Trasporto aereo

Ryanair attacca Alitalia per gli aiuti ma è sotto inchiesta a Londra per rimborsi di voli cancellati

L’Autorità della concorrenza accusa la low cost di non aver rimborsato i biglietti dei voli cancellati nel lockdown. Sotto inchiesta anche British Airways

di Gianni Dragoni

(ANSA)

4' di lettura

Ryanair va all’attacco di Alitalia per presunti aiuti di Stato illegali ma è sotto inchiesta a Londra per non aver rimborsato i clienti che hanno comprato biglietti per voli cancellati durante la pandemia. L’inchiesta dell’Autorità antitrust riguarda anche British Airways.

Il caso Alitalia

Gli avvocati della low cost irlandese dicono di essere pronti a fare ricorso sugli aiuti ad Alitalia in attesa di approvazione della Commissione europea. L’annuncio è stato dato dal management della compagnia guidata da Michael O’Leary. A Bruxelles è aperta l’indagine sui «prestiti» per 1,3 miliardi dati dal governo ad Alitalia dal 2017 al 2019, soldi non restituiti su cui non sono stati pagati neppure gli interessi, pari al 10% annuo.

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Il decollo di Ita rinviato a novembre

Inoltre il governo Conte 2 l’anno scorso ha stanziato 3 miliardi per la nuova compagnia pubblica Ita, non ancora operativa, che dovrebbe rilevare parte delle attività di Alitalia. Il piano prevede una aprtenza con 47 aerei passegegri, il decollo operativo di Ita è slittato più volte, adesso si prevede che parta da novembre 2021.

I ricorsi a tappeto di Ryanair sugli aiuti di Stato

Ryanair attua una politica a tappeto di ricorsi contro gli aiuti pubblici alle compagnie. Nelle ultime settimane la compagnia ha ottenuto una serie di decisioni favorevoli della Corte di giustizia europea sugli aiuti di Stato versati a Klm durante la pandemia, sugli aiuti alla portoghese Tap e alla tedesca Condor. Le situazioni sono diverse. In particolare nel caso di Klm la Corte ha accolto il ricorso perché ritiene che sia insufficiente la motivazione della decisione della Commissione di Bruxelles che ha autorizzato gli aiuti. Pertanto la Commissione dovrà riformularla. In attesa gli aiuti erogati rimangono validi.

L’indagine di Londra riguarda anche Ba

La grana di Londra riguarda un’indagine aperta in dicembre dall’Autorità per la concorrenza e i mercati, la Cma (Competition and Markets Authority). Ryanair, insieme a British Airways, è accusata di aver violato le leggi che tutelano i consumatori e di essersi rifiutata di offrire rimborsi ai clienti per i voli cancellati a causa del Covid-19. La Cma ha sottolineato che le compagnie avrebbero dovuto rimborsare i biglietti dei voli cancellati quando gli aerei sono rimasti a terra a causa della pandemia.

I mancati rimborsi

L’inchiesta è stata aperta in dicembre. Durante la pandemia, quando molti voli sono stati bloccati in Gran Bretagna, Ryanair ha fornito a molti clienti solo l’opzione di prenotare un nuovo volo, senza poter ottenere il rimborso. Ba ha offerto ai clienti dei buoni di acquisto (voucher) da usare in futuro o la possibilità di prenotare di nuovo il volo.

Le norme Ue

Secondo le norme in vigore nell’Unione europea, il regolamento numero 261 del 2004, i clienti hanno diritto a un rimborso in denaro entro 14 giorni se il volo è cancellato per colpa della compagnia. Le compagnie possono offrire voucher, ma s eil cliente vuole i soldi le aziende devono restituire quanto hanno incassato. L’anno scorso la Gran Bretagna era ancora nella Ue.

Le motivazioni

La Cma è preoccupata che, non offrendo alla gente i loro soldi indietro, entrambe le aziende possano aver violato il diritto dei consumatori. Stiamo cercando di risolvere queste preoccupazioni con le aziende, il che può includere la ricerca di rimborsi o altri risarcimenti per i clienti interessati», ha speigato l’Autorità.

Il parere di Coscelli

L’amministratore delegato della Cma, Andrea Coscelli, ha spiegato: «Mentre comprendiamo che le compagnie hanno avuto un momento difficile durante la pandemia, le persone non dovrebbero essere lasciate ingiustamente senza risarcimenti. I clienti hanno prenotato questi voli in buona fede e sono stati legalmente impossibilitati a prenderli a causa di circostanze del tutto fuori dal loro controllo. Crediamo che a queste persone avrebbero dovuto essere offerti i loro soldi indietro».

Ryanair ha offerto nuove prenotazioni

Ryanair ha detto di aver rimborsato i clienti i cui voli sono stati cancellati durante i periodi di lockdown «in casi giustificati». Da giugno tutti i clienti hanno avuto la possibilità di riprenotare i voli senza pagare una commissione, ha detto la compagnia di O’Leary. Ba ha avuto una reazione furibonda, precisando di aver offerto più di 3 milioni di rimborsi: «È incredibile che il governo cerchi di punire ulteriormente un’industria che è in ginocchio».

Airlines for Europe: «Abolire la norma Ue sui rimborsi»

Chissà se è una coincidenza, ma adesso le compagnie europee vogliono che sia modificato il regolamento europeo 261 sui rimborsi. «È una norma troppo punitiva per le compagnie. La pandemia ha mostrato che è sbagliata. Deve essere riformata, deve essere più flessibile», ha detto l’associazione delle compagnie europee A4E (Airlines for Europe), nell’assemblea annuale svoltasi in videoconferenza il 10 giugno, con gli interventi degli amministratori delegati di Lufthansa, Carsten Spohr, Air France-Klm, Ben Smith, easyJet, Johan Lundgren, di Ryanair, Michael O’Leary, del gruppo Iag, la casa madre di British Airways e Iberia, Luis Gallego Martin e il managing director di A4E, Thomas Reynaert.

Rimborsati 10 miliardi di euro nel 2020

«Sono stati pagati più di 10 miliardi di euro di rimborsi nel 2020 dalle compagnie aderenti a A4E. Ci vuole una riforma della legge 261, siamo tutti d’accordo», ha detto Johan Lundgren, a.d. di easyJet. «I consumatori ne beneficeranno», secondo Lundgren. Restiamo in attesa di conoscere cosa ne pensano i consumatori.


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