Nervesa-Sappada, sono giorni decisivi

Tra oggi e domani le riunioni per dare il via libera alla tappa del Giro 2018, che dovrebbe essere venerdì 18 maggio

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BELLUNO. Sprint finale per disegnare le tappe dolomitiche del prossimo Giro d’Italia. Tra oggi e domani è in programma l’incontro tra amministratori regionali e Rcs che dovrebbe essere risolutivo per definire i dettagli di un fine settimana, quello dal 18 al 20 maggio, che vedrà la corsa rosa tornare con un traguardo in provincia: quello di Sappada.

A cinque anni dall’ultima volta, quella dello spettacolare arrivo del 2013 alle Tre Cime, con Vincenzo Nibali a vincere in rosa sotto una fitta nevicata, mettendo il sigillo al suo primo Giro. La frazione di Sappada, per la quale i giochi sembrano fatti, dovrebbe svolgersi venerdì 18 maggio. La partenza dovrebbe avvenire da Nervesa della Battaglia (provincia di Treviso), ai piedi del Montello e sulle rive del Piave. Proprio il fiume sacro alla patria sarà l’elemento caratterizzante la frazione, nel centenario dalla conclusione della Grande Guerra: dal Montello alle Sorgenti del Piave, almeno idealmente, perché far percorrere la stretta strada della Val Sesis (da Cima Sappada alle Sorgenti, 9 chilometri con pendenza media al 6 per cento e punte del 15 per cento) alla carovana rosa sarebbe impresa problematica.

Un punto di domanda riguarda il tracciato tra Nervesa e Sappada: di certo andrà inserita qualche salita. Forse un inedito in Comelico? Per Sappada, l’arrivo del prossimo maggio sarebbe il secondo dopo quello del 6 giugno 1987, un traguardo divenuto celeberrimo nel mondo del ciclismo non tanto per il successo dell’olandese Johan Van der Velde quanto per il tradimento dell’irlandese a danno del suo capitano, e maglia rosa, Roberto Visentini.

Il giorno dopo Sappada il traguardo dovrebbe essere posto sullo Zoncolan, montagna scoperta nel 2003 dal Giro (vittoria di Gilberto Simoni) e subito divenuta appuntamento spettacolo. La salita carnica potrebbe essere affrontata da un versante inedito, quello di Priola, anziché dal classico versante di Ovaro. Quella dello Zoncolan, curata da Enzo Cainero, dovrebbe essere una frazione interamente friulana. Le sedi di partenza delle quali si è parlato nelle settimane scorse sono quelle di Casarsa, San Vito o Codroipo.

Se venerdì 18 e sabato 19 maggio il Giro farà tappa a Sappada e sullo Zoncolan, c’è un punto di domanda per quanto riguarda la giornata di domenica 20 in cui dal Friuli danno per certo una partenza a Tolmezzo. Posto che non dovrebbero esserci tappe in Alto Adige, è possibile pensare a un ritorno della carovana verso il Veneto, in una località della pianura, magari legata a qualche evento importante della Grande Guerra.

Incertezza c’è anche relativamente la frazione di ingresso in Veneto, giovedì 17: da San Marino o dalla Romagna (Rimini? Cesenatico? Ravenna? ) la tappa potrebbe approdare nel Padovano. Se così fosse, le tappe in Veneto sarebbero addirittura tre. Un bel piglio perla regione più ciclistica d’Italia.

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