Milano, 29 agosto 2016 - 20:30

Treno contromano e carico di gpl:
la paura dei pendolari

Quando il convoglio merci è arrivato «contromano», lunedì mattina, i pendolari di Desenzano non sapevano cosa pensare. Sul loro volto un misto di preoccupazione e disorientamento. Per Fs la manovra è sicura e non illegale

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Quando il convoglio merci è arrivato «contromano», lunedì mattina, i pendolari di Desenzano non sapevano cosa pensare. Sul loro volto un misto di preoccupazione e disorientamento. Al binario 2, infatti, aspettavano il treno diretto a Milano delle 7.05 e, invece, pochi minuti prima hanno visto arrivare — in direzione contraria, sempre sul secondo binario — il merci diretto a Domegliara che trainava cisterne piene di Gas propano liquido (Gpl). «È lo stesso combustibile infiammabile esploso alla stazione di Viareggio nel terribile incidente del 2009: quel treno — denuncia Rino Polloni, consigliere comunale della Lega Nord a Desenzano — non dovrebbe sostare in una stazione passeggeri: è pericoloso».

Ecco perché l’esponente del Carroccio, sulla banchina in attesa del regionale, ha preso carta e penna, scrivendo al sindaco di Desenzano di emanare un’ordinanza. L’obiettivo? «Vietare la sosta di vagoni merci con sostanze infiammabili e tossiche per i cittadini». Da Ferrovie dello Stato, invece, sottolineano che è sbagliato creare allarmismi: la società assicura che la sosta di vagoni contenenti Gpl non rappresenta alcun pericolo. E che non c’è «nulla di illegale» nell’inviare un treno sul binario di destra, nonostante la direzione di marcia, normalmente, sia sulla sinistra. «Qui non siamo in autostrada — dicono — parlare di treno che va in contromano significa usare un termine sbagliato. È una manovra sicura, prevista dall’impiantistica e del tutto in sicurezza». La circolazione sulla Milano-Venezia prevede sul binario 1 i treni per Verona e sul secondo quelli per Brescia e il capoluogo meneghino, così da evitare incidenti. Raramente, però, i dirigenti possono mandare un convoglio nella direzione opposta a quella classica, in modo da guadagnare tempo, bypassare lavori sulla linea o altri motivi. In gergo, i ferrovieri chiamano questo tipo di marcia «binario illegale». È un termine conosciuto dagli addetti ai lavori, «ma non c’è nulla di illegale nell’eseguire questa operazione» ripetono dalle Ferrovie. Che su questa tratta controllano la circolazione con un sistema elettronico chiamato SCMT. Rino Polloni però insiste sull’errore di far sostare il merci pieno di Gpl a Desenzano: «se le ruote di un convoglio si rompono o un treno deraglia, è troppo pericoloso» ripete il consigliere comunale. Che ieri ha immortalato il serpentone di ferro mentre passava da secondo al terzo binario della stazione di Desenzano. Il cargo di Trenitalia, partito da Modane (Francia), si è fermato mezz’ora e poi, alla ripartenza, è tornato sul binario uno, quello «solito»

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