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Green Pass, la Lega vota con FdI. Pd e 5S: "Inaffidabili"

Il Carroccio sotto il fuoco incrociato di Pd e M5S dopo il voto alla Camera sugli emendamenti al Dl Green pass: "Non è un partner di governo affidabile". Salvini: "Il governo non rischia". E l'obbligo al ristorante resta

Green Pass, la Lega vota con FdI. Pd e M5S: "Inaffidabili"

Le posizioni assunte dalla Lega in merito al Green pass hanno provocato numerose polemiche all'interno della maggioranza di governo. La decisione di ritirare all'ultimo gli emendamenti al decreto sulla certificazione verde presentati insieme all'opposizione per evitare il voto di fiducia e poi la scelta di appoggiare alcune proposte di FdI ha scatenato il malcontento del Partito democratico e del Movimento 5 Stelle, che hanno duramente attaccato il Carroccio.

Il partito guidato da Matteo Salvini, dunque, è finito al centro di un fuoco incrociato. E ora fioccano le accuse di incoerenza.

Le critiche

A esacerbare gli animi il voto di oggi alla Camera sugli emendamenti presentati per eliminare l'obbligo del green pass per i ristoranti al chiuso. Emendamenti bocciati dalla maggioranza, ma per i quali la Lega si è espressa a favore. Un comportamento inaccettabile per il rappresentante Dem Emanuele Fiano, che ha puntato il dito contro il Carroccio: "Va ben al di là della consistenza numerica dell'opposizione. Io rispetto le opinioni in contrasto con le mie su questioni così complesse e sensibili, ma non la mancanza di coerenza", ha commentato il deputato Pd. "Salvini dice che il governo non rischia, ma qui rischia la coerenza e per me in politica conta, esattamente come i numeri", ha aggiunto. "Se c'è un partito della maggioranza che in Cdm non alza la mano sul green pass e lo approva, poi vota per un emendamento soppressivo, c'è un problema di coerenza".

Lo stesso segretario del Pd Enrico Letta ha preteso chiarezza. Intervistato nel corso di un incontro elettorale a Chiusi (Siena), il leader dem ha infatti chiesto alla Lega di prendere una posizione netta: o con la maggioranza, o con l'opposizione. "Trovo gravissimo l'atteggiamento della Lega, un atteggiamento che dimostra irresponsabilità e dimostra che la Lega non ha a cuore la salute degli italiani e che non è un partner di governo affidabile. Un partner di governo affidabile non vota gli emendamenti dell'opposizione su una questione chiave", ha sentenziato.

Ad indignarsi sono però anche i grillini, che l'incoerenza la conoscono bene. Un risentito Davide Crippa, capogruppo del M5s, ha tuonato, come riportato da Agi: "Per la prima volta oggi si è palesato in Aula un voto di appoggio da parte di una forza di maggioranza ad un emendamento presentato dall'opposizione. Ma c'è una questione di coerenza: in Cdm avete approvato il provvedimento e poi in Parlamento appoggiate un emendamento che chiede l'abolizione del green pass". E ancora: "Dovete chiarire agli italiani da che parte state. È il disconoscendo della linea del governo: questa è la linea di Salvini o di Giorgetti? Qualcuno ce lo può spiegare?".

I numeri alla Camera

In ogni caso, tutti gli emendamenti sono stati bocciati e l'obbligo del Green pass è rimasto. Secondo Emanuele Fiano, inoltre, tutti i rappresentanti della Lega avrebbero votato a favore delle proposte avanzate dall'opposizione. I numeri parlano chiaro, alla votazione di stamani erano presenti 408 deputati: 4 sono stati gli astenuti, 134 i voti favorevoli e 270 i contrari.

Fiano dunque fornisce le stime, spiegando come quei 134 voti a favore di FdI siano ben più dei numeri che poteva incassare l'opposizione. "Non alcuni esponenti ma, come dimostrano i numeri, tutta la Lega ha votato l'emendamento di FdI e quindi contro il governo", ha dichiarato il rappresentante dem, come riportato da Repubblica, "134 sono in pratica la somma dei loro voti più quelli dell'opposizione. Irresponsabilità ed incoerenza nei confronti del governo sono evidentemente le caratteristiche scelte da Salvini e dai suoi quando si affrontano gli argomenti più delicati per i cittadini".

Le parole di Salvini

Per il leader del Carroccio, in ogni caso, non tirerebbe aria di crisi. Raggiunto a margine della presentazione della lista a sostegno del candidato sindaco di Milano Luca Bernardo, Matteo Salvini ha assicurato che, pur sostendendo gli emendamenti di FdI, la Lega non ha alcuna intenzione di remare contro il governo, che non corre dunque alcun rischio. "Non penso che il governo dipenda dal fatto che uno voglia andare al ristorante a mangiarsi la pizza con o senza il green pass. Penso che il governo abbia altre sfide ben più ambiziose rispetto a queste", ha infatti spiegato l'ex vicepremier.

L'attacco di Speranza

A criticare duramente le azioni della Lega anche Roberto Speranza. "Salvini ne dice ogni giorno una diversa. Nessuno ha mai parlato di lockdown, ne parla lui ogni giorno per provare a fare polemica", ha dichiarato il ministro della Salute durante la puntata di DiMartedì. "Penso che dobbiamo insistere con la campagna di vaccinazione e chiedo a tutti i politici e rappresentanti delle istituzioni di non avere ambiguità perchè con le ambiguità non si va lontano, si può fare un pò di campagna elettorale visto che tra qualche settimana si vota ma non si fa il bene del Paese", ha concluso.

Accelerazione sul Green pass

Intanto il governo continua a lavorare sul Dl green pass, tanto che, secondo AdnKronos, si parla di una possibile discussione in Consiglio dei ministri già da giovedì, subito dopo la riunione della cabina di regia. Sembra infatti che l'esecutivo voglia procedere in modo spedito sulla questione, che stavolta interesserà anche la pubblica amministrazione e i lavoratori del settore privato. Quanto ai tamponi gratuiti richiesti dal Carroccio, questi saranno probabilmente concessi solo ad alcune categorie.

Per la Lega è stato comunque importante ottenere i tamponi almeno per i bambini ed i soggetti disabili. "Chiedere e ottenere tamponi gratuiti per milioni di bambini, ragazzi e disabili per me è un grande risultato, per Letta no.

Ormai più di 40 milioni di italiani hanno liberamente scelto di vaccinarsi e tanti altri lo faranno, obblighi, multe e divieti non servono”, ha commentato Matteo Salvini.

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