IL CASO
Pisa, 41enne grave dopo il vaccino L’immunologa del Meyer: «Stop Astrazeneca sulle donne giovani»
di Giulio Gori
A causa di un ictus, una 41enne è ricoverata in condizioni molto gravi nella terapia intensiva dell’ospedale universitario di Pisa. La donna, vaccinata il 26 maggio con AstraZeneca al primo Open Day a Lucca, ha avuto il malore venerdì scorso, 9 giorni dopo la somministrazione, e il suo caso potrebbe rappresentare una delle pur rarissime reazioni avverse da vaccino, la prima su 150 mila somministrazioni di AstraZeneca dell’Asl Nord Ovest.
I genitori della 41enne lucchese, che prima di vaccinarsi era perfettamente sana, hanno presentato un esposto. Sul caso, spiegano dall’Asl, ci sono anomalie rispetto agli eventi avversi più descritti in letteratura: l’assenza di sintomi prima dell’ictus e il fatto che la trombosi si sia verificata nell’aorta cerebrale e non nei seni venosi profondi. Ma in Italia, dopo le vaccinazioni a vettore virale, si sono verificate 34 trombosi in sedi atipiche, ovvero 0,45 ogni 100 mila vaccinati. La professoressa Chiara Azzari, nota immunologa del Meyer, lancia un appello all’Agenzia europea dei farmaci: bisogna «escludere le donne giovani dalla somministrazione di vaccini a vettore virale, non solo dalla prima ma anche dalla seconda dose». Azzari spiega che queste trombosi sono «rarissime», ma «c’è una popolazione in cui questi eventi sono più frequenti, ovvero le donne giovani». Per l’immunologa, per le giovani che hanno fatto già la prima dose, si dovrebbe fare il richiamo con Pfizer o Moderna.
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