Economia

Alitalia, il fondo biglietti supera i paletti della Ue

Parte l'esame tecnico per il via libera. Le gare per marchio, manutenzione e servizi di terra

Alitalia, il fondo biglietti supera i paletti della Ue

Con il nuovo fondo biglietti, il governo prova a sciogliere i nodi con Bruxelles sul dossier Alitalia che sembra ormai in discesa. L'incontro in videoconferenza tra i ministri dello Sviluppo economico, Giancarlo Giorgetti, e dell'Economia, Daniele Franco con la vice presidente Ue e commissaria alla Concorrenza Margrethe Vestager, è stato definito «costruttivo» dal portavoce della Vestager. E si attende che Bruxelles dica «sì» al fondo, ora al vaglio tecnico dell'Ue.

Di cosa si tratta in concreto? Bruxelles aveva deciso di vietare l'utilizzo dei ticket venduti dalla vecchia compagnia di bandiera per i voli di Ita, sempre nell'ottica della discontinuità economica tra le due compagnie, ma ora il governo ha inserito nel Dl Lavoro un fondo biglietti da 100 milioni per rimborsare i viaggiatori di Alitalia quando avverrà il passaggio alla newco Ita. Secondo la bozza del Dl Lavoro circa le disposizioni per Alitalia, è prevista l'istituzione «di un fondo, con una dotazione di 100 milioni di euro per l'anno 2021, diretto a garantire l'indennizzo dei titolari di titoli di viaggio e voucher emessi dall'amministrazione straordinaria in conseguenza delle misure di contenimento previste per l'emergenza Covid e non utilizzati alla data del trasferimento dei compendi aziendali» da Alitalia alla newco Ita. Nella bozza viene specificato che l'indennizzo è erogato «esclusivamente nell'ipotesi in cui non sia garantito al contraente analogo servizio di trasporto», quindi anche con un'altra compagnia, «ed è quantificato in misura pari all'importo del titolo di viaggio». Una misura che dovrebbe sbloccare la trattativa, ma favorisce i competitor.

Al tavolo della trattativa anche diversi punti che dovranno segnare la discontinuità tra le nuova e la vecchia Alitalia: le richieste per le licenze da parte di Ita e i bandi per il trasferimento degli asset. Mentre il ramo aereo sarà trasferito direttamente a Ita, lo storico marchio Alitalia, l'handling e la manutenzione andranno a gara e la newco potrà prendervi parte. La prima gara dovrebbe riguardare il brand e dovrebbe tenersi nelle prossime settimane.

Il governo ha inoltre prorogato fino a dicembre il prestito ponte da 400 milioni, in scadenza ieri. In pratica l'azienda avrà tempo fino a fine anno per restituirlo, pur avendolo già di fatto bruciato. Questa misura non comporta per ora oneri a carico della finanza pubblica, trattandosi di un mero rinvio. Dal fronte aziendale, in parallelo, è arrivato un po' di ossigeno per i lavoratori di Alitalia: la 14esima sarà pagata domani 2 luglio, dopo che la compagnia ha pagato puntualmente gli stipendi del mese di giugno, cosa che non accadeva da mesi. Ma pur accelerando, il confronto con Bruxelles ha fatto perdere tempo e Ita, la nuova Alitalia, non riuscirà a partire in estate, come si sperava, per cogliere la ripresa estiva del traffico aereo. Per il decollo si parla del 15 novembre con una mini-compagnia di 47 aerei e tra i 5.500 e 6.000 dipendenti contro gli 11mila attuali.

Se partirà a novembre Ita avrà dieci mesi di ritardo rispetto al programma iniziale. A livello di mercato, il traffico è in ripresa, anche se rimane ampiamente sotto i livelli pre-Covid: a maggio -81%

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