Milano, 17 gennaio 2017 - 11:11

Canile della Muratella: il nuovo gestore entra con la polizia

Gli ex dipendenti, molti dei quali rischiano di non essere riassorbiti, hanno denunciato su Facebook l’arrivo del nuovo assegnatario, il Rifugio agro aversano, scortato dalla questura e da personale del dipartimento Ambiente del Comune

Il canile della Muratella (foto Lapresse) Il canile della Muratella (foto Lapresse)
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Tensione, martedì mattina, al canile della Muratella, quando il nuovo gestore, Rifugio agro aversano, ha preso possesso della struttura che accoglie 600 cani. L’azienda assegnataria del bando, secondo quanto hanno raccontato gli ex lavoratori su Facebook, si è presentata con la forza pubblica e con personale del dipartimento Ambiente del Comune. «Ci stanno cacciando - hanno scritto - . Questa mattina il nuovo gestore dei canili comunali, insieme alla Questura e al Comune di Roma, ci ha intimato di lasciare il canile. Questa è la democrazia a 5stelle. Questa è la trasparenza e la partecipazione, cacciare i lavoratori e dare in mano i canili a chi, fino a ieri, è stato accusato dallo stesso Movimento di non garantire il benessere degli animali».

Il sindacato: «Bando con lacune clamorose»

«Il disprezzo manifestato per chi da anni lavora nei canili di Roma dall’assessora all’Ambiente, nell’incontro che si è tenuto nel pomeriggio di ieri (lunedì, ndr) - denuncia Guido Lutrario, della Federazione Usb di Roma - ha anticipato l’irruzione della polizia al canile della Muratella di questa mattina (martedì, ndr). È inaccettabile che l’assessora continui a dichiarare che il problema occupazionale non la riguarda e finga di non sapere che solo grazie alla disponibilità di tanti lavoratori licenziati il canile di Muratella ha continuato a funzionare dal maggio dello scorso anno, facendo risparmiare piu’ di 3 milioni al Comune». «Il rispetto formale delle procedure - ha aggiunto Lutrario- non può essere l’unica preoccupazione che guida l’amministrazione. Il bando sull’assegnazione dei canili presenta delle lacune clamorose poiché alcuni servizi sono stati semplicemente cancellati e molte attività vengono affidate ai volontari. Inoltre il Nas ha rilevato gravi irregolarità a seguito degli accertamenti per il decesso di due cani nella gestione di alcuni canili nel Salernitano, dove opera l’associazione che ha vinto il bando di Roma».

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