L’INIZIATIVA PARTITA DA BRESCIA
Bitcoin e Crypto testamento, come agire: due avvocati registrano il marchio al Ministero
di Valerio Morabito
Cosa accade se un cittadino che possiede criptovalute muore? E se decede senza dichiarare il possesso della valuta digitale? Sono alcuni degli interrogativi che si sono posti l’avvocato di Montichiari Rocco Greco e quello di Trapani Gianluca Bertolini, che in questi giorni hanno registrato il marchio «Crypto Testamento» e il suo omonimo inglese «Crypto Will» al Ministero dello Sviluppo economico. Una decisione che ha come obiettivo quello di risolvere le problematiche legali che possono sorgere in un mercato in continua espansione anche in Italia. Del resto, secondo un recente sondaggio pubblicato sul Corriere della Sera, il 18% degli italiani possiede Bitcoin o altre criptovalute. «Il legislatore italiano — ha affermato l’avvocato Rocco Greco — non potrà continuare in eterno a lasciare un pericoloso vuoto normativo, rimettendo ai giudici l’arduo compito di interpretare e applicare le norme per analogia.
Con l’aumento dei possessori di criptovalute, il loro peso, soprattutto economico, coinvolgerà numerosi settori del diritto, in particolare quello commerciale e successorio. Molti detentori di criptovalute (anche se la stragrande maggioranza è under 40) passeranno prima o poi a miglior vita, con tutte le problematiche che ne conseguono sotto un profilo giuridico - successorio. Dunque il Crypto Testamento e il Crypto Esecutore Testamentario potranno essere un’ottima soluzione». Sta di fatto che tramite il Crypto Testamento e la figura del Crypto Esecutore Testamentario, potranno essere garantiti, sia alla persona che redige il testamento che agli eredi, una competenza tecnico-giuridica ma anche un’affidabilità derivante dall’appartenenza a un albo e al possesso di un’assicurazione professionale obbligatoria.
Le problematiche che il Crypto testamento risolve
Tra gli obiettivi del Crypto Esecutore Testamentario e del Crypto Testamento c’è quello di risolvere alcune problematiche ben precise: quando il possessore di criptovaluta muore senza aver informato gli eredi della presenza di criptomonete nell’asset ereditario, molto probabilmente il patrimonio di criptovalute, non risultando nel patrimonio ereditario del defunto, andrà perduto. Oppure se il possessore di criptovaluta muore, indicando nel proprio lascito testamentario che le proprie criptovalute andranno ad uno o più eredi, potrebbero sorgere ulteriori problematiche: gli eredi dovranno affrontare alcuni temi delicati e inesplorati dalla giurisprudenza italiana dal punto di vista fiscale, legale e pratico.