Firenze

Versilia, prete fermato con cocaina in auto segnalato alla prefettura. Il sacerdote a rapporto dal vescovo

Versilia, prete fermato con cocaina in auto segnalato alla prefettura. Il sacerdote a rapporto dal vescovo
Sorpreso a comprare droga nella pineta dello spaccio, era con un amico che ha atteso in macchina mentre il sacerdote acquistava droga dai pusher. Un nuovo caso dopo quello di don Francesco Spagnesi arrestato a Prato. L'arcivescovo monsignor Paolo Giulietti, informa la diocesi, sta affrontando con lui la questione
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Sintomo di un disagio profondo e diffuso anche fra i religiosi o solo una casualità. Resta il fatto che pochi giorni dopo lo scandalo di don Spagnesi, il prete di Prato arrestato perché al centro di una intricata vicenda di consumo di cocaina, incontri sessuali con escort e ammanchi nelle casse della parrocchia, in Versilia un nuovo choc per la chiesa toscana.

Un altro sacerdote è stato sorpreso con della cocaina e segnalato come consumatore alla Prefettura. L’episodio si è verificato lo scorso fine settimana nei pressi della Pineta di Migliarino e la notizia è rimasta riservata per alcuni giorni, come raccontano le cronache locali della zona.

Una pattuglia della polizia stradale che stava effettuando un servizio di controllo del territorio e sapendo che quella è zona di spaccio ha deciso di fermare un’auto dopo che il guidatore era appena arrivato frettolosamente dalla pineta. Gli agenti che sospettavano l’acquisto di stupefacente lo hanno invitato consegnarla e così è stato. La quantità di droga era modesta ed è quindi scattata non al denuncia ma la segnalazione alla Prefettura come assuntore che può comportare il ritiro della patente e altri obblighi.

L’uomo, che vestiva abiti borghesi, è stato identificato  e dal controllo dei documenti è emerso che si trattava di un prete al quale sarebbe affidata una parrocchia toscana. Con il sacerdote c’era un amico che lo ha accompagnato e ha aspettato in macchina mentre il religioso comprava lo stupefacente dai pusher.

Sulla vicenda l'Arcidiocesi di Lucca ha diffuso una nota nella quale si spiega che "l'arcivescovo monsignor Paolo Giulietti si è subito attivato per comprendere le circostanze di quanto avvenuto. Lo stesso arcivescovo, rintracciato il sacerdote, sta affrontando con lui la questione in attesa, ripete, di verificare quanto effettivamente successo".