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Alitalia, sfogo del commissario: «difficoltà estrema» a causa dei minori indennizzi e dei ritardi di Ita

di Gianni Dragoni

I lavoratori Alitalia preoccupati per Ita: "Una lowcost di lusso"

Il commissario Leogrande in una lettera ai dipendenti illustra i problemi della compagnia. Stoccate al governo e alla Newco Ita

12 febbraio 2021
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5' di lettura

Il commissario di Alitalia, Giuseppe Leogrande, racconta la sua versione sulla «difficoltà estrema» che la compagnia sta «afforntando in queste settimane» in una lettera inviata ai dipendenti. Leogrande dice che la difficoltà «è sostanzialmente riconducibile al minore indennizzo sinora autorizzato» dalle Ue, «272 milioni di euro anziché i 350 milioni previsti dal decreto» Rilancio «e ai tempi che si sono rivelati necessari per l’avvio degli adempimenti» della nuova compagnia pubblica, Ita, «tuttora in corso». Uno sfogo critico verso il governo e verso i vertici di Ita, con i quali non c’è dialogo. Mentre Ita ritarda l’avvio, Alitalia ha finito i soldi e rischia di non pagare gli stipendi di febbraio.

Stipendi a rischio

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Leogrande ha incontrato i sindacati nelle ultime 24 ore, per sottolineare i problemi a causa della mancanza di liquidità. Ha pagato in ritardo gli stipendi di dicembre, ha pagato quelli di gennaio, ma rischia di non poter pagare gli stipendi alla fine di questo mese. I residui 77 milioni di indennizzi da Covid stanziati dal governo Conte devono essere autorizzati dalla Commissione Ue. Ma ancora non è stata inviata a Bruxelles la rendicontazione fino a dicembre, Leogrande lo dice in questa lettera. Altra notazione: il commissario dice di aver «personalmente sollecitato a più riprese l’istituzione di un tavolo permanente di crisi per la gestione della complessa transizione, fino all’appello formale rivolto al governo in occasione dell’aduzione alla Camera il 7 ottobre 2020». Appello caduto nel vuoto.

Il testo della lettera di Leogrande

«Care colleghe e cari colleghi, desidero informarvi di persona della situazione della Compagnia, nel più ampio contesto di emergenza generato dalla pandemia, anche per fare chiarezza rispetto alle notizie _ non sempre esatte o fondate _ che circolano sulla nostra Compagnia. Alla mia nomina a fine 2019, la Società si apprestava a chiudere un anno aeronauticamente “normale” con un assorbimento di cassa di oltre 300 milioni di euro di risorse finanziarie. Ragione per cui il decreto-legge 2 dicembre 2019, nel rifinanziare l'azienda per ulteriori 400 milioni di euro, assegnava alla Gestione Commissariale il compito di dare corso alle procedure di vendita dei “complessi aziendali” entro il 31 maggio 2020, assicurando la discontinuità economica e previa l'adozione di misure di efficientamento e riorganizzazione.Ho quindi immediatamente provveduto ad aprire le necessarie interlocuzioni con la Commissione a Bruxelles al fine di definire una procedura di vendita trasparente e non discriminatoria, che assicurasse la discontinuità economica, nei termini previsti dalla legge».

La procedura di cessione

La lettera di Leogrande prosegue: «Come sapete, la procedura per la raccolta di manifestazioni di interesse ha avuto inizio formalmente in data 6 marzo 2020.La comparsa del Covid e la conseguente sostanziale paralisi dei viaggi aerei hanno compromesso profondamente, da un lato, le possibilità di concludere con successo il programma di cessione originario, e, dall'altro, le chances di migliorare lo squilibrio economico della Compagnia.Con il decreto “Cura Italia” del 17 marzo 2020, è stato previsto uno stanziamento di Euro 500 milioni al fine di consentire la prosecuzione dell'attività di impresa e di offrire una prima dotazione a una società di nuova costituzione interamente partecipata dal Ministero dell'Economia e delle Finanze e finalizzata a mettere in sicurezza i complessi aziendali nelle more del completamento della procedura di cessione.In ragione del mutato contesto, il Mise ha autorizzato in data 26 marzo 2020 la temporanea sospensione della procedura di cessione».

