Mestre, la mimosa di via Cappuccina devastata dai venditori abusivi

Inutile il presidio fatto dai residenti della zona. La bella pianta depredata la mattina per rubare i rami di fiori simbolo della festa della donna. Appello in città: non comprate rametti dagli abusivi

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La mimosa di via Cappuccina ieri notte e oggi, devastata dai venditori abusivi (foto Candussi) 

MESTRE. Tutto come da copione. La stupenda mimosa di via Cappuccina, nonostante il presidio organizzato in fretta martedì sera da Michele Boato e altri cittadini, alla fine è stata depredata. Rami rovinati per strappare i bei fiori gialli, simbolo della giornata della donna che si celebra ogni 8 marzo.

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Anche stavolta i venditori abusivi, che depredano da anni la pianta che svetta sulla pubblica via Cappuccina, sono riusciti nel loro intento. Martedì sera era rimasta senza fiori anche l'altra mimosa, vicino alla sede dei vigili.

Un presidio di cittadini dalle 19 di sera ha cercato di evitare la razzia della pianta, bellissima, all'altezza dell'incrocio con via Fusinato. Ma non  è bastato.

Alle 6 di mattina il raid, denuncia l'ambientalista Michele Boato,  che ha trovato tracce dei rametti strappati fino a via Fiume dove un gruppo di venditori sarebbe stato visto dividersi i fiori strappati. E la protesta dilaga.

Mestre, presidio anti abusivi per proteggere la mimosa

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Al punto che ora a tutti viene lanciato un appello: Non comprate rametti di mimosa al semaforo, dai venditori abusivi. Perché quei fiori recisi sono quelli rubati ai residenti di via Cappuccina.