26 febbraio 2018 - 17:50

Milano, la mamma adottiva a Salvini: «I miei figli vivono nel terrore». Lui: «Sbaglia, lo dico con affetto»

Il post di Gabriella Nobile, imprenditrice 49enne residente a Milano, «mamma di due splendidi bambini africani», ha avuto decine di migliaia di condivisioni e like. Il leader della Lega: «Anzi, lavorerò per adozioni più rapide». E la invita per un caffè

di Luca Salvi

Matteo Salvini «giura» da premier su rosario e vangelo in piazza Duomo. Sul palco campeggia lo slogan: «Prima gli italiani» (foto Tam Tam Agenzia) Matteo Salvini «giura» da premier su rosario e vangelo in piazza Duomo. Sul palco campeggia lo slogan: «Prima gli italiani» (foto Tam Tam Agenzia)
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Dopo il «giuramento» di Matteo Salvini in piazza Duomo sabato scorso, Gabriella Nobile, imprenditrice 49enne tarantina residente a Milano, non ci ha pensato due volte e ha deciso di scrivere una lettera aperta al leader della Lega in forma di post su Facebook. Un post che nelle ultime ore ha totalizzato 30 mila condivisioni e decine di migliaia tra like e commenti, ravvivando il dibattito social su uno dei temi più caldi della campagna elettorale: l’immigrazione. A colpire gli internauti non è stata tanto l’opinione di una cittadina quanto la presa di posizione di una «mamma adottiva di due splendidi bambini africani» che stanno vivendo «momenti di terrore davvero fuori dal comune».

In particolare, il figlio più grande, quando «prende l’autobus per andare agli allenamenti di calcio – racconta Gabriella Nobile – da circa un paio di mesi mi racconta di insulti che è costretto a subire: «Sporco n...», «N... di mer...», «Torna a casa tua», “Venite qui a rubare e ammazzare le nostre donne». La figlia, invece, «prima di andare a letto mi chiede “ma se vince quello che parla male di noi mi rimandano in Africa?”, e piange disperata», prosegue la madre, riferendosi al leader del Carroccio del quale la donna contesta lo slogan lanciato per le elezioni del 4 marzo. «In “prima gli italiani” – spiega – c’è tutta l’ignoranza di colui che non ha ancora capito che l’italiano è colui che ama l’Italia, non chi ci è nato. Come io sono mamma perché amo i miei figli, non perché li ho partoriti». E invita il segretario lumbard a fare «la guerra a coloro che ci hanno ridotto al collasso. Benpensanti italici che hanno impoverito di cultura e di valori questo bellissimo Paese facendo guerre contro i poveri, gli immigrati, i gay, i rifugiati». Questo il succo del messaggio.

Tra le migliaia di commenti al post c’è chi la butta sulla sfida politica schierandosi pro o contro, chi punta il dito sui rigurgiti razzisti, chi solidarizza spostando però l’attenzione sul fenomeno del bullismo, chi teme un fake e chi risponde che la Lega vuole respingere clandestini e criminali provenienti da altri Paesi, non certo i bambini. Non mancano gli sfoghi degli hater.

Il post e la mittente risultano comunque autentici. Infatti Gabriella Nobile vive a Milano, ha adottato due bambini quando avevano 2 anni l’uno, pochi mesi l’altra, e, raggiunta telefonicamente, orgogliosamente rivendica: «Parlano un accento smaccatamente milanese entrambi. Sono super-integrati, più di me che vengo dalla Puglia». Ma «negli ultimi mesi – aggiunge – la situazione si sta esasperando. Lo provano anche i numerosi messaggi privati che ho ricevuto da altri genitori o da figli adottati: c’è chi se la prende con loro considerandoli la causa di tutti i problemi italiani». Come nel caso di Angelo, papà di un bimbo del Burundi che le scrive di vivere «giorni di inquietudine per il razzismo montante. Ma i nostri figli sono tosti e forti. Per quanto feriti stanno sviluppando gli anticorpi».

In merito all’appello a Salvini, Gabriella Nobile precisa di non avere voluto dare «indicazioni di voto o fare politica. Mi sono rivolta a lui perché ritengo che certe posizioni della Lega non aiutino in termini di integrazione. Prima Bossi ce l’aveva con i “terroni”. Ora hanno tolto “Nord” dal nome del partito e se la prendono con gli extracomunitari». Invece, secondo la mamma, quando si parla di un argomento così sensibile, «tutto questo urlare non serve a niente. Salvini mi dica cosa raccontare ai miei figli che sono neri e possono incontrare in strada il pazzo che magari se la prende con loro. Che ci sia un’emergenza immigrazione è sotto gli occhi di tutti ma va gestita in modo concreto e umano. Usando le parole giuste». Tra l'altro, la mamma ha avuto anche una disavventura con Facebook: «Ho pubblicato la prima volta il post nel pomeriggio del 24 febbraio. La mattina dopo Facebook mi ha comunicato che era stato rimosso perché conteneva la parola "negro", dato che ho riportato gli insulti rivolti a mio figlio. Così l'ho ripostato, scrivendo solo l'iniziale puntata. Ora la lettera è visibile, ma io sono stata bloccata».

Martedì pomeriggio Matteo Salvini ha postato una replica su Facebook: «Una mamma che ha adottato due bimbi africani dice che i suoi figli hanno paura di me? Sbaglia, lo dico con affetto, da papà. Basterebbe che la mamma spiegasse ai suoi figli che io allontanerò dall’Italia delinquenti, clandestini e spacciatori, non certo i bambini! Voglio un Paese più sicuro per tutti, soprattutto per i nostri figli. Questo mi chiedono non solo gli italiani ma anche tanti immigrati, regolari e perbene, che vivono in questo Paese. Anzi, al governo lavorerò per rendere più veloci e meno costose le adozioni per le migliaia di coppie che attendono questa gioia da anni, non avendo 30.000 euro da spendere o anni per aspettare. P.S. Visto che viviamo entrambi a Milano, sarei ben felice di offrirle un caffè al parco, mentre i nostri bimbi giocano insieme».

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