In arrivo le nuove regole per la richiesta dei permessi legati alla legge 104 per i dipendenti pubblici. Il ministro della Pubblica Amministrazione, Marianna Madia, sta infatti per inviare all’Aran, l’Agenzia incaricata di discutere con i sindacati il rinnovo dei contratti degli statali, l’atto di indirizzo che costituirà la base per le contrattazioni e nella quale, secondo le prime informazioni trapelate, è prevista una stretta sulle modalità di richiesta dei permessi per la legge 104.

Una volta ricevuto l’atto di indirizzo, l’Aran potrà convocare i sindacati e dare il via al confronto per il rinnovo dei contratti della pubblica amministrazione fermi ormai da otto anni.

Statali, permessi legge 104 da richiedere con ‘congruo preavviso’.

Secondo quanto previsto dalla bozza dell’atto di indirizzo predisposto dalla ministra Madia, i permessi per la legge 104 dovranno essere richiesti su base mensile con un ‘congruo preavviso’. Si tratta, come è noto, dei permessi che spettano ai dipendenti per assistere un familiare disabile, sulla base di quanto previsto dalla legge 104 del 1992.

La necessità di introdurre una programmazione mensile per questo tipo di permessi viene spiegata con la volontà di impedire abusi e, allo stesso tempo, di armonizzare i diritti legittimi dei lavoratori con ‘le esigenze di funzionalità degli uffici’.

La misura del ‘congruo preavviso’ dovrebbe essere definita in fase di contrattazione con i sindacati.

Permessi statali: novità anche per donazioni del sangue e visite mediche.

Quello legato alla fruizione dei permessi per la legge 104 non è l’unico punto dell’atto di indirizzo contrattuale dedicato ai permessi dal lavoro per i dipendenti statali. Un altro punto toccato nel documento che la ministra Madia invierà all’Aran, riguarda infatti i permessi per le donazioni del sangue che, anche questi, dovrebbero essere regolamentati da norme più rigide.

Non mancano, comunque, novità positive per gli statali su fronte dei permessi. E’ infatti intenzione del Ministero della Pubblica Amministrazione introdurre la possibilità di richiedere permessi orari per visite specialistiche, esami diagnostici, motivi familiari e personali, superando così le attuali norme che impongono al dipendente di richiedere comunque un’intera giornata di permesso. Non solo, queste ore rientrerebbero a far parte di un monte ore annuale all’interno del quale non sarebbero previste penalizzazioni in busta paga.

Sarà infine demandata alla contrattazione per il rinnovo dei contratti, come richiesto dai sindacati, ogni decisione in merito alle sanzioni disciplinari che si intendono introdurre nei casi di ‘assenze ripetute e ingiustificate’ oppure quelle a ridosso dei weekend e di ‘date sensibili’, anch’esse da individuare in sede contrattuale.