Il Sannio in festa per il benevento approdato per la prima volta in Serie A. Una 'favola' che parte da lontano, dal 1929, dalla Terza divisione campana. Negli anni Trenta e Quaranta la Serie C, poi il "purgatorio" della Serie D fino ai primi anni Settanta, la Serie C2 negli anni Novanta e, fra alti e bassi, fino al 2008. La svolta nella stagione 2015-16: la promozione in Serie B e ieri sera quella in A.

In quanti avrebbero scommesso nel doppio salto di categoria nel volgere di poco più di dodici mesi? Storie come queste rappresentano il bello del calcio e fanno riconciliare con uno sport che non è fatto solo per grandi club, per budget milionari e metropoli. C'è spazio anche per piccole realtà del Sud, come Benevento e Crotone, con poco più di 60 mila abitanti, che nella prossima stagione, 2017-18 potranno confrontarsi con Juventus, Milan, Inter, che vantano tifosi in tutta Italia e non solo, e altre grandi come Roma, Napoli, Fiorentina, Lazio e Torino. Dalle parti di Benevento dovranno arrivare anche Atalanta, Bologna, Genoa, Cagliari, Chievo, Hellas Verona, Sampdoria, Sassuolo, Spal e Udinese.

In gran parte sfide inedite.

Lacrime e abbracci in campo e sugli spalti

La Serie A è arrivata in una calda serata di giugno, nella gara di ritorno della finale play off, vinta 1-0 al "Vigorito" contro il Carpi. Forte dello 0-0 dell'andata, risultato favorevole ai campani per il migliore piazzamento nella classifica finale, la squadra di Marco Baroni ha saputo interpretare nel modo migliore l'impegno, fino a segnare un gol pesante con Puscas dopo poco più di mezz'ora. A quel punto la strada si è fatta maledettamente in salita per i carpigiani, chiamati a segnare due reti per ribaltare la situazione. Impresa ardua, rivelatasi sempre più difficile col passare dei minuti. Alla fine i tifosi giallorossi accorsi in massa allo stadio hanno potuto gioire per un traguardo che fino a poco tempo fa sembrava distante anni luce, fra lacrime e abbracci.

Come in campo del resto. Applausi e grande commozione soprattutto al momento della premiazione della squadra a centrocampo.

I protagonisti dell'impresa

Uno per uno, ecco i componenti della "rosa" del Benevento. Portieri: Fabrizio Alastra di Erice, 1997; Alessio Cragno di Fiesole, 1994; Piergraziano Gori di Taranto, 1980; Riccardo Piscitelli di Vimercate, 1993. Difensori: Ricardo Bagadur di Rijeka; Michele Camporese di Pisa, 1992; Bright Gyamfi di Accra, 1996; Walter Alberto Lopez di Montevideo, 1995; Fabio Lucioni di Terni, 1987; Emanuele Padella di Roma, 1988; Enrico Pezzi di Rimini, 1989; Lorenzo Venuti di Montevarchi, 1995. Centrocampisti: Daniele Buzzegoli di Firenze, 1983; Yussif Raman Chibsah di Accra, 1993; Andrea De Falco di Ancona, 1986; Lorenzo Del Pinto dell'Aquila, 1990; Mirko Eramo di Acquaviva delle Fonti, 1989; Nikola Jakimovski di Kumanovo, 1990; Antonio Matera di San Severo, 1996; Fabrizio Melara di Civitavecchia, 1986; Marco Pajac di Zagreb, 1993; Benito Nicolas Viola di Oppido Mamertina, 1989.

Attaccanti: Fabio Ceravolo di Locri, 1987; Amato Ciciretti di Roma, 1993; Karamoko Cissè di Koubia, 1988; Filippo Falco di Taranto, 1992; George Puscas di Marghita, 1996.

Tabellino e pagelle

Benevento: Cragno 7, Pezzi 6,5 (90' Padella s.v.), Lucioni 7, Camporese 7, Venuti 7, Eramo 7, Chibsah 6,5, Viola 6,5, Lopez 6,5 (79' Del Pinto 6), Ceravolo 7, Puscas 7,5 (72' Cissè 6). Allenatore: Baroni

Carpi: Belec 5,5; Struna 5,5 (20′ Sabbione 5,5), Romagnoli 6, Poli 5 (52′ Lasagna 5,5), Letizia 6, Lollo 5,5 (73' Fedato 5,5), Bianco 5,5, Mbaye 6, Di Gaudio 6, Mbakogu 6, Jelenic 6. Allenatore: Castori.

Arbitro: Pasqua di Tivoli

Rete: 32' Puscas

Note: Oltre 15 mila spettatori, ammoniti Eramo (B), Bianco (C), Lollo (C), Mbaye (C)