“Che poi, le sopracciglia le porta così per coprire i segni della circoncisione...”. Con questa breve frase, accompagnata da una immagine in primo piano di Emanuele Fiano, il parlamentare ex Forza Italia, ora con Raffaele Fitto, Massimo Corsaro ha fatto un enorme assist al collega. Fiano, infatti, è il primo firmatario della proposta di legge del Pd che si propone di inasprire le pene per i reati di apologia e propaganda di fascismo.

La legge, approdata da pochi giorni in parlamento, deve affrontare un muro di critiche, a volte anche fondate, da parte di M5S, Lega e berlusconiani. Ma, oggi, il post pubblicato sulla sua pagina Facebook da Corsaro, rischia di mettere a tacere le critiche a causa del diluvio di accuse di antisemitismo e razzismo piovute in queste ore, in maniera bipartisan, sul parlamentare fittiano. Matteo Renzi ne chiede le dimissioni, seguito da un coro di condanne.

La reazione sdegnata di Fiano al post di Corsaro

Il primo a rispondere alla infelice battuta di Massimo Corsaro è stato proprio il diretto interessato.

Di fronte alle parole pronunciate dal fittiano, Fiano ha gioco facile a dichiararsi con orgoglio “circonciso ed ebreo”. Il pensiero del collega parlamentare rappresenterebbe solo la peggiore espressione “dell'antisemitismo di stampo fascista”. Inevitabile, il ricordo del padre, morto insieme ad altri milioni di ebrei nelle camere a gas dei campi di concentramento nazisti. Per concludere, Fiano lascia intendere chiaramente di avere intenzione di portare avanti fino alla fine la sua “battaglia culturale’, e quindi la sua legge.

La solidarietà del mondo politico

La voce più forte in difesa di Fiano la leva il segretario del Pd, Matteo Renzi, che chiede senza mezzi termini le dimissioni di Corsaro e lancia l’hashtag ‘istoconlele’.

Parlano di indegnità altri due parlamentari Dem come Roberto Giachetti e Stefano Esposito. Un abbraccio, anche se solo virtuale, arriva al collega di religione ebraica da Deborah Serracchiani e dal ministro Anna Finocchiaro. Ma al coro delle condanne Pd si uniscono un po’ tutti, da Luca Lotti a Lorenzo Guerini, da Ettore Rosato a Maria Elena Boschi, da Maurizio Martina a Luigi Zanda, passando per Matteo Richetti, Alessia Rotta e Walter Verini secondo il quale “nel 1938 uno come Corsaro avrebbe firmato le leggi razziali”.

Ma la solidarietà nei confronti di Emanuele Fiano, che ha le sole colpe di essere ebreo e di essersi avventurato nella proposizione di una legge giudicata da molti inutile e antistorica, arriva anche da destra, come nel caso dei forzisti Francesco Paolo Sisto e Annagrazia Calabria. Alla sinistra del Pd, invece, tocca a Nicola Fratoianni di Sinistra Italiana e a Francesco Laforgia di Mdp manifestare la propria vicinanza a Fiano.