Viabilità, milioni in arrivo ma Padrin vuole soluzioni

Amministratori a confronto anche sullo spopolamento col deputato De Menech Il sindaco ricorda alcuni nodi critici come la bretella della zona industriale all’A27

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LONGARONE. Amministratori a confronto sui temi di viabilità e spopolamento montano. In una serata promossa dal deputato Roger De Menech i sindaci di Longaronese e Zoldo hanno discusso di alcune problematiche e prospettive della zona. De Menech ha annunciato nuovi investimenti per i trasporti, dopo i 240 milioni del “pacchetto” Cortina 2021 per strade e alberghi.

«Sono in arrivo altri 100 milioni per l’elettrificazione della ferrovia fino a Calalzo – spiega De Menech – si spingerà poi per i collegamenti su rotaia verso Trento con la Feltre Primolano con l’auspicio poi di fare altrettanto a Bolzano verso Cortina se si realizzerà il progetto della nuova ferrovia dolomitica». Per il primo cittadino di Longarone Padrin ci sono dei nodi critici del traffico da risolvere: «È ormai definito – spiega Padrin – il primo piano di interventi Anas da Fortogna, con la nuova rotonda, fino alla zona del 4 Valli. Ho chiesto anche di studiare la bretella dalla zona industriale all’autostrada. Da mesi attendiamo la conferenza dei servizi per il tratto fino ad Ospitale, speriamo si faccia entro marzo. Porterò le istanze dei cittadini che hanno rilevato alcune problematiche nel progetto su Castellavazzo ma è bene precisare che questi interventi miglioreranno le condizioni di vita dei longaronesi».

Allarme spopolamento lanciato invece dal sindaco di Val di Zoldo De Pellegrin. «Per noi è il problema principale, basta pensare ai dati anagrafici 2017 con 11 nati a 60 morti nel Comune di Val di Zoldo. Manca il capitale umano anche perché in montagna il costo della vita è maggiore che in pianura. Ci vuole una gestione di area vasta dei fondi di confine perché le aree interne come lo zoldano sono tagliate fuori a favore delle zone di confine che, paradossalmente, sono più avvantaggiare dal flusso turistico. Per quanto riguarda la viabilità sarebbe da sistemare la strada da Igne a Soffranco».

Diversa la situazione a Soverzene. «Grazie alla nuova ciclabile – afferma il sindaco Gianni Burigo – la strada intercomunale è stata sistemata bene, però l’invito è a non usarla come via secondaria per saltare il traffico. Noi abbiamo il problema opposto alla zoldano: la gente vuole venire ad abitare nel nostro borgo, anche per via dell’attrattiva della zona industriale che è in espansione, ma mancano le abitazioni. I residenti non concedono i loro spazi come le seconde case. Se non si cambia la mentalità si sprecano grandi occasioni».

Enrico De Col