L’ipotesi dell’affitto di azienda

«Nell'ambito delle funzioni che mi sono state attribuite dal Cura Italia - scrive il commissario di Alitalia - ho quindi elaborato un piano di attività emergenziale, la cui implementazione rappresentava una principale misura di riorganizzazione, anche a mezzo di un subitaneo contratto di affitto di azienda.Tuttavia, il decreto Rilancio del 19 maggio 2020 ha modificato il Cura Italia prevedendo _ da un lato _ lo stanziamento di un fondo di Euro 350 milioni per la compensazione dei danni subiti dalle Società in AS per l'esercizio 2020 e - dall'altra parte - l’istituzione di un fondo di 3 miliardi per la nascita di una NewCo finalizzata all’acquisto di aziende operanti nel settore del trasporto aereo, anche in amministrazione straordinaria».

Il tavolo di crisi

La lettera del commissario prosegue: «A fronte del mutato quadro normativo ho personalmente sollecitato a più riprese l’istituzione di un tavolo permanente di crisi per la gestione della complessa transizione, fino all’appello formale rivolto al Governo in occasione della mia audizione innanzi alle Commissioni riunite (Trasporti e Attività Produttive) della Camera dei Deputati in data 7 ottobre 2020.Nel frattempo, durante i mesi estivi si è implementato l’iter di autorizzazione presso la Commissione relativo alla determinazione della misura compensativa compatibile con la disciplina sugli aiuti di stato, che si è chiuso, con riguardo al periodo 1° marzo - 15 giugno 2020, con il riconoscimento in data 23 settembre 2020 del primo importo, pari a Euro 199,45 milioni».

Gli indennizzi Covid e la Ue

«In data 5 ottobre 2020 - afferma la lettera di Leogrande - si è presentata immediata istanza di attivazione del rilascio della seconda tranche dell’indennizzo in relazione al periodo 15 giugno - 31 agosto, successivamente integrata con la documentazione inerente ai mesi di settembre e ottobre. Questa seconda procedura, i cui criteri di determinazione delle misure compensative erano stati modificati, si è chiusa solo in data 29 dicembre 2020 con il riconoscimento dell'importo di Euro 73,022 milioni. Allo stato pende la nostra richiesta inerente il mese di novembre 2020, cui seguirà a giorni la documentazione relativa al mese di dicembre».

I ritardi della Newco Ita

«Solo nel corso del mese di novembre - scrive il commissario di Alitalia - è stata formalmente costituita Italia Trasporto Aereo S.p.A. (“ITA”), quale veicolo a partecipazione pubblica finalizzato all’acquisto di imprese operanti nel settore del trasporto aereo, anche in amministrazione straordinaria.La difficoltà estrema che stiamo affrontando in queste settimane è sostanzialmente riconducibile al minore indennizzo sinora autorizzato (272 milioni di Euro anziché i 350 previsti dal citato decreto) e ai tempi che si sono rivelati necessari per l'avvio degli adempimenti cui ITA è tenuta per legge, tuttora in corso».

La cassa ormai a zero

«Come potete immaginare questo duplice handicap incide in maniera importante con la nostra condizione di assorbimento di risorse finanziarie, peraltro comune a tutte le compagnie aeree ancora attive, e aggravata da una seconda ondata di pandemia i cui effetti sul mercato stanno risultando del tutto assimilabili a quelli prodottisi nel corso del primo periodo pandemico.Sarà mia cura seguire con la massima attenzione le procedure già avviate per il superamento di questa situazione, con la determinazione pari allo straordinario lavoro fatto da tutte le persone della Compagnia, testimoniato inequivocabilmente dai risultati consuntivati nel 2020, che hanno visto Alitalia reagire meglio della concorrenza da ogni punto di vista.Vi ringrazio per la straordinaria professionalità mostrata in questo anno, davvero caratterizzato da importanti complessità inattese». Infine, la firma: Giuseppe Leogrande.


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