Cinghiali scatenati in Campagnuzza Cittadini preoccupati

Scorribande nel parco dell’Isonzo, prati devastati Il consigliere comunale Altinier: «Forestale mobilitata»

1 minuti di lettura



Manca soltanto che entrino nel rettangolo di gioco dello stadio “Bearzot”. I cinghiali hanno fatto la loro comparsa anche nel quartiere della Campagnuzza. «Ed è la prima volta che accade», denuncia il consigliere comunale leghista Stefano Altinier che lì vive e risiede.

Avvistamenti si sono registrati nella zona del Parco dell’Isonzo, al confine con il territorio del rione di Sant’Andrea. Qualcuno ha scattato anche una fotografia che immortala una “famigliola” di ungulati in una distesa verde. Gli effetti? Prati completamente devastati e preoccupazione da parte dei cittadini che chiedono all’amministrazione comunale «maggior sensibilità» nei confronti del problema.

«Sono stato avvisato da un gruppo di residenti che ci sono segnali tangibili della presenza di cinghiali in Campagnuzza, più precisamente vicino al parco dell’Isonzo, lungo la strada che collega il rione a Sant’Andrea. Ho fatto un sopralluogo, ho visto con i miei occhi gli effetti dei raid e mi sono subito messo in contatto con l’assessore Del Sordi. La situazione viene attentamente monitorata dalla Forestale che è stata, comunque, parecchio tranquillizzante: non ci sarebbe allarme, come nella zona di Piedimonte. Ma è bene tenere gli occhi aperti perché la cittadinanza, giustamente, è preoccupata: non siamo poi così lontani dalle abitazioni».

Interessanti alcuni numeri che abbracciano l’intero Isontino: ogni anno ci sono una ventina di incidenti stradali che vedono coinvolti ungulati. E riguardano molte strade provinciali e del Collio, Gorizia compresa (soprattutto la zona di Piedimonte, Oslavia, Piedimonte, San Mauro). Negli ultimi anni i danni all’agricoltura denunciati e quantificati sono stati importanti, e nonostante le misure di prevenzione messe in opera grazie al contributo (ex) provinciale o in forma autonoma dalle imprese agricole, essi non facilmente azzerabili vista l’alta densità della specie sul territorio provinciale, e in particolar modo nell’area Collio la cui situazione è stata, negli anni, oggetto di un più attento monitoraggio. —