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Reggio Emilia, preso il mandante della banda del riciclaggio

Reggio Emilia, preso il mandante della banda del riciclaggio

Arrestato dalla Finanza Fausto Chiparo, ritenuto la “mente” di un’associazione che acquisiva e poi spolpava le aziende: un giro illegale da 35 milioni di euro

28 dicembre 2017
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REGGIO EMILIA. Eseguita dalla guardia di finanza di Modena una misura cautelare in carcere nei confronti del socio occulto dell’associazione a delinquere specializzata in bancarotte fraudolente e riciclaggio: Fausto Chiparo, 38 anni, imprenditore. 

In circa due anni di indagini, l’intero filone investigativo ha registrato 19 destinatari di misure cautelari personali, 48 indagati, 67 perquisizioni locali (in Italia e all’estero), distrazioni patrimoniali dall e aziende in dissesto per circa 35 milioni di euro, danno all’Erario per imposte non versate per 30 milioni di euro, 80.280 ore di conversazioni telefoniche captate e oltre 2.500 ore di intercettazioni telematiche.

Prima il consulente finanziario che offriva ai suoi clienti la possibilità di trasferire le aziende in crisi all’estero, dopo averle spogliate di quanto ancora fosse presente nel patrimonio, per sfuggire alle conseguenze penali del fallimento: il reggiano Marco Pasquali, 57 anni, arrestato con l'operazione ’Barqueirò.

Poi l’imprenditore rampante che acquistava le aziende emiliane in difficoltà finanziarie e le utilizzava per ottenere dalle banche la liquidità necessaria a foraggiare lusso e bella vita, lasciando al loro destino i creditori insoddisfatti: Luigi Predieri, reggiano di 55 anni, preso con l'operazione ’Last Drink’.

Infine, il mandante e socio occulto Chiparo grazie al quale il meccanismo illecito poteva essere messo in moto, che solo apparentemente poteva offrire investimenti di denaro ma in realtà ne otteneva solo utilità come in una normale impresa e non, invece, una articolata associazione a delinquere.

È con il recente arresto di quest’ultimo che le fiamme gialle di Modena hanno inferto un altro duro colpo all’associazione a delinquere già sgominata nel luglio scorso, quando i finanzieri eseguirono 12 ordinanze di misure cautelari nei confronti di Predieri e degli appartenenti al sodalizio criminale a lui riconducibile specializzato nell’acquisizione di realtà imprenditoriali operanti a livello locale e nazionale e nella successiva distrazione del patrimonio in danno dei creditori. 

Le attività di indagine della Finanza hanno permesso, alla fine, di individuare colui che può essere a pieno titolo ritenuto il ’socio occultò e reale mandante dell’associazione, il parmense (ma con residenza formalmente dichiarata in Austria ) Chiparo.

In effetti, il parmense compare in diversi organigrammi di società italiane ed estere, attive nei più svariati settori economici, che vanno dall’immobiliare al trasporto aereo, passando per la locazione di autovetture di lusso e barche. Proprio nel settore del trasporto aereo, lo stesso risulta presidente di una compagnia con sede in Malta interessata dall’acquisizione delle tratte aeree da e per un aeroporto di un capoluogo di Regione del centro Italia.

Ed è proprio grazie a questa apparenza imprenditoriale che l’associazione riusciva ad acquisire le partecipazioni di controllo delle società da ’spolparè, da cui poi il 38enne riceveva, con modalità evidentemente illecite, i profitti necessari a mantenere il suo elevatissimo tenore di vita, fatto di agi e vacanze di lusso.

A conferma di ciò, qualche giorno fa, egli era pronto per partire dall’aeroporto di Bologna con un volo business che lo avrebbe portato negli Emirati Arabi per qualche giorno di relax ma, al momento di lasciare l’albergo per recarsi al check-in ha trovato ad ’accoglierlò i finanzieri di Modena che gli hanno notificato l’ordinanza di custodia cautelare in carcere; ordinanza confermata pochi giorni prima di Natale.