Il Tirreno

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120 posti di lavoro a rischio all’aeroporto di Pisa

Danilo Renzullo
Uno scorcio dell’aeroporto Galilei completamente deserto
Uno scorcio dell’aeroporto Galilei completamente deserto

Il crollo dei passeggeri e la fuga delle compagnie aeree bloccano il rinnovo dell’appalto con la cooperativa Cft

22 novembre 2020
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PISA. Lo stop alla trattativa per il rinnovo dell'appalto mette a rischio 120 lavoratori. La prima, immediata, conseguenza di un eventuale mancato accordo tra Toscana Aeroporti Handling, società di Toscana Aeroporti che gestisce tutte le operazioni di terra negli scali toscani, compreso il Galilei di Pisa, e la Cft, cooperativa che opera in appalto nelle operazioni di carico e scarico bagagli e nelle operazioni di pulizia dei due aeroporti toscani, sarà l'interruzione di tutte le attività e l'applicazione della cassa integrazione per i 120 dipendenti impiegati al Galilei. Nel lungo periodo la mancata intesa potrebbe mettere a rischio decine e decine di posti di lavoro.

A lanciare l'allarme sono Filt-Cgil, Fit-Cisl e Cub che venerdì sera hanno ricevuto una comunicazione sull'interruzione della trattativa per la proroga dell'appalto e la decisione della cooperativa di interrompere da mercoledì prossimo tutte le attività e, in assenza di una svolta, di sottoporre i lavoratori ad un regime di cassa integrazione. Una sorta di ultimatum che i sindacati respingono richiamando l'attenzione anche delle istituzioni. «Questa inaudita decisione ha prodotto sgomento, rabbia e preoccupazione in tutti i lavoratori del settore che già da mesi vedono il loro salario decurtato dal costante ricorso agli ammortizzatori sociali – accusano i rappresentanti sindacali –. In piena pandemia, con l'economia e la produzione in caduta libera, non è ammissibile gettare nella disperazione centinaia di lavoratori e le loro famiglie».

Alla base della brusca frenata al negoziato ci sarebbero anche le pesanti ricadute economiche, il crollo dei passeggeri e la fuga delle compagnie aeree che la pandemia ha provocato all'aeroporto pisano e all'intero settore del trasporto aereo. «Non permetteremo che i posti di lavoro siano messi a rischio per diatribe commerciali tra aziende – promettono Filt-Cgil, Fit-Cisl e Cub –. Abbiamo deciso l'immediata apertura della vertenza a tutela dell'occupazione e dei salari dei lavoratori vittime della crisi pandemica. Chiediamo a tutti i soggetti responsabili degli aeroporti, Toscana Aeroporti e Toscana Aeroporti Handling, Enac, Regione, enti pubblici e Prefettura, azioni immediate e risolutive per trovare le soluzioni necessarie che dovranno essere messe in campo per la salvaguardia di tutti i posti di lavoro – concludono i rappresentanti dei lavoratori –, anche alla luce del sostanzioso aiuto economico che la Regione Toscana ha destinato alla società che gestisce i due aeroporti toscani».
 

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