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Un super consulente per ripianare il buco del Pisamover

Danilo Renzullo
Il Pisamover è fermo da novembre e lo rimarrà fino al 4 aprile (foto Fabio Muzzi)
Il Pisamover è fermo da novembre e lo rimarrà fino al 4 aprile (foto Fabio Muzzi)

Pisa, profondo rosso nei conti: docente della Bocconi incaricata del riequilibrio del piano economico-finanziario

24 gennaio 2021
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Pisa. Il Pisamover è fermo e il Comune corre ai ripari. Palazzo Gambacorti ha affidato alla professoressa Veronica Vecchi, docente associato presso la Scuola di Management dell’Università Bocconi di Milano, l'incarico di «supporto specialistico economico-finanziario per la definizione della procedura di riequilibrio del Piano economico finanziario (Pef)» del People Mover per cercare di rimettere i bilanci della navetta sul giusto binario. L'obiettivo è soprattutto scongiurare che le perdite accumulate, anche a causa del momentaneo stop al sistema di collegamento elettrico dettata dall'emergenza sanitaria, possano trasformarsi in un conto (salato) per le casse comunali.

Alla voce “Matrice dei rischi People Mover”, il contratto che regola la concessione dell'opera prevede che il Comune “contribuisca” alla sostenibilità economica nel caso che i bilanci inizino a traballare per motivi non direttamente riconducibili alla gestione del concessionario. Quella che è stata sempre vista come una remota eventualità è iniziata a concretizzarsi con il lockdown, quando il blackout del settore turistico e il divieto degli spostamenti hanno quasi azzerato il traffico passeggeri del Galilei. È diventato ancora più evidente lo scorso novembre, quando l'operatività della navetta è stata sospesa. Uno stop, fino al 4 aprile, dettato «dal ridotto numero di passeggeri da e per lo scalo aeroportuale pisano» che rischia di avere pesanti conseguenza anche sui bilanci. Del Pisamover e del Comune.

Due le possibili, probabili, strade che la revisione del Pef punta a percorrere: un contributo più sostanzioso dalla Regione o, in alternativa, l'estensione dell'ultra trentennale concessione del servizio di trasporto, affidata alla bolzanina Leitner che due anni fa ha acquisito da Condotte, Inso e Condotte Investimenti Infrastrutturali il 72% delle quote, divenendo socio unico della Pisamover spa. Un aiuto, concreto, potrebbe arrivare anche da Roma con i fondi che il governo si appresta a riconoscere al trasporto pubblico locale con il duplice obiettivo di sostenere gli sforzi messi in campo dalle singole aziende e i futuri investimenti che le società locali saranno chiamate ad effettuare per sviluppare e migliorare il trasporto pubblico.

Non è una manovra inedita quella della modifica del Pef. Poco più di un anno fa il riequilibrio del Piano economico finanziario, concretizzatosi nell’aumento del costo del biglietto per la corsa occasionale (lievitato a 5 euro), ha insieme ad altre manovre (tra le quali “l'operazione parcheggi” che con tariffe agevolate e costi iper-concorrenziali ha fatto virare l’attenzione della società di gestione sull’utenza locale) evitato lo spauracchio del crac con ricadute possibili direttamente sui bilanci del Comune, ultimo garante del buon andamento o meno del Pisamover.

«Per il momento il sistema di trasporto sta funzionando con il servizio sostitutivo (dallo scorso novembre e fino al 4 aprile è una navetta bus ad assicurare il collegamento tra l'aeroporto e la stazione ferroviaria, ndr), ma siamo fiduciosi per il prossimo futuro – sottolinea Thomas Erlacher, presidente della Pisamover spa –. Prevediamo nel periodo estivo un timido ritorno alla normalità. Con una ripartenza, seppur graduale, del settore turistico tornerà l'afflusso di passeggeri all'aeroporto e di conseguenza al Pisamover. Siamo in contatto con il Comune per cercare le possibili soluzioni per affrontare questo periodo, anche in attesa di nuovi aiuti da parte dello Stato, non ancora definiti, e delle decisioni della Regione su come utilizzare questi fondi. Attendiamo quindi di ricevere risposte da parte del governo e della Regione sul supporto al sistema di trasporto pubblico locale».

Sostegni, quest'ultimi, che potrebbero rivelarsi determinanti per tappare i buchi di quella che è l'opera più contestata degli ultimi anni. —

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