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Stop alle manifestazioni e censura sul web: così Putin prepara la Russia alle elezioni del 2021

Approvate le nuove norme anti-dissenso volute da Mosca. Giro di vite sulle proteste vicino a strutture delle forze dell'ordine, blocco dei social media che smentiscono le dichiarazioni del Cremlino e oppositori etichettati come "agenti stranieri"

La Duma - il Parlamento russo - ha approvato una serie di leggi che introducono nuove e radicali restrizioni alle proteste politiche, rendono possibile la censura dei social media e consolidano nuove linee guida generali in base alle quali il Governo di Mosca può accusare oppositori di essere “agenti stranieri” e dunque trattarli come criminali. Le nuove leggi, approvate a fine dicembre e spiegate in un approfondimento della testata indipendente Moscow Times, sono già state firmate dal presidente Vladimir Putin.

Giro di vite sul dissenso

Le nuove restrizioni vietano le manifestazioni pubbliche vicino alle strutture delle forze dell’ordine e proibiscono il sostegno alle proteste da parte di individui o organizzazioni straniere. Allo stesso modo, una nuova norma consente la classificazione di individui come “agenti stranieri”. “Un termine legale - scrivono i giornalisti di Mosca - che i critici considerano rievocativo delle epurazioni dell'era sovietica e arriva dopo diversi anni dall'applicazione dell'etichetta a organizzazioni che vanno dai gruppi per i diritti umani ai sondaggisti indipendenti”.

Rappresaglia online a chi oscura Mosca

Tra le nuove norme introdotte ce n’è anche una che consente allo Stato di vietare le reti di social media che censurano i media statali russi. Una sorta di rappresaglia online alle piattaforme di contenuti che negli ultimi anni hanno integrato i termini di utilizzo a norme anti-fake news che hanno colpito anche personaggi di primo piano della politica internazionale, a partire dal presidente statunitense Donald Trump. Un disegno di legge che criminalizza la diffusione della diffamazione online è invece rivolto ai canali più popolari dell'app di messaggistica Telegram, a cui molti russi accedono per leggere notizie e guardare video inaccessibili altrove.

Le elezioni tra nove mesi

Molti osservatori che si sono pronunciati negli ultimi giorni sulla stretta ai diritti dell’opposizione in Russia hanno definito le nuove norme come una preparazione del campo di battaglia elettorale per le prossime elezioni legislative che si terranno il 19 settembre 2021 e nelle quali il partito di Putin Russia Unita dovrà difendere la sua maggioranza nella Duma.


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