I travagli della nuova compagnia

Nebbia a Milano e Ita ottiene subito dall’Enac il via libera ad atterrare a Linate

L’ente dell’aviazione autorizza la «nuova Alitalia» a fare atterraggi con il minimo di visibilità (75 metri) dopo i disservizi con otto voli dirottati su altri scali il 22 ottobre

di Gianni Dragoni

Ita è partita. Dove atterrerà?

2' di lettura

Il via libera frettoloso alla nuova Alitalia, che si chiama Ita Airways, ha già creato dei disservizi, a causa della nebbia calata sull’aeroporto di Milano Linate. Venerdì scorso (22 ottobre) otto voli di Ita che dovevano atterrare nello scalo cittadino sono stati dirottati su altri scali, uno a Genova, sette su Malpensa, dove Ita non ha neppure voli. I voli di tutte le altre compagnie atterravano a Linate, quelli di Ita invece no, malgrado la compagnia abbia eletto Linate come «hub per il traffico d’affari».

Il pasticcio

Il motivo è che per la fretta di far partire Ita o per l’inesperienza di alcuni dirigenti qualcuno si deve essere dimenticato (o ha finto di dimenticarlo) che occorrono nuove autorizzazioni dell’Enac anche se la compagnia utilizza gli stessi aerei, la stessa livrea e gli stessi piloti di Alitalia, che già avevano tutte queste certificazioni. Il pasticcio è creato dal fatto che Ita è una nuova entità legale, una società diversa dalla vecchia compagnia, per il principio della «discontinuità economica» imposto dalla Commissione Ue. Ma forse qualcuno avrebbe dovuto capire che andava fatta per tempo tutta la trafila per avere le autorizzazioni prima che con l’autunno potesse tornare la nebbia.

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Di solito ci vogliono sei mesi

«Di norma ci vogliono sei mesi per dare queste autorizzazioni a una nuova compagnia, siccome Ita è una start up ancora non le aveva», ha spiegato al Sole 24 Ore il presidente dell’Enac, Pierluigi Di Palma.

Il via libera è arrivato oggi

Ma dopo il caos nei voli per la nebbia la pratica è stata accelerata. Nel pomeriggio di oggi, 27 ottobre, dall’Enac è arrivato il via libera a Ita per gli atterraggi in bassa visibilità, fino al minimo previsto (75 metri, categoria «III A») per il quale è autorizzato l’aeroporto di Linate. Fabio Lazzerini, amministratore delegato di Ita, è stato informato da un messaggio WhatSapp del presidente Enac.

La versione di Ita

In serata Ita ha diffuso il seguente comunicato: «Ita Airways ha ottenuto oggi dall’autorità aeronautica Enac la certificazione ad operare con i minimi di bassa visibilità appartenenti alla categoria III A. Ita Airways, in virtù dei crediti acquisiti con l’esperienza del proprio personale di volo, nonché dalla flotta già precedentemente certificata per tali operazioni, ha ottenuto la certificazione in soli 12 giorni. La compagnia fin dall’ottenimento del Coa (certificazione operatore aereo) avvenuto lo scorso 18 agosto, ha esercitato tutte le azioni possibili volte all’ottenimento della certificazione categorie III A».

Dall’Enac dicono: «Stiamo aiutando Ita in tutti i modi»

In realtà un’autorevole fonte dell’Enac ha raccontato al Sole 24 Ore una storia un po’ diversa: «Stiamo cercando di aiutare Ita in tutti i modi e le abbiamo dato l’autorizzazione agli atterraggi in bassa visibilità. Il problema è che sono stati sfortunati, perché a Linate è calata la nebbia che non c’era da molti anni». Un tecnico vicino a Ita ha detto: «In fondo i 30 voli commerciali li hanno fatti, l’autorizzazione si poteva dare». Chissà cosa ne pensano i passeggeri dei voli dirottati il 22 ottobre.

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