Gazzetta di Reggio

Reggio

Ragazzo aggredito dal "branco" in piazza a Correggio

Cristina Orsini
Alessio sardiello, il ragazzo di 18 anni di Correggio aggredito
Alessio sardiello, il ragazzo di 18 anni di Correggio aggredito

Diciottenne picchiato e gettato a terra da una quindicina di coetanei. La lite iniziata in un sottopasso

29 maggio 2018
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CORREGGIO. Circondato, spintonato e alla fine buttato a terra e lasciato sul selciato della piazza in una pozza di sangue. Così è andata l’aggressione di sabato scorso, verso mezzogiorno, in piazza San Quirino a Correggio, ripresa dalla numerose telecamere di videosorveglianza installate dal Comune. La vittima è un ragazzo di 18 anni, correggese, Alessio Sardiello, che assieme a sua madre, non appena uscito dall’ospedale – intorno alle 15.30 – dove è stata medicato per una profonda ferita alla testa, ha sporto denuncia ai carabinieri.

«Credo – racconta – che i ragazzi che mi hanno attaccato siano già stati individuati e che siano finiti nei guai. Io ho già il mio avvocato e aspetto la convocazione davanti al giudice». Una brutta storia, quella accaduta tre giorni fa e che ha visto protagonista un gruppo di giovanissimi indiani – una quindicina – pare non residenti a Correggio ma che frequentano le scuole superiori nella cittadina. «Sabato stavo andando al parco in bici – racconta Alessio –. Ho imboccato il sottopassaggio dove c’è la pista ciclabile per fare prima e mi sono trovato davanti i ragazzi indiani che occupavano tutto lo spazio. Non riuscivo a passare; ho chiesto che si spostassero e sono cominciati i problemi».

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Prese in giro, strafottenza e – secondo Alessio – un ragazzo indiano che, addirittura, si avvicina alla bici e piazza due o tre manate dietro la nuca dell’italiano. «Mi sono sentito umiliato e avevo tanta rabbia in corpo – prosegue il diciottenne – ma sono rimasto calmo perché ho pensato che dentro il tunnel potevamo farmi molto male senza essere visti da nessuno. Sono ripartito dicendo loro “se volete fare i furbi ci vediamo alle 13 in stazione quando escono da scuola i miei amici».

Il nuovo incontro, però, è avvenuto molto prima. «Sono arrivato in piazza San Quirino – prosegue Alessio – ero teso come una corda di violino e dovevo fumare una sigaretta. Sono rimasto fermo pochi minuti e li ho visti arrivare». Non è scappato, Alessio, ma li ha affrontati: «Uno di loro – ricorda – il più arrabbiato, mi ha dato tre schiaffi. Ho buttato la bici da una parte e ho cercato di tirargli un pugno, ma l’ho mancato. Intanto altri tre mi sono venuti addosso e mi hanno scaraventato a terra, e nella caduta mi sono ferito alla testa. Sono scappati – conclude Alessio – perché hanno visto il sangue che usciva».

Di lì a pochi attimi sono arrivati i carabinieri e la polizia municipale, poi l’ambulanza. Dalla visione dei filmati delle telecamere di sorveglianza gli investigatori hanno ricostruito fatti e identificato persone.