15 luglio 2020 - 11:05

Coronavirus in Emilia-Romagna, morto Filiberto Degani primo manager di Vasco Rossi

Era stato patron dello Snoopy di Modena, una delle discoteche più all’avanguardia

di Andrea Tinti

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«È il più bel locale di tutti», pronunciò Vasco Rossi alcuni anni fa a proposito dello Snoopy, la discoteca di Modena di Filiberto «Paolo» Degani. Oggi il patron di quel club è morto nella struttura dove era ricoverato a Vezzano sul Crostolo, nel Reggiano, per le conseguenze del Coronavirus. Tra pochi giorni avrebbe compiuto 80 anni e a gennaio la sua discoteca aveva festeggiato i 50 anni di attività. Un locale passato alla storia di Modena per l’arredamento futuristico, fu inaugurato nel 1969 e anche perché Degani fu tra i primi a credere in questo giovane dj, Vasco Rossi, che aveva un buon orecchio e amava andare controcorrente. Lo Snoopy incoronò quel disc jockey venuto dalla montagna. Il re della città e della notte. Con Degani se ne va un pezzo importante di Modena, un personaggio che nel suo locale ha saputo scegliere chi aveva i numeri per emergere nel panorama delle discoteche italiane. Degani lascia ai posteri importanti pagine nel grande libro del divertimento modenese e peninsulare. Veri e propri pellegrinaggi da tutta Italia giungevano alle porte del locale emiliano per ballare funk e disco, la colonna sonora a cavallo degli anni Settanta e Ottanta. Degani è stato tra i primi, se non il primo, a credere in Vasco Rossi. Onore al merito. E Vasco ha salutato a suo modo Degani su Instagram: «Allo Snoopy s’dream facevo il Dj ... ero il re della notte ...mi piaceva mettere su i dischi ma non amavo la musica dance . Degani era ROCK !!Wiva Filiberto Degani. Filiberto Degani io lo ricorderò così come eravamo in questa foto bellissima (i due sulla moto, ndr). Ero arrivato al suo locale con la mia storica moto da cross, che avevo anche usato per il video di Domenica Lunatica . Una sera andai dentro al locale direttamente con la moto, Degani salì e giocammo un po’ a fare lo slalom tra i tavoli. Nessuno muore mai completamente...».

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