Matteo Salvini approva, senza se e senza ma, le ultime decisioni di Donald Trump in tema di respingimento dei migranti. Infatti il segretario del Carroccio, durante un intervento alla trasmissione radiofonica La Zanzara su Radio 24, spiega che “il presidente degli Stati Uniti ha fatto bene a chiudere la frontiere, soprattutto perché in questo modo mantiene le promesse elettorali”.

Secondo il leader della Lega Nord la gente ha votato Trump proprio perché aveva annunciato una stretta sull’immigrazione islamica. Quindi la ricetta di Trump sarebbe quella giusta: “Se vuoi entrare a casa mia, devi bussare e chiedere il permesso, poi sarò io a farti passare o pure no, se lo ritengo o meno opportuno”.

L’attacco all’Islam

Da Salvini arrivano parole dure contro l’Islam, accusato di essere “il pericolo pubblico numero uno” perché troppi “interpretano alla lettera il Corano, che è un libro di guerra e violenza”. Per l’esponente del Carroccio questi popoli “sono indietro di secoli” e dovrebbero rimanere a casa loro, mentre in Italia non dovrebbero essere autorizzate nuove moschee.

Il politico leghista conclude il discorso proponendo la ricetta che attuerebbe se fosse lui il ministro dell’Interno: un blocco degli arrivi dai Paesi più a rischio e divieto di intervento per la Marina; niente più recuperi dei barconi e trasporto dei migranti in Italia. Operando in questo modo, secondo il leader della Lega, basterebbero sei mesi per risolvere il problema.

Le alleanze future della Lega

Precedentemente, nel corso di Un giorno da pecora su Radio1, Salvini si era occupato proprio delle possibilità di arrivare al governo con la legge elettorale attuale, così come modificata dalla recente sentenza della Corte Costituzionale. "Cercherò di prendere il 40%, ma se non ci riesco vedremo chi è meno lontano dalle nostre idee” ha dichiarato, dimostrandosi dubbioso su un’eventuale convergenza col Movimento 5 Stelle, che pure in tema di migranti è sembrato avvicinarsi negli ultimi tempi alle posizioni della Lega.

"Bisogna vedere – ha spiegato il segretario del Carroccio – se Beppe Grillo il martedì dirà le stesse cose del mercoledì, e non cambierà idea il giovedì e il venerdì”.

Salvini contro l’euro e Bankitalia

Salvini, a proposito di alleanze, pone una discriminante: “Non governeremo con chi sostiene questa folle Unione Europea” perché l’euro “è stato uno dei più grandi crimini economici compiuti davanti all'umanità”. A tale riguardo sembrerebbe fondamentale per riallacciare i rapporti con Silvio Berlusconi, ultimamente abbastanza deteriorati, “una maggiore condivisione da parte di Forza Italia del piano leghista di uscita dall'euro”. Infine il leader del Carroccio lancia un attacco al Governatore della Banca d’Italia, Ignazio Visco, che “in un Paese normale sarebbe già sotto inchiesta” per non aver saputo vigilare sui conti delle banche italiane come Montepaschi, Veneto Banca, Etruria, nonostante Bankitalia sia una “struttura super pagata con 7000 dipendenti e 600 dirigenti”.